Il 5 stelle - 26 apr 2014

6
Il 5 Stelle.it Volantino informativo con notizie dall'universo del MoVimento 5 Stelle 26 APRILE 2014 “Mi dimetto, ci dimettiamo tutti. Si torna al voto”. Questo è quanto ha dichiarato Giusep- pe Scopelliti, il governatore della Calabria, colpito dalla condanna a sei anni e dall'inter- dizione perpetua dai pubblici uffici a seguito dello scandalo dei bilanci truccati al comune di Reggio Calabria. Comune quest'ultimo sciolto e commissariato da quasi due anni per contiguità con la mafia e lasciato in pieno dissesto finanziario con gravissime conse- guenze, tassazione e vessazione dei cittadini ai massimi e servizi ridotti ai minimi, basti solo citare la raccolta dei rifiuti che avviene a singhiozzo con la spazzatura lasciata per strada per settimane intere e i trasporti pub- blici, ridotti all'osso e con i dipendenti in con- tinua agitazione, costretti ad iniziative dirom- penti quali lo sciopero selvaggio e senza pre- avviso per portare le proprie vertenze all'at- tenzione in una città in cui le emergenze sono la quotidianità. Questo è quanto per Reggio Calabria dopo un decennio di scopellitismo, ma il resto della regione non sta certamente meglio, il model- lo Peggio, esportato in ambito regionale ha provocato a caduta in tantissimi comuni gli stessi disservizi che aveva provocato nel co- mune di cui Giuseppe Scopelliti fu sindaco. Inoltre la Regione Calabria ha un altissimo numero di consiglieri inquisiti, tre sono stati persino arrestati. La gente come può scappa da questa terra devastata dalla “peggiore classe politica dell'occidente”, a detta dell'an- tropologo Minervini, di cui apprezziamo la modestia. Si candiderà quindi alle europee nelle liste di NCD (Nuovo Centro Destra), partitino sorto per sostenere il governo Renzi e con esso tutti gli interessi delle lobby finanziare ed economiche il cui programma non è certa- mente sociale, piuttosto, oseremmo dire aso- ciale, ma il nostro ex sindaco e futuro ex go- vernatore detiene in Calabria il pacchetto di maggioranza di NCD e ha quindi posto con peso elettorale la sua candidatura. Candidatura non certo gradita al M5S, ''Se fosse confermato, sarebbe molto grave e fi- nanche offensivo'', dichiara la deputata del M5S Dalila Nesci, in relazione alla notizia, ''La possibilità, ove Scopelliti si fosse infilato nel salvacondotto del parlamento Ue, e' data da una legge che, alla faccia dei cittadini, consi- dera soltanto l'aspetto penale e non quello morale. Per candidarsi, chiunque abbia rice- vuto una condanna deve prima chiarire la sua posizione con la giustizia, che, rammento, e' esercitata in nome del popolo italiano''. Il 5 Stelle.it E' sotto gli occhi di tutti, la devastante situa- zione economica che sta affondando il paese. Mai, dal dopoguerra ad oggi, abbiamo vissuto una simile situazione ed un declino inarresta- bile, di quella che fu la quarta potenza mon- diale. Chiudono circa mille partite iva al giorno (aziende e autonomi), la disoccupazione ha raggiunto livelli record, i consumi primari ca- lano ai livelli degli anni 50 e 60, ricorrono ad istituzioni come la Caritas intere fette di po- polazione come mai in passato, sempre più famiglie piombano nell' indigenza assoluta e proprio in queste ore, vengono ufficialmente certificati 4 milioni di poveri. La spiegazione di un crollo di tali proporzioni, viene facilmente e sommariamente riassunta nella parola "crisi", ma si evita di entrare nei dettagli delle vere cause di un "economicidio" senza precedenti. Cosa ci ha portato a questo stato di cose? Perché la situazione peggiora di anno in anno? Perché non si intravede una via d' uscita? Le risposte stanno in una unione monetaria criminale e nei trattati che l' hanno generata e che hanno comportato la totale perdita di sovranità monetaria, fiscale, economica e po- litica dell' Italia, a vantaggio delle elites fi- nanziarie, che dettano legge sulla pelle dei popoli, in barba al più elementare concetto di democrazia. Siamo ad un passo dal totale baratro (vedi Grecia), ancor più in prossimità della comple- ta attuazione del famigerato Fiscal Compact, che produrrà effetti ancor più devastanti; ma di cosa si tratta in sintesi? Il FC è un atto internazionale, entrato in vi- gore il 1° Gennaio 2013, firmato dai capi di stato e di governo, di 25 paesi aderenti alla UE su 27, con la sola eccezione di Regno Uni- to e Repubblica Ceca. Esso prevede lo 0,5% del rapporto DEFICIT / PIL e la riduzione del debito complessivo al 60% (oggi siamo al 134%). Questo significa che in 20 anni il debito pub- blico italiano dovrà essere dimezzato, attra- verso la devastazione dello stato sociale e del welfare, per poter recuperare, mediamente, 50 miliardi all' anno per 20 anni. In un paese dove non si riescono a trovare pochi spiccioli per le cose più importanti, ben si comprende cosa questo comporterà: una inevitabile mannaia sociale, per regalare ai detentori del debito pubblico (grandi banche ecc.), questo fiume di soldi direttamente suc- chiato dalla vita delle persone e dal massacro dei loro diritti (sanità, pensioni, lavoro, am- mortizzatori sociali). Dove ciò non basterà, provvederanno le svendite di patrimonio pub- blico e di asset strategici, che sono il vero patrimonio del paese (ENI, ENEL, FINMECCA- NICA, ALITALIA ecc. ecc.), cosa nella quale si sta ben impegnando il "turbo governo" Renzi e quelli che lo hanno preceduto. Il Fiscal Compact stabilisce esplicitamente che, la competitività di un paese, si riscontra in termini di riduzione dei salari (pubblici e privati), agganciata ad una forte produttività lavorativa a basso costo (leggi precarietà e neo schiavismo, direzione nella quale va il Jobs Act renziano) e dal drastico taglio alla spesa per sanità, servizi pubblici e previden- za, compito questo affidato a Cottarelli, uomo del FMI. Abbinato al Fiscal Compact vi è il Pareggio di Bilancio, che è stato addirittura inserito in co- stituzione e che abolisce la possibilità di ero- gare servizi a deficit (cosa normale negli stati con piena sovranità monetaria),per cui, a fronte di un erogazione di un servizio di 100 euro, deve corrispondere una eguale tassa- zione di 100 €. Il tutto si tradurrà un annientamento del pae- se reale, come se pagassimo uno spaventoso debito di guerra; difatti di vera e propria guerra economica si tratta, con la considera- zione che chi doveva difenderci, si è vilmente venduto al nemico; il riferimento è ovvia- mente alla politica classica, che, per far que- sto, ha costituito il terzo governo condiviso, nello spazio di pochi anni. Gli effetti di questa bomba atomica si avver- tono e si avvertiranno maggiormente nelle aree economicamente già depresse, come la nostra Calabria, dove una politica immonda ha accentuato i danni, tramite malversazioni e ruberie, che sono su tutti i giornali e nelle cronache giudiziarie; la popolazione è ormai allo stremo e l' emigrazione, antica piaga, ha ripreso a pieno ritmo, infatti solo nel 2013, ben 14.000 calabresi sono andati via. Se pensate che sia davvero abbastanza, non conoscete ancora l' ultima diavoleria di "lor signori": si iama ERF (European Redemption Fund), letteralmente fondo di redenzione eu- ropea, ed entrerà in vigore subito dopo le elezioni europee. Firmato segretamente da PD e PDL nel Giugno 2013, questo trattato prevede che, il debito pubblico eccedente il 60%, venga messo in un fondo comune eu- ropeo, a garanzia del quale, la UE, emetterà titoli a bassissimo interesse, in pratica una garanzia condivisa, in sede europea, del de- bito complessivo, il che potrebbe persino es- sere visto positivamente! Senonchè, a fronte di questa garanzia sul debito, vengono previ- ste ulteriori cessioni di sovranità, cessioni as- solutamente distruttive, visto che concedere- mo: tutte le nostre riserve auree; la possibili- tà che la tassazione interna sia direttamente imposta dalla UE (con nuove tasse o aumen- to di quelle esistenti); l' opzione che beni pubblici di interesse storico o artistico possa- no essere venduti; ma soprattutto, l' abbatti- mento ulteriore dello stato sociale, con priva- tizzazioni del sistema pensionistico, scolastico e sanitario e conseguente riduzione dei costi e dei servizi, anche attraverso poderosi licen- ziamenti. Insomma una vera e propria cata- strofe stile Grecia. Ecco perché bisogna totalmente invertire la rotta, bocciando una politica fallimentare e oligarchica, e premiando un movimento di cittadini onesti e trasparenti, che potrà gui- dare il paese fuori da questo incubo. Solo un paese pienamente sovrano, moneta- riamente, economicamente e politicamente, può risorgere dalle ceneri in cui lo ha con- dannato una dittatura eurocratica e bancaria, per mezzo di una classe politica subalterna, marcia e corrotta, che ha calpestato una sto- ria, un popolo ed i suoi inalienabili diritti. Marco Palladino. CONDANNATO E CANDIDATO FISCAL COMPACT E RECESSIONE IN ITALIA ED IN CALABRIA

