Il Giornale di Casoria

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Anno II - Numero 24 - Domenica 7 ottobre 2012 Periodico di informazione dell’area a nord di Napoli - www.casacasoria.it - Distribuzione gratuita UN ANNO E MEZZO DOPO...

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Il Giornale di Casoria

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Anno II - Numero 24 - Domenica 7 ottobre 2012

Periodico di informazione dell’area a nord di Napoli - www.casacasoria.it - Distribuzione gratuita

UN ANNO E MEZZO DOPO...

2 il giornale di Casoria • Domenica 7 ottobre 2012

E D I T O R I A L E

ADESSO!Di nuovo insieme a voi!di Giuseppe Storti

È l’indovinato slogan della campagna per le primarie dei democratici del “rotta-matore” Matteo Renzi, sindaco di Fi-

renze. Ha la metà degli anni del suo sfidante: Pier Luigi Bersani, attuale segretario del Pd. Chi vince, correrà come candidato premier del centro sinistra alle ormai prossime elezioni po-litiche. Ma non vogliamo parlare di politica nazionale. “Adesso” è una parola che racchiude la rabbia di chi: i cittadini, aspettano ormai da anni che le promesse dei politici si trasformino in fatti. Infatti i politici non parlano mai al pre-sente. I loro verbi preferiti sono tutti al futuro. Faremo, diremo, provvederemo. Progettere-mo…………….. Verbi al futuro che inesora-bilmente si trasformano in verbi difettivi. Ov-vero: mancate promesse. Succede anche qui a Casoria sotto l’egida del sindaco Dr. Vincenzo Carfora. Sembra ieri. Ancora incredulo per una vittoria che, è il caso di dirlo, gli era piovuta addosso grazie alla dabbenaggine ed all’insi-pienza politica del centro destra, il medico afragolese saliva lo scalone del palazzo comu-nale acclamato dalla folla festante. Si ritrovava primo cittadino della quarta città della Campa-nia, dopo il suicidio politico di Ferrara e com-pagni e/o camerati, che dir si voglia. Stratega nemmeno tanto nascosto della vittoria il “sem-piterno” Senatore Tommaso Casillo, ancora una volta abilissimo nel dividere avversari e compagni di cordata. Applica in politica la re-gola di governo del grandissimo monarca Francesco Giuseppe, imperatore austro-asbur-gico. “Divide et impera” dividi e regnerai a lun-

go. Tant’è che regnò per ben 72 anni: un vero record. Una cosa del genere la faceva anche Bassolino, una trasversalità con avversari e ed opposizioni politiche che rendeva indistingui-bile maggioranza ed opposizione. Ne sanno qualcosa i “compagni del Pd”, che un anno dopo gli “abbracci e baci”all’indomani della vit-toria elettorale, si ritrovano un partito spaccato in due tronconi. Maggioranza a rischio? Niente affatto. Arrivano i prodi salvatori del “bene della città”. “ Che santi uomini”. Dalle loro vir-tù eroiche ricompensate…………..oseremmo dire: rifocillate con prebende, poltrone, divani, strapuntini e sofà dipende la tenuta della tra-ballante maggioranza. Una maggioranza a geo-metrie variabili. Ovvero: a porte girevoli, come gli hotel a 4 stelle. Chi entra e chi esce. L’im-portante è finire, direbbe la grande Mina. Cosa? Dopo il PUC, il Piano casa, poi il PIU’ Europa. Insomma tutto a base di cemento ar-mato e di consulenze. E’ la solita politica della “cazzuola” L’unica nella quale sono laureati a pieni voti i politici locali: tutti, senza alcuna di-stinzione. La prova provata? L’indice di fabbri-cabilità di Casoria: il 93% del territorio. Dodici kilometri quadri, con una densità abitativa di quasi ottomila abitanti a Km. quadro. Uno dei più alti d’Europa. Un suk arabo più che una città normale. L’urbanistica “creativa” casoriana, andrebbe studiata nelle Università italiane, fa-coltà di Architettura ed Ingegneria. Come pa-tologia delle politiche urbanistiche di governo del Territorio. Altro che mani sulla città. Il ce-leberrimo film del grande regista Francesco Rosi. Qui: hanno violentato, degradato ed umi-liato una città dalle grandi tradizioni storiche trasformandola in una sorta di girone dell’in-ferno dantesco. Una nostrana striscia di Gaza. Traffico asfissiante a tutte le ore del giorno e della notte. Incidenti stradali a ripetizione con risse continue. Strade “sgarrupate” marciapiedi abusivamente invasi da commercianti nella colpevole indifferenza di chi dovrebbe provve-dere a far rispettare il suolo pubblico. Segnale-

tica orizzontale e verticale inesistente o di-strutta, ad iniziare dalle strisce pedonali. Smog, inquinamento ambientale, acustico ed elettro-magnetico. A proposito Casoria è uno dei po-chissimi comuni che ancora non dispone di un regolamento per l’istallazione di antenne per la telefonia ed altri usi, che infatti invadono la città,anche i palazzi che circondano il Munici-pio. Una altissima si vede dalla finestra della stanza del Sindaco, contribuendo all’insalubri-tà dell’ambiente. Dei roghi tossici e della disca-rica del Cantariello abbiamo scritto per l’intera estate. Tanto per ricordare, la nostra città ha fatto rilevare, ormai non lo dicono solo i gior-nalisti disfattisti e ne-mici del futuro radioso e luminoso verso cui ci guida(sic!) la classe po-litica col sol dell’avveni-re sulla fronte, ma studi recenti di autorevoli esperti sanitari, un au-mento esponenziale di casi di tumori sempre più aggressivi e violenti. E non solo quelli. Ma-lattie respiratorie, aller-gie, spesso causate dall’incuria verso la cura del verde pubblico(quel poco rimasto) e la puli-zia dell’erba che cresce rigogliosa sui marcia-piedi. Tombini e caditoie ostruiti dalla polvere e dalla “monnezza”. Si aspettano le prossime piogge per sorbirci i soliti allagamenti. Tutto ciò in una città a grave rischio di dissesto idro-geologico. Inutile continuare nel solito ed in-terminabile elenco di questioni che riguardano l’ordinaria amministrazione. Ovvero quei ser-vizi minimi che chi guida un Paese dovrebbe assicurare alla collettività. Un Paese(la nostra Casoria), per dirla alla D’Alema, non speciale, ma almeno normale. Il sindaco Carfora, la cui luna di miele con i cittadini è finita da un pez-

