Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone...

79
Alleati e protagonisti Le novità dell’alternanza scuola lavoro Atti del Convegno di mercoledì 5 aprile 2017 presso Auditorium Ducati

Transcript of Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone...

Page 1: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Alleati e protagonisti

Le novità dell’alternanza scuola lavoro

Atti del Convegno di mercoledì 5 aprile 2017 presso Auditorium Ducati

Page 2: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,
Page 3: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Intervento di Elena Ugolini

Preside Liceo Malpighi, Bologna

Page 4: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

2

Quello che serve nel mondo del lavoro

è quello che serve oggi in classeper essere costruttivi e non perdere le occasioni per crescere:

l'apertura, la curiosità, il desiderio di mettersi in gioco, la

voglia di collaborare con gli altri, la capacità di non fermarsi di

fronte alle difficoltà, la volontà di trovare nuove strade per

risolvere problemi, la capacità di sacrificio, la determinazione

nel raggiungere degli obiettivi, la creatività .

Quello che serve nel mondo del lavoro

è quello che serve oggi in classeper essere costruttivi e non perdere le occasioni per crescere:

l'apertura, la curiosità, il desiderio di mettersi in gioco, la

voglia di collaborare con gli altri, la capacità di non fermarsi di

fronte alle difficoltà, la volontà di trovare nuove strade per

risolvere problemi, la capacità di sacrificio, la determinazione

nel raggiungere degli obiettivi, la creatività .

IN ESTREMA SINTESI: vivere la realtà come una possibilità

Page 5: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

3

Lo scorso anno i nostri 100 studenti di terza Liceo hanno fatto

un tirocinio in 70 luoghi di lavoro diversi.

I cento patti formativi avevano una parte comune sulle

competenze trasversali che i docenti utilizzano per valutare il

lavoro in classe .

Lo scorso anno i nostri 100 studenti di terza Liceo hanno fatto

un tirocinio in 70 luoghi di lavoro diversi.

I cento patti formativi avevano una parte comune sulle

competenze trasversali che i docenti utilizzano per valutare il

lavoro in classe .

Per i ragazzi é essenziale capire il valore di quel che fanno e

capitalizzare l'esperienza.

Page 6: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

4

L'alternanza non può essere qualcosa di

“appiccicato” a quel che si fa

ma deve essere costruita all'interno

del curriculum del liceo per

Orientare

Implementarenon cognitive skills

Approfondire contenuti specifici

Page 7: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

5

orientare

Scoprire e mettere a frutto

interessi e talenti

Conoscere e confrontarsi con persone

che lavorano in ambiti diversi

Scoprire nuove professioni

Page 8: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

6

Mettersi alla prova in contesti diversi,

acquisire sicurezza e maturare

(es. ormeggiatore, training center…)

Non cognitive

skills

Spirito di iniziativa

Motivazionee

Spirito di iniziativaSicurezza eFlessibilità

AffidabilitàCapacitàrelazionale

Aperturae curiosità

Page 9: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

7

Design

DUCATIEnergy

Manager

SEASIDE

Opus facere

OPIFICIO

GOLINELLI

Alcuni esempi

ampliare la formazione scolastica grazie a

di contenuti specifici delle singole discipline

ampliare la formazione scolastica grazie a

percorsi di approfondimento

di contenuti specifici delle singole discipline

Page 10: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

8

L’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO AL LICEO MALPIGHI

Un percorso costruito in più tappe

Page 11: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

9

CLASSE TERZA

condivisione delle finalità del percorso di A.S.L.

incontro introduttivo di un esperto e ripresa in classe

condivisione delle finalità del percorso di A.S.L.

incontro introduttivo di un esperto e ripresa in classe

Il CV: strumento per presentarsi ma anche per conoscersi

Formazione sulla sicurezza e igiene in ambiente di lavoro

progetti per classi intere in orario curricolare

(Energy manager, Dalla pianta all’impresa, …)

progetti a libera scelta degli studenti

(Malpighi La.B, design Ducati , Opus Facere, …)

progetti a libera scelta degli studenti

(Malpighi La.B, design Ducati , Opus Facere, …)

Tirocinio nelle strutture ospitanti (periodo estivo)

Page 12: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

10

CLASSE QUARTA

Valutazione del tirocinio estivo

Aggiornamento del Curriculum vitae

Simulazione del colloquio di lavoro

progetti per classi intere in orario curricolare

( Business Game..)

progetti per classi intere in orario curricolare

( Business Game..)

progetti a libera scelta degli studenti

(Malpighi La.B, Design Ducati , Opus Facere, …)

progetti a libera scelta degli studenti

(Malpighi La.B, Design Ducati , Opus Facere, …)

Tirocinio nelle strutture ospitanti (periodo estivo)

Page 13: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

11

CLASSE QUINTA

Progetto di orientamento post-diploma

preparazione del lavoro di presentazione dell' esperienza

di alternanza con un piccolo progetto di ricerca

( tutor interno ed esterno )

Page 14: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

12

TIROCINIO

Nei due periodi estivi dopo il terzo e quarto anno

Durata: dalle 2 alle 4 settimane

Nei due periodi estivi dopo il terzo e quarto anno

Durata: dalle 2 alle 4 settimane

Si privilegia l'esperienza individuale

Colloquio individuale con gli alunni: interessi, attitudini,

periodo di disponibilità, mezzo di trasporto

Famiglie: collaborazione per la ricerca delle strutture ospitanti

Strutture ospitanti: - rete della scuola sul territorio

- contatti segnalati dalle famiglie

Strutture ospitanti: - rete della scuola sul territorio

- contatti segnalati dalle famiglie

Stesura di un progetto formativo personalizzato per ogni

studente in collaborazione con il tutor aziendale

Stesura di un progetto formativo personalizzato per ogni

studente in collaborazione con il tutor aziendale

Page 15: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

13

Il parere degli alunni

che hanno già iniziato questo percorso

possibilità di

svolgere attività di

laboratorio vera e

propria

Rebecca IIIBS

Laboratori Rizzoli

non si impara

un mestiere, si

impara a

lavorare

Giovanni IIIAS

Pasticceria Impero

non pensavo che

il mondo del

lavoro fosse così

coinvolgente

Martina IIIBL

Hotel Carlton

utile, ma solo

se presa sul

serio

Francesco IIIBL

Porto Cattolica

utile per formarmi

caratterialmente e

per praticare più

lingue straniere

Luca IIIAL

Aeroporto

Marconi

o visto in video

riuscire a dare

concretezza e toccare

con mano ciò di cui

avevo sentito parlare

o visto in video

Alessandro IIIAS

DUCATI

Page 16: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

14

Grazie per l’attenzione!

