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quindicinale di informazione fondato nel 1967 • Anno LII • n. 13 • Sabato 6 luglio 2019 • 1.80 il Melegnanese Con voi dal 1967 T ra favorevoli e contrari, a Melegnano tiene banco l’ordinanza che impone lo stop a mezzanotte per la musica sia esterna sia interna ai locali pubblici, il cui obiettivo è quello di trovare il giusto equili- brio tra le esigenze dei commercianti e il di- ritto al riposo dei cittadini. Il provvedimento è stato criticato da Confcommercio Mele- gnano, secondo cui rischia di mettere in crisi la movida della città, mentre ha incassato il sostegno del Comitato Melegnano centro, dove hanno sede gran parte dei locali pub- blici attivi durante le ore serali e notturne. La questione riporta in primo piano il tema del- la movida, che rappresenta certamente una risorsa per la realtà di Melegnano, il cui cen- tro storico vede un continuo via vai di giova- ni in arrivo dall’intero territorio. In questi anni, però, è emersa a più riprese la necessità di regolamentare il fenomeno: l’anno scorso era stata ipotizzata l’istituzio- ne di un’isola pedonale nella centralissima via Conciliazione dove, tra auto parcheggiate in sosta vietata e veicoli lanciati a tutta velo- cità, non di rado il caos viabilistico regna so- vrano. La stessa amministrazione comunale potrebbe giocare un ruolo più attivo sul fronte degli appuntamenti estivi, che da un lato eleverebbe la qualità della movida e dall’altro ne allargherebbe la fascia di popo- lazione interessata: perché ad esempio non riproporre il cinema sotto le stelle od orga- nizzare serate di ballo liscio dedicate agli over 50? Discorso diverso è ovviamente quel- lo dei vandalismi durante le ore notturne, che nell’ultimo periodo hanno interessato diverse zone della città, per ovviare ai quali diventa a nostro avviso necessario un mag- gior senso civico tra le giovani generazioni. editoriale Melegnano tra i giovani e la movida Stefano Cornalba direttore i M Sanità Festa Avis 100 premiati Tutti i nomi pagina 3 Politica Bertoli tra luci e ombre pagina 5 Sport Virtus La festa d’estate pagina 15 In occasione della festa patronale della basilica e della città Monsignor Maurizio Malvestiti presiede la Messa solenne pagina 2 Arriva il Vescovo di Lodi Un San Giovanni di festa Chiesa Don Renato Mezzo secolo di sacerdozio pagina 2 Il reportage In Australia tra squali e canguri pagina 7 La storia Modugno La mia vita al Telegrafo pagina 8 P revosto in città dal 2001 al 2017, don Renato Mariani (nella foto di Emilio Ferrari) ha presieduto una Messa solenne in basilica per celebrare i 50 anni di sacerdozio, alla cui conclusione la festa è continuata con il pranzo in oratorio I genitori Carmelo e Rosa risie- dono tuttora a Melegnano, ma da qualche anno il 36enne Maurizio Mollica (nella foto) abita in Australia dove, tra panorami mozzafiato e natura incontami- nata, vive a stretto contatto con squali e canguri A fine mese lascerà il presti- gioso ristorante-albergo Te- legrafo, di cui per oltre 40 anni è stato lo storico factotum: a pochi giorni dalla meritata pen- sione, il popolare maitre Antonio Modugno si racconta in una sim- patica intervista In caso di mancato recapito inviare al CPO di Lodi per la restituzione al mittente previo pagamento reso. Rinnovo Abbonamenti Abbonamento ordinario 35,00 Sostenitore 50,00 per informazioni abbonati @ilmelegnanese.it Foto Vincenzo Ronsivalle

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quindicinale di informazione fondato nel 1967 • Anno LII • n. 13 • Sabato 6 luglio 2019 • € 1.80

ilMelegnaneseCon voi dal 1967

Tra favorevoli e contrari, a Melegnanotiene banco l’ordinanza che impone lostop a mezzanotte per la musica sia

esterna sia interna ai locali pubblici, il cuiobiettivo è quello di trovare il giusto equili-brio tra le esigenze dei commercianti e il di-ritto al riposo dei cittadini. Il provvedimentoè stato criticato da Confcommercio Mele-gnano, secondo cui rischia di mettere in crisila movida della città, mentre ha incassato ilsostegno del Comitato Melegnano centro,dove hanno sede gran parte dei locali pub-blici attivi durante le ore serali e notturne. Laquestione riporta in primo piano il tema del-la movida, che rappresenta certamente unarisorsa per la realtà di Melegnano, il cui cen-tro storico vede un continuo via vai di giova-ni in arrivo dall’intero territorio. In questi anni, però, è emersa a più ripresela necessità di regolamentare il fenomeno:l’anno scorso era stata ipotizzata l’istituzio-ne di un’isola pedonale nella centralissimavia Conciliazione dove, tra auto parcheggiatein sosta vietata e veicoli lanciati a tutta velo-cità, non di rado il caos viabilistico regna so-vrano. La stessa amministrazione comunalepotrebbe giocare un ruolo più attivo sulfronte degli appuntamenti estivi, che da unlato eleverebbe la qualità della movida edall’altro ne allargherebbe la fascia di popo-lazione interessata: perché ad esempio nonriproporre il cinema sotto le stelle od orga-nizzare serate di ballo liscio dedicate agliover 50? Discorso diverso è ovviamente quel-lo dei vandalismi durante le ore notturne,che nell’ultimo periodo hanno interessatodiverse zone della città, per ovviare ai qualidiventa a nostro avviso necessario un mag-gior senso civico tra le giovani generazioni.

editoriale

Melegnanotra i giovanie la movida

Stefano CornalbadirettoreiM

SanitàFesta Avis100 premiatiTutti i nomi pagina 3

PoliticaBertolitra lucie ombre pagina 5

SportVirtus La festad’estate pagina 15

In occasione della festa patronale della basilica e della città Monsignor Maurizio Malvestiti presiede la Messa solenne pagina 2

Arriva il Vescovo di Lodi Un San Giovanni di festa

Chiesa Don RenatoMezzo secolodi sacerdozio pagina 2

Il reportageIn Australiatra squalie canguri pagina 7

La storiaModugnoLa mia vitaal Telegrafo pagina 8

Prevosto in città dal 2001 al2017, don Renato Mariani(nella foto di Emilio Ferrari)

ha presieduto una Messa solennein basilica per celebrare i 50 annidi sacerdozio, alla cui conclusionela festa è continuata con il pranzoin oratorio

Igenitori Carmelo e Rosa risie-dono tuttora a Melegnano, mada qualche anno il 36enne

Maurizio Mollica (nella foto) abitain Australia dove, tra panoramimozzafiato e natura incontami-nata, vive a stretto contatto consquali e canguri

Afine mese lascerà il presti-gioso ristorante-albergo Te-legrafo, di cui per oltre 40

anni è stato lo storico factotum: apochi giorni dalla meritata pen-sione, il popolare maitre AntonioModugno si racconta in una sim-patica intervista

In caso di mancato recapito inviare al CPO di Lodi per la restituzione al mittente previo pagamento reso.

Rinnovo AbbonamentiAbbonamento ordinario 35,00 €Sostenitore 50,00 €per informazioniabbonati @ilmelegnanese.it

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ilMelegnanese sabato 6 luglio 2019 • numero 132

In primo pianoilMelegnanese @ commenta su ilmelegnanese.itMelegnaneseil

Il 24 giugno monsignor Maurizio Malvestiti ha presieduto la Messa solenne a MelegnanoL’occasione è stata la festa di San Giovanni Battista patrono della basilica e della città

Nella ricorrenza della fe-sta di San GiovanniBattista patrono della

basilica e dell’intera città, lu-nedì 24 giugno il vescovo diLodi monsignor MaurizioMalvestiti ha presieduto a Me-legnano la Messa solenneconcelebrata da una quindici-na di sacerdoti (foto 1). Ac-compagnato dal vicario gene-

rale don Bassiano Uggè, ilpastore della Chiesa lodigianaè stato accolto dal corpo mu-sicale San Giuseppe con ilprevosto don Mauro Colom-bo, che gli ha portato il salutodella comunità. “CelebrareSan Giovanni Battista nellabasilica di Melegnano è moti-vo di grande gioia - ha dettonell’omelia il vescovo di Lodi-. Con i confratelli sacerdoti, ifedeli e la città intera condivi-do la grazia della parola divinaproferita dal più “grande tranati di donna”, che volle farsi

piccolo davanti al Signore: og-gi San Giovanni ci ricorda chel’autorità di figli a noi conferi-ta col battesimo consente didistruggere e abbattere ognidebolezza per edificare epiantare il regno in ogni luogoe tempo”.

Chiesa gremitaAlla Messa hanno partecipatoquasi 500 fedeli che hannogremito la maggiore chiesadella città per storia e tradizio-

ne (foto 2 e 3). “Il nostro me-tropolita Mario Delpini ha ap-pena celebrato al santuariolodigiano di San GiovanniBattista al Calandrone ed orail vescovo di Lodi è in questaparrocchia ambrosiana anticae insigne - ha continuatomonsignor Maurizio -. Quan-to all’etimologia di Melegna-no, è proverbiale la tradizionelaudense secondo cui, neltentativo di portare nellaChiesa Mediolanense i corpidei Santi Vittore, Nabore e Fe-lice martirizzati a Laus Pom-

peia all’inizio del IV secolo,proprio a Lignanum la matro-na romana Santa Savina assi-curò ai soldati che conteneva-no solo miele le botti doveinvece riposavano le loro reli-quie. Scalfite dalle alabarde,ne uscì miele purissimo: fucosì che Lignanum divenneMelegnanum.

