13 - la determinante forma-dimensione

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnersommario

‣ Sommario

‣ Linee guida canoniche- introduzione- interpretazione delle risposte di FD- la siglatura FD

‣ Linee guida aggiuntive- comunicazione di dimensionalità- comunicazione di dimensionalità attraverso i gesti- comunicazione problematica di dimensionalità- le risposte “buco/buchi”- proiezioni 2D vs dimensionalità- risposte FD di prospettiva- risposte FD cubo 3D- risposte FD di oscuramento/copertura- risposte FD di ampiezza o circonferenza

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerintroduzione

La siglatura FD è stata sviluppata ex-novo dal gruppo di lavoro di Exner, nell’ambito delle ricerche che portarono alla definizione del Sistema Comprensivo.

Nessun altro sistema prevede una siglatura simile, anche se Beck e Klopfer riconobbero l’esistenza di questo genere di risposte. Tuttavia, nessuno dei due autori ritenne utile introdurre un codice specifico.

La siglatura FD si riferisce a verbalizzazioni in cui è presente un’impressione di spazialità/profondità/dimensionalità determinata da caratteristiche formali. Di norma, il soggetto giustifica quest’impressione attraverso un “confronto” tra porzioni diverse della macchia:

[S]: “Un mostro. I piedi sono molto più grandi della testa. Deve essere disteso”

[S]: “...Sembra visto in prospettiva, come se lo guardassi dal basso verso l’alto, qui grande e più piccolo qui sopra”

Spesso, il comportamento non verbale del soggetto conferma l’esistenza della dimensionalità necessaria per la siglatura FD.

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J.E. Exner, 2003, The Rorschach A Comprehensive System., Vol. 1, 4th ed., New York:Wiley, pagg. 111-112

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerintroduzione03

Simbolo Definizione Criterio Esempio

FD Forma-Dimensione

Si usa questa siglatura per le risposte in cui l’impressione della profondità, della distanza o della dimensionalità viene creata utilizzando gli elementi di grandezza, di dimensione e/o di forma dei contorni.

Tav. IV W: [S] “una persona distesa” [E]: RSS [S]: “i piedi sono davanti, qui, verso di me, mentre la testa è più indietro, là, come se fosse disteso”

Tav. X D6: [S] “due persone che spingono qualcosa di fronte a loro” [E]: RSS [S]: “i loro corpi sono sagomati come se fossero piegati in avanti e le loro braccia protese all’infuori, come se stessero spingendo questa cosa che si trova di fronte a loro”

A titolo esemplificativo si riportano le parole-chiave che segnalano la probabile presenza della determinante:

“dietro a”, “davanti a”, “sullo sfondo”, “in lontananza”, “verso di me”, “prospettiva”, “profondità”, “[qualcosa] che nasconde/copre [qualcos'altro]”, “attraverso”.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerinterpretazione delle risposte forma-dimensione FD

Le risposte FD sottendono una tendenza all’autoanalisi, come se la dimensionalità percepita nella macchia corrispondesse allo spazio che il soggetto pone tra il “sé-oggetto di analisi” e il “sé-riguardante”.

Una simile tendenza introspettiva può portare a una crescita personale (esito adattivo) oppure a uno sterile rimuginio autocritico (esito disadattivo).

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auto-analisiFD

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerla siglatura forma-dimensione FD

Nelle risposte FD l’impressione di profondità/spazialità/dimensionalità non dipende dalle caratteristiche chiaroscurali della macchia (che implicherebbero invece l’attribuzione di FV-VF-V). Spetta al clinico individuare la siglatura più corretta:

‣ accertare che il soggetto comunichi un’impressione di profondità;

‣ individuare quali caratteristiche della macchia (forma o chiaroscuro) hanno determinato l’impressione e siglare conseguentemente.

Soprattutto il primo punto risulta, talvolta, di difficile applicazione. Consideriamo il seguente esempio:

Tav III, D9 [S]: “Una persona con un cappuccio in testa” [E]: RSS [S]: “testa, braccia e gambe” [E]: “ha detto con cappuccio in testa?” [S]: “sì, perché è tutto nero”

[Do9 FC’o P H,Cg GHR]

Tav III, D9 [S]: “Una persona con un cappuccio in testa” [E]: RSS [S]: “testa, braccia e gambe” [E]: “ha detto con cappuccio in testa?” [S]: “sì, alcuni particolari del volto sono coperti dal cappuccio, non si vedono”

[Do9 FDo P H,Cg GHR]

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerla siglatura forma-dimensione FD

Attenzione: le risposte FD non escludono la possibilità che il soggetto usi comunque le caratteristiche chiaroscurali della macchia. Facciamo un esempio:

Tav IV, W [S]: “Un mostro peloso” [E]: RSS [S]: “testa piccola e piedoni, come se fosse visto di scorcio” [E]: “ha detto peloso?” [S]: “questi differenti grigi danno l’idea del pelo”

[Wo FD.FTo P (H) 2.0 GHR]

Anche se rarissime, sono possibili risposte FD con FV; ciò si verifica quando entrambe le caratteristiche (formali e chiaroscurali) contribuiscono a determinare l’impressione di profondità/spazialità.

