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IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO anno XIV n. 20- IN DISTRIBUZIONE VENERdì 24 giugno 2016 CHE FINE HANNO FATTO GLI 8000 LIBRI SCOMPARSI DALLA BIBLIOTECA DELL’ABBADIA DI SAN BASILE? LA PISTA PEDO-CICLABILE, TRA ABUSI E MANOMISSIONI ELEZIONI, SI INVOCA LA VERIFICA DELLE FIRME DI TUTTE LE LISTE Castrovillari (Via Ulivi) VENDITA Appartamento secondo piano 140 mq. circa: grande soggiorno con camino, cucina abitabile, tre camere da letto, due bagni e ri- postiglio. Risc. autonomo. Locale pluriuso 50 mq. circa al piano se- minterrato. Paragonabile al nuovo. euro 130.000 Castrovillari Ietticelli) VENDITA Terreno edificabile 550 mq. circa con progetto approvato per la realizzazione di un'abitazione su due livelli con sup.in pianta pari a 130 mq.. Oneri completamente versati. euro 59.000 Castrovillari (z. centrale) VENDITA Appartamento primo piano 70 mq.: 1 camera da letto, soggiorno, cucina e bagno. Risca.autonomo e piccolo locale deposito al piano terra. euro 45.000 tratt. Castrovillari (Via G. Salerni) AFFITTO Prospiciente il parcheggio di Via del Popolo - Ampio locale com- merciale 570 mq. con corte esclusiva. prezzo da concordare Villapiana Lido VENDITA Appartamento piano terra 100 mq. con veranda; ingresso indi- pendente, 2 camere da letto, 2 bagni, riscaldamento autonomo e climatizzato. Ben tenuto, arre- dato e corredato. euro 80.000 Castrovillari (Via Troccoli) VENDITA Terreno edificabile 920 mq.. Zona urbanistica "B/3" indice di fab- bricabilità fondiaria 2,50 mc./mq.. euro 74.000 Castrovillari (Via Silvio Saraceni) VENDITA Terreno edificabile 630 mq.. Zona urbanistica “B3” – indice di fab- bricabilità fondiaria 2,50 mc./mq.. euro 55.000

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IL DIARIOdi CASTROVILLARI e del POLLINO

anno XIV n. 20- IN DISTRIBUZIONE VENERdì 24 giugno 2016

CHE FINE HANNO FATTO GLI8000 LIBRI SCOMPARSIDALLA BIBLIOTECA

DELL’ABBADIA DI SAN BASILE?

LA PISTA PEDO-CICLABILE, TRA ABUSI E MANOMISSIONI

ELEZIONI, SI INVOCA LA VERIFICADELLE FIRME DI TUTTE LE LISTE

Castrovillari (Via Ulivi) VENDITAAppartamento secondo piano140 mq. circa: grande soggiornocon camino, cucina abitabile, trecamere da letto, due bagni e ri-postiglio. Risc. autonomo. Localepluriuso 50 mq. circa al piano se-minterrato. Paragonabile alnuovo. euro 130.000

Castrovillari Ietticelli) VENDITATerreno edificabile 550 mq. circacon progetto approvato per larealizzazione di un'abitazione sudue livelli con sup.in pianta paria 130 mq.. Oneri completamenteversati. euro 59.000

Castrovillari (z. centrale) VENDITAAppartamento primo piano 70mq.: 1 camera da letto, soggiorno,cucina e bagno. Risca.autonomoe piccolo locale deposito alpiano terra. euro 45.000 tratt.

Castrovillari (Via G. Salerni) AFFITTOProspiciente il parcheggio di Viadel Popolo - Ampio locale com-merciale 570 mq. con corteesclusiva. prezzo da concordare

Villapiana Lido VENDITAAppartamento piano terra 100mq. con veranda; ingresso indi-pendente, 2 camere da letto, 2bagni, riscaldamento autonomo

e climatizzato. Ben tenuto, arre-dato e corredato.

euro 80.000

Castrovillari (Via Troccoli) VENDITATerreno edificabile 920 mq.. Zonaurbanistica "B/3" indice di fab-bricabilità fondiaria 2,50mc./mq.. euro 74.000

Castrovillari (Via Silvio Saraceni)VENDITATerreno edificabile 630 mq.. Zonaurbanistica “B3” – indice di fab-bricabilità fondiaria 2,50 mc./mq.. euro 55.000

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Si è chiuso il laboratorio urbanistico della mani-festazione Dialoghi d’Autori, organizzato dalLUA – Laboratorio Urbanistico e Architettura di-retto dall’architetto Rosanna Anele svoltosi a Ca-strovillari dal 28 maggio al 11 giugno 2016.LaCittà come bene comune, nuovo paradigmadell’abitare, non può che partire dal progettosociale che la sottende e dalla sua Rigenera-zione Urbana Sostenibile, considerata come sin-tesi di una soluzione possibile e a portata dimano, che si declina con un lavoro di analisi e ri-cerca minuto ma impegnato nei prossimi ven-t’anni alla costruzione della città che vogliamo.Le parole chiavi sono state: “rammento”, “ago-puntura urbana”, “ascolto”, “sostenibilità”, “iden-tità”, “preesistenze”; che nei processi ditrasformazione urbana ci riportano alla dimen-sione minuta dell’intervento di rigenerazione,ma allo stesso tempo alla costruzione di “trame”,di “polarità”, di “processi”, di “cooperazione”, di“globalizzazione e ubiquità”, che fanno dellacomplessità e della proiezione a scale ben piùalte, rispetto a quella del singolo intervento, labase delle proposte di rigenerazione urbana.Tutte le esperienze illustrate si sviluppano sullo

schema della progettazione integrata, sul rap-porto tra: governo e cooperazione, bisogni so-ciali, progettazione architettonica e gestione.Cercando un rapporto comunicativo di tipoorizzontare e di intercambio tra chi decide, chiesegue e chi utilizza lo spazio urbano, esaltandole componenti attivate dalla partecipazionecome spinta dal basso di sollecitazione all’inter-

vento di rigenerazione. Combinando le formeclassiche del progetto urbano di trasformazionecon le esigenze di fattibilità, in tempi di crisi, dirafforzamento delle componenti socio-econo-miche, invertendo il processo strutturato dal-l’alto verso il basso, in quello opposto dal bassoverso l’alto, tra il pubblico e il privato, dove il pa-trimonio di conoscenza delle comunità diventa

la vera risorsa da valorizzare.Il risultato: partendo dal quartiere Macrino, conle sue emergenze architettoniche sottoutiliz-zate, ex Tribunale, ex convitto Vescovile, gli spazipubblici degradati, la piazza “mancata” dell’exMercato, oggi piazza Matteotti, lo sguardo si èallargato a tutta la Città. Elaborando unoschema progettuale ricco di spunti e di rifles-sioni sulle potenzialità di riuso e cambiamentodi ruolo degli spazi pubblici in una dinamica dirigenerazione che può fare della città di Castro-villari sede di sperimentazioni urbanistiche.

Più che una chiusura dei lavori è un avvio di unrinnovato impegno che il Laboratorio si impe-gna a portare avanti, per la città di Castrovillarinei prossimi mesi. Ringraziando quanti hannopartecipato attivamente e invitando chi ha in-teresse a partecipare.Il luogo per gli incontri delLaboratorio LUA rimane la Galleria d’Arte “La Bi-lancia” via Francesco Arcuri, 21, Castrovillari, conappuntamenti cadenzati che ci riserviamo di co-municare nei prossimi giorni.

Arch. Rosanna AnelePresidente LUA

LABORATORIO URBANISTICO DIALOGHI D’AUTORI

La Città come bene comune, nuovo paradigma dell’abitare

8000 LIBRI SCOMPARSI DALLA BIBLIOTECA DELL’ABBADIA DI SAN BASILE?

Nella vecchia fattoria dell’Abbadia, ia, ia oh!!!Arriva all’esame del Tar il primo fascicolo riguar-dante il reintegro di un’amicizia su Facebookcancellata senza giusta causa. È questo l’effettodell’emendamento al Jobs Act riguardante il ce-lebre social network. Secondo recenti studi es-sere rimossi dagli amici su Facebook è untrauma peggiore rispetto al perdere il posto la-voro, il Consiglio dei Ministri ha quindi deciso diapplicare i principi del reintegro dell’articolo 18,appena tolto ai lavoratori, agli utenti defene-strati senza una giusta causa”.Il dipartimento del Ministero della Giustizia pre-sieduto dal giudice emerito Ilvo Tardellazziodovrà esaminare i casi di rimozione segnalati. Senon viene ravvisata la giusta causa, l’amicodovrà essere reintegrato. L’incauto siluratoredovrà inoltre garantire all’amico reinserito al-meno un commento e due pollici al giorno, in-fine dovrà provvedere al rimborso dellaconnettività per sei mesi.La nuova norma prevede comunque che vengariconosciuta la giusta causa se l’amico polveriz-zato appartiene a una o più delle categorie elen-cate in un’apposita lista nera, che comprendetra l’altro:capslockisti (scrivono più del 50% deltesto IN MAIUSCOLO), abbreviazionisti (usanosimboli esoterici come nn, xke, ks), credulobu-falisti (credono a bufale e complotti di vario ge-nere: scie chimiche, signoraggio, rettiliani),nomaisti (iniziano i post con frasi come “nonsono razzista, ma..”) e brignanisti (postano videoa loro dire censurati dai poteri forti, come l’im-mortale monologo “Politici, ma non vi fate unpo’ schifo” del caustico e irriverente Enrico Bri-gnano).Di certo non rientra nella giusta causa la can-cellazione di uno storico locale che, in una pic-cola comunità che inaugura una Abbadia, sichiede pubblicamente sui social che fine ab-biano fatto i preziosi libri della biblioteca. Ma ilrischio di venir cancellato dal novero delle ami-cizie su Facebook da una parte dei suoi concit-tadini schierati con il “progresso” è alto, ma forse,in base alla nuova legge, potrebbe essere gra-ziato dal reintegro.Ma veniamo ai fatti. Nello scorso numero delDiario davamo conto ai nostri lettori del pro-getto di rilancio del monastero italo-greco diSanta Maria Odigitria . Durante l’incontro venneannunciata la prossima riapertura della Chiesagrazie agli sforzi della Diocesi e del Comune, lapossibilità di riportare i Monaci al Monastero. e,infine, e qui la parte spinosa della vicenda,anche la volontà di allestire una biblioteca conspecificità sull'oriente cristiano e l’allestimentodi sale con esposizioni permanenti di abiti tra-dizionali. Peccato che, sul monastero italo-greco di SantaMaria Odigitria in San Basile in cui in origine, trail X e XI secolo, fu costruito il cenobio intitolatoa San Basilio Craterete, ne abbia parlato e scrittoin un volume espressamente dedicato, propriol’autore di questa rivolta sui social, il prof. Mario

Bellizzi, che ha innescato un dibattuto aspro,serrato e circostanziato, sul suo profilo Fb, in re-lazione alla presunta scomparsa di 8000 pre-ziosi libri custoditi nella biblioteca dell’Abbadia.Secondo Mario Bellizzi «l’Eparchia di Lungro,proprietaria dell’Abbadia e di quanto contenutoin essa, con gli ultimi due Vescovi, avrebbe do-vuto sapere, così come il Parroco di San Basile,dove siano custoditi i preziosi libri. Ma nessunosa niente, nessuno ricorda, nessuno ha rispostoalle mie domande: vox clamans nelle Murge. Lastoria inizia con la giusta sollevazione popolarecontro il tentativo di trasformare la benedettaAbbadia in un Ospizio – Centro Anziani da partedell’allora vescovo Ercole Lupinacci. Nota Bene:c’è sempre qualcuno che vuole trasformare lapovera Abbadia, ora in Ospizio ora in Ohm Fac-tory! Partono i lavori di riconversione degli spazi,e vengono tolti gli scaffali e quant’altro, idem ilibri. Siamo a cavallo degli anni 2006-2007. Il Ve-scovo Lupinacci avrebbe incaricato, un suo pa-rente (?), il sign. D. B. a gestire il tutto in qualitàdi “Responsabile della Biblioteca popolare di S.Maria Odigitria” e come “Responsabile Ammini-strativo” (della Diocesi?). Mister B. sarebbe statopoi attivo nel campo, come gestore della Casadi Riposo SS. Cosma e Damiano di San CosmoAlbanese, accogliente "gli ospiti con un’assi-stenza, diurna e notturna, con personale alta-mente qualificato, (…) e garantisce unprogramma di attività terapeutiche, riabilitativeed educative finalizzate all’acquisizione e/o almantenimento delle abilità fisico, cognitivo, re-lazionali”. Mister B., nel giugno 2007, incalzatoda più parti, tranquillizza gli animi degli shinva-sigliot, assicurando che i libri ci sono tutti, nes-sun libro è andato a Grottaferrata, e sono stati

consegnati in colli numerati, al Parroco di SanBasile, e chiusi a chiave nella Canonica. E chetorneranno al loro posto e ri-inventariati non ap-pena sarà finita la ristrutturazione e arredata lasala con i nuovi scaffali (di cui prepara ancheuna bozza). E quindi ? E’ mai possibile che tutti imiei paesani, a vario livello di responsabilità, aloro insaputa programmavano richieste di fi-nanziamento grazie a quella biblioteca e altri aloro insaputa li ospitavano nella Canonica, altria loro insaputa sono proprietari dell’Abbadia edei beni custoditi in essa? Sono trascorsi 10 annidalla falsa sparizione della Biblioteca: facciamoin modo che l’oblio non la faccia sparire vera-mente! Sempre per favore, ora che vi ho datol’indirizzo volete controllare se ci sono tutti i librie quelli famosi del Seicento? Qualcuno glielodice al Sindaco e qualcun altro all’attuale Ve-scovo di Lungro o al suo Protosincello (che ta-glia il nastro tricolore) che i libri sono inCanonica da 10 anni, sempre se non erano bellie tranquilli, con la coscienza a posto mentre noici tormentavamo per la damnatio memoriae ela cultura ?Le carte dicono questo. Ma i protagonisti an-

cora in vita potrebbero dire il contrario, oppurei conti non tornare e allora … In questo caso,mia gente di Calabria, io la pianterei qui. E’ bellostare in silenzio e guardarvi ad uno ad uno, ci co-nosciamo ormai da tempo! Continuate voi lospettacolo sempre a vostra insaputa!».E sempre a proposito di Facebook e della effica-cia comunicativa dei social in termini di pub-blica denuncia il prof. Mario Bellizzi così incalzain un altro dei suoi post: «Mi è stato rimprove-rato da alcuni miei paesani che lavorano lon-tano da San Basile che avrei commesso un

errore grossolano di comunicazione. E breve-mente mi hanno fatto degli esempi che lo di-mostrano. Prima si usavano i bigliettini legatialla zampetta dei colombi viaggiatori, poi i mes-saggeri a cavallo, le tavolette di argilla con im-pressi dei segni, fogli di papiro e rotoli, pelli dimontone vergati con le lettere, l'alfabeto morsesu strisce di carta, la lettera normale, raccoman-data o assicurata, il telegramma. In ogni caso, re-stava una traccia, un segno tangibile comeprova della comunicazione. Poi, l'email, il PECposta elettronica certificata, ... e allora? Beh, ioho utilizzato semplicemente Facebook. Graveerrore! Nessuna istituzione del Sovrano o delPontefice è obbligata a stare davanti al display aleggere le mie lamentele! Nessuna delle mie co-municazioni costituisce la prova che loro hannosaputo da me qualcosa, ... Canta che ti passa.Hanno ragione i miei astuti concittadini fuoristanza. E allora? Giriamola così ... e se io posse-dessi una prova cartacea sulla quale è scritto chel'Ecc. L. ha delegato il parente D. B. a dare la ge-stione dei libri (saranno stati 8000 in partenza e8000 in arrivo nei katoqi?) a .... quella sarebbeuna buona prova? Per l'ennesima volta, Signoridivinità terrene, se volete risolvere il problemadella nostra biblioteca dell'Abbazia, datevi unamossa, tanto lo sappiamo che Facebook lo com-pulsate o le corti addette vi fanno il riassuntodelle puntate. Ma io credo nella Madonna Odi-gitria e LEI sta agendo 'virtualmente'. Chi sa,oltre noi, ha il dovere di parlare e di risolvere ilproblema perché i libri della Biblioteca di SanBasile non sono suoi!». « Per non dimenticare il passato, rispettandolo eper avere uno sguardo al futuro», queste le te-stuali le parole del primo cittadino di San Basilein occasione della cerimonia di inaugurazionedel Progetto Abbadia. Sul passato ha già dettotutto il prof. Bellizzi, sul futuro magari un invitoa considerare chi pone problemi nell’interessedella collettività, una risorsa e non un problema.

