Il bambino sindromico: la dimensione del problema

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Percorso assistenziale del bambino con bisogni complessi. Dalla dimissione ospedaliera alla presa in carico da parte dei servizi riabilitativi Il bambino sindromico: la dimensione del problema Rosalia Maria Da Riol Centro Coordinamento Malattie Rare FVG Azienda O-U S. Maria della Misericordia Udine, 02.12.2013

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Percorso assistenziale del bambino con bisogni complessi. Dalla dimissione ospedaliera alla presa in carico da parte dei servizi riabilitativi. Autore: Rosalia Maria Da Riol, Centro Coordinamento Malattie Rare FVG, Azienda O-U S. Maria della Misericordia

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Percorso assistenziale del bambino con bisogni complessi.

Dalla dimissione ospedaliera alla presa in carico da parte dei servizi riabilitativi

Il bambino sindromico:

la dimensione del problema

Rosalia Maria Da Riol

Centro Coordinamento Malattie Rare FVG

Azienda O-U S. Maria della Misericordia

Udine, 02.12.2013

Page 2: Il bambino sindromico: la dimensione del problema

� Che cosa è una sindrome malformativa?

� Quale prevalenza?

� Inquadramento diagnostico

� Tipi di approccio diagnostico

� Significato dell’attività di follow up

� La rete per la presa in carico

� Quali criticità?

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Sirenomelia

Page 4: Il bambino sindromico: la dimensione del problema

malformazioni maggiori: anomalia di sviluppo con rilevanza clinica, che

condiziona lo stato di salute e richiede terapia

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malformazioni minori: anomalia morfologica priva di

significato clinico che tuttavia indica un pattern di sviluppo

alterato e che può essere un segno diagnostico di un quadro

sindromico più complesso

Sono spesso tratti familiari di nessuna rilevanza

Page 6: Il bambino sindromico: la dimensione del problema

Sviluppo delle anomalie minori

varianti minori: variazioni morfologiche senza

significato clinico: polimorfismi a livello di

popolazione presenti in un’alta percentuali di

neonati

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Eziologia delle malformazioni congenite• Monogeniche 7,5%• Cromosomiche 6%• Infezioni intrauterine 2-3%• Malattie materne 3%• Teratogeni ambientali 1-2 %• Multifattoriali 20%• Causa ignota >50%

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Prevalenza alla nascita :

• 2-3 % dei nati vivi presenta una malformazione maggiore isolata

• 14% dei nati vivi presenta una malformazione minore isolata

• 0.8 % dei nati vivi presenta due malformazioni minori

• Solo lo 0,5 % dei nati vivi presenta piu’ di 3 malformazioni minori associate, e tra questi il 90 % hanno anche una o più malformazioni maggiori che definiscono un quadro sindromico

Neonati con tre malformazioni minori con o senza malformazioni maggiori si devono valutare per possibile inquadramento sindromico

Prevalenza delle sindromi polimarfomative nei nati vivi 1-2 : 1000

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•Labbro inferiore

prominente

•Strabismo

•Strie di iperpigmentazione

•Rarefazione dei capelli

Difetto congenito cuore

Ipotonia alla nascita

Ritardo di sviluppo psico-

intellettivo

Ritardo di crescita

Casistica dr. G.Ciana

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Rarefazione dei capelli

(capigliatura da Indiani Irochesi)

Strie di iperpigmentazione

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S. di Pallister Killian

• La sindrome di Pallister-Killian, o tetrasomia 12p a mosaico, associa :• dismorfismi facciali caratteristici, • anomalie della pigmentazione cutanea, • malformazioni viscerali,• ritardo mentale grave,• epilessiacon la presenza di un isocromosoma del braccio corto del cromosoma 12

sovrannumerario a mosaico confinato ai fibroblasti cutanei .

• NB: nei linfociti del sangue periferico la mappa è normale!

• NB: La percentuale di mosaicismo non correla con la severità del fenotipo!

• La tetrasomia 12p è la più frequente tra le tetrasomie autosomiche, l'incidenza della sindrome è peraltro bassa (inferiore a 1/10.000 nati) e la frequenza aumenta con l'avanzare dell'età materna.

