Il Coltivatore Cuneese n.15 ottobre 2012

Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abb. Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

n ° 15 A n n o 6 6 1 6 - 3 1 oT To B R E 2 0 1 2

Caccia: in aumento i danni dei selvatici all’agricoltura

Senza un accordo regionale il latte va pagato al prezzo dell’indice storico

Finanza sana ed economia reale, motori della ripresa economica

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3N° 15 – 16-31 ottobre 2012

Sommario

Foto di Cristiano Carli

Venerdì 19 e sabato 20 ottobre, si è tenuta l’edizione 2012 del Forum

Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato da Coldiretti con la collaborazione dello studio Ambrosetti, a Villa d’Este a Cernobbio.La Coldiretti del Piemonte era presente con una qualificata delegazione guidata da Paolo Rovellotti e Bruno Rivarossa – presidente e direttore dell’organizzazione – insieme ad una dirigenza dei Consorzi Agrari.Inoltre due imprenditori, Andrea Demagistris di Cravanzana, vincitore dell’Oscar Green 2012 nella sezione “Ideando” e Barbara Villa di Torino, agritata operativa, hanno raccontato la loro esperienza di imprenditori agricoli che hanno fatto dell’innovazione il proprio successo aziendale nel Salone dei nuovi mestieri che ha presentato concretamente le opportunità offerte dalla campagna. Esperienze di successo che testimoniano uno storico ritorno alla terra da parte delle giovani generazioni al centro dello studio sul lavoro che sarà divulgato per l’occasione.Al centro dei lavori, la proposta per una via italiana per lo sviluppo del Paese, presentata e discussa con i segretari dei principali partiti politici in vista delle prossime elezioni.L’edizione del Forum si è aperta con la presentazione dell’indagine sulle priorità degli italiani nel tempo della crisi, elaborata dalla Coldiretti in collaborazione con l’Swg. A commentare i risultati, il presidente della Coldiretti Sergio Marini e il Presidente dell’Swg Roberto Weber. Sul prossimo numero de Il Coltivatore Cuneese, vi sarà un ampio servizio. m

XII Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’alimentazione a Cernobbio 3

Finanza sana ed economia reale, motori della ripresa economica 4

Senza un accordo regionale il latte va pagato al prezzo dell’indice storico 6

Pacchetto latte, in dirittura d’arrivo il decreto attuativo 8

Con 20% di frutta in più nelle bibite si guadagna in salute 8

Caccia: in aumento i danni dei selvatici all’agricoltura 9

Mais e soia: previsioni sulla produzione mondiale 10

Contratti di locazione di immobili urbani 11

Accatastamento fabbricati rurali al 30 novembre 11

Il Corsivo del Coltivatore: Bastone e Carota 12

Giornata del Ringraziamento 2012 12

Storie di vita

Felicita, 93 anni portati bene: “aspetto che San Pietro si decida” 13

Castagno: quasi sconfitto il cinipide. Buoni i prezzi 2012 14

I 150 anni della Camera di Commercio di Cuneo 16

Mostra Nazionale Razza Piemontese e Sapori della Carne 16

La frutta a KmØ… anche nelle scuole 18

Aflatossine: una problematica che investe molte regioni del Nord Italia 19

La “Fiero dei des” a Bellino 19

Mela Verde ha registrato “L’oro Rosso” del Piemonte 19

Terranostra ad Arezzo per 20

Novità dal servizio vitivinicolo 22

Buttieri Vice Presidente di Terranostra regionale 23

Riparte il corso per le Agritate 23

Coloratissimo Autunno 2012 24

Marcia indietro dell’UE: riconosciuto l’indennizzo per i pulcini di pollo e di tacchino 26

Le Stelle del Biologico: risplende la produzione italiana! 27

Nuove opportunità per il comparto frutta 28

Vendita di funghi freschi spontanei, un corso all’Asl CN1 34

Novità relative ai corsi per il conseguimento e il rinnovo del “patentino” 36

Campagna Amica alla Fiera del Tartufo di Alba 38

Anche in Granda “La pasta della bontà” 39

“Coltivare la Cultura”... un’idea vincente! 40

Ecco il successo del Campagna Amica daii! 42

Corso patente BE 43

Giacu Cayenna. La vita e le memorie 44

Pensionati piemontesi nelle Dolomiti 44

Scadenze aziendali 45

Permessi assistenza ai disabili – novità 46

Il Mercatino del Coltivatore 48

“Il Coltivatore Cuneese”Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

1 copia euro 2,00Abbonamento annuo euro 40,00

Direttore AmministrativoBruno Rivarossa

Direttore ResponsabileMichelangelo Pellegrino

Coordinamento di redazioneChiara Serra

Hanno collaborato:Mariangela Abbà, Rosanna Ariaudo, Secondo Arneodo, Roberto Bianco, Silvia Bosco, Elena Bono, Aldo Brustolon, Alberto Burzio, Daniele Caffaro, Laura Calcagno, Piero Camperi, Marcella Cavallo, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Mario Dotto, Damiano Dutto, Nicola Fontana, Tiziana Franchino, Cesare Gallesio, Roberto Giobergia, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Roberto Lingua, Claudia Marenco, Michele Mellano, Laura Occelli, Sabrina Palazzeschi, Franco Parola, Luisa Peano, Lauro Pelazza, Marcello Pellegrino, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Valentina Riba, Davide Roà, Annalisa Sola

Redazione ed amministrazione:Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CNTel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300

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Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it

Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55

45.000 Copie

Il Coltivatore Cuneeseviene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo

Grafica e stampa: AGAMVia Renzo Gandolfo area 90Madonna dell’Olmo – CuneoTel. 0171.411470 – Fax 0171.411714E-mail: [email protected]

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4 N° 15 – 16-31 ottobre 2012 F O N D O

L’azione politica rende compatta l’EuropaDi qui, l’azione del presidente del Consiglio Monti, della Germania con la Merkel e della Francia con Hollande, che hanno trascorso questo mese a ribadire l’importanza dell’Eurozona e la necessità per tutti i Paesi che hanno adottato l’euro di non uscire dal sistema.Una inversione di tendenza, soprattutto da parte di Germania e Francia, che stanno sostenendo l’euro, mentre fino a qualche tempo fa, ipotizzavano anche la fuoriuscita dei paesi in difficoltà.Le prospettive del mercato del lavoro restano comunque incerte e i più colpiti sono i giovani e le donne, come sta avvenendo

La Bce ottimista per necessitàIn questa ultima settimana, il governatore della Bce Mario Draghi ha diramato più di un comunicato per dire che la crisi economica e finanziaria la stiamo lasciando alle spalle e che si prospetta un 2013 all’insegna della ripresa. Non sappiamo e probabilmente non siamo capaci di cogliere questi segnali positivi. Ci sovviene il dubbio che la dichiarazione abbia lo scopo di tonificare i mercati finanziari, ridando fiato agli azionisti.All’assemblea del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) a Tokyo, la Banca d’Italia avrebbe confermato che nel 2013 si inizierà ad uscire dalla recessione.Le stime aggiornate sono che l’economia subirà nel

2012 una contrazione del 2,4%, mentre nel 2013 il calo del PIL sarà contenuto all’0,7%.Per iniziare a intravedere la luce in fondo al tunnel, secondo gli esperti, resta prioritaria e cruciale l’attuazione delle riforme strutturali da parte del Governo. Il dato di fatto è che l’attività economica resta depressa; durante l’estate, ha continuato a

ridursi anche se con ritmi meno preoccupanti che nei primi mesi dell’anno. A settembre, qualche piccolo spiraglio per una lieve diminuzione del pessimismo delle imprese. Il fatto è che la debolezza della domanda per consumi e investimenti riflette condizioni finanziarie ancora tese, gli effetti delle manovre di bilancio sul reddito delle famiglie fa il resto. Ampliando lo sguardo, se in Europa l’azione della Bce ha allentato la tensione sui mercati finanziari e, dunque, sugli spread, è vero che il clima risente ancora dell’incertezza dovuta alle richieste di aiuti da parte dei Paesi delle aree in difficoltà, sulle condizioni da applicare e sullo stato di alcuni sistemi bancari nazionali.

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5N° 15 – 16-31 ottobre 2012F O N D O

mondo. Delle opportunità offerte alla crescita dell’agroalimentare nazionale si è occupato il Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione dalla Coldiretti a Cernobbio alla presenza del presidente del Consiglio e dei Ministri Economici intervenuti.Lo stesso Salone del Gusto, insieme all’iniziativa Terra madre, alla quale Coldiretti sta dando il massimo apporto, rappresenta una ulteriore possibilità di incidere per l’agroalimentare italiano sull’economia del mondo grazie ad una forte azione mediatica che l’evento riesce a determinare. I problemi non mancano, ma da questi fatti economici e finanziari nazionali scaturiscono le strategie future di Coldiretti, attenta ai bisogni delle imprese ed a soddisfare appieno il Patto con i consumatori. m

sin dall’inizio della crisi. L’occupazione si è mantenuta pressoché stabile nell’ultimo periodo, ma l’aumento dell’offerta di lavoro, ha sospinto il tasso di disoccupazione sopra il 10%. Il quadro occupazionale resta incerto e le inchieste condotte, per esempio, dal Sole 24 Ore, non prefigurano entro fine anno, un miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro.

Continuerà il calo del potere d’acquistoAltro dato allarmante è che purtroppo Banca d’Italia prevede che i salari reali continueranno a calare fino al 2014. In buona sostanza, nel prossimo biennio, le retribuzioni comunitarie continueranno a crescere, ma ad un ritmo inferiore a quello dei prezzi di mercato. Infine, un

dato impressionante che riguarda il reddito disponibile che nel primo semestre di quest’anno ha avuto un crollo del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2011. Cala, conseguentemente, anche la propensione delle famiglie al risparmio, diminuita tra aprile e giugno, all’8%.

Riacquistata negli ultimi tre mesi un minimo di fiducia a livello internazionaleE ora, una notizia positiva: a proposito dell’allarme lanciato qualche settimana fa dall’Fmi sui 235 miliardi di euro che sarebbero fuoriusciti dal nostro Paese nell’ultimo anno, arriva la precisazione di Banca d’Italia, che negli ultimi tre mesi, vale a dire da luglio a settembre 2012, sembrano essersi interrotti i disinvestimenti da titoli di portafoglio

italiani. Sin qui un’analisi grossolana di quello che è avvenuto nel nostro Paese. Un’analisi più finanziaria che economica, ma d’altra parte si deve prendere atto che i bilanci delle banche vanno assestati e che la solidità del sistema bancario italiano è la prima condizione per far ripartire linee di credito alle imprese.E questa necessità deriva dal fatto che le imprese hanno ancora voglia di investire soprattutto nel settore dei prodotti agroalimentari che, nei primi otto mesi dell’anno, ha avuto un aumento dell’11% delle esportazioni, compensando in massima parte il flop fatto registrare dal calo delle esportazioni degli autoveicoli, che invece è crollato del 5%. Ancora una volta, vino e cibo contribuiscono in misura determinante all’immagine positiva del Made in Italy nel

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A T T U A L I T À6 N° 15 – 16-31 ottobre 2012

