il conte di montecristo

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Licenza edgt-5-CLI_20120024451011-TX_20120024451011_9788811133018 rilasciata il 16 luglio 2012 a ANTONELLA CALVANESE

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Il conte di Montecristo (Le Comte de Monte-Cristo) è uno dei più famosi romanzi d'appendice attribuiti ad Alexandre Dumas[1]. Considerata la sua opera migliore insieme alla trilogia dei moschettieri (comprendente I tre moschettieri, Vent'anni dopo, Il visconte di Bragelonne), fu completata nel 1844 e pubblicata nei due anni successivi come una serie in 18 parti.La storia è ambientata in Italia, in Francia e nelle isole del Mediterraneo, durante gli anni tra il 1815 ed il 1838 (dalla fine del regno di Napoleone I al regno di Luigi Filippo). I principali temi trattati riguardano la giustizia, la vendetta, il perdono e la misericordia.

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Licenza edgt-5-CLI_20120024451011-TX_20120024451011_9788811133018 rilasciata il 16 luglio 2012 a ANTONELLA CALVANESE

I GRANDI LIBRI

ALEXANDRE DUMAS

IL CONTE DI MONTECRISTOIntroduzione, traduzione e note di LANFRANCO BINNI

Per essere informato sulle novit del Gruppo editoriale Mauri Spagnol visita: www.illibraio.it www.infinitestorie.it In copertina: Il disperato di Gustave Courbet (1841). Collezione privata.

Traduzione dal francese di Lanfranco Binni Titolo originale dellopera: Le Comte de Monte-Cristo ISBN 978-88-11-13301-8 2011, Garzanti Libri s.p.a., Milano Gruppo editoriale Mauri Spagnol www.garzantilibri.it Quest'opera protetta dalla Legge sul diritto d'autore. vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata.

Alexandre Dumas la vita profilo storico-critico dellautore e dellopera guida bibliografica

Alexandre Dumas in una litografia di Achille Devria.

La vita e le opere Larte della narrazione non un aspetto marginale della creazione letteraria. Al prolifico Dumas una sorprendente qualit di narratore da sempre, in genere, riconosciuta. E come poterla negare? Ma come riconoscerne le dinami che interne, la poetica, le ragioni e le innegabili passioni? Lautore tellurico di una inesauribile comdie de lHistoire, capace di attraversare il tempo e lo spazio in ogni direzione, sfugge facilmente alle rassicuranti categorie delle classifica zioni letterarie; non solo perch il creolo (vedremo quan to sia rilevante questa sua condizione genetica, sociale e cul turale) con invadente esuberanza si divertito a sconfinare allegramente di genere in genere, di storie in storie, ma soprattutto perch la sua concezione della letteratura come assemblage a pi dimensioni di materiali, documenti, tracce e invenzioni, stereotipi e imprevisti, risponde a ragioni non comuni. Il creolo (insistiamo) non un letterato tradizio nale, e la sua energia eccessiva produce pratiche smodate. Un Grande dizionario di cucina sar il suo testamento: las semblaggio, la navigazione sulle superfici della Storia e del le umane cronache, sprofondano nel gorgo alchemico della ricomposizione degli elementi in nuove esaltanti avventure, in nuovi punti di fuga. Quale altro narratore dellOttocento europeo ha saputo attraversare le dimensioni della realt gi detta (ready made, gi fatta, avrebbero ironizzato nel secolo successivo Marcel Duchamp e Georges Perec) con altrettanta disinvoltura, compiaciuto cannibale? A inven tare sono gli uomini scrive Dumas e non il singolo uomo. Ognuno di noi arriva quando il suo turno, quando tocca a lui si appropria delle cose dei suoi avi, le mette in opera con nuove combinazioni, poi muore dopo aver aggiunto un esi guo frammento alla somma delle conoscenze umane. Quan to alla creazione completa di una cosa, la ritengo impossibi le. Dio stesso, quando cre luomo, non pot o non os inventarlo: lo fece a sua immagine. Alexandre Dumas nasce il 24 luglio 1803, il 5 di Termidoro, anno X della Repubblica, nella piccola citt di Villers-Cot terts, capoluogo dellAisne. Nasce, quasi strangolato dal cordone ombelicale, in una strana famiglia. Il padre un generale dellImpero, figlio naturale di un marchese deca duto che nel 1760 si era trasferito a Santo Domingo e di unaVII

giovane schiava, Louise-Csette Du Mas (della masseria). Nel 1780 il marchese, morta la giovane amante, era rientra to in Francia con il figlio che, morto anche il padre nel 1786, negli anni della Rivoluzione aveva compiuto una rapida e brillante carriera nellesercito della Repubblica, sposandosi nel 1792 con una piccola borghese di Villers-Cotterts, Eli sabeth Labouret, figlia dei proprietari di un albergo. Il padre, un generale mulatto della Rivoluzione e dellImpero Il generale Dumas un gigante, con i tratti inquietanti e minacciosi di un mulatto. forte e coraggioso. un eroe della Repubblica e dellImpero: in Vandea, poi in Italia, in Egitto, di nuovo in Italia prigioniero dei Borbone a Brindisi, infine scambiato con un ufficiale austriaco dopo due anni di carce re, malato, convinto di essere stato avvelenato, e di essere stato abbandonato dallImperatore. Rientrato in Francia, escluso dallesercito, muore nel 1806. La morte precoce del generale precipita la famiglia nellindigenza. Alexandre ha un tutore, Jacques Collard, proprietario di un piccolo castel lo a Villiers-Hellon, luogo di fantasie e di nostalgie per il figlio del generale Dumas, che assume rapidamente le carat teristiche di un mito fondamentale nella concezione del mondo delladolescente Alexandre: il padre, forte e genero so, stato travolto da uninaccettabile ingiustizia, vittima di una Storia che ha fatto a pezzi la sua storia personale di eroe mulatto, repubblicano conseguente in conflitto con le dinamiche spietate di un potere che ancora una volta riaf ferma pratiche di sopraffazione e arbitrio. Il generale Dumas, che nella sua adesione convinta alla Rivoluzione ha affermato la sua stessa condizione di figlio di una schiava negra, ed diventato generale con il cognome della madre per meriti conquistati sul campo, durante la campagna dE gitto si rifiutato di rivolgere le armi della Rivoluzione con tro la popolazione locale, e per questo caduto in disgrazia nellambiente dellImperatore che lo ha eliminato, abban donandolo durante la prigionia nelle carceri borboniche. Ma il generale Dumas anche figlio di un aristocratico, e il gio vane Alexandre assume pienamente la sua doppia ascen denza, aristocratica e piccolo-borghese, francese e creola, considerandosi portatore di uneredit culturale e sociale complessa e contraddittoria; scriver negli autobiografici Mes Mmoires (Le mie memorie, 1853-1855): Composto del duplice elemento aristocratico e popolare, aristocratico attraverso mio padre, popolare attraverso mia madre, nes suno pi di me riunisce in un solo cuore lammirazione rispettosa per ci che grande, e la tenera e profonda sim patia per ci che sventurato. Lorgoglio e la compassione, leroismo aristocratico e la simpatia per le vittime di una Storia ingiusta e violenta, alla quale opporre la sfida della propria personalit.VIII

Nel 1816 Mme Dumas ottiene la licenza di una rivendita di sali e tabacchi, e le condizioni economiche della famiglia diventano meno drammatiche. Nel 1817 Alexandre, che a nove anni stato iscritto alla scuola privata del vicario di Villers-Cottrets, appassionandosi certo di pi alle gite nei boschi e alla caccia, entra quindicenne nello studio di un notaio; lanno successivo in un altro studio, dove viene apprezzata la sua accuratissima calligrafia. La formazione di un autodidatta In questi anni si forma una cultura da autodidatta, attraver so letture disordinate: dalla Bibbia ai racconti mitologici, dalle Mille e una notte a Robinson Crusoe, alla Storia natu rale di Buffon. Dal padre ha ereditato laspetto fisico: impac ciato in un corpo sempre pi imponente, porta i segni negroidi della sua origine meticcia. Timido e fantasioso, comincia a piacere alle ragazze. A sedici anni, una sartina ventenne, Adle Dalvin, lo inizia ai piaceri del sesso. Lespe rienza, sensuale e affettuosa, gli fa scoprire unirresistibile attrazione e curiosit per luniverso femminile, che mai lo abbandoner e che anzi diventer il suo terreno fondamen tale di crescita e di vita. Intanto nel castello del tutore strin ge relazioni importanti per la sua formazione: lamico visconte Adolphe Ridding de Leuven, visconte e anche lui figlio di un eroe (il padre, conte Adolphe-Louis Ribbing de Leuven, svedese, esule in Francia per aver partecipato allassassinio del re di Svezia, Gustavo IV) lo inizia alla poe sia moderna e al teatro; un intellettuale colto, Amede de La Ponce, giovane ufficiale degli ussari, gli fa leggere il Werther di Goethe e gli insegna litaliano sulle pagine delle Ultime lettere di Jacopo Ortis di Foscolo. Nellinverno del 1820 assiste, nella vicina Soissons, a una rappresentazione dellAmleto, di una piccola compagnia di giro; la scoperta del teatro, ma anche lincontro tra il testo di Shakespeare e il mondo personale di Dumas: essere o non essere, il padre da vendicare, la forza dei gesti teatrali e delle parole in sce na, gli attori e il pubblico. Dumas, conquistato, comincia a sognare. Nei mesi successivi organizza in un granaio con alcuni amici una specie di teatro di cui regista, e si diverte a mettere in scena delle rappresentazioni; poi, con Leuven, scrive due vaudeville e un dramma che saranno proposti invano ad alcuni editori di Parigi, che comincia ad attrarre irresistibilmente la curiosit di Dumas, ormai insofferente al suo lavoro di copista in una piccola citt di provincia. Una piccola fuga di pochi giorni nella capitale, nel 1822, gli per mette di ritrovare lamico Leuven, la cui famiglia si trasfe rita a Parigi, e che lo porta alla Comdie-Franaise dove il grande attore Talma recita nel Cinna di Corneille. Dumas viene presentato a Talma: Cosa fai in provincia? mi chiede Talma. Non oso dirlo. Faccio il giovane di studio da unIX

notaio, rispondo sospirando. Be dice Talma, non biso gna scoraggiarsi. Corneille faceva la stessa cosa da un pro curatore. Arrossisco e gli dico: Mi tocchi in fronte, mi por ter fortuna. Talma mi appoggia una mano sulla fronte e mi dice: Alexandre Dumas, io ti battezzo poeta nel nome di Shakespeare, di Corneille e di Schiller. A Parigi Loccasione per cambiare vita si presenta nel 1823. Uninat tesa eredit procura del denaro alla famiglia Dumas: la madre ne affida una parte ad Alexandre perch tenti la sor te a Parigi; alcuni amici del padre, rimasti legati alla sua memoria, potranno aiutarlo. cos che, attraverso una rac comandazione del generale Foy, Dumas entra nella segre teria del duca dOrlans, al Palais-Royal, per proseguire il suo mestiere di copista, ma non pi di atti notarili bens di documenti politici e storici, che gli fanno scoprire nuove piste per la sua curiosit, di cui inizia a seguire le tracce nel la biblioteca del duca. Abita, in una camera, in place des Ita liens, di fronte allOpra-Comique. Sullo stesso pianerotto lo, nellappartamento accanto, abita una bella ricamatrice di 30 anni, Marie-Catherine-Laure Labay, di cui Dumas diventa amante; da questunione nasce, nel luglio 1824, un figlio, un altro Alexandre, il futuro autore di La dame aux camlias (La signora delle camelie, 1848) che Dumas rico noscer nel 1831. Comincia a frequentare i teatri di periferia; pochi mesi dopo larrivo a Parigi, ha conosciuto casualmente Charles Nodier al teatro della Porte-Saint-Martin: una relazione che avr importanti sviluppi tra qualche anno. Ma soprattutto dedica tutto il suo tempo libero dal lavoro a procurarsi, da autodi datta, quella formazione culturale di cui privo e che consi dera indispensabile per una propria affermazione letteraria nellambiente parigino. Divora libri con lo stesso entusiasmo con cui vive la vita quotidiana nella Parigi della Restaurazio ne: si appassiona ai romanzi storici dello scozzese Walter Scott, sogna le praterie dellamericano Fenimore Cooper, avvicina le dimensioni profonde della poesia di Byron, studia le macchine teatrali delle tragedie di Shakespeare. Le sue let ture seguono le tendenze in corso nellambiente intellettuale parigino, impegnato nel difficile confronto fra la tradizione classicistica, le esperienze neoclassiche e la nuova sensibilit romantica di cui percepisce e condivide le suggestioni. Prime prove letterarie Letture e prime prove letterarie: nel 1826 scrive, in collabo razione con Alfred de Leuven e Pierre-Joseph Rousseau, drammaturgo affermato, un vaudeville, La Chasse et lA mour (La caccia e lamore), rappresentato allAmbigu. Nel lo stesso anno pubblica a proprie spese il poemetto ElgieX