Dolcezza divinaPerché dunque - si è chiesto ilvescovo - non pensare alladolcezza divina della fraterni-tà e dell’amicizia cristiana cheintercorse tra Gesù e il Battistae che il Patrono coltiva tra laChiesa di Sant’Ambrogio equella di Bassiano, tanto vici-ne per geografia, storia e spi-ritualità? San Giovanni sa diavere a Melegnano un popolonumeroso e ben disposto al-l’amore disarmato, quello del-la verità che libera, quello chevince il peccato e la mortedando unità e pace. È l’amoredi Dio in Cristo Gesù”. Al ter-mine della celebrazione allie-tata dai canti dei cori parroc-chiali (foto 4), il ricordo dei 50anni di sacerdozio di don Lui-gi Perego da parte del prevo-sto don Mauro, che ha saluta-to insieme alla comunitàparrocchiale don Gianni Ver-ga e don Marco Madè, che la-sciano rispettivamente Car-piano e Locate, e accolto ilnuovo parroco di Carpianodon Antonio Loi, già cappella-no del carcere di Opera e sa-cerdote a Sesto Ulteriano. Do-

Città in festa con il Vescovo di Lodi

Nelle fotodi Vincenzo Ronsivallela visita

del vescovodi Lodi

Serenaletizia

Stefano Cornalba

Foto 1

Foto 2

Foto 3

Foto 4

Foto 5

Foto 6

Prevosto a Melegnano dal 2001 al2017, domenica 23 giugno don Re-nato Mariani ha presieduto unaMessa solenne in città per festeggia-re i 50 anni di sacerdozio, che è stataconcelebrata dall’attuale prevosto diMelegnano don Mauro Colombocon i vicari parrocchiali del Giardinodon Sergio Grimoldi e del Carminedon Andrea Tonon, il responsabiledella pastorale giovanile don StefanoPolli, il cappellano della FondazioneCastellini don Carlo Millefanti e ildiacono Olimpio Di Sisto.

Splendida accoglienza"Sono stato ordinato il 28 giugno

1969 dall’arcivescovo diMilano cardinale GiovanniColombo - ha detto duran-te l’omelia -: in tanti anniho conosciuto diversi pretie moltissime persone, chemi hanno voluto un granbene. Facciamo infatti tuttiparte della famiglia del Si-gnore Gesù in camminoverso la vita eterna: vi rin-grazio di cuore per la stu-penda accoglienza che miavete riservato a Melegna-no, alla quale resterò sempre moltolegato". Al termine della Messa inbasilica, è stato don Mauro a porta-

re a don Renato il saluto dei fedeli,che gli hanno tributato un calorosoapplauso di benvenuto.

Don RenatoSacerdoteda 50 anni

La Messa a Melegnano

Nella fotola Messa

in basilica

Clarissa Nobili

po la Messa in tanti hanno sa-lutato personalmente il vesco-vo di Lodi (foto 5 e 6), che per

quasi un’ora si è trattenutocon i fedeli in un clima di se-rena letizia.

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ilMelegnanese sabato 6 luglio 2019 • numero 13 3

In primo [email protected] ilMelegnanese

Oltre 700 donatori per quasi 1.300 donazioni l’annoGrande festa per i 73 anni della storica associazione

Franco Marignano

Il corteo per la città ele note della banda, laMessa in basilica e la

premiazione dei dona-tori più fedeli: l’Avis hafesteggiato così i 73 annidi presenza a Melegna-no, che ne fanno uno tra

Numeri da record per l’Avis

i movimenti più cono-sciuti e radicati del-l’intero territorio.Aperto dal corpo mu-sicale di San Giulianoe partecipato dallenumerose sezioni avi-sine del territorio, ilcorteo ha percorso levie cittadine prima diraggiungere la basilica

di San Giovanni per laMessa solenne, durantela quale il prevosto donMauro Colombo ha ri-marcato i valori di gene-rosità e altruismo che dasempre caratterizzanol’Avis. Concetti ribaditiin castello dal sindacoRodolfo Bertoli e dal co-mandante dei carabi-

Nella fotola Messa in basilica

nieri di Melegnano Do-menico Faugiana, chene hanno sottolineato ilruolo di primo pianogiocato in città: dopo gliinterventi del segretarioregionale Luigi Spada edell’ex presidente di Me-legnano Lamberto Zap-pacosta, oggi membrodella commissione na-zionale, è stato l’attualeleader Achille Maroni aelencare le tante attivitàdell’Avis, i cui 708 dona-tori nel 2018 hanno ef-fettuato 1.259 donazio-ni.

I premiatiL’evento si è conclusocon la premiazione diMarco Bandirali, Anto-nio Lomi, Tiziana Man-giarotti e Silvano Rossiper le 100 donazioni;

Dario Acerbi, FulvioBasso, Pierangelo Dra-goni, Umberto Giudici eNatale Tornielli (75 do-nazioni); Giovanni Azza-rone, Annalisa Bassani,Massimiliano Bianchini,Paolo Fumagalli, MarcoGildone, Vittorio Osta-goli, Simona Pezzia,Gian Luca Ponzini eFrancesco Zandonini(50 donazioni); SamuelaBegarelli, Marina MariaBetti, Giancarlo Betti-nelli, Paolo Capuci, An-drea Cervi, MassimoGuarini, Marco Ramaio-li, Franca Tricarico eRuggero Valgoglio (32

donazioni); AlexandraBereanu, Claudia Bovo-lenta, Luca Breda, PaoloBrocca, Solidea Cagno-ni, Davide Carbone,Paolo Codega, FabioDall’Occo, Rosario Davì,

Samuele Granata, Tom-maso Grillo, Ivan Ianno-ne, Caterina Magrone,Maria Milanesi, Giusep-pina Modonesi, Dona-tella Rabite, Andrea Ra-violo, Ermanno Rizzo,Antonino Russo, Fran-ceso Russo e Pietro Rus-so (16 donazioni); Nico-la Berardi, AlessandroBolognesi, DomenicoCelentano, Marco Cro-gnale, Jessica Di Cristo,Cinzia Di Fede, DeniseDi Maio, Noura El Ha-chemy, Maria Ercoli, Lu-ca Fedeli, Angela Federi-co, Elisa Figoni, SimoneGiustolisi, Elena Grifoni,Ottilia Grioni, Elena Ian-nolo, Elisabetta Macrì,Pasquale Maddalena,Carlo Mancuso, DanieleMarchesi, AnnalisaMazzola, Sonia AngelaMinella, Doriana Nas-suato, Marta Recagni,Stefania Scarpulla, Chia-ra Sommariva, RobertoTedeschi, Marika Tetta-manti, Barbara Valli, Ce-sare Vecchio, Marzio Vi-lardo e Paola Zolfanelli(8 donazioni).

73 annidi storia

Decine di penne nere per la nuova sede nel cuore del BorgoTra gonfaloni, stendardi e striscioni, è ancora festa in città

Gino Rossi

Dopo la deposizionedelle corone al monu-mento dei Caduti in

piazza Vittoria, ha preso il viala suggestiva sfilata per lestrade del centro città. Aper-ta dalla fanfara degli alpini diMilano, alla presenza dell’as-sessore a sicurezza e polizialocale di Melegnano Giacin-to Parrotta con il sindaco diVizzolo Luisa Salvatori e il vi-cesindaco di Mediglia Gianni

Melegnano invasa da 200 alpini

Fabiano, la manifestazione èstata partecipata da oltre 200alpini in arrivo da Milano,

Cernusco, Abbiategrasso, Ca-venago Brianza, Lentate sul

Seveso, Crema e Melzo, a cuisi sono uniti i bersaglieri coni vigili del fuoco e i rappre-sentanti di Avis, Croce bian-ca, associazione dei carabi-nieri e della polizia.

Messa in basilicaDopo la tappa all’Ossario perla deposizione delle coronein ricordo dei Caduti, tragonfaloni, striscioni e sten-dardi, il corteo ha raggiuntola basilica per la Messa cele-brata dal pre-vosto donMauro Co-lombo e allie-tata dai cantidel coro deglialpini di Ges-sate. Al terminedella celebra-zione liturgicanella chiesa inpiazza Risorgi-mento, la ma-nifestazione siè spostata alcivico 39 di viaLodi in zona

Nella fotogli alpiniin festa

Borgo, dove è stata inaugura-ta la nuova sede delle pennenere di Melegnano-Medi-glia-Vizzolo dedicata a Giu-seppe Reina (1888-1950), ca-pitano nativo di Mediglia equarto presidente nazionaledegli alpini a metà degli anniVenti.

Lealtà e altruismoNei loro interventi il capo-gruppo di Melegnano Ferruc-cio Faccioli con il presidentedella sezione alpini di MilanoLuigi Boffi, il prevosto donMauro, gli assessori Parrotta eFabiano hanno rimarcato il

ruolo fondamentale giocatodalle penne nere, il cui agire èsempre ispirato all’altruismo,alla lealtà e alla disponibilitàverso il prossimo. Alla manife-stazione era presente anchel’ex sindaco di Melegnano VitoBellomo che, dopo la confiscadell’immobile alla criminalitàorganizzata avvenuta nel2013, l’ha messo a disposizio-ne di organismi istituzionali esociali. Ha preso così il via illungo iter che, con l’asta pub-blica vinta dal neonato grup-po alpini del territorio, si èconcluso con il fatidico tagliodel nastro.

La fanfarae il coroallietanola festa

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ilMelegnanese sabato 6 luglio 2019 • numero 134

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Con il continuo via vai di genteper chiedere consigli e suggeri-menti, ha registrato un grandesuccesso l’iniziativa "Medici inpiazza", che nel cortile d’onoredel castello ha visto la presenza disedici specialisti dell’ospedalePredabissi di Vizzolo. Promossodall’associazione "Salute ma nonsolo" con l’Asst Melegnano e Mar-tesana e il Comune di Melegnano,nell’arco della mattinata oltre 400utenti si sono presentati per chie-dere consigli e suggerimenti.

Visite gratisAll’interno del Centro anziani, in-vece, gli specialisti hanno effet-tuato visite gratuite di caratteresenologico, oculistico ed endocri-

nologico: il tutto completato dallamisurazione della pressione e dalcontrollo della glicemia da parte del

Mediciin piazzaGrande

successo

Iniziativa da ripetere

Nella fotoi mediciin piazza

Blocco operatorio all’avanguardia Fondamentale per la qualità delle cure

Franco Schiena

Otto sale operatorie completa-mente rinnovate, ma anche la“recovery room” con 7 posti

letto per tenere in osservazione i pa-zienti dopo l’operazione. Si presentacosì il nuovo blocco operatorio del-l’ospedale Predabissi di Vizzolo che,aperto la scorsa settimana, saràinaugurato il 19 luglio alle 15 allapresenza dell’assessore regionale alWelfare Giulio Gallera. Come ribadi-to dal direttore generale dell’Asst di

Melegnano e della Martesana Ange-lo Cordone, si tratta di un bloccooperatorio all’avanguardia, che con-sentirà di migliorare ulteriormente laperformance ospedaliera. Tutto que-sto grazie ad una struttura di fonda-mentale importanza per la qualitàdelle cure, che rappresenta la partepiù importante di un ospedale.

