Il ibro delle Passeggiate - cadiai.it Quaderno 9.pdf · ti per il superamento delle barriere...

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AZIENDA USL DI BOLOGNA CADIAI L A cura del Centro Diurno “Graziella Fava” QUADERNI CADIAI Servizi semiresidenziali per disabili: luoghi privilegiati per l’integrazione sociale. Il ibro delle Passeggiate

Transcript of Il ibro delle Passeggiate - cadiai.it Quaderno 9.pdf · ti per il superamento delle barriere...

AZIENDA USL DI BOLOGNA CADIAI

L

A cura del Centro Diurno Graziella Fava

QUADERNI CADIAI

Servizi semiresidenziali per disabili: luoghi privilegiati per lintegrazione sociale.

Il ibro delle Passeggiate

In copertina Camminando sotto i portici

Da aniela

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I Centri Diurni per disabili sono serviziche accolgono persone con patologie di-versificate, talvolta molto gravi, sul pianomotorio, cognitivo e comportamentale.Con la loro apertura, dal luned al vener-d, dalle 9 alle 15, costituiscono un sup-porto alle famiglie di origine ma, non me-no frequentemente, accolgono anche per-sone che abitano nei Servizi Residenzialidella citt: comunit o gruppi apparta-mento. In tal senso i Centri Diurni rien-trano nel sistema integrato degli inter-venti, previsti a favore dei cittadini svan-taggiati, che hanno lobiettivo di fornirerisposte a quelle che definirei sempliciesigenze di tutti, in quanto toccano i di-versi ambiti vitali di ogni persona: dallasfera residenziale a quella della socialit edel tempo libero, infine a quella lavorati-va, come espressione di unidentit piadulta.La nascita dei Centri diurni per disabili ri-sale allepoca del superamento degli istitu-ti e delle strutture speciali, che si occupa-vano delle persone con difficolt, secondounottica omologante degli interventi.Con la chiusura di questi istituti, sempre

pi le famiglie si sono fatte carico del dis-abile, sostenute in questo, dai servizi socioeducativi diurni che avevano la peculiari-t di sorgere allinterno dei contesti abita-tivi, rendendo cos possibile, un collega-mento costante con il territorio di appar-tenenza e con i differenti soggetti socialiche lo abitavano. Inizialmente questi ser-vizi risentivano dellinfluenza dei prece-denti istituti e ci era riscontrabile per es.attraverso la forte connotazione sanitariadegli interventi, orientati alla riparazionedelle parti deficitarie del soggetto. Il riconoscimento del disabile, quale per-sona dotata di una irripetibile unicit, bi-sognosa di cure e di attenzioni nei con-fronti di una propria struttura identitaria, frutto di un lungo percorso, che ha por-tato definitivamente ad uscire dalla logicache vedeva nei Centri Diurni, semplicicontenitori per il controllo del disagio so-ciale, per accedere finalmente allidea dicostruire realt capaci di dialogare attiva-mente con il tessuto sociale e di proporremomenti di crescita personale.

Laura MoriniPedagogista

enni storici sui Centri DiurniC

Lidea de Il Libro delle Passeggiate nascedal desiderio di mettere al servizio deglialtri, il frutto delle esperienze che in treanni hanno avuto come protagonisti, ungruppo di utenti ed operatori del CentroDiurno Graziella Fava, che si cimenta-to, con sudore e fatica, lungo i sentieri elungo i diversi percorsi che, raccolti nelpresente quaderno, intendono rappresen-tare il senso ed il valore di una lunga espe-rienza di gruppo.Nellambito delle attivit programmatecon i ragazzi del Centro Fava, da semprele uscite rappresentano le occasioni pigradite, perch variano sensibilmente leloro esperienze di vita. In particolare, includere passeggiate edescursioni nella programmazione settima-nale, deriva dalla volont di coniugare va-rie esigenze, per esempio quella dei fami-liari, che da sempre desiderano che il cen-tro diurno offra uno stimolo motorio ailoro figli, ma anche quella degli utentistessi che, in quanto persone adulte, sen-tono lesigenza di vivere esperienze chedifficilmente soddisferebbero nellambitofamiliare.Come operatrice di questo Servizio, ho ri-tenuto che una possibile risposta a tali ri-chieste potesse tradursi concretamente at-traverso unattivit incentrata sullespe-rienza di camminare in gruppo.

Infatti, grazie al mio percorso nello scou-tismo, ho appreso che il vivere in primapersona sensazioni difficilmente ritrovabi-li in altri contesti, quali la fatica e la sod-disfazione di raggiungere una meta lonta-na, rappresenti per chiunque, una prezio-sa opportunit. Questo deriva sostanzialmente dal misu-rarsi con le proprie potenzialit, come laforza fisica e quella interiore, come quan-do si devono superare alcune paure rispet-to alla consapevolezza dei propri limiti. Ma altres arricchente il confrontarsi siacon i compagni che con gli operatori, inun contesto in cui necessariamente le con-dizioni dellescursione creano gruppo,quel gruppo che facilita la relazione congli altri, unattenzione particolare agli al-tri, la sensibilit verso i bisogni degli altried al contempo, il bisogno di affidarsi aglialtri. Lattivit ha previsto sempre la partecipa-zione di due operatori che, nella scelta diitinerari isolati, talvolta impervi, hannogarantito che le passeggiate si svolgesseronel rispetto di ogni misura di sicurezza.Particolare attenzione stata dedicata allascelta delle attrezzature adeguate per af-frontare le escursioni, per scongiurareogni rischio e pericolo (scarpe adatte altrekking, cartine con il percorso segnala-to, pronto soccorso, etc.)

ntroduzioneI

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Le passeggiate, talvolta particolarmentelunghe, per sentieri non sempre facili, si-curamente in ambienti paesaggistici pia-cevoli ed inusuali, ma spesso con un suo-lo accidentato che rendeva precario il pas-so ed imponeva a tutti i presenti di con-centrare la massima attenzione nel cam-mino, hanno permesso agli operatori diosservare realmente come, nelle difficolt,i ragazzi hanno saputo tirar fuori le pro-prie risorse e la propria capacit di adatta-mento alle novit. Il trovarsi assieme e fare qualcosa di im-portante porta alla luce ci che veramente la persona, ci che sa fare, ci che le pia-ce, le sue potenzialit, pur nel rispetto del-lesistenza di un limite, che ciascuno ov-viamente ha.Il valore aggiunto di questa attivit stato

quello di aver permesso di conoscere per-corsi possibili, accessibili a tutto il grup-po dei ragazzi, compresi coloro le cuiabilit motorie sono maggiormente com-promesse.Grazie a ci infatti, sono state realizzatesuccessivamente gite allargate allinterogruppo dei ragazzi, che hanno cos bene-ficiato dellimportante lavoro di raccoltadi itinerari possibili a tutti.Questo quaderno dunque si propone difungere da guida turistica con itinerariche spaziano da Bologna citt, ai nostripi lontani Appennini; i percorsi indivi-duati sono di diverse difficolt, ma co-munque proponibili a tutti, bambinicompresi.

