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Lodi Città del Barbarossa PERIODICO NAZIONALE DELL’UNCI - N. 47 3ª edizione quadrimestrale - dicembre 2016 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 - Convertito in Legge 27/02/2004 n° 46 art. 1, comma 1, NE/TN IL CAVALIERE D’ITALIA

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Lodi Città del Barbarossa

PERIODICO NAZIONALE DELL’UNCI - N. 47 3ª edizione quadrimestrale - dicembre 2016Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento PostaleD.L. 353/2003 - Convertito in Legge 27/02/2004 n° 46 art. 1, comma 1, NE/TN

IL CAVALIERED’ITALIA

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IN PRIMO PIANO

IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

La fiducia nel futuro

bbiamo scelto questa frase della famiglia Moresi-Palombini, colpita dal terre-moto, come augurio a tutti i soci dell’UNCI perché riassume l’essenza del Natalee ne esalta il suo significato più profondo. di fronte alla tragedia di tante comu-nità del Centro Italia distrutte dal sisma, alla propria casa schiacciata dalla vio-

lenza della terra, alla vita sconvolta funestamente negli affetti, la famiglia che ha ricevutola casa mobile dall’UNCI lancia un messaggio di speranza. loro che avrebbero tutto il di-ritto di piangere, di lamentarsi, di disperarsi, di gridare contro l’ingiustizia insopporta-bile di una natura senza pietà, ripetutamente aggressiva, e di rifiutare la festa del Natale,guardano invece avanti. rivolgono lo sguardo al futuro con fiducia e riconoscenza. Sen-tono vicino l’affetto di un’Italia che si riscopre sempre generosa nei momenti più bui. Questa famiglia ha toccato con mano cosa sia la fragilità umana, ha percepito senza vo-lerlo e senza meritarlo la caducità della natura, nel terremoto ha vissuto quella scossache è sempre in agguato nella vita di tutti i giorni e che inaspettatamente può manife-starsi fino a schiacciarla nella morte. Un’esperienza di insicurezza che destabilizza a talpunto da domandarsi “Ma esiste dio?”. Una domanda che non è una bestemmia, mauna necessità per l’uomo. Come fa l’uomo, riconoscendosi così debole, a farcela con le proprie forze? Infatti nonpotrà mai farcela da solo. la risposta è nel piccolo gesto dei Cavalieri dell’UNCI e nellagrande reazione della famiglia che ha ricevuto la casa mobile. Gli uni superano l’ostilitàdella natura con un gesto di generosità, gli altri riconoscono in quel dono un appoggiosolido sul quale ricominciare a vivere. In tutto questo c’è la risposta al dolore più dram-matico e la spiegazione del significato del Natale. anche se la disgrazia ci fa cogliere laprofondità del baratro dell’abbandono, non siamo lasciati soli. Il Natale ci dice che diosi è fatto uomo, non per sollevarci dalle difficoltà ma per essere con noi, accanto a noi.Non tutti credono in dio ma senz’altro tutti possono vedere nella dedizione di chi lottacontro le avversità un’affermazione della vita. e nel Natale si celebra la vita, una vitanuova. auguriamo quindi alla famiglia Moresi-Palombini e a tutti i loro conterranei col-piti dal terremoto di poter ripartire guardando con fiducia al futuro perché non sono so-li, noi non li lasceremo soli.Buon Natale a tutti.

Marcello Annoni Bruno Bonassi

SOMMARIO

Lodi Città del Barbarossa

PERIODICO NAZIONALE DELL’UNCI - N. 47 3ª edizione quadrimestrale - dicembre 2016Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento PostaleD.L. 353/2003 - Convertito in Legge 27/02/2004 n° 46 art. 1, comma 1, NE/TN

IL CAVALIERED’ITALIAIn primo piano 3

Servizio di copertina 6UNCI lodI 9UNCI BellUNo 12UNCI BerGaMo 13UNCI BreSCIa 15UNCI MaNToVa 18UNCI MIlaNo 22UNCI PerUGIa 28UNCI SalerNo 30UNCI TreNTo 31UNCI TreVISo 32UNCI VareSe 34UNCI VeNezIa 36UNCI VeroNa 39UNCI VICeNza 40Noi donne UNCI 42rubrica “il medico informa” 44rubrica “il commercialista informa” 45rubrica “l’avvocato informa” 46rubrica “il notaio informa” 47rubrica onorificenze 48rubrica “opinioni e commenti” 49rubrica letteraria 50Notizie dalla Segreteria Generale 52

IL CAVALIERE D’ITALIAQuadrimestrale d’informazioneCultura, Arte, Sport, Turismo, AttualitàDirettore EditorialeGr. Uff. M.d.L. Rag. Marcello AnnoniDirettore ResponsabileCav. Bruno BonassiCoordinatore servizi comunicazioneCav. Pierlorenzo StellaSegreteria di RedazioneComm. Renato AcciliCav. Alberto FavalliAmministrazioneCav. Dott. Commercialista Giuseppe Benanzin

Hanno collaborato ai testi:

Foto di copertinaDuomo di LodiEditore e RedazioneUNCI “Unione Nazionale Cavalieri d’Italia”Via C. Cattaneo, 14 - 37121 VeronaTel. 045 8045392E-mail: [email protected] n° 25480 del 16/04/2015Aut. del Trib. di Verona n° 1367 del 03/04/1999Cura grafica e stampa Publistampa Arti grafiche, Pergine ValsuganaQuesto numero della rivista è stato chiuso in tipografia il 28 novembre 2016. Il prossimo uscirà nel mese di aprile 2017

Carta da foreste gestite responsabilmenteInchiostri con solventi a base vegetale

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Renato AcciliMarcello AnnoniNino Onofrio BernardiBruno BonassiGiorgio BrignolaMaria M. BuonincontiElio CarlettiFabio ContiLuigi Del PozzoFlavia FabianiGabriella Gazzola Silverio Gori

Giovanni P. GuerinoniDanilo F. Guerini RoccoAlberto LemboRoberto MarchiniTina MazzaGiuseppe MorselliSabrina MoschenRoberto ScarpaPierlorenzo StellaLucio TabiniRenato TrincoNicola Zoller

Bruno Bonassi

A

CONVEGNI PROVINCIALI E PREMI DELLA BONTÀ 2017Domenica 12 marzo 2017 Bergamo Convegno Provinciale UNCIDomenica 23 aprile 2017 Sagrado Premio Bontà UNCI GoriziaDomenica 14 maggio 2017 Verona Premio Bontà UNCI VeronaDomenica 4 giugno 2017 Caerano S. Marco Premio Bontà UNCI TrevisoDomenica 3 dicembre 2017 Bergamo Premio Bontà UNCI Bergamo

L’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia è un’associazione di volontariato e promozione so-ciale, nata nel 1980, che raccoglie gli insigniti di Onorificenze della Repubblica, è diffusa a livellonazionale, ha una suddivisione in sezioni provinciali e una sottoripartizione in delegazioni man-damentali o di zona. L’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia è un’associazione di promozione so-ciale, che fin dalla sua fondazione persegue lo scopo di favorire iniziative a carattere sia civileche benefico a sostegno di progetti di volontariato attraverso l’istituzione di “Premi Bontà”.L’Ordine al Merito della Repubblica Italiana è stato istituito con la Legge 3 marzo 1951 n. 178ed è «destinato a dare una particolare attestazione a coloro che abbiano speciali beneme-renze verso la Nazione» . È diviso in cinque classi di titolo: cavaliere, ufficiale, commendatore,grande ufficiale, cavaliere di gran croce.

CHIUNQUE RITENGA DI VOLER SOSTENERE LARIVISTA “IL CAVALIERE D’ITALIA” PUÒ EFFETTUAREUN LIBERO CONTRIBUTO A MEZZO BONIFICOBANCARIO SUL CONTO CORRENTE INTESTATOALL’UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA,CODICE IBAN IT83O0310411704000000821047PRESSO LA DEUTSCHE BANK SITA IN PIAZZALIBERO VINCO N. 2 A VERONA

«Ora, grazie a questo modulo abitativo, possiamotornare a lavorare per garantire un futuro a noi stessie alle future generazioni»

Marcello Annoni

Auguri di Buon Natale e felice Anno NuovoIl Comitato di Redazione de “Il Cavaliere d’Italia”

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di Fabio Conti

UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

A una famiglia di Amatricela casa donata dall’UNCI

na “casa mobile” per restituire ilsorriso a una famiglia di amatrice erisollevare le sorti di un’aziendaagricola del comune del Centro

Italia così gravemente scosso dal terremotodel 24 agosto scorso. l’ha donata l’UnioneNazionale Cavalieri d’Italia, alla famigliaMoresi-Palombini, duramente colpita dalsisma e che ora può invece contare su unpunto di riferimento importante per la pro-pria azienda agricola, dove vengono allevatibovini da carne. la struttura è piccola, madotata di tutti i comfort: la famiglia che l’haricevuta l’ha già collocata nei pressi del-l’azienda agricola, in località rocchetta diamatrice.

«Questo consentirà a me e ai miei fratel-li – spiega commossa Marina Moresi, desti-nataria della casa mobile – di stare vicini al-la nostra attività lavorativa e poter seguireda vicino i nostri animali: è chiaro che ri-prendere a pieno regime il lavoro per noi inquesta fase è molto importante». MarinaMoresi viveva con il marito Pierluigi Palom-bini e i due figli, antonella, di 22 anni, e Ste-fano, di 19, nella frazione rocchetta diamatrice, che ora si trova nella zona rossa,inaccessibile a causa del sisma dello scorsoagosto.

la famiglia si è salvata, ma la loro vita ècambiata: «Ci siamo trasferiti in una delletende messe a disposizione dalla Protezio-ne civile – spiega ancora Marina Moresi –ma questo modulo abitativo è senza dub-bio una manna dal cielo per poter stare vi-cini all’azienda agricola che porta il mio no-me e che è rimasta danneggiata, ma solo inparte, dal terremoto. ora io e i miei fratelli,Nazareno e Vincenzo, che lavoriamo tuttinella fattoria, potremo trascorrere la nottenella casa mobile. Per questo ringrazio dicuore Marcello annoni e l’UNCI per la pre-ziosa donazione: questa casa mobile mi dàinfatti la possibilità di dimorare vicino allamia azienda e non abbandonare i miei ani-mali».

I contributi per l’acquisto del moduloabitativo sono stati raccolti dall’UNCI an-che e soprattutto a Bergamo, grazie alla ge-nerosità dei suoi soci bergamaschi, ma nonsolo. la famiglia Moresi-Palombini ha do-vuto fare i conti da vicino – purtroppo unpo’ come tutti gli abitanti della zona diamatrice – con le conseguenze del terremo-to. la loro abitazione di rocchetta è rimastadanneggiata, così come quella dei genitoridi Marina, che si trova nei pressi dell’azien-da agricola che porta il suo nome e che è

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l’unica fonte di sostentamento per l’interafamiglia. «Per fortuna – racconta – il terre-moto non ha danneggiato in modo consi-derevole l’azienda: nonostante qualchecrepa alla struttura della stalla, i bovini so-no sopravvissuti al terremoto. Tuttavia idanni all’abitazione dei miei genitori impe-diva a me e ai miei fratelli di stare a contattocon gli animali e con l’attività lavorativa.ora, grazie a questo modulo abitativo, pos-siamo invece tornare a lavorare, non dico apieno regime, ma quasi, per garantire unfuturo a noi stessi e alle future generazioni».

la famiglia di Marina Moresi ha subitodue gravi lutti per il sisma dello scorso ago-sto: sotto le macerie di amatrice hanno in-fatti perso la vita eugenio Casini, un lorocugino di 52 anni, e andrea Tomei, il fidan-zato ventottenne della figlia antonella.«Qui un po’ tutte le famiglie hanno avutodei lutti – spiega l’allevatrice –, parenti più omeno vicini che se ne sono andati sotto lemacerie, o comunque gente che si conosce-va. Visto che qui più o meno ci conosciamoun po’ tutti quanti. Io lavoro all’aziendaagricola praticamente tutti i giorni e potercontare su questo punto di riferimentostrutturale è fondamentale, così come lo èper i miei fratelli. Per tornare alla normalitàil contributo di chi ci sta vicino, anche si tro-va lontano, è fondamentale: e quanto han-no fatto i soci dell’UNCI per noi e per la no-stra attività lavorativa è davvero moltoimportante e non finiremo mai di ringra-ziare tutti i volontari per la loro spiccata ge-nerosità e la loro attenzione ai nostri biso-gni». Sulla casetta mobile è stata collocatauna targa azzurra con la scritta “UNCI -Unione Nazionale Cavalieri d’Italia - asso-ciazione di promozione sociale”.

Col passare dei mesi dalla prima grandescossa, e dovendo fare i conti con centinaiae centinaia di altre scosse, gli abitanti dellazona hanno ripreso la loro vita, seppure co-sì duramente colpita, nel tentativo di tor-nare alla quotidianità. «Quanto ha fattol’UNCI in questo caso e quanto stanno fa-cendo le varie associazioni di volontariatoper il nostro territorio è davvero encomia-bile – aggiunge commosso il sindaco diamatrice, Sergio Pirozzi –. In questi mesiabbiamo assistito a testimonianze di vici-nanza alla nostra popolazione arrivate datutta Italia e non solo. Bergamo, per esem-pio, ha spiccato per la sua generosità, an-che tramite l’Unione Nazionale Cavalierid’Italia. abbiamo visto in tutta Italia rac-colte di fondi e cene benefiche organizzateper darci una mano e non finirò mai di rin-

graziare uno per uno per quanto è statofatto. Talvolta nelle difficoltà emergono gliaspetti migliori delle persone, anche quelleche non si conoscono. In particolare, nel ca-so dell’azienda agricola Moresi che ha rice-vuto dall’UNCI il modulo abitativo, quantofatto è stato fondamentale per consentire aun’attività lavorativa di potersi riprenderedopo il dramma del terremoto. ora stiamopensando di coinvolgere più realtà di que-sto genere, in modo da costituire una sortadi caseifici mobili, dando vita anche allaproduzione di latte “made in amatrice”: an-che questo un modo – conclude il primocittadino Pirozzi – per poter dare una svoltaalla nostra realtà dopo la tragedia che ab-biamo vissuto».

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

La famiglia Moresi davanti alla casa mobile

Particolare della targa UNCIposta sulla casa mobile

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la concessione imperiale e della fondazio-ne attraverso una narrazione dal sapore sa-crale, quasi prodigioso.

Il 3 agosto, una domenica dell’anno1158, l’Imperatore salì sul colle con grandepompa e all’improvviso, mentre osservavail luogo, nella luminosità radiosa di unagiornata serena, dal cielo scese uno scro-sciante acquazzone, misterioso segno, per ipiù, di buon augurio: così Federico, cessatala pioggia, indicò col suo stendardo la pro-prietà di quel territorio ai dignitari dei lo-digiani, mentre il diploma d’Investituradella Città venne consegnato ai cittadini il3 dicembre dello stesso anno.

Nella nuova lodi giunsero ben presto al-tri profughi e vennero iniziate grandioseopere pubbliche: l’Imperatore stesso donò30 libbre di denari imperiali e cinque l’Im-peratrice, perché venisse edificata una son-tuosa Cattedrale che fu innalzata a sceno-grafico sfondo di una piazza, che esistetuttora, considerata una tra le più belle dellalombardia.

la Cattedrale accolse, e poi custodiràsempre, le spoglie del Patrono di lodi, SanBassiano, traslate, già nel 1163, con unasolenne processione, cui partecipò lo stes-so Federico, dall’antica Cattedrale, rima-sta miracolosamente illesa durante la di-struzione di laus.

ANTICA PIAZZA DI LODI, CUORE DELLA CITTÀ,E MOLTO ALTRO DA VISITARE

la Piazza Maggiore di lodi, oggi PiazzaVittoria, ha dunque una storia di secoli,così come tutta la città la cui bellezza di-screta e il cui fascino rasserenante, nasco-no in primo luogo dalla presenza stratifi-cata della sua lunghissima storia, espressain straordinarie testimonianze di ogni ge-nere: architettoniche, artistiche, culturali,di costume in senso lato che, dalle espres-sioni del sobrio romanico delle origini, citrasportano nel fastoso movimento delBarocco attraverso l’esperienza dell’armo-nia rinascimentale , arrivando fino a testi-monianze della burrascosa età napoleoni-ca e, ancora oltre, alla leziosità del libertye alle più recenti esperienze dell’architet-tura contemporanea.

Così, la Cattedrale che domina PiazzaVittoria, è un bell’esempio di stile romani-co (1160), completamente restaurato neglianni ’50 e ’60, con una facciata in cotto,piacevolmente asimmetrica per la presen-za del campanile. e a breve distanza, allesue spalle, si erge in un’altra suggestivapiazza – S. Francesco – l’omonima chiesa,

esempio magnifico di romanico - Goticodel XIV s., con la facciata adornata neicomparti laterali da un’alta monofora euna bifora “a tutto cielo” - una peculiaritàtipicamente lodigiana - che conferisconoslancio all’insieme, pur nel fastigio incom-pleto del tetto a capanna.

Nei giorni soleggiati le aperture azzurredel cielo, il colore caldo del cotto , sul latodestro la statua dello scienziato Paolo Go-rini, ombreggiata da folte fronde e di fron-te la facciata austera ed elegante del-l’ospedale Vecchio (XV-XVI s.) col suosplendido chiostro quattrocentesco, su-scitano un sentimento mistico, di pace:quella indefinibile bellezza malinconicache ha intensamente ispirato la grandepoetessa lodigiana ada Negri (1870-1945),prima e unica donna ad essere ammessaall’accademia d’Italia.

e ancora, per la gioia del turista che puòpercorrere facilmente a piedi, anche in unsolo giorno, i diversi itinerari storico-arti-stici ecco la chiesa di San lorenzo, gioiellodel XII s. o quella vicina di Santa agnese(XIV s.) o, tornando sui propri passi, accan-to al duomo, sul lato destro, il tempio del-l’Incoronata, straordinario esempio di arterinascimentale lombarda, iniziato nel 1488sull’area di un luogo malfamato, frequenta-to da malviventi e meretrici, offensivo perla sacralità del vicino duomo e dell’imma-gine, considerata miracolosa, della Verginecon Bambino effigiata all’entrata. Nacquecosì, su progetto di Giovanni Battaggio, al-lievo di Bramante, questo scrigno di bellez-za dalla originale pianta ottagonale arric-chito mirabilmente dai cicli pittorici diartisti di grande valore, anche locali, affian-cati da straordinari maestri di intaglio.

e per gli appassionati del Barocco,sempre a breve o brevissima distanza, ec-

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Lodi, città del BarbarossaLa storia delle origini

a nascita della Città di lodi risalelontano nel tempo, ad oltre 850 annifa, dopo che i milanesi ebbero defi-nitivamente distrutta (1158) l’antica

laus Pompeia, situata in riva al Sillero pocodistante dal lambro dove oggi sorge lodi-vecchio.

laus, sobborgo originariamente fonda-to dagli Insubri, divenne città quando vigiunsero i Galli Boi: furono questi, proba-bilmente, ad attribuirle il nome di alauda(in latino allodola, uccello sacro per i Galli )da cui poi, secondo un etimo incerto, sa-rebbe derivato il nome romano di laus. In-fatti, nel corso del I s. a.C. fu conquistata dairomani e il console Gneo Pompeo Strabone(89 a.C.) la restaurò, la ammise nel dirittolatino e le conferì proprio il nome di lausPompeia.

da allora fu coinvolta a lungo nelle vi-cende romane: Cesare nel 49 a.C. la resemunicipium amministrato da quattuorviri,concedendole così la piena cittadinanza ro-mana, per i meriti acquisiti nelle sue campa-

gne militari. l’Imperatore Tiberio secondoun’iscrizione collocata su una porta di lausafferma di aver fatto innalzare quella portatra il 14 e il 23 p. C., di fatto testimoniandoche la città era già cinta di mura.

Il cristianesimo vi si diffuse nel secolo IIIed ebbe come primi martiri due soldati ro-mani convertiti, i ss. Nabore e Felice le cuistatue adornano lo splendido fastigio tri-partito della facciata della chiesa di S. Ma-ria Maddalena.

Con l’andare del tempo laus, entrò indiscordia coi Milanesi che nel 1111 la di-strussero parzialmente e molti tra i soprav-vissuti, sfuggiti al massacro, si rifugiarono«ove / ’adda è vicina a lodi Vecchio quattromiglia circa verso mattina», vale a dire nelluogo da cui si scorgeva un’amena alturadall’aspetto simile a un colle, che vennechiamata Colle enghezzone (in seguitoeghezzone) dal nome del proprietario, en-ghezzone degli aboni, console nel 1152.

I lodigiani fuggitivi decisero di stabilirsiin quel territorio ridente e protetto e in bre-ve la loro comunità, divenuta prospera enumerosa, fu chiamata Borgo Isella.

Ma le angherie dei Milanesi contro i su-perstiti rimasti a laus e nei dintorni, mairealmente sedate per la loro sete di domi-nio di postazioni strategiche, si fecero sem-pre più vessatorie determinando il loro deciso rifiuto di ogni sottomissione e la du-rissima ritorsione dei nemici che il merco-ledì di Pasqua, il 23/24 aprile 1158, distrus-sero definitivamente laus Pompeia, unadelle più antiche e note città della pianurapadana.

I fondatori di Borgo Isella, tuttavia, pernulla fiaccati, decisero di ricostruire unanuova città nel luogo in cui si erano dappri-ma rifugiati, prediletto perché rigoglioso eprotetto dal fiume: si rivolsero, perciò, al-l’Imperatore Federico I di Svevia, detto Bar-barossa, e non appena questi, dopo la suaincoronazione, scese in Italia, lo supplica-rono di concedere loro di edificare unanuova sede sul colle enghezzone.

ottone Morena, storico dell’epoca, ci ri-porta con emozione i momenti salienti del-

L

SERVIZIODI COPERTINA

La piazza di Lodi

Vago Eghezzone, collinetta bellaA te rare fortune il ciel concede.In te porrà la fortunata sedeLodi in te s’alzerà.