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E D I T O R I A L E

zo, intervistato dal nostro giornale in data 10 giugno 2011, (all’evento giustamente dedicam-mo la copertina), prometteva sicuro: “PARO-LA D’ORDINE RIVOLUZIONARE CA-SORIA”. E giù promesse al futuro(verbo) e future………. Dopo un anno e mezzo cosa è successo? Ricordiamone alcune: “più servizi e strutture per Arpino: uffici comunali veri, scuo-le qualificate: liceo, alberghiero”. Per il Turi-smo religioso come volano per lo sviluppo di Casoria: “inserire Casoria nel circuito religioso che comprende Pompei e Montevergine. Inse-rimento della città di Casoria nel Maggio dei monumenti, decoro urbano della città”. Per la

sicurezza dei cittadini : “videosorveglianza”. Per la macchina comunale: “creazione di una vera avvocatura comunale che sia in grado di dare pareri sull’attività am-ministrativa dell’Ente, convenzioni con ordini professionali per stage formativi presso il Co-mune di giovani laurea-ti in discipline giuridi-che – economiche. Dirigenti comunali in carica per 5 anni. Co-mandante dei Vigili

come figura strategica per il buon funziona-mento del corpo dei vigili urbani. Delega alle pari opportunità per le problematiche giovani-li”. Ecco una parte di ciò che il Sindaco si ri-prometteva di fare in una sorta di furore rivolu-zionario. Le cose positive? Certo ci sono! Per correttezza le elenchiamo, anche se fanno parte di quella ordinaria amministrazione che carat-terizza tutte le comunità civili. Differenziata che supera il 60% e a breve, tracciabilità dei ri-fiuti. Riduzione della Tarsu e dell’Imu, ma solo per le civili abitazioni. A questo proposito per la grave crisi che strangola il commercio locale e quelle poche imprese che ancora sopravvivo-no, sarebbe stato auspicabile una riduzione an-che per loro. Sulle scuole stendiamo un pietoso velo. Ricordando che la più antica scuola ele-mentare di Casoria la San Mauro, è ancora chiusa. E sui tempi di riapertura nessuno più si pronuncia. Forse per pudore. Insomma la stra-da è ancora lunga ed impervia per un migliora-mento complessivo della qualità della vita in città. Ad esempio il diritto alla sicurezza e di contro le politiche sulla sicurezza sono falli-mentari. Scippi e rapine sono all’ordine del giorno. Ivi compresi i furti negli appartamenti. Gruppi di concittadini appartenenti alle comu-nità Rom, stanziate sul Territorio, invadono nottetempo, ed è di questi giorni la denuncia di cittadini del centro storico, Piazza Cirillo. Dove ci sono i palazzi municipali. La gente è giustamente impaurita da episodi di risse a cui hanno assistito dai balconi e dal disturbo della quiete pubblica. Ovviamente non abbiamo

nulla contro queste comunità che consideriamo casoriane a tutti gli effetti, però questi fatti non devono continuare: chiunque ne sia protagoni-sta in negativo. Come non ricordare i barbari omicidi ancora impuniti dell’edicolante Anto-nio Coppola e di Andrea Nollino. Il contrab-bando di sigarette è ripreso alla grande. Recen-ti inchieste giornalistiche, e le parole dell’ex procuratore della Repubblica di Napoli Lepo-re, in una recente intervista al Corriere del Mezzogiorno ci dicono che la camorra di Scampia ha spostato su Melito e Casoria la sua influenza ed i suoi traffici criminali. Un’ipotesi che desta allarme. La coraggiosa denuncia del Dr. Mariano Marino assessore della Giunta Carfora , dopo anni di colpevoli silenzi su di una realtà che tutti conoscevano ha evidenzia-to, con una lettera al Sindaco, le illegalità e gli episodi delinquenziali che avvengono da tem-po nella 219- Parco dei Pini di Arpino. Un ag-glomerato di case del post terremoto, simile alle Vele di Secondigliano. Una zona franca dove nessuno riesce ad entrare. Lettera che ri-teniamo opportuno pubblicare qui di seguito per la sua chiarezza e nel contempo per la sua drammaticità. Insomma una situazione di al-larme e di turbativa dell’’ordine pubblico nella nostra città senza precedenti. Tant’è che ad essa è seguita una operazione congiunta delle forze dell’ordine e dei Vigili urbani nel quartiere in questione che ha confermato, ove ce ne fosse ancora bisogno, che la nostra città è diventata bacino d’influenza dei nuovi equilibri crimina-li. Insomma, siamo diventati una propaggine di Secondigliano. Questo è lo stato dell’arte per quanto concerne la sicurezza in città Non esprimiamo nessun giudizio di merito, ma la-sciamo che a farlo siano i lettori. Ovviamente se qualcuno o qualcosa ha impedito al sindaco di realizzare quanto promesso, almeno in parte o come inizio di realizzazione, potrà replicare, spiegando: non a noi, ma alla città i motivi ostativi alla realizzazione di quanto i cittadini si aspettavano da lui: primo cittadino di Caso-ria. Ma anche di quanto contenuto nel pro-gramma elettorale proposto ai cittadini. Lo stesso vale per gli altri assessori che potranno, quando vogliono, se vogliono, comunicare, tra-mite il giornale, cosa intendono fare per porre rimedio in tempi rapidi a questa pericolosa de-riva della pacifica e civile convivenza nel nostro Paese. E’ già tempo di bilanci, non solo quello dell’Ente, ma soprattutto quello o quelli di chi ha chiesto il voto dei cittadini, ed ora come in tutte le democrazie deve dar conto e ragione del proprio operato. Noi, come sempre, espor-remo i fatti, quelli oggettivi: inoppugnabili! Non faremo o daremo sponde politiche a nes-suno. Facciamo giornalismo ed informazione, non politica giornalistica. Un giornale serio deve porre delle domande alla politica, ed una politica altrettanto seria e responsabile deve dare le risposte: ADESSO! Per dirla con i lati-ni: “unicuique suum”(a ciascuno il suo). Buona domenica e ben trovati ai nostri lettori!