Paola Panaro Educatrice Professionale

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Quando ci si approccia al tema della dis-abilit, sindividuano comunemente duediversi modi per trattare la problematica:il primo, nel porre lattenzione agli aspet-ti della mancanza e del limite psicofisicodella persona, portato ad implementareinterventi finalizzati alla riduzione delladistanza dalla normalit; il secondo, nel-lidentificare la disabilit con il rischio diemarginazione sociale, punta ad interven-ti per il superamento delle barriere cultu-rali e sociali.Ma cosa accade quando un adulto o ungruppo di adulti disabili, anzich esseredestinatario dinterventi, di tipo sanitario,per colmare le mancanze, o di tipo so-ciale, per restituire un diritto di socialit,supera questa dipendenza e diviene in-nanzi tutto persona, in grado di rappre-sentarsi quale soggetto attivo, che pu es-sere al centro di relazioni significative e discambio? In questo caso ci troviamo difronte ad una diversa rappresentazionedella disabilit, che anche risorsa e chedeve spingere tutti ad interrogarsi su nuo-ve relazioni di senso, allinterno dei nostricontesti quotidiani.Il Centro Diurno, che parte del sistemadegli interventi a favore delle persone dis-abili, non solo un luogo dove trovare lacura assistenziale, non solo un servizioin supporto a famiglie affaticate, ma

anche stimolo che favorisce lespressionepersonale, liniziativa, le esperienze digruppo, linterazione reciproca, laperturaa nuove esperienze. Si tratta in definitiva di superare la logicache vede nei servizi diurni, quella oppor-tunit volta unicamente al controllo deldisagio correlato allhandicap, per abbrac-ciare una nuova realt che crescita, per-ch luogo di progettazione che promuovesviluppo e crescita personale e sociale. Sesi prova a guardare il disabile liberandosidalla gabbia dei pregiudizi, non si pu fa-re a meno di impattarsi contro la sorpresadella scoperta, in quanto si scopre che,non solo nella persona con disabilit ci so-no abilit da scoprire, ma anche che ci so-no realt, che in qualsiasi momento pos-sono riguardare ciascuno di noi e che ildisabile ci permette di scoprire. Il Centro Diurno ha unimportanza cen-trale, nellambito dellazione socio educa-tiva per i disabili. Annualmente la pro-grammazione un momento centrale diriflessione comune per gli operatori, siadelle attivit svolte, sia di quelle che si av-vieranno; la programmazione frutto diun movimento continuo, espressionedella prassi educativa dove non pu esser-ci mai un punto definitivo di arrivo, maun continuo osservare il presente e proiet-tarsi verso il futuro. Questa lungimiranza

remessaP

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ci permette talvolta di vedere come possi-bili, azioni forse un po troppo spinte daportare avanti assieme ai ragazzi, ma nondi rado questa spinta premia, ed soprat-tutto in questi casi, che noi stessi risco-priamo sotto luci differenti, le personecon cui lavoriamo tutti i giorni.Da tutto ci evidente come linterven-to educativo non sia qualcosa di limitato

alla sfera della relazione con il disabile,nella dimensione protetta della struttura,ma si realizzi in contesti aperti e nuoviche richiamano e riattivano il processointerminabile dellintegrazione con ilterritorio e con i mondi sociali che lo po-polano.

Laura MoriniPedagogista

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Lattivit di passeggiate stata condotta, apartire dal 2003, a cadenza settimanale edha visto il gruppo impegnato in escursio-ni lungo sentieri CAI, percorsi vita, pisteciclabili, parchi, percorsi cittadini, etc. ov-vero tutti quei contesti che favorisconolattivit motoria. Le passeggiate si sono svolte nel periodoestivo e nelle stagioni intermedie, quandoil tempo lo permetteva, ed ha coinvolto inmodo continuativo Claudio, Mirko e Ro-berto; quando gli itinerari previsti lo han-no consentito, anche Luca e Massimo sisono uniti al gruppo stabile. La fase preliminare consisteva nella ricer-ca tramite internet, oppure presso i Co-muni interessati ed infine attraverso le bi-blioteche, del materiale utile a fornirci no-tizie relative alle possibili mete da rag-giungere; spesso dalle immagini reperiteera possibile, attraverso un lavoro di os-servazione fatto assieme ai ragazzi, effet-tuare una giusta scelta dellabbigliamentoe delle calzature da indossare. Al rientro dalla passeggiata cera la fasedella riproduzione pittorica o simbolicadei paesaggi visti e della meta raggiunta:un modo libero e personale di lasciare unatraccia di come quei luoghi fossero stati

visti e vissuti. Nella prospettiva della co-struzione di un libro infine, una grossaparte del lavoro consisteva nellutilizzo delcomputer e dello scanner sia per la ripro-duzione di foto e disegni, precedentemen-te selezionati, sia per la costruzione delleschede dei differenti itinerari e sia infineper limpaginazione del libro. Le diversefasi venivano curate a rotazione dai ragaz-zi, per permettere a tutti di svolgere il per-corso in maniera completa.Lobiettivo finale era quello di dare visibi-lit allattivit di passeggiate dei nostri ra-gazzi, mettendo a disposizione delle per-sone, normalmente non coinvolte nelleattivit e nella vita del Centro, le cono-scenze alle quali eravamo pervenuti, attra-verso la creazione di una guida turistica. Convinti dellutilit di questa Guida an-che a famiglie con bambini o con personecon difficolt pi o meno temporanee,volevamo che alcune, delle tante attivitsvolte presso il nostro Centro, avessero unriscontro esterno e che altri potessero, co-me noi avevamo fatto, cimentarsi in per-corsi con differenti gradi di difficolt, im-mersi nella natura.

