Il Barbarigo Magazine 2013

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B TRADIZIONE E FUTURO 94 o A N N O ARBARIGO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO LICEO CLASSICO LICEO SCIENTIFICO LICEO MUSICALE ISTITUTO TECNICO ECONOMICO 2013

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Alla fine di ogni anno il Barbarigo distribuisce agli allievi e alle famiglie un magazine illustrato, con i fatti salienti dei dodici mesi appena trascorsi. Un modo per ricordare insieme e per mantenere viva la memoria di tanti momenti trascorsi insieme, da conservare e rileggere.

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B

TRADIZIONE

E FUTURO 94o

A N N O

ARBARIGOSCUOLA SECONDARIA

DI PRIMO GRADO

✦LICEO CLASSICO

✦LICEO SCIENTIFICO

✦LICEO MUSICALE

✦ISTITUTO TECNICO

ECONOMICO

2013

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BARBARIGOmagazine 2013

Editoriale Rettore 1

Tra tanti sogni ecco il GGB 2

Impegnarsi concretamente per gli altri 3

Bisogni speciali, persone speciali 4

Scambi internazionali 5 - 7

Medie 8

Istituto Tecnico Economico 9

Licei Classico e Scientifico 10 - 11

Liceo Musicale 12

Associazione Amici di don Floriano 13

Scuola d’arpa - Ensemble Floriana 14

Donazione della pala mariana 15

Gruppo teatrale Ombre di verità 16

Associazione Ex Allievi 18 - 19

Dalla Russia con amore e cultura 20 - 21

In memoria: maestri e amici 22

Associazione genitori Barbarigo 23

Flash 24 - 27

Diplomati esami 2013 28

Supplemento n° 1 al n° 46 della Difesa del popolo del 1 dicembre 2013Direttore responsabile Guglielmo Frezza – Registrazione Tribunale di Padova del 15.6.1950 n° 37 – EEC editricePoste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB – Padova

Foto: archivio dell'IstitutoBarbarigo; Studio Photolikedi Radames Fiorotto (pagg. 1, 2, 18, 19, 29, 30);International Memories di Ingrid Gerrits (pag. 28).

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IL RETTORE

Istituto Barbarigo,scuola davvero smart

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L’innovativa e riuscita votazione della com-ponente genitori del consiglio d’istituto,realizzata prevalentemente on line, ha da-

to un segno di quello che al Barbarigo intendiamocon l’espressione “scuola smart”: una scuola chevuole far esplodere al meglio le risorse personalidi ogni studente per realizzarne il successo scola-stico e formativo; e a questo fine utilizza tutte levie – con particolare attenzione a quelle “digitali”– per rendere più veloci e facili i rapporti tra lepersone (comprese le relazioni scuola-famiglia) ele funzionalità burocratiche, per sperimentarenuovi approcci didattici, per arricchire l’informa-zione sulle iniziative dell’Istituto e favorire la par-tecipazione delle diverse componenti scolastiche.“Smart” allora nel senso di sveglio, abile, intelli-gente, brillante, dinamico, innovativo... Tutti ag-gettivi che la quotidianità mette alla prova, sia perla qualità del servizio reso dai diversi operatoriscolastici (presidenza, docenti, segreteria e ammi-nistrazione, servizi vari) sia per lo stile con cui silavora e ci si rapporta tra le persone. Un istitutogiunto al 95° anno scolastico “deve” (e vuole!) im-maginare e costruire il proprio presente e futurocon uno sguardo improntato alla fiducia e all’in-novazione, non rivolto a un passato, certo glorio-so, da ripetere tale e quale. Pur apprezzando lanostalgia affettuosa espressa da tanti ex allievi cheringrazio per la vicinanza e la stima, lo sguardo vaproiettato in avanti, con un chiodo fisso, una do-manda persistente: qual è il modo migliore per ri-spondere alle esigenze dei ragazzi d’oggi, immersiin un mondo in continuo cambiamento, globaliz-zato, “liquido”?“Essere smart” allora è un mezzo, non il fine: maun mezzo che va scoperto, utilizzato e incrementa-to per servire il fine, per favorire e accompagnare

la crescita dei nostri studenti e studentesse, tutti eciascuno. Al primo posto l’attenzione e la cura alla persona– a ogni ragazzo/a “così com’è” – vero fine delnostro lavoro formativo: significa una didattica fo-calizzata sempre di più sull’apprendimento, suquello che lo studente effettivamente “riceve”, ela-bora e fa proprio; lo stesso “Cantiere Persona”,originale progetto di progressione personale, aiutaa delineare un percorso formativo comunitario“classe per classe” che favorisce la progressiva ac-quisizione di stili e valori. Le strategie concrete(dalla lavagna elettronica alle mille funzionalità diDidanet, dallo snellimento burocratico all’aumen-to di informazioni condivise, dall’insistenza sullaformazione linguistica al punto ascolto e counsel-ling) servono a favorire la maturazione di “questi”ragazzi e ragazze, con il leale e generoso coinvol-gimento delle famiglie. Lungo l’anno scolastico vogliamo ribadire il desi-derio e la volontà di crescere insieme, adulti e ra-gazzi, mettendo a frutto i talenti di ciascuno equelli “originali” della nostra scuola (clima sere-no, attenzione alla persona, scambi internazionali,musica…); di partecipare alla vita della nostracittà e del territorio, cogliendo le opportunità chePadova ci offre, anche in proiezione europea emondiale; di sentirci parte viva della nostra Chie-sa diocesana e della Chiesa universale, ringiovani-ta dal sorriso e dalla freschezza di fede di papaFrancesco (un Papa davvero “smart!”) che già dàappuntamento a tutte le scuole per sabato 10 mag-gio 2014 a Roma. Per ricordare a tutti quant’è im-portante la scuola per il bene comune, per lo svi-luppo autentico di un Paese!

don Cesare Contarini

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L’ANIMATORE SPIRITUALE

Tra tanti sogni ecco il GGB(Gruppo Giovani Barbarigo)

Con circa 250 giovanidavanti non puoi fare ameno di sognare, pro-

gettare e soprattutto sperare.Proprio questo mi è accaduto il12 settembre, all’inizio del mioquarto anno di servizio pasto-rale al Barbarigo, incontrandogli studenti già conosciuti ne-gli anni precedenti e i volti deinuovi arrivati. Vi racconto allora quali sonoalcuni dei miei sogni sul Bar-barigo… Sogno una scuola chesappia attingere sempre più aivalori dell’umanesimo percreare e trasmettere cultura;una scuola che sia palestra diciviltà e di cittadinanza re-sponsabile; una scuola che sia“laboratorio” non solo di ideema anche e soprattutto di fede:una fede capace di dialogarecon la ragione e con la scienza,che sproni a cercare, per arri-vare a scoprire in Gesù l’auten-tico volto di Dio e, dunque,

l’autentico volto dell’uomo.Una scuola che, proprio perchécristianamente ispirata, è aper-ta al mondo e sul mondo, se-condo le indicazioni che ilConcilio Vaticano II ci ha rega-lato nella Gaudium et spes. Daquesti sogni nascono i progettiche vanno ad integrare la pro-posta formativa dell’Istituto eche trovano nel “Cantiere per-sona” il punto di raccordo. Traquesti progetti uno in partico-lare mi continua a girare per lamente: poter iniziare l’espe-rienza di un gruppo giovaniche trovi casa al Barbarigo erenda presente il passato, noncosì remoto, di un faro cultura-le e spirituale che il CollegioVescovile ha rappresentato perPadova e la nostra diocesi. Sogni e progetti accompagnatida alcune speranze: accennosolo a qualcuna. Che continui-no ad esserci sempre più fami-glie che scelgono il Barbarigo

per quello che esso costitutiva-mente è: scuola della persona,scuola cattolica e diocesana,paritaria, radicata nel territorioma aperta al mondo e, abbrac-ciando il suo progetto educati-vo, collaborino fattivamentecon i docenti per il bene dei fi-gli. Che la Comunità diocesana,nelle sue varie espressioni,continui a credere in questaopera educativa quale stru-mento prezioso di formazioneumana e di evangelizzazionedella persona e della cultura.Che gli studenti siano felici difar parte del Barbarigo e si ap-proprino con consapevolezzadello stile di questa comunitàeducativa posta dalla Chiesa diPadova al loro servizio e cimettano passione, grinta e gu-sto per rendere la nostra scuolasempre più “smart”, per ri-prendere lo slogan che il retto-re ha scelto per questo nuovoanno.Sono certo che questi sogni,questi progetti e queste spe-ranze non sono fantascientifici,perché, nella preghiera, li affi-do allo Spirito Santo che connoi continua a scrivere paginestupende di Vangelo.

don Lorenzo Celi

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VOLONTARIATO E SOCIALE

Impegnarsi concretamente per gli altri

Il Barbarigo, grazie in primoluogo all’impegno dei docen-ti coordinati dalla professo-

ressa Carla Zotti, continua aospitare iniziative benefiche e as-sociazioni di volontariato, dandoagli studenti la possibilità di co-noscere e di impegnarsi nel so-ciale. Sabato 17 novembre 2012 iragazzi di terza e quarta superio-re hanno incontrato Caterina Si-monsen, ex alunna affetta da unagrave malattia rara, e RomanoLovison dell’associazione “Occhidolci”, che sostiene alcuni ospe-dali oculistici in Etiopia. Succes-sivamente alcuni alunni hannofatto conoscere ai compagni discuola l’associazione “Occhi Dol-ci”, durante l’intervallo in quat-tro postazioni sotto il porticatodell’Istituto, promuovendo l’ac-quisto del miele della cooperati-

va “Reticolato”, centro di inseri-mento al lavoro per disabili. Il 1°dicembre 2012 è stata la voltadelle classi dell’ultimo anno del-le superiori, che hanno potutoincontrare le associazioni “Peruna Nuova Vita” (donazioni),“CIN Centro Iniziative Nuove”(tossicodipendenza), “Melogra-no” e “Dottor Clown” (anima-

zione minori). «La partecipazio-ne dei ragazzi è stata esemplare– ha detto la professoressa Zottial termine delle iniziative – emolti di loro hanno confermatodi voler continuare a impegnarsinel sociale anche in futuro».

Correndo con CaterinaDonare il sangue:

un atto responsabilità

Sono 23 gli studenti del Barba-rigo che quest’anno si sono

resi disponibili a donare il san-gue. Otto di loro hanno fatto an-che il test per divenire donatoridi midollo. I ragazzi si sono re-cati durante l’orario di lezione alcentro trasfusionale dell’Ospe-dale ai Colli, i giorni 21 e 25 otto-bre e 8 novembre 2013, accom-pagnati dai professori Carla Zot-ti, Antonio Da Re e GiovanniScorzon. La speranza è che molticontinuino: donare il sangue èsempre un atto di responsabilitàe di generosità e in quanto tale èsempre bello e appagante.

