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ALL'INTERNO IL PROGRAMMA DI CINEMAMBIENTE

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ALL'INTE

RNO

IL PRO

GRAM

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CINEM

AMBIEN

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d

II

13a CINEMAMBIENTE 2010

Da quest’anno CinemAmbiente annuncerà l’arrivo del-l’estate. Il festival infatti si sposta da ottobre a giugno perfesteggiare il 5 di questo mese la Giornata Mondialedell’Ambiente proclamata nel 1972 dall’AssembleaGenerale delle Nazioni Unite che, con l’Earth Day del 22aprile, segna uno dei momenti di attenzione globale ai te-mi ambientali.Spostare un festival è un impegno gravoso, ripagato nelnostro caso dalla collaborazione con l’agenzia dell’ONUper l’ambiente che l’ha inserito tra gli eventi da essa rico-nosciuti. È una soddisfazione che corona oltre un decen-nio di lavoro che ha fatto di Torino, la sede del principa-le festival cinematografico sull’ambiente a livello interna-zionale.In questi anni CinemAmbiente si è evoluto; ha propostomigliaia di film e ospitato centinaia di registi e personali-tà; si è radicato nel territorio; ha visto crescere il pubbli-co di anno in anno; ha differenziato le proprie attivitàproponendosi come uno dei pochi festival che svolge ilproprio lavoro durante tutto l’anno. Ha infatti varato pro-getti come CinemAmbiente Tour che organizza eventi sututto il territorio nazionale; CinemAmbiente TV che offrela possibilità di proiettare in classe, attraverso Internet,centinaia di film a tematica ambientale ed Ecokids, chededica alle scuole proiezioni nei cinema seguite da ap-profondimenti condotti da esperti.Questa tredicesima edizione propone come al solito ilmeglio della produzione internazionale degli ultimi dueanni: film di grande respiro, vincitori di Oscar o reduci dapasserelle internazionali come il Sundance Festival o laBerlinale, segno che il cinema ambientalista si sta impo-nendo nei principali eventi cinematografici mondiali.La struttura del festival è ormai collaudata con i concorsi

dedicati ai documentari internazionali e italiani e ai corto-metraggi, il Panorama, i vari focus ed Ecokids.Opereranno sette giurie: tre ufficiali, tre nominate da as-sociazioni ambientaliste e una composta da giovani. Un focus che occuperà un’intera giornata è dedicato al te-ma della biodiversità; un altro al crescente fenomeno delGuerrilla Gardening e del verde metropolitano; infine unomaggio sarà dedicato al Sondrio Festival, Mostra deiDocumentari sui Parchi, il maggiore evento del settore inItalia.Tra i percorsi di quest’anno, l’energia, il consumo del suo-lo, l’inquinamento e la privatizzazione dell’acqua, la chi-mica, la gestione degli spazi urbani, la sovrappesca, il ter-remoto in Abruzzo, gli stili di vita…Numerosi gli eventi collaterali: dai tradizionali aperitiviletterari, alle mostre, al raduno nazionale dei Guerilla

Gardening, al primo Bike Pride italiano (grande pedalatapopolare per le strade di Torino), alla collaborazione conUp(stairs) che proietterà film sui tetti della città, alla col-laborazione con il Marcarolo Film Festival per la creazio-ne di una scuola di documentario ambientale, per arriva-re alla partecipazione di AICA che assegnerà, nell’ambitodel festival, l’annuale premio a personalità che si sono di-stinte nella comunicazione ambientale. Tra le iniziativeprimaverili di verde urbano: i Park(ing), il tram botanico,i giardini mobili, la colonna verde, le installazioni verdi alMuseo Regionale di Scienze Naturali.Un festival in continua evoluzione, più estivo e popolare,ma saldamente legato alle sue radici: qualità cinematogra-fica e rigore scientifico.

Gaetano Capizzi (direttore del Festival CinemAmbiente)

Il cinema per l’ambienteCinemAmbiente cambia stagione

uUn mondo in cui l’energia sarà interamente ricavata da fon-ti rinnovabili, non inquinante, poco costosa e accessibile atutti: un’utopia irrealizzabile o un sogno destinato a diven-tare realtà? Siamo infatti sempre più vicini a poter avviare un processodi globale ristrutturazione legato all’autonomia energetica eall’energia pulita - come viene raccontato da Carl-A.Fechner nel suo doumentario Die 4. Revolution - EnergyAutonomy per cui sono stati necessari oltre quattro anni peressere completato - e non più a risorse come il carbone, ilpetrolio o il nucleare che continuano a generare sanguino-si conflitti, oltre ad avere un impatto devastante sull’uomoe sull’ambiente. Il sole, il vento, il mare o i fiumi nascondo-no infatti milioni di kilowatt che si possono estrarre in mo-do autonomo e individuale in ogni luogo della Terra. Se ciòavvenisse, si tratterebbe di una vera e propria quarta rivo-luzione industriale che risolverebbe anche le forti differen-ze sociali ed economiche che affliggono il Pianeta, ridistri-

