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Il focus group
Il focus group
Il focus group è una tecnica qualitativa di rilevazione dati utilizzata nella ricerca
sociale che si basa sulle informazioni che emergono da una discussione di gruppo
su un tema o un argomento che il ricercatore desidera indagare in
profondità.
(Zammuner, 2003)
Strumento particolarmente efficace:
• per analizzare i bisogni di un contesto, di una organizzazione o di un ente
• per attivare processi partecipativi
• per facilitare processi di apprendimento
• per valutare l’impatto di un servizio o di un progetto
Quando utilizzare un FG
Il grado di consenso rilevato attraverso una discussione di gruppo e in gruppo non
si traduce necessariamente in un indice sintetico […] ma può essere tradotto in un giudizio articolato che permette a chi deve
prendere decisioni di capire meglio le esigenze dei soggetti intervistati e quindi
di calibrare le proprie politiche di intervento o, a chi deve fare proposte
migliorative rispetto a un particolare tipo di problema, di fare scelte più attente ai
bisogni e congruenti con le rappresentazioni dei soggetti.
(Albanesi, 2005)
Il metodo
I partecipanti al
focus di solito variano
dagli otto ai dodici partecipanti.
La discussione avviene in presenza di un moderatore (eventualmente affiancato da un assistente) e dura
da un’ora e mezza a due ore.
La selezione dei partecipanti
Il focus group rappresenta una tecnica qualitativa perciò non è necessario
costituire un campione probabilistico
I soggetti non devono essere rappresentativi di una popolazione, lo
possono essere piuttosto di un vissuto o di una esperienza.
Gruppo omogeneo o eterogeneo??
La letteratura si divide: è necessario che tutti i sogg. abbiano qualcosa da dire sull’argomento, ma non è detto
che debbano avere lo stesso livello di esperienza o essere portatori dello
stesso punto di vista.
Gruppo omogeneo
Gruppo eterogeneo
Maggiore apertura
Flusso comunicativo più
ricco
Conformismo
Ricchezza dei punti di vista
Imbarazzo
Conflitto
Alcune indicazioni
• Privilegiare l’omogeneità interna al gruppo in relazione all’età e allo status socio-economico
• Privilegiare l’omogeneità in relazione al sesso per tematiche in cui la contemporanea presenza di uomini e donne possa inibire l’espressione
Alcune indicazioni
• Privilegiare l’eterogeneità laddove si vogliono confrontare schemi mentali di diverse culture
Uno stratagemma utile è ricorrere alla
segmentazione (più gruppi omogenei all’interno ed eterogenei
all’esterno)
Estraneità
“I partecipanti non dovrebbero conoscersi”
• Tutela della privacy
• Maggiore facilità ad esporsi rispetto ad argomenti “compromettenti”
• Minore probabilità di conformismo
• Rischio di alterazione del processo di gruppo (gergo, dinamiche relazionali, …)
Tuttavia…
“Riunire persone che già hanno un certo grado di conoscenza può rivelarsi altrettanto funzionale”
• Abitudine a discutere e confrontarsi
• Maggiore rapidità nel raggiungere un livello approfondito della discussione
Il contatto
Per favorire la partecipazione dei soggetti è importante:
• Convincere che si tratta di una ricerca
interessante a cui vale la pena di partecipare;
• Offrire incentivi che accrescano la motivazione
• Facilitare la partecipazione (luoghi e orari accessibili)
Una possibile procedura
• Primo contatto telefonico o faccia a faccia
• Invio di uno scritto (email, fax,…) in cui viene presentata l’indagine, gli obiettivi, l’utilizzo dei dati e si indicano data, orario e luogo del focus, nonché i contatti di riferimento.
• Secondo contatto uno o due giorni prima del focus per ricordare l’evento e avere conferma della partecipazione
Il moderatore
Compito del moderatore è
facilitare la discussione
stile non direttivo
il moderatore lancia l’argomento e lascia che la
discussione proceda autonomamente
direttivo
il moderatore opera un controllo elevato sia sui
contenuti che sull’interazione fra i
partecipanti
Entrambi comportano
dei rischi
marginale limitato ampio
Flessibilità e capacità di
adattamento
Consapevolezza del proprio stile comunicativo
Un buon moderatore…
Capacità di “scanning”
Capacità di ascolto
Attenzione al compito
Capacità di osservazione
La traccia
Le domande saranno formulate in modo aperto, non dovranno essere ambigue e
non dovranno suggerire la risposta;
È opportuno che il moderatore predisponga una griglia cui fare riferimento nella conduzione del
focus
Topic guide (guida per argomenti)
Questioning route (griglia strutturata)
Sequenza
• Introduzione
il moderatore si presenta e spiega lo scopo
del focus
• Domande di apertura
si chiede ai partecipanti di presentarsi e si pongono quesiti piuttosto semplici con risposte veloci per creare un clima piacevole
• Domande di introduzione
consentono ai partecipanti di entrare nel tema in maniera soft (possono essere accompagnate da stimoli visivi o audiovisivi o essere sostituite con piccoli esercizi) promuovendo la riflessione individuale
• Domande di transizione
permettono il passaggio alle domande chiave; i soggetti diventano consapevoli del punto di vista degli altri e approfondiscono la riflessione individuale
• Domande chiave o sostanziali sono le domande salienti ai fini
dell’indagine
• Domande finali rappresentano strumenti di sintesi e di
verifica del lavoro svolto, che consentono ulteriori precisazioni. Trova spazio la restituzione del moderatore e la valorizzazione del contributo offerto dal gruppo
Alcune regole
• Garanzia della privacy e della confidenzialità di quanto emerge durante il focus
• Registrazione del focus
• Libertà di espressione (“non esistono risposte giuste o sbagliate”)
• Comunicazione funzionale: rispetto dei turni di parola, partecipazione, …
Per favorire la discussione
• Dal generale al particolare
• Portare l’attenzione sia sugli aspetti positivi sia su quelli negativi dell’argomento
• Riformulazioni
• Domande di specificazione
• Tecniche di probing non verbale e verbale
• Uso di esempi e di materiale visivo o audiovisivo
Non cerchiamo però di riempire il silenzio in modo tempestivo!!!
Il luogo
Le sedie saranno disposte in circolo così che tutti – partecipanti e moderatore –
possono guardarsi in faccia
accessibile
confortevole SIMBOLICO (una sede istituzionale, un luogo suggestivo,…)
ampio
Vantaggi di un focus group
• Flessibilità
• Quantità e qualità delle informazioni
Gli spunti che si “producono” in un contesto di gruppo sono più numerosi e più profondi grazie allo scambio e alle interazioni fra i partecipanti
• Tempi e costi ridotti
• Maggiore facilità di coinvolgere i partecipanti
È raggiungibile chi non sa leggere e scrivere,
chi non ritiene di avere abbastanza informazioni da dare o si sentirebbe imbarazzato a rilasciare un’intervista da solo, …
Vantaggi di un focus group
Svantaggi di un focus group
• Controllo limitato sui soggetti
• Limiti e difficoltà nell’analisi dei dati
• Professionalità del moderatore
• Rischio di conformismo