“Il Circo del Riciclo” - consorziosea.it · 8la raccolta differenziata e il riciclaggio 8 il...

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PERCHÉ UNO SPETTACOLO TEATRALE? Il teatro e l’educazione possiedono finalità comuni: da un lato la pedagogia mette al centro dell’azione edu- cativa la persona con tutte le sue potenzialità da sviluppare; dall’altro il teatro persegue lo stesso obiettivo attraverso attività che stimolano lo sviluppo della creatività e la comunicazione. Lavorare sui rifiuti attraverso uno spettacolo fa diventare la rappresentazione scenica uno strumento di stimolo e di avvicinamento ai contenuti che saranno approfonditi in un secondo momento, in classe dagli insegnanti o da altri esperti. Il linguaggio dello spettacolo è ludico-emotivo, coinvolge i ragazzi e cerca di stimolare una maggiore consapevolezza del tema trattato, per poi ottenere dei cambiamenti a livello comportamentale. Lo spettacolo rappresenta un evento che suscita curiosità e interesse: esso è per i ragazzi un evento “ecce- zionale”, una proposta “diversa” e per questo efficace, che può essere presentata contemporaneamente ad un grande numero di persone senza perdere il suo potenziale comunicativo. Contenuti e spunti didattici Il concetto di rifiuto L’abbandono dei rifiuti Il riuso/riutilizzo La riduzione (attraverso il riuso) La cultura del recupero, i rifiuti di ieri e i rifiuti di oggi Il consumo sostenibile e consapevole La raccolta differenziata La discarica L’ecocentro/isola ecologica “Il Circo del Riciclo” Associazione culturale Magog Descriviamo i protagonisti… Paco: severo, poco paziente, creativo … Cico: sognatore, svampito, creativo… L’inseparabile baule: un mon- do da scoprire… www.cooperica.it

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PERCHÉ UNO SPETTACOLO TEATRALE?Il teatro e l’educazione possiedono finalità comuni: da un lato la pedagogia mette al centro dell’azione edu-cativa la persona con tutte le sue potenzialità da sviluppare; dall’altro il teatro persegue lo stesso obiettivo attraverso attività che stimolano lo sviluppo della creatività e la comunicazione.

Lavorare sui rifiuti attraverso uno spettacolo fa diventare la rappresentazione scenica uno strumento di stimolo e di avvicinamento ai contenuti che saranno approfonditi in un secondo momento, in classe dagli insegnanti o da altri esperti. Il linguaggio dello spettacolo è ludico-emotivo, coinvolge i ragazzi e cerca di stimolare una maggiore consapevolezza del tema trattato, per poi ottenere dei cambiamenti a livello comportamentale. Lo spettacolo rappresenta un evento che suscita curiosità e interesse: esso è per i ragazzi un evento “ecce-zionale”, una proposta “diversa” e per questo efficace, che può essere presentata contemporaneamente ad un grande numero di persone senza perdere il suo potenziale comunicativo.

Contenuti e spuntididatticiIl concetto di rifiutoL’abbandono dei rifiutiIl riuso/riutilizzoLa riduzione (attraverso il riuso)La cultura del recupero, i rifiuti di ieri e i rifiuti di oggiIl consumo sostenibile e consapevoleLa raccolta differenziataLa discaricaL’ecocentro/isola ecologica

“Il Circodel Riciclo”Associazione culturale

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Descriviamoi protagonisti…

Paco: severo, poco paziente, creativo …

Cico: sognatore, svampito, creativo…

L’inseparabile baule: un mon-do da scoprire…

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Introduzione al tema: il concetto di rifiuto• Come si comportano Cico e Paco quando vedono quella che loro stessi chiamano “immondizia”’?Brainstorming per introdurre l’argomento. Si focalizza il tema e si lasciano emergere, deliberata-mente e senza un ordine prestabilito, tante idee, conoscenze, opinioni. Nel brainstorming di gruppo i commenti degli altri partecipanti stimolano le idee di ognuno in una sorta di reazione a catena: dal confronto interno al gruppo classe emergerà quanto appreso durante la visione dello spettacolo. Che cosa ci viene in mente pensando alla parola “immondizia”? Che cosa viene invece in mente a Paco e Cico? Che cosa fanno i due pagliacci con l’”immondizia” che trovano?

