Il Cavaliere Azzurro

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LETTURA SEMIOLOGICA GLOBALE DELL’IMMAGINE Il segno è artificiale, in quanto è stato realizzato da un artista; ed è un’icona, perché comunica per somiglianza: infatti è ben A livello di denotazione osserviamo l’immagine di un cavaliere che, vestito di azzurro e in groppa al suo destriero bianco, cavalca velocemente su una collina verde-dorata che occupa quasi l’intera superficie della tela, disegnata da una delicata linea curva che declina da destra verso sinistra. La connotazione ci suggerisce che il paesaggio è rappresentato in piena stagione autunnale, come dimostrano gli alberi dalle chiome ingiallite. I contenuti del segno, a livello evocativo, riguardano le storie e le

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LETTURA SEMIOLOGICA GLOBALE DELL’IMMAGINE

Il segno è artificiale, in quanto è stato realizzato da un artista; ed è un’icona, perché comunica per somiglianza: infatti è ben riconoscibile la figura del cavaliere al galoppo su una collina.

A livello di denotazione osserviamo l’immagine di un cavaliere che, vestito di azzurro e in groppa al suo destriero bianco, cavalca velocemente su una collina verde-dorata che occupa quasi l’intera superficie della tela, disegnata da una delicata linea curva che declina da destra verso sinistra.La connotazione ci suggerisce che il paesaggio è rappresentato in piena stagione autunnale, come dimostrano gli alberi dalle chiome ingiallite.I contenuti del segno, a livello evocativo, riguardano le storie e le tradizioni popolari del Medioevo russo, nelle quali l’autore si era imbattuto in un viaggio nelle regioni settentrionali della Russia attraverso delle stampe popolari che narravano la leggenda di un cavaliere.

Page 2: Il Cavaliere Azzurro

Vasilij Kandinskij, Il cavaliere azzurro, 1903. Olio su tela, 52x54,5 cm. Zurigo, Collezione privata

Il significante è costituito dalla tela su cui il pittore ha steso i colori ad olio che formano l’immagine.

Il significato allude alla figura dei cavalieri che per combattere il male affrontavano le prove più ardue e i pericoli più spaventosi: essi rappresentano quindi la lotta fra bene e male, la battaglia dello spirito contro il materialismo.

Il referente del dipinto è il cavaliere che Kandinskij ha osservato per eseguire l’opera.

Le funzioni prevalenti sono quella espressiva-emotiva (nella rappresentazione della determinazione e della passione del cavaliere nel difendere i propri ideali), quella poetico-estetica (in quanto l’opera è stata eseguita ricercando l’armonia delle forme e delle proporzioni), e quella informativa o referenziale, poiché l’opera vuole ricordare e celebrare il coraggio dei cavalieri nella loro lotta contro il male.

L’emittente è l’artista, Kandinskij, e il destinatario è chiunque possa vedere il dipinto. Il contesto è la collina della Russia settentrionale rappresentata in pino autunno. Il messaggio è realistico, ma per comprenderlo appieno bisogna conoscere la vita, il pensiero culturale ed il movimento artistico dell’autore.Il codice utilizzato è quello artistico, con attento uso del colore e delle forme per rendere la composizione ben equilibrata e piacevole alla vista (contatto).