Il giornalino di Gian Burrasca

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IL LIBROGiovannino Stoppani o, come tutti lo chiamano, Gian Burrasca, è il protagonista di una serie di avventure esilaranti e divertentissime, narrate sotto forma di diario. Dietro le monellerie di Giannino c’è però un bambino fantasioso, ricco di gioia di vivere, di spontaneità e di coraggio, che cresce in un mondo di adulti ipocriti e in una società rigida, gretta e lontana dai bisogni dell’infanzia. “Il giornalino di Gian Burrasca” è un capolavoro di spontaneità, immediatezza e ironia, un ritratto senza tempo dell’irrequietezza adolescenziale.TEMATICHE E SPUNTI DI LAVORO- Con il libro, un fascicolo in omaggio con la drammatizzazione del testo.- In omaggio per il docente, anche un cd audio con le musiche e le canzoni per mettere in scena la drammatizzazione in classe.NEGLI APPROFONDIMENTI- Schede di comprensione del testo e di approfondimento alla tematica.-Spunti di lavoro interattivi, compatibili per la LIM, sono disponibili su www.raffaellodigitale.itL’AUTOREVamba è lo pseudonimo di Luigi Bertelli, scrittore e giornalista politico nato vicino Firenze nel 1860.

Transcript of Il giornalino di Gian Burrasca

  • Rossana Guarnieri

    I Classici

    Il giornalino di Gian BurrascaVam

    ba

    Il giornalino

    di Gian Burrasca

    Vamba

    ISBN

    978-

    88-4

    72-19

    43-4 Vamba

    RAFF

    AELLO

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    Il giornalino diGian

    BurrascaQuesto volume sprovvisto del talloncino a fronte

    da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE,-

    GRATUITO, fuori

    comm

    ercio. Esente

    da I.V.A.

    (D.P.R. 26-10-1972, n 633, art. 2 lett. d).

    E 7,50 Libro + Allegato

    Giovannino Stoppani o, come tutti lo chiamano, Gian Burrasca, il protagonista di una serie di avventure esi-laranti e divertentissime, narrate sotto forma di diario. Scansafatiche per eccellenza, Gian Burrasca ne combina di tutti i colori: mette a segno terribili scherzi alla zia e alle sorelle, manda allaria feste e matrimoni, organizza giochi di magia con sparatoria finale, getta scompiglio in famiglia Dietro le monellerie di Giannino c per un bambino fantasioso, ricco di gioia di vivere, di spontaneit e di co-raggio, che cresce in un mondo di adulti ipocriti e in una societ rigida, gretta e lontana dai bisogni dellinfanzia.

    Il giornalino di Gian Burrasca un capolavoro di spontaneit, immediatezza e ironia, un ritratto senza tempo dellirrequietezza adolescenziale.

    Vamba lo pseudonimo di Luigi Bertelli, scrittore e giornalista politico nato vicino Firenze nel 1860.

    IL MULINOA VENTO

    IL MULINOA VENTO

    IL MULINOA VENTO

    IL MULINOA VENTO

    Ciak...

    si recita!Ci

    ak...

    si recita!

    Storie da recita

    re

    IL LIBRO VA IN SCENA:

    Allegatounfascicolo conladrammatizzazione deltesto

    Canzoniscaricabili gratuitamenteda www.raffaellodigitale.it

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    Storie da recita

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  • IL MULINOA VENTO

    IL MULINOA VENTO

    IL MULINOA VENTO

    IL MULINOA VENTO

    Per volare con la fantasia

    Collana di narrativa per ragazzi

  • assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questo libro senza il permesso scritto dei titolari del copyright.

    Editor: Paola ValenteRedazione: Emanuele RaminiUfficio stampa: Salvatore PassarettaTeam grafico: Letizia Favillo

    1a Edizione 2013

    Ristampa7 6 5 4 3 2 1 2020 2019 2018 2017 2016 2015 2014

    Tutti i diritti sono riservati

    2013

    Raffaello Libri SrlVia dellIndustria, 2160037 - Monte San Vito (AN)www.raffaelloeditrice.itwww.grupporaffaello.it

    e-mail: [email protected]://www.ilmulinoavento.itPrinted in Italy

    www.facebook.com/RaffaelloEditrice

  • Vamba

    Riduzione teatrale e testi delle canzoniDavid Conati

    AdattamentoElisa Cordioli

    IllustrazioniAlice Rossi e Virna Mattrel

    Il giornalinodi Gian Burrasca

  • 5Su questa pagina ho incollatoil foglio del calendario perchproprio oggi compio nove anni!Finora ho ricevuto in regalo:

    1) Da mio padre una pistolaper sparare al bersaglio.

    2) Da mia sorella Ada un vestito. Anche se non un gio-co devo aggiungerlo alla lista.

    3) Da mia sorella Virginia una bellissima canna da pe-sca.

    4) Da mia sorella Luisa un astuccio con le matite rosse e blu.

    5) Da mia madre questo diario, che tra tutti il regalo pi bello perch ci posso scrivere ogni cosa che mi passa per la testa e che mi succede. Ho insistito tanto per ave-re anchio un diario come le mie sorelle che passano ore a scrivere. Ma le ragazze cosa avranno di cos importante da scrivere nei loro diari? Nel mio ho deciso che aggiunger dei disegni, visto che sono piuttosto bravo. Comincer con il mio ritratto.

    SETTEMBRE

    marted

    20

    Gli scherzi in famiglia

  • Per vedere cosa scrive Ada potrei dare una sbirciatina nel suo diario, e visto che uscita con la mamma perch non approfittarne adesso?

    Lho trovato subito nel cassetto della sua scrivania. E questa pagina la devo proprio copiare:

    Quel Capitani proprio vecchio. Se non tornasse pi sarei

    proprio contenta. La mamma insiste che molto ricco e se mi

    chiedesse di sposarlo dovrei dire di s. Ma siamo matti?

    Pi ci penso e pi mi si spacca il cuore. Io amo il mio

    Alberto De Renzis vero, fa solo limpiegato ma a me piace

    molto. Sempre meglio di questo tizio che parla solo di campi,

    vino e lavoro. E poi non sa proprio vestirsi.

    6

  • 7Caro Diario, stasera, verso le otto arrivato Adolfo Capitani. Ada ha

    ragione: vecchio, enormemente grasso e tutto rosso. A un certo punto il pachiderma mi chiede con la sua voce sgrazia-ta: Cosa legge di interessante il nostro Giannino?

    Io gli ho prestato il mio diario e lui si messo a leggere ad alta voce. Allinizio tutti ridevano. Quando arrivato alla parte di Ada lei si messa a strillare e ha cercato di strap-parglielo dalle mani, ma lui non ha voluto. Poi, serio e rosso in volto pi del solito, mi ha chiesto perch avessi scritto tutte quelle sciocchezze.

    Gli ho risposto che non erano sciocchezze perch le ave-vo copiate direttamente dal diario di Ada. Sentito questo, il signor Capitani si alzato, ha preso il cappello e se ne andato senza salutare. Pensa, la mamma invece di arrab-biarsi con lui, se l presa con me mentre Ada piangeva come una fontana! Ecco cosa accade ad aiutare le sorelle maggiori!

    21 settembreCaro Diario, dopo ieri sera in casa sembrava che fosse morto il cane.

