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IL CORRIERE DELLE QUINTE NOI GIORNALISTI Quest’anno i nostri alunni delle classi quinte si sono cimenta nell’affascinante lavoro di giorna- lista che ha permesso loro di co- noscere nuove pologie testuali: la cronaca come testo informa- vo e il testo argomentavo. L’aspeo più interessante di questa professione consiste nell’opportunità per i ragazzi, di scrivere fissando sulla carta i mo- men più importan di un’espe- rienza vissuta in prima persona. Inoltre la modalità di lavoro a coppie o in piccolo gruppo, è un’occasione di confronto e di scambio di idee e di pun di vi- sta che rappresenta un primo passo nella direzione della con- vivenza civile e democraca. Gli argomen propos sono sta generalmente suddi- visi tra le classi in modo da traare più temache, cer - cando di valorizzare le potenzia- lità espressive di ogni alunno/a. Nel giornale, oltre agli ar- coli di cronaca, sono presen- anche alcuni raccon che i ragazzi hanno scrio guida- dalla loro fervida fantasia. E’ doveroso porgere un sen- to ringraziamento al professor Schiavone che ha fornito interes- san spun per familiarizzare con il mondo della carta stampata. Maestra Giulia CRONACA SPORTIVA Il giorno 13 maggio 2018, la squadra di calcio del Villa Valle Blu ha disputa- to una memorabile parta per qualifi- carsi al primo posto in un presgioso torneo a Trezzo d’Adda. Iniziata la terza parta, quella decisiva per la qualifica- zione, il Villa Valle parte subito all’at - tacco con un grande ro dalla distanza di Caaneo che viene poi respinto dal porere lanciando in contropiede la velocissima fascia destra degli avver - sari che crossa in mezzo a Facchinet - cercando di allontanare la palla, la svirgola e il numero 10 la intercea. Con un potente mancino la mee alle spalle del porere. I ragazzi del Villa Valle non si arrendono e dopo pochi minu, su cross di Gela, Zanisi pareg- gia spiazzando il porere e così si con- clude il primo tempo. Durante l’inter- vallo i ragazzi del Villa Valle si danno il cambio, gli avversari costre alla vit - toria per passare si buano in aacco alla ricerca del due a uno ma Belo devia tu i ri in calcio d’ angolo. La difesa del Villa Valle un po' sorpresa dall’aacco improvviso degli avversari subisce il due a uno. I padroni di casa approfiano del bruo momento dei giallo rossi e mandano a segno il tre a uno. Ma il Villa Valle con l’orgoglio ci riprova, Giardina recupera palla a metà campo, salta un avversario e di forza facendo a spallate con l’ulmo difensore manda il pallone soo l’in- crocio dei pali. Gli avversari pressano ancora, Berea recupera palla appe- na fuori dalla propria area ma subisce fallo da un aaccante. Si incarica della bauta il porere Belo, calcia più lontano che può nella speranza che qualcuno la devii in rete ma a deviar- la è un centrocampista della squadra arancione che con la sfortuna, beffa il porere. La parta sembra ormai fi- nita, Belo raccoglie palla su un ro debole dell’avversario e lo passa a Mi- nelli che si fa ingenuamente ancipa- re e l’aaccante lo piazza nell’angolino a destra del porere. La parta finisce sul quaro a tre per la squadra di casa. Filippo e Tommaso FRUTTO NON FRUTTO Le classi 5^B 5^C martedì 29/05/2018 si sono recate alla Valle d’Asno in provincia di Bergamo, in visita all’ orto botanico dove ci aspeavano due guide con cui abbiamo passa- to la manata. Per