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6 Lunedì 14 Gennaio 2019 Il Sole 24 Ore Primo Piano AI RAGGI X La Consap riceve ogni giorno 250 richieste per un credito agevolato fino a 250mila euro La dote non è stata rinnovata dalla legge di Bilancio e le risorse finiranno presto Prima casa, a rischio gli aiuti sui mutui Le misure per le famiglie Il bilancio Fino ad oggi resi possibili 80mila acquisti Finora erogati circa 80mila mutui per l’acquisto della prima casa a soggetti che, senza la garanzia del fondo, non avrebbero potuto accedere al credito. Le offerte delle banche aderenti privilegiano gli under 35 e hanno un tetto sui tassi di interesse applicati. L’ATTRATTIVITÀ FINANZIARIA Roma capitale del valore con i big dell’industria pubblica Chiara Bussi R oma, Cuneo e Napoli. È un ter- zetto inaspettato quello che compare sul podio dell’attrat- tività finanziaria delle provin- ce. Milano è seconda per variazione in valoreassoluto,mentrel’emergentetra le “piccole” è Trieste. Lo mostra la classifica elaborata da K Finance per Borsa Italiana sulla base dei bilanci non consolidati con il fermo immagine al 2017 (gli ultimi disponibi- li) di oltre 53mila società di capitali con un fatturato superiore ai 5 milioni di euro censite dalla banca dati Aida di Bureau Van Dijk. Leimpreseromanehannoregistra- to un aumento del 44,6% (+ 28,1 miliar- di) del valore finanziario, inteso come capacità di generare una redditività congrua rispetto ai capitali impiegati. «Merito soprattutto - spiega l’a.d. di K Finance Filippo Guicciardi - del miglio- ramento generalizzato delle grandi aziendeapartecipazionepubblicaose- mipubblica». A trainare il risultato di Cuneo (+44%) sono stati soprattutto il settorealimentareequelliadessocolle- gati. Tra le imprese che si sono distinte c’èIndustriaGraficaEurostampadiBe- ne Vagienna che produce etichette per l’alimentare, i vini, gli spiriti e la cosme- tica: «La nostra strategia per la creazio- nedivalore-sottolineal’a.d.Gianmario Cillario - passa per l’estero. Rafforzia- mo la presenza a seconda dei casi con acquisizionioconl’avviodiunastartup sulposto,comenellaNapaValleyinCa- lifornia o in Messico e ora guardiamo con interesse India e Russia». La performance di Milano Milano, prima per numero di imprese del campione e per fatturato comples- sivo, è al sedicesimo posto con un mi- glioramento dell’ equity value in termi- ni percentuali (10,7%), ma seconda in valore assoluto (+20,3 miliardi) grazie all’aumento della marginalità operati- va accompagnato da una riduzione dell’indebitamento. Maglia nera è Vi- cenza, dove il valore finanziario è cre- sciuto dello 0,6% appena rispetto al- l’anno precedente. Nessuna delle 25 province a maggior fatturato - fa nota- re Guicciardi - ha però distrutto valore. L’equity value è cresciuto di 91 miliardi contro i 97 miliardi del 2016 e i 56 mi- liardi del 2015. Tutto questo è frutto di un aumento dell’Ebitda dell’11% circa e di una riduzione dell’indebitamento di circa il 3 per cento. Se si restringe il focus alle aziende con ricavi al di sotto dei 250 milioni a guidare la classifica è Genova mentre Roma scivola al 25esimo posto. Le 668 imprese della provincia ligure nel cam- pione hanno realizzato una creazione di valore del 37 per cento. L’impatto del crollo del ponte Morandi lo scorso ago- sto si farà probabilmente sentire sulla performance del 2018. Tra chi viaggia a pieni giri c’è Phase Motion Control. Fondata da un gruppo di ingegneri nel 1994, è attiva nella pro- duzione di motori, generatori e tra- sformatori elettrici con applicazioni in numerosi settori e ora guarda con inte- resse alla mobilità elettrica. «Per man- tenere la leadership di mercato - affer- ma l’a.d. Marco Venturini -serve un’in- novazione tecnologica costante che ci ha consentito di realizzare nel 2017 un fatturato di 25 