    Era ormai passato mezzogiorno ma nessun segnale di fumo arrivava dalla cucina. Cos, visto che avevo una gran fame, ho preso tre panini, uva, fichi e con la canna da pesca nuo-va di zecca sono andato al fiume per mangiare in santa

  • 8pace. A un certo punto, mentre pescavo, qualcosa ha inizia-to a strattonare la lenza; mi sono sporto troppo e pluff! Sono finito in acqua. Il mio primo pensiero stato: A casa saranno felicissimi! Gian Burrasca se ne va. Io lo odio que-sto soprannome!

    Mentre affondavo ero confuso e stavo andando sempre pi gi quando due braccia mi hanno tirato a galla.

    Non riesco ancora a capire perch la mamma pianges-se cos tanto quando Gigi mi ha riportato a casa. Io stavo benissimo, ma nessuno mi ascoltava. Luisa mi ha messo a letto, Ada mi ha portato del brodo caldo e tutti si sono presi cura di me fino allora di cena. Prima di scendere mi hanno avvolto come un salame dentro a diversi strati di coperte e mi hanno raccomandato di non muovermi. Io per non riuscivo a stare fermo, cos, appena tutti sono andati via, mi

  • 9sono alzato, sono sceso in salotto e mi sono nascosto dietro la tenda. Mi sono addormentato quasi subito come un sasso e quando ho aperto gli occhi cera Luisa seduta sul divano che bisbigliava con il dottor Collalto, mentre allaltro ango-lo della stanza Virginia strimpellava il piano.

    Ci vorr almeno un anno. Il dottor Baldi comincia a perdere colpi e mi ha promesso di farmi suo assistente. Ti dispiace aspettare, amor mio? diceva il dottor Collalto.

    Luisa, tutta dolce, gli ha risposto: Oh, no. E a te? E si sono messi a ridere entrambi. Ma non lo dire a nessuno. Prima voglio essere sicuro

    concluse Collalto. Appena finito di parlare, Luisa si alzata proprio mentre

    entravano le sorelle Mannelli. Chiedevano di me, quando la mamma, bianca come un fantasma, si precipitata in salotto urlando che in camera non cero.

    Allora, per tranquillizzarli, sono saltato fuori da dietro la tenda urlando. E tutti si sono spaventati.

    Giannino, mi farai ammalare si lamentata la mam-ma. Luisa diventata di tutti i colori e mi ha chiesto se era da tanto che ero l dietro.

    Certo! ho esclamato. Dite sempre che io devo essere sincero. Allora perch voi non lo siete? Perch non dici alle tue amiche che tu e il dottor Collalto vi volete sposare?

  • 10

    Caro Diario,non lo avessi mai fatto: mia sorella mi ha portato fuori

    dalla stanza tirandomi per un braccio e minacciandomi di farmela pagare cara. Per fortuna si messa in mezzo la mamma e mi ha mandato a letto.

    E ora sono qua. Buona notte.

    6 ottobreFinalmente sto un po meglio.Era ora. Mentre mi alzavo dal letto ho sentito Ada e Vir-

    ginia che parlavano in corridoio, sono corso a spiare e ho scoperto che qui da noi ci sar una festa.

    Virginia continuava a ripetere: La festa riuscir sicuramente, tanto Giovannino am-

    malato! Ma io sono guarito! Cos oggi, prima che Caterina mi

    portasse la merenda, ho deciso di farle uno scherzo. Mi sono nascosto dietro la porta con lo scialle nero della mamma sulla testa e quando lei entrata sono saltato fuori abbaian-do come un cane. Caterina ha lasciato cadere il vassoio, ha sporcato il tappeto, ha rotto la teiera e ha urlato talmente forte che sono arrivati tutti, anche pap. Come sempre mi hanno sgridato, allora ho preso una decisione: appena sto meglio scappo di casa, cos imparano!

  • 11

    7 ottobreCaro Diario,oggi finalmente sono uscito dalla camera, anche se ero

    controllato a vista da Caterina. Appena lei mi ha lasciato da solo, dato che mi stavo annoiando da morire, mi sono intrufolato in camera di Luisa per cercare qualcosa da fare. Nella sua stanza ho trovato alcune foto che ritraevano dei giovanotti e mi sono divertito come un matto a leggere i commenti che cerano scritti: Un vero imbecille! Lui carino davvero! Mi ha chiesto ma fossi matta! Ho deciso di tenerme-le perch quando finalmente uscir potrei organizzare un bello scherzetto.

    Poi, dato che cero, mi sono messo i vestiti di Luisa e sem-bravo proprio una ragazza, cos sono sceso in salotto per farmi vedere. Luisa non ha apprezzato e mi sono pure preso uno schiaffo per averle strappato la gonna.

    E chi le capisce le donne?Pensa che mi ero messo pure un vecchio bustino di Ada,

    una gonna con lo strascico, altri vestiti di Luisa e ho mi-schiato tutto insieme. Devo dire che ero proprio bella, come ragazzina! A dire la verit, la gonna mi era un po stretta sulla vita e ho dovuto appuntarla con degli spilli.

    Poi ho pensato pure al trucco: mi sono unto bene le gote con una pomata color rosa come fanno le signore. Mi sono

  • 12

    allora guardato allo specchio e adesso devo dire che non ero pi io! Ero diventato una signorina bellissima!

    Che invidia, che invidia avranno di me le mie sorelle mi sono detto al colmo della contentezza.

    E invece non ho ricevuto complimenti per la mia sim-patica idea ma, come detto, solo sgridate e uno schiaffo per-ch avevo rotto qualche vestito. Come se i vestiti fossero tanto importanti!

  • 13

    8 ottobreCaro Diario,oggi sono andato a trovare tutti i tizi delle fotografie.

    stato divertentissimo. Per primo sono passato da Carlo Nel-li, nel suo negozio. Mi ha chiesto come stavo e come stavano le mie sorelle. Io gli ho mostrato il suo ritratto con la scritta vecchio babbuino, su cui, oltre al commento, Luisa aveva disegnato dei lunghi baffi e una bocca enorme. diventato subito rosso come un peperone e mi ha detto:

    Sei stato tu, mascalzone?! Io gli ho risposto di no, ho detto che la fotografia era

    nascosta in camera delle mie sorelle e sono volato via per paura di prenderle.

    Poi sono passato da Pietrino Masi. Ha i capelli rossi e il viso tutto butterato che assomiglia a una grattugia. pro-prio brutto, poverino!

    Ciao Giannino mi ha salutato. A casa stanno tutti bene?

    Mentre prendeva delle caramelle alla menta io gli ho al-lungato innocentemente la sua fotografia.

    Lho trovata in camera delle mie sorelle ho detto per gentilezza.

    Lui mi ha strappato la foto di mano ed riuscito a leg-gere quello che cera scritto dietro: Ha chiesto la mia mano. Fossi matta! diventato bianco come un foglio e io sono fuggito via.

  • 14

    Ma quello che mi ha fatto ridere pi di tutti stato Gino Viani. Quando gli ho dato la sua fotografia con la scritta: Ritratto di un asino, ha iniziato a piangere e a singhiozzare, dicendo con un filo di voce:

    Noooooo. La mia vita finita!Caro Diario, proprio vero che dire la verit fa stare

    bene. Per anche divertente.Buonanotte.

    9 ottobreCaro Diario,ci sono riuscite! Le mie sorelle hanno convinto la mam-

    ma: la festa ci sar e si terr tra due marted. Ada, Luisa e Virginia hanno iniziato a fare lelenco degli invitati. Natu-ralmente ci saranno tutti quelli a cui ho portato le foto con dedica. Figuriamoci se avranno voglia di ballare con le mie sorelle dopo aver scoperto cosa pensano di loro!

    Ci sar da ridere.