• Che cosa sono, per Cico e Paco, i rifiuti? Che cosa sono per noi? Troviamo una definizione al con-cetto di “rifiuto”!Diamo uno sguardo alla definizione legislativa: la direttiva comunitaria 2008/98/CE art. 3 punto 1 (e di conseguenza le leggi nazionali) definisce “Rifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o l’obbligo di disfarsi”. La strategia adottata dall’Unione Euro-pea con la Direttiva 98/2008/CE e recepita in Italia con il D.lgs. 205/2010 affronta la questione dei rifiuti delineando priorità di azioni all’interno di una logica di gestione integrata del problema. Esse sono indicate nella normativa in ordine di priorità: 8la riduzione e la prevenzione 8il riuso 8la raccolta differenziata e il riciclaggio 8 il recupero energetico e la termovalorizzazione 8lo smaltimento in discarica

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Creiamo un laboratorio multimediale sui rifiuti: cerchiamo insieme ai ragazzi informazioni in più sulle priorità dell’Unione Europea inmateriadi rifiuti consultando i siti:http://ec.europa.eu/environmenthttp://epp.eurostat.ec.europa.euhttp://minambiente.it

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Al di là della rappresentazione scenica, trovare dei rifiuti per strada significa che qualcuno li ha abbandonati. Abbiamo mai visto o trovato dei rifiuti per strada? In quel caso, che cosa abbiamo fatto?

Introduzione al tema: l’abbandono dei rifiuti

• Gioco di discussione: il gruppo classe viene stimolato, attraverso una serie di input, domande, pen-sieri, a discutere sul tema “abbandoni”. Il principio educativo di base è quello di lasciare spazio alla fantasia e alla decisione individuale per favorire una discussione vivace e animata, soprattutto per chi ha già una propria opinione rispetto al tema. Le domande provocatorie dell’insegnante stimolano inoltre lo scambio di opinioni e la conoscenza reciproca tra i partecipanti.

• Ricerca: indaghiamo, in rete o sui giornali locali, se nella nostra città c’è (oppure c’è stata in passa-to) un’emergenza “abbandoni”. Scopriamo come si è comportata l’amministrazione comunale, se sono stati fatti degli appelli al senso civico dei cittadini o delle campagne informative per sensibi-lizzare al corretto conferimento dei rifiuti. Inoltre, cerchiamo di capire che cosa bisogna fare quando si trovano dei rifiuti abbandonati per strada: per avere informazioni a questo proposito, contattiamo l’amministrazione comunale o il Consorzio che gestisce la raccolta dei rifiuti nella nostra città.

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è possibile riusare i rifiuti? Che cosa ci mostrano Cico e Paco? Quali rifiuti trovano e in che cosa li trasformano?Cico e Paco trovano dei rifiuti: da questo ritrovamento inizia, per loro, una nuova avventura in cui, finalmente, possono costruirsi un circo tutto per loro, fatto di cose “vecchie, rotte, che non servono più”, a cui danno una nuova vita.

Introduzione al tema: il riuso/riutilizzo

Scopriamo lo stimolo che porta al riutilizzo!

Per i due clown:• lo stimolo è la povertà/non possibilità di acquisto/mancanza di risorse;• un sogno/progetto da realizzare innesca la creatività;• …..........................................................................................

Per gli alunni:• lo stimolo è il gioco…...................................................….;• …….................................................................................….

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Scopriamo come sono state riutilizzate le cose, l’”immondizia”!