Nuove sale operatorie all’ospedale di Vizzolo

7mila interventiLe specialità trattate a Vizzolo sonoquelle di chirurgia generale, ortope-dia, traumatologia, urologia, otori-nolaringoiatria, ostetricia e gineco-logia e oculistica. Nel 2018 sono statieseguiti 6.500 interventi program-mati, 700 dei quali in day hospital,mentre nel 2019 sono già 100 gli in-terventi in più rispetto ad un analo-go periodo dello scorso anno: se-condo gli specialisti dell’Asst,l’obiettivo è di arrivare a 7mila inter-venti complessivi. Il tutto completa-to dalle operazioni di urgenza, pocopiù di mille l’anno. Ogni equipe me-dica è formata da tre chirurghi,l’anestesista e il personale infermie-ristico.

Già aperteCon la ristrutturazione delle saleoperatorie, è arrivata la recovery ro-om da 7 posti letto, uno dei quali de-stinato ai bambini, che è presidiata24 ore su 24 dal medico anestesista:si tratta di un’apposita area riservataai pazienti che hanno terminato l’in-tervento e devono restare in osser-vazione prima di fare ritorno nel re-parto chirurgico. La novità

farmacista per un’iniziativa da ri-petere anche in altri periodidell’anno.

principale delle sale operatorie è ilsistema di monitoraggio: con l’atti-vità completamente registrata, tuttipossono vedere quello che succedesul campo operatorio. Delle otto saleoperatorie, una può essere collegatain videoconferenza con l’aula ma-gna del Predabissi, ma anche con lealtre cliniche in ogni parte del mon-do. Collegato con l’ascensore, tuttoil nuovo blocco operatorio ha unpercorso di accesso esclusivo con ilpronto soccorso e la rianimazione.

Interventoimportante

Nell’immagine le sale operatoriedell’ospedale Predabissi

Clarissa Nobili

Con la donazione della classe 1958, la Cro-ce bianca di Melegnano avvia la raccolta difondi per l’acquisto di una nuova ambu-lanza, che rafforzerà ancor di più la meri-toria attività dello storico sodalizio. In rap-presentanza dei 61enni della città che lihanno raccolti in occasione di un recenteevento, Marco Vicardi e Angelo Pelosi han-no consegnato 400 euro al presidente Val-ter Racca e all’amministratore della Crocebianca Giovanni Caperdoni (nella foto).

Nuova ambulanza“Ringraziamo di cuore gli amici della clas-se 1958, che hanno pensato al nostro mo-vimento per la loro donazione - affermanoi vertici della Croce bianca -. Proprio grazieall’assegno di 400 euro, partirà la raccoltadi fondi per l’acquisto di un’ambulanza,attraverso cui potenzieremo ancor di piùla nostra attività sul territorio”.

La classe 1958dal cuore grande

Donati 400 euro alla Croce bianca

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ilMelegnanese

ilMelegnanese sabato 6 luglio 2019 • numero 13

In primo [email protected]

Dopo i ritardi nel recapito dellebollette, slittano i termini per laprima rata Tari, che sarà possibilepagare entro 15 giorni dalla rice-zione. In origine la scadenza delpagamento della prima trancheera fissata per il 30 giugno, a cuiseguiranno le altre due rate in sca-denza il 16 settembre e il 16 no-vembre. Al 30 giugno, però, nu-merosi melegnanesi non avevanoancora ricevuto la bolletta, che hareso impossibile il pagamento neitermini. Nel caso in cui sia stataricevuta oltre la scadenza stabili-ta, il pagamento della prima rataverrà considerato regolare se ef-fettuato entro 15 giorni dal ricevi-mento.

Entro 15 giorniPer quanto riguarda commercian-ti, artigiani e imprese, è stato sta-bilito uno slittamento per il paga-

mento; il motivo è legato allapossibile revisione del relativo re-golamento, in base alla quale latariffa sarebbe differenziata a se-conda dei locali dove si svolge ef-fettivamente l’attività produttiva:

Caso TariPrima rata

slittata

Bollette in ritardo

Nella fotoi cittadini

s’informanosui ritardi

Nel giugno 2017 divenne sindaco di MelegnanoIl bilancio dell’amministrazione targata Pd

Stefano Cornalba

Il 26 giugno 2017 Rodolfo Bertolidivenne sindaco di Melegnanosconfiggendo la candidata di

Forza Italia Raffaela Caputo: a dueanni di distanza, tracciamo un bi-lancio (parziale ovviamente) del-l’esecutivo alla guida di Melegna-no, il cui mandato scadrà nellatarda primavera del 2022. Tra i suc-cessi dell’amministrazione targataPd, c’è sicuramente il trasportopubblico intercomunale, che dovràessere attentamente monitoratoper valutarne la possibilità di mi-glioramenti in corsa. Proprio inquesti giorni, ad esempio, gli abi-tanti delle cascine Silva e Martinahanno lamentato la carenza delservizio nell’estrema periferia ovestdi Melegnano, che pure è la piùlontana dal cuore della città. L’altranota positiva è il rilancio del castel-

Bertoli due anni dopo Giunta tra luci e ombre

lo Mediceo avvenuta attraverso leGiornate Fai di primavera e una se-rie di mostre molto apprezzate,l’ultima delle quali curata dal poetadi origini melegnanesi e noto a li-vello internazionale Guido Oldani,la cui figura dovrebbe essere forsemaggiormente valorizzata anche alivello locale.

Bus e castelloA questo punto arriva la parte piùdifficile, quella cioè di riqualificareil monumento simbolo di Mele-gnano, su cui comunque l’ammini-strazione sta lavorando in stretta si-nergia con la Città metropolitanaproprietaria dell’ala lunga: l’obiet-tivo sarebbe quello di parteciparead un bando della Fondazione Ca-riplo per avviare un progetto tantoambizioso quanto complesso, cheBertoli ha in ogni caso il merito diaver riportato al centro dell’atten-zione generale. Sul fronte della via-

bilità interna alla città, invece,l’amministrazione sembra in unafase di stasi: il caso più eclatante èquello del senso unico di via Con-ciliazione nel cuore di Melegnano.A tre anni dall’avvio della speri-mentazione, sono ancora i palettigialli a delimitare la carreggiatastradale dal percorso pedonale di-pinto di rosso: non proprio il mas-

oltre a rendere possibile l’azione re-troattiva, una soluzione di questo ti-po consentirebbe un contenimentodei costi rispetto alla tariffa unica, icui arretrati tra il 2013 e il 2018 han-no raggiunto somme esorbitanti.

simo per una strada in pieno cen-tro storico a pochi metri dal castel-lo Mediceo e dalla basilica di SanGiovanni Battista.

San Carlo e MeaAl momento anche la riqualifica-zione di viale della Repubblica e viaEmilia sono ferme al palo: in que-sto caso saranno decisivi gli oneridi urbanizzazione eventualmentederivanti dalle trasformazioni ur-banistiche previste sulle aree dellaSan Carlo e dell’ex Bertarella, di cuisi parla da tempo senza alcuna so-luzione pratica. Forse è arrivato ilmomento di chiarire come stannoeffettivamente le cose per quantoriguarda il futuro delle grandi areeverdi ad ovest di Melegnano, sul cuifuturo il comitato di quartiere nonha mancato di incalzare l’esecutivoalla guida della città. Mentre sembra procedere a pienoritmo la realizzazione della scuolaprefabbricata destinata ad ospitarei 350 alunni della primaria di vialeLazio inagibile da quasi un anno, almomento in cui andiamo in stam-pa è aperto il dibattito sulla tassa ri-fiuti per commercianti, artigiani eimprese, che negli ultimi mesi tan-te polemiche ha scatenato a Mele-gnano. Resta infine da definire il fu-turo di Mea, la società amaggioranza comunale che in cittàsi occupa di igiene urbana e distri-buzione del gas e a Binasco di di-stribuzione del gas. Anche neiprossimi tre anni, insomma, nonmancherà di certo il lavoro perl’esecutivo alla guida di Melegna-no.

Senso unicoRebus eterno

Nella fotoil sindaco Bertoli

Silvia Bini

Devi prendere le medicine o fare la spesa?Sino al 31 agosto sarà attivo un servizio adhoc destinato alla terza età di Melegnano,che vede giocare un ruolo di primo pianoil Comune con le tante associazioni impe-gnate nel mondo del volontariato locale."Tra il caldo soffocante e l’assenza dei pa-renti in ferie, per la terza età il periodo esti-vo non si prospetta certo semplice - affer-ma il vicesindaco con delega alle politichesociali Ambrogio Corti (nella foto) -. Nasceda qui l’importanza dei pony della solida-rietà, così abbiamo chiamato i volontaripronti ad esaudire le loro richieste".

I pony della solidarietàCon la Croce bianca di largo Crocetta, allameritoria iniziativa hanno aderito la par-rocchia di San Gaetano della Provvidenza,la Banca del tempo, la Protezione civile,l’Avulss, l’associazione Corti-Rossi e l’Au-ser: per fruire del servizio attivo dal lunedìal sabato (Ferragosto escluso), dalle 9 alle16 gli anziani dovranno telefonare allaCroce bianca allo 02/98230800, i cui ope-ratori chiameranno in causa i pony dellasolidarietà. "Ci penseranno loro ad acqui-stare i medicinali o a fare la spesa per glianziani che non possono lasciare le pro-prie abitazioni - conclude il vicesindacoCorti -. Chiamando la Croce bianca, saràanche possibile scambiare quattro parolenei momenti di solitudine".

Sos anzianiEstate sicura

L’iniziativa del Comune

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ilMelegnanese sabato 6 luglio 2019 • numero 136

AttualitàilMelegnaneseilMelegnanese @ commenta su ilmelegnanese.it

Il 13 giugno 1989 nasceva la storica associazione attiva sull’intero territorio30 anni dopo la Messa a Caravaggio per ricordare il significativo anniversario

Donatella

Era il 13 giugno 1989quando si concluse ilprimo corso di base per

Volontari Avulss con la con-segna, da parte dei cofonda-tori Don Alfredo Francescut-to e signora Ermenegilda

Batte da 30 anni il cuore dell’Avulss

Carimati Lodigiani, dei primi29 attestati di idoneità. Nellastessa data si costituì ufficial-mente il Nucleo Avulss diMelegnano. Il 12 gennaio2005 il Nucleo locale rece-pendo i nuovi obblighi nor-mativi si è trasformato in As-sociazione con statutoautonomo. Nel celebrare il

30esimo della nostra asso-ciazione, non possiamo nonricordare colui che nel 1979ne è stato il fondatore; DonGiacomo Luzietti ha volutofortemente questa Associa-zione che ha come obiettivol'aiuto rivolto a chi si trova insituazione di sofferenza o disolitudine.

