Il Cremasco 2 marzo 2013

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    l Partito Democratico il pri-

    mo partito di Crema. Alla fine

    delle competizioni elettorali

    per Regione, Camera e Senato,il PD cremasco soddisfatto. No-

    nostante tutto. E se in Regione

    Lombardia stato eletto Roberto

    Maroni della Lega, e a Roma,

    manca la maggioranza per un go-

    verno che veleggi fino a fine legi-

    slatura, a Crema in via Bacchetta

    possono festeggiare. Sia per la Ca-

    mera che per il Senato, ha vinto la

    medaglia doro guadagnandosi il

    30% dei voti cittadini. C una fles-

    sione rispetto alle competizioni

    precedenti, ma pur sempre infe-

    riore a quella degli altri partiti.

    Ma andiamo con ordine. Il Pd

    guadagna il 28,57% dei voti cre-maschi alla Camera perdendo me-

    no del 4% rispetto al risultato del2008 ed eleggendo Cinzia Fonta-na. Al Senato, invece, sfonda iltetto del 30% perdendo poco pi

    dell1%. In Regione riesce a eleg-gere un consigliere, Agostino Al-

    loni, perdendo poco pi dello0,20% rispetto alla competizione

    elettorale precedente.

    Va invece diversamente in casaPdl dove, vuoi per il trend nazio-

    nale, vuoi per la mancanza di unacandidatura credibile nel Crema-

    sco alle Regionali e la totale assen-za di candidati cremaschi nelle

    prime posizioni delle liste dellepolitiche, il partito dei Berlusco-

    niani ne uscito con le ossa rotte.In Regione stato eletto CarloMalvezzi che in citt ha raccoltoun pugno di voti, poco pi di 210,

    e il partito ha totalizzato l11%.Una bruciante sconfitta se si pensa

    che nel 2010 la percentuale si ag-girava attorno al 28,30%. Non

    andata meglio alla Camera e al

    Senato dove il Pdl sceso dal 31

    al 20% e dal 33 al 20% .

    Sorrisi in casa Lega, nonostante

    tutto. Anche per il Carroccio la

    flessione c stata, eccome, ma

    riuscito a eleggere una senatrice,

    Silvana Comaroli da Soncino, e

    un consigliere regionale, Federico

    Lena da Soresina, oltre ad aver

    contribuito alla elezione di Rober-

    to Maroni alla presidenza dellaRegione. In ogni caso, la Lega alle

    regionali del 2010 aveva guada-

    gnato il 22% dei voti, mentre nelle

    consultazioni appena concluse

    scesa all11 %. Abbiamo raddop-

    piato la performance elettorale del

    candidato sindaco Alberto Torazzi

    alle amministrative del maggio

    2012 fanno per notare da via

    Tensini. Ma per quanto riguarda

    Camera e Senato, anche la Lega ha

    poco da festeggiare. La perdita di

    voti c stata. Meno importante

    rispetto a quella di altri partiti, ma

    comunque alcuni elettori crema-

    schi hanno abbandonato il Carroc-

    cio, che passato dal 17,75 del

    2008 al Senato agli attuali 11,83%.

    Non andata meglio alla Camera,

    dove scesa da 19,32 a 11, 93%.

    Dove sono andati tutti gli eletto-

    ri cremaschi che hanno lasciato i

    partiti storici per altri lidi? Sicura-

    mente una gran parte dellelettora-

    to moderato confluito sulla lista

    di Mario Monti che per la Camera

    si assestata al 11,55% e per il Se-

    nato l11,47% dei voti cittadini. I

    pi delusi si sono sicuramente ri-

    versati a favore del Movimento 5

    Stelle che ha eletto un parlamenta-

    re cremasco, Danilo Toninelli,guadagnandosi il 15% dei voti alla

    Camera e il 17,37% dei voti al Se-

    nato. Festeggiano in casa Sinistra

    Ecologia e Libert: sono rimasti

    fuori dalla Regione, ma hanno por-

    tato a Roma un cremasco: Franco

    Bordo. In casa SEL sono quasi in

    linea con il risultato, non esaltante,

    del partito a livello nazionale: poco

    meno del 3%.

    Infine, Fratelli DItalia, i l mo-

    vimento di Giorgia Meloni, e Fare

    per fermare il Declino di Oscar

    Giannino. Il primo ha guadagnato in

    citt poche centinaia di voti rispet-

    tando sia per regionali che per le

    politiche la tendenza nazionale: po-

    co pi del 2%. Il secondo che, alme-

    no sulla carta, avrebbe dovuto essere

    la sorpresa di questa competizione

    elettorale , ha sfiorato solo i l 3%.

    Michela Bettinelli Rossi

    IlPICCOLOgiornale del

    0,02 Copia Omaggio

    CREMASCO

    CHI HA VINTO E HA PERSO. DAVVEROSono i numeri, le percentuali, i confronti che non mentono. Sia per le politiche che per le regionali

    Direttore responsabile: Sergio Cuti Societ editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19, Cremona Amministrazione e diffusione via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474Direzione e redazione via Tensini Crema tel. 0373 83041 email [email protected] Stampa: SEL Societ Editrice Lombarda Cremona

    Pubblicit: Immagina srl tel. 0372 435474 direzione@immaginapubblic ita.it Aut. del Tribunale di Crema n 165 del 31/05/2012

    Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it

    SABATO 2 MARZO 2013 ANNO II NUMERO 9

    I

    l risultato delle elezioni ci consegna un Parlamen-

    to in cui non si delinea una maggioranza stabile

    pur assegnando al Partito Democratico lonere di

    proporre un governo ed un programma. Apparen-

    temente ci troviamo davanti ad una situazione di diffi-

    cile gestione che obbliga il Pd a cercare maggioranze

    attraverso accordi con una o entrambe le altre due for-

    ze politiche presenti alla Camera ed al Senato su un

    programma che, per forza di cose, deve essere larga-

    mente condiviso ma anche concentrato su alcuni punti

    che riguarderanno sicuramente alcune delle riforme

    necessarie per questo Paese. Dunque si prospetta una

    situazione con grandi problemi ma anche con grandi

    opportunit. Lirrompere in Parlamento del Movimen-

    to 5 Stelle ha incominciato subito a far sentire i suoi

    effetti spazzando via una serie di personaggi storici del

    panorama politico e facendo largamente abbassare

    let media dei parlamentari nonch eleggendo perso-

    ne con scarsa o nulla esperienza dei meccanismi poli-

    tici, fatto questultimo che non si pu vedere che in

    modo positivo vista la recente esperienza dei navigati,

    e compromessi, uomini politici italiani. E le opportu-

    nit non si fermano qui: infatti, chi ci governer sar

    costretto a mettere mano ad alcuni dei problemi irrisol-

    ti: lelevato numero dei parlamentari, il costo abnorme

    del meccanismo politico, la legge sul conflitto di inte-

    ressi, una nuova legge elettorale, la revisione dei mec-

    canismi democratici di decisione, il rilancio del lavoro,

    la tutela di coloro che questo lavoro lo hanno perso.

    Con il senno di poi dobbiamo ringraziare Grillo che

    stato capace di incanalare una protesta crescente verso

    il meccanismo democratico delle elezioni, evitando una

    deriva verso forme di contestazione violenta delle isti-

    tuzioni, ma a Grillo ed al suo movimento ora il mo-

    mento di chiedere consapevolezza e responsabilit, di

    contribuire a quella grande stagione di riforme che il

    Paese aspetta, che lItalia merita.

    I

    Grandi problemi,grandi opportunitdi Enrico [email protected]

    IL PUNTO DI VISTA/2

    Con Renzi, nessunatrippa per gatti

    IL PUNTO DI VISTA/1

    ini, prima delfino di Almirante e poi di Ber-

    lusconi, ha perso le elezioni clamorosamen-

    te; per lui le porte della Camera sono rimaste

    ermeticamente chiuse. Forse non basta aver

    voglia di fare il leader, bisogna anche esserlo. Lunico

    che poteva smacchiare il giaguaro era Renzi. Ber-

    sani gargamella, invece, ha pensato di farcela pre-

    sentandosi come il nuovo che avanza e usando un

    po di colori e di tinta, ma salvando la Bindi, DAlema,

    la Finocchiaro, Ramses II, Tutankamon e la Nefertari

    ha portato il Pd a non ottenere il risultato sperato.

    Se il candidato fosse stato Renzi, non ci sarebbe

    stata trippa per gatti. Berlusconi pu piacere o no, ma

    resta un grande politico e il risultato eccellente del Pdl

    lo si deve a lui. Monti torni nelle aule della Bocconiperch le sue teorie economiche funzionano solo l, ma

    nella realt produttiva che non conosce sono solo un

    disastro; ho salvato lItalia sullorlo del burrone,

    dice lui, per precipitarla nellabisso.

    Su Ingroia, penso sia incredibile che torni a fare il

    magistrato come se niente fosse: con quale equit po-

    trebbe svolgere delle indagini su un eventuale compe-

    titor politico, lo pu sapere solo lui. Proposta indecen-

    te: Pdl e Pd si mettano a un tavolo, definiscano le ri-

    forme strutturali indispensabili per il Paese e le porti-

    no a compimento. Questa volta senza il terzo incomo-

    do, cio Monti. E convincendo Bersamella e Berlu-

    soni a fare un passo indietro; al tavolo meglio ci

    stiano Renzi e Alfano che, avendo tra loro meno attri-

    ti e rancori, possono meglio attuare le riforme di cui

    parlavamo qualche riga sopra. Il 25% di Grillo non

    possiamo dimenticarlo o nasconderlo. Ma se Pd e Pdl

    mostrassero buon senso - un termine proibito in questa

    politica -, alle prossime elezioni, che saranno comun-

    que anticipate, quel 25% si ridurrebbe, come insegna-

    no le regionali a Milano. La protesta giusta, da ca-

    pire e rispettare, ma governare unaltra cosa.

    Fdi Renato Ancorotti

    [email protected]

    Il Pd pu ritenersi soddisfatto: primo partito in citt, ha avuto una flessione inferiore a quella delle altre formazioni. Sconfittabruciante del Pdl. Sorrisi nella Lega, nonostante tutto. Il Sel si consola con Bordo. Un parlamentare grillino. Il bottino di Monti

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    Ilpiaceredellaconvenienza

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    di Laura Bosio

    nche se linflazione nonaumenta, lo fanno i prez-

    zi dei generi alimentari; equesto, nonostante che il

    forte calo dei consumiabbia fatto rallentare lincremento

    dei prezzi in generale. LIstat ha rile-vato che lunica voce di spesa a non

    calare quella dei generi alimentari,che al contrario continuano ad au-

    mentare.Secondo le rilevazioni, a gennaio

    2013 l'inflazione si posizionata al

    2,2% rispetto a gennaio 2012, men-tre aumenta dello 0,2% rispetto a unmese fa (dicembre 2012). E' lulterio-

    re frenata della crescita su base an-nua dei prezzi dei beni energetici

    (+5,4%, dal +9,3% didicembre) a spiegare, in

    prevalenza, il rallenta-mento dellinflazione a

    gennaio, mentre un ef-fetto di sostegno pro-

    viene dallaumento dei

    prezzi degli alimentarinon lavorati e, in parti-

    colare, dei vegetali fre-schi (+9,2% su base mensile,

    +13,1% su base annua).Incrementi congiunturali, per

    quanto pi contenuti, si segnalanoper i prezzi del pesce fresco e, in

    particolare del pesce fresco di acquadolce (+1,6%, -0,5% in termini ten-

    denziali) e del pesce fresco di mare dipescata (+1,5%, +0,1% su base an-

    nua) e per i prezzi della frutta fresca

    (+0,5%), che aumentano, rispetto agennaio dello scorso anno, dell8,4%

    (dal 6,6% di dicembre). Con riferi-mento agli alimentari lavorati, gli au-

    menti congiunturali, anche in questomese, sono per lo pi di lieve entit.

