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Sicilia, dove ha ottenuto lusinghieri successi. “Scoperta” da uomini d’affari e turisti, è stata importata in Russia, dove è stata trapiantata da cuochi-manager. La strada dell’Est intrapresa dai ristoratori siciliani, primi rispetto ai colleghi della penisola, è poco conosciuta. La storia di questi pionieri della gastronomia dovrebbe invece essere raccon- tata. Non c’è solo qualità, ma anche uno spirito imprenditoriale ed un management che fa invidia a chiunque I ristoratori sicilia- ni hanno trovato l’America. In Russia, soprattutto a Mosca. Su diciassette ca- tene di ristoranti presenti nella Federazione Russa, ben sette sono siciliane. La gastronomia isolana gode di grande considerazione nell’- Est europeo L’emigrazione dei ristoratori è iniziata molti anni fa, quasi venti anni, e con il tempo è diventata un flusso costante. Segno inequivoca- bile di un apprezzamento sempre maggiore. È la prima volta che accade nella ga- stronomia italiana, al traino delle pizzerie e di grandi chef che “abitano” il mondo del lusso e del benessere. La rete siciliana di ristoranti propone una ga- stronomia radicata nelle tra- dizioni e nelle consuetudini siciliane, è cresciuta ed è stata sperimentata in Il Ficodindia Il Ficodindia Il Ficodindia Il Ficodindia NEWSLETTER BOLLETTINO INFORMATIVO-CULTURALE DEI SICILIANI D’AUSRALIA A CURA DEL COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI SICILIANE ISSN 1833 0029 Volume 16 Issue 6 November December 2014 INSIDE THIS ISSUE: SOMMARIO: POESIE E PASSI LETTERARI 2 CALENDAR OF EVENTS 3 STORIA E CULTURA 4 NOTIZIE LOCALI E NON 5 CRONACA REGIONALE CULTURAARTE 6 GASTRONOMY AND FOLKLORE 7 ACIREALE 8 lia. Studia logopedia a Parma ed ha spento la sua ventesima candelina ad aprile. Ha gli occhi castani e i capelli castano scuro ed è alta un metro e 78 centimetri. La sua aspirazione è quella di lavorare con i bambini. “È successo tutto velocemente questa - notte, Ancora non ci credo ha detto Clarissa . Ho raggiunto l’obiettivo che mi ero prefissa- ta e ne vado fiera. La grande sfida sarà quella di conciliare gli impegni di lavoro con lo studio: sono determinata a laurearmi e tra pochi giorni mi tra- sferirò a Parma per seguire le lezioni all’Universi- tà. Mi hanno sempre detto che sono una ‘secchiona’, ma la verità è che amo imparare e studio per me stessa, per migliorarmi sempre. Sono una ragazza sincera, che odia la volgarità. Amo leggere Camilleri; in tv seguo Fiorello ha proseguito -. I miei attori preferiti sono Morgan Freeman ed Angelina Jolie. Al momento sono single”. Purtroppo tantissimi giovani stanno lasciando l’Italia, per cercare all’estero le opportunità di lavoro che qui non tro- vano ha commentato Clarissa -. Io, però, cre- do che tutti noi dobbiamo restare e lottare per migliorare e cambiare le cose”. APPUNTI DI VIAGGIO Mostra di Carlo Lauricella a cura di Ezio Pagano APERTURA 20 NOVEMBRE 2014 ORE 19.00 ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA SYDNEY Una riflessione sulla valenza simbolica della terra e sulle sue possi- bili declinazioni metafo- riche è l’orizzonte crea- tivo entro cui si è mos- so il Maestro Carlo Lauricella per la realiz- zazione di questa sua prima personale in Au- stralia. Comunicato stampa a pagina 3 Per il terzo anno consecutivo Miss Italia è sici- liana. Clarissa Marchese, nata a Sciacca, è stata eletta bella tra le belle facendo dell’Isola la regione italiana più premiata nella storia della competizione con undici titoli dal 1954 a oggi. Le ha ceduto la corona la messinese Giulia Arena, che, a sua volta, era stata pre- ceduta, nel 2012, da Giusy Buscemi , originaria di Mazara del Vallo. Clarissa Marchese vive a Ribera, nell’Agrigentino. È arrivata a Miss Italia col numero 23 e la fascia di Miss Sport Lotto Sici- Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne Miss Italia, la Sicilia fa tris. Vince Clarissa Marchese Ristoratori siciliani hanno trovato l’America. In Russia

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Sicilia, dove ha ottenuto lusinghieri successi.

“Scoperta” da uomini d’affari e turisti, è stata importata in Russia, dove è stata trapiantata da cuochi-manager.

La strada dell’Est intrapresa dai ristoratori siciliani, primi rispetto ai colleghi della penisola, è poco conosciuta. La storia di questi pionieri della gastronomia dovrebbe invece essere raccon-tata. Non c’è solo qualità, ma anche uno spirito imprenditoriale ed un management che fa invidia a chiunque

I ristoratori sicilia-ni hanno trovato l’America. In Russia, soprattutto a Mosca. Su diciassette ca-tene di ristoranti presenti nella Federazione Russa, ben sette sono siciliane. La gastronomia isolana gode di grande considerazione nell’- Est europeo

