Il Coltivatore Cuneese n.14 ottobre 2012

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Salta la trattativa latte: Coldiretti Piemonte chiede all’Assessore di pubblicare l’indice storico

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3N° 14 – 1-15 ottobre 2012

Sommario

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese Meno burocrazia,

maggiore sicurezza. Disposizioni chiare

per disciplinare il taglio della vegetazione in alveo: la circolare approvata a metà settembre in Giunta Regionale si pone l’obiettivo di specificare in modo definitivo le tipologie d’intervento nelle aree di pertinenza dei corpi idrici, consentendo agli addetti del settore di condurre un’attività efficace priva di pesanti aggravi amministrativi, specie per le operazioni più comuni. “Per gli interventi di taglio della vegetazione in alveo si potrà procedere senza richiesta di autorizzazione, sarà sufficiente la comunicazione – evidenzia l’assessore all’agricoltura Claudio Sacchetto – l’azione Regionale proseguirà inoltre programmando la pulizia degli alvei mediante rimozione di materiale ghiaioso e detriti in eccesso.”La circolare predispone la possibilità di procedere all’intervento selvicolturale, senza richiesta di autorizzazione (anche in aree sottoposte a vincolo paesaggistico) all’interno dell’alveo inciso entro una fascia di 10 metri dal ciglio di sponda, al di fuori dell’alveo inciso entro una fascia di 10 metri dal ciglio di sponda, oltre i 10 metri dal ciglio di sponda. Tali interventi sono soggetti esclusivamente alla comunicazione semplice. La Regione inoltre sta lavorando per poter procedere nella mappatura dei corsi d’acqua ritenuti maggiormente a rischio e pulirne gli alvei incaricando le aziende specializzate alla rimozione del materiale ghiaioso in eccesso. m

Più semplici e sicuri gli interventi selvicolturali in alveo 3

In un’economia che non dà segnali di ripresa, necessaria la moralizzazione della politica 4

Salta la trattativa latte: Coldiretti Piemonte chiede all’Assessore di pubblicare l’indice storico e agli industriali di applicarlo 6

Sconvocato il tavolo di paritetica latte su richiesta degli industriali 6

Quote latte: la legge va applicata 7

Latte: rischio splafonamento 8

Storie di vita 9

Il professor Giuseppe Meo: “l’egoismo dei paesi ricchi è di un’arroganza imperdonabile” 9

Con “Cibi d’Italia” e Oscar Green 2012: l’agricoltura è il vero motore del Paese 10

Oscar Green 2012: è cuneese il vincitore per la sezione “Ideando” 11

Legge regionale sugli agriturismi 13

Coloratissimo Autunno a Fossano 13

Nuovo apprendistato professionalizzante per operai e impiegati agricoli 14

Il Corsivo del Coltivatore: ‘l cadreghin 15

Delegazione cuneese alla Festa del Creato a Roma 15

All’ EIMA International 2012 tutte le tecnologie d’avanguardia 16

Novità dal servizio vitivinicolo 18

Torna la Fiera del Tartufo ad Alba 19

Grandinetti alla guida di Terranostra Piemonte 20

Interventi di manutenzione idraulico-forestale che non necessitano di autorizzazione paesaggistica 20

Finalmente il digestato non è “un rifiuto” 22

Concorso Gamma Donna per le imprenditrici 22

Una legge per “salvare” il suolo agricolo 23

XIV Fiera Nazionale del Marrone: una tradizione di eccellenza 24

Condizionalità e rotazione delle colture: le regole per le aziende agricole 26

In Francia per A Casa/Chez Soi 28

Celià a Mondovì 29

Serate a tema: gli agriturismi e i piatti tipici cuneesi 30

Nuova grafica e nuove offerte per l’opuscolo delle Fattorie Didattiche 31

Italia: cresce del 6% il consumo di biologico 32

Grande riscontro di pubblico al primo Campagna Amica daii! 33Terramica al Campagna Amica daii 33

L’irrigazione in frutticoltura 34

Nuove norme per gli extracomunitari 40

Proroga SCIA prevenzione incendi 41

Innovazione varietale Pesco e Albicocco, aggiornamento 2012 42

La pensione agli invalidi civili 48

L’INPS invia le comunicazioni di indebito sulle 14esime 49

Le Fiere da non perdere nel mese di ottobre 49

12a Rassegna dei Frutti della Terra a Spinetta 50

A.C.S.T.E.: la grande festa annuale è stata un successo 51

Scadenze aziendali 52

Il Mercatino del Coltivatore 56

“Il Coltivatore Cuneese”Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

1 copia euro 2,00Abbonamento annuo euro 40,00

Direttore AmministrativoBruno Rivarossa

Direttore ResponsabileMichelangelo Pellegrino

Coordinamento di redazioneChiara Serra

Hanno collaborato:Rosanna Ariaudo, Secondo Arneodo, Lorenzo Berra, Roberto Bianco, Silvia Bosco, Aldo Brustolon, Alberto Burzio, Daniele Caffaro, Laura Calcagno, Piero Camperi, Cristiano Carli, Marcella Cavallo, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Mario Dotto, Damiano Dutto, Gianni Ellena, Nicola Fontana, Tiziana Franchino, Roberto Giobergia, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Roberto Lingua, Claudia Marenco, Michele Mellano, Laura Occelli, Franco Parola, Luisa Peano, Lauro Pelazza, Marcello Pellegrino, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Valentina Riba, Davide Roà, Annalisa Sola

Redazione ed amministrazione:Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CNTel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300

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Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it

Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55

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Il Coltivatore Cuneeseviene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo

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4 N° 14 – 1-15 ottobre 2012 F O N D O

A livello globale pare che l’economia muova qualche piccolo passo

per la ripresa. La notizia arriva dall’America. Probabilmente condizionata anche dal fatto che il presidente Obama è sotto scacco elettorale.

Disoccupazione alle stelle In Europa stiamo vivendo un momento particolarmente

difficile dove i tassi di disoccupazione si aggirano intorno all’11-12%. Se è vero che Germania ed Austria hanno una disoccupazione del 4% è anche altrettanto vero che Grecia e Spagna sfiorano il 30%. In Italia i disoccupati aumentano del 2% mensile. Purtroppo dobbiamo constatare che stiamo vivendo un momento economico dove le prospettive per i nostri giovani sono molto scarse. Si pensi che

in Europa un disoccupato su tre ha meno di 40 anni.

Una gestione finanziaria e poco economica dei fondi BceIl sistema bancario nazionale sta usando i fondi della Bce per il risanamento finanziario degli istituti stessi gravemente provati dai negativi andamenti della Borsa. Conseguentemente l’industria non sta investendo

per creare nuove opportunità economiche. L’edilizia è sostanzialmente ferma con una crisi che investe anche le piccole imprese artigiane e commerciali. In questa situazione di oggettive difficoltà economiche notiamo che l’unico settore in crescita è quello agroalimentare che nell’ultimo anno ha avuto una crescita del 17% contro un calo del 14% delle vendite di automobili. Una tenuta che però viene scaricata quasi tutta sul mondo agricolo che produce la materia prima. I prezzi dei prodotti agricoli non sono aumentati anzi, in alcuni casi, sono anche diminuiti, mentre aumentano i costi di produzione per ottenere un qualsiasi prodotto agricolo. Pensiamo agli aumenti dei prezzi dei carburanti, dei concimi, dei mangimi o dei cereali.

L’industria e la Gdo puntano sul private labelIn questa situazione difficile non solo la politica non dà segnali di attenzione reale, ma

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5N° 14 – 1-15 ottobre 2012F O N D O

continua a crogiolarsi nelle frasi fatte e nei mille scandali con un pessimo utilizzo delle risorse pubbliche. La Gdo (Grandi catene di supermercati), dopo qualche timido ed ininfluente, dal punto di vista economico e agricolo, segnale di attenzione ai prodotti locali, si sta muovendo con il private label vale a dire con la nascita di marchi aziendali privati che vanno a sostituirsi alle garanzie che sono date dai produttori attraverso l’indicazione dell’origine e la rintracciabilità. Chiaramente questi atteggiamenti vanno di pari passo con la volontà dell’industria di rendere sempre più anonimi i prodotti agroalimentari come avvenuto recentemente da parte dell’Unione Europea: l’aver cassato l’etichettatura volontaria della carne è la chiara dimostrazione che la lobby dell’industria intende controllare e globalizzare i consumi andando a scalfire i localismi ed i regionalismi colpendo

le eccellenze agroalimentari collegate al territorio.

Il presidente Marini aveva avvertito il PaeseMai come ora comprendiamo le affermazioni di un anno e mezzo fa quando il presidente di Coldiretti Sergio Marini al Palalottomatica affermò testualmente “ alla politica non chiediamo contributi o aiuti economici, ma solamente di lasciar lavorare e difendere le nostre imprese”. L’aver tolto dal testo di legge la data di entrata in vigore dell’obbligo di utilizzare nei succhi almeno il 20 % di frutta contro l’attuale 12 % è il chiaro segnale che la politica è succube della lobby industriale che chiaramente vuole continuare a propinarci i succhi di frutta senza alzare tale percentuale. Eppure l’innalzamento avrebbe consentito di utilizzare migliaia di quintali in più di frutta. Ci aspettiamo che il Parlamento in sede di conversione inserisca una

data certa, cosa che non ha fatto il Consiglio dei Ministri. In un recente incontro a Roma tra la Coldiretti del Piemonte, il Presidente di Agea Guido Tampieri e il Commissario Straordinario per la gestione delle quote latte Paolo Gulinelli, è stata ribadita la necessità che il Governo non metta mano nelle tasche degli agricoltori italiani se non dopo aver recuperato quanto negli anni non versato da alcuni allevatori. Si tratta di un discorso di equità e di giustizia economica ed è giusto che certe situazioni non siano più tollerate per evitare di minare alla base la già scarsa credibilità nei confronti delle istituzioni.

L’elevata pressione fiscale non ci aiuta a crescereÈ di questi giorni il richiamo del Governatore della banca d’Italia al Governo: di troppo fisco si può anche morire. Occorre evitare ulteriori aumenti della pressione fiscale per evitare la fuga delle imprese. Se si pensa

che in Svizzera la pressione del fisco è intorno al 25 per cento e che in germani al 38 per cento, non si può pensare di aumentare il nostro 50 per cento all’infinito. Occorre una seria politica per lo sviluppo economico che ridia fiato alle nostre imprese soprattutto quelle che lavorano materia prima nazionale e la esportano. Staremo a vedere gli sviluppi che arriveranno anche dalla nuova legge sulla trasparenza dell’attività dei partiti e dei politici. Proprio coloro che in questi mesi ostentavano ottimismo hanno toccato il fondo con scandali che fino a qualche anno fa appartenevano all’immaginazione di qualche comico come Carlo Verdone. Economia sì, ma anche moralizzazione nella classe dirigente che non può continuare a godere di privilegi quando intere categorie tirano la cinghia ed i “poveri” aumentano mentre i pochi ricchi sono sempre più ricchi. m

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Con una comunicazione all’Assessore regionale all’Agricoltura Claudio

Sacchetto la parte industriale ha chiesto di non convocare il tavolo di trattativa latte.Dopo un tira e molla durato un paio di settimane è emersa la non disponibilità dell’industria a riconoscere l’aumento del prezzo del latte nonostante il mercato lattiero caseario oggettivamente dimostri una netta ripresa sulle quotazione dei prodotti.Questo comportamento della parte industriale, che si era resa disponibile negli ultimi due anni a lavorare sul prezzo indicizzato con il coinvolgimento della Regione, è un tentativo per

cercare di tornare a formule e metodi di trattative medioevali che nel tempo spesso hanno generato forti tensioni e scontri.“Questo atteggiamento – dicono Paolo Rovellotti e Bruno Rivarossa presidente e direttore di Coldiretti Piemonte – rischia di essere un atto poco responsabile nei confronti delle

imprese agricole vista l’innegabile difficoltà economica in cui versano a causa degli elevati costi di produzione. Il prezzo indicizzato, in particolare quello storico, rappresenta un punto fermo dettato dalla trasparenza di un meccanismo generato da dati inconfutabili che pone le imprese in condizioni di

progettare la propria continuità operativa. Una trasparenza utile anche ai consumatori. Pertanto all’Assessore chiediamo la pubblicazione dell’indice storico e alle industrie lattiero casearie piemontesi di applicarlo, dimostrando così con i fatti, la volontà di costruire un serio percorso di filiera”. m

Salta la trattativa latte: Coldiretti Piemonte chiede all’Assessore di pubblicare l’indice storico e agli industriali di applicarloIl prezzo indicativo del latte alla stalla che emergerà dall’indicizzato storico, dai dati in possesso di Coldiretti per il mese di settembre, dovrebbe essere di 41,8 centesimi al litro Sconvocato il tavolo di paritetica latte

su richiesta degli industriali

Venerdì 5 ottobre, era in programma presso

l’Assessorato all’Agricoltura Regionale a Torino, la paritetica per l’accordo sul meccanismo indicizzato del latte, incontro sconvocato nelle ultime ore a seguito della decisione da parte industriale di non prendere parte alla riunione.L’indice storico è stato applicato nel corso della campagna 2011/2012, precisamente dal 1° aprile 2011 al 31 marzo 2012.Nei mesi successivi sono stati concordati dei correttivi sull’indice storico di aprile e

maggio. In seguito, il 9 luglio, è stato sottoscritto un documento d’intesa tra le parti agricola

ed industriale con il quale veniva adottato il sistema dell’indicizzazione stabilizzata.Nel momento in cui è stato insediato il tavolo nel 2011, la Regione ha imbastito i presupposti per un ragionamento a lungo termine, progetto che al momento pare la parte industriale non voglia perseguire. In questi ultimi anni molte aziende hanno raggiunto accordi di natura privata, avendo come riferimento il sistema indicizzato storico elaborato con l’ausilio della regione e dell’università cattolica di Piacenza.

(continua a pagina 7)

7N° 14 – 1-15 ottobre 2012L A T T I E R O - C A S E A R I O

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La Regione Piemonte sta valutando di tornare a pubblicare l’indice storico sul sito istituzionale con il fine di fornire uno strumento importante ed oggettivo di riferimento per le aziende del settore.Dice l’assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto: “In questo momento invito le parti a proseguire il ragionamento legato all’indice come discorso di prospettiva per un futuro economicamente stabile per le imprese agricole e le industrie del settore lattiero caseario piemontese. La pubblicazione da parte della Regione dell’indice storico vuole essere un invito per ritornare ad individuare un indice unico eliminando tutti gli pseudo indici venutisi a creare nel frattempo”. m

Quote latte: la legge va applicataSu richiesta di Coldiretti

Cuneo e Piemonte, si è svolto a Roma un

incontro con il presidente di Agea Guido Tampieri e con il Commissario straordinario per la gestione delle quote latte Paolo Gulinelli. Presenti anche i rappresentanti degli allevatori delle regioni Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Puglia. Dall’incontro è emerso il forte aumento della produzione italiana con il rischio concreto di splafonamento (vedi art. pag. 8). Per quanto concerne la gestione delle quote latte e il pagamento delle multe, il Ministero sta valutando chi se ne dovrà occupare dopo che Equitalia è stata esonerata. La cosa certa è che la Comunità Europea ha già trattenuto le multe, per cui si profila in capo agli allevatori che non hanno versato, un danno erariale. È molto probabile una terza possibilità di rateizzare che, a detta del Presidente e del Commissario di Agea, dovrebbe essere l’ultima. In ogni caso,

agli splafonatori sarà revocata, con comunicazione che avverrà entro il mese di novembre, la quota assegnata. Inoltre, è stato detto chiaramente che la PAC non sarà versata a chi ha le multe da pagare o non è in regola con i pagamenti delle rate.Tutto questo, poiché 38 mila produttori di latte in Italia sono sostanzialmente in regola con

la legge, mentre il problema è generato da non più di un migliaio d imprenditori. “Una questione di equità – commenta Tonino Gai (foto accanto al titolo) membro di Giunta Coldiretti Cuneo con delega al settore latte – e di concorrenza sleale tra produttori che rispettano la legge e quelli che, pur essendo una minoranza, la ignorano”. m

L A T T I E R O - C A S E A R I O8 N° 14 – 1-15 ottobre 2012

Se la scorsa campagna lattiero casearia 2011/2012 si era conclusa, seppur per poco

e tenendoci con il fiato sospeso fino all’ultimo, con una produzione nazionale entro il tetto massimo stabilito dal regime delle quote latte, altrettanto non si può dire della campagna in corso, dove la preoccupazione di splafonamento è una realtà che, mese dopo mese, si sta facendo sempre più pericolosa.La conferma arriva dai primi dati parziali della campagna, aggiornati a luglio 2012. Secondo quanto diffuso da Agea, a meno che non si verifichi nei prossimi mesi un’inversione del trend attuale della produzione, oggi in aumento nell’ordine del 3% rispetto al 2011/2012, sta diventando sempre più concreto lo sforamento della produzione rispetto al quantitativo nazionale facendo scattare, conseguentemente, la messa in moto del meccanismo della compensazione nazionale (attualmente chiamata “restituzione”) con i suoi complicati calcoli di prelievo alle singole aziende attraverso le diverse casistiche di priorità (in ordine: zone di montagna,

zone svantaggiate, livello produttivo 2007-2008, limite 106%).Il tutto dopo tre anni in cui l’Italia è riuscita a restare nei limiti della quota nazionale. Già lo scorso anno si era andati molto vicini a superarla, arrivando ad una produzione nazionale rettificata, cioè adeguata ai tenori di grasso, di 10.841.951,361 tonnellate, mentre la soglia massima, il Quantitativo nazionale di riferimento per le consegne, era stata fissata a 10.883.073,85 tonnellate (importo che varia leggermente di anno in anno in base alle istanze di mobilità temporanee per le vendite dirette). Come si possono vedere dalle cifre la produzione rimase nei limiti per sole 41.122,489 tonnellate.Ora, l’ulteriore innalzamento

della produzione rispetto all’anno passato, sta rendendo seriamente concreto il rischio di splafonamento. Seppure sia ancora presto per dare delle cifre, avendo solamente a disposizione i dati ufficiali dei primi 4 mesi della campagna, dalla prime proiezioni, l’aumento nell’ordine del 3% potrebbe comportare un surplus della produzione di circa 300 mila tonnellate su base annua.A confermare questa preoccupazione per la campagna 2012/2013 è intervenuto, nei giorni scorsi, lo stesso ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Mario Catania. Il Ministro ha lanciato un appello a tutti i produttori chiedendo senso di responsabilità e di rientrare nella

propria quota. Inoltre, sempre secondo Catania, visto che per altri due anni verrà applicato il regime delle quote latte (abolite dal 1 aprile 2015), se verrà sfondato il tetto si rischierà di compromettere il passaggio al libero mercato e anche di suscitare reazioni negative da parte di Bruxelles. In tale occasione il Ministro ha anche ribadito che è in dirittura d’arrivo un decreto del ministero dell’Economia, concordato con il Ministero delle politiche agricole, che detterà le regole sulle modalità di riscossione delle vecchie multe. Un arretrato storico di 4 miliardi di cui circa 700 milioni esigibili.Di seguito un riepilogo sull’attuale andamento della campagna. m

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Latte: rischio splafonamentoIn aumento del 3% la produzione italiana

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Storie di vitaa cura di Barba Bertu ([email protected])

Da bambino, sognava di aiutare i poveri dell’Africa. Il professor Giuseppe

(“Pino”) Meo, medico apprezzato, oggi vive a Cavoretto, dopo aver abitato per tanti anni a Cuneo. Ha dedicato la sua vita agli “ultimi” del Continente nero: e il suo sogno l’ha realizzato! Nel suo libro “Africa malata” ha raccolto le sofferenze dei dimenticati dalla storia: di uomini, di donne e di bambini che non conteranno mai niente e per i quali i riflettori del mondo saranno sempre spenti. Ma questa umanità, trascurata e malata, ha una sua grande dignità ed è portatrice di valori umani spesso calpestati nella nostra società, devastata dal consumismo.