Per i due clown (col gioco e col cambio di ruolo):• la stoffa è diventata tendone del circo, così come il ferro;• un pezzo di fil di ferro ed un cartoncino diventano la bandiera sul tendone;• il cartello col nome del circo viene fatto con tappi di bottiglia, scodellini dei budini o dello yo-ghurt, pezzi di plastica (vecchi tubetti dei pennarelli,…)• i coperchi servono per fare uno strumento musicale;• i sacchetti usati del pane e macchina per la pasta servono per fare le strisce per le criniere, come anche una parte di un collant;• l’elastico delle mutande e vecchie piume di un gioco o di uno spolverino diventano la bardatura dei cavalli;• un pezzo di bastone si trasforma nella bacchetta del direttore d’orchestra, ma con l’aggiunta di un cordino anche una frusta da domatore;• un vecchio pezzo di moquette diventa la pista;• gli spettatori con il cambio di ruolo possono diventare qualcun’altro…!

Per gli alunni:• prendiamo dei rifiuti che produciamo quotidianamente (ad es. un vasetto dello yoghurt, una bot-tiglia di plastica, dei fogli di carta…): che cosa possiamo farli diventare?• nella nostra scuola, quale progetto di riutilizzo si potrebbe fare?• …..........................................................................................................

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Per i clown:• il riuso/riutilizzo ha di nuovo uno scopo/funzione, cioè realizzare il progetto di un CIRCO del RICICLO;• ……...........................................................................

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Riepiloghiamo le “regole d’oro” del riuso e facciamole conoscere a tutti!Prepariamo un cartellone “illustra-to” dai ragazzi con le regole per mettere in pratica il riuso, poi cre-iamo uno slogan/spot e presentia-molo in tutte le classi dell’Istituto: facciamo conoscere a tutti il riuso!Le “regole d’oro”: 1. prima di buttare qualcosa, pen-sare se può esserci ancora utile2. prima di buttare un foglio di car-ta, utilizzarlo da entrambi i lati3. non buttare le borse di plastica, ma riusarle più volte4. prima di buttare dei vestiti, pen-sare se possono servire a qualcuno5. prima di comprare un nuovo og-getto proviamo, se siamo capaci, a costruircelo da soli

Per la scuola: • il riuso/riutilizzo ha di nuovo uno scopo/funzione, cioè realizzare il progetto di….

Proviamo con un gioco! Inventare con la fantasia un progetto per far tornar utile qualcosa che non lo è più. Ad esempio un bambino dice: “Una scarpa rotta è inutile” e il suo progetto di “riuso” potrebbe essere colorarla con colori molto vivaci e farla di-ventare un porta piante grasse…Variante. Creare un progetto e poi indivi-duare oggetti e materiali destinati ad esse-re rifiuti che invece possono tornare utili alla realizzazione del progetto stesso, ad esem-pio per l’elaborazione di cartelloni, l’idea-zione di lavoretti o materiali didattici…

Il materiale che si trasforma e si riutilizza ritrova valore (ad es. ciò che è rotto, vecchio, inutile… torna ad essere molto utile, importante, vivo). Il concetto di utile o inutile è quindi relativo, dipende dal punto di vista con cui osserviamo e/o utilizziamo le cose.

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Introduzione al tema: la riduzione dei rifiuti (attraverso il riuso)

Il diario dei rifiuti: ogni alunno, insieme alla propria famiglia, tiene per una settimana un vero e proprio diario dei rifiuti, per analizzare la quantità e la qualità dei rifiuti che produce. I ragazzi sono invitati a osservare e catalogare i rifiuti prodotti a casa e/o a scuola, annotandoli su una “tabella della settimana”. è importante elencare i rifiuti sulla base del materiale di cui sono fatti: rifiuti organici, carta, plastica, vetro, metalli… Oltre ad annotare i rifiuti, si possono pesare nello stesso arco di tempo del monitoraggio.

Com’è fatta la nostra pattumiera? Analizziamo insieme come si compone la nostra pattumiera attraverso alcuni dati:

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Oggi produciamo 550 kg all’anno di rifiuti pro capite! Ma sappiamo com’è com-posta la nostra pattumiera? Possiamo ridurre i rifiuti che produciamo attraverso il riuso? Come? Quali spunti ci danno Cico e Paco? Approfondiamo la pratica del “riciclo creativo”!

8organico 33%;8carta e cartone 25%;8plastiche 16%;8rsu 10%;8vetro 8%;8verde 7%;

8alluminio 1%.

