Il Coltivatore Cuneese n.18 dicembre 2011

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Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese Manovra del Governo: da Coldiretti proposte di sviluppo per valorizzare la filiera agricola 4 La stampa estera e la manovra Monti 5 Concorso “La nostra agricoltura il nostro Piemonte” 5 Su Melaverde, eccellenze enogastronomiche della Granda 5 Da oltre cento sindaci piemontesi un ordine del giorno a tutela del Made in Italy agroalimentare 6 Allevatorissima: gli allevatori del Piemonte sostengono il progetto “Polvere di latte” 7 Apa gestirà il laboratorio analisi di Inalpi 7 40 anni di Condifesa Cuneo: bilancio più che positivo 8 Storie di vita Il frate Cappuccino, parlamentare e sindaco per i poveri in Brasile 9 Nella festività del Natale condividiamo la speranza e la fede 10 Vitivinicolo, scadenze, avvisi e consigli 11 Il Corsivo del Coltivatore: Il monolocale per la gallina 12 Terranostra ad Arezzo per AGRIeTOUR 12 Resoconto Annata Agraria 2011 14 Corso di formazione per responsabili Donne Impresa 22 Il sociale: nuovi scenari per l’agricoltura 23 La Commercializzazione dell’ortofrutta 24 Viaggio-studio Giovani Impresa Cuneo in Sicilia 26 Il CUPLA incontra il direttore dell’INPS Delfino 27 PSA aggiornamento 28 Le aziende di Terramica del cuneese incontrano il Movimento Consumatori 30 Terramica in Francia per un viaggio studio tutto bio 31 De@Terra e Oscar Green: premi “in rosa” 32 Meravigliosa crociera nel Mediterraneo! 33 Lavori in bosco: formazione ed aggiornamento diventano obbligatori 34 La Giornata del Ringraziamento Provinciale di Coldiretti 37 “Soraya, Turo, Sharo. Storie di guerra e ingiustizia” 40 “Volontari d’Amor” 40 L’agenda del Coltivatore a supporto degli agricoltori 41 Dalle colline di Costigliole Saluzzo a Sant’Anna di Roccabruna 42 “Opzione Donna” per le pensioni di anzianità 44 Riforma della previdenza 45 Scadenze aziendali 47 Il mercatino del Coltivatore 48 C on il valore record di 1,7 euro al litro raggiunto dal prezzo della benzina alla pompa, il costo di un pieno supera quello del pranzo di Natale di un’intera famiglia. Il dato emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti provocati dall’aumento delle accise per la benzina e il diesel. Fare il pieno ad un’auto di media cilindrata con un serbatoio di 50 litri costa ben 85 euro, un importo superiore a quello che le famiglie italiane destineranno alla preparazione del pranzo di Natale. Un litro di benzina è arrivato a costare circa la metà di una bottiglia di spumante e oltre un terzo di un panettone, immancabili sulle tavole delle feste. Si tratta dell’effetto più evidente dei cambiamenti in atto nella distribuzione della spesa degli italiani con trasporti, combustibili ed energia elettrica che hanno sorpassato alimentari e bevande. Le conseguenze si sentono in realtà già a partire dai campi, dove in un anno l’aumento del prezzo del gasolio destinato all’attività agricola è costato – stima la Coldiretti – circa 250 milioni di euro, con un incremento del 46 per cento del costo al litro. Oltre all’aumento dei costi per il movimento delle macchine come i trattori, in agricoltura il caro petrolio colpisce soprattutto le attività agricole che utilizzano il carburante per il riscaldamento delle serre (fiori, ortaggi e funghi) e delle stalle, nonché per l’essiccazione dei foraggi destinati all’alimentazione degli animali. i “Il Coltivatore Cuneese” Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Chiara Serra Hanno collaborato: Sonia Abrate, Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Claudio Bono, Silvia Bosco, Alberto Burzio, Daniele Caffaro, Laura Calcagno, Viola Carasso, Marcella Cavallo, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Nicola Fontana, Tiziana Franchino, Cesare Gallesio, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Claudia Marenco, Paolo Marengo, Livio Minero, Laura Occelli, Franco Parola, Marcello Pellegrino, Silvio Pellegrino, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Sonia Riba, Davide Roà, Giulia Santi, Federica Scaperrotta, Annalisa Sola Redazione ed amministrazione: Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: [email protected] Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 45.000 Copie Il Coltivatore Cuneese viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo Grafica e stampa: AGAM Via Renzo Gandolfo area 90 Madonna dell’Olmo – Cuneo Tel. 0171.411470 – Fax 0171.411714 E-mail: [email protected] Avviso agli inserzionisti: Si informano le ditte inserzioniste della pubblicità che dal 1° gennaio 2012 la raccolta pubblicitaria per le inserzioni su Il Coltivatore Cuneese è fatta esclusivamente dalla ditta TEC Snc Via dei Fontanili 12 – 12045 Fossano (CN) Tel. 0172.695770 • [email protected] 3 N° 18 – 1-31 dicembre 2011

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Quindicinale edito da Coldiretti Cuneo

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Sommario

Foto da archivioIl Coltivatore Cuneese

Manovra del Governo: da Coldiretti proposte di sviluppo per valorizzare la filiera agricola 4

La stampa estera e la manovra Monti 5

Concorso “La nostra agricoltura il nostro Piemonte” 5

Su Melaverde, eccellenze enogastronomiche della Granda 5

Da oltre cento sindaci piemontesi un ordine del giorno a tutela del Made in Italy agroalimentare 6

Allevatorissima: gli allevatori del Piemonte sostengono il progetto “Polvere di latte” 7

Apa gestirà il laboratorio analisi di Inalpi 7

40 anni di Condifesa Cuneo: bilancio più che positivo 8

Storie di vita

Il frate Cappuccino, parlamentare e sindaco per i poveri in Brasile 9

Nella festività del Natale condividiamo la speranza e la fede 10

Vitivinicolo, scadenze, avvisi e consigli 11

Il Corsivo del Coltivatore: Il monolocale per la gallina 12

Terranostra ad Arezzo per AGRIeTOUR 12

Resoconto Annata Agraria 2011 14

Corso di formazione per responsabili Donne Impresa 22

Il sociale: nuovi scenari per l’agricoltura 23

La Commercializzazione dell’ortofrutta 24

Viaggio-studio Giovani Impresa Cuneo in Sicilia 26

Il CUPLA incontra il direttore dell’INPS Delfino 27

PSA aggiornamento 28

Le aziende di Terramica del cuneese incontrano il Movimento Consumatori 30

Terramica in Francia per un viaggio studio tutto bio 31

De@Terra e Oscar Green: premi “in rosa” 32

Meravigliosa crociera nel Mediterraneo! 33

Lavori in bosco: formazione ed aggiornamento diventano obbligatori 34

La Giornata del Ringraziamento Provinciale di Coldiretti 37

“Soraya, Turo, Sharo. Storie di guerra e ingiustizia” 40

“Volontari d’Amor” 40

L’agenda del Coltivatore a supporto degli agricoltori 41

Dalle colline di Costigliole Saluzzo a Sant’Anna di Roccabruna 42

“Opzione Donna” per le pensioni di anzianità 44

Riforma della previdenza 45

Scadenze aziendali 47

Il mercatino del Coltivatore 48

Con il valore record di 1,7 euro al litro raggiunto dal prezzo della benzina

alla pompa, il costo di un pieno supera quello del pranzo di Natale di un’intera famiglia. Il dato emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti provocati dall’aumento delle accise per la benzina e il diesel. Fare il pieno ad un’auto di media cilindrata con un serbatoio di 50 litri costa ben 85 euro, un importo superiore a quello che le famiglie italiane destineranno alla preparazione del pranzo di Natale. Un litro di benzina è arrivato a costare circa la metà di una bottiglia di spumante e oltre un terzo di un panettone, immancabili sulle tavole delle feste. Si tratta dell’effetto più evidente dei cambiamenti in atto nella distribuzione della spesa degli italiani con trasporti, combustibili ed energia elettrica che hanno sorpassato alimentari e bevande. Le conseguenze si sentono in realtà già a partire dai campi, dove in un anno l’aumento del prezzo del gasolio destinato all’attività agricola è costato – stima la Coldiretti – circa 250 milioni di euro, con un incremento del 46 per cento del costo al litro. Oltre all’aumento dei costi per il movimento delle macchine come i trattori, in agricoltura il caro petrolio colpisce soprattutto le attività agricole che utilizzano il carburante per il riscaldamento delle serre (fiori, ortaggi e funghi) e delle stalle, nonché per l’essiccazione dei foraggi destinati all’alimentazione degli animali. i

“Il Coltivatore Cuneese”Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

1 copia euro 2,00Abbonamento annuo euro 40,00

Direttore AmministrativoBruno Rivarossa

Direttore ResponsabileMichelangelo Pellegrino

Coordinamento di redazioneChiara Serra

Hanno collaborato:Sonia Abrate, Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Claudio Bono, Silvia Bosco, Alberto Burzio, Daniele Caffaro, Laura Calcagno, Viola Carasso, Marcella Cavallo, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Nicola Fontana, Tiziana Franchino, Cesare Gallesio, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Claudia Marenco, Paolo Marengo, Livio Minero, Laura Occelli, Franco Parola, Marcello Pellegrino, Silvio Pellegrino, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Sonia Riba, Davide Roà, Giulia Santi, Federica Scaperrotta, Annalisa Sola

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Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55

45.000 Copie

Il Coltivatore Cuneeseviene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo

Grafica e stampa: AGAMVia Renzo Gandolfo area 90Madonna dell’Olmo – CuneoTel. 0171.411470 – Fax 0171.411714E-mail: [email protected]

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3N° 18 – 1-31 dicembre 2011

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4 N° 18 – 1-31 dicembre 2011 F O N D O

Manovra del Governo: da Coldiretti proposte di sviluppo per valorizzare la filiera agricola“Nessuno come noi

agricoltori sa bene cosa siano i sacrifici

e come il contributo al bene del Paese rappresenti un dovere per tutti. Noi non ci tiriamo indietro, ma equità e misure per la crescita devono riguardare anche il nostro settore, e queste misure nella manovra ancora non ci sono”. Sono le parole con cui il presidente della Coldiretti Sergio Marini ha commentato la manovra che il Governo ha presentato al Parlamento. Per questo – continua il presidente Marini – abbiamo consegnato al presidente del Consiglio Mario Monti alcune nostre proposte, idee anche a costo zero, per una filiera agricola più trasparente, più competitiva, più rispettosa di tutti e dove il bene terra, se utilizzato come fattore della produzione in

una impresa agricola, merita un trattamento fiscale ben diverso da quello riservato a fondi agricoli speculativi o per fini hobbistici. Queste correzioni sono

necessarie in quanto equità e crescita sostenibile sono i nuovi beni comuni ai quali il nostro Paese non può permettersi di rinunciare soprattutto in un

I punti essenziali del decreto Salva-Italia riguardano Pensioni, Ici, Iva, ma sono previsti anche tagli alla politica e riduzioni per Province e Autority

PREVIDENZA❱ Estensione del contributivo per tutti; le

donne andranno in pensione di vecchiaia a 62 anni, gli uomini a 66. Potranno continuare a lavorare fino a 70 anni con incentivi.

❱ Abolizione delle quote e delle finestre e incremento dell’anzianità a 42 anni e un mese per gli uomini e 41 e un mese per le donne.

❱ Gli assegni saranno congelati per il 2012 rispetto all’inflazione con la sola eccezione delle minime (467,42 euro) e di quelle fino a due volte il minimo (935 euro al mese).

❱ Contributo di solidarietà da chi percepisce

pensioni più ricche (ma la soglia resta ancora da stabilire).

COSTI DELLA POLITICA❱ I Consigli provinciali potranno essere

composti, al massimo, da 10 membri.❱ Saranno abolite le giunte provinciali.❱ Sarà dichiarato per intero il patrimonio dei

componenti del governo.❱ Il presidente del Consiglio, nonché ministro

dell’Economia, rinuncia al compenso.❱ Saranno ridotti i componenti delle 8

Autority (da 50 a 28 membri).❱ In programma anche la riduzione del

numero dei consiglieri regionali.

CASA E FISCO❱ L’imposta municipale unica sostituisce la

vecchia Ici e si pagherà anche sulla prima casa con un’aliquota dello 0,4%.

❱ Aliquota più alta per la seconda casa (0,75%).

❱ Rivalutazione del 60% degli estimi catastali.❱ Aumento dell’Iva del 2% (dal 21 al 23% e dal

10 al 12%) a partire da settembre 2012.❱ Imposta una tantum (1,5%) sui capitali

rientrati in Italia grazie allo scudo fiscale.❱ Limiti al contante: la soglia della

tracciabilità viene abbassata a mille euro.❱ Aumento delle accise sui carburanti a

partire dal primo gennaio 2012.

SVILUPPO❱ Sarà defiscalizzato l’impatto dell’Irap sui

risultati delle imprese.❱ Sarà ridotta l’Irap alle aziende che

assumono donne e giovani.❱ Sarà premiato dall’Erario l’imprenditore che

mette capitale nelle aziende.❱ Forte rafforzamento del fondo di garanzia

delle imprese.❱ Torna l’Ice, l’Istituto per il commercio

con l’estero, per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese. m

settore strategico com’è quello del Made in Italy”. In questi giorni, Coldiretti sta valutando la manovra in ogni suo passaggio. Oltre alla considerazione già esposta del fatto che non si intravedono interventi concreti per lo sviluppo e la crescita del settore, si parla di prelievi fiscali e comunque di aumenti a livello di costi previdenziali. Lasciamo al prossimo numero e, soprattutto a manovra approvata dal Parlamento, ogni considerazione specifica, evidenziando comunque che la manovra ancora una volta colpisce i ceti medi, le piccole e medie imprese, senza toccare le posizioni privilegiate di realtà come il sistema bancario e le grandi società di capitali.Ribadiamo che la ripresa passa attraverso la valorizzazione dell’economia reale e non della finanza. m

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5V A R I E N° 18 – 1-31 dicembre 2011

La stampa estera e la manovra MontiI principali giornali di tutto

il mondo hanno dedicato ampio spazio alla manovra del

governo italiano, a testimonianza della grande attenzione con cui viene seguito il nostro paese.Il Wall Street Journal sottolinea l’entità della manovra, “30 miliardi di euro in tasse, tagli alla spesa, modifica delle pensioni e misure per la crescita”, ma solleva qualche dubbio sulla possibilita’

che gli investitori ritrovino rapidamente la fiducia sui nostri mercati nonche’ sul fatto che la manovra possa essere approvata cosi’ com’e’ dal Parlamento dove i “partiti sono altamente divisi”. Il quotidiano cita anche le forti perplessita’ dei sindacati italiani “che si oppongono fermamente ai cambiamenti radicali indicati per il costoso sistema delle pensioni”.

