Istituto di Istruzione Secondaria Superiore (I.I.S.S.) …...L I.I.S.S. (Istituto di Istruzione...

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1 Istituto di Istruzione Secondaria Superiore (I.I.S.S.) L. EINAUDIDirigente Scolastico Tel. 0883661496 Direttore SS. GG. AA. Tel. 0883666007 - Segreteria Tel/Fax 0883666007 Via Luigi Settembrini, 160 -76012 - CANOSA DI PUGLIA (BT) - Cod. Fisc. 05635270720 E-mail: [email protected] Piano Triennale Offerta Formativa (PTOF) AA. SS. 2016/2017 - 2017/2018 -2018/2019 REDAZIONE DEL COLLEGIO DOCENTI (delibera n° 22 del 14/01/2016) REVISIONE DEL COLLEGIO DOCENTI (delibera n° 15 dell’11/10/2018) APPROVAZIONE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO (delibera n° 4 del 07/01/2019)

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Istituto di Istruzione Secondaria Superiore (I.I.S.S.)

““L. EINAUDI”” Dirigente Scolastico Tel. 0883661496 – Direttore SS. GG. AA. Tel. 0883666007 - Segreteria Tel/Fax 0883666007

Via Luigi Settembrini, 160 -76012 - CANOSA DI PUGLIA (BT) - Cod. Fisc. 05635270720 E-mail: [email protected]

Piano Triennale Offerta Formativa (PTOF)

AA. SS. 2016/2017 - 2017/2018 -2018/2019

REDAZIONE DEL COLLEGIO DOCENTI (delibera n° 22 del 14/01/2016)

REVISIONE DEL COLLEGIO DOCENTI (delibera n° 15 dell’11/10/2018)

APPROVAZIONE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO (delibera n° 4 del 07/01/2019)

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INDICE

Premessa p. 3

PRIMA SEZIONE: Storia, organizzazione e cultura della nostra scuola

1. Istituti Scolastici I.T.E.T.- I.P.A.A. (Cenni storici) p. 4

2. Presentazione dell’Istituto p. 5

3. Organigramma Istituto p. 6

3.1 Organigramma A.T.A. p. 7

3.2.Organizzazione e Servizi p. 8

4. Funzionigramma pp. 9-15

5. Edilizia e Attrezzature I.T.E.T. - I.P.A.A. p. 16-18

6. Il Territorio pp. 19-22

7. Organizzazione dell’Istituto p. 23

8. Offerta Formativa – Indirizzi di studio p. 24-25

9. Dipartimenti pp. 26-27

10. Analisi dei bisogni e delle esigenze formative dell’alunno p. 28

11. Risposta dell’Istituto ai bisogni formativi pp. 28-36

12. Percorsi formativi dell’Istruzione p. 37

13. Profili e quadri orari in riferimento a ciascun indirizzo pp. 38-65

14. Ampliamento dell’Offerta Formativa pp. 66-83

14.1Alternanza Scuola-Lavoro p. 84

14.2 Orientamento (v. Ampliamento dell'Offerta Formativa) pp. 85-87

15. Programmazioni per competenze p. 88-89

16. Metodologia e strumenti di valutazione pp. 90-101

SECONDA SEZIONE: La scuola del futuro

17. RAV a.s. 2017/2018 pp. 102-106

18. Piano di Miglioramento pp. 107-110

19. Campi di Potenziamento pp. 111-113

20. Progetti Potenziamento-Miglioramento pp. 114-124

21. Piano Nazionale Scuola Digitale pp. 125-126

22. Formazione p. 127

22.1 Corsi di Formazione pp. 128-131

22.2 Fabbisogno di Organico pp. 132-136

ALLEGATI

All.1 Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico All.2 Piano triennale Formazione Docenti e Personale ATA All.3 Regolamento Viaggi All.4 Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) All.5 Programmazione per competenze (I Biennio) All.6 Programmazione per competenze (II Biennio e Quinto anno) All.7 Patto Educativo di Corresponsabilità All.8 Regolamento di Istituto All.9 Regolamento delle Sanzioni Disciplinari All.10 Statuto delle Studentesse e degli Studenti All.11 Protocollo inclusione alunni stranieri

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PREMESSA

Il PTOF rappresenta un momento fondamentale nella vita di ogni scuola in quanto ne

definisce l'identità curricolare ed organizzativa. Esso costituisce un vero e proprio “atto di indirizzo” che impegna tutte le componenti scolastiche nei confronti degli “utenti” del servizio educativo e della più ampia comunità sociale. Tale impegno è esplicitamente richiamato dall'art. 3 del Regolamento attuativo dell'autonomia, DPR 8/3/1999, n. 275, come modificato e integrato dalla L. 13/07/2015, n. 107, art. 1 co. 14. Deve dare conto delle scelte educative di fondo a cui si ispira il progetto della scuola. Il valore del PTOF consiste soprattutto nel processo di autoanalisi e di miglioramento che si innesca all'interno della scuola e nei confronti con la realtà esterna. Al centro del PTOF sono i compiti formativi essenziali - di istruzione e educazione - propri di ogni istituzione educativa. Esso scaturisce da una ricerca sui contenuti culturali, sul senso del progetto educativo, sul ruolo dei saperi disciplinari, sull'organizzazione degli insegnamenti: è dunque un documento “GLOBALE”. Il PTOF, approvato dal Consiglio di istituto, è un documento pubblico e viene reso disponibile ad alunni e genitori.

In attesa di eventuali modelli standard di POF definiti a livello ministeriale, al fine di consentire una progettazione unitaria del PTOF, sono state elaborate dal Dirigente Scolastico le seguenti LINEE GUIDA1 che forniscono indicazioni di massima per la stesura del Piano per gli anni scolastici 2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019.

1 In allegato (All. 1) Atto di indirizzo nota Prot. n° 8295/A19 del 03/10/2015

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PRIMA SEZIONE: Storia, Organizzazione e Cultura della nostra Scuola

1.ISTITUTI SCOLASTICI Cenni Storici I.T.E.T. L’Istituto Tecnico Economico e Tecnologico Statale di Canosa di Puglia nasce come Sezione staccata dell’I.T.C. “Cassandro” di Barletta nell’anno scolastico 1958/59. Promotori dell’iniziativa furono il Preside Filannino e il senatore Vito Rosa. La prima angusta sede fu nel palazzo Balducci, in Piazza Galluppi, sede del mercato cittadino. Successivamente si spostò presso l'orfanotrofio San Giuseppe, a motivo del rapido incremento di alunni. Nell’anno 1961, raggiunto i due corsi completi, con 10 classi, ottenne l’autonomia ed un nome prestigioso: “ Luigi Einaudi”. Canosa accoglieva anche alunni di altre città, Minervino, Spinazzola e Lavello. All’inizio dell’anno scolastico 1982/83, avvenne il definitivo trasloco nell’attuale sede sita in Via Settembrini n. 160 raggiungendo verso la fine degli anni ’80 la sua massima espansione sotto la dirigenza del Preside il Prof. Donato Caputo. Nella sua più che quarantennale storia, generazioni di professionisti si sono formati nell’Istituto incidendo profondamente nel tessuto sociale e culturale della città: basta volgere lo sguardo nelle banche, nelle amministrazioni (Municipio, Ospedale, ecc.) oltre che negli studi commerciali privati per incontrare diplomati ragionieri, molti dei quali successivamente laureati. Alcuni di questi sono stati prima alunni e poi docenti dell’Istituto testimoniandone la memoria storica. L’I.T.E.T. “L. Einaudi” ha sempre avuto un forte legame con gli Enti locali che hanno favorito la crescita dell’Istituto. Negli ultimi anni si sono intensificati i rapporti di collaborazione con le imprese locali (artigianato-commercio, piccola-media-grande industria). Inoltre, per soddisfare l’esigenza dell’utenza territoriale, la scuola attua corsi serali per studenti lavoratori.

Cenni Storici I.P.A.A. L'Istituto Professionale per l'Agricoltura di Canosa di Puglia nasce come sede coordinata dell'IPAgr. "Celso Ulpiani" di Bari nel 1960 sotto la Presidenza del Prof. Dr. Donato Imbrici. Le lezioni si svolgevano presso una civile abitazione ubicata in Via Varrone, in attesa della costruzione definitiva dell'Istituto sita nell'attuale sede di Viale 1° Maggio avvenuta negli aa.1965/66. Nel 1973 furono ultimati i lavori di costruzione del Convitto femminile che entrò immediatamente in funzione. Dal 1° Ottobre 1974 l'IPAgr. di Canosa divenne autonomo e nel successivo anno 1975 alla sede principale furono aggregate le scuole coordinate di Ruvo, Spinazzola e Terlizzi distaccatesi dalI’IPAgr.di Bari. La presenza del Convitto femminile, consentì un notevole incremento di iscrizioni di alunne provenienti anche da paesi limitrofi. Con l’istituzione della Sez. di Viticoltore/Cantiniere (all'epoca molto richiesto), indusse la Presidenza a richiedere il funzionamento del convitto maschile, per favorire anche la frequenza di alunni provenienti dai comuni peggio collegati. Successivamente a causa delle numerose richieste di iscrizione di alunni lavoratori provenienti da Barletta e la carenza di aule disponibili presso l'Istituto, venne istituita la scuola coordinata di Barletta a funzionamento serale. Nel corso dell'a.s. 1977/78 l’ indirizzo Agrario nell’intento di formare alunni da avviare nel mondo del lavoro attraverso i corsi di qualifica di durata biennale furono istituiti Corsi post-Qualifica che portavano al conseguimento del Diploma di Maturità Professionale. Infatti quell’anno fu istituito il 3° anno del corso post-qualifica per Agrotecnico funzionante presso la sede di Canosa e negli anni successivi anche presso le sedi coordinate di Barletta, Terlizzi e Spinazzola. Nell'a.s. 1981/82 viene istituito il nuovo corso di Qualifica femminile di Preparatrice di Laboratorio Chimico-Biologico. Nell'a.s. 1992/93 gli Istituti Professionali, in attuazione della riforma chiamata "Progetto 92" subirono un profondo cambiamento nei programmi di studio, nell’articolazione dei corsi di qualifica e post-Qualifica e nei profili delle figure professionali. Il Progetto 92 ha eliminato tutte le vecchie qualifiche professionali di durata biennale con altre aventi indirizzi specifici di durata triennale, di conseguenza il corso post-qualifica per il conseguimento del diploma di maturità diventa biennale. Nell’ a.s. 95/96 la sede di Spinazzola viene soppressa per la diminuzione di iscrizioni, rimane solo l'Azienda Agraria utilizzata per gli Stage degli alunni di Canosa di Puglia. Dall'anno scolastico 97/98 a seguito del provvedimento di razionalizzazione della rete scolastica l'Istituto, divenuto nel frattempo I.P.A.A. ( Istituto Professionale Agricoltura e Ambiente) viene aggregato all'I.T.C. di Canosa. Successivamente dall'anno scolastico 2002/03 viene istituito presso l'I.P.A.A. il corso Alberghiero.

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2.PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO L’ I.I.S.S. (Istituto di Istruzione Secondaria Superiore) Luigi Einaudi, con sede amministrativa in via L. Settembrini n. 160, si articola in Istituto Economico e Tecnologico,

Istituto Professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente e i servizi alberghieri con sede in Viale 1° Maggio. L’ I.I.S.S. Luigi Einaudi è ben radicato nel territorio e offre opportunità di formazione su più livelli (P.O.N, P.O.R., corsi CIPE e IFTS) nell’ottica del Life Long Learning sia agli interni sia agli esterni (ex studenti, donne, disoccupati,ecc.) Il bacino d'utenza accoglie studenti oltre che da Canosa anche da Andria, Barletta, Minervino Murge, Cerignola e Spinazzola. La Scuola è dotata di cinque sale informatiche, due laboratori

linguistici, due laboratori di fisica e chimica, un laboratorio di Microbiologia, un laboratorio di agraria e micropropagazione, una azienda agraria, una palestra coperta per le attività ginniche, un campo da calcetto e uno da volley ball, una biblioteca/ Mediateca, un Centro Risorse, laboratori di Cucina, Sala-Bar, Ricevimento, Front Office, Back Office ecc. L’Istruzione impartita dal nostro Istituto rispetta coerentemente le linee di evoluzione del sistema scolastico nazionale e adegua la sua Offerta Formativa al cambiamento delle figure professionali, richieste dal mondo del lavoro, favorendo il possesso di competenze

linguistico- espressive, competenze nelle lingue comunitarie, scientifiche e informatiche.

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3.ORGANIGRAMMA - ISTITUTO

DIRIGENTE SCOLASTICO PROF.SSA MADDALENA TESORO

FUNZIONI STRUMENTALI

ELABORAZIONE E GEST. DEL P.T.O.F. E PdM

Area 1 Tempesta Angela

Coordinamento Attività di Recupero-

Sostegno-Integrazione-

Inclusività Area 2 Ludovico Angela

RELAZIONI CON L’ESTERNO

Area 4 Di Pilato Antonia

COMITATO

TECNICO-SCIENTIFICO

4 Docenti interni 4 Esperti del mondo del lavoro, delle

professioni e della ricerca scientifica e

tecnologica

DIPARTIMENTO - ASSE DEI

LINGUAGGI Di Stasi Lucia

DIPARTIMENTO -

ASSE MATEMATICO Luisi Nicola

DIPARTIMENTO ASSE STORICO -

SOCIALE

Roccotelli Luigi

DIPARTIMENTO

ASSE SCIENTIFICO – TECNOLOGICO

Berardi Rossella

COMITATO DI VALUTAZIONE DOCENTI E ATTRIBUZIONE

BONUS(L.107/2015) -DIRIGENTE: Tesoro Maddalena - Di Pilato Antonia

-Balestrucci Francesco - Vista Maria Grazia

COMITATO DI VALUTAZIONE DEI

DOCENTI (art.448 del D.lgs. 297/94)

- DIRIGENTE: Tesoro Maddalena

Componenti docenti - Di Pilato Antonia

- Balestrucci Francesco - Vista Maria Grazia

Componente genitore nominato C.d.I. -in attesa di nuova nomina

Componente alunno nominato C.d.I. - in attesa di nuova nomina

COMMISSIONE RAV-PTOF-PdM -DIRIGENTE: Tesoro Maddalena - Lomartire Maria Rosaria

- Di Bari Daniela - Balestrucci Francesco

Nucleo interno valutazione DS Tesoro Maddalena

- Catalano Gennaro - Losmargiasso Rosalba

- Tempesta Angela - Balestrucci Francesco

- Ventola Incoronata

COMMISSIONE ELETTORALE - Pastore Francesco

- Di Molfetta Faustina

ORIENTAMENTO-SUPPORTO ALUNNI

Area 3 Dell’Olio Saverio (IPAA)

Ventola Incoronata (ITET)

ORGANO DI GARANZIA

Componente Docenti: - Di Molfetta Faustina

(Effettiva) - Di Bari Daniela(Supplente)

Componente alunni: -Piacenza Vincenzo(effettivo) -Morra Luca(Supplente)

Componente genitori: Sig.ra Luisi M,aria (Effettiva)

Sig.ra Armenio Rosanna (Supplente)

COLLABORATORI DI PRESIDENZA

COLLABORATORE VICARIO

Catalano Gennaro

2°COLLABORATORE

Losmargiasso Rosalba

COLLABORATORE di PLESSO

Di Pilato Antonia

REFERENTI: Alternanza scuola

lavoro(ASL) Losmargiasso Rosalba Settore

enogastronomico Dell’Olio Saverio

Invalsi Catalano Gennaro Bullismo

eCyberbullismo Ventola Incoronata Inclusione e parità di

genere

Di Bari Daniela

COORDINATORI DI CLASSE DI CLASSE

IndirizzoEconomico :Amministrazione,

Finanza e Marketing/art.S.I.A.; indirizzo Tecnologico: Chimico e

Biotecnologie 1AC Santoro Anna Maria 1B AFM Somma Carmela

IIAC Angiuli Emanuela IIB AFM Di Stasi Lucia

III Art. A AFM Ventola Incoronata III ART. B AFM Di Bari Daniela

IIIC Pastore Francesco IVA AFM Pastore Vincenza

IVB S.I.A Catalano Gennaro IVC Liberti Maria Elena VA AFM Di Falco Paola

VB S.I.A. Vista Maria Grazia VC Franco Ruggiero

Indirizzi:

-Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale

-Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera 1AA Tempesta Angela

IAE Di Molfetta Faustina IBE Dell’Aspro Camilla M.Rosaria

ICE de Simone Eleonora IDE Di Pilato Antonia

IIAA Balestrucci Francesco IIAE Lomartire Maria Rosaria

IIBE Luisi Nicola IICE Di Stasi Rosangela IIIAE Casamassima Viviana

IIIBE Scalera Raffaele IIICS Dell’Olio Saverio

IVAE Sardaro Rachele IVBE Chiarolla Emilio

IVAA-CE Dell’Olio Tiziana IVDS Maddalena Teresa

VAA-DE Lagrasta Mario de Simone Eleonora

VAE Frontino Rita VBE Losmargiasso Rosalba VCE Vitrani Apollonia

VES Urso Massimiliano Indirizzo:Servizi per l’Enogastronomia e

l’OspitalitàAlberghiera –Serale III KS Roccotelli Luigi

COORDINATORI DI

DIPARTIMENTO CONSIGLIO DI ISTITUTO

Dirigente Scolastico: Maddalena Tesoro

DOCENTI: - Balestrucci Francesco;

- Catalano Gennaro; -Di Biase Marisa

- Dell’Olio Saverio; - de Simone Eleonora;

- Di Pilato Antonia; - Lagrasta Mario;

- Losmargiasso Rosalba. ATA: - Terlizzi Rosalba A.