milioni, più di metà del quale in Germania e Regno Unito e sti- miamo di chiudere il 2018 con ricavi a 31 milioni». Un percorso di crescita che li ha portati a «pensare seriamente» a un’eventualequotazionesulsegmento Aim di Borsa Italiana nel 2020. L’emergente tra quelle a minor fat- turato è invece Trieste: porta in dote un aumento dell’equity value del 93% e si aggiungeallabuonaperformancedelle province attive nella logistica portuale (Genova, Napoli e anche Ravenna). A livello di macro-regioni vince il Centro. Qui il valore finanziario è cre- sciuto del 38% (+42 miliardi) grazie al miglioramento della marginalità ope- rativa nonostante il lieve aumento del- l’indebitamento. La crescita del Nord- Ovest, secondo in termini assoluti (+35,6 miliardi) è invece legata a un mix tra aumento dell’Ebitda e alla riduzio- ne della posizione finanziaria netta con il ricorso a canali di finanziamento al- ternativi a quello bancario. «Segno di un cambiamento culturale in atto », fa notare Marta Testi di Borsa Italiana, re- sponsabile del programma Elite nel nostro Paese e in Europa. Alla base del- la creazione di valore c’è la ricetta delle due “i”: «È sulla strada giusta - dice Te- sti - chi punta sulla crescita a colpi di innovazione e internazionalizzazione. Ma per supportare questi investimenti i capitali tradizionali non bastano più e occorre trovare nuove fonti di finan- ziamento, anche per linee esterne co- me le fusioni e le acquisizioni tran- sfrontaliere». Ad accompagnare le Pmi nel percorso di crescita è il programma Elite al quale hanno partecipato 1.047 imprese tra cui le due già citate. Le incognite del 2018 «Il 2017 è stato un anno molto buono per l’industria italiana - prosegue Guic- ciardi - grazie a un mix tra incentivi e ripresa dell’economia. Il rialzo dello spread e i segnali di rallentamento del- l’economia nell’ultima parte del 2018, uniti alla parziale cancellazione degli incentivi e alla fine del Quantitative Ea- sing della Bce, non lasciano però spera- re in risultati altrettanto positivi nel bi- ennio 2018/2019. Per questa ragione più che mai le imprese devono puntare sulla crescita e sulle aggregazioni per essere più forti sul mercato e affrontare con meno ansie le possibili nuove tur- bolenze in arrivo». © RIPRODUZIONE RISERVATA Fonte: Consap 20.855 2018 2017 2015 2016 2.109 4.505 46.784 65.244 8.869 37.044 14.788 Domande pervenute Mutui erogati 0 10.000 20.000 30.000 50.000 70.000 40.000 60.000 Il boom di domande Michela Finizio P ochi mesi di vita per il Fondo mutui prima casa. Con gli attuali volumi di domande, sarà in grado di operare fino a fine febbraio, ma non oltre: oltre 5.100 richieste di accesso sono arrivate nel solo mese di dicembre, ma le risorse inizialmente stanziate sono state in gran parte impegnate. A lanciare l’allarme sono i dati della Consap, la concessionaria del ministero dell’Economia e delle Finanze che gestisce le erogazioni. Con l’ultima legge di Bilancio, infatti, il fondo rotativo istituito con la legge di Stabilità 2014 (articolo 48, comma 1, legge 147/2013) non è stato rifinanziato. A breve - si apprende dagli uffici tecnici della Consap - il ministero dovrebbe sbloccare l’ultima tranche dello stanziamento iniziale (650 milioni di euro, ndr). Con queste risorse, se il numero di domande resta così elevato, la concessiona- ria fa sapere che dovrebbe riuscire ad allungare la vita del fondo per altri 50 giorni, ma non di più. Il fondo permette l’accesso al credito per l’eroga- zione di mutui (fino a 250.000 euro) sulla prima casa a chi altrimenti non potrebbe acquistare, fornendo garanzie dirette alle banche e agli intermediari finan- ziari a copertura del 50% della quota capitale. Non prevede limitazioni di reddito e di età dei richiedenti, anche se le formule finora offerte dalle banche ade- renti all’iniziativa privilegiano