    12 ottobreCaro Diario, da un paio di giorni, qui a casa non si parla daltro che

    della festa. Ada, Luisa e Virginia continuano a chiacchierare tra di loro, tutte eccitate, sugli invitati, su cosa mettersi e su

  • 15

    cosa preparare. Laltro ieri, per, dopo colazione, arrivata zia Bettina.

    Questa zia, che viene a trovarci s e no due volte allanno, ricchissima, ma si veste e si comporta come un cavernico-lo. Appena arrivata, le mie sorelle hanno lasciato il salotto e con una scusa sono andate in unaltra stanza a parlare dellarrivo inaspettato della vecchia bacucca (la chiama-no proprio cos).

    Vecchia bacucca! ha detto Ada con gli occhi pieni di lacrime. Figuriamoci se non si fermer!

    Anzi, chiss come sar contenta di aver loccasione del-la festa per mettersi il suo vestito verde e i suoi guanti gialli e la cuffietta lilla ha aggiunto Luisa disperata. Io mi vergogno di presentare una zia cos ridicola.

    Le mie sorelle non vogliono che la zia rimanga fino a marted e secondo me hanno ragione. Dovevo fare qualcosa per sistemare le cose, soprattutto perch nel frattempo mi sono un po pentito di aver portato in giro le foto. Cos ho deciso di parlare con zia Bettina.

    Zia, se vuoi fare un regalo alle tue nipoti, devi andar via prima di marted le ho detto.

    Perch Giannino? Se vuoi farle contente, meglio che alla festa tu non ci

    sia. Sei troppo vecchia e hanno paura di fare brutta figura. Per non dire a nessuno che te lho detto io. Loro saranno felici e tu avrai fatto unopera buona.

  • 16

    Avevo usato parole gentili e modi appropriati, eppure zia Bettina ieri mattina andata via arrabbiata, facendo il solenne giuramento di non tornare pi. E ha raccontato a tutti che sono stato io a consigliarglielo. Ma non finita qui. Sembra che il pap le abbia chiesto in prestito dei soldi e lei, prima di uscire abbia sbuffato:

    una vera vergogna dare feste con i soldi degli altri!Che colpa ne ho io, se lei non ha mantenuto il segreto? E

    come sempre quelli che mi dovevano ringraziare mi hanno abbassato i pantaloni e me le hanno date di santa ragione. Ora non riesco pi a stare seduto, il sedere mi fa male

    Intanto, in casa continuano i preparativi della festa e io sono un po preoccupato per le fotografie.

    15 ottobreCaro Diario,siamo finalmente arrivati alla resa dei conti: il marted

    della festa.Le mie sorelle mi hanno fatto una predica lunghissima,

    con le solite raccomandazioni di fare il buono, di non com-binare nulla e di essere gentile con gli invitati. Tutte cose che gi so, ma come sempre ho fatto finta di ascoltare.

    La casa bellissima! Ci sono le luci accese e i fiori nei vasi che riempiono le stanze di profumi, ma io preferisco quelli che arrivano dalla tavola imbandita: ci sono enormi

  • 17

    vassoi con montagne di pasticcini. Anzi... ora torno gi, al-trimenti mi mangiano tutto.

    Le amiche sono arrivate puntualissime, ma di uomini nemmeno lombra. Cerano solo il dottor Collalto, fidanza-to di Luisa, e il pianista, che alle nove ha iniziato a suonare.

    Le mie sorelle sembravano a una partita di tennis e con-tinuavano a spostare lo sguardo dallorologio alla porta, dalla porta allorologio, dallorologio alla porta.

    Alle dieci, finalmente, suonato il campanello. Tutte si sono precipitate allentrata, non sono entrati ragazzi; si presentata Caterina con una busta. Allinterno non cera nessun biglietto o lettera di scuse ma una foto che le tre co-noscevano molto bene.

    Ma come mai? ha commentato Luisa. Ma come pu essere? ha aggiunto Ada. Le domande sono state interrotte da unaltra scampanel-

    lata e da unaltra foto. E da unaltra ancora e ancora. Ada, Luisa e Virginia sono diventate paonazze. Sentendomi in colpa, io ho iniziato a ingozzarmi di panini. Finalmente sono arrivati Ugo Fabiani ed Eugenio Tinti, festeggiati con tutti gli onori dalle ragazze. Secondo me sono venuti perch i commenti sulle foto erano gli unici positivi: Troppo bello per essere vero! E laltro: Che romantico!

    Ma erano ancora pochi per accontentare le dame che volevano ballare. Io gironzolavo per la sala e intanto per il rimorso mi era passata la fame.

  • 18

    Passando vicino a Luisa ho sentito che diceva piano al suo fidanzato che avrebbe voluto sapere chi era stato a fare quello scherzo tanto crudele.

    Collalto si girato verso di me e mi ha squadrato severo. Io sono diventato rosso, poi blu.

    Forse Giannino te lo potrebbe dire, vero? ha dichia-rato.

    Io avevo la gola secca mentre Luisa ha iniziato a fissarmi. Forse stato il gatto ho detto per difendermi.

    Laltra settimana gli ho dato qualche foto per giocare e lui le avr portate fuori.

    Luisa ha fatto due pi due, per, prima che mi prendesse, sono corso in camera con le tasche piene di torrone. Ora mi infilo sotto le coperte e cerco di dormire, altrimenti quando tutti se ne saranno andati ho paura che stavolta me le suonano!

  • 19

    Caro Diario,questa notte non sono riuscito proprio a dormire. Sono

    sicuro che stavolta me le canteranno! Lunico modo per evi-tare una sonora lavata di testa scappare, e lunico posto dove andare da zia Bettina, in campagna. Il treno parte alle sei e ho tutto il tempo per arrivarci.

    17 ottobreCaro Diario,sono arrivato sano e salvo alla meta, ma che fatica! Dopo essere scappato, sono corso in stazione, deciso a

    seguire le rotaie fino al paese della zia. Il treno ci avrebbe messo circa tre ore e poi non avevo i soldi per il biglietto. Io, camminando svelto, sarei arrivato in campagna prima di sera. Arrivato in stazione, ho quindi aspettato la locomo-tiva e mi sono diretto in coda. Lultimo vagone era vuoto e per fortuna anche nella guardiola dove solitamente c lad-detto ai freni non cera nessuno. Non ci ho pensato due volte e sono saltato su come un gatto. Che posto! La mia posizio-ne era leggermente pi alta dei vagoni e mi permetteva di osservare il panorama. Inoltre, il vetro rotto del finestrino lasciava entrare il vento che mi solleticava il viso rendendo il viaggio piacevolissimo. A un tratto per il cielo diven-tato nero e ha lasciato cadere secchiate dacqua, accompa-gnate da un vento gelido e da tuoni.

  • 20

    Insomma, caro Diario, non ero messo proprio bene. Ma il peggio doveva ancora arrivare. A un certo punto il treno si infilato dentro le gallerie. Il fumo nero della locomotiva arrivava nel mio nascondiglio impedendomi di respirare e, una volta usciti, la pioggia fredda mi ha lavato la faccia. stata unesperienza bruttissima! Il fumo caldo mi ha avvolto completamente, gli occhi mi bruciavano tanto che ho pen-sato: Qui ci lascio le penne. Per lasciare un ricordo ho preso il diario e ho lasciato limpronta della mano cercando di scrivere con un pezzo di carbone: Muoio per la Libert!

    Non sono riuscito a finire la frase. La pioggia mi ha ripor-tato alla realt in tempo per scendere nella stazione giusta. Ho tentato di saltare gi, ma al posto delle gambe cerano due ghiaccioli e cos sono ruzzolato a terra come un sacco di patate.