description

Volantino informativo con notizie dall'universo del MoVimento 5 Stelle - Nazionale e locale

Transcript of Il 5 stelle - 26 apr 2014

Il 5 Stelle.itVolantino informativo con notizie dall'universo del MoVimento 5 Stelle 26 APRILE 2014

“Mi dimetto, ci dimettiamo tutti. Si torna alvoto”. Questo è quanto ha dichiarato Giusep-pe Scopelliti, il governatore della Calabria,colpito dalla condanna a sei anni e dall'inter-dizione perpetua dai pubblici uffici a seguitodello scandalo dei bilanci truccati al comunedi Reggio Calabria. Comune quest'ultimosciolto e commissariato da quasi due anni percontiguità con la mafia e lasciato in pienodissesto finanziario con gravissime conse-guenze, tassazione e vessazione dei cittadiniai massimi e servizi ridotti ai minimi, bastisolo citare la raccolta dei rifiuti che avviene asinghiozzo con la spazzatura lasciata perstrada per settimane intere e i trasporti pub-blici, ridotti all'osso e con i dipendenti in con-tinua agitazione, costretti ad iniziative dirom-penti quali lo sciopero selvaggio e senza pre-avviso per portare le proprie vertenze all'at-tenzione in una città in cui le emergenzesono la quotidianità.

Questo è quanto per Reggio Calabria dopo undecennio di scopellitismo, ma il resto dellaregione non sta certamente meglio, il model-lo Peggio, esportato in ambito regionale haprovocato a caduta in tantissimi comuni glistessi disservizi che aveva provocato nel co-mune di cui Giuseppe Scopelliti fu sindaco.Inoltre la Regione Calabria ha un altissimonumero di consiglieri inquisiti, tre sono statipersino arrestati. La gente come può scappada questa terra devastata dalla “peggioreclasse politica dell'occidente”, a detta dell'an-tropologo Minervini, di cui apprezziamo lamodestia.

Si candiderà quindi alle europee nelle liste diNCD (Nuovo Centro Destra), partitino sortoper sostenere il governo Renzi e con essotutti gli interessi delle lobby finanziare edeconomiche il cui programma non è certa-mente sociale, piuttosto, oseremmo dire aso-ciale, ma il nostro ex sindaco e futuro ex go-vernatore detiene in Calabria il pacchetto dimaggioranza di NCD e ha quindi posto conpeso elettorale la sua candidatura.

Candidatura non certo gradita al M5S, ''Sefosse confermato, sarebbe molto grave e fi-nanche offensivo'', dichiara la deputata delM5S Dalila Nesci, in relazione alla notizia, ''Lapossibilità, ove Scopelliti si fosse infilato nelsalvacondotto del parlamento Ue, e' data dauna legge che, alla faccia dei cittadini, consi-dera soltanto l'aspetto penale e non quellomorale. Per candidarsi, chiunque abbia rice-vuto una condanna deve prima chiarire la suaposizione con la giustizia, che, rammento, e'esercitata in nome del popolo italiano''.