Filiberto Villani

Duomo di Lodi

Il Tempio di San Francesco

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UNCI LODI

IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

Dal 1994 ad oggiNascita e attività

primi vagiti della sezione UNCI dellaprovincia di lodi risalgono a un incon-tro fortuito del sottoscritto con l’alloracav. Marcello annoni, già presidente

della sezione di Bergamo, sulle montagnebergamasche durante un’escursione estiva.le stimolanti notizie avute in quell’occasio-ne hanno suscitato l’interesse e l’intento diraggruppare i cavalieri del territorio di unaprovincia che si stava formando, in un soda-lizio che potesse trasmettere i principi fon-damentali di un vivere civile e rimarcarequei valori che man mano vanno a perdersi:l’amicizia, la solidarietà, la tolleranza, la mo-ralità e così via.

Così fu. Con la collaborazione di un grup-petto di pochi cavalieri fra cui zelindo Boien-ti, alfredo Brusoni, aldo Simonetti, donatolorandi, Marazzina Felice, Umberto Miglio-rini e antonio redondi, è iniziato un percor-so per la fondazione della sezione di lodi.

da subito sono stati delineati i primipunti di un programma che prevedeva sicu-ramente ogni anno il Convegno Provincialecon la consegna dei diplomi ai nuovi iscrittie proseguiva poi con incontri e convegni suargomentazioni legate alle problematiche diuna società che deve essere sempre all’avan-guardia e guardare avanti con proposte in-novative.

Noi insigniti dell’ordine al Merito dellarepubblica Italiana e quindi suoi sostenito-ri, abbiamo organizzato la Festa del 2 giugnocon enorme successo di tutta la comunitàprovinciale. In collaborazione con il comu-ne di Montanaso lombardo, si è tenuto ilprimo concerto in onore della repubblicaItaliana, in anni (1994) in cui si stava perden-do fiducia nelle Istituzioni; noi con coraggioe determinazione, magari anche con qual-che critica, abbiamo continuato su quellastrada. ora, a distanza di 20 anni o poco più,in molte realtà viene reso omaggio alla re-pubblica con concerti e altre manifestazio-ni: con orgoglio possiamo dire che abbiamolanciato un’iniziativa che ha suscitato inte-resse anche in altre realtà e ne siamo stati icapostipiti.

Continuando il percorso a favore del ter-ritorio, ogni anno viene realizzato il “PremioBontà dell’UNCI” con lo scopo di valorizza-re e aiutare le associazioni di volontariatoche si distinguono sul territorio. Infatti ognianno il Consiglio, su proposte pervenute ef-fettua la scelta del gruppo che si distingue,consegnando un diploma di merito e unasomma concreta per i bisogni del loro bilan-cio, perché riteniamo che il volontariato siaun pilone importante della nostra società,senza queste realtà crediamo che la comu-nità ne soffra per cui riteniamo necessariosostenerle.

ogni anno poi, vengono organizzate visi-te a importanti realtà produttive del territo-rio, in modo da essere sempre informati cir-ca le innovazioni sulle nuove tecnologie cheil mercato impone; le visite finora effettuatealle varie ditte hanno lasciato in ognuno dinoi un particolare ricordo positivo.

Sulla base di quanto finora fatto, noi vo-gliamo continuare il percorso iniziato tem-po fa, con i propositi di incentivare i pro-grammi futuri.

Silverio Gori

I

co la movimentata facciata della Chiesa diSan Filippo (XVII-XVIII s.) e accanto, nelpalazzo omonimo, la splendida BibliotecaComunale laudense o le Chiese del XVIIIs. di Santa Maria del Sole e Santa MariaMaddalena con la grazia inquieta delle lo-ro facciate o quella del XVII s. della Verginedelle Grazie.

Sembra impossibile poter elencare e de-scrivere il vario e prezioso patrimonio arti-stico di questa città di circa 45.000 abitantie dei suoi dintorni, posta a una trentina dichilometri a sud-est di Milano e divenutaProvincia solo nel 1995: il fatto è che il suocentro storico potrebbe ben figurare come“cittadella dell’arte” in cui si moltiplicanomonumenti di edilizia religiosa (non si di-mentichi che la città era diocesi fin dal 374d.C.) e civile: non solo chiese e conventi(San Cristoforo e San domenico) coi lorospettacolari intrecci di volte e ambulacri,ma sfilate di palazzi di antiche famiglie no-biliari che rendono maestose ed eleganti levie di accesso alle piazze.

a lodi non manca neppure il fascinomisterioso di una “Città Sotterranea”:camminamenti segreti e vie di fuga createin epoca spagnola (XVII s.), scoperti e va-lorizzati dai ricercatori appassionati del-l’associazione “lodi Murata”.

Numerose e variegate a lodi anche lerealtà museali che spaziano da collezioninaturalistiche e scientifiche a collezionid’arte e musica fino ad arrivare alla raccol-ta del Museo della Stampa e della Stampad’arte “andrea Schiavi”, un “unicum” a livel-lo nazionale e forse europeo, della storiadella stampa, dalle origini fino alla fotoin-cisione con relative macchine e attrezzatu-re in una galleria di documenti elegante ecurata.

TESORI NATURALISTICI E NON SOLOQuello di lodi e del lodigiano è un terri-

torio tutto da scoprire e godere anche dalpunto di vista naturalistico: una città a mi-sura d’uomo, ricca di giardini e parchi an-che “in centro” e caratterizzata da dintornifacilmente raggiungibili a piedi o in bici-cletta, che aprono scenari di rara bellezza achi cerca il contatto con una natura rigo-gliosa e la piacevolezza di una navigazionefluviale, lungo il percorso del Parco addaSud, ammirando una vegetazione fitta e“cangiante” in cui vivono uccelli rari e le ci-cogne tornate a nidificare proprio qui.

d’altronde i corsi d’acqua naturali o ar-tificiali sono l’aspetto più tipico del paesag-gio lodigiano e, nel contempo, la fortunatarisorsa che ha reso il territorio un vero eproprio presidio agricolo da quando nellontano XIII s. i monaci cistercensi hannocreato il canale Muzza, un vero capolavorodi ingegneria idraulica, bonificando consapienza tenace il terreno e rendendoloparticolarmente adatto alle coltivazioni eall’allevamento di bovini e suini di grandepregio. Così prodotti unici e straordinarisono diventati la peculiarità “leggendaria”del territorio: dal Granone, alla “mitica” ra-spadura, al mascherpone, ai salumi di ec-cellente qualità, per arrivare a piatti tipicifamosi come la “trippa alla lodigiana”, ilpiatto tradizionale del giorno di San Bassia-no, patrono della città (19 gennaio), distri-buita pubblicamente a file interminabili dicittadini in “golosa” attesa sotto le arcatedel Municipio a conclusione “laico-gode-reccia” dei festeggiamenti religiosi solenniin onore dell’amatissimo Santo, primo ve-scovo di laude.

Gabriella Gazzola

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Si ringraziano per la cortese fattiva collaborazione: Pasqualino Borella, Gabriella Gazzola e Maria Moretti

Gruppo di soci UNCI reduci dalla navigazione sul fiume Adda

Il presidente Comm. Silverio Gori, il vicepresidente Uff. Vittorino Mamoli e i consiglieri Cav. PieraCurioni, Cav. Giovanni Fazzi e Cav. Nando Inzani

Fiume Adda

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è impegnata a raccogliere fondi per acqui-stare una casa mobile per una famiglia gra-vemente colpita dal recente sisma nelleMarche. Sono stati elogiati, pur nella più re-cente nascita della sezione femminiledell’UNCI, anche l’entusiasmo, l’impegnoe la partecipazione di tale componente daparte della responsabile nazionale Uff. TinaMazza.

Infine il Cav. lucio Tabini, presidentedella sezione provinciale di Milano, hachiuso con grande cordialità e sensibilitàgli interventi, tra l’altro elogiando la cittàospite, come luogo di tenere esperienze fa-miliari e bei ricordi.

Si è poi passati alla consegna dei diplo-mi ai nuovi iscritti all’UNCI; in particolare aMarina Brusoni e Paolo Caretta quali socisimpatizzanti ed al Cav. rienzo Ghidetti; al-tri quattro nuovi iscritti, impegnati in altrifronti, riceveranno il diploma in una pros-sima occasione.

Il Convegno si è poi concluso dando spa-zio a un piacevole momento conviviale, du-rante il quale si è tenuta una sottoscrizioneper contribuire all’acquisto della casa mobi-le per amatrice, impinguata da altre perve-nute in precedenza, sino a raggiungere unacifra importante, inviata alla sede nazionaledell’UNCI, coordinatrice dell’acquisto.

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

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Gabriella Gazzola

UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Convegno del sodalizio lodigiano

omenica 9 ottobre si è tenuto il con-sueto Convegno annuale della se-zione provinciale UNCI di lodi alloscopo di presentare, dopo gli op-

portuni aggiornamenti sulle attività svoltelo scorso anno, i prossimi programmi di

intervento umanitario e solidale che co-stituiscono la fisionomia fondante del so-dalizio.

l’incontro si è aperto con la celebrazio-ne della S. Messa officiata, nella suggestivacornice della chiesa di S. Francesco, dalrettore dell’omonimo Collegio, Padre Gio-vanni Giovenzana, alla presenza, oltre chedi numerosissimi soci, delle massime auto-rità del territorio, tra cui il prefetto S.e. Pa-trizia Palmisani e il presidente nazionaledell’UNCI Gr. Uff. Marcello annoni.

Una cerimonia particolarmente com-movente perché il Padre, commentandol’episodio evangelico dei nove lebbrosi in-grati e dell’unico riconoscente per la guari-gione, ha suscitato riflessioni profonde sul-la qualità e la forza della fede, come stimoloe strumento per arginare, se non guarire lebrutture del mondo, rafforzando, in questomodo, le convinzioni che costituiscono lospirito del cavalierato.

In seguito, i partecipanti si sono ritrovatinella sede del ristorante “Isola Caprera” do-ve si è tenuto il Convegno vero e proprio: inun clima di serena condivisione e amicizia,il presidente Comm. Silverio Gori nel suointervento ha relazionato sulle diverse atti-vità svolte nel territorio, sottolineando conparticolare attenzione le celebrazioni assaipartecipate con cui ci si impegna a comme-morare la Festa del 2 Giugno in onore dellanostra repubblica e rinverdendo le finalitàdell’associazione: l’amicizia, la solidarietà,rendere gli insigniti esempio di probità ecorrettezza civile e morale. Infine, tra lacommozione generale ha ricordato il caris-simo socio Uff. alfredo Brusoni, recente-mente scomparso, quale primo iscritto,ventidue anni fa, alla fondazione del soda-lizio lodigiano, preziosissimo collaborato-re, sempre attento e sensibile alle esigenzedel territorio.

Il presidente nazionale, nel suo incisivointervento, dopo essersi complimentatocon la locale sezione per il lavoro svolto, harammentato che l’essere cavalieri rappre-senta una grande responsabilità di intenti,che deve essere considerato un punto dipartenza e non di arrivo, che l’impegnoprofuso deve sempre protendere al meglioe a questo scopo l’UNCI a livello nazionale

DGruppo dei partecipanti

Tavolo della presidenza

Consegna diploma d’iscrizione UNCI a Marina Brusoni

Consegna diploma d’iscrizione UNCI a Paolo Caretta

Consegna diploma d’iscrizione UNCI al Cav. Rienzo Ghidetti

La città di Lodi fu fondata nel 1158 aseguito della distruzione dell’anticaLodi, oggi Lodi Vecchio, per opera deiMilanesi. E la nuova città venne erettasu quello che era conosciuto come unmonte, un promontorio che si affac-ciava su quel che restava di un anticoe vasto lago scomparso, il lago Gerun-do. La storia di quel leggendario spec-chio d’acqua – che nella sua massimaespansione superava i duecento chi-lometri quadrati – è ora raccontata nellibro “Lago Gerundo tra storia e leg-genda”, scritto dal giornalista de“L’Eco di Bergamo” Fabio Conti e pre-sentato proprio a Lodi il 25 ottobrescorso. Lodi era proprio al centro diquel lago, assieme a Crema, che sor-

geva invece su quella che era la gran-de isola Fulcheria. Nel volume (edito da Meravigli, 160pagine a colori) si riepiloga la storiadel lago, partendo dalle testimonianzestoriche. Tra cui quella del monacoSabbio, che ancora nel 1110 riferivadi aver visto i residui dello specchiod’acqua, indicando proprio il montesul quale sarebbe poi stata fondata lanuova Lodi (che sarebbe poi stato ri-battezzato monte Eghezzone, in onoreall’allora console Enghezzone degli Al-boni) e su cui sorgeva quella “vec-chia”, descrivendola come una “peni-sola”. E, ancora, nel 1129, una localitàera indicata come il “porto di Lodi”,mentre nel 1204 Fabio Celoni, nel suo“Milano, esoterismo e mistero”, fa ri-ferimento a “case sulla riva del mareGerundo”. Accanto alla storia del lago c’è anchela leggenda, intrinsecamente legataalla storia della Lombardia e dell’Ita-lia. Un’antica tradizione racconta in-fatti che il Biscione di Milano, simbolodella città e non solo (anche dell’Inter,di Mediaset, dell’Alfa Romeo e altreimportanti realtà italiane), derivi dalmostro Tarantasio, l’abitante miste-rioso del lago Gerundo, che occupavala vasta area a cavallo tra le attuali

province di Bergamo, Milano, Cremo-na e Lodi. Nel lago – che ebbe la sua massimaespansione tra 8 e 5 mila anni fa – civiveva dunque il perfido Tarantasio,ucciso, secondo una delle leggende(ma ce ne sono anche altre, tutte ri-portate nella pubblicazione), da Uber-to, capostipite dei Visconti, che inserìappunto poi il simbolo del Biscione(perché Tarantasio pare ne avesse lefattezze, anche se le versioni in talsenso sono discordanti) nello stemmaaraldico della casata. Il Biscione di-venne così il simbolo di Milano e fu ri-preso, nei secoli, da importanti realtàeconomiche, come per esempio l’AlfaRomeo, la Fininvest e l’Inter. “LagoGerundo tra storia e leggenda” è scrit-to in stile cronachistico, ma con ac-cento narrativo.

IL LAGO GERUNDO E IL COLLE EGHEZZONE

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Una nuova sezione a Belluno

abato 23 luglio la prima assembleaordinaria degli iscritti all’UNCI del-la provincia di Belluno, svoltasi nelCentro “Giovanni XXIII” a Belluno,

a seguito di un ampio e costruttivo dibatti-to, ha proceduto agli adempimenti statuta-ri costituendo uffcialmente la sezione pro-vinciale dell’UNCI di Belluno.

artefice di questo memorabile even -to, il vicepresidente della sezio-ne UNCI di Treviso, Cav. Gianni Bordin, a cui è stato tributato un profondo, caloroso, sentito ringraziamento per la fattivacollaborazione, assistenza e co-ordinamento nelle operazionipreliminari dell’impegnativa fa-se iniziale di fondazione dellaneosezione provinciale UNCI diBelluno.

l’assemblea ha quindi poi procedutoall’elezione del Consiglio direttivo di Sezio-ne, che è risultato composto dal presidenteCav. Nicola Salvato (attualmente dimissio-nario per intervenute ragioni personali), vi-cepresidente Cav. Gianfranco Sommavilla,segretario e amministratore pro temporeCav. alberto lucherini, consigliere nazio-nale e provinciale Cav. Silverde zolt , consi-glieri provinciali: Cav. Bortolo Trento, Cav.donato Tricarico e Cav. Sergio zanon.

Nel corso della riunione è stato sottoli-neato come fra le attività previste dalloStatuto UNCI rientri in primis la promo-zione sociale, nella consapevolezza che,per poter attivare le iniziative del caso, sia-no necessarie adeguate condizioni orga-nizzative e finanziarie, da svilupparsi an-che in collaborazione con la SegreteriaNazionale dell’UNCI e le sezioni limitrofe,

nonché con altre associazionioperanti nel sociale in ambitoprovinciale, secondo gli obietti-vi e i programmi decretati divolta in volta dal Consiglio di-rettivo di Sezione.

In tale fattispecie, presso l’isti-tuto di credito UNICredIT Spa -

agenzia di Piazza dei Martiri, n. 46a Belluno, è stato aperto un appo-sito conto corrente: IBaN: IT 27 S

02008 11910 000 10442 7963, utilizzabile find’ora, sia per soci che per sostenitori, chevolessero provvedere al versamento dellaquota sociale per il 2017, pari a € 35,00(trentacinque) o intendessero effettuaredelle assegnazioni volontarie, a sostegnodelle future iniziative in programma nel-l’ambito della promozione sociale, a favoredei più bisognosi.

Pierlorenzo Stella

S

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

UNCI BERGAMOUNCI BELLUNOwww.uncibergamo.itRubens

e la nascita del Baroccol presidente Gr. Uff. Marcello annoni ei soci dell’UNCI bergamasca accompa-gnati dal Professor Giovanni dal Covo-lo, a novembre in Milano, hanno visita-

to i dintorni dell’accademia di Brera con lavicina chiesa di San Marco.

all’interno di Palazzo reale hanno po-tuto ammirare l’interessante mostra “Pie-tro Paolo rubens e la nascita del Barocco”(1577-1640). artista famoso e di centraleimportanza per la storia dell’arte europea,a rubens si devono i primi segnali della na-scita del Barocco che si diffonde in espres-sioni altissime in ogni regione.

Nel pomeriggio si sono trasferiti nel Ca-stello Sforzesco, per la visita dei cortili edelle ricche collezioni custodite nei musei.In particolare la splendida scultura “Pietàrondanini” di Michelangelo da poco re-staurata e l’arca sepolcrale di Bernabò Vi-sconti di Bonino da Campione. emozio-nante anche la “Sala delle asse” decorata daleonardo dopo l’Ultima Cena e la serie deidodici arazzi dei “mesi” tessuti a Vigevanosu commissione di G.G. Trivulzio.

al termine di questa avvincente gior-nata, tutti i partecipanti, tra cui il presi-dente della sezione UNCI di Milano, Cav.lucio Tabini, hanno ringraziato il Prof.Giovanni dal Covolo per il costante impe-gno a favore della buona riuscita degli

eventi artistici a cui partecipano i soci diBergamo, la costante collaborazione ver-so l’associazione e la competenza dimo-strata.

Tina Mazza

I

Palazzo Reale. Ingresso alla mostra di Rubens

Gli associati alla sezione UNCI di Berga-mo con il presidente Gr. Uff. Marcello An-noni e una Delegazione dei Maestri delLavoro accompagnati dal Console Cav.MdL Luigi Pedrini, dal Viceconsole regio-nale e consigliere nazionale Cav. MdLBattista hanno visitato lo stabilimentodella Ferrero S.p.A. di Alba (CN). Azienda leader mondiale, nata ad Alba nel1942 dal fondatore Pietro Ferrero, e an-cora oggi la sua più grande azienda.

Di notevole impatto è stata la visita al piùgrande impianto in Italia di selezione elavorazione del cioccolato, all’avanguar-dia per tecnologia e sicurezza, capace diconfezionare ogni giorno qualcosa come48 milioni di “rocher”, o 2,2 milioni di va-setti di “nutella”. Nel tempo, il figlio Michele ha creato di-verse filiali in tutto il mondo nelle quali siproducono e vendono i prodotti. Nel1968 crea “Kinder Cioccolato”, una bar-retta di cioccolato ripiena di latte e pro-prio “più latte, meno cacao” diventa loslogan per una grande famiglia di pro-

dotti raggruppati sotto questo marchio,così da soddisfare i ragazzi sempre piùesigenti. Nel 1991 la Fondazione nata nel 1983 di-venta ente morale: “lavorare, creare, do-nare” sono i principi guida alla base delleattività gestite dalla Fondazione che ri-guardano tre campi: cultura, sociale, im-pegno verso i giovani.Interessante, nel pomeriggio, il percorsoin un’importante Enoteca del Barolo, nel-la località omonima, il più nobile dei vinirossi di Langa. L’Enoteca “Vite Colte” hal’incarico di favorire con iniziative di ogni

tipo la promozione e la tutela dell’imma-gine del vino Barolo e del suo territorio erappresenta un’ampia vetrina della pro-duzione vinicola degli undici Comuni checostituiscono la zona d’origine di questoceleberrimo vino. I partecipanti hannoapprezzato la disponibilità e la compe-tenza delle guide che ci hanno accompa-gnato; durante il viaggio di rientro nonsono mancati gli scambi di opinione diquanto di bello si è potuto apprezzare, oltre all’amicizia e alla serenità.

Marcello Annoni

TECNOLOGIA, SICUREZZA E IMPEGNO SOCIALE

I soci della sezione UNCI di Bergamo con i Maestri delLavoro davanti alla sede della Ferrero Spa di Alba

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

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UNCI BRESCIAIl Parco giochi “Cavalieri d’Italia”

on una solenne cerimonia si è svol-ta nella frazione di Calcinatello, co-mune di Calcinato (BS), la titolazio-ne del Parco giochi ai “Cavalieri

dell’ordine al Merito della repubblica Ita-liana”. Una cerimonia che ha visto una largapartecipazione di Cavalieri e simpatizzantiche prima hanno assistito alla Santa Messacelebrata dal curato don Simone e poi al-l’inaugurazione con scoprimento della tar-ga del nuovo Parco con l’Inno Nazionalesuonato dalla Banda cittadina.