sur la mort du Gnral Foy (Elegia in morte del Generale Foy). Nel 1826 pubblica, ancora a proprie spese, una raccol ta di Nouvelles contemporaines (Novelle contemporanee) di cui vende tre copie; nello stesso anno inizia a pubblicare poemetti sulla rivista La Psych, che ha fondato con Leu ven, e continuer a farlo fino al 1829; un nuovo vaudeville, La Noce et lEnterrement (Il matrimonio e la sepoltura), avr una quarantina di rappresentazioni al teatro della Por te-Saint-Martin. Ma una relazione damore a dischiudergli le porte dellam biente letterario parigino: nel giugno 1827 conosce Mlanie Waldor, donna colta, aspirante scrittrice, figlia di MathieuGuillaume Villenave, animatore di un importante salotto letterario; dopo pochi mesi Dumas lamante di Mlanie Waldor e assiduo frequentatore del salotto Villenave. LArsenal un passaggio importante, verso un altro salotto letterario, quello di Charles Nodier allArsenal, il cenacolo della nuo va letteratura romantica. L incontra poeti e scrittori come Hugo, Vigny, Lamartine, Gautier, Balzac, Musset, SainteBeuve, artisti come Delacroix, Boulanger e tanti altri. una situazione straordinariamente stimolante, un laboratorio delle nuove proposte culturali e letterarie, filosofiche e poli tiche. In questo clima, Dumas si crede romantico, ma la sua produzione teatrale ancora fortemente ancorata alla tra dizione classica. Nel marzo 1828, grazie alle sue nuove mol teplici relazioni, presenta alla Comdie-Franaise una tra gedia, Christine Fontainebleau (Cristina a Fontainebleau), dedicata al dramma di Cristina regina di Svezia che fa ucci dere lamante Monaldeschi; sottoposta al comitato di lettu ra, viene rifiutata in ragione della sua eccessiva subalternit alla tradizione classica, di scarso interesse per il pubblico della Comdie. Henri III et sa cour unimpasse fertile: pochi mesi dopo, il 10 febbraio 1828, la Comdie-Franaise rappresenta una nuova opera di Dumas, Henri III et sa cour (Henri III e la sua corte), ed un trionfo. Dramma in cinque atti, in prosa, lopera nata da una piccola traccia storica che Dumas ha trovato in un volume del PalaisRoyal, una biografia di Henri III dello storico settecentesco Louis Pierre Anquetil: la storia di Catherine de Clves sospet tata di infedelt dal marito duca di Guisa. Questo piccolo intreccio passionale, di cui sono sviluppate in scena tutte le implicazioni di brutalit e violenza, inserito nel contesto sto rico dei tenebrosi intrighi della corte di Henri III. La vicenda passionale si risolve con lassassinio del presunto amante di Catherine de Clves; la vicenda storica, con laffermazione di Henri III sul duca di Guisa, grazie alle manovre di Caterina deXI

Medici, madre di Henri III. La Storia rivive in diretta, attra verso un potente affresco storico risolto in immediata rappre sentazione. il clima della nuova sensibilit romantica, che si nutre di Scott e di Shakespeare, di Goethe e Schiller. La nuo va cultura irrompe nel teatro, roccaforte del classicismo. Affossato Racine!, la battuta che circola subito dopo la prima, aprendo il primo vero confronto tra romantici e classi cisti, e anticipando la battaglia che lHernani (Ernani) di Hugo provocher nel 1830. Henri III et sa cour irrompe anche nel dibattito politico contemporaneo, alla vigilia della Rivolu zione del 1830: Charles X che riconosce se stesso nella figura di Henri III, e il suo rivale duca dOrlans nella figura del duca di Guisa, tenta di far intervenire la censura, ma, ormai sempre pi debole, costretto a rinunciare, e il dramma viene replica to per trentotto volte, registrando uno straordinario successo di pubblico. La Storia in scena La Storia in scena: per Dumas per ora unintuizione; il suo stesso romanticismo pi dovuto al clima culturale che respi ra soprattutto nellambiente del cenacolo di Nodier, che non a una consapevole maturazione teorica in questa direzione. Hugo, nel 1827, con la prefazione a Cromwell aveva elaborato con certo maggiore profondit la strategia culturale del romanticismo. Eppure lesperienza del grande successo di Henri III et sa cour, ben superiore a quello di Cromwell, svolge un ruolo determinante nellorientamento della sua poetica in formazione verso una concezione della letteratura come straordinario laboratorio potenziale in cui possono incontrar si in maniera sorprendente e in grande libert la Storia e le storie, il passato e il presente, i documenti e limmaginazio ne, i contesti e i sentimenti. Quale passato? In Henri III et sa cour il passato glorioso e drammatico del XVI secolo nel periodo delle guerre di religione che esaspera e mette a nudo le dinamiche di potere. Quale presente? La crisi della societ della Restaurazione, la vigilia di un possibile cambiamento rivoluzionario. Dumas un repubblicano inquieto ed estremi sta. eccessivo in tutto, anche in politica, e lo accompagna il fantasma eroico del padre, il generale negro Alexandre Dumas; anche per questo odia i Borbone, di cui lautoritario Charles X un degno rappresentante. Il successo di Henri III et sa cour, gli procura un avanzamento di carriera: il duca dOrlans lo nomina bibliotecario, accanto allo storico Jean Vatour e al poeta Casimir Delavigne. Si occu pa della madre, a Parigi dal 1824 e semiparalizzata; sistema a Passy Catherine Labay e il figlio Alexandre; e soprattutto intensifica il lavoro letterario, pubblicando nuovi poemetti sulla rivista La Psych, riscrivendo la tragedia Christine Fontainebleau che sar messa in scena allOdon nel marzo 1830 con il titolo Christine ou Stokholm, Fontainebleau etXII

Rome (Cristina o Stoccolma, Fontainebleau e Roma) con un testo rivisto e corretto da Hugo e Vigny, scrive un nuovo dramma, ambientato nel presente, Antony, che andr in sce na nel maggio 1831. Amanti: continua a frequentare Mlanie Waldor, ha nuove relazioni con le attrici Virginie Bourbier e Bell Krebsamer, che ha svolto il ruolo della duchessa di Guisa in Henri III et sa cour e che nel 1831 metter al mondo la seconda figlia di Dumas, Marie-Alexandrine. La Rivoluzione del 1830 Nel marzo 1830 Charles X scioglie il Parlamento. Le nuove elezioni premiano i liberali. Con le ordinanze di luglio, il re scioglie anche il nuovo Parlamento, modifica il regolamento elettorale e istituisce un rigido controllo governativo sulla stampa. Lunica risposta possibile linsurrezione armata; gli insorti parigini, con la partecipazione determinante dei giovani operai su posizioni repubblicane, attaccano lHtel de Ville e si impadroniscono della Municipalit. Temendo una radicalizzazione della Rivoluzione, i deputati liberali moderati si appellano al duca dOrlans, Louis-Philippe, perch dia vita a una monarchia costituzionale. Il 9 agosto Louis-Philippe viene nominato re dei francesi, lasciando sostanzialmente in vigore la costituzione del 1814. Il re bor ghese delude in fretta le aspettative di cambiamento delle classi popolari e degli ambienti repubblicani. Dumas ha par tecipato attivamente a questo velocissimo e deludente per corso della Storia. Ha partecipato come combattente rivolu zionario, sparando in strada sui soldati del re e procurando si un incarico speciale firmato da La Fayette: si recato in Bretagna, per costituire una guardia nazionale in Vandea, ma un nuovo incontro con Mlanie Waldor lo ha distratto dal suo impegno politico. Rientrato a Parigi, assiste allinvo luzione del processo rivoluzionario e alla farsa della monar chia borghese di Louis-Philippe, accusandolo di aver stru mentalizzato la giovent ardente del proletariato eroico che ha versato il proprio sangue per i nuovi padroni. In que sta posizione forse confluiscono anche aspirazioni frustrate a svolgere un ruolo nel nuovo governo, in riconoscimento dei propri meriti sul campo. Non solo Dumas denuncia il re borghese, ma si dimette dal suo incarico di bibliotecario al suo servizio. Durante il viaggio in Vandea ha raccolto documenti sulla rivolta controrivoluzionaria del 1793-1794 e al suo rientro a Parigi ha scritto lopera teatrale Napolon Bonaparte ou trente ans de lHistoire de France (Napoleone Bonaparte, trentanni di Storia di Francia) che, messa in sce na nel gennaio 1831, riceve una mediocre accoglienza. Antony Comunque la sua attenzione ora rivolta al presente: nel dramma Antony mette in scena la propria vicenda sentimenXIII

tale con Mlanie Waldor, esasperandone i tratti di melo dramma romantico. Lopera, iniziata nel 1830, viene rappre sentata al teatro della Porte-Saint-Martin il 3 maggio 1831. Il protagonista, un bastardo, si innamora di una donna sposata, dellaristocrazia, che cede al suo amore. Ma la rela zione viene scoperta e, per evitare il disonore della donna amata, Antony la uccide di fronte al marito; mentre la pugnala, pronuncia una frase che entrer nel repertorio del lessico romantico: Mi resisteva, lho assassinata. La rivol ta di Antony contro la morale borghese del matrimonio e della famiglia, la rivendicazione dellamore contro le con venzioni sociali, certo fallisce, ma il conflitto dichiarato. Il successo di pubblico e di critica enorme (centrotrenta repliche consecutive) anche grazie alla straordinaria recita zione di Bocage e Marie Dorval, amante di Vigny che non disdegner lamore di Dumas. Da questo momento Dumas considerato a tutti gli effetti un protagonista del nuovo teatro francese; il suo eroe, Antony, con il suo pugnale, diventa uno dei riferimenti della nuova generazione roman tica: bastardo e nobile, eccessivo e passionale, infrange tutte le regole convenzionali, anche rispetto al buon gusto della tradizione letteraria. Ora Dumas realmente inserito, da protagonista, nellam biente culturale parigino. Vitalissimo, irruento, fiero della sua affermazione che sa di meritare, capace di intrattenere i salotti su qualunque argomento, un lion, un leone; amato dalle donne, attratte anche dal suo aspetto fisico di gigante mulatto, imponente e travolgente, le ama appassionatamen te. La sua capacit di lavoro inesauribile, e in ogni direzio ne. Nel 1831, due nuovi drammi storici, Charles VII e Richard Darlington. Nel febbraio 1832, un nuovo successo con il dramma Thrse, nel quale recita una giovane attrice, Ida Ferrier, che la sera stessa della prima diventa la nuova amante di Dumas; una relazione che durer a lungo per con cludersi con un matrimonio, nel 1840. La tour de Nesle A maggio, mentre si sta rimettendo da un attacco del colera che ha colpito Parigi, un nuovo grande successo: il dramma storico La tour de Nesle (La torre di Nesle). In pochi giorni Dumas ha trasformato in opera teatrale il manoscritto di uno sconosciuto, Frdric Gaillardet, che gli stato presen tato da Flix Harel, direttore del teatro della Porte SaintMartin; il manoscritto era sostanzialmente un canovaccio non adatto alla scena. Dumas lo ha riscritto teatralmente, gli ha impresso un ritmo serrato, scandito da dialoghi avvincen ti. Messo in scena, fin dalla prima serata registra un succes so di pubblico senza precedenti, e rimarr a lungo nel reper torio maggiore del teatro romantico. Ancora una volta Dumas si dimostra un eccellente alchimista della rivisitazioXIV

