IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI NEGLI ENTI LOCALI

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IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI NEGLI ENTI LOCALI ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI IVREA, PINEROLO E TORINO CORSO DI FORMAZIONE IN MATERIA DI ENTI LOCALI VI^ GIORNATA - 8 MAGGIO 2008 Bianca NICOLA

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IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI NEGLI ENTI LOCALI. CORSO DI FORMAZIONE IN MATERIA DI ENTI LOCALI VI^ GIORNATA - 8 MAGGIO 2008. ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI IVREA, PINEROLO E TORINO. Bianca NICOLA. - PowerPoint PPT Presentation

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IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTINEGLI ENTI LOCALI

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI IVREA, PINEROLO E TORINO

CORSO DI FORMAZIONE IN MATERIA DI ENTI LOCALIVI^ GIORNATA - 8 MAGGIO 2008

Bianca NICOLA

                

             

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LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA NEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI

ABBANDONO DEL VECCHIO Metodo incrementale - vigente prima della Legge 142/ 1990 - privo di autonomia nella costruzione dei bilanci in quanto assimilato alle impostazioni contabilistiche utilizzate per il bilancio dello stato, che prevede annuali adeguamenti del bilancio di un anno solo in funzione del bilancio dell’anno precedente. (ved. teorie di Wildavsky A. in “Bilancio e sistema politico”)

La teoria incrementale può essere valida soltanto per capire il comportamento dei vari soggetti coinvolti nella formazione del bilancio (viene facilitato il compito degli amministratori di mantenere gli equilibri storicamente acquisiti e degli organi burocratici che mantengono stabilità nelle modalità di intervento tradizionalmente seguite, nell’organizzazione del lavoro e nelle risorse assegnate).

In parte della cultura pubblica l’approccio incrementale continua a sopravvivere, non tenendo conto delle condizioni economiche esistenti, e a prevalere sul metodo programmatico e moderno.

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IL METODO PROGRAMMATICO, come approccio globale e moderno al processo di formazione dei bilanci pubblici, ha preso il via intorno al 1965 negli Stati Uniti con l’amministrazione di Lyndon Johnson

- Bilancio pluriennale oltre a quello annuale - Analisi stistemica degli interventi

PRINCIPALI NOVITA’ - Controllo contabile - Valutazione dei risultati

LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA NEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI IL MODELLO “Planning programming budgeting system” PPBS

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LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA NEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI IL MODELLO “Planning programming budgeting system” PPBS

MIGLIORAMENTO NELL’AUTONOMIA DELL’IMPIANTO BILANCISTICO programmatico e contabile con l’introduzione di strumenti fondamentali quali:

- Piano generale di sviluppo - Relazione previsionale e programmatica - Programma triennale degli investimenti (unitamente al fabbisogno di personale) - Bilancio di previsione pluriennale - Bilancio di previsione annuale - Piano esecutivo di gestione (P.E.G.)

LA PRIORITA’ LOGICA NEI DOCUMENTI DI PREVISIONE PLURIENNALIRISPETTO A QUELLI ANNUALI DERIVA DA UN’IMPOSTAZIONE ECONOMICASTATUNITENSE INTRODOTTA NEGLI ANNI SESSANTA NOTA COME

PLANNING PROGRAMMING BUDGETING SYSTEM - PPBS

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Nel nostro ordinamento i principi del PPBS sono stati recepiti dopo circa un trentennio. Con il nuovo modello di programmazione vengono individuati i bisogni sociali da soddisfare nella loro traduzione in PROGRAMMI DI AZIONE e i metodi più efficienti per la loro realizzazione, secondo le seguenti fasi / documenti:

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1) PLANNING:1) PLANNING:- Obiettivi strategici- Obiettivi strategici- Programmi e progetti- Programmi e progetti

2) PROGRAMMIG:- Obiettivi tattici- Programmazione finanziaria

3) BUDGETING:- Traduzione obiettivi in decisioni di bilancio- Gestione

4) ACCOUNTING:

Controllo dell’attuazionee correzione del

processo diprogrammazione

Piano generale di sviluppo, R.P.PProgr.triennale investimenti

Bilancio pluriennale

Bilancio annuale e P.E.G.

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Analisi ed approfondimento sulla fase di Planning

Il Piano Generale di Sviluppo (PGS), la Relazione Previsionale e Programmatica unitamente al Piano Triennale degli Investimenti, al Programma triennale del fabbisogno del personale e al programma di razionalizzazione delle spese, rappresentano i veri e propri DOCUMENTI DI PIANIFICAZIONE attraverso i quali vengono esposte le priorità fondamentali e le strategie gestionali dell’ente.