Senza un accordo regionale il latte va pagato al prezzo dell’indice storico

Siamo ormai oltre la metà di ottobre e il prezzo del latte alla stalla non è ancora stato

sottoscritto tra le parti agricola ed industriale. Quest’estate il mercato dei prodotti lattiero-caseari registrava un andamento piatto. Consapevole di ciò la parte agricola sottoscrisse a luglio, con la mediazione dell’assessore Claudio Sacchetto, una riduzione dell’indice del prezzo del latte di 2,5 centesimi con l’impegno, qualora il mercato si fosse ripreso, di aggiornare l’accordo. La disponibilità della parte agricola non ha trovato

che insiste con l’assessore Sacchetto affinché si interessi concretamente a cercare questi ed a renderli pubblici anche attraverso una conferenza stampa con le Associazioni dei Consumatori.Continua quindi con forza e convinzione la battaglia di Coldiretti in difesa del giusto prezzo per il latte piemontese. Deve essere chiaro a tutti che in mancanza di un accordo, il prezzo del latte deve essere l’indicizzato storico. Proprio per questo nella pagina qui a fianco pubblichiamo la tabella per opportuna e giusta informazione agli allevatori. Se la situazione non dovesse cambiare in positivo Coldiretti, dopo aver dichiarato lo stato di agitazione è pronta a scendere in piazza per tutelare i produttori di latte. m

riscontro in quella industriale che da luglio in poi sta menando il can per l’aia facendo cartello al ribasso sul prezzo del latte alla stalla. Eppure i dati ci dicono che il mercato del latte e dei trasformati è in netta ripresa e che ci sono tutte le condizioni per pagare il latte alla stalla secondo il prezzo indicizzato storico. A generare un comportamento atavico di stampo medioevale da parte degli industriali lattiero caseari, vi sono sicuramente le tante, sicuramente troppe, importazioni di latte dall’estero. Coldiretti Piemonte ha monitorato con proprie “auto civetta “ i valichi di frontiera. Emerge che al mattino molto presto arrivano tir di latte dalla Francia, dalla Germania, dalla Polonia destinati alle

industrie piemontesi. Nell’ultimo anno si è intensificata anche l’importazione dai paesi dell’est Lituania e Romania in particolare. Tutto questo latte che arriva dall’estero appesantisce il mercato in certi momenti mentre in altri crea una concorrenza sleale ai nostri produttori stretti nella morsa dei costi di produzione che da noi sono più alti. A partire dal prezzo dei cereali, del fieno e dal costo della manodopera. Di qui la richiesta della Coldiretti del Piemonte all’assessore Claudio Sacchetto. “I dati delle importazioni devono saltare fuori e resi pubblici anche i nomi delle industrie che lavorano questo latte”. È la richiesta scritta che è stata fatta alla regione Piemonte da Coldiretti Piemonte

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Indice Piemonte reg 2012 09 Sintesi

Pesi: Estero 33 Costi 34 Prodotti 33Grasso 35% Proteine 65%

Prezzo in �cents per litro, Iva esclusaBase: gen 2010 = Pz Lomb �cents/litro 33,16

standard grasso, g/litro 38 = g/kg 36,898standard proteine, g/litro 33 = g/kg 32,043

estero costi prodotti totalelug-11 103,969 135,830 130,034 123,403 122,255 40,540 0,373 0,799

ago-11 102,048 133,878 129,255 121,849 120,715 40,029 0,369 0,788set-11 101,807 130,123 129,255 120,492 119,371 39,584 0,365 0,780ott-11 102,242 126,721 128,200 119,131 118,023 39,136 0,360 0,771

nov-11 101,522 128,786 129,255 119,944 118,828 39,403 0,363 0,776dic-11 99,189 131,631 128,734 119,969 118,853 39,412 0,363 0,776

gen-12 98,150 134,731 127,899 120,405 119,285 39,555 0,364 0,779feb-12 95,404 138,680 126,701 120,623 119,501 39,627 0,365 0,781

mar-12 92,400 141,277 125,884 120,068 118,951 39,444 0,363 0,777apr-12 87,949 143,362 124,078 118,712 117,608 38,999 0,359 0,768

mag-12 85,582 142,751 121,904 117,006 115,917 38,438 0,354 0,757giu-12 87,174 136,487 121,424 115,243 114,171 37,859 0,349 0,746lug-12 88,651 151,042 120,936 120,518 119,397 39,592 0,365 0,780

ago-12 91,763 159,663 120,465 124,321 123,164 40,841 0,376 0,804set-12 97,590 161,157 120,465 126,752 125,572 41,640 0,384 0,820

Commentosettembre

2012

Come già ad agosto, anche a settembre è proseguito l’incremento dell’indice del prezzo del latte, ma ad un ritmo affievolito rispetto al mese precedente: la variazione, che era stata del 4,6% a luglio e del 3,2% ad agosto, è scesa a settembre al 2,0%. Poiché nell’estate del 2011 l’evoluzione era stata opposta, si consolida così l’incremento sui dodici mesi: esso era passato da negativo a positivo il agosto, fissandosi a +2%, mentre settembre ha raggiunto il +5,2%.Nei dettagli, mentre la componente costi ha subito una netta frenata, si è invece decisamente accentuata la crescita dell’elemento legato ai mercati continentali, che è progredito di oltre il 6%. In particolare ha pesato la cresciuta dei listini del burro, che sulla piazza tedesca ha guadagnato ben 40 centesimi per kg (+14%), ma anche il latte intero in polvere è cresciuto a due cifre e il latte scremato in polvere ha sfiorato il +9%. Se per il primo si tratta di un recupero rispetto ai recenti cali di prezzo, tanto che la quotazione di settembre si colloca ancora al di sotto di quella del precedente mese di febbraio, il prezzo della polvere scremata, con quasi 2.600 euro per tonnellata, ha superato il recente punto di massimo che era stato registrato a febbraio del 2011 e, per ritrovare quotazioni superiori, si deve tornare alla fase di mercato “impazzito” tra marzo e novembre 2007.

Il sottopaniere costi di produzione aveva già rallentato la sua corsa ad agosto, e questa si è praticamente fermata a settembre, poiché il relativo indice è cresciuto solamente dello 0,9%, contro il +5,7% del mese precedente e il +10,7% di luglio. In questo gruppo di quotazioni, si è avuto un rialzo significativo del prezzo del fieno e l’orzo ha messo a segno un consistente +5,7%, che comunque rappresenta il 75% dell’incremento di agosto ed il 43% di quello di luglio. Sono stati però in calo sia il mais che la soia, che comunque permangono al 28-29% sopra i listini di un anno prima.

Infine, l’andamento del sottopaniere relativo ai prodotti nazionali questo mese non registra alcuna variazione; esso resta quindi al di sotto di un anno prima del 7% circa, mentre significativamente l’evoluzione delle quotazioni di prodotti lattiero-caseari esteri fa si che il peso negativo di quel sottopaniere nel confronto a dodici mesi sia diventato inferiore di quello del sottopaniere nazionale: nel complesso le quotazioni continentali si fissano infatti al -4% in confronto a settembre 2011.

g/litroproteine

indice base apr-giu 2007 indice b. 1/10

prezzosimul

g/litrograsso

50,0

75,0

100,0

125,0

150,0

Sintesi

Estero Costi Prodotti Totale

Il prezzo del latte “IndIcIzzato storIco” dI settembre 2012

8 N° 15 – 16-31 ottobre 2012 V A R I E

Pacchetto latte, in dirittura d’arrivo il decreto attuativo

quanto previsto dal Decreto Legislativo 102/2005, ad oggi la normativa nazionale di riferimento per stabilire i requisiti e le modalità per ottenere il riconoscimento di OP – Organizzazione di Produttori. Il nuovo provvedimento definirà anche tutti gli aspetti per poter avviare la contrattazione collettiva da parte delle Organizzazioni di Produttori per la consegna di latte crudo, in deroga alle norme sulla concorrenza. Introdurrà, inoltre, anche la programmazione dell’offerta dei formaggi DOP e IGP, prima non consentita. m

Dopo il via libera ottenuto dalla Conferenza Stato – Regioni, il Ministro per le

politiche agricole Mario Catania ha firmato, nei giorni scorsi, il decreto attuativo del cosiddetto “Pacchetto latte”. A breve, quindi, il decreto verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana per divenire così pienamente operativo. Il decreto attuativo recepisce le disposizioni previste dal Regolamento (UE) n. 261/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 marzo 2012, ovvero il cosiddetto “Pacchetto latte”, elaborato

dall’Unione europea in risposta alla forte crisi di mercato che si verificò nell’autunno 2009

a livello europeo. Il decreto ministeriale andrà ad integrare, per il comparto lattiero caseario,

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A breve la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale

Con 20% di frutta in più nelle bibite si guadagna in salute

Con l’aumento al 20 per cento

del contenuto in frutta nelle bibite si guadagna in salute a vantaggio dei cittadini e dello Stato. Con l’entrata in vigore della nuova norma – sostiene Coldiretti – si concorre a

migliorare concretamente la qualità dell’alimentazione e a ridurre

le spese sanitarie dovute alle malattie connesse all’obesità in forte aumento. Finalmente si cambia una norma che permette di vendere l’acqua come fosse succo sulla base di una legge nazionale ormai datata (Legge n. 286 del 1961) con la quale si prevede che le bevande possono essere colorate a condizione che esse contengano appena il 12 per cento di succo di frutta vero.Si inizia a dire basta alle bibite gassate che ingannano i consumatori e che stanno facendo sparire il frutteto italiano, con gravi perdite economiche e occupazionali. Non va infatti dimenticato l’impatto economico sulle imprese agricole poichè l’aumento della percentuale di frutta nelle bibite potrebbe salvare oltre diecimila ettari di frutteti italiani. m

9N° 15 – 16-31 ottobre 2012A T T U A L I T À

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Nelle ultime settimane, la tematica della caccia ha tenuto banco

nella discussione politica e amministrativa. Dopo l’abrogazione della legge regionale 70/96 da parte della Regione, per evitare il referendum, le varie delibere della giunta regionale sono state impugnate dalle associazioni ambientaliste, ottenendo il divieto di caccia nelle ZPS (Zone

di Protezione Specifiche), aree protette dalla Rete Natura 2000, una quarantina in Piemonte, e nei SIC (Siti di Interesse Comunitario).Di fatto, questi divieti sono andati a ridurre i già scarsi abbattimenti di selvatici.Secondo i dati disponibili presso i Servizi di Controllo delle Asl, gli abbattimenti dei cinghiali sono inferiori di un 25-30 per cento rispetto allo scorso anno,

mentre sono scarsi anche quelli del capriolo e dei cervi in alta montagna. Una situazione che si rivela alquanto preoccupante dal punto di vista dei danni causati da questi selvatici all’agricoltura. Essi sono costantemente in aumento e la Regione non ha ancora deliberato i fondi agli ATC e CA per i danni 2011. È anche giusto evidenziare che, salvo qualche raro caso, gli ATC e i CA non hanno pagato i danni agricoli, pur avendone la possibilità economica. Si è preferito attendere e caricare tutte le responsabilità sul mancato trasferimento dei fondi dalla regione Piemonte.A parte, quindi, le questioni giuridiche e quella politica (la

minoranza in Regione aveva proposto una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore alla Caccia, che la maggioranza non ha votato, consentendo così a Sacchetto di rimanere al suo posto), resta il fatto che il problema dei danni all’agricoltura e alla circolazione dei veicoli, non è stato risolto.Coldiretti ha chiesto all’Assessore Claudio Sacchetto (nella foto) di attivarsi per prorogare l’apertura della caccia almeno per i cinghiali, al fine di fornire risposte concrete alle attese del territorio. Se poi, questo non dovesse essere possibile, Coldiretti chiede di predisporre un fitto calendario di interventi, con gli abbattimenti mirati, per effettuare il necessario contenimento della specie. m

Caccia: in aumento i danni dei selvatici all’agricolturaColdiretti chiede all’assessore Sacchetto di prorogare il calendario di caccia alla specie

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Le stime sulla produzione mondiale di mais sono state riviste al ribasso (-0,2%)

rispetto alle previsioni formulate in Settembre (da 841 milioni di tonnellate a 839 milioni di tonnellate), con riduzioni previste in UE-27, Serbia e Stati Uniti. Negli Stati Uniti, principale produttore ed esportatore di mais,si prevede la presenza di maggiori aree coltivabili, tuttavia si stima un calo della resa delle coltivazioni che raggiunge i 122 bushel/acro, equivalenti a 7,75tonnellate/ettaro. La minor produzione insieme alla crescente competizione del Brasile portano a prevedere una riduzione delle esportazioni (-8%). Il calo delle esportazioni statunitensi (-2,5 milioni di

tonnellate) è in parte bilanciato da un aumento in Brasile (+1 milioni di tonnellate) ed in India (+0,5 milioni di tonnellate). Le importazioni mondiali sono stimate in aumento, riflettendo la crescita della domanda prevista in UE-27 (da 3 milioni di tonnellate a 5 milioni di tonnellate), dove si prevede una riduzione del raccolto. La produzione mondiale di semi di soia è prevista intorno

a 264,28 milioni di tonnellate, in rialzo rispetto alle previsioni degli ultimi 3 mesi, grazie soprattutto ai maggiori raccolti previsti negli USA. Un lieve aumento di produzione interessa anche l’India, che compensa in parte la diminuzione prevista in Canada. L’aumento produttivo mondiale è originato principalmente dall’incremento della produzione negli Stati