L’emigrazione dei ristoratori è iniziata molti anni fa, quasi venti anni, e con il tempo è diventata un flusso costante. Segno inequivoca-bile di un apprezzamento sempre maggiore. È la prima volta che accade nella ga-stronomia italiana, al traino delle pizzerie e di grandi chef che “abitano” il mondo del lusso e del benessere. La rete siciliana di ristoranti propone una ga-stronomia radicata nelle tra-dizioni e nelle consuetudini siciliane, è cresciuta ed è stata sperimentata in

Il FicodindiaIl FicodindiaIl FicodindiaIl Ficodindia NEWSLETTER

BOLLETTINO INFORMATIVO-CULTURALE DEI SICILIANI D’AUSRALIA A CURA DEL CCCCOORDINAMENTO AAAASSOCIAZIONI SSSSICILIANE

ISSN 1833 0029

Volume 16 Issue 6 November –December 2014

I N S I D E T H I S I S S U E :

S O M M A R I O :

POESIE E PASSI LETTERARI

2

CALENDAR OF EVENTS 3

STORIA E CULTURA 4

NOTIZIE LOCALI E NON 5

CRONACA REGIONALE

CULTURA—ARTE 6

GASTRONOMY AND FOLKLORE

7

ACIREALE 8

lia. Studia logopedia a Parma ed ha spento la sua ventesima candelina ad aprile. Ha gli occhi castani e i capelli castano scuro ed è alta un metro e 78 centimetri. La sua aspirazione è quella di lavorare con i bambini. “È successo tutto velocemente questa- notte, Ancora non ci credo – ha detto Clarissa –. Ho raggiunto l’obiettivo che mi ero prefissa-ta e ne vado fiera. La grande sfida sarà quella di conciliare gli impegni di lavoro con lo studio: sono determinata a laurearmi e tra pochi giorni mi tra-sferirò a Parma per seguire le lezioni all’Universi-tà. Mi hanno sempre detto che sono una ‘secchiona’, ma la verità è che amo imparare e studio per me stessa, per migliorarmi sempre. Sono una ragazza sincera, che odia la volgarità. Amo leggere Camilleri; in tv seguo Fiorello – ha proseguito -. I miei attori preferiti sono Morgan Freeman ed Angelina Jolie. Al momento sono single”. Purtroppo tantissimi giovani stanno lasciando l’Italia, per cercare all’estero le opportunità di lavoro che qui non tro-vano – ha commentato Clarissa -. – Io, però, cre-do che tutti noi dobbiamo restare e lottare per migliorare e cambiare le cose”.

APPUNTI DI VIAGGIO

Mostra di Carlo Lauricella

a cura di Ezio Pagano

APERTURA

20 NOVEMBRE 2014 ORE 19.00

ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA –SYDNEY Una riflessione sulla valenza simbolica della terra e sulle sue possi-bili declinazioni metafo-riche è l’orizzonte crea-tivo entro cui si è mos-so il Maestro Carlo Lauricella per la realiz-zazione di questa sua prima personale in Au-stralia.

Comunicato stampa a pagina 3

Per il terzo anno consecutivo Miss Italia è sici-liana. Clarissa Marchese, nata a Sciacca, è stata eletta bella tra le belle facendo dell’Isola la regione italiana più premiata nella storia della competizione con undici titoli dal 1954 a oggi. Le ha ceduto la corona la messinese Giulia Arena, che, a sua volta, era stata pre-ceduta, nel 2012, da Giusy Buscemi, originaria di Mazara del Vallo. Clarissa Marchese vive a Ribera, nell’Agrigentino. È arrivata a Miss Italia col numero 23 e la fascia di Miss Sport Lotto Sici-

Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Miss Italia, la Sicilia fa tris. Vince Clarissa Marchese

Ristoratori siciliani hanno trovato l’America. In RussiaF

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2 Il Ficodindia S e p t e m b e r — O c t o b e r 2 0 1 4

CCCCoordinamento oordinamento oordinamento oordinamento

AAAAssociazionissociazionissociazionissociazioni

SSSSiciliane iciliane iciliane iciliane

ABN 79 312 810 122

Incorporated on the 11th October 2001

P.O. Box N 108 Petersham North, NSW 2049

Coordinator

Antonio Noiosi

Vice-Coordinators:

Ana Ilardo

ASSOCIATIONS MEMBERS OF CAS:

Ass.Culturale Agira Pres. A. Manno

Ass.Cult. Eoliana Pres. G. Ficarra

Ass.Isole Eolie Pres. F Biviano

Ass.Maria SS di Mont’Alto Pres. A. Messina

Ass.Palermitani Pres. G. Dibella

Bottega d’Arte Teatrale Pres. Santo Crisafulli

Circolo Siciliano Pres Luigi Stivala

Palazzolo Acreide Pres.G.Ferla

Ass. Antonio da Padova Pres. P. Maniscalco

Trinacria Association Pres. G. Lombardo

Secretary: Sylvia Granturco Treasurer: John Stillone

Public Relations: Teresa Todaro Restifa

Ex Officio: Eugenio Casamassima;

Len Destro; Francesco Giacobbe;

Charlie Pollicina .

CU SUGNU, D'UNNI VIEGNU

'Rrimazzatu nta na carretta' i mari

di na manu santa

nun sacciu u cielu ca mi fici

'a terra ca m'apparau

i carni ca désiru çiatu ...

a st'arruggiatu chiuovu:

riuordu fami, friddu

sangu straminatu ...

viecchi arramati ca scurzetta

fimmini cô burca e minni sicchi

sarria...

un populu custrittu:

cuomu n'angidda

mi nturciuniava â prua ...

p'anfìnu ca nun fici scaru

unni

Diu

ammustra linfa

panza china e cammisa nova.