Nella fotoi volontaridell’Avulss

a Caravaggio

Serena armoniaEcco perchè il 13 giugno2019, in occasione del 30°anniversario di fondazione,l'Associazione Avulss di Me-legnano presieduta dalla si-gnora Maria Grazia Andreoliha voluto ricordare questaimportante giornata con laSanta Messa celebrata dal

nostro assistente spiritualedon Carlo Millefanti al San-tuario Santa Maria del Fontedi Caravaggio, alla presenzadi un nutrito gruppo di vo-lontari e dell'attuale presi-dente nazionale della Fede-razione Avulss dottor PaoloSpinaci. La giornata è tra-

scorsa in serena armonia e siè conclusa con l'auspicio daparte di tutti di manteneresempre viva l'attività svolta,sia da chi ci ha preceduto cheda chi in futuro vorrà far par-te della nostra Associazione,ed offrire la propria collabo-razione per lo svolgimento diquesto importante servizio.

Al serviziodella città

dal precedente. L’anno che staper iniziare è particolarmenteimportante per i Lions Italianiperché vedrà dal 5 al 9 lugliolo svolgimento a Milano, perla prima volta in Italia, della102° Convention Internazio-nale alla quale sono previstioltre 25.000 partecipanti da

tutto il mondo. L’organigram-ma del Lions Club è comple-tato dal vicepresidente Gio-vanna Petrella con ilsegretario Carlo Isella, il ceri-moniere Ileana Peroni e i con-siglieri Emilio Baietta, SantinaBaietta, Roberta Baiocco, Pao-lo Colombo, Luciano Fugazza,Aldo Ruffini, Edoardo Sala eGiuseppe Soldi.

Cambio della guardia ai vertici del sodalizioSarà un anno importante per lo storico Club

Carlo Isella

Nell’ambito delle sue at-tività, lo scorso 22 giu-gno il Lions Club Me-

legnano ha riunito Soci eamici per uno dei momentipiù importanti della vita delClub: il passaggio della caricadel Presidente e la “XLVIICharter Night”, ovvero la cele-brazione del compleanno delClub. Come consuetudine lacerimonia non si è tenuta aMelegnano nella sede ufficia-le del Club, ma bensì presso ilRistorante “Osteria Pater” fra-zione Modignano di Tavazza-

Lunghi in cima al Lions

no con Villavesco. Questo ap-puntamento, conclude l'annoLionistico, si è svolto alla pre-senza della Governatore Di-strettuale Marina Berlosso Pe-rancin e del GovernatoreDistrettuale eletto per l’annoLionistico 2019-2020 SergioMartina.

Secondo incaricoDurante questa serata è statocelebrato il passaggio della ca-rica tra il Presidente EdoardoSala ed il Presidente eletto peril prossimo anno LionisticoGiuseppe Lunghi. Per entram-bi si tratta del secondo incari-co a distanza di circa 20 anni

Nell’immagineda sinistraLunghi e Salaal passaggiodella carica

Al serviziodella città

Dopo il controllo della pressione, ci siamo incontrati di nuovocon il presidente del Centro anziani Viviana Valpreda, presenteil responsabile utenti Attilio Coderoni. Il presidente ha confer-mato che, dopo alcuni incontri con il presidente della Fonda-zione Castellini, tutti gli iscritti del Centro avranno la possibilitàdi utilizzare il campo bocce situato all’interno della Fondazio-ne. Attualmente ci sono già dieci iscritti molto interessati allepartite.

Intervento gratuitoSiamo passati poi ad un altro aspetto molto importante: la pu-lizia dei locali del Centro, inclusi i servizi, una vera e propria sa-nificazione, per cui si ringrazia di cuore la società Essedi perl’intervento gratuito. Sono insomma due gli obiettivi raggiuntidal presidente Valpreda, a cui in futuro chiediamo di rafforzaresempre più la collaborazione con il management della Fonda-zione Castellini.

Nilo Iommi

Over 65, quante novitàAl Centro anziani del Castello

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[email protected]

ilMelegnanese sabato 6 luglio 2019 • numero 13

Speciale giovani

L’inchiesta sui giovani di Melegnano che lasciano l’ItaliaDa qualche anno il 36enne Mollica vive in Australia

Franco Monti

Igenitori Carmelo eRosa abitano a Mele-gnano, ma da qual-

che anno il 36enneMaurizio Mollica vivein Australia. “Sono in-gegnere informaticospecializzato in sicurez-za informatica, laureatriennale più magistra-

“La mia vita tra squali e canguri”

le conseguita al Politec-nico di Milano - rac-conta Mollica -: occu-pato in una piccolaazienda del Milanesecome consulente infor-matico, in Italia ero im-pegnato soprattutto nelsettore bancario, uni-versitario, testate gior-nalistiche e internetprovider. Negli anni,poi, ho lavorato al por-

tale web dell’UniversitàCattolica e come con-sulente Unicredit”.

Oggi, invece?La maggior parte delleinformazioni che trattosono altamente confi-denziali, non possoparlarne molto: vi dicosolo che aiutiamo gros-se imprese dal punto divista informatico.

Com’è l’Australia?E’ un Paese bellissimocon dei tassi di civiltà ebenessere elevatissimi,in particolar modo Syd-ney: l’ambiente è mul-ticulturale e multietni-co, la gente alla mano edisponibile. Io vivo aBondi beach (Sydney,Nuovo Galles del sud),il panorama è mozza-fiato e le spiagge stu-pende: d’estate si va ingiro scalzi e si fa surftutto l’anno, ma occhio

Nella foto il 36enneMaurizio Mollica

agli squali e alle corren-ti.

Rispetto all’Italia…Le differenze maggioririguardano la pulizia,l’ordine e i bassissimitassi di criminalità. Lafauna è completamentediversa, mi sono sve-gliato in compagnia diun ragno: abbiamo fat-to subito amicizia. Tipuò capitare di avvista-re un wallabi per stradaanche a Sydney centro,mentre nella classica gi-ra fuori incontrerai dicerto i canguri. Ma c’èun ma…

In che senso?Molti giovani arrivanopensando di trovarel’Eldorado, ma purtrop-po non è cosi per tutti.Solo i profili altamente

specializzati farannofortuna in Australia, do-ve le paghe sono ottime(soprattutto ahimè secomparate all’Italia) e ilrapporto costo della vi-ta-retribuzione netta-mente sbilanciato a fa-vore della seconda.

Cosa ti manca dell’Ita-lia?I familiari in primis, epoi sicuramente la no-stra ottima cucina an-che se, devo essere sin-cero, ci sono tanticuochi italiani bravissi-mi e le materie primesono ottime. Manca pe-rò qualche prodotto ti-pico italiano: non hoancora trovato lo strac-chino, mentre per lefette biscottate ci sonovoluti mesi. Idem peruna buona carbonara:la pancetta a cubetti èquasi introvabile, maalla fine chi cerca trova.Mi mancano anche gliaperitivi sui Navigli, manon sicuramente lezanzare ed il caldo umi-do di Milano. A meno diandare in pub gestiti daitaliani, scordatevi il

caffè espresso servito intazzina: qui il caffe sibeve all’americana.

Una scelta che rifaresti,quindi…Dipende molto dal-l’emotività e dalle sin-gole esigenze, conoscoitaliani che soffronotantissimo la lontanan-

za. Io la vedo comeun’opportunità per ca-pire cosa succede dal-l’altra parte del mondo,conoscere nuove cultu-re e vivere con la brezzadel mare che ti svegliaal mattino (quanto sa-rebbe bello avere il ma-re a Milano). A dirla tut-ta, si fa amicizia moltosemplicemente, anchesolo frequentando pubed eventi culturali: cisono un sacco di italia-ni, lo spirito di aggrega-zione non manca dicerto.

Panoramamozzafiato

Spiagge stupende

Sul prossimo numero del“Melegnanese” in edicolada sabato 20 luglio trove-rete tutti i voti della matu-rità degli studenti del Be-nini, che in questi giornistanno completando lasessione di esami, ai qualifacciamo ovviamente ilpiù grande in bocca al lu-po anche per la loro vitafutura.

Tutti i voti della maturitàSul numero in edicola dal 20 luglio

Tra Italo Calvino, il senso di essere giovani e l’arte di scriver storieIl saluto dello Scoiattolo del Benini, che è diventato grande con noi

Alessandro Bloisi VB

Era finito il tempo in cuii giornali correvano.Quando, intendo dire,

svolazzavano, entravano perle finestre e si poggiavano inmani avide di stringere ciòche il vento regala. Erano an-dati quei giorni, quelli in cuisi credeva avesse ancora sen-so sporcare fogli d’inchiostroe infilarli in una bottiglia. Al-

Abbiamo giocato ad essere noi stessi

tri tempi ormai: tra i corridoidel Benini più non volavanopagine di giornale. Volava al-

tro: baci, ad esempio. Di que-sto mi restava da scrivere.“Ma che senso avrebbe”, mi

chiedevo, “rubare spazio allacronaca, alle iniziative stu-dentesche, all’alternanzascuola-lavoro, per raccontarepiccole storie di piccolo con-to?”. Forse nessuno.

Semplici e leggeriSu questo mi toccherebbedarla vinta a chi, fin dal pri-mo giorno, ha storto il nasoleggendo la mia rubrica: “LoScoiattolo del Benini” non hasvolto alcuna funzione istitu-zionale o d’impegno politico.A difesa mia e dei miei lettoridico questo: siamo stati agili,leggeri, furtivi e intelligenti.In una parola, “scoiattoli”. Iocredo che ci siamo fatti chia-mare tanto spesso “studenti”da aver dimenticato il signi-ficato d’essere “giovani”. Chesignifica oggi essere giovani?È sentirsi in balia del vento:fili di spago in cerca d’un go-

Nell’immaginedi DaianaBerolo (VB)gli studentidel Beninileggonoil Melegnanese

mitolo al quale ancorarsi.Chi è giovane soffre perchéama, e sbaglia per la troppafretta d’avverare un destinoche ancora non conosce.

Agili e intelligentiInsomma, se questa rubricanon ha avuto un senso è per-ché, in fondo, è da giovaninon averne uno. Semmaicercarlo. Come scriveva ItaloCalvino (primo vero scoiat-tolo), “l’arte di scriver storiesta nel saper tirar fuori daquel nulla che si è capito del-

la vita tutto il resto”: dimen-ticare per un attimo di noncapirci nulla e giocare ad es-sere soltanto noi stessi. Sem-plici, senza malattie di pro-fondismo ma non per questosuperficiali. È merito di ciòse, quando il vento soffia e lefinestre delle aule sono aper-te, mi capita ancora di vedereuna pagina di giornale svo-lazzare e posarsi sui banchi.Allora m’incuriosisco, m’av-vicino e, con orgoglio misto astupore, leggo nel titolo: “LoScoiattolo del Benini”.

