Il Castello Svevo, fra storia e leggenda La biblioteca ... · Il Castello Svevo, fra storia e...

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NUMERO 3 MAGGIO 2015 IL GIORNALINO DELLA SCUOLA Carissimi ragazzi, il nostro lavoro è terminato. È stata davvero una bella avventura! Il Gior- nalino ha riscosso un buon successo presso gli alunni, i docenti e le famiglie di questa scuola e se abbiamo registrato questo risultato, lo dobbiamo a voi, una simpatica redazione che ha lavorato sempre con entu- siasmo, riuscendo a coniugare impegni scolastici ed extra. Un sincero ringra- ziamento alla D.S. Paola Valeria Gasbarro che ha affidato il progetto alle docenti espri- mendo fiducia e lungimiranza. Grazie anche al personale ammini- strativo ed ausiliario che ha collaborato rendendo possibile la distribuzione delle copie nei tempi stabiliti. Insomma, è stato un vero gioco di squa- dra che ha prodotto risultati efficaci. Grazie a tutti! Esperta L. De Mari Ins. L. P. Canaletti Il Castello Svevo, fra storia e leggenda In giro per le antiche sale, alla ricerca del fantasma di Armida Il Castello Svevo è affacciato sul porto di Trani: lo abbiamo rag- giunto dopo una bellis- sima passeggiata lungo la banchina. Abbiamo co- minciato a visitarlo dal cortile centrale, cioè il cuore del castello e abbiamo visitato anche delle sale, tra queste: la sala Federico II, che si pensava fosse la sala del trono. I bagni erano piccole stanze con delle panchine in cui erano scavati dei buchi. La maggior parte del piano superiore è occupata dalla sala ovest. Qui c’è anche la Sala dei Pavoni, chiamata così per i pavoni incisi sul muro e da lì parte una scala a chiocciola che porta alla torre sud-ovest. Essa è l’unica sala a cui non sono state apportate delle modifiche nell’età carce- raria, perché fu murata e ignorata, ma dove c’erano dei ricordi del ‘500. La sala dei Pavoni si affaccia su un corridoio dove veniva versato olio bollente per difendersi dai nemici. Dal cortile si arriva alle celle dei prigionieri. In esse si racconta che arrivasse di notte il fantasma di Armida anche se è solo una leggenda. La storia racconta che il castello di Trani fu fondato da Federico II di Svevia nel 1233: l’Imperatore lo fece edificare su una fossa rocciosa, in una zona di basso fondale, che lo proteggeva da eventuali assalti del mare. Ancora oggi, il castello conserva l’o- riginale configurazione a pianta quadrata potenziata da 4 torri agli spigoli e da un muro: fra quelle mura soggiornò spesso il figlio di Federico, Manfredi che il 2 giu- gno del 1259 sposò nelle splendide sale la se- conda moglie Elena Comneno, regina di Epiro. Sotto il dominio di Carlo V il castello subì notevoli trasfor- mazioni, per adeguarlo alle nuove esigenze difensive sorte in seguito all’invenzione della polvere da sparo. Tra il 1586 e 1677 fu sede del tribunale, mentre nel 1832 fu trasformato in un carcere: sembra incre- dibile, ma questa desti- nazione fu tenuta fino al 1974. In seguito, l’an- tica struttura fu sotto- posta a lavori di restauro che l’hanno riportato al suo splendore originario, ed è stato riaperto al pubblico nel 1998. REDAZIONE Aurora G., Barca R., Biancolillo G., Cortellino M., Cuna F., De Palma R., de Vincenzo V., di Lernia E., Diodovich F., Ferreri A., Francavilla M., Gambatesa G., Labianca F., Leuci