Addivintai

figghiu di na matri

ca fa di patria:

ma u cori nun si cueta

di scuvari

cu' sugnu e d'unni viegnu

MICHELANGELO GRASSO

Catenanuova (En)

Il Ficodindia Il Ficodindia Il Ficodindia Il Ficodindia B.N 97951797

P.O. Box 160 Ermington - Australia 1700

Telephone/Fax : +61 2 9801 0116

E-mail: [email protected]

Internet: www.ilficodindiasydney.com

Editorial Committee:

Sam Mugavero-Marco Zangari

Webmaster:

Daniele Stasuzzo

Via V. Emanuele, 470 - 94011 Agira (En) Italy

E-mail: [email protected]

Contributors:

Eugenio Casamassima-Carmelo Loibiso

Founded in 1999

by Salvatore (Sam) Mugavero

DISCLAIMER:

All opinions expressed in articles and fea-tures are those of the contributors and not necessarily those of the Editors or CAS. CAS and the Editors accept no responsibil-ity for the accuracy of any of the opinions or information contained in submitted articles.

Il Ficodindia è reperibile a: SYDNEY: Consolato Generale d’Italia-- Istituto Italiano di Cultura;

Earlwood: Dott. Ignazio Alberti-315 Homer Street;

Five Dock: Canada Bay Club, 4 William St— Dott. Felice Merlino, 126 Great North Road;

Gladesville: RSL Club-Platimum Coffee House, Shop 1, 225-227 Victoria Road;

Haberfield: Pasticceria Papa;

Leichhardt: FG Fintax, 114 Marion Street. -- Casa D’Italia, 67 Norton Street;.

Ryde: Golden Banana Fruit Market, Ryde Shopping Centre- Quarry Rd Pharmacy, 128a Quarry Road;

Wollongong: IT-SO-WEL—21 Stewart Street

MELBOURNE: A.L.I.A.S.- 29 Ridley Ave. Avondale Heights

ITALIA: Acireale (Ct)-- Al Ficodindia Ristorante;

Agira (En)— BAR Scardilli,Circolo degli Operai, Salone Santo Trovato; Naxos (Me) Taverna Naxos Tramite abbonamento oppure al sito internet: www.ilficodindiasydney.com

POESIA e PASSI LETTERARI

Premio letterario Valenti 2014 1° Classificato per il settore "POESIA“

(Traduzione)

Chi sono e da dove vengo...

Stramazzato su una carretta di mare da una mano santa non so il cielo che mi creò la terra che mi dispose le carni che diedero fiato ( a questo arrugginito chiodo: ricordo fame,freddo sangue sparso ( vecchi putredi con la coppola; donne col burga e seni aridi sarà ... un popolo costretto: come un 'Anguilla mi attorcigliavo alla prua ... sino a che non approdai dove Dio mostra linfa pancia piena e camicia nuova,

Diventai figlio d'una madre che fa da patria: ma il cuore non si quieta di scovare chi sono e da dove vengo ...

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C A L E N D A R I O D I E V E N T I

Il Ficodindia 3

la sua presenza materica si pone così come traccia mnemonica immediata e simbolica di una storia personale e collettiva. L’esposizione s’inserisce nell’ambito delle diverse attività socio-culturali promosse in tutto il mondo dal CRASES. L’associazione, in sinergica collaborazione con la competenza del Museum di Bagheria, si è definita nel corso di questi anni come un ponte di raccordo, saldo e duraturo, tra la Sicilia e i suoi cittadini residenti all’Estero. Il CRASES, consolidatosi come realtà culturale attenta e ricettiva, è interessata, attraverso la realizzazione di eventi culturali e mostre di risonanza internazionale, ad incrementare la divulgazione dell’arte siciliana nel panorama mondiale e rafforzare il legame con la nume-rosa comunità dei siciliani all’Estero.