Per il New York Times, le misure di austerita’ approvate sono “radicali, ambiziose e impopolari”. Anche questo quotidiano, esprime dubbi sul fatto che i parlamentari italiani approvino misure che “potrebbero azzerare la loro possibilita’ di essere rieletti” e cita l’opposizione dei sindacati. L’articolo sottolinea, tra i motivi di ulteriore difficolta’, anche la scarsa esperienza politica del presidente del consiglio e dei suoi ministri.La manovra “segna il primo elemento in una sequenza di passi coordinati che i leader europei sperano possano portare alla soluzione della crisi del debito“, scrive il Financial Times, che definisce le misure assunte come “fondamentali”.

“Il governo ‘tecnocratico’ italiano ha approvato un pacchetto di dolorose misure di austerità, così dolorose che uno dei ministri si è messo a piangere spiegandole alla stampa”, scrive il Guardian, riferendosi alla commozione del ministro del lavoro Elsa Fornero. “Il governo Monti approva un duro pacchetto di misure di aggiustamento”, titola El Pais, che riferisce della conferenza stampa del governo e pubblica anche uno specchietto illustrativo degli interventi approvati.Lo Spiegel illustra i contenuti della manovra, ma si chiede se il governo avra’ il sostegno del Parlamento per farla approvare, evitando anche uno scontro con i sindacati. L’articolo mette in evidenza come Mario Monti sia riuscito a presentare i provvedimenti dopo pochi giorni al governo e un giorno in anticipo rispetto a quanto programmato inizialmente. m

(Vedi altro articolo sulla manovra a pagina 45)

Coldiretti Piemonte, nell’ambito del progetto nazionale Educazione alla Campagna Amica, bandisce la prima edizione del concorso

“La nostra Agricoltura, il nostro Piemonte” che propone di coinvolgere bambini e ragazzi in un percorso educativo e di sensibilizzazione alla cultura del proprio territorio, di cui l’agricoltura è assoluta protagonista. Il territorio piemontese, con la sua varietà di paesaggi, di colture, di prodotti agricoli di qualità è un patrimonio che deve essere conosciuto e valorizzato nei confronti delle nuove generazioni. Il concorso è infatti rivolto alle scuole primarie di primo grado, le quali potranno mettere in evidenza, attraverso gli elaborati, l’immenso patrimonio piemontese, passando tra campi di cereali, scollinando tra i vigneti, attraversando le lucenti risaie, per salire su tra le fresche e numerosissime vallate montane. Le iscrizioni, gratuite, dovranno essere effettuate entro il 1° febbraio 2012. Gli elaborati dovranno pervenire entro e non oltre il 4 maggio 2012.Il regolamento e la scheda di iscrizione al concorso saranno scaricabili sul sito www.piemonte.campagnamica.it. m

Concorso “La nostra agricoltura il nostro Piemonte”

La trasmissione Melaverde di domenica 11 dicembre su Retequattro dal titolo “Terra di tradizioni” era dedicata a tre grandi eccellenze,

che fanno apprezzare il cuore della nostra Provincia ben oltre i confini nazionali: il Bue Grasso di Carrù, il Cappone di Morozzo e il vino Dolcetto: prodotti storici della Granda e del Piemonte, patria della più importante razza bovina autoctona italiana, la piemontese, e dei vini conosciuti ed esportati in tutto il mondo. La puntata è stata girata presso le aziende di allevamento Bramardo Eraldo ed Enrico di Morozzo (per il cappone) e di Rocca Giovanni di Carrù (per il bue grasso) e l’agriturismo “La Pieve” di Peyro Antonia di Dogliani. “Location” della nota trasmissione anche il ristorante Vascello D’Oro di Carrù e la Cantina del Dolcetto di Dogliani. Nel corso della puntata, è andata in onda l’intervista al direttore di Coldiretti Cuneo e Piemonte, Bruno Rivarossa, in merito all’azione di Coldiretti sulla tutela dei prodotti tipici e tradizionali. m

Su Melaverde, eccellenze enogastronomiche della Granda

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6 A T T U A L I T ÀN° 18 – 1-31 dicembre 20116

Da oltre cento sindaci piemontesi un ordine del giorno a tutela del Made in Italy agroalimentare

L’obiettivo della Federazione regionale è già stato recepito e condiviso dalla Regione Piemonte, oltreché dalle altre Istituzioni interessate, Province, Camere di Commercio e Consorzi di Tutela, che hanno espresso pieno sostegno alla battaglia a difesa del Made in Italy.“È necessario porre fine a una situazione insostenibile: l’Italian

sounding ruba all’economia nazionale oltre 60 miliardi di euro all’anno,” puntualizza Rivarossa. Dopo la denuncia, da parte di Coldiretti, di utilizzo improprio di risorse pubbliche da parte della Società italiana per le imprese all’Estero – SIMEST s.p.a. destinate a finanziare la produzione e la distribuzione di prodotti alimentari che non

Sono già un centinaio le amministrazioni locali che hanno aderito all’invito di

Coldiretti Piemonte e hanno approvato un ordine del giorno a tutela del Made in Italy agroalimentare. Alla luce dell’intensificarsi dei rischi di contraffazione e concorrenza sleale verso i prodotti nazionali, il progetto della Federazione regionale è quello di agire concretamente, coinvolgendo le Istituzioni, per combattere “la diffusione di prodotti che traggono in inganno circa la vera origine geografica e raggirano i consumatori, che non possono scegliere in modo consapevole”, dicono Paolo Rovellotti, presidente, e Bruno Rivarossa, direttore di Coldiretti Piemonte. Coldiretti Piemonte ha invitato tutte le amministrazioni, provinciali e comunali, a inserire nell’ordine del giorno dei rispettivi Consigli e Giunte, un punto relativo alla discussione ed alla condivisione dell’azione a tutela dei veri prodotti alimentari “Made in Italy” nonché a porre in essere tutte le iniziative utili a questo scopo.

hanno nulla a che fare con il tessuto produttivo del Paese, “non possiamo continuare ad assistere alla svendita della nostra economia e dei nostri territori, che rischia di danneggiare irrimediabilmente il nostro grande patrimonio”, conclude il direttore di Coldiretti Piemonte, “per questo abbiamo deciso di coinvolgere tutte le amministrazioni nella nostra battaglia, a difesa dell’italianità e delle scelte consapevoli dei consumatori”. m

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7N° 18 – 1-31 dicembre 2011V A R I E

Apa gestirà il laboratorio analisi di Inalpi

Allevatorissima: gli allevatori del Piemonte sostengono il progetto “Polvere di latte”Il premio Italialleva 2011 ha

due vincitori. Nell’ambito di Allevatorissima, la festa

dei frisonisti che si è svolta lo scorso 30 novembre alle Cupole di Cavallermaggiore, sono stati premiati Mauro Carra, responsabile del servizio valutazioni e mostre dell’Anafi di Cremona, la più importante associazione della Frisona in Italia, e Paolo Rovellotti, nella sua veste di presidente della Federazione Coldiretti regionale. La targa Italialleva, che lega il suo

nome al marchio realizzato dall’Aia (Associazione italiana allevatori), viene così assegnata, ancora una volta, a figure di spicco che hanno saputo valorizzare la filiera nazionale del latte, lavorando a stretto contatto con gli allevatori. L’anno scorso il premio andò ad Ambrogio Invernizzi e alla sua squadra dell’Inalpi di Moretta, per la lungimiranza mostrata nel portare a termine l’operazione “torri del latte”, in sinergia con la Ferrero e con il sostegno

operativo del sistema Compral. In precedenza la targa ha sottolineato l’impegno di personaggi quali il presidente Aia Nino Andena, il presidente del caseificio Valle Josina Angelo Dutto e il produttore di “Melaverde” Giacomo Tiraboschi. I premi sono stati consegnati nel corso della serata da Livio Diale, presidente della sezione Frisona dell’Apa provinciale e regionale e dal presidente Apa e Compral Roberto Chialva. m

È stato siglato lunedì 5 dicembre, nella Sala giunta

della Camera di commercio di Cuneo, l’accordo di collaborazione e cooperazione fra la Società In.Al.Pi. di Moretta e l’Associazione provinciale allevatori per la gestione del Laboratorio di analisi collegato alla stabilimento di produzione e trasformazione. I vertici Apa-Compral e In.Al.Pi hanno messo una firma di portata storica per il settore agroalimentare: è

la prima volta che un’azienda privata affida il compito di controllare l’intero processo produttivo a una struttura tecnica del sistema allevatoriale. Grande la soddisfazione dei vertici del mondo allevatoriale, che a cominciare dal presidente dell’Apa cuneese e regionale, Roberto Chialva, hanno fortemente creduto nella cooperazione con l’azienda della famiglia Invernizzi e la Ferrero: “Abbiamo dato vita a

una realtà di filiera tutta italiana, dando risposte concrete agli allevatori anche dal punto di vista del prezzo, basato su un indice che remunera la produzione in una situazione di mercato certamente non facile”. Attualmente, in Piemonte, il 60 per cento del latte viene remunerato sulla base di questa tariffa, che non solo è equo-solidale nei confronti del consumatore, ma riconosce anche il giusto ruolo a tutti gli

attori della filiera: dall’allevatore, al trasformatore, all’utilizzatore finale. E ora la gestione diretta dei controlli nello stabilimento di Moretta, dove sorgerà una sezione staccata dell’Apa, con biologi, analisti, chimici e tecnici di laboratorio che saranno in grado di assicurare analisi in tempo reale su tutta la catena produttiva, dall’arrivo della materia prima alle varie fasi della lavorazione fino alla consegna del prodotto finale”. m

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8 N° 18 – 1-31 dicembre 2011 A T T U A L I T À

40 anni di Condifesa Cuneo: bilancio più che positivo Un bilancio più che positivo,

frutto di quarant’anni di lavoro al servizio degli

agricoltori cuneesi. Sono numeri di tutto rispetto, quelli che il Consorzio Condifesa di Cuneo ha presentato nell’assemblea dei soci lo scorso 3 dicembre: 2,8 miliardi di euro di produzioni agricole assicurate dal 1971 ad oggi, 3.609 soci, 25 mila ettari di coltivazioni tutelate. Ora – nelle parole del direttore, Roberto Bernardi – “Si guarda al futuro con la speranza di dare un maggior servizio alle aziende agricole, riducendo al minimo la burocrazia”.Ad aprire i lavori dell’assemblea, che si è svolta a Cuneo, nella Sala Incontri della Fondazione CRC, è

stato il presidente di Condifesa, Lorenzo Bergese. Nel suo intervento, ha sottolineato quanto sia importante oggi più che mai per le aziende, assicurare

le loro produzioni. Natale Carlotto, socio fondatore, ha ricordato il presidente Dallorto e i vicepresidenti ai tempi della costituzione del Consorzio, con tutte le difficoltà per attuare le

normative legislative.Il direttore Bernardi ha presentato i dati della campagna appena chiusa, sottolineando l’impegno del Consorzio per affrontare e superare le difficoltà legate ai

conteggi della contribuzione pubblica. Albano Agabiti, presidente Asnacodi, ha rilevato l’importanza del Sistema Condifesa per lo sviluppo anche di nuove forme assicurative,

attraverso fondi mutualistici, per garantire meglio i ricavi aziendali dei soci. L’avvocato Paola Grossi, dell’ufficio legislativo Confederazione Nazionale

Coldiretti, ha approfondito la gestione dei rischi delle imprese agricole, dal fondo di solidarietà alla riforma della PAC. Giuseppe Blasi, direttore generale Mipaaf, ha commentato positivamente i risultati ottenuti dal Sistema Condifesa ed ha evidenziato la notevole collaborazione tra Ministero, Regione, Asnacodi e i Condifesa territoriali.Ha preso la parola anche Claudio Sacchetto, assessore Regionale all’Agricoltura, che ha auspicato, per altri settori non solo agricoli, coperture assicurative legate ai mancati redditi, per fare in modo che i costi non gravino sull’intera collettività. È intervenuto in chiusura, il presidente di Coldiretti Cuneo, Marcello Gatto, che ha ricordato l’amico Giuliano Sacchetto, presidente Condifesa, scomparso prematuramente nel 2007. m

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Storie di vitaa cura di Barba Bertu ([email protected])

Frate Dilson Batista Santiago è nato il 25 aprile 1954 nella stato di

Bahja, in Brasile, a Canavueira. Il Cappuccino, che si dipinge come “innamorato di San Francesco”, è stato parlamentare in Brasile per un mandato e sindaco per tre tornate, nel paese dove era anche parroco: la sua è una esperienza decisamente straordinaria.

UN MISSIONARIO COME MODELLOLa sua vocazione di Frate Cappuccino come nasce?“Vivevo in un piccolo villaggio del Brasile, da bambino, dove c’erano dei Frati Cappuccini missionari di Napoli. L’incontro con Padre Michele Baiardi ha cambiato decisamente la mia esistenza: ho scelto così la vita sacerdotale avendo ben presente nella mia testa la sua figura, come modello”.La sua famiglia era povera?“Mio padre lavorava per il Ministero dell’Aeronautica, eravamo poveri. A quindici anni e mezzo ho deciso di venire a studiare in Seminario in Italia, i miei genitori hanno capito la mia scelta… A me ha fatto un certo effetto venire a Nola, in Campania, per compiere gli studi in Seminario”.Che ricordi ha di quegli anni?“Sono dei ricordi molto belli e molto vivi nel mio cuore! Con i miei coetanei napoletani mi sono trovato subito benissimo, non ho avuto delle difficoltà nel legare con loro”.

COLPITO DALLA “GRANDA”La prima impressione che ha avuto della provincia di Cuneo?“È una terra molto bella, sono stato bene accolto da don Pierino Giraudo e dalla gente di Cervasca. Abbiamo concelebrato insieme le Messe, abbiamo pregato, abbiamo discusso e fatto anche delle belle gite in montagna”.In Brasile cosa fa?“Sono uno dei responsabili di un progetto di solidarietà dell’Associazione Arcobaleno di Trento, grazie al quale sono

seguiti 150 ragazzi di strada. Inoltre mi occupo di una tribù di Indios, dei quali sono cappellano: con loro ho un rapporto molto bello, per me si tratta di una esperienza molto arricchente e significativa”.

I “SEM TERRA” DEL BRASILEIl movimento dei “sem terra” cosa è?“In Brasile ci sono grandi distese di terre incolte. I “sem terra” le occupano e chiedono di poterle coltivare. Noi come Cappuccini, nel nostro convento, abbiamo sostenuto da anni le giuste rivendicazioni di questi poveri e li abbiamo ospitati. Negli anni passati, i “sem terra” erano osteggiati dal precedente Governo; quando è arrivato al potere il presidente Lula la situazione per loro è cambiata. Come parroco ho capito che non potevo essere indifferente

di fronte alle richieste di questi poveri, caricati sovente dalla polizia: il buon pastore segue la sua gente!. La loro storia è bagnata di sangue e piena di sofferenze”.La Chiesa in Brasile sostiene queste lotte?“Sì, la Chiesa Cattolica in Brasile sostiene i poveri”.