i giovani under 35 (57,4% dei mutuatari). A questi mutui viene applicato il limite massimo del tasso effettivo globale (Teg) pari al tasso effettivo globale medio sui mutui, rilevato dalla pubblicazione trimestrale del Mef (legge 108/1996). Al 31 dicembre 2018 risultano pervenute 121.580 domande, di cui 105.646 sono state accolte. Di queste ultime 78.740 hanno dato luogo all’erogazione di mutui per circa 8 miliardi di euro con una garanzia del fondo di circa 4 miliardi di euro. L’interesse nei confronti dell’iniziativa, avviata nel 2015, è cresciuto in maniera esponenziale nel 2017 e soprattutto nel 2018 (tutt’oggi si registrano mediamen- te 250 domande al giorno). Circa il 70% delle domande complessivamente pervenute e delle erogazioni con- cesse sono relative agli ultimi sei mesi del 2018. Complice dell’escalation, oltre alla naturale ripresa del mercato immobiliare, è pure la disponibilità degli istituti di credito che aderiscono all’iniziativa. Oggi sono più di 180 sull’intero territorio nazionale e hanno contribuito a promuovere un’informazione capillare presso gli sportelli. Se il trend delle erogazioni di mutui da parte delle banche resta invariato, è prevedibile una ridotta autonomia residua del fondo. Poi sarà necessa- rio stilare una lista di attesa. Il fondo, essendo rotativo, resterà in vita grazie ai rientri e in base ai pagamenti, rata per rata, dei mutuatari. Ma a quel punto, dicono i responsabili della Consap, le risorse «saranno messe a disposizione con il contagocce». Nel frattempo, però, la legge di Bilancio per il 2019 ha scelto di rifinanziare altri fondi, facendone nascere anche di nuovi. Innanzitutto sono state incrementate le risorse per le politiche per la famiglia (100 milioni in più per il 2019), per la lotta ai crimini domestici (5 milioni in più), per le politiche giovanili (30 milioni ), per il diritto al lavoro dei disabili (10 milioni), per il sostegno alle famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro (1 milione ), per le non autosufficienze (100 milioni) e per le politiche sociali (120 milioni). In parallelo, poi, ne sono stati battezzati tre nuovi: per le politiche antidroga (3 milioni), per i progetti sperimentali con la lingua dei segni (3 milioni) e per la mobilità dei disabili (5 milioni). Ancora non risulta operativo, infine, il Fondo per la natalità, istituito dalla legge 232/2016: finalizzato a consentire l’accesso al credito delle famiglie con uno o più figli, nati o adottati dal 1° gennaio 2017 ed entro il terzo anno di età, mediante il rilascio di garanzie dirette (anche fideiussorie). Finanziato fino al 2021, sarà in grado di garantire fino a 160mila prestiti nei primi 5 anni e 12mila nei successivi. A ormai due anni dalla nascita, però, la sua attività - sul sito Consap - risulta ancora in stand-by, in attesa di istruzioni operative. © RIPRODUZIONE RISERVATA Fonte: K Finance Roma Cuneo Napoli Modena Reggio Emilia Torino Mantova Bolzano Verona Firenze Brescia Varese Treviso Venezia Bergamo Milano Bari Genova Padova Bologna Parma Ravenna Trento Monza e Brianza Vicenza Variazione % 2017 su 2016 28.143,62 2.401,58 2.206,96 3.161,31 2.024,43 9.620,50 968,93 1.522,43 3.415,28 3.744,86 2.281,73 1.057,90 1.335,39 964,91 2.089,65 20.295,82 479,84 1.333,51 1.147,92 1.592,45 756,76 103,96 251,49 247,99 105,44 Variazione in milioni di euro La variazione della creazione di valore nelle 25 province a maggior fatturato. Dati in percentuale e in milioni di euro nel 2017 44,6 0,6 1,8 2,4 3,7 7,2 7,7 9,0 9,2 9,3 10,7 11,3 11,7 12,0 12,0 12,7 18,5 19,4 19,8 20,1 20,4 22,4 22,9 28,7 33,9 La mappa 50 I GIORNI DI AUTONOMIA RESIDUA Se l’attuale trend di domande venisse confermato, e senza ulteriori rifinanziamenti, il Fondo mutui prima casa sarà in grado di operare per un massimo di altri 50 giorni, fino a fine febbraio