I GENITORI INSEGNANTIProfessor Meo, la sua carta d’identità… “Sono nato a Cuneo nel 1938, mi sono trasferito a Torino per gli studi universitari e vi sono vissuto nei primi sette anni di lavoro come internista presso l’Istituto di Medicina del Lavoro, dove ho conseguito la libera docenza”.Lei è pugliese di origine: come mai è finito in Piemonte?“Mio padre, pugliese, negli anni Trenta si è trasferito in Piemonte per il suo lavoro di insegnante e qui si è sposato con mia madre, maestra cuneese”.

IL SOGNO DI FARE IL MEDICODa bambino cosa sognava di fare?“Già in quarta Elementare, avevo scritto in un tema che da grande avrei voluto lavorare in Africa: sono stato molto colpito sin da ragazzo dall’immagine di Albert Schweitzer, premio Nobel della pace”.Come mai è diventato medico?“È sempre stato il mio sogno”.Dove ha esercitato la sua professione?“Ho lavorato in diversi Ospedali del Piemonte (San Giovanni Battista di Torino, Valdese, Santa Croce di Cuneo) e all’estero: due anni in un ospedale missionario in Kenya, poi per diversi periodi in Pakistan al confine con l’Afghanistan, in Uganda, in Kenya, in Etiopia, nel Sud del Sudan”.Quando ha iniziato ad

interessarsi dei problemi dei poveri? “All’Università collaboravo con il gruppo della Facoltà di Medicina della San Vincenzo poi, insieme ad alcuni amici medici, abbiamo dato vita ad un’Associazione di volontariato sanitario per i Paesi in via di sviluppo, il Comitato di collaborazione medica (Ccm) di Torino. Era il 1968. Con questa organizzazione sono partito, dopo un periodo di formazione, per un servizio di volontariato medico di due anni in Kenya. Con il Ccm ho svolto parecchie missioni in Africa. Tuttora faccio parte del Consiglio di questo organismo di cooperazione internazionale”.

IL RAPIMENTOQuante missioni umanitarie ha fatto?“Ho sempre rifiutato di contare le mie missioni per non dare un aspetto quantitativo ad una attività che vive su altre dimensioni”.Lei è stato rapito in Africa: che ricordi ha di quella difficile esperienza?

“Il rapimento è avvenuto nel Sud del Sudan: ovviamente si sono intrecciate angosce per l’incertezza del futuro, l’immobilizzazione obbligata di tanti giorni, l’isolamento da ogni comunicazione...”Le sue soddisfazioni?“Il tema del mio lavoro in Africa è attualmente la formazione in Chirurgia di base del personale non qualificato, frutto di un’esperienza di anni maturata sul campo, e la pubblicizzazione sui media internazionali, partecipando in tal modo alla ricerca medica del nuovo Sudan. Un lavoro di grande soddisfazione perché ha permesso la crescita professionale di molte persone: tanti operatori sanitari hanno imparato le tecniche di base in un processo di trasferimento di cultura. Inoltre è gratificante il numeroso gruppo di operatori italiani e internazionali che si sono uniti in questa opera di divulgazione medica”.E i suoi pensieri tristi quali sono?“I magoni non sono mai mancati, ma ci è sempre stato chiesto di “volare alto”, al di sopra di

piccinerie e piccoli tradimenti”.Ricorda il primo incontro con il medico Silvio Galvagno di Manta?“Certamente! Silvio Galvagno si è presentato appena laureato al Pronto Soccorso delle Molinette, offrendo la sua disponibilità per andare in Africa. La sua serietà era così evidente che non ho mai avuto alcun dubbio sulle sue capacità di seguire questa vocazione con slancio e senza incertezze. Galvagno è stato infatti un ispiratore ed un modello per tanti di noi”.Cosa pensa delle clamorose ingiustizie del pianeta? “L’egoismo dei Paesi ricchi ha un’arroganza imperdonabile: non ne vedo una via di uscita”.

CARLA, UN PREZIOSO SOSTEGNOLa vita cosa è per lei?“È un progetto di servizio da realizzare. Dopo tanti anni nella memoria rimane indelebile il ricordo dei “miei malati”, un diario visivo di ritratti intensi. Esistenze che non riesco ad archiviare. Le loro sofferenze ti penetrano”.Dio c’è secondo lei? “Mi è sempre piaciuto credere di avere un rapporto personale con Dio, addirittura quotidiano”. Sua moglie Carla l’ha sostenuta? “Mia moglie è sempre stata un sostegno prezioso ed indispensabile. Carla è sempre stata capace di dare un aspetto concreto e fattivo, traducendo in azione i programmi più impossibili. Una piena fonte di ispirazione e di concettualizzazione. Certamente l’aver dedicato la vita a questo mio impegno ha sottratto tempo alla vita familiare, e un po’ mi dispiace”. m

9N° 14 – 1-15 ottobre 2012R I T R A T T I D I I E R I E D I O G G I

10 N° 14 – 1-15 ottobre 2012 A T T U A L I T à

Un grandissimo successo di pubblico, con oltre trecentomila visitatori,

ha premiato “Cibi d’Italia”, il Festival nazionale di Campagna Amica che si è svolto a Roma dal 27 al 30 settembre. Negli oltre 200 stands del più grande mercato contadino del mondo, sono state protagoniste nell’Arena del Circo Massimo, le produzioni di eccellenza del Made in Italy agroalimentare, con produttori agricoli e allevatori giunti da tutte le regioni italiane. “L’agricoltura italiana è un patrimonio del Paese, capace di offrire la più ampia varietà di prodotti, competitivi, di grande qualità. La strada del futuro è investire in agricoltura e “Cibi d’Italia” – afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini – è uno spaccato dell’Italia più

bella e più vera. Il Festival di Campagna Amica, che abbiamo ideato e che riproporremo anche nei prossimi anni, è la rappresentazione concreta di un progetto che è difficile spiegare, ma basta girare tra gli stand per trovare la nostra verità: produttori e gente vera – conclude Marini – che la mattina si alza e che lavora per realizzare prodotti veri che servono a soddisfare bisogni veri come quello del mangiare,

dello stare tutti meglio e insieme”.Il Festival è stato inaugurato dal presidente della Coldiretti Sergio Marini insieme al sindaco di Roma Gianni Alemanno. Tanti i momenti significativi che si sono succeduti, dalla presentazione della prima analisi sulla rivoluzione nella spesa alimentare generata dall’arrivo in Italia dei mercati degli agricoltori che oggi è l’unica forma commerciale a crescere, all’incontro sulle novità sulle mense nel nuovo anno scolastico e sulla diffusione delle fattorie didattiche al quale hanno partecipato numerose classi di ragazzi, alla tavola con i cibi degli antichi romani, agli incontri sulla biodiversità e sulla salvaguardia dell’olio extravergine d’oliva Made in Italy. Un particolare rilievo ha avuto l’incontro, sabato 29 settembre, che ha visto la partecipazione del ministro delle Politiche agricole Mario Catania, nel corso del quale sono stati premiati i finalisti del premio Oscar Green Coldiretti per l’innovazione portata dai giovani in agricoltura, tra i quali Andrea De Magistris. m

Con “Cibi d’Italia” e Oscar Green 2012: l’agricoltura è il vero motore del PaeseQualità, tradizioni e innovazione nel più grande mercato contadino del mondo allestito nell’arena del Circo Massimo a Roma

A T T U A L I T à 11N° 14 – 1-15 ottobre 2012

Più innovazione, più credito e formazione. È la “formula” per rilanciare il Paese proposta dai giovani imprenditori della Coldiretti con il Manifesto “Giovani per l’Italia” in occasione della consegna

dei premi “Oscar Green” 2012 a Roma. Tra i finalisti, il cuneese Andrea De Magistris (nella foto sopra accanto al direttore di Coldiretti Piemonte Bruno Rivarossa), è salito sul gradino più alto del podio nella

sezione “Ideando”. La sua azienda a Cravanzana produce estratti da foglie di bambù, capaci di trasformarsi in tisane, cosmetici all’estratto di bambù, ma anche vasetti di germogli per la ristorazione. Tra i finalisti piemontesi, nella categoria “Non solo agricoltura”, ha partecipato la Cooperativa “Le Erbe di Brillor” di Paola Polce (foto sopra, in primo

Oscar Green 2012: è cuneese il vincitore per la sezione “Ideando”


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A T T U A L I T à12 N° 14 – 1-15 ottobre 2012

piano) di Alice Superiore (Torino) con gli agridetergenti naturali e nella sezione menzione speciale per Paese Amico, il Comune di Fossano, per aver valorizzato il mercato e la Bottega di Campagna Amica, un punto di riferimento per fare la spesa a garanzia di qualità e territorio.

I mercati degli agricoltori premiati dalla scelta degli italiani

I mercati degli agricoltori hanno rivoluzionato in meglio la spesa degli italiani, una buona notizia, che va in controtendenza rispetto all’andamento generale del commercio. Al Festival nazionale di Campagna Amica “Cibi d’Italia” a Roma, è stata presentata l’analisi da Coldiretti con il supporto di Censis ed Swg, da cui risulta che ventuno milioni di italiani hanno fatto la spesa nei mercati degli agricoltori nell’ultimo anno

per garantirsi prodotti sani del territorio con il miglior rapporto qualità prezzo. “I mercati degli agricoltori stanno creando nuove economie e nuova occupazione e rappresentano un formidabile strumento di coesione sociale ed educazione alimentare, perché creano un legame profondo tra consumatore e produttore, tra il luogo di consumo e il luogo di produzione,” commentano Marcello Gatto (nella foto) e Bruno Rivarossa, presidente e direttore di Coldiretti Cuneo. m

(continua da pagina 11)

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13N° 14 – 1-15 ottobre 2012V A R I E

Giovedì 4 ottobre, è stata presentata in Consiglio Regionale,

la proposta di legge regionale n. 288 “Nuove disposizioni in materia di agriturismo e di attività connesse all’agricoltura”, da cui prende il via l’iter per l’approvazione della nuova legge sugli agriturismi.Tra gli obiettivi fondamentali della proposta di legge, da tempo attesa dagli operatori tutt’ora fermi alla normativa n. 38 del 1995, la garanzia di una corretta e qualificata valorizzazione delle aziende agrituristiche nonché la regolamentazione delle molteplici attività connesse all’agricoltura, quali ad esempio le attività di agricoltura sociale.

All’incontro, così come al tavolo di lavoro aperto in Regione hanno partecipato attivamente Coldiretti e Terranostra Piemonte, evidenziando come il ruolo delle aziende agrituristiche sia imprescindibilmente connaturato all’attività agricola.

“Ci siamo adoperati nel corso del tavolo di lavoro congiunto in Regione e ora auspichiamo – evidenziano Stefania Grandinetti, presidente di Terranostra Piemonte, e Bruno Rivarossa, direttore di Coldiretti Piemonte – che nel

regolamento attuativo, dove sarà data operatività a tale legge, le nuove disposizioni valorizzino lo stretto collegamento con l’attività agricola, prima di tutto attraverso l’utilizzo di prodotti aziendali, nel rispetto delle percentuali di prodotti regionali provenienti da aziende agricole singole o associate. Il settore agrituristico ha tenuto nelle cifre pur in un periodo di difficoltà economica a tutti noto: occorre pertanto rendere qualificata e di livello l’offerta, senza perdere le radici agricole della stessa”. m

Legge regionale sugli agriturismi

Ripasso tetti sia tegole che coppi vecchiPRIMA DOPO

Coloratissimo Autunno a Fossano

Il 13 e 14 ottobre 2012 si svolge a Fossano la XIV° edizione della manifestazione “Coloratissimo Autunno”, evento organizzato dal Comune di Fossano, dall’Agenzia 4A e da

Coldiretti con il patrocinio della Provincia di Cuneo. Nell’ambito di Coloratissimo Autunno Coldiretti propone iniziative legate al territorio ed ai prodotti che ne sono l’eccellenza. Ci sarà l’ormai consolidata e sempre più ricercata opportunità di acquistare direttamente dai produttori agricoli le eccellenze agricole del territorio all’interno di Localmente Bottega di Campagna Amica e presso il Mercato di Campagna Amica; la possibilità di lavorare con la Fattoria Didattica per scoprire le produzioni agricole del fossanese attraverso i laboratori proposti da aziende agricole e dai tecnici dell’agenzia 4A.” m


Lo scorso 30 luglio, è stato sottoscritto l’Accordo sindacale che rende operativo il nuovo apprendistato professionalizzante per gli operai e impiegati agricoli. Di seguito si sintetizzano gli elementi

più rilevanti, invitando le aziende interessate a rivolgersi agli Uffici di zona Coldiretti per ulteriori approfondimenti.

DestinatariGiovani fra 18 (17 se in possesso di qualifica professionale) e 30 anni non compiuti.

DurataDurata minima – 6 mesi

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Inquadramento e retribuzione• nel primo periodo: due livelli sotto quello di destinazione finale• nel secondo periodo: un livello sotto quello di destinazione finale• nel terzo periodo: livello di destinazione finale.

Profili formativiOperai – addetto conduzione macchine agricole; addetto in impresa

multifunzionale; addetto in aziende da latte e lattiero-casearie; addetto in allevamenti; addetto in aziende vitivinicole; addetto in aziende orto-floro-frutticole.Impiegati – addetto area contabile-amministrativa; addetto area informatica; addetto area della produzione.

FormazioneFormazione per acquisizione di competenze di base e trasversali: 120 ore per la durata del triennio (per il tramite della formazione pubblica, interna o esterna all’azienda).

Formazione per acquisizione di competenze tecnico-professionali: 40 ore medie annue (30 ore se in possesso di titolo di studio correlato al profilo professionale da conseguire); questa parte di formazione può essere fornita in aula, e-learning; on the job; in affiancamento al tutore aziendale.

Apprendistato stagionaleViene prevista la possibilità, solo per i datori di lavoro con cicli stagionali, di instaurare contratti di apprendistato “a tempo determinato” limitatamente agli operai di area 1° e 2° e agli impiegati di categoria 1°, 2°, 3°, 4°.Con l’apprendistato “stagionale”, fatto salvo il limite di durata massima suindicata, il rapporto può essere strutturato in più rapporti a tempo determinato, l’ultimo dei quali dovrà comunque avere inizio entro 48 mesi dalla data di prima assunzione.Con l’apprendistato “stagionale”, il trattamento economico non può comunque essere inferiore per gli operai a quello previsto per il livello professionale minimo dell’area di destinazione e per gli impiegati a quello previsto per la 4° categoria.

Agevolazioni contributivePer le aziende sino a 9 addetti, i contratti di apprendistato stipulati entro il 31.12.2016 beneficiano dello sgravio totale dei contributi a carico azienda (per gli altri, si applica l’aliquota agevolata del 10%). m

Nuovo apprendistato professionalizzante per operai e impiegati agricoli

Area 1° periodo 2° periodo 3° periodo Durata complessiva

Prima 12 mesi 12 mesi 12 mesi 36 mesiSeconda 12 mesi 12 mesi 12 mesi 36 mesi

Terza ---------- 12 mesi 12 mesi 24 mesi

Categoria 1° periodo 2° periodo 3° periodo Durata complessiva

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V A R I E 15N° 14 – 1-15 ottobre 2012

Lo so. È difficile rinunciare alla poltrona, al tappeto rosso, alla segretaria costantemente affannata e servile, al posto riservato in prima fila, al codazzo di amici, collaboratori e

questuanti, alla pubblicazione di ogni affermazione che non sia la dichiarazione delle proprie generalità, all’orgoglio di sentirsi una spanna più su degli altri.Per questo, una volta agguantato l’incarico o ottenuta l’elezione nel segreto dell’urna, non si parla proprio di tornare alla vita regolare, quella comune a tutti i mortali.In Italia si invecchia restando al potere, ci si crogiola piacevolmente, mentre i capelli imbiancano e le ginocchia cominciano a scricchiolare, si sfida il buonsenso nell’accanita ed arrogante difesa del proprio scranno.Hai voglia di dire che le cariche elettive non sono a vita, che ci vuole alternanza, che il nuovo può presentare minore esperienza, ma più entusiasmo, modernità, voglia di imboccare strade alternative. A parole tutti sembrano d’accordo, ma, di fatto, nessuno si schioda dalla sedia, convinto di essere “il migliore”, di avere sempre qualcosa da insegnare e, anche se non lo si ammette, di non poter essere adeguatamente sostituito.Mille accorgimenti rendono vana la normativa sui due – tre mandati e, gli incarichi appannaggio dei soliti noti si protraggono per decenni.L’assurdo è che, a dover decidere il cambiamento, sono sempre e solo loro: i parlamentari seduti sulla poltrona da 20 o 30 anni, i presidenti eletti nel secolo scorso ed ancora vogliosi di riconferma, i designati a rappresentare un popolo da cui si sono progressivamente allontanati, perché la loro vita non è quella della gente. Il problema non è solo essere politici a vita, sperperare il denaro pubblico, mangiare le ostriche alla faccia di chi non riesce nemmeno a comprarsi una sardina, esibire sfacciatamente l’auto blu, senza vergognarsi di addebitare le spese ai cittadini. È tagliar fuori dalle stanze dei bottoni intere generazioni, impossibilitate a scalzare chi, fatta la sua parte, dovrebbe mettersi di lato e costrette ad essere solo e sempre spettatrici di una saga di persone i cui meriti (sempre che ci fossero) sono stati già ampiamente ripagati. Potremmo, a fatica, perdonare tutto. Non certo la colpa, gravissima, di non essere più capaci a ridiventare persone comuni. m

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Il Corsivo del Coltivatore

Delegazione cuneese alla Festa del Creato a Roma

Una delegazione di giovani e donne Coldiretti Cuneo si è recata a Roma a Castel Sant’Angelo in occasione della Giornata della

Salvaguardia del Creato svoltasi il 22 e il 23 settembre. Gli agricoltori della Coldiretti hanno donato al Santo Padre un vigneto a chilometri zero che è stato piantato nella “Fattoria pontificia” dove quest’anno sono stati anche raccolti i primi 80 chili di miele biologico ottenuto dalle otto arnie collocate dagli stessi agricoltori lo scorso anno.“È anche questo – ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini – il nostro impegno che da un lato va a salvaguardia dell’identità dell’agricoltura italiana, al rispetto dell’ambiente e della biodiversità; dall’altro garantisce ai consumatori giusta qualità e quantità, genuinità e sicurezza degli alimenti”. A testimoniare il forte collegamento tra terra, cibo, cultura e valori religiosi, è stata la presenza all’Angelus di centinaia di imprenditori agricoli, tra cui la delegazione piemontese, insieme al presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini. La vigna regalata a Benedetto XVI ha inteso richiamarsi alle prime parole ai fedeli pronunciate il 19 aprile 2005 da Joseph Ratzinger, appena eletto Pontefice, quando si definì “un umile lavoratore nella vigna del Signore”. m

