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ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE SIMULAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO Il candidato svolga la prova, scegliendo una delle quattro tipologie proposte TIPOLOGIA A ANALISI DEL TESTO Luigi Pirandello, I - PREMESSA, da Il fu Mattia Pascal Una delle poche cose, anzi forse la sola ch’io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal. E me ne approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de’ miei amici o conoscenti dimostrava d’aver perduto il senno fino al punto di venire da me per qualche consiglio o suggerimento, mi stringevo nelle spalle, socchiudevo gli occhi e gli rispondevo: Io mi chiamo Mattia Pascal. Grazie, caro. Questo lo so. E ti par poco? Non pareva molto, per dir la verità, neanche a me. Ma ignoravo allora che cosa volesse dire il non sapere neppur questo, il non poter più rispondere, cioè, come prima, all’occorrenza: Io mi chiamo Mattia Pascal. Qualcuno vorrà bene compiangermi (costa così poco), immaginando l’atroce cordoglio d’un disgraziato, al quale avvenga di scoprire tutt’a un tratto che... sì, niente, insomma: né padre, né madre, né come fu o come non fu; e vorrà pur bene indignarsi (costa anche meno) della corruzione dei costumi, e de’ vizii, e della tristezza dei tempi, che di tanto male possono esser cagione a un povero innocente. Ebbene, si accomodi. Ma è mio dovere avvertirlo che non si tratta propriamente di questo. Potrei qui esporre, di fatti, in un albero genealogico, l’origine e la discendenza della mia famiglia e dimostrare come qualmente (1) non solo ho conosciuto mio padre e mia madre, ma e gli antenati miei e le loro azioni, in un lungo decorso di tempo, non tutte veramente lodevoli. E allora? Ecco: il mio caso è assai più strano e diverso; tanto diverso e strano che mi faccio a narrarlo. Fui, per circa due anni, non so se più cacciatore di topi che guardiano di libri nella biblioteca che un monsignor Boccamazza, nel 1803, volle lasciar morendo al nostro Comune. È ben chiaro che questo Monsignore dovette conoscer poco l’indole e le abitudini de’ suoi concittadini; o forse sperò che il suo lascito dovesse col tempo e con la comodità accendere nel loro animo l’amore per lo studio. Finora, ne posso rendere testimonianza, non si è acceso: e questo dico in lode de’ miei concittadini: del dono anzi il Comune si dimostrò così poco grato al Boccamazza, che non volle neppure erigergli un mezzo busto pur che fosse (2) , e i libri lasciò per molti e molti anni accatastati in un vasto e umido magazzino, donde poi li trasse, pensate voi in quale stato, per allogarli nella chiesetta fuori mano di Santa Maria Liberale, non so per qual ragione sconsacrata. Qua li affidò, senz’alcun discernimento, a titolo di beneficio, e come sinecura (3), a qualche sfaccendato ben protetto il quale, per due lire al giorno, stando a guardarli, o anche senza guardarli affatto, ne avesse sopportato per alcune ore il tanfo della muffa e del vecchiume. Tal sorte toccò anche a me; e fin dal primo giorno io concepii così misera stima dei libri, sieno essi a stampa o manoscritti (come alcuni antichissimi della nostra biblioteca), che ora non mi sarei mai e poi mai messo a scrivere, se, come ho detto, non stimassi davvero strano il mio caso e tale da poter servire d’ammaestramento a qualche curioso lettore, che per avventura, riducendosi finalmente a effetto (4) l’antica speranza della buon’anima di monsignor Boccamazza, capitasse in questa biblioteca, a cui io lascio questo mio manoscritto, con l’obbligo però che nessuno possa aprirlo se non cinquant’anni dopo la mia terza, ultima e definitiva morte. Giacché, per il momento (e Dio sa quanto me ne duole), io sono morto, sì, già due volte, ma la prima per errore, e la seconda... sentirete. 1. Come qualmente: come e in che modo 2. pur che fosse: qualsiasi 3. Sinecura: occupazione di poca responsabilità 4. riducendosi ad effetto: realizzandosi

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ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE

SECONDARIA SUPERIORE

SIMULAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO

Il candidato svolga la prova, scegliendo una delle quattro tipologie proposte

TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO

Luigi Pirandello, I - PREMESSA, da Il fu Mattia Pascal

Una delle poche cose, anzi forse la sola ch’io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal. E

me ne approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de’ miei amici o conoscenti dimostrava d’aver perduto il senno

fino al punto di venire da me per qualche consiglio o suggerimento, mi stringevo nelle spalle, socchiudevo

gli occhi e gli rispondevo:

– Io mi chiamo Mattia Pascal.

– Grazie, caro. Questo lo so.

– E ti par poco?

Non pareva molto, per dir la verità, neanche a me. Ma ignoravo allora che cosa volesse dire il non sapere

neppur questo, il non poter più rispondere, cioè, come prima, all’occorrenza:

– Io mi chiamo Mattia Pascal.

Qualcuno vorrà bene compiangermi (costa così poco), immaginando l’atroce cordoglio d’un disgraziato, al

quale avvenga di scoprire tutt’a un tratto che... sì, niente, insomma: né padre, né madre, né come fu o come

non fu; e vorrà pur bene indignarsi (costa anche meno) della corruzione dei costumi, e de’ vizii, e della

tristezza dei tempi, che di tanto male possono esser cagione a un povero innocente.

Ebbene, si accomodi. Ma è mio dovere avvertirlo che non si tratta propriamente di questo. Potrei qui esporre,

di fatti, in un albero genealogico, l’origine e la discendenza della mia famiglia e dimostrare come qualmente

(1) non solo ho conosciuto mio padre e mia madre, ma e gli antenati miei e le loro azioni, in un lungo

decorso di tempo, non tutte veramente lodevoli.