ne della grande Storia, comunicandone con sapienza le sug gestioni e realizzando un potente corto circuito con la sensi bilit contemporanea. Il soggetto, la buona idea di Gaillar det, tratto dalle leggende che per secoli si erano sviluppa te intorno alla torre di Nesle, costruita nel medioevo e demolita nel 1663. Da quella torre, aveva ricordato Villon nella Ballade des dames du temps jadis (1441), era stato pre cipitato Buridano per ordine di una regina. Brantme nelle Dames galantes (1558) aveva parlato di quella regina, Mar guerite de Bourgogne, che nel 1305 aveva sposato Louis X e che avrebbe fatto salire sulla torre i passanti che le piaceva no, per poi precipitarli nel fossato. Le leggende popolari avevano aggiunto fosche voci di orge e incesti di cui la regi na si sarebbe macchiata. Da questi elementi Dumas svilup pa un intreccio romanzesco che vive di incessanti colpi di scena, dialoghi serrati, riconoscimenti, intrighi, che lasciano il pubblico senza fiato. Un vorticoso salto allindietro nel medioevo pi truce e fantasioso, nobile e sanguinario, tre mendamente avvincente. Ma La tour de Nesle non soltan to unennesima prova dellabilit narrativa e teatrale di Dumas; anche unimportante esperienza di lavoro, linizio di un metodo che sar seguito sistematicamente dal Dumas romanziere, tra qualche anno: Dumas intervenuto con la sua scrittura teatrale su materiali di base che gli sono stati forniti da un collaboratore, in questo caso Gaillardet, sotto il cui nome il dramma sar rappresentato anche se tutta Parigi sa che dietro la sigla XXX, che indica un anonimo coautore, si nasconde lo stile inconfondibile di Dumas. E il successo dellopera attribuito unanimemente a Dumas. Nel giugno dello stesso anno, a Parigi, una sommossa repub blicana in occasione dei funerali del generale Lamarque scuote la citt. Dumas vi partecipa. La repressione durissi ma. Viene consigliato di allontanarsi dalla capitale per sfug gire un probabile arresto. Compie allora un lungo viaggio in Svizzera, nel corso del quale incontra Chateaubriand, e nel lItalia del nord. Le impressioni di viaggio, un nuovo genere letterario Durante il viaggio raccoglie note di colore locale, storie comuni e leggende, che riunir in un primo volume di Impressions de voyage (Impressioni di viaggio, 1833) sco prendosi qualit di narratore e inaugurando un nuovo gene re letterario, la guida turistica. Viaggiare scrive con il soli to entusiasmo significa vivere in tutta la pienezza del ter mine; dimenticare il passato e lavvenire per il presente; respirare completamente, godere di tutto, impadronirsi del la creazione come di una cosa che ti appartiene, cercare nella terra miniere doro che nessuno ha scavato, nellaria meraviglie che nessuno ha visto, passare accanto alla folla e raccogliere nellerba le perle e i diamanti che essa, ignoXV

rante e distratta, ha scambiato per fiocchi di neve e gocce di rugiada. Le impressioni di viaggio diventano le tracce picaresche di un libero attraversamento di luoghi e situazio ni, di racconti storici e leggende, di novelle e riflessioni auto biografiche del viaggiatore. unimportante scoperta nar rativa, che in Dumas avr un lungo seguito, affiancandosi alla produzione teatrale e successivamente alla produzione romanzesca. anche un ennesimo laboratorio della poetica di Dumas: il gusto del viaggio come scoperta incessante di dimensioni di realt, come pratica di attraversamento delle tante dimensioni dellesistenza e della Storia. Rientrato a Parigi nellottobre 1832, Dumas riprende il suo lavoro. La sua presenza nellambiente letterario e mondano della citt sempre maggiore. un animatore. Nel gennaio 1833 d un grande ballo in costume (costumi medievali e rinascimentali, naturalmente) che passer alla storia come il gran ballo dei romantici; vi partecipano tra i tanti Hugo, Delacroix, Rossini, La Fayette, Musset. Ha organizzato il ballo come una sontuosa opera teatrale, in contrappunto polemico con un ballo ufficiale della corte reale. Il ballo di Dumas riesce molto meglio. Eppure il clima intorno a lui sta cambiando; lavora molto e le sue opere teatrali cominciano a registrare segni di stanchezza, il pubblico ha bisogno di novit; a ci si aggiungono gli ostacoli sempre pi invadenti della censura reale: nel 1834 il ministro degli interni Thiers proibisce la nuova rappresentazione di Antony alla Com die-Franaise. Altre noie: a seguito di una lunga polemica sulla stampa, costretto a battersi a duello con Gaillardet che rivendica la paternit della Tour de Nesle. Ancora viag gi: nel sud della Francia, nel 1834, e in Italia, nel 1835, dove scopre Napoli e Palermo. Ne nasceranno nuove impressioni di viaggio. Ancora un successo teatrale, nel 1836: Kean ou Dsordre et gnie (Kean, genio e sregolatezza), dedicato alla figura del grande attore inglese, presentato come eroe romantico, intreccio complesso ed eccessivo di dissolutezza e ingegno, di creativit e anticonformismo, condannato dal suo carat tere a rapporti difficili con la societ. Ma la produzione di Dumas sempre pi rivolta in direzione della narrativa. Progetta una serie di Chroniques de France (Cronache di Francia) di cui pubblica una prima cronaca, Isabel de Bavire, nel 1836. Nel 1838 pubblica tre romanzi, La Salle darmes (La sala darmi), che comprende due romanzi, Pau line e Pascal Bruno, e Le Capitaine Paul (Il capitano Paul). Pauline, un romanzo di tipo nuovo Pauline apparentemente una riproposta del mito di Barba bl: racconta le sventure di una giovane maritata a un brutale assassino. Un antico mito viene rivisitato in chiave contem poranea: durante il suo viaggio in Svizzera, Dumas (voce narXVI

rante) ha incontrato casualmente una donna misteriosa, che lo ha affascinato per la sua intensa malinconia. Il romanzo scopre progressivamente la sua identit di ricca ereditiera della societ parigina degli anni Venti, condannata alla morte sociale e poi fisica dal suo temperamento tipicamente roman tico, perdutamente passionale e vittima di un amore impossi bile per un terzo protagonista dellintreccio. Ci penser il marito assassino a risolvere la questione. La tematica di Antony riproposta con unulteriore accentuazione del moti vo del conflitto inevitabile tra sentimenti e societ, in una chiave decisamente pessimistica. Su questa linea di confronto con la contemporaneit, tra qualche anno Dumas ritorner con Le Comte de Monte-Cristo (Il conte di Montecristo, 1844) e Les Mohicains de Paris (I Moicani di Parigi, 1854). Ma Pau line rappresenta un passaggio importante nella consapevo lezza del Dumas narratore: nel romanzo coesistono linguaggi diversi, dallautobiografica impressione di viaggio alle tec niche del romanzo gotico e del racconto fantastico, allormai ricca tradizione dellintimismo romantico. Ne risulta un testo a pi dimensioni, attraversato dallintenzione del narratore di guidare il lettore in un vero e proprio viaggio. Non una novit per lo stile di Dumas drammaturgo, abile ingegnere delle sue macchine teatrali. un dato nuovo la confluenza della sua esperienza su un terreno nuovo, nel quale reinveste le sue abilit. interessante per esempio il reimpiego delle tecniche del dialogo teatrale nel genere del romanzo; il dialo go tra i personaggi continuamente accompagnato da un meta-dialogo che lautore intrattiene con chi legge. Siamo in una nuova fase della poetica di Dumas, alla vigilia dellaffer mazione del romanziere. Il 1838 anche lanno della morte dellamata madre, Elisa beth Labouret, la generalessa Dumas. Muore il 1 agosto, e dopo pochi giorni Dumas lascia Parigi in compagnia di Ida Ferrier; un nuovo viaggio, a Bruxelles e attraverso la Germania. Nellautunno si incontra a Francoforte con lamico Grard de Nerval; insieme scrivono un nuovo capolavoro del teatro romantico, Lo Burkart, che sar rappresentato con successo a Parigi nellaprile 1839. Rientrato a Parigi, nel mese di dicembre Nerval gli presenta Auguste Maquet, inse gnante di storia in un liceo parigino, che ha gi collaborato con Nerval per unopera teatrale. Anche Dumas comincia ad avvalersi della collaborazione di Maquet, inizialmente limitata alla ricerca di materiali e documenti per la realizza zione di opere teatrali, e in alcuni casi alla stesura di primi abbozzi sui quali Dumas possa intervenire con la sua scrit tura teatrale. Proseguono intanto, con un ritmo sempre pi intenso, le pubblicazioni di opere narrative. Dal 1838 Dumas collabora con la rivista La Presse che ha lanciato la for mula del feuilleton, la pubblicazione di romanzi a puntate, incontrando un immediato e sorprendente successo di pubXVII

blico. In teatro, ad alcuni successi (Mademoiselle de Belle Isle, 1839) si alternano clamorosi fallimenti, come nel caso dellAlchimiste (Lalchimista, 1839) scritto il collaborazione con Nerval. Una migliore accoglienza riservata agli otto volumi di Crimes clbres (Delitti celebri, 1839), repertorio di storie di ogni epoca e intrighi di ogni sorta. Altri roman zi nel 1840: storici come Othon lArcher (Ottone larciere) e Les Stuarts (Gli Stuarts), edificanti come Le Capitaine Pamphile (Il capitano Pamphile), scritto per i bambini e pubblicato anche questo in feuilleton, unatroce satira della societ mercantile, nella tradizione di Sterne e di Swift. Nel febbraio 1840 Dumas si sposato con Ida Ferrier, e si trasferito a Firenze, dove i due abiteranno per alcuni anni. Il matrimonio durer poco, e da Firenze Dumas torner solo, per niente rattristato. Al suo rientro a Parigi, inizia una nuo va grande stagione della sua sempre pi intensa attivit let teraria. Trasferitosi con il figlio Alexandre in una lussuosa villa alla periferia di Parigi, lavora incessantemente (nuovi romanzi, tra cui Ascanio, giovane apprendista nella bottega fiorentina di Benvenuto Cellini, e Georges, eroe mulatto deciso a sfidare i pregiudizi razzisti nella Parigi del 1824), ricorrendo sempre pi alla collaborazione di persone che, come nel caso di Auguste Maquet, possano procurargli mate riali di base per il suo lavoro di scrittore teatrale, narratore, romanziere. Il successo travolgente dei Mystres de Paris (I misteri di Parigi) di Eugne Sue, romanzo feuilleton pubbli cato sul Journal des dbats nel 1842-1843, lo convince defi nitivamente che si aperta una nuova fase dellindustria edi toriale. Nelle nuove condizioni possibile raggiungere un pubblico vastissimo con opere che potranno contribuire effi cacemente al progresso della cultura e della societ. La sua poetica dellattraversamento della Storia in ogni direzione possibile comincia ad incontrarsi con una vera e propria stra tegia editoriale. Come Balzac sta costruendo la grandiosa architettura della Comdie humaine, Dumas pensa a unal trettanto grandiosa Comdie de lHistoire, narrativa, da costruire con metodo, dallantichit classica alla contempo raneit. Non si tratta pi di produrre opere isolate, ma di riempire un quadro immenso con opere di un genere nuovo: il romanzo teatrale storico, che sviluppi tutte le potenzialit della narrativa romanzesca e della teatralit. Les Trois Mousquetaires Lintuizione di Dumas si dimostra vincente nel 1844, con la pubblicazione del romanzo Les Trois Mousquetaires (I tre moschettieri). Lopera ambientata nel periodo del regno di Louis XIII, lultima epoca di libert e avventura (nellopi nione comune dei romantici) prima che Richelieu e Louis XIV imponessero lassolutismo. unepoca che ancora per mette a un giovane di provincia come DArtagnan (e comeXVIII