Angelo Filomia

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Dopo reiterati inviti, con due amici mi sono re-cato a percorrere un breve tratto, tra il Crocifissodi Morano e l’ex Motel, della sede ciclopedonalericavata sul tracciato della Ferrovia Calabro-Lu-cana, grazie a progettazione e realizzazione, chehanno visto impegnate due amministrazioni ci-viche.Mi accompagna Lamberto Mainieri, ex ferro-viere, conoscitore di ogni metro della tratta, rac-coglitore di memorie della dismessa lineaSpezzano-Lagonegro e autore di mostre e con-vegni sul tema, e Giuseppe Bellizzi, che il nuovotracciato aveva percorso più volte.L’impressione che si ricava dalla passeggiata èche le cosiddette “autorità preposte” (tra cui cer-tamente le Ferrovie della Calabria, nel cui de-manio ricadono o ricadevano i terreni asservitialla linea ferrata, ed i comuni di Castrovillari eMorano, ciascuno per la parte di propria com-petenza) siano stati spogliati, dato che la pro-prietà comune di larghe fasce di terrenosembrano essere state fagocitate da azioni ap-propriative di diversi privati, che hanno valicatoi limiti delle proprie particelle. Infatti, l’avereposto a protezione della pista una staccionatadi legno, che in un anno appena sta già mo-strando i segni delle screpolature, tipiche di unlegno a scarsa stagionatura ed a vile tratta-mento “antirughe”, ha significato indurre chiun-que nell’opinione che il confine della proprietàdemaniale coincida con i paletti della staccio-nata. In verità, la proprietà delle Ferrovie dellaCalabria va al di là delle barriere di legno, manon si è pensato a porre una seconda recin-zione, più a lato, per sottolineare che per oltreuna decina di metri a sinistra e a destra dellapista nessun privato può pretendere accaparra-menti di terreni.Per la verità c’è chi ha provveduto a porre unadelimitazione alla destra della pista (per chi va indirezione Morano), e lo ha fatto in modo peren-torio, pungente e sostitutivo: invece che dallapalizzata in legno, che in quel tratto scompare,la pista è delimitata da una barriera di filo spi-nato! Pensate: chi scende da Morano con la bicio a piedi di corsa, giovani, adulti o bambini,deve augurarsi di non ruzzolare, per la pen-denza che c’è, proprio in quel punto dove po-trebbe essere fermato dal provvidenziale“offendicolo”, tranquillamente eretto in queltratto e non notato finora, ahimè, da nessuno! E’uno stupendo esempio di ingegneria stradale:staccionata in legno, proseguita, in perfetto al-lineamento topografico, dal filo spinato.Ma l’incuria nella tutela della proprietà pubblicaha dell’inverosimile. In effetti, il percorso parteda Castrovillari seguendo la sede della ferrovia;dopo poco, prima di innalzarsi verso la rampadel Crocifisso, la pista ciclopedonale proseguesu una via privata (o sulla quale grava una ser-vitù) che porta all’abitazione di una famiglia;questi signori vedono passare continuamentepodisti e ciclisti sotto il loro muro di cinta, ma-gari con l’accompagnamento di cani non alguinzaglio, con l’inevitabile scambio di ululati e,soprattutto, con la tensione di dovere uscire dalproprio cancello con l’automobile e stare attentia non impattare in ciclisti in discesa o podistiche corrono “scuitati” e distratti, certi di esseresoli sulla pista. Quindi, pista ciclopedonale su unpezzo di strada che accede a proprietà privata.Eppure, basta notare che la prosecuzione dellalinea ferroviaria non segue la strada privata orora detta, ma in realtà correva e corre a valle, inparallelo con il pezzo di strada suddetto, comedimostra una vecchia pietra miliare delle Ferro-vie CC-LL. La sede della vecchia strada ferrata sisperde, come fa un rigagnolo in un pantano,sotto il murato recinto di una proprietà privata,che ha chiuso il vecchio tratto ferroviario e co-stretto, certamente non con la forza, alla ritiratadelle autorità pubbliche verso la più comoda emeno intrigante soluzione della bretella sullapreesistente strada-servitù della famiglia cheabita lì vicino.Lì dove si nota il cedimento psicologico e cultu-rale delle “autorità”, tecniche e politiche, all’ar-raffazzonato modo di agire di certi privati è neltrattamento riservato a quelle che una disciplinadi studio, da alcuni anni attiva su tutto il territo-rio nazionale, ad eccezione purtroppo della no-stra enclave, e che si chiama Archeologiaindustriale, definisce opere d’arte dell’ingegne-ria stradale di un tempo. Queste vanno tutelate,pulite e protette. Basta guardare le cunette, cioèquei minuti ponticelli, lunghi pochi metri, desti-nati a far defluire le acque meteoriche che dalla

schiena di Monte S. Angelo avrebbero travolto ilrilevato ferroviario. Bene, proprio sul lato sini-stro (direzione Castrovillari-Morano), che è il latodal quale l’irruenza delle acque precipitava dalmonte verso la ferrovia e che ora irrompe diret-

tamente sulla pista ciclopedonale, qualcuno(ditta che ha eseguito i lavori? un confinantemenefreghista?) ha da poco coperto con mate-riale da riporto l’imboccatura di monte della cu-netta, cosicché con i prossimi nubifragi le acque

piovane dilaveranno la pista, sfrangiandola edaccentuando lo sgretolamento del manto stra-dale, peraltro già in più punti sgranato e sdruc-ciolevole, forse per un troppo magro impastocementizio.Ora, perché scriviamo queste cose? Ma perchéun’opera che ha incontrato il favore e la frui-zione di tanta gente doveva essere motivo di or-goglio e di soddisfazione per tutti, senza essereinficiata da sviste (chiamiamole così) … ossi-moricamente visibili a chiunque. Come se dalle nostre parti non fossimo capacidi ambire, se non alla perfezione, ma almeno aduna oculatezza nel fare le cose, tipiche del buonpadre di famiglia.

Luigi TroccoliFoto 1: Il filo spinato sostituisce la staccionataFoto 2 : Cunetta otturatacon materiale da ri-portoFoto 3: Pietra miliare che delimita la vecchiasede ferroviaria

Il coordinamento cittadino di Fratelli d’italia,scrive alla Corte d’Appello di Catanzaro chie-dendo ai giudici di esaminare il voto ammini-strativo svoltosi lo scorso anno ai piedi delPollino. Sotto la lente di ingrandimento la rac-colta delle firme che hanno sostenuto le listeed i criteri utilizzai per metterli insieme. Fra-telli d’Italia ricorda di aver “rappresentato ununicità circa le metodologie utilizzate nellaraccolta delle firme per la propria lista con acapo Francesco Battaglia candidato a sindaco,il terzo più votato dopo Lo Polito e Santagada,firme sottoscritte rigorosamente alla presenzadi pubblici ufficiali!”. Un unicità caratterizzatada “coerenza e trasparenza nei confronti deicittadini i quali sono purtroppo costretti adessere passivi spettatori di una sterile guerratra il presunto vincitore lo Polito e Santagada,sconfitto da una manciata di voti e immedia-tamente da quest’ ultimo contestato”.Fratelli d’Italia ha chiesto ai magistrati che sipresti attenzione a quella che rappresenta la

reale problematica esistente relativa alla man-canza di trasparenza e che si tralascino futiliquestioni frutto di una politica lontana dallafinalità e dagli obiettivi che la stessa etimolo-gia della parola “democrazia” ci suggerisce.L’ambiguità e la mancanza di trasparenza

sopra “descritta ci impone di chiedere ai giu-dici una attento esame relativo alla raccoltadelle firme per le quattro liste presentate daciascuno dei due candidati a sindaco, firmeche per legge sarebbero dovute essere statesottoscritte solo ed esclusivamente da pub-blici ufficiali”.Nella missiva si chiede l’interrogazione dei“sottoscrittori delle otto liste e qualora da taleriesamina si palesassero firme non validechiediamo che, dalla conseguente elimina-zione per irregolarità del presunti vincitore LoPolito e del secondo presunto candidato San-tagada, venga eletto sindaco il terzo candi-dato più votato Francesco Battaglia di Fratellid’Italia, l’unico ad aver condotto una compe-tizione elettorale eticamente valida, una eti-cità peraltro riconosciuta e apprezzata daglistessi cittadini castrovillaresi”.Nel frattempo, all’udienza dello scorso 15 giu-gno, presso il Tribunale Amministrativo dellaCalabria il giudice Francesco Tallaro, avendoda poco sostituito il precedente relatore, si èpreso ancora qualche giorno di tempo perper esprimere un giudizio definitivo sul ri-corso al voto amministrativo di Castrovillari.el’udienza è stata aggiornata a mercoledì 29giugno prossimo. L’unica nota di rilievo è statauna domanda posta agli avvocati presenti inaula, in merito ad una eventuale ricomposi-zione del consiglio comunale in caso di vitto-ria di Santagada. Questa domanda harinverdito le speranze delle liste civiche di unpossibile orientamento al grande ribaltone. Diavviso diverso una parte degli avvocati difen-sori del centrosinistra che hanno letto questadomanda come una semplice informativa invia del tutto ipotetica.Ma ormai mancano poco più di sette giorniper capire se il 29 giugno sarà un D-Day o unagiornata come le altre.

Angelo Filomia

APPELLO DI FRATELLI D’ITALIA CASTROVILLARI

Elezioni, si invoca la verifica dellefirme di tutte le liste

La pista pedo-ciclabile, tra abusi e manomissioni

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Ci sono mani che diventano chioma rigo-gliosa, corpi che si trasformano in fusto,solido e robusto, quello di un albero, l' al-bero della vita, in questo caso l'albero no-stro, l'ulivo. «E proprio come un alberoche per dare buoni frutti ha bisogno di ra-dici forti e profonde, così noi per portareavanti la memoria e le tradizioni abbiamobisogno dei nostri anziani, dei nostrinonni da cui trarre linfa vitale» E' il com-mento di Stefano Ferrante che ha realiz-zato il bellissimo scatto ora manifestoufficiale di Suoni, Festival Etno Jazz dal 23al 31 luglio a Castrovillari. Presentato nelpomeriggio di Venerdi 17 presso il salonedel Circolo Cittadino, il manifesto è statoprodotto grazie al grafic designer ElmiraBoosari, alla consulenza artistica di TildeNocera con le sue allieve del CEA, agli at-tori protagonisti del click, gli anziani delcentro sociale “A.Varcasia” che si sonoprestati coraggiosamente a questa ini-ziativa e i giovani di diverse nazionalitàcoinvolti nel progetto e ha visto la con-sulenza scientifica della Pro Loco di Ca-strovillari. A disvelare e presentare ilmanifesto c'erano il presidente della ProLoco Eugenio Iannelli, il direttore artisticoGerardo Bonifati e il musicista Sasà Cala-brese, codirettore artistico, insieme a Bo-nifati, dell’evento Suoni. A far gli onori dicasa la coordinatrice del Circolo cittadinoMarika Magnelli. Tante le anticipazioni sul

programma dell'evento, in particolare lapresenza di Geoff Westley grande com-positore inglese direttore della LondonSymphony Orchestra che dirigerà in unaserata, un’orchestra di trenta elementi; lealtre serate saranno affidate al M° AlfredoBiondo, titolare della cattedra al conser-vatorio di Trapani. Non mancheranno icorsi di musica e di danza popolare affi-date a Estadanza a cura dell’Associazione“Taranta”, ma in attesa di conoscere inmaniera più approfondita le novità asso-lute di questa XI^ma edizione in un pros-simo incontro con la stampa, occhi ecuore puntati sul manifesto che l'accom-pagnerà. Un manifesto davvero sugge-stivo che parla un linguaggio universale,quello della musica, che diventa un sim-bolo, intrecciando in un'intensa fusione ilpassato, il presente e il futuro e che dàforma a concetti di cui stiamo sentendosempre più spesso parlare, l'integrazionemultietnica e le contaminazioni musicaliche sta subendo anche la musica cala-brese, ben rappresentata nell'immaginedagli strumenti arcaici, tipici del territoriomeridionale realizzati dal maestro arti-giano Luigi Stabile. Un’immagine che cat-tura, come un flashback, dettagli,particolari, tracce e indica, come fosse unsogno, la misteriosa bellezza che è nellavita, nella musica, nella tradizione. Ines Ferrante

SUONI, svelato il manifesto ufficiale dell'evento

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Dal 10 al 18 giugno, si è tenuto il 62° TaorminaFilm Festival che, come ogni anno, si svolge al-l’interno della splendida cornice della cittadinasiciliana. In queste giornate si è respirato unclima di trepidante attesa e a girare per i vico-letti di Taormina, bastava un nonnulla per in-contrare star del cinema del calibro di RichardGere, Oliver Stone, Rebecca Hall, Susan Saran-don, Katherine Kelly Lang, Maria Grazia Cuci-notta, Alessandro Preziosi e tantissime altre. Ma le sorprese di queste giornate del Festivalnon finiscono qui, andando a curiosare dietro lequinte altre belle sorprese: tra gli official par-tners del Festival che hanno curato il look dellestar nazionali ed internazionali, presenti al festi-val in rappresentanza dello storico ed interna-zionale marchio “Compagnia della Bellezza”,troviamo l’hairstylist castrovillarese Pino Reginatitolare del rinomato salone di bellezza di Ca-strovillari “Regina Parrucchieri Compagnia dellaBellezza”. L’hairstylist è stato selezionato dai ver-tici del rinomato franchising su 17 saloni ed èrientrato tra i primi 5 cui è stata data la chance difar parte del team dei parrucchieri che hannocurato il look delle celebritas.

