Il Laboratorio del sapere scientifico nella scuole dellautonomia in Toscana I.S.S. Insegnare Scienze...

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Il Laboratorio del sapere Il Laboratorio del sapere scientifico nella scuole scientifico nella scuole dell’autonomia in Toscana dell’autonomia in Toscana I.S.S. Insegnare Scienze Sperimentali I.S.S. Insegnare Scienze Sperimentali Quali metodi di insegnamento per un Quali metodi di insegnamento per un significativo apprendimento delle significativo apprendimento delle Scienze Sperimentali Scienze Sperimentali Referenti Associazioni Scientifiche ISS - GPR Referenti Associazioni Scientifiche ISS - GPR Toscana Toscana

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Il Laboratorio del sapere scientifico Il Laboratorio del sapere scientifico nella scuole dell’autonomia in Toscananella scuole dell’autonomia in Toscana

I.S.S. Insegnare Scienze SperimentaliI.S.S. Insegnare Scienze Sperimentali

Quali metodi di insegnamento per un Quali metodi di insegnamento per un significativo apprendimento delle significativo apprendimento delle

Scienze SperimentaliScienze Sperimentali

Referenti Associazioni Scientifiche ISS - GPR ToscanaReferenti Associazioni Scientifiche ISS - GPR Toscana

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Finalità Finalità Il Piano ISS intende avviare la Il Piano ISS intende avviare la formazione continuaformazione continua dei docenti in dei docenti in servizio di Scienze Sperimentali, servizio di Scienze Sperimentali, discipline di base ritenute strategiche, discipline di base ritenute strategiche, insieme alla Matematica e alle Lingue insieme alla Matematica e alle Lingue straniere, per l’avanzamento “europeo” straniere, per l’avanzamento “europeo” del nostro Paese.del nostro Paese.

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Obiettivi Migliorare le competenze professionali

dei docenti per migliorare l’istruzione Promuovere una didattica laboratoriale

innovativa e partecipata delle Scienze Sperimentali

Valorizzare esperienze e professionalità

di quanti coniugano ricerca e didattica

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Quando e come nasceQuando e come nasce•Il Progetto Il Progetto Insegnare Scienze Sperimentali Insegnare Scienze Sperimentali

nasce nel 2004 come iniziativa autonoma delle nasce nel 2004 come iniziativa autonoma delle

Associazioni degli insegnanti di discipline Associazioni degli insegnanti di discipline

sperimentali AIF - ANISN - DDSCIsperimentali AIF - ANISN - DDSCI• nel 2005 il MIUR lo fa proprio attribuendogli la nel 2005 il MIUR lo fa proprio attribuendogli la

denominazione di denominazione di Piano Nazionale ISS Piano Nazionale ISS •nel 2006 il MPI avvia il Piano in 2/3 delle nel 2006 il MPI avvia il Piano in 2/3 delle

Regioni del Paese Regioni del Paese •dall’a.s. 2007/2008 il Piano è avviato anche dall’a.s. 2007/2008 il Piano è avviato anche

nelle restanti Regioni, tra cui la Toscana. nelle restanti Regioni, tra cui la Toscana.

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Condizioni di Fattibilità Proporre una formazione “agita” dai docenti e

direttamente spendibile nei contesti lavorativi Coinvolgere le scuole a partire dai DS per la

compiuta attuazione dell’autonomia didattica e di ricerca

Costruire una continuità tra i diversi ordini di

scuola

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I punti qualificanti della filosofia del Piano I punti qualificanti della filosofia del Piano costituiscono gli costituiscono gli elementi metodologici elementi metodologici fondamentalifondamentali e hanno il carattere di veri e propri e hanno il carattere di veri e propri ““indicatoriindicatori”.”.

Si tratta Si tratta di:di:

verticalità

contesti di senso

didattica laboratoriale

centralità delle competenze

Piano ISS- I seminario nazionale, Documenti di lavoro- vol I (2006), Museo della Scienza e Piano ISS- I seminario nazionale, Documenti di lavoro- vol I (2006), Museo della Scienza e

della Tecnologia, Mi, pp. 58-67della Tecnologia, Mi, pp. 58-67

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Verticalità

Da anni si parla di verticalità associata al curricolo, il curricolo verticale : sviluppo da parte della ricerca di proposte didattiche che coprano un intero livello scolastico o più livelli scolastici successivi.

La verticalità del curricolo implica sostanziali mutamenti nelle metodologie didattiche, portando al centro dell’azione educativa l’allievo, rendendolo partecipe attivo del proprio apprendimento e proponendo contenuti progressivamente adeguati al livello di sviluppo degli allievi.