Paola Panaro Educatrice Professionale

l progettoI

tinerariI

Legenda:

percorso accessibile alle carrozzine

percorso accessibile con difficolt o in parte alle carrozzine

percorso non accessibile alle carrozzine

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NOLUOGO Sasso MarconiITINERARIO da Badolo paese alla Rocca di Badolo

TIPOLOGIA di PERCORSO strada asfaltata, sentiero, percorso nelbosco

DISLIVELLO mt.100 c.a. TEMPO di PERCORRENZA h. 2 c.a.DIFFICOLT DEL PERCORSO medio/ difficile (se si visitano i rifugi) PRESENZA PUNTI DACQUA una fontana alla Rocca di Badolo PRESENZA DI PUNTI DI RISTORO noPRESENZA DI SERVIZI IGIENICI noPUNTI DINTERESSE rifugi scavati nelle montagne durante la II

guerra mondiale lungo la strada a dx. dopoil paese, la Rocca di Badolo dove si fa ar-rampicata sportiva, interesse paesaggisticoe panoramico

EQUIPAGGIAMENTO IDONEO da trekking EPOCA MIGLIORE primavera / estate COME RAGGIUNGERE LA META da Bologna prendere lautostrada uscita

Cinque Cerri, a destra seguire le indicazioniper Badolo

ACCESSIBILIT

ADOLO TRA NATURA E STORIAB

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LUOGO Riola di Vergato ITINERARIO Borgo La Scola, Rio, Montione TIPOLOGIA di PERCORSO strada asfaltata e sterrata, acciottolatoDISLIVELLO mt. 50 c.a.TEMPO di PERCORRENZA h. 1 c.a. DIFFICOLT del PERCORSO facilePRESENZA di PUNTI ACQUA fontana dopo poco La Scola (non sulla

strada, ma a 200 mt. a sn. imboccando unastrada sterrata)

PRESENZA di PUNTI di RISTORO no PRESENZA di SERVIZI IGIENICI noPUNTI dINTERESSE i borghi antichi, nel borgo La Scola presen-

za di unara pagana, fontana con lavatoio,cipressi secolari, una meridiana, una chie-setta. A Riola interessante la chiesa co-struita da Alvar Aalto e la Rocchetta Mattei(interessante per lo stile arabeggiante).

EQUIPAGGIAMENTO IDONEO scarpe da tennis e cappellinoEPOCA MIGLIORE primavera/autunnoCOME RAGGIUNGERE LA META da Bologna prendere la SS Porrettana, a Ri-

ola di Vergato svoltare a sinistra sul pontedel fiume Reno e poco dopo a sinistra se-guire le indicazioni per il borgo La Scola

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ORGO LA SCOLA E DINTORNIB

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LUOGO Parco del Corno alle Scale ITINERARIO Santuario della Madonna dellAcero, Casca-

te del Dardagna TIPOLOGIA di PERCORSO strada sterrata e percorso CAIDISLIVELLO mt. 50 c.a.TEMPO di PERCORRENZA h. 1 c.a.DIFFICOLT del PERCORSO mediaPRESENZA di PUNTI ACQUA fontana al Santuario della Madonna dellA-

ceroPRESENZA di PUNTI di RISTORO no PRESENZA di SERVIZI IGIENICI bagni pubblici al Santuario della Madonna

dellAceroPUNTI dINTERESSE il Santuario della Madonna dellAcero e in-

teresse paesaggisticoEQUIPAGGIAMENTO IDONEO da trekkingEPOCA MIGLIORE estateCOME RAGGIUNGERE LA META da Bologna imboccare la SS Porrettana ed

arrivare a Silla, svoltare a destra e raggiun-gere Lizzano in Belvedere, proseguire perVidiciatico e seguire le indicazioni per ilSantuario della Madonna dellAcero

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ASCATE DEL DARDAGNAC

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LUOGO Loc. Gardelletta (Vado) ITINERARIO Dalla SS Val di Setta si parcheggia e si

scende al fiume TIPOLOGIA di PERCORSO sentiero DISLIVELLO nessuno TEMPO di PERCORRENZA 45 minuti c.a.DIFFICOLT del PERCORSO facile PRESENZA di PUNTI ACQUA no PRESENZA di PUNTI di RISTORO bar a 1 km dal fiume PRESENZA di SERVIZI IGIENICI nel bar PUNTI dINTERESSE paesaggisticiEQUIPAGGIAMENTO IDONEO scarpe da tennis, cappellino, acqua EPOCA MIGLIORE tarda primavera, estate, inizio autunno COME RAGGIUNGERE LA META da Bologna si prende la SS Porrettana fino a

Sasso Marconi, dopo di che si volta a sini-stra per la SS Val di Setta: superata la citta-dina di Vado si arriva al ristorante da Fiori-na si volta a destra e subito dopo si gira dinuovo a destra arrivando alla Gardelletta

ACCESSIBILIT

A GARDELLETTAL

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LUOGO Santuario della Madonna del Faggio ITINERARIO Monte Acuto delle Alpi, Madonna del

FaggioTIPOLOGIA di PERCORSO sentiero CAI numero 109 DISLIVELLO mt. 100 c.a. TEMPO di PERCORRENZA h. 1 c.a. DIFFICOLT del PERCORSO difficile PRESENZA di PUNTI ACQUA no PRESENZA di PUNTI di RISTORO a Monte Acuto (negozio di alimentari e

ristorante) PRESENZA di SERVIZI IGIENICI nel punto ristoro PUNTI dINTERESSE il paese di Monte Acuto con il belvedere e

la chiesa; il santuario della Madonna delFaggio; il paesaggio e la natura; il mulinoSquaglia

EQUIPAGGIAMENTO IDONEO trekking per alta montagna EPOCA MIGLIORE estate COME RAGGIUNGERE LA META percorrere la SS Porrettana, a Silla svoltare a

dx e proseguire per Lizzano in Belvedere,poco prima del paese svoltare a sn perPianaccio e seguire la strada che porta aMonte Acuto delle Alpi (senso unico inalcuni orari per consentire il passaggiodelle corriere)

ACCESSIBILIT

ADONNA DEL FAGGIO 1M

LUOGO Santuario della Madonna del FaggioITINERARIO La Pennola - Santuario della Madonna del