Dumas) di affermarsi per le proprie qualit, attraversando la Storia al galoppo, unendosi ai buoni contro i cattivi e sventando gli intrighi del potere. una ventata di vitale libert, che Dumas restituisce pienamente con il suo stile apparentemente incurante della forma e preoccupato inve ce di dare forma a un percorso capace di tenere avvinto chi legge; allora i continui colpi di scena, lalternarsi di riflessio ni storiche e di momenti emozionali, gli affondi dellimma ginazione. Ne risulta uno scenario mobilissimo che assem bla uninfinit di elementi diversi, che trovano nello spazio della lettura un formidabile luogo comune tra scrittore e lettore. Certo, anche un terreno di evasione da un presen te assai diverso, che non concede molto alla libert di imma ginazione, ed anche uno spazio di nostalgia per un passato mitizzato, ma il gioco funziona e fa sognare a occhi aperti. Anche in questo caso, come ormai per tutte le sue opere, Dumas ha seguito il metodo dellelaborazione romanzesca a partire da materiali di base: i Mmoires de Monsieur dAr tagnan (Memorie di M. dArtagnan, 1700) di Courtilz de Sandras, dai quali Maquet ha tratto una prima stesura; quin di intervenuto Dumas, scrivendo lopera. Pubblicato in feuilleton su le Sicle, quindi in otto volumi presso ledi tore Baudry, Les Trois Mousquetaires avr, a grande richie sta, un seguito: Vingt ans aprs (Venti anni dopo, 1845) e Le Vicomte de Bragelonne (Il Visconte di Bragelonne, 1848): una trilogia nella quale i quattro moschettieri ricompaiono in fasi successive delle loro esistenze, fino alla morte. Le Comte de Monte-Cristo Nel 1844 inizia anche la pubblicazione del capolavoro di Dumas romanziere, Le Comte de Monte-Cristo (Il conte di Montecristo, 1844-1845). Ambientato nella Francia della Restaurazione e della monarchia di Louis-Philippe, tra 1815 e 1839, un romanzo contemporaneo. la storia di unin giustizia subita, riscattata da una vendetta portata alle sue estreme conseguenze. anche una storia di onnipotenza: Edmond Dants, vittima dellinvidia dei suoi calunniatori, li distrugge sul loro stesso terreno, li suicida con le stesse dinamiche di potere con le quali si sono affermati nella societ. il romanzo pi complesso di Dumas, che si presta a innumerevoli interpretazioni in ragione della sua natura di straordinario ipertesto stratificato, nel quale il contesto storico, le singole esistenze, archetipi profondi, etica e imma ginazione, si intrecciano e coesistono in uno spazio assoluta mente originale. Lopposizione manichea tra buoni e cat tivi che stata una delle regole del gioco dei Trois Mou squetaires, si apre a nuove complessit: nella sua lucida ven detta, il conte di Montecristo assume in s il bene e il male, non esitando a ricorrere agli strumenti pi ignobili, procu randosi una vittoria giusta ma amara.XIX

In questo stesso periodo anche Dumas, come Dants, ha a che fare con dei calunniatori. Il suo strepitoso successo, che lo rende ricchissimo come il conte di Montecristo, mobilita sentimenti di invidia. Soprattutto quando Emile de Girar din, direttore di la Presse, in accordo con le Costitution nel, gli assicura un contratto per venti nuovi volumi. Nel febbraio 1845 loscuro giornalista Eugne de Mirecourt pubblica un velenoso pamphlet, Fabrique de romans: Maison Alexandre Dumas & Cie (Fabbrica di romanzi: Casa Alexan dre Dumas & Compagnia). un attacco personale a Dumas, al suo aspetto fisico, alla sua identit sospetta: Grattate la scorza di M. Dumas e troverete il selvaggio. negro e mar chese insieme. Tuttavia, il marchese non va oltre lepidermi de. () pungete in un punto qualunque la superficie civiliz zata, e ben presto il negro vi mostrer i denti. Ambizioso, invadente, negro, e impostore: la sua pretesa gloria la deve a chi lavora per lui, come il povero Maquet e decine di altri collaboratori schiavizzati dal negro. Dumas reagisce alla diffamazione, e un processo smentisce il calunniatore, ma loscuro Mirecourt portavoce di unostilit razzista che certi ambienti parigini riservano a Dumas nel momento del la sua affermazione eccessiva. Dumas-Montecristo risponde a modo suo: ricchissimo, si costruisce un castello, il Ch teau de Montecristo, a Saint-Germain, e un teatro, il Th tre-Historique, sul boulevard du Temple. In realt sono due imprese al di sopra della sua forza economica, sia pure rile vante: il castello finir allasta poco tempo dopo la sua inau gurazione, e il teatro, nonostante unintensa attivit, fallir nel 1850. Di romanzo in romanzo, Dumas continua a costruire la sua Comdie de lHistoire. Con La reine Margot (La regina Margot, 1845) inizia una nuova trilogia, sul periodo delle guerre di religione; seguiranno La dame de Monserau (La dama di Monserau, 1846) e Les Quarant-Cinq (I quaranta cinque, 1847-1848): un labirinto di intrighi, passioni, delitti, restituito da una narrazione inesauribile, incessante, calei doscopica. Con il romanzo Jospeh Balsamo (1846-1848) ini zia una nuova serie di Mmoires dun medecin (Memorie di un medico), sul periodo tra le fine del regno di Louis XV e la vigilia della Rivoluzione, e che comprender Le Collier de la reine (Il collier della regina, 1849-1850), Ange Pitou (1851) e La Comtesse de Charny (1856). Il 1848: linizio di un disastro La Rivoluzione del 1848 che abbatte la monarchia costitu zionale di Louis-Philippe preparando il terreno allinvolu zione autoritaria del colpo di stato del principe LouisNapolon, Napolon III, vede Dumas in una posizione for temente contraddittoria. Repubblicano, oppositore da sem pre del re borghese, inizialmente si schiera dalla parte delXX

processo rivoluzionario: organizza la Guardia Nazionale a Saint-Germain e si precipita a Parigi dallamico Lamartine, capo del governo provvisorio; intende assumere responsabi lit politiche. Ma non pi il Dumas della Rivoluzione del luglio 1830, libero nel suo entusiasmo giovanile. La sua nuo va condizione di ricco proprietario di una complessa impre sa culturale ed economica lo rende attento alla sorte dei propri interessi; entra presto in aperto dissenso con le ten denze pi radicali del movimento popolare rivoluzionario, dichiarandosi favorevole a una soluzione della crisi che affi di al futuro Napolon III la direzione di un governo che garantisca ordine e stabilit. Con queste posizioni, ambigue e contraddittorie, tenta invano di farsi eleggere deputato in diversi collegi elettorali. quanto accade a Hugo, ma non a lui; lesperienza gli procurer amarezza e frustrazione. Inol tre la nuova situazione politica ha effetti disastrosi sul Th tre Franais, provocandone la crisi definitiva, e nuove tasse sulla produzione editoriale cominciano a ostacolare latti vit delle riviste e delle case editrici, che devono ridurre dra sticamente i loro programmi. Altri disastri: il divorzio da Ida Ferrier costa caro a Dumas, mentre cresce il numero dei suoi creditori. Ununica soddisfazione in questo periodo nero: il successo del figlio Alexandre con il romanzo La Dame aux camlias (La signora delle camelie, 1848), che rischia tutta via di offuscare la fama del padre, come in parte avverr. Si apre una fase nuova nella vita e nella poetica di Dumas. Non pi proiettato con vitale entusiasmo verso un futuro che gli appare negato o comunque irto di ostacoli e incubi, cerca conforto nel suo glorioso passato; dal 1847 ha comin ciato a scrivere la propria autobiografia, Mes Mmoires (Le mie memorie, 1852-1854) di cui leroe indiscusso. Nel 1849 pubblica una raccolta di racconti fantastici, Les Mille et un fantmes (I mille e un fantasma), che esprimono significati vamente il senso di morte che Dumas avverte in questo periodo angoscioso, di cui un ulteriore segnale la morte in miseria di Marie Dorval, la grande attrice del teatro roman tico, ex amante di Vigny e di Dumas. Nuovi amori: dopo lat trice Isabelle Constant, Anna Bauer; da questa relazione con una donna sposata nascer un nuovo figlio, il futuro cri tico letterario Henri Bauer, che Dumas non riconoscer. In seguito al colpo di stato del 2 dicembre 1851, Hugo costretto allesilio, a Bruxelles. Dumas lo raggiunge. in realt una fuga dallassedio dei creditori. Dumas considera per lui impraticabile la situazione parigina, e si procura una condizione di possibile cambiamento. In Belgio, dove rimarr fino al 1853, continua a lavorare con il solito ritmo, differenziando in maniera significativa i suoi registri narra tivi: ancora romanzi storici, ma anche racconti di viaggio come Un Gil Blas en Californie (Un Gil Blas in California, 1852), una riproposta delle avventure picaresche del GilXXI

Blas di Lesage nel nuovo scenario nordamericano dei cer catori doro: limmaginazione di Dumas, che non mai stato in America, in questo caso si nutrita di relazioni di viag giatori. Continua a lavorare ai Mmoires, che considera la sua opera principale, e riprogetta la sua Comdie de lHi stoire, iniziando un romanzo immenso che risale alle origi ni dellumanit, Isaac Laquedem (1852-1853) per ripercor rerne la storia complessiva dal punto di vista dellEbreo errante; lopera, che avrebbe dovuto estendersi dalla fonda zione di Gerusalemme alla contemporaneit per proiettarsi verso lavvenire, rimarr incompiuta. Isaac Laquedem uno degli ultimi grandi miti dellimmaginario di Dumas, una sor ta di Prometeo portatore di un nuovo ordine nel mondo. Unestrema volont di onnipotenza. Rientrato a Parigi nel 1853, Dumas riprende il suo non faci le confronto con lambiente dellindustria culturale. Poich le riviste sono sempre meno praticabili, ne fonda una propria, Le Mousquetaire, giornale letterario quotidiano che uscir regolarmente fino al 1857, dove pubblica una nuova serie dei Mmoires. Incontra problemi con la censu ra, che proibisce Isaac Laquedem su pressioni dellambiente cattolico, ma insiste con tenacia. Les Mohicains de Paris Un nuovo romanzo, Les Mohicains de Paris (I Moicani di Parigi, 1854-1859), il suo romanzo pi lungo, il cui titolo richiama Les Mystres de Paris di Sue e Lultimo dei Mohica ni di Cooper, un quadro straordinariamente ricco e avvin cente della Parigi del 1827, alla vigilia della Rivoluzione del 1830. Salvator, leroe protagonista, un cospiratore repubbli cano che attraversa in tutte le direzioni possibili uno scena rio animato da ricchi rapaci, miserabili disposti a tutto ma anche capaci di grandi generosit, artisti idealisti e progressi sti. Nel far west parigino ogni comportamento portato alle conseguenze estreme, e dietro le maschere sociali si nascon dono le complessit pi imprevedibili. Bene e male si scam biano i ruoli con assoluta disinvoltura. Il feuilleton incontra un grande successo di pubblico e di critica, e contribuisce a una certa ripresa della fortuna di Dumas. Nel 1859, al ritorno da un lungo viaggio in Russia, che produce nuove impres sioni di viaggio, leditore Michel Lvy gli propone di pub blicare le sue opere complete, sulla base di un contratto importante. Il vento di nuovo favorevole, e Dumas si con cede la realizzazione di un antico sogno: un lungo viaggio nel favoloso Oriente: un investimento che gli permetter di rin novare profondamente il repertorio del suo immaginario. Con Garibaldi in Sicilia e a Napoli Ma la grande Storia lo chiama ad altre imprese. Garibaldi, di cui ha pubblicato allinizio del 1860 una sorta di biograXXII