-Boccaccio Giuseppe; GENITORI:

- Di Molfetta Milena; - Verderosa Francesco;

- Germinario Palma Im.; - Forte Nicola

STUDENTI: - Dell’Aspro Carlo; - Misotti Marco;

- Di Nunno Michele; - Morra Luca

COLLEGIO DOCENTI DIRIGENTE: Tesoro Maddalena

-1°Collaboratore Catalano Gennaro;

-Tutti i Docenti in servizio dell’Istituto Scolastico.

COMMISSIONE HACCP - Frontino Rita

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[ un punto chiave. Per posizionare questa casella di testo in un punto qualsiasi della pagina, è sufficiente trascinarla.]

3.1ORGANIGRAMMA ATA

D.S.G.A. Iannone Vincenza

SEGRETERIA AMMINISTRATIVA Massa Annarita

Luisi Anna Bucci Sabina

Terlizzi Rosalba Angela

SEGRETERIA DIDATTICA

Lovino Giuseppe Renna Mario

Di Biase Anna Maria

ASSISTENTI TECNICI SEDE I.T.E.T.

Carbone Bartolomeo Boccaforno Nicola

Brandi Luca Lomuscio Sabino

SEDE I.PA.A.

Giuseppe Boccaccio D’Alonzo Rosa

Cicala Francesco De Marco Marco

Erriquez Michele Acquaviva Nicola

Abbruzzese Antonio

Misurelli Danilo

Cecca Raffaele p.t. Farnese Vincenzo p.t.

Zucaro Ettore p.t. Mangino Michele Costantino Monterisi Lucia

ADDETTI ALL’AZIENDA AGRARIA

D’Aiuto Giuseppe De Sario Marco

COLLABORATORI SCOLASTICI

SEDE I.T.E.T. Damiano Sabino

Mottola Francesco Pignatelli Donato

Valentino Antonio

SEDE I.PA.A.

Catano Mario Giagnorio Ignazio

Lambo Antonia Forte Grazia Nicoletta

Antonucci Francesca p.t. Romita Anna Nicoletta p.t.

CONSIGLI DI CLASSE

Docenti della classe, due rappresentanti dei genitori e due rappresentanti degli studenti; presiede il dirigente scolastico o un docente, da lui delegato facente parte del Consiglio.

DIRIGENTE SCOLASTICO PROF.SSA MADDALENA TESORO

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3.2 Organizzazione e Servizi ORGANIZZAZIONE TEMPO – SCUOLA

INIZIO ANNO SCOLASTICO Settembre (in funzione del calendario regionale e di eventuali adattamenti del Collegio Docenti)

FINE ANNO SCOLASTICO Giugno (in funzione del calendario regionale)

DIVISIONE DELL’ANNO SCOLASTICO Quadrimestri: (dall’inizio lezioni fino al31/01/…) (dal 01/02/… fino al termine delle lezioni)

Vacanze previste Vedi Calendario Scolastico come da delibere del Collegio Docenti e Consiglio di Istituto

Quadro orario Indirizzo Tecnico 32 ore settimanali I e II anno 32 ore settimanali III-IV-V anno

Quadro orario Indirizzo Professionale 33 ore settimanali 1° anno 32 ore settimanali 2°-3°-4°-5° anno

Tempo scuola 60 minuti

Ora ricevimento per ogni docente 1 a settimana

Incontro scuola-famiglia A metà di ogni quadrimestre

Comunicazione scuola-famiglia Registro elettronico, e-mail/sms per comunicazioni urgenti

Orario Segreteria Apertura pubblico: 10.00 – 12.00

Orario Presidenza Lunedi, Mercoledì, Venerdì, dalle ore 11:00 alle ore 13:00

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4 Funzionigramma IL DIRIGENTE SCOLASTICO:

COMPITI E FUNZIONI

I compiti del Dirigente Scolastico sono determinati dalle leggi e dai regolamenti - in

particolare: Legge 537/1993, D.M. 292/1996, Legge 59/1997, D.Lgs. 59/1998, D.I.

44/2001, D.Lgs. 165/2001.A questi si aggiungono : -il D.M. del 30/06/2016 che approva il Piano Triennale per la prevenzione della

corruzione di ambito regionale con particolare riguardo alla parte in cui rimanda, tra le

misure generali da prevedere a livello di amministrazione centrale di cui al par.c.3 del PTPC, la definizione di direttive per l’attribuzione di incarichi dirigenziali;

-la legge n.107 del 13 luglio 2015, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione

e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”. II Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell’istituzione scolastica

predisponendo gli strumenti attuativi del Piano dell'Offerta Formativa (P.T.O.F.),

promuove e sviluppa l’autonomia sul piano gestionale e didattico, promuove l’esercizio

dei diritti costituzionalmente tutelati, quali il diritto all’apprendimento degli alunni, la libertà di insegnamento dei docenti, la libertà di scelta educativa da parte delle famiglie.

Ha la legale rappresentanza dell’istituzione scolastica, è responsabile della gestione

delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio ad ogni effetto di legge. E’ organo individuale, rappresenta l’unitarietà dell’istituzione medesima. Nel rispetto

delle competenze degli organi collegiali scolastici, ha autonomi poteri di direzione,

coordinamento e valorizzazione delle risorse umane. Il Dirigente scolastico verifica, nell'esercizio della propria autonomia didattica, che la

scuola si impegni a regolare i tempi dell'insegnamento, ad adottare tutte le forme di

flessibilità necessarie, a dotarsi di strumenti di osservazione adeguati per evidenziare

soggetti a rischio di DSA o di altri BES, a vigilare sui dati raccolti e aiutare ad interpretarli in modo obiettivo, ad attivare percorsi didattici individualizzati e

personalizzati, a dare risposte didattico-pedagogiche differenziate, ad assicurare la

realizzazione di iniziative di recupero e sostegno, attraverso le risorse strumentali e umane di cui essa dispone e con soluzioni organizzative di supporto per essere una

scuola attenta e inclusiva.

Il ruolo del Dirigente Scolastico è estremamente variegato e complesso, anche perché tutto il suo lavoro deve risultare trasparente, verificabile, valutabile sia da parte degli

organismi superiori che dall’utenza della scuola all’interno del percorso formativo è

sottoposto a forme di autovalutazione, valutazione esterna e di sistema, e al giudizio

degli stakeholder: ne è uno strumento valido il Rapporto di autovalutazione (RAV), con cui prende corpo il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV). Il RAV è un documento che,

dopo aver individuato i punti di forza e di debolezza del proprio servizio, ogni scuola

compila, scrive tutto ciò che è stato fatto e le strategie adottate. il Dirigente Scolastico assicura il rispetto delle responsabilità istituzionali, anche in presenza di numerosi vincoli:

risorse umane, finanziarie, procedure, regole amministrative.

Il Dirigente pubblica, diffonde i risultati raggiunti, attraverso indicatori e dati comparabili,

sia in una dimensione di trasparenza sia in una dimensione di condivisione e promozione

al miglioramento del servizio con la comunità di appartenenza (Rendicontazione sociale).

PRIMO COLLABORATORE

COMPITI E FUNZIONI

1. Sostituzione del D.S. in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie,

permessi con delega alla firma degli atti; 2. Collocazione funzionale delle ore a disposizione per completamento orario dei docenti

con orario di cattedra inferiore alle 18 h e delle ore di disponibilità per effettuare

supplenze retribuite; 3. Sostituzione dei docenti assenti su apposito registro con criterio di efficienza ed

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equità;

4. Contatti con le famiglie; 5. Partecipazione alle riunioni mensili di staff;

6. Coordinamento dei lavori di Commissione per la formazione delle classi prime;

7. Redazione del Verbale del Collegio dei Docenti;

8. Redazione dell’orario di servizio dei docenti in base alle direttive del D.S. e dei criteri emersi nelle sedi collegiali preposte;

9. Organico di diritto e di fatto;

10. Verifica del Vademecum, controllo firme Docenti alle attività collegiali programmate; 11. Organizzazione dei corsi I.DE.I. e compilazione delle relative tabelle orario;

12. Supporto al lavoro del D.S. nella direzione della linea educativa, didattica e

collegiale, nella rappresentanza esterna. SECONDO COLLABORATORE

COMPITI E FUNZIONI

1. Collaborazione con il D.S. ed il Docente Vicario nelle sostituzioni giornaliere dei docenti assenti;

2. Controllo del rispetto del Regolamento d’Istituto da parte degli alunni (disciplina,

ritardi, uscite anticipate, ecc.);

3. Coordinamento delle iniziative di orientamento per le classi quarte e quinte, in collaborazione con i docenti indicati dai Consigli di classe;

4. Coordinamento delle iniziative programmate a sostegno degli studenti e delle attività

extracurriculari degli alunni; 5. Coordinamento dei rapporti con i genitori;

6. Comunicazione delle attività d’ Istituto alle componenti scolastiche (Docenti, Studenti,

Genitori e personale A.T.A.). COLLABORATORE DI PLESSO

COMPITI E FUNZIONI

1. Verifica giornaliera delle assenze e sostituzioni su apposito registro con criteri di efficienza ed equità;

2. Collegamento periodico con la sede centrale;

3. Segnalazione tempestiva delle emergenze; 4. Vigilanza sul rispetto del Regolamento d’Istituto;

5. Contatti con le famiglie;

6. Controllo delle assenze degli alunni e comunicazione settimanale agli Uffici di

Segreteria della sede centrale.

COORDINATORE DI CLASSE COMPITI E FUNZIONI 1.Presiede il Consiglio di Classe su delega del Preside;

2. Relaziona al Preside in merito ai problemi inerenti la classe;

3. Indica al Preside particolari argomenti da inserire all’ordine del giorno;

4. Segnala la necessità di altre convocazioni, ordinarie o straordinarie, del Consiglio di Classe;

5. Controlla settimanalmente le assenze degli alunni e le annotazioni sul registro di

classe delle relative giustificazioni, segnalando settimanalmente in segreteria didattica i nominativi degli alunni le cui assenze risultano ingiustificate. Segnala alle famiglie

interessate, tramite la segreteria Didattica, casi di giustificata preoccupazione per

atteggiamento, scarsa disponibilità all’azione educativa e didattica, assenze prolungate o saltuarie, profitto, ecc.

6. Conserva e gestisce l’apposito registro delle attività svolte dalla classe e delle

valutazioni intermedie del profitto degli alunni.

7. Riporta al Preside o ai suoi collaboratori i problemi della classe eventualmente non

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risolti;

8. E’ ascoltato dal Preside prima di qualsiasi provvedimento disciplinare nei confronti degli alunni;

9. Raccoglie e coordina le proposte dei viaggi e visite di istruzione e di attività di

sostegno;

10. Coordina la programmazione didattica ed educativa della classe; 11. Coordina le attività della classe, curriculari ed extracurriculari;

12. Si tiene regolarmente informato sul comportamento degli studenti;

13. Costituisce un punto di riferimento per i nuovi colleghi; 14. Cura la buona tenuta del registro di classe;

15. Coordina la distribuzione temporale delle prove scritte al fine di evitare periodi di

eccessivo impegno per gli allievi; 16. Promuove ogni azione ritenuta idonea per assicurare la necessaria collaborazione tra

i colleghi affinché sia realizzato quanto deciso nelle riunioni del Consiglio di Classe;

17. Autorizza le assemblee di classe e custodisce il registro dei verbali delle stesse.

COORDINATORE DI DIPARTIMENTO COMPITI E FUNZIONI Le funzioni del coordinatore sono molteplici:

1) Collabora con la dirigenza, il personale e i colleghi; 2) Fissa l’ordine del giorno delle riunioni di Dipartimento, raccolte e analizzate le

necessità didattiche, sulla scorta delle indicazioni del comitato didattico e delle

richieste presentate da singoli docenti; 3) Su delega del dirigente scolastico, presiede il dipartimento le cui sedute vengono

verbalizzate.

4) Su propria iniziativa o su richiesta motivata espressa dalla maggioranza dei docenti del dipartimento, può richiedere la convocazione del dipartimento.

Le riunioni di Dipartimento sono convocate dalla Dirigente scolastica.

REFERENTE ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

COMPITI E FUNZIONI

1) Predispone la documentazione utile per facilitare la realizzazione dei progetti

raccogliendo informazioni e notizie utili; 2) coordina i lavori;

3) richiede ad ogni docente coinvolto nel progetto l’espletamento del compito assunto

nonche la massima collaborazione per la riuscita del progetto stesso;

4) controlla il raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto; 5) relaziona al Dirigente scolastico su tutto lo svolgimento del progetto ( obiettivi,

contenuti, problemi emersi, difficolta, proposte per il futuro).

REFERENTE CYBERBULLISMO(Art. 4 comma 3 della legge 71/2017)

COMPITI E FUNZIONI

1. Promuove e coordina le iniziative di prevenzione e di contrasto del cyberbullismo,

anche avvalendosi della collaborazione delle Forze di polizia nonché delle associazioni e dei centri di aggregazione giovanile presenti sul territorio.

2. Raccoglie e diffonde le buone pratiche educative, organizzative e azioni di

monitoraggio, favorendo così l'elaborazione di un modello di e-policy d’istituto 3. Controlla il raggiungimento degli obiettivi previsti dai progetti attuati nella scuola.

4. Relaziona al Dirigente scolastico su tutto lo svolgimento del progetto ( obiettivi

raggiunti criticità emerse, proposte per il futuro).

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REFERENTE INCLUSIONE E PARITA’ DI GENERE(Art. 1 comma 16 della legge 107/2015)

COMPITI E FUNZIONI

1. Promuove e coordina le iniziative di educazione al rispetto e alla libertà dai pregiudizi,

riconoscendo dignità a ogni persona, senza esclusioni, nell’uguaglianza di diritti e

responsabilità per tutte e tutti. 2. Controlla il raggiungimento degli obiettivi previsti dai progetti attuati nella scuola

3. Relaziona al Dirigente scolastico su tutto lo svolgimento del progetto ( obiettivi

raggiunti criticità emerse, proposte per il futuro). REFERENTE INVALSI

FUNZIONI E COMPITI

Sensibilizza il personale scolastico e le famiglie Sensibilizza gli studenti ad una partecipazione consapevole Coordina la compilazione del Questionario di sistema E’ responsabile della somministrazione delle prove

REFERENTE ENOGASTRONOMIA

COMPITI E FUNZIONI

1) Vigila, sotto la supervisione del DS ed in collaborazione con le figure strumentali

competenti e capo dipartimento, esclusivamente sull’organizzazione del curricolo e sulle procedure per la verifica dei risultati raggiunti.

2) Collabora con il DS nella sorveglianza, nel controllo quotidiano del funzionamento

didattico dei laboratori di cucina pianificando gli orari di utilizzo dei rispettivi laboratori per tutte la classi.

3) Vigila attentamente gli ambienti scolastici destinati ai laboratori di cucina per

assicurare il rispetto delle regole anche in collaborazione con il personale

istituzionalmente preposto (ATA). 4) E’ responsabile dei processi di approvvigionamento delle derrate e degli strumenti

didattici pianificandone gli ordini utili alle esercitazioni pratiche di laboratorio in

collaborazione con i responsabili di reparto ed il DSGA. 5) E’ responsabile di tutti i servizi enogastronomici compresi gli eventi interni ed esterni

curando l’organizzazione e lo svolgimento (compresi la definizione dei menu e la

predisposizione degli ambienti di ristorazione) in collaborazione con il responsabile eventi e col capo dipartimento.

CONSIGLIO D'ISTITUTO

COMPITI E FUNZIONI

I compiti e le funzioni del Consiglio d'Istituto sono definiti dall'art. 10 del D.Lgs.

16/04/1994 n. 297 e dagli art. 2/3/4/5 del D.P.R. 275/99 come modificato dai DPR

156/99 e 105/01, nonché, per la parte contabile, dal D.I.44/2001: -Adotta gli indirizzi generali del POF e determina le forme di autofinanziamento.

-Approva il Programma annuale entro il 15 dicembre dell'anno precedente a quello di

riferimento.

-Verifica lo stato di attuazione del programma entro il 30 giugno. -Approva le modifiche al programma annuale.