L., Manno R., Montanaro R., Nugnes F., Onofri M., Paradiso D., Pizzi D., Raffae- le E., Servedio I., Tenerelli A., Tandoi D., Tursi E. SOMMARIO Pag. 1 Il Castello Svevo Editoriale Pag.2 La biblioteca “G. Bovio” Pag.3 Trani e il cinema Pag.4 Varie De Amicis Expo Inserto La Redazione si rac- conta IL GIORNALINO DELLA SCUOLA pag. 2 Scaffali di Storia alla “Giovanni Bovio” Una visita alla biblioteca comunale per “respirare” la cultura. E sperare che non chiuda. Antiche pagine e nuove tecnologie nella biblio- teca intitolata a “Giovanni Bovio”: nei diversi piani della moderna struttura, oltre a migliaia di volumi di ogni epoca, esistono anche postazioni con computer dove effet- tuare ricerche, trovare informazioni su pos- sibilità di lavoro, studiare pagine impor- tanti. A piano terra una sala studio dove gli studenti possono anche fare i compiti, una bellissima e colorata sala lettura per ragazzi dai 3 ai 15 anni e la sala lettura per adulti, con numerosissimi libri di ogni tipo. Al piano superiore c’è una scrivania dotata di Pc per ipovedenti e non vedenti con tastiera completa di numeri, lettere e colori, e in- sieme alla tastiera c’è uno scanner collegato a un computer, che può “leggere” un libro tra- mite una voce mec- canica. Ampie e sto- riche le sale dedicate ad illustri tranesi. Al terzo piano, ultima stanza della biblioteca, c’è la sala convegni Benedetto Ronchi, do- ve si svolgono nume- rosi incontri. La biblioteca, essendo ricca di ricordi, sa ac- cogliere tutte le nostre esigenze. Nel corso di una visita a questa struttura abbiamo ap- preso della possibilità di una chiusura della nostra biblioteca co- munale, uno dei servizi ben funzionanti della nostra città. Sono molti i bambini, i ragazzi e le persone di ogni fascia d'età che ogni giorno affollano quelle sale per studiare o consultare i libri, i codici e i giornali che, messi disposizione di tutti, costituiscono un patrimonio invidiabile. Siamo indignati perché la chiusura della bi- blioteca sarebbe l'en- nesima sconfitta della cultura. Invitiamo il fu- turo sindaco a trovare proposte e soluzioni concrete e operative in merito alla questione. Vogliamo che la nostra biblioteca rimanga in piedi. "Senza cultura non c'è libertà”. N.d.R: la biblioteca rimarrà aperta, grazie all’impegno volontario delle bibliotecarie … "Storia in libreria" La biblioteca non contiene solo nuove aree e spazi innovativi, ma molti spazi dedicati alla storia. La biblioteca conserva moltissimi volumi, anche frutto di donazioni di personaggi importanti ad ognuno dei quali è riservata una sala: Beltrani, Trombetta e Maffuccini. Nello studio di Giovanni Beltrani sono presenti scaffali pieni di libri antichi ed importanti della collezione privata dell’illustre personaggio tranese. Naturalmente, per ricostruire l'atmosfera che si creava all’epoca, lo staff della biblioteca ha fatto in modo che, chi andasse a visitare, potesse immaginare come viveva Giovanni Beltrani. La sala dedicata all'avvocato Maffuccini, invece, non è arredata come quella di Beltrani ma comunque ha un tavolo e delle librerie antiche contenenti una gran quantità di libri di pregio. Infine c'è la sala dedicata all'avvocato Cataldo Trombetta dove sono racchiusi in cinque armadi 5000 volumi donati dallo stesso avvocato. DAL PASSATO ... IL PRESENTE PER IL FUTURO!

