IL DIRETTIVO INFORMA - Lavariano, Borgo Rurale del Medio ... · importante nel contesto del Friuli...

12
1 IL DIRETTIVO INFORMA 6 DI MAI DAL 2016: UN RICUART A 40 AGNS DAL TEREMOT Si è tenuta venerdì 6 maggio 2016 la serata commemorativa del tragico terremoto che proprio il 6 maggio di 40 anni fa sconvolse il Friuli. Il testo, preparato da Erminio Polo, è stato accompagnato e reso emotivamente più intenso, dalle voci del coro Sot le Piargule di Percoto: un coro virile che da oltre 22 anni fa ricerca ed innova la musica tradizionale con inflessioni sonore, cercando nuove armonizzazioni. E’ diretto dal maestro Michele D’Antoni ed accompagnato dal violino solista Gabriele Saro. La serata ha illustrato quegli eventi di 40 anni fa insieme con la storia del Friuli di allora, proiettato nel pieno del suo sviluppo “razionalista” ed un po’ caotico che cercava, allora a grandi passi, di uscire dal mondo contadino dominante per buttarsi nel mondo industriale. Era uno sviluppo che non teneva conto e non rispettava adeguatamente la identità storica del Friuli, dei suoi paesi e dei suoi borghi e della sua gente. Il terremoto impose un ripensamento e la legge regionale del 1977 sulla ricostruzione seppe ridare priorità ai valori che per secoli hanno retto e determinato la storia del nostro Friuli. I momenti significativi ricordati sono stati proprio quelli della realtà del Friuli dal 1964 al 1976, non più e non solo porta verso l’est dell’Europa, ma aperto al mondo dei paesi mediterranei, dell’Africa e dell’Oriente asiatico. Quel progredire è stato interrotto dal sisma, il cui audio ancora oggi fa rabbrividire chi lo ha vissuto e che è stato accompagnato da alcune immagini prima di passare alla cronaca dei soccorsi e della ricostruzione dell’estate 1976, con le tende, i prefabbricati, le case riparate. Ed il Coro non poteva dimenticare gli Alpini e l’impegno dei 13.000 associati dell’ANA che si sono pagati personalmente le spese per non gravare sul Friuli e ricostruire e riparare fabbriche, case e chiese. Voci narranti sono stati Lucia Turello, Vittorio Madrisotti e Erminio Polo. Una serata quindi piacevole, commovente e piena di memoria, di riconoscenza e di speranza per un Friuli “tiare di paradîs, tiare d’amôr”, come dice la canzone firmata da Anacleto Del Fabbro e musicata da Elio Perosa. (E.P.) SEDI NÔ GJORNÂL DI LAVARIAN Edizion La Torre numero 62 GIUGNO 2016

Transcript of IL DIRETTIVO INFORMA - Lavariano, Borgo Rurale del Medio ... · importante nel contesto del Friuli...

Page 1: IL DIRETTIVO INFORMA - Lavariano, Borgo Rurale del Medio ... · importante nel contesto del Friuli Rurale: ... E poi via alle slides ed al loro commento in diretta. ... lungo il secolare

1

IL DIRETTIVO INFORMA

6 DI MAI DAL 2016: UN RICUART A 40 AGNS DAL TEREMOT

Si è tenuta venerdì 6 maggio 2016 la serata commemorativa del tragico terremoto che proprio il 6 maggio di 40 anni fa

sconvolse il Friuli. Il testo, preparato da Erminio Polo, è stato accompagnato e reso emotivamente più intenso, dalle

voci del coro Sot le Piargule di Percoto: un coro virile che da oltre 22 anni fa ricerca ed innova la musica tradizionale

con inflessioni sonore, cercando nuove armonizzazioni. E’ diretto dal maestro Michele D’Antoni ed accompagnato dal

violino solista Gabriele Saro.

La serata ha illustrato quegli eventi di 40 anni fa insieme con la storia del Friuli di allora, proiettato nel pieno del suo

sviluppo “razionalista” ed un po’ caotico che cercava, allora a grandi passi, di uscire dal mondo contadino dominante

per buttarsi nel mondo industriale. Era uno sviluppo che non teneva conto e non rispettava adeguatamente la identità

storica del Friuli, dei suoi paesi e dei suoi borghi e della sua gente. Il terremoto impose un ripensamento e la legge

regionale del 1977 sulla ricostruzione seppe ridare priorità ai valori che per secoli hanno retto e determinato la storia

del nostro Friuli.

I momenti significativi ricordati sono stati proprio quelli della realtà del Friuli dal 1964 al 1976, non più e non solo

porta verso l’est dell’Europa, ma aperto al mondo dei paesi mediterranei, dell’Africa e dell’Oriente asiatico. Quel

progredire è stato interrotto dal sisma, il cui audio ancora oggi fa rabbrividire chi lo ha vissuto e che è stato

accompagnato da alcune immagini prima di passare alla cronaca dei soccorsi e della ricostruzione dell’estate 1976, con

le tende, i prefabbricati, le case riparate. Ed il Coro non poteva dimenticare gli Alpini e l’impegno dei 13.000 associati

dell’ANA che si sono pagati personalmente le spese per non gravare sul Friuli e ricostruire e riparare fabbriche, case e

chiese. Voci narranti sono stati Lucia Turello, Vittorio Madrisotti e Erminio Polo.

Una serata quindi piacevole, commovente e piena di memoria, di riconoscenza e di speranza per un Friuli “tiare di

paradîs, tiare d’amôr”, come dice la canzone firmata da Anacleto Del Fabbro e musicata da Elio Perosa. (E.P.)

SEDI NÔ GJORNÂL DI LAVARIAN

Edizion La Torre

n u m e r o

62

G I U G N O

2 0 1 6

Page 2: IL DIRETTIVO INFORMA - Lavariano, Borgo Rurale del Medio ... · importante nel contesto del Friuli Rurale: ... E poi via alle slides ed al loro commento in diretta. ... lungo il secolare

2

2006-2016 VERSO LA STAMPA IL LIBRO SUL BORGO RURALE DI LAVARIANO

Nel 2006 il nostro paese è stato riconosciuto “Borgo

Rurale del Medio Friuli” dall’Unione Europea, la quale

finanziò il Comune e i privati per la sistemazione del

borgo, la mappatura dei suoi siti storici e turistici e la

ristrutturazione in bed & breakfast di vecchi edifici

rurali, pieni di storia e di memoria.

In quell’occasione, il materiale storico, artistico e

culturale, raccolto da Erminio Polo per la redazione di

tabelle e materiale promozionale, fu messo assieme

anche su un libretto in fotocopia, mantenuto in archivio

da La Torre, utile per conservare assieme i frutti di

questo lavoro di ricerca sulla nostra realtà, così viva e

così ricca di identità. I testi ripercorrevano la storia del

paese, il suo svilupparsi nei secoli ed il suo ruolo

importante nel contesto del Friuli Rurale: un paese al

centro della rete viaria antica ed attuale, con i suoi

portoni, i suoi anditi, la sua struttura muraria, le immagini sacre sui muri, la sua comunità, retta da consuetudini e

tradizioni antiche, sempre rispettate e sempre ravvivate dall’intraprendenza locale.