    L'Istat rileva altres l'aumento su

    base mensile dei prezzi del caff

    (+0,5%, +3,4% rispetto a gennaio

    2012), dei vini e dellolio di oliva (per

    entrambi +0,4%; rispettivamente

    +3,7% e +0,7% in termini tendenziali).

    La situazione rispecchiata an-che a livello locale: a Cremona, come

    rileva l'osservatorio statistico del Co-

    mune, pane e cereali sono cresciutidel 3,7% rispetto a gennaio delloscorso anno (+0,6% rispetto a di-

    cembre). Per quanto riguarda pescee prodotti ittici l'incremento su base

    annuale addiritturadel 5,5%, e addirittura

    6,9% per i prodotti ve-getali, che hanno subi-

    to anche un forte incre-

    mento di tipo tenden-ziale: sono infatti cre-

    sciuti del 5,6% rispettoa dicembre 2012. Sono

    aumentati del 3% iprezzi delle carni, del 5,9% i vini, del

    4,3% caff e t, del 3,1% la frutta.Una situazione che mette ulterior-

    mente in difficolt le famiglie. Farela spesa letteralmente proibitivo

    sottolinea Emanuela, casalinga45enne, mentre spinge un carrello

    semivuoto tra le corsie del supermer-cato. In questi mesi ho notato un

    incremento sempre pi marcato nel

    settore alimentare. Il pane un

    esempio emblematico: quello cheacquistavo normalmente per 4 euro

    al chilo ora costa 4,30. Il caff au-mentato, cos come la carne: da

    qualche tempo non compro pi man-zo n vitello perch sono diventati

    troppo costosi.Si esaminano con attenzione i

    prezzi di ogni prodotto, confrontandoe facendo calcoli. Abbiamo sempre

    apprezzato molto il pesce, ma oral'unico prodotto ittico che ci possia-

    mo permettere il tonno in scatolaracconta Silvia, mentre sbircia verso

    il banco pescheria, carico di prodottifreschi. Negli ultimi tempi, poi, il

    prezzo del pesce aumentato molto.Spero sempre di trovare qualche of-

    ferta abbordabile, ma calcolando chedevo sfamare cinque bocche, il saldo

    sempre e comunque troppo per le

    mie tasche. Si beve meno vino e

    meno bevande zuccherate, mentresempre pi famiglie tornano a consu-

    mare l'acqua di rubinetto. Sono seimesi esatti che non acquisto una

    bottiglia di acqua, era arrivata a co-stare troppo racconta Elena, 31 an-

    ni. L'acqua di rubinetto in fondo non male, basta abituarsi....

    Intanto Luana, poco pi avanti,cammina tra gli scaffali della frutta e

    della verdura, guarda i prezzi e scuo-te la testa. E' pazzesco, il prezzo

    dell'insalata continua a crescere. Laprendo ogni settimana, e ogni volta

    costa di pi. I peperoni hanno prezziproibitivi, il cavolfiore sta aumentan-

    do... e quando esco dal supermerca-to con una borsina scarsa di spesa

    lascio gi 20 euro. Ogni mese farquadrare il bilancio famigliare sem-

    pre pi difficile....

    A

    Generi alimentari, prezzi in aumento

    A fronte di una frenata dellinflazione, i prodotti alimentari subiscono un record di incrementi

    Le impennate maggiori sono state per i prodotti vegetali e per il pesce, ma anche per carni, vini, caff e frutta

    E sempre pidifficile far quadrarei bilanci familiari

    CREMONATerzo appuntamento de La fatica di credere

    sabato 2 marzo alle ore 17 presso il Centro pasto-

    rale diocesano di Cremona, in via S. Antonio del

    Fuoco 9A. Il percorso continua la riflessione sul

    tema della Risurrezione, attraverso il confronto tra

    il biblista cremonese don Romeo Cavedo e il pro-

    fessor Alberto DAnna, ricercatore presso lUniver-

    sit degli Studi Roma Tre.

    LINCONTRO

    La faticadi credere

    Sembra funzionare bene la nuova gestio-ne del tempo prolungato (presente nelle 13strutture comunali, 9 scuole infanzia e 4asili nido), che il Comune di Cremona hadato in gestione a delle cooperative nelsettembre del 2012, non senza alcune po-lemiche da parte dei sindacati. Secondoun'indagine sul grado si soddisfazione,condotta nel periodo dicembre 2012-gen-naio 2013, le famiglie hanno promosso ab-bondantemente il servizio. Le domande delquestionario vertevano su: soddisfazionerispetto alla fase dell'accoglienza, soddisfa-zione rispetto alle attivit, cura dell'aspettofisico del bambino, adeguatezza del pas-saggio delle consegne e delle informazioni.Gli aspetti che andavano maggiormentemonitorati confermano un risultato positivoa tutte le domande del questionario: acco-glienza, attivit, cura del bambino e delpassaggio delle consegne e delle informa-zioni. Soprattutto su questultimo si riscon-trano punteggi molto buoni sia al nido siaalla scuola per linfanzia . Proprio questoaspetto poteva rappresentare un elementodi criticit per le famiglie, ma tutte le figurecoinvolte hanno gestito con professionalited attenzione il passaggio, riuscendo a re-stituire alla famiglia la vita quotidiana delbambino a scuola.

    Alla luce dei dati raccolti commentalassessore alle Politiche Educative JaneAlquati non esistono elementi critici a ca-rico dei servizi gestiti dalle cooperati ve.Anche la situazione di passaggio pi deli-cata, rappresentata dal cambiamento digestione del Centro Prima Infanzia e delCentro Gioco con la presenza di diversibambini che proseguivano la frequenza, stata affrontata insieme dalla direzione d elSettore Politiche Educative e dai responsa-

    bili e dagl i educa tori dell e coope rati vecoinvolte.

    Tempo prolungato,

    promossala nuova gestione

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    di Michele Scolari

    visitatori dei musei civicicremonesi sono in aumen-to, ha dichiarato lasses-sore alla Cultura e al Turi-smo Irene Nicoletta De

    Bona. Un incremento relativo alperiodo gennaio-novembre dal2009 al 2012, che stato otte-nuto grazie alle numerose iniziati-ve (tra cui Audizioni, Happy Hourlaltro lato del violino, Vado alMuseo vieni con me, I musei perla terza et, Art &drink, ecc.) cheabbiamo e sti amo organizzando.In particolare - prosegue lasses-

    sore - il Museo di storia naturalee la piccola biblioteca per bambi-ni in esso contenuta, sono statitrasferiti nellattuale sede il 13dicembre 2011, con un notevolemiglioramento sia dal punto divista estetico sia di funzionalitche di fruibilit. Questi i dati: peril Museo di storia naturale nel2011 i visitatori sono stati 15.836mentre nel 2012 sono saliti a25.340. E lincremento si regi-strato pure per la Piccola Biblio-teca, che nel 2011 ha visto 3.642visitatori mentre nel 2012 ne hatotalizzati 6.980. Dati di cui es-sere soddisfatti? Ovviamente s,secondo De Bona, che ribadisceil ruolo giocato dalle iniziativeprogrammate per attirare visita-tori, riuscendo a creare una si-tuazione di controtendenza ri-

    spetto al dato nazionale nono-stante i tagli drastici al settore.Lo scorso anno il budget dispo-nibile era ridotto al lumicino se siconsidera che non superava i140mila euro. Altri 240mila sonoriuscita a recuperarli attraversoalcuni sponsor, mala cifra comunquenettamente insuffi-ciente.

    Non si fa atten-dere la replica delconsigliere del PdDaniele Bonali: Ilmuseo incrementale visite? Siamo felici per lasses-sore. Purtroppo non possiamoattestare se sono dati veri datoche non ci sono mai stati comu-nicati. Come mai queste cifre

    non sono mai state rese note ediscusse in alcune delle pochesedute della Commissione Cultu-ra? Se lassessore risponderche spettava a noi chiederli, re-plichiamo g da ora che dovreb-be essere normale la comunica-

    zione spontaneanelle sedi adegua-te. Ne dobbiamodedurre che laCommissione vieneconvocata unica-mente per discute-re sul Museo delViolino, senza co-

    munque coinvolgerci neanchequi pi di tanto: un aspetto,questultimo, a proposito delquale ho chiesto recentementeconto al sindaco, che ha ammes-

    so che effettivamente non stiamostati coinvolti, senza per entrarenel merito fornendo motivazioni.

    Secondariamente, lassessorespiega che nellincremento dellevisite hanno giocato a favore leiniziative come Happy Hour lal-tro lato del violino,

    Art &drink, o Vado alMuseo vieni conme. E solo quellacultura? Happy houre drink? Dov finitala sussidiariet?Perch il Comunenon va ad ascoltarele numerose associazioni artisti-che e di volontariato sparse sulterritorio? Associazioni che, mipermetto di ricordare, si trovanoin crescente difficolt, dopo che

    I

    Lassessore De Bona: dati positivi, in controtendenza con il trend nazionale

    negli anni scorsi il Comune si proposto non come promotorema come artefice di cultura. Ep-pure la sussidiariet potrebbecontribuire non poco al rilancio,perch, tramite il volontariato, in grado di radicarsi maggior-

    mente nella popo-lazione. La culturanon dovrebbe es-ser fatta pioveresugli altri ma si do-vrebbe formare di-rettamente nei cit-tadini. Almeno,questa la nostra

    idea. Se poi si cerca ogni mezzoper far s che il museo sia fre-quentato a tutti i costi per cerca-re un significato politico, allora unaltra faccenda.

    Musei, visitatori in aumento

    nonostante i tagli alla cultura

    Bonali, Pd: Happy hour, Art &drink? Questa non cultura. Bisogna coinvolgere le associazioni

    Incremento ottenutograzie alle

    numerose iniziative

    Periodo gennaio-novembre dal 2009 al 2012

    ANNO MUSEO DI STORIA

    NATURALE

    PICCOLA

    BIBLIOTECA

    INGRESSI

    TOTALI

    2009 - - 72247

    2010 - - 89237

    2011 15.836 3.642 86837

    2012 25.340 6.980 90135

    NUMERO DI INGRESSI

    NELLE SEDI MUSEALI CIVICHE

    Il professore: Cifre maicomunicate in Commissione

    Sabato 2 Marzo 20134Cronaca

    Daniele Bonali:

    A che serve la

    Commissione cultura?

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    e associazioni di cate-goria replicano dura-mente allintervento

    dellassessore IreneNicoletta De Bonanellambito del dibattito sulla cri-si del commercio. Nella lettera,lassessore auspicava unazionesinergica da parte di tutti, anchedei commercianti, a guardareinsieme nella stessa direzione.

    Se per il Comune operare insinergia significa favorire poinuove aree per linsediamento dialtri centri di vendita di mediedimensioni appena fuori dallacitt ci spieghino cosa intendonoper sinergia. Mi riferisco ovvia-mente allarea di 15mila metriquadrati in via Mantova (allaltez-za del McDonald) che la giuntaha cambiato ad uso commercia-le. Lassessore prima dice che isingoli partner devono saperspogliarsi della propria apparte-

    nenza e della difesa del proprioorticello, poi per la giunta ap-prova un area commerciale chepenalizzer ulteriormente il cen-tro citt. Inutile dire che questadecisione va nel senso oppostoa quello delle finalit del DistrettoUrbano, del quale, tra laltro, il

    Comune capofila. Cos siesprime Giorgio Bonoli di Confe-sercenti, che continua: Lo stu-dio commissionato dalla Cameradi Commercio di Cremona alCersi, cui si rif lassessore, chiaro, ma va interpretato a 360.Parla di scarsa frequentazione

    del centro, di mancanza di sceltamerceologica e di assortimento,o di prezzi elevati. Ma quello stu-dio riferisce anche che il cospi-cuo incremento della media egrande distribuzione sul territo-rio, soprattutto dal 2007, ha in-ferto un duro colpo agli esercenti

    del centro citt. Inoltre, se tra lecause della crisi vi sono la scar-sit dei parcheggi o i problemi di

    viabilit, riteniamo che non ri-guardino noi ma lAmministrazio-ne. In sostanza, condividiamo inpieno il progetto di unazione si-nergica, ma che questa sia dav-vero tale anche nei fatti.