Page 12: Il bambino sindromico: la dimensione del problema

•Che cosa è una sindrome malformativa?

•Quale prevalenza?

•Inquadramento diagnostico

•Tipi di approccio diagnostico

Page 13: Il bambino sindromico: la dimensione del problema

Inquadramento diagnostico

di un bambino con sospetta sindrome.

•Prognosi futura corretta

•Impostazione di follow up mirato

•Impostazione di trattamento riabilitativo adeguato

•Consulenza genetica adeguata e corretta

•Possibilità di contatto con altri genitori

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Sindrome di Williams

Casistica CCRMR FVG 2012

Page 15: Il bambino sindromico: la dimensione del problema

Sindrome di Williams

Casistica CCRMR FVG 2012

Page 16: Il bambino sindromico: la dimensione del problema

Quali dati anamnestici sono decisivi per indirizzare la

diagnosi di un lattante con sospetta sindrome ?

Raccolta anamnestica

– Familiare

– Gravidica

– Neonatale

– Fisiologica

– Patologica

Ricognizione dei test e delle

valutazioni strumentali e

cliniche effettuate

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• Cardiopatie congenite– Stenosi polmonare => S. Noonan

– Cardiopatia Tronco-Conale => Del 22q

– SVAS => S. di Williams

• Labio-palatoschisi mediana– Oloprosencefalia

• Atresia/stenosi Coane– Associazione CHARGE

Link mentali

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Esame obiettivo dismorfologico

Cosa rileviamo?

Caratteristiche qualitative:

– anomalie minori

Caratteristiche misurabili:

– difetti antropometrici

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Schema di riferimento

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Schema di riferimento

Page 22: Il bambino sindromico: la dimensione del problema

La diagnosi in dismorfologia utilizza due tipi di approccio:

• Diagnosi immediata, a colpo d’occhio, a fronte di un

fenotipo conclamato e tipico (gestaltica)

• ..

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La malformazione, non di carattere familiare, è dovuta all’anomalia genetica del cromosoma 5 (mappatura 5p11.3); il gene interessato è il NIPBL.

Sindrome di Cornelia de Lange

Page 24: Il bambino sindromico: la dimensione del problema

La diagnosi in dismorfologia utilizza due tipi di approccio:

• Diagnosi immediata, a colpo d’occhio, a fronte di un

fenotipo conclamato e tipico (gestaltica)

• Diagnosi analitica nei casi di fenotipo sfumato,

non immediatamente riconoscibile = ricerca

della “maniglia diagnostica” e dei segni minimi

Page 25: Il bambino sindromico: la dimensione del problema

• Identificazione delle cosiddette

“maniglie”=

• Caratteristiche

– sufficientemente descrittive del

quadro clinico del paziente

– Sufficientemente rare nella

popolazione generale da creare

selezione

Diagnosi analitica

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Sistemi computerizzati

• Oxford Medical Database

( Dysmorphology and Neurogenetics)

• POSSUM

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Quale aiuto dai test genetici?

• Cariotipo standard

• Cariotipo ad alta definizione

• FISH

• Studio dei riarrangiamenti subtelomerici

• CGH array

• New generation sequencing

Analisi molecolare

Per molte nuove diagnosi genetiche scarsa conoscenza ed esperienza rispetto alla correlazione con aspetti clinici e prognostici

Page 30: Il bambino sindromico: la dimensione del problema

% di successo diagnostico

Viene normalmente stimata attorno al 60-70% quindi

30-40% dei casi restano a lungo o per sempre senza

diagnosi

Page 31: Il bambino sindromico: la dimensione del problema

Paziente con quadro polimalformativo senza diagnosi specifica

•Sostegno alla famiglia nella prosecuzione dell’iter diagnostico

•Monitoraggio pediatrico generale e relativo ai problemi di base del

bambino

Cosa può accadere nel tempo ?