Fasi: 1) - graduazione discrezionale degli obiettivi

a) concretezza e definibilità b) misurabilità e controllabilità c) raggiungibilità e) accettazione e consenso

2) – esame dell’ambiente in cui l’ente opera 3) – individuazione delle risorse a disposizione

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Il principio contabile n. 1 “Programmazione e previsione nel sistema di bilancio” emanato dall’Osservatorio il 3/7/2003 invita ad approfondire, al momento della stesura del Piano Generale di Sviluppo, i seguenti temi in materia di risorse di bilancio, in particolare:

1) – necessità di finanziare servizi, che NON necessitano di realizzazione di investimenti, con risorse correnti;

2) – individuazione di servizi, da finanziare con risorse correnti, che necessitano di possibili espansioni;

3) – contenuto concreto degli investimenti e delle opere pubbliche che si intendono realizzare, con l’indicazione della spesa in conto capitale, dei riflessi sulla spesa corrente e, per ciascun anno di mandato:

a) – le risorse di mezzi straordinari, b) – le risorse in termini di indebitamento, c) – il costo delle operazioni finanziarie e le possibilità di copertura, d) – la compatibilità con le disposizioni del patto di stabilità.

LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA NEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI INDIVIDUAZIONE DELLE RISORSE

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INVESTIMENTO: si intendono essenzialmente le OPERE PUBBLICHE che contemplano le opere di nuova costruzione, di restauro e recupero, le manutenzioni straordinarie e simili. L.Finanziaria 2004 n.350/2003 amplia il concetto:

art.3 comma 18). Ai fini di cui all'articolo 119, sesto comma, della Costituzione, costituiscono investimenti:a) l'acquisto, la costruzione, la ristrutturazione e la manutenzione straordinaria di beni immobili, costituiti da fabbricati sia residenziali che non residenziali;b) la costruzione, la demolizione, la ristrutturazione, il recupero e la manutenzione straordinaria di opere e impianti;c) l'acquisto di impianti, macchinari, attrezzature tecnico-scientifiche, mezzi di trasporto e altri beni mobili ad utilizzo pluriennale;d) gli oneri per beni immateriali ad utilizzo pluriennale;e) l'acquisizione di aree, espropri e servitu' onerose;f) le partecipazioni azionarie e i conferimenti di capitale, nei limiti della facolta' di partecipazione concessa ai singoli enti mutuatari dai rispettivi ordinamenti;g) i trasferimenti in conto capitale destinati specificamente alla realizzazione degli investimenti a cura di un altro ente od organismo appartenente al settore delle pubbliche amministrazioni;h) i trasferimenti in conto capitale in favore di soggetti concessionari di lavori pubblici o di proprietari o gestori di impianti, di reti o di dotazioni funzionali all'erogazione di servizi pubblici o di soggetti che erogano servizi pubblici, le cui concessioni o contratti di servizio prevedono la retrocessione degli investimenti agli enti committenti alla loro scadenza, anche anticipata. In tale fattispecie rientra l'intervento finanziario a favore del concessionario di cui al comma 2 dell'articolo 19 della legge 11 febbraio 1994, n. 109;i) gli interventi contenuti in programmi generali relativi a piani urbanistici attuativi, esecutivi, dichiarati di preminente interesse regionale aventi finalita' pubblica volti al recupero e alla valorizzazione del territorio.

LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA NEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI GLI I NVESTIMENTI E LE SPESE IN CONTO CAPITALE

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LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA NEL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI GLI I NVESTIMENTI E LE SPESE IN CONTO CAPITALE

SPESA IN CONTO CAPITALE: assume un significato più ampio. Oltre alle opere pubbliche comprende tutte le altre spese che rappresentano costi pluriennali, andando ad incrementare l’ATTIVO IMMOBILIZZATO, quali acquisti di automezzi, impianti, partecipazioni, conferimenti, trasferimenti in conto capitale ed in generale tutte le spese che configurano due criteri essenziali:

1) LA RICORRENZAIn generale usato per distinguere in bilancio la parte corrente da quella in conto capitale. Si tratta di spese con carattere di straordinarietà e con scarso grado di periodicità e ripetibilità che determinano fatti permutativi del patrimonio;

2) L’OGGETTO DI SPESA E LA SUA COLLOCAZIONE IN BILANCIOQuesto criterio fa riferimento alla tipologia della spesa sulla base degli “interventi” allocati al Titolo II ed individuati dal D.P.R. 194/1996. In particolare:

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segue, criterio dell’oggetto della spesa

1) Acquisizione di beni immobili 2) Espropri e servitù onerose 3) Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 4) Utilizzo di beni di terzi per realizzazioni ineconomia 5) Acquisto di beni mobili, macchine e attrezzature tecnico-scientifiche 6) Incarichi professionali esterni 7) Trasferimenti di capitale 8) Partecipazioni azionarie 9) Conferimenti di capitale 10) Concessioni di crediti e anticipazioniEsempio:codifica allocazione a bilancio di SPESA PER COSTRUZIONE SCUOLA MEDIA

Cod. 02.04.03.01 Titolo II (02) Spese di investimento

Funzione IV (04) Funz. di Istruzione pubblica Servizio III (03) Istruzione Media INTERVENTO I (01) Acquisizione di beni immobili