«Nel 2009 mi è stata diagnosticatauna malattia genetica rara, chia-

mata “deficit di alfa-1 antitripsina”», rac-conta Caterina Simonsen, 24 anni, diplo-mata al Liceo Scientifico del Barbarigo.

La malattia colpisce il fegato e i polmoni e obbliga a fare 7 – 9 aerosolal giorno, oltre a un altro trattamento che dura dalle 3 alle 6 ore algiorno. Eppure Caterina non ha perso il sorriso e nella sua condizionesi è messa in testa di correre una maratona! L’obiettivo è di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del-la ricerca per le malattie rare, ed è anche per questo che è venuta adincontrare i ragazzi del Barbarigo. Il risultato è che diversi docenti estudenti hanno deciso di accompagnare Caterina durante un percorsodi cinque chilometri nel corso dell'annuale Maratona di Sant'Antonio,lo scorso 21 aprile. Una giornata all'insegna dell’amicizia e dell’alle-gria, per sensibilizzare sempre più persone sull’importanza di soste-nere la ricerca, in particolare sulle malattie rare.

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Attenzione e cura dellapersona, di ogni ragaz-zo/a “così com’è”: que-

sto è il must, la caratteristica fon-damentale della scuola cattolica.E così anche la recente normati-va ministeriale sui Bes (bisognieducativi speciali) è compresae applicata al Barbarigo inquest’ottica.In ogni indirizzo di studio, siaalle medie sia alle superiori, cisono situazioni che rientrano neiBes, per Dsa (disturbi specificidi apprendimento) o altri moti-vi. Come rispondere alle esigen-ze poste dai bisogni speciali?Primo principio è che ogni ra-gazzo è unico, chiamato a di-ventare se stesso, in assoluta ori-ginalità. Non è un bisogno spe-ciale ma una persona in crescita,alla scoperta dei propri talenti elimiti. Le aree di difficoltà ven-gono dunque considerate manon enfatizzate, nella logica difar crescere abilità e competenze“possibili”: è assurdo esonerareda una prova (ad esempio, dilingua straniera) solo perché lalegge lo consentirebbe… se lostudente è in grado di procedereverso quel traguardo, è tutto diguadagnato per lui, sia per icontenuti acquisiti sia per il me-todo (la scuola insegna per lavita). Altro impegno comune qui alBarbarigo: maturare un climafavorevole alla comprensionedei bisogni speciali, avvertendoche tutti siamo un po’ (o tanto)speciali, tutti abbiamo qualche

tratto “diversamente abile”.Agli studenti si cerca di spiega-re, con le debite attenzioni diprivacy, le differenti strumenta-zioni concesse e le inevitabilidifformità nelle valutazioni; aigenitori si chiede di “aiutare adaiutare”, spiegando ai figli chele differenze non sono preferen-ze e va maturata una sensibilitàdi accoglienza e aiuto reciproco;i docenti curano, in diversi mo-di, una specifica formazione(anche grazie alla Fidae, che haorganizzato una “rete” di scuolededicata ai Bes).Con l’obiettivo di rendere lascuola davvero inclusiva, si èdelineato questo percorso: sichiede alle famiglie di “docu-mentare” entro i primi giorni diottobre difficoltà o disturbi; se i

docenti avvertono qualcheaspetto problematico, si parlacon i genitori per capire la situa-zione e il percorso formativoprecedente. Poi gli insegnanti siconfrontano per la stesura delPDP (piano didattico persona-lizzato) su apposito modulo co-struito al Barbarigo; quindi, en-tro fine novembre, si firma ilpatto scuola-famiglia-studente,con gli impegni di ciascuno al fi-ne di perseguire il successo sco-lastico e formativo del ragazzointeressato, di ogni studente. E dopo? Dopo viene la scom-messa… affidata alla fragilità ditanti (giovani) interpreti. Ma lascommessa ha una posta impor-tante: rendere speciale ognigiorno di scuola. Rendere spe-ciale la vita.

SCUOLA INCLUSIVA

Bisogni speciali,persone speciali: tutti e ciascuno

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Scambi internazionali, con novità

Un’amicizia nuovain Ungheria

Anche nel 2013 sono venuti a trovarci gli amici delloStiftsgymnasium di St. Paul, una bellissima scuola

benedettina in Carinzia, Austria, che si sono fermati dal18 al 22 febbraio. I ragazzi austriaci hanno detto di essersitrovati bene, in particolare con le famiglie dei nostri alun-ni che li hanno ospitati durante il soggiorno. Uno dei po-chi aspetti negativi ha riguardato il clima: desiderosi disole italiano, hanno trovato freddo e neve! La vista è statamolto apprezzata anche dal punto di vista formativo: i ra-gazzi carinziani hanno infatti avuto la possibilità di fre-quentare le lezioni assieme ai colleghi padovani, misu-randosi anche con materie e sistemi di insegnamento inu-suali per loro.

ITE: Willkommen Austria!

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Èsempre importante conoscere e con-frontarsi con altre esperienze, anche alivello internazionale: è stata quindi

particolarmente gradita la visita di AndrásUjházy, preside della scuola cattolica di Pili-scsaba in Ungheria, e di Otilia Bednarik, do-cente di italiano presso lo stesso istituto.L’incontro ha fatto seguito alla visita in Un-gheria da parte di una delegazione del Bar-barigo (preside e professoressa Battan), chesi è svolta a novembre 2012. L’istituto un-gherese l’anno scorso è stato intitolato pro-prio a Sant’Antonio di Padova: di qui l’inte-ressamento a trovare contatti proprio nellacittà del Santo. L’istituto di Piliscsaba ospitacirca 500 alunni dai 6 ai 18 anni, ed è moltorinomato nel suo territorio.Del resto tutta la scuola cattolica è molto ap-prezzata e valorizzata in Ungheria, anchedal punto di vista del sostegno da parte del-lo stato. Una realtà purtroppo molto lontanada quella del nostro paese, dove la paritàscolastica spesso rimane quasi completa-mente sulla carta. Ringraziando per l’ospitalità, gli amici un-gheresi hanno riferito di aver molto apprez-zato il nostro Istituto, sia per la bellezza deiluoghi che per la serietà dell’insegnamento ela preparazione dei ragazzi. Iniziative po-tranno nascere in futuro, a cominciare dallacollaborazione e dallo scambio di buoneprassi in ambito educativo, in particolare loscambio internazionale del liceo musicalenel 2014. Una relazione strategica visti anchegli ottimi rapporti economici tra il nostroterritorio e l’Ungheria, dove la cultura e lalingua italiana sono particolarmente apprez-zate.

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Poi è arrivato il momento di accogliere gliamici olandesi e norvegesi, che sono stati

a Padova dal 19 al 25 aprile. Il programma:una serie di attività svolte usando l'inglese co-me lingua di lavoro, tra cui la presentazionereciproca dei rispettivi istituti e le visite a Pa-dova, Verona e Venezia. Spazio anche per ilworkshop "creazione di un mosaico" (a curadell’Unione Provinciale Artigiani) e per losport, con i tornei interscolastici di pallavolo,pallacanestro e calcetto. Mercoledì 25 aprile lacena conclusiva, con i ragazzi italiani, olande-si, norvegesi riuniti insieme: una festa, tantisaluti e arrivederci sulle strade della vita!

Ritrovarsi a Padova

Gli scambi internazionali con istitutipartner (non mere gite di istruzione)sono ormai una tradizione per il Bar-

barigo, membro del circuito internazionale discuole d’eccellenza Elos. Le visite rappresen-tano il culmine di un percorso che dura tuttol’anno scolastico, e che comprende lo studioapprofondito della lingua inglese e della sto-ria e della cultura paese che si andrà a visita-re, oltre al contatto con gli studenti e gli inse-gnanti della scuola partner, spesso stabilendorelazioni e amicizie destinate a durare. Anchenell’anno 2012/13 i ragazzi della 2° Classicosi sono gemellati con i coetanei norvegesi diAskim: giorni splendidi trascorsi tra studio,sport e attività ricreative e culturali. Presentianche i ragazzi di altri quattro paesi: Olanda,Spagna, Slovenia e Ungheria. Il programmadella settimana prevedeva lavoro di gruppo(gruppi misti, lingua veicolare inglese), unagiornata a Oslo, la visita a una centrale idroe-lettrica (l'acqua lì non manca...), una giornatasulla neve per provare lo sci di fondo – moltopopolare in Norvegia – e un torneo di palla-volo, dove la nostra squadra si è piazzata alprimo posto per il terzo anno consecutivo!

Liceo Classicofamosi in Norvegia

Alberto Santin ritratto da un giornale norvegese mentre prova il salto dal trampolino. Basso ma… sempre un trampolino!

Due amicidalla Scandinavia

Per la prima volta, oltre agli scambi inter-nazionali Elos compiuti dalle singole

classi, sono stati nostri ospiti due amici pro-venienti da un altro paese. I norvegesi Mar-tin e Mona sono stati per una settimana connoi, sfruttando anche i corsi del Barbarigo inlingua inglese (come geografia a livello spe-rimentale). Durante la loro permanenza so-no stati ospitati dalle famiglie di GiovanniTessaro e Giovanna Ghinello, i quali poi aloro volta li hanno seguiti in Norvegia peruna gradita settimana di scambio.

