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REVERSIBILITA’ a pagina 7 Pensioni ancora nel mirino Direttore responsabile Daniele Tamburini • Società editrice: Immagina srl via San Bernardo 37 - Cremona • Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 0372 435474 - fax 0372 597860 Direzione e redazione: via S. Bernardo 37, Cremona - tel. 0372 454931 • [email protected] • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 • [email protected] Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2013 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it PICCOLO il www.ilpiccologiornale.it Anno III • n. 8 • SABATO 27 FEBBRAIO 2016 Periodico • € 0,02 copia omaggio Non riceve alcun finanziamento pubblico Edizione chiusa alle ore 21 SETTIMANALE Adesso sono guai, il Pirellone contesta le modifiche al progetto del sottopasso ferroviario CULTURA a pagina 21 Concerti jazz di valore n vecchio collega, tanti anni fa, mi disse che la sua paura era quella di non accorgersi di invecchiare e quindi di doversi ritirare. In- fatti, andò proprio così. La stessa cosa vale per gli sportivi, soprattutto quelli che hanno fatto la storia di una disciplina. Sono pochi quelli che hanno il coraggio di dire basta quando sono all’apice, men- tre la maggior parte prova in tutti i modi di allun- gare la propria carriera, anche se in modo meno brillante. E a quel punto è dura accettare di essere trattati come atleti qualunque. Il caso più eclatante è accaduto quasi una settimana fa, con l’esclusione di Francesco Totti, indiscusso ottavo re di Roma, prima della partita con il Palermo. A distanza di sei giorni, se ne parla ancora, come se si trattasse di una vicenda di vitale importanza. Un tormentone tipi- camente all’italiana, già vissuto con Del Piero. Ma rispetto a qualche anno fa, la società giallorossa è apparsa meno chiara rispetto a quella bianconera, lasciando al tecnico Spalletti l’onere di intervenire, inimicandosi così gran parte della tifoseria. Stante le cose, non me la sento di colpevolizzare Totti, uno dei migliori talenti del nostro calcio degli ultimi trent’anni, fino a poche settimane fa idolatrato da tutti e ritenuto indispensabile, malgrado i 39 anni già compiuti. Di colpo, con l’avvento di Spalletti, è finito nel dimenticatoio, senza una minima spiega- zione. Dal suo punto di vista una scorrettezza, che a Torino hanno archiviato sotto la voce scelta socie- taria. Pur masticando amaro, Del Piero ha dovuto accettare quanto deciso da dirigenza e allenatore, decidendo poi di emigrare in Australia, perché an- cora voglioso di calcare i campi da gio- co. A Roma difficilmente Totti verrà messo di fronte a una scelta drastica, con tutte le conseguenze del caso. Alla dirigenza giallorossa non resta che sperare in una rinascita calcistica del proprio capitano, per giustificare un eventuale rin- novo del contratto a 40 anni suonati. Noi estimato- ri di Totti, speriamo invece che il giocatore si renda conto di quanto può dare ancora al calcio giocato e si comporti di conseguenza. L’importante è che non se ne parli più. Tutta questa vicenda mi spinge a fare pubblicamente i complimenti a Flavia Pennetta, che ha annunciato il ritiro subito dopo aver vinto gli Us Open. Abbandonare all’apice della carriera è un privilegio di pochi, che merita di essere sottolineato. Difficile abbandonare prima del declino U di Fabio Varesi CICLISMO Giovanni Pedretti e il suo team alla Coppa San Geo VOLLEY A1 a pagina 25 Vbc Pomì, il tie break nel destino CALCIO LEGA PRO BASKET A a pagina 24 La Cremo ha riposto nel cassetto il sogno di puntare ai playoff Il play Starks è l’arma in più della Vanoli a pagina 26 a pagina 23 A LETTO CON L’INFLUENZA MA IL PEGGIO E’ PASSATO a pagina 6 VIA BRESCIA, NIENTE SOLDI DALLA REGIONE AUTOVELOX RAFFICA DI SANZIONI ORA PARTONO I RICORSI a pagina 5 Umberto Eco, 11 giugno 2015: «I social danno diritto di parola a legioni di imbecilli». Facebook, 20 febbraio 2016: “Se ne è andato il grande Umberto Eco, autore di li- bri memorabili come 50 sfumatu- re di grigio”. Fatemi capire... di Vanni MANZI REPLICA a pagina 4 Cremona non investe E’ polemica a pagina 3 SICCITA’ a pagina 10 Verso lo stato di crisi CASALMAGGIORE a pagina 13 Final Four, la grande avventura STORIA a pagina 8 Da Mazzini alla Crociata Italica

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Anno III • n. 8 • SABATO 27 FEBBRAIO 2016 Periodico • € 0,02 copia omaggioNon riceve alcun finanziamento pubblico

Edizione chiusa alle ore 21

SETTIMANALE

Adesso sono guai, il Pirellone contesta le modifiche al progetto del sottopasso ferroviario

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n vecchio collega, tanti anni fa, mi disse che la sua paura era quella di non accorgersi di invecchiare e quindi di doversi ritirare. In-fatti, andò proprio così. La stessa cosa vale

per gli sportivi, soprattutto quelli che hanno fatto la storia di una disciplina. Sono pochi quelli che hanno il coraggio di dire basta quando sono all’apice, men-tre la maggior parte prova in tutti i modi di allun-gare la propria carriera, anche se in modo meno brillante. E a quel punto è dura accettare di essere trattati come atleti qualunque. Il caso più eclatante è accaduto quasi una settimana fa, con l’esclusione di Francesco Totti, indiscusso ottavo re di Roma, prima della partita con il Palermo. A distanza di sei giorni, se ne parla ancora, come se si trattasse di una vicenda di vitale importanza. Un tormentone tipi-

camente all’italiana, già vissuto con Del Piero. Ma rispetto a qualche anno fa, la società giallorossa è apparsa meno chiara rispetto a quella bianconera, lasciando al tecnico Spalletti l’onere di intervenire, inimicandosi così gran parte della tifoseria. Stante le cose, non me la sento di colpevolizzare Totti, uno dei migliori talenti del nostro calcio degli ultimi trent’anni, fino a poche settimane fa idolatrato da tutti e ritenuto indispensabile, malgrado i 39 anni già compiuti. Di colpo, con l’avvento di Spalletti, è finito nel dimenticatoio, senza una minima spiega-zione. Dal suo punto di vista una scorrettezza, che a Torino hanno archiviato sotto la voce scelta socie-taria. Pur masticando amaro, Del Piero ha dovuto accettare quanto deciso da dirigenza e allenatore, decidendo poi di emigrare in Australia, perché an-

cora voglioso di calcare i campi da gio-co. A Roma difficilmente Totti verrà messo di fronte a una scelta drastica, con tutte le conseguenze del caso. Alla dirigenza giallorossa non resta che sperare in una rinascita calcistica del proprio capitano, per giustificare un eventuale rin-novo del contratto a 40 anni suonati. Noi estimato-ri di Totti, speriamo invece che il giocatore si renda conto di quanto può dare ancora al calcio giocato e si comporti di conseguenza. L’importante è che non se ne parli più. Tutta questa vicenda mi spinge a fare pubblicamente i complimenti a Flavia Pennetta, che ha annunciato il ritiro subito dopo aver vinto gli Us Open. Abbandonare all’apice della carriera è un privilegio di pochi, che merita di essere sottolineato.

Difficile abbandonare prima del declino

Udi Fabio Varesi

CICLISMO

Giovanni Pedrettie il suo teamalla Coppa San Geo

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Adesso sono guai, il Pirellone contesta le modifiche al progetto del sottopasso ferroviario

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n vecchio collega, tanti anni fa, mi disse che la sua paura era quella di non accorgersi di invecchiare e quindi di doversi ritirare. In-fatti, andò proprio così. La stessa cosa vale

per gli sportivi, soprattutto quelli che hanno fatto la storia di una disciplina. Sono pochi quelli che hanno il coraggio di dire basta quando sono all’apice, men-tre la maggior parte prova in tutti i modi di allun-gare la propria carriera, anche se in modo meno brillante. E a quel punto è dura accettare di essere trattati come atleti qualunque. Il caso più eclatante è accaduto quasi una settimana fa, con l’esclusione di Francesco Totti, indiscusso ottavo re di Roma, prima della partita con il Palermo. A distanza di sei giorni, se ne parla ancora, come se si trattasse di una vicenda di vitale importanza. Un tormentone tipi-

camente all’italiana, già vissuto con Del Piero. Ma rispetto a qualche anno fa, la società giallorossa è apparsa meno chiara rispetto a quella bianconera, lasciando al tecnico Spalletti l’onere di intervenire, inimicandosi così gran parte della tifoseria. Stante le cose, non me la sento di colpevolizzare Totti, uno dei migliori talenti del nostro calcio degli ultimi trent’anni, fino a poche settimane fa idolatrato da tutti e ritenuto indispensabile, malgrado i 39 anni già compiuti. Di colpo, con l’avvento di Spalletti, è finito nel dimenticatoio, senza una minima spiega-zione. Dal suo punto di vista una scorrettezza, che a Torino hanno archiviato sotto la voce scelta socie-taria. Pur masticando amaro, Del Piero ha dovuto accettare quanto deciso da dirigenza e allenatore, decidendo poi di emigrare in Australia, perché an-

cora voglioso di calcare i campi da gio-co. A Roma difficilmente Totti verrà messo di fronte a una scelta drastica, con tutte le conseguenze del caso. Alla dirigenza giallorossa non resta che sperare in una rinascita calcistica del proprio capitano, per giustificare un eventuale rin-novo del contratto a 40 anni suonati. Noi estimato-ri di Totti, speriamo invece che il giocatore si renda conto di quanto può dare ancora al calcio giocato e si comporti di conseguenza. L’importante è che non se ne parli più. Tutta questa vicenda mi spinge a fare pubblicamente i complimenti a Flavia Pennetta, che ha annunciato il ritiro subito dopo aver vinto gli Us Open. Abbandonare all’apice della carriera è un privilegio di pochi, che merita di essere sottolineato.

Difficile abbandonare prima del declino

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VIA BRESCIA, NIENTE SOLDI DALLA REGIONE

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Umberto Eco, 11 giugno 2015: «I social danno diritto di parola a legioni di imbecilli». Facebook, 20 febbraio 2016: “Se ne è andato il grande Umberto Eco, autore di li-bri memorabili come 50 sfumatu-re di grigio”.

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CREMONA Un incontro pubblico sul grande Mario Lodi. Si ter-

rà oggi alle 16 presso la Sala Puerari del Museo Ci-vico Ala Ponzone, ad ingresso libero. Verrà presen-tato il progetto “Mario Lodi e la Costituzione per i

cittadini di domani”, con Giorgio Toscani e Mau-ra Ruggeri. Interverranno Barbara Bertoletti, Pier-giorgio Pagliari, Andrea Brusoni, Anna Merli, Ales-sio Surian, Diego Di Masi e Silvio Boselli.

Incontro pubblicoIl Maestro Lodie la Costituzione

di Vanni Raineri

l sottopasso di via Brescia rischia di trasformarsi, da opera attesa e finalmente ultimata, a brutto bocco-ne amaro da digerire per il

Comune di Cremona. Era noto da tempo come la Regione mani-festasse perplessità in merito al finanziamento previsto, in quan-to rispetto all’estensione del pro-getto, questo è stato modificato sensibilmente.

Oggi la Regione beffardamen-te sembra non biasimare la scel-ta di procedere al senso unico, ma nello stesso tempo fa capire che, a queste condizioni, difficil-mente potrà finanziare l’opera. Le risorse erano destinate di fat-to a un’opera che non è quella realizzata. Ciò potrebbe compor-tare un ammanco ingente per le già esangui casse comunali, di diverse centinaia di migliaia di euro.

I finanziamenti europei furono ottenuti dalla giunta del sindaco Perri, poi la giunta Galimberti approvò il progetto nel 2014. Se-nonché la realizzazione dell’ope-ra si discosta dal progetto che ottenne i finanziamenti. Quello prevedeva la doppia corsia nelle due direzioni, poi come noto si è optato per il senso unico di via Brescia e di via Persico, e di con-seguenza la realizzazione al fian-co della carreggiata di una pista ciclabile.

Il protocollo d’intesa risale ad-dirittura al febbraio 2003, e pre-vedeva la realizzazione di tre sot-topassi: oltre ai due indicati, quello di via San Felice. Il proget-to fu ripreso da Perri nel 2009.

A questo punto il Comune te-me non solo di dover sborsare soldi che avrebbero dovuto giun-gere dal Pirellone, ma anche di dover “restituire” a Milano som-me già versate.

Non resta che sperare in una soluzione politica, da ottenere attraverso incontri in Regione mirati a contenere l’esborso inat-teso.

Su questa vicenda la minoran-za era già intervenuta criticando pesantemente gli amministratori. Oggi lo fa in modo ancor più de-ciso Marcello Ventura (Fratelli d'Italia-An): «Questa vicenda di-mostra impreparazione, incapa-cità e menefreghismo. Era chiaro

che per modificare il progetto serviva chiedere alla Regione. Mi auguro per il bene di Cremona e dei suoi cittadini che questo er-rore non sia pagato caro. Si pro-fila un danno erariale, consiglie-rei loro un buon avvocato. Capi-sco gli errori, ma il menefreghi-smo ha comportato una colpa grave, per non dire un dolo. Se non si controlla se sia possibile o meno cambiare progetto, lo si fa solo per uno scopo ideologico, solo per il gusto di cambiare quel che ha fatto la destra. Aggiungo che mi chiedo cosa ci stiano a fare i dirigenti in Comune se non intervengono in situazioni come questa».

Ma cosa pensa della scelta di istituire due sensi unici in via Brescia e via Persico? «Avrei la-sciato la doppia circolazione. I sensi unici penalizzano le attività commerciali, inoltre invece di dividere il traffico su due direttri-ci lo si concentra su un’arteria, e ciò peggiora la situazione anche in termini di traffico e smog».

«La cosa grave - prosegue Ventura - secondo me è che se le due corsie non si potevano fare, allora perché lasciano a doppio senso il sottopasso di via Sesto che ha la stessa lar-ghezza, si trova su una curva ed è pericoloso? La verità e che non curano un progetto viabili-

stico complessivo, ma improvvi-sano; è la dimostrazione delle capacità di un assessore senza competenze in materia».

Per il futuro il doppio senso già presente in via Trento e Trie-ste e via Dante, e appunto in via Brescia e via Persico, si vorreb-be riproporre per via del Gior-dano e via Cadore. Che ne pen-sa? «Un’altra follia, quando ci sarà un cantiere in via Giordano vedremo cosa diventerà via Ca-dore, che è una via interna, pra-ticamente in centro storico. Fa-re la tangenziale sud avrebbe alleggerito dallo smog, smog che a loro interessa solo per prendere voti».

I

Il Comune, avendo modificato il progetto finanziato dalla Regione, potrebbe dover risarcire. Ventura attacca gli amministratori

Via Brescia, da tunnel a incubo

A CREMONA GLI UFOIl Gruppo

Ufo Cremo-na annun-cia una con-ferenza con un ospite d'eccez io-ne, Maurizio Cavallo, uno dei più famosi contattisti italia-ni per la prima volta a Cremona a raccontare la sua esperienza di “abduction” (rapimento alie-no). Personaggio schivo ad in-terventi pubblici e di caratte-re molto riservato, ma con una grande umanità ed uno sguar-do carismatico, racconterà la sua storia per lo meno straordi-naria. Il contatto, aff erma, è ini-ziato negli anni ’80 con degli esseri extra terrestri, e si è pro-tratto per anni. Condurrà l'in-contro Giampaolo Saccomano. L’appuntamento è per saba-to 5 marzo alle ore 21 presso la sala Zanoni in via vecchio Passeggio 1 a Cremona. In-gresso ad off erta libera, info al 328/1855418.

SPORTELLO PER ROMENILunedì 7 marzo, alle ore 16,

apertura uffi ciale, a SpazioCo-mune (piazza Stradivari, 7), dello sportello informativo ed orienta-tivo gratuito destinato alla co-munità romena. Lo sportello sarà curato dell’Associazione di promozione sociale e cultura-le italo romena “Orizzonti Lati-ni”, che a suo tempo aveva inol-trato richiesta in questo senso all’Amministrazioe comunale, e sarà aperto ogni lunedì dalle 16 alle 18. Per maggiori informa-zioni il riferimento è Silvica Ena-che, presidente dell'Associa-zione, cellulare 329/4675220, [email protected], www.orizzontilatini.com.

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di Vanni Raineri

arzialmente svincolati dal patto di stabilità, nel 2015 i Comuni italiani hanno fatto segnare un consistente au-mento della spesa di inve-

stimento, quantificabile attorno al 16,5%. In controtendenza le spese correnti diminuite del 4,6%. Ma in questo caso va rilevato che ad inci-dere è stato soprattutto la netta fles-sione delle spese per il personale, che supera il 10%. Tolto questa voce di spesa, anche le spese correnti hanno dunque il segno più.

Ma in controtendenza, soprattut-to, si muove il Comune di Cremona, una delle maglie nere nell'intera pe-nisola.

E’ quanto evidenziato da una ri-cerca pubblicata in settimana dal Sole 24 Ore, che precisa che sono calcolate solo le cifre effettivamente pagate dalle amministrazioni comu-nali, rese note dal Ministero dell’Eco-nomia. Il quotidiano economico dun-que sottolinea che si tratta di dati di cassa, e come tali le cifre delle sin-gole città possono essere influenza-te da grandi opere sviluppate negli anni precedenti (così si spiega ad esempio il -22% di Milano rispetto al 2014, quando ci furono spese ingen-ti legate ai lavori alla metropolitana).

La crescita di pagamenti effettivi è salita soprattutto al sud, dove è stato possibile pagare debiti ad aziende che attendevano da svariati mesi.

Veniamo al trend cremonese. Per quanto riguarda le spese correnti, Cremona è in crescita del 2,3% ri-spetto al 2014, con una spesa com-plessiva di 70,5 milioni di euro. Il da-to è migliore rispetto alla media, che come detto è di -4,6%.

L'anomalia viene come detto dalle spese per investimenti. In questo caso Cremona ha un dato di spesa, relativo al 2015, di 12 milioni e 600mila euro, in flessione del 39,2% rispetto al 2014. Solo 4 capoluoghi di provincia hanno un dato peggiore. E dunque, si è passati da un esborso

di 20 milioni e 700mila euro nel 2014 a un “risparmio” di oltre 8 milioni.

Un dato troppo clamoroso per non parlarne con l'assessore al Bi-lancio del Comune di Cremona, Maurizio Manzi, e con lui il ragionie-re capo Paolo Viani.

«Credo che il Sole stavolta abbia preso una cantonata», attacca Man-zi. E' il quotidiano economico di rife-rimento. «I dati presi in considerazio-ne non danno la corretta evidenza del fenomeno».

Entriamo nel dettaglio con Paolo Viani: «Per Cremona la cifra indicata per il 2015 è di 12,6 milioni di euro: si tratta di dati di cassa, cioè quanto il Comune ha effettivamente pagato quell’anno. Ma per quanto riguarda gli investimenti, il pagamento avvie-ne a seconda dell’avanzamento dei lavori. Non è questo l’indicatore che stabilisce con correttezza il livello di investimento. I 20,7 milioni del 2014 comprendevano 18,6 milioni di resi-dui, quindi relativi a opere preceden-ti. Già qui si comprende come le cifre siano scarsamente indicative. C’è un dato che dà la visione opposta del fenomeno: nel 2014 sono stati emes-si impegni o finanziate opere per 6,9 milioni, mentre nel 2015 per 10,4 milioni».

La ragione, come spiega Manzi: «Una clausola della nuova legge di

stabilità, dell'ottobre 2015, consen-tiva agli enti locali di utilizzare l’avanzo disponibile avviando inve-stimenti nel 2015 a patto che fosse-ro saldati nel 2016, pagamenti che così uscivano dal patto di stabilità. Il Comune di Cremona aveva un avanzo di 4 milioni, quindi ci siamo affrettati per impiegarli, e oggi cer-chiamo di chiuderli per godere di tutti i benefici previsti».

Un altro aspetto, sottolineato da Viani: «Gianni Trovati, che ha firma-to l’inchiesta, è il responsabile degli enti locali del Sole 24 Ore, e per noi è un punto di riferimento. Il titolo non corrisponde al contenuto del servi-zio. Il tema dei pagamenti in conto capitale degli ultimi 4 anni è stato pervaso dalla vicenda del patto di stabilità, e dagli spazi che ogni anno il governo metteva a disposizione degli enti. Nel maggio 2014 il premier Renzi aveva attivato uno sblocco generalizzato dei pagamenti della pubblica amministrazione, conce-dendo importanti spazi di pagamen-to, per cui nel 2014 Cremona ha smaltito una parte di fatture che ri-manevano da pagare. Nel 2015 ab-biamo avuto spazi diversi, tutto qui».

Ma il dato di Cremona emerge a livello nazionale. Gli spazi concessi dal governo non valevano per tutti i comuni? «Nel 2015 ci furono nuovi

spazi disponibili, ma il “tiraggio” di ciascun ente è diverso in base alla singola situazione, e varia anche a seconda della Regione di apparte-nenza, perché questi spazi sono concessi sia dallo stato che dalle regioni. Ad esempio la Regione Emilia Romagna ha concesso spazi diversi».

E’ per l’incidenza regionale che tra le 5 maglie nere in Italia ci sono tre città lombarde? «Può essere, Nel 2015 la Lombardia ha fatto una scel-ta a favore dei piccoli comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitan-ti, dirottando su di loro il 30% delle risorse. Nel 2014 fu adottata una di-versa strategia, e si tratta di scelte che condizionano i nostri pagamenti in conto capitale».

Chiudiamo con Manzi sul capitolo relativo alla spesa corrente: «Si regi-stra un lieve aumento, ma anche in questo caso ci sono pagamenti che si sono trascinati, di competenza del 2014 ma fatti nel 2015. Certamente c’è stato un incremento della spesa, e si è trattato di una scelta politica dell’Amministrazione. Tornando agli investimenti, ho notato anche il -20% di Mantova, che però ha fatto l’anno scorso investimenti molto alti, grazie ad un notevole avanzo di am-ministrazione, il che dimostra come le cifre siano poco indicative».

P

Un’inchiesta del Sole 24 Ore evidenzia come Cremona sia tra i 5 capoluoghi di provincia in cui la spesa è calata di più (-39,2%) rispetto al 2014

Cremona non investe. Manzi: «Non è vero»L’assessore al Bilancio: «Considerati solo i dati di cassa»

Con delibera di giunta municipale è stata ac-cettata la proposta dell’Associazione “Icaro” di istituire presso Spazio Comune in piazza Stradi-vari uno sportello informativo a favore dei “di-soccupati over 40” di Cremona. Ad annunciarlo è il presidente Giuseppe Vigliotta.

Lo sportello, dal nome, “Diamo voce ai disoc-cupati”, sarà operativo tutti i martedì e venerdì dalle ore 9,30 alle ore 12. L'iniziativa è già partita martedì scorso, 23 febbraio.

«Con questa iniziativa - dice Vigliotta - Icaro continua la sua battaglia, nonostante una serie di ostacoli e difficoltà, per far uscire dall’emargi-nazione, dalla zona grigia nella quale si trovano, una fascia di cittadini che vivono in uno stato di frustrazione psicologica e materiale e portarli a riconquistare la propria dignità. Ciò è dovuto alla mancanza di lavoro, elemento essenziale per una vita serena e tranquilla. Nel contempo stia-mo attrezzando la nostra “piccola sede” di via Gioconda 3 e lo stiamo facendo con donazioni di suppellettili da parte di cittadini. Siamo alla ricerca di un pc e una stampante, per le quali attendiamo qualche cittadino di buona volontà.

Speriamo sempre di poter costituire la “no-stra Cooperativa di Lavoro”, strumento indi-spensabile per creare e trovare lavoro, ma per questo occorrono fondi per i quali aspettia-mo adeguata risposta da un “benefattore” di Cremona».

«Lo sportello “Diamo voce ai disoccupati” - prosegue Vigliotta - fornirà notizie e iniziative su Icaro anche per eventuali adesioni ma pure so-stegno morale, sulle leggi e iniziative statali, re-gionali, provinciali e comunali, risposte fiscali, previdenziali, senza tralasciare l’aspetto dell’aiu-to sul problemi legati alla casa, alle utenze, alle difficoltà economiche.

Pensiamo con l’inizio di questa attività di ag-giungere un altro tassello importante a favore di chi rientra in questa categoria, che leggi spesso ingiuste hanno posto nella condizione di essere ritenuti giovani per la pensione (anche a 62-63 anni) e troppo avanti nell’età per il lavoro, per poterli aiutare ma, anche con il loro impegno di lotta se necessario, a intravedere l’uscita da un tunnel di degrado, di perdita della dignità di per-sone che hanno tutti i diritti di essere reinseriti nella società».

DISOCCUPATI OVER 45APERTO LO SPORTELLO

CronacaSabato 27 Febbraio 20164

A sinistra,l’assessore al Bilancio del Comune di Cremona Maurizio Manzi

A destra,la tabella degli investimenti pubblicata dal Sole24ore

POS. COMUNE 2015 DIFF. 20141 Monza 79,4 376,40%2 Brindisi 38,7 317,90%3 Vercelli 18,4 280,50%97 CREMONA 12,6 -39,20%98 Lodi 4,2 -40,60%99 Salerno 38,9 -44,50%100 Livorno 17,1 -46,20%101 Pavia 4 -60,20%

SPESE PER INVESTIMENTI

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di Vanni Raineri

a qualche giorno sono stati messi in funzione dalla Poli-zia Provinciale due nuovi dispositivi

che misurano la velocità delle auto, uno a Castelleone e uno tra San Giovanni in Croce e Casalmaggiore. E non c’è vo-luto troppo tempo per veder fioccare le prime sanzioni pe-santi. Dopo l'attesa per vedere scattare la pioggia di multe, questi sono i tempi più “prolifi-ci”, come sempre accade nei primi mesi, quando automobi-listi disattenti e disinformati pagano dazio ai propri difetti. Poi le sanzioni scemeranno per la consapevolezza di chi transita.

Autovelox per evitare i sini-stri o per rimpinguare la cas-sa? Siamo al solito dilemma. Giustamente il comandante provinciale Mauro Barborini aveva sottolineato che conta la prima delle due ipotesi.

Intanto diciamo che si tratta di due dispositivi che funzio-nano in entrambi i sensi di marcia e che avvalendosi di una doppia telecamera scatta-no immagini da una distanza di 14 metri, fotografando la targa posteriore ma senza ri-prendere l’abitacolo per motivi di privacy. In questo modo si è ritenuto di porsi al riparo di eventuali ricorsi.

Ma non è quel che sta av-venendo. I primi ricorsi davan-ti al giudice di pace sono or-mai pronti. Interessante è ve-dere su cosa si appelleranno stavolta gli automobilisti san-zionati. Si parte come spesso accade dall'art. 97 della Costi-tuzione, che difende il “buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione”, ma scendiamo nei dettagli.

Sono soprattutto due i bi-

nari in cui si muove chi prepa-ra le carte bollate. Il primo ri-porta l’art. 142, comma 6 bis, del Codice della strada, che dispone: “Le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della veloci-tà devono essere preventiva-mente segnalate e ben visibili, ricorrendo all'impiego di car-telli o di dispositivi di segnala-zione luminosi, conformemen-te alle norme stabilite nel rego-lamento di esecuzione del presente codice…”.

Ecco dunque il primo appi-glio. Gli apparecchi sono pre-segnalati, ma non proprio ben visibili, in particolare di notte, quando, sempre secondo una disposizione del Ministero, si deve far ricorso a segnali lumi-nosi. Questo sempre per il principio che la legge funziona come prevenzione più che co-me punizione. La scarsa illu-minazione farebbe venir meno

il principio della prevenzione, cioè non viene data al cittadi-no la necessaria pubblicità.

Il secondo aspetto su cui si lavora fa risalire al decreto leg-ge 121 del 2002, poi trasfor-mato in legge, e precisamente parte dell’art. 4, quando recita: “Sulle autostrade, sulle strade extraurbane principali, nonché sulle altre strade, individuate con apposito decreto dal pre-fetto… possono impiegare od installare dispositivi o mezzi tecnici di controllo del traffico finalizzati al rilevamento a di-stanza delle violazioni alle nor-me di comportamento… Il prefetto, sentiti gli organi loca-li di polizia stradale, e su con-forme parere degli enti pro-prietari, individua le strade di cui al comma 1, tenendo con-to del tasso di incidentalità, delle condizioni strutturali e plano-altimetriche, di traffico o di altre cause per le quali non

è possibile il fermo di un vei-colo senza recare pregiudizio alla sicurezza della circolazio-ne, alla fluidità del traffico o all’incolumità degli agenti ope-ranti e dei soggetti controllati”.

Il punto sta nel tasso di in-cidentalità. Solitamente si considera indicativo un arco di due anni, e ad esempio nel caso di Martignana Po (Casal-maggiore) sembra che nel tratto interessato dalla misu-razione non siano avvenuti in-cidenti.

Il principio che si vuole fis-sare è che lo Stato ha il dovere di tutelare i cittadini nel caso di intervento continuo (come nel caso dei dispositivi fissi), nel qual caso decide il prefet-to. Se non ci sono stati inci-denti stradali negli ultimi anni, a quale titolo e con quale in-dagine preventiva viene mes-so l'autovelox? Forse, si la-scia intuire, gli scopi erano di-

versi dalla prevenzione. Un’in-terpretazione che, presa alla lettera, può toccare anche im-pianti più vecchi.

Ad esempio quello di So-spiro, posato 4 anni fa. Vero che prima di incidenti ce n’era-no stati, ma anche lì negli ulti-mi due anni non è accaduto, grazie proprio al dispositivo. Dunque perché autorizzare ancora il suo utilizzo?

Va tenuto presente, si riba-disce, che l’obiettivo finale è la sicurezza del cittadino, e lo Stato interviene di volta in vol-ta a seconda delle necessità. Sia a Martignana che a Castel-leone l’autovelox è posto su un rettilineo, da qui l’ipotesi di accanimento. Inoltre siamo in aperta campagna, in assenza di insediamenti industriali con entrata e uscita di operai.

Il duello è aperto, il campo di battaglia saranno le aule dei giudici di pace.

D

I nuovi impianti di Castelleone e Martignana Po stanno facendo strage di automobilisti. Che preparano così l’appello

Autovelox, dopo le multe ecco i ricorsiDomenica 28 febbraio alle ore

9 presso l’auditorium “O. Golda-ni” della sede dell’Avis di Cremo-na, in via Massarotti 65, si svol-gerà l’85ª Assemblea ordinaria dei Soci dell’Avis Comunale di Cremona, il momento più alto di tutta l’attività associativa. Mo-mento di importante confronto con tutti gli oltre 5000 soci della sezione cremonese dell’Associa-zione Volontari Italiani del San-gue. Nel corso dell’incontro il presidente comunicherà tutti i dati e tutte le iniziative svolte nel 2015, mentre il tesoriere, nella sua relazione, dettaglierà le voci dei bilanci sia consuntivo 2015 che preventivo 2016.

L’Avis si presenta a tutti sana, viva, vitale, formata da tanti soci, sempre più disponibili a donare sangue a chi ne ha bisogno e di mettere continuamente in cantie-re iniziative, progetti, che si av-valgono sì del lavoro volontario e disinteressato di tutti.

Un importante momento dell’Assemblea riguarderà la pre-sentazione del Codice Etico, un documento che contiene i princi-pi comportamentali cui i soci per-sone fisiche e giuridiche, gli orga-ni sociali ed i loro componenti, i dipendenti, i prestatori di lavoro temporaneo, i consulenti, i colla-boratori e qualsiasi altro soggetto che possa agire in nome e per conto di Avis Comunale di Cre-mona devono attenersi e che è già stato approvato dal Consiglio Direttivo nella seduta del 16 no-vembre 2015. Nel corso dell’As-semblea verranno consegnate le Borse di studio intitolate a Osval-do Goldani e Felice Majori a gio-vani laureati. Infine, verranno consegnate le benemerenze a tutte quelle donatrici e a tutti quei donatori che hanno raggiunto le varie tappe, che contraddistin-guono la “carriera” avisina, fino a 50 donazioni. Vi sarà infine la nomina dei Delegati alla prossi-ma Assemblea Provinciale.

DOMANI85ª ASSEMBLEAAVIS CREMONA

Cronaca Sabato 27 Febbraio 20165

Nel mirino la scarsa visibilità notturna della segnaletica e i pochi incidenti registrati

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CronacaSabato 27 Febbraio 20166

di Federico Pani

olori articolari, febbre e con-gestione delle vie respirato-rie: eccoli qua, i sintomi da sindrome influenzale. Ce li ricorda anche la pubblicità,

soprattutto in questo periodo. Naturale: il picco si registra proprio a febbraio. Poi, va calando (l’andamento epidemiologico è segnalato ogni anno da InfuNet, il por-tale web dell’Istituto Superiore di Sanità). «In generale, l’epidemia comincia a no-vembre. Quest’anno ci sono stati pochis-simi casi: la metà, rispetto allo scorso anno. In questi giorni il picco ha smesso di crescere e sta cominciando la sua fase discendente». Lo ricorda Angelo Pan, primario dell’Unità operativa malattie in-fettive dell’Ospedale di Cremona.

Dott. Pan, che cos’è l’influenza?L’influenza è un’infezione delle vie re-

spiratorie dovuta a due tipi di virus, il vi-rus A e B. La maggior parte dei pazienti (80%) è vittima del virus A. Entrambi ten-dono ogni anno a modificarsi e dunque a colpire ciclicamente. Quest’anno, a diffe-renza di altre volte, si sono presentati quasi identici all’anno scorso: perciò i casi sono meno della metà dell’anno scorso. L’andamento, come si sa, è epi-demico e caratteristico della stagione fredda. Pochi sanno, tra l’altro, che lo sviluppo del virus avviene nell’emisfero australe e solo in un secondo momento si diffonde alle nostre latitudini.

Lo sbalzo termico e l’impossibilità di un ricambio d’aria costante nei lo-cali chiusi può essere considerato un fattore aggravante delle epidemie?

Sì, sono fattori che contribuiscono a diffondere il virus. Bisogna tenere pre-sente che la ragione principale delle epi-demie, però, sta nelle modifiche che il virus subisce ogni anno: se l’agente pa-togeno cambia radicalmente la sua strut-tura, la memoria immunologica dell’orga-nismo è minore. In altre parole, gli anti-corpi non riconoscono il virus.

Malessere generale, febbre e dolore alle vie respiratorie: può venire consi-derato questo il “triangolo” sintomato-logico per riconoscere l’influenza?

Sì e no. Esiste comunque uno stock di virus che produce gli stessi sintomi. È

difficile capire con certezza se si tratta di virus influenzali o di altri virus respiratori. Se l’influenza è grave, cioé si manifesta con una febbre virulenta, è più probabile si tratti di un virus influenzale. In ogni caso, più che di influenza, si dovrebbe parlare di sintomi influenzali: solo una diagnosi attraverso un tampone dà risul-tati certi, in questi casi.

Esistono tanti piccoli rimedi contro l’influenza, che spesso però si rivelano inefficaci. Secondo lei, qual è la cura migliore?

Senz’altro quella legata ai medicinali sintomatici, cioé a quei farmaci che agi-scono sui sintomi, come la tachipirina.

Lavarsi spesso le mani è uno di quei consigli riguardo la prevenzione che capita di leggere sui giornali o di sen-tire in televisione.

Lavarsi le mani è certamente una for-ma di profilassi e di contenimento della diffusione del virus. Queste forme di pre-venzione vengono divulgate soprattutto in occasione di epidemie abbastanza gravi. Si pensi all’epidemia del virus H1N1 (un sottotipo del virus A, in Italia noto con il nome di influenza suina n.d.r.): perfino Topo Gigio era stato coinvolto in una celebre campagna pubblicitaria, per dare dei consigli ai più piccoli, ricordate?

Coprirsi la bocca quando si tossisce, starnutire preferibilmente nel gomito e naturalmente lavarsi costantemente le mani: ogni ora ci tocchiamo il naso alme-no cinque volte e ancora di più sono le volte in cui ci portiamo le mani al viso: circa tre volte ogni cinque minuti. Perciò l’igiene svolge un ruolo così importante.

Se il modo migliore per curare l’in-fluenza sono i farmaci sintomatici, qual è il consiglio che si può dare per prevenirla?

Vaccinarsi contro l’influenza è la forma di prevenzione più efficace che esista. Dal mio punto di vista, molte più persone dovrebbero vaccinarsi. Parlo soprattutto delle categorie più a rischio, cioè di quei soggetti in cui l’influenza si manifesta in forma più grave. In ogni caso, non esiste dieta o attività fisica che sia in grado di prevenire il virus. L’igiene e il vaccino sono le uniche forme di prevenzione.

Lasciando da parte le influenze sta-gionali, si può sapere qualcosa di più su Zika, il virus che in queste settima-ne sta facendo così tanta paura?

Zika è una vera scocciatura. Mi spie-go: l’infezione virale, nell’80% dei casi, si risolve senza che il paziente si accorga di nulla. Certo in alcuni casi può dare luogo a febbre o gravi disturbi neurologici e tre

persone sono addirittura morte. Il proble-ma è un altro: riguarda la correlazione sempre più accertata tra la microcefalia dei neonati e la presenza del virus nelle donne incinte. Non si è ancora certi, ma è estremamente probabile che il virus danneggi in modo permanente lo svilup-po cerebrale del neonato. E qui arriviamo al dunque: se il virus si manifesta come una semplice influenza o, come accade nella maggior parte dei casi, non si mani-festa affatto, la prevenzione per il neona-to è davvero complicata. Naturalmente si sconsiglia alle donne incinte di viaggiare in Centro e Sud America, dove il virus è ora piuttosto diffuso, o di usare forme di precauzione.

In Italia e a Cremona c’è il rischio che il virus si diffonda?

È notizia dell’ultima ora quella di un caso di Zika a Firenze. Non bisogna allar-marsi: è un episodio isolato e non ci sono segnali di un pericolo imminente, né futu-ro. La stagione calda, però, dovrà farci stare un po’ più in allerta: il virus, che tra l’altro è di origine africana (e non è una novità: fu scoperto in Uganda negli anni ’40), viene trasmesso soprattutto dalle zanzare. La proliferazione degli insetti potrebbe rendere le condizioni di diffu-sione più favorevoli.

D

Il primario dell’Unità operativa malattie infettive dell’Ospedale di Cremona spiega come difendersi e prevenirla

Influenza, siamo nella fase discendente

Il virus Zika?Inutile per ora

allarmarsi

La Commissione Cultura del Consi-glio regionale ha fatto visita, giovedì a Cremona, al Museo del Violino con lo Scrigno dei tesori e l’Auditorium Gio-vanni Arvedi, al Laboratorio di diagno-stica non invasiva “Giovanni Arvedi” dell’Università di Pavia e al Laboratorio di ricerca sull’acustica musicale del Politecnico di Milano.

La Commissione, guidata dal Pre-sidente Luca Ferrazzi (Lista Maroni) con i consiglieri Laura Barzaghi (PD), Fabio Pizzul (PD), Michele Busi (Patto Civico), Andrea Fiasconaro (M5S) e i consiglieri del territorio Agostino Alloni (PD), Carlo Malvezzi (NCD) e Federico Lena (Lega Nord), è stata accolta dal Sindaco di Cremona Gianluca Galim-berti e all’Assessore alla Città Vivibile e Rigenerazione urbana Barbara Man-fredini.

Visitando i laboratori e il Museo, la Commissione ha potuto conoscere da vicino una parte del sistema, unico al mondo, che mantiene vivo il saper fare liutario, riconosciuto come patrimonio immateriale Unesco. La trasferta si è conclusa in Municipio con il tavolo di lavoro con il Sindaco, nel corso del quale sono state approfondite alcu-ne progettualità culturali e turistiche che l’Amministrazione comunale sta portando avanti in termini di offerta formativa, sistema della ricerca, pratica della musica, prospettiva internaziona-le, progettazione culturale e sostegno all'attività artigianale. Il Sindaco ha illu-strato in particolare il corso di Laurea in Restauro degli strumenti musicali, che partirà ad ottobre presso il Diparti-mento di Musicologia dell’Università di Pavia con sede a Cremona, e il biennio specialistico in ingegneria del suono, prossimo a prendere il via presso il Polo Territoriale di Cremona del Politecnico di Milano.

la comissionecultura

del pirellonevisita cremona

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di Vanni Raineri

iente stepchild adoption dun-que, almeno per il momento. La legge Cirinnà, per ottenere il via libera del Parlamento, ha dovuto amputare la parte

più discussa, che riguarda l’adozione del figlio del coniuge per le coppie omoses-suali. In compenso, finalmente anche al-le unioni civili disciplinate dalla legge sarà possibile estendere i diritti di suc-cessione e la reversibilità della pensione. Diritti che sono previsti nell’istituto del matrimonio, e che dopo l’approvazione della legge varranno anche per le un unioni civili, grazie al cosiddetto maxie-mendamento in cui un ruolo fondamen-tale ha avuto il sottosegretario cremone-se Luciano Pizzetti.

Per il bilancio dello Stato, si tratta pur sempre di un aggravio. Anche per que-sto verranno riviste con ogni probabilità le norme sulla reversibilità. Sul tema da settimane c’è una gran confusione, tra l’opposizione che denuncia la volontà di cancellare questo trattamento economi-co e la maggioranza che afferma che al momento non esiste alcuna proposta sull’argomento.

In realtà qualche correttivo sarebbe giustificabile. Si pensi a una coppia di persone che percepiscono un’elevata pensione: il superstite ha diritto ad unirle (ovviamente con i correttivi già previsti), e magari entrambe sono calcolate col metodo retributivo, quindi superiori ri-spetto alle somme effettivamente versa-te. Oppure si pensi al caso dell’ottanten-ne benestante che sposa una giovane ragazza, una situazione che si verifica sempre più spesso. E’ ad esempio il fe-nomeno delle badanti sposate per rico-noscenza. Alcuni parlamentari hanno già proposto di congelare la pensione di re-versibilità almeno sino al compimento del 60° anno. Tremonti già nel 2011 ha tagliato drasticamente le pensioni di re-versibilità qualora tra i due coniugi esista una forte differenza di età (almeno 20 anni), uno dei due si sia sposato con al-meno 70 anni di età e il matrimonio sia durato meno di 10 anni: in questo caso per ogni anno che manca alla soglia si perde il 10%. Questo se non sono pre-senti figli.

Ma l’argomento, specie con i tagli in vista, non può essere affrontato senza uno sguardo alle cosiddette “pensioni d’oro”. Il Corriere della Sera ha svolto

un’interessante ricerca secondo la quale esistono circa 30mila pensionati d’oro con redditi che arrivano sino a 200mila euro l’anno e che la politica ha sempre tenuto al riparo dalle riforme degli ultimi decenni. Si tratta di parlamentari, giudici

e consiglieri regionali e del personale degli stessi enti. Il tutto per una spesa annua a carico dello Stato di oltre un miliardo e mezzo di euro.

A fornire i dati, per il centro studi di Itinerari Previdenziali, è l’esperto Alberto

Brambilla, che non manca di sottolinea-re quanto sia difficile reperire tali dati, in quanto i soggetti interessati non li comu-nicano, nonostante gli obblighi di legge.

La cosa più incredibile è che oltre 16mila di questi sono personale della Regione Sicilia: percepiscono una pen-sione media di 40mila euro l’anno. Se-guono quasi 5000 dipendenti della Ca-mera dei Deputati con pensione media di 55mila euro, 1500 vitalizi della Camera (media di 90mila euro l’anno), 2500 di-pendenti del Senato (55mila euro), 900 vitalizi del Senato (91mila euro), quasi 1900 vitalizi delle Regioni (91mila euro), oltre 1600 dipendenti della Presidenza della Repubblica (55mila euro), 200 di-pendenti della Corte Costituzionale (68mila euro). Infine, solo 29 giudici della Corte Costituzionale, la cui pensione media ammonta a 200mila euro l’anno. Già, circa 17mila euro al mese. Recente-mente la stessa Corte aveva bocciato la riforma che prevedeva il blocco dell'indi-cizzazione delle pensioni elevate. In pra-tica il taglio delle pensioni almeno tre volte superiori alla minima, il che ha rap-presentato per lo Stato un buco di 5 mi-liardi di euro. Una salvezza per le pensio-ni alte deciso da chi è destinato ad avere una pensione annua di 200mila euro. Che ne dite, conflitto di interesse?

N

L’allargamento del diritto alle unioni civili apre scenari inediti. Il Governo nega l’intenzione di intervenire, ma si ripetono gli allarmi

Cronaca Sabato 27 Febbraio 20167

Dal 1 marzo al 17 aprile le ope-re vincitrici del concorso fotogra-fico internazionale Syngenta Pho-tography Award 2015 saranno esposte a Cremona al Museo Ci-vico Ala Ponzone.

Per la mostra fotografica, che esplora il tema “Scarsità-Spreco” (Scarcity-Waste), è stata scelta una sistemazione d’eccezione: la Sala delle Colonne, che introduce al celebre quadro “reversibile” di Giuseppe Arcimboldo, Ortaggi in Ciotola, meglio noto come L’Or-tolano, che ha ispirato la mascot-

te di Expo Milano 2015. Il fil rouge che unisce la cinquecentesca opera dell’Arcimboldo e le imma-gini selezionate per la mostra “Scarsità-Spreco” (Scarcity-Wa-ste) - Syngenta Photography Award” risiede proprio nelle te-matiche, sempre attuali, che han-no animato l’Esposizione Univer-sale.

L’edizione 2015 del Syngenta Photography Award, infatti, ha coinvolto fotografi professionisti e amatoriali di tutto il mondo per stimolare il dibattito sulle princi-

pali sfide che l’umanità si trova ad affrontare: come garantire alle prossime generazioni superfici coltivabili, cibo e acqua a suffi-cienza quando la quantità di ri-sorse che utilizziamo e di rifiuti che produciamo richiederebbe già oggi un pianeta e mezzo.

L’esposizione delle fotografie premiate in occasione del Syn-genta Photography Award 2015 sbarca a Cremona per continuare a mantenere l’attenzione sulle sfi-de globali alla sostenibilità ora che i riflettori di Expo 2015 sono

spenti, dopo essere stata prota-gonista nel semestre dell’Esposi-zione Universale in uno dei suoi luoghi simbolo a Milano nonché nel nuovo distretto del business Porta Nuova-Garibaldi: Piazza Gae Aulenti.

Inoltre, dall’ottobre scorso, chi vorrà ammirare L’Orto lano dell’Arcimboldo in occasione del-la visita presso il Museo Civico Ala Ponzone, avrà anche modo di “ascoltare” l’opera, grazie alla critica sonora di artisti moderni come Frankie Hi NRG Mc.

Dagli ortaggi dell’Arcimboldo al concorso Syngenta: l’eredità Expo in mostra al Civico

Pensioni di reversibilità, il nuovo fronteIntanto esplode un nuovo scandalo pensioni d’oro

Domani, domenica 28 feb-braio, alle ore 10.30 presso la Sala Puerari del Museo Civico di Cremona verrà presentato al pubblico il volume “Pesci e pe-sca nel medio Po - Angelo e Giu-seppe Ghizzoni gli ultimi pesca-tori professionisti di Cremona”, di Riccardo Groppali, edito da La Libreria del Convegno di Cre-mona in collaborazione con I Ro-tary per il Po. Sarà presente un protagonista del libro, il geome-tra Giuseppe Ghizzoni, che con la sua memoria straordinaria ha reso possibile la stesura.

Il testo vuole ricordare l’im-portanza fondamentale che pe-sca e pesci hanno avuto per la

popolazione cremonese, che in famiglia, nelle osterie e nei giorni di magro ha utilizzato ampia-mente la risorsa alimentare che il Po forniva a chi sapeva procu-rarsela. Oltre al fiume anche tutta la fitta rete di fossi, i bodri, le paludi, il Morbasco e il Naviglio, le macere per la canapa, forniva-no con i loro pesci le proteine necessarie alla vita dei cremone-si, e il prelievo diretto non rispar-miava nidiacei, passeri e piccio-ni, rane, gamberetti e lumache. Era comunque indispensabile la fornitura da parte dei pescatori professionisti, come i Ghizzoni padre e figlio e gli altri che si divi-devano gli spazi di pesca sul Po.

Fiume che offriva anche la legna da ardere con i tronchi fossilizza-ti depositati lungo le rive, che i pescatori raccoglievano e prepa-ravano per la vendita nei periodi meno adatti alla pesca, seguen-do regole non scritte ma condivi-se da tutti.

Un’attività estremamente fa-ticosa la loro, che si svolgeva di notte con qualsiasi tempo e tem-peratura, era sempre pericolosa e tutt’altro che facile, in quanto per essere efficace doveva pre-vedere quali mutamenti avrebbe subito il livello del fiume, che ve-nivano compresi dai numerosi minimi indizi che il pescatore di professione aveva imparato a

conoscere. In questo modo po-tevano essere produttive le reti tese allo sbocco di bracci secon-dari del Po, modificati e gestiti per migliorare la loro funzionalità, e nelle piccole lanche scavate dal fiume nelle spiagge sabbio-se. Cultura e conoscenze minac-ciate di scomparire, che il libro vuole conservare dalla voce dell’ultimo dei protagonisti.

Ma non solo pesci, anche episodi di una vita che sembra così lontana da risultare impossi-bile fosse quotidiana a Cremona solo pochi decenni fa, stretta-mente legata ai beni della natura e ai loro impieghi per la sopravvi-venza della famiglia del pescato-

re. Per questo l’atteggiamento è di completa e profonda innocen-za nei confronti degli animali uti-lizzati, senza crudeltà ma neppu-re compassione: questo senti-mento non trovava spazio nella mente di chi viveva esclusiva-mente delle risorse che poteva-no essere prese - con fatica, bra-vura e anche fortuna - dal fiume e dai suoi dintorni.

Un quadro quindi complesso e articolato, composto anche da episodi di storia minore cremo-nese come le mutande imposte da Farinacci ai ghiaiaioli cremo-nesi o le uova usate nel dopo-guerra come moneta in cambio di pesce, come la classificazione

del pescato in base a categorie commerciali e la sua conserva-zione, che permette di conosce-re anche l’aspetto riguardante l’antica pesca professionale - davvero fondamentale - del rap-porto che da sempre lega Cre-mona al suo fiume.

Sarà presentato domani nella Sala Puerari del Museo Civico il libro di Riccardo Groppali sostenuto dal RotaryI Ghizzoni, gli ultimi pescatori di professione del Po

Sul tema delle pensioni di reversibilità abbiamo sentito nuovamente l’esperto di pre-videnza Paolo Zani, ex sinda-calista, spesso ospitato in tv e che cura il blog tuttopreviden-za.it.

Allora, perché se ne sta parlando tanto? «E’ una bufa-la politica. Il polverone nasce dall'aumento di spesa dovuto alle unioni civili, che hanno esteso il diritto alla reversibili-tà. Onestamente però non c’è scritto da alcuna parte che il governo intende toccare que-ste pensioni».

E perché ho l'impressione che presto si interverrà anche

su questo tema? «Il ragiona-mento è complesso. Partiamo dalla natura de problema: per qualcuno la reversibilità ha natura previdenziale, per altri assume sempre più il caratte-

re di un trattamento assisten-ziale. Quando nacque, nel 1939, pochi sanno che spet-tava solo alle vedove e non ai vedovi, fatta eccezione per gli inabili al lavoro. Era dunque destinato a chi non lavorava (le donne), e aveva quindi ca-rattere assistenziale. L’uomo ha maturato il diritto nel 1977 con la legge che fece cadere le barriere tra uomo e donna. Nel 1995 c’è stato un inter-vento pesantissimo: sino ad allora al congiunto in vita spettava il 60% della pensio-ne, con la legge 335 si verifi-cavano le condizioni redditua-li, e si tagliava rispetto al 60%

in base all’importo, se era al-meno tre volte superiore al trattamento minimo. Se lo su-perava di 5 volte si scendeva al 30% dell'importo erogato al coniuge deceduto. Dunque forti penalizzazioni, applicate ancora oggi, a meno che sia-no presenti figli minori o inabi-li, nel qual caso l’importo può salire all'80% e anche al 100%. A mettere in allarme oggi è una manovra di bassa politica: si è insinuato che an-ziché utilizzare il reddito, si voglia utilizzare l’indicatore Isee, nel qual caso sarebbero considerati i beni immobiliari, i soldi in banca, il reddito dei

familiari. Quindi un altro indi-catore di riferimento. Ma non è scritto da nessuna parte che il nuovo indicatore debba es-sere usato per le pensioni di reversibilità. Personalmente sarei anche d’accordo nel far-lo, ma dipende ovviamente dal livello che si considererà. Magari si arriverà a questa modifica. Poi c’è ad esempio il discorso sull’assegno di ac-compagnamento, che è di 500 euro e spetta a prescin-dere dal reddito. Anche lì ci vorrebbe un indice, non è giu-sto che la stessa somma sia erogata a chi ha reddito basso e chi è benestante».

Parola all’esperto Paolo Zani: «E’ una bufala politica. Per ora...»

L’autore Riccardo Groppali

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di Paolo A. Dossena

più le autorità ecclesiasti-che attaccavano “Crociata italica”, più Farinacci era contento. Infatti, proprio questi attacchi decretarono

il successo di don Calcagno. “Crociata Italica” divenne il periodico più diffuso della RSI. Era venduto dagli edicolanti addirittura a borsa nera, diffondendosi perfino tra le forze armate e fra le trup-pe in addestramento in Germania.

“Crociata italica” era molto patriot-tico. “Abbiamo fatto l'Italia”, dice una famosa espressione di ispirazione pa-triottica italiana, “ora dobbiamo fare gli italiani”.

“Gli italiani non sono ancora fatti”, tuonava “Crociata italica”. Il settima-nale credeva che il fascismo fosse il punto d’arrivo di un moto storico co-minciato con la rivoluzione francese e proseguito con il risorgimento.

Una valanga di articoli esaltavano la memoria di Mazzini e del partito re-pubblicano. Per esempio l’articolo “Ri-sorgere” (12 giugno 1944) è un inno agli “immortali principi del 1789” e perfino alla ghigliottina: “La testa cad-de, la rivoluzione trionfò”. E: “Oggi in una situazione rivoluzionaria più gran-diosa e forse più decisiva la Repubbli-ca Sociale Italiana lancia al mondo la sfida della socializzazione”.

“Crociata italica” esaltava il risorgi-mento come “sforzo titanico” (27 mar-zo 1944). In un altro articolo (“Amore di Patria”, 3 aprile 1944) si ricordano il “risorgimento Patrio”, i “vecchi repub-blicani d’Italia” e “il grande Maestro Giuseppe Mazzini”, indicando nel fa-scismo l’erede di questa tradizione.

In “Cattolici e Mazziniani” (5 giugno 1944), Don Calcagno disse: “io mi sento e credo di potermi chiamare mazziniano”.

Gli aspetti terroristici dei cospiratori intorno a Mazzini sono ben noti (si pensi al ferocissimo omicidio del Duca di Parma, il povero Carlo III, assassi-nato dal sellaio mazziniano Antonio Carra con una lima).

Tuttavia, “Crociata italica” polemiz-zava soprattutto contro la Chiesa e contro il clero, accusati di sostenere il nemico. In “Il Clero e il Risorgimento” (11 settembre 1944) il settimanale at-taccava il ruolo conservatore e ostile al risorgimento e alla rivoluzione patriot-tica (“figlie dirette o indirette della rivo-luzione francese”), di chiesa e clero “attaccato alla causa legittimista”.

Temi specifici cari a “Crociata italica” erano la socializzazione e “L’Usura” (è il titolo di una rubrica del giornale), parola presa in prestito da Ezra Pound, che

aderì al movimento insieme a Nicola Bombacci (nel 1924, Pound si era tra-sferito in Italia, dove il nuovo governo di Mussolini sembrava ordinato e progres-

sista. Il poeta americano scrisse il suo “Jefferson and/or Mussolini” nel 1933).

“Crociata italica” odiava visceral-mente la monarchia ed era anti-gesui-

ta. Il 16 settembre 1944 parlava di “pio-vra gesuitica”, assimilandola alla “rea-zione” e al clima antinazionale della re-staurazione del 1815.

Il riformatore religioso e politico ita-liano Girolamo Savonarola (1452-1498) condannò il male della corte del mon-dano, corrotto e ambizioso Papa Ales-sandro VI (ben noto per gli scandali associati alle sue attività, per i suoi figli illegittimi, per il suo libertinismo, nepo-tismo e per la sua politica dell’intrigo). Accusato di eresia, Savonarola fu arre-stato, torturato quasi fino alla morte e giustiziato.

Savonarola divenne il nume tutelare di “Crociata Italica”. Il 28 agosto 1944, sul settimanale, don Ildefonso Troya attaccava la “ferocia pretina” rievocan-do lo “spirito di Savonarola”.

