Il declino di Chiesa e Impero · 2018-03-01 · Il Sacro Romano Impero era ormai una realtà ......

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Il declino di Chiesa e Impero https://www.youtube.com/watch?v=hfkcs6RTMo8

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Il declino di Chiesa e Impero https://www.youtube.com/watch?v=hfkcs6RTMo8

Dopo la fine della dinastia sveva, il potere imperiale iniziò una progressiva decadenza

a causa soprattutto della formazione di forti monarchie nazionali come quella francese e inglese.

La crisi fu facilitata anche dal graduale aumento della rivalità interna delle case feudali più importanti della Germania, senza però che i nuovi sovrani potessero

avere la meglio sui vari potentati.

Il Sacro Romano Impero era ormai una realtà istituzionalmente non adatta alle trasformazioni

sociali ed economiche dell’epoca, a causa delle sue pretese sovranazionali

LA CRISI DEL PAPATO

Da più parti si accusava il clero e il papa di Roma di prestare più attenzione agli interessi terreni e alle beghe politiche che non all’espetto religioso.

I momenti più forti della

crisi del Papato coincisero con il

violentissimo scontro tra il papa Bonifacio VIII e

il re di Francia Filippo IV.

Salito al soglio pontificio nel 1294, il papa Bonifacio VIII riprese il progetto di

teocrazia universale

la Chiesa rappresentava la più alta autorità e quindi doveva guidare il governo politico

del mondo

Bonifacio VIII tenta di affermare di nuovo la superiorità dell’autorità del papa (potere spirituale)

su quella politica (potere temporale)

Il papa minaccia il re di Francia Filippo IV il Bello di scomunica, perché, disobbedendo al papa, esige il pagamento delle dagli ecclesiastici.

Il re francese rifiutò le imposizioni del papa

PRIMA convocò gli Stati generali

(un’assemblea di nobili, alto clero e alta borghesia)

per ottenere il loro appoggio POI

ordinò che il papa fosse arrestato

Bonifacio VIII si rifugiò ad Anagni, nell’Italia centrale, ma fu raggiunto dagli emissari di Filippo il Bello che, oltre ad arrestarlo, lo

oltraggiarono schiaffeggiandolo (1303 «lo schiaffo di Anagni»)

Bonifacio VIII non rimase prigioniero a lungo perché il popolo lo liberò

L’episodio fu un durissimo colpo al prestigio della Chiesa

Nel 1305 Filippo il Bello riuscì a far eleggere il primo di una serie di papi francesi, Clemente V.

Il nuovo papa era uno strumento nelle mani del sovrano francese e acconsentì al trasferimento

della sede papale da Roma ad Avignone, una città della Francia meridionale, nel 1309.

1309-1377: «Cattività avignonese» (<latino captivus: prigioniero) periodo di totale

asservimento dei papi (francesi) al sovrano

Il ritorno della Santa Sede a Roma causò un ulteriore motivo di conflitto

l’elezione di un papa italiano (Urbano VI) fu rifiutata dal

clero francese che fece eleggere un papa francese (Clemente VII) con sede nuovamente ad Avignone

Il prestigio e la credibilità della Chiesa erano ormai

compromessi tanto da causare una profonda frattura tra i Paesi cattolici

1378- 1417: SCISMA D’OCCIDENTE

I Cattolici si divisero in due grandi schieramenti:

Francia, Spagna, Regno di Sicilia e Scozia

riconoscono il papa d’Avignone

Inghilterra, Germania, Polonia, Fiandre, Italia del nord

riconoscono il papa di Roma

La rottura fra Cattolici non era dovuta tanto a motivi religiosi, quanto a contrapposizioni di carattere politico

tra Francia e Inghilterra e i loro rispettivi sostenitori

Nel 1414 fu indetto il Concilio ecumenico di Costanza

che, con l’elezione di un unico papa, Martino V, riportava l’ordine nella confusione di quegli anni.

Nel 1417 il papa tornò definitivamente a Roma