LICEI CLASSICO E SCIENTIFICO

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Ogni viaggio cambia inevitabilmente l’animo di chi locompie. Profondamente. Se poi i viaggiatori sonoventuno studenti della IV Liceo Scientifico, partiti

alla volta dell’Olanda nell’ambito dello scambio internazio-nale Elos, la rivoluzione dei cuori è inevitabile. Accompagnatidai docenti Silvia Peron e Dino Gasparoni, siamo partiti perla nostra avventura settimanale, dal 3 al 9 febbraio, mentre unpallido sole domenicale illuminava l’aeroporto di Venezia.Tutta la classe ha partecipato con interesse e coinvolgimentoalle attività proposte. I partner olandesi hanno organizzatoworkshop durante i quali abbiamo avuto la possibilità diesprimere le nostre doti artistiche, realizzando dipinti ispiratiad artisti del calibro di Van Gogh e Rembrandt. La prima sera siamo stati coinvolti in un'avvincente e "spa-ventosa" caccia al tesoro nel bosco, con tanto di mostri e zom-bie, interpretati dagli studenti olandesi dell’ultimo anno e daqualche docente burlone; la crescita interiore di un viaggiato-re passa anche attraverso esperienze degne di un film di Da-rio Argento. I nostri amici olandesi pensavano di intimorirci e di farci va-cillare nella gara di dibattito del giorno dopo, ma così non èstato: con grande soddisfazione per il terzo anno consecutivoi gruppi italiani si sono fatti valere, arrivando alla fase finalecon ben due squadre e vincendo il primo premio dopo averaffrontato temi di attualità come l’eutanasia e la clonazione;questa vittoria ci ha resi orgogliosi delle capacità di esprimer-ci in lingua straniera nonostante i timori iniziali. Ma la nostra permanenza tra i “Crazy Dutch People” non havisto gli italiani cimentarsi solo nelle arti e nell’oratoria: sia-mo riusciti a offrire a tutti la tipica simpatia italiana anche nel"talent show", durante il quale una sceltissima e preparatissi-ma rappresentanza maschile della classe si è cimentata nelcanto dell'inno di Mameli. Pubblico in piedi e applauso since-ro a fine performance. Gran finale con la giornata ad Amster-dam, visitando il museo di Van Gogh e il Rijksmuseum. L'esperienza ci ha arricchiti tanto dal punto di vista culturalequanto da quello umano: abbiamo avuto la possibilità distringere amicizia con persone di altre nazionalità e di essereaccolti con calore dalle famiglie, tanto che alla partenza alcunidi noi – e anche di loro – non hanno trattenuto le lacrime.Ultimo ma non meno importante: la squadra del Barbarigoha vinto il torneo di pallavolo tra le squadre degli 8 paesi par-tecipanti!

Gli studenti della IV Liceo Scientifico 2012/13

Liceo Scientifico in Olanda viaggiare per crescere

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Il laboratorio di teatro delle Scuole Medie ha presentato lo scorso 12aprile Libri in scena, uno spettacolo teatrale in otto parti. I ragazzihanno conquistato il pubblico con il loro impegno e la loro simpa-

tia. Adattamento e regia della professoressa Mariantonia Colonna Pre-ti, che ha saputo trasmettere a tutti l’entusiasmo e la determinazioneper portare avanti il progetto.

Venerdì 20 settembre le treclassi della Scuola media

hanno vissuto una giornata dav-vero speciale, accompagnati dal-l’animatore spirituale don Loren-zo e da alcune professoresse, aCamposampiero presso i SantuariAntoniani, per conoscere da vici-no sant’Antonio e la sua storia.Al loro arrivo sono stati accoltidal simpaticissimo fra Fabio che liha guidati alla scoperta dellesplendide sculture del maestroSandrin, che non solo abbellisco-no il luogo ma rappresentano unvero itinerario di catechesi “pla-stica”, tutta costruita sul parallelofra i momenti salienti della vita diAntonio e il Vangelo di Gesù. Lasorpresa più grande per i ragazziè stata l’ultima scultura che ripro-duce l’evento della Pentecoste, at-

traverso i simboli dello Spirito:tra questi il vento che sfoglia il li-bro della vita nelle cui pagine silegge la storia di alcuni santi fran-cescani (Francesco, Chiara, Anto-nio, Luca Belludi, MassimilianoKolbe) e poi tante pagine ancorada riempire… non è stato difficileper i ragazzi cogliere l’invito ariempire quelle pagine con la pro-pria storia! Molto intenso è stato il momentodella s. Messa a cui hanno parte-cipato anche don Floriano e donAlberto, giunti coraggiosamentein macchina da Padova. Non poteva poi mancare unabella partita a calcio per i ragazzie una piacevole passeggiata perle ragazze, ottimi antipasti in atte-sa che un cuoco d’eccezione pre-parasse una deliziosa pasta con la

pummarò gradita a tutti…Il tempo è trascorso troppo infretta, ma è stato sufficiente per-ché i ragazzi si conoscessero me-glio anche se appartenenti a classidiverse, trascorressero un giornodi scuola speciale e si lasciasseroavvicinare dall’esperienza straor-dinaria di Fernando da Lisbona,diventato sant’Antonio di Pado-va, onorato in tutto il mondo…Chissà che non dimentichino an-che quel grande libro sfogliatodal vento dello Spirito e cresca inloro il desiderio di scriverlo con laloro vita!

Giornata speciale insieme ad Antonio

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Un anno super!Teatro di qualità e... risate

Esperimenti scolasticiL’aria occupa uno spazio? Di cosa è composto il terreno, e come distinguere tra le va-rie tipologie, più o meno adatte all’agricoltura? Come funziona l’elettromagnetismo?Rispondere è più semplice se lo si verifica in prima persona: per questo i ragazzi delBarbarigo nei laboratorio sono di casa! L’insegnamento delle scienze è strategico perla maturazione dello spirito critico, per questo fin dalle Medie ai ragazzi viene tra-smesso il gusto di sperimentare quello che c’è scritto nei libri, tramite una serie disemplici ma efficaci attività di laboratorio.

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“Sicurezza oggi:dalla scuola almondo del lavo-

ro per studenti della secon-daria di secondo grado”. Èquesto il titolo del progettopromosso da Forema Pado-va, l’ente di formazione dellaConfindustria di Padova acui hanno partecipato le clas-si III e V dell’Istituto TecnicoEconomico. Tutti gli studenti hanno fattola formazione di base sulla si-curezza sul lavoro per 8 orecon un esperto, ricevendoinoltre una testimonianza dalavoratori che hanno subitogravi infortuni invalidanti.Un gruppo di 16 ragazzi (dientrambe le classi coinvolte)ha inoltre costituito una“squadra” di lavoro, con l’o-biettivo di realizzare un pro-getto per far conoscere ediffondere la cultura sulla si-curezza. Il gruppo ha lavora-to con un coach aziendale per

tre ore, con lo scopo di capirecome si realizza un progetto,poi tutti hanno collaboratoper la realizzazione di unprodotto finale: un gioco elet-tronico. In pratica una seriedi quiz in sequenza, sullo sti-le di quelli che si vedono intelevisione: se si rispondecorrettamente si va avanti, al-trimenti si torna al punto dipartenza. È questo il modoideato dagli studenti del Bar-barigo per trasmettere ai pro-pri coetanei le nozioni basedella sicurezza. In seguito sono state effettua-te due visite aziendali per ve-dere le “buone pratiche” inazienda per la tutela del la-voro. Il prodotto è stato in-viato il 24 aprile per la valu-tazione di una commissione.Il percorso è stato conclusodall’attività di Peer Learning,che consiste nel far conoscereil prodotto in alcune classi, eda un evento finale.

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO

Sicurezza, scuola di vita

Al fine di contribuire alla promozionedi una cultura bancaria e finanziaria

che favorisca scelte sempre più consape-voli da parte dei cittadini e delle famiglie,il Barbarigo ha aderito al programma dieducazione economica e finanziaria “In-formati”, ideato e condotto da Unicredit,una delle più grandi banche italiane edeuropee. Il programma, realizzato attra-

verso incontri prividi finalità commer-ciale, è stato carat-terizzato da conte-nuti e stile di lin-guaggio semplice,chiaro e adeguatoai bisogni conosciti-

vi e alle tipiche caratteristiche dei destina-tari. I contenuti sono stati organizzati se-condo moduli predefiniti, le cui specificitàsono state identificate sulla scorta dellepiù efficaci esperienze del passato, adatta-ti alle esigenze didattiche attuali. Gli alun-ni delle classi III e V Istituto Tecnico Eco-nomico e Commerciale hanno partecipatoad alcune proposte formative finalizzatead accrescere la cultura sulle cause e suirischi associati al fenomeno del sovrainde-bitamento, oltre a fornire importanti no-zioni di base dell’attività bancaria e deiprincipali prodotti bancari di interesse perle imprese.Nello specifico i corsi hanno riguardatol'accesso on-line ai servizi bancari (III ITE,23 gennaio), l’accesso al credito (V ITC, 6febbraio), le logiche di finanziamento e iprincipi di finanza aziendale (V ITC, 25-26gennaio). L’esperienza è stata molto posi-tiva, e ha visto interagire i ragazzi con iformatori, che hanno saputo coinvolgerliin discorsi di alta finanza!

Per una cultura finanziaria

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LICEI CLASSICO E SCIENTIFICO

Sant’Egidio per la pace in Mozambico

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Il 30 aprile, nello Studio Teologico del Santo, laclasse V ginnasio, i rappresentanti di classedel Barbarigo e di numerose scuole superiori

di Padova hanno partecipato all'incontro sullaventennale pace del Mozambico, promosso dallaComunità Sant'Egidio. Due responsabili hanno il-lustrato ai presenti la lunga storia della comunità,esortando tutti noi a prendere parte alle loro nu-merose attività di volontariato. Hanno poi proiet-tato delle illustrazioni e delle fotografie dell'epo-ca, rappresentanti le trattative di pace di questoPaese africano, trattative che si sono svolte a Ro-ma e hanno avuto successo grazie alla mediazio-ne della comunità Sant'Egidio. Tutto il pubblicoha seguito con attenzione la travagliata storiadella Nazione mozambicana e dall'ancora piùtravagliata trattativa per arrivare alla rappacifica-zione delle due fazioni opposte, pace ormai ne-cessaria per la sopravvivenza dell'intera popola-zione del Mozambico.

Pietro Bologna

A scuola di Costituzione

Conoscere i propri diritti e doveri, assie-me alle istituzioni dello Stato, è il la-

sciapassare per diventare cittadini più con-sapevoli: nell’ambito della Fiera delle parole,mercoledì 9 ottobre 2013 i nostri ragazzihanno partecipato all'incontro sulla Costitu-zione con il giudice di Cassazione Domeni-co Gallo.