-Approva, entro il 30 aprile, il Conto Consuntivo predisposto dal D.S.G.A. e sottoposto

dal D.S. all'esame del Collegio dei revisori dei conti. -Stabilisce l'entità del fondo per le minute spese (art.17 comma 1).

-Delibera sulle attività negoziali di cui all'art. 33 comma 1 del D.I. 44/2001.

Determina i criteri e i limiti delle attività negoziali che rientrano nei compiti del D.S. (art.33 comma 2). Fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei Consigli di

Classe, ha potere deliberante, su proposta della giunta, per quanto concerne

l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola (P.T.O.F.)

nei limiti delle disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie:

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adozione del Regolamento d'Istituto;

criteri generali per la programmazione educativa; criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche,

interscolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di

sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi d'istruzione;

promozione di contatti con altre scuole o istituti al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione;

partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare

interesse educativo; forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che possono essere

assunte dall'istituto; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed

amministrativo, dell'istituto e sull'espletamento dei servizi amministrativi; esercita funzioni in materia di sperimentazione ed aggiornamento previste dagli articoli

276 e seguenti del D.Lgs. 297/94;

esercita competenze in materia d'uso delle attrezzature e degli edifici scolastici ai sensi

dell'art. 94 del D.Lgs. 297/94 e degli artt. 2/3/4/5 del D.P.R. 275/99 come modificato dai D.P.R.156/99 e 105/01;

delibera, sentito per gli aspetti didattici il Collegio Docenti, le iniziative dirette alla

educazione alla salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze; delibera sulla riduzione delle ore di lezione per causa di forza maggiore estranee alla

didattica (art. 26, co. 8 C.C.N.L.);

delibera sulle modalità e i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie, su proposta del Collegio dei Docenti (art. 27 co. 4 C.C.N.L.);

si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal T.U., dalle leggi e dai regolamenti,

alla sua competenza;

sulle materie devolute alla sua competenza invia annualmente una relazione al Consiglio Scolastico Provinciale

ORGANO DI GARANZIA

FUNZIONI E COMPITI

L’ORGANO DI GARANZIA interno alla Scuola, di cui all’art. 5, comma 2, dello Statuto

delle studentesse e degli studenti, e dell’art. 25 del Regolamento d’Istituto, è costituito

da N. 4 componenti così suddivisi: Dirigente Scolastico (membro di diritto che lo presiede); N. 1 rappresentante della componente docenti (designato dal Consiglio di

Istituto); N. 1 rappresentante della componente genitori (eletto tra i rappresentanti dei

Consigli di Classe); N. 1 rappresentante della componente alunni (eletto tra i rappresentanti dei Consiglio di Classe).L’Organo di Garanzia e chiamato a decidere su

eventuali conflitti che dovessero sorgere all’interno della Scuola circa la corretta

applicazione dello Statuto delle studentesse e degli studenti: D. P. R. 249/98, modificato

235/2007. Le sue funzioni, inserite nel quadro dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse,

sono:

a) prevenire ed affrontare tutti i problemi e i conflitti che possano emergere nel rapporto tra studenti ed insegnanti e in merito all’applicazione dello Statuto ed avviarli a

soluzione;

b) esaminare i ricorsi presentati dai Genitori degli Studenti o da chi esercita la Patria Potesta in seguito all’irrogazione di una sanzione disciplinare a norma del regolamento di

disciplina.

Il funzionamento dell’O.G. e ispirato a principi di collaborazione tra scuola e famiglia,

anche al fine di rimuovere possibili situazioni di disagio vissute dagli studenti.

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FIGURE STRUMENTALI - AMBITI OPERATIVI

Area 1

Gestione PTOF

- Redigere, aggiornare e coordinare l’attuazione del PTOF. - Coordinare I dipartimenti.

- Coordinare le Funzioni Strumentali.

- Coordinare la progettazione curriculare ed extracurriculare e l’attuazione del curricolo locale.

- Curare progetti, accordi, convenzioni e reti con Scuole,

Enti locali, Associazioni territoriali, Aziende,ecc

Area 2

Coordinamento attività di

recupero/sostegno/

integrazione/inclusività

- Progettare, organizzare e coordinare le attività di integrazione per alunni in situazione di handicap, DSA e

altri BES.

- Coordinare il lavoro dei docenti di sostegno e delle eventuali figure di esterni che collaborano all’integrazione

e all’inclusione.

- Curare i rapporti con gli operatori Azienda ASL e con le famiglie per definire date e modalità di organizzazione

degli incontri previsti e necessari, presidenza degli stessi

nei casi di impedimento del dirigente scolastico.

- Coordinare l’elaborazione/adattamento del PAI - Curare la documentazione scolastica.

- Monitorare gli alunni H, DSA, altri BES

- Eventuale stesura di progetti funzionali all’inserimento degli alunni H, DSA, BES.

- Collaborare e confrontarsi con le altre Funzioni Strumentali

funzionali all’incarico da svolgere - Organizzare e coordinare azioni mirate all’integrazione e

alfabetizzazione degli alunni stranieri con relativa stesura

di progetto.

- Supportare il Dirigente scolastico sul piano organizzativo. - Rendicontare sul lavoro svolto e sui risultati conseguiti.

COLLEGIO DOCENTI

FUNZIONI E COMPITI

Il collegio dei docenti è composto da tutti gli insegnanti in servizio nell' Istituto Scolastico

ed è presieduto dal Dirigente scolastico. Quest'ultimo si incarica anche di dare esecuzione alle delibere del Collegio.

Si riunisce in orari non coincidenti con le lezioni, su convocazione del Dirigente scolastico

o su richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti, ogni volta che vi siano decisioni importanti da prendere.

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Area 3

Supporto Alunni

- Orientamento in entrata (coordinamento attività di

promozione del PTOF nella scuola secondaria di primo grado).

- Realizzazione di opuscoli informativi per i nuovi iscritti.

- Coordinamento attività di accoglienza per gli alunni.

- Orientamento in uscita (coordinamento attività di orientamento universitario e mondo del lavoro).

- Promozione e coordinamento delle iniziative degli studenti

e delle assemblee di istituto. - Coordinamento viaggi di istruzione, uscite didattiche.

- Collaborazione con l’Ufficio di Presidenza.

- Rendicontare sul lavoro svolto e sui risultati conseguiti.

Area 4

Relazioni con l’esterno

- Verificare le risultanze del RAV

- Promuovere esperienze formative proposte dal territorio.

- Coordinare progetti di arricchimento ed ampliamento dell’offerta formativa dal punto di vista linguistico, storico-

artistico, culturale e scientifico.

- Instaurare e/o consolidare i rapporti con Enti ed Agenzie

esterne per supportare ed ampliare l’Offerta formativa dell’Istituto.

- Collaborare alla stesura di protocolli d’intesa e accordi di

rete fra la nostra Istituzione scolastica e gli Enti esterni. - Coordinamento degli interventi volti all’educazione della

salute, dell’ambiente e della legalità.

- Azioni di orientamento territoriale. - Analisi dei fabbisogni relativi alla formazione degli adulti.

- Rendicontare sul lavoro svolto e sui risultati conseguiti.

CONSIGLI DI CLASSE FUNZIONI E COMPITI Il consiglio di classe si occupa dell'andamento generale della classe, formula proposte al Dirigente Scolastico per il miglioramento dell'attività, presenta proposte per un efficace

rapporto scuola-famiglia, si esprime su eventuali progetti di sperimentazione.

Il DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI

COMPITI E FUNZIONI

Sovraintende ai servizi amministrativo- contabili e ne cura l’organizzazione. Ha autonomia

operativa e responsabilità diretta nella definizione ed esecuzione degli atti amministrativo-

contabili, di ragioneria e di economato, anche con rilevanza esterna. Ai sensi e per gli effetti dell’art. 25 bis D. L.vo 29/93 e successive modificazioni ed

integrazioni, il Direttore coadiuva il Dirigente nelle proprie funzioni organizzative e

amministrative.

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5. EDILIZIA E ATTREZZATURE

SEDE I.T.E.T.

Edilizia In una scuola che assume carattere preminentemente formativo, l’attività didattica deve privilegiare la metodologia della ricerca, riscoperta, reinvenzione, ricostruzione (problem solving), soprattutto nella forma del cooperative learning. In tale prospettiva, la scuola si configura come ambiente di apprendimento educativo, per cui si richiede la disponibilità di adeguate risorse, non solo umane, ma anche strutturali, indispensabili agli alunni per

effettuare le attività di ricerca. Il numero degli ambienti nella sede dell’I.T.E.T. e in quella dell’I.P.A.A. (compresi l’auditorium, le palestre coperta e scoperta, laboratori) è sufficiente a garantire il normale svolgimento delle attività didattiche. L’I.T.E.T. presenta un’area di pertinenza dell’Istituto adibita alle attività sportive con la presenza di un campetto in erba sintetica e da un’area adibita al parcheggio dei veicoli. Il complesso scolastico è costituito da:

Primo edificio: realizzato intorno agli anni sessanta, si sviluppa su tre livelli, tutti serviti da ampi corridoi:

Piano terra: n. 7 aule; n. 3 servizi igienici; n. 3 locali segreteria; n. 1 presidenza;

n. 1 vicepresidenza; n. 1 biblioteca/emeroteca; n. 1 palestra; n. 1 spogliatoio; n. 1 sala docenti.

• Primo Piano:

n. 1 laboratorio linguistico; n. 2 laboratori multimediali; n. 3 servizi igienici; n. 10 aule; n. 1 infermeria.

• Secondo Piano: n. 10 aule; n. 3 servizi igienici;

n. 1 laboratorio di ricevimento; 1 laboratorio multimediale, 1 laboratorio di Scienze Integrate.

Secondo edificio: contiguo al precedente, sede del Global Laboratory del Centro Risorse. Attrezzature Le attrezzature presenti nell’istituto sono:

n. 200 computers, collegati in rete oltre a quelli disposti nella struttura scolastica per l’uso amministrativo. Tutti i computer sono collegati alla rete Internet in modalità ethernet e wi-fi;

n. 16 Lim complete; n. 23 tablet ad uso curriculare e di sostegno per docenti.

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n. 1 laboratorio linguistico costituito da 34 computer; n.1 centralino; n.1 linea fax; n.3 televisori con: 2 videoregistratori, n.1 antenna parabolica; n. 2 macchine fotocopiatrici; n. 1 videoteca con un congruo numero di cassette suddivise per aree disciplinari; n. 1

proiettore per diapositive; n. 1 proiettore multimediale; attrezzature sportive. Biblioteca/Emeroteca: annovera: collane di classici, collane letterarie, numerosi testi per

aree disciplinari riviste didattiche e professionali. Il Centro Risorse è composto: N. 1 Auditorium, con circa n. 200 posti, fornito di backstage (2 camerini - 2 bagni e 1

depositoattrezzature di scena)

N. 1 Laboratorio Interattivo Linguistico N. 1 Attrezzature specifiche per disabili N. 1 Laboratorio per attività integrative e di accoglienza N. 1 Laboratorio di Produzione Musicale N. 1 Laboratorio di Arti grafiche e visive N. 1 Laboratorio Tecnologico polifunzionale di orientamento

N. 1 Laboratorio per la produzione multimediale

N. 1 Laboratorio servizi del terziario N. 1 laboratorio Ambiente e territorio N. 1 Laboratorio Mediateca ed Emeroteca multimediale N. 1 Laboratorio Simulazione processi produttivi e di servizi N. 1 Laboratorio riproduzione reperti archeologici N. 1 Campo polivalente N. 1 Campo Calcio a 5

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Edilizia l’area di pertinenza dell’Istituto consta di un giardino e di

un’area adibita a parcheggio. Il complesso scolastico principale è costituito da: Piano terra Edificio: n. 2 aule; n. 4 servizi igienici n. 1 sala professori. Edificio distaccato: n. 4 aule Piano primo: n. 7 aule; 9 servizi igienici n. 1 laboratorio di informatica n. 3 laboratori di cucina n. 1 laboratorio di sala bar n. 1 laboratorio di pasticceria n. 1 laboratorio di ricevimento

n. 1 laboratorio di back office n. 1 laboratorio di chimica n. 1 laboratorio di chimica agraria e di micropropagazione n. 1 laboratorio di trasformazione della frutta n. 1 laboratorio di microbiologia n. 1 campetto da gioco Piano secondo: n.1 laboratorio di sala n.1 laboratorio di cucina n.1 servizio igienico n.8 spogliatoi Attrezzature n. 26 computers, collegati in rete nel laboratorio di informatica n. 18 tablet ad uso curriculare e di sostegno per docenti

n. 10 computer portatili a disposizione delle aule aule, laboratori di chimica e chimica fisica e analitica,

microbiologia, agraria e micropropagazione, cablate e collegate alla rete Internet

n. 1 centralino; n. 1 linea fax n. 2 televisori con videoregistratore, lettore dvd a

disposizione delle aule n. 1 antenna parabolica n. 1 macchina fotocopiatrice n. 1 videoteca con materiale audiovisivo suddiviso per aree

disciplinari; proiettori multimediali; n. 1 videocamera per videoconferenza

n. 8 L.I.M. n 2 stampanti lase b/n A/4 n. 1 stampante laser a colori A4 n.1 stampante laser a colori A3 attrezzature sportive.

SEDE

I.P.A.A.

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6) ILTERRITORIO Caratteristiche geografiche Canosa di Puglia geograficamente è situata in collina. Superficie kmq 149,53. Altitudine m/s.l.m. 105.

Popolazione 31.075 abitanti (M15.196,F15.879), saldo movimento naturale-10, saldo movimento migratorio - 133 (ISTAT 2009). Densità 207,8.

La dotazione stradale si avvale: dell’Autostrada A14 Bologna-Taranto con uscita a Canosa;

della SP 231 che collega Canosa a Bari; della SS 97 che collega Canosa, Minervino Murge, Spinazzola raddoppiata con laR6.

La rete Ferroviaria d’interesse è la Ferrovia Barletta-Spinazzola con servizio Bus alternativo. L’aspetto culturale, economico e sociale Sul territorio è presente un considerevole patrimonio artistico-storico-culturale di valenza internazionale che può diventare fattore di attrazione di nuovi e consistenti flussi turistici nazionali ed internazionali. Il patrimonio artistico-culturale della città presenta siti di pregio unico. Questa presenza è in totale contrasto con una grave carenza di offerta culturale (teatri, cinema, biblioteche, musei, centri sociali, semplici punti di incontro), anche se a breve si prevede l’apertura di un teatro cinema di valenza storica. L’attività economica è caratterizzata dalla presenza importante del settore primario, dell’industria e del commercio. Canosa è una Città a vocazione agricola. L’agricoltura canosina è stata investita da trasformazioni che hanno cambiato totalmente le

“dimensioni” del settore nell’ambito della economia locale, e che hanno radicalmente inciso sia sulle componenti sociali sia sui tratti propri e tradizionali dell’attività produttiva primaria. I cambiamenti verificatisi negli anni, la loro dinamicità e intensità (maggior attenzione alle colture in generale e biologiche, alla vivaistica, all’introduzione di macchinari, alla trasformazione dei prodotti, alla nascita di agriturismo, ecc.) sono frutto di una maggiore consapevolezza delle proprie origini, del proprio patrimonio, delle proprie risorse e delle proprie capacità. La realtà territoriale si è adeguata ai parametri del mercato e ha usufruito dei meccanismi della politica comunitaria (Patti Territoriali, Parco Archeologico, sostegno alle produzioni vinicole e olearie, sostegno alla trasformazione di produzioni agricole, sostegno alle attività turistiche di tipo agricolo, ecc.). Il settore primario conta numerosissime micro-imprese agricole di tipo familiare; il frazionamento della proprietà della terra, spesso finalizzata ad integrare il reddito familiare è una realtà rimasta ai margini del processo di sviluppo. Lo sviluppo agricolo evoluto ha portato al territorio risorse finanziarie che hanno innalzato la

capacità reddituale locale con conseguente sviluppo della piccola e media impresa non solo a carattere ortofrutticolo, oleario e vinicolo (Vini Rossi DOC) ma anche a carattere artigianale, di cooperative agrarie e di servizi, di un numero consistente (per la estensione comunale) di Banche e di un congruo numero di studi commerciali, legali e assicurativi. Lo sviluppo quindi, del settore agricolo è stato d’impulso a quello dell’industria, dell’artigianato e del terziario in generale anche se per tutte le altre attività vi è poca specializzazione: gli indici di localizzazione dei vari settori di attività economica vanno da 0,1 a 0,8 del totale regionale (elaborazione dei PTO su dati ISTAT). Gli strumenti urbanistici della Città prevedono: in previsione un’area artigianale; e un’area industriale.

