Il contributo dell’Archivio Centrale dello Stato al web of ... · iniziative didattiche...

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Chiara Veninata Archivio Centrale dello Stato, 21 febbraio 2014 Il contributo dell’Archivio Centrale dello Stato al web of data 1

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Chiara Veninata

Archivio Centrale dello Stato, 21 febbraio 2014

Il contributo dell’Archivio Centrale dello Stato al web of data

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Attività di conservazione e valorizzazione di fonti storiche relative alla storia dell’Italia unita e organizzazione di iniziative didattiche indirizzate al mondo della scuola.

L’Archivio Centrale dello Stato

Organo dotato di autonomia speciale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo depositario della memoria documentale dello Stato unitario

tutela

conservazione

valorizzazione

Sperimentare nuovi percorsi di ricerca

Aggiungere informazioni ai dati

Presentare ai ricercatori i dati archivistici come una

parte (significativa) di un insieme di fonti di vario tipo Immettere direttamente nella rete dati ad alto valore

informativo (record archivistici) e … vedere cosa succede (?!?)

I Linked Open Data in archivio. Perché?

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http://labs.regesta.com/progettoReload/

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ReLOAD

Progetto di sperimentazione avviato nel 2012 da 1. Archivio Centrale dello Stato

2. Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-

Romagna (IBC)

3. regesta.exe

con lo scopo di • applicare le metodologie del web of data e gli standard per i LOD

alle descrizioni archivistiche

• verificare la fattibilità di una rete di dati archivistici

• favorire la disseminazione e la valorizzazione di descrizioni

archivistiche pubblicate in “formato” LOD e l'integrazione tra la

molteplicità di fonti già pubblicate in rete

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Pagg. 152-153 del testo a stampa, Titolario di classificazione, Categoria 17: Insegnamento agrario

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Interlinking dei dati archivistici

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Problemi

Difficoltà nell’interlinking di dati archivistici

Visualizzazione dei dati

Dati «poveri»

Mancanza di indici

Metodologie poco diffuse e «carenza di risorse» in LOD

Casellario Politico Centrale

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- Mettere a disposizione strumenti “autorevoli” per “contestualizzare” i dati storici pubblicati sul web

- Stimolare la partecipazione e la condivisione di risorse nel settore della storia istituzionale e delle «microstorie»

- Linked Open Data e Crowdsourcing

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Una risorsa,

una app

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Marchi di fabbrica

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La serie “Marchi di fabbrica” prodotta dall’Ufficio italiano brevetti e marchi del Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato (oggi Ministero dello sviluppo economico) è costituita da circa 172.000 fascicoli dal 1867 al 1965. Ciascun fascicolo contiene la documentazione inviata al Ministero dell’industria da singole persone o società che,

indicando il proprio marchio distintivo, intendono garantire e distinguere il proprio prodotto difendendolo da

contraffazioni.

Le attività di digitalizzazione dei documenti dell’intera serie Marchi hanno prodotto oltre 220.000 immagini

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Presentation Notes
Lo studio dei marchi è di fondamentale importanza in relazione all’evolversi dei costumi e delle mode, della introduzione di nuove forme lessicali poi diventate di uso comune e mezzi di comunicazione di massa, uno dei veicoli per la conoscenza di correnti artistiche, ed in seguito, con l’affinarsi delle tecniche pubblicitarie, ne sono stati autori importanti artisti che hanno legato indissolubilmente un dato prodotto all’immagine del marchio. Il marchio è un segno che permette di distinguere i prodotti o i servizi, realizzati o distribuiti da un'impresa, da quelli delle altre aziende. Secondo l'art. 7 del Codice della Proprietà Industriale (CPI), possono costituire oggetto di registrazione come marchio d'impresa tutti i segni rappresentabili graficamente: parole (compresi i nomi di persone), disegni, lettere, cifre, suoni, forma del prodotto o della confezione di esso, combinazioni o tonalità cromatiche.

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Il marchio è un segno che permette di distinguere i prodotti o i servizi, realizzati o distribuiti da un'impresa, da quelli delle altre aziende.

Secondo l'art. 7 del Codice della Proprietà Industriale (CPI), possono costituire oggetto di registrazione come marchio d'impresa tutti i segni

rappresentabili graficamente: parole (compresi i nomi di persone),

disegni, lettere, cifre, suoni, forma del prodotto o della

confezione di esso, combinazioni o tonalità cromatiche.

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Lo studio dei marchi è di fondamentale importanza in relazione all’evolversi dei costumi e delle mode, della introduzione di nuove forme lessicali poi diventate di uso comune e mezzi di comunicazione di massa, uno dei veicoli per la conoscenza di correnti artistiche, ed in seguito, con l’affinarsi delle tecniche pubblicitarie, ne sono stati autori importanti artisti che hanno legato indissolubilmente un dato prodotto all’immagine del marchio.

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Presentation Notes
Lo studio dei marchi è di fondamentale importanza in relazione all’evolversi dei costumi e delle mode, della introduzione di nuove forme lessicali poi diventate di uso comune e mezzi di comunicazione di massa, uno dei veicoli per la conoscenza di correnti artistiche, ed in seguito, con l’affinarsi delle tecniche pubblicitarie, ne sono stati autori importanti artisti che hanno legato indissolubilmente un dato prodotto all’immagine del marchio.

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Zeta Z è un tool di ricerca avanzato sviluppato dal Centro Maas srl basato su Apache Lucene come motore di ricerca e sul DataImportHandler di Apache Solr per la generazione degli indici a partire dai dati in formato XML e da basi dati relazionali. Apache Solr fornisce anche sofisticate funzioni di accesso agli indici e ai dati basate su richieste http, implementando i filtri per la selezione dei dati esposti nella presentazione. E’ in grado di offrire la presentazione dei dati anche nei contesti geografico e temporale in forma intuitiva e di facile fruizione per l'utente.

Zeta interagisce con lo “sparql endpoint” che a sua volta rappresenta il punto di accesso ai dati nelle modalità Linked Data. Inoltre, la presenza di un motore SPARQL permette l'interrogazione dei dati rendendoli immediatamente disponibili anche ad applicazioni estranee al contesto di pubblicazione.

grazie.

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Si ringrazia per i LOD Marchi di Fabbrica il Centro MAAS srl: Fabio Ginestrini; Enrico Rendina; Alessandro Chiaretti ; Stella Di Fazio.

Zeta è sviluppato dal Centro Maas srl

Per realizzare i LOD CPC ha collaborato anche Regesta.exe: Silvia Mazzini; Diego Camarda