Uniti, principale produttore di semi di soia,di 6,15 milioni di tonnellate raggiungendo i 77,84 milioni di tonnellate. L’aumento è causato principalmente da un ampliamento delle aree coltivabili e della resa dei terreni (+2,5 bushel/acro, equivalenti a +0,17 tonnellate/ettaro). Le esportazioni previste per gli Stati Uniti sono in forte aumento (+20%), riflettendo maggiori raccolti, prezzi in diminuzione ed il ritmo delle vendite “record” di inizio Ottobre. In calo, il trend esortativo previsto per Brasile e Argentina, secondo e terzo esportatore mondiale. Le importazioni di Cina e Messico, tra i principali Paesi Importatori, sono previste in aumento. m

Mais e soia: previsioni sulla produzione mondiale

11N° 15 – 16-31 ottobre 2012V A R I E

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Contratti di locazione di immobili urbani

Accatastamento fabbricati rurali al 30 novembre

Coldiretti Cuneo ha organizzato un nuovo servizio per i propri associati: con la collaborazione della società di servizio Impresa

Verde Cuneo, infatti, potrà essere fornita adeguata consulenza giuridica e fiscale in materia di contratti di locazione di immobili urbani, con riferimento alla stesura degli stessi ed all’adempimento di tutti gli incombenti conseguenti, dalla registrazione dei contratti alla gestione delle relative scadenze ed al contenzioso, avvalendosi anche di una collaborazione con la Federcasa – Associazione di proprietari. Si invitano tutti gli associati a prendere contatti con gli Uffici Zona per ulteriori informazioni. m

Ricordiamo che con l’anticipazione

dell’IMU sperimentale al 2012, il Governo ha varato una serie di norme volte a portare a tassazione anche i fabbricati rurali, sia abitativi che strumentali, prevedendo per questi ultimi una aliquota ridotta. Il Decreto Salva Italia DL201/2011, proprio per portare a tassazione tutti gli immobili, all’art. 13, comma 14-ter, ha disposto che tutti i fabbricati ancora iscritti al catasto terreni dovranno essere trasferiti al catasto urbano entro la data del 30 novembre 2012, con attribuzione di categoria catastale e di rendita. Su tale base verrà infatti calcolata l’imposta. Si ricorda che proprio in funzione del termine del 30 novembre, in relazione a tali immobili, l’IMU è dovuta interamente a saldo. Tutti coloro che ancora non avessero provveduto all’accatastamento, devono pertanto prendere tempestivamente contatto con un professionista di fiducia al fine di espletare l’obbligo entro la scadenza di legge e, sulla base delle risultanze dell’iscrizione, provvedere al pagamento dell’IMU a saldo prevista per il 17 dicembre 2012. Gli uffici zona e recapito di riferimento, potranno fornire agli associati tutte le ulteriori informazioni necessarie. m

Attivato nuovo servizio per i soci

12 N° 15 – 16-31 ottobre 2012

SPECIALIZZAZIONE IN AGRICOLTURA, RICOVERO FIENO ED ALTRO

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V A R I E

Ritorno ai metodi tradizionali di protesta. Non più insulti e parolacce, cattiverie urlate davanti al video, reazioni stizzite ed attacchi all’acido solforico.

Ultimamente sembra registrarsi un ritorno alla tradizione, quando il dissenso si esprimeva con il colorito lancio di frutta (prestando attenzione al fatto che fosse ben matura!) ed ortaggi. Pomodori, pesche e, al caso, qualche uovo a fare da collante, con il loro spiaccicarsi sull’abito o la testa del personaggio contestato, hanno rappresentato a lungo il disaccordo, in tempi in cui l’insulto non era gettonato com’è oggi.In nome di questo orientamento, gli studenti che, giovedì mattina, hanno scioperato e manifestato nella capitale e in molti capoluoghi regionali e provinciali sono riusciti a trovare un nuovo veicolo per la loro contestazione. Hanno scelto la carota, partendo dall’asserzione del ministro della Pubblica Istruzione, Profumo, che ha dissotterrato la vecchia teoria in base alla quale, per avere successo con la marea scalpitante dei giovani, è indispensabile adottare il sistema “del bastone e della carota”. Una botta sulle orecchie e, dopo, il bocconcino che fa dimenticare, blandisce e calma i bollenti spiriti.Il guaio è che, per i ragazzi, il momento punitivo e quello della conciliazione possono anche non essere in sequenza temporale immediata. Di bastonate ne hanno prese parecchie negli ultimi tempi, con la rivisitazione dei programmi, i cambiamenti delle tipologie di corsi autorizzati, l’inserimento delle prove Invalsi e i test di ammissione all’università. D’ora in poi, vogliono solo carote. E che siano tenere... possibilmente (almeno per i Piemontesi!) di San Rocco.Le hanno portate davanti al ministero ed agli uffici della Regione Piemonte e, dopo averle brandite durante la manifestazione le hanno lanciate verso il Palazzo. Tanto così, perché chi sta nelle stanze dei bottoni non abbia difficoltà a reperirle.Morale: bisogna stare attenti con i ragazzi. Prendono tutto alla lettera ed hanno una memoria ferrea. Non sono come noi adulti, abituati a lasciare che le parole entrino da un’orecchia ed escano, precipitosamente, dall’altra, senza lasciare traccia! m

Bastian Contrari

BAStoNE E CARotA

Il Corsivo del Coltivatore

Giornata del Ringraziamento 2012

«Per fede, nel corso dei secoli, uomini e donne

di tutte le età, il cui nome è scritto nel Libro della vita (Ap 7,9; 13,8), hanno confessato la bellezza di seguire il Signore Gesù là dove venivano chiamati a dare testimonianza del loro essere cristiani: nella famiglia, nella professione, nella vita pubblica, nell’esercizio dei carismi e ministeri ai quali furono chiamati. Per fede viviamo anche noi…» (dalla lettera di papa Benedetto XVI con cui si indice l’Anno della fede).Nel momento in cui le crisi si contagiano una con l’altra, la fede è una porta aperta. È l’immagine con cui il papa la propone per il nostro tempo. Dalla soglia di questa porta possiamo guardare al futuro con fiducia. Le difficoltà delle famiglie e delle imprese si trasformano in occasioni per spingere più avanti la speranza. La fede anima i cuori e muove ad investire le proprie forze per costruire, lavorare, progettare.Nella società i cristiani hanno la missione di tenere aperta la porta. Non è la porta di chi fugge di nascosto o cerca scappatoie di ripiego. È la porta di chi vede avanti a sé un orizzonte infinito. Anche dopo la più dura fatica, dopo i casi più gravi di fallimento personale e civile, dopo la colpa e il peccato… la porta resta aperta. Questa buona notizia di salvezza fa vivere anche noi!La festa del Ringraziamento non è mai fuori tempo. Neppure quando viene da chiederci: «Ma come si fa a ringraziare oggi? Di che cosa, se non del minimo, cioè di essere ancora vivi, di avere ancora qualche cosa?». Ringraziare perché c’è chi sta peggio non è un gran ringraziamento! È un grazie risicato, detto a denti stretti, pieno di rassegnazione, frutto di uno sguardo desolato sul mondo. La forza di pronunciare un grazie più forte, convinto, luminoso proviene dalla fede. È un dono che Dio ci fa. Da qui viene la volontà di costruire il futuro, di dare futuro alla vita umana sulla terra. In questo anno dedicato dal papa alla riscoperta della Fede, il Ringraziamento che diciamo è più forte: è il grazie per il dono della fede!Buona festa a tutti! m

Don Giuseppe PellegrinoConsigliere Ecclesiastico Provinciale Coldiretti

«Per fede viviamo anche noi»

Storie di vitaa cura di Barba Bertu ([email protected])

Ha 93 anni, non li dimostra, è lucida e scrive poesie. Felicita Garneri è nata il

22 luglio 1919 a Elva, in borgata Molini. “Io mia mamma non l’ho conosciuta: era andata a lavare, ha preso la polmonite ed è morta quando avevo due anni. L’anno dopo ho perso mio padre, gli si era rotta una vena in testa. Chi mi ha allevato è stata la mia madrina, Caterina Dao Castes: lei e suo marito sono gli unici che mi hanno voluto bene, la mia vita è stata difficile”.

LA BAMBOLA DI PAGLIACome era Elva quando era piccola?“Avevo sei anni di età ed è stata la prima volta che sono entrata nella casa dei miei genitori. Allora ad Elva vivevano molte persone. Giochi ne avevo pochi, una bambola che mi ero fatta con la paglia: la cucivo di nascosto perché mia cugina mi picchiava, non voleva che consumassi il filo”.Le scuole dove le ha frequentate?“Sono andata alle Elementari al Serre. In prima avevo una maestra suora, ma non era buona, picchiava con una bacchetta, era rossa di faccia perché forse beveva. Ho frequentato fino alla sesta Elementare e ho avuto un maestro di Vinadio”.Lei era figlia unica?“Sì. Mio padre Giovanni Antonio Garneri faceva il contadino ed è stato sindaco di Elva per una ventina d’anni. Era stato anche nominato cavaliere della corona d’Italia, per i suoi meriti”.

CONTADINI E CAVIÈLa vita di una volta?“Mi ricordo tutto. Era difficile e semplice. La gente era più povera, sovente mangiava la polenta che costava poco, ma non c’erano i pericoli di oggi. La gente era più brava e si aiutava tanto”.Di cosa vivevano i montanari di Elva?“Soprattutto erano contadini. Nella brutta stagione in tanti emigravano, mio padrino faceva l’arrotino e andava in Francia.

In tanti facevano i raccoglitori di capelli femminili in giro per l’Italia, guadagnando dei bei soldi. Fino agli anni Settanta ad Elva erano in funzione otto laboratori di parrucche e vendevano addirittura i capelli alla Camera dei Lord di Londra!”.

IL SARVANOT GOLOSOLe ricorda le veglie?“Certo! Nelle stalle si raccontavano storie strane, che a volte facevano paura. Io ricordo quella del Sarvanot vestito di rosso, viveva nel bosco e arrivava nelle case quando le donne facevano il burro. Voleva mangiare il burro con il pane ed era molto goloso! Un giorno una donna non gli ha voluto più dare il burro con il pane, il Sarvanot non è più venuto ma lei il burro non riusciva più a farlo! Quella donna è andata poi a cercare e cercare il Sarvanot nel prato impervio dove viveva per poter ritornare a fare il burro”.

Le masche c’erano?“Io non ci ho mai creduto. Una mia amica di 92 anni, che vive qui con me alla Casa di Stroppo, invece ci crede: mi ha detto che sono venute cinque masche da lei, le hanno puntato la pistola contro e volevano ucciderla. Io ho cercato di tranquillizzarla”.La strada del vallone di Elva quando è stata costruita?“A tracciarla è stata mio padre con suo fratello, che era ingegnere. L’hanno iniziata nel 1922. È arrivata in paese nel 1959. Prima che non c’era la strada, la gente raggiungeva Elva passando

da Stroppo”.È vero che Elva è stata fondata da banditi in fuga?“Anch’io l’ho sentito dire”.

NO ALLA DIVISA FASCISTALei quando si è sposata?“Avevo 34 anni, mi sono sposata con Gilbert nel 1953 in Francia. Ma mi sono separata dopo un anno, lui ha perso il lavoro alla Michelin dove faceva il capo, ed è tornato in Francia. Il matrimonio è difficile”.Che lavori ha fatto?“Ho lavorato tre anni come telefonista alla Stipel, a Dronero. Mi piaceva. Non mi piacciono invece i telefonini di oggi”.E durante la guerra?“Ho lavorato alla centrale telefonica di Cuneo, poi i tedeschi hanno sequestrato la centrale e siamo stata licenziati in una ventina. Ho lavorato poi al Genio militare, volevano che mettessi la divisa fascista: io mi sono rifiutata e ho perso

il lavoro. Fino al 25 aprile 1945 ho lavorato in nero al Distretto militare e oggi ho la pensione bassa”.E negli anni successivi cosa ha fatto?“Per qualche anno ho fatto la sarta ad Elva, a Cuneo tirava una brutta aria! Avevo perso il libretto di lavoro e me l’hanno dato solo dopo 4 anni. Ho fatto anche la magazziniera in una fabbrica di sedie di Cuneo, che poi è fallita. Per tanti anni ho poi fatto da segretaria a una dottoressa e sono andata in pensione nel 1974”.Cosa pensa della guerra?“È una cosa bruttissima e ci va di mezzo è sempre la povera gente!”.Il momento più bello della sua vita?”Gli anni che ho passato ad Elva con la mia madrina, fino a 16 anni di età”.E quello più brutto?“I momenti brutti sono stati tanti, la mia vita è stata difficile”.