un’ora, abbiamo passeggiato nell’ orto e forni di len- d’ ingrandimento abbiamo visto: pomodori, salvia di vari pi e molte piante. Ma...troppi inse in circola zione anche perché quello è il loro ha bitat. Terminata la visita abbiamo par - tecipato ad un laboratorio, chiamato “FRUTTO NON FRUTTO” nel quale bi- sognava capire, tra vari pi di frua e verdura, se avevano i semi o no. Al termine del laboratorio abbiamo chie- sto alle guide se potessimo mangiare la frua e la verdura. Divorato tuo, siamo torna a scuola. Davide e Astrid TEATRO DELLE EMOZIONI Quest’anno a scuola abbiamo parte- cipato a un progeo sulle emozioni. Ogni lunedì salivamo in aula Magna dove ci aspeava l’esperta di nome Laura. Appena entra ci posizionava- mo in un cerchio e a turno dicevamo il nostro nome e poi iniziavamo l’avi- tà. Le proposte che abbiamo preferito sono state il gioco della statua ,della mosca cieca e delle emozioni. Que- sto laboratorio ci ha insegnato molto: avere fiducia in noi stessi e negli altri, ascoltare le nostre emozioni e comuni- carle anche a chi ci sta intorno. E’ stata un’esperienza bella, da ripeter presto. Daniel, Kery, Khady,Giulia e Yassin. LO SPAZIO COMPITI Lo spazio compi del sabato, per noi alunni della primaria e della secon- daria di Petosino inizia alle ore 10 e termina alle ore 12 nelle aule dell’o- ratorio .Quando siamo arriva tu, ci dividiamo in classi; noi alunni della quinta ci separiamo ulteriormente in maschi e femmine. Un gruppo di volontari ci affianca nell’esecuzione dei compi.Alle 11 circa, finiamo di lavorare e poi scendiamo a consu- mare una piccola merenda a base di panini e nutella e a volte vi sono anche i dolci .Le lezioni terminano alle 13:30 , ci saluamo noi amici e le insegnan, poi andiamo a casa. L’ulmo sabato prima che finisca la scuola festeggeremo condividendo i manicare che ognuno porterà. L’ appuntamento è al prossimo anno. Wiam e Bryan Cronache, riflessioni e raccon a cura dei ragazzi dell’ulmo anno della scuola primaria di Petosino LA PARTITA PIÙ IMPOR- TANTE: cronaca di un ma- tch decisivo. Noi giochiamo nella squadra di pal- lavolo di Petosino. Il 21 aprile era un giorno importante perché dovevamo disputare la parta con la squadra del Brembilla Blu che delle due squadre del paese, è la più forte. Siamo anda- te nella loro palestra, eravamo emo- zionassime perché da quella parta dipendeva la vioria del campionato. Siamo scese in campo e dopo il riscal- damento è arrivato il momento di giocare. Eravamo ai nostri pos scel dalle allenatrici quando è arrivato il primo pallone. Abbiamo perso il pri- mo set ed eravamo molto demoraliz- zate ma volevamo rifarci nel secondo set con la voglia di dare il meglio di noi stesse. Purtroppo però, nonostante fossimo parte bene, abbiamo perso anche il secondo set. Non ci restava altro che credere ancora in una pos- sibile rimonta. Le nostre avverSarie avevano totalizzato 24 pun, noi 21. La squadra avversaria schiaccia ma Chiara, la nostra alzatrice, riesce a fare muro, Silvia si bua a terra per prendere la palla e Marta compie un tentavo disperato di passarla ad una compagna. Qualche cosa però va storto e le nostre compagne non in- terceano la palla, lasciandola cadere nel nostro campo. Un altro punto per il Brembilla che al fischio dell’arbitro si aggiudica anche il terzo set. Non ci resta che abbandonare il campo e andarcene, deluse, negli spogliatoi. Chiara, Marta e Silvia