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Le modalità di finanziamento degli investimenti sono previste dall’art. 199 del T.U.E.L. 267/2000:

a) Entrate correnti destinate per legge agli investimenti;b) Avanzi di bilancio, costituiti da eccedenze di entrate correnti rispetto alle spese

correnti aumentate delle quote capitali di ammortamento dei prestiti;c) Entrate derivanti dall’alienazione di beni e diritti patrimoniali, riscossione di crediti,

proventi da concessioni edilizie e relative sanzioni;d) Entrate derivanti da trasferimenti in conto capitale dallo stato, dalle regioni, da altri

interventi pubblici e privati finalizzati agli investimenti, da interventi finalizzati da parte di organismi comunitari e internazionali;

e) Avanzo di amministrazione, nelle forme disciplinate dall’art. 187;f) Mutui passivi;g) Altre forme di ricorso al mercato finanziario consentite della legge.

In base alla FONTE DI PROVENIENZA le diverse modalità possono essere classificate in quattro principali categorie:

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FONTE DI PROVENIENZA DELLE ENTRATE:

a) finanziamenti con mezzi propri b) contribuzioni esterne c) ricorso al credito d) altre forme di finanziamenti

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a) IL FINANZIAMENTO CON MEZZI PROPRI consiste nell’utilizzo di risorse interne al bilancio dell’ente

Entrate correnti destinate per legge agli investimentisi evidenziano, in particolare, i proventi delle sanzioni amministrative derivanti da violazionidi norme del Codice della Strada – art. 208 D.Lgs. 285/1992. Tali proventi delle sanzioni accertate dai funzionari preposti sono destinati a:- Investimenti per il miglioramento della circolazione stradale, viabilità e segnaletica- Redazione piani urbanistici del traffico e viabilità extra-urbana (art. 36)- Fornitura di mezzi tecnici per i servizi di polizia stradale- Interventi per la sicurezza stradale (10% dei proventi a tutela degli utenti deboli – pedoni,

ciclisti, bambini, anziani e disabili)La recente Legge 17/8/2005 n. 168 stabilisce che parte dei proventi debba essere destinataall’effettuazione di corsi didattici, in ogni scuola di ordine e grado, finalizzati all’educazionestradale.

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Avanzo economico (eccedenza di entrate correnti – Tit. I , II, III - su spese correnti - Tit. I - aumentate della quota capitale di ammortamento dei prestiti – Tit. III )

L’avanzo economico (di bilancio) rappresenta un utile di partecorrente che può essere immediatamente utilizzato con l’adozione di una delibera di consiglio volta a verificare ilpermanere degli equilibri di bilancio. Esso pertanto configura

ilsurplus della gestione finanziaria rispetto all’equilibrioeconomico-finanziario di cui al comma 6 dell’art.162 del T.U.E.L. (PRINCIPIO DI PAREGGIO FINANZIARIO)

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Alienazione di beni immobili patrimoniali disponibili

Riguarda tutti i negozi giuridici che determinano la cessione, la permuta e più in generale la rinuncia ai dirittireali relativi alla proprietà.L’alienazione si rivolge al patrimonio disponibile dell’enteche può essere utilizzato per la realizzazione di operepubbliche, l’acquisizione di altro patrimonio immobiliare, la copertura di perdite di gestione delle aziende pubblichedi trasporto.Può altresì essere utilizzato per la salvaguardia degli equilibri di bilancio ( art. 193 del T.U.E.L. 267/2000) ./.

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ALIENAZIONE DI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA (E.R.P.)

Il comma 5 dell’art.1 della Legge 560/1993 stabilisce che il ricavato èutilizzabile esclusivamente per la realizzazione di programmi finalizzati allo sviluppo di tale settore. Con la legge 266/2005 (finanziaria 2006) è stato stabilito che i proventidelle alienazioni sono destinati:

1) alla realizzazione di nuovi alloggi;2) al contenimento degli oneri dei mutui sottoscritti da giovani coppie

per l’acquisto della prima casa;3) a promuovere il recupero sociale dei quartieri degradati;4) per le azioni in favore di famiglie in particolare stato di bisogno.

Pertanto nella fase di programmazione degli investimenti l’ente locale che intende procedere all’alienazione di immobili di E.R.P. , dovràavviare le procedure di pianificazione urbanistica per l’attuazione diprogrammi di edilizia sociale.

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Avanzo di amministrazione:L’art. 186 del T.U.E.L. stabilisce che il risultato contabile di amministrazione “… è pari al fondo di cassa aumentato dei residui attivi e diminuito dai residui passivi” ed è accertato con l’approvazione del rendiconto dell’ultimo esercizio chiuso.L’art. 187 del T.U.E.L. ne determina la suddivisione e le modalità di utilizzo:- È distinto in: fondi non vincolati, fondi vincolati, fondi per finanziamento spese in conto capitale, fondi di ammortamento.- E’ utilizzabile per:reinvestimento delle quote accantonate per ammortamento, copertura di debiti fuori bilancio riconosciuti ai sensi dell’art.194 del T.U.E.L., per lasalvaguardia degli equilibri di bilancio di cui all’art.193 del T.U.E.L., per il finanziamento di spese funzionamento non ripetitive in corso d’anno, perspese correnti solo in sede di assestamento, per l’estinzione anticipata diprestiti (art. 2 comma 13 Legge Finanziaria 2008) e per investimenti.