fia, Mmoires de Garibaldi (Memorie di Garibaldi), sbar cato in Sicilia. Dumas parte da Marsiglia, con la sua goletta Emma, con un carico di armi, alla volta di Palermo; lo accompagna la sua nuova amante, la diciannovenne Emilie Cordier, dalla quale avr una nuova figlia. Lavventura sem bra rianimare lantico lion, ormai quasi sessantenne. Entra a Napoli, nellodiato regno dei Borbone, al fianco di Garibal di trionfante. Il dittatore gli affida la direzione dei musei e degli scavi archeologici; finalmente un riconoscimento allal tezza della sua statura. Rimarr a Napoli per quattro anni, fondando e dirigendo un proprio giornale, LIndipenden te, col quale lancia dure campagne contro la camorra e le forze controrivoluzionarie. Intanto lavora ad una monu mentale storia dei Borbone di Napoli, che rimarr incom piuta, e soprattutto al romanzo La San Felice (1863-1865) un potente affresco storico dellesperienza drammatica del la Repubblica partenopea del 1799. Rientrato a Parigi, forte della sua gloriosa epopea garibaldi na, tenta ancora una volta la riconquista della citt. Fonda un nuovo giornale, Le Dartagnan, che incontra scarso interesse; fatica a pubblicare i romanzi che continua a pro durre con impegno, mentre i collaboratori, i ngres, si fanno sempre pi rari. Ha pi fortuna come conferenziere, in Fran cia, in Belgio, in Austria. Nel 1866 fonda una nuova serie del Mousquetaire, che esce per pochi mesi. Non scrive quasi pi; si diverte a compilare Le grand dictionnaire de cuisine (Il grande dizionario di cucina, postumo 1873, completato da Leconte de Lisle e Anatole France), un singolare reper torio gastronomico nei registri linguistici pi diversi: un grande assemblaggio di ricette, ricordi, leggende, documenti storici, di gustosa lettura. Dal 1867 ha una nuova giovanissi ma amante, lamericana Adah Isaacs Menken, che morir nel 1869. Sente avvicinarsi la morte, stringe i rapporti con la figlia Marie, nata dalla relazione con Bell Krebsamer, che nel 1870 lo porta con s a Puys, non lontano da Dieppe, dove un altro figlio, Alexandre, possiede una casa. L, circondato dallaffetto dei figli, si spegne il 5 dicembre 1870, mentre le truppe prussiane si stanno avvicinando a Parigi. Sepolto provvisoriamente a Puys, nellaprile 1872 il figlio ne fa tra sferire le spoglie nel cimitero di Villers-Cotterts, accanto ai genitori, il generale Dumas ed Elisabeth Labouret. Nelloc casione, Victor Hugo invia ad Alexandre Dumas figlio un commosso messaggio di estremo saluto, un omaggio alla grandezza del padre: Nessuno, in questo secolo, ha supera to la fama di Alexandre Dumas; i suoi successi sono pi che successi, sono trionfi; hanno il fragore della fanfara. Il nome di Alexandre Dumas pi che francese, europeo; pi che europeo, universale. Il suo teatro stato portato nel mondo intero, i suoi romanzi sono stati tradotti in tutte le lingue. () Alexandre Dumas seduce, affascina, interessa, diverte,XXIII

insegna. Tutte le emozioni pi toccanti del dramma, le iro nie e le profondit della commedia, le analisi del romanzo, le intuizioni della storia, sono presenti nellopera sorpren dente costruita dal grande e agile architetto. un omag gio e un giudizio critico. Nel 2002 la cultura francese tribu ter un nuovo grande riconoscimento a Dumas, trasferen done le spoglie al Panthon di Parigi, tra i grandi della Sto ria di Francia. Anche questo sar un giudizio critico, reso possibile da una nuova stagione di studi e riedizioni di ope re di Dumas, finalmente sottratto a una lunga tradizione di sottovalutazioni e liquidazioni sommarie. Il conte di Montecristo Romanzo di ventura, scorribanda eccentrica e originale tra linguaggi, tradizioni, situazioni e culture, sullo sfondo della Francia contemporanea e di un passato recente e ancora sen sibile, Il conte di Montecristo lapplicazione complessa di una poetica e di un metodo di attraversamento e metamorfo si del reale che Dumas ha sviluppato nel corso degli anni. Nel 1843 gli editori Bthune e Plon propongono al Dumas autore di numerose e fortunate impressions de voyage una sorta di guida di Parigi, nella formula del viaggio dautore nel quale si incontrano luoghi, aneddoti, informazioni storiche, impressioni personali. Bthune soprattutto impressionato dallenorme successo dei Mystres de Paris (Misteri di Pari gi) di Sue, pubblicato in forma di feuilleton dal Journal des Dbats tra 1842 e 1843. In pochi giorni Dumas trasforma la proposta iniziale della guida nella prima idea di un romanzo che, ambientato nella Parigi contemporanea, ne scavi le dina miche pi nascoste, sui confini tra realt e immaginazione. Riemergono allora le suggestioni dei Crimes clbres (Delit ti celebri), certe letture di fatti di cronaca, in particolare le pagine di un archivista della prefettura, Jacques Peuchet, autore dei Mmoires historiques tirs des archives de la poli ce de Paris (Memorie storiche tratte dagli archivi della poli zia di Parigi). Dei mmoires di Peuchet una storia soprattut to ha colpito limmaginazione di Dumas: quella, raccontata nel capitolo Le Diamant et la Vengeance (Il Diamante e la Vendetta), di un giovane operaio, Franois Picaud, che alla vigilia di un felice matrimonio viene denunciato come agen te degli inglesi da un amico invidioso; in carcere dal 1807 al 1814, si trova in cella con un ricco prelato milanese che, morendo, lo lascia erede di un tesoro nascosto a Milano. Alla caduta dellImpero Picaud viene liberato, recupera il tesoro e, ricchissimo, torna a Parigi per vendicarsi; al termi ne di una spirale di delitti, sar ucciso lui stesso. Questin treccio elementare, che Dumas definir nel 1857 perla informe, perla grezza, perla senza alcun valore, innesca le laborazione di un intreccio pi complesso, inserendo il tema di una clamorosa ingiustizia e della sua vendetta in un quaXXIV

dro storico decisamente contemporaneo, la Francia della monarchia costituzionale di Louis-Philippe con il suo retroterra tra Impero e Restaurazione, e soprattutto facendo con fluire sul protagonista, di condizione sociale umile come Franois Picaud, le connotazioni delleroe romantico in con flitto con il potere; nel nuovo ordine di Louis-Philippe i tre responsabili dellingiustizia subita da Edmond Dants diventano i potenti rappresentanti di una societ fondata sul denaro e sul crimine: Moncerf ovvero il potere militare, Danglars, il potere finanziario, Villefort, il potere giudizia rio. Questo scenario sociale, che nello stesso periodo Balzac continua a rappresentare sui percorsi della Comdie humai ne, si incontra in Dumas con altre dimensioni personali e culturali. Nel tema della vittima di una grande ingiustizia del potere confluisce la vicenda del padre di Dumas, abbando nato per odio politico nelle carceri del regno di Napoli e con vinto di essere stato avvelenato. Nel tema della rivolta con tro lingiustizia confluisce la vicenda di Georges, leroe mulatto che, come Dumas, sfida il razzismo della Parigi degli anni Venti. Nel laboratorio progettuale del nuovo romanzo confluiscono inoltre altre narrazioni e ascendenze culturali: da un punto di vista strettamente narrativo, il romanzo stori co di Walter Scott, su un piano pi filosofico la cultura illu minista con i suoi riferimenti di confronto nella cultura gre co-romana, nella tradizione biblica e nel grande impianto gnoseologico della Divina Commedia di Dante. Labbondare di citazioni colte nel Conte di Montecristo porter il segno di una costante tendenza allapertura, alla polifonia, allulterio re complessit del congegno narrativo. Cos come lorientali smo, che fa del conte di Montecristo un nuovo personaggio delle Lettres persanes di Montesquieu nella Parigi degli anni Trenta, non un semplice omaggio allesotismo delle Mille e una notte ma propone piuttosto un messaggio sapientemen te relativista sui tempi a venire. Insomma, Dumas intende operare, nel suo nuovo romanzo, un doppio simultaneo movimento: in verticale, nelle dinamiche interne alla societ francese del suo tempo, e in orizzontale, nellapertura senza limiti a ogni suggestione culturale e gnoseologica. Lo strumento principale per avvincere chi legge in un percor so complesso e a pi dimensioni gli viene dal teatro; Dumas ha gi sperimentato con successo la contaminazione tra lin guaggio teatrale e linguaggio narrativo, ma nel nuovo romanzo che, sfruttando ancora pi consapevolmente i vincoli del feuilleton, imprimer alla narrazione il ritmo, lassertivit, i colpi di scena, gli scarti tra piani di realt, dellazione teatrale. Si potr giungere a parlare di melodramma per Il conte di Montecristo. Al progetto dellopera contribuisce Auguste Maquet, gi col laboratore di Dumas dal 1841; lui a suggerire lespansione della prima parte sulla prigionia di Dants e sulla figura diXXV

Faria, questo nuovo Virgilio che guider Dants nellinferno contemporaneo. Con la solita celerit, la fabbrica di Dumas e Maquet, cha ha appena dato una prova eccellente con i Trois Mousquetaires, inizia a sfornare una puntata dopo laltra, sul lo stesso quotidiano che ha pubblicato nel 1843 Les Mystres de Paris di Sue, Le Journal des Dbats. Stesso pubblico, vasto e articolato, un successo ancora maggiore. Levasione di Dants dal castello dIf un grande evento nazionale, laffer mazione della sua rivolta contro una Storia infame e una societ fondata sul crimine suscita speranze di rivalsa in una Francia inquieta, alla vigilia della rottura rivoluzionaria del 1848. Dants un uomo contro, la sua vendetta assume facil mente connotazioni politiche attuali; lazione si svolge tra il 1814 e il 1838, dal tentativo finale di Napoleone alla Restau razione, allinvoluzione della Rivoluzione del 1830, ripercor rendo le tensioni e i conflitti di una Storia sempre pi degra data a questione privata di pochi profittatori: la societ una squallida commedia, i suoi figuranti di potere recitano ruoli miserabili o inconsapevolmente convenzionali. Eppure il meccanismo fragile e pu essere disgregato dallinterno, con perfida sapienza, con tenace autonomia, ritorcendogli contro i suoi stessi ingranaggi. Clandestino a questa societ, forte del suo lucido disegno, il prigioniero politico Edmond Dants gioca tutti i ruoli possibili, assume maschere diverse, intervie ne in situazione, imprime un corso diverso alla realt data. Non si limita a opporre la propria purezza di eroe romantico al fango della Storia, ma ne colpisce segretamente e con pun tuale efficacia le dinamiche di potere; a quel potere sociale oppone il proprio potere individuale, disperatamente consa pevole, dolente e terribile, fino allestrema constatazione del la sostanziale vanit di unopera immensa e onnipotente di giustizia e distruzione. Al Dants che si sar pienamente ven dicato rimarr lamara constatazione dei limiti di una condi zione umana prigioniera; la vera liberazione sempre oltre, altrove. questo il messaggio finale dellopera, mentre Mon tecristo si allontana in mare aperto, verso Oriente. E latten dere e sperare che prima di partire ha consegnato come linea di condotta a Valentine e a Maximilien non , come spesso si creduto, una contraddittoria inversione cristiana di un percorso radicalmente diverso: significa saper attendere e sperare, sapersi prendere il tempo della liberazione della condizione umana dai suoi limiti, un messaggio a venire. Nel Conte di Montecristo la scrittura straordinariamente coerente con la poetica di Dumas: il mito del confronto atti vo e tenace con la realt data, con un paesaggio di masche re, con le vicende individuali, vive nel turbinio dei linguaggi, nellesuberante necessit di moltiplicare il gioco dei punti di vista, dei punti di fuga, dei riferimenti culturali. Il romanzo diventa un luogo dincontro di voci, asserzioni, riflessioni, di realt e immaginario, in cui si compone, con chi legge e inXXVI

chi legge, un inesauribile caleidoscopio polifonico, uno spet tacolo multidimensionale che non perde mai la centralit del suo progetto interno. In questo appassionato gioco nar rativo in cui tutto si tiene e tutto si apre consiste la chiave della sua efficacia e della sua fortuna di classico, di archeti po, destinato a coinvolgere la sensibilit e lintelligenza dei suoi lettori oltre i limiti delle generazioni.LANFRANCO BINNI