buendo le ricchezze e riequilibrando le ingiustizie socialiche colpiscono soprattutto i paesi in via di sviluppo. Ecco quindi presentati una serie di progetti realizzati in die-ci paesi diversi a dimostrazione che un altro mondo è con-cretamente possibile: dalla Danimarca, dove ha sede uncentro per le nuove energie, alla Germania, dove si troval’edificio a più elevata efficienza del mondo in grado di pro-durre più energia di quanta ne utilizzi, fino al Mali o alBangladesh ove le energie rinnovabili garantiscono la so-pravvivenza di intere famiglie, grazie all’uso di modelli fi-nanziari accuratamente studiati. Vengono così intervistatieconomisti, scienziati, inventori o attivisti che, convinti del-la superiorità etica di questo tipo di energia, illustrano letecnologie più all’avanguardia adatte a garantire un futurodiverso e un nuovo inizio per l’uomo e il mondo intero.Non c’è del resto alternativa: in gioco c’è la nostra stessa so-pravvivenza.

Guglielmo Maggioni

Un nuovo inizio

III

FILM ENERGIA

mMurray Fredericks è un fotografo specializzato in reportagelegati a luoghi naturali particolari come l’Himalaya, laPatagonia e la Tasmania. Da alcuni anni però sviluppa unprogetto incentrato su un ambiente forse ancora più estremoe unico al mondo: il Lago Eyre, in Australia. Situato a circasettecento chilometri a nord di Adelaide, nel remoto outbackmeridionale e a quindici metri sotto il livello del mare, il la-go - il cui bacino idrografico ha le dimensioni dell’Italia, laFrancia e la Germania messe insieme e che è in gran parteasciutto quasi tutto l’anno - è un’immensa miniera di sale. Ilperiodo in cui è presente la maggior quantità d’acqua è lastagione delle piogge. Una volta ogni dieci anni circa si ver-ificano persino piccole inondazioni, dovute all’eccezionaleportata delle piogge e ancor più raramente (tre episodi negliultimi duecento anni, l’ultimo dei quali nel 1974) si registra-no dei grandi allagamenti. Nella stagione secca, invece, il liv-ello dell’acqua cala in modo sensibile.

Fredericks, che cercava un luogo adatto per la sua ricercasulla fotografia di paesaggi, ha trovato qui l’ambiente ideale.Totalmente privo di elementi tipici e convenzionali delgenere (montagne, alberi, rocce o fiumi), il Lago Eyre è per-fetto per ciò che il fotografo voleva trasmettere con le sueimmagini: non più la descrizione di un ambiente, ma l’essen-za più profonda di un luogo. Per raggiungere questo risul-tato, dal 2002 e completamente da solo, campeggia per piùdi un mese all’anno nel lago, affrontando difficoltà e pericolidi ogni tipo: il posto “civilizzato” più vicino dista, infatti, piùdi cento chilometri e bisogna avere con sé sia acqua che ci-bo per sopravvivere. Circondato da un nulla di vastità quasiassoluta, Fredericks ha così la possibilità di immergersi total-mente in quello che è un vero e proprio paesaggio dell’an-ima, trovando quindi l’ispirazione per immagini dalla straor-dinaria e suggestiva potenza evocativa.

G. M.

Il lago di salePAESAGGI

IV

VV

aAlberta, Canada. Circondato da oltre 4 milioni di ettari di fo-resta boreale, immerso in un ambiente idilliaco ricoperto dauna natura incontaminata, si trova il più grande impianto diestrazione di bitume al mondo sorto su un deposito naturaledi catrame grande quanto l’Inghilterra. Sono le cosiddette sabbie bituminose: un miscuglio di sabbia,argilla e, appunto, bitume. L’impatto sull’ambiente e il climadella zona è devastante. Ma anche lo spreco energetico e so-prattutto di acqua è altrettanto impressionante. Per estrarre ilpetrolio da un terreno di questo tipo è infatti necessario iniet-tare nel terreno grandi quantità di acqua molto calda: per ognibarile di petrolio finale serve una quantità di acqua pari aquella necessaria a una città di oltre due milioni di abitanti,che rimane così contaminata da agenti tossici al punto da nonpoter più essere utilizzata. Il processo è inoltre cinque voltepiù inquinante rispetto all’estrazione tradizionale di greggio.Secondo Greenpeace, che ha lanciato la campagna Stop theTar Sands nell’estate 2007, ci sono almeno cinque motivi perbloccare questo ennesimo sopruso dell’uomo sulla natura: leripercussioni a livello di riscaldamento globale; i gravi dannialla salute causati sia a chi lavora nell’impianto sia agli abitan-ti delle zone limitrofe; la contaminazione di ingenti quantitàd’acqua; la distruzione di un intero ecosistema e i costi socia-li connessi. L’organizzazione ambientalista ha inoltre chiesto alfilmmaker e fotografo Peter Mettler di realizzare un documen-tario su questo sito unico e straordinario. L’area è però di ta-le ampiezza che si è deciso di compiere le riprese principal-mente da un elicottero, l’unico modo con cui si sarebbe riu-sciti a descrivere l’area nel suo complesso. Il risultato èPetropolis: una serie di immagini suggestive e spettacolari che,pur se accompagnate da una musica quasi ipnotica, diventa-no la metafora più concreta di quanto il mondo sia oggi com-pletamente asservito al potere supremo del petrolio.