Riceviamo e pubblichiamoCaro Sindaco, le recenti e importanti iniziative

prese dalle forze dell’ordine nel territorio di Scampia dimostrano che, le malefatte in territori che per la loro natura sono “chiusi ” sono un vero e proprio schiaffo agli onesti che in quei recinti sono costretti a vivere.Durante la mia attività di assessore al Patrimonio ho potuto toccare con mano quanto sia vero che an-che nella nostra città di Casoria questo fenomeno esista. A fronte di tante famiglie di onesti cittadini una minoranza di delinquenti utilizza l’insedia-mento 219 di parco dei Pini come zona franca per commettere illegalità e quel che più indigna soprusi nei confronti dei cittadini. In particolare nella 219 di Parco dei Pini oltre allo spaccio di sostanze stu-pefacenti e al traffico di refurtiva varia e automobili rubate , prepotenti si sono appropriati di spazi in comune per costruire strutture in muratura che fittano o addirittura vendono a terzi. Cancelli di ferro abusivi, manomissioni di quadri elettrici furti d’ acqua ed energia elettrica costringono gli onesti ad una dolorosa rassegnazione resa più bruciante dalle minacce e dalle intimidazioni di quei delin-quenti. Gli inquilini, i nostri inquilini, sono co-stretti a pagare esorbitanti bollette ENEL perché è rubata energia dai cavi delle scale e degli androni dei fabbricati. Perdite di acqua e scarichi maleodo-ranti nelle rimesse degli edifici sono responsabili-tà di abusivi che occupano da diversi lustri locali commerciali dove sono svolte attività senza nessun permesso e controllo. I Vigili Urbani e la società di gestione, concessionaria del Comune, oltre a perso-nale comunale hanno avuto ed hanno difficoltà a intervenire per minacce e violenze. Le segnalazione effettuate da “Gestione Integrata S.r.l.” e da questo Assessorato all’ENEL, ad OTTOGAS, VVUU Carabinieri e Polizia di Stato hanno sortito scarso effetto. Il degrado sociale di quel territorio scorag-gia il più solerte dei funzionari. La società OTTO-GAS ha di recente lamentato che nella zona esiste un problema di altissima morosità oltre che di pe-ricolo per l’incolumità degli operatori della società. Non si può non pensare che a una serie d’interven-ti “forti” tesi alla difesa delle principali vittime di tali soprusi, i nostri inquilini ed al ripristino della legalità. Occorre dare una prospettiva al quartiere. Quell’area è parte integrante della città e merita una sua dignità. La riappropriazione di alcuni spazi su cui il Comu-ne ha completamente perso il controllo è un nostro dovere. Operatori sociali devono intervenire per “bonificare”, l’area. Senza, tuttavia, una bonifica ed un successivo pattugliamento delle forze dell’ordine nulla è possibile, neanche recuperare quelle risorse che morosi di ogni specie sottraggono a tutti i Ca-soriani onesti. Quello che non manca è la volontà dell’Amministrazione di creare un cambiamento concreto. La forte pressione delle forze dell’ordine e la probabile presenza dell’Esercito nella vicina Scampia fanno ritenere, che data la interconnessio-ne di gruppi criminali, parte delle attività illecite di Secondigliano possano spostarsi nel “guscio” pro-tetto della nostra 219. Caro Enzo, chiediamo al Ministro degli Interni ed al Prefetto un riunione ad hoc del Comitato Pro-vinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica prima di perdere completamente il controllo della situa-zione . Casoria, 19/09/2012

Con affetto, Mariano Marino

4 il giornale di Casoria • Domenica 7 ottobre 2012

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P O L I T I C A

L’ex sindaco Stefano Ferrara è il nuovo Presidente.di Rosa Davide

Lo scorso 3 Ottobre, a partire dalle 15:30, si è svolta una seduta del Consiglio Comunale. Principa-

le capo all'ordine del giorno, l'elezione del Presidente del Consiglio Comunale. Il consigliere Esposito Orsino, che ave-va raggiunto i dieci voti circa nelle due votazioni precedenti, ha deciso di ritirare la sua candidatura. I consiglieri comunali dell'opposizione hanno quindi invitato la maggioranza a fare un nome. "Qual e' il candidato che propone questa maggio-ranza? Chiedo a tutti voi di recuperare un po' di dignità. State per andare a vo-tare Stefano Ferrara. Molti consiglieri della maggioranza votarono per le sue dimissioni e per porre fine alla sua am-ministrazione." Queste le dichiarazioni del consigliere dell’UDC, Emilio Polizio. Il consigliere comunale Massimo Iodice ha proposto la candidatura di Orlando Esposito. Candidatura appoggiata dal capogruppo del PD, Giovanni Mari-gliano. Il consigliere del PDL, Orlando Esposito,ha però dichiarato di non poter

accettare il sostegno del Partito Demo-cratico. Quest'ultimo ha conseguente-mente deciso di astenersi dalla votazione. Il consigliere Orsino Esposito ha affer-mato in maniera molto diretta di non so-stenere la candidatura di Stefano Ferrara. Con l'astensione dei consiglieri del PD, 5 voti per Orlando Espo-sito, una scheda bianca e 14 voti favorevoli, l'ex sindaco Stefano Ferrara e'stato eletto Presidente del Consiglio Comu-nale. Altra notizia e’ l’espulsione di Andrea Capano dall’Udc. Lo stesso Capano in con-siglio ha ribadito che Il Comitato cittadino del suo partito non aveva alcuna competenza a prendere una deci-sione in tal senso. Emilio Polizio nuovo Capo gruppo del partito di Casini, ha specificato che l’espulsione è da inten-dersi dal gruppo consiliare. Comunque Capano mantiene la sua posizione di appoggio alla maggioranza per il Bene della città sui singoli provvedimenti che ritiene utili all’interesse generale. Il Consiglio poi è proseguito sull’esame e la discussione degli altri punti all’ordine del giorno. Tiene quindi la maggioranza

che anzi fa entrare nelle proprie fila l’ex sindaco del Pdl Stefano Ferrara, che da avversario che sconfisse Casillo nella cor-sa a sindaco nel 2008, oggi diventa suo alleato. Come dire le vie della politica come quelle del Signore sono davvero in-finite. A questo punto appare chiaro che i sospetti che si addensavano sull’ex sin-daco Ferrara: ovvero di aver appoggiato al ballottaggio per l’elezione del sindaco

nel 2011 Carfora, diventano con la sua elezione a Presidente dell’assise comuna-le certezza assoluta. La maggioranza che governa la città presentatasi ai cittadini come coalizione di centro sinistra si è poi trasformata in una maggioranza a “largo spettro” come gli antibiotici. Ma questa “cura” servirà veramente al bene della città? Ve lo faremo sapere. Intanto nella storia politica di Casoria un trasformi-smo di siffatte dimensioni non s’era mai verificato.

Il Consiglio Comunale

5il giornale di Casoria • Domenica 7 ottobre 2012

P O L I T I C A

I consiglieri del PD chiedono “chiarezza” sulle accuse di incompatibilità rivolte al consigliere Nello Cerbone.di Rosa Davide

Il Consiglio Comunale, tenutosi lo scorso 26 Settembre, si è svolto in un clima particolarmente caotico e tur-

bolento. Durante la seduta, è stato comu-nicato il protocollo di una nota, da parte dell’avv. Gennaro Crispino, il primo dei non eletti nella lista Nuova Città, nella quale viene sollevata un’accusa di incom-patibilità nei confronti del consigliere Nello Cerbone, per questioni relative ad abusivismo. La notizia ha suscitato grande agitazione tra le file dell’opposizione e in particolare nei consiglieri del PD. Questi ultimi hanno subito chiesto il rinvio della seduta, dato che successivamente questa potrebbe essere stata ritenuta non vali-da. A presiedere la seduta, lo stesso Nello Cerbone, che più volte si è rifiutato di por-re al voto la richiesta del Partito Demo-cratico, affermando che vi erano questioni ben più importanti da trattare. Ad accen-dere ulteriormente gli animi, le numerose e violente minacce rivolte ai consiglieri del PD e in particolare all’avv. Pasquale Fuccio, da parte di qualcuno presente in