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Rapporti con il territorio La scuola dell’autonomia non si chiude in se stessa, ma si apre alla cooperazione con le altre scuole (reti di scuole) e con la altre agenzie formative (sistema formativo integrato), con le istituzioni, gli enti, le associazioni le imprese, con ogni realtà dedita alla formazione e al

lavoro. Il RAS privilegia la costituzione di reti di scuole (Art. 7, Regolamento dell’autonomia scolastica). La scuola dell’autonomia opera nell’ambito di un sistema formativo integrato, che vede la cooperazione di tutte le agenzie formative. Particolare rilevanza assume la “cooperazione tra scuola e genitori” (art. 1, Legge 30/2000 Riforma cicli).

In tale ottica l’I.I.S.S. L. Einaudi collabora con altri Istituti Scolastici, Religiosi, di Formazione: Liceo Scientifico “E. Fermi” di Canosa di Puglia e Minervino Murge, I.C. ”Foscolo - De Muro Lomanto”, I.C. ”Bovio - Mazzini”, I.C. “Marconi -Carella” Istituzioni pubbliche e di categoria Comune di Canosa di Puglia Comando Di Polizia Municipale del Comune di Canosa di P.,

Commissariato di Polizia di Canosa di Puglia ASL BAT Agenzia per l’Occupazione e Sviluppo dell’area Nord Barese Ofantina con sede in Barletta Ufficio Socio scolastico del Comune di Canosa, Centro Permanente di Istruzione per gli Adulti(CPIA) Agenzia per l’Impiego Canosa La Commissione Per Le Pari Opportunità Della Regione Puglia –Bari CONFINDUSTRIA – BARI Le Imprese, le cooperative, le associazioni CEDIFARME Canosa di Puglia BANCA CARIME SpA con sede in Canosa di Puglia GRAFFITI studio –progetto grafico ed architettonico, con sede in Canosa di Puglia Piccola Società Cooperativa DROMOS.it - Servizi Archeologici - Canosa di Puglia OLISISTEMI – servizi informatici con sede in Cerignola

Umana Dimora di Minervino Murge Ente preposto alla tutela paesaggistica ed ambientale Il TEATRO DELLE MOLLICHE - Corato ROTARY INTERNATIONAL Distretto 2120 - Canosa diPuglia SERIMED – Serigrafia e Pubblicità, con sede in Canosa di Puglia Comitato di Quartiere Rosale – Canosa di Puglia Negotium Consorzio attività produttive – Canosa di Puglia Centro antiviolenza ambito Canosa-Minervino –Spinazzola FIDAPA ANT Club Unesco di Canosa di Puglia Aziende cooperanti nei percorsi di ASL:

Banca Di Credito Cooperativo Di Canosa Loconia

Studio Commerciale Dott Francesco Saverio D’ambra Studio Commerciale Del Dott. Nicola Luongo Fondazione Archeologica Studio Commerciale Sabino Rossignoli Studio Commerciale Specchio Rag. Cosimo Studio Commerciale Dott. Paolo Lacidogna Studio Commerciale Dott. Pietro Catano

Studio Commerciale Dott. Michele Pepe Studio Commerciale Dott. Luciano Giuliani Studio Commerciale Dott. Renato Campanile Studio Commerciale E Tributario Dott. Sabino M. Zaccaro Studio Commerciale Dott. Luigi Roccotelli Agenzia Dolce Vita Viaggi E Turismo

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Studio Commerciale Dott. Anna Antonia Iacobone Imv Studio Associato Ragionieri Commercialisti Termo Idraulika Studio Commerciale Antonio Lacidogna Centro Caf

Studio Commerciale Lacidogna Nicola Studio Commerciale Sabatino Antonio Essedue Srl Barletta Studio Commerciale Rag. Fabiano Felice Studio Commerciale Dott. Terrone Nicola Antonio Consulente Del Lavoro Del Vento Nunzia Consulente Del Lavoro Rag. Lamanna Antonio

Studio Comm.Le Dott. Barbarossa Sabino Cadib Srl Beverage Distribution Pastificio La Sovrana Di Puglia Srl Sepi Spa Studi E Progetti Di Informatica Terme Di Margherita Di Savoia Srl Pub Birroteca Pane E Pizza Al Portico

Caffe' Sospeso S.A.S La Real Agriturismo Calamariba-Pescheria Friggitoria Ramses Iii Pasticceria Schiraldi Ristorante Taverna Dei Principi Ristorante Casa 28 Caffe' Lounge Bar Diamond Pasticceria Mastrangelo Villa Torre Caracciolo Risto-Pizza Blue Moon Chicherie Del Palato Enogastronomia Rotondo Meeting Bar

Pasticceria Metta E Landolfi Masseria San Lorenzo Giardini Di Jemma Twins Risto Pub Il Gambero D'oro Ristorante Carbon Dolce Ristorante Ottagono - Ciesse S.R.L.S. Ristorante L'antico Palazzo Ristorante Berberis Agriturismo Oasi Ristorante Le Fontanelle Rocco's Mare In Terra Sala Donna Ninetta Ristorante Modus Vivendi

Caffetteria Gambrinus Villa Delle Murge La Volpe E L'uva Locanda Di Nunno Villa Imperiale Al Caminetto La Preule Sala Ricevimenti Villa Carafa Sala Ricevimenti Corte Martinelli Il Brigantino Bar Lorusso A'mmare – White Fish S.R.L.

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Trattoria Pizzeria 'Da Mario' Cristal Soc. Coop. Meeting Bar Good For Food Sala Ricevimenti Lo Smeraldo

Ristorante Gourmi Villa Torre Caracciolo Locanda De La Poste Ristorante Maxi Bar Enoteca Il Turacciolo O Saraceno Caffetteria Star Gel

La Posada Del Plaza Il Portico Ristorante Binario 1 Bar Roma Nana' Ristorante Pizzeria Sala Ricevimenti Il Giardino Del Mago Bar Carpe Diem

Reale Cafe' Bar Ristorante Virgo' Sala Ricevimenti "Oasi Di Claire" Associazione "Casa Francesco" Ristorante Pizzeria La Terrazza Hosteria Al Cortile Panificio Metta Antonio Sala Ricevimenti "Oasi Di Claire" Ristorante Ipanema Club Bar Blanco Pura Vida Excalibur Risto Pub Bar Del Corso Pasticceria Daloiso

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7) ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO

I.T.E.T. I.P.A.A.

Istituto Superiore Statale

di Istruzione Secondaria

Tecnica e Professionale

Corsi Serali Percorsi di Istruzione di secondo livello

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8) OFFERTA FORMATIVA–INDIRIZZI DI STUDIO

AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING (biennio comune)

AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING (triennio) SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI (triennio)

CHIMICA MATERIALI E BIOTECNOLOGIE (biennio comune)

BIOTECNOLOGIEAMBIENTALI (triennio)

SERVIZI ENOGASTRONOMIA E OSPITALITÀ ALBERGHIERA (biennio comune)

ACCOGLIENZA TURISTICA (triennio)

ENOGASTRONOMIA Articolazione enogastronomia (triennio)Opzione produzioni dolciarie (triennio)

SERVIZI DI SALA E VENDITA (triennio)

OPERATORE DELLA RISTORAZIONE(Qualifica Professionale in regime di sussidiarietà con la Regione)

OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE E ACCOGLIENZA

(Qualifica Professionale in regime di sussidiarietà con la Regione) SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE (quinquennio)

OPERATORE DELLA TRASFORMAZIONE AGROALIMENTARE

(Qualifica Professionale in regime di sussidiarietà con la Regione)

OPERATORE DELLA RISTORAZIONE

ENOGASTRONOMIA E OSPITALITÀ ALBERGHIERA

I.I.S.S.“L.Einaudi” Tecnico Economico-Tecnologico BATD007011

I.I.S.S.“L.Einaudi” Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente BARA00701P

I.I.S.S.“L.Einaudi” Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente (SERALE) BARA007503

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Riordino dei percorsi d’Istruzione professionale ai sensi del D.P.R. 61/2017

Nuovi indirizzi Classi I a partire dall’ a.s. 2018/2019

I.I.S.S.“L.Einaudi” Professionale per l’Agricoltura el’Ambiente BARA00701P

INDIRIZZO “ENOGASTRONOMIA E OSPITALITA’ ALBERGHIERA”

(biennio comune - Triennio) OPERATORE DELLA RISTORAZIONE

(Qualifica Professionale in regime di sussidiarietà con la Regione)

OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE E ACCOGLIENZA (Qualifica Professionale in regime di sussidiarietà con la Regione)

INDIRIZZO - AGRICOLTURA ,SVILUPPO RURALE, VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI DEL TERRITORIO E GESTIONE DELLE RISORSE FORESTALI E MONTANE (quinquennio)

OPERATORE DELLA TRASFORMAZIONE AGROALIMENTARE

(Qualifica Professionale in regime di sussidiarietà con la Regione)

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9) DIPARTIMENTI Dipartimenti

“La ragione d’essere” della nostra scuola è ridurre l’abbandono scolastico, nonché preparare i giovani alle nuove sfide di un mondo in continua evoluzione. I giovani devono ricevere una preparazione non settoriale ma flessibile, sapersi adattare così, alle mutevoli richieste del mercato del lavoro. Pertanto ci si prefigge di: Assumere un ruolo di continuum istruzione-educazione; Ampliare le capacità espressive e comunicative; Arricchire le competenze delle lingue straniere e l’uso delle nuove tecnologie; Sostenere le scelte di studio e di vita orientando allo studio e al lavoro; Privilegiare la dimensione formativa e operativa piuttosto che quella informativa. I Quattro Dipartimenti Disciplinari tenendo conto della legge 13/07/2015 n.107, hanno stabilito le linee generali della programmazione plurididisciplinare per indirizzi alla quale

ogni docente dovrà far riferimento nell’elaborazione della programmazione didattica-educativa . L’obiettivo basilare della nostra scuola è quello di permettere agli studenti, di accedere al mondo del lavoro o continuare gli studi universitari. I Capi Dipartimento hanno sottolineato gli elementi di novità, focalizzando l’attenzione sul concetto di “competenza”. Questa si colloca sempre all’intersecazione fra le conoscenze e le abilità, fra il sapere e il saper fare, fra l’apprendimento e le sue attivazioni; è sostenuta non unicamente dalla volontà di fare qualcosa, ma dalla volontà di fare bene, utilizzando le risorse conquistate

(dal Quadro europeo dei Titoli e delle Qualifiche). Il metodo didattico più adatto allo scopo di far raggiungere competenze, è quella laboratoriale, perché accanto all’acquisizione di una conoscenza, dà l’opportunità di metterla in pratica, in un compito applicativo o in un lavoro prodotto dallo studente. La didattica laboratoriale deve esprimersi soprattutto nel raccordo con il mondo del lavoro. Ogni Dipartimento elegge un coordinatore:

I Dipartimenti organizzati per assi culturali, hanno lo scopo di raggiungere obiettivi determinati attraverso organismi più ridotti e quindi dotati di flessibilità e dinamicità: acquisire una dimensione più operativa e trasversale; realizzare le fasi istruttorie di procedure complesse; valorizzare le competenze specifiche dei docenti; realizzare i nuovi percorsi formativi nelle prime classi del riordino dei cicli

COORDINATORE DEL DIPARTIMENTO

Presiede e coordina le riunioni Relaziona al D.S. sulle decisioni assunte

Valuta le necessità dell'istituto e stabilisce lepriorità

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ASSE DEI LINGUAGGI

ASSE MATEMATICO

Italiano e Storia(C.Conc.A12)

Inglese(C. Conc.AB24) Francese(C.Conc. AA24)

Scienze Motorie e Sportive(C.Conc. A48)

Matematica(C.Conc. A26) Scienze matematiche applicate(C.Conc. A47)

Scienze e Tecniche informatiche(C.Conc. A41) Lab. Scienze e tecniche informatiche(C.Conc.B16)

Fisica(C.Conc. A20) Laboratorio di Fisica(C.Conc. B03)

ASSE STORICO-SOCIALE

Scienze Economico-

aziendali(C.Conc A45)

Scienze giuridico-

economiche(C.Conc. A46)

Geografia(C.Conc. A21)

Religione o material

alternativa

ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

Scienze naturali e Biologia(C.CONC.A50)

Scienze e tecnologie chimiche(C.Conc.A34)

Costruzioni tecnologiche T-T-R Graf.(C.Conc. A37)

Lab. Serv. Enogastronomici-cucina(C.Conc.B20)

Lab.Serv. Enogastronomici-Sala e Vendita(C.Conc.B21)

Lab. Serv. Ricettività alb.(C.Conc. B19) Lab. Scienze e tecn. Meccaniche(C.Conc.

B17) Scienza degli Alimenti(C.Conc. A31)

Scienza e tecnologie meccaniche(C.Conc.a42)

Scienza tecnologie e tecniche agrarie(C.Conc. A 51)

Lab.di Scienze e tecnologie chimiche(C.Conc. B12)

Laboratori di Scienze e tecnologia agraria (C.Conc. b11)

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10) ANALISI DEI BISOGNI E DELLE ESIGENZE FORMATIVE DELL’ALUNNO

Vision (dove vogliamo arrivare......)

I compiti e le responsabilità della Scuola, che è l’ambiente dell’apprendimento e della formazione, scaturiscono dagli aspetti che contraddistinguono la società di oggi. La meta verso cui si desidera che la scuola evolva nel futuro e che ci si impegna a perseguire è dunque quella di contribuire a: formare persone responsabili, autonome e consapevoli nelle scelte, dotate di sicure competenze culturali e operative tali da poter consentire loro di vivere e agire in una società sempre più globalizzata, multietnica e tecnologicamente avanzata, nel

rispetto degli altri, disponibili alla collaborazione e alla solidarietà.

11)RISPOSTA DELL’ISTITUTO AI BISOGNI FORMATIVI Ai nostri giorni la scuola deve diventare “impresa culturale” radicandosi sempre più al territorio, alla capacità produttiva, alla creatività locale e, allo stesso tempo, collegarsi al globale perché la creatività locale possa confrontarsi e misurarsi. Nella vita quotidiana si ha

bisogno di prendere decisioni sul lavoro, sull’ambiente, sull’educazione, su questioni di carattere etico, sullo sviluppo della ricerca scientifica, ecc. La scuola, in coerenza con il quadro di riferimento indicato dal Piano di Educazione alla Sostenibilità elaborato nel 2017 che recepisce i Goals dell’Agenda 2030, svolge un ruolo determinante nell’educazione di base per assicurare e promuovere l’attuazione dei principi di pari opportunità tra i sessi, prevenire la violenza di genere e di tutte le discriminazioni al fine di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori (Linee guida nazionali “Educare al rispetto: per la parità tra i sessi, la prevenzione

della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione” in l’attuazione del comma 16, art.1 della L.107/15);inoltre svolge un ruolo determinante nella prevenzione e contrasto al fenomeno del Cyberbullismo, in collaborazione con partners istituzionali del territorio , coinvolgendo docenti, studenti e famiglie(Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo, aggiornate in attuazione della L. 71/2017 di prevenzione e contrasto al fenomeno del Cyberbullismo). Si vorrebbe vedere la scuola non un solo come luogo fisico ma un insieme di ambienti ed opportunità per costruire le conoscenze

tecniche/scientifiche/operative, attraverso la costruzione di abilità che integrino il sapere con il saper fare.Nella scuola si desidera soddisfare il "bisogno di appartenenza" verso qualcosa di significativo: ad un patrimonio culturale comune, ad una progettualità lavorativa comune, ma anche la condivisione delle proprie fatiche professionali ed umane attraverso una “condivisione delle esperienze”. In base al contesto umano, sociale culturale ed economico in cui la scuola opera emerge che i nostri ragazzi hanno l’esigenza che la scuola soddisfi il bisogno di: arricchire le discipline (soprattutto all’apprendimento della lingua madre, delle lingue

comunitarie, della matematica, delle discipline giuridiche ed economiche, delle scienze). socializzare comunicare possedere maggiore autostima avere una sicurezza affettiva partecipare aspirare ad una maggiore realizzazione di sé essere competente avere fiducia nelle istituzioni possedere una identità culturale In relazione ai bisogni formativi degli alunni emersi dal contesto ambientale, e più ampliamente dalle caratteristiche della società odierna, la nostra scuola, ponendo al centro

dell’azione educativa l’alunno e in continuità con l’azione educativa della famiglia, concorda scelte metodologiche e percorsi progettuali per: favorire lo sviluppo della personalità in tutte le direzioni garantire ad ogni alunno il successo formativo; promuovere lo star bene a scuola.

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(cosa vogliamo fare…)

BISOGNI

SFERA PERSONALE

AZIONI

Sviluppo di identità

Guidare l’alunno a prendere consapevolezza delle proprie attitudini, delle proprie capacità, dei propri interessi, dei propri limiti, ad acquisire la capacità di imparare a leggere e gestire le proprie emozioni, a sviluppare ed elaborare l’identità di genere, attraverso la realizzazione delle strategie educative e didattiche che tengano conto della singolarità e complessità di ogni persona.

Sviluppo di appartenenza

Promuovere percorsi educativi che, attraverso la conoscenza del territorio, conducano a integrare la storia di ciascuno con la storia collettiva locale, nazionale e globale.