L’IMPEGNO IN POLITICANella sua intensa vita, lei è stato anche deputato e

sindaco…“Sì, è vero ed è successo con il permesso dei miei superiori. Sono stato deputato nella Stato di Bahia nel “Partito dei lavoratori”, dal 2004 al 2006: in Parlamento ero rispettato da tutti”.Per quanti mandati è stato sindaco del suo paese?“Per tre mandati sono stato anche il sindaco di Itamarju, dove ero parroco. È stata una esperienza molto bella e importante: ho capito che continuando ad essere un religioso potevo aiutare i poveri, impegnandomi anche nella politica. Ho capito che la politica non è sempre una cosa sporca e che facendo politica si può fare del bene”.C’è qualcosa di cui va orgoglioso come sindaco?“La prima cosa che ho fatto, è stata quella di dare contratti

sindacali ai duecento dipendenti di quel Municipio: la Giustizia. Poi abbiamo costruito anche gli ospedali e le scuole, dimostrando a tutti che i soldi di tutti si possono spendere bene, per i poveri, e senza sprechi”.Come mai ha smesso di fare il sindaco?“Ho provato amarezza, perché alcune persone nelle quali avevo riposto grande fiducia, hanno combinato dei guai. Nella vita, a volte, però, questo accade e provoca qualche delusione”.

L’ATTUALITÀ DI SAN FRANCESCOCosa pensa di San Francesco?“San Francesco è la mia grande passione! Il suo messaggio è sempre di una sorprendente attualità: non si deve dimenticare che San Francesco è vissuto nel 1200”.Frate Dilson, la vita secondo lei è facile o difficile?“La vita è facile, basta che uno abbia sempre la forza di Dio con sé. Ed è bella, e bisogna avere gli occhi ed il cuore per capirlo”.Lei è felice di essere Frate?“Oh sì, io sono un Frate fortunato e felice, consapevole delle mie fragilità. Io credo nel Dio che ci ama. Ogni giorno, so che Sorella Morte può arrivare e io devo essere sempre pronto”.Cosa pensa delle grosse ingiustizie del nostro pianeta?“Lo so bene che ci sono, provocate da noi uomini. Ma io per primo devo fare qualcosa per combattere le ingiustizie, senza guardare troppo a cosa fanno, o non fanno, gli altri”. i

9N° 18 – 1-31 dicembre 2011R I T R A T T I D I I E R I E D I O G G I

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10 N° 18 – 1-31 dicembre 2011 R I C O R R E N Z E

Nella festività del Natale condividiamo la speranza e la fede Una mangiatoia, ricavata nel

muro di una povera casa di Betlemme, ospita il primo

Natale. Giuseppe e la sua sposa partoriente si ritrovano quasi fuori dal mondo, perché «per loro non c’era posto» (Lc 2,6). È come se fossero di troppo dentro quella stanza, in quell’abitazione, in quella città. Sono di troppo nel mondo, perché il mondo è già pieno di persone, di attività, di esigenze.Assomiglia questo Natale a quello di ogni essere umano che viene a nascere oggi. Viene da pensare che sia di troppo: come potrà trovare spazio per crescere? I genitori avranno ancora tempo da dedicare a lui

ora che a tutti manca il tempo per…? Qualcuno potrà dargli un lavoro e una missione ora che non ce n’è per tutti? Potrà prima o poi aprire bocca e parlare in un mondo già riempito di parole e discorsi? Potrà sperare nelle cure amorevoli dei suoi simili quando gli oneri dell’assistenza sociale diventeranno insostenibili? È forse per pudore che nessuno si spingerà fino a fargli la domanda: «Perché sei venuto? Non hai visto che non era il momento?». È una domanda che neppure a Maria e Giuseppe avevano osato fare. Il Natale, quello di Gesù e quello di ogni bambino, ma anche quello di ogni altro vivente,

rinnova questo mistero: ciò che ci salva è una novità che non avevamo previsto. A volte viene da una realtà che ci appare ingombrante, inaccettabile o insopportabile. È una novità che viene dai margini estremi del nostro vivere. A volte, dopo avere guardato bene intorno per poter fare qualche cosa o per programmare un po’ di futuro, ci sembra di essere arrivati al limite. La vita e il mondo appaiono già pieni: non c’è più posto per altro.Proprio li, nelle strettezze della stanza di Betlemme, nel buco di una mangiatoia nasce il Bambino. Sarà poi lui a farsi spazio con la sua presenza umana, con la forza delle sue parole, con

l’autorevolezza dei suoi gesti, con il sacrificio di se stesso. Il mondo di Betlemme sembrava una piccola scatola ormai satura. Dopo la nascita del Bambino si aprono nuovi mondi: nuove ragioni e nuove possibilità di vita per le persone. Il Natale ha questo potere di generare mondi nuovi. È questo l’augurio per noi imprigionati nelle crisi del mondo attuale. Come potremo venirne fuori? Solamente con la forza del Bambino, che apre mondi nuovi con la propria dignità di essere umano, con l’autorevolezza di parole trasparenti, con le azioni e sofferenze fatte proprie. Buon Natale!

Don Giuseppe Pellegrino

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11N° 18 – 1-31 dicembre 2011A T T U A L I T À

Vitivinicolo, scadenze, avvisi e consigli Attenzionealle varietà Il Servizio Vitivinicolo di Coldiretti invita i conduttori dei vigneti a controllare che siano rispettate le prescrizioni sulla composizione ampelografica dei vigneti. Molti dei disciplinari dei vini Made in Cuneo sono monovarietali, pertanto non debbono essere presenti ceppi di vitigni diversi. Può succedere che in fase di realizzazione del vigneto qualche barbatella di altra varietà sia finita erroneamente tra quelle impiantate, oppure che sia stata introdotta nelle sostituzioni; sta di fatto che le piante “estranee” vanno eliminate, altrimenti si perde l’idoneità a produrre la DO. La Legge N°61/2010 in proposito ammette una tolleranza del solo 1%, inquinamenti varietali ulteriori non sono ammessi.

Etichettatura:Ogni indicazione deve essere tracciata Ogni indicazione che si intende riportare, sempre che non sia vietata espressamente, deve rispettare tre regole fondamentali: essere veritiera, non ingannevole e dimostrabile. Per la terza regola, quella del “dimostrabile” abbiamo da tempo imparato che ogni menzione aggiuntiva, vigna, tipologia, particolarità leggibile nell’etichetta deve trovarsi a ritroso (rintracciabilità), sui registri e sui documenti di vendita del prodotto. Ma potrebbe tuttavia sfuggire che anche una semplice e banale scritta aggiuntiva come “affinato in botte di legno” deve trovare riscontro nei suddetti documenti e registri, affinché i controllori non

possano mettere in dubbio il suddetto principio della dimostrabilità. Ha ragione chi dice che si sta esagerando, ma oggi la forma spesso diventa sostanza e sulle formalità fioccano i verbali. Per le non conformità sulle DO la Legge 61/2010 prevede sanzioni da 2 mila a 13 mila euro.

RISTRUTTURAZIONE /RICONVERSIONE VIGNETI – BANDO 2011-2012 Ricordiamo la possibilità di presentare domanda per ottenere i contributi per il ringiovanimento dei vigneti. Di seguito si riportano le scadenze del bando : - 26 gennaio 2012, ore 14.00,

per via telematica; - 2 febbraio 2012, ore 12.00,

tali domande dovranno essere presentate agli Uffici delle Amministrazioni Provinciali

competenti per territorio anche in forma cartacea, pena la non ricevibilità delle domande stesse.

VARIAZIONI IDONEITÀ DOC E DOCG ENTRO 15 GENNAIO Coldiretti ha chiesto ed ottenuto in via eccezionale per questa campagna, che le variazioni alla situazione produttiva dei vigneti (scadenza normale al 31-7) , siano ammissibili fino alla data ultima di presentazione della dichiarazione di raccolta/produzione, vale a dire entro il 15-1-2012 pv. È quindi possibile aggiungere, togliere o variare l’iscrizione all’idoneità dei vigneti atti a produrre DO secondo le risultanze delle rilevazioni GIS. In caso di necessità rivolgetevi ai CAA Coldiretti per le necessarie modifiche. m

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Da gennaio è obbligatorio, per chi fa ricorso alle gabbie, adeguare le strutture destinate ad ospitare allevamenti avicoli.

La legge, cui – secondo le stime – si sarebbe già sottomesso il 60 per cento degli imprenditori, prevede che ogni pennuto abbia a disposizione 750 cm quadrati di spazio, con nido e lettiera, posatoio e abbeveratoio. Anche la mangiatoia deve concedere 12

centimetri a soggetto. Un monolocale animale a tutti gli effetti, con zona pranzo, zona letto e servizi, studiato nell’obiettivo, comprensibile, di elevare le condizioni di benessere animale. Peccato che, anche in questo caso, alle migliori condizioni di vita assicurate ai polli, corrisponda un malessere per l’allevatore, costretto a sobbarcarsi spese non trascurabili, pesantissime per conti che già vacillano.Si è calcolato che l’adeguamento al nuovo sistema costa, in media, 30 euro per gallina e che, per forza, si sarà costretti, in futuro, a ritoccare i prezzi delle uova.I quartierini di ultima generazione, comunque, hanno qualche alternativa, rappresentata dalla scelta dell’allevamento a terra, in voliera, oppure all’aperto. Un po’ come la casa popolare, al posto della villetta o, meglio, del residence. Per l’imprenditore avicolo una prospettiva, diventata più concreta con i nuovi dispositivi: andare a vivere stabilmente... nel pollaio! m

Bastian Contrari

IL MONOLOCALE PER LA GALLINA

Il Corsivo del Coltivatore

12 N° 18 – 1-31 dicembre 2011 V A R I E

Anche quest’anno Terranostra Cuneo ha partecipato ad AGRIeTOUR, il Salone nazionale dell’agriturismo, unico grande appuntamento

dedicato al mondo della vacanza rurale che si è svolto dal’11 al 13 novembre ad Arezzo Fiere e Congressi. AGRIeTOUR è una grande vetrina dell’agriturismo utile ad incontrare il mercato professionale e valorizzare il settore e la cultura dell’ospitalità rurale, per promuovere l’aggiornamento tecnico e formativo, le tecnologie e le forniture, e presentare l’offerta agrituristica italiana a qualificati operatori internazionali, provenienti da paesi di riferimento per il turismo del nostro Paese. Terranostra Cuneo, oltre ad avere uno stand in fiera, ha partecipato a tavoli di lavoro in cui ha potuto presentare le strutture ricettive cuneesi e le attività della provincia a persone, italiane e non, interessate all’ambito agrituristico. Inoltre, durante il convegno, il presidente nazionale di Terranostra Tullio Marcelli ha dichiarato che “l’agriturismo potrebbe essere la via anticrisi. Il vero valore aggiunto è quello di poter utilizzare i propri prodotti, ma ancor più vantaggioso sarebbe poter trasformare i vincoli, che ancora un agriturismo ha, in opportunità di crescita”. m

Terranostra ad Arezzo per AGRIeTOUR

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13N° 18 – 1-31 dicembre 2011

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Resoconto Annata Agraria 2011

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Prosegue su questo numero il resoconto dell’Annata Agraria 2011: gli effetti negativi sull’andamento dell’economia reale dovuti alla crisi finanziaria hanno accentuato le difficoltà in cui si trova il

comparto agricolo; per contro, dal punto di vista agronomico, il 2011 ha visto produzioni di ottima qualità e abbondanti, con un incremento rispetto al 2010, in particolare nei settori frutticolo, dei bovini da carne e in parte nel suinicolo.Emerge chiaramente come il male di cui soffre la nostra agricoltura non sia la qualità delle produzioni, ma i prezzi dei prodotti spuntati in azienda.

SETTORE ORTICOLO E PICCOLI FRUTTIL’annata 2011 nel suo insieme non è stato positivo, accentuando il trend negativo manifestatosi nel corso delle precedenti campagne. A livello produttivo, i quantitativi sono stati molto soddisfacenti con volumi più elevati rispetto alle medie degli ultimi anni. Anche dal punti di vista qualitativo si è riscontrata una buona qualità complessiva, che e non ha risentito dei notevoli sbalzi termici che hanno caratterizzato i periodi primaverili, estivi e autunnali.Le liquidazioni dei mirtilli sono state buone, indicativamente intorno ai 3,80-4,00 €/kg. La produzione è stata anche da punto di vista qualitativo.Per gli ortaggi autunnali come le zucche, cavoli e cavolfiori le difficoltà sono state condizionate dal clima decisamente caldo rispetto al periodo. Le temperature elevate hanno favorito le produzioni anticipandole e, allo stesso tempo, limitato i consumi

creando in alcuni casi un eccesso di produzione e quotazioni anche in questo caso al di sotto della media (0,20 €/kg i cavoli verza, 0,40 €/kg i cavolfiori bianchi).Nota positiva per quanto riguarda il fagiolo secco che prosegue, anche per l’annata 2011, il trend positivo iniziato lo scorso anno. Le tipologie borlotto Lamon e Billò vengono scambiate in campagna, con quotazioni tra i 2,40 e 2,80 €/kg. Il 2010 è stato inoltre l’anno in cui il Consorzio di Tutela e Valorizzazione del Fagiolo Cuneo ha ottenuto, dopo un notevole lavoro, ha ottenuto il riconoscimento definitivo dell’IGP da parte dell’Unione Europea. Con il Regolamento di esecuzione (UE) n. 483/2011 della Commissione del 18 maggio 2011, la denominazione Fagiolo Cuneo IGP è stata ufficialmente iscritta nel registro delle denominazioni d’origine protette e delle indicazioni geografiche protette. L’IGP diventa un’ulteriore tassello per promuovere il progetto di filiera territoriale, nato alcuni fa con la commercializzazione collettiva da parte di alcuni produttori, e ulteriormente sviluppatosi nel corso dell’anno con la costituzione della cooperativa Fagiolcoop delle Valli Cuneesi. SETTORE CEREALICOLOAnalizzando nel complesso la produzione regionale, la campagna di raccolta del frumento tenero e di orzo, pur non replicando l’eccezionale risultato del 2010, può considerasi discreta sia in termini