Il 5 Stelle.it

E' sotto gli occhi di tutti, la devastante situa-zione economica che sta affondando il paese.Mai, dal dopoguerra ad oggi, abbiamo vissutouna simile situazione ed un declino inarresta-bile, di quella che fu la quarta potenza mon-diale.Chiudono circa mille partite iva al giorno(aziende e autonomi), la disoccupazione haraggiunto livelli record, i consumi primari ca-lano ai livelli degli anni 50 e 60, ricorrono adistituzioni come la Caritas intere fette di po-polazione come mai in passato, sempre piùfamiglie piombano nell' indigenza assoluta eproprio in queste ore, vengono ufficialmentecertificati 4 milioni di poveri.La spiegazione di un crollo di tali proporzioni,viene facilmente e sommariamente riassuntanella parola "crisi", ma si evita di entrare neidettagli delle vere cause di un "economicidio"senza precedenti.Cosa ci ha portato a questo stato di cose?Perché la situazione peggiora di anno inanno? Perché non si intravede una via d'uscita?Le risposte stanno in una unione monetariacriminale e nei trattati che l' hanno generatae che hanno comportato la totale perdita disovranità monetaria, fiscale, economica e po-litica dell' Italia, a vantaggio delle elites fi-nanziarie, che dettano legge sulla pelle deipopoli, in barba al più elementare concetto didemocrazia.Siamo ad un passo dal totale baratro (vediGrecia), ancor più in prossimità della comple-ta attuazione del famigerato Fiscal Compact,che produrrà effetti ancor più devastanti; madi cosa si tratta in sintesi?Il FC è un atto internazionale, entrato in vi-gore il 1° Gennaio 2013, firmato dai capi distato e di governo, di 25 paesi aderenti allaUE su 27, con la sola eccezione di Regno Uni-to e Repubblica Ceca.Esso prevede lo 0,5% del rapporto DEFICIT /PIL e la riduzione del debito complessivo al60% (oggi siamo al 134%).Questo significa che in 20 anni il debito pub-blico italiano dovrà essere dimezzato, attra-verso la devastazione dello stato sociale e delwelfare, per poter recuperare, mediamente,50 miliardi all' anno per 20 anni.In un paese dove non si riescono a trovarepochi spiccioli per le cose più importanti, bensi comprende cosa questo comporterà: unainevitabile mannaia sociale, per regalare aidetentori del debito pubblico (grandi bancheecc.), questo fiume di soldi direttamente suc-chiato dalla vita delle persone e dal massacrodei loro diritti (sanità, pensioni, lavoro, am-mortizzatori sociali). Dove ciò non basterà,provvederanno le svendite di patrimonio pub-blico e di asset strategici, che sono il veropatrimonio del paese (ENI, ENEL, FINMECCA-NICA, ALITALIA ecc. ecc.), cosa nella quale sista ben impegnando il "turbo governo" Renzie quelli che lo hanno preceduto.Il Fiscal Compact stabilisce esplicitamenteche, la competitività di un paese, si riscontrain termini di riduzione dei salari (pubblici eprivati), agganciata ad una forte produttivitàlavorativa a basso costo (leggi precarietà eneo schiavismo, direzione nella quale va ilJobs Act renziano) e dal drastico taglio alla

spesa per sanità, servizi pubblici e previden-za, compito questo affidato a Cottarelli, uomodel FMI.Abbinato al Fiscal Compact vi è il Pareggio diBilancio, che è stato addirittura inserito in co-stituzione e che abolisce la possibilità di ero-gare servizi a deficit (cosa normale negli staticon piena sovranità monetaria),per cui, afronte di un erogazione di un servizio di 100euro, deve corrispondere una eguale tassa-zione di 100 €.Il tutto si tradurrà un annientamento del pae-se reale, come se pagassimo uno spaventosodebito di guerra; difatti di vera e propriaguerra economica si tratta, con la considera-zione che chi doveva difenderci, si è vilmentevenduto al nemico; il riferimento è ovvia-mente alla politica classica, che, per far que-sto, ha costituito il terzo governo condiviso,nello spazio di pochi anni.Gli effetti di questa bomba atomica si avver-tono e si avvertiranno maggiormente nellearee economicamente già depresse, come lanostra Calabria, dove una politica immondaha accentuato i danni, tramite malversazionie ruberie, che sono su tutti i giornali e nellecronache giudiziarie; la popolazione è ormaiallo stremo e l' emigrazione, antica piaga, haripreso a pieno ritmo, infatti solo nel 2013,ben 14.000 calabresi sono andati via.Se pensate che sia davvero abbastanza, nonconoscete ancora l' ultima diavoleria di "lorsignori": si iama ERF (European RedemptionFund), letteralmente fondo di redenzione eu-ropea, ed entrerà in vigore subito dopo leelezioni europee. Firmato segretamente daPD e PDL nel Giugno 2013, questo trattatoprevede che, il debito pubblico eccedente il60%, venga messo in un fondo comune eu-ropeo, a garanzia del quale, la UE, emetteràtitoli a bassissimo interesse, in pratica unagaranzia condivisa, in sede europea, del de-bito complessivo, il che potrebbe persino es-sere visto positivamente! Senonchè, a frontedi questa garanzia sul debito, vengono previ-ste ulteriori cessioni di sovranità, cessioni as-solutamente distruttive, visto che concedere-mo: tutte le nostre riserve auree; la possibili-tà che la tassazione interna sia direttamenteimposta dalla UE (con nuove tasse o aumen-to di quelle esistenti); l' opzione che benipubblici di interesse storico o artistico possa-no essere venduti; ma soprattutto, l' abbatti-mento ulteriore dello stato sociale, con priva-tizzazioni del sistema pensionistico, scolasticoe sanitario e conseguente riduzione dei costie dei servizi, anche attraverso poderosi licen-ziamenti. Insomma una vera e propria cata-strofe stile Grecia.

Ecco perché bisogna totalmente invertire larotta, bocciando una politica fallimentare eoligarchica, e premiando un movimento dicittadini onesti e trasparenti, che potrà gui-dare il paese fuori da questo incubo.Solo un paese pienamente sovrano, moneta-riamente, economicamente e politicamente,può risorgere dalle ceneri in cui lo ha con-dannato una dittatura eurocratica e bancaria,per mezzo di una classe politica subalterna,marcia e corrotta, che ha calpestato una sto-ria, un popolo ed i suoi inalienabili diritti.

Marco Palladino.