Guida bibliografica La produzione immensa di Dumas, eccessiva e traversale ai pi diversi generi letterari, la ragione principale del suo successo, destinato a durare nel tempo, ma anche della sua lunga sfortuna critica. Non piace agli accademici e a quei cri tici letterari che Gautier, nella celebre prefazione a Made moiselle de Maupin, ha definito poeti e scrittori falliti. La pesante riduzione di Dumas a sciatto scrittore dappendice e mediocre teatrante inaugura la sua lunga tradizione con Fer dinand Bruntire, il tradizionalista direttore della Revue des Deux Mondes, che nel suo Manuel dhistoire de la litt rature franaise (Manuale di storia della letteratura francese, 1897) emette un giudizio lapidario: Alexandre Dumas scri ve male, cos male come forse non si mai scritto in tutta la letteratura francese. Su questa linea, un altro fondatore di tradizioni critiche ufficiali, Gustave Lanson, nella sua Histoi re de la littrature franaise (Storia della letteratura francese, 1912) liquida con poche parole il drammaturgo e il narrato re: La commedia di Dumas non altro che vaudeville, ossia commedia leggera nobilitata o dramma degradato come si preferisce. () Dumas si impadronisce del romanzo storico e lo trascina fuori dalla letteratura, fuori dallarte, per il divertimento della gente. Il disprezzo dei critici accademici si rivolge soprattutto allesuberante irregolarit di una pro duzione (centinaia di titoli!) che ha stravolto generi e classi ficazioni letterarie, corrompendo il gusto e la sensibilit di un vasto pubblico attraversato selvaggiamente in ogni dire zione, dai colti alle classi popolari. Per molti decenni, questimmagine dominante di Dumas si riprodurr sostanzial mente indisturbata, nonostante alcuni contributi di segno diverso, soprattutto a livello biografico. Nuovi interventi cri tici, tesi a una valutazione complessiva di Dumas esente da stereotipi liquidatori, si sviluppano nella seconda met del XX secolo: due monografie, di Henri Clouard (Alexandre Dumas, 1955) e di Andr Maurois (Les trois Dumas, I tre Dumas, 1957) aprono una nuova stagione di studi. Nello stes so periodo, Philippe Van Thieghem (Le Romantisme, 1955), ricolloca Dumas nel suo contesto originario: stato Alexandre Dumas a rendere popolare il romanzo storico (). Questopera immensa, continuamente ripubblicata eXXVII

sempre letta, la base pi corrente delle conoscenze stori che della maggior parte dei francesi (). Giudicato severa mente dai dotti, Dumas ha dalla sua parte ladesione sempre rinnovata di un immenso pubblico che nella sua ignoranza riesce a distinguere chi sa raccontare, se non la storia, perlo meno le storie. Che poi lantico giudizio di Michelet, sul profondo valore educativo della grande divulgazione di Dumas. I nuovi studi di sociologia della letteratura, negli anni Ses santa-Settanta, permettono inoltre di comprendere il carattere innovativo della strategia editoriale di Dumas, in rapporto con la nascente industria culturale, fuori dai ghet ti di una tradizione letteraria litaria. E si sviluppano gli studi settoriali, sul teatro di Dumas, sul romanziere e sul narratore. Comincia a essere avvicinato il laboratorio del lo scrittore, comincia a essere indagata la sua poetica, men tre si moltiplicano le riedizioni di opere dimenticate, e si dedicano edizioni critiche alle opere pi note. Lo studio biografico di Daniel Zimmermann (Alexandre Dumas le Grand, Alexandre Dumas il Grande, 1993), seguito da quello di Claude Schopp (Alexandre Dumas. Le gnie de la vie, Alexandre Dumas. Il genio della vita, 1997) restitui scono a Dumas tutta la sua complessit. Dominique Fer nandez (Les douze muses dAlexandre Dumas, Le dodici muse di Alexandre Dumas, 1999) gli dedica un primo sag gio interpretativo complessivo, evidenziando gli assi tema tici interni alla sua poetica, la sensibilit alle differenze (una poetica creola), lo straordinario valore dei suoi attraversamenti delle molte dimensioni della Storia e dellesistenza umana, la critica del potere. Come in un roman zo dappendice, suivre.STRUMENTI BIBLIOGRAFICI

D. Munro, Alexandre Dumas pre. A Bibliography of Works Published in French 1825-1900, New York, London, Garland Publishing, 1981; Id., Dumas. A Secondary Bibliography of French and English Sources, ivi, 1983, 1985.EDIZIONI

Oeuvres compltes, Paris, Lvy, 1884-1897; Oeuvres, ivi, Canard, 1925-1956; Thtre complet, ivi, Les Lettres nouvelle, 1974-1980. Opere singole, con un numero crescente di titoli tradizionalmente considerati minori, sono presenti, in edizio ni sempre pi accurate criticamente, nelle maggiori collane di classici francesi. Dal 1990 iniziata, a cura di Cl. Schopp, unimportante edizione critica delle opere di Dumas, per la collana Bouquins delleditore R. Laffont: tra i volumi pubbli cati, Joseph Balsamo (1990), Le Collier de la reine Ange Pitou (1990), La Comtesse de Charny Le Chevalier de MaisonRouge (1990), Les Trois Mousquetaires Vingt Ans aprsXXVIII

(1991), Le Vicomte de Bragelonne (1991), La Reine Margot La Dame de Monsoreau (1992), Les Quarante-cinq. Thtre: La Reine Margot, La Dame de Monsoreau (1992), Le Comte de Monte-Cristo (1993).TRADUZIONI ITALIANE

Ci limitiamo a segnalare le traduzioni pi recenti, indicative di una nuova attenzione a Dumas, per riscoprirne la fertile com plessit: Unamazzone, a cura di G. Arese, Palermo, Sellerio, 1998; Il conte di Montecristo, a cura di R. Reim, Roma, Newton & Compton, 1998; Georges, a cura di T. Goruppi, Milano, Adelphi, 2002; Ascanio, a cura di G. Arese, Palermo, Sellerio, 2003; Napoleone, a cura di R. Reim, Roma, Newton & Comp ton, 2003; Il conte di Montecristo, a cura di E. Franceschini, con uno scritto di A. Maurois, nuova edizione, Milano, Mondadori, 2003; I Borgia, a cura di G. Arese, Palermo, Sellerio, 2004; Un viaggio sulla luna e altri racconti fantastici, a cura di E. Barelli no, Milano, Archinto, 2004; I Cenci, a cura di G. Arese, Palermo, Sellerio, 2004; Il grande dizionario di cucina, a cura di C. Carli no, ivi, Sellerio, 2004; Viva Garibaldi. Un Odissea nel 1860, a cura di G. Pcout e M. Botto,Torino, Einaudi, 2004.STUDI BIOGRAFICI

D. Zimmermann, Alexandre Dumas le Grand, Paris, Julliard, 1993; Cl. Schopp, Alexandre Dumas, le gnie de la vie, ivi, Fayard, 1997; H. Troyat, Alexandre Dumas. Le cinquime mousquetaire, ivi, Grasset, 2005. Vedi anche di Cl. Schopp, Quid dAlexandre Dumas, in A. Dumas, Mes Mmoires, ivi, Laffont, 1989, e, a cura di Ch. e D. Neave, Iconographie dA lexandre Dumas pre, Marly-le-Roi, Champfleur, 1991. Una biografia scritta per i giovani: D. Zimmermann, La vie galop pante dAlexandre Dumas, Paris, Hachette Jeunesse, 2002.STUDI CRITICI

Unagile introduzione alla figura e allopera di Dumas, attenta ai pi recenti contributi critici: C. Biet, J.-P. Brighelli, J.-L.Raspail, Alexandre Dumas ou les aventures dun roman cier, Paris, Gallimard (Dcouvertes Littrature), 1986. Alcune indicazioni, nella storia della critica dellOttocento e del Novecento: T. Gautier, Portraits contemporains, Paris, Charpentier, 1874; G. Glinel, Notes biographiques et biblio graphiques, Reims, Michaud, 1884; A. Maurel, Les trois Dumas. Le gnral, Alexandre Dumas pre et fils, Paris, Librai rie Illustre, 1896; H. Parigot, Alexandre Dumas, ivi, Hachette, 1901; L. Henri-Lecomte, Alexandre Dumas (1802-1870), sa vie intime, ses uvres, ivi, Tallandier, 1902; E. Latham, Alexandre Dumas et Walter Scott, ivi, Le Mercure de France, 1938; H. Clouard, Alexandre Dumas, ivi, Albin Michel, 1955; A. Mau rois, Les Trois Dumas, ivi, Hachette, 1957; A. Ubersfeld, Struc tures du thatre dAlexandre Dumas pre, in La Nouvelle CriXXIX

tique, numero speciale, 1968; I. Jan, Dumas romancier, Paris, Editions ouvrires, 1973; H. Juin, Lectures du XIXe sicle, ivi, U.G.E., 10/18, 1976; J. Molino, Alexandre Dumas et le roman mytique, in LArc, n. 71, ivi, 1978; J.-C. Petitfils, Le vritable DArtagnan, ivi, J.Tallandier, 1981;Y.Tadi, Le Roman daven tures, ivi, P.U.F., 1982; W. Leiner, Des Trois Mousquetaires au thme de la colonisation, ivi, J.-M. Place, 1984; L. Queffelec, Le Roman-feuilleton franais au XIXe sicle, ivi, P.U.F., 1989; U. Eisenzweig, La place de la fiction, lEtat, la famille et lide du roman dans les Trois Mousquetaires, in Potique, n. 81, ivi, 1990; C. Grivel-G. Leblans, LAventure-cinma et Alexandre Dumas, Ville de Villers-Cotterts/Limonaire, 1994; M. Gurin, Les Quatres Mousquetaires, Paris, Editions du Rocher, 1995; J.-Ch. Dantzig (a cura di), Le Grand Livre de Dumas, ivi, Les Belles Lettres, 1997; C. Grivel, Alexandre Dumas, ivi, Encrage, 1997; G. Henry, Les Dumas. Le secret de Monte-Cristo, ivi, Edi tions France-Empire, 1999; D. Fernandez, Les Douze Muses dAlexandre Dumas, ivi, Grasset, 1999. Sono dedicati a Dumas due numeri speciali di riviste, tuttora di riferimento: Euro pe, Paris, febbraio-marzo 1970, LArc, n. 71, 1978. Tra i contributi pi recenti: Michel Arrouges (a cura di), Dumas, une lecture de lHistoire, Atti dellomonimo collo quio internazionale, Universit della Sorbona, ottobre 2002, Paris, Maisonneuve & Larose; D. Compre, DArtagnan & Cie. Les Trois Mousquetaires, un roman suivre, Amiens, Ancrage, 2002; M.-Ch. Natta, Le temps des mousquetaires, Paris, Editions du Flin, 2004. Uno strumento di grande utilit il Dictionnaire Dumas. Index analytique et critique des personnages et des situations dans luvre du romancier, a cura di R. Hamel e P. Mth, Montreal, Gurin Littrature, 1990; al dizionario, che recen sisce la quasi totalit dellopera di Dumas, si affiancato un supplemento, ivi, 2004. La Socit des amis dAlexandre Dumas, che possiede il Chteau de Montecristo, casa-museo visitabile (1, av. du President Kennedy, Port-Marly, Parigi), gestisce anche il sito http: www.dumaspere.com, importante banca-dati in conti nuo aggiornamento, e il bollettino dinformazione Le Mou squetaire. Nel sito www.dumaspere.com disponibile, tra i molti materiali, unesauriente filmografia: Dumas infatti uno degli autori pi presenti nella storia del cinema, dalle origini a oggi, in tutto il mondo. Aggiornamento critico-bibliografico Con la riedizione di Le chevalier de Sainte-Hermine, Paris, Phbus 2005, Cl. Schopp ha avviato una nuova stagione di riproposte di opere minori o dimenticate di Dumas; pres so la stessa casa editrice, e a cura di Cl. Schopp, sono usciti Les Blancs et les Bleus (2006), La Guerre des Femmes (2007), Le Trou de lEnfer Dieu dispose (2008), Ali PachaXXX

