IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

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IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI

LUCIANO GALLOPADOVA, 11 dicembre 2004

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New Public ManagementIn Italia, sono più di quindici anni che è in atto un vasto movimento di modernizzazione della Pubblica Amministrazione.

Esso è a sua volta derivazione di un fenomeno di amplissima portata internazionale, noto come New Public Management

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IL PROCESSO DI DECENTRAMENTO IMPLICA:

Revisione delle modalità attraverso le quali si: ORGANIZZA

GESTISCECONTROLLA Le attività del settore pubblico

Qui rientra il cosidetto processo di aziendalizzazione

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LE COMPONENTI FONDAMENTALI DELLA MODERNIZZAZIONE

Il processo di Aziendalizzazione

Implica:

Modifica deiProcessi

decisionali

Rivisitazione deiModelli

Organizzativi

Rivisitazione deiModelli

Informativi

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IL PROCESSO DI AZIENDALIZZAZIONE NEL NUOVO CONTESTO DELL’€URO COME FATTORE DI CAMBIAMENTO

COMPORTA:

Un vero e proprio riposizionamento dell’Ente.Ciò significa rivedere i processi decisionali, l’organizzazione e comporta la necessità di assumere ed organizzare maggiori e diverse Informazioni

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La competizione è:Offrire un territorio più attraente degli

altri

Non solo competizione tra aziende.Non solo efficienza e produttivitàSempre più la competizione avviene tra sistemi territoriali localiIl soggetto è all’interno di una rete di servizi, di aziende, di soggetti economici, sociali

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MODIFICA DEI PROCESSI DECISIONALI

Gli Enti Locali sono stati investiti da una radicale modificazione dei processi decisionali e quindi dei ruoli assegnati ai protagonisti di tali processi:

gli Organi politici ai due livelli(Consiglio ed Esecutivo) e la Struttura burocratica.

Una nuova visione dei rapporti tra Politica ed Amministrazione

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L’INDIRIZZO POLITICO INCLUDE:La definizione degli Obiettivi dell'azione pubblica;L'individuazione dei programmi atti a perseguire questi obiettivi;L'emanazione di direttive generali alle quali l'attuazione dei programmi ed il perseguimento degli obiettivi devono obbedire.

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I DUE COMPITI DELLA POLITICA SONO:

L'indirizzo, ovvero la Programmazione

Il Controllo politico, ovvero la Verifica dei risultati

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Lo spazio, concettuale ed operativo, fra Lo spazio, concettuale ed operativo, fra la Programmazione e la Verifica dei la Programmazione e la Verifica dei risultati è occupato dalla risultati è occupato dalla GestioneGestione

La gestione è attribuita come responsabilità esclusiva alla struttura burocratica.Nella gestione la componente fondamentale è rendere conto dei risultati.

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RiflessioneRiflessione

Sia per i Politici, sia per i Burocrati, i Risultati rappresentano la variabile-chiave.Per i Burocrati, i risultati sono la sintesi della gestione e, conseguentemente, l'oggetto fondamentale per la loro stessa valutazione. La natura del legame è tecnico-professionale.I Politici devono rendere conto dei risultati agli elettori, e devono avere la garanzia che tali risultati corrispondano a quanto programmato e definito attraverso l'azione di indirizzo. Il legame è legato al consenso tra politici e cittadini.

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La razionalità politica e la razionalità La razionalità politica e la razionalità tecnica possono divergere. Vanno tecnica possono divergere. Vanno ricondotte a sintesi unitariaricondotte a sintesi unitaria

Ciò avviene attraverso un processo di confronto fra gli interessi conflittuali in gioco, che trovano il loro compromesso nelle scelte di Budget. Cioè nel Piano Esecutivo di Gestione

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LLa modifica dei Modelli decisionali porta a modifica dei Modelli decisionali porta a sua volta ad una profonda rivisitazione a sua volta ad una profonda rivisitazione dei dei modelli organizzativi.modelli organizzativi.

Si supera il tradizionale modello burocratico, fondato sul coordinamento gerarchico, sulla rigida e minuta definizione di funzioni e compiti e procedure, sul predominio della norma.A favore del modello Manageriale, fondato sul coordinamento per obiettivi, sulla centralità dei risultati da conseguire, sulla delega gestionale come strumento di diffusione della responsabilità.

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RiflessioneRiflessione

Il superamento del coordinamento gerarchico apre la strada ad una gestione partecipativa, nella quale gli organi politici ed i responsabili dei servizi interagiscono nella definizione delle variabili-chiave delle performance - obiettivi, programmi, risorse - dalla cui razionale combinazione derivano i criteri di efficacia ed efficienza.

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La misura successiva che appare necessario La misura successiva che appare necessario riformare lungo il processo di riformare lungo il processo di modernizzazione sono i modernizzazione sono i Sistemi Informativi.Sistemi Informativi.

Come è noto il sistema informativo-contabile tradizionale negli EE.LL. è la contabilità finanziaria, le cui caratteristiche fondamentali possono riassumersi nel consentire al bilancio di previsione di svolgere la sua funzione autorizzatoria e nell'esprimersi in meri dati di natura finanziaria ovvero entrate ed uscite.

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Appare evidente che occorre Appare evidente che occorre integrare il integrare il sistema informativo sistema informativo per per le decisioni.le decisioni.

Per poter decidere occorre conoscereAl riguardo le strategie di intervento sono di due tipi:

Il ricorso a rilevazioni di contabilità economico-patrimonialeIl ricorso a dati extra-contabili

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Un nuovo modello organizzativo

Quale Organizzazione per esercitare il suo nuovo ruolo.Il Comune come una Holding

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Sindaco e GiuntaConsiglio

Servizi gestiti In Economia

Servizi gestiti Attraverso l’Unione

Stu Spa

Spa

IL COMUNE: UNA HOLDING REGISTA DELLO SVILUPPO TERRITORIALE

Servizi sociali Gestiti attraverso

la delega ASL

Servizi Gestiti attraverso la concessione:

Metano e Pubblicità

Servizi Gestiti attraverso

la delega:Servizio rifiuti

Servizi Gestiti attraverso la convenzione:

Lo sport

Outsourcing

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Investire in Innovazione Organizzativa

IL PIANO ORGANIZZATIVO

Scelte strategiche

Definire il proprio“Cuore degli affari”

In Economia

Esercizioassociato di

Funzioni

Gestioneassociata di

servizi

Gestione informa

privatisticadi servizi

L’organizzazioneComunale

La mappa dell’esercizio e della gestionedelle funzioni e dei servizi

StrutturaOrganizzativa

SistemiOperativi

Modello Divisionale

Attivitàrilevanza

Interna/Esterna

Dotazione Organica, OrganigrammaPianificazione triennale

Per non gettare con l’acqua sporca anche il bimbo

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GUARDANDO ALL’INTERNOStrategie Organizzative. 4 piani d’azione

Per rispondere a quest’esigenza

e dare più efficienzae migliori servizi,

occorre agire in modocoordinato sui

seguenti Piani:

PIANOTECNOLOGICO

PIANOFORMATIVO

PIANONORMATIVO

PIANOORGANIZZATIVO

Risorsa UmanaModello organizzativo

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I 7 COMUNI DELL’UNIONE:Strutture organizzative a confronto

Media Rapporto Abitanti per dipendente

292,08324,46

303,16 316,69

437,89

278,05

Borgoricco Camposampiero Loreggia S. Giustina in Colle Villa del Conte San Giorgio dellePertiche

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I 7 COMUNI DELL’UNIONE:Strutture organizzative a confronto