E allora?

Ecco: il mio caso è assai più strano e diverso; tanto diverso e strano che mi faccio a narrarlo.

Fui, per circa due anni, non so se più cacciatore di topi che guardiano di libri nella biblioteca che un

monsignor Boccamazza, nel 1803, volle lasciar morendo al nostro Comune. È ben chiaro che questo

Monsignore dovette conoscer poco l’indole e le abitudini de’ suoi concittadini; o forse sperò che il suo

lascito dovesse col tempo e con la comodità accendere nel loro animo l’amore per lo studio. Finora, ne posso

rendere testimonianza, non si è acceso: e questo dico in lode de’ miei concittadini: del dono anzi il Comune

si dimostrò così poco grato al Boccamazza, che non volle neppure erigergli un mezzo busto pur che fosse (2)

, e i libri lasciò per molti e molti anni accatastati in un vasto e umido magazzino, donde poi li trasse, pensate

voi in quale stato, per allogarli nella chiesetta fuori mano di Santa Maria Liberale, non so per qual ragione

sconsacrata. Qua li affidò, senz’alcun discernimento, a titolo di beneficio, e come sinecura (3), a qualche

sfaccendato ben protetto il quale, per due lire al giorno, stando a guardarli, o anche senza guardarli affatto, ne

avesse sopportato per alcune ore il tanfo della muffa e del vecchiume.

Tal sorte toccò anche a me; e fin dal primo giorno io concepii così misera stima dei libri, sieno essi a stampa

o manoscritti (come alcuni antichissimi della nostra biblioteca), che ora non mi sarei mai e poi mai messo a

scrivere, se, come ho detto, non stimassi davvero strano il mio caso e tale da poter servire d’ammaestramento

a qualche curioso lettore, che per avventura, riducendosi finalmente a effetto (4) l’antica speranza della

buon’anima di monsignor Boccamazza, capitasse in questa biblioteca, a cui io lascio questo mio manoscritto,

con l’obbligo però che nessuno possa aprirlo se non cinquant’anni dopo la mia terza, ultima e definitiva

morte.

Giacché, per il momento (e Dio sa quanto me ne duole), io sono morto, sì, già due volte, ma la prima per

errore, e la seconda... sentirete.

1. Come qualmente: come e in che modo 2. pur che fosse: qualsiasi

3. Sinecura: occupazione di poca responsabilità 4. riducendosi ad effetto: realizzandosi

1.Comprensione del testo

Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.

2. Analisi del testo

2.1 Mattia si dichiara innocente. A chi attribuisce la colpa delle sue sventure?

2.2 Da che cosa si capisce che la sua storia è eccezionale e diversa? Quale figura retorica utilizza per

sottolineare questa stranezza?

2.3 E’ casuale la scelta del termine cordoglio in relazione al dolore del protagonista ?

2.4 Quale significato metaforico assume la descrizione della biblioteca Boccamazza?

2.5 Quale rapporto si instaura tra narratore e lettore?

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al

romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Pirandello.

TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(Scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti )

CONSEGNE

Il candidato sviluppi l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando,

in tutto o in parte, e nei modi che ritiene opportuni, i documenti e i dati forniti. Se sceglie la forma del

«saggio breve» deve argomentare la propria trattazione, anche con opportuni riferimenti alle proprie

conoscenze ed esperienze di studio. Premetta al saggio un titolo coerente e, se vuole, lo suddivida in

paragrafi. Se sceglie la forma dell’«articolo di giornale», indichi il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul

quale pensa che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non deve superare

cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO

ARGOMENTO: La danza: disciplina, movimento, bellezza nella letteratura e nell'arte.

DOCUMENTI 1.) E’ dal Quattrocento che i teorici si interrogano su quali siano le qualità essenziali della danza. Guglielmo Ebreo* da Pesaro, nel suo trattato De Pratica seu arte tripudii vulgare opusculum ne elenca sei: misura (abilità di tenere il tempo), maniera (coordinazione), memoria (abilità nel ricordare i passi), partire dal terreno (valutare lo spazio a disposizione, aire (il portamento), e il movimento corporeo. R. BAIOCCHI, Ballerina, Giunti Editore

*Guglielmo Ebreo da Pesaro (Pesaro 1420 – 1482 ultima data nota), maestro di ballo, teorico, compositore e coreografo, creatore, preparatore o esecutore delle danze, presso importanti feste di corti italiane. Fu presente a Milano, Pesaro, Ravenna, Urbino. 2) Ma la Danza […] non è dopotutto se non una forma del Tempo, non è altro se non la creazione di una specie di tempo, o di un tempo di una specie tutta distinta e singolare. Ho tentato di comunicarvi un’idea assai astratta della Danza e di rappresentarla soprattutto come un’azione che si distanzia, poi si distacca dall’azione ordinaria e utile e finalmente vi si oppone. […] Ogni azione che non tenda verso l’utilità e che, d’altra parte, sia suscettibile di essere educata, di perfezionamento, di sviluppo, si collega a questo genere semplificato della danza e, di conseguenza, tutte le arti possono venir considerate come dei casi particolari di questa idea generale, poiché tutte le arti, per definizione, comportano una parte d’azione, l’azione che produce l’opera o che la manifesta. Una poesia per esempio è azione perché una poesia non esiste se non nel momento in cui viene recitata: allora è in atto. Questo atto, come la danza, non ha altro fine se non quello di creare uno stato; […] crea, anche lui, un tempo e una misura del tempo che gli si addicono e che gli sono essenziali […] . Cominciare a pronunciare dei versi significa entrare in una danza verbale.