Grande soddisfazione per il salone castrovilla-rese e soprattutto per Pino Regina, che si èormai affermato come professionista di altaqualità, sia per la sua accuratezza stilistica, siaper le sue doti manageriali, tanto da ottenere

sempre buoni risultati e raggiungere una posi-zione di tutto rispetto nel novero della Compa-gnia della Bellezza.«Un ringraziamento particolare a tutte le clienti- ci dichiara un emozionato Regina - che con la

loro presenza ci hanno aiutato a crescere ed atutto lo staff che si impegna tutti i giorni conprofessionalità.Un invito finale alle nostre clienti a partecipareal concorso di Compagnia della Bellezza "La vitaè come un film " racconta la tua storia. Gli elaborati saranno accettati fino al 30 giugnonel nostro salone. Ringrazio comunque tutti divero cuore». Ed un ringraziamento anche datutta la redazione del Diario, rivolto a chi, comeGiuseppe Regina, attraverso il proprio lavoro edil proprio ingegno riesce ad esportare al di fuoridei ristretti confini locali le proprie abilità edesperienze.

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L’Hairstylist castrovillarese Pino Reginaal 62° Taormina Film Festival 2016

F. Ca-

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Un grande vuoto lascia la scomparsa del maestro Pietro Ca-stagnaro, non solo nel mondo dell'arte, ma anche dellascuola e della cultura della nostra città. Nato nel comune diMirto-Crosia, ma residente a Castrovillari da più di quaran-t’anni, Pietro Castagnaro è stato uno degli artisti più ap-prezzati di Castrovillari, insegnante di Educazione Artisticanella Scuola Media Statale “Enrico De Nicola”, e straordinario"pittoscultore" come amo definirlo. Soprattutto un uomocordiale, colto, generoso e dedito alla famiglia. "Spirito ca-parbiamente malinconico e profondamente sensibile", arti-sta poliedrico, avanguardista, ha partecipato a numerosemostre riscuotendo consensi e successi anche a livello na-zionale e recentemente, esaudendo un suo grande deside-rio e un mio insistente invito, ha esposto le sue opere piùbelle in una personale, "Oltre la Realtà c'è la Verità. Intime ri-flessioni" che, come lui stesso sosteneva, fosse occasioneper ciascun visitatore di riflettere non solo sulla capacitàespressiva dell'artista, ma sulla Verità, quella che riempie edaccompagna ciascuno verso l’Assoluto e le risposte fonda-mentali della vita. Della sua passione e genialità artistica ri-corderemo sempre i suoi lavori su tela, ad olio, a china, apastello, le sue opere ad incisione su granito, per commit-tenze pubbliche e private, la lavorazione del vetro a piombo,le creazioni polimateriche, la pittura acrilica su pietra e suterracotta, le sculture in argilla, in pietra serena ed in marmodi Carrara e, quindi, le famose pittosculture ispirate alla re-altà socio - politica ed ai (mal) costumi imperanti nella so-cietà odierna. Coniugando tecniche e materiali diversi, lasua propensione per l’arte in tutte le sue espressioni lo hastimolato incessantemente verso la sperimentazione, lacontinua ricerca espressiva e le sue eloquenti creazioni, ca-riche di valori, di simboli, di concetti, di metafore, rappre-sentano un vero e proprio riverbero di denunce sociali, didissacrazioni, di verità sconvolgenti e, rimandando a realtàtoccanti e quotidiane, affrontano tematiche sempre attuali.L’uomo e l'artista Pietro Castagnaro, l'insegnante, il maritoe il papà al tempo stesso, come ha affermato la professo-ressa De Gaudio, assetato di verità, di giustizia, di bellezza, èsempre stato impegnato a testimoniare attraverso la sua

opera, di non facile lettura, un messaggio mirato a coinvol-gere visivamente ed emotivamente gli occhi e il cuore. Ioaggiungo, come spesso lui stesso ha dichiarato durante lenostre tante, intense chiacchierate, che se dolore ci salveràcome «catarsi purificatrice che lava la verità dagli ignobiliorpelli» per lenire quel dolore esiste il linguaggio dell'arteche esorcizza l'immenso mal di vivere e che, nel caso di Pie-tro Castagnaro, ha condensato il suo pensiero ed il suo es-sere uomo. «L’arte deve mostrare e far pensare». Questo èl’imperativo che ha caratterizzato la sua produzione artistica,dipanandosi nel corso del tempo e dello spazio, impre-gnando le sue tele ed i suoi lavori ed io aggiungo ora, ren-dendosi immortale per tutti coloro che lo hanno amato estimato.

Ines Ferrante

i è svolta nei giorni scorsi presso le cantineFerrocinto di Castrovillari un’importanteiniziativa promossa dall’A.M.I.R.A (AssociazioneMaîtres Italiani Ristoranti ed Alberghi), sezioneCosenza-Sila dal titolo “Cantine aperte”, che hacoinvolto produttori, ristoratori e professionistidel settore. L’evento, oltre a favorire un contattodiretto con gli appassionati del vino, ha dato lapossibilità ai partecipanti di assaggiare i vini, diacquistarli direttamente in azienda e di entrarenelle cantine per scoprire i segreti dellavinificazione e dell’affinamento. Dopo un brevesaluto del Fiduciario A.M.I.R.A., G.M.R. BiagioTalarico è intervenuto il Dott. Stefano Coppola,enologo della prestigiosa Azienda, che ha

accompagnato i partecipanti in un affascinantepercorso tra i vigneti, la cantina e l’anticocastello, appena restaurato. La tenuta, inseritanel suggestivo scenario del Massiccio delPollino, con i suoi 123 ettari è un vero paradisoper i vitigni Magliocco, Aglianico, Montonico eGreco bianco. Condotta da anni da famiglie ditradizione agricola, ha saputo realizzare, contecniche moderne e rispettose dell’ambiente,l’obiettivo di rendere il vino ambasciatore deiprodotti di eccellenza dell’intero territorio.Coppola, con dovizia di particolari, ha mostratoai presenti le varie fasi della produzione eimbottigliamento del vino, mettendo inevidenza caratteristiche e pregi dei diversi

vitigni autoctoni e dei vari vini, compreso lospumante, prodotto con il metodo classico.L’enologo, durante la visita, si è poi soffermatosui vari aspetti della lavorazione e, in particolare,su una delle principali finalità dell’Azienda,quella di aumentare la produzione,continuando a lavorare con dedizione eprofessionalità. La visita, che ha suscitatogrande entusiasmo tra i partecipanti, si èconclusa con una degustazione dei principalivini dell’azienda: lo spumante Dovì, metodoclassico sia bianco che rosé e i magnifici viniCozzo del Pellegrino, Serra delle Ciavole eMagliocco, accompagnati da alcuni prodottitipici della tradizione locale. Numerosi gli

esperti presenti all’evento: i Grandi MaestriA.M.I.R.A. Pasquale Martire e Di Terlizzi, ilsegretario A.M.I.R.A. Giovanni Stefano, i soci M.Giorno, L. Zito, S. Ferraro, G. Donato, L. De Marco,L. Presta, R. De Francesco e M. Scirgalea, ladelegata A.M.I.R.A. Caterina Bitonti, la direttricedel Villaggio “Oasi” di Isola Capo Rizzuto e ilsommelier Carmine Sirufo, insegnante pressol’Istituto Alberghiero di Castrovillari, tuttistraordinari professionisti della ristorazione chehanno impreziosito e reso ancora piùimportante la giornata, magistralmenteorganizzata da Vincenzo Todaro, maestro ai vinidell’A.M.I.R.A. e da Maria Ester Iannelli.

Luigi Blotta

IMPORTANTE INIZIATIVA PROMOSSA DALL’A.M.I.R.A (ASSOCIAZIONE MAÎTRES ITALIANI RISTORANTI ED ALBERGHI)“Cantine aperte”ha coinvolto produttori, ristoratori e professionisti del settore

La città perde un grande artistaPietro Castagnaro

Un tempo l’uscita autostradale di Campotenesecostituiva un luogo di incontro e di appunta-menti o, semplicemente, un posto per goderedella frescura di quota e di una bevanda in unodei tanti punti vendita. Oggi è un caotico luogo(per via dei lavori autostradali) e ingorgo di ca-mion, auto di servizio e qualche autobus in ca-rico-scarico di passeggeri da e per tutta Italia eoltre. Rumori, caos, odori da gas di scarico mor-tificano questo posto caro alla memoria diquanti, in un passato non troppo lontano, veni-vano qui proprio per fuggire l’afa e tutto il resto.In più Campotenese, oggi ha anche una strut-

tura, che è in corso di ultimazione, progettatanientedimeno che dal famoso architetto bolo-gnese Mario Cuccinella.Come si legge nel tabellone si tratta del “Cen-

tro Ecosostenibile” che richiama nelle sue formele cataste di legna che caratterizzano il paesag-gio del Parco coniugando un giusto equilibriotra tradizione e innovazione, tra architetturamoderna e cultura locale. Qualche giorno fa in attesa di un gruppo escur-sionistico sono andato a vedere da vicino que-sta struttura e mi ha fatto molta impressione.Sarà stata anche la luce del mattino, il ferro dellastruttura, la forma, il contrasto con i monti cir-costanti e la completa estraneità al luogo che mispingono a scrivere “due righe” di impressioni,visto anche che nessuno ne parla, ma in molti

pensano che si tratti di una vera e propria cio-feca avulsa da qualsiasi motivazione artistica earchitettonica.845 metri quadrati – per parafrasare Enzo Biagi– sottratti all’agricoltura e alla bellezza del pae-

saggio di Campotenese e del Pollino.Forse quando sarà ultimata si contestualizzerànel territorio come una gigantesca catasta dilegna. Attualmente è un ammasso di ferro incorso di rivestimento in legno.

Giro in lungo e in largo il Pollino ormai da moltianni e non ho mai visto cataste di legno di que-sta forma e di queste dimensioni.E queste cataste di legno non caratterizzanonessun paesaggio del Pollino.Una vera bruttura! Uno spreco di denaro pub-blico. Una struttura inutile perché di uffici delParco ne abbiamo già fin troppi. Una strutturainutile perché il Parco non ha bisogno di nuovospazio didattico ed espositivo in quanto ne hagià tanto! Ha perfino chiuso quasi tutti i centrivisita: questi sì ricchi di spazi espostivi e tematicidell’area protetta. Una struttura inutile, contrariaalla filosofia del recupero edilizio e del patrimo-nio artistico e architettonico del quale il nostroParco abbonda: mi viene in mente – tanto perstare nelle vicinanze – il Complesso di San Ber-nardino a Morano, l’imponenza del Castello,sempre di Morano, oppure la struttura dell’excarcere mandamentale o il vasto seminario dio-cesano di Mormanno. In molti parchi italiani(penso al Parco del Gran Sasso e allo splendidolavoro di recupero del castello di Assergi) hannodeciso di recuperare il patrimonio storico, arti-stico ed architettonico del proprio territorio, manoi, sempre bastian contrari, investiamo il no-stro futuro, nella costruzione di una schifezza ar-chitettonica inutile, ingombrante e brutta. Mah!

Emanuele Pisarra

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Giunta alla seconda edizione, la kermesse"Invito Al Teatro" dell' Associazione culturaleAprustum è stata presentata nel pomeriggio diMartedi 21 Giugno in una conferenza stampapresso la Sala Giunta di Palazzo Gallo. Moderatoda Mimmo Donato, l'incontro con i giornalisti,ha illustrato le novità esclusive e le consolidateidee artistiche del noto sodalizio castrovillarese.Tre spettacoli debutteranno al Teatro Sybarisdella città del Pollino, per la regia di CasimiroGatto che, dopo il saluto del Sindaco DomenicoLo Polito, ha spiegato come gli appuntamentiteatrali di quest'anno si caratterizzino dicontenuti che pur mantenendo fede allatradizione, si affacciano sullo scenariocontemporaneo e si arricchiscono di emozioni,di spunti di riflessione, di messaggi attuali checoinvolgono anche la sfera sociale come l’opera"7 MINUTI Consiglio di Fabbrica" (di StefanoMassini) in scena Venerdì 24 Giugno alle ore21.00, con un cast tutto al femminile poichévede come interpreti undici donne. CasimiroGatto ha sottolineato la passione e la continuaazione sperimentale che la compagniaAprustum svolge nel suo lavoro artistico, esitodel quale è anche e soprattutto "Anastasia,Genoveffa, le principesse e i nani", il saggio -

spettacolo del laboratorio teatrale dei piùpiccoli, una rilettura delle più note favole deifratelli Grimm, sulla scia del lavoro fatto daEmma Dante, che ha coinvolto giovanissimiattori e che li vedrà esordire Mercoledì 6 Luglioalle ore 21.00. Antonio De Biase, tra i soci dellacompagnia, ha quindi ricordato l'altro grandeappuntamento dell'edizione 2016, "Uomo egalantuomo" di Eduardo De Filippo, sulpalcoscenico castrovillarese Venerdì 8 e Sabato9 Luglio, che vuole essere un omaggiocommosso e doveroso a Luca De Filippo, attore,recentemente scomparso, dalle straordinariecapacità teatrali che ha raccolto l'eredità di unnome, quello dei De Filippo che ha fatto la storiadel teatro italiano. La conferenza stampa è stataper Aprustum un'occasione per ricordarel'attore Giuseppe Maradei, anch'egli venuto amancare da poco e che con Gatto diede vita, perqualche anno, all’Accademia degli Scettici,ribadendo la ricchezza e la qualità della culturateatrale della nostra città, delle associazioni chesvolgono quest'attività, ciascuno secondo leproprie professionalità, ma tutte dando uncontributo importante e avvicinando tanti alla"difficile arte della recitazione".