Media dipendenti per cittadino per alcuni settori a confronto

1.2

45

92

8

1.0

71

2.0

80

2.7

90

3.0

62

3.3

39

2.7

49

4.1

60

3.6

05

3.7

20

2.0

41

2.3

57 2

.87

7

2.7

73

97

9

2.7

90

1.1

95

2.2

26

1.7

26

1.1

00

90

1

Borgoricco Camposampiero Loreggia S. Giustina inColle

Villa del Conte San Giorgio dellePertiche

Ufficio tecnico Ufficio Tributi Ufficio Ragioneria Ufficio Segreteria

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I 7 COMUNI DELL’UNIONE:Strutture organizzative a confronto

Costo medio per dipendente

€ 26.787,62

€ 30.227,19

€ 28.551,46

€ 25.647,00

€ 26.781,80

€ 25.000

€ 26.000

€ 27.000

€ 28.000

€ 29.000

€ 30.000

€ 31.000

Borgoricco Camposampiero Loreggia Santa Giustinain Colle

Villa del Conte

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I 7 COMUNI DELL’UNIONE:Strutture organizzative a confronto

Costo medio per dipendente:alcuni settori a confronto

€ 0

€ 2

8.3

46

€ 3

2.4

60

€ 2

9.8

40

€ 2

5.9

47

€ 3

0.0

64

€ 2

5.3

11

€ 2

3.9

71

€ 2

6.9

49

€ 2

8.6

64

€ 2

3.2

76

€ 2

8.8

64

€ 2

6.3

62

€ 2

6.6

65

€ 2

5.5

36

Borgoricco Camposampiero Loreggia Santa Giustina inColle

Villa del Conte

Ufficio Tecnico Serv.Demografici Uff. Tributi

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I 7 COMUNI DELL’UNIONE:Strutture organizzative a confronto

Distribuzione percentuale del personale suddiviso per categorie

41

,38

%

41

,38

%

41

,03

%

28

,21

%

30

,77

%

35

,00

%

40

,00

%

25

,00

%

36

,84

%

10

,53

%

52

,63

%

13

,04

%

52

,17

%

30

,43

%

4,3

5%

16

,67

%

38

,89

%

38

,89

%

5,5

6%

17

,24

%

D/Tot. Dipendenti C/Tot. Dipendenti B/Tot. Dipendenti A/Tot.

Borgoricco Camposampiero Loreggia

San Giorgio delle Pertiche Santa Giustina in Colle Villa del Conte

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I 7 COMUNI DELL’UNIONE:Strutture organizzative a confronto

Organigrammi in %

0,00 0,10 0,20 0,30 0,40 0,50 0,60

Borgoricco

Camposampiero

Loreggia

San Giorgio delle Pertiche

Santa Giustina in Colle

Villa del Conte

D/Tot. Dipendenti C/Tot. Dipendenti B/Tot. Dipendenti A/Tot. Dipendenti

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Il modello organizzativo a piramide

Funzione esecutiva

Funzione di concetto

Funzione direttiva

1992

31

11

4

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Il modello organizzativo a piramide

Funzione esecutiva

Funzione di concetto

Funzione direttiva

1997

32

11

8

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Il modello organizzativo a piramide

Funzione esecutiva

Funzione di concetto

Funzione direttiva

1999

28

11

9

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Il modello organizzativo a Rombo

Funzione esecutiva

Funzione di concetto

Funzione direttiva

2000

12

22

9

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Il modello organizzativo a GEMMA

Funzione esecutiva

Funzione di concetto

Funzione direttiva

11

12

17Funzione dirigenziale

22004

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Tradurre questi principi nella concretezza dell'azione Tradurre questi principi nella concretezza dell'azione amministrativa, esige la definizione di appropriati amministrativa, esige la definizione di appropriati meccanismi operativi meccanismi operativi capaci di fare "interiorizzare" questi capaci di fare "interiorizzare" questi principi all'organizzazione. Tali meccanismi sono:principi all'organizzazione. Tali meccanismi sono:

Fare clic qui per aggiungere o eliminare un obiettivo

Il Piano Esecutivo di Gestione

La modifica dei Bilanci e l'introduzione della Relazione Previsionale Programmatica.

L'introduzione del Controllo di Gestione

Page 33: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

La nuova concezione dei documenti contabiliProgramma di Mandato

Relazione Previsionale Programmatica

Bilancio Pluriennale

Bilancio annuale

Piano Esecutivo di Gestione

Pianificazione

strategica

Attività di gestione e di controllo

Piano Generale di Sviluppo

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Struttura del bilancio L’entrata

TITOLI

CATEGORIE

RISORSE

CAPITOLI

Le entrate sono ordinate in TITOLI secondo la Fonte di provenienza

Le entrate sono ordinate in CATEGORIE in Relazione alla tipologia (es: imposte,tasse ecc

Le entrate sono ordinate in RISORSE in Relazione alla specifica individuazione Dell’oggetto (es: ICI, TOSAP,ecc)

Le entrate sono suddivise in CAPITOLINel Piano Esecutivo di Gestione

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Struttura del bilancio - La spesa

TITOLI

FUNZIONI

SERVIZI

INTERVENTI

Centro di costo

Capitolo

Le spese sono ordinate in Titoli in ragione dei Principali aggregati economici

Le spese sono ordinate in Funzioni in relazioneAlle funzioni degli Enti

In relazione ai singoli uffici che Gestiscono un complesso di attività

In relazione alla natura economica Dei fattori produttivi

Nel PEG le spese sonoSuddivise in centri di costo

Nel PEG le spese sono suddiviseIn capitoli

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Il Titolo: individua la natura dell’entrata e

sono:

• Titolo I Entrate tributarie

• Titolo II Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di altri Enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate

• Titolo III Entrate Extra-tributarie;• Titolo IV Entrate derivanti da alienazioni, da

trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti;

• Titolo V Entrate derivanti da accensioni di prestiti;

• Titolo VI Entrate da servizi per conto di terzi.

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I Titoli della spesa I

      Titolo I Spese correnti      Titolo II Spese in conto capitale      Titolo III Spese per rimborso di prestiti      Titolo IV Spese per servizi in conto terzi

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PARTE ENTRATA PARTE SPESA

Entrate CorrentiDirette al finanziamento di spese correnti TITOLO IEntrate tributarie TITOLO IIEntrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione o altri enti pubblici TITOLO IIIEntrate extratributarie

 

Spese CorrentiRelative alla gestione ordinaria dell’ente TITOLO ISpese correnti

Entrate in conto capitaleDestinate al finanziamento di spese di investimento  TITOLO IVEntrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossione di crediti      TITOLO VEntrate derivanti da accensione di prestiti

Spese in conto capitaleComprendono gli investimenti, le partecipazioni, i conferimenti e le concessioni di crediti TITOLO IISpese in conto capitale   Spese per rimborso prestitiComprendono le quote di capitale delle rate di ammortamento dei mutui e di ogni altra operazione di prestito. TITOLO IIISpese per rimborso prestiti

Entrate da servizi per conto di terziRelative a servizi effettuati per conto di terzi TITOLO VIEntrate da servizi per conto terzi

Spese per servizi per conto di terziRelative a servizi effettuati per conto di terzi TITOLO IVSpese per servizi per conto di terzi

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ANALISI DELLE COMPONENTI DEL BILANCIO DI PREVISIONE

Il bilancio di previsione si articola In quattro componenti

Bilancio corrente

Bilancio Investimenti

Movimenti di fondi

Servizi per conto terzi

L’analisi delle quattro componenti Individua le risorse rispettivamente

Destinate:

Al funzionamento dell’ente

All’attivazione di investimenti

Ad operazioni prive di Contenuto economico

Alle operazioni di giro effettuatePer conto terzi

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LE FASI DELL’ENTRATA

ACCERTAMENTO

RISCOSSIONE

VERSAMENTO

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LE FASI DELLA SPESA

IMPEGNO

LIQUIDAZIONE

ORDINAZIONE

PAGAMENTO

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Entrate correnti: linee guida

