Luigi Palestini Maria Augusta Nicoli ASSR Emilia-Romagna Area Comunità, Equità e Partecipazione
Linee guida per i percorsi di Istruzione e Formazione ... · Dario Nicoli (Università Cattolica di...
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A cura del
CNOS-FAP
Linee guida per i percorsidi Istruzione e Formazione Professionale
COMUNITÀ PROFESSIONALEELETTRICA e ELETTRONICA
CIOFS/FP
Anno 2008
Coordinamento scientifico:
Dario Nicoli (Università Cattolica di Brescia)
Hanno collaborato:
Segretario nazionale del settore elettrico: Francesco ZAMBONI
Dalila DRAZZA (sede Nazionale CNOS-FAP)
Comunità professionale elettrica e elettronica: Massimiliano BORACCHI, Luca CASINI, Matteo D’ANDREA,Nicola GAOLE, Luciano GARBIN, Claudio GIAMMUSSO, Leonardo MATAROLLO, Agatino MORABITO,Nicola PAPARELLA, Mauro TERUGGI, Luigi ZAPPALÀ.
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PRESENTAZIONE
La presente Guida si inserisce in un ampio lavoro, comprendente una “Lineaguida generale per i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale”, ed altreguide di comunità professionali così da costituire nell’insieme una proposta orga-nica e orientata alla gestione formativa degli stessi percorsi.
È promossa dagli enti di Istruzione e Formazione Professionale che si ricono-scono nella prospettiva della “formazione efficace” centrata a sua volta sui principidel coinvolgimento degli allievi e della società civile, della personalizzazione, del compito reale, della comunità di apprendimento. In questo modo, la strutturaformativa pone al centro del suo compito il “coltivare talenti” di tutti i cittadini,senza esclusione di nessuno, e propone la cultura – generale e professionale – comeesperienza ed appropriazione personale in vista di un progetto di vita significativo.
I percorsi di Istruzione e Formazione Professionale che si intendono sostenerecon queste guide si distinguono per quattro caratteristiche peculiari:– il riferimento ad opere espresse dalla realtà sociale, dotate di una tradizione
tale da collocarle in modo stabile nel contesto locale oltre che nazionale;– la presenza di un’ispirazione educativa che ne connota l’azione attraverso lo
stile della comunità educante, della valorizzazione dei talenti e potenzialità deidestinatari e del coinvolgimento dei soggetti del territorio;
– la valorizzazione della cultura del lavoro “vitale” presente nel contesto comesituazione di apprendimento entro cui svolgere percorsi di valore educativo,culturale e professionale;
– la metodologia attiva tesa a sollecitare il coinvolgimento dei destinatari attra-verso compiti reali così da stimolare l’apprendimento per soluzione dei pro-blemi e per scoperta.
La proposta qui contenuta è orientata su due criteri di fondo: il valore culturaledel lavoro e il principio della continuità formativa.
Il lavoro non è solo operatività, ma costituisce essenzialmente un fenomenoculturale in forza del quale esso risulta dotato di una valenza etica ed educativa.L’elemento centrale di tale cultura è costituito dall’azione ovvero dalla mobilita-zione di tutte le risorse in vista di una risposta positiva ad un problema/opportunitàed ai compiti ad esso connessi; in tal modo il lavoro risulta un’esperienza umanaprivilegiata in grado di sostenere nella persona un comportamento razionale dalcarattere pienamente sociale ed inoltre capace di stimolare l’apprendimento. Questa
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azione è quindi qualcosa di differente dalla semplice attività che indica una mobili-tazione solo pratica del soggetto: è il modo umano di percepire la realtà, di entrarein relazione con essa, di scoprirne le caratteristiche, di cogliere la propria auto-nomia, di partecipare da protagonista alla costruzione di forme di vita socialericche di valore.
Il lavoro rappresenta un processo di azione ricco di significati e di valori, oltreche di relazioni, che si svolge secondo una modalità che consente di cogliere lacultura entro una dimensione vitale. Il lavoratore «assume una rilevanza specificain quanto modalità di espressione dell’identità personale, poiché in esso vengonocoinvolte non unicamente le capacità operativo manuali, bensì la dimensionecognitiva, motivazionale creativa, culturale, etico valoriale» (Bocca, 1998, 104).
Il principio di continuità formativa indica la possibilità, entro una specificacomunità professionale, di svolgere un percorso verso l’alto, che sollecita, nellapersona che lo compie, un cammino di crescita ad un tempo educativa, culturale eprofessionale.
In tal modo, l’allievo in formazione può accedere sia direttamente nel mercatodel lavoro dopo un percorso triennale di qualifica IeFP sia proseguire nell’ambitodella formazione superiore sia infine transitare tramite moduli formativi appropriati(Larsa) presso i percorsi del sistema di istruzione e dell’università. Esso si lega al criterio della equivalenza formativa, in forza del quale è possibile stabilire unacorrispondenza tra due titoli o parti di una formazione in riferimento ai rispettiviprogrammi, tale da poter sviluppare una comparazione tra i percorsi e gli esiti for-mativi – anche in vista di passaggi e di processi di certificazione reciproci.
Ciò è reso possibile dalla prospettiva europea, in particolare dal Quadroeuropeo dei titoli e delle certificazioni (EQF), un dispositivo di traduzione checonsente di mettere in relazione e posizionare, in una struttura a otto livelli, idiversi titoli (qualifiche, diplomi, certificati, ecc.) rilasciati nei Paesi membri, sullabase degli esiti dell’apprendimento.
Inteso nel senso corretto, il principio della continuità formativa richiede che ilsistema si doti di un’Istruzione e Formazione Professionale iniziale di qualità, chesappia porre le basi del riconoscimento e della valorizzazione dei talenti degli ado-lescenti e dei giovani, che consenta loro un approccio positivo e costruttivo neiconfronti della cultura, che insegni loro come apprendere a partire dalle esperienze,acquisendo quel metodo tramite cui l’adulto può trarre valore culturale dalle espe-rienze che conduce, a beneficio suo e della società in cui è impegnato.
La Linea guida è rivolta innanzitutto ai formatori ed al personale coinvoltonelle azioni formative: essa propone loro un quadro di riferimento unitario, unametodologia organica e coerente che consente di gestire al meglio le attività forma-tive tenendo conto delle caratteristiche dei destinatari, del contesto e dei vincoli/opportunità della Istruzione e Formazione Professionale. Inoltre, è rivolta al perso-nale delle amministrazioni statali, regionali e provinciali, che hanno la responsabi-
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lità della programmazione e dell’accompagnamento del sistema educativo e chepossono trarre da essa spunti per la loro attività.
È poi rivolta al personale delle istituzioni scolastiche affinché possa avere un riferimento per ciò che concerne i percorsi di Istruzione e Formazione Profes-sionale.
Infine riteniamo che quanto elaborato possa costituire un’indicazione preziosaper gli orientatori affinché sappiano cogliere i talenti degli adolescenti e giovani epossano fornire una guida utile per il loro percorso di studio e di lavoro.
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INTRODUZIONE
1. Natura economica, sociale e culturale della comunità professionale
La comunità professionale elettrica ed elettronica rappresenta uno degli ambitidi rilievo dell’economia, non solo per la componente produttiva e dell’installazionedi impianti elettrici ed elettronici, che occupano una percentuale di addetti semprepiù crescente nel settore industriale e artigianale, ma in quanto rappresenta ancheun ambito nel quale si sviluppano innovazioni tecnologiche che comportano conse-guenze importanti sulla struttura e sulla cultura del lavoro.
Il settore industriale, grazie al notevole sforzo innovativo, si trova nella condi-zione di competitività su grandi parti di mercati, interessati dai prodotti e dagli im-pianti del settore.
Il settore si articola in due aree di intervento, l’area legata all’impiantistica elet-trica civile ed industriale, comprensiva del building automation e dell’automazioneindustriale, e l’area legata all’elettronica in riferimento in particolare alla telematicae all’elettronica applicata al settore automotive. Al suo interno, si distinguono,quindi, le seguenti figure di qualifica:a) Installazione e manutenzione di impianti civili, industriali e building automation.b) Installazione e manutenzione di impianti di automazione industriale.c) Installazione e manutenzione di sistemi elettronici e reti di comunicazione.d) Operatore autronico.
Il settore è stato oggetto di innovazione tecnologica e di nuove legislazioni chehanno obbligato ad una notevole azione di qualificazione riguardante sia gli addettiall’esecuzione degli impianti, sia i tecnici della progettazione, della gestione e delleinformazioni e del controllo dei processi automatici. In relazione al risparmio ener-getico si stanno diffondendo sempre più le tecnologie che hanno l’obiettivo di inte-grare l’impiantistica tradizionale con l’innovazione legata all’applicazione delladomotica e del building automation aventi come obiettivo finale oltre al comfort edalla flessibilità dell’impianto, il risparmio energetico sia in termini di assorbimentoelettrico che di consumo di combustibile adibito a riscaldamento.
Altro capitolo di innovazione che riguarda il settore è la rinnovata spinta all’uti-lizzo delle energie rinnovabili, ed in particolare il fotovoltaico con lo sviluppo dellecompetenze legate all’installazione di questi impianti e la relativa manutenzione.
Dall’esame delle attività e della mappa delle competenze connesse, la comu-nità professionale elettrica ed elettronica presenta, dal punto di vista culturale, unconsistente nucleo di attività operative e realizzative in una prospettiva interdisci-plinare di ampiezza e durata variabili.