    Sulla medesima lunghezzadonda si pone Paolo Mantovani,presidente di Botteghe del Cen-tro: Siamo stati noi a chiedere lostudio commissionato dalla Ca-mera di Commercio, perch vo-levamo capire esattamente lanatura dei problemi. Ora che ab-biamo una conoscenza appro-fondita dei punti critici occorreper qualcuno che dia indicazio-ni su come muoversi per miglio-rare la situazione. Non abbiamoancora individuato la figura mariteniamo debba essere un ma-nager del distretto.

    L

    E questa la chiamate sinergia?Gli esercenti contro lassessore De Bona: Parla di collaborazione, ma perch approva lennesima area commerciale sulla via Mantova?

    Paolo Mantovani

    (Botteghe del Centro)

    Giorgio Bonoli

    (Confesercenti)

    ommercio sta vivendo un momento die difficolt e, certamente, lAmministra-comunale non pu essere indifferente ae questo comporta anche in termini diamento dellaspetto del centro storicoe negative conseguenze sia in terminiche di sicurezza.suno vuole un centro desertificato. Ma,ognuno deve fare la propria parte: nonsono, genericamente, scaricare le re-abilit sugli altri!cause del declino sono molteplici: alcu-inea con l a realt naz ionale, altre pi mente legate alla situazi one locale eneate dallo studio commissionato dallara di Commercio di Cremona al Cersio di Ricerca per lo sviluppo Imprendito-ellUniversit Cattolica e ad Ispo.

    ato pi evidente legato alla frequenta-

    zione del centro cittadino: solo 4 cittadini su10 lo frequentano con regolarit e la f requen-tazione del centro aumenta con il cresceredellet. I motivi dichiarati dagli intervistati so-

    no: mancanza di scelta merceologica, di as-sortimento, di qualit dellofferta, prezzi eleva-ti, difficolt dei parcheggi, ecc..

    La specializzazione una delle principalirisorse di cui i negozi tradizionali possono av-valersi per competere sul mercato. In un di-

    stretto urbano del commercio come quello delcentro storico di Cremona, la specializzazionediventa un valore aggiunto se a questa si ag-

    giunge anche un buon assortimento merceo-logico, in grado di soddisfare le diverse esi-genze dellutenza.

    Il rischio da evitare nello sviluppo del siste-ma commerciale del centro levoluzione inuna sequenza di soli negozi di abbigliamento odi soli esercizi pubblici, perch ci diminuisce

    notevolmente lappeal dellarea e po trebbeincidere negativamente anche sull immaginedei luoghi, inducendo allevasione di grossequote di mercato.

    E noto, per, che, dopo la liberalizzazionedel commercio, introdotta dalla riforma Ber-

    sani nel 1998, sono state abol ite l e tabellemerceologiche, ricomprendendo tutti i pro-dotti in due soli settori, alimentare e non ali-

    mentare [ ...]. Tale semplif icazione [...] portacon s per il vantaggio di dare la facolt aglioperatori di vendere tutti i prodotti compresi

    nel settore per il quale sono autorizzati, mapu anche generare i problemi sopra eviden-ziati.

    Dunque, molteplici sono gli elementi daprendere in esame e, soprattutto, si imponeuna riflessione profonda che deve coinvolgeretutti gli attori del mondo del commercio, Am-

    ministrazione comunale compresa [...]. I con-sumatori, infatti, scegliendo di non frequenta-re il centro cittadino, si devono rendere contodelle conseguenze che questo comporta. I

    proprietari di immobili, applicando affitti eleva-ti devono rendersi conto di non consentire alcentro di poter vivere, ospitando attivit com-

    merciali adeguate.Lo strumento di cui oggi disponiamo il

    Distretto Urbano del Commercio [...]. Da mesi pronto un progetto commerciale, siamo

    pronti per la certificazione di qualit Tocema, abreve uscir il nuovo bando regionale e verridentificato il nuovo manager.

    E stata definita una nuova governance delDistretto pi agile e snella rispetto alla prece-dente. Insomma ci sono tutte le premesse

    perch, finalmente, il Distretto possa decollarema, per fare questo, lazione del Distretto devepoter essere incisiva e pregnante e lo potressere quanto pi i singoli partner saprannospogliarsi della propria appartenenza e delladifesa del proprio orticello per guardare, in-

    sieme, nella stessa direzione: cio il rilanciodel centro cittadino, del centro commerciale

    naturale!Irene Nicoletta De Bona,

    Assessore alle Politiche Commerciali

    Il Distretto del Commercio per rilanciare il centro

    5

  • 7/29/2019 Il Cremasco 2 marzo 2013

    6/28

    In contemporanea a Bioener-gy, in corso a Cremona il Coor-dinamento Nazionale Terre No-stre per le associazioni contrareallo sfruttamento del biogas: unpunto di vista che ci vi ene spie-gato dal professor Michele Cor-ti, agronomo ed esperto di zoo-tecnia, che ha introdotto l'even-

    to pubblico del 1 marzo. Il Coor-dinamento prevede incontriaperti alla cittadinanza anchenel corso della giornata di saba-to 2 marzo pres-so Palazzo Catta-neo. Le biomas-se sono davverofonti energetichesostenibili? Qualisono i rischi per ilterritorio e gli ele-menti che le ren-dono "non con-venienti" dal pun-to di vista ambientale? "La so-stenibilit tutta da dimostrare.Intanto va rilevato che le centra-li sino a 1MW si sono sottratte inmodo discutibile alla Valutazio-ne di Impatto Ambientale. Lecentrali a biomasse coltivate per

    produzione di biogas raggiun-gono a stento il pareggio traenergia fossile impiegata e pro-dotta. Le emissioni di ossidi diazoto di una biogas da 1MWequivalgono a quelle di 30 milavetture Euro 5 che percorronoogni giorno 20 km. Vi poi latendenza a consolidare la mo-

    nocoltura maidicola con quelloche comporta in termini di cre-scente "stanchezza" dei terreni,utilizzo di acqua di irrigazione,elevato uso di concimi chimici(oltre ai digestati che sono percerti versi assimilabili a un con-cime chimico). Senza contareche il mais No food spalanca le

    porte agli Ogm". Quali sono lepossibili conseguenze della dif-fusione degli impianti di biogassu un territorio fortemente basa-

    to su un'econo-mia agricola, co-me quello cremo-nese? "Si regi-stra un aumentodell'uso di man-gimi e misceloninelle aziende zo-otecniche comeovv ia c on se -guenza della per-

    dita di una notevole superficieforaggera. Purtroppo ci incideanche sulle aziende fuori dal bu-siness (un business che peraltrovede protagoniste molte societagricole costituite ad hoc per laspeculazione).

    Meno disponibilit di terrenida affittare per produrre forag-gio e si presenta l'alternativa:ridurre la mandria o acquistarepi mangini e misceloni peggio-rando il bilancio dei produzionedel latte. Si crea la premessaper il fallimento di aziende cheverranno acquisite da societ

    finanziarie alimentando il landgrabbing nostrano con la pro-spettiva di passaggio di mano -di dimensioni storiche - dellapropriet della terra. I costi degliaffitti sono aumentati di 2-3 vol-te, quello dell'insilato anche, ein prospettiva ci pu essere unatensione anche su altri fattori di

    produzione (servizi agrimecca-nici, acqua di irrigazione). Il bio-gas tende poi a congelare (perla durata della fornitura elettrica)una situazione di forte industria-lizzazione agricola scoraggian-do le potenziali opportunit didifferenziazione, creazione di fi-liere corte anche con la reintro-duzione di coltivazioni abban-donate o ridotte al lumicino dal-la maiscoltura.

    Il grosso interrogativo riguar-da poi la destinazione delle cen-trali alla scadenza del quindi-cennio: diventeranno smaltitori(senza tanti mascheramenti) dirifiuti di ogni tipo? La grandequantit di digestati/fanghi pro-dotta dalle "nuove" centrali do-ve sar distribuita? Con chedanno ai terreni?" Quali altre

    soluzioni sono auspicabili e talida garantire un simile risultatoenergetico, ma con un miglioreimpatto ambientale? "Il risultatoenergetico come si diceva so-lo sul fronte della energia elettri-ca, un fronte dove rispetto agliobiettivi per il 2020 sono gistati ampiamente superati i tar-

    get prefissati dal burden sharingeuropeo. Sulla produzione e sulrisparmio di energia sotto formadi calore siamo invece in ritardo.Pare ovvio ridurre gli incentiviper le biogas e utilizzare megliogli incentivi per il solare termicoe la qualificazione edilizia ai finidi ottenere drastici risparmi deicosti energetici di riscaldamentodi edifici privati e pubblici. Altrefonti di energia realmente rinno-vabil i sono rappresentatedall'eolico di alta quota. Anchein una provincia di pianura comeCremona, grazie alle nuove tec-nologie, sono possibili utilizzidell'idroelettrico che sfruttanominimi dislivelli e la velocit del-la corrente dei canali. Tuttoquello che non comporta com-

    bustioni (il biogas sfruttato peralimentare motori a combustio-ne interna con elevate emissio-ni) da sostenere. Tutto quelloche implica energia non real-mente rinnovabile deve esserescoraggiato a favore di vereenergie r innovabil i forn itedall'acqua, dal sole, dal vento".

    onostante il premio per il Biogasconferito nel corso della primagiornata della fiera Bioenergy siaandato anche quest'anno adun'azienda del Sud, la Masseria

    del Duca, in provincia di Taranto, resta con-fermato il ruolo centrale del nostro territorionello sfruttamento delle potenzialit dellebiomasse: ne specchio il fatto che proprioqui sia in corso in questi giorni la pi impor-tante fiera italiana dedicata a questo settorein crescita. Il successo che sta riscuotendoin questi giorni la serie di appuntamenti de-dicati, che si concluderanno sabato 2 mar-zo, specchio della crescente attenzionenei confronti di un settore in grado di far re-gistrare bilanci positivi alle aziende agricole

    nonostante il periodo di difficolt economi-ca globale, sfruttando quelli che da scartisono diventati preziose risorse.