CONDANNATO E CANDIDATO FISCAL COMPACT E RECESSIONE IN ITALIA ED IN CALABRIA

#SIAMO DEPLOREVOLIPer il Consiglio di Presidenza del Senato ilMovimento 5 Stelle ha avuto atteggiamenti"deplorevoli".- Siamo deplorevoli perché vogliamo chiudereEquitalia, il braccio armato dell'Agenzia delleEntrate voluta dal partito unico Forza Ita-lia-PD che non ha mai perseguito i veri gran-di evasori.- Siamo deplorevoli perché abbiamo alzato latesta contro l'inciucio Pd-Forza Italia sul votodi scambio che ha previsto un vergognosoabbassamento delle pene che non manderàin carcere i politici collusi con le mafie e nonimpedirà la loro rielezione a vita!- Siamo deplorevoli perché, come PeppinoImpastato pensiamo che...la mafia è unamontagna di merda-Siamo deplorevoli perché pensiamo tutto ilmale possibile di Andreotti e la loggia P2-Siamo deplorevoli perché abbiamo sma-scherato tutti gli inciuci Pd-Forza Italia.-Siamo deplorevoli perché abbiamo propostoil voto palese e cacciato Berlusconi dal Sena-to-Siamo deplorevoli perché non vogliamo cheun condannato espulso dal Senato parli con ilPresidente della Repubblica-Siamo deplorevoli perché non vogliamo icondannati in Parlamento-Siamo deplorevoli perché chiedevamo il riti-ro del passaporto diplomatico a Dell'Utri-Siamo deplorevoli perché vogliamo il rispet-to degli esiti referendari-Siamo deplorevoli perché rispettiamo gli im-pegni con gli elettori-Siamo deplorevoli perché vogliamo che sia-no i cittadini a decidere e non i partiti-Siamo deplorevoli perché ci siamo opposti alDocumento Economico Finanziario di Renziche altro non è che una squallida manovraelettorale.-Siamo deplorevoli, perché abbiamo chiestodi sforare il Patto di Stabilità per investire inscuole, ospedali, sicurezza, mentre Renzi lovuol fare per trovare qualche spicciolo per lesue elemosine in cambio di voti.-Siamo deplorevoli perché sulle nomine nellesocietà partecipate: non vogliamo promuove-re il rinviato a giudizio Moretti da Trenitalia aFinmeccanica, la Marcegaglia degli inceneri-tori e delle inchieste di famiglia a Eni e tantialtri soliti noti pieni di conflitti d'interessi.-Siamo deplorevoli perché ci siamo opposti a7,5 miliardi di euro regalati alle banche!-Siamo deplorevoli perché siamo contro lalobby del gioco d'azzardo e i loro amici neipartiti!-Siamo deplorevoli perché favorevoli a "RifiutiZero" e contro la lobby degli inceneritori e di-scaricheSiamo deplorevoli perché abbiamo fatto de-secretare le deposizioni sulla Terra dei Fuochi-Siamo deplorevoli perché abbiamo rinuncia-to a 42 milioni di euro di finanziamento aipartiti e restituito alle piccole imprese 3,5 mi-lioni di euro dai nostri stipendi e diarie!-Siamo deplorevoli, perché siamo il Movimen-to 5 Stelle, l'unica vera opposizione a questosistema marcio che ha affondato l'Italia!Per tutti questi motivi, e chissà per quanti al-tri, forse hanno ragione:#siamodeplorevoli.

VOTO DI SCAMBIO: Il PD E FORZA ITA-LIA ABBASSANO LE PENE. E PER GRAS-SO #SIAMODEPLOREVOLI

Voto di scambio, lo scempio Pd-Forza Italia ècompiuto. Nonostante la mobilitazione di ol-tre 30.000 cittadini che hanno inviato 2,5 mi-lioni di email ai senatori del Pd, la norma èstata approvata con un vergognoso abbassa-mento delle pene che non garantirà più il car-cere ai politici collusi con le mafie e nemme-no l'interdizione a vita dai pubblici uffici. IlMovimento 5 Stelle ha dato battaglia al Se-nato chiedendo di sostenere gli emendamentiche ripristinavano le pene originarie a 7-12anni, così come sancito dall'aula lo scorso 28gennaio. Il Pd ha preferito stare con il partitodi DeM'Utri. E come se non bastasse, a se-guito della nostra battaglia in aula, il consi-glio di presidenza del Senato ha definito ilnostro comportamento in aula addirittura"deplorevole".

TRIVELLE E TERREMOTI: M5S PORTA ILCASO IN PARLAMENTO

Arriva in Parlamento il caso del rapportoIchese sul fracking, desecretato dalla RegioneEmilia Romagna solo dopo che il rapporto èstato pubblicato su riviste scientifiche stra-niere. Nella relazione conclusiva si legge che:"non si può escludere" che le attività estratti-ve effettuate nella bassa modenese possanoavere innescato il sisma del 20 Maggio 2012.L'interrogazione sottoscritta da tutti i parla-mentari emiliano romagnoli ribadisce "la vo-lontà di far piena luce sull'accaduto e sullegravissime omissioni da parte delle istituzionie in primo luogo dal presidente della RegioneVasco Errani.

REDDITO CITTADINANZA, RISOLUZIONEM5S IN CALENDARIO A STRASBURGO

Il dibattito sul reddito di cittadinanza arriva alConsiglio d'Europa grazie al Movimento 5Stelle. La mozione M5S a prima firma NunziaCatalfo, già sottoscritta da 21 parlamentari dialtri cinque Paesi, è stata assegnata allaCommissione Affari Sociali del Consiglio d'Eu-ropa. Relatrice dell'importante documentoper rafforzare il sostegno internazionale aquesta proposta sarà proprio Nunzia Catalfo.Una volta passato il vaglio della CommissioneAffari Sociali la risoluzione verrà portata inaula per l'approvazione da parte dell'Assem-blea del Consiglio d'Europa.

STOP TIRANNIA FISCALE: 5 STELLETRAI CITTADINI

I portavoce di Camera e Senato del Movi-mento 5 Stelle hanno portato tra i cittadini lacampagna per l'abolizione di Equitalia. Unadelegazione di una cinquantina di parlamen-tari pentastellati si è recata di fronte all'uffi-cio di Equitalia nel quartiere romano di Tra-stevere per manifestare e distribuire centina-ia di volantini. Un modo per spiegare diretta-mente alla popolazione la proposta deposita-ta in Parlamento e per ascoltare e raccoglierei disagi di chi subisce le assurdità burocrati-che di uno Stato sempre più lontano dagli in-teressi della popolazione.

#ABOLIREQUITALIA

Equitalia, il braccio armato dell'Agenzia delleEntrate voluta dalla destra e dalla sinistra,non ha mai perseguito "gli evasori", ma èuno sgherro che opprime piccoli e piccolissimichiudendo un occhio sui ricchi e potenti. Or-mai è un nido di corruzione, come dimostratodalle tante inchieste degli ultimi mesi su fun-zionari e dipendenti, che riduce alla dispera-zione famiglie e piccole imprese. Per questo il

M5S ha presentato una proposta di legge perabolirla e trasferire le competenze all'Agenziadelle Entrate, cancellare interessi, aggio emore, e riassorbirne i dipendenti. La riscos-sione deve tornare una pratica di civiltà enon una tortura medioevale. Per aiutarci a farpassare la nostra legge collegatevi alla pagi-na Facebook "Abolire Equitalia" o al nostroportale www.parlamentari5stelle.it

DEF 2014: ECCO II NUOVO TRUCCO DELGOVERNO RENZI

Il governo trasforma anche il DEF in manovraelettorale. Chiede all'Europa di sforare dalPatto di Stabilità ma non, come aveva chiestoil M5S, per investire in scuole, ospedali, sicu-rezza: bensì per trovare qualche spiccio perle sue elemosine in cambio di voti. Cose chenon serviranno al Paese, per questo votere-mo contro. Basta con tagli, tasse, di-soccupazione: il M5S andrà in Europa e faràsaltare questo micidiale patto di austerity.