Ines Ferrante

Tradizione e contemporaneitàinvitano al Teatro

Si è conclusa la diciassettesima edizione di Pri-mavera dei Teatri, che quest’anno ha proposto-gli eventi in alcuni spazi della città inconsueti,valorizzando il patrimonio storico e architetto-nico e favorendo canali di naturale comunica-zione tra luoghi, spettatori e arte scenica, dalProtoconvento Francescano a Palazzo di Città,dal Castello Aragonese al capannone dismessodell’Autostazione in cui è stato allestito un tea-tro di circa 220 posti. Il festival di Scena Verticale, con la direzione ar-tistica di Saverio La Ruina e Dario De Luca equella organizzativa di Settimio Pisano, si è con-fermato come uno dei principali punti di riferi-mento della scena contemporanea nazionale,ormai da prendere a modello per il futuro, se-condo l’opinione di eminenti critici e giornalistiche ne hanno segnalato la capacità di tracciareuna strada nuova per la comunità teatrale ita-liana. A confortare e sostenere la crescita di Pri-mavera dei Teatri sono anche i numeri: 8 giornidi programmazione,15 spettacoli serali di cui 8in prima nazionale e 7 in prima regionale, 3spettacoli per bambini, 2 performance, 3 labo-ratori per adulti e bambini, 5 escursioni guidatenel Parco del Pollino con 75 partecipanti e poiancora incontri, seminari, conferenze e tantealtre iniziative in collaborazione con le associa-zioni del territorio: dal Lambretta Club Calabriache ha curato i trasferimenti del pubblico dauno spazio all’altro, all’Associazione Il Sorrisoche ha curato il Primavera Food. Complessiva-mente, tra spettacoli a pagamento e iniziativegratuite, si è registrata un’affluenza superiore a

6000 spettatori, a conferma della capacità delprogetto di generare ottimi risultati attraversouna programmazione radicale e rigorosa dalpunto di vista artistico. Troppo facile produrregrandi numeri attraverso i grandi nomi, altracosa è farlo in presenza di artisti pressoché sco-nosciuti e con un progetto che non fa sconti a

nessuno. Tra i tanti sold out di questa edizione,si sono distinti in particolare“Geppetto e Gep-petto”di Tindaro Granata;“Il Vangelo secondoAntonio”, nuovo spettacolo di Dario De Luca conun sold out annunciato settimane prima e unalunga lista d’attesa di chi purtroppo non è riu-scito a prenotarsi in tempo;“Giovanna d’Arco –

La rivolta” dei calabresi Hermit Crab e “Ci scu-siamo per il disagio” della compagnia pistoieseGli Omini. Un altro grande successo si è registrato per il Pri-mavera Kids, novitàdi questa edizione, un pro-getto interamente dedicato ai più piccoli, ideatoda Scena Verticale e curato da Teatro della Ma-ruca che ha visto una partecipazione comples-siva di oltre 100 bambini ai laboratori e aglispettacoli in programma. Per quanto riguarda l’affluenza turistica, il totaledei pernottamenti aggiuntivi ed esclusivamentelegati alla presenza del festival è pari a 788, perun totale di spesa di 32.547,00 euro. A questaspesa va aggiunta quella di chi, per affrontare lapermanenza lungo tutti gli otto giorni di festi-val, ha preferito affittare autonomamente unappartamento, calcolata in circa 1.100,00 euro.Per quanto riguarda la ristorazione, la spesa ef-fettuata da turisti, visitatori, artisti, lavoratori delfestival e spettatori residenti è stata calcolata incirca 35.000,00 euro. Considerando inoltre laspesa effettuata per la realizzazione del festivalsul solo territorio di riferimento, si ottiene un im-patto economico diretto generato dal festival dicirca 160.000,00 euro.Mettendolo in rapportocon i contributi di 14.000,00 euro ricevuti dagliEnti Locali nel 2015 ne viene fuori che1 euro in-vestito dagli enti locali ne produce per il territo-rio 11,36. In tutto questo, la compagnia ScenaVerticale è ancora in attesa di conoscere quantogli Enti Locali e soprattutto la Regione Calabriaintendono investire nell’edizione appena con-clusa.

Tutti i numeri della XVII edizionedi Primavera dei Teatri

«L’inefficienza e l’inconsistenza dell’amministra-zione Lo Polito ha raggiunto livelli preoccupantiproiettando la città nel degrado più assoluto. UnSindaco alla deriva, confuso, privo di idee, pro-poste e contenuti.Sono ormai trascorsi 4 anni dall’approvazionedel regolamento della “toponomastica e nume-razione civica” della Città e vige il disordine e laconfusione più totale dell’assetto del territorio.Un regolamento già sottoposto e condiviso atutto il consiglio comunale dall’ex assessore aiLL.PP e Patrimonio Rosario Esposito, cheavrebbe sicuramente contribuito a rendere unatoponomastica efficiente a costi contenuti,mentre il sindaco Lo Polito ha inteso approvarneun altro stravolto con gravissime lacune e maidecollato. Forza Italia chiede all’attuale Amministrazioneuna rendicontazione precisa, puntuale e detta-gliata, dall’approvazione ed entrata in vigore delRegolamento a tutt’oggi ed in particolare: sesono stati rispettati i principi di efficienza, effi-cacia ed economicità; se l’aggiornamento car-tografico rispetta la cadenza prevista “almenotrimestrale”; se la collaborazione sullo scambiodi informazioni è puntuale e gli adempimentiverso l’anagrafe, verso i cittadini, e quelli del set-tore urbanistico e Suap, quali risultati ad oggihanno prodotto. Inoltre il Comune è adempiente con gli obblighiverso le forze dell’ordine, e perché non è statopredisposto un modello tipo della targhettadella numerazione civica?Quali sono stati i costi di gestione dalla entrata

in vigore del Regolamento? La realtà che la città versa in un abbandono edegrado urbano generale senza trascurare lezone rurali, Laghetto Pietà, area San GiovanniVecchio, Rifiuti, trasporti, degrado Piazzale Au-tostazione, degrado PIP, Via San Sebastiano, Ci-

mitero vecchio e nuovo e dell’Acquaro Feliceto. In virtù del regolamento sulla toponomastica,Forza Italia chiede di valutare l’opportunità di in-titolare il Villaggio Scolastico al Presidente dellaRepubblica più amato dagli italiani Sandro Per-tini. Il Sindaco abbandoni la trincea dell’isola-

mento e dell’arroganza in cui si è chiuso con lasua maggioranza, apra un confronto sui pro-blemi della Città con tutte le forze politiche re-sponsabili.

Rosario EspositoVice coordinatore

Forza Italia: «In questa amministrazione vige iI disordine assoluto»

E' stato presentato a Castrovillari, nel pome-riggio di Sabato 18 giugno “Il segreto dellaMontagna Sacra”, romanzo storico di Bernar-dino De Vincenzi. Presso la sala dell'associa-zione Khoreia 2000, al tavolo dei relatori eranopresenti il prof. Aldo Bianco, il coautore e pro-tagonista del libro, colonnello Giuseppe Ci-rianni, la prof.ssa Ines Ferrante. A moderarel'incontro Angela Micieli. Un pubblico nutritoe attento ha ascoltato gli interventi che nonpotevano non parlare di segreti, di enigmi, distoria antica sullo sfondo di un giallo avvin-cente, di una vicenda narrata tra il fantasy e ilmystery, «un'avventura archeologica» comel'ha definita la prof.ssa Ferrante, «che appas-siona per la sua carica di suspence e sugge-stione e che percorre due strade di ricerca:una sul campo, l’altra in un laboratorio. In en-trambi i casi, come ogni ricerca archeologicache si rispetti, ci sono dei reperti preziosi, in

questo caso preziosissimi che si legano, dauna parte, al ritrovamento degli originali deiVangeli (ben sei, e non quattro come quelli ca-nonizzati dalla Chiesa cattolica tra il III ed il IVsecolo dopo Cristo), dall'altra alla Tomba diAlessandro Magno». Bernardino De Vincenzi,autore di saggi storici noto a livello nazionale,scomparso purtroppo di recente, ha giàscritto “I nove pilastri” durante la presenta-zione del quale ha conosciuto il colonnelloGiuseppe Cirianni castrovillarese che vive e la-vora a Grosseto, Comandante del Distacca-mento “Savoia Cavalleria”, uno dei più antichireggimenti dell’esercito italiano. Parlarono dimissioni all'estero, (Cirianni ha realmente por-tato a termine in Libano la missione dell’UNI-FIL ) e da quell'incontro è nata non soltantoun'amicizia, ma la condivisione di un'idea, unsequel del primo romanzo che vede tra i pro-tagonisti, la cui a vicenda si svolge, con conti-

nui flashback, tra l’Egitto, il Libano, la città diNew York, Città del Vaticano e la Svizzera, lostesso Cirianni. «Un libro che si legge tuttod'un fiato» ha commentato Angela Micieli,plaudendo all'amico e uomo straordinarioGiuseppe Cirianni, militare attivo, ma anchepersona fortemente impegnata nel sociale edotata di una grande cultura storica e ar-cheologica. Non solo avvincenti peripezie,suggestivi enigmi da rivelare e tesori da sco-prire, ha evidenziato il prof. Bianco e lo stessoCirianni che ha concluso l'incontro, ma ancheun invito a riflettere su alcune verità storiche,sulle stessa figura del Gesù storico e sul ruolomillenario della Chiesa, considerando che indiversi passaggi del libro, l'autore sembraquasi profetico, anticipando situazioni e vi-cende che oggi si stanno realmente verifi-cando.

Presentato il romanzo“Il segreto della Montagna Sacra”

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Due anni fa, il 21 giugno 2014, Papa Francesco sirecava in visita pastorale nella nostra Diocesi diCassano all’Jonio. Il Vescovo di Cassano all’Jonio, mons. FrancescoSavino, ricorda quell’indimenticabile giornatachiedendo - come fatto già nel primo anniver-sario della visita - di fare memoria delle sue pa-role.«Desidero - dichiara mons. Savino - ringraziaremons. Nunzio Galantino, segretario generaledella Conferenza Episcopale Italiana, mio pre-decessore, che rese possibile la venuta del SantoPadre tra di noi. Desidero, altresì, invitare il Po-polo di Dio della Calabria e della Diocesi di Cas-sano a fare memoria delle parole, dei gesti, degliinviti che il Pontefice ha rivolto durante il suoviaggio in Calabria, visitando, dapprima, i dete-nuti del Carcere di Castrovillari e, poi, la città diCassano, incontrando i sacerdoti, gli ammalatiricoverati nell’Hospice, i poveri con i quali hacondiviso il pranzo, gli ospiti della ComunitàSaman e, per finire, i 250mila fedeli partecipanti

alla Santa Messa celebrata nella Piana di Sibari.»«Papa Francesco - ricorda mons. Savino - oltre apronunciare la famosa scomunica dei malavitosi(“Coloro che nella loro vita hanno questa stradadi male, come sono i mafiosi, non sono in co-munione con Dio, sono scomunicati”.) - in car-cere parlò di vicinanza, di reinserimento, didiritti e di perdono, anticipando ciò che con ilGiubileo della Misericordia è divenuto un suocontinuo richiamo. Ai sacerdoti, il Santo Padre, ricordò, tra l’altro, labellezza della fraternità e la gioia di essere preti.E poi, durante l’omelia, usò parole come “spe-ranza”, “popolo”, “Chiesa”, rivolgendo parole di in-coraggiamento ai giovani, invitando tutti acamminare con “fede” e “carità”. Parole - conti-nua il Vescovo di Cassano, mons. Francesco Sa-vino - che non dovremmo mai dimenticare eche dovrebbero sempre accompagnare le no-stre azioni di cristiani impegnati ad operare se-condo gli insegnamenti del Vangelo e di Gesù.»«Una grande testimonianza di fede e di impe-gno, quella di Papa Francesco - conclude mons.Savino - che due anni fa, all’inizio del suo magi-stero, così come oggi, ci accompagna e ci indicala strada maestra da seguire.»

Mons. Savino ricorda quel 21 giugno di due anni fa

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È stato inaugurato qualche settimana fa magià si è imposto all’attenzione dei consuma-tori, un negozio specializzato in alimenti perintolleranti, Gusto Sano. Ne parliamo conl’ideatore del brand, Francesco Stabile, percercare di saperne di più. Qual è laMission diquesto innovativo punto vendita?Gusto Sano nasce dall’idea di fornire un soste-gno concreto, professionale e specializzato, in-dirizzato a tutta quella nicchia di pubblico condelle esigenze alimentari specifiche.Dal punto di vista imprenditoriale siamo partitidall’idea di voler colmare un buco di mercatoche era presente sul territorio sul territorio, unsegmento con grandi potenzialità che ci ha en-tusiasmato immediatamente. Man mano che ilprogetto ha iniziato a prendere forma ci siamoaccorti del grande interesse da parte del pub-blico e di quanto un’iniziativa del genere fossericercata, quasi attesa. Con l’apertura, avvenutada un mese, il nostro lavoro si è trasformato inun vero servizio a supporto di tutta la comu-nità.Quella dei celiaci, degli intolleranti di variogenere e la comunità di chi sceglie un’alimenta-zione mirata e salutare.

Ma per quale motivo i celiaci, che tradizio-nalmente si riforniscono dei loro prodotti infarmacia, dovrebbero scegliere Gusto Sano? Smontiamo subito quest’idea di confinare i “ce-liaci” all’interno di un gruppo che non ha nulla ache fare con il resto deiconsumatori; che com-pra alimenti come se fossero farmaci. Chi è af-fetto da celiachia ha il diritto di non sentirsiescluso da nessuna dinamica legata al cibo.Perlunghi anni la celiachia è stata vissuta come un-peso difficile da gestire e che relegava ad un’esi-stenza di privazioni e limitazioni. Oggi non è piùcosi. Fortunatamente le nuove produzioni, in-dustriali ma soprattutto di realtà più di nicchia,negli ultimi dieci anni hanno raggiunto dei livellialtissimi, in termini nutrizionali, e una qualità in-credibilmente elevata a livello di gusto. Il grandelavoro che il team di gusto sano si impegna afare costantemente, è indirizzato verso una se-lezione mirata e coscienziosa dei prodotti: senzaglutine ma anche e soprattutto sani. E proprio per garantireun equilibrio tra la ne-cessità oggettiva di chi deve consumare ali-menti privi di glutine, e l’importanza dialimentarsi in modo salutare, la nostra idea èstata da principio quella di confluire i dueaspetti all’interno di una location accogliente,immaginata per non far sentire il cliente amma-lato, ma semplicemente felice di “fare la spesa”,pur mantenendo gli stessi vantaggi riservati achi riceve il sostegno dall’azienda sanitaria; In-fatti come negozio specializzato e dedicato allaceliachia, lavoriamo esattamente come le far-

macie: i buoni per l’acquisto degli alimenti senzaglutine possono essere spesi con le medesimedinamiche, con il grande vantaggio di avereun’offerta variegata e dai prezzi molto competi-tivi.