Page 17: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Intervento di Dario Eugenio Nicoli

Docente di Sociologia economica e dell’organizzazione Università Cattolica

Sacro Cuore di Brescia

Page 18: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Un’espressione inadeguata

L’alternanza scuola lavoro è una delle principali leve con le quali perseguire l’obiettivo strategico del nostro tempo: cambiare il paradigma pedagogico della scuola e della società, per delineare una relazione feconda tra le generazioni: tessere il legame tra cultura e giovani, suscitare le energie di vita e di conoscenza di questi ultimi fornendo loro occasioni di ingaggio positivo, coinvolgendo in quest’opera le forze generative della comunità, per farne una spinta per il risveglio.

L’alternanza (ma il termine adeguato è: alleanza educativa) è una componente indispensabile del curricolo per la vita che consente ai giovani di inserirsi positivamente nel reale. fornendo loro le occasioni di apprendimento proprie di un «Curricolo per la vita». Queste occasioni sono reciproche: la scuola possiede i saperi canonici, l’impresa i saperi in azione. L’incontro fra i due consente una conoscenza compiuta.

Page 19: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

La società sospesa e l’opera

educativa inedita

Viviamo in un’epoca liminale: non una transizione, ma la stazionarietà agitata in un tempo sospeso.

Sono in tensione due grandi schieramenti di forze: quelle generative (euristica del rischio, ovvero della vita)e quelle infeconde (euristica della paura, ovvero della inazione).

Quest’epoca necessita di un’opera educativa inedita, motivata dalla convergenza di mete fra i due soggetti:

1. Per l’impresa, risultano rilevanti i «fattori sensibili» dell’occupazione.

2. Per la scuola, è indispensabile un modello pedagogico fondato su sapere sintetico e la conoscenza compiuta.

Page 20: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

I «fattori sensibili»

dell’occupazione

Nelle società evolute, il sistema di decisione degli imprenditori circa l’assunzione dei collaboratori attribuisce notevole rilevanza ai “fattori sensibili”:

1. il territorio di appartenenza inteso come bacino culturale e di competenze («genius loci»);

2. il progetto personale ovvero la consapevolezza circa la propria vocazione e la volontà di perseguirla con decisione;

3. le capacità personali o «character skill»: coscienziosità, apertura all’esperienza, estroversione, amicalità, stabilità emotiva (Heckman);

4. il capitale sociale ovvero la rete di relazioni in cui si è inseriti e che si è in grado di mobilitare facilmente.

Page 21: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Il sapere sintetico e la

conoscenza compiuta

La cultura, nella società attuale, presenta un’epistemologia sintetica e compiuta.

Sintetica: non solo la giustapposizione di parti analitiche, ma un approccio culturale che aiuta una comprensione unitaria del reale, in base ad una concezione ampliata della ragione: cognitiva, affettivo-relazionale, pratica, sociale, della metaconoscenza.

Compiuta: il sapere canonico è l’avvio di un cammino di validazioneche, mettendo in azione gli studenti, li sollecita a porre a verifica il sapere della tradizione nella realtà e nella loro persona. Ciò significa mettere in azione gli studenti, così che, portando a termine compiti reali significativi ed utili, rivolti a destinatari terzi, possano raggiungere un sapere veritativo, rinnovato dal rapporto con il reale e tramite l’aggiunta della novità racchiusa nel loro proprio nome.

Ciò delinea un cammino del sapere come avventura, di cui la docenza costituisce una parte, ma che richiede soprattutto un insegnamento inteso come introduzione dell’allievo nella realtà tramite “azioni compiute”.

Page 22: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Il lavoro: occasione privilegiata

per una conoscenza compiuta

L’opera non è il momento pratico in cui si incarna l’idea, ma costituisce il modo umano di conoscere.

Il lavoro non è una condizione di alienazione e sottomissione, ma – alle condizioni proprie del «lavoro buono» – la possibilità per il soggetto umano di svolgere una «conoscenza compiuta» come consegna, ingaggio e dono alla comunità. Esso soddisfa i due moventi dell’agire umano: cavarsela da sé e lasciare la propria impronta nel mondo.

In tal modo il soggetto può realizzare una comunicazione di sé nello spazio comune, divenendo capace di creare valore in quanto contributo migliorativo della vita delle persone.

Page 23: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Le tre sfide dell’alternanza

Mobilitazione dei giovani: la conoscenza è «messa in movimento» attribuendo al giovane un ruolo non solo di «studente» ma di «allievo», che lo scuota dallo stato di sospensione e di distrazione e lo solleciti ad un apprendimento più vivo, affiancando maestri, fronteggiando compiti e problemi significativi ed utili a favore di beneficiari reali.

Sapere attuale, adeguato alla realtà del nostro tempo, che consenta di valorizzare / attualizzare il sapere canonico arricchendolo con il sapere in azione e la novità di cui i giovani sono portatori.

Alleanza con le forze vive del territorio affinché concorrano a fornire ai giovani occasioni di apprendimento (di ingaggio) reali, dotate di valore, che portino ad una conoscenza compiuta, sintesi di saperi competenti e capacità personali.

Page 24: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Umanesimo tecnologico e

persona competente

Il profilo di riferimento dell’alleanza educativa è ispirato al principio dell’umanesimo tecnologico e delinea un soggetto in grado di gestire i dispositivi tecnici in modo da trarne un miglioramento umano.

La «persona competente» sa esercitare attivamente la propria libertà, consapevole di essere nel mondo come soggetto portatore di talenti e capace di proporsi agli altri producendo opere dotate di valore (dono).

Si dispone verso gli altri con simpatia e intraprendenza, riceve da loro un riconoscimento reale e autentico, molto più soddisfacente della fama virtuale. Sa affrontare compiti significativi ed utili, rivolti a precisi destinatari, da portare a termine in modo positivo (giudicato da altri) superando i problemi che via via incontra. È una personalità ambidestra (creativa ed ordinata).

Page 25: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

La didattica per «persone

competenti» è indispensabile

Tramite unità di apprendimento e prove esperte,

consente di superare la separazione disciplinare e l’isolamento professionale dei docenti (stile della comunità professionale come ricerca-azione),

mobilita le forze di vita degli studenti (l’intero arco della loro intelligenza, comprese le mani) fornendo loro una visione unitaria della cultura ed occasioni di apprendimento reale (consegna-sfida, ruoli riconosciuti, destinazione buona ed utile) fondate sulla scopertae sull’ apporto distintivo della persona e del gruppo, porta a conoscenze compiute, risveglia l’io dei giovani inserendoli in legami sociali generativi,

coinvolge la comunità e la arricchisce tramite il dono culturale di prodotti-servizi dotati di valore proposti dai giovani,

dona consolazione agli adulti, specie agli insegnanti,

supera il paradigma dell’istruzione,

sollecita una riflessione sulle vere mete dell’educazione.