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Esempio di calcolo di Avanzo di Amministrazione:

  RESIDUI COMPETENZA TOTALE

FONDO DI CASSA AL 1° GENNAIO ============= ============== 2.400.000,00

RISCOSSIONI 2.200.000,00 400.000,00 2.600.000,00

PAGAMENTI 2.100.000,00 700.000,00 2.800.000,00

FONDO CASSA AL 31 DICEMBRE     2.200.000,00

PAGAMENTI PER AZIONI ESECUTIVENON REGOLARIZZATE AL 31.12.2005

    ==========

DIFFERENZA     ==========

RESIDUI ATTIVI 8.000.000,00 3.500.000,00 11.500.000,00

RESIDUI PASSIVI 7.000.000,00 4.000.000,00 11.000.000,00

DIFFERENZA     500.000,00

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE RISULTANTE AL 31.12.2005

    2.700.000,00

 

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Oneri di urbanizzazione:

La destinazione del contributo per il rilascio del permesso a costruire (ex concessione edilizia) è disciplinato dal comma 7 ed 8 dell’art.16 e 19 del D.Lgs. 378/2001 , integralmenteriportati nel Testo Unico dell’edilizia D.P.R. 380/2001.Il vincolo di destinazione previsto dalla previgente legislazione (art.12 L.10/1977) si ponevain contrasto con l’autonomia finanziaria dell’ente riconosciuta dal T.U.E.L. 267/2000 è così che il Testo Unico in materia di edilizia (D.P.R. 380/2001) dispone la discrezionalità dell’entelocale sulle modalità di utilizzo.Tuttavia a partire dalla Legge Finanziaria 2005 (L. 311/2004) i proventi in materia di ediliziasono vincolati al finanziamento di spese in conto capitale, consentendo la destinazione allaparte corrente entro il limite del 50 %.Con la Legge Finanziaria 2007 (L. 296/2006) l’utilizzo degli oneri è consentito per una quotanon superiore al 50% per le spese correnti ed un ulteriore 25% esclusivamente per le spese di manutenzione del patrimonio comunale, verde pubblico e strade – art.2 comma 8 LeggeFinanziaria 2008 (L. 244/2007). ./.

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Oneri di urbanizzazione: (segue)

sono contributi dovuti ai Comuni da coloro che realizzano interventi di costruzione e di trasformazione edilizia. Vengono versati a titolo di partecipazione alle spese che i Comuni sostengono per l’urbanizzazione del territorio. Si distinguono in :

- Oneri di Urbanizzazione Primaria (U1) che concorrono alla realizzazione di Strade residenziali Spazi di sosta e parcheggi Fognature, rete idrica Rete di distribuzione energia elettrica e gas Pubblica illuminazione Spazi di verde attrezzato

- Oneri di Urbanizzazione Secondaria (U2) desinati alla realizzazione di Asili nido e scuole materne Scuole dell’obbligo Mercati di quartiere Chiese ed altri edifici religiosi Centri sociali e attrezzature culturali e sanitarie

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b) IL FINANZIAMENTO CON CONTRIBUZIONI ESTERNE comprende trasferimenti in conto capitale da Stato, Regioni, altri Enti Pubblici ed organismi comunitari ed internazionali, o da privati, finalizzati alla realizzazione di investimenti.

In mancanza di un complessivo riordino, i trasferimenti erariali agli enti locali continuano, ancora oggi, ad essere disciplinati ai sensi del D.Lgs. n. 504/1992. I trasferimenti in conto capitale sono ripartiti nei seguenti fondi :

Fondo nazionale ordinario per gli investimenti, Fondo nazionale speciale per gli investimenti, Fondo per lo sviluppo degli investimenti

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il “Fondo nazionale ordinario per gli investimenti”, specificamente destinato al finanziamento di opere pubbliche di preminente interesse sociale ed economico, a favore delle province, dei comuni e delle comunità montane.

il “Fondo nazionale speciale per gli investimenti”, finanziato con i proventi di competenza dello Stato derivanti della casa da gioco di Campione d'Italia e destinato prioritariamente alla realizzazione di opere pubbliche degli enti in condizioni di degrado o degli enti i cui organi siano stati disciolti ai sensi delle norme sulla prevenzione della delinquenza di tipo mafioso.

il ”Fondo per lo sviluppo degli investimenti”.Tale fondo è mantenuto tra le voci della contribuzione erariale esclusivamente per il finanziamento delle rate dei mutui stipulati anteriormente all’entrata in vigore del D.Lgs. n. 504/1992; la sua consistenza va pertanto riducendosi gradualmente a seguito della progressiva estinzione dell’indebitamento pregresso.