Gusto Sano, tuttavia, non si rivolge soltantoa chi soffre di intolleranze alimentari, maanche a chi vuole avere un approccio diversoal cibo, più coscienzioso e responsabile. Qualè il valore aggiunto della vostra propostacommerciale?Al di là di quello che all’inizio ci è sembratodover essere il core business dell’azienda, ab-biamo riscontrato nei desideri del pubblico uninteresse importante e non solo una curiositàtemporanea nei riguardi di un approccio ali-mentare sempre più calibrato e tendente versoprodotti con delle caratteristiche specifiche.Il biologico è sicuramente il reparto più fre-quentato, cosi come gli alimenti ad alto valorenutrizionale suscitano grande attenzione versocoloro che ricercano un equilibrio alimentarecorretto. C’è però chi si avvicina da noi quasi contimore, come se i nostri prodotti fossero sino-nimo di malessere (ancora il pensiero radicatodel cibo-farmaco). Fortunatamente accogliamoil cliente e lo guidiamo attraverso un percorsodi formazione, più che all’interno di un sempliceprocesso di vendita e acquisto di prodotti.Ascoltiamo e proviamo ad indirizzare verso lamigliore soluzione per ogni bisogno specifico,affievolendo le paure e le resistenze nei riguardidi cibi diversi dalle abitudini, ma che manten-gono una propensione ad un maggiore benes-sere. Come ci riserviamo sempre di ripetere achiunque entra da Gusto Sano: “Non bisognaessere intolleranti per mangiare bene”

Infine, ma non per ultimo, mi sembra di potercogliere una tendenza di Gusto Sano a volervalorizzare l’aspetto culturale del cibo. Qualile prossime iniziative dirette ai consumatoriin questa direzione?La cultura del mangiar sano che si è sviluppatanegli ultimi anni e che fortunatamente si staconsolidando, è nata come presa di coscienzanei riguardi di un cattivo approccio al cibo. In-fluenzati dalle tendenza passate del “fast food” adiscapito di una tradizione che per antonomasiaè fautrice di un pensiero “slow” a proposito dicibo, anche gli italiani, che dal territorio hannosempre (quasi inconsapevolmente) tirato fuoriuno stile di vita definito perfetto in termini di ali-mentazione, sono stati sviati verso più distrut-tive abitudini. Si è trattato di un fenomenotravolgente e che oggi va rielaborato a favore diprospettive nutrizionali migliori.La tendenza, come accade spesso, è partitadagli americani, che da più di dieci anni hannorafforzato la propensione ad una sana alimen-tazione; sicuramente costretti dai gravi danniche il “Junk food”(cibo spazzatura) ha prodottonelle vite dei consumatori medi, e influenzati dauna scellerata politica dedita alla conquista diobiettivi produttivi a scapito della salute, si sonoritrovati a dover riformulare tutta l’offerta persalvarsi letteralmente la pelle.Per noi italiani è sempre stato più facile, almenoquando si è trattato di sedersi a tavola; mi vienein mente una frase che ripeteva spesso il grandeMaestro Marchesi, e che forse racchiude l’animodi questa fase storica:”lascia com’è per vederecome rimane”. La semplicità in cucina e la co-scienza di valorizzare senza distruggere.Il prodotto con tutte le sue naturali meraviglie

diventa così il fine ultimo; di conseguenza, ilcibo convertito in veicolo verso un’esistenza mi-gliore e più appagante.

No al cibo spazzatura, no all’artificiale, midica dott. Stabile, il cibo sano è anche con-nesso sl territorio in cui si vive ed opera?Sposando questi principi, noi di Gusto Sanostiamo immaginando tutta una serie di evolu-zioni dirette verso un ritorno alle origini: un’evo-luzione del business ideata per accogliereall’interno della famiglia Gusto Sano le eccel-lenze locali che difficilmente riuscirebbero adavere uno sbocco su mercati meno circoscritti.In funzione di ciò stiamo anche immaginandouno spazio all’interno dello store da dedicare aiprodotti della terra.Il fresco totalmente biolo-gico, quello vero, da non confondere con il pro-dotto locale che si allontana dai parametri Bio;abbiamo già incontrato molti produttori checon grande sacrificio cercano di sostenersi al-l’interno di un sistema che ancora li penalizza,incosciente del grande valore che un piccoloproduttore apporta agli alimenti che produce,in termini di qualità nutrizionale e gusto. La co-munità è il primo veicolo verso una rivaluta-zione del territorio che abita. Come parte diquesta comunità, e principalmente come im-prenditore, mi sento il DOVERE di sposare lacausa del territorio.

Dopo questa intervista a Francesco Stabile, ab-biamo rinforzato l’idea che che una collettivitàcresce nel suo complesso quando nascono realtàcome Gusto Sano, che contribuiscono alla crescitadel territorio in favore della sua comunità.

Angelo Filomia

CIBO E ALIMENTAZIONE NATURALE. NE PARLIAMO CON FRANCESCO STABILE, IDEATORE DEL BRAND “GIUSTO SANO”

Non bisogna essere intolleranti per mangiare beneUna location accogliente, immaginata per non far sentire il cliente ammalato, ma semplicemente felice di“fare la spesa”, pur mantenendo gli stessi vantaggi riservati a chi riceve il sostegno dall’azienda sanitaria

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IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO

Registrazione Tribunale di Castrovillari n. 1/2005Iscrizione R.O.C. n. 13126Edito da Associazione Culturale PromoIdea PollinoSede operativa: Corso L. Saraceni, 97 - CastrovillariStampa: AGM – Zona PIP - Castrovillari - tel.0981.483001Tiratura: 5.000 copieDistribuzione gratuita il sabato e la domenicaa Castrovillari, Civita, Frascineto, Morano Calabro, San Basile, Saracena, Mormanno

Direttore editoriale - Angelo Filomia 328.1046251Direttore responsabile - Luigi Troccoli

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La collaborazione alla testata è libera e gratuita. Il set-timanale è aperto a tutti coloro che desiderino collabo-rare nel rispetto dell’art. 21 della Costituzione che cosìrecita “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pen-siero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di dif-fusione”, non costituendo, pertanto, tale collaborazionegratuita alcun rapporto di lavoro dipendente o di colla-borazione autonoma.La Direzione si riserva di appor-tare modifiche agli articoli inviati che dovranno averepreferibilmente lunghezza non superiore a 35 righi stan-dard ed inviati per posta elettronica all’indirizzo:

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EVENTI & NEWSUna delegazione delFai (Fondo AmbienteItaliano) di Arezzo èstata in visita perquattro giorni nel-l’area del Pollino edella Sibaritide, re-candosi in numerosicentri della zona.Il programma si è svi-luppato su un per-corso guidato che haconsentito agli ospitidi ammirare le bel-lezze paesaggistiche,

storiche e culturali gelosamente custodite nei vari comunifra i quali spiccano Castrovillari, Altomonte, Corigliano Ca-labro, Cerchiara di Calabria, Francavilla Marittima, Frasci-neto, Civita e Morano Calabro.Nel lungo itinerario hanno avuto anche modo di gustare lacucina calabrese ed i piatti tipici dei paesi attraversati.A Castrovillari sono stati accolti dai membri del direttivodel Fai Pollino guidati dal capo delegazione prof.ssa Dona-tella Laudadio che ha rivolto loro un caloroso indirizzo disaluto ed il benvenuto in terra calabrese, avendo anchemodo di assistere ad uno spettacolo offerto in loro onoredal gruppo folkloristico “Città di Castrovillari”.Al termine della visita la comitiva del Fai di Arezzo haespresso viva soddisfazione per i luoghi visitati e per l’ac-coglienza ricevuta.

Mario AlvaroFai Pollino – Delegato alla Comunicazione

Una delegazione del Fai di Arezzo in visita nel Pollino

In preda ai fumi dell’alcol, un uomo, tale G. A., 55 anni, diAmendolara, ha tentato di accoltellare il commesso di unatabaccheria del posto per un misero pacchetto di sigarette,ma la coltellata è andata a vuoto e l’uomo si è ferito da solo:arrestato dai Carabinieri e tradotto presso la Casa Circon-dariale di Castrovillari, sarà processato per direttissima peri presunti reati di tentato omicidio e porto abusivo di armada taglio.L’episodio di cronaca, che ha fatto scalpore in paese, si è ve-rificato lunedì pomeriggio presso la rivendita di tabacchisita nella centralissima Piazza Giovanni XXIII del paese diAmendolara. Secondo quanto si è appreso l’uomo, entratonella rivendita di tabacchi visibilmente alterato, brandendoun coltello avrebbe preteso la consegna di un pacchetto disigarette gratis. Il giovane commesso, fiutato il pericolo,avrebbe tentato di sottrarsi all’agguato allontanandosi emettendosi fuori tiro, ma l’uomo avrebbe tentato di colpirloe, sbagliando bersaglio, si sarebbe ferito ad un braccio e poisi sarebbe allontanato per raggiungere il proprio domici-lio. Qui,a seguito della segnalazione di alcuni astanti, è statoraggiunto dai Carabinieri della Stazione di Roseto CapoSpulico guidati dal Maresciallo Marco Carafa che, rinvenutoil coltello ancora sporco di sangue, hanno tratto in arrestolo stesso G. A., già noto alle Forze dell’Ordine e, su disposi-zione del Magistrato di turno presso il Tribunale di Castro-villari, lo hanno condotto presso la Casa Circondariale diCastrovillari per essere processato per direttissima.

Ubriaco, tenta di accoltellare il tabaccaio

Nel segno della qualità ambientale e per una maggioreazione legata ad una migliore raccolta differenziata dei ri-fiuti, bisognosa di educazione e sensibilizzazione oltre chedi coinvolgimento e partecipazione fattiva che a Castro-villari presto sarà supportata dalle nuove tecnologie e daun’apposita applicazione gratuita per cellullare che aiuteràciascuno a svolgere meglio il suo senso civico per una cittàpiù pulita.“Grazie a queste intenzioni, sempre più importanti perogni comunità desiderosa di ottimizzare la raccolta diffe-renziata e tenere pulita la propria città, è stato ammessoalla seconda fase il progetto "Rifiuto e vado avanti", pre-sentato dall’associazione capofila dell’idea E.N.S.A. (EnteNazionale Salvaguardia Ambientale), in collaborazione conl’Amministrazione Comunale e in partenariato con le As-sociazioni U.N.A.C. (Unione Nazionale Arma dei Carabinieri)e ASS.A.P.L.I. (Associazione Appartenenti Polizia Locale)”.Lo rendono noto il Sindaco, Domenico Lo Polito , ed il con-sigliere comunale Carlo Lo Prete, responsabile, quest’ul-timo, in consiglio comunale, di "La Calabria che vuoi", iquali nello spiegare le ragioni di quest’altra azione, rilan-ciano la necessità di suscitare quel senso di responsabilitàverso il bene comune, bisognoso anche di strumenti in-novativi e legati ai Tempi per migliorare servizi ed approccisull’esiste. ”“Il progetto presentato a <Fondazione con il sud> - preci-sano il primo cittadino ed il consigliere comunale-, pre-vede, attraverso il coinvolgimento dei comitati di quartieree della popolazione, una fase promozionale ed informativasu come differenziare, articolata a sua volta in due mo-menti principali: la distribuzione di brochure e del calen-dario sulla raccolta porta a porta nonché l’opportunità, perciascun cittadino, di attivare un’applicazione specifica peril suo cellulare. Questi, scaricandola gratuitamente dagliappositi siti web, potrà avere tutte le informazioni sucome, dove e quando differenziare la tipologia di rifiuto, osegnalare agli Uffici municipali, in tempo reale, disservizi,abbandono di rifiuti; oppure inviare richieste d’intervento,prenotare il ritiro a domicilio d’ingombranti, scaricare lamodulistica ed altro, avendo sempre a portata di manouno strumento di consultazione.”“Inoltre, capire in quale contenitore destinare i rifiuti –spe-cifica il consigliere Lo Prete- sarà ancora più facile perchél’applicazione conterrà informazioni su come riciclare ogniscarto, pacchetto o confezione. Il rifiuto che non si sa con-ferire potrà esserlo scrivendo, tramite l’applicazione, ilnome del prodotto, oppure fotografando il codice a barredello specifico rifiuto.”“L’azione , comunque, prevede- aggiunge -anche l'instal-lazione di due strutture elettroniche denominati "casso-netti intelligenti" che raccoglieranno plastica, vetro, pet econsentiranno ai cittadini, riconosciuti tramite tessera sa-nitaria, di accumulare punti da utilizzare come sconto sullaspesa alimentare dei supermercati convenzionati.”“Continua , così, - concludono gli amministratori- il cam-mino di questa Amministrazione a servizio di un approcciocivico responsabile con tutto ciò ha a che fare con i luoghi,che necessitano di questa dedizione. E’ un po’ la filosofiache sta alla base di questa scommessa senza sosta per ildecoro e l’immagine di Castrovillari, per far crescere quelsenso di appartenenza che significa amore e tutela per ciòche abbiamo grazie ad altri che l’hanno tramandato.”

Un viaggio all’insegna della cultura e del teatro per emozio-narsi coi miti greci nella splendida cornice dell’arena di Senise(Potenza), spazio particolarmente suggestivo che si affacciasullo specchio d’acqua della diga di Monte Cotugno. Dal 24giugno al 3 settembre verrà rappresentato in questo audito-rium naturale "La Magna Grecia, il mito delle origini - il granderacconto dei Greci in Occidente", uno spettacolo riporterà i2500 spettatori indietro nel tempo.La pièce "Magna Grecia, il mito delle origini" unisce tecnologiae storia, proiettando le vicende del protagonista, Alexios, suun enorme schermo ad acqua che sovrasta il palcoscenico.Nello show troveranno posto anche navi greche (che navi-gheranno nel bacino d’acqua di 3200 metri quadrati di fronteallo spazio scenico), cavalli ed effetti speciali. Il direttore arti-stico è il regista bosniaco Emir Kusturica; sul palco si alterne-ranno sessanta attori, tra cui Giancarlo Giannini, ClaudioSantamaria e Sabrina Impacciatore.Il giorno dopo la serata a teatro, ci si può lanciare alla scopertadei dintorni del borgo di Senise, immergendosi nella naturaselvaggia del Parco Naturale del Pollino (il più grande d’Italia).Qui si possono affrontare trekking più o meno impegnativi,scoprendo angoli di un paradiso naturale ancora poco cono-sciuto. Da non perdere, per i più allenati, l’escursione di ColleImpiso - Piano Gaudolino - Monte Pollino che consente di in-contrare gli esemplari più vecchi di pino loricato (tra i qualiuno antichissimo di 980 anni) e godere di un ampia vista sulversante meridionale del Pollino.