sala. Queste le ragioni che hanno spinto l’ex Presidente del Consiglio Comunale a denunciare la situazione. “ Denuncio Il clima artatamente costruito all’interno del Consiglio Comunale, volto a tacitare il libero pensiero di chi intende svolge-re la funzione per la quale è stato eletto, senza dover subire pressioni e/o violenze finalizzate ad asse-condare il progetto di qualche potente di turno”. Queste le sue parole, che rispecchiano pie-namente quella che è la posizione di tutti e quattro i consiglieri co-munali del Partito Democratico.Nella stessa seduta, inoltre, i consiglie-ri del PD avevano proposto una serie di emendamenti sul regolamento Tarsu e le aliquote IMU (diminuzione delle impo-ste) e la riqualificazione delle periferie. La maggioranza consiliare del sindaco Vincenzo Carfora non ha però appro-vato nessuna di queste proposte. Questo è quello che possiamo leggere da un co-municato stampa firmato dal segretario cittadino del Partito Democratico, Pa-squale Amoroso: “Ancora una volta il filo conduttore di questa Amministrazione è caratterizzato dallo sperpero del danaro pubblico finalizzato solo all’assegnazione di incarichi e poltrone e ad una gestione clientelare della cosa pubblica, senza che vi sia alcuna sensibilità verso la salvaguar-

dia degli interessi della nostra collettività.”Recente è anche la comunicazione di espulsione, da parte del coordinamento cittadino dell’UDC, rivolta al consigliere comunale A. Capano. Le azioni di sup-porto alla maggioranza, durante il Consi-glio Comunale dello scorso 26 Settembre, sarebbero le cause determinanti. “Il voto

sugli argomenti all’ordine del giorno ha reso incompati-bile la permanenza del consigliere Ca-pano nel gruppo consiliare UDC”. Questo si legge dalla comunicazio-ne ufficiale.Ancora una vol-ta tante le novità,

tanti i colpi di scena. Non possiamo non parlare a questo punto di trasformismo politico, dato che ci troviamo di fronte ad una maggioranza completamente diversa da quella votata dagli elettori. Girano voci riguardo il possibile passaggio all’API del consigliere Nello Cerbone, che dovrebbe quindi abbandonare il suo ruolo di Vice Presidente, essendo una carica che deve necessariamente essere ricoperta da un consigliere dell’opposizione. Ancora una volta non ci resta che aspettare che sia il tempo a fare chiarezza, sulla questione dell’incompatibilità e in via definitiva sull’assetto della maggioranza. Vi invitia-mo a continuare a seguire il Giornale di Casoria, anche sul portale web www.casa-casoria.it. Buona Domenica!

Le denunce del PARTITO DEMOCRATICO

6 il giornale di Casoria • Domenica 7 ottobre 2012

C A S A C A S O R I A

Forza e onore“Il giornale di Casoria” un impegno per la città.Di Carlo De Vita

Bentornati! Eccoci pronti ad affron-tare un altro trimestre di piacevole comunicazione. Ebbene si parlo di

trimestre perché fare l’editore con le proprie forze e programmare con la propria tasca senza l’aiuto di politici - pronti a diventare sponsor de lL GIORNALE DI CASORIA, in cambio della nostra attenzione - ci porta a piccoli passi alla realizzazione di program-mi editoriali con obiettivi trimestrali. Quin-di, insieme con l’obiettivo di raggiungere la fine del 2012 e di riprogrammare il pros-simo obiettivo: GIUGNO 2013. Perché, i piccoli obiettivi ci hanno permesso di cre-scere e di fare la differenza. Una differenza nella qualità messa in campo con un’orga-nizzazione aziendale eclettica e dal colore rosa, perché sono le donne a gestire e or-ganizzare la macchina del GIORNALE DI CASORIA e soprattutto del portale www.casacasoria.it (100.000 contatti in poco più di 8 mesi), che si prepara a grandi novità e innesti di prestigio. Ma entriamo nel vivo della comunicazione. Vogliamo partecipa-re e non ci stancheremo mai di gridarlo al riscatto morale della città, abbandonata e saccheggiata. Abbiamo seminato e raccolto successi, ma anche nemici, quelli a cui fa co-modo una stampa disattenta, che si occupi

di procacciare sponsor e non di entrare nelle questioni di interesse comune. Quelle sono di priorità della politica e guai a metterle in prima pagina. Perchè la politica pensa di essere capace a tutto e di arrivare a tutti. Ma non è così, il nostro GIORNALE nasce libero, fatto da persone senza grilli di inca-richi, senza padroni. La dimostrazione è de-positata alla biblioteca Comunale di Casoria, dove al compleanno del GIORNALE si è donato il lavoro di una squadra intera fatto in un anno. E’ visibile agli occhi di tutti, per-chè tutti possano essere vigili che la linea del giornale sia, e resti sempre, indipen-dente; per il bene della città e di chi come il sottoscritto ci lavora e ci vive, e profonde impegno ogni giorno per renderla una città vivibile, dove le future generazioni possano vivere meglio di come stiamo vivendo at-tualmente. Ebbene sì, spero che sia sempre illuminato dalla forza d’animo di stare fuori dalla mischia. Non ho mai avuto dubbi, la strada da percorrere è quella della legalità, la strada giusta è fuori dalla casta. L’orgoglio e la stima che si conquistano con anni di sa-crifici, non saranno mai merce di scambio. Urlare senza preoccuparsi di nessuno, per-ché nessuno può comprare la nostra dignità, questa è LIBERTA’. Viviamo in una so-cietà balorda, siamo amministrati da gente balorda, pronta a comunicati di servizio,

ma sempre e solo per il raggiungimento del proprio obiettivo. Siamo vittime ma spesso condividiamo la superficialità. Siamo assue-fatti dal concetto della normalità, ci hanno fatto perdere di vista la serenità: bastano quarant’otto ore per dimenticare tragedie che solo chi le subisce non potrà mai dimen-ticare. Questa è una società malata dove vige il potere delle maschere, quelle maschere che incantano, illuminano, illudono i giova-ni e promettono ai genitori di trovare solu-zioni per i figli. E invece in cambio di voti, riempiono la società di incapaci nei posti di comando, capaci solamente di risponde-

re ai loro padroni. La politica è l’espressione massima di un paese corrotto, avido e privo di ogni forma di equi-tà. Troppo impegnati a garantirsi posti in pri-ma fila. Questa non è

la società che piace alla maggior parte della gente comune che è troppo impegnata a far quadrare i conti ogni fine mese e che trop-po spesso dimentica i propri diritti. Cresce sempre più la differenza tra agiati e nuovi poveri. Quelli per intenderci che si spaccano in due per raggiungere la mediocrità nella società, e una società di mediocri non serve a nessuno. Ci insegnano a cantare l’inno di Mameli nelle grandi occasioni, ma durante tutto l’anno nessuno si ricorda dei diritti sa-crosanti come studiare in scuole sicure e non renderle tali solo dopo ogni tragedia, per-mettere l’inserimento nel mondo del lavoro senza subire mortificazioni dal “politicotto” di turno che solo grazie ad un pugno di voti di pecore addomesticate, decide se e dove inserire il malcapitato di turno, per gestire i propri interessi al meglio. Questo non è il paese che ci piace!

