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Il Giornale di Castelnuovo Nessuno può negare che il tema principe attual- mente trattato da politici, giornalisti e gente co- mune sia quello relativo alla sicurezza. Anche il nostro Giornale vuole ad- dentrarsi nell’argomento cercando di vedere la questione dal piccolo paese di montagna, lon- tano da molto, ma vicino a tutto ciò che il mondo può offrire, compresa l’in- sicurezza. Come già scritto in un editoriale del nostro Di- rettore esistono, ahi noi, molti, troppi tipi di sicu- rezza. Si va dalla sicu- rezza riferita alla propria incolumità personale, quella minacciata dal cri- mine e regolata da una giustizia non sempre at- tenta, alla sicurezza di quando si circola sulla strada, alla sicurezza nel mondo del lavoro, fino alla sicurezza sociale rela- tiva al diritto di vivere una vita serena. Punteremo il nostro obiet- tivo sulla sicurezza della nostra sfera personale, in sostanza quella che va dalla nostra salute, agli af- fetti familiari fino alle no- stre proprietà. Grazie ai dati prelevati alla VI relazione gene- rale sullo stato della sicu- rezza in Toscana del giugno 2007 si estrapola che il fenomeno della cri- minalità nel nostro terri- torio non desta particolare preoccupa- zione. Le forze dell’ordine devono confrontarsi con fenomeni contenuti, tutta- via in aumento, quali furti notturni, atti vandalici, fe- nomeni di inciviltà con danneggiamenti a veicoli ed arredi urbani, con schiamazzi e disturbo della quiete pubblica. Non meno importante è la condotta di guida scor- retta che si traduce in vio- lazione anche molto significative del codice della strada, come guida in stato di ebbrezza, sotto l’effetto di sostanze stupe- facenti, o il superamento dei limiti di velocità che coinvolge maggiormente la popolazione giovanile nelle ore notturne. Relati- vamente alla circolazione un dato molto significa- tivo è quello per il quale il 49,5 % dei toscani mette al primo posto nella lista della qualità della vita le cattive ed insicure condi- zioni proprio delle nostre Periodico di informazioni, opinioni e approfondimenti di Castelnuovo di Garfagnana Redazione via traversa Vecchiacchi, 17 - 55032 Castelnuovo di Garfagnana (Lucca). Email: [email protected] - www.ilgiornaledicastelnuovo.it Direzione via Terme di Traiano, 25 - 00053 Civitavecchia (Roma) Registrazione n. 871/07 del 19/12/2007 presso il Tribunale di Lucca La valle è fortunatamente distante e marginale rispetto ai gravi fatti criminosi nazionali Investire in serenità per il futuro La Garfagnana deve affrontare altri modelli di sicurezza Punto e virgola Sine cura In questi giorni non fac- ciamo altro che sentir pronunciare la parola si- curezza, ma sappiamo cosa significa vera- mente? Ha la sua radice dal Latino “Sine Cura”: cioè senza preoccupa- zione; e la domanda nasce spontanea: noi vi- viamo in sicurezza a Ca- stelnuovo? Nel capoluogo sembra tutto in ordine, ma qualcosa, nella percezione della gente, pare non funzio- nare. Le persone si la- mentano, ad esempio, sull'arrivo di immigrati pendolari, che soprat- tutto il giovedì riem- piono il tradizionale mercato. Ma non basta. Davanti al Duomo ve- diamo una donna Rom, con un bambino in car- rozzina, chiedere l'ele- mosina; poi troviamo due donne nel parcheg- gio dell'ospedale ven- dere delle matite; troviamo pseudo par- cheggiatori che ti chie- dono un euro, ed altri che ti aspettano all'uscita dei supermercati per avere la moneta del car- rello. Le “vittime” più coinvolte in tutte queste vicende sono soprattutto le donne, che per non es- sere importunate o per paura cedono ai “ri- catti”. Per non parlare poi degli anziani vittime della “velocità” di certi soggetti. Questa situa- zione può definirsi “sine cura”? Barbara Coli Anno II - Numero 7 - Giugno 2008 OMAGGIO IDEALFERRO Lavorazioni in Ferro IDEALFERRO SRL Via E.Fermi 34-36 - Castelnuovo Garfagnana Tel. 0583 640701 Fax.0583 641500 Richiedi subito un preventivo! strade. E’ interessante os- servare anche la crescita della percentuale di fami- glie toscane, giunta al 25,6 %, che ritengono molto/abbastanza pre- sente il rischio criminalità nella zona in cui abitano. E’ doveroso sottolineare che la Garfagnana è for- tunatamente una zona marginale rispetto ai grossi reati quali omicidi, estorsioni mafiose, ra- pine, ma vive un proprio senso di insicurezza do- vuto all’invecchiamento della popolazione, al fe- nomeno dello spopola- mento dei paesi, alla difficoltà di circolazione. Le istituzioni, da anni, cercano di fronteggiare questi problemi inve- stendo denaro pubblico in infrastrutture migliora- tive del traffico, in poten- ziamento dei sevizi socio-sanitari, ma la gente si sente più sola ed abban- donata con gli anziani paurosi di essere vittime di truffe e raggiri o furti. Riusciremo a considerare realmente Castelnuovo e tutta la Garfagnana isola felice e non boccone preli- bato per tutte quelle per- sone che delinquono solo quando avremo investito in serenità. Ascoltando la nostra gente non sono pochi co- loro che ricordano i tempi, non troppo lontani a dire il vero, nei quali le chiavi di casa stavano sulle porte, come adesso, ma dalla parte esterna. Non chiediamo di tornare a tanta società basata sulla fiducia reciproca, ci baste- rebbe andare a letto se- reni. m.c. Il perchè di questa fotografia Sollecitati più volte da numerosi cittadini abbiamo de- ciso di documentare una situazione sotto gli occhi di tutti. Una donna Rom con la sua carrozzina, seduta sulla porta del Duomo chiede l’elemosina. Come vedete abbiamo coperto, per il rispetto della privacy, il volto della giovane. Molti cittadini provano “fastidio” per questa presenza e a riguardo chiariamo alcuni punti. Dal 1999 in Italia mendicare non è più reato perchè non si può vietare di vivere della soli- darietà altrui, ma non si possono coinvolgere o sfrut- tare nella questua i minori. Cosa per altro evidente dalla fotografia. Questa faccenda ci offre la possibilità di porci alcune domande: quanto è degradante per la nostra cultura e tradizione cristiana trovarci inermi di fronte a questa fotografia? Quasi disarmati dalla caduta dell’assioma più diritti, più doveri. Dove la so- luzione al decadimento esteriore ed interiore del no- stro paese? Ma soprattutto quali soluzioni deve trovare la nostra civiltà? Andrea Giannasi