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Uno degli elementi caratteristici e fondamentali che emerge nella comunità è ilprogetto, che evidenzia all’allievo le relazioni esistenti tra l’astratto delle discipline eil concreto delle attività operative. Il progetto diventa modello di articolazione cultu-rale che richiede il coinvolgimento di varie discipline per affrontare nuovi problemiriscontrabili nello svolgimento del proprio lavoro con spirito di autonomia e creatività.
I problemi dell’area progetto promuovono nell’allievo atteggiamenti che favo-riscono la socializzazione, il confronto delle idee, la revisione critica del propriogiudizio e la modifica della propria condotta di fronte a prove ed argomenti convin-centi. Inoltre, favoriscono il confronto tra la realtà formativa del Centro e la realtàdi lavoro presenti sul territorio e consentono di collaborare e lavorare in gruppo edi acquisire le conoscenze specifiche di disciplina. Infine, sollecitano la formazionedella personalità dell’allievo, favorendo lo sviluppo di una cultura armonica e diuna professionalità polivalente e flessibile.
Si possono ipotizzare progetti ai quali lavorano più gruppi con un proprio pro-getto e non si esclude che un progetto possa avere durata pluriennale.
Per ogni progetto saranno definite le ore ad esso destinate, la ripartizione fra levarie discipline, il tipo di valutazione degli studenti relativamente all’attività del-l’area di progetto e la formulazione di giudizi di ciascuna disciplina.
2. La comunità professionale in prospettiva formativa
La comunità professionale elettrica e elettronica riguarda tutto ciò che fa riferi-mento alla progettazione, installazione e manutenzione di circuiti elettrici ed elettro-nici.
All’interno di questa comunità, si distinguono in maniera marcata le due fami-glie professionali: l’una di tipo impiantistico che si occupa dell’installazione di im-pianti elettrici civili ed industriale e gestisce sistemi di automazione residenziale(domotica e building automation) ed industriale (PLC); l’altra, elettronica, che rea-lizza, collauda e recupera anomalie di circuiti elettronici analogici, digitali, di po-tenza nonché l’installazione e manutenzione hardware e software di sistemi e retiinformatiche e di applicazioni automotive.
La comunità elettrica ed elettronica offre sbocchi professionali nel campo dellecostruzioni, nell’industria elettronica e meccanica, nelle attività di commercio al-l’ingrosso e di autoveicoli (Gagliardi 2004, 147). Nel 2003, le assunzioni pianifi-cate in questa comunità sono state oltre 60.000, un terzo delle quali ha coinvolto ra-gazzi con meno di 25 anni. La richiesta di personale da parte delle aziende che ope-rano nella comunità elettrica ed elettronica è così elevata che oltre la metà di questedichiara difficoltà nel reperire personale. Le figure ricercate sono i qualificati e di-plomati – solo l’1% delle imprese ricerca laureati. I dati relativi alla comunità piùspecificatamente elettronica e delle telecomunicazioni sono molto simili, eccettoper una maggiore richiesta di personale ulteriormente specializzato – la richiesta dilaureati è del 7% (Ibidem, 148-9). L’evoluzione tecnologica nella comunità elet-trica ed elettronica è veloce e continua. Quindi, il tecnico di questa comunità ha ne-
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cessità di una solida preparazione di base che riguarda la materia professionale, maha soprattutto necessità di imparare ad imparare, capacità che gli permette di te-nersi continuamente aggiornato e competente.
La comunità elettrica ed elettronica rappresenta un ambito dotato di una pro-pria peculiare cultura, di un campo tecnico e tecnologico, di una valenza sociale edeconomica tali da costituire una vera e positiva potenzialità educativa nei confrontidegli allievi. Essi, chiamati a vivere un’esperienza formativa stimolante, basata supiani formativi personalizzati in grado di indicare loro la propria situazione perso-nale e cosa debbono essere al termine del ciclo di riferimento, sono sollecitati aduna promozione integrale della propria persona umana, sono accompagnati nell’af-frontare la vita in tutte le sue dimensioni.
Questa comunità professionale consente agli studenti di maturare le compe-tenze che arricchiscono la loro personalità e li rendono autonomi costruttori di sestessi in tutti i campi della esperienza umana, sociale e professionale attraverso leconoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative apprese(il fare consapevole), nonché l’insieme delle azioni e delle relazioni interpersonaliintessute (l’agire). In tal senso, il sapere, il fare consapevole e l’agire, si concretiz-zano all’interno di unità di apprendimento orientate a compiti reali che rendono si-gnificativi e utili i saperi e le abilità indicati.
Il percorso formativo che gli studenti seguono per arrivare all’acquisizione diuna qualificazione professionale prevede innanzitutto una disciplina, ovvero un in-sieme di saperi, tecniche, sistemi di azione e stili professionali, mediante il qualeessi sono sollecitati a conoscere se stessi, le proprie possibilità e i propri limiti, leproprie inclinazioni, attitudini, capacità, nella porzione di mondo a cui si estendel’esperienza individuale. Tale disciplina viene acquisita integrando continuamenteil livello dei saperi, quello delle tecniche ed infine quello degli stili di comporta-mento, confrontandosi da un lato con le problematiche e le opportunità proprie delsettore elettrico e elettronico e dall’altro con il modello rappresentato dai formatori,sia quelli interni al Centro sia quelli appartenenti alle diverse realtà aziendali e so-ciali con cui gli studenti potranno entrare in contatto.
In particolare, verrà valorizzata la cultura propria della comunità professionaleelettrica e elettronica attraverso il confronto con gli attori, il linguaggio, le tec-niche, i modelli cognitivi ed operativi, il sistema di relazioni che essa consente. Ciòabilita gli studenti a familiarizzare con uno degli elementi caratteristici e fonda-mentali che emerge nella comunità professionale e cioè il progetto, che evidenziaall’allievo le relazioni esistenti tra l’astratto delle discipline e il concreto delle atti-vità operative. Si cercherà di sollecitare nei giovani il carattere coinvolgente, l’effi-cacia formativa, la comprensione dei processi di progettazione ed astrazione perpredisporre procedure e sistemi tecnici allo scopo di ideare, progettare e realizzareimpianti elettrici ed elettronici, nel rispetto delle normative vigenti.
La professionalità specifica, oggetto della formazione della comunità profes-sionale elettrica e elettronica, permetterà agli studenti di conseguire abilità opera-
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tive e conoscenze tecnico-scientifiche per la realizzazione di impianti elettrici eelettronici di vario tipo. Si tratta di un insieme di azioni di tipo prettamente tecnicoche vanno dalla progettazione dell’impianto alla sua realizzazione e al collaudo fi-nale dello stesso. Ma queste costituiscono solo strumenti al fine di perseguire veree proprie competenze quali la capacità di saper scegliere in maniera razionale icomponenti più idonei e le possibili soluzione impiantistiche; di saper leggere edinterpretare gli schemi e i dati principali a cui fare riferimento; di possedere un ade-guato numero di strumenti formali, matematici o comunque logici, e saperli appli-care a diversi ambiti di problemi generali e specifici; di coltivare sensibilità espres-sive ed anche estetiche che consentano di affrontare in modo efficace i compiti pro-fessionali ma pure le situazioni concrete della vita quotidiana.
La notevole valenza sociale delle questioni connesse alla comunità professio-nale elettrica e elettronica consentirà agli studenti di sviluppare esperienze di con-vivenza civile in forza delle quali essi potranno acquisire e rafforzare un sistema divalori, in base ai quali valutare i fatti ed ispirare i comportamenti individuali e so-ciali. Sarà, quindi, facile ampliare l’ambito di riferimento stimolandoli a parteci-pare attivamente alla vita sociale e culturale, a livello locale, nazionale, comuni-tario e internazionale, sviluppando la consapevolezza della cittadinanza che non siesaurisce nella prestazione di lavoro, ma richiede una maturità ed uno stile di vitaconsapevole e responsabile nei diversi ambiti (dialogo e rispetto dell’altro, sensibi-lità per i più deboli, rispetto dell’ambiente, interiorizzazione delle regole di convi-venza, prevenzione degli infortuni, etc.). Tutto ciò avrà come riferimento uno stiledi vita essenziale, perseguito attraverso la capacità di distinzione, nella quotidianitàe nella vita intellettuale, tra quel che è veramente importante e ciò che è accessorioo superfluo. L’inserimento in una struttura formativa, soprattutto per coloro chehanno vissuto esperienze scolastiche negative, risulta un momento spesso carico ditensione e di difficoltà, ma è pure sempre una situazione importantissima, perchéspesso decide della buona riuscita dell’intero progetto.
Dall’esperienza emerge che sono essenzialmente tre i nodi problematici fonda-mentali rispetto all’inserimento, ma anche questioni da tenere presenti durante ilpercorso pedagogico formativo:a) l’interazione dell’allievo con le richieste e le regole che il CFP e il formatore
pongono come strumenti al loro operare: ciò si può raggiungere attraverso unanegoziazione di alcune istanze della struttura.
b) La costruzione di relazioni positive tra giovane, compagni, formatori/educatoried ambiente in cui sono tenuti a convivere, sia nel CFP sia in azienda.
c) La valorizzazione dell’individuo nella sua globalità, che si manifesta non soloattraverso l’espressione verbale, ma anche per mezzo di quella corporea e dellaesternazione dei sentimenti.