P. VALÉRY*, Philosophie de la danse, in Oeuvres, I, Bibliothéque de la Pléiade

*Paul Valéry (1871-1895), erede di S. Mallarmé e, dopo di lui, esponente importante del Simbolismo francese. Nel brano presentato si propone l’affinità tra danza e poesia, basato sul particolare rapporto che entrambe hanno con il tempo: entrambe infatti si svolgono nel tempo e presuppongono esecuzione e movimento. Un’altra affinità è la mancanza di utilità.

3) Alcuni istanti prima del ballo corse per la folla un mormorìo d’aspettazione. Io sentivo come allargarmisi il cuore, e aggiustavo macchinalmente il mio cappello sull’ombrello. Improvvisamente apparve una scena incantata, riboccante di suoni, di luce, di veli e di larve seducenti che turbinavano nelle ridde più voluttuose – come una fantasmagoria di sorrisi affascinanti, di forme leggiadre, di occhi lucenti e di capelli disciolti. Poi, quando quella musica fu più delirante, quando tutti gli occhi erano più intenti, e tutti gli occhialetti si affissavano bramosi sulla scena, corse un nuovo sussurrio: – Eva! Eva! – e in mezzo ad un nembo di fiori, di luce elettrica, e di applausi, apparve una donna splendida di bellezza e di nudità, corruscante febbrili desiderii dal sorriso impudico, dagli occhi arditi, dai veli che gettavano ombre irritanti sulle forme seminude, dai procaci

pudori, dagli omeri sparsi di biondi capelli, dai brillanti falsi, dalle pagliuzze dorate, dai fiori artificiali. Diffondeva un profumo di acri voluttà e di bramosie penose. Guardavo stupefatto, colla testa in fiamme e vertiginosa; provavo mostruosi desiderii, e invidie, e scoramenti, e alterezze per la mia arte che sentivo abbassarsi sino ai miei desiderii, e pel mio ingegno che mi pareva si elevasse sino a guardarla faccia a faccia, e in fondo a tutto questo, un amaro rammarico di trovarmi in quel meschino posto di platea e senza guanti. Poi tutta quella visione scomparve in un lampo di luce e in un’onda di musica. Tutto tornò bujo.

G. VERGA, Fascino e decadenza della bellezza di Eva, da Eva

4) A) In questo quadro, L’ETOILE del 1878, il pittore impressionista Edgar Degas (1843-1917) fonde la figura della ballerina classica con la realtà circostante attraverso veli di tulle indefiniti . La ballerina classica elegante e leggiadra diviene eterea.

B) La danza raffigurata da Henri Matisse (1869-1954) nell’omonimo dipinto del 1909, sito all’Hermitage

di San Pietroburgo, è un’esecuzione armoniosa ma allo stesso tempo viva. I colori accesi, le figure in

movimento e trascinate come a seguire le emozioni, raccontano un rituale che vuole rappresentare la vita e la

semplicità di godere dei momenti belli che essa offre.

2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO

ARGOMENTO: Fake news e società della comunicazione

DOCUMENTI

1) "L'insospettabile ingenuità dei nativi digitali". New York. Nativi digitali: i ragazzi venuti al mondo

quando Internet esisteva già. Abituati a muoversi nelle nuove tecnologie come pesci nell'acqua, dovrebbero

essere i più smaliziati e astuti nel percepire i tranelli della Rete, giusto? Sbagliato. Al contrario, per la

maggior parte non sanno distinguere notizie false o vere, fonti serie o inattendibili, teorie scientifiche o

bufale oscurantiste, rivelazioni credibili o leggende metropolitane. Insomma i "nativi" sono di un'ingenuità

disarmante. E molto pericolosa: per loro stessi, per la società, per la salute delle nostre democrazie. L'allarme

viene dalla Graduate School of Education di Stanford, al termine di una lunga ricerca sul campo, un'indagine

che ha coinvolto studenti della secondaria, dei licei, e dell'università. [...] Lo studio condotto dallo Stanford

History Education Group [...] rivela una inquietante incapacità degli studenti di ragionare sull'informazione

che vedono in Rete, la difficoltà a distinguere la pubblicità dalle notizie, o a identificare le fonti delle news

(...). F. RAMPINI, La Repubblica, 19/1/2017

2) "Factchecking ad armi pari". La tecnologia può salvarci dalle fake news? Per i media potrebbe essere la

grande occasione di rilancio del proprio ruolo. L'ultima indagine del Reuters Institute ha indicato che per il

70% dei professionisti dei media intervistati l'esplosione di notizie non verificate, possibile grazie alle

piattaforme social, potrebbe rafforzare la centralità dei media. Il problema è che mentre la produzione di un

hoax virale in rete richiede spesso più fantasia che tempo, le operazioni di factchecking condotte da

professionisti richiedono in media 13 ore, come ha sottolineato il fondatore di Storyful, Mark Little, e spesso

non sono nemmeno conclusive. [...] Tra gli strumenti messi in campo da Facebook c'è la possibilità di

taggare le notizie che si considerano controverse e l'isolamento dei produttori di fake news, ma anche sistemi

per invitare l'utente a riflettere prima di condividere notizie già segnalate come controverse (...).

F. ROMEO, Il Sole 24 ore, 22/1/2017

3) "Non credono ai social ma tre giovani su dieci rilanciano le bufale". Roma. Consapevoli che quanto si

legge sui social andrebbe verificato, ma comunque pronti al clic veloce che diffonde la bufala. Ci sono

soprattutto due dati, nell'indagine dell'Osservatorio giovani dell'Istituto G. Toniolo su "Diffusione, uso,

insidie dei social network", capaci di fotografare la società della post-verità: tra i giovani che hanno dai 20 ai

34 anni circa uno su tre (il 28,5 per cento) ammette di aver condiviso un'informazione poi rivelatasi falsa.