LA CASA DI RIPOSOCosa pensa della vita?“La mia è stata triste. Ho perso i genitori da piccola, i miei erano benestanti ma i loro soldi non li ho presi io. Tante volte sono andata a dormire senza cena! Però non ho mai preso delle strade brutte e mi sono sempre comportata onestamente”.Da quando è ospite della Casa di riposo di Stroppo?“Dal 2007. Qui conosco tante persone, bagno i fiori ma mi annoio. Mi manca tanto la mia casa, la vita qui è triste. Aspetto solo che San Pietro si decida!”.Lei è credente?“Sì, ma non vorrei rivivere un’altra volta”. m

13N° 15 – 16-31 ottobre 2012R I T R A T T I D I I E R I E D I O G G I

Castagno: quasi sconfitto il cinipide. Buoni i prezzi 2012

14 N° 15 – 16-31 ottobre 2012 S P E C I A L E C A S TAG N O

CINIPIDE GALLIGENONelle aree del cuneese (Boves, Peveragno e Robilante) dove sono stati effettuati i primi lanci di pieno campo del parassitoide Torymus sinensis, prosegue il miglioramento iniziato già lo scorso anno. Si nota infatti una ripresa nello sviluppo della vegetazione, grazie ad una minor percentuale di galle che bloccano lo sviluppo dei nuovi germogli, con un incremento nella dimensione delle foglie e dello sviluppo dei getti per cui, in questi areali, le galle risultano già oggi decisamente meno evidenti. Si può ragionevolmente supporre che, in queste zone, l’azione del Torymus prosegua ancora e si abbia il prossimo anno un’ulteriore riduzione del numero di galle con un conseguente miglioramento dello stato vegetativo degli alberi. La parassitizzazione sta decisamente crescendo ovunque e si può pensare che, vista l’ormai elevatissima popolazione di Torymus, nel resto dell’areale castanicolo cuneese possano essere ancor più rapidi la sua diffusione e la sua azione di limitazione naturale. Va comunque ricordato che, anche al conseguimento di un controllo biologico efficace, le galle non spariranno: l’importante è che si riducano in numero tale da non arrecare più danni alla vegetazione, così come sta già avvenendo in alcuni castagneti. Inoltre l’equilibrio biologico sarà un processo dinamico, con oscillazioni nei rapporti tra le popolazioni dei due insetti soggette a fattori esterni, variabili di anno in anno, quali l’andamento climatico e la presenza, ad esempio, di iperparassitoidi. Quest’anno sono state fatte nove introduzioni di Torymus nelle zone ritenute ancora parzialmente scoperte: il Roero dove si sono effettuati quattro lanci, a Monteu Roero (2), a Santo Stefano Roero ed a Montà, e la Valle Po, oggetto di cinque nuove introduzioni, a Bagnolo Piemonte (3) e Barge (2). A questo punto il territorio provinciale risulta

decisamente coperto e non si effettueranno più lanci di pieno campo, inutili ad aumentare la popolazione del parassitoide ormai in grado di diffondersi autonomamente. Complessivamente in tutto il Piemonte sono state realizzate in questi anni più di 400 introduzioni di Torymus sinensis, interessando quindi tutte le aree castanicole. La lotta biologica con l’introduzione del parassitoide Torymus sinensis è stata riconosciuta anche a livello nazionale come la soluzione migliore per limitare nel tempo i danni derivanti dagli attacchi del cinipide galligeno ed il Ministero dell’Agricoltura, nell’ambito del Tavolo castanicolo nazionale, ha stanziato fondi specifici per implementare e rafforzare questa tecnica in tutte le regioni italiane interessate. Proseguono le valutazioni, presso il Vivaio Regionale “Gambarello”, della sensibilità delle cultivar di castagno europeo provenienti da tutta Italia. Tali varietà sono tenute, unitamente alle cultivar locali, in ambiente confinato ed in condizioni di elevata pressione dell’insetto. I castanicoltori

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15N° 15 – 16-31 ottobre 2012S P E C I A L E C A S TAG N O

potranno avvantaggiarsi dei risultati di tali ricerche in quanto i dati di sensibilità verranno associati a quelli produttivi e verranno fornite indicazioni sulle scelte varietali più vantaggiose per i prossimi anni. Sempre all’interno del Vivaio sono stati allestiti due campi sperimentali contenenti 250 semenzali di uno, due e tre anni prodotti dall’impollinazione controllata di Bouche de Bétizac con Madonna. Gli individui ritenuti promettenti dal punto di vista merceologico e fitosanitario saranno resi disponibili per la realizzazione di nuovi impianti. Al fine di valutare l’incidenza dell’attacco da parte dell’insetto sul bilancio energetico della pianta si stanno effettuando analisi su materiale sano (foglie) ed infestato (foglie con galla) sulla percentuale di ceneri, protidi, lipidi, zuccheri, amido e fibra presenti al loro interno. Questi dati, una volta elaborati, potranno essere utili anche allo scopo di individuare la diminuzione delle risorse della pianta causate dalla formazione della galla.

CANCRO CORTICALE Purtroppo complessivamente negli ultimi anni lo stato di salute dei castagneti è peggiorato anche per una recrudescenza del cancro corticale. È stata ipotizzata un’interazione tra cinipide galligeno e cancro della corteccia rilevando come anche ceppi ipovirulenti del fungo patogeno siano in grado di uccidere rami fortemente infestati dal cinipide. Si è passati da disseccamenti limitati dei giovani getti, con un elevato numero di galle, alla morte di rami e grosse branche, dando vita a fenomeni anche estesi, soprattutto in zone ripetutamente interessate da violente grandinate che hanno verosimilmente aperto nuove vie di penetrazione per il fungo patogeno. In base alle osservazioni effettuate durante sopralluoghi nei castagneti fortemente degradati, sembra esservi una carenza di cancri cicatrizzati a favore dei cancri virulenti. È in fase di pianificazione una sperimentazione rivolta al recupero dei castagneti fortemente degradati. Nel corso dell’attività sperimentale, che dovrebbe iniziare nel 2013, sarà confrontata l’efficacia di diverse tipologie di intervento (potature di diversa entità abbinate a concimazione, somministrazione di prodotti fitosanitari per via endoterapica, inoculazione di ceppi ipovirulenti del fungo patogeno) nel risanamento dei castagneti in stato di sofferenza ed interessati da cancro corticale.

MARCIUME DELLE CASTAGNE L’agente del marciume delle castagne, segnalato nella Regione Piemonte dal 2005, è stato finalmente caratterizzato sotto il profilo sistematico ed ecologico. Si tratta di una nuova specie fungina, recentemente descritta dai Patologi vegetali dell’Università di Torino con il nome di Gnomoniopsis castanea. Il fungo provoca il marciume delle castagne, ma si trova in stadio latente (senza provocare sintomi) in molti altri organi e tessuti del castagno: giovane corteccia, fiori, ricci, ecc. In natura il fungo differenzia due diversi tipi di fruttificazione: le prime compaiono prevalentemente sui ricci a terra e le seconde, osservate molto di recente, prevalentemente sulle galle del cinipide differenziatesi l’anno precedente. Non vi è ancora l’assoluta certezza che le infezioni si verifichino mediante spore al momento della fioritura. Una serie di indagini sono attualmente in corso e queste sono volte a chiarire le modalità di infezione del fungo, la sua eventuale interazione con il cinipide e l’efficacia di alcune pratiche agronomiche (asportazione dei ricci a terra, trinciatura dei residui vegetali) nel contenere l’incidenza dei marciumi delle castagne. Sono già a disposizione dei dati di sensibilità di diverse cultivar di castagno nei confronti dei marciumi provocati da Gnomoniopsis castanea. m

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16 N° 15 – 16-31 ottobre 2012 V A R I E

I 150 anni della Camera di Commercio di Cuneo

l’azienda Bonardo Giuseppe di Bra (dal 1770), l’azienda Oddero ssa di La Morra (dal 1700), l’azienda Toselli Franco Giulio di Peveragno (dal 1881). m

L’ente camerale cuneese, istituito nell’ottobre 1862, ha festeggiato i 150 anni:

la Camera di Commercio ed arti di Cuneo fu costituita con regio decreto datato 5 ottobre 1862 n. 872, con competenza territoriale sulla provincia. Le celebrazioni del Centocinquantenario hanno dato ampio risalto all’imprenditorialità cuneese e alle 57 aziende con più di 100 anni di attività, iscritte al Registro delle imprese storiche tenuto da Unioncamere Nazionale.“È stata una ricorrenza importante per il nostro Ente Camerale e per le imprese che

sono il vero punto di forza del nostro territorio” – afferma Marcello Gatto, vicepresidente dell’ente cuneese –. Tra le aziende agricole ultracentenarie,

vi sono l’azienda Ambrogio F.lli Bernardo, Guido e Flavio s.s. di Fossano ( a far data dal 1886), l’azienda Borello Pietro di Cavallo Maddalena di Cuneo (dal 1900),

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Mostra Nazionale Razza Piemontese e Sapori della Carne

Tornano a sfilare i campioni della Razza Piemontese. Da venerdì 9 a domenica 11 novembre, nell’area fieristica del Miac di

Cuneo-Ronchi, si terrà la 33ª Mostra Nazionale dei bovini di Razza Piemontese, organizzata da Anaborapi.Durante la Mostra saranno esposti oltre 350 animali tra i migliori capi della più numerosa razza bovina da carne italiana. Gli allevamenti di Piemontese, iscritti al Libro Genealogico, sono circa 4.300 per un totale di oltre 270 mila soggetti.S’inizia venerdì 9 novembre al pomeriggio con le valutazioni dei torelli; sabato 10, al mattino, sfileranno le categorie manze mentre le scuole agrarie si sfideranno in una gara di valutazione confrontando i loro giudizi con quelli dei giudici ufficiali. Si prosegue sabato pomeriggio con le categorie tori e vacche. Domenica 11, al mattino, il gran finale con lo spettacolare ultimo

gruppo dei tori adulti, la proclamazione dei campioni e la consegna del Trofeo intitolato ad Amedeo Damiano. Mantenendo una tradizione di successo, domenica pomeriggio si terranno simpatiche gare tra allevatori ed il concorso dei paratori.Anche quest’anno accompagnerà la manifestazione il salone gastronomico no-stop “Sapori della carne” con piatti tipici preparati esclusivamente con la pregiata carne di Piemontese. m


La frutta a KmØ… anche nelle scuole

scolastico, 43 distribuzioni di frutta e verdura e lo stesso R.T.I. dovrà occuparsi anche della logistica a ciò necessaria.Oltre alla somministrazione di frutta e verdura, sono previste dal bando anche le cosiddette “misure di accompagnamento”, finalizzate ad elevare l’efficacia delle specifiche azioni previste dal Programma comunitario, mediante una serie di azioni di informazione e di sensibilizzazione. Oltre alle azioni d’informazione che saranno svolte in tutte le scuole partecipanti, il progetto del R.T.I. aggiudicatario, prevede per il corrente anno scolastico, che alcune classi, vengano accompagnate nella vista ad agriturismi del territorio oppure, nella visita dei mercati a chilometro zero. Riconoscendo nel bando un’ottima opportunità per il rilancio dei consumi dei prodotti ortofrutticoli, sia Coldiretti che l’Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Frutta O.N.A.Frut., si sono resi disponibili a collaborare per la buona riuscita del progetto e per il raggiungimento degli obiettivi del programma comunitario.Maggiori informazioni sul programma CE, sono reperibili sul sito del MIPAAF http://www.fruttanellescuole.gov.it/ m