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NUMERO 3 MAGGIO 2015

IL GIORNALINO DELLA SCUOLA Carissimi ragazzi, il nostro lavoro è terminato. È stata davvero una bella avventura! Il Gior-nalino ha riscosso un buon successo presso gli alunni, i docenti e le famiglie di questa scuola e se abbiamo registrato questo risultato, lo dobbiamo a voi, una simpatica redazione che ha lavorato sempre con entu-siasmo, riuscendo a coniugare impegni scolastici ed extra. Un sincero ringra-ziamento alla D.S. Paola Valeria Gasbarro che ha affidato il progetto alle docenti espri-mendo fiducia e lungimiranza. Grazie anche al personale ammini-strativo ed ausiliario che ha collaborato rendendo possibile la distribuzione delle copie nei tempi stabiliti. Insomma, è stato un vero gioco di squa-dra che ha prodotto risultati efficaci.

Grazie a tutti!

Esperta L. De Mari Ins. L. P. Canaletti

Il Castello Svevo, fra storia e leggenda

In giro per le antiche sale, alla ricerca del fantasma di Armida Il Castello Svevo è affacciato sul porto di Trani: lo abbiamo rag-giunto dopo una bellis-sima passeggiata lungo la banchina. Abbiamo co-minciato a visitarlo dal cortile centrale, cioè il cuore del castello e abbiamo visitato anche delle sale, tra queste: la sala Federico II, che si pensava fosse la sala del trono. I bagni erano piccole stanze con delle panchine in cui erano scavati dei buchi. La maggior parte del piano superiore è occupata dalla sala ovest. Qui c’è anche la Sala dei Pavoni, chiamata così per i pavoni incisi sul muro e da lì parte una scala a chiocciola che porta alla torre sud-ovest. Essa è l’unica sala a cui non sono state apportate delle modifiche nell’età carce-raria, perché fu murata e ignorata, ma dove c’erano dei ricordi del ‘500.

La sala dei Pavoni si affaccia su un corridoio dove veniva versato olio bollente per difendersi dai nemici. Dal cortile si arriva alle celle dei prigionieri. In esse si racconta che arrivasse di notte il fantasma di Armida anche se è solo una leggenda. La storia racconta che il castello di Trani fu fondato da Federico II di Svevia nel 1233: l’Imperatore lo fece edificare su una fossa rocciosa, in una zona di basso fondale, che lo proteggeva da eventuali assalti del mare. Ancora oggi, il castello conserva l’o-riginale configurazione a pianta quadrata potenziata da 4 torri agli spigoli e da un muro: fra quelle mura soggiornò spesso il figlio di Federico, Manfredi che il 2 giu-

gno del 1259 sposò nelle splendide sale la se-conda moglie Elena Comneno, regina di Epiro. Sotto il dominio di Carlo V il castello subì notevoli trasfor-mazioni, per adeguarlo alle nuove esigenze difensive sorte in seguito all’invenzione della polvere da sparo. Tra il 1586 e 1677 fu sede del tribunale, mentre nel 1832 fu trasformato in un carcere: sembra incre-dibile, ma questa desti-nazione fu tenuta fino al 1974. In seguito, l’an-tica struttura fu sotto-posta a lavori di restauro che l’hanno riportato al suo splendore originario, ed è stato riaperto al pubblico nel 1998.

REDAZIONE

Aurora G., Barca R., Biancolillo G., Cortellino M., Cuna F., De Palma R., de Vincenzo V., di Lernia E., Diodovich F., Ferreri A., Francavilla M., Gambatesa G., Labianca F., Leuci L., Manno R., Montanaro R., Nugnes F., Onofri M., Paradiso D., Pizzi D., Raffae-

le E., Servedio I., Tenerelli A., Tandoi D., Tursi E.

SOMMARIO

Pag. 1 Il Castello Svevo Editoriale Pag.2 La biblioteca “G. Bovio” Pag.3 Trani e il cinema Pag.4 Varie De Amicis Expo Inserto La Redazione si rac- conta

IL GIORNALINO DELLA SCUOLA pag. 2

Scaffali di Storia alla “Giovanni Bovio” Una visita alla biblioteca comunale per “respirare” la cultura. E sperare che non chiuda.

Antiche pagine e nuove tecnologie nella biblio-teca intitolata a “Giovanni Bovio”: nei diversi piani della moderna struttura, oltre a migliaia di volumi di ogni epoca, esistono anche postazioni con computer dove effet-tuare ricerche, trovare informazioni su pos-sibilità di lavoro, studiare pagine impor-tanti. A piano terra una sala studio dove gli studenti possono anche fare i compiti, una bellissima e colorata sala lettura per ragazzi dai 3 ai 15 anni e la sala lettura per adulti,

con numerosissimi libri di ogni tipo. Al piano superiore c’è una scrivania dotata di Pc per ipovedenti e non vedenti con tastiera completa di numeri, lettere e colori, e in-sieme alla tastiera c’è uno scanner collegato a un computer, che può “leggere” un libro tra-mite una voce mec-canica. Ampie e sto-riche le sale dedicate ad illustri tranesi. Al terzo piano, ultima stanza della biblioteca, c’è la sala convegni Benedetto Ronchi, do-ve si svolgono nume-rosi incontri.

La biblioteca, essendo ricca di ricordi, sa ac-cogliere tutte le nostre esigenze. Nel corso di una visita a questa struttura abbiamo ap-preso della possibilità di una chiusura della nostra biblioteca co-munale, uno dei servizi ben funzionanti della nostra città. Sono molti i bambini, i ragazzi e le persone di ogni fascia d'età che ogni giorno affollano quelle sale per studiare o consultare i libri, i codici e i giornali che, messi disposizione di tutti, costituiscono un patrimonio invidiabile.