Page 26: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

La didattica per «persone

competenti» è insufficiente

È una tappa del percorso di transizione verso il paradigma pedagogico della «scuola viva», quello in cui non sono più i dispositivi «ingegneristici» a scuotere l’inerzia dell’istruzione, ma sono le forze di vita della scuola e della società ad animare le situazioni di apprendimento.

Non va creata una «burocrazia delle competenze», ma una documentazione che racconti la vicenda formativa dei giovani, mettendo in luce il legame che intercorre tra prodotti-servizi realizzati e gli esiti intesi come apprendimento e maturazione.

La certificazione deve diventare un documento in cui i soggetti dell’alleanza attestano in modo attendibile ciò che l’allievo «sa fare con ciò che sa», per sostenerne la reputazione.

Page 27: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Dare forma istituzionale

all’alleanza educativa

L’alleanza educativa richiede una istituzionalizzazione centrata su:

1. Organizzazioni fluide in cui si disegnano percorsi di ingaggio dei giovani, disegnate combinando il meglio delle occasioni di apprendimento.

2. Figure di tutor complementari e capaci di accompagnamento pedagogico dei giovani.

3. Metodologie di intervento (essenziali) condivise.

4. Un network consulenziale tecnologico che faciliti il matching e supporti gli operatori nelle procedure.

5. Una rete di occasioni culturali che racconti le «buone notizie» di questa nuova stagione basata sulla responsabilità educativa della società e solleciti il dialogo libero tra o diversi attori.

Page 28: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Formare un io consapevole,

forte e donativo

La grande rivoluzione culturale del nostro tempo consiste nella «conquista del sé». Ma come esercitarla in senso autentico?

Non è più adeguata la prospettiva dell’allievo «diligente», centrata sull’adattamento alle regole, specie in un contesto scettico e sfiduciato dove la gran parte delle condotte «girano su se stesse» e non perseguono scopi grandi, dotati di valore. Non basta neppure il «soggettivismo» centrato su una visione difensiva del sé e con un rapporto debole con la realtà.

Serve un canone formativo per la gioventù del risveglio centrato su un curricolo per la vita che educa alla libertà positiva: un io solido, volitivo, realista, che abita un preciso spazio nel mondo, consapevole dei suoi talenti, capace di dono di sé per il bene comune.

Page 29: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Intervento di Patrizia Cuppini

Dirigente IIS “Volterra-Elia” - Ancona

Alternanza Scuola Lavoro

Una didattica per nuove competenze

Page 30: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Alternanza scuola-lavoro

nuove competenze con l’alternanza

ma

occorre innovare anche le metodologie didattiche

Bologna 5 aprile 2017

Page 31: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Alternanza scuola-lavoroNuove competenze

Cultura del lavoro

Orientamento/riorientamento fin dal I biennio

Motivazione/rimotivazione

Personalizzazione dei percorsi

Bologna 5 aprile 2017

Page 32: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Alternanza scuola-lavoroNuove competenze

Bologna 5 aprile 2017

Competenze in esito ai percorsi di studio

Competenze richieste dal mondodel lavoro

Page 33: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Alternanza scuola-lavoroNuove competenze

Bologna 5 aprile 2017

Per coniugare le Competenze richieste dal mondo del lavoro con

le Competenze in esito ai percorsi di studio occorre coinvolgere il

Consiglio di Classe

Page 34: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Alternanza scuola-lavoroNuove competenze

Bologna 5 aprile 2017

Coinvolgimento del Consiglio di Classe:

colloquia con l’azienda/Ente/impresa…

ne coglie il valore formativo, non solo

professionalizzante

lo traduce in competenze curricolari

valuta le competenze acquisite (insieme al

tutor aziendale)

Page 35: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Alternanza scuola-lavoroInnovazione didattica

Organizzativa (CTS, Dipartimenti, Docenti tutor,..)

Co-progettazione scuola-impresa

Metodologie didattiche innovative: Flippedclassroom, peer education, didattica digitale….

Contaminazione di metodi/saperi anche

per i docenti

Bologna 5 aprile 2017

Page 36: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Coprogettazione

Un percorso di ricerca azione

a) coinvolge in modo attivo i tre attori principali : i

docenti (e i consigli di classe), le imprese e i

loro referenti, gli studenti

b) si fonda su un’analisi dei contesti, dei processi,

delle dinamiche e delle esigenze delle imprese

e delle professioni

c) individua le competenze target cui finalizzare i

percorsi formativi dei giovani.

Bologna 5 aprile 2017

Page 37: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Coprogettazione

Un percorso di ricerca azione

Verso l’alleanza scuola lavoro

Bologna 5 aprile 2017

Page 38: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Intervento di Mauro MontiDirigente scolastico ISII “G. Marconi” -

Piacenza

Alternanza Scuola Lavoro

Una didattica per nuove competenze

Page 39: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

UNA DIDATTICA PER NUOVE COMPETENZE

Intervento di Mauro Monti

Dirigente scolastico ISII “G. Marconi” - Piacenza

Tavola rotonda – 5.4.2017

Dirigo una scuola tecnica e professionale a Piacenza di circa 1500 studenti. Quest’anno manderemo in

stage oltre 400 studenti con circa 300 convenzioni stipulate. Per due annualità abbiamo realizzato il

progetto ENEL con una intera classe in apprendistato per il conseguimento della maturità elettrotecnica

e da quest’anno partecipiamo a Traineeship, il progetto sperimentale nato da un accordo MIUR-

Federmeccanica: 4 classi affiancate per tre anni da 4 aziende madrine nei settori meccanica,

elettrotecnica e informatica con intensa co-progettazione scuola - azienda e conseguente rimodulazione

del curricolo.

Anche se da diversi anni ci siamo messi sulla strada della apertura verso il lavoro, penso che siamo

ancora in mezzo a un guado, con una forte motivazione a proseguire e una serie importante di problemi.

Provo a guardare le cose dal punto di vista delle difficoltà e poi delle risorse possibili per affrontarle.

La legge 107 ha modificato il quadro introducendo il numero minimo di ore per l’alternanza. Dove si

afferma un obbligo si scatena anche la caccia all’adempimento (e all’aggiramento). In rete si trova un

diluvio di offerte dal sapore più o meno velatamente commerciale: soggiorni di 4/6/8 gg. in parchi della

scienza e del lavoro, pacchetti tutto incluso per 40/60/80/120 ore di alternanza, anche all’estero, crociere

come alternanza, magari per “vedere in funzione le apparecchiature elettroniche di navigazione”.