A poco più di un mese dall’inizio della scuola, è iniziato anche

quest’anno, nella nostra regione, il programma europeo “Frutta nelle scuole”, introdotto dal regolamento (CE) n.1234/2007 del Consiglio del 22 ottobre 2007.L’obiettivo primario è quello di incrementare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini dai sei agli undici anni di età, anche attraverso lo sviluppo di una serie di iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari ed una nutrizione maggiormente equilibrata.Dopo apposito bando emanato dal MIPAAF, per l’anno scolastico 2012 / 2013, si è aggiudicato l’appalto per la fornitura di frutta e verdura nel lotto n° 1 di cui fanno parte il Piemonte e la Liguria, il raggruppamento temporaneo di imprese “Benessere a Colori” che ha come capofila la AOP UNOLOMBARDIA, già aggiudicataria dello stesso lotto, nella passata stagione. Del raggruppamento temporaneo di imprese fa parte quest’anno anche AOP PIEMONTE, e grazie a ciò, per la prima volta, laddove possibile, avverrà la distribuzione di frutta del territorio.Sul finire della passata stagione,

la distribuzione di frutta proveniente da altre regioni produttive, aveva generato tra i produttori della nostra provincia e non solo tra di questi, dei pesanti malumori. Uno degli obiettivi del programma è infatti quello di realizzare un più stretto rapporto tra il “produttore-fornitore” e il consumatore, indirizzando i criteri di scelta e le singole azioni affinché si affermi una conoscenza e una consapevolezza nuova tra “chi produce” e “chi consuma”.Grazie al lavoro congiunto ed alla pressione messa in campo da Coldiretti, AOP PIEMONTE e dell’Assessorato all’Agricoltura

regionale, si è preteso ed ottenuto che facessero parte del raggruppamento temporaneo di imprese, anche imprese del territorio e che, quando presente, venisse distribuita ai bambini l’ortofrutta del nostro territorio. Nello specifico, dal Piemonte verranno fornite già nei prossimi giorni le susine che a breve, saranno seguite dalle mele che, in alcune occasioni saranno centrifugate direttamente nella scuola; nella prossima primavera saranno invece distribuite in tutte le classi le fragole.Nel programma presentato, dal R.T.I. “Benessere a Colori”, sono previste nel corso dell’anno

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19N° 15 – 16-31 ottobre 2012V A R I E

La “Fiero dei des” a Bellino

Il 10 ottobre, a Bellino si è svolta La “Fiero dei

des”, organizzata dall’ Associazone Pastur de Blins di cui i è presidente Cristiano Peyrache, attuale Presidente della Sezione Coldiretti di Bellino.Dichiara Peyrache: “La manifestazione ha avuto un grande successo con una grande partecipazione di visitatori che hanno potuto ammirare gli esemplari di bovini, ovini ed equini che con passione gli allevatori portano tutti gli anni sul Pian Melezé di Bellino, in occasione di questa fiera, che si svolge in un piccolo Comune della Valle Varaita, ma che ogni anno riscuote sempre maggior successo”. m

Mela Verde ha registrato “L’oro Rosso” del Piemonte

Questa volta non si vedranno gli allevamenti, ma direttamente la succulenza della carne, la sua sublimazione nei piatti della

grande gastronomia piemontese ed italiana.Edoardo Raspelli ha registrato a Rivoli, la puntata numero 429 di Melaverde, il programma di successo di Mediaset che, arrivata alla quindicesima edizione, va in onda tutte le domeniche alle 12 su Canale 5 (con replica al sabato alle 9.50).La squadra di questa puntata (regista Fabrizio Lo Presti, autore Rudy Galoppini) ha parlato di carne di razza Bovina Piemontese nella macelleria dell’azienda agricola della famiglia Scaglia. Nella trasmissione saranno spiegati i tagli migliori per quel dato piatto e li vedremo trasformati nelle Agrihamburgherie dell’azienda e nella scuola di cucina La Maggiorana di Enrica Maggiora.Coldiretti Piemonte ha organizzato per Mela Verde la logistica che è stata vista con il Consorzio per la valorizzazione delle carni bovine di razza piemontese. m

Aflatossine: una problematica che investe molte regioni del Nord Italia

Nei giorni scorsi, si è tenuto un incontro presso il CAP di Bologna-Modena sulla problematica delle aflatossine del mais.

Sono state ripercorse le principali azioni economico-sindacali condotte dalla Confederazione, in particolare, lo scorso 11 settembre, le Organizzazioni agricole sono state convocate al Ministero. Coldiretti ha sostenuto la posizione della cernita del mais (per abbattere l’infezione) e poi a consultivo della raccolta di valutare la richiesta dello stato di calamità naturale. Questi concetti sono stati ribaditi in Commissione Europea da parte di alcuni parlamentari italiani.Il 12 settembre, Coldiretti è stata convocata al Ministero della Salute, dove è stata presa la decisione di fare un attento monitoraggio delle partite di mais e predisporre delle linee guida di informazione per tutti gli attori della filiera.In occasione di un incontro tenutosi a Bruxelles sull’OCM Unica, Coldiretti ha chiesto di rendere obbligatorio l’entrata in Italia di partite di mais accompagnate con un certificato sanitario di idoneità del prodotto.

Il 10 ottobre, si è svolta al Ministero la riunione della filiera cerealicola, durante la quale il prof. Amedeo Reyneri, del Dipartimento di Agronomia dell’Università di Torino, ha illustrato la situazione italiana. Li è stata presa la decisione di adottare un decreto specifico (sulla falsa riga di quello del Veneto del 2005) con l’aggiunta di 3 punti:1. cernita delle partite di mais2. semplificare la procedura per lo smaltimento del mais con una

percentuale di aflatossine molto alta3. ipotizzare un aiuto di intervento per le perdite.Ora si attente l’uscita del decreto. La situazione italiana, però, sembra abbastanza grave. L’unica regione in cui la problematica non sembra così grave è il Piemonte. m

20 N° 15 – 16-31 ottobre 2012 T E R R A N O S T R A

Anche quest’anno Terranostra Cuneo ha partecipato ad

AGRIeTOUR, il Salone nazionale dell’agriturismo, unico grande appuntamento dedicato al mondo della vacanza rurale che si è svolto dal 12 al 14 ottobre ad Arezzo Fiere e Congressi. Una grande vetrina dell’agriturismo, un’opportunità per incontrare il mercato professionale, per valorizzare il settore e la cultura dell’ospitalità rurale, per promuovere l’aggiornamento tecnico e formativo, le tecnologie e le forniture e, ancora, per presentare l’offerta agrituristica italiana a qualificati operatori internazionali. Terranostra Nazionale era presente con uno stand in fiera

e il presidente è intervenuto nei convegni a programma, mentre Terranostra Cuneo ha partecipato a tavoli di lavoro, in cui ha presentato le strutture ricettive cuneesi e le attività della provincia a professionisti, italiani e non, interessati all’ambito agrituristico. Le aziende agrituristiche innovative sfidano la crisi e sono premiate dalla scelta dei vacanzieri: l’agriturismo si conferma la formula di vacanza preferita degli italiani e, in occasione di AGRIeTOUR, sono state premiate dal Presidente di Terranostra tulio Marcelli nell’ambito del seminario “Percorsi e modelli di successo nell’agriturismo italiano”, a cui ha partecipato anche la neo eletta, Miss Italia Giusy Buscemi. m

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V I T I V I N I C O L O22 N° 15 – 16-31 ottobre 2012

DICHIARAZIONE RACCOLTA UVEE PRODUZIONE VINO 2012

Entro il 15-1-2013 scade il termine per presentare la dichiarazione vitivinicola, adempimento a cui sono tenuti coloro che hanno prodotto uva o

vino, in questa campagna. Precisiamo che in caso di cessione di uve o prodotti a monte del vino occorre comunicare ai destinatari, tramite apposito attestato – mod. F1 – i dati

della vendemmia anticipatamente (almeno 6 gg prima) rispetto la scadenza del 15-1. Richiamiamo l’attenzione sulla superficie vitata da prendere in considerazione per la dichiarazione in

oggetto e per la rivendicazione delle DOC/G, che dovrà essere quella risultante dal fascicolo del

produttore /schedario, senza più riferimento all’Albo dei Vigneti, definitivamente archiviato. Essa è soggetta, oltre che alla procedura di allineamento (fase di transizione che necessita per convertire le vecchie misurazioni con il sistema GIS, basato su rilevazioni aeree e cartografia informatica), anche alle verifiche con sopralluogo, previste dai piani di controllo. È dunque importante mantenere aggiornata la superficie, anche sulla base delle risultanze degli eventuali sopralluoghi , attraverso i dati riportati nei verbali dalle strutture di controllo. In caso di non conformità le correzioni devono effettuarsi entro 30 giorni dalla comunicazione.

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE E SCADENZALa dichiarazione è presentata elusivamente in forma telematica entro il 15 gennaio 2013.La superficie risultante sulla dichiarazione è necessario sia corrispondente al “fascicolo aziendale”.Ai produttori si chiede conseguentemente di verificare prima di presentarsi negli uffici quali siano nuovi impianti, estirpazioni, acquisti, affitti di vigneti avvenuti rispetto la precedente campagna. Occorre prestare attenzione ai dati da dichiarare, in particolare ai quantitativi di uve e di vini prodotti, separatamente per le varie DOC/G e tipologie, nonché i riferimenti dei destinatari. Si invita a portare i documenti di vendita quali DDT, DA/IT, fatture e gli eventuali verbali emessi dalla struttura di controllo.

ISTRUZIONI PER LADICHIARAZIONE VITIVINICOLA

SoGGEttI oBBLIGAtI ED ESoNERI Sono tenute alla presentazione della dichiarazione vitivinicola le persone fisiche o giuridiche o le loro associazioni che producono uve da vino o commercializzano o ottengono prodotti vinicoli.

RACCoLtA UVE Sono esonerati solamente i viticoltori la cui produzione è destinata ad essere consumata come tale (uva da mensa), o essiccata. Sono altresì esentati i conduttori di aziende aventi meno di 10 are di

Novità dal servizio vitivinicolo

V A R I E 23N° 15 – 16-31 ottobre 2012

vigneto se il raccolto non sarà immesso in commercio sotto qualsiasi forma. Coloro che invece cedono le uve devono trasmettere appena possibile- comunque almeno 6 gironi prima della scadenza del 15-1-2013), i dati delle partite cedute tramite F1 (F2 per le la cessione della totalità del raccolto alle cooperative), ai destinatari, eccetto i privati consumatori, e presentare la loro dichiarazione entro il 15 gennaio 2013.

PRODUZIONE VINO Sono tenuti a presentare questa dichiarazione entro il 15 gennaio 2013 coloro che hanno prodotto vino, anche se lo stesso è ceduto

Riparte il corso per le Agritate

Dopo il grande successo del primo corso di formazione per

le Agritate, riparte ora, in novembre, un secondo corso atto a individuare nuove “tate” che svolgeranno il servizio presso la propria azienda agricola, valorizzando gli aspetti di domiciliarità e ruralità, con l’accoglienza dei bambini in famiglia, nel contesto dell’azienda agricola. Vi invitiamo dunque a contattare per informazioni l’Area Sociale-Organizzazione ai seguenti numeri: Elisa Catena 0171.447245, Valentina Riba 0171.447287. I posti disponibili si stanno esaurendo. m

Rivolgetevi agli Uffici Coldiretti per informazioni approfondite e per presentare la dichiarazione, in base

alle nuove disposizioni legislative e procedurali.