• Definizione di nuove tecnologie di studio del patrimonio genetico

• Evoluzione fenotipica del paziente

• Comparsa di nuove segni clinici ad insorgenza età dipendente

Page 32: Il bambino sindromico: la dimensione del problema

Neurofibromatosi tipo 1

Criteri Diagnostici– Presenza di 2 o più dei seguenti criteri:

• 6 o più chiazze caffè-latte (>1,5 cm in epoca post-puberale, >0,5 cm in epoca pre-puberale)

• 2 o più neurofibromi di qualunque tipo oppure 1 o piùneurofibroma plessiforme

• Lentigginosi inguinale o ascellare

• Glioma del nervo ottico

• 2 o più noduli di Lisch

• Lesione ossea tipica (displasia dello sfenoide o displasia/ assottigliamento della corticale delle ossa lunghe)

• Presenza di un consanguineo di 1° grado affetto da NF 1

Page 33: Il bambino sindromico: la dimensione del problema

• Lentigginosi: compare entro i 6-7 aa

• Noduli di Lisch: entro l’epoca prepuberale

• Neurofibromi SC: entro la pubertà

• Glioma dell’ottico: entro i 4-6 aa

Page 34: Il bambino sindromico: la dimensione del problema

•Che cosa è una sindrome malformativa?

•Quale prevalenza?

•Inquadramento diagnostico

•Tipi di approccio diagnostico

•Attività di follow up : quale significato?

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Definizione classica di follow-up ( J Hall)

«Processo attraverso il quale viene valutata nel tempo l’evoluzione delle

caratteristiche cliniche di un paziente e l’eventuale insorgenza di

complicanze mediche generiche e specifiche attraverso controlli

ambulatoriali, associati o meno all’esecuzione di visite specialistiche,

accertamenti ematochimici e/o strumentali»

Page 36: Il bambino sindromico: la dimensione del problema

DIVERSI SIGNIFICATI

DELL’ATTIVITA’ DI FOLLOW UP

• Finalità Diagnostica (R99)

• Finalità Assistenziale

• Finalità Scientifica

• .

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Finalità assistenziale

•Prevenzione complicanze,

•trattamento, acuzie °

•Riabilitazione, stimolazione

•Assistenza sociale

•Inserimento scolastico lavorativo

•Supporto psicologico

•Presa in carico multidisciplinare globale°

•Stretta alleanza medici/famiglie

personalizzare il progetto

assistenziale

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Finalità scientifica

• Casistica relativa alle condizioni già note

• Casistica relativa alle sindromi meno note

• necessità di continuo aggiornamento

• ampio spazio per la ricerca clinica

Page 39: Il bambino sindromico: la dimensione del problema

•Che cosa è una sindrome malformativa?

•Quale prevalenza?

•Inquadramento diagnostico

•Tipi di approccio diagnostico

•Significato della attività di follow up

•La rete di presa in carico

•Quali criticità?

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Approccio multispecialistico

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Centro Coordinamento

Malattie Rare del FVG

Ospedale

SanitSanitàà transfrontaliera e transfrontaliera e

Reti Europee Reti Europee

nella Direttiva UE 24/2011nella Direttiva UE 24/2011

Pediatra/Medico

di base

Servizi

territoriali

Associazioni

dei genitori

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Page 43: Il bambino sindromico: la dimensione del problema

• “ per anni ci siamo sentiti soli , c’hanno messo questa etichetta e poi lasciati , non conoscevamo la gravità del problema , e poi con il tempo sono emersi i problemi”

• “ la maggior parte dei medici non conosce la malattia di mio figlio e non sa come trattarlo”

• “ avevamo bisogno di essere seguiti di più e con più sicurezza”

• “meno angoscia per la famiglia”

Page 44: Il bambino sindromico: la dimensione del problema

Centro Coordinamento

Malattie Rare del FVG

Ospedale

SanitSanitàà transfrontaliera e transfrontaliera e

Reti Europee Reti Europee

nella Direttiva UE 24/2011nella Direttiva UE 24/2011

Pediatra/Medico

di base

Servizi

territoriali

Associazioni

dei genitori

PASSAGGIO DALL’ETA’ PEDIATRICA ALL’ETA’ ADULTA

?

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GRAZIE