Queste cose accadono perché c’è una debolezza culturale e una difficoltà nel mettere a fuoco le ragioni.

La prima questione è la chiarezza dello scopo. Occorre rispondere alla domanda “per cosa lo facciamo?”

e (ancor più importante) “per chi lo facciamo?”

La prima questione rimanda al tema dell’occupazione (o della occupabilità). La seconda ci costringe a

riflettere su una generazione che, per dirla con Camus, è “degna di conoscere il mondo” anche se gravata

da un difetto di realtà. I ragazzi delle nostre scuole appaiono continuamente ricattati dal blocco della

paura (“non ce la farete”) e solo sporadicamente aiutati da quello della generatività (“c’è da costruire;

c’è bisogno di voi”). Grazie alle alternanze proviamo a dare più voce al secondo blocco e costruiamo un

sistema formativo dove i giovani siano sfidati dalla realtà, intesa non come oggetto inerte, ma in quanto

presente attraverso gli adulti che se ne occupano costruttivamente (lavoro). Il problema dell’alternanza

scuola-lavoro prima che organizzativo o gestionale è culturale. Provo a riepilogare le obiezioni (implicite

o esplicite) ancora molto presenti sul versante scuola e, specularmente, sul versante azienda:

Page 40: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

DOCENTI IMPRESE

1. Porta via tempo al programma,

alla lezione…

Porta via tempo al lavoro…

2. Modifica l’idea di classe come un

corpo rigido e una proprietà (tema

della valutazione che non è più

solo del docente, ma anche del

tutor aziendale)

Modifica l’idea di azienda

3. Funziona solo se i ragazzi sono già

“preparati al lavoro”

“Ma che gente ci mandano?”

4. È rischioso (problematiche della

sicurezza)

“Meglio lasciar perdere…”

Proprio perché il problema è culturale occorre affrontarlo con una prospettiva di lungo periodo e una

serie di scelte sul piano organizzativo, di strumenti per un percorso possibile. Accenno

schematicamente a una serie di attenzioni poste in essere quest’anno nella mia scuola.

1. Formazione dei docenti sfruttando le opportunità offerte dal nuovo piano nazionale per la formazione: la formazione non è più la lezione frontale, il corso di formazione, ma

l’attività di ricerca, la sperimentazione didattica guidata, il lavoro di tutoring per gli stage.

2. Dimensione collegiale dell'ASL. Abbiamo puntato molto sul coinvolgimento del consiglio di classe: se l’alternanza è curricolare, nessun docente si può chiamare fuori. I

tutor sono espressi in modo ampio dai consigli di classe, anche tra docenti di materie

non professionalizzanti. Ogni dipartimento è chiamato a collaborare alla progettazione

dei tirocini

3. Flessibilità gestionale – Occorre accettare e sperimentare una pluralità di modelli di alternanza: classico (verticale) a gruppi settimanali e classi intere, a piccoli gruppi che

spezzetta la classe (con faticosa modularizzazione della didattica), orizzontale se possibile (es. un giorno alla settimana), attraversi percorsi aggiuntivi di formazione in

azienda, utilizzando anche l’impresa formativa simulata e cercando di procedere verso l’impresa didattica reale.

4. Obiettivo adulto. Facciamo gli stage per i ragazzi, ma in questa fase la ricaduta forse più

importante è sugli adulti, tanto sul lato scuola come su quello azienda. Anche i docenti

fanno una reale esperienza di alternanza perché spesso scoprono una realtà del mondo lavorativo che non conoscono e ciò li porta a modificare la loro didattica ordinaria.

5. Nel periodo scolastico con una valutazione che ricade sulle discipline. Anche se la 107/15 lascia facoltà di realizzare stage estivi, solo le attività durante l’anno scolastico

consentono una piena valorizzazione nel curricolo e una ricaduta sulla valutazione degli

apprendimenti.

6. Affinando strumenti come quelli che portano alla progressiva informatizzazione delle procedure (es. registro elettronico esteso alla gestione stage), affinando i passaggi procedurali per la sicurezza.

7. Monitoraggio e valutazione delle esperienze con un forte coinvolgimento anche delle aziende. In questo senso lo strumento migliore appare essere il Comitato Tecnico Scientifico, insieme a un potenziamento delle reti tra scuole.

8. Promuovendo esperienze di stage all'estero.

Page 41: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Un’ultima osservazione generale, che accenno soltanto, riguarda la necessità di lavorare perché la

crescita dell’alternanza scuola-lavoro si unisca al cambiamento del modo corrente di intendere la

didattica: la scuola manda al lavoro e si apre al territorio; ma ciò serve a scoprire che la scuola “è un

posto dove si lavora”. Se cambia il paradigma formativo (il lavoro è metodo di conoscenza), questo

non può essere per poche settimane all’anno. Altrimenti il ritorno in classe coincide col chiudersi di

una parentesi che contraddice il valore di tutto quello che viene dopo. La scuola che sviluppa

alternanze è anche quella che utilizza una didattica per progetti o vive il laboratorio come normalità.

Con pazienza e tenacia.

Page 42: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Intervento di Carmela Palumbo

Una didattica per nuove competenze

Atti del Convegno di mercoledì 5 aprile 2017 presso Auditorium Ducati

Page 43: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

UNA DIDATTICA PER NUOVE COMPETENZE

Intervento di Carmela Palumbo Direttore generale ordinamenti e autonomia scolastica - MIUR

Complimenti per questo convegno, nel quale stanno emergendo in maniera chiarissima le ragioni

e gli obiettivi dell’alternanza, sia per quanto riguarda la scuola, sia per l’azienda. Con il professor

Nicoli, inoltre, siamo andati a toccare perfino i fattori fondativi per la formazione della persona.

Tutto questo è assolutamente di altissima qualità e ciò ci fa dire che abbiamo dei dirigenti

scolastici attenti.

È importante, dunque, che non passi un messaggio errato, cioè che le questioni riguardanti la

sicurezza dei minori siano viste come qualcosa di meramente burocratico: invece sono

importanti, educative, anche per gli studenti. Se vogliamo far entrare la cultura dal lavoro, allora,

dal lavoro deve emergere il valore della sicurezza e delle sue regole. Quest’anno abbiamo cercato

di lavorare, togliendo le ambiguità relative al minore in alternanza: invito a leggere i chiarimenti

dell’Inail in merito agli ambiti alla relativa copertura assicurativa. Bisogna affrontare le

esperienze di alternanza sapendo che si lavora in sicurezza: ci deve essere un binomio inscindibile

e questo deve partire dall’inizio. Se c’è burocrazia occorre lavorare per semplificare, senza

dubbio, ma certi aspetti legati alla sicurezza e certi passaggi da rispettare non sono burocrazia.