Orgoglioe stupore

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ilMelegnanese sabato 6 luglio 2019 • numero 138

Le vostre storieilMelegnaneseilMelegnanese @ commenta su ilmelegnanese.it

Per 40 anni è stato il factotum del prestigioso ristorante TelegrafoSono gli ultimi giorni di lavoro per il popolare maitre Modugno

“Pupo al piano e il mitico Prisco”

Stefano Cornalba

Pupo che improvvi-sa un concerto alpianoforte e le bar-

zellette del mitico Pri-sco, ma anche le miglia-ia di matrimoni chel’hanno visto nel ruolo

Nella foto Modugno con i gestori del Telegrafo

di protagonista. C’è tut-to questo e tanto altroancora nella simpaticachiacchierata con il60ennne maitre AntonioModugno, lo storico fac-totum del prestigioso al-bergo-ristorante “Tele-grafo”, nella cui gestionealla mamma Giancarla si

sono affiancati i figli Ga-briella e Guido. Dopo ol-tre 40 anni di onoratacarriera, a fine meseModugno lascerà il lavo-ro per godersi la merita-ta pensione. “E dire che- confida con il sorrisosulle labbra -, quando a16 anni nel 1975 salii a

Melegnano da Monte-scaglioso in provincia diMatera, dovevo seguire icorsi per diventare par-rucchiere”.

Invece…"Al Telegrafo cercano uncameriere", mi dissemio fratello dopo avervifesteggiato le nozze. Sinda subito rimasi colpitodalla splendida acco-glienza del titolare, il si-gnor Giuseppe Pignone,che già il primo giornomi mise a disposizioneuna camera da letto.Non avrei mai immagi-nato che nei 43 annisuccessivi sarebbe di-ventata la mia casa.

Grandefamiglia

Nato nel 1969, quest’anno soffia su 50 candelineTra sarcasmo e ironia, Crotti apre il libro dei ricordi

Ho visto cose che voi umani…

Alessandro Crotti

50special: mo-dello Vespadella Piaggio,

che ha ispirato ancheuna canzone. È la classedel 1969, che quest'an-no festeggia i 50 anni:chi li ha già compiuti,chi li deve ancora com-piere e chi purtropponon potrà più farlo, maresterà sempre vivo nel-la memoria di tutti noi.Chi vi scrive, neanche afarlo apposta, è nato ilprimo luglio, metà an-no: nessuno sa chequando l'uomo misepiede sulla Luna, il 20 lu-glio, lo fece per festeg-giare il mio battesimo (il21). Scherziamo finchèsi può, cosa assai diffici-le ai nostri tempi. Nonpotendo raccontare tut-to, inizio dicendo che,da compagni di classeprima alle medie e poialle superiori, io e MarcoFarina siamo diventati erimasti veri amici da 40anni.

Nell’immagine da sinistraMarco Farina, il “Cine” Generani, Alessandro Crottie Andrea Speriani

Che bei tempiCon la compagnia che siè poi formata, abbiamovissuto le cose che si fa-cevano da giovani, va-canze comprese. Voglioricordare l’adolescenzain oratorio come “prota-gonista” negli spettacolimusicali, tra il serio e ilfaceto, con “Cine” Stefa-no Generani, ovviamen-te del 69, e tutti gli altrimusicisti diventati ami-ci. Siamo nella secondametà degli anni Ottanta,in oratorio vige la massi-ma serietà e severità: al-l'apertura dell’oratorio

nel settembre 1987, io eil “Cine” nell'imitazionedi Tozzi e Raf con la can-zone “Gente di mare”,siamo rigorosamenteabbigliati da spiaggiacon tanto di parrucca.Ma io ho anche la bril-lante idea di indossare ilcostume a slip: poteteimmaginare lo scandalo,praticamente sono stato“bandito” dagli spetta-coli.

Ma tutto passaChe bei tempi, ma tuttopassa: si cresce (nel miocaso non di statura), mi-

litare, morose, lavoro evia discorrendo. Neglianni Novanta i locali diritrovo a Melegnano ba-stavano per una sempli-ce serata senza andarechissà dove. Ho visto co-se che voi umani… An-no dopo anno, si sonosposati quasi tutti quellidella mia compagnia:tra una storia e l’altra,l'unico scapolone (oscapolino) sono rimastoio. Poi i miei ultimi anni,beh, sono un'altra sto-ria. Auguri a tutti, belli ebrutti: viva la classe1969!!!

In che senso?Nel 1990 acquistaiun’abitazione a Cerro,ma in 30 anni ci avròdormito al massimo unadecina di volte. Quantoalla moglie GiancarlaMilanesi, è stata la miaseconda mamma, seb-bene all’inizio non le feciuna grande impressione.

Si spieghi meglio…"Esile e mingherlino co-m’è - disse non appenami vide -, non durerà piùdi una settimana". Ed in-vece sono ancora qua.

Sua moglie, invece…Non mi sono mai sposa-to, il mio matrimonio èstato con "Il Telegrafo"dove, complice la pre-senza della casa disco-grafica Ariston nella vici-na San Giuliano, abbia-mo ospitato i cantantipiù famosi degli anni Ot-tanta: da Raoul Casadeipassando per DonatellaRettore e i Matia Bazar,che si trattennero addi-rittura un mese.

Ma non solo…Si riferisce al celebreClaudio Villa, al cam-pione del calcio Rober-to Donadoni, ai politiciIgnazio La Russa e Pier-luigi Bersani?

Pupo, invece…Una volta improvvisòun concerto al pianofor-te, ma non mancarononeppure le esilarantibarzellette sul Milandell’avvocato PeppinoPrisco, il mitico vicepre-sidente dell’Inter ospitedel Lions club. Per nonparlare delle migliaia tramatrimoni, battesimi ecomunioni che ci hannovisto nel ruolo di prota-gonisti. Ma mi faccia di-re ancora una cosa…

Prego, faccia pure…Ringrazio di cuore gliinnumerevoli clienticonosciuti in oltre unquarantennio che, con ititolari del "Telegrafo",mi hanno fatto sentireparte di una grande fa-miglia.

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ilMelegnanese sabato 6 luglio 2019 • numero 13 9

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Splendido tour a Napoli, Caserta, Pompei e Sorrento per i commercianti di viaZuavi, che hanno trascorso uno stupendo fine settimana all’insegna dell’allegracompagnia e della serena letizia. Già in passato i negozianti del centro città hannoorganizzato eventi simili all’insegna del divertimento.

I pensionati Cisl in gita sul lago d’Iseo In tour a Caserta, Pompei e Sorrento

Guidati dal prevosto don Mauro Colombo, i fedeli di Melegnano sono stati pro-tagonisti di un pellegrinaggio nei santuari di Rho, Saronno e Guanzate. Mercoledì17 luglio è invece in programma il pellegrinaggio a Padova con la visita alla basilicadi Sant’Antonio, a cui nel pomeriggio seguirà quella alla cappella degli Scrovegni.

Il pellegrinaggio dei fedeli di Melegnano

Simpatica gita sul lago di Iseo e in Franciacorta per un gruppo di pensionati dellaCisl, che hanno trascorso una piacevole giornata in allegra compagnia. Attraversoi tanti eventi promossi nei vari periodi dell’anno, l’organizzazione sindacale si con-ferma un punto di riferimento per la realtà locale.

Anche “Il Melegnanese” al solstizio d’estate

In occasione del solstizio d’estate, la sezione locale della Fiab con la biblioteca, ilnostro "Melegnanese" e l’Anpi hanno organizzato una grande festa nel piazzaledelle Associazioni che, allietata dalla musica dei Brooklin’s Chicken, ha fatto regi-strare il tutto esaurito con un continuo via vai di gente.

57 anni insieme! Auguri Agnese!

Erminio Barbieri e Pierina Anelli fe-steggiano i 57 anni di matrimonio.Tanti auguri dai parenti e dagli amiciai coniugi Barbieri che, da sempre at-tivi in ambito commerciale, sono mol-to conosciuti nella realtà locale.

La popolare Agnese Rovarotto soffia su85 candeline. Da sempre colonna delCentro anziani all’ombra del castello edel celebre coro delle mondine, inquesti giorni la mitica Agnese ha rice-vuto gli auguri di parenti e amici.

Auguri Giorgio! Paolo in pensione!

Grande festa per i 50 anni di GiorgioGendy, titolare del noto ristorante-piz-zeria “La regina” di Sarmazzano, che inquesti giorni ha ricevuto gli auguri deifigli Marina e George con lo staff e lecentinaia di affezionati clienti.

Paolo la pensione è una nuova fasedella tua vita. Non ti fermare mai econtinua a realizzare i tuoi sogni. Iniziaqui il secondo tempo e ti auguriamocon tutto il cuore che sia splendido.Maria Luisa, Roberto, Erika e Giulia

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ilMelegnanese sabato 6 luglio 2019 • numero 1310

Ricordi - NecrologiilMelegnaneseil @ commenta su ilmelegnanese.it

Una struttura a disposizione dei familiari per essere più vicini al proprio caro con dignità e rispettoCASA FUNERARIA MILANO

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AnniversarioMargherita Di Nicuolo

Ad un anno dalla scomparsa, il marito Giuseppe Baz-zo con le figlie Beatrice, Anna e Benedetta, i docenti egli studenti che hanno avuto la fortuna di averla comeinsegnante, ricordano con profondo affetto la docen-te Margherita Di Nicuolo, per tanti anni professoressaalla scuola professionale Afol Sudmilano di Melegna-no. Accompagnata da una grande fede cristiana, hasempre svolto il proprio compito con lealtà, impegnoe senso di responsabilità. “Non cedere mai, non sco-raggiarsi davanti ai problemi, domani andrà meglio:l’importante è scegliere di fare le cose bene e con ilcuore”, era questo il suo pensiero che ricorreva soven-te tra i banchi, un consiglio utile per affrontare le dif-ficoltà a scuola e nella vita di tutti giorni.

Angela Zamboni Cremascoli

di 94 anniNe piangono la scomparsa le figlieLuciana e Lella, il genero Vittorio,gli adorati nipoti Giulia, Marcello,Francesco e Filippo, le sorelle e ifratelli, tutti con le rispettive fami-glie.Le figlie la salutano così:Grazie mamma per essere statacon noi, sempre, come mamma ecome papà. Il tuo esempio, il tuocoraggio, la resistenza alle avversitàche la vita ti ha riservato, insieme aquella vena di ironia che ti caratte-rizzava nei momenti migliori, han-no sempre trasmesso anche a noigrande forza e sono stati un veroinsegnamento di vita.