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Il Giornale di Castelnuovo

Nessuno può negare cheil tema principe attual-mente trattato da politici,giornalisti e gente co-mune sia quello relativoalla sicurezza. Anche ilnostro Giornale vuole ad-dentrarsi nell’argomentocercando di vedere laquestione dal piccolopaese di montagna, lon-tano da molto, ma vicinoa tutto ciò che il mondopuò offrire, compresa l’in-sicurezza. Come già scritto in uneditoriale del nostro Di-rettore esistono, ahi noi,molti, troppi tipi di sicu-rezza. Si va dalla sicu-rezza riferita alla propriaincolumità personale,quella minacciata dal cri-mine e regolata da unagiustizia non sempre at-tenta, alla sicurezza diquando si circola sullastrada, alla sicurezza nelmondo del lavoro, finoalla sicurezza sociale rela-tiva al diritto di vivereuna vita serena.Punteremo il nostro obiet-tivo sulla sicurezza dellanostra sfera personale, insostanza quella che vadalla nostra salute, agli af-fetti familiari fino alle no-stre proprietà. Grazie ai dati prelevatialla VI relazione gene-rale sullo stato della sicu-rezza in Toscana delgiugno 2007 si estrapolache il fenomeno della cri-minalità nel nostro terri-torio non destaparticolare preoccupa-zione. Le forze dell’ordinedevono confrontarsi confenomeni contenuti, tutta-via in aumento, quali furtinotturni, atti vandalici, fe-nomeni di inciviltà condanneggiamenti a veicoli

ed arredi urbani, conschiamazzi e disturbodella quiete pubblica.Non meno importante èla condotta di guida scor-retta che si traduce in vio-lazione anche moltosignificative del codicedella strada, come guidain stato di ebbrezza, sottol’effetto di sostanze stupe-facenti, o il superamento

dei limiti di velocità checoinvolge maggiormentela popolazione giovanilenelle ore notturne. Relati-vamente alla circolazioneun dato molto significa-tivo è quello per il quale il49,5 % dei toscani mette alprimo posto nella listadella qualità della vita lecattive ed insicure condi-zioni proprio delle nostre

Periodico di informazioni, opinioni e approfondimenti di Castelnuovo di GarfagnanaRedazione via traversa Vecchiacchi, 17 - 55032 Castelnuovo di Garfagnana (Lucca).Email: [email protected] - www.ilgiornaledicastelnuovo.it

Direzione via Terme di Traiano, 25 - 00053 Civitavecchia (Roma)Registrazione n. 871/07 del 19/12/2007 presso il Tribunale di Lucca

La valle è fortunatamente distante e marginale rispetto ai gravi fatti criminosi nazionali

Investire in serenità per il futuroLa Garfagnana deve affrontare altri modelli di sicurezza

Punto e virgolaSine cura

In questi giorni non fac-ciamo altro che sentirpronunciare la parola si-curezza, ma sappiamocosa significa vera-mente? Ha la sua radicedal Latino “Sine Cura”:cioè senza preoccupa-zione; e la domandanasce spontanea: noi vi-viamo in sicurezza a Ca-stelnuovo? Nelcapoluogo sembra tuttoin ordine, ma qualcosa,nella percezione dellagente, pare non funzio-nare. Le persone si la-mentano, ad esempio,sull'arrivo di immigratipendolari, che soprat-tutto il giovedì riem-piono il tradizionalemercato. Ma non basta.Davanti al Duomo ve-diamo una donna Rom,con un bambino in car-rozzina, chiedere l'ele-mosina; poi troviamodue donne nel parcheg-gio dell'ospedale ven-dere delle matite;troviamo pseudo par-cheggiatori che ti chie-dono un euro, ed altriche ti aspettano all'uscitadei supermercati peravere la moneta del car-rello. Le “vittime” piùcoinvolte in tutte questevicende sono soprattuttole donne, che per non es-sere importunate o perpaura cedono ai “ri-catti”. Per non parlarepoi degli anziani vittimedella “velocità” di certisoggetti. Questa situa-zione può definirsi “sinecura”?

Barbara Coli

Anno II - Numero 7 - Giugno 2008OMAGGIO

IDEALFERRO Lavorazioni in Ferro

IDEALFERROO SRLL Via E.Fermi 34-36 - Castelnuovo Garfagnana Tel. 0583 640701 Fax.0583 641500

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strade. E’ interessante os-servare anche la crescitadella percentuale di fami-glie toscane, giunta al 25,6%, che ritengonomolto/abbastanza pre-sente il rischio criminalitànella zona in cui abitano.E’ doveroso sottolineareche la Garfagnana è for-tunatamente una zonamarginale rispetto aigrossi reati quali omicidi,estorsioni mafiose, ra-pine, ma vive un propriosenso di insicurezza do-vuto all’invecchiamentodella popolazione, al fe-nomeno dello spopola-mento dei paesi, alladifficoltà di circolazione.Le istituzioni, da anni,cercano di fronteggiarequesti problemi inve-stendo denaro pubblico ininfrastrutture migliora-tive del traffico, in poten-ziamento dei sevizisocio-sanitari, ma la gentesi sente più sola ed abban-donata con gli anzianipaurosi di essere vittimedi truffe e raggiri o furti.Riusciremo a considerarerealmente Castelnuovo etutta la Garfagnana isolafelice e non boccone preli-bato per tutte quelle per-sone che delinquono soloquando avremo investitoin serenità. Ascoltando la nostragente non sono pochi co-loro che ricordano itempi, non troppo lontania dire il vero, nei quali lechiavi di casa stavanosulle porte, come adesso,ma dalla parte esterna.Non chiediamo di tornarea tanta società basata sullafiducia reciproca, ci baste-rebbe andare a letto se-reni.

m.c.

Il perchè di questa fotografiaSollecitati più volte da numerosi cittadini abbiamo de-ciso di documentare una situazione sotto gli occhi ditutti. Una donna Rom con la sua carrozzina, sedutasulla porta del Duomo chiede l’elemosina. Come vedete abbiamo coperto, per il rispetto dellaprivacy, il volto della giovane. Molti cittadini provano“fastidio” per questa presenza e a riguardo chiariamoalcuni punti. Dal 1999 in Italia mendicare non è piùreato perchè non si può vietare di vivere della soli-darietà altrui, ma non si possono coinvolgere o sfrut-tare nella questua i minori. Cosa per altro evidente dallafotografia. Questa faccenda ci offre la possibilità diporci alcune domande: quanto è degradante per lanostra cultura e tradizione cristiana trovarci inermidi fronte a questa fotografia? Quasi disarmati dallacaduta dell’assioma più diritti, più doveri. Dove la so-luzione al decadimento esteriore ed interiore del no-stro paese? Ma soprattutto quali soluzioni devetrovare la nostra civiltà?

Andrea Giannasi

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Pagina 2 Numero 7 - Giugno 2008 Il Giornale di Castelnuovo La collettività quando perde fiducia accentua il senso di smarrimento ed emerge la paura

Il vero male oscuro del senso civico Il malcostume e l’ignoranza regnano sovrane tra una folla di uomini soli

Tra qualche mese, come inuso in Italia, non sentiremopiù parlare di sicurezza, ela massa mediatica spo-sterà i propri riflettori sualtri elementi di discus-sione. Così parleremo dimatrimoni misti, di nu-cleare, di mafia o del pontesullo stretto di Messina. Diomosessualità, di scandalio di corruzioni da sceneg-giata napoletana. Oppuredi energia, calcio o quan-t’altro, aperto come un si-pario al mattino e serratoalla sera.Non si parla, o quando si faè solo per brevissimi se-condi, del reale motore cheda alcuni anni si è incep-pato nel nostro paese: ov-vero l’elemento cherisponde al nome di sensocivico.Il vero male oscuro – nonsolo italico ma occidentale– è legato alla caduta e alladimenticanza collettivadelle regole che muovonoe articolano il senso co-mune, meglio conosciutocome senso civico.In Garfagnana se ne puòparlare con maggior dirittoperché ancora oggi si pos-sono osservare gli anziani(per esempio a Castiglioneo nel centro di Pieve Fo-sciana) che dopo aver pu-lito casa, dedicano il lorotempo anche allo spazioantistante la porta di in-gresso. Ma non solo.Quelle generazioni risen-tono meno del senso di dif-fidenza, dimenefreghismo, di super-ficialità, di aggressività ri-spetto alle nuove leve. Edunque se per alcuni scri-vere su un muro è atto ver-gognoso e contrario alsenso civico e civile, peraltri equivale al nulla.La dinamica che muove,

