Il cambiamento del Clima: ciclo naturale o effetto antropico? · In Italia esistono Archivi in...
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Il cambiamento del Clima: ciclo naturale o effetto antropico?
M. ColacinoISAC-CNR (Roma)
Il cambiamento del Clima: ciclo naturale o effetto antropico?
M. ColacinoISAC-CNR (Roma)
Introduzione al problemaEffetto serra e suo potenziamento antropicoVariabilità naturale del clima e climi del passatoSegnali di cambiamento climaticoScenari ed impatto del cambiamento climaticoStrategie di risposta Considerazioni conclusive
Introduzione al problemaEffetto serra e suo potenziamento antropicoVariabilità naturale del clima e climi del passatoSegnali di cambiamento climaticoScenari ed impatto del cambiamento climaticoStrategie di risposta Considerazioni conclusive
Spettro di assorbimento atmosferico della radiazione solareSpettro di assorbimento atmosferico della radiazione solare
Dati sui gas serra affetti da attività antropicheDati sui gas serra affetti da attività antropiche
1501306510150Vita media in atmosfera (anni)
0.80,25
17.04,0
9.54,0
0.0150.9
1,80.5
Variaz. annuale (%)
3104842801.72355Epoca attuale(1990)
2880.00.00.8280Epoca pre-industr. (1750-1800)
ppbvpptvpptvppmvppmvConcentrazione
N2OCFC-12CFC-11CH4CO2Gas serra
ppmv= parti per milione in volume ppbv= parti per miliardo in volume pptv= parti per trilione (milione di milioni) in volume
Immagine da satellite delle zone antropizzate della superficie terrestreImmagine da satellite delle zone antropizzate della superficie terrestre
Emissioni di CO2 nel Mondo - (I dati sono in tonnellate di carbonio per persona per anno)Emissioni di CO2 nel Mondo - (I dati sono in tonnellate di carbonio per persona per anno)
Variabilità naturale e
ricostruzione dei climi del passato
Variabilità naturale e
ricostruzione dei climi del passato
Evidenze di campo biologiche:
anelli meristematici, pollini, ….
Evidenze di campo geologiche:
sedimenti, ghiacciai, depositi morenici,…
Evidenze di campo chimico-fisiche:
carotaggi, datazioni, analisi isotopiche,…
Andamento della concentrazione di O18 negli oceaniAndamento della concentrazione di O18 negli oceani
Documenti Scritti:
In Italia esistono Archivi in numero maggiore che altrove data la Storia del nostro Paese suddiviso in tanti piccoli Stati. Si è calcolato che allineando gli scaffali contenenti i documenti si coprirebbe una distanza di circa 1200 km.
Particolarmente utili anche gli Archivi ecclesiastici: “E’auspicabile che un giorno gli Archivi delle Cattedrali di Spagna ed Italia possano essere sistematicamente esaminati per ciò che esse contengono in termini di informazioni dirette sulla storia del clima del Mediterraneo” (Lamb,1982)
Frontespizio del volume
dell’Accademia del Cimento
Frontespizio del volume
dell’Accademia del Cimento
La rete medicea ha funzionato per circa un decennio tra il 1656 ed il 1665. L’eredità scientifica si può riassumere in:
i) Diffusione degli strumenti in Europa
ii) Importanza delle scala spaziale nello studio dei fenomeni meteo-climatci
iii) Messa a punto di una metodologia di osservazione standardizzata
Erede è stata la Meteorologica Societas Palatina che ha creato nel 1782 una rete europea di oltre 30 stazioni che coprivano l’intero continente.
Nell’ultimo milione di anni alternanza di periodi glaciali ed interglaciali con ciclicità di circa 100.000 anni
L’ultima glaciazione raggiunge il culmine circa 20.000 anni fa
Da 10.000 anni ad oggi (OLOCENE) il clima si trova in una fase interglaciale
Ricostruzione climatica del PleistoceneRicostruzione climatica del Pleistocene
Ricostruzione climatica dell’OloceneRicostruzione climatica dell’Olocene
Ripresa ciclo caldo1850 – oggi
Piccola era glaciale1550-1850 d.C.
Fresco1350-1550 d.C.
Freddo1200-1350 d.C.
Ottimo climatico medievale750-1200 d.C.
Freddo400-750 d.C.
Caldo-arido100 a. C.- 400 d.C.
Mite300-100 a.C.
Freddo-fresco900-300 a.C.
Caldo1200-900 a.C.
Freddo2400-1200 a.C.
Ottimo climatico post-glaciale4500-2400 a.C.
Progressivo riscaldamento8000-4500 a.C.
