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Il Clima Prof. Alessandra Gaviano CPIA1 Grosseto a.s. 2019 2020

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Il Clima

Prof. Alessandra Gaviano CPIA1 – Grosseto a.s. 2019 – 2020

IL CLIMA – cos’è?

Per CLIMA si intende l’insieme delle condizioni atmosferiche che caratterizzano una certa

regione in un periodo di tempo lungo (dai 25 ai 50 anni).

Il TEMPO METEOROLOGICO indica invece le condizioni atmosferiche di una zona in

un periodo di tempo molto breve: al massimo pochi giorni.

La differenza tra il concetto di clima e quello di tempo meteorologico è

nell’arco temporale preso in esame.

TEMPO METEOROLOGICO

Gli elementi climatici

Il clima è il risultato di elementi e di fattori climatici (che cambiano) :

1. La temperatura;

2. I venti;

3. L’umidità e le precipitazioni (pioggia, grandine, neve);

4. La pressione

I fattori climatici

I fattori climatici NON variano e sono:

La Latitudine: più si è vicini all’Equatore, più i raggi del sole attivano in modo perpendicolare e forti;

L’altitudine: la temperatura dell’aria diminuisce mentre si sale;

La distanza dal mare o dai laghi: infatti l’acqua accumula il calore e lo rilascia poco a poco;

Le montagne che bloccano i venti;

Le correnti marine di acqua calda (vd. la Corrente del Golfo), o di acqua fredda.

Le fasce climatiche

• I metereologi hanno diviso il pianeta Terra in cinque grandi fasce climatiche

(o zone climatiche):

• Una zona torrida tropicale compresa tra i due tropici e attraversata dall’equatore;

• Due zone temperate, situate a Nord e a Sud della zona torrida, fra i Circoli Polari e i Tropici;

• Due zone Polari, estese fino ai circoli polari.

La FASCIA TORRIDA: si trova tra l’Equatore e i tropici, con temperature superiori ai 20 °C e piogge

costanti.

1. All’Equatore è presente una sola stagione.

2. Ai tropici sono presenti due stagioni: una secca e una umida.

Le due FASCE TEMPERATE, che si trovano tra i tropici e i circoli polari, con temperature che

variano nel corso dell’anno presentano:

1. Quattro stagioni.

• Le due FASCE POLARI sono situate tra i circoli polari e i poli (Nord e Sud)

1. Ci sono due stagioni: una molto lunga e fredda, l’altra più breve e fresca.

L’Italia e gran parte dell’Europa si trovano nella fascia temperata dell’emisfero Nord

Gli ambienti climatici naturali o

BIOMI

Clima Nivale Con CLIMA NIVALE s'intende una tipologia di clima molto freddo, con precipitazioni generalmente scarse

prevalentemente nevose e temperature rigidissime durante tutto l'anno.

Si distinguono due sottotipi fondamentali: il clima della tundra e il clima dei ghiacci perenni a cui si può associare

anche il clima alpino.

Le zone interessate sono principalmente il Canada settentrionale, la Groenlandia, alcune zone dell'Asia Nord-

Orientale e la catena montuosa dell’ Himalaya.

Il clima nivale è caratterizzato da inverni freddi e gelidi ed estati prevalentemente fresche.

Questa fascia climatica si estende nella zona dei due poli e in parte dell'emisfero boreale. Condizioni simili però si

possono riscontrare anche sulle vette delle montagne più alte di tutto il mondo (a quote differenti a seconda della

latitudine).

La vegetazione è prevalentemente composta da muschi e licheni, la fauna da diverse specie animale tra cui il lupo,

l'orso bianco, la volpe artica, l'ermellino che usano la bianca neve per mimetizzarsi e difendersi dai pochi abitanti di

quelle zone che vivono di caccia per le pellicce. Da queste zone provengono molti dei legni più pregiati.

Clima Nivale o

Polare

Tundra La TUNDRA è un ambiente vegetale tipico delle regioni subpolari e occupa zone dell‘emisfero terrestre dove

la temperatura media annuale è inferiore allo zero; nel mese più caldo la temperatura massima è di ca.10 gradi.

Il suo limite settentrionale sono i ghiacci polari perenni, mentre a sud essa si arresta alle prime formazioni forestali

della taiga (foresta boreale).

Le bassissime temperature e la breve estate, ostacolano la crescita degli alberi : infatti essendo il terreno ghiacciato

(PERMAFROST) per la maggior parte dell’anno, è impossibile per le piante mettere radici e svilupparsi.

L'unica vegetazione presente è appunto la tundra, fatta di erbe basse, muschi e licheni, che crescono nei mesi estivi

più caldi, dopo il disgelo, sul terreno pieno d'acqua.

La Fauna è composta da piccoli roditori, renne, alci, volpi polari, orsi polari, lupi e moltissimi uccelli che nidificano

in estate.

Tundra

Taiga

La TAIGA o foresta di conifere è un ambiente vegetale formato da foreste di conifere che ricoprono quasi

totalmente le regioni sub-artiche/boreali dell'Eurasia e dell‘America (e per questo detta anche foresta boreale),

costituendo un terzo della massa forestale mondiale.

La Fauna è composta da piccoli roditori, renne, volpi, orsi bruni, lupi, scoiattoli e moltissimi uccelli.