Le strategie del Miur sono legate alle modalità con le quali l’alternanza scuola- lavoro è stata resa

obbligatoria, curriculare. In alcuni casi, le leggi intervengono dopo che una certa innovazione

viene introdotta, per fissare delle regole. Nel caso dell’alternanza, nell’anno scolastico 14/15,

quindi precedente all’obbligatorietà, il numero complessivo di studenti impegnati in questo

percorso era di 230.000 studenti. Se, poi, teniamo presente che l’alternanza era molto praticata

dagli istituti professionali, è presto detto che si trattava sostanzialmente di una pratica di

eccellenza presente in alcuni contesti, in alcune scuole, molto legata a una didattica innovativa.

Dopo l’obbligatorietà, quindi per l’anno scolastico 15/16, i numeri sono passati a oltre 600.000.

Per non parlare dei numeri ancora maggiori di quest’anno, che hanno incluso le classi terze e le

quarte: è quindi chiaro che la legge ha creato con uno strappo ed è per questo che oggi siamo, in

parte, soggetti alla “logica dell’adempimento”. C’è però, sicuramene, la fiducia nelle scuole e

nelle capacità di trasformare quello che magari inizialmente è vissuto come un adempimento in

un’occasione: in nessuna scuola, per tutto il tempo in cui sarà obbligatoria l’alternanza, ci sarà

l’intenzione di far perdere tempo ai ragazzi. Quello che, inizialmente, sarà percepito come un

adempimento della legge 107 si riempirà di senso, di capacità organizzativa e di un significato

formativo per gli studenti. Non credo che le scuole organizzeranno a lungo percorsi senza senso

per gli studenti. È chiaro che l’amministrazione può solo confidare nella capacità e nella

professionalità di docenti e presidi affinché tutto questo accada; il suo compito è deve

accompagnare questa situazione di strappo che la legge 107 ha di fatto attuato.

Page 44: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Per inciso, ricordo che è stato molto forte il dibattito anche fra noi se si dovesse rendere

l’alternanza obbligatoria per i licei o solo per gli istituti tecnici: alla fine la scelta è stata fatta e ad

essa dobbiamo conformarci.

In questo quadro, diventano molto importanti le azioni di accompagnamento. Con le risorse del

piano nazionale per la formazione - e sono ben 40 i milioni all’anno che la legge 107 stanzia - sono

stati finanziati proprio i poli imprenditoriali che hanno compiuto la rilevazione dei fabbisogni

formativi nell’ambito della scuola superiore. Ovviamente, la formazione sull’alternanza è uno dei

temi più gettonati e verranno quindi organizzate molte attività, capillarmente diffuse sul

territorio, per i docenti, tutor e non, perché sono tutti i docenti e il consiglio di classe a dover

essere coinvolto.

Molto importante è anche il cambiamento complessivo della didattica nell’istituzione scolastica:

se la fisica, la matematica, ma anche le discipline umanistiche, continueranno ad essere

insegnate in modo tradizionale, si renderà l’alternanza sempre qualcosa di giustapposto, sarà

vista sempre come un corpo estraneo che, invece, deve fondersi con la didattica. Ci sono tante

mozioni sulla didattica al riguardo, è molto importante agire anche sull’educazione

all’imprenditorialità, che non deve riguardare solo i tre anni finali della scuola superiore, ma gli

studenti di tutti gli ordini e percorsi di studi. Un progetto leader nell’educazione

all’imprenditoriale viene svolto in Norvegia, dove una fondazione pubblico/privata si occupa

proprio dell’educazione all’imprenditorialità in tutti gli ordini di scuola. È una sfida molto

interessante che va affrontata affinché ci sia piena integrazione fra istruzione e formazione che

proviene dal lavoro.

La legge 107 riguarda l’alternanza per le scuole e ha viaggiato in parallelo con il jobs act. Al Miur

abbiamo promosso molti incontri con i colleghi del Ministero del lavoro perché era indispensabile

creare un impatto anche sul lato azienda, dato che i partner sono due. Ciò non è avvenuto e

adesso il limite è evidente, nel senso che l’alternanza è stata un territorio-scuola disciplinato dalla

legge 107, mentre l’apprendistato è stato inserito nei decreti del jobs act. Anche dal punto di vista

terminologico, per la scuola si parla di tutor scolastico interno, mentre nel jobs act si parla di

formazione interna (nell’azienda) e esterna (nella scuola): come si vede, l’ottica è totalmente

rovesciata. Ora si sta cercando di superare questo limite con una cabina di regia, che deve ancora

partire, ma è molto importate recuperare questo punto di vista. Lo strumento previsto per questo

è il registro delle aziende e dei soggetti ospitanti, partito da pochi mesi, con l’accordo del ministro

Giannini firmato con Unioncamere a metà dicembre. Un accordo partito con l’handicap

dell’ambiguità “gratuità sì o no” che poi si è risolta. Adesso il registro si sta popolando e siamo a

oltre 20.000 aziende iscritte ma, se pensiamo che i soggetti ospitanti sono 130.000, è chiaro che

c’è ancora molto da riempire. Noi cerchiamo di intervenire proprio dove c’è maggiore

sperequazione tra poche strutture ospitanti e molti soggetti da inserire. Saranno promosse

esperienze di alternanza e mobilità, certamente più costose, sostenute con fondi straordinari,

non quelli ordinari. Questi ultimi, da quest’anno, saranno destinati anche alle scuole paritarie:

stabilito che l’alternanza è curriculare deve esserlo davvero per tutti. Esistono molti protocolli

Page 45: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

territoriali e nazionali fatti con singole aziende, o soggetti esponenziali, o categorie di filiere,

associazioni, proprio per cercare di attenuare l’effetto dato dall’essere partiti in ordine sparso a

cercare l’azienda, proprio per favorire, attraverso il registro, l’incontro tra aziende e soggetti

scolastici. Ci sono poi progetti di eccellenza, come nel settore meccanico, che ha come suo perno

questa capacità di fare sistema fra aziende e istituzioni scolastiche con attività di formazione

congiunta: è un modello di sistema che si vuole proporre e che cercheremo di estendere ad altri

settori.

Page 46: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Intervento di Claudio Gentili

Responsabile Education Confindustria

Page 47: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Perché fare alternanza?

2

Non impariamo dalla scuola ma dalla vita.

Seneca

Se sento, dimentico;

Se vedo, ricordo;

Se faccio, comprendo.