G. M.

Oro neroSFRUTTAMENTO

iIn meno di cinquant’anni - già nel 2048 - tutti i mari ri-marranno senza alcuna forma di vita animale. O almenoquesto è lo scenario più probabile se i ritmi della pescacontinueranno con gli stessi parametri di oggi. Ciò che ècerto è che con l’aumento esponenziale della domandaoccidentale di sushi, una specie come il tonno rosso ègià vicina all’estinzione. Richard O’Barry, un ex addestratore di delfini “pentito”che si batte da anni per salvare i piccoli cetacei costrettialla cattività nei parchi acquatici, ha invece scoperto chea Tajii - una piccola località sulle coste giapponesi dovenel Seicento è nata la moderna caccia alla balena - ognianno centinaia di acquirenti si danno appuntamento,pronti a spendere migliaia di dollari per aggiudicarsi uno

Il futuro dei maridi questi mammiferi. I giapponesi sono soliti catturarepiù di 20.000 delfini l’anno e, proprio la tranquilla baiadi Tajii in cui è vietato entrare, era il centro nevralgico ditale pratica. O’Barry ha così organizzato una vera e pro-pria missione impossibile con un gruppo scelto di came-ramen e biologi marini e, grazie a cinque anni di lavoro,l’uso di tecnologie all’avanguardia e immersioni clande-stine, è riuscito a rubare le impressionanti immagini del-la pesca ai delfini. La storia degli Ocean’s Eleven guidatida Richard O’Barry - come è stata ribattezzato la squadracapitanata dal fondatore della Dolphin Society - è stataraccontata da Louie Psihoyos in The Cove, un film che èstato presentato in anteprima al Sundance Film Festival(dove si è aggiudicato il Premio del pubblico) e che ha

ACQUA

VI

vinto l’Oscar come miglior documentario nel 2010 (ma,stranamente, è stato rifiutato dal Tokyo Film Festival). L’allarme per un mondo senza pesci, accompagnato dal-la descrizione di un vero e proprio sterminio di massadalle conseguenze tragiche e devastanti, viene invecelanciato da Rupert Murray in un documentario program-matico fin dal titolo The End of the Line (ovvero Il capo-linea), in cui si segue Charles Clover (dal cui omonimobestseller il film è tratto) in un viaggio che dallo stretto diGibilterra porta fino alle coste del Senegal e, dall’Alaska,fino al mercato del pesce di Tokyo. Un terzo film recente vede infine protagonista il mare ene denuncia, pur se in maniera meno scioccante, il dif-ficile stato attuale. Si tratta dell’Incredibile viaggio dellatartaruga di Nick Stringer, in cui si descrive la straordi-naria avventura di una testuggine marina che, come mi-lioni di antenate prima di lei, dopo la schiusa delle uo-va in Florida, inizia un lungo viaggio che la condurràlungo la corrente del Golfo per raggiungere le acque ge-late del Nord Atlantico: da qui si dirigerà verso le areetropicali dell’Africa, per poi tornare alla spiaggia doveera nata per deporre le proprie uova. Affronterà così in-numerevoli pericoli (la percentuale degli esemplari chesopravvive è di uno su diecimila) oltre a scoprire i pro-fondi mutamenti che l’ambiente sta subendo a causa deicambiamenti climatici.

G. M.

VII

VIII

22.30 Cinema Massimo - Sala 1

n Home, histoire d’un voyage (105’)

22.30 Cinema Massimo - Sala 3

n The Hibryd Union (5’)

n The 4th Revolution (83’)

23.30 Museo Regionale di ScienzeNaturali - Cortile della Farmacia

DJ set Fretless

Giovedì 3 giugno

9.30 Cinema Massimo - Sala 1

n L’incredibile viaggio della tartaruga (80’)

16.00 Cinema Massimo - Sala 2

n Il sacco dell’energia (40’)

n La questione nucleare (75’)

16.15 Cinema Massimo - Sala 3

n The Forest (45’)

n Wild Russia (44’)

18.15 Cinema Massimo - Sala 3

n In amabile azzurro (95’)

