il Giornale2

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Unʼiniziativa di Oikosmos www.oikosmos.com - www.luciatv.it oma - Le aziende accen- tuano il ricorso alla cas- sa integrazione anche nel mese di marzo: somman- do cassa integrazione ordina- ria (Cigo) e straordinaria (Cigs) si segnala un incre- mento di +184% nel trime- stre (gennaio-marzo), e +292% nel solo mese di marzo 2009 sul marzo 2008. L’Inps ha fatto sapere che la cassa integrazione ordinaria a marzo cresce del 925%; nel trimestre +589%. La Cigs di marzo aumenta del 102%, nel trimestre +51%. Interventi ordinari e straor- dinari Mentre le ore autoriz- zate di Cigo (78,8 milioni) mostrano un "incremento eccezionale", quelle di Cigs (39,7 milioni) crescono a un "ritmo compatibile" con le dinamiche degli anni recenti: nei primi tre mesi di que- st’anno le ore autorizzate di cassa integrazione straordi- naria sono state più o meno le stesse di quelle del 2003 (39,2 milioni), e circa la me- tà di quelle degli analoghi periodi della prima metà degli anni Novanta (nel ’93: 80 milioni). Imparagonabili con quelle di tutto il ciclo economico degli anni Ottan- ta (la punta nell’85 con 144 milioni di ore di Cigs nel primo trimestre dell’anno). I settori più colpiti Nella gestione ordinaria i settori con i maggiori incrementi rispetto al mese di marzo 2008 risultano essere il mec- canico (+1262,49%), il me- tallurgico (+7004%), il chi- mico (+1345,94%) e il legno (+1728,45%). Continua l’in- cremento di ore autorizzate anche nel settore edilizio. Si passa dai 2,9 milioni di ore del marzo 2008 ai 5,9 milioni del marzo 2009, con un aumento del 100,23%: nel trimestre si è passati dagli 8,3 milioni del 2008 ai 12,2 milioni nel 2009, facendo registrare un incre- mento che in questo caso è stato del 47,01%. Aumentano anche in marzo le domande di disoccupazione, a un ritmo simile a quello registrato nel mese di febbraio: +45,96% è il tasso di crescita delle domande totali di mobilità e disoccupa- zione nel primo trimestre 2009 (un totale di circa 750mila), rispetto all’analogo periodo 2008 (quando avevano raggiun- to quota 520mila). La "sostenibilità" della crisi Le risorse per la Cigo sono "finan- ziate" in prima istanza dalle imprese e successivamente garantite dalla solidarietà tra i fondi. Nei primi tre mesi del 2009 per la Cigo sono stati "spesi" circa 800 milioni di euro. Il ricorso alla Cigo da parte delle aziende è inscritto in situazioni di crisi congiunturali, dove non si profila lo spettro della drastica ristrutturazione o della chiusura, ma solo la defi- nizione di piani di sostegno di fronte a una congiuntura sfavo- revole, senza intaccare i livelli occupazionali. A fronte di queste uscite si sono calco- late risorse disponibili per 12 miliardi di euro sia per il 2009 che per il 2010. In totale 24 miliardi in due anni: cifre che sembrano essere capienti per sostene- re i numeri della crisi in atto, anche se questo non fosse ancora il punto più basso. Le risorse per la Cigs messe in campo per questo primo trimestre dell’anno sono state di 250 milioni di euro per gli in- terventi non in deroga e poco meno di 130 milioni per quelli in deroga. www. ComeTrovoLavoro .com Crisi Profonda: cassa integrazione alle stelle: +925% R

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oma - Le aziende accen-tuano il ricorso alla cas-sa integrazione anche

nel mese di marzo: somman-do cassa integrazione ordina-ria (Cigo) e straordinaria (Cigs) si segnala un incre-mento di +184% nel trime-stre (gennaio-marzo), e +292% nel solo mese di marzo 2009 sul marzo 2008. L’Inps ha fatto sapere che la cassa integrazione ordinaria a marzo cresce del 925%; nel trimestre +589%. La Cigs di marzo aumenta del 102%, nel trimestre +51%.Interventi ordinari e straor-dinari Mentre le ore autoriz-zate di Cigo (78,8 milioni) mostrano un "incremento eccezionale", quelle di Cigs (39,7 milioni) crescono a un "ritmo compatibile" con le dinamiche degli anni recenti: nei primi tre mesi di que-st’anno le ore autorizzate di cassa integrazione straordi-naria sono state più o meno le stesse di quelle del 2003 (39,2 milioni), e circa la me-tà di quelle degli analoghi periodi della prima metà degli anni Novanta (nel ’93: 80 milioni). Imparagonabili con quelle di tutto il ciclo economico degli anni Ottan-ta (la punta nell’85 con 144 milioni di ore di Cigs nel primo trimestre dell’anno).I settori più colpiti Nella gestione ordinaria i settori con i maggiori incrementi rispetto al mese di marzo 2008 risultano essere il mec-canico (+1262,49%), il me-tallurgico (+7004%), il chi-mico (+1345,94%) e il legno (+1728,45%). Continua l’in-cremento di ore autorizzate anche nel settore edilizio. Si

passa dai 2,9 milioni di ore del marzo 2008 ai 5,9 milioni del marzo 2009, con un aumento del 100,23%: nel trimestre si è passati dagli 8,3 milioni del 2008 ai 12,2 milioni nel 2009, facendo registrare un incre-mento che in questo caso è stato del 47,01%. Aumentano anche in marzo le domande di disoccupazione, a un ritmo simile a quello registrato nel mese di febbraio: +45,96% è il tasso di crescita delle domande totali di mobilità e disoccupa-zione nel primo trimestre 2009 (un totale di circa 750mila), rispetto all’analogo periodo

2008 (quando avevano raggiun-to quota 520mila).La "sostenibilità" della crisi Le risorse per la Cigo sono "finan-ziate" in prima istanza dalle imprese e successivamente garantite dalla solidarietà tra i fondi. Nei primi tre mesi del 2009 per la Cigo sono stati "spesi" circa 800 milioni di euro. Il ricorso alla Cigo da parte delle aziende è inscritto in situazioni di crisi congiunturali, dove non si profila lo spettro della drastica ristrutturazione o della chiusura, ma solo la defi-nizione di piani di sostegno di fronte a una congiuntura sfavo-revole, senza intaccare i livelli

occupazionali. A fronte di queste uscite si sono calco-late risorse disponibili per 12 miliardi di euro sia per il 2009 che per il 2010. In totale 24 miliardi in due anni: cifre che sembrano essere capienti per sostene-re i numeri della crisi in atto, anche se questo non fosse ancora il punto più basso. Le risorse per la Cigs messe in campo per questo primo trimestre dell’anno sono state di 250 milioni di euro per gli in-terventi non in deroga e poco meno di 130 milioni per quelli in deroga.

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Crisi Profonda: cassaintegrazione alle stelle: +925%

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