Confucio

Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendolo

Aristotele

Page 48: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

3

Verso la quarta rivoluzione industriale

Fine 18°secolo

Inizio 20°secolo

Primi anni ‘70

Oggi e nel prossimo

futuro

Page 49: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

La nuova fabbrica

4

Page 50: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

CONDIZIONI DEI GIOVANI IN EUROPA (15-29 anni)

5

Condizione dei giovani in Europa(15-29 anni, valori percentuali)

Distanza tra scuola e lavoro

Page 51: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

6

Le Imprese che hanno ospitato studenti in Alternanza nel 2015 (val. %)

Elaborazione Area Lavoro, Welfare e Capitale Umano Confindustria su dati Unioncamere- Sistema Informativo Excelsior

Page 52: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

L’alternanza rappresenta una svolta sul piano…

7

• Si supera la centralità del “gruppo classe”;

• Si ripensano gli orari settimanali;

• Si crea un rapporto organico con “l’extrascuola”.

Page 53: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

L’alternanza rappresenta una svolta sul piano…

8

• Si passa da una concezione quantitativa ad una concezione qualitativa dell’insegnamento;

• Si valorizzano i collegamenti tra le discipline e si favorisce l’interdisciplinarietà.

Page 54: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

L’alternanza rappresenta una svolta sul piano…

9

• Si abbattono le barriere tra scuola e impresa;

• Si riconosce la capacità (e la responsabilità) formativa delle imprese;

• Si riconosce agli studenti il diritto di imparare lavorando

Page 55: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

L’AZIONE DI CONFINDUSTRIA

10

Page 56: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

La via italiana all’alternanza

Valorizzare le peculiarità del sistema italiano. Occorrecombinare “Made in Italy” ed “Educated in Italy”valorizzando le PMI e le caratteristiche del modellopedagogico italiano.

Valorizzare le responsabilità associative. Le Associazioniindustriali possono favorire il coinvolgimento di unnumero sempre maggiore di imprese supportandolenella progettazione dei percorsi formativi e nellavalutazione delle competenze acquisite dai ragazzi.

Una nuova idea di impresa. L'azienda come luogo in cui siformano le competenze.

11

Page 57: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

TASK FORCE alternanza scuola-lavoro

Costituita da

90 esperti delle Associazioni industriali

62 Associazioni territoriali e di categoria

8 Gruppi di lavoro tematici

Obiettivo: monitorare il percorso di applicazione della legge 107/2015 ponendo

particolare attenzione a:

esigenze dei territori per l’avvio dei progetti di alternanza,

ruolo delle Associazioni a supporto delle imprese associate,

esigenze specifiche delle PMI,

progetti di eccellenza che possono essere utilmente messi a disposizionedell'intero sistema.

12

Page 58: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

LA GUIDA PER GLI IMPRENDITORI

13

Page 59: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Alternanza scuola-lavoro per le imprese

Nasce dalla collaborazione tra:

• Area Innovazione e Education;

• Giovani Imprenditori;

• Piccola Industria.

Obiettivi:

• Aiutare le imprese a avviare opotenziare collaborazionisistematiche con le scuole;

• chiarire la normativa offrendosuggerimenti pratici per ridurre glioneri e le criticità dell’alternanzascuola-lavoro.

14

Page 60: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Una diversa modalità di acquisizione delle conoscenze e delle competenze basata sull’integrazione tra mondo

dell’istruzione e mondo del lavoro.

Oltre all’esperienza nelle aree produttive delle imprese l’alternanza si declina in:

• Formazione specialistica in aula tramite moduli didattici realizzati con le imprese;

• Accesso ai laboratori delle imprese;

• Testimonianze aziendali e percorsi strutturati sulle competenze trasversali;

• Impresa Formativa Simulata.

Cosa significa alternanza scuola–lavoro?

15

Page 61: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Perché lo studente in alternanza è una risorsa per l’impresa?

• Il lavoro è un luogo educativo: il pensiero si formanel rapporto con la realtà;

• Fare alternanza significa lavorare insieme alle scuoleper formare il capitale umano, principale fattore dicompetitività per le imprese;

• L’alternanza riduce il mismatch tra domanda dilavoro e offerta formativa creando relazioni stabilitra scuole e imprese.

16

Page 62: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Quali sono i costi dell’alternanza?

Azienda Scuola

17

Page 63: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Sono previsti incentivi per le imprese?

La legge 225/2016 (Finanziaria 2017) ha introdotto la decontribuzione al 100% per

l'assunzione di giovani coinvolti in progetti di alternanza (pari a 3.250 € annui per tre anni)

• I giovani devono essere assunti con contratti a tempo indeterminato o di apprendistato

• I ragazzi devono aver trascorso almeno 120 ore in alternanza presso l’impresa che intende

assumerli18

Page 64: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

19

Come funziona l’alternanza?

Page 65: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Istituti tecnici e professionali

20

Page 66: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Licei

21

Page 67: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

22

Robotica, con aspetti

fondamentali quali

robot cooperativi e

“soft-automation”

Bionica: percezione,

cognizione e

comportamento

simile all´umano

Scienze Industriali Cognitive, reti

distribuite di sensori/attuatori,

comunicazione interagente,

applicazione di swarm intelligence

L’interdisciplinarità si estende

attraverso la classica meccanica

e le tecnologie di automazione

industriale fino ai campi della

meccatronica, elettrotecnica,

elettronica e informatica

Additive

Manufacturing &

Rapid Prototyping

Industria 4.0 richiede competenze interdisciplinari e „hands on learning“

Hands on learning:

learning factories,

remote laboratories

Page 68: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Come può fare la piccola impresa ?

• Le piccole imprese sono un attore fondamentaleper il successo dell’alternanza;

• In molti territori sono le PMI quelle più impegnatenelle relazioni con le scuole;

• Le piccole imprese possono attivare i percorsi dialternanza anche in forma aggregata con altreimprese del territorio aderendo ad eventi giàstrutturati come il PMI DAY, o individuando un tutoraziendale comune che possa svolgere il suo compitoa rotazione in due o più piccole imprese sulla basedelle convenzioni siglate.

23

Page 69: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Le questioni aperte1) Riconoscere incentivi e sgravi fiscali anche per le

imprese che ospitano studenti in alternanza scuola-lavoro.

2) Inserire la formazione sulla sicurezza nei programmiscolastici di tutte le scuole secondarie superiori.

3) Prestare attenzione non solo alla fase di orientamentoe di preparazione/progettazione del percorso dialternanza, ma anche alla fase di realizzazione e direstituzione dei risultati.