La Calabria che vuoi anche a Castrovillari ha il suo coordina-tore cittadino, il movimento che sta crescendo in tutta la re-gione, in città ha scelto Davide Saladino. «Il progetto nascealle scorse amministrative - ha dichiarato il nuovo coordina-tore - con la lista “Nuovi percorsi” assieme al consigliere CarloLo Prete ed all’Assessore Aldo Visciglia. L’idea che ci accomunaassieme a tanti Sindaci, amministratori, uomini e donne dibuona volontà, che hanno aderito al progetto politico è quelladi dare vita ad un laboratorio di idee di confronto senza co-stituire un partito, per occuparsi del bene comune, dell’iden-tità territoriale e dell’etica politica, al fine di creare unasinergica ed armoniosa proposta costruttiva». Saladino, a tal proposito, sarà chiamato a confrontarsi con lerappresentanze cittadine al fine di instaurare un tavolo di la-voro permanente su argomenti di interesse collettivo per lacittà.

Tecnologia e storia sulla digadel Monte Cutugno

“Rifiuto e vada avanti”Una nuova app per ottimizzare

la raccolta differenziata

A Castrovillari è Davide Saladinoil nuovo coordinatore

de“La Calabria che vuoi”

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Da alcune settimane il postino non bussa più ogni giorno. Nonsolo a Castrovillari, ma un po’ ovunque, le poste hanno decisoche la consegna della corrispondenza, nelle varie zone di re-capito, avverrà a giorni alterni.Cosicché il portalettere che un giorno servirà una zona, l’in-domani ne servirà un’altra e così via; risultato: una zona può ri-manere (tra sabato e domenica non lavorativi) per tre giornisenza posta.E pensare che fin o agli anni ’70 i portalettere uscivano duevolte al giorno, la mattina e il pomeriggio alle ore 15. Altritempi, la popolazione era di meno ed i postini lavoravano dipiù; oggi che la popolazione è notevolmente aumentata, lacorrispondenza si distribuisce con il contagocce, a giorni al-terni.

EVENTI & NEWS

Venerdì - 24 giugno ore 18,00 – Piazza Municipio Castrovil-lari - Incontro con la cittadinanza per informarla sulle ra-gioni del NO alla riforma costituzionale che abbiamochiamato “DEFORMA” COSTITUZIONALE.Al cospetto dei cittadini della città del Pollino, Castrovillari,abbiamo invitato SILVIO GAMBINO professore Ordinario diDiritto Costituzionale e Presidente Comitato provinciale peril NO e PAOLO PALMA Comitato Nazionale Promotore delReferendum. Verranno affiancati dal cittadino castrovilla-rese GIANNI GRISOLIA del Comitato Territoriale per il NOdel Pollino e da LUIGI PANDOLFI Giornalista economico, co-ordinerà la serata ROSANNA ANELE responsabile locale delComitato Nazionale Promotore del Referendum Costitu-zionale.Con la riforma del Senato e l’approvazione della legge elet-torale il così detto “Italicum” proposta dal governo Renzi, siè costruito un sistema capestro per la nostra democrazia.Ricordiamo che in democrazia non esistono governi costi-tuenti, ci richiamano alla memoria i colonnelli sud ameri-cani, che una volta preso il potere si scrivono la propriaCostituzione, pensata più come strumento per blindare ilproprio potere e non come patto sociale a garanzia di con-vivenza e dei diritti dei cittadini. Solo il popolo e la suaampia maggioranza possono essere costituenti come losono stati i padri costituzionali, non certo un Governo, i go-verni devono stare sotto le regole Costituzionali non sopra. Che questa riforma non elimina il Senato ma, semplice-mente ci toglie la possibilità di eleggere i Senatori; Che la Corte Costituzionale ha già bocciato i difetti dellaprecedente legge elettorale il “Porcellum” che vengono ri-proposti nell’”Italicum”: le liste bloccate ed il premio dimaggioranza attribuito alla minoranza vincente senza li-mite di soglia.Questa riforma costituzionale ci consegna una Camera edun Senato di “nominati” al comando di un Governo forteche controlla tutti gli istituti di garanzia con il meccanismodelle nomine.Infine, siamo convinti che alla continua avanzata del-l’astensionismo non si può rispondere con le restrizionidelle regole democratiche per istituire un regime autar-chico con il meccanismo del super premio di maggioranzasenza soglie ad un solo partito di minoranza. Tutto ciò ci fa capire l’insostenibilità del nuovo sistema elet-torale e delle riforme costituzionali, presentate dal GovernoRenzi, un sistema che non rottama il mal costume politico,i conflitti di interessi e la pesante questione morale, ma rot-tama la nostra democrazia.Su questi argomenti avremo modo di dialogare con gliospiti della serata, che si svolgerà in Piazza Municipio a ca-strovillari.Rosanna Anele - Responsabile locale del Comitato per il

NO al Referendum Costituzionale.

Manifestazione per il NOalla riforma costituzionale

Ha vinto un progetto serio e credibile.Ha vinto la modera-zione, ha vinto la correttezza istituzionale, ha vinto la sto-ria di questa terra, ha vinto la strategia, ha vinto chi hasaputo guardare meglio al futuro, ha vinto Rossano che haavuto il coraggio di cambiare. Abbiamo dimostrato chel'odio non paga, mai. Stefano Mascaro sindaco sarà il sino-nimo del buon governo per la Città del Codex che sapràessere lungimirante nel migliorare l'esistente e nel pro-gettare da subito e con lungimiranza, il futuro. Noi ci siamo,ci siamo sempre stati e continueremo ad esserci con co-raggio, abnegazione e spirito di squadra. Ora, tutti insieme,guardiamo avanti.È stato questo il commento a caldo del Segretario questoredel consiglio regionale, Giuseppe Graziano, al terminedelle operazioni di scrutinio del turno di ballottaggio per leAmministrative 2016 del Comune di Rossano, tenutesi do-menica 19 giugno e al termine delle quali, con 7.171 pre-ferenze, Stefano Mascaro è stato eletto sindaco della Città.L’ho sempre sostenuto e ribadito – dice Graziano – in que-sta campagna elettorale non ci siamo inventati nulla.Niente è stato frutto del caso e dell’approssimazione. IlPatto per la Città, forze politiche di diversa radice insiemecon il movimentismo costruttivo de Il Coraggio di Cam-biare l’Italia, a sostegno di Stefano Mascaro sindaco, strettoper garantire un futuro amministrativo solido e di certezzea Rossano, è stato il fulcro di una campagna elettoralelunga ed estenuante, caratterizzata da mille dissidi e fram-mentazione. Avevamo il dovere di offrire alla nostra Città,attesa da importanti e strategici appuntamenti che ne do-vranno determinare il suo rilancio, una classe di governosolida, capace, determinata e soprattutto carica di entu-siasmo e di quel senso di responsabilità che spetta alle Isti-tuzioni consapevoli. Ci siamo riusciti proponendo, insiemea Forza Italia, al Partito Democratico e al CCI, un sindacovalido e qualificato come Stefano Mascaro, un consiglio co-munale di elevata qualità ma soprattutto un progetto po-litico-amministrativo credibile e percorribile in ogni suoaspetto. La cittadinanza rossanese – scandisce ancora Gra-ziano – pur in una campagna elettorale fin troppo esagi-tata nei toni e condita di veleni ha premiato questoprogetto di uomini e di idee, ma soprattutto ha lanciatoun segnale forte e per nulla trascurabile.

Servizio postale dimezzato

Si è conclusa la sesta edizione dell’iniziativa “I nostri amici ani-mali” (anno scolastico 2015 -2016): concorso artistico-foto-grafico-letterario organizzato dal Gruppo “Passione animali” edall’associazione ENPA sezione di Castrovillari, con il supportodei servizi veterinari di Castrovillari dell’Asp di Cosenza. Temadella sesta edizione è stato : "il cane e l’uomo nella storia: unantico legame”. L’iniziativa è rivolta ogni anno ai ragazzi dellescuole primarie e secondarie al fine di sensibilizzarli ad un cor-retto rapporto uomo-animale-ambiente.L’edizione di que-st’anno ha visto come vincitore del primo premio G.G., unalunno della sezione distaccata dell’ITIS presso la Casa Cir-condariale di Castrovillari , supportato nell’iniziativa dal tutorProfessoressa Francesca Provenzano. Altri premi e attestati dipartecipazione sono stati consegnati ai ragazzi delle scuolepartecipanti al concorso. Un plauso degli organizzatori va atutti i partecipanti ma anche e soprattutto al Direttore dellaCasa Circondariale di Castrovillari dott.ssa Maria Luisa Mendi-cino , alla dott.ssa Maria Pia Barbaro e Loredana Amodeo cheanche quest’anno hanno inteso partecipare come istituto pe-nitenziario nell’ottica del coinvolgimento dei detenuti del car-cere nelle tematiche sociali quali, nello specifico, la tutela deglianimali di affezione .

Sesta edizione del concorso “I nostri amici animali”

Stefano Mascaro è il nuovosindaco di Rossano

Parlare del futuro dei giovani in Calabria attraverso la rete dellasolidarietà e lo sviluppo dei servizi socio-sanitari. È stato questo iltema al centro del primo appuntamento dei "Dialoghi sulla soli-darietà", iniziativa dedicata allo studio della condizione dei servizisocio-educativi e sanitari in Calabria, che si è tenuto all'UniversityClub dell'Unical. L'incontro è promosso dal progetto didattico-scientifico Pedagogia della R-Esistenza e dal corso di Storia del-l'educazione alla democrazia, tenuto da Giancarlo Costabile, e siconcluderà con la costituzione di un Forum permanente sulla con-dizione del sociale in Calabria. Al seminario di studio - moderatodal professore Costabile - hanno partecipato il rettore dell'ateneoGino Mirocle Crisci e il direttore del Dipartimento LiSe Franco Al-timari; la docente Unical Rossana Adele Rossi, il segretario gene-rale della Cisl Calabria Paolo Tramonti, il presidente provinciale delCsv cosentino Giovanni Romeo e il vicepresidente nazionale diConfapi Sanità Candida Tucci.Il rettore Crisci - che non è calabrese ma lavora e vive in Calabriada tempo - ha sottolineato come qui «ci sia tanto volontariato. AlSud, in questo ambito, abbiamo tanto da insegnare agli altri». Ildirettore Altimari ha ribadito la necessità di affrontare nuovi per-corsi di solidarietà e ha illustrato alcune iniziative in programmaall'Unical.La formazione dell'uomo attivo e solidale è stata al centro dell'in-tervento della professoressa Rossi che ha sottolineato come «il vo-lontariato impone anche un'azione solidale e politica. Bisognacreare una rete ai fini di valorizzare il percorso formativo». Infattipoi bisogna confrontarsi con i problemi del territorio. Di cui hannoparlato, nel dettaglio, gli operatori del settore.In particolare, il presidente del Csv Giovanni Romeo non ha vo-

luto fare una lezione accademica ma ha trasmesso agli studentidei flash delle esperienze vissute, da quella vissuta in una casa fa-miglia: «Un momento vissuto con i bambini che ha segnato inmodo positivo tutta la mia vita». E poi l'esperienza del Banco ali-mentare che nella provincia di Cosenza opera attivamente: «Riu-sciamo a dare una mano a circa 120mila persone che non vuoldire risolvere il problema della povertà. Pensate a un padre senzalavoro che deve mantenere una famiglia. Un papà mi ha scrittouna lettera in cui diceva di vergognarsi per questa situazione».A tirare le fila di un momento di intenso confronto è stato il se-gretario Tramonti. «I dati che riguardano questa regione sono al-larmanti. In questi ambiti la Calabria vive un protagonismo isolatoed è per questo che sono necessarie azioni forti. Manca integra-zione tra servizi sociali e sanitari. Ci siamo impegnati per due leggiregionali sulle famiglie disagiate, ma queste leggi non hannoavuto copertura finanziaria». Il segretario Tramonti ha snocciolatodati e numeri per evidenziare come «siamo un po' indietro maqualche passo si sta facendo. Dobbiamo stabilire un dialogo pro-ficuo con il governo nazionale e regionale».Luci e ombre dell'assistenzialismo e del volontariato sono state il-lustrate dalla vicepresidente Confapi Tucci: «Le criticità sono le-gate alla mancata applicazione della legge regionale sul welfare.Bisognerebbe applicare anche il piano di conversione delle strut-ture sanitarie che non sono più idonee. Adesso la legge 23 hamesso al centro l'utente. Dobbiamo superare lo stato di bisogno».Per concludere l'esperienza diretta vissuta da una studentessa, El-vira, del corso che opera come educatrice e con voce emozionataha raccontato la sua esperienza ribadendo che «non ci si improv-visa educatori ma lo si diventa studiando».