Sviluppo di autostima

Stabilire un rapporto di comprensione e incoraggiamento con l’alunno, prevenendo le difficoltà e individuando tempestivamente gli eventuali disturbi dell’apprendimento e situazioni di disagio.

Sviluppo di autonomia

Promuovere nell’alunno la costruzione di strategie e procedure per

organizzare, affrontare e assolvere i propri compiti in modo personale e autonomo, avviandosi a saper operare scelte personali e responsabili e a valorizzare le proprie potenzialità

Star bene a scuola

1. Favorire il successo formativo di ogni alunno attraverso la realizzazione di un ambiente positivo e collaborativo.

2. Prevenire e contrastare la dispersione scolastica 3. Prevenire e contrastare fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo

4. Sviluppare le potenzialità degli alunni, anche con percorsi individualizzati per valorizzare le diversità di ciascuno e promuovere un inserimento proficuo ed efficace di alunni diversamente abili, l’inclusione di alunni con bisogni educatici speciali, l’integrazione di alunni stranieri

5. Favorire la cultura della parità di genere ,contrastando stereotipi e pregiudizi.

BISOGNI SFERA COGNITIVA

AZIONI

- Sviluppo di

competenze di base e trasversali

- Favorire lo sviluppo delle capacità espressive verbali e non verbali con particolare attenzione al possesso di un lessico vario e appropriato in relazione ai vari ambiti del sapere e ai vari ordini di scuola.

- Potenziare le capacità cognitive, sviluppando processi logici di analisi e di

sintesi, orientati alla formazione del pensiero. - Ampliare gli orizzonti conoscitivi degli allievi, promuovendo interessi e

curiosità verso la cultura umanistica, scientifico-tecnologica ed espressiva.

- Promuovere e affinare le competenze procedurali degli alunni, intese come capacità di affrontare e risolvere i problemi.

- Promuovere l’acquisizione di conoscenze e competenze aggiornate e spendibili in una società complessa e in continua evoluzione

- Progettare gli interventi educativi e didattici in funzione dei reali bisogni formativi degli alunni e capaci di suscitare curiosità e motivazione al sapere e mirati a sviluppare sia competenze di base specifiche e tecniche, sia competenze trasversali centrate su aspetti comunicativi, relazionali, organizzativi e dei metodi di studio.

- Organizzare le attività in percorsi didattici disciplinari e multidisciplinari,

anche con l’uso delle nuove tecnologie, privilegiando le attività laboratoriali con lavori individuali e collettivi per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.

- Attivare la pluridisciplinarità per avviare alla promozione di competenze culturali e di cittadinanza.

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BISOGNI SFERA RELAZIONALE

AZIONI

- Imparare a cooperare e collaborare con gli altri

1. Creare nella classe un clima favorevole al dialogo, alla partecipazione attiva, al confronto e alla collaborazione, al rispetto reciproco, anche organizzando attività basate sull’apprendimento cooperativo in modo da favorire il lavoro.

- Rispetto delle

regole e convivenza

1. Favorire la comprensione e il rispetto di norme e regole nei confronti di se stessi, degli altri e dell’ambiente, la conoscenza e la pratica di diritti e doveri, solidarietà, principio di uguaglianza.

2. Promuovere la capacità di saper cogliere il valore della legalità, inteso

come rispetto delle regole, della struttura scolastica e degli altri 3. Favorire la comunicazione tra etnie diverse per una conoscenza

reciproca ed un agire comune nel rispetto del differente patrimonio linguistico, religioso e culturale di base.

- Coinvolgimento della famiglia

- Incentivare i rapporti di collaborazione e d’intesa con le famiglie al fine di coinvolgerle ancor più attivamente nel processo educativo/formativo condiviso.

- Sportello di ascolto pedagogico

Facilitare i processi di comunicazione tra alunni-alunni, docenti-alunni, genitori-alunni;

Svolgere attività di mediazione

BISOGNI SFERA ORIENTAMENTO

AZIONI

• Continuità tra ordini di scuola

1. Assicurare la continuità del percorso formativo tra gli ordini di scuola attraverso lo sviluppo di un percorso che ne garantisca la gradualità didattica, individuando attività consequenziali atte a collegare le esperienze scolastiche dell’allievo, dalla scuola media al termine della scuola secondaria di 2°grado.

2. Attuare iniziative con gli istituti di II grado e con enti e agenzie del territorio.

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Attività di Sostegno

La piena inclusione degli alunni diversamente abili è un obiettivo che la nostra scuola persegue attraverso un’intensa ed articolata progettualità. L’inclusione deve sovrastare tutte le attività della scuola, rendendo pienamente consapevoli gli operatori che sono necessarie le

capacità e gli interventi di tutti, affinché ogni alunno trovi situazioni congeniali alla sua natura

fisica, psico-sociale ed esistenziale. In questo senso il PAI (Piano Annuale per l’Inclusività)3 è lo strumento, che coinvolgendo l’intera comunità educante, costituisce il punto di partenza fondamentale per avviare un’estesa raccolta di dati per conoscere a fondo la situazione della scuola e il punto di vista dei diversi stakeholder.. Il PAI è quindi, un documento di programmazione finalizzato all’auto-conoscenza e alla pianificazione di interventi per realizzare una dimensione quanto più inclusiva della scuola.(vedi modello in allegato)

Attraverso il PTOF, gli alunni con difficoltà di apprendimento hanno la possibilità di integrare e sostenere l’apprendimento e, al tempo stesso, migliorare la loro autonomia che aumenterà la loro fiducia nelle proprie capacità e potenzialità per agire al meglio nella società. Le attività previste si orientano al miglioramento dell’integrazione educativa e sociale e hanno lo scopo di favorire l’acquisizione, da parte degli alunni, di un cospicuo bagaglio di abilità che concorrono allo sviluppo globale della loro personalità considerata sotto il profilo cognitivo, fisico, affettivo e sociale.

Il Piano delle attività di sostegno, promuove e potenzia quanto già detto, attraverso attività che realizzano un approccio alla “cultura del fare” come occasione di crescita personale e collettiva. Le attività progettuali e laboratoriali permettono l’inserimento dell’alunno nel tessuto scolastico, inoltre rafforzano le capacità logiche, creative, manuali e motorie, potenziano l’autostima e l’autonomia. I progetti saranno attuati sulla base di convenzioni con imprese e con soggetti pubblici e

privati. Si attueranno progetti di orientamento in entrata. Per facilitare e promuovere l’integrazione e il successo scolastico, gli alunni parteciperanno a uscite nel territorio per quanto riguarda l’Alternanza scuola-lavoro, nonché a conferenze, convegni e manifestazioni organizzate dalla scuola.

Bisogni Educativi Speciali (BES) La crescente presenza nel nostro Istituto di alunni in situazione di handicap, impone di prendere in considerazione tutti i risvolti educativi, didattici ed organizzativi che questo comporta. Per prima cosa, vanno messe in atto, nel processo formativo tutte le strategie di comunicazione, individualizzazione, istruzione programmata e socializzazione, utili a guidare ogni alunno all’acquisizione di una maggiore autonomia personale e sociale. Pertanto le iniziative a favore degli alunni diversamente abili non possono esaurirsi nel

momento dell’accoglienza, ma devono essere il momento iniziale di un iter educativo-didattico che trovi compimento in un “PROGETTO DI VITA”. La scuola inclusiva ha come finalità di rispondere ai bisogni degli alunni come PERSONE riprogettando la sua organizzazione e la sua offerta curricolare in funzione di ciascuno attraverso la valorizzazione delle differenze, la garanzia del diritto allo studio di tutti gli alunni e l’attivazione di facilitatori e di rimozione delle barriere all’apprendimento e alla

partecipazione piena di tutti gli alunni, al di là delle varie etichette diagnostiche. Il concetto di B.E.S. deve essere utilizzato come riferimento alla necessità di attuare interventi educativi personalizzati per tutti gli alunni che temporaneamente presentano delle difficoltà.

3 In allegato (All. 4) il documento completo del PAI

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Quando si parla di B.E.S. si intende “Bisogni Educativi Speciali”, è stata introdotta con la Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica e la C.M. n. 8/2013 “Indicazioni operative” estende ad altre categorie di alunni il riconoscimento di bisogni educativi speciali.

Il concetto di bisogno educativo Speciale (BES) descrive una macro categoria che comprende dentro di sé tutte le possibili difficoltà educative di apprendimento degli alunni:

- Studenti con disabilità; - Studenti con disturbi evolutivi specifici (DSA, deficit abilità non verbali, deficit di

coordinazione motoria, disturbi dello spettro autistico privi di deficit cognitivo, ADHD, funzionamento intellettivo limite,...);

- Studenti in situazioni di disagio(psicologico, comportamentale e relazionale);

- Svantaggio socio-economico-culturale I riferimenti normativi relativi ai B.E.S. sono sostanzialmente i seguenti: 1. DIRETTIVA MINISTERIALE del 27 dicembre 2012; 2. CIRCOLARE MINISTERIALE n.8 del 6 marzo 2013; 3. NOTA prot.1551 del 27 giugno 2013 Piano Annuale per l’Inclusività; 4. BOZZA di CIRCOLARE DEL 20 SETTEMBRE 2013 Strumenti di intervento per alunni con

BES.

Strumenti di intervento per gli alunni con disabilità(con certificazione ex L.104/1992)

N. Diagnosi Funzionale (DF) O. Profilo Dinamico Funzionale P. Piano Educativo Individualizzato redatto ed approvato dal GLHO Q. Insegnante specializzato

Strumenti di intervento per gli alunni con DSA o altro disturbo (con certificazione

L. 170/2010 e della D.M. del 2012)

• Diagnosi rilasciata dalla ASL o altra certificazione • Delibera del CdC • Piano Didattico Personalizzato redatto dal CdC

• No insegnante specializzato.

Cosa deve fare il CdC in caso di BES non certificati?

• Individuare e riconoscere il problema • Convocare e coinvolgere la famiglia • Richiedere un approfondimento diagnostico da uno specialista (se necessario) • Deliberare un eventuale intervento didattico personalizzato (PDP sì – PDP no)

Scansione temporale delle attività richieste al CdC Periodo: Settembre - ottobre: Analisi della classe/Individuazione BES Ottobre - novembre: Redazione e approvazione PEI in sede di GLHO

Redazione PDP in sede di CdC Da novembre a maggio: Attivazione piani Maggio -giugno: Monitoraggio abilità strumentali; Valutazione efficacia piani

Come predisporre un PDP? Il consiglio di classe deve: 1) Verificare il bisogno di un intervento didattico personalizzato: esaminare documentazione clinica o altra tipologia di documentazione.

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2) Deliberare l’adozione da parte del CdC di strategie e metodologie didattiche personalizzate per favorire il raggiungimento delle competenze specifiche d’indirizzo, attraverso l’utilizzo di misure dispensative e di strumenti compensativi. 3) Elaborare in modo collegiale e corresponsabile il PDP, puntando sulla effettiva pertinenza ed efficacia nel processo di apprendimento strettamente personale di ciascun studente e su criteri

d’azione e di valutazione condivisi fattivamente dai docenti. A proposito di PDP parliamo di personalizzazione dell'apprendimento, in quanto sono le metodologie, i tempi e gli strumenti che possono o devono essere diversificati, ma NON gli obiettivi (a differenza di quanto può avvenire nel PEI per studenti con disabilità). La difficoltà per i ragazzi con DSA o altri BES, infatti, non è nella capacità cognitiva di apprendere ma nell’abilità di saper accedere alla conoscenza attraverso i “normali” canali o strumenti. Dunque, i contenuti, le competenze che questi ragazzi devono conseguire sono gli stessi

previsti per la classe. Ciò che deve essere esplicitato sono le metodologie e le strategie che si intendono utilizzare per il conseguimento di tali competenze, quali strumenti compensativi e quali misure dispensative si intendono adottare.

Strategie e metodologie didattiche utilizzabili

- Incoraggiare l’apprendimento collaborativo - favorire le attività in piccolo gruppo e il tutoraggio; - privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale “per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa”; - sollecitare le conoscenze precedenti per introdurre nuovi argomenti e creare aspettative; - individuare mediatori didattici che facilitano l’apprendimento (immagini, schemi,mappe …) - sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo delle proprie strategie di apprendimento. Misure dispensative (contrassegnare le voci che interessano): Nell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato: □ dalla lettura ad alta voce; □ dal prendere appunti:

□ dai tempi standard (dalla consegna delle prove scritte in tempi maggiori di quelli previsti per gli alunni senza DSA);

□ dal copiare dalla lavagna; □ dalla dettatura di testi/o appunti; □ da un eccesivo carico di compiti a casa; □ dalla effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati □ dallo studio mnemonico di formule, tabelle; definizioni; □ altro (es.: sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconico)

Strumenti compensativi (contrassegnare le voci che interessano) Nell’ambito delle varie discipline l’alunno può utilizzare:

□ Libri digitali □ Tabelle, formulari, procedure specifiche , sintesi, schemi e mappe □ Calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante

□ Computer con videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner □ Audio registratore o lettore MP3 per la registrazione delle lezioni svolte in classe □ Risorse audio varie (registrazioni, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, …) □ Libri di testo in CD □ Software didattici free □ Mappe di ogni tipo □ Computer con sintetizzatore vocale □ Vocabolario multimediale □ Dizionari di lingua straniera computerizzati □ Altro

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Indicazioni per la personalizzazione delle verifiche e valutazione

Predisporre verifiche scritte scalari, accessibili, brevi, strutturate Facilitare la decodifica della consegna e del testo

Controllare la gestione del diario (corretta trascrizione di compiti/avvisi e della loro comprensione)

Introdurre prove informatizzate e supporti tecnologici Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove Programmare e concordare con l’alunno le verifiche Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua

straniera) ove necessario

Fare usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali Accordarsi su modalità e tempi delle verifiche scritte con possibilità di utilizzare supporti

multimediali Accordarsi su tempi e su modalità delle interrogazioni Accordarsi su modalità e tempi delle verifiche scritte con possibilità di utilizzare supporti

multimediali Nelle verifiche scritte, riduzione e adattamento del numero degli esercizi senza modificare

gli obiettivi formativi Parziale sostituzione o completamento delle verifiche scritte con prove orali consentendo

l’uso di schemi riadattati e/o mappe durante l’interrogazione Valorizzare il contenuto nell’esposizione orale, tenendo conto di eventuali difficoltà

espositive Valutazione dei procedimenti e non dei calcoli nella risoluzione dei problemi Valutazione del contenuto e non degli errori ortografici negli elaborati

Integrazione e sostegno degli allievi disabili

Nella scuola secondaria l’integrazione ha il compito di far vivere la scuola “oltre la scuola”, rendendo significativa la vita scolastica (gli apprendimenti, la vita collettiva, i ritmi, gli spazi,

ecc.) in una prospettiva più ampia, sociale, esistenziale e professionale. Il compito dell’istituzione scolastica, infatti, è quello di formare una persona che sia anche cittadino e lavoratore. La scuola, la famiglia e le istituzioni presenti sul territorio hanno un proprio ruolo e ciascuno, per le proprie competenze, contribuisce alla realizzazione del progetto di vita del soggetto disabile. Alla luce di tali riflessioni, i percorsi di apprendimento saranno orientati all’acquisizione di competenze-chiave che diano al diversamente abile la possibilità di acquisire conoscenze, abilità e competenze riferiti agli assi culturali e lo preparino alla vita adulta. Nello specifico, l’Istituto fissa le seguenti azioni per l’integrazione: - Orientamento in ingresso: l’insegnante di sostegno prende contatti con la scuola media da

cui proviene l’alunno iscritto alla classe prima; progetta, di comune accordo, uno stage orientativo articolato in diversi momenti e lo segue nel suo svolgimento.

- Accoglienza: il Consiglio di Classe esamina l’alunno nel contesto della classe e ne mette a fuoco le potenzialità e le difficoltà relazionali e cognitive. L’insegnante di sostegno cura il

dialogo con la famiglia, raccoglie i dati forniti dalla scuola media di provenienza e li rende noti ai colleghi, raccoglie e valuta le prime osservazioni dei docenti.

- Inserimento: il Consiglio di Classe progetta il percorso didattico dell’alunno individuando, se necessario, modifiche nell’ambito della programmazione di classe e redige il Piano Educativo Personalizzato(PEP).

Nella scelta del percorso scolastico più idoneo per l’alunno certificato, l’Istituto si impegna a intraprendere il processo formativo operando due attente valutazioni di base:

- Le reali potenzialità e/o capacità dell’alunno - Le possibilità per l’alunno di trasferire in modo autonomo le competenze acquisite.