NOMINE E CONFLITTI D'INTERESSE,SIAMO ALLE SOLITE

Il PD alla Camera ha votato per salvare dal-l'autorizzazione a procedere per accuse di pe-culato e abuso d'ufficio l'ex Ministro del Turi-smo, Michela Vittoria Brambilla. Pare che laministra abbia usato un elicottero di Statoper farsi i fatti suoi. Il PD ha voluto salvareun ministro del governo Berlusconi. Quando icittadini vengono indagati c'è qualcuno chedà l'autorizzazione a procedere? Per i parla-mentari non è cosi. Noi siamo cittadini e sia-mo contrari a questi privilegi da casta.

AGENZIE AMBIENTALI: VITTORIA M5S

Vittoria del Movimento 5 Stelle: finalmente ilsistema nazionale delle agenzie ambientaliprende forma, grazie alle nostre proposte in-corporate nel testo definitivo. Con la nostraproposta (n°1945-De Rosa) l'Ispra coordineràle agenzie, si daranno maggiori poteri ispetti-vi alle Arpa e i dirigenti saranno scelti concriteri basati sulla competenza. Finalmente siavrà una maggiore trasparenza dei dati esarà più semplice che i cittadini possano de-nunciare illeciti. Inoltre, l'Ispra sarà forniràdati utili per una pianificazione territoriale re-sponsabile.

5 GIORNIA 5 STELLEA 5 STELLEA 5 STELLE

Guarda il video:http://tinyurl.com/l2brvhl

ENASARCO E I SOLDI DELLE PENSIONIGIOCATI ALLA ROULETTE DELLA FINAN-ZA"Contributi versati dai lavoratori per la pro-pria pensione che vengono giocati allegra-mente alla roulette della finanza speculativa.Una Fondazione come Enasarco che prende isoldi di 250mila iscritti attivi, tra agenti dicommercio e promotori finanziari, e li investein fondi in paradisi fiscali, tra cui “Anthracite”,un’obbligazione strutturata garantita dallafallita Lehman Brothers, che ha subito varieristrutturazioni finanziarie tutte molto opachesu cui aspettiamo risposta. Ma soprattutto, equi starebbe la novità gravissima qualora lanotizia risultasse vera, un Consiglio di ammi-nistrazione che non sarebbe stato informatodi investimenti rischiosi operati dal manage-ment della cassa previdenziale privatizzata.Un ente che, da statuto, dovrebbe invece ga-rantire il patrimonio per erogare le prestazio-ni previdenziali agli iscritti. Il Gruppo M5Salla Camera ha ricevuto da mittente anonimouna copia del verbale integrale della discussaseduta del Cda Enasarco del 7 febbraio 2013.Se queste pagine fossero autentiche, e chie-diamo in tal senso lumi anche ai vertici dellaFondazione, la denuncia lanciata quel giornodall’ex vicepresidente dell’ente Andrea Pozzisarebbe pesantissima e andrebbe ad avvalo-rare la tesi che sosteniamo da mesi, ovveroche il progetto FEROCE di dismissioni del pa-trimonio immobiliare dell’ente serva per co-prire i buchi nel bilancio creati da investimen-ti finanziari disastrosi, sempre con i soldi deicontributi pensionistici. Pozzi, infatti, spiegache nel Cda del 20 dicembre 2012 era statadeliberata “l’approvazione e la ratifica dell’o-perato del presidente della Fondazione sugliinvestimenti” e relativa successiva ristruttu-razione (perché in perdita) in alcuni fondi(denominati Athena) tramite veicolo residen-te alle Mauritius (paradiso fiscale in black listdella Banca d’Italia): 70 milioni di euro. Pec-cato che in quel Cda di dicembre, secondoPozzi, non fosse stato approvato “alcun puntoall’ordine del giorno recante questo argomen-to”. In quella data era stata sì consegnataun’informativa sulla ristrutturazione dell’inve-stimento, ma il presidente della Fondazioneaveva portato a votazione la relazione senzache ciò fosse previstodall’Ordine del giornoe quindi “senza un’a-deguata possibilità,per il Consiglio, diprendere una decisio-ne consapevole”, ag-giunge l’allora vice-presidente.

Continua su: http://tinyurl.com/o2zekso

RENZIE E REPUBBLICA SENZA PUDORE

"Dopo gli 80 euro, il job act per una vita daprecario e altre promesse da imbonitore,Renzi dilaga perfino nel cuore nero dell’Italia:quello delle stragi senza colpevoli. "Abbiamodeciso - rivela a Repubblica - di desecretaregli atti delle principale vicende che hanno col-pito il nostro Paese e trasferirli all'Archivio diStato. Per essere chiari: tutti i documenti del-le stragi di Piazza Fontana, dell'Italicum odella bomba di Bologna. Lo faremo nelleprossime settimane". Repubblica subito titola- slap slap - "Via il segreto dalle stragi"e tuttici cascano.

Ma "il golpista" del PD non sa di cosa sta par-lando e meno che mai lo sa Repubblica: in-fatti il segreto di stato non è opponibile - perlegge! - nelle inchieste sulle stragi. Non esi-stono carte riguardanti le stragi che sianostate negate ai magistrati.

Quelle di cui parla Renzi sono tutte arrivatenelle mani dei Pm nell'ultimo ventennio e,pur svelando qualcosa di importante, nonhanno certo portato alla verità. . I colpevolinon sono stati trovati,anzi nell'ultimo proces-so per la strage di Bre-scia - che ha attinto apiene mani e libera-mente agli archivi deiservizi e della Presi-denza del Consiglio -gli indagati sono statiassolti.

Continua su:http://tinyurl.com/mwg8sxo

PASSAPAROLA - L'ITALICUM E' INCO-STITUZIONALE - AVVOCATO BESOSTRI

Lo scorso gennaio (sembra un'epoca fa) ipartiti e l'informazione di regime spiegavanoagli italiani che senza una nuova legge eletto-rale il Paese sarebbe andato allo sfascio. An-dava fatta subito, anzi prima, non importacon chi, anche con un pregiudicato espulsodal Parlamento come Berlusconi. Il M5S perle solite anime belle (ma dove vivono? cisono o ci fanno?) doveva andare a vedere lecarte. Sono passati quasi quattro mesi e lalegge elettorale è morta e sepolta. Il Prregiu-dicatellum di Renzusconi non ha visto la lucee forse non la vedrà mai. Era stato pensatoper escludere il M5S dalla possibilità di anda-re al Governo. Una legge disegnata per farvincere Forza Italia o il Pdexmenoelle, chealla fine sono la stessa identica faccia dell'i-pocrisia del Potere. Una legge peggiore delPorcellum, più incostituzionale del Porcellum,il tutto nel silenzio di Napolitano che dovreb-be, il condizionale è più che d'obbligo nel suocaso, tutelare la Costituzione. Qualcosa èperò andato storto. Renzie e il pregiudicato sisono accorti che, anche con questa leggeelettorale, avrebbe potuto vincere il M5S per-chè ormai supera Forza Italia di parecchielunghezze e che i due compari avrebbero po-tuto fare la fine dei pifferai che partirono persuonare e furono suonati. La voce dal sen