7il giornale di Casoria • Domenica 7 ottobre 2012

piangere dinnanzi a questo scenario, ricordia-mo ai lettori che quanto riportato è del tutto reale ed attualmente presente nel viottolo di-menticato di Via Tremiti ad Arpino.

A R P I N O

Traffico di coppiette affolla l’isolata stradina della periferia di Arpino a tutte le ore del giorno. Non si può certamente dire che non ci sia movimento!Di Raffaella Battinelli

C’è chi utilizza l’automobile per rag-giungere il posto di lavoro, chi la uti-lizza per accompagnare i propri figli

a scuola, chi per andare a fare la spesa e chi invece, in questi tempi di crisi, ne approfitta per raggiungere luoghi proibiti e dare sfogo ai propri impeti di passione. E’ già da qual-che tempo che i residenti di Via Tremiti, una stradina situata nella più nota zona dell’ex mercato dei fiori, si ritrovano ad essere let-teralmente invasi dalla presenza di coppiette clandestine che si danno appuntamento a tut-te le ore del giorno e della notte proprio sotto le loro abitazioni. Una presenza che diviene imbarazzante, se non addirittura molesta, so-prattutto quando viene raggiunta l’indecenza

e la noncuranza di certi limiti dettati dal buon senso e dal pudore, ormai entrambi quasi del tutto inesistenti. La suddetta strada general-mente si anima soprattutto d’estate quando i ragazzini, liberi dai compiti scolastici, escono per dare qualche tiro al pallone oppure per fare una passeggiata in bicicletta. Date le cir-costanze, questo viavai di spensierata gioven-tù è stato bloccato sul nascere. All’inizio della stagione estiva di quest’anno, infatti, c’era già un po’ di folla ma, quando in zona si sono in-tensificati gli episodi dei furti negli apparta-menti, si è avuto il sospetto che fosse un finto pretesto per effettuare dei sopraluoghi. Nu-merose sono state dunque le segnalazioni ai Carabinieri ma nessun intervento in merito. Adesso che il numero delle auto dell’amore è aumentato, ci si inibisce persino ad uscire di casa; qualcuno addirittura preferisce attende-re la fine dell’amplesso per evitare di incappa-re in un’indiscreta violazione d’intimità … In-somma è il colmo! Ci sono tutti gli elementi per scrivere il copione di una nuova soap ope-ra made in Casoria. Gli attori protagonisti ci sono tutti: dal marito pentito del tradimento alla moglie insoddisfatta, dalla compagna esi-gente al compagno indeciso su chi delle due donne scegliere; sono incluse ardenti scenate di gelosia, incontri post vacanze separate ed arrivi a sorpresa. Nell’indecisione se ridere o

Via Tremiti, la strada degli AMORI CLANDESTINI

I giovanissimi di Arpino in festa per la santarella dei quartieri.Domenica 7 Ottobre nella ricorrenza della commemorazione della “san-tarella dei quartieri”, più conosciuta come Santa Maria Francesca del-le Cinque Piaghe, alle ore 10:15 nei pressi dell’omonima parrocchia e alle ore 11:30, nei pressi della gelateria Alba tutti i giovanissimi abitanti della Cittadella, in Arpino, sono invitati a partecipare ad una simpatica matti-nata all’insegna della più spensierata allegria tra giochi, spettacoli comici, musica balli e giocolieri. Giovani den-tro e fuori, tutti insieme per festeggia-re un momento tanto atteso. Da non perdere!

R.B.

8 il giornale di Casoria • Domenica 7 ottobre 2012

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A T T U A L I T À

Bandire dalla città i mestieranti della politica...di Angela Uliano

Partiamo da una convinzione di fon-do: il Sindaco e i suoi più stretti collaboratori sono innanzitutto i

rappresentanti, i tutori, i fautori del bene comune. E già si comincia ad avere un po' di brividi. Il bene comune comporta la consapevolezza che si tratta di un bene che riguarda ogni cittadino, inteso in quanto a persona come soggetto di diritti; e dal fatto che naturalmente è soggetto anche di doveri, deriva che il bene si fa comu-ne perchè ogni cittadino fa parte di una comunità, la quale appunto è un insieme di diritti e di doveri. Ad esempio, il mio diritto al lavoro comporta il rispetto del diritto dell'altro al lavoro. Ogni cittadino ha diritto al lavoro e ha il dovere di rispet-tare il diritto al lavoro dell'altro. Se preten-do corsie preferenziali, posso ostacolare il diritto dell'altro.Il bene comune è rispettare il respiro pro-fondo del cittadino. E' ciò che si dice con la parola “vivibilità”: non basta avere una casa se poi l'ambiente in cui vivo non mi fa respirare come dovrei. Non ci vivo più o vivo male. Oggi ci si permette di tutto, con il favore delle leggi, col beneplacito passi-vo delle amministrazioni comunali e con le forti pressioni di cittadini “pretenziosi”, e poi ci si lamenta che c'è l'inquinamento,

La politica che scalda il cuore ai cittadinila diossina, i roghi tossici...e a tutto ciò, causato da una miopia politica, si cerca-no soluzioni altrettanto miopi. Perchè ad interpellare persone competenti, magari scienziati che seriamente analizzino il fe-nomeno e trovino soluzioni si preferisco-no pagliacciate di incompetenti, capaci di danneggiare l'ambiente con politiche sen-za cervello e soluzioni altrettanto idiote!Il bene comune oggi è un termine che spesso viene usato a proposito e a spropo-sito in varie occasioni. Un termine che va di moda: è “chic”, dice tutto a volte niente. Viene usato spesso da politici mestieranti e da imbonitori in cerca di celebrità ma ognuno di questi soggetti pen-sa: ecco questo è mio! Senza pensare ad altro e all'altro. Ma dei mestieran-ti dobbiamo farne a meno. Bandirli da ogni campo politico ed edu-cativo. E smettiamola di dire che sono parte integrante di una società imperfet-ta. La società è imperfetta proprio perchè permettiamo ai mestieranti di assumere incarichi che comportano grandi respon-sabilità.Il bene comune va dato in mani sicure. Non va consegnato alla gente che si pren-de gioco dei diritti dei cittadini per fare il suo sporco interesse. Il bene comune è al di sopra delle amicizie personali, del pro-prio elettorato e degli affetti personali. Per questo un amministratore dovrebbe met-

tere in crisi ogni rapporto, anche familiare, anche con la stessa religione quando que-sta si intromette per far prevalere privilegi indebiti.Il bene comune è la ricerca del meglio tra coloro che vogliono veramente bene al loro territorio, al loro Paese. Ancora oggi nella nostra città si vedono cose vergogno-se, che fanno male a noi cittadini.Il sindaco con i suoi collaboratori dovreb-bero fare di tutto per opporsi alle specula-zioni, trovare ogni cavillo per scoraggiare i furbi del bisogno altrui. Don Sturzo di-

ceva: “ c'è chi pensa che la politica sia un'arte che si apprende senza preparazione, si eser-cita senza competenza si attua con furberia. E' anche opinione diffusa che alla politica non si applichi la morale co-mune, e si parli spesso di due morali, quella dei rapporti privati e

l'altra (che non sarebbe ne morale ne mo-ralizzabile) della vita pubblica”. Dopo più di un anno dal primo Consiglio Comuna-le di Casoria i nuovi e i vecchi consiglieri hanno, se non tutti quasi, parlato di cer-care di dare corpo ad un nuovo modello di fare politica. Tutti noi ancora lo auspi-chiamo ma spesso dietro le buone inten-zioni enunciate nascono e si concretizzano inevitabilmente gli egoismi personali e di gruppo. Spero di essere smentita dai fatti perchè anche il cambiamento è un bene comune.