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6 Lunedì 14 Gennaio 2019 Il Sole 24 Ore

Primo Piano

AI RAGGI X La Consap riceve ogni giorno 250 richieste per un credito agevolato fino a 250mila euro La dote non è stata rinnovata dalla legge di Bilancio e le risorse finiranno presto

Prima casa, a rischio gli aiuti sui mutui

Le misure per le famiglie

Il bilancioFino ad oggiresi possibili 80mila acquisti

● Finora erogati circa 80mila mutui per l’acquisto della prima casa a soggetti che, senza la garanzia del fondo, non avrebbero potuto accedere al credito. Le offerte delle banche aderenti privilegiano gli under 35 e hanno un tetto sui tassi di interesse applicati.

L’ATTRATTIVITÀ FINANZIARIA

Roma capitale del valorecon i big dell’industria pubblicaChiara Bussi

Roma, Cuneo e Napoli. È un ter-zetto inaspettato quello checompare sul podio dell’attrat-tività finanziaria delle provin-

ce. Milano è seconda per variazione invalore assoluto, mentre l’emergente trale “piccole” è Trieste.

Lo mostra la classifica elaborata daK Finance per Borsa Italiana sulla basedei bilanci non consolidati con il fermoimmagine al 2017 (gli ultimi disponibi-li) di oltre 53mila società di capitali conun fatturato superiore ai 5 milioni di euro censite dalla banca dati Aida di Bureau Van Dijk.

Le imprese romane hanno registra-to un aumento del 44,6% (+ 28,1 miliar-di) del valore finanziario, inteso come capacità di generare una redditività congrua rispetto ai capitali impiegati. «Merito soprattutto - spiega l’a.d. di K Finance Filippo Guicciardi - del miglio-ramento generalizzato delle grandi aziende a partecipazione pubblica o se-mipubblica». A trainare il risultato di Cuneo (+44%) sono stati soprattutto il settore alimentare e quelli ad esso colle-gati. Tra le imprese che si sono distintec’è Industria Grafica Eurostampa di Be-ne Vagienna che produce etichette perl’alimentare, i vini, gli spiriti e la cosme-tica: «La nostra strategia per la creazio-ne di valore - sottolinea l’a.d. GianmarioCillario - passa per l’estero. Rafforzia-mo la presenza a seconda dei casi con acquisizioni o con l’avvio di una start upsul posto, come nella Napa Valley in Ca-lifornia o in Messico e ora guardiamo con interesse India e Russia».

La performance di MilanoMilano, prima per numero di impresedel campione e per fatturato comples-sivo, è al sedicesimo posto con un mi-glioramento dell’ equity value in termi-ni percentuali (10,7%), ma seconda in valore assoluto (+20,3 miliardi) grazieall’aumento della marginalità operati-va accompagnato da una riduzione dell’indebitamento. Maglia nera è Vi-cenza, dove il valore finanziario è cre-sciuto dello 0,6% appena rispetto al-l’anno precedente. Nessuna delle 25 province a maggior fatturato - fa nota-re Guicciardi - ha però distrutto valore.L’equity value è cresciuto di 91 miliardicontro i 97 miliardi del 2016 e i 56 mi-liardi del 2015. Tutto questo è frutto diun aumento dell’Ebitda dell’11% circa edi una riduzione dell’indebitamento dicirca il 3 per cento.

Se si restringe il focus alle aziendecon ricavi al di sotto dei 250 milioni a guidare la classifica è Genova mentre Roma scivola al 25esimo posto. Le 668imprese della provincia ligure nel cam-pione hanno realizzato una creazionedi valore del 37 per cento. L’impatto delcrollo del ponte Morandi lo scorso ago-sto si farà probabilmente sentire sullaperformance del 2018.