articola, fa emergere o an-nulla il senso civico è legatastrettamente al livello di fi-ducia che i cittadini rivol-gono verso la società.Dunque all’aumentaredella fiducia corrispondeun innalzamento delle re-gole e del buon senso, e lastessa può salire quando siosserva una società che ri-spetta le regole. Al contra-rio distruggono il sensocivico l’inefficienza, la cor-ruzione degli amministra-tori pubblici (vera opresenta ma comunquepercepita), la prevalenzadegli interessi personali suquelli collettivi, la pres-sante e sistematica viola-zioni delle norme comuni,la mancanza di giustizia ei fenomeni di nepotismo,clientelismo e favoritismoabbandonando le normedella meritocrazia.Di conseguenza una so-cietà sfiduciata diventa poisuccube della paura eperde ben presto le coordi-nate, navigando a vista inun mare con poche regole.Ma vediamo quali sono gliindicatori che corrispon-dono ad una società sfidu-

ciata e impaurita e comepoter evitare alla colletti-vità future pericolose de-rive.Ai vertici dei “mali” checorrodono il senso civicotroviamo l’abbandono dirifiuti per strada (anche ilgettare un mozzicone di si-garetta) e il fenomenodelle scritte sui muri. Se-guono poi il mancato ri-spetto delle norme stradalicon autisti spericolati, fur-betti, senza le cinture allac-ciate e il telefoninoincollato all’orecchio. Chifuma nei luoghi pubblici omostra indifferenza e me-nefreghismo verso il pro-prio lavoro (a tutti i livelli enon solo nella pubblicaamministrazione), calpestaregole personali di buonvivere (oltre a minacciare ilprossimo). Fanno scadere ilsenso civico anche il de-grado dei parchi, il teppi-smo (la rottura dei benipubblici come gli arredidei treni, delle scuole),l’ascolto sconsiderato adalto volume di televisori oradio disturbando i vicini,alterandosi e minacciandoi presenti alle riunioni con-

Il Giornale di CastelnuovoRedazione: via traversa

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dominiali, agli incroci stra-dali (pretendendo prece-denze e rispetto). E’ contro il senso civicoanche cercare e scovaremille furbizie per non pa-gare il canone Rai, le impo-ste, i biglietti degliautobus, oppure appro-priarsi di beni altrui.E’ malcostume telefonaread alta voce su un treno olasciare liberi i figli discorrazzare ovunquesenza freni, così come cer-care sempre di fregare ilprossimo.Questo tracciato è il com-portamento del cittadinoche non segue il senso ci-vico e con i suoi gesti pro-voca malumore, rabbia esconforto nei vicini. Tantoche alla fine il suo modo divivere diventa “modo co-mune” che ognuno assumeper non soccombere.E in questa fase la sfiduciasi autoalimenta con altrapaura, disgusto e fortesenso di ingiustizia.Non sono pochi gli auto-mobilisti che non accettanodi essere sorpassati e perevitarlo rischiano di provo-care incidenti o altri chefanno invece di tutto persopravanzare chi li pre-cede lottando per non es-sere secondi.E’ dunque una società fru-strata, silenziosa (nel caos),indifferente, ma soprat-tutto individualista. E siparte proprio dal costruiregruppi, alimentare e soste-nere le aggregazioni socialie associative, entrare nellescuole, per ricostruire ilsenso civico. Alimentaretra i molti il germe del vi-vere nel buon senso e nelrispetto delle regole.E la collettività che emergee isola chi non rispetta leregole, è una società desti-

nata poi ad acquistare fidu-cia e dunque aumentare ilproprio senso civico.Ma a questo punto una do-manda sorge spontanea:ma l’italiano è veramenteconvinto di voler uscire daquesta situazione dove ilfurbetto trova sempre untozzo di pane da grattare edove tutti nella rabbia enello sfacelo alla fine mo-strano orgoglio per il pro-prio giardino, mentre oltrela siepe il mondo crolla?Forse la domanda è fintroppo provocatoria ancheperchè cozza contro il sen-tire comune e l’esigenza divedere sicurezza, pulizia edecoro (interiore ed este-riore). La collettività hadunque bisogno di far cre-scere il proprio senso di fi-ducia riconquistando glispazi persi. A questo punto istituzionipubbliche, scuole, ilmondo dell’associazioni-smo, devono coordinareun tavolo sull’innesto delsenso civico. Piantare ilseme come si posa un al-bero.

Andrea Giannasi

OrtomercatoOttimo successo per la prima giornatadel Mercato del Contadino - Mercatodi Filiera organizzata dalla ComunitàMontana e dal Comune di Castel-nuovo sotto il loggiato Porta, il 31maggio.L’iniziativa aperta a tutti gli agricoltoridel territorio permette ai compratori diavere prodotti freschi a prezzi vantag-giosi.Grande interesse e successo ha de-stato la presenza della Misericordiacon i prodotti dell’orto sociale.Qualità e convenienza nella filieracorta che ci auguriamo diventi unarealtà costante e periodica nel capo-luogo, magari proprio nella rinnovataPiazza delle Erbe sotto un nuovo mer-cato.

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Il Giornale di Castelnuovo Numero 7 - Giugno 2008 Pagina 3

ECONOMIA - Il prodotto munto in giornata si conserva per alcuni giorni e si può consumare crudo

Successo per il latte appena munto Un esempio di filiera corta dell’economia da sfruttare in Garfagnana

E’ grande il successo - mapotrebbe crescere ancora ladomanda - del latte frescodistribuito a Gallicano e aCastelnuovo.Le aziende di GrazianoTardelli di Molazzana, diVittorio Rocchiccioli di Ca-stelnuovo e di Ivonne Pel-legrini (la fattoria delCesaron) di Camporgiano,riforniscono quotidiana-mente i distributori e consolo un euro è possibile ac-quistare un litro di latte digrandissima qualità.L’iniziativa sostenuta dallaComunità Montana daidue comuni coinvolti (Gal-licano e Castelnuovo), dalGal Garfagnana, dalla Pro-vincia di Lucca e dalla Col-diretti, offre la possibilitàdi far conoscere sul territo-rio la nuova realtà del mer-cato a chilometro zero.Ovvero della possibilità diconsumare direttamentenella zona di produzione ifrutti delle aziende locali.Abbattere dunque i costi di

trasporto, garantire la qua-lità e soprattutto non inqui-nare. Questi i punti diforza del nuovo sistema didistribuzione e vendita chefa perno anche e soprat-tutto sul basso prezzo deiprodotti.Nello specifico il latte fre-sco è munto in giornata ècrudo, intero e genuino,dunque può essere utiliz-zato immediatamente (gu-stando e acquisendo tutti icaratteri positivi del latte)ma anche per yogurt, ri-cotte e per il formaggio.Ma leggiamo alcuni consi-gli d’uso rilasciato dai pro-duttori: “Il latte è vivo,mantiene inalterate tutte levitamine e le qualità nutri-zionali. Si consiglia, primadi consumarlo, di capovol-gere 2 o 3 volte la bottigliain modo da uniformare emischiare tutte le compo-nenti del latte (se lo si la-scia a riposo, in frigo, lapanna tende a salire versol’alto). Il latte va tenuto

sempre in frigorifero (4°C).E’ preferibile per benefi-ciare al massimo della fre-schezza e delle vitamineconsumarlo crudo (freddoo caldo).”Il contenitore è molto im-portante e per questovanno seguite alcune pre-cise indicazioni: “Se la bot-tiglia è di vetro può essereriutilizzata, basta lavarlamolto bene, ogni volta. Sesi utilizzano le normali bot-tiglie di plastica è indispen-sabile cambiarle ognivolta”.Infine una nota. Questolatte oltre ad essere ge-nuino è italiano (garfa-gnino), se ne conosceperfettamente la prove-nienza e si conosce il pro-duttore e la filiera dunqueè chiara e trasparente.Molto del latte invece checompriamo al supermer-cato è privo della certifica-zione di provenienza equindi tra i due la scelta èquasi obbligata.