Per rispondere in modo positivo a tali problematiche il Centro progetta per-corsi di accoglienza all’interno del processo formativo, definendo obiettivi emetodologie didattiche mirate e predisponendo materiali e strumenti di supporto
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tali da permettere, in ultima fase, la gestione delle prospettive ai giovani coinvoltinel corso.
Inoltre, occorre mettere al corrente l’allievo delle caratteristiche dei corsi cheprevedono una qualifica finale al termine dei tre anni di formazione, di cui l’80%del tempo è dedicato alla formazione diretta (teoria e pratica) e il 20% allo stagepresso aziende.
Le ore di formazione diretta sono suddivise in interventi di:1) Area di sostegno alla transizione;2) Area scientifica: matematica, fisica, informatica, elettrotecnica, elettronica;3) Area tecnica: disegno e progettazione elettrica, tecnologia degli impianti elet-
trici, autronica, normativa e legislazione;4) Area culturale: cultura, organizzazione, inglese tecnico;5) Area professionale: laboratorio elettrico, laboratorio elettromeccanico, labora-
torio di automazione e stage;Lo stage, suddiviso in più periodi, è previsto in alternanza formazione-lavoro.
L’intervento formativo viene suddiviso in moduli e il percorso è integrato, al-l’inizio, da un modulo di orientamento e nel prosieguo, da uno di sostegno allatransizione scuola-formazione-lavoro. Al termine di ciascun periodo è previsto unmodulo di recupero che rappresenta il momento di controllo e valutazione criticadegli obiettivi raggiunti ed ha altresì lo scopo di calibrare gli interventi successivi.
Alla conclusione del percorso formativo quadriennale, il “Tecnico elettrico”impegna la sua professionalità, come lavoratore dipendente all’interno di piccole-medie imprese o presso artigiani, nel campo dell’impiantistica elettrica delle abita-zioni e degli ambienti industriali e nel settore della ricezione e distribuzione com-merciale degli articoli elettrici; il “Tecnico autronico” si inserisce nell’ambito diconcessionarie, officine autorizzate ed officine indipendenti del settore Automotivecome dipendente/tecnico esperto nella diagnosi, riparazione guasti e risoluzione diinterventi complessi.
3. La comunità professionale nell’ambito europeo
Si propone una scheda riferita al caso francese, un contesto da sempre punto diriferimento per il nostro sistema formativo.
Nell’ambito del repertorio ROME (Répertoire Opérationnel des Métiers et desEmplois), si trova una figura assimilabile a quelle dell’operatore italiano.
Capo squadra di cablaggio elettrico (cod. 44212 ROME)
Questa figura esegue la posa, il montaggio e il fissaggio delle componenti elet-triche su differenti supporti (telaio meccanico, quadro di comando o quadro elet-trico) destinati alla realizzazione di insieme o sotto-insiemi elettrici, elettronici oelettromeccanici, a partire da un progetto, da piani meccanici o da schemi elettrici.
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1 Il livello V si acquisisce dopo 10 anni di studi.2 Un quarto dei giovani, dopo il collège (scuola media) si orienta verso una formazione breve,
sancita da un certificato di attitudine professionale (CAP) o da un “brevetto” di studi professionali(BEP). Il CFPA riguarda la formazione degli adulti.
Procede al collegamento dei fili, dei cavi e degli elementi che entrano nella compo-sizione degli organi di comando e dell’equipaggiamento elettromeccanico o elet-trico. Può anche assicurare delle modifiche del cablaggio, dei collaudi e delle rego-lazioni per lavori di installazione o di messa in opera dei materiali. Questo mestieresi esercita principalmente in officina con orari regolari di giorno. Tuttavia, diversilavori di installazione, di regolazione o di riparazione degli impianti necessitano untrasferimento presso la clientela o sul cantiere. La natura dei materiali utilizzati,così come i diversi fattori ambientali (temperatura, pressione, vibrazioni, onderadio), necessitano del rispetto delle regole di sicurezza e l’utilizzo di accessori o di abbigliamento di protezione. Infine, secondo l’organizzazione dell’impresa, la gestione del tempo e la ripartizione dei compiti possono richiedere un lavoronotturno.
Questo mestiere è accessibile direttamente, spesso a partire da percorsi forma-tivi di livello V1 (CAP, BEP, CFPA)2 nell’area dell’elettricità, dell’elettromeccanicao della meccanica. Tuttavia, l’accesso è talvolta possibile senza una particolareformazione, ma con un adattamento al posto di lavoro sotto la guida di un tecnico,di un capo officina o di una persona competente dell’équipe. La lettura del piano, la comprensione degli schemi elettrici e le basi della meccanica costituiscono deicampi di conoscenze indispensabili all’esercizio di questo mestiere.
Questa figura prevede due percorsi formativi:1) Installatore di reti cablate di comunicazione2) Elettricista di impianti.
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Installatore di reti cablate di comunicazioni
Altre denominazioniElettricista di cantiere; Elettricista manutentore; Elettricista di impianti; Elettricista linee e reti; Montatoreelettrico.
Il mestiereSulla base di un dossier tecnico, voi partecipate alla installazione delle reti “voci, dati immagini” (VDI).Mettete in opera sia le differenti reti cablate di comunicazioni che le loro strutture sia all’aperto, sullafacciata, che all’interno dell’immobile o nelle condotte sotterranee. Installate i differenti elementi (casse,cofanetti, ripartitori, derivatori...), poi effettuate i collegamenti. Assicurate la connessione dei diversimateriali alla rete appropriata. Realizzate le misure e le regolazioni delle installazioni. Informate i vostriclienti sui principi di funzionamento del sistema e rendete conto alla vostra gerarchia dei lavori effettuati.
La formazioneFormazione certificata di livello V di durata modulabile di circa 6 mesi (980 h.).
L’organizzazione della formazioneLa formazione si compone di 3 moduli qualificanti e di 3 periodi in impresa.
Livello di uscita / del diplomaTitolo professionale di livello V e/o Certificato di Competenze Professionali (CCP) per i moduli di riferi-mento.Per le persone che possono giustificare almeno 3 anni di esperienza nell’ambito professionale, è possibileottenere, tramite una fase di validazione degli apprendimenti tramite esperienza (VAE), il titolo di “Instal-latore di reti cablate di comunicazioni”. Questo titolo si compone di 3 CCP (certificati di competenze pro-fessionali).Ogni certificato valida un insieme di competenze necessarie alla realizzazione di una delle attività costi-tutive del nocciolo duro del mestiere.CCP -1 – Costruire delle reti cablate di comunicazioniCCP -2 – Connettere i clienti alle reti cablate di comunicazioniCCP -3 – Riparare e modificare le reti cablate di comunicazioni.
Accoglienza: Scoperta della formazione IRCC (2 settimane)
Modulo 1 - Costruire delle reti cablate di comunicazioni:Gestione del dossier tecnico;Preparazione e verifica dei materiali;Pre-visita del cantiere;Messa in opera delle differenti reti cablate di comunicazioni (aeree, facciata, interni, sotterranei);Giunzione dei cavi di rame, coassiali e fibre ottiche;Posa delle apparecchiature;Realizzazione dei test;Relazione (10 settimane).
Primo periodo in impresa (2 settimane)
Modulo 2 - Connessione dei clienti alle reti cablate di comunicazioni:Estrazione delle informazioni tecniche e amministrative dal dossier tecnico;Messa in opera delle connessioni;Redazione delle schede di misura e delle distinte di collegamento;Messa in servizio della rete (5 settimane)Secondo periodo in impresa (2 settimane)
Modulo 3 - Riparare e modificare le reti cablate di comunicazioni:Studio del dossier tecnico;Preparazione dei materiali, Individuazione delle particolarità e delle condizioni di messa in opera;Riparazione di una rete difettosa;Modifica di una manutenzione della rete;Relazione scritta (4 settimane).
Terzo periodo in impresa (2 settimane)
Sessione di validazione (1 settimana)
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Elettricista di impianti
Altre denominazioniElettricista di impianti; Elettricista della fabbrica; Elettricista del cantiere; Elettricista d’illuminazionepubblica; Elettricista di manutenzione.
Il mestiereA partire dai piani e dagli schemi di montaggio e dopo aver studiato la localizzazione dei circuiti, voirealizzate i lavori di installazione e di messa in servizio delle apparecchiature elettriche (illumina-zione, riscaldamento, distribuzione dell’energia, ecc.). Verificate il rispetto delle norme, assicurate lamanutenzione, la riparazione o la sostituzione delle installazioni esistenti. Intervenite da soli o in unapiccola squadra, all’interno come all’esterno, sotto la responsabilità di un capo squadra. I vostri oraridi lavoro possono variare in funzione dell’imminenza della fine di un cantiere o dell’urgenza dellariparazione. La vostra protezione così come quella degli utilizzatori contro gli incidenti dell’elettricitàè essenziale.
La formazioneFormazione certificata di livello V di durata modulabile di circa 10 mesi (1260 h.).
L’organizzazione della formazioneLa formazione si compone di tre moduli qualificanti e di due periodi in impresa.
Livello di uscita / del diplomaTitolo professionale di livello V e/o Certificato di Competenze Professionali (CCP) per i moduli di riferi-mento.È possibile ottenere, tramite una fase di validazione degli apprendimenti tramite esperienza (VAE), iltitolo di “Elettricista di impianti” composto di 3 certificati di competenze professionali.Ogni certificato valida un insieme di competenze necessarie alla realizzazione di una delle attività costi-tutive del nocciolo duro del mestiere.Questi certificati sono i seguenti:1) Realizzare l’impianto elettrico di un locale ad uso domestico;2) Realizzare l’impianto elettrico di un locale ad uso terziario;3) Realizzare l’impianto elettrico di un locale ad uso industriale.