Tra chi viaggia a pieni giri c’è PhaseMotion Control. Fondata da un gruppodi ingegneri nel 1994, è attiva nella pro-duzione di motori, generatori e tra-sformatori elettrici con applicazioni innumerosi settori e ora guarda con inte-resse alla mobilità elettrica. «Per man-tenere la leadership di mercato - affer-ma l’a.d. Marco Venturini -serve un’in-novazione tecnologica costante che ciha consentito di realizzare nel 2017 unfatturato di 25 milioni, più di metà delquale in Germania e Regno Unito e sti-miamo di chiudere il 2018 con ricavi a31 milioni». Un percorso di crescita cheli ha portati a «pensare seriamente» aun’eventuale quotazione sul segmentoAim di Borsa Italiana nel 2020.

L’emergente tra quelle a minor fat-turato è invece Trieste: porta in dote unaumento dell’equity value del 93% e siaggiunge alla buona performance delleprovince attive nella logistica portuale(Genova, Napoli e anche Ravenna).

A livello di macro-regioni vince ilCentro. Qui il valore finanziario è cre-sciuto del 38% (+42 miliardi) grazie al miglioramento della marginalità ope-rativa nonostante il lieve aumento del-l’indebitamento. La crescita del Nord-Ovest, secondo in termini assoluti (+35,6 miliardi) è invece legata a un mixtra aumento dell’Ebitda e alla riduzio-ne della posizione finanziaria netta conil ricorso a canali di finanziamento al-ternativi a quello bancario. «Segno di

un cambiamento culturale in atto », fanotare Marta Testi di Borsa Italiana, re-sponsabile del programma Elite nel nostro Paese e in Europa. Alla base del-la creazione di valore c’è la ricetta delledue “i”: «È sulla strada giusta - dice Te-sti - chi punta sulla crescita a colpi di innovazione e internazionalizzazione.Ma per supportare questi investimentii capitali tradizionali non bastano piùe occorre trovare nuove fonti di finan-ziamento, anche per linee esterne co-me le fusioni e le acquisizioni tran-sfrontaliere». Ad accompagnare le Pminel percorso di crescita è il programmaElite al quale hanno partecipato 1.047imprese tra cui le due già citate.

Le incognite del 2018 «Il 2017 è stato un anno molto buono per l’industria italiana - prosegue Guic-ciardi - grazie a un mix tra incentivi e ripresa dell’economia. Il rialzo dello spread e i segnali di rallentamento del-l’economia nell’ultima parte del 2018,uniti alla parziale cancellazione degli incentivi e alla fine del Quantitative Ea-sing della Bce, non lasciano però spera-re in risultati altrettanto positivi nel bi-ennio 2018/2019. Per questa ragione più che mai le imprese devono puntaresulla crescita e sulle aggregazioni per essere più forti sul mercato e affrontarecon meno ansie le possibili nuove tur-bolenze in arrivo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Fonte: Consap

20.855

201820172015 2016

2.1094.505

46.78465.244

8.869

37.044

14.788

Domande pervenuteMutui erogati

0

10.000

20.000

30.000

50.000

70.000

40.000

60.000

Il boom di domandeMichela Finizio

Pochi mesi di vita per il Fondo mutui primacasa. Con gli attuali volumi di domande,sarà in grado di operare fino a fine febbraio,ma non oltre: oltre 5.100 richieste di accessosono arrivate nel solo mese di dicembre, male risorse inizialmente stanziate sono state

in gran parte impegnate. A lanciare l’allarme sono i dati della Consap, la

concessionaria del ministero dell’Economia e delle Finanze che gestisce le erogazioni. Con l’ultima legge di Bilancio, infatti, il fondo rotativo istituito con la legge di Stabilità 2014 (articolo 48, comma 1, legge 147/2013) non è stato rifinanziato. A breve - si apprende dagli uffici tecnici della Consap - il ministero dovrebbe sbloccare l’ultima tranche dello stanziamento iniziale (650 milioni di euro, ndr). Con queste risorse, se il numero di domande resta così elevato, la concessiona-ria fa sapere che dovrebbe riuscire ad allungare la vita del fondo per altri 50 giorni, ma non di più.