Don Troya attribuì a Savonarola ide-ali nazionalistici che il monaco non ha mai avuto, ma lo stesso fece lo storico fascista di sinistra Delio Cantimori nel 1939. Infatti la storia aveva visto un’al-leanza tra nazionalismo e alcuni espo-nenti delle chiese protestanti, che ten-devano a diventare chiese nazionali.

Ma se la sua riforma fu un evento tedesco, Martin Lutero non è mai stato nazionalista, e rifiutò di unirsi al na-scente movimento patriottico tedesco (a questo proposito potete leggere “Martin Lutero” di Eiko Oberman, Edi-tori Laterza. Occorre quindi insistere sul punto che il tentativo di “Crociata italica” di “arruolare” Girolamo Savona-rola tra gli antesignani del nazionalismo è discutibile).

Tuttavia, la portata del progetto di don Calcagno dovrebbe essere ridi-mensionata: lui e i suoi crociati non si definivano affatto come protestanti, anche se parlavano di “riforma”. Si trat-tò di un’altra trovata di Farinacci (che stampava “Crociata italica” a Cremo-na): più che a una volontà di attuare questa “riforma” religiosa, si deve pen-sare a un suo agitare questo fantasma per ridurre a più miti consigli il clero. Don Calcagno farà infatti la fine di Lute-ro, di Savonarola e dei valdesi: nessuno di loro se ne andò dalla Chiesa, furono buttati fuori.

Il 24 maggio 1945, la Suprema sacra congregazione del Sant’Uffizio, pubbli-cò la scomunica del prete Tullio Calca-gno. Come Farinacci, don Calcagno fu fucilato (dopo un processo farsesco) dai partigiani nell’aprile del 1945.

(Fine della seconda e ultima puntata, sabato 5 marzo una nuova vicenda)

E

Il successo del settimanale e la minaccia di uno scisma . 2ª puntata

Crociata Italica, movimento mazziniano

RubricaSabato 27 Febbraio 20168

Tullio Calcagno

“Siamo un pugno di cattolici italiani repub-blicani”. Così recita la prima frase del primo numero (10 gennaio 1944) del periodico “Crociata italica”. L’ho raccontato la setti-mana scorsa, nella prima puntata di questa serie: don Calcagno propugnava un ritorno alla purezza evangelica, mescolandola alle teorie sociali fasciste.

“Crociata italica” invocava l’avvento di una “Chiesa nazionale” guidata da un primate, “cioè un capo della Chiesa italiana”. In questo primo numero si minacciava lo scisma. Ogni numero era riempito di imma-gini di chiese o cimiteri italiani devastati dai bombardieri alleati. Il vescovo di Cremona, il cardinale di Milano, l’arcivescovo di Torino e il patriarca di Vene-zia denuncianorono la natura ereticale e sci-

smatica di “Crociata italica”. E’ moderni-smo, eresia, dissero, un tentativo di spacca-re la chiesa proprio nel suo cuore, l’Italia, per dar vita a una chiesa nazionale guidata da un primate. Termino questo questo riassunto della prima puntata ricordando che il movimento e il periodico “Crociata italica” erano un’idea politica del vecchio anticlericale Roberto Farinacci.

Da sinistra in senso orario: Paolo Pantaleo, Roberto Farinacci, Carlo III Duca di Parma e Girolamo Savonarola

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domenica 21 febbraiofurto da scarpe&scarpe, denunciati 4 stranieri

Denuncia con l’accusa di furto ag-gravato per tre giovani, originari della Mongolia, che sabato pomeriggio han-no rubato due paia di scarpe. I quattro, due uomini e due donne, dai 36 ai 26 anni, sono stati sorpresi in flagranza di reato. Dopo essere entrati nel Centro Commerciale Cremona Due di Gadesco Pieve Delmona, nel negozio Scarpe & Scarpe, si sono impossessati di due paia di scarpe che hanno nascosto in un cilindro metallico che inertizzava le cellule del sistema antitaccheggio. La vigilanza, notandoli, ha chiamato i cara-binieri, che li hanno beccati appena fuori dal negozio. In auto avevano an-che altre scarpe.

lunedì 22 febbraiotruffa dell’auto, cinquearresti della finanza

Associazione per delinquere, truffa, insolvenza fraudolenta ed evasione fi-scale: queste le accuse nei confronti di un sodalizio criminale che operava tra Cremona, Mantova e Brescia, smantel-lato oggi dalla Polizia Stradale e la Poli-zia Giudiziaria di Mantova, insieme alla Guardia di Finanza di Castiglione delle Stiviere. Cinque gli arresti, oltre al se-questro di alcune imprese commerciali e di saldi attivi su conti correnti e libret-ti al portatore, nonché all’esecuzione di numerose perquisizioni domiciliari e personali, nei confronti di 15 soggetti indagati per i reati di associazione per delinquere, truffa, insolvenza fraudo-lenta ed evasione fiscale. Il sodalizio criminale era dedito alla truffa ai danni di clienti privati, cui venivano venduti – come se fossero di recente produzione – dei veicoli in realtà obsoleti.

Le auto in questione, importate dall’estero, avevano infatti una elevatis-sima percorrenza chilometrica reale (180mila/220mila km), ma venivano ri-

vendute previa fraudolenta riduzione de i ch i lometr i ind icat i ( f ino a 50mila/70mila km), dopo essere state anche oggetto di abbellimenti estetici e meccanici. Una delle officine in cui ve-nivano svolte le operazioni di “tarocca-tura” si trova in provincia di Cremona.

martedì 23 febbraio19enne beccato con l’eroina, arrestato e condannato

I carabinieri della Stazione di Casal-buttano ed Uniti martedì sera hanno ar-restato, in flagranza di reato, un 19enne indiano, S.J., residente in provincia, in quanto sorpreso con un involucro di eroina. Erano circa le 16 quando il giova-ne era stato notato dalla pattuglia in servizio di prevenzione.

Il giovane, alla vista dei militari, aveva cercato di liberarsi di un pacchetto, ma

era stato notato. Nell’involucro c’erano 25 grammi di eroina in sasso. Il 19enne è stato quindi arrestato e processato per direttissima. Per lui condanna a 8 mesi di reclusione (pena sospesa).

martedì 23 febbraiocolpo alla popolare di sondrio, in piazza stradivari

Colpo in pieno centro martedì matti-na alla Banca popolare di Sondrio, filia-le di piazza Stradivari.

Intorno alle ore 10.30 un uomo è entrato armato di coltello, minacciando i dipendenti della filiale. E’ riuscito a farsi consegnare un bottino ingente, intorno ai 20mila euro (mille euro, persi durante la fuga, sono stati recuperati da un cittadino), per poi fuggire, forse a bordo di un’auto su cui lo attendeva un complice.

martedì 23 febbraio14enne muore nel sonno, shock a pieve san giacomo

Shock a Pieve San Giacomo per la morte improvvisa della 14enne Gaia, tro-vata martedì mattina senza vita nel suo letto. La ragazzina, ultimo compleanno festeggiato solamente a gennaio, doveva andare a scuola come ogni mattina. La mamma, dopo essersi insospettita per la sveglia che continuava a suonare nella camera della figlia alle 6.30, ha fatto la tragica scoperta. Si parla di arresto car-diaco, ma non sono ancora chiare le cau-se della morte della 14enne.

mercoledì 24 febbraiopeculato e truffa, indagato noto cardiologo cremasco

Truffa aggravata ai danni del servi-zio sanitario nazionale, che si protrae

dal 2007: questo quanto contestato dalla Guardia di Finanza di Crema, coordinata dalla Procura di Cremona, al noto cardiologo cremasco A.L.R., che avrebbe visitato oltre 2.500 pa-zienti in violazione del regime di esclu-sività contratto con l’Ospedale Mag-giore di Crema. In particolare, dalle in-dagini della GdF è emerso che il dott. A.L.R., dipendente dell’Ospedale Maggiore di Crema, nonostante aves-se un contratto di lavoro che lo vincola a svolgere la libera professione in regi-me di esclusività a favore dell’ente pubblico, per il quale oltre allo stipen-dio percepisce un’indennità aggiuntiva mensile, da anni continua parallela-mente a visitare pazienti presso un ambulatorio privato ricavato in un ap-partamento nello stabile in cui risiede. Il medico dovrà rispondere anche del reato di peculato, derivante dall’esser-si appropriato del materiale necessa-rio per l’effettuazione degli esami spe-cialistici acquistato dall’Ospedale Maggiore di Crema.

mercoledì 24 febbraiomaxicontrolli dei carabinieri, denunce e patenti ritirate

Carabinieri in divisa e in borghese hanno attuato maxi-pattugliamenti e diversi posti di blocco sul territorio cremonese nel pomeriggio di mercole-dì per prevenire e combattere i furti, la criminalità predatoria e i reati in genere. Sono state denunciate sette persone, cinque italiani e due stranieri, per de-tenzione di stupefacenti ai fini di spac-cio, porto abusivo armi e oggetti atti a offendere, atti contrari alla pubblica decenza, guida in stato di ebbrezza alcolica, guida senza patente e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Quattro soggetti sono stati segnalati alla Prefettura come assuntori di stu-pefacenti. Numerose le contravvenzio-ni al Codice della strada e cinque le patenti ritirate.

Prostituzione, sporcizia e irregolarità fiscali: chiuso centro massaggi cinese in via GhisleriUn altro centro massaggi cinese

chiuso per evasione fiscale e prostitu-zione, stavolta in via Ghisleri. Il nuovo locale era già stato visitato dalla Guar-dia di Finanza tempo fa ed erano state riscontrate mancate emissioni di rice-vute fiscali. Poi, la segnalazione di un cliente di sesso maschile che ha di-

chiarato di aver ricevuto, al prezzo di 50 euro, un “massaggio rilassante”, nonché una prestazione sessuale. Per tale motivo i militari nel pomeriggio di mercoledì hanno effettuato un accesso all’interno dei locali per controllare più approfonditamente il regolare adempi-mento degli obblighi fiscali. Nel corso

del controllo sono state rilevate anche scarse condizioni igienico-sanitarie. Infatti, nonostante la donna cinese ab-bia la residenza a pochi passi dal pro-prio locale, in alcune delle stanze era presente cibo sparso insieme a prodot-ti di bellezza, pentole usate e asciuga-mani sporchi. Queste situazioni verran-

no segnalate nei prossimi giorni alle autorità locali competenti, ai fini di un controllo mirato alla sicurezza dei luo-ghi di lavoro, all’igiene e al rilascio delle licenze commerciali.

Il centro massaggi è stato sottopo-sto a sequestro preventivo per eserci-zio dell’attività di prostituzione.

I Fatti della Settimana Sabato 27 Febbraio 20169

I beni immobili confiscati alla cri-minalità in Lombardia sono 1266, il 7,2% del totale delle confische na-zionali. Di questi 20 sono sul territorio di Cremona e provincia: 18 sono an-cora in capo all’Anbsc (Agenzia na-zionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizza-ta), gli altri 2 sono stati mantenuti dallo Stato per finalità istituzionali, nessun bene è stato messo ancora a disposizione degli enti e delle realtà territoriali. Cremona è l’unica provin-cia in Lombardia a vantare questo primato negativo. I beni confiscati in provincia di Cremona sono così cata-logati: 3 abitazioni in villa, 4 apparta-menti in condominio, 3 box e i re-stanti 10 di altre tipologie.

In Lombardia quasi il 50% dei beni immobili confiscati alla criminalità or-ganizzata è già stato destinato agli enti territoriali. Il 42% dei beni viene utilizzato per finalità di housing socia-le, il 10% per finalità educative (asili e centri educativi), il 16% per assistenza

a disabili e anziani. Solo l’8% dei beni viene riutilizzato per attività economi-che, produttive e imprenditoriali. I dati sono contenuti in un rapporto presen-tato in Consiglio regionale e promosso da Eupolis Lombardia. «Dobbiamo la-vorare e adoperarci con urgenza affin-ché i beni sequestrati al malaffare sul nostro territorio possano essere utiliz-zati e reimpiegati in maniera appro-priata e resi disponibili nel più breve tempo possibile per fini sociali e im-prenditoriali. Anche Regione Lombar-dia si farà parte attiva per sollecitare i Comuni e l’Anbsc a trovare accordi e soluzioni rapide nel riutilizzo dei beni disponibili, consapevoli che va sicura-mente ampliato anche il plafond da destinare al finanziamento dei lavori di ristrutturazione dei beni confiscatia».

IN PRIMO PIANOmercoledì 25 febbraio

Nessuno di questi cespiti è stato messo ancora a disposizione degli enti e delle realtà territorialigiovedì 25 febbraio

Beni confiscati alla mafia, a Cremona sono venti

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di Simona Raboni

onostante le piogge e il maltempo di questi giorni, è ben lontano dall'essere risolto il problema dell'emer-

genza idrica nel territorio e in regione. Questo è emerso du-rante l’ultimo aggiornamento dei dati rilevati dalla rete regionale di monitoraggio idro-nivo-meteo di Arpa Lombardia, presentati mercoledì durante il Tavolo dell'Acqua, svoltosi in Regione.

“Le precipitazioni di questi primi due mesi del 2016 hanno apportato quantitativi di pioggia e neve in linea con la norma del periodo, ma non sufficienti a compensare l’anomalia negativa registrata a novembre e dicem-bre dello scorso anno”, ha spie-gato durante il tavolo Bruno Si-mini, presidente Arpa Lombar-dia. Unica nota positiva è che secondo le previsioni pubblicate sul sito del Servizio Meteorolo-gico dell’Agenzia, per il fine set-timana sono attese precipitazio-ni significative, con quota neve attorno ai mille metri.

Nel corso della riunione è emerso, come ha riferito l'asse-asore Beccalossi, che il volume di acqua invasata nei laghi è ancora inferiore alla metà rispet-to a quello della media del 2006/2015.

Ora il dibattito è tutto sul pia-no politico e urgono misure se-rie, per far fronte a una situazio-ne «che certamente è migliorata rispetto allo scorso novembre ma che non ci mette al riparo da una mancanza d’acqua che continua a minacciare le coltiva-zioni lombarde. Proprio per que-

sto non è da escludere che il presidente Maroni possa chie-dere lo stato di crisi» ha eviden-ziato il consigliere regionale Ncd Carlo Malvezzi. «La richiesta dello stato di crisi può essere certamente una strada da per-correre, anche per garantire una deroga che porti a una riduzione del deflusso minimo vitale dei fiumi Adda e Oglio in modo da ottenere una portata d’acqua sufficiente a ridurre gli impatti negativi sulle coltivazioni».

Altro passo garantito per l’im-mediato futuro è l’istituzione di un Tavolo permanente sulla si-tuazione idrica. «L’assessore Terzi ha garantito che quanto ri-chiesto dal sottoscritto in una mozione approvata dal Consi-

glio regionale sarà presto opera-tiva. Il Tavolo permanente servi-rà a monitorare con cadenza periodica la situazione idrica e le eventuali soluzioni da porre via via in essere» ha concluso Mal-vezzi.

Problemi in vista quindi per la programmazione colturale con situazione idrica incerta e non prevedibile. Osservatorio regio-nale allertato quindi per le pros-sime decisioni da assumere ri-spetto ad emergenze che si pa-leseranno.

«I territori insieme a tutti i por-tatori di interessi sono molto preoccupati. Se il meteo non verrà in aiuto, sarà necessario predisporre misure tecniche ur-genti, anche sul DMV, oltrechè

finanziarie di aiuto al reddito alle imprese e di sostegno ai Con-sorzi» hanno precisato il presi-dente della Provincia di Cremo-na Carlo Vezzini ed il consigliere provinciale Sisti.

L'allarme arriva anche da Coldiretti Lombardia, secondo cui «le ultime piogge e nevicate in Lombardia sono un segnale positivo ma non risolvono la crisi idrica che si sta verificando du-rante questo inverno, uno dei più caldi e secchi che si ricordi-no. Rispetto alla media 2006-2015 il deficit idrico è ancora al 44% per i laghi e al 40% per la neve mentre dal punto di vista delle temperature in Lombardia, dopo mesi, come novembre, di-cembre e gennaio, anche feb-braio si è “scaldato”, soprattut-to sulle temperature minime: nella prima decade 2,1 gradi in più e nella seconda decade 0,6 gradi sopra la media, mentre le massime sono rimaste com-plessivamente in linea. Confer-mano quindi in “trend rialzista” registrato a dicembre con mas-sime superiori di 2,4 gradi ri-spetto alla media e a gennaio di 0,3 gradi in più».

Per quanto riguarda la preci-pitazioni – spiega Coldiretti Lombardia - a gennaio è caduto il 50% di acqua in meno rispetto alla media del periodo, a dicem-bre il 91% in meno mentre lo

scorso novembre le precipita-zioni si sono ridotte di oltre l'88%.

«Non sappiamo ancora se le prossime settimane riusciranno a farci recuperare le scorte idri-che che ancora mancano, con-siderato che ad esempio nel la-go Maggiore l’acqua aumenta ma perché il deflusso è ridotto al minimo, mentre gli altri invasi sono ancora sotto la media del periodo – spiega Ettore Prandi-ni, Presidente di Coldiretti Lom-bardia – l’incognita vera è cosa succederà all’inizio dell’estate quando bisognerà irrigare tutte le colture in campo: dal mais al pomodoro, dagli ortaggi alla frutta».

L'inverno che stiamo vivendo – continua la Coldiretti – «è ano-malo anche sotto il profilo delle temperature. Il 2015, si è classi-ficato in Italia come l’anno più bollente della storia recente con una temperatura superiore di 1,42 gradi la media di riferimen-to. Il risultato è che in alcune zone d'Italia sui banchi dei mer-cati di Campagna Amica gli agricoltori vendono già il carcio-fo romanesco in anticipo di quasi un mese e le prime frago-le, mentre broccoli, cavolfiori, cime di rapa, insalate e radic-chio tardivi sono diventati pre-coci con un anticipo di almeno tre settimane».

N Emergenza idrica, Regione Lombardia pronta ora a chiedere lo stato di crisi

“Tra cascine e pievi”, distretto diffu-so del commercio che riunisce i comuni tra Cremona e il casalasco, rilancia il proprio impegno per la valorizzazione del territorio.

Costituito nel 2010 aveva ottenuto un contributo regionale di circa due-centomila euro che avevano permesso investimenti per un importo di quasi

mezzo milione di euro e recentemente aveva partecipato al Distretto sull’at-trattività con un progetto che in una graduatoria di merito si era classificato ai primi posti in Lombardia.

Ora i sindaci del distretto vogliono portare avanti il lavoro. Sospiro è il Co-mune capofila. Poi ci sono: Cella Dati, Stagno Lombardo, Vescovato, Bone-

merse, Pieve d’Olmi e Malagnino. Re-centemente si è aggiunto anche Cico-gnolo. Confermato anche il ruolo di manager a Confcommercio. «Vogliamo rilanciare il Distretto facendo rete – conferma Andrea Badioni, di Confcom-mercio – C’è una sinergia importante tra i Comuni. Ma anche le nostre impre-se sono pronte a fare la loro parte.

Obiettivo comune è, attraverso il com-mercio e le altre realtà della cultura e del volontariato, mantenere vivi i nostri piccoli comuni». Anche per questo la “cabina di regia” ha già programmato tre incontri con le imprese. Tutti sono in programma alle 21 presso le sedi dei Comuni. Il primo appuntamento è in programma martedì 1 marzo a Cico-

gnolo, i successivi lunedì 7 a Bonemer-se e il 14 a Vescovato.

«Centrale è il tema del marketing territoriale – conclude Paolo Abruzzi –. Insieme vogliamo valorizzare gli eventi ormai tradizionali ma anche proporre nuove occasioni di incontro che sap-piano far conoscere i nostri paesi an-che a chi arriva dal circondario».

Distretto “Tra cascine e pievi”, al via nuovo percorso di valorizzazione del territorio

Torna, sabato 2 e domenica 3 aprile, la Fiera Regionale Agricola di Primavera di Grumello Cremonese. An-che se, come sempre, l'edi-zione 2016, la 41esima, del-la storica rassegna espositi-va si aprirà già dalla setti-mana precedente, più preci-samente dal Lunedi di Pa-squetta, 28 marzo, con un ricco tabellone di appunta-menti ed eventi collaterali per tutti i gusti e per tutte le età che precede ed accom-pagna la Fiera. Molti gli e s p o s i t o r i p r e s e n t i : dall'agricotura all'agroali-mentare, passando per i complementi d'arredo per la casa e il giardino e molto altro ancora. Quest'anno l'obiettivo è di potenziare il settore del florovivaismo, destinando agli espositori di questo settore una location ad hoc Tra gli eventi collate-rali, sempre molto attesa è la classica ed immancabile Serata Enogastronomica in programma per giovedì 31 marzo, quest'anno dedicata alla Spagna e alle sue ec-cellenze e prelibatezze ga-stronomiche. Il menù é pre-parato dallo chef Michele del ristorante Patanegra di Crema. La serata si svolge-rà presso la palestra comu-nale del Mulinello, al costo di 25 euro.

FierAgrumello,tutto pronto perla 41ª edizione

TerritorioSabato 27 Febbraio 201610

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" replica

anch’io noto un degrado generalizzato e molto pericoloso

Caro direttore, solo oggi ho avuto modo di sfogliare il numero di sabato 13 de “il Piccolo” e leggere il suo fondo. Io non so se la co-sa le sia gradita, perché dettale da un vecchio “auto-scominicato”, ma sappia che non è il solo a sentirsi a disagio con questo mondo. Che poi un 80enne, si-curamente un po’ deluso, scoraggiato, sdegnato, ma stupidamente non arreso, dica che la politica è malamente “invec-chiata”, dovrebbe risultare curioso. Ve-de, 10 giorni fa ho ricordato a me stesso il 10º anniversario della nascita alla Sala Stampa di Milano di una generosa e brevissima iniziativa, quella dell’Apd, Associazione del partito democratico, cui ho avuto l’onore di partecipare nella illusione di dare il mio pur minuscolo contributo al rinnovamento della politi-ca nazionale. Un invecchiamento, spe-cie se a rischio è il futuro del Paese, che dovrebbe richiedere un ricambio che non vedo. Come spero che lei abbia già capito, non alludo tanto a quello gene-razionale, quanto all’urgente necessità di nobilitare la politica con tensioni ide-ali, passione civile, progettualità, pecu-liarità che dovrebbero essere proprie della “pre-politica”, ma di cui l’attuale establishement, ad ogni livello, pare ab-bia perso le tracce. Ciò che da qualche lustro interessa, nella migliore delle ipo-tesi, è risolvere “in qualche modo” il problema del giorno, senza pensare quale segno lasci per il futuro la soluzio-ne adottata. Un degrado generalizzato e molto pericoloso. Lei ha giustamente accennato al candidato di Milano e che dire di Bertolaso a Roma? Fino a qual-che tempo fa mi irritava sentire dire che “destra e sinistra sono la stessa cosa”. Oggi, putroppo, pensando all’etica civi-le scomparsa, la frase l’ingoio. Una vol-ta la politica era l’arte del possibile ed oggi, forse, l'arte dell’arrangiamento, dove l’arrangiare per noi italiani ha si-gnificati diversi e non sempre dignitosi. Una volta essa era sinonimo di ricerca di sinergie virtuose tra i diversi poteri reali del Paese, oggi è per lo più un mer-cato in cui in gioco, al primo posto, ven-gono gli interessi concreti dei clan e/o dei singoli, mentre per la soluzione dei problemi della gente si inventano le strade più facili, le “scorciatoie” che im-miseriscono il concetto stesso di demo-crazia. Saggio chi disse, “fermate il mondo, voglio scendere!”.

Benito Fioricremona

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" crema

Nuova caserma dei vigili del fuoco: io sto con la Bonaldi

Egregio direttore, la politica non è la raccolta dei consensi per occupare poltrone, ma un servizio per offrire soluzioni a problemi concreti. Nel caso della nuova caserma dei vigili del fuoco di Crema sono dalla parte del sin-daco Bonaldi, alla quale mi sono opposto per altre ragioni in molte occasioni. Ma in questo caso abbiamo un patto sottoscrit-to tra il Governo e il Comune di Crema per realizzare un avamposto di sicurezza quanto mai necessario nel territorio. Un patto che il Governo non sta rispettando. Per questo ho rivolto un’interrogazione direttamente ai ministri dell’Interno e dell’Economia, ovvero i soggetti inadem-pienti, a sostegno di una realizzazione della caserma che sia il più rapida possi-bile. Perché quando le battaglie dei nostri avversari politici sono condivisibili, non abbiamo alcuna esitazione a sostenerle, nell’interesse dei cittadini.

Danilo Toninelli Deputato del Movimento 5 Stelle

" appello

la legge sull’omicidio stradale non può più attendere

Egregio direttore, «mentre ancora si perde tempo a brigare rispetto ad una legge necessaria ed indi-spensabile che avrebbe dovuto esistere già da molto tempo, da Nord a Sud anco-ra persone innocenti continuano a venire falcidiate in mezzo alla strada e, troppo spesso, al volante ci sono soggetti peri-colosi, in stato di alterazione, che merita-no una risposta ben più severa di quella fin qui prevista. La legge sull’omicidio stradale non può più attendere ed ogni chiacchiera che vada nel senso opposto, è di un’irresponsabilità intollerabile. Ba-sta cianciare sul non criminalizzare que-sto o quello, guidare ubriachi o drogati o in qualunque altra condizione o modo che metta gli altri in pericolo, significa assumersi il rischio di commettere un omicidio, con piena consapevolezza». Così Franco Maccari, segretario generale del Coisp, il sindacato indipendente di Polizia, dopo gli ultimi gravi episodi avve-nuti in Calabria ed in Veneto, dove due donne sono state investite da autovettu-re. A Catanzaro, in particolare, ha perso la vita una ragazza di 17 anni che stava attraversando sulle strisce pedonali, quando è stata travolta da un’auto so-praggiunta all’improvviso. A Mestre, inve-ce, una donna di 59 anni che andava in bicicletta, è stata falciata da un automo-bilista cui poi è stato riscontrato un tasso alcolemico cinque volte superiore al limi-te consentito. La vittima è ricoverata in Rianimazione e le sue condizioni sono stabili ma molto gravi. «Eppure - continua Maccari - sono anni che pare che questa legge debba arrivare da un momento all’altro… Ma passano i mesi, gli anni, gli annunci di politici che sanno solo riempir-si la bocca di chiacchiere ed intanto le vittime aumentano, a fronte di conse-guenze letteralmente ridicole per chi di-strugge vite di esseri umani e non pupaz-zi da gettar via. Ci sono famiglie devasta-te e milioni di cittadini a rischio di fronte a comportamenti che l’ordinamento di-mostra di ritenere in pratica tollerabili dal momento che non li sanziona adeguata-mente. E comunque, a dirla tutta - con-clude il segretario generale del Coisp - l’atteggiamento generale che si registra non lascia affatto ben sperare. In fondo, in Italia passiamo con allarmante facilità e leggerezza dal dire che c’è bisogno di prevedere l’omicidio stradale a depena-lizzare la guida senza patente… Ma chi governa dovrebbe cominciare ad assu-mersi qualche responsabilità per i propri

atteggiamenti mendaci e contraddittori, per ciò che dice e poi fa, o meglio non fa».

coisp, sindacato indipendente di polizia

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" TirreNo-BreNNero

Stop alla bretella in favore del completamento ferroviario

Egregio direttore, evitare che venga avviata la costruzione della bretella autostradale Tirreno-Bren-nero e concentrare le risorse disponibili sul completamento della ferrovia: è la pro-posta presentata nei giorni scorsi al mini-stero delle Infrastrutture e dei Trasporti da un gruppo di sindaci, insieme a comitati ed associazioni ambientaliste. All’incon-tro con il capo della segreteria tecnica, Maurizio Battini ed il capo della vigilanza sulle concessionarie autostradali, Mauro Coletta, hanno partecipato sindaci, con-siglieri e consulenti dei Comuni di Parma, Sissa-Trecasali e Torre de’ Picenardi, in rappresentanza anche di altri sei Comuni (Mezzani, Colorno, San Secondo Par-mense, Vescovato, Sabbioneta, Marti-gnana di Po). L’infrastruttura contestata avrebbe una lunghezza complessiva di 85 chilometri e collegherebbe l’autostrada Parma-La Spezia A15 all’autostrada del Brennero A22, ma al momento stanno per partire i lavori di realizzazione dei soli pri-mi dieci chilometri, mentre gli altri 75 re-sterebbero non finanziati, così come il completamento del Ti-Bre ferroviario da La Spezia a Verona, solo in parte realizza-to. Il primo lotto dell’autostrada avrebbe un forte impatto ambientale e sarebbe destinato a restare inutilizzato; per questo si chiede di dirottare i 513 milioni sulla ferrovia, in coerenza con quanto dichiara-to in varie occasioni dal ministro Delrio, riguardo alla necessità di far fronte alla crisi ambientale e all’emergenza smog con interventi strutturali: la “cura del fer-ro”. L’incontro ha riguardato molto con-cretamente la proposta operativa per abbandonare definitivamente la costru-zione del primo lotto e quindi del progetto autostradale complessivo, a beneficio della ferrovia. Una road-map che preve-derebbe i seguenti passaggi: sospensio-ne di qualsiasi attività riguardante il primo lotto, avvio di una trattativa con la Com-missione Europea per sostituire il proget-to autostradale con quello del Ti-Bre fer-roviario, emanazione di un’apposita legge per autorizzare Autocisa spa a finanziare la ferrovia con i maggiori introiti dei pe-daggi autorizzati e stipula di un accordo transattivo con la ditta Pizzarotti spa per convertire i lavori dell’autostrada con la-

vori da individuare all’interno del progetto ferroviario del Ti-Bre, ad esempio il rad-doppio della tratta Parma-Vicofertile. In attesa delle valutazioni che il ministero si è impegnato ad effettuare sulla proposta definita “suggestiva”, si dice parzialmente soddisfatta la delegazione, formata anche da vari esponenti delle associazioni am-bientaliste, fra cui Stefano Lenzi, respon-sabile rapporti istituzionali del Wwf Italia, Edoardo Zanchini, vice presidente nazio-nale di Legambiente, Danilo Selvaggi, di-rettore generale della Lipu-BirdLife Italia e due parlamentari della Commissione Tra-sporti della Camera: gli onorevoli Franco Bordo e Diego De Lorenzis. Per il Comune di Parma ha partecipato, in rappresentan-za del sindaco Pizzarotti, la consigliera Patrizia Ageno. Sul fronte dell’iter autoriz-zativo del primo lotto, il ministero ha di-chiarato di essere ancora in attesa dei pareri del ministero dei Beni Culturali e del ministero dell’Ambiente, al quale le asso-ciazioni ambientaliste hanno fatto presen-te le violazioni della norme comunitarie che comporterebbe la realizzazione del progetto. Secondo Cesare Vacchelli, del Coordinamento delle associazioni am-bientaliste del Casalasco e del Parmense, “la realizzazione di questo moncone di autostrada serve solo a giustificare la concessione dell’A15 ad Autocisa fino al 2031, ma non risolverà il problema del collegamento tra Tirreno e Brennero, che invece potrebbe trovare una risposta am-bientalmente sostenibile, moderna, più rapida e molto meno costosa nel comple-tamento della ferrovia”.

coordinamento comitati e associazioni ambientaliste

del casalasco e parmense

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" criTica

i cittadini devono capire che il pd lavora contro gli interessi dell’italia

Egregio direttore, non mi stupisce che sia stata bocciata dalla Consulta la legge con cui la Regione Lombardia tentava di porre dei paletti al proliferare di moschee e centri Islamici. Il ricorso alla Corte - contro la Legge Regio-nale - era stato chiesto dal Gruppo consi-liare lombardo del Pd (quello di cui fa parte Agostino Alloni), al premier-segreta-rio del Pd (Renzi), che ha impugnato - co-me Governo - la Legge Regionale in que-stione. Non mi prefiguravo esiti differen-ti... In ogni caso, la Giunta di Crema aveva approvato la variante al Pgt, comprensiva del Piano delle Attrezzature Religiose, te-nendo conto delle prescrizioni della Leg-ge Regionale, a dimostrazione del fatto

che si potevano realizzare moschee in Lombardia, anche in vigenza di tali norme cosiddette “anti-moschee”. Quanto acca-duto, tuttavia, aiuta i cittadini a capire che il Pd lavora contro gli interessi di Crema, della Lombardia, dell'Italia: è un partito da non votare più, a ogni livello, quando ci lasceranno ancora votare. In particolare, chi voglia un poco di bene a Crema non deve più votare il sindaco Bonaldi - deter-minata a riproporsi -, il partito della mede-sima (il Pd), il suo schieramento (il centro-sinistra): il loro operato è ormai evidente, va in direzione contraria alla nostra sicu-rezza e qualità della vita, avendo come unico orizzonte di riferimento la perpetua-zione al potere e le carriere di un ceto politico davvero, a mio giudizio, poco in-teressato al bene dei cremaschi. Diversa-mente, non avrebbe svenduto il Crema-sco al Mantovano e sacrificato sull’altare di Cremona il Tribunale e la Procura della Repubblica di Crema. Colpisce l’impunta-tura di Stefania Bonaldi, incapace di tene-re conto della contrarietà di larga parte dei suoi concittadini, in varie forme rappre-sentatale, rispetto all'attivazione di un Centro Culturale Arabo a Crema: vuole proprio riuscire a realizzare ciò davanti a cui si fermò anche Claudio Ceravolo (suo più saggio collega di partito), prendendo atto - lui - della indisponibilità dei propri concittadini (allora il sito prescelto era in zona via Sabotino). Sorprende, altresì, il non considerare in alcun modo, da parte sua, il contesto internazionale attuale - gravido di criticità -, nonché situazioni inquietanti determinatesi in territori molto vicini al nostro e monitorate persino dai servizi segreti, in quanto non prive di con-nessioni con il terrorismo di matrice isla-mica. Vi è poi, in tutta questa vicenda politico-amministrativa, un aspetto curio-so: la variante al Pgt comprensiva del Pia-no delle Attrezzature Religiose - su cui, fortunatamente, incombe il mio ricorso al Tar (ho impugnato non solo la delibera di adozione ma anche, inevitabilmente, quella di approvazione definitiva) - è stata votata dalla maggioranza di centrosini-stra, che sostiene la Giunta Piloni-Bonal-di, poco prima di natale. Il bando, finaliz-zato all'assegnazione dell’area pubblica, sarà pronto entro Pasqua, annuncia il duo Piloni-Bonaldi. Vien da chiedere se la tempistica sia casuale o se facciano ap-posta a scandire con ricorrenze cristiane, questa insistenza nell’imporre ai crema-schi un Centro culturale islamico. Al di là di tutto, appare sempre più evidente co-me l’unico modo che rimanga sul tavolo per fermarli, sia un esito positivo del mio ricorso al Tar. E io ci spero molto...

antonio agazzi Capo gruppo di “Servire il cittadino”

in Comune a Crema

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" uNioNi civili

alla prova dei fatti i grillini si sono tirati indietro

Egregio direttore, sulle Unioni Civili il punto è uno solo: alla prova dei fatti i grillini si sono tirati indie-tro. Una legge giusta, attesa da anni da migliaia di cittadini, era ad un passo per essere approvata al Senato. Il dietrofront dei grillini ha compromesso il testo origi-nale e fatto perdere un’occasione storica al Paese. Del resto, per poter approvare la legge, l’unica strada è quella della fidu-cia. Una scelta coraggiosa, che però por-ta con sè la necessità di un compromes-so. E’ chiaro che tutti noi avremmo evita-to tutto ciò, portando a casa il testo ori-ginale. Bisogna però ricordare che, per essere approvata, una legge al Senato ha bisogno dei 161 voti della maggioranza. Il Pd ha 112 senatori e da solo, non basta. Se i grillini avessero votato “il canguro”, ora avremmo la legge. Così non è stato. Il Pd va avanti per dare comunque al Pa-ese una legge giusta, una legge di civiltà.

matteo piloniSegretario provinciale del Pd

previsioni meteo a cura di Dominique citrigno per SpaZiomeTeo.com e meteowebcam.it

SaBaTo 27 FeBBraio DomeNica 28 FeBBraio luNeDi’ 29 FeBBraio marTeDi’ 1 marZo mercoleDi’ 2 marZo

Sabato 27 Febbraio 201611Lettere & Opinioni Per dire la vostra, scrivete a: [email protected][email protected]

Signor direttore,gli inglesi, a quanto sembra, vogliono uscire dall’Unione Europea. Ma in Euro-pa, questi signori (i famosi Lord , la Ca-mera dei Pari) non ci sono mai entrati. Già il fatto di avere la guida a sinistra, mentre nel resto d’Europa la guida è a destra, la dice lunga. Ma questo è il me-no. Qualcuno ha mai avuto occasione di visitare Gibilterra negli ultimi anni? A me è capitato (qualche anno fa ed eravamo già nell’Euro). Mi ha molto stupìto trova-re una dogana con tanto di guardie do-ganali che ti fanno aprire gli zaini. Natu-ralmente si preferisce entrare a piedi, attraversando una piccola pista d’atter-raggio dell’aeroporto civile, perché en-trare in automobile è ancora più compli-cato. E tutto questo si consuma sul confine tra Spagna e Regno Unito, due stati dell’UE. Ma vi rendete conto? Noi facciamo sbarcare di tutto e di più sulle nostre coste (anzi, li andiamo a prendere in prossimità delle loro) e facciamo en-trare di tutto e di più dall’Est (Romania,

Albania, ecc.) senza possibilità di identi-ficazione o, forse, senza la volontà di identificarli. Ed ora dobbiamo incassare il diktat degli inglesi, che hanno creato questo casino bombardando la Libia di Gheddafi, rompendo l’equilibrio che ha originato quel mostro chiamato Isis, pro-vocando quell’enorme esodo che stia-mo vivendo e subendo. Non si lancia il sasso e, poi, si nasconde la mano come

sta facendo la Gran Bretagna. E’ ora che si prenda le proprie responsabilità, altri-menti se ne vada dall’Europa, visto che in Europa non c’è mai stata! Ma come, abbiamo dato un ultimatum alla Grecia ed ora dobbiamo accettare l’ultimatum dalla Gran Bretagna, anzi dall’Inghilter-ra? Due pesi e due misure!

massimo pelizzoniGussola

FOCUS

Ora dobbiamo incassare il diktat degli inglesi

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CASALMAGGIORESabato 27 Febbraio 201612 [email protected]

di Vanni Raineri

abbrica Digitale è sempre più un’eccellenza nell’ambito del-la tecnologia a livello naziona-le. Dopo le recenti esperienze a Expo e a Mantova Capitale

della Cultura, si è aggiunta ieri mattina l’audizione dell’ad dell’azienda di Casal-maggiore Francesco Meneghetti alla Camera dei Deputati.

L’intervento di Meneghetti è avvenuto nell’ambito dell’indagine conoscitiva “In-dustria 4.0: quale modello applicare al tessuto industriale italiano. Strumenti per favorire la digitalizzazione delle filiere in-dustriali nazionali”, davanti alla X Com-missione Attività Produttive della Came-ra. Il dirigente casalese ha preso per pri-mo la parola, seguito dai rappresentanti di Porsche Consulting, Italian Business Angels Network, Fonderie Digitali e Avio Aero.

Alle ore 10 (in diretta sul canale tv di-

gitale e sulla web tv) Meneghetti ha ini-ziato il suo intervento, aiutato da alcune slides, trasmettendo al legislatore la pro-pria visione relativa alla rivoluzione glo-bale che la quarta rivoluzione industriale comporta.

«Non avrò un approccio tecnico da-vanti a voi parlamentari - ha esordito l'ad -. Siamo di fronte a una vera rivoluzione, alle porte di una trasformazione radicale dell'economia, della società e dell'intero modo di vivere cui siamo abituati. Non dobbiamo entrare in questa rivoluzione, ci siamo già entrati. L'industria 4.0 è for-se la causa, ma non l'effetto, quindi vor-rei spiegarvi effetti e conseguenze di questa rivoluzione».

La prima rivoluzione industriale fu le-gata all'introduzione della macchina a vapore, la seconda dell'elettricità nei processi produttivi, la terza delle tecno-logie e della comunicazione (rivoluzione industriale del digitale). Quale definizio-ne per la quarta rivoluzione industriale?

«Quella del digitale sostitutivo. Le tecno-logie cui ci affidiamo ogni giorno sono sostitutive delle professioni umane. Inte-ri ambiti di attività saranno coperti da at-tività svolte da robot. La cosa che nes-suno si aspetta è che saranno colpiti di più i colletti bianchi. Questa non è una

crisi congiunturale, ma strutturale, gran parte dei posti di lavoro persi non saran-no più recuperati in quanto già sostituiti dalle tecnologie. Le vittime dell'industria 4.0 ci sono già state». I robot sono già at-tivi nella medicina, nei trasporti e in tanti altri settori.

F

L’ad di Fabbrica Digitale è intervenuto davanti alla X Commissione Attività Produttive sul tema “Industria 4.0”

Meneghetti, lezione alla Camera

Ha riscosso una grande partecipazione il seminario formativo gratuito organizzato da Ance Cremona, Ance Lombardia e Fiaip Collegio di Cremona sul tema “Fi-scalità in edilizia – le novità 2016”, che si è svolto gio-vedì presso la Sala Congressi di Santa Chiara a Casal-maggiore.

L’evento ha visto una vasta platea, circa 150 parte-cipanti, composta da imprenditori edili e professionisti del settore (agenti Fiaip, architetti, geometri, ingegneri, e commercialisti) ed è il primo appuntamento organiz-zato da Ance Cremona nell’ambito del 2016, anno im-portante per i costruttori edili della provincia che fe-steggiano il traguardo dei 70 anni di vita associativa.

L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra Associazio-ne Costruttori Ance Cremona e Fiaip Collegio di Cre-mona per ampliare le assistenze sul territorio alle im-prese edili ed ai professionisti del settore immobiliare, ha voluto fornire un quadro aggiornato sulle numerose misure fiscali di particolare significato per il rilancio dell’attività d’impresa contenute nella Legge di Stabi-lità 2016 (entrata in vigore dal 1 gennaio 2016).

L’incontro, introdotto dai saluti del Direttore di Ance Cremona Laura Secchi, ha visto quali relatori: Aster Rotondi, Funzionario di Ance Lombardia, che ha in-quadrato le misure e le novità contenute nella Legge;

Matteo Rossi, Commercialista di Casalmaggiore che, in particolar modo, ha evidenziato il meccanismo del reverse charge nelle prestazioni in edilizia, focalizzan-dosi poi sulla proroga delle detrazioni per spese di ri-strutturazione degli immobili e la riqualificazione ener-getica degli edifici; Augusto Henzel, Presidente del Notariato Collegi di Cremona e Crema, il quale ha for-nito ampie delucidazioni in merito al leasing abitativo e

alle agevolazioni fiscali sull’acquisto della prima casa.L’iniziativa grazie alla collaborazione degli Ordini

Professionali della Provincia di Cremona è stata accre-ditata ai fini della formazione continua degli iscritti all’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Cremona, l’Ordine egli Ingegneri, il Collegio dei Geometri e l’Ordine dei Dotto-ri Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Circa 150 tra imprenditori e professionisti al seminario organizzato da Ance Lombardia e Fiaip Cremona Partecipato incontro sulla fiscalità in edilizia

OGGI ASSEMBLEA ELETTIVA AIDO

COURCHINOUX, TRE INIZIATIVE

Oggi alle ore 15 presso la sede di via Bi-xio si terrà l’Assemblea Elettiva del Gruppo Aido di Casalmaggiore, San Giovanni e So-larolo Rainerio per il rinnovo del Consiglio Direttivo e del Collegio Revisori dei Conti. L’invito a partecipare è stato esteso ai 620 associati in vista del prossimo quadriennio.

Il gruppo Corpo e Coscienza Meto-do Georges Courchinoux di Casalmag-giore organizza una serie di iniziative. Par-tiamo dalla Giornata di salute guidata da Courchinoux, che si terrà domenica 6 mar-zo presso il Centro Medicina dello Sport. E’ aperto a tutti, costo di 80 euro, iscrizio-ne e informazioni presso Monette Taillefer (347/3249476).

E anche possibile iscriversi (entro mar-tedì 1 marzo: emanil [email protected], telefono 06/32729235) al corso teorico pra-tico per medici, fi sioterapisti, psicologi e lo-gopedisti a Roma, con attestato e crediti formativi, in quattro appuntamenti in aprile, giugno, settembre e novembre.

Infi ne, da segnalare il corso teorico-pra-tico per pediatri ospedalieri e pediatri di base su “La prevenzione del disturbo po-sturale statico e dinamico”, che si terrà sa-bato 5 marzo a Brescia, con la fi siatra Fran-cesca Lancini e Georges Courchinoux (80 euro, telefono 349/7588584).

L’intervento di Francesco Meneghetti ieri mattina alla Camera dei Deputati

Una joint venture dell’acciaio per la Cogeme, salvi i 21 postiAccelerare lo sviluppo delle medie

imprese attraverso l’assistenza nei loro progetti industriali di crescita e il repe-rimento di supporti finanziari a titolo di debito (con le banche del territorio) e a titolo di capitale (con gli investitori non bancari), ma anche fornire assistenza agli imprenditori e agli istituti bancari nel rilancio di aziende in difficoltà. Il tutto, svolgendo un innovativo ruolo di raccordo tra il mondo della finanza e quello della media impresa manifattu-riera. E’ questa la mission di “Mecca-no”, il cui piano di espansione ha già visto l’apertura delle sedi di Modena, Pesaro, Verona e Udine, che accanto

alla sede centrale di Milano andranno a presidiare i distretti industriali e le banche locali più prossime ai territori.

Particolarmente rappresentativa delle varie “componenti” e competen-ze dell’attività di Meccano è stata l’as-sistenza per la recente nascita di Co-geme Steel, joint venture paritetica fra le bresciane Acciaierie di Calvisano (140 milioni di fatturato, che sale a un miliardo se si fa riferimento al gruppo Feralpi, di cui le Acciaierie fanno parte) e il gruppo Ind.IA di Vicenza (60 milioni di fatturato). In questo caso, il suppor-to della Banca di Piacenza e della BCC di Rivarolo, coordinate da Meccano,

ha permesso alla joint venture di perfe-zionare l’acquisizione del ramo d’azienda della Cogeme di Casalmag-giore. L’operazione, oltre a rappresen-tare un perfetto esempio di integrazio-ne verticale di filiera, ha consentito di salvaguardare un’attività produttiva presente da decenni sul territorio cre-monese e dei suoi 21 dipendenti occu-pati.

Nello specifico, il piano industriale ha previsto una integrazione verticale per accorciare la filiera dell’acciaio: si sono uniti il fornitore di billette (barre) di acciaio (le Acciaierie di Calvisano), il trasformatore delle billette tramite il

processo di laminazione (Cogeme) e l’utilizzatore finale che produce semi-lavorati in ferro per recinzioni e com-plementi d’arredo (Ind.IA). La Cogeme Spa, in concordato presso il tribunale di Cremona, è stata quindi rilevata dalla Ind.IA grazie anche all’intervento finanziario delle banche del territorio cui Meccano si rivolge.

AVIS TEATRO A SCANDOLARASCANDOLARA RAVARA – Quinto ap-

puntamento domani alle 17 con la rassegna di teatro dialettale “Da sganasas dal rider” presso la Sala Polivalente di Scandolara. Sul palco la compagnia Avis Teatro di Ca-salmaggiore che proporrà “Casa di bambo-la? Mei costa!” di Giancarlo Loff arelli.

Il tavolo dei relatori

GUSSOLA, INCONTRO NO TRIVGUSSOLA - L’argomento trivelle appas-

siona e allarma. Gussola, che come noto dà il nome ad una specifi ca richiesta per veri-fi care la presenza di idrocarburi nel sotto-suolo casalasco, ospiterà venerdì 4 marzo un evento organizzato dal neonato comi-tato “No Triv” (il richiamo ai no tav è lam-pante). Presso la Sala Giovanni Paolo II, alle ore 21 di venerdì si terrà un incontro pro-mosso dal coordinamento comitati e asso-ciazioni casalasche, mantovane e parmen-si; ospiti d’eccezione come relatori: Pietro Dommarco, giornalista ed autore di “Trivel-le d’Italia”, uno dei maggiori esperti dell’ar-gomento, e don Roberto Fiorini, che parle-rà del tema alla luce dell’enciclica” Laudato si’”.Saranno presenti alcuni sindaci del ter-ritorio che hanno aderito all’iniziativa.

“Nonostante la consapevolezza – aff er-mano gli organizzatori - del grave inquina-mento della nostra zona e del cambiamento climatico in atto, dimenticando l’impegno preso dal nostro Paese a Parigi, di passa-re dalle fonti fossili alle fonti energetiche rin-novabili, il nostro governo continua a fare scelte nettamente in contrasto con quanto concordato in quella sede. Gli ambientalisti propongono come alternativa di utilizzare fonti pulite, di attuare un piano di risparmio energetico, rendendo anche più effi cien-te l’uso dell’energia. Per impedire una de-vastazione del nostro paesaggio, danni ad una produzione agricola di qualità, un inqui-namento delle falde acquifere, del suolo e dell’aria, diciamo No alle trivelle, perché an-cora una volta si tratta di operazioni spe-culative senza contropartita per i cittadini”.

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Casalmaggiore Sabato 27 Febbraio 2016 13Presentata dalla Pomì Casalmaggiore la principale manifestazione al mondo di volley femminile per club

Final Four, grande eventodi Vanni Raineri

a Pomì ha trovato casa a Cre-mona, la Final Four di Cham-pions League si giocherà a Montichiari, ma la società ha ben chiaro quali siano le sue

radici, ed è per questo che ha organizza-to la presentazione ufficiale del grande evento internazionale in uno dei gioielli architettonici del Casalasco, Villa Medici del Vascello di San Giovanni in Croce.

Alla presenza di diverse decine tra giornalisti e dirigenti sportivi, oltre che del sindaco locale Pierguido Asinari, i massimi dirigenti della VBC Casalmag-giore hanno illustrato, sostenuti da sli-des, i dettagli dell’evento e annunciato le modalità di vendita dei biglietti.

Il presidente Massimo Boselli Bottu-ri, dopo aver ringraziato il sindaco per l’ospitalità e la prestigiosa cornice, ha detto che questa era la prima di una se-rie di conferenze stampa sull’evento, ed ha svelato il logo ufficiale predisposto da Arte Studio. Il logo riporta un pentagram-ma disegnato a mo’ di fiume (richiaman-do i violini di Cremona e il fiume Po) e la scritta “four” sovrimpressa al 2016, un evidente omaggio a Expo. Dopo aver an-nunciato per martedì 1 marzo l’inizio del-la vendita dei biglietti, Boselli ha aggiun-to: «La Cev, federazione europea di vol-ley, ci impone parametri stretti e percor-si obbligati. Il primo di questi step vedrà il 2 e 3 marzo la presenza di delegati Cev a Montichiari per un sopralluogo alla struttura e verifica del nostro grado di preparazione. Questo evento vede prota-gonista la società VBC Casalmaggiore che mai ha organizzato una manifesta-zione di tale portata, ma che sono certo è in grado di farlo al meglio, nonostante le ore di lavoro e l’elevata professionalità richiesta. Siamo stati chiamati a nomina-re un comitato organizzatore dell’evento, ed è un orgoglio aver trovato tutte le figu-re necessarie all’interno della nostra diri-genza, tutte professionalità già presenti».

Lo stesso Boselli presiederà il comita-to, poi la parola è passata al direttore or-ganizzativo Luciano Toscani, che ha te-nuto i rapporti con la Cev e che nel comi-tato ha il ruolo di competition director, una sorta di supervisore, a capo dei vari settori. «Abbiamo convinto la Cev – ha esordito Toscani – grazie agli ottimi rap-porti sull’organizzazione delle gare casa-linghe di Champions. Un’esperienza che la Cev ha giudicato molto positivamente, da qui la scelta per ospitare la Final Four. Hanno giocato un ruolo determinante an-che la folta presenza di pubblico al Pala-Radi e la copertura televisiva garantita da Cremona1».

Quindi Toscani ha iniziato a snocciola-re i nomi dei responsabili. Oltre a Boselli che avrà compiti di coordinamento e col-legamento coi brand nazionali, Toscani (che per il rulo ha partecipato a seminari internazionali per acquisire diverse com-petenze) terrà i rapporti con la Cev, si oc-cuperà di regolamenti per un ruolo più operativo. Il direttore generale Giovanni Ghini sarà il coordinatore della logistica per l’allestimento degli spazi al Palageor-ge di Montichiari, quindi si occuperà di trasporti e coordinamento dello staff. Re-sponsabile finanziario, quindi terrà la contabilità e gli obblighi di legge, sarà Raffaella Storti, mentre il responsabile

marketing è Claudio De Felice, che da inizio stagione occupa lo stesso ruolo nel club. Un impegno rilevante, se solo si pensa che la Final Four verrà trasmessa da 86 tv nel mondo, e per le aziende si tratta di un mercato molto appetibile. Francesca Borroni è la segretaria gene-rale, si occuperà di viaggi e sarà capo protocollo (per le cerimonie di apertura e di premiazione ad esempio). Stefano Ghelfi è il responsabile arbitri, per acco-gliere i delegati Cev e gli arbitri. Respon-sabile medico Graziano Sassarini: in capo a lui tutto il protocollo medico, che prevede visite per arbitri e atlete in colla-borazione col delegato medico Cev, oltre alle procedure antidoping nel laboratorio accreditato. E poi Alessandro Truzzi si occuperà dell’allestimento delle attrezza-ture sportive, dal taraflex al sistema elet-trico, dalla fornitura internet ai due scher-mi giganti che verranno posizionati nel palazzetto. Press officer, quindi si occu-perà di giornalisti presenti e social media (un sito verrà dedicato alla promozione dell’evento), è Riccardo Negri, che col-laborerà con l’ufficio stampa della Cev. Si stimano dalle 100 alle 150 richieste di ac-credito. Doriana Attolini è responsabile della biglietteria, Daniela Valentini, gra-zie all’esperienza internazionale acquisi-ta in azienda, si occuperà del cerimonia-le e dei trasferimenti dagli hotel al pala-sport. Ad Andrea Pini spetterà il coordi-namento informatico: saranno presenti 11 telecamere per il challenge replay a di-sposizione degli allenatori per rivedere immediatamente le azioni contestate. Andrea Formica terrà i rapporti con la Fipav cremonese e gestirà i trasferimen-ti di arbitri, giornalisti e delegati Cev. Infi-ne security coordinator sarà l’ispettore Matteo Mennella, che curerà gli sposta-menti dei supporters. Aggiungiamo un esterno d’obbligo, Samuele Zambon, ex team manager Pomì ed oggi direttore del Palageorge di Montichiari.

Tutti costoro creeranno ciascuno uno staff che comprenderà altri dirigenti del club casalese. Un impegno che dà l’idea della complessità dell’impresa, mentre, come ha affermato il presidente, si cer-cherà di mantenere la squadra fuori dal clima preparatorio per non condizionar-ne il rendimento.

Capitolo biglietti. Si venderà l’abbona-mento alle 4 partite, due di semifinale sa-bato 9 e due di finale domenica 10 apri-le. Il Palageorge ha una capienza di 4500 posti, ma per la Final Four è ridotta a 4000, tutti a sedere. Sorto nel 1993, è in-titolato a Jimmy George, il più grande

pallavolista indiano che morì in un inci-dente stradale nell’87 a Pomponesco, un altro legame con l’Oglio Po. Ai giornalisti verranno riservati 120 posti. Delle 86 tv presenti, una arriva dalla Cina, il che ren-de l’idea del potenziale pubblico. Il Pala-george sarà diviso in tre aree: due curve per 1680 posti, due tribune per 1640 po-sti, e due parterre con 632 posti riserva-ti a team e sponsor, che avranno anche alcuni box. Il 10% dei posti verrà asse-gnato a ciascuno dei tre club che si qua-lificheranno alla finale. Si tratta di un di-ritto di opzione di 400 biglietti ciascuno gestiti in proprio, che se invenduti entro il 4 aprile torneranno alla VBC. Una cur-va (800 posti) verrà dedicata interamen-te ad ospitare il popolo rosa più caldo, mentre i giornalisti dovranno accreditar-si direttamente presso la Cev.

I prezzi. L’abbonamento a 4 gare in curva costerà 60 euro (ridotto 50), in tri-buna 80 euro (ridotto 70), nel parterre 120 euro (ridotto 100), ma quest’ultimo non verrà venduto nella prima fase. Pagano il biglietto ridotto i nati dal 1° gennaio 2002.

La vendita inizierà martedì 1 marzo, quando, come anche mercoledì 2, sarà riservata in prelazione agli abbonati Po-mì. Ognuno potrà acquistare al massimo 2 tagliandi. Non sono nominali, quindi potranno entrare persone diverse nelle diverse gare, ma la perdita del tagliando

comporta la perdita del diritto. Da giove-dì 3 marzo la prevendita verrà estesa a tutti.