Numerose le autorità civili militari e re-ligiose con la sindaca di Calcinato Marikalegati e l’assessore alla cultura Nicola Mae-stri, il presidente della sezione UNCI di Bre-scia, Uff. Bruno Croveglia, i comandantidelle locali stazioni Carabinieri e Polizialocale e gli alunni della locale scuola Pri-maria che hanno letto alcuni pensieri ine-renti ai Cavalieri d’Italia.

Croveglia nel suo discorso ha ringrazia-to la sindaca e l’assessore alla cultura peraver accolto la richiesta e aver deliberatodi intitolare il parco ai Cavalieri d’Italia,nonché il socio Cav. Mario rizzardi per es-sersi adoperato per l’organizzazione del-l’evento.

Quindi, dopo la recente intitolazionedel piazzale in frazione di Maguzzano nelComune di lonato del Garda (BS), ancheCalcinato ha ora un parco dedicato ai Cava-lieri, così come in precedenza anche Gus-sago (BS) aveva già fatto, portando ora lasezione bresciana a spiccare sulle compa-gini nazionali dell’UNCI per il maggior nu-mero di titolazioni ai “Cavalieri dell’ordineal Merito della repubblica Italiana”.

«Cambiare il nome ad una via o unapiazza non è una cosa facile, direi quasiimpossibile – ha ricordato il presidenteCroveglia già sindaco di desenzano delGarda –, perché bisognerebbe far sostitui-re parte delle anagrafiche ai residenti dicoloro che abitano in loco, per cui è prefe-ribile trovare un luogo pubblico senza al-cun vincolo. Se poi questo è un parco gio-chi, come in questa occasione, meglioancora, perché la targa e soprattutto lascritta “Parco Cavalieri dell’ordine al Me-rito della repubblica Italiana” può attirarel’attenzione dei giovani e favorirne la co-

noscenza, le finalità e gli scopi che questiintendono perseguire». la cerimonia si èconclusa con la consegna alla sindaca Ma-rika legati del diploma di Benemerito del-l’UNCI.

Luigi Del Pozzo

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Consegna del Diploma di Benemerenza dell’UNCI alla sindaca Marika Legati

Il discorso inaugurale del presidente UNCI Brescia, Uff. Bruno Croveglia

Taglio del nastro

Alla scoperta di Vicenzatra arte e Grande Guerra

el mese di novembre i soci del-l’UNCI bergamasca, accompagna -ti dal Comm. Prof. Giovanni C.F.Villa, direttore scientifico dei Mu-

sei Civici di Vicenza, si sono recati in visitaalla città, patrimonio dell’Umanità e tra iluoghi al mondo con il maggior numero dimonumenti protetti dall’UNeSCo. Poiché,come recita la motivazione redatta dal Co-mitato per il Patrimonio UNeSCo nel 1994:«Vicenza costituisce una realizzazione ar-tistica eccezionale per i numerosi contri-buti architettonici di andrea Palladio che,integrati in un tessuto storico, ne determi-na il carattere d’insieme. Grazie alla sua ti-pica struttura architettonica, la città haesercitato una forte influenza sulla storiadell’architettura, dettando le regole dell’ur-banesimo nella maggior parte dei paesi eu-ropei e del mondo intero».

Su questa base si è dunque svolta unapasseggiata che, dal torrione di Porta Ca-stello, ha condotto a Piazza Matteotti, toc-cando alcuni dei monumenti più signifi-cativi di una città che si attesta tra i primidieci Poli Museali italiani.

Una giornata passata ammirando le ar-chitetture palladiane di piazza Castello – ilmastodontico e incompiuto Palazzo PortoBreganze – e piazza duomo, soffermando-si con la vista sulla celebre facciata goticaa paramento dicromo della Cattedrale vicentina prima di giungere alla Basilica

Palladiana, l’edificio simbolo di Vicenza.rinomata per il loggiato a serliane, proget-tato dal sommo andrea Palladio, che cir-conda il medievale Palazzo della ragione,è stata appositamente aperta in occasionedella nostra visita, riservando allo stuporeil suo monumentale Salone pensile delprimo piano.

da Piazza dei Signori ci si è poi recati avisitare la Basilica di Santa Corona e i suoicapolavori – dal Battesimo di Cristo diGiovanni Bellini all’adorazione dei Magidi Paolo Veronese, dalla Cappella Valma-rana di Palladio al coro ligneo di Pietroantonio degli abbati – per giungere infi-ne, tramite un percorso nell’architetturagotica vicentina, a Piazza Matteotti, l’Iso-la storicamente affacciata sul porto flu-viale e principale ingresso della città conil Teatro olimpico e Palazzo Chiericati. Seil Teatro olimpico, il più antico teatro co-perto al mondo, ha suscitato stupore eammirazione, il pomeriggio dedicato aPalazzo Chiericati si è rivelato una grandesorpresa. Nel capolavoro assoluto di Pal-ladio, ora visitabile dai sotterranei al sot-totetto, in un intervento che permette dipercepirne ogni dettaglio costruttivo maanche la dinamica di vita di un palazzonel pieno Cinquecento, i partecipantihanno potuto non solo contemplare i ca-polavori ivi conservati, ma anche cogliereil senso di una grande collezione civicaeuropea.

Concludendo la giornata con una par-ticolare riflessione sulla Grande Guerra, di cui Vicenza è stata tragica capitale, visi-tando una mostra dal taglio assai partico-lare, per densa emotività. Quell’emozionee coscienza che ha unito i partecipanti in un’intensa riflessione sul senso dellaStoria e di un passato doverosamente dacomunicare ai posteri tramite il nostroesempio.

ringraziamo vivamente il Comm. Villaper la sua disponibilità, competenza, ami-cizia e per averci offerto l’opportunità diforti emozioni per le bellezze dei capola-vori dei Musei Civici di Vicenza e le mera-vigliose opere architettoniche.

Tina Mazza

N

Gruppo soci bergamaschi al Teatro Olimpico

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Esempi di bontà e dedizione umanitaria

i è svolta presso la sala Brixiadell’Hotel ambasciatori di Bresciala cerimonia di consegna del Pre-mio Bontà UNCI Brescia. espletati

i rituali associativi, dopo aver partecipatoalla Santa Messa celebrata nella Basilica diS. Maria delle Grazie di Brescia dall’assi-stente Spirituale Uff. Mons. Mario Picci-nelli, il presidente della sezione provincia-le UNCI di Brescia, Uff. Bruno Croveglia,dopo aver salutato autorità e convenuti,ha dato avvio alla cerimonia ufficiale.

«Consegniamo oggi i riconoscimentidell’UNCI ad Associazioni, uomini e don-ne, attivi nella provincia di Brescia, chehanno ben meritato per il loro operare afavore degli altri e della comunità, congrande spirito di volontariato, senza nullachiedere, esempi di bontà e dedizioneumanitaria».

al tavolo delle autorità, il presidentenazionale Gr. Uff. Marcello annoni, l’Uff.Tina Mazza, responsabile nazionale don-ne UNCI, e il Comm. remo degli augelli,presidente commissione nazionale “di-stinzione onore e Merito” dell’UNCI.

Fra i numerosi ospiti l’assessora rober-ta Morelli per l’amministrazione comuna-le di Brescia. assente per improcastinabiliimpegni il Prefetto di Brescia, dott. ValerioValenti, che non ha mancato di inviare unsuo graditissimo saluto.

Il presidente nazionale annoni dopoaver ringraziato il presidente Croveglia e ipresenti per l’interessante programma so-ciale, ha ricordato come il Premio Bontàsia per l’UNCI un’ottima opportunità perfar conoscere la realtà di quanti si trovinoin difficoltà morale o fisica.

Un riconoscimento e un aiuto concretoche va a evidenziare l’esempio, l’empatiadi volontari e di associazioni che, con sa-

S

crificio, dedicano tempo libero e aiutiumanitari al servizio degli altri.

l’impegno dei soci UNCI è quello di ope-rare secondo le norme statutarie incremen-tando sempre più iniziative benefiche e cul-turali, ricordando la calamità naturale diproporzioni drammatiche che ha colpito ilCentro Italia, che ha visto l’UNCI impegna-ta nella consegna a una famiglia di agricol-tori di amatrice di una casa mobile, donatagrazie a fondi raccolti dalle varie sezioniUNCI sparse sul territorio nazionale.

dopo il saluto dell’assessore comunaledi Brescia si è dato avvio alla cerimonia uffi-ciale con l’attribuzione di:

PREMI BONTÀ UNCI 2016• al Gruppo alpini di Nuvolera, che nel

90esimo anno di fondazione è ancoraprezioso per le iniziative che promuove eper la disponibilità a operare nel sociale;

• l’8 Giorno - Gussago Città aperta, per farconoscere e condividere la disabilità gio-vanile e promuovere una profonda e pro-fusa cultura di inclusione sociale;

• danilo Bordiga a Suor ausilia, per i meritiacquisiti da Suor ausilia, da sempre al ser-vizio della gioventù;

• rotary Club Brescia Moretto, per la mani-festazione del rotary svoltasi il 25 maggioscorso presso il Complesso rigamonti.

DISTINZIONI ONORE E MERITO UNCI• aFIGI - amici Fiamme Gialle per la Soli-

darietà, sorta con lo scopo di svolgere at-tività di assistenza e solidarietà;

• Gruppo Folcloristico “Cuori Ben Nati”, inriconoscimento delle molteplici attivitàsvolte in un cinquantenario nell'ambitofolcloristico, ricreativo, culturale, socialee benefico;

• dott. Vitale Minopoli, per gli ottimi risul-tati ottenuti nella ricerca sulla Sclerosi la-terale amiotrofica;

• dott. Fabio Mascialino, per la professio-nalità e la promozione nel mondo dellatecnologia “made in ltaly”;

• dott. rosselli Francesco, Brigadiere Ge-nerale Medico, per il suo generoso impe-gno a favore di molteplici progetti umani-tari;

• aVIS Castelcovati, per l’impegno nel farconoscere e diffondere la cultura della do-nazione del sangue;

• associazione Pensionati Castelcovati, perle iniziative di carattere socio-sanitariotese ad aiutare persone anziane in situa-zione di disabilità e difficoltà tempora-nee.

ATTESTATI BENEMERENZA UNCI• alla dott.ssa laura Mereghetti, per essere

prontamente intervenuta a soccorrere ungiovane giocatore di pallacanestro acca-sciatosi a terra, per un arresto cardiaco,salvandogli la vita;

• Commissione Teatrale G. Montini, peraver saputo evidenziare il tema della soli-tudine dell’anziano con una intensa rap-presentazione teatrale;

• lng. Paola ricci, assessore alla cultura delComune di Gussago, per il suo encomia-bile e apprezzato impegno nel persegui-mento di scopi culturali;

• dott. Nicola Mazzini, assessore alle politi-che sociali del Comune di Gussago, che,con la manifestazione “l’8 giorno - GussagoCittà aperta” fa conoscere un mondo che avolte fa paura, ma che, abbandonando pre-giudizi e timori, promuove una profonda eprofusa cultura di inclusione sociale.

al termine il tradizionale pranzo consottoscrizione a premi e scambio dei caval-lereschi auguri per le prossime festività natalizie.

Luigi Del Pozzo

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

Tavolo della presidenza

Gruppo dei premiati con al centro i presidenti Uff. Bruno Croveglia e Gr. Uff. Marcello Annoni

Premiazione del Gruppo Alpini di Nuvolera

Pubblico nella sala Brixia dell’Hotel Ambasciatori di Brescia

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

Camminiamo insieme

a sua storia si potrebbe cominciare araccontare dall’emozione più recen-te, dalle lacrime per la lettera ricevu-ta da Sua Santità, Papa Francesco,

oppure dal principio della sua seconda vita,tra le poltrone dell’aereo decollato da Tirana25 anni fa, col visto dell’ambasciata sul pas-saporto e la speranza di risolvere un proble-ma di salute del figlio in Italia.

da qualsiasi punto e prospettiva la siguardi e racconti, la traiettoria di Petrit Ko-zeli appare esemplare nella sua limpidasemplicità. albanese d’Italia e Italiano d’al-bania, fotografo di Stato nella sua primapatria e calzolaio nella seconda, senza maiperdere il sorriso e l’orgoglio. l’espressionepulita di chi alla vita è comunque ricono-scente. la sua storia disegna una coloratageografia sentimentale, densa di svolte edemozioni. Tra le gioie più intense si colloca iltitolo di Cavaliere dell’ordine al Merito dellarepubblica Italiana del quale Petrit è statoinsignito nel 2014. «Vorrei dedicare l’onori-ficenza a chi si comporta con dignità e one-stà in questo Paese. albanesi e non, italianicompresi» dichiarava alla “Gazzetta diMantova”, il quotidiano della sua città. Gio-ia privata e messaggio pubblico: «È la testi-monianza che chi si comporta in modo cor-retto, rispettando le leggi, non solo è benaccolto, ma viene anche premiato». Il veropremio è la consapevolezza che «lo Stato èattento e sensibile alle persone perbene».Quelle che il bene lo fanno in silenzio, senza

pretendere applausi né consensi. Comel’impegno di Kozeli in veste di mediatoreculturale, la sua dedizione al volontariato,l’aiuto offerto senza clamore. la fede ostina-ta nel valore universale della pace, spogliatada ogni retorica, che nel caso di Petrit hamesso in moto e circolo un sentimento lar-go, dinamico: dalla sua bottega di calzolaionel cuore di Mantova al Quirinale prima e inVaticano poi, con la mediazione della Pre-fettura, dell’ambasciata d’albania e la colla-borazione del Comune. due paia di scarpe – uno tricolore inviato al Presidente Napoli-tano, l’altro rosso albania a Papa Francesco– accompagnate da un messaggio dirom-pente nella speranza elementare che espri-me: «Camminiamo insieme». Camminiamonella stessa direzione, anche attraverso per-corsi diversi, ché ognuno ha il proprio passoe la sua andatura, purché siano sentieri dipace. Buona strada.

L

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UNCI MANTOVA

UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Merito scolastico

l 28 maggio presso gli Istituti SantaPaola di Mantova sono state conse-gnate da parte della sezione UNCI diMantova due Borse di Studio a favore

di studenti che si sono distinti dal punto divista scolastico per impegno e serietà. la prima Borsa di Studio è stata conse-

gnata a Nicolò Meoni studente dell’Istitu-to Santa Paola di Mantova, alla memoriadel Comm. Giuseppe Monaco, già nostrodirigente UNCI, la seconda Borsa di Stu-dio donata a Samuele Fornari, studentedell’Istituto Comprensivo di Montichiari,alla memoria del Cav. Giulio Formizzi acui è intitolata la sezione Virgiliana del-l’UNCI.

durante la cerimonia sono stati ricor-dati il presidente onorario UNCI della se-zione di Mantova Comm. renzo dalma-schio, scomparso nell’aprile 2013, e idirigenti ai quali sono state intitolate leBorse di Studio, che in vita si erano sempreprodigati con convinzione ed entusiasmoper questa iniziativa benefica.

al termine il giovane ettore Caniato hasuonato in modo mirabile con la trombal’Inno di Mameli e il “Silenzio”.

È seguito un rinfresco offerto a tutti ipresenti dai figli del Comm. Monaco.

Giuseppe Morselli

I

Uff. Giuseppe Morselli, Uff. Gilberto Lucio Goldoni, NicolòMeoni in compagnia dei genitori e il Direttore degli IstitutiSanta Paola Ing. Enrico Furgoni

Uff. Giuseppe Morselli, Uff. Gilberto Lucio Goldoni, SamueleFornari con il padre, il Prof. Stefano Caniato e la Prof.ssaBeatrice Formizzi dell’Istituto Comprensivo di Montichiari

Foto di gruppo della cerimoniaconclusiva nel chiostro degli

Istituti Santa Paola

Dopo mesi di lavoro è stata costituita labiblioteca UNCI mantovana ad opera delconsigliere Bruno Rizzotti. I testi sonostati offerti da nostri associati iscritti e siaggirano per il momento sui 350 volumi,che comprendono: narrativa, storia, geo-grafia, medicina, guerra, religione, pittu-ra, gialli, sport, cucina, ecc. Il lavoro diraccolta, selezione, catalogazione e regi-strazione in base agli argomenti trattatisono stati effettuati da Bruno Rizzottiche ha portato a termine magnificamen-

te un’opera fino ad ora mancante allanostra sede. Tra i libri catalogati ve nesono alcuni opera di nostri iscritti, tra cui:Uff. Franceso Boselli, Cav. Luciano Cigo-gnetti, Ing. Enrico Furgoni, Uff. RobertoMarchini, Don Stefano Peretti, Comm.Armando Rati, Uff. Valerio Sometti e ilcompianto Cav. Tullio Solzi. Ora tutti gliiscritti possono usufruire della bibliotecache ha sede nel nostro ufficio. Un grazie e un plauso per questa inizia-tiva va al socio Bruno Rizzotti.

BIBLIOTECA ASSOCIATIVA

Brumo Rizzotti, Uff. Claudia Donelli, Gr. Uff.Marcello Annoni, Uff. Giuseppe Morselli

Nel ricordare la parole del premio No-bel Elie Weisel, nato in Romania e so-pravvissuto all’Olocausto, morto nelluglio del 2016, autore di 57 libri e ospi-te nel 2006 del Festivaletteratura diMantova: «Senza memoria non c’è fu-

turo» anche noi dell’UNCI mantovanaabbiamo raccolto la sua idea e abbia-mo recuperato tutta la vita associativadalla fondazione (1987) ad oggi in untesto con ampia documentazione an-che fotografica. Il lavoro è a disposizio-

ne degli iscritti che lo volessero con-sultare in Sezione. Attività compiutaper tutti i soci dell’UNCI, soprattuttoper i più giovani e per i futuri iscritti, chedella storia passata non conoscono idegni precedenti dei “Cavalieri”.

SENZA MEMORIA NON C’È FUTURO

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mento dell’impegno delle donne in ambitoassociativo. la responsabile donne della se-zione di Mantova Cav. Miriam artico ha in-vece argomentato in ordine alle conferenzetenute nell’anno in corso.

Il consigliere Uff. lucio Goldoni ha de-scritto le iniziative dell’UNCI in territoriomantovano nel corso di quest’anno, mentrei soci Cav. Prof. Giuseppe Cigognetti e ladott. Maria angela Gelati hanno descritto lapropria professione e hanno poi sintetizza-to sul contenuto dei libri di cui ciascuno èautore.

Infine, si è passati alla consegna dei Pre-mi Bontà UNCI - Città di Mantova a:• lIlT - lega Italiana lotta Tumori, presi-

dente Uff. Maria Grazia Gandolfi.• aNdoS - associazione Nazionale donne

operate al Seno, presidente dott.ssa Fla-via Tasselli.

È seguita la consegna dei diplomi ai nuo-vi iscritti: aldi Stefania, Cav. Besacchi Gian-ni, Chierici Cesarino, Cav. Cigognetti lucia-no, Mar. Coppola luigi, Cav. CrescentiGiovanna, avv. Geremia Graziella, Comm.Marchi daniela, dott. Pecchia Giuseppe,Cav. Prandi elide, Mar. Vinci Giuseppe ezingaropoli Cataldo. attribuito altresì il di-ploma al neo-Cavaliere luogotenente del-l’arma dei Carabinieri orazio di Stefano e ladistinzione onore e Merito dell’UNCI allaCav. lucia Greco.

Infine consegnati i diplomi di fedeltà aisoci con 20 anni iscrizione all’UNCI.

Il convegno si è concluso con l’interven-to del vicepresidente di sezione, Uff. MarioNespoli, che ha sottolineato il valore degliideali della cavalleria, a cui è seguita l’ese-cuzione dell’Inno di Mameli da parte delcomplesso musicale “la Famiglia”.

Giuseppe Morselli

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Mantova, un anno indimenticabile

omenica 2 ottobre la sezione diMan tova dell’Unione NazionaleCavalieri d’Italia ha tenuto il pro-prio XXVIII convegno provinciale,

iniziato con la S. Messa officiata dall’assi-stente Spirituale dell’UNCI don Stefano

Peretti nella Chiesa di San Simone, allapresenza di un folto gruppo di iscritti, dellaViceprefetta di Mantova dott.ssa TeresaGandolfo, autorità civili e militari, rappre-sentanze dell’UNCI di Bergamo, Venezia,Verona e Trento.

Successivamente, nel salone del Museodiocesano in Piazza Virgiliana, il Comm.Prof. rodolfo Signorini ha dato un’eccellen-te spiegazione della Camera degli Sposi an-che con l’ausilio di numerose incantevolidiapositive, al termine della quale gli è statoassegnato il diploma di Benemerito UNCI.Un ulteriore diploma di Benemerito è statoconsegnato al Prof. leonello levi, inse-gnante di diritto per quarant’anni all’Istitu-to Tecnico “a. Pitentino” e autore del libro“In guerra contro Hitler”, che ha narrato levicissitudini dei propri familari oppressidal fascismo, prima con le leggi razziali epoi le deportazioni in massa nei campi diconcentramento, culminate con la loromorte; passando poi a descrivere la genesie la storia della Brigata ebraica in Italianella lotta armata contro i tedeschi. Suc-cessivamente, il complesso “la Famiglia”composto dai maestri Stefano Caniato eBeatrice Formizzi, con i figli enrico allatromba, alessia al violino e lara all’arpacel-tica hanno eseguito un intermezzo musica-le. È intervenuto poi il presidente del Con-siglio comunale di Mantova, Massimoallegretti, in rappresentanza del Sindacoche ha sottolineato correttezza civile e mo-rale dei Cavalieri dell’UNCI. Quindi haaperto i lavori del Convegno il presidente disezione, Uff. Giuseppe Morselli, ringra-ziando tutti i presenti e relazionando sulleattività svolte nel 2016: la mostra di quadrie di fotografie storiche proposte nel salonedel Circolo Unificato dell’esercito di Man-tova, a marzo 2016, il contributo fornito aMantova Capitale Italiana della Cultura2016 attraverso le pagine della rivista “Il Ca-valiere d’Italia” e sui programmi dell’UNCIvirgiliana.