Buttieri Vice Presidente di Terranostra regionale

Da poche settimane a Terranostra Piemonte è avvenuto il cambio della guardia che vede

ora a capo Stefania Grandinetti, imprenditrice di un agriturismo nell’alessandrino. È recente la nomina del vice presidente: si tratta di Giuseppe Buttieri (foto a lato), neopresidente di Terranostra Cuneo, titolare di un agriturismo a Cherasco, che ora si vede proiettato alla collaborazione nella guida degli agriturismi dell’intera regione. Tale riconoscimento, oltre che importante a livello personale, è di notevole rilievo per valorizzare il ruolo che Buttieri già egregiamente ricopre sul territorio cuneese. m

prima del 30 novembre, e coloro che alla data del 30\11 detengono prodotti diversi dal vino (uve, mosti), compresi quelli destinati ad utilizzazioni diverse come succhi d’uva o altro. Sono esonerati i soggetti di cui al punto precedente e coloro che ottengono meno di 10 Hl di vino, destinato ad essere interamente autoconsumato. m


il sabato e la domenica hanno rappresentato il biglietto da visita della manifestazione. Il percorso è proseguito con un’attività legata al latte proposta dalla Fattoria Didattica di Raffaele tortalla (foto sotto a destra) e sono stati salutati con un piccolo omaggio offerto dall’azienda agricola di Reineri Dario di Centallo e dalla Coop. Localmente. In concomitanza con l’inaugurazione della manifestazione, il sabato pomeriggio, sono stati premiati alla presenza delle autorità alcuni personaggi di rilievo del mondo agricolo per il grande impegno ed i risultati ottenuti nell’arco degli anni di attività: Mario Asteggiano di frazione Tagliata di Fossano per la capacità imprenditoriale nello sviluppo della frutticoltura sul territorio Fossanese e Gianfranco Bressi di Fossano per l’impegno nelle produzioni orticole di qualità (foto sopra). m

Arrivata alla sua dodicesima edizione la manifestazione Coloratissimo Autunno

conferma le attese, attraendo pubblico da tutto il territorio fossanese e non solo, con una numerosissima presenza di visitatori sia il sabato che la domenica. Appuntamento consolidato dedicato alla valorizzazione del mondo ortofrutticolo locale (e non solo), ha animato il 13 e 14 ottobre l’area del Foro Boario di Fossano. Coloratissimo il padiglione della mostra ortofrutticola, dove Coldiretti e l’Agenzia 4A hanno “messo in piazza” il meglio delle produzioni della zona fornite dalle aziende aderenti ai C.A.T.A.C. di Fossano e Centallo. Nel padiglione accanto, Localmente Bottega di Campagna Amica, punto vendita di prodotti 100% agricoli ed il Mercato di Campagna Amica con la presenza di circa 30 aziende

che effettuano abitualmente la vendita diretta, hanno offerto al consumatore la gamma completa dei prodotti locali, dall’ortofrutta fresca ai trasformati di ortaggi e frutta, dal riso ai dolci di nocciole, miele e prodotti connessi, castagne, salumi e formaggi, carne bovina fresca e trasformata, trasformati di trota, olio e vino, dalle piante grasse e verdi ai fiori.Quest’anno, come di consueto,

la manifestazione ha preso il via con un giorno di anticipo rispetto al calendario ufficiale, aprendo le porte a circa 200 bambini delle scuole fossanesi il venerdì ed il sabato mattina; i ragazzi hanno visitato l’esposizione ortofrutticola per “scoprire” come e cosa si produce nelle campagne fossanesi e hanno messo a dimora il loro orticello didattico all’ingresso del padiglione in appositi spazi che

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Nei mesi scorsi la Corte di Giustizia Europea aveva accolto favorevolmente

il ricorso presentato dall’Italia contro la Commissione UE per l’omessa adozione di misure eccezionali a sostegno del mercato italiano nel settore del pollame, a seguito dei danni da influenza aviaria subiti dagli allevatori negli anni 1999-2003. La Corte ha annullato la decisione della Commissione UE che aveva negato all’Italia misure eccezionali a sostegno del mercato interno per i danni al settore dei pulcini da carne (pollo, tacchino) derivanti dalle epidemie di influenza aviaria. prevedendo che l’aiuto venisse destinato solamente al settore uova. Il contenzioso era sorto a seguito dal varo del Regolamento (CE) n. 2102/2004 del 9 dicembre 2004 col quale la Commissione, dopo aver adottato analoghe misure per i Paesi Bassi e per il Belgio, aveva concesso anche all’Italia misure eccezionali a sostegno del mercato. E proprio in tale regolamento, venivano introdotte misure che riguardavano però soltanto il settore delle uova, non

considerando la richiesta italiana per la concessione del sostegno anche per i produttori di pulcini di un giorno di pollo e tacchino. Secondo la sentenza della Corte di Giustizia, la Commissione europea, accogliendo solo parzialmente le richieste di sostegno del nostro mercato a favore del settore delle uova ed ignorando quelle riguardanti il pollame, ha violato il principio di non discriminazione a danno dell’Italia.

Dopo la pronuncia della Corte, la Commissione Europea ha provveduto ad emanare il Regolamento di esecuzione (Ue) n. 660/2012 della Commissione del 19 luglio 2012 “riguardante alcune misure di sostegno del mercato italiano nel settore del pollame” e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea L 192/1 del 20 luglio 2012. A recepimento del provvedimento comunitario è

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Misure di sostegno aviaria 1999/2003

seguito il decreto attuativo 4669 del 9 agosto 2012 del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 228 del 29 settembre 2012. La misura approvata prevede un cofinanziamento (50% UE +50% Italia) per un ammontare complessivo di 3.412.176 euro. La compensazione va ai titolari delle aziende interessate, ubicate nelle regioni del Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, che siano in condizione di dimostrare a mezzo di idonea documentazione, l’avvenuta soppressione dei pulcini di un giorno di pollo e tacchino a causa delle misure sanitarie con le quali veniva posto il divieto di movimentare i pulcini nei periodi di riferimento compresi tra il 17 dicembre 1999 ed il 30 settembre 2003. La domanda, i cui modelli sono stati predisposti da AGEA, andranno presentate, entro e non oltre il 30 ottobre 2012 all’Organismo Pagatore competente, in base alla sede legale o alla residenza della persona fisica o giuridica, titolare della stessa impresa. m


Nell’ambito del “Programma di Azione Nazionale per l’Agricoltura

Biologica e i Prodotti Biologici il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali promuove, in collaborazione con l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea), la realizzazione del Concorso Nazionale “Le stelle del Biologico”.Attraverso la realizzazione di questo concorso il MIPAAF intende valorizzare le iniziative di comunicazione di operatori nazionali del comparto agroalimentare biologico per

promuovere la diffusione dei valori ambientali, culturali e socio–economici espressi dalla produzione biologica, selezionando le iniziative in grado di comunicare le caratteristiche del metodo di produzione agroalimentare biologico.Le iniziative in concorso saranno valutate sulla base della creatività, della competenza

e della qualità del progetto realizzato. Le categorie che possono concorrere sono:• promozioni in store,

allestimenti e materiali espositivi;

• campagne di comunicazione su stampa;

• campagne di comunicazione su televisione;

• campagne di comunicazione su radio;

• campagne di comunicazione su web;

• packaging.Le domande devono esser inviate entro il 1° dicembre 2012.Tutte le informazioni sul concorso al link http://lestelledelbio.ismea.it m

Le Stelle del Biologico: risplende la produzione italiana!

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale:l’Europa investe nelle zone rurali


Nuove opportunità per il comparto frutta

lo stabilimento della TrentoFrutta di Trento, azienda che nasce nel 1961 come industria della lavorazione della frutta, con la denominazione di CREMOGEN, ad opera della famiglia Pizzinini. Nel 1966 si trasforma in F.lli Pizzinini e contemporaneamente avviene il primo inserimento

Nuove interessanti filiere si affacciano per il comparto ortofrutticolo locale,

passando dalla diversificazione delle colture e dalla creazione di prodotti semplici, ma innovativi. Sono queste, in sintesi, le conclusioni emerse da un’interessante visita studio, effettuata nei mesi scorsi da una delegazione di tecnici Coldiretti-Agenzia 4A, tra il Trentino e l’Austria. Nella seconda decade di luglio i tecnici Giampiero Sabena, Cesare Gallesio e Aldo Brustolon hanno visitato alcune importanti realtà legate alla filiera del sambuco, partendo dalle aziende frutticole specializzatesi nella produzione

del sambuco e, via via tutti gli altri operatori che compongono la filiera, dalla cooperativa di conferimento dei produttori, ai trasformatori. Oggi la filiera del sambuco ha raggiunto importanti riscontri in termini economici, con interessanti prospettive di crescita.

Durante il viaggio di studio sono state visitate le seguenti realtà produttive: la TrentoFrutta, la Beerenfrost Kühlhaus GMBH di Lieboch in Austria e la Iprona AG di Lana Bolzano. Di seguito il racconto di quella che è stata l’esperienza dei nostri tecnici.“Il primo giorno abbiamo visitato

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Amita (marchio di proprietà della Coca Cola). In particolare hanno avuto un aumento della domanda di succhi ottenuti con concentrato di frutta destinati a prodotti finali che richiamano al concetto di frutta salutare. La TrentoFrutta commercializza il prodotto confezionato in “private label” anche per i marchi delle diverse catene della GDO, come Lidl, Carrefour, ecc. e che vengono commercializzati nei mercati di tutto il mondo”.“Nello specifico per quanto riguarda invece il sambuco, esso viene utilizzato come colorante naturale in alternativa a quelli artificiali. E la domanda è aumentata fortemente. Oggi la TrentoFrutta è il maggior trasformatore a livello europeo di sambuco con l’Iprona AG. I moderni impianti di trasformazione permettono di arrivare ad una capacità massima annua di oltre 200.000 tonnellate di frutta lavorata, dalla quale si ottengono circa 60.000

della società Peter Eckes, che man mano ne assume il controllo rilevando le quote della famiglia Pizzinini. Nel 1971 la Peter Eckes diventa l’unica proprietaria, e con l’inizio del 1982 avvia un’operazione di ristrutturazione che, intervenendo radicalmente sulla struttura aziendale, contribuisce a darne l’impronta attuale. Nell’ottobre 1988 subentra un gruppo tedesco di imprenditori, rilevando la società dalla Peter Eckes. La nuova proprietà cambia il nome alla società dando inizio ad un sostanzioso piano d’investimenti, improntato allo sviluppo della lavorazione della frutta. Oggi la TrentoFrutta dà lavoro ad oltre 100 persone e ritira annualmente 35-40.000 tonnellate di prodotti frutticoli, di cui circa il 90% da fuori regione, in quanto le mele in Trentino sono obbligatoriamente conferite alla cooperativa VOG per la loro trasformazione e non direttamente alla TrentoFrutta. La sua attuale attività core è la lavorazione del sambuco. Oggi

TrentoFrutta fa parte dell’Iprona AG, azienda anche visitata durante il nostro viaggio.“Ad oggi la struttura ha una capacità di stoccaggio di 18.000 tonnellate di prodotto, suddivise tra purea, crema e succhi, ma non polvere. Il polverizzatore era in utilizzo fino a qualche anno fa ma, ad oggi, non viene più utilizzato anche se ci sarebbe ancora una richiesta dal mercato”.“La qualità della materia prima e la sua raccolta nei paesi di origine viene seguita da esperti agronomi e garantita in ogni sua

fase. La filiera della frutta, sia convenzionale che biologica e controllata per il baby food, può essere rintracciata fino al campo e al consorzio di raccolta da cui TrentoFrutta si approvigiona. La capacità di stoccaggio sfiora i 25 milioni di litri. Nel complesso i prodotti lavorati sono all’80% di frutta controllata (con un trend in aumento), per il 5% di Bio e 15-20% integrata”.“Oggi la maggior parte del suo fatturato è dovuto alla lavorazione e all’imbottigliamento dei succhi (segue a pagina 30)