Al via la rubrica di intervento civico

Il dito nell’occhio

Inauguriamo questa rubrica dando seguito e corpo al-l’articolo di apertura del numero precedente del Gior-nale. Avevamo parlato di quanto c’è da fare entrando aCastelnuovo, e proseguiamo con alcune note (molte se-gnalate da voi lettori) per interventi più o meno urgenti.Il primo, scelto in ordine di pericolosità, si trova pressola stazione ferroviaria ed è il vecchio magazzino deipacchi. Il tetto è già crollato da tempo, così come leporte laterali (resiste per inerzia solo il portoncino chesi osserva nella fotografia), e le mura portanti vivonouno stato precario. Penzolano sui lati, pericolosamente,alcune canale arrugginite, mentre le pietre laterali deiportali sono spezzate e crepate minacciando i passantie le auto. All’interno un albero sta crescendo rigogliosoe le radici si innalzano e spingono le pareti. Sulla fac-ciata resiste una “E” della vecchia scritta quasi a sim-bolo di precarietà. Sono presenti alcuni inutili metri direcinzione da cantiere, che ovviamente non costitui-scono alcun elemento di prevenzione. Segnaliamo cheil passaggio dei camion diretti alla zona industriale puòcon le vibrazioni provocare un crollo che allo stato at-tuale non sembra poi così lontano dall’essere previsto.Urge un intervento di manutenzione e tutela dei citta-dini. Al lavoro.

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Pagina 4 Numero 7 - Giugno 2008 Il Giornale di Castelnuovo

Intervista con il neo presidente del gruppo che dal 1987 porta in Italia e nel mondo il nome di Castelnuovo

Massimo Tortelli al vertice della Corale Sono tante le iniziative in programma e presto l’uscita di un cd

Le cariche della Corale del DuomoSabrina Venanzi è vicepresidente. Il cassiere è Michele Tortelli

Dati alla mano sei il presi-dente più giovane dellastoria della Corale delDuomo, che effetto ti faessere alla guida di questastorica associazione di Ca-stelnuovo?Sono molto onorato di es-sere stato eletto come Pre-sidente della Corale. Tuttisanno che non ne faccioparte fin dai primi tempidella fondazione, ma sono14 anni per l'esattezza checanto, e per questo mi sonosempre sentito in gran de-bito di partecipare a questaassociazione che spero dipoter portare avanti con lastessa grinta ed umiltà delnostro Presidente storicoSpartaco Lupi. Da lui nonposso altro che aver impa-rato tantissime cose utili e,come lui stesso mi ha ma-nifestato, ho la sua piena fi-ducia ed approvazione perla carica che mi è stata con-cessa. A questo punto saràsolo il tempo a rendermitorto o ragione.

La corale del Duomo ènata nel 1987, ed è statamolto dinamica fin daiprimi anni, cosa avete inprogramma per il2008/2009 ?Il lavoro da poco eseguito,

la registrazione del CD diGiovan Battista Girolami"Messa solenne in re mag-giore" in occasione delVentennale della fonda-zione della Corale, per ilquale colgo l'occasione diringraziare ancora unavolta tutti coloro chehanno contribuito alla suarealizzazione, ha assorbitomolto tempo e molto la-voro. Nel prossimo futuro,dovremmo avere la con-sueta rassegna nella qualeinviteremo due cori perfare uno scambio culturale,e come tradizione, a dicem-bre ci sarà il Concerto di

Natale, che oramai damolti anni è divenutoun'appuntamento tradizio-nale ed atteso da tutti.

La Corale ha fatto cono-scere Castelnuovo e tuttala Garfagnana in tantipaesi sia nazionali, maanche esteri. Avete in pro-gramma altri concerti oltreconfine ?In primavera, ma tutto èancora da decidere, do-vremmo andare a cantare aParigi presso un piccoloborgo abitato da italiani,siamo stati anche contattatida un gruppo corale della

Bulgaria, più precisamentepresso Sofia, però si sa cheoggigiorno non è semplicespostarsi in particolare al-l'estero, oltre che alle voci,ci vogliono pure parecchisoldini e la Corale non na-viga in acque piene d'oro,come quasi tutte le associa-zioni di volontariato delresto.Abbiamo in cantiere ancheun paio di uscite italiane,ma per ora non miespongo più di tanto perscaramanzia

Avete mai pensato di pro-muovere la Corale a li-vello nazionalepartecipando ad una ras-segna internazionale? Omeglio, organizzare a Ca-stelnuovo un evento ditale portata, invitandoanche importanti Coralistraniere ?Promuovere la Corale a li-vello nazionale o interna-zionale sarebbesicuramente una bellaesperienza oltre che unagratificazione, per orastiamo ancora crescendo, eogni volta che alla fine diun concerto ci vengono re-galati degli applausi chenon finiscono più e ve-

diamo la gente alzarsi inpiedi chiedendo il bis, ècome aver vinto il primopremio del più importanteconcorso mai organizzato,quell'applauso è il carbu-rante che ci fa andareavanti, che ci mette in"moto".Per quel che riguarda orga-nizzare una rassegna inter-nazionale a Castelnuovo,sarebbe molto bella, ma ilproblema fondamentale ri-mane sempre il solito:un'associazione come laCorale del Duomo non po-trebbe riuscire a soppor-tare tutte le speseorganizzative; ma non èdetto che un giorno, vicinoo lontano che sia, non siriesca ad organizzare, in-vece che la solita "RassegnaCorale", una grande "Rassegna in-ternazionale delle Corali",chi vivrà vedrà!!A breve uscirà il nostro CDdi cui ho parlato poc'anzi,colgo l'occasione per invi-tare il "Giornale di Castel-nuovo" e tutti i lettori apartecipare alla presenta-zione.

Intervista di Barbara Coli

ABBIGLIAMENTO UOMO DONNA BAMBINO ABBIGLIAMENTO UOMO

Al termine dell’assembleadel 22 Aprile 2008, e doporegolari operazioni di voto,tutti membri della Coraledel Duomo di Castelnuovohanno nominato il nuovoConsiglio direttivo. Com-piti di tali organo, che staràin carica per prossimi treanni, la programmazionedel regolare servizio inparrocchia, l’organizza-zione di partecipazioni arassegne, il contatto conaltre corali, la rappresen-tanza presso istituzioni,enti e altre associazioni delterritorio. Alla presidenzaè stato nominato TortelliMassimo, il suo Vice saràSabrina Venanzi, cassiereTortelli Michele, SegreteriaPalandri Cinzia, consi-glieri: Sara Nardini, CinziaBonini, Alessandro Berton-cini, Giuseppe Andreuc-cetti e Oriano Masotti. Il nuovo consiglio si inse-dia dopo l’ampio consensoriscosso il 29 e 30 Marzoscorsi presso la Basilica diS. Marco a Venezia. In

quell’occasione la coralegarfagnina aveva accom-pagnato la celebrazionedella S. Messa delle ore 12,ricevendo il plauso deimolti presenti. Per la pros-sima estate è già in calen-dario un ricco numero diconcerti. A Giugno la Co-rale del Duomo è stata in-vitata al santuario dellaMadonna di Montenero,presso Livorno, per accom-pagnare con canti sacri la S.Messa delle ore 12,00, men-tre il 5 luglio sarà impe-gnata nell’importanterassegna musicale provin-ciale che avrà luogo pressola chiesa di S. Paolino a

Lucca. Questi sono i piùimmediati impegni che ilnuovo consiglio avrà dagestire, oltre a quello già infase di elaborazione rela-tivo al lancio promozionaledel nuovo cd con musichedi Giovan Battista Girolami“Messa solenne in re mag-giore”, registrato il 15 di-cembre scorso, comemomento culmine dei fe-steggiamenti del 20° annodi vita della corale delDuomo. Non ci resta cheaugurare un buon lavoro eun grande successo alnuovo direttivo.

b.c.