Siamo indignati perché la chiusura della bi-blioteca sarebbe l'en-nesima sconfitta della cultura. Invitiamo il fu-turo sindaco a trovare proposte e soluzioni concrete e operative in merito alla questione. Vogliamo che la nostra biblioteca rimanga in piedi. "Senza cultura non c'è libertà”. N.d.R: la biblioteca rimarrà aperta, grazie all’impegno volontario delle bibliotecarie …

"Storia in libreria" La biblioteca non contiene solo nuove aree e spazi innovativi, ma molti spazi dedicati alla storia. La biblioteca conserva moltissimi volumi, anche frutto di donazioni di personaggi importanti ad ognuno dei quali è riservata una sala: Beltrani, Trombetta e Maffuccini. Nello studio di Giovanni Beltrani sono presenti scaffali pieni di libri antichi ed importanti della collezione privata dell’illustre personaggio tranese. Naturalmente, per ricostruire l'atmosfera che si creava all’epoca, lo staff della biblioteca ha fatto in modo che, chi andasse a visitare, potesse immaginare come viveva Giovanni Beltrani. La sala dedicata all'avvocato Maffuccini, invece, non è arredata come quella di Beltrani ma comunque ha un tavolo e delle librerie antiche contenenti una gran quantità di libri di pregio. Infine c'è la sala dedicata all'avvocato Cataldo Trombetta dove sono racchiusi in cinque armadi 5000 volumi donati dallo stesso avvocato.

DAL PASSATO ... IL PRESENTE

PER IL FUTURO!

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IL GIORNALINO DELLA SCUOLA pag. 3

Trani, numero 1 per turismo e … film

Come ben sappiamo Trani da diversi anni viene scelta come set di film di vario genere. Questa attività ogni anno attira un sacco di turisti pronti ad im-barcarsi per la Puglia, che si dimostra una tra le regioni “numero 1” dove passare le vacan-ze. Trani oltre al fatto di possedere monu-menti unici, attira ogni anno migliaia di turisti che non vedono l’ora di arrivare in questa splendida città marina, che già ottima località turistica, è stata anche meta di grandi film e attori. Tra questi, in passato, è stata a Trani sul set anche una delle attrici italiane più fa-mose nel mondo: So-phia Loren. La nostra città, per la sua bellezza e impor-tanza, è stata meta anche della visita di Lady Diana (e dell’allora marito il Principe Carlo), scom-

parsa per un incidente stradale a Parigi. Ciò fa capire che Trani, nono-stante le brutte vicende politiche che la stanno accompagnan-do, si di-mostra una città bel-lissima dal punto di vista turistico e cul-turale. Qualche setti-mana fa, il porto di Trani è stato scelto ancora una volta per diventare set delle riprese di un film. Nel corso delle riprese dell’ultimo film, qual-che settimana fa il gruppo giornalistico della scuola ha in-contrato l’attore e ca-barettista barese (e personaggio televisivo) Gennaro De Santis, meglio conosciuto co-me Uccio. Gli alunni insieme alla giornalista Lucia De Mari e la docente Lucia Pia Canaletti sono andati a visitare il set dove hanno trovato Uccio nei pressi di un bar vicino: i piccoli giorna-

listi non hanno perso tempo e hanno iniziato a scattare foto e a regi-strare il dialogo con Uccio. Gli studenti so-no arrivati lì nel mo-mento dell’inseguimen-to fra poliziotti e rapi-natori. L’intervista non è potuta durare tanto perché Gennaro aveva poco tempo da dedicar-ci. Ma di quale film si tratta? Si intitola “Loro Chi?”, con la regia di Fabio Bonifacci e con protagonisti Edoardo Leo nei panni di David e Marco Giallini nel ruolo di Marcello. David ha un’unica am-bizione: guadagnare la stima del presidente dell’azienda in cui la-vora, per ottenere un aumento di stipendio e la promozione da diri-gente. Per far questo dovrà presentare un brevetto rivoluzionario capace di garantirgli importanti riconosci-menti. Marcello è un abile imbroglione che,

aiutato da due avvin-centi socie, inganna le sue vittime facendogli credere di poter realiz-zare i loro sogni. L’incontro con Marcel-lo manda a rotoli la tranquilla vita di Da-vid: la strana coppia, tra bisticci e complici-tà, si troverà a vivere avventure imprevedi-bili. Un film prodotto da Picomedia e War-ner Bros, Entertain-ment Italia; sostenuto da Apulia film Commi-sion. Le riprese sono i-niziate lunedì 16 marzo e sono terminate il giorno 28 marzo.