18.30 Cinema Massimo - Sala 2

n Txt Island (4’)

n Cowboys in India (77’)

18.30 Museo Regionale di ScienzeNaturali - Cortile della Farmacia

n Presentazione del libro La menzognanucleare incontro con gli autoriGiulietto Chiesa, Guido Cosenza,Luigi Sertorio. Modera Marino Badiale

20.00 Museo Regionale di ScienzeNaturali - Cortile della Farmacia

Aperitivo sonorizzato a cura di Vito Miccolis Band

20.15 Cinema Massimo - Sala 3

n I giorni della merla (52’)

n Paradiso ritrovato (52’)

20.30 Cinema Massimo - Sala 2

n Babioles (5’)

n Garbage Dreams (79’)

21.30 Envi Park - Tetto Palazzina B2

Ouverture musicale con Scardanelli &Capitan Pitale

n Do the Green Thing (11’)

n The Hybrid Union (5’)

n Txt Island (4’)

n Runaway (9’)

n Salt (28’)

n Recife Frio (24’)

22.00 Museo Regionale di ScienzeNaturali - Cortile della Farmacia

n Runaway (9’)

n Big River Man (100’)

22.15 Cinema Massimo - Sala 2

n Google Baby (76’)

22.30 Cinema Massimo - Sala 3

n Perdition (44’)

n Vivamazonia (55’)

23.30 Museo Regionale di ScienzeNaturali - Cortile della Farmacia

Calipson in concerto

Venerdì 4 giugno

9.00 Cinema Massimo - Sala 2

n Avatar (162’)

9.30 Cinema Massimo - Sala 1

n L’incredibile viaggio della tartaruga (80’)

Premiazione del concorso della RegionePiemonte “Vivere i nostri luoghi con gliocchi del futuro: Parola di Albero”.

9.30 Cinema Massimo - Sala 3

n The End of the Line (90’)

16.15 Cinema Massimo - Sala 3

n Terra reloaded (69’)

16.30 Cinema Massimo - Sala 2

n Grandi speranze (77’)

18.00 Cinema Massimo - Sala 3

n Sun Come Up (38’)

n How Green Was Our Valley (32’)

n Born Sweet (28’)

18.30 Cinema Massimo - Sala 2

n Becoming (8’)

n Life for Sale (61’)

18.30 Museo Regionale di ScienzeNaturali - Cortile della Farmacia

Presentazione del libro: Emilie, ecologistain carriera con l’autrice Alice Audouin.Modera Tessa Gelisio

20.00 Museo Regionale di ScienzeNaturali - Cortile della Farmacia

Sofà Music Selection Aperitivo Sonorizzatoa cura di Fattore K Sofà Cafè

Venerdì 28 maggio

18.30 Circolo Amantes

n Inaugurazione Mostra Zona Rossa acura di Dott. Porka’s

Martedì 1 giugno

21.00 Cinema Massimo - Sala 1

Inaugurazione 13° FestivalCinemAmbiente

n Logorama (16’)

n The Cove (90’)

Mercoledì 2 giugno

16.15 Cinema Massimo - Sala 3

n Another World is Plantable! (40’)

n Dirt! The Movie (53’)

16.30 Cinema Massimo - Sala 1

n Four Wings and a Prayer (80’)

18.15 Cinema Massimo - Sala 3

n Recife Frio (24’)

n Petropolis (40’)

n Salt (28’)

18.30 Cinema Massimo - Sala 1

n Do the Green Thing - Touching thestairs (4’)

n Chemerical (75’)

18.30 Museo Regionale di ScienzeNaturali - Cortile della Farmacia

n Inaugurazione dell'allestimento verdetemporaneo del gruppo di guerrillagardening Badili Badola. Aperitivo sonorizzato a cura di DJ Fretless

20.15 Cinema Massimo - Sala 3

n Il suolo minacciato (47’)

n A Nord Est (44’)

20.30 Cinema Massimo - Sala 1

n Big River Man (100’)

21.30 Circolo Amantes

n Differenti (13’)

n La baia dei lupi (62’)

22.00 Museo Regionale di ScienzeNaturali - Cortile della Farmacia

n Logorama (16’)

n The Cove (90’)

Legenda

16.00 Cinema Massimo - Sala 3

n Un grillo mannaro a Londra (80’)

16.30 Cinema Massimo - Sala 1

n Ciclici flussi urbani (3’) P

n Cities on Speed - Bogota Change (58’)

17.00 P.zza Castello

n Arrivo Bike Pride

18.00 Cinema Massimo - Sala 1

n Lo specchio (85’)

18.00 Cinema Massimo - Sala 3

n Like Crude Oil (5’)

n Collapse (82’)

21.00 Cinema Massimo - Sala 1

Cerimonia di premiazione 13° FestivalCinemAmbiente

n No Impact Man (92’)

