Il Domenicale di Casoria N°7

31
La Casta dei senza pudore Anno I - Numero 7 - 18 dicembre 2011

description

Anno I - Numero 7 - 18 dicembre 2011 Settimanale d'informazione della città di Casoria

Transcript of Il Domenicale di Casoria N°7

Page 1: Il Domenicale di Casoria N°7

L a C a s t a d e i s e n z a p u d o r e

Anno I - Numero 7 - 18 dicembre 2011

Page 2: Il Domenicale di Casoria N°7

Domenica - 18 dicembre 2011 Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

2

La vignetta della settimana

In questo numero

pag. 2 La vignetta della settimana

pag. 3 Editoriale

pag. 4 Questa Giunta Comunale deve...

pag. 5 Enzo Marino

pag. 6 Intervista Doppia

pag. 8 Appello ai giovani del PD

pag. 9 Fuochi di arificio...

pag.11 Lavoratori socialmente utili...

pag.12 La via del santo - Mo Bast!

pag.13 X Edizione Premio Eagles

pag.15 Una triste verità di Casoria

pag.16 Maratona di Casoria

pag.16 A Natale puoi...

pag.17 Relazione tra genitori e figli

pag.17 Londra Vs Napoli

pag.19 Crolla l’Ora tour....

pag.20 Au bel de la change....

pag.21 Napoli (di Lucchese)

pag.22 Giotto Volley

pag.23 A spasso nel calcio

pag.24 Le malattie della crisi economica

pag.25 Ogni crisi finisce nel portafogli

pag.27 Comunicato Stampa

pag.28 CattiviK

pag.29 Ralph Morris

pag.30 Salva con nome

pag.31 MiSvago

L a C a s ta d e i s e n z a p u d o r e

Anno I - Numero 7 - 18 dicembre 2011

Periodico settimanale a diffusione gratuitaAnno I n. 7 - 18 dicembre 2011

Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 4925 del 28/09/2011

Direttore responsabile:Pasquale D’Anna

[email protected]:Sonia Tabacco

[email protected]:

Via G. Marconi,80026 Casoria (NA)

[email protected] Stampa:

Tuccillo Arti Grafiche Via dell’Indipendenza,37 80021 Afragola (NA) [email protected]

Edito da:Associazione Culturale Kasauri

Casoria (NA) [email protected]

Progetto grafico ed impaginazione:Sonia Tabacco

Questo numero è stato chiuso in redazione Giovedi 15 dicembre 2011

Page 3: Il Domenicale di Casoria N°7

3

Domenica - 18 dicembre 2011Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

EDITORIALE

La Casta del senza pudore

Pasquale D’Anna [email protected]

La differenza sostanziale tra il 1992, anno che vide la luce di Mani pulite ed oggi, è che non saranno i giudici

a decretare la fine di questo sistema, ma la gente comune arrivata ormai allo stremo della sopportazione.La completa assenza di equità ed anche di legalità nel nostro paese, sta corrodendo come una metastasi il concetto stesso di democrazia, sta distruggendo l’economia, inquina in maniera irreversibile le amministrazioni, provoca la degenerazione delle coscienze e mina qualsiasi forma di vita civile….in poche parole l’America latina ( di qualche decennio fa). In questa settimana abbiamo assistito alla “creazione” della manovra più odiosa e classista che il nostro paese abbia mai avuto la sventura di dover sopportare. Per arrivare a tutto ciò si è dovuto sostituire il perfido satrapo con l’uomo delle cupole finanziarie. E’ senza ombra di dubbio una manovra dura ed antipopolare, mi vengono in mente i festeggiamenti e il tripudio del 12 novembre e sorrido amaramente. Il Presidente Monti ha fatto quello che era naturale facesse chiunque si fosse trovato al suo posto. La politica si è fatta miseramente da parte, tutti restano asserragliati nel fortino solo per difendere i loro privilegi e non perdere le loro indennità da capogiro. Comunque non ci sono solo le pensioni. Ritorna l’Ici sulla prima casa, si annunciano ulteriori tagli agli Enti locali, alla Sanità ed ai trasporti pubblici. I destinatari di tanta “bontà” sono i soliti noti, gli unici sgravi fiscali sono per le aziende, le banche, chiaramente, avranno il debito garantito dallo stato per sette anni; l’equità, concetto generale espresso

da Monti al suo insediamento, è andato a farsi benedire in qualche luogo sperduto. Tutto questo in un momento di gravissima crisi sociale ed economica. Quello che però più sconcerta la gente comune è senza dubbio il comportamento dei parlamentari: essi sono vergognosi, non

per la conservazione dei loro privilegi, ma per l’indigenza del loro, baratto; rinunciano, infatti, al ruolo di classe dirigente conservando i loro privilegi. In questo preciso momento storico, si acuisce un fenomeno causato da una politica autoreferenziale ed assolutamente impreparata: svaniscono dal dibattito pubblico le persone, con il loro corredo di risorse, di bisogni, di problemi, di sentimenti, di speranze. La vita concreta degli uomini e delle donne di questo paese lascia il posto ad astrazioni: l’economia, la finanza, la globalizzazione. Per tornare ai “senza pudore”. Questi “fantasmi” della politica, che ogni mese cumulano 5.246 euro d’indennità, 3.503 euro di diaria, 3.690 euro di rimborsi forfettari, 3.323

euro di rimborsi viaggi, hanno eccepito che su questa questione il “Parlamento è sovrano” e che saranno loro a decidere i tagli da applicare alle indennità succitate. Anche un bambino capirebbe che esiste un accordo tra il governo dei “Professori” e la casta: “Noi votiamo la manovra e poi

quando le acque si saranno calmate, lasceremo che tutto vada nel dimenticatoio”. C’era una strada maestra da seguire che non è stata nemmeno presa in considerazione dai “geni” del governo: senza intervenire sulle indennità, la manovra avrebbe potuto “limare” i fondi di Camera e Senato, e i tagli sarebbero arrivati in modo naturale. Tutto ciò non è avvenuto e non occorre che vi spieghi il perché! Intanto, nella nostra ridente cittadina, prosegue l’anestesia totale che la nuova amministrazione sta compiendo sulle coscienze ormai stanche dei casoriani. Si vedono solo qualche festicciola e molti convegni

(?), l’occultamento totale della crisi generata dal Partito Democratico (in attesa di trovare un “qualcosa” da donare ai riottosi), una mancanza assoluta di prospettive e le file chilometriche di aspiranti vigili negli uffici dei politici nostrani e chiaramente del “Deus ex machina” Tommaso Casillo. Tranquilli, l’Assessore in una recente dichiarazione, a proposito del presidio dei disoccupati, ha affermato che lui e l’Amministrazione sono lontani da certe logiche clientelari e appartenenti alla Prima Repubblica. Un po’ di scetticismo? Bene, anch’io la penso come voi…in effetti, sarebbe un po’ come chiedere a “Dracula” di donare del sangue! Felice domenica…

Dammi retta, buttati in politica... almeno la pensione te l’assicuri!

Page 4: Il Domenicale di Casoria N°7

Domenica - 18 dicembre 2011 Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

4POLITICA

Via Principe di Piemonte, 195 - CASORIA (NA) - (adiacente TUFANO Elettrodomestici) • Tel/Fax 081.7575416 • Cell. 388.9710515 • e-mail: [email protected]

• Assicurazioni• Finanziamenti in sede• Consulenza legale

SUPER SCONTI!SUPER SCONTI!per tutto il periodo natalizio

a Principe ddi Piemonte, 195 - CASORIA ((NA)) - (adiacente TUFANCAS NO Elettrodomestici) •Tel/Fax 08NO E 81.7575416 •Cell. 388.971081.7 0515 •e-mail: [email protected]

Renault New Twingo 1.2 Benzina , Mod. Dynamic, 2010, unico prop., Km 30.000,

clima, vetri elett., servosterzo, airbag.

Renault Scenic 1.9 Tdci 120cv Luxeprivilage, 2005, km 120.000,

interni pelle, clima auto., vetri elettrici.

Fiat grande Punto 1.2 benzina dynamic, 2008, km 65.000, accessoriata vetri

fumè, abs, clima, vetri elettrici.

Peugeot 207 1.4 Hdi anno 2007, 5 porte, km 50.000, unico prop., vernice metal., clima, servosterzo, vetri elettrici, airbag.

Bmw X1 2.0d mod. 23 x-drive, 2010, km 0, unico prop., fari bixeno, vetri oscuranti, tetto elet. panor., interni in pelle, sensori.

Fiat Panda 1.2 benzina mod. Dynamic, anno 2008, km 60.000, accessoriata,

clima, barre, stereo, vetri elettrici.

Ford Focus C-MAX 1.8 diesel mod. Ghia, 2005, km 60.000, accessoriata, cerchi in

lega, 4 vetri elettrici, clima tronic.

Fiat 500 1.2 Benzina , Modello Lounge, 2008 unico prop.,km 20.000, accessor.,

clima automatico, tetto panoramico.

Lancia Musa 1.4 b/gpl mod. Ecochic, 2010, unico proprietario, km 22.000,

accessoriata, stereo, clima, vetri elettrici.

Hyundai Atos Prime 1.1 benzina, 2006, km 48.000, accessorita, servosterzo,

vetri elettrici, unico proprietario.

€ 4.800

€ 5.900

€ 5.300

€ 6.400

€ 31.900

€ 6.300

€ 6.000

€ 7.200

€ 10.500

€ 4.000

benz/gpl a partire da

Ernesto Valiante [email protected]

Era facilmente prevedibile che i sacrifici eco-nomici imposti dalla Comunità Europea

all’Italia si fossero abbattuti come uno sciame sismico dagli effetti devastanti su tutti i Settori pubblici e privati. Gli unici, purtroppo, a non rendersi conto della drammaticità e delle diffi-coltà economiche e sociali delle congiunture at-tuali sono il Sindaco, gli Assessori e i Dirigenti che percepiscono più di 80.000 euro l’anno.. La manovra economica varata dal governo Monti penalizza fortemente le Regioni ed in partico-lare la Campania e l’hinterland napoletano. La decisione del governo, di trasferire i fondi del cofinanziamento statale a favore delle infra-strutture strategiche e ferroviarie extra regio-nali ha compromesso seriamente alcuni grandi progetti strategici, fondamentali per la crescita economica e sociale del territorio della nostra Regione. L’art. 3 della Legge n. 201 del 6 dicem-bre 2011 (disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici) prevede un taglio dei fondi nei limiti comples-sivi di 1.000 milioni di euro per gli anni 2012, 2013 e 2014, a valere sulle risorse dei cofinan-ziamenti nazionali dei fondi strutturali comu-nitari, in considerazione dell’eccezionale crisi economica internazionale e della conseguente

necessità di riprogrammare l’utilizzo delle ri-sorse disponibili. Contestualmente, al comma due del predetto articolo, è stato istituito un fondo di compensazione per gli interventi volti a favorire lo sviluppo, ripartito tra le singole re-gioni sulla base della chiave di riparto dei fondi strutturali 2007/2013, in termini di sola cassa di 1.000 milioni di euro per gli anni 2012, 2013 e 2014. Per l’utilizzo del fondo si procederà sul-la base dell’ordine cronologico delle richieste, entro i limiti della dotazione assegnata ad ogni singola Regione. I segnali di allarme lanciati a più riprese dalle pagine di questo giornale sui ritardi preoccupanti per la definizione in tempi brevi dell’iter burocratico del “PIU EUROPA” sono stati vani, inascoltati e sottovalutati. Ora, nell’ottica dell’attuale situazione, emerge chia-ramente la gravità della scelta folle e irrespon-sabile compiuta dalla Giunta Comunale nel 09/2011, quando ha deciso di modificare l’im-pianto del Programma “ PIU EUROPA”, perché, non solo, ha aumentato i tempi delle procedure amministrative, ma ha impedito anche la possi-bilità di sottoscrivere l’Accordo di Programma con la Regione Campania entro l’anno del 2011. Oggi, con la mancata sottoscrizione dell’ac-cordo, è quasi certo che il comune di Casoria

incorrerà nelle temute decurtazioni dei fondi di cofinanziamento statale previsti dalla legge per i prossimi anni. L’inadeguatezza di questa Giunta Comunale ad amministrare la città di Casoria è dimostrata anche dalle gravissime inadempienze politiche ed amministrative, che hanno causato il rinvio dell’approvazione del bilancio di assestamento previsto entro il 30 no-vembre e dal ritardo accumulato nel presentare gli elaborati contabili del bilancio di previsio-ne entro il 31/12/2011 di cui all’art. 151 del D. Lgs n. 267/2000 (fatto salvo eventuali proro-ghe). Figuriamoci cosa accadrà, quando questa maggioranza dovrà assumere impegni futuri in sintonia con il rigore che la grave crisi economi-ca-finanziaria impone a tutti. Il clima di scon-certo, di rassegnazione e di forte tensione so-ciale che si respira in Città, impone alla politica di dare risposte chiare, concrete e condivisibili con la maggioranza del paese. Il Sindaco Carfo-ra, per questi motivi d’estrema importanza per il paese, responsabilmente deve prendere atto dell’inefficienza dell’attuale amministrazione e porre seri rimedi in discontinuità col recen-te passato. Questa giunta comunale non solo è decisamente dannosa, ma costituisce un serio pericolo per il futuro della nostra Città.

QUESTA GIUNTA COMUNALE DEVE ANDARE VIA!Sono a rischio i 35 milioni di euro del PIU Europa destinati alla città di Casoria

Page 5: Il Domenicale di Casoria N°7

5

Domenica - 18 dicembre 2011Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

E N Z O M A R I N OVIAGGI NELLA MEMORIA, VIAGGI NELL’ESTRO

Non cercate coerenza o un filo conduttore o uno stile letterario …vi saranno negati! Questa rubrica sarà solo il passepartout tra me e voi quando io navigherò tra i miei ricordi veri o fantastici, nostrani o internazionali, sociali o spirituali.