AnniversarioAlessandro Pelosi

Ad un anno dalla morte, Ines e Vale-ria con Mario, Beatrice e Riccardo, inipoti, i parenti e gli amici della clas-se 1940 ricordano con immutato af-fetto la figura di Alessandro Pelosi,

che per tanti anni ha giocato un ruolo di primo piano in svariati ambitidella vita melegnanese. Nato in città nel 1940, nel 1954 inizia a lavorarenell’ufficio postale di Melegnano consegnando a domicilio i telegrammiper arrivare, negli anni, ad occupare l’importante incarico di primo di-rettore dell’ufficio postale cittadino. Sempre gentile e discreto, a 23 annientra a far parte del coro San Giovanni e a 24 inizia la sua attività in Crocebianca, quando ancora la sezione si trovava nel vecchio ospedale. Suc-cessivamente entra a far parte del coro del Club alpino italiano di Mele-gnano, di cui per interi decenni è stato un fondamentale punto di riferi-mento.

AnniversarioFrancesco Granelli

Ad un anno dalla scomparsa delcaro Francesco, Gina, Giorgia, Fa-bio, Cristina e Monica lo ricordanocon immenso affetto.

Anniversario 2005-2019Mario Giuseppe Memola

Anche se il tempo passa, sei sem-pre nel cuore dei tuoi cari e di co-loro che ti hanno conosciuto e sti-mato.

La “leonessa”, così ti definivano ituoi nipoti! Negli ultimi anni peròsei diventata tu la nostra bambinaed era commovente vedere cometi affidavi a noi per tutto, senza la-mentarti e accettando ogni cosacome se fosse il meglio per te. Oravogliamo pensarti finalmente inpace, vicino al nostro papà, con ilquale hai condiviso un breve trattodella tua lunga vita, e siamo sicureche, anche da lì, continuerai a ve-gliare su tutti noi. Ciao mamma.

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Cultura [email protected]

ilMelegnanese sabato 6 luglio 2019 • numero 13

Info utiliComune di MelegnanoCentralino 02982081

Carabinieri02 9834051

Polizia Locale di Melegnano02 982082238 / 338 9787222

Protezione Civile 02 98208402 / 329 2107748

Ospedale Predabissi02 98051

ATS 02 98114111

Guardia Medica848800804

Croce Bianca02 98230800

Pronto Soccorso Predabissi02 98052249

Inps 02 98849311

Mea02 982271

Pronto Intervento Gas800944170

Pronto Intervento Acqua800175571

Per la PubblicitàilMelegnanese333 3024465

Turni Farmacie LUGLIO ‘19

Lu 1 Comunale 1 S.Giuliano / Comunale Vizzolo

Ma 2 Metanopoli S.Donato / Gaspari Cerro L.

Me 3 Comunale 1 S.Giuliano / Gaspari Cerro L.

Gi 4 Com.le 1 S.Donato / Com.le 3 Peschiera B.

Ve 5 Com.le 1 S.Giuliano / Com.le 3 Peschiera B.

Sa 6 S. Barbara S.Donato / Borsa Paullo

Do 7 Peschiera C.C. / Comunale 3 Peschiera B.

8,30/12,30 Petrini Melegnano

Lu 8 Comunale 1 S.Donato / Centrale Mediglia

Ma 9 Borgoest S.Giuliano / Centrale Mediglia

Me 10 Com.le 1 S.Donato / Carpiano Carpiano

Gi 11 Borgoest S.Giuliano / Petrini Melegnano

Ve 12 S. Carlo S.Donato / Gelo Dresano

Sa 13 Borgoest S.Giuliano / Gelo Dresano

Do 14 Peschiera C.C. / Comunale 3 Peschiera B.

8,30/12,30 Balocco Melegnano

Lu 15 Pellegrini S.Giuliano / Quarenghi Tribiano

Ma 16 Poasco S.Donato / Verri S.Zenone

Me 17 Pellegrini S.Giuliano / Verri S.Zenone

Gi 18 Nuova S.Donato / Merlino Peschiera B.

Ve 19 Pellegrini S.Giuli. / Merlino Peschiera B.

Sa 20 Poasco S.Donato / Dezza Melegnano

Do 21 Peschiera C.C. / Comunale 3 Peschiera B.

8,30/12,30 Giardino Melegnano

Lu 22 Comunale 1 S.Donato / Rinaldi Pantigliate

Ma 23 Rubisse S.Giuliano / Rinaldi Pantigliate

Me 24 S. Barbara S.Don. / S.Riccardo Peschiera B.

Gi 25 Rubisse S.Giuli. / S.Riccardo Peschiera B.

Ve 26 Comunale 1 S.Donato / S.Anna Bettolino

Sa 27 Rubisse S.Giuliano S.Anna Bettolino

Do 28 Peschiera C.C. / Comunale 3 Peschiera B.

8,30/12,30 Maggioni Melegnano

Lu 29 Lomolino S.Giuli. / Maggioni Melegnano

Ma 30 S. Carlo S.Donato / S.Pedrino Paullo

Me 31 Lomolino S.Giuliano / S.Pedrino Paullo

Farmacia Comunale 4, via Tolstoj Centro Comm.

Esselunga S.Giuliano feriali/festivi 9,30-19,30

Doppio appuntamento all’Arena con Il Trovatore e La Traviata Il viaggio a Verona organizzato dagli amici della lirica di Lodi

Silvia Bini

Nell’ambito della stagione lirica2019, per le prossime settima-ne è previsto un doppio even-

to all’Arena di Verona. Sempre coninizio alle 21, sabato 20 luglio l’ap-puntamento sarà con “Il Trovatore”,mentre venerdì 30 agosto toccherà a“La Traviata”: entrambi di GiuseppeVerdi per la regia e le scene di Franco

Tra l’inquietudine del presente e le speranze per il futuroNuovi successi per il popolare cantautore di Melegnano

Il rock and roll di Cantafio

Zeffirelli, il prezzo di ogni spettacolocomprensivo del viaggio è di 65 europer i soci e 70 per i non soci. Drammain quattro atti, “Il Trovatore” vedrà nelruolo di protagonisti gli artisti AlbertoGazale, Anna Pirozzi, Violeta Urma-na, Yusif Eyvazov, Riccardo Fassi, Ele-na Borin e Carlo Bosi, mentre nel me-lodramma in tre atti “La Traviata” gliinterpreti saranno Lana Kos, ClarissaLeonardi, Daniela Mazzucato, Ste-phen Costello, Marcello Nardis, Nico-

Nella fotoil maestroZeffirelli,scomparsodi recente

lò Ceriani, Dario Giorgelè, Alessan-dro Spina e Max Renè Cosotti.

Le scene di ZeffirelliCon il contributo della Banca po-polare di Lodi, del Comune di Lodie del quotidiano “Il Cittadino” diLodi, il viaggio a Verona verrà orga-nizzato dagli amici della lirica “Giu-seppina Strepponi” di Lodi: le par-tenze avverranno a Lodi alle 14.30in piazza Omegna e alle 15 in piaz-za Medaglia d’oro (Belfagor). Perinformazioni e prenotazioni telefo-nare allo 0371/424402 o al334/3674397: in caso di prenota-zione telefonica, il pagamento do-vrà essere effettuato entro e non ol-tre sette giorni dopo laprenotazione (in caso contrario

verrà annullata). Quello delle pros-sime settimane sarà insomma unappuntamento da non perdere pergli amanti della lirica.

Luciano Passoni

Roby Cantafio muove i primi passia Melegnano: anche il mondodella musica, che lo affascina sin

da giovanissimo, lo incontra nella no-stra città. Le prime note della chitarraelettrica, strumento scelto perchè piùadatto al suo desiderio di espressioneartistica, risuonano nella “baracca” dilegno dell’oratorio di San Gaetano alGiardino, quella che solo qualche an-no prima era la chiesa provvisoria nataper servire il nascente e allora moder-no quartiere cittadino. All’accademiamusicale Stajano diretta dal maestroRebecchi, è il maestro Licchelli a for-giarne la preparazione tecnica: a soli12 anni entra a far parte della primaband. Sono i successi dei grandi grup-pi internazionali, Beatles, Rolling Sto-nes, Hendrix e tanti altri, ad influen-zarlo e ad appassionarlo al rock e alblues.

Culture diverseNell’infanzia e adolescenza la marciain più è la possibilità di assorbire tantee diverse culture vivendo lunghi perio-di tra Bahamas, Germania, Iran e Al-geria grazie al lavoro del padre in varie

parti del mondo. Scrivendo anchebrani in proprio, la collaborazionecon i Ned lo porta alle finali del Festi-val di Castrocaro con la cantante Mi-kaela. Il susseguirsi di collaborazioni,tra cui con il cantante “Sharon” e i“Band in Italy” legato all’incontro coni produttori Gegè Reitano e SergioGrandi per l’etichetta “Fremus Re-cord”, lo portano infine a cimentarsicome solista e cantautore. Anticipatodall’uscita del singolo “Il mondo chetrema”, brano che lo chiude, nasce co-sì l’album “Fuori e dentro di me” pro-dotto da Ettore Diliberto.

Solista e cantautore“Con il brano “Il mondo che trema”confronto una serie di riflessioni sulnostro modo attuale di vivere con lapalese contraddizione sull’utilizzo,spesso improprio, delle nuove tecno-

logie - racconta Cantafio -; ormai con-trolliamo tutto e tutti, ma a nostra vol-ta siamo controllati, osservati e spiati:anziché aumentare, il nostro senso disicurezza finisce per alimentare il sen-so di precarietà, la paura del tradi-mento e delle falsità”. La realizzazionedell’album, in brani diversi, ha coin-volto diversi artisti quali il tastieristaAlioscia Arioli, già di Gianluca Grigna-ni, la parte ritmica con il batterista Ra-mon Rossi e Alex Polifrone (EnricoRuggeri), il basso da Anna Portalupi ela chitarra, strumento messo evidenzain tutta la raccolta, di Ricky Portera,storico chitarrista di Lucio Dalla e co-fondatore degli Stadio. Un rock androll nostrano dalle decise influenze dipop-rock inglese, testi che affrontanol’inquietudine del presente, che nonrisolvono i dubbi, ma alimentano lasperanza.