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tecnologie meccaniche agricole, ma anche come sede di approfondimento e di dibattito tecnico-economico sull’attualità della meccanizzazione per l’agricoltura. La grande esposizione bolognese si presenta ancora più completa rispetto al 2010, per il ritorno del settore giardinaggio e cura del verde. Insieme ai tradizionali 14 settori merceologici, che comprendono tecnologie per ogni tipo di lavorazione dalle trattrici alle macchine operatrici, all’infinita gamma delle attrezzature per il lavoro agricolo, zootecnico e forestale, l’Esposizione presenta quattro Saloni specializzati:

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per le filiere bioenergetiche, ed appunto EIMA Green, dedicato alle macchine e alle attrezzature per il gardening hobbistico e professionale.In occasione della manifestazione, che si svolge dal 7 al 11 novembre, l’Agenzia 4A Coldiretti ha organizzato per venerdì 9 un viaggio alla fiera espositiva. La partenza è prevista al mattino presto da diverse località della provincia. Il costo previsto è di 37,00 euro a persona per almeno 50 partecipanti, pranzo e biglietto di ingresso alla fiera sono a parte. Per prenotazioni ed ulteriori informazioni relative al viaggio, è possibile contattare la Segreteria Provinciale al numero di telefono 0171.447249 oppure gli uffici di Zona della Coldiretti entro lunedì 29 ottobre. m

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CONTROLLI E NON CONFORMITÀCOSA OCCORRE FARE

L’applicazione del Piano dei Controlli, specie per la fase vigneto, richiede di definire meglio le procedure di comunicazione e di correzione delle eventuali irregolarità riscontrate. Coldiretti ha puntualmente chiesto di rendere più snelli i flussi delle informazioni e univoci i comportamenti tra i vari soggetti interessati: produttore, Regione, Provincia, ICQ, struttura di controllo… È noto come le NCL (non conformità lievi), segnalate con verbale dalla struttura incaricata ai controlli, debbano essere risolte – come perentoriamente stabilisce il Decreto 14-6-2012 - nei 30 giorni successivi, altrimenti divengono NCG (non conformità gravi), con relativa segnalazione all’ ICQ. Considerata la situazione complessa dovuta all’allineamento delle superfici vitate, non di rado succede che la correzione non possa avvenire sul sistema senza l’intervento esterno da parte della Pubblica Amministrazione, oppure senza la “lavorazione” della foto aerea (GIS) da parte delle società incaricate, con conseguente allungamento dei tempi, anche oltre i suddetti 30 giorni. In questi casi abbiamo proposto di dare la possibilità, avviando l’iter di correzione e segnalandolo alla struttura di controllo per le vie brevi, di sospendere, o meglio di allungare i suddetti 30 giorni per non fare scattare la non conformità grave. Occorre inoltre stabilire (e siamo in attesa di risposte) un “sistema” comunicativo definito e condiviso per migliorare l’efficacia delle comunicazioni tra il produttore ed i vari attori, evitando gli attuali andirivieni di carteggi. Èinfine importante che le aziende verifichino sempre la corrispondenza in arrivo dalle strutture di controllo e non dimentichino di effettuare le correzioni indicate sui verbali, oppure diano corso ad azioni di contradditorio, ove lo ritengano necessario. Gli uffici Coldiretti sono a disposizione.

DECRETO 13 AGOSTO 2012NOVITÀ E QUESITI SU ETICHETTE E TAPPI

Il recentissimo Decreto 13-8-2012, recante le nuove disposizioni sull’etichettatura e la presentazione dei prodotti vitivinicoli,

apporta alcune importanti novità. Alcune di queste sono molto chiare, altre richiedono approfondimenti, (già oggetto di nostri quesiti e sulle quali ritorneremo). Altre ancora, riguardanti le chiusure delle bottiglie, richiedono che i produttori titolari delle Denominazioni valutino la situazione e di conseguenza assumano le decisioni opportune. La novità rispetto alla quale non ci sono incertezze sta nel fatto che d’ora in poi l’impiego dei termini agricoli quali “imbottigliato dall’azienda agricola…”; “imbottigliato dal viticoltore… sono consentite anche per i vini cosiddetti generici, ex da tavola.. Si colma quindi un vuoto che in passato ha provocato non pochi problemi. Approfondimenti ulteriori li stiamo invece effettuando relativamente al divieto d’impiego di nomi geografici, ribadito o non meglio chiarito, da questo decreto . Resta da risolvere, infatti, la questione dei nomi quali bricco, piano ecc, che storicamente figurano nelle etichette dei vini a doc e docg di molte aziende e non si ravvede la possibilità di tradurli in menzioni geografiche aggiuntive o regolamentarli sotto il termine vigna”, come previsto dalle norme vigenti. Il repentino divieto all’uso di tali specificazioni potrebbe comportare danni ai produttori che vogliamo assolutamente evitare. Il decreto di cui parliamo, infine, apre la strada verso i tappi alternativi al sughero anche sui vini a DOCG. La cosa, mentre ha riscontro immediatamente positivo (specie per l’estero), su vini

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Novità dal servizio vitivinicolo

come il Moscato d’Asti o altri prodotti da consumarsi “giovani”, l’impiego di un tappo a vite o in materiale plastico potrebbe invece destare qualche dubbio per vini dal prolungato invecchiamento e austeri o classici quali Barolo, Barbaresco, Roero, ecc. Nel caso la volontà dei produttori sia quella di non consentire, o quantomeno non da subito, le chiusure alternative su questi o altri vini, l’unica soluzione possibile è quella di richiedere una modifica tecnica al relativo disciplinare, inserendo il vincolo ad utilizzare esclusivamente il turacciolo di sughero. Tale modifica – se ritenuta necessaria- va presa in ambito di Consorzio di Tutela tramite l’assenso in assemblea a maggioranza o con la raccolta delle firme. Abbiamo sentito in proposito il Consorzio interessato che si è immediatamente attivato per raccogliere il parere dei titolari delle Denominazioni. Detto ciò, passiamo ora ad illustrare il contenuto tecnico normativo del decreto a proposito delle chiusure dei vini a DOP. Per le DOCG che riportano in etichetta menzioni aggiuntive, tradizionali, o vigna es. Barolo Cannubi o Barolo vigna Tizio è obbligatorio il tappo di sughero, come sempre. Per tutte le DOC, qualsiasi tipologia o menzione, ed anche per le DOCG che non riportano indicazioni aggiuntive, sottozone, vigna ecc, la chiusura può essere costituita da qualsiasi forma e materiale. Questa è la novità importante, da valutarsi attentamente . Il disciplinare specifico può sempre stabilire norme più restrittive, ma occorre sapere che i disciplinari delle nostre DOCG come Barolo, Barbaresco, Roero, Dogliani, Diano , così come le altre DOC non aggiungono nulla nel merito.Di conseguenza, non inserendo obblighi aggiuntivi in materia di chiusure, d’ora in poi il Barolo, il Barbaresco e tutti gli altri potranno “svitarsi” anziché “stapparsi”. m

19V A R I E N° 14 – 1-15 ottobre 2012

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Torna la Fiera del Tartufo ad Alba

Anche quest’anno,

per la 82a edizione, torna ad Alba la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco che animerà la città per oltre un mese, fino a novembre. L’appuntamento, conosciuto a livello mondiale conta moltissimi visitatori italiani e stranieri che, ad ogni edizione, si affollano per le vie della cittadina con l’obiettivo di conoscere le caratteristiche del tartufo, ma anche i vini locali e i prodotti tipici della Provincia Granda. Coldiretti Cuneo è presente all’evento con i mercati a vendita diretta di Campagna Amica nel centro storico di Alba nelle domeniche 21 e 28 ottobre nel Centro Storico di Alba, giornate che seguono i successi delle già trascorse domeniche 7 e 14 ottobre. “L’evento è sempre una vetrina molto importante per le aziende di Campagna Amica – dichiarano Federico Vacca, presidente, e Cesare Gilli, Segretario Zona Coldiretti Alba – data anche l’affluenza di turisti, italiani e stranieri, interessati a conoscere le prelibatezze del nostro territorio”. m

20 N° 14 – 1-15 ottobre 2012 V A R I E

Grandinetti alla guida di Terranostra PiemonteIl Consiglio regionale di

Terranostra, che rappresenta quasi 300 agriturismi di

Coldiretti, riunitosi presso la Coldiretti regionale ha eletto all’unanimità alla presidenza di Terranostra Piemonte Stefania Grandinetti, operatrice agrituristica di Alessandria che, oltre all’attività di ristorazione, conduce anche una fattoria didattica. “Sono riconoscente nei confronti di Franco Pigino per il lavoro svolto e voglio rendere centrale per il percorso futuro la progettualità degli Agriturismi di Campagna Amica – ha dichiarato Stefania Grandinetti, neopresidente Terranostra Piemonte – infatti esso si inserisce in una più ampia progettualità dove l’elemento essenziale è

la filiera agricola tutta italiana anche nel settore della ricettività turistica”.Si registra in estate un aumento in percentuale del turismo legato alla natura in montagna, nei parchi e nelle campagne rispetto alle mete tradizionali del mare e delle città d’arte: quasi un italiano in vacanza su 10 ha deciso quest’anno di trascorrere una vacanza all’aria aperta, ad un costo equo e alla scoperta dei prodotti della natura.“Il gruppo di lavoro piemontese è ora formato da persone nuove, che hanno molta voglia di fare, di rinnovare, ma anche di restare fedeli ad un percorso già tracciato” – ha dichiarato Giuseppe Buttieri, presidente Terranostra Cuneo. m

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Interventi di manutenzione idraulico-forestale che non necessitano di autorizzazione paesaggistica

Con la circolare del Presidente della Giunta regionale n. 10/UOL/AGR, la regione ha provveduto a fornire chiarimenti in merito

all’assoggettabilità all’autorizzazione paesaggistica degli interventi di manutenzione idraulico – forestale nelle aree di pertinenza dei corpi idrici. In specifico viene chiarito che alcuni interventi non necessitano di autorizzazione paesaggistica (nemmeno in forma semplificata) purché ricorrano le seguenti condizioni:- interventi eseguiti all’interno dell’alveo inciso e, nei casi in cui siano

legati a motivi di sicurezza idraulica, nella zona compresa nella fascia A del PAI o ancora, se non vi sono le fasce, entro 10 mt. dal ciglio di sponda dell’alveo inciso

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22 N° 14 – 1-15 ottobre 2012 V A R I E

Come richiesto e sostenuto da Coldiretti, il digestato è stato escluso

dalla normativa sui rifiuti.La questione è stata finalmente chiarita legislativamente con la nuova definizione di digestato ottenuto da impianti di biogas.Il decreto 22 giugno 2012 n. 83 all’articolo 52, comma 2 bis dispone : “...È considerato sottoprodotto, il digestato ottenuto in impianti aziendali o interaziendali dalla digestione anaerobica, eventualmente associata anche ad altri trattamenti di tipo fisico/meccanico, di effluenti di allevamento o residui di origine vegetale o residui delle trasformazioni o delle valorizzazioni delle

produzioni vegetali effettuate dall’agro-industria, conferiti come sottoprodotti, anche se miscelati tra loro, e utilizzato ai fini agronomici. Con Decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, di concerto con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sono definite le caratteristiche e le modalità di impiego del digestato equiparabile, per quanto attiene agli effetti fertilizzanti e all’efficacia di uso, ai concimi di origine chimica, nonché le modalità di classificazione delle operazioni di disidratazione, sedimentazione, chiarificazione, centrifugazione ed essiccatura...” Affinché l’equiparazione ai

sottoprodotti, che esclude il digestato dalla normativa sui rifiuti, sia legittima, è tuttavia

necessario che ricorrano tutti i presupposti previsti dal D. Lgs. 152/06. Nel complesso si tratta di un “chiarimento” utile, destinato a semplificare alcune operazioni quali il trasporto del digestato dai centri di trattamento fino ai luoghi di utilizzo, come richiesto più volte da Coldiretti. m

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Finalmente il digestato non è “un rifiuto”

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“Innovazioni vincenti nell’agroalimentare”, questo il titolo del concorso dedicato alle donne nell’ambito dell’imprenditoria

agroalimentare. Un Premio per le storie esemplari di imprenditrici che sono espressione della capacità di battere la crisi rinnovandosi ed introducendo novità creative nelle aziende, mantenendo legami con i territorio. La premiazione avverrà ad Alba (Cuneo) venerdì 14 dicembre, presso il Centro Ricerche Ferrero. “Al fine di promuovere una cultura di talento e di merito – dice Delia Revelli – responsabile provinciale Donne Impresa – le storie delle cinque vincitrici saranno protagoniste di una serie di videoclip per la diffusione di buone pratiche e idee innovative nel mondo dell’impresa.” Per informazioni contattare la segreteria provinciale di Donne Impresa ai numeri 0171.447280-287. m

23N° 14 – 1-15 ottobre 2012A T T U A L I T à

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare un disegno di legge in materia

di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo.Pur se i contenuti sono in parte migliorabili, il ddl mira a garantire l’equilibrio tra i terreni agricoli e le zone edificate o edificabili, ponendo un limite massimo al consumo di suolo e stimolando il riutilizzo delle zone già urbanizzate limitando l’avanzata del cemento. Di seguito i punti principali del provvedimento:1. Vengono identificati come

“terreni agricoli” tutti quelli che, sulla base degli strumenti urbanistici in vigore, hanno destinazione agricola;

2. Si introduce un meccanismo di identificazione, a livello nazionale, dell’estensione massima di terreni agricoli edificabili (ossia di quei terreni la cui destinazione d’uso può essere modificata dagli strumenti urbanistici). Lo scopo è quello di garantire uno sviluppo equilibrato dell’assetto territoriale e una ripartizione calibrata tra zone

suscettibili di utilizzazione agricola e zone edificate;

3. Si prevede il divieto di cambiare la destinazione d’uso dei terreni agricoli che hanno usufruito di aiuto di Stato o di aiuti comunitari. Nell’ottica di disincentivare il dissennato consumo di suolo, l’intervento mira a evitare che i terreni che hanno usufruito di misure a sostegno

dell’attività agricola subiscano un mutamento di destinazione e siano investiti dal processo di urbanizzazione;

4. Viene incentivato il recupero del patrimonio edilizio rurale per favorire l’attività di manutenzione, ristrutturazione e restauro degli edifici esistenti.

5. Si istituisce un registro presso il Ministero delle politiche agricole al fine di identificare i Comuni interessati, i cui strumenti urbanistici adottati non prevedono l’ampliamento di aree edificabili o un aumento inferiore al limite determinato dalle Regioni.

6. Si abroga inoltre la norma che prevede che una percentuale dei proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste dal Testo Unico in materia edilizia sia utilizzata per il finanziamento delle spese correnti dell’ente locale. Il fine è quello di disincentivare l’attività edificatoria sul territorio. m

I dott. Stefano Salzano e Federico Tirone sono i titola-ri del più grande studio dentistico di Cuneo, una vera e propria clinica di 600 mq, situata proprio di fronte all’Ipercoop.

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Una legge per “salvare” il suolo agricolo

Di prossima emanazione una normativa che frena il consumo di suolo agricolo e

risponde all’appello lanciato da Coldiretti che da tempo auspica un provvedimento idoneo a difendere il territorio, culla del patrimonio agroalimentare Made in Italy.


Dal 18 al 21 ottobre, il centro storico di Cuneo celebrerà la Castagna

Cuneo IGP e i numerosi prodotti tipici della Provincia Granda e provenienti da altre regioni d’Italia. A 14 anni dalla sua nascita, la Fiera Nazionale del Marrone si conferma uno degli appuntamenti di maggior spicco per la valorizzazione del territorio e delle produzioni tipiche del cuneese: Coldiretti Cuneo anche quest’anno ha contribuito ad arricchire l’evento con iniziative dedicate alla promozione dei prodotti agricoli.Circa 50 aziende aderenti al circuito di Fattoria Amica, consorzio per la valorizzazione della vendita diretta da parte delle imprese agricole, animeranno il Mercato di Campagna Amica, dove i visitatori potranno gustare i prodotti del territorio.In Piazza Galimberti, grazie alla disponibilità del Comune di Cuneo e alla collaborazione con Compral Carne e la cooperativa Localmente, verrà creato uno spazio di ristorazione “Mangio Localmente”, dove tutti i gustosi piatti che verranno proposti saranno preparati con ingredienti prodotti da aziende locali. Sempre nello spazio ristorazione sarà inoltre presente uno stand dell’Enoteca di Fattoria Amica,

La Fattoria Didattica ha come obbiettivo quello di ricordare, attraverso numerosi laboratori didattici, la relazione che esiste fra cibo e agricoltura e permettere di conoscere gli animali della fattoria.Marcello Gatto e Bruno Rivarossa, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Cuneo, confermano l’importanza della manifestazione: “La Fiera Nazionale del Marrone rappresenta un momento di grande risalto per il territorio, per le produzioni agricole e le sue eccellenze artigianali, enogastronomiche e culturali.”“La grande presenza di visitatori, anche provenienti da fuori provincia e da paesi stranieri, – concludono Piero Perucca, presidente e Secondo Arneodo segretario di Zona Coldiretti Cuneo – conferma Cuneo come polo di attrazione turistico eno-gastronomico e culturale. L’evento, frutto del’impegno e della collaborazione tra il Comune di Cuneo, Coldiretti Cuneo e gli altri partner coinvolti, rappresenta un esempio di successo per l’intero territorio. La castagna di Cuneo IGP, diventa così un volano per promuovere l’economia della provincia granda, partendo dal settore agro-alimentare.” m

dove i visitatori potranno farsi consigliare dalle aziende produttrici nella scelta dei migliori vini per esaltare i piatti che stanno degustando.Gli stand con le eccellenze enogastronomiche saranno aperti da giovedì 18 dalle ore 12 alle 23, il venerdì e il sabato dalle ore 10 alle 23 e la domenica dalle ore 10 alle 21.

Un importante polo di attrazione della Fiera del Marrone si conferma la Fattoria Didattica di Coldiretti Cuneo che da diversi anni riesce a ricreare sotto la tettoia di Piazza Virginio un angolo di campagna in città. Uno spazio dedicato in particolare alle scolaresche e alle famiglie con bambini ma che sa stupire e incuriosire tutti i visitatori.