Per i trasferimenti di capitale da parte di altre amministrazioni pubbliche nazionali ed internazionali occorre fare riferimento a specifiche disposizioni normative anche in coerenza con i vari finanziamenti comunitari per lo sviluppo locale.In particolare i fondi “settoriali” finalizzati a politiche di settore e i fondi “strutturali” finalizzati a politiche di equilibrio territoriale, sono stati così regolamentati:

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fra i vari Regolamenti emanati citiamo i seguenti riferiti alle procedure di gestione delle risorse finanziarie e delle regole dei rapporti tra Stati Membri e Commissione Europea:

Regolamento CE n. 1080/2006, riferito al F.E.S.R. (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, Regolamento CE n. 1081/2006 riferito al F.S.E. (Fondo Sociale Europeo), Regolamento CE n. 1082/2006 riferito all’isituzione di un nuovo strumento giuridico: il G.E.C.T.

Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale, Regolamento CE n. 1083/2006 riferito ai F.S. (Fondi Strutturali) Regolamento CE n. 1084/2006 riferito al Fondo di coesione

Quest ‘ultimo Fondo (di coesione) nell’ambito dell’applicazione del principio di partenariato di ciascun singolo Stato con la Commissione Europea e in un’ottica di equilibrata definizione dei fabbisogni di ciascuno Stato, interviene nelle politiche di sostegno delle reti di trasportotranseuropeo e locale e in materia di tutela dell’ambiente per lo sviluppo sostenibile delle energierinnovabili.

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c) IL RICORSO AL CREDITO Assunzione di mutui Emissione di prestiti obbligazionari

Gli Enti Locali hanno la facoltà di ricorrere liberamente al mercatodel credito essendo stata soppressa con l’art. 5 del D.L. 310/1990la previsione del comma 2 dell’art. 4 della L.155/1989 che poneval’obbligo di esperire la preventiva richiesta di finanziamento allaCassa Depositi e Prestiti.Il T.U.E.L. all’art.204 regolamenta le condizioni dei contratti dimutuo stipulati con enti diversi da C.D.P., I.N.P.D.A.P. e Istituto diCredito Sportivo. Tali contratti devono essere stipulati in forma Pubblica.

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Ai fini degli equilibri di bilancio occorrerà verificare che:- alla maggiore Entrata del Tit.V (Entrate derivanti da accensione di prestiti) corrisponda una maggiore Spesa del Tit. II (Spese in conto capitale)- alle maggiori spese correnti del Tit. I (Spese correnti) sommate al Tit. III (Spese per rimborso di prestiti) corrisponda una maggiore Entrata corrente dei Tit. I (tributarie), o II (trasferimenti correnti), o III (extra tributarie)

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INTERESSI

Intervento.06

Rimborso quota capitale

INDEBITAMENTO

L'IMPATTO SUL BILANCIO DELL'ENTE

ENTRATE SPESE

TITOLO I TRIBUTARIE   TITOLO I CORRENTI

TITOLO IITRASFERIMENTI CORRENTI   TITOLO II CONTO CAPITALE (INVESTIMENTI)  

TITOLO III EXTRATRIBUTARIE    TITOLO III RIMBORSO DI PRESTITI

 

TITOLO IVALIENAZIONE BENI, TRASF.CAPITALE,RISCOSS.CREDITI    

TITOLO V ACCENSIONE DI PRESTITI        ASSUNZIONE

DI MUTUI (categoria 3)

QUOTA

CAPITALE

INTERESSI (intervento 06)

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Capacità di indebitamentoIl problema della determinazione della reale capacità di indebitamento coinvolge tutti gli enti in sede di formazione del bilancio preventivo.

1) - CAPACITA’ TEORICA: l’art.204 del T.U.E.L. (così come modificato dalla L.Finanziaria 2005 e successiva L.Finanziaria 2007) stabilisce che l’ammontare l’ammontare massimo degli interessi sui mutui (contratti e contraendi), sommato a quello dei massimo degli interessi sui mutui (contratti e contraendi), sommato a quello dei prestiti obbligazionari, delle garanzie prestate ai sensi dell’art. 207 del T.U.E.L. e prestiti obbligazionari, delle garanzie prestate ai sensi dell’art. 207 del T.U.E.L. e delle altre forme di indebitamento previste, al netto dei contributi statali e delle altre forme di indebitamento previste, al netto dei contributi statali e regionali in conto interessi, non può superare il regionali in conto interessi, non può superare il 15 %15 % delle entrate relative ai Titoli delle entrate relative ai Titoli I,II, e III del rendiconto di gestione del penultimo anno precedente quello in cui I,II, e III del rendiconto di gestione del penultimo anno precedente quello in cui viene deliberata l’assunzione del mutuo.viene deliberata l’assunzione del mutuo.La finalità della norma è chiaramente diretta ad evitare situazioni di forte La finalità della norma è chiaramente diretta ad evitare situazioni di forte squilibrio finanziario o di dissesto, poiché l’accesso a tale forma di finanziamento squilibrio finanziario o di dissesto, poiché l’accesso a tale forma di finanziamento incide sugli equilibri di bilancio e rappresenta un irrigidimento della capacità di incide sugli equilibri di bilancio e rappresenta un irrigidimento della capacità di spesa degli enti, sia per l’esercizio in corso che per gli esercizi futuri.spesa degli enti, sia per l’esercizio in corso che per gli esercizi futuri.