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Mercoledì 13 marzo 2013 noi della 2° scienti-fico, armati di biglietto dell’autobus e cap-potto, siamo usciti da scuola, accompa-

gnati da due dei nostri professori. Destinazione: l’I-stituto Scalcerle, per portare a termine il progetto“Che piacere”, che vuole spiegare ai ragazzi i rischie i danni dell’alcol. Già si prospettava un’uscita co-me tante altre, magari anche un po’ noiosa, invece,contro ogni nostra previsione, questo progetto ci hasorpreso. Non c’era nessuno specialista o studiosopronto ad elencare i pro e i contro del bere. Ad acco-glierci, infatti, sono stati un attore e due cantanti rapchiamati “Massima Tackenza”. Lo spettacolo, incre-dibilmente divertente e ironico, narrava la storia diun ragazzo di nome Galileo e del suo nuovo amico,ricco ed estroverso. Entrambi giovani, entrambi allaricerca della felicità e della spensieratezza, sono ca-duti facilmente nella rete dell’alcol. E da qui il passoè breve. Galileo, con dei genitori apprensivi e forseanche un po’ irritanti, è costretto a rimanere a casa a

studiare per aver preso un quattro in matematica.Ma quello stesso giorno il suo amico, a cui la fami-glia lascia totale libertà, esce in moto, completamen-te ubriaco e muore. È una storia che non ha niente diastratto o distante da noi, ma che, al contrario, èmolto diffusa ai giorni nostri. Una delle classiche vi-cende che si sentono al telegiornale.Forse è proprio la veridicità e la banalità dello spet-tacolo ad averci colpito, forse è il modo estrema-mente semplice e quasi ironico con cui viene trattatol’argomento, ma tutti noi siamo rimasti sbalorditi altermine della rappresentazione. Ci eravamo aspetta-ti tutt’altro da questa uscita e certamente non unospettacolo del genere, che tuttavia insegna molto dipiù di qualsiasi discussione. Coloro che hanno idea-to questo progetto hanno, infatti, colpito nel segno oalmeno si sono avvicinati notevolmente all’obbietti-vo: far conoscere ai giovani i rischi dell’alcol e ren-derli consapevoli delle loro azioni.

Federica Vanzani

Progetto “che piacere”: la vita non è un gioco

Artisti di classe!

Complimenti ai ragazzi della 4° Scientifico edella 2° Classico, che si sono classificati terzi

all’edizione 2013 del Premio Manuzio. La rassegna viene organizzata ogni anno dall’U-nione Artigiani di Padova, per premiare la creati-vità e l’abilità degli studenti delle scuole della pro-vincia di Padova. Il piazzamento è stato ottenuto pre-sentando in gara i mosaici prodottinel corso del laboratorio al qualehanno partecipato anche i ragazziolandesi e norvegesi ospiti del Barba-rigo durante la settimana degli scam-bi Elos svolti in aprile. Una novità assoluta quella dell’inter-nazionalità che, assieme alla qualitàartistica dei manufatti, sembra esserestata molto apprezzata dalla giuria diConfartigianato.

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LICEO MUSICALE

Un saggio stellare

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Igiovani musicisti del Barbarigo crescono:nel saggio conclusivo dello scorso annoscolastico, tenutosi il 31 maggio 2013, si

sono infatti ammirate performance davveronotevoli, sia per abilità tecnica che perespressività, nel contesto di un livello gene-ralmente molto alto. Gli allievi hanno potutosbizzarrirsi nelle loro specialità: dalla liricaalla musica sinfonica, dai brani strumentali almusical. Tutti bravissimi, studenti e insegnanti!

Una rassegna di lezioni-concerto pensate per dare a tutti – giovani e adul-ti, esperti e neofiti – l’occasione di apprezzare dal vivo il bel canto: que-sto è “Il Barbarigo all’opera”, nato nel 2012 dalla collaborazione tra il Bar-barigo e l'Inner Wheel e giunto quest'anno alla sua seconda edizione, sem-pre sotto la direzione della musicista Giulia Vazzoler. La formula prevedeche ogni concerto sia dedicato a un tema particolare; i brani vengono ese-guiti da giovani ma già affermati musicisti che provvedono anche a “spie-garli”, in modo da permettere a tutti di poterli gustare a pieno. Quest’an-no la rassegna si è articolata in un ciclo di quattro concerti tra il 15 gen-naio e il 27 aprile che, oltre a registrare un buon successo di pubblico,hanno anche rappresentato per gli studenti del Liceo Musicale un’ottimaopportunità per approfondire la storia e la teoria della musica.

Premiato anche il Barbarigoal Gran Galà del XIV Con-corso internazionale “Arte

musicale e Talento”, larassegna organizzatadall’Associazione Do-centi Musicisti di Vi-cenza in collaborazio-ne con l’amministra-zione comunale diMontecchio Maggioree la Regione Veneto.Al Liceo Musicale èstato infatti assegnato – nel corsodella cerimonia tenutasi il 6 luglio

2013 al Castello di Romeo a Mon-tecchio Maggiore – il 2° premioper le scuole di secondo grado.

Presenti il rettore donCesare Contarini emons. Floriano Rion-dato, con una rappre-sentanza di studenti egenitori. Tra i premiatiindividuali, primo po-sto tra i pianisti perl’ex allievo Andrea Az-zolini, diplomato al Li-

ceo Scientifico del Barbarigo nel2012 e ora studente al Conserva-

torio di Mosca. Tanti partecipantidall’Italia, ma anche da Svizzera,Austria, Germania, Russia, Giap-pone, Spagna, Georgia, Corea ePolonia.

Premiata l’eccellenza musicale

Il Barbarigo all’opera, seconda edizione

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ASSOCIAZIONE CULTURALE E MUSICALE “AMICI DI DON FLORIANO”

Preziosa opportunità per incontrare la musica

C ompie un anno l’associazione “Amici didon Floriano”, nata per favorire la diffusio-ne della cultura musicale di qualità presso

grandi e piccini. Anche quest’anno sono disponibi-li corsi musicali per vari strumenti: dall’arpa alcontrabbasso, dal corno alla chitarra, classica edelettrica, con in più la novità del coro giovanile.Per i più piccoli si segnalano il coro della vocibianche e il corso di propedeutica musicale, natoper dare un’educazione musicale e ritmica di baseai bambini dai tre anni in su. Per chi lo desidera c’èanche la possibilità di noleggiare gli strumenti di-rettamente presso l’associazione e di iscriversi incorso d’anno.

(Buona) musica per crescere meglio e felici

Lo dimostrano ormai numerosi studi: l’ascolto ela pratica musicale fin dalla tenera età aiutano i

bambini a sviluppare le capacità di apprendimentoe di ragionamento. Proprio sul tema de “L’impor-tanza della musica per una crescita armoniosa” leassociazioni musicali "Mario Voltolina" e “Amici diDon Floriano”, con il patrocinio della Provincia e delComune di Padova, hanno organizzato il 18 gennaio2013 un convegno-concerto aperto al pubblico. Conl’iniziativa si è anche voluto risvegliare interesse perl’insegnamento la musica, troppe volte pensata co-me attività elitaria, oppure bistrattata e declassatanei programmi di studio, quando non del tutto can-cellata. L’evento è stato coordinato da Amarilli Vol-tolina, organista di fama internazionale e docentepresso il Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza, eha visto l’intervento di Stefano Da Ros, dirigentescolastico, Caterina Ravenna, musicoterapeuta edesperta in educazione musicale, Giovanna Ferrari,esperta in difficoltà di apprendimento e in musicote-rapia, e Saida Puppoli, attrice e conduttrice di labo-

ratori teatrali.

PER ISCRIZIONI E INFORMAZIONI:Associazione Musicale e culturale “Amici di Don Floriano”

Tel. 346.6973949

Danza e anoressia

Il mondo della danza è af-fascinante e insidioso,

ammirato, idealizzato, ep-pure forse ancora poco co-nosciuto. Maria FrancescaGarritano, ex ballerina solista del corpo di ballodella Scala, ha scelto di raccontare la sua espe-rienza nel libro “La verità, vi prego, sulla dan-za”, che è stato presentato al piano nobile dell'I-stituto Barbarigo il 5 ottobre 2013. Nel libro l'au-trice, che si firma Mary Garret, tratta argomentispinosi come l'anoressia e racconta le sue emo-zioni e delusioni, nella consapevolezza che l'arteè soprattutto vita, una passione che non può di-menticare la sua profonda umanità.

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Grande festa l’11 maggio, nelteatro della Facoltà Teologi-ca del Triveneto, per i 20

anni della scuola di arpa del Barba-rigo. Una realtà nata dall'intuizionedi don Floriano Riondato, storico decano e da più dimezzo secolo infaticabile animatore culturale e mu-sicale dell'Istituto, realizzata grazie all'opera delladocente Maria Chiara Bassi che, assieme alle sue ra-gazze, in questi anni ha fatto del Barbarigo un cen-tro rinomato per lo studio dell'arpa. Basti pensareche dal 1997 l’Istituto ha ospitato dieci edizioni dellarassegna “Giovani arpisti”, organizzata dalla profes-soressa Bassi e dalla ditta Salvi, che ha portato in viaRogati più di cento strumentiste da tutto il Trivene-to.Dalla scuola nel 2000 è nato l'Ensemble Floriana,una delle orchestre d'arpe più importanti in Europa,che ha tenuto numerosi concerti e ha partecipato aconcorsi, scambi, manifestazioni culturali e tournéein Italia, Spagna, Belgio, Olanda e nel Principato diMonaco. L’originalità della formazione – fino a 25

arpe – ha suscitato l’interesse dicompositori come Tarcisio Batti-sti, Alessandro Toffolo e Ales-sandro Kirschner, che per essa

hanno scritto numerosi arrangiamenti inediti.«Tra le soddisfazioni maggiori cito l’invito di Clau-dio Scimone al Veneto festival e l’esibizione all’audi-torium di Montecarlo di fronte a oltre duemila per-sone, tra cui il principe Alberto – racconta la Bassi –Ma grande gioia ci hanno dato anche momenti piùintimi, come la giornata con i piccoli pazienti dellaCittà della speranza e il concerto per gli alpini nellarocca Meli Lupi a Soragna, per raccogliere fondi perla Lunigiana». In occasione della festa è stato anche presentato unbellissimo libro illustrato, che raccoglie in 150 pagi-ne questi anni di arpa al Barbarigo.Il programma della serata, aperta dall’assessoreClaudio Piron, ha compreso omaggi per i centenaridi Verdi e Britten e brani in prima assoluta. Alla pre-senza di tutte le allieve che negli anni si sono acco-state allo studio di questo strumento sono stati inol-tre omaggiati, con fusioni in vetro realizzate per l'e-vento dall'artista aponense Ione Suardi, i rappresen-tanti degli enti e delle associazioni culturali e benefi-che con cui la scuola ha collaborato. Tra questi LuigiZanesco, fondatore della Città della Speranza, Diofe-bo Meli Lupi, principe di Soragna, Angelo Di Mola,presidente di Andi Emilia Romagna, Denis Catenaz-zi, maestro della Schola Cantorum di Cortina, e Gra-ziella Gavezotti, presidente Edenred Europa.