    Due facchini mi hanno portato di peso nellufficio del capostazione, che per ha scoperto subito da dove venivo e dove stavo andando.

    Ho cercato di raccontare una bugia, ma ero nero come il carbone, coi vestiti rovinati e lanimo triste Appena sa-puta la mia destinazione, il capostazione ha fatto chiamare zia Bettina e ha detto al controllore:

    Fai una multa al ragazzo per aver viaggiato senza bi-glietto e allinterno di uno spazio riservato al personale.

    Tra le mille cose che avrei voluto rispondergli lunica che sono riuscito a dire stata:

  • 21

    Pagher quello che c da pagare, ma potevate far ripa-rare il vetro!

    Non avessi mai aperto bocca! Il capostazione ha manda-to qualcuno a controllare la guardiola e appena ha saputo che il finestrino era rotto mi ha aumentato la multa incol-pandomi del danno.

    Non ne potevo pi, volevo andare dalla zia. Un facchino mi ha cos portato da lei.

    La zia non mi ha nemmeno riconosciuto, credeva che fossi uno straccione, poi quando ha sentito la mia voce mi ha abbracciato piangendo:

    Giannino mio, cosa ti successo? Zia le ho risposto. Sono scappato!La zia mi ha fissato per un paio di secondi, poi: Scappato? E hai lasciato i tuoi genitori, le tue sorE poi ricordando come era stata trattata ha aggiunto: naturale! Quelle ragazze farebbero impazzire un

    santo. Vieni Giannino, datti una sistemata e poi raccontami tutto con calma.

    A casa della zia, il tempo sembra essersi fermato. C sempre il vaso di dittamo sul davanzale e c Bianchino, il barboncino al quale la zia molto affezionata. Dopo esser-mi ripulito e aver ascoltato una mezza predica, sono finito a letto perch avevo qualche linea di febbre. La stanchezza arrivata quasi subito e appena sveglio, eccomi qui a rac-contarti tutto, visto che sei lunico amico vero che ho.

  • 22

    Questa mattina la zia se l presa per uno scherzo. Il fatto che io non volevo farle nessun dispetto, ma un piacere. La zia molto affezionata alla pianta di dittamo. Ogni mattina appena sveglia la innaffia e addirittura ci parla:

    Ciao bello mio, eccoti un po dacqua. Ooh, ma come sei cresciuto.

    Cos ho pensato di farlo crescere pi velocemente: ho svuotato il vaso e alla base della pianta ho legato un legnet-to che passasse dal foro del vaso. Poi ho rimesso la terra e ho aspettato che la zia innaffiasse la sua pianta. Sul davanzale ho fatto passare il legno legato alla pianta e mi sono posizio-nato in attesa della zia.

  • 23

    Dopo nemmeno cinque minuti la finestra si aperta e zia Bettina ha dato il buon giorno al dittamo:

    Buongiorno, mio caro, come stai? Ma guarda, hai una foglia rotta stato quel gattaccio?

    Dal mio nascondiglio sentivo tutto e aspettavo il momen-to adatto per agire, cercando di non farmi sentire visto che stavo ridendo.

    Aspetta, aspetta. Ora prendo le forbici e ti tolgo la fo-glia altrimenti si secca e poi ti fa male.

    Appena se ne andata ho spinto verso lalto il bastoncino. Eccomi da te. MaIl tono della zia cambiato subito. Ma Ma Mi sembri cresciuto!Io da sotto il davanzale continuavo a ridere cercando di

    trattenermi, mentre la zia continuava a potare la sua pianta. S, sei proprio cresciuto. Se merito dellacqua fresca,

    te ne verso anche oggi, cos crescerai di piAppena la zia si allontanata, io ho spinto in su il ba-

    stoncino facendo crescere di molto la pianticella. A un certo punto si udito un tonfo.

    Ah! Il mio dittamo! Zia Bettina per la sorpresa ha lasciato cadere la brocca

    mandandola in mille pezzi e ha esclamato: Ma questo un miracolo! Ferdinando mio, Ferdinando

    mio adorato. forse il tuo spirito a far crescere la piantina che mi regalasti per la mia festa?

  • 24

    Io ho spinto ancora pi in su la pianta. La zia vedendo la pianta crescere si messa a urlare:

    Oh! Ah! un miracolo!Il problema che ho spinto troppo e il vaso si rovesciato

    cadendo a terra e rompendosi: cos sono stato smascherato! Appena ho alzato gli occhi verso la finestra la zia era l con unespressione da far paura.

    Sei stato tu! La zia sparita, ricomparendo immediatamente alla

    porta con un bastone. Io ho iniziato a correre e mi sono nascosto sopra un albero.

    Tornato a casa, ho trovato la zia in salotto che parlava con il postino di due telegrammi arrivati per lei. Entrambi erano di mio padre. La zia ha detto che a casa erano molto preoccupati per me e con tono severo mi ha annunciato:

    Ho scritto a tuo padre che venga a prenderti col pros-simo treno.

    Appena luomo se n andato ho cercato di sistemare le cose scusandomi dellaccaduto.

    Vergognati! Prendere in giro tua zia.Cercando di tirare acqua al mio mulino ho aggiunto: Cara zia, scusa ancora. Ma non sapevo che dentro al

    dittamo ci fosse lo spirito di quel tale Ferdinando.Zia Bettina sbiancata e poi ha detto balbettando: Zitto, zitto! Mi prometti di non dire a nessuno quello

    che hai sentito?

  • 25

    S zia, te lo prometto. Bene, allora non ne parliamo mai pi. Cercher di

    mettere una buona parola con tuo padre.

    ***

    Sto pranzando in salotto mentre zia Bettina si sfoga con la moglie del contadino:

    un demonio! E finir male.E tutta questa confusione solo perch ho giocato con i

    figli della signora allo zoo. Lidea nata pensando alla gita con mio padre al circo e al fatto che due operai vicino alla casa della zia stavano dipingendo labitazione del contadino con della vernice rossa e verde.

    Angiolino, che il figlio del contadino, un ragazzo che ha quasi la mia et, non ha mai visto il mondo e per questo mi ascolta sempre a bocca aperta. Allora gli ho proposto di allestire lo zoo del circo.

    Voglio vedere anchio ha esclamato Geppina, la sua sorellina.

    Anchio ha aggiunto Pietrino, un bimbo di due anni e mezzo che sa solo gattonare.

    Va bene ho risposto. Ma servono le vernici degli operai.

    Nessun problema ha detto Angiolino. Ora sono in paese.

  • 26

    Mentre gli altri ci aspettavano, noi siamo andati a pren-dere colori e pennelli. Tornando, ho preso dal cortile della zia anche Bianchino, il cane della zia.

    Cominceremo dal leone! ho esclamato legando al collare del barboncino una corda e fissandola a un carro che era l vicino. In pochissimo tempo diventato tutto rosso. Veramente, il leone di colore arancione. Ma va bene anche cos ho detto per rendere pi vera la mia de-cisione. E ora la tigre!

    Poco distante cera una pecora e, mescolando insieme il rosso e verde, ho creato una tinta adatta per disegnarle una pelliccia a macchie. Le ho dipinto anche il muso, ma non aveva nulla a che fare con la tigre vista al circo, le mancava laggressivit.