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qualitativi che di resa. La raccolta si è protratta di alcuni giorni, complici in parte le semine tardive ed in parte a causa del clima umido che ha caratterizzato il mese di luglio. Il fattore “acqua” è stato certamente uno dei fattori determinanti. Dalle prime analisi le differenze sostanziali emerse tra i diversi areali produttivi, sono dovute essenzialmente dalla possibilità o meno di irrigare i campi. Chi ha potuto irrigare durante il periodo primaverile (aprile-maggio), caratterizzato da un clima secco, ne ha potuto beneficiare in fase di raccolta. La minore produzione ha trovato tuttavia ottimi riscontri nelle quotazioni. Durante la campagna di raccolta le quotazioni si sono attestate mediamente dai 21 ai 23 euro/quintale per il grano misto rosso e dai 20 ai 22 euro/quintale per l’orzo. Per i grani di forza invece si è spuntato un maggiore prezzo nell’ordine di 4-5 euro/quintale. Se si considera invece il mercato mondiale, a differenza delle forti oscillazioni rilevate per altre commodities, i cereali hanno sostanzialmente tenuto, con una lieve tendenza al rialzo durante l’estate. L’aumento delle produzioni 2011, a livello mondiale non ha influito sulle quotazioni: da Rotterdam a da Bordeaux, da Parigi a Chicago, sino sono avuti trend relativamente stabili o in crescita. Un anno fa la siccità e gli incendi estivi in Russia avevano invece condizionato pesantemente il mercato mondiale, portando

ad un impennata delle quotazioni, causa la forte diminuzione dell’offerta. La stessa Russia, che nel 2010 aveva registrato un crollo delle produzioni del 38%, arrivando ad una produzione di soli 60 milioni di tonnellate proprio a causa della

siccità, ha raccolto nel 2011 circa 94,6 milioni di tonnellate. Anche nel periodo autunnale non si sono rilevate significative oscillazioni di prezzo, attestandosi mediamente tra i 19 e i 23 euro/quintale sia per il frumento tenero che per l’orzo.Per quanto riguarda il mais si è avuta una campagna molto positiva: quantità e qualità sono state pressoché in linea con le annate precedenti, con punte di eccellenza in particolare in provincia di Cuneo. Nel complesso la maturazione è avvenuta in condizioni climatiche ottimali, grazie alle temperature elevate di agosto e settembre. Anche la raccolta è stata caratterizzata da condizioni favorevoli consentendo di ottenere livelli di umidità ottimali. Complice anche l’aumento di prezzo della paglia, si è avuto un massiccio riutilizzo degli stocchi, da destinare per uso lettiera degli animali. Le quotazioni si stanno attestando mediamente sui 20 euro/quintale.Risultati positivi per la campagna cerealicola 2011 arrivano anche dalle iniziative messe in campo da Coldiretti Agenzia 4 A e CAP Nord Ovest. Nel complesso sono stati movimentati circa 270 mila quintali di frumento tenero, provenienti da produttori che, nel settembre di un anno fa, avevano sottoscritto l’impegno di conferimento di grano al CAP Nord Ovest. Il Consorzio Agrario, a sua volta, lo ha commercializzato con importanti gruppi industriali

(continua a pagina 16)

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sulla base di appositi contratti di filiera, definiti tra la parte agricola e industriale prima ancora delle semine autunnali dello scorso settembre. Il tutto con il supporto tecnico dell’Agenzia 4A Coldiretti. L’adesione di molti produttori all’importante progetto, anch’esso nell’ambito de la “Filiera agricola tutta italiana”, ha consentito di concretizzare le forniture e soprattutto di dare vita ad una filiera che vede direttamente coinvolti tutti i soggetti, dal produttore all’industria. E con una formula che garantisce al produttore un riferimento del prezzo legato alle quotazioni delle principali borse merci, a cui aggiungere un eventuale premio per il raggiungimento di elevati standard qualitative. E anche termini di pagamento certi. Per la prossima campagna sono stati proposti nuovamente contratti di filiera, estendendo la commercializzazione anche ad altri nuovi soggetti industriali e con l’aggiunta di nuove varietà di grano ancora più performanti. Novità assoluta, per la campagna 2001, è stata la sperimentazione di forme di pagamento utilizzando le quotazioni del mercato a termine del Matif di Parigi e che in futuro potrà sicuramente essere implementato, con buona soddisfazione per gli imprenditori agricoli. Nel corso dell’annata agraria si è aggiunto un nuovo progetto di filiera sul grano saraceno, come secondo raccolto al frumento, favorendo un ulteriore integrazione al reddito delle imprese. La nuova progettualità prevede la produzione di grano saraceno finalizzato ad una filiera specifica per i celiaci e che vede coinvolti, oltre a Coldiretti e Consorzio Agrario del Nord Ovest, alcuni importanti gruppi industriali. Dopo gli ottimi riscontri della fase sperimentale 2011, con una superficie complessiva di circa 100 ettari e 50 aziende coinvolte, per la prossima annata si prevede un’ulteriore crescita.

SETTORE CORILICOLOL’annata 2011 è stata positiva per la nocciola in termini qualitativi, con un calo quantitativo di produzione stimato nel 20% in meno rispetto alla campagna precedente. Si è raggiunta una produzione, a livello piemontese, di circa 15.000 - 16.000 tonnellate. Il calo della produzione complessiva piemontese risulta comunque meno vistoso, in quanto stanno entrando in produzione i nuovi impianti, presenti soprattutto negli areali dell’Alessandrino e dell’Astigiano. Pertanto la produzione stimata resta abbastanza in linea con la media storica. Parimenti, dal punto di vista qualitativo, il prodotto risulta ottimo con buona pezzatura e rese superiori alla media storica, e che sovente si avvicinano al 50% espresse in punto resa alla sgusciatura. Anche sotto il profilo sanitario la produzione 2011 risulta ottima in quanto il raccolto è avvenuto in asciutta con percentuali di umidità molto basse, e grazie all’ andamento climatico favorevole non si registrano marciumi o presenza di muffe. Le quotazioni, da alcune settimane stabili, si attestano su una media 6,00 €/punto resa, pari a 290-300 €/quintale per il prodotto tal quale, complice anche il calo produttivo della Turchia. Dagli ultimi dati pervenuti nel corso dell’incontro bilaterale UE-Turchia dello scorso 23 settembre, le previsioni hanno mostrato una produzione mondiale sostanzialmente in calo, per effetto soprattutto della contrazione produttiva turca, paese che copre mediamente ben oltre il 70% del totale. Il raccolto turco sarebbe infatti passato dalle 600.000 tonnellate della passata stagione, alle 453.000 tonnellate previste per il 2011, anche se, secondo alcuni operatori, la produzione sarebbe in effetti di poco superiore alle 400.000 tonnellate. Sempre dai dati emersi nel corso dell’incontro, la produzione mondiale 2011 si attesterebbe a 715.000 tonnellate, con un calo del 9-10% rispetto al 2010.

(continua da pagina 15)

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Un’importante novità che ha caratterizzato il comparto a livello territoriale è stata l’attività portata avanti da Corilanga, cooperativa nata all’interno di Coldiretti con l’intento di realizzare progetto di filiera per la valorizzazione della Nocciola Piemonte IGP. Se nel 2010, al primo anno di attività, erano stati 1.500 i quintali di nocciole commercializzate, nel corso del 2011

la cooperativa ha siglato due contratti di filiera corta per la fornitura di Nocciola Piemonte I.G.P.. Oltre ad aver rinnovato la fornitura con l’azienda Sebaste di Gallo d’Alba, da quest’anno si è aggiunta la Pernigotti di Novi Ligure. Entrambi gli accordi, oltre ad avere una finalità economica, riconoscendo una migliore remunerazione al prodotto di elevata qualità, ha anche l’obiettivo di promuovere la territorialità e le peculiarità organolettiche della nocciola piemontese, certificata IGP. Di seguito due grafici riferiti alle quotazioni 2011 delle nocciole, il primo riferito al raccolto 2010, il secondo a quello 2011.

COLTURE INDUSTRIALI (pomodoro da industria e patate)Per il pomodoro da industria, nel mese di febbraio é stato raggiunto l’accordo, tra le organizzazioni dei produttori del Nord Italia e le industrie di trasformazione, con un prezzo indicativo di riferimento fissato a 88,00 €/tonnellata. L’incremento di prezzo di 18 €/tonnellata rispetto alla campagna precedente è stato introdotto soprattutto in virtù del cambiamento dell’aiuto comunitario. La campagna 2011 è stata infatti la prima, rispetto alle precedenti tre annate, con un sistema di aiuto comunitario totalmente disaccoppiato, con un’erogazione del premio a superficie (sulla base della media del triennio precedente 2004-2006), eliminando la componente relativa al quantitativo prodotto.L’andamento produttivo ed i dati a consuntivo hanno confermato, a livello nazionale, una sensibile riduzione delle rese produttive, già constatate nella prime fasi iniziale di raccolta. Elevati disagi si sono registrati a causa delle alte temperature (38°-40°) e del clima torrido che ha interessato, dopo ferragosto, gran parte delle aree produttive, causando forti stress alle piante, sovra maturazione e danneggiamento dei frutti e anticipando di una settimana i tempi di raccolta. In Italia la superficie coltivata nel 2011 è stata pari a 67.586 ettari, di cui 36.372 al Nord, 3.435 al Centro e 27.778 al Sud. La contrazione risulta evidente se si considera che nel 2010 erano stati investiti 79.324 e 78.115 del 2009. Le superfici messe a coltura nel 2011 risultano comunque superiori ai 65.225 ettari del 2008. In questo contesto, considerando l’andamento climatico e la riduzione delle superfici messe a coltura rispetto alla campagna precedente, la produzione complessiva avviata alla trasformazione non ha superato i 45 milioni di quintali, con una riduzione di oltre il 20% rispetto alla campagna precedente. Nel 2010 erano stati raccolti 50,8 milioni di quintali, oltre 57 milioni nel 2009 e 49 milioni nel 2008. L’Italia è

Elaborazione Coldiretti Piemonte su dati Borsa Merci Cuneo

A T T U A L I T À

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attualmente il terzo trasformatore mondiale di pomodoro per quantità, ma detiene la leadership soprattutto nei derivati di alta gamma, con un valore di oltre 1,3 milioni di euro di conserve di pomodoro e pelati, voce trainante dell’export del “made in Italy” agroalimentare nel mondo. A livello di Nord Italia, la produzione ha raggiunto i 25 milioni

di quintali.In Piemonte, dove la produzione è particolarmente concentrata in provincia di Alessandria e in parte a Cuneo, si è registrato una riduzione delle superfici in linea con il trend nazionale, per un totale di circa 1.800 ettari (–7-8% rispetto al 2010). Per quanto riguarda invece l’andamento produttivo, le rese si sono mantenute in linea con le annate precedenti, con medie che variano dai 600 ai 700 quintali ad ettaro e con buona qualità del prodotto. Per quanto concerne il settore pataticolo in Europa i principali paesi produttori hanno registrato una crescita nei volumi rispetto allo scorso anno, dovuta principalmente a elevate rese produttive e ad un aumento delle superfici. Le rilevazioni riguardanti i 5 principali paesi produttori dell’Europa occidentale (Inghilterra, Olanda, Belgio, Francia, Germania) indicano una aumento medie delle superfici coltivate del 1,3% rispetto al 2010 (+4% in Francia), con rese produttive medie superiori alle 47 tonnellate per ettaro (+5,5% su 2010), ed una produzione complessiva di 25.5 milioni di tonnellate (+6,8% su 2010). In Germania si prevede un incremento dei volumi del raccolto di patata del 17,6% rispetto al 2010, per una produzione complessiva nel 2011 di oltre 11 milioni di tonnellate. La Francia ha registrato una crescita in valore delle esportazioni di patata del 64% rispetto alla

stagione precedente e un calo dei volumi venduti del 4%. L’Italia si conferma il secondo mercato di esportazione delle patate francesi con una importazione di 357.000 tonnellate. La produzione italiana, destinata al mercato del fresco, presenta volumi superiori rispetto a quelli dello scorso anno, che era stato caratterizzato invece da un calo complessivo delle rese. Nei principali areali di produzione le rese 2011 nel Nord Italia si sono mantenute su valori sostanzialmente nella media degli ultimi anni, mentre nel Centro Italia hanno segnato una crescita rispetto allo scorso anno. Dopo un buon avvio, con un andamento regolare delle vendite e con quotazioni del prodotto tendenzialmente stabili, dalla fine del mese di settembre, soprattutto a causa dell’eccessiva offerta di prodotto estero, soprattutto francese e tedesco, si è registrato un significativo ribasso dei prezzi e una contrazione dei volumi commercializzati. Le patate tedesche, in confezioni da 10 kg, sono quotate 13-14 €cent/kg al mercato di Verona; quelle francesi, in confezioni da 5 kg, sono quotate al CAAT di Torino a 21 €cent/kg. Nell’Alessandrino, le patate lavate e in confezioni da 10 kg, sono quotate 25 €cent/kg. Per quanto riguarda le piccole realtà produttive locali, coordinate dai vari consorzi di tutela, si riscontra una buona produzione, buona qualità e prezzi stabili.Il mercato della patata destinata alle trasformazione ha avuto riscontri molto positivi, considerando anche i consolidati rapporti commerciali con l’industria negli anni. La qualità del prodotto é ottima e con una buona percentuale di sostanza secca.

SETTORE CASTANICOLOIl Piemonte, dopo la Campania, è storicamente una della più importanti realtà castanicole italiane. Tuttavia nelle ultime annate la produzione ha avuto, eccezion fatta per lo scorso anno, un notevole calo, causa il progressivo abbandono delle aree montane e

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la problematica persistente del Cinipide galligeno, parassita che sta attaccando in modo massiccio e da diversi anni i castagneti. Dai 40.000 ettari di castagneti da frutto censiti in Piemonte, quasi esclusivamente nella provincia di Cuneo e in parte di Torino, risulta ancora una volta una produzione in forte calo,

con un –30 % rispetto al 2010. Oltre ad una produzione ancora un volta nettamente inferiore al potenziale, si sono aggiunte ulteriori problematiche di carattere fitosanitario dovute alla marcata presenza nelle castagne di malattie funginee e che ha portato ad elevate percentuali di scarto. La problematica è stata causata dall’andamento climatico sfavorevole nel periodo estivo, in particolare nel mese di luglio, caratterizzato durante la fioritura da basse temperature ed umidità elevate uimidità dovute alle frequenti piogge. Considerata la poca produzione, anche per quanto riguarda i due prodotti IGP, Castagna Cuneo e Marrone della Valle di Susa, i quantitativi certificati con il marchio comunitario sono pressoché esigui. Le quotazioni del prodotto, vista anche l’esiguità dell’offerta e la scarsa qualità, risultano piuttosto inadeguate da 0,30 a 0,70 €/kg.Anche per quanto riguarda il comparto castanicolo Coldiretti sta studiando la creazione di un progetto di filiera che possa creare nuovi sbocchi per le imprese.

SETTORE FLOROVIVAISTICO Il settore florovivaistico ha mantenuto anche per il 2011, in linea con le annate precedenti, una certa stabilità di vendite , anche se l’acquirente si sta sempre più orientando su generi di prodotto con dimensioni minori e di conseguenza con un costo minore. Sicuramente é un settore che si sta evolvendo in base alle esigenze del consumatore e

del mercato, ed una leggera diminuzione delle vendite si é verificata per quanto riguarda le piante ornamentali da giardino. La soppressione dell’esenzione del pagamento delle accise sul gasolio per il riscaldamento delle serre ha comportato una notevole ripercussione in termini di costi di produzione. Nonostante più iniziative volte a ripristinare l’agevolazione, attualmente permane ancora il pagamento per intero dell’accisa.Il comparto da anni ha investito notevolmente in termini di promozione per diffondere tra i consumatori la coltura del fiore e del verde, si aggiunge la partecipazione a numerosi eventi e manifestazioni sul territorio piemontese. Un appuntamento importante per il settore e’ stato l’Euroflora di Genova nella primavera 2011 che ha visto la partecipazione di numerose aziende vivaistiche piemontesi.