4) Avviare una sperimentazione per individuare letipologie di prova più adatte alla valutazione delleesperienze di alternanza in sede di Esame di Stato.

24

Page 70: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

IL TERRITORIO

25

Page 71: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

I Protocolli di Intesa delle Associazioni Territoriali

26

Page 72: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

I Protocolli di Intesa delle Associazioni di Categoria

ANIE (con MIUR) Assografici (con MIUR)Confindustria Digitale

(con MIUR)

Associazione Italiana Confindustria Alberghi

(con Re.Na.Tur Rete Nazionale degli istituti tecnici di Stato per il

Turismo)

Associazione Italiana Confindustria Alberghi

(con Re.Na.I.A. Rete Nazionale Istituti

Alberghieri)

Federalberghi (con MIUR)

Federalimentare (con MIUR)

Federmeccanica (con MIUR)

Ucimu (con MIUR)

27

Page 73: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Gli accordi sottoscritti da alcune Grandi Imprese

• Bosch (sia sui territori con le scuole sia programma nazionale Allenarsi per il Futuro)

• Enel (2 accordi: 1 con MIUR, MLPS e Regioni coinvolte e 1 con i sindacati)

• Eni (con MIUR e MLPS)

• Grimaldi Group (con MIUR)

• Siemens (Olimpiadi della robotica)

• Softlab (con MIUR)

• Umana (con MIUR)

28

Page 74: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Intervento di Pietro Boschi

Fondazione Consulenti per il Lavoro

Strumenti operativi per realizzare l’alternanza

Page 75: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

STRUMENTI OPERATIVI PER L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Intervento di Pietro Boschi

Fondazione Consulenti per il lavoro

Nel contesto economico italiano, dove la disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli

intollerabili è indispensabile un impegno straordinario e “collettivo” per individuare le strade più efficaci e utili a ridurre la percentuale di disoccupazione, purtroppo tra le più alte d’Europa;

accorciare il divario tra scuola e mondo produttivo è una delle soluzioni percorribili,

probabilmente quella che in prospettiva promette un risultato positivo e che, per i riflessi a

catena che ne derivano, potrebbe rivelarsi addirittura straordinaria anche per altri aspetti.

L’esperienza scuola-lavoro, da tempo diffusa nei Paesi economicamente evoluti come strumento “ponte” per la transizione della persona dalla dimensione formativa a quella

lavorativa, si è rivelata molto efficace sia per creare integrazione tra sistema educativo e

sistema produttivo, sia per accorciare i tempi nel passaggio tra scuola e lavoro.

L’ ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO se gestita in modo efficace, permette a tutti gli attori di avere

un ritorno, anche immediato, in termini sociali, produttivi, culturali, nell’ottica comune non solo

di favorire l’occupazione giovanile ma anche di contribuire alla crescita positiva del Paese.

A differenza di altri stati, in Italia le attività produttive sono formate per il 95% da piccole

imprese e solo il 5% di esse supera i 10 dipendenti.

Le piccole e piccolissime imprese costituiscono un patrimonio infinito di conoscenze e

l’ambiente umano ideale per ospitare i giovani in Asl, tuttavia sono meno inclini a percepire

velocemente i processi di cambiamento, oltre ad essere poco strutturate per garantire un’accoglienza già organizzata.

Chi opera quotidianamente nelle piccole imprese è a conoscenza delle difficoltà che esse incontrano, soprattutto in un momento di forte tensione economica; la diffusione dell’Asl, se

intermediata da soggetti che conoscono bene il mondo del lavoro, potrebbe avvenire in tempi

significativamente più brevi e con maggiore efficacia, grazie anche alla conoscenza diretta ed approfondita dell’azienda.

In questo contesto, dove i vantaggi appaiono sorprendentemente evidenti, il consulente del

lavoro, per le competenze professionali specifiche della professione che svolge, potrebbe essere un vero e autentico promotore di alternanza ed un naturale collettore tra mondo del lavoro e

sistema scolastico.

Sul territorio nazionale operano circa 27.000 consulenti del lavoro, soprattutto nelle piccole e

medie imprese, organizzati per svolgere determinate attività, attraverso una specifica

Fondazione gestita dal Consiglio Nazionale dell’Ordine (Fondazione Consulenti per il lavoro).

Page 76: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Per realizzare un sistema efficiente di Asl è necessario uno sforzo comune, scevro da qualsiasi ideologia e condizionamenti: occorre guardare avanti con uno spirito rinnovato e una nuova

visione del domani. Ogni attore coinvolto deve accollarsi una propria parte di responsabilità,

con la consapevolezza che ciò finirà per generargli un ritorno assai più grande dell’impegno richiesto.

Le Istituzioni scolastiche, oltre all’obbligo di doversi adeguare alla normativa, hanno il compito di superare le rigide e antiche mentalità, intravedendo nelle imprese non solo meri soggetti

ospitanti, ma anche “istituzioni” funzionali a comprendere se i corsi di studi proposti sono in

linea con quanto richiesto dal mondo del lavoro.

La legge 107/2015, seppur in modo repentino, ha dato finalmente il via all’attività di alternanza,

rendendola obbligatoria per le scuole e superando l’inerzia di una normativa già esistente da 13

anni ma di fatto mai attuata se non per esperienze sporadiche; oltre a ciò estende la platea dei soggetti ospitanti tanto che, leggendo la norma al contrario, risulta difficile trovare soggetti che

non siano deputati ad effettuarla.

L’impianto burocratico sembra essere assai complicato, tuttavia, dopo una prima ricognizione

sugli adempimenti formali, appare chiaro che con una buona preparazione iniziale è possibile

superare agevolmente i punti critici.

Dovendo concentrare la trattazione di una normativa complessa, ritengo opportuno

concentrami su alcuni elementi essenziali.

1° elemento: sicurezza nell’ambiente di lavoro

È necessario valutare con estrema precisione il grado di pericolosità delle lavorazioni e degli ambienti a cui saranno adibiti i giovani. È un dato sul quale non dobbiamo prescindere e non va

sottovalutato. Anche in quelle circostanze prive di rischio.

Nel documento di valutazione dei rischi dev’essere contenuta una sezione apposita dedicata ai tirocinanti che indichi i pericoli presenti, eventuali prescrizioni, con riferimento all’inesperienza

e alla giovane età dei partecipanti ed indicando l’assenza di controindicazioni alle attività a cui

gli studenti sono assegnati. È opportuno poi effettuare una verifica effettiva sulla corrispondenza di quanto segnalato sul documento e la reale situazione.

È inoltre necessario richiedere la certificazione di idoneità del ragazzo prima dell’avvio delle attività in azienda.