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IL CORRIERE DELLE QUINTE

NOI GIORNALISTI

Quest’anno i nostri alunni delle classi quinte si sono cimentati nell’affascinante lavoro di giorna-lista che ha permesso loro di co-noscere nuove tipologie testuali: la cronaca come testo informa-tivo e il testo argomentativo.L’aspetto più interessante di questa professione consiste nell’opportunità per i ragazzi, di scrivere fissando sulla carta i mo-menti più importanti di un’espe-rienza vissuta in prima persona.Inoltre la modalità di lavoro a coppie o in piccolo gruppo, è un’occasione di confronto e di scambio di idee e di punti di vi-sta che rappresenta un primo passo nella direzione della con-vivenza civile e democratica.Gli argomenti proposti sono stati generalmente suddi-visi tra le classi in modo da trattare più tematiche, cer-cando di valorizzare le potenzia-lità espressive di ogni alunno/a. Nel giornale, oltre agli arti-coli di cronaca, sono presen-ti anche alcuni racconti che i ragazzi hanno scritto guida-ti dalla loro fervida fantasia.E’ doveroso porgere un senti-to ringraziamento al professor Schiavone che ha fornito interes-santi spunti per familiarizzare con il mondo della carta stampata.

Maestra Giulia

CRONACA SPORTIVA

Il giorno 13 maggio 2018, la squadra di calcio del Villa Valle Blu ha disputa-to una memorabile partita per qualifi-carsi al primo posto in un prestigioso torneo a Trezzo d’Adda. Iniziata la terza partita, quella decisiva per la qualifica-zione, il Villa Valle parte subito all’at-tacco con un grande tiro dalla distanza di Cattaneo che viene poi respinto dal portiere lanciando in contropiede la velocissima fascia destra degli avver-sari che crossa in mezzo a Facchinet-ti cercando di allontanare la palla, la svirgola e il numero 10 la intercetta. Con un potente mancino la mette alle spalle del portiere. I ragazzi del Villa Valle non si arrendono e dopo pochi minuti, su cross di Gelati, Zanisi pareg-gia spiazzando il portiere e così si con-clude il primo tempo. Durante l’inter-vallo i ragazzi del Villa Valle si danno il cambio, gli avversari costretti alla vit-toria per passare si buttano in attacco alla ricerca del due a uno ma Belotti devia tutti i tiri in calcio d’ angolo. La difesa del Villa Valle un po' sorpresa dall’attacco improvviso degli avversari subisce il due a uno. I padroni di casa approfittano del brutto momento dei giallo rossi e mandano a segno il tre a uno. Ma il Villa Valle con l’orgoglio ci riprova, Giardina recupera palla a metà campo, salta un avversario e di forza facendo a spallate con l’ultimo difensore manda il pallone sotto l’in-crocio dei pali. Gli avversari pressano ancora, Beretta recupera palla appe-na fuori dalla propria area ma subisce fallo da un attaccante. Si incarica della battuta il portiere Belotti, calcia più lontano che può nella speranza che qualcuno la devii in rete ma a deviar-la è un centrocampista della squadra arancione che con la sfortuna, beffa il portiere. La partita sembra ormai fi-nita, Belotti raccoglie palla su un tiro debole dell’avversario e lo passa a Mi-nelli che si fa ingenuamente anticipa-re e l’attaccante lo piazza nell’angolino a destra del portiere. La partita finisce sul quattro a tre per la squadra di casa.

Filippo e Tommaso

FRUTTO NON FRUTTO

Le classi 5^B 5^C martedì 29/05/2018 si sono recate alla Valle d’Astino in provincia di Bergamo, in visita all’ orto botanico dove ci aspettavano due guide con cui abbiamo passa-to la mattinata. Per un’ora, abbiamo passeggiato nell’ orto e forniti di len-ti d’ ingrandimento abbiamo visto: pomodori, salvia di vari tipi e molte piante. Ma...troppi insetti in circola

zione anche perché quello è il loro habitat. Terminata la visita abbiamo par-tecipato ad un laboratorio, chiamato “FRUTTO NON FRUTTO” nel quale bi-sognava capire, tra vari tipi di frutta e verdura, se avevano i semi o no. Al termine del laboratorio abbiamo chie-sto alle guide se potessimo mangiare la frutta e la verdura. Divorato tutto, siamo tornati a scuola.

Davide e Astrid

TEATRO DELLE EMOZIONI

Quest’anno a scuola abbiamo parte-cipato a un progetto sulle emozioni. Ogni lunedì salivamo in aula Magna dove ci aspettava l’esperta di nome Laura. Appena entrati ci posizionava-mo in un cerchio e a turno dicevamo il nostro nome e poi iniziavamo l’attivi-tà. Le proposte che abbiamo preferito sono state il gioco della statua ,della mosca cieca e delle emozioni. Que-sto laboratorio ci ha insegnato molto: avere fiducia in noi stessi e negli altri, ascoltare le nostre emozioni e comuni-carle anche a chi ci sta intorno. E’ stata un’esperienza bella, da ripeter presto.

Daniel, Kery, Khady,Giulia e Yassin.

LO SPAZIO COMPITI

Lo spazio compiti del sabato, per noi alunni della primaria e della secon-daria di Petosino inizia alle ore 10 e termina alle ore 12 nelle aule dell’o-ratorio .Quando siamo arrivati tutti, ci dividiamo in classi; noi alunni della quinta ci separiamo ulteriormente in maschi e femmine. Un gruppo di volontari ci affianca nell’esecuzione dei compiti.Alle 11 circa, finiamo di lavorare e poi scendiamo a consu-mare una piccola merenda a base di panini e nutella e a volte vi sono anche i dolci .Le lezioni terminano alle 13:30 , ci salutiamo noi amici e le insegnanti, poi andiamo a casa.L’ultimo sabato prima che finisca la scuola festeggeremo condividendo i manicaretti che ognuno porterà. L’ appuntamento è al prossimo anno.