TRANI CINEMATOCRAFICA Altri film sono stati girati a Trani, scelti due come testimonianza:

“SABATO, DOMENICA E LUNEDI’” e “UNA DONNA PER AMICA”.

Fra i tanti capolavori di Lina Wertmuller, ce n'è uno girato a Trani: Sabato, domenica e lunedì, sceneggiatura di un certo Eduardo de Filippo, girato nel 1990 nella nostra città (oltre che a Polignano), con un cast di assoluta eccellenza: Sophia Loren, Luca De Filippo, Luciano De Crescenzo, Mario Scarpetta una giovanissima Alessandra Mussolini. Tantissimi tranesi seguirono da vicine le riprese di quel film sia per conquistarsi un ruolo come comparsa, sia per vedere da vicino l'incantevole Sophia Loren.

UNA DONNA PER AMICA - Girato per la maggior parte delle scene a Trani, per le sue bellezze: la cattedrale, la villa comunale, il porto, il fortino, il centro storico ma anche in altre zone della Puglia; diretto da Giovanni Veronesi. I protagonisti sono Fabio de Luigi, nel ruolo di Francesco e Laetita Casta nel ruolo di Claudia.

IL GIORNALINO DELLA SCUOLA pag. 4

INCONTRO CON L’AUTORE

Il 14 aprile i ragazzi di 5^ elementare, si sono recati in aula magna per incontrare AL-BERTO PELLAI, l’au-tore del libro che si intitola BACIARE FA-RE DIRE. Il libro parla di molti argomenti personali come il rap-porto padre-figlio e il bullismo, di cui Pellai ha parlato molto. Abbiamo chiesto che lavoro facesse e ci ha risposto d’essere scrit-tore e psicoterapeuta; poi ci ha mostrato due

video: uno parlava del bullismo e uno della paura. Questo incontro ha suscitato molto inte-resse in tutti noi, infatti parecchi hanno rivolto delle domande sull’ar-gomento. Infine lo scrittore ha autografato i libri disponibili, ma ha anche donato la sua firma su fogli bianchi presentati dai ragazzi.

La 5B, in collabo-razione con la Scuola Media “Baldassarre”, ha partecipato ad un progetto per realizzare “Pinocchio il grande musical”, spettacolo musicale che, attraver-so canti e balli, narra la storia di Pinocchio. La classe si è divisa in quattro gruppi: canto, ballo, recitazione e sce-nografia. I ragazzi del gruppo di teatro sono seguiti da Marco Pilone, uno dei migliori registi teatrali

in Puglia, che ha vinto anche dei premi in esterna. Allo spettacolo finale saranno presenti famiglie e amici di ogni alunno partecipante al progetto.

MILANO - Quest’an-no a Milano si svolge un evento interna-zionale. Si tratta di “EXPO 2015” che ha come tema principale il cibo. E’ iniziato il 1 maggio e terminerà il 31 ottobre prossimo. In occasione dell’EXPO, per visitare i padiglioni arriveranno in Italia persone di ogni nazio-nalità: Francia, Giap-pone, Germania, Alba-nia e tante altre. Per questo appuntamento

internazionale hanno persi- no creato dei simpati-cissimi corti animati trasmessi sul canale tele-visivo “Disney XD” (canali 616/617/618 di Sky). Però alcuni sono contrari a questa manifestazione: infatti a Milano hanno protestato per le strade e lanciato bombe fumogene, scrivendo “NO EXPO” sui muri del capoluogo lom-bardo. Però per fortuna cittadini volontari hanno riparato i danni causati da questi incivili.

Dodici alunni della VG si sono classificati alla finale della 25^ Olimpiade dei Giochi logici linguistici matematici. L'insegnante prevalente d'Agostino Chiara li ha accompagnati presso il Politecnico di Bari.