    Mentre osservavo la mia opera ho sentito un grugnito. Avete anche un maiale? ho chiesto ad Angiolino. S, ma piccolinoEd andato a prendere un porcellino tutto rosa e gras-

    sottello.Mi sono chiesto: Con questo cosa ci si potrebbe fare? Ci facciamo un leofante! ha proposto il mio amico. Vorrai dire un elefante! gli ho risposto ridendo. Ma

    dovete sapere che gli elefanti sono enormi, hanno una pro-boscide e io non saprei come farla.

    Tutti mi hanno guardato in modo strano. E che sar mai questa proboscide, Giovannino?

  • 27

    Quando ho iniziato a spiegare che il naso dellelefante ha diversi utilizzi, come alzare le cose, mangiare le noccioline, spruzzare i bambini che al circo gli fanno i dispetti, tutti e tre hanno detto che era impossibile che esistesse un animale del genere e si sono messi a ridere a pi non posso.

    Che brutta cosa non essere andati mai per il mondo! Con il porcellino ci faremo un coccodrillo ho propo-

    sto poi.Sul carro avevo visto una vecchia coperta e cos lho le-

    gata alla pancia dellanimale e arrotolandola su se stessa ho fatto la coda. Con il colore verde ho dipinto il maiale tramutandolo in un coccodrillo meraviglioso.

    Dopo aver legato il coccodrillo al carro, mi venuta li-dea di fare la zebra utilizzando lasino che cera nella stalla. bastato mescolare i due colori e creare un grigio per fare delle strisce sul pelo dellanimale che diventato una zebra perfetta. E anche questo stato legato al carro.

    Per dare vivacit alla situazione mancavano solo le scim-mie, e cos ho dipinto il viso a Pietrino e gli ho legato uno spago sulla cintura come coda. Con laiuto di Angiolino ho messo il bimbo sul ramo dellalbero l vicino e lho legato con una fune per non farlo cadere.

    Il circo era pronto, cos ho iniziato a spiegare: Gentili visitatori, osservate questo quadrupede. fatto

    come un cavallo ma ha il manto a strisce e si chiama zebra. Tira calci ma non un mulo e vive nella lontana Affrica.

  • 28

    Accidenti ha esclamato Angiolino. Ma sar vero? Certo che vero. Ma ora non interrompere pi la spie-

    gazione ho risposto io. Ed ecco la famosa tigre del Bengala, che vive in Asia e

    Affrica e mangia uomini e scimmie Pietrino ha iniziato a piangere mentre penzolava dal

    ramo perch la corda si era allentata. Sembrava proprio una scimmia appesa per la coda.

    Avete sentito signori? ho continuato cogliendo locca-sione. Appena la scimmia ha sentito nominare la tigre ha iniziato a urlare. Questa sullalbero una comune bertuccia che vive nella foresta e si ciba di tutto ci che trova.

    Angiolino e Geppina mi guardavano a bocca aperta e occhi spalancati.

    E ora passiamo al leone. Questo animale bello e regale capace di mangiare una mandria di buoi in sol colpo. Lui il carnivoro pi carnivoro di tutti i carnivori ma ha un cuore doro. Aiuta anche gli uomini, nei libri.

    Avrei voluto dire altro sul leone, ma Pietrino continuava a piangere per cui sono passato subito a raccontare del coc-codrillo.

    Signori, questo anfibio vive sia sulla terra sianellacqua del Nilo, dove d la caccia agli abitanti del posto e se li fa sparire in bocca come fossero caramelle! E sapete perch si chiama cos?

    I due ragazzini hanno scosso la testa.

  • 29

    Si chiama coccodrillo perch la sua pelle ricoperta di squame dure come la buccia delle noci di cocco.

    Mentre dicevo questo, ho preso a bastonate il maialino che ha iniziato a strillare.

    In quel momento sono arrivati i genitori di Angiolino. Oh, il mio maiale! ha urlato il padre. Il mio piccolo, la mia creatura ha aggiunto la ma-

    dre distogliendo lattenzione dallanimale. proprio vero: chi non ha viaggiato ed rimasto sempre

    in campagna non sa apprezzare le cose! Invece di essere felici che insegnassi qualcosa a quei ragazzi, urlavano come se li stessi ammazzando. Comunque per evitare prediche e rimproveri ho slegato gli animali e sono andato verso casa inseguito da Bianchino. Arrivato a casa, la zia mi ha accol-to sulla porta con un tono poco amichevole:

  • 30

    Che cosa hai combinato stavolta? Appena ha visto Bianchino, ha fatto un salto allindietro

    come se avesse visto un leone per davvero! Quindi, caro Diario, sono stato proprio bravo!

    Appena ha capito che era il suo barboncino, per, ha iniziato a piagnucolare:

    Uh, Bianchino mio, che ti ha fatto questo piccolo delin-quente? Guarda come ti ha ridotto!

    Poi, si alzata tutta inviperita con il dito minaccioso, ma io sono stato pi veloce di lei e mi sono nascosto dentro que-sta stanza da dove ti sto scrivendo.

    Poco dopo arrivata la contadina a raccontare tutto a mia zia ingigantendo ogni cosa: ha detto che avevo dipinto gli animali di colori mai visti, che avevo appeso allalbero Pietri-no riducendolo in uno stato pietoso...

    Insomma, ora sto aspettando mio padre nella speranza che lui sappia distinguere la verit da unesagerazione.

    17 ottobreCaro Diario, sono a casa.Devo aggiornarti su quello che accaduto ieri. Appena

    arrivato mio padre, zia Bettina ha raccontato tutte le mie prodezze, come le chiama lei, esagerandole come sempre.

    Ho iniziato a tirar calci e pugni alla porta per poter uscire e dire la mia.

  • 31

    Aprite, voglio vedere il mio pap!Appena hanno aperto la porta, mi sono lanciato tra le

    braccia del pap e lui ha subito iniziato a rimproverarmi: Tu non sai quanto ci hai messo in pensiero. un piccolo delinquente si intromessa la zia.

    Guarda come ha ridotto il mio Bianchino.Il pap lo ha guardato e ha sorriso: proprio simpatico, tutto rosso.Io ho aggiunto, un po piangente: Che male c? Ora baster che lo chiami Rossino Ah s? ha gridato la zia con voce stridula. da que-

    sta mattina che mi fa disperare! Ma che ho fatto di male? Ho solo spiantato la pianta di

    dittamo, mica lo sapevo che dentro cera lo spirito del signor Fernando

    Basta cos ha sentenziato la zia. Vattene e non farti pi vedere in questa casa!

    Cos siamo ripartiti in treno.Ieri sera ad aspettarmi in stazione cerano tutti: parenti,

    amici Chiunque parlava di me. A casa ancora peggio: erano tutti in lacrime, la mamma, le mie sorelle, Caterina che si asciugava gli occhi nel grembiule

    Ora devo darti unaltra notizia: mia sorella Luisa spo-sa il dottor Collalto. Lui ha vinto un posto come dottore a Roma, per cui ha deciso di sposare Luisa e di partire

  • 32

    insieme. Mi dispiace tantissimo che lei se ne vada, in fondo le voglio bene e pure a Collalto, ma in compenso al loro matrimonio far una scorpacciata di dolci e pasticcini!

    18 ottobreHo finalmente una scatola di colori e sono proprio fe-

    lice. Ieri sera il dottor Collalto mi ha fatto questo regalo bellissimo. E insieme al regalo mi ha detto:

    Tieni Giovannino, so che ti piace disegnare.Ero talmente felice che ho iniziato a saltare dalla con-

    tentezza. Poi mi sono rinchiuso in camera e ho inaugurato i colori. Per prima cosa ho riprodotto il circo che ho fatto in campagna con gli animali. Una volta finito, lho portato a Collalto che ha detto che era proprio unopera darte.