La verticalità è centrata sui processi di apprendimento per cui i metodi non possono logicamente essere gli stessi per gli allievi di una prima elementare e per gli allievi di un primo anno di secondaria superiore; l’elemento costante che rimane in verticale è la partecipazione attiva dell’allievo alla costruzione del proprio apprendimento.

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Contesti di sensoContesti di senso

Lo studio delle scienze naturali e sperimentali offre agli Lo studio delle scienze naturali e sperimentali offre agli allievi allievi contesti disciplinari o interdisciplinari spesso contesti disciplinari o interdisciplinari spesso lontani dall’immediata percezione di sensolontani dall’immediata percezione di senso e il rischio e il rischio per l’allievo è quello di avvertire queste per l’allievo è quello di avvertire queste tanto tanto lontane dal lontane dal proprio vissuto quotidiano, dai propri interessi e attenzioni, proprio vissuto quotidiano, dai propri interessi e attenzioni, da da non riuscire a comprendere le ragioni del loro studio non riuscire a comprendere le ragioni del loro studio e generare situazioni di chiusura mentale e senso di rigetto.e generare situazioni di chiusura mentale e senso di rigetto.

Fare emergere in modo problematico da contesti Fare emergere in modo problematico da contesti accattivanti vicini al mondo dell’allievo, concetti, abilità accattivanti vicini al mondo dell’allievo, concetti, abilità operative e in genere l’apprendimento che viene offerto, operative e in genere l’apprendimento che viene offerto, diventa essenziale per innescare e mantenere interesse e diventa essenziale per innescare e mantenere interesse e concentrazione su quanto l’insegnante propone.concentrazione su quanto l’insegnante propone.

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Didattica laboratoriale

È “… il terreno privilegiato per costruire abilità

sperimentali e capacità di ragionamento che

permettono di sviluppare un pensiero critico, di

distinguere tra evidenze e interpretazioni e condividere

la plausibilità e il significato di concetti, di modelli e

teorie (approccio fenomenologico)”:

Il Piano ISS chiama questo “laboratorio innovativo”

e la didattica che ne consegue “didattica laboratoriale”,

che non significa solo impiego innovativo del laboratorio,

ma costituisce un atteggiamento mentale/operativo

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che il docente di scienze sperimentali dovrebbe fare

proprio come strumento di mestiere e far “vivere”

all’allievo nell’avanzamento del percorso di

apprendimento:

“metodo e cultura della ricerca e della progettualità:

l’obiettivo è quello di far acquisire atteggiamenti e valori

come parte di un metodo, di una mentalità che possano

divenire patrimonio culturale dell’allievo”.

In altre parole, la didattica laboratoriale costituisce un

vero e proprio “ambito formativo” in cui gli allievi

sviluppano la propria indagine:

è qui che si gioca essenzialmente il loro ruolo attivo e la

centralità delle competenze.

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Centralità delle competenze

“Competenza è il patrimonio di qualità necessarie per svolgere un compito (fare o decidere), è un sapere che si definisce e si manifesta in funzione di un compito. Le competenze si costruiscono sulla base di conoscenze e si esplicano sulla base di comportamenti: si tratta di disposizione a scegliere, utilizzare e padroneggiare le conoscenze e le abilità idonee per impostare e/o risolvere un problema dato”.

L’aver posto al centro della scuola attuale le competenze sposta l’asse su cui si è poggiata finora la nostra scuola: essa aveva il compito di garantire essenzialmente possesso di conoscenze, oggi ha quello ben più impegnativo e ricco di fornire “conoscenze agite”,cioè competenze, capaci di misurarsi con la realtà in modo concreto.

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Assonanze tra “Indicazioni Nazionali”Assonanze tra “Indicazioni Nazionali” e Piano ISS e Piano ISS

Scorrendo il documento sulle “Indicazioni Nazionali” Scorrendo il documento sulle “Indicazioni Nazionali”

(Settembre 2007), in relazione alle affermazioni e agli (Settembre 2007), in relazione alle affermazioni e agli

indicatori per l’Area “matematico-scientifico-tecnologica”, e indicatori per l’Area “matematico-scientifico-tecnologica”, e

in particolare per gli insegnamenti di Scienze Naturali e in particolare per gli insegnamenti di Scienze Naturali e

Sperimentali, troviamo una Sperimentali, troviamo una sostanzialesostanziale assonanza con le assonanza con le

affermazioni e gli indicatori del Piano ISS.affermazioni e gli indicatori del Piano ISS.