Gli alunni di quinta elementareinvitati dal Presidente Napolitano

La classe quinta B, seguita dalle maestre Grazia Berto-lini e Fulvia Fava, ha partecipato venerdì 30 maggio allacelebrazione solenne, a Roma, con il Presidente dellaRepubblica Giorgio Napolitano per la festa di Prima-vera dedicata alla Terra. Nei giardini del Quirinale ilPresidente ha colto l'occasione per ricordare che l'obiet-tivo dell’iniziativa è quello di realizzare una vera e pro-pria cultura geologica che salvaguardi il pianeta anchecon azioni che partano dai piccoli gesti quotidiani. La classe quinta B ha lavorato al progetto di rispettoambientale per lunghi mesi, sia in aula che fuori, en-trando in contatto telematico con altri studenti di Spa-gna e Portogallo. Nel corso della manifestazione i nostribambini hanno posto domande al Presidente ed hannodonato pubblicazioni della Garfagnana ricevendo incambio la Costituzione.

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Il Giornale di Castelnuovo Numero 7 - Giugno 2008 Pagina 5

Lettere in redazione

ASSOCIAZIONI - Orgogliosi di vedere realizzare una delle idee che abbiamo proposto sul nostro Giornale

Castelnuovo e le macchineelettricheE’ nata l’associazione “Antiche Ruote” presieduta da Maurizio Donati

Il Gruppo “ TUTTI PERCASTELNUOVO” rivelache:1) La decisione presa dalConsiglio Comunale di Ca-stelnuovo di Garfagnana,con il voto favorevole dellamaggioranza e contrariodel gruppo Tutti per Ca-stelnuovo (Composto daAngiolo Masotti, FrancoBianchini, Bertoncini Italo,Tognarelli Gian Luca eGaddi Gaddo) di “dismet-tere la partecipazione pub-blica del Comune diCastelnuovo di Garfa-gnana, ammontante al48,43% nella società SEIT”ponendola in vendita peruna somma valutata inEuro 733.950,00 è a nostroparere non rispondenteagli interessi del Comune.Una tale decisione, è statasicuramente errata inquanto in prospettiva, unatale forma di investimento,una volta estinto il mutuodecennale esistente, sa-rebbe sicuramente vantag-giosa per il Comune diCastelnuovo di Garfa-gnana, non solo dal puntodi vista economico,maanche nella prospettivadella produzione di Ener-gia Pulita. Secondo il no-stro Gruppo, la decisione

di dismettere la partecipa-zione del Comune di Ca-stelnuovo di Garfagnananella Società SEIT è anchenegativa alla luce diesempi a noi vicini in cuiimpianti idroelettrici ge-stitti da Comuni situati inprossimità di Castelnuovodi Garfagnana, si sono di-mostrati estremamentevantaggiosi per le casse co-munali, con ricaduta posi-tiva sul territorio e le sueinfrastrutture. Semmai anostro avviso il Comuneavrebbe dovuto cercare diincrementare la produ-zione di energia elettrica,sfruttando le risorse e lestrutture presenti sul terri-torio.2) Altrettanto errata è, aparere di questo gruppo,anche la decisione semprepresa dal Consiglio Comu-nale di Castelnuovo diGarfagnana (con l'esclu-sivo voto favorevole dellamaggioranza e contrariodel gruppo Tutti per Ca-stelnuovo) di procederealla permuta con l'ENI del-l'area di proprietà di taleente, ove si trovava ubicatofino a tempo fa un distribu-tore di benzina lungo la viaRoma, con l'area di pro-prietà comunale ubicata

lungo la via Nicola Fabriziove trovasi attualmenteubicato altro distributoredi carburante e sulla qualeesiste anche un edificio(con vasto spazio verde cir-costante) su due piani giàadibito ad utilizzo pub-blico con conguaglio a fa-vore del Comune diCastelnuovo di Garfa-gnana di euro 110.000,00.Tale operazione, se verràeffettuata, sarà svantag-giosa per il Comune di Ca-stelnuovo di Garfagnanasotto molteplici punti divista. Sia perchè prive-rebbe il Comune di Castel-nuovo di un immobile didiscrete dimensioni che inprospetiva potrebbe essereanche utilizzato per finalitàdi pubblica utilità. Non bi-sogna inoltre dimenticareche dall'altro lato della ViaNicola Fabrizi di fronte al-l'immobile in oggetto, sitrova ubicato un'altro edi-ficio di prorpietà comu-nale, il c.d. Ex Asilo“Bimbi” (oggi adibito aScuola Civica di Musica) esul retro di esso a poca di-stanza, la c.d. “PalestraNera” (anch'essa posta invendita ed attualmentesede di magazzini comu-nali) per cui esiste già un

complesso di edifici checonvenientemente ristrut-turati potrebbero essereutilizzati per finalità di in-teresse pubblico (quali ades. sede di nuovi indirizziscolastici, o per la realizza-zione di una Casa di Ri-poso per anziani, strutturadel tutto inesistente oggi aCastelnuovo di Garfa-gnana.)3) Altrettanto non vantag-giosa per il Comune di Ca-stelnuovo di Garfagnana (agiudizio di questoGruppo) è la decisione dimettere all'asta anche l'edi-ficio ubicato in Castel-nuovo di Garfagnana – ViaVallisneri n 10 attualmentesede del centro per l'im-piego e in anni passati adi-bito ad edificio scolastico.Tale costruzione, stante lasua vicinanza con la sedecomunale, potrebbe essereutilizzata al servizio diesso, ad esempio come ar-chivio, struttura che è allostato attuale praticamenteinesistente. Tale carenzapenalizza gravemente co-loro che operano all'in-terno dell'ente locale e icittadini stessi.

Il Gruppo “TUTTI PERCASTELNUOVO”

AutoveloxCaro direttore, le scrivo aproposito dell’articolo sugliincassi dei Comuni conl’utilizzo dell’autovelox. Se-condo me l’uso dell’autove-lox è l’applicazione di unanuova tassa cattiva che i cit-tadini mal digeriscono. Ca-pisco che l’abbattimentodell’Ici stia creando graviproblemi ai bilanci ma per-chè non tagliare nelle speseinutili?

Lettera Firmata

Cara lettrice, le rispondoinformandola che il Co-mune di Castelnuovo conDetermina del 13 maggioha preso informazioni afavore della ditta “CentroServizi di Giunti” di Lar-ciano (PT) per il noleggiodi un autovelox. Dunquedai prossimi giorni a Ca-stelnuovo i vigili torne-ranno a controllare lavelocità e sanzionare glieccessi. Ebbene sincera-mente sono convinto chebasta seguire le regole ele leggi per non pagare la“tassa dell’autovelox”che comunque credo siacorretto usare.