    Ecco, come volevasi dimostrare: i disastri che combinano i bambini non accadano mai senza motivo se non avessi fatto il circo ora non avrei disegnato unopera darte. Gra-zie Collalto, ora dovr trovare un regalo degno del tuo speriamo di riuscire a risparmiare qualche soldo.

    19 ottobre Caro Diario,questa mattina Luisa mi ha dato una moneta dargento. S, proprio unintera moneta dargento, chiedendomi di

  • 33

    non combinare guai visto che tutti sono in subbuglio per i preparativi del matrimonio e nessuno ha tempo di tenermi docchio. Lho sempre detto: Luisa la migliore.

    Con questi soldi comprer dodici razzi col fischio, sei candele romane, otto scatole di petardi e quattro bellissime girandole, cos la sera del matrimonio potr anchio festeg-giare gli sposi.

    24 ottobreFinalmente oggi il grande giorno.Scusa se un po di tempo che non ti prendo in mano,

    ma i preparativi sono stati frenetici. Ho aiutato tutti in ogni cosa e la sera cadevo stanco morto sul mio letto.

    Questa giornata si concluder con i miei fuochi e tutti rimarranno sbalorditi: il Collalto che mi chiama cognato, Luisa che mi vuol bene, la zia Bettina che venuta facendo pace con tutti e regalando alla sposa una coperta gialla e turchese fatta a mano. Luisa sperava in due diamanti come eredit della nonna, ma la zia probabilmente se l legata al dito per la faccenda della festa del mese scorso.

    ***

    La zia ha deciso di non venire in Municipio. Prender il treno e torner a casa. Nessuno sa il perch, visto che lab-

  • 34

    biamo accolta con tutte le attenzioni del mondo. La mamma le ha persino chiesto se qualcuno le ha mancato di rispetto.

    Nessuno, anzi. Se Luisa vuole essere cos gentile da ri-mandarmi la coperta che le ho fatto sarei ancora pi felice.

    Il fatto che solo io so il motivo della sua decisione. Poco prima le avevo detto in disparte:

    Senti zia, se posso darti un consiglio, perch non ti por-ti via la coperta e regali a Luisa i diamanti sui quali aveva messo gli occhi? Cos saranno tutti pi contenti e tu non passerai per una vecchia megera dispettosa.

    Devo essere sincero, questa volta la zia si comportata molto bene. Deve aver capito il suo errore e ha deciso di rimediare tornando a casa a prendere il regalo giusto. Sono o non sono un bravo fratello?

    Diario mio, sono disperato! Il pap mi ha rinchiuso in camera a suon di scarpate e sgridate. Il sedere mi fa cos male che devo cambiare posizione ogni cinque minuti. Se-condo lui questo il modo giusto di correggere i ragazzi sfortunati come me. Nessuno mi capisce. Non colpa mia se gli sposi sono dovuti ripartire perch Collalto stato ri-chiamato a Roma prima del previsto. Dato che il mio pro-getto dei fuochi in giardino saltato ho deciso di fare agli sposi un semplice scherzo. Se il Collalto fosse meno pauroso tutti avrebbero riso senza farne un dramma. E invece

    Per che scena!

  • 35

    Mi ero messo in tasca una girandola e aspettavo il mo-mento opportuno per accenderla. Appena gli sposi sono usciti dal Municipio mi sono posizionato dietro di loro. Era-no talmente felici che non se ne sono nemmeno accorti. In quel momento mi venuta lidea di attaccare la girandola al bottone della giacca dello sposo e lho accesa.

    Uno spettacolo memorabile! Il dottore tremava e urlava senza capire cosa stesse succedendo, Luisa quasi svenuta dalla paura e tutti gli invitati erano terrorizzati.

  • 36

    A un certo punto, mio padre si fatto avanti e prenden-domi per le orecchie mi ha trascinato a casa.

    Ti giuro che non era mia intenzione far del male a Col-lalto, volevo solo dimostrare la mia gioia per il matrimonio, e se tutti fossero stati meno codardi, il mio scherzo inno-cente si sarebbe concluso con una risata. E invece mentre gli altri festeggiano sommersi da dolci e creme, io sono un prigioniero, costretto a pane e acqua.

    Quando ho sentito la carrozza degli sposi partire mi sono rattristato ancora di pi.

    Chiuso qui dentro, in prigione. Appena ho sentito qualcuno alla porta mi sono nascosto

    sotto il letto temendo che fosse il pap. Magari voleva dar-mi la parte di pedate che mi aveva promesso! Invece era Ada con un panino al prosciutto, un sacchettino di confetti e un libro da leggere Il Corsaro nero di Salgari.

    Lho sempre detto: Ada la sorella migliore di tutte.

    25 ottobreBuon giorno, Diario.Ho letto tutta la notte. Che scrittore! Che storia! Che bel-

    la cosa essere un corsaro. E per giunta nero.Voglio anchio fare qualcosa di speciale, come il Corsaro

    nero. Non so ancora bene. Ma qualche idea mi verr

  • 26 ottobreSono a letto malconcio.Ho appena le forze per scrivere quello che mi capitato

    ieri mattina. Alla fine ho deciso di tagliare il mio lenzuolo in tante strisce per fare una fune e calarmi dalla finestra. Dopo aver annodato tra loro le strisce, ho legato il tutto alla gamba del tavolino e ho iniziato a calarmi lungo il muro. Dopo non ricordo un granch. Forse ho battuto la testa, forse la fune era troppo corta, forse il tavolino non ha sor-retto il mio peso. Comunque sia, a un certo punto: buio! Come se qualcuno avesse spento la luce. Mi sono trovato nel mio letto con mio padre che camminava avanti e indietro in fondo alla stanza continuando a ripetere:

    impossibile! Questo ragazzo la mia disperazione. La mia rovina!

  • 38

    Il medico ha detto che ho la pellaccia dura e che mi ri-metter. Tutti per mi hanno controllato a vista senza la-sciarmi mai e chiedendomi sempre come andava la testa.

    29 ottobreCaro Diario, sono guarito e ieri mentre gironzolavo per

    casa ho sentito il pap che diceva alla mamma: Proviamo a trattarlo con dolcezza e a prenderlo in

    modo diversoSi deve essere pentito di come mi ha trattato e cos ha

    deciso di portarmi a vedere il celebre prestigiatore Mor-gan, che in questi giorni in paese. Con noi verr anche lavvocato Maralli, quello con gli occhiali e il barbone che piace poco alla mamma per le sue idee politiche.

    30 ottobreHo deciso. Quando sar grande far il prestigiatore! Ieri a teatro mi sono divertito tantissimo. Quel Morgan

    bravissimo e ha fatto dei trucchi proprio belli. Durante tutto lo spettacolo non gli ho mai tolto gli occhi di dosso per scoprire i suoi segreti. Molti sono veramente difficili. Per sono convinto che alcuni trucchi sarei in grado di farli anchio, come quello delle uova, ingoiare una spada o pesta-re un orologio dentro un mortaio e farlo sparire.

  • 39

    Voglio esercitarmi e poi fare uno spettacolo nel salotto di casa con le persone che pagano il biglietto, cos tutti rimarranno a bocca aperta e f inalmente mi prenderanno sul serio. Oggi ho provato i trucchi con i miei amici in giardino: Renzo, Carluccio, Fofo e Marinella che vivono nella casa accanto e sono i f igli della signora Olga, una signora molto distratta e spesso indaffarata.

    Lei signorina, sarebbe cos gentile da prestarmi il suo orologio doro? ho detto.