Il maestroLicchelli

Nella foto Cantafio in concerto

La passione per la lirica

Le operedi Verdi

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ilMelegnanese sabato 6 luglio 2019 • numero 1312

ilMelegnaneseil @ commenta su ilmelegnanese.itCultura - Storia

Gli ultimi cruenti scontri prima della resa finaleL’associazione filatelico-numismatica locale

GianEnrico Orsini

Qualche tempo dopo lesconfitte in Lombar-dia, il mattino del 23

Il Risorgimento a Melegnano

giugno 1859 gli austriaci co-mandati da Francesco Giu-seppe ripassarono il Minciocon l’intenzione di assalirel’armata franco-sarda il gior-no successivo, senza imma-

ginare che per il 24 giugnoanche Napoleone aveva or-dinato ai suoi reparti la ri-presa dell’offensiva verso lalinea del fiume. Alle sei anti-meridiane i due schieramen-ti vennero improvvisamente

a contatto sul terreno di Sol-ferino, dove diedero luogo auna serie di furiosi combat-timenti che alla fine videroprevalere le truppe francesi.

Fu una carneficinaNel contempo verso le 20 ipiemontesi conquistarono ilColle di San Martino. Battutisu tutti i fronti, gli austriacifurono costretti ad una nuo-va ritirata al di là del Mincio.Fu una carneficina: tra morti

Nelle fototre letteredell’epoca

Il borgo di Melegnano al tempo delle guerre d’Italia (1494-1535)Nuovo libro per i popolari storici locali Canzi, Bardelli e Gerosa

Luciano Passoni

Possiamo definirlaeditoria indipen-dente, libri che

non sono destinati allavendita, scritti per il pia-cere di lasciare ricordo,traccia e memoria di unevento, di un personag-gio o, come in questocaso, di un determinatoperiodo della vita di unacomunità. Si sono im-pegnati in questo Gio-vanni Canzi, Luigi Bar-

La città tra consoli, nobili e invasori

delli e Marco Gerosa perrealizzare “A peste, fameet bello libera nos, domi-ne”, il borgo di Melegna-no al tempo delle “guer-

re d’Italia” (1494-1535),la presentazione dellarealtà della vita quoti-diana melegnanesedell’epoca. Più che scrit-

to a sei mani, l’opera si ècompletata con i diffe-renti contributi dei treautori: Canzi con buonaparte del testo con ricer-ca e scrittura; Gerosacon la segnalazione etrascrizione di docu-menti fondamentali;Bardelli con ricerche suInternet, oltre al contri-buto sulle lapidi di Zivi-do.

Ricordo e memoriaUn consistente aiuto èarrivato da Doretta Vi-

Nella fotogli storicidella cittàcon Canzie BardelliA destrail libro

gnoli, archivista dellaparrocchia di San Gio-vanni Battista, oltre chedal personale degli ar-chivi e biblioteche mi-lanesi. Sfogliamo il li-bro e attraversiamo lacittà tra monasteri di-strutti e ricostruiti, ro-giti per affitti o vendite,testamenti, suppliche eruberie. Incontriamopersonaggi più o menoimportanti, generali,condottieri ed invasori.Incrociamo consoli,notabili, nobili, artigia-ni e popolani. Comel’omino virtuale diGoogle-maps, siamodiventati viaggiatori diun tempo che ha la-sciato tracce visibili an-che oggi. L’auspicio de-gli autori è che tuttoquesto stimoli altri a ri-cerche sempre più ap-profondite sulla storialocale, per molti aspettiancora sconosciuta, in-tanto, con molta gene-

rosità, in forma del tut-to gratuita lo scritto èscaricabile dal sito: gasl.wordpress.com

Personaggiimportanti

La vittoriadei fancesi

nel classico formatopdf. Una buona dose difotocopie e poi via…alviaggio nella storia.

e feriti i francesi lasciaronosul campo di battaglia più didiecimila uomini, gli austria-ci circa ventunomila. La gra-vità di quella strage ispirò ilfilantropo svizzero HenriDunant, che in serata visitòquel luogo, a istituire quattroanni dopo la Croce Rossa In-ternazionale. L’11 luglio 1859

a Villafranca fu firmato l’ar-mistizio: il Veneto ed il Qua-drilatero restarono all’Au-stria, la Lombardia venneceduta al Piemonte. Nelle foto tre lettere circolatein piena guerra in luoghi e ingiorni attigui ai fatti storicidescritti.

(Fine)

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ilMelegnanese sabato 6 luglio 2019 • numero 13 13

[email protected]

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Cultura - Storia Melegnanese

Un numero eccessivo di alunni metteva in difficoltà gli insegnanti

La riforma Gentile nel1923 aveva esteso uffi-cialmente l'obbligo sco-

lastico fino al 14° anno di età.Per rendere possibile taleadempimento furono istituitii corsi integrativi, 6°, 7° e 8°che erano vere e proprie scuo-le post-elementari delle qualiriprendevano i contenuti.Avevano la loro sede presso lascuola elementare e quindianche in via Cavour; le lezionierano tenute dai maestri.Questi corsi erano stati istitui-ti con l’obiettivo di avviare allavoro, ma ebbero scarsa fre-quenza perché le famiglie indifficoltà non rispettavano

l’obbligo scolastico. Manda-vano infatti i figli a lavorareuna volta che questi avesseroappreso a leggere, scrivere efar di conto. La scuola ele-mentare era divisa in gradoinferiore di 3 anni e superioredi 2 anni a cui si accedeva do-po un esame. I giudizi eranoscritti e andavano da insuffi-ciente a lodevole. A Melegna-no ogni classe aveva un nu-mero di allievi complessi-vamente vario, con una per-

centuale di ripetenti semprepiuttosto alta, al punto chenel 1927/28 compare unaclasse 2° mista formata soloda ripetenti.

Quanti ripetentiMolti studenti ripetevanospesso le classi, impiegandopiù anni a terminare il ciclo distudi elementare. Riferisce nelsettembre 1932 il maestroS.B.: "oggi si riaprono le scuo-le ed eccomi dunque con rin-novato spirito al sempre piùdifficile compito che l'eranuova ci affida. Quest'anno,insegno in una quarta ma-schile: 67 alunni, dei quali 14ripetenti. Un bel numero, ma,abituato alle scolaresche nu-merose, affronto l'arduo lavo-ro con quella serenità chel'esperienza del passato mi ha

reso abituale”. Anche la mae-stra M.M. il 13 settembre 1933annota: "il signor direttore miassegna una classe primafemminile composta di 64alunne. Questa è molto nu-merosa e certamente mi daràmolto lavoro, ma non mi da-rebbe tanta preoccupazionese fra le 17 ripetenti non neavessi tre o quattro che mi di-sturbano tutto il giorno per-ché... sembrano vere inco-scienti, vere bambine

anormali". E ancora l'inse-gnante I.E. scrive: "a me è sta-ta affidata la terza… il numerodegli alunni: 84” e annota an-cora: "Finalmente è stato sta-bilito per lo sdoppiamento,ciascuna classe avrà 14 ore dilezione settimanale. Troppopoche per una terza classeche ha più di 50 ripetenti. Inbase a tutto questo io non minascondo le difficoltà che do-vrò superare".

Promossi per anzianitàColoro che concludevanol'anno scolastico venivano opromossi o rimandati ad unasuccessiva sessione d'esame(a settembre) o “non approva-ti”. Raramente tutti gli alunnierano promossi a giugno, an-che a causa della frequenzanon regolare alle lezioni. Lecause delle continue assenzeerano molteplici: dalle malat-tie al lavoro necessario peraiutare la famiglia. Va inoltre

Come era facile ripetere la classe!

aggiunto che tanti di loro a ca-sa non potevano essere sup-portati. “… Sono poveri esseriche bisogna aiutarli sempreperché a casa non fanno nien-te, tutto deve fare la maestranella scuola. Così l'alunno R.ha sulle spalle 9 anni, di cuiquattro di prima. Mi fa com-passione e così mi prendo lacroce sulle spalle, lo promuo-vo per l'anzianità… come fac-cio per altri, li promuovo peranzianità.” è lo sfogo di E.C. inuna prima mista alla finedell’anno scolastico 1933/34.E ancora in una 2° maschileM.R.: “Confesso un po' di in-quietudine nella mia classe hoparecchi ripetenti che rag-giungono l'età di 10 anni e allevolte la sorpassano, 13 anni. È

facile incatenare l'attenzionedi un bambino di 7 anni, manon è ugualmente facile tene-re viva l'attenzione di bambinipiù avanti negli anni, general-mente svogliati e indifferenti.La difficoltà diventa massimaquando la scolaresca è costi-tuita di elementi molto dissi-mili per intelligenza, volontàed età”. Abbiamo trovato, in-fatti, in una 3° maschile che:“dei 51 iscritti, 15 sono dai 7 ai9 anni, 32 dai 9 agli 11, 4 dagli11 ai 14…per un povero inse-gnante che si deve accingereal lavoro con un terzo dellascolaresca di ripetenti e dueterzi di scolari già grandi per-ché ripetenti di prima, l'operariesce alquanto difficile”. 3-continua a settembre

Nella foto un’altra classe della scuola di via Cavour (Collezione Luigi Generani)

Una classe nel cortiledella scuola in via Cavour

(archivio storico Linda Massironi)

Nella foto una paginadel registro di classe

Testimoni del tempo Noi siamo i testimoni del tempo che passa.Scorrendo la realtàsi trasforma in emozioni,emozioni che dovremmo elargirein atti benevoli verso il prossimoe verso la natura circostante.In tal modo l’emotività eccelsa Influenzerà il prana della vita, diffondendo nel tempoenergia vitale positivain tutto quello che ci circonda.Matilde Zanzola

Tutto è sognoTu eri sognoOndazzurro il tuo cappelloLa gioia leggera

Nei tuoi occhi verdiEd il mio mare.Marco Carina

L’angolo della poesia

Laura Bottai Laura Fugazza Maria Teresa Maraschi

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SportilMelegnaneseilMelegnanese @ commenta su ilmelegnanese.it

Melegnaneseilquindicinale di informazione fondato nel 1967

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Prossime usciten.14/15 in redazione 10/7/2019 in edicola 20/7/2019 n.16 in redazione 4/9/2019 in edicola 14/9/2019

Grande protagonista femminile della leggendaria Staffetta della PaceFiglia del mitico Angelo, Elena Lavesi racconta l’amore per la Vespa

Elena Lavesi

Nasco come figlia d'arte eamante delle due ruote:fin dai suoi vent'anni mio

papà è un vespista convinto esfegatato. Oltre ad andarci ingiro dai 16 anni, trovo un maritoche in Vespa si diverte anche afare il "matto" impennando esgommando. Sono passeggera/zavorrina dasempre: visti i presupposti,come posso non amare la Vespa?L'amore vero però esplode treanni fa grazie all’incontro con ilVespa club Lodi, che fa risorgerel'utilizzo del mezzo antico e ve-tusto fonte di aggregazione tra levarie generazioni. Un'aggrega-zione che non si trova in nessunaltro campo, con nessun altromezzo di trasporto: come sequesta piccola anziana moto-retta riuscisse a far uscire il me-glio delle persone.