Il limite massimo del 15 % costituisce molto spesso solamente un limite teorico, benIl limite massimo del 15 % costituisce molto spesso solamente un limite teorico, bendistante dalla realtà nella quale il limite effettivo è di gran lunga minore e dipende daldistante dalla realtà nella quale il limite effettivo è di gran lunga minore e dipende dalvolume delle risorse finanziarie disponibile nell’ente.volume delle risorse finanziarie disponibile nell’ente.

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2) - CAPACITA’ REALE: Il limite di indebitamento REALE è connesso alla misura in cui l’ammontare Il limite di indebitamento REALE è connesso alla misura in cui l’ammontare complessivo delle entrate correnti riesce a finanziare tutte le spese, comprese quelle dei nuovi mutui da contrarre.complessivo delle entrate correnti riesce a finanziare tutte le spese, comprese quelle dei nuovi mutui da contrarre.

LIMITE REALELIMITE REALEIl limite di indebitamento reale può essere calcolato seguendo il seguente percorso logico:Il limite di indebitamento reale può essere calcolato seguendo il seguente percorso logico:

A)A) – – determinazione del volume di spese aggiuntive che i bilanci futuri sono ragionevolmente in grado di sopportare senzadeterminazione del volume di spese aggiuntive che i bilanci futuri sono ragionevolmente in grado di sopportare senza pregiudicare gli equilibri di parte corrente; tutto ciò in riferimento, ovviamente, alle scelte strategiche dell’amministrazionepregiudicare gli equilibri di parte corrente; tutto ciò in riferimento, ovviamente, alle scelte strategiche dell’amministrazione dell’ente; in altri termini, bisogna calcolare “lo spazio” che esiste nella futura situazione finanziaria dell’ente per possibili dell’ente; in altri termini, bisogna calcolare “lo spazio” che esiste nella futura situazione finanziaria dell’ente per possibili incrementi di spesa dovuti ad interessi e rimborsi di capitale, al netto di eventuali riduzioni future delle medesime spese;incrementi di spesa dovuti ad interessi e rimborsi di capitale, al netto di eventuali riduzioni future delle medesime spese;B)B) – determinazione dell’eventuale incremento all’importo di cui al punto A) da finanziare con aumenti futuri di specifiche – determinazione dell’eventuale incremento all’importo di cui al punto A) da finanziare con aumenti futuri di specifiche entrate (ad esempio aumento di gettito di imposte o tasse). Quest’ultimo caso corrisponde alla volontà politica dientrate (ad esempio aumento di gettito di imposte o tasse). Quest’ultimo caso corrisponde alla volontà politica di aumentare il prelievo tributario o altre entrate per finanziare gli oneri indotti conseguenti la realizzazione di nuove opereaumentare il prelievo tributario o altre entrate per finanziare gli oneri indotti conseguenti la realizzazione di nuove opere pubbliche o nuovi investimenti;pubbliche o nuovi investimenti;C)C) – l’importo di cui al punto A), sommato a quello del punto B) corrisponde ad un’ipotetica rata annuale di ammortamento – l’importo di cui al punto A), sommato a quello del punto B) corrisponde ad un’ipotetica rata annuale di ammortamento di un unico mutuo, per tutti gli investimenti programmati; tale importo ( punto A più punto B) va moltiplicato per la seguentedi un unico mutuo, per tutti gli investimenti programmati; tale importo ( punto A più punto B) va moltiplicato per la seguenteformula formula (coefficiente di correzione finanziario(coefficiente di correzione finanziario) al fine di ottenere l’ammontare dei mutui da contrarre nei limiti delle) al fine di ottenere l’ammontare dei mutui da contrarre nei limiti delle disponibilità reali del bilanciodisponibilità reali del bilancio

1 – (1 + 1 – (1 + ii) ) –n –n X 100X 100

2 • 2 • ii i = i = tasso di interesse medio semestrale, n tasso di interesse medio semestrale, n == numero delle semestralità. numero delle semestralità.

L’analisi è condotta semestralmente poiché di solito l’ammortamento dei mutui concessi ai Comuni, avviene su base L’analisi è condotta semestralmente poiché di solito l’ammortamento dei mutui concessi ai Comuni, avviene su base semestrale con scadenza delle rate di pagamento degli interessi e di rimborso del capitale preso a prestito il 30 giugno e il semestrale con scadenza delle rate di pagamento degli interessi e di rimborso del capitale preso a prestito il 30 giugno e il 31 dicembre.31 dicembre.Passiamo ora ad un esempio pratico delle due diverse modalità di calcolo.Passiamo ora ad un esempio pratico delle due diverse modalità di calcolo.