MOSTRA DI CARLO LAURICELLA

Giovedì 20 novembre 2014 alle ore 19,00, presso gli spazi espositivi dell’Istitu-to Italiano di Cultura di Sydney, si inaugura la personale del Maestro Carlo Lauricella “Notes: appunti di viaggio”. La mostra promossa dal CRASES e organizzata dall’Osservatorio dell’Arte Contemporanea in Sicilia di Bagheria - MUSEUM è curata da Ezio Pagano. Una riflessione sulla valenza simbolica della terra e sulle sue possibili declinazioni metaforiche è l’orizzonte creativo entro cui si è mosso il Maestro Carlo Lauricella per la realizzazione di questa sua prima personale in Austra-lia. Dopo anni di intensa e versatile attività, di molteplici tecniche e moda-lità espressive sperimentate – dall’incisione alla pittura, dall’installazione al video – Lauricella giunge con “Notes: appunti di viaggio” ad una tappa impor-tante della sua ricerca, ad una sintesi matura del suo linguaggio artistico. Nel corso del 2012-2014 la sua attenzione si è focalizzata sulla ‘terra’ e sulla possibilità di rappresentarla nella sua più profonda autenticità, la mo-stra nasce infatti dall’esigenza di captare il valore di questa stessa, cogliendo-ne l’universalità di cui è portatrice, ma anche le molteplici, potenzialmente infi-nite, diversità che racchiude. Le ventidue opere esposte, raggiungendo un’armonia di gesto e materia, conservano nelle astrazioni formali delle loro composizioni, nella brutale – tuttavia soave – presenza terrosa delle loro cromie, tanto la veemenza gestuale di chi le ha create, di chi cioè ha voluto sporcarsi le mani nel tentativo di possederla riappropriandosi delle proprie radici, quanto la pro-rompente forza dei luoghi che vogliono evocare. “La terra si racconta di per se stessa, la terra si ricorda con la terra”, dichiara a tal proposito lo stesso artista. La mostra fornisce al fruitore un’esperienza percettiva composita che non coinvolge soltanto la vista ma anche l’olfatto e potenzialmente il tatto grazie, difatti, alla presenza di vere e proprie zolle di terra, prelevate dalle città rappre-sentate nei dipinti, che esposte accanto a questi stessi ne costituiscono il natu-rale e complementare proseguimento, concettuale e concreto insieme. “Questa selezione di opere nasce dalla ricerca della terra per narrare la terra – spiega nel testo in catalogo Licia Michelangeli – nasce dalla paziente raccolta di materiale in zone differenti della Sicilia, che il Maestro ha disposto ordinata-mente al centro del pavimento nel suo studio come tessere di una scacchiera, in costante, meraviglioso divenire. Nei mesi, infatti, sono aumentate e più ne aggiungeva, più si rendeva conto della polivalenza di colori, consistenze e miscugli che vi possono essere nelle terre di una stessa città, di una stessa provincia, dell’intera Regione”. Come dei veri appunti di viaggio, Cefalù, Trapani, Agrigento, Bagheria, Calta-nissetta, Giacalone, Gallitello, Marsala, Pachino, Poggioreale, e ancora la Val-le del Belice e Capo D’arso, sono dunque immanenti nella percezione espositi-va, presentati oltre che semplicemente rappresentati. “Sono certo – sottolinea il curatore, Ezio Pagano, sottolineando uno dei nodi centrali dell’evento – che i siciliani che visiteranno questa mostra ritroveranno qualcosa in cui riconoscer-si, ovvero tracce delle proprie origini”. L’iter espositivo segna, difatti, un racconto antropologico oscillante tra palpabile concretezza ed evocazione poetica in grado di rintracciare le origini primordiali, antiche e attuali insieme, dell’umanità pur partendo da una sugge-stione personale, da una riscoperta che in primis è di sé. La terra, il suo odore,

SICILIAN ASSOCIATIONS’ CALENDAR OF EVENTS

NOVEMBER 1st– Commedia d’Arte Teatrale– “Liolà”, al Marconi Club

8th - Ass. Palermitani– 27th Anniversary Dinner Dance 22nd

– Ass/ Isole Eolie- Annual Ball 23rd– Trinacria Assn– Members Picnic

30th—Ass. Isole Eolie-Family Xmas Picnic.

DECEMBER 6th– Ass. Palazzolo Acreide—Dinner Dance.

7th– Trinacria Assn– Cherry Picking

7th- Ass. Isole Eolie– Christmas Picnic.

14th– Ass. Isole Eolie- St. Lucia Mass

Tel. 9564 2533 114 Marion St. Leichhardt

Dichiarazioni dei redditi e contabilità Persone fisiche-*Aziende*-Società

Consulenza Fiscale per i Pensionati Italiani

FG Fintax Pty. Ltd Agenti Fiscali Autorizzati

Direttore Davide Giacobbe

N o v e m b e r - D e c e m b e r 2 0 1 4

Messa in italiano a Gladesville (O.L.Q.o.P.) alle ore 10.45, ogni seconda domenica del mese officiata da padre Alberico Iacovone.

CAS Meetings every first Monday of ech month at Canada Bay Club

COASIT NEWS

OGNI MERCOLEDÌ dalle 9 alle 10.30 su Rete Italia

“Spazio Giovani”. Continua il consueto

appuntamento con Paolo Rajo, Marco

Zangari e Giovanni Bressan del Co.As.It.,

Fabio Petrò e tanti giovani pronti a raccontare

le loro storie. Con interventi, telefonate in

diretta, esperti e collegamenti da Melbourne.

Le puntate passate sono visibili sul canale

YouTube “Teleaustralia”.

25 novembre

Giornata

internazionale

contro

la violenza

sulle donne

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N o t i z i e l o c a l i e n o n