Quest’anno, a 10 anni dal riconoscimento e in occasione della Festa de La Torre nei suoi 25 anni di attività, nel

prossimo mese di ottobre, questi testi, rivisti dall’autore, diverranno un libro che sarà messo a disposizione dei

cittadini, delle biblioteche e di quanti vorranno conoscere di più e meglio la nostra realtà paesana e la nostra storia. Il

libro infatti percorrerà, in maniera scientifica e documentata, i diversi aspetti del nostro paese ampliando giustamente

quanto è stato sunteggiato sulle tabelle turistiche poste negli angoli e nei siti più significativi della nostra frazione.

Si potrà quindi approfondire: la storia della civiltà rurale, i luoghi della storia e della magia, i luoghi del lavoro antico,

i luoghi della religione, l’architettura spontanea, i portoni aperti alle corti, le icone sui muri delle case, la storia della

pista di volo, le opportunità turistiche e l’ospitalità. Tanti spunti, arricchiti dalle immagini, per promuovere il nostro

paese nei suoi connotati rurali, ricercati dal turista e in un contesto che in generale vede fiorire il turismo rurale, come

dimostrano i dati statistici. Il libro, infine, oltre a raccogliere in maniera definitiva un lavoro ed un patrimonio culturale

che non va dimenticato e va, anzi, rivissuto in un’ottica di costruttivo rinnovamento, potrà rappresentare l’opportunità

di una continua presa di coscienza verso la nostra identità e le ricchezze del nostro paese. (F.P.)

27 FEBBRAIO 2016: TRE ESTATI SU DUE RUOTE

E’ stata una serata piacevole ed a volte commovente quella che l’Associazione La Torre ha organizzato ospitando

Brunello Pagavino ed Eliana Tomasetig, due formidabili runners, amanti della biciletta e della corsa lo scorso 27

febbraio. Due audaci sessantenni pieni di vitalità e di voglia di muoversi, vincitori di parecchie maratone nella loro

categoria di età e di genere, i quali hanno voluto mostrare al pubblico intervenuto, con immagini originali, la loro

esperienza di tre estati trascorse, un mese alla volta, su bicicletta in giro per l’Europa. Sono partiti cantando tre canzoni

facilmente orecchiabili, accompagnandosi con chitarra e “bongo”, ognuna tipica di ogni viaggio. E poi via alle slides

ed al loro commento in diretta.

I viaggi? Dal Mediterraneo al Mare del Nord cioè dal Friuli alla Germania; da Parigi a Monte Saint Michel; da St. Jean

Pied de Port, alla base dei Pirenei francesi, fino a Santiago, lungo il secolare cammino di 800 chilometri che porta alla

tomba dell’Apostolo Giacomo.

Lo slogan dei tre percorsi? In bicicletta è faticoso, ma è anche

estremamente bello: una sfida a se stessi, alla bici, ma il cuore si riempie

di immagini, di incontri, prendendo coscienza di sé e di quanto è bella la

vita. Una faticaccia soprattutto il cammino di Santiago, più pesante con

la bici che a piedi, ma un viaggiare sicuro, senza intoppi e tanto spazio.

Commovente l’incontro, su una pesante montagna: Eliana, disfatta dalla

fatica, sorpassa un giovane che spingeva, proprio su quella impervia

salita, una carrozzina con sopra una giovane ragazza. Quali miracoli sa

fare l’amore e quanto può attenuare il dolore e la stanchezza?

Sono viaggi che tutti possono fare? Sì, basta trovare il tempo,

organizzarsi bene ed avere la buona volontà di uscire dallo stress

quotidiano per immergersi in quel mondo così vario e così pieno di

incontri, con se stessi e con gli altri. (L.T.)

Page 3: IL DIRETTIVO INFORMA - Lavariano, Borgo Rurale del Medio ... · importante nel contesto del Friuli Rurale: ... E poi via alle slides ed al loro commento in diretta. ... lungo il secolare

3

8 MARZO 2016: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

Quest’anno l’Associazione Culturale La Torre ha organizzato per la serata, in occasione della Giornata Internazionale

della Donna, la visione di un film di qualche anno fa: The Help. Si tratta di una pellicola del 2011 che ha ottenuto

numerosi riconoscimenti internazionali, tra i quali il Premio Oscar all’attrice Octavia

Spencer (Minny) come migliore attrice non protagonista.

Il film è ambientato nel sud degli Stati Uniti nei primi anni ’60 e tratta la condizione delle

“domestiche” di colore a servizio nelle case delle ricche signore bianche. Tutto ciò è visto e

raccontato, in forma anonima per ovvi motivi di paura, dalle stesse cameriere. La vicenda

si innesta nel contesto più ampio delle imponenti manifestazioni del Movimento per i diritti

civili, guidato da Martin Luther King. Il film affronta un argomento molto delicato, ma con

momenti di vero divertimento; il soggetto è tratto dal libro “The Help” di Kathryn Stockett

del 2009, diventato presto un best seller. La serata è stata introdotta da una riflessione della

curata da Barbara Bernardis che ha fatto un quadro del periodo storico degli Stati Uniti

preso in considerazione dal film e della condizione della donna. Abbiamo poi chiuso la

piacevole serata con un piccolo rinfresco.

Cristina Camerotto

BOLLETTINO TEATRALE

Eccoci con l’ormai consueto aggiornamento sulle attività del gruppo teatrale dell’associazione

La Torre! Le attività svolte nell’ultimo periodo sono state varie.

Ogni martedì sera prosegue il corso di teatro per adulti e nell’ultimo periodo ci stiamo

concentrando sulla scrittura dei testi per la recita finale che si è tenuta sabato 28 maggio presso

la Casa della Gioventù. Vi siamo grati per l’incoraggiamento e il sostegno nelle nostre fatiche

teatrali, nonché per le risate che ci siamo fatti in compagnia!

Inoltre, a fine marzo, è partito anche il percorso nelle classi 4^ e 5^ della Scuola primaria di Lavariano, dove i bambini

hanno accolto con entusiasmo le attività proposte. Continua a girare per i teatri lo spettacolo di Teatro Forum

#alettosenzacena, questa volta rappresentato per le classi 3^, 4^ e 5^ della scuola primaria di Trivignano. I bambini si

sono dimostrati molto interessati alla tematica del bullismo e felici di essere chiamati a dire la loro in prima persona.

Infine, il piccolo gruppo “Serrande Alzate” ha messo in scena lo spettacolo “Radicate”, ovvero uno spettacolo che

nasce dalla condivisione di letture, pensieri, esperienze e materiale artistico tra un piccolo gruppo di amiche,

accomunate dalla curiosità di approfondire il ‘femminile’ dal punto di vista dell’unione e della trasmissione, anche

generazionale, dell’energia, dell’affettività e del sapere. A presto e venite a trovarci!

Il gruppo di teatro

CRONACA DAL PAESE

CARNEVALE 2016, UNA FESTA BEN RIUSCITA

Domenica 31 gennaio si è tenuta presso la Casa della Gioventù la

tanto attesa, da grandi e piccini, festa di carnevale.

Il teatro ha dato inizio ai festeggiamenti con tre sketch esilaranti,

adatti a tutte le età, con intermezzi musicali che hanno dato sfondo

ai passi danzanti di piccole maschere coraggiose che sul palco

hanno divertito e coinvolto gli spettatori presenti.