Svelare alcuni segreti del manoscritto “Li Fatti de li Casuriani Antiqui” ritrovato nello scrigno-casa d’oro mi fa sentire un po’ in colpa perché rivelo confidenze riservate, fino ad oggi, esclusivamente ai casuriani più veri. Mi perdonino gli spiriti dei casuri antichi e che non vengano a tirarmi i piedi di notte! Purtroppo oggi si rende necessario una divulgazione di queste conoscenze per ovviare al disinteresse delle istituzioni cittadine che tendono a svuotano sempre di più la nostra città della sua Cultura originaria, elemento di identificazione e di coesione civica. La storia che segue è stata declamata per la prima volta in lingua tedesca al Botanischer Garten der Karl Franzens Universität Graz – Austria il 15 Settembre 2007. Vedi vari motori di ricerca web e il link: http://www.freeinterartists.bravehost.com/dancing.html

“C’era una volta, su un campo e sotto un cielo dorati, una Casa Aurea dove abitava il Poeta dai versi d’oro. L’Estroso era davvero singolare: si cibava di polline d’oro, beveva nettare d’oro, emetteva parole d’oro, aveva sentimenti d’oro, possedeva una fantasia d’oro, spargeva pensieri d’oro, sognava sogni d’oro. Viveva da solo in un tempo e in una località tutta d’oro. Un bel giorno l’Artefice l’invitò a lasciar quel luogo per fare spazio a creature appena forgiate. Ma il Geniale, che amava questo aureo luogo e non voleva andar via, oppose resistenze dorate, per cui Lui fu costretto a sfrattar-lo all’istante. Così l’Artista, in un’ istante dorato, dovette prendere i suoi sogni, i suoi pensieri, le sue parole, i suoi versi, la sua fantasia e il suo tempo d’oro e portarseli via su un soffio lucente e paglierino. Ma, ahimè!, nella fretta non fece in tempo a pulire l’ambiente e, così, rimase un diffuso aureo disordine: un campo e una casa imbrattati d’oro, una luccicante fiammella, residui poetici e oggetti magici sparsi un po’ dappertutto. Poi tutto mutò, tutto divenne profano, tranne le cose lasciate dal Poeta, che, esposte al nuovo ambiente, tra il verde della natura e il turchese del nuovo cielo si esaltavano tanto in bellezza da insuperbirsi rispetto al resto del globo. Allora dovette intervenire ancora l’Artefice per riequilibrare il tutto e, così, raccolse gli oggetti abbandonati, li depose nella Casa d’oro, la riportò a condizione di scrigno e la fece scivolare insieme al campo dorato sotto una coltre di acquitrini. Non volle ridarli all’origine, pensando che, un giorno, quei nuovi esseri, se avessero utilizzato l’intelligenza con intelligenza pote-vano godere anche di questi beni dorati. Fu appena attivato il meccanismo terreno della vita quando le nuove creature, trascinate dagli eventi, senza cognizione del tem-po e dello spazio, ma solo con il graduale accumulo delle prime nozioni, iniziarono a far funzionare il cervello. Avevano freddo,avevano fame, avevano paura di tutto. La loro vita era all’ombra della natura, ma avevano già maturato una primordiale idea dell’esistenza di un dio canaglia come era la loro vita. Erano ancora simili alle bestie, aggressivi e spietati, quando uno di loro, con un po’ di coraggio in più e spirito d’intraprendenza, s’avventurò in un pantano e lì intravide, tra il fango e l’erbaccia un bagliore, un oggetto luccicante, qualcosa di magico. Preso dalla curiosità, stette ad osservarlo fino a quando il buio spense la magia. Al sorgere del nuovo sole, stentò a ricordare il luogo; poi, battendo i pugni sul petto, si scrollò di dosso la rugiada, diede un grido per assicurarsi d’esserci ancora e, preso coscienza, si mise a cercare l’oggetto dell’incanto. Lo trovò poco distante, lo puntò, gli girò più volte intorno, tentò di leccarlo impaurito, poi si fermò ad annusarlo con attenzione e alla fine l’afferrò e con un gesto brusco l’aprì. Saltò fuori una fiammella che, spaventandolo, lo fece cadere all’indietro. Lo Scrigno d’oro sprofondò di nuovo nello stagno men-tre la fiammella rimase attaccata ad un tronco. La creatura restò abbacinata e atterrita per lungo tempo, poi tentò di toccarla ma, scottandosi, si ritrasse e fuggì via. Sempre più incuriosita ritornò e con cautela si avvicinò a quel tepore, ne provò piacere e le girò continuamente intorno. La sfiorò, la carezzò, le soffiò sopra, l’alimentò finché ne prese confidenza, ne capì gli impulsi, ne afferrò la forza.” E fu così che, grazie ad uno Scrigno-Casa d’oro, che gli uomini scoprirono il fuoco. Qui nelle antiche campagne della Liburia, a Casoria.

Page 6: Il Domenicale di Casoria N°7

Domenica - 18 dicembre 2011 Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

6

Marzia Luciano [email protected] I N T E R V I S T A D O P P I A

Pasquale Fuccio Presidente del Consiglio Comu nale e Susi Pagliuca Dirigente del PD

L’amministrazione casoriana sta attraversando, indubbiamente, un periodo molto turbolento, caratterizzato da forti divisioni, specie

all’interno del Partito Democratico. Nelle interviste che seguono, il Presidente del Consiglio Comunale Pasquale Fuccio e Susi Pagliuca, entrambi esponenti del suddetto partito, rispondono a domande mi-rate ad un’attenta analisi di questa situazione politica.

In questi primi mesi del governo Canfora, il PD si è diviso sulle nomi-ne dei dirigenti. Lei cosa pensa a riguardo?Penso che non è vero: il PD non si è diviso sulle nomine dei dirigenti, bensì riguardo ad una questione legata al rispetto della legge Brunetta. Abbiamo suggerito al sindaco di nominare dirigenti interni, mentre quest’ultimo, nella sua autonomia, ha preferito dirigenti esterni. Il PD ha intrapreso una battaglia di principio mentre il Consiglio Comunale ha ritenuto che quel principio non andasse tutelato, pertanto il sindaco ha confermato la nomina di tali dirigenti. La questione si è conclusa in quel Consiglio Comunale.Come ritiene si possa giungere ad un intento comune?Un intento comune sul governo della città si deve trovare usando il buonsenso, che deve essere il comune denominatore per chiunque go-verni, che sia di centro-sinistra o centro-destra.Quali sono le prospettive a cui mira il PD?Il PD ha esposto, in questi mesi, un ventaglio di proposte. La prima battaglia, propria del Presidente, è stata quella di mirare all’approva-zione del regolamento delle commissioni consiliari che prevedesse una riduzione del numero delle commissioni e dei propri membri, l’intro-duzione di una notifica a mezzo posta certificata ecc. Questo regola-mento, ancora oggi, sta attraversando alcuni step nella commissione competente, da valutare insieme alla questione dei dirigenti, ad una proposta sul PUC, che prevede un riassetto del territorio, e ad una maggiore attenzione alle politiche sociali. E’ chiara la necessità di prov-vedere al raggiungimento dei primi obiettivi per poi passare ad altri.Il PD si è sempre distinto in battaglie legate alla legalità, alla traspa-renza, alla democrazia. La nomina degli assessori, tra cui Tignola e

Gagliardi, sono condivisi da tutti o solamente da una parte del par-tito?Gli assessori sono stati indicati dal gruppo consiliare e dal partito. Per-sonalmente, considero gli assessori come ministri e fanno parte della squadra di governo del sindaco. E’ evidente che è nella possibilità di un gruppo consiliare, che ha indicato un assessore, esercitare il potere di sfiduciarlo. I rapporti creatisi oggi tra il Consiglio e la Giunta mi risulta siano conflittuali, evidentemente poiché non c’è stata sintonia nella volontà di perseguire gli stessi principi nella Giunta. Il conflitto, che dovrà assolutamente essere sanato, pone proprio qui le sue radici.Nel corso degli anni, il PD ha consolidato i propri consensi qui a Ca-soria portando avanti una battaglia contro “i soliti nomi” della po-litica. Ora che sono al governo della città gli appartenenti a quella schiera dei “soliti nomi”, in che modo ritiene possibile recuperare il consenso perduto?Personalmente, non ho mai preso consensi “contro” qualcuno, li ho sempre presi esponendo i miei programmi, qualora ci fosse stata una mia candidatura, e non ho mai creduto nella politica “contro”, poichè penso non premi, non dia alcun frutto. Ho sempre ritenuto giusta, al contrario, una politica che dia risposte su determinati progetti. Le mie preoccupazioni sorgono, invece, quando vi è mancanza di idee oppure quando vi è l’impossibilità di realizzarle. E’ qui che nascono i contrasti, spesso proprio tra chi intende attuare i propri progetti e chi, d’altra parte, li impedisce.

In definitiva, il Presidente Fuccio ha risposto all’intervista in maniera molto elusiva, dichiarando più volte il suo intento di apparire neutrale, senza lasciar trapelare alcuna tendenza che possa essere interpretata come favorevole o meno al suo partito e rispondendo superficialmente a precise domande, aggirando più volte l’ostacolo.

Page 7: Il Domenicale di Casoria N°7

7

Domenica - 18 dicembre 2011Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

Servizio di Assistenza H 24 per essere sempre attenti alla tua sicurezza !Manutenzione gratuita per il primo annoSopralluogo Tecnico e Preventivi GRATUITI

Sede Operativa: Via Pietro Nenni (Zona ind.) 80026 Casoria (Na)Tel. 0817580509-0817585954 – Fax 0815404479

www.griecam.com – [email protected]

L’azienda sul mercato da molti anni offre una serie di servizi per soddisfare le esigenze della propria clientela: addetto controlli d’accesso, portierati diurni e notturni, reception, sorveglianza cantieri, stuart in convegni ed accompagnamento di persone. La FALCO SECURITY GROUP fonda il suo operato nella serietà e nella dedizione al lavoro, che costituiscono il proprio biglietto da visita. Il rapporto che il gruppo stabilisce con i propri clienti si basa sul segreto e l’etica professionale, per soddisfare con serietà e professionalità tutte le richieste. Sede Operativa: Viale Ferrovie dello Stato(Polo Asi) 80014 Giugliano (NA) Tel: 0818944331 [email protected]

Vincenzo Russo [email protected] N T E R V I S T A D O P P I A

Pasquale Fuccio Presidente del Consiglio Comu nale e Susi Pagliuca Dirigente del PD

In questi primi mesi del governo Carfora, il Partito democratico si è divi-so sulle nomine dei dirigenti, lei cosa pensa al riguardo?

Ritengo che la questione investa due aspetti. Il primo è di natura squisitamen-te amministrativa; in questo caso il problema atterrebbe all’ inosservanza del diritto, e specificamente a quanto prescritto dalla Legge Brunetta n. 150/2009, rispetto al numero di dirigenti di cui può avvalersi il nostro ente comuna-le. Naturalmente di ciò è chiamata a risponderne l’Amministrazione, nelle specifiche responsabilità. Il secondo è di natura politica e più delicato anche se s’intreccia col primo. Mi sembra giusto che, di fronte ad un’ inspiegabile anomalia, di aumentare il numero di dirigenti, contestato, per quanto sopra detto, già nella prima fase delle 7 nomine, a 9, vi sia una precisa posizione di un’espressione consiliare, nelle sua competenza di indirizzo e di controllo, a garantire la legittimità di atti amministrativi,nel rispetto anche della riduzio-ne della spesa. Si ha il dovere però di mantenere un adeguato profilo etico e di non ridurre la questione a pretesti strumentali ed a particolari volontà, che sottendano interessi di parte, riguardo a talune scelte piuttosto che ad altre. Come si può trovare un intento comune?Fermo restando il dover fare chiarezza ai cittadini, soprattutto in questo cli-ma di profonda crisi e di tagli e finanziarie castiganti, del come e del perché si utilizzino fondi pubblici ed evitare in ogni modo inutili sperperi, con una responsabile riduzione di spese, già proposta e difesa dalla parte istituziona-le del PD, occorre riprendere il dibattito politico sui grandi e veri problemi della città. Arenarsi in diatribe che non producono alcun esito se non quello di sterili spaccature, significa creare ancora di più danno ai cittadini e l’allon-tanamento di questi dalle istituzioni. Le responsabilità saranno naturalmen-te definite in funzione dell’operato e della specificità delle competenze e dei mandati. Ai cittadini sarà data l’ultima parolaQuali sono le prospettive e i progetti che nei prossimi mesi intende mettere in atto il Pd?Il PD deve semplicemente esprimere nella città la sua leadership come par-tito di maggioranza (rappresentativo di un’ alta espressione elettorale dal ter-ritoriale al nazionale), dimostrando di essere in grado di intervenire concre-tamente sui problemi e di saper rilanciare all’interno dell’Amministrazione un operato che risponda ai valori democratici cui s’ispira. Il cittadino ed il bene collettivo devono essere le uniche fonti d’interesse. E’ chiaro che il PD, nella sua rappresentanza istituzionale, dovrà rivendicare il legittimo posizio-

namento nell’azione amministrativa rispetto ad una linea politica identitaria, a tutela dei cittadini, e con l’ impegno di un confronto dialettico. Il suo partito si è sempre battuto per la legalità, trasparenza, democrazia, la nomina degli assessori tra cui Tignola e Gagliardi sono condivisi da tutti o solo una parte del partito?La nomina degli Assessori, così come la scelta degli assessorati, non è sta-ta frutto di una discussione interna al partito, né di un tavolo di confronto politico. Il processo è stato indirizzato dall’esterno. Chiarito ciò, voglio però precisare che ciò che interessa a noi è che i nostri assessori riescano a rap-presentare coerentemente la linea politica espressa dal PD, nel merito delle deleghe ricevute. D’altra parte nessuna carica politica può avere margini di autoreferenzaIl Partito Democratico nel corso degli anni ha consolidato i propri consensi, qui a Casoria, portando avanti una battaglia contro “i soliti nomi” della politica, oggi che è al governo della città con quei “soliti nomi” come ritiene di poter recuperare il consenso perduto? Nel bene e nel male sono gli elettori a decidere chi mandare al governo. Una decisione che condiziona però certi equilibri interni alle liste presentate dai partiti ed alle coalizioni. Le logiche elettorali purtroppo rispondono troppo spesso ai numeri piuttosto che al merito. Sulla scorta delle preferenze ottenute è consuetudine far derivare, direttamente o indirettamente, giunte e maggio-ranze. Se, poi il riferimento è al processo che ha guidato la campagna eletto-rale, il PD ha fatto una scelta di coalizione, che sia stata rispondente o meno alle aspettative, ha avuto come esito l’attuale maggioranza. Ma è chiaro che le alleanze dei partiti poi si traducano in alleanze di uomini. E lì è un tantino più difficile spiegare come la discontinuità che si promette, il cambiamento cui si auspica, si traducano in taluni casi in una ripresentazione, come lei dice, di “soliti nomi”. Recuperare il consenso perduto? Intanto spero non sia andato perduto perché dove si creano vuoti politici si lasciano aperti spazi a rischio. In ogni modo, il PD solo facendo la propria parte, e quindi manifestando la volontà di essere un partito di massa che difende i suoi valori di riformismo, socialismo, pluralismo, che contrasta logiche di vecchio tipo o posizioni dis-sonanti con la propria mission politica e che rifonda lo spirito democratico, potrà tutelare la sua credibilità e recuperare i consensi; viceversa, ed a questo punto sentirei necessità di dover prenderne le distanze, si assisterà ad un vuo-to di governabilità ed alla sua morte politica.