Wiam e Bryan

Cronache, riflessioni e racconti a cura dei ragazzi dell’ultimo anno della scuola primaria di Petosino

LA PARTITA PIÙ IMPOR-TANTE: cronaca di un ma-tch decisivo.

Noi giochiamo nella squadra di pal-lavolo di Petosino. Il 21 aprile era un giorno importante perché dovevamo disputare la partita con la squadra del Brembilla Blu che delle due squadre del paese, è la più forte. Siamo anda-te nella loro palestra, eravamo emo-zionatissime perché da quella partita dipendeva la vittoria del campionato. Siamo scese in campo e dopo il riscal-damento è arrivato il momento di giocare. Eravamo ai nostri posti scelti dalle allenatrici quando è arrivato il primo pallone. Abbiamo perso il pri-

mo set ed eravamo molto demoraliz-zate ma volevamo rifarci nel secondo set con la voglia di dare il meglio di noi stesse. Purtroppo però, nonostante fossimo partite bene, abbiamo perso anche il secondo set. Non ci restava altro che credere ancora in una pos-sibile rimonta. Le nostre avverSarie avevano totalizzato 24 punti, noi 21. La squadra avversaria schiaccia ma

Chiara, la nostra alzatrice, riesce a fare muro, Silvia si butta a terra per prendere la palla e Marta compie un tentativo disperato di passarla ad una compagna. Qualche cosa però va storto e le nostre compagne non in-tercettano la palla, lasciandola cadere nel nostro campo. Un altro punto per il Brembilla che al fischio dell’arbitro si aggiudica anche il terzo set. Non

ci resta che abbandonare il campo e andarcene, deluse, negli spogliatoi.

Chiara, Marta e Silvia

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UN UOMO MORDE UN CANE

Un padrone coraggioso finisce all’ ospedale per aver difeso a morsi la sua barboncina aggredita da un pitbull.Il 14 dicembre 2017, a Petosino, secondo la sua abitudine Gabriele andò al parco degli Alpini dietro a casa sua portando a spasso Francesca, la sua cagnolina. L’ amica a quattro zampe correva e si divertiva sul prato. All’ improvviso arrivò un pitbull di nome Barrow che arrabbiato perchè non aveva man-giato, iniziò a inseguire la cagnolina.Gabriele, vedendo la sua adorata Francesca in pericolo, corse in suo aiuto cercando di separare i due e buttandosi nella mischia. Durante la colluttazione, il pitbull gli adden-tò il braccio e lo trascinò per terra. Gabriele riuscì a liberarsi, nonostan-te fosse dolorante gli morsicò una zampa lasciando l’avversario a terra.Poco dopo, arrivò sul posto il pa-drone di Barrow che viste le ferite di Gabriele chiamò l’ ambulanza.Gabriele andò al pronto soccorso dell’ospedale e la cagnetta alla clinica veterinaria. Cagnolina e padrone se la cavarono in due settimane di con-valescenza e Gabriele andò fiero di quanto aveva fatto. È proprio il caso di dire che la notizia rimarca il motto famoso in chiave giornalistica:” Fa più notizia un uomo che morde un cane che un cane che morde un uomo!”.

Gabriele, Silvia e Filippo

UNA GIORNATA DEDICA-TA AI ROMANI

Gli alunni delle classi quinta B-C il giorno ventisette aprile si sono recati in gita scolastica a Brescia per visitare la parte storica romana della città. La visita era stata programmata dalle no-stre maestre per farci imparare qual-cosa in più su questa civiltà, riguardo ad un argomento trattato in classe, ma la maggior parte delle cose, erano nuove. Inizialmente ci aspettavamo più resti di una città. Mentre al ritorno dalla gita ci siamo sorpresi delle me-raviglie appena viste. Nel tragitto d’ andata continuavamo a pensare come sarebbe stata la visita. Una volta arri-vati a destinazione abbiamo potuto ammirare i resti del tempio Romano che sorge ai piedi del colle Cidneo. Su-bito dopo siamo entrati nelle celle di Giove, Giunone e Minerva. Nella pri-ma cella si trovava un modellino dell’ antica città. Nella seconda cella c’ era-no i resti della grande statua di Gio-ve. Nella terza invece abbiamo potuto osservare tre teste abbastanza simili tra loro. Poi abbiamo visitato il museo che tra le tante meraviglie conserva la