Modulo 1 - Impianti in locali ad uso domestico:Posa, secondo il piano e gli schemi, sui differenti tipi di strutture, delle canalizzazioni elettriche (inca-strate o evidenti) utilizzando tutte le tipologie di condotti dell’ambito domestico.Realizzazione delle connessioni equipotenziali principali e locali,Verifica dei valori e delle continuità.Gestione degli schemi, installazione e allacciamento degli apparecchi elettrici più usuali oltre agli appa-recchi per circuiti di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria.Attrezzatura e cablaggio di tavoli degli abbonati, dei tavoli divisionari e del cofanetto di allacciamento.Compilazione del preventivo e della fattura.Consegna al cliente degli impianti realizzati (15 settimane).
Periodo in impresa (PE) (3 settimane).
Modulo 2 - Impianti in locali ad uso terziario:Realizzazione delle operazioni meccaniche semplici necessarie alla collocazione della canalizzazione edegli apparecchi.Posa, secondo il piano e gli schemi, sui differenti tipi di strutture, delle canalizzazioni elettriche (inca-strate o evidenti) utilizzando le condotte correnti e specifiche.Sulla base delle specificazioni particolari (ambiente, capitolato d’oneri), installazione e allacciamentodegli apparecchi elettrici più usuali per i circuiti di illuminazione e di prese di corrente, installazione eallacciamento degli apparecchi elettrici specializzati (illuminazione di sicurezza, V.M.C (VentilazioneMeccanica Controllata), rete di tipo VDI (voci, dati immagini, ecc.).Misure di isolamento tra conduttori.Prova di funzionamento preliminare alla visita dell’organismo di controllo di conformità (6 settimane).
Modulo 3 - Impianti in locali ad uso industriale:Realizzazione delle connessioni equipotenziali principali e locali. Verifica dei valori e delle continuità.Posa, secondo il piano e gli schemi, sui differenti tipi di strutture, delle canalizzazioni elettriche (inca-strate o evidenti) utilizzando le condotte correnti e specifiche.
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In base alle disposizioni di collegamento, di messa in opera e delle specificazioni particolari (ambiente,capitolato d’oneri), installazione e allacciamento degli apparecchi elettrici più usuali per i circuiti di illu-minazione.A partire da uno schema, installazione e cablaggio di un armadio di comando e di potenza per un sistemadi avviamento automatico per motori o per piccoli automatismi di macchine industriali.Seguendo lo schema, installazione e cablaggio di un sistema automatico industriale programmabile o diun’attrezzatura elettronica di potenza (avviatore, variatore, ecc.).Test e controlli dei cavi e dei conduttori (8 settimane).
Periodo in impresa (PE) (3 settimane).
Sessione di validazione – Abilitazione elettrica (1 settimana).
(segue)
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MAPPA DELLE FAMIGLIE EFIGURE PROFESSIONALIPER COMPETENZE ESSENZIALI
1. Descrizione dei profili
Il riferimento prioritario per la definizione delle competenze, suddivise in abi-lità/capacità e conoscenze, è rivolto alla figura di qualifica dell’Operatrice/opera-tore elettrico elettronico, una figura in grado di effettuare assemblaggi, installa-zioni e riparazioni di apparecchiature e sistemi elettrici ed elettronici di media com-plessità.
La figura professionale dell’operatrice/operatore elettrico elettronico prevedela scelta di un approccio di polivalenza che assicuri una formazione tecnica co-erente con le necessità connesse alle diverse organizzazioni di lavoro in cui è inse-rita, e nel contempo alle esigenze proprie di un percorso formativo che soddisfi irequisiti del diritto-dovere di istruzione e formazione. Il tutto entro un quadro uni-tario, organico, olistico che superi il tradizionale dualismo tra area culturale ed areatecnico-pratica.
La caratteristica principale di questo tipo di formazione è l’interdisciplinarietà,che si esplicita nello sviluppo e nell’attuazione di unità di apprendimento, il cuiprincipio fondamentale si basa sulla metodologia induttiva tramite la quale lo stu-dente si confronta con compiti-problema per risolvere i quali è chiamato a mobili-tare conoscenze ed abilità in modo da trasformare le proprie capacità in vere e pro-prie competenze.
Non esiste pertanto un’unica progressione didattica che conduca all’esito for-mativo atteso: nell’ottica della personalizzazione del processo formativo, il rag-giungimento delle mete generali proprie del “Profilo educativo culturale e profes-sionale” si concretizza diversificando l’intervento in funzione delle attitudini, delleinclinazioni e delle altre caratteristiche degli utenti. Ciò preclude, di fatto, la co-struzione di programmi predefiniti che impongano un’unica modalità di progres-sione formativa sulla base di una dettagliata progettazione previa dei contenuti edei tempi delle attività.
Il percorso va pertanto costruito entro l’équipe formativa, in modo da garantirecammini personalizzati che garantiscano agli studenti l’acquisizione delle preroga-tive educative, culturali e professionali indicate.
Si elencano di seguito i compiti propri di tale figura professionale polivalente:– Interpretare e redigere elaborati tecnico-professionali;– Installare impianti e dispositivi;
– Operare nel rispetto delle norme in materia di qualità, sicurezza e sostenibilitàambientale;
– Gestire il collaudo e la messa a punto;– Gestire la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti.
Si prevede la possibilità di articolazione di tale figura in due famiglie profes-sionali, con competenze specifiche ed entrambe caratterizzate da due indirizzi for-mativi.
1) Famiglia professionale: ImpiantistaLe competenze professionali proprie di questa famiglia sono: produrre elabo-rati tecnici; utilizzare attrezzature e strumenti nella pratica professionale; rea-lizzare gli impianti civili e industriali; effettuare il collaudo e la messa a puntodi impianti civili e industriali; effettuare misure di verifica; eseguire la manu-tenzione ordinaria e straordinaria degli impianti.Gli indirizzi formativi propri di questa figura sono:- Installatore manutentore di impianti civili, industriali e building auto-
mation- Installatore manutentore di impianti di automazione industriale.
2) Famiglia professionale: ElettronicaLe competenze professionali proprie di questa famiglia sono: produrre elabo-rati tecnici; utilizzare attrezzature e strumenti nella pratica professionale; rea-lizzare circuiti di comando e controllo installando apparecchiature elettronicheo schede/reti dedicate; effettuare il collaudo e la taratura di schede/impianti;effettuare misure di test e verifica; eseguire la manutenzione ordinaria e straor-dinaria di schede/reti/impianti.Gli indirizzi formativi propri di questa figura sono:- Installatore manutentore di sistemi elettronici e reti di comunicazione- Operatore autronico.
Tali figure possono coprire tutte le professionalità relative alle attività propriedella comunità professionale e sono attuate in modo da facilitare lo sviluppo diimprenditorialità e la creazione di iniziative aziendali e cooperative. Sono inoltrericonosciute dalle leggi regionali e dalle parti sociali, in rapporto alla situazioneeconomico-produttiva, alle prospettive occupazionali e alle tendenze dei mercatidel lavoro locale.
L’installatore manutentore di impianti civili, industriali e building automationè una figura professionale polifunzionale che effettua l’installazione, il collaudo ela manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti elettrici, elettronici per la dis-tribuzione di energia e di segnali sia negli edifici civili che industriali. In questo
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ambito pertanto redige elaborati tecnici e schemi elettrici utilizzando anche soft-ware dedicati. Realizza gli impianti previo dimensionamento, monta circuiti elet-tronici, installa reti a cablaggio strutturato, programma ed installa impianti per la domotica ed il building automation anche finalizzati al risparmio energetico,realizza impianti fotovoltaici, di sicurezza attiva e quadri elettrici di distribuzione.Recupera e risolve le eventuali anomalie, utilizza correttamente strumenti di misuraed esegue la manutenzione ordinaria e straordinaria. Un obiettivo comune a tutto ilpercorso formativo è la consapevolezza dei comportamenti adeguati ad assicurare il benessere e la sicurezza, con particolare riferimento alla normativa specifica perl’esecuzione dei lavori elettrici fuori tensione e sotto tensione.
L’installatore manutentore di impianti di automazione industriale è una figuraprofessionale polifunzionale che effettua l’installazione, il collaudo e la manuten-zione ordinaria e straordinaria di impianti elettrici, elettronici ed elettropneumaticiper l’automazione. In questo ambito pertanto redige elaborati tecnici e schemi elet-trici utilizzando anche software dedicati. Realizza gli impianti previo dimensiona-mento, monta circuiti elettronici, installa e configura sensori e trasduttori di pro-cesso ed azionamenti motori, programma ed installa controllori di processo PLC,realizza impianti elettrici speciali e di sicurezza attiva, quadri elettrici di automa-zione industriale e impianti elettropneumatici. Recupera e risolve le eventuali ano-malie, utilizza correttamente strumenti di misura ed esegue la manutenzione ordi-naria e straordinaria. Un obiettivo comune a tutto il percorso formativo è la consa-pevolezza dei comportamenti adeguati ad assicurare il benessere e la sicurezza, conparticolare riferimento alla normativa specifica per l’esecuzione dei lavori elettricifuori tensione e sotto tensione.