SETTORE LATTIERO-CASEARIONel mese di ottobre la Commissione europea ha diffuso i dati relativi alla produzione latte nell’UE per la campagna 2010/2011 (aprile 2010/marzo 2011). Solamente cinque Stati membri (Danimarca, Olanda, Austria, Cipro e Lussemburgo) hanno superato la loro quota latte nel 2010/2011. Nonostante il supero di quota in tali Paesi, la produzione totale dell’UE è rimasta sotto il 6% al totale delle quote dell’UE. Per quanto riguarda l’Italia le consegne totali sono state pari a 10.612.865 tonnellate, inferiori del 2,4% rispetto alla quota nazionale (pari a 265.809 tonnellate). È il secondo anno consecutivo che l’Italia rispetta la quota di produzione assegnata. Per quanto riguarda invece la campagna in corso 2011/2012, gli ultimi dati disponibili aggiornati al mese di luglio, rilevano già una crescita nazionale

(continua a pagina 20)

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dell’1,3%, con una produzione di 3.659.115 tonnellate in soli 4 mesi di consegne. Lo scorso anno, nello stesso periodo l’Italia aveva raggiunto 3.612.147 tonnellate. Il Piemonte nello specifico, quarta regione dopo Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, sempre al mese di luglio 2011, segnava un aumento ancora più consistente, pari al 4,3% con 317.281 tonnellate consegnate dall’inizio della campagna. Percentuale che dovrebbe anche, salvo imprevisti, confermata a consuntivo dell’attuale campagna lattiero casearia.Nel corso dell’annata agraria 2011 ha trovato ulteriori conferme e una crescita sostanziale il progetto “Polvere di latte”, arrivando ad un conferimento quotidiano di oltre 3.500 quintali di latte alla torre di sprayatura della Inalpi di Moretta da parte della Compral-latte, cooperativa nata dalla sinergia tra Coldiretti e APA. Dagli iniziali 100 soci conferenti che avevano dato vita all’iniziativa, l’attuale compagine sociale della Compral-latte è arrivata a 260 componenti. Tutti remunerati attraverso l’applicazione del prezzo indicizzato, che tiene conto dell’andamento reale del mercato con il suo aggiornamento mensile. Sperimentato con successo nel 2010, il metodo, ha riscontrato apprezzamenti da parte dei produttori, sia conferenti che esterni alla Compral-latte, divenendo in poco tempo il principale riferimento, non solo per il Piemonte ma addirittura nazionale.Visto il notevole interesse suscitato, su proposta di Coldiretti, la Regione Piemonte lo ha adottato inserendolo all’interno dell’accordo regionale, a partire dalla campagna 2011/2012. Dopo che nelle tre precedenti campagne non si era addivenuti ad alcun tipo accordo tra le parti agricola e industriale, oggi il prezzo regionale ha come riferimento il sistema di calcolo costruito dall’Osservatorio Latte di Cremona. Oggi il prezzo indicizzato è ufficialmente il riferimento ufficiale per il settore lattiero caseario piemontese, un risultato molto

certamente e, per certi versi, impensabile solamente alcuni anni fa. Nell’ottica di monitorarne il funzionamento, la Regione Piemonte ha inoltre costituito un’apposita Commissione paritetica regionale, che periodicamente si riunisce per valutare l’eventuale apporto di migliorie e correttivi. Da una media pura aritmetica,per la per la campagna 2011/2012, si rileva un prezzo indicizzato (con parametri standard di proteine e grasso) di 40,81 €cent./litro.

SETTORE SUINICOLOIl settore suinicolo, dopo un 2010 fortemente negativo, ha dato segnali di netta ripresa a partire dal mese di ottobre. Le criticità croniche emerse negli anni precedenti, sono state solo parzialmente attutite dalle ripresa delle quotazioni, soprattutto

nell’ultimo periodo.La suinicoltura piemontese, con quasi 1,2 milioni di capi allevati in circa 1200 aziende, in linea con quello nazionale, ha privilegiato nel corso degli anni la produzione di suini pesanti (160-176 kg), certificati e conformi ai disciplinari delle diverse DOP. A fronte di numeri alla produzione ragguardevoli, la filiera suinicola sconta però la mancanza di una filiera territoriale sviluppata e specializzata verso un prodotto. La pressoché totalità dei suini certificati allevati in Piemonte sono destinati alla produzione fuori regione di salumi DOP o IGP, in particolare prosciutto di Parma e San Daniele DOP. Se si esclude il “Crudo di Cuneo DOP”, riconosciuto definitivamente a dicembre 2009 dall’Unione europea, il Piemonte può produrre salumi, ma nessuno DOP e IGP, con conseguente perdita da parte del territorio di quel valore aggiunto che transita a favore di altre realtà fuori regione.

(continua da pagina 19)

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A ciò si aggiunge un numero elevato delle importazioni di suini esteri, la mancanza dell’obbligo di etichettatura delle carni, ad oggi in attesa di essere applicata a livello nazionale e comunitario, ed anche una diversificazione della stessa filiera rivolta soprattutto al suino pesante. L’andamento del mercato, dopo le difficoltà del 2010, ha dato segnali di ripresa, soprattutto nella seconda parte dell’annata, portando ad una quotazione media complessiva di 1,365 €/kg. A partire dal mese di agosto, le quotazioni rimangono stabilmente al di sopra di 1,50 €/kg, con una tendenza del mercato al rialzo. Le cause sono essenzialmente imputabili ad una contrazione dei capi destinato all’ingrasso negli ultimi cicli d’allevamento ed un aumento dell’export delle carni lavorate. A ciò si aggiunge una relativa diminuzione dei costi delle materie prime, mais in primis. Contestualmente, a livello nazionale, è in dirittura d’arrivo il Piano di settore suinicolo, già approvato dal tavolo di filiera e in attesa del via libera della Conferenza Stato-Regioni. Il piano, con una dotazione di 6-7 milioni di euro, prevede la realizzazione di iniziative promozionali e soprattutto la definizione di una contrattualistica unica a livello nazionale. Nel corso dell’annata è proseguita l’attività della CUN, Commissione Unica nazionale dei suini da macello, con sede a Mantova, divenendo il principale riferimento nazionale. Si invitano perciò gli allevatori a rinnovare i rispettivi i contratti mettendo inserendo come riferimento la CUN. Dallo scorso 1 luglio è iniziata anche l’attività di classificazione delle carcasse suine, in base ad una regolamentazione comunitaria che si propone di garantire agli allevatori compensi equi e contribuire alla trasparenza del mercato. Per il Nord Italia, i controlli sono stati affidati dal Mipaaf all’Istituto Parma Qualità e all’Istituto Nord Est Qualità, che potrà svolgere attività di ispezione senza preavviso. L’obiettivo é di rendere trasparenti i dati di macellazione, consentendo l’accesso ai propri dati da parte degli allevatori stessi, non solo affinché si rendano

conto del funzionamento del sistema, ma perché abbiano una giusta consapevolezza del valore del proprio prodotto, essenziale sia per la gestione dell’allevamento che per il rapporto commerciale con gli acquirenti. Infine, nell’ottica di individuare nuove soluzioni di carattere economico, Coldiretti Piemonte e APS Piemonte stanno sviluppando con un importante gruppo industriale un progetto di filiera legata al suino intermedio (130 kg) per arrivare ad occupare una parte del mercato delle carni fresche e dei prosciutti cotti, oggi soprattutto ad appannaggio di produzioni provenienti dall’estero. Diversificare l’offerta in modo da evitare la saturazione del mercato. E allo stesso tempo creare una realtà territoriale sostenibile, con definizione del prezzo che garantisca una ripartizione equa del valore aggiunto tra tutti i soggetti della filiera. Di seguito un grafico riepilogativo delle quotazioni 2011.

(continua e termina sul prossimo numero)

Elaborazione Coldiretti Piemonte su dati CUN suini da macello di Mantova

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Ha preso il via il percorso di formazione per le Responsabili Donne Impresa dal

titolo “La commercializzazione dei prodotti: opportunità e strumenti” e predisposto dal Coordinamento Provinciale in collaborazione con l’agenzia formativa Inipa Piemonte. “L’attuale ruolo della donna nell’ambito dell’azienda agricola – dice Delia Revelli (foto a sinistra), responsabile provinciale Donne Impresa – richiede aggiornamento costante e

conoscenze sempre più mirate, motivo per cui i temi trattati nel corso vanno dalle strategie di Coldiretti per affrontare la crisi, agli strumenti di accesso al credito, alla commercializzazione del prodotto, quindi il prezzo, la vendita, il rapporto col cliente”. “A conclusione del corso – aggiunge Laura Occelli (foto a destra), coordinatrice provinciale Donne Impresa – è prevista una panoramica sulle difficoltà dell’area e sul ruolo del Dirigente”.Nel mese di dicembre, i corsi hanno interessato le donne imprenditrici della zona di Cuneo e ad inizio anno prenderanno il via i corsi per le altre zone della Granda. m

Corso di formazione per responsabili Donne Impresa

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D O N N E I M P R E S A 23N° 18 – 1-31 dicembre 2011

Il sociale: nuovi scenari per l’agricolturaDonne Impresa

Coldiretti Piemonte ha promosso, nella

giornata di martedì 22 novembre, un’attività formativa condotta dal prof. Francesco Di Iacovo dell’Università di Pisa, sui complessi temi dell’agricoltura sociale, la nuova frontiera del primario nell’ambito della Legge di Orientamento, che ha sancito definitivamente il concetto di multifunzionalità. “Il tema della produzione di beni pubblici in campo sociale da parte delle aziende agricole” sottolineano Delia Revelli, Responsabile Provinciale Donne Impresa e Bruno Rivarossa, Direttore Coldiretti Piemonte – “Sta

trovando forza e vitalità in molti territori attraverso pratiche innovative. In un

momento storico-economico di evidente crisi, diventa indispensabile rafforzare le

reti di protezione sociale, in particolar modo nei confronti delle zone rurali: nell’ottica di concretizzare sui territori il grande progetto nazionale della Filiera Agricola Tutta Italiana, anche le esperienze di agricoltura sociale creano servizi innovativi e responsabilità sociale d’impresa e collettiva”. Coldiretti Piemonte, al fine di coordinare e ottimizzare le esperienze di agricoltura sociale che su tutti i territori provinciali si stanno moltiplicando, ha dato vita nel dicembre 2010 all’Osservatorio Regionale sull’Agricoltura Sociale, interlocutore effettivo con gli Enti e le Istituzioni su questi temi. m

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A T T U A L I T À24 N° 18 – 1-31 dicembre 2011

La Commercializzazione dell’ortofrutta

RIMOZIONE AMIANTO

Le imprese che, a valle della produzione primaria, effettuano

il confezionamento o la commercializzazione di prodotti ortofrutticoli, sono tenute all’iscrizione nella banca nazionale degli operatori ortofrutticoli. L’obbligo all’iscrizione è derogato per le seguenti categorie: ➧ gli imprenditori agricoli

che vendono, consegnano o avviano i prodotti ortofrutticoli ai centri di di confezionamento o di deposito, all’interno dell’ambito italiano;

➧ i titolari di centri di deposito che avviano esclusivamente i prodotti ortofrutticoli verso i centri di confezionamento e di imballaggio, all’interno dell’ambito italiano;

➧ gli imprenditori agricoli che avviano esclusivamente i prodotti ortofrutticoli agli impianti di trasformazione;

➧ gli imprenditori agricoli che cedono nella propria azienda i prodotti ortofrutticoli direttamente al consumatore, per il fabbisogno personale di quest’ultimo;

➧ le imprese agricole che conferiscono esclusivamente prodotti ortofrutticoli alle organizzazioni di produttori o alle cooperative

di appartenenza per la commercializzazione;

➧ le cooperative che conferiscono esclusivamente prodotti alle organizzazione dei produttori per la commercializzazione;

➧ gli imprenditori agricoli ortofrutticoli (non associati ad OP o a Cooperativa), con un volume annuo di prodotto commercializzato inferiore a € 60.000. Tale importo è riferito all’anno precedente, escludendo l’IVA e solo per i prodotti soggetti a norma di

commercializzazione;➧ strutture della G.D.O.

(ipermercati, supermercati, discount ed altre grandi superfici di vendita) con un volume annuo di prodotto commercializzato del comparto ortofrutticolo inferiore a € 60.000 (fatto salvo per imprese di nuova costituzione). Tale importo è riferito all’anno precedente, escludendo l’IVA e solo per i prodotti soggetti a norma di commercializzazione;

➧ dettaglianti (esercizi specializzati in frutta e verdura, ambulanti), con un volume annuo di prodotto commercializzato inferiore a € 60.000 (fatto salvo per imprese di nuova costituzione). Tale importo è riferito all’anno precedente, escludendo l’IVA e solo per i prodotti soggetti a norma di commercializzazione;

➧ le persone fisiche o giuridiche, la cui attività nel settore degli ortofrutticoli consiste esclusivamente nel trasporto delle merci (trasportatori).

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A T T U A L I T À 25N° 18 – 1-31 dicembre 2011

L’etichettatura

Le norme di commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli introdotte dagli appositi regolamenti CE e le norme CE o nazionali sull’etichettatura e difficilmente sintetizzabili, impongono a tutte le imprese che effettuano il confezionamento di prodotti ortofrutticoli, di correttamente indicare in etichetta, le generalità del prodotto posto in commercio, pena l’addebito di pesanti sanzioni pecuniarie. Si rimarca l’obbligo per tutti gli operatori interessati, di indicare sia nel documento di trasporto che sulla fattura i dati obbligatori in etichetta: Specie, Categoria,

Calibro se previsto dalle norme, Origine, Dati aziendali, n° B.N.D.D.O. e n° Lotto.

L’etichettaPremessa la necessità di realizzare le “etichette” con sistemi che impediscano le eventuali colature dell’inchiostro, proviamo a sintetizzare

le indicazioni necessarie: 1) Specie: è necessario indicare

la specie (es.: PESCA) e poi seguire le indicazioni delle norme di commercializzazione che variano da specie a specie. Nel caso delle pesche sono obbligatori il nome della specie ed il colore della polpa, è facoltativo inserire anche il nome della varietà.

2) Origine: è obbligatorio riportare lo stato di produzione (Italia) e facoltativo riportare dizioni più caratterizzanti (Italia, Cuneo ecc)

3) Categoria (CAT): per tutti i prodotti normati è obbligatorio

riportare la categoria del prodotto, secondo le specifiche del singolo regolamento.