La festa è poi proseguita sotto il tendone, magistralmente allestito

dal Gruppo Alpini dove, ad attendere i presenti, c’erano crostoli e

frittelle preparati al momento dal favoloso gruppo delle “cuoche

del carnevale”. Lo showman “Il Fariseo” (Elio Perosa) ha

intrattenuto, con l’aiuto degli animatori, tutti i presenti con la sfilata

delle mascherine e la prosperosa lotteria.

Contro ogni previsione il tutto si è rivelato un successo e non sarebbe stato possibile realizzarlo senza l’aiuto del

Gruppo Alpini, delle cuoche, degli Urtos, di Maurizio, di Cesare, di Raffaella, della Parrocchia, del Fariseo, degli

animatori e del gruppo teatrale “Chei che a ridin simpri” e soprattutto di chi si è unito a noi per questo divertente

pomeriggio insieme. Un grazie di cuore a tutti e… siete tutti prenotati per il prossimo anno.

Claudia e Sonia

Page 4: IL DIRETTIVO INFORMA - Lavariano, Borgo Rurale del Medio ... · importante nel contesto del Friuli Rurale: ... E poi via alle slides ed al loro commento in diretta. ... lungo il secolare

4

30 ANNI DEL GRUPPO CICLISTICO LAVARIANESE (1986 – 2016)

Quest'anno il Gruppo Ciclistico Lavarianese festeggia il 30° anniversario di fondazione. Nel lontano 1986, tre Lavarianesi, Picotti

Luciano, De Lucia Franco e io, Bernardis Roberto, che facevamo già parte di una società di Pavia di Udine, abbiamo pensato:

“Perché non fare una società Ciclistica a Lavariano?”

Prima di tutto era necessario trovare gli sponsor che finanziassero le prime spese. Il primo a farsi avanti è stato Dante Bernardis

con la sua trattoria da “Blasut”, poi si sono proposti il sig. Burello Valter, con la sua attività di idraulico, il sig. Tosolini Germano

di Chiasottis ed ultima, in ordine di tempo, la ditta Gianfranco Savani di Lavariano.

Adesso era necessario reclutare, tra i vari appassionati di bicicletta, nuovi soci. La voce si è estesa e ci sono state nuove adesioni,

anche da paesi limitrofi, fino a raggiungere un massimo di 20 ciclisti.

Arrivati a questo punto, si è reso necessario formare un consiglio direttivo e, all'interno della società è stato eletto il primo

presidente DE LUCIA FRANCO, persona adatta all'incarico. Abbiamo seguito tutto l'iter burocratico fino ad arrivare alla firma

dello statuto presso lo studio del notaio dott. Gialanella Mario di Palmanova, il 06 novembre 1986.

30 anni sono tanti da raccontare e le avventure che abbiamo vissuto sono innumerevoli e tutte indimenticabili. L'attività di un

ciclista è correre per le strade quindi abbiamo avuto la possibilità di girare tutta l'Italia, qualche paese esterno limitrofo e perfino

Montecarlo. Grazie alle nostre numerose trasferte abbiamo avuto bisogno di un mezzo che ci accompagnasse e quale mezzo

migliore di un piccolo pulmino che in gioventù aveva portato all'asilo dei bambini? Con tanta buona volontà e grazie alla

disponibilità di un amico ciclista, che gestisce un'autofficina, e di Luciano Picotti, lo abbiamo messo a posto nelle parti

meccaniche e riverniciato con i colori sociali di Lavariano, giallo e blu.

Gli anni sono passati per tutti e, dopo 10 lunghi anni, il primo presidente ha deciso di lasciare la sua carica. Dopo nuove elezioni

sono stato eletto quale nuovo presidente. Vi evidenzio il primo consiglio direttivo del 1986 e l'attuale del 2016:

PRIMO DIRETTIVO 1986

De Lucia Franco Presidente

Bernardis Roberto Vice Presidente

Soci Atleti:

Picotti Luciano

Bernardis Dante

Cormons Bruno

Tion Carletto

Tosolini Germano

DIRETTIVO ATTUALE 2016

Bernardis Roberto Presidente

Spiesanzotti Daniele Vice Presidente

Di Bert Roberta Revisore Conti

Soci Atleti:

Sant Simone

Picotti Luciano

Michelini Franco

Basso Claudio

Cettolo Ivano

Mancuso Rolando

Poli Ivan

Spiesanzotti Giancarlo

Adesso termino perchè mi sta finendo l'inchiostro nella penna… e ringrazio di cuore tutti gli atleti che hanno fatto parte e

attualmente sostengono la nostra società e tutte le persone che in qualche modo ci hanno aiutato e ci aiutano a portare avanti

questa nostra grande passione. W il Gruppo Ciclistico Lavarianese!

Roberto Bernardis, Presidente

Page 5: IL DIRETTIVO INFORMA - Lavariano, Borgo Rurale del Medio ... · importante nel contesto del Friuli Rurale: ... E poi via alle slides ed al loro commento in diretta. ... lungo il secolare

5

FRICIS & FRICIS 2016

Si è conclusa anche quest’anno nel migliore dei modi e

con la soddisfazione degli organizzatori, Fricis & Fricis,

la Purcitade organizzata a Lavariano dal VVF, acronimo

per Vêrs Vedrans Furlans. Una festa privata ospitata dalla

corte Masutti e nata alla fine degli anni Novanta dall’idea

di un gruppetto di ragazzi con lo scopo di far sì festa ma

anche per produrre qualche salume da consumare nei

momenti di ritrovo. Con il tempo, a coloro che quella

giornata l’hanno voluta e inventata, si sono aggiunti

diversi giovani per divertirsi continuando la tradizione e

aggiungendo un tassello diverso ogni anno. Assieme a

polpettine, bistecche annaffiate da rosè e vino nero, si

aggiungono eventi collaterali come l’elezione di Miss

Fricis e Fricis, gli immancabili intermezzi musicali del

Fariseo, la saziante pastasciutta degli amici del MCR

(Motocoltivator raduno) di Chiasiellis con la cucina

campale, l’innovativa Katiuscia, la macchina che sforna

ossocolli, ovvero le sottogole intere di maiale cotte allo

spiedo. Gli organizzatori invitano qualche amico e festa è

fatta, sempre con qualche novità come riso e verze, i

fagioli piccanti o i panini alla piastra, tutto per il piacere

di stare assieme.

Stefania Pevere Marcuzzi è stata incoronata Miss Fricis &

Fricis 2016 dall’uscente Ilaria Madrisotti, salite sul palco

assieme al Presidente del VVF, eletto ogni anno alla cena

degli Amici. Tra gli invitati della Purcitade non mancano

mai gli amici del Dum (Comunità di Volontariato “Dinsi

une man”) ai quali il VVF devolve interamente il ricavato

di altre iniziative come ad esempio il Pan e Vin

dell’Epifania.

Gessica Mattalone

SETTECOMETEATRO

Un’immagine degli amici della compagnia che ci ha piacevolmente

intrattenuti il 14 maggio con la commedia “A saran bêçs che nô no sarin!”.

Non è la prima volta che questo gruppo ci allieta con la sua bravura e

simpatia. Un caro ringraziamento dalla nostra associazione.