In particolareIn particolare::

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verticalità (p.100, 101) :

“ I processi di apprendimento delle scienze naturali e sperimentali procederanno.. attraverso percorsi, progressivi e ricorrenti, fatti di esperienze, riflessioni e formalizzazioni …”. “Poiché i saperi caratteristici delle scienze naturali e sperimentali sono di per sé a carattere enciclopedico, è opportuno selezionare alcuni temi (campi di esperienza) sui quali lavorare a scuola in modo diretto e progressivamente approfondito, in continuità attraverso gli anni della scuola …”I contenuti specifici che di seguito saranno suggeriti vanno intesi come esempi di scelte possibili … da effettuarsi nell’ambito dell’autonomia scolastica …”.

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“Si prospetta in definitiva un percorso di avvio alla conoscenza scientifica di base che parte fin dai primi anni. All’inizio si evidenzieranno, in situazioni concretamente accessibili, gli aspetti comuni delle diverse scienze, come pure i primi elementi caratterizzanti. Negli anni successivi si guideranno gli alunni all’appropria-zione graduale di contenuti essenziali e metodi di indagine via via più specifici”

contesto di sensocontesto di senso (p.101):(p.101):

““Il percorso dovrà comunque mantenere un costante Il percorso dovrà comunque mantenere un costante riferimento ai fenomeni, riferimento ai fenomeni, sia dell’esperienza quotidiana, sia sia dell’esperienza quotidiana, sia scelti come casi emblematici, nel loro realizzarsi a diverse scelti come casi emblematici, nel loro realizzarsi a diverse scale spaziali, temporali e casuali”.scale spaziali, temporali e casuali”.

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didattica laboratorialedidattica laboratoriale (p.91,100)(p.91,100): :

““Tutte le discipline dell’Area hanno come elemento Tutte le discipline dell’Area hanno come elemento fondamentale il laboratorio, inteso sia come luogo fisicofondamentale il laboratorio, inteso sia come luogo fisico (aula (aula o altro spazio specificamente attrezzato), o altro spazio specificamente attrezzato), sia come momento in sia come momento in cui l’alunno è attivocui l’alunno è attivo, formula le proprie ipotesi e ne controlla le , formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati e a confrontarli con le proprie scelte, impara a raccogliere dati e a confrontarli con le ipotesi formulate, negozia e costruisce significati interindividuali, ipotesi formulate, negozia e costruisce significati interindividuali, porta a conclusioni temporanee e a nuove aperture la costruzione porta a conclusioni temporanee e a nuove aperture la costruzione delle conoscenze personali e collettive” delle conoscenze personali e collettive”

…… ““Presupposto di un efficace insegnamento/apprendimento delle Presupposto di un efficace insegnamento/apprendimento delle scienze è scienze è un’interazione diretta degli alunni con gli oggetti e le un’interazione diretta degli alunni con gli oggetti e le idee coinvolti nelle osservazioni e nello studioidee coinvolti nelle osservazioni e nello studio , che ha bisogno , che ha bisogno sia di spazi fisici adatti alle esperienze concrete e alle sia di spazi fisici adatti alle esperienze concrete e alle sperimentazioni, sia di tempi e modalità di lavoro che diano ampio sperimentazioni, sia di tempi e modalità di lavoro che diano ampio margine alla discussione e al confronto”.margine alla discussione e al confronto”.

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centralità delle competenzecentralità delle competenze ((pp.102,105):pp.102,105):

Le “Indicazioni per il curricolo” sono Le “Indicazioni per il curricolo” sono centrate sullocentrate sullo

sviluppo delle competenzesviluppo delle competenze da far conseguire agli da far conseguire agli

alunni e indicano i “traguardi” al termine della scuola alunni e indicano i “traguardi” al termine della scuola

primaria (p.102) e della secondaria di I grado (p.105primaria (p.102) e della secondaria di I grado (p.105): ):

la “società della conoscenza” deve diventare la “società della conoscenza” deve diventare

“società della competenza”. “società della competenza”.

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Struttura organizzativa del PianoStruttura organizzativa del Piano

Il Piano ISS si caratterizza per il radicamento nel territorio, infatti in ogni Regione sono stati attivati dei presìdi provinciali (c/o scuole polo debitamente selezionate dopo una autocandidatura delle stesse). In ogni Presidio operano tre tutor, uno per ogni ordine di scuola, (anch’essi selezionati a livello regionale e successivamente formati a livello nazionale) che lavorano in stretta collaborazione tra loro e con i docenti delle scuole partecipanti al Piano con attività di ricerca-azione tra pari. Si viene così a costituire una rete di scuole che promuove e facilita gli scambi delle “buone pratiche” progettate e sperimentate a livello di presidio.