La rete della solidarietà in Calabria

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Il 13 giugno 2016 la classe II sez.I della Scuolasecondaria di I° grado di Castrovillari, ha portatoin scena: ”Il giornalino di Gian Burrasca”, trattodall’omonimo romanzo del grande Vamba.L’idea dello spettacolo è nata dall’entusiasmo edal coinvolgimento emotivo mostrato in classedagli alunni durante la lettura e l’analisi della di-vertente storia di Gian Burrasca (Giannino Stop-pani), bambino indisciplinato edall’incontenibile fantasia nel combinare guai.L’opera è stata presentata sotto forma di paro-dia per consentire agli alunni di esprimere almeglio la loro creatività e fantasia l’immagina-zione,le emozioni e la curiosità. Quello di GianBurrasca conduce a mille riflessioni necessarieper il pubblico di ogni età: basti pensare al rap-porto genitori-figli, a quello fra fratelli, al ruolo

degli educatori, ai valori dell’amicizia e della so-lidarietà.La scuola, come sede formativa istituzionale pri-vilegiata, attraverso l’attività teatrale, permettedi svolgere lavori creativi, interessanti, capaci dicoinvolgere anche i ragazzi che presentanomaggiori difficoltà, timidezze, indecisioni e liaiuta a superare il senso di estraneità e di svalu-tazione di sé. La messa in scena è stata interpre-tata da 15 piccoli attori molto promettenti,guidati dalla docente Rosa Maria Mastroiannicon l’aiuto delle Prof.sse Noris Ferrante e Ros-sella Cosentino e dei Prof. Pasquale Coppola eLuigi Bevacqua con la collaborazione dellaDott.ssa Mariella Varcasia. La rappresentazione èstata applaudita dalla platea che ha potutoascoltare con trasporto l’Inno di Mameli iniziale,

osservare i colorati fiocchi degli scolari indisci-plinati ,i balletti, le canzoni, la scenografia …. La classe III sez.I , sul palcoscenico del teatro Sy-baris, dopo mesi di dura fatica, ha presentato ilcortometraggio “Un nonno di troppo”. Ungruppo classe protagonista di un percorso coin-volgente, dinamico e divertente, in cui lorostessi hanno espresso idee personali che grazieal linguaggio cinematografico, hanno raccon-tato attraverso la realizzazione di un cortome-traggio sugli anziani con uno stile narrativosemplice, brillante e divertente. Il progetto miraa favorire l’incontro e lo scambio intergenera-zione sui temi del patrimonio culturale e la me-moria storica del territorio, valorizzando il ruolosociale e culturale degli anziani rafforzando neigiovani il senso di identità e di appartenenza alterritorio attraverso la valorizzazione delle ca-pacità artistico- espressive . Grazie a questo im-

pegnativo lavoro, la scuola ha inteso educare glialunni al rispetto degli altri e a prendersi reci-procamente cura dell'altro, dedicandogli atten-zione ed ascolto. Il progetto ideato da PaoloSancineto che ha curato anche il montaggiodelle scene riprese dal Prof. Giacomo Ramundo,ha visto impegnata la classe III sez I che con laloro Prof. Rosa Maria Mastroianni hanno scrittole scene.Viva soddisfazione ha espresso il D.S. Fabio Gri-maldi ringraziando innanzitutto l’Amministra-zione Comunale per il Patrocinio concesso, eall’azienda pubblica Gas Pollino, i docenti delProgetto, gli alunni e le famiglie per avere rega-lato alla scuola un momento così bello confer-mando l’alto valore formativo della scuola checon diverse strategie consente la crescita umanae culturale degli alunni.

Prof.ssa Rosa Maria Mastroianni

Cortometraggio della Scuola Secondaria di 1° grado di Castrovillari

Per parlare di buona cucina e di gastro-nomia italiche incontriamo Luca Pace,giovane chef castrovillariese che ci haraccontato qualcosa di sé e del suo la-voro, aprendoci le porte della sua espe-rienza personale e raccontandoci cosal’ha spinto a scegliere una strada tantopiena di soddisfazioni quanto di sacrifici.Luca Pace fa parte della Federazione Ita-liana Cuochi ed è diventato chef a soli 22anni, dopo una magnifica esperienza aMadonna di Campiglio come secondo,che gli ha aperto il comando di un’interacucina: un traguardo davvero rimarche-vole per un giovane di quell’età. Da setteanni presta la sua preziosa opera all’Ho-tel Club San Diego, nella splendida Ma-ratea, e la sua attività professionale ècostantemente affiancata dalla parteci-pazione a gare e concorsi di cucina e dipreparazione della pizza, dove Luca Paceottiene sempre grandi successi. Perchélui non è solo chef ma anche pizzaiolo,esperto di prodotti in teglia alla pala etondi, grazie al corso e al diploma otte-

nuto all’API. La sua è una pizza dal gustoleggero e fragrante, ottenuta grazie alla lie-vitazione minima di 96 ore, che rende le suericette davvero speciali. In genere, affermaLuca Pace, sono chef di grande nome,come Gualtiero Marchesi e Sergio Mei, cheispirano i giovani ad avvicinarsi al mondodella cucina, uomini della vecchia scuola,che potevano solo sognare la vastità degliutensili cui si può accedere oggi e hannoquindi costruito la loro fortuna su una ga-vetta lunga ma ricca di soddisfazioni. Così èstato anche per lui ma un ringraziamentoparticolare per gli insegnamenti ricevuti vaa Paolo Platini, che l’ha fatto crescere e l’haportato a fare esperienza in grandi strutturedi lusso a quattro e cinque stelle. Paolo Pla-tini ripeteva sempre a Luca Pace che sa-rebbe divenuto un grande chef, per il toccodi eleganza che dava ai suoi piatti, una de-licatezza e un’espressività quasi femminili,che si univano al senso del gusto, per ren-dere ogni portata davvero unica ed ecce-zionale. Per il futuro sogna di aprire unarealtà tutta sua, che al contempo racchiuda

ed esprima la sua vasta conoscenza deglialimenti e della cucina, attraverso ogni pre-parazione, che dovrà essere gustata primacon gli occhi e poi con la bocca. Non ab-biamo dubbi che questo sogno potrà av-verarsi, vista la cucina gustosa e decorativa,che Luca Pace realizza. Il Diario augura aLuca Pace i migliori successi!

Luca Pace, un giovane chef castrovillarese a Maratea

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Dopo la pausa dello scorso anno, a causa deilavori di ammodernamento dell’autostradaSA/RC, il Motoclub-Bikers città di Mormanno-riprende il suo decennale percorso moto turi-stico con il il 12° motoraduno (VII° Nazionale)città di Mormanno, nella stupenda cornice aibordi del lago in località Pantano. Il Presidente,Pasquale De Franco ed i soci del moto club,con il patrocinio dell’Amministrazione Comu-nale di Mormanno, la Pro Loco, la Provincia diCosenza e la Regione Calabria, saranno lieti diospitare tanti amici motociclisti per due interegiornate che uniranno al piacere delle dueruote le prelibatezze culinarie della nostra Ca-labria, a contatto diretto con la natura che por-

terà a visitare i percorsi più suggestivi del ParcoNazionale del Pollino, con vari aperitivi e stuz-zichini offerti dalle varie aziende del posto du-rante il giro turistico. Seguiranno visite guidatenelle Cripte della Cattedrale di S. Maria DelColle in Mormanno. Sarà un fine settimana da“sballo” con tanta buona musica fiumi di birra,assaporando la nostra buona cucina tipica.Non mancheranno giochi per grandi e piccinie spettacoli acrobatici di moto con piloti difama nazionale. Venite al nostro raduno viaspettiamo, i Bikers di Mormanno non vi delu-deranno-

Motoclub-Bikers Mormanno.

Ritorna il Motoraduno di Mormanno

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In questo complesso territorio, luogo di grandi meraviglie geologiche, naturalistiche, ambien-tali, culturali ed agroalimentari, di recente inserito nella rete dei Geoparchi tutelati dell'Unesco,si svolgerà l’8° Workshop degli Unesco Global Geoparks italiani».E’ il Presidente Domenico Pappaterra ad annunciare che dal 3 al 7 luglio delegati provenientidagli Unesco Geoparchi Mondiali di tutto il territorio nazionale, aderenti alla Rete Europea eGlobale dei Geoparchi (EGN/GGN) - network che raccoglie 120 Geoparchi mondiali (Global Geo-parks) in 33 paesi, di cui 69 in Europa e 10 in Italia -, si ritroveranno nel Parco Nazionale del Pol-lino per una convention di studio, approfondimento e scambio di buone pratiche.I l Pollino per promuovere e conquistare la candidatura alla rete internazionale dei Geoparchiha individuato, cartografato e caratterizzato 69 Geositi ricadenti all’interno del territorio pro-tetto. I geositi individuati sono stati organizzati in sistemi territoriali omogenei, dal punto divista geologico e geografico, e correlati con le altre peculiarità paesaggistico-ambientali e sto-rico culturale presenti sul territorio. Una preziosa ed unica banca dati sulla geodiversità pre-sente nel Parco Nazionale del Pollino e della sua interrelazione con le altre peculiaritàpaesaggistico- ambientale dell'area.«Un grande lavoro del quale oggi si raccolgono già i primi frutti» afferma il presidente Dome-nico Pappaterra. «Ospitare il Workshop italiano dei Geoparchi – continua l’on. Pappaterra - saràuna grande occasione per mostrare e raccontare ad un pubblico di specialisti del settore e distampa specializzata sia il territorio montano con le sue peculiarità geologiche e ambientali maanche la sua peculiare antropizzazione rispettosa della ricchezza ambientale, che ha investitole sue risorse sul turismo responsabile e sull’agroalimentare di qualità».In questo vasto areale compreso tra Basilicata e Calabria l'Ente lo staff operativo e tecnico ha va-lorizzato la tutela del patrimonio geologico, ambientale e storico-culturale predisponendo uncorposo elaborato tecnico che è stato realizzato in collaborazione con gli Ordini Regionali dellaCalabria e della Basilicata e l’Ordine Nazionale dei Geologi, l’ISPRA e esperti di riconosciuta pro-fessionalità scientifica del settore, oltre che della collaborazione di docenti Universitari del-l’università della Basilicata e della Calabria e di singoli liberi professionisti operanti all’interno delterritorio del Parco.Il Pollino è entrato a far parte nella rete Europea dei Geoparchi (EGN) nel settembre dello scorsoanno ricevendo il riconoscimento in occasione della convention tenuta a Rokua in Finlandia esuccessivamente ha anche ottenuto il riconoscimento all’interno della rete Globale dei Geo-parchi (GGN). La EGN/GGN, è attualmente un progetto prioritario dell’Unesco “Programma In-ternazionale Geoscienze e Geoparchi”

Il Pollino ospita l’8° workshop degli Unesco geoparchi italiani

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DAI CENTRI DELLA ZONA

Pubblicato il bando per la selezione di ventiquattrogiovani di età compresa tra 18 e 28 anni, da impie-gare nel progetto “Rete Marinella Amica”, finan-ziato dal Servizio civile Nazionale e promossodall’associazione Marinella Bruno Onlus (capofila)e dai comuni di Morano, Cerchiara, Firmo, San Ba-sile, San Sosti.

La domanda, redatta secondo l’apposito schemadisponibile, insieme a tutta la documentazione in-formativa, nei portali istituzionali degli enti inte-ressati, dovrà pervenire entro le ore 14.00 del 30giugno 2016 a mezzo posta certificata ([email protected]), raccomandata A/R o sempliceconsegna pro manibus al protocollo dell’Ente pre-scelto e indirizzata all’Associazione Marinella BrunoOnlus, Via Martiri della Libertà, 31, c.a.p. 87016 Mo-rano Calabro (Cs).Ogni candidato potrà presentare istanza per unsolo progetto, pena l’esclusione. Le attività dure-ranno un anno; il compenso è fissato in € 433,80mensili.Similmente al 2015, la Marinella Bruno Onlus cer-cherà di consolidare i risultati già ottenuti. Da unlato rafforzando il sistema di servizi integrati rivoltoalle fasce deboli di popolazione residente, o co-munque dimorante, dall’altro allineando la plura-lità dei bisogni espressi dall’adulto in stato didisagio all’efficacia delle risposte, spesso fram-mentarie o difficilmente reperibili.«Si tratta - dichiara il dott. Giuseppe Bruno – di unprogetto sociale di continuità, che guarda a una

rete sociale di no/profit e Comuni, in una visionedi macroarea di distretto sociosanitario, che ci con-sente di irrobustire il ruolo di soggetto privato ca-pace di intervenire nel disagio sociale. Esprimo,pertanto, vivo compiacimento all’Amministrazionecomunale di Morano Calabro e, in generale, allealtre che hanno aderito all’iniziativa, per la fiduciache hanno riposto in noi». «L’idea dell’associazione Marinella Bruno ci è parsasubito estremamente interessante. Ne abbiamosposato lo spirito – afferma l’assessore ai Servizi so-ciali del Comune di Morano, Sonia Forte – consa-pevoli che un sistema moderno di prestazionisociali non possa più prescindere dalla coopera-zione tra realtà e soggetti differenti per organizza-zione, ma pur simili per finalità e mission.Ringrazio, dunque, la dinamica struttura guidatada Giuseppe Bruno, esempio di concreto impegnoassociativo, per aver saputo presentare ancora unavolta un programma valido e finanziabile». Alle parole dell’assessore Forte si aggiungono

quelle del sindaco Nicolò De Bartolo: «Con il pro-getto ReteMarinella Amica – dice – conseguiamodue obiettivi. Il primo: offrire un piccolo ma im-portante ristoro economico ai giovani volontari, inun momento di grave crisi economica. Il secondo:affermare il criterio della mutualità quale principiodi un umanesimo disposto a rinunziare all’eserci-zio della delega. Un plauso all’assessore SoniaForte e al dottor Giuseppe Bruno, per l’eccellentelavoro compiuto».

La società del Monopoli 1966 ha comunicato nei giorni scorsi di aver raggiuntol’accordo con il centrocampista castrovillarese Domenico Franco, classe 1992, pro-veniente dall’Aversa Normanna. Domenico Franco, che nell’ultima stagione ha ve-stito la maglia dell’Aversa Normanna in serie D con 34 presenze e 5 gol, conta 3presenze in serie B e 6 in C1 sempre con la Salernitana, 32 presenze in C1 con la Pa-ganese, 8 presenze con il Messina in C2 e 19 in serie D con il Roccella. La redazionedel Diario augura al talentuoso centrocampista castrovillarese le migliori fortune,augurandosi che questa stagione calcistica con la maglia del Monopoli lo possaproiettare verso traguardi ancor più prestigiosi. In bocca al lupo Domenico!