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IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI

LIMITE TEORICOLIMITE TEORICO (art. 204 TUEL ) (art. 204 TUEL )(esempio di calcolo su bilancio 2007)(esempio di calcolo su bilancio 2007)

CONSUNTIVO 2005 di un comune fino a 15.000 abitanti, con interessi in corsoCONSUNTIVO 2005 di un comune fino a 15.000 abitanti, con interessi in corso di ammortamento presunti pari a 150.000 €di ammortamento presunti pari a 150.000 €

Entrate Correnti ..…………………………………………..…Entrate Correnti ..…………………………………………..…8.500.000,008.500.000,00 € €15 % (su 8.500.000,00) Limite previsto............................. 1.275.000,0015 % (su 8.500.000,00) Limite previsto............................. 1.275.000,00 - Interessi in corso ……………… .................................. - Interessi in corso ……………… .................................. 150.000,00_ 150.000,00_QUOTA INTERESSI RIMBORSABILE ANNUALMENTE.. 1.125.000,00QUOTA INTERESSI RIMBORSABILE ANNUALMENTE.. 1.125.000,00

IMPORTO MUTUABILE AL TASSO PRESUNTOIMPORTO MUTUABILE AL TASSO PRESUNTODEL 4,75 % ANNUO (mutuo ventennale)DEL 4,75 % ANNUO (mutuo ventennale)

1.125.000 1.125.000 =….23.684.210,00 =….23.684.210,00 0,0475 0,0475

N.B.: detto importo rappresenta un limite del tutto teorico, ancorché giuridicamenteN.B.: detto importo rappresenta un limite del tutto teorico, ancorché giuridicamentecorretto.corretto.

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IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI

LIMITE REALELIMITE REALE

Simulazione per un investimento di € 2.500.000:Simulazione per un investimento di € 2.500.000:

a) incremento annuo di spesa per interessi e rimborso a) incremento annuo di spesa per interessi e rimborso quota capitale (mutuo Cassa DD.PP. ventennale al 4,75 %).….... 112.852,87quota capitale (mutuo Cassa DD.PP. ventennale al 4,75 %).….... 112.852,87b) oneri di gestione annui conseguenti al nuovo investimentob) oneri di gestione annui conseguenti al nuovo investimento (3% presunti) ……………………………………………... (3% presunti) ……………………………………………... 75.000,00 75.000,00 MAGGIORI ONERI DA FINANZIARE …………………… 187.852,87MAGGIORI ONERI DA FINANZIARE …………………… 187.852,87c) Interessi in corso ………………………………………..… c) Interessi in corso ………………………………………..… 150.000,00150.000,00 IMPORTO COMPLESSIVO ONERI PERIMPORTO COMPLESSIVO ONERI PER INVESTIMENTI PROGRAMMATI ……………………… INVESTIMENTI PROGRAMMATI ……………………… 337.852,87337.852,87

FORMULA DA APPLICAREFORMULA DA APPLICARE: : 1 – (1 + 1 – (1 + ii) ) –n–n x 100x 100 2 • 2 • ii

i = i = tasso interesse semestrale (2,375%)tasso interesse semestrale (2,375%) n n == numero semestri (pari a 40 per mutuo ventennale numero semestri (pari a 40 per mutuo ventennale))

337.852,87 x 337.852,87 x _1 – (1 + 0,02375) _1 – (1 + 0,02375) -40-40 x 100x 100 = = 4.331.202,58 4.331.202,58 2 x 2,3752 x 2,375

EFFETTIVA CAPACITA' di EFFETTIVA CAPACITA' di INDEBITAMENTOINDEBITAMENTO

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ALLE MAGGIORI SPESE DA FINANZIARE DEBBONO ALLE MAGGIORI SPESE DA FINANZIARE DEBBONO CORRISPONDERE MAGGIORI ENTRATE CORRENTICORRISPONDERE MAGGIORI ENTRATE CORRENTI

pertanto il LIMITE REALE di INDEBITAMENTO è strettamente pertanto il LIMITE REALE di INDEBITAMENTO è strettamente connesso alla misura in cui l’ammontare delle maggiori entrate connesso alla misura in cui l’ammontare delle maggiori entrate correnti riesce a finanziare tutte le maggiori spese correnti correnti riesce a finanziare tutte le maggiori spese correnti derivanti dal nuovo investimento (sia in relazione al mutuo da derivanti dal nuovo investimento (sia in relazione al mutuo da contrarre, che per i maggiori costi di gestione correnti e contrarre, che per i maggiori costi di gestione correnti e pluriennali – oneri indotti). Occorre quindi individuare pluriennali – oneri indotti). Occorre quindi individuare in via in via anticipataanticipata la nuova entrata ed, una volta quantificata, occorre la nuova entrata ed, una volta quantificata, occorre determinare il limite massimo di indebitamento mediante determinare il limite massimo di indebitamento mediante qualunque forma di finanziamento.qualunque forma di finanziamento.