Faggio TIPOLOGIA di PERCORSO strada sterrata e sentiero largo e abbastan-

za accessibileDISLIVELLO 50 mt. c.a.TEMPO di PERCORRENZA 45 c.a. DIFFICOLT del PERCORSO facilePRESENZA di PUNTI ACQUA si (una fontana lungo il percorso e una al

Santuario) PRESENZA di PUNTI di RISTORO no PRESENZA di SERVIZI IGIENICI no PUNTI dINTERESSE il paese di Castelluccio con il belvedere; il

santuario della Madonna del Faggio; inte-resse naturalistico e paesaggistico

EQUIPAGGIAMENTO IDONEO da trekkingEPOCA MIGLIORE estateCOME RAGGIUNGERE LA META percorrere la SS Porrettana, a Porretta svol-

tare a dx e proseguire per Castelluccio, po-co dopo il paese svoltare a dx per La Pen-nola, proseguire in auto fino a quando nonsincontra una sbarra che blocca la strada,parcheggiare e proseguire a piedi

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ADONNA DEL FAGGIO 2 M

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LUOGO Riola di Vergato Montovolo ITINERARIO parcheggio, foresteria, santuario e poi il

sentiero per il belvedereTIPOLOGIA di PERCORSO strada sterrata e sentiero DISLIVELLO mt. 100 c.a.TEMPO di PERCORRENZA 30 minuti c.a.DIFFICOLT del PERCORSO nessuna PRESENZA di PUNTI ACQUA no PRESENZA di PUNTI di RISTORO no; foresteria con tavoli sotto un porticato;

area barbecue PRESENZA di SERVIZI IGIENICI si accesso dallesterno dietro la foresteria

con servizi per disabili PUNTI dINTERESSE percorso artistico in ricordo degli studenti

della scuola Salvemini di Casalecchio di Re-no; il santuario di S. Maria della Consolazio-ne, il panorama con il balzo di S. Caterina,oratorio di S. Caterina

EQUIPAGGIAMENTO IDONEO scarpe da tennis, cappellino EPOCA MIGLIORE estate COME RAGGIUNGERE LA META da Bologna si procede verso Riola di Verga-

to percorrendo la SS Porrettana, a Riolasvoltare a sn. Sul ponte sul fiume Reno e dinuovo a sn. Seguendo le indicazioni perCampolo, da qui si sale per il Santuario diMontovolo

ACCESSIBILIT

ANTUARIO DI MONTOVOLOS

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LUOGO Marzabotto ITINERARIO dal parcheggio del centro visita Il poggio-

lo, strada asfaltata verso Casaglia: resti del-lantico borgo, resti della chiesa, cimitero

TIPOLOGIA di PERCORSO strada asfaltata e sterrata DISLIVELLO mt. 100 c.a.TEMPO di PERCORRENZA h. 1.30 c.a. DIFFICOLT del PERCORSO facile PRESENZA di PUNTI ACQUA fontana lungo la strada PRESENZA di PUNTI di RISTORO al centro visite Il poggiolo e a Sperticano PRESENZA di SERVIZI IGIENICI al centro visite Il poggioloPUNTI dINTERESSE panorama, il borgo storico, il centro visite

Il poggiolo, la Scuola di pace EQUIPAGGIAMENTO IDONEO scarpe comode, cappellino EPOCA MIGLIORE primavera, estate e autunno COME RAGGIUNGERE LA META dalla SS Porrettana, si supera la cittadina di

Marzabotto, si arriva nella localit di Pian diVenola: prima del ponte voltare svoltare asinistra e seguire le indicazioni per il Parcodi Monte Sole

ACCESSIBILIT

TORIA A MONTE SOLES

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LUOGO Sasso Marconi - Sperticano ITINERARIO sentiero sterrato lungo il fiume Reno TIPOLOGIA di PERCORSO strada sterrata DISLIVELLO nessuno TEMPO di PERCORRENZA h. 1 c.a. DIFFICOLT del PERCORSO facile PRESENZA di PUNTI ACQUA no PRESENZA di PUNTI di RISTORO presenti nel paese di Pian di Venola e Sper-

ticano (ristorante) PRESENZA di SERVIZI IGIENICI no PUNTI dINTERESSE fiume e vegetazione EQUIPAGGIAMENTO IDONEO scarpe comode, cappellino e acqua EPOCA MIGLIORE primavera, estate, autunno.COME RAGGIUNGERE LA META percorrere la S.S. Porrettana fino a Pian di

Venola, prima del ponte seguire a sn. leindicazioni per Sperticano: con il bus linea92

ACCESSIBILIT

UL FIUME A SPERTICANOS

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LUOGO Bologna ITINERARIO da Parco Talon si segue il sentiero CAI che

parte di fianco alla chiesa di S.Martino, siarriva al Colle della Guardia dov situato ilSantuario. Il ritorno pu essere effettuatocon lautobus 20

TIPOLOGIA di PERCORSO sentiero CAI, strada asfaltata DISLIVELLO 250 mt. c.a.TEMPO di PERCORRENZA (indicativo) 2 ore circa DIFFICOLT del PERCORSO media PRESENZA di PUNTI ACQUA vicino allentrata del santuario c una fon-

tanaPRESENZA di PUNTI di RISTORO al punto di partenza e pizzeria vicino al san-

tuario PRESENZA di SERVIZI IGIENICI nel santuario PUNTI dINTERESSE panorama, via Crucis lungo il sentiero, il

santuario, il portico (666 archi, 3796 m dilunghezza)

EQUIPAGGIAMENTO IDONEO scarpe da trekking EPOCA MIGLIORE primavera COME RAGGIUNGERE LA META da Bo dalla via Porrettana, dopo la Croce di

Casalecchio voltare a sinistra dalla chiesa diS. Martino, dietro la chiesa c il sentiero

ACCESSIBILIT

AI BREGOLI A SAN LUCAD

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LUOGO Bologna ITINERARIO dal parco di Villa Angeletti al parco di Casa

Buia TIPOLOGIA di PERCORSO strada sterrata - sentiero - allaltezza della

fornace Gallotti Il sentiero non ben segnato

DISLIVELLO -TEMPO di PERCORRENZA 2 h circaDIFFICOLT del PERCORSO facilePRESENZA di PUNTI ACQUA fontana nel parco di Villa Angeletti e nel

parco di Casa Buia PRESENZA di PUNTI di RISTORO nelle vicinanze del parco di Casa Buia PRESENZA di SERVIZI IGIENICI al parco di Casa Buia PUNTI dINTERESSE chiusa del Canale Navile, Fornace Gallotti,