    Io non ce lho ha risposto Marinella. Ma posso cer-care a casa quello della mia mamma.

    Come un fulmine, Marinella corsa a casa e dopo poco tornata con un bellorologio.

    Lho preso e lho messo dentro al mortaio che usa Cateri-na in cucina e ho iniziato a pestarlo come ha fatto il presti-giatore laltra sera. Il vetro si frantumato subito, la cassa un po meno ma era irriconoscibile.

    Osservate, signori. Come si vede lorologio della signo-ra Olga irriconoscibile.

    Tutti hanno annuito con la testa. Ora lo far ricomparire, nuovo come prima!Ho rovesciato il contenuto del mortaio dentro un fazzo-

    letto e, dopo averlo legato stretto, senza farmi vedere lho infilato in tasca. Poi con molta calma ho tolto da sotto la giacca un altro fazzoletto annodato, uguale al primo, con dentro lorologio doro della mia mamma.

  • 40

    Ecco qua! Lorologio nuovo e intatto!Tutti sono rimasti colpiti dallo spettacolo. Marinella tor-

    nata a casa con lorologio di mia mamma, convinta che fosse quello della sua e io mi sono incamminato verso casa, sicuro che lo spettacolo della sera sarebbe stato un successone.

    31 ottobreAh, Diario mio,sono proprio sfortunato! E la cosa peggiore che potrei

    finire in prigione, come mi ha augurato qualcuno dei presenti allo spettacolo. Mio padre non ha avuto nemmeno il coraggio di darmi un calcio nel sedere per quanto lho combinata grossa, e mia madre, accompagnandomi in ca-mera, mi ha detto poche parole:

    Attento a non combinare altri danni. E prega il cielo che tutto si risolva per il meglio!

    Ma colpa mia se ogni cosa che faccio va storta?Ieri sera ho organizzato lo spettacolo di magia e tutti i

    presenti erano entusiasti. Ora vedremo allopera il rivale di Morgan qualcuno

    diceva.Fra gli spettatori, oltre a Mario Marri, che scrive poe-

    sie e indossa sempre il papillon, cerano la signorina Sturli, lavvocato Maralli e Carlo Nelli, che aveva fatto pace con Virginia.

  • Inizieremo con il gioco della frittata ho detto.Dallingresso ho preso un cappello e, dopo averlo appog-

    giato sulla sedia, al suo interno ho aperto due uova. Ora prepareremo unottima frittata. Ho cominciato a sbattere energicamente il contenuto con

    una forchetta. Lidea era quella di togliere la fodera e di ri-consegnare il cappello tutto pulito.

    Visto che tutti si stavano divertendo, ho chiesto allavvo-cato Maralli:

    Lei, signore, vuol tenermi il cappello per un minuto, mentre cerco una candela?

    Appena lavvocato ha preso in mano il cappello, ha dato unocchiata dentro e si messo a ridere:

    Ma guarda, e io che pensavo ci fosse un doppio fondo. Il ragazzo ha sbattuto le uova direttamente dentro il cap-pello.

  • 42

    Tutto contento, sono tornato con una candela accesa pre-sa dellaltra stanza e, consegnata a Maralli, gli ho detto:

    Ora la tenga vicino al cappello, non troppo vicino da bruciarlo ma in modo che la frittata si cuocia. Ecco, proprio cos. E per spegnere il fuoco useremo questa!

    Ho mostrato ai presenti la mia pistola. Non cera da pre-occuparsi, non unarma vera ma una da ragazzi, di quelle che si usano per il tiro a bersaglio. Impugnata larma, mi sono posizionato davanti allavvocato.

    Obiettivo, caro Diario, era spegnere la candela con un colpo di pistola. Il fatto che alcune grida mi hanno fatto perdere la concentrazione.

    Ma quello il mio cappello! ha urlato Carlo Nelli nel momento in cui ha riconosciuto il suo cappello. Contempo-raneamente il mio assistente ha smesso di ridere e sgranan-do gli occhi ha esclamato:

    Ma carica?A questo punto successo il peggio: partito un colpo. Ah, mi hai ucciso! ha gridato lavvocato lasciando

    cadere tutto a terra e coprendosi il viso con le mani.Le mie sorelle si sono messe a piangere e qualcuno ha

    urlato: Assassino! Assassino!Insomma, ho colpito lavvocato vicino allocchio destro

    quasi accecandolo e ho rovinato il cappello di Carlo Nelli. Se poi aggiungiamo la camicetta di seta della signora Stur-

  • 43

    li, che si sporcata per aiutare lavvocato, e il tappeto di casa rovinato... direi che ho fatto tombola!

    Alcuni hanno aiutato il ferito ad andare nella camera de-gli ospiti, mentre Carlo Nelli corso a chiamare il dottore.

    ***

    Che notte, caro Diario!I miei sogni sono stati pieni di carabinieri, prigioni e ma-

    nette. Per fortuna ora giorno e speriamo di avere buone notizie dellavvocato.

    Quando si aperta la porta ed entrata la mia mamma con buone notizie, ho iniziato a saltare di gioia come una scimmia fra gli alberi: lavvocato non morto, e non nem-meno in fin di vita. Il medico ha detto che forse perder locchio, ma tra dieci giorni potr uscire dalla stanza. Che gioia mi sono tolto un peso dalla coscienza!

    La mamma per mi ha rimproverato, facendomi notare che lavvocato sta male, che Carlo Nelli se l presa per la storia del cappello e che ogni volta che faccio qualcosa va sempre a finir male.

    Ma scusa ho ribadito io non colpa mia se tutto quel che faccio diventa una disgrazia. Non la progetto prima, avviene e basta.

    La mamma mi ha guardato poco convinta.

  • 44

    Quando ho detto che avrei fatto il mago tutti ridevano. Poi Carlo Nelli ha riso tutto il tempo non sapendo che il cappello era il suo e lavvocato si preoccupato solo quando ha visto la mia pistola ho ribadito con voce ferma.

    vero Giannino, ma tutto quello che fai poi diventa un enorme pasticcio.

    Non colpa mia se tutto poi va a rotoli!Ho raccontato alla mamma la storia del dittamo di zia

    Bettina e dello spirito del signor Ferdinando al suo interno. La mamma uscita con un sorriso in volto e mi ha promes-so la merenda. Poi andata dalle mie sorelle a raccontare la storia della zia.

    Caro Diario, lho sempre detto che la mia mamma la migliore di tutte e capisce sempre ogni cosa.

    1 novembreCaro Diario,oggi mia sorella Ada mi ha fatto evadere un po dalla ca-

    mera. Mi ha lasciato giocare in salotto mentre la signora Olga venuta a bere il t.

    A un certo punto, lospite ha preso lorologio doro che aveva appeso al collo e ha detto:

    Accidenti, sono gi le quattro devo andare! Ma tu guarda ha risposto la mamma. Il tuo orolo-

    gio identico al mio...

  • 45

    Una volta uscita la signora Olga, Virginia e mia madre si sono messe a confabulare e sono corse al piano superiore per cercare lorologio doro.

    Caro Diario, non lavrebbero mai trovato lavevo pre-so io per fare le prove in giardino. E se avessero cercato il fazzoletto bianco di Ada non avrebbero trovato nemmeno quello!

    Una volta tornate dalla loro caccia al tesoro hanno chiac-chierato per unora, poi Ada ha concluso affermando:

    Questo un caso di cleptomania.Sembra una parola difficile, caro Diario, ma il pap me

    lo ha spiegato una volta. Significa che alcune persone ruba-no le cose senza accorgersene.