L’installatore manutentore di sistemi elettronici e reti di comunicazione è unafigura professionale polifunzionale che effettua l’assemblaggio di dispositivi elet-tronici analogici e digitali e microprocessori, esegue semplici apparati regolatori eservomeccanismi usando la componentistica elettronica presente sul mercato, co-noscendone le caratteristiche dai dati tecnici associati. In questo ambito pertantoredige elaborati tecnici e schemi elettronici utilizzando anche software dedicati. Installa reti di cablaggio strutturato nelle varie tipologie/topologie realizzative ese-guendone il test di funzionalità. Configura semplici reti di telecomunicazione sullabase dei protocolli standard utilizzati. Un obiettivo comune a tutto il percorso for-mativo è la consapevolezza dei comportamenti adeguati ad assicurare il benesseree la sicurezza, con particolare riferimento alla normativa specifica per l’esecuzionedei lavori elettrici fuori tensione e sotto tensione.
L’operatore autronico è una figura in grado di ricercare e riparare guasti dinatura meccanica ed elettrico-elettronica negli autoveicoli; conosce le tecnologie(meccanica, elettrica ed elettronica) presenti nell’autovettura; utilizza le attrezza-
ture di diagnosi e interpreta i dati di analisi in modo corretto; diagnostica in tempirapidi il tipo di anomalia presente nell’autoveicolo; predispone in modo razionale il tipo di intervento e le operazioni specifiche necessarie per il ripristino e la ripara-zione dell’autoveicolo. Calcola il preventivo ed il consuntivo di spesa di ripara-zione; si aggiorna sulle nuove tecnologie applicate agli autoveicoli; conosce la le-gislazione del lavoro e dell’organizzazione di una piccola azienda, con riferimentoa concessionarie, officine autorizzate e indipendenti; sa dialogare con i clienti, co-noscendo le tecniche espressive, linguistiche e relazionali; lavora nel rispetto dellenorme di sicurezza ed igiene sul lavoro; conosce tutti i dati di riferimento per ope-rare una diagnosi elettronica.
Dal punto di vista del diploma professionale, conseguibile con un ulterioreanno di formazione dopo la qualifica, o con un percorso quadriennale, si prevedonole figure di:– Tecnico elettrico– Tecnico autronico.
Si tratta di figure professionali polivalenti che possono inserirsi nei diversi am-biti dell’area elettrica ed elettronica e sono in grado di affrontare una varietà di com-piti sia di tipo operativo che gestionale con un buon grado di autonomia e responsa-bilità quali il presidio, l’organizzazione e il controllo di cicli produttivi, il supportoalla gestione budget, l’aiuto nella gestione marketing e il controllo qualità.
Dal punto di vista del diploma professionale superiore, si prevedono le se-guenti figure:
- Tecnico superiore dei sistemi automatici, ovvero una figura professionale chesi colloca nell’ambito della realizzazione, la programmazione, l’installazione e con-trollo di sistemi di tipo automatico ed è in grado di: realizzare installazioni di ele-menti per la misurazione, il controllo e la regolazione dei processi eseguiti attraversoautomatizzazione; programmare dispostivi di automazione industriale utilizzando idiversi linguaggi di programmazione propri o standard, pianificare l’utilizzo delladocumentazione tecnica e elaborare un dossier tecnico di un prodotto di automazioneindustriale; analizzare i fattori che intervengono per la determinazione dei costi del prodotto; inserirsi nel contesto produttivo per dirigere un gruppo di lavoro in maniera efficace ed efficiente analizzando e valutando i requisiti richiesti dal lavoro.
- Tecnico superiore per le tecnologie informatiche e le telecomunicazioniovvero una figura che collabora all’analisi dei requisiti, alla pianificazione, proget-tazione, installazione e configurazione dei sistemi di elaborazione e delle infrastrut-ture telematiche di interconnessione e partecipa alla loro gestione e manutenzione.Opera sulle reti di telecomunicazioni, di tipo locale e geografico, caratterizzate da
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infrastruttura fissa, mobile e di broadcasting; applica la conoscenza dei mezzitrasmissivi, dei protocolli e dei dispositivi per la comunicazione, fissi, mobili e di broadcasting, per definire l’impiego in funzione della topologia appropriata edei requisiti espressi dagli utenti. Le attività fondamentali di sua competenza sonole seguenti: collabora alle attività di individuazione e formalizzazione dei requisitidei sistemi informatici e di telecomunicazione, in termini di architettura, topologiae di tecnologie a supporto; partecipa alle attività di pianificazione e progettazione;interviene nelle fasi di individuazione e di selezione degli strumenti e delle meto-dologie per la conduzione delle attività di analisi, progettazione e sviluppo, contri-buisce alle fasi di sviluppo delle soluzioni che integrano i diversi elementi del si-stema complessivo; collabora nelle operazioni di installazione e di configurazione;partecipa alle attività di collaudo, gestione tecnica, manutenzione e assistenza.
- Tecnico superiore di sistemi tecnologici e building automation finalizzati al ri-sparmio energetico, ovvero una figura professionale in grado di interfacciarsi con ilprogettista e il committente, curando la realizzazione sinergica a livello progettualedei vari impianti tecnologici, (elettrici, sanitari, di termoregolazione di sicurezza,ecc) con l’obiettivo di avere impianti più sicuri e che diano luogo ad un significativorisparmio energetico. I suoi compiti prevedono: la capacità di mettersi in relazionecon il committente nel proporre sistemi integrati di risparmio energetico; il presidionella fase progettuale dell’edificio in previsione dell’integrazione impiantistica; lostudio, in relazione al tipo di edificio, alla sua destinazione d’uso e alla collocazionegeografica, di soluzioni volte al risparmio energetico attraverso l’implementazionedelle energie rinnovabili che si possono applicare con convenienza; l’analisi delleopportunità di integrazione in relazione alle specifiche del committente per le varietipologie di impiantistica: impianto elettrico, impianto di sicurezza, condiziona-mento e riscaldamento; l’ottimizzazione della scelta delle apparecchiature neces-sarie per ogni impianto tecnologico, nell’ottica dell’integrazione; la realizzazionedegli schemi elettrici e della documentazione a supporto del progetto attraversoCAD; il dimensionamento dell’impianto elettrico e dei relativi quadri elettrici di dis-tribuzione secondo le normative vigenti; infine, il coordinamento dei lavori tra i varisistemi impiantistici realizzati evitando ritardi e sovrapposizioni.
- Tecnico superiore autronico, ovvero una figura professionale ad elevata spe-cializzazione in grado di svolgere la mansione di consulente per i tecnici d’officina.Ha una professionalità che gli permette l’inserimento in case madri, concessionariee officine di meccanica dei veicoli con mansioni specifiche di esperto su tutte letecnologie elettroniche presenti su un autoveicolo. Le attività fondamentali di suacompetenza sono: interfacciarsi con il cliente, collaudare l’autoveicolo e dare dis-posizioni agli addetti d’officina di intervenire per la risoluzione delle anomalie; in-tervenire su complesse problematiche legate alla gestione elettronica dell’autovei-colo; collaborare con i tecnici di officine.
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Naturalmente, questa proposta richiede un confronto con le parti sociali perrealizzare una validazione che trovi un consenso sia nell’ambito dell’Istruzione eFormazione Professionale sia in quello delle dinamiche dell’economia e del lavoro.
Si presenta di seguito, in rapporto ai tre titoli di studio che vengono rilasciati altermine dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale, lo schema delle fi-gure professionali previste, sia quelle a carattere polivalente sia quelle di indirizzo.
2. Schema dell’offerta formativa
I profili previsti per questa comunità sono riproposti di seguito entro unamappa articolata per titoli, denominazioni e figure di indirizzo, nella logica della“filiera” verticale comprendente le figure di qualifica, di diploma e di diplomasuperiore.
3. Profili per competenze
Si presenta di seguito l’elenco dei traguardi formativi di riferimento per lacomunità professionale:– le competenze comuni sono nel carattere normale;– le competenze specifiche della qualifica polivalente della comunità professio-
nale aziendale e amministrativa sono in grassetto;– le competenze relative al quarto anno di diploma sono in corsivo e grassetto.
FIGURA DI INDIRIZZO
- Tecnico superiore dei sistemi automatici- Tecnico superiore per le tecnologie informatiche e
le telecomunicazioni- Tecnico superiore di sistemi tecnologici e building
automation finalizzati al risparmio energetico- Tecnico superiore autronico
- Installatore manutentore di impianti civili, indu-striali e building automation
- Installatore manutentore di impianti di automazioneindustriale
- Installatore manutentore di sistemi elettronici e retidi comunicazione
- Operatore autronico
FIGURA POLIVALENTE
- Tecnico elettrico- Tecnico autronico
- Operatore elettrico-elettronico
TITOLO
Diploma di Istruzionee Formazione Tecnica Superiore
Diploma IeFP
Qualifica IeFP
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Competenze della famiglia professionaleELETTRICA ELETTRONICA
- Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comuni-cativa verbale e non verbale in vari contesti;
- Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;- Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi;- Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi;- Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico;- Utilizzare e produrre testi multimediali;- Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto
forma grafica;- Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni;- Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi;- Analizzare dati ed interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte daapplicazioni specifiche di tipo informatico;
- Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscerenelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità;
- Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partiredall’esperienza;
- Avere cura del proprio corpo e praticare il moto e lo sport secondo uno stile di vita equilibrato ed attivo;- Adottare comportamenti preventivi a tutela della salute e della sicurezza propria e altrui nei vari contesti
domestici, scolastici, sociali e professionali;- Assicurare la qualità del proprio lavoro in coerenza con i requisiti e le procedure previste;- Utilizzare gli strumenti informatici e telematici ed essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie
rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono applicate;- Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il
confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e cultu-rali;
- Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei dirittigarantiti dalla Costituzione a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente;
- Riconoscere i tratti caratteristici della cultura italiana ed europea nelle sue radici giudaico-cristiane, ri-conoscere il valore delle grandi religioni ed il loro patrimonio spirituale, cogliere l’importanza del con-fronto e della cooperazione tra culture diverse;
- Riconoscere gli elementi costitutivi della propria identità etico-religiosa;- Orientarsi nel tessuto produttivo, economico e professionale del proprio territorio, cogliere il valore
etico delle scelte economiche e delle loro conseguenze, orientarsi nel mercato del lavoro;- Gestire gli atti amministrativi fondamentali della vita quotidiana e professionale;- Imparare ad imparare;- Collaborare e partecipare;- Agire in modo autonomo e responsabile;- Esprimere un progetto personale di vita e di lavoro come dono e servizio al bene di tutti e di ciascuno.