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IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI

EMISSIONE DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI (cenni)L’art.32 della Legge 142/1990 ha introdotto la possibilità per gli enti locali di procedere all’emissione dei prestiti obbligazionari per il finanziamento diopere pubbliche. Consente all’ente locale di eseguire le operazioni di approvvigionamento fondi ad un tasso di interesse inferiore rispetto ai mutui PREREQUISITI:- assenza di disavanzi di amministrazione nel penultimo consuntivo approvato;- bilancio di previsione dell’esercizio in corso, approvato- rispetto dei limiti di indebitamento previsti dall’art. 204 del T.U.E.L.- nel caso di OO.PP. il prestito obbligazionario deve corrispondere al valore di mercato del progetto esecutivoLa procedura di collocamento prevede la figura di un “intermediariofinanziario” al quale affidare tutti i servizi connessi al perfezionamentodell’operazione. ./.

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IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI

Esistono tre diverse forme di collocamento dei titoli sul mercato:a) Collocamento con garanzia con il quale l’intermediario si impegna a

sottoscrivere la parte non collocata, garantendo il buon esito dell’operazione totalmente per l’intero ammontare del prestito;

b) Offerta pubblica di sottoscrizione o vendita il cui collocamento avverrà nel rispetto delle disposizioni contenute nel D.Lgs. 68/1988, con la presentazione di un prospetto informativo sulle caratteristiche dell’emissione con apposita comunicazione alla CONSOB;

c) Collocamento mediante sottoscrizione o acquisto a fermo, con il quale l’intermediario si impegna a sottoscrivere immediatamente l0intero ammontare del prestito.

La durata minima del prestito è di 5 anni e non vi sono limitazioni circa la duratamassima, mentre i tassi di rendimento applicati alle operazioni sono previsti oa tasso fisso o a tasso variabile.Il rimborso del prestito da parte dell’ente emittente al sottoscrittore del titolo avverrà alla data prevista, secondo il valore nominale del debito.

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IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI

d) ALTRE FORME DI FINANZIAMENTO

La finanza locale, in passato, si è sempre mossa sui binari dei tradizionali strumenti per il finanziamento degli investimenti, sulla scorta di una legislazione molto stringente e di tipo centralistico, che non lasciava spazio a nessuna forma di discrezionalità per la sperimentazione di nuove forme di finanziamento degli investimenti pubblici. Le varie formule di finanza innovativa in uso nel settore privato, quali il venture capital,la cartolarizzazione, le operazioni di leasing, il factoring, le emissioni di prestiti obbligazionari, e sino ad arrivare alle raffinate operazioni di quotazione alla Borsa Valori, hanno assunto una dimensione di grande interesse anche da parte della P.A., protesa nello sforzo di rinnovamento culturale di utilizzare tali istituti per il perseguimento del pubblico interesse.

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CONTRATTI DI SWAP - Legge 1/1991 e Regolamento CE 2668/2001 IL LEASING OPERATIVO – art. 199 T.U.E.L. 267/2000 IL LEASING FINANZIARIO – art. 199 T.U.E.L. 267/2000 IL FACTORING PUBBLICO – Legge 140/1997 LA CARTOLARIZZAZIONE – Legge 130/1999 IL FUND RAISING (in campo culturale e di valorizzazione del territorio) SPONSORIZZAZIONI – Legge 449/1997 IL PROJECT FINANCING - D.Lgs. 163/2006 TRASFERIMENTO DI PROPRIETA’ DI BENI IMMOBILI quale corrispettivo nei

contratti di appalto – art. 53, comma 6, D.Lgs 163/2006

Le regole economiche dell’eccellenza operativa (Rating), tipiche delle logiche delleimprese private, del dinamismo, della rapidità e della flessibilità delle scelte,dell’immediatezza operativa, non possono essere immediatamente mutuate nel sistemadella P.A. dove esistono regole che devono essere osservate con riferimento ai principi di economicità, efficacia, trasparenza, legalità. I recenti interventi legislativi, tuttavia, stanno gradualmente avvicinando gli Enti Pubblici alla materia della finanza innovativa un tempo inaccessibile per la PubblicaAmministrazione.

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BIBLIOGRAFIA

Analisi di bilancio : M.Bellesia Ed. IPSOA 1998 Guida operativa alle procedure contabili e fiscali : G. Faustini,

S.Fermante Ed. Il Sole 24 ore 2003 L’Azienda pubblica - gestione, rilevazione, programmazione, controllo:

V.Cirò Caudiano Ed. Rubbettino 2004 Il sistema modulare di bilancio nel circuito di programmazione-gestione-

controllo: G.Cascone A. Verdoliva da Azienditalia n.3/2007 Ed. IPSOA I Finanziamenti agli Enti Locali : F. Di Biasi Ed. Sistemi modulari S.E.

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