4) Calibro (CAL): per tutti i prodotti normati delle categorie I ed Extra, è obbligatorio riportare anche il calibro del prodotto, secondo le specifiche del singolo regolamento.

5) Tara – Peso: va indicato il peso all’origine o la tara dell’imballaggio; la prima dizione si usa per la vendita prevista a collo mentre, la seconda si usa per la vendita prevista a peso.

6) Imballatore e/o speditore: vanno riportati il nome e l’indirizzo.

7) Lotto: è obbligatorio identificare il lotto di produzione e/o

confezionamento; la metodologia va stabilita dalla singola impresa; di minima è un codice alfanumerico preceduto dalla lettera L.

8) Banca Nazionale degli Operatori Ortofrutticoli (B.N.D.O.O.): è obbligatorio per le imprese che commercializzano più di € 60.000,00/anno di prodotti ortofrutticoli, iscriversi od aggiornare la loro posizione nella B.N.D.O.O. e si evidenziano quindi tre posizioni:• Chi è iscritto, usa il numero

già a sua disposizione• Chi non era iscritto e

raggiunge il volume commercializzato annuo di € 60.000,00, deve iscriversi ed utilizzare provvisoriamente la dicitura: richiesta del ..................................raccomandata n.°..........................

• Chi non raggiunge il volume commercializzato annuo di € 60.000,00, deve usare la dizione: “esente ai sensi del D.M. 4982/2011”. m

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26 N° 18 – 1-31 dicembre 2011 G I O V A N I I M P R E S A

Viaggio-studio Giovani Impresa Cuneo in SiciliaDibattiti e momenti di

confronto con i giovani imprenditori siciliani:

il viaggio studio di Coldiretti Giovani Impresa Cuneo è stato un successo, nella due giorni, il numeroso gruppo della Granda ha potuto conoscere e confrontarsi direttamente con alcune realtà produttive e commerciali dell’isola.Dal 22 al 24 novembre, la delegazione ha visitato, oltre alle splendide città d’arte Taormina e Catania, due realtà agricole di grande rilievo, quali la cantina Gulfi, nel ragusano, grande esportatore di vino, in particolare del Nero d’Avola e la Sicilsapori, società specializzata nella coltivazione e nel commercio di agrumi, fichi d’india, uva da tavola e prossima all’apertura di una

Bottega di Campagna Amica.Singolare la visita dello storico mercato del pesce di Catania, con il suo folklore, le urla dei venditori, il susseguirsi delle bancarelle e di antiche scale in pietra lavica su

cui poggiano: pesce, carne, frutta e ortaggi.Hanno suscitato inoltre grande interesse, l’incontro e il dibattito con i giovani agricoltori catanesi di Coldiretti Giovani Impresa Catania,

che hanno permesso di vedere come per gli stessi problemi, legati in particolar modo alla vendita delle produzioni, vi siano tentativi di risoluzione diversi in territori molto differenti. m

Page 25: Il Coltivatore Cuneese n.18 dicembre 2011

A T T U A L I T À 27N° 18 – 1-31 dicembre 2011

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Il CUPLA incontra il direttore dell’INPS DelfinoIl direttore dell’INPS di Cuneo,

il dott. Santo Eugenio Delfino, mercoledì 23 novembre 2011,

ha ricevuto i rappresentanti delle Associazioni Pensionati dei comparti agricoltura, artigianato e commercio aderenti al CUPLA (Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo) della provincia di Cuneo. Il coordinatore del CUPLA Natale Carlotto, pur evidenziando come i rapporti con i funzionari e dipendenti INPS di Cuneo siano sempre stati collaborativi e proficui, ha presentato a nome del Comitato proposte concrete per andare incontro alle esigenze dei pensionati rappresentati, che in provincia di Cuneo, sono 95.829. In primo luogo, è stato chiesto di facilitare l’accesso agli uffici e

migliorare i sistemi informatici di consultazione adottati dall’Ente, inoltre si è evidenziato quanto sia sentita la necessità di definire l’arretrato delle domande di invalidità civile che, ad oggi, provoca lunghi tempi d’attesa.

Sotto il profilo operativo, è stato chiesto di verificare con urgenza la situazione relativa ai solleciti RED che spesso vengono inviati a persone che hanno già depositato i dati reddituali.“Siamo consapevoli – ha

detto Carlotto – che gli utenti possano sempre riscontrare carenze e disfunzioni: le nostre segnalazioni hanno l’intento di contribuire concretamente a migliorare i servizi”. Dopo gli interventi dei rappresentanti delle Associazioni presenti, il direttore dell’INPS ha ringraziato il CUPLA per le segnalazioni ricevute, in particolare, ha garantito che procederà in tempi rapidi a definire l’arretrato delle pensioni di invalidità. Infine, l’alto funzionario ha espresso il suo grazie personale per l’impegno del CUPLA e ha invitato il coordinatore a fissare incontri periodici per proseguire il lavoro, nell’intento comune di dare risposta concreta alle esigenze segnalate nel corso dell’incontro. m

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PSA aggiornamento

A T T U A L I T À28 N° 18 – 1-31 dicembre 2011

Sta per essere definito il nuovo Piano di applicazione in Piemonte del decreto

ministeriale 7 febbraio 2011 “Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo o l’eradicazione del cancro batterico dell’actinidia causato da Pseudomonas syringae pv. actinidiae”. Si ritiene utile anticipare alcune linee di indirizzo per dare risposta alle richieste di informazioni in merito ad alcuni aspetti. Verrà a breve assunta una determinazione dirigenziale di riferimento comprendente anche gli aspetti di seguito riportati.

Estirpo di impianti infettiIn attesa che vengano reperiti i fondi per far fronte agli estirpi di actinidieti infetti da PSA effettuati successivamente alla scadenza del bando 2011 e che venga aperto un eventuale

nuovo bando per l’anno 2012, in considerazione del fatto che i frutticoltori intendono già operare gli estirpi al fine di evitare un’ulteriore diffusione della malattia, si informa che è prevista la seguente procedura:- i frutticoltori dovranno inviare

il modulo di cui all’allegato 1 “ESTIRPO DI IMPIANTI DI ACTINIDIA PER MOTIVI FITOSANITARI – ANNO 2011-2012 – Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà” via fax al Settore Fitosanitario almeno 5 giorni prima dell’esecuzione dell’estirpo. Ai fini dell’ammissione ad eventuali

finanziamenti a sostegno delle aziende colpite dalla batteriosi, la compilazione del modulo in tutte le sue parti costituirà requisito di ammissibilità;

- alla dichiarazione di estirpo potrà essere allegata la scheda compilata dal tecnico aziendale relativa all’accertamento di PSA nell’actinidieto oggetto di estirpo;

- il Settore Fitosanitario potrà effettuare sopralluoghi per verificare l’effettiva presenza della batteriosi negli impianti indicati nella dichiarazione;

- il Settore Fitosanitario, in

occasione dei sopralluoghi sopra citati, potrà richiedere la consultazione dell’esito delle analisi di laboratorio o dell’accertamento del tecnico aziendale attestante la presenza della batteriosi, che dovrà quindi essere disponibile presso il centro aziendale.

Nuovi impiantiSi ricorda che in base alla D.D. 265 del 31 marzo 2011 fino al 31/12/2011 sono sospesi in tutta la regione i nuovi impianti di actinidia, compresa la messa a dimora di singole piante.Si ricorda inoltre che:- su tutto il territorio

piemontese viene sconsigliata l’esecuzione di nuovi impianti di actinidia;

- in ogni caso fino al mese di febbraio 2012 il Settore Fitosanitario del Piemonte e gli altri servizi fitosanitari italiani effettueranno ulteriori controlli sul materiale vivaistico al fine di autorizzarne la commercializzazione;

- i soggetti (operatori

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A T T U A L I T À 29N° 18 – 1-31 dicembre 2011

professionali o hobbisti) che intendano realizzare nuovi impianti (costituiti da una superficie sulla quale vengono messe a dimora almeno 20 piante di actinidia) sono tenuti a comunicare al Settore Fitosanitario la realizzazione del nuovo impianto inviando una DICHIARAZIONE DI AVVENUTO IMPIANTO DI ACTINIDIA. – ANNO 2012 che verrà approvato a breve. In caso di omissione della dichiarazione o di dichiarazione incompleta, il nuovo impianto non potrà essere inserito nel fascicolo aziendale;

- per i nuovi impianti potrà essere utilizzato solo materiale accompagnato da etichetta prodotto da vivaisti autorizzati alla commercializzazione di piante di actinidia e in possesso di un’autorizzazione regionale all’esercizio dell’attività vivaistica; verrà reso pubblico l’elenco dei vivaisti regionali idonei alla commercializzazione;

- i nuovi impianti, qualora infetti,

saranno esclusi da eventuali contributi erogati alle aziende danneggiate dalla batteriosi;

- i soggetti che nel 2011 hanno presentato domanda di contributo nell’ambito del Piano regionale di profilassi fitosanitaria della batteriosi dell’actinidia ed hanno estirpato totalmente o parzialmente frutteti di

actinidia non potranno realizzare nuovi impianti né rimpiazzare le piante malate sui terreni oggetto di intervento fino al 30 aprile 2013. Potranno invece eseguire nuovi impianti su terreni diversi da quelli inseriti nella domanda di contributo;

- i soggetti che nel 2011 hanno presentato domanda di

contributo nell’ambito del Piano regionale di profilassi fitosanitaria della batteriosi dell’actinidia impegnandosi a sospendere l’impianto di actinidia su terreni dove erano già stati messi a dimora pali e fili potranno, rinunciando al contributo, effetture i nuovi impianti.

Il Settore Fitosanitario, in collaborazione con il CReSO, elabora le linee guida permanenti riguardanti le misure tecniche di profilassi. Tali linee sono disponibili on line agli indirizzi:http://www.regione.piemonte.it/agri/set_fitosanit/fitopatologia/avversita/org_allerta.htm;http://www.cresoricerca.it/

Il Responsabile del Settore Fitosanitario

(Dott. Giacomo Michelatti)

Gli Uffici Zona Coldiretti ed i tecnici sono a disposizione degli associati per ulteriori informazioni e per la consulenza alla compilazione dei modelli necessari. m

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A T T U A L I T À30 N° 18 – 1-31 dicembre 2011

formaggio e hanno visto la stalla da cui proviene il latte che viene lavorato nel caseificio, nel secondo caso l’azienda ha potuto illustrare i processi di lavorazione di frutta e verdura.Ai 40 partecipanti è stata consegnata una guida all’allevamento biologico per sensibilizzare il consumatore. “Il corso è stato molto sentito e molto partecipato – dichiara Giuseppe Messa responsabile Movimento Consumatori di Alba – siamo soddisfatti in quanto si ha avuto la conferma di come sia interessato il consumatore alle tematiche che riguardano le giuste scelte per l’alimentazione”. m

Il Movimento Consumatori di Alba ha organizzato, nei mesi di ottobre e di novembre, un corso

rivolto a tutti i consumatori, che verteva sulla scelta degli alimenti e sulle verità e gli inganni nutrizionali in cui spesso ci imbattiamo. In particolare due degli incontri ad Alba si sono svolti con produttori biologici Terramica, i quali hanno spiegato ai partecipanti le caratteristiche dei loro prodotti: l’11 novembre è toccato all’Azienda Agricola “I Tesori della Terra” di Cervasca con il latte e i suoi derivati, il 18, invece, all’Azienda Agricola “Cascina Rosa” di Caraglio con prodotti ortofrutticoli, il miele e i suoi derivati. A conclusione

del percorso formativo, nella giornata di sabato 3 dicembre, Terramica, nell’ambito del progetto finanziato dal PSR 2007-2013 misura 133, ha condotto

i partecipanti in visita nelle aziende in modo da vedere da vicino le nozioni sentite a lezione: nel primo caso hanno assistito al processo di lavorazione del

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Le aziende di Terramica del cuneese incontrano il Movimento Consumatori

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale:l’Europa investe nelle zone rurali

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A T T U A L I T À 31N° 18 – 1-31 dicembre 2011

fornito. Il giorno successivo il programma ha previsto la visita dell’azienda biologica di Guillaume Chabot a Oraison produttore e trasformatore di olive e successivamente la visita ad un altro Punto Vendita Collettivo “L’étal des paysans” di Peipin. Anche i pasti consumati nell’esperienza francese sono stati “a tema biologico”! Ma non sono mancati i momenti di interesse culturale con la visita al Museo di Salagon nell’Alta Provenza a Mane il quale presenta ritrovamenti archeologici e giardini etnobotanici. La due giorni è stata un’occasione, per il gruppo di Terramica, per uno scambio di buone prassi e di conoscenza di esperienze di successo nella promozione dei prodotti biologici. m

Si è svolto giovedì 24 e venerdì 25 novembre il viaggio studio in Francia,

organizzato dall’Associazione Produttori Biologici Terramica, nell’ambito del progetto finanziato dal PSR 2007-2013 misura 133, con la finalità di far crescere la professionalità degli operatori andando a conoscere realtà positive del settore. Al viaggio studio hanno partecipato alcuni imprenditori agricoli membri del Consiglio dell’Associazione. Il programma ha previsto momenti di confronto con aziende agricole biologiche di successo in cui sono stati trattati temi legati alla valorizzazione dei prodotti, alla vendita diretta e alla sensibilizzazione del consumatore nei confronti del prodotto biologico. La prima

visita è stata all’azienda biologica di Thierry Baurain che produce piccolo farro, leguminose, olio extravergine di oliva. Successivamente la delegazione si è recata presso l’azienda biologica, produttrice di ortaggi, di Philippe Girard, presidente di AGRIBIO 04, associazione di produttori biologici con la quale

Terramica collabora fattivamente. Momento molto significativo è stato il sopralluogo al Punto Vendita Collettivo Biologico Label Ferme, nei pressi di Manosque, che ha dato modo ai partecipanti del viaggio, di conoscere una realtà positiva che coinvolge produttori della zona e che risulta ben organizzato e sempre

Terramica in Francia per un viaggio studio tutto bio

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale:l’Europa investe nelle zone rurali

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A T T U A L I T À32 N° 18 – 1-31 dicembre 2011

Premi e riconoscimenti onorano sempre più spesso aziende Coldiretti tinte di rosa: si contano oramai 250mila aziende al femminile

nel settore agricolo italiano e i dati sembrano essere in aumento. Le imprese dirette da donne sono una su tre e le donne dichiarano che l’amore per l’ambiente e la qualità di vita a contatto con la natura siano le ragioni del crescente interesse verso l’agricoltura, a cui poi si apportano creatività e innovazione. A conferma di questa tendenza, De@Terra, premio istituito dall’Osservatorio Nazionale per l’Imprenditoria ed il Lavoro Femminile in Agricoltura (ONILFA) è stato consegnato a Mirella Tamburello, dell’azienda agricola “Tamburello” di Monreale in provincia di Palermo e a Leonarda Cantara della fattoria “Il tempo” località Zoccai a Gavoli in provincia di Nuoro. Le aziende, entrambe al femminile, sono impegnate, la siciliana nel biologico e nella valorizzazione dei vitigni autoctoni, la sarda nell’orticoltura, nell’attività agrituristica e in quella di fattoria didattica. Altro importante riconoscimento si è avuto grazie al Premio Oscar Green che è andato all’azienda agricola “De Angelis Antonia”, di Potenza, guidata dall’imprenditrice Antonia De Angelis, con il merito di aver realizzato etichette per il miele in linguaggio braille per i non vedenti e libri con illustrazioni tattili riguardanti il mondo delle api. m