Museo del patrimonio industriale, Pontedella bionda

EQUIPAGGIAMENTO IDONEO sportivo EPOCA MIGLIORE primavera COME RAGGIUNGERE LA META quartiere Navile, accesso da Via Carracci ACCESSIBILIT

ANTICA VIA DEL NAVILEL

LUOGO Bologna ITINERARIO In bus fino in Via Rizzoli TIPOLOGIA di PERCORSO Strada DISLIVELLO Nessuno TEMPO di PERCORRENZA 1 ora c.a per la visita DIFFICOLT del PERCORSO Media PRESENZA di PUNTI ACQUA nei punti di ristoro PRESENZA di PUNTI di RISTORO varie possibilit PRESENZA di SERVIZI IGIENICI Si PUNTI dINTERESSE Storico/architettonico e paesaggistico EQUIPAGGIAMENTO IDONEO Scarpe comode EPOCA MIGLIORE Sempre, tranne quando c afa COME RAGGIUNGERE LA META In bus fino in centro e a piedi per raggiunge-

re la meta, aperta sempre al pubblico laTorre degli Asinelli mentre la Torre Garisenda visitabile solo su prenotazione

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E DUE TORRIL

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LUOGO Bologna ITINERARIO Meloncello - Porta Saragozza - Via FariniTIPOLOGIA di PERCORSO Portico DISLIVELLO Nessuno TEMPO di PERCORRENZA 1 ora e mezza c.a DIFFICOLT del PERCORSO Media, dovuta alla lunghezzaPRESENZA di PUNTI ACQUA Nei punti ristoro, lungo il percorso ci sono

delle fontane pubbliche PRESENZA di PUNTI di RISTORO varie possibilit PRESENZA di SERVIZI IGIENICI Si, anche attrezzati PUNTI dINTERESSE Aspetto storico/architettonicoEQUIPAGGIAMENTO IDONEO Scarpe comode EPOCA MIGLIORE Sempre, ad eccezione del periodo caldo/

afoso COME RAGGIUNGERE LA META in pulmino fino al Meloncello, a piedi fino

in centro, ritorno in bus numero 20 ACCESSIBILIT

OTTO I PORTICI IN VIA SARAGOZZAS

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LUOGO Imola Parco delle Acque MineraliITINERARIO percorsi pedonali e sentieri interni al parco TIPOLOGIA di PERCORSO strada sterrata e percorsi naturalistici DISLIVELLO 80 mt. circa TEMPO di PERCORRENZA 45 minuti circa DIFFICOLT del PERCORSO medio-facile a causa del dislivello PRESENZA di PUNTI ACQUA almeno un paio di fontane PRESENZA di PUNTI di RISTORO bar vicino lingresso con numerose panche

e tavoli per il pic-nic PRESENZA di SERVIZI IGIENICI nel bar e all interno del parco PUNTI dINTERESSE la natura, le fonti di acqua, lautodromo En-

zo Ferrari, il monumento a Senna, antico in-sediamento umano in cima alla collina chesovrasta il parco

EQUIPAGGIAMENTO IDONEO scarpe comode, cappellino EPOCA MIGLIORE primavera e inizio autunno COME RAGGIUNGERE LA META in autostrada direzione Ancona oppure

percorrendo la via Emilia direzione Rimini.Con la linea extraurbane numero 101

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MOLA: PARCO DELLE ACQUE MINERALII

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LUOGO Monteveglio - Bologna ITINERARIO dal paese di Monteveglio si sale fino al-

lAbbazia e ritorno TIPOLOGIA di PERCORSO sentiero di montagna ( possibile raggiun-

gere il borgo medioevale e labbazia anchein auto)

DISLIVELLO 100 mt. TEMPO di PERCORRENZA 1h per salire DIFFICOLT del PERCORSO media (a tratti pi difficile a causa della

presenza di buche lungo il percorso) PRESENZA di PUNTI ACQUA no PRESENZA di PUNTI di RISTORO vicino al parcheggio si trova un bar; lungo il

percorso e nel borgo medioevale punti perpic-nic.

PRESENZA di SERVIZI IGIENICI nel punto ristoroPUNTI dINTERESSE diversi (Abbazia, Museo del parco, numero-

si edifici medioevali, numerosi percorsiallinterno del parco)

EQUIPAGGIAMENTO IDONEO scarpe da trekking o da tennis EPOCA MIGLIORE primavera o fine estate COME RAGGIUNGERE LA META in auto percorrendo la strada provinciale

Bazzanese (Sp n569)ACCESSIBILIT

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ERSO LABBAZIA DI MONTEVEGLIOV

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LUOGO Oasi La rizza (ex-risaia di Bentivoglio eS. Pietro in Casale)

ITINERARIO vari percorsi ciclo-pedonali TIPOLOGIA di PERCORSO strada sterrata non particolarmente dis-

sestata DISLIVELLO nessunoTEMPO di PERCORRENZA h.1 e 15 circa A/R DIFFICOLT del PERCORSO facile PRESENZA di PUNTI ACQUA nel punto ristoro PRESENZA di PUNTI di RISTORO si PRESENZA di SERVIZI IGIENICI nel punto ristoro PUNTI dINTERESSE centro di ripopolamento della cicogna,

centro visita fauna-acqua aperto su appun-tamento, possibilit di visita guidata, osser-vatorio per fare bird-wacthing accessibile aidisabili

EQUIPAGGIAMENTO IDONEO binocolo, scarpe da tennis e cappellinoEPOCA MIGLIORE primavera, estate e autunno per vedere le

cicogne COME RAGGIUNGERE LA META in pulmino percorrendo la strada che da

Bologna porta a Castelmaggiore si procedein direzione Funo, si volta a destra perBentivoglio, prima di arrivare al paese gira-re a sinistra seguendo le indicazioni.