Dove comprare. L’acquisto on line è sul sito midaticket.it, raggiungibile col link dal sito della società volleyballcasal-maggiore.it. Ogni persona fisica può ac-quistare al massimo 4 biglietti. I tagliandi si potranno acquistare anche presso al-cuni bar e tabaccherie: Scaglia e Al Ranch di Cremona, Stringa di Montichia-ri, bar del Centro Padano di Casalmag-giore, tabaccheria Ferrari Vescovato e bar Centrale di San Giovanni in Croce.

Come precisato da Ghini, verrà anche realizzato un villaggio introduttivo al Pa-lageorge, grazie alla presenza dell’ampio parcheggio tutto recintato. Una tenso-struttura già presente consentirà la ven-dita di birra, panini e quant’altro, poi un’area hospitality di 150 mq che si ag-giungerà a quella già presente al Palage-orge per invitati Cev. Infine una decina di box in legno che serviranno agli sponsor per la promozione dei loro prodotti. Anti-cipato da un bel portale di ingresso, sa-rà lo spazio per gustare cibo e bere, co-noscendo tifosi di altre nazioni, tra una partita e l’altra.

Per quanto riguarda i pacchetti turisti-ci offerti ai tifosi stranieri, la concomitan-za col Vinitaly assorbirà la ricettività in zo-na (per questo tre alberghi sono già stati prenotati per le atlete, dirigenti Cev e chi opererà sul posto), quindi sarà più facile dirigere verso Cremona le comitive, an-che in base ad accordi già presi con ope-ratori locali, grazie all’agenzia Centro Si-stema. Sulle iniziative collaterali si è aperta la pianificazione con gli enti di Cremona e Casalmaggiore. La presiden-te della Pro Loco casalese Cinzia Soldi è intervenuta dicendo di aver già iniziato incontri con commercianti, ristoranti e con le scuole per sfruttare al meglio que-sta occasione irripetibile. Il presidente Boselli ha detto di aver coinvolto la scuo-la grafica di Santa Chiara per la realizza-zione del biglietto, ed ha chiuso con un auspicio: «Vorremmo che nell’occasione Cremona e Casalmaggiore si colorasse-ro di rosa».

(altro servizio a pagina 25)

L

Sopra la conferenza stampa, a destra il logo ufficiale e sotto l’interno del Palageorge

In settimana si sono disputate le gare di ritorno degli ottavi di finale di Campions League, ed è ora possibile avere un quadro più chiaro delle possi-bili avversarie della Pomì nella Final Four di Champions League. Vi appro-deranno le tre vincitrici dei quarti di fi-nale: andata tra l’8 e il 10 marzo, ritor-no dal 22 al 24 marzo.

Le sei squadre ancora in lizza sono due turche, due russe, un’italiana e una svizzera. Il primo incontro opporrà la VakifBank di Istambul alla Volero Zurigo, recentemente avversaria della Pomì in amichevole in Baslenga. Le turche, dopo aver espugnato il campo dell’Eczacibasi nel derby di Istambul per 3-2, hanno vinto 3-0 il ritorno, men-tre le svizzere, sconfitte a Baku al tie break, hano vinto 3-1 il ritorno qualifi-candosi di misura.

Il secondo in contro sarà tra la Fe-nerbahce Grundig Instambul e la Di-namo Mosca. Le turche hanno repli-cato il 3-0 dell’andata contro le forti polacche del Chemik Police, il che dà l’idea di cosa attenda le casalasche (fuori entrambe le contendenti del giro-ne di qualificazione). Le russe invece hanno fatto seguire al 3-1 dell’andata in Germania un secco 3-0 ai danni del Dresda.

L’ultimo quarto vedrà di fronte la Dinamo Kazan e la Nordmeccanica Pacenza. Le ruzze di Kazan hanno fatto segnare un doppio 3-1 a scapito dell’Uralochka Ntmk Ekaterinburg, mentre le piacentine, sconfitte all’an-data per 3-2 dal Pge Atom Trefi Sopot, hanno prevalso per 3-1 nel ritorno con-tro le polacche.

Ai quarti Piacenza,due russe, Zurigo

e due turche

AVVERSARIE

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Ambulatorio della Cronicità nasce presso la Casa di Cura San Camillo con la volontà di rispondere alle necessità di assistenza delle persone af-

fette da patologie croniche. Queste per-sone, per lo più anziane, richiedono un approccio di cura programmato e pro-attivo. Il professor Pier Paolo Vescovi (nella foto), Responsabile dell’Unità Operativa di Medicina Generale e re-sponsabile dell’Ambulatorio della Cro-nicità, ci spiega come «all’aumentare dell’età è correlato l’aumento di patolo-gie croniche, spesso multiple, che ri-chiedono una valutazione olistica: un paziente cronico multipatologico è au-spicabile abbia una risposta unica e dalla stessa struttura».

«Per il paziente cronico è importante avere un quadro clinico nella sua unità-totalità perché questo permette di ri-durre ospedalizzazioni inopportune e di avere un piano terapeutico condiviso tra gli specialisti delle differenti patolo-gie croniche. L’Ambulatorio della Croni-cità è prima di tutto un’equipe di pro-fessionisti dedicati al paziente: la per-sona con multipatologia cronica viene presa in carico per attuare tutti gli inter-venti tesi a ritardare l’evoluzione della patologia, evitando giornate di degenza ospedaliera e migliorando la qualità di vita mediante l’impiego di protocolli diagnostici e terapeutici condivisi tra il medico di Medicina Generale e l’equipe di Specialisti Ospedalieri.

Spesso nei pazienti cronici multipa-tologici accade che le valutazioni ven-gano fatte in maniera settoriale, per organo o per patologia, ma l’essere vi-vente va sempre considerato nella sua unità-totalità. Nell’ambulatorio conflui-scono pazienti cronici multipatologici affetti da: diabete e malattie metaboli-che, malattie neurologiche quali Parkin-son, vascolopatia cerebrale con o sen-za ictus, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), patologie reumati-che croniche, ipertensione arteriosa, insufficienza renale cronica, artropatie croniche e metaboliche ossee, patolo-gia neoplastica cronicizzata o pazienti con scompenso cardiaco.

L’equipe dell’ambulatorio prende in carico il paziente, monitora il suo stato di salute, programma quindi approfon-

dimenti diagnostici mantenendo uno stretto contatto con il medico di fami-glia (MMG). La programmazione degli approfondimenti diagnostici è essen-ziale perché è dimostrato che il peggio-ramento del quadro clinico è sempre connesso a fattori precipitanti poten-zialmente prevedibili e prevenibili».

Il professor Vescovi sottolinea inoltre come «l’attività svolta presso l’Ambula-torio della Cronicità non consiste nel solo “curare” la persona malata ma si estende al prendersi cura in un continu-um di attività che coinvolge i Medici di Medicina Generale e gli Specialisti Ospedalieri.

L’accesso all’Ambulatorio può avve-nire attraverso il medico di Medicina Generale, il quale individua tra i propri assistiti coloro che necessitano di un percorso dedicato e propone la presa in carico del paziente, o può avvenire a

seguito della dimissione ospedaliera, o ancora attraverso il medico Specialista o il medico Cardiologo che individua,

tra i pazienti che accedono al suo am-bulatorio, i pazienti stabilizzati con pa-tologie concomitanti quali ad esempio

diabete, vasculopatia e propone il per-corso al team della cronicità.

Da ultimo il Prof. Vescovi ci ricorda come «una particolare attenzione e cu-ra è riservata al paziente cronico “fragi-le”, quel paziente affetto da patologie quali Alzheimer o demenza, perché questo è un paziente che ha un decorso della malattia diverso se lasciato solo o se invece inserito in un contesto fami-liare o di centri diurni di supporto».

La prenotazione di visite specialisti-che può avvenire direttamente presso l’Ambulatorio della Cronicità della Casa di Cura San Camillo di Cremona, stanza 178 primo piano, dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 10:30 o telefonicamente al numero 0372567178, attivo dal lune-dì al venerdì dalle 8:30 alle 10:30. L’in-dirizzo mail per eventuali Prenotazioni ed informazioni è: [email protected]

L’ La cura del paziente al San CamilloIl professor Vescovi parla dell’Ambulatorio della Cronicità, nato per aiutare le persone ad affrontare alcuni tipi di patologie

Sabato 27 Febbraio 201614 Speciale Terza Età

MANTENERE SANO IL CERVELLO CON UNA CORRETTA ALIMENTAZIONEL’età che avanza e lo stress quotidiano incidono negativamente

sul nostro cervello. Vi sono delle ripercussioni sulla memoria, sia a lungo che a breve termine. Infatti ad una persona particolarmente stressata può capitare di non ricordare delle cose, di dimenticare una data o un appuntamento; inoltre un cervello non al massimo della forma crea degli stati d’animo negativi. Un aiuto per risolvere questi problemi viene dal cibo, infatti una corretta alimentazione fa bene al cervello. Ecco alcuni cibi consigliati.

Il primo alimento è il pesce azzurro che, grazie all’apporto di ome-ga 3, è molto utile per mantenere il cervello sempre giovane e reat-tivo. In particolare bisogna ricordare lo sgombro e le sardine, utilis-sime anche a mantenere basso il livello di colesterolo. E’ consiglia-bile mangiare questi cibi una o due volte alla settimana. La stessa regola vale anche per l’uovo, che può essere alternato al pesce una volta alla settimana oppure ogni dieci/dodici giorni. Se siete soliti accompagnare i vostri piatti con delle insalate, non dimenticate il radicchio rosso. Anche i broccoletti di Bruxelles e i broccoli in gene-re sono degli ottimi alimenti per proteggere, alimentare e rendere sempre perfettamente efficiente il cervello. I cavoli contengono vita-mina K, che aiuta la capacità di apprendimento e la memoria. Inoltre, per quanto riguarda la frutta, potete optare per per le prugne secche oppure potete semplicemente gustare delle ottime mele fresche, frutti di bosco, mirtilli, meloni e kiwi. Arrivando ai dolci, va bene mangiare del buon cioccolato fondente che, in dosi non eccessive, è un toccasana per il cervello.

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Ortopedia è un settore in continua evoluzione e si pone come obiettivo quello di risol-vere una serie di problemati-che che affliggono un gran

numero di persone. Per approfondire l’argomento abbiamo sentito Stefano Macalli, titolare dell’Ortopedia Macalli in Corso Vittorio Emanuele 43.

«Da più di 80 anni siamo nel settore dell’Ortopedia e in tutti questi anni la nostra sede è rimasta immutata. Tutto è iniziato con mio nonno che produce-va calzature su misura, poi è stata la volta di mio papà, ortopedico, e ades-so ci sono io, laureato in Ortopedia.

Il settore si è evoluto nel tempo ed è cambiato sia per quel che riguarda i pazienti sia per quel che riguarda la tecnologia e i materiali.

Si rivolgono a noi non solo anziani ma tante altre tipologie di persone co-me, ad esempio, sportivi o bambini. E’ proprio su questi ultimi che abbiamo posto soprattutto la nostra attenzione, con un progetto pensato in unione con l’Università di Pavia che utilizza fondi europei da destinare all’acquisto di banchi e sedute ergonomiche da inse-rire all’interno delle scuole. Negli ultimi 10 anni c’è stato un aumento esponen-

ziale della scoliosi dei ragazzi a causa di zaini troppo pesanti e strutture sco-lastiche inadeguate. E’ giusto che si segua l’esempio dei Paesi nordici e si investa per far sì che i ragazzi possano avere una corretta postura anche all’in-terno delle aule.

Oltre a questo progetto ne portiamo avanti altri con il Comune e con diverse realtà del territorio. Uno di questi è le-gato ai materiali salvavita come, ad esempio, il defibrillatore semiautomati-co che per legge da luglio dovrà esse-re presente all’interno delle società

sportive. E’ un aiuto concreto e impor-tante al quale tengo molto.

Nel mio settore, negli ultimi anni, si è assistito indubbiamente anche ad un cambio radicale dei materiali utilizzati. Se prima si utilizzavano plantari di cuo-io ora si usano materiali artificiali di ul-tima generazione che permettono una durata maggiore e una termoregolazio-ne all’interno della scarpa.

Un importante passo avanti è stato fatto anche per quel che riguarda le esoprotesi. I materiali tradizionali sono stati sostituiti da aste in titanio e leghe leggere, da cuffie in fibra di carbonio e da materiali confortevoli e biocompati-bili. Ciò che c’è alle spalle di questa innovazione è un grandissimo studio sui materiali. Si è cercato di abbinare un basso costo di produzione, per ren-derli disponibili a tutti, a una grande resa.

In negozio abbiamo, naturalmente, anche tutta la gamma di calzature su misura e corsetteria, prodotti che sono immancabili e fanno parte dell’Ortope-

dia tradizionale, che non abbiamo co-munque abbandonato.

Una linea che si è evoluta negli ultimi anni, e che stiamo seguendo con par-ticolare attenzione, è quella dei tutori per bambini in età pediatrica, dai 6 ai 10 anni, nella quale trovano posto tu-tori per polso, per caviglia e gessi mo-dulari per la gamba.

Ciò che sto cercando di fare con il mio lavoro è trainare l’Ortopedia nella terza era. Ciò che è importante adesso è anche la mentalità con la quale ci si approccia ai pazienti; serve sinergia con altre figure come fisioterapisti, ge-riatri e osteopati perché ciò che biso-gna offrire alla gente è un presidio, un aiuto a 360 gradi. Serve una visuale ampia e non bisogna più vedere la per-sona come un semplice cliente, ma come un paziente che va aiutato.

La persona che si rivolge a noi sa di poter trovare risposte adeguate, nel modo giusto e in tempi congrui. Riten-go che questo sia un servizio fonda-mentale».

L’Stefano Macalli, titolare del negozio in Corso Vittorio Emanuele, parla delle novità del settore e di alcuni progetti che sta seguendo

Sabato 27 Febbraio 201615Speciale Terza Età

Invecchiare il più tardi possi-bile, o quantomeno avere un aspetto più giovane, è il sogno di molti. Di certo l’elisir di lunga vita non esiste, ma secondo alcuni esperti rallentare in qualche mo-do il tempo è possibile sceglien-do uno stile di vita sano. La cau-sa principale dell’invecchiamen-to sono i radicali liberi. Per difen-dersi dalla loro azione dobbiamo praticare sport, stare più tempo all’aria aperta e, soprattutto, se-guire una dieta ricca di antiossi-danti naturali. Vediamo alcuni cibi ricchi di queste sostanze.

Tra i cibi più ricchi di antiossi-danti troviamo l’olio extravergine di oliva che è ricco di vitamina E e di acidi grassi insaturi ed è in grado di proteggere il sistema cardiovascolare. La cipolla rossa contiene molte vitamine, ma an-che iodio, zinco e potassio. Ha

molte proprietà benefiche, fa be-ne al cuore, ma soprattutto ai reni perché favorisce l’elimina-zione delle tossine. Inoltre, la cipolla aiuta a combattere l’in-sonnia. Questo ortaggio però va consumato crudo. L’aglio, man-giato cotto o crudo, contribuisce a prevenire il cancro così come le malattie del cuore e impedisce la degenerazione cellulare. I ca-voli, le rape e i broccoli conten-gono vitamina C e proteggono dai tumori e dal rischio di cata-ratte agli occhi. Non dimenti-chiamo i pomodori che conten-gono anch’essi vitamina C e racchiudono un potentissimo antiossidante come il licopene. Questa sostanza è molto impor-tante perché protegge il nostro corpo da ictus, contrasta il cole-

sterolo e la pressione alta. Un altro cibo importante per com-battere l’invecchiamento è la carota che contiene vitamina C e beta-carotene ed è molto ricca di antiossidanti. Poi un alimento fondamentale per contrastare l’invecchiamento è il carciofo perché purifica il fegato e i reni, contiene ferro e contribuisce ad abbassare il livello di colesterolo nel sangue. E’ un ottimo antios-sidante oltre ad avere un’azione digestiva e diuretica.

Sicuramente mangiare frutta e verdura fresca aiuta a restare in salute e ad allungare l’aspet-tativa di vita. Ottimi per combat-tere l’invecchiamento sono an-che i frutti rossi e blu. Il melogra-no ad esempio protegge il cuore e le arterie, in più ha proprietà

antinfiammatorie e protegge il tratto gastrointestinale dai tumo-ri. I mirtilli, così come tutti i frutti di bosco, hanno forti proprietà antiossidanti. Benissimo anche tutti i frutti rossi come fragole, ciliegie, angurie e bacche di goji. Queste ultime sono tra le fonti di cibo naturale con più nutrienti esistente sul nostro pianeta.

Combattono i radicali liberi e prevengono le patologie tumora-li legate alla pelle. I frutti verdi come i kiwi proteggono dalle malattie degenerative come Par-kinson e Alzheimer nonché dall’invecchiamento cellulare.

Il pesce, come il salmone e il tonno, è ottimo per combattere l’invecchiamento grazie agli

Omega-3 che proteggono le cel-lule cerebrali migliorando la con-centrazione. Anche il cioccolato, soprattutto quello fondente, ha potere antiossidante grazie al cacao in esso contenuto. Previe-ne inoltre le malattie cardiache. Importante è anche il tè verde. Un uso regolare di tè verde rimi-neralizza le ossa, la pelle e i ca-pelli e rafforza il sistema immuni-tario.

Bene anche l’uso della pasta integrale che contiene carboi-drati complessi e ricchi di fibre e contiene più ferro rispetto alla pasta normale.

Infine, non dimentichiamo una risorsa naturale indispensabile come l’acqua. E’ necessario be-re due litri di acqua al giorno per mantenersi in salute. Infatti essa libera il nostro organismo dalle tossine e dai rifiuti "sgraditi".

CIBI CONTRO L’INVECCHIAMENTO: IL BENESSERE PASSA DALLA TAVOLA

La continua evoluzione dell’Ortopedia

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on l’avanzare dell’età, si va incontro a una serie di proble-matiche fisiche e psichiche che vanno a toccare un po’ tutti gli organi del nostro cor-

po. Si tratta di un progressivo logora-mento, un processo del tutto naturale e inevitabile che, tuttavia, può essere ral-lentato e affrontato in modo più sereno prendendosi semplicemente più cura di se stessi.

L’esercizio fisico, se eseguito con co-stanza e in modo razionale, che tenga quindi conto dell’età e delle reali condi-zioni fisiche di chi lo pratica, fa sì che non solo questa degenerazione venga limitata, ma addirittura in alcuni casi re-gredisca. Il movimento porta a tutta una serie di benefici.

Esaminiamoli brevemente, apparato per apparato, cominciando da quello respiratorio che negli anziani, a causa dell’indurimento dei vasi sanguigni, del-la minore funzionalità dei muscoli respi-ratori unita alla diminuzione della mobi-lità costale porta, anche dopo un picco-lo sforzo, a una respirazione affannosa. Stretching, ginnastica respiratoria e at-tività cardiovascolare permettono al proprio sistema respiratorio di riprende-re a funzionare correttamente. Ma l’or-ganismo che più di tutti beneficia della pratica dell’attività motoria è il cuore. L’anziano allenato, infatti, ha un musco-lo cardiaco in grado di contrarsi mag-giormente, a riposo ha una frequenza cardiaca inferiore e, grazie alla superio-re gittata sistolica, ha tessuti più irrorati e ossigenati. Passiamo al nostro siste-ma scheletrico: è risaputo che, con il passare del tempo, le ossa si deminera-lizzano, divenendo molto più fragili. Eb-bene, l’esercizio fisico, svolto a carico, come ad esempio, camminare, contri-buisce a mantenere una più che discre-ta densità ossea, evitando pericolose e spesso fatali fratture. Un altro elemento che viene incrementato notevolmente con l’attività motoria è la forza, un para-metro assolutamente da non sottovalu-tare per motivi fisici e psichici. A una certa età, fatalmente, il numero e la grandezza dei mitocondri diminuiscono e i muscoli non sono più in grado di as-solvere pienamente ai propri compiti. Anche in questo caso un regolare eser-cizio fisico vascolarizza il muscolo e aumenta il numero e la grandezza dei mitocondri, donando maggiore sicurez-za e autonomia.

QUANDO SI ALLENA IL CORPO SI ALLENA ANCHE IL CERVELLO - Sino a qui abbiamo visto come l’esercizio fisico possa farci guadagnare anni di vita in salute fisica.

Ma, se fossimo poco presenti cere-bralmente, a cosa ci servirebbe tanta longevità? Il problema se lo sono posto numerosi scienziati di tutto il mondo e le conclusioni sono state pressoché univoche. La strategia più efficace per

prevenire e rallentare il declino cognitivo è l’attività fisica. Un po’ di moto quoti-diano contribuisce a irrorare maggior-mente il nostro organo pensante ed evita l’inevitabile perdita di volume della massa cerebrale.

Non solo, ma grazie alle nuove tec-nologie di diagnostica per immagini, si è scoperto che l’esercizio fisico stimola anche la nascita di nuove cellule nell’ip-pocampo, la struttura del cervello che

controlla memoria e apprendimento, e contribuisce persino a creare nuovi contatti tra le sinapsi.

SCEGLIERE L’ESERCIZIO FISICO PIÙ ADATTO - Durante la terza età si può praticare qualsiasi attività fisica, a patto che sia moderata e costante. E’ evidente che saranno avvantaggiati gli anziani che non hanno condotto una vita sedentaria e che non soffrono di patologie cardiovascolari o articolari. Ma anche in tal caso, sotto attento con-trollo medico, non vi è alcuno sport pre-cluso. Detto ciò, vi sono alcune attività più adatte di altre. Eccole.

• Fit walking - Idoneo per chi, senza porsi particolari obiettivi, desidera sem-plicemente mantenersi in buona salute, camminando a passo sostenuto all’aria aperta. Il segreto è farlo per almeno una mezz’ora al giorno. Gli effetti positivi sono molti: è un ottimo allenamento per l’apparato cardiorespiratorio, aumenta la densità ossea e la resistenza, favori-sce il ritorno venoso e tonifica i musco-li, soprattutto degli arti inferiori.

• Ginnastica in acqua - Può essere praticata proprio da tutti, anche da chi per motivi di schiena, eccessivo peso o

problemi articolari, specie agli arti infe-riori, è bene esegua attività senza so-vraccarico per le anche e ginocchia. Il corpo in acqua, infatti, alleggerito di parte del suo peso, si muove liberamen-te, senza rischiare quei microtraumi che l’attività sul suolo provoca. Essendo poi la resistenza dell’acqua sei volte supe-riore a quella dell’aria, il lavoro musco-lare, anche attraverso esercizi molto semplici, è notevole. Si migliora inoltra la circolazione venosa perché l’idro-massaggio creato dai movimenti stimo-la il ritorno del sangue verso il cuore. Infine, l’attività in acqua, specie se cal-da, favorisce il rilassamento muscolare e psicologico, alleviando dolori, rigidità e stress.

• Pilates - E’ un metodo di ginnastica dolce particolarmente indicato per gli anziani, in quanto si compone di se-quenze di movimenti fluidi, controllati e armonici. Ogni esercizio deve essere eseguito in modo molto preciso e sem-pre coordinato alla respirazione. Anche la stabilizzazione del baricentro è fon-damentale e la si ottiene attraverso spe-cifici esercizi per il cosiddetto ‘core’, ovvero tonificando addominali, lombari e dorsali.

C Anziani e sport, muoversi per vivere meglioSono varie le attività che, affrontate con regolarità, permettono di contrastare l’avanzare degli anni e trarre notevoli benefici fisici e psicologici

Sabato 27 Febbraio 201616 Speciale Terza Età

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Inas è il patronato della Cisl da oltre 60 anni. Agli inizi della nostra storia ci chiamavano gli "avvocati dei poveri" per il nostro impegno nel garantire

la tutela gratuita a chi non poteva per-mettersi di difendere i propri diritti a pa-gamento. Assistere, tutelare, offrire con-sulenza a tutti i cittadini, dentro e fuori dal luogo di lavoro è da sempre il nostro modo per declinare i valori di solidarietà sociale su cui si fonda il sindacato di cui facciamo parte. Abbiamo cominciato aiutando le vittime di infortuni sul lavoro e malattie professionali, prendendo le loro difese per garantire un risarcimento equo al lavoratore e ai suoi familiari. Nel tempo, ci siamo dedicati ai diritti degli invalidi civili, delle donne lavoratrici e dei disoccupati, senza mai dimenticare i connazionali residenti all’estero.

Oggi la platea dei nostri utenti si è ampliata, ma lo spirito che anima la no-stra attività non è cambiato: la difesa e la promozione gratuita dei diritti sociali, in particolare del diritto alla salute, all’assistenza, alla previdenza – dai qua-li dipende in larga misura la qualità del lavoro e della vita – rappresentano gli obiettivi primari del nostro operato. Per questo, aiutiamo il cittadino a districarsi tra norme e iter burocratici facendo da tramite con la pubblica amministrazio-ne, attraverso il supporto professionale dei nostri operatori.

Con il mercato del lavoro che cam-bia, cambiano anche le tutele da garan-tire: la previdenza complementare ai giovani, i permessi di soggiorno agli im-migrati o la prevenzione degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali sono solo una parte di questi nuovi di-ritti. L’Inas ha l’obiettivo di difenderli, mettendo al centro la persona e i suoi bisogni passando per il lavoro, per ar-rivare alla pensione. Per questo motivo, ogni anno milioni di persone frequenta-no la nostra rete di uffici ben radicata sul territorio in Italia e all'estero. I nostri compiti si collocano tra i diritti costitu-zionali dei lavoratori, delineati nell’arti-colo 38 della Costituzione italiana. La nostra attività è regolata dalla legge di riforma degli istituti di patronato (legge n. 152 del 30 marzo 2001) ed è sottopo-sta a verifica del Ministero del Lavoro.

Ci sono due scadenze importanti a fine mese (le domande devono perveni-re entro il 1° marzo). La prima riguarda i lavoratori salvaguardati: sono diverse le tipologie di soggetto interessate, per avere accesso alla settima “salvaguar-dia” queste persone dovranno accede-re alla pensione entro il 6 gennaio 2017.

La seconda riguarda le persone che svolgono un lavoro usurante; la scaden-za non è perentoria, ma è utile per chi vuole andare in pensione a fine anno. Chi ne fa richiesta deve aver svolto per almeno 7 degli ultimi 10 anni un lavoro usurante come, ad esempio, turni not-turni. I requisiti generali per i dipenden-ti sono 61 anni e 7 mesi di età, 35 anni di contributi e quota 97,6; per gli auto-nomi sono 62 anni e 7 mesi di età, 35 anni di contributi e quota 98,6. Le distin-zioni aumentano poi per i lavoratori che hanno fatto da 64 a 71 o da 72 a 77 turni notturni per anno. Per maggiori informazioni e chiarimenti è sempre possibile rivolgersi agli uffici presenti sul territorio.

Alcune novità sono legate ai requisiti e alle modalità di concessione dell’as-segno di disoccupazione ASDI. Il decre-to interministeriale che lo disciplina è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficia-le, ma si attende ancora un apposito messaggio dell’INPS in merito. I lavora-tori che possono beneficiare dell’ASDI devono aver fruito della prestazione NASPI, per l’intera durata, entro il 31.12.2015 e devono risultare ancora in

stato di disoccupazione al termine di questo periodo; sempre al termine di fruizione della NASPI devono avere un figlio minorenne o un’età pari o superio-re a 55 anni senza aver mai maturato i requisiti per la pensione (vecchiaia o anticipata); devono essere in possesso di un’attestazione dell’ISEE inferiore a 5.000 euro e devono aver sottoscritto un apposito progetto personalizzato presso il servizio per l’impiego compe-tente. L’ASDI è corrisposto mensilmen-te e la durata massima è di 6 mesi. Il suo importo è pari al 75% dell’ultima inden-nità NASPI percepita e, comunque, non può essere superiore all’importo dell’as-segno sociale (448,52 euro). L’importo può essere incrementato in caso di pre-senza di figli a carico. Durante il periodo di fruizione dell’ASDI il lavoratore può instaurare un nuovo rapporto di lavoro subordinato oppure intraprendere un’attività lavorativa autonoma. La co-municazione all’INPS di tali novità dovrà essere effettuata entro un mese dall’ini-zio dell’attività lavorativa.

Una piccola novità della Finanziaria è legata alla maternità, con i voucher bab-sitting utili per babysitter o asili a patto

che si rinunci al congedo parentale. La richiesta può essere fatta online ed è valida anche per le lavoratrici autono-me. Novità anche sul versante paterni-tà, il cui congedo obbligato passa da uno a due giorni dopo la nascita del fi-glio o dopo l’adozione di un bambino. A questi se ne possono aggiungere due facoltativi sottraendoli a quelli della mamma. Torna poi il rimborso spese, dato da INPS e INAIL, per cure termali per patologie o infortuni dovuti al lavoro.

Quello che mi preme sottolineare, in-fine, è che nonostante i tagli e le difficol-tà che hanno costretto alcuni patronati a chiudere, altri, come noi, continuano a lavorare gratuitamente per il bene dei cittadini e dei lavoratori. Questo penso sia un servizio fondamentale. A propo-sito dei servizi che offriamo, la Federa-zione Pensionati da due anni collabora con il Comune di Cremona e a Spazio-Comune, in piazza Stradivari, è stato aperto uno sportello per supportare an-cora di più le persone. Il mercoledì mat-tina dalle 9 alle 12 potrete trovare una nostra operatrice che potrà aiutarvi, chiarire i vostri dubbi o risolvere i vostri problemi.

L’Massimo Sarzi Sartori, responsabile provinciale, parla del patronato della Cisl e di alcune novità riguardanti il mondo del lavoro

Sabato 27 Febbraio 201617Speciale Terza Età

Quando si arriva alla tanto attesa età della pensione, sono due le situazioni che possono verificarsi: o si inizia finalmente a godersi il tempo libero, oppu-re si cade in una lieve depres-sione, perché le abitudini cam-biano e si sente la mancanza dei colleghi e del lavoro che si svolgeva prima.

Sono soprattutto gli uomini, statisticamente, a vivere in mo-do sbagliato l’età della pensio-ne, che invece ha tanto da of-frire. Naturalmente si ha molto più tempo a disposizione; ciò che bisogna fare è saperlo in-vestire e gestire nel migliore dei modi.

Ecco, allora, cinque consigli per sfruttare al meglio il tempo libero dopo la pensione.

Il primo consiglio è quello di viaggiare. Se si sono fatte molte rinunce durante la vita lavorati-va, questo è proprio il momento per cominciare a spostarsi e scoprire quei posti che si è tanto desiderato vedere. Se il fisico lo consente, non bisogna porsi li-miti. Via libera anche a viaggi intercontinentali, così come a lunghe passeggiate rilassanti in montagna.

Il secondo consiglio è quello di fare sport. In questo caso non si devono intendere lunghe se-dute in palestra o corse fino a sfinirsi. Mantenersi in movimen-to è molto importante, soprat-

tutto durante la terza età ed è possibile quindi fare lunghe pas-seggiate all'aria aperta o dedi-carsi alla bicicletta, particolar-mente consigliata per la mobilità articolare.

Il terzo consiglio è quello di dedicarsi ai nipoti. Se si hanno figli e nipotini ancora in età sco-lare, sicuramente ci sarà biso-gno di un ulteriore aiuto in casa. Ci si può offrire di accompagna-re i bambini a scuola, di aiutarli con i compiti o di prepare loro qualcosa di buono per il pranzo. Con i bimbi raramente ci si an-noia e c’è sempre qualcosa da fare.

Il quarto consiglio è quello di iscriversi ad un circolo. Non si deve pensare che siano solo ed esclusivamente posti per chi è già molto in là con gli anni. I cir-coli sono ottimi luoghi di aggre-gazione dove si svolgono mol-tissime attività come il gioco delle carte, tornei di bocce e molto altro ancora.

L’ultimo consiglio è quello di iscriversi all’Università della Ter-za Età. Se lo studio è sempre stata una passione messa da parte, perché non iniziare ora che si ha a disposizione più tem-po libero? Le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare.

IL TEMPO LIBERO DOPO LA PENSIONE: ECCO COME SFRUTTARLO AL MEGLIO

Inas, assistenza e tutela per i cittadini

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ono sempre più numerosi gli stu-di e le esperienze che attestano l’utilità della musicoterapia. So-litamente è nelle strutture resi-denziali che i pazienti geriatrici

hanno l’opportunità di iniziare un percor-so preventivo/terapeutico con la musica, che diventa aiuto e sostegno psicologico.

L’ingresso in istituto rappresenta un momento di forte cambiamento delle condizioni ambientali (abbandono della propria casa e del proprio paese), affet-tive (si lasciano parenti, amici e cono-scenti) e comportamentali (mutano a volte radicalmente le abitudini quotidia-ne). Questo brusco cambiamento nello stile di vita può creare problemi e talvol-ta depressione. Per ovviare in parte a queste situazioni, in questi ultimi anni nelle strutture residenziali per anziani si stanno attivando sempre più spesso dei programmi animativi e preventivi/tera-peutici. L'anziano viene, quindi, coin-volto in attività corporee, manuali, gra-fico-pittoriche, teatrali, verbali e musi-cali. Tra gli interventi musicali un posto di rilievo è ricoperto sempre più dalla musicoterapia. E’ necessario, però, che le sedute si integrino con le altre attività di animazione e con le attività sanitarie ed assistenziali, per perseguire assieme i seguenti obiettivi:• valorizzare la persona nella sua globalità;• attivare e mantenere nell'anziano l’in-teresse per una socialità viva e positiva;• mantenere nei pazienti l’autonomia a livello cognitivo, sensoriale e funzionale;• fornire momenti di benessere agli ospiti;• migliorare la qualità di vita nel reparto;• recuperare e/o mantenere delle capa-cità residue anche in soggetti affetti da deterioramento mentale.

L’anziano, anche quello che non ha ricevuto un’educazione musicale, ha una competenza esperienziale in tutto quello che concerne il campo sonoro-musicale: la conoscenza di canti, il ri-cordo di eventi sonori per lui significa-tivi, le pratiche sociali inerenti la musica come il ballo, le serenate, i cantastorie, gli strumenti musicali. Questo bagaglio sonoro-musicale che l’anziano si porta dentro, che lo accompagna, che parla della sua storia, del suo vissuto, dei suoi sentimenti, delle sua sensibilità, delle vicende passate, della sua cultura diventa materiale su cui lavora il musi-coterapeuta. Vediamo allora alcune

funzioni e alcuni obiettivi della musico-terapia per le persone anziane.

MOVIMENTO E RILASSAMENTO - La musica è uno stimolo fisico che aiuta il rilassamento e la distensione muscolare ed il movimento degli arti; essa motiva la motricità e costituisce un supporto ed una spinta per la mobilizzazione attiva.

SOCIALIZZAZIONE - La musica, co-me attività sociale, agisce sul piano della prevenzione, facilita la comunica-zione; consente l’integrazione del grup-po, la partecipazione e lo stabilirsi di legami interpersonali, il rinforzo dell’identità del singolo, l’emergere di sentimenti positivi originati dalla sensa-zione di appartenenza.

RICREAZIONE (aspetto ludico) - La musica può essere fonte di godimento, di gioia e di divertimento spontaneo; essa dà un piacere momentaneo che non richiede sforzo di apprendimento né implica preparazione.

GRATIFICAZIONE (aspetto animati-vo) - L'influenza di un clima musicale incoraggia visibilmente l’attività gene-rale, l’espressività e la creatività, au-mentando la considerazione di se stes-si e l’autostima.

AIUTO ALLA MEMORIA (terapia della reminescenza) - La musica fa rivivere momenti del passato, rende presenti situazioni connotate in senso emotivo, soprattutto i periodi felici della vita, e aiuta a ristrutturare la no-zione del tempo; attraverso l’uso di canzoni e musiche accettate e ricono-sciute si stimolano i ricordi e le asso-ciazioni.

APPRENDIMENTO - La musica facilita l’apprendimento secondo due modalità principali: il riapprendimento di una de-strezza perduta o menomata in seguito a malattie o traumi e l’apprendimento di nuove competenze per compensare quelle perdute o menomate.

CONTATTO CON LA REALTA’ - La mu-sica aiuta gli anziani a stabilire e man-tenere durante gli incontri il contatto con la realtà; la scansione settimanale degli incontri, inoltre, aiuta a percepire la sensazione del tempo.

SOSTEGNO E RINFORZO PSICOLO-GICO - La musica dà sollievo, calma l’ansia e consente all’anziano di allen-tare l’attenzione su se stesso e i suoi disturbi permettendogli di allontanare pensieri negativi e atteggiamenti di compatimento.

PROIEZIONE (liberazione di emozio-ni e di tensioni psichiche) - La musica può essere un mezzo proiettivo che sti-mola le libere associazioni e produce la liberazione delle emozioni e dei conte-nuti inconsci, aiutando l'espressione e la canalizzazione delle pulsioni interne disturbanti; la musica può essere uno strumento proiettivo di induzione e di suggestione, finalizzato ad un cambia-mento terapeutico.

L’esperienza musicale nel paziente anziano istituzionalizzato è un’occasio-ne importante per impegnarsi in attività spesso nuove e di grande coinvolgi-mento sul piano emozionale, rievocati-vo e cognitivo.

IL CANTO - Con la pratica corale, che è certamente una delle attività principa-li dell'intervento musicoterapeutico, si realizzano momenti di socializzazione e di informazione culturale. Cantare fa bene all’apparato respiratorio e a quel-lo digestivo e può influire positivamente sullo stato generale di salute.

La canzone popolare diventa stru-mento evocativo che risveglia le memo-rie affettive legate alle esperienze della vita passata e che fa riaffiorare le emo-zioni vissute in gioventù. Associare al canto la narrazione, la reminescenza e

la conseguente verbalizzazione è un modo che consente alle persone di far luce e di ricostruire la propria vita pas-sata, ma anche presente e futura.

LA DANZA - Lo stimolo ritmico-musi-cale a volte induce spontaneamente a partecipare alla danza; addirittura mol-to spesso questi comportamenti sono automatici, infatti sono gli stessi pa-zienti ad iniziare da soli la danza che li aiuta ad orientarsi nel tempo e nello spazio.

La danza permette di migliorare l’umore e aumentare la fiducia in se stessi; inoltre semplici esercizi motori a tempo di musica riattivano la circolazio-ne sanguigna, aumentano il tono mu-scolare e allentano l’irrigidimento.

L’ASCOLTO - L’ascolto di musica sem-plice può inserirsi nella routine quoti-diana della vita della residenza, renden-do diversa la giornata. L’ascolto è uti-lizzato non solo come mezzo di distra-zione, ma come momento importante per riavviare l’anziano ad una percezio-ne attenta e globale.

Ascoltare permette di riattivare molte funzioni cerebrali perché è un’azione complessa che coinvolge non solo la componente affettiva della persona ma anche quella razionale.

S Musicoterapia, il potere curativo delle noteSoprattutto per le persone ricoverate nelle strutture residenziali, questo approccio aiuta a socializzare nonché ad essere attivi e propositivi

Sabato 27 Febbraio 201618 Speciale Terza Età

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li animali sono fondamentali per la crescita dei bambini, ma la loro presenza aiuta an-che in età avanzata. Studi recenti hanno dimostrato co-

me gli anziani che vivono con un anima-le hanno una salute fisica e psichica migliore, relazioni sociali più soddisfa-centi e, in definitiva, un’esistenza quali-tativamente e quantitativamente miglio-re dei coetanei che vivono senza anima-li. Occuparsi di un animale non è soltan-to un riempitivo della vita, ma un tocca-sana che spesso restituisce vitalità a chi l’ha persa. Gli animali hanno notevoli effetti sullo stress e permettono di tene-re sotto controllo la pressione e i proble-mi cardiovascolari, molto frequenti negli anziani, nonché di stimolare a mante-nersi fisicamente attivi migliorando ulte-riormente lo stato di salute generale dei proprietari. Ecco alcuni consigli per la scelta dell'animale che andrà a fare compagnia alla persona anziana.

• Decidete insieme - Anche se lo fate con le migliori intenzioni, evitate di pre-sentarvi dall’anziano con la sorpresa del cucciolo in regalo. Prima di prendere un animale è fondamentale che tutti siano d’accordo, soprattutto la persona su cui graveranno la maggior parte delle in-combenze relative alla sua cura. E que-sto vale sia se l’anziano vive in famiglia con voi sia se vive solo.

• Siate un po’ psicologi - Davanti a un rifiuto cercate di capire se il “no” è dovuto a un reale desiderio di non ave-re animali (più che legittimo) o se è do-vuto piuttosto alla paura di non poterse-ne occupare come meriterebbe in caso di ricovero o malattia (che è altrettanto legittima). In questo caso, e solo in que-sto, potete insistere e provare a far ca-pire alla persona che non è necessario rinunciare alla compagnia di un animale se davvero la desidera.

• Mettetevi a disposizione per inter-venire nella cura dell’animale in caso di necessità. E’ un’ottima soluzione per rassicurare la persona circa i suoi timo-ri e rimuovere l’ostacolo all’adozione di un animale. Siate però sinceri e obietti-vi: non promettete ad esempio che por-terete fuori il cane tutte le volte che sarà necessario se abitate dall’altra parte della città o di occuparvi del gatto a cui siete fortemente allergici.

• Confrontatevi per la scelta dell’ani-male ed eventualmente della razza - Dovete trovare un giusto compromesso tra i desideri della persona anziana e le

sue reali condizioni di salute o stili di vita. Il cane è di certo un compagno che difficilmente lascia a una persona le oc-casioni per sentirsi solo o abbattuto.

Inoltre, spinge a uscire, fare moto e ve-dere altre persone. Tuttavia, deve uscire più volte al giorno con qualunque tem-po o condizione di salute del proprieta-

rio e poi richiede molta energia per star-gli dietro soprattutto se è giovane e vi-vace. In questo caso si può optare per un gatto che fa vita più casalinga e può essere ugualmente affettuoso.

Ma anche la compagnia di altri ani-mali può dare benefici alla persona an-ziana senza gravarla eccessivamente per le cure. Gli uccellini, ad esempio, sono spesso molto graditi alle persone anziane proprio perché sono piacevoli e non richiedono energie o sforzi fisici eccessivi.

• Valutate l’aspetto economico - Ol-tre al costo degli accessori iniziali indi-spensabili o quello iniziale per l’acquisto dell’animale se lo sceglierete di razza, dovete tener conto anche dei costi di mantenimento che potrebbero essere molto gravosi per le possibilità econo-miche di un pensionato.

• Scegliete insieme l’esemplare - In-dipendentemente dall’animale e dalla razza su cui vi troverete d’accordo, è meglio che la persona con cui dovrà vivere sia presente al momento della scelta dell’esemplare se appena è pos-sibile. Spesso deve solo scattare quel feeling particolare che è difficile spiega-re a parole.

• Aiutateli - Siate pronti ad aiutare la persona anziana nella cura dell’animale sin dai primi mesi di convivenza che spesso sono i più complicati, ma con discrezione, senza sostituirvi a lei per-ché è importante che l’animale instauri il rapporto di affetto e fiducia più forte con la persona anziana.

• State pronti a ogni necessità - E’ sempre bene tenersi informati sulle abi-tudini alimentari e di vita e sullo stato di salute degli animali dei parenti anziani che non vivono con noi e avere a porta-ta di mano i numeri di telefono utili per la loro cura (negozi, cliniche aperte 24 ore su 24 e veterinari in zona). In questo modo possiamo aiutare la persona an-ziana per ogni emergenza o sapere a chi rivolgerci nel caso dovessimo prender-cene cura noi per un periodo più o me-no lungo.

G La scelta dell’animale per la persona anzianaOccuparsi di un amico a quattro zampe è un vero e proprio toccasana che fa bene al fisico e dona gioia e vitalità

Sabato 27 Febbraio 201619

pet therapy, quando gli animali aiutano l’uomoSempre più persone si prendono cura degli animali, ma mol-

to spesso succede anche il contrario perché ci sono animali che contribuiscono a far star bene le persone e a mantenerle attive nel tempo. Abbiamo sentito in merito Giuliana Caronna, medico veterinario e operatore di zooantropologia assistenzia-le. «Ho fatto per molto tempo volontariato per gli anziani con AVULSS; avendo da sempre però avuto la passione per gli animali ho deciso di intraprendere un percorso che mi portas-se ad unire entrambe le cose. Con la Onlus Doctordogs ho partecipato presso l’Azieda “Cremona Solidale” ad attività assistite con gli animali (pet therapy). Gli incontri di gruppo, in cui partecipavo assieme al mio cane unitamente ad un’altra coppia cane-coadiutore, sono sempre stati molto graditi dai partecipanti. Questo tipo di attività favorisce il benessere della persona anziana e in più l’animale crea un gruppo relazionale attorno ad esso, diventando un fulcro per la socializzazione anche tra le persone.

Quando si intraprendono dei percorsi di pet therapy (IAA) è fondamentale che i cani siano educati e preparati a livello com-portamentale, ad essere particolarmente sociali verso le per-sone (alcuni poi potranno essere inseriti in progetti con bam-bini, disabili, anziani, anche in base alle caratteristiche sogget-tive del singolo animale). Quello che però mi preme sottoline-are è che avere un cane che rispecchi tutte queste caratteristi-

che non è sufficiente; è fondamentale che anche l’operatore/coadiutore sia preparato perché quello che conta davvero in questi casi è la coppia uomo-animale. Chi gestisce percorsi di pet therapy deve saper “leggere” il proprio cane in modo da salvaguardarne il benessere in seduta e, contemporaneamen-te, avere una spiccata sensibilità nei confronti delle persone che usufruiscono di questa co-terapia. Si tratta, in poche pa-role, di saper aprire la relazione degli utenti verso l’animale nel modo più opportuno.

Come medico veterinario esperto in IAA, però, ho un ram-marico: quello di non essere riuscita a creare un’equipe con la collaborazione di qualche medico nell’ambito di strutture sani-tarie per portare avanti progetti di pet therapy sul territorio cremonese. Poiché la costruzione di questi gruppi richiede molte figure professionali essi sono abbastanza cari sia dal punto di vista economico che di risorse umane e questo è, senz’altro, un altro problema che spesso non permette di co-minciare con il lavoro.

In Italia, inoltre, quando si parla di pet therapy si sente di tutto e di più e anche molte persone che ruotano attorno ad essa non sempre sono veramente preparate; la speranza è che con le ultime linee guida in materia si metta ordine e si unifichi-no dei percorsi obbligatori per preparare chi è interessato a lavorare in armonia con animali e persone.

Speciale Terza Età

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Sabato 27 Febbraio 2016

CUP Centro Unificato di PrenotazioneDove: padiglione n. 12,

a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo PrioriOrari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00

orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00;Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde

800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUPAttraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole

unità operative o servizi come indicato di seguito:

ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra.

Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00.

Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.

Consegna campioni istologici e citologiciLa consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padi-

glione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto).

RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra).TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di presta-zioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle

08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.

SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni)

Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La pre-notazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999.Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze

alla mammella, agoaspirati, ecografieDove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì

dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614.Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefo-

nica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.

RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra

vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì

dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.

MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro

Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio

Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

CENTRO DIABETOLOGICODove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero.

Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inqua-dramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio

metabolico e screening delle complicanze croniche).Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di perso-na comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a vener-

dì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715.

CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta

del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'in-gresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle

10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452

CENTRO EMOSTASI E TROMBOSIMonitoraggio delle terapie anticoagulanti.

previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup

Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIATest di tolleranza al lattosio e patch test

Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettua-no telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle

10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Pa-diglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00.

IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, prepara-

zione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, mo-

noblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì

GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni tele-

foniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30.

MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato mo-

noblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200.

PSICOLOGIADove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì

dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409.

ONCOLOGIA MEDICADove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì

dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248.

TERAPIA DEL DOLOREDove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata

telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso

numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

GLI ORARI PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA

20

La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: poliambulatorio MEDICENTER Cremona 0372-434988

GADESCO PIEVE DELMONA: Poliambulatorio MED c/o Ipercremona2 0372-803801CREMA SPAZIO BENESSERE VIA CASTELLO 12. Cel 366-4759134

MANERBIO Poliambulatorio Minervium Via Verdi 64 - Manerbio 366-4759134

Nutrizionista albo Sez. A n° 061604 Master Nutrizione Fitness e Sport, Diete personalizzate,

test intolleranze alimentari, celiachia, breath test al lattosio

a cura della dottoressa Annalisa Subacchi

La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected] • oppure a: [email protected]

www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134

Negli ultimi 5 anni sono ingrassata di 15 kg. sono al-ta 165 cm. e peso 78 kg. La pancia soprattutto mi in-fastidisce. Cosa ne pensa dell'assunzione di XLS lipi-di, visto che mangio tantissimo grana padano e non riesco a farne a meno, e' diventato come una droga. 3 anni fa mi e' stato diagnosticato un fibroma di circa 2 cm. Puo' dipendere da questo l'ingrossamento dell'addome?

Dai dati che mi fornisce lei presenta un certo sovrappe-so che sicuramente spiega l’ingrossamento dell'addome. Il Grana padano, come del resto gli altri formaggi stagio-nati, è un alimento ad alto contenuto calorico che deve essere consumato con prudenza soprattutto da chi ha problemi di sovrappeso. Piuttosto che assumere farmaci quindi cercherei di capire il motivo di questo consumo che lei stessa definisce esagerato.

di Giulia Sapelli

i è concluso con un segno positivo l’anno 2015 per i tra-pianti di organo nel nostro Paese, con un totale di 3.317 interventi eseguiti (67 in più

rispetto al 2014 e 228 rispetto al 2013). Questi i dati presentati nei gior-ni scorsi da Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale Trapian-ti, relativamente alle attività di dona-zioni e trapianti di organi, tessuti e cel-lule del 2015.

Secondo lo studio, cresce com-plessivamente l’intera attività trapian-tologica, con alcune peculiarità: cuore e fegato hanno registrato un buon incremento, arrivando rispettivamente a 246 (19 in più rispetto al 2014) e 1067 interventi (10 in più rispetto al 2014). I trapianti di rene sono stati 1.877, in aumento grazie agli interven-ti eseguiti da donatori viventi. Il polmo-ne ha subìto una leggera inflessione (112 nel 2015; 126 nel 2014) mentre il pancreas risulta in crescita (50 nel 2015; 43 nel 2014).

Altrettanto positiva l’attività trapian-tologica per i tessuti e le cellule stami-nali emopoietiche; per quest’ultime, sono stati 704 i trapianti da donatore non familiare adulto (+11 rispetto al 2014) e in aumento quelli da donatore familiare semi-compatibile (“aploiden-tico”). Nel 2015 si confermano i trend di donazione registrati nell’anno pre-cedente, con alcuni importanti segnali positivi. Sono stati 2.332 gli accerta-menti di morte con criteri neurologici (nel 2014 erano stati 2.349); il numero dei donatori offerti alla rete trapianto-logica è pari a 1.388 (+ 5 rispetto all’anno precedente). Il totale dei donatori utilizzati a scopo di trapianto è stato 1.170 (contro i 1174 del 2014); questa lieve oscillazione è imputabile agli elevati standard di sicurezza che caratterizza il nostro sistema.

Scende la percentuale delle oppo-sizioni alla donazione nel 2015, pari al 30.6% rispetto al 31% dell’anno pre-cedente.Crescono i donatori di tessu-ti, con particolare riferimento alla cor-nea (7553 nel 2015 contro i 7449 nel 2014), di cui il nostro Paese è primo in

Europa. In aumento anche i donatori volontari iscritti al Registro Ibmdr, 469.000 nel 2015.

La principale novità nell’attività 2015 riguarda la donazione da vivente, che ha registrato un notevole incre-mento: 301 sono state quelle di rene e 23 sono state quelle di fegato (contro le 18 del 2014). Per le donazioni di rene da vivente, il 2015 ha consentito di raggiungere un vero e proprio record, sfondando per la prima volta la soglia dei 300 prelievi (+50 rispetto al 2014, +74 rispetto al 2013 e +109 rispetto al 2012). L’aumento delle donazioni da vivente, un aspetto su cui il Centro e la Rete trapiantologica hanno dedicato particolare attenzione nel corso degli ultimi due anni, ha con-sentito di portare il numero complessi-vo delle donazioni a quota 1.494 (+51 rispetto al 2014).

L’altra innovazione del 2015 ha riguardato la donazione a cuore fermo; nell’anno appena concluso sono state 6 le donazioni eseguite attraverso questa modalità, che richiede il pieno rispetto dei 20 minuti di “no touch

period” prima di procedere al prelievo. Una sfida organizzativa complessa a cui la rete trapiantologica ha risposto positivamente, in termini di programmi di donazione avviati nelle Regioni ita-liane. Grazie alle sei donazioni a cuore fermo sono stati eseguito 12 trapianti e gli organi trapiantati sono stati 14.

Al 31/12/2015 i pazienti in lista di attesa erano 9.070; la maggior parte di questi è in lista di attesa per ricevere un trapianto di rene (6.765); rispetto agli altri organi, al paziente è offerta la possibilità di iscriversi in più liste d’at-tesa per il rene. Sono 1.072 i pazienti iscritti in lista per il fegato, 731 per il cuore e 383 per il polmone. Vi è una sostanziale stabilità dei dati di lista, dovuti ad un maggiore equilibrio, rispetto al passato, tra i flussi di entra-ta e di uscita.

Nell’anno 2015, con variazioni per singolo organo, sono stati tra il 70% e l’80% i pazienti usciti dalle liste di attesa con un trapianto. In particolare:• Rene: su 2.038 pazienti usciti dalla lista nel 2015, 1.576 hanno ricevuto un trapianto (pari al 77%);

• Fegato: su 1.288 pazienti usciti dalla lista nel 2015, 1.067 hanno ricevuto un trapianto (pari al 82%);• Cuore: su 328 pazienti usciti dalla lista nel 2015, 246 hanno ricevuto un trapianto (pari al 75%);• Polmone: su 179 pazienti usciti dalla lista nel 2015, 112 hanno ricevuto un trapianto (pari al 62%).La procedura 'Una scelta in Comune' ha registrato nel 2015 una vera e pro-pria impennata. Grazie alla nuova modalità di registrazione della dichia-razione di volontà in occasione del rilascio o rinnovo della carta d’identità, sono stati 104.571 i cittadini che si sono espressi sulla donazione di orga-ni e tessuti all’ufficio anagrafe (contro i 15.137 del 2014). In considerevole aumento il numero dei Comuni italiani che hanno attivato questa procedura (454 nel 2015 contro i 23 nel 2014) e che hanno consentito di raggiungere una media di 1000 dichiarazioni al giorno raccolte. Si mantiene alta la percentuale dei consensi alla donazio-ne: il 91.6% delle manifestazioni di volontà rese è positiva.

SSaluteSi registrano 3.317 interventi eseguiti (67 in più rispetto al 2014 e 228 rispetto al 2013)

Defibrillatore semiautomatico, al vianuovo corso di formazione in Ospedale

Il16 aprile si terrà il prossimo corso orga-nizzato da Areu 118 e Azienda Socio-Sani-taria Territoriale di Cremona per la formazio-ne BLS-D (“Basic Life Support Defibrillation” ovvero “Supporto delle funzioni vitali di ba-se con Defibrillazione”). Il corso si terrà nel-le aule del servizio Formazione dell’Azien-da Socio-Sanitaria Territoriale di Cremona (Ospedale di Cremona, Padiglione 4), dalle 8.30 alle 13.30 (corso intero), e dalle 8.30 al-le 12.30 (corso retraining). Il corso ha lo sco-po di trasmettere agli allievi un metodo che consenta di riconoscere e di gestire il soc-corso in caso di arresto cardiaco e di sup-portare le funzioni vitali (respiro e circolo) an-che attraverso l’uso del Defibrillatore Semi-automatico fino al momento dell’arrivo del 118 in cui possono essere impiegati mezzi

efficaci a correggere la causa che ha deter-minato l’arresto. I temi e le esercitazioni del-la mattinata formativa saranno: esercitazio-ne pratica di Blsd, rianimazione cardiopol-monare e utilizzo del Dae nell’adulto, cenni di rianimazione cardiopolmonare con Dae in età pediatrica, disostruzione vie aeree e Pls e valutazione pratica su scenario con Dae.

Il corso viene realizzato secondo le attua-li linee guida internazionali in tema di Riani-mazione Cardiopolmonare e defibrillazione precoce con istruttori certificati della Areu Aat 118 di Cremona. Per partecipare è ne-cessario iscriversi entro mercoledì 6 Aprile 2016 compilando la scheda di partecipazio-ne dal sito http://www.ospedale.cremona.it/public/htm/corsi-convegni-istituti-ospitalie-ri-cremona.php.