Page 8: Il Domenicale di Casoria N°7

Domenica - 18 dicembre 2011 Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

8POLITICA

“di Michele Bruno”

APPELLO AI GIOVANI DEL PD AFFINCHE’ STIANO ALLA LARGA DAI CAIMANI DELLA POLITICA CASORIANA

Dall’articolo giornalistico pubblicato sul Giornale di Napoli del 10 u.s.

riguardante i giovani del PD a Casoria faremo alcune riflessioni. Da diverso tempo a Casoria si discute tanto del famoso (ed a volte abusato) termine, “rinnovamento della politica”. I caimani alla ribalta - ex verdi ex socialisti ex democristiani -, politici vogliono rappresentare un realtà casoriana che non conoscono in quanto di sangue afragolese. Crediamo che questo continuo parlare di giovani, per poi interessarsi ad essi poco, (lasciandosi coinvolgere dai risorti caimani) da parte della futura generazione casoriana sia avvilente. E’altresì mortificante che i giovani del PD di Casoria – tutti validi e ben noti professionisti – si lascino trascinare dalle idee lacunose dei caimani risorti, che soffrono di mancato protagonismo nella politica locale e, ormai nel dimenticatoio da parecchi anni, cercano di rigenerarsi con l’aiuto dei giovani del PD. Ma cosa fa la generazione attuale per far si che la politica ascolti le sue idee????. Quanto bussano forte alle stanze delle decisioni??? E’ per questo che ci rivolgiamo ai giovani del PD di Casoria che hanno vissuto i cambiamenti, e sono nati negli anno 80 a chi è nato con Berlusconi, passando per la navigazione a 64K, a chi ha effettuato il primo accesso ad internet con il wi-fi…la lista è lunga da stilare. Cari giovani del PD, c’è un immenso bisogno di una rivoluzione culturale - politica, di una

rivoluzione nella partecipazione ai problemi quotidiani, non solo dei singoli, ma della intera collettività casoriana. Dovete trovare una via d’uscita che viaggi nella direzione del gruppo e non del singolo (caimano), non potete sostenere la guerra ai rappresentanti di partito, ma contrastare l’autoreferenzialità delle singole persone. Tanti sono i disaffezionati alla politica, tanti sono coloro che a Casoria non hanno votato nella recente competizione elettorale a causa di questi caimani della politica che sono stati gli artefici del disastro politico casoriano. Dietro la parola “politica” c’è la storia del mondo: passione, fede, sangue, giustizia, libertà. Oggi questo termine ha perso valore. Quanti sono coloro che si battono davvero per la difesa dei valori e ideali della politica??? Quanti vivono la politica a Casoria mettendoci dentro la coscienza civica e soprattutto il cuore??? Sembra assurdo, eppure ci sono stati giovani a Casoria che hanno lottato per quei valori politici. E se Casoria è un po’ cambiata, è anche grazie a loro, perché hanno lottato per l’uguaglianza e il bene comune.Prendete esempio da questi giovani del passato e non resuscitate i caimani della politica; impegnatevi per costruire una società migliore ed una migliore qualità della vita cittadina, per rendere Casoria capace di guardare al futuro oltre che al presente, dove i valori della solidarietà e dell’uguaglianza sociale siano i pilastri

fondanti. Siate il motore, la classe produttiva, la classe dirigente, e non ascoltare fumosi, inconcludenti ed irrealizzabili programmi dei risorti caimani della politica casoriana. Si deve cambiare mentalità politica, si deve lasciare fuori dalla politica gli interessi, non fare del vittimismo fine a se stesso, non restare alla finestra perdendo l’occasione di criticare quello che altri fanno. Se le cose vanno male nel nostro paese è soprattutto perchè molti giovani hanno preferito delegare ad altri ciò che possono fare benissimo loro, ed hanno preferito la comodità di una poltrona o di un bar, alle difficoltà di un impegno politico - sociale che li espone in prima persona dimenticando che ”se non ti occupi di politica, la politica si occuperà di te” nel bene e nel male. A Casoria voi giovani PD dovete ritrovare le motivazioni “profonde” della politica che sono gli indicatori del servizio, della solidarietà, della gratuità. Concludo con un ultimo appello ai giovani del PD di Casoria affinchè ricomincino a sognare, cerchino di essere in sintonia con i loro coetanei, che nelle diverse realtà del mondo, sono protagonisti indignati delle proteste e dei cambiamenti in corso,perchè la passione civile è dentro la vita dei giovani ed al lavoro di gruppo e non alle idee del singolo.

Page 9: Il Domenicale di Casoria N°7

9

Domenica - 18 dicembre 2011Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

������������������������

������������������������

SOCIALE

Alberto Simonetti [email protected]

Fuochi di Artificio, continuo l’impegno della Protezione Civile

Anche quest’anno, come da un po’ di anni, l’associazione di Protezione Civile “Le

Aquile”, collabora alla diffusione di informazioni riguardanti i pericoli che si corrono utilizzando fuochi d’ artificio illegali. Negli gli scorsi anni tale campagna denominata “ Papà quest’anno non sparare” ideata e prodotta dal dott. Piero Iaccarino, ha goduto di patrocini importanti, che facevano della Campagna uno strumento ancora più forte. “Quest’anno, solo per motivi organizzativi - ci spiega il dott. Iaccarino - la campagna non ha gli stessi partners, ma il prossimo anno ritornerà ad essere un punto di riferimento nella lotta ai danni provocati da questi “ordigni” che causano menomazioni e devastazioni ed in alcuni casi anche la morte di chi incoscientemente li utilizza”. Come consuetudine la prima lezione si è tenuta alla scuola Media Statale Padre Ludovico da Casoria, grazie alla sensibilità del Preside Prof. Armando Puzio, che ha voluto fortemente sensibilizzare sull’argomento i suoi alunni. A spiegare i rischi che si corrono nel maneggiare fuochi illegali è stato il Presidente delle Aquile di Casoria Umberto Simonetti coadiuvato, come ormai da qualche anno accade, dai Volontari del gruppo Folgore di cui è Presidente Alessandro Pompilio Lido, che hanno attivamente e con professionalità, collaborato con il relatore nel mostrare i fuochi e spiegare i danni che gli stessi possono provocare. Davanti ad una platea attentissima sono stati mostrati dei fuochi inerti e i danni derivanti dall’utilizzo di fuochi di artificio ILLEGALI denominati: cipolla, bomba Bin laden, track. Oggi pare sia arrivata sulle bancarelle anche la bomba “SPREAD” nome ad effetto che vuole

esorcizzare la crisi economica che attraversa il nostro paese,ma che provocherà non pochi danni. Durante l’incontro non sono state tralasciate le spiegazioni sui fuochi che possono sembrare più banali, ma in caso d’incidente possono creare danni gravi e permanenti. Si è parlato di stelline, snappers e bottigliette, apparentemente innocui giochi pirotecnici (così li definisce la legge n.d.r), ma che possano creare dei seri ed irreversibili danni. Una stellina che i ragazzi spesso utilizzano

facendola roteare in modo molto veloce brucia a 800 gradi, immaginate se viene a contatto con gli abiti, la faccia o gli occhi di qualcuno cosa può accadere; stessa pericolosità si può addebitare alle bottigliette, alle pistole ed ai tubi spara coriandoli. Per le prime due si è constatato che dopo averle utilizzate si ritrovano sui pavimenti piccolo pietruzze che se dirette verso il viso delle persone vicine possono creare anche seri danni agli occhi. Per quanto riguarda i tubi è da considerare che contengono una modesta quantità di materiale esplodente, ma in caso di un non corretto funzionamento i danni provocati non sono da

sottovalutare.Per convincere I ragazzi a non utilizzare fuochi illegali e legali (vista la loro età non è consentito l’utilizzo di determinati fuochi n.d.r), i volontari hanno chiesto loro di applaudire prima con i pugni chiusi e poi con il palmo aperto, come solitamente si applaude, oppure di bendarsi una volta tornati a casa e provare la sensazione di un non vedente, oppure legarsi le mani con dei fazzoletti e provare a giocare alle consolle

giochi o utilizzare il computer; tutto questo per fargli provare il senso di impedimento, di frustrazione e disagio che prova chi non può usare gli arti o non può più vedere, un “mutilato” insomma, e valutare dal vivo il disagio sia fisico e psicologico che si prova per un attimo di disattenzione che segnerà l’intera vita.“Vogliamo dare un consiglio a tutti i genitori. Non è facendo esplodere un fuoco potente dai nostri ragazzi che gli stessi diventano adulti, anzi c’e’ più possibilità che regrediscano invece di crescere - dicono in completa sintonia Lido e Simonetti - sappiate

che i fuochi illegali non esplosi sono un pericolo da non sottovalutare, difatti le statistiche dicono che proprio nei primi giorni del nuovo anno si verificano gli incidenti più gravi. Purtroppo oggi non e’ più sicuro immergere un botto inesploso nell’acqua per renderlo inerte, infatti spesso i fuochi illegali sono confezionati con materiali reagenti all’acqua cioè si innescano proprio immergendoli nell’acqua”. La lezione è conclusa con un lungo applauso dei ragazzi, che speriamo vivamente abbiano compreso l’importanza di tale informazione, e tra i commenti positivi dei docenti.

Page 10: Il Domenicale di Casoria N°7
Page 11: Il Domenicale di Casoria N°7

11

Domenica - 18 dicembre 2011Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

ATTUALITA’

Lavora to r i Soc ia lmen te U t i l i…. A CHI ???ElleCci

Strana cosa quella dei lavoratori so-cialmente utili a Casoria, il giorno 12

dicembre 2011 presso i locali dell’ex 29° distretto scolastico c’era molto fermento, i lavoratori socialmente utili, che solita-mente sono circa una diecina, erano tri-plicati o quadruplicati …. Quale magia?? Indagando siamo venuti a conoscenza di una riunione con uno pseudo responsa-bile. Subito è scattata la molla e ci siamo adoperati per capire. Coma mai un numero così alto di social-mente utili? Da dove sbucano ?? come si diventa “socialmente utile”?? Ma soprat-tutto chi è responsabile al controllo ??? In un momento dove chi lavora paga tasse salatissime ci possiamo anche permettere di avere una forza lavoro lasciata lì a far nulla fin dalle prime ore del giorno. Se vi portate nei pressi della sede dell’ex 29° di-stretto sentirete odore di caffè e tante don-ne che si accingono a fare i propri comodi, si donne perché gli uomini non si acco-stano neanche a firmare, chi lavora a nero , chi ha attività proprie, chi fa l’elettricista ( presumiamo sempre a nero) un insie-

me di persone molto variegato, ma con un solo fine “ il far nulla” non sappiamo bene come funziona questa routine, per-ché tutto è coperto da un velo di riserbo e di omertà se si chiedono informazioni. Di fatto queste persone ricevono un con-tributo economico senza fare nulla e cosa ancora più triste che con tante esigenze nelle scuole casoriane i socialmente utili non vengano per nulla presi in conside-razione; al contrario se ad essi fosse as-segnato qualche incarico tutto fa credere che molti di loro non sarebbero disposti a lavorare sul serio. Parlando con uno di loro al quale ci siamo avvicinati con mol-ta nonchalance chiedendo qualche infor-mazione, ci ha risposto di tutto punto: “Questi sono pazzi ci vogliono trovare un lavoro”.Tutto ciò fa sorridere (anche se do-vremmo piangere) ci sono delle persone che ricevono un contributo economico e che non vogliono fare nulla per meri-tarselo, crediamo che l’amministrazione abbia le sue colpe, poiché ha prorogato al 31 dicembre lo stanziamento di fondi per tali categorie, persone che svolgono lavo-

ri ( probabilmente a nero) e che ricevono sussidi economici Una manna dal cielo per loro una vergogna per chi stenta ad arrivare a fine mese. Eppure i modi per impegnarli ci sono!Nelle scuole casoriane c’è carenza di per-sonale ATA che faccia le pulizie, un esem-pio tra tutti. Ma chi controlla e chi do-vrebbe controllare, non si risponda come sempre che questi “signori” stanno lì da tanto, perché sempre nell’ottica del “ Ven-to Nuovo” certe cose dovevano cambiare. Forse ci ripeteremo, ma di vento nuovo neanche l’ombra anzi ogni tanto qualche folata che ci arriva non fa altro che con-fermare il vecchio che prevale sul nuo-vo. Svegliamoci e facciamo si che queste problematiche si risolvano una volta per tutte, oppure apriamo queste graduatorie anche a chi ne ha davvero bisogno !!! a Casoria si parla di circa 7000 disoccupati, il 10% della popolazione, ma sarà poi vero ?? La riflessione nasce spontanea e dove-rosa, troppi disoccupati “ricchi” a discapi-to di chi veramente soffre per mancanza di lavoro!!!

Page 12: Il Domenicale di Casoria N°7

Domenica - 18 dicembre 2011 Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

12

Gianni Bianco [email protected]

Mo Bast..!

La Via del Santo

Il 17 dicembre del 2010, alle ore 19,30, in una serata fredda e piovosa, partì una fiaccolata dalla Casa Natale del Beato Padre Ludovico da Casoria. Parteciparono la piccolo corteo le suore Elisabettine Bigie guidate dalla Ma-dre Generale arrivata a Casoria da Roma, i fedeli dell’associazione “Il Carboncino della fraternità”. La scelta di partire da quel luogo era pura-mente simbolico, voler ripercorrere la strada che il Francescano di Casoria da ragazzo per-correva per recasi alla sua Chiesa, la Basilica di San Mauro Abate, un percorso breve, ma di grande emozione. Accolti dal suono del-le campane e dall’abbraccio di Padre Mauro Zurro si entrò in chiesa per partecipare tutti insiemi al convegno: “L’eredità morale, il per-corso etico”. “Abbiamo rispolverato il saio di Padre Ludo-vico da Casoria”. Moderatore del Convegno Giuseppe Storti, i saluti della Madre Gene-rale delle Elisabettine Bigie, di Padre Mauro Zurro, gli interventi di Gianni Bianco, Mau-ro Nemesio Rossi, Giuseppe Storti, Pasquale Longhi, Padre Antonio Paone. A un anno di distanza possiamo dire che qualcosa è cambiato. Si è assistito a un nuovo fermento intorno alla figura del Santo Padre Ludovico da Casoria in città, ma non basta. Sono almeno tre le generazioni che non han-no più sentito parlare del Beato di Casoria, Il convegno del 21 dicembre sarà l’occasione per guadare avanti, alle nuove generazioni. Casoria è una città che ha dato natali a tanti uomini illustri, laici e del mondo ecclesiasti-co, Padre Ludovico su tutti, a mio modesto giudizio, per statura morale e soprattutto per

rigore etico, lo testimoniano le opere sparse nel mondo, il rispetto che ancora oggi gli vie-ne riconosciuto in tante occasioni.Emanuele Tanzilli, caporedattore di Libero Pensiero, Francesco Palladino Presidente del 29’ Distretto scolastico, Antonella Ciaramel-la e Padre Antonio Paone, Giuseppe Storti direttore de Il Giornale, animeranno questo secondo appuntamento di conoscenza della figura del Beato Padre Ludovico da Casoria, mercoledì 21 dicembre 2011 alle ore 19:00 nella Basilica di San Mauro, per il convegno “Dal percorso etico l’insegnamento”. I cittadini, gli amici, i fedeli, che intendono partecipare alla fiaccolata dalla Casa Natale del Beato, in Via Nuova padre Ludovico, l’ap-puntamento è per le ore 18:15 di mercoledì 21 dicembre 2011.

