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I.I.S.S. “E. FERMI” Via Miniera Taccia Caci Pirandello s.n.c (ex ASI) – 92021 Aragona Tel. 0922 602498 - Fax 0922 602497 www.ipiafermi.gov.it – E-mail: [email protected] PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA

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I.I.S.S. “E. FERMI”

Via Miniera Taccia Caci Pirandello s.n.c (ex ASI) – 92021 Aragona Tel. 0922 602498 - Fax 0922 602497

www.ipiafermi.gov.it – E-mail: [email protected]

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I.I.S.S. “E. Fermi” di Aragona

Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019

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PREMESSA

Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, rivedibile annualmente, è stato elaborato dal Collegio dei Docenti, ai

sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e

formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, sulla scorta dell’Atto d’Indirizzo del

Dirigente Scolastico emanato con nota prot. n. 541/A19 del 19/09/2015, dopo le interlocuzioni preliminari nel corso

delle quali sono state vagliate le proposte ed i pareri formulati dagli studenti, dagli Enti Locali e dalle diverse realtà

istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché degli organismi e delle associazioni dei

genitori.

Il PTOF ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 13/01/2016, ed è stato approvato dal

Consiglio d’Istituto in data 13/01/2016.

Per la sua elaborazione si è tenuto conto, altresì,:

- del RAV – Rapporto di Autovalutazione;

- del Piano di Miglioramento;

- della Nota MIUR dell’11 dicembre 2015.

Il Piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

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Comma 14 (sostituzione dell’art.3 del DPR 275/1999)

La normativa richiede che l'istituzione scolastica effettui “la programmazione triennale dell'offerta formativa, per il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per l'apertura della comunità

scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali”.

«Art. - 3 (Piano triennale dell'offerta formativa). - 1. - Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. 2. - Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi, determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8, e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline tali da coprire:

a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente;

b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa. 3- - Il piano indica altresì il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 119, tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 1, comma 334, della legge 29 dicembre 2014, n. 190, il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché i piani di miglioramento dell'istituzione scolastica previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80. 4. - Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal Consiglio d’Istituto. 5. - Ai fini della predisposizione del piano, il Dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali , culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti».

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È un documento di impegno tra il “Fermi” e il territorio, incentrato sul rapporto scuola- studenti- famiglia e tiene conto di tutti i portatori di interesse che contribuiscono all’ampliamento dell’offerta formativa.

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“La scuola è una comunità formativa in cui studenti, docenti e genitori

collaborano fra loro e si impegnano a realizzare progetti condivisi”

Una Una Una Una scuola integrata nel territorio scuola integrata nel territorio scuola integrata nel territorio scuola integrata nel territorio e proiettata verso il futuro…e proiettata verso il futuro…e proiettata verso il futuro…e proiettata verso il futuro…

DIRIGENTE SCOLASTICO

Dott.ssa Elisa Maria Enza Casalicchio

MissionMissionMissionMission

“Centralità dello studente come

soggetto attivo di una didattica fondata

sulla personalizzazione dei curricoli,

sul potenziamento delle attitudini,

sull’orientamento e finalizzata

all’acquisizione di competenze

certificabili e spendibili”

“Favorire e promuovere la dimensione

dell’autonomia e della responsabilità dei giovani

per aiutarli a pensare al futuro da protagonisti

di un proprio progetto di vita”

VisionVisionVisionVision

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BREVE STORIA DELLA SCUOLA

L'Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato è intitolato a Enrico Fermi, uno dei padri della fisica nucleare. I suoi studi sulla radioattività indotta gli valsero il premio Nobel nel 1938. In seguito, ottenne la prima reazione controllata di fissione nucleare a catena, che segnò l'inizio dello sfruttamento dell'energia nucleare per scopi civili, e partecipò al progetto Manhattan per la realizzazione della bomba atomica. Sia in Italia che negli Stati Uniti incoraggiò il lavoro di molti giovani ingegni, che si rivelarono poi tra i più grandi fisici del secolo. Non dimenticò mai di essere un precursore dei suoi tempi, ed era solito dire ai suoi allievi preferiti:

"Non siate mai i primi, cercate di essere secondi".

E. Fermi Fermi riceve il premio Nobel Disegno della pila atomica

LL’I.I.S.S.“E. Fermi” di Agrigento è nato 55 anni fa. Risale, infatti, al 10.07.1960 il decreto Presidenziale n.

1963 che ne istituiva la realizzazione (con la dicitura I.P.S.I.A.) ed il funzionamento a partire

dall’01.10.1960. Le finalità contemplate inizialmente erano quelle di

“preparare” personale idoneo all’esercizio delle attività di ordine esecutivo nei vari settori dell’industria e

dell’artigianato, attraverso l’istituzione del “Corso per congegnatori meccanici” e dell’altro per “l’Industria

estrattiva con settore minatore petrolchimico”. Ad “esaurimento” restavano, naturalmente, i corsi previsti

nella vecchia istituzione di “scuola tecnica industriale” e di “scuola secondaria di avviamento professionale”.

Nel corso degli anni successivi, ne sono stati attivati altri al fine di soddisfare l’esigenza di nuove figure

professionali in sintonia con lo sviluppo socio-economico e tecnologico dei settori operanti nel

territorio, soprattutto quelli relativi all’elettronica, all’informatica, alla robotica, al sociale con

l’istituzione dei corsi per “Assistente alle Comunità Infantili” prima e per “Operatore dei servizi sociali” poi. Nell’anno scolastico 2002/2003 è stato istituito

il Corso per “Odontotecnico”. Dal 1965 in poi l’Istituto si è allargato a dismisura,

creando sezioni coordinate in vari paesi della provincia (Favara, Licata, Canicattì, Cammarata,

Cianciana, Casteltermini, Ribera, Aragona, Campobello di Licata, Lampedusa, Porto Empedocle, Racalmuto e Serradifalco).

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Gaetano MirabellaGaetano MirabellaGaetano MirabellaGaetano Mirabella (1.10.1960 - aprile 1964);

Paolo BarciaPaolo BarciaPaolo BarciaPaolo Barcia (aprile 1964 – settembre 1965);

Giuseppe CastellanoGiuseppe CastellanoGiuseppe CastellanoGiuseppe Castellano (ottobre 1965 – settembre 1967 e ottobre 1970 – settembre 1972);

Gaetano FabianoGaetano FabianoGaetano FabianoGaetano Fabiano (ottobre 1967 – settembre 1970);

Antonio ChianettaAntonio ChianettaAntonio ChianettaAntonio Chianetta (ottobre 1972 – settembre 1973);

Giuseppe GaglioGiuseppe GaglioGiuseppe GaglioGiuseppe Gaglio (ottobre 1973 – settembre 1974);

Michele MezzasalmaMichele MezzasalmaMichele MezzasalmaMichele Mezzasalma (ottobre 1974 - settembre 1988);

Achille ScadutoAchille ScadutoAchille ScadutoAchille Scaduto (settembre 1988 – agosto 1990 e settembre 1991 – agosto 1992);

Angelo TavernaAngelo TavernaAngelo TavernaAngelo Taverna (settembre 1990 – agosto 1991);

AntoniAntoniAntoniAntonio Pampaloneo Pampaloneo Pampaloneo Pampalone (settembre 1992 – agosto 1994 – Incaricato)

Salvatore Di CaroSalvatore Di CaroSalvatore Di CaroSalvatore Di Caro (settembre 1993 – agosto 1994 e settembre 1996 – agosto 1997 - Incaricato);

Francesco P. GambinoFrancesco P. GambinoFrancesco P. GambinoFrancesco P. Gambino (settembre 1994 – agosto 1995);

Antonio ManzoneAntonio ManzoneAntonio ManzoneAntonio Manzone (settembre 1995 – agosto 1996);

Alberto MatanoAlberto MatanoAlberto MatanoAlberto Matano (settembre 1997 – agosto 2008);

Francesco CasalicchioFrancesco CasalicchioFrancesco CasalicchioFrancesco Casalicchio (settembre 2008 –agosto 2014);

Elisa Maria Enza CasalicchioElisa Maria Enza CasalicchioElisa Maria Enza CasalicchioElisa Maria Enza Casalicchio (settembre 2014).

Fino ad oggi, alla gestione dell’I.I.S.S. “E. Fermi” si sono alternati 16 Dirigenti e, precisamente:

PPer quanto riguarda la struttura vera e propria, il Fermi”, dopo essere stato relegato in vari edifici “adattati” a scuola nel circondario della città, dal dicembre 1980 al 10 settembre 2012 è stato operante in c/da Calcarelle – Agrigento, avvalendosi di modernissimi ed efficienti locali, che ne hanno fatto un vero e proprio gioiello di edilizia scolastica e che qualcuno, molto opportunamente, ha definito una vera e propria “cittadella universitaria”. Dall’a.s. 2014/2015 ha ottenuto una nuova sede, nella zona industriale, dotata di numerose aule, una grande palestra, laboratori, sala mensa, biblioteca e altri spazi sia interni che esterni. Dall’1 settembre 2015 l’Istituto ha cambiato la sua denominazione, diventando un I.I.S.S. (IPSIA+ITI). Il Fermi si inserisce equilibratamente nel contesto socio-culturale della provincia di Agrigento e risponde ai bisogni ed alle istanze del territorio in cui opera. In questi ultimi anni ha cercato di rinnovarsi sia a livello di strutture curricolari, sia a livello di offerte formative, di adeguarsi ai rapidi mutamenti tecnologici e di offrire ai giovani competenze spendibili nel mondo del lavoro.

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DATI SULLA SCUOLA

Codice meccanografico dell’istituto agis02400L

Codice fiscale 93071340843

Denominazione I.I.S.S. “E. Fermi”

Ordine di Scuola Scuola secondaria superiore

Tipologia Istituto Professionale – Settori: Industria e Artigianato – Servizi Istituto Tecnico – Settore Tecnologico

�Recapiti telefonici 0922/602498

0922/602497

� Sito Web www.ipiafermi.gov.it

Via Miniera Taccia Caci Pirandello s.n.c (ex ASI) – 92021 Aragona

[email protected]

PEC

[email protected]

Classi N° 34 (ITI: n. 13 – IPSIA: n. 24 – A.S. 2015/2016)

Docenti N° 93 (A. S. 2015/2016)

Assistenti tecnici N° 11 (A.S. 2015/2016)

Assistenti amministrativi N° 8 (A.S. 2015/2016)

Collaboratori scolastici N° 13 (A.S. 2015/2016)

ORARIO DELLE LEZIONI Classi I-II-III-IV-V (tutti gli indirizzi)

Prima ora ore 08:10 – 09:00

Seconda ora ore 09:00 – 10:00

Terza ora ore 10:00 – 10:55

Intervallo ore 10:50 – 11:05

Quarta ora ore 11:10 - 12.00

Quinta ora ore 12:00 – 13:00

Sesta ora ore 13:00 – 13:50

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COME RAGGIUNGERCI

La scuola, collocata nella zona industriale, ex ASI, dispone di ampi spazi sia esterni che interni. L’edificio, dotato di numerosi laboratori (Elettronica, Meccatronica, Chimica, Odontotecnico, Servizi Sociali,…), aule di informatica e di una vasta palestra, risponde in modo efficiente ai bisogni formativi degli alunni.

È facilmente raggiungibile dal centro città (mediamente 15 minuti) e ben collegata anche con i paesi limitrofi, grazie

alle diverse autolinee (vedi tabella) che assicurano agli alunni la copertura dell’intero orario scolastico.

Per eventuali uscite anticipate o problemi di altra natura, viene utilizzato il bus-navetta, di cui dispone la scuola, che

accompagna gli alunni al posteggio degli autobus (piazzale Rosselli).

COMUNI Trasporti COMUNI Trasporti

Acquaviva Platani SAIS Licata SAL

Agrigento LATTUCA Montallegro LUMIA

Aragona LATTUCA Naro SAIS

Cammarata PANEPINTO Palma di Montechiaro SAL

Campobello di Licata SAIS Porto Empedocle SAL

Campofranco SAIS Racalmuto TRENO/SAL

Canicattì TRENO/SAIS Raffadali CAMILLERI

Casteltermini CUFFARO V. Realmonte LUMIA

Castrofilippo SAIS Ribera LUMIA

Cattolica Eraclea LUMIA San Biagio Platani CUFFARO V.

Comitini CUFFARO V. San Giovanni Gemini PANEPINTO

Favara SAIS Sant’Elisabetta LATTUCA

Grotte TRENO/SAL Sant’Angelo Muxaro LATTUCA

Ioppolo Giancaxio RUSSO Siculiana LUMIA

Piazza Fratelli Rosselli

I nuovi locali dell’IPIA “E. Fermi”

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CONTESTO DI RIFERIMENTO

La compilazione del RAV ha contribuito a definire un quadro di sintesi del contesto in cui opera la scuola.

Lettura del territorio LLa provincia di Agrigento offre un buon numero di

risorse culturali e formative (associazioni culturali, giovanili, di volontariato, sportive, Musei, Biblioteche, Cinema, Teatri, Università,…). Si registra, però, disomogeneità di presenza e distribuzione dei servizi utilizzabili nei vari comuni che costituiscono l’intero bacino di utenza dell’Istituto. La scolarizzazione nella scuola superiore resta ancora un po’ al di sotto della media nazionale: molti giovani, infatti, escono dal circuito scolastico con la sola licenza media. Il contesto socio-economico presenta alti livelli di disoccupazione giovanile, persistenza del fenomeno dell’emigrazione lavorativa ed intellettuale. Il settore primario è caratterizzato da aziende agricole dedite alla coltivazione di cereali, ulivi, viti e frutta, mentre il terziario raccoglie categorie di commercianti, impiegati, liberi professionisti. Negli ultimi anni si assiste ad una maggiore vitalità del settore agricolo ed agrituristico, accompagnata dalla nascita di alcune piccole imprese, sia nel settore artigianale sia in quello dei servizi.

Caratteristiche dei docenti Dall’analisi del RAV, riteniamo opportuno estrapolare i dati, che forniscono elementi importanti sulle caratteristiche del corpo docenti dell’I.I.S.S. “E. Fermi”. L’Istituto garantisce un significativo livello di stabilità nel proprio corpo docente, formato nella grande maggioranza da docenti “di ruolo” , forniti di lunga esperienza di insegnamento, inseriti nell’organico della scuola per oltre il 50% da almeno 5 anni e, quindi, portatori di un positivo senso di appartenenza alla scuola, motivati al successo della proposta formativa e al conseguimento di obiettivi realistici, che puntano alla qualità dell’offerta formativa. Parte del personale docente presenta un'età media al di sopra dei benchmark di riferimento. Il 46,8%, infatti, ha più di 55 anni di età. Questo scarso ricambio generazionale non comporta, però, difficoltà nell'approccio all'evoluzione tecnologica.

Caratteristiche degli studenti In considerazione della sua ampia e qualificata Offerta Formativa, la Scuola accoglie un’utenza proveniente da tanti paesi della provincia agrigentina. Non risulta omogeneo il contesto socio-culturale, poiché i fattori economici, demografici e storici legati al contesto sono estremamente diversificati. Il profilo si completa considerando gli aspetti comuni all'intero territorio, ossia la mancanza di grandi stimoli culturali e una forte disoccupazione giovanile che molte volte spinge a cercare lavoro al di fuori della regione. Le famiglie degli alunni sono prevalentemente mononucleari. La maggior parte dei genitori, il cui titolo di studio, nel complesso, è la licenza media inferiore, è occupata nel settore terziario, con una percentuale significativa di operai specializzati e qualche caso di disoccupazione. L'Istituto dà l'opportunità, mediante i suoi percorsi di progettualità e professionalità, di migliorare lo status sociale e culturale, proponendo attività extra-didattiche, che permettono di colmare il gap territoriale di alcune zone di provenienza dei discenti. La Scuola effettua un monitoraggio sugli studenti in uscita, da cui si evince che, pur essendo esiguo il numero di iscritti alle facoltà universitarie, gli stessi raggiungono al primo anno risultati mediamente soddisfacenti con picchi di eccellenza negli ambiti socio-sanitari. Riesce, inoltre, a trasferire competenze spendibili nel mondo del lavoro, grazie alla sinergia con le imprese dei vari settori e con il contributo del Comitato Tecnico-Scientifico, che operano in perfetta coerenza con gli obiettivi scolastici. La maggior parte dei diplomati, infatti, si inserisce nel mondo del lavoro con risultati apprezzabili, non risentendo del pesante condizionamento dovuto alla crisi che attraversa il nostro Paese ed, in particolar modo, il territorio su cui insiste la Scuola. Nonostante la costante attenzione da parte del Fermi per le attività di orientamento, il numero degli iscritti alle facoltà universitarie è al di sotto della media provinciale, in particolare nel settore scientifico.

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RISORSE ECONOMICHE

Fondi statali: servono a finanziare le spese fisse per il personale (stipendi, lavoro straordinario, fondi di incentivazione, …), progetti speciali – sperimentazione autonomia.

Fondi regionali: servono a finanziare le spese di funzionamento (acquisto attrezzature didattiche, materiale scientifico, materiale tecnico, libri, riviste, …).

Fondi provinciali: servono a finanziare le spese di funzionamento corrente di competenza degli Enti Locali.

Finanziamenti Unione Europea (U.E.): servono per l’attivazione dei progetti cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo (corsi post-qualifica, corsi post-diploma, sottoprogramma 9.3).

DOTAZIONI– STRUTTURE TECNOLOGICHE - LABORATORI

La scuola, di nuova costruzione, vanta una dotazione laboratoriale altamente tecnologica, che permette una didattica nuova e moderna, realizzando anche un'integrazione con attività extra-didattiche e di simulazione aziendale. Le attrezzature multimediali e quelle a supporto

della didattica permettono il rilascio di certificazioni e abilitazioni professionali riconosciute a vari livelli. La scuola, inoltre, è punto di riferimento per il mondo del lavoro, soprattutto per le tecnologie applicate, con macchinari e laboratori di ultima generazione.

IERI…

Laboratori di informatica Laboratorio di robotica

Laboratorio linguistico Laboratorio di elettronica

Laboratorio di chimica Laboratorio di elettrotecnica

Laboratori di odontotecnica Sala multifunzionale

Laboratorio di meccanica Aula H

Laboratorio di Metodologie Operative Aule con LIM

Laboratorio di meccatronica Biblioteca

Laboratorio di fisica Palestra

Laboratorio con stazione radio Campi di calcetto

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OGGI…

SISTEMI INFORMATIVI DI COMUNICAZIONE DEL TERRITORIO A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA

� Rete telefonica; rete internet; � E-mail; reti televisive; stampa locale.

IL SITO DELLA SCUOLA

Dal mese di settembre 2014 è in linea il nuovo Sito internet della Scuola, il cui indirizzo web è: www.ipiafermi.gov.it. La sua completa riprogettazione ha avuto l’obiettivo di fornire ai “navigatori”, in particolare al personale docente e non docente, agli alunni e alle famiglie, informazioni aggiornate sulle varie attività che fornisce periodicamente la Scuola. Vuole essere, inoltre, un punto di aggregazione e ottimizzazione dei materiali scolastici prodotti (video e foto, visite, manifestazioni, ecc.) nei vari anni.

NUOVE TECNOLOGIE E DIDATTICA: REGISTRO ELETTRONICO E LIM

La nostra Scuola – secondo quanto previsto dalla normativa ministeriale - ha introdotto in tutte le classi il registro elettronico, uno strumento, che migliora notevolmente l’efficacia e la tempestività dell’informazione scuola - famiglia. Anche la Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) svolge un ruolo chiave per l’innovazione della didattica: è uno strumento che consente di integrare le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione nella didattica in classe e in modo trasversale alle diverse discipline.

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LABORATORIO STAZIONE RADIO

L’Istituto dispone dal 2011 di un laboratorio con stazione radio autorizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico-Dipartimento per le Comunicazioni con nominativo speciale IT9CHD. La stazione radio può garantire regolari comunicazioni con altre stazioni del territorio italiano, europeo e mondiale su tutte le frequenze radioamatoriali, nonché con Scuole o Università italiane e straniere dotate di apparecchiature similari. La stazione può assicurare assistenza in occasione di calamità naturali e potrà funzionare già dal 2016 autonomamente, anche in assenza di tensione di rete e di linea telefonica fissa o mobile. La finalità principale del laboratorio è quella di diffondere e far conoscere le nuove tecnologie di radiocomunicazione per gli indirizzi Elettrico-Elettronico ed Informatica e Telecomunicazioni. Durante le esercitazioni, relative ai collegamenti radioamatoriali, gli studenti sono autorizzati dal Ministero ad utilizzare la stazione radioelettrica in presenza dei docenti responsabili. La sala radio espone anche apparecchiature, strumenti e radioricevitori d’epoca utilizzati in passato nei

laboratori dell’Istituto e nell’indirizzo per “Radiotelegrafisti di Bordo”. Nel laboratorio sono in programma lezioni teoriche e pratiche per gli appassionati della radio o per gli alunni degli altri indirizzi dello stesso istituto, con la possibilità di assistere a collegamenti radio con contatti anche in alfabeto Morse. La scuola partecipa con cadenza annuale al progetto la “La radio a scuola”, promosso dalle associazioni dei radioamatori con l’obiettivo di stimolare nelle scuole italiane momenti culturali di approfondimento delle nuove tecnologie di comunicazione, anche con simulazioni legate all’uso della radio in caso di calamità o interventi di protezione civile. Nel prossimo triennio l’attenzione di potenziamento del laboratorio sarà particolarmente rivolta ai satelliti meteorologici, alle comunicazioni di tipo digitale con sperimentazione sui protocolli D-STAR ed Echolink, all’attività di divulgazione scientifica rivolta alle scuole dagli astronauti italiani della Stazione Spaziale Internazionale.

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SERVIZI SOCIO-SANITARI ODONTOTECNICO OTTICO

ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA

MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA

ISTITUTO PROFESSIONALE

ISTITUTO TECNICO

INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE

La nostra scuola propone un’offerta formativa rinnovata e coerente, pensata per rispondere con efficacia alle scelte di ogni studente e punta, prima di tutto, allo sviluppo delle competenze di base necessarie ad un inserimento altamente

qualificato nel mondo del lavoro e delle professioni e in quello universitario.

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ATTO DI INDIRIZZO

La Dirigenza, al fine di valorizzare quanto già in atto nell’Istituto, coerentemente con quanto sollecitato a livello nazionale ed europeo, tenendo conto delle attese delle famiglie e degli alunni, ha emanato l’Atto di Indirizzo, ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107. Ha indicato, pertanto, le linee di fondo e gli orientamenti attuativi in ordine al PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA miranti a conseguire gli obiettivi istituzionali e quelli propri di sviluppo della nostra scuola sul territorio, nonché a favorire il perseguimento del successo

formativo di tutti i discenti, attraverso azioni educative efficaci, e a promuovere la dimensione dell’autonomia e della responsabilità dei giovani per aiutarli a pensare al futuro da protagonisti di un proprio progetto di vita. Gli stili di relazione e di lavoro dovranno essere improntati a:

collegialità; coinvolgimento positivo degli altri nel proprio lavoro;

spirito di rafforzamento delle altrui capacità; disposizione alla ricerca; apertura all'innovazione e al cambiamento.

RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (RAV)

Secondo quanto disposto dal DPR 80/2013, l'Istituto Fermi ha avviato il processo di autovalutazione costituendo un apposito nucleo operativo, ma coinvolgendo nell'analisi e nella ricerca il personale della scuola, gli alunni e le loro famiglie. Per la compilazione del RAV i dati di contesto sono stati estrapolati da un questionario scuola inviato dal MIUR e da dati oggettivi reperibili su Scuola in Chiaro. Si è fatto ricorso, altresì, alla rilevazione di dati relativi alla soddisfazione/percezione di tutte le componenti scolastiche in ordine alle aree fondamentali del funzionamento della scuola. Si è pervenuti ad una proficua pratica di autoriflessione finalizzata ad individuare punti di forza e debolezza, priorità strategiche, traguardi da conseguire, obiettivi di processo, a favorire il confronto con dati locali, regionali e nazionali, ad elaborare strategie per rafforzare la propria azione educativa e tendere al miglioramento continuo. Tale analisi ha costituito il principale riferimento a cui attingere per l'elaborazione e l'implementazione del presente Piano triennale dell'offerta formativa. Il Nucleo di autovalutazione seguirà le fasi di attuazione del PTOF, verificandone in maniera chiara e misurabile gli esiti.

Per poter implementare in maniera efficace la cultura della valutazione nel nostro Istituto, sono previste le seguenti azioni nel prossimo triennio:

elaborare, nell’ambito della programmazione dei dipartimenti disciplinari, griglie - rubriche di acquisizione delle competenze per una valutazione più attendibile;

individuare indicatori oggettivi e di rilievo statistico, per operare un’efficace analisi dell’Istituto;

somministrare a tutte le componenti scolastiche un questionario strutturato finalizzato all’acquisizione del grado di soddisfazione rispetto a figure, ruoli, fatti ed azioni essenziali della scuola;

creare una banca dati per rilevare gli esiti formativi dei nostri ex diplomati e migliorare l'offerta futura;

implementare una procedura finalizzata a sviluppare, al termine del triennio di riferimento, una rendicontazione organica della politica e delle attività della scuola da presentare al territorio;

verificare trimestralmente e annualmente il PDM, al fine di porre in essere e/o modificare le azioni previste.

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PIANO DI MIGLIORAMENTO PER IL TRIENNIO 2016 - 2019

Il PdM è un percorso di miglioramento per il raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate dal Rapporto di Autovalutazione (RAV), in relazione ai risultati scolastici e agli esiti nelle prove standardizzate nazionali. Il miglioramento è un processo dinamico, in quanto si basa sul coinvolgimento di tutta la comunità scolastica; è un percorso di pianificazione e di sviluppo di azioni educative e didattiche.

PRIORITÀ E TRAGUARDI ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA PRIORITÀ DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO Risultati scolastici Aumentare la percentuale degli

studenti ammessi alla classe successiva.

Aumentare del 10% la percentuale degli studenti ammessi alla classe successiva.

Ridurre la percentuale degli studenti con giudizio sospeso.

Ridurre del 19% la percentuale degli studenti con giudizio sospeso agli scrutini di giugno.

Migliorare la votazione conseguita all’Esame di Stato.

Aumentare la percentuale di studenti collocati nelle fasce di voto più alte.

Risultati nelle prove standardizzate nazionali

Colmare il gap formativo delle prove di italiano e di matematica, rispetto ad istituti con lo stesso ESCS, soprattutto nel settore tecnologico.

Ridurre la differenza rispetto a scuole con contesto socio-economico e culturale simile.

Il PTOF fa propri gli OBIETTIVI DI PROCESSO indicati nel Rapporto di autovalutazione e che vengono qui di seguito richiamati: OBIETTIVI DI PROCESSO

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO

Curricolo, progettazione e valutazione Elaborazione di una progettazione didattica condivisa.

Attività di insegnamento che preveda un uso sistematico della valutazione diagnostica e

formativa. Realizzazione di moduli o itinerari comuni per migliorare i risultati delle prove standardizzate.

Ambiente di apprendimento Utilizzare maggiormente metodologie innovative (gruppi di lavoro, didattica digitale, …).

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I SERVIZI: COSA OFFRIAMO

I SERVIZI: COSA CHIEDIAMO

.

RAPPORTI CON LE

FAMIGLIE

Il Fermi ritiene fondamentale un corretto rapporto di collaborazione

con le famiglie, per favorire interventi tempestivi sul

piano didattico e formativo.