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ASI LA RIZZA A BENTIVOGLIOO

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LUOGO Castel S.Pietro Terme (Bo)ITINERARIO percorso lungo il fiume Sillaro TIPOLOGIA di PERCORSO strada sterrata e pista ciclabile DISLIVELLO nessuno pianeggiante TEMPO di PERCORRENZA 40 minuti circa DIFFICOLT del PERCORSO facile PRESENZA di PUNTI ACQUA almeno 2 a met del percorso (fontanelle)PRESENZA di PUNTI di RISTORO allinizio del percorso c un chiosco di pia-

dine e crescioni PRESENZA di SERVIZI IGIENICI si, allinizio del percorso PUNTI dINTERESSE la natura circostante EQUIPAGGIAMENTO IDONEO scarpe da tennis, cappellino, occhiali da so-

le, acqua EPOCA MIGLIORE in tutte le stagioni preferibile la primavera COME RAGGIUNGERE LA META in autostrada A14 uscita Castel S. Pietro

Terme; si arriva vicino lospedale civile dellacittadina e si parcheggia.Si pu raggiungere la meta utilizzando le li-nee extraurbane dellatc numeri 94 e 101

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ARCO FLUVIALE A CASTEL S. PIETROP

LUOGO Bologna - Trebbo di Reno - loc. Boschetto ITINERARIO Partenza da Trebbo, arrivo alla loc. Boschet-

to presso il laghetto di pesca sportiva TIPOLOGIA di PERCORSO pista - percorso ciclabile sterrato che co-

steggia il fiume Reno fino al laghetto delBoschetto.

DISLIVELLO nessuno TEMPO di PERCORRENZA h.1 e 15 c.a.DIFFICOLT del percorso MEDIA (in un punto bisogna arrampicarsi

un po per superare largine) PRESENZA di PUNTI di RISTORO Alla partenza in paese, poi al bar presso il

laghetto, oppure in una trattoria sita a 50mt. dal laghetto sulla strada.

PRESENZA di SERVIZI IGIENICI al laghetto ed alla trattoria PUNTI dINTERESSE allinizio del percorso c un cartello che

spiega la parte storica legata al fiume, eduna vecchia barca in esposizione.

EQUIPAGGIAMENTO IDONEO cappellino, scarpe da tennis, maglietta amanica lunga perch si passeggia tra lerbaalta e fiorita ed pieno di insetti.

EPOCA MIGLIORE In primavera oppure a fine estate.COME RAGGIUNGERE LA META in pulmino si percorre via Agucchi, via Za-

nardi fino a Trebbo di Reno, oppure in au-tobus sulla linea azzurra numero 92 (lafermata in via Battindarno).

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E LUNGHE VIE DEL RENO: BOSCHETTOL

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LUOGO Bologna Certosa / ponte sul Reno-Casalec-chio

ITINERARIO via della Certosa, via della Barca, parco Za-nardi, Croce di Casalecchio, Parco Talon,ponte nuovo sul Reno: ritorno in bus linea20 tratta Casalecchio S. Martino / BolognaMeloncello

TIPOLOGIA di PERCORSO pista ciclabile, autobus DISLIVELLO nessuno TEMPO di PERCORRENZA 2 ore A/R circaDIFFICOLT del PERCORSO facile PRESENZA di PUNTI ACQUA vari poich siamo in citt PRESENZA di PUNTI di RISTORO vari PRESENZA di SERVIZI IGIENICI vari PUNTI dINTERESSE stagno con le rane, la chiusa, il ponte

nuovo EQUIPAGGIAMENTO IDONEO normale EPOCA MIGLIORE la mezza stagione COME RAGGIUNGERE LA META in via Certosa prendere il bus linea 20 in

A/R.ACCESSIBILIT

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E LUNGHE VIE DEL RENO: IL PONTE DI CASALECCHIOL

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LUOGO Bologna quartiere Barca ITINERARIO da Pontelungo fino al quartiere Barca TIPOLOGIA di PERCORSO sentiero DISLIVELLO nessuno TEMPO di PERCORRENZA 1 ora e c.a. DIFFICOLT del PERCORSO nessuna PRESENZA di PUNTI ACQUA no PRESENZA di PUNTI di RISTORO sulla via Emilia allincrocio con via Triumvi-

rato c un chiosco come anche allinternodel parco dei noci.

PRESENZA di SERVIZI IGIENICI no PUNTI dINTERESSE il fiume con le sue anse, la vegetazione e la

pista per giocare allantico gioco dellaruzzola

EQUIPAGGIAMENTO IDONEO sportivo EPOCA MIGLIORE primavera, fine estate COME RAGGIUNGERE LA META dal C.D. Fava si segue la via Emilia mante-

nendo la dx, si supera il ponte del fiume Re-no e si entra nel parco procedendo lungo lapista ciclabile.Il rientro in bus con le linee 92, 93 oppure il36 fino allincrocio tra via Battindarno e viaTogliatti .

ACCESSIBILIT

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E LUNGHE VIE DEL RENO: VERSO IL QUARTIERE BARCAL

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LUOGO Bologna - Fiume Reno ITINERARIO dalla Via Emilia P. si scende al fiume lungo la

pista ciclabile di Piazzale Fabbri si percorreil sentiero lungo il fiume fino allaeroporto;in localit Birra si ritorna in Autobus (linee81, 91, 54)

TIPOLOGIA di PERCORSO sentieroDISLIVELLO nessunoTEMPO di PERCORRENZA 1 ora circaDIFFICOLT del PERCORSO facilePRESENZA di PUNTI ACQUA no lungo il percorso, allinizio e alla fine pre-

senza di barPRESENZA di PUNTI di RISTORO bar sia allinizio che alla fine del percorso no

durante PRESENZA di SERVIZI IGIENICI solo al bar in localit BirraPUNTI dINTERESSE il fiume e la presenza di alberi da fruttoEQUIPAGGIAMENTO IDONEO scarpe da tennis, cappellini ed acquaEPOCA MIGLIORE mezza stagione ed estateCOME RAGGIUNGERE LA META Dalla via Emilia scendere verso il fiume su-

bito dopo la fine del ponte e voltare per viaTriumviratoN.B.: si pu proseguire il sentiero e ammira-re loasi di S. Vitale a Lippo di C., prose-guendo sincontrano le Cave Nord

ACCESSIBILIT

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E LUNGHE VIE DEL RENO: VERSO LAEROPORTOL