Morano C./ Il progetto “Rete Marinella Amica”ammesso al Servizio civile nazionale

Nasce il gruppo “La Calabria che Vuoi”in seno al Consiglio Comunale di Civita

Il centrocampista castrovillarese Domenico Franco approda al Monopoli

Turismo della montagna e scolastico, Npvacco continua ad attrarre scolaresche egruppi didattici. Attraverso il gioco vivere la ricchezza della natura rafforzando illegame con l’ambiente. Conoscere ed amare le risorse naturalistiche stimolandola fantasia, la cultura e la riappropriazione della propria identità.È con queste finalità che, nei giorni scorsi , l’Uficio Comunale di Promozione Turi-stica ha accolto e guidato la visita dei bambini della sezione Primavera del Micro-Nido comunale, accompagnati da insegnanti e genitori. Nel laboratorio didattico,i bambini, tra i 2 ed i 3 anni, hanno dato sfogo alla loro fantasia e con colori e pen-nelli hanno dipinto una tenda.Altro momento è stato dedicato all’incontro con alcuni uccelli rapaci, tra cui un bel-lissimo barbagianni, portati dal gruppo I Falconieri del Pollino. I piccoli ospiti ed iloro accompagnatori hanno espresso grande entusiasmo per l’incontro e ne sonorimasti affascinati.Tra luglio e agosto si alterneranno molti gruppi scout di Saracena e del territorio,da Castrovillari a Rogliano a Corigliano.Novacco si conferma sempre di più riferimento importante e ricercato della pro-posta turistica legata alla fruizione della montagna, 365 giorni all’anno. Da finegiugno, infatti, continueranno ad arrivare scout, anche da fuori regione. La primacompagnia sarà di Bari ed alloggerà presso il rifugio Il Rossale del Centro Turistico.Successivamente saranno ospitati anche dei giovani da Napoli. –

(Fonte: Montesanto SaS – Comunicazione & Lobbying)

Turismo scolastico a Novacco

La Calabria che Vuoi sezione di Civita si costituiscenel Consiglio Comunale. Anche nella ridente comu-nità arbëreshë di Civita, infatti, borgo suggestivo delPollino entrato ormai da tempo nei circuiti nazio-nale ed internazionali del turismo, il movimento po-litico “La Calabria che vuoi”, che vede nell’on.Gianluca Gallo cofondatore e promotore di tale mo-vimento stesso, prende posto in consiglio comu-nale. Un rapporto politico tra il movimento politicovoluto dall’On. Gallo e i referenti della cittadina ar-bëreshë che è nato negli anni passati e si è consoli-dato giorno dopo giorno fino alla costituzione delgruppo consiliare avvenuto proprio in questi giorni.Lo afferma in una nota il giovane assessore alle po-litiche agricole e forestali del comune di Civita Vin-cenzo Mastrota: «Dopo aver costituito un circolo delmovimento La Calabria che vuoi composto princi-palmente da ragazzi e persone di esperienza delposto, è venuto naturale il passaggio assieme al vi-cesindaco Antonio Vavolizza della costituzione del

gruppo all’interno della maggioranza». «La nascitadel gruppo – sottolinea con forza l’assessore – èstato accolto dal presidente del consiglio GiuseppeMario Rugiano e da tutti i consiglieri guidati dal sin-daco Alessandro Tocci con soddisfazione in quantovuole rappresentare un’opportunità di crescita e diconfronto a sostegno dell’amministrazione e del-l’intera comunità albanofona».In un periodo storico dove l’antipolitica impera, gliesempi di buona politica vengono premiati e pren-dono sempre più piede nelle comunità calabresi colfine di costruire sempre un futuro migliore dandovoce ai territori. «La Calabria che vuoi – ha spiegatoGianluca Gallo – è e vuole essere sempre più un mo-mento democratico di confronto tra i cittadini perlo sviluppo dei territori. Questa tornata elettoraleappena trascorsa dimostra ancora di più, se ce nefosse bisogno, che i cittadini premiano la serietà echi sa stare loro vicini».

Gesù tra i mercanti del Tempio, raccontato conimmagini così ricche di particolari e di colori ecosì fluide nel loro susseguirsi, da far pensare aduna sequenza cinematografica. La solitudine diGiuda il traditore e il senso di morte, che l'im-magine di un albero bruciato e nero rende più diogni parola. I colori esplosivi della pagina in cuiMarco evangelista incontra Sofia.Oggetto di un restauro delicato e sapiente,messo in sicurezza da una nuova più bilanciatarilegatura, torna a casa, annuncia MonsignorGiuseppe Satriano vescovo di Rossano-Cariati, ilCodex Purpureus Rossanensis, celeberrimoevangelario miniato su fogli di pergamena colordella porpora, forse il più antico libro illustratodella storia, dal 2015 Patrimonio dell'Umanità,che sarà esposto al pubblico dal 2 luglio nellesale del Museo Diocesano di Rossano Calabro.

Tre anni di indagini e di analisi nei laboratori ro-mani dell'Istituto Centrale per il Restauro e laConservazione del Patrimonio Archivistico e Li-brario (Icrcpal) ne hanno confermato il valore in-commensurabile e l'origine orientale nel VIsecolo. Oltre a rivelare particolari inediti sullasua fattura.Un tesoro così sapientemente realizzato da es-sersi conservato per 15 secoli a dispetto diviaggi perigliosi, smembramenti, peripezie, per-sino un incendio, sottolineano i tecnici. Ma co-munque fragilissimo. Per questo ad attendere ilcodice nelle sale completamente rinnovate e ar-ricchite da un allestimento multimediale, ci saràuna super teca climatizzata che ne consentiràuna monitoraggio continuo. Le pagine miniate,15 in tutto, sono una più stupefacente dell'altra.

Il Codex Rossanensis torna a casa

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Abbiamo sofferto, abbiamo tremato, siamo staticolpiti duramente sbattendo contro le corde delring. Ma senza andare al tappeto. Ci siamo ag-grappati alla nostra indole tenace, al nostro or-goglio che teneva stretto tra le mani un sognoinseguito per un anno intero. Alla fine del primotempo il cielo era grigio, i musi lunghi, gli occhimischiavano perfettamente paura e incredulità.Nessuno sapeva bene come ma, dopo il 3-0 del-l’andata, (leggasi treazero, mica noccioline nelcalcio) i favoriti sembravano diventati quellidella Sancataldese, che tutti aspettavamo comedegnissimi ospiti dopo la splendida giornatadell’andata, non come spauracchi e rapinatoridel nostro immediato futuro calcistico. Dallafesta al temuto incubo,poi fortunatamente sva-nito, il passo è stato breve: bravi loro a crederci,noi sembravamo una macchina un bel po’ in-grippata che faceva una fatica pazzesca a per-correre gli ultimi metri. Un po’ come il ciclistafuggitivo che, dopo una salita severa, (e si chequesto campionato è stato per il Castrovillariuna rampa con pendenze a tratti notevoli) va incrisi di zuccheri a poche centinaia di metri dalgran premio della montagna e non riesce a scol-linare. Forse, rigorosamente detto a posteriori,è stato più bello così perché a noi castrovillaresile imprese facili non piacciono, le cose semplicici riescono male. E allora, nel nostro inconscio,abbiamo l’abilità di sparigliare le carte. 0-1, 0-2con un uomo in meno, le imprecazioni non sicontano. Ma la speranza non ci abbandona per-ché quando il Lupo è ferito tira fuori gli artigli. Etrova energie insospettate. D’altra parte, nellanostra storia, ci han dato per morti più di unavolta, proprio a cominciare da dieci anni fa,quando era una squadra campana, il Gragnano,a tentare di sbarrarci la strada verso la serie D. Il3-1 dell’andata con un rigore proprio negli ul-timi minuti, la beffa (e la rabbia) di dover giocarea Rende senza un vero perché. Ancora una voltail Lupo ferito che si scatena: i gialloblu sono sor-presi dal nostro primo tempo, non riescono areagire. Franco Viola (con qualche anno in meno

e qualche capello nero in più) guida un’orda diassatanati che azzannano l’avversario non la-sciandogli respiro. L’immagine di Pino Tortoracon in mano il pallone decisivo dell’ultimo ri-gore rimarrà una delle icone di quella giornataviva più che mai dieci anni dopo e non solo nellamente di Viola e Micieli, che oggi come ierifanno parte della famiglia rossonera. Altri dueanni ed eccoci di nuovo feriti, quasi agonizzanti.Inizio di stagione 2007/2008 versione incubo ir-reversibile: le sconfitte non si contano, la squa-dra non può reggere il confronto con le altre diserie D. Subentra il patron Carlo Astorino, la rosaviene potenziata, ma le cose non vogliono sa-pere di aggiustarsi neppure con i numerosicambi di panchina: da Napoli a Bellinvia, a Fio-riello fino al ricorso disperato al mago AngeloCarrano anche e soprattutto nel ricordo di unapromozione tra i professionisti che nessunoaveva dimenticato. La sentenza, dopo mille epiù peripezie, è affidata al doppio spareggio conil Caserta. L’1-1 in casa sembra una pietra tom-bale sulle speranze di permanenza. Non per il

mister che, sotto la tribuna a fine gara tranquil-lizza tutti dicendo che in Campania si sarebbepotuto ribaltare il verdetto. Detto e fatto: Ferraricon una magnifica galoppata (da vedere e rive-dere su youtube) e Pannozzo su rigore firmanoun pazzo 2-0 e una salvezza che ha del miraco-loso. Alla squadra di Pietropinto rimangono dueespulsi, una retrocessione e una quantità indu-striale di rabbia sfociata in un arbitro, Moretti diBari, chiuso nello spogliatoio e impossibilitato auscire. Ancora un anno e riecco Franco Viola,l’uomo sportivo del decennio per la Castrovillaricalcistica. Il destino dice ancora play out e dinuovo Campania: stavolta l’avversario si chiamaPuteolana, dal nobile passato e dall’incerto pre-sente. All’andata a Castrovillari finisce 1-0 conun missile su punizione a tempo scaduto fir-mato da Caridi. Un segno del destino, forse. An-cora Davide Ferrari sugli scudi nel temutissimoritorno con la rete che vale l’1-0 fino a pochis-simi minuti dal termine quando Aloe trova il pa-reggio e ci mette i brividi per i minuti direcupero. La punizione dal limite per i campani,

ridotti in nove, all’ultimo respiro, si infrange sullabarriera e si può gioire ancora una volta per ilpericolo scampato, per una salvezza per certiversi ancora più incredibile della precedente.Tutto questo solo per citare le imprese più re-centi e senza dimenticare le vittorie con la Bat-tipagliese, in serie C2, e ancora prima la Palmeseper l’approdo nel campionato nazionale dilet-tanti all’alba dell’epopea caligiuriana. Sono dol-cissimi ricordi che si fanno strada come unraggio di sole tra le nuvole dell’intervallo, trauna marea di interrogativi che non trovano ri-sposta. Perché non esiste. Dissolvono tuttoD’Angelo prima e Perri poi: questa squadra fattadi veri uomini (non si rimontano due gol in diecise non si hanno doti prima umane e poi tecni-che) e questo pubblico che non è nemmenolontano parente dell’Eccellenza (chi è capace diportare 500 tifosi in Sicilia alzi la mano per fa-vore) non potevano lasciare andare così unsogno. Negli ultimi minuti, dopo la grandepaura e quando la serie D è diventata solo undolce conto alla rovescia, mi è sembrato di scor-gere vicino alla panchina del Castrovillari due si-gnori di nome Agostino Caligiuri e MimmoRende. Erano felici e davano pacche sulle spallead Alessandro Di Dieco, l’imprenditore-ragazzoche ci ha messo faccia, tempo e denaro per lacausa rossonera insieme ad un manipolo di co-raggiosi compagni di viaggio. Sembrava che,con voce rassicurante, gli sussurrassero: “ Co-raggio, ragazzo, è fatta. Goditi il momento,anche tu da oggi sei un vincente”. Per la Società,seria e compatta, l’encomiabile mister Viola, icalciatori che hanno saputo fare gruppo, losplendido pubblico che ha buttato il cuore oltrel’ostacolo rinverdendo i fasti di uno stadio gre-mito come ai bei tempi, il fischio finale corri-sponde ad un autografo d’autore in calce ad unasplendida pagina di calcio, di sport (grazie a duebellissime tifoserie), di riscatto della nostra città.Benvenuti nella Nostra Storia.

Gaetano Pugliese

È Franco Viola l’uomo simbolo del decennio rossonero

– Fumata nera in casa del Castrovillari calcio.Toccherà ancora attendere qualche giorno, perconoscere il futuro del tecnico Franco Viola ilquale dopo aver dato la sua disponibilità alla so-cietà rossonera per guidare i “lupi” anche il pros-simo anno, ad oggi non ha avuto dalla stessagaranzie rassicuranti per quanto concerne il fu-turo in serie D della squadra del Pollino. “Noi vo-gliamo garantire a mister Viola una squadracompetitiva ed è per questo motivo che ab-biamo bisogno dell’aiuto dell’amministrazionecomunale la quale devo ammettere sta cer-cando di venire incontro alle nostre esigenze,cioè quelle che riguardano l’iscrizione al pros-simo campionato. Tutto ciò per dare al Castro-villari un futuro in serie d da protagonista”.Queste le parole del presidente Giuseppe Ago-stini che ci spiega la causa di questa attesa daparte di tutta la dirigenza del Castrovillari che ri-schia di rimanere senza allenatore in quanto iltecnico di Taurianova potrebbe decidere di nonaspettare in “eterno” quindi cambiare e accettare

una delle tante richieste giunte da altre societàimportanti del calcio calabrese (Lamezia ndr) .“Stiamo lavorando per preparare una rosa com-petitiva. Vorrei dire che la volontà da parte dellasocietà, tutta, è quella di far restare il tecnicoFranco Viola ma, come le ho detto in prece-denza, vogliamo un gruppo all’altezza di questomister in quanto desideriamo arrivare a fine sta-gione nei primi posti della classifica e da soliquesto non è possibile.” dichiara il presidenterossonero il quale è stato chiamato, meno di unanno fa, dal co-presidente Di Dieco a presiederela dirigenza del Castrovillari Calcio insieme a luilanciandosi in questa nuova e splendida avven-tura solo per amore della sua città. Schivo maallo stesso tempo bravissimo comunicatore edinterlocutore, Agostini, da giovane cestista e poiappassionato di tiro a piattello, si è catapultatoin maniera peretta in questa nuova avventuresportiva contribuendo in maniera determi-nante, insieme agli altri a raggiungere questoimportante traguardo calcistico che lo ha por-

tato alla promozione nella quarta serie. Il primoanno di Presidenza e subito la grande vittoria.Un vero portafortuna. “Quella di quest’anno èstata una bellissima avventura e speriamo di ri-proporla l’anno prossimo con un altro tra-guardo. Il merito in primis è di mio genero,Alessandro Di Dieco, del ds Giampiero Salituro,e di tutti i componenti della società, interni edesterni; ed un grazie – conclude il presidente ca-strovillarese - va ai sostenitori che ci sono statisempre vicini”. Insomma restano ancora tanti sulfuturo di Franco Viola qui a Castrovillari; tutto, oquasi, è nella mani della società rossonera chedovrà prendere in fretta una decisione e fare so-prattutto molta chiarezza. Intanto il Castrovillaricalcio ha comunicato che giovedì 30 giugno,alle 22, presso il Castello Aragonese avrà luogola “festa rossonera” questo “per sancire e dare se-guito ufficialmente a quello che è stato il lietoepilogo della lotteria play off”.

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Castro/Fumata nera per la riconferma dell’allenatore

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