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Si possono realizzare due percorsi scolastici, tenendo presente che risulta sempre possibile cambiare la programmazione da differenziata ad obiettivi minimi e viceversa: - Una programmazione riconducibile agli obiettivi minimi previsti dai programmi ministeriali

(art.15, comma 3 dell’O.M. n. 90 del 21/05/20). Nell’ambito di questo percorso, la normativa prevede un programma riconducibile agli obiettivi minimi previsti dai programmi

ministeriali, con la ricerca dei contenuti ‘essenziali’ delle discipline e che abbia la medesima valenza formativa (art. 318 del D.L. 297/1994). Alla fine del percorso, gli alunni partecipano a pieno titolo agli esami di Stato ed acquisiscono il titolo di studio.

- Una programmazione differenziata in vista di obiettivi didattico - formativi non riconducibili ai programmi ministeriali (art. 15 comma 4 dell’ O.M. n.90 del 21/5/2001). La programmazione differenziata si articola in un piano di lavoro personalizzato per l'alunno, stilato da ogni docente del Consiglio di Classe. Tale tipologia di programmazione necessita

innanzitutto del consenso della famiglia ( art. 15, c.5, O.M.. n. 90 del 21/5/01). Agli esami di Stato, gli alunni che seguono questo secondo percorso svolgono prove differenziate, finalizzate al conseguimento di un attestato delle conoscenze, capacità e competenze acquisite. Tale attestazione può costituire un "credito formativo" spendibile nella frequenza di corsi di formazione professionale e nel lavoro, nell'ambito degli accordi tra Amministrazione scolastica e Regioni (art. 312 e seguenti del D.L. n.297/94).

La differenziazione della programmazione si struttura anche nell'offrire “percorsi integrati”

d'istruzione e formazione professionale, che prevedono l’acquisizione di crediti formativi (art. 15, c. 4, O.M. n. 90 del 21/5/01).

Tali percorsi si attivano di norma al termine del biennio superiore e si realizzano nell'arco di tre anni scolastici, al termine dei quali, si può seguire un percorso d'orientamento e/o di avviamento al lavoro.

Esami di Stato Allievi con percorso didattico conforme ai programmi ministeriali (Normativa: L.Q. 104/92, art.16; D.L. n.297 del 16/04/94, art.318; Legge n.425 del10/12/97, art.7D.P.R. n.323 del 23/07/98, artt. 6 e 13; D.M. n.356 e n.358 del 18/09/98; D.M.n.31 del 4/02/2000; OM.90/01 art. 15 c.3; O.M. n.40 del 8/04/09)

Finalità: accertamento delle conoscenze, competenze e capacità acquisite. Documentazione che il Consiglio di classe deve preparare per la Commissione d’esame: 1. Nel documento del 15 maggio, predisposto dal Consiglio di classe, viene riportato in modo

generico il percorso formativo della classe 2. Relazione del Consiglio di classe 3. La documentazione relativa agli alunni disabili (P.D.F., P.E.I.), con eventuale richiesta di

prove equipollenti e/o di assistenza e/o di tempi più lunghi per le prove scritte e orali 4. Nel caso di candidati non vedenti, la richiesta al Ministero della P.I. del testo delle prove in

Braille (richiesta del Dirigente Scolastico) Tipo di prove Prove ministeriali Prove equipollenti predisposte dalla Commissione d’esame con le modalità indicate dal

Consiglio di Classe, anche avvalendosi della consulenza del docente di sostegno; devono accertare che il candidato, pur nella diversità della situazione, sia in grado di raggiungere la soglia di competenza necessaria per il conseguimento del titolo di studio.

Obiettivi-Contenuti: vengono fissati dalla Commissione d’esame in base alle indicazioni del Consiglio di classe e desumendoli dalle prove di simulazione effettuate durante l’anno

scolastico. Modalità di svolgimento delle prove: possono essere concessi tempi più lunghi e l’uso di ausili tecnologici adatti. E’ possibile prevedere la presenza di assistenti per l’autonomia e la comunicazione, oltre a quella dell’insegnante di Sostegno.

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Modalità di valutazione Valutazione conforme ai programmi ministeriali (OM.90/01 art. 15c.3) Criterio quantitativo e qualitativo, come per il resto della classe Il punteggio viene fissato in centesimi come per il resto della classe

Diploma avente valore legale a tutti gli effetti.

Allievi con percorso didattico differenziato (Normativa: L.Q. 104/92, art.16; D.L.n.297 del 16/04/94, art.318; Legge n.425 del 10/12/97, art.7; D.P.R. n.323 del 23/07/98, artt. 6 e13; D.M. n.31 del 4/02/2000-O.M. n.40

del 8/04/09). Documentazione che il Consiglio di classe deve preparare per la Commissione d’esame: In allegato al documento del 15 maggio viene fornita una relazione dell’alunno disabile

contenente informazioni utili perché la Commissione possa mettere il candidato a proprio agio e valutare al tempo stesso, in modo appropriato le sue conoscenze, competenze e capacità.

Il documento finalizzato alla formulazione della terza prova scritta, volto a esplicitare "i contenuti, i mezzi, gli spazi ed i tempi del percorso formativo, nonché i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti (art. 5 comma 2 del Regolamento), deve contenere:

• le scelte fatte per l'alunno diversamente abile con riferimento al suo percorso individuale e attività di sostegno;

• le modalità di integrazione nella classe; • i percorsi comuni alla classe;

• la richiesta di prove coerenti con il percorso svolto e finalizzate al rilascio dell'attestato (art. 13, comma 2,Reg.).

• Attestato di credito formativo (D.P.R. 323/98; modelli e chiarimenti ai sensi della C.M. 125/01). Tale certificazione deve riportare: • le conoscenze, le competenze, le capacità possedute e l’ambito in cui queste si realizzano

in relazione al percorso di studi seguito;

• le valutazioni delle prove d’esame ed i crediti formativi documentati • i dati sul percorso didattico seguito (anni e durata oraria) • gli elementi caratterizzanti il corso di studi (stage formativi, concorsi, partecipazioni a

manifestazioni, alternanza scuola-lavoro) L’Attestato è un credito spendibile anche nella frequenza di corsi di formazione professionale,

nell’ambito degli Accordi fra Amministrazione scolastica e Regioni.

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12.PERCORSI FORMATIVI DELL’ISTRUZIONE

I percorsi formativi dell’istruzione comprendono tutte le discipline, le quali sono raggruppate nelle seguenti aree:

Percorsi

Formativi

dell’Istruzione

AREA

COMUNE

AREA DI

INDIRIZZO

AREA DI

APPROFONDIMENTO,

RECUPERO E

POTENZIAMENTO

AREA DI

PROFESSIONALIZ-

ZAZIONE

È la base

culturale di

tutti gli

indirizzi e

consente la

formazione

generale nei

primi due

anni.

Fornisce le

competenze

professionali.

Consente di

rafforzare le

abilità di base

e/o colmare

lacune nella

preparazione.

Realizza il

collegamento

tra il sapere e il

saper fare.

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13. PROFILI E QUADRI ORARI IN RIFERIMENTO A CIASCUN INDIRIZZO

L’I.T.E.T.offre:

Nell’ambito del Riordino dei Cicli relativamente al I, II Biennio e V Anno:

Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore economico

Il profilo dei percorsi del settore economico si caratterizza per la cultura tecnico-economica riferita ad ampie aree: l’economia, l’amministrazione delle imprese, la finanza, il marketing, l’economia sociale e il turismo. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, conoscono le tematiche relative ai macrofenomeni economico-aziendali, nazionali ed internazionali, alla normativa civilistica e fiscale, ai sistemi aziendali, anche con riferimento alla previsione, organizzazione, conduzione e controllo della gestione, agli strumenti di marketing, ai prodotti/servizi turistici. In particolare, sono in grado di:

- analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica;

- riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto;

- riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale;

- analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e sociali;

- orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale; - intervenire nei sistemi aziendali con riferimento a previsione, organizzazione, conduzione

e controllo digestione; - utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti; - distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali, effettuando calcoli di convenienza

per individuare soluzioni ottimali; - agire nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al

suo adeguamento organizzativo e tecnologico; - elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati aziendali con il ricorso a

strumenti informatici e software gestionali; - analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali

acquisiti.

1. Indirizzo AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING (Settore Economico) Articolazioni:

• Amministrazione, Finanza e Marketing • Sistemi Informativi Aziendali

• Relazioni Internazionali per il Marketing

2. Indirizzo CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE(SettoreTecnologico)Articolazioni: - Biotecnologie ambientali

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Profilo B1 - indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti

assicurativo- finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale. Attraverso il percorso generale, è in grado di: rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili

ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali;

redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali; gestire adempimenti di natura fiscale; collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda; svolgere attività di marketing; collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali; utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di

amministrazione, finanza emarketing.

Nell’articolazione “Relazioni internazionali per il marketing”, il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della comunicazione aziendale con l’utilizzo di tre lingue straniere e appropriati strumenti tecnologici sia alla collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali nazionali e internazionali riguardanti differenti realtà geo-politiche e vari contesti lavorativi. Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla

scelta e all’adattamento di software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze.

1.Riconoscere e interpretare: a) le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le

ripercussioni in un dato contesto; b) i macro fenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla

specificità di un’azienda; c) i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il

confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse.

2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali. 3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese. 4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date.

5.Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane.

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6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata. 7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo digestione, analizzandone i risultati. 8. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con

riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato. 9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella

ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose. 10. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti. 11. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa.

Nelle articolazioni: ”Relazioni internazionali per il marketing” e “Sistemi informativi aziendali”, le competenze di cui sopra sono differentemente e opportunamente integrate in coerenza con peculiarità del profilo di riferimento.

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI GENERALI

COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE ECONOMICO

DISCIPLINE

Classi di concorso

D.M. 39/1998

Ore settimanali

Classi di concorso

D.P.R. 14/02/2016

n° 19

1° biennio

2° biennio 5 anno

secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 50/A A-12 4 4 4 4 4

Lingua inglese 346/A A-24(a) 3 3 3 3 3

Storia 50/A A-12 2 2 2 2 2

Matematica 47/A 48/A 49/A

A-26 A-47 A-27

4 4 3 3 3

Diritto ed economia 19/A A-46 2 2

Scienze integrate (Scienze della terra e biologia)

60/A

A-50 2 2

Scienze motorie e sportive 29/A A-48 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative

1 1 1 1 1

Gli istituti tecnici del settore economico possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di ulteriori lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato ovvero con l’utilizzo di risorse comunque disponibili per il potenziamento dell’offerta formativa.

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“AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING”:

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI –IT01

DISCIPLINE

Classi di concorso

D.M. 39/1998

Ore settimanali

Classi di concorso D.P.R.

14/02/2016 n° 19

1° biennio

Comune alle diverse

articolazioni

2° biennio 5° anno

secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso

formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Scienze integrate (Fisica) 38/A- 49/A

A-20; A-27

2

Scienze integrate (Chimica)

12/A-13/A - 60/A

A-34 A-50

2

Geografia 39/A 60/A

A-21 A-50

3 3

Informatica 42/A

75/A - 76/A 41-A A-66

2 2

Seconda lingua comunitaria 46/A A-24(a) 3 3

Economia aziendale 17/A A-45 2 2

“AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING”-

Informatica 42/A A-41 2 2

Seconda lingua comunitaria 46/A A-24(a) 3 3 3

Economia aziendale 17/A A-45 6 7 8

Diritto 19/A A-46 3 3 3

Economia politica 19/A A-46 3 2 3

ARTICOLAZIONE “RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING” -

Seconda lingua comunitaria 46/A A-24(a) 3 3 3

Terza lingua straniera 46/A A-24(a) 3 3 3

Economia aziendale e geo-politica

17/A A-45 5 5 6

Diritto 19/A A-46 2 2 2

Relazioni internazionali + 19/A 36/A

A-46 A-18

2 2 3

Tecnologie della comunicazione

42/A A-41 2 2

ARTICOLAZIONE “SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI”

Seconda lingua comunitaria 46/A A-24 (a) 3

Informatica 42/A A-41 4 5 5

Economia aziendale 17/A A-45 4 7 7

Diritto 19/A A-46

3 3 2

Economia politica 19/A A-46 3 2 3

di cui in compresenza 30/C-31/C

B-16 3 3 3 ( 9*)

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico -pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell’ambito del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.

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Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore tecnologico Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:

• individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali;

• orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di 5 appropriate tecniche di indagine;

• Utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi; - orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla

sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio; • intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla

realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo;

• riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi;

• analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo

dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita; • riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali

dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; • riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.

Profilo C1- indirizzo “Chimica, Materiali e Biotecnologie” Il Diplomato in “Chimica, Materiali e Biotecnologie”: • ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico-

biologiche, nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario;

• ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio ambientale e sanitario.

È in grado di:

• collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella gestione e nel controllo dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per l’analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale;

• integrare competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all’innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese;

• applicare i principi e gli strumenti in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi;

• collaborare nella pianificazione, gestione e controllo delle strumentazioni di laboratorio di analisi e nello sviluppo del processo e del prodotto;

• Verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell’area di competenza; controllare il ciclo di produzione utilizzando software

dedicati, sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti; • essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e

sociale in cui sono applicate. Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Chimica e materiali”, “Biotecnologie ambientali” e “Biotecnologie sanitarie”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato.

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Nell’articolazione “Biotecnologie ambientali” vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative al governo e controllo di progetti, processi e attività, nel rispetto delle normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro, e allo studio delle interazioni fra sistemi energetiche ambiente, specialmente riferite all’impatto ambientale degli impianti e alle relative emissioni

inquinanti. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Chimica, Materiali e Biotecnologie” consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze.

1 Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate.

2 Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali.

3 Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni.

4 Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate.

5 Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e biotecnologici.

6 Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio.

7 Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza.

In relazione a ciascuna delle articolazioni le competenze elencate sono sviluppate coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento.

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DI AREA GENERALE

COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE TECNOLOGICO

DISCIPLINE

Classi di concorso

D.M. 39/1998

Classi di concorso

D.P.R. 14/02/2016

n° 19

Ore settimanali

1° biennio

2° biennio 5° anno

secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 50/A A-12 4 4 4 4 4

Lingua inglese 346/A A-24 (a) 3 3 3 3 3

Storia 50/A A-12 2 2 2 2 2

Geografia generale ed economica 39/A 50/A 60/A

A-21 A-12 A-50

1

Matematica 47/A 49/A*

A-26; A-27

4 4 3 3 3

Diritto ed economia 19/A A-46 2 2 Scienze integrate (Scienze della

Terra e Biologia) 60/A

A-50 2 2

Scienze motorie e sportive 29/A A-48 2 2 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative

1 1 1 1 1

Gli istituti tecnici del settore tecnologico possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività e insegnamenti fac oltativi di ulteriori lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato ovvero con l’utilizzo di risorse comunque disponibili per il potenziamento dell’offerta formativa.

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“CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE”: ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI

DISCIPLINE

Classi di concorso

D.M. 39/1998

Classi di concorsoD.P.R.

14/02/2016 n° 19

Ore settimanali

1° biennio

2° biennio 5° anno secondo biennio e quinto anno

costituiscono un percorso formativo unitario

1^ 2^ 3^ Scienze integrate (Fisica) 38/A A-20 3 3

di cui in compresenza 29/C B-03 2*

Scienze integrate (Chimica)

12/A-13/A

A-34 3 3

di cui in compresenza 24/C-35/C B-12 2*

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica

16/A - 71/A A-37 3 3

di cui in compresenza 32/C B-17 2*

Tecnologie informatiche 34/A-35/A

42/A

A-40 A-41

3

di cui in compresenza 30/C -31/C B-16 2

Scienze e tecnologie applicate ***

12/A-13/A 40/A 57/A 60/A

A-34 A-15 A-31 A-50

3

Complementi di matematica 47/A A-26 1 1

ARTICOLAZIONE “CHIMICA E MATERIALI”- Chimica analitica e strumentale 12/A-13/A A-34

7 6 8

Chimica organica e biochimica 12/A -13/A A-34 5 5 3

Tecnologie chimiche industriali 12/A-13/A A-34 4 5 6

ARTICOLAZIONE “BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI”

Chimica analitica e strumentale 12/A -13/A A-34

4 4 4

Chimica organica e biochimica 12/A -13/A A-34 4 4 4

Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale

60/A A-50 6 6 6

Fisica ambientale 38/A A-20 2 2 3

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. *** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”, compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio.

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LA REVISIONE DEI PERCORSI PROFESSIONALI AI SENSI del D.Lgs. 61/2017 e del D.M. n. 92/2018 Con il Decreto Legislativo n.61 del 13 aprile 2017 viene disciplinata, in coerenza con gli obiettivi e le finalità individuati dalla legge 107/2015, la revisione dei percorsi dell’istruzione

professionale, in raccordo con quelli dell’istruzione e formazione professionale (IeFP), attraverso la ridefinizione degli indirizzi e il potenziamento delle attività didattiche laboratoriali. Il DPR definisce i nuovi indirizzi e quadri orari e indica la tabella di confluenza nei nuovi indirizzi degli indirizzi previsti dal DPR 87/2010.La revisione dei percorsi professionali ai sensi dell’art. 11 del Decreto Legislativo n.61/2017 sarà attivata a partire dall’a.s. 2018/2019 , solo per le classi prime, mentre rimangono validi per le classi dalla seconda alla quinta, i percorsi e gli indirizzi previsti nel DPR n.87/2010. La riforma entrerà definitivamente a regime nell’a. s.