    Io allora ho risposto a mia sorella che forse stava esage-rando, perch gli oggetti che mancavano li avevo presi io, ma mi hanno azzittito, dicendo che sono un ragazzo, che sono ancora piccolo e non conosco queste cose.

    I grandi sono sempre convinti di sapere tutto. Ma se mi ascoltassero qualche volta sarebbe meglio.

    2 novembre Oggi si va al cimitero per pregare sulle tombe dei nostri

    morti cos mi dice sempre la mamma ogni 2 novembre. Il pap mi venuto vicino e con aria minacciosa mi ha

    detto di non combinare guai oggi che una giornata triste.

  • 46

    Lo per forza. Al cimitero oltre ai nonni c anche lo zio Bartolomeo che aveva promesso di regalarmi la bicicletta, ma poi morto e io sono rimasto a piedi.

    Comunque, tutti vestiti bene tranne Virginia che rima-sta a casa con lavvocato Maralli, siamo andati al cimitero.

    Una volta rientrati a casa, la grande sorpresa: il dotto-re aveva detto a Virginia che lavvocato si sarebbe rimesso presto e, cosa pi importante, non avrebbe perso locchio. Che fortuna! Questo vuol dire che non sono un delinquente, ma solo un bambino che fa degli scherzi.

    5 novembreCaro Diario, iniziata la scuola e io voglio essere un bravo alunno,

    cos il mio tempo lo passo sui libri. Posso dirti che abbiamo trovato un soprannome al maestro: Muscolo.

    Lui infatti continua a ripeterci: Tutti zitti! Tutti fermi! E guai se vi vedo muovere un

    muscolo del viso! Altre notizie importanti sono il miglioramento delavvo-

    cato Maralli, che fra pochi giorni potr togliere la benda, e la visita a casa di alcuni sostenitori del partito del quale fa parte lavvocato. A dire la verit la mamma non era molto contenta, ma il pap ha detto che va bene cos. E pensare che fino a qualche giorno fa si credeva che io lavessi ucciso.

  • 47

    6 novembreCaro Diario,Ieri, mentre facevo i compiti in cucina, ho sentito la

    mamma e Ada parlare della signora Olga e della sua ma-lattia. La mamma lha detto al marito, il quale subito non ci credeva ma dopo aver visto che lorologio della moglie non era il suo, si deciso a portare la moglie da un medi-co famosissimo e il dottore le ha prescritto una cura per la concentrazione.

    Ascoltando il racconto, non potevo che ridere sotto i baffi e, pensando e ripensando, ho deciso di fare uno scherzo a questi adulti che non vogliono ascoltarmi. Cos sono andato nella camera di Ada e ho preso tutti i fazzoletti bianchi, e dalla sala unoliera dargento che mi sono nascosto sotto la maglia.

    Lidea era quella di dare i fazzoletti a Marinella chie-dendole di metterli in camera di sua madre, poi, mentre giocavamo a nascondino, avrei nascosto loliera nella loro sala da pranzo.

    Vuoi sapere se ci sono riuscito?Ma naturalmente s! Ora aspettiamo e vediamo cosa suc-

    ceder.

  • Approfondimenti e schede didattichea cura di

    Giovanna Marchegiani

    PERCOMPRENDERE

    MEGLIO

  • 164

    Il giornalino di Gian Burrasca il li-bro per ragazzi pi famoso dello scrit-tore italiano Luigi Bertelli, da tutti co-nosciuto come Vamba. Il racconto fu pubblicato a puntate tra il 1907 e il 1908 sul Giornalino della domenica, il giornale per i bambini che era stato fondato dallo stesso Vamba. Oggi vie-ne considerato a ragione un classico dellumorismo.il libro scritto in forma di diario: il dia-

    rio di Giannino Stoppani. Unico figlio maschio del ricco com-merciante Stoppani, Giannino combina una marachella dietro laltra e per questo la famiglia inizia a chiamarlo Gian Burrasca. Ancora oggi, grazie allenorme fama del libro, se un bambino particolarmente indisciplinato prende il soprannome di Gian Burrasca.

    Il libro ambientato nella Toscana dei primi anni del Nove-cento e ci offre uno spaccato puntuale, vivo e brillante della societ di quel tempo. Attraverso le marachelle di Giannino ci vengono mostrati con umorismo e raffinata ironia lipocri-sia e la falsit del mondo degli adulti, in contrapposizione alla spontaneit, immediatezza e bisogno di verit del mondo dei bambini. La storia di Giannino appassiona ancora oggi e trasmette un messaggio importante e attuale: sempre bene dire la verit e alle volte pu essere anche divertente!

    Il giornalino di Gian Burrasca,la caricatura della societ italiana

  • 165

    Sulla prima pagina del libro trovi questo foglietto del calendario.

    Il compleanno di Giannino

    SETTEMBRE

    marted

    20Cosa sta a indicare?

    Perch importante per la storia di Giannino?

    Quale ha incuriosito di pi Giannino? Perch?

    Cerchia i regali ricevuti da Giannino.

    PistolaBirilli

    Scarpe

    MacchinaDiario

    Vestitoa quadretti

    Cannada pesca

    Astuccio di legnoper la scuola

  • Unisci ogni personaggio allo scherzoche ha organizzato per lui Giannino.

    Gli scherzi di Giannino

    Spianta il suoadorato dittamo.

    Taglia i suoi ricciolibiondi e labbandona

    nel bosco.

    Prova a pescaredentro la sua bocca

    staccandogli un dente.

    Gli mette una cipollasulla bocca e sottoil naso mentre lui

    rinchiuso dentrouna cassa.

    Signor Venanzio

    Dottor Perussi

    Zia Bettina

    Maria

  • 167

    Le fa trovareunanguilla sopra

    il pianoforte.

    Gli attacca i fuochidartificio al bottone

    della giacca.

    Gli mette la collasulla sedia, a scuola.

    Apre due uovadentro il suo cappello.

    Mario Betti

    Signor Carlo Nelli

    Signor Collalto

    Virginia

  • Rispondi alle domande e completa il cruciverba. Nelle caselle evidenziate otterrai una parola che secondo Giannino bisogna sempre dire, special-mente in tribunale.

    Una parola importante

    1

    2

    3

    4

    5

    6

    1. Professione del signor Maralli.2. il cognome di Mario, compagno di classe di Giannino, detto il damerino.3. La attacca Giannino al bottone del dottor Collalto il giorno del suo matrimonio.4. il soprannome che la cameriera Cesira ha dato al signor Venanzio.5. Le ruba Giannino dalla stanza di Luisa.6. Cosa per cui Giannino dice di morire durante la fuga in treno verso casa della zia Bettina.

    Parola:

  • Aiutandoti con il testo rispondi alle quattro doman-de. Accostando le risposte otterrai la data della Convenzione ONU sui diritti dellinfanzia e della-dolescenza.

    Una data da ricordare

    Quanti vestiti riceve Giannino in regalo?

    Il diario un regalo della mamma di Giannino per il

    suo compleanno. Quanti anni compie?

    In che giorno di ottobre, Giannino va a trovare tutti

    i tizi delle fotografie?

    In che giorno di dicembre, Giannino fa lo scherzo

    di mettere il pepe nel caff?

    A

    B

    A

    A

    Soluzione:

  • Rossana Guarnieri

    INDICEGli scherzi in famiglia

    A Roma

    In collegio

    Approfondimenti e schede didattiche

    5

    77

    109

    163

    Il giornalino di Gian Burrasca CopertinaIl giornalino di Gian BurrascaPagina vuota