Eventi previsti dall’Associazione “Il Carboncino della fraternità” e le Elisabettine Bigie:

Domenica 18 dicembre Pranzo e accoglienza agli anziani e persone sole;

Giovedì 22 dicembre ore 18:30Adorazione eucaristica e scambio di auguri tra i soci dell’associazione;

Mercoledì 28 dicembreTombolata presso la sede dell’associazione;Sabato 31 dicembre ore 17:00

Momento di preghiera e auguri di fine anno;Sabato 7 gennaio 2012 ore 19:00

Concerto natalizio nella Chiesa del Beato a cura del Coro dei Cantori;

Domenica 8 gennaio 2010 ore 18:00Spoglio dell’albero nell’ verso Oasi.

f g i o i e l l io r e v e r

G I O I E L L E R I A e O R O L O G E R I AVia P. di Piemonte, 1/3 Casoria (NA)

phone: 0817576472 Via Manzoni, 69 - Casoria (NA) Tel: 0815736577 e-mail: [email protected]

FARMACIA MANDANICIMISURAZIONE PRESSIONE - GIORNATE DI PREVENZIONE - OMEOPATIA - FITOTERAPIA

VETERINARIA - DERMOCOSMESI - PRODOTTI PER L’INFANZIA - ELETTROMEDICALI

S E R V I Z I O N O T T U R N O P E R M A N E N T E E A P E R T O T U T T I I F E S T I V I I N F R A S E T T I M A N A L I

Page 13: Il Domenicale di Casoria N°7

13

Domenica - 18 dicembre 2011Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

EVENTI

X EDIZIONE DEL “PREMIO EAGLES”

Sonia Tabacco [email protected]

Via Manzoni, 69 - Casoria (NA) Tel: 0815736577 e-mail: [email protected]

FARMACIA MANDANICIMISURAZIONE PRESSIONE - GIORNATE DI PREVENZIONE - OMEOPATIA - FITOTERAPIA

VETERINARIA - DERMOCOSMESI - PRODOTTI PER L’INFANZIA - ELETTROMEDICALI

S E R V I Z I O N O T T U R N O P E R M A N E N T E E A P E R T O T U T T I I F E S T I V I I N F R A S E T T I M A N A L I

Si è svolta sabato 10 Dicembre, presso l’ITCG “ VILFREDO PARETO” di Pozzuoli, la X edi-

zione del “Premio Eagles”, evento organizzato dall’organizzazione di Protezione Civile “Le Aqui-le”. La cerimonia di premiazione è stata dedicata a tutti i volontari che hanno dimostrato un impegno costan-te nelle attività or-ganizzate dalle varie sezioni disseminate sul tutto il territorio nazionale, che hanno garantito la sicurezza dei cittadini in opera-zioni di prevenzione e di soccorso. Il Pre-mio, ideato nel 2001 da Antonio Addenzio ed Antonio Maggio (Presidente nazionale) ha come ogni anno radunato tutte le sezioni presenti sul territorio italiano (più di 500). C’era la sezio-ne di Novara il cui presidente ci ha riferito l’espe-rienza del suo gruppo sul territorio piemontese, sul quale opera attivamente ormai di ordinanza, sempre allertato dal comune di Novara e dalle istituzioni competenti in tutte le attività e situa-zioni di pericolo. I volontari della protezione civi-le si muovono tra mille difficoltà. Il più delle volte devono superare la reticenza e l’indifferenza delle istituzioni, che non danno ad essi il giusto valore e non acconsentono a sostenerli ed identificarli come uno dei cardini principali nelle situazioni di emergenza a sostegno della comunità. Con "protezione civile" s’intendono tutte le strutture e le attività messe in campo dallo Stato per tutela-re l'integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l'ambiente dai danni derivanti da calamità natu-rali e da altri eventi calamitosi. Il volontariato di protezione civile, che oggi conta 1 milioni e 300 mila iscritti, è il fenomeno che meglio esprime il

coinvolgimento delle persone nella salvaguardia e difesa del proprio territorio. Dalle esperienze raccolte dai tanti presidenti presenti e provenienti dal nord Italia, possiamo affermare, senza ombra di dubbio, che c’è una disparità di considerazione

e comprensione dell’azio-ne dei volontari tra nord e sud. Lo sforzo continuo dei responsabili delle varie associazioni operanti sul territorio casoriano: LE AQUILE, LA FOLGORE E IL TRICOLORE, non trova riscontro nel coin-volgimento da parte delle istituzioni che non con-siderano i VOLONTARI nucleo fondamentale di sostegno e d’intervento,

nonostante la loro straordinaria professionalità e disponibilità comprovata. Provincia Regione e Comuni (non tutti per fortuna) continuano ad avere poca consapevolezza della risorsa che il “VOLONTARIATO” rappresenta, non ricono-scendo l’utilità di uno dei settori più importanti del nostro paese che non deve essere mortificato. Alla cerimonia Eagles erano presenti numerose autorità politi-che e civili, ol-tre ai tantissimi c o m p o n e n t i , premiati per il loro ineccepibi-le impegno nel sociale. Per pri-ma è stata pre-miata con una targa di ricono-scimento e di riconoscenza la Dirigente Scolastica DONATEL-LA MASCAGNA dell’Istituto Vilfredo Pareto, che

ormai da anni ospita la ceri-monia, i corsi di formazione e la sede centrale. A vario titolo sono stati premiati tutti coloro che hanno mes-so a disposizione le loro professionalità e la loro competenza sul campo, durante le esercitazioni, ma anche per l’organizzazione di corsi di for-mazione come : Il Corso su dissesti statici che ha avuto come docenti, premiati, il dott. Ferdinando Maria Musto del Dipartimento di Scienze e Pia-nificazione del territorio e l’ing Pasquale Gerardo Musto entrambi dell’Università degli Studi di Na-poli Federico II; i corsi di defibrillazione (BLS), antincendio, topografia ed il corso di Psicologia dell’emergenza con docente la psicoterapeuta Eli-sabetta Ferrara anch’essa premiata. Le medaglie al merito consegnate sono state tante tutte motiva-te dall’impegno profuso in missioni di partico-lare valore. Premiata anche l’attività divulgativa del Domenicale di Casoria sempre presente agli eventi ed interventi delle Associazioni di Prote-zione Civile. In Italia, ma soprattutto in Campa-nia, manca una regia, non c’è un adeguato sfrutta-mento di mezzi e persone, il che inevitabilmente

crea sprechi. Dobbia-mo andare fieri dell’e-sempio di generosità mostrato dai volon-tari di protezione civile quando sono chiamati ad opera-re in ogni momento con abnegazione e spirito di sacrificio, sempre attivi a tutte le ore e con pochis-

simi incentivi, quasi nulli rispetto al lavoro che affrontano ed ai pericoli che corrono.

Page 14: Il Domenicale di Casoria N°7
Page 15: Il Domenicale di Casoria N°7

15

Domenica - 18 dicembre 2011Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

Casoria centralissimo appartamento in p.co signorile composto da 3 vani, doppi accessori, posto auto di proprietà

€250.00,00

Lo Studio M.D.L. CASAo� re ai propri clienti valutazioni gratuite, assistenza tecnica da un proprio Architetto, Notaio convenzionato e possibilità di mutui a tassi agevolatiUna nuova realtà di professionisti nel settore immobilia-re, al tuo � anco per aiutarci ad avverare il tuo SOGNO DI CASA

P R O P O N E I N V E N D I TACasoria Via G. Amato appartamento di mq 135, doppia esposizione, salone doppio, ampia cucina, doppi accessori, e box auto

€250.00,00Volla, presso centro comm. Le Botteghe, locale commerciale su 2 livelli, con mon-tacarico interno, � nemente ristrutturato

€250.00,00

Secondigliano, via A.Al� ero, apparta-mento di mq70,locato,composto da salo-ne leeving,2 camere e bagno,buono stato

€250.00,00 Arzano appartamento in parco, lumi-noso di 4 vani,doppi accessori,box auto

€270.00,00Casandrino Capannone industriale mq1100 + spazio esterno mq.2900 + u� ci mq.90 + 2 App.ti.

€250.00,00

Casoria via Pio XII, cedesi attività di pescheria, centralissimo, attività trentennale

€18.000,00

Casoria via Manzoni, appartamento di 2 vani, cucina, bagno più posto auto coperto

€140.000,00

Casoria, ottima soluzione indipend. composta da due U.I. di 150 e 110 mq, cortile e giardino di 550 mq box 65 mq e terr. di copertura Tratt. in sede

Capodichino Via de Pinedo, apparta-mento di mq.130,locato,da ristrutturare

€190.00,00Capodichino Via de Pinedo, appartamen-to locato di mq.80,buono stato,composto da ampio ingresso,cucina,2 camere,bagno

€190.00,00

CASORIAVia Circum. Esterna, Adiac. Via Brodolini, splendido app.to di mq.110, � nemente ristrutturato, composto da salone, ampia cucina, 2 camere, 2 bagni, ripostiglio e lavanderia €250.00,00

LUSCIANOSplendida Villa composta da appartamento al 1° p. mq.220, mansarda di 120 mq + terrazzo di mq.80, patio coperto mq.240, spazio esterno mq.1100 €650.00,00

Servizi immobiliariA m m i n i s t r a z i on i C on d om i n i a l i

Via Pio XII Ia trav. n°14 80026 Casoria info line 0812358674 - 0812351394 Cell. 3275989251

e-mail:[email protected] w w. m d l c a s a . i t

Marzia Luciano [email protected]

Nel mese di novembre, a seguito di indagini coordinate dalla Direzione

Distrettuale Antimafia di Napoli, i Carabinieri della Compagnia di Casoria hanno provveduto ad arrestare dodici componenti di una banda con l’accusa di associazione a delinquere destinata al traffico di droga. I delinquenti, infatti, gestivano una piazza di spaccio nel parcheggio di un supermarket nella frazione di Arpino. In alcuni casi, la droga, richiesta telefonicamente tramite messaggi in codice, era anche servita “a domicilio” ai clienti più fidati; tra le sostanze stupefacenti spacciate, spiccano cocaina ed hashish. Questo non è né il primo né l’ultimo degli arresti con accusa di spaccio avvenuti a Casoria nell’ultimo periodo: il 28 Ottobre scorso, per esempio, i carabinieri hanno arrestato altri due uomini in possesso di hashish, crack e marijuana, accusati di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Questi sono solamente esempi ma molto eloquenti: difatti, l’uso e, talvolta, lo spaccio

di queste sostanze si stanno diffondendo ad ampio raggio, soprattutto tra i giovanissimi, e pare inverosimile che Casoria, città in cui il dialogo ed il confronto sono alla base del rapporto con la gioventù locale, sia toccata da questa difficile tematica. Le domande da porsi sorgono spontanee e sono molteplici. In primis, quali sono i motivi che spingono anche i giovani casoriani ad assumere tali sostanze e quali le mancanze che necessitano di colmare? Perché, tra i comuni a ridosso di Napoli, la città di Casoria risulta essere lo scenario di questa problematica? Soprattutto, dove sono i controlli e la tutela dei giovani? In risposta a queste domande, basti pensare all’uso che si fa degli stupefacenti: vengono utilizzati come antidepressivi, cure inappropriate di mali che affliggono la psiche, fonte di “divertimento” o di distaccamento da una realtà poco gradita, turbata da problemi sociali o economici. Ciò significa, quindi, che i giovani di Casoria non sono contenti. Certamente,

l’uso di stupefacenti non è una soluzione da adottare ed è comune anche in tanti altri territori. Casoria, però, deve reagire, fare qualcosa per il suo bene ed il suo futuro. E’ per questo che, ponendo al primo posto la tutela dei giovani, sarebbe necessario un tentativo di rieducazione non solo alla legalità ma soprattutto all’amore per se stessi, alla difesa dei propri sogni e dei propri ideali, onde evitare lo sprofondamento nel baratro della depressione e/o della dipendenza. Bisognerebbe, pertanto, andar incontro ai giovani, partire da un avvicinamento che ponga le basi sull’abbattimento di barriere di ogni tipo, interessandosi al singolo cittadino prima di tutto come uomo, con le proprie debolezze, e poi come membro di una cittadinanza, attraverso adeguate strutture e tentativi di miglioramento delle proprie condizioni.

Una triste verità di Casoria

CRONACA

Page 16: Il Domenicale di Casoria N°7

Domenica - 18 dicembre 2011 Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

16

Rosaria Ascolese [email protected]

A Na ta le puo i … fa re que l l o che non ha i f a t to ma i ! ! !

Mara tona d i Casor ia

EVENTI

Domenica 11 dicembre 2011 si è tenuta la X edizione di “Casoria corre” (5° Memorial

Vincenzo Monta-nino, campione di Italia MM75) in col-laborazione con la FIDAL regionale ed il patrocinio del Co-

mune di Casoria Assessorato allo sport. La gara si è articolata su un percorso di km 10, ed ha avuto la sua partenza in via Macello ( adiacente Villa Comunale). Il percorso, sostanzialmente pianeg-giante, si è snodato attraverso il centro storico di Casoria e le vie principali, per poi ritornare in via

Michelangelo per lo sprint finale. Tra i 411 ma-ratoneti partecipanti, oltre ai nomi di noti atleti podisti, massiccia è stata la par-tecipazioni di tanti podisti ama-toriali provenienti da tutta la regione. Tra i tanti atleti ha par-tecipato anche Antonio Pugliese (A.S.D. NAPOLI NORD MA-RATHON) casoriano doc, noto uomo politico e maratoneta per passione. Con un tempo di 31,44 minuti si è aggiudicato il primo posto il noto maratoneta BEN KHADIR ABDELHADI della

s o c i e t à ASD ENTERPRISE SPORT & SERVICE; segui-to da SCALA PASQUALE della società A.S.D. AGG. HINNA con un tempo di 32,08 minuti. Il terzo posto con un tempo di 33,02 minuti è sta-to conquistato da ADIM ISMAIL delle G.S.D. FIAMME ARGENTO. La manifestazione si è svolta senza incidenti di percorso ed ha visto la partecipazione attiva di tutta la cittadinanza casoriana nonostan-te sia iniziata di buon mattino.

Carmine Mondola [email protected]

Il Natale è ormai alle porte e come tutti sap-piamo, dovrebbe renderci più buoni.