In aumento le donazioni e trapianti di organi

FARMACI, “DIPENDENZA” DA ALCUNI CIBI E IL PESO SUPERFLUO: OCCORRE PRUDENZA

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dalla redazione

in arrivo la seconda di Cremona Jazz, in pro-gramma dal 16 aprile al 24 maggio nella splen-dida cornice dell’Audi-

torium Giovanni Arvedi. In program-ma un cartellone composto da pro-poste di assoluto livello artistico, pre-stigiosi nomi della musica italiana e internazionale. Grazie a queste scel-te di grande qualità, la rassegna di jazz cremonese si conferma come un punto di riferimento per questo gene-re di manifestazioni. Cremona Jazz è organizzato dalla società Unomedia e si avvale del patrocinio del Comune e della Provincia di Cremona. Il car-tellone 2016 prevede quattro serate, ciascuna assolutamente unica, con una varietà di stili e di linguaggi che è poi uno dei tratti salienti della musi-ca afroamericana. L’inaugurazione, sabato 16 aprile, sarà affidata a una prima assoluta, un nuovo progetto in esclusiva che il saxofonista Ravi Coltrane, figlio del leggendario John e di un’altra musicista, Alice, sce-glie di presentare a Cremona pro-prio in virtù delle caratteristiche uni-che dell’Auditorium Giovanni Arvedi. Il saxofonista, infatti, è rimasto tal-mente colpito dalla bellezza di que-sto gioiello architettonico, oltre che dalla sua perfetta acustica, da non avere dubbi sul fatto di voler esegui-

re in questo luogo magico un con-certo di profondo significato, dedica-to alla madre che l’ha sempre soste-nuto e incoraggiato. “For Turiya” è il titolo di questo progetto, in ono-re di Alice Coltrane che aveva pre-so questo nome alla fine degli anni Settanta. Ravi suonerà insieme a Brandee Younger all’arpa e a Dezron Douglas al contrabbasso. Giovedì 28 aprile, invece, sarà la volta di un duo di eccellenti musicisti, sempre più affiatato ad ogni esibizione, che ha scelto la sfida di confrontarsi con gli standard più conosciuti e tradizionali della storia del Jazz, ma riproponen-doli con tutta l’originalità e la gran-

dezza delle loro spiccate personali-tà. Il trombettista sardo Paolo Fresu e il pianista americano Uri Caine, che suonano insieme da quasi quindi-ci anni e hanno all’attivo in duo due bellissimi dischi “Things” e “Think”, pubblicati per la prestigiosa etichet-ta Blue Note, affrontano il gioco con sorprendente semplicità, riuscendo perfettamente a trasmettere il senti-mento che guida la loro straordina-ria musica. Fresu e Caine dimostrano quanto sia possibile rinnovare alcu-ne tra le pagine più famose del Jazz, che siano ammalianti ballad o travol-genti invenzioni ritmiche. Domenica 8 maggio, direttamente dagli Stati Uniti

dove a fine marzo è uscito il loro ulti-mo album registrato in studio dal titolo “Believe”, arriveranno i Take 6 (Claude McKnight, Mark Kibble, Joey Kibble, David Thomas, Alvin Chea e Khristian Dentley), unanimemente riconosciuti come il gruppo vocale per eccellenza praticamente in ogni genere musicale. Nel corso della loro brillante carriera questo gruppo dalle voci cristalline e dal sound raffinato ha ricevuto tantissimi riconoscimen-ti in svariati ambiti. Chiuderà la ras-segna martedì 24 maggio, Richard Galliano che sta festeggiando i 30 anni dall’uscita di uno dei suoi lavori più significativi, “New Musette”, con un tour che ripercorre le tappe prin-cipali della sua felice carriera, senza dimenticare le sempre più incredibi-li ibridazioni tra i generi musicali di cui si è fatto portavoce soprattutto nell’ultimo periodo. Ispirandosi ad un altro grande virtuoso di questo stra-ordinario strumento, Astor Piazzolla, del quale viene considerato l’erede, il fisarmonicista Galliano è riuscito a rivitalizzare una grande tradizione musicale. Lo accompagneranno alla chitarra Philip Catherine, al contrab-basso Philippe Aerts e alla batteria Hans Van Oosterhout.

I biglietti saranno in vendita a par-tire da sabato 5 marzo presso due biglietterie, entrambe a Cremona: quella del Teatro Amilcare Ponchielli e quella del Museo del Violino.

E’dalla redazione dove a fine marzo è uscito il loro ulti-

Cremona Jazz propone concerti di valoreAppuntamento dal 16 aprile al 24 maggio con grandi artisti che si esibiranno all’Auditorium Arvedi

&&&Cultura SpettacoliNuovo traguardo per Arianna Vitale, la mamma

rock di Montodine. Il suo brano “Emotiva instabi-le”, tratto dal disco “Semplicemente Ahri”, è entrato all’87º posto della classifica della musica indipendente europea, stilata in base alle tra-

smissioni radiofoniche affiliate all’European Indie Music Network e al gradimento del pubblico. La cremasca si è piazzata 87ª posto su 300 brani monitorati. «Una piccola ma significativa soddi-sfazione», ha rivelato Arianna.

Arianna Vitalenella classificaeuropea (87ª)

Anche quest’anno torna il festival “Acque-dotte”, la rassegna che unisce lago e fiume. L’inaugurazione è programmata per l’8 luglio con Dee Dee Bridgewater, uno dei grandi miti della musica, che con il suo quintetto e il trombetti-sta Theo Croker come special guest, presenterà i brani del suo ultimo disco dedicato alla cultura musicale di New Orleans, concepito nel decen-nale dell’uragano Katrina, perché l’acqua può essere madre, ma anche matrigna. Poi, il festi-val proporrà altri dieci prestigiosi spettacoli, con l’acqua quale filo conduttore, ma che svilupperà altre tematiche, come l’incontro e il confronto tra i popoli e le culture, attraverso la musica. Musica anche quest’anno declinata in tutti i suoi generi, dal jazz al folk, dalla canzone ai linguaggi della tradizione. E poi gli “omaggi a...”, come quello alla grande Mina, che con i suoi numerosi suc-cessi ispirati all’acqua, risuonerà prima e dopo gli spettacoli, a mo’ di jingle. Pioggia di marzo, altra canzone portata al successo dalla Tigre di Cremona, è non a caso il titolo di uno dei più stimolanti concerti della sezione salodiana del festival e vedrà esibirsi in duo Greta Panettieri, una delle più interessanti e versatili voci italia-ne e Fabrizio Bosso, personalità di spicco del panorama jazzistico. Gli spettacoli a Cremona si terranno nella corte di Palazzo Trecchi, con-testo che nella prima edizione ha svelato tutto il suo fascino e in Piazza della Vittoria a Salò, con l’incantevole golfo di sfondo. Ma sono pre-visti anche alcuni eventi di respiro popolare, tra cui uno sorprendente in piazza del Comune a Cremona e uno lungo il fiume Po.

Il festival Acquedottescatterà l’8 luglio

Dal 1º marzo al 17 aprile le opere vincitrici del concorso fotografico internazionale “Syn-genta Photography Award 2015” saranno esposte a Cremona al Museo Civico Ala Pon-zone. Per la mostra fotografica, che esplora il tema “Scarsità-Spreco” (Scarcity-Waste), è stata scelta una location d’eccezione: la sala delle Colonne, che introduce al celebre qua-dro “reversibile” di Giuseppe Arcimboldo, “Ortaggi in ciotola”, meglio noto come L’Orto-lano, che ha ispirato la mascotte di Expo Mi-lano 2015. Il fil rouge che unisce la cinquecen-tesca opera dell’Arcimboldo e le immagini se-lezionate per la mostra “Scarsità-Spreco” (Scarcity-Waste), risiede proprio nelle temati-che, sempre attuali, che hanno animato l’esposizione universale. L’edizione 2015 del Syngenta Photography Award, infatti, ha coin-volto fotografi professionisti e amatoriali di tutto il mondo per stimolare il dibattito sulle principali sfide che l’umanità si trova ad af-frontare: come garantire alle prossime gene-razioni superfici coltivabili, cibo e acqua a suf-ficienza quando la quantità di risorse che uti-lizziamo e di rifiuti che produciamo richiede-rebbe già oggi un pianeta e mezzo. La qualità della risposta è misurabile nella forza evoca-tiva degli scatti premiati da un’autorevole giu-ria internazionale, ognuno dei quali è allo stes-so tempo uno spaccato del presente e una ri-flessione sul futuro. L’esposizione delle foto-grafie premiate in occasione del Syngenta Photography Award 2015 sbarca a Cremona per continuare a mantenere l’attenzione sulle sfide globali alla sostenibilità ora che i rifletto-ri di Expo 2015 sono spenti, dopo essere sta-ta protagonista nel semestre dell’esposizione universale in uno dei suoi luoghi simbolo a Mi-lano, nonché nel nuovo distretto del business Porta Nuova-Garibaldi: Piazza Gae Aulenti. Inoltre, dall’ottobre scorso, chi vorrà ammira-re L’Ortolano dell’Arcimboldo in occasione della visita presso il Museo Civico Ala Ponzo-ne, avrà anche modo di “ascoltare” l’opera, grazie alla critica sonora di artisti moderni co-me Frankie Hi Nrg Mc, ideatore del progetto Artune (www.artune.it) e del Dipartimento di Musicologia dell’Università di Pavia.

Mostra fotografica“Scarsità-Spreco”

L’Orchestra di Digione partecipa al progetto “Masterclass”, promosso dal-la Camera di Commercio e dal Comu-ne di Cremona, in collaborazione con Regione Lombardia e Unioncamere, tutti gli enti che hanno partecipato all’Ats per Expo, Distretto culturale e Distretto della Musica, Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” Cremona, Istituto di Studi Musicali “Claudio Monteverdi”, Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari e Scuola internazionale di liu-teria. Il progetto ha proposto una setti-mana di prove e di esperienze formati-ve nella città di Antonio Stradivari e Claudio Monteverdi che si conclude stasera alle ore 21, presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Cremo-na, con un concerto ad ingresso libero e gratuito. Il concerto è dedicato a due compositori romantici che erano al centro della lite – Guerra dei romantici - che ha acceso il mondo musicale del 19° secolo: Robert Schumann e Johan-nes Brahms. Legati alla tradizione mu-sicale germanica, si sono opposti alla musica a programma di compositori quali Liszt, Berlioz, Wagner per i quali la musica descriveva un’azione, un

sentimento o pensiero filosofico. Inve-ce, per Schumann e Brahms, la musi-ca non può esprimere altro che i suoni e non è destinata a rappresentare qualcosa di diverso da se stessa. Il Concerto per violoncello in la minore di Robert Schumann (1810-1856) è co-struito in tre movimenti che scorrono senza interruzione. Composto nel

1850, riflette la creatività di felice at-mosfera che attanagliava il composito-re in quel momento. Il violoncello svi-luppa la libertà di parola e di eloquen-za, sostenuta da un virtuosismo che non raggiunge mai l'artificio. Johannes Brahms (1833-1897) è stato uno stu-dente di Schumann e confidente di sua moglie. L’insegnante ha fortemente in-

coraggiato il suo protetto per affronta-re il difficile compito di scrivere un la-voro sinfonico, ma non ha mai avuto l’opportunità di ascoltare il risultato: la prima sinfonia in do minore è stata cre-ata nel 1876. Brahms ha lavorato per più 20 anni per la composizione di que-sta sinfonia, cercando motivi melodici particolarmente intensi in ogni nota.

L’Orchestra di Digione chiude “Masterclass”

Dopo aver vinto il premio della critica nella 10ª edizione del Concorso internazionale per illustratori indetto da Tapirulan (anno 2014), Federica Bordoni torna a Cremona con una mostra monografica. Esposte oltre cinquanta illustrazioni realizzate negli ultimi anni e una serie di otto illustrazioni inedite dal titolo “Stay” che danno il titolo alla mostra e che sono state realizzate appositamente per l’evento. L’inaugurazione è in programma oggi pomeriggio alle 18 presso lo Spazio Tapirulan, in corso XX Settembre 22 a Cremona. Federica Bordoni, in arte Febò, è una graphic designer e illustratrice. Nata nel 1979, vive e lavora a Trento, dove dedica il suo tempo alla ricerca di concetti da tradurre in immagini. Essenziali nella

forma, seppur ricche di dettagli e di molteplici piani di lettura, le sue illustrazioni - realizzate perlopiù con tecniche digitali - trasmettono l’essenza di un’idea sintetizzandola in una metafora visiva efficace che invita l’osservatore a darne una lettura del tutto per-sonale. Lo stile minimale e onirico di Federica Bordoni si ispira a quello di De Chirico, Dalì e Magritte e le sue immagini raccontano soprattutto storie e scena di vita quotidiana in cui realtà e fanta-sia si confondono in maniera surreale. Ne rappresen-ta una testimonianza l’illustrazione “La vita è un’inco-gnita” con la quale l’autrice trentina ha vinto, appun-to, il Premio della critica nella decima edizione del concorso internazionale per illustratori di Tapirulan.

Le opere di Federica Bordoni a Tapirulan

Il Teatro del Viale propone stasera (ore 21) a Castelleone, magie, follie e peripezie di un mancato portiere di notte, di e con Michele Foresta (in arte il Mister Forest). Più che un luogo mate-riale, “Motel Forest” è uno stato della mente, un porto franco dei sentimenti, un posto dove tutto è permesso, tranne che dormire. Oltre che dallo strampalato ragazzo dell’ascensore, rockstar mancata per incomprensioni col codice penale e dal bizzarro

responsabile della security, il Motel è ed è stato frequentato da pittoreschi e stralunati personaggi. Non tutti andandosene, hanno saldato il conto ma in cambio hanno lasciato nel Motel preziosi cimeli e indelebili ricordi. Il titolare e padrone di casa, che ha dato il suo nome al motel, è un surreale mago che durante il galà orga-nizzato per la sua selezionata clientela, userà la sua proverbiale abilità per affrontare i molteplici aspetti dell’esistenza.

Motel Forestquesta seraa Castelleone

Ravi Coltrane

Concerto stasera presso l’Auditorium della Camera di Commercio con musiche di Schumann e Brahms

L’Orchestra di Digione

Dee Dee Bridgewater

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numeri utiliCOMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.itCentralino: 0372-4071

Urp: 0372-407291

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE

www.provincia.cremona.itCentralino: 0372-4061

Urp: 0372-406233 -

PREFETTURACentralino: 0372-4881

CARABINIERIPronto intervento: 112Centralino: 0372-5581

COMANDO FORESTALE DELLO STATO

Centralino: 0372-410307

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117Centralino: 0372-21576

Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968

POLIZIA MUNICIPALEPronto intervento: 0372-454516Centrale operativa: 0372-407427

POLIZIA STRADALEComando provinciale

Centralino: 0372-499511

QUESTURAPronto intervento: 113Centralino: 0372-4881

VIGILI DEL FUOCOPronto intervento: 115

Centralino: 0372-4157511

PROCURACentralino: 0372-548233

OSPEDALE DI CREMONAwww.ospedale.cremona.it

Centralino: 0372-4051Centro unificato

di prenotazione: 800 638 638Emergenza sanitaria: 118

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA

www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971

Urp: 0372-497215

Cremona

taccuinoSabato 27 Febbraio 201622

numeri utili

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it

Centralino: 0375 42668

AMMINISTRAZIONEPROVINCIALE

Centralino: 0375-42233

CENTRO PER L’IMPIEGOCentralino: 0375-42213

CARABINIERIPronto intervento: 112

Centralino: 0375-284500

POLIZIA MUNICIPALECentralino: 0375-40540

POLIZIA STRADALECentralino: 0375-42288

GIUDICE DI PACECentralino: 0375-42273

OSPEDALECentralino: 0375-2811

Centro unico di prenotazioni: 800 638 638

Emergenza sanitaria: 118

MUSEO DIOTTIwww.museodiotti.it

Centralino: 0375-200416

MUSEO DEL BIjOU Centralino: 0375-284423

TEATRO COMUNALEwww.teatrocasalmaggiore.itCentralino: 0375-284434

DISTRETTO SOCIO-SANITARIO

Direzione: 0375-284020Distretto Veterinario:

0375-284029

Casalmaggiore

• Via Picenengo (da via Milano a passaggio FFSS) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 04/03/2016).• Via Esilde Soldi (tratto da Via Brescia a Via Persico) - Cantiere per la ristruttura-zione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile, della condot-ta della fognatura e della distribuzione di energia elettrica. (Fine lavori: 25/03/2015).

• Via Amilcare Ponchielli (tratto incrocio via Tribunali) - Cantiere per la ristrutturazio-ne della rete di distribuzione energia elettri-ca. (Fine lavori: 29/02/2016).• Via dei Burchielli (civico 1A) - Cantie-re per la ristrutturazione della rete di di-stribuzione energia elettrica (Fine lavori: 04/03/2016).• Via Giovanni Travesio (angolo piazza Mi-gliavacca) - Cantiere per la ristrutturazione

della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 15/03/2016).• Via Cà del Vescovo (tratto da via Aleni a via Postumia) - Cantiere per la ristruttura-zione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile (Fine lavori: 30/06/2016).• Via del Macello (tratto da via Lucchini a via del Chiesotto) - Opere di urbanizzazione cantiere City Hub. (Fine lavori: 31/03/2016).

Via PicenengoLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:4 Marzo

Via Esilde Soldi Lavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:25 Marzo

Via Del MacelloLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:31 Marzo

Via Cà del Vescovo Lavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:30 Giugno

Via dei Burchielli Lavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:4 Marzo

Via PonchielliLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:29 Febbraio

Via TravesioLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:15 Marzo

di Giuseppe Martelli

asce, non con poca fatica, nel 2012, una collaborazione tra il famoso gastronomo Edoardo Raspelli ed il

circuito “Le vie del gusto” già protagonista di numerosi eventi come Galliate, Castenedolo, Lo-nato del garda Lago D’Idro e tanti altri comuni virtuosi che favoriscono la partecipazione del conduttore di Canale 5 (Mela Verde) con la carovana dei sa-pori da tutta Europa.

Figure caratteristiche come gli Stand del greco con i suoi “gyros” (involtini di carne succu-lenta) e il mega chiosco dei sa-pori brasiliani e la bancarella degli spagnoli con padelloni smisurati di Paella, il tutto con-dito da eventi collaterali di musi-ca spettacoli di artisti di strada, concerti veri e propri, cabaret e musica.

Il gastronomo gira furtiva-mente fra i banchi e tra un as-saggio e l’altro cattura la curio-sità dell’avventore inesperto che chiede l’autografo e qualche consiglio di cucina da portare a casa.

Sono innumerevoli i comuni che chiedono questo Format vincente che solitamente dura tre giorni , una volta in una Piaz-za , l’altra in un centro antico ed un'altra in riva ad una spiaggia di qualche lago alpino.

Il prode Raspelli non rinuncia a travestirsi e si propone vestito da Babbo natale per i mercatini omonimi, da Clown durante fe-ste patronali, insomma una vin-cente forma di promozione per

tutti i comuni che intendono ospitare tale manifestazione e coinvolgere così i propri cittadini in una nuvola di sapori che per tre o quattro giorni permea le mura ed i nasi di chi , o per vo-lontà o per caso, si avventura tra le file ordinate dei banchi ali-mentari e artigianali che confer-mano le esigenze del pubblico a favore di manifestazioni di Stre-et Food per tutte le tasche.

Dopo l'Expo tutti gli standisti cercano nuove risorse e nuove idee per essere più accattivanti “ergo” recenti tecnologie per la cottura, alimenti più naturali possibili e ricerca orientata ver-so le nuove frontiere della cuci-na vegana e macrobiotica per coloro che abbracciano le nuo-ve filosofie alimentari.

Da quarant’anni lo pagano per mangiare. Ebbene si, il suo lavoro è assaggiare, degustare ed esprimere il proprio giudizio. Quando visita un nuovo risto-rante, il momento clou è la ri-chiesta del Menù, segue sguar-

do atterrito del cameriere il qua-le si domanda cosa non dovrà fare per non incorrere in qualche

rimbrotto del gastronomo che ordina un po’ di tutto .

Spilucca, assaggia, beve os-

serva come si muove il locale e poi come un falco pellegrino si tuffa nella recensione per stron-care o elevare il malcapitato ri-storatore.

Nonostante questo, Edoardo Raspelli è richiestissimo tra i ri-storatori e locali in genere, adesso tra il caos della sommi-nistrazione si affacciano alla vi-sta del predator Raspelli altre frontiere, altre possibili vittime o eroi, per la classificazione dell’arte gastronomica.

Venite, dunque e seguite la rubrica per sapere dove andrà che mai farà e dove i banchi delle Vie del Gusto approderan-no in questo variegato mare, tra tortellini fritti, Lampredotto e Bi-stecche alla fiorentina.

N

il giornalista e presentatore di mela Verde è da quarant’anni sulle tavole come critico enogastronomico

Edoardo Raspelli sulle vie del Gusto

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SPORTSPORTSPORTloResponsabile FABIO [email protected]

Quinta sconfitta consecutiva per la Bissolati, che ha ceduto anche alla Canottieri Milano per 11-7. Ancora inchiodati all’ultimo posto con Milano 2 e Gam Team Brescia, i biancazzurri devono a tutti i costi muovere la classifica oggi alle 19.30 contro Treviglio.

CLASSIFICA (7ª giornata) Varese 19; Locarelli Genova 18; Metanopoli San Donato 16; Aquatica Torino, Canottieri Milano, Treviglio 12; Busto 11; Vige-vano 9; Bocconi Sport 6; Osio 4; Gam Team Brescia, Canottieri Bissolati, Milano 2 1.

La Bissolatiè obbligataa far punti

PALLANUOTO

di Fabio Varesi e Giovanni Zagni

opo bellissima, se pur breve, esperienza in Coppa Italia, si torna al campionato con la Vanoli chiamata a difendere il suo primato in classifica, che

non è casuale, anzi è meritatissimo. Sì, perché le possibilità economiche nostrane non sono certo quelle di quasi tutte le squadre di serie A. Così consci della propria forza, i biancoblu vanno a Reggio Emilia con l’abituale intenzione di vendere cara la palle, senza suppo-nenza, ma anche senza remissività. Sarà uno scontro tra squadre convale-scenti, ma orgogliose e pronte a difen-dere il proprio cammino e la propria posizione di classifica, al di là di infortu-ni e malanni. Certo, la Grissin Bon ha un organico decisamente più variegato ed importante, fatto di uomini di gran peso ed esperienza, ma non ci sentiamo di parlare di risultato scontato, anzi. La Vanoli ci ha ormai abituati a prestazioni di grande spessore con tutti, corazzata EA7 Milano esclusa, anche perché quel-la milanese è compagine di categoria superiore. Perciò invochiamo coraggio e voglia di battersi, anche se non è necessario, visto che i nostri guerrieri sono pronti alla sfida, nonostante guai recenti e di stagione, che paiono supe-rati, visto che domani dovrebbe rientra-re Luca Vitali, affiancato dal nuovo acquisto Markel Starks. Il 25enne play-maker americano (di 188 centimetri per 80 kg di peso), arriva dalla squadra australiana dei Cairns Taipans, con la

quale ha appena concluso la regular season in Nbl. Nato il 21 febbraio 1991 a Accokeek (Maryland), Starks è uscito dalla Georgetown Prep School di North Bethesda. Nel 2013 ha vinto la regular

season della Big East, venendo inserito nel terzo quintetto ideale della confe-rence, mentre nel 2014 è cresciuto fino a segnare 17.3 punti di media, con 4.1 assist e 2.3 rimbalzi in 37’ nel suo anno

da Senior. Non scelto al draft Nba del 2014, Starks ha disputato la Summer League di Orlando con i Detroit Pistons e quella di Las Vegas con i Minnesota Timberwolves, prima di firmare a fine luglio per Ferentino in A2 Gold. In 34 partite, ha segnato 14.7 punti con 4.0 assist e 2.4 rimbalzi di media, giocando insieme a Paul Biligha. La scorsa estate ha firmato per i Cairns Taipans, segnan-do 12.5 punti, con 2.3 assist e 2.2 rim-balzi di media in 24’ giocati a partita, tirando con il 52.9% da due, il 22.4% da tre e l’84.1% dalla lunetta. Il play americano a ha formato per la Vanoli fino al termine della stagione.

Mezzogiorno di fuoco per la VanoliDomani alle 12 a Reggio Emilia i biancoblu si giocano il primato contro la Grissin Bon

Oltre al recuperato Luca Vitali, coach Pancotto può schierare il nuovo play americano Markel Starks, prelevato in Australia

DBASKET SERIE A

Ricoh entra in campo con Vanoli Basket Cremona. La società bianco-blu ha scelto, infatti, le tecnologie Ricoh per migliorare la preparazione tecnico-tattica delle partite e la pro-pria presenza sui social network. Tra le tecnologie Ricoh di cui Vanoli Ba-sket si avvale, vi sono la lavagna in-terattiva Ricoh D5510 – utilizzata come supporto visivo durante la pre-parazione tecnico-tattica delle parti-te – e Ricoh Theta S che permette di realizzare foto e video a 360°, ideali per essere condivisi su social media. Le soluzioni sono fornite da Copia 2, agenzia Ricoh di Cremona.

Ricoh in campocon i biancoblu

Il nuovo play Markel Starks

Erogasmet a Pavia per interrompere le sconfitteE’ arrivata anche la terza sconfitta consecutiva (70-

75) nella settimana di passione dell’Erogasmet Crema, che non è riuscita a sfatare il tabù Lecco, mai battuto a Crema. I biancazzurri di Meneguzzo sono apparsi più tonici rispetto ai leoni biancorossi, traditi dal nervosi-smo e dalla scarsa precisione al tiro, con un eloquente 4/23 nelle conclusioni da tre punti. Sarebbe probabil-mente bastato far meglio del 18/30 ai liberi per portare a casa due punti importantissimi, ma i cremaschi affi-dati alla coppia Dognini-Consoli per la squalifica di coach Baldiraghi hanno puntualmente sprecato i viag-gi in lunetta. Ora l’Erogasmet sarà lontana dal proprio pubblico per un mese, a causa di due trasferte conse-cutive intervallate dalla sosta per la Coppa Italia. La

trasferta di Pavia (domani alle 18.30), contro una for-mazione che attraversa un brutto momento ed è affa-mata di punti, deve rappresentare il punto di svolta per chiudere un periodo poco felice, nell’ambito di una sta-gione che resta straordinaria. Curiosamente, come alla vigilia dell’incontro di andata, Pavia ha deciso di cam-biare la guida tecnica: allora il viceallenatore Beretta prese il posto di Paolo Garetto, ora lo stesso Beretta lascia dopo la sconfitta di domenica contro l'Urania. I pavesi hanno dato il meglio di sé nel periodo compre-so tra la fine di novembre e l'inizio del nuovo anno, vincendo quattro partite e perdendo di poco solamen-te contro le corazzate Bergamo ed Orzinuovi (che ha esonerato Eliantonio). Da lì in avanti però sono arrivate

otto sconfitte consecutive con una sola vittoria nel 2016, un trend negativo che nemmeno l'ingaggio del centro Simone Zanotti, ha saputo invertire. Le qualità offensive di Michele Venturelli, di Alessandro Ferri (ex Erogasmet) e di Buscaino, ben imbeccati da capitan Fossati, consigliano comunque di non prendere sotto-gamba l’incontro. Oltre alle consuete qualità agonisti-che, ai cremaschi servirà ritrovare un po' di brillantezza fisica, appannata nelle ultime partite.

CLASSIFICA (23ª giornata) Udine 42; Orzinuovi 40; Bergamo 38; Urania Milano, Lecco 30; Crema 28; Vi-cenza 26; Desio 22; Robur et Fides Varese 20; Padova 18; Costa Volpino, Firenze 16; Pavia 14; Sangiorgese 12; Mortara, Moncalieri 8.Del Sorbo contro Lecco

SERIE B

Si allunga la striscia di vittorie del Basket Team Crema, che però ha dovuto faticare più del previsto per battere un coriaceo San Salvatore Selargius, con il punteggio di 56-52 (Caccialanza 27, Veinberga 18). Con il secondo posto sempre più blindato, le azzurre

ospitano domani alle 18 il Vicenza, terzo in classifica.CLASSIFICA (20ª giornata) Broni 40; Crema 34;

Vicenza 28; Milano 24; Albino, Marghera 20; Alpo, Por-denone 18; Costa Masnaga, Selargius, Carugate 16; Castelnuovo Scrivia, Bolzano 10; Virtus Cagliari 6.

Big match contro Vicenza domani per le azzurreSERI A2 FEMMINILE

20ª GIORNATABrindisi-Cantù 86-68Caserta-Bologna 69-65Cremona-Torino 66-50Pesaro-Reggio Emilia 90-80Pistoia-Milano 80-85Trento-Avellino 68-80Varese-Capo d’Orlando 81-82Venezia-Sassari 70-7421ª GIORNATA (28-02 h 18.15)

Bologna-Milano (h 20.30)Cantù-Pistoia (29-02 h 20.45)

Capo d’Orlando-CasertaPesaro-Trento (09-03 h 20.30)Reggio Emilia-Cremona (h 12)

Sassari-Avellino (h 20.45)Torino-Varese

Venezia-Brindisi

CLASSIFICAMilano* 28Cremona 28Reggio Emilia 28Avellino 24Pistoia 24Trento 22Sassari 22Brindisi 20Venezia 20Caserta* 18Cantù 16Pesaro 14Varese 14Capo d’Orlando 14Bologna 14Torino 12

CREMONA-REGGIO EMILIA 68-61 (15-14, 34-30; 57-43) VANOLI CREMONA: Southerland 5 (1/4, 1/4), Adegboye 14 (3/4, 2/3), Mian

(0/1, 0/1), Gaspardo (0/2 da due), Cusin 6 (3/4, 0/1), Cazzolato (0/1 da due), Washington 13 (4/6, 1/3), Biligha 4 (2/2 da due), McGee 13 (5/9, 0/1), Turner 13 (1/5, 2/7). Coach: Cesare Pancotto.

GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Aradori 14 (6/9, 0/4), Po¬lonara 12 (3/6, 2/4), Lavrinovic 13 (2/7, 1/3), Della Val¬le 8 (1/4, 1/3), De Nicolao 3 (0/1, 1/4), Pechacek (0/2 da due), Strautins, Veremeenko 4 (2/4 da due), Silins (0/1, 0/2), Gentile 7 (1/3, 1/3). Coach: Massimiliano Menetti.

COSI’ ALL’ANDATA

Prosegue l’ottima stagione dell’MG.K Vis Pia-dena, sempre seconda in classifica dopo il suc-cesso sul fanalino di coda Viadana (86-62) e che stasera ospita l’Opera. Pizzighettone sfida Milano 1958, mentre la Sansebasket è impegnata a Iseo.

CLASSIFICA (21ª giornata) Iseo 38; Piadena 36; Pizzighettone 30; Vigevano 28; Omnia Pavia, Voghera, Milano 1958 26; Milanotre 24; Lumezzane, Manerbio, Opera 18; Robbio 16; Sarezzo 14; San-sebasket Cremona 10; Ebro Milano 6, Viadana 2.

Piadena sempre seconda ospita stasera l’OperaSERIE C GOLD

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La Cremo dice addio ai sogni di gloriadi Matteo Volpi

alle stelle alle stalle in soli quindi-ci giorni. Svanito l’eff etto magico dell’avvento di mister Rossitto, la Cremonese si ritrova nel solito pre-occupante limbo di metà classifi ca. I

verdetti del campo, tuttavia, dicono questo. Nelle sfi de ravvicinate contro le prime tre forze del giro-ne, d’altronde, sono arrivate tre sconfi tte, una più bruciante dell’altra.

Dopo il brusco ko di Salò, infatti, è arriva-ta anche la deludente sconfi tta in casa contro il Pordenone, per concludere con l’incredibile elimi-nazione dalla Coppa Italia per mano del Cittadella di mister Venturato, che pur di farsi rimpiangere ci elimina anche ai supplementari. Almeno anche i più scettici avranno capito che FeralpiSalò, Pordenone e Cittadella non sono là per caso. Nessuno arriva là per caso.

Domani a Bergamo si riparte dalla diffi cile sfi da in casa dell’AlbinoLeff e, che seppur con qualche defezione (Suciu e Magnaghi squalifi cati, Bianco e Briganti fuori per infortunio), rimane una gara alla portata, nella quale urge fare punti. I berga-maschi, guidati da Marco Sesia, non vincono da dieci gare e possono sostanzialmente solo lottare per la salvezza.

Mister Rossitto, come detto, dovrà aff ronta-re una situazione di sostanziale emergenza, rive-dendo le scelte fatte nelle ultime gare a livello di formazione. In difesa, in modo particolare, pese-

rà l’assenza del difensore Briganti, che dovrebbe essere out per un mesetto. Nella sfi da del giro-ne d’andata, giocata allo “Zini”, s’imposero i gri-giorossi (all’epoca allenati da Fulvio Pea) per 2-0 grazie alle reti di Bianchi nel primo tempo e di Brighenti quasi allo scadere.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Ravaglia; Gambaretti, Zullo, Marconi, Crialese; Bianchi,

Scarsella, Pesce; Sansovini, Pacilli.CALENDARIO La gara Lumezzane-Cremonese,

valevole per la 26ª giornata del girone A del cam-pionato di Lega Pro, si disputerà domenica 13 marzo con inizio alle ore 15 allo Stadio Comunale “Tullio Saleri” di Lumezzane.

GIOVANILI Il difensore centrale Filippo Forni e il centrocampista Manuel Poledri, due prodot-

ti del vivaio grigiorosso, sono stati convocati per lo stage di allenamento della Nazionale Under 17 di Lega Pro. Il raduno si terrà nei giorni martedì 1 e mercoledì 2 marzo a Firenze, presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano.

Nella giornata di mercoledì, alle ore 14.30, ver-rà disputata una partita di allenamento contro la Berretti della Pistoiese.

DCon la sconfitta interna con il Pordenone, l’obiettivo dei playoff è praticamente sfumatoCALCIO LEGA PRO

di Tiziano Guerini

La Pergolettese è tornata dalla partita contro il Sondrio, fanalino di coda, con i tre punti necessari per rimanere aggan-ciata ai primi cinque posti in classifi ca che alla fi ne del campionato varranno i playoff . Più di tanto non sarà possibile, essendo il primo posto ormai da tempo prenotato dal Piacenza, che non perde un colpo. Adesso la Pergolettese, con 42 punti, occupa il quinto posto sia pure in coabitazione. Non sarà facile migliorare la classifi ca, perché da qualche partita il Pergo non mostra di essere al massimo della condizione: sarà per gli infortuni (a Sondrio dopo cinque minuti ha dovuto lasciare il campo capitan Scietti) o per infl uenze varie, o per qual-che squalifi ca pesante nel recente passa-to, sta di fatto che ottenere quattro pun-ti nelle ultime quattro partite deve essere considerato, data la congiuntura, un fatto non negativo. A Sondrio un po’ di fortuna fi nalmente c’è stata, ma la vittoria è anche frutto di una partita accorta, giocata senza presunzione, in attesa del colpo magistrale che è arrivato da una bella punizione, forte e precisa, del sempre positivo Cesca. Nel

primo tempo un Sondrio ordinato e voliti-vo ha giocato meglio degli avversari, con Della Cristina (al 25’ e 27’) e Rozzoni (37°) a tentare la via del gol, esaltando il bra-vo Donnarumma. I gialloblu hanno gioca-to una prima volta la carta della fortuna al 42’, con il portiere avversario De Tommaso che toccava con le mani la palla fuori dalla

propria area, determinando una pericoloo-sa punizione per il Pergo: calciava Cesca, il portiere respingeva a fatica, irrompeva Rossi che però si faceva anticipare all’ul-timo da un difensore. Nella ripresa, al 51’, arrivava il lampo di Cesca: punizione da 25 metri che centrava, forte e angolatis-sima, la porta. Un Sondrio demoralizza-

to e stanco, spaventava i gialloblu con Mostacchi, che cadeva in area invocando un rigore che l’arbitro non concedeva. Poi una punizione di Spaziali veniva parata da Donnarumma e infi ne Della Cristina con-cludeva sopra la traversa. Oggi pomerig-gio, alle ore 14.30 al Voltini, arriva l’Olgina-tese che in classifi ca segue di un solo pun-to la Pergolettese. Forse non siamo ancora agli scontri diretti ad eliminazione, ma cer-tamente si tratta di un incontro diffi cile e delicato. Vincerlo può essere determinante se non per la classifi ca, certamente per il morale e l’autostima del gruppo. E la stes-sa cosa vale per la sfi da di Pontisola, in programma mercoledì alle ore 20.30.

CLASSIFICA (28ª giornata) Piacenza 73; Lecco 56; Seregno 53; Pontisola, Cili-verghe 43; Pergolettese, Ciserano 42; Olginatese 41; Inveruno 39; Grumellese, Monza 36; Varesina 35; Bustese 34; Fol-gore Caratese 33; Pro Sesto 31; Virtus Ber-gamo 29; Fiorenzuola 28; Caravaggio 27; MapelloBonate 23; Sondrio 17.

In settimana è arrivata anche l’eliminazione in Coppa Italia a rendere ancora più amara la stagione dei grigiorossi

Grigiorossi delusi al termine del match con il Pordenone (foto L. Dassi)

SERIE D

LEGA PRO GIRONE A

Grazie ai tre punti di Sondrio i gialloblu possono puntare ancora ai playoff. Ma oggi serve ripetersi con l’Olginatese

23ª GIORNATA Alessandria-Pro Piacenza 1-1 Cremonese-Pordenone 0-2 Bassano-Giana Erminio 2-0FeralpiSalò-Südtirol 1-1 Mantova-Cuneo 2-0Padova-Cittadella 0-1Pavia-AlbinoLeffe 1-0Pro Patria-Lumezzane 1-2Renate-Reggiana 1-0

24ª GIORNATA (27-28/02)Albinoleffe-CremoneseAlessandria-Bassano

Cuneo-Pro PatriaGiana Erminio-Cittadella

Lumezzane-MantovaPadova-Renate

Pro Piacenza-PaviaReggiana-FeralpiSalòSüdtirol-Pordenone

CLASSIFICACittadella 50Pordenone 43FeralpiSalò 41Alessandria 40Bassano 40Pavia 36Reggiana 34Südtirol 34Padova 32Cremonese 31Giana Erminio 27Renate 25Cuneo 25Pro Piacenza 25Lumezzane 23Mantova 22AlbinoLeffe 15Pro Patria (-7) 2

to e stanco, spaventava i gialloblu con

Grazie ai tre punti di Sondrio i gialloblu possono puntare ancora ai playoff. Ma oggi serve ripetersi con l’Olginatese

La Pergolettese fatica, ma resta in corsa

SportSabato 27 Febbraio 201624

E’ un Crema abbonato al pa-reggio. Contro il Villa d’Almè (1-1) è arrivato il terzo consecutivo, che permette comunque ai nero-bianchi di restare in corsa per i playoff. Una volta sotto di un gol, i ragazzi di Montanini sono stati bravi a non disunirsi e a trovare subito il pareggio con una zam-pata di Santinelli. Domani il Cre-ma osserverà il turno di riposo, utile per rifiatare in vista del rush finale, a partire dal big match in programma il 6 marzo al Voltini contro lo Scanzorosciate.

CLASSIFICA (23ª giornata) Cavenago Fanfulla 52; Villa D’Al-me, Scanzorosciate 46; Crema 42; Nibionno 41; Luciano Manara 38; Casateserogoredo 36; Caprino 33; Cisanese 31; Verdello 29; Sando-natese 25; Gessate 24; Brugherio 20; Oggiono 19; Real Milano 18; Sancolombano 17; Brembate 8.

Crema, pausautile per rifiatare

I gialloblu in azione

ECCELLENZA

Tre indizi fanno una prova. Figuriamoci quattro. Tradotto, il Napoli è in aff anno e la critica punta il dito sul limitato turnover operato da Sarri. Fino a poche settimane fa la stagione dei partenopei era esaltante, con un Higuain mostruoso in zona gol, ma dopo la sconfi tta di Torino, la squadra ha perso sicurezza e successivamente sono arrivati altri due pareggi e una sconfi tta. Persa la vetta in campionato, il Napoli è stato poi eliminato in Europa League, dopo una cavalcata inarrestabile nella fase a gironi. L’obiettivo dello scudetto è ancora a portata di mano, ma la trasferta di lunedì sera a Firenze diventa delicatissima per il futuro degli azzurri, poco abituati a lottare per il titolo a questo punto della stagione. Per fortuna di Sarri, anche la Juventus ha il fi ato corto e dopo le fatiche di Champions, non avrà vita facile contro l’Inter. Alle spal-le del duo di testa, c’è una Roma tornata

a correre, malgrado le polemiche legate a Totti e che inizia a sognare una rimonta in stile Juve. In ottima posizione c’è anche la

Fiorentina, che però deve gestire la doloro-sa eliminazione in Europa League, che ha mostrato i limiti internazionali dei viola. Più complicata la stagione del Milan, che ha sì dato segnali confortanti, ma che deve recuperare ben otto punti alla terza in clas-sifi ca, troppi che cullare ancora il sogno Champions, Dando un’occhiata alla par-te bassa della classifi ca, spicca lo scontro diretto tra Sampdoria e Frosinone, delica-tissimo per i doriani che non sono riusci-ti a risollevarsi neppure sotto la guida di Montella. Da seguire anche Carpi-Atalanta, con gli orobici in diffi coltà e obbligati ad uscire indenni da Modena, per non essere risucchiati nella zona pericolo.

EUROPA LEAGUE La Lazio, unica squadra italiana approdata agli ottavi di fi nale, ha pescato lo Sparta Praga: andata in trasferta il 10 marzo, ritorno il 17 marzo.

Fabio Varesi

SERIE A Persa anche l'Europa League, gli azzurri rischiano lunedì sera a Firenze. La Juventus potrebbe approfittarne

Tre indizi fanno una prova. Figuriamoci Fiorentina, che però deve gestire la doloro-

SERIE A Persa anche l'Europa League, gli azzurri rischiano lunedì sera a Firenze. La Juventus potrebbe approfittarne

Il Napoli ha finito la benzina? Forse sì RISULTATI 26ª GIORNATA Atalanta-Fiorentina 2-3Bologna-Juventus 0-0Frosinone-Lazio 0-0Genoa-Udinese 2-1Inter-Sampdoria 3-1Hellas Verona-Chievo 3-1Napoli-Milan 1-1Sassuolo-Empoli 3-2Roma-Palermo 5-0Torino-Carpi 0-0

27ª GIORNATA (28-02 h 15)Carpi-AtalantaChievo-GenoaEmpoli-Roma (27-02 h 18)Fiorentina-Napoli (29-02 h 21)Juventus-Inter (h 20.45)Lazio-Sassuolo (29-02 h 19)Milan-Torino (27-02 h 20.45)Palermo-Bologna (h 12)Sampdoria-FrosinoneUdinese-Verona

CLASSIFICAJuventus 58Napoli 57Fiorentina 52Roma 50Inter 48Milan 44Sassuolo 38Lazio 37Bologna 34Empoli 34Torino 32Chievo 31Atalanta 29Genoa 28Udinese 27Palermo 26Sampdoria 25Frosinone 23Carpi 20Hellas Verona 18

Il Cagliari è scappato via e ora si lotta solo per il secondo posto. Piegando anche il Pescara nel big match dell’ultima giornata, il Cagliari ha ipotecato il ritorno in serie A, visto che vanta ben 13 punti di vantaggio sugli abruzzesi (ter-zi), a loro volta distanti 8 lunghezze dal Crotone, che può ora gestire la situazione.

Oggi pomeriggio i calabresi ospitano il Vicen-za e possono avvicinarsi ulteriormente allo sto-

rico approdo nella massima serie. Più incerta la lotta sia in zona playoff, che per evitare la retro-cessione diretta in Lega Pro.

27ª GIORNATA Ascoli-Como 1-0, Bari-Latina 0-0, Cagliari-Pescara 2-1, Livorno-Cesena 1-1, Modena-Brescia 1-0, Novara-Ternana 1-2, Peru-

gia-Trapani 0-2, Pro Vercelli-Virtus Entella 2-3, Salernitana-Crotone 1-1, Spezia-Vitus Lanciano 2-0, Vicenza-Avellino 0-0.

28ª GIORNATA (27-02 h 15) Avellino-Livorno, Brescia-Como, Cesena-Cagliari (26-02 h 21), Crotone-Vicenza, Latina-Modena, Novara-Pro

Vercelli (26-02 h 19), Pescara-Ascoli, Ternana-Spezia, Trapani-Salernitana, Virtus Entella-Peru-gia, Virtus Lancino-Bari.

CLASSIFICA Cagliari 61; Crotone 56; Pescara 48; Cesena 43; Novara (-2) 42; Bari 41; Virtus En-tella, Spezia 40; Brescia 39; Avellino 37; Ternana, Trapani 36; Perugia 34; Latina 33; Livorno, Ascoli 31; Vicenza 30; Modena 29; Pro Vercelli 28; Virtus Lanciano (-2) 26; Salernitana 25; Como 21.

Il Crotone può gestire otto punti di vantaggioSERIE B

Gonzalo Higuain

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Sport Sabato 27 Febbraio 201625

di Vanni Raineri

cusa, vado a vedere la Pomì. Torno fra non meno di tre ore. Già, se un record le rosa l’hanno strappato è quello della durata dei match che le vede protagoniste. Avanti di questo passo, la squadra di Barbolini arrive-

rà a fine campionato avendo giocato in media alme-no 5 partite in più rispetto alle avversarie. Come se non bastasse il fitto calendario di impegni. Sin qui la Pomì ha disputato 26 partite ufficiali e per ben 11 volte ha concluso la partita al tie break. In pratica quasi una volta ogni due partite, gli spettatori assi-stono al quinto set. Un buon investimento sul prezzo del biglietto pagato, qualche guaio per le coronarie. Nessuno in Italia ha numeri che si avvicinano a que-sti, ma anche in Europa è assai improbabile trovar-ne. In campionato la Pomì ha concluso al tie break ben 7 partite, nonostante abbia disputato una gara in meno (18), rispetto a tante avversarie. Dietro di lei, sono andate al tie break per 5 volte Firenze e Montichiari, per 4 volte Club Italia, Conegliano, Novara e Scandicci, per 3 volte Bolzano e Piacenza, per 2 volte Bergamo, Modena e Vicenza e una sola volta Busto Arsizio. E’ avvenuto domenica scorsa, quando ovviamente le bustocche hanno incrociato il loro destino a quello delle rosa. Già l’inizio della stagione lasciava intuire il trend. Parliamo della

Supercoppa contro Novara, vinta per 3-2. E siamo a quota 8 tie break. L’unica gara di Coppa Italia ha segnato un 3-1 (su Scandicci), ma per arrivare a quota 11 ci pensa la Champions League. Anche qui Pomì senza concorrenza: ben tre gare chiuse al tie break su sei giocate (50%). Si pensi che nelle altre 66 gare dei gironi eliminatori (quelle che non hanno visto in campo le rosa) i tie break sono stati sola-mente 9 (il 13,6%). Sta di fatto che in queste 26

gare ufficiali solo una volta le rosa non hanno rac-colto punti ed è accaduto in campionato nello 0-3 subito a Modena. Per il resto, almeno due set li hanno sempre raccolti, in Italia e in Europa e anche questo è un record ineguagliato. I numeri nascon-dono spesso verità, ma al di là delle cifre c’è il momento di leggera flessione del team casalese. Tenuto conto che in primavera si concentreranno gli impegni decisivi (playoff scudetto e Final Four sia di

Champions League che di Coppa Italia), probabile che i carichi di lavoro stabiliti dallo staff tecnico siano finalizzati a raggiungere il top della forma tra almeno un mese. Intanto domani (ore 18) in campio-nato al PalaRadi arriva proprio Modena, che tenta l’aggancio in 4ª posizione. Dopo aver espugnato Piacenza, la capolista Conegliano riceve Novara per fare il primo strappo in classifica.

Altro servizio a pagina 13

La Pomì è abbonata al quinto setPer 11 volte in 26 partite giocate in stagione la squadra rosa ha concluso la sfida al tie break

SVOLLEY A1

Anche se in leggera flessione le ragazze di Barbolini sono ancora in lizza su tutti i fronti e domani ospitano il forte Modena

La Pomì in azionecontro Busto Arsizio

20ª GIORNATA Bergamo-Vicenza 1-3Pomì-Busto Arsizio 3-2Club Italia-Bolzano 3-1Firenze-Scandicci 2-3Montichiari-Novara 0-3Piacenza-Conegliano 1-3Ha riposato: Modena21ª GIORNATA (28-02 h 18)

Bergamo-Club ItaliaBusto Arsizio-Firenze

Casalmaggiore-ModenaConegliano-Novara

Scandicci-MontichiariVicenza-BolzanoRiposa: Piacenza

CLASSIFICAConegliano 46Piacenza 42Casalmaggiore 40Novara 40Modena 37Scandicci 30Bergamo 29Montichiari 23Busto Arsizio 22Club Italia 18Vicenza 16Bolzano 10Firenze 7

Ancora una trasferta amara per la Pieve 010, che ha incassato la seconda sconfitta di fila. Se contro Breganze, però, in campo c’era stato poco da fare, a Bassano i ragazzi di Ariano Civa se la sono giocata ad armi pari, venendo beffati solo nel finale, a un minuto dalla fine. A portare in vantaggio i cremonesi è stato Mattia Civa, in serata super, che perfezionava in rete un assist dalla sinistra di Jara, a cui però rispondeva-no poco dopo Gimenez e Amato per 2-1 a favore della squadra di casa. Capitan Civa trovava poi il nuovo pari, ma la doppietta di Tataranni, la seconda delle due reti su rigore, metteva in seria discussione l’esito dell’in-contro. Il colpo di coda rossoblu arrivava dal ritrovato Balmaceda e dal rigore del solito Civa, a due minuti dal-

la fine, che riportano la gara sul 4-4. Il pareggio sembra-va accontentare entrambe le formazioni, ma Gimenez, a sessanta secondi dallo scadere, regalava i tre punti a Bassano. Data la concomitante sconfitta di Sarzana e Giovinazzo – rispettivamente contro Follonica e Lodi – e il punto raccolto da Thiene contro Monza, la Pieve può tirare comunque un sospiro di sollievo: la classifica in zona retrocessione non è variata e i pievesi attualmente sono ancora salvi, ma il 2 marzo dovrà fare punti con il solido Matera, avversario anche in Coppa Cers.

CLASSIFICA (20ª giornata) Lodi, Forte dei Marmi 45; Breganze 44; Viareggio 41; Matera 39; Bassano, Follonica 34; Monza 27; Trissino 25; Valdagno 15; Pieve 010, Sarzana 12; Thiene 11; Giovinazzo 9.

HOCKEY SU PISTA A1 Proprio in extremis è sfumato il prezioso pareggio a BassanoHOCKEY SU PISTA A1 Proprio in extremis è sfumato il prezioso pareggio a Bassano

Pieve 010 beffata a 60 secondi dalla fineRUGBY SERIE C

Il Crema non è riesciuto a bissare il bel successo della prima giornata ed ha caduto a Brescia per 24-7 contro un Cus non irresi-stibile. Partita equilibratissima quella di domenica scorsa, decisa solo da episodi, tutti sfavorevoli ai neroverdi. Il Crema, infatti, ha disputato una discreta partita, lottando bene in mischia e nelle fasi statiche, ma segnando ancora troppo poco per la mole di gioco che è capace di creare. La testa e la voglia però ci sono e questi elemen-ti fanno ben sperare per il prosieguo della stagione, ma per ottenere la salvezza servirà essere più concreti e cattivi davanti alla linea di meta avversaria. Dopo la pausa per gli impegni della nazionale (che oggi sfida la Scozia), il Crema ospiterà la capolista Vicenza.

CLASSIFICA (2ª giornata) Vicenza Cadetta 10; Cus Brescia, Altovicentino 5; Crema, Selvazzano 4; Ospitaletto 1.

Neroverdi rimandati al CusOra serve più concretezza

Mattia Civa

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di Fortunato Chiodo

stato presentato a Treviso il Team Unieuro Wilier Trevigiani, squadra ciclistica Continental che mantiene inalterato il suo fascino. Vernissage organizzato

all’Auditorium del Museo Civico di Santa Caterina. Una corazzata di una quindicina di ragazzi, guidati sull’ammiraglia in questa stagione dall’ex professionista orobico Marco Milesi. Una cucciolata che compren-de il riconfermato cremonese Giovanni Pedretti. Ma la presentazione è sacra. Diventa un happening di campioni, spon-sor, vip, giornalisti. Ha iniziato così il discor-so il team manager Milesi: «L’anno per noi è iniziato con due corse nella massima categoria come il Gran Premio Costa degli Etruschi e il Trofeo Laigueglia. Per alcuni ragazzi si tratta delle prime esperienze nel mondo professionistico, ci aspettiamo si mettano in mostra e imparino il più possibi-le. Ai più esperti chiediamo qualcosa in più per regalare un bel risultato ai nostri spon-sor e tifosi. Il mio sogno è vincere una corsa con i professionisti e quest’anno, visto l’or-ganico che siamo riusciti a mettere insie-me, sono convinto potrà diventare realtà. Faremo del nostro meglio per fare di questo 2016 un’annata da ricordare: saremo saba-to impegnati con gli Under 23 alla Coppa San Geo e domenica al Gran Premio Città di Lugano». L’Unione Ciclistica Trevigiani ha presentato la Popolarissima numero

101, corsa di casa che andrà in scena il 20 marzo. «Io e il consiglio siamo fiduciosi e orgogliosi per quanto raccolto nella stagio-ne scorsa, considerata la qualità delle vitto-rie conquistate dai nostri atleti, le esperien-ze fatte in gare tra i professionisti e le tante convocazioni in Nazionale ricevute, merito del lavoro dei corridori e di tutto il persona-le e anche in questo 2016 ci aspettiamo buoni frutti», ha detto il presidente Ettore Renato Barzi. Bisogna aver tempo e pa-zienza, tanti sono i dilettanti che possono cucinare a dovere i loro avversari, ma non devono aver fretta, a stimolare l’appetito ciclistico. A partire dalla classicissima Cop-pa San Geo, edizione numero 92 che si corre oggi con partenza da Ponte San

Marco di Calcinate, nel Bresciano, presso la sede Podium Carrera dell’ex professionista Davide Boifava e arrivo a Prevalle per un totale di 156 km. Si alza così il sipario sul calendario italiano di Elite e Under 23. Sono più di 200 i corridori iscritti in rappresentan-za di diversi gruppi sportivi, con l’esordio del Velo Club Cremonese-Cicli Guerciotti, diretta dal responsabile tecnico Fulvio Feraboli, che può giocare la carta vincente con i suoi 14 “gioielli” fra i quali l’esperto catalano di Elite Leibert Juvè Sendrov e il vice campione italiano di ciclocross Stefano Sala. E’ un tracciato impervio con le salite suggestive, al Cavallino e San Giacomo e traguardo a Prevalle (ultimo vincitore Davide Ballerini della Unieuro-Willier Trivigiani).

ROMANENGO CAPITALE TRICOLORE CONTRO IL TEMPO Non ci sono più dubbi sulle date del calendario nazionale: la Federciclismo, con delibera presidenziale, ha confermato le date e due grosse novità. Romanengo sarà per un giorno la capitale della cronometro individuale: mercoledì 22 giugno sette gare in programma, con le categorie Allievi, Juniores, Elite e Under 23 (maschili e femminili) e anche Open. Orga-nizza il Pedale Romanenghese, presieduto dall’infaticabile timoniere Gianluigi Ferrari. Le altre novità riguardano l’inserimento della crono a squadre tricolore delle catego-rie: Under 23 e Elite, Allievi, Juniores, orga-nizzate dalla Società Sacilese, in program-ma sabato 2 luglio 2016.

E’

L’ambiziosa Unieuro Wilier Trevigiani sarà in gara oggi nella Coppa San Geo. Al via anche il Velo Club Cremonese

Presentato il team di Giovanni PedrettiCICLISMO

Tanti giovani su cui puntare tra gli Elite e Under 23Accade ad ogni inizio di stagione, quando i più forti

sono ormai tra i professinisti e l’attenzione converge su corridori che hanno già vinto o lasciato intravedere qualcosa. Quali saranno i nomi dei più gettonati da tener d’occhio in questo 2016, tra gli Elite e Under? Antonio Bevilacqua è sull’ammiraglia del Team Colpack, squadra orobica che può contare su due forti velocisti, Simone Consonni e Riccardo Minali (quest’ultimo vincitore del Circuito del Porto-Trofeo Arvedi a Cremona nel 2015) e su Edward Ravasi e Fausto Masnada. Ci aspettiamo un salto di qualità da

Umberto Orsini, mentre l’azzurro Filippo Ganna, atle-ta polivalente, sarà un elemento su cui lavorare. La Colpack, squadra orobica, ha disponibilità economi-ca con tanti talenti e li fa crescere. La Zalf Euromobil Dèsiree Fior di Castelfranco Veneto, ha lavorato sodo per rimpiazzare Moscon e Velasco. Andrea Vendrame ha dato belle vittorie e come lui Marco Maronese, velocista fortissimo, accanto gli hanno messo Andrea Conci, trentino re degli scalatori nel 2015 fra gli Juniores, con un ruolino impressionante. Occhio anche a Riccardo Lucca, che da Junior è stato prota-

gonista in tutte le classiche. La Palazzago, per il 2016 schiera Giulio Bianchin, giovanissimo, Francesco Castegnaro e Yuri Colonna che vorrebbero far passa-re tra i professionisti ed è un signor corridore. In Toscana, Davide Ballerini è una garanzia e rientra tra gli obiettivi del ct Marino Amadori per il Mondiale. Poi ci sono Vincenzo Albanese, Daniel Savini e Lorenzo Fortunato. Piccola rivoluzione alla Mastromarco, che ha come punte Matteo Natali, Tommaso Fiaschi e Davide Masi. Insomma, tanti nomi per una stagione che si annuncia interessante.