Più che una realtà, si tratta di una possibilità ideale. Di norma, i soggetti legano la dimensionalità all’una o all’altra caratteristica del campo stimolo.

Per le risposte FD (in cui è la forma a generare l’impressione di profondità/spazialità) non esiste il continuum formale previsto per le determinanti cromatiche (C-CF-FC), acromatiche (C’-C’F-FC’) e chiaroscurali (es., Y-YF-FY).

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LINEE GUIDA AGGIUNTIVE

la determinante forma-dimensione FD

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnercomunicazione di dimensionalità

Nel sistema comprensivo, vengono siglate FD le risposte in cui è presente un senso di tridimensionalità, di profondità, di prospettiva.

Tale senso di tridimensionalità viene “generato” dalla presenza simultanea di più piani prospettici: uno avanti all’altro (come negli scorci frontali in cui è riconoscibile un primo piano e uno sfondo); uno sovrapposto all’altro (come nelle panoramiche “a volo d’uccello” dove i piani si sviluppano nella direzione della profondità).

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Viandante sul mare di nebbia (part.) - Caspar David Friedrich Incuneandosi nell’abitato - Tullio Crali

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnercomunicazione di dimensionalità attraverso i gesti

Spesso, l’impressione di dimensionalità viene espressa con gesti (cd 3D) attraverso i quali il soggetto indica o accenna a qualcosa che sta al di là, dietro qualcos'altro, in una direzione che va oltre la superficie della tavola, o che sta davanti ad essa.

Va operata una distinzione con i cd gesti 2D per mezzo dei quali il soggetto indica qualcosa che si trova dietro a/alle spalle di un oggetto descritto/visto di profilo, e che pertanto si trova sullo stesso piano prospettico, senza che la superficie bidimensionale della tavola venga “sfondata” (in altri termini, la scena è piatta).

Per questo è veramente importante annotare sul protocollo il comportamento non verbale (di tipo 2D o 3D) del soggetto. Facciamo due esempi:

Tav. III, D2,9 [S]: "due persone... hanno delle scimmie dietro di loro” [E]: RSS [S]: “qui le loro teste e qui dietro le scimmie [il soggetto fa un gesto con il dito tracciando una linea immaginaria dalle teste degli umani in D9 alle scimmie in D2 - gesto bidimensionale 2D] ➡ F

Tav. III, D2,9 [S]: "due persone... hanno delle scimmie dietro di loro” [E]: RSS [S]: “qui le loro teste e qui dietro le scimmie [il soggetto fa un gesto con la mano avanti e indietro indicando qualcosa al di là della tavola - gesto tridimensionale 3D] ➡ FD

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnercomunicazione problematica di dimensionalità

A volte il soggetto esprime un'idea di lontananza o di tridimensionalità, ma non risulta chiaro all'esaminatore il modo in cui le caratteristiche formali vengano effettivamente usate.

In questo genere di risposte, l’esaminatore non è in grado di cogliere la spazialità, replicare l’impressione di profondità verbalizzata dal soggetto. Neanche dall'inchiesta vengono chiariti gli elementi che hanno innescato la risposta.

Pur rimanendo “inesplicabile” l’impressione di spazialità, l’esaminatore non può che attribuire la siglatura FD (avendo ovviamente escluso gli aspetti chiaroscurali) e questo perché non è strettamente importante “vedere” come il soggetto vede, essendo invece sufficiente prendere atto del processo che ha orientato la risposta.

Tav. VIII [S]: "due orsi polari rosa che salgono su quella collina di lontananza” [E]: “ha detto collina in lontananza?” [S]: "sì là, quella punta"

[W+ FC.FMa.FDo (2) A,Ls P 4.5 INC1]

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerle risposte buco - buchi

Le risposte “buco/buchi” possono essere di ambigua siglatura, se FD oppure Vista, oppure ancora semplice Forma.

Quasi sempre la siglatura sarà chiarita o dai gesti stessi del soggetto (che possono evidenziare una tridimensionalità) oppure dall'esaminatore attraverso l'inchiesta.

Tav. IX D8, DdS23 [S]: "una maschera con due piccoli buchi” RSS [S]: “due fessure.. sembra come qualcuno che ti sta guardando da queste piccole fessure, il verde scuro sembrano le palpebre" [E]: "ha detto verde scuro?" [S]: "sì proprio qui" [E]: "mi aiuti a vederlo come lei" [S]: "il verde scuro sono le palpebre e il bianco è qualche altra parte del buco"

[DdSo8 FD.Mpu (Hd),Hd 5.0 PHR]

Tav. II WS [S]: "Vedo un buco" [E]: RSS [S]: "Come un vuoto, qualcosa che manca" [E]: “ha detto qualcosa che manca?” [S]: “nel mezzo non c’è inchiostro”

[WSv Fu Id]

Tav. II DS5, D6 [S]: "sembra qualcosa con un buco in mezzo" [E]: RSS [S]: "tutto questo sembra solido, nero, ma qui dentro non c'è niente, è bianco.”