Il direttore

Augurando buon lavoro per il prossimo anno accademico pubblichiamo questa foto-grafia, scattata durante una lezione, dell’Università della Terza Età di Castelnuovo

Cari lettori, come sapete IlGiornale di Castelnuovo ènato come organo di infor-mazioni, di idee, con il pre-ciso scopo di stimolare lacomunità. Ebbene abbiamoraggiunto un importantesuccesso. A Castelnuovo ènata l’associazione “Anti-che Ruote”, presieduta daMaurizio Donati. L’asso-ciazione ha sposato l’idealanciata dalla nostra te-stata di organizzare unagara con auto elettrichesfruttando l’esperienza delConte Carli che nel 1891 aCastelnuovo progettò erealizzò la prima vetturaelettrica d’Italia. Un pro-getto patrocinato dal Co-mune e dalla Provincia eche intende ripercorrere iltracciato Castelnuovo-Pa-rigi con auto elettriche,portando lungo il tracciatoi prodotti tipici della Gar-fagnana. Il Giornale di Ca-stelnuovo è dunque felice diaver raggiunto il suo scopocon l’idea sulle vettureelettriche. Ci auguriamo di

poter vedere presto la mac-china del Conte Carli rico-struita fedelmente e dipoter promuovere Castel-nuovo come la prima cittàitaliana dove fu fabbricatauna vettura elettrica. Felicidella nascita auguriamo aDonati e ad “AnticheRuote” buon lavoro.Ora avanti con la riqualifi-cazione “operativa” (dun-que mercato ortofrutticoloa chilometri zero al mattinoed eventi alla sera) diPiazza delle Erbe; alla co-struzione del Museo dellaStoria Garfagnana nellaRocca; al riassetto delfront-city; al rafforzamentodel rapporto della cittadinae della valle con i proprioanziani (che rappresentanoun tesoro per la comunità);alla riscoperta della LineaGotica e della memoria diguerra; all’organizzazionedi un Festival delle fra-zioni; al rafforzamento diun calendario annuale conun unico logo e marchio.E molto altro ancora.

L’Università della Terza Età

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Una mappa della Garfagnana del 1770Conservata dal Dr. Alessandro Bianchini e studiata da Cecchi e Verdigi

Pagina 6 Numero 7 - Giugno 2008 Il Giornale di Castelnuovo

Pietro Lunardo o LeonardoCecchi nacque a Casti-glione di Garfagnana il 30-12-1712 e lì morì il17-1-1799. Terzo figlio delcartografo Domenico Cec-chi e di Maria Giovannoli,dal padre fu avviato a se-guirne le orme, divenendoanch'egli un apprezzatoperito agrimensore del co-mune lucchese di Casti-glione e, come vedremo,prestando la sua operaanche per Modena. Nel1749 si sposò a Barga conMaria Lucia del M° Gio-vanni Lorenzetti di Ca-stelnuovo ed ebbero trefigli. Fino a ieri di lui conosce-vamo alcuni lavori che celo presentavano come unvalido professionista, manon pensavamo che dalpadre avesse ereditato, inqualche misura, anche lapassione per le carte geo-grafiche, così come dimo-stra questa cartina in cui èrappresentata la Garfa-gnana nelle sue divisionipolitiche dell' epoca. Cosic-ché, quando il dott. Ales-sandro Bianchini ci resenoto che tra le varie e an-tiche carte geografiche

esposte nella sua casa-museo aveva trovato spa-zio la carta in oggetto,restammo sorpresi. Moltogentilmente ci invitò a ve-derla - (andammo il sotto-scritto e Samuele Cecchi)permettendoci di farglidelle foto e poi di proporlaa “Il Giornale di Castel-nuovo”. Ringraziamo ilM° Mariano Verdigi per ilprezioso ausilio tecniconel descriverla. Tornando a Pietro Lu-nardo, di lui si ricorda unagrande carta, datata 1769 econservata presso la casaMicheluccini di Casti-glione, in cui illustrò novepossedimenti di terre eselve con specifiche descri-zioni. Inoltre un piccoloTerrilogio del 1762, il qualeè conservato presso l'archi-vio parrocchiale di Casti-glione, in cui sono descrittii beni che pervennero all'Opera di S. Michele per te-stamento del rettore dellachiesa Giuseppe Pierotti. Ilmodo chiaro di comporrequeste carte e lo stile, di-mostra quanto siano statiutili a Pietro Lunardo gliinsegnamenti del padre. Altro lavoro ben più impe-

gnativo risale al 1754,quando assieme al peritoSisto Fioriti, compilò unEstimo a fini fiscali: “Gar-fagnana: estratto del va-lore dei Beni diqualunque Benefizio Par-rocchiale, Opera Pia, Mo-nastero, posto inGarfagnana diocesi diLucca”. La prima parteparla dei beni della parteLucchese, mentre la se-conda di quelli Modenesi.Il tutto è raccolto in ungrande libro di 140 pagineconservato presso l' Archi-vio di Stato di Modena. PerCastelnuovo furono censite25 istituzioni ecclesiasticheo simili. Per chiudere questa notariferiamo che anche il figlioAscanio, nato a Castel-nuovo nel 1750, seguendoa sua volta le orme delpadre divenne un peritoagrimensore, svolgendoanch' egli la sua attività peril Comune di Castiglione.

Pier Giuliano Cecchi

Un ringraziamento partico-lare al dott. Alessandro Bian-chini, proprietario e attentocustode della preziosa mappa.

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Loc. Le Monache - PianoPieve (Castelnuovo Garf.)

Tel. 0583.639364Fax 0583.641418

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SCHEDA TECNICA di Mariano Verdigi

AUTORE: Pietro Leonardo Cecchi di Castiglione TITOLO: La Garfagnana Estense col Duca.to di Massa, eCara.ra dominio del Ser.mo Fran.co III duca di ModenaReggio Mirandola DATAZIONE: 1776 (o 1770?) La mappa rappresenta l'estremità nord-occidentale del-l'attuale Toscana, dal fiume Magra fino quasi a Lucca, ivicompresa quella parte di Liguria che il cartografo chiamaLunigiana genovese. Si ignora il committente anche se,considerando il titolo, si suppone che sia stata eseguita suincarico di autorità modenesi. Oltre all'intera Garfagnanaestense (suddivisa in alta e bassa), al ducato di Massa eCarara e alla Lunigiana genovese vi si trovano raffigurati,in parte o per intero: la Garfagnana lucchese, la Garfa-gnana fiorentina, lo Stato di Lucca, la Lunigiana luc-chese, la Lunigiana fiorentina, la vicaria di Montignosolucchese, il Capitanato di Pietra Santa fiorentino. Benquattro stati sovrani si spartivano allora i numerosissimipaesi ( sono oltre duecento) che si trovano diligentementesegnalati nelle varie parti della mappa. Ad ognuno diquesti stati sovrani Pietro Leonardo Cecchi ha attribuitouna particolare colorazione. L'unica via di comunica-zione segnalata è la Vandelli (rappresentata nel tratto cheva da S.Pellegrino a Massa). MARE FIUMI MONTI: Nel versante marittimo vengonosegnalati tutti i principali fiumi (Magra, La Venza, Fri-gido, Versiglia) e talvolta anche i loro affluenti. Nel ver-sante interno vengono disegnati con buona precisione ilSerchio e tutti i suoi principali affluenti ma stranamente diquesti corsi d'acqua non viene quasi mai riportato ilnome. Sono segnalate con il disegno e la relativa denomi-nazione le due catene montuose che racchiudono la Gar-fagnana (Monti Panie, Monti Appenini), il contraffortedell'Argegna (Monte Tea) e tre montagne ritenute eviden-temente più significative: Tambura Monte, MoscetaMonte, Forbice. DISEGNI ORNAMENTALI E SIMBOLICI: Nell'angolo inbasso, a sinistra di chi guarda, sul MARE MEDITERA-NIO, sono disegnate due eleganti navi a vela con alberi,remi.