22.30 The Beach

Festa di chiusura 13° Festival CinemAmbiente

Concerto El Tres - segue Dj set Lele Roma

Mercoledì 9 giugno

21.00 Cinema Monterosa

Replica vincitori

21.00 Centro L’Incontro Suburbana

Replica vincitori

Mercoledì 16 giugno

21.00 Centro L’Incontro Suburbana

Replica vincitori

n Gente d’Alpe (56’)

18.15 Cinema Massimo - Sala 3

n Verdi sorprese (31’)

n The Garden (80’)

18.30 Cinema Massimo - Sala 1

n L’Homme aux serpents (88’)

19.00 Museo Regionale di ScienzeNaturali - Cortile della Farmacia

Superpeople Aperitivo Sonorizzato a curadi Luciano e Mastaced

20.30 Cinema Massimo - Sala 1

n The End of the Line (90’)

20.30 Cinema Massimo - Sala 3

n Uscita di sicurezza (66’)

21.30 Circolo Amantes

n Do the Green Thing (11’)

n L’era dell’adattamento (31’)

n Danger Global Warming (4’)

n Picu picu picuraro (12’)

n 74 miglia (40’)

22.00 Pav

n Verdi sorprese (31’)

n Dirt! The Movie (53’)

22.00 Museo Regionale di ScienzeNaturali - Cortile della Farmacia

n Home, histoire d’un voyage (105’)

22.15 Cinema Massimo - Sala 3

n Eng (10’)

n Arsy-Versy (23’)

n La Grippe du Laissez Faire (26’)

n Fjord (24’)

22.30 Cinema Massimo - Sala 1

n The Botany of Desire (116’)

23.30 Museo Regionale di ScienzeNaturali - Cortile della Farmacia

Motorcity back in town house live set(Gianluca Cato Senatore/bass, PaoloParpaglione/sax, Luciano/beats)

Domenica 6 giugno

08.00 - 19.00 Via Garibaldi angoloP.zza Castello

n Mercato di Campagna Amica a cura diColdiretti

15.00 Viale Virgilio

n Ritrovo Bike Pride

20.15 Cinema Massimo - Sala 3

n Comando e Controllo

Segue dibattito

20.30 Cinema Massimo - Sala 2

n Plastic Planet (95’)

21.30 Circolo Amantes

n Runaway (9’)

n La natura della rete 38’

n Storie di housing sociale 52’

22.00 Museo Regionale di ScienzeNaturali - Cortile della Farmacia

n Babioles (5’)

n Garbage Dreams (79’)

22.00 Pav

n Another World is Plantable! (40’)

n I giorni della merla (52’)

22.30 Cinema Massimo - Sala 2

n Good Man (14’)

n A Road Not Taken (66’)

22.30 Cinema Massimo - Sala 3

n La casa verde (22’)

n Le white (49’)

23.30 Museo Regionale di ScienzeNaturali - Cortile della Farmacia

Rockzilla sonorizzazioni e performanceaudio video a cura di Fattore K Sofà Cafè

Sabato 5 giugnodalle 11.00 alle 19.00 da P.zza Gran Madre a P.zza Statuto

n Tram Verde - linea 13 tratta limitata

11.30 Via Montebello angolo Via Verdi

n Inaugurazione Park(ing)

14.30 - 18.30 Museo Regionale di ScienzeNaturali - Cortile della Farmacia

n Raduno nazionale del movimentoGuerrilla Gardening e dibattito sul verdeurbano con Daniele Fazio, FrancescoGiorgi, Susanna Magistretti, Pia Pera,Gabriele Rinaldi. Moderano MichelaPasquali e Badili Badola

15.00 Cinema Massimo - Sala 3

n L’incredibile viaggio della tartaruga (80’)

16.30 Cinema Massimo - Sala 1

n Anima Mundi (29’)

n A Place Without People (55’)