Il presidente nazionale Gr. Uff. Marcelloannoni è successivamente intervenuto de-scrivendo compiti e situazione nazionaledell’associazione, per poi lasciare la parolaalla responsabile nazionale donne Uff. TinaMazza, che si è espressa in favore dell’au-

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Consegna del Diploma di Benemerito UNCI al Comm. Rodolfo Signorini

Tavolo della presidenza: Cav. Miriam Artico, Uff. Lucio Goldoni, Uff. Tina Mazza, Gr. Uff. MarcelloAnnoni, Uff. Giuseppe Morselli, Uff. Mario Nespoli e Uff. Franco Genovesi

Consegna del Diploma di Benemerito UNCI al Prof. Leonello Levi

Il nuovo insignito a Cavaliere OMRI, Luogotenente Orazio Di Stefano

Taglio della torta da parte della dirigenza UNCI

Il gruppo donne Mantova e la Cav. Lucia Greco che ha ricevuto la Distinzione Onore e Merito dell’UNCI

Il presidente dell’UNCI mantovana, Uff. Giu-seppe Morselli, con Franco Genovesi e SergioOrtu, mentre consegnano ufficialmente al pre-sidente del Consiglio comunale Massimo Al-legretti copia della rivista “Il Cavaliere d’Italia”- edizione agosto 2016, dedicata a Mantova,Capitale italiana della Cultura 2016, a cui èstata riservata la copertina col castello di SanGiorgio, l’editoriale del direttore Bruno Bonassie ben dieci pagine alle bellezze cittadine.

CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2016

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Donne ispiratrici di cambiamento

abato 18 giugno, un gruppo di asso-ciati della sezione provinciale UNCIdi Milano, alla presenza di autoritàcivili, militari e religiose, si è ritro-

vato presso la Biblioteca Civica Comunalein Parabiago per assistere alla proiezionedel film “orgoglio e Pregiudizio” della scrit-trice Jane austen, una donna che ha rac-contato i costumi di un’epoca. l’evento èstato realizzato con il patrocinio del Comu-ne di Parabiago - assessorato alla Cultura,da sempre sensibile e attento a recepire imessaggi culturali provenienti dalle localiassociazioni. Ha dato il via all’incontro ilpresidente di sezione, Cav. lucio Tabiniche ha ringraziato il vicesindaco adrianaNebuloni intervenuta in rappresentanzadell’amministrazione comunale, i compo-nenti del Consiglio direttivo di Sezione, i

rappresentanti delle associazioni della Con-sulta di Parabiago, illustrando ai parteci-panti le iniziative dei Cavalieri d’Italia: l’im-pegno in favore del mantenimento delsentimento per il riarmo civico, la parteci-pazione alla vita della comunità civile, il fa-vorire di iniziative filantropiche, umanita-rie e culturali. Ha sottolineato il granderuolo delle donne nei tempi, tema degli in-contri culturali denominati “agorà” e “or-goglio e Pregiudizio”, che vedono protago-niste donne coraggiose, capaci e ispiratricidi cambiamento, decisive nel loro ruolo so-ciale perché in grado di alimentare il sensocivico che è base della buona convivenza,contribuendo ad accrescerlo e rafforzarlo.

Il Cav. Prof. angelo Mocchetti ha poi in-trodotto la figura e la storia di Jane austen,scrittrice inglese di opere ambientate inuna cornice domestica, quotidiana o, piùspesso, nei salotti, in cui attraverso le tipi-che conversazioni dei gentiluomini e dellegentildonne del periodo, l’autrice ha mododi dare libero sfogo a una gradevolissimavena satirica, che in “orgoglio e Pregiudi-zio” srotola agevolmente ed elegantementecon momenti di vero romanticismo del-l’epoca, rendendo l’opera un vero e propriocapolavoro.

Infine la proiezione del film e in chiusu-ra i saluti della presidenza, le foto di rito eun fragoroso applauso della numerosa pla-tea presente, con un arrivederci a nuovi ap-puntamenti culturali.

Swww.unci.mi.it

UNCI MILANO

Foto di gruppo di alcuni dei partecipanti alla proiezione del film

Il 6 agosto un gruppo di soci e amici dellasezione provinciale UNCI di Milano si so-no recati in una piccola oasi in mezzo allago di Varese: l’Isolino Virginia e il MuseoCivico Preistorico che dal 2011 è entratoa far parte dei siti riconosciuti dall’UNE-SCO. A bordo della nuova barca “Stradivari“,accompagnati dalla famosa guida tea-tralizzata Betty Colombo hanno iniziatola navigazione toccando diversi punti dellago: Voltorre, Oltrona al lago, Groppello,Calcinate del Pesce, Bodio Lumnago,

Cazzago Brebbia sino a giungere all’Isoli-no Virginia, un triangolo di terra suggesti-vo situato a pochi metri dalla riva occi-dentale del Lago di Varese, nel territorio diBiandronno, ove solo uno stretto canaledetto Ticinello lo separa dalla terraferma.La sua superficie è quasi interamente co-perta da una lussureggiante vegetazioneche ospita numerosi animali selvatici,che prosperano in assoluta tranquillità, inun ambiente ideale. Essendo uno dei siti più famosi della prei-storia europea, l’area è sottoposta a vin-Gruppo dei partecipanti

L’ ISOLINO DELLE MERAVIGLIE

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

In cammino sulle acquedel Lago d’Iseo

artedì 28 giugno 2016 un gruppodi soci e simpatizzanti della sezio-ne provinciale UNCI di Milanohanno partecipato all’iniziativa

culturale/turistica denominata “cammi-nando sulle acque del lago d’Iseo” per attra-versare l’ambiziosa passerella realizzatadall’artista “Christo”.

Il percorso sulla passerella ha portato lacompagine di cavalieri alla costa di MonteIsola in territorio di Peschiera Maraglio ab-bracciando quindi il tratto sud del litoralerisalendo fino all’abitato di Sensole per poiraggiungere e circumnavigare la piccolaIsola di San Paolo. la cornice mozzafiatodel lago d’Iseo, i colori lussureggianti del-la vegetazione, la bellissima giornata disole, la professionalità della guida localehanno aperto i cuori, il sorriso e una gran-de emozione di tutti i partecipanti, chehanno percorso la passerella artistica colororo, anche a piedi nudi, vivendo così il mo-vimento delle leggere onde del lago. Inquesto periodo Sulzano è divenuta unadelle mete più visitate al mondo, così il la-go d’Iseo, sull’onda delle meraviglie con ilsuo bacino incantevole e romantico inca-stonato tra monti e colline, fucina di itine-rari artistici, storici, animato da eventi, sa-gre e festival che dureranno tutto l’anno.esiste forse un posto più incantevole percamminare sulle acque? Un qualcosa cherimarrà indelebile nel ricordo di noi cava-lieri!

Soddisfatti del passaggio sulla passerella,il gruppo dei partecipanti si è recato pressoil famoso agriturismo al rocol, dove hannopotuto consumare il pranzo e visitare lacantina. Nel corso del convivio, il presiden-te di sezione, Cav. lucio Tabini ha conse-gnato gli attestati e la tessera di apparte-nenza all’UNCI a due nuovi soci: l’avv.Giuseppe Vena e il dott edis Barettino ra-mona, a cui è seguito un lungo applauso eun brindisi augurale di benvenuto.

l’escursione è poi proseguita con unavisita al Monastero Cluniacense di San Pie-tro in lamosa a Provaglio d’Iseo nella riser-va naturale “Torbiere del Sebino”.

al rientro in pullman a Parabiago, la co-mitiva ha tributato un lungo applauso apresidente e Consiglio direttivo di Sezioneper l’impegno profuso nell’organizzazioneall’eccezionale evento, manifestando la ri-chiesta di ripetere queste iniziative socio-culturali che accrescono i rapporti inter-personali tra associati.

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La consegna della pergamena ai nuovi soci Avv. Giuseppe Vena e Dott. Edis Barettino Ramona

Gruppo dei partecipanti al The Floating Piers Lago d’Iseo

colo. Dal 1962 la donazione del marchese Pontiha sancito il passaggio della proprietà al Comu-ne di Varese e la villetta eretta dai Ponti nella se-conda metà dell’Ottocento è oggi sede di un pic-colo Museo Preistorico: qui è conservata partedella raccolta di reperti rinvenuti sull’isola, men-tre il restante materiale archeologico è espostonei Musei Civici di Varese.Al termine della visita, la delegazione di associatiUNCI ha potuto pranzare nel ristorante “La Tanadell’Orso”, gustando alcune specialità lacustri,per poi rientrare soddisfatti del bellissimo toursocio-culturale.

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lio, rag. luigi Giudici e Silvio di Clemente.ringraziamenti estesi alle redazioni giorna-listiche del territorio, ai Padri oblati di rho,al dott. roberto Salvini e al dott. enzo Mari.

a seguire la proiezione di un emozionan-te video relativo alle attività dell’UNCI, ter-minato con un applauso scrosciante delpubblico e al cui autore Claudio Borsan ilCav. Tabini ha donato una targa in segno diriconoscimento,

Si è giunti poi alla lettura delle motivazio-ni dei quattro Premi Bontà 2016, che la re-sponsabile donne rag. Tina Mastropietro hapresentato ai conviviali. associazioni chehanno ricevuto il premio quali rappresen-tanze di tutte quelle persone che non si na-scondono dietro a uno sterile: “Non ci avevopensato!”. Uomini e donne che ci hannopensato eccome, perché il bene ai malati sifa prima che la malattia li colpisca, diretta-mente o indirettamente, l’aiuto ai disabili sigarantisce a prescindere dalle barriere men-tali, quelle stesse che spingono alla discrimi-nazione e all’emarginazione, quali:• Castoro Sportonlus legnano nella perso-

na del presidente Cav. Carmen Galli Co-lombo accompagnata dall’atleta disabileFlora Salemme, campionessa del Mondo alos angeles nel 2012 e cittadina beneme-rita della Città di legnano;

• antenna Geltrude Beolchi nella personadel presidente dott. Giuseppe Pozzi non-ché direttore Clinico del Gruppo artelier;

• a.l.I.Ce - associazione per la lotta control’Ictus Cerebrale - onlus San Carlo Milanonella persona del presidente dott. FrancoGroppali;

• a.lS.I. onlus lombardia Città Studi Mila-no nella persona della presidente Gesuinadella Giovanna, associazione che rappre-senta i cittadini stomizzati e incontinenti.

dopo la consegna dei premi, seguiti dainterminabili applausi e le foto di rito, il pre-sidente ha chiuso la cerimonia ribadendo lavicinanza dei Cavalieri milanesi alle quattroencomiabili associazioni a cui è stato asse-ganto il X Premio Bontà UNCI Milano, auspi-cando che tutti gli insigniti e coloro che con-dividono gli ideali di misericordia, amicizia,rispetto e gioia che lascia nel cuore ogni ge-sto di generosa solidarietà, si uniscano peressere esempio e supporto alle attività di aiu-to al prossimo, concludendo con una frase diNelson Mandela: «È la nostra luce, non la no-

stra ombra, quella che ci spaventa di più». È seguito il pranzo sociale nella prestigio-

sa Sala delle Volte, concludendo l’evento conun finale significativo, quando, nel tardo po-neriggio, Padre Gianfranco Barbieri ha ac-compagnato un gruppo di soci attraverso laPorta Santa del Santuario della Vergine ad-dolorata commentando le parole di Papa

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

Amicizia e altruismo

omenica 23 ottobre 2016 presso ilCollegium rhaudense dei Padrioblati Missionari a rho (MI) si èsvolta la X edizione del Premio Bon-

tà dell’UNCI, organizzato dalla sezione pro-vinciale dell’UNCI di Milano, con la presen-za dell’intero Consiglio direttivo e numerosiassociati, autorità religiose, militari e civili.la cerimonia, fiore all’occhiello di tutta l’at-tività filantropica, umanitaria e culturalesvolta durante l’anno, è stata preceduta dal-la S. Messa presieduta da S. eminenza Car-dinale Francesco Coccopalmerio con la pre-senza anche del neo-Cardinale Mons. Cortirenato Vescovo emerito di Novara nel bellis-simo Santuario della Beata Vergine addolo-rata, gremito all’inverosimile anche da citta-dini rhodensi, essendo la ricorrenza del90esimo anniverario della Giornata Missio-naria Mondiale 2016. durante l’omelia S.e.Cardinale Coccopalmerio ringraziando i Ca-valieri d’Italia presenti, per la loro significa-tiva “mission” etica e filantrpopica sul terri-torio ha invitato i fedeli a guardare allamissione “ad gentes” come una grande, im-mensa opera di misericordia sia spiritualeche materiale. Terminata la S. Messa, i par-tecipanti si sono recati nella moderna SalaCongressi Furioli Mantovani del Collegiumrhaudense dei Padri oblati, ove ha avutoluogo la cerimonia di assegnazione di benquattro Premi Bontà. Ha aperto i lavori ilpresidente provinciale Cav. luico Tabini,ringraziando i componenti del CdS e i sociche partecipano attivamente alla vita asso-ciativa, dimostrando non comuni doti di al-truismo, amicizia e rispetto. Ha poi salutatola presenza di S. eminenza Cardinale Fran-cesco Coccopalmerio, presidente del Ponti-ficio Consiglio per i testi legislativi in Vatica-no, concittadino parabiaghese onorario ebenemerito e socio onorario UNCI, al qualeha voluto esprimere la gioia per la propriapresenza all’evento, quale persona a cui fareriferimento, ringraziandolo per la collabora-zione costruttiva, la vicinanza e la generosi-tà. Ha dato il benvenuto al presidente nazio-nale dell’UNCI, Gr. Uff. Marcello annoni ealla responsabile donne Uff. Tina Mazza, alComm. Silverio Gori presidente della sezio-ne provinciale UNCI di lodi, alle autoritàmilitari e civili, rivolgendo un particolare sa-

luto ai c.d. “stakeholder”, che condividono esostengono la realizzazione dei progetti fi-lantropici, umanitari ed etici: Franco Venan-zi, Giovanna Pretti Bombelli, Cav. aldo Coz-zi, Giuseppe Beani, adriano Mezzanzanica,Cav. Vittorio Prandoni, Cav. luigi Ghilardi,dott. Silvio Bettarello, dott. Giorgio ranci-

D

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Premiazione A.LS.I. Onlus Lombardia

Premiazione A.L.I.Ce

Premiazione Antenna Geltrude Beolchi

Premiazione Castoro SportOnlus Legnano

Il CDS Milano con le autorità

Gruppo donne UNCI Milano

Taglio della torta UNCI

Il nuovo numero di telefono della sezione provinciale UNCI di Milano, sita in via Brisa n. 1 a Parabiago (MI), è il seguente: 0331 558048, indirizzo di posta elettronica: [email protected]

La sede è aperta: martedì e giovedì dalle ore 09.00 alle ore 12.00

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

a sezione provinciale UNCI di Milanoha organizzato una conferenza sultema “osteoporosi: conoscere e pre-venire” in collaborazione con Fonda-

zione Ferrario di Vanzago. Grande successodell’evento e numerosissima partecipazionedi soci, simpatizzanti e amici dell’UNCI mi-lanese, oltre 120 persone, che in gran parte sisono sottoposti al test gratuito messo a di-sposizione dallo staff medico-infermieristi-co e del dottor Fabrizio Borsani - direttoreSanitario della Fondazione Ferrario, che harefertato individualmente i risultati dei testdispensando consigli terapeutici.

Il presidente Cav. lucio Tabini ha accoltopartecipanti, autorità, giornalisti portando isaluti di tutto il Consiglio direttivo di Sezio-ne e della locale responsabile donne rag. Ti-na Mastropietro, ringraziando per la loroimportante presenza. Ha poi presentato iCavalieri d’Italia sottolineando e ricordandogli scopi associativi, tra cui la promozionedella cultura, della solidarietà e dell’assi-stenza umanitaria. Ha preso poi la parola il

Cav. Fabrizio Borsani, vicepresidente del-l’UNCI milanese e presidente dell’aVIS diParabiago, il quale, utilizzando slide, ha sot-tolineato l’importanza della prevenzione

nella conoscenza di questa patologia deno-minata “osteoporosi” che statisticamentecolpisce per l’80% le donne e per un 20% gliuomini, per cui è importante la comunica-zione e l’informazione medica al riguardo,per poter curare la patologia. Ha preso poi laparola il fisioterapista della Fondazione Fer-rario, dottor arialdo olgiati che ha spiegatoquanto sia importante lo stile di vita a difesadella patologia e ha invitato tutti i presenti aseguire una dieta equilibrata sottolineandoquali sono i fattori di rischio per l’osteoporo-si, oltre all’età. Ha puntualizzato che risultanecessario, nei limiti del possibile, adottareuna strategia che consenta di minimizzare,se non di prevenire, i danni causati dalla de-generazione ossea.

l’incontro si è concluso con un grandeapplauso a tutti coloro che hanno contribui-to alla realizzazione dell’appuntamento sa-nitario e uno splendido buffet.

Lucio Tabini

L

Tavolo dei relatori, da sx: Cav. Lucio Tabini, Cav. FabrizioBorsani e il fisioterapista Dr. Arialdo Olgiati

Pubblico presente nella sala della Fondazione Ferrario

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

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Gli ospiti si sono poi trasferiti nella saladel Mappamondo dove è stato servito unraffinato pranzo, concluso da una carrella-ta di dolci dove campeggiava la torta con lostemma dell’UNCI.

Per la riuscita dell’evento, che ha avutoampia risonanza su organi di stampa e te-levisioni locali, il CdS di Perugia ha ritenu-to di esprimere la propria riconoscenza: alCav. antonio Marinelli, presidente onora-rio della Banca di Credito Cooperativodell’Umbria, ai Cav. Marcello e GostantinoFiorenzoni, al rag. Moreno Marchesi dellaVittoria assicurazioni del Trasimeno, allafamiglia Pesciarelli, a Terradura Carburantidi Magione, a Marcello Berioli della Umbrialabel, all’orafo Giampiero Minelli che ognianno con maestria esegue la medaglia cheviene assegnata ai premiati, a Colacem diGubbio per la consueta disponibilità e ac-coglienza.

La Fondazione Boccardini sostienevarie attività per diffondere arte, mo-stre, eventi, corsi per bambini e ragaz-zi con problemi di comunicazione, chetrovano in questi mezzi espressivi ilmodo di mostrare inventiva e manua-lità. Diretta dalla Dott.ssa MarinellaAmbrogi, socia UNCI perugina, la Fon-dazione ha organizzato la Prima Bien-nale d’Arte contemporanea a Perugiadentro le volte della Rocca Paolina conla partecipazione di una cinquantinadi artisti internazionali. Patrocinatadalla Provincia di Perugia, è statainaugurata dall’assessore della Re-

gione Umbria Fernanda Cecchini, allapresenza di varie autorità locali tra cuiuna rappresentanza dell’UNCI. Lamostra ha ospitato opere suggestivee diverse per tecnica, contesto storicoe scenografico. Fondendo suoni e co-lore, musica e forme, sabato 15 otto-bre si è altresì tenuto un concerto delviolinista Federico Galieni e della pia-nista Maria Rita Carletti, rappresen-tante donne UNCI di Perugia. Manife-stazioni particolarmente apprezzatesia per l’affluenza di pubblico, che perla qualità dell’offerta culturale, unevento unico a Perugia.

CONCERTO ALLA PRIMA BIENNALE D’ARTE

Foto di gruppo soci UNCI

Taglio della torta UNCI

ll violinista Federico Galieni e la pianista Maria Rita Carletti

A Montefalco i Cavalieri d’Italia sono stati invitati a una in-teressante manifestazione culturale. La Dott.ssa Monica Dentici e il Dott. Andrea Schiarelli, tito-lari di un importante studio commerciale e tributario, da al-cuni anni si sono fatti animatori di un’apprezzabile inizia-tiva: presentare al pubblico libri di interesse sociale oculturale. Il Cav. Riccardo Maria Gradassi, socio UNCI, ha presentatogli autori e i mecenati di questo pomeriggio affollato diospiti e autorità civili e militari, tra i quali il sindaco Dona-tella Tesei, il consigliere regionale Cav. Claudio Ricci, ilpresidente del Consiglio comunale di Spoleto GiampieroPamfili ed Elio Carletti, presidente sezione UNCI Perugia.

La giornalista del free press Metro, Orietta Cicchi-nelli, ha presentato ’’Hijo de Puta’’, un libro in cuiha raccontato la storia avventurosa di un perso-naggio incontrato nella sua vita, dal passato dilegionario e che ora, malato, vive di assistenzasenza perdere la propria dignità.

Cristiano Magdi Allam, giornalista ed ex parla-mentare europeo, ha presentato il suo ultimo la-voro “Islam - Siamo in guerra”, un argomentoquanto mai attuale dopo i recenti attentati e leavanzate dell’Isis che tengono in ansia il mondointero.

INTERESSI SOCIO-CULTURALI

UNCI PERUGIA A Gubbio la commozioneper le vittime del terremoto

redicesimo appuntamento per lasezione di Perugia dei Cavalierid’Italia. dopo la Messa celebratadall’assistente spirituale don an-

gelo Fanucci nella chiesa di S. lucia inGubbio alla presenza di autorità, soci, fa-miliari e della Cav. Madre dorotea Mangia-pane, direttrice della Casa Famiglia S. lu-cia, si sono trasferiti nelle eleganti sale delPark Hotel ai Cappuccini dove il presiden-te di sezione Comm. elio Carletti, il vice-presidente Cav. Marcello Cavicchi e i mem-bri del CdS hanno accolto gli ospiti, tra cuiil presidente nazionale Gr. Uff. Marcelloannoni, la responsabile donne nazionaleUff. Tina Mazza, il prefetto Gr. Uff. VittorioSaladino, il Consigliere regionale Cav.Claudio ricci, il sindaco di Gubbio Prof. Fi-lippo Maria Stirati.