Tipo di climaAnni
Trend della temperatura nell’emisfero meridionale e nella zona Antartica
Trend della temperatura nell’emisfero meridionale e nella zona Antartica
Innalzamento del livello del mare:Innalzamento del livello del mare:Il livello del mare viene rilevato attraverso la rete mareografica
mondiale e i dati indicano un innalzamento intorno ai 15÷16 cm in 100 anni
Valori analoghi per il Mediterraneo con l’eccezione di Veneziadoveil sollevamento di 27cm/100anni dipende anche da altri fattori
Scioglimento dei ghiacciScioglimento dei ghiacciI ghiacciai artico della Groenlandia e quello Antartico non
mostrano per ore segni di riduzione
I ghiacciai interni, in particolare quelli alpini, sono in fase di notevole regresso
Immagine di unghiacciaio alpino infase di arretramento
Immagine di unghiacciaio alpino infase di arretramento
Segnali sul MediterraneoSegnali sul Mediterraneo
Aumento della pressione barometrica Aumento della radiazione solareRiduzione della nuvolositàAumento della temperatura dell’aria di circa
0,7°C/100 anniRiduzione delle precipitazioni annueAumento degli eventi di precipitazione intensa
(>70mm/24h)Aumento del numero di onde di caloreRiduzione delle “bombe meteorologiche”
Scenari Climatici Scenari Climatici
Sono previsioni dell’evoluzione futura del clima ricavate da:
Modelli fisici di tipo energetico
Modelli statistici
Modelli di circolazione generale dell’atmosfera
Aumento della temperatura
Aumento della evapo-traspirazione
Cambiamenti nellaerosione del suolo
Modifica dellacircolazione generale
dell’atmosfera
Sollevamento dellivello del mare
Temperatura e salinità degli
oceani correnti
Ecosistemivegetazione
fauna
Rischio di
inondazioniPrecipitazioni Tempeste
Erosionecostiera
Acque superficiali;Ricarica degli acquiferi
Risorse idriche
Pesca Agricoltura Industrie Commercio Porti, Strade e Traffico
Turismo
Insediamenti umani e benessere
socio-economico
Qualità dell’ambiente
DesertificazioneDesertificazioneDesertificazione
E’ la progressiva degradazione fino alla distruzione della copertura vegetale del suolo con la conseguente perdita della capacità produttiva di qualsiasi tipo di coltura. Riguarda principalmente le regioni aride e semi-aride che circondano i deserti.
IMPATTO sulla SALUTEIMPATTO sulla SALUTE
Variazione nella distribuzione di malattie infettive: dengue, encefalite, infezioni intestinali, dissenteria, morbo di Lyme, malaria
Per quest’ultima si stima che l’aumento di 2-3°C di temperatura possa comportare un aumento della popolazione a rischio di oltre 300 milioni di individuiIn Europa si prevede:
Aumento degli stress termici con incremento di mortalità per malattie cardivascolari, cerebrovascolari e respiratorie
Peggioramento della qualità dell’aria (più frequenti eventi di smog fotochimico) con effetti su mucose e vie respiratorie
Minore disponibilità di risorse idriche con effetti negativi sulla potabilità e l’igiene e conseguente aumento delle malattie infettive
Aumento delle precipitazioni torrenziali con i fenomeni associati (frane, smottamenti, esondazioni dei fiumi)
Tabella II – Affezioni indotte dalla esposizione alla radiazione UVB
Affezioni Note
Indebolimento del sistema immunitario
La radiazione UV altera la risposta del sistema immunitario pochè modifica l’attività e la distribuzione delle cellule che innescano tale risposta. Aumenta quindi il rischio di infezioni e diminuisce l’efficacia dei vaccini.
Affezioni dell’occhio Secondo l’OMS 16 milioni sono i non vedenti nel mondo e di questi il 20% a causa della esposizione alla radiazione UV
Cataratte Stime effettuate dall’UNEP indicano che una riduzione del 10%dello strato di ozono potrebbe determinare un incremento del 5% della popolazione affetta da cataratte. I costi per le operazioni sono molto elevati: i soli Stati Uniti spendono ogni anno 3,4 Miliardi di $ per 1.350.000 operazioni
FotocheratitiFotocongiuntivitiCancro della congiuntiva
Si tratta di altre affezioni dell’occhio per le quali mancano dati quantitativi
Affezioni cutanee
Tumori della pelle (melanomi e non melanocitici)
Secondo l’UNEP ogni anno nel mondo si verificano 2 milioni di tumori della pelle non melanomi e 200.000 melanomi. Il numero di questi casi è destinato ad aumentare perché secondo stime effettuate al riguardo una riduzione del 10% dello strato di ozono potrebbe dare luogo ad altri 200.000 tumori non melanoma e 4500 melanomi.
EritemaFotoinvecchiamento
Si tratta di altre affezioni della pelle di minore interesse per le quali mancano dati quantitativi.