IL VENTO DEL FREEÛL: LE NOSTRE TERRE ATTRAVERSO L’OBIETTIVO

Negli ultimi mesi ho avuto modo di conoscere il gruppo

di fotografi amatoriali "Il Vento del Freeûl" e voglio

parlarvi di loro. Nella loro pagina di Facebook si legge:

"Per noi la fotografia non è mera testimonianza, bensì un

modo per entrare in contatto con il luogo ed immergerci

nel momento". Incuriosita, mi sono informata sulla storia

di questo progetto 100% friulano.

Il gruppo nasce nell'aprile 2015 da Luca e Sabina, due

giovanissimi di Bertiolo appassionati di fotografia, che

nel tempo libero si divertono a girare il Friuli per scattare

qualche foto. Il vero e proprio progetto prende forma nel

gennaio 2016, data dell'apertura della loro pagina

Facebook, in cui pubblicano tutti i loro scatti. In poche

settimane il gruppo si allarga con l'entrata di altre quattro

ragazze della Bassa Friulana e della Carnia: Marta,

Barbara, Giulia e Marika. Nei weekend i ragazzi

organizzano delle vere e proprie gite in giro per il Friuli

per fotografare da più prospettive la nostra regione.

"Il Vent" inizia un progetto di interazione con i

"followers" della pagina: ogni settimana viene proposto

un tema (ad esempio l'acqua, il bianco e nero, i dettagli, i

riflessi...), il gruppo pubblica alcuni scatti e invita le

persone ad inviare le proprie fotografie sul tema. Una

settimana di tempo, poi i ragazzi

pubblicano la migliore foto ricevuta!

Sono stati affrontati molti temi, le

fotografie pubblicate sono sempre

molto suggestive. I ragazzi hanno

anche partecipato a diversi "Instameet": degli incontri

organizzati dal gruppo IgersFVG in diversi luoghi della

regione, per condividere e approfondire la conoscenza

della fotografia. A fine aprile il gruppo si impegna anche

in un altro progetto riguardante il terremoto del '76: a

Venzone i ragazzi hanno raccolto testimonianze di chi ha

vissuto il terribile dramma attraverso interviste e

fotografie, condividendo poi il lavoro svolto sulla pagina

proprio il 6 maggio, data dell'anniversario del sisma.

Le ultime novità per questo gruppo, sempre in movimento

e ricco di idee, sono l'entrata di un nuovo membro nel

team, Steven di Latisana, e una piccola esposizione

fotografica in un locale a Gemona. Vi consiglio di dare

un'occhiata alla pagina, per scoprire o riscoprire la nostra

terra da diversi punti di vista, ricordandovi che "da una

passione in comune nasce sempre qualcosa di bello"!

Desirè Cosatto

Page 6: IL DIRETTIVO INFORMA - Lavariano, Borgo Rurale del Medio ... · importante nel contesto del Friuli Rurale: ... E poi via alle slides ed al loro commento in diretta. ... lungo il secolare

6

IL CAMMINO DI SANTIAGO: UN’ESPERIENZA VIVA

Il cammino di Santiago è forse uno tra i più antichi

sentieri, percorso fin dal Medio Evo da migliaia di

pellegrini. Si trova al Nord della Spagna e la attraversa

tutto da est a ovest per una distanza di oltre 800

chilometri. Parte dal sud della Francia ai piedi dei Pirenei

e va fino a Finisterre sull’oceano Atlantico, là dove, nel

passato, si pensava finisse la terra.

E’ un sentiero antico che si snoda con continue salite e

discese, in un territorio vario, fatto di colline e pianure,

con altezze fino a 1500 metri. Attraversa enormi distese di

campi coltivati a frumento, a colza, passando a tratti in

mezzo a vigneti, uliveti e boschi di eucaliptus. Passa in

mezzo ad antichi paesini, dai muri di pietra, silenziosi,

spesso arroccati sui colli, ma anche grandi città dalle belle

cattedrali con maestose facciate barocche, dagli splendidi

altari dorati, come Santo Domingo de la Calzada, Burgos,

Leon, Logrono. Un tuffo nella storia che qui ha lasciato

abbondanti tracce di arte, di architettura, di culture, di

religioni passate.

Un sentiero sempre ben segnalato dalla freccia gialla e

dall’inconfondibile conchiglia, simbolo del cammino

stesso. La meta di questo lungo percorso è Santiago, città

dove la tradizione vuole che sia sepolto san Giacomo,

l’apostolo di Gesù. E oggi come ieri questa strada è

frequentata durante tutto l’anno da migliaia di persone, di

tutte le età, ma soprattutto da giovani che provengono da

ogni parte del mondo. Le statistiche mettono al primo

posto gli spagnoli, poi i tedeschi, gli italiani, gli inglesi,

gli americani e perfino i coreani. Li vedi camminare

composti, ognuno con il proprio zaino, silenziosi, spesso

soli o in coppia o a piccoli gruppi. E si cammina per ore,

in media 7-8 ore al giorno, dal primo mattino, a seconda

della stagione, fino alle prime ore del pomeriggio.

Ognuno va con il suo passo, ognuno va con il suo dio.

E se camminare è la cosa più semplice, procedere a piedi

per tante ore al giorno e per più giorni di seguito, non è

scontato. Bisogna fare attenzione ai piedi, alle vesciche, ai

dolori alle gambe, alla stanchezza in generale. Il cammino

ti misura, misura le tue forze, ma anche il tuo coraggio.

Perché il cammino è fatica, ma, dicono certe scritte: “sin

dolor no has gloria”. E mentre cammini hai tutto il tempo

per pensare, per meditare, per fare i conti con te stesso,

per riflettere sulla vita e per contemplare la natura attorno

a te che ti offre continuamente paesaggi bellissimi. E ogni

tanto ti fermi anche per riposarti e guardare il mondo e

riempirti gli occhi e il cuore di bellezza.

E poi c’è l’incontro con gli altri: in primo luogo con i tuoi

compagni di viaggio, quelli che ti sei scelto e quelli

occasionali che incontri lungo la strada. E scopri come è

facile aprirsi alla confidenza, condividere esperienze,

perché ci si sente uguali, uomini e donne sulla stessa

strada, ognuno con la sua storia personale, ognuno con il

suo zaino da portare. Chiunque tu incontri, ti saluta con

una espressione semplice, ma dal significato profondo:

“Buen Camino” e un sorriso non manca mai negli

incontri, ci si sente in comunione con gli altri pellegrini e

ben accolti dalla gente locale. Verso il pellegrino c’è una

naturale simpatia da parte delle persone del luogo,

davvero molto ospitali.

Per due settimane abbiamo voluto vivere questa

esperienza, dal 9 al 23 aprile, anche se il cammino

completo richiederebbe un mese intero. In quattro, amici

consolidati, in aereo fino a Pamplona, abbiamo percorso

da lì a piedi circa 220 chilometri, 20, 25, 30 chilometri al

giorno. Per alcuni tratti abbiamo viaggiato con mezzi

pubblici, treno e pullman. Abbiamo mangiato panini e

frutta a mezzogiorno, servendoci ai supermercati e, a sera,

nei piccoli bar o trattorie del posto dove ci fermavamo:

per pochi soldi ti offrivano una buona cena, abbondante,

con un buon bicchiere di vino tinto. Abbiamo dormito

negli ostelli riservati ai pellegrini (albergue), in camerate

comuni pulite e attrezzate con i servizi igienici essenziali.