bellissima Vittoria Alata. Dopo il pran-zo siamo ritornati nei pressi del tem-pio dove la guida ci aspettava per pro-porci una divertente caccia al tesoro al termine della quale la squadra vin-citrice ha fatto una bella scorpacciata di cioccolatini. Ci siamo spostati a ve-dere i monumenti della dominazione longobarda: il Duomo Vecchio, il Duo-mo Nuovo o Rotonda e il Palazzo del Broletto. La nostra visita è proseguita verso Piazza della Loggia e Piazza della Vittoria. Nel tardo pomeriggio siamo saliti sul pullman che ci ha riportato a casa. I monumenti in generale ci sono piaciuti e in un certo senso siamo ri-masti sorpresi perché non pensavamo che fossero così tanti i resti della domi-nazione romana…Insomma ci siamo divertiti molto,imparando tante cose.

Gabriele, Diana e Fabiano

A SPASSO CON DINOBOT

A Cambridge, in Inghilterra, il 2 agosto 2009 un geniale ricercatore inglese è andato a passeggiare tra i viali del col-lege, tenendo al guinzaglio un robot, copia perfetta di un dinosauro scom-parso settantacinque milioni di anni fa. Dinobot, questo è il nome del ret-tile meccanico, è un prototipo in me-tallo ricoperto da scaglie multicolore,

telecomandato a distanza. E’ dotato di quattro artigli affilati e di sessanta-quattro denti aguzzi. Le sue caratte-ristiche sono l’agilità nel cacciare e la vista così sviluppato che scova gli og-getti a distanze inimmaginabili: 40¬-45 chilometri. Il ricercatore ha adope-rato un cip molto sensibile, collocato nel setto nasale dell’animale che, col-

legato via bluetooth con un altro cip nascosto in qualsiasi oggetto a distan-za, fa trovare al robot quanto occul-tato. La gente rimane a bocca aperta di fronte a quella che il ricercatore definisce “un’invenzione perfetta”.

Simone e Filippo

DID YOU KNOW: CUCINA TRA ARTE E CULTURA

Oggi 14 maggio 2018 abbiamo par-tecipato ad un interessante laborato-rio sul tema del cibo e del consumo consapevole, dal titolo “Cucina tra arte e cultura”. Un cuoco ha parla-to dei vari cereali, illustrando le ca-ratteristiche di grano, mais e riso. I primi due provengono dall’ Ame-rica mentre il riso dall’ Asia . Di quest’ultimo esistono vari tipi: nero, allungato, giallo e classico . Molto presente in cucina è la farina di grano che è utilizzata per la produzio-ne di pasta, pizza , focaccia , pane…Durante il percorso gastronomico, ab-biamo avuto modo di fare un viaggio tra le diverse culture per conoscere cibi di altre tradizioni come il cous cous e gli spaghetti di riso che il cuoco ha pre-parato per noi. Una vera prelibatezza!

Virginia e Jilary

CRONACA DI UNA GIORNA-TA DI SPORT

Venerdì 25 maggio si è svolta la prima edizione dei giochi di atletica alla quale hanno partecipato tutte le classi quin-te del nostro istituto. Noi della scuo-la di Petosino, sotto un sole cocente, ci siamo recati a piedi a Sorisole dove si disputavano le gare. Tutti gli alunni sono stati divisi in sei squadre che, a turno, dovevano cimentarsi nelle se-guenti specialità: lancio del disco, get-to del peso, lancio del vortex, salto in lungo, corsa di velocità e staffetta con ostacoli. Con il benestare della Diri-gente, i giochi hanno avuto inizio ma, pronti via, due dei nostri compagni alle prese con il salto in lungo, si sono infortunati. Gli atleti, dopo aver saltato nella sabbia hanno battuto la schiena, facendosi male. Sono stati subito soc-corsi dai volontari della Croce Rossa che si sono presi cura di loro per tutta la mattinata. Quando abbiamo capito che la situazione era sotto controllo, abbiamo continuato a disputare le gare che si sono concluse con la vittoria della squadra rossa. Al termine della manifestazione, ogni alunno ha rice-vuto un attestato di partecipazione. Siamo tornati a scuola stanchi ma felici.