fuggita è dell'ex ministro della Difesa "Non èvero che è una legge contro i piccoli partiti,questa è una legge impostata contro ungrande partito. E' una legge nata per far fuoriGrillo" che ha aggiunto "Se il secondo partitosarà quello di Grillo, l'Italicum salta. Lo dicoda tempi non sospetti: quando hai una realtàtripolare e fai una legge dove alla fine si ri-mane in due, significa che uno lo si vuol farfuori. Ma mentre tutti pensavano che quellalegge potesse servire per far fuori Grillo,adesso farebbe fuori Berlusconi e i conti nontornano". Nel frattempo il M5S ha discussoon line con più di 100.000 iscritti e l'aiuto delprofessor Giannulli la sua legge elettorale chepresenterà nel mese di maggio in Parlamen-to. Tutto il resto è noia.

"La legge elettorale "Renzusconi" e' la porca-ta bis. Probabilmente incostituzionale, sicura-mente contraria allo spirito della democrazia.E' un fatto grave, che riguarda tutti, non sologli elettori di questo oquel partito. Ecco per-che' ho realizzato peril Blog questa intervi-sta con uno che ne ca-pisce: l'avvocato Be-sostri. E propongo didiffonderla il piu' pos-sibile." Piero Ricca

Continua su: http://tinyurl.com/q54hsyh

LE PROMESSE DI RENZIE SMONTATEDALL'ECONOMIST

"Quando un politico con un’inclinazione al po-pulismo assume un incarico, forma un gover-no e rivela il suo programma, in genere deveavere qualcosa con cui compiacere tutti. Cosìpare sia a prima vista per il nuovo Presidentedel Consiglio, Matteo Renzi.Otto dei 16 ministri che ha presentato il 21febbraio erano donne, tra cui il primo mini-stro donna della Difesa, Roberta Pinotti, e Fe-derica Mogherini, che a 40 anni è il più giova-ne ministro degli Esteri dal 1936. L’età mediadel suo gabinetto è perfino più bassa di quel-la del suo predecessore, Enrico Letta. E com-prende anche decisioni per rassicurare im-prenditori e investitori: Pier Carlo Padoan,che è stato capo economista dell’OCSE, è mi-nistro dell’Economia e Federica Guidi, giàpresidente dei giovani industriali, ministrodello Sviluppo economico. Non manca neppu-re l’immaginazione: gli Affari regionali sonoandati ad un sindaco che ha resistito alla ma-fia calabrese.Quando però ha chiesto il voto del Parlamen-to, al Presidente del Consiglio è capitato qual-cosa che impensierirebbe chiunque. Il 25 feb-braio ha ricevuto un voto di fiducia alla Ca-mera dove il Partito Democratico ha una fortemaggioranza. Ma il giorno prima, al Senato,dove la maggioranza è ridotta, ha ricevuto169 voti a favore e 135 contro, il che nonrappresenta una sicurezza nel fragile sistemaitaliano. Molti senatori, alcuni del suo stessopartito, sono rimasti sconcertati dai modi ar-roganti di Renzi. Ha infranto la tradizione parlando a braccio etenendo per qualche tempo la mano in tasca,poi informando peren-toriamente i suoi ascol-tatori che sarebbero ri-masti disoccupati (ilsuo progetto è di tra-sformare il Senato inuna Camera delle Re-gioni, sul modello delBundesrat tedesco).

Continua su: http://tinyurl.com/psx5xw8

Notizie dawww.beppegrillo.it

ATTIVATI - UNISCITI A NOI

www.il5stelle.it

GLI HASHTAG DELLA SETTIMANA#precariact, #fuorilamafiadallostato#italiaogmfree, #vinciamonoi, #M5S#glielochiedelicio, #abolirequitalia#siamodeplorevoli, #renziemente#precaRenzi, #coerenzie, #leggizero

NOTIZIE A 5 STELLE- www.beppegrillo.it- www.fuorilamafiadallostato.org- www.italiaogmfree.org- www.movimento5stelle.it

FACEBOOKbeppegrillo.itMovimentoCinqueStelleSenatoCinqueStellemontecitorioCinqueStelle

Il 5 Stelle.it nel RegginoVolantino informativo con notizie dall'universo del MoVimento 5 Stelle 26 APRILE 2014

AMMETTIAMO CHE SIA VERO: SCOPELLI-TI È UN “BRAVO RAGAZZO”

Sembra passato un secolo dalla condanna delPresidente della Regione Calabria, GiuseppeScopelliti, a sei anni e interdizione perpetuadai pubblici uffici. Una condanna giunta aconferma che da anni la Calabria fa i conticon una politica strana, losca, troppo distantedai veri problemi che la attanagliano e ancorapiù da possibili soluzioni. E’ una sentenzache, sì, tocca la posizione regionale di Sco-pelliti, ma che colpisce nel profondo i fatti le-gati a Reggio Calabria e alla gestione del Co-mune, i cui bilanci, come evidenzia la senten-za, sono stati alterati con la chiara consape-volezza e volontà di Scopelliti.

Che dire poi delle folte reazioni alle dimissioni(?) del Pres. a seguito della condanna, giudi-cate dai “Peppe boys” come atto di notevoledignità, per poi fare i conti con l’ennesimomacigno della menzogna politichese dellebelle parole, oscurate, in pochi attimi, dai fat-ti e, in particolare, dalla ufficiale candidaturadi Scopelliti alle elezioni Europee di maggio.

Ma ammettiamo che sia vero. Ammettiamoche, come sostengono i “fans” del Presidente,non si può pensare sia tutta colpa sua. Am-mettiamo per un momento che il concetto diresponsabilità per chi ricopre le cariche divertice non esista. Ammettiamo che Scopelli-ti, Arena & co., fossero totalmente estranei aifatti che hanno reso Reggio Calabria il primocomune sciolto per contiguità mafiosa. Am-mettiamo che Scopelliti non avesse contezzadei bilanci e che li firmasse sulla fiducia,come asserisce. Ammettiamo in buona fedeche tutto quanto sia stato detto, sia vero egenuino. Beh, credo ci sia una sola conside-razione anche in virtù di questa ipotesi:chiunque ricopra un ruolo istituzionale, dalsindaco, alla presidenza regionale, e firmi,solo sulla fiducia, atti a suo nome e respon-sabilità, e, ancora, chiunque ignori che dietrole spalle la ‘ndrangheta dà prova di comandoe autorità, sputtanando il ruolo e la carica diun sindaco, non può che esserci l'ovvio risul-tato che, come uomo di potere, non può cer-to dirsi credibile.