16.45 Cinema Massimo - Sala 3

IX

l’L’Amazzonia, con i suoi oltre 7 milioni di chilometri quadratidi estensione e oltre 45.000 specie vegetali e animali, rappre-senta non solo un polmone verde dell’intero Pianeta, maun’area unica al mondo per la ricchezza della sua biodiver-sità. Un patrimonio incomparabile (non solo dell’umanità)che è fortemente minacciato: si calcola infatti che circa unquinto della foresta amazzonica sia stato distrutto. Dagli anni Quaranta del secolo scorso, i governi dei vari Paesiche si trovano all’interno dei suoi confini hanno infatti decisodi sfruttarne le immense risorse naturali, avviando quindi unasistematica deforestazione. Come descrivere una realtà cosìstraordinaria e tragicamente a rischio? John Maringouin in BigRiver Man (2009) lo fa, ad esempio, raccontando un person-aggio quasi herzogiano (se non fosse per l’ironia che contrad-distingue l’uomo e il documentario) come Martin Strel, un atle-ta sloveno specializzato in maratone di nuoto. Ben lontanodall’asciutta forma fisica dei suoi colleghi, ha però affrontato al-cuni dei fiumi più famosi e lunghi del mondo (tra cui ilMississippi, il Danubio e lo Yangtze) e pericoli come piranhas,coccodrilli e anaconde, continuando però a bere due bottigliedi vino al giorno. Nel 2007 si è lanciato in quella che rimanela più pericolosa impresa natatoria mai tentata dall’uomo: co-prire l’intero corso (più dei 6.000 chilometri) del Rio delleAmazzoni e denunciarne l’alto livello di inquinamento.Anche Franz Florenz potrebbe affascinare il grande registatedesco di Aguirre, furore di Dio, Fitzcarraldo e GrizzlyMan. Come ci viene narrato in L’Homme aux serpents(2009) di Eric Flandin, Florenz è un veterinario colombianoche si addentra nella foresta, lungo le strade del suo Paese,guidando un autobus pieno di serpenti che presenta, negliintermezzi di sosta del bus, alla popolazione incuriosita.L’uomo ha infatti una teoria curiosa se non paradossale: laguerra civile tra Farc e forze militari che da decenni dilanialo stato sudamericano è in realtà l’unico modo per impedirealle grandi multinazionali di stabilirsi sul territorio, salva-guardandone così l’eccezionale biodiversità. Grazie aVivamazonia (2010) di Francesco Cannito, veniamo asapere, invece, che nel cuore dell’Amazzonia brasiliana, sulRio Jauperì, in un’area abbandonata dalle istituzioni e conuno dei più alti tassi di analfabetismo e malaria del Paese,c’è una piccola scuola rurale - la Vivamazonia - fondata unadecina di anni fa da alcuni maestri volontari senza alcun fi-nanziamento governativo. Qui gli alunni non imparanosoltanto a leggere e a scrivere, ma a conoscere l’ambienteunico in cui vivono. Solo i nativi sono infatti in grado diproteggerlo da chi, in nome del profitto e dello sviluppoeconomico, continua a comprometterne la sopravvivenza.Ma la foresta sudamericana è anche il luogo elettivo delmistero e dell’avventura, come scoprirà sulla sua pelle ilprotagonista di Perdition (2009) di Samuel Danesi.

G. M.

Un patrimonio in pericolo

X

FORESTE

XI

VERDE URBANO

nNegli ultimi anni, come racconta Nicola Dall’Olio in Il suo-lo minacciato (2009), nella sola area parmense - luogo diproduzioni agro-alimentari di eccellenza come il parmi-giano reggiano o il culatello - lo sprwal urbano, con i suoicapannoni e le sue strade, consuma un ettaro di terreno algiorno. Una delle tante risposte a questa inarrestabile e sel-vaggia cementificazione che riguarda tutto il Pianeta, de-scritta anche in Dirt! The Movie (2009) di Bill Benenson eGene Rosow, può essere quella degli orti urbani o sociali.Un fenomeno tutto americano e nato quasi per caso, cheperò è sempre più in espansione anche in Italia. Negli StatiUniti, tempo fa un agricoltore, mettendo a coltura il suocampo di un ettaro, ha prodotto una quantità di ortaggi taleda soddisfare il fabbisogno nutritivo di 10.000 persone.Un’idea che ha conquistato pure la first lady: sensibile alletematiche ambientali ed ecologiche, nonché alla buonacucina, Michelle Obama ha avviato una coltivazione a usopersonale di broccoli e zucchine nell’orto della Casa Bianca.Sono infatti innumerevoli i vantaggi legati a questa pratica:ecologici, poiché si privilegiano le colture eco-sostenibili;sociali, poiché la maggior parte delle persone coinvoltesono disabili e pensionati; culturali, perchè il tentativo è an-che quello di trasmettere un vero e proprio sapere agricoloda una generazione all’altra, oltre a promuovere un piùstretto rapporto con la natura. Nel nostro Paese sono tanti i piccoli comuni che si stanno