2022/2023.

L’Istituto Professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente offre, , in base alle recenti disposizioni, come esplicitati nell’art.3 comma 1 del Decreto Legislativo n.61/2017,i seguenti percorsi professionali:

Indirizzo “ Agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane”

Indirizzo “Enogastronomia e ospitalità alberghiera”

In ogni percorso dell’istruzione professionale si distingue un’area di istruzione generale e un’area di indirizzo.

L’area di istruzione generale è comune a tutti i percorsi, mentre le aree di indirizzo si riferiscono a ciascuno degli indirizzi che contraddistinguono gli Istituti Professionali.

La struttura dei percorsi dell’istruzione professionale, disciplinata dall’art.4 del Decreto Legislativo n.61/2017, è quinquennale e si articola in un biennio e in un successivo triennio. Il biennio dei percorsi dell’istruzione professionale , come esplicitato nel comma 2 del succitato art.4, comprende 2112 ore complessive, articolate in 1188 ore di attività e insegnamenti di

istruzione generale e in 924 ore di attività e insegnamenti di indirizzo, comprensive del tempo da destinare al potenziamento dei laboratori. Le attività e gli insegnamenti di istruzione generale e di indirizzo sono aggregati in assi culturali.

Le istituzioni scolastiche che offrono percorsi di istruzione professionale, nell’esercizio della propria autonomia organizzativa e didattica, e con riferimento al Progetto formativo individuale, possono organizzare le azioni didattiche, formative ed educative in periodi didattici.

I periodi didattici possono essere collocati anche in due diversi anni scolastici ai fini dell’accesso al terzo anno dei percorsi. Nell’ambito delle 2112 ore, una quota, non superiore a 264 ore, è destinata alla personalizzazione degli apprendimenti, alla realizzazione del progetto formativo individuale ed allo sviluppo della dimensione professionalizzante delle attività di alternanza scuola-lavoro, previste dall’articolo 5, comma 1, lettera e) dove si stabilisce la possibilità di attivare percorsi di alternanza scuola-lavoro già dalla seconda classe del biennio.

Il triennio dei percorsi dell’istruzione professionale è articolato in un terzo, quarto e quinto anno. Per ciascun anno del triennio, l’orario scolastico è di 1056 ore, articolate in 462 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 594 ore di attività e insegnamenti di indirizzo, al fine di consentire agli studenti di:

a) consolidare e innalzare progressivamente, soprattutto in contesti di laboratorio e di lavoro, i livelli di istruzione generale acquisiti nel biennio, anche attraverso spazi orari riservati nell’ambito della quota di autonomia

b) acquisire e approfondire, specializzandole progressivamente, le competenze, le abilità e le conoscenze di indirizzo in funzione di un rapido accesso al lavoro

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c) partecipare alle attività di alternanza scuola-lavoro, previste dall’articolo 1, comma 33, della legge 13 luglio 2015, n.107, anche in apprendistato ai sensi degli articoli 41, 42 e 43 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81

d) costruire il curriculum della studentessa e dello studente previsto dall’articolo 1, comma 28,

della legge 13 luglio 2015, n. 107, in coerenza con il Progetto formativo individuale

e) effettuare i passaggi tra i percorsi di istruzione professionale e quelli di istruzione e formazione professionale e viceversa, secondo le modalità previste dall’articolo 8.

Al fine di realizzare l’integrazione, l’ampliamento e la differenziazione dei percorsi e degli interventi in rapporto alle esigenze e specificità territoriali, le istituzioni scolastiche che offrono percorsi di istruzione professionale possono attivare, come chiarisce il comma 4 dello stesso art.4, in via sussidiaria, percorsi di istruzione e formazione professionale per il rilascio della qualifica e del diploma professionale quadriennale di cui all’articolo 17 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. Questa possibilità potrà realizzarsi previo accreditamento regionale e secondo modalità da definirsi con accordi specifici tra la Regione e l’Ufficio scolastico regionale, nel rispetto dell’esercizio delle competenze esclusive delle Regioni in materia di istruzione e formazione professionale, come sottolineato nell’art.7 comma 2 del Decreto Legislativo n.61/2017

Il quinto anno dell’istruzione professionale è strutturato dalle istituzioni scolastiche nell’ambito della loro autonomia, in modo da consentire il conseguimento del diploma di istruzione professionale previo superamento degli esami di Stato, nonché di maturare i crediti per l’acquisizione del certificato di specializzazione tecnica superiore (IFTS), ove previsto dalla programmazione delle singole Regioni.

Le istituzioni scolastiche che offrono percorsi di istruzione professionale, in base all’art.4 comma 6, sono dotate di un ufficio tecnico, senza ulteriori oneri di funzionamento se non quelli previsti nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, con il compito di sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica nonché per la sicurezza delle persone e dell’ambiente.

PROFILO CULTURALE COMUNE AL “SETTORE SERVIZI” AI SENSI DEL D.Lgs. 61/2017 e del D.M. 92/2018

Con il D.Lgs 61/2017 e con il Decreto ministeriale n. 92/2018 viene individuata la disciplina dei profili di uscita dei percorsi di istruzione professionale, ai sensi dell’art. 3, comma 3, del D.Lgs. 13 aprile 2017, n. 61. I percorsi di I.P. hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze basate sull'integrazione tra i saperi tecnico-professionali e i saperi linguistici e

storico-sociali, da esercitare nei diversi contesti operativi di riferimento. A conclusione dei percorsi di I.P., gli studenti sono in grado di:

-agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali, sociali e professionali; -utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e

professionali; -riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell'ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; -stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilita' di studio e di lavoro; -utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro; -riconoscere il valore e le potenzialita' dei beni artistici e ambientali; -individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva, multimediale e digitale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;

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-utilizzare le reti e gli strumenti informatici per l'accesso ai web e ai social nelle attivita' di studio, ricerca e approfondimento; -riconoscere i principali aspetti comunicativi, culturali e relazionali del- l 'espressivita' corporea ed esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo;

-comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all'economia, all'organizzazione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi; - padroneggiare l'uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza e alla tutela della salute nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio; -utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti degli assi culturali per comprendere la realta' ed operare in campi applicativi;

-utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realta', dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell'apprendimento permanente; -individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri; -utilizzare strategie orientate al risultato, al lavoro per obiettivi e alla necessita' di assumere responsabilita' nel rispetto dell'etica e della deontologia professionale;

-compiere scelte autonome in relazione ai propri percorsi di studio e di lavoro lungo tutto l'arco della vita nella prospettiva dell'apprendimento permanente; -partecipare attivamente alla vita sociale e culturale a livello locale, nazionale e comunitario; -acquisire gli strumenti per la ricerca attiva del lavoro o di opportunita' formative; -valutare le proprie capacita', i propri interessi e le proprie aspirazioni (bilancio delle competenze) anche nei confronti del lavoro e di un ruolo professionale specifico; -riconoscere i cambiamenti intervenuti nel sistema della formazione e del mercato del lavoro; -sviluppare competenze metodologiche finalizzate alla presa di decisione e all'elaborazione di un piano d'azione per l'inserimento nel mondo del lavoro; -individuare ed utilizzare le tecnologie dell'automazione industriale e della robotica 4.0; -conoscere ed utilizzare tecnologie innovative applicabili alla manifattura e all'artigianato; -padroneggiare l'uso di strumenti tecnologico-digitali

PROFILO CULTURALE E RISULTATI DI APPRENDIMENTO DELL’INDIRIZZO “ Agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane”

(Allegato 2A del D.M 92/2018)

Il Diplomato di istruzione professionale, nell’indirizzo “Agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane”,possiede competenze relative alla produzione, valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, agroindustriali e forestali offrendo anche servizi contestualizzati rispetto alle esigenze dei singoli settori. Interviene, inoltre, nella gestione dei sistemi di allevamento e acquacoltura e nei processi produttivi delle filiere selvicolturali . RISULTATI DI APPRENDIMENTO A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento

elencati al punto 1.1 dell’Allegato A) del d.lgs. 61/2017, comuni a tutti i percorsi, oltre ai

seguenti risultati di apprendimento declinati in termini di competenze: -Gestire soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie; -Gestire sistemi di allevamento e di acquacoltura, garantendo il benessere animale e la qualità delle produzioni; -Gestire i processi produttivi delle filiere selvicolturali progettando semplici interventi nel

rispetto della biodiversità e delle risorse naturalistiche e paesaggistiche -Supportare il processo di controllo della sicurezza, della qualità, della tracciabilità e tipicità delle produzioni agro-alimentari e forestali - Descrivere e rappresentare le caratteristiche ambientali e agro produttive di un territorio, anche attraverso l’utilizzo e la realizzazione di mappe tematiche e di sistemi informativi

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computerizzati.

-Collaborare alla gestione di progetti di valorizzazione energetica e agronomica delle biomasse di provenienza agroforestale, zootecnica e agroindustriale - Gestire i reflui zootecnici e agroalimentari, applicando tecnologie innovative per la salvaguardia ambientale. - Gestire attività di progettazione e direzione delle opere di miglioramento e trasformazione fondiaria in ambito agrario e forestale, attuando sistemi di analisi di

efficienza tecnico economica aziendale, interagendo con gli enti territoriali e coadiuvando i singoli produttori nell’elaborazione di semplici piani di miglioramento fondiario e di sviluppo rurale.

- Individuare e attuare processi di integrazione di diverse tipologie di prodotti per la

valorizzazione delle filiere agroalimentari e forestali, gestendo attività di promozione e

marketing dei prodotti agricoli, agroindustriali, silvo-pastorali, dei servizi multifunzionali.

PROFILO CULTURALE E RISULTATI DI APPRENDIMENTO DELL’INDIRIZZO “Enogastronomia e ospitalità alberghiera“ (Allegato 2G del D.M. 92/2018)

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Enogastronomia e ospitalità alberghiera“ possiede specifiche competenze tecnico pratiche, organizzative e gestionali nell’intero ciclo di produzione, erogazione e commercializzazione della filiera dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera. Nell’ambito degli specifici settori di riferimento delle aziende turistico-ristorative, opera curando i rapporti con il cliente, intervenendo nella produzione, promozione e vendita dei prodotti-e dei servizi, valorizzando le risorse enogastronomiche secondo gli aspetti culturali, artistici e del Made in Italy in relazione al territorio. RISULTATI DI APPRENDIMENTO

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento elencati al punto 1.1. dell’Allegato A) del D.Lgs 61/2017, comuni a tutti i percorsi, oltre ai risultati di apprendimento tipici del profilo di indirizzo, di seguito specificati in termini di competenze: -Utilizzare tecniche tradizionali e innovative di lavorazione, di organizzazione, di commercializza- zione dei servizi e dei prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera, promuovendo le nuove tendenze alimentari ed enogastronomiche.

-Supportare la pianificazione e la gestione dei processi di approvvigionamento, di produzione e di vendita in un’ottica di qualità e di sviluppo della cultura dell’innovazione. -Applicare correttamente il sistema HACCP, la normativa sulla sicurezza e sulla salute nei luoghi di lavoro. -Predisporre prodotti, servizi e menù coerenti con il contesto e le esigenze della clientela (anche in relazione a specifici regimi dietetici e stili alimentari), perseguendo obiettivi di qualità, redditività e favorendo la diffusione di abitudini e stili di vita sostenibili e equilibrati

-Valorizzare l’elaborazione e la presentazione di prodotti dolciari e di panificazione locali, nazionali e internazionali utilizzando tecniche tradizionali e innovative -Curare tutte le fasi del ciclo cliente nel contesto professionale, applicando le tecniche di comunica- zione più idonee ed efficaci nel rispetto delle diverse culture, delle prescrizioni religiose e delle specifiche esigenze dietetiche. -Progettare, anche con tecnologie digitali, eventi enogastronomici e culturali che valorizzino il patrimonio delle tradizioni e delle tipicità locali, nazionali anche in contesti internazionali per la

promozione del Made in Italy. -Realizzare pacchetti di offerta turistica integrata con i principi dell’eco sostenibilità ambientale, promuovendo la vendita dei servizi e dei prodotti coerenti con il contesto territoriale, utilizzando il web. -Gestire tutte le fasi del ciclo cliente applicando le più idonee tecniche professionali di

- Intervenire nei processi per la salvaguardia e il ripristino della biodiversità, per la

conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e ricreative, per la

prevenzione del degrado ambientale e per la realizzazione di strutture a difesa delle zone

a rischio, eseguendo semplici interventi di sistemazione idraulico-agroforestale e relativi

piani di assestamento.

49

Hospitality Management, rapportandosi con le altre aree aziendali, in un’ottica di comunicazione ed efficienza aziendale. -Supportare le attività di budgeting-reporting aziendale e collaborare alla definizione delle strategie di Revenue Management, perseguendo obiettivi di redditività attraverso opportune azioni di marketing. -Contribuire alle strategie di Destination Marketing attraverso la promozione dei beni culturali e ambientali, delle tipicità enogastronomiche, delle attrazioni, degli eventi e delle manifestazioni, per veicolare un'immagine riconoscibile e rappresentativa del territorio.

QUADRI ORARI ISTITUTI PROFESSIONALI

(Allegato 3 A- D.M. n.92/2018) Indirizzo “Agricoltura e sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti

del territorio e gestione delle risorse forestali e montane”

BIENNIO

Area generale comune a tutti gli indirizzi

ASSI CULTURALI Monte ore Biennio

Insegnamenti Monte ore di riferimento

Asse dei linguaggi

462 ore Italiano 264

Inglese 198

Asse matematico

264 ore Matematica 264

Asse storico sociale

264 ore Storia, Geografia, 132

Diritto e economia 132

Scienze motorie 132 ore Scienze motorie 132

RC o attività alternative

66 ore RC o attività alternative 66

Totale ore Area generale

1.188 ore 1188

Area di indirizzo

Asse scientifico, tecnologico e professionale

924 ore Scienze integrate 264/297

Ecologia e pedologia 198/264

TIC 132

Laboratorio di scienze e tecnologie agrarie

264/330

di cui in compresenza

con ITP

396 ore

Totale Area di Indirizzo

924 ore 924

TOTALE BIENNIO

2.112 ore

Di cui: Personalizzazione degli apprendimenti

264 ore

50

QUADRO ORARIO CLASSE I INDIRIZZO

“ Agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane”

Area generale comune a tutti gli indirizzi

ASSI CULTURALI Discipline di riferimento

ore settimanali

ore di compresenza

Asse dei linguaggi Italiano 4

Inglese 3

Asse matematico Matematica 4

Asse storico sociale

Storia 1

Geografia 1

Diritto ed Economia 2

Scienze motorie 2

RC o attività alternative 1

Totale ore Area generale 18

Area di indirizzo

Asse scientifico, tecnologico e professionale

Scienze integrate Chimica 2 1

Scienze integrate Biologia 2 1

TIC 2 1

Ecologia e Pedologia 4 3

Laboratorio di scienze Agrarie 4

Totale ore Area indirizzo 14

Totale settimanale I Anno 32

51

TRIENNIO

(TERZO, QUARTO E QUINTO ANNO)

Area generale comune a tutti gli indirizzi (462 ore annuali, corrispondenti a 14 ore settimanali)

Area generale comune a tutti gli indirizzi

Assi culturali Insegnamenti Monte ore 3

anno

Monte ore 4

anno

Monte ore 5

anno

Asse dei linguaggi

Lingua italiana 132 132 132

Lingua inglese 66 66 66

Asse storico sociale

Storia 66 66 66

Asse matematico

Matematica 99 99 99

Scienze motorie 66 66 66

IRC o attività alternative

33 33 33

Totale ore Area generale

462 462 462

AREA DI INDIRIZZO (594 ore annuali, corrispondenti a 18 ore settimanali)

Area di

indirizzo

Assi culturali Insegnamenti 3 anno

4 anno

5 anno

Asse scientifico tecnologico e professionale**

Laboratorio di biologia e di chimica applicata

ai processi di trasformazione

66/99 66/99

Agronomia del territorio agrario e

forestale

66/99 66/99 66/99

Tecniche delle produzioni Vegetali e

zootecniche

66/99 66/99 66/99

Economia agraria e legislazione di settore

agraria e forestale.