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Intervista a Michele Rocchiccioli allenatore della squadra giovanile under 17 di Basket

La pallacanestro tra agonismo ed emozioni Il CEFA basket Under 17 ad un passo dalle Final Four Regionali

Il Giornale di Castelnuovo Numero 7 - Giugno 2008 Pagina 7

Michele Rocchiccioli, alle-natore della squadraunder 17 che ben si stacomportando nel campio-nato riservato alla catego-ria. Puoi dirci qual'è la tuaesperienza con questi ra-gazzi quale il livello dellasquadra e quali gli obbiet-tivi per questo finale distagione?Alleno questi ragazzi dallastagione 2003/04 appenahanno finito l'età del mini-basket, per cui quello pas-sato è ben il mio quintoanno con loro e posso dirtiche loro sono cresciuti conme come giocatori, ma so-prattutto sono io che graziea loro sono cresciuto comeallenatore. Ormai l'intesache si è creata è forse piuunica che rara e spesso conalcuni basta uno sguardo oun cenno per capirsi, anchese durante gli allenamentio le partite per ottenerequalcosa serve di piu unurlaccio che uno sgurdo.Abbiamo sempre fatto deidiscreti campionati e lasquadra è sempre stata dibuon livello e per questomi ritengo fortunato, anchequesto anno puntavamo afar bene ma nessuno, iocompreso, avrebbe pensatocosi bene, abbiamo finito lastegione regolare imbattutiin casa, siamo arrivati se-condi in classifica vincendoben 16 partite su 20 totali equalificati per il girone diplayoff. Sabato 24 maggioabbiamo giocato l'ultimapartita con Calcinaia vin-cendo, e solo due punti cihanno separato dalle finalfour regionali. Nessunoavrebbe mai pensato tantosoprattutto perche il cam-pionato under 17 è per i ra-gazzi nati nel 91, e noi neabbiamo solo 2 mentre ilnucleo portante della squa-dra sono tutti del 92 e del93, quindi il prossimo annofaremo ancora il solitocampionato e non quellounder 19 e tutto fa ben spe-rare.Parliamo di Torneo Inter-nazionale, giunto alla 17°edizione. Cosa vuol direper il Cefa Basket organiz-zare questa manifesta-zione, in termini diimpegno e prestigio?L'organizzatore principaledel torneo è il nostro presi-dente Vincenzo Suffredini;durante l'anno facciamo di-verse riunioni dedicatesolo al torneo con tutti i di-rigenti e lo staff, ormai iltorneo è parte di noi e

senza non sapremmo pro-prio come fare. Durantequesti tre giorni è vera-mente un massacro, lesquadre sono 16 e tra tuttocirca 500-600 persone, e tradirigenti e genitori, tuttivolontari, sono impegnateoltre 50 persone per farsvolgere tutto alla perfe-zione, alla fine siamo di-strutti ma ogni anno sonotre giorni indimenticabili ene siamo veramente orgo-gliosi! Abbiamo assistito alla fi-nale del torneo nel palaz-zetto gremito di gente.Crediamo sia una grandeemozione per ragazzini diquell'età, e lo è anche per iloro allenatori ed accom-pagnatori?L'emozione è per tutti, e lasi sente anche nell'aria, maper una squadra di miniba-sket di bimbi di 10 anni lafinale di qualsiasi torneo èuna grande emozione, fi-guriamoci davanti ad unpalazzetto pieno di gente ealtre 14 squadre di bimbidella tua stessa età.Cefa Basket Aquilotti,forse c'è ancora un po' distrada da fare per essere allivello delle formazionipiù forti. Come hanno vis-suto i nostri ragazziniquesto torneo?Per i nostri ragazzi il tor-neo è sempre una bellaesperienza, alcuni di loroavendo i genitori chedanno una mano arrivanoin palestra la mattina e tor-nano a casa all'ora di an-dare a letto, si puo dire chelo vivono veramente dal-l'inizio alla fine in ogni suomomento.Il basket è giocato da tuttiin paesi come gli USA emolti paesi dell'Europadell'est. Cosa pensi chemanchi in Italia, in Garfa-gnana per renderlo uno

sport di massa al pari delcalcio?L'Italia il calcio ce l'ha nelsangue e questo lo sap-piamo tutti, ma credo chela pallacanestro negli ul-timi anni sia diventataforse il secondo sport na-zionale. Per quanto ri-guarda la Garfagnana ildiscorso è sempre il solito,quelli di noi che praticanoil basket non sono tantis-simi come nelle grandicittà, gli sport praticabilisono sempre piu in au-mento per i ragazzi, e tuttinon possiamo far tutto,anche se secondo me,anche per esperienze vis-sute da allenatore, i ragazzida noi si avvicinano al ba-sket quando crescono unpò e non dalle prime classielementari. Ormai i bimbiche a sei anni non provanoa giocare a calcio si contanosulle dita. Non voglio col-pevolizzare il calcio, è unosport come gli altri, masenz'altro toglie numeriagli altri sport e anche allapallacanestro, è ovvio.Uno sguardo al futuro.Quali sono le prospettiveper i tuoi migliori gioca-tori dell'under 17? Dovepotranno giocare quandoavranno raggiunto il li-mite di età della categoria?A quando un garfagninoin serie A1?Queste risposte sono un pòdifficili, posso dirti che conil mio gruppo under 17,visto il buon numero, ilCefa vuole puntare a creareuna prima squadra atempo dovuto, ma è ancorapresto visto che le giovaniliarrivano fini all' under 21 ein 4/5 anni di cose ne pos-sono succedere... Posso ag-giungere che tutt'oraabbiamo 7 ragazzi in pre-stito alla libertas basketLucca tra under 21 e under

19 e alcuni di loro giocanoanche nella prima squadrache disputa il campionatodi serie D, e anche l'allena-tore dell'under 21 e dellaprima squadra, MassimoSuffredini, è un ex Cefa. Exper modo di dire visto chequando puo è sempre pre-sente, come ha fatto per iltorneo internazionale, equesto vale anche i ragazziin prestito. Un altro allena-

tore ex cefa, che è statoanche mio allenatore, ora èa Siena alla squadra dellaVirtus Siena, società di Beccellenza, e allena alcunesquadre giovanili ma chedisputano campionati na-zionali. Come vedi la Gar-fagnana è già benrappresentata.

Intervista di Gabriele Coli

Il Cefa Basket Amatori

Cefa Basket è una bella realtà che da moltissimi anni rac-coglie attorno a sè la passione e l'amore per questo sportgiocato in tutto il mondo e che in Italia è capace tuttoradi riempire i palazzetti. La costola più nota della societàdi pallacanestro di Castelnuovo, è senza dubbio quellache fa giocare a basket i bambini ed i ragazzi. E l’appar-tenenza alla squadra giovanile del Cefa Basket è ancheoccasione irripetibile, per bambini e genitori, di viaggio,di scambio sociale e culturale, di conoscenza del territo-rio italiano e anche di paesi esteri. Ma in questo numerodel Giornale vogliamo occuparci dell'altra costola delCefa Basket, la squadra amatoriale che ha festeggiatonel 2008 il suo decennale. Essa naturalmente è animatadalla passione di alcuni non più ragazzini che sono di-sposti a notevoli sacrifici, pur di poter correre su un par-quet tirando a canestro. La stagione del decennale non èstata la più fortunata del Cefa Basket Amatori, dato cheè coincisa con la retrocessione dalla serie A1 alla serieA2 del Campionato UISP. Lo score di questa stagione èdi 15 sconfitte e sole due vittorie, ma molte sono le atte-nuanti per il Cefa. L'organico della squadra ha infatti ri-sentito dell'assenza di giocatori base, di grandeesperienza e valore, purtroppo costretti in vari periodiallo stop per infortuni vari. Il valore della squadra è co-munque emerso nella Coppa che si sta disputando inqueste ultime settimane, con il Cefa capace di vincerecinque partite su sei ed espugnare campi difficili comequello di Viareggio. Al termine della stagione ufficiale,dopo che si saranno conclusi anche i tornei di fine cam-pionato, ci sarà per il Cefa Basket Amatori, la confermadel vertice societario. Il presidente è David Biagioni ed ilvice presidente è Denio Salotti, non solamente dirigenti,ma anche colonne della squadra, veterani di tanti cam-pionati. Si punta alla conferma, come detto, del verticesocietario, per raggiungere da subito, già nella stagione2008-2009 la risalita in A1. Del Cefa Basket Amatorifanno parte giocatori che provengono da Castelnuovo,ma anche da Barga e da Bagni di Lucca, e addiritturadalla provincia di Livorno. Quello che vanta il maggiornumero di presenze è un collega, Luca Dini, che è ancheil capitano della squadra. L'apice della parabola il CefaBasket Amatori lo ha toccato tre anni fa quando ha gio-cato, al termine di una stagione entusiasmante, la finaledel campionato di A2 nell'impianto di Collesalvetti. Inbocca al lupo al Cefa Basket Amatori in vista dellaprossima stagione, e viva il basket anche qui in Garfa-gnana!