XIV Fiera Nazionale del Marrone: una tradizione di eccellenza

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Condizionalità e rotazione delle colture: le regole per le aziende agricole

l’insorgenza di malattie o parassiti; negli ultimi anni tuttavia la modifica degli assetti aziendali e la disponibilità di macchine e mezzi tecnologici nuovi hanno favorito la diffusione della monosuccessione verso quelle colture che meglio rispondono alle mutate esigenze aziendali, per la nostra provincia, ad esempio, una delle colture più interessate dalla monosuccessione è il mais.Per molte aziende quindi l’obbligo di ruotare le colture può risultare molto gravoso da osservare, d’altro canto numerose esperienze sperimentali evidenziano che nei terreni

Sono state specificate, con DGR n. 24 del 26/10/ 2011 della Regione Piemonte, le

procedure per rispettare alcuni obblighi di condizionalità che le aziende agricole devono rispettare.Si ricorda brevemente che le norme di condizionalità sono prescrizioni di carattere ambientale e tecnico che ogni azienda agricola che presenta qualsivoglia domanda di aiuto su regimi di pagamento comunitari (principalmente PAC e PSR) deve rispettare, le regole della condizionalità si articolano in una serie di atti e di norme, tra queste ultime figura lo standard 2.2 che

riguarda l’avvicendamento delle colture.La norma sull’avvicendamento prevede che al fine di mantenere il livello di sostanza organica del suolo e di salvaguardarne la struttura, è ammessa una durata massima della monosuccessione pari a cinque anni per i cereali: frumento duro, frumento tenero, triticale, spelta, segale, orzo, avena, miglio, scagliola, farro, mais e sorgo.Per monosuccessione di cereali s’intende la coltivazione dello stesso cereale sul medesimo appezzamento per 2 o più anni consecutivi.Il computo degli anni di

monosuccessione decorre dall’anno 2008.Non interrompono la monosuccessione le colture intercalari in secondo raccolto.È considerata come monosuccessione dello stesso cereale la successione dei seguenti cereali: frumento duro, frumento tenero, triticale, spelta, segale, orzo, avena, miglio, scagliola, farro.La ragione della norma risiede nel fatto che una buona conduzione agronomica dei terreni è sempre stata imperniata sulla rotazione delle colture, non solo per mantenere la fertilità del suolo ma anche per contrastare


annualmente un’analisi del terreno per verificare che il livello di sostanza organica dello stesso non diminuisca; per avere un termine di confronto occorre effettuare un’analisi nel quinquennio (essendo questo iniziato nel 2008 l’analisi deve essere effettuata nel 2012, ultimo anno dei monosuccessione ammessa) ed una in ciascun anno successivo, quindi dal 2013 in poi.Se le analisi evidenziano un calo di sostanza organica diventa obbligatorio intervenire con una concimazione organica che la riporti ai valori precedenti.Rispetto alla stesura iniziale, la norma sull’avvicendamento (che non contemplava la possibilità di deroga automatica per chi effettua un qualche tipo di fertilizzazione organica) è stata così semplificata molto nella sua gestione, lo staff tecnico di Coldiretti non è estraneo a tali modifiche in quanto già dal 2008 ci si era adoperati per rendere tale norma più aderente alla realtà. m

oggetto di fertilizzazione organica (con letame o liquame) il livello della sostanza organica si mantiene a buoni livelli (spesso aumenta) anche in presenza di colture fortemente esigenti e produttive. Sulla scorta di tali evidenze, nella norma di condizionalità 2.2. sono state previste delle deroghe al divieto della monosuccessione ed in particolare:1. è ammessa la monosuccessione

di riso;2. è ammessa la

monosuccessione, di cereali autunno vernini per le zone montane;

3. è ammesso prolungare la monosuccessione oltre il termine del quinquennio qualora il mantenimento del livello di sostanza organica sia dimostrato mediante analisi del terreno.

Se in un anno del periodo di deroga viene evidenziata, mediante analisi del suolo, una diminuzione del livello di sostanza organica, sulle

superfici interessate dalla monosuccessione deve essere effettuato almeno uno dei seguenti interventi di ripristino:- letamazione;- apporto di liquame;- apporto di digestato da

impianti di digestione anaerobica per la produzione di biogas;

- apporto di ammendante compostato;

- restituzione al terreno delle stoppie e delle paglie (asporto della sola granella);

- sovescio.L’analisi del terreno non è

richiesta se sui terreni interessati dalla monosuccessione, se in ogni anno del periodo di deroga, si effettua in via preventiva almeno uno degli interventi sopra citati.Tradotto in termini pratici, le aziende cerealicolo–zootecniche, avendo a disposizione letame o liquame prodotti dagli allevamenti possono facilmente ottemperare alle prescrizioni richieste per operare in deroga, è sufficiente infatti che ai seminativi vengano apportati regolarmente letame o liquame.Le aziende solo cerealicole senza allevamenti possono usufruire della deroga se procedono all’interramento delle stoppie o delle paglie; qualora le stoppie (ad. es. stocchi del mais) o la paglia vengano asportate allora è necessario provvedere ad una concimazione organica mediante l’apporto di letame o liquame o ammendante o digestato.Se nessuna delle azioni sopra descritte è attuabile da parte dell’azienda, per usufruire della deroga occorre effettuare


Si è concluso con un viaggio studio, il 18 e il 19 settembre, il primo corso di formazione

per le persone che vorranno fornire servizi di assistenza domiciliare agli anziani autosufficienti delle zone rurali e svantaggiate, nell’ambito del progetto “A Casa/Chez Soi”, in corso di sperimentazione nell’area montana e pedemontana del saluzzese. Il gruppo, formato da una ventina di partecipanti, si è recato a l’Argentière la Bessèe (nella zona del Pays du Grand Briançonnais) per conoscere il lavoro del partner francese, l’Associazione “Vivre et Veillir Chez Soi” e vedere da vicino le azioni che realizza a favore del sostegno degli anziani sul territorio. Presenti anche Roberto

Bianco responsabile di Epaca, Ivano Bresciano responsabile del Monviso Solidale e Andrea Launo responsabile della Cooperativa Linfa Solidale, ente gestore del servizio sul versante italiano. Il primo giorno, dopo l’accoglienza, si è tenuto un incontro di lavoro tra il gruppo piemontese e i responsabili del

partner francese, a cui è seguita una conferenza stampa dove sono state illustrate le varie fasi operative del progetto. Alla conferenza ha partecipato il Vice-Presidente del Consiglio della Regione PACA (Provenza-Alpi-Costa Azzurra), Joel Giraud, che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza

In Francia per A Casa/Chez Soi

A conclusione del corso di formazione della azione in corso per l’intero territorio transfrontaliero. Successivamente, suddivisi in piccoli gruppi, i partecipanti hanno potuto accompagnare l’azione degli operatori francesi nelle case delle persone anziane assistite. “L’esperienza è stata molto formativa in termini di valutazione del lavoro che viene svolto dai colleghi d’oltralpe – dichiara Roberto Bianco, direttore Epaca Cuneo - siamo sicuri di poter portare qui da noi le nozioni acquisite durante la visita”. Tutto è ormai pronto per l’inizio delle attività nel saluzzese: partiranno infatti a breve i primi servizi di assistenza agli anziani residenti nell’area di sperimentazione del progetto. Chi fosse interessato ad usufruire del servizio può contattare:- Servizi Sociali Area Organizzazione

Coldiretti: Elisa Catena 0171.447245, Valentina Riba 0171.447287

- Ufficio Zona Coldiretti Saluzzo: Andrea Fruttero 0175.210209

- Consorzio Monviso Solidale: Ivano Bresciano 0172.698615, Cristiana Bossi 0172.698611. m


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19/10 Funghi - 28 euro25/10 Polenta (3 antipasti e polenta con salse) - 24 euro26/10 Fritto misto alla piemontese - 27 euro31/10 Halloween - Cena al contrario - 25 euro08/11 Porri e zucche - 25 euro09/11 Bollito misto alla piemontese - 27 euro15/11 Selvaggina - 27 euro

16/11 Cena con vini selezionati a cura delle Aziende Agricole: Eraldo Revelli e Claudio Giachino, abbinati a gustosi piatti - 28 euro22/11 Trippe - 25 euro23/11 Fritto misto alla piemontese - 27 euro29/11 Selvaggina - 27 euro30/11 Bollito misto alla piemontese - 27 euro

Serate a tema con le tipicità cuneesi

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e soprattutto sicuro! – dichiara Marcello Gatto, presidente Coldiretti Cuneo – Vogliamo partecipare attivamente ad una cena che possa accontentare tutti i palati per non dare limiti che, a volte possono essere visti come tali, ma che in molti casi possono essere tranquillamente superati senza rinunciare al gusto”. “Una persona su 100 attualmente è celiaca ed è un dato in continua crescita, non bisogna dimenticarsi di questa gamma di persone e saper offrire anche a loro la qualità dei prodotti agricoli del nostro territorio” dichiara Marcello Cavallo, capo Area Organizzazione di Coldiretti Cuneo. Anche gli agriturismi di Terranostra e le aziende di vendita diretta sono attente alle problematiche della celiachia e propongono soluzioni alimentari senza glutine: allo stand istituzionale di Coldiretti saranno presenti pieghevoli con i riferimenti delle aziende agricole ed agrituristiche che aderiscono all’iniziativa. m

Dopo il successo della prima edizione nel 2011, Celià “replica”. Il 13 e il 14 ottobre

a Mondovì Piazza torna l’evento dedicato interamente al mondo delle intolleranze alimentari e in particolare alla celiachia, con lo scopo di rendere più accessibile e comune un argomento così attuale, che interessa da vicino anche i più giovani. Convegni, degustazioni, spettacoli teatrali, stand espositivi e di vendita, tutto in tema “intolleranza zero”. La manifestazione, a carattere nazionale, fornisce ai visitatori la possibilità di apprendere, riguardo al tema della celiachia, nozioni scientifiche e curiosità e a tal proposito saranno presenti servizi, sistemi, prodotti, attrezzature, tutto strettamente legato all’ambito.

Coldiretti, da sempre attenta all’alimentazione sana e consapevole, collabora, fornendo alcuni prodotti tipici locali, al Gran Galà di Celià previsto per il sabato sera e che vede in cucina Luca Montersino, chef e pasticcere piemontese

conosciuto per Alice TV e La Prova del Cuoco, intento a creare una cena interamente senza glutine, per tutti i palati. “Essere celiaco non significa dover rinunciare a tutto, sono moltissime le possibilità di cibarsi in modo sano, gustoso

...Un mondo di gusto a cui non rinunciare

30 N° 14 – 1-15 ottobre 2012 E N O G A S T R O N O M I A

Serate a tema: gli agriturismi e i piatti tipici cuneesi

Ha preso il via con grande successo la rassegna di serate e tema degli agriturismi di Terranostra. Fritto

misto alla piemontese, bagna caöda, bollito, porri... chi di noi non conosce

questi piatti? Sono le tipiche ricette della tradizione culinaria locale proposte dagli agriturismi di

Terranostra con appuntamenti settimanali creati appositamente per l’autunno. Aderiscono all’iniziativa:

Az.Agr. CASCINA VEJA di Massimiliano Gastaldi Fraz. Vigna, 4 – CHIUSA PESIO; Tel 0171.734940 cell [email protected] – www.cascinaveja.com

Az.Agr. ENOLOCANDA DEL TUFO di Bruno Del Tufo Borgata Gombe, 33 – DOGLIANI ; Tel 0173.70692 cell [email protected] – www.deltufo.it

Az.Agr. PIANBOSCO di Luciano Revelli Fraz. Pianbosco, 32 – FARIGLIANO; Tel 0173.797155 cell [email protected] – www.cascinarevelli.it

Az. Agr. L’AGRIFOGLIO di Silvana Vallauri Fr. Ceresole, 9 – LIMONE PIEMONTE; Tel 0171.927970 cell 335.6549577 [email protected] – www.agriturismoagrifoglio.it

Az.Agr. BERRUTO di Gaetano Berruto Via Mortizzo, 6 – MONTELUPO ALBESE; Tel 0173.617265 cell 333.3855139

Az.Agr. RUME’ di Aldo Monchiero Fr.Mellea, 49 – MURAZZANO; Tel 0173.797174 cell 338.6248006 [email protected]

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Gatto e Bruno Rivarossa, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Cuneo – Le famiglie possono affidarsi alla competenza di aziende che da tempo operano in un sistema organizzato e coordinato”.L’opuscolo presenta, per ogni azienda, una scheda che illustra le attività rivolte agli ospiti, siano essi scolaresche o famiglie che vogliono trascorrere un momento all’insegna della valorizzazione dei prodotti tipici e del rispetto dell’ambiente. L’attività delle fattorie didattiche è un importante momento di incontro pensato soprattutto per i più piccoli, che sono il futuro, ma sicuramente interessante e coinvolgente anche per gli adulti.Per informazioni telefonare al numero: 0171.447336. m

In occasione dell’anno scolastico appena iniziato, Coldiretti Cuneo ha stampato l’opuscolo

dedicato alle attività per i bambini proposte dalle Fattorie Didattiche della Provincia Granda. Le aziende agricole, opportunamente formate e qualificate, hanno scelto di sviluppare e valorizzare un legame stretto fra agricoltura e società, tradizione e innovazione, creando specifiche occasioni per conoscere il mondo rurale rivolte a ragazzi, insegnanti e famiglie. “All’inizio del progetto nel 2001 erano presenti 3 aziende agricole della provincia di Cuneo – sottolinea il vice direttore Coldiretti Lauro Pelazza – oggi invece se ne contano una cinquantina ed è un dato che certifica il successo ottenuto”. Gli insegnanti, che hanno vissuto l’esperienza in Fattoria Didattica

con i bambini, sostengono che sia molto apprezzata la possibilità di toccare con mano un mondo rurale che spesso i più piccoli non conoscono. “In oltre dieci anni dalla nascita, il progetto Fattorie

Didattiche si è consolidato sul territorio, offrendo una struttura salda e radicata alle tradizioni, ma anche originale, orientata alla ricerca di nuove tendenze accattivanti. – dicono Marcello

32 N° 14 – 1-15 ottobre 2012 T E R R A M I C A

Italia: cresce del 6% il consumo di biologico

Il biologico italiano vale, al consumo, circa 3 miliardi di euro. Con questi numeri il nostro Paese è quarto nella graduatoria europea, dietro Germania, Francia e Regno Unito, e sesto a livello mondiale.Ismea registra anche una crescita del numero delle famiglie acquirenti, calcolando che, nell’ultimo anno, tre famiglie su quattro hanno acquistato almeno un prodotto biologico e che il 70% della spesa sia riconducibile a un gruppo di acquirenti più o meno consolidato. m

“Il biologico si conferma un comparto capace di andare in controtendenza

e crescere nei momenti di crisi anche nel mercato interno. L’incremento dei consumi del 6% registrato nel primo semestre del 2012, che a sua volta nel 2011 era stato di un +8.9% rispetto al 2010, dimostra come gli italiani scelgano sempre di più e con fiducia il prodotto bio. Si tratta di un settore che vale 3 miliardi di euro e che ha delle potenzialità ancora inespresse per la nostra agricoltura. Tre famiglie su quattro ormai acquistano

prodotti biologici, si tratta di una tendenza sempre più radicata che è entrata nelle abitudini alimentari degli italiani a cui dovremmo rispondere con una maggiore offerta di prodotto nazionale”. Lo ha dichiarato il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, commentando i dati Ismea sul consumo di prodotti biologici in Italia, elaborati in occasione della fiera Sana 2012, Salone internazionale del biologico e del naturale. Secondo le rilevazioni dell’Ismea, infatti, per i prodotti biologici il

consumo continua a registrare progressi.L’anno scorso gli acquisti delle famiglie italiane nella GDO erano cresciuti del 9%. E nel primo semestre 2012 è proseguito il trend positivo in atto da oltre un quinquennio, con un incremento della spesa bio del 6,1% rispetto alla prima metà del 2011. L’analisi sottolinea poi che i consumi di prodotti biologici sono cresciuti a un tasso più sostenuto negli anni della crisi (+7,8% nella media annua) che in quelli precedenti alla recessione del 2008-2009 (+3%).

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33N° 14 – 1-15 ottobre 2012

Grande riscontro di pubblico al primo Campagna Amica daii!

T E R R A M I C A

Il primo Campagna Amica daii è stato un vero successo! Moltissimi i visitatori che hanno

partecipato alle giornate del 22 e 23 settembre a Savigliano, in occasione anche della Festa del Pane. Piazza Santa Rosa è stata dedicata interamente a Coldiretti Campagna Amica dove una trentina di aziende del cuneese ed altre provenienti dal resto del Piemonte e da altre regioni d’Italia, hanno proposto prodotti tipici e di qualità caratterizzanti il luogo di origine. Madrina dell’inaugurazione, sabato mattina, la conduttrice televisiva Elisa Isoardi la quale ha sottolineato quanto sia legata alla nostra zona e ai nostri prodotti enogastronomici. “L’evento è stato importantissimo per le aziende di Campagna Amica – dichiara Elio

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Gasco, Segretario Zona Coldiretti Savigliano – siamo soddisfatti per il grande successo ottenuto, sia in

termini di pubblico che in termini di acquisti e di degustazione di piatti”.

Gli agriturismi di Terranostra hanno preparato moltissimi piatti con i prodotti tipici del territorio: salumi, formaggi, ravioli, dolce, il tutto accompagnato dai vini dell’Enoteca di Fattoria Amica. “Momenti di intrattenimento hanno allietato il pubblico e animato la piazza che, tra un’esibizione e l’altra, si è affollata di gente che ha potuto ascoltare musica, ammirare le esibizioni degli sbandieratori e dei giovanissimi artisti con lo spettacolo circense – dichiara Marcello Cavallo, Capo Area Organizzazione Coldiretti Cuneo –. C’è grande soddisfazione per il risultato raggiunto e speriamo di poter replicare l’iniziativa avvicinando sempre di più consumatori e produttori agricoli”. m

Terramica al Campagna Amica daii

Alla manifestazione ha partecipato anche l’Associazione Produttori Biologici Terramica che con 8 aziende ha portato in piazza le

eccellenze del prodotto biologico locale e non solo. I visitatori hanno scoperto le caratteristiche dell’agricoltura biologica e le garanzie date dalla certificazione rappresentata dal simbolo dell’eurofoglia. Il consumatore ha potuto trovare una vasta gamma di prodotti certificati biologici quali l’ortofrutta fresca e trasformata, le uova, il vino e i formaggi oltre all’olio di oliva extravergine del Gargano. Il grande successo delle aziende Terramica è la conferma di come il mercato del prodotto biologico nazionale sia in buona salute. Ne è la dimostrazione

il fatto che l’acquisto del prodotto biologico non sia più legato alla scelta sporadica e occasionale, ma sia diventata una richiesta quotidiana e ormai consolidata. Questo fa sì che si debba continuare sulla strada della strutturazione della filiera biologica locale che deve essere in grado di rispondere alle sempre più crescenti richieste del mercato. m

S P E C I A L E I R R I G A Z I O N E34 N° 14 – 1-15 ottobre 2012

L’irrigazione in frutticoltura

L’utilizzo razionale della risorsa idrica è essenziale per migliorare la qualità delle produzioni e aumentare l’efficienza economica delle aziende agricole.

Già dai primi anni ’90 sono iniziate le sperimentazioni in Piemonte al fine di meglio comprendere le effettive esigenze idriche delle diverse colture frutticole. La metodologia messa a punto allora era basata sulla lettura dell’evaporato giornaliero e la successiva conversione, attraverso dei coefficienti, in fabbisogno idrico giornaliero. Questo approccio, molto pratico ed istantaneo, è tutt’oggi utilizzato in Piemonte per definire le quantità di acqua da apportare nei mesi estivi alle diverse specie frutticole. Tuttavia, l’esperienza maturata ha fatto emergere alcune criticità. Infatti, l’estrema eterogeneità dei terreni del nostro aerale, i quali variano da molto sabbiosi a fortemente argillosi, rende poco applicabile un’indicazione basata esclusivamente su dati di evaporato. Da questa considerazione è sorta l’esigenza di introdurre dei parametri più oggettivi ed esplicativi della reale esigenza idrica delle colture. La determinazione del fabbisogno idrico effettivo delle piante è realizzabile studiando e misurando l’umidità del terreno, come già avviene in Spagna e nel sud della Francia.