(2009); con analoga intenzione, Cl. Aziza ha riproposto i Mmoires dHorace, ivi, Les Belles Lettres, 2006. Numerose le nuove traduzioni italiane: La marchesa di Gan ge, a cura di G. Arese, Palermo, Sellerio, 2005; Murat, a cura di G. Arese, ivi, 2005; Maria Stuarda, a cura di G. Arese, ivi, 2006; Il cavaliere di Sainte-Hermine, a cura di R. Ferrara, introduzio ne di Cl. Schopp, ivi, 2007; Il tulipano nero, a cura di R. Borrel li, ivi, 2008; Madame Sylvandire, a cura di G. Panfili, Roma, Donzelli, 2008; I fratelli corsi, a cura di A. Piovanello, ivi, 2009; Il conte di Montecristo, a cura di A. Marza, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2010; Il conte di Montecristo, a cura di G. Pan fili, introduzione di Cl. Schopp, Roma, Donzelli, 2010. La biografia di Cl. Schopp, Alexandre Dumas, le gnie de la vie, Paris, Fayard, 1997, stata aggiornata in una nuova edi zione, Alexandre Dumas, ivi, 2002, e costituisce lopera di riferimento per gli studi biografici. Una nuova biografia stata scritta da H. Troyat, Alexandre Dumas. Le cinquime mousquetaire, ivi, Grasset, 2005. Affronta il tema biografico della bulimia amorosa di Dumas lo studio di M. de Decker, Alexandre Dumas, un pour toutes, toutes por un!, ivi, Belfond, 2010. Tra gli Atti di convegni: AA.VV., Dumas, une lecture de lhi stoire, a cura di M.Arrous, Paris, Maisonneuve et Larose, 2003; AA.VV., Entre presse et littrature. Le Mousquetaire, journal de M. Alexandre Dumas (1853-1857), Atti dei colloques di Lyon (2009) e Lige (2010), a cura di P. Durand e S. Mombert, Liges, Bibliothque de la facult de philosophie et lettres, 2009. Sul teatro di Dumas: AA.VV., Alexandre Dumas et son thtre, n. 36 della rivista Rocambole, Paris, 2006. Tra i pi recenti studi critici: Fr. Lacassin, Alexandre Dumas inattendu, Paris, ditions du Rocher, 2008; S. Bertire, Dumas et les Mousquetaires. Histore dun chef-doeuvre, ivi, Fallois, 2009. Utile strumento per lo studio dellopera di Dumas il Dic tionnaire Alexandre Dumas di Cl. Schopp, Paris, CNRS di tions, 2010. Prosegue, a cura della Socit des Amis dAlexandre Dumas la pubblicazione annuale dei monografici Cahiers Alexan dre Dumas. Nota al testo Questa traduzione stata condotta sulledizione critica del Comte de Monte-Cristo a cura di Cl. Schopp, Paris, Laffont, 2003. L.B.

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IL CONTE DI MONTECRISTO

Capitolo XV: Il n 28 e il n 34.

IMARSIGLIA. LARRIVO

Il 28 febbraio 1815 la vedetta di Notre-Dame-de-la-Garde segnal il trealberi Pharaon, proveniente da Smirne, Trieste e Napoli. Come sempre, un pilota costiero usc subito dal porto, costeg gi il castello dIf e abbord la nave tra il capo Morgiou e lisola di Riou. E subito, come sempre, la spianata del forte Saint-Jean si riemp di una folla di curiosi, perch sempre un grande avvenimento a Marsiglia larrivo di un bastimento, soprattutto se, come nel caso del Pharaon, stato costruito, attrezzato e stivato nei cantieri della vecchia Phoce, e appartiene a un armatore della citt. Intanto il bastimento si stava avvicinando; aveva felicemente superato lo stretto, aperto da qualche scossa vulcanica, tra lisola di Calseraigne e lisola di Jarre; aveva oltrepassato Pomgues, e avanzava sospinto dalle tre gabbie, dal grande fiocco e dalla randa, ma cos lentamente e con unandatura talmente triste che i curiosi, con quellistinto che sa presagire una disgrazia, si chie devano che cosa potesse essere accaduto a bordo. Tuttavia gli esperti di navigazione capivano che se una disgrazia era accadu ta, certamente non riguardava la nave, che avanzava perfetta mente governata: lancora era pronta a essere calata, i pennoni di bompresso abbassati, e accanto al pilota che si preparava a diri gere il Pharaon nella stretta entrata del porto cera un giovane dai gesti rapidi e dallo sguardo attento che sorvegliava ogni movi mento della nave e ripeteva ogni ordine del pilota. La vaga inquietudine che serpeggiava nella folla aveva colpito particolarmente uno degli spettatori della spianata di SaintJean, che non riusc ad attendere lingresso del bastimento nel porto: salt in una piccola imbarcazione e ordin di remare in direzione del Pharaon, che raggiunse davanti allinsenatura della Rserve. Vedendo avvicinarsi quelluomo, il giovane marinaio lasci il suo posto accanto al pilota e, con il cappello in mano, and ad appoggiarsi al parapetto della nave. Era un giovane dai diciotto ai ventanni, alto, snello, con begli occhi neri e magnifici capelli color ebano; si vedeva in tutta la sua

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IL CONTE DI MONTECRISTO

persona quella calma e quella decisione che sono tipiche di chi abituato fin dallinfanzia a lottare contro i pericoli. Ah! Siete voi Dants! grid luomo dalla barca. Che cosa successo, e perch questaria di tristezza sulla nave? Una grande disgrazia, signor Morrel! rispose il giovane, e soprattutto per me: allaltezza di Civitavecchia abbiamo perduto il bravo capitano Leclre. E il carico? chiese con ansia larmatore. in ottime condizioni, signor Morrel, e credo che da questo punto di vista sarete soddisfatto; ma il povero capitano Leclre Che cosa gli accaduto? chiese larmatore visibilmente sol levato; che accaduto al bravo capitano? morto. Caduto in mare? No, signore morto di febbre cerebrale, tra sofferenze atroci. Poi, rivolgendosi verso i suoi uomini: Ol! grid, ognuno al proprio posto per lancoraggio!. Lequipaggio obbed; nello stesso momento, gli otto o dieci marinai che lo componevano si precipitarono chi alle scotte, chi alle marre, chi alle drizze, chi ai fiocchi, chi a imbrogliare le vele. Il giovane marinaio lanci una rapida occhiata a quellinizio di manovra e, vedendo che i suoi ordini venivano eseguiti, si rivolse di nuovo al suo interlocutore. Allora, com accaduta la disgrazia? continu larmatore, riprendendo la conversazione dal punto in cui era stata interrot ta dal giovane marinaio. Mio Dio, signore, nel modo pi imprevisto: dopo una lunga conversazione con il comandante del porto, il capitano Leclre lasci Napoli in preda allagitazione; ventiquattrore dopo gli venne la febbre, e dopo tre giorni era morto. Gli abbiamo fatto il funerale di rito, e ora riposa allaltezza dellisola del Giglio, dignitosamente avvolto in unamaca, con una palla da trentasei ai piedi e una alla testa. Riportiamo alla vedova la sua croce doro e la sua spada. Ne valeva la pena continu il giovane con un sorriso malinconico di fare la guerra agli ingle si per dieci anni, per poi morire, come tutti, nel proprio letto. Che volete farci, signor Edmond riprese larmatore, che sem brava consolarsi sempre di pi, siamo tutti mortali, e bisogna che i vecchi facciano posto ai giovani, altrimenti non vi sarebbe ro avanzamenti; e dal momento che mi assicurate che il carico

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in buone condizioni, signor Morrel, ve lo garantisco. E per questo viaggio vi consiglio di non farvi pagare meno di venticin quemila franchi. Poi, passata la torre rotonda: Attenti a imbrogliare le vele di gabbia, il fiocco e la briganti na! grid il giovane marinaio; mollate lancora!. Lordine fu eseguito quasi con la stessa prontezza che su una nave da guerra. Ammaina e imbroglia tutte le vele! Allultimo ordine, tutte le vele furono calate, e la nave avanz in modo quasi impercettibile, per forza dinerzia. E ora se volete salire, signor Morrel disse Dants vedendo limpazienza dellarmatore, ecco che esce dalla sua cabina il vostro contabile, il signor Danglars: vi dar tutte le informazioni che desiderate. Io invece devo sorvegliare lancoraggio e parare la nave a lutto. Larmatore non se lo fece dire due volte. Afferr una gomena che Dants gli aveva gettato e, con una destrezza che avrebbe fatto onore a un uomo di mare, sal i gradini inchiodati sulla fian cata sporgente del bastimento, mentre il giovane, tornando al suo posto di secondo, passava la conversazione a colui che aveva annunciato con il nome di Danglars e che, uscendo dalla sua cabi na, si stava avvicinando allarmatore. Il nuovo venuto era un uomo sui venticinque, ventisei anni, di aspetto piuttosto cupo, ossequioso verso i superiori, insolente con i subordinati: cos, oltre che per il suo ruolo di contabile che sempre un motivo di avversione per i marinai, era in genere tanto malvisto dallequipaggio quanto invece Edmond Dants era amato. Ebbene, signor Morrel, sapete gi della disgrazia, vero? S, s, povero capitano Leclre! Era un bravuomo, e onesto. E soprattutto un eccellente marinaio, invecchiato tra il cielo e lacqua, come si addice a un uomo al quale sono affidati gli affari di una casa importante come la Morrel e figlio rispose Danglars. Ma osserv larmatore seguendo con lo sguardo Dants, che cercava il luogo adatto per lancoraggio, non mi sembra che sia necessario essere vecchi marinai per conoscere bene il proprio mestiere; ecco l il nostro amico Edmond che fa bene il suo, e mi pare che non abbia bisogno di chiedere consigli a nessuno. S disse Danglars gettando su Dants uno sguardo obliquo in cui balen un lampo dodio, s, giovane, e per questo non

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IL CONTE DI MONTECRISTO

teme nulla. Appena il capitano morto, subito ha preso il coman do senza consultare nessuno e ci ha fatto perdere un giorno e mezzo allisola dElba invece di tornare immediatamente a Marsiglia. Quanto a prendere il comando della nave disse larmatore, era suo dovere, come secondo; a perdere un giorno e mezzo alli sola dElba, invece, ha avuto torto, a meno che la nave non aves se qualche avaria da riparare. La nave stava benissimo, come sto io ora e come desidero che stiate voi, signor Morrel, e quella giornata e mezzo stata perduta per puro capriccio, per il solo piacere di scendere a terra, ecco tutto. Dants disse larmatore rivolgendosi al giovane venite qui. Scusate, signore rispose Dants, sar da voi tra un minu to. Poi, rivolto allequipaggio: Gi lancora! grid. Subito lancora precipit e la catena scivol con fragore. Dants rimase al proprio posto, nonostante la presenza del pilota, fino a quando la manovra non fu terminata, quindi disse: Abbassate la fiamma a mezzalbero, mettete la bandiera a mezzasta, incrociate i pennoni!. Lo vedete disse Danglars, si sente gi capitano, credetemi. E infatti lo disse larmatore. Manca tuttavia la vostra firma e quella del vostro socio, signor Morrel. Diamine! perch non dovremmo lasciarlo in quel ruolo? disse larmatore. giovane, lo so bene, ma mi sembra del tutto capa ce e molto esperto nel suo mestiere. Una nube offusc la fronte di Danglars. Scusate, signor Morrel disse Dants avvicinandosi; ora che la nave allancora, eccomi da voi: mi avevate chiamato, vero? Danglars fece un passo indietro. Volevo chiedervi per quale ragione vi siete fermato allisola dElba. Non lo so neppure io, signore: per eseguire lultimo ordine del capitano Leclre che, morendo, mi aveva consegnato un plico per il gran maresciallo Bertrand.1 Lavete dunque visto, Edmond? Chi? Il gran maresciallo. S.