Il fondo permette l’accesso al credito per l’eroga-zione di mutui (fino a 250.000 euro) sulla prima casa a chi altrimenti non potrebbe acquistare, fornendo garanzie dirette alle banche e agli intermediari finan-ziari a copertura del 50% della quota capitale. Non prevede limitazioni di reddito e di età dei richiedenti,

anche se le formule finora offerte dalle banche ade-renti all’iniziativa privilegiano i giovani under 35 (57,4% dei mutuatari). A questi mutui viene applicato il limite massimo del tasso effettivo globale (Teg) pari al tasso effettivo globale medio sui mutui, rilevato dalla pubblicazione trimestrale del Mef (legge 108/1996). Al 31 dicembre 2018 risultano pervenute 121.580 domande, di cui 105.646 sono state accolte. Di queste ultime 78.740 hanno dato luogo all’erogazione di mutui per circa 8 miliardi di euro con una garanzia del fondo di circa 4 miliardi di euro.

L’interesse nei confronti dell’iniziativa, avviata nel2015, è cresciuto in maniera esponenziale nel 2017 e soprattutto nel 2018 (tutt’oggi si registrano mediamen-te 250 domande al giorno). Circa il 70% delle domande complessivamente pervenute e delle erogazioni con-cesse sono relative agli ultimi sei mesi del 2018.

Complice dell’escalation, oltre alla naturale ripresadel mercato immobiliare, è pure la disponibilità degli istituti di credito che aderiscono all’iniziativa. Oggi sono più di 180 sull’intero territorio nazionale e hanno contribuito a promuovere un’informazione capillare presso gli sportelli. Se il trend delle erogazioni di mutui da parte delle banche resta invariato, è prevedibile una ridotta autonomia residua del fondo. Poi sarà necessa-rio stilare una lista di attesa. Il fondo, essendo rotativo, resterà in vita grazie ai rientri e in base ai pagamenti,

rata per rata, dei mutuatari. Ma a quel punto, dicono i responsabili della Consap, le risorse «saranno messe a disposizione con il contagocce».

Nel frattempo, però, la legge di Bilancio per il 2019 hascelto di rifinanziare altri fondi, facendone nascere anche di nuovi. Innanzitutto sono state incrementate le risorse per le politiche per la famiglia (100 milioni in più per il 2019), per la lotta ai crimini domestici (5 milioni in più), per le politiche giovanili (30 milioni ), per il diritto al lavoro dei disabili (10 milioni), per il sostegno alle famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro (1 milione ), per le non autosufficienze (100 milioni) e per le politiche sociali (120 milioni). In parallelo, poi, ne sono stati battezzati tre nuovi: per le politiche antidroga (3 milioni), per i progetti sperimentali con la lingua dei segni (3 milioni) e per la mobilità dei disabili (5 milioni).

Ancora non risulta operativo, infine, il Fondo per lanatalità, istituito dalla legge 232/2016: finalizzato a consentire l’accesso al credito delle famiglie con uno o più figli, nati o adottati dal 1° gennaio 2017 ed entro il terzo anno di età, mediante il rilascio di garanzie dirette (anche fideiussorie). Finanziato fino al 2021, sarà in grado di garantire fino a 160mila prestiti nei primi 5 anni e 12mila nei successivi. A ormai due anni dalla nascita, però, la sua attività - sul sito Consap - risulta ancora in stand-by, in attesa di istruzioni operative.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Fonte: K Finance

RomaCuneoNapoliModenaReggio EmiliaTorinoMantovaBolzanoVeronaFirenzeBresciaVareseTrevisoVeneziaBergamoMilanoBariGenovaPadovaBolognaParmaRavennaTrentoMonza e BrianzaVicenza

Variazione %2017 su 2016

28.143,622.401,582.206,963.161,312.024,439.620,50968,93

1.522,433.415,283.744,862.281,731.057,901.335,39964,91

2.089,6520.295,82

479,841.333,511.147,921.592,45756,76103,96251,49247,99105,44

Variazione inmilioni di euro

La variazione della creazione di valore nelle 25 provincea maggior fatturato. Dati in percentuale e in milioni di euro nel 2017

44,6

0,61,82,43,7

7,27,79,09,29,310,711,311,712,012,012,7

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La mappa

50I GIORNI DI AUTONOMIA RESIDUASe l’attuale trend di domande venisse confermato, e senza ulteriori rifinanziamenti, il Fondo mutui prima casa sarà in grado di operare per un massimo di altri 50 giorni, fino a fine febbraio