    Confermare il ruolo centrale del biogas ele potenzialit che esso offre per il territorio Guido Vezzoni, Direttore della Libera As-sociazione Agricoltori Cremonesi: "Sfruttatoin modo proporzionale alle dimensioni delleaziende, il biogas costituisce un'importanteopportunit per le aziende in un mom ento dicrisi, per un generale beneficio economico.I reflui degli animali diventano risorse e l'uti-lizzo strettamente regolamentato dallenormative europee. L'industria alimentareda sempre crea degli scarti, che possonoessere utilizzati e convertiti in energia. In par-ticolare, buone prospettive si aprono conl'uso della pollina". Tale tema stato centra-le in questi giorni di Bioenergy, come affer-ma Sergio Piccinini, responsabile settore

    Ambiente del Crpa di Reggio Emilia (Centroricerche produzioni animali): "Su 1000 kg di

    deiezioni suine e bovine, nel primo caso ab-biamo 960 kg di acqua e 40 di sostanza or-ganica, mentre con le deiezioni bovine la so-stanza organica sale a 100 kg. Ma con 1000kg di pollina ben 700 sono di sostanza orga-nica. A differenza del liquame bovino e/o su-

    ino, per, la pollina non pu essere impiega-ta da sola e nemmeno in quo ta prevalente acausa dellelevato tenore di azoto che a que-sti livelli risulta tossico per i batteri che pro-ducono metano allinterno degli impianti".Questo non significa che la diffusione degliimpianti di biogas possa essere indiscrimi-nata e senza un corretto rap-porto con le risorse del terri-torio, in larga parte utilizzato ascopo agricolo, prosegueVezzoni: "Non si pu conside-rare il biogas una forma di in-vestimento esclusivo: unanuova prospettiva per leaziende, che per non puche essere un'attivit integra-tiva. Il settore permette di produrre energiapulita sfruttando terreni non produttivi, ab-bandonati o comunque poco fertili: non in-coraggiamo l'utilizzo di terreni fertili".

    Tale posizione, sottolinea il direttore, avantaggio non solo della preservazione delsettore agroalimentare, ma anche dellestesse aziende: "Il settore agroalimentareproduce cibo per il mondo che lo chiede, una colonna portante della nostra economia

    e l'unica voce attualmente positiva nel Pilnazionale: non avrebbe senso n costitui-rebbe alcun tornaconto a lungo termine perle imprese un utilizzo indiscriminato di talerisorsa e la rottura dell'equilibrio che per-mette al nostro territorio di mantenere unruolo leader nell'agroalimentare". Fugati

    quindi, nel discorso del Diret-tore, anche i rischi temuti dachi vede negli impianti di bio-gas un pericolo per le colturee la sottrazione di territoripreziosi per la coltivazione,nonch rischi di speculazio-ne: "Quello di sfruttare i ter-reni in modo intensivo e im-poverirli semplicemente non

    un rischio. La buona pratica della coltura conosciuta e rispettata dalle nostre azien-de. Basti ricordare che la salvaguardia delterritorio a vantaggio anche dell'impresa,

    che a conoscenza delle tecniche per l'uti-lizzo dei terreni. L'agricoltura un bene pri-mario e irripetibile, nel tornaconto dell'im-prenditore non rovinare il terreno e ottimiz-zare la produzione nel rispetto delle buonepratiche agricole".

    N

    Le obiezioni e gli interrogativi dellassociazione Terre Nostre

    Un modello davvero sostenibile?

    Bioenergy, le prospettive

    del biogas nel territorio

    La Fiera rivela un settore in crescita che apre nuove opportunit per le imprese agricole

    CronacaSabato 2 Marzo 20136

    Lagroalimentare lunica voce

    positiva del Pil

    Il biogas aprealla speculazione

    e alla monocoltura

    Michele Corti

    Appuntamento per l'8 marzo con una serata di gala a 5 stelle a so-

    stegno del biologico, che si svolger presso l'Istituto alberghiero statale

    "Magnaghi" di Salsomaggiore, organizzata dalla Fondazione Iris di Calva-

    tone. Presso l'istituto negli scorsi mesi si sono svolte delle lezioni di"colture e allevamenti biologici" per tutte le terze classi dell'Istituto. A

    conclusione del progetto ci sar appunto la serata di gala, in occasione

    della Festa della donna. Partecipare a questa cena significa dare soste-

    gno al biologico, ma soprattutto cenare con ingredienti biologici a 360

    gradi. Il men prevede: tortino di cavolfiore con marmellata di cipolle,

    crostone di polenta integrale alla Valdostana, risotto con radicchio rosso

    di Chioggia, orecchiette del Norcino, manzo al sale, finocchi e cavoli alla

    Mornay, pudding di nocciole con gelato allo yogurt e zucca caramellata.

    Appuntamento l8 marzo a Salsomaggiore

    Cena biologica a 5 stelle

  • 7/29/2019 Il Cremasco 2 marzo 2013

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    di Laura Bosio

    a crisi attuale della politicacome unopportunit. Que-sta, secondo Luciano Piz-zetti, potrebbe essere la giu-sta chiave di lettura per una

    situazione che si prospetta confusa,senza chiarezza alcuna sulla stessapossibilit di formare un governo.

    Nessuno ora in grado di prevede-re con precisione cosa succeder, inquanto ci troviamo in un momento digrande confusione spiega Pizzetti,che cita Mao Tse-Tung: Grande la con-fusione sotto il cielo la situazione dunque eccellente. Insomma, la con-fusione attuale non automaticamenteuna cosa negativa. Se ci fosse un mi-nimo di consapevolezza da parte delleforze politiche rispetto alle reali oppor-tunit del nostro Paese, questa potreb-

    be essere una legislatura breve mamolto proficua rispetto a certe riformesottolinea Pizzetti. Ci troviamo di fron-te a una situazione drammaticadell'economia; il nostro Paese "sor-vegliato speciale" dalresto d'Europa, perchse l'Italia scivola, tra-scina con s tutti gli al-tri. Questa la consa-pevolezza di partenzache tutte le forze politi-che dovrebbero averenello scegliere il per-corso da intraprendere. Nei programmidei vari gruppi vi sono dei punti di con-vergenza su alcuni argomenti e di con-trasto su altri. Ma sui grandi temi, quel-li importanti, si pu trovare una conver-genza. Grillo propone la riduzione deiparlamentari, ma secondo me si pufare anche di pi, inserendo questa mi-

    sura in una pi ampia riforma istituzio-nale, che porti al monocameralismo. Inquesto modo questa potrebbe essereuna legislatura costituente, con un ruo-lo decisivo che fissi dei paletti nuovi. Sei diversi attori lo capiranno, questa sa-r una grande opportunit per il Pae-se. Senza dimenticare, naturalmente,tutta la questione dei grandi temi da af -frontare con urgenza: la discussione dialcuni accordi europei, ma anche il la-voro, la questione sociale, il rilanciodell'economia reale.

    Come sar composta, allora, la futu-ra maggioranza? Secondo Pizzetti sarcomposta dai soggetti che saprannotrovare un accordo su questi percorsi.

    Sarebbe un delitto non provarci, ed questa la grande prova a cui sottopo-sta l'attuale classe dirigente. Tornare alvoto ora ci farebbe perdere ulteriormen-te colpi, e questo inciderebbe sul debi-

    to, sul rendimento deititoli e su tutta la gi in-stabile economia delPaese. Per questo con-fido in un sussulto diresponsabilit da partedei gruppi parlamenta-ri. Noi, come Pd, cimettiamo in gioco, ve-

    diamo come risponderanno gli altri. Cer-to, questi discorsi potrebbero rivelarsidifficili con il Pdl, che in questi anni nonha mai avuto una visione simile alla no-stra su temi come il conflitto di interessio il falso in bilancio. Mentre con un grup-po come il Movimento 5 Stelle si potreb-be trovare una interlocuzione valida. Un

    gruppo che ha rotto glischemi e ha lavorato peril cambiamento, comeabbiamo fatto noi, an-che se in modo diverso.Un gruppo con cui po-tremmo lavorare bene.Se poi anche il Pdl vorrsostenere le questioniimportanti, ben venga. In ogni caso,come sottolinea il senatore, se il Pd tro-ver un accordo con il Movimento 5Stelle, otterr una maggioranza parla-

    mentare indipendentemente dalle deci-sioni del Pdl, cosa che finora non c'eramai stata, neanche ai tempi del governoProdi. Il Parlamento si potr in questo

    modo riappropriare della propria funzio-ne originaria: quella di un "corpo checrea", e non solo quella di un organismoche ratifica le decisioni della maggioran-za a colpi di voti di fiducia concludePizzetti.

    Anche secondoCinzia Fontana, elet-ta alla Camera per il Pd, urgente riu-scire ad affrontare al pi presto appun-tamenti importanti, come ad esempio ilfatto che a giugno termineranno gli stan-ziamenti per la cassa integrazione in de-roga, e centinaia di migliaia di personerischiano di restare senza ammortizzato-ri sociali. Ci sono poi i temi del lavoro, delrilancio dell'economia. E visti i risultatielettorali, non si pu chiedere solo al Pddi avere senso di responsabilit. Tutti ipartiti al Governo sono chiamati alla ri-flessione. E se il Movimento a 5 Stelle haottenuto numerosi consensi, oraanch'esso dovr misurarsi con chi so-

    stiene il cambiamento.Allora formare un Go-

    verno, alla luce degli ul-timi sviluppi, significavotare la fiducia su unprogramma prestabilito,limitato nel tempo econcentrato su alcunitemi. Ogni gruppo par-

    lamentari si dovranno prendere le pro-prie responsabilit di fronte al Paese.

    Si allontana invece, secondo Fon-tana, l'ipotesi di un "Governissimo"

    con il Pdl: perch sui temi su cui bi-sogna trovare convergenza, con ilcentrodestra non siamo mai riusciti atrovare un accordo. Per questo consi-dero difficilmente praticabile il gover-no di larghe intese.

    La pensa invece diversamente lasenatrice leghista Silvana Comaroli,secondo cui l'unica prospettiva prati-cabile, anche alla luce del secco rifiu-to di Grillo a votare una fiducia, quel-lo di un'alleanza tra Pd e Pdl su certefondamentali riforme. Grillo dice chevoter i provvedimenti di volta in volta,dimenticando il fatto che prima biso-gna riuscire a fare un Governo. Alloraresta solo l'alleanza tra Pd e Pdl, comeunica alternativa al tornare al voto. E

    credo che le basi non manchino, inquesto senso: dopotutto quello chehanno fatto per un anno e mezzo, du-rante il Governo Monti.

    La ripresa economica resta comun-que il primo punto di intervento, ancheper la Lega. Se non si rid lavoro allepersone e non si rilancia l'economia,finiremo in un baratro, perch le fami-glie sono ormai alla canna del gas. Ed necessario che anche Bersani con-sideri questa come una priorit incon-trovertibile.

    Dopo le Regionali, tra i temi principali: infrastrutture, lavoro, scuola, sanit

    Cinzia Fontana: Il M5S dovr misurarsi con chi sostiene il cambiamento. Comaroli: Alleanza tra Pd e Pdl

    L

    Fontana: Si voti lafiducia su un programma

    prestabilito

    Cronaca Sabato 2 Marzo 20137

    Serve un Governo costituente

    Dopo le dimissioni di Gian Carlo Co-

    rada dal suo ruolo di consigliere comu-

    nale del Comune di Cremona, per mo-

    tivi legati a impegni professionali, a

    prendere il suo posto il medico (psi-

    chiatra) Roberto Poli, che nelle elezio-

    ni 2009 aveva totalizzato 95 preferen-ze. Per me un piacere poter dare il

    mio contributo al governo della citt,

    seppure in una posizione di minoran-

    za. Poli quindi pronto ad affrontare

    la sfida del confonto sui principali temi

    che interessano la citt. In particola-

    re, non posso non notare come in que-

    sti anni Cremona sia stata ferma, spen-

    ta. E' stato fatto poco e niente per ri-

    lanciarla. Per questo sono convinto

    che, a un anno dal termine del manda-

    to dell'attuale giunta, si dovrebbe fare

    il punto rispetto a quello che era il pro-

    gramma del sindaco, verificando quel-

    lo che realmente stato fatto in questi

    anni. Mi sembra che siano molte le pro-

    messe non mantenute.

    Poli fa anche un richiamo al suo par-

    tito: a un anno e mezzo dalle elezioni

    comunali, ora di uscire dal palazzo.

    Bisogna iniziare a parlare con i citta-

    dini e a raccoglierne le istanze, ma an-che con le associazioni di categoria.