ORIENTAMENTO

L’Orientamento in entrata serve per illustrare l’Offerta formativa del Fermi agli allievi che, al termine della scuola media, devono iscriversi alle superiori ( open day, incontri con gli studenti, visite guidate nelle aule e nei laboratori della scuola, incontri informativi con le famiglie).

L’Orientamento in uscita ha l’obiettivo di realizzare un’informazione che faciliti ls scelta a

conclusione del percorso scolastico. Per gli studenti che intendono entrare nel mondo del lavoro vengono predisposti incontri con realtà

aziendali presenti sul territorio. Per gli studenti che intendono continuare gli studi si propongono visite e partecipazione ad

incontri presso dipartimenti universitari.

COLLEGAMENTI CON IL TERRITORIO

Nella progettazione dei percorsi viene data molta rilevanza alle esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro. Il “Fermi” mantiene rapporti ormai istituzionalizzati con aziende ed associazioni del territorio, sia per realizzare esperienze di Alternanza Scuola-Lavoro sia per facilitare l’inserimento dei nostri diplomati nella realtà lavorativa. Tali attività permettono di sperimentare una pluralità di soluzioni didattiche per facilitare il collegamento con il territorio e personalizzare l’apprendimento mediante l’inserimento degli studenti in contesti operativi reali.

ACCOGLIENZA

L’accoglienza ha un forte valore formativo e si connota come accettazione, attenzione

pedagogica, diagnosi recupero e sostegno,

tutoraggio, orientamento e riorientamento.

INCLUSIONE

Grande sensibilità e attenzione sono riservate all’integrazione degli alunni

con difficoltà di apprendimento o disabilità, per rispondere in maniera efficace ai molteplici bisogni di allievi e famiglie, in un contesto ugualitario

e solidale. Punti di forza

- Esperienza pluriennale con alunni D.A., alunni stranieri, con DSA,

alunni con disagio socio-economico e socio-affettivo-relazionale.

- Elevata presenza di docenti di sostegno specializzati nelle classi.

E ALTRO ANCORA…

- Attività di recupero e di approfondimento.

- Attività culturali e sportive di vario genere.

� interesse ed attitudine per l’indirizzo di studio scelto; � impegno e motivazione nello studio individuale e coinvolgimento nel lavoro in classe;

� partecipazione responsabile ad iniziative ritenute utili e qualificanti; � rispetto del Regolamento di Istituto, dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti.

METODOLOGIE INNOVATIVE

⇒ Didattica digitale

⇒ Classi aperte ⇒ Gruppi di

lavoro ….

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LE METE EDUCATIVE

“Ogni progetto educativo nasce sempre in rapporto ai bisogni della società che lo formula. E quando muta la società, muta anche il progetto educativo”.

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SUCCESSO FORMATIVO (comma 2, art. 1 D.P.R. 22/02/1999 –Regolamento Autonomia Scolastica)

La programmazione educativa mirerà al successo formativo dell’alunno, inteso come valorizzazione delle sue potenzialità e traduzione di esse in concrete competenze, quali la nostra società sempre più complessa e competitiva esige

ed impone IL SAPERE E IL SAPER FARE IN VISTA DELL’ESSERE

CAPACITÀ

(potenzialità, attitudini, propensioni)

CONOSCENZE

(acquisite nel sistema formale ed informale)

COMPETENZE

(l’insieme delle capacità potenziali di ciascuno portate al miglior

compimento nelle situazioni date)

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La centralità dell’alunno trova compiuta definizione nel “Profilo educativo, culturale e professionale dello studente”, laddove si parla di capacità e di obiettivi che i ragazzi dovrebbero avere raggiunto alla fine dei loro studi in termini di crescita umana e culturale. Compito del processo formativo scolastico diventa, pertanto, quello di prevenire e ridurre la dispersione scolastica.

ALLA SCUOLA VIENE AFFIDATA UNA GRANDE

RESPONSABILITÀ Da una parte, deve assicurare il successo

formativo e deve assicurarlo a tutti gli alunni; dall’altra, essa deve valorizzare le identità.

Sia il Regolamento dell’autonomia scolastica nonché il D.M. n. 139 del 22 agosto 2007 offrono lo strumento per rendere possibile l’uno e l’altro obiettivo attraverso la flessibilità, che è flessibilità non solo dei calendari, degli orari, dei raggruppamenti degli alunni, ecc., ma anche di tutti gli aspetti riguardanti l’organizzazione educativa e didattica della scuola

al fine di progettare percorsi di apprendimento coerenti con le aspirazioni dei giovani e del loro diritto ad una partecipazione più efficace e costruttiva alla vita sociale e professionale.

A questo si aggiunge l’innovazione introdotta nella scuola dell’autonomia dall’uso delle nuove tecnologie che promuovono processi comunicativi, di apprendimento e di progettazione didattica che non sono unicamente strumentali, ma portano a nuovi modelli culturali e comportamentali, di cui è impossibile non tener conto.

Per rispondere alla nuova domanda educativa, la scuola della riforma dovrà elaborare una nuova didattica, basata sull’acquisizione di nuove competenze, intese a valorizzare le risorse umane.

Vi sono nuove e consolidate esperienze nazionali ed europee su curricoli incentrati sulla “mission” formativa di una scuola, in cui favorire e promuovere la dimensione dell’autonomia e della responsabilità dei giovani per aiutarli a vedere e pensare al futuro da protagonisti di un proprio progetto di vita.

SCENARIO RIFORME DELLA SCUOLA

I GRADO II GRADO

LINEE GUIDA NUOVI TECNICI E PROFESSIONALI

INDICAZIONI NAZIONALI LICEI

OBIETTIVI APPRENDIMENTO NELLE

INDICAZIONI PER IL CURRICOLO

TRAGUARDI PER LE COMPETENZE

NUOVO OBBLIGO

4 ASSI DISCIPLINARI 8 COMPETENZE TRASVERSALI

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L’Unione Europea con la Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio Europeo del 18 settembre 2006 ha definito <<le competenze chiave che i giovani devono possedere sia per la vita lavorativa che per ulteriori occasioni di apprendimento (apprendimento permanente)>>.

Il Legislatore, con l’art.1, co. 622 della L.296/06, ha fissato l’obbligo d’istruzione per almeno dieci anni, finalizzandolo al conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età.

In aderenza alla norma primaria, il Ministero della P.I. ha emanato il D.M. 22 agosto 2007, n. 139avente per oggetto “Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione” con allegati un documento tecnico, gli assi culturali e le competenze chiave di cittadinanza con il quale è stato dato particolare risalto ai principi e ai valori fondanti che si rinvenivano in maniera diffusa e frammentaria nelle precedenti fonti normative. Tali competenze, adottate dai docenti dell’I.I.S.S., progressivamente approfondite nel passaggio dal biennio al triennio, intendono potenziare le capacità di analisi, sintesi, interpretazione, rielaborazione personale ed autonoma del lavoro.

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

IMPARARE AD IMPARARE Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

PROGETTARE Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

COMUNICARE - Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). - Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei,informatici e multimediali).

COLLABORARE E

PARTECIPARE Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

AGIRE IN MODO AUTONOMO E

RESPONSABILE Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

RISOLVERE PROBLEMI Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

INDIVIDUARE COLLEGAMENTI

E RELAZIONI Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

ACQUISIRE ED

INTERPRETARE

L’INFORMAZIONE

Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

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L’Asse dei linguaggiCompetenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione

• Padronanza della lingua italiana:

• Padroneggiare gli strumenti espressivi ed

argomentativi indispensabili per gestire l’interazione

comunicativa verbale in vari contesti

• Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di

vario tipo

• Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti

scopi comunicativi

• Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi

comunicativi ed operativi

• Utilizzare gli strumenti fondamentali per una

fruizione consapevole del patrimonio artistico e

letterario

• Utilizzare e produrre testi multimediali

• Padronanza della lingua italiana:

• Padroneggiare gli strumenti espressivi ed

argomentativi indispensabili per gestire l’interazione

comunicativa verbale in vari contesti

• Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di

vario tipo

• Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti

scopi comunicativi

• Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi

comunicativi ed operativi

• Utilizzare gli strumenti fondamentali per una

fruizione consapevole del patrimonio artistico e

letterario

• Utilizzare e produrre testi multimediali

L’Asse matematicoCompetenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione

• Utilizzare le tecniche e le procedure del calcoloaritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

• Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni

• Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

• Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzionie ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

• Utilizzare le tecniche e le procedure del calcoloaritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

• Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni

• Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

• Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzionie ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

L’Asse scientifico - tecnologicoCompetenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione

• Osservare, descrivere ed analizzare fenomeniappartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

• Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

• Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.

• Osservare, descrivere ed analizzare fenomeniappartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

• Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

• Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.

L’Asse storico-socialeCompetenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione

• Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempistorici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronicaattraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.

• Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

• Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

• Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempistorici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronicaattraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.

• Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

• Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

L’attività di programmazione didattica e progettuale è effettuata, per tutte le classi e per tutte le discipline in una dimensione europea, per raggiungere l’obiettivo di favorire negli studenti l’acquisizione delle suddette competenze come fondamenti di un percorso di apprendimento permanente che promuova conoscenze culturali

approfondite ed abilità adeguate alle nuove esigenze del mercato del lavoro. Le competenze e le abilità hanno anche una studente, perché contribuiscono a rafforzare l’autostima; aiutano l’adolescente a controllare la sua emotività e aumentano la consapevolezza del suo agire.

ASSI CULTURALI

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LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DI BASE

La valutazione delle competenze da certificare in esito

all’obbligo di istruzione, «è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche» (articolo 1, comma 2, del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122). Allo scopo di garantirne la confrontabilità, è effettuata dai consigli di classe per tutte le competenze elencate nel modello di certificato, di cui al DM n. 9 del 10-01-2010, diramato con nota del Capo Dipartimento per l’Istruzione n. 1208 del 12/4/2010. Il modello di certificato è adottato formalmente a partire dall’anno scolastico 2010/2011 e sino all’entrata in vigore delle norme di armonizzazione di tutte le certificazioni scolastiche (DPR 122/2009). I consigli delle seconde classi, al termine delle operazioni di scrutinio finale, compilano per ogni studente la certificazione, che è conservata agli atti dell’istituzione scolastica.

La definizione per livelli di competenza è parametrata secondo la scala, indicata nel certificato stesso, che si articola in tre livelli: base, intermedio, avanzato. Ai fini della compilazione delle singole voci del modello di certificato, si precisa che il raggiungimento delle competenze di base va riferito a più discipline o ambiti disciplinari. Nel caso in cui il livello base non sia stato raggiunto, è riportata, per ciascun asse culturale, la dicitura “livello base non raggiunto”. La relativa motivazione è riportata nel verbale del consiglio di classe nel quale sono anche indicate le misure proposte per sostenere lo studente nel successivo percorso di apprendimento. Ai fini dell’adempimento dell’obbligo d’istruzione da parte degli alunni diversamente abili, si fa riferimento a quanto previsto dal Decreto 22 agosto 2007 n. 139, art. 3, c. 1, e alle indicazioni contenute nelle “Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità” di cui alla nota prot. n. 4274 del 4 agosto 2009.

I docenti di Italiano e Matematica delle seconde classi sono impegnati nel mese di maggio (prova di Italiano, di Matematica e Questionario studente per la classe II della scuola secondaria di secondo grado ) per le prove INVALSI. Si tratta di una “valutazione di sistema” che intende misurare l’efficienza del sistema scolastico, globalmente inteso, a livello nazionale e per singoli settori. Inoltre, trattandosi di una valutazione con valore statistico che riguarda l’intera popolazione studentesca, questa Prova valutativa può costituire

un ottimo termine di confronto per le singole scuole o anche per i singoli insegnanti, utile per riflettere autonomamente sia sulle abilità e conoscenze acquisite dai propri alunni, sia sulla validità delle scelte didattiche effettuate, sull’efficacia dell’offerta formativa programmata e, infine, sull’ampiezza, profondità e coerenza del curriculum educativo e disciplinare effettivamente svolto. A tal fine, i docenti delle materie interessate predispongono, nel corso dell’anno scolastico, delle simulazioni.

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LA PROGETTAZIONE DIDATTICO - DISCIPLINARE

LLa progettazione didattica curricolare è uno degli elementi fondamentali che caratterizzano l’attività formativa ed educativa dell’Istituto. Essa si realizza, per ciascuna disciplina, attraverso la costante ricerca di un equilibrio tra: gli esiti attesi alla fine del percorso scolastico in relazione alle figure professionali d’uscita; i saperi ritenuti essenziali nella società odierna; i nuclei fondanti di ogni disciplina. Essa si sviluppa secondo un impianto che prevede la suddivisione dei percorsi di insegnamento in moduli, articolati al loro interno in unità didattiche.

Metodologie e strumenti

LLe metodologie attuate nell’Istituto privilegiano la didattica attiva, l’approccio al problem solving e alla soluzione di casi pratici. Le attività di laboratorio si intersecano continuamente con le

attività d’aula, creando situazioni di apprendimento motivanti per gli alunni.

A seconda della composizione e del livello della classe, delle esigenze dei programmi, del procedere degli

METODOLOGIE E STRUMENTI

LLe metodologie attuate nell’Istituto privilegiano la didattica attiva, l’approccio al problem solving e alla soluzione di casi pratici. Le attività di laboratorio si intersecano continuamente con le attività d’aula, creando situazioni di apprendimento motivanti per gli alunni. A seconda della composizione e del livello della classe, delle esigenze dei programmi, del procedere degli apprendimenti, i docenti adottano con flessibilità le varie tecniche dell’insegnamento. Gli strumenti utilizzati vanno da quelli tradizionali (libri di testo, appunti, quotidiani, riviste specializzate, dispense,…) ai più moderni (audiovisivi, laboratori, aule di informatica, p.c., interventi di esperti,…). Per la descrizione delle metodologie e degli strumenti didattici peculiari alle varie discipline d’insegnamento, si fa riferimento alle programmazioni per aree disciplinari e ai piani annuali di lavoro dei docenti.

Obiettivi cognitivi interdisciplinari � PRIMO BIENNIO Comprensione di semplici elaborazioni di tipo

testuale e operativo. Esposizione coerente, chiara e sufficientemente

corretta. Acquisizione graduale del lessico disciplinare. Acquisizione di un metodo di studio efficace. Capacità di assumere consegne in determinati

contesti.

� SECONDO BIENNIO Consolidamento degli obiettivi riferiti al

biennio. Acquisizione di una sufficiente autonomia

nell’organizzazione dello studio e del lavoro. Acquisizione di una sufficiente capacità di

rielaborazione e di sintesi.

� QUINTO ANNO Consolidamento degli obiettivi riferiti al

primo e al secondo biennio. Capacità di elaborare in modo autonomo e di

operare collegamenti. Acquisizione graduale di un’autonoma capacità

gestionale con un personale giudizio critico.

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VERIFICA E VALUTAZIONE

LA VERIFICA DIAGNOSTICA

LA VERIFICA FORMATIVA

LA VALUTAZIONE

LA VERIFICA SOMMATIVA

LLe verifiche, di varie tipologie, sono strettamente legate agli obiettivi della programmazione e vengono realizzate in modo da attestare con sufficiente chiarezza quali conoscenze, competenze e capacità l’alunno abbia raggiunto.

Ha lo scopo di accertare negli allievi il possesso dei prerequisiti richiesti per raggiungere gli obiettivi didattici programmati nella classe di appartenenza e di effettuare interventi mirati al loro eventuale recupero.

Rappresenta il momento fondamentale della progettazione didattica. Si pone come fine di valutare il processo di insegnamento-apprendimento e permette al docente di accertare l'adeguatezza dei metodi utilizzati, di controllare in itinere il raggiungimento degli obiettivi intermedi programmati, e di verificare il rispetto dei tempi di apprendimento previsti. La verifica formativa è, inoltre, utile per organizzare l'attività di recupero.

Ha lo scopo di classificare gli allievi attraverso un congruo numero di prove orali, scritte, strutturate e non strutturate. Ogni prova è accompagnata, per garantire la trasparenza e l'oggettività della correzione, da una griglia (o da un giudizio) per l'attribuzione del

punteggio, che viene esplicitata agli allievi, al fine di rendere evidente la corrispondenza punteggio - voto decimale. I docenti assumono l’impegno di distribuire nel tempo i momenti di verifica scritta, evitando il più possibile un dannoso accumulo di prove nelle fasi terminali dei trimestri.

Chiude un ampio arco di tempo e consiste in un giudizio di valore che utilizza i dati informativi delle verifiche, i risultati delle osservazioni sistematiche, le informazioni fornite dalle famiglie; definisce in modo completo i progressi registrati dagli alunni sia sul piano cognitivo sia su quello comportamentale, affettivo, sociale, pratico ed operativo.

Essa scaturisce, altresì, dalla frequenza alle lezioni, dall’impegno profuso, dall’attitudine per lo studio delle discipline, dall’interesse evidenziato, dalla partecipazione assidua e consapevole al dialogo educativo.

Affinché la valutazione collegiale possa essere espressa nelle condizioni di massima coerenza, trasparenza e condivisione, vengono considerati i seguenti target di prestazioni:

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VOTO MOTIVAZIONE

9-10 L’allievo possiede un bagaglio culturale completo e ben strutturato, applica con facilità e senza commettere errori i principi appresi in problemi anche complessi; è in grado di trasferire e rielaborare autonomamente i contenuti e di esporli con un linguaggio chiaro e corretto avvalendosi della terminologia propria delle varie discipline; possiede considerevoli capacità critiche e logico deduttive; è in grado di fornire pertinenti valutazioni personali.

8 L’allievo dimostra di possedere conoscenze approfondite; si esprime con sicurezza, coerenza, proprietà, sapendo gestire, anche in modo originale, il proprio bagaglio culturale e sapendolo applicare in modo adeguato ai vari contesti.

7 L’allievo è in possesso delle conoscenze fondamentali ed è in grado di servirsene correttamente; tratta gli argomenti in modo coerente ed ordinato, tendendo però talvolta ad una semplificazione delle questioni o/e delle applicazioni.

6 L’allievo ha acquisito, seppur guidato, i principali elementi (argomenti e competenze) pur con qualche inesattezza; è insicuro nelle applicazioni e non manca qualche errore.

5 L’allievo non ha acquisito gli elementi necessari a garantirsi la competenza minima e a trattare con la necessaria compiutezza le tematiche.

=<4 L’allievo ha una frammentaria acquisizione dei contenuti fondamentali e non è sempre in grado di procedere alle applicazioni; ha difficoltà di correlazione, presenta inesattezze frequenti e/o si esprime in forma impropria e spesso scorretta. Ha dimostrato di non avere acquisto un adeguato metodo, anche perché non ha raggiunto una seppur modesta padronanza degli elementi di competenza fondamentali; non è in grado di passare alla fase applicativa; si esprime in forma scorretta e compie frequenti e gravi errori.

IL VOTO DI CONDOTTA Il Collegio dei Docenti ha deciso di rispettare i seguenti criteri nell’attribuzione del voto di condotta:

VOTO

DECIMALE INDICATORI DESCRITTORI

10 Comportamento L’alunno/a è sempre corretto/a nei comportamenti con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola.

Partecipazione Attiva e propositiva. Note disciplinari Nessuna. Uso del materiale e delle strutture della scuola

L'alunno/a utilizza in maniera responsabile il materiale e le strutture della scuola.

Frequenza, assenze e ritardi L'alunno/a frequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari. Rispetto delle consegne L'alunno/a assolve alle consegne in maniera puntuale e costante.

9 Comportamento L’alunno/a è sempre corretto/a nei comportamenti con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola.

Partecipazione Attiva. Note disciplinari Nessuna. Uso del materiale e delle strutture della scuola

L'alunno/a utilizza in maniera responsabile il materiale e le strutture della scuola.

Frequenza, assenze e ritardi L'alunno/a frequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari. Rispetto delle consegne L'alunno/a assolve alle consegne in maniera puntuale e costante.

8 Comportamento L’alunno/a è sostanzialmente corretto nei comportamenti con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola.

Partecipazione Costante. Note disciplinari Qualche ammonizione verbale. Uso del materiale e delle strutture della scuola

L'alunno/a utilizza in maniera diligente il materiale e le strutture della scuola.

Frequenza, assenze e ritardi L'alunno/a non sempre rispetta gli orari. Rispetto delle consegne L'alunno/a talvolta non rispetta le consegne.

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7 Comportamento L’alunno/a talvolta ha comportamenti poco corretti nei confronti di docenti, compagni, personale della scuola.

Partecipazione Passiva e/o discontinua. Note disciplinari Ammonizioni verbali e/o scritte. Uso del materiale e delle strutture della scuola

L'alunno/a utilizza in maniera non sempre diligente il materiale e le strutture della scuola.

Frequenza, assenze e ritardi L'alunno/a non sempre rispetta gli orari ed effettua sporadiche assenze ingiustificate. Rispetto delle consegne L'alunno/a non assolve alle consegne in maniera puntuale e costante.

6 Comportamento L’alunno/a ha comportamenti sconvenienti nei confronti di docenti, compagni, personale della scuola anche al limite della accettabilità alla luce del patto di corresponsabilità.

Partecipazione Passiva e discontinua. Note disciplinari Ammonizioni verbali e/o scritte e/o allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo

inferiore ai 15 giorni per violazioni non gravi. Uso del materiale e delle strutture della scuola

L'alunno/a utilizza in maniera trascurata il materiale e le strutture della scuola.

Frequenza, assenze e ritardi L'alunno/a frequenta in maniera discontinua le lezioni e non rispetta gli orari ed effettua frequenti assenze ingiustificate, si allontana, in modo ingiustificato, dalle attività organizzate dalla scuola.

Rispetto delle consegne L'alunno/a rispetta le consegne saltuariamente. 5 Comportamento L’alunno/a ha comportamenti improntati al mancato rispetto dei docenti, compagni,

personale della scuola, in violazione delle regole previste nel patto di corresponsabilità. Partecipazione L'alunno/a viene sistematicamente ripreso per i gravi e ripetuti disturbi dell'attività

didattica. Note disciplinari Ammonizioni verbali e/o scritte e/o allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo

superiore ai 15 giorni per violazioni gravi. Uso del materiale e delle strutture della scuola

L'alunno/a utilizza in maniera assolutamente irresponsabile e trascurata il materiale e le strutture della scuola, arrecando danni.

Frequenza, assenze e ritardi L'alunno/a frequenta in maniera totalmente discontinua le lezioni e generalmente si rende responsabile del mancato rispetto degli orari e spesso si allontana, in modo ingiustificato,dalle attività organizzate dalla scuola

Rispetto delle consegne L'alunno/a non rispetta le consegne. 1. Per ottenere la valutazione di 10 devono essere soddisfatti tutti gli indicatori. 2. Per ottenere la valutazione di 9 devono essere soddisfatti almeno cinque indicatori. 3. Per ottenere la valutazione di 8 devono essere soddisfatti almeno quattro indicatori. 4. Per ottenere la valutazione di 7 0 6 devono essere soddisfatti almeno tre indicatori. 5. Per ottenere la valutazione di 5 devono essere soddisfatti tutti gli indicatori.

DOCUMENTI DI VALUTAZIONE

IIl Collegio dei docenti, ai fini della scansione periodica della valutazione, ha deliberato la suddivisione trimestrale dell’anno scolastico per rendere l’azione didattica più flessibile ed adeguata ai ritmi di apprendimento dei discenti.

Le valutazioni dei singoli alunni vengono comunicate alle famiglie con:

valutazione primo trimestre (pagella); valutazione secondo trimestre (pagella); valutazione finale (affissione tabelloni); accesso, da parte dei genitori, al registro elettronico,

inserendo username e password.

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INTERVENTI DIDATTICO – EDUCATIVI DI SOSTEGNO E RECUPERO

Il Collegio dei Docenti dell’I.I.S.S. “E. Fermi”, ai sensi della legge n° 1 dell’11 gennaio 2007, del D.M. n° 42 del 22 maggio 2007, del D.M. n° 80 del 3 ottobre 2007 e dell’O.M. n° 92 del 5 novembre 2007, definisce le modalità di recupero e di verifica dell’avvenuto saldo dei debiti formativi, sulla base dei criteri generali stabiliti dal Ministro della Pubblica Istruzione.

PROGRAMMAZIONE La programmazione educativa e didattica

(Dipartimenti, Consigli di classe) e i piani di lavoro (singoli docenti) dedicano specifico rilievo: a) ad individuare le discipline che necessitano degli

interventi (attività di sostegno) finalizzati al recupero dei debiti formativi. Dette iniziative costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa; si svolgono nel corso dello stesso anno scolastico nel quale l’alunno evidenzia i cosiddetti “debiti formativi”, ovvero le insufficienze nel profitto dovute ad accertate carenze o ritardi nel perseguimento degli obiettivi di conoscenze, di abilità/capacità e di competenze;

b) a predisporre modalità e tempi per accertare se i debiti rilevati siano stati superati.

I Consigli di classe, su indicazione dei singoli insegnanti delle materie oggetto di recupero: a) individuano la natura delle carenze; b) indicano gli obiettivi dell’azione di recupero; c) certificano, sulla base di verifiche documentabili, gli esiti ai fini del saldo del debito formativo; d) tengono conto della possibilità degli studenti di raggiungere autonomamente gli obiettivi formativi stabiliti dai docenti.

FINALITÀ Gli interventi didattici sono finalizzati al recupero

tempestivo degli studenti: che in sede di scrutinio intermedio, abbiano

riportato insufficienze in una o più discipline; per i quali, al termine delle lezioni, in sede di

scrutinio finale, venga accertato il mancato conseguimento della sufficienza in una o più discipline, nei limiti fissati per non incorrere nella non promozione, e sia stato sospeso, pertanto, il giudizio di ammissione.

Tali iniziative tengono conto degli obiettivi, individuati dai Consigli di classe, che devono essere raggiunti dai singoli alunni.

TEMPI Gli studenti devono superare il debito formativo dell’anno in corso prima dell’inizio del successivo anno scolastico.

MODELLI DIDATTICI Attività di recupero continuo durante le ore

curricolari, programmate dai singoli docenti all’interno di ogni consiglio di classe attraverso l’attenta osservazione dei discenti e tenendo conto delle tipologie che meglio si adattino alle necessità di ciascuno. Nelle attività di recupero rientrano gli interventi di sostegno finalizzati alla prevenzione dell’insuccesso scolastico, che si realizzano in ogni periodo dell’anno scolastico, a partire dalle fasi iniziali.

Pausa didattica antimeridiana: il singolo docente sospende per un periodo limitato (una o due settimane) lo svolgimento dei contenuti disciplinari e si dedica, possibilmente con un nuovo approccio, ad una rivisitazione di quelli ritenuti essenziali per il recupero degli obiettivi minimi.

Attività di recupero programmata nell’ambito della flessibilità didattica, all’interno dell’orario curricolare, attraverso gruppi di alunni di pari livello e docente dell’organico di potenziamento che fornisce supporto.

Corsi di recupero attivati in orario extracurricolare o in orario antimeridiano (estivi), condotti attraverso metodologie alternative e riservati a gruppi di alunni, provenienti da classi parallele.

PARTECIPAZIONE AI CORSI Qualora i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi dei suddetti interventi, debbono comunicarlo alla scuola, compilando un apposito modello, fermo restando l’obbligo per gli alunni di sottoporsi alle verifiche programmate dal Consiglio di classe. COMUNICAZIONE DEGLI INTERVENTI E DEGLI ESITI

DEL CORSO DI RECUPERO L’organizzazione delle attività di recupero programmate dal Consiglio di classe è portata a conoscenza delle famiglie degli studenti interessati. Dell’esito delle verifiche intermedie e finali, effettuate al termine dei rispettivi interventi didattici ed educativi

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integrativi, viene data tempestiva informazione attraverso i normali mezzi di comunicazione scuola – famiglia e specifiche schede di comunicazione.