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Le Entrate correnti

15,29 15,00

27,18

77,41

8,63 9,06 7,25

14,67

26,64 25,16

33,85

54,39 55,50 55,34

61,4463,59

64,20

67,11

57,93

76,52

76,19 76,63

7,70 6,6711,44

10,5413,71 13,69 15,64

13,15 12,0512,04 12,60 11,76

13,30 13,45

13,26 13,39

63,40

55,61

77,63

66,70

31,90 30,81 29,0225,41 24,36

23,7620,29

30,30

10,18 10,35

10,12 9,20

0,00

10,00

20,00

30,00

40,00

50,00

60,00

70,00

80,00

90,00

1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005

ANNO

PE

RC

EN

TU

ALE

Totale trasferimenti

Tributi comunali

Proventi servizi pubblici

Page 44: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Spese correnti: linee guidaContenimento e riduzione della spesa corrente sia “rigida” che “variabile” a beneficio degli investimenti.Contenimento dei costi ed il miglioramento della qualità dei servizi attraverso una politica di riorganizzazione dei servizi su processi di valorizzazione delle risorse umane (formazione-responsabilità-autonomia-controllo) implementazione tecnologica, esternalizzazione di servizi.

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Spese correnti e Spese in conto capitale

€ 2.027.000

3.429.3813.153.135

4.115.516

4.412.972

7.106.507

4.963.978

9.241.461

6.855.613

€ 4.612.556

€ 5.072.883

€ 4.699.019€ 4.554.372

€ 4.720.461

€ 3.953.305

€ 1.075.428€ 1.273.212

€ 1.468.089€ 1.611.240

€ 1.933.040

€ 2.179.800€ 2.614.947

€ 2.796.351

€ 3.182.039€ 3.468.834

€ 3.795.356€ 3.959.401

€ 4.413.689

€ 4.363.507€ 4.392.202

€ 4.828.613

€ 4.861.977

€ 2.692.818

€ 4.521.000

€ 3.027.173

€ 1.978.131

€ 1.375.844

€ 1.464.073

1.460.000

€ 1.795.448 € 1.921.959€ 1.703.668 € 1.699.979

€ 1.496.340 € 1.500.569€ 1.608.777

€ 973.335 € 944.138 € 826.444

€ 1.486.791

€ 1.046.959

€ 1.201.010

€ 571.776

1.641.000

6.163.0925.453.2545.564.517

7.581.545

6.448.727

5.006.361

3.311.219

3.390.0482.976.881

2.870.876

0

5.160.169

5.440.096

4.621.8004.405.127

€ 0

€ 1.000.000

€ 2.000.000

€ 3.000.000

€ 4.000.000

€ 5.000.000

€ 6.000.000

€ 7.000.000

€ 8.000.000

€ 9.000.000

€ 10.000.000

1983 1985 1987 1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005

ANNO

IMP

OR

TO

in e

uro

Investimenti

Parte corrente+quota capitale

Totale

Page 46: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Spesa personale – valori assoluti

PERSONALE

€ 1.180.000,00

€ 1.200.000,00

€ 1.220.000,00

€ 1.240.000,00

€ 1.260.000,00

€ 1.280.000,00

€ 1.300.000,00

€ 1.320.000,00

€ 1.340.000,00

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005

Page 47: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Acquisto Beni consumo e Materie prime

€ 210.000,00

€ 230.000,00

€ 250.000,00

€ 270.000,00

€ 290.000,00

€ 310.000,00

€ 330.000,00

€ 350.000,00

€ 370.000,00

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005

Page 48: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Prestazione di Servizi

€ 1.200.000,00

€ 1.300.000,00

€ 1.400.000,00

€ 1.500.000,00

€ 1.600.000,00

€ 1.700.000,00

€ 1.800.000,00

€ 1.900.000,00

€ 2.000.000,00

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005

Page 49: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

L’incidenza della spesa rigida

30,00

32,24

27,55 27,7829,10

27,68

31,79

28,7828,85

25,8325,89 26,9626,36

27,4426,18

22,5623,45

24,96

22,80

24,34

15,05

16,95 16,6615,81 16,11

14,62 15,93

19,40

20,25

14,82

10,85

7,749,05

7,937,02

5,64 6,00 5,83 5,46 5,40 5,54

6,34

6,25

6,11

6,07

0,00

5,00

10,00

15,00

20,00

25,00

30,00

35,00

40,00

1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005

Personale

Annualità mutui

Utenze

Page 50: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

L’incidenza della spesa rigida

49,1445,9847,39

50,0551,33

54,74

48,37

60,46 57,53

61,5663,42

59,49

66,16

63,41

51,87

48,60

52

0,00

10,00

20,00

30,00

40,00

50,00

60,00

70,00

1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005

Page 51: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Interessi sui mutui su entrate correnti

12,7911,82

12,69

10,36

11,76 11,5010,60

8,32

6,317,12

7,70

9,5310,03

0,00

5,00

10,00

15,00

20,00

25,00

1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005

ANNO

%

Page 52: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

LE CARATTERISTICHE ESSENZIALI DEL PEG (Art. 169 TUEL)

Il Piano Esecutivo di Gestione viene adottato dalla Giunta sulla base dei Bilanci di Programmazione

Page 53: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

LE CARATTERISTICHE ESSENZIALI DEL PEG (Art. 169 TUEL)

Il Piano Esecutivo di Gestione è una ulteriore disaggregazione del Bilancio di Previsione:

Le risorse in CapitoliI servizi in centri di costoGli Interventi in Capitoli

Page 54: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

LE CARATTERISTICHE ESSENZIALI DEL PEG (Art. 169 TUEL)

Il Piano Esecutivo di Gestione non è la “scatola dei Capitoli”La Funzione del PEG è:1. Dati gli obiettivi di gestione2. Definiti i Programmi per

realizzare gli obiettivi3. Affidare le Risorse

necessarie per realizzare i Programmi ai Responsabili dei Servizi e “Dire le Cose da Fare” e “controllare la gestione”

Page 55: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

RIFLESSIONEE' indubbio che il Peg rappresenta un ulteriore passo verso la trasformazione del Bilancio di previsione in senso Budgetario (nella direzione della delega gestionale alla struttura organizzativa e della responsabilità economica).

Anche in sintonia a quanto previsto dall'art. 196 del TUEL in merito al controllo di gestione.

Affinchè si possa parlare correttamente di Budget, è indispensabile la costruzione del:

"Sistema Obiettivi-Programmi-Risorse"

Page 56: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

COME COSTRUIRE IL SISTEMA OBIETTIVI-PROGRAMMI-RISORSE

Programmazione degli obiettivi

L'individuazione degli obiettivi: Pianificazione dei fini

Definizione delle risorse necessarie

Page 57: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

IL CONTENUTO DEL PEG

PEG

IndicazioneOBIETTIVI operativi

DefinizionePROGRAMMA

LERISORSE

Finanziarie

Umane

Strumentali

CON IL PEG GESTISCE E SI FAORGANIZZAZIONE

CON IL PEG SICONTROLLA

Un Sistema diINDICATORI

Il ControlloDi Gestione

CON IL PEGSI PREMIA

DAL PEGAL BILANCIO SOCIALE

Page 58: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Il Patto per la Stabilità e la Crescita

Un Patto per l’Europa

Page 59: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

LA COSTRUZIONE EUROPEAParigi, 18/04/1951: CECA

1951

1957

1986

1992

1997

• Roma, 25/03/1957: CEE e CEEA (EURATOM)

• Milano, 1986: Atto Unico Europeo

• Maastricht, 7/02/1992: Trattato di Maastricht

• Amsterdam, 2/10/1997: Trattato di Amsterdam

Page 60: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Dicembre 2000: Vertice di Nizza.L’allargamento ad Est Da 15 Paesi a 25 Paesi.

