Il lavoro e il nostro futuro

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[Il lavoro e il nostro futuro] [A Civiltà Cattolica]

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[Il lavoro e il nostro futuro][A Civiltà Cattolica]

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“Cosa desideri?”

• «Desiderare» deriva dall’omino verbo latino, che significava “sentir la mancanza di”» (Diz. Devoto-Oli).

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• Cosa è il desiderio? È un’esperienza di una unificazione tra intelletto, affetto e volontà che non si esaurisce nelle sue puntuali realizzazioni, ti rimanda sempre ad un oltre che non puoi né prendere né inscatolare.

• Quali le ambiguità presenta? Il desiderio non è emotività, non è la c.d. “voglia matta”, non è nemmeno la passione in senso sessuale. Queste si spengono e soprattutto quando le smascheri

spariscono e non ricompaiono più come desideri (apparenti!).

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I tre livelli del desiderio

• 1) il livello più basso, assimilabile al bisogno, come tendenza verso un bene da consumare (per esempio il cibo);

• 2) come ricerca di un bene di cui si sente la mancanza, ma che è in qualche modo presente al soggetto (come il desiderio di essere felice, di completare un corso di studi, un’impresa);

• 3) come risposta a qualcosa di presente e che insieme interpella il soggetto nella sua totalità, fino a giocare per essa la propria libertà, anche in modo permanente (ad esempio per una scelta di vita)

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• Come scoprire il desiderio?• 1. non si spegne, arde senza consumarsi….• 2. le difficoltà e gli ostacoli non lo fermano…• 3. le grandi rinunzie per raggiungerlo non sono un peso

irresistibile…• 4. il desiderio mette in movimento e fa fare scelte (altrimenti

si vive il De-sidus mancanza della stella)….• 5. è importante ascoltare il cuore dando nome ai sentimenti,

alle consolazioni e alle desolazioni interiori.•

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• Come coltivarlo?• Ripercorrere la propria vita e imparare dagli errori commessi.• Raccontandosi la propria vita (nell’identità narrativa si disvela

il desiderio, direbbe Ricœur).• Farsi accompagnare, avere buoni amici con cui raccontarsi.• Essere disposti a sacrifici grandi… imitare i grandi uomini e le

grandi donne!

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• «Di che è mancanza questa mancanza, / cuore, / che a un tratto ne sei pieno? / di che? / Rotta la diga / t’inonda e ti sommerge / la piena della tua indigenza... / Viene, / forse viene, / da oltre te / un richiamo / che ora perché agonizzi non ascolti. / Ma c’è, ne custodisce forza e canto / la musica perpetua... ritornerà. / Sii calmo».

Mario Luzi

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I nostri relatori…

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• 28 marzo prossimo incontro:

• «La politica bloccata dai temi del postumanesimo».

• Relatori: Occhetta-Benanti

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Nei social…

• #formpol• www.pensarepoliticamente.net• https://www.facebook.com/groups/464728146920620/?

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