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Il Presìdio del Piano ISS è quindi una struttura

fortemente ancorata al territorio tale da costituire un

centro di riferimento per l’innovazione didattica.

È compito delle scuole della rete l’estensione di

questa didattica, ed ecco quindi l’assoluta necessità

di costituire all’interno delle scuole dei dipartimenti

di area in cui vengano riportate, analizzate, discusse

e implementate le iniziative nella linea di ISS.

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Il Dirigente Scolastico e il Piano ISSIl Dirigente Scolastico e il Piano ISS

IlIl Dirigente Scolastico è parte essenziale per l’avvio e lo sviluppo Dirigente Scolastico è parte essenziale per l’avvio e lo sviluppo del Piano, infatti come si legge nel documento di base del “Piano del Piano, infatti come si legge nel documento di base del “Piano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali”:ISS - Insegnare Scienze Sperimentali”:

Pag.11 Pag.11 Il Piano ha lo scopo di intervenire nei confronti dei docenti in Il Piano ha lo scopo di intervenire nei confronti dei docenti in servizio nel primo ciclo e nel primo biennio servizio nel primo ciclo e nel primo biennio del secondo ciclo… del secondo ciclo… utilizzando e ottimizzando le opportunità utilizzando e ottimizzando le opportunità formative e di ricerca didattica presenti sul territorioformative e di ricerca didattica presenti sul territorio presso: presso:- Istituti scolastici, Università, Associazioni disciplinari degli - Istituti scolastici, Università, Associazioni disciplinari degli insegnanti, IRRE, Centri polifunzionali di servizio, Musei insegnanti, IRRE, Centri polifunzionali di servizio, Musei scientifici, Parchi, ecc… scientifici, Parchi, ecc…

La La stabilità di forme di collaborazione tra scuola ed stabilità di forme di collaborazione tra scuola ed istituzioni scientificheistituzioni scientifiche in interventi di ricerca-azione e la in interventi di ricerca-azione e la circolazione di proposte didattiche arricchitecircolazione di proposte didattiche arricchite dalle riflessioni dalle riflessioni di chi le ha sperimentate possono risultare strategie vincenti in di chi le ha sperimentate possono risultare strategie vincenti in quanto riferite a quelle comunità nelle quali si sono radicate e quanto riferite a quelle comunità nelle quali si sono radicate e sperimentate.sperimentate.

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Finanziamenti Finanziamenti

Il Piano ISS si basa sulla sussidiarietà a tutti i Il Piano ISS si basa sulla sussidiarietà a tutti i livelli, in particolare per i finanziamenti:livelli, in particolare per i finanziamenti:

Formazione dei tutor Formazione dei tutor →→ Ministero IstruzioneMinistero Istruzione Funzionamento dei presìdi Funzionamento dei presìdi →→ USR USR Forme di cofinanziamento da parte di Forme di cofinanziamento da parte di Scuole e Scuole e

Reti di ScuoleReti di Scuole (fondi per formazione e altro) (fondi per formazione e altro) Soggetti privati attivati dalle autonomieSoggetti privati attivati dalle autonomie

scolastiche (fondazioni bancarie, etc.)scolastiche (fondazioni bancarie, etc.) Regioni,Province,Comuni, etc. Regioni,Province,Comuni, etc.

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SitografiaSitografia

Per avere maggiori informazioni è possibile consultare diversi siti Per avere maggiori informazioni è possibile consultare diversi siti tra i quali:tra i quali:

www.pubblica.istruzione.itwww.pubblica.istruzione.it (personale docente – supporto ai processi di innovazione)(personale docente – supporto ai processi di innovazione)

www.anisn.itwww.anisn.it (formazione docenti – Piano ISS) (formazione docenti – Piano ISS)

www.didichim.orgwww.didichim.org (il Piano ISS)(il Piano ISS)

www.aif.itwww.aif.it (attività – il Piano ISS)(attività – il Piano ISS)

www.museoscienza.orgwww.museoscienza.org (Museo della scienza e della tecnica di Milano - scuole)(Museo della scienza e della tecnica di Milano - scuole)

… … inoltre ricercando con Google insegnare scienze sperimentali si trovano decine inoltre ricercando con Google insegnare scienze sperimentali si trovano decine di pagine di siti, soprattutto di scuole, che riportano documentazioni e notizie di pagine di siti, soprattutto di scuole, che riportano documentazioni e notizie da tutta Italiada tutta Italia