LA COSTRUZIONE EUROPEA

2000

Page 61: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

L’EUROPA MONETARIA

1972: istituzione del “serpente monetario europeo”

                                                                                                                                                     

• 1978: istituzione dello SME (Sistema Monetario Europeo);creazione dell’ECU (European Currency Unit)

• 1989: rapporto Delors

• 1992: Trattato di Maastricht (Olanda)

• 1994: istituzione dell’IME, sostituito dalla BCE nel 1998

• 01/01/1999: nascita dell’€uro

Page 62: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

DIMENSIONI DELL’ECONOMIA EUROPEA

POPOLAZIONE (milioni)

PESO P.I.L. SU TOTALE MONDIALE

PESO EXPORT SU TOTALE

MONDIALE

UE (a 15) 374 23% 15%

U.S.A. 269 20% 14%

GIAPPONE 126 8% 7%

Fonte: UE

Page 63: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

I PAESI “IN”

Il 2 maggio 19982 maggio 1998,al Consiglio Europeo

di Bruxelles,sono stati identificati

gli 11 paesi che partecipano sin dall’inizio all’€uro.

Belgio

Germania

Spagna

Francia

Irlanda

Italia

Lussemburgo

Paesi Bassi

Austria

Portogallo

Finlandia

Page 64: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

I PAESI “IN”

1 paesesi è aggiuntoall’area €urodal 1/1/2001

formando così l’UEM a 12

Grecia

Page 65: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

                     

                     

                      Gran Bretagna

                     

                      Danimarca

                     

                      Svezia

                     

                     

                     

                     

I PAESI “PRE-IN”

Altri 3 paesisi aggiungeranno dopo l’1/1/2002formando così

l’UEM a 15

Page 66: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Il Patto per la Stabilità e la Crescita:

Uno dei parametri per entrare in Europa

Il trattato di Maastricht 7/2/92

A Maastrcht vengono fissati i parametri macroeconomici per la partecipazione alla fase finale della moneta unica.

Page 67: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

I CRITERI DI CONVERGENZA (parametri di Maastricht)

STABILITÀ DEI PREZZI

• STABILITÀ DEI TASSI DI INTERESSE

• STABILITÀ DEI CAMBI

• STABILITÀ DELLA FINANZA PUBBLICA

Page 68: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

I CRITERI DI CONVERGENZA (parametri di Maastricht)

STABILITÀ DEI PREZZI

TASSO DI INFLAZIONE non superiore all’1,5% rispetto a quello medio dei tre Stati Membri con il tasso di inflazione più basso.

Page 69: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

I CRITERI DI CONVERGENZA (parametri di Maastricht)

STABILITÀ DEI TASSI DI INTERESSE

TASSO DI INTERESSE nominale a lungo termine non superiore al 2% rispetto a quello medio dei tre Stati Membri con il tasso di inflazione più basso.

Page 70: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

I CRITERI DI CONVERGENZA (parametri di Maastricht)

STABILITÀ DEI CAMBI

moneta aderente allo SME

• stabilità della moneta all’interno delle bande dello SME nei due anni precedenti l’ammissione

Page 71: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

I CRITERI DI CONVERGENZA (parametri di Maastricht)

SANITÀ DELLA

FINANZA PUBBLICA

DISAVANZO/PIL non superiore al 3%

• DEBITO LORDO/PIL non superiore al 60%

(o in significativo avvicinamento a questa misura)

Page 72: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

DEBITO LORDO/PIL1998 1999

Belgio 117,4% 114,4%

Germania 60,7% 61,1%

Spagna 64,9% 63,5%

Francia 59,3% 58,6%

Irlanda 55,6% 52,4%

Italia 116,3% 114,9%

Lussemburgo 6,4% 6,2%

Paesi Bassi 67,0% 63,8%

Austria 63,5% 64,9%

Portogallo 56,5% 56,8%

Finlandia 49,0% 47,1%

EURO AREA 73,0% 72,2%Fonte: ECB Annual Report

Page 73: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

DEBITO/PIL - Tetto 60% PAESI NONNON IN REGOLA

Previsione 2004

Previsione 2005

Italia 106 106

Grecia 102,8 101,7

Belgio 97,4 94,3

Germania 65,6 66,1

Austria 65,5 65,3

Francia - 3,7 -3,6

Portogallo - 3,4 - 3,8

Previsioni della Commissione UE

Page 74: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

DISAVANZO/PIL1998 1999

Belgio - 1,0% - 0,9%

Germania - 1,7% - 1,2%

Spagna - 2,6% - 1,1%

Francia - 2,7% - 1,8%

Irlanda 2,1% 2,0%

Italia - 2,8% - 1,9%

Lussemburgo 3,2% 2,4%

Paesi Bassi - 0,8% 0,5%

Austria - 2,5% - 2,0%

Portogallo - 2,1% - 2,0%

Finlandia 1,3% 2,3%

EURO AREA - 2,0% - 1,2%

Fonte: ECB Annual Report

Page 75: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

DEFICIT/PIL - Tetto 3% PAESI NONNON IN REGOLA

Previsione 2004

Previsione 2005

Francia - 3,7 -3,6

Germania - 3,6 - 2,8

Olanda - 3,5 - 3,3

Portogallo - 3,4 - 3,8

Italia - 3,2 - 4,0

Grecia - 3,2 - 2,8

Previsioni della Commissione UE

Page 76: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Il patto di stabilità e crescita oggi è in crisi e si rilancia sbarazzandosi della

sua “stupidità”

L’Europa ha un disperato bisogno di crescita

Il Patto così com’è non serve a promuoverla, caso mai la allontana ancora di più.

La crescita è comunque basata su un fermo principio di stabilità finanziaria

Il Patto così com’è viene tranquillamente aggirato, addirittura violato.

Quale credibilità all’Europa che si affida a regole che sono nella migliore delle ipotesi farisaiche (esempio Grecia), nella peggiore controproducenti?

Page 77: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Affinché il Patto sia anche per la crescita, la finanza pubblica deve puntare a tre

finalità:

Garantire un quadro stabileSpendere in funzione di una crescente accumulazione dei fattori di sviluppoDare incentivi all’innovazione e allo stesso sviluppo.

Tutto questo oggi non c’è.Le uniche due cose che contano sono:

Si stia entro il 3% di indebitamento annuo

Si faccia scendere il debito totale se supera il 60% del PIL

Page 78: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Regole di Buona Qualità Finanziaria

Un gruppo di economisti sta lavorando per definire regole finanziarie che:

Identifichino le spese propedeutiche alla crescita;Indichino le misure contrarie alla crescita e alla stabilità;Assegnino un valore quantificato dando così un peso maggiore o minore per il superamento della soglia del 3%

Page 79: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Dal Patto di Stabilità e Crescitaal Patto di stabilità interno

Lo Stato chiede il concorso degli EE.LL. per il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica che il Paese si è posto con l’adesione all’€ e aderendo al patto di stabilità e crescita; impegnandosi quindi a:

Ridurre progressivamente il finanziamento in disavanzo delle proprie spese;Ridurre il proprio rapporto Debito/Pil

Legge 448/98 art. 28 collegato finanziaria 1999

Page 80: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Patto di stabilità internoI° obiettivo (obiettivo primario)Saldo Finanziario. Ridurre il finanziamento in disavanzo delle proprie spese

• II° obiettivo (obiettivo derivato):

Riduzione del proprio rapporto tra Debito e Pil

Page 81: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Gli Enti locali che hanno l’obbligo di rispettare il patto di stabilità interno:

• Regioni a statuto ordinario;

• Regioni a statuto speciale ed enti locali dei rispettivi territori;

• Province;

• Province autonome di Trento e Bolzano;

• Comuni con più di 5.000 abitanti;

Page 82: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Come si calcola il disavanzo finanziario per il 2003, 2004 e 2005

• Si guarda sia la CASSA che la COMPETENZA;• PER IL 2003 il confronto è con il 2001: il saldo

del 2003 non può essere peggiore del 2001• Per il 2004 il confronto è con il 2003: il saldo

finanziario programmato nel 2004 fa riferimento a quello del 2003 incrementato dal tasso di inflazione programmato;

• Per il 2005: nel calcolo vanno comprese tutte le voce del bilancio quindi anche gli investimenti.