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LUOGO Parco Talon (Casalecchio di Reno) ITINERARIO dal ponte pedonale di Casalecchio sul Reno

si procede verso la chiusaTIPOLOGIA di PERCORSO sentiero sconnesso che fiancheggia il fiu-

me, si attraversa la Porrettana e si segue ilsentiero nel parco

DISLIVELLO 100 mt. TEMPO di PERCORRENZA 30 minuti circaDIFFICOLT del PERCORSO difficile; in alcuni punti si devono superare

dei massi PRESENZA di PUNTI ACQUA dentro al parco PRESENZA di PUNTI di RISTORO sulla via Porrettana; numerosi tavoli e pan-

che in legno nel parco per il pic-nic PRESENZA di SERVIZI IGIENICI nessuno PUNTI dINTERESSE il percorso naturalistico ed il panorama EQUIPAGGIAMENTO IDONEO scarpe comode, cappellino EPOCA MIGLIORE primavera COME RAGGIUNGERE LA META partenza dal Comune Nuovo di Casalec-

chio di Reno oppure da villa Serena attra-verso il parco Zanardi

ACCESSIBILIT

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E LUNGHE VIE DEL RENO: VERSO LA CHIUSA DI CASALECCHIOL

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LUOGO Ozzano dell Emilia (Bologna)ITINERARIO Dallagriturismo Dulcamara si segue il sen-

tiero per lo stagno, poi si risale lungo i ca-lanchi e si transita per il sentiero delle pian-te dimenticate , si ritorna allagriturismo

TIPOLOGIA di PERCORSO sentiero sconnesso nel bosco, sentiero confune (tipo ferrata) sui calanchi, ai lati dellepiante invece c una cavedagna

DISLIVELLO 50 mt. c.a. TEMPO di PERCORRENZA h.1 e 15 c.a. DIFFICOLT del PERCORSO molto difficile PRESENZA di PUNTI ACQUA no PRESENZA di PUNTI di RISTORO presso lagriturismo c il ristorante e nu-

merosi tavoli con panche sia in mezzo albosco che al vertice del monte

PRESENZA di SERVIZI IGIENICI in prossimit del ristorante PUNTI dINTERESSE punto di osservazione faunistico in vicinan-

za dello stagno, nel percorso sui calanchinumerosi punti panoramici

EQUIPAGGIAMENTO IDONEO scarponcino se possibile, cappello, magliet-ta a maniche lunghe, pantalone lungo per-ch ci sono molti insetti ed arbusti

EPOCA MIGLIORE inizio estate COME RAGGIUNGERE LA META in pulmino lungo la via Emilia; dopo Ozza-

no, svoltare a destra per Settefonti, salireseguendo le indicazioni per agriturismoDulcamara

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ALANCHI ALLA DULCAMARAC

LUOGO Parco Regionale dei Gessi Bolognesi eCalanchi dellAbbadessa

ITINERARIO Ponticella - La Palazza - sentiero CAI 802 -Buco del Calzolaio - Grotta della Spipola eritorno

TIPOLOGIA di PERCORSO(sentiero, strada sterrata, pista ciclabile, etc.) Sentiero DISLIVELLO 150 mt. c.a. TEMPO di PERCORRENZA 1h c.a. DIFFICOLT del PERCORSO DIFFICILE PRESENZA di PUNTI ACQUA NO PRESENZA di PUNTI di RISTORO NOPRESENZA di SERVIZI IGIENICI NO PUNTI dINTERESSE il Buco del Calzolaio

(vecchia entrata nella Grotta della Spipola),Grotta della Spipola (la grotta presenta bu-chi per avere il microclima naturale), inte-resse naturalistico, possibilit di entrare ingrotta su prenotazione

EQUIPAGGIAMENTO IDONEO scarpe da trekking, acqua, torcia EPOCA MIGLIORE primavera/autunno senza fango; in estate COME RAGGIUNGERE LA META in pulmino. Dal campo sportivo della Ponti-

cella seguire le indicazioni Grotta della Spi-pola parcheggiare in loc. la Palazza .

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A TERRA E LE SUE TRASFORMAZIONI: LA GROTTA DELLA SPIPOLAL

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LUOGO Bologna Parco Regionale Dei Gessi Bolo-gnesi e dei Calanchi dellAbbadessa

ITINERARIO La Palazza percorso disabili Carisbo fino alBuco dei Vinchi

TIPOLOGIA di PERCORSO parte di sentiero CAI, strada sterrata e per-corso disabili

DISLIVELLO mt. 50 c.a.TEMPO di PERCORRENZA h. 1 e 30 c.a.DIFFICOLT del PERCORSO mediaPRESENZA di PUNTI ACQUA noPRESENZA di PUNTI di RISTORO no, per presenza di tavoli per pic-nic al Bu-

co dei VinchiPRESENZA di SERVIZI IGIENICI noPUNTI dINTERESSE paesaggio carsico, Grotta della Spipola, do-

lina, possibile escursione speleologica, ero-sioni a candela, buco con grata

EQUIPAGGIAMENTO IDONEO scarpe da tennis, cappellino e acquaEPOCA MIGLIORE primavera, estate, autunnoCOME RAGGIUNGERE LA META da Bologna si va in localit Ponticella supe-

rato il campo sportivo si prosegue seguen-do le indicazioni per la grotta della Spipola

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E EROSIONI A CANDELA NEL PARCO DEI GESSIL

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Lottica innovativa dellintegrazione deldisabile nei diversi contesti vitali ha por-tato i servizi, ad un graduale incrementodi attivit progettate allesterno che, rap-presentano innanzi tutto unottima op-portunit per aumentare il bagaglio espe-rienziale di ciascuno. attraverso questo investimento nelle-sperienza, che si sancisce il valore educati-vo dei Servizi Diurni ai Disabili, perchluoghi di scambio e di incontro, in quan-to aiutano le persone a non chiudersi ins, nel mentre li si accompagna verso nuo-vi contesti, in questa realt, che non puessere che multipla. Secondo questottica, lesperienza esponela persona ad una realt che non sem-pre quella ideale, ma spesso quella chepone difficolt e frustrazioni, o che poneil soggetto in relazione con altri soggetti,aventi le stesse opportunit e gli stessi di-ritti e che perci frenano il proprio bisogno

di emergere.Lesperienza offre il piacere del diverti-mento e della scelta. Nellesperienza lapersona si mette in gioco interamente,dalla mente al corpo, perch quello chenellesperienza si percepisce, diviene lostimolo che produce nuove risposte enuove esperienze, le quali solleciterannoaltri stimoli, e via dicendo. Questo non ha mai fine infatti, lesperien-za il motore che stimola a voler amplia-re sempre pi il proprio bagaglio espe-rienziale, in una crescita appunto, che consapevolezza ed espressione di ci chesi vuole e che si desidera. Quando poi lesperienza vissuta piace-vole, anche la memoria ne risente favore-volmente, perch la persona ricorda pi emeglio e tende a conservare il ricordo, pia lungo.