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Ricerca: approfondiamo le buone pratiche per la riduzione dei rifiuti. Si tratta di individuare una serie di piccole (ma grandi) azioni quotidiane che, se intraprese, portano a un significativo “dimagrimento” della nostra pattumiera. Sono azioni che si possono fare a casa come a scuola, in vacanza oppure dagli amici. Ecco un piccolo decalogo per la riduzione dei rifiuti, le buone pratiche “tascabi-li”, ispirato dal libro Meno cento chili di Roberto Cavallo: ad ogni ambiente la sua riduzione!

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In bagno e in lavanderia • i detersivi alla spina e i coadiuvanti per il lavaggio; • i detersivi e i detergenti fai da te.In cucina e quando si fa la spesa • le borse di plastica riutilizzabili e le cassette pieghevoli; • i prodotti alla spina e le confezioni famigliari; • la condivisione degli avanzi: il progetto del “buon samaritano”. Nella stanza dei bambini • pannolini lavabili e biodegradabili; • compleanno e merenda… leggeri; • lo scambio di giochi e vestiti.In giardino • compostaggio domestico; • compostaggio comunitario.Al lavoro e nel tempo libero • ecouffici; • le mense leggere; • sagre e fiere senza rifiuti; • eco hotel; • no alla pubblicità anonima.

Le buone pratiche per la riduzione dei rifiuti partono proprio da qui: conosciamo i nostri rifiuti per produrne di meno!

Completiamo ed approfondiamo l’elenco consultando i siti http://www.lascimmiaurlatrice.com/2011/10/autoproduzione-detergenti-e-detersivi-naturali/http://biodetersivi.altervista.org/allegati/scheda_pratica.pdfhttp://greenme.it/tag/riciclo-creativohttp://www.tuttogreen.it/riciclo-creativo-la-guida-completa/

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Introduzione al tema: la cultura del recupero: i rifiuti di ieri/i rifiuti di oggi

• Brainstorming per introdurre l’argomento: quali rifiuti produciamo abitualmente? Quali rifiuti produ-cevano i nostri nonni? E i nostri antenati?

• Inchiesta: prepariamo una piccola indagine da sottoporre a familiari ed amici per scoprire se esi-ste una differenza fra i rifiuti di oggi e quelli di un tempo. Cerchiamo di scoprire perché c’è stato un cambiamento, ragioniamo sui risultati ottenuti: è importante che emerga la differenza fra “cultura del recupero” e “cultura dell’usa e getta”.

• Riflettiamo: che cosa possiamo fare noi per ispirarci allo “spirito del riuso” di Cico e Paco?

• Creiamo un decalogo sulla cultura del recupero, poi facciamolo leggere ai nostri famigliari e agli altri alunni/insegnanti della scuola!

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Come sono cambiati, nel tempo, i rifiuti?Che cosa rende Cico e Paco così “originali”?

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Introduzione al tema: il consumo sostenibile e consapevole

• Conosciamo gli imballaggi. Per diventare consumatori più attenti conosciamo meglio gli imballag-gi: si prepara una presentazione in power point o un cartellone per spiegare quali sono le caratteristi-che dell’imballaggio. Su ogni presentazione si indicano e spiegano le diciture: NOME DEL PRODOTTO, QUANTITÀ, INGREDIENTI (se alimento), TERMINE DI CONSERVAZIONE, CODICE LOTTO DI FABBRICAZIO-NE, CODICE A BARRE, SEDE DELLO STABILIMENTO DI PRODUZIONE, SIMBOLI (spiegare quelli relativi alla riciclabilità). è consigliabile inserire immagini significative legate alle varie voci.

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Oggi “compriamo tanti rifiuti”: quando andiamo a fare la spesa, molte delle cose che compriamo diventano ben presto dei rifiuti. Pensiamo ad esempio agli imballaggi! Che cosa sappiamo degli imballaggi? Quando andiamo a fare la spesa, facciamo attenzione agli imballaggi prima di acquistare un prodotto?