Page 83: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Chi non ha rispettato il patto di stabilità interno nel 2003, nel 2004:

• Non può assumere personale, nemmeno a tempo determinato;

• Non può procedere all’assunzione di mutui per finanziare investimenti;

• Ha l’obbligo di ridurre, almeno del 10% rispetto al 2001, le spese per acquisto di beni e servizi.

Page 84: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Un Patto per il Comune

EUROPA eSTATI MEMBRI

ITALIA ePUBBLICA AMM.NE

COMUNE e SETTORE

Patto di stabilità e crescita

Patto di stabilità interno

Un Patto in Comune

Page 85: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

L’Unione dei Comuni del Camposampierese l’Ambito di Identità Territoriale

Un progetto per lo sviluppo del territorio

Page 86: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Unione a 7: superficie

La superficie in Kmqn Borgoricco 20,49n Camposampiero 21,07n S.Giorgio delle Pertiche 18,80n S.Giustina in Colle 17,83n Loreggia 19.03n Villanova di Camp.ro 12.00n Villa del Conte 17,32n TOTALE 126,54

Page 87: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

1999 2000 2001 2002 2003 2004 (31 ott)

Borgoricco 6.599 6.759 6.939 7.076 7.210 7.376

Campos.ro 10.333 10.527 10.680 10.887 11.100 11.332

S.Giorgio 7.623 7.720 7.846 8.055 8.320 8.573

S.Giustina 6.281 6.399 6.397 6.432 6.678 6.812

Loreggia 5.534 5.622 5.754 5.923 6.128 6.295

Villanova 4.704 4.811 4.849 4.884 5.036 5.103

Villa del Conte

5.032 5.054 5.030 5.030 5.180 5.239

TOTALE 46.106 46.889 47.651 48.287 49.652 50.730

Popolazione

Page 88: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

n Le Unità locali – industria e servizi – censimento 2001n Camposampiero 1.003n Borgoricco 609n Loreggia 524n S.Giorgio dle P. 644n S.Giustina in Colle 477n Villa del Conte 439n Villanova di CSP 370

n TOTALE 4.066

Economia: censimento 2001

Page 89: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Lo scenario economico: censimento 2001

primi nell’industria, ultimi nei servizi

Aree Territoriali Industria Commercio Altri servizi Istituzioni

U.L. Addetti U.L. Addetti U.L. Addetti U.L. Addetti

% % % % % % % %

Camposampierese 46,7 58,7 25,5 13,6 23,1 17,2 4,8 10,5

Cittadellese-Piazzola 38,3 54,5 29,2 16,0 27,2 18,1 5,2 11,3

Area dei Colli 29,8 52,9 26,0 16,2 39,4 23,8 4,6 7,9

Montagnanese 37,5 49,5 29,4 16,5 26,5 20,2 6,5 13,6

Piovese 39,8 49,3 28,8 17,4 26,8 21,8 4,3 11,3

Conselvano 34,6 49,3 29,4 15,7 30,2 24,2 5,6 10,6

Estense 27,0 40,4 33,0 17,5 33,8 24,8 6,0 17,1

Monselicense 24,5 37,7 36,5 22,0 32,8 25,0 6,0 15,2

Area Centrale 18,7 25,1 32,5 21,6 42,2 35,8 6,4 17,4

Media 32,9 46,3 30,0 17,3 31,3 23,4 5,4 12,7

Unità locali e addetti all’industria e servizi per settori economici ed aree territoriali della provincia di Padova

Page 90: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Economia: ditte attive in CC.AA.

26.1.04 12.07.04 28.10.04

Borgoricco 986 995 1.014

Campos.ro 1.555 1.581 1.590

S.Giorgio 993 1.014 1.030

S.Giustina 870 871 872

Loreggia 853 881 920

Villanova 603 607 622

Villa del Conte 726 720 726

TOTALE 5.983 6.669 6.774

Page 91: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Lo scenario economico: REDDITO LORDO PRO CAPITE 2003

PROVINCE VENETO 2003 (In €uro)

23

.20

3

23

.57

2

23

.05

4

22

.78

9

22

.52

3

22

.00

9

20

.23

2

20

.05

3

19.500

20.500

21.500

22.500

23.500

24.500

Venezia Vicenza Belluno Verona Treviso Padova ITALIA Rovigo

Page 92: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Lo scenario economico: REDDITO LORDO 2003

TOTALE PROVINCIA DI PADOVA % macrosettori

Industria; 31,3%

Agricoltura 2,1%

Servizi; 66,6%

•A trainare la scalata della ricchezza padovana, nel 2003, sono i servizi e le costruzioni. •Crolla il settore manifatturiero e l’agricoltura, •L’agricoltura assume un ruolo sempre più marginale.

Page 93: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Lo scenario economico: REDDITO LORDO PRO CAPITE 2003

PRODOTTO da Industria e Servizi 2003 (In €uro)N° CAMPOSAMPIERESE €URO

7 Campodarsego 26.400

9 Camposampiero 25.600

21 Piombino Dese 22.900

29 Villa del Conte 20.800

30 Borgoricco 20.600

31 Loreggia 20.500

43 Trebaseleghe 19.600

46 Massanzago 19.400

52 San Giorgio delle Pertiche 19.100

61 Santa Giustina in Colle 18.600

75 Villanova di Camposro 17.300

MEDIA CAMPOSAMPIERESE 20.982

MEDIA DELLA PROVINCIA 22.700

N° CITTADELLESE-PIAZZOLA €URO

5 Cittadella 26.600

16 Tombolo 24.400

18 San Giorgio in Bosco 23.600

20 Curtarolo 22.900

22 Galliera Veneta 22.500

24 San Martino di Lupari 22.000

28 Campo San Martino 21.400

34 Carmignano 20.100

56 San Pietro in Gù 18.900

59 Fontaniva 18.700

66 Villafranca 18.200

70 Vigodarzere 17.800

74 Piazzola sul Brenta 17.300

76 Grantorto 17.000

81 Gazzo 16.600

83 Campodoro 16.500

MEDIA CITT-PIAZZ 20.281MEDIA DELLA PROVINCIA 22.700Fonte: uff. studi CCIAA su dati registro imprese, ISTAT e Unioncamere

Page 94: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Area Piove di Sacco60.190Area Monselicense-

Conselvano99.146

Area Este-Montagnana

77.055

Area Cittadella-Piazzola sul Brenta

108.113

Area Camposampierese

83.274

Area Colli57.676

Area Cintura159.533

Padova 204.870

1.a La popolazione residenteLa popolazione residente nell’area di Camposampiero ammonta al 83.274 abitanti, pari al 10% della popolazione provinciale.

Fonte: ISTAT, Censimento 2001

Page 95: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

1.a La popolazione residente

Fonte: ISTAT, Censimento 2001

Complessivamente, tra la rilevazione del 1991 e quella del 2001, la popolazione provinciale è cresciuta del 3,6%. L’area di Camposampiero è quella che ha registrato i tassi di crescita più elevati (11,2%).