Eppure il pericolo bufala è noto: l'86,6 per cento afferma che i social non vanno presi troppo sul serio perché

"i contenuti che vi si pubblicano possono essere tanto veri quanto inventati" (...).

C. NADOTTI, La Repubblica, 28/1/2017

4) "Il giusto rimedio contro le fake news". (...) L'assimilazione dei social a media company è questione

delicata e controversa. E' sicuramente opportuna una responsabilizzazione, in parte già in atto, dei big

tech, rispetto all'uso distorto della rete che determini violazione della dignità, ma un'estensione di tale

sistema al campo delle fake news rischierebbe di degenerare in censura. Per altro verso, la ricorrente

tentazione del penale (incriminando la diffusione di notizie "false, esagerate o tendenziose") è

altrettanto fuorviante. Non solo perché riduce un fenomeno così complesso a mera questione criminale,

ma anche perché rende la magistratura un tribunale della verità, laddove in democrazia l'esattezza non è

conseguibile altrimenti che con il pluralismo dialettico. E con il limite del rispetto dell'altrui dignità,

assistito dalle norme (esse sì penali) su ingiuria, diffamazione, trattamento illecito dei dati personali.

(...).

Dichiarazione pubblica di A. Soro, Presidente dell'Autorità garante per la protezione dei dati

personali 8/3/2017

3. AMBITO STORICO-POLITICO

ARGOMENTO: Vecchi e nuovi muri

DOCUMENTI

1)Il Vallo di Adriano (in latino: Vallum Hadriani) era una imponente fortificazione in pietra, fatta costruire

dall'imperatore romano Adriano nella prima metà del II secolo d.C., che segnava il confine tra la provincia

romana occupata della Britannia e la Caledonia. Questa fortificazione divideva l'isola in due parti. Il vallo di

Adriano faceva parte del limes romano e venne costruito per prevenire le incursioni delle tribù dei Pitti che

calavano da nord. Il nome viene ancor oggi talvolta usato per indicare il confine tra Scozia e Inghilterra, anche

se il muro non seguiva il confine attuale. Il muro rappresentò il confine più settentrionale dell'Impero

Romano in Britannia per gran parte del periodo di dominio romano su queste terre; era inoltre il confine più

pesantemente fortificato dell'intero impero. Oltre al suo impiego come fortificazione militare, si ritiene che le

porte di accesso attraverso il vallo siano servite come dogane per permettere la tassazione delle merci. Una

significativa porzione del vallo è ancora esistente, in particolare la parte centrale, e per gran parte della sua

lunghezza il percorso del muro può essere seguito a piedi. Esso costituisce la principale attrazione turistica

dell'Inghilterra settentrionale, dove è noto semplicemente come Roman Wall (muraglia romana). Il Vallo di

Adriano è diventato patrimonio dell'umanità dell'UNESCO nel 1987.

WIKIPEDIA, l'enciclopedia libera.

2) Nelle prime ore del 13 agosto del 1961 le unità armate della Germania dell'est interruppero tutti i

collegamenti tra Berlino est e ovest e iniziavano a costruire, davanti agli occhi esterrefatti degli abitanti di tutte

e due le parti, un muro insuperabile che avrebbe attraversato tutta la città, che avrebbe diviso le famiglie in

due e tagliato la strada tra casa e posto di lavoro, scuola e università. Non solo a Berlino ma in tutta la Germania

il confine tra est ed ovest diventò una trappola mortale. I soldati ricevettero l'ordine di sparare su tutti quelli

che cercavano di attraversare la zona di confine che con gli anni fu attrezzata con dei macchinari sempre più

terrificanti, con mine anti-uomo, filo spinato alimentato con corrente ad alta tensione, e addirittura con degli

impianti che sparavano automaticamente su tutto quello che si muoveva nella cosiddetta "striscia della morte".

(...)

Il 9 Novembre 1989 fu la vera unificazione europea, non quella delle istituzioni iper burocratiche venutesi a

creare con l'Ue. Poi il sogno, purtroppo, si è smarrito ed hanno prevalso nuovi steccati, quelli tecnocratici che

poco o nulla hanno a che vedere con il sogno europeo di Robert Schuman, Konrad Adenauer, Alcide De

Gasperi e Altiero Spinelli.

Il 9 novembre 1989, dunque, è una data storica. Segna la speranza verso il cambiamento, il superamento di

un'ingiustizia, la fine di una divisione forzata tra due popoli che, in realtà, erano un solo popolo.

Orlando SACCHELLI, http://www.ilgiornale.it/news/esteri/9-novembre-1989-crollava-muro-berlino

3) La barriera di separazione tra Stati Uniti d'America e Messico, detta anche muro messicano o muro di

Tijuana, è una barriera di sicurezza costruita dagli Stati Uniti lungo la frontiera al confine tra USA e Messico.

In Messico viene però chiamato Muro della vergogna. Il suo obiettivo è quello di impedire

agli immigranti illegali, in particolar modo messicani ecentroamericani, di oltrepassare il confine

statunitense. La sua costruzione ha avuto inizio nel 1994, secondo l'ottica di un triplice progetto

antimmigrazione: il progetto "Gatekeeper", in California, il progetto "Hold-the-Line" in Texas ed il progetto

"Safeguard" in Arizona. Secondo alcuni esperti queste operazioni sarebbero solo una manovra per convincere

i cittadini statunitensi della sicurezza ed impenetrabilità dei confini, mentre l'economia continuerebbe a

beneficiare del continuo flusso di forza lavoro a basso costo in arrivo da oltre frontiera.