Abbiamo attraversato panorami bellissimi dai grandi

orizzonti, visitato chiese e cattedrali maestose, incontrato

luoghi molto interessanti. Abbiamo preso il sole, il vento

e la pioggia. Siamo stati benissimo e siamo tornati a casa

molto appagati, più forti e più carichi di energia, pronti a

riprendere con serenità il cammino di ogni giorno.

Lucia, Erminio, Beppo, Lucia

COMPLEANNO SPECIALE PER THOMAS IL VENERDÌ SANTO

Aspettare il compleanno per fare festa con famigliari e amici, ricevere regali più o meno importanti. Rinunciare a tutto

questo per partecipare alla sceneggiatura della Via Crucis del Venerdì Santo che i nostri ragazzi ci propongono per

rinnovare la tradizionale raffigurazione della passione di Gesù Cristo, molto sentita e partecipata nel nostro paese,

cambiando luoghi e scene per comporre tutto nel tempo stabilito ed essere pronti al passaggio della processione. Un

ringraziamento ai giovani che si sono impegnati in questa manifestazione e… buon compleanno Thomas.

Marina Fabiani

Page 7: IL DIRETTIVO INFORMA - Lavariano, Borgo Rurale del Medio ... · importante nel contesto del Friuli Rurale: ... E poi via alle slides ed al loro commento in diretta. ... lungo il secolare

7

DALLA FILARMONICA GIUSEPPE VERDI: LA MUSICA, LA VOCE E NUOVE SPERANZE

Un’esperienza nuova quella vissuta dalla

Banda di Lavariano in occasione del

tradizionale concerto. Oltre alle belle musiche,

ben armonizzate e dirette dal maestro Dario

Braidotti, quest’anno si è realizzata una

interessante collaborazione con il cantante

tenore Roberto Miani, professionista presso il

teatro Verdi di Trieste. Questi, sbocciato

musicalmente all’interno della Banda di Reana del Rojale,

ha intrapreso una brillante carriera musicale dopo il

diploma in canto e clarinetto conseguito al conservatorio

di Udine. Miani si è prestato generosamente a questa

iniziativa che lo ha visto cantare celebri pezzi d’opera

accompagnato dalla nostra Banda. Un esperimento ben

riuscito, come dimostra il doppio “bis” richiesto dal

pubblico il quale, emozionato dall’imponenza del finale

del “Nessun dorma”, è balzato in piedi per

applaudire tenore e Banda.

Un’occasione, quella del concerto annuale,

che è servita anche a celebrare il battesimo

musicale di 8 giovani suonatori, entrati

ufficialmente nella formazione bandistica

tramite la Banda Giovanile. Un fatto che ci dà

speranza di poter continuare l’esperienza della

Filarmonica ancora per molti anni, nonostante le difficoltà

per i numeri ristretti e per le inevitabili “spinte

centrifughe” di un mondo sempre più globalizzato che

rischia di indebolire le piccole comunità e

l’associazionismo locale.

Ad multos annos, se i giovani, incoraggiati dalle famiglie

che han vissuto e goduto il valore della Filarmonica, ci

daranno una mano. (F.P.)

JENNY, STORICA SEGRETARIA, TRE VOLTE MAMMA

Un pomeriggio di dicembre, andai a casa

di Jenny e di suo marito Alessandro per

far loro delle foto. Osservai che Jenny, al

quinto mese di gravidanza al tempo,

aveva una pancia ben più grande del

normale, ma non feci ancora domande.

Ad un certo punto notai un piccolo

calzino ricamato di colore azzurro, messo

come decorazione sull'albero di Natale.

Io: "Ah, ma allora é un maschietto!".

Jenny sorrise: "Guarda bene...". Notai

altri due calzini sparsi sull'albero, di colore rosa. Ero

confusa: "Ma, non capisco. Non sai il sesso o sono due?".

Jenny: "Sono tre!!! Due femmine e un maschio!". Io:

"Tre?!?! Cemût fasino a stâ li dentri in trê?!"

Jenny mi raccontò che si aspettavano un parto gemellare,

visto che sia lei che Alessandro avevano nel proprio

albero genealogico diversi casi di gemelli. Ma la seconda

ecografia era stata una sorpresa per tutti: i

bambini non erano due, ma ben tre! La

gravidanza non é stata facile, ma al

settimo mese, precisamente il 1° marzo

2016, presso l'ospedale civile di Udine,

Jenny ha dato alla luce Ellis, Natalia e

Samuel. I bimbi pesavano da 1,7 a 2,4

chilogrammi. Dopo un periodo di

osservazione in neonatologia, mamma

Jenny e papà Alessandro hanno potuto

finalmente portare a casa i piccoli. I

bimbi stanno bene. I tre gemelli si aggiungono agli altri

numerosi bambini nati in paese quest'anno… Ed altri in

arrivo! Il 2016 é proprio un anno prolifico per Lavariano.

Auguriamo alla famiglia Merlo e alle altre famiglie con

nuovi bebé una vita piena di gioie e soddisfazioni.

Desirè Cosatto

INCONTRI FORMATIVI DELLA BCC DELLA BASSA FRIULANA

La Banca di Credito Cooperativo della

Bassa Friulana è da sempre la Banca del

territorio e per il territorio, lavora a

fianco delle sue aziende e delle famiglie per supportarle

nei loro progetti ed investimenti, il tutto a partire da una

conoscenza del tessuto economico in cui opera,

promuovendo una relazione ispirata alla trasparenza e

chiarezza.

Nell’ottica del costante dialogo con la sua clientela e a

fronte dei cambiamenti che stanno avvenendo nel

contesto bancario, con l’entrata in vigore della normativa

europea “Bail-in”, l’istituto ha organizzato una serie di

incontri informativi sul territorio. Gli incontri, partiti nel

mese di marzo, sono continuati fino a giugno 2016. I

primi eventi, tenutisi a Rivignano Teor,

a San Giorgio di Nogaro, a Codroipo ed

a Castions di Strada, hanno raccolto una

vasta partecipazione della clientela e dei soci che hanno

avuto modo di approfondire le tematiche relative alle

nuove norme ed al giusto modo di intendere un

investimento consapevole dei propri risparmi, potendo

approfondire i vari aspetti e prodotti per mantenere al

sicuro il proprio risparmio.

Relatori: il Presidente dott. Marco Gasparini, il

responsabile Finanza Retail Fabrizio Carlesso ed il

responsabile Banca Assicurazione Andrea Balloch,

coadiuvati dai preposti di ogni filiale.

Giovanni Pittis

Page 8: IL DIRETTIVO INFORMA - Lavariano, Borgo Rurale del Medio ... · importante nel contesto del Friuli Rurale: ... E poi via alle slides ed al loro commento in diretta. ... lungo il secolare

8

UN RIGRAZIAMENTO PER LA PRIMA COMUNIONE

Nella foto i bambini che il primo maggio hanno ricevuto il sacramento della Prima Comunione. Un ringraziamento

speciale alle catechiste Alessia ed Ester che si sono prodigate in questo delicato cammino. I genitori

“SENZA VOLO. STORIE DI LUOGHI PER VIAGGIARE CON LENTEZZA”

Un giorno, trafficando in rete, mi sono imbattuta in una

pagina di consigli di viaggio. Si parlava di un libro dal

titolo "Senza Volo. Storie di luoghi per viaggiare con

lentezza", edito da Einaudi. Fin dal titolo, il libro ha

suscitato la mia curiosità di "turista-fuori-dal-comune".