Molti si stanno affannando alla ricerca degli ultimi regali da comprare, ma pochi sanno che basta poco per donare un regalo di vero e grande “ VALORE ”.Nel periodo natalizio si moltiplicano le op-portunità per compiere un gesto di solidarie-tà. Oramai sono innumerevoli le associazioni che si preoccupano degli altrettanti innume-revoli problemi che affliggono il nostro mon-do come, malattie, povertà, la fame nel mon-do, i diritti di donne e bambini, ecc … basta solo scegliere quale causa sposare e compiere quello che per alcuni è un piccolo gesto, ma per milioni di persone è un vero e proprio re-galo per la vita. Anche quest’anno è stato rinnovato il tradi-zionale appuntamento che da 13 anni fa ap-pello alla solidarietà di tutti. In 2.000 piazze italiane, l’8-9-10 e 11 dicembre l’associazione “ Ail “, contro le leucemie e i linfomi, è riuscita a vendere oltre 700.000 stelle di Natale..Altre associazioni invece, come L’Airc, impe-gnata nella ricerca contro il cancro, l’Aism che sostiene i malati di sclerosi multipla o anche l’Abio (Associazione Bambini in Ospedale),

hanno progettato la vendita di biglietti d’au-guri natalizi che possono essere personalizzati e di altri gadget ( calendari, cappellini, t-shirt,

ecc … ). L’Airc, inoltre, dona ai punti vendita che decidono di sostenere la loro causa, dei poster, un rotair da appendere, etichette ade-sive e tanto altro per decorare il negozio, in modo che chi compra i gadget in questi posti sa a che cosa sta contribuendo. Anche su internet, con un solo click, si può compiere una buona azione. Infatti, Amne-sty International e l’Aibi, Associazione Amici dei Bambini, hanno creato delle vetrine, dei cataloghi multimediali dove poter acquista-re di tutto, dalle medicine, ai libri, ai giochi, C-D Rom, abbigliamento e tanto altro e tutto

il ricavato an-drà speso per aiutare chi più ne ha bi-sogno. Tra tutti i progetti di solidarietà c’è anche quello dell’Unicef, che con l’ac-quisto di una “PIGOTTA”, una bambola di pezza, permet-te a tutti di fare un bel regalo a nipoti, figli, cuginetti, ma soprattutto salvare la vita di un bambino. Si, perché non tutti sanno che ogni giorno muoiono 22.000 bambini per cause del tutto prevedibili, L’Unicef con l’adozione della pigotta spera di ridurre questa cifra a zero; e lo speriamo anche noi!Queste bambole possono essere acquistate online, sul sito dell’Unicef o nelle piazze ita-liane più importanti in tutto il mese di Dicem-bre. Fate anche voi un gesto di solidarietà. Na-tale non è solo consumismo, Natale è amore, condivisione, gioia, Natale è pace.

ATTUALITA’

Page 17: Il Domenicale di Casoria N°7

17

Domenica - 18 dicembre 2011Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

FAMIGLIA

Pina Savorra [email protected]

La re laz ione t ra gen i to r i e f i g l i

LONDRA VS NAPOLI

VIAGGIDomenico Pagliuca

Tra la città di Napoli e quella di Londra vi sono all'incirca 2.081 km,2 ore e 45 minuti di volo e un

mare di differenze. La mia ultima meta è stata proprio la capitale del Regno Unito e punto di riferimento dell'Europa occidentale. Londra è immensa già nei nu-meri:7.556.905 abitanti, 33 quartieri cittadini,5 aero-porti e circa 50 comunità etniche non indigene. Non farò un commento da guida turistica, non parlerò dei monumenti, dei simpatici bus a due piani, della ruota panoramica “the London eye” o di Buckingham Palace, riporterò il punto di vista di uno studente italiano della città di Napoli.Ho cosi deciso di indicare i principali quattro aspetti della City che mi hanno maggiormente colpito.1)Il Lavoro in terra inglese. Se New York è la capitale del sogno americano, Londra è la capitale del lavoro, quel lavoro di cui si parla nella nostra Costi-tuzione citato ma non garantito. Il numero di lavora-tori anglo-italiani che ho incontrato dall'aeroporto di Capodichino fino al cuore pulsante della City mi ha

colpito, ho parlato con medici, ricercatori o semplici commessi e ho compreso che per loro Londra è stata una fuga, una speranza e una salvezza dalle promesse non mantenute dalla madrepatria Italia.2) I trasporti pubblici della City,un esempio per Napoli. Forse non sarà cosi per i londinesi,ma per un cittadino napo-letano vedere la cosi detta “underground” o “tube” è un qualche cosa che fa riflettere.“The London under-ground” è stata la prima metropolitana nel mondo ,la sua estensione pari a 402 km le permette di collega-re l'intera periferia con la City,una realtà che può far capire realmente le possibilità di una Napoli con una rete di trasporti pubblici di questo tipo:una città senza traffico,senza quartieri e periferie isolate,una città dove lavoratori,studenti e turisti circolano da nord a sud da est ad ovest della città e dintorni senza ostacoli e in modo rapido.3)Il turismo inglese e la chance italiana sprecata. Londra è la città più visitata dal turismo mon-diale, e personalmente è un dato che stupisce. Londra

non ha bellezze naturali paragonabili a quelle della città partenopea, il clima inglese non è ospitale come quello nostro mediterraneo ed i monumenti seppure tanti e belli non mi hanno stupito più di tanto;gli ingle-si però possono vantare un organizzazione scientifica dell'attività turistica. L'attività turistica è per gli inglesi un settore economico fondamentale, l'Italia invece con il tanto declamato "patrimonio artistico più grande del mondo" non riesce a fare crescere un’attività che garan-tirebbe occupazione e ottimi profitti. .4)Multietnicità e rispetto. Londra è per definizione una città multietni-ca, è tranquillamente possibile che in un vagone della metropolitana seggano e parlino contemporaneamen-te i cittadini dei quattro continenti usando il solo idio-ma inglese. Rispetto, convivenza pacifica e pari dignità sono le caratteristiche della multietnicità inglese; il di-sprezzo, la diffidenza e l'odio non li ho mai percepiti.

La relazione tra genitori e figli è un processo dinamico che viene costruito durante tutto

l'arco della vita e al quale sia i genitori che i figli partecipano attivamente in maniera più o meno consapevole. Questo tipo di relazione è caratteriz-zata da aspetti multidimensionali, che compren-dono la comunicazione verbale e non-verbale, l'affettività, la vicinanza, il contatto e risente di processi evolutivi, sociali, genetici e culturali. Fin dalla nascita, e già a partire dal concepimento e dallo sviluppo del feto, i genitori preparano le basi dalle quali e grazie alle quali, si articolerà la personalità ed il comportamento dei propri figli. Attraverso l'invio di segnali verbali e non verbali, che vengono recepiti, codificati, interpretati e rie-laborati dai figli, il genitore si propone come pri-mo modello di vita da imitare. Successivamente, il bambino ha l’opportunità di ampliare i propri schemi cognitivi ed affettivi interagendo con i di-versi contesti - scolastico, sociale, familiare - con i quali entra in contatto e che contribuiscono alla strutturazione della sua personalità. E' di prima-ria importanza sottolineare la necessità di una

maggiore consapevolezza, da parte del genitore, dei messaggi - di svalutazione e critica o di rinfor-zo e incoraggiamento - che invia al proprio figlio. Spesso modalità di comunicazione poco funzio-nali e inadeguate, finiscono per rendere più dif-ficile e conflittuale la relazione tra genitori e figli. Le teorie sullo sviluppo dell'età evolutiva pongono l'accento sull'importanza di questa relazione poi-ché, se da un lato i genitori aiutano i figli a cresce-re, a loro volta i figli sono una preziosa occasione di trasformazione e cambiamento per i genitori, nel loro modo di vedere e considerare. Proprio grazie al gioco relazionale che i figli richiedono, l'essere genitori può divenire un nutriente mo-mento di cambiamento personale, dove anche gli errori, possono essere utilizzati come occasioni d’incontro e di scambio. Tuttavia, quante volte nell’esperienza di genitori ci si è chiesti come si fa ad educare bene i figli? Perché non esiste una scuola per genitori? Come tutte le relazioni, anche la relazione tra genitori e figli, si costruisce con il tempo attraverso la cura e la partecipazione atti-va. Fino ad oggi ci si è improvvisati genitori rical-

cando schemi appresi nella famiglia di origine, af-fidandosi spesso al buon senso ed ai suggerimenti di persone significative come il pediatra, i propri genitori, amici con figli o il solo sentito dire. A causa di questa impreparazione, ci si è disposti di fronte al figlio/a pensando di conoscere i suoi bisogni, mentre in realtà lo si è fatto senza essersi predisposti ad un ascolto empatico e congruente delle sue richieste. Oggi molti genitori si pongono domande su come stare meglio con i propri figli, e proprio per questo sono nati spazi in cui i genitori stessi possono incontrarsi, anche con la presen-za di esperti, per condividere e riflettere. E’utile sottolineare che la consapevolezza della propria storia e della propria modalità comunicativa in quanto genitore, la capacità di ascolto attivo ri-spetto ai bisogni del figlio, la partecipazione em-patica, l'apertura al dialogo e la capacità di trovare nuove alternative nell'esercitare il proprio ruolo, rappresentano risorse fondamentali nell'esercizio di una genitorialità adeguata.

Page 18: Il Domenicale di Casoria N°7

19

Domenica - 18 dicembre 2011Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

C R ON A C A

Emiliana [email protected]

Cro l l a l ’ ”Ora ” tou r : po lemiche pe r l a mor te d i F rancesco

Il 13 dicembre, mentre si allestiva il palco per uno show che avrebbe divertito migliaia di per-

sone, Francesco Pinna, un ventenne studente e operaio, è rimasto schiacciato dal crollo dell'im-palcatura dello show di Lorenzo Jovanotti, che ha subito sospeso l’intero tour.La procura di Trieste ha aperto un'inchiesta a ca-rico di ignoti per omicidio colposo, disastro col-poso e lesioni, e il pm Matteo Tripani ha subito disposto l'autopsia sul corpo della vittima. Il palco supertecnologico del tour «Ora», partito ad aprile e che si sarebbe concluso alla fine di que-sto mese, ha retto nelle oltre 50 date in tutta Italia. A Trieste invece è crollato, travolto dalla struttura che regge l'impianto audio e luci. Proprio le casse sono precipitate su Francesco, uccidendolo. Gli altri sette feriti sarebbero invece fuori pericolo. Non si conoscono ancora le cause dell'incidente. Loris Tramontin dell'Azalea, il promoter locale, afferma: “Francesco era addetto a montare le cas-se a terra. Si trattava di un lavoro molto semplice, che non richiede particolari specializzazioni. Ha avuto la sfortuna di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato. L'impianto audio sospeso gli è caduto in testa, spaccandogli il caschetto”. Fran-cesco dipendeva dalla cooperativa triestina On Stage, diretta da Paolo Rizzi. «Francesco Pinna è morto costruendo una festa…una struttura fatta per far divertire migliaia di persone». Comincia così la lunga lettera di spiegazione sull’intera tra-gedia pubblicata, su sfondo bianco, su “sole luna.com”, sito ufficiale del cantante anche per chia-rire le ovvie e ora futili polemiche sul fatto che

questa tipologia di lavori sia sottopagata; come se poi, con un guadagno maggiore sia giusto morire, così, a 20 anni. Così come sono assurde e ridicole le affermazioni scritte su Pontifex, da Bruno Vol-pe: “Dio non manda certamente il male che non

vuole…ma si ribella e acconsente acché Satana ci metta alla prova. Una positiva conseguenza del crollo è stata la sospensione del concerto di que-sto menestrello del vietato vietare, del tutto è per-messo, della vita sregolata e dell'incitamento ad ogni scompostezza esistenziale. Da questo punto di vista, esiste una giustizia divina che si oppone alla volgarità ed al libertinaggio senza censura, anzi, avallato da nomi noti che, così, si fanno por-tavoce del Maligno”. E perché??? Tutto ciò ancora perché Lorenzo con Fiorello la settimana scorsa ha pronunciato la parola “profilattico”!! Ma stia-mo scherzando?!? Mettiamo pure l’assurdo caso, il ragazzo e la sua famiglia (a cui è rimasto il do-

lore), che c’entravano in questo che lui chiama av-vertimento divino??? Bah, senza parole su ciò…ed è meglio non esprimersi!!Jovanotti ha precisato che anche a Trieste, come nelle altre date del tour, sono state osservate le

regole sulla sicurezza: “Non c'è giornata in cui una serie di funzionari pubblici non verifichi-no il corretto montaggio e non si presentino ad approvare i metodi di costruzione della struttu-ra”. E forse, a questo punto, è giusto concludere proprio con le sentite parole dell’artista: “Sono migliaia a fare questi lavori in Italia, si tratta di lavori di supporto alla squadra itinerante, e spes-so sono studenti che così si guadagnano qualche giornata. Francesco era uno di loro e aveva tutta la vita davanti a sé. Questa è la tragedia. Le stru-mentalizzazioni sono fuori luogo e mi feriscono perchè inducono a pensare che nel mio tour ci sia del lavoro nero o sottopagato. Francesco è

morto per una fatalità davvero difficile da preve-dere. E' una tragedia enorme amplificata dal fat-to che si stava lavorando per allestire "una festa", un evento effimero che lascia il dolore e la morte fuori dai cancelli per una sera. E invece stavolta tutto si è ribaltato e ora c'è solo dolore sul mio palco distrutto. Siamo gente seria, appassionata, facciamo una vita e un lavoro gratificato dall'idea di accendere l'entusiasmo e l'emozione del pub-blico. La sua morte lascia un vuoto incolmabile nella sua famiglia che abbraccio con tutta la mia forza insieme a tutto il mondo dei concerti e del-lo spettacolo, che lui amava, come tutti noi……..Lorenzo”.