Il giardino di cemento

XII

aprendo a questo nuovo ritorno alla terra. Come scopriamograzie ad Andrea D’Ambrosio e Carla Del Mese nei I giornidella merla (2009): ad esempio, su iniziativa del Comune diPontecagnano, in provincia di Salerno e con l’apporto diLegambiente, sono stati realizzati recentemente oltre 50 ortisociali. Un atto che può avere delle forti valenze politiche. In Eine andere Welt ist pflanzbar! (Un altro mondo è pi-antabile!, 2007) di Ella von der Haide, vengono descritti treesempi sviluppati a Berlino che non sono solo delle vere eproprie oasi verdi all’interno delle città, ma la concreta di-mostrazione di un diverso sviluppo urbano. Scott HamiltonKennedy ci racconta invece, in The Garden (2008), la situ-azione a rischio di speculazione edilizia del più grandecommunity garden americano. Nato a Los Angeles, il ter-reno è diventato, quasi come una forma di risarcimentodopo i disordini scoppiati nel 1992 e grazie ai South CentralFarmers, un vero e proprio miracolo ambientale sorto inuna delle aree più degradate del Paese. Se però anche il pri-vato è politico, non meno emblematica è la vicenda diGabriella, narrata in Paradiso ritrovato (2009) di PatriziaMarani. Ex attrice e appassionata di giardinaggio oltre cheseguace dell’agricoltura naturale, Patrizia ha creato un veroe proprio santuario di specie vegetali rare o estinte, offren-do nello stesso tempo anche alle piante più umili e sponta-nee lo stesso spazio e cura di quelle più nobili e coltivate.

G. M.

Il Festival è organizzato da Assomidop, -Associazione culturale costituita daComune di Sondrio, Club Alpino Italiano,Consorzio Bim, Parco nazionale delloStelvio e Parco regionale delle OrobieValtellinesi.

XIII

sSondrio Festival è una rassegna internazionale unica nelsuo genere, dedicata ai documentari naturalistici realizza-ti nei parchi naturali e aree protette di tutto il mondo chesi svolge dal 1987 a Sondrio. La prossima edizione - laXXV - si terrà dal 5 al 9 ottobre 2010. La rassegna presen-ta opere scelte fra le migliori produzioni mondiali: nell’al-bo d’oro del Festival figurano registi provenienti da ogniparte del Pianeta e personalità famose nel settore del do-cumentario naturalistico, spesso presenti all’iniziativa. Obiettivi principali della manifestazione sono la diffu-sione della cultura legata alla salvaguardia dell’am-biente e all’educazione am-bientale, oltre che la promo-zione e valorizzazione deldocumentario.Nell’ambito del concorso ci-nematografico è prevista unasezione per i documentariche evidenzino problemi le-gati all’ambiente e allo svi-luppo sostenibile. La giuriainternazionale del Festival ècomposta da documentaristi,naturalisti, giornalisti e dal re-gista vincitore dell’edizioneprecedente. La manifestazione coinvolgenel corso di una settimana unvasto pubblico, i ragazzi dellescuole di tutta la Provincia diSondrio e numerosi esperti:documentaristi, amministratoridi parchi naturali e naturalisti.Molteplici le iniziative in pro-gramma: oltre alle proiezionidei documentari in concorso sisvolgono infatti convegni, spet-tacoli, conferenze, incontri e at-tività di educazione ambientaleper le scuole. Quest’anno-nell’ambito di Ci -nemAm biente - il Festival pre-senta due film premiati nellascorsa edizione del Festival: TheForest - Realm of Shadows di JanHaft e Wild Russia-Kamchatkadi Christian Baumeister.

SONDRIO FESTIVAL

Mostra dei documentari sui parchi

Sondrio Festival - Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi

International Documentary Film Festival on ParksVia Perego, 1 (Palazzo Martinengo)23100 Sondrio - ItaliaTel.++ 39 0342 526260, fax ++ 39 0342 526437E-mail: [email protected], www.sondriofestival.it

EDUCAZIONE AMBIENTALE

eEcoKids è stato in questi anni un vero e proprio festival nelfestival che ha evidenziato, con un programma di film ri-volti alle scuole di ogni ordine e grado, il carattere educa-tivo di una manifestazione fortemente orientata a sensibi-lizzare la cittadinanza sui temi ambientali e a promuoverecomportamenti eco-sostenibili. Il programma è composto sia da una selezione dei miglio-ri film della stagione cinematografica dedicati ai tema del-la natura e dell’ambiente, sia da titoli inediti presentati nel-le altre sezioni del festival e per i quali le classi hanno l’op-portunità di incontrare registi e protagonisti ospiti del festi-val. A ogni proiezione è sempre abbinato un intervento diesperti ed educatori ambientali, grazie alla preziosa colla-borazione di Legambiente e Arpa che guidano i bambini ei ragazzi a discutere i temi affrontati nei film e fornisconomateriali di approfondimento da utilizzare in classe.Le attività di Ecokids nel corso degli anni hanno superato iconfini dell’evento festival, di pari passo con l’identità diCinemAmbiente volta sempre più a essere non solo vetri-na cinematografica, ma anche punto di riferimento nazio-nale per il cinema a tema ambientale.EcoKids è dunque un’attività continuativa e anche que-st’anno presenta un ricco programma di film a scandirel’intero anno scolastico 2010/2011.Alle scuole (sia a livello provinciale sia regionale, con unacollaborazione importante con la Rete Infea) viene offertoun programma di film che affronta una vasta gamma di te-