Il presidente Carletti nel suo saluto haricordato con commozione le vittime e isoccorritori del terremoto, aderendo allaraccolta fondi dell’UNCI a livello nazionalea favore delle cittadine colpite dal sisma;ringraziato il Prefetto di Perugia dott. raf-faele Cannizzaro, che per concomitantiprecedenti impegni, non aveva potuto pre-senziare all’evento, per il suo messaggio diaugurio; rievocato i successi dei soci che

ogni anno promuovono nuove attività par-tecipando con gioia e sicuro apporto.

Intervenuti con saluti e complimentiper i valori positivi rappresentati dall’UN-CI, oltre al presidente Gr. Uff. Marcello an-noni e all’Uff. Tina Mazza, il consiglierericci e il prefetto Saladino, il presidente delConsiglio comunale di Perugia dott. leo-nardo, il dott. andrea Pierleoni della dele-gazione di Pesaro e Urbino, il Console re-gionale dei Maestri del lavoro GiampaoloCensini, e che concordemente hanno ap-provato la scelta di attribuire il PremioBontà - Città di Perugia al Prof. Gian Carlodi renzo, direttore della Clinica ostetrica eGinecologica dell’ospedale di Perugia edel Centro di Medicina Perinatale e dellariproduzione dell’Università di Perugia,distintosi non solo per il suo impegno distudi e ricerca a livello internazionale, perle sue metodologie originali che prevengo-no patologie infantili, ma soprattutto perl’umanità e la disponibilità con cui seguepazienti e loro famiglie. Nel ricevere diplo-ma e medaglia d’oro, il professore ha rin-graziato, orgoglioso del riconoscimento at-tribuitogli, rievocando aspetti della propriavita professionale e dei principi etici sottesialla sua professione.

Successivamente sono stati consegnatii diplomi d’iscrizione ai soci: al Gr. Uff. Vit-torio Saladino, al Gr. Uff. renzo Felceti de-legato dell’ordine del Santo Sepolcro diGerusalemme, al Comm. eugenio Patacca,al dott. alessandro Vetrulli, alla memoriadel Cav. Fabrizio Scaramello e all’Ing.omar alunni Boldrini.

applausi sono stati poi rivolti al sindacoromizi per il suo recente matrimonio conl’avv. angela Guerrieri e a Valentina Cavic-chi, figlia del vicepresidente provincialeanche lei neosposa. In quest’occasione ilmaestro luciano Boccardini e la direttricedella omonima Fondazione dott.ssa Mari-nella ambrogi hanno annunciato la PrimaBiennale di arti Contemporanee Città diPerugia che si svolgerà a ottobre in sinergiacon i Cavalieri d’Italia e il dott. Ugo Man-cusi un evento che si terrà alla Basilica diSan Pietro in occasione di Umbria libri eche vedrà anche un concerto di musicaclassica.

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Consegna del Premio Bontà al Prof. Gian Carlo Di Renzo

Nuovi soci UNCI Perugia

normaeregola.blogspot.it

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

L’impianto idroelettricodella valle del Chiese

iuscitissima l’iniziativa di mezzaestate promossa dalla delegazionedelle Giudicarie della sezione diTrento, domenica 24 luglio scorso,

alla quale hanno partecipato soci e amicidell’UNCI, apprezzando la visita alla Cen-trale Idroelettrica di Malga Boazzo e alla di-ga di Malga Bissina nella valle del Chiese,non lontano dal lago d’Idro.

Il complesso impianto idroelettrico del-la valle del Chiese in Trentino, risalente allaseconda metà degli anni Cinquanta, com-prende l’invaso artificiale di Malga Bissinaa quota 1700 metri e la relativa centrale diMalga Boazzo, situata a valle dopo un saltodi 700 metri di dislivello che permette diprodurre una quantità annua pari a pocomeno di 150 milioni di KiloWatt/ora dienergia elettrica. Gli imponenti lavori furo-no eseguiti dalla società edison fra il 1955 eil 1959, quando gli impianti entrarono infunzione. In particolare la diga di Bissinaalta 87 metri e lunga 561 metri, compostada 22 elementi cavi, è stata realizzata consolo calcestruzzo, ottenuto dall’utilizzo ditonalite, che ha ottimi requisiti di compat-tezza e impermeabilità, particolarmenteadatto per una costruzione di così vaste di-mensioni, pari a di 438.000 metri cubi.Struttura cava che ha permesso anche lasuggestiva visita interna alla diga oltre allapasseggiata sulla parte sommitale. Percor-so che ha avuto inizio, previa accoglienzadei partecipanti da parte degli organizzato-ri davanti alla Centrale Idroelettrica di Bo-azzo, con la guida di un tecnico di dolomitienergia, la società preposta alla gestione diquesti impianti. Ha fatto poi seguito la visi-ta alla sommità della diga, ove è stato offer-to l’aperitivo presso il bar gestito dal socioCav. Pierino Mantovani, al cui ristorante, si-tuato alla base della diga, è stato consuma-to un tipico menù montanaro, in tono conil luogo e la particolarità dell’escursione.Non è mancato neppure un apprezzatissi-mo presente per ciascuno dei partecipanti,con i ringraziamenti e i complimenti daparte del presidente provinciale Gr. Uff. en-nio radici.

Va dato merito agli organizzatori: Cav.andreina zambotti e Cav. Girolamo Fran-chini, della delegazione delle Giudicarie, di

essere stati all’altezza delle aspettative,considerando le numerose difficoltà orga-nizzative incontrate, dal momento che siala centrale che la diga sono chiuse al pub-blico ed è stata questa una delle rare occa-sione in cui non addetti ai lavori hanno po-tuto entrare nelle strutture. la giornata si èconclusa con la celebrazione della Messa ela massima soddisfazione per tutti i parte-cipanti.

Renato Trinco

Rwww.unci.trento.itwww.uncisalerno.itUNCI TRENTO

Gruppo associati prima del convivio

All’interno della struttura

All’esterno dell’impianto idroelettrico

I partecipanti ai piedi della diga

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

UNCI SALERNO La casa degli italiani

omenica 11 settembre, il presi-dente provinciale della sezione diSalerno Uff. dott. alfonso France-sco Gatto, unitamente a un grup-

po di associati e amici dell’UNCI, si sonorecati in gita socio-culturale a roma, convisita guidata al Palazzo del Quirinale, edi-ficio storico che sorge sugli omonimi collee piazza. dal 1870 è stata la residenza uffi-

ciale del re d’Italia e dal 1946 del Presiden-te della repubblica, uno dei luoghi princi-pali in cui si svolge la vita della repubblicaItaliana. la visita del Palazzo, con l’apertu-ra quotidiana e l’accesso del pubblico anuovi ambienti, conduce alla scoperta diun patrimonio di arte, storia e cultura diinestimabile valore, espressione dell’ope-rosità, della creatività e del genio degli ita-liani; permette allo stesso tempo di cono-scere la sede in cui il Presidente dellarepubblica svolge le sue funzioni, incon-tra le alte cariche istituzionali, i rappre-sentanti degli altri Stati e degli organismiinternazionali, gli esponenti della societàcivile, i cittadini. Il Quirinale è un Palazzovivo e vitale per la nostra democrazia, pro-tagonista oggi come ieri della storia delPaese, e come tale costituisce a pieno tito-lo la casa degli italiani.

a seguire il pranzo sociale presso un ti-pico ristorante di Trastevere con breve vi-sita ad alcuni monumenti storici della Ca-pitale.

evento che si è svolto nella piena sod-disfazione di tutti i soci, amici e simpatiz-zanti dell’UNCI salernitana.

Pierlorenzo Stella

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Gruppo dei partecipanti davanti a Palazzo Chigi

PREZZI PARTICOLARI PER LE SEZIONI E ASSOCIATI DELL’UNCI CHE VOGLIANO AFFIDARSI ALLA NOSTRAESPERIENZA PER L’ACQUISTO E LA REALIZZAZIONE DI OGGETTISTICA DA REGALO PERSONALIZZABILE DI PROPRIA PRODUZIONE, ABBIGLIAMENTO E MATERIALE PROMOZIONALE PER OGNI TIPO DI MANIFESTAZIONE. PRODOTTI CHE VENGONO STUDIATI INTERPRETANDO E SVILUPPANDO LE IDEE DI CHI SI AFFIDA A NOI PER REALIZZARE UN OGGETTO CHE SAPPIA TRASMETTERE SENTIMENTI E SENSAZIONI IN CHI LO RICEVE.

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UNCI TREVISO

UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

La nuova casa dell’UNCI trevigiana

a sezione provinciale UNCI di Trevi-so dopo un ventennio ha cambiatosede trasferendosi nei locali del no-bile compendio architettonico di

Villa Torni a Mogliano Veneto (TV), apposi-tamente messi a disposizione dall’IstitutoCostante GrIS I.P.a.B.

la collocazione di due ampi uffici com-pletamente arredati e un salone per confe-renze e riunioni, circondati da un ampioparco attrezzato, ha accolto sin da subito ifavori di soci, amici e simpatizzanti del-l’UNCI trevigiana, entusiasti della scelta,anche se decentrata dal capoluogo pro-vinciale, vista la prestigiosa ed elegante si-

stemazione che l’amministrazione del-l’Istituto GrIS ha concesso ai Cavalierid’Italia.

Fautori della mediazione il Cav. WalterTrabucco, noto in ambito locale per il lode-vole impegno in ambito socio-educativo esportivo, con l’instancabile vicepresidentedell’UNCI locale, Cav. Gianni Bordin.

Sabato 19 novembre 2016, dopo la SantaMessa celebrata nella chiesetta di Villa Tornia Mogliano, in forma solenne è avvenutal’inaugurazione della nuova sede della se-zione provinciale UNCI di Treviso, con il tra-dizionale taglio del nastro, avvenuto allapresenza del vicepresidente nazionale del-

l’UNCI Comm. Vincenzo riboni, del presi-dente provinciale Comm. Sergio Sossella etutto il CdS dell’UNCI di Treviso, dei rap-presentanti dei Consigli direttivi delle se-zioni limitrofe dell’UNCI di Belluno, Udine,Vicenza e delle locali autorità civili e milita-ri, tra cui il Comandante Provinciale Carabi-nieri di Treviso Ten. Col. Gaetano Vitucci, ilCommissario straordinario regionale dott.Stefano Guerra, il direttore dell’IstitutoGrIS annalisa Basso e il vicesindaco di Mo-gliano diego Bardini.

Nel suo entusiasmante intervento, il vi-cepresidente provinciale dell’UNCI di Tre-viso, Cav. Gianni Bordin, ha affermato che lanuova prestigiosa sede della sezione, situa-ta nell’ala ovest della barchessa di Villa Tornia Mogliano, è il frutto di un accordo tral’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia trevi-giana e annalisa Basso, direttrice del GrIS,a cui va il sentito ringraziamento, unito aquello per il tenace coautore di questo pro-getto, il Cav. Walter Trabucco.

la dott.ssa annalisa Basso, nel suo breveintervento, ha asserito come la presenzadell’UNCI negli spazi della Villa Torni dia lu-stro all’Istituto, nell’ambito di una strategiache tende a rivitalizzare l’Istituto CostanteGrIS I.P.a.B aprendo le porte all’esterno,

ospitando varie associazioni di volontariatoche operano con successo nel sociale.

È seguito un lauto rinfresco allestito nelportico del prestigioso edificio.

Pierlorenzo Stella

L

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

INGRESSO SEDE

Sabato 22 ottobre 2016, presso Villa Braida a MoglianoVeneto (TV), si è svolta la cerimonia che ha visto assegna-re i premi riconoscenza denominati “GIOVANNI PAOLO II”a persone che in silenzio e immersi nella loro umiltà si so-no straordinariamente distinti nel campo medico, cultura-le e sociale. Hanno ricevuto l’ambito riconoscimento: Cav. Claudio Ca-mazzola, Uff. Mariangela Fantin, presidente dell’associa-zione “ANDOS” di Udine, Gabriele Hohlweck Erika, presi-dente dell’associazione progetto Jacaranda in Zambia,Dott.ssa Patrizia Nigro, ricercatrice di Milano, Prof. Car-melo Rizzo, presidente dell’Accademia Nazionale di Nutri-zione Clinica di Roma, Uff. Marco Varisco, presidentedell’associazione Amici di Solidarietà di Treviso, Cav. GianAlberto Zorzi, Direttore dell’U.O.C. dell’Ospedale di Trevisoe Spresiano.All’evento, che ha riscosso un enorme successo e ottenu-to il patrocinio dell’UNCI, erano presenti il Gr. Uff. Carlo DelVecchio, presidente della sezione UNCI di Udine, e il Cav.

Gianni Bordin, vicepresidente della sezione UNCI di Trevi-so. I partecipanti alla cerimonia hanno potuto assaporareuna luculliana cena, allietati dalle note del chitarristaEspedito De Marino.

Pierlorenzo Stella

SILENZIOSA MODESTIANel settembre scorso, dopo una vita dedicata alavoro e volontariato, è mancato all’affetto difamiliari, soci, amici e conoscenti, l'Uff. Giusep-pe Callegari, per diverso tempo consigliere allasezione provinciale UNCI di Treviso, uomo dicarattere e di sani principi e valori morali, affi-dabile e premuroso, che ha sempre fornito unvalido contributo di impegno e di idee anche al-l'interno del Consiglio Direttivo di Sezione, di-stinguendosi per senso di responsabilità e ge-nerosità anche in concomitanza di eventi emanifestazioni organizzate dall’associazione,così come testimoniato dal commosso presi-dente Comm. Sergio Antonio Sossella. Per anni ha diretto la propria azienda di infissi,serramenti in alluminio e carpenteria leggera,distinguendosi per l’impegno a favore della ca-tegoria, fondando il “Consorzio InsediamentiSan Biagio”. Da sempre attivo nel volontariato,

è stato nel tempo volontario nel servizio nottur-no sulle ambulanze del Ca’ Foncello; dal 1980al 2002, presidente dell'AVIS di San Biagio diCallalta (TV), ove ha conseguito alcuni ricono-scimenti a seguito di svariate donazioni di san-gue; fondatore, nel lontano 1989, della localesezione AIDO; volontario in favore della parroc-chia di Olmi. In ragione del suo inestimabile im-pegno, sia nel mondo del lavoro che nel volon-tariato, nel 2005 gli è stata attribuita dapprimal’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Meritodella Repubblica Italiana, a cui è seguito nel2014 il titolo di Ufficiale dell’OMRI.I membri del Consiglio Direttivo e i soci dellasezione trevigiana, a cui si uniscono gli asso-ciati dell’UNCI e lo staff di Redazione, ne pian-gono la scomparsa, porgendo alla famigliasentite espressioni di profondo cordoglio.

Pierlorenzo Stella

IMPEGNO E GENEROSITÀ

Dal 1° novembre 2016 la nuova sede della sezione provinciale UNCI di Treviso si trovapresso l’Istituto “Costante Gris" - Via Torni, 51 - 31021 Mogliano Veneto (TV)

tel. 339.3582009 - fax 0423.483247 - e-mail: [email protected]

L’Istituto, fondato nel1882 dall’Ing. CostanteGris con la denominazione“Società Italiana diPatronato per i pellagrosi”,è riconosciuto ente moralecon R.D. nel 1890, per poidivenire IstituzionePubblica di Assistenza eBeneficenza. Nel 1925,alla morte del fondatore,per volontà del Consigliodi Amministrazione, lasocietà prende il nome di“Istituto Costante Gris”.

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

Festa d’estate

e belle serate estive con il refrigerio,come quella sulla riva del lago diVarese, che ha ospitato la Festad’estate della sezione UNCI di Va-

rese, resteranno nel cuore di chi vi ha par-tecipato per lungo tempo. l’iniziale sessio-ne formale con l’approvazione del bilancioassociativo, la disamina della situazionedella sezione, le proposte dei soci e la pro-gettazione del Premio Bontà ha visto nellaseconda parte lasciare ampio spazio allaconvivialità.

oltre il centinaio i soci e i graditissimiospiti che un menù caratteristico della pri-ma guerra mondiale ha unito ancor di piùin un percorso tattile, di gusto, di odori e disapori guidato anche dalle note di brani deltempo che fu. relatore della serata il notogiornalista televisivo luigi roberto Colom-bo che con la spettacolare affabilità e si-gnorilità che lo contraddistinguono ha sa-puto incantare tutti con il “retroscena” ditrasmissioni come GalaGool o con pettego-lezzi su calciatori e su uomini e donne disport. davvero toccante il momento dellaconsegna di distintivi e pergamene ai nuovisoci, segno dell’indelebile volontà attraver-so gli scopi associativi di servire l’umanitàche soffre. le parole del varesino dott. Mar-co Bussetti, provveditore agli Studi di Mila-no, del Colonnello alessandro de angelis e

del presidente provinciale Cav. daniloFrancesco Guerini rocco hanno chiuso poiin grande armonia la serata.L

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UNCI VARESE

UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Arte, cultura e storia d’Italia

ello spettacolare contesto del Ca-stello Visconti di San Vito di Sommalombardo, dove la sezione Varesinadell’Unione Nazionale Cavalieri

d’Italia ha preso vita, si è tenuta una serata dielevatissimo spessore artistico, culturale, re-lata alla storia della nostra Patria.

la musica del notissimo Maestro adal-berto Maria riva è stata il sublime intervalloal racconto che le due autrici, annalisa Mol-teni e Gianna Parri, hanno fatto della vita di

due eroine, laura Solera Mantegazza e ade-laide Bono Cairoli.

due donne una bandiera, titolo del volu-me, è il racconto del viaggio nei luoghi, il la-go Maggiore, dove maturò e poi si compìl’azione patriottica e sociale di laura Mante-gazza, figura di spicco del risorgimentolombardo, le cui iniziative a favore dell’emi-sfero femminile sono ancora in essere con laFondazione Mantegazza di Milano.

Vicende storiche che vedono in primopiano la Battaglia di luino, 15 agosto 1848,per aprire uno spaccato sulla solidarieta de-clinata al femminile si in un contesto difrontiera, ma non chiuso, bensi aperto comeoggi alle influenze sovranazionali.

Presenti alla serata il socio UNCI e Segre-tario Generale della Fondazione Comunita-ria del Varesotto Carlo Massironi, l’assessorealla Cultura del Comune di Somma lom-bardo dott.sa raffaella Norcini, il presiden-te provinciale Cav. danilo Francesco Gueri-ni rocco e la responsabile donne UNCIdott.ssa Giancarla Mantegazza.

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Maurizio Maria Rossi, Carlo Massironi, Segretario Generaledella Fondazione Comunitaria del Varesotto, Raffaella Mencini,Assessore alla Cultura e il Cav. Danilo F. Guerini Rocco

Particolare delle pergamene per i nuovi iscritti

Col. Alessandro De Angelis, Cav. Danilo Francesco GueriniRocco e Dott. Marco Bussetti

Il presidente provinciale Cav. Danilo Francesco GueriniRocco, nell’ottica dello sviluppo associativo, incontra ilDott. Matteo Inzaghi, direttore della Rete Televisiva Re-te55 per sviluppare sinergie comuni per una maggiorcoesione sociale.

COESIONE SOCIALE

Poter cambiare la giacca e con essa ilruolo spesso consente di svilupparesinergie davvero eccezionali, eccomicosì intento nel trasformarmi da ret-tore dell’Università per Adulti e TerzaEtà Riale in presidente provinciale del-la sezione UNCI di Varese.Sicuramente l’occasione era troppoghiotta per non sfruttarla, i magnificiLegnanesi, La Teresa, la Mabilia alsecolo Antonio Provasio ed EnricoDalceri erano i personaggi che apri-vano con la loro lezione magistralel’anno accademico dell’ateneo di Pa-rabiago, occasione unica per spro-narli nello sviluppo di una collabora-zione con la sezione UNCI varesota. Magari in futuro la famiglia Colombooltre che andare dal notaio Rossi diParabiago (socio UNCI) interfaccian-dosi con le adozioni a distanza, potràraccontare della frequentazione di un

meeting di Lions Clubs Internationalper il suo centenario di fondazione edell’appartenenza all’UNCI di Varese.La cultura, in particolare quella legataal dialetto, rappresenta le vere radicisu cui solidamente si basano le co-munità, da cui l’orgoglio di apparte-

nenza e lo spirito che doverosamenteci deve portare sempre al rispetto del-la nostra Patria.Presente in sala anche il presidenteprovinciale della sezione UNCI di Mi-lano, Cav. Lucio Tabini, con la sociaAvv. Patrizia Guerini Rocco.

SINERGIE ECCEZIONALI

Nell’immagine il noto scrittore giornalista Gigi Moncalvoche ha presentato, all’Università per Adulti e Terza Età diLecco, il suo ultimo libro; la fortunata coincidenza haconsentito alla sezione UNCI di Varese rappresentatadal presidente Cav. Danilo F. Guerini Rocco di contribuirefattivamente all’iniziativa di aiuto orchestrata dalla pre-sidenza nazionale per le zone terremotate.

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

Solidarietà a tutto tondo

ella struttura ricettiva dell’alber-go Poppi a Gambarare di Mira si ètenuto il XXII raduno della sezio-ne provinciale UNCI di Venezia.

Presenti all’evento i vertici dell’UNCI: il presidente nazionale Gr. Uff. Marcelloannoni, il presidente Cavaliere di GranCroce roberto Scarpa, il vicepresidenteUff. Francesco Cesca, il Comm. remo de-gli augelli, il segretario Comm. rolandoBartolini, l’amministratore Cav. raffaelePinto, i consiglieri Comm. emilio doria eUff. Franco Querin, l’alfiere Uff. MicheleBusetto e il Comm. Ginetto Buoso.