il giornale di Casoria • Domenica 7 ottobre 2012 9

I L F A T T O

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Multe per chi non rispetta il servizio.di Daniela Devecchi

È l'ultima novità della società Caso-riambiente per aumentare la qualità della raccolta differenziata. In pra-

tica ogni singola casa della città, proprio in queste ore, sta ricevendo delle speciali bu-ste colorate, questa volta con “marchio di riconoscimento” per cui, gli involucri che si stanno consegnando sono contraddistin-ti dal codice fiscale del capofamiglia, allo scopo di riconoscere subito l'appartamen-to che ha effettuato la raccolta. Obiettivo: beccare gli eventuali trasgressori imponen-do multe anche salate, ovviamente aumen-tare la qualità del servizio, e mantenere un territorio ancora più pulito. Casoria è una

delle città del circondario di Napoli che ha la più alta percentuale di differenziata tra tutte; scopo prossimo sarà quello di ridur-re i rifiuti a zero, eliminando le discariche dopo decenni di spazzatura che hanno reso il comune una città quasi inabitabi-le. Secondo le dichiarazioni dell'assessore all'ambiente Pasquale Tignola:”Obiettivo futuro sarà, oltre quello di multare chi non rispetta il servizio, fare anche una storia del sacchetto, verificando effettivamen-te quanti rifiuti produce ogni famiglia di Casoria. In seguito con un buon sistema di riciclaggio della spazzatura vorremmo ridurre i rifiuti a zero, e eliminare comple-tamente le discariche, cosa che potrebbe avvenire non prima del 2020- conclude- Al momento ci stiamo attrezzando. Per il resto verificheremo come andrà in futuro”. L' iniziativa è stata salutata con entusia-smo dai cittadini; dopo l' esperienza “terri-

bile” dell'emergenza rifiuti in tantissimi si sono adoperati per intraprendere qualsiasi proposta che rendesse la propria città un posto “dove potere finalmente respirare”. Ma per un comune davvero più pulito, c'è ancora tanto da fare: le iniziative non mancano e di recente anche le scuole sono state coinvolte in progetti e campagne di sensibilizzazione per un “mondo più puli-to”. L'amministrazione si sta adoperando in questo senso; i cittadini collaborano e per ora almeno tutto procede per il meglio. Che il fatidico 2020 rappresenti davvero l' anno della svolta?

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il giornale di Casoria • Domenica 7 ottobre 201210

E V E N T I

Eventi a NapoliAccorrete pubblico!di Rosa e Concetta Alvino

Di questi tempi forse solo gli eventi e le manifestazioni cul-turali rappresentano l’unica

bocca d’aria per rinfrancare lo spirito.Eccovi una piccola, ma crediamo utile, guida per le manifestazioni che si svol-geranno nella nostra regione prossima-mente. Procediamo con ordine.Mostra d'arte contemporanea “Vuotoci-clo”, organizza L'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e patrocinata dal Comune di Napoli.Il tema della manifestazione sarà “Le

ceneri della fenice”, ovvero la rinascita emotiva, sociale e la capacità di reinven-tarsi, di riciclare, il mito e il quotidiano.La mostra si svolgerà fino al 22 ottobre presso il Pan - Palazzo delle Arti Napoli.L’ingresso sarà gratuito dalle ore 17.00.Per chi ama la scienza ricordiamo, inve-ce, la 26° edizione di Futuro Remoto, che si terrà a Città della Scienza dal 4 otto-bre al 4 novembre.Il tema di quest’anno sarà “Le Fabbriche del Cielo”.Un viaggio interattivo nello spazio dove i visitatori potranno rivivere le grandi spedizioni del passato, comprendendo le leggi dell'Universo e scoprendo le ultime innovazioni nel campo della ricerca.

Fino al 14 ottobre c’è il “Movi|mentale Festival 2012”.Festival di danza e teatro, ideato e diret-to da Antonello Tudisco con la direzione organizzativa di Anna Caruso, in colla-borazione con l'assessorato alla Cultura del Comu-ne di Na-poli che ve-drà esibirsi compagnie di giovani ballerini. Per chi in-vece è ap-passionato di collezio-nismo e di vecchi vinili ricordiamo la IX EDIZIONE – di DiscoDays : Fiera del Disco e della Musica: domenica 14 otto-bre dalle ore 10.30 alle ore 22.30 Presso Casa Della Musica Federico I, ingresso gratuito fino a 18 anni. Buona scelta!

L ' E M I G R A N T E

Non entrate in quell’ufficio postale...di Edy Vitale

Purtroppo vi sarà capitato di dovervi recare all'Ufficio Postale di Caso-ria in via Cavour. In verità io ave-

vo perso questa abitudine; le bollette non addebitate su conto corrente e le ricariche le pagavo tranquillamente a Notaresco, cinque minuti di attesa e via. Erano solo un ricordo lontano le file chilometriche all'Ufficio di Casoria,la confusione dei numeri, i furbi che si infilavano, le litigate ...Invece venerdì scorso mi è toccato l'in-grato compito di ritornare in quel girone infernale, per ritirare una raccomandata in giacenza. Già ero nervosa perchè avevo trovato l'avviso nella cassetta della posta, senza che il postino si fosse neppure preso la briga di suonare il campanello...arrivo alle 11,45 e vado a prendere il numeret-to con la lettera P. Dopo un po' arriva il mio turno (credevo...), ma l'impiegato, con un sorrisetto sardonico, mi dice che per il ritiro non va bene la lettera P, biso-

gna prendere la U. Con santa pazienza mi affretto a cambiare lettera, ma mi accorgo che non ci sono più numeri disponibili; ri-torno dall'impiegato e glielo faccio notare. Lui con un'espressione tra il divertito e il pietoso mi dice che i numeri sono finiti, che se voglio mi metto in fila , ma che alle 13,00 lo sportello chiude e chi ce la fa ce la fa...Contrariamente al mio solito, perdo la mia pacatezza e chiedo dove mai stiano scritte sull'avviso queste istruzioni di numeri ed orari. Visto che nessuno mi risponde, l'impiegato si lamenta "non ce la faccio più!", strillo che voglio parlare col Direttore. "adesso lo chiamo", mi dice, e continua insolentemente a trafficare col computer, chiedo agli altri impiega-ti, sempre più inviperita; chi mi dice che ho 30 giorni a disposizione per ritirare la raccomandata, senza curarsi del fatto che di solito la gente va a lavorare, chi dice che la colpa è del postino che non bussa i campanelli, alcune persone in fila, addi-rittura, dicono che la colpa è mia:"Ma da quanti anni state a Casoria? Non sapete che dovete venire alle 8 di mattina?!". Al-tri cominciano a sbraitare, finchè esce da una porta un funzionario. Gli chiedo spie-