- Interpretare e redigere elaborati tecnico-professionali;- Utilizzare attrezzature e strumenti;- Installare impianti e dispositivi;- Operare nel rispetto delle norme in materia di qualità, sicurezza e sostenibilità ambientale;- Gestire il collaudo e la messa a punto;- Gestire la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti.
- Interpretare correttamente schemi elettrici e manuali specifici di macchine anche complesse;- Collaborare attivamente nella progettazione, organizzazione e conduzione di lavori di impianti elet-
trici sia in ambito civile che industriale;- Analizzare la documentazione tecnica, capitolati, specifiche del committente e redigere i documenti
relativi ai lavori svolti e alla dichiarazione di conformità ai sensi della legislazione vigente;- Riconoscere l’organizzazione di un’azienda impiantistica; del flusso logico del lavoro, dalla progetta-
zione degli impianti alle pose in opera ed incasso; delle principali problematiche aziendali del settorecon particolare riferimento alle politiche di prodotto – mercati;
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- Utilizzare software per effettuare preventivi, bolle di consegna e fatture;- Coordinare un gruppo di lavoro in un cantiere rispettando gli aspetti della sicurezza e della qualità e
valorizzando le relazioni umane;- Sviluppare le prerogative a ricoprire il ruolo di Preposto, la consapevolezza dell’importanza di svol-
gere i propri compiti secondo le indicazioni che scaturiscono da una corretta applicazione della legis-lazione vigente;
- Riconoscere gli aspetti fondamentali per saper analizzare la commessa, prevederne il tempo di realiz-zazione, monitorare gli stati avanzamento lavori e analizzare gli scostamenti a consuntivo.
(segue)
INSTALLATORE MANUTENTORE DI IMPIANTI CIVILI,INDUSTRIALI E BUILDING AUTOMATION
- Produrre elaborati tecnici e programmare sistemi di automazione nel residenziale – Home e Buildingautomation;
- Utilizzare attrezzature e strumenti impiegati nell’automazione residenziale;- Realizzare gli impianti civili, industriali e di automazione nel residenziale;- Effettuare il collaudo e la messa a punto di sistemi di automazione nel residenziale e le misure di veri-
fica;- Eseguire manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti home & building automation.
INSTALLATORE MANUTENTORE DI IMPIANTI DI AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
- Produrre elaborati tecnici e programmare sistemi di automazione industriale PLC;- Utilizzare attrezzature e strumenti impiegati nell’automazione industriale;- Realizzare gli impianti di automazione industriale;- Effettuare il collaudo e la messa a punto di sistemi di automazione industriale e le misure di verifica;- Eseguire la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti.
INSTALLATORE MANUTENTORE DI SISTEMI ELETTRONICI E RETI DI COMUNICAZIONE
- Produrre elaborati tecnici;- Utilizzare attrezzature e strumenti;- Realizzare gli impianti;- Effettuare il collaudo e la messa a punto;- Eseguire manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti.
OPERATORE AUTRONICO
- Staccare e riattaccare i sistemi meccanici ed elettrici dell’autoveicolo (S/R organi componenti l’auto-veicolo);
- Rilevare valori, revisionare, collaudare;- Rilevare anomalie di ordine elettronico;- Manutenere l’autoveicolo.
Competenze delle figure professionali di indirizzo della qualifica triennale
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MODELLO FORMATIVO
Si presenta di seguito l’elenco dei traguardi formativi di riferimento per iltriennio di qualifica professionale e il quarto anno di diploma professionale.
Le competenze sono state esplose indicando le abilità/capacità e conoscenzeassociate ad ogni competenza.
Le parti riportate in tondo riguardano le parti specifiche della comunità pro-fessionale elettrica, quelle in corsivo si riferiscono al quarto anno di diploma.
Successivamente si indicano le integrazioni per le specifiche figure professio-nali.
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64-1
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64/
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GESTIONE DEL MODELLO FORMATIVOPER QUALIFICHE E DIPLOMI
1. Quadro orario
Il percorso formativo relativo alla qualifica di Istruzione e Formazione Profes-sionale prevede di norma (salvo riconoscimenti di crediti formativi consistenti) unadurata quadriennale; presentiamo lo schema orario relativo a tale percorso a tempopieno, che presenta una durata complessiva di 4.200 ore, articolato in relazione allediverse attività formative che vi si svolgono:
L’attività comune è indicata con prevalenza del gruppo classe poiché occorreprevedere la forma didattica del laboratorio che, per sua natura, si sviluppa tramitetutte le diverse articolazioni dal gruppo classe, al sottogruppo fino all’attività indi-viduale.
Lo stage ed il project work si svolgono prevalentemente in forma individuale edi piccolo gruppo nel quale sia riconoscibile il contributo del singolo studente.
I LARSA consentono di svolgere, nei tempi e nei modi più opportuni in basealla diagnosi continuativa dell’Equipe formativa, in riferimento a sottogruppi omo-genei per livello di preparazione e per interesse, attività di recupero e di sviluppodegli apprendimenti al fine di superare lacune e criticità, e nel contempo di raffor-zare i punti di forza e perfezionare la preparazione degli studenti.
2. Vincoli e risorse
I vincoli e le risorse che si indicano sono riferiti alle tecnologie di laboratorio edalle attività di stage/project work essenziali per il successo del percorso formativo.
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ATTREZZATURE
- Computer con collegamento ad Internet per ogni allievo con scheda video adeguatae monitor almeno da 17”
- Software CAD per il disegno meccanico bidimensionale - Software CAD elettrico specifico per l’impiantistica industriale e di automazione - Software CAD elettrico specifico per la realizzazione di planimetrie e schemi per
l’impiantistica civile - Software CAD elettrico per il dimensionamento di linee elettriche e di quadri elettrici - Software tecnici di settore - Stampante A3 in rete - Videoproiettore o monitor aggiuntivi
- Computer con collegamento ad Internet per ogni allievo - Server su piattaforma Windows - Stampante in rete - Scanner piano - Software per elaborazione testi (Word) - Software per elaborazione fogli elettronici (Excel) - Software per grafici e presentazioni (PowerPoint) - Software per creazione/gestione data-base (Access) - Software per Internet - Software per posta elettronica - Software tecnici di settore - Videoproiettore o monitor aggiuntiviAltre attrezzature: - Video-registratore - Lettore DVD - CD
- Postazione attrezzata di lavoro per ogni allievo - Pannelli didattici - n. 2 Trapano a colonna attrezzato - n. 3 Trapani portatili - n. 1 Smeriglio - n. 3 Seghetto alternativo - n. 1 Banco per lavorazioni meccaniche attrezzato - n. 20 Tester multifunzione digitale - n. 5 Pinza amperometrica - n. 1 Strumento per la misurazione della impedenza dell’anello di guasto - n. 1 Luxmetro - n. 1 Strumento per la misurazione della resistenza di terra e del tempo di intervento
dei dispositivi di protezione - n. 1 Strumento per la misura di isolamento - n. 1 Tester di rete - n. 2 Crimpatrice per cavi di rete
- Postazione attrezzata di lavoro per ogni allievo per esercitazioni costituita da unpannello preforato su cui svolgere impianti civili di base e con:• n. 4 interruttori unipolari• n. 2 deviatori• n. 1 invertitore• n. 4 pulsanti• n. 1 relè passo-passo
COMPETENZE
CAD elettrico
Informatica eComunicazione
Elettromeccanico emisure elettriche
Impianti civili
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ATTREZZATURE
• n. 3 portalampade ad incandescenza• n. 1 lampada a fluorescenza con relativo starter e reattore• n. 4 biprese• n. 2 prese 10A• n. 1 centralino di distribuzione con due magnetotermici da 10A ed uno da 16A,
un differenziale salvavita• n. 8 scatola portafrutto• tubo corrugato
- n. 6 interruttori crepuscolare - n. 6 termostato ambiente - n. 6 rilevatore di presenza IR con crepuscolare - n. 6 temporizzatori luce scale - n. 6 orologio programmabili - Pannelli per la citofonia e la videocitofonia, portiere elettrico, utilizzo a rotazione - Pannelli per automazione cancelli, utilizzo a rotazione - Pannelli per impianti TV, utilizzo a rotazione - Cassettiere per attrezzature e utensili per ogni ragazzo - Mobili per magazzino elettrico e pannelli attrezzati