Numerose le signore presenti alle qualila rappresentante nazionale femminile,Uff. Tina Mazza, unitamente alla rappre-sentante provinciale Uff. Maria Bonal do,ha rivolto un particolare messaggio dibenvenuto. Hanno partecipato all’incon-tro anche la Cav. lucia Greco dell’UNCI diMantova e il Cav. Giovanni Chisena dele-gato per la nuova zona di Brindisi. ecce-zionale la partecipazione dei soci UNCIdella provincia di Venezia che, con fami-liari ed invitati, hanno raggiunto le 250persone.

Nel corso della manifestazione, moni-torata dall’Uff. Francesco Cesca, sono staticonferiti ben 87 riconoscimenti UNCI deiquali 13 distinzioni onore & Merito, 6 di-plomi di Benemerenza, 19 diplomi di Me-rito, 10 a soci ordinari neoiscritti, 29 a nuo-vi soci simpatizzanti e 10 attestati diFedeltà a soci con 20 anni di iscrizione al-l’associazione.

durante il proprio intervento, il presi-dente nazionale Gr. Uff. Marcello annoniha portato a conoscenza gli astanti che, gra-zie alla raccolta di fondi presso le varie sezio-ni a favore dei terremotati del Centro Italiadello scorso agosto, è stato possibile effet-tuare la donazione di una casa mobile allafamiglia Moresi, proprietari di un’aziendaagricola ad amatrice (rI). a tale riguardo ri-volge parole di gratitudine al Consiglio di-rettivo e a tutti i soci veneziani per la gene-rosa partecipazione.

ospite d’eccezione alla manifestazio-ne, la Croce Verde di Venezia Mestre, pre-sieduta dal Prof. Maurizio Ceriello che ac-compagnava un proprio collaboratore, il

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UNCI VENEZIA

UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Benemerenza ai reducidalle gesta eroiche

nche quest’anno, come da tradi-zione, invitati dalla Municipalitàdi Favaro Veneto del Comune diVenezia, i soci della sezione pro-

vinciale UNCI sono stati chiamati a parte-cipare alla manifestazionie di commemo-razione del 2 giugno.

dopo l’alzabandiera in Piazza Pastrello,alla presenza dell’assessore al Comune diVenezia dott. renato Boraso e del Presi-dente della Municipalità di Favaro Veneto,avv. Marco Bellato, i numerosi partecipantisi sono avviati al Piazzale Cavalieri della

repubblica Italiana ove insiste anche ilmonumento al Cavaliere, opera pregevole,eseguita generosamente dal Cav. GiorgioBortoli, scultore veneziano e socio UNCI.

alla presenza del Sindaco di Venezia,dott. luigi Brugnaro, il vicepresidentedell’UNCI Uff. Francesco Cesca ha ringra-ziato il Comune di Venezia e la Municipa-lità di Favaro Veneto per l’invito a parteci-pare alle cerimonie e ha rivolto i saluti ditutti i Cavalieri veneziani, alle autoritàpresenti e al numeroso pubblico. dopol’esecuzione dell’Inno nazionale, dell’alza-bandiera e della deposizione di una coronacommemorativa, dono del socio UNCI Cav.armando Bodi, il Sindaco di Venezia ha ri-volto parole di apprezzamento agli inter-venuti provvedendo quindi alla consegnadi alcuni attestati di Benemerenza del Co-mune di Venezia ad ex combattenti e re-duci sopravvissuti ai tragici eventi dellaseconda guerra mondiale che vide il suoepilogo negli atti eroici di coloro che par-teciparono alla liberazione del nostro Pae-se, consegnando la democrazia e la libertàa tutti gli italiani.

Il presidente della sezione UNCI di Ve-nezia, Cav. di Gran Croce roberto Scarpa,accompagnato dal Comm. remo degli au-gelli e da numerosi soci, ha infine conse-gnato al Sindaco un crest appositamentecreato e offerto per l’occasione dallo scul-tore Cav. Giorgio Bortoli, in ricordo del-l’evento.

A

Comm. Remo Degli Augelli e Cav. di Gran Croce Roberto ScarpaUff. Michele Busetto, il Cav. Gran Croce Roberto Scarpa con il Sindaco Dott. Luigi Brugnaro

Gr. Uff. Marco Agostini, Dott. Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, Cav. Gabriele Poletti, Cav. di Gran Croce Roberto Scarpa, Cav. Giorgio Bortoli e Uff. Francesco Cesca Partecipazione femminile delle iscritte all’UNCI

Il Comm. Remo Degli Augelli mentre dà il benvenuto ai partecipanti ai lavori

Il Gr. Uff. Marcello Annoni mostra ai presenti l’immagine della casa mobile donata alla famiglia di Amatrice

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socio UNCI di Venezia, Cav. denis righet-ti, al quale è stato conferito un diploma diMerito per la sua attività sociale di volon-tariato.

Nell’ambito dell’evento è stato altresìconferito il Premio Bontà UNCI - Città diVenezia alla Banca del Tempo libero on-lus di Venezia Mestre, ritirato dalla presi-dente Nadia Ganzaroli, dalle mani delpresidente provinciale Cav. di Gran Croceroberto Scarpa. Sodalizio fondato 22 annior sono allo scopo di alleviare le sofferen-ze materiali e psicologiche delle personeemarginate.

Un particolare ringraziamento per laperfetta riuscita dei lavori è stato tribu-tato all’Uff. Maria Bonaldo, grazie alla cui fattiva collaborazione e disponibili-tà materiale si sono potuti raggiungere gli obiettivi preposti superando taluni immancabili ostacoli; espressioni di stimae gratitudine ai soci renato Celotto, Cav.Paolo lucarda, dott. Giuseppe orler, Ga-stone Facco, Cav. remo roncato, Cav. Pari-de Costa e Cav. Paolo Franchi, per la gene-rosità dimostrata nel risolvere i problemilogistici della giornata; un ringraziamentoanche al Cav. Gianfranco Poletti e ai sociadriano Poppi, Cav. armando Poppi e si-gnora Pierina Poppi, per l’ospitalità, la pro-fessionalità e l’abilità nel risolvere le va-rie problematiche che, immancabilmente,sorgono nella gestione di ospiti così nume-rosi.

Roberto Scarpa

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

UNCI VERONAGita nell’oasi del Mincioe tra gli sfarzi dei Gonzaga

abato 24 settembre, la sezione UNCIveronese ha partecipato a una gitaculturale a Mantova “Capitale Ita-liana della Cultura 2016”. Prima

visita al Santuario della Madonna delle Gra-zie in Curtatone, ove il rettore don Giovan-ni ha illustrato ai partecipanti la storia, unvero monumento alla devozione, retto nel1399 da Francesco Gonzaga, al cui interno,lungo un’impalcatura lignea, espone 53 sta-tue polimateriche, ex voto che rappresenta-no miracoli attribuiti alla “Madonna delleGrazie”. ogni anno, il 15 di agosto, festadell’assunta, per la storica “Fiera delle Gra-zie”, il grande Sagrato del Santuario vienedipinto da circa duecento artisti della stra-da “I Madonnari”.

entusiasmante l’escursione fluviale abordo di due barche, a cura dei barcaioliprofessionisti del Mincio, originari del luo-go, di cui si è apprezzato l’elevato livello cul-turale, la preparazione e la chiarezza nel-l’esporre e illustrare le meraviglie che simanifestano ai nostri occhi lungo il percor-so sul fiume Mincio, che nel “Parco” rallentail suo corso formando una “zona Umida” diimportanza internazionale. ambiente pa-lustre di rara bellezza, si estende per 1100ettari e appare come un’ampia distesa dicanneti dove fioriscono maestose ninfeebianche e rosa e gialli nannuferi, la cui fio-ritura si può ammirare a luglio e agosto.

l’ambiente è ideale per la nidificazionee la sosta stagionale di molti uccelli quali gliaironi, rossi e cenerini, i falchi di palude ealtre rare specie di piccoli uccelli e ancheanatre e cormorani.

dopo un apprezzato pranzo presso ilCircolo Ufficiali di Mantova e conseguentepasseggiata per ammirare il centro dellacittà, visita al Palazzo ducale. Una delle pa-gine più alte dell’arte di andrea Mantegna ècostituita dal grande ciclo decorativo della“Camera degli Sposi” che raffigura in termi-ni di profonda solennità gli aspetti dellaCorte Gonzaghesca in una composizionedi ampio respiro dove l’ispirazione poeticariesce a trasfigurare ogni elemento cultura-le in una più umana aderenza alla reltà e al-la natura. anticamente chiamata camera“Pietà” è la celebrazione della gloria delbuon Principe ludovico e della sua fami-glia. Notevole il soffitto affrescato con fin-zioni pittoriche nuove e affascinanti: tipicol’oculo sulla volta dal quale si affaccianodame e Putti che sembra spalancato su diun cielo luminoso. Tutte le numerose saleche si susseguono sono decorate in manie-ra ricca e minuziosa, ogni particolare è cu-rato in maniera certosina. Il Palazzo ducalenon è una costruzione unica, ma un insie-me di corpi architettonici diversi e una reg-gia con una struttura così singolare princi-piò a formarsi con l’acquisto del potere daparte dei Gonzaga, nel 1328. Si ravvisanosomiglianze con i Palazzi Vaticani.

al termine della bella giornata i parteci-panti hanno ringraziato il presidente e ilConsiglio direttivo per l’ottima organizza-zione che ha permesso a tutti di godere ap-pieno la bellissima e interessante gita cul-turale.

Nino Onofrio Bernardi

S

Gruppo partecipanti davanti al Palazzo Ducale di MantovaNavigazione sul fiume Mincio: in primo piano il presidenteBernardi con la moglie e a destra la socia Ivana Pase

Il Gr. Uff. Marcello Annoni e il Cav. di Gran Croce Roberto Scarpa consegnano il diploma associativo alCav. Giovanni Chisena

Il Gr. Uff. Marcello Annoni consegna il Diploma di Merito UNCIal Cav. Denis Righetti

Comm. Remo Degli Augelli, Nadia Ganzaroli, presidente Banca del Tempo Libero, Uff. Maria Bonaldo, Uff. Tina Mazza, Cav. Gran Croce Roberto Scarpa, Gr. Uff. Marcello Annoni e Comm. Emilio Doria

Uff. Tina Mazza, Uff. Maria Bonaldo e Cav. Lucia Greco con il gagliardetto dell’UNCI di Mantova

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UNCI VICENZA

UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

In aiuto dei disabili

ella mattinata di domenica 23 ot-tobre 2016, autorità civili e milita-ri, soci, amici e simpatizzanti,ospiti dell’UNCI, si sono ritrovati presso il duomo di Vicenza, accedendovi

attraverso la “Porta Santa”, guidati daimembri del CdS vicentino, per assisterealla Santa Messa celebrata da Mons. Prof.Francesco Gasparini, direttore del Museodiocesano.

al termine della emozionante cerimo-nia religiosa, il “Giubileo del Cavaliere” èproseguito presso il ristorante “dai Gelo-si” di Valprotto di Quinto Vicentino (VI),ove il presidente di sezione, Comm. Vin-cenzo riboni, alla presenza del presidenteonorario Uff. Mario Bagnara, del vice-presidente Comm. Galliano Ceola, del segretario Uff. Silvano Miotello, dell’am-ministratore Cav. Giovanni la Face, delconsigliere comunale di Vicenza Fioravan-te rossi, la vicesindaca del Comune di lu-go Vicentino (VI) Cav. onorina Pretto, del-le numerose autorità civili e militari,associati e simpatizzanti, dopo l’Inno Na-zionale, ha tenuto un discorso introdutti-vo all’evento, informando come la sezioneUNCI vicentina abbia contribuito permezzo dell’UNCI nazionale alla raccolta diun contributo solidale in favore delle per-sone colpite dal recente terremoto nelCentro Italia, concretizzatosi con l’acqui-sto e la donazione di una casa mobile allafamiglia Palombini Moresi di amatrice(rieti), per dar loro la possibilità di conti-nuare a svolgere l’attività lavorativa nellapropria azienda agricola, vicino agli ani-mali da accudire.

Successivamente, i cavalieri della se-zione UNCI vicentina, da sempre vicini aipiù deboli, attraverso la voce del presiden-te riboni, hanno inteso evidenziare come,per arrivare al dono e giungere ai più de-boli, tutti noi dobbiamo cercare di “scalarequalsiasi tipo di montagna”, consegnandoun contributo economico al presidentedell’aNFFaS di Vicenza Vanni Poli, che,commosso per l’iniziativa, ha ripercorsobrevemente la storia dell’onlus vicentina,esprimendo profonda riconoscenza per lagenerosità dei Cavalieri vicentini.

a seguire i ringraziamenti al Cav. Fran-cesco Bertollo, a cui è stato donato un

N

crest in segno di riconoscenza per la re-cente donazione di un computer per gliuffici della sezione UNCI di Vicenza, a suavolta messa a disposizione dal generosoComm. Galliano Ceola.

Si sono succeduti i conferimenti dei di-plomi di Fedeltà UNCI ai soci con più di 15anni di appartenenza all’associazione:all’Uff. Marina Benedetti, alla 97enne Cav.luciana Carboniero, all’Uff. Gilberto Pa-dovan, all’Uff. Silvano Peretti, al Cav. Gian-domenico rigon; per poi passare alla con-segna dei diplomi UNCI ai nuovi iscritti:Cav. oliva anna Barba, GiandomenicoBrentel e Cav. Bruna lavarda.

Nel corso del convegno, il socio Cav.Gabriele radin, Maestro benemerito dellavoro e Maestro d’opera e di esperien-za, proprietario dell’antica officina radin– un piccolo museo della meccanica arti-gianale di Breganze (VI), sorto nel 1923 –ha voluto informare i presenti della possi-bilità per i soci dell’UNCI di effettuare unavisita culturale guidata.

Finale con omaggio alle signore e pre-sentazione di un’opera dolciaria sapiente-mente disegnata, che ha deliziato il palatodi tutti i commensali.

Pierlorenzo Stella

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

Consegna Premio Fedelta alla Cav. Luciana Carboniero

Consegna contributo al presidente ANFFAS Vanni Poli

S. Messa al Duomo di Vicenza

Taglio della torta con il Direttivo

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NOI DONNE UNCI

UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

Il dono di un sorriso

a nostra socia daniela Marchi è nataa Bigarello in provincia di Mantova.Inizia giovanissima l’attività lavora-tiva come dattilografa, con il trascor-

rere degli anni raggiunge nella professionedi contabile aziendale i massimi livelli, conincarichi lavorativi della propria impresa inItalia e all’estero.

ottiene importanti riconoscimenti: nel1994 viene premiata con Medaglia d’oro ri-lasciata dalla Camera di Commercio Indu-stria artigianato e agricoltura di Mantova.

Nel 1996 le viene conferita la “Stella alMerito del lavoro” con il titolo di “Maestradel lavoro”, successivamente partecipa aincontri dei Maestri del lavoro con gli stu-denti delle scuole medie per sollecitarli aconsiderare la formazione come una risor-sa necessaria e i titoli di studio come basedi partenza per lavorare in azienda. Ha as-sunto anche l’incarico dal 2003 al 2005 co-me consigliere dei Maestri del lavoro diMantova, segretaria nel 2004 e dal 2015 faparte dei Membri dei revisori dei conti delConsolato, dove si distingue per passione edisponibilità.

orgogliosa d’impegnarsi come volon-taria nella protezione civile, sempre pron-ta a intervenire alle richieste per qualsiasicalamità. Proprio per il suo spirito umani-tario ha ottenuto la medaglia d’oro nel2004 per meriti durante lo svolgimento deiservizi.

riconoscimenti anche per l’impegnosvolto all’emergenza, presenza al serviziodi vigilanza durante le partite di calcio al-lo stadio di Mantova, guardia al Palazzodel Te e nel 2002 per alluvioni fiumi Po eMincio.

Con spirito umanitario ha partecipatoa corsi formativi per volontaria da inserireper servizio di accoglienza al day Hospi-tal dell’oncologia organizzato dall’Istitu-to oncologico mantovano per portareconforto e assistenza e condividere i pro-blemi del prossimo nel rispetto della suaindividualità.

Il Presidente della repubblica le ha con-ferito l’onorificenza di Cavaliere dell’ordi-ne al Merito della repubblica Italiana nel2003, Ufficiale nel 2009 e l’attestato aCommendatore nel 2015.

ad oggi continua l’attività di volonta-riato sia nell’associazione Interforze diProtezione Civile dove nel 2006 ricevetteun attestato di fedeltà per l’attività svoltain associazione da oltre 10 anni, come alloI.o.M. presso il dH dell’oncologia del Car-lo Poma.

Persona stimata, ho avuto il piacere discambiare con lei argomenti fondamentalie commoventi sul sociale, con la certezzache donare un sorriso è la cosa più sempli-ce, ma che non tutti sanno fare.

Tina Mazza

L

Martina,le parole diventano opere

ell’autunno di 5 anni fa, Martina deiCas, 25enne originaria di ala (TN),dopo un viaggio nel Nicaragua rura-le, decide di raccontare la sua espe-

rienza in un libro, intitolato “Cacao amaro”.Successivamente, gli introiti dei diritti

d’autore del volume, il “Premio Solidarietàdell’UNCI”, il premio “Quel libro nel casset-to” della Fondazione liotti, il sostegno diamici e conoscenti hanno permesso allagiovane scrittrice Martina, alfiere del lavo-ro e socia onoraria della sezione provincialeUNCI di Trento, di dar vita al progetto “Un li-bro per una biblioteca”, teso a fornire mate-riali didattici ai bambini e ai ragazzi di Wasla-la, affinché possano studiare per realizzare ipropri sogni. Si susseguono altri due viaggi inNicaragua, la nascita del suo secondo ro-manzo intitolato “Il quaderno del destino”(2015) e un cortometraggio sull’importanzadell’istruzione come mezzo di riscatto chesarà pronto nel mese di dicembre 2016; daqui, l’ultima soddisfazione in ordine di tem-po, la partecipazione al premio Strike - Storiedi giovani che cambiano le cose, organizzatoda Provincia autonoma di Trento, Politichegiovanili, Fondazione de Marchi e TrentinoSocial Tank. Premio di € 1.000, destinato allarealizzazione di un evento di sensibilizzazio-ne sul territorio, assegnato dalla giuria il 21ottobre 2016 presso lo Smart lab di rovereto,a Martina, grazie proprio al suo originaleprogetto di scolarizzazione di un villaggio

rurale in Nicaragua. Concorso il cui obiettivoera quello di selezionare dieci storie raccon-tate da giovani under 35, nel quale sono statecoinvolte 300 associazioni e ben 39 candida-ture. Tra i dieci migliori progetti, ecco emer-gere quello della nostra Martina dei Cas.

Missione compiuta! Brava Martina!!!

Pierlorenzo Stella

NLa finalità costitutivadelle compaginifemminili all’internodelle sezioni provincialidell’UNCI è quella di promuovere la partecipazione delle donne, valorizzarneil pensiero e l’esperienza,sostenerne l’iniziativa, leattività, l’assunzione diruolo e di responsabilità, sia all’internodell’associazione chenella società.

Martina e i suoi scolari

Premiazione di Martina Dei Cas

Nel mese di aprile presso la Casa Albergo “Sereno Sog-giorno" di Mantova si è tenuto il Convegno organizzatodalla sezione femminile UNCI di Mantova: “La gestionedell’anziano: Casa Albergo e RSA" con relatori la Dott.ssaCav. Miriam Artico medico chirurgo geriatra, e il Dott. Ettore Muti, medico chirurgo specialista in geriatria. Sono state analizzate le caratteristiche delle varie tipolo-gie di struttura, attività e utenza, alla luce delle Norme Re-gionali e delle successive modifiche, spiegando quando èpossibile l’assistenza domiciliare e quando è necessario ilricovero in RSA, quando in casa albergo e le modalità diaccesso. “Sereno Soggiorno" è l’unica Casa Albergo del territorio eaccoglie persone con autosufficienza totale o parziale chenecessitano di periodi di sollievo, breve o lunga degenza econvalescenza in un ambiente sereno, professionale e so-

prattutto familiare immerso nel verde nel centro della città. Un pubblico numeroso e interessato ha assistito all’evento,intervenendo attivamente.

PER UN SOGGIORNO SERENO

Uff. Giuseppe Morselli, Cav. Miriam Artico e Dott. Ettore Muti

A Rodigo nella splendida cornice di“Villa Balestra" si è tenuto il Convegnoorganizzato dalla Sezione Femminiledell’UNCI di Mantova. “L’Importanzadella Relazione Uomo-Animale". L’as-sessore Chiminazzo ha aperto i lavoriunitamente alla Cav. Dott.ssa MiriamArtico, presente anche in qualità di re-latore, con: Cav. Giuseppe Laganà ePantiglioni Giuseppe, rispettivamentecomandante nazionale e provincialeANPANA, i veterinari Dott. Paolo Aimi eDott. Alfredo Vallenari, AssociazioneCinofila Mantovana Onlus, Rifugio delCane Abbandonato di Mantova, Asso-ciazione Gattorandagio Onlus. Parti-

colarmente interessante l’interventodelle Guardie Zoofile dell’ANPANA chehanno parlato di come la legislazionetuteli l’animale, delle pene inflitte neireati verso di essi e delle modifiche incorso. Sono state analizzate le pecu-liarità della relazione Uomo-Animaleche hanno pervaso la storia dell’uma-nità, le situazioni presenti al Rifugiodel Cane Abbandonato e quelle di cuisi occupa Gattorandagio, quindi è sta-to spiegato l’aspetto benefico e cura-tivo che l’animale (cane, gatto, coni-glio, cavallo, asino) ha sulla personasana, e in situazioni patologiche qualile disabilità motorie e psichiche, auti-

smo, nelle patologie dell’apprendi-mento ed in oncologia pediatrica. Si èparlato della riabilitazione che cani egatti svolgono nelle carceri. Il Dott.Paolo Aimi, noto e apprezzato nel suocampo, ha parlato della sua esperien-za nel canile di Mantova. Un pubbliconumeroso ha assistito intervenendoattivamente, ponendo domande ai re-latori. Animali di razza ma anche tro-vatelli di qualsiasi età ci migliorano laqualità della vita riducendo lo stress eavvertendoci di patologie prima che simanifestino.