CRITERI GENERALI - SCRUTINI FINALI

L’ammissione alla classe successiva viene conferita all’alunno che presenti almeno la sufficienza in tutte le materie. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo (Decreto Legge 1 settembre 2008, n. 137 – art. 4, comma 5 del D.P.R n. 122 del 22.06.2009). Con l’entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale. Il monte ore annuale, calcolato per i diversi indirizzi su 33 settimane, è il seguente:

PROSPETTO TABELLARE QUOTA MASSIMA DI

ASSENZE PER LA VALIDITÀ DELL’ANNO

SCOLASTICO

(C.M. n. 20 del 04 marzo 2011 con oggetto: “Validità dell’anno scolastico per la valutazione degli alunni nella scuola secondaria di primo e secondo grado art. 2 e 14 del

DPR 122/2009”)

Classi Indirizzi Ore

settimanali

Totale

monte

orario

annuale

Limite

massimo ore

di assenza

1ª Tutti gli

indirizzi

33 1089

272

2ª– 3ª

4ª -5ª

Tutti gli

indirizzi

32 1056

264

DEROGHE

Sono ammesse alla deroga le seguenti tipologie di assenze, debitamente documentate: ⇒ gravi motivi di salute; ⇒ terapie e/o cure programmate; ⇒ donazioni di sangue; ⇒ partecipazione ad attività sportive e agonistiche

organizzate da federazioni riconosciute dal CONI; ⇒ adesione a confessioni religiose per le quali esistono

specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo;

⇒ gravi motivi di famiglia; ⇒ partecipazione degli studenti a manifestazioni

culturali di rilevanza nazionale; ⇒ assenze per causa di forza di forza maggiore (disservizi

nei trasporti,…). Sono ammessi all'esame di Stato gli studenti

dell'ultimo anno che nello scrutinio finale abbiano riportato una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente (art. 6, comma 1, art. 7, commi 2 e 3 del D.P.R. n. 122 del 22.06.2009). Il Consiglio di classe, verificata la sufficienza in tutte le materie, ovvero, con giudizio motivato, constatata la presenza di non più di due insufficienze, conferisce agli alunni del terzo anno l’ammissione agli esami di qualifica. L'alunno viene dichiarato non promosso quando le insufficienze riportate siano rappresentative di lacune di preparazione la cui gravità, a giudizio del Consiglio di Classe, sia tale da non rendere ipotizzabile alcun recupero, né autonomo né assistito, e da risultare, quindi, pregiudizievole ad un proficuo inserimento nella classe successiva. Per gli studenti per i quali, al termine delle lezioni, in sede di scrutinio finale, venga accertato il mancato conseguimento della sufficienza in una o più materie, nei limiti fissati per non incorrere nella non promozione (prime, seconde e quarte classi: fino a tre insufficienze non inferiori al quattro), viene sospesa e rinviata la formulazione del giudizio finale alla fine di agosto e, comunque, non oltre la data di inizio delle lezioni del nuovo anno scolastico. La Scuola comunica alle famiglie, per iscritto, le decisioni del Consiglio di classe, “indicando le specifiche carenze rilevate per ciascun alunno dai docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali l’alunno non ha raggiunto la sufficienza”. In sede di scrutinio integrativo, alla fine del recupero estivo, l’alunno viene ammesso alla classe successiva, a condizione che abbia

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raggiunto una preparazione ritenuta globalmente sufficiente e che, comunque, viste le attività di recupero frequentate e le modalità positive di impegno e partecipazione, gli garantisca un sostanziale controllo delle lacune pregresse nel successivo anno scolastico.

UTILIZZAZIONE DEL PERSONALE Nelle attività di sostegno e recupero sono impiegati in primo luogo docenti dell’Istituto (criteri: a. docenti dell’organico di potenziamento; b. docenti del corso o dell’indirizzo, c. docenti con il maggior numero di alunni segnalati ai corsi di recupero, d. docenti supplenti disponibili ad effettuare i corsi di recupero, (preferibilmente inseriti nelle graduatorie di istituto) e,

in seconda istanza, docenti esterni e/o soggetti esterni, con esclusione di Enti “profit”, individuati secondo requisiti di qualità deliberati dal Collegio dei Docenti ed approvati dal Consiglio d’Istituto.

ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO PER GLI

ALUNNI DELLE PRIME, SECONDE E QUARTE CLASSI Relativamente alle quarte classi, il credito scolastico è attribuito a giugno per chi è immediatamente ammesso alla classe successiva; ad agosto e, comunque, non oltre la data di inizio delle lezioni del nuovo anno scolastico, per chi è ammesso in quella sede.

ESAMI DI STATO

Gli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore hanno come fine l’analisi e la verifica della preparazione di ciascun candidato in relazione agli obiettivi generali e specifici propri di ciascun indirizzo di studi.

REQUISITI PER L’AMMISSIONE Sono ammessi all’esame di Stato gli alunni che in

sede di scrutinio finale conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi (art. 6, comma 1 del D.P.R. n. 122 del 22.06.2009). Sono ammessi, a domanda, direttamente agli esami di Stato conclusivi del ciclo gli alunni che hanno riportato, nello scrutinio finale della penultima classe, non meno di otto decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e non meno di otto decimi nel comportamento, che hanno seguito un regolare corso di studi di istruzione secondaria di secondo grado e che hanno riportato una votazione non inferiore a sette decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e non inferiore a otto decimi nel comportamento negli scrutini finali dei due anni antecedenti il penultimo, senza essere incorsi in ripetenze nei due anni predetti. Le votazioni suddette non si riferiscono all’insegnamento della religione cattolica (art. 6, comma 2 del D.P.R. n. 122 del 22.06.2009).

La Commissione (non più di 6 commissari) èè composta da: - un Presidente esterno; - tre commissari esterni di nomina ministeriale; - tre commissari interni nominati dal Consiglio di

classe. Presidente e commissari operano su due classi e non possono appartenere allo stesso distretto scolastico dell’Istituto. Le materie di esame affidate ai commissari esterni sono scelte annualmente con le modalità e nei termini stabiliti con decreto di natura non regolamentare, del Ministro della Pubblica Istruzione.

LE PROVE SCRITTE Sono tre:

- prima e seconda prova predisposte dal Ministero; - la terza prova è predisposta autonomamente dalla

Commissione sulla base del Documento del Consiglio di Classe.

LA PRIMA PROVA SCRITTA La prima prova scritta “è intesa ad

accertare la padronanza della lingua italiana o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento, nonché le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche del candidato, consentendo la libera espressione della personale creatività”. Essa consiste nella produzione di uno scritto scelto tra

PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI

D.M. 29 GENNAIO 2015, N. 10 O.M. N. 11 DEL 29 MAGGIO 2015

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più proposte di varie tipologie tradizionali e non (Tip. A: analisi di un testo letterario o non letterario; Tip. B: sviluppo di un argomento scelto dal candidato tra quelli proposti dal Ministero della Pubblica Istruzione all’interno di grandi ambiti di riferimento - storico-politico, socio-economico, artistico-letterario, tecnico-scientifico - e che può essere svolto o in forma di saggio breve o di articolo di giornale; Tip. C: sviluppo di un argomento di carattere storico; Tip. D: trattazione di un tema su un argomento di ordine generale).

LA SECONDA PROVA SCRITTA La seconda prova scritta ha per oggetto una

delle discipline caratterizzanti il corso di studio, individuata ogni anno dal MIUR, ai sensi dell’art. 2, comma 1 del Decreto 17.01.2007, n. 6. Lo schema di regolamento del 26.11.14, prot. n. 0007354, individua ed esplicita quali sono le materie caratterizzanti, elencate nelle tabelle allegate e le diverse tipologie e modalità con cui si deve svolgere la prova.

LA TERZA PROVA SCRITTA La terza prova scritta “a carattere

pluridisciplinare, è intesa ad accertare le capacità del candidato di utilizzare ed integrare conoscenze e competenze relative alle materie dell’ultimo anno di corso, anche ai fini di una produzione scritta, grafica o pratica” (D.M. 20.11.2000, n. 429). La prova, predisposta dalle Commissioni a norma dell’art. 5, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 23.07.1998, n. 323, può comprendere, alternativamente o cumulativamente, le seguenti tipologie di svolgimento: a) trattazione sintetica di argomenti; b) quesiti a risposta singola; c) quesiti a risposta multipla; d) problemi a soluzione rapida; e) casi pratici e professionali; f) sviluppo di progetti. All’interno della terza prova scritta deve essere previsto, di norma, un breve spazio destinato all’accertamento della conoscenza della lingua o delle lingue straniere comprese nel piano di studi dell’ultimo anno.

IL COLLOQUIO

Il colloquio tende ad accertare la padronanza della lingua, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle nell’argomentazione e di discutere ed approfondire sotto vari profili i diversi argomenti.

I PUNTEGGI IIl voto finale è ottenuto sommando i voti delle singole prove al credito scolastico. Il punteggio viene espresso in centesimi ed il voto minimo è 60/100. Le prove di esame assegnano i seguenti punteggi:

15 punti per ogni prova scritta. (il voto minimo per una prova sufficiente è 10. Nel complesso, il voto massimo per le tre prove scritte è 45);

30 punti per la prova orale; 225 punti sono il massimo credito scolastico

assegnabile. IL BONUS

LLa Commissione può assegnare fino a 5 punti di “bonus” per studenti che abbiano svolto un esame particolarmente brillante, a patto che abbiano conseguito almeno 15 punti di credito scolastico e 70 punti alle prove d’esame. Può attribuire, inoltre, la lode agli studenti che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire del bonus.

È il testo che documenta il percorso formativo compiuto dalla classe nell'ultimo anno. I suoi contenuti valgono anche per i candidati esterni abbinati a quella classe. È una sorta di diario di bordo che registra la rotta seguita nell'ultimo anno: esplicita i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi ed i tempi del percorso formativo, i criteri e gli strumenti di valutazione adottati, gli obiettivi raggiunti, nonché le caratteristiche della terza area professionalizzante e le attività poste in essere. Il documento è elaborato dai docenti del Consiglio di classe entro il 15 maggio di ogni anno, e rappresenta il testo di riferimento ufficiale per la commissione d'esame al fine della preparazione della terza prova scritta e della conduzione del colloquio. Non appena pronto, il documento è immediatamente consegnato a ciascun candidato ed affisso all'albo dell'istituto.

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IL CREDITO SCOLASTICO (3° - 4° - 5° ANNO)

AA partire dalla classe terza è prevista

l’attribuzione di un credito scolastico. Si tratta di un punteggio che dipende dalla media dei voti, dalla partecipazione, dalla frequenza alle attività curricolari ed extracurricolari e dalle esperienze formative (debitamente certificate) che l’alunno può aver maturato all’esterno della scuola. La somma dei crediti scolastici ottenuti nel corso del triennio costituisce il

punteggio di ingresso con cui lo studente accede all’Esame di Stato e viene aggiunto al punteggio delle prove scritte e del colloquio per determinare la votazione d’esame. La media dei voti conseguiti (incluso il voto di condotta) inserisce automaticamente l’alunno in una fascia di punteggio predefinita dal Ministero; all’interno di ogni fascia c’è una banda di oscillazione di 1 punto, come indicato nel seguente schema:

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

Normativa di riferimento Le norme di riferimento per il Credito scolastico e per il Credito formativo sono:

L.425 del 10 novembre 1997; D.P.R. 23 luglio 1998 n.323; D.M. n.49 del 24 febbraio 2000; O.M. n. 43 dell’11 aprile 2002, D.M. n.42 del 22/05/2007; DM n. 99 del 16/12/2009.

TABELLA A

Media dei voti Credito scolastico (Punti)

III anno IV anno V anno

M = 6 3 – 4 3 - 4 4 – 5

6 < M ≤ 7 4 – 5 4 - 5 5 – 6

7 < M ≤ 8 5 – 6 5 - 6 6 – 7

8 < M ≤ 9 6 – 7 6 - 7 7 – 8

9 < M ≤ 10 7 – 8 7 - 8 8 – 9

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina. Il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi e concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalle precedenti tabelle, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre alla media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.

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TABELLA A¹

M= media dei voti incluso il voto di condotta + indicatori che concorrono alla determinazione del credito (la lista degli indicatori

è riportata di seguito)

CREDITO SCOLASTICO (PUNTI)

CLASSI: 3ª E 4ª CLASSE 5ª

M= 6 3 4

M= 6 + ASSIDUITÀ FREQUENZA SCOLASTICA + INTERESSE ED

IMPEGNO 4 5

6 < M < 6,5 4 5

6 < M < 6,5 + 3 INDICATORI 5 6

6,5 ≤ M ≤7 5 6

7 < M < 7,5 5 6

7 < M < 7,5 + 3 INDICATORI 6 7

7,5 ≤ M ≤8 6 7

8 < M < 8,5+2 INDICATORI 7 8

8,5 ≤ M ≤ 9 7 8

9 < M < 9,5 +1 INDICATORE 8 9

9,5 ≤ M ≤ 10 8 9

INDICATORI PER L'ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO MASSIMO DELLA BANDA DI OSCILLAZIONE

1. Assiduità della frequenza scolastica: - assenze ≤ 20 ( le assenze per motivi di salute giustificate con certificato medico non vanno considerate nel computo

complessivo); - ritardi e uscite anticipate ≤ 15 (eventuali impedimenti oggettivi alla frequenza e alla puntualità saranno valutati dal

CdC).

2. Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo Positiva valutazione del Consiglio di Classe relativamente all’impegno e alla partecipazione alle attività didattiche

(atteggiamento propositivo nei confronti dei compagni; attività di ricerca e di approfondimento individuali o di gruppo; interventi pertinenti durante le attività didattiche; rispetto delle consegne e dei carichi di lavoro; attenzione qualificata

durante le spiegazioni orali e durante le verifiche; …).

3. Attività complementari ed integrative Partecipazione attiva alle iniziative complementari ed integrative promosse dall’istituto in fascia antimeridiana o pomeridiana.

4. Partecipazione a qualificate esperienze formative svolte all’esterno della scuola, debitamente documentate da enti esterni, dalle quali derivino competenze coerenti con il tipo di corso frequentato (Credito Formativo).

� Si attribuisce il punteggio minimo della banda di oscillazione all’alunno che è stato ammesso alla classe successiva o all’esame di Stato con voto di consiglio (difformità tra il voto proposto dal docente e il voto ottenuto). Per gli studenti che in sede di scrutinio finale, a giugno, abbiano una o più materie insufficienti, l’attribuzione del credito scolastico avverrà in sede di scrutinio integrativo, solo nel caso in cui tutti i debiti siano stati sanati. Si procederà nel modo seguente:

1) nel caso in cui il numero di discipline con debito sia maggiore o uguale a due, il punteggio di credito attribuito in sede di scrutinio integrativo, sarà pari al valore minimo della banda di oscillazione corrispondente alla media M;

2) nel caso in cui la disciplina con debito sia unica, il Consiglio di Classe può decidere di assegnare il valore massimo della banda di oscillazione corrispondente alla M, qualora l’alunno abbia conseguito il voto ≥ sette (7) in tale disciplina.

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Il docente che svolge l’insegnamento della Religione cattolica, a norma dell’art.8 O.M. n.44/2010, partecipa a pieno titolo alle deliberazioni del Consiglio di classe concernenti l’attribuzione, nell’ambito della banda di oscillazione, del credito

scolastico agli alunni che si avvalgono di tale insegnamento, esprimendosi in relazione all’interesse con il quale l’alunno ha seguito l’insegnamento e il profitto che ne ha tratto (art. 6, comma 3 del D.P.R. n. 122/2009).

CREDITO FORMATIVO

Il credito formativo comprende esperienze:

• acquisite al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti della società civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana, civile e culturale;

• documentate attraverso un’attestazione proveniente dagli enti, associazioni o istituzioni presso cui sono state svolte; • coerenti con l’indirizzo di studio frequentato.

La documentazione, che attesta i crediti formativi, deve essere consegnata entro il 15 maggio in due copie: una al coordinatore di classe e una alla segreteria didattica. Il Consiglio di Casse stabilirà, in sede di scrutinio finale, se la documentazione presentata è

attinente alle indicazioni della scuola. I crediti formativi, in ogni caso, non possono implicare un cambiamento di banda del credito scolastico.

Vengono considerati crediti formativi valutabili:

AMBITO ATTIVITÀ

Didattico ECDL Corsi di lingue

Lavorativo Esperienze lavorative coerenti con il corso di studi

Volontariato Esperienze di volontariato e di solidarietà

Dono del sangue Corso di Primo Soccorso

Attività a tutela dell’ambiente

Artistico Partecipazione ad attività culturali, artistiche e ricreative (attività teatrali, concorsi di poesia o narrativa,…)

Sportivo Attività sportive svolte all’interno di enti o associazioni riconosciute a livello nazionale o di Federazioni affiliate al CONI

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Tabella B (D.M.99/09)

Candidati esterni - Esami di idoneità MEDIA VOTI CREDITO SCOLASTICO

(PUNTI) M = 6 3

6 < M ≤ 7 4-5

7 < M ≤ 8 5-6

8 < M ≤ 9 6-7

9 < M ≤ 10 7-8 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in un’unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l'ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno.

Tabella C

(D.M.99/09) Candidati esterni – Prove preliminari

MEDIA VOTI CREDITO SCOLASTICO

(PUNTI) M = 6 3

6 < M ≤ 7 4-5

7 < M ≤ 8 5-6

8 < M ≤ 9 6-7

9 < M ≤ 10 7-8

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari. Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero.

ATTIVITÀ PREPARATORIA ALLE PROVE D’ESAME Per migliorare la preparazione dei discenti delle quinte classi è attivato un progetto di assistenza all'Esame di Stato, che ha la finalità di: ⇒ dare informazioni aggiornate sulla normativa, le

scadenze, le modalità di svolgimento delle prove, le

tipologie, le valutazioni, in coerenza con ogni indicazione fornita dal Ministero dell'Istruzione;

⇒ preparare gli studenti con interventi mirati ad affrontare l'Esame di Stato, quali periodiche simulazioni delle tre prove scritte e del colloquio pluridisciplinare.

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LA DIDATTICA PER L’INTEGRAZIONE E L’INCLUSIONE

L'Istituto garantisce il diritto all'educazione e all'istruzione dell'alunno diversamente abile, in accordo a quanto stabilito dalla legge n. 104 del 1992 e si impegna a realizzarlo in una situazione di vera integrazione e non di semplice inserimento, ma di autentica inclusività. Tutto ciò in un processo-percorso complesso, che non riguarda solo l’alunno diversamente abile, ma tutto il contesto in cui è inserito. Sono interessate le varie ed eterogenee agenzie educative territoriali: operatori socio-sanitari, assistenziali, scolastici, genitori, compagni e gruppo-classe, operando una sinergia positiva, un coinvolgimento globale tra servizi e risorse umane, intervenendo soprattutto sul contesto e poi sul soggetto. Questo percorso si concretizza in diverse fasi di seguito descritti:

CONTINUITÀ VERTICALE Conoscenza dell’Istituto con la partecipazione dell’alunno ad alcune attività strutturate. RACCOLTA SISTEMATICA DELLE INFORMAZIONI

Analisi della documentazione medica e scolastica.

Incontri con docenti di sostegno della scuola di provenienza.

Incontri con la famiglia. Incontri con specialisti dell’ASL. Osservazione sistematica.

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO È stilato, dopo aver convocato un Consiglio di classe a cui partecipano ASL e famiglia e dove si mettono in evidenza le potenzialità dell’alunno, i suoi bisogni, i suoi desideri e quelli della famiglia, le risorse dell’ambiente, al fine di strutturare un percorso formativo “su misura”. ADOZIONE DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE Sono molteplici ed individualizzate, a seconda delle caratteristiche personali, cognitive, affettive e motivazionali di ogni allievo. PERCORSI FORMATIVI Obiettivi minimi e comuni al resto della classe

finalizzati al conseguimento del titolo di studi. Obiettivi differenziati finalizzati al conseguimento

di un certificato dei crediti formativi. CONTESTO DI INTEGRAZIONE Il percorso di integrazione coinvolge sia la classe che la scuola stessa, grazie alle attività extradidattiche di “Autonomia sociale e personale”, tese alla conoscenza del territorio, sia dal punto di vista civile, commerciale , amministrativo, sia dal punto di vista artistico – naturalistico – culturale. Inoltre, la scuola si apre al contesto produttivo industriale dove oggi essa si trova, traendo da questa collazione territoriale un’opportunità di interazione e fattiva collaborazione con le aziende vicine.

Il Consiglio di Classe, applicando la Direttiva 27.12.2012 e le Circolari Ministeriali dell’8 marzo 2013 e del 22 novembre 2013, volte a facilitare l’inclusività, individua gli alunni con BES attraverso i criteri deliberati dal Collegio dei docenti:

prende in carico gli alunni con BES definendo gli interventi educativi e le metodologie opportune attraverso l'analisi della situazione;

propone le risorse da utilizzare; formula i piani didattici personalizzati e le modalità di valutazione; partecipa agli incontri del Gruppo di Lavoro tecnico (L.104/92).

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Come previsto dalla C.M. n. 8 prot. n.561 del 6 3 2013 e dalla “ Direttiva Ministeriale 27 12 2012, il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione dell’IISS FERMI redige al termine di ogni anno scolastico il Piano Annuale per l’Inclusività. L’idea di inclusione si basa sul riconoscimento della rilevanza della piena partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti i soggetti. “Inclusione” è ciò che avviene quando “OGNUNO SI SENTE APPREZZATO E LA SUA PARTECIPAZIONE È GRADITA”.

DIVENTADIVENTADIVENTADIVENTA

Integrazione alunni stranieri

Negli ultimi anni l’I.I.S.S. “Fermi” è stato interessato da un incremento di presenze di alunni stranieri, eterogenei sia per nazionalità sia per livello di conoscenza della lingua italiana, i quali presentano problematiche differenti:

conoscenza della L2 frammentaria e legata alle necessità della vita quotidiana;

limitate competenze lessicali, grammaticali e sintattiche;

difficoltà nello studio delle varie discipline; difficoltà nell’inserimento e nell’integrazione.

L’istituzione scolastica, pertanto, si attiva per realizzare interventi didattici immediati mirati a:

favorire l'integrazione in classe e nel contesto sociale;

sviluppare l'acquisizione della lingua; favorire l'integrazione e l'educazione interculturale.

INTEGRAZIONE

TENDERE ALLA

NORMALITÀ

RAGGIUNGERE

RISULTATI

È RIFERITA AD UN

SOGGETTO

RIGUARDA LA

SEMPLIFICAZIONE E

RIDUZIONE DEI

CONTENUTI

INCLUSIONE

VALORIZZARE LE

DIFFERENZE

ELIMINARE

OSTACOLI

SOSTEGNO

DISTRIBUITO

RIGUARDA

PROCESSI DI

APPRENDIMENTO

In riferimento alla legge 170 del 2010 e del D.M. 12/07/2011, relativi agli alunni con DSA, al fine di attuare strategie mirate all’inclusività di alunni in difficoltà che siano stati certificati, il Consiglio di Classe individua:

strumenti compensativi e/o misure dispensative che rendano sereno il percorso scolastico degli alunni con DSA;

redige un Piano Didattico Personalizzato; stabilisce le modalità di valutazione personalizzate.

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STRUTTURE GENERALI DI ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

LE PERSONE E I RUOLI All’interno del “Fermi” operano diverse figure professionali che, nella diversità dei ruoli e attraverso la loro

reciproca collaborazione, permettono lo svolgimento di tutte le attività formative.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO: Dott.ssa Elisa Maria Enza Casalicchio

Il Dirigente scolastico assicura la gestione dell’Istituzione scolastica, di cui ha legale rappresentanza, e delle risorse finanziarie e strumentali nonché dei risultati del servizio. Ha poteri direzionali, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, pur nel rispetto delle competenze dei vari organi collegiali scolastici. In particolare, organizza l’intera attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formativa. È garante dell’attuazione del diritto

all’apprendimento da parte degli alunni e delle scelte educative delle famiglie e della libertà di insegnamento.

I COLLABORATORI DEL DIRIGENTE Prof. S. Lo Giudice (vicario) – Prof.ssa R. Paci – Prof. D.

Mammolenti Ogni anno, il Dirigente Scolastico individua, tra i componenti del Collegio, docenti di cui avvalersi nello svolgimento delle sue funzioni organizzative e amministrative ai quali conferisce incarico di collaborazione. Il ruolo dei collaboratori del Dirigente Scolastico si qualifica sia come apporto collegiale alla

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direzione dell’Istituto (consiglio di Presidenza) sia come "assunzione di responsabilità personali" nell'ambito di precise deleghe permanenti. Fa comunque capo al D.S. la decisione finale delle decisioni e dei provvedimenti.

IL DIRETTORE S.G.A.: Dr. Francesco Vella

Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l'organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati ottenuti dal personale ATA posto alle sue dirette dipendenze. Egli ha il compito di assicurare l'unitarietà della gestione dei servizi amministrativi e generali dell'Istituto, coerentemente con quanto previsto dal Piano dell'Offerta Formativa.

FUNZIONI STRUMENTALI AL POF

Le funzioni strumentali, il cui incarico ha durata annuale, coordinano aree dell'offerta formativa espressione delle priorità individuate dal Collegio dei docenti, che ne definisce, altresì, contenuti ed obiettivi. I docenti eletti dal Collegio Docenti devono possedere comprovate competenze comunicative, relazionali, organizzative e padronanza delle tecnologie informatiche di utilizzo più comune. Hanno il compito di promuovere/progettare/gestire/ valutare strategie finalizzate al raggiungimento degli obiettivi specifici della singola area e meglio rispondenti alle esigenze dell'Istituto, rapportandosi ed interagendo con tutte le altre funzioni strumentali e con le altre funzioni a supporto della didattica o dell’organizzazione.

AREE Docenti responsabili

Area 1 Gestione del POF

Commissione - Referente: Prof.ssa M.C. Passarello

Area 2 Sostegno al lavoro dei

docenti

Proff.: F.Bosco – C. Parla

Area 3 Interventi e servizi per

gli studenti

Proff.: I. Di Giacomo- A. Tarallo

Area 4 Dispersione -Continuità-

Orientamento

Proff.: G. Amoroso - G. Sciortino

Area 5 Inclusione e benessere a

scuola

Prof. S. Urso – M. Ginex

IL NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE

Dirigente Scolastico Dott.ssa Elisa M. E. Casalicchio

D.S.G.A. Dott. Francesco Vella

Referente valutazione Prof.ssa N. Cinquemani

Prof.ssa R.Paci Prof.ssa M.C. Passarello

Prof. S.Lo Giudice

Prof. D. Mammolenti

Prof. D.Licata

Ha il compito di: progettare gli interventi di controllo, autoanalisi e autovalutazione d’Istituto, per migliorare la qualità dell’offerta formativa;

individuare i “punti di forza” e di “debolezza” del sistema scolastico;

elaborare il RAV e procedere alla sua pubblicazione; definire le priorità strategiche e gli obiettivi di miglioramento.