Page 19: Il Domenicale di Casoria N°7

Domenica - 18 dicembre 2011 Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

20LIBRI

Eduardo Paola [email protected]

“ A u b a l d e l a c h a n c e – l a m i a v i t a ” , l ’ a u t o b i o g r a f i a d i E d i t h P i a f

T. I M s . r . l . Im m o bi l i are

•FITTA BELLISSIMO SEMINTERRATO CASORIA DI FRONTE TUFANO VICINO CAMPO SPORTIVO 160MQ CON ANTISTANTE SPAZIO DI 360MQ € 900,00 MENSILI. 3404632848•FITTA SEMINTERRATO CASORIA/AFRAGOLA PARCO AURORA DI MQ 360 € 800 MENSILI . 3404632848•FITTA CASORIA LOCALE COMMERCIALE VIA S. DI GIACOMO 14 MQ 40 € 600 MENSILI 081/7585404•FITTA PICCOLI DEPOSITI RIONE CARDUCCI/SAN PAOLO CASORIA(NA) 3404632848•VERO REGALO VENDESI A 15 KM DA AVELLINO EST TERRENO DI 10.000MQ CON ACQUA E LUCE € 12.000,00 ANCHE RATEIZZATO 3404632848• CAIVANO VENDESI APP. P. TERRA OCCUPATO CON SENTENZA DI SFRATTO MQ 110 €120.000,00 TRATTABILI 3478878950 • CAIVANO APP. 1 PIANO MQ 60 RISTRUTTURATO €55.000,00 3478878950 • FITTA CASORIA(NA), VIA S. PAOLO, 22 P. SEMINTERRATO USO UFFICIO 40 MQ € 300 MENSILI-081/7585404• FITTA CASORIA(NA) APPARTAMENTO P. TERRA INTERNO CORTILE, 50 MQ 2 VANI +ANGOLO COTTURA E BAGNO € 280 MENSILI 081/7585404

L’autobiografia di Edith Piaf, uscita in Francia nel 1958, finalmente è stata pub-

blicata anche in Italia. Il volume, “Au bal de la chance – la mia vita”, edita da Castelvecchi con prefazione di Jean Cocteau, è il racconto in prima persona dello straordinario percor-so artistico e privato della più grande can-tante francese di tutti i tempi. Se i miracoli esistono, allora uno è sicuramente quello del-la sua voce, una voce racchiusa in un corpo minuto e consumato dalla vita. Un corpo che con grande difficoltà è riuscito a tenere il pas-so con il suo animo vulcanico, indipendente e sempre alla ricerca disperata dell’amore. La sua è stata un’infanzia segnata dalla miseria e dagli abbandoni. Adolescente, canta tra le misere strade di Parigi medicando qualche soldo nell’abbrutimento più totale, ma quan-do il destino è segnato, anche nel buio più nero una stella riesce sempre a brillare e ad emergere. Nel 1935 avviene l’incontro con Louis Leplée, proprietario del Gerny's, un salone di cabaret degli Champs-Elysées mol-to in voga all’epoca. Louis Leplée la ripulisce letteralmente e a pochi giorni dal fortunato incontro, la giovane Edith Gassion viene pre-sentata al pubblico come la “Mome Piaf ”. Il successo è immediato, le prime critiche par-lano già di fenomeno, ma la strada è sempre

tutta in salita e dopo qualche tempo, quando Leplée viene trovato morto, la stella di Edith

sembra doversi spegnere per sempre insieme a quella del suo pigmalione. Ma come l’ara-ba fenice la giovane Mome Piaf risorge dalle sue ceneri e rinasce come Edith Piaf, l’artista che senza orpelli, nell'assoluta essenzialità si presentava al pubblico col suo anonimo abito

nero. Lei non aveva bisogno di altro. Su quel vestito nero c'erano tutte le miserie di que-sto mondo e nel suo canto, il disperato gri-do di un popolo che vive, lotta, ama e non si arrende mai. Si, la sua vita come le canzoni sono sempre state un inno alla vita, alla spe-ranza, all’amore. Le sue mani durante le esi-bizioni disegnavano figure astratte nell’aria e la sua voce riempiva e inebriava le anime degli spettatori, mentre la sua carica espressi-va raccontava storie, stati d’animo, emozioni e sentimenti immortali. L’amore è stato uno dei grandi motori della sua vita, disposta sempre a donare tutta sé stessa nelle innume-revoli storie che l’hanno accompagnata fino alla fine. Consumata dall’alcool e dalla droga che le permette di sopportare i terribili do-lori procurati dall’artrosi deformante da cui è affetta, Edith Piaf passa da grandi trionfi a malori a scena aperta, che la costringono poi definitivamente ad abbandonare per sempre le luci della ribalta. Si spegne nel 1963 a soli 47 anni. Uno dei suoi ultimi successi è stato “Non je ne regrette rien”, che può considerar-si il suo testamento morale, in quanto espri-me la voglia di ritornare, di cancellare il pas-sato guardando sempre avanti, fedele sempre a sé stessa e a quella sua filosofia di vita che le ha permesso di vedere sempre la vie en rose.

Page 20: Il Domenicale di Casoria N°7

21

Domenica - 18 dicembre 2011Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

NAPOLI

L’ i m p r e v e d i b i l i t à d e l c a l c i o c i g i o c a u n o s c h e r z e t t o !

Pasquale Lucchese [email protected]

Via F. Petrarca 97 - Casoria Tel: 0817577336 - 0817586580 e-mail: [email protected] www.amimpiantisas.com

SOSTITUZIONE CALDAIA MURALE ARISTON

ELETTRONICA € 600,00 MONTAGGIO,

CERTIFICAZIONE E IVA COMPRESA

- Manutenzioni controllo impianti- Gestione e adeguamenti a centrali termiche con certificazioni DM 37/08 ex 46/90 - Dichiarazione di avvenuta manutenzione- Analisi di combustione - Bollino kw >35 e kw <35- Libretto di centrale e libretto di impianto

- Contratti di manutenzioni annuali e biennali- Manutenzioni e controllo a caldaie murali con rilascio documentazione necessaria a ufficio ambiente comune territoriale e ufficio provinciale di competenza

Sorge spontaneo chiedersi se sia possibile che la stessa squadra capace di superare, con pieno merito, il girone più difficile della Champions’, possa pareggiare, rischiando di perderla, una partita contro la penultima forza del campionato

italiano. Assolutamente sì. Il bello del calcio, del campionato italiano in particolare, sta proprio in questa peculiarità. Eppure, dopo la doverosa premessa sulla imprevedibilità pallonara, vanno fatte delle considerazioni. Dopo la sbornia eu-ropea, sembrava, paradossalmente, esser tornati un lustro dietro: il Napoli contro il Novara, club che deve le sue antiche fortune al grande Piola, e che mancava dalla massima serie da oltre mezzo secolo. Una realtà assolutamente affascinante, dotata di un centro sportivo, Novarello, all’a-vanguardia, e capace di passare in pochi anni dalla C2 alla A. Però la rosa allestita per il mas-simo campionato non sembra delle più adegua-te. Molti giocatori oltre i trenta, alla loro prima

esperienza in A, cui si aggiungono dei “quasi” giovani non propriamente di belle speranze (con l’eccezione del portiere albanese e di Mazzarani). Insomma una squadra assolutamente “operaia”, che può puntare tutto sul temperamento, e che per salvarsi deve spe-rare nell'esistenza di 3 squadre più scarse. Non sarà facile! Dal canto nostro, dopo i doverosi festeggiamenti, era leci-to che il Napoli tirasse il fiato. Ma un Napoli in apnea per quasi l’intero match non era auspi-cabile. Anche perché le prime quattro non si fermano, e la distanza au-menta. A Novara si presenta un Napoli a trazio-ne anteriore, almeno sulla carta! Pandev assieme ai tre tenori, con Hamsik sulla mediana a funge-re da faro del centrocampo. Il vero errore del mi-ster sembra però essere il solito: intestardirsi con la difesa a tre, anche contro squadre che schiera-no un solo attaccante, nella fattispecie il 32enne Rubino(!). Una simile disposizione, benchè or-mai “mentalizzata”, lascia costantemente il cen-trocampo in affanno. Difficile, quindi, costruire gioco. Ma al di là delle disquisizioni tattiche, che lasciano il tempo che trovano, a Novara, il Na-poli non è sceso “realmente” in campo! Non è che qui si pretenda sempre il super Napoli, ma se

anche De Laurentiis si era sbilanciato, chieden-do ai ragazzi 9 punti fino a Natale: evidentemen-te, si riteneva non impossibile simile “impresa”. Dopo la rete piemontese (punizione inesistente, a maggior ragione considerando il metro “ingle-

se” adottato dal fischietto De Marco, e sorvoliamo sulla barriera) il Napoli ha “leg-germente” deciso di giocare, e ha pareggiato, rischiando di vincere la partita. Ciò a chia-ra dimostrazione che contro una squadra, assolutamente inferiore, si poteva facilmente smentire la regola non scritta dell'imprevedibilità del cal-

cio! Basta recriminare, anche perché ora, con la bene(male)detta(!) Champions’ ferma fino a febbraio, b i s o g n a p u n t a r e tutte le e n e r g i e sul re-c u p e r o in cam-pi on ato. I punti persi, o quanto meno non guadagnati, sono ormai tanti, troppi, per cui….sveglia NAPOLI!

Page 21: Il Domenicale di Casoria N°7

Domenica - 18 dicembre 2011 Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

22

Uno spettacolo di due ore e mezza distur-bato da un mediocre arbitraggio, che ha

elargito decisioni discutibili, rischiando di rovinare una bella partita. Gli start seven in campo sono: per il Giotto Ferrentino in dia-gonale con Fasulo, Pacecchi e Vita-le di banda, Lumia e Nikolayev cen-trali ed Ardito libero; l´Alessano si schiera con: Orlando in palleggio con Mazza in diagonale, Carroz-zo e De Giovanni di banda e Pati-tucci e Avelli centrali con Bisanti libero.Dopo un inizio bilanciato l´Alessano inizia a forzare la bat-tuta, l’attacco del Giotto cede e la nostra squadra si ferma a 18 con l´Alessano che vince agevolmente il primo set.Il coach Calabrese stri-glia i suoi ad una maggiore preci-sione ed applicazione degli schemi e sprona chi, nel primo set, ha dato una buo-na prestazione Nikolayev e Ardito.Il secondo set vede subito il Giotto in vantaggio ( 8/6 al primo t.o.t. ) ma l´Alessano opportunistica-mente è pronto ad approfittare di qualsiasi distrazione e si riporta sotto al secondo t.o.t.

( 16/15). Grazie a due turni di battuta con-secutivi , di Pacecchi e Lumia, i Casoriani si aggiudicano il secondo set.Anche il terzo set si svolge con grande equilibrio, ma il Giot-to riesce ad avere la meglio capovolgendo la

situazione. Scende di rendimento del Giotto verso la fine, così i pugliesi ne approfittano e si aggiudicano il set sul 25/21.Nel quarto set, al cardiopalmo, Calabrese è costretto a sosti-tuire Pacecchi ( per infortunio) con Bianchi. Si sprecano gli attacchi e le difese dall´una e

dall´altra parte, Nikolayev che non ne sba-glia una, ma nonostante ciò il set sembra vol-gere a favore dell´Alessano sul finale ( 22/23 - 23/24 ), ma il Giotto mette dentro tutta la grinta di una squadra compatta e di un al-

lenatore mai arrendevole e riesce a chiudere il set sul 26/24 dopo tre attacchi consecutivi prima di Fasulo, poi di Nikolayev e poi di Vitale con un perfetto attacco in lungo linea.Al tie-breack si vede la partenza a razzo del Giotto. Al cambio il Giotto è ancora avanti 8/6 ed allunga anche sul 10/7 e 11/9. Poi inizia una serie di mach point che viene chiusa da un muro di Carrozzo su Fasulo che sanci-sce la vittoria dell´Alessano per 18/16 nel set e 3/2 nell´incontro.Tra le fila dei casoriani l’amarezza

al termine della partita è tanta, ma lo spetta-colo che hanno offerto è stato entusiasmante e fa presagire vittorie certe di una squadra in continua crescita e capace di misurarsi con professionalità e valore con le più grandi.

La Redazione

Grande partita domenica al Palacasoria tra due grandi squadre:CIA Giotto Casoria - Aurispa Alessano

Page 22: Il Domenicale di Casoria N°7

23

Domenica - 18 dicembre 2011Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

A spasso ne l ca l c io

Valerio [email protected]

Napoli cosa vuoi fare da grande?

SPORT

Abbiamo tutti ancora negli occhi la partita del Madri-gal, le emozioni che ci ha dato e il traguardo storico raggiunto. Traguardo arrivato dopo anni di sacrifici e progettazione, partendo ingiustamente dalla serie C con la partita disputata al San Paolo contro il Cittadel-la, fino ad arrivare agli ottavi di Champions League. Un cammino lungo sette anni, nel corso del quale abbiamo trovato non pochi ostacoli: dalle prime sconfitte, alcune anche dolorose come quella dei Play off al Partenio, al campionato di serie B più difficile di sempre disputato con il Genoa e la Juve “ladrona” retrocessa. Insomma il Napoli ha conquistato con sudore sul campo i suoi suc-cessi e mai niente gli è stato regalato. Anzi!!! In questo cammino, a mio parere, due sono state le persone più importanti: il Presidente De Laurentiis che ha credu-to in questo percorso, acquistando un vero e proprio pezzo di carta in Tribunale per 30 milioni di euro, a cui ha dato un’anima e, con il suo carattere prorompente e la sua capacità imprenditoriale, ha posto le basi del successo. Successo che non poteva essere così fragoroso ed immediato senza l’uomo principale della SSC Napo-li anzi il cuore pulsante della squadra: il mister Walter Mazzarri, il vero mattatore di questa magica cavalcata. È grazie a Mazzarri se siamo lì, nessun altro tecnico, Mourinho o Guardiola compresi, avrebbe potuto creare un gruppo così compatto e capace di esprimersi quasi sempre al massimo delle proprie qualità, addirittura superandosi. E’Mazzarri che ha creato una difesa di-

venuta oramai una corazzata, composta da Cannavaro (ve lo ricordate con Reja, quanti errori commetteva?!), Aronica e Campagnaro (a breve diverrà il titolare anche con la nazionale Argentina) non certo sulla carta dei top player. E’ Mazzarri che ha trasformato Cavani da

giovane promessa come attaccante esterno, in una pri-ma punta eccezionale, spietato e freddo in area, facen-do accrescere il suo valore da 17 milioni a 40 o forse an-che 50. L’unico rimprovero che gli si può muovere è che non riesce a ragionare da allenatore da grande squadra e forse ha dei limiti nella gestione di un organico com-posto da 20-22 titolarissimi, come ama definirli. È que-sto forse l’unico tassello che manca a un grande uomo e grande tecnico. Tassello che sarà necessario se il Napoli vorrà restare grande tra le grandi. Anzi la domanda che mi pongo è: Napoli (De Laurentiis), cosa vuoi fare da

grande?? Siamo nell’elite del Calcio Europeo ma la linea tra la definitiva affermazione e il ritorno alla mediocrità è sottile forse troppo e nulla può essere trascurato. La stessa situazione è stata vissuta anche da altre squadre: su tutte ricordo la Fiorentina che uscì dalla Champions immeritatamente contro il Bayern e che, a causa di una inefficiente programmazione e l’addio di Prandelli, si è ritrovata in poco fuori da tutti i giochi in Europa e stabile a metà classifica in serie A . Alla luce del sor-teggio degli Ottavi, il Napoli deve continuare a pro-grammare con il suo tecnico, attingendo dai fondi che quest’anno saranno davvero da Champions, alzando un poco il tetto ingaggi ed acquistando giocatori di rilievo internazionale alle spalle dei quali far crescere i futuri Hamsik o Lavezzi. Proprio con il Pocho sarà necessario ridiscutere del suo contratto, adeguandolo economi-camente ed eliminando la clausola rescissoria, vero e proprio incubo di tutti i tifosi ma anche della società. Da navigato imprenditore il caro De Laurentiis sa che mai come questa stagione le casse societarie saranno piene di fondi e che questo dovrà essere l’anno in cui investire molto, ma bene, per continuare a crescere in Europa e in Italia e per continuare a sognare. Spero sarà così!! Ma se le intenzioni della società fossero diverse dovrà essere almeno sincera con i propri tifosi, gli unici che meritano davvero questi grandi successi , gli unici che sostenendo la squadra aldilà del risultato vincono sempre.