CARATTERISTICHE UVE DA VINO E ANNOTAZIONI SUI REGISTRI DI CANTINA IL BILANCIO IDRICO La metodologia tradizionale utilizzata tutt’oggi per determinare il fabbisogno idrico delle colture frutticole è quella basata sulla determinazione del bilancio idrico semplificato.Lo scopo è far sì che il quantitativo di acqua che si va a somministrare alla pianta sia rapportato al quantitativo di acqua perso dal sistema suolo – pianta – atmosfera (bilancio apporti – asporti).Le variazioni di umidità del suolo sono date dalla differenza tra gli apporti dovuti all’irrigazione e alla pioggia e le perdite dovute all’evapotraspirazione (traspirazione pianta + evaporazione suolo):

Spesso, durante il periodo irriguo si verificano intervalli di tempo particolarmente secchi per cui la voce relativa alla pioggia viene meno. In questi casi l’input sarà dato esclusivamente dagli apporti irrigui e l’output dall’evapotraspirato.

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Bilancio idrico = [(pioggia utile) + irrigazione] – (evaporazione)

S P E C I A L E I R R I G A Z I O N E 35N° 14 – 1-15 ottobre 2012

terreno, al tipo di coltura ed alle condizioni climatiche e permettono di definire indirettamente il fabbisogno idrico delle piante . La misura dell’evapotraspirato può essere eseguita manualmente attraverso l’evaporimetro oppure con stazioni meteo automatizzate. L’evaporimetro è una vasca riempita di acqua attraverso la quale vengono misurati giornalmente i millimetri persi per evaporazione. Questi ultimi moltiplicati per i coefficienti colturali delle diverse specie consentono di determinare l’evapotraspirato reale, cioè il volume d’acqua da apportare alla coltura.

CALCOLO DELLA PORTATA D’IMPIANTO E DELLE OREDI FUNZIONAMENTO DI UN IMPIANTO LOCALIZZATOPORTATA DELL’IMPIANTO (L/h/m2)

ORE DI FUNZIONAMENTO DELL’IMPIANTO

L’UMIDITÀ DEL SUOLO Il contenuto d’acqua nel terreno è definito come il volume d’acqua presente in un volume di suolo. L’umidità può essere misurata con

Determinazione delle precipitazioni Oltre all’impiego di capannine meteorologiche, le precipitazioni sono misurabili meno precisamente attraverso l’uso di pluviometri “non ufficiali” facilmente reperibili in commercio. La pioggia caduta si misurerà in mm, come si esprimono i valori d’ acqua forniti con l’irrigazione. Per cui:

Determinazione dell’evapotraspirato Per evapotraspirazione si intende la perdita d’acqua da una coltura per evaporazione dal terreno e per traspirazione dalle foglie. Questi fenomeni sono direttamente proporzionali alle caratteristiche del

1 mm/mq = 1 litro/mq = 10.000 litri/Ha = 10m3/Ha

N° erogatori frutteto x portata erogatore (L/h)

N° piante frutteto x sesto impianto

Acqua da erogare (mm fabbisogno idrico)

Portata dell’impianto (l/h/mq)

(continua a pagina 36)Vasca evaporimetrica

diversi strumenti, i quali presentano tutti il limite di fornire una misura puntuale riferita al luogo in cui sono collocati. Di seguito si dà un breve descrizione degli strumenti utilizzabili per valutare direttamente il contenuto idrico di un terreno:

TENSIOMETRI Il funzionamento di questi si basa sullo “sforzo” che compie la radice per assorbire l’acqua dal terreno. Per poter avere un dato attendibile è necessario posizionare almeno 2 tensiometri ad una profondità di 15 e 30 cm nel terreno, lungo la fila in una posizione intermedia fra due gocciolatori, al fine di avere un’indicazione chiara dell’andamento dell’umidità nella parte di suolo più soggetta a continue variazioni di

umidità a causa delle irrigazioni. I tensiometri possono essere a lettura manuale oppure a lettura digitale. I tensiometri manuali necessitano di una manutenzione costante, di una lettura giornaliera da parte dell’operatore e non sono impiegabili su terreni sciolti. I tensiometri elettronici forniscono un dato digitale che può essere letto a distanza su un portale internet, richiedono manutenzione limitata, non presentano limitazioni relativamente al tipo di suolo, ma sono più costosi dei precedenti.

SONDE DI UMIDITÀ DEL TERRENO Questi strumenti definiscono il contenuto idrico del terreno (umidità)

in volume espresso in %, ad esempio: suolo umido 50 % di umidità – suolo secco 5 % di umidità. Rispetto ai tensiometri mettono a disposizione un dato più “reale” e facilmente comprensibile da tutti gli operatori. Come per i tensiometri elettronici la loro lettura può essere fatta a distanza per via telematica.

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Sonde di umidità piazzate nel terreno a diverse profondità

VALORI DI RIFERIMENTO PER CAPIRE QUANDOE QUANTO IRRIGARE CON TENSIOMETRIE SONDE DI UMIDITÀLa variabilità di terreni presenti sul nostro territorio non agevola la determinazione di valori di riferimento da utilizzare sia con i tensiometri sia con le sonde di umidità. Dalla esperienza CReSO è emerso che, per qualsiasi strumento si consideri, è necessario eseguire una “taratura” aziendale dello strumento al fine di capire fin quando è possibile non irrigare. In questo contesto l’esperienza del frutticoltore risulta determinante in quanto solo un occhio vigile ed attento riesce a comprendere lo stato di salute delle piante onde evitare inopportuni stress idrici.

I RISULTATI OTTENUTI DALLA SPERIMENTAZIONE CReSO La sperimentazione CReSO, grazie ad un progetto triennale finanziato dalla Provincia di Cuneo, ha iniziato nel 2008 a lavorare alla determinazione del fabbisogno idrico delle colture attraverso il monitoraggio dell’umidità del terreno. Nell’ambito di questa prova sono stati utilizzati strumenti innovativi che misurano direttamente il grado di umidità del suolo, quali i tensiometri e le sonde di umidità precedentemente descritti. Il progetto in questione aveva l’obiettivo di fornire il corretto apporto idrico evitando ogni spreco. Sono state prese in considerazione 2 colture, melo e actinidia e negli impianti oggetto di sperimentazione le irrigazioni sono state decise sulla base dei dati raccolti con la strumentazione collocata in campo. La restituzione idrica effettuata negli impianti oggetto di prova è stata confrontata con appezzamenti adiacenti irrigati secondo consuetudine. Il risparmio idrico conseguito nei diversi anni di sperimentazione è stato significativo, come osservabile nelle tabelle a pagina 38.A fronte di un minor dispendio di risorsa idrica e di risorse economiche necessarie al pompaggio dell’acqua sono state mantenute inalterate le caratteristiche quali – quantitative dei frutti. Le analisi qualitative eseguite su actinidia hanno evidenziato un aumento del grado zuccherino e della sostanza secca nei frutti della tesi sperimentale.

LA METODOLOGIA IRRIGUA L’efficienza di irrigazione è data dal rapporto tra il quantitativo di acqua totale somministrato e il quantitativo di acqua trattenuto dal terreno

nello strato esplorato dalle radici. L’efficienza dipende in modo particolare dal metodo con cui si somministra l’acqua alle piante, ma è influenzata anche dalla natura del terreno e dalle modalità con cui si utilizza il metodo irriguo:- L’irrigazione a scorrimento ha un’efficienza media del 50%: ossia

solo la metà dell’acqua somministrata è utile allo scopo irriguo, la restante quota è persa soprattutto per percolazione e ruscellamento.

- L’irrigazione localizzata a spruzzo ha un’efficienza media dell’80% con perdite dovute soprattutto a evaporazione (evitare le ore più calde).

- L’irrigazione localizzata a goccia ha un’efficienza media del 90% con ridottissime perdite, richiede turni irrigui più frequenti ma con quantitativi ridotti; è ideale nei terreni più sabbiosi.

Ovviamente i sistemi d’irrigazione localizzata sono quelli che consentono di dosare l’acqua da restituire con un grande risparmio idrico: non mancano situazioni in cui prolungati periodi siccitosi possono richiedere un’irrigazione d’emergenza per scorrimento data la costante presenza di questo sistema nei nostri frutteti. m

S P E C I A L E I R R I G A Z I O N E 37N° 14 – 1-15 ottobre 2012

(seguono tabelle a pagina 38)

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Tab 1: acqua apportata su melo e risparmio idrico conseguito (colonna di destra)TESI AZIENDALE (m3) TESI SPERIMENTALE (m3) RISPARMIO %

2008 920* 720* 21

2009 1130 750 33

2010 970 650 32

Tab 2: acqua apportata su actinidia e risparmio idrico conseguito (colonna di destra)TESI SPERIMENTALE (m3) TESI AZIENDALE (m3) RISPARMIO %

2008 840* 1730* 51

2009 1730 2570 32

2010 2020 2540 20

2011 2340 3100 25

* dati da luglio

Tab 3: parametri qualitativi rilevati sui frutti di actinidia (2011)TESI SPERIMENTALE TESI AZIENDALE

RSR (°Brix) 7.1 6.0

Durezza (kg/cm2) 8.6 8.9

Sostanza secca % 19.1 15.9

Azoto % 0.53 0.72

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Ingresso di lavoratori extracomunitari “altamente qualificati”Il D. Lgs. 108/2012 ha introdotto nel Testo Unico Immigrazione la possibilità di ingresso in Italia, in deroga alla disciplina sui flussi (nel senso che non è richiesto il Decreto Flussi), di lavoratori extracomunitari “altamente qualificati”, per tali intendendosi tutti coloro che hanno completato in patria un percorso di istruzione superiore di durata almeno triennale e hanno ottenuto la relativa qualifica professionale che rientri nei livelli 1, 2 e 3 della classificazione Istat delle professioni CP 2011 (quindi livello 1: legislatori, imprenditori e alta dirigenza; livello 2: professioni

intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione; livello 3: professioni tecniche).

Rigetto richiesta nulla osta al lavoro (art. 22 comma 5 bis TU Immigrazione)Il rilascio del nulla osta, sia stagionale che non stagionale, è negato a quei datori di lavoro

che risultano condannati negli ultimi cinque anni per i reati di:- favoreggiamento

dell’immigrazione clandestina;- intermediazione illecita

e sfruttamento (non necessariamente di lavoratori stranieri);

- occupazione alle proprie dipendenze di lavoratori

stranieri privi del permesso di soggiorno.

Inoltre il nullaosta rilasciato verrà rifiutato o, se già rilasciato, verrà revocato qualora:- i documenti presentati

dovessero risultare falsificati o contraffatti;

- il lavoratore non si sia presentato allo SUI per sottoscrivere il contratto di soggiorno, entro otto giorno dall’ingresso in Italia (o comunque all’appuntamento fissato dallo SUI), salvo che il ritardo sia dipeso da cause di forza maggiore.

Sanzioni per aver occupato lavoratori extracomunitari privi del permesso di soggiornoIl D. Lgs. 109/2012, dando attuazione ad una direttiva comunitaria, prevede un inasprimento delle pene per il datore di lavoro che occupa alle proprie dipendenze lavoratori extracomunitari privi di permesso di soggiorno (o

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scaduto o revocato). Il TU sull’immigrazione già prevedeva che l’impiego di lavoratori extracomunitari irregolari fosse punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa di 5.000 euro per ogni lavoratore impiegato. Il decreto legislativo in oggetto reca delle ipotesi aggravanti, prevedendo un aumento della sanzione da un terzo alla metà di 5.000 euro (da 1.666,6 a 2.500 euro) qualora ricorrano anche una sola delle seguenti fattispecie:- i lavoratori interessati siano

più di tre;- siano coinvolti minori in età

non lavorativa;- vi siano condizioni non

lavorative di particolare sfruttamento.

Viene prevista, a carico del datore di lavoro, una sanzione amministrativa accessoria alla condanna del giudice, che è pari al “costo medio di rimpatrio del lavoratore straniero assunto irregolarmente”. m

Proroga SCIA prevenzione incendiRelativamente alla

disciplina della SCIA per la prevenzione incendi,

nella conversione del Decreto Sviluppo (art. 7, comma 2-bis, D.L. 22 giugno 2012, n. 83) è stata introdotta la proroga al 7 ottobre 2013 del termine previsto per tutte la SCIA relativamente alle attività nuove introdotte dal DPR 151/2011.Pertanto, in concreto, l’obbligo della SCIA per le nuove attività a rischio introdotte dal DPR 151/2011 (es. le cisterne di gasolio, anche mobili, di qualunque dimensione) è prorogato al 7 ottobre 2013.La proroga introdotta dal Decreto Sviluppo è anche conseguenza della forte pressione di Coldiretti finalizzata

ad impostare un ragionamento di revisione del nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi (DPR 151/2011) che, pur con interessanti aspetti di semplificazione amministrativa, ha esteso eccessivamente e ingiustificatamente l’ambito delle attività a rischio per le quali è

necessario predisporre la SCIA.Per ogni ulteriore chiarimento, le aziende interessate possono rivolgersi al servizio Coldiretti Cuneo di consulenza in materia di sicurezza sul lavoro ([email protected]; 0171/447224 – 0175/210222 – 0175/210259 – 0173/292710). m

42 N° 14 – 1-15 ottobre 2012 SPECIALE PESCO E ALBICOCCO

A cura del CReSO e dell’Agenzia 4A Coldiretti

L’innovazione di prodotto è uno strumento determinante per garantire la competitività del comparto frutticolo piemontese; avere a disposizione nuove varietà di elevato profilo qualitativo permette di ampliare e

diversificare l’offerta con produzioni esclusive, fondamentali per conquistare e fidelizzare nuovi mercati. La valutazione di nuove cultivar e portinnesti è svolta dal CReSO presso il Centro Ricerche per la Frutticoltura di Manta, sezione “Innovazione Varietale”, dove sono in osservazione i nuovi materiali provenienti dai più recenti programmi di miglioramento genetico internazionali. Attualmente sono in sperimentazione, tra cultivar e selezioni avanzate, quasi un migliaio di accessioni relative ai fruttiferi coltivati in regione. Le parcelle sperimentali sono gestite con le medesime tecniche colturali in modo da ridurre al minimo le variabili che interferiscono con il rigoroso protocollo sperimentale adottato per il confronto varietale. Dopo il vaglio del Centro Ricerche, le cultivar promettenti passano alla fase di pieno campo, con la costituzione di impianti pilota direttamente nelle aziende, determinanti per completare la sperimentazione delle nuove cv e ridurre al minimo i rischi per gli operatori. Lo scopo della ricerca è migliorare e ampliare il paniere frutticolo

piemontese con materiali di elevata qualità globale e sicura adattabilità al pedo-clima regionale. I risultati della sperimentazione si traducono in un documento di programmazione per i nuovi impianti, le “liste delle varietà consigliate”, che sono proposte all’attenzione dei frutticoltori e degli operatori commerciali. In questa prima parte saranno prese in considerazione due specie molto importanti per la frutticoltura cuneese: pesco e albicocco.

PescoLe peculiari condizioni pedo-climatiche piemontesi restringono il calendario di maturazione che inizia, di fatto, una settimana prima di Big Top® Zaitabo* e si esaurisce con Sweet Red*. Di seguito una breve descrizione delle cv più interessanti e la lista delle varietà consigliate per i nuovi impianti, vedi tabella 1 pagina 47.

Pesche a polpa giallaLa lista si apre con la sempre valida Ruby Rich® Zainoar*, la più precoce “Rich-simile”, caratterizzata da buona pezzatura in funzione dell’epoca, forma regolare e aspetto attraente.

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Kiwi Giallo Sel. AC.171.76 Università di UdineMaturazione precoce:

Innovazione varietale Pesco e Albicocco, aggiornamento 2012

43N° 14 – 1-15 ottobre 2012SPECIALE PESCO E ALBICOCCO

In epoca Royal Glory, ancora alle prime osservazioni, matura Royal Majestic® Zaimajal*, caratterizzata da albero di più facile gestione rispetto alle “Rich”. Attenzione a favorire una robusta impalcatura delle branche basali e a indirizzare la produzione su rami misti di buon calibro per ottenere una

sufficiente pezzatura che risente del sovraccarico. Frutto di forma tondeggiante, regolare. Aspetto molto attraente con colorazione rossa intensa totale. Polpa sanguigna di buona consistenza e buon sapore, di tipologia acidula. Buona la tenuta di maturazione in pianta. Con Vista Rich® Zainobe*, che rimane il riferimento per l’epoca, matura la francese Conquise* caratterizzata da elevata rusticità con albero di facile gestione. L’aspetto e il sapore sono buoni ma la pezzatura è appena media e risente del sovraccarico. Soddisfacenti i primi riscontri dal pieno campo relativi a Royal Time® Zairetop*. Albero di buon vigore ma di facile gestione. Buona rusticità, superiore rispetto ai testimoni in lista di pari epoca. Frutto molto colorato di forma tondeggiante, regolare. Buona la tenuta di maturazione in pianta. Sapore buono, aromatico, leggermente acidulo. La pezzatura è discreta ma potenzialmente inferiore alle “Rich”. In epoca Glohaven sono in lista: Summer Rich* e Diamond Princess*. La prima appartiene alla tipologia “Rich” con gli stessi pregi e i medesimi difetti tipici del gruppo. La seconda, che matura qualche giorno dopo, è oramai obsoleta e sarà eliminata dalla lista. In alternativa si è confermata molto interessante Royal Summer® Zaimus*. La produttività è elevata e la pezzatura buona. L’aspetto è molto attraente con colore di fondo giallo chiaro e sovraccolore rosso intenso molto esteso. Ottimo il sapore, dolce e molto aromatico. L’albero presenta un buon equilibrio vegeto-produttivo. Molto positivi i riscontri dal pieno campo in merito a aspetto e pezzatura. Non ha invece dimostrato produttività regolare e costante Royal Lee® Zaipela*,

mentre sono positivi i giudizi sul frutto. Questo a dimostrare l’importanza dell’adattabilità ambientale. In epoca Elegant Lady, la cultivar di riferimento rimane Rome Star*. Zee Lady® Zaijula*, segue di una settimana Rome Star, con frutti della medesima tipologia riguardo a caratteristiche pomologiche e organolettiche. Di pari epoca è risultata molto interessante Royal Pride® Zaisula*. L’albero è di facile gestione ma occorre verificare meglio la rusticità e la costanza produttiva. Buona l’attitudine al rinnovamento vegetativo con rami ben inseriti orizzontalmente con legno di buona qualità. Indirizzare la produzione su rami misti di buon calibro. Frutto di forma tondeggiante regolare, di grossa pezzatura. L’aspetto è molto attraente con colore di fondo giallo ed esteso sovraccolore rosso, intenso e luminoso. Caratteristico il sapore: molto dolce con bassissima acidità. La tenuta in pianta è risultata molto buona e si aspetta la conferma dal pieno campo. Si conferma in lista la tardiva Summer Lady*. Di pari epoca, come potenziale alternativa, si è distinta Royal Jim® Zaigadi*. Albero di debole vigoria, richiede portainnesto di forte vigore. Favorire una robusta impalcatura delle branche basali. Elevata rusticità e produttività. Frutto di buona pezzatura , uniforme, con forma oblata, regolare. Colorazione attraente: colore di fondo giallo con sovraccolore rosso molto intenso di elevata estensione. Buono il sapore con elevata componente acidula.