Gli ultimi concerti• Maserà di Padova, Chiesa della Natività 22/12/2012

• Cortina, Basilica Santi Filippo e Giacomo 2/03/2013

• Padova, Liviano, Sala dei Giganti 8/03/2013

SCUOLA D’ARPA – ENSEMBLE FLORIANA

Venti anni festeggiati alla grande!

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ALTARE E PALA MARIANA DONATI AL BARBARIGO

Il sorriso della Verginesul nostro lavoro

13maggio 2013: quale pe-riodo migliore del me-se della Madonna per

inaugurare il nuovo altare maria-no, dono della famiglia Frugoni?Un’opera splendida, con in piùun piccolo mistero sulla sua ori-gine. Il dipinto è stato collocatonell'antipresidenza, al piano no-bile dell'Istituto.Dopo il saluto del rettore, che haringraziato i Frugoni a nome delBarbarigo, Andrea Nante, diret-tore del Museo diocesano di Pa-dova, ha illu-strato le carat-teristiche deldipinto for-mulando an-che un’ipotesisull’origine:per le caratte-ristiche artisti-che e la consi-stenza dei co-lori, potrebbetrattarsi diun’opera della scuola veneta del-la prima metà del ‘700.Dal materiale utilizzato si puòdesumere che l’altare sia stato findall’inizio destinato alla devozio-ne domestica; il dipinto invecepotrebbe essere precedente, e so-lo in un secondo momento adat-

tato all’arredo ligneo, come sipuò dedurre dal fatto che alcunefigure di angioletti appaiano ta-gliate dalla cornice. L’opera po-trebbe quindi venire da una cap-pella gentilizia o da una chiesa;un percorso che in futuro verràstudiato con maggiore approfon-dimento: quello che al momentorisulta evidente è il pregio dell’o-pera, dovuta quasi certamentealla mano felice di un artista nonoscuro.Il dono proviene dalla cappella

della fabbricadella Pataviumconfezioni delcommendatoreMario Frugoni,attiva a Padovain via MonteCengio (pressol’attuale super-mercato) dall’11giugno 1960,quando fuinaugurata dal

vescovo Girolamo Bortignon, al1966, anno in cui il complessoproduttivo fu trasferito a CarraraSanto Stefano. «La mia famiglia èsempre stata legatissima al Bar-barigo, che tutti noi quattro fra-telli abbiamo frequentato – hadetto Filippo Frugoni – Il nostro

è un gesto di riconoscenza versochi ci ha educati, nella convinzio-ne di interpretare anche quellache sarebbe stata la volontà deinostri genitori». «Per noi era molto importanteche non si perdesse la funzionespirituale dell’altare, presso ilquale io e i miei fratelli ci siamocomunicati e cresimati» ha ag-giunto Paolo Frugoni, anche luipresente alla cerimonia. Un bel gesto di sensibilità e di fi-lantropia culturale, che rende ac-cessibile alla comunità un beneun tempo privato.

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Ed è già “Piazzetta dei Leoni”

ADERIRE ALLA COMPAGNIA“OMBRE DI VERITÀ”

• Associarsi è gratuito e non vincolaalla frequenza.

• Per informazioni e chiarimenti è possibile contattare il professorAntonio (Toni) Da Re [email protected]

• oppure scrivere una [email protected]

• Sito: www.ombrediverita.it

COMPAGNIAOmbre di Verità

N essuno forse lo imma-ginava nel 2007, quan-do in seno al Club Lo-

bacevskij, il circolo culturale eartistico del Barbarigo, si iniziòa pensare al teatro come a unmezzo per divulgare concettiscientifici presso un pubblicopiù vasto. Studiare e stare insie-me in modo diverso e creativo:sono nati così al Barbarigo i pri-mi lavori teatrali (“La velocitàdella luce”, “Einstein…la vita diun genio” e “Pirandellianamen-te Galileo, con un pizzico diBrecht e un po’ di Zelig”). Poicon “Noi… Lobacevskij” (2010),basato su un copione fisso anzi-ché un “canovaccio”, c’è statoun cambio di marcia, che in se-guito ha portato nel 2012 allafondazione di una vera e pro-pria compagnia teatrale amato-riale.È nata così “Ombre di Verità”(www.ombrediverita.it), che apoco più di un anno dalla fon-dazione riesce a mettere in sce-na addirittura il suo terzo lavo-ro teatrale originale. Dopo “An-drea. Le crepe di un cinquan-tenne” (che ha debuttato il 16novembre 2012) e “Destinatario

sconosciuto” (1° febbraio), dal29 novembre al 1° dicembre èinfatti la volta dell’atteso “Piaz-zetta dei Leoni”, come semprenel teatro del Barbarigo.Andrea. Le crepe di un cin-quantenne, firmata dal profes-sor Antonio “Toni” Da Re, conla regia di Giorgia “Gigia” Maz-zucato assistita dal professorDino Gasparoni, ha registrato iltutto esaurito per le tre serate diprogrammazione, con spettatorieccellenti come il professor Giu-seppe Zaccaria, magnifico retto-re dell’Università di Padova, e ilvicario vescovile mons. FrancoCosta. Nutrita la lista degli in-terpreti, quasi tutti provenientedal Barbarigo: Luca Beccaro,Francesca Bortolon, Carlo An-drea Cirese, Toni Da Re, France-sco Gastaldi, Edoardo Mason,Carla Matteazzi e MargheritaVolpin. Con quest’opera per laprima volta i docenti e i ragazzidel Barbarigo hanno raccontatola storia di un personaggio nor-male, Andrea per l’appunto,che a cinquant’anni si trova afare un bilancio della propriavita, in un cammino a ritroso in

cui rivive e riconsidera le scelte,gli incontri e gli errori commes-si. Un’opera di grande intensitàemotiva, che ha raccolto gli ap-plausi della platea e che è stataanche replicata in varie sedi,sempre per beneficenza.Destinatario sconosciuto, trattodal romanzo epistolare diKatherine Kressmann Taylor, èstato ispirato alla Giornata dellaMemoria per le vittime dell’O-locausto, celebrata ogni anno il27 gennaio. La trama: l’uomod'affari Martin Schulse torna al-la fine degli anni ‘30 con la suafamiglia in Germania, mentre ilsocio Max Eisenstein, ebreo, ri-mane negli Stati Uniti per bada-re all'attività comune, una galle-ria d’arte. I due si scrivono: at-traverso 19 lettere viene raccon-tata l’ascesa del nazismo e l’ini-zio delle persecuzioni contro gliebrei in Germania, in un cre-scendo drammatico che pro-gressivamente allontanerà sem-pre di più i due vecchi amici fi-no a metterli l’uno contro l’al-tro. Martin e Max sono stati in-terpretati da Antonio Da Re eDino Gasparoni, accompagnatidalle musiche originali eseguite

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dal vivo dallo studente GianlucaGallo, mentre sullo sfondo ve-nivano proiettate le immaginidella fotografa Cristina Chec-chetto. «Abbiamo scelto questotesto durante i nostri incontri se-rali – ha ricordato Gianluca Gal-lo, allora studente di quinta Li-ceo Scientifico – Un modo diver-so per approfondire un partico-lare periodo storico, capendoche dietro ai fatti raccontati dailibri ci sono persone e storiedrammaticamente reali».Dal 30 novembre al 1° dicembre2013 è la volta di Piazzetta deiLeoni, scritto da Da Re assiemealla studentessa Allegra Violan-te. Un lavoro innovativo, a co-minciare dal metodo: la fase del-la vera e propria scrittura è statainfatti preceduta da una specie

di sondaggio condotto on line:«Siamo stati contattati in formaanonima da circa 150 ragazzi, acui abbiamo chiesto di raccon-tarci via internet degli “spicchidi loro”: quello che gli passavadentro, sia il brutto che il bellodella loro età – ci racconta ToniDa Re – in seguito assieme adAllegra abbiamo selezionato lestorie e iniziato a stabilire un fi-lo conduttore tra di esse». Un’e-sperienza molto stimolante an-che per Allegra Violante: «Scri-vere è stato bello e divertente,un modo diverso per stare insie-me, ma anche molto interessan-te, visto che si tratta dei proble-mi dei ragazzi della mia genera-zione».«La storia racconta di un grup-po di ragazzi adolescenti: aspet-

tative, angosce, speranze e fru-strazioni – continua Da Re –Vuole ricordare, soprattutto anoi adulti, quello che vive un ra-gazzo d’oggi. Tenendo semprepresente che questi probleminon vanno sottovalutati, perchépossono accompagnarti per tut-ta la vita». La pièce prende il no-me da un bar, che si immaginafrequentato da diversi gruppi diragazzi, e impegnerà quasi tren-ta attori tra studenti, diplomatidel Barbarigo ed esterni, venutia conoscenza dell’attività dellacompagnia attraverso gli spetta-coli o internet. Una rappresenta-zione a tutto tondo e in grandestile, che prevede anche mo-menti musicali animati da ungruppo di giovani ballerini: gliSkull Monkeys Crew.

CLUB LOBACEVSKIJ Intanto il Club Lobacevskij rimane vivissimo, sempre

con l’obiettivo di continuare ad essere un laboratorio e

un incubatore di idee, dove l’incontro e la collaborazione

su un piano paritario tra docenti, studenti ed ex alunni dell’Istituto

possano dare il massimo spazio alla creatività dei componenti e so-

prattutto all’apertura mentale delle persone, anche al di fuori di un

programma strettamente scolastico.

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Dopo il bel ritrovo delloscorso aprile con le per-sone con cui si è condivi-

so un percorso significativo dellanostra vita, l’associazione ha rac-colto l’esigenza espressa da moltiex allievi di trovare occasioni diincontro e di collegamento con lanostra scuola. Ci proponiamo divalorizzare il patrimonio di rela-zioni e di affetto che circonda ilnostro Istituto e di dare una rispo-sta originale alla domanda di mo-menti socio-culturali. Il Barbarigo rimane “casa” di for-mazione scolastica, umana e spi-rituale, luogo di riferimento cheha sviluppato un forte senso diappartenenza ad una comunità.Con il programma delle iniziativedi quest’anno abbiamo l’opportu-nità di ritrovarci negli spazi fami-liari della nostra giovinezza, di re-cuperare qualche amicizia, di tor-nare ad approfondire e apprende-re alimentando la nostra coscien-

za critica, una delle eredità cultu-rali lasciataci dall’Istituto.Ci piacerebbe che l’Associazioneex Allievi contribuisse a valoriz-zare la storia della nostra scuola,ma soprattutto a promuovere ilsuo futuro come luogo privilegia-to di formazione per chi la fre-quenta e chi l’ha frequentata e co-me uno spazio di divulgazioneculturale per la città. L’Ensembledelle arpe, il teatro del prof Da Rene sono un esempio. L’associazione, grazie al contribu-to e alla partecipazione di tutti,integrerà quanto già si svolge alBarbarigo con altre iniziativeaperte ai soci ex allievi e ad amicipresaentati dai soci.Per approfondire il funzionamen-to dell’associazione, invitiamo aconsultare l’apposita sezione pre-sente nel sito internet www.barba-rigo.edu. Il valore di un’aggrega-zione sta nell’impegno di chi ne faparte: se hai proposte, idee, criti-

che, segnalazioni, contattaci. Con-tiamo vivamente che possa conti-nuare a crescere dimostrando lasua utilità. Confidiamo di rive-derci presto!