Davide, Giulia e Cristian

CALCIO, CHE GRANDE PASSIONE!!!

Per tre giorni alla settimana noi ci fermiamo a scuola in mensa. Cer-chiamo di mangiare in fretta per poi uscire in cortile a giocare a calcio con i nostri compagni. Il campo è lo spazio antistante la mensa dove gio-chiamo fino a quando la maestra non ci chiama per tornare in classe.Ognuno di noi ha il suo ruolo ma alla fine tutti ci divertiamo tutti insieme.Non sempre tutto fila liscio; a volte di-scutiamo ma cerchiamo di controllarci.Spesso dobbiamo interrompere la partita perchè il pallone finisce sulla tettoia della caldaia o fuori dal cortile.

Alan e Andrea

IL VIAGGIO MAGICO

Una notte come tante, Follettozzo stava dormendo. Ad un certo punto qualcuno bussò alla porta:era Gan-dalf, il più saggio di tutti gli elfi della terra di mezzo che doveva parlare a Padron Frodo,amico di Follettozzo per comunicargli la missione da com-piere. Infatti, doveva sconfiggere Il Signore Oscuro, che voleva impa-dronirsi della Terra di Mezzo .Padron Frodo raggiunse il luogo della mis-sione accompagnato da Gandalf in un lungo viaggio in un mondo sot-terraneo conosciuto solo dai folletti.

Gabriele e Nawfal

INCONTRO CON GLI ALIENI

L’astronave era tecnologicamen-te molto avanzata, con una serie di computer e congegni elettronici sco-nosciuti sulla Terra. Superato il diso-rientamento, i dodici astronauti e gli extraterrestri diedero inizio a una prima forma di comunicazione: sem-plici parole accompagnate da gesti. In-tanto i computer di bordo, abilmente manovrati, registravano ogni parola, la traducevano e presto su un gran-de schermo ogni passeggero poteva leggere le stesse parole e frasi nella sua lingua e nell’altra. Gli astronauti vennero così a sapere lo scopo del-la loro missione: avrebbero raggiun-to il pianeta Saggezza e sarebbero di

ventati i 12 saggi destinati a salvare la terra con una tecnologia capace di risolvere i grandi problemi dell’uo-mo e della natura. Una volta arrivati sul pianeta Saggezza, trovarono del-le botole. Gli alieni li condussero in una torre di color turchino con in alto un’apertura. Una volta entrati nella torre trovarono altri umani che iniziarono a parlare con loro: gli dis-sero che avevano dei poteri che non immaginavano e che glieli avrebbero trasmessi di lì a poco. Gli astronauti aspettarono qualche minuto. Non ap-pena tutti i dodici astronauti ebbero i poteri, decisero di rimanere sul piane-ta Saggezza per mantenere l’equilibrio.

Samuele e Riccardo

IL LADRO DI GIOIELLI

La figlia della contessa stava prenden-do le verdure per il pranzo nella sua cantina, la cui porta esterna si tro-va nel muro del castello verso l’orto, quando ha udito un rumore dal locale inferiore. Era una camera più grande e ancora più fredda della cantina, usa-ta soprattutto per accumularvi roba vecchia e inutile che un tempo veni-va usata come camera di tortura del castello. Ha preso una delle candele che stava usando e era scesa in can-tina seguendo quel suono, una spe-cie di borbottio basso, finché non ha scoperto la fonte. Ha visto un uomo con un sacco in spalla. Ha raggiunto la finestra aperta ed è scappato ver-so il bosco che si apre dietro l’orto. Quando la figlia della contessa notò il ladro si nascose per non farsi scopri-re; Ramirez, invece, seguì il ladro che stava fuggendo nel bosco. Osservò il fuggitivo tirare una leva ben nascosta su un albero e vide aprirsi un bunker sotterraneo: l’uomo saltò dentro e la botola si chiuse subito senza far alcun rumore. Ramirez, a sua volta si calò e, prima che il ladro si accorgesse di es-sere stato seguito, prese il sacco pie-no di gioielli della contessa. Una volta uscito dal bunker, Ramirez, corse a perdifiato verso il castello ad avvisare le guardie perché andassero nel bosco ad arrestare il ladro. Poi, tutt’insieme tornarono nel bosco, arrivarono all’al-bero, tirarono la leva e si calarono nel bunker ma rimasero sorpresi: non c’era nessuna traccia del ladro. Deci-sero di non darsi per vinti e comincia-rono a cercalo nei boschi intorno al castello ma invano. Stremati, al calar della notte, fecero ritorno dalla con-tessa che li accolse a braccia aperte, contenta di aver riavuto i suoi prezio-si. Del fuggitivo si persero le tracce.