    Bisogna creare le premesse perch la

    citt torni ad accelerare, creando delle

    proposte che siano alternative alla

    Giunta Perri. Del resto le ultime elezio-

    ni dimostrano chiaramente che se le

    istanze di cambiamento della popola-

    zione non vengono assecondate, pos-

    sono portare a seguire altri movimenti

    che sanno cavalcarle. Allora oggi il Pd

    pu proporsi come quella forza di cam-

    biamento che ora in citt manca.

    Prende il posto di Gian CarloCorada nel gruppo del Pd

    Poli nuovoconsiglierecomunale

    Roberto Poli

    Luciano Pizzetti, senatore Pd: Questa potrebbe essere la legislazione breve ma molto proficua

    Comaroli: Laripresa economica

    al primo posto

    Pizzetti: S alla riduzionedei Parlamentari, ma si torni

    al monocameralismo

    La Regione Lombardia rima-

    sta al centrodestra, con la vittoria

    di Roberto Maroni. Ora si parla del-

    le prospettive future e si riparte

    dalla constatazione dell'isolamen-

    to del territorio cremonese rispetto

    al resto della regione. Il tema infra-

    strutturale allora il primo punto

    da affrontare secondo Carlo Mal-

    vezzi (Pdl), che ringrazia i cittadini

    che gli hanno dato fiducia, votan-

    dolo in Consiglio regionale. Il rad-

    doppio della Paullese, il ponte

    sull'Adda, ma anche il Terzo Ponte

    e la Cremona-Mantova, attualmen-te fermi per mancanza di fondi: so-

    no tutte questioni che andranno af-

    frontate al pi presto. Segue, ma

    non per importanza, la questione

    del lavoro e della formazione: La

    Lombardia possiede delle struttu-

    re formative radicate ed efficienti,

    ma bisogna adattare l'attivit a

    quelle che sono le effettive esigen-

    ze di mercato, tenendo conto di

    tutte quelle nuove professioni che

    stanno nascendo alla luce della cri-

    si.

    Anche la sanit, secondo il neo-

    eletto consigliere, avr bisogno di

    una revisione: Pur essendo, quel-

    lo lombardo, un sistema esempla-

    re, che viene preso come esempio

    da tutta Europa, oggi deve essere

    rivisitato alla luce di una crescente

    domanda di servizi legati all'invec-

    chiamento della popolazione. Ser-

    vono nuove forme di domiciliarit

    della cura, sia dal punto di vista sa-

    nitario che socio-assistenziale.

    Il vice sindaco di Cremona, che

    presto dar le dimissioni dal Co-

    mune per dedicarsi interamente

    all'attivit di consigliere regionale,

    punta anche sulla necessit di

    preservare il criterio della libera

    scelta della scuola. E' un diritto in-

    violabile della famiglia, ma oggi in

    Italia non viene tutelato come si

    deve. Bisogna allora puntare sulla

    parit dei servizi, e concedere una

    reale autonomia scolastica, che sia

    estesa anche alla scelta dei docen-

    ti. Da ultimo c' il tema della sus-

    sidiariet: Sono convinto che si

    debba privilegiare il ruolo della so-

    ciet civile rispetto a quello dello

    Stato nella gestione dei servizi.

    Secondo Federico Lena, consi-

    gliere regionale della Lega il lavo-

    ro la prima emergenza da affron-

    tare, per dare risposta a tutte le fa-

    miglie lombarde in difficolt. In se-

    condo luogo, guardando al territo-

    rio, bisogna puntare sulle infra-

    strutture, ma anche sulla salva-

    guardia dell'agricoltura e delle no-

    stre eccellenze agroalimentari.

    Dall'opposizione, Agostino Allo-

    ni ringrazia i 5289 elettori che gli

    hanno espresso la loro preferenza.

    Per quanto mi riguarda continue-

    r a lavorare dal Pirellone per il

    mio territorio, su due fronti:

    unattenzione particolare allaspet-

    to legislativo, con lobiettivo di por-

    tare a casa una nuova legge con-

    tro il consumo del suolo e per il so-stegno allagricoltura e un rinnova-

    to impegno e attenzione affinch

    ogni opportunit che nasce dalla

    Regione possa tradursi in azione

    concreta per il territorio cremone-

    se. Con un obiettivo in testa: quel-

    lo di favorire uno sviluppo che crei

    occasioni di lavoro soprattutto per

    i giovani che sono il nostro futuro.

    Il filone da seguire, attraverso la

    sottoscrizione di patti territoriali,

    quello di riparare il mondo at-

    traverso la salvaguardia e il rispet-

    to delle risorse naturali che non so-

    no infinite.

    Un impegno forte, quello di Al-

    loni, che dichiara di essere al suo

    ultimo mandato, non solo in Re-

    gione. Non troverete ma pi il mio

    nome sulla scheda per qualsiasi al-

    tra competizione. Non perch sia

    stanco o sia venuta meno la miapassione per la politica. Semplice-

    mente perch reputo di avere fatto

    la mia parte. Non mancher di es-

    serci anche in futuro, ma da sol-

    dato semplice cercando di mette-

    re a disposizione la mia esperienza

    e lenergia che ancora mi sento

    dentro. Largo ai giovani.

    Bisogna superare lisolamento territorialeAlloni (Pd) un messaggio forte: Sono allultimo impegno elettorale, dopodich largo ai giovani

    Roberto Maroni

    Nuovo consiglio regionale: i numeri e le curiositIl nuovo Consiglio regionale vede un ricam-

    bio consistente: il 71% degli eletti nuovo (57

    su 80). Complessivamente vengono eletti rap-

    presentanti di 8 liste; Popolo delle Libert, Le-

    ga Nord, Lista Maroni, Fratelli dItalia, Pensio-nati, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle

    e Patto Civico.

    Tutti volti nuovi nei gruppi Lista Maroni, Fra-

    telli dItalia, Patto Civico e Movimento 5 Stelle.

    Sensibile rinnovamento tra gli eletti del Popo-

    lo delle Libert, con 14 nuovi consiglieri regio-

    nali su 19. Nella Lega Nord sono riconfermati

    6 consiglieri regionali uscenti sui 15 eletti. Il

    gruppo che presenta il minore rinnovamento

    interno il Partito Democratico, con 6 volti

    nuovi e 11 riconferme.

    Complessivamente, su 80 Consiglieri, 15sono donne: 6 in pi di quelle elette nella pre-

    cedente legislatura, la pi giovane delle quali

    Carolina Toia, classe 1984, eletta a Milano nel-

    la lista Maroni Presidente. Non hanno pi alcun

    rappresentante al Pirellone i gruppi Sinistra

    Ecologia e Libert, UdC e Italia dei Valori. Da

    segnalare che non viene eletto a Lodi Fabrizio

    Santantonio del Partito Democratico nono-

    stante lelevato numero di preferenze persona-

    li ottenute (4.407), vittima del meccanismo del-

    la legge elettorale che non ha assegnato seg-

    gi in quota Pd nella circoscrizione di Lodi. Re-cordman di preferenze il coordinatore regio-

    nale del PdL Mario Mantovani, eletto a Milano

    con 12972 voti e seguito da Luca Del Gobbo

    con 9120 preferenze personali: primo nel Pd

    il bresciano Gianantonio Girelli con 9310 voti,

    mentre il pavese Angelo Ciocca il pi votato

    nella Lega Nord: per lui 7763 preferenze.

    Luciano Pizzetti Cinzia Fontana Silvana Comaroli

  • 7/29/2019 Il Cremasco 2 marzo 2013

    8/28

    di Laura Bosio

    li italiani spendonoper il mutuo media-mente il 25% in pirispetto al restod'Europa. Il dato

    emerge da unindagine di Adu-sbef, secondo cui in un anno(novembre 2011-dicembre2012) quasi raddoppiato il dif-ferenziale Italia-Europa tra i tas-si medi applicati a mutui e pre-stiti. A dicembre 2012, il diffe-renziale per i mutui risulta di+119 punti base a nostro svan-taggio (era +67 a novembre2011); per i prestiti personali ecredito al consumo risulta +152

    (era +84 a novembre 2011).Una famiglia che sottoscri-

    ve un mutuo di 100mila euro a30 anni, costretta a pagareuna rata mensile di 69 euro pialta (828 euro in pi allanno) delmutuatario euro-peo spiega Lu-ca Curatti, presi-dente dell'Uppi(Unione piccoliproprietari im-mobiliari) di Cre-mona. Tutto que-sto, alla conclu-sione del mutuo, costa alla fa-miglia un esborso di 24.840 eu-ro in pi, rispetto a quanto pagaun cittadino dellarea euro per lo

    stesso identico tipo di mutuo.E ancora: per un prestito di

    30mila euro a 10 anni, il cittadi-no italiano paga una rata men-sile di 23 euro in pi (276 euro inpi lanno) della media di un cit-

    tadino europeo.Al termine dei 10anni, avr paga-to 2.760 euro inpi.

    C' poi il pro-blema dellospread (che rap-presenta la re-

    munerazione della banca stes-sa), che sul tasso variabile vie-ne incrementato tantissimo:passa infatti da 2,70% a 4%,con picchi anche di 4,50%continua Curatti, che mette inguardia dalla scelta del tassovariabile. Vista la situazione sempre consigliabile puntaresul tasso fisso, che offre picertezze e permette di saperefin da subito quanto coster ilmutuo. Tuttavia per i mutui atasso fisso, gli spread applicatisono pi alti: dal 3% ad un mas-simo del 5%.

    C' poi il grande problemadella difficolt ad accedere almutuo, che spesso viene nega-to alle coppie giovani. A que-sto proposito capita che le ban-che impongano alla coppia distipulare una polizza assicurati-va, come condizione per otte-nere il prestito, anche se la leg-ge non lo prevede come un ob-bligo. Raccomando alle giovanicoppie, quindi, di informarsi ri-spetto al fondo che garantiscel'accesso al mutuo per le giova-

    ni coppie. Con esso lo Stato ga-rantisce il 50% della quota ca-pitale del mutuo concesso. Lebanche non potranno quindi ri-chiedere garanzie ulteriori oltre

    lipoteca sullimmobile. Talefondo destinato a giovanicoppie coniugate (con o senzafigli) o nuclei familiari anche mo-no genitoriali con figli minori.Entrambi i partner devono ave-re et inferiore a 35 anni e red-dito Isee complessivo non su-periore a 35 mila euro. Un fon-

    do che per, purtroppo, nonprende in considerazione leconvivenze e le coppie di fatto.La mancata erogazione deimutui, sia per l'acquisto che per

    le ristrutturazioni, mette in crisiun settore come quello edileche, se rilanciato, potrebbe fun-gere da traino per tantissimisettori conclude il presidenteUppi. Per questo credo che laprima cosa che dovr fare ilnuovo governo sar gestire me-glio questa partita, a partire dal

    costo dei mutui, mettendo ma-no a una legislazione che sempre stata sbilanciata a favo-re delle banche, piuttosto chedei consumatori.

    G

    Anche per lanno scolastico2012-2013 il Comune di Cremo-na ha deciso di sostenere le fa-miglie cremonesi con figli chefrequentano le scuole secondariedi primo e secondo grado, attra-verso uno strumento che si va adaffiancare, integrandolo, al con-tributo Dote scuola di RegioneLombardia. Lobiettivo dellinter-vento di aiutare le famiglie ad

    affrontare le spese scolastiche,particolarmente in un periodo incui si acuiscono per molti le diffi-colt economiche. Proprio inquesti giorni la Giunta comunaleha approvato le linee di indirizzodel bando, che verr distribuitonei prossimi giorni in tutte lescuole interessate.