Page 23: Il Domenicale di Casoria N°7

Domenica - 18 dicembre 2011 Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

24

La ma la t t i a de l l a c r i s i economica

ATTUALITA’

A dispetto dei più intricati casi clinici questa vol-ta la diagnosi era nota. L´ardua impresa era

trovare una terapia condivisa da tutti, curativa e non un semplice placebo. Il "malato" Italia soffre di una profonda crisi economica che con il passare del tem-po assume tinte sempre più fosche. L´inversione di tendenza si è avuta con la nomina a capo di gover-no del Prof. Monti, tecnico stimato cui si è affidato l´incarico di invertire il trend negativo. Ora che la ricetta è stata prescritta l´amara medicina deve es-sere somministrata a un paziente che vedrà abbat-tersi su di se la scure di rincari e nuove imposte. Il contenuto di quello che va sotto il nome di decreto "Salva-Italia", battezzato da una conferenza stampa fiume e bagnato da lacrime "ministeriali" può essere così sintetizzato: 30 miliardi lordi ripartiti in ,17 di aumenti di imposta e in 13 in riduzione di spese. Una mezza delusione visti gli annunci. Proviamo ad analizzare in pochi punti il perché dello scon-tento nei confronti di quanto si accinge a varare il governo. Nuovi balzelli e pochi tagli, che si spera in futuro siano più incisivi di quanto invece si son dimostrati, fermandosi alla superficie di una crosta impregnata di privilegi e sprechi. Torna di moda l´inveterata abitudine di colpire indiscriminata-mente i contribuenti italiani senza chiedere di più a chi fin ora non ha per nulla contribuito. I nodi che vengono al pettine non del tutto risolti sono: lot-ta all’evasione fiscale, tagli alle spese della politica, maggiori risorse per sviluppo e occupazione. Par-

tiamo dal primo punto. Passino pure nuove tasse e l´aumento dell’IVA, ma come si è deciso di attacca-re il mondo sommerso delle enormi cifre sottratte all’erario? Ogni anno quasi 120 miliardi non sono riscossi dalla casse dello stato. Se fossero incassate le somme evase, si avrebbero maggiori incassi e re-cuperando più fondi la pressione fiscale dovrebbe in teoria diminuire. La logica del pagare tutti per pagare meno. Aggiungiamo che con queste somme si possono finanziare servizi pubblici e garantire alla cittadinanza un´offerta di welfare, scuola e sa-nità pubblica soddisfacente. Cosa prevede invece la manovra per contrastare tale fenomeno eticamente e moralmente deplorevole ?L´introduzione di tasse su auto di lusso, barche e yatch oltre ad un´imposta del 1,5 % sui capitali rientrati in Italia con lo scudo fiscale. Pochino se si pensa che l’esercito dei con-tribuenti, di quanti dichiarano 20000 euro annui, affolla ogni anno le spiagge della Sardegna e della Costa Azzurra con costose imbarcazioni ,lussi e sfarzi. La tracciabilità dei pagamenti oltre ai 1000 euro è poca roba perché mentre negli altri paesi del continente anche pagare il caffè è possibile con car-ta , registriamo che su questo tema c è ancora molta strada da fare. Il secondo punto riguarda il capito-lo degli incentivi alla crescita. Dopo anni di rigore uno spiraglio di luce s’intravede all´orizzonte. Libe-ralizzazioni per i farmaci di fascia C, per i trasporti, per gli orari di chiusura degli esercizi commerciali e agevolazioni per le imprese sono però anche in

questo caso misure da peso piuma. Si aspettava di più venendo incontro concretamente alle aziende che assumono giovani lavoratori in cerca d'impiego a cui si deve garantire stabilità bandendo cacofoni-che etichette(co.co.pro)e precarietà occupazionale. Offrendo prospettive certe si dà slancio all’econo-mica puntando sulla ripresa della domanda e sulla crescita della produzione industriale il che equivale a un ritrovato benessere per il paese. E veniamo al terzo punto, i tagli alla politica. Si sono scritti li-bri sui privilegi della casta e su quanti soldi sono sperperati e mal gestiti. In questo caso citerò i prov-vedimenti e le reazioni ad esso. Fine dei doppi sti-pendi per i membri del governo: essi non potranno più ricevere nessun altro trattamento economico nel corso della durata del loro incarico di governo. Sono eliminate le giunte provinciali ed è previsto che i consigli delle stesse abbiano al massimo dieci membri. La retribuzione mensile dei parlamenta-ri si adegua a quella della media europea di 5.339 euro rispetto alle media di 11.700 percepita dai nostri deputati. Le reazioni in questo caso non si sono fatte attendere. Una levata di scudi da più parti si è alzata nei confronti di questa violazione delle prerogative del parlamento da parte dell'esecutivo. Una parlamentare, in un´intervista rilasciata ad un noto quotidiano politico ha dichiarato:" già toglie-re il vitalizio è un´istigazione al suicidio,figurarsi il resto".Speriamo che almeno questa volta alle parole seguano davvero i fatti.

Francesco Pagliuca [email protected]

Page 24: Il Domenicale di Casoria N°7

25

Domenica - 18 dicembre 2011Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

RUBRICA

OGNI CRIS I F IN ISCE … NEL PORTAFOGLI

Gennaro Crispino [email protected]

Diamo seguito alla rubrica di appro-fondimento giuridico inaugurata nel

precedente n. 5 del nostro giornale. Que-sta rubrica, con frequenza quindicinale, si propone di affrontare non solo argomenti inerenti al sistema giustizia ed alle novità legislative di maggiore interesse ma, altresì, come in questo caso, specifiche questioni di diritto, di natura sia civile che penale. Recentemente la giurisprudenza di legitti-mità ha precisato alcuni importanti prin-cipi in tema di famiglia (o meglio, di “crisi della famiglia”). La coppia coniugale ha subito negli ultimi trent’anni una rapida evoluzione, con nuovi scenari ancora da esplorare all’orizzonte. Se il legislatore fa-tica a tenere il passo di tali dinamiche, la giurisprudenza si mostra più elastica ad analizzare e dare contenuto normativo ai vari casi alla cui risoluzione è demandata. La Corte di Cassazione, con la pronuncia resa in data 15/09/2011, rafforza la tutela giuridica del “partner tradito” che, indi-pendentemente dalla domanda di addebito della separazione (ecco la rilevante novità), potrà richiedere il risarcimento dei danni patiti per effetto del tradimento. Invero, i

doveri conseguenti al matrimonio, tra cui quello alla reciproca fedeltà, non sono di carattere esclusivamente morale, ma han-no natura giuridica, come si desume da riferimento contenuto nell’art. 143 c.c. alle nozioni di dovere, di obbligo e di diritto e dall’espresso riconoscimento nell’art. 160 c.c. della loro inderogabilità. La loro viola-zione, quindi, può comportare non solo la sanzione con le misure tipiche previste dal diritto di famiglia – quale l’addebito della separazione, con i suoi riflessi in tema di perdita dell’assegno e dei diritti successori – ma, allorché cagioni la lesione di diritti protetti a livello costituzionale, può, altre-sì, integrare gli estremi dell’illecito civile e, conseguentemente, dare luogo al risarci-mento dei danni non patrimoniali. Si badi, però, la mera violazione dei doveri matrimoniali, o anche la pronuncia di ad-debito della separazione, non basteranno di per sé ad integrare una responsabilità risar-citoria. Non sarà sufficiente perciò allegare un occasionale tradimento, ma occorrerà che questo abbia avuto, per le sue modali-tà, conseguenze particolarmente frustranti stante, ad esempio, la instaurazione di una

vera e propria relazione extraconiugale, la notorietà della stessa, etc., con effetti sul-la salute e/o dignità del coniuge tradito e dovrà altresì essere dimostrato il nesso di causa/effetto tra la condotta ed i danni, di ordine biologico, morale ed esistenziale, la-mentati.L’altra pronuncia meritevole d’interesse verte in materia di divorzio e, in breve, sancisce che anche l’instaurazione di una famiglia di fatto, quale rapporto stabile di convivenza attuato da uno degli ex coniugi, recide ogni connessione con il tenore ed il modello di vita caratterizzanti il matrimo-nio civilmente cassato col divorzio, facen-do venir meno, perciò, i presupposti per la riconoscibilità dell’assegno divorzile. La corresponsione di questo in favore del co-niuge avente diritto resterà sospesa sino al termine della nuova convivenza che questi ha instaurato. Le relazioni di fatto assumono così sempre maggior peso nella nostra cultura giuridica e reclamano maggiore attenzione da parte del legislatore.

Invitiamo i lettori ad inviare le loro eventuali richieste di pareri in merito a quesiti giuridici all ‘indirizzo di posta elettronica dell’avv Crispino : [email protected]

Page 25: Il Domenicale di Casoria N°7
Page 26: Il Domenicale di Casoria N°7

27

Domenica - 18 dicembre 2011Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

La conferenza dei Capi - Gruppo visti gli impegni istituzionali del Sindaco ha deciso di rinviare il Consiglio Comunale previsto per il 19 dicembre alla data del 21 dicembre alle ore 15 con il seguente ordine del giorno: 1.Discussione sul P.I.U. Europa; 2.Istituzione del consiglio tributario.Inoltre si è deciso di convocare un ulteriore Consiglio per la data del 27 dicembre con all'ordine del giorno l'assestamento di bilancio. Cordiali saluti Emilio Polizio

10 CANDELINE, è quante ne conta l’8 di-cembre 2011 l’Associazione di volontariato di Protezione Civile “Il tricolore” di Casoria, che il successivo 17 dicembre 2003 otteneva anche l’iscrizione al Registro Regionale del volontariato: AUGURI di vero cuore.Un piccolo, grande traguardo, per un gruppo di AMICI che proprio il CUORE getta aldilà degli ostacoli, impiegando quotidianamen-te parte delle proprie risorse ed energie per metterle al servizio della città di Casoria e della popolazione, con ABNEGAZIO-NE e senza guardare a giorni festivi o quant’altro, spesso anteponendo il tutto anche alla famiglia.Certo il cammino finora non è stato e non sarà facile, di qui a venire: rimasta senza sede anche per difficoltà a reperire fondi e sovvenzioni nonostante i volon-

tari spesso ci rimettano anche di tasca propria , l’Associazione ha attraversato un periodo di difficoltà ed ha, dopo i comprensibili disagi dovuti alla spasmodica ricerca e avvio della sede nuova, ripreso con più vigore le proprie attività ed iniziative , senza peraltro fermarsi mai.L’ASSOCIAZIONE si occupa, da statuto costitutivo, di coordinamento, prevenzione e soccorso durante manifestazioni pubbliche (civili, religiose e/o sportive), salva-guardia dell’ambiente in special modo contro tutti i reati che vedono l’abbandono di rifiuti speciali, tossici e nocivi (problema già preso con lungimiranza in considera-zione dall’Associazione anni addietro, ma oggi particolarmente sentito), protezione animale (repressione di reati di maltrattamento ad animali, caccia di frodo, abbatti-mento specie protette ecc.), agevolazione a pratiche sportive ed educative (es. corsi di formazione nelle scuole e/o assistenza durante prove d’evacuazione, ecc.), assistenza a disabili ed anziani (anche con distribuzione di generi di prima sussistenza, soprat-tutto nel periodo invernale o d’estate, in cui spesso vengono lasciati da soli) oppure ad extracomunitari (per gli uni e per gli altri allestite, nel tempo, anche cucine per il

rifocillamento), impiego di volontari a seguito di calamità naturali (l’aiuto alla popo-lazione è il primario obiettivo dell’Associazione).A riprova dell’entusiasmo ed altruismo profusi, addirittura i volontari hanno rice-vuto due encomi, dal Sindaco di Casoria, in occasione di un nubifragio nel maggio 2004 (per tutta la notte si lavorò in cantine, palazzi, strade ad aiutare la gente in pericolo o semplicemente in difficoltà) e durante la manifestazione “La città di Ca-soria in vetrina” nel settembre 2007 fu domato un incendio (alle spalle degli stand, prontamente e senza allarmare minimamente la cittadinanza accorsa per l’evento).Ma senza dubbio fu nell’ottobre 2004 l’intervento più rischioso quando, a seguito del ribaltamento di un’autocisterna carica di gas in località Cittadella presso l’autostrada, coordinati dai VV.FF. (nel frattempo accorsi per mettere in sicurezza e svuotare il veicolo): compito affidato ai volontari era di allontanare rapidamente le circa 100 famiglie da due palazzine prospicienti il luogo del disastro. Traccia dell’intervento nei verbali redatti successivamente dai VV.FF.Nel tempo però il raggio d’azione dell’Associazione s’è ancor più allargato: in colla-borazione con l’ANVU (Associazione Nazionale delle Polizie Municipali), sono stati organizzati seminari e convegni di enorme rilevanza per la formazione a livello le-gislativo ed esecutivo degli operatori di ordine pubblico (centinaia di partecipanti, fra cui si annoverano con orgoglio comandanti ed alti ufficiali di vari corpi, Polizia municipale, Carabinieri, Polizia, Guardia Forestale, C.R.I., Guardie giurate ecc.), campagne di sensibilizzazione contro l’uso di botti illegali (coinvolgendo migliaia di alunni delle scuole di Casoria, presso l’UCI-Cinema e capillarmente in ogni scuola), nonché assistenza alla viabilità interna c/o centri commerciali in particolare i Pini di Casoria (in occasione di offerte speciali e festività, in cui l’afflusso di acquirenti creerebbe problema alla viabilità cittadina).Insomma, una vera fucina d’idee e laboriosità, un manipolo di umili e valenti “angeli del pronto intervento” sempre guidati con mano amorevole, decisa e sapiente dal Presidente Giuseppe D’Elia cui affidiamo il compito di ringraziare tutti i volontari per il coraggio, la volontà, l’altruismo dimostrati: l’augurio migliore che si possa ri-volgere loro è di rivederci da qui ad altri 10, 20, 30… anni e spegnere ancora tante candeline.Grazie e …..AUGURI TRICOLORE.