La presidenteChiara Pegge

ASSOCIAZIONE EX ALLIEVI BARBARIGO

Nuove attività per crescere ancora

Visita la sezione del sito:www.barbarigo.edu/exallievi

E-mail: [email protected]. 333.7899783

PROPOSTE PER L’ANNO 2013-2014

Giovedì 14 novembre, ore 10Visita a Palazzo Ferro Fini e Teatro la Fenice Organizzata in collaborazione con Clodovaldo Ruffato, ex allievo, presidente del Consiglio Regionale.

Sabato 30 novembre, ore 16Conversazioni su Dante Inferno - Canto V Lettura e commento del prof. Federico Talami

Giovedì 12 dicembre, ore 18Santa Messa di AvventoCelebra don Alberto Gonzato

Sabato 18 gennaio, ore 16 Conversazioni su Dante: Inferno - Canto X Lettura e commento del prof. Federico Talami

Sabato 15 febbraio, ore 16 Conversazioni su Dante: Inferno - Canto XXIII Lettura e commento del prof. Federico Talami

Sabato 29 marzo, ore 16 Conversazioni su Dante: Purgatorio - Canto XILettura e commento del prof. Federico Talami

Giovedì 10 aprile, ore 18Santa Messa di QuaresimaCelebra don Alberto Gonzato

Sabato 3 maggio, ore 16 Conversazioni su Dante: Paradiso - Canto XI Lettura e commento del prof. Federico Talami

Sabato 17 maggio, ore 16Barbarigo in Festa: incontro ex allievi

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IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO

• Presidente: Chiara Pegge• Vicepresidente: Alberto Franceschi• Tesoriere: Marina Montecchio• Segretario: Maria Luisa Simonato

• Consiglieri:Silvia FattoreMaria Francesca FortunatoAndrea MastrangeloGiorgio Mattaliano BelfortiIlaria SolidaGiancarlo Passerini

INCONTRIAMOCIAppuntamento per tutti gli ex allievi il 17 maggio 2014,per la seconda edizione di

Barbarigo in festa, l’incontroannuale degli ex Allievi.

Una festa riuscita!

Un incontro bellissimo, tantiex allievi contenti e anche

molti complimenti per l'idea eper l'organizzazione: tutto que-sto è stato Barbarigo in festa 2013,tenutasi il 13 aprile, che ha regi-strato un'affluenza di circa 500 exallievi. Un successo pieno, bene-detto anche da una splendidagiornata di sole, che dimostra ilgrande e diffuso attaccamentoverso il Barbarigo. Anche il Ve-scovo Antonio ha espresso ap-prezzamento per l'iniziativa, fa-cendosi rappresentare dal vicariogenerale mons. Paolo Doni emandando al rettore una letteradi ringraziamento e di augurio.

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EX ALLIEVI IN CRONACA: ANTONIO PICCOLI

Dalla Russia con amore e cultura

LLa Russia si è svegliata,superando negli ultimi an-ni anche il Pil dell’Italia.

Lo stato più grande del mondo èoggi una realtà dinamica, che ol-tre al gas e al petrolio ha visto ri-partire anche la produzione in-dustriale e i servizi. Qui da 21anni si è stabilito con la famigliaAntonio Piccoli, top managerdel gruppo Pavan di Galliera Ve-neta ed ex allievo del Barbarigo.Laureato in filosofia, collezioni-sta d’arte e mecenate (le sueopere vengono esposte in tutto ilmondo, ultimamente anche aVenezia nell’ambito della Bien-nale), Piccoli è una figura atipicaper chi ha in mente il cliché deldirigente d’azienda, esclusiva-mente concentrato su numeri eindicatori di performance.

Di cosa si occupa?Seguo l’area management per tut-ti gli stati dell’ex Unione Sovieticadel gruppo Pavan, leader nellaproduzione e installazione digrandi impianti per l’industriaalimentare: pasta, baby food, ce-reali da colazione e snacks e, do-po l’acquisizione del gruppo Gol-fetto, anche produzione di farina.Da cinque mandati sono anchedirettore di Confindustria Russia:

circa 200 associati, tra cui i grandinomi dell’industria e dellafinanza italiana. Infine sono statoda poco nominato console onora-rio italiano per gli Urali del sud,un territorio in forte crescita conuna buona presenza italiana.

Ci parla un po’ della sua fami-glia?Mio padre Giuliano era profugoistriano, venuto a Padova solocon la camicia che aveva indosso;poi è arrivato a insegnare paleon-tologia all’università e ha lavora-to nella cooperazione, trascorren-do gran parte dell’anno in Africa,a Mogadiscio. In famiglia erava-mo cinque fratelli, rimasti unitianche nella lontananza. Prima ciritrovavamo ogni Natale; poi latragica scomparsa di nostro fra-tello Giovanni in un incidente ae-reo, seguita dalla morte di miopadre, ha reso le cose più difficili.

Come arrivò al Barbarigo?Ho frequentato ginnasio e liceoclassico a partire dal ‘76, diplo-mandomi nell’81. Mio fratello piùgrande Gregorio, che oggi è am-ministratore delegato della Zuc-chetti di Lodi, frequentava già loscientifico. Il Barbarigo allora rap-presentava una valida proposta

culturale e religiosa, inoltre eraun’isola felice rispetto al clima diquegli anni, caratterizzati da con-tinue manifestazioni e scioperi.

Qualche ricordo in particolare?Oltre agli amici e ai professori miè rimasta impressa la prima edi-zione del torneo interscolastico dirugby, vinta in finale contro il TitoLivio. Ricoprivo i ruoli di terza li-nea e di tallonatore, le nostre co-lonne erano i mitici fratelli Breda.Una soddisfazione non da pocoanche per i nostri compagni e iprofessori, incluso il presidemons. Mortin. Tra i docenti ricor-do personalità fortissime comeBeghin e Talami, determinantiper la nostra formazione. Fummonoi inoltre a iniziare la tradizionedelle settimane culturali autoge-stite. All’inizio forse per qualcunoerano il tentativo di evitare lezio-ni e interrogazioni per qualchegiorno, poi invece con il passaredegli anni divennero sempre piùinteressanti.

Dopo come ha proseguito i suoistudi?Mi sono laureato in filosofia, conuna tesi sulla logica temporaleclassica e moderna che è stata an-che pubblicata. In famiglia avreb-bero voluto che rimanessi all’uni-versità, soprattutto il nonno e lozio materno Marino e FrancescoGentile, entrambi docenti univer-sitari come mio padre. Una tradi-zione che oggi è continuata damio fratello Benedetto, che inse-gna matematica a Philadelphia.Io però mi sentivo troppo “testacalda” per quell’ambiente. Eromolto attivo e avevo iniziato a la-vorare durante gli studi, non soloper bisogno economico: prima ca-meriere, poi giornalista in una tvprivata. L’ultimo anno di univer-sità ho svolto il servizio civile, che

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allora durava 20 mesi, presso ilcentro Sacchetti di Padova. Pochigiorni dopo sono stato assunto al-la Pavan.

Qual è stato il suo percorso al-l’interno dell’azienda?Sono entrato come impiegato al-l’ufficio pubblicità con un contrat-to di formazione e lavoro, poi po-co a poco sono arrivato a dirigerel’ufficio immagine. Poi casual-mente, come spesso accade nellavita, la Russia: in quell’area gli af-fari non decollavano, quindi inazienda mi chiesero di dare unamano per qualche mese. Dopo po-che settimane invece vendetti ilprimo impianto, e dopo 21 annisono ancora qui.

Adattarsi non deve essere statosemplice…Quando a mio padre dicevano“poveretto tuo figlio in Russia”,lui rispondeva “poveri loro!”. Disolito riesco ad adattarmi alle si-tuazioni, mi sento venditore nelsangue; poi ho avuto un’enormefortuna, perché la mia famiglia miha seguito in quest’avventura.Quando ricevetti l’incarico perMosca i due figli erano ancora pic-coli. Oggi studiano e lavorano aLondra, ma tra noi non escludia-mo un giorno di ricongiungerci aMosca.La Russia è cambiata in questianni?Tantissimo dal punto di vista eco-

nomico, mentre da quello socialee culturale è ancora molto legataall’“anima russa”. I grandi roman-zi dell’Ottocento, i Fratelli Karama-zov e Delitto e castigo in testa, rap-presentano ancora bene questopopolo, fortissimo ma lacerato alsuo interno.

È qui che matura il suo rapportocon l’arte?Un’altra bellissima esperienza.Negli anni ho avuto la fortuna diaccumulare tra i 600 e i 700 lavori,quasi tutti appartenenti all’artecontemporanea russa. Sono cor-renti artistiche nate alla fine deglianni ’50, quando con Krusciovsembrò aprirsi qualche crepa neidiktat culturali e artistici del reali-smo socialista. Autori a lungoproibiti dal regime, e spesso all’i-nizio anche trascurati dal mercatodell’arte. Oggi presto gratuita-mente i miei quadri ai musei ditutto il mondo; dentro però ri-mango un collezionista: conqui-stata una “preda”, penso subitoalla prossima. Cerco poi di aiutarei giovani artisti: uno di questi,Vladimir Logutov, è stato inseritodal Moma di New York tra le mi-gliori 300 promesse di questi anni.

La Russia è ancora un’opportu-nità per il nostro paese?Solo a Mosca ci sono oggi 4.000manager italiani, spesso anche insocietà russe come Evraz e Aero-flot, oppure straniere come Nestlè

e Philip Morris. Questo perché gliitaliani hanno l’intelligenza emoti-va che spesso manca ad altri po-poli, e questo in un paese in gran-de trasformazione come la Russianon guasta. In secondo luogo cer-velli e talenti in Italia non sonomai mancati, grazie anche alla no-stra formazione umanistica. Infinequi siamo privilegiati in quantoitaliani: il russo guarda ancora al-l’Italia come al miglior paese almondo.