Cristian e Tommaso

W GLI ANIMALI DOME-STICI: avere un animale ci fa stare bene!!!

Gli animali domestici fanno bene alla salute. I benefici di avere un animale vicino a noi sono tanti:I bambini si ammalano di meno e sono meno allergici perché vivere con un cane o un gatto rinforza il sistema immunitario dei più piccoli. La presen-za di cani o gatti diminuisce tensioni e stress esagerati. I nostri amici a quat-tro zampe, sono importantissimi nella Pet Therapy. Portare a spasso il cane ci mantiene in forma e non ci lascia incollati al divano. La sola presenza di animali domestici in casa può aiuta-re a fornire un senso di sicurezza nei bambini. Gli studi hanno anche dimo-strato che gli animali domestici pos-

sono aiutare a calmare i bambini ipe-rattivi o eccessivamente aggressivi. Può sembrare frivolo o azzardato, ma chi esce con il cane risulta più attra-ente e ha realmente più probabilità di fare conoscenze, stringere nuo-ve amicizie e, perché no, incontra-re anche il grande amore.Insomma, tutte queste motivazioni ci portano a dire: ”W i nostri amici animali!”.

Anna e Teodora.

ANNO NUOVO…SCUO-LA NUOVA: un breve testo che raccoglie le aspettative, i timori e le speranze del passaggio alla scuola secondaria.

E sì, è proprio così: l’anno prossimo sarò alla scuola secondaria e mi aspet-to di rivedere i miei amici ma anche di stringere nuovi legami anche con i com-pagni dell’altra classe che mi stanno simpatici. Conoscerò nuovi insegnanti che forse mi daranno più compiti di adesso. Sono preoccupata al pensie-ro di non riuscire a studiare così tanto ma voglio impegnarmi perché sia i miei genitori sia i miei in-

segnanti siano orgogliosi di me.

Marta

Se penso alla scuola secondaria, mi aspetto che i professori siano genti-li con noi e sappiano cogliere le sfu-mature del nostro carattere. Spero di riuscire in tutte le materie e mi piacerebbe approfondire le lingue straniere. Sarei contenta se trovassi ancora i miei compagni di classe con i quali mi piacerebbe lavorare in un clima di rispetto reciproco. Spero di trovare dei professori bravi come le mie maestre: questo è l’augurio che faccio a me stessa, con tutto il cuore.

Emily

PROGETTO“LA SCUOLA E IL TERRITORIO NEL PROGETTO DI VITA”

LE ATTIVITA’ OPZIONALI

Noi, durante le attività opzionali con la maestra Giulia, il venerdì pomerig-gio abbiamo approfondito il tema dei diritti dell’infanzia e dell’adolescen-za, guardando un cartone prodotto dall’Unicef dal titolo “L’isola degli Smemorati”. Poi, dopo aver condivi-so le nostre impressioni su quanto visto, abbiamo descritto e illustra-

to ogni personaggio protagonista di questa storia che parlava del rispet-to nei confronti dei bambini. Con i compagni ci siamo trovati bene e con l’insegnante ci trovavamo benissimo, anche se alcune volte, quando non rispettavamo le regole, invece di por-tarci in palestra ci faceva completare degli esercizi di grammatica. Durante l’anno ci sono stati momenti piacevo-li: fare,ginnastica, dipingere e anda-re nell’aula d’informatica. Di questo anno passato con la maestra Giulia ci porteremo il ricordo di tutte le cose belle che abbiamo realizzato insieme.L’ultimo giorno degli opzionali, due di noi sono andati ad intervistare la maestra Daniela Barni e i suoi alun-ni per sapere quali attività facessero al venerdì pomeriggio. Ci hanno mo-strato i loro lavoretti realizzati con carta, cartoncino, materiale ricicla-to e tempere. Inoltre, di fronte alla nostra richiesta di esprimere un parere sulle attività opzionali, han-no risposto in coro: “Bellissime!!!”.

Juan, Xhesika e Vincenzo