11,2

9,38,3

5,14,3 3,9 3,6

-1,4

-5,0-7

0

7

14

Are

aC

am

po

sam

pie

rese

Are

a C

intu

ra

Are

a C

olli

Are

a C

ittad

ella

-P

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l Bre

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Area

Pio

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Are

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selice

nse

-C

on

selva

no

To

tale

Pro

vincia

Are

a Este

-M

on

tag

nan

a

Pa

do

va

Page 96: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

1.b. Le proiezioni demografiche in provincia di Padova

-8,6 -12,6 -11,2-18,5

-24,7 -26,0

-11,6

-63,0

-31,4-38,9

+34,1

+140,8

+126,1

+170,5

-100

-50

0

50

100

150

200

Belluno Rovigo Treviso Vicenza Venezia Verona Padova

Province

Mig

liai

a d

i u

nit

à

Ipotesi tendenziale

Ipotesi assenzaflussi migratori

In ipotesi di crescita tendenzialecrescita tendenziale della popolazione (ovvero ipotizzando anche per il futuro le attuali tendenze di natalità e flussi migratori) la popolazione provinciale crescerebbe in venti anni all’incirca del 34%. Viceversa, in ipotesi di crescita naturale (a frontiere migratorie chiuse) la perdita stimata di popolazione ammonterebbe a quasi il 40%.

Fonte: Provincia di Padova, Osservatorio del Progetto strategico, Le proiezioni demografiche, marzo 2003

Page 97: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Camposampiero

Distribuzione territoriale delle variazioni demografiche per aree territoriali (2001-2020). Provincia di Padova

Le proiezioni di crescita demografica 2001 – 2020 evidenziano come l’area di Camposampiero sia quella a maggior crescita. In questo senso, le stime indicano una crescita fino a quota 103.000 per l’area (+25%) e sino a quota 13.540 per il Comune di Camposampiero (+28,6%). Questo, in continuità con quanto accade nei comuni limitrofi appartenenti alla provincia di Treviso.

1

9

10

11

12

13

1415

16

17

Tas s i d i variazione 2020 s u 2001 (% )A ree PTP della Prov inc ia di Padova

da 24,9% a 25% (1)da 5,3% a 24,9% (5)da 0,6% a 5,3% (2)da -7% a 0,6% (2)

Fonte: Provincia di Padova, Osservatorio del Progetto strategico, Le proiezioni demografiche, marzo 2003

Page 98: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Treviso

Asolo

Castelfranco

Conegliano

MontebellunaOpitergino

Quartier del Piave

Vittorio Veneto

Tassi di variazione 2020 su 2001 (%)Aree Territoriali della provincia di Treviso

superiore al 40%dal 22,7% al 40%dal 18,4% al 22,7%dal 12,4% al 18,4%

Treviso

Asolo

Castelfranco

Conegliano

MontebellunaOpitergino

Quartier del Piave

Vittorio Veneto

Tassi di variazione 2020 su 2001 (%)Aree Territoriali della provincia di Treviso

superiore al 40%dal 22,7% al 40%dal 18,4% al 22,7%dal 12,4% al 18,4%

Tassi di variazione 2020 su 2001 (%)Aree Territoriali della provincia di Treviso

superiore al 40%dal 22,7% al 40%dal 18,4% al 22,7%dal 12,4% al 18,4%

Distribuzione territoriale delle variazioni demografiche per aree territoriali (2001-2020). Provincia di Treviso

Fonte: Provincia di Padova, Osservatorio del Progetto strategico, Le proiezioni demografiche, marzo 2003

Page 99: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Distribuzione territoriale delle variazioni demografiche per comuni (2001-2020). Province di Padova, Treviso e Vicenza

Tasso di variazione 2020 su 2001 (%)

dal 27 al 83 (83)dal 10 al 27 (118)dal -7 al 10 (90)dal -69 al -7 (29)

Fonte: Provincia di Padova, Osservatorio del Progetto strategico, Le proiezioni demografiche, marzo 2003

Page 100: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Lo scenario

La caduta delle barriereSpazio Temporali

La competizionea tutto mondo

Il Processo di Omologazione

Il Processo diSviluppo Locale

Il Processo diInternazionalizzazion

e

La dilatazionedel mercato

I sistemi d’area el’identità territoriale

La promozione integrata a livello internazionale

La Centralitàdel Territorio

Page 101: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Lo scenario economico Lo scenario economico 2003:2003:

• In forte espansione i servizi, in flessione l’industria (manifatturiera e tessile) mentre l’agricoltura è residuale;

• Padova occupa l’undicesima posizione nel confronto nazionale come PIL. Nel biennio 2002-2003 c’è stato un incremento del PIL del 4,4% (in regione è stato del 3%). La Provincia di Padova da sola produce il 20% del PIL del Vento.

• La Provincia di Padova scende al 39° posto come reddito pro-capite

Page 102: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

• Le dinamiche del reddito pro capite indica anche che la nostra area ha visto più di altre crescere la popolazione residente. Il dato indica che non c’è stata una creazione di ricchezza in proporzione al potenziale di forza-lavoro disponibile;

• Il numero delle imprese cresce ancora, ma tante sono anche quelle che chiudono e a cessare spesso sono aziende storiche che davano lavoro a tanti. Quelle nuove invece spesso sono deboli instabili.

Lo scenario economico Lo scenario economico 2003:2003:

Page 103: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Lo scenario economico 2003:il rapporto Censis 2004

• Un’Italia che ha paura di diventare povera e di regredire e non guarda più al futuro.

• Un’Italia che compra di meno ma spende di più per cose “solide”, che cerca sicurezza,

• Il 53% degli italiani sarebbe disponibile ad uno scambio meno tasse-meno servizi; allo stesso tempo non crede troppo né alle prospettive aperte dal federalismo, né alle novità della Costituzione europea, eventi passati senza lasciare segno. Gradirebbe piuttosto il vecchio amato welfare.

Page 104: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Lo scenario economico 2003: il rapporto Censis 2004

• Continua la tendenza di scegliere di lasciare il grande centro, la città, per andare a vivere nel borgo. Dove si è più “chiusi” ma si gode di una migliore qualità della vita.

• Non sogniamo più. Ce ne stiamo qui in piedi di piombo a presidiare un presente indeclinabile. Nessuna memoria del passato, nessuna idea di futuro.

• Il presidente del Censis conclude: “Dobbiamo trovare l’orgoglio di alcuni nostri valori, il coraggio di accettare la sfida, uscire allo scoperto. E correre il rischio”.

Page 105: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Lo scenario finanziario 2004

La Centralitàdel Territorio

34,43

36,6043,45

44,39

68,10

69,19

70,98

74,59 75,64

76,24

79,40

69,70

86,56

92,49

92,64

92,60

92,68

65,5763,40

56,55

55,61

31,90

30,81

29,02

25,41

24,36 23,76

20,60

30,30

13,44

7,51 7,36 7,40 7,32

0,00

10,00

20,00

30,00

40,00

50,00

60,00

70,00

80,00

90,00

100,00

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

Entrate correnti proprie

Entrate correnti derivate

Page 106: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Lo scenario finanziario 2004

Tosap1,90%

Compart.IRPEF32,03%

Add. IRPEF10,6%

ICI 51,15%

Imp.Pubblicità1,1%

Add. ENEL3,22%

Page 107: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

ICI per tipologia

ICI STIMA 2007 - PER TIPOLOGIA

58.233,33 60.708,38 59.011,6771.635,86 79.136,36 89.715,28

103.291,38

167.766,94

200.000,00 210.000,00

255.000,00275.000,00 280.000,00 285.000,00

508.427,33 512.209,60 514.662,60

577.870,45594.860,70

617.147,40

680.173,74

573.540,78600.000,00

633.000,00

690.000,00

720.000,00 730.000,00 740.000,00729.056,35

750.965,25

799.147,75815.128,09

846.924,28865.085,96

977.068,68

1.051.000,00

1.100.000,00

1.155.500,00

1.189.500,00 1.190.000,00 1.200.000,00

45.974,48

18.832,61

47.000,0028.080,08 27.216,05 37.024,82 45.373,14 45.974,48 46.069,67 47.000,00 47.000,00 47.000,00 47.000,00 47.000,00

910.287,82

15.000,00

115.000,00

215.000,00

315.000,00

415.000,00

515.000,00

615.000,00

715.000,00

815.000,00

915.000,00

1.015.000,00

1.115.000,00

1.215.000,00

1.315.000,00

1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

anno

eu

ro

terreni agr. aree fabbr. abitaz.princ. altri fabbr.

aree fabbr.

terreni agric.

abitaz.princ.

altri fabbr.