Nettarine a polpa giallaUna settimana prima di Big Top matura Big Haven® Honey Haven*. Presenta albero di vigoria inferiore a Big Top con elevata rusticità. Il frutto, di buona

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44 N° 14 – 1-15 ottobre 2012

pezzatura, è di tipologia Big Top-simile. Aspetto attraente. Polpa di buona consistenza. Sapore discreto, caratterizzato da importante componente acidula. Buone caratteristiche d’insieme ma attenzione alla tipologia gustativa (acidula) che è opposta rispetto a Big Top. I pochi impianti in pieno campo hanno confermato le buone

performance agronomiche ma si aspetta la verifica al consumo. La pari epoca Gartairo* è Big Top-simile anche nel sapore ma ha confermato germogliamento e fioritura troppo precoci. Caratteristiche che unite alla pezzatura, inferiore al testimone, la rendono inadatta alla coltivazione nell’areale piemontese. Big Top® Zaitabo* rimane la cv di riferimento per le precoci. In epoca Independence matura Alitop*. Ha confermato in tutti i distretti produttivi un ottimo comportamento di pieno campo, raccogliendo positivi riscontri da tutta la filiera, sia agronomici sia commerciali. Buona la produttività concentrata su rami misti corti. L’albero, di vigore intermedio, è facilmente gestibile. Si consiglia di favorire il rinnovo vegetativo nella parte basale della pianta. I frutti di forma oblunga regolare sono di grossa pezzatura. L’aspetto è attraente con esteso colore rosso intenso e brillante. Quest’anno presenza di rugginosità ma non superiore a Big Top. Il sapore è molto buono, dolce con bassa acidità. Elevata la tenuta di maturazione in pianta e la serbevolezza. Romagna® Big* non ha convinto in merito alla costanza produttiva. Luciana* si è distinta per l’aspetto attraente con forma rotondo-oblata, regolare. Purtroppo appena sufficiente la pezzatura se ben diradata, risente del sovraccarico. Rugginosità assente. Buono il sapore: dolce e molto aromatico con bassa acidità. Sembra soddisfacente ma in corso di verifica la tenuta in pianta. Germoglia precocemente. Diamond Ray* è la cultivar di riferimento per l’epoca, di cui si conoscono bene i pregi ma soprattutto i difetti: pezzatura che risente del sovraccarico e difficile gestione dell’albero. Contemporaneamente matura Nectariane* Nectapom®28 avviata (insieme a Nectareine*) alla sperimentazione estesa lo scorso anno. Frutto di buona pezzatura con forma tondeggiante, regolare. Aspetto attraente con sovraccolore rosso intenso esteso sul 70-90% della buccia, brillante e luminoso. Scarsa presenza di rugginosità. Polpa semi-aderente, con struttura compatta e croccante a lento intenerimento. Ampia la finestra di raccolta.

Elevata succosità. Sapore molto buono, dolce ed aromatico, con bassa acidità. Albero che richiede un’attenta gestione in verde volta a garantire un ottimale rinnovo vegetativo indispensabile per regolarizzare la produzione e migliorare pezzatura e qualità. Da verificare la sensibilità al freddo e la regolarità di produzione. Nel 2011 si è verificata un’elevata colatura di gemme a fiore con compromissione quasi totale della produzione. Nel 2012 la produzione è stata soddisfacente anche in pieno campo dove si è raccolta la prima produzione degli impianti pilota, risultata interessante con positivi riscontri su tenuta, aspetto e sapore. Nectareine* Nectapom®29 matura una settimana scarsa dopo, praticamente quasi con Nectaross. La produzione 2012 è stata elevata come la tenuta in pianta e nei processi post-raccolta. Frutto di buona pezzatura se ben diradata. Forma tondeggiante, regolare. Sovraccolore rosso intenso esteso sul 65-85% della buccia, brillante e luminoso, da verificare nei frutti meno esposti. Scarsa presenza di rugginosità. Polpa semi-aderente, con struttura compatta e croccante a lento intenerimento. Elevata succosità. Sapore buono, molto dolce ed aromatico poco acido. Albero con vigore più elevato rispetto alla Nectariane*, di più facile gestione anche se esigente in merito a equilibrio vegeto-produttivo (diradamento e potatura verde). In sostanza entrambe risultano interessanti dal punto di vista agro-pomologico ma richiedono attente e mirate tecniche colturali (cv a elevato coefficiente tecnologico) di cui occorre verificare meglio in pieno campo la fattibilità e la convenienza economica.Nel periodo successivo a Stark Red Gold, Nectaross* comincia a segnare il passo mentre la più tardiva Orion* rimane la cultivar di riferimento anche se farebbe comodo una alternativa più colorata e di sapore dolce con bassa acidità. A riguardo si è distinta Orine® Monerin*, con frutto tondeggiante di ottimo sapore molto dolce con bassa acidità. La pezzatura potenziale non sembra all’altezza di Orion*. Albero di media vigoria. Nel 2012 ha risentito

del freddo. In epoca Sweet Red*, Sweet Lady*, matura Nectagala* Nectapom®32 che si è distinta come potenziale alternativa. Albero di facile gestione e elevata produttività. Frutto di buona pezzatura, rotondo-oblungo non molto regolare. Sovraccolore rosso (70-80%) molto intenso di tonalità scura, poco luminoso. Presenza di rugginosità ma in misura tollerabile. Polpa a lento intenerimento con ampia finestra di raccolta e elevata tenuta in pianta. Sapore

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Lagnasco group e Faii Frutti bio deLL’autunno aL casteLLo deLLa MantadaL 31 ottobre aL 25 noveMbre 2012, daLLe 10 aLLe 18

Lagnasco group soc. coop. a r.l. • via S. Maria, 2 • Lagnasco • [email protected] • tel. 0175.282111 FaI • Castello della Manta • Manta (Cn) • [email protected] • tel. 0175.87822

Continua la collaborazione tra la La-gnasco group, Organizzazione di Produttori ortofrutticoli con sede in Lagnasco, sempre attenta alle tema-tiche dell’ambiente, del territorio e della qualità, ed il FaI - Fondo am-biente Italiano.

Nel mese di novembre, infatti, il Castello della Manta, proprie-tà del FAI, si animerà per la campagna di raccolta fondi “Fai bio -

I frutti bio dell’autunno al Castello della Manta”, a sostegno della pro-mozione e sensibilizzazione sul tema bio. La Lagnasco Group offri-rà ai visitatori del Castello una confezione di profumate mele bio di propria produzione a fronte di un contributo minimo di 1 euro. I fondi raccolti saranno destinati a sostegno dell’attività del FAI.

“Coltivare la bontà” è l’obiettivo della Lagnasco Group: la tutela ed il rispetto del proprio territorio, anche attraverso la diffusione di abitudini di consumo consapevole, sono parte integrante di questo progetto.

Per informazioni sulla lagnasco grouP e sull’iniziativa “fai bio”:

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buono, dolce e aromatico con limitata acidità. Polpa semi-aderente, con struttura compatta e croccante. Elevata succosità.

Pesche e Nettarine a polpa biancaTra le precocissime, interessanti solo per gli areali maggiormente vocati di collina, segnaliamo Onyx® Monalu*. Matura una decina di giorni prima di Alipersiè e si presenta di media pezzatura ma discreta per l’epoca. Molto buono il sapore, dolce e aromatico. Attraente l’aspetto con sovraccolore rosso molto intenso e marezzature rosate.Alipersiè* continua a essere il riferimento dell’epoca precoce. L’albero ha vigore medio e portamento aperto. Il frutto è di buona pezzatura se ben diradata. La colorazione è intensa ed estesa su buona parte della buccia. Buono il sapore e soddisfacente la tenuta di maturazione in pianta. Segue, a distanza di una

settimana Alirosada*. È caratterizzata da forma rotonda molto regolare con colorazione intensa e attraente. Il sapore è molto buono, equilibrato. Aliblanca* anticipa di qualche giorno la maturazione della tradizionale Michelini. La colorazione è della medesima tipologia marezzata ma più intensa ed estesa. La produttività è elevata e costante. Ottimo il sapore con elevata componente aromatica. Si segnala shelf-life inferiore a Michelini, che chiude la lista delle bianche. Tra le più recenti segnaliamo Star Princess® Braprim*, di grossa pezzatura e aspetto molto attraente.

Soddisfacenti la consistenza della polpa e la tenuta in pianta che andrebbe verificata in pieno campo insieme alla produttività. Sapore buono, dolce e aromatico. L’unica nettarina a polpa bianca in lista, Magique® Maillarmagie* ha dimostrato elevata rusticità e produttività. Albero di elevato vigore. Il frutto è di grossa pezzatura con forma rotondo-oblunga, regolare. L’aspetto è molto attraente con sovraccolore rosso intenso brillante esteso sulla quasi totalità della buccia. Il sapore è buono, dolce con bassa acidità. Assente la rugginosità. Buona la tenuta di maturazione in pianta. Favorire il rinnovo vegetativo nella parte basale della pianta. Con qualche giorno di anticipo rispetto a Silver Giant matura Romagna® Bright*. La produttività è elevata e il frutto di grossa pezzatura, molto uniforme. Aspetto molto attraente: forma rotonda, regolare, con sovraccolore rosso intenso e luminoso di elevata estensione. Si segnala la presenza di rugginosità. Sapore buono, aromatico, tendenzialmente acidulo.

AlbicoccoPassando all’albicocco, sono oltre un centinaio le varietà e le selezioni avanzate attualmente in prova, tutte di recente costituzione. Di seguito una breve descrizione delle cv e la lista delle varietà consigliate per i nuovi impianti, vedi tabella 2 a pagina 47.Nel periodo precocissimo, corrispondente all’epoca di maturazione della cultivar Aurora, due le novità in osservazione entrambe caratterizzate da consistenza della polpa e tenuta in pianta sensibilmente migliorative rispetto al testimone. Sono state inserite quest’anno nella lista di programmazione per i nuovi impianti. Tsunami® EA5016TH* ha un sapore molto buono, dolce e aromatico, con una componente zuccherina sensibilmente più elevata rispetto alle pari epoca, caratteristica interessante in un periodo climaticamente poco favorevole all’ottenimento di elevata qualità gustativa. L’albero è di media vigoria con portamento assurgente. Frutto di forma tondeggiante, regolare. Pezzatura medio-piccola. Aspetto attraente, colore di fondo aranciato intenso con sovraccolore sul 30% della buccia. Autoincompatibile. Lunafull* presenta albero di elevata vigoria con scarsa attitudine al rivestimento. Pezzatura grossa per l’epoca. Forma ovata, regolare. Colore aranciato, aspetto attraente ma assenza di sovraccolore. Buona consistenza della polpa, spicca con elevata succosità. Il sapore è discreto, dolce ma con importante componente acidula concentrata nella buccia. Nel 2012 scarsa sensibilità al cracking in seguito a precipitazioni pre-raccolta. Buona attitudine al post-raccolta. Autoincompatibile. Spring Blush® EA3126TH è apprezzata per l’intenso ed esteso sovraccolore rosso e la forma tondeggiante, regolare. Il sapore è buono per l’epoca con discreta componente aromatica. La produttività è influenzata dalla biologia fiorale (colatura fiorale, autoincompatibilità) e da corretta gestione della potatura di produzione. Albero di buon vigore con portamento aperto. Indirizzare la produzione su rami misti selezionati con la potatura “in verde”. Ha evidenziato in pieno campo minor sensibilità a batteriosi. Pinkcot® Cotpy*, continua a essere una delle cv più diffuse e apprezzate. Unisce elevata produttività, aspetto attraente, grossa pezzatura, buon sapore, ottima tenuta di maturazione e conservabilità. Albero vigoroso con portamento aperto, di facile gestione. Circa una settimana dopo matura Perle Cot*, distribuita in esclusiva. Bellissimo aspetto, buon sapore ma sensibile alle manipolazioni e poco adatta alle lunghe filiere. Autoincompatibile. Robada*


Magique® Maillarmagie*

Tsunami®EA5016


46 N° 14 – 1-15 ottobre 2012

è ancora in lista grazie all’ottima presentazione (forma rotonda, regolare con colorazione intensa ed estesa) anche se ha manifestato sensibilità a sfregamenti e manipolazioni. Il sapore è appena discreto. Produzione elevata concentrata su rami misti corti, di cui si riveste facilmente. Autoincompatibile. Di pari epoca è in valutazione Big Red® EA4006TH che si è distinta per l’aspetto molto attraente e la forma rotonda, regolare. Colore di fondo aranciato intenso e sovraccolore rosso vivo molto esteso (40% della buccia). Buono il sapore, molto dolce ed aromatico. Da verificare la pezzatura e la sensibilità alle manipolazioni. Autoincompatibile. Flavor Cot® Bayoto*, molto rustica e produttiva (autofertile) ha un sapore eccellente, molto dolce e aromatico. L’albero di medio vigore fruttifica prevalentemente su rami misti. Distribuita in esclusiva. Laycot* è la cv di riferimento nell’epoca di maturazione intermedia. Largamente diffusa in regione, mantiene la sua posizione in lista grazie all’ottima presentazione e all’eccellente sapore. Sempre soddisfacente la tenuta di maturazione e la consistenza della polpa. Autoincompatibile. Kioto* matura a distanza di uno stacco da Laycot, ed è oramai da considerarsi una cultivar di riferimento. Presenta rusticità elevata e autofertilità, per cui richiede un intenso e precoce diradamento. Elevatissime la tenuta di maturazione in pianta e la conservabilità. La pezzatura è media se ben diradata. Il frutto tondeggiante, regolare, è di aspetto attraente con polpa di buon sapore, equilibrato. L’autoctona Tonda di Costigliole grazie all’elevata

rusticità e a un sapore e aroma veramente eccellenti, è ancora consigliata per produzioni di nicchia. Di pari epoca il recente inserimento in lista Lady Cot*. Ha produttività elevata e costante distribuita su dardi e rami di un anno. Autofertile. Frutto di grossa pezzatura. Aspetto attraente, colore di fondo aranciato intenso con sovraccolore rosso sul 30-40% della buccia. Sapore buono, dolce e aromatico. Distribuita in esclusiva. Tra le tardive Zebra® Priboto* continua a essere piantata grazie all’idoneità alle filiere lunghe e alla facilità di gestione dell’albero regolarmente produttivo nonostante l’autoincompatibilità. Frutto di grossa pezzatura con sutura evidente e caratteristica. Elevata tenuta di maturazione in pianta. Sapore tendenzialmente acidulo. Si segnala sensibilità a maculatura (tipo Goldrich). Di recente introduzione Faralia* matura una decina di giorni prima di Farbaly*. Buona produttività. Media pezzatura. Forma ovata regolare, con apice pronunciato. Colore attraente: fondo aranciato e sovraccolore rosso sul 40% della buccia. Sapore buono, dolce e aromatico. Autofertile. In epoca extra-tardiva, oltre quaranta giorni dopo Laycot, positivi i riscontri dal pieno campo di Farbaly*. È caratterizzata da elevata rusticità e produttività, agevolate dall’autofertilità fiorale. L’albero è di media vigoria, facilmente gestibile. Frutto di grossa pezzatura con forma regolare e uniforme. Aspetto molto attraente con sovraccolore rosso vivo sul 25% della buccia. Ottimo il sapore, dolce ed equilibrato. Elevata la tenuta di maturazione in pianta con ampia finestra di raccolta. Osservando la lista di programmazione si può notare che il calendario di maturazione si è molto dilatato negli ultimi anni con cultivar dalle buone caratteristiche agro-pomologiche che partono da un mese prima di San Castrese fino a oltre quaranta giorni dopo. Il paniere varietale è ricco e variegato con elevato standard qualitativo. Ci sarebbe spazio in Piemonte per un significativo aumento delle superfici, purtroppo in parte ipotecato dall’azione del cancro batterico (Pseudomonas syringae pv. syringae) che continua a colpire “duro” gli albicoccheti. Speriamo che le linee di selezioni resistenti, ottenute da mirati programmi di miglioramento genetico siano presto disponibili e si adattino bene all’areale produttivo piemontese. m

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Tab. 1 Lista di Programmazione PESCO

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48 N° 14 – 1-15 ottobre 2012

La pensione agli invalidi civili

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Soggetti interessatiPossono essere interessati tutti i soggetti in età lavorativa tra i 18 e 65 anni affetti da malattie e menomazioni permanenti e croniche di natura fisica e/o psichica ed intellettiva che abbiano una riduzione della

capacità lavorativa non inferiore ad un terzo.Anche i minori di diciotto anni affetti da malattie e menomazioni permanenti che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età rientrano nella categoria degli assistibili.Infine, i cittadini ultra sessantacinquenni affetti da malattia e menomazioni permanenti e croniche possono ottenere l’indennità di accompagnamento qualora necessitino di assistenza continua per incapacità a compiere gli atti della vita e/o impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore.

Limiti di redditoPer l’attribuzione della pensione agli invalidi civili sono presi in considerazione soltanto i redditi personali del richiedente e gli stessi, per l’anno in corso, non devono superare €4.596,02, se riferiti all’invalidità parziale e €15.627,22 se attinenti all’invalidità totale.L’indennità di accompagnamento è erogata indipendentemente dalle condizioni economiche dell’interessato.

Importi mensili

DocumentiLa documentazione da presentare a corredo della relativa domanda è costituita dal certificato medico su modulo INPS (telematico), dal codice fiscale e dalla carta d’identità del richiedente.Dal 1 aprile 2010 la presentazione delle domande d’invalidità civile avviene esclusivamente tramite programma telematico INPS.Tale procedura, disponibile presso il Patronato EPACA, consente di dialogare con l’INPS e, a regime, consentirà di ridurre i tempi di attesa per ottenere le pensioni agli invalidi civili. Invitiamo pertanto tutti gli interessati ad avvalersi della professionalità del Patronato EPACA Coldiretti che, coadiuvata dai consulenti medico-legali e legali convenzionati, garantiranno l’assistenza in merito. m

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Le Fiere da non perdere nel mese di ottobre

Si svolge dal 12 al 14 ottobre a Roccabruna la tradizionale Gran Castagnata e Fiera di Valle per la valorizzazione della produzione del

territorio con l’esposizione dei piccoli artigiani della Valle Maira. Il programma prevede il venerdì (ore 21) la serata gastronomica, il sabato (ore 17) l’apertura fiera, (ore 21) la cena a base di specialità alla brace, domenica (dalle ore ore 9) fiera e mercato tipico, nel pomeriggio intrattenimenti vari e distribuzione delle golosità locali: “mundaj e bignette”.