Quantificazione del danno
230.000 decessi all’anno per disastri meteo-climatici200 milioni di persone colpite50 – 100 Miliardi di $ USA il danno economico
Secondo un recente studio presentato a Mosca dalla OMS (Ottobre 2003) già gli attuali cambiamenti climatici avrebbero provocato nei Paesi in via di sviluppo oltre 160.000 decessi all’anno. Numero destinato a crescere con il progredire delle variazioni del clima.
i) Evoluzione del pianeta (distribuzione terra-mare; formazione dell’atmosfera ed esistenza della biosfera)
ii) Cicli biogeochimici
iii) Ciclo idrologico
iv) Immagazzinamento e trasporto del calore
Ruolo degli oceaniRuolo degli oceaniRuolo degli oceani
Oceani e gas serraOceani e gas serra
----40 TgDMS
----1,4 ÷ 2,6 TgN2O
5 ÷ 20 Tg10 Tg CH4
92 Gt90 GtCO2
PozzoSorgenteGas-serra
1Gt = 1015g; 1Tg = 1012g
Immagazzinamento del caloreImmagazzinamento del calore
i) L’energia al top dell’atmosfera si divide:80% sull’oceano---20% sui continenti
ii) L’80% corrisponde a 173x1015 wattii) Di questa energia il 60% è perso in atmosferaiii) Penetrano nell’oceano, tenuto conto dell’albedo,
0,4x 173x1015 x 0,94 = 65x1015 wattv) La radiazione atmosferica è
108x1015wattda cui si ricava che nell’oceano si accumulano
175x1015 watt >> 33x1015 wattche è l’energia solare in atmosfera
Il “Conveyor Belt” che trasporta il calore negli oceani
Il Il ““ConveyorConveyor BeltBelt”” che trasporta che trasporta il calore negli oceaniil calore negli oceani
Schema della circolazione dell’Oceano globale
Il nastro trasportatore
Schema della circolazione dell’Oceano globale
Il nastro trasportatore
Modifica del clima in assenza del nastro trasportatoreModifica del clima in assenza del nastro trasportatore
ElEl NiNiññoo-- SouthernSouthernOscillationOscillation (ENSO):(ENSO):anomalie termicheanomalie termichesuperficialisuperficiali
Convenzione quadro sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC)Convenzione quadro sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC)
Obblighi Politici:
Stabilizzare le emissioni attraverso piani nazionali
Cooperazione con i PVS nei settori agricolo, idrico e tecnologico per favorire uno sviluppo sostenibile
Destinare risorse finanziarie addizionali ai PVS per consentire di affrontare i problemi del Cambiamento Climatico
Obblighi Scientifici:
Promozione, sviluppo e cooperazione internazionale per i problemi del clima
Sostegno e partecipazione ai programmi già in atto (WCRP; IGBP; HDP;GCOS)
Trasferimento di tecnologie e know-how ai PVS
Formazione ed educazione scolastica ai problemi climatici
United Nations FrameworkConvention on Climatic Change
United Nations FrameworkConvention on Climatic Change
Prima faseAdozione de principio di precauzione: riduzione delle emissioni ai livelli del 1990
Seconda faseAdozione del principio di equità e dello sviluppo sostenibile: calcolo delle emissioni tenendo presente anche i pozzi, cioèl’assorbimento legato alle foreste, e dando la possibilità di acquistare dei diritti di emissione dai PVS
Terza faseControllo dei cambiamenti climatici attraverso strade alternative (?)
Protocollo di KyotoProtocollo di Kyoto
Ridurrre le emissioni di GHGs del 5% rispetto ai livelli del 1990
Obbiettivo da raggiungere con azioni nazionali o internazionali, come il commercio dei diritti di emissione
Sono previste sanzioni per gli inadempienti
Il trattato è entrato in vigore dato che i Paesi sviluppati aderenti rappresentano il 55% delle emissioni del 1990
Gli USA e altri Paesi (Australia, Cina, India) si sono dissociati e questo mette in forse la possibilità di un accordo valido al fine di fronteggiare la crescita della concentrazione dei gas-serra
Cosa si sa: Esiste un effetto serra naturaleÈ aumentata la concentrazione dei gas serraEsiste una variabilità naturale del climaSi registrano segnali di cambiamento climatico
Cosa si prevede:Ulteriore crescita di concentrazione dei gas
serraAumento della temperatura media planetariaCambiamento del clima sia scala globale che
regionale
C o n c l u s i o n iC o n c l u s i o n i
Cosa si può fare:
Stabilizzare le emissioni sulla base del principio di precauzione
Intensificare gli studi sul clima per migliorare le previsioni
Ricostruire i climi del passato per meglio valutare la variabilità naturale del clima
Prevedere misure di adattamento alle modifiche del clima, essendo il Protocollo di Kyoto insufficiente a garantirci dal cambiamento
Analisi sedimenti
Studi isotopici
Provechimico-fisiche
Dendrocronologia
Palinologia
Prove biologiche
Provearcheologiche
Evidenze di campo
Diari di bordo delle navi
Cronache di eventi estremi
Documenti di archivio
Provescritte
Proveiconografiche
Evidenze documentarie
Dati paleo-climatici
Fonti dei dati paleoclimaticiFonti dei dati paleoclimatici
Andamento Andamento delle delle Precipitazioni Precipitazioni in Antartidein Antartide
(cm/anno)(cm/anno)