SportSabato 27 Febbraio 201626

Gli atleti del Team Unieuro Wilier Trevigiani

Stella di bronzo consegna-ta a Corrado Lodi della Feder-ciclismo lombarda per il 2015. L’importante riconosci-mento in ambito sportivo delle due ruote, è stato asse-gnato al dinamico dirigente cremonese, attuale consiglie-re nazionale della Fci, per oltre 20 anni impegnato nella promozione dello sport del ciclismo. Dirigente di società al Pedale Castelnovese ed al Pedale Dosolese, Corrado Lodi è stato anche presidente provinciale di Mantova e ide-atore della Challange del Fiu-me Oglio e delle Terre di Con-fine, che ogni hanno anima le fasi conclusive della stagione agonistica lombarda su stra-da per gli atleti di Elite e Under 23 ed è collaboratore alla costituzione dei poli societari giovanili come la Scuola di ciclismo Mincio Chiese (Mantova) e l’Asd Gioco in Bici Oglio Po di Casalmaggiore.

Stella di bronzoa Corrado Lodi

RICONOSCIMENTI

Il successo di Davide Ballerini nel Circuito del Porto 2015

di Massimo Malfatto

Tre vittorie e due pareggi nella terza giornata del campionato provinciale a squadre. Si confer-ma equilibrato il gruppo A con quattro squadre racchiuse in due punti mentre c’è parecchia discrepanza nell’altro gruppo.

GRUPPO A La Canottieri Bissolati rispetta il pronostico e s’impone sulle Querce gra-zie ai successi di Cantarini-E.Ferrari, Tessadri-Milanesi e della terna Cantarini-Tessadri-Ferrari. Vince di stretta misura la Coop Castelvetro merito della coppia Ghisolfi-Monfredini mentre senza vincitori e vinti terminano gli altri incontri. Gara equilibrata quella tra Casc e Canottieri Flora, due formazioni già costrette a ricorre-re ai “supplementari” nella prima giornata, ma questa volta a gioi-re sono i rivieraschi. Alla roulette dei “pallini” decisivi Salvaderi (tre su tre) e Domaneschi che ne ha colpiti due.

GRUPPO B Marcia irresistibile dell’Astra. Ad incidere nel succes-so della bocciofila di Pozzaglio sulla Soms la prestazione delle coppie Visconti-Rossi e “Butta”

Ferrari con Fornasari entram-be vincenti. Termina in parità il match tra Fadigati-Signorini con le vittorie del cicognolese Luca Pedrini e della coppia cremonese Mereni-Lupi. Ai pallini a gioire è la bocciofila di Germano Santini.

Risultati: Casc-Flora 0-0; Le Querce-Bissolati 0-3; Coop-Stradivari 1-0; Soms-Astra 0-2; Fadigati-Signorini 1-1.

Classifiche - Gruppo A: Casc 6, Coop 6, Bissolati 5, Stradivari 4, Flora e Le Querce 3. Guppo B: Astra 9, Fadigati 4, Soms 3, Signorini 1, Baldesio 0.

Prossimo turno (29-02): Coop-

Flora (S. Zeno), Bissolati-Casc (Stradivari), Stradivari-Le Querce (Comunale), Signorini-Soms (Comunale), Baldesio-Fadigati (Palabosco).

ASSEMBLEA Domenica 28 (ore 9.30) presso il bocciodromo di via Indipendenza si terrà l’as-semblea generale delle diciasset-te bocciofile affiliate al comitato cremasco. All’ordine del giorno la relazione tecnico-finanziaria del presidente Luigi Comolli con la relativa discussione, il bilancio consuntivo, le premiazioni della annata 2015 e la stesura del calendario estivo 2016.

BOCCE

Astra travolgente nel campionato

Il presidente Romolo Rizzoli con Luigi Comolli

(M.M.) Nemmeno il tempo di archiviare l’inopina-ta sconfitta di Verderio dove Visconti e compagni si sono fatti male da soli che già l’Achille Grandi deve ricaricare le pile per l’ultimo incontro del campiona-to italiano di società serie C. Dimenticare l’opaca prestazione di quindici giorni fa e ritrovare la bril-lantezza delle prime giornate per la formazione di Avaldi che questo pomeriggio (ore 14.30) affronta la Madonnina sulle corsie del bocciodromo di via Indipendenza. L’eventuale vittoria dei cremaschi

potrebbe non essere sufficiente per la qualifica-zione ai playoff che non dipenderà solo da loro: la Grandi dovrà restare aggrappata al risultato di Lainate dove è impegnata la Fulgor. Incontro (sulla carta) agevole per la capolista ma molto insidioso contro avversari che, con un’eventuale sconfitta, saranno condannati alla retrocessione.

IL PROGRAMMA 6ª giornata (27-02): Achille Grandi-Madonnina, Primavera-Fulgor. Classifica: Fulgor 11, A. Grandi 10, Madonnina 4, La Primavera 2.

Vincere può non bastare alla Grandi

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CREMONA Un incontro pubblico sul grande Mario Lodi. Si ter-

rà oggi alle 16 presso la Sala Puerari del Museo Ci-vico Ala Ponzone, ad ingresso libero. Verrà presen-tato il progetto “Mario Lodi e la Costituzione per i

cittadini di domani”, con Giorgio Toscani e Mau-ra Ruggeri. Interverranno Barbara Bertoletti, Pier-giorgio Pagliari, Andrea Brusoni, Anna Merli, Ales-sio Surian, Diego Di Masi e Silvio Boselli.

Incontro pubblicoIl Maestro Lodie la Costituzione

di Vanni Raineri

l sottopasso di via Brescia rischia di trasformarsi, da opera attesa e finalmente ultimata, a brutto bocco-ne amaro da digerire per il

Comune di Cremona. Era noto da tempo come la Regione mani-festasse perplessità in merito al finanziamento previsto, in quan-to rispetto all’estensione del pro-getto, questo è stato modificato sensibilmente.

Oggi la Regione beffardamen-te sembra non biasimare la scel-ta di procedere al senso unico, ma nello stesso tempo fa capire che, a queste condizioni, difficil-mente potrà finanziare l’opera. Le risorse erano destinate di fat-to a un’opera che non è quella realizzata. Ciò potrebbe compor-tare un ammanco ingente per le già esangui casse comunali, di diverse centinaia di migliaia di euro.

I finanziamenti europei furono ottenuti dalla giunta del sindaco Perri, poi la giunta Galimberti approvò il progetto nel 2014. Se-nonché la realizzazione dell’ope-ra si discosta dal progetto che ottenne i finanziamenti. Quello prevedeva la doppia corsia nelle due direzioni, poi come noto si è optato per il senso unico di via Brescia e di via Persico, e di con-seguenza la realizzazione al fian-co della carreggiata di una pista ciclabile.

Il protocollo d’intesa risale ad-dirittura al febbraio 2003, e pre-vedeva la realizzazione di tre sot-topassi: oltre ai due indicati, quello di via San Felice. Il proget-to fu ripreso da Perri nel 2009.

A questo punto il Comune te-me non solo di dover sborsare soldi che avrebbero dovuto giun-gere dal Pirellone, ma anche di dover “restituire” a Milano som-me già versate.

Non resta che sperare in una soluzione politica, da ottenere attraverso incontri in Regione mirati a contenere l’esborso inat-teso.

Su questa vicenda la minoran-za era già intervenuta criticando pesantemente gli amministratori. Oggi lo fa in modo ancor più de-ciso Marcello Ventura (Fratelli d'Italia-An): «Questa vicenda di-mostra impreparazione, incapa-cità e menefreghismo. Era chiaro

che per modificare il progetto serviva chiedere alla Regione. Mi auguro per il bene di Cremona e dei suoi cittadini che questo er-rore non sia pagato caro. Si pro-fila un danno erariale, consiglie-rei loro un buon avvocato. Capi-sco gli errori, ma il menefreghi-smo ha comportato una colpa grave, per non dire un dolo. Se non si controlla se sia possibile o meno cambiare progetto, lo si fa solo per uno scopo ideologico, solo per il gusto di cambiare quel che ha fatto la destra. Aggiungo che mi chiedo cosa ci stiano a fare i dirigenti in Comune se non intervengono in situazioni come questa».

Ma cosa pensa della scelta di istituire due sensi unici in via Brescia e via Persico? «Avrei la-sciato la doppia circolazione. I sensi unici penalizzano le attività commerciali, inoltre invece di dividere il traffico su due direttri-ci lo si concentra su un’arteria, e ciò peggiora la situazione anche in termini di traffico e smog».

«La cosa grave - prosegue Ventura - secondo me è che se le due corsie non si potevano fare, allora perché lasciano a doppio senso il sottopasso di via Sesto che ha la stessa lar-ghezza, si trova su una curva ed è pericoloso? La verità e che non curano un progetto viabili-

stico complessivo, ma improvvi-sano; è la dimostrazione delle capacità di un assessore senza competenze in materia».

Per il futuro il doppio senso già presente in via Trento e Trie-ste e via Dante, e appunto in via Brescia e via Persico, si vorreb-be riproporre per via del Gior-dano e via Cadore. Che ne pen-sa? «Un’altra follia, quando ci sarà un cantiere in via Giordano vedremo cosa diventerà via Ca-dore, che è una via interna, pra-ticamente in centro storico. Fa-re la tangenziale sud avrebbe alleggerito dallo smog, smog che a loro interessa solo per prendere voti».

I

Il Comune, avendo modificato il progetto finanziato dalla Regione, potrebbe dover risarcire. Ventura attacca gli amministratori

Via Brescia, da tunnel a incubo

A CREMONA GLI UFOIl Gruppo

Ufo Cremo-na annun-cia una con-ferenza con un ospite d'eccez io-ne, Maurizio Cavallo, uno dei più famosi contattisti italia-ni per la prima volta a Cremona a raccontare la sua esperienza di “abduction” (rapimento alie-no). Personaggio schivo ad in-terventi pubblici e di caratte-re molto riservato, ma con una grande umanità ed uno sguar-do carismatico, racconterà la sua storia per lo meno straordi-naria. Il contatto, aff erma, è ini-ziato negli anni ’80 con degli esseri extra terrestri, e si è pro-tratto per anni. Condurrà l'in-contro Giampaolo Saccomano. L’appuntamento è per saba-to 5 marzo alle ore 21 presso la sala Zanoni in via vecchio Passeggio 1 a Cremona. In-gresso ad off erta libera, info al 328/1855418.

SPORTELLO PER ROMENILunedì 7 marzo, alle ore 16,

apertura uffi ciale, a SpazioCo-mune (piazza Stradivari, 7), dello sportello informativo ed orienta-tivo gratuito destinato alla co-munità romena. Lo sportello sarà curato dell’Associazione di promozione sociale e cultura-le italo romena “Orizzonti Lati-ni”, che a suo tempo aveva inol-trato richiesta in questo senso all’Amministrazioe comunale, e sarà aperto ogni lunedì dalle 16 alle 18. Per maggiori informa-zioni il riferimento è Silvica Ena-che, presidente dell'Associa-zione, cellulare 329/4675220, [email protected], www.orizzontilatini.com.

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di Vanni Raineri

arzialmente svincolati dal patto di stabilità, nel 2015 i Comuni italiani hanno fatto segnare un consistente au-mento della spesa di inve-

stimento, quantificabile attorno al 16,5%. In controtendenza le spese correnti diminuite del 4,6%. Ma in questo caso va rilevato che ad inci-dere è stato soprattutto la netta fles-sione delle spese per il personale, che supera il 10%. Tolto questa voce di spesa, anche le spese correnti hanno dunque il segno più.

Ma in controtendenza, soprattut-to, si muove il Comune di Cremona, una delle maglie nere nell'intera pe-nisola.

E’ quanto evidenziato da una ri-cerca pubblicata in settimana dal Sole 24 Ore, che precisa che sono calcolate solo le cifre effettivamente pagate dalle amministrazioni comu-nali, rese note dal Ministero dell’Eco-nomia. Il quotidiano economico dun-que sottolinea che si tratta di dati di cassa, e come tali le cifre delle sin-gole città possono essere influenza-te da grandi opere sviluppate negli anni precedenti (così si spiega ad esempio il -22% di Milano rispetto al 2014, quando ci furono spese ingen-ti legate ai lavori alla metropolitana).

La crescita di pagamenti effettivi è salita soprattutto al sud, dove è stato possibile pagare debiti ad aziende che attendevano da svariati mesi.

Veniamo al trend cremonese. Per quanto riguarda le spese correnti, Cremona è in crescita del 2,3% ri-spetto al 2014, con una spesa com-plessiva di 70,5 milioni di euro. Il da-to è migliore rispetto alla media, che come detto è di -4,6%.

L'anomalia viene come detto dalle spese per investimenti. In questo caso Cremona ha un dato di spesa, relativo al 2015, di 12 milioni e 600mila euro, in flessione del 39,2% rispetto al 2014. Solo 4 capoluoghi di provincia hanno un dato peggiore. E dunque, si è passati da un esborso

di 20 milioni e 700mila euro nel 2014 a un “risparmio” di oltre 8 milioni.

Un dato troppo clamoroso per non parlarne con l'assessore al Bi-lancio del Comune di Cremona, Maurizio Manzi, e con lui il ragionie-re capo Paolo Viani.

«Credo che il Sole stavolta abbia preso una cantonata», attacca Man-zi. E' il quotidiano economico di rife-rimento. «I dati presi in considerazio-ne non danno la corretta evidenza del fenomeno».

Entriamo nel dettaglio con Paolo Viani: «Per Cremona la cifra indicata per il 2015 è di 12,6 milioni di euro: si tratta di dati di cassa, cioè quanto il Comune ha effettivamente pagato quell’anno. Ma per quanto riguarda gli investimenti, il pagamento avvie-ne a seconda dell’avanzamento dei lavori. Non è questo l’indicatore che stabilisce con correttezza il livello di investimento. I 20,7 milioni del 2014 comprendevano 18,6 milioni di resi-dui, quindi relativi a opere preceden-ti. Già qui si comprende come le cifre siano scarsamente indicative. C’è un dato che dà la visione opposta del fenomeno: nel 2014 sono stati emes-si impegni o finanziate opere per 6,9 milioni, mentre nel 2015 per 10,4 milioni».

La ragione, come spiega Manzi: «Una clausola della nuova legge di

stabilità, dell'ottobre 2015, consen-tiva agli enti locali di utilizzare l’avanzo disponibile avviando inve-stimenti nel 2015 a patto che fosse-ro saldati nel 2016, pagamenti che così uscivano dal patto di stabilità. Il Comune di Cremona aveva un avanzo di 4 milioni, quindi ci siamo affrettati per impiegarli, e oggi cer-chiamo di chiuderli per godere di tutti i benefici previsti».

Un altro aspetto, sottolineato da Viani: «Gianni Trovati, che ha firma-to l’inchiesta, è il responsabile degli enti locali del Sole 24 Ore, e per noi è un punto di riferimento. Il titolo non corrisponde al contenuto del servi-zio. Il tema dei pagamenti in conto capitale degli ultimi 4 anni è stato pervaso dalla vicenda del patto di stabilità, e dagli spazi che ogni anno il governo metteva a disposizione degli enti. Nel maggio 2014 il premier Renzi aveva attivato uno sblocco generalizzato dei pagamenti della pubblica amministrazione, conce-dendo importanti spazi di pagamen-to, per cui nel 2014 Cremona ha smaltito una parte di fatture che ri-manevano da pagare. Nel 2015 ab-biamo avuto spazi diversi, tutto qui».

Ma il dato di Cremona emerge a livello nazionale. Gli spazi concessi dal governo non valevano per tutti i comuni? «Nel 2015 ci furono nuovi

spazi disponibili, ma il “tiraggio” di ciascun ente è diverso in base alla singola situazione, e varia anche a seconda della Regione di apparte-nenza, perché questi spazi sono concessi sia dallo stato che dalle regioni. Ad esempio la Regione Emilia Romagna ha concesso spazi diversi».

E’ per l’incidenza regionale che tra le 5 maglie nere in Italia ci sono tre città lombarde? «Può essere, Nel 2015 la Lombardia ha fatto una scel-ta a favore dei piccoli comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitan-ti, dirottando su di loro il 30% delle risorse. Nel 2014 fu adottata una di-versa strategia, e si tratta di scelte che condizionano i nostri pagamenti in conto capitale».

Chiudiamo con Manzi sul capitolo relativo alla spesa corrente: «Si regi-stra un lieve aumento, ma anche in questo caso ci sono pagamenti che si sono trascinati, di competenza del 2014 ma fatti nel 2015. Certamente c’è stato un incremento della spesa, e si è trattato di una scelta politica dell’Amministrazione. Tornando agli investimenti, ho notato anche il -20% di Mantova, che però ha fatto l’anno scorso investimenti molto alti, grazie ad un notevole avanzo di am-ministrazione, il che dimostra come le cifre siano poco indicative».

P

Un’inchiesta del Sole 24 Ore evidenzia come Cremona sia tra i 5 capoluoghi di provincia in cui la spesa è calata di più (-39,2%) rispetto al 2014

Cremona non investe. Manzi: «Non è vero»L’assessore al Bilancio: «Considerati solo i dati di cassa»

Con delibera di giunta municipale è stata ac-cettata la proposta dell’Associazione “Icaro” di istituire presso Spazio Comune in piazza Stradi-vari uno sportello informativo a favore dei “di-soccupati over 40” di Cremona. Ad annunciarlo è il presidente Giuseppe Vigliotta.

Lo sportello, dal nome, “Diamo voce ai disoc-cupati”, sarà operativo tutti i martedì e venerdì dalle ore 9,30 alle ore 12. L'iniziativa è già partita martedì scorso, 23 febbraio.

«Con questa iniziativa - dice Vigliotta - Icaro continua la sua battaglia, nonostante una serie di ostacoli e difficoltà, per far uscire dall’emargi-nazione, dalla zona grigia nella quale si trovano, una fascia di cittadini che vivono in uno stato di frustrazione psicologica e materiale e portarli a riconquistare la propria dignità. Ciò è dovuto alla mancanza di lavoro, elemento essenziale per una vita serena e tranquilla. Nel contempo stia-mo attrezzando la nostra “piccola sede” di via Gioconda 3 e lo stiamo facendo con donazioni di suppellettili da parte di cittadini. Siamo alla ricerca di un pc e una stampante, per le quali attendiamo qualche cittadino di buona volontà.

Speriamo sempre di poter costituire la “no-stra Cooperativa di Lavoro”, strumento indi-spensabile per creare e trovare lavoro, ma per questo occorrono fondi per i quali aspettia-mo adeguata risposta da un “benefattore” di Cremona».

«Lo sportello “Diamo voce ai disoccupati” - prosegue Vigliotta - fornirà notizie e iniziative su Icaro anche per eventuali adesioni ma pure so-stegno morale, sulle leggi e iniziative statali, re-gionali, provinciali e comunali, risposte fiscali, previdenziali, senza tralasciare l’aspetto dell’aiu-to sul problemi legati alla casa, alle utenze, alle difficoltà economiche.

Pensiamo con l’inizio di questa attività di ag-giungere un altro tassello importante a favore di chi rientra in questa categoria, che leggi spesso ingiuste hanno posto nella condizione di essere ritenuti giovani per la pensione (anche a 62-63 anni) e troppo avanti nell’età per il lavoro, per poterli aiutare ma, anche con il loro impegno di lotta se necessario, a intravedere l’uscita da un tunnel di degrado, di perdita della dignità di per-sone che hanno tutti i diritti di essere reinseriti nella società».

DISOCCUPATI OVER 45APERTO LO SPORTELLO

CronacaSabato 27 Febbraio 20164

A sinistra,l’assessore al Bilancio del Comune di Cremona Maurizio Manzi

A destra,la tabella degli investimenti pubblicata dal Sole24ore

POS. COMUNE 2015 DIFF. 20141 Monza 79,4 376,40%2 Brindisi 38,7 317,90%3 Vercelli 18,4 280,50%97 CREMONA 12,6 -39,20%98 Lodi 4,2 -40,60%99 Salerno 38,9 -44,50%100 Livorno 17,1 -46,20%101 Pavia 4 -60,20%

SPESE PER INVESTIMENTI

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di Vanni Raineri

a qualche giorno sono stati messi in funzione dalla Poli-zia Provinciale due nuovi dispositivi

che misurano la velocità delle auto, uno a Castelleone e uno tra San Giovanni in Croce e Casalmaggiore. E non c’è vo-luto troppo tempo per veder fioccare le prime sanzioni pe-santi. Dopo l'attesa per vedere scattare la pioggia di multe, questi sono i tempi più “prolifi-ci”, come sempre accade nei primi mesi, quando automobi-listi disattenti e disinformati pagano dazio ai propri difetti. Poi le sanzioni scemeranno per la consapevolezza di chi transita.

Autovelox per evitare i sini-stri o per rimpinguare la cas-sa? Siamo al solito dilemma. Giustamente il comandante provinciale Mauro Barborini aveva sottolineato che conta la prima delle due ipotesi.

Intanto diciamo che si tratta di due dispositivi che funzio-nano in entrambi i sensi di marcia e che avvalendosi di una doppia telecamera scatta-no immagini da una distanza di 14 metri, fotografando la targa posteriore ma senza ri-prendere l’abitacolo per motivi di privacy. In questo modo si è ritenuto di porsi al riparo di eventuali ricorsi.

Ma non è quel che sta av-venendo. I primi ricorsi davan-ti al giudice di pace sono or-mai pronti. Interessante è ve-dere su cosa si appelleranno stavolta gli automobilisti san-zionati. Si parte come spesso accade dall'art. 97 della Costi-tuzione, che difende il “buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione”, ma scendiamo nei dettagli.

Sono soprattutto due i bi-

nari in cui si muove chi prepa-ra le carte bollate. Il primo ri-porta l’art. 142, comma 6 bis, del Codice della strada, che dispone: “Le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della veloci-tà devono essere preventiva-mente segnalate e ben visibili, ricorrendo all'impiego di car-telli o di dispositivi di segnala-zione luminosi, conformemen-te alle norme stabilite nel rego-lamento di esecuzione del presente codice…”.

Ecco dunque il primo appi-glio. Gli apparecchi sono pre-segnalati, ma non proprio ben visibili, in particolare di notte, quando, sempre secondo una disposizione del Ministero, si deve far ricorso a segnali lumi-nosi. Questo sempre per il principio che la legge funziona come prevenzione più che co-me punizione. La scarsa illu-minazione farebbe venir meno

il principio della prevenzione, cioè non viene data al cittadi-no la necessaria pubblicità.

Il secondo aspetto su cui si lavora fa risalire al decreto leg-ge 121 del 2002, poi trasfor-mato in legge, e precisamente parte dell’art. 4, quando recita: “Sulle autostrade, sulle strade extraurbane principali, nonché sulle altre strade, individuate con apposito decreto dal pre-fetto… possono impiegare od installare dispositivi o mezzi tecnici di controllo del traffico finalizzati al rilevamento a di-stanza delle violazioni alle nor-me di comportamento… Il prefetto, sentiti gli organi loca-li di polizia stradale, e su con-forme parere degli enti pro-prietari, individua le strade di cui al comma 1, tenendo con-to del tasso di incidentalità, delle condizioni strutturali e plano-altimetriche, di traffico o di altre cause per le quali non

è possibile il fermo di un vei-colo senza recare pregiudizio alla sicurezza della circolazio-ne, alla fluidità del traffico o all’incolumità degli agenti ope-ranti e dei soggetti controllati”.

Il punto sta nel tasso di in-cidentalità. Solitamente si considera indicativo un arco di due anni, e ad esempio nel caso di Martignana Po (Casal-maggiore) sembra che nel tratto interessato dalla misu-razione non siano avvenuti in-cidenti.

Il principio che si vuole fis-sare è che lo Stato ha il dovere di tutelare i cittadini nel caso di intervento continuo (come nel caso dei dispositivi fissi), nel qual caso decide il prefet-to. Se non ci sono stati inci-denti stradali negli ultimi anni, a quale titolo e con quale in-dagine preventiva viene mes-so l'autovelox? Forse, si la-scia intuire, gli scopi erano di-

versi dalla prevenzione. Un’in-terpretazione che, presa alla lettera, può toccare anche im-pianti più vecchi.

Ad esempio quello di So-spiro, posato 4 anni fa. Vero che prima di incidenti ce n’era-no stati, ma anche lì negli ulti-mi due anni non è accaduto, grazie proprio al dispositivo. Dunque perché autorizzare ancora il suo utilizzo?

Va tenuto presente, si riba-disce, che l’obiettivo finale è la sicurezza del cittadino, e lo Stato interviene di volta in vol-ta a seconda delle necessità. Sia a Martignana che a Castel-leone l’autovelox è posto su un rettilineo, da qui l’ipotesi di accanimento. Inoltre siamo in aperta campagna, in assenza di insediamenti industriali con entrata e uscita di operai.

Il duello è aperto, il campo di battaglia saranno le aule dei giudici di pace.

D

I nuovi impianti di Castelleone e Martignana Po stanno facendo strage di automobilisti. Che preparano così l’appello

Autovelox, dopo le multe ecco i ricorsiDomenica 28 febbraio alle ore

9 presso l’auditorium “O. Golda-ni” della sede dell’Avis di Cremo-na, in via Massarotti 65, si svol-gerà l’85ª Assemblea ordinaria dei Soci dell’Avis Comunale di Cremona, il momento più alto di tutta l’attività associativa. Mo-mento di importante confronto con tutti gli oltre 5000 soci della sezione cremonese dell’Associa-zione Volontari Italiani del San-gue. Nel corso dell’incontro il presidente comunicherà tutti i dati e tutte le iniziative svolte nel 2015, mentre il tesoriere, nella sua relazione, dettaglierà le voci dei bilanci sia consuntivo 2015 che preventivo 2016.

L’Avis si presenta a tutti sana, viva, vitale, formata da tanti soci, sempre più disponibili a donare sangue a chi ne ha bisogno e di mettere continuamente in cantie-re iniziative, progetti, che si av-valgono sì del lavoro volontario e disinteressato di tutti.

Un importante momento dell’Assemblea riguarderà la pre-sentazione del Codice Etico, un documento che contiene i princi-pi comportamentali cui i soci per-sone fisiche e giuridiche, gli orga-ni sociali ed i loro componenti, i dipendenti, i prestatori di lavoro temporaneo, i consulenti, i colla-boratori e qualsiasi altro soggetto che possa agire in nome e per conto di Avis Comunale di Cre-mona devono attenersi e che è già stato approvato dal Consiglio Direttivo nella seduta del 16 no-vembre 2015. Nel corso dell’As-semblea verranno consegnate le Borse di studio intitolate a Osval-do Goldani e Felice Majori a gio-vani laureati. Infine, verranno consegnate le benemerenze a tutte quelle donatrici e a tutti quei donatori che hanno raggiunto le varie tappe, che contraddistin-guono la “carriera” avisina, fino a 50 donazioni. Vi sarà infine la nomina dei Delegati alla prossi-ma Assemblea Provinciale.

DOMANI85ª ASSEMBLEAAVIS CREMONA

Cronaca Sabato 27 Febbraio 20165

Nel mirino la scarsa visibilità notturna della segnaletica e i pochi incidenti registrati

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CronacaSabato 27 Febbraio 20166

di Federico Pani

olori articolari, febbre e con-gestione delle vie respirato-rie: eccoli qua, i sintomi da sindrome influenzale. Ce li ricorda anche la pubblicità,

soprattutto in questo periodo. Naturale: il picco si registra proprio a febbraio. Poi, va calando (l’andamento epidemiologico è segnalato ogni anno da InfuNet, il por-tale web dell’Istituto Superiore di Sanità). «In generale, l’epidemia comincia a no-vembre. Quest’anno ci sono stati pochis-simi casi: la metà, rispetto allo scorso anno. In questi giorni il picco ha smesso di crescere e sta cominciando la sua fase discendente». Lo ricorda Angelo Pan, primario dell’Unità operativa malattie in-fettive dell’Ospedale di Cremona.

Dott. Pan, che cos’è l’influenza?L’influenza è un’infezione delle vie re-

spiratorie dovuta a due tipi di virus, il vi-rus A e B. La maggior parte dei pazienti (80%) è vittima del virus A. Entrambi ten-dono ogni anno a modificarsi e dunque a colpire ciclicamente. Quest’anno, a diffe-renza di altre volte, si sono presentati quasi identici all’anno scorso: perciò i casi sono meno della metà dell’anno scorso. L’andamento, come si sa, è epi-demico e caratteristico della stagione fredda. Pochi sanno, tra l’altro, che lo sviluppo del virus avviene nell’emisfero australe e solo in un secondo momento si diffonde alle nostre latitudini.

Lo sbalzo termico e l’impossibilità di un ricambio d’aria costante nei lo-cali chiusi può essere considerato un fattore aggravante delle epidemie?

Sì, sono fattori che contribuiscono a diffondere il virus. Bisogna tenere pre-sente che la ragione principale delle epi-demie, però, sta nelle modifiche che il virus subisce ogni anno: se l’agente pa-togeno cambia radicalmente la sua strut-tura, la memoria immunologica dell’orga-nismo è minore. In altre parole, gli anti-corpi non riconoscono il virus.

Malessere generale, febbre e dolore alle vie respiratorie: può venire consi-derato questo il “triangolo” sintomato-logico per riconoscere l’influenza?

Sì e no. Esiste comunque uno stock di virus che produce gli stessi sintomi. È

difficile capire con certezza se si tratta di virus influenzali o di altri virus respiratori. Se l’influenza è grave, cioé si manifesta con una febbre virulenta, è più probabile si tratti di un virus influenzale. In ogni caso, più che di influenza, si dovrebbe parlare di sintomi influenzali: solo una diagnosi attraverso un tampone dà risul-tati certi, in questi casi.

Esistono tanti piccoli rimedi contro l’influenza, che spesso però si rivelano inefficaci. Secondo lei, qual è la cura migliore?

Senz’altro quella legata ai medicinali sintomatici, cioé a quei farmaci che agi-scono sui sintomi, come la tachipirina.

Lavarsi spesso le mani è uno di quei consigli riguardo la prevenzione che capita di leggere sui giornali o di sen-tire in televisione.

Lavarsi le mani è certamente una for-ma di profilassi e di contenimento della diffusione del virus. Queste forme di pre-venzione vengono divulgate soprattutto in occasione di epidemie abbastanza gravi. Si pensi all’epidemia del virus H1N1 (un sottotipo del virus A, in Italia noto con il nome di influenza suina n.d.r.): perfino Topo Gigio era stato coinvolto in una celebre campagna pubblicitaria, per dare dei consigli ai più piccoli, ricordate?

Coprirsi la bocca quando si tossisce, starnutire preferibilmente nel gomito e naturalmente lavarsi costantemente le mani: ogni ora ci tocchiamo il naso alme-no cinque volte e ancora di più sono le volte in cui ci portiamo le mani al viso: circa tre volte ogni cinque minuti. Perciò l’igiene svolge un ruolo così importante.

Se il modo migliore per curare l’in-fluenza sono i farmaci sintomatici, qual è il consiglio che si può dare per prevenirla?

Vaccinarsi contro l’influenza è la forma di prevenzione più efficace che esista. Dal mio punto di vista, molte più persone dovrebbero vaccinarsi. Parlo soprattutto delle categorie più a rischio, cioè di quei soggetti in cui l’influenza si manifesta in forma più grave. In ogni caso, non esiste dieta o attività fisica che sia in grado di prevenire il virus. L’igiene e il vaccino sono le uniche forme di prevenzione.

Lasciando da parte le influenze sta-gionali, si può sapere qualcosa di più su Zika, il virus che in queste settima-ne sta facendo così tanta paura?

Zika è una vera scocciatura. Mi spie-go: l’infezione virale, nell’80% dei casi, si risolve senza che il paziente si accorga di nulla. Certo in alcuni casi può dare luogo a febbre o gravi disturbi neurologici e tre

persone sono addirittura morte. Il proble-ma è un altro: riguarda la correlazione sempre più accertata tra la microcefalia dei neonati e la presenza del virus nelle donne incinte. Non si è ancora certi, ma è estremamente probabile che il virus danneggi in modo permanente lo svilup-po cerebrale del neonato. E qui arriviamo al dunque: se il virus si manifesta come una semplice influenza o, come accade nella maggior parte dei casi, non si mani-festa affatto, la prevenzione per il neona-to è davvero complicata. Naturalmente si sconsiglia alle donne incinte di viaggiare in Centro e Sud America, dove il virus è ora piuttosto diffuso, o di usare forme di precauzione.

In Italia e a Cremona c’è il rischio che il virus si diffonda?

È notizia dell’ultima ora quella di un caso di Zika a Firenze. Non bisogna allar-marsi: è un episodio isolato e non ci sono segnali di un pericolo imminente, né futu-ro. La stagione calda, però, dovrà farci stare un po’ più in allerta: il virus, che tra l’altro è di origine africana (e non è una novità: fu scoperto in Uganda negli anni ’40), viene trasmesso soprattutto dalle zanzare. La proliferazione degli insetti potrebbe rendere le condizioni di diffu-sione più favorevoli.

D

Il primario dell’Unità operativa malattie infettive dell’Ospedale di Cremona spiega come difendersi e prevenirla

Influenza, siamo nella fase discendente

Il virus Zika?Inutile per ora

allarmarsi

La Commissione Cultura del Consi-glio regionale ha fatto visita, giovedì a Cremona, al Museo del Violino con lo Scrigno dei tesori e l’Auditorium Gio-vanni Arvedi, al Laboratorio di diagno-stica non invasiva “Giovanni Arvedi” dell’Università di Pavia e al Laboratorio di ricerca sull’acustica musicale del Politecnico di Milano.

La Commissione, guidata dal Pre-sidente Luca Ferrazzi (Lista Maroni) con i consiglieri Laura Barzaghi (PD), Fabio Pizzul (PD), Michele Busi (Patto Civico), Andrea Fiasconaro (M5S) e i consiglieri del territorio Agostino Alloni (PD), Carlo Malvezzi (NCD) e Federico Lena (Lega Nord), è stata accolta dal Sindaco di Cremona Gianluca Galim-berti e all’Assessore alla Città Vivibile e Rigenerazione urbana Barbara Man-fredini.

Visitando i laboratori e il Museo, la Commissione ha potuto conoscere da vicino una parte del sistema, unico al mondo, che mantiene vivo il saper fare liutario, riconosciuto come patrimonio immateriale Unesco. La trasferta si è conclusa in Municipio con il tavolo di lavoro con il Sindaco, nel corso del quale sono state approfondite alcu-ne progettualità culturali e turistiche che l’Amministrazione comunale sta portando avanti in termini di offerta formativa, sistema della ricerca, pratica della musica, prospettiva internaziona-le, progettazione culturale e sostegno all'attività artigianale. Il Sindaco ha illu-strato in particolare il corso di Laurea in Restauro degli strumenti musicali, che partirà ad ottobre presso il Diparti-mento di Musicologia dell’Università di Pavia con sede a Cremona, e il biennio specialistico in ingegneria del suono, prossimo a prendere il via presso il Polo Territoriale di Cremona del Politecnico di Milano.

la comissionecultura

del pirellonevisita cremona

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di Vanni Raineri

iente stepchild adoption dun-que, almeno per il momento. La legge Cirinnà, per ottenere il via libera del Parlamento, ha dovuto amputare la parte

più discussa, che riguarda l’adozione del figlio del coniuge per le coppie omoses-suali. In compenso, finalmente anche al-le unioni civili disciplinate dalla legge sarà possibile estendere i diritti di suc-cessione e la reversibilità della pensione. Diritti che sono previsti nell’istituto del matrimonio, e che dopo l’approvazione della legge varranno anche per le un unioni civili, grazie al cosiddetto maxie-mendamento in cui un ruolo fondamen-tale ha avuto il sottosegretario cremone-se Luciano Pizzetti.

Per il bilancio dello Stato, si tratta pur sempre di un aggravio. Anche per que-sto verranno riviste con ogni probabilità le norme sulla reversibilità. Sul tema da settimane c’è una gran confusione, tra l’opposizione che denuncia la volontà di cancellare questo trattamento economi-co e la maggioranza che afferma che al momento non esiste alcuna proposta sull’argomento.

In realtà qualche correttivo sarebbe giustificabile. Si pensi a una coppia di persone che percepiscono un’elevata pensione: il superstite ha diritto ad unirle (ovviamente con i correttivi già previsti), e magari entrambe sono calcolate col metodo retributivo, quindi superiori ri-spetto alle somme effettivamente versa-te. Oppure si pensi al caso dell’ottanten-ne benestante che sposa una giovane ragazza, una situazione che si verifica sempre più spesso. E’ ad esempio il fe-nomeno delle badanti sposate per rico-noscenza. Alcuni parlamentari hanno già proposto di congelare la pensione di re-versibilità almeno sino al compimento del 60° anno. Tremonti già nel 2011 ha tagliato drasticamente le pensioni di re-versibilità qualora tra i due coniugi esista una forte differenza di età (almeno 20 anni), uno dei due si sia sposato con al-meno 70 anni di età e il matrimonio sia durato meno di 10 anni: in questo caso per ogni anno che manca alla soglia si perde il 10%. Questo se non sono pre-senti figli.

Ma l’argomento, specie con i tagli in vista, non può essere affrontato senza uno sguardo alle cosiddette “pensioni d’oro”. Il Corriere della Sera ha svolto

un’interessante ricerca secondo la quale esistono circa 30mila pensionati d’oro con redditi che arrivano sino a 200mila euro l’anno e che la politica ha sempre tenuto al riparo dalle riforme degli ultimi decenni. Si tratta di parlamentari, giudici

e consiglieri regionali e del personale degli stessi enti. Il tutto per una spesa annua a carico dello Stato di oltre un miliardo e mezzo di euro.

A fornire i dati, per il centro studi di Itinerari Previdenziali, è l’esperto Alberto

Brambilla, che non manca di sottolinea-re quanto sia difficile reperire tali dati, in quanto i soggetti interessati non li comu-nicano, nonostante gli obblighi di legge.

La cosa più incredibile è che oltre 16mila di questi sono personale della Regione Sicilia: percepiscono una pen-sione media di 40mila euro l’anno. Se-guono quasi 5000 dipendenti della Ca-mera dei Deputati con pensione media di 55mila euro, 1500 vitalizi della Camera (media di 90mila euro l’anno), 2500 di-pendenti del Senato (55mila euro), 900 vitalizi del Senato (91mila euro), quasi 1900 vitalizi delle Regioni (91mila euro), oltre 1600 dipendenti della Presidenza della Repubblica (55mila euro), 200 di-pendenti della Corte Costituzionale (68mila euro). Infine, solo 29 giudici della Corte Costituzionale, la cui pensione media ammonta a 200mila euro l’anno. Già, circa 17mila euro al mese. Recente-mente la stessa Corte aveva bocciato la riforma che prevedeva il blocco dell'indi-cizzazione delle pensioni elevate. In pra-tica il taglio delle pensioni almeno tre volte superiori alla minima, il che ha rap-presentato per lo Stato un buco di 5 mi-liardi di euro. Una salvezza per le pensio-ni alte deciso da chi è destinato ad avere una pensione annua di 200mila euro. Che ne dite, conflitto di interesse?

N

L’allargamento del diritto alle unioni civili apre scenari inediti. Il Governo nega l’intenzione di intervenire, ma si ripetono gli allarmi

Cronaca Sabato 27 Febbraio 20167

Dal 1 marzo al 17 aprile le ope-re vincitrici del concorso fotogra-fico internazionale Syngenta Pho-tography Award 2015 saranno esposte a Cremona al Museo Ci-vico Ala Ponzone.

Per la mostra fotografica, che esplora il tema “Scarsità-Spreco” (Scarcity-Waste), è stata scelta una sistemazione d’eccezione: la Sala delle Colonne, che introduce al celebre quadro “reversibile” di Giuseppe Arcimboldo, Ortaggi in Ciotola, meglio noto come L’Or-tolano, che ha ispirato la mascot-

te di Expo Milano 2015. Il fil rouge che unisce la cinquecentesca opera dell’Arcimboldo e le imma-gini selezionate per la mostra “Scarsità-Spreco” (Scarcity-Wa-ste) - Syngenta Photography Award” risiede proprio nelle te-matiche, sempre attuali, che han-no animato l’Esposizione Univer-sale.

L’edizione 2015 del Syngenta Photography Award, infatti, ha coinvolto fotografi professionisti e amatoriali di tutto il mondo per stimolare il dibattito sulle princi-

pali sfide che l’umanità si trova ad affrontare: come garantire alle prossime generazioni superfici coltivabili, cibo e acqua a suffi-cienza quando la quantità di ri-sorse che utilizziamo e di rifiuti che produciamo richiederebbe già oggi un pianeta e mezzo.

L’esposizione delle fotografie premiate in occasione del Syn-genta Photography Award 2015 sbarca a Cremona per continuare a mantenere l’attenzione sulle sfi-de globali alla sostenibilità ora che i riflettori di Expo 2015 sono

spenti, dopo essere stata prota-gonista nel semestre dell’Esposi-zione Universale in uno dei suoi luoghi simbolo a Milano nonché nel nuovo distretto del business Porta Nuova-Garibaldi: Piazza Gae Aulenti.

Inoltre, dall’ottobre scorso, chi vorrà ammirare L’Orto lano dell’Arcimboldo in occasione del-la visita presso il Museo Civico Ala Ponzone, avrà anche modo di “ascoltare” l’opera, grazie alla critica sonora di artisti moderni come Frankie Hi NRG Mc.

Dagli ortaggi dell’Arcimboldo al concorso Syngenta: l’eredità Expo in mostra al Civico

Pensioni di reversibilità, il nuovo fronteIntanto esplode un nuovo scandalo pensioni d’oro

Domani, domenica 28 feb-braio, alle ore 10.30 presso la Sala Puerari del Museo Civico di Cremona verrà presentato al pubblico il volume “Pesci e pe-sca nel medio Po - Angelo e Giu-seppe Ghizzoni gli ultimi pesca-tori professionisti di Cremona”, di Riccardo Groppali, edito da La Libreria del Convegno di Cre-mona in collaborazione con I Ro-tary per il Po. Sarà presente un protagonista del libro, il geome-tra Giuseppe Ghizzoni, che con la sua memoria straordinaria ha reso possibile la stesura.

Il testo vuole ricordare l’im-portanza fondamentale che pe-sca e pesci hanno avuto per la

popolazione cremonese, che in famiglia, nelle osterie e nei giorni di magro ha utilizzato ampia-mente la risorsa alimentare che il Po forniva a chi sapeva procu-rarsela. Oltre al fiume anche tutta la fitta rete di fossi, i bodri, le paludi, il Morbasco e il Naviglio, le macere per la canapa, forniva-no con i loro pesci le proteine necessarie alla vita dei cremone-si, e il prelievo diretto non rispar-miava nidiacei, passeri e piccio-ni, rane, gamberetti e lumache. Era comunque indispensabile la fornitura da parte dei pescatori professionisti, come i Ghizzoni padre e figlio e gli altri che si divi-devano gli spazi di pesca sul Po.

Fiume che offriva anche la legna da ardere con i tronchi fossilizza-ti depositati lungo le rive, che i pescatori raccoglievano e prepa-ravano per la vendita nei periodi meno adatti alla pesca, seguen-do regole non scritte ma condivi-se da tutti.

Un’attività estremamente fa-ticosa la loro, che si svolgeva di notte con qualsiasi tempo e tem-peratura, era sempre pericolosa e tutt’altro che facile, in quanto per essere efficace doveva pre-vedere quali mutamenti avrebbe subito il livello del fiume, che ve-nivano compresi dai numerosi minimi indizi che il pescatore di professione aveva imparato a

conoscere. In questo modo po-tevano essere produttive le reti tese allo sbocco di bracci secon-dari del Po, modificati e gestiti per migliorare la loro funzionalità, e nelle piccole lanche scavate dal fiume nelle spiagge sabbio-se. Cultura e conoscenze minac-ciate di scomparire, che il libro vuole conservare dalla voce dell’ultimo dei protagonisti.

Ma non solo pesci, anche episodi di una vita che sembra così lontana da risultare impossi-bile fosse quotidiana a Cremona solo pochi decenni fa, stretta-mente legata ai beni della natura e ai loro impieghi per la sopravvi-venza della famiglia del pescato-

re. Per questo l’atteggiamento è di completa e profonda innocen-za nei confronti degli animali uti-lizzati, senza crudeltà ma neppu-re compassione: questo senti-mento non trovava spazio nella mente di chi viveva esclusiva-mente delle risorse che poteva-no essere prese - con fatica, bra-vura e anche fortuna - dal fiume e dai suoi dintorni.

Un quadro quindi complesso e articolato, composto anche da episodi di storia minore cremo-nese come le mutande imposte da Farinacci ai ghiaiaioli cremo-nesi o le uova usate nel dopo-guerra come moneta in cambio di pesce, come la classificazione

del pescato in base a categorie commerciali e la sua conserva-zione, che permette di conosce-re anche l’aspetto riguardante l’antica pesca professionale - davvero fondamentale - del rap-porto che da sempre lega Cre-mona al suo fiume.

Sarà presentato domani nella Sala Puerari del Museo Civico il libro di Riccardo Groppali sostenuto dal RotaryI Ghizzoni, gli ultimi pescatori di professione del Po

Sul tema delle pensioni di reversibilità abbiamo sentito nuovamente l’esperto di pre-videnza Paolo Zani, ex sinda-calista, spesso ospitato in tv e che cura il blog tuttopreviden-za.it.

Allora, perché se ne sta parlando tanto? «E’ una bufa-la politica. Il polverone nasce dall'aumento di spesa dovuto alle unioni civili, che hanno esteso il diritto alla reversibili-tà. Onestamente però non c’è scritto da alcuna parte che il governo intende toccare que-ste pensioni».

E perché ho l'impressione che presto si interverrà anche

su questo tema? «Il ragiona-mento è complesso. Partiamo dalla natura de problema: per qualcuno la reversibilità ha natura previdenziale, per altri assume sempre più il caratte-

re di un trattamento assisten-ziale. Quando nacque, nel 1939, pochi sanno che spet-tava solo alle vedove e non ai vedovi, fatta eccezione per gli inabili al lavoro. Era dunque destinato a chi non lavorava (le donne), e aveva quindi ca-rattere assistenziale. L’uomo ha maturato il diritto nel 1977 con la legge che fece cadere le barriere tra uomo e donna. Nel 1995 c’è stato un inter-vento pesantissimo: sino ad allora al congiunto in vita spettava il 60% della pensio-ne, con la legge 335 si verifi-cavano le condizioni redditua-li, e si tagliava rispetto al 60%

in base all’importo, se era al-meno tre volte superiore al trattamento minimo. Se lo su-perava di 5 volte si scendeva al 30% dell'importo erogato al coniuge deceduto. Dunque forti penalizzazioni, applicate ancora oggi, a meno che sia-no presenti figli minori o inabi-li, nel qual caso l’importo può salire all'80% e anche al 100%. A mettere in allarme oggi è una manovra di bassa politica: si è insinuato che an-ziché utilizzare il reddito, si voglia utilizzare l’indicatore Isee, nel qual caso sarebbero considerati i beni immobiliari, i soldi in banca, il reddito dei

familiari. Quindi un altro indi-catore di riferimento. Ma non è scritto da nessuna parte che il nuovo indicatore debba es-sere usato per le pensioni di reversibilità. Personalmente sarei anche d’accordo nel far-lo, ma dipende ovviamente dal livello che si considererà. Magari si arriverà a questa modifica. Poi c’è ad esempio il discorso sull’assegno di ac-compagnamento, che è di 500 euro e spetta a prescin-dere dal reddito. Anche lì ci vorrebbe un indice, non è giu-sto che la stessa somma sia erogata a chi ha reddito basso e chi è benestante».

Parola all’esperto Paolo Zani: «E’ una bufala politica. Per ora...»

L’autore Riccardo Groppali

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di Paolo A. Dossena

più le autorità ecclesiasti-che attaccavano “Crociata italica”, più Farinacci era contento. Infatti, proprio questi attacchi decretarono

il successo di don Calcagno. “Crociata Italica” divenne il periodico più diffuso della RSI. Era venduto dagli edicolanti addirittura a borsa nera, diffondendosi perfino tra le forze armate e fra le trup-pe in addestramento in Germania.

“Crociata italica” era molto patriot-tico. “Abbiamo fatto l'Italia”, dice una famosa espressione di ispirazione pa-triottica italiana, “ora dobbiamo fare gli italiani”.

“Gli italiani non sono ancora fatti”, tuonava “Crociata italica”. Il settima-nale credeva che il fascismo fosse il punto d’arrivo di un moto storico co-minciato con la rivoluzione francese e proseguito con il risorgimento.

Una valanga di articoli esaltavano la memoria di Mazzini e del partito re-pubblicano. Per esempio l’articolo “Ri-sorgere” (12 giugno 1944) è un inno agli “immortali principi del 1789” e perfino alla ghigliottina: “La testa cad-de, la rivoluzione trionfò”. E: “Oggi in una situazione rivoluzionaria più gran-diosa e forse più decisiva la Repubbli-ca Sociale Italiana lancia al mondo la sfida della socializzazione”.

“Crociata italica” esaltava il risorgi-mento come “sforzo titanico” (27 mar-zo 1944). In un altro articolo (“Amore di Patria”, 3 aprile 1944) si ricordano il “risorgimento Patrio”, i “vecchi repub-blicani d’Italia” e “il grande Maestro Giuseppe Mazzini”, indicando nel fa-scismo l’erede di questa tradizione.

In “Cattolici e Mazziniani” (5 giugno 1944), Don Calcagno disse: “io mi sento e credo di potermi chiamare mazziniano”.

Gli aspetti terroristici dei cospiratori intorno a Mazzini sono ben noti (si pensi al ferocissimo omicidio del Duca di Parma, il povero Carlo III, assassi-nato dal sellaio mazziniano Antonio Carra con una lima).

Tuttavia, “Crociata italica” polemiz-zava soprattutto contro la Chiesa e contro il clero, accusati di sostenere il nemico. In “Il Clero e il Risorgimento” (11 settembre 1944) il settimanale at-taccava il ruolo conservatore e ostile al risorgimento e alla rivoluzione patriot-tica (“figlie dirette o indirette della rivo-luzione francese”), di chiesa e clero “attaccato alla causa legittimista”.

Temi specifici cari a “Crociata italica” erano la socializzazione e “L’Usura” (è il titolo di una rubrica del giornale), parola presa in prestito da Ezra Pound, che

aderì al movimento insieme a Nicola Bombacci (nel 1924, Pound si era tra-sferito in Italia, dove il nuovo governo di Mussolini sembrava ordinato e progres-

sista. Il poeta americano scrisse il suo “Jefferson and/or Mussolini” nel 1933).

“Crociata italica” odiava visceral-mente la monarchia ed era anti-gesui-

ta. Il 16 settembre 1944 parlava di “pio-vra gesuitica”, assimilandola alla “rea-zione” e al clima antinazionale della re-staurazione del 1815.

Il riformatore religioso e politico ita-liano Girolamo Savonarola (1452-1498) condannò il male della corte del mon-dano, corrotto e ambizioso Papa Ales-sandro VI (ben noto per gli scandali associati alle sue attività, per i suoi figli illegittimi, per il suo libertinismo, nepo-tismo e per la sua politica dell’intrigo). Accusato di eresia, Savonarola fu arre-stato, torturato quasi fino alla morte e giustiziato.

Savonarola divenne il nume tutelare di “Crociata Italica”. Il 28 agosto 1944, sul settimanale, don Ildefonso Troya attaccava la “ferocia pretina” rievocan-do lo “spirito di Savonarola”.

Don Troya attribuì a Savonarola ide-ali nazionalistici che il monaco non ha mai avuto, ma lo stesso fece lo storico fascista di sinistra Delio Cantimori nel 1939. Infatti la storia aveva visto un’al-leanza tra nazionalismo e alcuni espo-nenti delle chiese protestanti, che ten-devano a diventare chiese nazionali.

Ma se la sua riforma fu un evento tedesco, Martin Lutero non è mai stato nazionalista, e rifiutò di unirsi al na-scente movimento patriottico tedesco (a questo proposito potete leggere “Martin Lutero” di Eiko Oberman, Edi-tori Laterza. Occorre quindi insistere sul punto che il tentativo di “Crociata italica” di “arruolare” Girolamo Savona-rola tra gli antesignani del nazionalismo è discutibile).

Tuttavia, la portata del progetto di don Calcagno dovrebbe essere ridi-mensionata: lui e i suoi crociati non si definivano affatto come protestanti, anche se parlavano di “riforma”. Si trat-tò di un’altra trovata di Farinacci (che stampava “Crociata italica” a Cremo-na): più che a una volontà di attuare questa “riforma” religiosa, si deve pen-sare a un suo agitare questo fantasma per ridurre a più miti consigli il clero. Don Calcagno farà infatti la fine di Lute-ro, di Savonarola e dei valdesi: nessuno di loro se ne andò dalla Chiesa, furono buttati fuori.

Il 24 maggio 1945, la Suprema sacra congregazione del Sant’Uffizio, pubbli-cò la scomunica del prete Tullio Calca-gno. Come Farinacci, don Calcagno fu fucilato (dopo un processo farsesco) dai partigiani nell’aprile del 1945.

(Fine della seconda e ultima puntata, sabato 5 marzo una nuova vicenda)

E

Il successo del settimanale e la minaccia di uno scisma . 2ª puntata

Crociata Italica, movimento mazziniano

RubricaSabato 27 Febbraio 20168

Tullio Calcagno

“Siamo un pugno di cattolici italiani repub-blicani”. Così recita la prima frase del primo numero (10 gennaio 1944) del periodico “Crociata italica”. L’ho raccontato la setti-mana scorsa, nella prima puntata di questa serie: don Calcagno propugnava un ritorno alla purezza evangelica, mescolandola alle teorie sociali fasciste.

“Crociata italica” invocava l’avvento di una “Chiesa nazionale” guidata da un primate, “cioè un capo della Chiesa italiana”. In questo primo numero si minacciava lo scisma. Ogni numero era riempito di imma-gini di chiese o cimiteri italiani devastati dai bombardieri alleati. Il vescovo di Cremona, il cardinale di Milano, l’arcivescovo di Torino e il patriarca di Vene-zia denuncianorono la natura ereticale e sci-

smatica di “Crociata italica”. E’ moderni-smo, eresia, dissero, un tentativo di spacca-re la chiesa proprio nel suo cuore, l’Italia, per dar vita a una chiesa nazionale guidata da un primate. Termino questo questo riassunto della prima puntata ricordando che il movimento e il periodico “Crociata italica” erano un’idea politica del vecchio anticlericale Roberto Farinacci.

Da sinistra in senso orario: Paolo Pantaleo, Roberto Farinacci, Carlo III Duca di Parma e Girolamo Savonarola

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domenica 21 febbraiofurto da scarpe&scarpe, denunciati 4 stranieri

Denuncia con l’accusa di furto ag-gravato per tre giovani, originari della Mongolia, che sabato pomeriggio han-no rubato due paia di scarpe. I quattro, due uomini e due donne, dai 36 ai 26 anni, sono stati sorpresi in flagranza di reato. Dopo essere entrati nel Centro Commerciale Cremona Due di Gadesco Pieve Delmona, nel negozio Scarpe & Scarpe, si sono impossessati di due paia di scarpe che hanno nascosto in un cilindro metallico che inertizzava le cellule del sistema antitaccheggio. La vigilanza, notandoli, ha chiamato i cara-binieri, che li hanno beccati appena fuori dal negozio. In auto avevano an-che altre scarpe.

lunedì 22 febbraiotruffa dell’auto, cinquearresti della finanza

Associazione per delinquere, truffa, insolvenza fraudolenta ed evasione fi-scale: queste le accuse nei confronti di un sodalizio criminale che operava tra Cremona, Mantova e Brescia, smantel-lato oggi dalla Polizia Stradale e la Poli-zia Giudiziaria di Mantova, insieme alla Guardia di Finanza di Castiglione delle Stiviere. Cinque gli arresti, oltre al se-questro di alcune imprese commerciali e di saldi attivi su conti correnti e libret-ti al portatore, nonché all’esecuzione di numerose perquisizioni domiciliari e personali, nei confronti di 15 soggetti indagati per i reati di associazione per delinquere, truffa, insolvenza fraudo-lenta ed evasione fiscale. Il sodalizio criminale era dedito alla truffa ai danni di clienti privati, cui venivano venduti – come se fossero di recente produzione – dei veicoli in realtà obsoleti.