WIKIPEDIA, l'enciclopedia libera.

4) Nel porto dell'Africa settentrionale, l'ennesimo tentativo di entrata irregolare. La città spagnola, un pezzo

d'Europa in Nord Africa, sta diventando un obiettivo popolare per i migranti in fuga. Circa 400 immigrati di

origine sub-sahariana hanno tentato alle prime ore dell'alba del 18 giugno di superare la recinzione metallica

che separa la città autonoma dal Marocco. Nessuno è riuscito a superare il reticolato. L'ultimo tentativo di

attraversare la frontiera Europea in Marocco è stato violentemente represso dalla Guardia Civil e dalle forze

ausiliarie marocchine. Circa 150 migranti, sono riusciti ad accedere all'area tra le due barriere, ma sono rimasti

intrappolati nei corridoi fra le file di recinzione. Sia nel territorio spagnolo, che in quello marocchino, un forte

impiego delle forze di sicurezza ha impedito l'ingresso irregolare. Inoltre, le nuove maglie introdotte nella rete,

sono molto piccole e rendono molto difficili gli arrampicamenti.

SaraCRETAhttp://www.repubblica.it/solidarieta/profughi/2014/06/20

5)La “barriera di separazione israeliana, soprannominata “muro della vergogna” o “dell’apartheid, divide

la Cisgiordania da Israele. E' alta circa otto metri e lunga 700 Km, disseminata di impianti di sorveglianza,

recinzioni elettroniche e controllata continuamente dai militari. I lavori di costruzione , iniziati nel 2000, sono

proseguiti negli anni successivi. Il tracciato del muro è stato più volte modificato a seguito delle numerose

polemiche sollevate a livello internazionale, che mettevano in dubbio la legittimità della recinzione. La

barriera, infatti, viola i principi minimi dei diritti umani. Alla popolazione palestinese viene impedito il

raggiungimento di alcune tra le zone più fertili del Paese, in cui si trovano la maggioranza dei territori

coltivabili e circa trenta sorgenti d’acqua. Il muro rappresenta un tentativo piuttosto esplicito di indebolire

ulteriormente la popolazione palestinese dal punto di vista sociale, economico e ambientale. Per la sua

realizzazione sono state confiscate terre e sradicati alberi. La prima a condannare la costruzione del “muro

della vergogna” è stata l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2003, ma Israele ha respinto la

risoluzione. L’anno successivo la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia ha confermato l’opinione

dell’ONU, dichiarando l’opera contraria al diritto internazionale. Il governo israeliano ha modificato solo parte

del tracciato, ma ha continuato la costruzione della barriera, nonostante questa isoli numerose città come

Qalqiliya e Tulkarem. La stessa Gerusalemme è percorsa dalla recinzione.

CelesteANSALDI 22/01/2014 http://viedifuga.org/tutti-i-muri-del-mondo-israele-e-cisgiordania/

6)Militari ungheresi che sorvegliano il confine con la Serbia. Il muro voluto daViktor Orban è stato ultimato.

Lungo 175 kilometri, alto quattro, ricoperto di filo spinato e controllato a vista da agenti di polizia, questa

barriera si allunga ora su tutto il confine tra Ungheria e Serbia e tenterà di impedire ai migranti di entrare in

terra magiara. Se nei mesi scorsi era ancora in fase di costruzione, e non era riuscito a respingere molte persone,

da oggi in poi le autorità ungheresi assicurano che la sua efficacia sarà garantita. Oltre a promuoverne la

costruzione, infatti, il governo di Budapest ha approvato delle nuove leggi che condannano fino a tre anni di

reclusione i migranti illegali e si è opposto alla proposta della Commissione europea di introdurre un sistema

di quote obbligatorie di profughi per tutti i Paesi Ue, facendo naufragare il progetto.

Luca STEINMANN, http://espresso.repubblica.it/internazionale/2015/09/16

4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Malattie rare tra ricerca e speranze

DOCUMENTI

1) "Un milione in lotta con le malattie rare". Roma. Sono ottomila le malattie rare secondo

l'Organizzazione mondiale della sanità, e tre su dieci sono senza nome, niente diagnosi e nessuna cura.

Solo in Italia si stima che siano oltre un milione le persone colpite da malattie rare e sono circa 600 mila

i casi validati. Di loro, delle possibili terapie, delle diagnosi precoci, della ricerca, dei farmaci troppo

costosi, dell'assistenza alle famiglie, si è parlato ieri [28/2/2017] al Quirinale in occasione della Giornata

mondiale delle malattie rare. Celebrare questa giornata, ha detto il Presidente della Repubblica Sergio

Mattarella, «ha un valore speciale. Significa voler far conoscere e condividere una condizione di

sofferenza, per compiere insieme dei passi avanti, per irrobustire quella rete di solidarietà, fatta di sevizi

e di umanità». La ricerca va avanti, continua Mattarella, ma «non è sempre sostenuta con la necessaria

continuità, perché i farmaci sono anch'essi rari, oppure molto costosi». E tuttavia, continua il capo dello