De@Terra e Oscar Green: premi “in rosa”

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A T T U A L I T À 33N° 18 – 1-31 dicembre 2011

Meravigliosa crociera nel Mediterraneo!“È stata un’esperienza

indimenticabile, siamo felicissimi di aver

partecipato, peccato che sia finita”. “È stato meraviglioso, non ci aspettavamo una cosa così grande e bella”. “È stata una sensazione bellissima, che ci ha fatto capire che nella vita non è solo il lavoro che conta,

ma l’amicizia e la gioia di stare insieme”.Questi sono solo alcuni dei commenti raccolti alla fine della crociera. È stata un’esperienza speciale, quella vissuta dal gruppo Regionale dei Pensionati Coldiretti, in crociera nel Mediterraneo dal 26 al 30 novembre, partendo da Savona,

toccando Ajaccio, Barcellona, Palma di Maiorca e Marsiglia. Per i 110 partecipanti al viaggio, sono stati 5 giorni ricchi di attività e di momenti di aggregazione come cene di gala, spettacoli ogni sera, ed, in ogni tappa, vi è stata la possibilità di fare escursioni organizzate appositamente per loro. “Un’esperienza coinvolgente

e diversa dal solito per i 90 partecipanti dalla provincia di Cuneo – dichiara Marcello Cavallo, responsabile Ufficio Organizzazione Coldiretti Cuneo – vi sono stati momenti di aggregazione e di confronto che li hanno arricchiti e che rimarranno nei loro ricordi”. Il comandante della nave ha organizzato appositamente per il gruppo di Coldiretti un incontro in cui si è stato gustato un ottimo cocktail in sua compagnia. Per tutti alla fine molta soddisfazione e voglia di ripartire… alla prossima crociera dunque! m

Page 32: Il Coltivatore Cuneese n.18 dicembre 2011

F O R M A Z I O N E34 N° 18 – 1-31 dicembre 2011

agroforestali e forestali. Il corso è idoneo a conseguire l’attestato di cui all’articolo 31 del regolamento forestale 4/R.Durata corso: 24 ore. Articolazione corso: 7 lezioni di 3 o 4 ore di cui 6 in aula e 1 pratica in bosco. m

In base al nuovo regolamento forestale, entrato in vigore il 20 settembre scorso, dal 1°

giugno 2013 tutti gli operatori che eseguono o intendono eseguire interventi su superfici forestali maggiori di 5000 mq devono possedere i tra l’altro un attestato di partecipazione ad un corso di aggiornamento o formazione rispondente ai requisiti di cui al D. l.vo 81/2008 (norme in materia di sicurezza sul lavoro). Ne consegue che gli operatori che svolgono attività selvicolturale da almeno tre anni e che utilizzano superfici forestali di terzi, sono obbligati a frequentare almeno un corso di aggiornamento.

Nell’ambito delle attività formative, l’Inipa di Cuneo organizza nei mesi di gennaio-febbraio, 3 corsi di aggiornamento rispondenti ai criteri richiesti dal regolamento forestale. La localizzazione dei corsi avverrà in base alla

provenienza delle adesioni, il calendario e le sedi definitive dei corsi saranno comunicati ai partecipanti. Il corso è realizzato per il conseguimento della qualifica di RSPP e rischio antincendio.Destinatari: imprese

Lavori in bosco: formazione ed aggiornamento diventano obbligatori

Page 33: Il Coltivatore Cuneese n.18 dicembre 2011

35N° 18 – 1-31 dicembre 2011F O R M A Z I O N E

MODULO DI PRE-ADESIONE AI CORSI

Dati del partecipante

Cognome e Nome

Data e luogo di nascita

Indirizzo – Comune – CAP

POSIZIONE IN AZIENDA Titolare ❏ Socio ❏ Coadiuvante ❏ Dipendente ❏ Altro ❏

Telefono – cellulare

Dati dell’azienda

Ragione sociale

Nome titolare

Con la presente manifesto il mio interesse per il corso indicato con la crocetta.

Corso/i prescelto/i ore Sede del Corsoperiodo presunto

inizio corso

❏ CORSO ATTIVITÀ FORESTALE 24 CUNEO ❏ MONDOVÌ ❏ SALUZZO ❏ Febbraio 2012

Data FirmaPreso atto dell’informativa disponibile presso gli uffici INIPA acconsento al trattamento dei miei dati personali per i fini indicati dall’articolo 13 del lgs del 30/06/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.

Data Firma per consenso dell’interessato

Per informazioni: Ufficio INIPA Coldiretti Cuneo, tel 0171 447246 • e-mail: [email protected]

Page 34: Il Coltivatore Cuneese n.18 dicembre 2011

A T T U A L I T À36 N° 18 – 1-31 dicembre 2011

?Fare impresa oggiSei pronto ad

accettare la sfida?Giovani Impresa Cuneo organizza un percorso di formazione per i giovani

imprenditori. Se sei interessato a partecipare contatta i referenti di Zona o la

segreteria provinciale al n. 0171.447248

Page 35: Il Coltivatore Cuneese n.18 dicembre 2011

La Giornata del Ringraziamento Provinciale di Coldiretti

37N° 18 – 1-31 dicembre 2011R I C O R R E N Z E

“Solo con Dio c’è futuro” è il messaggio che scaturisce forte ed

autentico dalla Giornata del Ringraziamento provinciale, celebrata domenica 27 novembre nel Duomo di Ceva. I solidi valori cristiani stanno alla base dell’azione sociale di Coldiretti e la Giornata del Ringraziamento è ogni anno un momento molto sentito, in cui dirigenti e soci si raccolgono per una riflessione comune, in cui si rinsalda il legame alla terra ed ai principi sociali cristiani. Alla Santa Messa, officiata da Don Francesco Tarò, Parroco del Duomo di Ceva, hanno partecipato il presidente di Coldiretti Cuneo Marcello Gatto, il direttore Coldiretti Cuneo e Piemonte Bruno Rivarossa, la Giunta e il Consiglio provinciale, i segretari Zona Coldiretti e la rappresentanza dei movimenti: Delia Revelli, responsabile provinciale Donne Impresa e Dario Perucca, delegato provinciale Giovani Impresa.Durante la celebrazione, è stato molto significativo “il gesto della TERRA”, un atto simbolico, partito dall’incontro tenutosi a Roma con il Pontefice, in occasione della Giornata Mondiale della Terra,

nell’anno giubilare del 2000. Con questo gesto, è stata presentata all’altare una pianta di castagno: i presidenti di Zona Coldiretti hanno depositato accanto alle radici della pianta, una manciata di terra della loro area, impegnandosi a custodire la terra loro affidata e a perseguire la salubrità e la qualità dei prodotti della terra per offrire a tutti i consumatori, nello spirito degli obiettivi della “Fondazione Campagna Amica”, cibi sani e “buoni”, portando avanti un’azione di salvaguardia e difesa del nostro territorio.La funzione religiosa si è conclusa con i tradizionali doni della terra portati all’altare, in segno di ringraziamento per quanto ricevuto, al termine dell’annata agraria. Dopo la conclusione

della Santa Messa, ha preso la parola il presidente di Coldiretti Cuneo, Gatto: “La nostra è un’organizzazione che si ispira ai principi sociali cristiani, che sentiamo alla base del nostro lavoro. Proprio nei momenti

di difficoltà economica che colpiscono l’agricoltura e l’altra parte dell’economia, occorre più che mai lavorare con spirito di fiducia e collaborazione, per dare un futuro alle nostre imprese e ai giovani”. m

Celebrata domenica 27 novembre nel Duomo di Ceva

Page 36: Il Coltivatore Cuneese n.18 dicembre 2011

38 N° 18 – 1-31 dicembre 2011 R I C O R R E N Z E

SAN GIOVANNI DEI GOVONI, MONDOVÌ – 6 novembre TETTI DI DRONERO –13 novembre

BOSSOLASCO – 13 novembre

SOMANO – 13 novembre

BUSCA – 20 novembre

CAVALLERMAGGIORE – 20 novembre

giornate del

ringraziamento

giornate del

ringraziamento

Page 37: Il Coltivatore Cuneese n.18 dicembre 2011

39R I C O R R E N Z E N° 18 – 1-31 dicembre 2011

Ancoraggi per vigneti e frutteti

CERETTO – 20 novembre SCARNAFIGI – 20 novembre

FOSSANO – 20 novembre ROCCA CIGLIÈ – 27 novembre

giornate del

ringraziamento

giornate del

ringraziamento

Page 38: Il Coltivatore Cuneese n.18 dicembre 2011

40 N° 18 – 1-31 dicembre 2011 S T R E N N E N A T A L I Z I E

È il nuovo libro scritto dal medico mantese Silvio Galvagno, da anni impegnato in missioni

umanitarie fra i poveri del pianeta, e al seguito di Emergency nei Paesi in guerra. Il volume (120 pagine, edizione CCM-Primalpe, 16 euro) sarà presentato in diverse serate. Il dottor Galvagno è disponibile ad intervenire a serate di presentazione del nuovo libro, chi desidera organizzare gli incontri può chiamare il numero 0175.87954. Gli utili del libro sono destinati ad iniziative di solidarietà. m

Per la presentazione del libro, la parola all’autrice, Gianfranca Prato, una bella signora dai capelli

d’argento con la passione di scrivere poesie, nel dialetto della sua terra monregalese. Il libro raccoglie i testi che, negli ultimi 18 anni, sono stati premiati nei concorsi letterali del Piemonte: “Fra le pagine di ‘Volontari d’amor’ troverete i miei ricordi, le mie emozioni, gli affetti più cari; i proventi saranno destinati ai volontari della Croce Rossa! Mi auguro che questo libro entri nelle vostre case;

diventeremo tutti un po’ volontari: Volontari d’amore”! Per acquistare il libro (costo 8 euro), contattare l’autrice (tel. 0174 587461) e la Croce Rossa di Morozzo (0171772555). m

“Soraya, Turo, Sharo. Storie di guerra e ingiustizia”

“Volontari d’Amor”

Page 39: Il Coltivatore Cuneese n.18 dicembre 2011

L’agenda del Coltivatore a supporto degli agricoltori

A T T U A L I T À 41N° 18 – 1-31 dicembre 2011

lavoro quotidiano ci troviamo a trascrivere alcune note sull’agenda ed avere a portata di mano alcuni dei registri che devono essere compilati con cadenza regolare e puntuale è quanto mai comodo – dichiara Dino Ambrogio (foto accanto al titolo) Presidente di zona della Coldiretti di Fossano –. Va sottolineato infatti che, ad esempio, la registrazione dei trattamenti effettuata nell’apposita tabella al fondo di ogni pagina ha valore, ai fini di eventuali controlli da parte degli Enti preposti, pari alla compilazione effettiva del Quaderno di Campagna; in questo modo può essere efficacemente sostituito uno dei molti registri in carico agli imprenditori agricoli con uno strumento più agevole”. m

Quinta edizione dell’Agenda del Coltivatore, utile

strumento per le imprese agricole voluto dai Presidenti dei Catac di Fossano e Centallo e realizzato dalla Cassa di Risparmio di Fossano in collaborazione con la Coldiretti di Fossano.“Il vademecum dell’agenda creato ad hoc per l’impresa agricola – dichiara Francesco Bodrero, Presidente Agenzia 4A-CATAC di Centallo - vede tra le sue pagine utili strumenti quali il quaderno di campagna giornaliero, la scheda aziendale con i dati catastali degli appezzamenti, la scheda di rilevazione trappole di monitoraggio entomofauna, scheda pro-memoria turni di irrigazione, la scheda giornaliera situazione meteo e lo

scadenziario dei tributi agricoli”“La realizzazione dell’Agenda del Coltivatore – dichiara Beppe Ghisolfi, Presidente della Banca – è un segno di attenzione della Cassa di Risparmio di Fossano verso le esigenze del mondo rurale e dei Catac.”“Auspico che questo strumento venga apprezzato e utilizzato dai

nostri soci del Catac – afferma Raffaele Tortalla, Presidente dell’Agenzia 4A-CATAC di Fossano – e nell’occasione ringrazio per il grande interesse e la sinergia maturata in questi anni con la Cassa di Risparmio di Fossano e non da ultimo l’operato dei tecnici delle Agenzie 4A”“Tutti i giorni durante il nostro

Page 40: Il Coltivatore Cuneese n.18 dicembre 2011

N OT I Z I E DA L M O N D O D E I C AVA L L IN° 18 – 1-31 dicembre 201142

Dalle colline di Costigliole Saluzzo a Sant’Anna di Roccabruna

Estate: tempo di vacanze, gite, trekking. Cosa c’è di più bello che organizzare un gita di

due giorni con i nostri fidatissimi amici cavalli?Programma: partenza da Casa Paradiso (che offre pensione cavalli e dove abitano i nostri) a Costigliole Saluzzo e arrivo a S. Anna di Roccabruna (con pernottamento all’albergo Rocceré che ci ospita) e ritorno.Sabato mattina sveglia alle 7. Ci troviamo a Casa Paradiso per preparare con cura i nostri cavalli: siamo in quattro e alle 8,30 siamo pronti alla partenza. Passando sui sentieri delle colline, seguendo il percorso ippico Costa Olearia, ci avviamo verso Montepagliano, che divide Costigliole da

Rossana, per poi continuare verso l’Eremo di Busca ammirando degli splendidi castagni centenari che costeggiano la via. Verso le 11,30

arriviamo in una vecchia borgata detta Rivoira e continuiamo a salire; un cartello indica: Foresto-Col Liretta.

Ore 12: finalmente pausa per il pranzo. Riposo per i nostri cavalli che ci hanno portato fin lì. In mezzo alle betulle e i pini finalmente possono brucare l’erba, purtroppo per loro non c’è acqua, ma mangiano tranquilli. Per noi c’è un comodo tavolo e panchine in legno. Alle 13,45 si riparte. Sulla strada sterrata si scende cercando S. Costanzo al Monte; seguendo poi , il sentiero con vari sali e scendi. Sulla nostra destra la montagna con rocce, cespugli, pini, castagni, betulle a seconda dell’altezza a cui siamo, sulla nostra sinistra, a tratti, si vede il fondovalle della val Maira: Villar, Dronero e paesi vicini. Giunti alla fontana di S. Benigno possiamo

Page 41: Il Coltivatore Cuneese n.18 dicembre 2011

N OT I Z I E DA L M O N D O D E I C AVA L L I 43N° 18 – 1-31 dicembre 2011

dissetarci noi (la sorgente arriva dal monte S. Bernardo) ma i cavalli devono aspettare ancora un po’. Dopo una meritata piccola pausa, si riprende a salire. Alle 18 circa arriviamo a S. Anna di Roccabruna. Nel cortile dell’albergo Rocceré destinato a noi, tiriamo le corde e sistemiamo i cavalli. Sono stanchi anche loro e si meritano tutte le cure di cui hanno bisogno.La giornata è stata calda, bellissima ma calda: acqua, fieno, biada è loro dovuto. Sistemati i cavalli pensiamo a noi: una bella lavata e sistemata e siamo pronti per la cena; i nostri amici sono arrivati e possiamo rilassarci.