Miriam Artico

AMICI A QUATTRO ZAMPE

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I micronutrienti diventano essenziali nelfunzionamento oculare attraverso la loro in-fluenza sui metabolismi ossidativi, infiam-matori, apoptosici e costituzionali.

È noto da molto tempo che la vitamina ainterviene nella sintesi della rodopsina e chela sua carenza determina un’emeralopia(perdita della visione notturna), una xerof-talmia se non addirittura una cecità con unalesione della cornea, più rara nei paesi occi-dentali.

l’altra scoperta è data dalla presenza dipigmenti xantofillici di origine vegetale e dicolore giallo a livello della macula (area dielezione della retina) che conferiscono nonsolo il suo colore, e la funzione di filtro sola-re, ma anche un antiossidante in situ.

le osservazioni cliniche di studi epide-miologici hanno consentito di suggerire ilruolo di differenti nutrienti implicati nella

genesi delle malattie oculari quali la degene-razione maculare, la cataratta, l’occhio sec-co, il glaucoma, la retinopatia diabetica:• vitamine, minerali e oligoalimenti;• acidi grassi polinsaturi;• pigmenti xantofillici;

in particolare nel caso delle degenera-zioni maculari anche allo stadio inizialel’accento è posto sugli antiossidanti comeluteina e zeaxantina che sono presenti so-prattutto nella frutta e negli ortaggi.

Gli omega-3 sono presenti nei pesci gras-si, nell’olio di colza, nelle noci e nocciole.

È realmente importante insistere sull’ori-gine di queste raccomandazioni che posso-no essere percepite come molto atipiche dapazienti che hanno la tendenza a confonde-re le vitamine con il placebo.

Flavia Fabiani

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Micronutrizione e patologie oculari

e patologie croniche legate all’età so-no oggi una “grave emergenza socio-sanitaria”. «Negli ultimi decenni siamo stati bra-

vi ad allungare la vita media della popola-zione mondiale, ma questo risultato rischiadi tradursi in un pessimo servizio all’umani-tà se non saremo capaci di contrastare effica-cemente le patologie croniche legate all’in-vecchiamento...» (Nakajima).

le abitudini alimentari hanno contribui-to al miglioramento globale della salute degliindividui, ma spesso sono accompagnate daeffetti deleteri con aumento dell’obesità odel diabete secondari a un consumo aumen-tato di prodotti di raffinazione ricchi di zuc-cheri, carboidrati e proteine.

Tra le patologie legate all’età la degene-razione maculare senile è una delle più im-portanti, principale causa di ipovisione neipaesi industrializzati (in Italia 60.000 nuovicasi l’anno); nel 30% dei casi si può associa-re a una depressione clinicamente rilevan-te conseguente alla perdita dell’autonomiaper la grave disabilità visiva centrale.

Si tratta di un’affezione multifattorialedovuta a un rallentamento del metaboli-smo dell’epitelio pigmentato retinico, ag-gravato dallo stress ossidativo il cui ruolo èstato consolidato scientificamente da studimulticentrici (aredS 1-2) in cui la micro-nutrizione oculare occupa un posto sem-pre più rilevante.

al di là del terreno genetico sul quale nonpossiamo agire, ma che ci consente, quantomeno, di ricercare una popolazione a ri-schio, ci sono alcuni comportamenti suiquali possiamo intervenire:• il tabagismo;• l’ipertensione arteriosa non controllata;• l’esposizione a forti intensità luminose

senza protezione (sin dalla più giovane etàin cui il cristallino protegge in minor misu-ra la retina);

• cattive abitudini alimentari.la sfera oculare è sottoposta a molteplici

aggressioni responsabili di uno stress ossi-dativo contro il quale l’organismo deve pre-munirsi.

Un’alimentazione adeguata che apportiprotettori radicali e acidi grassi polinsaturiin percentuale adeguata con aumento della

quantità di omega-3 può essere raccoman-data per tutte le affezioni oculari, ma in par-ticolare per la degenerazione maculare e lasecchezza oculare (15% dei pazienti oltre i 65anni d’età ne soffre).

Il comportamento alimentare non è unatto ragionevole, è prima di tutto istintivo eillustra perfettamente il classico conflitto trala ragione e la passione, tra l’amore e la ragio-ne.

Quotidiano, ripetuto, meccanico si inse-risce quindi in una serie di fattori che condi-zionano le abitudini alimentari: culturali,sociologici, etnici, economici, psicologiciche è difficile, ma non illusorio, voler farevolvere, beninteso tenendone conto.

la presa di coscienza dei benefici dellanutrizione in termini di equilibrio alimenta-re assume sempre più importanza per il be-ne di tutti: così nei paesi con restrizioni eco-nomiche e in via di sviluppo il mangiarebene non rappresenta la priorità quando “ilmangiare comunque” è una lotta quotidia-na; nelle società industrializzate la possibileprevenzione nei confronti dell’invecchia-mento rappresenta una battaglia in cuiscienziati e clinici svolgono un ruolo essen-ziale. I clinici devono adattare i consigli aipazienti senza sconvolgere le loro abitudinialimentari. l’industria deve controllare laqualità di fabbricazione, conservazione esicurezza degli alimenti. I pazienti devonoconsumare ragionevolmente senza soc-combere alle voci di sirene di falsi profeti piùpreoccupati del profitto che del migliora-mento della salute degli individui.

Per quanto riguarda la degenerazionemaculare la ricerca clinica e farmacologicanegli ultimi anni hanno consentito di porta-re avanti trattamenti e metodiche semprepiù idonee per la forma degenerativa neova-scolare, mentre ancora v’è molto da fare nel-la forma secca.

la sensazione resta però quella che ci siaancora molto da fare e che sia opportuno al-largare il campo delle conoscenze e dellesperimentazioni nel settore specifico del-l’alimentazione e nutrizione finora rimastoun po’ nell’ombra rispetto al grande interes-se destato dalla più devastante forma neova-scolare con risvolti clinici, chirurgici e so-prattutto farmacologici.

L

IL MEDICOINFORMA

Il futuro non lo devi predire, lo devi costruire.

Antoine de Saint-Exupéry

FEDELTÀ BANCARIA Invito i lettori della rivista a controllare i costi dei propri conti correnti e le condizioni

dei propri mutui. da uno studio di Banca d’Italia, emerge infatti che la fedeltà bancaria nonpaga: rimanere ancorati alla stessa banca per tanti anni, porta a spendere di più. I clientidi lunga data hanno condizioni contrattuali peggiori rispetto ai clienti nuovi e i costi cre-scono con l’aumentare dell’anzianità del conto. ricordiamo che è possibile trasferire ilconto corrente con estrema facilità da una banca all’altra in 12 giorni lavorativi e che è pos-sibile anche trasferire i mutui da una banca all’altra (c.d. portabilità dei mutui) con la pos-sibilità di ottenere condizioni migliori.

ANATOCISMO BANCARIO dal 1° ottobre 2016 le banche non possono più applicare il c.d. “anatocismo bancario”

ossia il calcolo degli interessi sugli interessi maturati. ora gli interessi attivi e passivi devo-no avere la stessa periodicità di maturazione (in genere al 31 dicembre di ogni anno). Gliinteressi attivi verranno accreditati al 31 dicembre (anche se la banca può decidere di ac-creditarli ancora trimestralmente). Gli interessi passivi non verranno invece addebitati im-mediatamente ma solo dopo che saranno trascorsi 60 giorni dal 31 dicembre di ogni annoe quindi dal 1° marzo dell’anno successivo la banca non potrà però addebitare diretta-mente gli interessi passivi, ma dovrà acquisire una lettera firmata dal cliente. Gli esperti delSole 24 ore consigliano di non firmare il modulo soprattutto per chi va in rosso sul contocorrente perché il modulo firmato autorizza la banca ad applicare ancora l’anatocismobancario. Quindi attenzione a porre firme su moduli pre compilati.

MESI DECISIVI l’europa rischia davvero di disgregarsi e con essa gli europei, se non sarà in grado di re-

cuperare il vero spirito che la fece nascere. In questo contesto, saranno decisivi i prossimidodici mesi. a Strasburgo, il presidente della Commissione europea ha parlato delle sfideche attendono l’Unione: Brexit, crisi dei rifugiati, evasione fiscale e terrorismo. «I prossimidodici mesi – ha affermato Jean-Claude Juncker nel suo discorso annuale sullo Stato del-l’Unione europea – saranno decisivi per ridare unità all’Unione europea. Numerose e diffi-cili sono le questioni che la Ue sta affrontando e ha bisogno di un programma di azioniconcrete che contribuisca alla realizzazione di una europa migliore, che protegga e preser-vi il modo di vita europeo».

Roberto Marchini

IL COMMERCIALISTAINFORMA

Le vostre domandepotete inviarle al seguente indirizzo di posta elettronica:[email protected]

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

L’usucapione L’AVVOCATOINFORMA

usucapione costituisce il più im-portante modo di acquisto a titolooriginario della proprietà e dei di-ritti reali di godimento e si fonda

sul possesso del diritto protratto per un pe-riodo di tempo stabilito. lo scopo dell’isti-tuto è quello di rendere certa e stabile la ti-tolarità formale dei diritti e di premiare ilsoggetto che ha dimostrato una maggiorepropensione allo sfruttamento e alla valo-rizzazione del bene stesso.

Il possesso protratto e richiesto a dettifini deve, tuttavia, essere particolarmentequalificato e cioè deve essere pacifico (nondeve essere avvenuto violentemente), pub-blico (non può essere avvenuto di nascostoo clandestinamente), continuo (il posses-sore non dovrà aver abbandonato la cosa),non interrotto (non devono esserci stateprivazione del possesso in capo al posses-sore).

Il tempo necessario è stabilito dalla leg-ge a seconda della natura della cosa e dellabuona o mala fede del possessore.

Nello specifico il nostro Codice Civileprevede che la proprietà dei beni immobilie gli altri diritti reali di godimento sui benimedesimi si acquistino con il possessocontinuato per vent’anni (art. 1158 c.c.); ilperiodo è, però, di dieci anni (decorrentidalla data di trascrizione) qualora il posses-sore abbia acquistato in buona fede il beneimmobile da chi non era proprietario in vir-tù di un titolo idoneo purché tale titolo siastato trascritto, ovverosia reso pubblicomediante registrazione nei registri immo-biliari (art. 1159 c.c.).

Per i fondi rustici con annessi fabbricatisituati in comuni classificati montani, e an-che per quelli in zone pianeggianti aventiun reddito non superiore ai limiti fissatidalla legge speciale, sono invece necessari

quindici anni, mentre nel caso di acquistodi buona fede in virtù di titolo idoneo tra-scritto sono sufficienti cinque anni dalladata di trascrizione (art. 1159-bis c.c.). an-che i beni mobili possono essere oggetto diacquisto per usucapione.

la proprietà di beni mobili e degli altridiritti reali di godimento sui beni medesimisi acquistano, infatti, in virtù del possessocontinuato per dieci anni qualora il posses-so sia stato acquistato in buona fede; se in-vece il possessore è di mala fede sono ri-chiesti vent’anni (art. 1161 c.c.). Nel caso dibeni mobili registrati (per es. automobile)si può acquistare la proprietà per usuca-pione qualora l’acquisto da chi non eraproprietario sia avvenuto in buona fede invirtù di titolo astrattamente idoneo a tra-sferire la proprietà che sia stato trascrittonei registri (Pra) col decorso di tre annidalla trascrizione; in assenza di qualsiasi diquesti presupposti il tempo necessario èdieci anni.

Come detto il possesso deve essere inin-terrotto e quindi l’usucapione potrà essereimpedita qualora il possessore venga priva-to del possesso. Sul punto la Corte di Cassa-zione ha precisato che non è consentito at-tribuire efficacia interruttiva del possessose non ad atti che comportino, per il pos-sessore, la perdita materiale del potere difatto sulla cosa oppure ad atti giudiziali.Ciò significa che la mera diffida o la messain mora non sono atti sufficienti per otte-nere l’interruzione dell’usucapione.

relativamente a quanto suindicato, neconsegue la mia disponibilità verso gli as-sociati e loro familiari che, interessati allatematica in argomento, desiderino even-tuali delucidazioni.

Sabrina Moschen

L’

Le vostre domande potete inviarle al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] numero di telefono: 0461 700150

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

IL NOTAIO INFORMADonazione

o testamento

na domanda che spesso mi vienefatta è se sia meglio pianificare lapropria successione, in vita trami-te donazione, oppure rinviare la

devoluzione del proprio patrimonio allamorte regolandola con testamento.

Sotto il profilo sostanziale non ci sonodifferenze, in quanto sia con l’atto di do-nazione che con il testamento bisogna ri-spettare le disposizioni di legge in tema dilegittima.

Sotto il profilo fiscale invece stabilirequali tra donazione e testamento è l’attopiù conveniente è difficile perché i pre-supposti temporali per l’applicazione del-le relative imposte sono diversi, nel sensoche alla donazione si applicano le normefiscali esistenti nel momento in cui vienestipulato il relativo atto, alla successione,invece, quelle vigenti al momento dellamorte del disponente.

attualmente alla successione e alla do-nazione si applicano le medesime impo-ste, ma in futuro potrebbero verificarsi va-riazioni sia sulle aliquote delle imposte,sia sulla determinazione della base impo-nibile. Ma noi il futuro non lo possiamoprevedere!

Vorrei analizzare brevemente anche lecaratteristiche di questi due atti.

la donazione è il contratto con il qualeun soggetto con spirito di liberalità dona aun altro soggetto un immobile, un propriodiritto, titoli, danaro, opere d’arte, azioni,quote sociali, ecc. le ragioni di una dona-zione possono essere molte: affetto, bene-ficenza, riconoscenza e altro ancora. Ilcontratto di donazione deve essere fattoper atto pubblico da un notaio alla presen-za di due testimoni. ll donante, colui chedona, per fare la donazione deve avere lapiena capacità di disporre dei propri beni.Il donatario, colui che riceve ed accetta ladonazione, deve essere idoneo ad acquisi-re la titolarità di quanto donatogli.

ll testamento, invece, è un atto unilate-rale con il quale un soggetto dispone delproprio patrimonio per il tempo in cuiavrà cessato di vivere. Il nostro ordina-

mento, come probabilmente vi ho già det-to in un mio precedente articolo, prevedetre forme di testamento: quello pubblico,quello olografo e quello segreto. le formepiù utilizzate sono il testamento pubblicoche viene redatto da un notaio alla presen-za di due testimoni; il testamento olografoche deve, invece, deve essere tassativa-mente scritto a mano solo dallo stesso te-statore.

la caratteristica fondamentale dell’at-to testamentario è che, qualunque sia sta-ta la forma scelta dal testatore per la suaredazione, è sempre dallo stesso testatorerevocabile e sostituibile con altro testa-mento, contrariamente all’atto di dona-zione che una volta stipulato può essererevocato solo in due casi specifici previstidal nostro ordinamento: per ingratitudinedel donatario e per la sopravvenienza dialtri figli (art. 807 c.c.).

Un’altra delle domande che mi vienespesso posta quando le parti decidono distipulare un atto di donazione è: ma il do-natario può disporre liberamente dei beniricevuti in donazione?

argomento che verrà trattato in unodei prossimi articoli.

Maria Maddalena Buoninconti

U

Le vostre domande potete inviarle al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] numero di telefono: 045 8003658numero di fax: 045 8009979sito web: www.notaiobuoninconti.it

Lo Studio Notarile Maria Maddalena Buoninconti si compone di un organico di numerosi assistenti con specifici profiliprofessionali. L’attività notarile è svolta in maniera altamenteinformatizzata e utilizza servizi telematici per le visure, gli adempimenti successivi alla stipula degli atti e l’invio delle copie degli atti. Tutte le pratiche dello studio sono seguite direttamente dal Notaio con il supporto degli assistenti, sia prima che dopo la stipula dell’atto.

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Italiani nell’essere

ggi, più che per il passato, è difficiledare un’estensione all’italianità nelmondo. Certo è che il ruolo deiconnazionali all’estero dovrebbe

essere rivisto in un’ottica più consona aitempi nei quali, a torto o a ragione, vivono.

l’italianità è una prerogativa che nondipende esclusivamente dalla cittadinan-za, ma anche da un modo d’impostare lapropria vita con quella della comunità nel-la quale si è attivi. lo scriviamo per evitared’essere fraintesi con una specie di populi-smo che non ci siamo mai sentiti di condi-videre. Né con l’età matura, né ai tempi del-la nostra giovinezza.

essere italiani esprime un complesso disensazioni e d’esperienze vissute che cirendono particolarmente disponibili all’in-contro; pur mantenendo i nostri principi,senza vincoli d’età e di sesso. l’orgogliod’essere nati nella Penisola si sviluppa co-me un’educazione territoriale che c’impri-me il principio dell’appartenenza.

Siamo un Popolo capace d’affrontare gli

eventi negativi che, da noi, sembrano nonmancare mai. Genti dalla mano protesaagli altri, gli italiani affrontano “a muso du-ro” i problemi personali e del Paese. Non èdetto che riescano a risolverli; l’importanteè che non li trascurino con l’illusione di la-sciare ad altri il percorso della ripresa.

Premesso che i connazionali nel mondosono milioni e le generazioni dell’inizio sisono evolute, teniamo a rilevare che non èmai tramontato il concetto d’“italianità”.anche quando sarebbe stato più agevoleseguire altre strade. Vivere la quotidianitàin Patria, come all’estero, ci pone a un livel-lo collettivo che consente di conservarequei principi di solidarietà presenti quan-do, purtroppo, se ne rileva la necessità.

anche in questo agitato secondo mil-lennio, abbiamo saputo affrontare l’avver-so frangente. Pronti alla disponibilità e al-l’ascolto. essere italiano resta orgoglio di unPopolo che, nei secoli, ha trasportato il se-me della cultura italiana in tutte le contra-de del mondo.

O Giorgio Brignola

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

Il sistema autorizzatorioe gli Ordini non nazionali

a normativa vigente in materia di-spone che i cittadini italiani nonpossano usare nel territorio dellarepubblica onorificenze o distin-

zioni cavalleresche loro conferite in ordi-ni non nazionali o da Stati esteri, se nonsono autorizzati con decreto del Presiden-te della repubblica, su proposta del Mini-stro degli esteri.

Il concetto enunciato dalla legge inquestione ha provocato dibattiti e appro-fondimenti in varie sedi, particolarmentepresso il Cerimoniale del Ministero degliaffari esteri, attraverso il lavoro di ben tresuccessivi organi consultivi: la “Commis-sione leanza” (1996), la “CommissionePezzana” (2001-2003), e una terza presie-duta da chi scrive (2012-2014).

Verificato trattarsi di un sistema nonraffrontabile con analoghe norme esistentinell’ambito degli Stati dell’Unione euro-pea, il Ministero ha riconosciuto che alcuniordini Cavallereschi di pertinenza di dina-stie già regnanti avevano conservato unalegittimità degna di essere riconosciuta.

In conclusione, nella realtà italiana ri-sultano individuati i seguenti “ordini nonnazionali”, tutti di origine preunitaria ita-liana, per i quali viene considerata conce-dibile l’autorizzazione all’uso delle relati-ve onorificenze: • il Sacro angelico Imperiale ordine Co-

stantiniano di San Giorgio, di antichissi-

me origini, entrato nel patrimonio dina-stico dei Farnese nel 1697 e riconferma-to dalla duchessa di Parma Maria luigianel 1816 (attuale Gran Maestro il princi-pe Carlo Saverio di Borbone Parma);

• il real ordine al Merito sotto il Titolo diSan lodovico, fondato nel 1836 dal ducadi lucca e poi duca di Parma Carlo lo-dovico di Borbone (Gran Maestro il prin-cipe Carlo Saverio di Borbone Parma);

• l’Insigne real ordine di San Gennaro,fondato nel 1738 dal re di Napoli e Sici-lia Carlo di Borbone (Gran Maestro indi-viduato nel 1981 dal Consiglio di Statonella persona del principe FerdinandoMaria, duca di Castro; oggi il figlio Carlo,duca di Castro);

• il Sacro Militare ordine Costantiniano diSan Giorgio, entrato a far parte del pa-trimonio dinastico dei Borbone due Sicilie dal 1734 (Gran Maestro il duca diCastro);

• l’ordine di Santo Stefano Papa e Martire,fondato nel 1561 dal Granduca di Tosca-na Cosimo I dei Medici (attuale GranMaestro l’arciduca Sigismondo di asbur-go lorena Toscana);

• l’ordine del Merito sotto il Titolo di SanGiuseppe, fondato nel 1807 dal Grandu-ca di Toscana Ferdinando III (attualeGran Maestro l’arciduca Sigismondo).

Alberto Lembo

L

RUBRICAONORIFICENZE

Placca di Commendatore dell’OrdineCostantiniano Napoli

Miniature di Cavaliere Ordine di San Ludovico e Dama Ordine Costantiniano Napoli

Insegna di Gran Croce dell’Ordine di San Giuseppe

OPINIONIE COMMENTI

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Dov’è Dio? Eccolo: è quel bambino appeso a quella forca

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UNCI UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA

RUBRICALETTERARIA

Suggerimenti, commenti e spunti di lettura

Nicola Zoller Commento al libro di Elie Wiesel“La Notte”

el mezzo dell’estate 2016 è scom-parso elie Wiesel, scrittore, filoso-fo e attivista per i diritti umani. di origine ebraica, deportato nei

campi di sterminio di auschwitz e Bu-chenwald, sopravvisse all’olocausto: nel1986 ha ricevuto il premio Nobel per lapace.