Stato, «il problema dei pazienti non diagnosticabili è globale. Solo in ambito internazionale si possono

trovare maggiori possibilità di successo. Mai come in questo caso l'impegno comune è indispensabile. E

l'auspicio – ha concluso il Presidente – è che si rafforzi sempre più la cooperazione tra i sistemi sanitari

europei». «Con la ricerca le possibilità sono infinite». Questo è stato lo slogan della giornata, che

coinvolge oltre 85 Paesi nel mondo e 30 milioni di pazienti. Fibrosi cistica, ipoparatiroidismo,

epidermolisi bollosa, fibrosi polmonare idiopatica, immunodeficienze primitive, amiotrofia spinale

infantile, malattia di Stargardt, emofilia: sono solo alcuni dei nomi delle circa 8 mila malattie rare,

spesso croniche e invalidanti. L. IOSSA, Corriere della Sera, 1/3/2017

2) La campagna #FIGHTIPF. ‘Oggi è il giorno giusto per sfidare l’Ipf’ è l’iniziativa internazionale di

sensibilizzazione nata per sostenere le persone con Fibrosi Polmonare Idiopatica (IPF) e promossa

dall’Intergruppo Parlamentare per le Malattie Rare con le principali associazioni di pazienti presenti sul

territorio. È un invito a fare di più rivolto anche a medici, istituzioni ed opinione pubblica per migliorare il

percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale di questa malattia difficile da riconoscere, la cui diagnosi

arriva in media con un ritardo di circa 2 anni dalla comparsa dei primi sintomi, a causa della similitudine con

quelli di molte altre malattie respiratorie. “Il ritardo diagnostico unito a quello terapeutico rendono l’IPF una

malattia a prognosi infausta, peggiore rispetto alla maggior parte dei tumori - sottolinea Alfredo Sebastiani,

responsabile UOS Interstiziopatie Polmonari, dell’Ospedale San Camillo Forlanini. “Conoscerla e imparare a

gestirla può però rallentarne la progressione, permettendo alle persone di continuare a fare per più tempo ciò

che amano”. (…) In Italia, il 25% dei pazienti rari attende da 5 a 30 anni per ricevere conferma di una

diagnosi, uno su tre deve addirittura spostarsi in un’altra regione per averne una esatta. L’80% delle malattie

rare è di origine genetica e spesso si tratta di patologie croniche e potenzialmente mortali. Solo 583 di queste

sono ufficialmente riconosciute in Italia, ma alcuni passi avanti sono stati fatti. “Possiamo dire che è stato un

2016 che ha visto il raggiungimento di importanti obiettivi – dichiara V. Iorno [Responsabile del Centro

Medicina del dolore del Policlinico di Milano]. La legge sugli screening neonatali allargati, per esempio,

che in tema di diagnosi precoce salverà la qualità di vita di molte persone e la legge sul ‘Dopo di noi’ che

finalmente ha affrontato un tema che sta molto a cuore a chi ha figli con gravi disabilità”. Anche dai Lea

[Livelli essenziali di assistenza, che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini]

finalmente arrivano buone notizie perché si aggiungeranno 110 nuove malattie rare, ma resta la criticità

dovuta alle autonomie sanitarie. “Sono solo dieci regioni, infatti, ad aver recepito il Piano Nazionale Malattie

Rare e il percorso di presa in carico stenta a decollare perché manca un finanziamento specifico in grado di

attivare misure sociosanitarie essenziali ai pazienti e alle famiglie per affrontare questo tipo di

patologie”. I. D’ARIA, www.repubblica.it

28/2/2017

3) “Farmaci orfani”. Sono detti farmaci orfani perché sono farmaci senza padre, né madre, cioè farmaci di

cui nessuno si interessa. Potrebbero essere utili per curare, prevenire o alleviare una malattia rara, ma non

sono disponibili in commercio perché nessuno vuol prendersene cura. Costa troppo investire e il ritorno

economico non è garantito, secondo la logica aziendale del profitto. Per questo, fino ad oggi, solo 62 farmaci

sono disponibili nei Paesi europei per la cura di una o più malattie rare. Peccato che con queste poche decine

di farmaci si possano trattare sì e no una decina di patologie, mentre le altre migliaia di malattie rare restano

senza cure. Le richieste di designazione di farmaco orfano - una procedura gratuita con la quale un'azienda

chiede agli esperti dell'EMA, l'Agenzia europea dei medicinali, se un principio attivo può essere inserito

nella lista dei potenziali farmaci orfani - sono state più di 1.000 e le risposte positive dell'EMA più di 700,

ma alla fine le molecole realmente immesse sul mercato europeo sono state solo 62, meno del 10% di quelle

designate. www.altroconsumo.it 1/10/2010

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Caporetto: la disfatta dell'esercito italiano.

Il candidato sviluppi l’argomento proposto alla luce delle sue esperienze di studio. Volendo può fare

riferimento a film o a documentari significativi.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Ai nostri giorni l'istruzione deve essere considerata non più come "una preparazione alla vita” ma come “una

dimensione della vita", cioè un’incessante attività di acquisizione e una continua revisione delle conoscenze.

Di fatto, "imparare ad imparare" è una delle fondamentali competenze che la scuola possa fornire e si rivela

l'unico modo per sopravvivere in un mondo che cambia in continuazione.

Il candidato affronti l’argomento proposto in base al suo percorso di studi e alle sue esperienze.

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Durata massima della prova: 5 ore.