matiche ambientali seguendo il calendario dei grandi even-ti sul tema. Per la città di Torino, le proiezioni sono ospi-tate dal Museo Regionale di Scienze Naturali, grazie allarinnovata collaborazione della sezione didattica che per ilterzo anno ospita le attività di CinemAmbiente dedicate al-le scuole.Un ciclo di film, collegato con celebrazioni a livello inter-nazionale, stimolerà il legame con temi d’attualità come, adesempio, la settimana europea della mobilità sostenibile(settembre), la giornata mondiale della Fao (ottobre), lasettimana europea per la riduzione dei rifiuti (novembre),la settimana amica del clima (febbraio), la giornata mon-diale dell’acqua (marzo), la giornata mondiale della terra(aprile). Il programma potrà essere richiesto dalle scuole odai comuni della provincia e della regione.Durante il 13° festival CinemAmbiente l’appuntamento conEcoKids è per la mattina di venerdì 4 giugno al CinemaMassimo con proiezioni dedicate al tema della biodiversitàin occasione dell’Anno internazionale della biodiversità edella Giornata mondiale per l’ambiente. Il 5 giugno, alleore 15, il Festival organizza anche una proiezione pomeri-diana dedicata alle famiglie con L’incredibile viaggio dellatartaruga e ai bambini verrà regalato un gadget e un librodi approfondimento ispirati al film.

Informazioni e prenotazioni: [email protected] www.cinemambiente.it - tel. 0118138860

Ecokids - proiezioni dedicate alle scuole

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Al festival e durante tutto l’anno

cCinemAmbiente TV - Film per l’educazione ambienta-le (http://tv.cinemambiente.it) è un nuovo progettodedicato alle scuole ideato da CinemAmbiente e soste-nuto dalla Regione Piemonte - Assessorato all’ambien-te, mai realizzato prima d’ora in Italia, che permetteagli insegnanti di utilizzare i film dell’archivio delFestival per rendere piùefficace la propria azio-ne educativa. L’iniziativa nasce daun’esigenza che, neglianni, è divenuta semprepiù importante: permet-tere alle scuole di ap-profondire le tematicheambientali attraverso lavisione di film dedicatiespressamente a unpubblico di studenti.Fin dalla sua nascita, nel1998, CinemAmbienteha voluto dedicare allescuole una sezione spe-ciale all’interno delFestival Ecokids. Le proiezioni sono di-ventate sempre più nu-merose e hanno raccoltol’entusiasmo di un nume-ro sempre crescente diclassi, arrivando, nelle ul-time due edizioni, a coin-volgere circa 14.000 stu-denti. Ma non tutte lescuole hanno la possibilitàdi venire al Festival e piùvolte è emersa l’esigenza dipoter accedere ai film du-rante tutto l’anno scolastico.Nasce così l’idea di CinemAmbiente Tv - Film per l’edu-cazione ambientale, uno strumento flessibile che per-mette di accedere all’archivio del festival in ogni mo-mento e in ogni luogo attraverso internet.L’insegnante può infatti, collegandosi al sito, cercare nel-l’archivio i film sia per argomento sia per ordine di scuo-la, visionarli e proiettarli in streaming in classe. Sono adisposizione corti e lungometraggi che trattano un am-pio spettro di tematiche: energia, rifiuti, acqua, cambia-menti climatici, sviluppo sostenibile o alimentazione.

Per incoraggiare la visione in classe sono inoltre dispo-nibili sul sito dossier di approfondimento, redatti dalCentro Iris (Istituto di ricerche interdisciplinari sulla so-stenibilità) dell’Università di Torino, che analizzano cia-scuna area tematica con l’obiettivo di offrire una visio-ne d’insieme del tema trattato, indicando anche infor-

mazioni bibliogra-fiche e “sitografi-che”, proponendoesercizi in classe eletture didattiche.La Web Tv si inse-risce pienamentenella filosofia delWeb 2.0 ed è per-sonalizzabile e in-terattiva: ogni inse-gnante riceverà unnome utente e unapassword per poteraccedere ai conte-nuti e ai servizi epotrà quindi ricer-care ed esplorare ifilm per argomen-to, titolo o fasciad’età; aggiungererecensioni e valu-tazioni sui film;creare una play-list, organizzandopreventivamenteil materiale perle proprie lezio-ni. Grazie allasemplicità del-l’interfaccia e al

supporto diTop-Ix (Torino Piemonte Internet eXchange) per lafornitura della banda larga, CinemAmbiente TV è pen-sato per una maggior diffusione possibile su tutto ilterritorio italiano, diventando un punto di riferimentoper l’educazione ambientale e alla sostenibilità imple-mentabile nel tempo.

Una web tv per cercare, guardare e studiare l’ambiente

CINEMAMBIENTE TV

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Gaetano CapizziVincenzo Maria Molinari, dirigente del settore Sostenibilità, salva-guardia ed educazione ambientale della Regione Piemonte