Tra i suoi scritti resta scolpito nella no-stra memoria il racconto “la notte”, cheevoca l’impiccagione nel campo di stermi-nio di tre prigionieri, tra cui un bambino,“l’angelo dagli occhi tristi”. dei tre impic-cati due gridano, prima dell’esecuzione, laloro fede nella libertà, cioè nell’uomo checonosce il bene e il male ed è libero di ope-rare l’uno e l’altro. Ma il terzo, l’angelo da-gli occhi tristi, resta in silenzio. alla do-manda disperata di chi si chiede dove siadio in quel momento, dio si manifesta nelcuore dell’umanità che assiste alla trage-dia, indicando il bambino che penzoladalla forca:

«dov’è dunque dio? e io sentivo inme – racconta Wiesel – una voce che gli ri-spondeva: - dov’è? eccolo: è appeso lì aquella forca».

Il bambino che resta in silenzio, che nonrivendica come gli altri due impiccati la suaumanità, è la rappresentazione dell’assolu-ta impotenza di dio, cioè della sua impos-sibilità di intervenire nella storia del mon-do. Né il bambino né dio conoscono ilmale, privilegio e dannazione della libertàumana.

Ma che dio è quello che ha permessoche accadessero cose così spaventose eterribili?

Ci aiuta a capirlo il filosofo Hans Jonas,il quale, rievocando vibratamente la do-manda di elie Wiesel “«Quale dio, dunque,ha potuto permettere ciò che accadde adauschwitz?», - ha sostenuto che bisognarinunciare alla dottrina tradizionale dellaassoluta illimitata potenza divina. Il malec’è – egli spiega – solo in quanto dio non èonnipotente. Il male esiste e ha successo«quale oggetto della volontà umana».

Cosa resta allora di dio? resta la suabontà. dio è bontà assoluta, ma non è on-nipotente. Non lo è più dall’atto dellaCreazione, che è un atto di auto-limitazio-ne divina manifestatasi con la concessio-ne della libertà all’uomo. durante gli anniin cui si scatenò la furia di auschwitz, diorestò muto: non intervenne non perchénon volle, ma perché non fu in condizionedi farlo. e non lo fu perché aveva rinuncia-to alla potenza, una rinuncia che avvenneaffinché «noi potessimo essere, … perchéquell’Unico ha concesso qualcosa all’altroda sé, da lui creato».

Questo non è più il dio degli eserciti, ilsignore della storia. È un dio “sofferente”,che è “toccato” da ciò che accade nel mon-do. e quel “toccato” significa mutato nellacondizione di onnipotenza originaria: «hafatto intervenire altri attori e in questomodo ha fatto dipendere da loro la suapreoccupazione».

Questo dio è “buono”, infinitamentebuono, ma la sua bontà non può escluderel’esistenza del male. dio è innocente, ripe-tiamo con Wiesel: è l’uomo che conosce ilbene e il male ed è libero di operare l’unoe l’altro.

N

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

La fiamma nel cuore

in da picccolo ettore sognava di en-trare a far parte della grande famigliadell’arma dei Carabinieri, che per luirappresentava fulgido esempio di

onestà e coraggio. al compimento del di-ciottesimo anno il proprio desiderio divienerealtà, finalmente viene arruolato nei Cara-binieri e presso la caserma della Scuola al-lievi di Torino inizia un nuovo percorso di vi-ta, che lo porterà, attraverso sacrifici, dureprove, situazioni drammatiche e degradate,ma anche molteplici soddisfazioni, a diveni-re un valido e capace Carabiniere.

Nonostante croniche carenze di perso-nale, risorse, turni di servizio particolrmen-te impegnativi, pericoli a cui si espone du-rante il servizio, ettore Bertato non esita mai

nella propria determinazione, certo di avereintrapreso la strada giusta. le difficoltà ven-gono ripagate dalla gratitudine di chi riescead aiutare e, anche nelle inevitabili sconfitte,è pur sempre certo di aver dato tutto se stes-so per tutelare e proteggere chi in quel mo-menot aveva bisogno, anche se a rischio del-la propria incolumità fisica.

Una raccolta di ricordi, brevi episodi divita vissuta, episodi di cronaca, che tratteg-giano il profondo cambiamento della socie-tà e della criminalità italiana degli ultimiquarant’anni, attraverso le parole semplici eappassionate di un indiscusso difensoredello Stato.

Pierlorenzo Stella

FCronaca della vita di un sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri

Il Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri in quiescenza Ettore Bertato, autore del volume “La fiamma nel cuore”, devolverà parte del ricavato della vendita in beneficenza.

IL TUO 5X1000 ALL’UNIONE NAZIONALE CAVALIERI D’ITALIA Associazione di Promozione SocialeUN GESTO SEMPLICE PER FAR GERMOGLIARE NUOVE POSSIBILITÀ

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IL CAVALIERE D’ITALIA N. 47 DICEMBRE 2016

IL NOSTRO RICORDOCI HANNO LASCIATO…UFF. PAOLO BALBI SEZIONE DI MANTOVACAV. FERNANDO BORDOGNA SEZIONE DI BERGAMOMDL VITTORIO BRESCIANI SEZIONE DI BERGAMOUFF. ALFREDO BRUSONI SEZIONE DI LODIUFF. GIUSEPPE CALLEGARI SEZIONE DI TREVISOCOMM. GIOVANNI CAPURRO SEZIONE DI BERGAMOCAV. GINO CORTESI SEZIONE DI MANTOVAUFF. OTTAVIO GOBBI FRATTINI SEZIONE DI MANTOVACOMM. COSTANTINO NORIS SEZIONE DI BERGAMOUFF. EMANUELE PRATI SEZIONE DI BERGAMOCOMM. LUCIA MARIA PREVITAL SEZIONE DI BERGAMOCAV. SALVATORE ROSSI SEZIONE DI SALERNOSIG.RA EDI TOMIO SIGNORATI SEZIONE DI TRENTOUFF. GIOVANNI BATTISTA STUCCHI SEZIONE DI BERGAMO

Lo staff della Redazione della rivista “Il Cavaliere d’Italia” e gli associati delle sezioniprovinciali dell’UNCI diffuse sul territorio nazionale, vicini alle famiglie dei soci venutitristemente a mancare, si uniscono al loro dolore e preghiere.

La tromba lancia lo squillo. Attenti! In fronte al vessillo.S’eleva in alto al pennone, nel cuore sale emozione.Si volge fermo lo sguardo, al nostro nobil stendardo.Bel verde unito col bianco, e rosso vivo al suo fianco.Energica fonte agli eroi! Mirando i colori suoi,animi pien d’emozione, partivan votati all’azione.Arditi marciavano avanti, verso la meta anelanti.sul campo tesi a vittoria, coraggio verso la gloria.Scrivendo storie gloriose, solcavan vie perigliose,tenendo alto l’onore, sopra fatica e dolore.Sapevan d’esser intenti, a nobil storici eventi,alla Patria la libertà, al futuro la dignità.Poniamo in quei color, simbol dei nostri valori,amor, orgoglio e passione per nostra amata nazione.

Pur se non tutta felice, pace e speranza si addice.Quanto sognarono i padri non consegnam a ladri.Alta teniam l’attenzione, forte sia la protezione,ai nostri figli lasciamo, il patrimonio che amiamo.Sacra la terra sì fiera, regge la nostra bandiera,bella e distesa nel vento, tripudio di sentimento.E in fronte ai monumenti, noi siamo riconoscentia quanti, con armi e ingegno, donaron servizio e impegno.Sì! Mentre l’Inno cantiamo, promessa noi rinnoviamo,sempre all’Italia fedeli, pur se sarem su nei cieli.Bandiera del Tricolore, resterai sempre nel cuore!Attorno a te ci stringiamo, “viva l’Italia” gridiamo!

Giovan Pietro Guerinoni

ALLA NOSTRA BANDIERA

BERGAMO

L’Uff. Luigi Rota, consigliere provincialedella sezione UNCI Bergamo e la signo-ra Palma Ghilardi hanno festeggiato il50° anniversario di matrimonio. Felicitazioni vivissime da parte di tutti isoci UNCI e un affettuoso esclusivo au-gurio dagli amici della sezione di Ber-gamo.

VARESE

Il primo fiocco azzurro alla sezione provinciale dell’UNCI di Varese; è natoFederico Loris Tiraboschi, figlio dei soci Laura Alessandra Bellini e AndreaTiraboschi. Vivissime congratulazioni! Nulla è più bello di una nuova vita che sboccia.

Fruttuosa dinamicità

ella sede nazionale del -l’UNCI a Verona, saba-to 22 ottobre, si è tenu-ta l’assemblea ordinaria

del Consiglio direttivo naziona-le, i cui lavori sono iniziati con ilsaluto e il ringraziamento perl’ampia partecipazione del pre-sidente nazionale Gr. Uff. Mar-cello annoni.Seguendo il programma scandi-to dall’ordine del giorno, dappri-ma, è stato approvato il bilanciodi previsione per il 2017, da cuisono emersi due interventistrutturali con riduzioni di spesagrazie alla trasformazione del-l’impianto di riscaldamento ealla variazione della qualifica-zione di categoria della tassa suirifiuti.Si è poi proceduto ai sensi del-l’art. 16 dello statuto dell’UNCIalla lettura del verbale del Colle-gio dei Probiviri, che determinal’espulsione dall’UNCI di un so-cio a seguito di sentenza defi-nitiva di condanna. decisionepartecipata poi all’interessatocome previsto dalle norme sta-tutarie.Nel prosieguo, il presidente hainformato i consiglieri nazionalicome, con il contributo degli as-sociati, è stato possibile donareuna “casa mobile” a una famigliadi amatrice (rieti) che solo gra-zie a tale generoso gesto ha po-

tuto riprendere l’attività agricolavicino ai propri animali. Successivamente è stata avviatauna proficua discussione sul-l’eventuale possibilità di proce-dere o meno con l’acquisto dilocali per una nuova Sede na-zionale, al fine di evitare per ilfuturo le spese improduttive perl’affitto, così da ridurre l’importodella parte di quota sociale chele sezioni inviano alla segreteriagenerale. In tale contesto, saràvalutata la possibilità di nomi-nare all’uopo un’apposita com-missione per uno “studio di fat-tibilità per l’acquisto di locali”,che vaglierà le diverse opportu-nità proposte, come ad esempioquella di verificare la possibilitàdi ottenere da Comune, Pro-vincia o regione dei locali in“comodato d’uso” o intervenirecon una radicale opera di ma-nutenzione straordinaria dellaSede attuale, trattando conl’attuale proprietà una ridu-zione dell’affitto in vigore; purtenendo presenti le perplessitàdi alcuni consiglieri, che eviden-ziano come lo scopo dell’asso-ciazione sia di svolgere e favorirela promozione di attività benefi-che, filantropiche, umanitarie eculturali, anche patrocinando oistituendo premi e riconosci-menti alla bontà, ma che nonprevederebbe l’acquisto di unasede legale con l’onere di unmutuo da pagare, che con iltempo potrebbe essere fonte diproblematiche più che una ri-sorsa.Proseguendo la seduta, vienepresentata la neonata sezioneprovinciale UNCI di Belluno,rappresentata dal vicepresi-

dente Cav. Gianfranco Somma-villa, che, accompagnato da al-cuni collaboratori, si rallegraper essere stato accolti nella fa-miglia dei Cavalieri d’Italia. Intale contesto, il presidente na-zionale ha espresso parole diapprezzamento al vicepresi-dente della sezione UNCI diTreviso, Cav. Gianni Bordin, peril significativo contributo forni-to per la nascita della sezionebellunese.I convenuti vengono poi infor-mati dell’intitolazione ai “Cava-lieri della repubblica Italiana”del Parco Giochi di Calcinato(BS), ringraziando l’Uff. BrunoCroveglia, presidente della se-zione di Brescia, per il plurien-nale impegno in tal senso e l’ot-tima iniziativa portata a terminein collaborazione con le localiautorità comunali.Successivamente, viene ripresal’annosa problematica relativaalle modalità d’invio di articolie servizi fotografici alla reda-zione della rivista “Il Cavaliered’Italia”, ribadendo le direttiveimpartite a suo tempo e nuova-mente riaffermate, tese a otte-nere una migliore e proficuacollaborazione.a causa del decesso del Comm.Giovanni Capurro, viene chia-mato a ricoprire l’incarico ilComm. dino dian, risultato ilprimo dei non eletti nelle vota-zioni per l’assegnazione degliincarichi per il mandato 2014-2017, che accetta l’incarico.Il presidente nazionale ram-menta la possibilità di devolve-

re all’associazione il 5 x mille,circostanza che ha portato per il2014 un’entrata aggiuntiva dicirca € 3.900,00, che verrà poi ri-partita proporzionalmente frale sezioni sparse sul territorionazionale.ribadisce l’obbligatorietà delversamento delle quote socialinei termini prestabiliti dalloStatuto; lo sforzo comune al fi-ne di evitare deleterie sovrap-posizioni delle manifestazioninazionali, contattando la Se-greteria Generale o visionando

il sito internet nazionale; ri-chiama tutti a rispettare il “logoufficiale” dell’UNCI come daStatuto; comunica che la sezio-ne provinciale UNCI di Vicenzaha una nuova Sede grazie allagenerosità del loro vicepresi-dente Comm. Gaetano Ceola,al quale va il ringraziamento ditutta l’associazione; partecipache presso l’Ufficio onorificen-ze della Presidenza del Consi-glio di roma vi è un nuovo re-sponsabile, a cui chiederà abreve un incontro al fine di di-

panare alcune questioni ine-renti alle onorificenze. Infine, aseguito di una vertenza internaalla sezione provinciale UNCIdi Genova, in cui è coinvolto ilpresidente Cav. de Iorgi Fran-cesco, con l’assenso dell’as-semblea viene disposto che lavertenza sia affidata al giudiziodel Collegio dei Probiviri, al fi-ne di porre in essere le oppor-tune verifiche e relative deci-sioni nel merito.

Renato Accili

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Platea dei consiglieri nazionali

Tavolo della presidenza nazionale

NOTIZIE DALLA SEGRETERIA GENERALE

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Cavalieri e volontari AISLA insieme

el prosieguo del conso-lidamento dell’iniziati-va denominata “aISla e UNCI INSIeMe. Per-

SoNe CHe aIUTaNo PerSo-Ne, anche quest’anno, come avvenuto già l’anno scorso, ègiunta l’ora di riepilogare quan-to conseguito dalla magnificapotente rete di solidarietà e ap-porto dell’UNCI in favore del-l’associazione Italiana Sclerosilaterale amiotrofica. Progettosolidale che, iniziato timida-mente ormai due anni or sonoda un comunione d’intenti delloscrivente e della dott.ssa France-sca Valdini, referente aISla per ilTrentino alto adige, è stato im-mediatamente appoggiato daldott. Filippo Bezio, responsabiledell’Ufficio Stampa aISla on-lus, dall’intero staff di redazio-ne, presidenza e segreteria na-zionale dell’UNCI, uniti da unaradicata sensibilità e generosità,che hanno inesorabilmente en-tusiasmato gli animi di una stu-penda rete di solidarietà che hasubito coinvolto la stragrandemaggioranza degli associati.

Soci, familiari e simpatizzan-ti dell’UNCI che opportuna-mente stimolati hanno parteci-pato sempre più numerosi alleiniziative benefiche apposita-mente evidenziate dallo staff diredazione attraverso la postaelettronica e le pagine della rivi-sta “Il Cavaliere d’Italia”, come larecente “Giornata NazionaleSla 2016 - Un contributo versa-to con gusto”, che ha avuto tral’altro la partnership dell’altoPatronato del Presidente dellarepubblica, il sostegno della re-gione Piemonte, del Consorzio

Barbera d’asti e vini del Monfer-rato e della Fondazione Cassa dirisparmio di asti, in programmaa settembre in ben 150 piazzedelle maggiori città italiane, or-ganizzata per raccogliere con-cretamente fondi a sostegnodell’assistenza ai malati di Sla indifficoltà.

riscontro unanime, che ha visto, da ogni parte d’Italia, so-ci, simpatizzanti e sponsor del-l’UNCI aderire all’invito solidale,per il quale desidero ringraziare,in particolar modo, la profondasensibilità dimostrata ancorauna volta dal Comitato esecuti-vo di Mediocredito Trentino altoadige con il presidente Comm.Franco Senesi, sempre vicini alleiniziative umanitarie propostedall’UNCI, che hanno conces-so anche quest’anno in favore di aISla Trentino alto adige un co-

spicuo contributo da destinarsiin via esclusiva al suddetto pro-getto solidale. Sostegno realiz-zatosi anche domenica 2 otto-bre 2016, quando le delegazionidelle sezioni provinciali UNCIdi Belluno e Treviso, aderendoall’iniziativa, si sono recate pre-so il gazebo aISla allestito al-l’ingresso della Mostra Mercatonel Comune di Santa GiustinaBellunese (Bl), erogando un ap-prezzabile contributo in denaroda utilizzarsi per l’assistenza aimalati di Sla in ambito locale. Ilreferente provinciale lucianoTulimiero di aISla onlus Bellu-no, nel ringraziare per il genero-so gesto cavalleresco, ha donatosimbolicamente una bottiglia divino confezionata per l’occasio-ne. la partecipazione all’iniziati-va ha segnato l’esordio della neo-nata sezione UNCI bellunese,

che per mezzo del proprio Con-siglio direttivo ha ritenuto cosìiniziare l’attività benefica coe-rente con lo scopo e le finalitàistituzionali e statutarie. Ciascu-na delle donazioni e dei contri-buti ricevuti saranno impiegatida aISla, presente in 19 regionicon 63 sezioni provinciali e oltre300 volontari, per rendere mi-gliore la qualità della vita dellepersone affette da Sla, permezzo di aiuti concreti e contri-buti economici per garantireassistenza continua a domici-lio, acquistare o noleggiare di-spositivi tecnologici per comu-nicare e altro ancora.

Momento culminante di tut-te queste energie solidali si èavuto mercoledì 23 novembreattraverso un’inizia-tiva benefica in me-moria di CristinaStella, donna di in-dubbi principi mo-rali, coraggiosa, am-mirevole madre di cinque figli, spirata a soli 47 anni, dopoun’estenuante batta-glia contro una terri-bile, perfida malat-

tia come la Sla, combattuta sino all’ultimo respiro con te -nacia ed estrema dignità. In oc -casione del 1° anniversario dellasua morte, con il patrocinio del-l’UNCI per mezzo della redazio-ne della rivista “Il Cavaliere d’Ita-lia”, in sinergia con aISla onlusTrentino alto adige e la dele-gazione UNCI della Valsugana,soci, amici e familiari, hannopartecipato alla toccante SantaMessa officiata da don anto-nio Brugnara nella chiesetta di S. Carlo in Pergine Valsugana(TN). a seguire, un piccolo rinfre-sco presso l’associazione “Il So -gno”, durante il quale, con una so-bria e commuovente cerimoniain memoria della figlia Cristina, laCav. Irma Vettorazzi, con i figli

della defunta: Ma-nuel, Mattia, Mirko,Michela e Kristian;alla presenza delfratello e del com-pagno alessio, han-no proceduto al con-ferimento di unadonazione “in me-moria di CristinaStella” alla dott.ssaFrancesca Valdini,

locale responsabile aISla, con-segnando simbolicamente un’ar-madiatura da utilizzarsi per lacustodia degli ausili per i mala-ti di Sla. Quest’ultima, visibil-mente commossa per il gesto be-nefico, ricordando la figura diCristina, ha ringraziato familiari,soci e convenuti, per il generosogesto di altruismo.

Gratitudine che si unisce aquella delle ricorrenti testimo-nianze di riconoscenza del dott.Filippo Bezio dell’ufficio stampadi aISla, pervenute nel corsodell’anno in redazione, e a quel-le del nostro staff, che intenderingraziare tutti coloro che con laloro innata generosità e immuta-ta sensibilità hanno inteso inquesto biennio contribuire allariuscita dell’iniziativa: “aISla eUNCI INSIeMe. PerSoNe CHeaIUTaNo PerSoNe”.

Grazie di cuore!

Pierlorenzo Stella

N

Il referente provinciale AISLA Belluno, Luciano Tulimiero e i rappresentanti dell’UNCI di Belluno e Treviso

IL NATALE PASSA,MA IL TUO AIUTO RESTA!

Ci sono doni che non possono aspettare: con una donazione puoi sostenere il Centro d’Ascolto di AISLA Onlus, un serviziogratuito rivolto alle persone affette da SLA, ai loro familiari, ai volontari così come ai medici e a tutti gli operatori addettiall’assistenza. La Sclerosi Laterale Amiotrofica è una malattia neurodegenerativa, caratterizzata dalla paralisi e atrofia dei neuronideputati a controllare i muscoli volontari, che comporta una progressiva perdita delle capacità di movimento, dideglutizione, della parola e della respirazione. Al momento, purtroppo, non esistono terapie in grado di guarire la malattia.Questo Natale scegli anche tu di sostenere l’iniziativa “AISLA e UNCI insieme. Persone che aiutano persone” e offri unasperanza alle oltre 6.000 persone affette da SLA attraverso: un bonifico sul conto corrente bancario intestato a AISLA Onlus: IBAN IT 04 V 05034 10100 000000001065un versamento sul conto corrente postale intestato a AISLA Onlus: numero 17464280Grazie di cuore!

Lo staff del Comitato di Redazione de “Il Cavaliere d’Italia”

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