Domenica 28 ottobre, a Margarita, vi è il grande ritorno dell’8a sagra del Coj. Nel centro storico cittadino, vi sarà l’inaugurazione alle ore 10.30, seguirà alle ore 11.30, il saluto delle Autorità con la consegna del “Cavolo d’argento” e la premiazione dei produttori locali. Non mancheranno gli spettacoli nel pomeriggio e per tutta la giornata vi sarà il mercato con i prodotti tipici, a cui partecipano le aziende del circuito di Campagna, per info via mail: [email protected] m

L’INPS invia le comunicazioni di indebito sulle 14esime

La Direzione Centrale INPS sta inviando in questi giorni a numerosi pensionati una lettera con la richiesta di restituzione della quattordicesima riferita all’anno 2009 per quei soggetti che

avevano redditi personali superiori ai limiti stabiliti dalla legge.Nel 2009, infatti, l’Istituto liquidò le somme di quattordicesima in forma automatica a tutti quei pensionati che, teoricamente, avrebbero potuto avere diritto all’importo sulla base dei redditi conosciuti dall’INPS, ma invitò i beneficiari a comunicare i propri effettivi redditi qualora questi non consentissero il pagamento della somma.A seguito del controllo incrociato con l’Agenzia delle Entrate, l’INPS ha provveduto ad annullare gli importi pagati nei confronti di coloro che non potevano percepirli ed a richiederne la restituzione.Invitiamo tutti coloro che dovessero ricevere la comunicazione INPS a verificare presso gli uffici EPACA/Coldiretti se avessero, a tempo debito, provveduto alla comunicazione dei propri redditi all’Istituto: in tal caso, infatti, non è dovuta la restituzione della somma in quanto la richiesta è pervenuta in ritardo rispetto a quanto stabilito dalle vigenti normative in tema di recupero degli indebiti. m


12a Rassegna dei Frutti della Terra a SpinettaDomenica 22 settembre

ha avuto luogo l’atteso appuntamento, giunto

alla sua dodicesima edizione, oramai sempre più occasione per i Consorzi di Tutela e Valorizzazione, di promuovere e far conoscere i prodotti tipici locali. La carota di San Rocco Castagnaretta, il fagiolo e il peperone di Cuneo, la patata della Bisalta ed il porro di Cervere sono stati i veri protagonisti dell’evento. Erano inoltre presenti Assortofrutta che raggruppa i Consorzi della Fragola e Mela Rossa, il Caseificio Valle Josina, i Fratelli Brignone macellai a Spinetta da tre generazioni, l’azienda agricola ittica San Biagio, la Cooperativa Corilanga per la Nocciola Piemonte IGP, l’azienda

vinicola Dogliani “Il Generale” e l’acqua Lurisia.Con tale dovizia di prodotti, il gruppo Donne Impresa Coldiretti e le Frazioniste, guidate dallo Chef Alfio Lingua, hanno preparato

squisite e curate degustazioni per soddisfare i palati più esigenti. “Questa rassegna è un appuntamento sempre molto atteso – commenta Delia Revelli, Responsabile Provinciale Donne

Impresa Coldiretti Cuneo – ed è un piacere ed un onore per noi partecipare, con un contributo sempre più importante, a questa iniziativa volta alla valorizzazione delle tipicità locali”. m

seguito da Silvio Regis e Valter Campana. Ad aumentare

Sabato 29 e Domenica 30 settembre si è svolta l’annuale festa dell’A.C.S.T.E.

presso il Circolo Ricreativo San Biagese, nonostante le condizioni metereologiche, è stato un successo grazie soprattutto alle ottime capacità organizzative dei gestori del Circolo, all’impegno dei componenti del direttivo A.C.S.T.E. e alla partecipazione dei soci A.C.S.T.E.Sabato sera la festa country con cena musica dal vivo e balli ha raggruppato molte persone e si è protratta fino a tarda notte in un clima da vecchio west.La domenica, nonostante le nubi minacciose, i cavalieri hanno raggiunto San Biagio per sfidarsi in mattinata nella gara di resistenza sul toro meccanico, il vincitore Michele Giordanetta ha resistito 3 muniti rivelandosi un vero bull-rider, complimenti anche a Sonia Simondi che si è rivelata la migliore bull-rider girl.Nel pomeriggio i cavalieri si sono impegnati nel dimostrare la loro abilità e destrezza nel cavalcare in un percorso impegnativo studiato magistralmente da Roby e Silvio. Il miglior cavaliere si è dimostrato per il secondo anno consecutivo Sergio Servetti di Vottignasco al quale vanno i complimenti dell’Associazione,

N OT I Z I E DA L M O N D O D E I C AVA L L I 51N° 14 – 1-15 ottobre 2012

A.C.S.T.E.: la grande festa annuale è stata un successo

l’adrenalina negli spettatori ecco arrivare Gianfranco Macagno

di Peveragno accompagnato dal maestro Antonio Parrino che con la carrozza trainata da due splendidi Frisoni che pancia a terra hanno dimostrato le loro capacità di conduttori le doti di forza ed eleganza dei cavalli Frisoni.L’A.C.S.T.E. ringrazia l’artista Annalisa Bertaina per aver esposto la sue opere durante la manifestazione e per aver offerto un suo quadro al vincitore, ringrazia i gestori del Circolo San Biagese Franco e Mauro per la loro disponibilità, ringrazia tutti i partecipanti e il caloroso pubblico invitando tutti a seguire le attività dell’A.C.S.T.E.

• 7 ottobre Raduno San Martino di Busca con passeggiata sulle colline del Quagliano; per info Manu 3385484000; Sandro 3474142214; Marco 3335224220;

• 14 ottobre Trekking a Bagnolo Piemonte; per info Bartolo 3287230117;

• 14 ottobre Raduno a Demonte in occasione della Fiera di San Luca 13° Memorial Beppe Pellegrino con sfilata in mattinata nelle vie del Paese e dimostrazione di abilità equestri nel pomeriggio. Chi desidera partecipare alla sfilata deve prenotare telefonando agli organizzatori Cristina 3478536989 – Ivano 3381151071.

• 18 novembre Passeggiata sui sentieri della Valle Ellero a Roccaforte Mondovì; per info Dario 3204486540 e Danilo 3381929484.

APPUNTAMENTI

Il quadro diAnnalisa Bertaina

FIERADI VERONA

Quest’anno in occasione della Fiera di Verona (8-11 novembre) i Circoli organizzano il pullman in tre giorni diversi:• VENERDÌ partenza da

VOTTIGNASCO per info Erio 3495865970;

• SABATO partenza da BAGNOLO P. per info Bartolo 3287230117;

• DOMENICA partenza e da CUNEO – CIRCOLO DI BOMBONINA Silvio 3382542192.

52 N° 14 – 1-15 ottobre 2012

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S C A D E N z E A z I E N D A L I

15 OTTOBRE

IVA FATTURAZIONE DIFFERITAA seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di settembre, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè settembre.

16 OTTOBREVERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEFScade il termine per i versamenti delle ritenute effettuate nel mese di settembre sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

IMPOSTA VALORE AGGIUNTO (contribuenti mensili)Annotazione di liquidazione per il mese di settembre e versamento dell’eventuale imposta tramite modello F24 telematico da parte dei contribuenti, che esercitano attività agricola d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2011 hanno realizzato un volume d’affari superiore a € 400.000,00, se prestazione di servizio o di € 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art .66, legge 427/93.

IVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTOEntro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento ricevuta, dai contribuenti mensili IVA, in cui confluiscono le operazioni

realizzate senza IVA nel mese di settembre 2012. Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti di esportatori abituali ai sensi dell’art .8, lettera C) del D.P.R. 633/72.

25 OTTOBREACQUISTI – CESSIONI E PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARI – mese di settembre e 3 trimestre 2012Scade il termine per i contribuenti mensili e trimestrali per la trasmissione, in via telematica, all’Agenzia delle Dogane dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti rispettivamente nel mese di settembre e nel 3 trimestre 2012.

PRESENTAZIONE MODELLO 730 INTEGRATIVOScade il termine per la presentazione esclusivamente ad un CAF, del modello 730/2012 integrativo utilizzabile nel caso in cui il contribuente rilevi errori od omissioni (oneri deducibili e/o detraibili ecc.) tali da determinare, per ogni singola imposta, un maggior credito d’imposta od un minore debito d’imposta. Il contribuente sarà tenuto anche alla presentazione di tutta la documentazione necessaria. m

RESIDENZIALI42.1 Esec. 24/10 PEVERAGNO - Frazione Santa Margherita Strada Tetto MarcheseLotto Unico: Piena proprietà su porzione di fabbricato ex rurale, par-zialmente ristrutturato costituito da cantina al piano interrato, lavanderia, autorimessa, sgombero e vano scala al piano terreno; ingresso, soggiorno, cucina, due camere e bagno al piano primo; sottotetto rustico al piano se-condo.

PREZZO BASE € 48.400,00VENDITA SENZA INCANTO

Udienza di vendita 31/10/2012ore 10.00

EVENTUALE SECONDA UDIENZA DI VENDITA CON INCANTO IL 07/11/2012 ALLE ORE 10,00. OFFERTE IN AUMENTO NON INFERIORI A € 3.000.

Giudice: Dr.sa R. BonaudiCustode: IFIR PIEMONTE SRL

Tel. 011.4731714

42.2 Esec. 8/11 CARAGLIO Frazione ValleraLotto I: Piena proprietà su monolocale ubicato al piano terreno con accesso diretto al servizio igienico.

PREZZO BASE € 20.000,0042.2.1 CARAGLIO Frazione ValleraLotto II: Piena proprietà su monoloca-le ubicato al piano I con accesso diret-to al servizio igienico, con un balcone e una terrazza.

PREZZO BASE € 26.000,00 42.2.2 CARAGLIO Frazione ValleraLotto III: Piena proprietà su cantina al piano terreno e deposito con bagno al primo piano.

PREZZO BASE € 9.600,0042.2.3 CARAGLIO Frazione ValleraLotto IV: Piena proprietà su rimessa al piano terreno con pavimentazione in battuto.

PREZZO BASE € 1.500,0042.2.4 CARAGLIO Frazione ValleraLotto V: Piena proprietà su rimessa al piano terreno con pavimentazione in battuto.



EVENTUALE SECONDA UDIENZA DI VENDITA CON INCANTO IL 07/11/2012 ALLE ORE 10,00. OFFERTE IN AUMENTO NON INFERIORI A € 2.000 PER I LOTTI I E II, € 1.000 PER IL LOTTO III, € 200 PER I LOTTI IV E V.


Tel. 011.4731714

42.3 Esec. 26/10 TARANTASCA Via Vittorio VenetoLotto Unico: Piena proprietà su fabbri-cato plurifamiliare a schiera in corso di costruzione con annesso terreno, costituito da due blocchi di forma esagonale composti ciascuno da due ville a schiera.





Tel. 011.4731714

42.4 Esec. 49/09 BOVES Via Fonte Paradiso, 5 Frazione Fontanelle

Lotto I: Piena e intera proprietà su appartamento sito al piano se-condo di palazzina degli anni '70. L'appartamento è composto da cin-que camere, cucina, due ripostigli, corridoio, piccolo locale, due disimpe-gni, tre balconi, cantina, sottoscala e sgombero a piano sotterraneo. Si con-siglia consultazione elaborato tecnico.

PREZZO BASE € 76.200,0042.4.1 BOVES Via Fonte Paradiso, 2 Frazione FontanelleLotto II: Autorimessa con struttura in ferro e copertura di lamiera grecata, murature portanti in calcestruzzo armato. Pavimentazioni in battuto di calcestruzzo e serramenti metallici. Si consiglia la consultazione dell'elabora-to tecnico.



EVENTUALE SECONDA UDIENZA DI VENDITA CON INCANTO IL 07/11/2012 ALLE ORE 10,00. OFFERTE IN AUMENTO NON INFERIORI A € 3.000 PER IL LOTTO I, € 2.000 PER IL LOTTO II.


Tel. 011.4731714

42.6 Esec. 16/11 BERNEZZO Località Borgata Garino Via Sant'AnnaLotto Unico: Piena proprietà su unità immobiliare accessibile da passaggio in area privata unito alla Strada pub-blica. Al piano terreno: tettoia da ri-muovere perché non regolare, cucina, bagno; piano primo tre vani e balcone.





Tel. 011.4731714

42.7 Esec. 70/10 CENTALLO Frazione S. Biagio, Via Murazzo, 142Lotto Unico: piena proprietà su com-plesso immobiliare costituito da: fab-bricato di civile abitazione al piano ter-reno, primo e sottotetto con annesse due cantine di superficie commerciale lordo muri mq. 335. Autorimessa e 2 magazzini al piano terreno. Una tetto-ria chiusa. Si consiglia consultazione elaborato periteale.





Tel. 011.4731714

42.8 Esec. 14/10 FOSSANO Località PiovaniLotto I: Piena e intera proprietà su fab-bricato di civile abitazione strutturato su due piani fuori terra. Composto da cucina, soggiorno, bagno, disimpe-gno, ripostiglio e tre camere al piano rialzato; centrale termica, due canti-

ne, località rimessa nel seminterrato. Si consiglia consultazione elaborato tecnico.

PREZZO BASE € 132.000,0042.8.1 FOSSANO Località PiovaniLotto II: Piena e intera proprietà su fabbricato di civile abitazione su due piani fuori terra e uno seminterrato oltre complesso agricolo composto da stalle, tettoie, porcilaie. Si consiglia consultazione elaborato peritale.

PREZZO BASE € 481.200,0042.8.2 FOSSANO Località BastiaLotto III: Piena e intera proprietà su fabbricato costituito da due unità di civile abitazione e una unità ad uso deposito / magazzino, strutturato su due piani fuori terra. Si consiglia con-sultazione elaborato peritale.

PREZZO BASE € 59.100,00 42.8.3 FOSSANO Località BastiaLotto IV: Piena e intera proprietà su complesso di terreni agricoli a giaci-tura pianeggiante. Si consiglia consul-tazione elaborato peritale.



EVENTUALE SECONDA UDIENZA DI VENDITA CON INCANTO IL 07/11/2012 ALLE ORE 10,00. OFFERTE IN AUMENTO NON INFERIORI A € 10.000 PER I LOTTI I E IV, € 50.000 PER IL LOTTO II, € 8.000 PER IL LOTTO III.


Tel. 011.4731714

42.11 Esec. 22/09 MONTEMALE Frazione San Giorgio Borgata MondìLotto Unico: Fabbricato da cielo a terra, elevato a due piani fuori terra, costituito da due unità urbane a de-stinazione abitativa con unita area di pertinenza comune ed annesso terre-no agricolo. Da ristrutturare.





Tel. 011.4731714

42.13 Esec. 39/09 VOTTIGNASCO Via Saluzzo, 5Lotto I: Piena proprietà su unità immo-biliare composta da alloggio ai piani terreno, primo e secondo, composto da ingresso, lavanderia, magazzino, spogliatoio, wc, due locali uso ufficio, porzione porticato esterno, veranda stireria, wc, ripostiglio, disimpegno, soggiorno, cucina, vano scala; due servizi, tre camere, cabina armadio, balcone esterno. Diritto terreno anti-stante uso cortile e centrale termica al piano terreno. Tettoia aperta al piano terreno.

PREZZO BASE € 390.000,0042.13.1 VOTTIGNASCO Via Saluzzo, 5Lotto II: Piena proprietà su unità im-mobiliare composta da alloggio ai piani terreno e primo, composto da disimpegno, vano scala, soggiorno, cucinino e ripostiglio oltre a porzione porticato esterno; due servizi, corrido-

io, quattro camere, balcone esterno. Diritto terreno antistante uso cortile e centrale termica al piano terreno. Porzione fabbricato uso box animali composto da locale ingresso e box al piano terreno e soprastante solaio al piano primo, trasformabile in locale accessorio uso autorimessa.



EVENTUALE SECONDA UDIENZA DI VENDITA CON INCANTO IL 07/11/2012 ALLE ORE 10,00. OFFERTE IN AUMENTO NON INFERIORI A € 10.000 PER ENTRAMBI I LOTTI.


Tel. 011.4731714

42.14 Esec. 15/11 BUSCA - Corso Romita, 41Lotto Unico: Nel condominio Monviso, appartamento ai piani interrato e terzo composto da cantina al piano interrato e ingresso, tinello, cucinino, tre ca-mere, ripostiglio, bagno e due balconi esterni al piano terzo (VI f.t.). Al piano terreno autorimessa.





Tel. 011.4731714

42.15 Esec. 66/08 SAN DAMIANO MACRA Borgata Reibossino, 6Lotto Unico: Piena proprietà su fab-bricato disposto su tre livelli fuori terra e uno interrato. Comprende due subalterni, di cui uno destinato ad alloggio di civile abitazione di tipo popolare e l'altro in corso di ristruttu-razione composto da tre vani e disim-pegno. Circostanti terreni agricoli di pertinenza.





Tel. 011.4731714

42.16 Esec. 47/10 CHIUSA PESIO Via Parrocchia Vecchia, 8Lotto Unico: Piena proprietà su villetta a schiera che si sviluppa su tre piani f.t. e giardinetto di esclusiva pertinen-za. Autorimessa al piano terreno con apertura elettrica. Superficie totale di mq 138; autorimessa mq 38.





Tel. 011.4731714

42.17 Esec. 11/10 BORGO SAN DALMAZZO Via NizzaLotto Unico: Usufrutto su complesso immobiliare costituito da due alloggi al primo piano e al secondo piano fuori terra, collegati da scala interna. L'unità al piano terreno è composta da quattro vani con accesso dall'esterno. L'unità al piano primo è composta da cucina, servizi, tre camere, ampio terrazzo.





Tel. 011.4731714

42.18 Esec. 90/09 CUNEO Via Cittadella, 1/ALotto Unico: Intera proprietà superfi-ciaria su appartamento al 2° piano con pertinenti cantina al piano interrato e solaio al 5° piano, oltre a una rimessa/posto auto. Superficie commerciale abitazione: 130 mq circa.





Tel. 011.4731714

42.19 Esec. 101/10 BORGO SAN DALMAZZO Via Vecchia di Cuneo, 77/bLotto Unico: Piena proprietà su fab-bricato residenziale in corso di costru-zione che, ultimato, sarà composto da locali sgombero e cantina al piano interrato; ingresso e porticato al piano terreno; ingresso, cucina, soggiorno, due camere, due bagni e corridoio al piano I; servizio, locale sgombero al II piano. Con area di pertinenza.





Tel. 011.4731714

42.20 Esec. 42/11 CARAGLIO Frazione Vallera Borgata Bacias, 50Lotto I: Alloggio di abitazione sito al piano terreno con annessa cantina al piano primo sotterraneo con superfi-cie al piano terrreno di circa 43 mq. Si consiglia la consultazione dell'ela-borato peritale.

PREZZO BASE € 27.400,00 42.20.1 CARAGLIO Frazione Vallera Borgata Bacias, 50Lotto II: Piena proprietà su due alloggi di civile abitazione posti rispettiva-mente al I e al II piano con superficie di 40 mq il primo e di 32 mq il secondo. Si consiglia la consultazione peritale.