4 I l F i c o d i n d i a N o v e m b e r - D e c e m b e r 2 0 1 4

L’Antica e ricchissima cultura equestre siciliana

Pochi sanno che la culla dell’arte equestre mondiale è stata proprio la Sicilia. Furono i Greci a importare per primi in Sicilia cavalli di grande qualità, quelli che usavano loro: purosangue orientali provenienti dalla Mesopotamia e dall’attuale Siria e Giordania. In Sicilia i cavalli trovarono foraggi più ricchi provenienti da suoli calcarei e svilupparono ossatura e zoccoli più forti tant’è che duran-te i Giochi Olimpici ad Atene, primeggiavano molto spesso proprio i cavalli di Siracusa, la grande colonia greca in Sicilia che sui monti Iblei allevata migliaia di cavalli. La più antica gara equestre che è stata descritta è siciliana: ad Agira (Enna) si tiene ancora oggi dopo 2.000 anni, ogni anno, una gara di velocità in salita che al tempo greco andava dall’abitato, (in basso) all’Agorà (in alto) e oggi si corre lungo la via principale del paese lungo più o meno lo stesso percorso. Durante il periodo romano, in Sicilia s’importarono cavalli della razza Equus italicus sviluppato per la cavalleria romana che, incrociati con gli orientali della Sicilia, diedero soggetti più veloci e resistenti. È con la conquista araba che arrivano in Sicilia non meno di 15.000 cavalli arabi e berberi che in gran parte rimasero dopo la conquista normanna. Al seguito della moglie lom-barda di Ruggero scese in Sicilia una vasta colonia di origine celtica che portò dal nord un cavallo nero, dal muso mulino che non è altro che il capostipite del cavallo Sanfratellano che ancora oggi viene allevato allo stato brado sui Monti Nebrodi. A Castelbuo-no, nelle Madonie, la famiglia dei Principi di Ventimiglia ha istituito la prima Accademia equestre della storia ben prima di Napoli e Versailles: l’Accademia della Stella. Raggruppava i migliori addestratori dell’epoca (siamo nel XIV secolo) e vi si tenevano com-plessi caroselli con centinaia di cavalieri, rappresentazioni teatrali a cavallo e alta scuola. Grazie alla rivoluzione napoletana e alla fuga di Ferdinando II di Borbone a Palermo nasce, nel XVII secolo, l’allevamento di Ficuzza, nei Monti Sicani. Qui furono selezio-nate le migliori cavalle indigene siciliane per farle coprire da stalloni andalusi allo scopo di creare un cavallo da battaglia più leg-gero, più agile e veloce, con maggiore resistenza e che fosse anche molto bello per sfilare in parata. Nelson aveva sedato nel sangue la rivoluzione napoletana permettendo a Ferdinando di rientrare a Napoli e in quel periodo gli inglesi stavano sviluppando il purosangue inglese, così poterono acquistare in Sicilia ben 100 fattrici di quello straordinario animale indigeno sviluppato a Ficuzza (nonostante in Spagna fosse vietato vendere cavalli locali agli stranieri). Ahimè, Ferdinando III non aveva alcun interesse nei cavalli e alla morte del fratello chiuse l’allevamento e vendette “a chiunque” tutti gli stalloni e le fattrici: un patrimonio genetico straordinario rischiava di andare perduto. Il salvataggio si deve principalmente a poche nobili famiglie siciliane che acquistarono numerosi soggetti e li continuarono ad allevare in purezza. Una di esse è quella dei Salomone di Tusa che tutt’oggi alleva i miglio-ri soggetti di indigeno siciliano. Essi stessi hanno contribuito alla costituzione dell’Associazione Indigeno Siciliano che oggi sele-ziona i soggetti che hanno ancora le caratteristiche per essere inseriti in questa razza (non ufficialmente riconosciuta) autoctona siciliana che è l’Indigeno Siciliano. È il 1875 quando un generale di cavalleria siciliano fu mandato in Siria per acquistare stalloni e fattrici Orientali per la regia cavalleria Italiana. Furono allocati al deposito stalloni di Catania e allevati in purezza con un apposito Stud Book. Dopo così tante generazioni di orientali nati sul suolo siciliano questa razza è diventata autoctona.Il Purosangue Orientale Siciliano è oggi un animale protetto perché, ahimè, in pericolo di estinzione. Ne esistono solo 192 esemplari e studi genetici hanno evidenziato che nel loro DNA hanno tutti un unico aplotipo, a differenze degli arabi americani, polacchi, russi etc, etc che ne hanno “troppi” per aver inseguito le mode dei colli e dei nasi all’insù del momento. Osservando e comparando la morfologia degli orientali siciliani con quella degli orientali ritratti con precisione sulle monete e sui vasi degli antichi greci e impressionante verificare che “non vi sono differenze”!

Grazie a chi scrive, Craig Stevens, uno dei più conosciuti “guru” del dressage e dell’equitazione classica internazionale (www.craigstevens.com), ha scoper-to nel 2010 Il Purosangue Orientale Siciliano e l’antica cultura equestre della Sicilia e ha dovuto riscrivere di sana pianta i primi tre capitoli del suo libro sulla Storia dell’Horsemanship. Ne ha anche cambiato il titolo che è oggi “History of the Mediterranean Horsemanship” riconoscendo che è nel mediterraneo e in particolar modo nella Magna Grecia e soprattutto in Sicilia che l’arte equestre ha avuto La sua culla. Oggi in Sicilia si allevano circa 35.000 cavalli di numerose razze, girando per le campagne se ne incontrano in pratica ovunque. Sono più di 8.000 i proprie-tari di cavalli che svolgono sport equestri o che semplicemente fanno escursio-ni a cavallo nella straordinaria natura siciliana. Anche gli stranieri possono oggi persino compiere viaggi a cavallo di una settimana dalle Madonie all’Etna accompagnati da guide locali su cavalli siciliani (www.sicilyonhorseback.com). L’antica cultura equestre siciliana e ancora davvero viva e vegeta.

Testo di Franco Barbagallo

Franco Barbagallo (www.francobarbagallo.it) è un fotografo e giornalista glo-betrotter che dal 1983 al 2011 ha collaborato assiduamente con le migliori riviste italiane e straniere. Fra esse, sin dal primo numero, anche con la rivi-sta equestre italiana Cavallo Magazine. Oggi si occupa full time di cavalli alle-vandoli e addestrandoli. È venuto in Australia ben 22 volte e l’ha visitata e fotografata in lungo e in largo pubblicando numerosissimi articoli sulle riviste con le quali ha collaborato. Oggi vive e lavora fra Acireale e le Madonie.