Così, in men che non si dica, ho acquistato il libro e in un

nonché l'ho letto. Il libro è diviso in cinque capitoli. Uno

per ogni mezzo di trasporto. I treni, le navi, gli autobus, le

biciclette e a piedi. E in ognuno ci sono tanti racconti. Ma

attenzione... se si resiste a leggere il libro dall’inizio alla

fine, senza saltare da un capitolo all’altro, è come se si

seguisse un percorso verso una specie di liberazione.

C'è la storia di chi viaggia sul treno con una macchina

fotografica per catturare quel “qualcosa di impalpabile e

inafferrabile”...; ci sono i viaggi in nave, dall’Oceano, ai

mari del Nord, dal Danubio al Mar Egeo...; i viaggi in bus

attraverso gli Usa o nella Repubblica Ceca...; i viaggi in

bici, dall’Olanda fino al giro intorno al Muro di Berlino.

Nell'ultimo capitolo si trova il percorso a piedi che

attraversa la Foresta Nera (lo stesso percorso che fece

Werner Herzog all’inizio degli anni Settanta per salvare

una sua amica) ed è qui che l’autore sembra svelare le

vere ragioni dell’andare lento: “Come se, solo ricorrendo

alla lentezza dei passi, sia possibile interporre tra sé e

l’evento più incomprensibile di

tutti, la maggiore distanza

possibile”. "Senza volo" non è

un semplice elenco di luoghi e di

viaggi alternativi, senza aereo.

L'autore, Federico Pace,

possiede una scrittura poetica

che, tra riferimenti letterari e

cinematografici, prende per

mano il lettore e lo porta nei

luoghi più diversi, in ognuno dei

quali può trovare il lato nascosto

della propria anima.

Si direbbe che, attraverso la narrazione di tanti viaggi,

egli cerchi la ragione di qualcosa che non è solo il

viaggio. Sembra quasi che voglia, narrando le tante storie

di chi ha viaggiato per mille motivi (per fuggire da una

guerra, per capire meglio il mondo, per avvicinarsi alle

cose o per affermare un diritto), comprendere qualcosa di

più su quello che accade a ciascuno di noi. L ' ho trovato

un libro davvero intenso che consiglierei a tutti.

Tatiana Piani

Page 9: IL DIRETTIVO INFORMA - Lavariano, Borgo Rurale del Medio ... · importante nel contesto del Friuli Rurale: ... E poi via alle slides ed al loro commento in diretta. ... lungo il secolare

9

GRIGLIATA A TOLMEZZO CON GLI AMICI DEL “DINSI UNE MAN”

Domenica 22 maggio è stata una giornata speciale per gli amici del “Dinsi une man”, comunità di volontariato che opera dal 1988

al servizio dei ragazzi disabili.

Sotto la guida di Giacomo Bernardis, i lavarianesi hanno organizzato una grigliata e un pomeriggio in compagnia presso la sede

dell’associazione, a Tolmezzo. Grande la partecipazione dei nostri compaesani, i quali, in particolare tramite il gruppo degli Amîs,

da tempo intrattengono un rapporto di amicizia e sostegno con questa realtà. È stato perciò un bel momento di incontro e

condivisione, a consolidamento dell’amicizia e dell’impegno dei lavarianesi verso il mondo di questi ragazzi. (F.P.)

TEMI CALDI

MIGRANTI, PROFUGHI, GUERRE ECCETERA

A chi non è capitato, sin dall'anno scorso, girando per Udine, di osservare gruppi di stranieri che si spostavano per la città o

che stazionavano in aiuole di piazzali, bivaccavano o

dormivano in parchi pubblici? No, non erano turisti. Erano e

sono migranti, profughi provenienti principalmente

dall'Afghanistan o dal Pakistan o dal Medio Oriente.

Ho pensato che non era dignitoso che Udine, i suoi cittadini e il

Friuli, dovessero subire queste situazioni. Ho pensato che i

migranti, i profughi dovessero essere accolti e assistiti in modo

dignitoso e civile. Infatti la questione vera è che i migranti, i

profughi, non sono stati, non sono accolti in modo serio e

dignitoso.

A ciò avrebbero dovuto provvedere le Istituzioni nazionali e

regionali. In tempi brevi avrebbe dovuto essere attivata la

Protezione Civile e, perché no?, l'esercito e messi a

disposizione mezzi e spazi in cui collocare dignitosamente

queste persone. Non è stato così. Non è ancora così.

Le Associazioni di volontariato si sono spese senza sosta per

aiutare i migranti, i profughi, ma non hanno che pochi mezzi e

pochi spazi.

Tra i rappresentanti istituzionali solo il Sindaco di Udine

Honsell si è attivato da subito per quel che poteva fare ed ha

alzato la voce perché fossero attivati i percorsi di prima

accoglienza.

Perché i politici nazionali e regionali hanno fatto poco e

niente...Perchè?... Semplice, per non perdere voti; dare asilo,

accogliere non rende popolari… nei confronti degli elettori.

Tutto questo accade in Friuli. E in Europa?

In Europa stiamo assistendo all'arrivo di centinaia di migliaia di

profughi, migranti fuggiti dalla Siria e dall'Iraq a causa delle

orribili guerre che insanguinano questi paesi.

Di queste guerre voglio ricordare tre date: il 2003, per la guerra

scatenata dal presidente americano George W. Bush e dai suoi

alleati contro l'Iraq di Saddam Hussein. Prima di quella

criminale guerra la regione era relativamente stabile, poi è stato

il caos più totale con centinaia di migliaia di vittime e una

pessima conduzione del dopoguerra.

Poi il 2011, che rappresenta l'inizio della guerra civile in Siria

contro il presidente Assad, sfociata in un tutti contro tutti con

distruzioni e lutti immani. Assad è avversato anche dalle

democrazie occidentali.

Infine, nel giugno 2014, c’è stata la proclamazione del Califfato

dell'ISIS proprio nei territori che erano stati ed erano i teatri di

guerra di cui abbiamo detto. L'avvento dell'ISIS ha potenziato

ancor di più l'annientamento e le distruzioni di uomini e cose

che avvenivano in quei territori.

Non c'era scelta: chi ha potuto è scappato, prima in Turchia e

poi attraverso il Mare Egeo in Grecia, in Europa. L'Europa

avrebbe dovuto e dovrebbe aprire un corridoio umanitario per

far sì che le persone non muoiano in mare e che poi siano

ospitate in centri di accoglienza adeguati... Invece, dopo una

iniziale apertura, sono sopravvenuti dei ripensamenti e si sono

viste colonne di centinaia, di migliaia di persone percorrere a

piedi il sud-est dell'Europa, salvo poi non poter proseguire

Page 10: IL DIRETTIVO INFORMA - Lavariano, Borgo Rurale del Medio ... · importante nel contesto del Friuli Rurale: ... E poi via alle slides ed al loro commento in diretta. ... lungo il secolare

10

perché le frontiere erano state chiuse. A quei confini (chiusi) si

sono, giocoforza, formati campi profughi sprovvisti di tutto. Il

volontariato internazionale è intervenuto ma è stata una goccia

nel mare. Da mesi le televisioni trasmettono le immagini di

tante persone disperate bloccate in campi in mezzo al nulla.