Taiga

Macchia Mediterranea

La Macchia Mediterranea è una formazione vegetale arbustiva costituita tipicamente cespugli aromatici e

spinosi (rosmarino, lavanda, mirto, cappero, olivo).

La Fauna è composta da piccoli roditori, ricci, tassi, volpi, vipere e molte specie di uccelli ( rondini, poiane, aquile,

grifoni ecc..)

Macchia Mediterranea

Deserto

Il DESERTO è un'area della superficie terrestre, quasi o del tutto disabitata, di alta pressione atmosferica da cui le

masse d'aria si allontanano sospinte dai venti nella quale le precipitazioni difficilmente superano i 50 millimetri l'anno

e il terreno è prevalentemente arido, con scarsa o nulla vegetazione.

Esistono diversi tipi di deserto : infatti il deserto può comprendere montagne, altopiani o pianure. La superficie

può essere rocciosa, ghiaiosa o sabbiosa. Tra i deserti sabbiosi, quello più famoso è il Sahara, mentre il

deserto del Gobi è composto di roccia nuda.

Nel deserto, dove l’acqua può non cadere per anni, la vegetazione è rada, mentre troviamo una varietà di serpenti e

altri animali che si sono adattati alla vita in condizioni così estreme quali i suricati, la volpe del deserto, i cammelli e i

dromedari e molti insetti.

Deserto

Savana

La SAVANA è caratterizzata da una vegetazione a prevalenza erbosa, con arbusti e alberi abbastanza

distanziati tra loro. Questo tipo di ambiente si trova in molte zone di transizione fra la foresta pluviale e

il deserto in Africa centrale, Centro e Sud America, India, Indocina e Austalia, ma può essere presente

anche ad altre latitudini.

Nella savana possiamo trovare grandi mandrie di gnu, zebre e di ovini vari, ma non mancano gli elefanti, i leoni, le

gazzelle e svariate varietà di uccelli.

Savana

Clima equatoriale

Il Clima equatoriale è caratterizzato da temperature medie annuali, tra il valore minimo e massimo giornaliero, sui 27-

28 °C entro i 100 m s.l.m. e in alcuni casi (ad esempio Africa equatoriale continentale dove è minore la piovosità)

notevoli scarti di temperatura, possono raggiungere 12-14 gradi, tra giorno e notte e non tra vari periodi dell'anno. Le

temperature minime giornaliere raramente scendono sotto i 20 gradi. Inoltre le precipitazioni sono in media molto

abbondanti e pressoché costanti. Manca una vera e propria stagione secca.

In questo clima si sviluppano le foreste ombrofile. In queste zone spesso ogni giornata si ripete con condizioni

meteorologiche apparentemente identiche o molto simili, ad esempio piove tutti i giorni alla stessa ora.

La fauna e la flora sono tra le più multiformi del pianeta terrestre, molti animali e piante sono ancora sconosciuti.

Foreste equatoriali

Clima monsonico Il CLIMA MONSONICO, tropicale umido, è tipico del subcontinente indiano, del sud-est asiatico e

della Cina meridionale, dell'Africa (zona del golfo di Guinea e bacino del Congo), di certe parti del Madagascar,

dell'America centrale atlantica e di alcune zone del Venezuela e dell'Amazzonia

Da giugno a ottobre i monsoni, venti caldi e carichi di umidità, provengono dall'oceano Indiano soffiando da sud-ovest

a nord-est, dal mare verso la terraferma.

L'alternanza dei monsoni determina anche i ritmi dell'agricoltura e le rese dei singoli anni. Ritardi o anticipi di questi

venti possono causare grandi siccità o disastrose alluvioni, che hanno spesso compromesso i raccolti, portando

nell'intera regione parecchie carestie.

La flora tipica del clima monsonico è caratterizzata dalla foresta monsonica e dalla giungla; in quest'ultimo bioma, a

differenza della foresta pluviale sono presenti molte piante che perdono le foglie durante la stagione secca ed è perciò

detta anche "foresta tropicale decidua". Tra gli animali più tipici, l'elefante asiatico e la tigre.

Zone monsoniche

Le aree climatiche europee

L’Italia e le sue aree climatiche In Italia ci sono 6 aree climatiche

1. Area alpina: ha inverni lunghi e freddi, con precipitazioni nevose ed estati brevi e fresche.

Gli ambienti sono la foresta di conifere e di latifoglie.

2. Area padana: ha inverni rigidi ed estati calde e afose; d’inverno ci sono spesso nebbie.

L’ambiente è stato molto modificato dall’uomo con campi coltivati e città.

3. Area ligure-tirrenica: ha inverni miti e precipitazioni invernali.

Gli ambienti sono la foresta di latifoglie e la macchia mediterranea.

4. Area adriatica: ha un clima continentale al Nord e mediterraneo al Centro-Sud.

Gli ambienti sono la foresta di latifoglie e la macchia mediterranea.

5. Area appenninica: ha un clima che varia da Nord a Sud.

Gli ambienti sono la foresta di conifere e di latifoglie.

6. Area meridionale e insulare: ha inverni miti ed estati molto calde e secche.

L’ambiente tipico è la macchia mediterranea.