Docenti referenti Ambiti

Prof. S. Urso Integrazione scolastica alunni in situazione di handicap

Prof. S. Raeli Educazione alla legalità ed alla convivenza civile

Prof.ssa M. Salamone Educazione ambientale

Prof.ssa C. Alfano Educazione alimentare

Prof.ssa G. Sammartino Educazione alla salute e all’affettività

Prof.ssa M.C. Passarello Alunni stranieri – Pari opportunità uomo - donna

Prof. G. Sciortino Prevenzione dispersione scolastica e disagi della

condizione giovanile Prof. A. Tarallo Consulta Provinciale studentesca

Prof.ssa G. Amoroso Orientamento scolastico

Prof. D. Mammolenti Attività complementari ed integrative

Prof.ssa P. Muglia Educazione stradale

Prof. F. Bosco Aggiornamento e formazione

Prof.ssa R. Paci Invalsi

Prof. C. Parla PON e POR

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IL COORDINATORE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Ha il compito di: presiedere, su delega del D.S., le riunioni del

C.d.C., tranne quelle (scrutini) per le quali è prevista la presenza del Dirigente o di un suo delegato non facente parte del Consiglio stesso;

redigere la programmazione didattico – educativa della classe;

controllare periodicamente le assenze degli alunni, avendo cura di segnalare all’Ufficio di Presidenza e al docente Funzione strumentale preposto eventuali casi di assenteismo e dispersione scolastica;

controllare la regolarità della compilazione del registro di classe elettronico;

contattare le famiglie degli alunni per ogni eventuale situazione che si dovesse verificare all’interno della classe;

convocare, previa comunicazione al D.S. (che controfirma la convocazione) anche dietro richiesta dei colleghi, riunioni straordinarie del C.d.C. per la discussione di problemi specifici e/o provvedimenti disciplinari;

curare la regolare tenuta dei documenti del C.d.C. (piani di lavoro dei docenti, relazioni,…);

raccogliere le proposte dei docenti sulla programmazione didattica con riferimento ad attività complementari ed extrascolastiche;

per le classi del secondo biennio e del 5° anno: raccogliere, prima della riunione per lo scrutinio finale, tutti i materiali utili per l’attribuzione dei crediti scolastici e formativi;

per le classi quinte: coordinare la stesura del documento del 15 maggio e cura la preparazione

dei documenti da presentare alla Commissione degli Esami di Stato.

IL SEGRETARIO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Ha il compito di: curare, unitamente al coordinatore, la corretta e

puntuale verbalizzazione delle riunioni; supportare l’azione del coordinatore.

IL DOCENTE

La funzione del docente si esplica nell'attività di trasmissione della cultura, di contributo all'elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo e alla formazione umana e critica della loro personalità. Il docente svolge il normale orario di insegnamento ed espleta tutte le attività ad esso correlate, in particolare:

cura il proprio aggiornamento culturale e professionale;

partecipa alle riunioni degli organi collegiali; tiene i rapporti con i genitori degli alunni; risponde dell'indirizzo didattico ed educativo del

proprio insegnamento; coopera al buon andamento della scuola.

COMMISSIONE ELETTORALE

La Commissione elettorale di Istituto dura in carica due anni ed i suoi membri sono designabili per il biennio successivo. Viene costituita in occasione delle elezioni dei rappresentanti dei Docenti, del personale ATA, dei genitori e degli studenti in seno al Consiglio di Istituto.

IL RESPONSABILE DELLA SICUREZZA Prof. C. Russello

Ha la responsabilità della sicurezza e della salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro, in ottemperanza ai requisiti specifici dei decreti legislativi 626/94 e 494/96, nonché alle loro successive modifiche ed integrazioni.

Seguono e svolgono le operazioni connesse all’acquisto ed alla manutenzione della strumentazione, dei materiali e delle attrezzature dell’Istituto. Mantengono i contatti con gli Enti Locali per tutte le pratiche connesse con la funzionalità delle strutture. Propongono possibili soluzioni per eventuali problemi tecnici che sorgono nei laboratori, avvalendosi della collaborazione degli insegnanti tecnico-pratici e degli assistenti tecnici.

I RESPONSABILI DELL’UFFICIO TECNICO Proff.:– S. Malarbì – A. Tarallo

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ORGANI COLLEGIALI

Il Consiglio d'Istituto e la Giunta esecutiva Il Consiglio di Istituto è costituito da 19 membri: 8 docenti, 2 rappresentanti del personale non docente, 4 rappresentanti dei genitori, 4 rappresentanti degli alunni e il Dirigente Scolastico. Il presidente del Consiglio di Istituto è un rappresentante dei genitori. All'interno del Consiglio di Istituto viene eletta una Giunta esecutiva composta da un docente, un non docente, un genitore, un alunno, il Dirigente Scolastico, che la presiede, e il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi. È compito della Giunta esecutiva, tra l'altro: • predisporre il bilancio preventivo ed il conto

consuntivo; • preparare i lavori del Consiglio di Istituto; • dare esecuzione alle delibere.

Dirigente Scolastico Dott.ssa Elisa M. E. Casalicchio

DSGA Dott. Francesco Vella

Docenti Prof. S. Lo Giudice

ATA Sig. Galvano Vincenzo

Genitori Sig. Russello Andrea Salvatore

Alunni Fortuna Danny

Il Consiglio di Istituto ha potere deliberante, su proposta della Giunta, per quanto concerne tra l'altro: l'adozione di un regolamento interno della scuola; le modalità di funzionamento della biblioteca; l'acquisto delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici; acquisto di materiale di consumo; definizione del calendario scolastico; criteri per la programmazione e l'attuazione di attività integrative, visite guidate, viaggi d'istruzione; promozione dei contatti con scuole e altre realtà territoriali; promozione di attività culturali, sportive o ricreative; criteri per la formazione delle classi e la formulazione dell'orario scolastico. Il Consiglio d'Istituto è convocato dal Presidente.

Dirigente Scolastico

Dott.ssa. Elisa M. E. Casalicchio

Docenti Prof.ssa G. Alaimo Prof. R. Butticè Prof. S. Lo Giudice Prof. P. Mancuso Prof.ssa M. Salamone Prof. G. Simone Prof. N. Spinelli Prof. S. Urso

Genitori Sig. Cucchiara Sig. A. S. Russello Sig. G. Sammartino Sig. Cuffaro

ATA Sig. S. Catalano Sig. V. Galvano

Alunni D. Fortuna N. D’Alba G. Giglione V. Formica

Il Collegio dei Docenti

Il Collegio dei docenti è l'assemblea generale composta da tutti i docenti in servizio presso la scuola. Ha potere deliberante in materia didattica: cura la programmazione dell'azione educativa, formula proposte per la formazione delle classi e l'assegnazione ad esse dei docenti, delibera sulla suddivisione dell'anno scolastico, provvede all'adozione dei libri di testo, adotta o promuove le iniziative di sperimentazione, di aggiornamento, di sostegno, recupero e ogni altro intervento che abbia rilevanza sugli aspetti didattici.

È presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato ed è composto dai docenti della classe, da due rappresentanti degli studenti e da due rappresentanti dei genitori. È compito del Consiglio formulare proposte sull'azione educativa e didattica, su iniziative di sperimentazione e favorire i rapporti tra alunni, docenti e genitori. Redige anche la programmazione didattica annuale e, quando si occupa della valutazione individuale degli allievi, si riuniscono solo i docenti

Il Consiglio di Classe

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con il Dirigente Scolastico. Della riunione del Consiglio viene redatto un verbale.

I Dipartimenti L’impianto dei nuovi ordinamenti degli Istituti professionali e tecnici richiede che la progettazione formativa sia sostenuta da forme organizzative che pongano, al centro delle strategie didattiche collegiali, il laboratorio e la didattica laboratoriale, la costruzione dei percorsi di insegnamento/apprendimento in contesti reali, quali l’alternanza scuola-lavoro, il raccordo con le altre istituzioni scolastiche e con gli enti locali, anche per realizzare progetti condivisi. A questo fine, il DPR 15 marzo 2010, n. 87, art. 5 c. 3, punto d, prevede la costituzione, in ogni scuola, di dipartimenti, articolazioni permanenti, istituite dal Collegio dei Docenti nell'esercizio dei propri poteri di autonomia organizzativa, quali sedi di ricerca e progettazione dell’innovazione didattica nella realizzazione degli obiettivi formativi, di studio e aggiornamento da parte dei docenti, di assunzione di comuni decisioni nell’azione didattica. In sintesi, i Dipartimenti per Assi: PROGETTANO PERCORSI

FORMATIVI PER ASSI A PARTIRE DALLE

INDICAZIONI NAZIONALI

INDIVIDUANO

CONOSCENZE, ABILITÀ PER

IL CONSEGUIMENTO DELLE

COMPETENZE INDICATE DESCRIVONO RISULTATI DI

APPRENDIMENTO IN TERMINI DI

COMPETENZE PER ANNO PRODUCONO MATERIALI TIPOLOGIA DI PROVE PER

VALUTAZIONE

COMPETENZE IN SINTESI, I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI: PROGETTANO PERCORSI

FORMATIVI PER ANNO A PARTIRE DALLE

INDICAZIONI DEI

DIPARTIMENTI PER ASSE, INDIVIDUANO

CONOSCENZE, ABILITÀ PER

IL CONSEGUIMENTO DELLE

COMPETENZE INDICATE DESCRIVONO RISULTATI

DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI

COMPETENZE PRODUCONO MATERIALE TIPOLOGIA DI PROVE PER

VALUTAZIONE

COMPETENZE

I Dipartimenti sono presieduti da un coordinatore.

Il Comitato tecnico scientifico In base all’art. 5, comma 3 punto e) del Regolamento sul riordino degli Istituti professionali, possono dotarsi è stato costituito un Comitato tecnico scientifico (CTS) composto da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica. È un organismo con funzioni consultive e propositive per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità; è lo strumento per consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro e delle professioni e sviluppare le alleanze formative di cui al par. 1.4.

I componenti della Rappresentanza Sindacale Prof. G. Scarpello - Prof. S. Urso – Sig. L. Castronovo

Le R.S.U. sono titolari delle relazioni sindacali, a partire dai diritti di informazione, ed esercitano i poteri di contrattazione all'interno di ogni scuola autonoma sull'organizzazione del lavoro, i criteri di impiego del personale, l'applicazione dei diritti sindacali, materie espressamente previste dal CCNL (art.6). Il Comitato per la valutazione del servizio dei docenti

(art. 1, comma 129, legge 107/2015

Il comitato dura in carica tre anni scolastici; è presieduto dal Dirigente scolastico ed è costituito dai seguenti componenti: a) tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal Collegio dei docenti e uno dal Consiglio di istituto; b) un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, scelti dal Consiglio di Istituto; c) un componente esterno individuato dall’U.S.R. tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici. Il comitato ha il compito di individuare i criteri per la valorizzazione dei docenti, di esprimere il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo (per lo svolgimento di tale compito, l’organo è composto dal Dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti previsti nel comma 2 dell’art. 11 e si integra con la partecipazione del docente cui sono affidate le funzioni di tutor), di valutare il servizio di cui all'articolo 448 su richiesta dell'interessato, previa relazione del Dirigente scolastico, di esercitare le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all'articolo 501.

Componenti Consulta Provinciale Studentesca G. Alaimo -. C. Bennardo

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FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI DEL PERSONALE DOCENTE DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA

La nuova normativa, al fine di dare piena attuazione al processo di realizzazione dell'autonomia e di riorganizzazione dell'intero sistema di istruzione, istituisce per l'intera istituzione scolastica l'organico dell'autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle istituzioni scolastiche come emergenti dal POFT e prevede il supporto finanziario affinché sia realizzato. I docenti dell'organico dell'autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale dell'offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento. L'organico dell'autonomia comprende: a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno (i

docenti inseriti nell’organico di diritto), sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente;

b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa;

c) sono attivati altresì, per ciascun anno scolastico, i posti occorrenti per l'adeguamento della dotazione organica alla situazione di fatto.

L’ORGANICO DELL’AUTONOMIA SERVE ANCHE PER:

a) ridurre il numero di alunni e di studenti per classe allo scopo di migliorare la qualità didattica anche in rapporto alle esigenze formative degli alunni con disabilità;

b) effettuare le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura delle supplenze temporanee fino a dieci giorni;

c) garantire le attività in sostituzione all’IRC; d) consentire al dirigente scolastico di individuare

nell'ambito dell'organico dell'autonomia fino al 10% di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico dell'istituzione scolastica.

Per ciò che concerne i posti di organico comuni il fabbisogno per il triennio di riferimento è così definito: CLASSE DI CONCORSO

A.S. 2016/2017

NUMERO DOCENTI

MOTIVAZIONE

13/A 3 ISTITUTO PROFESSIONALE

17/A 1

19/A 2 INDIRIZZO CLASSI

20/A 2

23/A 1 25/A 1 SOCIO - SANITARIO 1 PRIMA; 1 SECONDA; 1 TERZA; 1

QUARTA; 2 QUINTE 29/A 4

31/A 1 SOCIO - SANITARIO - ARTICOLAZIONE OTTICO 1 PRIMA

34/A 4

35/A 3 SOCIO - SANITARIO - ARTICOLAZIONE ODONTOTECNICO 2 PRIME; 2 SECONDE; 1 TERZA; 1 QUARTA; 2 QUINTE

36/A 2

38/A 2 MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA 1 PRIMA; 1 SECONDA; 1 QUARTA; 1 QUINTA

40/A 2

47/A 6 ISTITUTO TECNICO

50/A 11

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60/A 3

71/A 1 INDIRIZZO CLASSI

246/A 1

346/A 6

REL 2 MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA - ARTICOLAZIONE MECCANICA E MECCATRONICA

1 PRIMA; 1 SECONDA; 1 TERZA; 1 QUARTA

13/C 3

20/C 1 ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA - ARTICOLAZIONE ELETTRONICA

1 PRIMA; 1 SECONDA; 1 TERZA; 1 QUARTA; 2 QUINTE

24/C 1

26/C 4 ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA - ARTICOLAZIONE ELETTROTECNICA

1 PRIMA; 1 SECONDA; 1 TERZA;

27/C 1

29/C 1 INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI - ARTICOLAZIONE TELECOMUNICAZIONI

1 PRIMA

31/C 1

32/C 2 CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE - ARTICOLAZIONE BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI

1 PRIMA; 1 QUINTA

45/C 1

CLASSE DI CONCORSO

A.S. 2017/2018

NUMERO DOCENTI

MOTIVAZIONE

13/A 4 ISTITUTO PROFESSIONALE

17/A 1

19/A 3 INDIRIZZO CLASSI

20/A 3

23/A 1

25/A 1 SOCIO - SANITARIO 1 PRIMA; 1 SECONDA; 1 TERZA; 1 QUARTA; 1 QUINTA

29/A 4

31/A 1 SOCIO - SANITARIO - ARTICOLAZIONE OTTICO 1 PRIMA; 1 SECONDA

34/A 4

35/A 3 SOCIO - SANITARIO - ARTICOLAZIONE ODONTOTECNICO 2 PRIME; 2 SECONDE; 2 TERZE; 1 QUARTA; 1 QUINTA

36/A 1

38/A 3 MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA 1 PRIMA; 1 SECONDA; 1 TERZA; 1 QUINTA

40/A 2

47/A 7 ISTITUTO TECNICO

50/A 12

60/A 3

71/A 2 INDIRIZZO CLASSI

246/A 1

346/A 6

REL 2 MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA - ARTICOLAZIONE MECCANICA E MECCATRONICA

1 PRIMA; 1 SECONDA; 1 TERZA; 1 QUARTA; 1 QUINTA

13/C 4

I.I.S.S.“E. Fermi” di Aragona

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20/C 1 ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA - ARTICOLAZIONE ELETTRONICA

1 PRIMA; 1 SECONDA; 1 TERZA; 1 QUARTA; 1 QUINTA

24/C 1

26/C 4 ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA - ARTICOLAZIONE ELETTROTECNICA

1 PRIMA; 1 SECONDA; 1 TERZA; 1 QUARTA

27/C 1

29/C 1 INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI - ARTICOLAZIONE TELECOMUNICAZIONI

1 PRIMA; 1 SECONDA

31/C 1

32/C 3 CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE - ARTICOLAZIONE BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI

1 PRIMA; 1 SECONDA

45/C 1

CLASSE DI CONCORSO

A.S. 2018/2019

NUMERO DOCENTI

MOTIVAZIONE

13/A 4 ISTITUTO PROFESSIONALE

17/A 1

19/A 3 INDIRIZZO CLASSI

20/A 3

23/A 1

25/A 1 SOCIO SANITARIO 1 PRIMA; 1 SECONDA; 1 TERZA; 1 QUARTA; 1 QUINTA

29/A 5

31/A 1 SOCIO SANITARIO - ARTICOLAZIONE OTTICO 1 PRIMA; 1 SECONDA; 1 TERZA

34/A 5

35/A 4 SOCIO SANITARIO - ARTICOLAZIONE ODONTOTECNICO 2 PRIME; 2 SECONDE; 2 TERZE; 2 QUARTE; 1 QUINTA

36/A 1

38/A 3 MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA 1 PRIMA; 1 SECONDA; 1 TERZA; 1 QUARTA

40/A 2

47/A 8 ISTITUTO TECNICO

50/A 13

60/A 3

71/A 2 INDIRIZZO CLASSI

246/A 1

346/A 7

REL 2 MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA - ARTICOLAZIONE MECCANICA E MECCATRONICA

1 PRIMA; 1 SECONDA; 1 TERZA; 1 QUARTA; 1 QUINTA

13/C 4

20/C 1 ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA - ARTICOLAZIONE ELETTRONICA

1 PRIMA; 1 SECONDA; 1 TERZA; 1 QUARTA; 1 QUINTA

24/C 1

26/C 4 ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA - ARTICOLAZIONE ELETTROTECNICA

1 PRIMA; 1 SECONDA; 1 TERZA; 1 QUARTA; 1 QUINTA

27/C 2

29/C 1 INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI - ARTICOLAZIONE TELECOMUNICAZIONI

1 PRIMA; 1 SECONDA; 1 TERZA

31/C 1

I.I.S.S.“E. Fermi” di Aragona

Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019

pag. 45 di 98

32/C 3 CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE - ARTICOLAZIONE BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI

1 PRIMA; 1 SECONDA; 1 TERZA

45/C 1

FABBISOGNO DEI POSTI DI SOSTEGNO DEL PERSONALE DOCENTE DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA

A.S. 2016-2017 A.S. 2017-2018 A.S. 2018-2019

8 9 9

FABBISOGNO DEI POSTI DEL PERSONALE TECNICO, AMMINISTRATIVO ED AUSILIARIO

QUALIFICA A.S. 2016-2017 A.S. 2017-2018 A.S. 2018-2019

ASSISITENTE AMM.VO 8 8 8

ASSISTENTE TECNICO 10 10 11

COLLABORATORE SCOLASTICO 13 14 15

I.I.S.S.“E. Fermi” di Aragona

Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019

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OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI/ POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Tra gli obiettivi formativi prioritari, di cui al comma 7 dell’art. 1 legge 107/2015, l’I.I.S.S. “Fermi”ha individuato quelli che intende perseguire nel prossimo triennio, sulla base dei seguenti criteri: ▪ risultati emersi dal Rapporto di Autovalutazione e

dal Piano di Miglioramento;

▪ volontà di mantenere e potenziare obiettivi sperimentati negli anni precedenti come fondamentali nella proposta formativa;

▪ opportunità di mantenere e consolidare percorsi ed iniziative, la cui efficacia è già stata sperimentata e che vengono richiesti dalle famiglie degli studenti.

I progetti e le attività, per il potenziamento dell’offerta formativa, di seguito elencati, sui quali si pensa di utilizzare i docenti dell’organico del potenziamento afferiscono, in particolare, ai seguenti campi in ordine di preferenza:

CAMPI DI

POTENZIAMENTO

OBIETTIVI FORMATIVI PROCESSI ORGANICO FUNZIONALE

POTENZIAMENTO

SCIENTIFICO

b. Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.

⇒ Sviluppare la didattica per competenze e la pratica di

prove comuni annuali. ⇒ Preparazione comune alle

prove Invalsi per l’istruzione professionale e

tecnica, per migliorarne gli esiti e portarli in linea con le scuole con lo stesso

background.

Personale di potenziamento area

scientifico-matematica.

POTENZIAMENTO

UMANISTICO

a. Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano

nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea anche

mediante l’utilizzo della metodologia Content language

integrated learning.

⇒ Sviluppare la didattica per competenze e la pratica di

prove comuni annuali.

⇒ Promuovere la formazione CLIL dei docenti.

⇒ Promuovere le certificazioni linguistiche.

Personale di potenziamento area

linguistica.

POTENZIAMENTO

LINGUISTICO

p. Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come

lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di

cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in

collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l’apporto della

comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali.

⇒ Promuovere corsi di perfezionamento di lingua italiana 2 in rete con altri

istituti e i mediatori culturali.

Personale di potenziamento e supporto alla didattica dell’italiano

per alunni stranieri.

POTENZIAMENTO

LABORATORIALE

m. Incremento dell’alternanza scuola – lavoro.

⇒ Favorire i contatti con il mondo del lavoro e i suoi rappresentanti (impresa-

associazioni).

Personale di potenziamento e supporto all’Alternanza scuola –

lavoro.

I.I.S.S.“E. Fermi” di Aragona

Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019

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POTENZIAMENTO

SOCIO-ECONOMICO E

PER LA LEGALITÀ

d. Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e

democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione

interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le

culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della

solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento

delle conoscenze in materia giuridica ed economico –

finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità.

⇒ Declinare i contenuti disciplinari all’obiettivo

della formazione del cittadino, del rispetto della

legalità e della democrazia.

⇒ Favorire concrete esperienze di solidarietà e di incontro con l’altro (e

delle diverse culture.

⇒ Mantenere la collaborazione con le autorità preposte al

rispetto della legalità .

⇒ Rafforzare il ruolo della scuola come centro

culturale di riferimento per il territorio, attraverso

occasioni aperte di incontri culturali e dibattiti pubblici.

Personale di potenziamento e supporto

all’educazione alla legalità.

POTENZIAMENTO

ARTISTICO E

MUSICALE

c. Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura

musicali, nell’arte e nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e

nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei

suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli

altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori.

⇒ Potenziare le abilità espressive e comunicative attraverso l’uso di codici

differenti (iconico-visivo, plastico-espressivo,

mimico-gestuale, musicale e teatrale) allo scopo di

favorire lo sviluppo delle proprie inclinazioni e di

elaborare il proprio progetto di vita.

Personale di potenziamento e supporto all’Educazione musicale

POTENZIAMENTO

MOTORIO

g. Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti

ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento

all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli

studenti praticanti attività sportiva agonistica.

Promuovere le attività sportive, anche attraverso la

partecipazione a tornei e gare esterne.

Favorire le iniziative volte al benessere psico-fisico

(prevenzione contro il fumo, droghe, alcool, comportamenti

a rischio,…).

Personale di potenziamento e supporto

alle Scienze motorie e sportive

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DENOMINAZIONE PROGETTO

“I COME INCLUSIONE…” PRIORITÀ CUI SI RIFERISCE

(COMMA 7, LEGGE 107/2015, LETT.J) Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l’applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell’istruzione e dalla ricerca il 18 dicembre 2014.

(3 A.3 del RAV) TRAGUARDO DI RISULTATO Fornire ai docenti gli strumenti per far fronte alle difficoltà nell’attuazione dei

PEI e dei PDP, al fine di incrementare i livelli di inclusività scolastica. OBIETTIVO DI PROCESSO Elaborazione di una progettazione didattica condivisa.

ALTRE PRIORITÀ Aumentare la competenza e la professionalità dei docenti con ricadute sul livello di inclusività della scuola. Fornire agli alunni occasioni sistematiche di formazione che migliorino il livello di autonomia e benessere sociale.

SITUAZIONE SU CUI INTERVIENE La scuola è inserita nel contesto della zona industriale di Agrigento. Opera con una utenza proveniente da tutta la provincia e con un alto tasso di alunni stranieri. Il progetto propone un viaggio attraverso la formazione, la progettazione e la realizzazione dell’inclusività, sfruttando le risorse del territorio e le moderne tecnologie didattiche.

ATTIVITÀ PREVISTE Il progetto è stato pensato in tre moduli: - Mod. 1: corso di formazione rivolto ai docenti sull’inclusione scolastica; - Mod. 2: realizzazione di un portale web per la compilazione on line assistita dei Piani Didattici Personalizzati (PDP); - Mod. 3: attività laboratoriali studiate in modo che tutti gli studenti possano condividere esperienze di inclusività precedentemente progettate.

RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE Da quantificare in fase di realizzazione. RISORSE UMANE - Insegnanti di sostegno

- Insegnanti delle classi degli alunni BES - Esperti esterni per il corso di formazione - Enti esterni per organizzare attività inclusive specifiche

ALTRE RISORSE NECESSARIE - Hardware e Software per lo sviluppo web - Aula di informatica - Sevizio di trasporto alunni - Maneggio - Piscina - Aiuole

INDICATORI UTILIZZATI Test che tendono a misurare il livello di inclusività scolastica degli alunni con bisogni educativi speciali.

STATI DI AVANZAMENTO Gli alunni saranno sottoposti a test. VALORI / SITUAZIONE ATTESI Un incremento del livello di inclusività.

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DENOMINAZIONE PROGETTO

PATRIMONIO NATURALE E BIODIVERSITÀ: RISORSA -OPPORTUNITÀ

PRIORITÀ CUI SI RIFERISCE (COMMA 7, LEGGE 107/2015, LETT. E)

Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto dei beni paesaggistici e della sostenibilità ambientale.

Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva e aperta al territorio. (2.3 – 3b.7 del RAV)

TRAGUARDO DI RISULTATO Migliorare gli esiti finali degli studenti. OBIETTIVO DI PROCESSO Realizzazione di moduli o itinerari comuni per migliorare i risultati e le

competenze al termine di ogni anno scolastico. ALTRE PRIORITÀ Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica.

Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio. SITUAZIONE SU CUI INTERVIENE Fornire agli studenti strumenti ed informazione per individuare strategie per

un vivere sostenibile. Promuovere cambiamenti negli atteggiamenti sia a livello individuale che collettivo. Riconoscere criticamente la diversità nelle forme in cui si manifesta come un valore e una risorsa da proteggere (biodiversità, diversità culturale…).

ATTIVITÀ PREVISTE Svolgimento di un'attività di ricerca-azione, assistita da docenti interni e da esperti esterni. Conoscenza e individuazione delle problematiche e delle opportunità offerte dalle aree protette presenti del territorio; fornire le soluzioni pratiche da sperimentare negli spazi dell’Istituto. Gestione di spazi verdi assegnati a gruppi di allievi.

RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE Spese per visite guidate ed esperti esterni. Essenze vegetali peculiari. (Da quantificare in fase di realizzazione).

RISORSE UMANE Docenti dell’Istituto ed esperti esterni facenti capo ad agenzie preposte alla salvaguardia del territorio. Personale non docente dell’istituto.

ALTRE RISORSE NECESSARIE Aula di informatica - Lim - Laboratorio Chimico/Biologico - Pullman INDICATORI UTILIZZATI Riduzione del numero di insuccessi scolastici. Miglioramento delle competenze

al termine dell’anno scolastico. STATI DI AVANZAMENTO Miglioramento atteso in termini di frequenza scolastica, riduzione

dell’abbandono. Raggiungimento degli obiettivi di indirizzo.

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DENOMINAZIONE PROGETTO

“UNA BUSSOLA PER IL TUO FUTURO” PRIORITÀ CUI SI RIFERISCE (COMMA 7,

LEGGE 107/2015,, LETT. Q) Definizione di un sistema di orientamento

TRAGUARDO DI RISULTATO L’orientamento tende a prevenire i fenomeni di dispersione scolastica e ad

assicurare la realizzazione del diritto – dovere di istruzione e formazione per ciascuno. In questa dimensione, come emerge dalla legge 28/08/2003, n. 53, Direttiva 487/97, rappresenta una strategia di promozione del successo scolastico e formativo, uno strumento di coesione sociale, “una modalità educativa intrinseca alla scuola in quanto tale”. Si cercherà di: - coinvolgere un maggior numero di studenti e di famiglie nelle attività di orientamento; - effettuare un monitoraggio sistematico degli studenti che seguono il consiglio orientativo.