E l'Europa? L'Europa ha fatto e fa troppo poco. Invece che

intervenire subito - mi ripeto - aprendo un corridoio umanitario

attende e discute. E conclude un patto nefando con la Turchia

che, in cambio di soldi, accetta di riprendersi coloro che,

rischiando la vita, l'avevano attraversata per fuggire. È

un'Europa con Stati che parlano troppe lingue diverse,

soprattutto in senso metaforico.

Ma in questi giorni abbiamo assistito ad un gesto di cui, si

spera, molte persone comprendano la grandezza: il viaggio di

Papa Francesco nell'isola greca di Lesbo. Un gesto

rivoluzionario (nella sua semplicità, nella sua umanità) rispetto

ai Capi di Stato e di Governo europei (e del mondo).

Il Papa ha detto tra l'altro “da quando Lesbo è diventata

l'approdo di tanti migranti, ho avuto il desiderio di venire qui”.

Jorge Bergoglio, Francesco I, un grande uomo, un grande Papa.

Per dire che, a volte, è meglio un Sovrano Assoluto eletto da

un'oligarchia di teocrati che tanti Capi di Stato eletti dal popolo

o dai rappresentanti del popolo.

Vittorio Madrisotti

VERITÀ E GIUSTIZIA PER GIULIO REGENI

Verità per Giulio Regeni è la campagna lanciata da Amnesty

International e diventata poi una parola d'ordine, uno slogan, un

appello che abbiamo letto e sentito decine e decine di volte

negli ultimi due mesi.

Ci sentiamo di dire anche di più: verità e giustizia per Giulio

Regeni! Perché se non c'è giustizia senza verità, la verità è

sempre amara e mutilata senza giustizia.

Giulio Regeni è scomparso dal Cairo il 25 gennaio 2016. Le

televisioni e i giornali italiani sin dai primi giorni della

sparizione hanno alluso che la scomparsa di Giulio potesse

essere collegata con l'imponente apparato di sicurezza di

controllo e di repressione messo in campo dal governo egiziano

in occasione del quinto anniversario della rivoluzione del 25

gennaio 2011.

Purtroppo il cadavere di Giulio Regeni è stato ritrovato il 3

febbraio orrendamente massacrato da torture alla periferia del

Cairo. Lo stesso giorno era presente nella capitale egiziana

un'importante delegazione di imprese italiane condotta dalla

Ministra per lo Sviluppo Economico, Guidi.

Alla notizia del ritrovamento del corpo di Giulio la Ministra

Guidi ha immediatamente interrotto la missione economica e

fatto ritorno in Italia.

Tutto ciò induce a pensare che sin dai primi giorni il Governo

Italiano e i nostri mezzi di informazione sospettassero del

coinvolgimento degli apparati di sicurezza egiziani nella

sparizione di Giulio Regeni. Ma non lo hanno detto

esplicitamente, vuoi per prudenza, vuoi per auto-censura.

Giulio Regeni era un giovane ricercatore, friulano di

Fiumicello, di 28 anni, un ragazzo dei nostri, benvoluto e di

grande valore, una bella persona. E’ stato vittima, temiamo,

oltre che di orribili assassini, della banalità del male, della

stupidità del male.

E' solo giusto e doveroso che lo Stato Italiano si impegni fino in

fondo per pretendere dagli egiziani un'inchiesta degna di questo

nome e la verità su quel che è successo a Giulio. E poi

pretendere giustizia. E' stato giusto e doveroso richiamare in

patria il nostro ambasciatore, ma ci aspettiamo altre azioni

diplomatiche e economiche se la verità tarderà ad arrivare o se,

nella peggiore delle ipotesi, l'Egitto continuerà con un

atteggiamento dilatorio per far sì che la vicenda cada nell'oblio.

Non si vuole che accada, come altre volte in passato per altre

vicende, che, dopo il fervore dei primi tempi, subentri una

stanca o cinica accettazione motivata da “ormai è successo” o

dalla “ragion di Stato”. Con la mente al passato ricordiamo

ancora le altisonanti promesse di Capi del Governo o di Capi di

Stato di fare chiarezza su attentati e stragi che hanno

insanguinato la storia della nostra Repubblica. Promesse non

mantenute. Chiediamo verità e giustizia per Giulio Regeni.

Vittorio Madrisotti

AGGIORNAMENTI SULLA PISTA DI LAVARIANO

E' trascorso più di un anno dal referendum riguardante il

progetto del cosiddetto “autodromo di Lavariano”. Referendum

che ha visto una grande partecipazione al voto a Lavariano, ma

molto scarsa a Chiasiellis e Mortegliano. A dimostrazione del

fatto che i Lavarianesi erano, e sono ancora, di gran lunga, i

maggiori interessati all'argomento “piste-autodromo” e quindi è

la loro (nostra) opinione che dovrebbe, e deve, contare

maggiormente sulla questione. Il risultato del voto referendum,

a Lsavariano, è stato di parità tra il SI ed il NO, ma la fascia dei

cittadini di età fino a cinquant'anni si è espressa nettamente per

il NO all'autodromo. E saranno questi cittadini i principali

fruitori del territorio in futuro.

Nel frattempo è ancora in itinere il procedimento della

Soprintendenza delle Belle Arti e del Paesaggio del Friuli

Venezia Giulia che potrebbe portare a porre il vincolo storico (e

paesaggistico) sul sito della Pista. Fino a quando il

procedimento non sarà concluso non sarà possibile assumere

decisioni riguardanti il futuro della Pista. Attendiamo fiduciosi

che il bene storico-paesaggistico venga

conservato e valorizzato come tale. In questi giorni alcuni componenti del

Comitato Piste Nestre hanno incontrato

l'architetto Roberto Pirzio Biroli ed

insieme hanno effettuato un sopralluogo sulla Pista. L'architetto

Pirzio Biroli è il progettista del Parco del Cormôr e ha

progettato importanti lavori di recupero ambientale in

Germania. Egli, sin dall'anno scorso, ha manifestato

pubblicamente la sua contrarietà al progetto autodromo ed ora

si è reso disponibile a portare in modo tangibile un contributo di

idee alternative per valorizzare la Pista di Lavariano.

In attesa di ulteriori sviluppi e novità i cittadini di Lavariano

mantengono alta l'attenzione sulla vicenda autodromo e su tutto

ciò che potrebbe portare ad uno stravolgimento negativo del

nostro territorio e della nostra comunità.

Vittorio Madrisotti

Page 11: IL DIRETTIVO INFORMA - Lavariano, Borgo Rurale del Medio ... · importante nel contesto del Friuli Rurale: ... E poi via alle slides ed al loro commento in diretta. ... lungo il secolare

11

ULTIME DAL COMUNE (E DALLA RETE): LAVARIANO SENZA ASSESSORE

Il Sindaco di Mortegliano ha tolto le deleghe

all'assessore all'agricoltura e ambiente, Elisena

Gigante, di Lavariano. Questo è accaduto per

volontà della stessa Maggioranza Comunale,

dopo l'astensione dell'assessore lavarianese

sulla questione Elettrodotto, che ha suscitato

scalpore e che molti non hanno compreso. Le

deleghe all’ambiente sono passate quindi al

morteglianese Angelo Tomasin. Ciò significa

che Lavariano non ha assessori, perciò ha

oggettivamente meno autorità nella squadra di

governo comunale. Questa nomina è seguita

alla formalizzazione dello strappo in seno alla Maggioranza,

con la costituzione di un gruppo a sé stante da parte dell’ex-

assessore, Elisena, e Lara Barbieri, consigliere, sempre di

Lavariano.