La sorveglianza sanitaria specifica, se non effettuata direttamente dalla scuola, può essere

sostenuta economicamente dai fondi previsti dalla legge 107.

Polizza integrativa

Page 77: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

Soprattutto nelle lavorazioni che si ritenga comportino un rischio medio e/o elevato per i giovani stagisti, è opportuno valutare con attenzione l’opportunità di sottoscrivere

un’assicurazione integrativa a copertura del cosiddetto “danno differenziale” (differenza tra

quanto di competenza dell’Inail a titolo di indennizzo per infortunio sul lavoro o malattia professionale e quanto è possibile richiedere al soggetto ospitante a titolo di risarcimento del

danno in sede civilistica).

Le voci risarcibili che in concreto rientrano nella nozione di danno differenziale possono così

riassumersi:

danno biologico (anche temporaneo) inferiore al 6%: tale tipologia di risarcimento del

danno tutela ogni lesione dell’integrità psicofisica del lavoratore;

danno patrimoniale: in tale categoria rientrano non solo le spese “vive” sostenute dal

lavoratore (si pensi alle spese mediche, ecc…) ma anche il mancato guadagno cagionato dall’infortunio occorso;

danno morale: danno non patrimoniale, qualificato come ogni turbamento dello stato

d’animo. danno esistenziale: inteso quale pregiudizio che alteri le abitudini e gli assetti

relazionali di una persona, inducendolo a concreti cambiamenti in senso peggiorativo

nella qualità della vita (Cass. S.U. 12/06/06 n. 13546).

Il costo degli oneri per la stipula della polizza integrativa è finanziabile con i fondi previsti

dalla legge 107/2015.

2° elemento: l’alternanza scuola lavoro dev’essere portata “a sistema”

La prima impressione quando ci si avvicina a questa attività è la complicazione, soprattutto se ci

si ferma ad una lettura dei manuali e senza tener in conto che essi sono la sintesi di normative

regolamentatrici di due mondi completamente diversi. E’ logico dunque attendersi un impianto

che, per quanto si cerchi di semplificare al massimo, possa non essere di facile ed immediata comprensione. E’ giusto e opportuno però che tutte le regole siano esplicitate nella loro

integrità anche al costo di apparire incomprensibili.

Una volta “traslate” in un flusso logico operativo, sarà poi l’esperienza e la ripetitività a giocare

un ruolo determinante e favorirne la facilità di esecuzione; con la ripetitività il processo sarà via

via sempre più automatico. Va anche tenuto sempre presente che la scuola, con i propri organismi, gioca un ruolo

determinante in aiuto e sostegno nella pianificazione e gestione delle varie fasi della procedura.

Page 78: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

3° elemento: come rendere interessante per il piccolo imprenditore la proposta di

diventare soggetto ospitante?

Per l’imprenditore che accoglie giovani in Asl è auspicabile che possa trovare un possibile

ritorno, anche se non necessariamente economico, per l’impegno e i rischi che si assume

nell’ospitare presso di sé giovani in alternanza scuola lavoro.

Quali vantaggi?

L’Asl crea un collegamento duraturo e diretto con gli Istituti e l’osservazione permanente

dell’opera dei giovani per un dato periodo di tempo, offre all’impresa grandi possibilità nelle

attività di selezione e reclutamento del personale.

Lo stage inoltre, può rivelarsi uno strumento efficace per attingere al potenziale di innovazione,

creatività e motivazione dei giovani e contribuire ad un’azione culturale di integrazione e

scambio con il mondo formativo.

È auspicabile tuttavia, che a fronte di un impegno costante e duraturo nel tempo, alla “buona

impresa” venga assegnato, oltre al riconoscimento formale, anche un trattamento agevolativo

sul piano del risparmio contributivo e/o fiscale; ottima idea sarebbe quella di riconoscere uno sconto sui premi assicurativi Inail.

Conclusione

L’alternanza scuola-lavoro è una “invenzione straordinaria” e può costituire anche un’occasione

per dare spazio a chi ha lasciato il mondo del lavoro, pur potendo continuare ad esprimere potenzialità di grande valore. Il riferimento è agli ex-lavoratori, a quei maestri del lavoro,

riconosciuti o meno, che abbiano voglia di continuare ad avere un legame col mondo produttivo

e che potrebbero costituire, soprattutto per i giovani, dei veri e propri punti di riferimento.

Page 79: Alleati e protagonisti · Intervento di Dario Eugenio Nicoli ... La didattica per «persone competenti» è insufficiente ... Formare un io consapevole,

ALLEATIE PROTAGONISTI

La novitàdell’Alternanza

scuola-lavoro

5 aprile 2017ore 14.00 – 18.30

BOLOGNADUCATI AuditoriumDucati Motor Holding spa

Via Cavalieri Ducati, 3

Evento gratuito a numero chiuso

INFORMAZIONI E ISCRIZIONI [email protected]

02.673961

14.00 BenvenutoBernhard ScholzPresidente Cdo

SalutoStefano VersariDirettore Generale Ufficio Scolastico Regionaleper l’Emilia- Romagna - Bologna

14.10

Esperienze di un’alleanza…

Luigi TorlaiHR Manager Ducati - Bologna

Elena Ugolini Preside Liceo Malpighi - Bologna

... e i suoi protagonistiStudenti che hanno frequentatol’alternanza scuola-lavoro

14.30Una partnership per il futurodei giovaniDario Eugenio Nicoli Docente di Sociologia economica e dell’organizzazione Università Cattolica S. Cuore di Brescia

15.001° Tavola rotondaUna didatticaper nuove competenze

Patrizia CuppiniDirigente scolastico IIS “Volterra-Elia” - Ancona

Monti MauroDirigente scolastico ISII “G. Marconi” - Piacenza

Carmela PalumboDirettore generale per gli ordinamenti scolasticie per l’autonomia scolastica - MIUR – Roma

Modera: Roberto PellegattaDirettore della rivista “Dirigere Scuole”

16.00Coffee Break

16.15 2° Tavola rotondaUn dialogo con chi costruisce il domani

Claudio GentiliResponsabile Education di Confindustria- Roma

Gianluca VelezCEO, NSI Nier Soluzioni Informatiche Srl - Castel Maggiore (Bo)

Raffaele PezzoliCEO, Raytec Vision Spa - Parma

Enrico NovaraL’Iride Cooperativa Sociale - Monza

Modera: Cristiana PoggioFondazione per la scuola di Compagnia di San Paolo

18.00Strumenti operativi per realizzare l’alternanza

Pietro BoschiFondazione Consulenti per il lavoro

18.15Conclusioni

Bernhard ScholzPresidente Cdo