(3 A.4 del RAV) OBIETTIVO DI PROCESSO Elaborazione di una progettazione didattica condivisa.

ALTRE PRIORITÀ ________ SITUAZIONE SU CUI INTERVIENE Si opererà in un contesto in cui gli alunni non hanno pienamente acquisito

obiettivi formativi fondamentali, come la consapevolezza del sé e la capacità di operare scelte motivate.

ATTIVITÀ PREVISTE Incontri di scuola aperta con le famiglie degli studenti delle scuole secondarie di primo grado. Uscite presso le scuole medie (conferenze di presentazione dell’offerta formativa. Incontri di orientamento per la scelta dell’articolazione (classi seconde dell’ITI). Incontri con esperti del mondo del lavoro e del mondo universitario. Partecipazione ad attività o giornate di orientamento organizzate dagli atenei. Informazioni sui lavori “emergenti”, che sono in grado di offrire maggiori possibilità occupazionali. Collegamento con aziende e realtà professionali operative. Conferenze e attività di orientamento post- diploma.

RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE Da quantificare in fase di realizzazione. RISORSE UMANE Nelle attività di orientamento in ingresso saranno coinvolti alcuni docenti, su

base volontaria, che avranno il ruolo di relatori negli incontri organizzati dalle scuole medie; prenderanno parte alle visite informative di scuola aperta, nonché agli incontri pomeridiani per orientare i nostri studenti interni (ITI) alla scelta dell’articolazione. Saranno coinvolti il personale Ata e gli assistenti tecnici e, limitatamente all’orientamento in uscita, gli esperti del mondo universitario e lavorativo.

ALTRE RISORSE NECESSARIE Materiale informativo INDICATORI UTILIZZATI Percentuale di alunni che seguono il consiglio orientativo.

Percentuale di alunni e famiglie coinvolte nelle attività di orientamento. STATI DI AVANZAMENTO Monitoraggio in itinere

VALORI / SITUAZIONE ATTESI Incremento delle iscrizioni nelle classi prime. Incremento delle iscrizioni alle facoltà universitarie. Incremento degli alunni dell’ITI, che scelgono l’articolazione più idonea alle loro attitudini.

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DENOMINAZIONE PROGETTO

“RICONOSCIAMO I MERITI” PRIORITÀ CUI SI RIFERISCE (COMMA 29

DELLA LEGGE 107 LETT. O) Valorizzazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla

valorizzazione del merito degli studenti (2.1 del RAV)

TRAGUARDO DI RISULTATO Sostenere le iniziative che premiano i risultati migliori degli studenti (partecipazione a gare, bandi, concorsi…).

Incentivare il successo degli studenti nel percorso di studi attraverso premi e menzioni.

Mantenere e incentivare le attività di orientamento in uscita, anche con esperti esterni (Università, Associazioni industriali,…).

Intensificare i rapporti con gli ex-alunni, ampliando le occasioni di collaborazione.

OBIETTIVO DI PROCESSO Elaborazione di una progettazione didattica condivisa. ALTRE PRIORITÀ ________

SITUAZIONE SU CUI INTERVIENE Nel settore professionale e tecnico, si registra la presenza di alunni che si distinguono per la partecipazione attiva a progetti/attività/iniziative scolastiche, che richiedono un eventuale impegno anche oltre l’orario delle lezioni e che manifestano disponibilità a collaborare con docenti e compagni assumendosi anche ruoli di responsabilità.

ATTIVITÀ PREVISTE L’IISS FERMI organizza corsi per il conseguimento del patentino europeo per i computer, che dà una certificazione riconosciuta in 150 paesi del mondo, ed è parte integrante del Sistema Nazionale di certificazione delle competenze. Favorisce la partecipazione degli studenti migliori, che emergono in alcune discipline, soprattutto scientifiche e tecniche, a concorsi e gare, banditi dal Ministero della Pubblica Istruzione, dall’Ufficio Scolastico Regionale e li coinvolge in scambi culturali.

RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE Senza aggravi di spesa RISORSE UMANE Docenti curricolari

Personale ATA ALTRE RISORSE NECESSARIE

INDICATORI UTILIZZATI Percentuale di alunni che partecipano alle iniziative STATI DI AVANZAMENTO Monitoraggio in itinere

VALORI / SITUAZIONE ATTESI N° di riconoscimenti ottenuti

VII Trofeo del Mediterraneo Concorso di pittura “Lilla e Paolo Ierna” Gara regionale di modellazione odontotecnica

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DENOMINAZIONE

PROGETTO “COMPUTING”

PRIORITÀ CUI SI

RIFERISCE (COMMA 7 DELLA

LEGGE 107/2015

LETT. B)

Potenziamento delle competenze matematico - logiche e delle abilità trasversali di problem solving degli studenti del secondo biennio e dell’ultimo anno (terze, quarte e quinte classi), mediante lo sviluppo del pensiero computazionale.

(2.1 del RAV)

OBIETTIVO Favorire negli studenti lo sviluppo del pensiero computazionale prevalentemente nell’ambito dell’insegnamento della matematica. In tal modo, si vorrà semplificare agli stessi studenti la comprensione delle reali possibilità di estensione del proprio intelletto attraverso il calcolatore. Mediante lo sviluppo del pensiero computazionale, si può riuscire a favorire significativamente la capacità di risoluzione dei problemi e la capacità di progettazione di sistemi e soluzioni. Il pensiero computazionale è stato, infatti, proposto da molti come quarta abilità di base, oltre a saper leggere, scrivere e calcolare.

TRAGUARDO DI

RISULTATO Ottenere un miglioramento diffuso delle prestazioni degli alunni in tutte le discipline scientifiche e laboratoriali.

SITUAZIONE IN CUI

SI INTERVIENE Se nelle discipline scientifiche il processo di diffusione del pensiero computazionale è già in atto, non possiamo dire lo stesso per quanto riguarda la vita di tutti i giorni. Viviamo in un mondo in cui i computer sono sempre più in maniera pervasiva attorno a noi. All’esplosione della disponibilità di calcolatori dalle dimensioni ridottissime con enorme potenza di calcolo, resa praticamente infinita dall’accesso a Internet, non ha fatto, però, seguito l’aumento della conoscenza e delle abilità connesse all’elaborazione di tale informazione. Sembra quasi paradossale che, in un mondo in cui si creano continuamente nuove figure professionali legate ai computer e i vecchi lavori richiedono sempre maggiori competenze e abilità legate alla tecnologia informatica, essa abbia una rilevanza non adeguata nell’istruzione.

ATTIVITÀ

PREVISTE Il progetto si articola su tre anni scolastici, durante i quali il medesimo gruppo di alunni sarà guidato in un percorso didattico che inizierà al terzo anno e si concluderà al quinto anno. Si prevedono complessivamente 60 ore di attività da svolgere in orario extracurricolare. Gli alunni partecipanti al progetto saranno selezionati in funzione del numero di posti disponibili, delle richieste e del merito scolastico. Nel primo anno saranno sviluppate le nozioni di base per l’avviamento al pensiero computazionale utilizzando anche la piattaforma tecnologica messa a disposizione da “Programma il Futuro”, realizzata dal MIUR in collaborazione con il CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica). Nel corso di questo primo anno gli alunni inizieranno a familiarizzare con i concetti fondamentali del computing anche attraverso attività ludiche e laboratoriali (algoritmi e loro rappresentazione, sequenze, cicli, istruzioni condizionali, variabili, funzioni, sistema di numerazione binario, pseudolinguaggio di programmazione). Nel corso del secondo anno si cercherà di approcciare gli studenti all’utilizzo di un linguaggio di programmazione standard, ripercorrendo i concetti già affrontati nel precedente anno, ma in maniera formale. Nel corso del terzo ed ultimo anno scolastico, mediante l’utilizzo del linguaggio di programmazione appreso nel precedente anno, si implementeranno pertinenti applicazioni di carattere logico-matematico (a titolo di esempio: ricerca del valore massimo e minimo, calcolo del valore assoluto, risoluzione di equazioni, problema della ricerca del minimo percorso, problema dell’ordinamento, etc.). Durante ciascun anno saranno previste: una verifica iniziale d’ingresso, una o più verifiche in itinere intermedie e una verifica finale che servirà per valutare le eventuali competenze acquisite nell’anno scolastico. Una conclusione positiva del percorso triennale determinerà il rilascio di specifica attestazione che andrà a certificare le competenze acquisite.

RISORSE FINANZIARIE

NECESSARIE Da quantificare in fase di realizzazione.

RISORSE UMANE Un docente dell’organico di potenziamento abilitato per la classe A047 (Matematica) oppure A042 (Informatica) oppure, preferibilmente, per entrambe le classi di concorso.

ALTRE RISORSE Laboratorio d’informatica dotato di videoproiettore e di postazioni con accesso a Internet e di software compilatore per lo specifico linguaggio di programmazione prescelto.

INDICATORI

UTILIZZATI Media finale dei voti riportati dagli alunni partecipanti in tutte le discipline scientifiche e laboratori ali del curricolo.

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DENOMINAZIONE

PROGETTO

MATEM@TICAMENTE PRIORITÀ CUI SI

RIFERISCE (COMMA 7 DELLA LEGGE 107

LETT. B)

La difficoltà nel conseguimento di obiettivi paragonabili a quelli nazionali nell’ambito dell’apprendimento della Matematica, emersa nel RAV analizzando i risultati delle prove standardizzate INVALSI, si presenta come un aspetto che richiede un’attenzione particolare. La nostra scuola intende strutturare un percorso triennale che si ponga come obiettivi quello di intervenire in modo diretto e in varie fasi procedendo dall’analisi delle carenze che gli studenti dell’istituto presentano, nonché monitorando le difficoltà a tutti i livelli che condizionano il conseguimento di un livello adeguato di competenze matematiche. La fase di monitoraggio iniziale sarà accompagnata da adeguati interventi didattici, anche di tipo sperimentale, che aiutino il superamento delle difficoltà e del gap rilevati tra i risultati degli studenti della scuola e la media nazionale. Tale programma di intervento presuppone un’azione che preveda la sperimentazione di modalità didattiche innovative, con un’azione di monitoraggio costante dei risultati che consenta interventi immediati per affrontare le difficoltà rilevate.

(2.2 del RAV)

TRAGUARDO DI

RISULTATO Migliorare gli esiti delle prove, soprattutto nel settore tecnologico.

OBIETTIVO DI PROCESSO Realizzare moduli o itinerari comuni per migliorare i risultati delle prove INVALSI.

ALTRE PRIORITÀ

(EVENTUALE) ===

SITUAZIONE SU CUI

INTERVIENE L’esito della prova di Matematica è al di sotto della media regionale, macroareale e nazionale. Gli alunni sono distribuiti in due livelli di apprendimento; pochi si collocano nel terzo. Si registra un livello di variabilità tra le classi superiore alla media nazionale, inferiore dentro le classi.

ATTIVITÀ PREVISTE Incremento del numero di riunioni del dipartimento di Matematica dell’IPSIA e dell’ITI per familiarizzare con le problematiche relative alla costruzione ed alla valutazione di prove standardizzate. Svolgimento di un certo numero di simulazioni.

RISORSE FINANZIARIE

NECESSARIE Senza aggravi di spesa

RISORSE UMANE Docenti di Matematica del biennio e un docente dell’organico di potenziamento (classe di concorso A047 o A049) saranno utilizzati per preparare e validare le prove comuni da somministrare agli studenti.

ALTRE RISORSE

NECESSARIE Una LIM per le attività di formazione.

INDICATORI UTILIZZATI Le prove standardizzate annuali di Matematica (media delle seconde).

STATI DI AVANZAMENTO Riduzione progressiva del gap formativo rispetto a scuole con lo stesso ESCS.

VALORI / SITUAZIONE

ATTESI Migliorare i risultati dei test INVALSI attraverso una didattica improntata allo sviluppo di competenze in situazioni di contesto.

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DENOMINAZIONE

PROGETTO

“ILLUMINIAMO IL FUTURO, SPEGNIAMO L’ILLEGALITÀ” PRIORITÀ CUI SI

RIFERISCE (COMMA 7 DELLA LEGGE 107/2015, LETT. D)

Educare alla legalità e alla cittadinanza attiva, offrendo agli studenti opportunità concrete di cambiamento, attraverso la conoscenza del territorio in cui vivono e delle sue dinamiche sociali, culturali ed economiche, stimolandoli ad essere agenti di cambiamento e diffusione di legalità e coscienza civile.

(2.3 del RAV)

OBIETTIVI

- Evidenziare il ruolo della società civile contro il fenomeno dell’illegalità diffusa, mirando alla responsabilizzazione degli studenti come cittadini. - Sviluppare il senso di cittadinanza, il senso di giustizia e rispetto delle leggi. - Acquisire una coscienza sociale e civile di se stessi, imparando a rapportarsi alle istituzioni e agli altri senza pregiudizi, con rispetto e civiltà. - Acquisire la coscienza dell’importanza del rispetto delle regole, delle norme e dei canoni comportamentali nella comunità sociale e nella comunità locale in particolare. - Prendere coscienza dell’organizzazione della società, della funzione delle Leggi e del relativo rispetto delle stesse, dell’affermazione dei principi di democrazia e libertà nel rispetto delle regole sociali. - Analizzare e conoscere le varie forme di devianza presenti nella realtà e individuare le forme opportune per contrastarle e rimuoverle. - Saper esaminare criticamente la realtà per prendere coscienza del valore della persona, del significato delle strutture sociali, del rapporto con gli altri e con la società, dell’importanza della solidarietà e della comprensione delle ragioni degli altri.

TARGET Studenti delle classi: IV e V

ATTIVITÀ PREVISTE

Il progetto prevede la realizzazione di: 1) attività di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva. L’intento è di trasmettere e far sperimentare ai ragazzi una serie di valori che hanno lo scopo di agevolare la nascita e lo sviluppo di “soggetti sociali” in grado di fare riferimento alle norme sociali, alle regole del vivere comune e ai principi etici condivisi. Tale attività si concreta nell’ampliamento dell’offerta formativa, rispetto ai consueti programmi curricolari riferibili alla disciplina di cui trattasi. In particolare, si definiranno programmi ad hoc per un percorso di conoscenze sui seguenti moduli: a) cittadinanza attiva (diritto di voto, partecipazione politica e sindacale, associazionismo, diritti umani); b) educazione stradale con l’analisi delle nuove norme in tema di guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze dopanti; c) diritto tributario con analisi del rapporto del cittadino con il Fisco, in riferimento ai contenuti afferenti gli obblighi del contribuente e dell’amministrazione finanziaria; d) Diritto penale: analisi e riflessioni sulle tipologie di reato avverso il patrimonio e le persone con particolare attenzione ai fenomeni di devianze delittuose giovanili, frutto di disagio sociale (bullismo, reati concatenati con la tossicodipendenza, maltrattamenti in famiglia, etc) ed ai reati contro la Pubblica Amministrazione (corruzione); d) cultura d’impresa. Le metodologie da adoperare sono le seguenti: a) esposizione frontale, anche con il supporto di video e/o diapositive; b) seminari programmati con rappresentati delle Forze dell’Ordine e/o con esponenti della Magistratura; c) contatti di reciproco contributo con associazioni territoriali che operano nel campo della legalità (Consorzio per la Legalità e la Trasparenza, associazioni anti-racket). 2) Attività multimediali. La diffusione sempre più pervasiva di Internet, quale mezzo di comunicazione e di socializzazione, è confermata dal numero crescente di minori che navigano sul Web e dal tempo sempre più ampio

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che i più giovani dedicano alla comunicazione on-line. Fasi operative: a) analisi dei siti dedicati alla criminalità organizzata ed alla sua incidenza negativa sullo sviluppo del tessuto economico e sociale del territorio; attività di ricerca e valutazione di gruppo; progettazione di apposita pagina web, quale risultato di indagine e di riflessione individuale e/o di gruppo, da inserire nel sito della scuola. 3) Laboratorio creativo/teatrale. Il teatro, quale forma sociale di aggregazione di indiscutibile valore, assume un ruolo non secondario in termini di espressione immediata di pensiero e di messaggio, nonché , essendo indice di comunità, di rispetto delle regole collettive e di convivenza creativa, contribuendo non poco allo sviluppo della personalità dello studente. Mediante lo spazio scenico si potranno enucleare e trasmettere sensazioni, idee, riflessioni sul tema della legalità, facendo affidamento sul metodo diretto ed unico che il teatro offre per comunicare all’esterno contenuti e pensieri positivi di crescita e di arricchimento individuale e comune.

RISORSE FINANZIARIE

NECESSARIE Le risorse necessarie per realizzare le suddette attività sono da quantificare anno per anno.

RISORSE UMANE

Le risorse umane da utilizzare variano sulla base delle singole attività previste: a) per quelle da espletare in classe e/o in aula convegni: presenza di n. 1 assistente tecnico per

eventuale utilizzo di strumenti audio/video di supporto; b) per attività creativa/teatrale: ausilio di un collaboratore esterno esperto in coreografia; c) per attività multimediali: assistenza di un operatore telematico; d) n. 1 docente dell’organico di potenziamento (classe di concorso A019) con compiti di

coordinamento delle attività. SCANSIONE TEMPORALE Attività previste per il 1° anno:

a) laboratorio creativo/teatrale; b) analisi su cittadinanza attiva e diritti umani; attività finanziaria dello Stato e sistema

tributario italiano ; analisi del reato e suoi effetti sull’individuo e sulla collettività; riforma del codice della strada;

c) incontri con rappresentanti istituzionali dell’ordine pubblico e con rappresentanti delle associazioni impegnate nel campo della legalità.

Attività previste il 2° anno: a) attività multimediale e di ricerca; b) analisi del rapporto Fisco - cittadino e del sistema bancario - I reati contro il patrimonio e la

persona - Norme in materia di correttezza nell’uso e nella guida di veicoli a motore - Cultura d’impresa;

c) laboratorio creativo/teatrale; d) seminari con rappresentanti delle istituzioni impegnate nel campo della legalità. Attività previste per il 3° anno: a) attività multimediale: ideazione e realizzazione pagina web sul fenomeno mafioso-criminale; b) analisi dei singoli tributi e loro effetti sulla società; reati contro la Pubblica Amministrazione

e loro incidenza sull’economia sociale; migrazione e diritti umani nell’ambito di un’economia globalizzata; reati inerenti la violazione delle buone norme di conduzione di veicoli a motore; le agevolazioni finanziarie finalizzate alla creazione d’impresa;

c) laboratorio creativo/teatrale; d) incontri e visite guidate presso istituzioni che si occupano di diffondere le tematiche della

legalità e dell’etica. VALORI/SITUAZIONE

ATTESI

Acquisizione e maturazione, da parte dello studente, di un processo di conoscenza e di sviluppo di argomenti ruotanti attorno al pianeta legalità, mediante una partecipazione analitica attiva e non passiva. Esperienze e risultati che possano confluire in un bagaglio culturale di arricchimento dello studente e di presa di coscienza del suo ruolo di promotore di giustizia, di equità e di legalità, in seno alla società del domani.

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DENOMINAZIONE

PROGETTO

“INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI: UNO STRANIERO TRA DI NOI”

PRIORITÀ CUI SI

RIFERISCE (COMMA 7

DELLA LEGGE 107/2015, LETT. P)

Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazioni con enti locali e il terzo settore, con l’apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali.

(3 A.3 del RAV)

OBIETTIVO Promuovere percorsi dell’apprendimento della lingua italiana, come seconda lingua, rivolti agli alunni stranieri di recente immigrazione.

TRAGUARDO DI

RISULTATO 1) Potenziamento degli apprendimenti della lingua italiana. 2) Integrazione degli alunni coinvolti e miglioramento delle competenze linguistiche e sociali.

SITUAZIONE IN CUI SI

INTERVIENE Il fenomeno dell’immigrazione, che sta interessando il territorio agrigentino come terra di frontiera, pone la scuola di fronte al problema non solo dell’accoglienza, ma anche dell’inserimento dei minori stranieri nella realtà scolastica, offrendo loro le stesse opportunità e rimuovendo gli ostacoli che possono impedirne il processo di crescita umana e culturale. Il progetto è rivolto, in particolare, agli alunni stranieri di recente immigrazione che non conoscono la lingua italiana e che incontrano ostacoli nell’approccio comunicativo. Si intende, pertanto, realizzare un laboratorio linguistico mirato alla loro alfabetizzazione, gestito da un docente di lettere e da uno di lingua straniera, con il supporto di un mediatore linguistico -culturale. Partendo dal presupposto che l’apprendimento risulta più proficuo laddove esiste un rapporto di empatia tra i componenti del gruppo e il docente, si cercherà di favorire un clima sereno e di accoglienza. In questo contesto si ritiene indispensabile il coinvolgimento delle famiglie, degli Enti Locali e delle associazioni che si occupano dell’inserimento dei ragazzi stranieri nel nostro sistema scolastico.

ATTIVITÀ PREVISTE Il progetto, nell’arco dei tre anni, prevede l’attivazione di un laboratorio linguistico in orario scolastico ed extrascolastico, rivolto agli alunni delle classi prime, in particolare agli alunni stranieri. Durante il primo anno si svilupperà e si amplierà la conoscenza linguistica partendo dalle storie personali, dalla storia del proprio viaggio per condividerla con i coetanei. La ricostruzione del vissuto personale servirà a sviluppare testi che daranno origine al giornalino d’istituto. Durante il secondo anno verranno approfondite le conoscenze linguistiche attraverso la comunicazione delle proprie emozioni, dei propri ricordi che serviranno a costruire piccoli testi teatrali su tematiche interculturali. Infine, al terzo anno, si focalizzerà l’attenzione sulla valorizzazione delle diversità, potenziando le competenze linguistiche acquisite negli anni precedenti. Il percorso si concluderà con una rappresentazione multietnica delle attività svolte.

RISORSE FINANZIARIE

NECESSARIE Da quantificare in fase di realizzazione.

RISORSE UMANE Un docente di lettere dell’organico di potenziamento (c. di concorso: A050); un docente dell’organico di potenziamento abilitato per la classe di concorso A346; un mediatore linguistico-culturale.

ALTRE RISORSE Laboratorio di informatica con accesso ad internet; laboratorio linguistico; collaborazione con la Prefettura di Agrigento, con gli Enti Locali (Comune e Libero Consorzio Comunale di Agrigento) e con associazioni che si occupano di immigrazione.

INDICATORI UTILIZZATI Diagnostica dei livelli linguistici di partenza degli allievi.

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DENOMINAZIONE PROGETTO

“POTENZIARE LE COMPETENZE LINGUISTICHE PER

ESSERE CITTADINI EUROPEI” PRIORITÀ CUI SI RIFERISCE

(COMMA 7 DELLA LEGGE 107/2015, LETT. A)

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione Europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning.

(2.2 - 2.3 del RAV) OBIETTIVO Potenziare apprendimenti significativi per valorizzare le competenze linguistiche in

un contesto reale e le competenze di cittadinanza. TRAGUARDO DI RISULTATO Rilascio di attestazione delle competenze linguistiche acquisite dall’alunno.

SITUAZIONE IN CUI SI INTERVIENE Nella consapevolezza che, per comunicare, è necessario un codice linguistico comune, inteso come veicolo indispensabile per l’apprendimento, il progetto considera fondamentale la competenza quale capacità di utilizzare in un determinato contesto le proprie conoscenze. Il percorso si pone nell’ottica di potenziare lo studio della lingua inglese e di altre lingue dell’Unione Europea, secondo quanto suggerito dalla normativa dell’U.E., partendo dalle competenze di base, che sono determinanti per l’accesso ai saperi, per favorire la comunicazione e le relazioni e, soprattutto, per acquisire le competenze chiave di cittadinanza. In tal senso, l’apprendimento della seconda lingua comunitaria amplierà le competenze linguistiche, che arricchiranno il bagaglio di conoscenze dell’alunno permettendogli di esprimersi e di comunicare in diversi e nuovi contesti.

ATTIVITÀ PREVISTE Il progetto si svilupperà nell’arco di tre anni e sarà rivolto agli alunni delle classi seconde, che saranno seguiti fino alla quarta classe. Durante il primo anno si potenzieranno le competenze di base per migliorare le conoscenze della lingua italiana e, contestualmente, di quella inglese e di altre lingue. Il secondo anno sarà dedicato ad attività di riflessione sulla lingua e sulla civiltà dei Paesi delle lingue comunitarie. Durante il terzo anno verrà potenziata l’attività laboratoriale, che permetterà all’allievo di utilizzare il codice linguistico nelle conversazioni, ed attuata la metodologia Content language integrated learning. Gli alunni potranno utilizzare il laboratorio linguistico e quello informatico, al fine di rafforzare e migliorare le conoscenze linguistiche acquisite.

RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE Da quantificare in fase di realizzazione. RISORSE UMANE Docenti dell’organo di potenziamento di Italiano e Inglese. ALTRE RISORSE ____

INDICATORI UTILIZZATI Maggiore coinvolgimento dell’alunno nell’apprendimento della lingua straniera.

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DENOMINAZIONE PROGETTO

“INSIEME PER LO SPORT DEL BEN…ESSERE” PRIORITÀ CUI SI RIFERISCE

(COMMA 7 DELLA LEGGE 107/2015, LETT.

G)

Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.

( 2.3 -3 A.3 del RAV) OBIETTIVO 1)Educare attraverso la pratica sportiva a sani stili di vita, all’inclusione sociale,

all’accoglienza, alla relazione e alla cooperazione attraverso l’impegno e la passione. 2)Valorizzare l’attività sportiva scolastica come momento di confronto che possa servire allo sviluppo di una corretta competizione sportiva.

TRAGUARDO DI RISULTATO Contribuire alla crescita dell’alunno nelle sue dimensioni individuali psico-fisiche e sociali, per migliorare la salute intesa nella sua totalità come benessere individuale e sociale.

SITUAZIONE IN CUI SI

INTERVIENE Il progetto “Insieme per lo sport del ben…Essere” vuole mettere in primo piano il ruolo fondamentale dello sport nel costruire sani stili di vita e la sua valenza educativa in una fase delicata del processo di crescita dei giovani sia sul piano fisico che psicologico. Il percorso mira a promuovere il benessere della persona attraverso lo sport e la conoscenza di una corretta alimentazione, per evitare l’insorgere di patologie e migliorare la qualità della vita. In quest’ottica, l’attività sportiva aiuta il giovane alla scoperta delle proprie potenzialità fisiche e delle proprie emozioni, che possono scaturire sia da un successo sia da una sconfitta agonistica. Contestualmente, lo sport favorisce la comunicazione verbale e non verbale, le relazioni sociali e l’integrazione attraverso le attività di gruppo, che permettono la condivisione di valori, di esperienze positive e di regole che sono indispensabili sia nelle attività sportive sia nella vita sociale. In questo quadro, anche lo sport concorre con altre discipline al raggiungimento degli obiettivi comuni che sono finalizzati a formare il Cittadino di domani.

ATTIVITÀ PREVISTE Il progetto, che si articola in tre anni, è rivolto a tutte le classi. Esso prevede nel primo anno un percorso sull’educazione alimentare con il coinvolgimento dell’ASL - Educazione alla salute e un percorso per indirizzare gli alunni, sulla base delle proprie attitudini, a varie attività sportive. Il secondo anno verrà dedicato ai rischi a cui si va incontro se non si pratica una costante attività sportiva. Si potenzieranno vari gruppi sportivi, che si confronteranno con scuole del territorio cittadino. Il terzo anno servirà ad approfondire i temi sulla salute e verrà completato il percorso sportivo intrapreso nei due anni precedenti. I gruppi parteciperanno a gare sportive provinciali. L’attività progettuale verrà realizzata nelle ore scolastiche e pomeridiane. Verranno utilizzate: la palestra, i campetti esterni, il laboratorio di informatica dotato di video proiettore e di collegamento internet.

RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE Da quantificare in fase di realizzazione. RISORSE UMANE I docenti di Scienze motorie e sportive (A029) e di Scienze naturali (A060). ALTRE RISORSE Collaborazione con Associazioni sportive; ASL (Dipartimento Educazione alla salute);

scuole superiori del territorio. INDICATORI UTILIZZATI La partecipazione attiva degli studenti ad esperienze formative.

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DENOMINAZIONE PROGETTO

“LA MUSICA NELL’ETÀ ADOLESCENZIALE: PER UN

ASCOLTO CONSAPEVOLE” PRIORITÀ CUI SI RIFERISCE

(COMMA 7 DELLA LEGGE 107/2015, LETT.

C.)

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri

istituti pubblici e privati operanti in tali settori. (3 A.4 del RAV)

OBIETTIVO Favorire la conoscenza del linguaggio musicale; sviluppare un orientamento conoscitivo della complessa realtà musicale; sviluppare la creatività negli alunni;

sviluppare le competenze sociali di cooperazione. TRAGUARDO DI RISULTATO Favorire la pratica musicale come aspetto metodologico e come occasione di

socializzazione positiva, di integrazione, di crescita umana e culturale. SITUAZIONE IN CUI SI

INTERVIENE La diffusione della musica tra i giovani concorre in modo significativo alla crescita

individuale e sociale, stimolandone la creatività e l’immaginazione e creando momenti di incontro e di confronto con l’alterità. Il progetto intende contribuire alla

maturazione complessiva delle competenze relazionali ed emotive degli studenti, permettendo loro di acquisire il rispetto delle regole e degli altri nell’ottica della

condivisione di esperienze innovative musicali. In tal senso, importante sarà la collaborazione e il contributo delle associazioni musicali che operano nel territorio.

ATTIVITÀ PREVISTE Il progetto triennale prevede la creazione, nella fascia pomeridiana, di un laboratorio musicale nel quale gli alunni di tutte le classi acquisiranno conoscenze sul linguaggio musicale e sui diversi generi musicali. In una prima fase il laboratorio servirà agli alunni per mettersi in gioco e confrontarsi con gli altri per acquisire la consapevolezza

della propria identità musicale. Successivamente, nel secondo e terzo anno, gli alunni potranno approfondire e

sviluppare le conoscenze musicali acquisite, esprimendo la loro creatività e utilizzando vari linguaggi musicali.

Alla fine di ogni anno scolastico, gli allievi potranno esibirsi in una perfomance artistica.

RISORSE FINANZIARIE

NECESSARIE Da quantificare in fase di realizzazione.

RISORSE UMANE Un docente dell’organico di potenziamento abilitato per la classe di concorso (A031). ALTRE RISORSE Collaborazione con le associazioni musicali presenti nel territorio.

INDICATORI UTILIZZATI Predisposizione ed interesse per i vari linguaggi musicali.

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DENOMINAZIONE PROGETTO

“EDUCAZIONE ALLA PARITÀ DEI SESSI” PRIORITÀ CUI SI RIFERISCE

Comma 16 della Legge 107/2015

SITUAZIONE SU CUI SI INTERVIENE È nella scuola che ragazzi e ragazze compiono un percorso fondamentale di crescita culturale e umana per cui percorso è possibile ed auspicabile intervenire per rimuovere gli stereotipi culturali e comportamentali, che determinano la distorta costruzione dei ruoli maschili e femminili. AAprire la scuola al discorso delle pari opportunità donna - uomo significa educare alunni e alunne ad assumere con maggiore consapevolezza il proprio ruolo e le proprie responsabilità nella società. Attraverso attività progettuali, proposte annualmente, il nostro Istituto vuole sensibilizzare la popolazione giovanile/studentesca all’educazione alla differenza e alla parità, focalizzando l’attenzione sulle problematiche relative alle discriminazioni di genere. Si vuole far comprendere che la differenza di genere intesa come valore è condizione per la piena realizzazione di sé e che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (art. 3 della Costituzione).

TRAGUARDO DI RISULTATO - Riconoscere e combattere lo stereotipo culturale. - Promuovere il concetto di parità e pari opportunità, stima ed autostima. - Prevenire la violenza di genere presso le giovani generazioni e diffondere la

consapevolezza di un’identità di genere. - Fornire ai giovani strumenti e reali strategie per combattere e superare la

discriminazione tra i sessi. - Avviare un percorso di educazione permanente alla parità dei sessi, da

sviluppare sia nella scuola sia nelle famiglie.

ATTIVITÀ PREVISTE Conferenze con esperti RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE Da quantificare in fase di realizzazione.

RISORSE UMANE Docenti – Esperti esterni. INDICATORI UTILIZZATI Partecipazione responsabile alle iniziative poste in essere

VALORI / SITUAZIONE ATTESI Comprensione dell’importanza di valori come il rispetto tra i generi e la solidarietà.

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DENOMINAZIONE PROGETTO

“TECNICHE DI PRIMO SOCCORSO” PRIORITÀ CUI SI RIFERISCE

Comma 10 della Legge 107/2015

SITUAZIONE SU CUI SI INTERVIENE La scuola ha il compito di promuovere nei giovani l’adozione di comportamenti responsabili circa la propria salute e quella altrui. Importante è, quindi, far loro acquisire informazioni e conoscenze sull’argomento e prepararli ad intervenire adeguatamente in caso di situazioni d’urgenza, ad es. ferite, traumi, incidenti vari.

TRAGUARDO DI RISULTATO - Saper affrontare eventuali situazioni di urgenza/emergenza in sicurezza. - Capacità di allertare nei tempi e con le modalità adeguate il sistema si

emergenza. - Avere una conoscenza specifica sulle più comuni patologie legate agli

incidenti e traumatismi. - Essere informati sulle corrette manovre di base nell’aiutare chi ha bisogno di

soccorso sanitario. - Favorire il senso civico ed acquisire la mentalità dell’attenzione all’altro.

ATTIVITÀ PREVISTE ANNUALMENTE Nella prima fase si affronteranno argomenti di carattere generale e

specifico: a) il Soccorritore: doveri e omissione di soccorso; come chiamare soccorso; b) nozioni di infermieristica: trattamento delle ferite; medicazioni; come disinfettare; c) nozioni di Primo Soccorso: tamponamento delle emorragie; trauma cranico e della colonna vertebrale; traumi per attività sportive; colpi di sole e di calore; insufficienza respiratoria; shock; ustioni; rilevazione dei parametri vitali; corpi estranei; d) prevenzione degli infortuni in ambiente scolastico.

Nella seconda fase verranno illustrate le attrezzature, le tecniche e le manovre pratiche: a) manovre in caso di corpo estraneo; b) posizione di sicurezza; c) tecniche di immobilizzazione arti e rachide; d) manovre BLS (Basic Life Support).

Simulazioni RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE Da quantificare in fase di realizzazione.

RISORSE UMANE Docenti - Servizio di emergenza territoriale 118 - SSN INDICATORI UTILIZZATI Partecipazione responsabile alle iniziative poste in essere

VALORI / SITUAZIONE ATTESI Fornire agli studenti gli strumenti per garantire un supporto adeguato alle vittime di eventuali malori, infortuni o incidenti.

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ALTRE INIZIATIVE PROGETTUALI…

TITOLO MOTIVAZIONE DELLA SCELTA FONTE DI FINANZIAMENTO

“A braccia aperte” Accoglienza e sostegno linguistico e psicologico per minori non accompagnati

Avviso D.M. n. 435 del 16/06/2015, art. 3

“Follow me… #IoStudio Sperimentazione di iniziative nazionali e/o locali di implementazione del curriculum

dello studente e di coordinamento e ampliamento dell’iniziativa “Carta dello

studente – IoStudio”

Piano nazionale – Ambito Rif. 3 – Sviluppo e coordinamento delle attività di comunicazione per la

diffusione e la promozione dei servizi e delle opportunità offerti dalla Carta

dello Studente.

Educazione alla legalità "La responsabilità, che la scuola si è sempre assunta, di educare i giovani alla società assume oggi aspetti di

particolare coinvolgimento e va concretizzata in un rafforzamento dell'educazione alla legalità”. (dalla Circolare Ministeriale n. 302 del 25 ottobre 1993).

LL'Istituto si pone, tra le proprie finalità educative, la diffusione di un’autentica cultura dei valori civili. In collaborazione con le altre istituzioni competenti e responsabili deve, pertanto, ricercare e valorizzare le occasioni più propizie per avviare un processo di sempre più diffusa educazione alla legalità, come presupposto etico e culturale di una contrapposizione decisa a tutti i fenomeni di criminalità. Educare alla legalità significa, pertanto, promuovere:

la conoscenza di norme e leggi dell’ordinamento giuridico istituzionale;

la conoscenza di norme e leggi del contesto sociale allargato;

la conoscenza di norme e leggi legate al contesto scolastico;

l’interiorizzazione dei principi/valori democratici costituzionali (libertà, uguaglianza, giustizia, solidarietà, pace,…);

l’acquisizione di comportamenti rispettosi delle persone, dell’ambiente e delle “cose” nel contesto sociale allargato;

l’acquisizione di comportamenti rispettosi delle persone, dell’ambiente e delle “cose” nel contesto scolastico.

Educazione alla solidarietà Il nostro Istituto, quale ambiente educativo di formazione e di apprendimento, tende a far scoprire i veri valori della vita, a sperimentare la gioia di stare insieme, di fare cose importanti, ma anche di concentrarsi sulle sofferenze da considerare come spunti per rafforzare la volontà, il carattere ed il temperamento delle giovani generazioni.

Si mira a creare una nuova forma mentis che faccia uscire dalla logica dell'individualismo e dell'egoismo per arrivare a quella della collaborazione e della cooperazione. A tale scopo, in sinergia con l’AISM, si porterà avanti un progetto biennale dal titolo “A scuola di solidarietà, per collegare e promuovere lo scambio fra il nostro Istituto e l’associazione di volontariato, per

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formare le nuove generazioni, in un’ottica di continuità tra educazione formale e non formale. Il bagaglio di esperienze che l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) porta con sé può essere complementare alla realizzazione di un progetto educativo e formativo per educare i giovani al rispetto per se stessi e per gli altri, all’importanza delle relazioni con il prossimo, ai valori della solidarietà e dell’altruismo, alla responsabilità del vivere civile. Il

percorso e la sperimentazione diretta dell’attività di volontariato sono finalizzati a far acquisire sia una buona conoscenza della sclerosi multipla e delle problematiche ad essa correlate, sia la consapevolezza del valore della cittadinanza attiva e l’importanza di impegnarsi in attività a favore di persone in difficoltà. Si auspica, altresì, la creazione di un “circolo virtuoso” fra gli alunni ed i volontari dell’associazione per lo scambio di esperienze positive.

Educazione ambientale

LLa scuola, come ente educativo e formativo, ha l’importante compito di indirizzare i giovani verso scelte e comportamenti a favore dell’ambiente, creando così le basi di una cittadinanza attiva e responsabile. Un’azione concreta per l'ambiente innesca un processo educativo profondo, crea senso di appartenenza e di responsabilità, propone un nuovo rapporto tra scuola e territorio. "Fare educazione ambientale" vuol dire, quindi, contribuire concretamente ed operativamente a fare piccoli, ma visibili passi verso una società sostenibile. L’intervento didattico deve principalmente motivare alla valorizzazione dei beni legati all’ambiente e alla

consapevolezza del valore e della precarietà degli equilibri. A tale scopo, il nostro istituto partecipa alla “Festa dell’Albero”, di cui è promotore Legambiente, e alle iniziative promosse dal FAI ed, in particolare, alle “giornate di primavera”, nel corso delle quali gli alunni vengono coinvolti in attività, che si configurano come esperienze di cittadinanza attiva. Ciò al fine di far nascere in loro la consapevolezza del valore che i beni artistici e paesaggistici rappresentano per il sistema territoriale.

Educazione alla salute

LLLLLLLL’’’’Educazione alla Salute si propone di dare una risposta ai bisogni emotivi degli studenti che sono impegnati nell'esperienza scolastica non soltanto nella dimensione cognitiva, ma anche in quella affettivo-relazionale, al fine di prevenire la dispersione scolastica e sviluppare il senso di appartenenza. Il nostro Istituto dedica particolare cura al problema della salute dei ragazzi, fa opera di informazione e di sensibilizzazione e programma iniziative ed interventi per promuovere il benessere psico-fisico degli allievi, lo “star bene” con se stessi e con gli altri. A tale scopo, si porterà avanti l’iniziativa “La Piramide Alimentare Agrigentina”, per educare gli studenti delle classi prime ad una maggiore consapevolezza alimentare in tema di salute, sicurezza, rispetto dell’ambiente, conoscenza del territorio, diritti e doveri del consumatore.

Presso il nostro Istituto, la LILT (Lega italiana perla lotta contro i tumori), nel corso dell’anno scolastico, realizzerà una serie di incontri, con l’intervento qualificato di medici, per trasmettere ai giovani la consapevolezza che “prevenire è vivere”, per convincerli che, per fare una buona prevenzione, è necessaria un’informazione scientificamente corretta. Da anni il nostro istituto partecipa al Concorso Provinciale “Il Dono del sangue” organizzato dall’A.D.A.S., che ha la finalità di sensibilizzare i ragazzi ai valori della solidarietà sociale ed, in particolar modo, alle problematiche collegate alla donazione del sangue.

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Attività di intervento contro la dispersione scolastica

L’attività didattica dell’Istituto è rivolta, in modo particolare, a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica nelle forme specifiche in cui esso si configura nella realtà di questa scuola. Se sono poco numerosi i casi di abbandono drastico degli studi, sono invece più frequenti nei nostri giovani altri modi di agire che possono inscriversi nel quadro complessivo del fenomeno della dispersione, in parte imputabile anche al disagio che sta investendo il mondo giovanile nella società odierna e che spesso si manifesta con una scarsa motivazione o con un totale disinteresse per l’offerta formativa. La scuola si attiva, pertanto, per recuperare maggiore attrattiva e adempiere più pienamente al

suo ruolo di motore per l’inclusione sociale. A tal fine, realizza una serie di interventi mirati, così sintetizzati:

monitoraggio mensile per gli alunni in obbligo; contatti con le famiglie degli alunni assenteisti; stretta collaborazione con i coordinatori per

focalizzare i bisogni degli alunni; attività di recupero, svolte nel corso dell’anno

scolastico; progetti che superino le tipologie standard di

insegnamento/apprendimento, ponendo al centro gli interessi concreti degli alunni e trovando attuazione nel metodo partecipativo della ricerca-azione.

Cineforum IIl cinema, oggi più che mai, entra a far parte degli strumenti imprescindibili per l'approfondimento formativo di argomenti storici e di attualità. Il progetto ha lo scopo di stimolare la riflessione sull'uso di linguaggi diversi per affrontare temi di rilevanza psicologica, sociale e civile e di integrare, grazie alla sintesi dell'immagine filmica, i saperi e le conoscenze acquisiti sui libri. Alla fine di ogni proiezione seguirà il dibattito che darà agli "spettatori" la possibilità di esprimersi e di criticare. L'obiettivo, quindi, è fornire agli alunni gli strumenti essenziali per l'interpretazione dei codici visivi, dei

linguaggi tipici della cinematografia sviluppando la loro coscienza critica e trasformandoli da spettatori passivi in fruitori attivi e consapevoli, capaci di rielaborare in modo autonomo e personale. Risulta quasi scontata la ricaduta sul piano didattico di tale esperienza, ricaduta non solo a breve, ma anche a lungo termine, se si tiene conto delle "conseguenze" del nuovo esame di stato: l'articolo 4, riguardante la prima prova scritta, parla di diversi stili di scrittura, di "vasto spettro di modalità espressive", tra le quali potrebbe figurare a pieno titolo anche la recensione cinematografica.

Il quotidiano in classe

LLLLLLLLa proposta didattica, destinata a tutti gli allievi, a sostegno dell’insegnamento curricolare dell’italiano, comporterà la lettura in classe (un’ora settimanale) dei quotidiani, "Il Corriere della Sera", "Il Sole 24 ore" (classi quinte), la “Gazzetta dello Sport” (classi terze),

al fine di potenziare le abilità relative alla lettura e alla scrittura, oltre ad accrescere la conoscenza dei temi di attualità.

Attività sportiva

Al fine di ampliare l'offerta formativa e dare la possibilità agli alunni di partecipare a progetti e ad iniziative di carattere sportivo organizzati nel territorio,

si procederà alla costituzione del Centro Sportivo Scolastico (CSS).

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Visite guidate – Viaggi di istruzione

OOgni anno, su proposta dei Consigli di classe,

sono realizzati viaggi di istruzione di più giorni che coinvolgono le terze e quinte classi, e visite guidate di un giorno per le prime, seconde e quarte classi. Essi costituiscono iniziative complementari delle attività istituzionali della Scuola, parte integrante dell’offerta formativa, una delle occasioni di apprendimento fuori dalle aule, nonché una strategia di integrazione e di ampliamento delle conoscenze apprese attraverso gli insegnamenti curricolari. Hanno, altresì, importanti valenze formative, afferenti al campo dell’affettività, delle emozioni, dei rapporti

interpersonali, della responsabilizzazione individuale e di gruppo. Rappresentano un momento significativo sia per gli allievi sia per i docenti, in quanto si svolgono secondo variabili temporali, logistiche, relazionali e di contenuto molto differenti dalle esperienze di insegnamento/apprendimento quotidiane. Ecco perché diventano tappe significative del progetto formativo elaborato dai docenti a lungo termine, per tutto l’iter di studi, e del percorso educativo e didattico elaborato annualmente.

Nell’ottica del successo formativo e nella ricerca del miglioramento continuo, compatibilmente con le risorse

finanziarie disponibili, l'Istituto prevede l’attivazione di progetti di diversa natura, tipologia e finalità, ritenuti prioritari per i singoli indirizzi, suddivisi nelle seguenti aree tematiche:

AREA LINGUISTICA AREA UMANISTICA AREA GIURIDICA AREA DI INDIRIZZO AREA SCIENTIFICA AREA NUOVE TECNOLOGIE AREA SOSTEGNO MOTIVAZIONALE

E altro ancora…

PROGETTI PON, POR,

FESR, MIUR

27 GENNAIO: “IL GIORNO DELLA MEMORIA”

10 FEBBRAIO:“IL GIORNO DEL

RICORDO” 25 APRILE: “ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE”

25 NOVEMBRE: “GIORNATA

MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA

SULLE DONNE”

- PARTECIPAZIONE AD INCONTRI E PROPOSTE CULTURALI PROVENIENTI DAL

TERRITORIO - VISITA A MUSEI E MOSTRE DI VALENZA ARTISTICA, STORICA E SCIENTIFICA -ORGANIZZAZIONE/PARTECIPAZIONE A PROGETTI, INCONTRI, BANDI E

CONCORSI CHE POSSANO COSTITUIRE APPROFONDIMENTI E VALORIZZARE I

TALENTI DEGLI ALUNNI

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FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI

(L. 107/2015, comma 14 punto 3)

Partecipazione della scuola ai seguenti avvisi pubblici:

TIPOLOGIA DOTAZIONE TECNOLOGICA MOTIVAZIONE DELLA SCELTA FONTE DI FINANZIAMENTO

Laboratori territoriali per l’occupabilità

Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare

riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei

social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo

del lavoro.

Avviso pubblico del MIUR, pubblicato con nota prot. 10740 dell’8

settembre 2015

Realizzazione ambienti digitali Acquisizione di strumenti (hardware e software) utilizzabili a rotazione da

tutte le classi dell’istituto, per sviluppare una didattica sempre più

collaboratoriale e laboratoriale.

Avviso pubblico Progetto PON/FESR Prot.n.

AOODGEFID/12810 Roma, 15 Ottobre

Asse II – Infrastrutture per l’istruzione – FESR – Obiettivo

specifico – 10.8

La mia scuola accogliente Recupero, riqualificazione, abbellimento di spazi scolastici;

realizzazione di scuole accoglienti aperte al territorio, che favoriscano

processi di integrazione e multiculturalismo.

Avviso pubblico MIUR AOODGEFID-D.G. per l’edilizia

scolastica, i fondi strutturali e l’innovazione digitale, prot. n.

0014384 del 05/11/2015

Concorso di idee “La mia scuola sicura”

Avviare un percorso di sensibilizzazione e di educazione alla

sicurezza nelle scuole

Avviso pubblico MIUR AOODGEFID-D.G. per l’edilizia

scolastica, i fondi strutturali e l’innovazione digitale, prot. n.

0014616 del 10/11/2015

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RELAZIONI CON IL TERRITORIO

L’Istituto “Fermi” ha una consolidata rete di rapporti con il sistema produttivo del territorio rappresentato dalle Aziende, dalle loro Associazioni di categoria oltre che dalle Parti Sociali, soggetti competenti in materia di lavoro. I positivi rapporti con le aziende hanno garantito significative ricadute occupazionali, in particolare nel settore ---a distanza di pochi mesi dal conseguimento del diploma. L’istituto collabora stabilmente con le seguenti Associazioni/Enti/Istituzioni:

gli Enti Locali (Regione, Libero Consorzio Comunale di Agrigento, l’Amministrazione comunale di Agrigento, Aragona e Favara);

i numerosi soggetti ed Enti con finalità sociali, assistenziali, culturali, religiose con rilevanza educativa e sociale;

le imprese artigianali ed industriali, in cui si

riconosce l’identità socio-economica del territorio e che costituiscono una potenziale fonte di riferimento per le attività dell’Istituto;

l’ENEL, l’Ispettorato Forestale, Teleacras, TVA; associazioni sportive, teatrali, musicali; asili nido e altre strutture afferenti l’indirizzo

“Servizi socio – sanitari”; l’Azienda Sanitaria Locale; la Camera di Commercio; la CNA; La Biblioteca Lucchesiana; il C.S.A. di Agrigento; il Polo Universitario della Provincia di Agrigento; l’Osservatorio Permanente Giovani Editori.

L’Istituto aderisce, inoltre, a RETI DI SCUOLE finalizzate alla realizzazione di progetti a termine, in base all’articolo 7 del Regolamento sull’autonomia delle istituzioni scolastiche, DPR 8 marzo 1999, n. 275:

RETE/TITOLO PROGETTO ISTITUTO

CAPOFILA RUOLO

DELL’ISTITUTO AMBITO

Una rete di scuole “in salute”: un antidoto alla

dispersione scolastica

Capofila Progettazione e realizzazione di progetti integrativi

volti a prevenire la dispersione scolastica utilizzando approcci innovativi, esperienziali e laboratoriali volti anche a favorire l’inclusione di studenti in particolari situazioni di disagio”.

In rete nel mare della legalità

Capofila Contribuire alla formazione dell’uomo e del cittadino intesa come crescita della persona, sviluppo della capacità di comunicare e stare con gli altri, inserimento nella società come protagonisti attivi e cittadini consapevoli.

“Il drammaturgo Pirandello e il mare africano”

Liceo Scientifico

“Leonardo” di Agrigento

Partner Favorire il processo di maturazione e il consolidamento della capacità di relazionarsi in modo consapevole con gli altri, sviluppando la socializzazione, lo spirito di collaborazione e di accettazione reciproca.

“Uniti nello sport…nella legalità e solidarietà…contro

ogni forma di violenza…!!!

Liceo Scientifico

“Leonardo” di Agrigento

Partner Valorizzazione dell’attività sportiva e sensibilizzazione degli studenti.

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PIANO DI FORMAZIONE PER IL PERSONALE DELLA SCUOLA (L. 107/2015, comma 124)

Per fornire un servizio di qualità è necessaria un'adeguata professionalizzazione di tutto il personale che opera nella scuola. In particolare, risulta decisivo il miglioramento della qualità dei docenti. La formazione, pertanto, diventa elemento strategico per progettare l’azione formativa gestendo le nuove condizioni di flessibilità, di modularità e di discrezionalità metodologica, ma nello stesso tempo garantire il raggiungimento degli standard prefissati, valutare i risultati e promuovere azioni di miglioramento. L'art. 1 c. 124 della Legge 107/15 (“Buona scuola”) dispone che, nell'ambito degli adempimenti

connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo sia obbligatoria, permanente e strutturale. Inoltre, l'art. 1 c. 181 della Legge 107 prevede una formazione specifica obbligatoria sui temi dell’integrazione scolastica (aspetti pedagogico-didattici ed organizzativi) per tutto il personale della scuola (docenti, ata e dirigenti). Nel corso del triennio di riferimento, pertanto, il nostro Istituto scolastico propone l’organizzazione delle attività formative riportate in tabella, che saranno specificate nei tempi e nelle modalità nella programmazione dettagliata per anno scolastico. Nella stesura del presente piano si è tenuto conto delle risultanze del RAV e del conseguente piano di miglioramento, delle rilevazioni tramite questionario somministrato ai docenti, delle richieste dei dipartimenti emerse dall'analisi dei verbali e delle indicazioni normative. Si precisa, inoltre, che il piano stesso potrebbe subire modifiche a seguito dell'emanazione del Piano Nazionale della Formazione (PNF).

ATTIVITÀ FORMATIVA

A.S. 2016/2017 PERSONALE

COINVOLTO OBIETTIVI

CORSO SU USO E

PRODUZIONE STRUMENTI

E MATERIALI INNOVATIVI

NELLA DIDATTICA

Docenti Sviluppare e/o potenziare nel personale docente la padronanza degli strumenti informatici e di specifici software e strumenti digitali (registro digitale , LIM, etc ...). Si rimanda al Piano di Miglioramento di sviluppo digitale per l’a.s. 2016/2017.

CORSO SULLA

NORMATIVA (LEGGE

107/2015; PNSD, AUTONOMIA

SCOLASTICA)

Docenti Formare e aggiornare i docenti e fornire strumenti interpretativi per la legge 107; favorire il processo di digitalizzazione delle scuole attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio al Piano nazionale Scuola digitale.

CORSO SULLA

PROGETTAZIONE PER

COMPETENZE (LIVELLO

BASE)

Docenti Formare e aggiornare i docenti su aree tematiche di interesse per una maggiore efficacia dell’azione nella progettazione didattica.

CORSO SUI DSA

(DISTURBI SPECIFICI

DELL’APPRENDIMENTO) E

SUI BES (BISOGNI

EDUCATIVI SPECIALI) PER

UN INTERVENTO

DIDATTICO ADEGUATO

Docenti Formare i docenti sull'utilizzo di un metodo cooperativo che includa gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, superando la didattica trasmissiva delle conoscenze in favore di uno sviluppo delle competenze del “saper fare, cercare e applicare”, in un’ottica di inclusione. Creazione di ambienti di apprendimento che tengano sempre in considerazione i diversi stili cognitivi e le differenti strategie di apprendimento, al fine di favorire un processo educativo didattico che ponga sempre al centro il discente in quanto tale, con le sue peculiarità e i suoi obiettivi. Costante predisposizione di un piano per l’inclusività improntato alle esigenze, sempre mutevoli, degli alunni e delle famiglie. Traduzione del Piano per l’inclusività in attività rivolte al superamento delle difficoltà di

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integrazione, al potenziamento delle abilità in alunni con disabilità e alunni con BES e per l’accoglienza e sostegno alle famiglie.

SICUREZZA E

PREVENZIONE CON

CERTIFICAZIONE FINALE

Personale della scuola e alunni

Formare il personale scolastico e gli studenti a individuare possibili fonti di rischio e a fronteggiare situazioni di pericolo sicurezza e al primo soccorso.