Cosa consiglia ai ragazzi delBarbarigo?Innanzitutto di non avere maifretta: gli anni del liceo e dell’uni-versità volano. Vorrei poi dire loroche bisogna sapersi adattare aicambiamenti della vita. A volte ildestino ti porta dove non pensavi:quando mi sono traferito in Rus-sia erano in molti a compatirmi,mentre io pensavo solo ad immer-germi nel nuovo ambiente. Inrealtà poi ho ricevuto tantissimoda questo paese, che adesso è co-me una seconda patria. Bisognaavere il coraggio di rompere leproprie abitudini, tradizioni, co-modità. Il mondo è molto più pic-colo di una volta, e questa è ancheun’opportunità alla quale bisognaguardare con fiducia.

Daniele Mont D’Arpizio

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Èmancato il 21marzo 2013 al-l'età di 94 anni,

presso l’Opera dellaProvvidenza di Sar-meola, mons. GiovanniNervo. Una vita pienapassata dalla parte deipoveri e degli ultimi,che nei primi anni disacerdozio ha incrocia-to anche il Barbarigo, inuna fase decisiva dellastoria italiana. Assisten-te nel nostro Istituto,qui entra in contattocon gli ambienti dellaResistenza, tanto da fa-re da staffetta portandocomunicazioni e notizie ai partigiani riuniti sui ColliAlti del Grappa, dove Nervo ogni domenica sale acelebrare la messa.Nel 1951 istituisce a Padova la “Scuola Superiore diServizio Sociale”, mentre nel 1964 dà vita alla Fonda-zione Zancan. Una tappa miliare del suo ministero sicolloca nel 1971, quando, all’indomani del Concilioecumenico Vaticano II, Paolo VI concepisce la Cari-tas. Nervo è chiamato dalla Conferenza EpiscopaleItaliana a presiederla e organizzarla. Dal 1971 al 1976ricopre la carica di presidente; quando, a seguito diuna modifica dello statuto, la carica di presidente èassunta da un vescovo, mons. Nervo ne diviene vice-presidente per tutto il tempo consentito, cioè fino al1986. In occasione del suo 90° compleanno e dei 60 annidella Costituzione è stata posta una targa commemo-rativa nel giardino del Barbarigo.

Ci ha lasciati il 1°settembre adAsiago, dove era

nato, don Cristiano Bor-toli, al Barbarigo perquasi trent'anni. Laurea-to in Lettere all'Univer-sità di Padova, era en-trato nel 1954 nell’Istitu-to, insegnando religioneall'ITC. Dal 1959 al 1966è stato vicepreside dellaScuola Media. Dal 1961al 1968 ha insegnato ma-terie letterarie al LiceoScientifico, per poi rico-prire la cattedra di reli-gione al Liceo Classicodal 1968 al 1982. Chi l'haavuto come docente ne ricorda la competenza e lapassione.Spirito inquieto e curioso, ha sperimentato realtà co-me le comunità di Bose e di Spello, partecipando an-che all’esperienza dei preti operai a Viareggio. Nel1969 fonda il Centro Universitario di via Zabarella, dicui è stato a lungo assistente spirituale, lasciando unamemoria viva di sé in generazioni di giovani. Di lui èstato scritto che “il suo ricordo è benedizione perquelli che l'hanno avuto compagno di strada”.

Il 12 febbraio si èspento il caro Ar-mando Bregioli, che

per anni ha collaboratocon il Barbarigo per lemanutenzioni “di casa”(pulizia del cortile, pic-coli lavoretti) e incom-benze in città. Alle ese-quie, celebrate nella par-rocchia di Torre con lar-go concorso di fedeli,hanno partecipato il ret-tore don Cesare e donFloriano, con alcuni do-centi e non docenti, pertestimoniare la riconoscenza del Barbarigo per unapresenza generosa, cordiale, sorridente.

DON GIOVANNI NERVO, DON CRISTIANO BORTOLI E ARMANDO BREGIOLI

In memoria. Maestri e amici

Mons. Giovanni Nervo(1918 – 2013)

Don Cristiano Bortoli(1925-2013)

Armando Bregioli (1939 – 2013)

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FAMIGLIE PARTECIPI IN ISTITUTO

Novità per l’associazione dei genitori

Dopo anni di adesione all’Associazione Ge-nitori Scuole Cattoliche, il Comitato Agescdel Barbarigo ha deciso di dimettersi e di

fondare l’Associazione Genitori dell’Istituto Bar-barigo, che permetta di continuare, anzi di mi-gliorare, la partecipazione attiva alla vita dellanostra scuola. Lo “strappo” è dovuto a incom-prensioni con i diversi livelli Agesc (provinciale,regionale, nazionale) in seguito al confronto sullaripartizione delle quote associative: il Comitatodel Barbarigo ritiene non più accettabile quantofinora deciso a livello nazionale (e modificabile,pare, solo con tempi lunghi…) e quindi sceglieuna strada di autonomia. I genitori che voglionocontinuare ad aderire all’Agesc possono, ovvia-mente, farlo a titolo personale (la quota associati-va è di 20 euro). Nel momento in cui viene prepa-rato questo magazine non sono ancora state com-pletate tutte le procedure per avviare la nuova as-sociazione: se ne darà notizia, appena possibile,con altri strumenti di comunicazione dell’Istituto.

NUOVO CONSIGLIO D’ISTITUTODopo le elezioni di ottobre 2013 il nuovo Consiglio diIstituto, in carica per tre anni, risulta così costituito: Di diritto: Don Cesare Contarini (Preside)

Maria Pia Vallo (resp. amministrativa)Docenti: Dino Gasparoni • Giovanni Scorzon

Carla ZottiGenitori: Micaela Adami • Enrico Toffano

Alessandra De Stefani Studenti: Carlo Maria Guiotto • Pietro Pagnan

Damiano TerzoPersonale non docente: Bruno Occhilupo

Presidente è stata eletta la signora Alessandra De StefaniZagarese.

Un anno di attività intensa per l’associazionedei genitori del Barbarigo. Il 23 marzo 2013

il tradizionale incontro per gli auguri di Pasquaha fornito l’occasione per visitare, grazie alla di-sponibilità dei proprietari, la splendida casaGentile. Per quanto riguarda la formazione, inte-ressanti gli incontri con Giuseppe Pecere, psico-logo e psicoterapeuta sull’adolescenza e i model-li educativi (12 aprile e 3 maggio), mentre il 7marzo è stato affrontato assieme a Monica Laz-zaretto, responsabile del centro studi della Coo-perativa Giuseppe Olivotti di Mira, il problemadel fascinazione degli adolescenti verso l’utilizzodi droghe, alcol e farmaci, con qualche consigliopratico su come intervenire sul disagio nell’etàcritica. Il 10 ottobre è stata la volta di GiovanniGaravello, doppiatore, speaker radiofonico e for-matore, che ha trattato gli aspetti della correttacomunicazione non verbale, soprattutto in fami-glia.

Incontri, cultura e formazione

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A SPASSO NEI SOTTERRANEI DI PADOVA

Il 4 aprile di quest’anno la V Ginnasio e la II Liceo Musicale,accompagnate dalle professoresse Giordan e Lucisano e laguida di due archeologhe, hanno visitato i sotterranei diPadova per scoprire le tracce ancora visibili dell’ età romana emedievale. Il progetto è stato promosso dall’associazione cul-turale ARCADIA (Architettura, Ambiente, Didattica). La primatappa dell’itinerario è stata la visita del piano interrato dellabanca Antonveneta di via Verdi, nel quale è visibile un’anticastrada romana; in seguito ci si è recati al ponte S. Lorenzo, inRiviera dei Ponti Romani.A SANTIAGO CON PIERO

Piero Tognazzo, generoso volontariosempre in prima fila quandonell’Istituto c’è da dare una mano, ingiugno ha fatto il cammino di Santiagoassieme ai compagni Piero Dal Santo eOrfeo Fabbian. Con sé ha portato unpo’ del Barbarigo, nel cuorema anche bene in evidenzasulle magliette, alcuneindossate durante la faticadel pellegrinaggio, altredonate lungo il viaggio.Piero è infaticabile nel cura-re il giardino, e grazie allasua abilità manuale è pre-zioso aiuto per tutti queilavori di cui c’è semprebisogno: tra le sue ultime“opere” ci sono la nuovatettoia per le biciclette, ildeposito per gli attrezzi è ilnuovo impianto hi-fi della palestra. IlBarbarigo va avanti e riesce a dare unambiente confortevole ai ragazzi grazieanche al lavoro volontario di personegenerose e disponibili come Piero, cheringraziamo sempre di cuore!

UN’ESPLOSIONE DI COLORI AL BARBARIGO

L’idea di un concorso fotografico è nata dal desi-derio di adornare con maggiore vivacità le paretidei corridoi della scuola. Numerose le foto invia-te a novembre 2012 dagli studenti: tutte colora-tissime come richiesto (Il tema scelto era“Esplosione di colore”). Per nulla facile il compi-to della giuria, che alla fine ha individuato trevincitori (Benedetta Toffano, Giovanna Cassin eAnna Fasolo), facendo anche quattro segnalazionid’onore (Filippo Piana, Lucia Grassetto Carrari,Ilaria Rasero, Alberto Santin).

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FESTA DEL LIBRO 2013

Anche nello scorso anno scolastico gli ulti-mi due giorni sono stati dedicati alla Festadel Libro. Con questa iniziativa, che hacoinvolto in modo diverso tutte le classi, ilBarbarigo ha voluto far riscoprire ai ragaz-zi i libri come amici, soprattutto in vistadel periodo estivo, offrendo l’occasione diincontrarli in situazioni privilegiate eaccattivanti. Tante le iniziative e gliincontri con gli autori, tra cui il prof.Umberto Curi, Francesco Jori e SilviaGiralucci; i segnalibri realizzati dall’Agesce donati agli alunni; la consegna di unlibro “speciale” come la Costituzionedella Repubblica Italiana ai diciottenni e il bookshop. Novità dell’ulti-ma edizione: la presentazione di un libro dedicata esclusivamente agenitori, docenti e amici del Barbarigo, a cura di don RobertoRavazzolo, e il concerto jazz a cura dell’Associazione musicale e cultu-rale “Amici di don Floriano”.