Page 108: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

90% - 95%del nostro “fatturato”

proviene dal nostro territorio

Da soggetti ed Aziende che:

Abitano,Vivono,

Transitano,Lavoranonel nostro

TERRITORIO

Cioè

Se noi fossimo un’aziendae guardassimo al

nostro bilancio

Il Territorioè

il nostroPRODOTTO

Un paragone per semplificare

Page 109: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Perché unCittadino

oun’Aziendadovrebbesceglierequesto

territorio?

Se ci mettiamodalla parte di chideve scegliere

Centrale nella sceltasono:•i Servizi•le Caratteristiche•il “Clima sociale”presenti nelTerritorio

Perché scegliere Questo Territorio”?

Si guarda ad un’area territoriale significativa, chenon è il singolo Comune di 6.000, 12.000 abitanti. E’ un’area vasta che interessa.

Page 110: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Perché scegliere il “Questo Territorio”?

Perché penso che questo territorio sia un ambiente favorevole per me e la mia famiglia per la realizzazione della nostra vita.Per il futuro della nostra azienda.

Page 111: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Scuole diogni ordine e grado

Sanità

Serviziall’infanzia

Verde Pubblicoorganizzato

Strutture e serviziper anziani

Un centrourbanovivibile

Un centroculturale

Attività sportive

Associazionieducative

Facilità dimovimento

Viabilità adeguata

Centri servizi

Un PaeseSicuro

Quartierivivibili

CaricoTributario

Lavoro

Ciò che suscita appeal, “simpatia reciproca”, è il Sistema Territoriale

Page 112: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Ciò che suscita “sympàtheia”: simpatia, un sentire condiviso, sentire la medesima influenza. Ciò che crea appeal:

• Sono i servizi di un territorio.

• E’ il sistema territoriale

• Un sistema territoriale di eccellenza

Page 113: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Implica• Comuni di eccellenza• Aziende di eccellenza, • Scuole di eccellenza • Servizi di eccellenza • Società civile di eccellenza• Territorio di eccellenza• Capitale Umano di eccellenza

……..

Diventare un territorio di Eccellenza

Page 114: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

• Non basta diventare un territorio che suscita appeal;

• Occorre decidere Chi voglio che sia il “cliente ideale” di questo territorio.– Quali aziende;– Quali persone

La domanda si trasforma:

Page 115: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

• Per attrarre ed orientare aziende e persone alla qualità è necessario prestare più attenzione alla qualità dello sviluppo: qualità dello sviluppo: • uno sviluppo orientato a

conferire più qualità alla vita e più qualità all’ambito locale;

• uno sviluppo capace di coniugare coesione sociale e sviluppo economico.

Un modello di sviluppo che va oltre il dualismo sviluppo-declino

Page 116: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

In questi anni abbiamo affrontato prevalentemente problematiche di:• razionalizzazione di servizi;• miglioramento dei servizi• riduzione di costi;Aspetti necessari, ma non sufficienti per rispondere alle nuove esigenze delle nostre Comunità. Guardando al futuro servono nuove vie, occorre ripensare al nuovo ruolo del pubblico, serve un nuovo modello di sviluppo per il territorio.

•Dobbiamo assolutamente mantenere e migliorare il nostro grado di competitività come territorio;

•Per noi oggi è vitale concorrere per essere competitivi, non possiamo perdere posizione rispetto ad altri territori.

•Non siamo un’area d’aiuto comunitario ma anche da noi deve essere possibile parlare di progetti per lo sviluppo e abbiamo bisogno di qualcuno che ci dia una mano.

•Sviluppo significa capacità di competere.

L’Unione: un valore aggiunto per il territorio

Page 117: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

La missione dell’UnioneSviluppo del territorioSviluppo del territorioRealizzare un livello di governolivello di governo ed un sistema di servizisistema di servizi capaci di

Mantenere un clima di fiducia

nel Cambiamento, nelle Istituzioni e nel Futuro

Rendere più competitivo il Territorio

“Alleanza per lo sviluppo”

Creare valore aggiunto, economia di scala e crescente

qualità nei servizi“Un patto per i bilanci”

Page 118: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Ambito di Identità

Territoriale

Visione dello Sviluppo

La Strategiadello

Sviluppo

Le 5 leve dello

Sviluppo

Politica peril consenso

Risorsefinanziarie

Competenze per

governareMetodo

Infrastruttu-razione

99 INGREDIENTI PER LO SVILUPPO

Page 119: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

GLI INGREDIENTI PER LO SVILUPPOINGREDIENTI DESCRIZIONE

Ambito d’Identità TerritorialeAmbito d’Identità Territoriale L’Unione 50.000 abitanti, il Camposampierese 90.000 abitanti, la Provincia, Area metropolitana, Regione… “uno sviluppo a geometrie variabili con al centro il livello locale”.

Visione dello SviluppoVisione dello Sviluppo Un sistema territoriale leader in Europa e nel Mondo

Strategia: le tre colonne d’ErcoleStrategia: le tre colonne d’Ercole •La Cabina di regia per lo sviluppo

•I Servizi per lo sviluppo: per il buon governo; per il cittadino; per l’Impresa.

•La Valorizzazione e la Promozione del territorio

Un modello per Un modello per Conoscere, Conoscere, PianificarePianificare, , AgireAgire, , Verificare, Verificare, RendicontareRendicontare la competitività del la competitività del territorio: territorio: “Il Capitale territoriale “Il Capitale territoriale e le 5 leve dello sviluppo”e le 5 leve dello sviluppo”

Il Capitale Territoriale:• Il capitale Umano

• Il capitale Sociale

• Il capitale Economico

• Il capitale Sociale

• Il capitale Infrastrutturale

Infrastrutturazione dello SviluppoInfrastrutturazione dello Sviluppo Struttura leggera: Unione e Centro Servizi Territoriale e Cinque piattaforme di lavoro: Siat, Autonomy, pro-Clary, Capitale Umano, Space

Risorse FinanziarieRisorse Finanziarie Lo sviluppo si paga con lo sviluppo. Il Piano di Sviluppo Territoriale, il Piano Generale di Sviluppo, l’Intesa Programmatica d’Area, il Piano degli interventi.

Competenze per governare lo Competenze per governare lo SviluppoSviluppo

Quali Conoscenze (Sapere)

Quali Capacità (Saper Fare)

Quali Comportamenti (Saper Essere)

MetodoMetodo Conoscere, Pianificare (condividere), Agire, Valutare, Rendicontare.