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Onore, dunque, agli operai di Messina i

quali con tale scelta non difendono sol-

tanto il loro legittimo diritto al lavoro,

creando probabilmente nuova occupa-

zione, una tradizione produttiva tipica

della città e della Sicilia, ma- fatto molto

rilevante politicamente e sindacalmente-

indicano una strada importante, forse

risolutiva di tante realtà in crisi. Perciò,

bisogna sostenere concretamente que-

sta coraggiosa scelta dei lavoratori mes-

sinesi, ognuno per quel che può fare: lo

Stato, la Regione (questa è la

"Rivoluzione" da fare in Sicilia!) assicu-

rando alla cooperativa gli aiuti necessari

per l'avvio della produzione; noi, cittadi-

ni, impegnandoci a bere solo la nuova

"birra Messina".

Nel sottostante articolo (del novem-

bre 2011), partendo dalla drammatica

situazione della Fiat di Termini Imere-

se, ho provato a fare un collegamen-

to con le esperienze di "fabbriche

senza padroni" avviatesi, con suc-

cesso, in Argentina. Certo, non esiste

un modello uguale per ogni situazio-

ne, tuttavia quell'esempio (oggi an-

che quello di Messina) può divenire

un punto di riferimento per le lotte

operaie in Italia e in Europa. (a.s.)

h�p://

www.informarexresistere.fr/2011/11/26/

termini-imerese-quando-il-padrone-chiude-

perche%E2%80%99-non-pensare-a-una-

fabbrica-senza-padrone/

AGOSTINO SPATARO

N O T I Z I E L O C A L I E N O N

I l F i c o d i n d i a 5

Finalmente, dalla Sicilia una buona no-

tizia! Un'ottima notizia, proveniente da

una piccola realtà industriale dismessa,

che riapre la via della speranza alla

classe operaia, ai lavoratori italiani e

non solo: gli ex dipendenti del birrificio

"Triscele" di Messina (a mio modesto

parere sarebbe meglio recuperare il

vecchio logo "Birra Messina"), associa-

ti in cooperativa, stanno per riaprire lo

stabilimento che i padroni hanno chiu-

so qualche anno fa, lasciando sul la-

strico gli operai e le loro famiglie. Mi

sembra un fatto davvero clamoroso,

una vera e propria svolta nella gestione

delle crisi aziendali o in tutti quei casi,

numerosissimi e frequenti in Italia, di

abbandono e/o di de-localizzazione

degli impianti industriali.

N o v e m b e r - D e c e m b e r 2 0 1 4

Il C.A .S. , Coordinamento Associazioni Siciliane Il C.A .S. , Coordinamento Associazioni Siciliane Il C.A .S. , Coordinamento Associazioni Siciliane Il C.A .S. , Coordinamento Associazioni Siciliane

SOTTO GLI AUSPICI DEL CONSOLATO GENERALE D’ITALIA IN SYDNEY

Con il patrocinio di:

ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA—LA FIAMMA—RETE ITALIA—MY SAT World Media International— WEST HOXTON SHOPPING CENTRE (A. & G. Noiosi)- ALFREDO ITALIAN RESTAURANT— MARIO MARTI-

NO—O’HARE FUNERAL DIRECTORS- EUGENIO CASAMASSIMA

Indìce

Il Concorso Letterario Internazionale CAS 2015 di

Narrativa e Poesia

Il tema per tutte le categorie è libero.

Tutti i lavori devono essere scritti in lingua italiana o in vernacolo con relativa traduzione.

Saranno premiati i migliori lavori di ogni categoria con premi in denaro, trofei e certificati. Inoltre ci saran-

no dei premi a sorpresa per lavori ritenuti meritevoli

Per ulteriori informazioni ed ottenere le norme del concorso

telefonare allo 0413 431119 oppure al 9801 0116

e-mail: [email protected]

oppure scaricare direttamente dal Blog del sito

www.ilficodindiasydney.com

E N O I , Q U A S I A S T E M I , B E R R E M O S O L O " B I R R A M E S S I N A "

Page 6: Il FicodindiaIl Ficodindia...ceduta, nel 2012, da Giusy Buscemi, originaria di Mazara del Vallo. Clarissa Marchese vive a Ribera, nell’Agrigentino. È arrivata a Miss Italia col

duemila anni fa, è venuta alla luce proprio nel paese di San Filippo, durante scavi in un cantiere edile, i cui lavori sono stati sospesi dalla Guardia di finanza.

La ditta, secondo quanto ac-certato, non aveva protetto il sito, che rischiava di essere distrutto. Un

sopralluogo è stato effettuato insieme a personale specializzato della So-printendenza ai beni culturali e am-bientali di Enna. Il sito è stato protet-to per evitare intrusioni o danneggia-

menti in attesa di ulteriori rilievi e provvedimenti da parte della Soprin-

tendenza. Si tratterebbe di un patrimo-nio storico e una scoperta di valore inestimabile che si spera venga recu-perato, protetto e valorizzato. Una scoperta che, assieme alle già note risorse monumentali di Agira, potreb-be fare da volano per lo sviluppo del turismo locale e internazionale. BLOG SICILIA

.Agira, una sensazionale scoperta: rinvenuta una tomba del periodo pre-

greco. Un patrimonio storico e una scoperta di valore inestimabile. Agira è un paese dell'entroter-ra siciliano dalle origini antichissime che si perdono nella mitologia. Eretta sul monte Teja, Agira domina le colli-ne circostanti e le valli del Salso e del Dittaino, i suoi paesaggi si perdono tra l'azzurro sconfinato del cielo, le ster-minate colline che la circondano e le limpide acque del lago Pozzillo. Un'ulteriore scoperta confer-merebbe le antichissime origini stori-che di Agira. Infatti, una tomba del periodo pre-greco, risalente ad oltre