VICINI A DON FRANCESCO

La comunità del Barbarigo conti-nua a stringersi intorno a donFrancesco Cesaro, per quasitrent’anni attivo presso l’Istituto,e per 10 rettore, vittima incolpe-vole lo scorso gennaio di un tre-mendo incidente automobilistico.Attualmente don Francesco èospite, in condizioni fisiche anco-ra precarie, dell’Opera dellaProvvidenza di Sant’Antonio diRubano. Il Barbarigo non lodimentica, assieme a quanti inquesti anni lo hanno conosciuto eapprezzato.

EUROPE DAY 2013

Giovedì 9 maggio 2013 anche il Barbarigo ha cele-brato lo Europe Day! Ogni anno in questa giornatavengono infatti celebrate la pace e l'unità europea,in ricordo della Dichiarazione Schuman del 1950.Nella mattinata i ragazzi della Seconda Mediahanno incontrato genitori e amici appartenenti adaltre nazionalità dell'Unione Europea, confrontan-dosi su vari aspetti della loro cultura come adesempio la scuola, il cibo e l'organizzazione dellegiornate. I ragazzi della Seconda Liceo Classicohanno partecipato a un incontro-dibattito in italia-no e in inglese su alcuni argomenti più impegnativicome l'ambiente, l'economia e l'euro.

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GRAZIE PROF!

Commozione e gratitudineda parte di tutta la comu-nità del Barbarigo per idocenti che con l’ultimoanno scolastico hanno ter-minato la loro attività diinsegnamento. AmbraBaessato, Renato Garbo,Francesco Salata ed Elisabetta Villa: un gruppo storico che haformato generazioni di studenti, segnando la storiadell'Istituto.

NUOVO CINEMA BARBARIGO

Per il secondo anno consecutivo l’estate ilgiardino ha ospitato la rassegna estiva “ciné-lite”. Tra i titoli in cartellone i film più famo-si della stagione ma anche alcune primiziedell'estate, qualche classico e una nutritasezione di pellicole d'essai.

ALESSANDRO D’AGNOLO:MEDICO A BEVERLY HILLS

È tornato a trovarci, graditissimo ospite, il dot-tor Alessandro D’Agnolo, maturità LiceoScientifico presso il nostro Istituto. Dopo la lau-rea in medicina, D’Agnolo si è specializzato incardiologia con il professor Gallucci, pionieredelle cardiologia e dell’implantologia italiana.Partito per gli Usa per un periodo di formazioneche avrebbe dovuto essere breve, il nostro exallievo ha invece colto l’opportunità per specia-lizzarsi in medicina nucleare e poi intraprendereuna brillante carriera, che lo ha portato alCedars-Sinai Medical Center, l’ospedale piùconosciuto e apprezzato di Los Angeles, nelfamoso quartiere di Beverly Hills.

È VENUTO A TROVARCI DALL’AUSTRALIA…GREGORIO BARBARIGO!

Visita inaspettata dall'Australia. Venerdì 11 ottobre èpassato a salutare il Barbarigo il fisioterapista austra-liano Greg Varigos che, con tale nome, si è sentitosubito di casa. Discende infatti da una famigliaBarbarigo che, trasferitasi in Grecia, divenneVarvarigos e, passando in Australia, ha perso in marela prima sillaba. Il nome Greg, poi, ha messo a proprioagio il gradito ospite... Dopo la foto ricordo nello stu-dio del rettore, visita, con don Floriano, alla tomba disan Gregorio Barbarigo, in cattedrale.

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FESTA DEI MATURATI 2013

Si è tenuta come da tradizione, lo scorsosabato 21 settembre, la festa dei diplo-mati di quest’anno. Anche quella appenaconclusa si è confermata un’ottima anna-ta per il Barbarigo: sono stati infatti tuttipromossi i 76 studenti ammessi agli esamidi Stato, con varie eccellenze.Interessante l’intervento del professorEnrico Furlan, dell'Università di Padova,sulla bioetica clinica. Sono seguiti festeg-giamenti, giochi allegri e “sorprese”,alcune prevedibili e altre più... sorpren-denti. La conclusione con un aperitivoinsieme, nel fermo proposito di restare incontatto anche per il futuro.

PROGETTO YES

Il cortile-parcheggio del Barbarigo per una mat-tinata di ottobre è diventato una pista di eserci-zio e allenamento alla guida: è il “Progetto Yes”di educazione stradale, a cura della Provincia diPadova. Alla simulazione di guida di bicicletta eciclomotore si aggiunge una parte teorica e diconfronto, per stimolare i ragazzi a una maggio-re responsabilità nella guida.

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GIORGIO NOVELLO: DAL BARBARIGO AD AMBASCIATORE IN NORVEGIA

L'ex allievo Giorgio Novello, diplomato al Liceo ClassicoBarbarigo, è stato appena nominato ambasciatore d’Italia aOslo. Nato a Dolo nel 1960 e sposato con tre figli, Novello èentrato alla Farnesina nel 1986, ricoprendo successivamentenumerosi incarichi di altissimo rilievo, sia presso il ministeroche nelle più importanti rappresentanze all'estero. È anchecavaliere ufficiale dell’Ordine al Merito della RepubblicaItaliana (OMRI). A Giorgio Novello e alla sua famiglia vannole felicitazioni e gli auguri da parte di tutta la comunità delBarbarigo!

UN REGALO PER IL SANTO

Lo scorso 8 settembre 2013 è stato un giorno speciale a S.Pietroburgo, dove è stata consacrata una nuova chiesa catto-lica dedicata a S. Antonio di Padova. All’interno è stato infat-ti collocato come altare il sarcofago di marmo che ha ospita-to tra il 2008 e il 2010 il corpo del Santo, durante i lavori direstauro. Ad accompagnare il prezioso dono c’erano padreEnzo Poiana, rettore della Basilica, e l’imprenditore Luigi

Ometto, ex allievo del Barbarigo e presidentedell’Ance di Padova, l’associazione dei costrut-tori edili. Il sarcofago infatti è stato realizzatodalla Ometto Srl con la vicentina Margraf e suc-cessivamente donato alla Basilica.

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DIPLOMATI

ESAME DI STATO2013

LICEO SCIENTIFICO 5A

BALLAN IRENEBANZATO GIOVANNIBERTAZZON NICOLO'CAPPUZZO OSCARCOLAK EMANUELECREPALDI LORENZO 84DE GIULI ANNA 85FASOLO ANNAFERRATO ANGELAFRANCESCHI CAMILLAGABRIOTTI PAOLOGOZZI FEDERICAPADOAN ISABELLAPICCINALI FRANCESCORICCIARDELLO LUCREZIA SORANZO ENRICA MARIATESSARO GIUDITTATOMASIN NICOLATUZZATO FEDERICOZECCHINATO LUCIA

LICEO SCIENTIFICO 5B

ALBERTINI CARLOTTABERTOLINI ALBERTO OSCAR 80CANOVA ANDREACONTIERO SILVIODEANDREA SIMONE 83FAGGIAN ALBERTOGALLO ALESSIAGALLO GIANLUCALICCIARDELLO ELEONORAMASIERO ALICEMASIERO GLORIAMEONI RICCARDOOMODEI FEDERICOPACCHIN GIOVANNI 80RUBELLO ROBERTO 80TAMAI UMBERTOVIERO GIANMARIA 98VIOLATO LUCA 97ZULIAN EDOARDOMAZZELLA LEONARDO

ISTITUTO TECNICOCOMMERCIALE

ANTONELLO ALESSANDROBONORA MARCOCANCIANI MARIA CHIARACHINELLO GIAN PAOLO 87CORRADIN NICOLO'MALACARNE BENEDETTA 80MARCELLAN CRISTIANO 81NOTARO ARIANNAPANDOLFO GIANLUCAPILOTO PIETRORAGNELLI EDOARDO 96SAIANI ENRICOSARTORI GIACOMOVIRGIS GABRIELEZAFFIN ELENA 84

LICEO CLASSICO

BENASSI FRANCESCA

BERNARDI GIORGIA

BERTOLINI GIULIO 100

CASSIN GIOVANNA 95

CASTAGNA FRANCESCO 81

CAVALLO MATTEO 100

CIOFFREDI CAMILLA

CONTIN EMANUELE

FIOR ALESSIA 92

FOSSATO FRANCESCO 100

FUSARO MATTEO 91

GALDIOLO MARTINA 80

GEMENTI VALENTINA

LOTTO GIULIA

MINGARDO ANNALISA

MINGARDO SARA

MORTELLARO GIULIA

PAGNAN ROMANO

PINATO SOFIA

PINTON SAMUELE 90

SALVIATO RICCARDO 80

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

ANTONINI STEPHANIE

BERNARDI CARLOTTA 8

BERNARDI CAROLINA 8

BIGOLARO LUCA 8

COGO ANDREA

CONCHERI ANDREA

DONADELLO KETTY

FRANCESCHI ISABELLA

GASTALDI PIETRO

GIACOBAZZI LISA 8

LABATE LUCA

LEGGIO STEFANO

MASCELLANI RICCARDO

MISSIROLI FEDERICO 8

MORO SANTIAGO

NALOTTO NICOLA

PASTORELLO LUCAS PAUL

POCI GIOVANNI BATTISTA 8

SCUTTARI ANDREA

VANFIORI LUDOVICO 8

ZAPPALÀ GIORGIO

ANNA DE GIULI

MATTEO CAVALLO

GIANMARIA VIERO

FRANCESCO FOSSATO

EDOARDO RAGNELLIGIAN PAOLO CHINELLO

LUCA VIOLATO

GIULIO BERTOLINI

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sabato 17 maggio 2014 ore 16grande appuntamento per tutti gli ex allievi

BARBARIGO IN FESTA !2

aedizione

Un pomeriggio di musica, ricordi e ...sorprese!

L’opportunità per ritrovarsi e rivivere insieme

l’atmosfera della scuola che ti ha formato,

assieme agli amici con cui sei cresciuto.

Perché il Barbarigo ... è per sempre!Info e prenotazioni

[email protected]

Associazione ex Allievi dell'Istituto Vescovile Barbarigo

www.barbarigo.edu/exallievi Tel. 333.7899783

Chiedi l’iscrizione alla newsletter e seguici su Facebook!

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the date!

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ISTITUTO PARITARIO BARBARIGOSCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

LICEI CLASSICO, SCIENTIFICO E MUSICALE

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO

via dei Rogati 17, 35122 PADOVAtel 049 8246911, fax 049 8246950

www.barbarigo.edue-mail: [email protected]

Supplemento n° 1 al n° 46 della Difesa del popolo del 1 dicembre 2013Direttore responsabile Guglielmo Frezza – Registrazione Tribunale di Padova del 15.6.1950 n° 37 – EEC editricePoste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB – Padova