Il magazzino di stoccaggio della trentoFrutta


10 chilogrammi di plastica (circa 650.000 cassette). La raccolta viene fatta da terra in quanto i rami, produttivi dal secondo anno, con il peso si piegano verso terra. I sesti d’impianto hanno le dimensioni di 6,5 x 3 metri, mentre la fioritura avviene verso fine maggio. In una parte degli impianti viene anche raccolto il fiore per ottenere sciroppi, con una produzione media di 18 chilogrammi/pianta. Il sambuco necessita di molto azoto per fare dei rami lunghi e potassio per il colore e grado zuccherino. In Austria piove circa 1100 mm all’anno, ma molto concentrato nel periodo maggio/giugno dove le piante necessitano di acqua”.“La nostra zona del Cuneese ha invece circa 900 mm di acqua all’anno e in confronto può anche farlo in terreni con non troppa acqua (vedi caso delle nostre montagne dove il sambuco cresce lo stesso). Come trattamenti necessita di trattamento per l’aficida e 2-3 trattamenti per la botrite, utilizzando Switch o Signum. Si tratta al massimo di 7 trattamenti all’anno. Il 95% della produzione della cooperativa è indirizzato sul convenzionale, e il restante 5%

tonnellate di puree e 20.000 tonnellate di concentrati. Per i semilavoratori il cliente può scegliere tra diverse tipologie e dimensioni di imballo asettico. Non nascondiamo che, durante la nostra visita, è emerso in modo evidente come le decisioni vengano prese in modo celere e tempestivo, in quanto vi è un’organizzazione snella in cui la direzione proprietaria non aspetta di ascoltare molte voci di diversi cori”.“Per quanto riguarda l’attività di confezionamento per conto terzi, la gamma dei prodotti comprende: nettari, succhi e bevande a base frutta, oltre a smoothies ed omogeneizzati destinati alla prima infanzia. Tutto rigorosamente in ‘private label’ ed esclusivamente in vetro, nei vari formati”. “Conclusa la visita presso la TrentoFrutta, da Trento siamo andati in Austria in una cooperativa agricola di conferimento del sambuco, esattamente alla Beerenfrost Kühlhaus Gmbh a Lieboch, situata nella regione della Steiermark (Stiria). È una cooperativa nata 50 anni fa, inizialmente per il ritiro e la commercializzazione del ribes; negli anni ‘70, a seguito di una profonda crisi del mercato del ribes, l’attività principale dell’azienda si spostò verso il conferimento e alla commercializzazione del sambuco. Anche utilizzando il fiore. Tale cambiamento avvenne in quanto il mercato

richiedeva sambuco di qualità, mentre, in quei tempi, veniva solamente coltivato in Polonia. Oggi l’azienda ritira il 95% del sambuco dell’Austria, prodotto su una superficie di 1500 ettari totali di coltivazione. I principali competitor sono Ungheria e Bulgaria, i quali coltivano e raccolgono solo sambuco selvatico che, ad oggi, risulta troppo disomogeneo come colore e qualità”.Durante la nostra visita alla cooperativa siamo stati accompagnati dal direttore Josef Shober, direttore e dal tecnico Stefan Lampl. “Oggi la coltivazione dei soci della cooperativa Beerenfrost, in tutto composta da circa 190 aderenti, è, mediamente, di 7 ettari per

una produzione media di 6,8 tonnellate ad ettaro.Gli impianti di sambuco entrano in piena produzione dal terzo anno. La varietà maggiormente coltivata è l’Asper, mentre ultimamente si sta affermando la Rubin”.“Una volta raccolto il frutto sambuco, il grappolo tende a deteriorarsi facilmente avendo acidità bassa e quindi deve essere subito refrigerato in celle frigorifere a -35°C, altrimenti va in regime alcolico in quanto dolce. Circa il 65% della produzione della cooperativa viene surgelata, mentre l’altra parte viene subito deraspata, pulita e venduta alla trasformazione”.“La raccolta manuale viene fatta verso metà agosto in cassette da

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(continua da pagina 29)L’impianto di imbottigliamento della trentoFrutta

L’impianto di produzione


naturali per i succhi, per l’inchiostro nei prodotti alimentari (sulla carne), per sciroppi, per uso farmaceutico, più in generale in tutti i prodotti alimentari per colorare o aumentare il grado zuccherino. Secondo la cooperativa il sambuco viene utilizzato su circa 400 prodotti e, sempre secondo loro, almeno una volta al giorno ognuno di noi consuma un prodotto contenente sambuco”.Anche la cooperativa è anche socia dell’Iprona AG, azienda leader a livello europeo nella trasformazione di prodotti e che ha sede a Lana (Bolzano) e con cui la cooperativa commercializza circa l’80% del suo sambuco.“Alla nostra domanda sul perché, vista la forte domanda di sambuco, non ne acquistino anche dall’estero per lo più a costo inferiore, dalla cooperativa ci hanno risposto chiaramente che il loro obiettivo è soddisfare i propri soci.”

sul biologico. In termini di costi la raccolta incide indicativamente per circa il 30% dei ricavi. Si stima che per 10 ettari occorrano 12 persone per 12 giorni, per un totale di 600 chilogrammi al giorno, per persona e per 9 ore di lavoro”.“La cooperativa vende l’intera produzione a trasformatore durante tutto l’arco dell’anno e dopo averlo refrigerato. Circa l’80% viene commercializzato attraverso contratti di filiera della durata di cinque anni, con la fissazione di un prezzo minimo garantito”.“Oggi la liquidazione ai soci è, in media, di 0,63 euro/chilogrammo, con premi stabiliti in base alla qualità a secondo dei gradi dei brix (minimo 10, massimo 13). Dai un breve conteggio, i produttori possano arrivare ad un reddito di 6.800 -7.500 euro ad ettaro coltivato a sambuco. Oggi molti agricoltori della Stiria, hanno convertito le loro produzioni da mele a sambuco”.“La cooperativa commercializza

anche ribes e aronia, quest’ultima con una richiesta in aumento, pur avendo meno potere colorante rispetto al sambuco in quanto

ha meno antociani, ma ha una maggiore resa produttiva”.“Oggi i trasformatori utilizzano per la maggior parte coloranti

(segue a pagina 32)

Un impianto di Sambuco

Particolare diuna pianta di sambuco


come additivo in bevande alcoliche; all’industria dolciaria, per caramelle, gelatine di frutta, caramelle da masticare, ripieni; all’industria lattiera. Iprona produce anche frutta in polvere e fornisce anche estratti per l’industria farmaceutica”.“L’Iprona ha diverse aziende che ritirano la frutta in diverse località e che sono sue socie, come la Vulcor, cooperativa analoga alla Beerenfrost, ma situata verso l’est della Stiria e anchÈessa con produzione di sambuco, la già citata TrentoFrutta e la stessa Beberenfrost. Altre aziende socie sono la Tropenfructa, azienda leader nel ritiro prodotti tropicali, la Vavarin Vole in Serbia per piccoli frutti e fragole, la Gafrost in Ucraina per amarene e fragole. Tutte aziende che fanno capo all’Iprona e con cui i rapporti sono regolati da contratti di lavorazione e confezionamento dei prodotti trasformati”. “Ultimamente hanno anche

“Conclusa la visita alla cooperativa, siamo stati all’Iprona, azienda di trasformazione, a Lana (Bolzano), ultima tappa del nostro tour sulla filiera del sambuco, “Iprona AG è un’impresa leader di mercato nei settori della trasformazione, lavorazione e commercializzazione della frutta. L’attuale gamma di prodotti comprende, oltre a concentrati e purea, concentrati di polpa di bacche e di frutta tropicale, anche coloranti naturali (soprattutto a base di sambuco), e speciali miscele di frutta, appositamente realizzate per soddisfare le esigenze dei clienti.“La ditta IPRONA AG S.p.A. è stata fondata nel 1981 come impresa comune partecipata sia dalla HENKEL K.G.a.A. di Düsseldorf che dalla DRAGOCO GERBERDING & CO. G.m.b.H. di Holzminden. La sede e lo stabilimento produttivo di Lana si trovano immersi nel paesaggio

montano altoatesino. Nel 1983 il completo pacchetto azionario è stato rilevato da una impresa familiare tedesca della Bavaria. Oggi l’Iprona è un’impresa leader di mercato nei settori della trasformazione, lavorazione e commercializzazione della frutta con un fatturato di 84 milioni di euro con 142 dipendenti con la produzione organizzata su due/

tre turni al giorno”.“Come ci ha illustrato il direttore Adolf Porchier, il prodotto maggiormente conosciuto è “Rubini®”, un concentrato di frutta naturale di un colore rosso intenso che viene estratto con un procedimento speciale. Viene impiegato essenzialmente per la colorazione di alimenti, tra cui topping di frutta, gelati, yoghurt, liquori, bevande e dolci”.“Oggi l’azienda produce concentrati di frutta destinati all’industria delle bevande e del tè per la produzione di succhi, bevande a base di succo di frutta, nettari di frutta e tè freddo,

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trasformati. Purtroppo non è stato possibile scattare nessuna foto all’interno dello stabilimento, ma vi possiamo garantire che si tratta di un’azienda bellissima!” m

riscontrato un notevole aumento nella richiesta di polvere, in particolare per le pasticcerie, per la preparazione di the, latte, yogurt e gelato. Il loro mercato di riferimento riguarda per il 15% l’Italia , mentre il restante 85% è destinato all’esportazione in tutto il mondo. Anche durante la visita all’Iprona ci hanno spiegato che i contratti stipulati sono strutturati con un premio ai contadini in base alla qualità. E che per il sambuco è molto importante la logistica, in quanto subito dopo la raccolta deve essere refrigerato per evitare fermentazione lattica, per 1

giorno a 0°C e poi subito in trasformazione oppure surgelato a -37°C”.“L’Iprona lavora circa l’80% di prodotti a frutti rossi e non frutti di massa. Anche nella visita ad

Iprona abbiamo osservato come l’azienda sia organizzata in modo tale da prendere decisioni in tempi brevi, in quanto esiste un solo direttore, nonostante una gamma di circa 600 prodotti

Bins di sambucostoccato in cella frigo

Bins di sambucostoccato in cella frigo

Bins di aroniastoccati in cella frigo

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Lo stabilimento della Iprona AG


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novembre. Per la partecipazione all’aggiornamento per il rinnovo verrà chiesta la corresponsione di una quota a titolo di rimborso spese.Per eventuali ulteriori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Formazione INIPA-Coldiretti Cuneo allo 0171/447247-346-246. Per aderire ai corsi è necessario compilare in tutte le sue parti il coupon allegato – segnalando l’attività formativa richiesta - e consegnarlo ad uno degli uffici Coldiretti oppure inviarlo via mail all’indirizzo [email protected] oppure via fax allo 0171 447300. m

Aumenta il numero dei prodotti fitosanitari che rientrano nella

classificazione di tossici, molto tossici e nocivi e il cui acquisto e utilizzo è riservato a coloro che sono in possesso dell’autorizzazione rilasciata dalle Province, il cosiddetto “patentino” per i prodotti fitosanitari.Per il conseguimento del patentino è obbligatoria la frequenza di un corso di 15 ore e il sostegno di un esame finale: esiste un apposito finanziamento regionale che permette la frequenza gratuita del corso a tutti coloro i quali devono

ottenere l’autorizzazione per motivi professionali. In merito al rinnovo del patentino, in base alle nuove disposizioni regionali, non è più obbligatoria la frequenza delle ore di aggiornamento: i possessori del documento in scadenza verranno convocati direttamente all’esame dalle Province presso le loro sedi.Ricordiamo che il rinnovo deve essere effettuato ogni 5 anni e che sono interessati nei prossimi mesi coloro che hanno conseguito o rinnovato il patentino nel secondo semestre 2007 e nel primo semestre 2008. Per la preparazione all’esame

di rinnovo può essere utilizzata la “Guida all’uso dei prodotti fitosanitari” edita dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura, che può essere ritirata presso la Provincia o presso gli uffici Coldiretti oppure scaricata dal sito della Regione Piemonte nella sezione Agricoltura – area tecnico scientifica – settore fitosanitario. Coldiretti Cuneo, viste le richieste, per tutti i soci che sono interessati a frequentare facoltativamente delle ore di formazione per prepararsi meglio all’esame, organizza incontri di aggiornamento, della durata di una lezione serale, che avranno luogo a partire dal mese di

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Corso/i prescelto/i ore Sede del Corso periodo presuntoinizio corso

Ai sensi dell’art. 13 D. Lgs 196/2003, il sottoscrittore viene informato che:– Il trattamento dei dati personali avviene nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, nonché della dignità dell’interessato e del principio di necessità del trattamento dei dati

personali;– i dati vengono trattati sia manualmente che informaticamente; – i dati vengono trasmessi agli enti pubblici preposti all’ organizzazione dei servizi formativi richiesti;– è garantito l’esercizio dei diritti di cui all’art. 8 D Lgs 196/2003;– responsabile del trattamento è I.N.I.P.A. Piemonte, Piazza San Carlo,197 – Torino

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Campagna Amica alla Fiera del Tartufo di Alba

privilegiato i prodotti delle aziende di Campagna Amica a KmØ, freschi e in vendita diretta: la garanzia è una qualità d’eccellenza al giusto prezzo, grazie al taglio delle spese di trasporto e al rapporto diretto tra produttore e consumatore.” m

Anche quest’anno il Mercato di Campagna Amica organizzato ad

Alba in occasione della Fiera del Tartufo, ha riscosso grande successo nelle 4 domeniche di ottobre dell’evento. La Fiera del Tartufo è meta di molti turisti e

appassionati stranieri provenienti da tutta Europa, ma nelle ultime edizioni non sono mancate presenze da Cina e Giappone, grazie al rinnovato interesse per le eccellenze enogastronomiche made in Italy e, in particolare, ai prodotti a KmØ.