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Pagina 8 Numero 7 - Giugno 2008 Il Giornale di CastelnuovoPERSONAGGI DELLA GARFAGNANA - Francesco Vecchiacchi nato a Filicaia è il padre delle trasmissioni

Il pioniere dei ponti radio-televisiviLavorò per molti anni alla Magneti Marelli e fu docente universitarioFrancesco Vecchiacchinasce il 9 ottobre del 1902 aFilicaia, piccolo paesinodella Garfagnana, dove datutti era chiamato “Cecco”.Fin dalla prima infanzia siappassionò alle nuove tec-nologie, influenzato dallozio materno IngegnerMuzio Pellegrinetti. Fran-cesco frequentò le medie ele superiori a Lucca per poiandare all'Università diPisa presso la facoltà di Fi-sica matematica, cono-scendo, come suocompagno, Enrico Fermi. Durante le vacanze estivein Garfagnana costruì unapparecchio radio rice-vente, era il 1923, e moltagente era disposta a cam-minare per chilometri purdi ascoltare la prima radiodella valle.Nel 1925, all'età di ventitréanni, Vecchiacchi si laureacon 110 e lode con il Prof.Puccianti del quale fu poiassistente per i due corsisuccessivi. Due anni doposi trasferisce a Livornodove lavora come docentedell'Istituto ElettrotecnicoRadiotelegrafico della Ma-rina presso l'AccademiaNavale, dedicandosi piena-mente agli studi, alle ricer-che e agli approfondimentinel campo dell'elettrotec-nica, senza preoccuparsidel lato finanziario, datoche la famiglia benestantelo appoggiava in tutto. Nel 1930, a ventotto anni,ottiene la libera docenza etutto sembra volgere per il

meglio, quando all'improv-viso la grave crisi econo-mica legata alladepressione economica in-ternazionale lo costringe acercare lavoro a tempopieno, faccenda certo nonfacile. Il talento e l'amicizia delloscienziato Giancarlo Val-lauri, gli consentono l'as-sunzione alla MagnetiMarelli a Sesto San Gio-vanni e da queso momentoin poi la sua vita è costel-lata da una serie di suc-cessi. Infatti, sarà l'ideatoree il direttore dei lavoridella prima campata delponto radio a onde corteMilano – Monte Cimonenell'Appennino Tosco Emi-liano, e contemporanea-mente progettatore ed

esecutore della prima sta-zione trasmittente televi-siva della Magneti Marelli,installata nel Parco di Mi-lano. Nello stesso periodovince anche la cattedra diComunicazioni Elettriche esuccessivamente diverràDirettore dei corsi di Perfe-zionamento in Radiotec-nica e di Perfezionamentoin Comunicazione su filo. Grazie a Vecchiacchi, l'Ita-lia ha un indiscusso pri-mato nel campo dei pontiradio, tanto che la linea èallungata sino a Roma. Im-portanti sono anche gli ap-porti tecnici nel campomilitare, infatti, alla vigiliadel secondo conflitto mon-diale Vecchiacchi mette inopera un radio-localizza-tore, denominato Lince, un

apparato per il punta-mento aereo e la direzioneautomatica del tiro, semprerealizzato grazie all'appog-gio economico della Ma-gneti Marelli. Questomacchinario ha una por-tata di trenta chilometri edè acquistata dalla Marinanelle versioni imbarcato eda postazione e lo montasu alcune navi nel porto diTaranto e uno fisso all'Ac-cademia Navale di Li-vorno. A guerra conclusa, France-sco Vecchiacchi si rimettea lavoro, migliorando ilponte Milano-Roma am-pliandolo e migliorandolo,sino ad arrivare al gran-dioso ponte radio Milano-Palermo in grado diportare il programma tele-visivo ripreso in qualsiasipunto della penisola a tuttii trasmettitori nazionali ealla rete europea. Il carattere mite e schivo lotengono lontano dalle lucidella ribalta e della fama,infatti, il suo nome è scono-sciuto ai più, anche se lesue invenzioni sono usateradioamatorialmente tut-t'oggi. Il Vecchiacchi erapiù incline a passare orenel laboratorio, piuttostoche dedicarsi a relazionipubbliche e da qui l'umiltàdell'uomo e la professiona-lità del ricercatore.Francesco Vecchiacchimuore nel 1955 colpito daun male incurabile.

Piergiorgio Leaci

La televisioneGli studi di Vecchiacchifurono di grande aiutoanche alla nascita della te-levisione. Fu infatti persua iniziativa l’analisi e laprogettazione della pro-pagazione da un puntoall'altro del paese delleonde elettromagnetiche edei segnali radiotelevi-sivi, mentre da pochi annisi stava sperimentando ilprimo televisore della sto-ria. Molto diverso in re-altà da quelli attuali, fucostruito dall’ingegnerescozzese John Baird nel1926 ed utilizzava undisco forato ruotante agrande velocità. Il si-stema fu presto superatoda quello di tipo elettro-nico inventato da Zwory-kin (1929) che utilizzaval’iconoscopio come tuboda ripresa, ed il cinesco-pio per ritrasformare gliimpulsi elettrici in imma-gini luminose. Il tutto fupoi modificato con l'intro-duzione del tubo catodicoe dunque della televi-sione che ancora oggi co-nosciamo. Le prime televisioni era inbianco e nero e si diffu-sero dalla metà degli annitrenta negli Stati Uniti chesperimentarono la primatv a colori nel 1953. Ovvero un anno primadel lancio del primo ca-nale italiano avvenuta nelgennaio 1954.

GIUGNOPruno (Stazzema) - Da Ven. 20 a Dom. 29Il Solstizio d’Estate e le tradizioni del Parco Alpi Apuane. La via dei pani.

LUGLIOCamporgiano - Sab. 5 e Dom. 6“Spettacolando”. Rassegna Internazionale di Teatro di Strada. Mercato dell’artigianato e dei prodotti tipici.Piazza al Serchio (Lucca) - Sab. 12 e Dom. 13Le Contee del Farro I.G.P. della garfagnana: “tera, far e tradizion”.Arrivo alla stazione di Piazza al Serchio del TRENO DEI SAPORI, con locomotiva moderna e carrozze d’epoca.Per informazioni numero Verde: 800-533999Email: [email protected] Sito web: www.pontineltempo.itPalleroso (Castelnuovo di Garfagnana) - Dom. 13Antico borgo in festa: rassegna di prodotti tipici e agricoli della Garfagnana.San Pietro in Campo (Barga) - Dom. 20La trebbiatura del grano.Gallicano - Sab. 19 e Ven. 25Palio di S. Jacopo.Cascio (Molazzana) - Da Giov. 31 luglio e Dom. 3 agostoSagra delle Crisciolette.Camporgiano - Da Sab. 26 a Lun. 28Festival Internazionale del Folklore.

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Numero Verde: 800-533999Email: [email protected]

Sito web: www.pontineltempo.it

ALTAA VERSILIAA GARFAGNANAA VALLEE DELL SERCHIO