    Per richiedere il contributo

    necessario disporre di una certi-ficazione Isee in corso di validit;le condizioni per poter presenta-re la domanda sono: avere figliche frequentano le scuole secon-darie di primo grado o i primi dueanni della scuola secondaria disecondo grado (superiori); avereun indicatore Isee non superiorea 20.000 euro; solo nel caso difamiglie con tre o pi figli lindica-tore Isee elevato a 25.000 euro;non essere beneficiari (per lostesso studente) del contributo

    Dote scuola-sostegno alla per-manenza e sistema educativooppure (per gli studenti iscritti al-le scuole paritarie) del contributoDote scuola-integrazione al red-dito assegnato dalla RegioneLombardia per lanno scolastico2012-2013. Il contributo pu in-vece essere richiesto da studen-ti delle scuole paritarie che ab-biano ottenuto la dote Buonoscuola sostegno alla libert discelta e non lintegrazione alreddito.

    Gli importi sono stati fissati inbase a quelli della dote scuolaerogata questanno, in sostanza:per la scuola secondaria di primogrado, 190 euro per un Isee da 0a 5.000; 150 euro per Isee da5.001 a 8.000 euro; 120 euro perIsee da 8.001 a 12.000 euro; 90euro per Isee superiore a 12.001euro. Per gli studenti che fre-quentano la secondaria di se-

    condo grado (solo le classi primae seconda) gli importi sono inve-ce: 290 euro per un Isee da 0 a5000 euro; 230 per Isee da 5.001a 8.000 euro; 180 euro per Iseeda 8.001 euro a 12.000 euro; 140euro per Isee superiore a 12.001euro. Le domande potranno es-sere presentate al Comune entrogioved 4 aprile.

    In Italia i mutui pi cari dEuropaGli italiani spendono il 25% in pi. Un finanziamento da 100mila euro a 30 anni costa 24.840 euro in pi

    CronacaVenerd 2 Marzo 20138

    Richieste di mutuoin forte calo

    Spread moltoalto sul tasso

    variabile

    Il sostegno, erogato dal Comune di Cremona, si affiancher alla Dote scuola

    Contributo alle famiglie per le spese scolastiche

    Le famiglie italiane hanno ricevuto fi-nanziamenti per lacquisto dellabita-zione per 5.376,86 milioni di euro nelterzo trimestre del 2012. Rispetto allo

    stesso trimestre del 2011 si registrauna contrazione delle erogazioni del-48,12% per un controvalore di-4.987,34 milioni di euro (in base aidati riportati nel Bollettino StatisticoIV-2012 di Banca dItalia - gennaio

    2013). Il dato viene evidenziato nelrapporto Tecnocasa, secondo cuilandamento delle erogazioni trime-strali, in raffronto ai periodi preceden-ti, conferma la tendenza alla contra-

    zione gi rilevata nel corso dei cinquetrimestri precedenti.

    I volumi restano influenzati principal-mente da una domanda di creditopraticamente dimezzata, fortementecondizionata dal calo della fiducia deiconsumatori e da una maggiore at-tenzione al rischio di credito da partedegli enti eroganti si legge nel rap-

    porto. I costi di approvvigionamentosui mercati interbancari hanno inoltrecomportato un aumento del costo

    prodotto che ulteriormente influenzalaccesso al credito. Oltre che dallasfavorevole congiuntura socio econo-mica che sta caratterizzando comun-que tutta lArea Euro, da tenere inconsiderazione che i volumi erogati

    sono anche in parte influenzati dalcontinuo rallentamento delle opera-

    zioni di sostituzione e surroga che,con gli attuali spread, non risultano

    sempre convenienti. Secondo lUffi-cio Studi Tecnocasa, le operazioni di

    surroga hanno rappresentano nei pri-mi nove mesi dellanno 2012 pocomeno del 1% dei volumi erogati, men-tre esattamente un anno prima si at-testavano a quasi il 6%.

    Tassi

    applicati

    in Italia

    Tassi

    applicati in

    Area euro

    Differenziale

    Italia-Eurolandia

    espresso in punti base

    Gennaio 2010

    Credito al consumo 8,39 6,43 + 196

    Mutui 4,92 4,26 + 66

    Aprile 2010

    Credito al consumo 8,66 6,15 + 251

    Mutui 4,70 4,12 + 58

    Luglio 2010

    Credito al consumo 7,01 6,21 + 80

    Mutui 4,40 3,84 + 56

    Novembre 2010

    Credito al consumo 6,97 6,08 + 89

    Mutui 4,20 3,71 + 49

    Gennaio 2011

    Credito al consumo 6,99 6,13 + 86

    Mutui 4,22 3,86 + 36

    Aprile 2011

    Credito al consumo 7,47 6,23 + 124

    Mutui 4,84 4,15 + 69

    Luglio 2011

    Credito al consumo 7,64 6,53 + 111

    Mutui 4,78 4,19 + 59

    Novembre 2011

    Credito al consumo 7,32 6,48 + 84

    Mutui 4,60 3,93 + 67

    Febbraio 2012

    Credito al consumo 7,99 6,58 + 141

    Mutui 5,15 3,95 + 120

    Luglio 2012

    Credito al consumo 8,08 6,26 + 182

    Mutui 4,86 3,62 + 124

    Dicembre 2012

    Credito al consumo 7,56 6,04 +152

    Mutui 4,64 3,45 +119

    MUTUI E CREDITO AL CONSUMOLE RILEvAzIONI ADUSbEf DAL gENNAIO 2010

    DIFFERENZIALE TASSI MEDI BANCARI A FAMIGLIE IN AREA EURO E IN ITALIA

    (nuove operazioni) SU CREDITO AL CONSUMO (da 1 a 5 anni) e MUTUI (oltre 10 anni)

    (Punti base). FONTE Bollettino BCE (2-2013 pag. 42) e Supplemento

    Boll. stat. Bankitalia (Moneta e banche) n 8 (7-2-2013 pag. 41).

    Tasso applicato

    in Italia(rata mese)

    Tasso applicato

    in Eurolandia(rata mese)

    DIFFERENZA IN EURO

    Mutuo 100.000

    euro a 30 anni

    515

    (tasso 4,64%)

    446

    (Tasso 3,45%)

    +69 (mese) +828 (anno)

    +24.840 EURO PER I 30 ANNI

    Mutuo 100.000

    euro a 20 anni

    640

    (Tasso 4,64%)

    577

    (Tasso 3,45%)

    +63 (mese) +756 (anno)

    +15.120 EURO PER I 20 ANNI

    Prestito 30.000

    euro a 10 anni

    357

    (Tasso 7,56%)

    334

    (Tasso 6,04%)

    23 (mese) 276 (anno)

    +2.760 EURO PER I 10 ANNI

    CALCOLO DEL DIffERENzIALE SULLENTIT DELLE RATE

  • 7/29/2019 Il Cremasco 2 marzo 2013

    9/28

    di Michele Scolari

    rriva dallOriente ce-lata in valige a doppiofondo, nei sedili delleautomobili o nei cari-chi dei tir. Spesso an-

    che nello stomaco dei corrieri,confezionata in capsule. Dallecoltivazioni doppio dellIndocinae dellAfghanistan, attraverso larotta balcanica (Iran, Pakistan,Turchia) giunge al mercatodellEuropa Occidentale (dove iPaesi Bassi costituiscono uno deimaggiori centri di distribuzione).Da qualche tempo ormai, confer-mando le preoccupanti previsionidiffuse da studi e dossier gi tra il2008 e il 2009, il consumo di eroi-na sta tornando forte nel VecchioContinente: si parla di 87 tonnel-late annue, per un giro daffari

    miliardario. Un business che inte-ressa anche lItalia, con Milanoed il suo hinterland come grandepiazza daffari settentrionale. Inquesto scenario, anche la provin-cia di Cremona, secondo le forzedellordine, si presenta semprepi come snodo di traffici (dalconfine con Brescia e Milano, maanche dal settore orientale dellaprovincia, dove si muovono pa-recchie ombre al riguardo): a talriguardo il capitano dei carabinie-ri di Cremona, Livio Propato, ha

    ricordato gioved che il fenome-no preoccupa e non poco..

    In effetti, come gi segnalato

    su queste pagine nel giugno del2012, nei dati previsionali diffusidallOsservatorio milanese sulledipendenze Prevo.Lab, di cui ildott. Roberto Gatti responsabi-le scientifico, il grafico che riportala percentuale di utilizzo di eroinanei prossimi anni lunico in nettacrescita. Ma sarebbe fuorvianteaspettarci un ritorno della mar-rona per come veniva consuma-ta negli anni tra 70 e 90. Leroi-na che si trova sul mercato ogginon ha nulla a che vedere con

    quella dellultimo trentennio delsecolo scorso. Se rimangono co-munque i vecchi modi di assun-

    zione (come dimostra il numero disiringhe recuperate nel 2012 inmetropoli come Roma e Milano),ormai liniezione per endovenacede il passo alla sniffata e allafumata. Dunque, si tratta di unadroga pi facilmenteassumibile, e anchepi accessibile.

    Se un grammo di

    coca si aggira dai 60

    ai 120 euro, un gram-

    mo di eroina del tipo

    brown (di bassa

    qualit e prezzo mi-

    nore) non supera i 30, arrivando

    quindi a 10 euro per una dose da

    0,30 (di prezzo maggiore invece il

    tipo white o thailandese, pi

    forte e assai raro). Il basso costo

    della brown unottima esca

    per allettare i consumatori e cau-

    sare il rischio di dipendenza. E i

    narcotrafficanti agiscono adot-tando vere e proprie strategie di

    marketing, abbassando i prezzi

    per allargare la clientela, in un cer-

    to senso fidelizzandola; senza

    contare che fumare leroina indu-

    ce i giovani a ritenerla meno peri-

    colosa.

    Mentre il consumo di eroina

    favorito dallabbattimento dei

    prezzi, la crisi economica penaliz-

    za i fondi per sostenere le attivit

    di recupero. Il ritorno delloppia-

    ceo, infatti, condurr ad una mag-giore offerta di ingressi nelle co-

    munit di terapeutica, con una

    mole di lavoro che si preannuncia

    assai maggiore del passato. Ma

    gi attualmente molti progetti av-

    viati anni fa sono in

    via di scadenza ed

    probabile che non ri-

    escano ad essere rin-

    novati con effetti che

    si profilano pesanti.

    E, insieme ai prez-zi, cadono anche levecchie barriere so-

    ciali che volevano la coca per iricchi e leroina per gli emarginati.Se la prima resta ancora un fattonon di massa, tra i consumatori dieroina non troveremo pi sola-mente disadattati o emarginaticronici (come quelli immortalatinei romanzi di Irvine Welsh o Mar-

    co Philopat). Ora leroina con-sumata anche da persone social-mente ben inserite e di buona fa-miglia, da professionisti e studen-ti. Dallhard al soft insomma, an-che se il core, il nocciolo dellaquestione, sempre lo stesso:leffetto fisicamente e socialmen-te distruttivo di questo stupefa-cente.

    E il 2013 si apre con altri duearresti tra Cremona e provinciaA

    Cronaca Sabato 2 Marzo 20139Numerosi arresti e sequestri: Cremona si conferma sempre pi come snodo importante dei traffici

    Eroina, ritornano spaccio e consumoConsumatori altolocati e prezzi ribassati per fidelizzare la clientela

    Il territorio di Cremona,dove la presenza di eroina stata intercettata numerose

    volte dalle forze dellordinetra il 2011 e il 2012, si confi-gura come punto di snododellItalia settentrionale siaper lo spaccio al dettaglioche per lo stoccaggio, ge-stiti dai clan albanesi, e inseguito marocchini, ovvia-mente con lappoggio dellacriminalit organizzata italia-na. Il caso pi preoccupantedello scorso anno statasenzaltro la scoperta, adaprile, di ben 17 kg di mat-tonelle marroni in unautori-messa di via Lungastretta.