Associazione Di Protezione Civile “IL TRICOLORE”Via Santa Croce 48,80026 Casoria Tel.3661947722 fax 08119574195

Page 27: Il Domenicale di Casoria N°7

Domenica - 18 dicembre 2011 Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

28

n u s u r z o ‘e p i a c e r eP A RT E N O P E

C o l o r a t e e d e l e g a n t i m a c c h i n e u n a c i a l d a d i c a f f è c o m e a l b a r. . .

c h i a m a : 0 8 1 7 5 2 7 9 4 5

P a r t e n o p e C a f f è s . r . l . V i a d e l l e I n d u s t r i e , 3 5 - 8 0 1 4 7 N a p o l it e l . : 0 8 1 5 5 9 0 6 1 9 - 0 8 1 7 5 2 7 9 4 5 e - m a i l : p a r t e n o p e c a f f e @ l i b e r o . i t

w w w. c a f f e p a r t e n o p e . i t

SATIRA

CattiviK

Sempre la confusion delle persone principio fu del mal delle cittade

Tanto ma tanto tempo fa, in un paese molto ma molto lontano viveva un re

di nome Vicienzo aveva tante qualità ma non sapeva governare, allora decise di af-fidarsi ad un potente nobile locale che si chiamava Tommasino, purtroppo nem-meno lui ci sapeva fare ma nonostante ciò desiderava il potere più di ogni altra cosa. Tommasino gestiva il governo con mille sotterfugi restando sempre a gal-la, era un maestro a navigare sott'acqua senza mai metterci la faccia. Negli ultimi tempi però era stato costretto a scendere in campo di persona poiché aspirava a di-ventare più potente del re. Questo aveva creato molte fibrillazioni con le famiglie vicine al sovrano che non vedevano di buon occhio le ingerenze del potente no-biluomo. In particolare c'era una famiglia di quattro fratelli: Pasqualino, Nicolino, Giovannino e Pino a cui non andava pro-

prio giù che Tommasino fosse l'unico a comandare, così iniziarono a remare con-tro di lui. Se c'era una cosa che il nobile consigliere del re proprio non sopportava erano gli affronti che mettessero in dub-bio la sua autorità, così iniziò una lunga e sanguinosa lotta tra fazioni. Tommasino era molto furbo e per sconfiggere i suoi rivali aveva chiesto aiuto ai nobili delle famiglie contrarie al re, molti di loro era-no dei mercenari che avevano sostenuto i sovrani precedenti e poi al momento buono li avevano defenestrati. Nel frat-tempo che la lotta impazzava tra le fa-miglie rivali il popolo moriva di fame e chiedeva al re di prendere provvedimenti per mettere fine al conflitto. Il mite sovra-no purtroppo era un uomo molto pavido e per paura di subire una ritorsione da parte di Tommasino non interveniva in alcun modo per sedare la faida. In mezzo

ai due fuochi c'erano le famiglie che da sempre erano avverse a Tommasino ed al re, ma avevano poche truppe ed erano soggette ai continui agguati dei mercena-ri. In questa confusione generale il paese andava a rotoli, le bande di malviventi impazzavano depredando e saccheggian-do, i più deboli erano oggetto continuo di violenze, niente sembrava poter salvare il regno dall'orlo della distruzione, fino a quando un giorno...Mi dispiace ma il resto della storia pro-prio non me lo ricordo, ho provato a ri-camarci di fantasia, ma non riesco ad immaginare un finale brillante che possa consegnare una morale edificante da tra-mandare ai posteri, quindi non resta che affidare al buon senso dei lettori la possi-bilità di costruirsi l'epilogo più congenia-le che renda questa storia non una banale metafora.

Page 28: Il Domenicale di Casoria N°7

29

Domenica - 18 dicembre 2011Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

EVENTI

n u s u r z o ‘e p i a c e r eP A RT E N O P E

C o l o r a t e e d e l e g a n t i m a c c h i n e u n a c i a l d a d i c a f f è c o m e a l b a r. . .

c h i a m a : 0 8 1 7 5 2 7 9 4 5

P a r t e n o p e C a f f è s . r . l . V i a d e l l e I n d u s t r i e , 3 5 - 8 0 1 4 7 N a p o l it e l . : 0 8 1 5 5 9 0 6 1 9 - 0 8 1 7 5 2 7 9 4 5 e - m a i l : p a r t e n o p e c a f f e @ l i b e r o . i t

w w w. c a f f e p a r t e n o p e . i t

L’evento si è tenuto presso il centro “I Pini”, ormai diventato un polo anche culturale e di spettacolo.

Ralph Morris vince la “Dj Competition”

E’ Ralph Morris il re dei giovani deejay campani. Il 22enne, vero nome Raffaele Molisso, residente nel popoloso quartie-re Ponticelli di Napoli, si è aggiudicato la gara regionale denominata “Dj Competi-tion”, una kermesse di tre giorni consecu-tivi che ha avuto come teatro il grazioso parco commerciale “I Pini” di Casoria. Morris ha ricevuto come premio una consolle professionale. “Quando sono giunto qui ed ho visto gli altri partecipanti, non credevo affatto di vincere”, dice a caldo Ralph, il quale ha soffiato la vittoria ad un suo conterra-neo minorenne, Renato Bisogni, 17 anni, studente dell’Itis, nome d’arte Renato Crown. Tutto si è deciso nell’ultima gior-nata di gara quando sono rimasti in liz-

za solo 14 dei 37 iscritti, tutti di Napoli e provincia ma soprattutto giovanissimi. La giuria era capeggiata da uno dei mi-gliori deejay d’Italia, Gigi Soriani di Ra-dio Marte, dal special guest ed attore Peppe Accardo, con la presentazione di Ettore Scarpa, de “La Ciurma Event”, ide-atrice e organizzatrice dell’originale con-corso.“Per fare il mio mestiere – ha dichiarato Gigi Soriani, che fa il produttore e lavora come dj anche allo stadio S. Paolo – bi-sogna innanzitutto avere tanta passione, se lo fai per moda danneggi soltanto i professionisti, qui ho visto che il talento dei partecipanti è stato al di sopra della media”.“Ancora una volta – aggiunge il direttore

commerciale de “I Pini” Gaetano Gra-ziano - siamo riusciti ad organizzare un evento che sforna giovani talenti dando loro la possibilità di farsi notare da perso-ne esperte del settore. Continueremo su questa strada perché anche diffondendo la cultura musicale si contribuisce a far uscire dal degrado le nostre città”.

Page 29: Il Domenicale di Casoria N°7

Domenica - 18 dicembre 2011 Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

30ATTUALITA’

Amalia [email protected]

Sa lva con nomeI quattro brani della nostra play list:

Bill Whiters – Ain’t No SunshineAnche quando non c’è il sole…che importa, tanto classici soul come questo si balla sempre The Doors – Riders on the storm.

R.E.M. – Bad daySiate sinceri, siete tra quelli che guardano le previsioni del meteo ogni giorno. Allora fatevi prendere un po’ in giro dal rock Elton John – Your song.

RUBRICA

The Clasch – Train in vainUna band classica, della quale solo recentemente è stata riconosciuta l’enorme importanza.

Negramaro – Nuvole e lenzuolaOre che / lente e inesorabili/ attraversano il silenzio/ del mio cielo/ per poi nascondersi/ ad un tratto dietro nuvole che straziano il sereno/. Perché esistono anche le tempeste del cuore.

CAMPOVOLO in 4D!

Era il 16 luglio, sveglia alle 06.45, alle 7.00 il taxi ci aspetta all’uscita dell’hotel a Reggio

Emilia, direzione Campovolo! Eravamo in 8 ad aspettare quel giorno da mesi ormai, e final-mente arrivò. Ore 7.30 arrivo a destinazione, le file sono già lunghissime, ma non abbastanza da scoraggiarci, tanto che ci inoltriamo nella massa e iniziamo il nostro lungo cammino. Fi-nalmente dopo circa un’ora l’apertura dei can-celli: una corsa incredibile alla conquista del posto migliore tra migliaia di persone. Area 1: riservata a coloro che arrivano prima, è nostra! Scegliamo il nostro posto e ci stabilizziamo lì, la giornata sarà lunga e soprattutto calda; ar-mati di cappellini, ombrelli, costumi, carte da gioco, ipod, e quant’altro servirà a far passare quelle ore troppo lunghe in attesa del nostro mitico Liga. La gente comincia ad affluire sem-pre più numerosa, adesso non si riesce neanche più a vedere dove finisce la folla, la giornata comincia ad accendersi, il sole batte forte e il caldo aumenta notevolmente; ormai siamo tut-ti in costume, ammassati l’uno sull’altro. Ecco che sul palco inizia a muoversi qualcosa, qual-che band inizia a suonare, gli animi comincia-no a riscaldarsi, ma sono appena le 13.00 e “IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE”. Le ore continuano a trascorrere lente, ormai non c’è più niente da fare: gli stand con tutti i gadget dell’evento li abbiamo guardati, magliettine e fascette le abbiamo acquistate, semplicemente non ci resta che abbandonarci a quel caldo e aspettare con calma; è così che passa il nostro pomeriggio. Ore 19.00: ci si alza tutti in piedi, da ora in poi sarà difficile resistere ma “ce la fa-remo”, ci dicevamo; il sole continuava a batte-re, non aveva la minima intenzione di abban-donarci, del resto lo spettacolo di migliaia di persone raccolte lì era davvero fantastico. Per ingannare il tempo iniziano anche i sondaggi: “con quale canzone inizia?”, nessuno indovi-nerà. Liga ci sorprenderà anche in quello! Ma

ecco che il sole inizia a tramontare, ormai sono le 21.00, dopo circa 12 ore siamo stremati, ma troveremo le forze per scatenarci. Ore 21.30: eccolo! Arriva! Il maxischermo si accende, parte il countdown...3, 2, 1: “...e partirono in 100.000, e arrivarono fino a qui, 100.000 storie diverse, per una sera diventarono storia, gran-de così! QUESTA E’ LA MIA VITA!”, le parole su quel maxischermo riflettevano negli occhi di tutti noi, e insieme intoniamo con tutta la voce che abbiamo, con tutto il fiato, quella canzone che darà inizio all’evento dell’anno. Liga ci re-gala delle emozioni bellissime, il meglio del suo repertorio, tra successi vecchi e giovani, e due inediti: un concerto davvero bellissimo, ma ve-loce, troppo veloce rispetto a tutte quelle ore di attesa. Eppure nel momento in cui iniziamo a cantare, dimentichiamo tutto, dimentichiamo le 12 ore sotto il sole, le scottature prese, la notte che ci attenderà, non ci frega di niente, la cosa importante ora è esserci e sprigionare tutta la forza che abbiamo dentro.”...siccome là fuori è pieno di gente che vi dice che non c’è speranza e non c’è futuro, voi sappiate che nel momento in cui pensate che non c’è speranza e non c’è fu-turo, allora la speranza smette di esistere, il fu-turo smette di esistere. Ed è per questo motivo, che voi, dopo aver concepito 1000 figli, ve ne ha date là fuori, portate a far vedere le vostre facce e diteglielo a quelli là che...IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE!”: proprio queste le parole che Liga ci lascia, parole che ci danno una spe-ranza, che ci fanno credere in un futuro, parole che ci piacciono!!! Arriva il momento del saluto e alle 23.45 Liga va via, ora siamo davvero stre-mati, ma ci attende una notte molto, ma molto lunga. Torneremo in hotel solo alle 5 del matti-no, ma ancora nella testa avremo canzoni che riecheggiano e sogni di rock n’ roll. Dormiremo fino al pomeriggio seguente, ma ci sveglieremo con il sorriso, la speranza e la voglia di spac-care il mondo. Questo è solo un breve racconto di quello che è stato Campovolo, e di sicuro a qualcuno di voi sarà venuta la curiosità di “vi-verlo” almeno un po’. Luciano ci ha dato anche

questa possi-bilità: dal 7 dicembre è in proiezione in tutte le sale cinematogra-fiche Campo-volo, il film in 3D. Primo film musica-le italiano in 3D, Campo-volo, ha avu-to un clamo-roso risultato al box office cinematografico: le suggestioni rock di Luciano Ligabue e la sua dimensione più intima rac-contate nel film (distribuzione Medusa) hanno battuto ogni concorrenza al primo giorno di programmazione. In particolare “Campovolo” ha totalizzato 424.557 euro contro i 423.706 euro di “Midnight in Paris”, film del mostro sacro Woody Allem, e distacchi ben più con-sistenti rispetto agli altri film. Accompagnato da ovazioni e scene di esultanza nelle sale e da un’autentica cascata di commenti entusiastici su Facebook e sui siti internet, il film deve il suo risultato, oltre all’appeal del “Liga”, alla svolta qualitativa dovuta all’utilizzo di una tecnolo-gia 3D molto ricercata, messa in atto negli stu-di di George Lucas, in California e capace di fornire uno spettacolo realistico, travolgente, affascinante. Oltre al film, Campovolo è anche un album, nella fattispecie, la strenna 2011, un rosso triplo album live, fedele riproposizione del concerto del 16 luglio, già saldamente anco-rato al primo posto della classifica di vendita. 32 brani di cui 3 inediti, outtakes da precedenti lavori, tra cui il singolo attualmente in rotazio-ne radiofonica “Ora e Allora”, brano extra di “Arrivederci Mostro” del 2010. Insomma, Liga oggi è davvero ovunque! E possiamo anche dire che con Campovolo “Il meglio è arrivato!”.

Page 30: Il Domenicale di Casoria N°7

31

Domenica - 18 dicembre 2011Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: [email protected]

EVENTI

MiSvago

Continua il viaggio nei luoghi di aggregazio-ne della nostra città. In assenza di strutture

pubbliche a ora in poi nei locali che propongono musica, video e altro, in pratica la Movida.Proprio in questi giorni, precisamente l’8 dicem-bre siamo stati invitati all’inaugurazione del Di-scobar “MiSvago”.

La serata piovosa rende l'atmosfera ancora più suggestiva. Luci e ombre che si proiettano in un rimescolio di colori che si accompagnano all’in-termittenza delle luci natalizie e da una piacevo-le musica di sottofondo: Jazz, fusion, acid, cool.

Siamo accolti d a l l ’ a m i c a Cinzia Russo con garbo e simpatia.

E n t r i a m o all’interno e la prima im-pressione è

il gusto e l’eleganza degli arredi. La musica è più intensa e l’ascolto diventa piacevole attraverso un impianto di ottima qualità distribuito in maniera equa in ogni parte. Mi colpiscono anche le vetrate che sostituiscono le pareti esterne, intimo e illu-minato da luci soffuse, sembra quasi che la notte sia parte integrante dell’architettura di MiSvago.

Il posto che preferisco è l’angolo dedicato ai mu-sicisti che si esibiranno. Alle pareti foto di grandi artisti della musica nata a New Orleans negli anni 20’e dai miti degli anni 60’ di quell’America da so-gno, James Dean, Jim Morrison, i grandi del Jazz.

Siamo stati puntuali all’appuntamento, intorno alle 21:00 il locale si riempie in ogni parte. Cir-condati da tantissima gente, parte la serata con musica dal vivo. Al termine la torta di rito, lo spumante, offerto anche prima a dire il vero, e l’arrivederci agli eventi, tra cui spicca per qualità il primo, due giorni dopo, l’8 dicembre, di sce-na “Antonio Imparato Hammond Trio – Special Guest Walter Ricci”. il 16 “Bossanova”.

Lasciatemi esprimere da amante del Jazz il mio plauso per la scelta e soprattutto il piacere di sa-pere che in città si potrà avere la possibilità di ascoltare buona musica.

A guardarlo la sera dell’inaugurazione dall’ester-no, mi è venuto in mente un brano di Joe Jackson degli anni 80’ “Steppin’ out”, chissà perché, ogni riferimento al titolo di quello straordinario Al-bum del grande Joe Jackson è del tutto casuale “Night & Day”.

La Redazione

MiSvago: Coffee food & Discobar SS Sannitica 87 Km 8,5, 80026 Casoria [email protected]

Page 31: Il Domenicale di Casoria N°7