Agira, una sensazionale scoperta: rinvenuta una tomba del periodo pre-greco

Sicilia dovrebbe essere racconta-ta molto di più per l’unicità di quello che propone piuttosto che per i suoi dolori mai perdonati. Il Mare. La Terra. Il Cielo. Il Fuoco. La Neve. Tutto si tiene per mano e si mischia in 20 chilometri di se-greto turbamento, avvolgendo i sen-si in un percorso che non concede ripensamenti. Ti succede di perderti, di non capire più perché arrivasti qui. Ma qui dove? Tra le vette del mondo o nel pieno del calore medi-terraneo. I riferimenti sono troppi: il profumo delle pinete, dei vigneti e dei funghi porcini, di neve fresca e salsedine, di olio abbronzante e cucina casereccia, di nord e di sud insieme, di Grecia e di Roma, di Cri-sto, di Islam, stuzzicano la fantasia mentre ancora non hai compreso

Su Facebook il cantautore bolognese Cesare Cremonini ha scritto tutto d’un fiato cosa pensa della Sicilia. Immortalato sull’Etna l’ex Lunapop scrive a tutti che s’è innamorato della Trinacria. E lo fa con parole dirette, da leggere tutto d’un fiato: Dall’Etna, sulla vetta di questa mera-viglia senza tempo, ogni pensiero tetro si arrende e si sgretola come la materia appena sfiorata dalla lava. La

come sia possibile. Come faccia tutto a stare insieme

Dove altrove esiste questo intreccio a portata di mano. La bellezza delle donne. L’onestà degli uomini quando conoscendoli ti accorgi dell’amore sconfinato, ma sempre trattenuto, che provano per il loro tesoro. Per il loro territorio. Nulla viene sfruttato come si dovrebbe forse, quanto si potrebbe. Vorresti si facesse di più, e più alla svelta, in ogni campo del turismo, ma i pochi giorni qui ti lasciano il dub-bio che sia meglio così. Che opere e ricchezze naturali tanto uniche nel mondo occidentale possano essere ancora solo tue, per una volta, in una notte soltanto. La notte dei desideri. Grazie Sicilia.

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C R O N A C A R E G I O N A L E . C U L T U R A & A R T E

6 I l F i c o d i n d i a

Cesare Cremonini, ode all’Isola: “Terra unica, grazie Sicilia”

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chicken and meat dishes, yet also lends a particular sweetness and airiness to the dough for cannoli. Marsala is used to soak layers of sponge cake in the classic cassata alla Siciliana. Some of the drier Marsala wines are becoming increasingly popular as an aperitif. Mint Mint is used extensively in Middle East-ern cooking and in Sicily. Nutmeg

Nutmeg is the kernel of the fruit of a tropical tree native to Southeast Asia. Sicilians use nutmeg to flavour pasta, fish sauces, and some vegetable prepa-rations.

Olives and olive oil Olive production did not suffer a setback under the Arabs, as some people claim. Since the olive is sacred in the Koran, it might be expected that the Arabs would greatly increase the number of olive trees in Sicily. But for some unknown reason the production of oil dipped in medieval Arab Sicily. The finest olive oil is cold-pressed extra-

virgin olive oil. No heat-extraction pro-cess or chemicals are used in cold pressing, and in this first pressing the olive releases the purest oil with all its nutrients. Olives come in a wide range of green and black hues. In Sicily, no dinner would be complete without a bowl of olives.

Onions Onions were grown in abundance in Palermo, according to the tenth-century Arab traveller

Oranges The orange was first introduced to Eu-rope by the Arabs via Sicily. This was the bitter orange. The Arab emirs of Palermo created orangeries and used the bitter orange, lime, and shaddock for candying, preserves, and essence. In Sicily the sweet orange is known as

the Portugal orange. Another orange grown in Sicily is the blood orange, called tarocco, ideal for orange salad.

Oregano Oregano is a powerful flavouring in Sicilian cooking. It is always used dried, never fresh. Its leaves lend a strong, spicy fla-vour to sauces for grilled fish or roasted meat as well as pizza, pasta sauces, and chicken dishes.

Pancetta Pancetta is Italian bacon .

Parsley Parsley is used extensively in Sicilian cooking, both as a flavoring and as a gar-nish. Pecorino Fresh pecorino, a sheep’s milk cheese, tastes similar to feta, though less salty. Aged pecorino is also common, usually grated over pasta or served with fresh raw fava beans. Pine-nuts Pine nuts are an essential ingredient in cucina arabo-sicula. They are from the cone of the stone pine and are native to the Mediterranean. They are used in many sweet-and-sour dishes and fillings. Pistachios The Arabs introduced the pistachio in Sicily. Sicilians will tell you that the best variety is the pistachio di Sicilia, which comes from Bronte in the province of Catania. Pome granates The pomegranate was first brought to Spain and Sicily by the Arabs to grace their pleasure gardens. It is an Asian bush that can attain a height of twenty feet. Potatoes Potatoes appear in frittate, sa-

lads, soups, and sauces, but are perhaps most widely acclaimed as the main ingre-dient in cazzilli, the cigar-shaped fried croquettes. Raisins Several kinds of raisins are used in Sicilian cooking.

Rice The rice used in Sicilian cooking is Arborio or Vialone rice. Italians like their rice creamy; Sicilians like theirs al dente, with the grains more separate. It is used to make the well-loved street food called arancine ("little oranges"), fried balls of cooked rice stuffed with meat and peas or cheese or all three. Sicilians generally do not make risotto.