    E anche il 2013 si apertocon due nuovi arresti, al ter-mine di due indagini inerentilo spaccio dieroina rispetti-vamente a Cre-mona e nel sore-sinese. Nel pri-mo caso si trattadi una donna,L.G.S. Gi arre-stata per spac-cio dai carabinieri lo scorsoottobre, la 52enne avevaspiegato che lattivit rap-presentava la sua unica fon-te di reddito dopo la chiusu-ra del bar di cui era titolare elimpossibilit di trovare unnuovo impiego, a causadellet. Rilasciata, avevaper proseguito lattivit,per la criticit della situazio-ne familiare (una madre an-ziana, un figlio disoccupatoe una zia malata): ero di-sperata ha raccontato inlacrime dopo essere stata dinuovo arrestata dai carabi-

    nieri qualche giorno fa, altermine di una capillare inda-gine partita appena prima diNatale (ora si trova nel car-cere di Verziano, Brescia).Non sapevo pi cosa fare,ha con fessato g iovednellinterrogatorio di garan-zia davanti al gip Guido Sal-

    vini, che ha disposto la cu-stodia cautelare in carceresu richiesta del pm Fabio

    Saponara. Una spacciatriceper necessit, dunque,strozzata dai costi e dallacrisi economica, come hasottolineato il suo avvocato,Simona Bracchi, che si at-tivata per trovare un lavoroalla propria assistita pressouna cooperativa locale.

    R.A. invece teneva leroi-na sotterrata in un campo. Il53enne, pregiudicato ma-rocchino residente ad Annic-co, stato arrestato dai ca-rabinieri nel soresinese altermine di unaltra attivit in-vestigativa durata due mesi.Luomo spacciava ai clientinelle campagne intorno alla

    piccola frazionedi Grontorto.

    In entrambi icasi, le indagi-ni, coordinatedal luogotenen-te Ange lo Fo-glia, sono statecondotte senza

    intercettazioni telefoniche,registrazioni ambientali o fil-mati: i militari si sono mossialla vecchia maniera, conappostamenti e pedinamentitesi a ricostruire minuziosa-mente la fitta rete di clienti,acquisiti poi come testimoniper la costruzione di un soli-do impianto accusatorio (perla donna, i carabinieri nehanno individuato circa 25su un ipotetico totale di 60 -tutti maggiorenni - per l'uo-mo una ventina). Questometodo si rivela vincente so-prattutto alla luce delle nuo-

    ve strategie dello spaccio aldettaglio, che vedono i pu-sher girare con il minimo didroga necessaria per le con-segne (dosi tagliate allo 0,30circa), facilmente giustifica-bile con la scusa dellusopersonale, in caso di con-trollo.

    Nella provincia segnali preoccupanti

    Riccardo Gatti, responsabile di Prevolabe direttore del dipartimento dipendenzeAsl Milano, parla di cambiamento epoca-le nel mondo delle droghe pesanti. Per la

    prima volta dallinizio degli anni 90, per iltriennio 2009-2012 si pu parlare di unrallentamento della crescita dei consuma-tori di cocaina che nei prossimi anni nonsar pi il bene di massa, causa una satu-razione del mercato. Chi si prender lafetta? La generazione bot apre le portedel mercato italiano all'eroina: baby-con-sumatori che passano con disinvoltura

    dalla sniffata al cilum, senza snobbare ina-lanti e marijuana. Sono loro i nuovi consu-matori di eroina su cui i produttori di oppiohanno cominciato a investire gi da qual-

    che anno.Lobiettivo? Fidelizzarli a esperienze

    sempre pi lontane dal classico buco,ma altrettanto pericolose. E il segno pre-monitore di una catastrofe che, se nonprevenuta, ci travolger nei prossimi anni?I dati prevedono un aumento del 40% diconsumatori di eroina da qui al 2014. Pi dicannabinoidi e anfetaminici, per i quali

    previsto un incremento del 30-35%. Il mi-cidiale oppiaceo dunque sta tornando,proviene dallAfghanistan e da Myanmar, esta cercando investimenti sicuri. E sta-

    volta colpisce tutti. Non solo personeemarginate, disadattate - avverte Gatti .- Afarne uso ai giorni nostri saranno invece igiovanissimi socialmente inseriti, i nostrifigli per intenderci, che avranno a disposi-zione una sostanza pi pura che in passa-to, conseguenza di un mercato pi maturo,alla quale si avvicineranno con superficiali-t, diventandone presto dipendenti.

    Un cambiamento epocale nel mondo delle droghe pesantiGatti (Prevolab): I nostri figli minacciati da una sostanza pi pura che in passato

    Altri due filoni

    dello smercioazzerati dallArma

    Rispetto alla coca,per una dose

    bastano 10 euro

    Il Capitano Livio Propato

  • 7/29/2019 Il Cremasco 2 marzo 2013

    10/28

    di Michela Bettinelli Rossi

    el Pdl cremasco la vo-glia di parlare poca.Si mormora di tensioniper le settimane a ve-nire. Da piazza Marco-

    ni gettano acqua sul fuoco:Nessuna resa dei conti. Ci siriunir per analizzare come andata. Ricordiamoci che il Pdle la Lega hanno vinto le regio-nali. Eppure qualcosa a Cremanon ha funzionato. Il Partito De-mocratico forte della candida-tura di Agostino Alloni si con-fermato il primo partito in cittcon il 41% dei voti.

    Spiega Enzo Bettinelli, coor-dinatore comunale del PDL: Ilrisultato delle regionali, positivoper le forze che hanno sostenu-to il presidente Maroni ma menoeclatante per il Pdl, che non ha

    ottenuto lo stesso risultato dellepolitiche, sconta il mancatotraino di un candidato cremascoforte. Il candidato. Figura cen-trale delle competizioni elettora-li e che tanto ha fatto discuterein casa Pdl. La vera partita si giocata con le candidature diMino Jotta e Carlo Malvezzi.Con la terza candidata, SilvanaLissandrello, a fare da spettato-re raccogliendo poco pi di 30preferenze. Per Jotta e Malvez-zi, entrambe cremonesi, si trattato di un testa a testa nelquale il candidato di Comunione

    e Liberazione, Malvezzi, ha pre-valso sullo sfidante per pocomeno di 400 voti. La vera partitasi giocata appunto sul comune

    di Cremona. A Crema e nel Cre-masco, Jotta ha staccato Mal-vezzi di pochi voti. Non a suffi-cienza per per poter vincere.

    Quello che conta il risultatofinale: Roberto Maroni il nuo-vo presidente della Regione. Ed sostenuto dal Pdl, che canta

    vittoria. Cos come, nonostanteil caos che imperversa in questi

    giorni a Roma, la soddisfazioneper il risultato delle politiche alta. Spiega Bettinelli: A livellolocale, a Crema in particolare, ildato delle politiche conferma laforte ripresa del Pdl, tornato so-pra il 20% dopo il risultato nega-tivo delle amministrative del2012, nonostante la separazio-ne dai Fratelli dItalia e la nascitadelle formazioni centriste. Lacompagine di sinistra, attual-mente al governo, non gode pidella maggioranza dei consensi

    in citt: il voto alla Camera evi-denzia come abbia raggiunto

    poco pi del 33% dei voti.La mancata vittoria del Pd di

    Bersani conclude Bettinelli,conferma che la ricetta dellaSinistra per il Paese non piaceagli italiani. Il risultato positivodel Movimento 5 stelle dovutoda un lato al malcontento per ladifficile situazione economica edallaltro alla distanza che si venuta a creare tra i politici ela gente. Vedremo se alla fasedella protesta sapr far seguirequella della proposta.

    N

    CREMASabato 2 Marzo 201310

    Sono davvero felice. E statoun mese intenso di campagnaelettorale, ma ce labbiamo fat-ta esordisce cos Dino Losa, ilsegretario cittadino della LegaNord. Abbiamo recuperato unmigliaio di voti rispetto alle co-munali dello scorso anno preci-sa. Poi c anche la lista civicaMaroni presidente che ha preso1.500 voti ovvero l8% cittadino;quindi abbiamo fatto un bel la-voro. Con il 4% alle politiche laLega Nord si dimostra ai minimistorici. Non a Crema per, dovele elezioni regionali hanno per-messo di misurare il Carrocciosul territorio dove apparso indecisa rimonta. Alle regionali del

    2010 aveva guadagnato il 22%dei voti, alle comunali del mag-gio scorso il tracollo a poco pidel 6%, mentre alle consultazio-ni appena concluse la Lega volata oltre l11 %, raddoppian-do, di fatto, la performance elet-torale del candidato sindaco Al-berto Torazzi.

    Un ottimo risultato spiegaLosa, che ci rende ancora picontenti e che ha contribuitoalla elezione non solo di Rober-to Maroni, ma anche di Federi-co Lena, da oggi nostro consi-gliere in Regione. Lelezione di

    Lena un evento storico per ilumbard che non avevano maieletto un consigliere regionale,eccezione fatta per Mauro Gal-lina, cremonese, eletto in pas-sato nel listino bloccato di Ro-

    berto Formigoni. Un buon risul-tato quello della Lega a Cremache per costato molta fatica.Losa lo ammette senza proble-mi: Abbiamo faticato tanto. Cstata una massiccia partecipa-zione dei nostri militanti chehanno tutti fatto un grande lavo-ro, mettendoci la faccia. Coscome le altre due candidate,Bernadette Bossi e Antonella

    Simonetta che non si sono ri-sparmiate.

    I leghisti si apprestano ora aripartire. Sul piatto rimangonoalcune cose da risolvere e la

    seconda fase del progetto Lega2.0. Con Roberto Maroni in re-gione Lombardia, i cremaschipuntano a gestire il movimentoin modo nuovo. Prima di tutto,verr deciso il futuro della se-

    greteria provinciale di Cremacon la fine del commissaria-mento dellex senatore RobertoMura. Congresso o fusione conla segreteria di Cremona? Leopzioni sono ancora al vaglio.Poi sar la volta di seguire larotta indicata da Maroni: spazioai giovani e nuovo approccio alterritorio. Ma Losa precisa: Nonvogliamo rinnegare chi siamostati fino ad oggi. Limportante non snaturarci ma aprirci un podi pi.

    Un primo assaggio di questanuova Lega si avuto nel corso

    della campagna elettorale. Il ca-polista alla Camera, Gianni Fa-va, ha incontrato, per la primavolta, le associazioni di catego-ria e i massimi rappresentantidella societ civile e imprendito-riale cremasca. Un approcciodiverso da quello classico dellaLega Nord, da sempre estraneaal mondo delle categorie eco-nomiche. Obiett ivo del progettodi una Lega pi giovane e piradicata sul territorio sarebbequello di costruire grazie allapresenza di alcuni riferimentiterritoriali una rete che lavori nelcremasco a fianco delle asso-ciazioni e della societ civile pertrovare rapida soluzione alle ri-

    chieste del territorio attraverso illavoro di Federico Lena in Re-gione.

    Per farlo, la Lega vuole pun-tare, anche, sul rinato Movi-mento dei Giovani Padani. Unaventina di giovani, per lo picremaschi, tra i 18 e i 35 anni.Piccoli imprenditori, neo laurea-ti, studenti, che si sono distintinel corso della campagna elet-torale. A loro va un ringrazia-mento speciale conclude Losa.Sono stati fondamentali nellacampagna elettorale.