Le auto in questione, importate dall’estero, avevano infatti una elevatis-sima percorrenza chilometrica reale (180mila/220mila km), ma venivano ri-

vendute previa fraudolenta riduzione de i ch i lometr i ind icat i ( f ino a 50mila/70mila km), dopo essere state anche oggetto di abbellimenti estetici e meccanici. Una delle officine in cui ve-nivano svolte le operazioni di “tarocca-tura” si trova in provincia di Cremona.

martedì 23 febbraio19enne beccato con l’eroina, arrestato e condannato

I carabinieri della Stazione di Casal-buttano ed Uniti martedì sera hanno ar-restato, in flagranza di reato, un 19enne indiano, S.J., residente in provincia, in quanto sorpreso con un involucro di eroina. Erano circa le 16 quando il giova-ne era stato notato dalla pattuglia in servizio di prevenzione.

Il giovane, alla vista dei militari, aveva cercato di liberarsi di un pacchetto, ma

era stato notato. Nell’involucro c’erano 25 grammi di eroina in sasso. Il 19enne è stato quindi arrestato e processato per direttissima. Per lui condanna a 8 mesi di reclusione (pena sospesa).

martedì 23 febbraiocolpo alla popolare di sondrio, in piazza stradivari

Colpo in pieno centro martedì matti-na alla Banca popolare di Sondrio, filia-le di piazza Stradivari.

Intorno alle ore 10.30 un uomo è entrato armato di coltello, minacciando i dipendenti della filiale. E’ riuscito a farsi consegnare un bottino ingente, intorno ai 20mila euro (mille euro, persi durante la fuga, sono stati recuperati da un cittadino), per poi fuggire, forse a bordo di un’auto su cui lo attendeva un complice.

martedì 23 febbraio14enne muore nel sonno, shock a pieve san giacomo

Shock a Pieve San Giacomo per la morte improvvisa della 14enne Gaia, tro-vata martedì mattina senza vita nel suo letto. La ragazzina, ultimo compleanno festeggiato solamente a gennaio, doveva andare a scuola come ogni mattina. La mamma, dopo essersi insospettita per la sveglia che continuava a suonare nella camera della figlia alle 6.30, ha fatto la tragica scoperta. Si parla di arresto car-diaco, ma non sono ancora chiare le cau-se della morte della 14enne.

mercoledì 24 febbraiopeculato e truffa, indagato noto cardiologo cremasco

Truffa aggravata ai danni del servi-zio sanitario nazionale, che si protrae

dal 2007: questo quanto contestato dalla Guardia di Finanza di Crema, coordinata dalla Procura di Cremona, al noto cardiologo cremasco A.L.R., che avrebbe visitato oltre 2.500 pa-zienti in violazione del regime di esclu-sività contratto con l’Ospedale Mag-giore di Crema. In particolare, dalle in-dagini della GdF è emerso che il dott. A.L.R., dipendente dell’Ospedale Maggiore di Crema, nonostante aves-se un contratto di lavoro che lo vincola a svolgere la libera professione in regi-me di esclusività a favore dell’ente pubblico, per il quale oltre allo stipen-dio percepisce un’indennità aggiuntiva mensile, da anni continua parallela-mente a visitare pazienti presso un ambulatorio privato ricavato in un ap-partamento nello stabile in cui risiede. Il medico dovrà rispondere anche del reato di peculato, derivante dall’esser-si appropriato del materiale necessa-rio per l’effettuazione degli esami spe-cialistici acquistato dall’Ospedale Maggiore di Crema.

mercoledì 24 febbraiomaxicontrolli dei carabinieri, denunce e patenti ritirate

Carabinieri in divisa e in borghese hanno attuato maxi-pattugliamenti e diversi posti di blocco sul territorio cremonese nel pomeriggio di mercole-dì per prevenire e combattere i furti, la criminalità predatoria e i reati in genere. Sono state denunciate sette persone, cinque italiani e due stranieri, per de-tenzione di stupefacenti ai fini di spac-cio, porto abusivo armi e oggetti atti a offendere, atti contrari alla pubblica decenza, guida in stato di ebbrezza alcolica, guida senza patente e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Quattro soggetti sono stati segnalati alla Prefettura come assuntori di stu-pefacenti. Numerose le contravvenzio-ni al Codice della strada e cinque le patenti ritirate.

Prostituzione, sporcizia e irregolarità fiscali: chiuso centro massaggi cinese in via GhisleriUn altro centro massaggi cinese

chiuso per evasione fiscale e prostitu-zione, stavolta in via Ghisleri. Il nuovo locale era già stato visitato dalla Guar-dia di Finanza tempo fa ed erano state riscontrate mancate emissioni di rice-vute fiscali. Poi, la segnalazione di un cliente di sesso maschile che ha di-

chiarato di aver ricevuto, al prezzo di 50 euro, un “massaggio rilassante”, nonché una prestazione sessuale. Per tale motivo i militari nel pomeriggio di mercoledì hanno effettuato un accesso all’interno dei locali per controllare più approfonditamente il regolare adempi-mento degli obblighi fiscali. Nel corso

del controllo sono state rilevate anche scarse condizioni igienico-sanitarie. Infatti, nonostante la donna cinese ab-bia la residenza a pochi passi dal pro-prio locale, in alcune delle stanze era presente cibo sparso insieme a prodot-ti di bellezza, pentole usate e asciuga-mani sporchi. Queste situazioni verran-

no segnalate nei prossimi giorni alle autorità locali competenti, ai fini di un controllo mirato alla sicurezza dei luo-ghi di lavoro, all’igiene e al rilascio delle licenze commerciali.

Il centro massaggi è stato sottopo-sto a sequestro preventivo per eserci-zio dell’attività di prostituzione.

I Fatti della Settimana Sabato 27 Febbraio 20169

I beni immobili confiscati alla cri-minalità in Lombardia sono 1266, il 7,2% del totale delle confische na-zionali. Di questi 20 sono sul territorio di Cremona e provincia: 18 sono an-cora in capo all’Anbsc (Agenzia na-zionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizza-ta), gli altri 2 sono stati mantenuti dallo Stato per finalità istituzionali, nessun bene è stato messo ancora a disposizione degli enti e delle realtà territoriali. Cremona è l’unica provin-cia in Lombardia a vantare questo primato negativo. I beni confiscati in provincia di Cremona sono così cata-logati: 3 abitazioni in villa, 4 apparta-menti in condominio, 3 box e i re-stanti 10 di altre tipologie.

In Lombardia quasi il 50% dei beni immobili confiscati alla criminalità or-ganizzata è già stato destinato agli enti territoriali. Il 42% dei beni viene utilizzato per finalità di housing socia-le, il 10% per finalità educative (asili e centri educativi), il 16% per assistenza

a disabili e anziani. Solo l’8% dei beni viene riutilizzato per attività economi-che, produttive e imprenditoriali. I dati sono contenuti in un rapporto presen-tato in Consiglio regionale e promosso da Eupolis Lombardia. «Dobbiamo la-vorare e adoperarci con urgenza affin-ché i beni sequestrati al malaffare sul nostro territorio possano essere utiliz-zati e reimpiegati in maniera appro-priata e resi disponibili nel più breve tempo possibile per fini sociali e im-prenditoriali. Anche Regione Lombar-dia si farà parte attiva per sollecitare i Comuni e l’Anbsc a trovare accordi e soluzioni rapide nel riutilizzo dei beni disponibili, consapevoli che va sicura-mente ampliato anche il plafond da destinare al finanziamento dei lavori di ristrutturazione dei beni confiscatia».

IN PRIMO PIANOmercoledì 25 febbraio

Nessuno di questi cespiti è stato messo ancora a disposizione degli enti e delle realtà territorialigiovedì 25 febbraio

Beni confiscati alla mafia, a Cremona sono venti

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di Simona Raboni

onostante le piogge e il maltempo di questi giorni, è ben lontano dall'essere risolto il problema dell'emer-

genza idrica nel territorio e in regione. Questo è emerso du-rante l’ultimo aggiornamento dei dati rilevati dalla rete regionale di monitoraggio idro-nivo-meteo di Arpa Lombardia, presentati mercoledì durante il Tavolo dell'Acqua, svoltosi in Regione.

“Le precipitazioni di questi primi due mesi del 2016 hanno apportato quantitativi di pioggia e neve in linea con la norma del periodo, ma non sufficienti a compensare l’anomalia negativa registrata a novembre e dicem-bre dello scorso anno”, ha spie-gato durante il tavolo Bruno Si-mini, presidente Arpa Lombar-dia. Unica nota positiva è che secondo le previsioni pubblicate sul sito del Servizio Meteorolo-gico dell’Agenzia, per il fine set-timana sono attese precipitazio-ni significative, con quota neve attorno ai mille metri.

Nel corso della riunione è emerso, come ha riferito l'asse-asore Beccalossi, che il volume di acqua invasata nei laghi è ancora inferiore alla metà rispet-to a quello della media del 2006/2015.

Ora il dibattito è tutto sul pia-no politico e urgono misure se-rie, per far fronte a una situazio-ne «che certamente è migliorata rispetto allo scorso novembre ma che non ci mette al riparo da una mancanza d’acqua che continua a minacciare le coltiva-zioni lombarde. Proprio per que-

sto non è da escludere che il presidente Maroni possa chie-dere lo stato di crisi» ha eviden-ziato il consigliere regionale Ncd Carlo Malvezzi. «La richiesta dello stato di crisi può essere certamente una strada da per-correre, anche per garantire una deroga che porti a una riduzione del deflusso minimo vitale dei fiumi Adda e Oglio in modo da ottenere una portata d’acqua sufficiente a ridurre gli impatti negativi sulle coltivazioni».

Altro passo garantito per l’im-mediato futuro è l’istituzione di un Tavolo permanente sulla si-tuazione idrica. «L’assessore Terzi ha garantito che quanto ri-chiesto dal sottoscritto in una mozione approvata dal Consi-

glio regionale sarà presto opera-tiva. Il Tavolo permanente servi-rà a monitorare con cadenza periodica la situazione idrica e le eventuali soluzioni da porre via via in essere» ha concluso Mal-vezzi.

Problemi in vista quindi per la programmazione colturale con situazione idrica incerta e non prevedibile. Osservatorio regio-nale allertato quindi per le pros-sime decisioni da assumere ri-spetto ad emergenze che si pa-leseranno.

«I territori insieme a tutti i por-tatori di interessi sono molto preoccupati. Se il meteo non verrà in aiuto, sarà necessario predisporre misure tecniche ur-genti, anche sul DMV, oltrechè

finanziarie di aiuto al reddito alle imprese e di sostegno ai Con-sorzi» hanno precisato il presi-dente della Provincia di Cremo-na Carlo Vezzini ed il consigliere provinciale Sisti.

L'allarme arriva anche da Coldiretti Lombardia, secondo cui «le ultime piogge e nevicate in Lombardia sono un segnale positivo ma non risolvono la crisi idrica che si sta verificando du-rante questo inverno, uno dei più caldi e secchi che si ricordi-no. Rispetto alla media 2006-2015 il deficit idrico è ancora al 44% per i laghi e al 40% per la neve mentre dal punto di vista delle temperature in Lombardia, dopo mesi, come novembre, di-cembre e gennaio, anche feb-braio si è “scaldato”, soprattut-to sulle temperature minime: nella prima decade 2,1 gradi in più e nella seconda decade 0,6 gradi sopra la media, mentre le massime sono rimaste com-plessivamente in linea. Confer-mano quindi in “trend rialzista” registrato a dicembre con mas-sime superiori di 2,4 gradi ri-spetto alla media e a gennaio di 0,3 gradi in più».

Per quanto riguarda la preci-pitazioni – spiega Coldiretti Lombardia - a gennaio è caduto il 50% di acqua in meno rispetto alla media del periodo, a dicem-bre il 91% in meno mentre lo

scorso novembre le precipita-zioni si sono ridotte di oltre l'88%.

«Non sappiamo ancora se le prossime settimane riusciranno a farci recuperare le scorte idri-che che ancora mancano, con-siderato che ad esempio nel la-go Maggiore l’acqua aumenta ma perché il deflusso è ridotto al minimo, mentre gli altri invasi sono ancora sotto la media del periodo – spiega Ettore Prandi-ni, Presidente di Coldiretti Lom-bardia – l’incognita vera è cosa succederà all’inizio dell’estate quando bisognerà irrigare tutte le colture in campo: dal mais al pomodoro, dagli ortaggi alla frutta».

L'inverno che stiamo vivendo – continua la Coldiretti – «è ano-malo anche sotto il profilo delle temperature. Il 2015, si è classi-ficato in Italia come l’anno più bollente della storia recente con una temperatura superiore di 1,42 gradi la media di riferimen-to. Il risultato è che in alcune zone d'Italia sui banchi dei mer-cati di Campagna Amica gli agricoltori vendono già il carcio-fo romanesco in anticipo di quasi un mese e le prime frago-le, mentre broccoli, cavolfiori, cime di rapa, insalate e radic-chio tardivi sono diventati pre-coci con un anticipo di almeno tre settimane».

N Emergenza idrica, Regione Lombardia pronta ora a chiedere lo stato di crisi

“Tra cascine e pievi”, distretto diffu-so del commercio che riunisce i comuni tra Cremona e il casalasco, rilancia il proprio impegno per la valorizzazione del territorio.

Costituito nel 2010 aveva ottenuto un contributo regionale di circa due-centomila euro che avevano permesso investimenti per un importo di quasi

mezzo milione di euro e recentemente aveva partecipato al Distretto sull’at-trattività con un progetto che in una graduatoria di merito si era classificato ai primi posti in Lombardia.

Ora i sindaci del distretto vogliono portare avanti il lavoro. Sospiro è il Co-mune capofila. Poi ci sono: Cella Dati, Stagno Lombardo, Vescovato, Bone-

merse, Pieve d’Olmi e Malagnino. Re-centemente si è aggiunto anche Cico-gnolo. Confermato anche il ruolo di manager a Confcommercio. «Vogliamo rilanciare il Distretto facendo rete – conferma Andrea Badioni, di Confcom-mercio – C’è una sinergia importante tra i Comuni. Ma anche le nostre impre-se sono pronte a fare la loro parte.

Obiettivo comune è, attraverso il com-mercio e le altre realtà della cultura e del volontariato, mantenere vivi i nostri piccoli comuni». Anche per questo la “cabina di regia” ha già programmato tre incontri con le imprese. Tutti sono in programma alle 21 presso le sedi dei Comuni. Il primo appuntamento è in programma martedì 1 marzo a Cico-

gnolo, i successivi lunedì 7 a Bonemer-se e il 14 a Vescovato.

«Centrale è il tema del marketing territoriale – conclude Paolo Abruzzi –. Insieme vogliamo valorizzare gli eventi ormai tradizionali ma anche proporre nuove occasioni di incontro che sap-piano far conoscere i nostri paesi an-che a chi arriva dal circondario».

Distretto “Tra cascine e pievi”, al via nuovo percorso di valorizzazione del territorio

Torna, sabato 2 e domenica 3 aprile, la Fiera Regionale Agricola di Primavera di Grumello Cremonese. An-che se, come sempre, l'edi-zione 2016, la 41esima, del-la storica rassegna espositi-va si aprirà già dalla setti-mana precedente, più preci-samente dal Lunedi di Pa-squetta, 28 marzo, con un ricco tabellone di appunta-menti ed eventi collaterali per tutti i gusti e per tutte le età che precede ed accom-pagna la Fiera. Molti gli e s p o s i t o r i p r e s e n t i : dall'agricotura all'agroali-mentare, passando per i complementi d'arredo per la casa e il giardino e molto altro ancora. Quest'anno l'obiettivo è di potenziare il settore del florovivaismo, destinando agli espositori di questo settore una location ad hoc Tra gli eventi collate-rali, sempre molto attesa è la classica ed immancabile Serata Enogastronomica in programma per giovedì 31 marzo, quest'anno dedicata alla Spagna e alle sue ec-cellenze e prelibatezze ga-stronomiche. Il menù é pre-parato dallo chef Michele del ristorante Patanegra di Crema. La serata si svolge-rà presso la palestra comu-nale del Mulinello, al costo di 25 euro.

FierAgrumello,tutto pronto perla 41ª edizione

TerritorioSabato 27 Febbraio 201610

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" replica

anch’io noto un degrado generalizzato e molto pericoloso

Caro direttore, solo oggi ho avuto modo di sfogliare il numero di sabato 13 de “il Piccolo” e leggere il suo fondo. Io non so se la co-sa le sia gradita, perché dettale da un vecchio “auto-scominicato”, ma sappia che non è il solo a sentirsi a disagio con questo mondo. Che poi un 80enne, si-curamente un po’ deluso, scoraggiato, sdegnato, ma stupidamente non arreso, dica che la politica è malamente “invec-chiata”, dovrebbe risultare curioso. Ve-de, 10 giorni fa ho ricordato a me stesso il 10º anniversario della nascita alla Sala Stampa di Milano di una generosa e brevissima iniziativa, quella dell’Apd, Associazione del partito democratico, cui ho avuto l’onore di partecipare nella illusione di dare il mio pur minuscolo contributo al rinnovamento della politi-ca nazionale. Un invecchiamento, spe-cie se a rischio è il futuro del Paese, che dovrebbe richiedere un ricambio che non vedo. Come spero che lei abbia già capito, non alludo tanto a quello gene-razionale, quanto all’urgente necessità di nobilitare la politica con tensioni ide-ali, passione civile, progettualità, pecu-liarità che dovrebbero essere proprie della “pre-politica”, ma di cui l’attuale establishement, ad ogni livello, pare ab-bia perso le tracce. Ciò che da qualche lustro interessa, nella migliore delle ipo-tesi, è risolvere “in qualche modo” il problema del giorno, senza pensare quale segno lasci per il futuro la soluzio-ne adottata. Un degrado generalizzato e molto pericoloso. Lei ha giustamente accennato al candidato di Milano e che dire di Bertolaso a Roma? Fino a qual-che tempo fa mi irritava sentire dire che “destra e sinistra sono la stessa cosa”. Oggi, putroppo, pensando all’etica civi-le scomparsa, la frase l’ingoio. Una vol-ta la politica era l’arte del possibile ed oggi, forse, l'arte dell’arrangiamento, dove l’arrangiare per noi italiani ha si-gnificati diversi e non sempre dignitosi. Una volta essa era sinonimo di ricerca di sinergie virtuose tra i diversi poteri reali del Paese, oggi è per lo più un mer-cato in cui in gioco, al primo posto, ven-gono gli interessi concreti dei clan e/o dei singoli, mentre per la soluzione dei problemi della gente si inventano le strade più facili, le “scorciatoie” che im-miseriscono il concetto stesso di demo-crazia. Saggio chi disse, “fermate il mondo, voglio scendere!”.

Benito Fioricremona

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" crema

Nuova caserma dei vigili del fuoco: io sto con la Bonaldi

Egregio direttore, la politica non è la raccolta dei consensi per occupare poltrone, ma un servizio per offrire soluzioni a problemi concreti. Nel caso della nuova caserma dei vigili del fuoco di Crema sono dalla parte del sin-daco Bonaldi, alla quale mi sono opposto per altre ragioni in molte occasioni. Ma in questo caso abbiamo un patto sottoscrit-to tra il Governo e il Comune di Crema per realizzare un avamposto di sicurezza quanto mai necessario nel territorio. Un patto che il Governo non sta rispettando. Per questo ho rivolto un’interrogazione direttamente ai ministri dell’Interno e dell’Economia, ovvero i soggetti inadem-pienti, a sostegno di una realizzazione della caserma che sia il più rapida possi-bile. Perché quando le battaglie dei nostri avversari politici sono condivisibili, non abbiamo alcuna esitazione a sostenerle, nell’interesse dei cittadini.

Danilo Toninelli Deputato del Movimento 5 Stelle

" appello

la legge sull’omicidio stradale non può più attendere

Egregio direttore, «mentre ancora si perde tempo a brigare rispetto ad una legge necessaria ed indi-spensabile che avrebbe dovuto esistere già da molto tempo, da Nord a Sud anco-ra persone innocenti continuano a venire falcidiate in mezzo alla strada e, troppo spesso, al volante ci sono soggetti peri-colosi, in stato di alterazione, che merita-no una risposta ben più severa di quella fin qui prevista. La legge sull’omicidio stradale non può più attendere ed ogni chiacchiera che vada nel senso opposto, è di un’irresponsabilità intollerabile. Ba-sta cianciare sul non criminalizzare que-sto o quello, guidare ubriachi o drogati o in qualunque altra condizione o modo che metta gli altri in pericolo, significa assumersi il rischio di commettere un omicidio, con piena consapevolezza». Così Franco Maccari, segretario generale del Coisp, il sindacato indipendente di Polizia, dopo gli ultimi gravi episodi avve-nuti in Calabria ed in Veneto, dove due donne sono state investite da autovettu-re. A Catanzaro, in particolare, ha perso la vita una ragazza di 17 anni che stava attraversando sulle strisce pedonali, quando è stata travolta da un’auto so-praggiunta all’improvviso. A Mestre, inve-ce, una donna di 59 anni che andava in bicicletta, è stata falciata da un automo-bilista cui poi è stato riscontrato un tasso alcolemico cinque volte superiore al limi-te consentito. La vittima è ricoverata in Rianimazione e le sue condizioni sono stabili ma molto gravi. «Eppure - continua Maccari - sono anni che pare che questa legge debba arrivare da un momento all’altro… Ma passano i mesi, gli anni, gli annunci di politici che sanno solo riempir-si la bocca di chiacchiere ed intanto le vittime aumentano, a fronte di conse-guenze letteralmente ridicole per chi di-strugge vite di esseri umani e non pupaz-zi da gettar via. Ci sono famiglie devasta-te e milioni di cittadini a rischio di fronte a comportamenti che l’ordinamento di-mostra di ritenere in pratica tollerabili dal momento che non li sanziona adeguata-mente. E comunque, a dirla tutta - con-clude il segretario generale del Coisp - l’atteggiamento generale che si registra non lascia affatto ben sperare. In fondo, in Italia passiamo con allarmante facilità e leggerezza dal dire che c’è bisogno di prevedere l’omicidio stradale a depena-lizzare la guida senza patente… Ma chi governa dovrebbe cominciare ad assu-mersi qualche responsabilità per i propri

atteggiamenti mendaci e contraddittori, per ciò che dice e poi fa, o meglio non fa».

coisp, sindacato indipendente di polizia

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" TirreNo-BreNNero

Stop alla bretella in favore del completamento ferroviario

Egregio direttore, evitare che venga avviata la costruzione della bretella autostradale Tirreno-Bren-nero e concentrare le risorse disponibili sul completamento della ferrovia: è la pro-posta presentata nei giorni scorsi al mini-stero delle Infrastrutture e dei Trasporti da un gruppo di sindaci, insieme a comitati ed associazioni ambientaliste. All’incon-tro con il capo della segreteria tecnica, Maurizio Battini ed il capo della vigilanza sulle concessionarie autostradali, Mauro Coletta, hanno partecipato sindaci, con-siglieri e consulenti dei Comuni di Parma, Sissa-Trecasali e Torre de’ Picenardi, in rappresentanza anche di altri sei Comuni (Mezzani, Colorno, San Secondo Par-mense, Vescovato, Sabbioneta, Marti-gnana di Po). L’infrastruttura contestata avrebbe una lunghezza complessiva di 85 chilometri e collegherebbe l’autostrada Parma-La Spezia A15 all’autostrada del Brennero A22, ma al momento stanno per partire i lavori di realizzazione dei soli pri-mi dieci chilometri, mentre gli altri 75 re-sterebbero non finanziati, così come il completamento del Ti-Bre ferroviario da La Spezia a Verona, solo in parte realizza-to. Il primo lotto dell’autostrada avrebbe un forte impatto ambientale e sarebbe destinato a restare inutilizzato; per questo si chiede di dirottare i 513 milioni sulla ferrovia, in coerenza con quanto dichiara-to in varie occasioni dal ministro Delrio, riguardo alla necessità di far fronte alla crisi ambientale e all’emergenza smog con interventi strutturali: la “cura del fer-ro”. L’incontro ha riguardato molto con-cretamente la proposta operativa per abbandonare definitivamente la costru-zione del primo lotto e quindi del progetto autostradale complessivo, a beneficio della ferrovia. Una road-map che preve-derebbe i seguenti passaggi: sospensio-ne di qualsiasi attività riguardante il primo lotto, avvio di una trattativa con la Com-missione Europea per sostituire il proget-to autostradale con quello del Ti-Bre fer-roviario, emanazione di un’apposita legge per autorizzare Autocisa spa a finanziare la ferrovia con i maggiori introiti dei pe-daggi autorizzati e stipula di un accordo transattivo con la ditta Pizzarotti spa per convertire i lavori dell’autostrada con la-

vori da individuare all’interno del progetto ferroviario del Ti-Bre, ad esempio il rad-doppio della tratta Parma-Vicofertile. In attesa delle valutazioni che il ministero si è impegnato ad effettuare sulla proposta definita “suggestiva”, si dice parzialmente soddisfatta la delegazione, formata anche da vari esponenti delle associazioni am-bientaliste, fra cui Stefano Lenzi, respon-sabile rapporti istituzionali del Wwf Italia, Edoardo Zanchini, vice presidente nazio-nale di Legambiente, Danilo Selvaggi, di-rettore generale della Lipu-BirdLife Italia e due parlamentari della Commissione Tra-sporti della Camera: gli onorevoli Franco Bordo e Diego De Lorenzis. Per il Comune di Parma ha partecipato, in rappresentan-za del sindaco Pizzarotti, la consigliera Patrizia Ageno. Sul fronte dell’iter autoriz-zativo del primo lotto, il ministero ha di-chiarato di essere ancora in attesa dei pareri del ministero dei Beni Culturali e del ministero dell’Ambiente, al quale le asso-ciazioni ambientaliste hanno fatto presen-te le violazioni della norme comunitarie che comporterebbe la realizzazione del progetto. Secondo Cesare Vacchelli, del Coordinamento delle associazioni am-bientaliste del Casalasco e del Parmense, “la realizzazione di questo moncone di autostrada serve solo a giustificare la concessione dell’A15 ad Autocisa fino al 2031, ma non risolverà il problema del collegamento tra Tirreno e Brennero, che invece potrebbe trovare una risposta am-bientalmente sostenibile, moderna, più rapida e molto meno costosa nel comple-tamento della ferrovia”.

coordinamento comitati e associazioni ambientaliste

del casalasco e parmense

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" criTica

i cittadini devono capire che il pd lavora contro gli interessi dell’italia

Egregio direttore, non mi stupisce che sia stata bocciata dalla Consulta la legge con cui la Regione Lombardia tentava di porre dei paletti al proliferare di moschee e centri Islamici. Il ricorso alla Corte - contro la Legge Regio-nale - era stato chiesto dal Gruppo consi-liare lombardo del Pd (quello di cui fa parte Agostino Alloni), al premier-segreta-rio del Pd (Renzi), che ha impugnato - co-me Governo - la Legge Regionale in que-stione. Non mi prefiguravo esiti differen-ti... In ogni caso, la Giunta di Crema aveva approvato la variante al Pgt, comprensiva del Piano delle Attrezzature Religiose, te-nendo conto delle prescrizioni della Leg-ge Regionale, a dimostrazione del fatto

che si potevano realizzare moschee in Lombardia, anche in vigenza di tali norme cosiddette “anti-moschee”. Quanto acca-duto, tuttavia, aiuta i cittadini a capire che il Pd lavora contro gli interessi di Crema, della Lombardia, dell'Italia: è un partito da non votare più, a ogni livello, quando ci lasceranno ancora votare. In particolare, chi voglia un poco di bene a Crema non deve più votare il sindaco Bonaldi - deter-minata a riproporsi -, il partito della mede-sima (il Pd), il suo schieramento (il centro-sinistra): il loro operato è ormai evidente, va in direzione contraria alla nostra sicu-rezza e qualità della vita, avendo come unico orizzonte di riferimento la perpetua-zione al potere e le carriere di un ceto politico davvero, a mio giudizio, poco in-teressato al bene dei cremaschi. Diversa-mente, non avrebbe svenduto il Crema-sco al Mantovano e sacrificato sull’altare di Cremona il Tribunale e la Procura della Repubblica di Crema. Colpisce l’impunta-tura di Stefania Bonaldi, incapace di tene-re conto della contrarietà di larga parte dei suoi concittadini, in varie forme rappre-sentatale, rispetto all'attivazione di un Centro Culturale Arabo a Crema: vuole proprio riuscire a realizzare ciò davanti a cui si fermò anche Claudio Ceravolo (suo più saggio collega di partito), prendendo atto - lui - della indisponibilità dei propri concittadini (allora il sito prescelto era in zona via Sabotino). Sorprende, altresì, il non considerare in alcun modo, da parte sua, il contesto internazionale attuale - gravido di criticità -, nonché situazioni inquietanti determinatesi in territori molto vicini al nostro e monitorate persino dai servizi segreti, in quanto non prive di con-nessioni con il terrorismo di matrice isla-mica. Vi è poi, in tutta questa vicenda politico-amministrativa, un aspetto curio-so: la variante al Pgt comprensiva del Pia-no delle Attrezzature Religiose - su cui, fortunatamente, incombe il mio ricorso al Tar (ho impugnato non solo la delibera di adozione ma anche, inevitabilmente, quella di approvazione definitiva) - è stata votata dalla maggioranza di centrosini-stra, che sostiene la Giunta Piloni-Bonal-di, poco prima di natale. Il bando, finaliz-zato all'assegnazione dell’area pubblica, sarà pronto entro Pasqua, annuncia il duo Piloni-Bonaldi. Vien da chiedere se la tempistica sia casuale o se facciano ap-posta a scandire con ricorrenze cristiane, questa insistenza nell’imporre ai crema-schi un Centro culturale islamico. Al di là di tutto, appare sempre più evidente co-me l’unico modo che rimanga sul tavolo per fermarli, sia un esito positivo del mio ricorso al Tar. E io ci spero molto...

antonio agazzi Capo gruppo di “Servire il cittadino”

in Comune a Crema

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" uNioNi civili

alla prova dei fatti i grillini si sono tirati indietro

Egregio direttore, sulle Unioni Civili il punto è uno solo: alla prova dei fatti i grillini si sono tirati indie-tro. Una legge giusta, attesa da anni da migliaia di cittadini, era ad un passo per essere approvata al Senato. Il dietrofront dei grillini ha compromesso il testo origi-nale e fatto perdere un’occasione storica al Paese. Del resto, per poter approvare la legge, l’unica strada è quella della fidu-cia. Una scelta coraggiosa, che però por-ta con sè la necessità di un compromes-so. E’ chiaro che tutti noi avremmo evita-to tutto ciò, portando a casa il testo ori-ginale. Bisogna però ricordare che, per essere approvata, una legge al Senato ha bisogno dei 161 voti della maggioranza. Il Pd ha 112 senatori e da solo, non basta. Se i grillini avessero votato “il canguro”, ora avremmo la legge. Così non è stato. Il Pd va avanti per dare comunque al Pa-ese una legge giusta, una legge di civiltà.

matteo piloniSegretario provinciale del Pd

previsioni meteo a cura di Dominique citrigno per SpaZiomeTeo.com e meteowebcam.it

SaBaTo 27 FeBBraio DomeNica 28 FeBBraio luNeDi’ 29 FeBBraio marTeDi’ 1 marZo mercoleDi’ 2 marZo

Sabato 27 Febbraio 201611Lettere & Opinioni Per dire la vostra, scrivete a: [email protected][email protected]

Signor direttore,gli inglesi, a quanto sembra, vogliono uscire dall’Unione Europea. Ma in Euro-pa, questi signori (i famosi Lord , la Ca-mera dei Pari) non ci sono mai entrati. Già il fatto di avere la guida a sinistra, mentre nel resto d’Europa la guida è a destra, la dice lunga. Ma questo è il me-no. Qualcuno ha mai avuto occasione di visitare Gibilterra negli ultimi anni? A me è capitato (qualche anno fa ed eravamo già nell’Euro). Mi ha molto stupìto trova-re una dogana con tanto di guardie do-ganali che ti fanno aprire gli zaini. Natu-ralmente si preferisce entrare a piedi, attraversando una piccola pista d’atter-raggio dell’aeroporto civile, perché en-trare in automobile è ancora più compli-cato. E tutto questo si consuma sul confine tra Spagna e Regno Unito, due stati dell’UE. Ma vi rendete conto? Noi facciamo sbarcare di tutto e di più sulle nostre coste (anzi, li andiamo a prendere in prossimità delle loro) e facciamo en-trare di tutto e di più dall’Est (Romania,

Albania, ecc.) senza possibilità di identi-ficazione o, forse, senza la volontà di identificarli. Ed ora dobbiamo incassare il diktat degli inglesi, che hanno creato questo casino bombardando la Libia di Gheddafi, rompendo l’equilibrio che ha originato quel mostro chiamato Isis, pro-vocando quell’enorme esodo che stia-mo vivendo e subendo. Non si lancia il sasso e, poi, si nasconde la mano come

sta facendo la Gran Bretagna. E’ ora che si prenda le proprie responsabilità, altri-menti se ne vada dall’Europa, visto che in Europa non c’è mai stata! Ma come, abbiamo dato un ultimatum alla Grecia ed ora dobbiamo accettare l’ultimatum dalla Gran Bretagna, anzi dall’Inghilter-ra? Due pesi e due misure!

massimo pelizzoniGussola

FOCUS

Ora dobbiamo incassare il diktat degli inglesi

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CASALMAGGIORESabato 27 Febbraio 201612 [email protected]

di Vanni Raineri

abbrica Digitale è sempre più un’eccellenza nell’ambito del-la tecnologia a livello naziona-le. Dopo le recenti esperienze a Expo e a Mantova Capitale

della Cultura, si è aggiunta ieri mattina l’audizione dell’ad dell’azienda di Casal-maggiore Francesco Meneghetti alla Camera dei Deputati.

L’intervento di Meneghetti è avvenuto nell’ambito dell’indagine conoscitiva “In-dustria 4.0: quale modello applicare al tessuto industriale italiano. Strumenti per favorire la digitalizzazione delle filiere in-dustriali nazionali”, davanti alla X Com-missione Attività Produttive della Came-ra. Il dirigente casalese ha preso per pri-mo la parola, seguito dai rappresentanti di Porsche Consulting, Italian Business Angels Network, Fonderie Digitali e Avio Aero.

Alle ore 10 (in diretta sul canale tv di-

gitale e sulla web tv) Meneghetti ha ini-ziato il suo intervento, aiutato da alcune slides, trasmettendo al legislatore la pro-pria visione relativa alla rivoluzione glo-bale che la quarta rivoluzione industriale comporta.

«Non avrò un approccio tecnico da-vanti a voi parlamentari - ha esordito l'ad -. Siamo di fronte a una vera rivoluzione, alle porte di una trasformazione radicale dell'economia, della società e dell'intero modo di vivere cui siamo abituati. Non dobbiamo entrare in questa rivoluzione, ci siamo già entrati. L'industria 4.0 è for-se la causa, ma non l'effetto, quindi vor-rei spiegarvi effetti e conseguenze di questa rivoluzione».

La prima rivoluzione industriale fu le-gata all'introduzione della macchina a vapore, la seconda dell'elettricità nei processi produttivi, la terza delle tecno-logie e della comunicazione (rivoluzione industriale del digitale). Quale definizio-ne per la quarta rivoluzione industriale?

«Quella del digitale sostitutivo. Le tecno-logie cui ci affidiamo ogni giorno sono sostitutive delle professioni umane. Inte-ri ambiti di attività saranno coperti da at-tività svolte da robot. La cosa che nes-suno si aspetta è che saranno colpiti di più i colletti bianchi. Questa non è una

crisi congiunturale, ma strutturale, gran parte dei posti di lavoro persi non saran-no più recuperati in quanto già sostituiti dalle tecnologie. Le vittime dell'industria 4.0 ci sono già state». I robot sono già at-tivi nella medicina, nei trasporti e in tanti altri settori.

F

L’ad di Fabbrica Digitale è intervenuto davanti alla X Commissione Attività Produttive sul tema “Industria 4.0”

Meneghetti, lezione alla Camera

Ha riscosso una grande partecipazione il seminario formativo gratuito organizzato da Ance Cremona, Ance Lombardia e Fiaip Collegio di Cremona sul tema “Fi-scalità in edilizia – le novità 2016”, che si è svolto gio-vedì presso la Sala Congressi di Santa Chiara a Casal-maggiore.

L’evento ha visto una vasta platea, circa 150 parte-cipanti, composta da imprenditori edili e professionisti del settore (agenti Fiaip, architetti, geometri, ingegneri, e commercialisti) ed è il primo appuntamento organiz-zato da Ance Cremona nell’ambito del 2016, anno im-portante per i costruttori edili della provincia che fe-steggiano il traguardo dei 70 anni di vita associativa.

L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra Associazio-ne Costruttori Ance Cremona e Fiaip Collegio di Cre-mona per ampliare le assistenze sul territorio alle im-prese edili ed ai professionisti del settore immobiliare, ha voluto fornire un quadro aggiornato sulle numerose misure fiscali di particolare significato per il rilancio dell’attività d’impresa contenute nella Legge di Stabi-lità 2016 (entrata in vigore dal 1 gennaio 2016).

L’incontro, introdotto dai saluti del Direttore di Ance Cremona Laura Secchi, ha visto quali relatori: Aster Rotondi, Funzionario di Ance Lombardia, che ha in-quadrato le misure e le novità contenute nella Legge;

Matteo Rossi, Commercialista di Casalmaggiore che, in particolar modo, ha evidenziato il meccanismo del reverse charge nelle prestazioni in edilizia, focalizzan-dosi poi sulla proroga delle detrazioni per spese di ri-strutturazione degli immobili e la riqualificazione ener-getica degli edifici; Augusto Henzel, Presidente del Notariato Collegi di Cremona e Crema, il quale ha for-nito ampie delucidazioni in merito al leasing abitativo e

alle agevolazioni fiscali sull’acquisto della prima casa.L’iniziativa grazie alla collaborazione degli Ordini

Professionali della Provincia di Cremona è stata accre-ditata ai fini della formazione continua degli iscritti all’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Cremona, l’Ordine egli Ingegneri, il Collegio dei Geometri e l’Ordine dei Dotto-ri Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Circa 150 tra imprenditori e professionisti al seminario organizzato da Ance Lombardia e Fiaip Cremona Partecipato incontro sulla fiscalità in edilizia

OGGI ASSEMBLEA ELETTIVA AIDO

COURCHINOUX, TRE INIZIATIVE

Oggi alle ore 15 presso la sede di via Bi-xio si terrà l’Assemblea Elettiva del Gruppo Aido di Casalmaggiore, San Giovanni e So-larolo Rainerio per il rinnovo del Consiglio Direttivo e del Collegio Revisori dei Conti. L’invito a partecipare è stato esteso ai 620 associati in vista del prossimo quadriennio.

Il gruppo Corpo e Coscienza Meto-do Georges Courchinoux di Casalmag-giore organizza una serie di iniziative. Par-tiamo dalla Giornata di salute guidata da Courchinoux, che si terrà domenica 6 mar-zo presso il Centro Medicina dello Sport. E’ aperto a tutti, costo di 80 euro, iscrizio-ne e informazioni presso Monette Taillefer (347/3249476).

E anche possibile iscriversi (entro mar-tedì 1 marzo: emanil [email protected], telefono 06/32729235) al corso teorico pra-tico per medici, fi sioterapisti, psicologi e lo-gopedisti a Roma, con attestato e crediti formativi, in quattro appuntamenti in aprile, giugno, settembre e novembre.

Infi ne, da segnalare il corso teorico-pra-tico per pediatri ospedalieri e pediatri di base su “La prevenzione del disturbo po-sturale statico e dinamico”, che si terrà sa-bato 5 marzo a Brescia, con la fi siatra Fran-cesca Lancini e Georges Courchinoux (80 euro, telefono 349/7588584).

L’intervento di Francesco Meneghetti ieri mattina alla Camera dei Deputati

Una joint venture dell’acciaio per la Cogeme, salvi i 21 postiAccelerare lo sviluppo delle medie

imprese attraverso l’assistenza nei loro progetti industriali di crescita e il repe-rimento di supporti finanziari a titolo di debito (con le banche del territorio) e a titolo di capitale (con gli investitori non bancari), ma anche fornire assistenza agli imprenditori e agli istituti bancari nel rilancio di aziende in difficoltà. Il tutto, svolgendo un innovativo ruolo di raccordo tra il mondo della finanza e quello della media impresa manifattu-riera. E’ questa la mission di “Mecca-no”, il cui piano di espansione ha già visto l’apertura delle sedi di Modena, Pesaro, Verona e Udine, che accanto

alla sede centrale di Milano andranno a presidiare i distretti industriali e le banche locali più prossime ai territori.

Particolarmente rappresentativa delle varie “componenti” e competen-ze dell’attività di Meccano è stata l’as-sistenza per la recente nascita di Co-geme Steel, joint venture paritetica fra le bresciane Acciaierie di Calvisano (140 milioni di fatturato, che sale a un miliardo se si fa riferimento al gruppo Feralpi, di cui le Acciaierie fanno parte) e il gruppo Ind.IA di Vicenza (60 milioni di fatturato). In questo caso, il suppor-to della Banca di Piacenza e della BCC di Rivarolo, coordinate da Meccano,

ha permesso alla joint venture di perfe-zionare l’acquisizione del ramo d’azienda della Cogeme di Casalmag-giore. L’operazione, oltre a rappresen-tare un perfetto esempio di integrazio-ne verticale di filiera, ha consentito di salvaguardare un’attività produttiva presente da decenni sul territorio cre-monese e dei suoi 21 dipendenti occu-pati.

Nello specifico, il piano industriale ha previsto una integrazione verticale per accorciare la filiera dell’acciaio: si sono uniti il fornitore di billette (barre) di acciaio (le Acciaierie di Calvisano), il trasformatore delle billette tramite il

processo di laminazione (Cogeme) e l’utilizzatore finale che produce semi-lavorati in ferro per recinzioni e com-plementi d’arredo (Ind.IA). La Cogeme Spa, in concordato presso il tribunale di Cremona, è stata quindi rilevata dalla Ind.IA grazie anche all’intervento finanziario delle banche del territorio cui Meccano si rivolge.

AVIS TEATRO A SCANDOLARASCANDOLARA RAVARA – Quinto ap-

puntamento domani alle 17 con la rassegna di teatro dialettale “Da sganasas dal rider” presso la Sala Polivalente di Scandolara. Sul palco la compagnia Avis Teatro di Ca-salmaggiore che proporrà “Casa di bambo-la? Mei costa!” di Giancarlo Loff arelli.

Il tavolo dei relatori

GUSSOLA, INCONTRO NO TRIVGUSSOLA - L’argomento trivelle appas-

siona e allarma. Gussola, che come noto dà il nome ad una specifi ca richiesta per veri-fi care la presenza di idrocarburi nel sotto-suolo casalasco, ospiterà venerdì 4 marzo un evento organizzato dal neonato comi-tato “No Triv” (il richiamo ai no tav è lam-pante). Presso la Sala Giovanni Paolo II, alle ore 21 di venerdì si terrà un incontro pro-mosso dal coordinamento comitati e asso-ciazioni casalasche, mantovane e parmen-si; ospiti d’eccezione come relatori: Pietro Dommarco, giornalista ed autore di “Trivel-le d’Italia”, uno dei maggiori esperti dell’ar-gomento, e don Roberto Fiorini, che parle-rà del tema alla luce dell’enciclica” Laudato si’”.Saranno presenti alcuni sindaci del ter-ritorio che hanno aderito all’iniziativa.

“Nonostante la consapevolezza – aff er-mano gli organizzatori - del grave inquina-mento della nostra zona e del cambiamento climatico in atto, dimenticando l’impegno preso dal nostro Paese a Parigi, di passa-re dalle fonti fossili alle fonti energetiche rin-novabili, il nostro governo continua a fare scelte nettamente in contrasto con quanto concordato in quella sede. Gli ambientalisti propongono come alternativa di utilizzare fonti pulite, di attuare un piano di risparmio energetico, rendendo anche più effi cien-te l’uso dell’energia. Per impedire una de-vastazione del nostro paesaggio, danni ad una produzione agricola di qualità, un inqui-namento delle falde acquifere, del suolo e dell’aria, diciamo No alle trivelle, perché an-cora una volta si tratta di operazioni spe-culative senza contropartita per i cittadini”.

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Casalmaggiore Sabato 27 Febbraio 2016 13Presentata dalla Pomì Casalmaggiore la principale manifestazione al mondo di volley femminile per club

Final Four, grande eventodi Vanni Raineri

a Pomì ha trovato casa a Cre-mona, la Final Four di Cham-pions League si giocherà a Montichiari, ma la società ha ben chiaro quali siano le sue

radici, ed è per questo che ha organizza-to la presentazione ufficiale del grande evento internazionale in uno dei gioielli architettonici del Casalasco, Villa Medici del Vascello di San Giovanni in Croce.

Alla presenza di diverse decine tra giornalisti e dirigenti sportivi, oltre che del sindaco locale Pierguido Asinari, i massimi dirigenti della VBC Casalmag-giore hanno illustrato, sostenuti da sli-des, i dettagli dell’evento e annunciato le modalità di vendita dei biglietti.

Il presidente Massimo Boselli Bottu-ri, dopo aver ringraziato il sindaco per l’ospitalità e la prestigiosa cornice, ha detto che questa era la prima di una se-rie di conferenze stampa sull’evento, ed ha svelato il logo ufficiale predisposto da Arte Studio. Il logo riporta un pentagram-ma disegnato a mo’ di fiume (richiaman-do i violini di Cremona e il fiume Po) e la scritta “four” sovrimpressa al 2016, un evidente omaggio a Expo. Dopo aver an-nunciato per martedì 1 marzo l’inizio del-la vendita dei biglietti, Boselli ha aggiun-to: «La Cev, federazione europea di vol-ley, ci impone parametri stretti e percor-si obbligati. Il primo di questi step vedrà il 2 e 3 marzo la presenza di delegati Cev a Montichiari per un sopralluogo alla struttura e verifica del nostro grado di preparazione. Questo evento vede prota-gonista la società VBC Casalmaggiore che mai ha organizzato una manifesta-zione di tale portata, ma che sono certo è in grado di farlo al meglio, nonostante le ore di lavoro e l’elevata professionalità richiesta. Siamo stati chiamati a nomina-re un comitato organizzatore dell’evento, ed è un orgoglio aver trovato tutte le figu-re necessarie all’interno della nostra diri-genza, tutte professionalità già presenti».

Lo stesso Boselli presiederà il comita-to, poi la parola è passata al direttore or-ganizzativo Luciano Toscani, che ha te-nuto i rapporti con la Cev e che nel comi-tato ha il ruolo di competition director, una sorta di supervisore, a capo dei vari settori. «Abbiamo convinto la Cev – ha esordito Toscani – grazie agli ottimi rap-porti sull’organizzazione delle gare casa-linghe di Champions. Un’esperienza che la Cev ha giudicato molto positivamente, da qui la scelta per ospitare la Final Four. Hanno giocato un ruolo determinante an-che la folta presenza di pubblico al Pala-Radi e la copertura televisiva garantita da Cremona1».

Quindi Toscani ha iniziato a snocciola-re i nomi dei responsabili. Oltre a Boselli che avrà compiti di coordinamento e col-legamento coi brand nazionali, Toscani (che per il rulo ha partecipato a seminari internazionali per acquisire diverse com-petenze) terrà i rapporti con la Cev, si oc-cuperà di regolamenti per un ruolo più operativo. Il direttore generale Giovanni Ghini sarà il coordinatore della logistica per l’allestimento degli spazi al Palageor-ge di Montichiari, quindi si occuperà di trasporti e coordinamento dello staff. Re-sponsabile finanziario, quindi terrà la contabilità e gli obblighi di legge, sarà Raffaella Storti, mentre il responsabile

marketing è Claudio De Felice, che da inizio stagione occupa lo stesso ruolo nel club. Un impegno rilevante, se solo si pensa che la Final Four verrà trasmessa da 86 tv nel mondo, e per le aziende si tratta di un mercato molto appetibile. Francesca Borroni è la segretaria gene-rale, si occuperà di viaggi e sarà capo protocollo (per le cerimonie di apertura e di premiazione ad esempio). Stefano Ghelfi è il responsabile arbitri, per acco-gliere i delegati Cev e gli arbitri. Respon-sabile medico Graziano Sassarini: in capo a lui tutto il protocollo medico, che prevede visite per arbitri e atlete in colla-borazione col delegato medico Cev, oltre alle procedure antidoping nel laboratorio accreditato. E poi Alessandro Truzzi si occuperà dell’allestimento delle attrezza-ture sportive, dal taraflex al sistema elet-trico, dalla fornitura internet ai due scher-mi giganti che verranno posizionati nel palazzetto. Press officer, quindi si occu-perà di giornalisti presenti e social media (un sito verrà dedicato alla promozione dell’evento), è Riccardo Negri, che col-laborerà con l’ufficio stampa della Cev. Si stimano dalle 100 alle 150 richieste di ac-credito. Doriana Attolini è responsabile della biglietteria, Daniela Valentini, gra-zie all’esperienza internazionale acquisi-ta in azienda, si occuperà del cerimonia-le e dei trasferimenti dagli hotel al pala-sport. Ad Andrea Pini spetterà il coordi-namento informatico: saranno presenti 11 telecamere per il challenge replay a di-sposizione degli allenatori per rivedere immediatamente le azioni contestate. Andrea Formica terrà i rapporti con la Fipav cremonese e gestirà i trasferimen-ti di arbitri, giornalisti e delegati Cev. Infi-ne security coordinator sarà l’ispettore Matteo Mennella, che curerà gli sposta-menti dei supporters. Aggiungiamo un esterno d’obbligo, Samuele Zambon, ex team manager Pomì ed oggi direttore del Palageorge di Montichiari.

Tutti costoro creeranno ciascuno uno staff che comprenderà altri dirigenti del club casalese. Un impegno che dà l’idea della complessità dell’impresa, mentre, come ha affermato il presidente, si cer-cherà di mantenere la squadra fuori dal clima preparatorio per non condizionar-ne il rendimento.

Capitolo biglietti. Si venderà l’abbona-mento alle 4 partite, due di semifinale sa-bato 9 e due di finale domenica 10 apri-le. Il Palageorge ha una capienza di 4500 posti, ma per la Final Four è ridotta a 4000, tutti a sedere. Sorto nel 1993, è in-titolato a Jimmy George, il più grande

pallavolista indiano che morì in un inci-dente stradale nell’87 a Pomponesco, un altro legame con l’Oglio Po. Ai giornalisti verranno riservati 120 posti. Delle 86 tv presenti, una arriva dalla Cina, il che ren-de l’idea del potenziale pubblico. Il Pala-george sarà diviso in tre aree: due curve per 1680 posti, due tribune per 1640 po-sti, e due parterre con 632 posti riserva-ti a team e sponsor, che avranno anche alcuni box. Il 10% dei posti verrà asse-gnato a ciascuno dei tre club che si qua-lificheranno alla finale. Si tratta di un di-ritto di opzione di 400 biglietti ciascuno gestiti in proprio, che se invenduti entro il 4 aprile torneranno alla VBC. Una cur-va (800 posti) verrà dedicata interamen-te ad ospitare il popolo rosa più caldo, mentre i giornalisti dovranno accreditar-si direttamente presso la Cev.

I prezzi. L’abbonamento a 4 gare in curva costerà 60 euro (ridotto 50), in tri-buna 80 euro (ridotto 70), nel parterre 120 euro (ridotto 100), ma quest’ultimo non verrà venduto nella prima fase. Pagano il biglietto ridotto i nati dal 1° gennaio 2002.

La vendita inizierà martedì 1 marzo, quando, come anche mercoledì 2, sarà riservata in prelazione agli abbonati Po-mì. Ognuno potrà acquistare al massimo 2 tagliandi. Non sono nominali, quindi potranno entrare persone diverse nelle diverse gare, ma la perdita del tagliando

comporta la perdita del diritto. Da giove-dì 3 marzo la prevendita verrà estesa a tutti.

Dove comprare. L’acquisto on line è sul sito midaticket.it, raggiungibile col link dal sito della società volleyballcasal-maggiore.it. Ogni persona fisica può ac-quistare al massimo 4 biglietti. I tagliandi si potranno acquistare anche presso al-cuni bar e tabaccherie: Scaglia e Al Ranch di Cremona, Stringa di Montichia-ri, bar del Centro Padano di Casalmag-giore, tabaccheria Ferrari Vescovato e bar Centrale di San Giovanni in Croce.

Come precisato da Ghini, verrà anche realizzato un villaggio introduttivo al Pa-lageorge, grazie alla presenza dell’ampio parcheggio tutto recintato. Una tenso-struttura già presente consentirà la ven-dita di birra, panini e quant’altro, poi un’area hospitality di 150 mq che si ag-giungerà a quella già presente al Palage-orge per invitati Cev. Infine una decina di box in legno che serviranno agli sponsor per la promozione dei loro prodotti. Anti-cipato da un bel portale di ingresso, sa-rà lo spazio per gustare cibo e bere, co-noscendo tifosi di altre nazioni, tra una partita e l’altra.

Per quanto riguarda i pacchetti turisti-ci offerti ai tifosi stranieri, la concomitan-za col Vinitaly assorbirà la ricettività in zo-na (per questo tre alberghi sono già stati prenotati per le atlete, dirigenti Cev e chi opererà sul posto), quindi sarà più facile dirigere verso Cremona le comitive, an-che in base ad accordi già presi con ope-ratori locali, grazie all’agenzia Centro Si-stema. Sulle iniziative collaterali si è aperta la pianificazione con gli enti di Cremona e Casalmaggiore. La presiden-te della Pro Loco casalese Cinzia Soldi è intervenuta dicendo di aver già iniziato incontri con commercianti, ristoranti e con le scuole per sfruttare al meglio que-sta occasione irripetibile. Il presidente Boselli ha detto di aver coinvolto la scuo-la grafica di Santa Chiara per la realizza-zione del biglietto, ed ha chiuso con un auspicio: «Vorremmo che nell’occasione Cremona e Casalmaggiore si colorasse-ro di rosa».

(altro servizio a pagina 25)

L

Sopra la conferenza stampa, a destra il logo ufficiale e sotto l’interno del Palageorge

In settimana si sono disputate le gare di ritorno degli ottavi di finale di Campions League, ed è ora possibile avere un quadro più chiaro delle possi-bili avversarie della Pomì nella Final Four di Champions League. Vi appro-deranno le tre vincitrici dei quarti di fi-nale: andata tra l’8 e il 10 marzo, ritor-no dal 22 al 24 marzo.

Le sei squadre ancora in lizza sono due turche, due russe, un’italiana e una svizzera. Il primo incontro opporrà la VakifBank di Istambul alla Volero Zurigo, recentemente avversaria della Pomì in amichevole in Baslenga. Le turche, dopo aver espugnato il campo dell’Eczacibasi nel derby di Istambul per 3-2, hanno vinto 3-0 il ritorno, men-tre le svizzere, sconfitte a Baku al tie break, hano vinto 3-1 il ritorno qualifi-candosi di misura.

Il secondo in contro sarà tra la Fe-nerbahce Grundig Instambul e la Di-namo Mosca. Le turche hanno repli-cato il 3-0 dell’andata contro le forti polacche del Chemik Police, il che dà l’idea di cosa attenda le casalasche (fuori entrambe le contendenti del giro-ne di qualificazione). Le russe invece hanno fatto seguire al 3-1 dell’andata in Germania un secco 3-0 ai danni del Dresda.

L’ultimo quarto vedrà di fronte la Dinamo Kazan e la Nordmeccanica Pacenza. Le ruzze di Kazan hanno fatto segnare un doppio 3-1 a scapito dell’Uralochka Ntmk Ekaterinburg, mentre le piacentine, sconfitte all’an-data per 3-2 dal Pge Atom Trefi Sopot, hanno prevalso per 3-1 nel ritorno con-tro le polacche.

Ai quarti Piacenza,due russe, Zurigo

e due turche

AVVERSARIE

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Ambulatorio della Cronicità nasce presso la Casa di Cura San Camillo con la volontà di rispondere alle necessità di assistenza delle persone af-

fette da patologie croniche. Queste per-sone, per lo più anziane, richiedono un approccio di cura programmato e pro-attivo. Il professor Pier Paolo Vescovi (nella foto), Responsabile dell’Unità Operativa di Medicina Generale e re-sponsabile dell’Ambulatorio della Cro-nicità, ci spiega come «all’aumentare dell’età è correlato l’aumento di patolo-gie croniche, spesso multiple, che ri-chiedono una valutazione olistica: un paziente cronico multipatologico è au-spicabile abbia una risposta unica e dalla stessa struttura».

«Per il paziente cronico è importante avere un quadro clinico nella sua unità-totalità perché questo permette di ri-durre ospedalizzazioni inopportune e di avere un piano terapeutico condiviso tra gli specialisti delle differenti patolo-gie croniche. L’Ambulatorio della Croni-cità è prima di tutto un’equipe di pro-fessionisti dedicati al paziente: la per-sona con multipatologia cronica viene presa in carico per attuare tutti gli inter-venti tesi a ritardare l’evoluzione della patologia, evitando giornate di degenza ospedaliera e migliorando la qualità di vita mediante l’impiego di protocolli diagnostici e terapeutici condivisi tra il medico di Medicina Generale e l’equipe di Specialisti Ospedalieri.