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CAPITOLO I

Morrel si guard intorno e prese in disparte Dants. E come sta limperatore? gli chiese con ansia. Bene, da quanto ho potuto vedere. Avete visto anche limperatore? entrato dal gran maresciallo mentre mi trovavo da lui. E gli avete parlato? stato lui a parlare con me, signore disse Dants sorridendo. E che cosa vi ha detto? Mi ha fatto delle domande sul bastimento, sulla data della par tenza per Marsiglia, sulla rotta seguita e sul carico che portava. Credo che se fosse stato vuoto e ne fossi stato io il proprietario, sarebbe stato intenzionato ad acquistarlo; ma gli ho detto che ero un semplice secondo, e che la nave era di propriet della casa Morrel e figlio. Ah disse, la conosco. I Morrel sono stati arma tori di padre in figlio, e cera un Morrel che prestava servizio nel mio stesso reggimento quando ero di guarnigione a Valence.2 proprio vero! esclam larmatore tutto contento; era mio zio, Policar Morrel, che divent capitano. Dants, se direte a mio zio che limperatore si ricordato di lui, lo vedrete piangere, quel vecchio brontolone. Su, su continu larmatore battendo ami chevolmente la mano sulla spalla del giovane, avete fatto benis simo, Dants, a seguire le istruzioni del capitano Leclre e a fare sosta allisola dElba, bench, se si venisse a sapere che avete con segnato un plico al maresciallo e avete parlato con limperatore, la cosa potrebbe compromettervi. Ma in che modo potrebbe compromettermi? disse Dants. Non so neppure che cosa ho consegnato, e limperatore mi ha fatto delle domande che avrebbe rivolto al primo venuto. Ma scu sate, riprese Dants ecco arrivare i funzionari della sanit e della dogana; permettete, vero? Fate, fate pure, caro Dants. Il giovane si allontan, e si avvicin Danglars. Ebbene? domand. Pare che vi abbia dato delle buone ragioni per la sua sosta a Portoferraio. Eccellenti, caro Danglars. Be, tanto meglio, perch sempre spiacevole vedere un colle ga che non fa il proprio dovere. Dants ha fatto il suo rispose larmatore, e non c niente da dire. Era stato il capitano Leclre a ordinargli quella sosta. A proposito del capitano Leclre, non vi ha consegnato una sua lettera?

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IL CONTE DI MONTECRISTO

Chi? Dants. A me, no. Aveva una lettera? Credevo che oltre al plico il capitano Leclre gli avesse affida to una lettera. Di quale plico state parlando? Di quello che Dants ha consegnato passando da Portofer raio. Come fate a sapere che aveva un plico da consegnare a Porto ferraio? Danglars arross. Stavo passando davanti alla porta del capitano che era soc chiusa, e ho visto mentre affidava a Dants il plico e la lettera. No, non me ne ha parlato disse larmatore; ma se ha quella lettera, me la dar. Danglars riflett un istante. Allora, signor Morrel, vi prego, evitate di parlarne a Dants; posso essermi sbagliato. In quel momento il giovane stava tornando; Danglars si allon tan. Ebbene, mio caro Dants, siete libero? chiese larmatore. S, signore. La cosa non stata lunga. No. Ho dato ai doganieri la lista delle nostre merci, e ho con segnato i documenti della nave alluomo che ci venuto incontro con il pilota. Allora, non avete altro da fare? Dants gett uno sguardo rapido intorno a s. No, tutto in ordine disse. Potete dunque venire a pranzo da noi? Scusate, signor Morrel, vi chiedo scusa, la prima visita la devo a mio padre. Ma vi sono riconoscente dellonore che mi fate. giusto, Dants, giusto. Lo so che siete un bravo figlio. E chiese Dants con una certa esitazione, che voi sap piate, sta bene mio padre? Credo proprio di s, mio caro Edmond, anche se non lho visto. Certo, vive ritirato nella sua stanzetta. Questo prova, se non altro, che non gli mancato nulla duran te la vostra assenza. Dants sorrise. Mio padre orgoglioso, signore, e se anche gli fosse mancato

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CAPITOLO I

tutto dubito che avrebbe chiesto qualcosa a qualcuno, tranne che a Dio. Ebbene, dopo questa prima visita, contiamo su di voi. Scusatemi di nuovo, signor Morrel, ma dopo questa prima visita ne avr una seconda che non mi sta meno a cuore. Ah, vero, Dants, dimenticavo che nel villaggio dei catalani c qualcuno che deve aspettarvi con non minore impazienza di vostro padre: la bella Mercedes. Dants sorrise. Ah! ah! disse larmatore, non mi sorprende affatto che sia venuta tre volte a chiedere notizie del Pharaon. Accidenti, Edmond, non siete certo da compiangere: avete una bella amante! Non la mia amante, signore disse gravemente il giovane marinaio, la mia fidanzata. A volte la stessa cosa disse larmatore ridendo. Non per noi, signore rispose Dants. Su, andiamo, mio caro Edmond continu larmatore, non vi trattengo; vi siete occupato bene dei miei affari, e devo lasciare che vi occupiate dei vostri. Avete bisogno di denaro? No, signore; ho da parte lintero salario di tre mesi di viaggio. Siete un giovanotto previdente, Edmond. Tenete anche conto che ho un padre povero. S, s, so bene che siete un buon figlio. Andate dunque a far visita a vostro padre. Ho un figlio anchio, e non riuscirei a per donare chi, dopo un viaggio di tre mesi, lo trattenesse lontano da me. Allora permettete? S, se non avete altro da dirmi. No. Il capitano Leclre non vi dato, morendo, una lettera per me? Gli sarebbe stato impossibile scrivere, signore; ma questo mi ricorda che avrei da chiedervi un congedo di quindici giorni. Per sposarvi? Per sposarmi, e poi per andare a Parigi. Va bene, va bene! prendetevi tutto il tempo che volete, Dants. Ci vorranno sei settimane per scaricare il bastimento, e non ci rimetteremo in mare prima di tre mesi Ma fra tre mesi dovrete essere qui. Il Pharaon continu larmatore battendo sulla spalla del giovane marinaio, non potrebbe certo ripartire senza il suo capitano. Senza il suo capitano? esclam Dants con gli occhi che bril

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IL CONTE DI MONTECRISTO

lavano di gioia; fate attenzione a quello che dite, signore, per ch state rispondendo a una delle pi segrete speranze del mio cuore. Avreste davvero lintenzione di nominarmi capitano del Pharaon? Se fossi solo, mio caro Dants, vi porgerei la mano e vi direi: fatta. Ma ho un socio, e voi conoscete lantico proverbio ita liano: Che a compagne a padrone.3 Ma la met dellopera gi compiuta, perch su due voti ne avete gi uno. Abbiate fiducia in me per laltro voto, far del mio meglio. Oh, signor Morrel esclam il giovane marinaio con le lacri me agli occhi, stringendo le mani dellarmatore, signor Morrel, grazie anche a nome di mio padre e di Mercedes. Va bene, va bene, Edmond; c un Dio in cielo per la brava gente. Andate a trovare vostro padre, andate da Mercedes, e poi tornate da me. Ma non volete che vi riporti a terra? No, grazie, resto a regolare i conti con Danglars. Siete stato contento di lui durante il viaggio? Dipende dal senso che date a questa parola. Come buon com pagno, no, perch credo di non piacergli dal giorno in cui, in seguito a una piccola lite, gli proposi di fermarci dieci minuti alli sola di Montecristo per risolvere la faccenda; proposta che ebbi il torto di fargli, e che a ragione rifiut. Invece, come contabile, credo che non ci sia niente da dire; sarete contento del modo in cui ha svolto il suo compito. Ma domand larmatore, se foste capitano del Pharaon, terreste volentieri Danglars con voi? Capitano o secondo, avr sempre ogni riguardo per le perso ne che godono della fiducia dei miei armatori. Su, su, Dants, vedo bene che siete un bravo giovane da ogni punto di vista; andate, mi sembrate sui carboni ardenti. Posso dunque andare? chiese Dants. Vi ho detto di andare. Mi permettete di prendere la vostra barca? Prendetela. Arrivederci, signor Morrel, e mille grazie. Arrivederci, mio caro Edmond, e buona fortuna! Il giovane marinaio salt nella barca, and a sedersi a poppa e ordin di dirigere alla Canebire. Subito due marinai si piegaro no sui remi e la barca scivol con la massima velocit possibile tra le mille imbarcazioni che ostruiscono lo stretto passaggio che

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CAPITOLO I

conduce, tra due file di navi, dallentrata del porto allo scalo dOrlans. Larmatore, sorridendo, lo segu con lo sguardo fino a terra; lo vide saltare sul lastricato dello scalo, e scomparire subito in mezzo alla folla variopinta che dalle cinque del mattino alle nove di sera ingombra la famosa rue de la Canebire, di cui i moderni focesi sono talmente fieri da dire, con la massima seriet e con quel loro accento inconfondibile: Se Parigi avesse la Canebire, sarebbe una piccola Marsiglia. Voltandosi, larmatore vide dietro di s Danglars che apparen temente sembrava in attesa dei suoi ordini, mentre in realt segui va anche lui con lo sguardo il giovane marinaio. Ma cera una grande differenza nellespressione di quei due sguardi che seguivano lo stesso uomo.

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IIIL PADRE E IL FIGLIO

Lasciamo che Danglars, in preda al genio dellodio, cerchi di insinuare nellorecchio dellarmatore qualche perfida malignit contro il suo compagno, e seguiamo Dants mentre, dopo aver percorso la Canebire in tutta la sua lunghezza, imbocca la rue de Noailles, entra in una piccola casa sul lato sinistro dei viali di Meilhan, sale in fretta i quattro piani di una scala buia e, tenendo si alla ringhiera con una mano e comprimendo con laltra i battiti del cuore, si ferma davanti a una porta socchiusa che lascia intra vedere linterno di una piccola stanza. In quella stanza abitava il padre di Dants. La notizia dellarrivo del Pharaon non aveva ancora raggiunto il vecchio che, in piedi sopra una sedia, era occupato a legare con mano tremante dei nasturzi intrecciati a clematidi che si arrampi cavano sulla pergola della finestra. Allimprovviso si sent circondare la vita da due braccia, e una voce ben nota esclam dietro di lui: Padre, mio buon padre!. Il vecchio gett un grido e si volt; poi, vedendo suo figlio, si lasci andare tra le sue braccia, tutto tremante e pallido. Che avete, padre? esclam il giovane, preoccupato Siete malato? Ma no, ma no, mio caro Edmond, figlio mio; che non ti aspettavo, e la gioia, la sorpresa di rivederti cos allimprovviso Ah, mio Dio! mi sembra di morire! Ebbene, riprendetevi, padre mio! sono io, sono proprio io! Si dice sempre che la gioia non fa male, per questo sono entrato cos senza avvisarvi. Su, fatemi un sorriso invece di guardarmi in questo modo con degli occhi spaventati. Sono tornato e saremo felici. Ah! tanto meglio, ragazzo mio! riprese il vecchio; ma per ch saremo felici? dunque non mi lascerai pi? Su, parlami della tua felicit. Il Signore mi perdoni disse il giovane, di rallegrarmi di una felicit ottenuta al prezzo del lutto di una famiglia, ma Dio sa che non lho certo desiderata! Mi capitata, e non ho la forza di affliggermene: il bravo capitano Leclre morto, ed probabile che grazie alla protezione del signor Morrel io prenda il suo

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CAPITOLO II

posto. Capite, padre mio? capitano a ventanni! con uno stipen dio di cento luigi e u