Se da un lato è vero che Lavariano ha meno rappresentanza con

la nomina dell’assessore morteglianese, è anche vero - come si

nota provocatoriamente sulla pagina Facebook “Lavariano

Borgo Rurale” - che il terzo gruppo consiliare, fondato da

Elisena e Lara, eventualmente rafforzato dal

terzo consigliere lavarianese, Paolo Moschioni,

potrebbe avere un notevole peso nelle decisioni

amministrative e dare forte voce alle esigenze

del nostro paese. Sempre su “Lavariano Borgo

Rurale” si aggiunge che in questo modo si

potrebbe “ridestare l’attenzione verso un paese

che, se in generale ‘funziona’, è certo più per i

meriti dell’associazionismo e per la generosità

delle persone che per l’azione amministrativa”.

Se, da una parte, a nostra volta “auguriamo

buon lavoro ai neo-assessori, in particolare a

Tomasin, del quale conosciamo le visioni sui temi ambientali e

su cui contiamo per le importanti battaglie a tutela del nostro

territorio, da decenni mira di improbabili speculazioni”,

dall’altra ci teniamo allo stesso modo a sottolineare la fiducia

verso i nostri 3 rappresentanti nella Maggioranza Comunale:

“l’appello è per Elisena, Lara, Paolo e pure per gli altri

lavarianesi in Consiglio: nessuna subalternità con il Capoluogo,

Lavariano conta su di voi”. (F.P.)

LA SPERANZA

di Michael Papais prima media - 1° classificato

In una calda sera di maggio,

le famiglie riunite

serenamente, all’ora di cena,

andarono incontro al dramma,

ignare del proprio destino.

Di colpo sentirono sotto

e attorno un tremolio.

Il cuore batteva forte.

La paura

disegnava ombre scure.

tutto è distrutto.

Avanza la notte nera

come il buio.

Il silenzio è impressionante.

Le stelle sono spente,

solo la vecchia timida luna

illumina un paesaggio

di macerie e corpi senza vita.

L’alba si alza pigra,

il cielo azzurro non cancella

la tristezza nel cuore.

Le lacrime delle persone scendono

bagnando i vestiti.

Guardandosi attorno

un ruscello scorre…

Lontani ricordi.

Due timidi fiori

bagnati dalla rugiada

spuntano dalle rovine.

Al sorgere del sole

una piccola speranza.

POESIE PREMIATE CONCORSO

SESULE D’ARINT 2016

IL MULINO INDAFFARATO di Thomas Papais, prima media - 2° classificato

Tra antiche dimore medioevali

l’acqua e il vento accompagnavano le radici

di una piccola realtà.

Comincia la storia di un mulino indaffarato:

trita, macina il grano e il frumento

sotto il peso della mole,

prepara la farina per la polenta.

Lo aiuta il mugnaio che lavora senza orari.

La gente fa la coda per ore e ore

aspettando il proprio turno.

Col tuo stile semplice

sei diventato un caro amico in ogni paese,

un punto d’incontro per ritrovarsi insieme.

In ogni torrente, ruscello, canale

Ci sei.

Ogni volta che mangiamo la polenta

Pensiamo a te, ringraziandoti.

Altre poesie nei prossimi numeri…

Page 12: IL DIRETTIVO INFORMA - Lavariano, Borgo Rurale del Medio ... · importante nel contesto del Friuli Rurale: ... E poi via alle slides ed al loro commento in diretta. ... lungo il secolare

12

SEDI NÔ - Gjornâl di Lavarian, edito dalla Associazione Culturale LA TORRE di

Lavariano, stampato in proprio (500 copie) e distribuito in tutte le famiglie.

Redazione: Francesco Polo, Giovanni Pittis, Tatiana Piani, Cristina Camerotto,

Alessandro Cormons, Angie Tarnold, Chiara Durì, Desiré Cosatto, Vittorio Madrisotti.

PROSSIME USCITE LOLOTOUR

23-24 luglio 2016 Rif. Vaiolet o Gardezza (Vigo di Fassa)

Ritrovo in piazza a Lavariano ore 5.40

Ritrovo con i gruppi ANA di Palmanova, piazzale a sinistra di fronte all'autostrada ore 6.

Prenotazione entro 30 giugno - Riconferma entro 15 luglio

11 settembre 2016 Rif. Koca Na Pl. Razor; M. Vogel (Slovenia)

Ritrovo piazza a Lavariano ore 7.30

Ritrovo con i gruppi ANA di Palmanova, a Cividale presso vecchia stazione ore 8.15

23 ottobre 2016 Visita mostra delle farfalle (Bordano) ed escursione M. San Simeone

Ritrovo in piazza a Lavariano ore 8.00

6 novembre 2016 Val Pentina (Barcis)

Ritrovo in piazza a Lavariano ore 8.00

Sei hai spazio

___________________________________________________________________________________

MAN

CICLOROE: DOMENICA 19 GIUGNO

QUOTA: 10 EURO PER LA TESSERA ASSOCIATIVA DEI MAGGIORENNI - PRANZO AL SACCO

La quota di 10,00 euro comprende la tessera associativa alla Torre, la colazione e la merenda nelle due

soste. Altri costi sono a carico del partecipante. Eventuali ingressi a musei o altro saranno valutati in loco.

Il tesseramento è obbligatorio per ragioni assicurative. L’organizzazione declina ogni responsabilità per

danni a persone o cose e i minori saranno sotto la responsabilità dell’adulto accompagnatore.

Per info 3406998296 Giovanni - Iscrizioni in Latteria o alla partenza (informateci entro venerdì 18 giugno)

PROGRAMMA: 8:00 Ritrovo in piazza

8:30 Partenza

8.30/9.45 Chiasottis - Tissano - S. Stefano - Clauiano - Trivignano - Guado del Torre

10/10.20 Visita alla villa Martinengo di Soleschiano

10.20/11.00 Sosta in villa Martinengo o a casali birri

12/12.30 Visita all’abbazia di Rosazzo

12.30/13.00 Pranzo al sacco presso l’area festeggiamenti di Dolegnano con tombola e giochi

15.00 Ripartenza

15.20 Visita a villa De Brandis di San Giovanni al Natisone

16.00 Ripartenza per Bolzano - ciclabile e polveriera - Magredi Torre / Natisone - Trivignano

17.00 Sosta alla chiesetta dietro la “vecchia dogana”

18.00/19.00 Arrivo a Lavariano e chiusura della giornata

MAN

FATE SENTIRE LA VOSTRA VOCE SU SEDI NÔ Scaricabile da www.lavariano.it - E-mail: [email protected]

Sedi Nô vuole essere veicolo di informazione per Lavariano, strumento di confronto critico e dibattito. Le opinioni di chi ci scrive sono espresse a titolo personale. La Redazione è

responsabile dei soli editoriali (non firmati oppure siglati). Si può contribuire tramite il tesseramento all’Associazione La Torre, in Latteria.

MANDATECI ARTICOLI E RELATIVE FOTO