“Scegliere il giallo Coldiretti premia, sia sotto il profilo della qualità che del prezzo equo – dichiarano Federico Vacca e Cesare Gilli, presidente e segretario di Zona Coldiretti di Alba – il bilancio per le aziende è stato più che positivo e i consumatori hanno


Anche in Granda “La pasta della bontà”

Mercato di Campagna Amica. “Coldiretti è vicina e sostiene con iniziative concrete le organizzazioni che sono impegnate nel porgere aiuto a chi vive in difficoltà – dichiarano Marcello Gatto, presidente, e Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo –. Per questo, appoggiamo l’iniziativa della Lega del Filo d’oro: un piccolo gesto che diventa significativo nel dare un aiuto concreto ad un’organizzazione che fornisce assistenza alle persone con gravi disabilità”. m

Fondazione Campagna Amica ha lanciato, per il mese di ottobre e in tutta Italia,

l’operazione “Pasta della Bontà”, un’iniziativa di raccolta fondi a sostegno delle attività della Lega del Filo d’Oro, l’Associazione che da quasi 50 anni assiste in tutta Italia i sordociechi e i pluriminorati psicosensoriali. L’iniziativa ha previsto la consegna, a fronte di una donazione minima di 7 euro, di un kit della bontà contenente tre pacchi da 500 grammi di pasta di grano duro 100% italiano, insieme a un ricettario con le ricette di Renzo Arbore, Marisa Laurito e teresa Mannino e ad una borsa shopper per la spesa.

L’operazione si è tenuta in 100 Punti Campagna Amica sul territorio italiano e per quanto riguarda la provincia di Cuneo è stato possibile acquistare il kit della bontà nei giorni di sabato

e domenica 20-21 ottobre in occasione della Fiera del Marrone presso lo stand Coldiretti in via Roma, e domenica 28 ottobre tutto il giorno, in occasione della Fiera del Tartufo, ad Alba nel

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competitivi, oggi gli imprenditori agricoli ed i

tecnici che operano nel settore devono “essere preparati”, “saper scegliere” e “saper distinguere”… per affrontare scelte in un mercato in continua evoluzione.L’Istituto Salesiano di Lombriasco, già impegnato nella preparazione del Diploma dei Periti Agrari, dei Geometri e del Liceo Scientifico, organizza, in collaborazione con l’ENFIP Piemonte, un corso di formazione professionale, composto da nove incontri che si terranno dal 16 novembre 2012 al 25 gennaio 2013 presso l’Aula Magna dell’Istituto, in via San Giovanni Bosco n.7.Il corso, realizzato grazie al finanziamento previsto dalla

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L’A.C.S.T.E. organizza a partire dal mese di novembre presso

l’autoscuola DHO di Borgo San Dalmazzo il corso per il conseguimento della patente BE.È necessaria la patente di categoria E abbinata alla B, quindi BE, se la massa a pieno carico del rimorchio indicata sulla carta di circolazione supera la massa a vuoto della motrice, e

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iscriversi telefonando al numero: 3397049109.

• 18 novembre Passeggiata sui sentieri della Valle Ellero a Roccaforte Mondovì. Per info Dario 3204486540 e Danilo 3381929484.

Con questo ultimo appuntamento l’A.C.S.T.E. vi saluta e vi inviata, durante i mesi invernali, a programmare i Raduni e i Trekking per il 2013, le date dovranno essere consegnate entro febbraio per inserirli nel calendario attività che verrà consegnato ai Presidenti dei Circoli entro il mese di marzo. Chiunque fosse interessato ad inserire la propria pubblicità sul giornalino MANIFESTAZIONI ACSTE 2013 può comunicarlo alla segreteria.

APPUNTAMENTI di NOVEMBRE

FIERA DI VERONAQuest’anno in occasione della Fiera di Verona (8-11 novembre) i Circoli organizzano il pullman in tre giorni diversi:• VENERDÌ partenza da VOTTIGNASCO per info Erio 3495865970;• SABAto partenza da BAGNOLO P. per info Bartolo 3287230117;• DoMENICA partenza da CUNEO – CIRCOLO DI BOMBONINA

Silvio 3382542192.

IL 20 DICEMBRE dalle ore 21 in poi presso il Circolo Ricreativo San Biagese a San Biagio di Centallo FEStA A.C.S.t.E. di fine anno, durante la serata verranno proiettate fotografie e video di Raduno, trekking e transumanze chi ha del materiale si metta in contatto con la segreteria A.C.S.t.E. telefonando al numero 3387049109 oppure inviando una mail a: [email protected].

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Pensionati piemontesi nelle Dolomiti

Dopo il successo di Dall’inferno al Monviso, ecco il secondo volume tratto dai diari

manoscritti di Giacu Cayenna, il soprannome con cui era conosciuto Giacomo Bernardi, nativo di Ostana all’inizio del Novecento, emigrato con la sua famiglia per lavorare in Francia e incriminato a 18 anni per l’omicidio involontario di un giovane italiano, con il lancio di una pietra, in un diverbio. Nel secondo libro, Giacomo è appena tornato ad Ostana, alle pendici

del Monviso, dopo essere evaso dal penitenziario della Guyana Francese, la famosa Cayenna (1933).La sua vicenda viene ripresa dai giornali dell’epoca: per tutti, Giacomo è Giacu Cayenna, da alcuni disprezzato, dagli altri amato e rispettato. Giacomo, con l’immediatezza e lucidità e la schiettezza che gli erano proprie, fa luce sulla sua intensa esistenza... parlando dei drammi della sua gioventù, ma anche della voglia di riscatto e della sua capacità di ricostruirsi un vita rispettabile con la possibilità di mantenere la sua famiglia.Questo secondo libro, curato dalla nipote, Livia Bernardi, che ha trascritto i quaderni del diario di Giacu, ci racconta la dura vita montanara ad Ostana, la ricerca di miglior fortuna a Torino e nelle pianure del saluzzese, la guerra e le innumerevoli peripezie nella valle Po nella prima metà del Novecento. m

Nel periodo dal 5 all’8 ottobre scorso ha avuto luogo l’annuale viaggio dei pensionati con meta il Trentino Alto Adige,

raggiunta passando dal Lago di Garda per arrivare alla Val di Non e alle suggestive Dolomiti, e visitare poi Trento e la storica Salò. All’iniziativa, hanno aderito un centinaio di partecipanti in rappresentanza delle diverse Province del Piemonte e di questi oltre 50 dalla Provincia Granda. È un risultato molto importante anche per l’obiettivo di Coldiretti di socializzazione e confronto tra pensionati provenienti da diverse aree della regione. m

di Giacomo Bernardi – a cura di Livia Bernardiformato 15x21 – pagine 192 – euro 16,00

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ACCoNto IRPEF – IRES e IRAP ANNo 2012Da oggi decorrono i termini per effettuare il versamento dell’acconto IRPEF, IRES ed IRAP anno 2012. Per le persone fisiche l’acconto IRPEF è stabilito nella misura del 96% mentre per i soggetti IRES è stabilito nella misura del 100%. L’acconto IRAP per le persone fisiche e società di persone è previsto nella misura del 99% mentre per i soggetti IRES l’acconto IRAP è stabilito nella misura del 100%.

ACCoNto CEDoLARE SECCA SUGLI AFFIttIDa tale data decorrono i termini per il versamento dell’acconto della cedolare secca sugli affitti per i soggetti che hanno optato per il nuova sistema previsto per il 2012 per le locazioni di immobili ad uso abitativo. L’acconto è dovuto nella misura del 92% e dall’importo va detratto l’eventuale primo acconto.

11 NOVEMBRE SAN MARtINo – INIZIo ANNAtA AGRARIAPer consuetudine e per convenzione San Martino è il momento iniziale delle affittanze agrarie.

15 NOVEMBRE

IVA FAttURAZIoNE DIFFERItAA seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa , entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di ottobre, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè ottobre.

16 NOVEMBREVERSAMENto RItENUtE FISCALI IRPEFScade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute effettuate nel mese di ottobre sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

IMPoStA VALoRE AGGIUNto MESE DI ottoBREAnnotazione di liquidazione per il mese di ottobre e versamento dell’eventuale imposta, tramite modello F24 telematico, da parte dei contribuenti che esercitano l’attività agricola , d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2011 hanno realizzato un volume d’affari superiore a 400.000,00 se prestazione di servizio o di 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66, legge 427/91.

IMPoStA SUL VALoRE AGGIUNto – CoNtRIBUENtI tRIMEStRALIEntro tale data i contribuenti che esercitano l’attività agricola, d’impresa o di lavoro autonomo che hanno realizzato nell’anno 2011 un volume d’affari inferiore a euro 400,000,00 se esercitano l’attività di prestazioni di servizi, ed arti e professioni e inferiore a euro 700.000,00 se esercitano l’attività agricola o di impresa ed hanno optato ai sensi dell’art. .66 L..427/93 per la liquidazione trimestrale devono annotare sul registro delle vendite la liquidazione periodica dell’imposta relativa al trimestre luglio – agosto – settembre 2012 ed effettuare il relativo versamento IVA.

IVA CoMUNICAZIoNE DEI DAtI CoNtENUtI NELLE DICHIARAZIoNI D’INtENtoEntro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento ricevuta, dai contribuenti mensili IVA, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza IVA nel mese di ottobre 2012.Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti di esportatori abituali ai sensi dell’art .8, lettera C) del D.P.R. 633/72.

26 NOVEMBRE (essendo Il 25 festIvo)ACQUIStI – CESSIoNI E PREStAZIoNI DI SERVIZI INtRACoMUNItARI mese di ottobre 2012Scade il termine per la trasmissione, in via telematica, all’Agenzia delle Dogane dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi ricevuti nel mese di ottobre 2012. m

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Fruizione dei permessi da parte dei dipendenti con rapporto di lavoroPart time (vedere tabella a lato)a) Part time di tipo verticale Il lavoratore a tempo parziale-

verticale può lavorare con due diverse modalità:

1. in tutti i giorni lavorativi, solo in alcuni mesi dell’anno;

2. soltanto in alcune settimane del mese o in alcuni giorni della settimana;

b) Part time di tipo orizzontale Il lavoratore a tempo parziale-

orizzontale lavora con un orario ridotto uniformemente in tutti i giorni lavorativi.

c) Part time di tipo misto In tale ipotesi il lavoratore

concentra il lavoro giornaliero con orario ridotto e soltanto in alcuni periodi dell’anno, del mese o della settimana.

Gli uffici EPACA/COLDIRETTI sono a disposizione per le informazioni in merito. m

Con il D.lgs. 119/2011 il governo è intervenuto sulla normativa in materia

di assistenza a soggetti disabili con connotazione di gravità rivedendo l’art. 33 della legge n. 104/1992.

Cumulo dei permessiViene ridotta la possibilità, per il lavoratore, di cumulare i permessi per assistere più familiari affetti da disabilità grave richiedendo che, in tali casi, l’assistenza sia prestata nei confronti del coniuge e di un parente o affine entro il primo grado.La possibilità, per il dipendente che assiste il coniuge ovvero un parente o affine di primo grado, di prestare assistenza anche nei confronti di un parente o

affine entro il secondo grado, è riconosciuta esclusivamente qualora i genitori o il coniuge del familiare disabile di secondo grado abbiano compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.Si precisa che, il dipendente che fruisce dei benefici in argomento per assistere un familiare di terzo grado, non può chiedere ulteriori permessi per assistere altri soggetti, salvo rinuncia all’utilizzo dei benefici già concessi.

Assistenza ad un familiare disabile residente in altra localitàIl lavoratore che fruisce dei permessi per assistere un

familiare in situazione di disabilità grave, residente in un comune situato a distanza stradale superiore a 150 chilometri rispetto al proprio luogo di residenza, dovrà dimostrare con un titolo di viaggio o altra documentazione idonea, il raggiungimento del luogo di residenza dell’assistito;Se il dipendente non possa produrre idoneo titolo di viaggio, potrà dimostrare di avere effettivamente prestato assistenza, mediante attestazione rilasciata dal medico curante del disabile ovvero dalla struttura sanitaria presso la quale lo stesso è stato accompagnato

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Il Coltivatore Cuneese n.15 ottobre 2012

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