E’ consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema

ISTITUTO SUPERIORE “BONOMI MAZZOLARI” SIMULAZIONE SECONDA PROVA DI PSICOLOGIA ESAME DI STATO 2018

CLASSE 5B SS La famiglia costituisce il primo luogo in cui l’individuo entra in contatto con la realtà sociale. Anche se il processo di socializzazione continua in differenti modi e contesti durante l’arco della vita, il processo avviato nell’infanzia all’interno del gruppo familiare contribuisce in modo efficace a definire il funzionamento globale dell’individuo. La configurazione e le dinamiche del sistema familiare sono strettamente connesse alla situazione socioculturale in cui è inserita. Il sistema familiare è, infatti, definito sia dalle sue caratteristiche intrinseche, sia da fattori esterni sociali, culturali, ambientali, economici, ecc… Nel contesto sociale attuale è possibile individuare diverse tipologie di famiglie in base al numero dei suoi componenti e al tipo di relazione. Il disagio, il malessere e la sofferenza che possono riguardare il singolo o tutti i membri sono spesso l’espressione di un’esigenza di cambiamento. In questo processo di trasformazione che coinvolge le fasi di sviluppo della famiglia può accadere che uno dei membri possa soffrire più degli altri, e che i famigliari possano non percepire o non comprendere tale disagio, così come possano crearsi situazioni generalizzate di sofferenza. E’ possibile quindi che le relazioni all’interno della famiglia diventino problematiche o molto conflittuali. Quando è presente un problema, il sistema familiare stesso produce un tentativo autonomo di soluzione che però a volte non risulta adeguato per la soluzione del problema e al benessere delle persone. Roberta Federico “ Famiglie multiproblematiche e relativi interventi” Associazione Rocco Federico ONLUS. Il candidato, avvalendosi anche delle riflessioni scaturite dalla lettura del brano sopra riportato, tratti l’argomento, prima elaborando un testo e poi rispondendo a due delle seguenti quattro domande. Domande: 1)Quali sono i modelli progettuali che affrontano i problemi presenti all’interno di un nucleo familiare? 2) In cosa consiste il ciclo di vita della famiglia?Come si differenziano tra loro i cambiamenti normativi e paranormativi? 3) Cosa intendiamo per famiglie fragili e quali tipologie conosci? 4) In cosa consistono gli interventi più adeguati di un servizio sociosanitario nella famiglia multiproblematica e quali le maggiori difficoltà? E’ consentito l’uso del dizionario della lingua italiana.

Istituto Superiore “Bonomi - Mazzolari” Simulazione di terza prova. Disciplina: Igiene e cultura medico -sanitaria– Tipologia B

ALUNNO/A:……………………………………………………… 1)Dopo aver definito il concetto di bisogno ,spiega perchè è importante l’analisi dei bisogni in ambito s/s di una popolazione e quali sono i due principali metodi utilizzati per tale analisi. ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………..- …………………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………... …………………………………………………………………………………………………………………………….... ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………... 2) Descrivi le tue conoscenze sull’ MMG. …………………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………………... ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… 3)Quali possono essere le motivazioni per l’istituzionalizzazione di un anziano? ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………….... ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………

Istituto Superiore “Bonomi - Mazzolari” Prima simulazione di terza prova. Disciplina: INGLESE – Tipologia B

ALUNNO/A: CLASSE: 5BSS

Consegna: rispondi ai quesiti nelle 20 righe complessive sotto indicate. È consentito l’uso del dizionario bilingue e/o monolingue. 1) Explain the title of the film Detachment by T. Kaye. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. 2) Beloved by T. Morrison illustrates a tragedy within the tragedy. Explain. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. 3) The protagonists of the poem Frank Drummer by E.L. Masters and of the song Un Matto by F. De André share the same problem. Illustrate it. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………..

ISTITUTO SUPERIORE “BONOMI - MAZZOLARI” MANTOVA - SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO -

- Classe 5BSS ANNO SCOLASTICO 2017/18

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MATERIA: Matematica CANDIDATO ____________________________________

1) Il Candidato, dopo aver definito il concetto di dominio e indicati i criteri da utilizzare per la sua

determinazione, calcoli: dominio, segno (positività) e intersezione con gli assi per la seguente

funzione:

4

)2(3 2

xx

xy

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2) Si consideri la funzione del quesito 1:

4

)2(3 2

xx

xy

- si indichino gli asintoti verticali presenti

- si calcoli l'eventuale asintoto orizzontale

- si disegni sul piano cartesiano l’andamento qualitativo completo della funzione.

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3) Si analizzi il grafico in figura e dopo averne riportato tutte le caratteristiche si ipotizzi una

possibile funzione che determini tale andamento.

Simulazione di terza prova dell’Esame Finale di Stato VERIFICA DI TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE

CANDIDATA/O____________________________________

CLASSE 5^ SS II quadrimestre 27/04/2018

1. Dopo aver presentato il compito dell’INAIL come ente di assicurazione sociale,

descrivere la tutela che garantisce con la sua attività (usare al massimo otto righe). 2. Elencare e descrivere brevemente gli obblighi delle imprese previsti dalla normativa

vigente in materia di salute e di sicurezza sul lavoro (usare al massimo otto righe).

3. Dopo aver esposto quali sono i tre pilastri del sistema previdenziale italiano, descrivere le caratteristiche dei fondi pensione intesi come strumenti di previdenza volontaria (usare al massimo otto righe).

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA SCRITTA 26 MARZO 2018

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

ALLIEVO: _______________________________________ CLASSE 5 B SS

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

INDICATORI PUNTEGGI

Pertinenza delle risposte e conoscenza dei contenuti

1

nulla 2

Ridotta 3

parziale 4

accettabile 5

discreta 6

buona

Uso e correttezza del linguaggio specifico e padronanza delle procedure

0 nulla

1 Ridotta

2 parziale

3 accettabile

4 discreta

5 buona

Chiarezza dell’impostazione e coerenza della trattazione o della risoluzione della prova

0 nulla

1 Ridotta

2 parziale

3 accettabile

4 completa

Punteggio e voto della prova voto in quindicesimi _______ /15

VOTO in decimi :_________ / 10

Per ogni domanda l’estensione della risposta non deve superare il numero massimo di righe predisposte.