CORSO DI LINGUA

INGLESE CON

CERTIFICAZIONE FINALE

(LIVELLO BASE)

Docenti Sviluppare e/o potenziare nei docenti le competenze linguistiche in lingua inglese alla luce dell’introduzione nella scuola secondaria superiore dell’insegnamento di una Disciplina Non Linguistica mediante metodologia CLIL.

NUOVE PROCEDURE DI

PROTOCOLLAZIONE Personale amministrativo

Formare il personale di segreteria sulle nuove procedure, previste dalla nuova normativa, di protocollazione ed archiviazione (programma GECODOC ARGO).

ATTIVITÀ FORMATIVA

A.S. 2017/2018 PERSONALE

COINVOLTO OBIETTIVI

CORSO SU USO E

PRODUZIONE STRUMENTI

E MATERIALI INNOVATIVI

NELLA DIDATTICA

Docenti Sviluppare e/o potenziare nel personale docente la padronanza degli strumenti informatici e di specifici software e strumenti digitali (registro digitale , LIM, etc ...). Si rimanda al Piano di Miglioramento di sviluppo digitale per l’a.s. 2017/2018.

CORSO SULLA

NORMATIVA (LEGGE

107/2015; PNSD, AUTONOMIA

SCOLASTICA)

Docenti Formare e aggiornare i docenti e fornire strumenti interpretativi per la legge 107; favorire il processo di digitalizzazione delle scuole attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio al Piano nazionale Scuola digitale.

CORSO SULLA

PROGETTAZIONE PER

COMPETENZE (LIVELLO

AVANZATO)

Docenti Formare e aggiornare i docenti su aree tematiche di interesse per una maggiore efficacia dell’azione nella progettazione didattica.

CORSO SUI DSA

(DISTURBI SPECIFICI

DELL’APPRENDIMENTO) E

SUI BES (BISOGNI

EDUCATIVI SPECIALI) PER

UN INTERVENTO

DIDATTICO ADEGUATO

Docenti Formare i docenti sull'utilizzo di un metodo cooperativo che includa gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, superando la didattica trasmissiva delle conoscenze in favore di uno sviluppo delle competenze del “saper fare, cercare e applicare”, in un’ottica di inclusione. Creazione di ambienti di apprendimento che tengano sempre in considerazione i diversi stili cognitivi e le differenti strategie di apprendimento, al fine di favorire un processo educativo didattico che ponga sempre al centro il discente in quanto tale, con le sue peculiarità e i suoi obiettivi. Costante predisposizione di un piano per l’inclusività improntato alle esigenze, sempre mutevoli, degli alunni e delle famiglie. Traduzione del Piano per l’inclusività in attività rivolte al superamento delle difficoltà di integrazione, al potenziamento delle abilità in alunni con disabilità e alunni con BES e per l’accoglienza e sostegno alle famiglie.

CORSO SULLA

VALUTAZIONE DEGLI

APPRENDIMENTI

Docenti Formare e aggiornare i docenti su aree tematiche di interesse per una maggiore efficacia dell’azione didattica educativa e dei processi di valutazione.

CORSO SULLA

NORMATIVA (PSND, AUTONOMIA

SCOLASTICA)

Docenti Formare e aggiornare i docenti e fornire strumenti interpretativi per la legge dell'autonomia scolastica; favorire il processo di digitalizzazione delle scuole attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio al Piano nazionale Scuola digitale.

CORSO DI LINGUA

INGLESE CON

Docenti Sviluppare e/o potenziare nei docenti le competenze linguistiche in lingua inglese alla luce dell'introduzione nella scuola secondaria superiore

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CERTIFICAZIONE FINALE

(LIVELLO AVANZATO) dell'insegnamento di una Disciplina Non Linguistica mediante metodologia CLIL.

GESTIONE ALUNNI Personale amministrativo

Formare il personale di segreteria sul nuovo programma alunni (SCUOLA VIVA), al fine di sviluppare e potenziare la padronanza del nuovo specifico software.

ATTIVITÀ FORMATIVA A.S. 2018/2019

PERSONALE

COINVOLTO OBIETTIVI

CORSO SU USO E

PRODUZIONE STRUMENTI

E MATERIALI INNOVATIVI

NELLA DIDATTICA

Docenti Sviluppare e/o potenziare nel personale docente la padronanza degli strumenti informatici e di specifici software e strumenti digitali (registro digitale , LIM, etc ...). Si rimanda al Piano di Miglioramento di sviluppo digitale per l’a.s. 2018/2019.

CORSO SULLA

NORMATIVA (LEGGE

107/2015; PNSD, AUTONOMIA

SCOLASTICA)

Docenti Formare e aggiornare i docenti e fornire strumenti interpretativi per la legge 107; favorire il processo di digitalizzazione delle scuole attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio al Piano nazionale Scuola digitale.

CORSO SUI DSA

(DISTURBI SPECIFICI

DELL’APPRENDIMENTO) E

SUI BES (BISOGNI

EDUCATIVI SPECIALI) PER

UN INTERVENTO

DIDATTICO ADEGUATO

Docenti Formare i docenti sull'utilizzo di un metodo cooperativo che includa gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, superando la didattica trasmissiva delle conoscenze in favore di uno sviluppo delle competenze del “saper fare, cercare e applicare”, in un’ottica di inclusione. Creazione di ambienti di apprendimento che tengano sempre in considerazione i diversi stili cognitivi e le differenti strategie di apprendimento, al fine di favorire un processo educativo didattico che ponga sempre al centro il discente in quanto tale, con le sue peculiarità e i suoi obiettivi. Costante predisposizione di un piano per l’inclusività improntato alle esigenze, sempre mutevoli, degli alunni e delle famiglie. Traduzione del Piano per l’inclusività in attività rivolte al superamento delle difficoltà di integrazione, al potenziamento delle abilità in alunni con disabilità e alunni con BES e per l’accoglienza e sostegno alle famiglie.

Corso sulla pedagogia della mediazione

Docenti Conoscere i principali modelli della Mediazione Culturale. Progettare percorsi educativi con la mediazione culturale. Imparare a interrogare il proprio punto di vista.

Sicurezza e prevenzione Personale della

scuola e alunni Formare il personale scolastico e gli studenti a individuare possibili fonti di rischio e a fronteggiare situazioni di pericolo sicurezza e al primo soccorso.

Ulteriori iniziative, anche in modalità blended (in presenza e on line), potranno avvalersi degli interventi per lo sviluppo professionale dei docenti, promossi dal Programma Operativo Nazionale. Altrettanto valore assumerà l'autoaggiornamento individuale o di gruppo, prospettiva privilegiata, anche al fine di evitare modelli professionali uniformi, fare emergere identità, tendenze vocazionali e abilità “sommerse”. Altre iniziative e proposte che perverranno da varie istituzioni

(Ministero, Università, Enti locali etc …), idonee ad un arricchimento professionale, saranno oggetto di attenta valutazione. Il piano di formazione e aggiornamento dell’Istituto prevede, inoltre - previa autorizzazione - la libera adesione dei docenti, del personale amministrativo, dei collaboratori scolastici a corsi ed iniziative di formazione organizzati da altre istituzioni scolastiche, enti ed associazioni accreditati.

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FINALITÀ Garantire attività di formazione ed aggiornamento quale diritto del personale Migliorare la scuola, garantendo un servizio di qualità Migliorare la qualità degli insegnanti sviluppandone o potenziandone le competenze digitali, psico-

pedagogiche, metodologico-didattiche, organizzative e relazionali, disciplinari Favorire processi di inclusione Sostenere l'innovazione dell'Istituzione scolastica e lo sviluppo della cultura digitale Rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico per lo sviluppo delle competenze attraverso l'uso di testi

digitali, piattaforme web, materiale multimediale etc ... Favorire l'autoaggiornamento Attuare le direttive MIUR in merito ad aggiornamento e formazione Concorrere all'attuazione del Piano di miglioramento dell'Istituto (di cui al D.P.R. 80/2013) Concorrere, attraverso la formazione degli insegnanti, alla realizzazione del Piano Digitale di cui alla L.

107/15 ( art. 1 c. 56)

MONITORAGGIO DEI RISULTATI ACQUISITI I responsabili dei corsi sovrintenderanno al monitoraggio delle attività di formazione ed alla verifica dei suoi risultati effettivi. Dovranno in seguito rendicontare in merito ai corsi di formazione ai quali hanno partecipato i docenti e alle eventuali criticità riscontrate.

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PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (IeFP)

Gli Istituti Professionali statali possono fornire percorsi di qualifica di IeFP in regime di sussidiarietà, sulla base del D.P.R. n. 87/2010 e dell’Accordo Territoriale tra Assessorato Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia del 26 gennaio 2011 e delle successive integrazioni. Gli studenti iscritti ai percorsi quinquennali degli IP finalizzati all’acquisizione dei Diplomi possono conseguire, al termine del terzo anno, anche i titoli di Qualifica professionale regionale. I percorsi IeFP possono essere riassunti nel seguente grafico:

L’Accordo del 29 aprile 2010 ha ridefinito le sottoelencate figure professionali, nonché i relativi standard formativi delle competenze tecnico-professionali di riferimento nazionale per i percorsi di Istruzione E Formazione Professionale.

La nostra scuola propone i seguenti percorsi:

FIGURE PROFESSIONALI PER I PERCORSI TRIENNALI

OPERATORE ELETTRONICO: conosce gli apparati elettronici, li utilizza all’interno dei cicli di produzione, li collauda, li realizza governandoli con sistemi a microprocessori e sa operare nella loro manutenzione.

OPERATORE MECCANICO: interviene, a livello esecutivo, nel processo di produzione meccanica con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività.

OPERATORE ELETTRICO: ha le competenze relative all'installazione e manutenzione di impianti elettrici civili e industriali e di impianti fotovoltaici; si occupa della posa delle canalizzazioni, del cablaggio, della preparazione del quadro elettrico, della verifica e del collaudo dell'impianto.

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DEFINIZIONE DEI PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO

L'alternanza scuola lavoro è una combinazione di attività scolastica e di esperienze assistite sul posto di lavoro (o in situazioni lavorative simulate), progettate sul piano didattico in collaborazione col mondo del lavoro. Nasce dal superamento della separazione tra l'aula e il momento applicativo e si basa su una concezione in cui educazione formale, informale ed esperienza di lavoro si combinano in un unico progetto formativo. L’Istituto Fermi di Aragona è sempre stato sempre sensibile nel garantire i percorsi di alternanza scuola lavoro ai propri studenti, in maniera facoltativa, per adeguare la risposta formativa all’evoluzione della società. Con la Legge 107/2015 questo nuovo approccio alla didattica, rivolto a tutti gli studenti del secondo biennio e dell'ultimo anno, diventa obbligatorio e

prevede un percorso di alternanza che diventa un supporto sia all'orientamento alle scelte future, sia alla motivazione allo studio; inoltre, tale metodologia didattica innovativa offre la possibilità di acquisire competenze spendibili nel mercato del lavoro. Le fonti di finanziamento utilizzate dalla scuola per realizzare percorsi di alternanza derivano per la quasi totalità dal Ministero dell’istruzione, università e ricerca (MIUR) in base alle quali la scuola potrebbe prevedere rimborsi spese agli studenti in itinere. Le attività di stage secondo le linee guida del Miur prevedono la possibilità di effettuare alternanza anche nei mesi di sospensione di attività didattica, pertanto la nostra scuola utilizzerà per la maggior parte tale modalità.

FINALITÀ

Attuare modalità di apprendimento flessibili ma equivalenti a quelle tradizionali che colleghino i due mondi formativi: scuola e azienda.

Arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro.

Favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi, gli stili di apprendimento individuali.

Realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e della società civile.

Creare un’occasione di confronto tra le nozioni apprese con lo studio delle discipline scolastiche e l’esperienza lavorativa

Correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. Favorire la comunicazione con persone che rivestono ruoli diversi all’interno della società e del mondo del lavoro. Sviluppare le principali caratteristiche e le dinamiche che sono alla base del lavoro in azienda (fare squadra,

relazioni interpersonali, rapporti gerarchici, fattori che determinano il successo). Far emergere nello studente la consapevolezza dell’appartenenza ad una comunità sociale e professionale, far

sviluppare una precisa identità quale membro di un’organizzazione e costruire una nuova cultura del lavoro.

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OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI

In relazione con le finalità espresse, considerando che i progetti devono caratterizzarsi per una forte valenza educativa ed innestarsi in un processo di costruzione della personalità per formare un soggetto orientato verso il futuro, gli obiettivi sono i seguenti:

favorire la maturazione e l’autonomia dello studente; favorire l’acquisizione di capacità relazionali; fornire elementi di orientamento professionale: integrare i saperi didattici con saperi operativi; acquisire elementi di conoscenza critica della complessa società contemporanea; rafforzare nelle alunne e negli alunni l’autostima e la capacità di progettare il proprio futuro; sviluppare e favorire la socializzazione in un ambiente nuovo; promuovere un atteggiamento critico e autocritico rispetto alle diverse situazioni di apprendimento; promuovere il senso di responsabilità e rafforzare il rispetto delle regole; favorire la motivazione e la rimotivazione allo studio; rendere gli studenti consapevoli che la propria realizzazione nel mondo del lavoro è legata anche alle conoscenze, alle competenze e alle capacità acquisite durante il percorso scolastico;

acquisire atteggiamenti positivi verso l’assunzione di iniziative, l’elaborazione di progetti professionali personalizzati;

acquisire capacità di valutare le opportunità economiche, sociali e professionali del territorio; rapportarsi con il territorio e con le aziende che si rendono disponibili allo stage, anche mediante visite brevi, incontri con imprenditori e con responsabili di singoli di imprese piccole, medie e grandi.

MODALITÀ ORGANIZZATIVE

FORMAZIONE IN AULA La formazione in aula ha lo scopo di fare acquisire competenze socio-relazionali, far conoscere le tecniche per comunicare in azienda e le norme specifiche della sicurezza sul lavoro. Inoltre, fornirà le conoscenze di base del sistema azienda. Verranno utilizzate le seguenti metodologie didattiche: lezioni partecipate, lavori di gruppo, problem-solving.

IMPRESA FORMATIVA

SIMULATA La metodologia dell'Impresa Formativa Simulata (IFS) consente l'apprendimento di processi di lavoro reali attraverso la simulazione della costituzione e gestione di imprese virtuali che operano in rete, assistite da aziende reali. Un modo nuovo e stimolante di approfondire contenuti ed avvicinarsi al mondo del lavoro in modo interattivo e divertente, attraverso un pratico ambiente di simulazione che riduce la distanza tra l'esperienza teorica e quella pratica.

STAGE IN AZIENDA, ENTI

PUBBLICI E PRIVATI, TERZO

SETTORE, PRIVATO SOCIALE, PARTECIPAZIONE A FIERE,

EVENTI, VIAGGI STUDIO • Durante lo stage aziendale

l'alunno avrà la possibilità di inserirsi nel contesto lavorativo, visitare e osservare situazioni pratiche di lavoro, eseguire operativamente le attività previste nel progetto formativo. Inoltre, potrà applicare/sperimentare le proprie capacità di relazionarsi con modalità collaborative in un contesto di lavoro, infine, applicare le conoscenze acquisite in aula nell’attività di Alternanza.

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Il periodo di alternanza scuola-lavoro si articola in 400 ore in tre anni, in particolare il nostro istituto ha previsto la realizzazione di un percorso triennale suddiviso in 160 ore per le classi terze, 160 ore per le classi quarte e 80 ore per le classi quinte. Tale suddivisione è stata modulata al fine di ridurre alle classi quinte il carico orario, in previsione della preparazione agli esami di Stato.

Suddivisione monte ore Ore totali Formazione in aula Impresa simulata Stage aziendali

Terze classi 160 40 20 100

Quarte classi 160 40 20 100

Quinte classi 80 40 20 20

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FASE DI PROGETTAZIONE

FASE DI REALIZZAZIONE

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Di rilevante importanza è il rapporto con le aziende, gli enti, le istituzioni che partecipano al progetto. I percorsi in alternanza sono sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica o formativa; gli studenti non vengono “mandati in azienda”, come avviene durante uno stage o un tirocinio, ma l’azienda partecipa alle attività di formazione sia all’interno della scuola sia nella propria sede. Le aziende sono invitate a collaborare nella scelta dei percorsi, ma non possono imporre i loro metodi, i loro tempi o contenuti che il consiglio di classe non ritiene adeguati al progetto educativo/formativo elaborato. Di seguito. vengono elencate le aziende coinvolte nei progetti di alternanza:

RISULTATI ATTESI

Al termine dell’attività prevista dal percorso di alternanza scuola-lavoro sono attesi, per ciascuno degli studenti che vi hanno partecipato, i seguenti risultati:

l’acquisizione di una diversa comprensione della differenza esistente tra l’apprendimento scolastico delle nozioni connesse alla dimensione organizzativa dell’impresa e l’esercizio delle attività che questa

organizzazione prevede nel reale contesto lavorativo, superando il tradizionale distacco tra la teoria (il pensare) e la pratica (il fare) attraverso la comprensione delle connessioni tra le due componenti

del sapere tecnico;

la crescita dell’auto-stima dello studente e la conseguente acquisizione di un atteggiamento positivo e di una maggiore motivazione nei confronti del percorso scolastico più complessivo in conseguenza di un

diverso modo di apprendere, capace di valorizzare il suo apporto individuale in un processo di valutazione che vede coinvolte figure diverse, con strumenti diversi da quelli tradizionalmente

adottati nell’istituzione scolastica;

la progressiva acquisizione delle competenze formali e non formali che andranno ad arricchire la figura professionale corrispondente a quella attestata dalla qualifica ottenuta al termine del ciclo

formativo;

la capacità di orientarsi correttamente nei percorsi connessi con lo sviluppo del proprio progetto di vita, avendo a disposizione maggiori strumenti per le scelte connesse all’alternativa tra la prosecuzione

degli studi ovvero l’accesso al mondo del lavoro, forte di un’esperienza maturata, spendibile anche in termini di curriculum vitae;

Rientrano tra i risultati attesi anche quelli relativi all’istituzione scolastica, di seguito riportati:

il diverso approccio con il mondo del lavoro in conseguenza di un percorso di collaborazione strutturata che, oltre che accrescere il capitale sociale a disposizione della scuola, migliora la

capacità di intrattenere un dialogo formativo con le diverse figure delle imprese che partecipano al progetto con compiti di codecisione e di tutoraggio;

AZIENDE COINVOLTE

NOBIL METAL S.P.A. CASA DELLA

SPERANZA

AGRIGENTO

CASA DI RIPOSO “OASI SACRO CUORE

RHEIN 83 SRL COOPERATIVA

SOCIALE “FAMILIA” ARPA

CNA OSPEDALE SAN

GIOVANNI DI DIO ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

ENERFREE COINFINDUSTRIA CASA DI RIPOSO “ZIRAFA”

CAMPIONE INDUSTRIES COMUNE DI

ARAGONA ANTLO

FIRBIMATIC CAMERA DI

COMMERCIO DI

AGRIGENTO

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l’affinamento della capacità dei docenti di misurarsi con una didattica di tipo orientativo anche nei percorsi non connessi con l’alternanza scuola-lavoro, pervenendo ad un approccio alla cultura

d’impresa frutto, anche, delle esperienze progressivamente maturate;

l’adozione di meccanismi di progettazione, realizzazione, monitoraggio e valutazione di processi nelle loro diverse fasi, estendibili, progressivamente, al complesso delle attività didattiche

dell’istituto.

MODALITÀ DI ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE

Oggetto della valutazione è la crescita di ogni studente coinvolto nel progetto. Ogni studente deve essere valutato tenendo conto delle sue capacità e attitudini, del suo learning style e dei suoi interessi. Vanno osservati soprattutto i cambiamenti che si riferiscono a fattori non riproducibili nella vita d’aula e attinenti ad esperienze lavorative/professionali che possono fornire indicazioni utili per l’orientamento del ragazzo nelle scelte che dovrà compiere dopo il diploma. Le competenze acquisite saranno oggetto di valutazioni oggettive, da inserire nel portfolio dello studente. La certificazione di tali competenze e abilità avverrà mediante modulistica opportunamente redatta in sede di progettazione. Qualora il tirocinio sia effettuato nei mesi estivi la valutazione dello studente viene sospesa in attesa della conclusione del percorso. Si utilizzeranno le seguenti tipologie di verifiche:

• Verifica delle presenze in classe e durante le visite guidate • Verifica attraverso questionari a risposte aperte e chiuse • Verifica tramite relazioni illustrative anche mediante tecniche informatiche quali presentazioni in

Power-Point • Scheda di valutazione dell’azienda compilata dal tutor aziendale • Scheda di autovalutazione dell’allievo

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PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

PIANO DI (MIGLIORAMENTO) SVILUPPO DIGITALE PROPOSTO DALL’ANIMATORE DIGITALE (commi 56-61 legge 107/2015)

L’obiettivo a lungo termine è quello di supportare, agendo su diversi aspetti, l’allontanamento dal modello di lezione tradizionale frontale dell’insegnante, per avvicinarsi ad un modello in cui l’alunno è protagonista attivo del processo di apprendimento, in quanto costruisce il sapere attraverso esperienza e indagine.

Il digitale non è da confondersi con l’attrezzatura informatica presente o carente nell’Istituto, ma è piuttosto un approccio culturale che si ripercuote sui metodi di insegnamento e apprendimento. L’uso degli strumenti tecnologici aiuta questo tipo di didattica, perché è più motivante, economico in termini di risorse e di tempo. Il cambio di prospettiva nell’insegnamento consente alla scuola di avvicinarsi ed integrarsi con la realtà odierna, che è complessa e “connessa”. Tuttavia, non si tratta di addestramento all’uso del digitale, ma di sensibilizzare i futuri adulti ad un uso consapevole degli strumenti tecnologici.

Il piano prevede tre aree di intervento: FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso

l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi;

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa;

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure. L’intenzione è quella di migliorare la comunicazione e la condivisione di buone pratiche scolastiche già in essere, per sostenere una comunità educante più consapevole e ancora più motivata e propositiva.

PIANO TRIENNALE

Le azioni, di seguito riportate, sono da sviluppare per ogni anno del triennio 2016/2019: utilizzo spazio cloud Classeviva; utilizzo di spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle

buone pratiche (Google apps for Education); azione di segnalazione di eventi - opportunità formative in ambito digitale; azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli

anni successivi;

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partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali, anche attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche/Enti/Associazioni/Università;

partecipazione comunità E-twinning; ricerca, selezione, organizzazione e condivisione di contenuti didattici e di informazioni; sperimentazione di nuove metodologie; diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica in accordo con i docenti di settore; azioni per colmare il divario digitale femminile.

2016/2017:

formazione (docenti, alunni e personale ATA) per utilizzo spazi cloud (classeviva, Drive e altro) condivisi e documentazione di sistema;

formazione di base sulle metodologie e sull'uso degli ambienti per la Didattica Digitale Integrata, anche in relazione all’adesione alle linee della rete Avanguardie Educative;

documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD; ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale integrazione/revisione; biblioteca scolastica come ambiente mediale; formazione per docenti e per gruppo di studenti per la realizzazione di video, utili alla didattica e alla

documentazione di eventi/progetti di Istituto; scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile, gli ambienti digitali e l’uso di dispositivi

individuali a scuola (a tal riguardo, si attendono le linee guida che il Miur, in collaborazione con Agid e il Garante per la Privacy, svilupperà per promuovere il BYOD, identificando i possibili usi misti dei dispositivi privati nelle attività scolastiche);

formazione avanzata per l’uso degli strumenti tecnologici in dotazione alla scuola: � aule LIM, � nuovi spazi flessibili;

workshop per tutti i docenti su: � utilizzo di testi digitali; � adozione di metodologie didattiche innovative; � creazione e validazione di object learning; � utilizzo di pc, tablet e Lim nella didattica quotidiana; � strumenti e metodologie per l’inclusione degli studenti con bisogni speciali; � strumenti e metodologie per l’inclusione di studenti di origine straniera.

2017/2018: formazione per la creazione da parte di ogni studente del proprio e-portfolio, atto anche alla

registrazione delle attività svolte nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro; sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa; promuovere la costruzione di laboratori per stimolare la creatività, aperti in orario extrascolastico: � creazione di video-lab/radio-lab; � creazione di spazi didattici per la peer education; � creazione del giornalino digitale di Istituto;

workshop per gli studenti e le famiglie sulla cittadinanza digitale; sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: webquest, flipped classroom; creazione di repository disciplinari di video per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura della

comunità docenti; costruire curricola verticali per l’acquisizione di competenze digitali, soprattutto trasversali; autorevolezza e qualità dell’informazione, copyright e privacy; costruzione di curricola digitali.

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2018/2019: elaborazione di lavori in team e di coinvolgimento della comunità (famiglie, associazioni, ecc.); creazione di reti e consorzi sul territorio, a livello nazionale e internazionale; realizzazione di workshop e programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti, famiglie, comunità. Introduzione ai vari linguaggi mediali e alla loro interazione sistemica per generare il cambiamento nella realtà scolastica; offrire uno spazio gratuito aperto al territorio in orario extrascolastico per approfondimento competenze nuove tecnologie; costruire un portfolio per certificare le competenze acquisite; individuare, attraverso uno studio del territorio, della sua vocazionalità, della realtà imprenditoriale esistente, dei vecchi mestieri in via di estinzione, le possibilità di sviluppo e di integrazione con le nuove tecnologie digitali, sostenendo così il made in Italy; cogliere opportunità che derivano dall’uso consapevole della Rete per affrontare il problema del digital divide, legato alla mancanza di competenze in ambito ICT e Web; dotare l’Istituto di una stampante 3D per consentire l’analisi della realtà in 3 dimensioni, per potenziare le competenze espressive e progettuali; risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali.

VALUTAZIONE DEL PTOF

La valutazione del Piano triennale dell’Offerta Formativa è un processo che coinvolge tutta la comunità nella quale l’istituto opera. Attraverso forme di consultazione, come questionari, già adottati per l’elaborazione del RAV, verrà richiesta una valutazione a docenti, studenti, genitori, personale e, in generale, stakeholders circa le risultanze delle attività e i progetti realizzati

dall’Istituto. Le indicazioni serviranno come elemento regolatore della programmazione futura. Il processo di valutazione del PTOF è in correlazione con il Piano di miglioramento. Si cercherà, gradualmente, di allineare le risultanze del RAV con gli obiettivi del PTOF, in modo da dare piena organicità alle attività della scuola.

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Profili culturali e risProfili culturali e risProfili culturali e risProfili culturali e risultati di apprendimento dei percorsi del settore “tecnologico”ultati di apprendimento dei percorsi del settore “tecnologico”ultati di apprendimento dei percorsi del settore “tecnologico”ultati di apprendimento dei percorsi del settore “tecnologico”

IndirizzoIndirizzoIndirizzoIndirizzo

Profilo Profilo Profilo Profilo

prprprproooofessionalefessionalefessionalefessionale

Il Diplomato in “Chimica, Materiali e Biotecnologie”: - ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico-biologiche, nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario; - ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio ambientale e sanitario. È in grado di: - collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella gestione e nel controllo dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per l’analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale; - integrare competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all’innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese; - applicare i principi e gli strumenti in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi; - collaborare nella pianificazione, gestione e controllo delle strumentazioni di laboratorio di analisi e nello sviluppo del processo e del prodotto; - verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell’area di competenza; controllare il ciclo di produzione utilizzando software dedicati, sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti; - essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate. Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Chimica e materiali”, “Biotecnologie ambientali” e “Biotecnologie sanitarie”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell’articolazione “Chimica e materiali” vengono identificate, acquisite e approfondite, nelle attività di

Il Profilo Educativo Culturale Professionale, PECUP, di questo settore ha le seguenti finalità: a) la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la molteplicità dei

saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni;

b) lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio; c) l’esercizio della responsabilità personale e sociale.