- Postazione attrezzata di lavoro per ogni allievo per esercitazioni costituita da unpannello preforato e da una pulsantiera/sinottico dotata di:• n. 4 teleruttore tripolare 3 KW• n. 2 terna fusibile trifase• n. 2 portafusibili bipolari• n. 2 relè termico• n. 3 zoccolo per relè undecal• n. 4 zoccolo per relè 4 poli• n. 1 micro-PLC 16I-12O• Canalina 40 x 40 e 25 x 40• Barra omega• Morsetti x barra omega 6 mmq e 4 mmq• n. 4 pulsanti di marcia• n. 2 pulsanti di arresto• n. 1 pulsanti di emergenza• n. 2 selettori a 2 o 3 posizioni• n. 4 segnalazioni varie colorazioni
- n. 10 relè undecal - n. 10 relè 4 poli - Sistema per la numerazioni dei fili - n. 4 motore asincrono trifase - n. 3 motore asincrono monofase - n. 3 motore a due velocità - n. 3 inverter - n. 3 avviatori trifasi - Pannelli e sinottici di simulazione di processi produttivi con attuatori anche pneuma-
tici - Cassettiere per attrezzature e utensili per ogni ragazzo - Mobili per magazzino elettrico e pannelli attrezzati - Un quadro elettrico di distribuzione ogni due allievi con relative apparecchiature di
manovra, di sezionamento e di protezione - n. 10 pinze capicorda
- PC per programmazione sistemi home e building automation con software dedicato(1 per ogni allievo)
- Pannelli didattici (1 ogni 3 allievi) di simulazione degli impianti residenziali auto-matizzati per il collaudo sul campo dei programmi realizzati con:
COMPETENZE
Impianti industriali equadristica
Building automation
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ATTREZZATURE
• Modulo di interfaccia BUS/PC• Dispositivi BUS di ingresso binario• Dispositivi BUS uscita binaria• Moduli BUS scenario• Moduli BUS gestione tapparelle• Moduli BUS regolazione luminosità• Sensori BUS per controllo presenza, luminosità• Termostati BUS• Alimentatore BUS
- Interfaccia utente BUS con touch screen - Centralina meteo - Modulo BUS controllo carichi - Modulo BUS per interfaccia PLC - Modulo bus comunicazione GSM - n. 1 Videoproiettore o monitor aggiuntivi
- PC per programmazione PLC con software dedicato (1 per ogni allievo) - Pannelli didattici di simulazione di processi produttivi interfacciati ai PLC per il
collaudo dei programmi realizzati, uno ogni tre allievi con:• CPU PLC• Scheda I/0 digitale (almeno 16I e 16O)• Scheda I/0 analogica• Scheda di comunicazione seriale e/o profibus• Quadro di automazione completo con motore asincrono trifase e attuatori pneuma-
tici• Sinottico per la visualizzazione ed il controllo dell’impianto con display e contraves
- Postazione attrezzata di lavoro per ogni allievo per esercitazioni di pneumatica edelettropneumatica
- Principali sensori e trasduttori utilizzati nell’automazione industriale - Software specifico per la supervisione dell’impianto - Software specifico di simulazione per il controllo dei programmi - Postazioni robotizzate di simulazione - n. 1 Videoproiettore o monitor aggiuntivi
- Postazione attrezzata di lavoro per ogni allievo completa di componenti elettroniciattivi e passivi, IC analogici e digitali
- Bread-board per la realizzazione delle esercitazioni (1 ogni 2 allievi) - Stazioni Saldanti (1 per ogni allievo) - Alimentatore AC/DC (1 ogni 2 allievi) - Generatore di segnale (1 ogni 2 allievi) - Oscilloscopio (1 ogni 2 allievi) - Tester multifunzione digitale (1 per ogni allievo) - n. 1 Misuratore di campo - n. 1 Analizzatore di spettro - n. 1 Analizzatore di rete - Materiale o attrezzatura per la realizzazione di circuiti stampato - Armadio dati, per reti a cablaggio strutturato con switch (1ogni 3 allievi) - n. 1 Videoproiettore o monitor aggiuntivi
Attrezzature, utilizzate a rotazione, per un corso di 20 allievi: - n. 3 Carrello con chiavi, attrezzatura e strumenti di misurazione - n. 5 Banchi di lavoro con morsa - n. 3 Trapano a mano e n. 1 a colonna - n. 4 Cavalletti per sostegno autoveicoli e motori e cambi di velocità - n. 1 Ponte sollevatore - n. 1 Paranco
COMPETENZE
Automazioneindustriale
Elettronico etelecomunicazioni
Automotive
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3) Stage e project work
ATTREZZATURE
- n. 1 Sollevatore idraulico - n. 2 Strumenti di verifica e misurazione (multimetro, oscilloscopio) - n. 1 Compressore - n. 1 Carica batterie - n. 4 Motori di vario genere - n. 1 Vasca lavaggio pezzi - n. 1 Impianto di aspirazione fumi e contenitore smaltimento rifiuti - n. 1 Tester diagnosi elettronica - n. 1 Opacimetro (Gas Scarico Diesel) - n. 1 Analizzatore gas di scarico - n. 4 Carrello didattico con motore - n. 1 Attrezzatura per la ricarica e controllo batterie - Autoveicoli alimentati a benzina e diesel.
INDICAZIONI
Visite aziendali ed incontri con testimoni e referenti del settore finalizzati alla cono-scenza del contesto, alla presa di contatto con le realtà del lavoro, alla concreta rap-presentazione dell’organizzazione, delle professionalità, dei processi tecnici e di ser-vizio, delle relazioni e delle problematiche proprie della comunità professionale. Ciòal fine di aiutare la persona – tramite approccio diretto – nella scelta dello specificopercorso formativo o lavorativo, migliorando la sua comprensione di un profilo pro-fessionale e delle sue principali determinanti.
Si propone uno stage formativo al fine di favorire l’apprendimento di nuove compe-tenze professionali ed inoltre di sviluppare e consolidare le competenze già esistenti.In tale stage allo studente verrà proposta la realizzazione di intere sequenze lavorativeo di parti di esse con una maggior complessità di contenuti e un’attenzione più mar-cata ai risultati della performance.
Si propone il completamento dello stage formativo, mirando in particolare alla com-pleta padronanza delle competenze tecniche al fine di verificare l’efficacia delle cono-scenze e delle capacità acquisite nelle fasi precedenti e di completare lo sviluppo dellaprofessionalità necessaria per realizzare una performance di qualità. Ciò anche per fa-vorire il completamento del percorso formativo per coloro che decidano di inserirsinel mondo del lavoro dopo l’acquisizione della qualifica.
È prevista un’area formativa denominata “project work”, un’esperienza di alternanzaformativa, opportunamente concordata con le imprese partner, mediante la quale lostudente, dopo una fase di osservazione e interpretazione della realtà aziendale di rife-rimento, elabora e realizza un progetto rispondente a compiti coerenti con le finalitàdel percorso formativo e significativo per l’organizzazione stessa. È pertanto neces-saria una formazione dello studente all’utilizzo di strumenti di rilevazione del con-testo organizzativo aziendale e di progettazione professionale. Si possono prevederediverse tipologie di progetto: studio di un’organizzazione di lavoro; studio di unprocesso produttivo/di servizio; ricostruzione del prodotto/servizio e del suo “ciclo di vita”; analisi di mercato; audit della qualità; progettazione di un processo tecnico/di un’unità di servizio; ecc. Tale progetto diviene anche materiale su cui sviluppare lavalutazione finale. La valutazione finale si basa precipuamente sulla prova professio-nale (capolavoro), su uno scritto e su un colloquio.
COMPETENZE
ANNUALITÀ
Primo anno
Secondo anno
Terzo anno
Quarto anno
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BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
ARENDT H., Vita Activa. La condizione umana, Milano, Bompiani, 1999.BOCCA G. (1998), Pedagogia del lavoro. Itinerari, Brescia, La Scuola, 1998.DONATI P., Il lavoro che emerge, Torino, Boringhieri, 2001.GAGLIARDI C. (a cura di), I diplomi che valgono un lavoro. Guida agli indirizzi di studio richiesti
dalle imprese, MLPS – Unioncamere, 2004.LE BOTERF G., Construire les compétences individuelles et collectives, Paris, Editions d’Organisation,
2000.MALAVASI P., Pedagogia e formazione delle risorse umane, Milano, Vita e Pensiero, 2003.MAZZEO R., L’organizzazione efficace dell’apprendimento, Trento, Erickson, 2005.MORGAN G., Images: le metafore dell’organizzazione, Milano, Angeli, 1999.MORIN E., La testa ben fatta. Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero, Milano, Raffaello
Cortina Editore, 2000.MOSTARDA M.P., Progettualità formativa, Brescia, La Scuola, 2008.NICOLI D., Il lavoratore coinvolto, Milano, Vita e Pensiero, 2009.REYNERI E., Sociologia del mercato del lavoro, Bologna, Il Mulino, 2002.RULLANI E., Economia della conoscenza, Roma, Carocci, 2004.SCHÖN D.A., Formare il professionista riflessivo, Milano, Angeli, 2006.SEN A., Etica ed economia, Bari, Laterza, 2002.UNIONE EUROPEA, Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa al Quadro
europeo dei Titoli e delle Qualifiche (EQF), Bruxelles, 2008.VALZAN A., Interdisciplinarité & situations d’apprentissage, Paris, Hachette éducation, 2003.WENGER E., Comunità di pratica. Apprendimento, significato e identità, Milano, Cortina, 2006.