C'è però una serie di problemi e dati di fattoche non possono essere ignorati, e che, no-nostante la stessa visione in buona fede nonpuò che etichettare il lavoro del Pres. Scopel-liti come fallimentare, rincara la dose suquanto fallimentare esso veramente sia stato.L'attuale bilancio comunale, bucato di tuttiquei milioni di euro che hanno reso Reggionon solo commissariata per mafia ma anchevicina al dissesto, è un frutto cresciuto lento,di spese folli, senza un piano di lungo perio-do, atto esclusivamente a mostrare l'appa-renza del successo di una politica né carne népesce, capace solo di produrre fumo. I debitisi sono accumulati in anni di cattiva ammini-

strazione, celata da prestazioni di facciatache nascondevano difficoltà gradualmentecrescenti: un tribunale incompiuto per i debitidel Comune verso la società di costruzione;800mila euro di spese per il coinvolgimentodi Rtl sul lungomare Falcomatà; Lidi e centrisportivi comunali oggetto di legami mafiosi.

Un piano serio, un "modello", serio per Reg-gio, avrebbe previsto, invece, di utilizzarequell'enorme quantità di denaro che neglianni, dall'amministrazione Scopelliti in poisono stati sperperati, per risolvere i problemifondamentali, basilari, della città: infrastrut-ture, acqua, sistema fognario, manutenzionestradale, un piano regolatore avverso all'abu-so edilizio, e quanto possa essere realmenteutile per Reggio e i suoi cittadini di sentirsi acasa e, in più, perché no, essere davveropronti e orgogliosi di ospitare turismo, senzala presentazione di un comune che ha oggi lapretesa di essere metropolitana ma che, percolpa di pochi, si fa fatica a chiamare anchesolo città.

CHIARIAMO SULLA QUESTIONE RIFIUTI

Dopo quindici anni di commissariamento e aseguito del passaggio di consegne tra com-missari e Regione, tornata alla gestione ordi-naria, in Calabria c’è ancora un abisso tra ri-fiuti e differenziata. In più di quindici anninon è stata trovata alcuna soluzione perché sipotesse, gradualmente, renderne virtuosal’amministrazione, predisponendo gli impiantiadatti.

Sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria,si legge che la L.R. 12 aprile 2013, n. 18dispone la “Cessazione dello stato di emer-genza nel settore rifiuti. Disciplina transitoriadelle competenze regionali e strumenti ope-rativi”, tutto questo nel bel mezzo di una si-tuazione drammatica e vergognosa che siprotrae dal 2012 a oggi e che, ai più, fa stor-cere il naso la sola lettura della legge, in cuisi fa riferimento alla “cessazione dello statod’emergenza”.

E mentre, a singhiozzo, la città di Reggio el’intera regione Calabria vede accumulare permesi tonnellate di immondizia per poi, conmisure straordinarie, essere questa raccoltacon operazioni limite, nulla toglie la consape-volezza che tutta la situazione non è frutto diun momentaneo o improvviso caos ammini-strativo, comunale per il commissariamento aReggio subìto per contiguità mafiosa, o regio-nale, ma di una mala gestione protratta dadecenni, che vede le mani della mafia opera-re sulle discariche “agguanta-euro”, e unapolitica collusa e indifferente anche a propo-

ste vincenti già messe in atto in molti comunidella stessa provincia di Reggio.

Nello stesso periodo in cui la città sembravafosse entrata nell'era della differenziata, que-sta si è rivelata una mera illusione nel mo-mento in cui si è compreso come la vera dif-ferenziata, per poter essere attiva, abbisognadi centri di smistamento appositi, e che inve-ce sono del tutto assenti.

ULTIME SUI RIFIUTI

Apertura in deroga dell'impianto reggino diSambatello; aumento del conferimento inquattro impianti pubblici già utilizzati; ricorsoad impianti privati: sono i contenuti di unanuova ordinanza della Regione in via di defi-nizione per affrontare l'emergenza rifiuti esmaltire le 1.200 tonnellate giornaliere chenon riescono ad essere trattate negli impiantiautorizzati che ne lavorano un'identica quan-tità. Lo ha annunciato l'assessore regionaleall'Ambiente Francesco Pugliano. (FONTE:Ansa-24 Aprile 2014)

E come volevasi dimostrare, la politica riman-da il problema, apre discariche, le chiude, leriapre, così, come un macabro tira e molla,mostrando la totale inadeguatezza alla risolu-zione di un problema troppo grande per men-ti dalla visione evidentemente troppo ristret-ta.

DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO

"Mentre il presidente del Consiglio MatteoRenzi si diletta al suono della sua stessavoce, promettendo interventi sull'edilizia sco-lastica e stanziando risorse immaginarie, lescuole del nostro Paese cadono a pezzi. E na-turalmente quelle di Reggio Calabria non fan-no eccezione."

Continua la deputata di Reggio: "Ho avutomodo di visitare l'Istituto Comprensivo "Radi-ce- Alighieri" di Catona, che avrebbe dovutorappresentare un'alternativa per tutti queglistudenti che già hanno dovuto sopportare lachiusura per inagibilità delle scuole di Sacile edi Catona Centro. Ciò che mi sono trovata da-vanti conferma in modo drammatico quelloche mi era stato rappresentato dai genitori.Come essi stessi hanno sottolineato, gli stu-denti sono costretti a frequentare le lezioniall'interno di strutture inadeguate, prive deirequisiti minimi previsti dalla normativa perrendere realmente accessibile il diritto allostudio. Ci sono aule senza riscaldamento, edalcune sono addirittura prive della luce natu-rale. Un condizione di degrado inaccettabileper qualsiasi paese civile.

Visto il silenzio delle istituzioni locali, dopoche le promesse d'intervento della ternacommissariale sono cadute nel nulla, purnon rinunciando alla combattere questa bat-taglia a livello locale, ho voluto porre la que-stione in modo forte al Governo, visto che èin gioco la salute e la sicurezza di centinaia dibambini, oltrechè il loro diritto allo studio, co-stituzionalmente garantito. Nel nostro Paese sono moltissimi i casi comequelli di Reggio e l'emergenza sollevata dalPresidente del Consiglio Matteo Renzi, relati-va all'edilizia scolastica, è più che mai all'or-dine del giorno. Purtroppo, sino ad ora, sisono sentite solo belle parole e molte slides.Credo che i nostri studenti di Sacile e di Ca-tona meritino finalmente qualche fatto."