SPORT MODERNO:. spiega cosa significano le definizioni di “sport di vertice” e “sport di massa”

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Conversione in decimi

/15 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

/10 1 2 2 ½ 3 3 ½ 4 4 ½ 5 5 ½ 6 6 ½ 7 8 9 10

LO SPORT E L’ECONOMIA sono strettamente legati tra loro e si influenzano vicendevolmente.

Senza entrare nel discorso generale, spiega in modo chiaro il legame tra lo sport ed un settore

dell’economia, a tua scelta. Puoi anche servirti di esempi concreti ed appropriati per chiarire il tuo

pensiero.

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Per DOPING si intende < uso o distribuzione, ad un atleta, di certe sostanze (o metodiche) che

potrebbero migliorarne artificialmente la condizione fisica o mentale, aumentandone il livello di

performance >

Spiega bene il significato di questa affermazione.

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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA SCRITTA 26 MARZO 2018

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE (DSA)

ALLIEVO: _______________________________________ CLASSE 5B SS

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

INDICATORI PUNTEGGI

Pertinenza delle risposte e conoscenza dei contenuti

1 nulla

2 Ridotta

3 parziale

4 accettabile

5 discreta

6 buona

Uso e correttezza del linguaggio specifico e padronanza delle procedure

0 nulla

1 Ridotta

2 parziale

3 accettabile

4 discreta

5 buona

Chiarezza dell’impostazione e coerenza della trattazione o della risoluzione della prova

0 nulla

1 Ridotta

2 parziale

3 accettabile

4 completa

Punteggio e voto della prova voto in quindicesimi _______ /15

VOTO in decimi :_________ / 10

Per ogni domanda la risposta non deve superare il n° massimo di righe predisposte.

SPORT MODERNO : spiega cosa significa la definizione di “ sport di vertice” .

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Conversione in decimi

/15 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

/10 1 2 2 ½ 3 3 ½ 4 4 ½ 5 5 ½ 6 6 ½ 7 8 9 10

LO SPORT E L’ ECONOMIA sono strettamente legati fra loro e si influenzano

vicendevolmente. Fai un esempio concreto per dimostrare questo legame.

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Per DOPING si intende < uso o distribuzione ad un atleta di certe sostanze (o

metodiche) che potrebbero migliorarne artificialmente la condizione fisica o

mentale, aumentandone il livello di performance>

Spiega bene il significato di questa affermazione

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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA SCRITTA 26 MARZO 2018

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

ALLIEVO: _______________________________________ CLASSE 5B SS

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

INDICATORI PUNTEGGI

Pertinenza delle risposte e conoscenza dei contenuti

1 nulla

2 Ridotta

3 parziale

4 accettabile

5 discreta

6 buona

Uso e correttezza del linguaggio specifico e padronanza delle procedure

0 nulla

1 Ridotta

2 parziale

3 accettabile

4 discreta

5 buona

Chiarezza dell’impostazione e coerenza della trattazione o della risoluzione della prova

0 nulla

1 Ridotta

2 parziale

3 accettabile

4 completa

Punteggio e voto della prova voto in quindicesimi _______ /15

VOTO in decimi :_________ / 10

Per ogni domanda la risposta non deve superare il n° massimo di righe predisposte.

SPORT MODERNO : spiega cosa significa essere un “Atleta professionista”

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Conversione in decimi

/15 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

/10 1 2 2 ½ 3 3 ½ 4 4 ½ 5 5 ½ 6 6 ½ 7 8 9 10

LO SPORT E L’ ECONOMIA: Fai uno o più esempi concreti per dimostrare il legame

tra lo sport moderno e l’economia nel settore dell’abbigliamento.

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Rispondi, a tua scelta, ad una sola di queste domande:

1. DOPING: spiega cos’è il doping.

2. ANTIDOPING: spiega la procedura seguita durante un controllo su un atleta

convocato dalla commissione dell’antidoping.

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Istituto Superiore “Bonomi - Mazzolari” Seconda simulazione di terza prova. Disciplina: INGLESE – Tipologia B

ALUNNO/A: CLASSE: 5BSS

Consegna: rispondi ai quesiti nelle 20 righe complessive sotto indicate. È consentito l’uso del dizionario bilingue e/o monolingue. 1) In the novel A Passage to India by E.M. Forster there are different relationships between British and Indian people. Illustrate them and explain the position of the writer. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. 2) Angela’s Ashes by F. McCourt is about Ireland and its poverty. Explain. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. 3) The song Ciao amore, ciao by L. Tenco tells about the condition of migrants. Illustrate the problem. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………..

SIMULAZIONE TERZA PROVA DI CULTURA MEDICO-SANITARIA Corso BSS

ALUNNO......................................................................

1)Spiega cos'è la diagnosi funzionale,chi la redige e perchè è importante.

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2)Il manifesto della riabilitazione del bambino contiene le linee guida, e suddivide la riabilitazione in tre punti

fondamentali. Quali sono?

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3)Le aspettative dei genitori per la nascita di un figlio si frantumano davanti alla dura realtà. In che modo la società riesce

oggi ad affiancare la famiglia e a rispondere ai bisogni della persona con disabilità e a migliorarne la sua qualità di vita?

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Allievo/a: ………………………………….

Classe: …………………………………….

Data: ………………………………………

COMPITO DI DIRITTO

1.Illustrate il percorso degli enti che devono ottenere la qualifica di ONLUS .

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2. Il patrimonio nelle associazioni, riconosciute e non.

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3. La partecipazione dei soci cooperatori al capitale sociale e il loro numero.

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