gazioni e lui serafico ribatte che la colpa è del postino che non consegna le racco-mandate e fa sì che troppa gente si rechi poi allo sportello e infine sbotta: "sapete tutti parlare, ma dovete scrivere!". Questo è davvero il colmo! A me dice che devo scrivere!!! Glielo prometto solennemente e mi faccio dare anche il modulo per il re-clamo. Mentre sto per mettermi in fila ras-segnata, arriva un giovanottone, ignaro dei battibecchi precedenti, e fa la stessa tra-fila: macchinetta, lettera P, lettera U non disponibile, richiesta all'impiegato: saputo che se non rientra nella fascia oraria delle 13 dovrà rinunciare, il giovane comincia ad urlare come un pazzo, si pianta davanti allo sportello e chiede di chiamare i cara-binieri per dirimere la questione: tutti ur-lano inferociti, si scatena l'inferno, quando all'improvviso una vocina avvisa:" Pren-dete i numeri dalla macchinetta, ora ci sono!". Altra corsa all'arrembaggio, men-tre il giovanotto trionfante:" Avete visto che i numeri c'erano? Avete visto come si fa?". Così alla fine riusciamo ad entrare in possesso delle nostre lettere (spesso avvisi di pagamento!) e per la giacenza dobbia-mo pure pagare una tassa di 52 centesimi!Dopo un'ulteriore attesa per poter conse-gnare il modulo del reclamo, stordita, sba-lordita, avvilita, esco da quell'inferno, pro-mettendo a me stessa che non ci rimetterò più piede.

C'è POSTA per te!

11il giornale di Casoria • Domenica 7 ottobre 2012

L ' O P I N I O N E

Lettera al Sindaco di Casoria.di Francesco Gemito

Caro sindaco, prima di tutto sono orgoglioso di essere nato in que-sto paese che anni fa chiamava-

mo un “piccolo giardino”. Secondo, sono orgoglioso di essere un suo amico. Ho vo-tato per lei e per un suo consigliere, oggi assessore. Ho sperato tanto nella vittoria, perché mi sono reso conto che Berlusconi in Italia ha fatto solo danni, oggi, mi ren-do conto che Berlusconi non era l’unico diavoletto. Lei è un uomo stimato, rispet-tato per la sua professione medica, ma c’è una cosa che mi ha sempre dato fastidio, il ripescaggio di altri consiglieri per sal-vare la maggioranza, questo mi fa rabbia.

Non ho votato per il centro destra, oggi alcuni di loro li vedo nel centro sinistra, cioè, nella sua maggioranza. La politica è una missione o uno strumento per gioca-re la società? Caro sindaco questo gioco non mi piace, da cittadino voglio capire cosa succede. Qui ci sono nato e cresciu-to, quei signori che siedono nel consiglio comunale li conosco molto bene, non capisco con quale cuore guardano que-sta città. Lei lo sa che qui c’è gente che muore di fame? Anche di tumore, visto che viviamo in una città inquinata, che in tutti gli ex stabilimenti non è mai stata fatta una vera bonifica, per questo lei non ha colpa, i colpevoli sono coloro che han-no amministrato questa città dagli anni 80 ad oggi. A Casoria succedono molte rapine, sono poche le denunzie, la gen-te si è stancata anche di denunziare. Ci sono disoccupati che aspettano una ri-

sposta, è un loro diritto, lo dice l’articolo uno della costituzione: L’Italia è una re-pubblica democratica, fondata sul lavoro. Caro sindaco, questa città è disordinata, ho paura per il futuro di ognuno di noi, ho paura non tanto per quei consiglieri seduti nel nostro consiglio, ma per quel-li che siedono dietro le quin-te, quelli che amministrano nell’ombra. Lei mi conosce bene, vivo un periodo non facile, ma, non vendo la mia dignità. Caso-ria vuole una risposta ben precisa, non voglio vivere in una società violenta, disor-dinata, omici-da, inquinata, perché se qui si muore non abbiamo nemmeno il cimite-ro. Voglio vivere in una società tranquilla, con una politica trasparente, senza sco-pi personali, non voglio vedere persone che pur di farsi una vacanza si vende al primo acquirente, è un modo di dire. Se vengo eletto su una nave, perché dovrei volare? Per il bene del paese? Ma qui c’è solo male, la vogliamo finire di giocare? Caro sindaco, mi auguro che da questo momento ognuno possa guardare questa città con occhi della propria coscienza, se non c’è maggioranza si torna a casa, ve l’ha detto il dottore che dovete per forza governare?

Caro SINDACO ti scrivo…

Eventi&immaginiOrsola Liguori WP

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il giornale di Casoria • Domenica 7 ottobre 2012 13

L ’ I D E N T I T À P E R D U T A

Casoria: l’identità perdutaa cura del Preside Francesco Iorio

Questa foto fu scattata in occasione della partenza del-la corsa ciclistica organizzata a Casoria dalla società sportiva "A.Lepori" il 16.9.1945.

La guerra è appena finita, ma la vita rinasce e con essa lo spirito dilettantistico di correre per la sola gioia di correre. E le persone, gente semplici, ma anche benestanti, pronte con i secchi d'acqua per rinfrescare quei volti sudati che sfrecciavano consumando le proprie energie per conquistare il trofeo: una coppa di metallo ma dal "cuore" d'oro.

L U I E L E I

Usi e costumi del fatidico giorno.A cura di Orsola Liquori

Una rubrica dedicata a Lui e Lei sul mondo del matrimonio, usi e co-stumi della nostra tradizione, per

il vostro giorno più bello. Fidanzamento, stato che segue alla reciproca promessa.

Matrimonio unione fisica, morale e legale, in completa comunità di vita, perpetuando la specie, formando una famiglia. Mi vuoi sposare? Ma come posso chiederlo in modo originale? E se lo facesse lei? Verrà fuori quando, chi lo pronuncerà, sarà veramente pronto/a, non ha tempi, luoghi e spazi, ma solo, tanto Amore. Il Colore, predominante nel fidanzamento, sarà il Verde per i confet-ti , addobbi e nastri. Come simbolo, ci sarà l’anello di fidanzamento, Solitario o Vera,

accompagnato da Rose Rosse, che precede la promessa di matrimonio. I luoghi pos-sono essere molteplici, preferiremo quelli che ci appartengo, dove, episodi di vissuto, li hanno resi unici, oppure, vedute mozza-fiato, luci, colori, relax, suoni, sapori e tra-monti, ma soprattutto, “ Il Fattore Sorpresa ” farà da cornice, al vostro magico momento, rendendolo indimenticabile. Aspetto vs do-mande e curiosità [email protected] alla prossima settimana.

MATRIMONIO… Prima e Dopo!