[DS6v C’ Id 4.5 ]

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerproiezioni 2D vs dimensionalità

Può capitare di attribuire erroneamente la siglatura FD a verbalizzazioni che riguardano proiezioni/estensioni/protrusioni di oggetti-risposta che rimangono confinate nello spazio bidimensionale della macchia.

La seguente tabella illustra alcuni esempi. Nella colonna di sinistra, si trovano dei segmenti verbali che, da soli, non sono sufficienti a confermare la presenza di dimensionalità. Con le aggiunte nella colonna di dx, l’esaminatore può siglare FD.

Dunque, è sempre necessario non dare per scontato l’esistenza di un’impressione di profondità/tridimensionalità analizzando meccanicamente i termini linguistici usati dal soggetto (es., fuoriesce, spunta fuori, ecc.)

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No FD Sì FD...fuoriesce da qui ...davanti alla tavola

...il naso spunta fuori da qui ...e gli occhi stanno dietro (gesto 3D)

...le braccia si protendono all’infuori ...verso di me

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerrisposte FD di prospettiva

Le risposte di prospettiva rappresentano il genere più frequente di FD. In esse, gli oggetti più grandi (o le parti più grandi di un oggetto) vengono percepiti come più vicini, mentre gli oggetti più piccoli (o le parti più piccole di un oggetto) sono collocati a distanza nella terza dimensione.In altri termini, la macchia viene percettivamente interpretata dal soggetto come distorta per un effetto prospettico di “scorcio”.

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piedi grandi

testa piccola Abbastanza frequente, è la risposta Uomo/Mostro alla tavola IV (W o D7). Spesso, la verbalizzazione è tale per cui la figura viene vista come se fosse adagiata su un piano obliquo, con i piedi grandi (vicini) e la testa piccola (lontana).

Un altra risposta FD ricorrente si verifica alla tavola III, dove i dettagli cromatici D3 e D2 sono “spostati” sullo sfondo, mentre in primo piano campeggiano le figure umane in D1.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerrisposte FD cubo 3D

In certi tipi di risposte FD, l’impressione di spazialità/dimensionalità non é contenuta nella scena verbalizzata dal soggetto, bensì rappresenta la distanza (enfatizzata) tra il soggetto che guarda e la scena medesima. E’ come se la tavola fosse il “fondo” di una scatola e il soggetto, su questo fondo, vedesse proiettata la scena che verbalizza. Ecco un esempio:

Tav. V W [S]: "Un pipistrello, le ali spiegate" [E]: RSS [S]: "è come se lo vedessi da distante, dall’alto"

[Wo FMp.FDo A P 1.0]

Attenzione: “dall’alto” non deve essere automaticamente tradotto in FD, a meno che il clinico non sia certo della tridimensionalità della risposta.

Tav. II DS5 [S]: "un aeroplano visto dall’alto" [E]: RSS [S]: "come in un disegno tecnico; c’è la vista frontale, laterale e dall’alto. Questa è la vista dall’alto"

[DS5o Fo Sc]

Spesso, il comportamento non verbale del soggetto aiuta il clinico a risolvere i dubbi.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerrisposte FD di oscuramento/copertura

Nelle risposte FD di oscuramente/copertura, la posizione relativa degli oggetti determina il fatto che alcuni ne nascondano altri, creando così un’impressione di profondità nello spazio (perpendicolare al piano della tavola). Facciamo un esempio.

Tav. IX D1, DdS22 [S]: "un coccodrillo che guarda attraverso un cespuglio" [E]: RSS [S]: "si vede solo la zona degli occhi, il resto è coperto dal cespuglio; il verde è il cespuglio"

[DS1+ FMp.FD.CF Ad,Bt 2.5]

Bisogna prestare la massima attenzione nell’attribuire la siglatura FD a questo genere di risposte. Analizziamo i seguenti casi:

“vestiti che coprono il corpo di...” ➡ “i lembi del cappotto nascondono parte delle gambe”“una maschera che cela il volto...” ➡ “si possono vedere gli occhi che guardano attraverso”

Le frasi (a sinistra) hanno bisogno di convincenti elaborazioni 3D (a destra) senza le quali rimangono bidimensionali.

Normalmente, un gesto 3D, l’uso di una o più parole chiave possono comunicare, sciogliendo qualunque dubbio, l’esistenza del senso di profondità necessario per la siglatura FD.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerrisposte FD di ampiezza o circonferenza

Nelle risposte FD di di ampiezza o circonferenza, il soggetto trae dalle caratteristiche formali della macchia un’impressione di “sfericità”. Ecco, alcuni esempi:

Tav. IV, D7 [S]: “Un uomo con un grande torace all’infuori (gesto 3D)” [E]: RSS [S]: “un torace a forma di botte”

[Do7 FDo H P]

Tav. IX, D4 [S]: “una palla rotonda che sporge (il soggetto mette le mani a coppa)”

[Do4 FDo Sc]

Queste verbalizzazioni vengono sovente accompagnate da gesti 3D che stabiliscono la spazialità del percetto, dal momento che è intrinsecamente difficile descriverla a parole.

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