Giudice: Dr.sa R. Bonaudicontinua sulla pagina seguente

TRIBUNALE DI CUNEOCANCELLERIA ESECUZIONI IMMOBILIARI - CANCELLERIA FALLIMENTARE

VENDITE IMMOBILIARIconsultabili su internet all’indirizzo: www.tribunalecuneo.it - www.entietribunali.kataweb.it

53N° 14 – 1-15 ottobre 2012

Custode: IFIR PIEMONTE SRLTel. 011.4731714

42.21 Esec. 106/10 BORGO SAN DALMAZZO Via Valdieri, 23Lotto I: Piena e intera proprietà su alloggio al piano terreno (1° fuori ter-ra) del "Condominio Monte Gelais", composto da cucina, tre camere, sog-giorno, doppi servizi e un balcone sul cortile comune.

PREZZO BASE € 52.000,00 42.21.1 BORGO SAN DALMAZZO Via per Madonna Bruna, 4Lotto II: Piena e intera proprietà su fabbricato residenziale a tre piani fuori terra, composto da locale di sgom-bero, tavernetta, cucina, wc e locale deposito al piano terreno; quattro ca-mere al piano primo; solaio al piano sottotetto e balcone.





Tel. 011.4731714

42.22 Esec. 75/10 DRONERO - Via Fucine, 17Lotto Unico: Piena e intera proprietà su porzione di fabbricato elevato a tre piani fuori terra composto da: al-loggio con soggiorno, cucina, bagno, balcone al piano primo, due camere e balcone al piano secondo, cantina e lavanderia al piano terreno e piccola porzione di terreno di pertinenza posta a nord del fabbricato.





Tel. 011.4731714

42.23 Esec. 59/06 BUSCA - Frazione San Chiaffredo, 79Lotto Unico: Immobili costituiti da un appartamento al piano terreno com-posto da ingresso, bagno, tre camere, disimpegno, cucina, ripostiglio e due locali di sgombero, con pertinente cantina interrata, di superficie com-merciale pari a mq. 158 e da una tet-toia parzialmente chiusa di superficie commerciale pari a mq. 38.





Tel. 011.4731714

42.24 Esec. 1/08 ROCCAVIONE Via Martiri della LibertàLotto Unico: Piena e intera proprietà su immobili costituiti da alloggio di civile abitazione al primo piano com-posto da cucina, camera, bagno, porzione di balcone al piano primo con accesso dal cortile comune me-diante scala esterna; alloggio di civile abitazione al primo piano composto da due camere, disimpegno e balcone al primo piano con accesso dal cortile comune mediante scala esterna.Due locali di deposito (cantine) formanti un'unica unità immobiliare al piano terreno. Appezzamento di terreno

adiacente.PREZZO BASE € 20.250,00VENDITA SENZA INCANTO




Tel. 011.4731714

42.25 Esec. 26/11 VILLAR SAN COSTANZO Via Ripe Macra, 14Lotto I: Piena e intera proprietà su fabbricato ex rurale che si sviluppa su 4 piani dei quali uno interrato, con ampio cortile esclusivo di pertinenza e due accessi. Piano interrato: due can-tine; Piano terreno: cucina, camera, forno con accesso esterno, wc sulle scale, ex stalla, portico, corte;Piano primo: due camere, vano scale, por-tico e sgombero; Piano secondo: ampio sottotetto. Si consiglia visione dell'elaborato peritale.

PREZZO BASE € 76.000,00 42.25.1 VILLAR SAN COSTANZO Via Ripe Macra, 12Lotto II: Piena e intera proprietà su fabbricato ad uso deposito attrezzi agricoli. Il fabbricato, in acciaio, con capriate a traliccio, si sviluppa su unico piano terra, composto da 4 vani a deposito, da un blocco di modesta altezza contenente un disimpegno, spogliatoio e wc.





Tel. 011.4731714

42.26 Esec. 27/11 CHIUSA DI PESIO Via Provinciale, 147Lotto Unico: Piena e intera proprietà su appartamento di civile abitazione al piano terzo mansardato (4° fuori terra) composto da ingresso in corridoio, cucina, bagno, due camere, balcone. Superficie commerciale: 60 mq circa.





Tel. 011.4731714

42.27 Esec. 181/12 CARAGLIO Via San Paolo, 39/41Lotto II: Piena proprietà su fabbricato di civile abitazione al piano terreno e piano primo con annessa cantina al piano primo sotterraneo con super-ficie commerciale di 106 mq oltre balcone, cortile esclusivo e cantina. Fabbricato di civile abitazione al piano terreno e piano primo con annessa cantina al piano primo sotterraneo al n° civico 41, con superficie commer-ciale di 177 mq, oltre locale sgombe-ro e wc esterno, oltre n. 2 balconi al piano primo, cantina al piano primo

sotterraneo. Si consiglia consultazio-ne perizia.




Giudice: Dr.sa R. Bonaudi

42.28 Esec. 89/09 FOSSANO Salita Salice, 10Lotto II: Piena proprietà su autorimes-sa sita all'interno del fabbricato autori-messe del Condominio Salice.

PREZZO BASE € 10.200,00 42.28.1 FOSSANO Salita Salice, 10Lotto III: Piena proprietà su autori-messa sita all'interno del fabbricato autorimesse del Condominio Salice.



EVENTUALE SECONDA UDIENZA DI VENDITA CON INCANTO IL 07/11/2012 ALLE ORE 10,00. OFFERTE IN AUMENTO NON INFERIORI A € 500 PER ENTRAMBI I LOTTI.


Tel. 011.4731714

42.29 Esec. 20/10 DRONERO - Via MonasteroLotto Unico: Piena proprietà su por-zione di fabbricato uso residenziale, costituito da sala, cucina, ripostiglio e balcone al piano terreno rialzato e unico locale a nudo tetto al 1° piano. Fa parte di un complesso di edifici col-legati a cortina, formanti un comples-so di maggiore consistenza di origine medioevale.





Tel. 011.4731714

42.30 Esec. 25/11 ROCCABRUNA Borgata BugialàLotto I: Unità immobiliare a due pia-ni fuori terra composta da cucina-soggiorno al pian oterreno e camera al piano primo con in comunione il cortile antistante.





Tel. 011.4731714

42.31 Esec. RG 2035/10 LIMONE PIEMONTE Borgata Tetti MarghèLotto II: Fabbricati rurali/ruderi da riattare con terreno di pertinenza. Si consiglia consultazione della perizia.




Giudice: Dr.sa R. Bonaudi

42.32 Esec. 56/09 FOSSANO Località Piovani, 66Lotto Unico: Piena e intera proprietà su fabbricato con unita area perti-nenziale adibita in parte a cortile, in parte a prato verde e in parte a strada, utilizzata per l'accesso alla proprietà di terzi. Il fabbricato è composto di una rimessa al piano terreno, di un'abi-tazione distribuita su piano terreno, primo piano e sottotetto e di locali accessori adibiti a sgombero/deposi-to/tettoia al piano terreno e solaio al primo piano. Il totale della superficie commerciale è di 300 mq circa.





Tel. 011.4731714

42.33 Esec. 4/11 CUNEO - Località Martinetto (Cerialdo) Via San Pio X, 5Lotto Unico: Intera proprietà superfi-ciaria su alloggio di civile abitazione sito al piano primo del condominio Martinetto, con cantina al n. 8 su planimetria e autorimessa individua-ta al n. 1 su planimetria. L'alloggio è composto da ingresso in soggiorno, cucina, disimpegno, ripostiglio, due camere, due bagni e due balconi.





Tel. 011.4731714

42.34 Esec. 94/10 CARTIGNANO Via Roma, 23 Angolo Via PascheroLotto Unico: Piena e intera proprietà su fabbricato di civile abitazione com-posto da 3 piani. Piano terra: cucina e camera; Piano primo: camera, ripo-stiglio, servizio, scala; Piano secondo: due camere, ripostiglio con accesso al balcone e servizio con accesso dal balcone. Superficie commerciale complessiva di circa 100 mq.





Tel. 011.4731714

42.35 Esec. 52/08 CARAGLIO Via Brofferio, 302Lotto Unico: Piena e intera proprietà su unità immobiliare disposta su tre livelli: piano seminterrato uso cantina; piano terreno composto da due vani utilizzati come sgombero; piano primo composto da ingresso in sala, tre ca-mere, una cucina e un bagno.





Tel. 011.4731714

42.36 Esec. 85/10 FOSSANO Località Maddalena, 43Lotto Unico: Piena proprietà su fabbri-cato localizzato in zona agricola, com-posto da due piani f.t. Al piano terreno vi sono due camere comunicanti e il bagno. Al primo piano, cui si accede tramite scala esterna, vi è un locale cucina-soggiorno, un bagno e due camere confinanti. Terreni di circa 350 mq pianeggianti. Si consiglia esame elaborato tecnico.





Tel. 011.4731714

COMMERCIALI42.38 Esec. 63/09 CUNEO Corso G. Giolitti, 17Lotto I: Piena e intera proprie-tà su locale commerciale sito nel "Condominio Stura". Ampio locale a piano terreno per vendita ed espo-sizione con due ampie vetrine. Tre vetrinette espositive affisse ai pilastri del prospiciente porticato. Al piano interrato è posto ampio magazzino al quale si accede con scala interna.





Tel. 011.4731714

42.39 Esec. 91/10 FOSSANO Strada del Lucchetto, 2/BLotto Unico: Piena e intera proprietà su immobile a destinazione commer-ciale costituito da: locale commerciale al piano terreno individuato come unità "C2b" suddiviso in una porzione destinata ad esposizione e vendita ed un'altra porzione destinata ad uffici e magazzino, il tutto formante unico corpo con adiacenti aree scoperte di uso esclusivo.





Tel. 011.4731714continua sulla pagina seguente



54 N° 14 – 1-15 ottobre 2012

V E N D I T EDELEGATE

SI RICORDA CHE LE OFFERTE DI VENDITA DOVRANNO ESSERE PRESENTATE PRESSO L'ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI CUNEO IN CORSO NIZZA N. 36, SEDE DELLE UDIENZE.

VENDITA SENZA INCANTO: Ogni offerente dovrà depositare entro le ore 11.30 del giorno antece-dente la vendita, presso la sede dell’Ordine dei Commercialisti di Cuneo, Corso Nizza n.36, una somma pari al 10% del prezzo offertoa titolo di cau-zione mediante assegno circolare non trasferibile in-testato al TRIBUNALE DI CUNEO e recante il numero della procedura, unitamente ad apposita domanda di partecipazione all'asta (fac simile scaricabile dal sito www.tribunalecuneo.it), con la precisazione che la somma necessaria per le spese di trasferimento della proprietà sono a carico dell'aggiudicatario e verranno calcolate all'esito dell'incanto; la doman-da di partecipazione deve essere corredata da una marca da euro 14,62 e deve contenere l'indicazione del prezzo offerto che non potrà essere inferiore al prezzo minimo sopra indicato.Va presentata in busta chiusa. A pena di irricevibilità dell'offerta, la busta non deve riportare alcuna indicazione all'esterno se non la data del giorno fissato per la vendita e deve contenere anche gli assegni circolari. In caso di offerta presentata in nome e per conto di una società la domanda dovrà essere sottoscritta dal legale rappresentante e alla stessa dovrà essere al-legata prodotta visura camerale aggiornata rilasciata dalla competente Camera di Commercio dal quale

risulti la costituzione dellasocietà ed i poteri conferiti all’offerente; l'offerta presentata è irrevocabile. In caso di più offerte valide si procederà ad una gara sulla base dell’offerta più alta e tenuto conto delle indicazioni di cui all’art. 572 c.p.c.. In mancanza di adesione all'invito alla gara il lotto in vendita sarà ag-giudicato a chi ha formulato l'offerta più alta; laddo-ve le offerte fossero tutte di pari importo e nessuno accedesse alla gara il bene verrà aggiudicato a colui il quale ha depositato l'offerta per primo.L'aggiudicatario dovrà depositare, entro il termine perentorio di 150 giorni dalla aggiudicazione, il prez-zo di aggiudicazione, detratta la cauzione versata, mediante assegno circolare non trasferibile intestato al TRIBUNALE DI CUNEO, nonché una somma, pari al 20% del prezzo di aggiudicazione, per le spese di trasferimento della proprietà; la differenza tra quanto effettivamente speso e la somma versata sarà restituita dal delegato all’aggiudicatario all’esito delle operazioni relative al trasferimento della pro-prietà del bene aggiudicato; l'aggiudicatario dovrà dichiarare la propria residenza ed eleggere domicilio in Cuneo ai sensi dell'art. 582 c.p.c., in mancanza le notificazioni e le comunicazioni saranno eseguite presso lo studio del professionista; eventuali istan-ze di assegnazione andranno presentate presso lo

studio del professionista delegato. VENDITA CON INCANTO: la domanda di partecipazione all'incanto, corredata da una marca da euro 14,62, va presen-tata in busta chiusa, entro le ore 11.30 del giorno antecedente l'incanto. A pena di irricevibilità dell'of-ferta, la busta non deve riportare alcuna indicazione all'esterno se non la data del giorno fissato per la vendita e deve contenere anche gli assegni circolari pari al 10% del prezzo base da versare a titolo di cauzione; l'aggiudicatario dovrà depositare, entro il termine perentorio di 60 giorni dall'incanto, il prez-zo di aggiudicazione, detratta la cauzione versata, mediante assegno circolare non trasferibile intestato al Tribunale di Cuneo e recante il numero della pro-cedura esecutiva, nonché una somma, pari al 20% del prezzo di aggiudicazione, per le spese di trasferi-mento della proprietà; la differenza tra quanto effet-tivamente speso e la somma versata sarà restituita dal delegato all’aggiudicatario all’esito delle opera-zioni relative al trasferimento della proprietà del bene aggiudicato. Ad incanto avvenuto, potranno essere presentate presso lo studio del professionista dele-gato alla vendita offerte in aumento del quinto, entro il termine di giorni dieci, ex art. 584 c.p...

VENDITA SENZA INCANTO: Ogni offerente per poter par-tecipare alla vendita dovrà depositare presso la Cancelleria Esecuzioni Immobiliari OFFERTA DI ACQUISTO in BUSTA CHIUSA, da depositarsi entro le ore 11.00 del giorno ante-cedente a quello fissato per la vendita, contenente dichiara-zione di offerta (il cui modulo prestampato è a disposizione in Cancelleria o scaricabili dal sito) nonché due assegni cir-colari non trasferibili, intestati a «Tribunale di Cuneo», per cauzione (10 % del prezzo offerto) e spese (20 % del prez-zo offerto). Le offerte di acquisto sono IRREVOCABILI fatte salve le eccezioni di cui all’art. 571 c.p.c.. Salvo diverse disposizioni contenute nell’ordinanza di vendita, l’aggiudi-catario dovrà, entro 150 giorni dall’aggiudicazione, versare il prezzo, dedotta la cauzione, sul libretto o conto corrente intestato alla procedura. VENDITA CON INCANTO: Ogni offerente per poter partecipare all’asta dovrà depositare presso la Cancelleria Esecuzioni Immobiliari DOMANDA (il cui modulo prestampato è a disposizione in Cancelleria o scaricabili dal sito) entro le ore 11.00 del giorno antece-dente l’asta, allegando per cauzione (10 % del prezzo base) e spese (20 % del prezzo base) due assegni circolari non trasferibili, intestati a «Tribunale di Cuneo». Salvo diverse disposizioni contenute nell’ordinanza di vendita e salvo aumento di quinto, l’aggiudicatario dovrà, entro 60 giorni dall’aggiudicazione, versare il prezzo, dedotta la cauzione,

sul libretto o conto corrente intestato alla procedura. Nel caso di VENDITE FALLIMENTARI, gli assegni per le spese devono essere intestati a «Poste Italiane S.p.a. – Agenzia di Cuneo Centro», mentre gli assegni per la cauzione e saldo prezzo devono essere intestati al Fallimento in persona del Curatore. INFORMAZIONI UTILI SUGLI IMMOBILI: Ogni immobile viene posto in vendita nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, con tutte le servitù attive e passive. La cancellazione delle ipoteche e pignoramenti è a carico della procedura. Le spese di registrazione, trasferimento, voltura ed ogni altra inerente e conseguente, sono a ca-rico dell’aggiudicatario. Eventuali violazioni alla legge n. 47/85 dovranno essere sanate secondo le prescrizioni dell’Autorità Amministrativa a cura e spese dell’aggiudica-tario. Prima di fare l’offerta, leggere l’ordinanza di vendita del bene, nonché la relazione tecnica allegata agli atti. Per ogni ulteriore informazione rivolgersi alla Cancelleria Esecuzioni Immobiliari e Fallimenti (dal lunedì al venerdì ore 8,30-13,30) od al Custode se nominato. Si segnala che è possibile avvalersi, per il pagamento del prezzo, anche di mutui agevolati (eventualmente prevedenti il versamento del denaro mutuato direttamente in favore della procedura). Per maggiori informazioni sul punto rivolgersi alla propria Banca di fiducia.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE AGLI ACQUISTI E CONDIZIONI DI VENDITA

LE ASTE DESERTE IN PRIMA UDIENZA ANDRANNO IN SECONDA UDIENZA DI VENDITA CON INCANTO, ALLA DATA E ORA RIPORTATE SU OGNI ESECUZIONE

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fabbricato, il tutto da ristrutturare. La superficie complessiva del lotto è di circa 1000 mq.

PREZZO BASE € 114.000,00 42.42.1 CASTELLETTO STURA Via Vittorio Veneto, 17Lotto II: Piena proprietà su magazzino al piano terreno con adiacenti locale di sgombero, porticato e sottotetto. Gli immobili sono da ristrutturare. La superficie complessiva lorda è di qua-si 400 mq.

PREZZO BASE € 90.000,0042.42.2 FOSSANO Lotto III: Piena proprietà su terreni agricoli di superficie complessiva di oltre 6 giornate, inseriti in zona agri-cola e attualmente coltivati.

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EVENTUALE SECONDA UDIENZA DI VENDITA CON INCANTO IL 07/11/2012 ALLE ORE 10,00. OFFERTE IN AUMENTO NON INFERIORI A € 7.000 PER I LOTTI I, II, III, € 1.000 PER IL LOTTO IV.


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42.43 Esec. 7/09 VOTTIGNASCO Lotto I: Piena proprietà su terreni agricoli siti in zona "Area Agricola" art. 19NTA.

PREZZO BASE € 33.750,00 42.43.1 VOTTIGNASCO Lotto II: Piena proprietà su terreni agricoli siti in zona "Area Agricola" art. 19NTA. Insiti fabbricati non autorizzati e non sanabili.


Udienza di vendita 31/10/2012

ore 10.00EVENTUALE SECONDA UDIENZA DI VENDITA CON INCANTO IL 07/11/2012 ALLE ORE 10,00. OFFERTE IN AUMENTO NON INFERIORI A € 3.000 PER IL LOTTO I, € 8.000 PER IL LOTTO II.


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42.44 Esec. 67/10 BORGO SAN DALMAZZO Lotto Unico: Piena e intera proprietà su terreni costituenti unico corpo caratterizzati da una certa pendenza, attualmente incolti e utilizzati in mini-ma parte come deposito di materiale edile. Alcuni sono inseriti nel PEC. Si consiglia lettura dell'elaborato tecnico.


Udienza di vendita 31/10/2012ore 10.00 EVENTUALE SECONDA UDIENZA DI VENDITA CON INCANTO IL 07/11/2012 ALLE ORE 10,00. OFFERTE IN AUMENTO NON INFERIORI A € 8.000.


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Il Coltivatore Cuneese n.14 ottobre 2012

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