L’identità degli istituti tecnici, esplicitata nel Regolamento del Ministero, è connotata, in linea con le indicazioni dell’Unione Europea, da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico, acquisita attraverso saperi e competenze sia dell’area di

istruzione generale sia dell’area di indirizzo. L’area di istruzione generale fornisce ai giovani una preparazione di base su cui innestare conoscenze teoriche e applicative e abilità

cognitive proprie dell’area di indirizzo: ⇒ la cultura generale è necessaria alla formazione delle persone e dei cittadini e include una forte attenzione ai temi del lavoro e

delle tecnologie; ⇒ la costruzione di una professionalità moderna richiede il possesso di competenze tecniche, competenze comunicative e

relazionali da collegare alla cultura tecnica e alle altre culture, per saper valutare il valore e le conseguenze dell’uso delle tecnologie nella società.

Il peso dell’area di istruzione generale è maggiore nel primo biennio ove, in raccordo con l’area di indirizzo, esplica una funzione orientativa in vista delle scelte future, mentre decresce nel secondo biennio e nel quinto anno, dove svolge una funzione formativa, più legata a contesti specialistici, per consentire, nell’ultimo anno una scelta responsabile per l’inserimento nel mondo del lavoro o

il prosieguo degli studi. Le discipline di indirizzo sono presenti nel percorso fin dal primo biennio in funzione orientativa e concorrono a far acquisire

agli studenti i risultati di apprendimento dell’obbligo di istruzione; si sviluppano nel successivo triennio con gli approfondimenti specialistici che sosterranno gli studenti nelle loro scelte professionali e di studio.

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laboratorio, le competenze relative alle metodiche per la preparazione e per la caratterizzazione dei sistemi chimici, all’elaborazione, realizzazione e controllo di progetti chimici e biotecnologici e alla progettazione, gestione e controllo di impianti chimici. Nell’articolazione “Biotecnologie ambientali” vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative al governo e controllo di progetti, processi e attività, nel rispetto delle normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro, e allo studio delle interazioni fra sistemi energetici e ambiente, specialmente riferite all’impatto ambientale degli impianti e alle relative emissioni inquinanti. Nell’articolazione “Biotecnologie sanitarie” vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative alle metodiche per la caratterizzazione dei sistemi biochimici, biologici, microbiologici e anatomici e all’uso delle principali tecnologie sanitarie nel campo biomedicale, farmaceutico e alimentare, al fine di identificare i fattori di rischio e causali di patologie e applicare studi epidemiologici, contribuendo alla promozione della salute personale e collettiva. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Chimica, Materiali e Biotecnologie” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1 – Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate. 2 – Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali. 3 – Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni. 4 – Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate. 5 – Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e biotecnologici. 6 – Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio. 7 – Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza. In relazione a ciascuna delle articolazioni le competenze elencate sono sviluppate coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento.

ORE SETTIMANALI DI LEZIONE DISCIPLINE 1° BIENNIO 2° BIENNIO 5° ANNO

AREA GENERALE 1° 2° 3° 4° 5° Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2

Geografia generale ed economica 1 Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 RC o attività alternative 1 1 1 1 1

AREA DI INDIRIZZO Scienze integrate (Fisica) 3 3

Scienze integrate (Chimica) 3 3 Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3

Tecnologie informatiche 3 Scienze e tecnologie applicate 3 Complementi di matematica 1 1

ARTICOLAZIONE “CHIMICA E MATERIALI” Chimica analitica e strumentale 7 6 8 Chimica organica e biochimica 5 5 3 Tecnologie chimiche industriali 4 5 6

ARTICOLAZIONE “BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI” Chimica analitica e strumentale 4 4 4 Chimica organica e biochimica 4 4 4

Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale 6 6 6

Fisica ambientale 2 2 3 ARTICOLAZIONE “BIOTECNOLOGIE SANITARIE”

Chimica analitica e strumentale 3 3 Chimica organica e biochimica 3 3 4

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Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo sanitario 4 4 4 Igiene, anatomia, Fisiologia, Patologia 6 6 6

Legislazione sanitaria 3 TOTALE ORE SETTIMANALI 33 32 32 32 32

di cui in compresenza (laboratorio) 8 17 10

IndirizzoIndirizzoIndirizzoIndirizzo “ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA”

Profilo professionaleProfilo professionaleProfilo professionaleProfilo professionale

Il Diplomato in “Elettronica ed Elettrotecnica”: - ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione; - nei contesti produttivi d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo di sistemi elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione. È grado di: - operare nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi; - sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati

elettronici; - utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato; - integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione; - intervenire nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonti alternative, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza; - nell’ambito delle normative vigenti, collaborare al mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti e dell’organizzazione produttiva delle aziende. Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Elettronica”, “Elettrotecnica” e “Automazione”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. In particolare, sempre con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita nell’articolazione “Elettronica” la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi e circuiti elettronici; nell’articolazione “Elettrotecnica” la progettazione, realizzazione e gestione di impianti elettrici civili e industriali e, nell’articolazione “Automazione”, la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi di controllo. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Elettronica ed Elettrotecnica” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1– Applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche i procedimenti dell’elettrotecnica e dell’elettronica. 2 – Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi. 3 – Analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle apparecchiature elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento. 4 – Gestire progetti. 5 – Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. 6 – Utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione. 7 – Analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici. In relazione alle articolazioni: ”Elettronica”, “Elettrotecnica” ed “Automazione”, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento.

ORE SETTIMANALI DI LEZIONE DISCIPLINE 1° BIENNIO 2° BIENNIO 5° ANNO

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AREA GENERALE 1° 2° 3° 4° 5° Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2

Geografia generale ed economica

1

Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)

2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 RC o attività alternative 1 1 1 1 1

AREA DI INDIRIZZO Scienze integrate (Fisica)

3 3

Scienze integrate (Chimica) 3 3 Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica

3 3

Tecnologie informatiche 3 Scienze e tecnologie

applicate 3

Complementi di matematica 1 1 Tecnologie e progettazione

di sistemi elettrici ed elettronici

5 5 6

AREA DI INDIRIZZO ARTICOLAZIONE “ELETTRONICA” ED “ELETTROTECNICA”

Elettrotecnica ed Elettronica

7 6 6

Sistemi automatici 4 5 5 ARTICOLAZIONE “AUTOMAZIONE”

Elettrotecnica ed Elettronica

7 5 5

Sistemi automatici 4 6 6 TOTALE ORE

SETTIMANALI 33 32 32 32 32

di cui in compresenza (laboratorio)

8 17 10

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IndirizzoIndirizzoIndirizzoIndirizzo “MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA”

Profilo Profilo Profilo Profilo

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Il Diplomato in Meccanica, Meccatronica ed Energia: - ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni; inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici. Nelle attività produttive d’interesse, egli collabora nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi; interviene nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi; è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali. È in grado di: - integrare le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione; interviene nell’automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi; - intervenire, relativamente alle tipologie di produzione, nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell’energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente; - agire autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale; - pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati, documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d’uso. Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Meccanica e meccatronica” ed “Energia”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell’articolazione “Meccanica e meccatronica” sono approfondite, nei diversi contesti produttivi, le tematiche generali connesse alla progettazione, realizzazione e gestione di apparati e sistemi e alla relativa organizzazione del lavoro. Nell’articolazione “Energia” sono approfondite, in particolare, le specifiche problematiche collegate alla conversione e utilizzazione dell’energia, ai relativi sistemi tecnici e alle normative per la sicurezza e la tutela dell’ambiente. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Meccanica, Meccatronica ed Energia” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze. 1 – Individuare le proprietà dei materiali in relazione all’impiego, ai processi produttivi e ai trattamenti. 2 – Misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna strumentazione. 3 – Organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di controllo e collaudo del prodotto. 4 – Documentare e seguire i processi di industrializzazione. 5 – Progettare strutture, apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici, e analizzarne le risposte alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura. 6 – Progettare, assemblare, collaudare e predisporre la manutenzione di componenti, di macchine e di sistemi termotecnici di varia natura. 7 – Organizzare e gestire processi di manutenzione per i principali apparati dei sistemi di trasporto, nel rispetto delle relative procedure. 8 – Definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicata ai processi produttivi. 9 – Gestire ed innovare processi correlati a funzioni aziendali. 10 – Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della qualità e della sicurezza. In relazione alle articolazioni: ”Meccanica e meccatronica” ed “Energia”, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento.

ORE SETTIMANALI DI LEZIONE DISCIPLINE 1° BIENNIO 2° BIENNIO 5° ANNO

AREA GENERALE 1° 2° 3° 4° 5° Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2

Geografia generale ed economica 1

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Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 RC o attività alternative 1 1 1 1 1 AREA DI INDIRIZZO Scienze integrate (Fisica) 3 3

di cui in compresenza 2* Scienze integrate (Chimica) 3 3

di cui in compresenza 2* Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3

di cui in compresenza 2* Tecnologie informatiche 3

di cui in compresenza 2* Complementi di matematica 1 1

ARTICOLAZIONE “MECCANICA E MECCATRONICA” Meccanica, macchine ed energia 4 4 4

Sistemi e automazione 4 3 3 Tecnologie meccaniche di processo e prodotto 5 5 5

Disegno, progettazione e organizzazione industriale 3 4 5 ARTICOLAZIONE “ENERGIA

Meccanica, macchine ed energia 5 5 5 Sistemi e automazione 4 4 4

Tecnologie meccaniche di processo e prodotto 4 2 2 Impianti energetici, disegno e progettazione 3 5 6

TOTALE ORE SETTIMANALI 33 32 32 32 32 * Le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.

** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.

IndirizzoIndirizzoIndirizzoIndirizzo “INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI “

Profilo Profilo Profilo Profilo

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Il Diplomato in “Informatica e Telecomunicazioni”: - ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione; - ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si rivolgono all’analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali; - ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che possono rivolgersi al software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”; - collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”). È in grado di: - collaborare, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle imprese; - collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale; - esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team, un approccio razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, nell’analisi e nella realizzazione delle soluzioni; - utilizzare a livello avanzato la lingua inglese per interloquire in un ambito professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione; - definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d’uso. Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Informatica” e “Telecomunicazioni”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. In particolare, con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita nell’articolazione “Informatica” l’analisi, la comparazione e la progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche. Nell’articolazione “Telecomunicazioni”,viene approfondita l’analisi, la comparazione, la progettazione,

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installazione e gestione di dispositivi e strumenti elettronici e sistemi di telecomunicazione, lo sviluppo di applicazioni informatiche per reti locali e servizi a distanza. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Informatica e Telecomunicazioni” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze. 1 – Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali. 2 – Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di telecomunicazione. 3 – Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza. 4 – Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. 5 – Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti. 6 – Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza. In relazione alle articolazioni ”Informatica” e “Telecomunicazioni”, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento.

ORE SETTIMANALI DI LEZIONE DISCIPLINE 1° BIENNIO 2° BIENNIO 5° ANNO

AREA GENERALE 1° 2° 3° 4° 5° Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2

Geografia generale ed economica 1 Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 RC o attività alternative 1 1 1 1 1

AREA DI INDIRIZZO Scienze integrate (Fisica) 3 3

di cui in compresenza 2* Scienze integrate (Chimica) 3 3

di cui in compresenza 2* Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3

di cui in compresenza 2* Tecnologie informatiche 3

di cui in compresenza 2* Scienze e tecnologie applicate** 3 DISCIPLINE COMUNI ALLE ARTICOLAZIONI “INFORMATICA” E “TELECOMUNICAZIONI” Complementi di matematica 1 1

Sistemi e reti 4 4 4 Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di

telecomunicazioni 3 3 4

Gestione progetto, organizzazione d’impresa 3 ARTICOLAZIONE “INFORMATICA”

Informatica 6 6 6 Telecomunicazioni 3 3

ARTICOLAZIONE “TELECOMUNICAZIONI” Informatica 3 3

Telecomunicazioni 6 6 6 TOTALE ORE SETTIMANALI 33 32 32 32 32

* Le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. ** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.

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ISTITUTO PROFESSIONALE

ProfiliProfiliProfiliProfili culturali e risultati di apprendimento dei percorsi del settore “servizi”culturali e risultati di apprendimento dei percorsi del settore “servizi”culturali e risultati di apprendimento dei percorsi del settore “servizi”culturali e risultati di apprendimento dei percorsi del settore “servizi”

IndirizzoIndirizzoIndirizzoIndirizzo ””””SERVIZI SOCIO-SANITARI”

Profilo Profilo Profilo Profilo

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Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo Servizi socio-sanitari possiede le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale.

È in grado di: ⇒ partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso

l’interazione con soggetti istituzionali e professionali; ⇒ rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso idonee strutture; ⇒ intervenire nella gestione dell’impresa socio-sanitaria e nella promozione di reti di servizio per attività

di assistenza e di animazione sociale; ⇒ applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria; ⇒ organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli; ⇒ interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento; ⇒ individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della vita

quotidiana; ⇒ utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato nell’ottica

del miglioramento e della valorizzazione delle risorse. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nei Servizi socio-sanitari consegue i

risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. ⇒ Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-sanitari del

territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità. ⇒ Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la fruizione

autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio. ⇒ Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare

strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali. ⇒ Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e

della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone. ⇒ Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale.

II profilo del settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire con autonomia e responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e le altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro. Tali

connotazioni si realizzano mobilitando i saperi specifici e le altre qualità personali coerenti con l’indirizzo di studio. Gli studenti, a conclusione del percorso formativo di studio, sono in grado di:

⇒ riconoscere nell’evoluzione dei processi dei servizi le componenti culturali, sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti locali e globali;

⇒ cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull’evoluzione dei bisogni e sull’innovazione dei processi di servizio;

⇒ essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, per fornire un servizio il più possibile personalizzato;

⇒ sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell’esercizio del proprio ruolo;

⇒ operare in équipe e integrare le proprie competenze con le altre figure professionali per erogare un servizio di qualità; ⇒ contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario nell’osservanza degli aspetti deontologici del servizio;

⇒ applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio;

⇒ intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e l’esercizio del controllo di qualità.

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⇒ Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare la qualità della vita.

⇒ Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati.

⇒ Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo. ⇒ Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del

monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi.

ORE SETTIMANALI DI LEZIONE

DISCIPLINE 1° BIENNIO 2° BIENNIO 5° ANNO

AREA GENERALE 1° 2° 3° 4° 5° Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3 Geografia generale ed economica 1

Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 RC o attività alternative 1 1 1 1 1 AREA DI INDIRIZZO

ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI Scienze integrate (Fisica) 2

Scienze integrate (Chimica) 2 Scienze umane e sociali 4 4

di cui in compresenza 2** Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche 2

di cui in compresenza 1** Educazione musicale 2 di cui in compresenza 1**

Metodologie operative 2* 2* 3* Seconda lingua straniera 2 2 3 3 3

Igiene e cultura medico-sanitaria 4 4 4 Psicologia generale ed applicata 4 5 5

Diritto e legislazione socio-sanitaria 3 3 3 Tecnica amministrativa ed economia sociale 2 2

TOTALE ORE SETTIMANALI 33 32 32 32 32 ** Le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.

* Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.

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IndirizzoIndirizzoIndirizzoIndirizzo INDIRIZZO “SERVIZI SOCIO-SANITARI” ARTICOLAZIONE: ODONTOTECNICO

Profilo Profilo Profilo Profilo

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Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo Servizi socio-sanitari, nell’articolazione “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, Odontotecnico”, possiede le competenze necessarie per predisporre nel laboratorio odontotecnico, nel rispetto della normativa vigente, apparecchi di protesi dentaria, su modelli forniti da professionisti sanitari abilitati. È in grado di: ⇒ applicare tecniche di ricostruzione impiegando in modo adeguato materiali e leghe per rendere il lavoro funzionale, apprezzabile esteticamente e duraturo nel tempo; ⇒ osservare le norme giuridiche, sanitarie e commerciali che regolano l’esercizio della professione; ⇒ dimostrare buona manualità e doti relazionali per interagire positivamente con i clienti; ⇒ aggiornare costantemente gli strumenti di ausilio al proprio lavoro, nel rispetto delle norme giuridiche

e sanitarie che regolano il settore. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’articolazione consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. ⇒ Utilizzare le tecniche di lavorazione necessarie a costruire tutti i tipi di protesi: provvisoria, fissa e

mobile. ⇒ Applicare le conoscenze di anatomia dell’apparato boccale, di biomeccanica, di fisica e di chimica per la

realizzazione di un manufatto protesico. ⇒ Eseguire tutte le lavorazioni del gesso sviluppando le impronte e collocare i relativi modelli sui dispositivi

di registrazione occlusale. ⇒ Correlare lo spazio reale con la relativa rappresentazione grafica e convertire la rappresentazione grafica

bidimensionale in un modello a tre dimensioni. ⇒ Adoperare strumenti di precisione per costruire, levigare e rifinire le protesi. ⇒ Applicare la normativa del settore con riferimento alle norme di igiene e sicurezza del lavoro e di

prevenzione degli infortuni. ⇒ Interagire con lo specialista odontoiatra. ⇒ Aggiornare le competenze relativamente alle innovazioni scientifiche e tecnologiche nel rispetto della

vigente normativa. ORE SETTIMANALI DI LEZIONE

DISCIPLINE 1° BIENNIO 2° BIENNIO 5° ANNO

AREA GENERALE 1° 2° 3° 4° 5° Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2

Geografia generale ed economica 1 Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 RC o attività alternative 1 1 1 1 1 AREA DI INDIRIZZO Scienze integrate (Fisica) 2 2

Scienze integrate (Chimica) 2 2

Anatomia – Fisiologia - Igiene 2 2 2 Gnatologia 2 3

Rappresentazione e Modellazione odontotecnica 2 2 4 4 di cui in compresenza 4** 4**

Diritto e pratica commerciale – Legislazione socio-sanitaria 2 Esercitazioni di laboratorio di odontotecnica 4* 4* 7* 7* 8*

Scienze dei materiali dentali e laboratorio 4 4 4 di cui in compresenza 2** 2** 2**

TOTALE ORE SETTIMANALI 33 32 32 32 32 ** Le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.

* Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.

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IndirizzoIndirizzoIndirizzoIndirizzo INDIRIZZO “SERVIZI SOCIO-SANITARI” ARTICOLAZIONE: OTTICO

Profilo Profilo Profilo Profilo

prprprproooofessionalefessionalefessionalefessionale

Il Diplomato di istruzione professionale, nell’articolazione “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, Ottico” dell’indirizzo “Servizi socio-sanitari”, possiede le competenze di ottica ed oftalmica necessarie per realizzare, nel laboratorio oftalmico, ogni tipo di soluzione ottica personalizzata e per confezionare, manutenere e commercializzare occhiali e lenti, nel rispetto della normativa vigente. È in grado di : - utilizzare in modo adeguato materiali, leghe, strumentazioni e tecniche di lavorazione e ricostruzione indispensabili per preparare ausili e/o presidi sanitari con funzione correttiva, sostitutiva, integrativa ed estetica per il benessere della persona; - utilizzare gli strumenti informatici di ausilio al proprio lavoro, nella tecnica professionale e nella gestione dei dati e degli archivi relativi ai clienti; - applicare le norme giuridiche, sanitarie e commerciali che regolano l’esercizio della professione; - dimostrare buona manualità e doti relazionali per interagire positivamente con i clienti. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze. 1. Realizzare ausili ottici su prescrizione del medico e nel rispetto della normativa vigente. 2. Assistere tecnicamente il cliente, nel rispetto della prescrizione medica, nella selezione della montatura e delle lenti oftalmiche sulla base delle caratteristiche fisiche, dell’occupazione e delle abitudini. 3. Informare il cliente sull’uso e sulla corretta manutenzione degli ausili ottici forniti. 4. Misurare i parametri anatomici del paziente necessari all’assemblaggio degli ausili ottici. 5. Utilizzare macchine computerizzate per sagomare le lenti e assemblarle nelle montature in conformità con la prescrizione medica. 6. Compilare e firmare il certificato di conformità degli ausili ottici nel rispetto della prescrizione oftalmica e delle norme vigenti. 7. Definire la prescrizione oftalmica dei difetti semplici (miopia e presbiopia, con esclusione dell'ipermetropia, astigmatismo e afalchia). 8. Aggiornare le proprie competenze relativamente alle innovazioni scientifiche e tecnologiche, nel rispetto della vigente normativa.

ORE SETTIMANALI DI LEZIONE

DISCIPLINE 1° BIENNIO 2° BIENNIO 5° ANNO AREA GENERALE 1° 2° 3° 4° 5°

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2 Geografia generale ed economica 1

Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 RC o attività alternative 1 1 1 1 1 AREA DI INDIRIZZO Scienze integrate (Fisica) 2 2

Scienze integrate (Chimica) 2 2 Discipline sanitarie (Anatomia, fisiopatologia oculare e Igiene) 2 2 2 5 5

di cui in compresenza 2* 3* 3* Diritto e pratica commerciale, legislazione socio - sanitaria 2

Ottica, Ottica applicata 2 2 4 4 4 di cui in compresenza 2** 2** 2**

Esercitazioni di lenti oftalmiche 4* 4* 5* 2* Esercitazioni di optometria 4* 4* 4*

Esercitazioni di contattologia 2* 2* 2* TOTALE ORE SETTIMANALI 33 32 32 32 32

** Le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. * Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.

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ISTITUTO PROFESSIONALE

Profili culturali e risultati di apprendimento dei percorsi del setProfili culturali e risultati di apprendimento dei percorsi del setProfili culturali e risultati di apprendimento dei percorsi del setProfili culturali e risultati di apprendimento dei percorsi del settore “industria e artigianatotore “industria e artigianatotore “industria e artigianatotore “industria e artigianato

II profilo del settore Industria e Artigianato si caratterizza per una cultura tecnico-professionale che consente di

operare efficacemente in ambiti connotati da processi di innovazione tecnologica e organizzativa in costante evoluzione.

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:

⇒ riconoscere nell’evoluzione dei processi produttivi, le componenti scientifiche economiche, tecnologiche e

artistiche che li hanno determinati nel corso della storia, con riferimento sia ai diversi contesti locali e globali

sia ai mutamenti delle condizioni di vita;

⇒ utilizzare le tecnologie specifiche del settore e sapersi orientare nella normativa di riferimento;

⇒ applicare le normative che disciplinano i processi produttivi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e

salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio;

⇒ intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del

processo dei servizi, per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità;

⇒ svolgere la propria attività operando in équipe, integrando le proprie competenze all’interno di un dato processo

produttivo;

⇒ riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi

assicurando i livelli di qualità richiesti;

⇒ riconoscere e valorizzare le componenti creative in relazione all’ideazione di processi e prodotti innovativi

nell’ambito industriale e artigianale;

⇒ comprendere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche, ambientali dell’innovazione

tecnologica e delle sue applicazioni industriali, artigianali e artistiche.

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ORE SETTIMANALI DI LEZIONE

DISCIPLINE 1° BIENNIO 2° BIENNIO 5° ANNO AREA GENERALE 1° 2° 3° 4° 5°

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2 Geografia generale ed economica 1

Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2

IndirizzoIndirizzoIndirizzoIndirizzo

ProfilProfilProfilProfilo o o o

profeprofeprofeprofesssssionalesionalesionalesionale

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio.

È in grado di: ⇒ controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità

del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente;

⇒ osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi; ⇒ organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue,

relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi; ⇒ utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei

processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono; ⇒ gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento; ⇒ reperire e interpretare documentazione tecnica; ⇒ assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi; ⇒ agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome

responsabilità; ⇒ segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche; ⇒ operare nella gestione dei servizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato in Manutenzione e assistenza tecnica consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze.

⇒ Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti. ⇒ Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e

tecnologie specifiche. ⇒ Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di

apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione. ⇒ Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di

intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite.

⇒ Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti.

⇒ Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte, collaborando alla fase di collaudo e installazione.

⇒ Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste.

Le competenze dell’indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.

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Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 RC o attività alternative 1 1 1 1 1 AREA DI INDIRIZZO

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3 Scienze integrate (Fisica) 2 2

di cui in compresenza 2** Scienze integrate (Chimica) 2 2

di cui in compresenza 2** Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione 2 2

Laboratori tecnologici ed esercitazioni 3* 3* 4* 3* 3* Tecnologie meccaniche e applicazioni 5 5 3

Tecnologie elettrico-elettroniche e applicazioni 5 4 3 Tecnologie e tecniche di installazione e di

manutenzione 3 5 8

di cui in compresenza 4** 12** 6** TOTALE ORE SETTIMANALI 33 32 32 32 32

**Le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.

* Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.

IL FERMI HA, QUINDI, INTRODOTTO LA METODOLOGIA NELLE CLASSI QUINTE DEL TECNICO,

COINVOLGENDO PER IL CORRENTE A.S. LE SEGUENTI DISCIPLINE:

- MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE (INDIRIZZO: “CHIMICA,

MATERIALI E BIOTECNOLOGIE”);

- PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI (INDIRIZZO: “ELETTRONICA ED

ELETTROTECNICA”.

INDICE

PREMESSA PAG. 1

PTOF: NORMATIVA PAG. 2

MISSION E VISION PAG. 4

BREVE STORIA DELLA SCUOLA PAG. 5

DATI SULLA SCUOLA PAG. 7

COME RAGGIUNGERCI PAG. 8

CONTESTO DI RIFERIMENTO PAG. 9

RISORSE ECONOMICHE – DOTAZIONI – STRUTTURE TECNOLOGICHE – LABORATORI PAG. 10

SISTEMI INFORMATIVI DI COMUNICAZIONE DEL TERRITORIO A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA PAG. 11

– NUOVE TECNOLOGIE E DIDATTICA – IL SITO………………………………………………………………………………………………

LABORATORIO STAZIONE RADIO PAG. 12

LE PROFESSIONI DEL FUTURO PAG. 13

ATTO D’INDIRIZZO - RAV – ………………………………………………………………………………. . PAG. 14

PIANO DI MIGLIORAMENTO 2016/2019 PAG. 15

I SERVIZI: COSA OFFRIAMO, COSA CHIEDIAMO PAG. 16

LE METE EDUCATIVE PAG. 17

LE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA – GLI ASSI CULTURALI PAG. 20/21

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DI BASE – LE PROVE INVALSI PAG. 22

LA PROGETTAZIONE DIDATTICO – DISCIPLINARE PAG. 23

INTERVENTI DIDATTICO – EDUCATIVI DI SOSTEGNO E RECUPERO PAG. 27

ESAMI DI STATO PAG. 29

LA DIDATTICA PER L’INTEGRAZIONE E L’INCLUSIONE PAG. 35

STRUTTURE GENERALI DI ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA PAG. 37

FABBISOGNO DI POSTI COMUNI, DI SOSTEGNO DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA PAG. 41/45

FABBISOGNO DEI POSTI DEL PERSONALE TECNICO, AMMINISTRATIVO ED AUSILIARIO PAG. 45

OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI/POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA PAG. 46

ALTRE INIZIATIVE PROGETTUALI… PAG. 62

FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI PAG. 66

RELAZIONI CON IL TERRITORIO PAG. 67

PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA PAG. 68

PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (IEFP) PAG. 72

DEFINIZIONE DEI PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO PAG. 73

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE PAG.79

VALUTAZIONE DEL PTOF PAG. 81

PROFILI E QUADRI ORARI DEL NUOVO ORDINAMENTO PAG. 82