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Oggi “compriamo tanti rifiuti”: quando andiamo a fare la spesa, molte delle cose che compriamo diventano ben presto dei rifiuti. Pensiamo ad esempio agli imballaggi! Che cosa sappiamo degli imballaggi? Quando andiamo a fare la spesa, facciamo attenzione agli imballaggi prima di acquistare un prodotto?

• Il consumo sostenibile e consapevole: andiamo insieme al supermercato, guardiamoci intorno (oppure portiamo un certo numero di imballaggi a scuola!) e proviamo a fare la “spesa intelligente”, riflettendo su: eLa dimensione deLLa confezione: è adeguata a ciò che contiene oppure è “esagerata” (rispetto a ciò che contiene!)? eiL/i materiaLi di cui è fatto L’imbaLLaggio: si tratta di materiale/i riciclabile/i? eattenzione ai poliaccoppiati non riciclabili! Se possibile, evitiamoli! ericorda: se possibile, acquistiamo prodotti sfusi e senza imballaggi!

• Le “regole d’oro del consumatore attento”: creiamo un vademecum per lariduzione dei rifiuti. Ecco un piccolo elenco, da completare insieme agli alunni:

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Introduzione al tema: la raccolta differenziata

Il conferimento dei materiali riciclabiliPer i due clown:• le discariche abusive partono da un cattivo conferimento… ;• …......................................................................................................

Per la scuola:• com’è organizzato sul territorio il conferimento di plastica, carta, vetro, organico, metalli, indiffe-renziato?• perché differenziare? Come differenziamo i rifiuti a casa? E a scuola? Il sistema di raccolta è stra-dale o porta a porta?• dov’è possibile conferire quei rifiuti per i quali non è previsto il normale sistema di raccolta (ad esempio macerie, pneumatici, pile…)?

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Cico e Paco trovano dell’“immondizia mista”, cioè fatta di tanti materiali diversi buttati insieme. è l’opposto dei principi che guidano la pratica della raccolta differenziata! Che cosa sappiamo noi di raccolta differenziata? Facciamo abi-tualmente la raccolta differenziata a casa e/o a scuola?

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Introduzione al tema: la discarica

• Il conferimento in discarica: “la discarica di rifiuti è un’enorme buca dove vengono buttati i rifiuti che non si è voluto o potuto riciclare. Dopo gli scavi, la buca viene ricoperta da una barriera di im-permeabilizzazione sul fondo e sui fianchi per proteggere il terreno, poi viene costruito un sistema di tubi per raccogliere il percolato, un liquido carico di inquinanti che si forma all’interno della discarica. Gli impianti moderni sono anche dotati di un sistema per catturare il biogas, un gas molto prezioso costituito da…”.Continuiamo l’approfondimento con gli alunni cercando immagini, informazioni più specifiche, dati a livello nazionale e/o locale sulla presenza delle discariche sul territorio e sulla quantità di rifiuti smaltiti presso questi impianti!

L’immagine dei rifiuti viene spesso associata a quella della discarica. Sappiamo che cos’è una discarica? In quale discarica finiscono i nostri rifiuti non riciclabili?

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Introduzione al tema: l’ecocentro/isola ecologica

• Andiamo all’ecocentro/isola ecologica: alcune tipologie di rifiuti (macerie, R.A.E.E., ingombranti…), per i quali non è prevista una modalità di raccolta domiciliare o coi cassonetti, vanno conferiti all’eco-centro/isola ecologica.

• Approfondiamo il funzionamento e l’orario di apertura dell’ecocentro/isola ecologica a noi più vici-no: sul territorio comunale è presente un ecocentro/isola ecologica? Che cosa si può conferire al suo interno? In quali giorni ed orari è aperto/a al pubblico? Con fotocamera e taccuino, esploriamo!

• Poi disegnamo una planimetria dell’ecocentro/isola ecologica e presentiamo la nostra iniziativa all’amministrazione comunale, alle famiglie e agli amici.

Ci sono dei rifiuti per i quali non è previsto un sistema di raccolta stradale o porta a porta. Conosciamoli meglio esplorando l’ecocentro/isola ecologica!

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