Emozione unicaSi dice che le Vespe abbianoun'anima: che sia vero? Dal ra-duno mondiale di Saint Tropez agiugno 2016, la passione cambia

“Chi sale in Vespa non la lascia più”

e si evolve: il mio desiderio nonè solo di salire su una Vespa, maanche di guidarla e di diventarnecosì partecipe a 360 gradi. Miomarito mi insegna paziente-mente a guidare usando la sua Et3: la "sua”, capite, quella che lu-cida sempre, l'oracolo. Guidosenza problemi, come se loavessi fatto da sempre, con unsolo unico neo: non mi fermo!Un particolare irrilevante, direi:quando devo frenare, metto giùi piedi per cercare equilibrio.Peccato che il freno lo dovreiusare proprio tenendo un piedesulla pedana. Presto il problema

Nell’immagineElena Lavesicon i vespistidella Staffettadella pace

Nella fotoi tiratori

di giornata

Sensazioneimpagabile

si supera, divento abile ed arruo-lata a guidare la mia Vespa, unPx150 Arcobaleno del 1984: io elei in giro, io accelero e lei va, iocurvo e lei piega, io freno e lei siferma, io e lei in giro.

Mondo meravigliosoLa cosa "grave"? Più la uso e più lauserei! E' incredibile la soddisfa-zione che può dare una vecchiagloria con qualche segno deltempo sulla carrozzeria. Certo,ogni tanto è da curare, qualchepezzo da cambiare, le lampadinesi bruciano e la bobina fa i ca-pricci perchè ci sono fili staccati.

Alla fine si diventa anche mecca-nici: è altrettanto affascinante laparte meccanica di sistemazionemotore, quando hai appena ri-fatto le unghie di un bel colorebrillante e devi mettere il grassosulla forcella oppure devi carteg-giare un carter. Beh, anche questofa parte del bellissimo gioco che sichiama Vespa: ragazze e donnevespiste, se ancora non lo avetefatto, avvicinatevi al più presto aquesto meraviglioso mondo! LaVespa è qualcosa che vi rapisce enon vi lascia più, completando unpochino di più il vostro esserefemminile.

Tutti i premiatiAl termine delle tante pedane di-sputate in queste torride ore, il risul-tato finale è un bravo a tutti e in spe-cial modo ai migliori che, nellaprima categoria, rispondono ai no-mi di Giovanni Paolacci, portacoloridell’Accademia Lombarda, un vete-rano ricco di storia tiravolistica, chesale sul gradino più alto del podioseguito da Graziano Gaias, Antoni-no Stilo e Santo Napoli degni prota-gonisti. Nella seconda categoria alprimo posto un Marco Fiorina in ra-pida ascesa con Luigi Branco, Enri-co Danelli e Paolo Fiammenghisempre più minacciosi. La terza ca-tegoria vede al primo posto FabioMattana sempre più emergente cona ruota Alfredo Marinoni e Giusep-pe Lauricella, un super master de-gno di un lungo applauso. E’ seguitala premiazione con ricchi premi ga-stronomici: un ringraziamento alpresidente Paolo Tondini e a tutto lostaff dell’Accademia per la semprecordiale ospitalità.

I risultati della settima competizioneFiorina e Mattana tra i mattatori

Aldo Garbati

Con domenica 23 giugno si èconclusa la settima gara orga-nizzata dai tiratori sportivi

sangiulianesi. Nonostante la caluradi questo periodo, gli aficionados delpiattello non desistono e numerosi sisono presentati sulle pedane dell’Ac-cademia lombarda - rinomato com-

La vittoria di Paolacci

plesso tiravolistico nelle vicinanze diBattuda nel Pavese - per disputare gliultimi incontri di questo torneo. Lagara svoltasi nella mattinata è statainteressante, molto “combattuta”sportivamente e con agonismo de-gno di nota. I concorrenti - semprepiù interessati a “rompere” un piat-tello in più dell’avversario - hanno di-mostrato ancora una volta la loro abi-lità in questa disciplina olimpica.

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ilMelegnanese sabato 6 luglio 2019 • numero 13 15

Sport [email protected]

Il centro pilates&danza di Melegna-no diretto da Valentina Premoli hafesteggiato la chiusura dei corsi de-dicando lo spettacolo all’EnergiaFemminile, nel corso del quale le al-lieve dai 4 ai 16 anni hanno flut-tuando leggiadre sul palco: ognigruppo ha rappresentato una po-tenzialità dell’universo femminile,dalla passionalità alla dolcezza sinoalla bellezza della donna nel gene-rare nuove vite.

Tante novitàTra le tante novità della prossimastagione, ci saranno la danza classi-ca per adulti e il workshop di acro-yoga: Valentina e le sue collabora-

trici aspettano gli allievi già dallaprima settimana di settembre per

iniziare insieme una nuova annataricca di benessere e movimento.

Dolcezzae bellezzaLa forza

delle donne

Spettacolo di danza

Nella fotole ballerine

Un viaggio fantastico alla scoperta della favolosa mitologia grecaSuggestivo spettacolo di fine anno per la gloriosa società ginnica

Francesca Pettinari

Guidando il pubblico inun viaggio fantasticoalla scoperta della mi-

tologia, quest’anno la Virtuset Labor ha scelto gli deidell’antica Grecia per lospettacolo di fine anno. Aipiedi del Partenone la lorovita si intreccia con quelladegli uomini abilmente im-personati dalle atlete dei cor-si di artistica e ritmica. Han-

no aperto il saggio le ragazzedel corso di danze africanetenuto dall’insegnante GiuliaBaudi: l’artistica secondo eprimo tempo ha invece por-tato in scena rispettivamenteEolo il dio dei venti ed Er-mes, il messaggero degli Dei.La ritmica secondo turno haimpersonato Borea, il ventodel Nord: i piccoli e teneris-simi ginnasti della Baby Gymhanno rischiarato una gior-nata di pioggia evocando ildio Apollo, mentre il corsomaschile ha raccontato lastoria del dio Dioniso, notofestaiolo.

La Virtus in cima all’Olimpo

Ritmo e caparbietàLa scena si è quindi spostatanegli oceani: con i loro movi-menti sinuosi tipici di piccolesirene luccicanti, il primo tur-no della ritmica ha preparatol’ingresso del dio Poseidonesplendidamente raccontatodal gruppo avanzato munitodi forconi per governare le ac-que. Scuotendo il palazzettocon ritmo e caparbietà, sonostate le ragazze del nuovo cor-so di body pump ad imperso-nare il dio della guerra Ares:con i loro attrezzi che volava-no in aria con grazia e mae-stria, le atlete della ritmicapromozionale hanno presen-tato Tersicore, musa protettri-ce della poesia e della danza,ed Ecate, che regnava sui de-moni malvagi e sulla notte.Trasformata in piccole grandiamazzoni per accompagnarela dea Artemide, è stata lasquadra agonistica a conclu-dere il saggio della Virtus: iltutto completato dalle ginna-ste della squadra di artisticapromozionale che, incappuc-ciate e con un aria lugubre,hanno accolto il dio degli in-feri Ade.

Grazia e maestriaIl gran finale ha visto tutti icorsi salutare il pubblico conuna travolgente coreografia.Alla fine di un anno sportivo

ricco di eventi, il consiglio di-rettivo porge i doveri ringra-ziamenti ai propri collabora-tori: in primis il coreografoSalvatore Massa, nuovo in-gresso nella famiglia Virtus,che ha preparato l’eventocon gli istruttori, e le autoritàcon cui la Virtus collaboraper organizzare le stagionisportive. Un doveroso ringra-ziamento va al presidenteEleonora Sala che ogni gior-no, dietro le quinte, dedicada anni anima e cuore allasocietà sportiva. La societàultracentenaria saluta gliiscritti ai corsi e li invita a set-tembre per trascorrere un al-tro anno insieme: la squadraagonistica continuerà invece

113 anni di storia

Nelle foto la Virtusin festa

Valentina Premoli

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sportiva con il proposito diportare sempre più in alto icolori della Virtus.

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ilMelegnanese sabato 6 luglio 2019 • numero 1316

ilMelegnaneseilMelegnanese @ commenta su ilmelegnanese.itInserzioni pubblicitarie

Deborah Sarliriparte alla grandeLa giovane agente immobiliare di Melegnano

Ha appena lasciato l’ufficio in viaSenna che tanta fortuna le ha portatoin questi anni, ma Deborah Sarli èpronta a ripartire alla grande. Nono-stante la giovane età, l’agente immo-biliare può già vantare sei anni dicrescita professionale, che la ren-dono un punto di riferimento per ilsettore a livello locale e non solo.

Nuove sfideForte dell’esperienza maturatain questi anni, Deborah è quindipronta ad affrontare semprenuove sfide. Iscritta al ruolo diagente di intermediazione im-mobiliare con la tessera numero

15689 rilasciata dalla Camera diCommercio di Milano, speciali-sta nel settore residenziale, èpossibile contattare Deborah te-lefonando al 334/7250637 o inviando una mail.a:

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Dopo otto anni di espe-rienze all’estero, il popolareLeonardo Colavito torna aMelegnano, dove apre unelegante salone di bellezzaa metà di via Dezza in zonaBorgo. Forte di ben 25 annidi carriera nonostante lagiovane età, Leo ha affinatola propria tecnica tra Lon-dra e Parigi, Las Vegas eDubai prima di trasferirsi aBelgrado, dove ha cono-sciuto la moglie e aperto unsalone tutto suo nella raffi-nata Novi Sad. Proprio quiha affiliato ad un nuovo par-rucchiere il salone di bel-lezza che, come quello di viaDezza, porta il suo nome.

Il ritorno di LeoIl popolare hair stylist

A Melegnano l’hair beauty di Leo si fonderà con lo studio di grafic de-signer gestito dalla moglie Milica Rusov, che conta già diverse colla-borazioni con varie aziende estere. Sempre aggiornato sulle ultimetendenze in fatto di moda, Colavito punta ad una clientela fatta di tuttele età: per descrivere il suo ritorno in città, chiude con una citazionedello scrittore Cesare Pavese. “Un paese ci vuole, non fosse che peril gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapereche nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anchequando non ci sei resta ad aspettarti”.

Grande esperienza