Spesso nei pazienti cronici multipa-tologici accade che le valutazioni ven-gano fatte in maniera settoriale, per organo o per patologia, ma l’essere vi-vente va sempre considerato nella sua unità-totalità. Nell’ambulatorio conflui-scono pazienti cronici multipatologici affetti da: diabete e malattie metaboli-che, malattie neurologiche quali Parkin-son, vascolopatia cerebrale con o sen-za ictus, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), patologie reumati-che croniche, ipertensione arteriosa, insufficienza renale cronica, artropatie croniche e metaboliche ossee, patolo-gia neoplastica cronicizzata o pazienti con scompenso cardiaco.

L’equipe dell’ambulatorio prende in carico il paziente, monitora il suo stato di salute, programma quindi approfon-

dimenti diagnostici mantenendo uno stretto contatto con il medico di fami-glia (MMG). La programmazione degli approfondimenti diagnostici è essen-ziale perché è dimostrato che il peggio-ramento del quadro clinico è sempre connesso a fattori precipitanti poten-zialmente prevedibili e prevenibili».

Il professor Vescovi sottolinea inoltre come «l’attività svolta presso l’Ambula-torio della Cronicità non consiste nel solo “curare” la persona malata ma si estende al prendersi cura in un continu-um di attività che coinvolge i Medici di Medicina Generale e gli Specialisti Ospedalieri.

L’accesso all’Ambulatorio può avve-nire attraverso il medico di Medicina Generale, il quale individua tra i propri assistiti coloro che necessitano di un percorso dedicato e propone la presa in carico del paziente, o può avvenire a

seguito della dimissione ospedaliera, o ancora attraverso il medico Specialista o il medico Cardiologo che individua,

tra i pazienti che accedono al suo am-bulatorio, i pazienti stabilizzati con pa-tologie concomitanti quali ad esempio

diabete, vasculopatia e propone il per-corso al team della cronicità.

Da ultimo il Prof. Vescovi ci ricorda come «una particolare attenzione e cu-ra è riservata al paziente cronico “fragi-le”, quel paziente affetto da patologie quali Alzheimer o demenza, perché questo è un paziente che ha un decorso della malattia diverso se lasciato solo o se invece inserito in un contesto fami-liare o di centri diurni di supporto».

La prenotazione di visite specialisti-che può avvenire direttamente presso l’Ambulatorio della Cronicità della Casa di Cura San Camillo di Cremona, stanza 178 primo piano, dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 10:30 o telefonicamente al numero 0372567178, attivo dal lune-dì al venerdì dalle 8:30 alle 10:30. L’in-dirizzo mail per eventuali Prenotazioni ed informazioni è: [email protected]

L’ La cura del paziente al San CamilloIl professor Vescovi parla dell’Ambulatorio della Cronicità, nato per aiutare le persone ad affrontare alcuni tipi di patologie

Sabato 27 Febbraio 201614 Speciale Terza Età

MANTENERE SANO IL CERVELLO CON UNA CORRETTA ALIMENTAZIONEL’età che avanza e lo stress quotidiano incidono negativamente

sul nostro cervello. Vi sono delle ripercussioni sulla memoria, sia a lungo che a breve termine. Infatti ad una persona particolarmente stressata può capitare di non ricordare delle cose, di dimenticare una data o un appuntamento; inoltre un cervello non al massimo della forma crea degli stati d’animo negativi. Un aiuto per risolvere questi problemi viene dal cibo, infatti una corretta alimentazione fa bene al cervello. Ecco alcuni cibi consigliati.

Il primo alimento è il pesce azzurro che, grazie all’apporto di ome-ga 3, è molto utile per mantenere il cervello sempre giovane e reat-tivo. In particolare bisogna ricordare lo sgombro e le sardine, utilis-sime anche a mantenere basso il livello di colesterolo. E’ consiglia-bile mangiare questi cibi una o due volte alla settimana. La stessa regola vale anche per l’uovo, che può essere alternato al pesce una volta alla settimana oppure ogni dieci/dodici giorni. Se siete soliti accompagnare i vostri piatti con delle insalate, non dimenticate il radicchio rosso. Anche i broccoletti di Bruxelles e i broccoli in gene-re sono degli ottimi alimenti per proteggere, alimentare e rendere sempre perfettamente efficiente il cervello. I cavoli contengono vita-mina K, che aiuta la capacità di apprendimento e la memoria. Inoltre, per quanto riguarda la frutta, potete optare per per le prugne secche oppure potete semplicemente gustare delle ottime mele fresche, frutti di bosco, mirtilli, meloni e kiwi. Arrivando ai dolci, va bene mangiare del buon cioccolato fondente che, in dosi non eccessive, è un toccasana per il cervello.

ELENCO REPARTI:Dipartimento chirurgicoORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIAOCULISTICACHIRURGIA GENERALEUROLOGIA

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Ortopedia è un settore in continua evoluzione e si pone come obiettivo quello di risol-vere una serie di problemati-che che affliggono un gran

numero di persone. Per approfondire l’argomento abbiamo sentito Stefano Macalli, titolare dell’Ortopedia Macalli in Corso Vittorio Emanuele 43.

«Da più di 80 anni siamo nel settore dell’Ortopedia e in tutti questi anni la nostra sede è rimasta immutata. Tutto è iniziato con mio nonno che produce-va calzature su misura, poi è stata la volta di mio papà, ortopedico, e ades-so ci sono io, laureato in Ortopedia.

Il settore si è evoluto nel tempo ed è cambiato sia per quel che riguarda i pazienti sia per quel che riguarda la tecnologia e i materiali.

Si rivolgono a noi non solo anziani ma tante altre tipologie di persone co-me, ad esempio, sportivi o bambini. E’ proprio su questi ultimi che abbiamo posto soprattutto la nostra attenzione, con un progetto pensato in unione con l’Università di Pavia che utilizza fondi europei da destinare all’acquisto di banchi e sedute ergonomiche da inse-rire all’interno delle scuole. Negli ultimi 10 anni c’è stato un aumento esponen-

ziale della scoliosi dei ragazzi a causa di zaini troppo pesanti e strutture sco-lastiche inadeguate. E’ giusto che si segua l’esempio dei Paesi nordici e si investa per far sì che i ragazzi possano avere una corretta postura anche all’in-terno delle aule.

Oltre a questo progetto ne portiamo avanti altri con il Comune e con diverse realtà del territorio. Uno di questi è le-gato ai materiali salvavita come, ad esempio, il defibrillatore semiautomati-co che per legge da luglio dovrà esse-re presente all’interno delle società

sportive. E’ un aiuto concreto e impor-tante al quale tengo molto.

Nel mio settore, negli ultimi anni, si è assistito indubbiamente anche ad un cambio radicale dei materiali utilizzati. Se prima si utilizzavano plantari di cuo-io ora si usano materiali artificiali di ul-tima generazione che permettono una durata maggiore e una termoregolazio-ne all’interno della scarpa.

Un importante passo avanti è stato fatto anche per quel che riguarda le esoprotesi. I materiali tradizionali sono stati sostituiti da aste in titanio e leghe leggere, da cuffie in fibra di carbonio e da materiali confortevoli e biocompati-bili. Ciò che c’è alle spalle di questa innovazione è un grandissimo studio sui materiali. Si è cercato di abbinare un basso costo di produzione, per ren-derli disponibili a tutti, a una grande resa.

In negozio abbiamo, naturalmente, anche tutta la gamma di calzature su misura e corsetteria, prodotti che sono immancabili e fanno parte dell’Ortope-

dia tradizionale, che non abbiamo co-munque abbandonato.

Una linea che si è evoluta negli ultimi anni, e che stiamo seguendo con par-ticolare attenzione, è quella dei tutori per bambini in età pediatrica, dai 6 ai 10 anni, nella quale trovano posto tu-tori per polso, per caviglia e gessi mo-dulari per la gamba.

Ciò che sto cercando di fare con il mio lavoro è trainare l’Ortopedia nella terza era. Ciò che è importante adesso è anche la mentalità con la quale ci si approccia ai pazienti; serve sinergia con altre figure come fisioterapisti, ge-riatri e osteopati perché ciò che biso-gna offrire alla gente è un presidio, un aiuto a 360 gradi. Serve una visuale ampia e non bisogna più vedere la per-sona come un semplice cliente, ma come un paziente che va aiutato.

La persona che si rivolge a noi sa di poter trovare risposte adeguate, nel modo giusto e in tempi congrui. Riten-go che questo sia un servizio fonda-mentale».

L’Stefano Macalli, titolare del negozio in Corso Vittorio Emanuele, parla delle novità del settore e di alcuni progetti che sta seguendo

Sabato 27 Febbraio 201615Speciale Terza Età

Invecchiare il più tardi possi-bile, o quantomeno avere un aspetto più giovane, è il sogno di molti. Di certo l’elisir di lunga vita non esiste, ma secondo alcuni esperti rallentare in qualche mo-do il tempo è possibile sceglien-do uno stile di vita sano. La cau-sa principale dell’invecchiamen-to sono i radicali liberi. Per difen-dersi dalla loro azione dobbiamo praticare sport, stare più tempo all’aria aperta e, soprattutto, se-guire una dieta ricca di antiossi-danti naturali. Vediamo alcuni cibi ricchi di queste sostanze.

Tra i cibi più ricchi di antiossi-danti troviamo l’olio extravergine di oliva che è ricco di vitamina E e di acidi grassi insaturi ed è in grado di proteggere il sistema cardiovascolare. La cipolla rossa contiene molte vitamine, ma an-che iodio, zinco e potassio. Ha

molte proprietà benefiche, fa be-ne al cuore, ma soprattutto ai reni perché favorisce l’elimina-zione delle tossine. Inoltre, la cipolla aiuta a combattere l’in-sonnia. Questo ortaggio però va consumato crudo. L’aglio, man-giato cotto o crudo, contribuisce a prevenire il cancro così come le malattie del cuore e impedisce la degenerazione cellulare. I ca-voli, le rape e i broccoli conten-gono vitamina C e proteggono dai tumori e dal rischio di cata-ratte agli occhi. Non dimenti-chiamo i pomodori che conten-gono anch’essi vitamina C e racchiudono un potentissimo antiossidante come il licopene. Questa sostanza è molto impor-tante perché protegge il nostro corpo da ictus, contrasta il cole-

sterolo e la pressione alta. Un altro cibo importante per com-battere l’invecchiamento è la carota che contiene vitamina C e beta-carotene ed è molto ricca di antiossidanti. Poi un alimento fondamentale per contrastare l’invecchiamento è il carciofo perché purifica il fegato e i reni, contiene ferro e contribuisce ad abbassare il livello di colesterolo nel sangue. E’ un ottimo antios-sidante oltre ad avere un’azione digestiva e diuretica.

Sicuramente mangiare frutta e verdura fresca aiuta a restare in salute e ad allungare l’aspet-tativa di vita. Ottimi per combat-tere l’invecchiamento sono an-che i frutti rossi e blu. Il melogra-no ad esempio protegge il cuore e le arterie, in più ha proprietà

antinfiammatorie e protegge il tratto gastrointestinale dai tumo-ri. I mirtilli, così come tutti i frutti di bosco, hanno forti proprietà antiossidanti. Benissimo anche tutti i frutti rossi come fragole, ciliegie, angurie e bacche di goji. Queste ultime sono tra le fonti di cibo naturale con più nutrienti esistente sul nostro pianeta.

Combattono i radicali liberi e prevengono le patologie tumora-li legate alla pelle. I frutti verdi come i kiwi proteggono dalle malattie degenerative come Par-kinson e Alzheimer nonché dall’invecchiamento cellulare.

Il pesce, come il salmone e il tonno, è ottimo per combattere l’invecchiamento grazie agli

Omega-3 che proteggono le cel-lule cerebrali migliorando la con-centrazione. Anche il cioccolato, soprattutto quello fondente, ha potere antiossidante grazie al cacao in esso contenuto. Previe-ne inoltre le malattie cardiache. Importante è anche il tè verde. Un uso regolare di tè verde rimi-neralizza le ossa, la pelle e i ca-pelli e rafforza il sistema immuni-tario.

Bene anche l’uso della pasta integrale che contiene carboi-drati complessi e ricchi di fibre e contiene più ferro rispetto alla pasta normale.

Infine, non dimentichiamo una risorsa naturale indispensabile come l’acqua. E’ necessario be-re due litri di acqua al giorno per mantenersi in salute. Infatti essa libera il nostro organismo dalle tossine e dai rifiuti "sgraditi".

CIBI CONTRO L’INVECCHIAMENTO: IL BENESSERE PASSA DALLA TAVOLA

La continua evoluzione dell’Ortopedia

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on l’avanzare dell’età, si va incontro a una serie di proble-matiche fisiche e psichiche che vanno a toccare un po’ tutti gli organi del nostro cor-

po. Si tratta di un progressivo logora-mento, un processo del tutto naturale e inevitabile che, tuttavia, può essere ral-lentato e affrontato in modo più sereno prendendosi semplicemente più cura di se stessi.

L’esercizio fisico, se eseguito con co-stanza e in modo razionale, che tenga quindi conto dell’età e delle reali condi-zioni fisiche di chi lo pratica, fa sì che non solo questa degenerazione venga limitata, ma addirittura in alcuni casi re-gredisca. Il movimento porta a tutta una serie di benefici.

Esaminiamoli brevemente, apparato per apparato, cominciando da quello respiratorio che negli anziani, a causa dell’indurimento dei vasi sanguigni, del-la minore funzionalità dei muscoli respi-ratori unita alla diminuzione della mobi-lità costale porta, anche dopo un picco-lo sforzo, a una respirazione affannosa. Stretching, ginnastica respiratoria e at-tività cardiovascolare permettono al proprio sistema respiratorio di riprende-re a funzionare correttamente. Ma l’or-ganismo che più di tutti beneficia della pratica dell’attività motoria è il cuore. L’anziano allenato, infatti, ha un musco-lo cardiaco in grado di contrarsi mag-giormente, a riposo ha una frequenza cardiaca inferiore e, grazie alla superio-re gittata sistolica, ha tessuti più irrorati e ossigenati. Passiamo al nostro siste-ma scheletrico: è risaputo che, con il passare del tempo, le ossa si deminera-lizzano, divenendo molto più fragili. Eb-bene, l’esercizio fisico, svolto a carico, come ad esempio, camminare, contri-buisce a mantenere una più che discre-ta densità ossea, evitando pericolose e spesso fatali fratture. Un altro elemento che viene incrementato notevolmente con l’attività motoria è la forza, un para-metro assolutamente da non sottovalu-tare per motivi fisici e psichici. A una certa età, fatalmente, il numero e la grandezza dei mitocondri diminuiscono e i muscoli non sono più in grado di as-solvere pienamente ai propri compiti. Anche in questo caso un regolare eser-cizio fisico vascolarizza il muscolo e aumenta il numero e la grandezza dei mitocondri, donando maggiore sicurez-za e autonomia.

QUANDO SI ALLENA IL CORPO SI ALLENA ANCHE IL CERVELLO - Sino a qui abbiamo visto come l’esercizio fisico possa farci guadagnare anni di vita in salute fisica.

Ma, se fossimo poco presenti cere-bralmente, a cosa ci servirebbe tanta longevità? Il problema se lo sono posto numerosi scienziati di tutto il mondo e le conclusioni sono state pressoché univoche. La strategia più efficace per

prevenire e rallentare il declino cognitivo è l’attività fisica. Un po’ di moto quoti-diano contribuisce a irrorare maggior-mente il nostro organo pensante ed evita l’inevitabile perdita di volume della massa cerebrale.

Non solo, ma grazie alle nuove tec-nologie di diagnostica per immagini, si è scoperto che l’esercizio fisico stimola anche la nascita di nuove cellule nell’ip-pocampo, la struttura del cervello che

controlla memoria e apprendimento, e contribuisce persino a creare nuovi contatti tra le sinapsi.

SCEGLIERE L’ESERCIZIO FISICO PIÙ ADATTO - Durante la terza età si può praticare qualsiasi attività fisica, a patto che sia moderata e costante. E’ evidente che saranno avvantaggiati gli anziani che non hanno condotto una vita sedentaria e che non soffrono di patologie cardiovascolari o articolari. Ma anche in tal caso, sotto attento con-trollo medico, non vi è alcuno sport pre-cluso. Detto ciò, vi sono alcune attività più adatte di altre. Eccole.

• Fit walking - Idoneo per chi, senza porsi particolari obiettivi, desidera sem-plicemente mantenersi in buona salute, camminando a passo sostenuto all’aria aperta. Il segreto è farlo per almeno una mezz’ora al giorno. Gli effetti positivi sono molti: è un ottimo allenamento per l’apparato cardiorespiratorio, aumenta la densità ossea e la resistenza, favori-sce il ritorno venoso e tonifica i musco-li, soprattutto degli arti inferiori.

• Ginnastica in acqua - Può essere praticata proprio da tutti, anche da chi per motivi di schiena, eccessivo peso o

problemi articolari, specie agli arti infe-riori, è bene esegua attività senza so-vraccarico per le anche e ginocchia. Il corpo in acqua, infatti, alleggerito di parte del suo peso, si muove liberamen-te, senza rischiare quei microtraumi che l’attività sul suolo provoca. Essendo poi la resistenza dell’acqua sei volte supe-riore a quella dell’aria, il lavoro musco-lare, anche attraverso esercizi molto semplici, è notevole. Si migliora inoltra la circolazione venosa perché l’idro-massaggio creato dai movimenti stimo-la il ritorno del sangue verso il cuore. Infine, l’attività in acqua, specie se cal-da, favorisce il rilassamento muscolare e psicologico, alleviando dolori, rigidità e stress.

• Pilates - E’ un metodo di ginnastica dolce particolarmente indicato per gli anziani, in quanto si compone di se-quenze di movimenti fluidi, controllati e armonici. Ogni esercizio deve essere eseguito in modo molto preciso e sem-pre coordinato alla respirazione. Anche la stabilizzazione del baricentro è fon-damentale e la si ottiene attraverso spe-cifici esercizi per il cosiddetto ‘core’, ovvero tonificando addominali, lombari e dorsali.

C Anziani e sport, muoversi per vivere meglioSono varie le attività che, affrontate con regolarità, permettono di contrastare l’avanzare degli anni e trarre notevoli benefici fisici e psicologici

Sabato 27 Febbraio 201616 Speciale Terza Età

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Inas è il patronato della Cisl da oltre 60 anni. Agli inizi della nostra storia ci chiamavano gli "avvocati dei poveri" per il nostro impegno nel garantire

la tutela gratuita a chi non poteva per-mettersi di difendere i propri diritti a pa-gamento. Assistere, tutelare, offrire con-sulenza a tutti i cittadini, dentro e fuori dal luogo di lavoro è da sempre il nostro modo per declinare i valori di solidarietà sociale su cui si fonda il sindacato di cui facciamo parte. Abbiamo cominciato aiutando le vittime di infortuni sul lavoro e malattie professionali, prendendo le loro difese per garantire un risarcimento equo al lavoratore e ai suoi familiari. Nel tempo, ci siamo dedicati ai diritti degli invalidi civili, delle donne lavoratrici e dei disoccupati, senza mai dimenticare i connazionali residenti all’estero.

Oggi la platea dei nostri utenti si è ampliata, ma lo spirito che anima la no-stra attività non è cambiato: la difesa e la promozione gratuita dei diritti sociali, in particolare del diritto alla salute, all’assistenza, alla previdenza – dai qua-li dipende in larga misura la qualità del lavoro e della vita – rappresentano gli obiettivi primari del nostro operato. Per questo, aiutiamo il cittadino a districarsi tra norme e iter burocratici facendo da tramite con la pubblica amministrazio-ne, attraverso il supporto professionale dei nostri operatori.

Con il mercato del lavoro che cam-bia, cambiano anche le tutele da garan-tire: la previdenza complementare ai giovani, i permessi di soggiorno agli im-migrati o la prevenzione degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali sono solo una parte di questi nuovi di-ritti. L’Inas ha l’obiettivo di difenderli, mettendo al centro la persona e i suoi bisogni passando per il lavoro, per ar-rivare alla pensione. Per questo motivo, ogni anno milioni di persone frequenta-no la nostra rete di uffici ben radicata sul territorio in Italia e all'estero. I nostri compiti si collocano tra i diritti costitu-zionali dei lavoratori, delineati nell’arti-colo 38 della Costituzione italiana. La nostra attività è regolata dalla legge di riforma degli istituti di patronato (legge n. 152 del 30 marzo 2001) ed è sottopo-sta a verifica del Ministero del Lavoro.

Ci sono due scadenze importanti a fine mese (le domande devono perveni-re entro il 1° marzo). La prima riguarda i lavoratori salvaguardati: sono diverse le tipologie di soggetto interessate, per avere accesso alla settima “salvaguar-dia” queste persone dovranno accede-re alla pensione entro il 6 gennaio 2017.

La seconda riguarda le persone che svolgono un lavoro usurante; la scaden-za non è perentoria, ma è utile per chi vuole andare in pensione a fine anno. Chi ne fa richiesta deve aver svolto per almeno 7 degli ultimi 10 anni un lavoro usurante come, ad esempio, turni not-turni. I requisiti generali per i dipenden-ti sono 61 anni e 7 mesi di età, 35 anni di contributi e quota 97,6; per gli auto-nomi sono 62 anni e 7 mesi di età, 35 anni di contributi e quota 98,6. Le distin-zioni aumentano poi per i lavoratori che hanno fatto da 64 a 71 o da 72 a 77 turni notturni per anno. Per maggiori informazioni e chiarimenti è sempre possibile rivolgersi agli uffici presenti sul territorio.

Alcune novità sono legate ai requisiti e alle modalità di concessione dell’as-segno di disoccupazione ASDI. Il decre-to interministeriale che lo disciplina è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficia-le, ma si attende ancora un apposito messaggio dell’INPS in merito. I lavora-tori che possono beneficiare dell’ASDI devono aver fruito della prestazione NASPI, per l’intera durata, entro il 31.12.2015 e devono risultare ancora in

stato di disoccupazione al termine di questo periodo; sempre al termine di fruizione della NASPI devono avere un figlio minorenne o un’età pari o superio-re a 55 anni senza aver mai maturato i requisiti per la pensione (vecchiaia o anticipata); devono essere in possesso di un’attestazione dell’ISEE inferiore a 5.000 euro e devono aver sottoscritto un apposito progetto personalizzato presso il servizio per l’impiego compe-tente. L’ASDI è corrisposto mensilmen-te e la durata massima è di 6 mesi. Il suo importo è pari al 75% dell’ultima inden-nità NASPI percepita e, comunque, non può essere superiore all’importo dell’as-segno sociale (448,52 euro). L’importo può essere incrementato in caso di pre-senza di figli a carico. Durante il periodo di fruizione dell’ASDI il lavoratore può instaurare un nuovo rapporto di lavoro subordinato oppure intraprendere un’attività lavorativa autonoma. La co-municazione all’INPS di tali novità dovrà essere effettuata entro un mese dall’ini-zio dell’attività lavorativa.

Una piccola novità della Finanziaria è legata alla maternità, con i voucher bab-sitting utili per babysitter o asili a patto

che si rinunci al congedo parentale. La richiesta può essere fatta online ed è valida anche per le lavoratrici autono-me. Novità anche sul versante paterni-tà, il cui congedo obbligato passa da uno a due giorni dopo la nascita del fi-glio o dopo l’adozione di un bambino. A questi se ne possono aggiungere due facoltativi sottraendoli a quelli della mamma. Torna poi il rimborso spese, dato da INPS e INAIL, per cure termali per patologie o infortuni dovuti al lavoro.

Quello che mi preme sottolineare, in-fine, è che nonostante i tagli e le difficol-tà che hanno costretto alcuni patronati a chiudere, altri, come noi, continuano a lavorare gratuitamente per il bene dei cittadini e dei lavoratori. Questo penso sia un servizio fondamentale. A propo-sito dei servizi che offriamo, la Federa-zione Pensionati da due anni collabora con il Comune di Cremona e a Spazio-Comune, in piazza Stradivari, è stato aperto uno sportello per supportare an-cora di più le persone. Il mercoledì mat-tina dalle 9 alle 12 potrete trovare una nostra operatrice che potrà aiutarvi, chiarire i vostri dubbi o risolvere i vostri problemi.

L’Massimo Sarzi Sartori, responsabile provinciale, parla del patronato della Cisl e di alcune novità riguardanti il mondo del lavoro

Sabato 27 Febbraio 201617Speciale Terza Età

Quando si arriva alla tanto attesa età della pensione, sono due le situazioni che possono verificarsi: o si inizia finalmente a godersi il tempo libero, oppu-re si cade in una lieve depres-sione, perché le abitudini cam-biano e si sente la mancanza dei colleghi e del lavoro che si svolgeva prima.

Sono soprattutto gli uomini, statisticamente, a vivere in mo-do sbagliato l’età della pensio-ne, che invece ha tanto da of-frire. Naturalmente si ha molto più tempo a disposizione; ciò che bisogna fare è saperlo in-vestire e gestire nel migliore dei modi.

Ecco, allora, cinque consigli per sfruttare al meglio il tempo libero dopo la pensione.

Il primo consiglio è quello di viaggiare. Se si sono fatte molte rinunce durante la vita lavorati-va, questo è proprio il momento per cominciare a spostarsi e scoprire quei posti che si è tanto desiderato vedere. Se il fisico lo consente, non bisogna porsi li-miti. Via libera anche a viaggi intercontinentali, così come a lunghe passeggiate rilassanti in montagna.

Il secondo consiglio è quello di fare sport. In questo caso non si devono intendere lunghe se-dute in palestra o corse fino a sfinirsi. Mantenersi in movimen-to è molto importante, soprat-

tutto durante la terza età ed è possibile quindi fare lunghe pas-seggiate all'aria aperta o dedi-carsi alla bicicletta, particolar-mente consigliata per la mobilità articolare.

Il terzo consiglio è quello di dedicarsi ai nipoti. Se si hanno figli e nipotini ancora in età sco-lare, sicuramente ci sarà biso-gno di un ulteriore aiuto in casa. Ci si può offrire di accompagna-re i bambini a scuola, di aiutarli con i compiti o di prepare loro qualcosa di buono per il pranzo. Con i bimbi raramente ci si an-noia e c’è sempre qualcosa da fare.

Il quarto consiglio è quello di iscriversi ad un circolo. Non si deve pensare che siano solo ed esclusivamente posti per chi è già molto in là con gli anni. I cir-coli sono ottimi luoghi di aggre-gazione dove si svolgono mol-tissime attività come il gioco delle carte, tornei di bocce e molto altro ancora.

L’ultimo consiglio è quello di iscriversi all’Università della Ter-za Età. Se lo studio è sempre stata una passione messa da parte, perché non iniziare ora che si ha a disposizione più tem-po libero? Le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare.

IL TEMPO LIBERO DOPO LA PENSIONE: ECCO COME SFRUTTARLO AL MEGLIO

Inas, assistenza e tutela per i cittadini

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ono sempre più numerosi gli stu-di e le esperienze che attestano l’utilità della musicoterapia. So-litamente è nelle strutture resi-denziali che i pazienti geriatrici

hanno l’opportunità di iniziare un percor-so preventivo/terapeutico con la musica, che diventa aiuto e sostegno psicologico.

L’ingresso in istituto rappresenta un momento di forte cambiamento delle condizioni ambientali (abbandono della propria casa e del proprio paese), affet-tive (si lasciano parenti, amici e cono-scenti) e comportamentali (mutano a volte radicalmente le abitudini quotidia-ne). Questo brusco cambiamento nello stile di vita può creare problemi e talvol-ta depressione. Per ovviare in parte a queste situazioni, in questi ultimi anni nelle strutture residenziali per anziani si stanno attivando sempre più spesso dei programmi animativi e preventivi/tera-peutici. L'anziano viene, quindi, coin-volto in attività corporee, manuali, gra-fico-pittoriche, teatrali, verbali e musi-cali. Tra gli interventi musicali un posto di rilievo è ricoperto sempre più dalla musicoterapia. E’ necessario, però, che le sedute si integrino con le altre attività di animazione e con le attività sanitarie ed assistenziali, per perseguire assieme i seguenti obiettivi:• valorizzare la persona nella sua globalità;• attivare e mantenere nell'anziano l’in-teresse per una socialità viva e positiva;• mantenere nei pazienti l’autonomia a livello cognitivo, sensoriale e funzionale;• fornire momenti di benessere agli ospiti;• migliorare la qualità di vita nel reparto;• recuperare e/o mantenere delle capa-cità residue anche in soggetti affetti da deterioramento mentale.

L’anziano, anche quello che non ha ricevuto un’educazione musicale, ha una competenza esperienziale in tutto quello che concerne il campo sonoro-musicale: la conoscenza di canti, il ri-cordo di eventi sonori per lui significa-tivi, le pratiche sociali inerenti la musica come il ballo, le serenate, i cantastorie, gli strumenti musicali. Questo bagaglio sonoro-musicale che l’anziano si porta dentro, che lo accompagna, che parla della sua storia, del suo vissuto, dei suoi sentimenti, delle sua sensibilità, delle vicende passate, della sua cultura diventa materiale su cui lavora il musi-coterapeuta. Vediamo allora alcune

funzioni e alcuni obiettivi della musico-terapia per le persone anziane.

MOVIMENTO E RILASSAMENTO - La musica è uno stimolo fisico che aiuta il rilassamento e la distensione muscolare ed il movimento degli arti; essa motiva la motricità e costituisce un supporto ed una spinta per la mobilizzazione attiva.

SOCIALIZZAZIONE - La musica, co-me attività sociale, agisce sul piano della prevenzione, facilita la comunica-zione; consente l’integrazione del grup-po, la partecipazione e lo stabilirsi di legami interpersonali, il rinforzo dell’identità del singolo, l’emergere di sentimenti positivi originati dalla sensa-zione di appartenenza.

RICREAZIONE (aspetto ludico) - La musica può essere fonte di godimento, di gioia e di divertimento spontaneo; essa dà un piacere momentaneo che non richiede sforzo di apprendimento né implica preparazione.

GRATIFICAZIONE (aspetto animati-vo) - L'influenza di un clima musicale incoraggia visibilmente l’attività gene-rale, l’espressività e la creatività, au-mentando la considerazione di se stes-si e l’autostima.

AIUTO ALLA MEMORIA (terapia della reminescenza) - La musica fa rivivere momenti del passato, rende presenti situazioni connotate in senso emotivo, soprattutto i periodi felici della vita, e aiuta a ristrutturare la no-zione del tempo; attraverso l’uso di canzoni e musiche accettate e ricono-sciute si stimolano i ricordi e le asso-ciazioni.

APPRENDIMENTO - La musica facilita l’apprendimento secondo due modalità principali: il riapprendimento di una de-strezza perduta o menomata in seguito a malattie o traumi e l’apprendimento di nuove competenze per compensare quelle perdute o menomate.

CONTATTO CON LA REALTA’ - La mu-sica aiuta gli anziani a stabilire e man-tenere durante gli incontri il contatto con la realtà; la scansione settimanale degli incontri, inoltre, aiuta a percepire la sensazione del tempo.

SOSTEGNO E RINFORZO PSICOLO-GICO - La musica dà sollievo, calma l’ansia e consente all’anziano di allen-tare l’attenzione su se stesso e i suoi disturbi permettendogli di allontanare pensieri negativi e atteggiamenti di compatimento.

PROIEZIONE (liberazione di emozio-ni e di tensioni psichiche) - La musica può essere un mezzo proiettivo che sti-mola le libere associazioni e produce la liberazione delle emozioni e dei conte-nuti inconsci, aiutando l'espressione e la canalizzazione delle pulsioni interne disturbanti; la musica può essere uno strumento proiettivo di induzione e di suggestione, finalizzato ad un cambia-mento terapeutico.

L’esperienza musicale nel paziente anziano istituzionalizzato è un’occasio-ne importante per impegnarsi in attività spesso nuove e di grande coinvolgi-mento sul piano emozionale, rievocati-vo e cognitivo.

IL CANTO - Con la pratica corale, che è certamente una delle attività principa-li dell'intervento musicoterapeutico, si realizzano momenti di socializzazione e di informazione culturale. Cantare fa bene all’apparato respiratorio e a quel-lo digestivo e può influire positivamente sullo stato generale di salute.

La canzone popolare diventa stru-mento evocativo che risveglia le memo-rie affettive legate alle esperienze della vita passata e che fa riaffiorare le emo-zioni vissute in gioventù. Associare al canto la narrazione, la reminescenza e

la conseguente verbalizzazione è un modo che consente alle persone di far luce e di ricostruire la propria vita pas-sata, ma anche presente e futura.

LA DANZA - Lo stimolo ritmico-musi-cale a volte induce spontaneamente a partecipare alla danza; addirittura mol-to spesso questi comportamenti sono automatici, infatti sono gli stessi pa-zienti ad iniziare da soli la danza che li aiuta ad orientarsi nel tempo e nello spazio.

La danza permette di migliorare l’umore e aumentare la fiducia in se stessi; inoltre semplici esercizi motori a tempo di musica riattivano la circolazio-ne sanguigna, aumentano il tono mu-scolare e allentano l’irrigidimento.

L’ASCOLTO - L’ascolto di musica sem-plice può inserirsi nella routine quoti-diana della vita della residenza, renden-do diversa la giornata. L’ascolto è uti-lizzato non solo come mezzo di distra-zione, ma come momento importante per riavviare l’anziano ad una percezio-ne attenta e globale.

Ascoltare permette di riattivare molte funzioni cerebrali perché è un’azione complessa che coinvolge non solo la componente affettiva della persona ma anche quella razionale.

S Musicoterapia, il potere curativo delle noteSoprattutto per le persone ricoverate nelle strutture residenziali, questo approccio aiuta a socializzare nonché ad essere attivi e propositivi

Sabato 27 Febbraio 201618 Speciale Terza Età

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li animali sono fondamentali per la crescita dei bambini, ma la loro presenza aiuta an-che in età avanzata. Studi recenti hanno dimostrato co-

me gli anziani che vivono con un anima-le hanno una salute fisica e psichica migliore, relazioni sociali più soddisfa-centi e, in definitiva, un’esistenza quali-tativamente e quantitativamente miglio-re dei coetanei che vivono senza anima-li. Occuparsi di un animale non è soltan-to un riempitivo della vita, ma un tocca-sana che spesso restituisce vitalità a chi l’ha persa. Gli animali hanno notevoli effetti sullo stress e permettono di tene-re sotto controllo la pressione e i proble-mi cardiovascolari, molto frequenti negli anziani, nonché di stimolare a mante-nersi fisicamente attivi migliorando ulte-riormente lo stato di salute generale dei proprietari. Ecco alcuni consigli per la scelta dell'animale che andrà a fare compagnia alla persona anziana.

• Decidete insieme - Anche se lo fate con le migliori intenzioni, evitate di pre-sentarvi dall’anziano con la sorpresa del cucciolo in regalo. Prima di prendere un animale è fondamentale che tutti siano d’accordo, soprattutto la persona su cui graveranno la maggior parte delle in-combenze relative alla sua cura. E que-sto vale sia se l’anziano vive in famiglia con voi sia se vive solo.

• Siate un po’ psicologi - Davanti a un rifiuto cercate di capire se il “no” è dovuto a un reale desiderio di non ave-re animali (più che legittimo) o se è do-vuto piuttosto alla paura di non poterse-ne occupare come meriterebbe in caso di ricovero o malattia (che è altrettanto legittima). In questo caso, e solo in que-sto, potete insistere e provare a far ca-pire alla persona che non è necessario rinunciare alla compagnia di un animale se davvero la desidera.

• Mettetevi a disposizione per inter-venire nella cura dell’animale in caso di necessità. E’ un’ottima soluzione per rassicurare la persona circa i suoi timo-ri e rimuovere l’ostacolo all’adozione di un animale. Siate però sinceri e obietti-vi: non promettete ad esempio che por-terete fuori il cane tutte le volte che sarà necessario se abitate dall’altra parte della città o di occuparvi del gatto a cui siete fortemente allergici.

• Confrontatevi per la scelta dell’ani-male ed eventualmente della razza - Dovete trovare un giusto compromesso tra i desideri della persona anziana e le

sue reali condizioni di salute o stili di vita. Il cane è di certo un compagno che difficilmente lascia a una persona le oc-casioni per sentirsi solo o abbattuto.

Inoltre, spinge a uscire, fare moto e ve-dere altre persone. Tuttavia, deve uscire più volte al giorno con qualunque tem-po o condizione di salute del proprieta-

rio e poi richiede molta energia per star-gli dietro soprattutto se è giovane e vi-vace. In questo caso si può optare per un gatto che fa vita più casalinga e può essere ugualmente affettuoso.

Ma anche la compagnia di altri ani-mali può dare benefici alla persona an-ziana senza gravarla eccessivamente per le cure. Gli uccellini, ad esempio, sono spesso molto graditi alle persone anziane proprio perché sono piacevoli e non richiedono energie o sforzi fisici eccessivi.

• Valutate l’aspetto economico - Ol-tre al costo degli accessori iniziali indi-spensabili o quello iniziale per l’acquisto dell’animale se lo sceglierete di razza, dovete tener conto anche dei costi di mantenimento che potrebbero essere molto gravosi per le possibilità econo-miche di un pensionato.

• Scegliete insieme l’esemplare - In-dipendentemente dall’animale e dalla razza su cui vi troverete d’accordo, è meglio che la persona con cui dovrà vivere sia presente al momento della scelta dell’esemplare se appena è pos-sibile. Spesso deve solo scattare quel feeling particolare che è difficile spiega-re a parole.

• Aiutateli - Siate pronti ad aiutare la persona anziana nella cura dell’animale sin dai primi mesi di convivenza che spesso sono i più complicati, ma con discrezione, senza sostituirvi a lei per-ché è importante che l’animale instauri il rapporto di affetto e fiducia più forte con la persona anziana.

• State pronti a ogni necessità - E’ sempre bene tenersi informati sulle abi-tudini alimentari e di vita e sullo stato di salute degli animali dei parenti anziani che non vivono con noi e avere a porta-ta di mano i numeri di telefono utili per la loro cura (negozi, cliniche aperte 24 ore su 24 e veterinari in zona). In questo modo possiamo aiutare la persona an-ziana per ogni emergenza o sapere a chi rivolgerci nel caso dovessimo prender-cene cura noi per un periodo più o me-no lungo.

G La scelta dell’animale per la persona anzianaOccuparsi di un amico a quattro zampe è un vero e proprio toccasana che fa bene al fisico e dona gioia e vitalità

Sabato 27 Febbraio 201619

pet therapy, quando gli animali aiutano l’uomoSempre più persone si prendono cura degli animali, ma mol-

to spesso succede anche il contrario perché ci sono animali che contribuiscono a far star bene le persone e a mantenerle attive nel tempo. Abbiamo sentito in merito Giuliana Caronna, medico veterinario e operatore di zooantropologia assistenzia-le. «Ho fatto per molto tempo volontariato per gli anziani con AVULSS; avendo da sempre però avuto la passione per gli animali ho deciso di intraprendere un percorso che mi portas-se ad unire entrambe le cose. Con la Onlus Doctordogs ho partecipato presso l’Azieda “Cremona Solidale” ad attività assistite con gli animali (pet therapy). Gli incontri di gruppo, in cui partecipavo assieme al mio cane unitamente ad un’altra coppia cane-coadiutore, sono sempre stati molto graditi dai partecipanti. Questo tipo di attività favorisce il benessere della persona anziana e in più l’animale crea un gruppo relazionale attorno ad esso, diventando un fulcro per la socializzazione anche tra le persone.

Quando si intraprendono dei percorsi di pet therapy (IAA) è fondamentale che i cani siano educati e preparati a livello com-portamentale, ad essere particolarmente sociali verso le per-sone (alcuni poi potranno essere inseriti in progetti con bam-bini, disabili, anziani, anche in base alle caratteristiche sogget-tive del singolo animale). Quello che però mi preme sottoline-are è che avere un cane che rispecchi tutte queste caratteristi-

che non è sufficiente; è fondamentale che anche l’operatore/coadiutore sia preparato perché quello che conta davvero in questi casi è la coppia uomo-animale. Chi gestisce percorsi di pet therapy deve saper “leggere” il proprio cane in modo da salvaguardarne il benessere in seduta e, contemporaneamen-te, avere una spiccata sensibilità nei confronti delle persone che usufruiscono di questa co-terapia. Si tratta, in poche pa-role, di saper aprire la relazione degli utenti verso l’animale nel modo più opportuno.

Come medico veterinario esperto in IAA, però, ho un ram-marico: quello di non essere riuscita a creare un’equipe con la collaborazione di qualche medico nell’ambito di strutture sani-tarie per portare avanti progetti di pet therapy sul territorio cremonese. Poiché la costruzione di questi gruppi richiede molte figure professionali essi sono abbastanza cari sia dal punto di vista economico che di risorse umane e questo è, senz’altro, un altro problema che spesso non permette di co-minciare con il lavoro.

In Italia, inoltre, quando si parla di pet therapy si sente di tutto e di più e anche molte persone che ruotano attorno ad essa non sempre sono veramente preparate; la speranza è che con le ultime linee guida in materia si metta ordine e si unifichi-no dei percorsi obbligatori per preparare chi è interessato a lavorare in armonia con animali e persone.

Speciale Terza Età

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Sabato 27 Febbraio 2016

CUP Centro Unificato di PrenotazioneDove: padiglione n. 12,

a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo PrioriOrari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00

orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00;Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde

800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUPAttraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole

unità operative o servizi come indicato di seguito:

ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra.

Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00.

Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.

Consegna campioni istologici e citologiciLa consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padi-

glione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto).

RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra).TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di presta-zioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle

08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.

SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni)

Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La pre-notazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999.Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze

alla mammella, agoaspirati, ecografieDove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì

dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614.Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefo-

nica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.

RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra

vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì

dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.

MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro

Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio

Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

CENTRO DIABETOLOGICODove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero.

Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inqua-dramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio

metabolico e screening delle complicanze croniche).Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di perso-na comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a vener-

dì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715.

CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta

del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'in-gresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle

10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452

CENTRO EMOSTASI E TROMBOSIMonitoraggio delle terapie anticoagulanti.

previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup

Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIATest di tolleranza al lattosio e patch test

Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettua-no telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle

10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Pa-diglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00.

IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, prepara-

zione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, mo-

noblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì

GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni tele-

foniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30.

MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato mo-

noblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200.

PSICOLOGIADove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì

dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409.

ONCOLOGIA MEDICADove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì

dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248.

TERAPIA DEL DOLOREDove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata

telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso

numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

GLI ORARI PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA

20

La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: poliambulatorio MEDICENTER Cremona 0372-434988

GADESCO PIEVE DELMONA: Poliambulatorio MED c/o Ipercremona2 0372-803801CREMA SPAZIO BENESSERE VIA CASTELLO 12. Cel 366-4759134

MANERBIO Poliambulatorio Minervium Via Verdi 64 - Manerbio 366-4759134

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a cura della dottoressa Annalisa Subacchi

La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected] • oppure a: [email protected]

www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134

Negli ultimi 5 anni sono ingrassata di 15 kg. sono al-ta 165 cm. e peso 78 kg. La pancia soprattutto mi in-fastidisce. Cosa ne pensa dell'assunzione di XLS lipi-di, visto che mangio tantissimo grana padano e non riesco a farne a meno, e' diventato come una droga. 3 anni fa mi e' stato diagnosticato un fibroma di circa 2 cm. Puo' dipendere da questo l'ingrossamento dell'addome?

Dai dati che mi fornisce lei presenta un certo sovrappe-so che sicuramente spiega l’ingrossamento dell'addome. Il Grana padano, come del resto gli altri formaggi stagio-nati, è un alimento ad alto contenuto calorico che deve essere consumato con prudenza soprattutto da chi ha problemi di sovrappeso. Piuttosto che assumere farmaci quindi cercherei di capire il motivo di questo consumo che lei stessa definisce esagerato.

di Giulia Sapelli

i è concluso con un segno positivo l’anno 2015 per i tra-pianti di organo nel nostro Paese, con un totale di 3.317 interventi eseguiti (67 in più

rispetto al 2014 e 228 rispetto al 2013). Questi i dati presentati nei gior-ni scorsi da Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale Trapian-ti, relativamente alle attività di dona-zioni e trapianti di organi, tessuti e cel-lule del 2015.

Secondo lo studio, cresce com-plessivamente l’intera attività trapian-tologica, con alcune peculiarità: cuore e fegato hanno registrato un buon incremento, arrivando rispettivamente a 246 (19 in più rispetto al 2014) e 1067 interventi (10 in più rispetto al 2014). I trapianti di rene sono stati 1.877, in aumento grazie agli interven-ti eseguiti da donatori viventi. Il polmo-ne ha subìto una leggera inflessione (112 nel 2015; 126 nel 2014) mentre il pancreas risulta in crescita (50 nel 2015; 43 nel 2014).

Altrettanto positiva l’attività trapian-tologica per i tessuti e le cellule stami-nali emopoietiche; per quest’ultime, sono stati 704 i trapianti da donatore non familiare adulto (+11 rispetto al 2014) e in aumento quelli da donatore familiare semi-compatibile (“aploiden-tico”). Nel 2015 si confermano i trend di donazione registrati nell’anno pre-cedente, con alcuni importanti segnali positivi. Sono stati 2.332 gli accerta-menti di morte con criteri neurologici (nel 2014 erano stati 2.349); il numero dei donatori offerti alla rete trapianto-logica è pari a 1.388 (+ 5 rispetto all’anno precedente). Il totale dei donatori utilizzati a scopo di trapianto è stato 1.170 (contro i 1174 del 2014); questa lieve oscillazione è imputabile agli elevati standard di sicurezza che caratterizza il nostro sistema.

Scende la percentuale delle oppo-sizioni alla donazione nel 2015, pari al 30.6% rispetto al 31% dell’anno pre-cedente.Crescono i donatori di tessu-ti, con particolare riferimento alla cor-nea (7553 nel 2015 contro i 7449 nel 2014), di cui il nostro Paese è primo in

Europa. In aumento anche i donatori volontari iscritti al Registro Ibmdr, 469.000 nel 2015.

La principale novità nell’attività 2015 riguarda la donazione da vivente, che ha registrato un notevole incre-mento: 301 sono state quelle di rene e 23 sono state quelle di fegato (contro le 18 del 2014). Per le donazioni di rene da vivente, il 2015 ha consentito di raggiungere un vero e proprio record, sfondando per la prima volta la soglia dei 300 prelievi (+50 rispetto al 2014, +74 rispetto al 2013 e +109 rispetto al 2012). L’aumento delle donazioni da vivente, un aspetto su cui il Centro e la Rete trapiantologica hanno dedicato particolare attenzione nel corso degli ultimi due anni, ha con-sentito di portare il numero complessi-vo delle donazioni a quota 1.494 (+51 rispetto al 2014).

L’altra innovazione del 2015 ha riguardato la donazione a cuore fermo; nell’anno appena concluso sono state 6 le donazioni eseguite attraverso questa modalità, che richiede il pieno rispetto dei 20 minuti di “no touch

period” prima di procedere al prelievo. Una sfida organizzativa complessa a cui la rete trapiantologica ha risposto positivamente, in termini di programmi di donazione avviati nelle Regioni ita-liane. Grazie alle sei donazioni a cuore fermo sono stati eseguito 12 trapianti e gli organi trapiantati sono stati 14.

Al 31/12/2015 i pazienti in lista di attesa erano 9.070; la maggior parte di questi è in lista di attesa per ricevere un trapianto di rene (6.765); rispetto agli altri organi, al paziente è offerta la possibilità di iscriversi in più liste d’at-tesa per il rene. Sono 1.072 i pazienti iscritti in lista per il fegato, 731 per il cuore e 383 per il polmone. Vi è una sostanziale stabilità dei dati di lista, dovuti ad un maggiore equilibrio, rispetto al passato, tra i flussi di entra-ta e di uscita.

Nell’anno 2015, con variazioni per singolo organo, sono stati tra il 70% e l’80% i pazienti usciti dalle liste di attesa con un trapianto. In particolare:• Rene: su 2.038 pazienti usciti dalla lista nel 2015, 1.576 hanno ricevuto un trapianto (pari al 77%);

• Fegato: su 1.288 pazienti usciti dalla lista nel 2015, 1.067 hanno ricevuto un trapianto (pari al 82%);• Cuore: su 328 pazienti usciti dalla lista nel 2015, 246 hanno ricevuto un trapianto (pari al 75%);• Polmone: su 179 pazienti usciti dalla lista nel 2015, 112 hanno ricevuto un trapianto (pari al 62%).La procedura 'Una scelta in Comune' ha registrato nel 2015 una vera e pro-pria impennata. Grazie alla nuova modalità di registrazione della dichia-razione di volontà in occasione del rilascio o rinnovo della carta d’identità, sono stati 104.571 i cittadini che si sono espressi sulla donazione di orga-ni e tessuti all’ufficio anagrafe (contro i 15.137 del 2014). In considerevole aumento il numero dei Comuni italiani che hanno attivato questa procedura (454 nel 2015 contro i 23 nel 2014) e che hanno consentito di raggiungere una media di 1000 dichiarazioni al giorno raccolte. Si mantiene alta la percentuale dei consensi alla donazio-ne: il 91.6% delle manifestazioni di volontà rese è positiva.

SSaluteSi registrano 3.317 interventi eseguiti (67 in più rispetto al 2014 e 228 rispetto al 2013)

Defibrillatore semiautomatico, al vianuovo corso di formazione in Ospedale

Il16 aprile si terrà il prossimo corso orga-nizzato da Areu 118 e Azienda Socio-Sani-taria Territoriale di Cremona per la formazio-ne BLS-D (“Basic Life Support Defibrillation” ovvero “Supporto delle funzioni vitali di ba-se con Defibrillazione”). Il corso si terrà nel-le aule del servizio Formazione dell’Azien-da Socio-Sanitaria Territoriale di Cremona (Ospedale di Cremona, Padiglione 4), dalle 8.30 alle 13.30 (corso intero), e dalle 8.30 al-le 12.30 (corso retraining). Il corso ha lo sco-po di trasmettere agli allievi un metodo che consenta di riconoscere e di gestire il soc-corso in caso di arresto cardiaco e di sup-portare le funzioni vitali (respiro e circolo) an-che attraverso l’uso del Defibrillatore Semi-automatico fino al momento dell’arrivo del 118 in cui possono essere impiegati mezzi

efficaci a correggere la causa che ha deter-minato l’arresto. I temi e le esercitazioni del-la mattinata formativa saranno: esercitazio-ne pratica di Blsd, rianimazione cardiopol-monare e utilizzo del Dae nell’adulto, cenni di rianimazione cardiopolmonare con Dae in età pediatrica, disostruzione vie aeree e Pls e valutazione pratica su scenario con Dae.

Il corso viene realizzato secondo le attua-li linee guida internazionali in tema di Riani-mazione Cardiopolmonare e defibrillazione precoce con istruttori certificati della Areu Aat 118 di Cremona. Per partecipare è ne-cessario iscriversi entro mercoledì 6 Aprile 2016 compilando la scheda di partecipazio-ne dal sito http://www.ospedale.cremona.it/public/htm/corsi-convegni-istituti-ospitalie-ri-cremona.php.

In aumento le donazioni e trapianti di organi

FARMACI, “DIPENDENZA” DA ALCUNI CIBI E IL PESO SUPERFLUO: OCCORRE PRUDENZA

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dalla redazione

in arrivo la seconda di Cremona Jazz, in pro-gramma dal 16 aprile al 24 maggio nella splen-dida cornice dell’Audi-

torium Giovanni Arvedi. In program-ma un cartellone composto da pro-poste di assoluto livello artistico, pre-stigiosi nomi della musica italiana e internazionale. Grazie a queste scel-te di grande qualità, la rassegna di jazz cremonese si conferma come un punto di riferimento per questo gene-re di manifestazioni. Cremona Jazz è organizzato dalla società Unomedia e si avvale del patrocinio del Comune e della Provincia di Cremona. Il car-tellone 2016 prevede quattro serate, ciascuna assolutamente unica, con una varietà di stili e di linguaggi che è poi uno dei tratti salienti della musi-ca afroamericana. L’inaugurazione, sabato 16 aprile, sarà affidata a una prima assoluta, un nuovo progetto in esclusiva che il saxofonista Ravi Coltrane, figlio del leggendario John e di un’altra musicista, Alice, sce-glie di presentare a Cremona pro-prio in virtù delle caratteristiche uni-che dell’Auditorium Giovanni Arvedi. Il saxofonista, infatti, è rimasto tal-mente colpito dalla bellezza di que-sto gioiello architettonico, oltre che dalla sua perfetta acustica, da non avere dubbi sul fatto di voler esegui-

re in questo luogo magico un con-certo di profondo significato, dedica-to alla madre che l’ha sempre soste-nuto e incoraggiato. “For Turiya” è il titolo di questo progetto, in ono-re di Alice Coltrane che aveva pre-so questo nome alla fine degli anni Settanta. Ravi suonerà insieme a Brandee Younger all’arpa e a Dezron Douglas al contrabbasso. Giovedì 28 aprile, invece, sarà la volta di un duo di eccellenti musicisti, sempre più affiatato ad ogni esibizione, che ha scelto la sfida di confrontarsi con gli standard più conosciuti e tradizionali della storia del Jazz, ma riproponen-doli con tutta l’originalità e la gran-

dezza delle loro spiccate personali-tà. Il trombettista sardo Paolo Fresu e il pianista americano Uri Caine, che suonano insieme da quasi quindi-ci anni e hanno all’attivo in duo due bellissimi dischi “Things” e “Think”, pubblicati per la prestigiosa etichet-ta Blue Note, affrontano il gioco con sorprendente semplicità, riuscendo perfettamente a trasmettere il senti-mento che guida la loro straordina-ria musica. Fresu e Caine dimostrano quanto sia possibile rinnovare alcu-ne tra le pagine più famose del Jazz, che siano ammalianti ballad o travol-genti invenzioni ritmiche. Domenica 8 maggio, direttamente dagli Stati Uniti

dove a fine marzo è uscito il loro ulti-mo album registrato in studio dal titolo “Believe”, arriveranno i Take 6 (Claude McKnight, Mark Kibble, Joey Kibble, David Thomas, Alvin Chea e Khristian Dentley), unanimemente riconosciuti come il gruppo vocale per eccellenza praticamente in ogni genere musicale. Nel corso della loro brillante carriera questo gruppo dalle voci cristalline e dal sound raffinato ha ricevuto tantissimi riconoscimen-ti in svariati ambiti. Chiuderà la ras-segna martedì 24 maggio, Richard Galliano che sta festeggiando i 30 anni dall’uscita di uno dei suoi lavori più significativi, “New Musette”, con un tour che ripercorre le tappe prin-cipali della sua felice carriera, senza dimenticare le sempre più incredibi-li ibridazioni tra i generi musicali di cui si è fatto portavoce soprattutto nell’ultimo periodo. Ispirandosi ad un altro grande virtuoso di questo stra-ordinario strumento, Astor Piazzolla, del quale viene considerato l’erede, il fisarmonicista Galliano è riuscito a rivitalizzare una grande tradizione musicale. Lo accompagneranno alla chitarra Philip Catherine, al contrab-basso Philippe Aerts e alla batteria Hans Van Oosterhout.

I biglietti saranno in vendita a par-tire da sabato 5 marzo presso due biglietterie, entrambe a Cremona: quella del Teatro Amilcare Ponchielli e quella del Museo del Violino.

E’dalla redazione dove a fine marzo è uscito il loro ulti-

Cremona Jazz propone concerti di valoreAppuntamento dal 16 aprile al 24 maggio con grandi artisti che si esibiranno all’Auditorium Arvedi

&&&Cultura SpettacoliNuovo traguardo per Arianna Vitale, la mamma

rock di Montodine. Il suo brano “Emotiva instabi-le”, tratto dal disco “Semplicemente Ahri”, è entrato all’87º posto della classifica della musica indipendente europea, stilata in base alle tra-

smissioni radiofoniche affiliate all’European Indie Music Network e al gradimento del pubblico. La cremasca si è piazzata 87ª posto su 300 brani monitorati. «Una piccola ma significativa soddi-sfazione», ha rivelato Arianna.