To be continued

umass.edu/journal/Sicily program

G A S T R O N O M Y & F O L K L O R E

I l F i c o d i n d i a 7

Continuation of the previous one SICILYTODAY (The Sicilian Pantry)

Estratto di pomodoro

This true Sicilian specialty is a dark red paste with a clay-like consistency, made by spreading salted tomato puree out onto large wooden boards to dry for two or three days in the sun until nearly all moisture has evaporated. Preserved under a layer of olive oil, es-tratto keeps in the refrigerator for several months. It is used in much the same way as tomato paste, yet is has a stronger, much more intense flavour.

Fava beans

The fava bean is an important food in Mediterranean societies. In Sicily the fava goes back to before the Greeks. Sicilians eat fava raw and in Frittedda, and raw served with pecorino cheese. Dried fava beans are used in soup called maccu, a staple of the peasant diet since antiquity.

Fennel Wild Sicilian fennel has been an im-portant ingredient in the cuisine since antiquity. It’s found in numerous braises and pasta sauces and, most simply, sliced and served in a salad with citrus

fruits and olives.

Figs

Fresh figs are popular and abundant in Sicily.

Garlic

Garlic is one of the four cornerstones of Sicilian flavour, along with onions, pars-

ley, and oregano.

Lemons

The first mention of the lemon tree in any language dates from the beginning of the tenth century and is from an Arabic source. Sicilians are very fond of lemons, eating them raw with salt, in salad, in sherbet, and with meat and fish. Marsala wine

Marsala wine is commonly found in

The food of SICILY (The history)

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lazzo Musumeci (in Piazza S. Domenico,

con il suo portare in pietra lavica dell’Etna),

Palazzo Geremia, Palazzo Scudero,

Palazzo Gambino, Palazzo Modo. Tutto

il " barocco acese" è oltremodo spetta-

colare: è legato al connubio bene assor-

tito del materiale lapideo (pietra nera

dell'Etna e bianco calcare di Siracusa).

Tutto il centro conserva intatte le forme

del barocco siciliano, nelle case, nei por-

tali lavici, dominati da mascheroni scolpiti

con decorazioni esuberanti, nell’intreccio

fitto delle vie. Nelle facciate gli elementi

decorativi, le mensole figurate dei balconi

"cagnoli" antropomorfi e fisiomorfi: o

ancora con i mascheroni dei portali che

conservano un significato apotropaico.

Le logge chiuse e le inferriate creano un

insieme armonico tale da superare le

barriere del tempo.

Acireale ha un passato di antiche tradi-

zioni. Basti pensare la festa di S. Seba-

stiano, la festa di Santa Venera, il Car-

nevale denominato “il Più bel Carnevale

di Sicilia”, i suoi proverbi che si traman-

dano già dal 1500 e tanto altro. Venite

in Sicilia, troverete il mare, la neve, le

storie, leggende, il sole e2

l’accoglienza!

Biagio Fichera (studioso di tradizioni popolari)

Carnevale (Particolare)

Da moltissimo tempo leggo “Il Ficodindia” edito da voi; anche se poche pagine, ma molto interessante. Nell’ultimo numero di luglio-agosto, ho letto l’articolo su Viagrande, così mi è venuta l’idea – spinto dal sig. Barbagallo (titolare della Trattoria Pizzeria Il Ficodindia di Acireale) di inviarvi un piccolo pezzo sulla città di Acireale. Ho cercato di attenermi allo spa-zio come quello scritto su Viagrande. Vi allego anche due foto del “Barocco” e una sulla città. Voi siete liberi di pubblicare quello che volete. Allegati n.3 foto e il pezzo sul barocco. Ho provato diverse volte, ma l’e – mail mi ritorna indietro, speriamo che questa volta arrivi. Con preghiera di darmi notizia della ricezione. Eccolo accontentato.

(Testimonianza di un epoca)

Acireale, l'antica Xiphonia dei Greci e

Akis dei Romani, sorge sul versante orien-

tale della Sicilia, su una collina, sempre

verde di agrumeti, a mezza costa tra le

pendici dell'Etna e il mare Jonio. La città ha

una popolazione di circa cinquantacinque-

mila abitanti. Data la breve distanza dal

capoluogo di provincia (16 km). Acireale si

trova a 161 m s.l.m., può considerarsi servi-

ta, alla stessa stregua di Catania . dall'Aero-

porto di Fontanarossa (Vincenzo Bellini)

dista circa 30 km. Inoltre dista da Taormi-

na 37 km, dall'Etna , 25 km.

La città è ricca di monumenti e chiese: il

barocco siciliano ha in Acireale uno dei suoi

esempi più cospicui Il terremoto del gen-

naio del 1693 fu tremendo. Ad Acireale

crollarono i due terzi degli edifici. La città

profuse tutte le sue risorse nel fulgore archi-

tettonico, il tessuto urbano si modernizzò

adeguandosi alla moda del tempo. La rico-

struzione si esalta nel barocco della Basili-

ca di S. Sebastiano, nel complesso di

Piazza Duomo, nel Palazzo di Città, la Basili-

ca dei Santi Pietro e Paolo, della Cattedrale,

nei palazzi Modo (poi Teatro Eldorado), Pa-

ACIREALE (Ct)

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Portale Palazzo di Citta`

Villa Belvedere

Piazza Duomo

Chiesa di S. Pietro