Politica del ConsensoPolitica del Consenso Concertazione (le 4 C della Concertazione: conoscenza, competitività, compatibilità-sostenibilità, concorrenza per lo sviluppo), Credibilità, Responsabilità, Essere Squadra, Comunicazione: 5 ingredienti per un progetto che raccolga consenso

Page 120: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Il capitale territorialeun modello per Conoscere e misurare la competitività del territorio

CCapitaleSSociale

CCapitaleUUmano

CCapitaleAAmbientale

CCapitaleEconomico

CCapitaleIInfrastrutturale

CCTT

Page 121: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

IL CAPITALE TERRITORIALELe Cinque Leve dello Sviluppo

LE INFRASTRUTTURE

MOBILITA’

VIABILITA’TECNOLOGIA

IL CAPITALEUMANO

CONOSCENZA(sapere)

CAPACITA’(saper fare)

COMPORTAMENTI(saper essere)

IL CAPITALE SOCIALELa coesione sociale

CAPITALE AMBIENTALE

SICUREZZA WELFARERIQUALIFICAZIONE

CENTRIURBANI

CAPITALE ECONOMICO

SISTEMAVALORIALE

CCTT

Page 122: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Il capitale territorialeun modello per Pianificare e condividere la direzione dello sviluppo del territorio

CCapitaleSSociale

CCapitaleUUmano

CCapitaleAAmbientale

CCapitaleEconomico

CCapitaleIInfrastrutturale

CCTT

PIANO DELLE

INFRASTRUTTURE

PIANO DI ZONA

PIANO DELLE

COMPETENZE

PIANO DEI LUOGHI DELLA QUALITA’ SOCIALE

PIANO DEI SERVIZI

Page 123: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Il capitale territorialeun modello per PianificarePianificare e condividere la direzione dello sviluppo del territorio

PIANO DELLE

INFRASTRUTTURE

PIANO DI ZONA

PIANO DELLE

COMPETENZE

PIANO DEI LUOGHI DELLA QUALITA’ SOCIALE

PIANO DEI SERVIZI

PPiano iano

SSviluppo viluppo

TTerritorialeerritoriale

P.A.T.I. I.P.A.

PIANO DEGLI INTERVENTI

PGS

Page 124: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Il capitale territorialeun modello per RENDICONTARERENDICONTARE delle politiche del territorio

CCapitaleSSociale

CCapitaleUUmano

CCapitaleAAmbientale

CCapitaleEconomico

CCapitaleIInfrastrutturale

BilancioBilancioSocialeSociale

Page 125: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Il capitale territorialeun modello per RENDICONTARERENDICONTARE: il Bilancio Sociale

Promozione dellaPromozione dellaPartecipazionePartecipazione

Sviluppo Sviluppo OrganizzativoOrganizzativo

Programmazione Strategica

BilancioSociale

Un approccio integrato

Page 126: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

La Strategia di intervento

Le 3 Le 3 funzioni funzioni

per lo per lo svilupposviluppo

La cabina di La cabina di regia regia

dello sviluppodello sviluppo

Valorizzare Valorizzare e e

Promuovere Promuovere il territorioil territorio

Proporre di Vivere, Visitare, Investire e di

godere dei Servizi presenti nel territorio

•Pianificare: chech up – valutazione prospettica, tavoli dello sviluppo – stesura del piano – piano degli interventi –

•Agire: fonti di finanziamento – attivazione delle azioni/servizi, cruscotto

direzionale •Rendicontare: cruscotto di controllo, unioneinforma e bilancio sociale

I Servizi I Servizi per lo per lo

SviluppoSviluppo

• I servizi per il Buon Governo:

• I servizi per le Imprese

• I servizi per il Territorio

Page 127: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Le tre funzioni per lo sviluppo: la cabina di regia

La cabina La cabina di regia di regia

dello dello svilupposviluppo

RendicontarRendicontaree

• cruscotto di controllo,

• UnioneInforma

• bilancio sociale

AgireAgire

Pianificare Pianificare

• Chech-up territorio

• Valutazione prospettica

• I tavoli dello sviluppo

• Il Piano Strategico

• Il Piano degli interventi

• fonti di finanziamento

• attivazione delle azioni e dei servizi

• cruscotto direzionale

Page 128: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Le tre funzioni per lo sviluppo: i servizi per lo sviluppo

Per il Buon Per il Buon GovernoGoverno

• Networking

• Sit in web

• Servizi in web

Per le Per le ImpreseImprese

• Controllo di Gestione, organizzazione, analisi dei processi• Sportelli Integrati• Sistema Informativo Territoriale• Servizio Unico del personale. Il Bilancio delle competenze, • Service amministrativi• Servizio attività produttive• Sicurezza (polizia municipale)• Coesione Sociale (protezione civile, difesa civica) • Servizi di Tecnologie della Comunicazione e dell’Informazione

I Servizi I Servizi per lo per lo

SviluppoSviluppo

Per ilPer il TerritorioTerritorio

• Marketing promozione e gestione del business

• La gestione della filiera produttiva

• Sit in web

Page 129: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Le tre funzioni per lo sviluppo: la valorizzazione e la promozione

Marketing Marketing territorialeterritoriale

Il Sistema di rappresentazione virtuale Il Sistema di rappresentazione virtuale del territoriodel territorio

Valorizzare Valorizzare e e

PromuoverePromuovere il territorioil territorio

Il Sistema Integrato di Promozione: Il Sistema Integrato di Promozione: Il piano regolatore della comunicazione (Web; TV; Ufficio Stampa; Fiere e Incontri, eventi, manifestazioni, convegni, ecc)

Page 130: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

UNO SVILUPPO AGEOMETRIE VARIABILIGEOMETRIE VARIABILI

Il Veneto

1

9

10

11

12

13

1415

16

17

Tas s i d i variazione 2020 s u 2001 (% )A ree PTP della Prov inc ia di Padova

da 24,9% a 25% (1)da 5,3% a 24,9% (5)da 0,6% a 5,3% (2)da -7% a 0,6% (2)

L’Unione La Provincia

Tasso di variazione 2020 su 2001 (%)

dal 27 al 83 (83)

dal 10 al 27 (118)

dal -7 al 10 (90)

dal -69 al -7 (29)

Il Camposampierese

Page 131: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

1 Territorio

“GLI INGREDIENTI”

AMBITO DI IDENTITA’ TERRITORIALE

Sette Comuni in Unione

Fare Squadra

(Siamo interessanti perché siamo squadra)

Concertazione(I tavoli per lo Sviluppo)

1 Politicaper il

consenso

1 Metodo

ANALISI CONDIVISIONE AZIONE

Essere Credibili

Relazionidi Fiducia

ResponsabilitàSociale. Responsabili

delle proprie azioni

Rendicontazione (sociale)

VALUTAZIONERENDICONTA-ZIONE (sociale)

Page 132: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Il Progetto per lo Sviluppo e le TRE questioni aperte

Le competenze

per portare avanti il progetto

Le risorse per realizzare

e gestire il progetto

Le infrastruttur

eper consolidare

il processo

Page 133: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Regionali/Provinciali

Nazionali

Comunitarie

Da fondazioni

Da privati

SERVIZI

INFRASTRUTTURE

L’ottimizzazione dell’esistente

Aumento delle entrate tributarie con allargamento della base

imponibile

Rapporti di partenariato

Aumento delle entrate da servizi

al territorio

Contributi su progetti

Valorizzazione urbanistica territoriale

Le Risorse per il progettolo Sviluppo si paga con lo Sviluppo

Page 134: IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI LUCIANO GALLO PADOVA, 11 dicembre 2004.

Lo Sviluppo va infrastrutturato

IL PROGETTO

LE COMPETENZE

LE RISORSE

E’ UN PROCESSOCHE VA INFRASTRUTTURATO

AGENZIADI

SVILUPPO

CENTROSERVIZI

TERRITORIALE