Arianna Vitalenella classificaeuropea (87ª)

Anche quest’anno torna il festival “Acque-dotte”, la rassegna che unisce lago e fiume. L’inaugurazione è programmata per l’8 luglio con Dee Dee Bridgewater, uno dei grandi miti della musica, che con il suo quintetto e il trombetti-sta Theo Croker come special guest, presenterà i brani del suo ultimo disco dedicato alla cultura musicale di New Orleans, concepito nel decen-nale dell’uragano Katrina, perché l’acqua può essere madre, ma anche matrigna. Poi, il festi-val proporrà altri dieci prestigiosi spettacoli, con l’acqua quale filo conduttore, ma che svilupperà altre tematiche, come l’incontro e il confronto tra i popoli e le culture, attraverso la musica. Musica anche quest’anno declinata in tutti i suoi generi, dal jazz al folk, dalla canzone ai linguaggi della tradizione. E poi gli “omaggi a...”, come quello alla grande Mina, che con i suoi numerosi suc-cessi ispirati all’acqua, risuonerà prima e dopo gli spettacoli, a mo’ di jingle. Pioggia di marzo, altra canzone portata al successo dalla Tigre di Cremona, è non a caso il titolo di uno dei più stimolanti concerti della sezione salodiana del festival e vedrà esibirsi in duo Greta Panettieri, una delle più interessanti e versatili voci italia-ne e Fabrizio Bosso, personalità di spicco del panorama jazzistico. Gli spettacoli a Cremona si terranno nella corte di Palazzo Trecchi, con-testo che nella prima edizione ha svelato tutto il suo fascino e in Piazza della Vittoria a Salò, con l’incantevole golfo di sfondo. Ma sono pre-visti anche alcuni eventi di respiro popolare, tra cui uno sorprendente in piazza del Comune a Cremona e uno lungo il fiume Po.

Il festival Acquedottescatterà l’8 luglio

Dal 1º marzo al 17 aprile le opere vincitrici del concorso fotografico internazionale “Syn-genta Photography Award 2015” saranno esposte a Cremona al Museo Civico Ala Pon-zone. Per la mostra fotografica, che esplora il tema “Scarsità-Spreco” (Scarcity-Waste), è stata scelta una location d’eccezione: la sala delle Colonne, che introduce al celebre qua-dro “reversibile” di Giuseppe Arcimboldo, “Ortaggi in ciotola”, meglio noto come L’Orto-lano, che ha ispirato la mascotte di Expo Mi-lano 2015. Il fil rouge che unisce la cinquecen-tesca opera dell’Arcimboldo e le immagini se-lezionate per la mostra “Scarsità-Spreco” (Scarcity-Waste), risiede proprio nelle temati-che, sempre attuali, che hanno animato l’esposizione universale. L’edizione 2015 del Syngenta Photography Award, infatti, ha coin-volto fotografi professionisti e amatoriali di tutto il mondo per stimolare il dibattito sulle principali sfide che l’umanità si trova ad af-frontare: come garantire alle prossime gene-razioni superfici coltivabili, cibo e acqua a suf-ficienza quando la quantità di risorse che uti-lizziamo e di rifiuti che produciamo richiede-rebbe già oggi un pianeta e mezzo. La qualità della risposta è misurabile nella forza evoca-tiva degli scatti premiati da un’autorevole giu-ria internazionale, ognuno dei quali è allo stes-so tempo uno spaccato del presente e una ri-flessione sul futuro. L’esposizione delle foto-grafie premiate in occasione del Syngenta Photography Award 2015 sbarca a Cremona per continuare a mantenere l’attenzione sulle sfide globali alla sostenibilità ora che i rifletto-ri di Expo 2015 sono spenti, dopo essere sta-ta protagonista nel semestre dell’esposizione universale in uno dei suoi luoghi simbolo a Mi-lano, nonché nel nuovo distretto del business Porta Nuova-Garibaldi: Piazza Gae Aulenti. Inoltre, dall’ottobre scorso, chi vorrà ammira-re L’Ortolano dell’Arcimboldo in occasione della visita presso il Museo Civico Ala Ponzo-ne, avrà anche modo di “ascoltare” l’opera, grazie alla critica sonora di artisti moderni co-me Frankie Hi Nrg Mc, ideatore del progetto Artune (www.artune.it) e del Dipartimento di Musicologia dell’Università di Pavia.

Mostra fotografica“Scarsità-Spreco”

L’Orchestra di Digione partecipa al progetto “Masterclass”, promosso dal-la Camera di Commercio e dal Comu-ne di Cremona, in collaborazione con Regione Lombardia e Unioncamere, tutti gli enti che hanno partecipato all’Ats per Expo, Distretto culturale e Distretto della Musica, Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” Cremona, Istituto di Studi Musicali “Claudio Monteverdi”, Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari e Scuola internazionale di liu-teria. Il progetto ha proposto una setti-mana di prove e di esperienze formati-ve nella città di Antonio Stradivari e Claudio Monteverdi che si conclude stasera alle ore 21, presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Cremo-na, con un concerto ad ingresso libero e gratuito. Il concerto è dedicato a due compositori romantici che erano al centro della lite – Guerra dei romantici - che ha acceso il mondo musicale del 19° secolo: Robert Schumann e Johan-nes Brahms. Legati alla tradizione mu-sicale germanica, si sono opposti alla musica a programma di compositori quali Liszt, Berlioz, Wagner per i quali la musica descriveva un’azione, un

sentimento o pensiero filosofico. Inve-ce, per Schumann e Brahms, la musi-ca non può esprimere altro che i suoni e non è destinata a rappresentare qualcosa di diverso da se stessa. Il Concerto per violoncello in la minore di Robert Schumann (1810-1856) è co-struito in tre movimenti che scorrono senza interruzione. Composto nel

1850, riflette la creatività di felice at-mosfera che attanagliava il composito-re in quel momento. Il violoncello svi-luppa la libertà di parola e di eloquen-za, sostenuta da un virtuosismo che non raggiunge mai l'artificio. Johannes Brahms (1833-1897) è stato uno stu-dente di Schumann e confidente di sua moglie. L’insegnante ha fortemente in-

coraggiato il suo protetto per affronta-re il difficile compito di scrivere un la-voro sinfonico, ma non ha mai avuto l’opportunità di ascoltare il risultato: la prima sinfonia in do minore è stata cre-ata nel 1876. Brahms ha lavorato per più 20 anni per la composizione di que-sta sinfonia, cercando motivi melodici particolarmente intensi in ogni nota.

L’Orchestra di Digione chiude “Masterclass”

Dopo aver vinto il premio della critica nella 10ª edizione del Concorso internazionale per illustratori indetto da Tapirulan (anno 2014), Federica Bordoni torna a Cremona con una mostra monografica. Esposte oltre cinquanta illustrazioni realizzate negli ultimi anni e una serie di otto illustrazioni inedite dal titolo “Stay” che danno il titolo alla mostra e che sono state realizzate appositamente per l’evento. L’inaugurazione è in programma oggi pomeriggio alle 18 presso lo Spazio Tapirulan, in corso XX Settembre 22 a Cremona. Federica Bordoni, in arte Febò, è una graphic designer e illustratrice. Nata nel 1979, vive e lavora a Trento, dove dedica il suo tempo alla ricerca di concetti da tradurre in immagini. Essenziali nella

forma, seppur ricche di dettagli e di molteplici piani di lettura, le sue illustrazioni - realizzate perlopiù con tecniche digitali - trasmettono l’essenza di un’idea sintetizzandola in una metafora visiva efficace che invita l’osservatore a darne una lettura del tutto per-sonale. Lo stile minimale e onirico di Federica Bordoni si ispira a quello di De Chirico, Dalì e Magritte e le sue immagini raccontano soprattutto storie e scena di vita quotidiana in cui realtà e fanta-sia si confondono in maniera surreale. Ne rappresen-ta una testimonianza l’illustrazione “La vita è un’inco-gnita” con la quale l’autrice trentina ha vinto, appun-to, il Premio della critica nella decima edizione del concorso internazionale per illustratori di Tapirulan.

Le opere di Federica Bordoni a Tapirulan

Il Teatro del Viale propone stasera (ore 21) a Castelleone, magie, follie e peripezie di un mancato portiere di notte, di e con Michele Foresta (in arte il Mister Forest). Più che un luogo mate-riale, “Motel Forest” è uno stato della mente, un porto franco dei sentimenti, un posto dove tutto è permesso, tranne che dormire. Oltre che dallo strampalato ragazzo dell’ascensore, rockstar mancata per incomprensioni col codice penale e dal bizzarro

responsabile della security, il Motel è ed è stato frequentato da pittoreschi e stralunati personaggi. Non tutti andandosene, hanno saldato il conto ma in cambio hanno lasciato nel Motel preziosi cimeli e indelebili ricordi. Il titolare e padrone di casa, che ha dato il suo nome al motel, è un surreale mago che durante il galà orga-nizzato per la sua selezionata clientela, userà la sua proverbiale abilità per affrontare i molteplici aspetti dell’esistenza.

Motel Forestquesta seraa Castelleone

Ravi Coltrane

Concerto stasera presso l’Auditorium della Camera di Commercio con musiche di Schumann e Brahms

L’Orchestra di Digione

Dee Dee Bridgewater

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numeri utiliCOMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.itCentralino: 0372-4071

Urp: 0372-407291

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE

www.provincia.cremona.itCentralino: 0372-4061

Urp: 0372-406233 -

PREFETTURACentralino: 0372-4881

CARABINIERIPronto intervento: 112Centralino: 0372-5581

COMANDO FORESTALE DELLO STATO

Centralino: 0372-410307

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117Centralino: 0372-21576

Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968

POLIZIA MUNICIPALEPronto intervento: 0372-454516Centrale operativa: 0372-407427

POLIZIA STRADALEComando provinciale

Centralino: 0372-499511

QUESTURAPronto intervento: 113Centralino: 0372-4881

VIGILI DEL FUOCOPronto intervento: 115

Centralino: 0372-4157511

PROCURACentralino: 0372-548233

OSPEDALE DI CREMONAwww.ospedale.cremona.it

Centralino: 0372-4051Centro unificato

di prenotazione: 800 638 638Emergenza sanitaria: 118

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA

www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971

Urp: 0372-497215

Cremona

taccuinoSabato 27 Febbraio 201622

numeri utili

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it

Centralino: 0375 42668

AMMINISTRAZIONEPROVINCIALE

Centralino: 0375-42233

CENTRO PER L’IMPIEGOCentralino: 0375-42213

CARABINIERIPronto intervento: 112

Centralino: 0375-284500

POLIZIA MUNICIPALECentralino: 0375-40540

POLIZIA STRADALECentralino: 0375-42288

GIUDICE DI PACECentralino: 0375-42273

OSPEDALECentralino: 0375-2811

Centro unico di prenotazioni: 800 638 638

Emergenza sanitaria: 118

MUSEO DIOTTIwww.museodiotti.it

Centralino: 0375-200416

MUSEO DEL BIjOU Centralino: 0375-284423

TEATRO COMUNALEwww.teatrocasalmaggiore.itCentralino: 0375-284434

DISTRETTO SOCIO-SANITARIO

Direzione: 0375-284020Distretto Veterinario:

0375-284029

Casalmaggiore

• Via Picenengo (da via Milano a passaggio FFSS) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 04/03/2016).• Via Esilde Soldi (tratto da Via Brescia a Via Persico) - Cantiere per la ristruttura-zione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile, della condot-ta della fognatura e della distribuzione di energia elettrica. (Fine lavori: 25/03/2015).

• Via Amilcare Ponchielli (tratto incrocio via Tribunali) - Cantiere per la ristrutturazio-ne della rete di distribuzione energia elettri-ca. (Fine lavori: 29/02/2016).• Via dei Burchielli (civico 1A) - Cantie-re per la ristrutturazione della rete di di-stribuzione energia elettrica (Fine lavori: 04/03/2016).• Via Giovanni Travesio (angolo piazza Mi-gliavacca) - Cantiere per la ristrutturazione

della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 15/03/2016).• Via Cà del Vescovo (tratto da via Aleni a via Postumia) - Cantiere per la ristruttura-zione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile (Fine lavori: 30/06/2016).• Via del Macello (tratto da via Lucchini a via del Chiesotto) - Opere di urbanizzazione cantiere City Hub. (Fine lavori: 31/03/2016).

Via PicenengoLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:4 Marzo

Via Esilde Soldi Lavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:25 Marzo

Via Del MacelloLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:31 Marzo

Via Cà del Vescovo Lavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:30 Giugno

Via dei Burchielli Lavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:4 Marzo

Via PonchielliLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:29 Febbraio

Via TravesioLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:15 Marzo

di Giuseppe Martelli

asce, non con poca fatica, nel 2012, una collaborazione tra il famoso gastronomo Edoardo Raspelli ed il

circuito “Le vie del gusto” già protagonista di numerosi eventi come Galliate, Castenedolo, Lo-nato del garda Lago D’Idro e tanti altri comuni virtuosi che favoriscono la partecipazione del conduttore di Canale 5 (Mela Verde) con la carovana dei sa-pori da tutta Europa.

Figure caratteristiche come gli Stand del greco con i suoi “gyros” (involtini di carne succu-lenta) e il mega chiosco dei sa-pori brasiliani e la bancarella degli spagnoli con padelloni smisurati di Paella, il tutto con-dito da eventi collaterali di musi-ca spettacoli di artisti di strada, concerti veri e propri, cabaret e musica.

Il gastronomo gira furtiva-mente fra i banchi e tra un as-saggio e l’altro cattura la curio-sità dell’avventore inesperto che chiede l’autografo e qualche consiglio di cucina da portare a casa.

Sono innumerevoli i comuni che chiedono questo Format vincente che solitamente dura tre giorni , una volta in una Piaz-za , l’altra in un centro antico ed un'altra in riva ad una spiaggia di qualche lago alpino.

Il prode Raspelli non rinuncia a travestirsi e si propone vestito da Babbo natale per i mercatini omonimi, da Clown durante fe-ste patronali, insomma una vin-cente forma di promozione per

tutti i comuni che intendono ospitare tale manifestazione e coinvolgere così i propri cittadini in una nuvola di sapori che per tre o quattro giorni permea le mura ed i nasi di chi , o per vo-lontà o per caso, si avventura tra le file ordinate dei banchi ali-mentari e artigianali che confer-mano le esigenze del pubblico a favore di manifestazioni di Stre-et Food per tutte le tasche.

Dopo l'Expo tutti gli standisti cercano nuove risorse e nuove idee per essere più accattivanti “ergo” recenti tecnologie per la cottura, alimenti più naturali possibili e ricerca orientata ver-so le nuove frontiere della cuci-na vegana e macrobiotica per coloro che abbracciano le nuo-ve filosofie alimentari.

Da quarant’anni lo pagano per mangiare. Ebbene si, il suo lavoro è assaggiare, degustare ed esprimere il proprio giudizio. Quando visita un nuovo risto-rante, il momento clou è la ri-chiesta del Menù, segue sguar-

do atterrito del cameriere il qua-le si domanda cosa non dovrà fare per non incorrere in qualche

rimbrotto del gastronomo che ordina un po’ di tutto .

Spilucca, assaggia, beve os-

serva come si muove il locale e poi come un falco pellegrino si tuffa nella recensione per stron-care o elevare il malcapitato ri-storatore.

Nonostante questo, Edoardo Raspelli è richiestissimo tra i ri-storatori e locali in genere, adesso tra il caos della sommi-nistrazione si affacciano alla vi-sta del predator Raspelli altre frontiere, altre possibili vittime o eroi, per la classificazione dell’arte gastronomica.

Venite, dunque e seguite la rubrica per sapere dove andrà che mai farà e dove i banchi delle Vie del Gusto approderan-no in questo variegato mare, tra tortellini fritti, Lampredotto e Bi-stecche alla fiorentina.

N

il giornalista e presentatore di mela Verde è da quarant’anni sulle tavole come critico enogastronomico

Edoardo Raspelli sulle vie del Gusto

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SPORTSPORTSPORTloResponsabile FABIO [email protected]

Quinta sconfitta consecutiva per la Bissolati, che ha ceduto anche alla Canottieri Milano per 11-7. Ancora inchiodati all’ultimo posto con Milano 2 e Gam Team Brescia, i biancazzurri devono a tutti i costi muovere la classifica oggi alle 19.30 contro Treviglio.

CLASSIFICA (7ª giornata) Varese 19; Locarelli Genova 18; Metanopoli San Donato 16; Aquatica Torino, Canottieri Milano, Treviglio 12; Busto 11; Vige-vano 9; Bocconi Sport 6; Osio 4; Gam Team Brescia, Canottieri Bissolati, Milano 2 1.

La Bissolatiè obbligataa far punti

PALLANUOTO

di Fabio Varesi e Giovanni Zagni

opo bellissima, se pur breve, esperienza in Coppa Italia, si torna al campionato con la Vanoli chiamata a difendere il suo primato in classifica, che

non è casuale, anzi è meritatissimo. Sì, perché le possibilità economiche nostrane non sono certo quelle di quasi tutte le squadre di serie A. Così consci della propria forza, i biancoblu vanno a Reggio Emilia con l’abituale intenzione di vendere cara la palle, senza suppo-nenza, ma anche senza remissività. Sarà uno scontro tra squadre convale-scenti, ma orgogliose e pronte a difen-dere il proprio cammino e la propria posizione di classifica, al di là di infortu-ni e malanni. Certo, la Grissin Bon ha un organico decisamente più variegato ed importante, fatto di uomini di gran peso ed esperienza, ma non ci sentiamo di parlare di risultato scontato, anzi. La Vanoli ci ha ormai abituati a prestazioni di grande spessore con tutti, corazzata EA7 Milano esclusa, anche perché quel-la milanese è compagine di categoria superiore. Perciò invochiamo coraggio e voglia di battersi, anche se non è necessario, visto che i nostri guerrieri sono pronti alla sfida, nonostante guai recenti e di stagione, che paiono supe-rati, visto che domani dovrebbe rientra-re Luca Vitali, affiancato dal nuovo acquisto Markel Starks. Il 25enne play-maker americano (di 188 centimetri per 80 kg di peso), arriva dalla squadra australiana dei Cairns Taipans, con la

quale ha appena concluso la regular season in Nbl. Nato il 21 febbraio 1991 a Accokeek (Maryland), Starks è uscito dalla Georgetown Prep School di North Bethesda. Nel 2013 ha vinto la regular

season della Big East, venendo inserito nel terzo quintetto ideale della confe-rence, mentre nel 2014 è cresciuto fino a segnare 17.3 punti di media, con 4.1 assist e 2.3 rimbalzi in 37’ nel suo anno

da Senior. Non scelto al draft Nba del 2014, Starks ha disputato la Summer League di Orlando con i Detroit Pistons e quella di Las Vegas con i Minnesota Timberwolves, prima di firmare a fine luglio per Ferentino in A2 Gold. In 34 partite, ha segnato 14.7 punti con 4.0 assist e 2.4 rimbalzi di media, giocando insieme a Paul Biligha. La scorsa estate ha firmato per i Cairns Taipans, segnan-do 12.5 punti, con 2.3 assist e 2.2 rim-balzi di media in 24’ giocati a partita, tirando con il 52.9% da due, il 22.4% da tre e l’84.1% dalla lunetta. Il play americano a ha formato per la Vanoli fino al termine della stagione.

Mezzogiorno di fuoco per la VanoliDomani alle 12 a Reggio Emilia i biancoblu si giocano il primato contro la Grissin Bon

Oltre al recuperato Luca Vitali, coach Pancotto può schierare il nuovo play americano Markel Starks, prelevato in Australia

DBASKET SERIE A

Ricoh entra in campo con Vanoli Basket Cremona. La società bianco-blu ha scelto, infatti, le tecnologie Ricoh per migliorare la preparazione tecnico-tattica delle partite e la pro-pria presenza sui social network. Tra le tecnologie Ricoh di cui Vanoli Ba-sket si avvale, vi sono la lavagna in-terattiva Ricoh D5510 – utilizzata come supporto visivo durante la pre-parazione tecnico-tattica delle parti-te – e Ricoh Theta S che permette di realizzare foto e video a 360°, ideali per essere condivisi su social media. Le soluzioni sono fornite da Copia 2, agenzia Ricoh di Cremona.

Ricoh in campocon i biancoblu

Il nuovo play Markel Starks

Erogasmet a Pavia per interrompere le sconfitteE’ arrivata anche la terza sconfitta consecutiva (70-

75) nella settimana di passione dell’Erogasmet Crema, che non è riuscita a sfatare il tabù Lecco, mai battuto a Crema. I biancazzurri di Meneguzzo sono apparsi più tonici rispetto ai leoni biancorossi, traditi dal nervosi-smo e dalla scarsa precisione al tiro, con un eloquente 4/23 nelle conclusioni da tre punti. Sarebbe probabil-mente bastato far meglio del 18/30 ai liberi per portare a casa due punti importantissimi, ma i cremaschi affi-dati alla coppia Dognini-Consoli per la squalifica di coach Baldiraghi hanno puntualmente sprecato i viag-gi in lunetta. Ora l’Erogasmet sarà lontana dal proprio pubblico per un mese, a causa di due trasferte conse-cutive intervallate dalla sosta per la Coppa Italia. La

trasferta di Pavia (domani alle 18.30), contro una for-mazione che attraversa un brutto momento ed è affa-mata di punti, deve rappresentare il punto di svolta per chiudere un periodo poco felice, nell’ambito di una sta-gione che resta straordinaria. Curiosamente, come alla vigilia dell’incontro di andata, Pavia ha deciso di cam-biare la guida tecnica: allora il viceallenatore Beretta prese il posto di Paolo Garetto, ora lo stesso Beretta lascia dopo la sconfitta di domenica contro l'Urania. I pavesi hanno dato il meglio di sé nel periodo compre-so tra la fine di novembre e l'inizio del nuovo anno, vincendo quattro partite e perdendo di poco solamen-te contro le corazzate Bergamo ed Orzinuovi (che ha esonerato Eliantonio). Da lì in avanti però sono arrivate

otto sconfitte consecutive con una sola vittoria nel 2016, un trend negativo che nemmeno l'ingaggio del centro Simone Zanotti, ha saputo invertire. Le qualità offensive di Michele Venturelli, di Alessandro Ferri (ex Erogasmet) e di Buscaino, ben imbeccati da capitan Fossati, consigliano comunque di non prendere sotto-gamba l’incontro. Oltre alle consuete qualità agonisti-che, ai cremaschi servirà ritrovare un po' di brillantezza fisica, appannata nelle ultime partite.

CLASSIFICA (23ª giornata) Udine 42; Orzinuovi 40; Bergamo 38; Urania Milano, Lecco 30; Crema 28; Vi-cenza 26; Desio 22; Robur et Fides Varese 20; Padova 18; Costa Volpino, Firenze 16; Pavia 14; Sangiorgese 12; Mortara, Moncalieri 8.Del Sorbo contro Lecco

SERIE B

Si allunga la striscia di vittorie del Basket Team Crema, che però ha dovuto faticare più del previsto per battere un coriaceo San Salvatore Selargius, con il punteggio di 56-52 (Caccialanza 27, Veinberga 18). Con il secondo posto sempre più blindato, le azzurre

ospitano domani alle 18 il Vicenza, terzo in classifica.CLASSIFICA (20ª giornata) Broni 40; Crema 34;

Vicenza 28; Milano 24; Albino, Marghera 20; Alpo, Por-denone 18; Costa Masnaga, Selargius, Carugate 16; Castelnuovo Scrivia, Bolzano 10; Virtus Cagliari 6.

Big match contro Vicenza domani per le azzurreSERI A2 FEMMINILE

20ª GIORNATABrindisi-Cantù 86-68Caserta-Bologna 69-65Cremona-Torino 66-50Pesaro-Reggio Emilia 90-80Pistoia-Milano 80-85Trento-Avellino 68-80Varese-Capo d’Orlando 81-82Venezia-Sassari 70-7421ª GIORNATA (28-02 h 18.15)

Bologna-Milano (h 20.30)Cantù-Pistoia (29-02 h 20.45)

Capo d’Orlando-CasertaPesaro-Trento (09-03 h 20.30)Reggio Emilia-Cremona (h 12)

Sassari-Avellino (h 20.45)Torino-Varese

Venezia-Brindisi

CLASSIFICAMilano* 28Cremona 28Reggio Emilia 28Avellino 24Pistoia 24Trento 22Sassari 22Brindisi 20Venezia 20Caserta* 18Cantù 16Pesaro 14Varese 14Capo d’Orlando 14Bologna 14Torino 12

CREMONA-REGGIO EMILIA 68-61 (15-14, 34-30; 57-43) VANOLI CREMONA: Southerland 5 (1/4, 1/4), Adegboye 14 (3/4, 2/3), Mian

(0/1, 0/1), Gaspardo (0/2 da due), Cusin 6 (3/4, 0/1), Cazzolato (0/1 da due), Washington 13 (4/6, 1/3), Biligha 4 (2/2 da due), McGee 13 (5/9, 0/1), Turner 13 (1/5, 2/7). Coach: Cesare Pancotto.

GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Aradori 14 (6/9, 0/4), Po¬lonara 12 (3/6, 2/4), Lavrinovic 13 (2/7, 1/3), Della Val¬le 8 (1/4, 1/3), De Nicolao 3 (0/1, 1/4), Pechacek (0/2 da due), Strautins, Veremeenko 4 (2/4 da due), Silins (0/1, 0/2), Gentile 7 (1/3, 1/3). Coach: Massimiliano Menetti.

COSI’ ALL’ANDATA

Prosegue l’ottima stagione dell’MG.K Vis Pia-dena, sempre seconda in classifica dopo il suc-cesso sul fanalino di coda Viadana (86-62) e che stasera ospita l’Opera. Pizzighettone sfida Milano 1958, mentre la Sansebasket è impegnata a Iseo.

CLASSIFICA (21ª giornata) Iseo 38; Piadena 36; Pizzighettone 30; Vigevano 28; Omnia Pavia, Voghera, Milano 1958 26; Milanotre 24; Lumezzane, Manerbio, Opera 18; Robbio 16; Sarezzo 14; San-sebasket Cremona 10; Ebro Milano 6, Viadana 2.

Piadena sempre seconda ospita stasera l’OperaSERIE C GOLD

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La Cremo dice addio ai sogni di gloriadi Matteo Volpi

alle stelle alle stalle in soli quindi-ci giorni. Svanito l’eff etto magico dell’avvento di mister Rossitto, la Cremonese si ritrova nel solito pre-occupante limbo di metà classifi ca. I

verdetti del campo, tuttavia, dicono questo. Nelle sfi de ravvicinate contro le prime tre forze del giro-ne, d’altronde, sono arrivate tre sconfi tte, una più bruciante dell’altra.

Dopo il brusco ko di Salò, infatti, è arriva-ta anche la deludente sconfi tta in casa contro il Pordenone, per concludere con l’incredibile elimi-nazione dalla Coppa Italia per mano del Cittadella di mister Venturato, che pur di farsi rimpiangere ci elimina anche ai supplementari. Almeno anche i più scettici avranno capito che FeralpiSalò, Pordenone e Cittadella non sono là per caso. Nessuno arriva là per caso.

Domani a Bergamo si riparte dalla diffi cile sfi da in casa dell’AlbinoLeff e, che seppur con qualche defezione (Suciu e Magnaghi squalifi cati, Bianco e Briganti fuori per infortunio), rimane una gara alla portata, nella quale urge fare punti. I berga-maschi, guidati da Marco Sesia, non vincono da dieci gare e possono sostanzialmente solo lottare per la salvezza.

Mister Rossitto, come detto, dovrà aff ronta-re una situazione di sostanziale emergenza, rive-dendo le scelte fatte nelle ultime gare a livello di formazione. In difesa, in modo particolare, pese-

rà l’assenza del difensore Briganti, che dovrebbe essere out per un mesetto. Nella sfi da del giro-ne d’andata, giocata allo “Zini”, s’imposero i gri-giorossi (all’epoca allenati da Fulvio Pea) per 2-0 grazie alle reti di Bianchi nel primo tempo e di Brighenti quasi allo scadere.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Ravaglia; Gambaretti, Zullo, Marconi, Crialese; Bianchi,

Scarsella, Pesce; Sansovini, Pacilli.CALENDARIO La gara Lumezzane-Cremonese,

valevole per la 26ª giornata del girone A del cam-pionato di Lega Pro, si disputerà domenica 13 marzo con inizio alle ore 15 allo Stadio Comunale “Tullio Saleri” di Lumezzane.

GIOVANILI Il difensore centrale Filippo Forni e il centrocampista Manuel Poledri, due prodot-

ti del vivaio grigiorosso, sono stati convocati per lo stage di allenamento della Nazionale Under 17 di Lega Pro. Il raduno si terrà nei giorni martedì 1 e mercoledì 2 marzo a Firenze, presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano.

Nella giornata di mercoledì, alle ore 14.30, ver-rà disputata una partita di allenamento contro la Berretti della Pistoiese.

DCon la sconfitta interna con il Pordenone, l’obiettivo dei playoff è praticamente sfumatoCALCIO LEGA PRO

di Tiziano Guerini

La Pergolettese è tornata dalla partita contro il Sondrio, fanalino di coda, con i tre punti necessari per rimanere aggan-ciata ai primi cinque posti in classifi ca che alla fi ne del campionato varranno i playoff . Più di tanto non sarà possibile, essendo il primo posto ormai da tempo prenotato dal Piacenza, che non perde un colpo. Adesso la Pergolettese, con 42 punti, occupa il quinto posto sia pure in coabitazione. Non sarà facile migliorare la classifi ca, perché da qualche partita il Pergo non mostra di essere al massimo della condizione: sarà per gli infortuni (a Sondrio dopo cinque minuti ha dovuto lasciare il campo capitan Scietti) o per infl uenze varie, o per qual-che squalifi ca pesante nel recente passa-to, sta di fatto che ottenere quattro pun-ti nelle ultime quattro partite deve essere considerato, data la congiuntura, un fatto non negativo. A Sondrio un po’ di fortuna fi nalmente c’è stata, ma la vittoria è anche frutto di una partita accorta, giocata senza presunzione, in attesa del colpo magistrale che è arrivato da una bella punizione, forte e precisa, del sempre positivo Cesca. Nel

primo tempo un Sondrio ordinato e voliti-vo ha giocato meglio degli avversari, con Della Cristina (al 25’ e 27’) e Rozzoni (37°) a tentare la via del gol, esaltando il bra-vo Donnarumma. I gialloblu hanno gioca-to una prima volta la carta della fortuna al 42’, con il portiere avversario De Tommaso che toccava con le mani la palla fuori dalla

propria area, determinando una pericoloo-sa punizione per il Pergo: calciava Cesca, il portiere respingeva a fatica, irrompeva Rossi che però si faceva anticipare all’ul-timo da un difensore. Nella ripresa, al 51’, arrivava il lampo di Cesca: punizione da 25 metri che centrava, forte e angolatis-sima, la porta. Un Sondrio demoralizza-

to e stanco, spaventava i gialloblu con Mostacchi, che cadeva in area invocando un rigore che l’arbitro non concedeva. Poi una punizione di Spaziali veniva parata da Donnarumma e infi ne Della Cristina con-cludeva sopra la traversa. Oggi pomerig-gio, alle ore 14.30 al Voltini, arriva l’Olgina-tese che in classifi ca segue di un solo pun-to la Pergolettese. Forse non siamo ancora agli scontri diretti ad eliminazione, ma cer-tamente si tratta di un incontro diffi cile e delicato. Vincerlo può essere determinante se non per la classifi ca, certamente per il morale e l’autostima del gruppo. E la stes-sa cosa vale per la sfi da di Pontisola, in programma mercoledì alle ore 20.30.

CLASSIFICA (28ª giornata) Piacenza 73; Lecco 56; Seregno 53; Pontisola, Cili-verghe 43; Pergolettese, Ciserano 42; Olginatese 41; Inveruno 39; Grumellese, Monza 36; Varesina 35; Bustese 34; Fol-gore Caratese 33; Pro Sesto 31; Virtus Ber-gamo 29; Fiorenzuola 28; Caravaggio 27; MapelloBonate 23; Sondrio 17.

In settimana è arrivata anche l’eliminazione in Coppa Italia a rendere ancora più amara la stagione dei grigiorossi

Grigiorossi delusi al termine del match con il Pordenone (foto L. Dassi)

SERIE D

LEGA PRO GIRONE A

Grazie ai tre punti di Sondrio i gialloblu possono puntare ancora ai playoff. Ma oggi serve ripetersi con l’Olginatese

23ª GIORNATA Alessandria-Pro Piacenza 1-1 Cremonese-Pordenone 0-2 Bassano-Giana Erminio 2-0FeralpiSalò-Südtirol 1-1 Mantova-Cuneo 2-0Padova-Cittadella 0-1Pavia-AlbinoLeffe 1-0Pro Patria-Lumezzane 1-2Renate-Reggiana 1-0

24ª GIORNATA (27-28/02)Albinoleffe-CremoneseAlessandria-Bassano

Cuneo-Pro PatriaGiana Erminio-Cittadella

Lumezzane-MantovaPadova-Renate

Pro Piacenza-PaviaReggiana-FeralpiSalòSüdtirol-Pordenone

CLASSIFICACittadella 50Pordenone 43FeralpiSalò 41Alessandria 40Bassano 40Pavia 36Reggiana 34Südtirol 34Padova 32Cremonese 31Giana Erminio 27Renate 25Cuneo 25Pro Piacenza 25Lumezzane 23Mantova 22AlbinoLeffe 15Pro Patria (-7) 2

to e stanco, spaventava i gialloblu con

Grazie ai tre punti di Sondrio i gialloblu possono puntare ancora ai playoff. Ma oggi serve ripetersi con l’Olginatese

La Pergolettese fatica, ma resta in corsa

SportSabato 27 Febbraio 201624

E’ un Crema abbonato al pa-reggio. Contro il Villa d’Almè (1-1) è arrivato il terzo consecutivo, che permette comunque ai nero-bianchi di restare in corsa per i playoff. Una volta sotto di un gol, i ragazzi di Montanini sono stati bravi a non disunirsi e a trovare subito il pareggio con una zam-pata di Santinelli. Domani il Cre-ma osserverà il turno di riposo, utile per rifiatare in vista del rush finale, a partire dal big match in programma il 6 marzo al Voltini contro lo Scanzorosciate.

CLASSIFICA (23ª giornata) Cavenago Fanfulla 52; Villa D’Al-me, Scanzorosciate 46; Crema 42; Nibionno 41; Luciano Manara 38; Casateserogoredo 36; Caprino 33; Cisanese 31; Verdello 29; Sando-natese 25; Gessate 24; Brugherio 20; Oggiono 19; Real Milano 18; Sancolombano 17; Brembate 8.

Crema, pausautile per rifiatare

I gialloblu in azione

ECCELLENZA

Tre indizi fanno una prova. Figuriamoci quattro. Tradotto, il Napoli è in aff anno e la critica punta il dito sul limitato turnover operato da Sarri. Fino a poche settimane fa la stagione dei partenopei era esaltante, con un Higuain mostruoso in zona gol, ma dopo la sconfi tta di Torino, la squadra ha perso sicurezza e successivamente sono arrivati altri due pareggi e una sconfi tta. Persa la vetta in campionato, il Napoli è stato poi eliminato in Europa League, dopo una cavalcata inarrestabile nella fase a gironi. L’obiettivo dello scudetto è ancora a portata di mano, ma la trasferta di lunedì sera a Firenze diventa delicatissima per il futuro degli azzurri, poco abituati a lottare per il titolo a questo punto della stagione. Per fortuna di Sarri, anche la Juventus ha il fi ato corto e dopo le fatiche di Champions, non avrà vita facile contro l’Inter. Alle spal-le del duo di testa, c’è una Roma tornata

a correre, malgrado le polemiche legate a Totti e che inizia a sognare una rimonta in stile Juve. In ottima posizione c’è anche la

Fiorentina, che però deve gestire la doloro-sa eliminazione in Europa League, che ha mostrato i limiti internazionali dei viola. Più complicata la stagione del Milan, che ha sì dato segnali confortanti, ma che deve recuperare ben otto punti alla terza in clas-sifi ca, troppi che cullare ancora il sogno Champions, Dando un’occhiata alla par-te bassa della classifi ca, spicca lo scontro diretto tra Sampdoria e Frosinone, delica-tissimo per i doriani che non sono riusci-ti a risollevarsi neppure sotto la guida di Montella. Da seguire anche Carpi-Atalanta, con gli orobici in diffi coltà e obbligati ad uscire indenni da Modena, per non essere risucchiati nella zona pericolo.

EUROPA LEAGUE La Lazio, unica squadra italiana approdata agli ottavi di fi nale, ha pescato lo Sparta Praga: andata in trasferta il 10 marzo, ritorno il 17 marzo.

Fabio Varesi

SERIE A Persa anche l'Europa League, gli azzurri rischiano lunedì sera a Firenze. La Juventus potrebbe approfittarne

Tre indizi fanno una prova. Figuriamoci Fiorentina, che però deve gestire la doloro-

SERIE A Persa anche l'Europa League, gli azzurri rischiano lunedì sera a Firenze. La Juventus potrebbe approfittarne

Il Napoli ha finito la benzina? Forse sì RISULTATI 26ª GIORNATA Atalanta-Fiorentina 2-3Bologna-Juventus 0-0Frosinone-Lazio 0-0Genoa-Udinese 2-1Inter-Sampdoria 3-1Hellas Verona-Chievo 3-1Napoli-Milan 1-1Sassuolo-Empoli 3-2Roma-Palermo 5-0Torino-Carpi 0-0

27ª GIORNATA (28-02 h 15)Carpi-AtalantaChievo-GenoaEmpoli-Roma (27-02 h 18)Fiorentina-Napoli (29-02 h 21)Juventus-Inter (h 20.45)Lazio-Sassuolo (29-02 h 19)Milan-Torino (27-02 h 20.45)Palermo-Bologna (h 12)Sampdoria-FrosinoneUdinese-Verona

CLASSIFICAJuventus 58Napoli 57Fiorentina 52Roma 50Inter 48Milan 44Sassuolo 38Lazio 37Bologna 34Empoli 34Torino 32Chievo 31Atalanta 29Genoa 28Udinese 27Palermo 26Sampdoria 25Frosinone 23Carpi 20Hellas Verona 18

Il Cagliari è scappato via e ora si lotta solo per il secondo posto. Piegando anche il Pescara nel big match dell’ultima giornata, il Cagliari ha ipotecato il ritorno in serie A, visto che vanta ben 13 punti di vantaggio sugli abruzzesi (ter-zi), a loro volta distanti 8 lunghezze dal Crotone, che può ora gestire la situazione.

Oggi pomeriggio i calabresi ospitano il Vicen-za e possono avvicinarsi ulteriormente allo sto-

rico approdo nella massima serie. Più incerta la lotta sia in zona playoff, che per evitare la retro-cessione diretta in Lega Pro.

27ª GIORNATA Ascoli-Como 1-0, Bari-Latina 0-0, Cagliari-Pescara 2-1, Livorno-Cesena 1-1, Modena-Brescia 1-0, Novara-Ternana 1-2, Peru-

gia-Trapani 0-2, Pro Vercelli-Virtus Entella 2-3, Salernitana-Crotone 1-1, Spezia-Vitus Lanciano 2-0, Vicenza-Avellino 0-0.

28ª GIORNATA (27-02 h 15) Avellino-Livorno, Brescia-Como, Cesena-Cagliari (26-02 h 21), Crotone-Vicenza, Latina-Modena, Novara-Pro

Vercelli (26-02 h 19), Pescara-Ascoli, Ternana-Spezia, Trapani-Salernitana, Virtus Entella-Peru-gia, Virtus Lancino-Bari.

CLASSIFICA Cagliari 61; Crotone 56; Pescara 48; Cesena 43; Novara (-2) 42; Bari 41; Virtus En-tella, Spezia 40; Brescia 39; Avellino 37; Ternana, Trapani 36; Perugia 34; Latina 33; Livorno, Ascoli 31; Vicenza 30; Modena 29; Pro Vercelli 28; Virtus Lanciano (-2) 26; Salernitana 25; Como 21.

Il Crotone può gestire otto punti di vantaggioSERIE B

Gonzalo Higuain

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Sport Sabato 27 Febbraio 201625

di Vanni Raineri

cusa, vado a vedere la Pomì. Torno fra non meno di tre ore. Già, se un record le rosa l’hanno strappato è quello della durata dei match che le vede protagoniste. Avanti di questo passo, la squadra di Barbolini arrive-

rà a fine campionato avendo giocato in media alme-no 5 partite in più rispetto alle avversarie. Come se non bastasse il fitto calendario di impegni. Sin qui la Pomì ha disputato 26 partite ufficiali e per ben 11 volte ha concluso la partita al tie break. In pratica quasi una volta ogni due partite, gli spettatori assi-stono al quinto set. Un buon investimento sul prezzo del biglietto pagato, qualche guaio per le coronarie. Nessuno in Italia ha numeri che si avvicinano a que-sti, ma anche in Europa è assai improbabile trovar-ne. In campionato la Pomì ha concluso al tie break ben 7 partite, nonostante abbia disputato una gara in meno (18), rispetto a tante avversarie. Dietro di lei, sono andate al tie break per 5 volte Firenze e Montichiari, per 4 volte Club Italia, Conegliano, Novara e Scandicci, per 3 volte Bolzano e Piacenza, per 2 volte Bergamo, Modena e Vicenza e una sola volta Busto Arsizio. E’ avvenuto domenica scorsa, quando ovviamente le bustocche hanno incrociato il loro destino a quello delle rosa. Già l’inizio della stagione lasciava intuire il trend. Parliamo della

Supercoppa contro Novara, vinta per 3-2. E siamo a quota 8 tie break. L’unica gara di Coppa Italia ha segnato un 3-1 (su Scandicci), ma per arrivare a quota 11 ci pensa la Champions League. Anche qui Pomì senza concorrenza: ben tre gare chiuse al tie break su sei giocate (50%). Si pensi che nelle altre 66 gare dei gironi eliminatori (quelle che non hanno visto in campo le rosa) i tie break sono stati sola-mente 9 (il 13,6%). Sta di fatto che in queste 26

gare ufficiali solo una volta le rosa non hanno rac-colto punti ed è accaduto in campionato nello 0-3 subito a Modena. Per il resto, almeno due set li hanno sempre raccolti, in Italia e in Europa e anche questo è un record ineguagliato. I numeri nascon-dono spesso verità, ma al di là delle cifre c’è il momento di leggera flessione del team casalese. Tenuto conto che in primavera si concentreranno gli impegni decisivi (playoff scudetto e Final Four sia di

Champions League che di Coppa Italia), probabile che i carichi di lavoro stabiliti dallo staff tecnico siano finalizzati a raggiungere il top della forma tra almeno un mese. Intanto domani (ore 18) in campio-nato al PalaRadi arriva proprio Modena, che tenta l’aggancio in 4ª posizione. Dopo aver espugnato Piacenza, la capolista Conegliano riceve Novara per fare il primo strappo in classifica.

Altro servizio a pagina 13

La Pomì è abbonata al quinto setPer 11 volte in 26 partite giocate in stagione la squadra rosa ha concluso la sfida al tie break

SVOLLEY A1

Anche se in leggera flessione le ragazze di Barbolini sono ancora in lizza su tutti i fronti e domani ospitano il forte Modena

La Pomì in azionecontro Busto Arsizio

20ª GIORNATA Bergamo-Vicenza 1-3Pomì-Busto Arsizio 3-2Club Italia-Bolzano 3-1Firenze-Scandicci 2-3Montichiari-Novara 0-3Piacenza-Conegliano 1-3Ha riposato: Modena21ª GIORNATA (28-02 h 18)

Bergamo-Club ItaliaBusto Arsizio-Firenze

Casalmaggiore-ModenaConegliano-Novara

Scandicci-MontichiariVicenza-BolzanoRiposa: Piacenza

CLASSIFICAConegliano 46Piacenza 42Casalmaggiore 40Novara 40Modena 37Scandicci 30Bergamo 29Montichiari 23Busto Arsizio 22Club Italia 18Vicenza 16Bolzano 10Firenze 7

Ancora una trasferta amara per la Pieve 010, che ha incassato la seconda sconfitta di fila. Se contro Breganze, però, in campo c’era stato poco da fare, a Bassano i ragazzi di Ariano Civa se la sono giocata ad armi pari, venendo beffati solo nel finale, a un minuto dalla fine. A portare in vantaggio i cremonesi è stato Mattia Civa, in serata super, che perfezionava in rete un assist dalla sinistra di Jara, a cui però rispondeva-no poco dopo Gimenez e Amato per 2-1 a favore della squadra di casa. Capitan Civa trovava poi il nuovo pari, ma la doppietta di Tataranni, la seconda delle due reti su rigore, metteva in seria discussione l’esito dell’in-contro. Il colpo di coda rossoblu arrivava dal ritrovato Balmaceda e dal rigore del solito Civa, a due minuti dal-

la fine, che riportano la gara sul 4-4. Il pareggio sembra-va accontentare entrambe le formazioni, ma Gimenez, a sessanta secondi dallo scadere, regalava i tre punti a Bassano. Data la concomitante sconfitta di Sarzana e Giovinazzo – rispettivamente contro Follonica e Lodi – e il punto raccolto da Thiene contro Monza, la Pieve può tirare comunque un sospiro di sollievo: la classifica in zona retrocessione non è variata e i pievesi attualmente sono ancora salvi, ma il 2 marzo dovrà fare punti con il solido Matera, avversario anche in Coppa Cers.

CLASSIFICA (20ª giornata) Lodi, Forte dei Marmi 45; Breganze 44; Viareggio 41; Matera 39; Bassano, Follonica 34; Monza 27; Trissino 25; Valdagno 15; Pieve 010, Sarzana 12; Thiene 11; Giovinazzo 9.

HOCKEY SU PISTA A1 Proprio in extremis è sfumato il prezioso pareggio a BassanoHOCKEY SU PISTA A1 Proprio in extremis è sfumato il prezioso pareggio a Bassano

Pieve 010 beffata a 60 secondi dalla fineRUGBY SERIE C

Il Crema non è riesciuto a bissare il bel successo della prima giornata ed ha caduto a Brescia per 24-7 contro un Cus non irresi-stibile. Partita equilibratissima quella di domenica scorsa, decisa solo da episodi, tutti sfavorevoli ai neroverdi. Il Crema, infatti, ha disputato una discreta partita, lottando bene in mischia e nelle fasi statiche, ma segnando ancora troppo poco per la mole di gioco che è capace di creare. La testa e la voglia però ci sono e questi elemen-ti fanno ben sperare per il prosieguo della stagione, ma per ottenere la salvezza servirà essere più concreti e cattivi davanti alla linea di meta avversaria. Dopo la pausa per gli impegni della nazionale (che oggi sfida la Scozia), il Crema ospiterà la capolista Vicenza.

CLASSIFICA (2ª giornata) Vicenza Cadetta 10; Cus Brescia, Altovicentino 5; Crema, Selvazzano 4; Ospitaletto 1.

Neroverdi rimandati al CusOra serve più concretezza

Mattia Civa

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di Fortunato Chiodo

stato presentato a Treviso il Team Unieuro Wilier Trevigiani, squadra ciclistica Continental che mantiene inalterato il suo fascino. Vernissage organizzato

all’Auditorium del Museo Civico di Santa Caterina. Una corazzata di una quindicina di ragazzi, guidati sull’ammiraglia in questa stagione dall’ex professionista orobico Marco Milesi. Una cucciolata che compren-de il riconfermato cremonese Giovanni Pedretti. Ma la presentazione è sacra. Diventa un happening di campioni, spon-sor, vip, giornalisti. Ha iniziato così il discor-so il team manager Milesi: «L’anno per noi è iniziato con due corse nella massima categoria come il Gran Premio Costa degli Etruschi e il Trofeo Laigueglia. Per alcuni ragazzi si tratta delle prime esperienze nel mondo professionistico, ci aspettiamo si mettano in mostra e imparino il più possibi-le. Ai più esperti chiediamo qualcosa in più per regalare un bel risultato ai nostri spon-sor e tifosi. Il mio sogno è vincere una corsa con i professionisti e quest’anno, visto l’or-ganico che siamo riusciti a mettere insie-me, sono convinto potrà diventare realtà. Faremo del nostro meglio per fare di questo 2016 un’annata da ricordare: saremo saba-to impegnati con gli Under 23 alla Coppa San Geo e domenica al Gran Premio Città di Lugano». L’Unione Ciclistica Trevigiani ha presentato la Popolarissima numero

101, corsa di casa che andrà in scena il 20 marzo. «Io e il consiglio siamo fiduciosi e orgogliosi per quanto raccolto nella stagio-ne scorsa, considerata la qualità delle vitto-rie conquistate dai nostri atleti, le esperien-ze fatte in gare tra i professionisti e le tante convocazioni in Nazionale ricevute, merito del lavoro dei corridori e di tutto il persona-le e anche in questo 2016 ci aspettiamo buoni frutti», ha detto il presidente Ettore Renato Barzi. Bisogna aver tempo e pa-zienza, tanti sono i dilettanti che possono cucinare a dovere i loro avversari, ma non devono aver fretta, a stimolare l’appetito ciclistico. A partire dalla classicissima Cop-pa San Geo, edizione numero 92 che si corre oggi con partenza da Ponte San

Marco di Calcinate, nel Bresciano, presso la sede Podium Carrera dell’ex professionista Davide Boifava e arrivo a Prevalle per un totale di 156 km. Si alza così il sipario sul calendario italiano di Elite e Under 23. Sono più di 200 i corridori iscritti in rappresentan-za di diversi gruppi sportivi, con l’esordio del Velo Club Cremonese-Cicli Guerciotti, diretta dal responsabile tecnico Fulvio Feraboli, che può giocare la carta vincente con i suoi 14 “gioielli” fra i quali l’esperto catalano di Elite Leibert Juvè Sendrov e il vice campione italiano di ciclocross Stefano Sala. E’ un tracciato impervio con le salite suggestive, al Cavallino e San Giacomo e traguardo a Prevalle (ultimo vincitore Davide Ballerini della Unieuro-Willier Trivigiani).

ROMANENGO CAPITALE TRICOLORE CONTRO IL TEMPO Non ci sono più dubbi sulle date del calendario nazionale: la Federciclismo, con delibera presidenziale, ha confermato le date e due grosse novità. Romanengo sarà per un giorno la capitale della cronometro individuale: mercoledì 22 giugno sette gare in programma, con le categorie Allievi, Juniores, Elite e Under 23 (maschili e femminili) e anche Open. Orga-nizza il Pedale Romanenghese, presieduto dall’infaticabile timoniere Gianluigi Ferrari. Le altre novità riguardano l’inserimento della crono a squadre tricolore delle catego-rie: Under 23 e Elite, Allievi, Juniores, orga-nizzate dalla Società Sacilese, in program-ma sabato 2 luglio 2016.

E’

L’ambiziosa Unieuro Wilier Trevigiani sarà in gara oggi nella Coppa San Geo. Al via anche il Velo Club Cremonese

Presentato il team di Giovanni PedrettiCICLISMO

Tanti giovani su cui puntare tra gli Elite e Under 23Accade ad ogni inizio di stagione, quando i più forti

sono ormai tra i professinisti e l’attenzione converge su corridori che hanno già vinto o lasciato intravedere qualcosa. Quali saranno i nomi dei più gettonati da tener d’occhio in questo 2016, tra gli Elite e Under? Antonio Bevilacqua è sull’ammiraglia del Team Colpack, squadra orobica che può contare su due forti velocisti, Simone Consonni e Riccardo Minali (quest’ultimo vincitore del Circuito del Porto-Trofeo Arvedi a Cremona nel 2015) e su Edward Ravasi e Fausto Masnada. Ci aspettiamo un salto di qualità da

Umberto Orsini, mentre l’azzurro Filippo Ganna, atle-ta polivalente, sarà un elemento su cui lavorare. La Colpack, squadra orobica, ha disponibilità economi-ca con tanti talenti e li fa crescere. La Zalf Euromobil Dèsiree Fior di Castelfranco Veneto, ha lavorato sodo per rimpiazzare Moscon e Velasco. Andrea Vendrame ha dato belle vittorie e come lui Marco Maronese, velocista fortissimo, accanto gli hanno messo Andrea Conci, trentino re degli scalatori nel 2015 fra gli Juniores, con un ruolino impressionante. Occhio anche a Riccardo Lucca, che da Junior è stato prota-

gonista in tutte le classiche. La Palazzago, per il 2016 schiera Giulio Bianchin, giovanissimo, Francesco Castegnaro e Yuri Colonna che vorrebbero far passa-re tra i professionisti ed è un signor corridore. In Toscana, Davide Ballerini è una garanzia e rientra tra gli obiettivi del ct Marino Amadori per il Mondiale. Poi ci sono Vincenzo Albanese, Daniel Savini e Lorenzo Fortunato. Piccola rivoluzione alla Mastromarco, che ha come punte Matteo Natali, Tommaso Fiaschi e Davide Masi. Insomma, tanti nomi per una stagione che si annuncia interessante.

SportSabato 27 Febbraio 201626

Gli atleti del Team Unieuro Wilier Trevigiani

Stella di bronzo consegna-ta a Corrado Lodi della Feder-ciclismo lombarda per il 2015. L’importante riconosci-mento in ambito sportivo delle due ruote, è stato asse-gnato al dinamico dirigente cremonese, attuale consiglie-re nazionale della Fci, per oltre 20 anni impegnato nella promozione dello sport del ciclismo. Dirigente di società al Pedale Castelnovese ed al Pedale Dosolese, Corrado Lodi è stato anche presidente provinciale di Mantova e ide-atore della Challange del Fiu-me Oglio e delle Terre di Con-fine, che ogni hanno anima le fasi conclusive della stagione agonistica lombarda su stra-da per gli atleti di Elite e Under 23 ed è collaboratore alla costituzione dei poli societari giovanili come la Scuola di ciclismo Mincio Chiese (Mantova) e l’Asd Gioco in Bici Oglio Po di Casalmaggiore.

Stella di bronzoa Corrado Lodi

RICONOSCIMENTI

Il successo di Davide Ballerini nel Circuito del Porto 2015

di Massimo Malfatto

Tre vittorie e due pareggi nella terza giornata del campionato provinciale a squadre. Si confer-ma equilibrato il gruppo A con quattro squadre racchiuse in due punti mentre c’è parecchia discrepanza nell’altro gruppo.

GRUPPO A La Canottieri Bissolati rispetta il pronostico e s’impone sulle Querce gra-zie ai successi di Cantarini-E.Ferrari, Tessadri-Milanesi e della terna Cantarini-Tessadri-Ferrari. Vince di stretta misura la Coop Castelvetro merito della coppia Ghisolfi-Monfredini mentre senza vincitori e vinti terminano gli altri incontri. Gara equilibrata quella tra Casc e Canottieri Flora, due formazioni già costrette a ricorre-re ai “supplementari” nella prima giornata, ma questa volta a gioi-re sono i rivieraschi. Alla roulette dei “pallini” decisivi Salvaderi (tre su tre) e Domaneschi che ne ha colpiti due.

GRUPPO B Marcia irresistibile dell’Astra. Ad incidere nel succes-so della bocciofila di Pozzaglio sulla Soms la prestazione delle coppie Visconti-Rossi e “Butta”

Ferrari con Fornasari entram-be vincenti. Termina in parità il match tra Fadigati-Signorini con le vittorie del cicognolese Luca Pedrini e della coppia cremonese Mereni-Lupi. Ai pallini a gioire è la bocciofila di Germano Santini.

Risultati: Casc-Flora 0-0; Le Querce-Bissolati 0-3; Coop-Stradivari 1-0; Soms-Astra 0-2; Fadigati-Signorini 1-1.

Classifiche - Gruppo A: Casc 6, Coop 6, Bissolati 5, Stradivari 4, Flora e Le Querce 3. Guppo B: Astra 9, Fadigati 4, Soms 3, Signorini 1, Baldesio 0.

Prossimo turno (29-02): Coop-

Flora (S. Zeno), Bissolati-Casc (Stradivari), Stradivari-Le Querce (Comunale), Signorini-Soms (Comunale), Baldesio-Fadigati (Palabosco).

ASSEMBLEA Domenica 28 (ore 9.30) presso il bocciodromo di via Indipendenza si terrà l’as-semblea generale delle diciasset-te bocciofile affiliate al comitato cremasco. All’ordine del giorno la relazione tecnico-finanziaria del presidente Luigi Comolli con la relativa discussione, il bilancio consuntivo, le premiazioni della annata 2015 e la stesura del calendario estivo 2016.

BOCCE

Astra travolgente nel campionato

Il presidente Romolo Rizzoli con Luigi Comolli

(M.M.) Nemmeno il tempo di archiviare l’inopina-ta sconfitta di Verderio dove Visconti e compagni si sono fatti male da soli che già l’Achille Grandi deve ricaricare le pile per l’ultimo incontro del campiona-to italiano di società serie C. Dimenticare l’opaca prestazione di quindici giorni fa e ritrovare la bril-lantezza delle prime giornate per la formazione di Avaldi che questo pomeriggio (ore 14.30) affronta la Madonnina sulle corsie del bocciodromo di via Indipendenza. L’eventuale vittoria dei cremaschi

potrebbe non essere sufficiente per la qualifica-zione ai playoff che non dipenderà solo da loro: la Grandi dovrà restare aggrappata al risultato di Lainate dove è impegnata la Fulgor. Incontro (sulla carta) agevole per la capolista ma molto insidioso contro avversari che, con un’eventuale sconfitta, saranno condannati alla retrocessione.

IL PROGRAMMA 6ª giornata (27-02): Achille Grandi-Madonnina, Primavera-Fulgor. Classifica: Fulgor 11, A. Grandi 10, Madonnina 4, La Primavera 2.

Vincere può non bastare alla Grandi

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