CHIUSURA CAMPO CONI – DAL BLOG DIFEDERICA DIENI (DEPUTATO M5STELLE)

Nel degrado generalizzato che si sta span-dendo a Reggio Calabria, come nel resto delPaese, filtrando attraverso le crepe semprepiù estese che si aprono nel muro di bugiecon cui i politici vorrebbero coprire il disastrodi cui sono artefici, non poteva non rientrareanche lo sport. E così la nostra città che inquesti anni è stata funestata da una gestionedissennata che ha portato allo sfascio di moltipresidi del vivere sociale, oltre a farci pagaredi più per servizi sempre peggiori, oggi ri-schia di perdere un altro pezzo di quellestrutture che rappresentano un bene comunedella collettività.

Il campo CONI del rione Modena di ReggioCalabria, struttura destinata all’atletica leg-gera in cui si allenano quotidianamente spor-tivi ed amatori e meta obbligata da quasi 50anni per tutti coloro che praticano atletica osemplicemente vogliono dilettarsi nella corsa,sta per venire chiuso per l’incuria in cui è ca-duto grazie alla mala gestione del Comune ealla cecità delle istituzioni statali. Un presidiodi storia e di sport in cui centinaia di regginihanno sudato e si sono allenati, imparando ivalori dello sport alle giovani generazioni etenendosi in salute, verrà spazzato via per idebiti creati dalle clientele, dagli appalti truc-cati, dai favori e dall’incapacità di ammini-strare che sono la cifra del nostro ceto politi-co.

Questa ennesima chiusura di un impianto diproprietà dei cittadini è francamente intolle-rabile e non può essere lasciata cadere nelvuoto. Per questo motivo ho portato all’atten-zione del Ministro dei Beni e delle attivitàCulturali questo ennesimo depauperamentodel patrimonio sportivo dei reggini. Dopo lachiusura di Parco Caserta, dell’impianto spor-tivo reggino PalaPentimele e della Piscina Co-munale ci si chiede quanto dovremo ancorasopportare, quando diremo finalmente basta.In tutte le società avanzate, ma anche inepoche storiche passate, come nell’anticaGrecia o nella Roma repubblicana e imperia-le, si è sempre ritenuto di primaria importan-za promuovere il benessere fisico dei cittadiniattraverso lo sport.

Tale attenzione si trasforma in disinteressenei periodi di declino. L’unico strumento perfermare questa discesa inesorabile è nellemani dei cittadini. Il Movimento 5 stelle, perparte sua, farà la sua parte. Perché un im-pianto sportivo in meno per alcuni farà pocadifferenza. Ma un impianto sportivo in piùpuò essere, al contrario, il segno del riscattodi una città che ancora non si rassegna alladecadenza che le vorrebbero riservare coloroche la rappresentano.

– federicadieni.it

ANCORA SUI CAMPI SPORTIVI

A Reggio Calabria lo sport è morto.

Il campo CONI A.Penna, chiamato così inonore dello storico campione reggino, è solola goccia che ha fatto traboccare un vaso dilerciume. In ogni quartiere, centrale o perife-rico, ogni struttura comunale viene chiusaperché inagibile, dopo l'incuria, l'abbandonoe l'indifferenza istituzionale: il campo sporti-vo di Catona, la palestra di Gallina, il campodi Bocale, per fare alcuni esempi.

Ci parlavano di "modello Reggio", un modellofondato sull'illusione che, spendendo senzacriterio, la città stesse bene e si avviasse ver-so un futuro roseo. Una grande presa in giroche oggi vede materializzare il detto "si rac-coglie ciò che si semina" e ciò che stiamoraccogliendo è un Comune sull'orlo del disse-sto, senza soldi per garantire anche i minimiservizi. Un Comune che - non per il commis-sariamento, a cui i responsabili di questo sfa-celo oggi si aggrappano addossandone le col-pe, ma per le amministrazioni comunali dellostesso modello Scopellitiano - ha tolto allacittà anche il piacere di attività collettive, del-lo stare insieme.

RTL E LE COSCHE MAFIOSE

E' notizia fresca che la sede di Rtl è oggettodi indagine da parte degli inquirenti col finedi individuare legami con le cosche mafiose.Quella stessa Rtl ingacciata nella ormai lonta-na estate reggina, come corollario della mo-vida e del "successo" dell'ormai tristementefamoso fallimento del modello Reggio. L'allo-ra sindaco, Giuseppe Scopelliti, oggi condan-nato in primo grado e "dignitosamente" can-didato alle elezioni Europee, si era detto sod-disfatto e orgoglioso del successo estivo e di

aver coinvolto un così importante sponsor perla città. Ed è proprio su un'intercettazione ri-guardante il Comune di Reggio Calabria chegli investigatori si sono interessati di più.Pare, infatti, che la città di Reggio fosse evi-dentemente così "ricca" che poteva spendereaddirittura 800mila euro, 800mila andrebbesottolineato, per questa iniziativa, cifra corri-sposta a fronte di soli 33 giorni di vitto e per-nottamento del gruppo radiofonico di Rtl. 33giorni = 800 mila euro.

E se per qualsiasi persona la cifra, in rappor-to al periodo e al servizio, sembra assurda, alricordo dell'azione degli inquirenti per inda-gare su legami mafiosi, tutto, in attesa dellaconclusione delle stesse, sembra stranamen-te ed improvvisamente più chiaro.

ATAM: MINACCIA FALLIMENTO

Era inevitabile, ma anche l'ATAM è pronta aprecipitare, portando con sé migliaia di citta-dini a cui, con i suoi 350 dipendenti, garanti-sce il servizio di trasporto pubblico.

Sebbene la magistratura abbia legittimamen-te fatto istanza di fallimento, la rabbia delleorganizzazioni sindacali si riversa non su talerichiesta, bensì sulle miriadi di tentativi, adogni livello istituzionale, di proposte di risolu-zione e piani di salvataggio rimasti lì, vittimadell'inerzia della politica, a marcire fino al li-mite della disfatta, costringendo le stesseOO.SS. al tentativo di rivolgersi al Governocentrale, sperando che Roma possa fare ciòche Comune e Regione non hanno fatto,scongiurando quella che a tutti gli effetti sa-rebbe una conseguenza drammatica.

Un dramma che si trascina da mesi, dallemanifestazioni, fino alla carenza di servizi ealla attuale minaccia di fallimento. Un dram-ma a cui gli stessi lavoratori hanno cercato diporre freno acconsentendo alla cassa integra-zione, dopo che l'ATAM si è sobbarcata l'ac-quisto di nuovi mezzi per un valore di4.800.000 euro, perché il Comune promette-va un finanziamento mai avvenuto.