    Michela Bettinelli Rossi

    Le riflessione in casa Pdl sulle elezioni:In Regione ci mancato il traino di un candidato cremasco

    Dal 6% delle ultime comunali all'11%. Futuro della segreteria cittadina

    Una serie di proteste sta at-traversando Cremosano, inmerito al servizio offerto dallePoste del paese, che pi perso-ne ritengono negativo e insod-disfacente. Non chiaro dovesia il problema. Il fatto certo che il livello di sopportazioneda parte di moltiresidenti sembraaver superato lasoglia. I pareri cheabbiamo raccoltosono anonimi pervolont dei direttiinteressati, ma iltono e i contenutisono molto simili.

    Ci sono casi incui il quotidiano -

    in abbonamento -non mai puntuale: non arrivase non dopo diversi giorni e, inaltre circostanze, ne arrivanodue o tre in una volta sola. Ab-biamo chiesto spiegazioniall'ufficio postale, dove peraltronon c' una responsabile masolo un'unica addetta, che ri-manda le risposte al centro dismistamento. Cercare di con-tattare il centro di smistamentopu mettere a dura prova lapazienza di molti, in quantoprendere la linea non affattosemplice. I problemi, comun-

    que, non si limitano a giornali inabbonamento che, a volte,possono arrivare in ritardo -sa-rebbe una cosa che si pu veri-ficare anche in altri centri abita-ti -; quello che pi scoccia, co-me ci fa notare un'altra personache ci ha raccontato la sua

    esperienza, che ad arrivarein ritardo sonoanche le bollet-te. Spesso evolentieri ci vie-ne recapitataposta che non nostra. Per for-tuna Cremosano un paese doveci si conosce pi

    o meno tutti, equindi recapitiamo le buste nel-le cassette giuste.

    Linconveniente pi fastidio-

    so e che pu comportare anche

    delle conseguenze c quando

    ad arrivare in ritardo oppure a

    essere recapitate agli indirizzi

    sbagliati sono le comunicazioni

    bancarie oppure le bollette. Il

    particolare curioso che a es-

    sere puntuali sarebbero solo le

    raccomandate. Questo stato di

    cose si starebbe verificando da

    almeno un anno.

    Gionata Agisti

    Cremosano: scontenti

    sul servizio postale Losa (Lega): Recuperati tanti voti a Crema

    Bettinelli: Non ci sar alcuna resa dei conti

    ANCOROTTI: HO SOSTENITO SIA MALVEZZI CHE JOTTA CON L'OBIETTIVO DI AIUTARE IL PARTITO

    Sostiene Malvezzi. No, sta con Jotta. Ma conchi sta Ancorotti? Per oltre un mese di campagna elet-torale, il Pdl e gli osservatori della politica si sono fattiqueste domande. Era fortissima la curiosit di sapere

    con chi si sarebbe schierato il consigliere del Pdl, Re-nato Ancorotti. Ho sostenuto tutti e due i candidatiammette limprenditore cremasco, con lobiettivo diaiutare il Pdl.

    Dice davvero? Certo. Quale motivazione stadietro a una scelta cos inusuale? Voglio dire il par-

    tito si diviso per luno o laltro candidato Poi-ch ritengo che siano stati due candidati validi, sonocontento per Malvezzi e dispiaciuto per Mino Jotta.Non sono uno che millanta di avere tanti voti come hovisto spesso fare da colleghi in questi gior ni. Quelli cheavevo li ho divisi con uno spirito: portare acqua al mu-lino del Pdl. Ha vinto il consigliere di Comunione eLiberazione. E noto cosa ne pensi lei dei legami tra

    movimento e politica Ha vinto Malvezzi che

    espressione di una delle anime del parti-to, del Pdl. Come consigliere avr ilcompito di rappresentare tutti. E se nonlo far, sar tra i primi a ricordaglielo.Detto questo ho fiducia in Carlo Malvez-zi che una brava persona.

    Non sarebbe pi comodo dire che

    ha sostenuto Malvezzi che ha vinto?

    Dopo le elezioni trovi sempre chi havotato per tema se poi sommi i votimanca sempre qualcosa allappello. Di-ciamo che non appartengo alla catego-ria dei para. e dei furbi.A lungo si discusso delle candidature. Per approdare infine a

    tre candidature Jotta, Malvezzi, Lissandrello, piut-

    tosto discusse e che di fatto, hanno spaccato un

    po il partito. Cosa ne pensa? Che il Pdl e soprattut-to il Cremasco sono stati penalizzati dalla scelta. Cisarebbe voluto un candidato cremasco forte. Lei?

    Si fatto da pi parti il mio nome. Hodeclinato: sono impegnato a fare cresce-re la mia azienda. Non era il momento.Che dice invece del risultato delle po-

    litiche? Berlusconi, piaccia o no, unagrande leader e i 10 punti percentuali liha recuperati lui. Se il Pd avesse manda-to Renzi avrebbe avuto un risultato diver-so. Sui Cinque Stelle: non possiamo farefinta che il 25% degli elettori italiani nonesistano. Sicuramente si trattato di unvoto di protesta e mi auguro che Pd e Pdlabbiano imparato la lezione. Ora faccia-

    no una buona politica e sicuramente alle prossimeelezioni il 25% di Grillo non ci sar pi. Se invece sicontinuer su questa strada il 5 Stelle continuer asalire. Un conto urlare e protestare - e Grillo ungrande leader nelle piazze -, e un conto governare.

    (MBR)

    Renato Ancorotti

    Nelle foto

    da sinistra:

    Enzo Bettinelli

    Mino Jotta

    Carlo Malvezzi

    Federico Lena:Un ringraziamento

    speciale vaai Giovani Padani

    Aiuto fondamentale

    Ladro nei supermercati preso con le mani nel saccoLaddetto antitaccheggio di un supermer-

    cato cittadino ha notato un uomo che, dopoaver riempito una busta con diverse bottigliedi liquori e generi alimentati, l'aveva appog-giata vicino alla corsia di ingresso e poi, unavolta oltrepassate le casse, l'aveva prelevatacercando di allontanarsi indisturbato.

    Una volta fermato, insieme agli uominidella polizia intervenuti dopo la telefonata al

    113, stata trovata a bordo della vetturadell'uomo altra merce della stessa natura,asportata con lo stesso metodo nel medesi-mo supermercato, per un valore di oltre 300euro. Di fronte all'evidenza del furto conti-nuato e aggravato, l'uomo stato arrestato econdotto presso le camere di sicurezza delCommissariato cittadino.

    Berenice Bettinelli

  • 7/29/2019 Il Cremasco 2 marzo 2013

    11/28

    Crema Sabato 2 Marzo 201311

    Concerto in omaggio al divinoMozart quello di domenica pres-so il Folcioni, in cui Enrico Tan-sini ha messo in luce le sue stra-ordinarie doti di inteprete: lascuola musicale cittadina, vera

    fucina di talenti, si fregia dellasensibilit artistica e del baga-glio di esperienza accumulato inanni di insegnamento di questobravo pianista. In questo incon-tro lo abbiamo ascoltato con trestrumentisti di vaglia: DanielaSangalli, violino, Carlo Costal-bano, viola, Fabio Mareddu,violoncello. I tre lo hanno ac-compagnato dialogando con luinell'alternarsi delle parti solisti-

    che, creando un perfetto equili-brio di suono e di volumi ed esal-tando la bellezza toccante deitemi. Il pubblico numeroso, at-tento e competente ha potutoapprezzare tutta la grazia e l'ele-

    ganza deli'insigne compositoresalisburghese, sottolineate conraffinatezza dalle belle esecu-zioni che ci hanno regalato unintenso ritratto dell'autore. Nellecomposizioni di musica cameri-stica con pianoforte di Mozartemerge in piena luce lo spiritodel concerto.. Questo aspetto stato colto pienamente dai bravimusicisti. Trionfo di applausimeritatissimi. Eva Mai

    di Michela Bettinelli Rossi

    il campione di preferenze delCremasco. Agostino Alloni hastracciato tutti. Soprattutto incitt. I candidati del Pdl a Cremacitt, si sono fermati a poco pi

    di 400 voti in due. Lui, da solo, ne ha porta-ti a casa oltre 2000. Sono soddisfatto delmio risultato commenta e del fatto che ilPd si sia confermato il primo partito in citt.Peril risultato finale. Gi. Il risultatofinale. Al Pirellone stato eletto RobertoMaroni, leader della Lega Nord. Una sonorasconfitta per il centrosinistra di UmbertoAmbroso li. Ma per Alloni il momento diguardare avanti.

    Quali saranno le sue priorit adesso?Due in particolare. Portare a termine la leg-ge, di cui sono il primo firmatario, contro ilconsumo del suolo. Ci tengo in modo parti-colare. E una priorit per favorire lagricolturasul nostro territorio. Poi continuare a lavoraresulle battaglie di sempre. Ormai sono luomo

    che sussurrava ai treni ci scherza su Allo-ni. Ma la sua battaglia per garantire un trenodiretto Crema-Milano non ancora stata ab-bandonata. Sar uno dei miei impegni coscome il dialogo tra gomma e ferro che ritengobasilare per il nostro territorio.

    Progetti per la ripresa delleconomia?Non si pu pensare, adesso, di fare proget-ti di sviluppo in una situazione difficile dalpunto di vista economico. I patti territorialisono la strada giusta e vanno favoriti dallaRegione. Si devono mettere attorno a un ta-

    volo vari soggetti: enti e imprese in particola-re, trovare un progetto comune e andare as-

    sieme in Europa e dal governo a chiederefondi per la sviluppo. Unaltra priorit per me la banda larga che avrebbe dovuto esserefinanziata con il progetto Aster. Invece si preferito il Polo tecnologico di Cremona.

    Torniamo alle 2.000 preferenze in citt.Che in totale, su tutta la provincia, diventa-no 5mila e duecento. Come stato possi-bile? In tutte le province della Lombardiasi assistito a un calo delle preferenzegenerale del 65%. Beh, il calo c statoanche per me. Diciamo che ho limitato il dan-

    no al di sotto del 20%. Credo che il calo, che un dato di fatto, sia una questione psicolo-

    gica. Sulle schede di Camera e Senato noncera da mettere la preferenza. Forse la gentesi concentrata di pi sul voto politico. Co-me riuscito a far scrivere il suo nomecos tante volte? Io credo sia dovuto al mioradicamento sul territorio. E dovuto al fattoche sono anni che faccio politica e che mirendo utile al territorio. Le faccio un esempio:passo le mie giornate a chiamare sindaci eamministratori e spiegare loro quali opportu-nit ci sono in Regione. Se qualcuno mi chia-ma, io rispondo. A volte sono costretto a diredi no, che certe cose non si possono fare. Maio ho questa concezione della politica: porta-re sul territorio quante pi opportunit diret-tamente da Milano. Non sono molto bravo aapparire sui giornali o a parlare in pubblico.Per sono uno che non molla la presa e chese viene incaricato di un problema lo portafino in fondo. E poi, in questa campagna elet-torale ho camminato tra la gente. Ho incon-trato tanta gente nuova e gi conosciuta.

    Vinse la sfida anche laltra volta, batten-do Gianni Rossoni, che entr comunque ingiunta. Laltra volta sono rimasto stupitoanchio. Rossoni era il vice presidente uscen-te. E prese meno preferenze di me pur rico-prendo un ruolo di maggiore visibilit. Credoche il guadagnare preferenze sia riconducibi-le a due elementi: presenza e credibilit dellapersona. Tra poco si ricomincia Gi.Un conto fare opposizione, un conto go-vernare. Ho limpressione che con questogoverno lombardo sar peggio di prima.

    E

    E stato il campione delle preferenze. Ecco qual la sua strategia al Pirellone Fidicom, il confidi di Asvicom: protesta

    Alloni, ciclone sulle elezioniFidicom-Asvifidi-Antali il

    confidi di Asvicom. La sua sede

    a Crema, in via Olivet