14 il giornale di Casoria • Domenica 7 ottobre 2012

R U B R I C A L E G A L E

Si allarga lo spettro delle responsabilità dell’Istituzione Scuola.A cura dell'Avv. Gennaro Calvanese

Egregio Avvocato, nel corso dell ’anno scolastico 2011 - 2012, durante le ore di lezione, il mio bimbo, a causa

di una caduta, ha subito una grave lesione, tale per cui, si è reso necessario un inter-vento chirurgico. Chiarito che il Dirigente scolastico ha tempestivamente provveduto a comunicare alla Assicurazione la denuncia d’infortunio, mi chiedevo se fosse possibile richiedere a titolo di danno anche le conse-guenze che il bambino avrà in futuro a causa di quanto accadutogli.

Gentile Lettrice, in tema di re-sponsabilità civile extracontrat-tuale, il risarcimento del danno

biologico deve ricomprendere tutte le conseguenze invalidanti la vita di relazio-ne e socio-lavorativa indipendentemente dall'età del danneggiato. Il principio si argomenta dalla sentenza della Cassazio-ne Civile n. 9708, decisa il 23 gennaio e depositata il 14 giugno 2012. All'uopo, vanno richiamati gli artt. 32 Cost., 2043 e 2059 c.c. Il risarcimento deve essere inte-grale e personalizzato ma non duplicato. In primis, va detto che il danno biologico si fonda sul diritto alla salute quale va-lore inviolabile dell'uomo. La violazione del diritto alla salute, quale precetto co-stituzionale, è stata dapprima qualificata in termini di nocumento, di natura non patrimoniale e tutelabile esclusivamente ex art. 2059 c.c. Il danno biologico veni-

INCIDENTI scolasticiva, così considerato, come danno morale, nella categoria dei nocumenti di natu-ra non patrimoniale. Successivamente, invece, è stata affermata l'inutilizzabili-tà dell'art. 2059 per la tutela del diritto alla salute ed, in quanto inciden-te su un bene essenziale della persona, risarci-bile, quale danno aquiliano di na-tura strettamente civilistica, ai sen-si dell'art. 2043 e comunque inclu-dendo tutti gli elementi negativi del fatto lesivo incidente sul be-ne-salute, a prescindere dalla capacità di produrre reddito. Altresì, è stata sostenu-ta la convergenza, nell'ambito del danno biologico, di tutti gli aspetti del benessere dell'individuo lesi dal fatto illecito: i dan-ni permanenti, temporanei, estetici ed alla vita di relazione non devono, così, es-sere risarciti in modo fra-zionato. Tuttavia, il dan-no biologico deve essere risarcito integralmente: pertanto, il giudice è te-nuto ad esaminare e valu-tare, in termini scientifi-co-medico-legali, tutte le ripercussioni negative sul valore-uomo delle lesioni subite rispetto alle attività quotidiane ed agli aspetti dinamico-relazionali del-la vita attiva del danneg-giato, comprese quelle

socialmente rilevanti, ludiche ed inerenti la perdita della capacità lavorativa generi-ca. La liquidazione del danno deve, però, essere personalizzata. All'uopo, la minore età non vale quale esimente di responsa-

bilità civile per la perdita della capacità lavora-tiva generica che, quindi, va risar-cita quale danno extracontrattuale e senza che ciò rappresenti una deviazione giu-ridico-normativa dall'area del dan-no biologico e/o addirittura un ar-ricchimento in-

giustificato per il danneggiato o una pena privata per il danneggiante. E' consentito quindi liquidare l'invalidità temporanea come danno biologico alla vita di relazio-ne e l'invalidità permanente come danno biologico nel suo aspetto di limitazione di vita socio-lavorativa futura.

Via Vittorio Alfieri, 16 - 80026 Casoria - Tel. 081/7577779 - Fax 081/5400735

il giornale di Casoria • Domenica 7 ottobre 2012

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A R T C U L I N A I R E

è anche online!!!

Anno II - Numero 24Domenica 7 ottobre 2012

Questo numero è stato chiuso in redazione il giorno 4 ottobre 2012.

[email protected]. 081 7588818 - 3358270557

Inserto di Napolincasa News

Aut. Tribunale di Napolin. 0062 del 30/09/2005

Editore: Carlo De VitaVia S. Di Giacomo, 6/8 - 80026 Casoria (NA)

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Direttore responsabile: Giuseppe Storti

Segreteria di redazione:Imma D'Angelo - Anna Baratto

[email protected]

Direzione e redazione:Via S. Di Giacomo, 6/8

80026 Casoria (NA)Tel. 081 7588818

Progetto grafico, impaginazione e stampa:Grafis print s.a.s.

Via A. Lauro, 1/5 - Casoria (NA)Tel. 081 7382350 - www.grafisprint.com

A cura di Monica Acri

Per tutti gli amanti della pizza,ecco un buon metodo di cottura per realizza-re in modo facile e veloce una vera e

propria pizza quasi come in pizzeria.

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Preparazione:Disponete la farina a fontana su di una spianatoia o in una ciotola. Sbriciolate-vi il cubetto di lievito di birra,aggiungete il sale,l’olio e amalgamate man mano che

versate l’acqua, mescolate fino a fare scio-gliere bene il tutto. Raggiunta la consisten-za desiderata,cioè un impasto morbido ed elastico,formate una palla e coprite con un canovaccio tenete in un ambiente caldo e attendete che l’impasto sia raddoppiato per la stesura della pasta. Poi ricavate dei panetti di impasto di circa 150 gr l’uno e lasciateli lievitare al caldo per mezz’ora,in seguito stendete tutti panetti dandogli uno spessore di circa 1 cm,mettete la piastra di ghisa a riscaldare su fiamma vivace,formate le vostre pizze e cuocete sulla piastra bol-lente girandole di tanto in tanto,poi giratela sottosopra e versate due cucchiai di pomo-doro e la mozzarella, appena pronta servite-la nel piatto e adornatela con il basilico e il formaggio grattugiato.

Consigli: Il segreto per realizzare una pizza altamente digeribile è la giusta lievitazione e maturazione.

Curiosità: Attualmente la pizza più costo-sa al mondo si chiama pizza Luis XIII,una

PIZZA sulla piastra di ghisapiccola pizza per due persone serivta a do-micilio.

AVVISO

La collaborazione è aperta a tutti ed è a titolo gratuito. L’editore non è obbligato alla pubblicazione degli

articoli pervenuti. Le lettere indirizzate al giornale non devono superare le trenta ri-ghe dattiloscritte, devono essere firmate e riportare indirizzo e numero di telefono dell’autore. Ai sensi delle vigenti leggi in materia di stampa,e delle norme di deonto-logia professionale non possono essere pub-blicate lettere o messaggi anonimi e/o i cui autori non siano identificabili, tramite in-dirizzo completo e recapito telefonico. Non saranno pubblicati articoli scritti a mano per i quali si richiede una digitazione inter-na. Il materiale pervenuto in redazione, an-che se non pubblicato, non verrà restituito.

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