Dopo un’ottimo pasto la serata è bellissima. La vista della piana in notturna ha il fascino di un presepe. Domenica mattina è un’altra splendida giornata. Siamo a 1250 mt. l’aria del mattino è leggermente fresca e guardandomi attorno il paesaggio mi dà un senso di benessere e serenità. Alle 8 ci raduniamo per la nostra colazione (mentre ci preparano i panini per la giornata) e poi andiamo a smantellare l’accampamento, sellare i cavalli e togliere le tracce del nostro passaggio. Riposati e freschi osserviamo con più attenzione il paesaggio che si presenta davanti a noi. Alcuni esemplari di faggi

sono veramente notevoli, mentre lungo i pendii della montagna le felci (che quest’anno sono cresciute a dismisura) formano un tappeto che sembra velluto verde decorato. Le montagne attorno alla piana di Dronero hanno una luce e un fascino particolare nel sole gentile del primo mattino.Sono le 11,30. A piedi scendiamo sulla strada, (oggi stoltamente asfaltata) detta dei cannoni, che da Pian Pietro porta al colle della Capra per poi proseguire verso il colle di Sampeyre. Altri cavalieri sono saliti a Pian Pietro e dopo quattro chiacchiere insieme, mentre ci si riposava all’ombra degli alberi, riprendiamo la strada scendendo verso Lemma. Passata la borgata attraversiamo la collina scendendo in un canalone per poi risalire sull’altro fianco della montagna per andare a ricongiungerci al sentiero della libertà che da Peralba viene verso Rossana. Sono circa le 17,30, siamo a casa, il trekking è finito ed è andato tutto benissimo. Siamo stanchi ma soddisfatti di

questi due bellissime giornate. Ci prendiamo cura dei cavalli che sentono pure loro di essere arrivati a casa. Stanotte dormiremo tutti molto bene. Hanno partecipato al trekking Barbero Lino su Luna, Barbero Giancarlo su Diablo, Allamano Sergio su Gigolo e Allamano Silvia su Billy.

GIOVEDI 22 DICEMBREPresso la Sala riunioni del Miac

presso sala riunioni Miac proiezione di fotografie e video di Raduni e Trekking a cura dei soci Acste. Al termine

rinfresco con scambio auguri, dato il periodo natalizio.Vi aspettiamo numerosi!

Per informazioni tel segreteria Acste: 3387049109 – 3394243330

Tutti i soci che vogliono pubblicare il racconto di un loro viaggio possono

inviarlo in segreteria all’indirizzo mail: [email protected]

Ciao Silvano……

Il Circolo i Servaj di Bombonina saluta il caro amico Silvano, che purtroppo di ha lasciati, ricordandolo con grande affetto.

Page 42: Il Coltivatore Cuneese n.18 dicembre 2011

“Opzione Donna” per le pensioni di anzianitàPREMESSAL’art. 1, comma 9 della legge 243/2004 aveva previsto, per il periodo compreso tra il 1 gennaio 2008 ed il 31 dicembre 2015, la possibilità, per le lavatrici dipendenti ed autonome, di beneficiare della pensione di anzianità in presenza di un’anzianità contributiva pari ad almeno 35 anni e di un’età anagrafica di 57 anni, se dipendenti e di 58, se autonome.

CONDIZIONIPer avvalersi del beneficio è necessario che le lavoratrici interessate scelgano, per la determinazione del trattamento pensionistico, il sistema di calcolo contributivo.

DEROGHE AL SISTEMA CONTRIBUTIVO L’opzione per l calcolo contributivo non esclude la possibilità dell’integrazione al trattamento minimo, né richiede, per il diritto il requisito dell’importo non inferiore a

1,2 volte l’importo dell’assegno sociale. In tempi di norme sempre più restrittive in materia di pensioni, si è ritenuto utile tornare sull’argomento “opzione donna” che, previa opportuna verifica contributiva, consentirebbe alle lavoratrici di

godere con notevole anticipo del loro trattamento pensionistico.

Gli uffici EPACA della Coldiretti sono a disposizione per fornire informazioni ed assistenza alle donne interessate dalla possibilità loro offerta. m

44 N° 18 – 1-31 dicembre 2011 N O T I Z I E E P A C A

diritto di opzione tra assegno di invalidità e indennità di disoccupazione

L’INPS ha dato attuazione al disposto di una recente Sentenza della Corte Costituzionale che riconosce al lavoratore, con efficacia dal 28 luglio 2011, il diritto di scegliere tra

“l’assegno ordinario di invalidità” e ’indennità di disoccupazione” limitatamente al periodo di disoccupazione indennizzato, ferma restando l’incumulabilità delle due prestazioni.L’assicurato, per esercitare il diritto di opzione tra assegno ordinario di invalidità e indennità di disoccupazione, deve presentare alla competente Struttura dell’INPS domanda amministrativa, da cui risulti in modo non equivoco la propria volontà di scegliere l’indennità di disoccupazione, al posto dell’assegno di invalidità.In definitiva tale opzione consente al lavoratore di godere della indennità di disoccupazione qualora la stessa sia di importo più favorevole rispetto all’assegno ordinario di invalidità. Il patronato EPACA è a disposizione per i chiarimenti in merito. m

Page 43: Il Coltivatore Cuneese n.18 dicembre 2011

Riforma della previdenza

Il governo Monti ha varato la Manovra definita come “Decreto salva-Italia” che presenta la “riforma della previdenza” quale primo tassello

di una riforma più completa che riguarderà anche il mercato del lavoro e gli ammortizzatori sociali.Il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale ha precisato che l’insieme dei provvedimenti relativi alle pensioni abbraccia un’ottica di lungo periodo, ma orienta nell’immediato le decisioni fondamentali che gli individui assumono nel corso della loro vita in funzione dell’invecchiamento.I principi su cui poggiano i provvedimenti in parola sono, in sintesi:

• l’affermazione del metodo contributivo come criterio di calcolo delle pensioni con l’applicazione del sistema Pro-rata;

• la progressiva equiparazione del trattamento pensionistico per uomini e donne;

• la flessibilità nell’età di pensionamento, che consente al lavoratore maggiori possibilità di scelta nell’anticipare o posticipare il ritiro dal mercato del lavoro e una piena tutela del diritto alla scelta;

• la semplificazione e la trasparenza dei meccanismi di funzionamento del sistema, con l’abolizione delle finestre e di altri meccanismi che non rientrino esplicitamente nel modello contributivo.

Non si entra nel merito di una analisi dettagliata del Decreto in quanto trattasi di una bozza provvisoria, provvederemo a pubblicare ulteriori aggiornamenti appena sarà approvato il testo definitivo della norma.Gli uffici EPACA di Coldiretti sono a disposizione per i chiarimenti in merito. m

45N° 18 – 1-31 dicembre 2011N O T I Z I E E P A C A

Page 44: Il Coltivatore Cuneese n.18 dicembre 2011

Piazza Europa, 9 – 12100 Cuneo (PIANO SEMINTERRATO) Tel. 0171.67575 • Fax [email protected] • www.interredi.com

Per maggiori informazioni sui viaggi e sulle proposte rivolgetevi direttamente in agenzia o negli uffici Coldiretti della vostra zona.

31 Dicembre-01 Gennaio 2012

Capodannocon delittonelle Langhe

15 Gennaio 2012

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I SALDI!!!in pullman

29 Dicembre-05 Gennaio 2012

Capodanno in Marocco

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in aereo da Milano Malpensa

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Valloire e lesculture di ghiaccio

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31 Dicembre-01 Gennaio 2012

Crociera di Capodanno

sul Lago d’Iseo eBergamoin pullman + battello

20 Febbraio-02 Marzo 2012

Costa Neo Romantica

Le isole del Sole: Spagna, Marocco, Canarie e Madeira

29 Gennaio 2012

Trenino rossodel Berninain pullman + treno

06-08 Gennaio 2012

Epifania a Roma(con Musei Vaticani)

in pullman

31 Gennaio 2012

Aosta e laFiera di Sant’Orsoin pullman

46 N° 18 – 1-31 dicembre 2011

Page 45: Il Coltivatore Cuneese n.18 dicembre 2011

47N° 18 – 1-31 dicembre 2011

27 DICEMBREACQUISTI-CESSIONI E PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARIEntro tale data scade il termine per i contribuenti mensili per la trasmissione in via telematica, all’Agenzia delle Dogane, dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di novembre.

ACCONTO IVAEntro tale data deve essere effettuato il versamento dell’acconto IVA stabilito nella misura del 88 per cento. Si assume come riferimento l’ imposta relativa al mese di dicembre 2010 per i contribuenti mensili e l’ultimo trimestre 2010 (dichiarazione annuale) per i contribuenti trimestrali. Inoltre si potrà in alternativa adottare il metodo previsionale o il metodo analitico.

31 DICEMBRE 2011IVA REGISTRAZIONE FATTUREPer le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

IVA ESPORTATORII contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza il pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

ELENCHI CLIENTI E FORNITORI – BLACK LIST – SOGGETTI MENSILIEntro tale termine deve essere effettuato l’invio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti che nel mese di novembre abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio in Paesi black list.

1 GENNAIO 2012I produttori agricoli che nel corso dell’anno 2011 hanno superato il volume d’affari di euro 7.000 devono da oggi iniziare la fatturazione diretta delle vendite. Per la tenuta della contabilità IVA gli associati possono avvalersi dell’apposito servizio di Impresa Verde Cuneo srl, società di servizi della Coldiretti di Cuneo.

2 GENNAIOCOMUNICAZIONE OPERAZIONI IVA SUPERIORI A 25.000 eEntro tale data deve essere trasmessa in via telematica, all’amministrazione finanziaria, la comunicazione delle operazioni

S C A D E N z E A z I E N D A L I

rilevanti ai fini IVA superiori ai 25.000 euro effettuate nel corso dell’anno d’imposta 2010.

15 GENNAIO IVA FATTURAZIONE DIFFERITAA seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di dicembre, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna cioè dicembre.

16 GENNAIO VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEFScade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute effettuate nel mese di dicembre sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI DICEMBREAnnotazione di liquidazione per il mese di dicembre e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano l’attività agricola d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2010 hanno realizzato un volume d’affari superiore a 309.874,13, se prestazione di servizio o di 516.456,89 euro per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66, legge 427/93.

IVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTOEntro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento, ricevute nel mese di dicembre 2011. Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti degli esportatori abituali ai sensi dell’art.8 lettera C) del D.P.R. 633/72. m

Page 46: Il Coltivatore Cuneese n.18 dicembre 2011

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H Pescante nuovo per liquami, diametro cm. 10, lunghezza m. 4Tel. 017377057 3393768420

H Landini 95 CV DT con pala, Trattore 50 CV 2 RM, botte diserbo, livellatore, fresa a 2 ruote, motoagricola e Mercedes 220 cTel. 3335491891

H Andanatore Kuhn tipo GA 381 GM portato, 10 braccia, assale tandemTel. 3393883195

H Pali cemento e traversine per kiwi, cassettine in plastica cm. 55x40Tel. 3277846438

H Frigolatte q.li 7,68 Alfa Laval, desilatore a sollevamento, gabbia per cura piedi dei boviniTel. 3334099576

H Frigolatte l. 400Tel. 0171387625

H Raccogli-spannocchiatrice mais a sollevamento 1 fila, saldatrice Cev 210 trifase, gruppo elettrogenoTel. 017143023

H Sgranatrice mais su 2 ruote, spandisabbia-sale omologato, lama da neve tipo Garnero SL 26Tel. 3355881171

H Aratro vomero, mulino 11 martelli, vitelle da ingrasso per esubero carniTel. 0171682446 3475861605 ore pasti

H Trifoglio nostranoTel. 3394346603

H Legna secca, imballatrice balle piccole, molino Jumbo, seminatrice pneumatica mais, semovente RosatelloTel. 3294771166

H Sega a nastro bindel, Land Rover Freelander anno 2002 km. 120.000, occasioneTel. 3395828959

H 100 bottiglioni, 100 bottiglie da litri 1, barre serra, bilancia, cuccioli razza Volpini di PomeraniaTel. 017294446 ore pasti

H Cingolo Agrifull 56 CV e Lamborghini 2 RM 40 CVTel. 3462173823

H 44 titoli Pac e q.li 41,15 di quota latte in zona montanaTel. 0175278550

H Livellatore a putrelle pieghevole, larghezza lavoro m. 3Tel. 3495429624

H Botte liquame 220 brente con braccio laterale 2 assi non collaudatoTel. 3403349202

H Pali cemento 7x7, lunghezza 2,50 m. e traverse per kiwiTel. 34706083384

H Rimorchio agricolo Roasio 140 con sponde in alluminioTel. 3345007331

H Piantacanne con legatore e piantafagioliTel. 3474744363

H Spandiletame m. 4, non collaudato in buone condizioniTel. 0172647013

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H Legna da ardere di Faggio e FrassinoTel. 3386232062

H Diritti di reimpianto vigneti circa mq. 900 in zona Bastia MondovìTel. 3384333167

H Bottiglie da vino colori verde e marrone a Euro 0,45 cadaunaTel. 3337289916

H Silos per mangimi q.li 100, 2 coclee, 2 contenitori q.li 30, 2 mulini, miscelatore q.li 10 ed altre attrezature da allevamentoTel. 0173231737 ore 12-14

H Legna secca segata e spaccata, barriques usate, anche per ornamentoTel. 3341065029

H Diritti di reimpianto vigneti per mq. 1400Tel. 017350227 3288695024

H Trattorino Pasquali 946 T 18 CV, fresa aratro e rimorchio, Euro 2.500,00Tel. 3337829553

Il mercatino del

Coltivatore

48 N° 18 – 1-31 dicembre 2011 P R O P O S T E D ’ A F F A R I

Page 47: Il Coltivatore Cuneese n.18 dicembre 2011

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H Cavalla meticcia e castrone Appaloosa, entrambi di anni 12Tel. 3393921032

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H Ape Piaggio 250 cc, ribaltabile anno 2003 benzina, trattori Ford Dexta e Nuffied antichiTel. 3396564530

H Ape Piaggio TM705 4 marce, portata oltre q.li 7, km 12.000, Euro 2.500,00 trattabiliTel. 3333063830

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