Laura MoriniPedagogista

l significato dellesperienzaI

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Il Libro delle Passeggiate stato un la-voro ampio e, se si considerano le diffe-renti fasi della sua realizzazione, non sempre stato facile e chiaro ai ragazzi chefacevano parte del gruppo, soprattuttonellobiettivo finale che si voleva realizza-re e cio un libro da mettere a disposizio-ne della collettivit, affinch il lavoro ef-fettuato divenisse uno strumento utile pertutti.Il Libro stato possibile, prima di tutto,grazie alla forte motivazione degli operato-ri ad uscire dal Centro Diurno, ad intro-durre nelle programmazioni settimanali,diverse attivit esterne, cosa molto richie-sta sia dai ragazzi che dalle loro famiglie,anche quando ci pu comportare sacrifi-ci ed imprevisti. Anche al di fuori di quel-la che la routine quotidiana, viene chie-sto ai ragazzi di esprimere le proprie risor-se personali, che effettivamente esistono eche, quando emergono, parlano della lorosbalorditiva capacit di adattamento. stato proprio laver assistito alla capaci-t di persone con alte disabilit, di affron-tare contesti inusuali e faticosi, che ha sol-lecitato alcune riflessioni. Solitamente parlare di disabilit rimandaimmediatamente alla persona con handi-cap accertato e permanente; in realt sottoquesta accezione del termine si dovrebberointendere anche tutti coloro che, per cause

non necessariamente ascrivibili ad un han-dicap, attraversano condizioni di fragilit edi vulnerabilit e che perci corrono un ri-schio tangibile di esclusione sociale.La differenza sta nel fatto che per il dis-abile, tale difficolt risulta essere pi evi-dente, spesso dalla nascita, mentre pertanti, magari appartenenti a categorie pinascoste, questa cosa non immediata-mente chiara. Basti pensare al forte dilagare della pover-t ed al fenomeno della migrazione, le cuidimensioni sono tuttaltro che controlla-bili ed i cui effetti portano inevitabilmen-te al costituirsi di una fetta di popolazio-ne che, sempre pi, risente delle formepi evidenti di esclusione sociale. Questa comparazione permette di collo-care la disabilit allinterno di un contestopiuttosto ampio, dove occorre aprirsi ver-so la pratica dellinclusione, quando in-cludere un soggetto significa considerarloparte attiva della vita sociale e territoriale. Linclusione quindi non solamente faci-litare la persona portatrice di bisogni spe-ciali, ad entrare in un gruppo sociale, mafar s che questa sia a tutti gli effetti unsoggetto in grado di esprimere la propriaindividualit e di lasciare una traccia di snei contesti sociali. Linclusione va al di l di tutto quanto stato progettato per i disabili, da 30 anni

l Libro delle Passeggiatecome pratica per linclusioneI

a questa parte, perch in tutti questi annila conoscenza della disabilit si allargata,la consapevolezza nei confronti di questarealt oggi patrimonio di tanti e non so-lo di coloro che la vivono in famiglia. Per cui, se vero che si sono facilitati gliinserimenti dei disabili nei differenti am-biti di vita, altrettanto vero che non sem-pre e non tutti i contesti vitali sono pron-ti a riconoscere ed includere il diverso alproprio interno, n a trovare nella diversi-t, una possibile risorsa per la collettivit.Il Libro delle Passeggiate nasce con que-sta finalit: essere una possibile risorsa pergli altri, essere riconosciuto per la propriautilit ed essere utilizzato in occasioni pia-cevoli, da chi interessato alle cammina-te, o semplicemente a godersi i paesaggipi diversi. Mettere al servizio della collettivit un la-voro realizzato da un gruppo di personecon disabilit pu sembrare una pretesaalta, perch in contrasto con una convin-zione prevalente: come pu un disabile,che necessita solitamente di assistenza, es-sere una risorsa per gli altri? Purtroppo ancora molto difficile riuscire ad abbatte-re il pregiudizio che impedisce di vedere lapersona dietro alla malattia. Ancora e troppo spesso, il problema deldisabile che emerge e che porta gli altri adintervenire in suo supporto, trascurando

la persona che ha una propria identit. Ildisabile si vede cos ridurre sensibilmentela mappa delle possibili relazioni da strin-gere attorno a s, le quali troppo spesso silimitano alla sfera famigliare ed a quelladei servizi da lui frequentati. In questomodo si restringe anche la possibilit dievolvere verso una identit pi adulta, ve-ramente riconosciuta dagli altri.In una comunit caratterizzata da disgre-gazione e da incertezza esistenziale, doverispetto agli anni 70, venuto meno ilsenso di appartenenza e di collettivit, vie-ne da s una riflessione. Allinterno diquesta mappa di relazioni, in una comu-nit sostanzialmente labile, a maggior ra-gione, diventa importante esserci, attra-versare i luoghi di vita di tutti, avere for-za, essere una forza che funge da stimoloper ciascuno ad interrogarsi e che spingeverso la riflessivit personale. Non solo per i ragazzi, sar importante ef-fettuare pi esperienze possibili, che an-dranno ad incidere sulla loro crescita, maper tutti, affinch lincontrare un disabileper strada, che compie le azioni che tuttinoi compiamo, non sia unimmagine abi-tudinaria e basta, ma che stimoli alla cu-riosit ed alla conoscenza, per meglio ca-pire cosa c dietro una disabilit.

Laura MoriniPedagogista

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QUADERNI CADIAI IX

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Cenni storici sui Centri Diurni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 3

Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 4

Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 6

Il progetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 8

Itinerari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 9Appennino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 11Bologna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 20Dintorni di Bologna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 24Fiume Reno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 28Parco dei Gessi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 33

Il Significato Dellesperienza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 36

Il Libro delle Passeggiate come pratica per linclusione . . . . . . . . . . .pag. 37

Indice

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Collana "Quaderni CADIAI IX - Il Libro delle Passeggiate. Tutti i diritti riservati. Ogni riproduzione del testo o di sue parti severamente vietata.

Finito di stampare in novembre 2008.

QUADERNI CADIAI IX

QUADERNI CADIAI