65
ALLEGATO: RUBRICHE DELLE COMPETENZE
Comunità professionaleELETTRICA ELETTRONICA
1) Elenco competenze tecnico professionali comuni
- Interpretare e redigere elaborati tecnico-professionali;- Utilizzare attrezzature e strumenti;- Installare impianti e dispositivi;- Operare nel rispetto delle norme in materia di qualità, sicurezza e sostenibilità
ambientale;- Gestire il collaudo e la messa a punto;- Gestire la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti.
2) Competenze delle figure professionali di indirizzo della qualifica triennale
Installatore manutentore di impianti civili, industriali e building automation
- Produrre elaborati tecnici e programmare sistemi di automazione nel residen-ziale – Home e Building automation;
- Utilizzare attrezzature e strumenti impiegati nell’automazione residenziale;- Realizzare gli impianti civili, industriali e di automazione nel residenziale;- Effettuare il collaudo e la messa a punto di sistemi di automazione nel resi-
denziale e le misure di verifica;- Eseguire manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti home & building
automation.
Installatore manutentore di impianti di automazione industriale
- Produrre elaborati tecnici e programmare sistemi di automazione industrialePLC;
- Utilizzare attrezzature e strumenti impiegati nell’automazione industriale;- Realizzare gli impianti di automazione industriale;- Effettuare il collaudo e la messa a punto di sistemi di automazione industriale
e le misure di verifica;- Eseguire la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti.
Installatore manutentore di sistemi elettronici e reti di comunicazione
- Produrre elaborati tecnici;- Utilizzare attrezzature e strumenti;- Realizzare gli impianti;- Effettuare il collaudo e la messa a punto;- Eseguire manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti.
Operatore autronico
- Staccare e riattaccare i sistemi meccanici ed elettrici dell’autoveicolo (S/Rorgani componenti l’autoveicolo);
- Rilevare valori, revisionare, collaudare;- Rilevare anomalie di ordine elettronico;- Manutenere l’autoveicolo.
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INDICE
PRESENTAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
1. Natura economica, sociale e culturale della comunità professionale . . . . . . . 72. La comunità professionale in prospettiva formativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83. La comunità professionale nell’ambito europeo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
MAPPA DELLE FAMIGLIE E FIGURE PROFESSIONALI PER COMPETENZE ESSENZIALI . . . 17
1. Descrizione dei profili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172. Schema dell’offerta formativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 223. Profili per competenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
MODELLO FORMATIVO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
1. Traguardi formativi (competenze chiave di cittadinanza europea) . . . . . . . . . 262. Competenze comuni alla comunità professionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 363. Competenze specifiche delle figure professionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39
GESTIONE DEL MODELLO FORMATIVO PER QUALIFICHE E DIPLOMI . . . . . . . . . . . . . . 57
1. Quadro orario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 572. Vincoli e risorse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63
ALLEGATO: Rubriche delle competenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65
INDICE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119
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Pubblicazioni 2002-2010nella collana del CNOS-FAP e del CIOFS/FP
“STUDI, PROGETTI, ESPERIENZE PER UNA NUOVA FORMAZIONE PROFESSIONALE”ISSN 1972-3032
Sezione “Studi”
2002 MALIZIA G. - D. NICOLI - V. PIERONI (a cura di), Ricerca azione di supporto alla sperimenta-zione della FPI secondo il modello CNOS-FAP e CIOFS/FP. Rapporto finale, 2002
2003 CIOFS/FP (a cura di), Atti del XIV seminario di formazione europea. La formazione professio-nale per lo sviluppo del territorio. Castel Brando (Treviso), 9-11 settembre 2002, 2003
CIOFS/FP SICILIA (a cura di), Vademecum. Strumento di lavoro per l’erogazione dei serviziorientativi, 2003
MALIZIA G. - V. PIERONI (a cura di), Ricerca azione di supporto alla sperimentazione dellaFPI secondo il modello CNOS-FAP e CIOFS/FP. Rapporto sul follow - up, 2003
2004 CIOFS/FP (a cura di), Atti del XV seminario di formazione europea. Il sistema dell’istruzionee formazione professionale nel contesto della riforma. Significato e percorsi, 2004
CIOFS/FP SICILIA (a cura di), Opportunità occupazionali e sviluppo turistico dei territori diCatania, Noto, Modica, 2004
CNOS-FAP (a cura di), Gli editoriali di “Rassegna CNOS” 1996-2004. Il servizio di donStefano Colombo in un periodo di riforme, 2004
MALIZIA G. (coord.) - D. ANTONIETTI - M. TONINI (a cura di), Le parole chiave della forma-zione professionale, 2004
RUTA G., Etica della persona e del lavoro, 2004
2005 CIOFS/FP (a cura di), Atti del XVI seminario di formazione europea. La formazione professio-nale fino alla formazione superiore. Per uno sviluppo in verticale di pari dignità, 2005
D’AGOSTINO S. - G. MASCIO - D. NICOLI, Monitoraggio delle politiche regionali in tema diistruzione e formazione professionale, 2005
PIERONI V. - G. MALIZIA (a cura di), Percorsi/progetti formativi “destrutturati”. Linee guidaper l’inclusione socio-lavorativa di giovani svantaggiati, 2005
2006 CIOFS/FP (a cura di), Atti del XVII Seminario di Formazione Europea. Il territorio e ilsistema di istruzione e formazione professionale. L’interazione istituzionale per la pre-parazione delle giovani generazioni all’inserimento lavorativo in rapporto agli obiettividi Lisbona, 2006
NICOLI D. - G. MALIZIA - V. PIERONI, Monitoraggio delle sperimentazioni dei nuovi percorsi diistruzione e formazione professionale nell’anno formativo 2004-2005, 2006
2007 CIOFS/FP (a cura di), Atti del XVIII seminario di formazione europea. Standard formativinell’istruzione e nella formazione professionale. Roma,7-9 settembre 2006, 2007
COLASANTO M. - R. LODIGIANI (a cura di), Il ruolo della formazione in un sistema di welfareattivo, 2007
DONATI C. - L. BELLESI, Giovani e percorsi professionalizzanti: un gap da colmare? Rapportofinale, 2007
MALIZIA G. (coord.) - D. ANTONIETTI - M. TONINI (a cura di), Le parole chiave della forma-zione professionale. II edizione, 2007
MALIZIA G. - V. PIERONI, Le sperimentazioni del diritto-dovere nei CFP del CNOS-FAP e delCIOFS/FP della Sicilia. Rapporto di ricerca, 2007
122
MALIZIA G. - V. PIERONI, Le sperimentazioni del diritto-dovere nei CFP del CNOS-FAP e delCIOFS/FP del Lazio. Rapporto di ricerca, 2007
MALIZIA G. et alii, Diritto-dovere all’istruzione e alla formazione e anagrafe formativa. Pro-blemi e prospettive, 2007
MALIZIA G. et alii, Stili di vita di allievi/e dei percorsi formativi del diritto-dovere, 2007NICOLI D. - R. FRANCHINI, L’educazione degli adolescenti e dei giovani. Una proposta per i
percorsi di istruzione e formazione professionale, 2007NICOLI D., La rete formativa nella pratica educativa della Federazione CNOS-FAP, 2007PELLEREY M., Processi formativi e dimensione spirituale e morale della persona. Dare senso
e prospettiva al proprio impegno nell’apprendere lungo tutto l’arco della vita, 2007RUTA G., Etica della persona e del lavoro, Ristampa 2007
2008 CIOFS/FP, Atti del XIX seminario di formazione europea. Competenze del cittadino europeo aconfronto, 2008
COLASANTO M. (a cura di), Il punto sulla formazione professionale in Italia in rapporto agliobiettivi di Lisbona, 2008
DONATI C. - L. BELLESI, Ma davvero la formazione professionale non serve più? Indagineconoscitiva sul mondo imprenditoriale, 2008
MALIZIA G., Politiche educative di istruzione e di formazione. La dimensione internazionale,2008
MALIZIA G. - V. PIERONI, Follow-up della transizione al lavoro degli allievi/e dei percorsitriennali sperimentali di IeFP, 2008
PELLEREY M., Studio sull’intera filiera formativa professionalizzante alla luce delle strategiedi Lisbona a partire dalla formazione superiore non accademica. Rapporto finale, 2008
2009 GHERGO F., Storia della Formazione Professionale in Italia 1947-1977, vol. 1, 2009
2010 DONATI C. - L. BELLESI, Verso una prospettiva di lungo periodo per il sistema della formazioneprofessionale. Il ruolo della rete formativa. Rapporto finale, 2010
NICOLI D., I sistemi di istruzione e formazione professionale (VET) in Europa, 2010
Sezione “Progetti”
2003 BECCIU M. - A.R. COLASANTI, La promozione delle capacità personali. Teoria e prassi, 2003CIOFS/FP (a cura di), Un modello per la gestione dei servizi di orientamento, 2003CIOFS/FP PIEMONTE (a cura di), L’accoglienza nei percorsi formativo-orientativi. Un ap-
proccio metodologico e proposte di strumenti, 2003CIOFS/FP PIEMONTE (a cura di), Le competenze orientative. Un approccio metodologico e
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Tip.: Istituto Salesiano Pio XI - Via Umbertide, 11 - 00181 RomaTel. 06.78.27.819 - Fax 06.78.48.333 - E-mail: [email protected]
Luglio 2010