99/132 99/132 132

Gestione e valorizzazione delle attività

produttive e sviluppo del territorio e

sociologia rurale

99 99 99

Logistica e marketing dei prodotti

agroalimentari

0/99 0/99 0/99

Agricoltura sostenibile e biologica 0/99 0/132 0/132

Selvicoltura, dendrometria e utilizzazioni

forestali

0/132 0/132 0/165

Assestamento forestale, gestione parchi,

aree protette, e fauna selvatica

0/66 0/99 0/66

Totale area di indirizzo 594 594 594

di cui in compresenza 891

** Gli insegnamenti con soglia minima pari a 0 sono da considerare alternative sulla

52

base dei differenti percorsi in uscita definiti dalle scuole ai sensi dell’art. 3 comma 5,

a seguito delle specifiche caratterizzazioni, in relazione alle macro aree di attività che identificano la filiera e alle figure professionali di riferimento.

QUADRI ORARI ISTITUTI PROFESSIONALI

(Allegato 3 G -D.M n.92/2018)

Indirizzo “Enogastronomia e ospitalità alberghiera”

BIENNIO Area generale comune a tutti gli indirizzi

ASSI

CULTURALI

Monte ore Biennio Insegnamenti Monte ore di

riferimento

Asse dei

linguaggi

462 ore Italiano Inglese

264 198

Asse matematico

264 ore Matematica 264

Asse storico

sociale

264 ore Storia, Geografia,

Diritto e economia

132

132

Scienze motorie 132 ore Scienze motorie 132

RC o attività alternative

66

ore

RC o attività alternative 66

Totale ore Area

generale

1.188 ore 1188

Area di indirizzo

Asse dei linguaggi

924 ore Seconda lingua straniera 99/132

Asse scientifico,

tecnologico e

professionale *

Scienze integrate 99/132

TIC 99/132

Scienza degli alimenti 132

Laboratorio dei servizi

enogastronomici – cucina

132/165

Laboratorio dei servizi

enogastronomici – Bar-sala e vendita

132/165

Laboratorio dei servizi di

Accoglienza turistica

132/165

di cui in

compresenza

396 ore

Totale Area di Indirizzo

924 ore 924

TOTALE BIENNIO

2.112 ore

Di cui:

Personalizzazion

e degli

apprendimenti

264 ore

(*) Per quanto concerne i laboratori nel biennio, resta in vigore quanto

previsto dal D.I. n. 32 del 29 aprile 2011.

53

ORARIO CLASSI I

Indirizzo “Enogastronomia e ospitalità alberghiera”

Area generale comune a tutti gli indirizzi

ASSI CULTURALI Discipline di riferimento ore settimanali ore di compresenza

Asse dei linguaggi Italiano 4

Inglese 3

Asse matematico Matematica 4

Asse storico sociale

Storia 1

Geografia 1

Diritto ed Economia 2

Scienze motorie 2

RC o attività alternative 1

Totale ore Area generale 18

Area di indirizzo

Asse dei linguaggi Francese 2

Asse scientifico, tecnologico e professionale

Scienze integrate 2 1

Scienze degli alimenti 2 1

TIC 2 1

Laboratorio di cucina 2

Laboratorio di Bar-sala e vendita 2 2

Laboratorio di accoglienza turistica

2 1

Totale ore Area indirizzo 14

Totale settimanale I Anno 32

TRIENNIO (TERZO, QUARTO E QUINTO ANNO) Area generale comune a tutti gli indirizzi (462 ore annuali, corrispondenti a 14 ore settimanali)

Area generale comune a tutti gli indirizzi

Assi culturali Insegnamenti Monte

ore 3

anno

Monte

ore 4

anno

Monte

ore 5

anno

Asse dei

linguaggi

Lingua italiana 132 132 132

Lingua inglese 66 66 66

Asse storico sociale

Storia 66 66 66

Asse matematico

Matematica 99 99 99

Scienze motorie 66 66 66

IRC o attività alternative 33 33 33

Totale ore Area generale 462 462 462

54

AREA DI INDIRIZZO (594 ore annuali corrispondenti a 18 ore settimanali)

Area di indirizzo

Assi culturali Insegnamenti 3

anno

4

anno

5 anno

Asse dei linguaggi Seconda lingua straniera 99

99

99/132

Asse scientifico tecnologico e

professionale**

Scienza e cultura dell’alimentazione

0/165 0/132 0/165

Laboratorio enogastronomia cucina

0/231 0/231 0/198

Laboratorio enogastronomia Bar-Sala e vendita

0/231 0/198 0/165

Laboratorio di Accoglienza turistica

0/231 0/198 0/165

Laboratorio di Arte bianca e pasticceria

0/231 0/165 0/165

Diritto e tecniche amministrative 99/132

99/132

99/132

Tecniche di comunicazione 0/66 0/66 0/66

Arte e Territorio 0/99 0/99 0/99

Tecniche di organizzazione e gestione dei processi produttivi

0/66 0/66

Totale area di indirizzo 594 594 594

di cui in compresenza 132

** Gli insegnamenti con soglia minima pari a 0 sono da considerare alternative

sulla base dei differenti percorsi in uscita definiti dalle scuole ai sensi dell’art. 3

comma 5, a seguito delle specifiche caratterizzazioni, in relazione alle macro aree di

attività che identificano la filiera e alle figure professionali di riferimento.

55

1. Indirizzo Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale(SettoreServizi)Articolazione: - Esperto delle pratiche ecosostenibili nella gestione e valorizzazione delle

attività agricole agrituristiche del territorio

L’Istituto Professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente nell’ambito del Riordino dei Cicli previsti dal DPR 87/2010 , offre a partire dall’a.s. 2018/2019 , relativamente al II Anno , II Biennio e V Anno:

QUALIFICHE PROFESSIONALI TRIENNALI:4

• Operatore della Ristorazione (Enogastronomia, Prodotti Dolciari artigianali e industriali, Sala e Vendita)

• Operatore ai Servizi di Promozione e Accoglienza Turistica • Operatore della Trasformazione Agroalimentare

Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore servizi

II profilo del settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire con autonomia e responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e le altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro. Tali connotazioni si realizzano mobilitando i saperi specifici e le altre qualità personali coerenti con le caratteristiche dell'indirizzo. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:

riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e globali;

cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio;

essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di fornire un servizio il più possibile personalizzato;

sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo;

svolgere la propria attività operando in equipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;

contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del servizio;

applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;

intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.

4A seguito dell’Intesa in sede di Conferenza Unificata del 16 dicembre 2010, dall’anno scolastico 2011-12

sono attivati corsi triennali di qualifica professionale regionale gestiti in regime di sussidiarietà integrativa presso gli istituti professionali statali.

a) Indirizzo Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera (Settore Servizi) – (Biennio Comune) Articolazioni (a partire dal TerzoAnno):

• Enogastronomia • Opzione Prodotti dolciari artigianali eindustriali • Sala eVendita

• AccoglienzaTuristica

3. Corso Serale indirizzo Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera (SettoreServizi)

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Profilo B1 - indirizzo “Servizi per l’agricoltura e Ambiente” Il Diplomato di istruzione professionale, nell’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e ambiente”, possiede competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali. È in grado di:

- gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive: agro-ambientale, agro- industriale, agri-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei sistema di qualità;

- individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie;

- utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di sviluppo, e ai processi di produzione e trasformazione;

- assistere singoli produttori e strutture associative nell’elaborazione di piani e progetti concernenti lo sviluppo rurale;

- organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari e agroindustriali; - rapportarsi agli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere di riordino

fondiario, miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche;

- gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di

strutture a difesa delle zone a rischio; - intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell’agriturismo,

anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici; - gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e

ricreative. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2 dell’Allegato A, di seguito specificati in termini di competenze. 1. Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agro produttive di una zona

attraverso l’utilizzazione di carte tematiche. 2. Collaborare nella realizzazione di carte d’uso del territorio. 3. Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie

innovative e le modalità della loro adozione. 4. Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed

articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi. 5. Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo

modalità per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità. 6. Prevedere ed organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse

forme di marketing. 7. Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e

di difesa nelle situazioni di rischio. 8. Operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazioni di

agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico. 9. Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni

delle aree protette, di parchi e giardini. 10. Collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le

organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica.

57

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE COMUNI AGLI INDIRIZZI DEI SETTORI:

“SERVIZI” e “INDUSTRIA E ARTIGIANATO”

DISCIPLINE

Classi di concorso

D.M. 39/1998

Classi di concorso

D.P.R. 14/02/2016

n° 19

Ore settimanali

1° biennio 2° biennio 5° anno

1 2 3 4 5

Lingua e letteratura italiana

50/A A-12 4 4 4 4 4

Lingua inglese 346/A A-24(a) 3 3 3 3 3

Storia 50/A A-12 2 2 2 2 2

Geografia generale ed economica

39/A 50/A 60/A

A-21 A-12 A-50

1

Matematica 47/A 48/A 49/A

A-26 A-47 A-27

4 4 3 3 3

Diritto ed economia 19/A A-46 2 2

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)

60/A A-50 2 2

Scienze motorie e sportive

29/A A-48 2 2 2 2 2

RC o attività alternative 1 1 1 1 1

Gli istituti professionali del settore servizi possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di altre lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato ovvero con l’utilizzo di risorse comunque disponibili per il potenziamento dell’offerta formativa.

58

B1 - Indirizzo “Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale”

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO

Quadro orario – IP01

Discipline

Classi di concorso

D.M. 39/1998

Classi di concorso

D.P.R. 14/02/2016 n° 19

Ore settimanali

1° biennio 2° biennio 5° anno

1 2 3 4 5

Scienze integrate (Fisica)

38/A 49/A

A-20 A-27

2 2

di cui in compresenza 5/C

29/C

B-11

B-3 2*

Scienze integrate (Chimica)

12/A-13/A 57/A 58/A

A-34 A-03 A-51

2 2

di cui in compresenza 5/C 24/C

B-11 B-12

2*

Tecnologie

dell’informazione e della comunicazione

42/A 49/A

75/A-76/A

41-A A-27 A-66

2 2

Ecologia e Pedologia

58/A A-51 3 3

Laboratori

tecnologici ed esercitazioni

5/C B-11 3 ** 3 **

Biologia applicata 60/A A-50

3 - -

Chimica applicata e processi di trasformazione

12/A-13/A 58/A

A-34 A-51

3 2 -

Tecniche di allevamento vegetale e animale

58/A

74/A-

A-51

A-52 2 3 -

Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali

58/A A-51 5 2 2

Economia agraria e dello sviluppo

territoriale

58A A-51 4 5 6

Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore

58/A A-51 - 5 6

Sociologia rurale e

storia dell’agricoltura

58/A A-51 - - 3

di cui in compresenza 5/C B-11 6 6

(12*) 6*

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.

59

Profilo B3 - indirizzo “Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera” Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative

nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene

in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi. È in grado di: 1 utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della

commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità; 2 organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle

risorse umane; 3 applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la

sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;

4 utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio;

5 comunicare in almeno due lingue straniere; 6 reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il

ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi; 7 attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici; 8 curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle

risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.

L’indirizzo presenta le articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita” e “Accoglienza turistica”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell’articolazione “Enogastronomia”, il Diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e

internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche. Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il Diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici. A conclusione del percorso quinquennale, i Diplomati nelle relative articolazioni

“Enogastronomia” e “Servizi di sala e di vendita”, conseguono i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze: 1.Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico; 1. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a

specifiche necessità dietologiche; 2. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,

valorizzando i prodotti tipici. Nell’articolazione “Accoglienza turistica”, il Diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione “Accoglienza

turistica” consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze: 1.Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico-alberghiera; 2.Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle

richieste dei mercati e della clientela; 3.Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la

progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio;

4.Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le

60

tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere. A conclusione del percorso quinquennale, i Diplomati nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” conseguono i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze:

1.Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse;

2.Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera; 3.Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi; 4.Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera;

5.Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti; 6.Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.

B3 – indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO

Quadro orario – IP05

Discipline

Classi di concorso

D.M. 39/1998

Classi di concorso

D.P.R. 14/02/2016

n° 19

Ore settimanali

1° biennio 2° biennio 5° anno

1 2 3 4 5

Scienze integrate (Fisica) 38/A A-20 2

Scienze integrate (Chimica)

12/A - 13/A A-34 2

Scienza degli alimenti 57/A A-31 2 2

Laboratorio di servizi enogastronomici – settore cucina

50/C B-20 2 ** 2 **

Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e vendita

51/C B-21 2 ** 2 **

Laboratorio di servizi di accoglienza turistica

15/C - 52/C – B-19 2** 2**

Seconda lingua straniera 46/A A-24(a) 2 2 3 3 3

ARTICOLAZIONE: “ENOGASTRONOMIA”

Scienza e cultura dell’alimentazione

57/A

A-31

4 3 3

di cui in compresenza 50/C B-20 1 1 (2*)

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva

17/A 19/A

A-45 A-46

4 5 5

Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina

50/C B-20 6** 4** 4**

Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e vendita

51/C B-21 2** 2**

61

ARTICOLAZIONE: “SERVIZI DI SALA E DI VENDITA” Scienza e cultura dell’alimentazione

57/A

A-31

4 3 3

di cui in compresenza 51/C

B-21

33 33 (66*)

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva

17/A 19/A

A-45 A-46

4 5 5

Laboratorio di servizi enogastronomici – settore cucina

50/C B-20 2** 2**

Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e vendita

51/C B-21 6** 4** 4**

ARTICOLAZIONE: “ACCOGLIENZA TURISTICA” Scienza e cultura dell’alimentazione

57/A

A-31

4 2 2

di cui in compresenza 15/C - 52/C B-19 1 1 (2*)

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva

17/A 19/A

A-45 A-46

4 6 6

Tecniche di comunicazione 36/A A-18 2 2

Laboratorio di servizi di accoglienza turistica

15/C - 52/C B-19 6** 4** 4**

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.

62

Indirizzo “Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera” articolazione “Enogastronomia”

opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali”

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO

QUADRO ORARIO

Discipline

Ore settimanali

Primo biennio Secondo biennio 5° anno

1 2 3 4 5

Scienze integrate (Fisica) 2

Scienze integrate (Chimica) 2

Scienza degli alimenti 2 2

Laboratorio di servizi enogastronomici – settore cucina

2 ** (°) 2 ** (°)

Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e vendita

2 ** (°) 2 ** (°)

Laboratorio di servizi di accoglienza turistica 2** 2**

Seconda lingua straniera 2 2

Classi di concorso

D.M. 39/1998

Classi di concorso

D.P.R. 14/2//2016

n. 19

ARTICOLAZIONE: “ENOGASTRONOMIA” OPZIONE “Prodotti dolciari artigianali e industriali “- IPPD

46/A A-24 Seconda lingua straniera

3 3 3

57/A

A-31

Scienza e cultura dell’alimentazione, analisi e controlli microbiologici dei prodotti alimentari

3 3 3

24/C-35/C B-12 2 *

19/A 17/A

A-46 A-45

Diritto e tecniche amministrative

2 2

50/C B-20 Laboratorio di servizi enogastronomici - settore pasticceria

9** 3** 3**

13/A A-34 Analisi e controlli chimici dei prodotti alimentari

- 3* 2*

24/C-35/C B-12 di cui in compresenza 2 *

20/A

A-42

Tecniche di organizzazione e gestione dei processi produttivi

2

3

4

24/C-35/C B-12 di cui in compresenza 22 4*

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico. (°) con il decreto ministeriale di cui all’art. 8, comma 4, lettera a) è determinata l’articolazione delle cattedre in relazione all’organizzazione delle classi in squadre.

63

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE COMUNI AGLI INDIRIZZI DEI SETTORI:

“SERVIZI” e “INDUSTRIA E ARTIGIANATO” CORSI SERALI – PERCORSI DI ISTRUZIONE DI SECONDO LIVELLO

Quadro orario

DISCIPLINE

Classi di concorso

D.M. 39/1998

Classi di concorso

D.P.R. 14/02/2016

n° 19

Ore settimanali

1° biennio 2° biennio 5° anno

1 2 3 4 5

Lingua e letteratura italiana

50/A A-12 3 3 6 3 3 6 3

Lingua inglese 346/A A-24(a) 2 2 4 2 2 4 2

Storia 50/A A-12 3 3 2 2 4 2 Matematica 47/A

48/A 49/A

A-26

A-47

A-27

3 3 6 3 3 6 3

Diritto ed economia 19/A A-46 2 2 Scienze integrate

(Scienze della Terra e Biologia)

60/A A-50 3 3

RC o attività alternative

1 1 1

Gli istituti professionali del settore servizi possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di altre lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato ovvero con l’utilizzo di risorse comunque disponibili per il potenziamento dell’offerta formativa.

64

Indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO CORSI SERALI – PERCORSI DI ISTRUZIONE DI SECONDO LIVELLO

Quadro orario

Discipline

Classi di concorso

D.M. 39/1998

Classi di concorso

D.P.R. 14/02/2016

n° 19

Ore settimanali

1° biennio 2° biennio 5° anno

1 2 3 4 5

Scienze integrate (Fisica)

38/A 49/A

A-20 A-27

2 2

di cui in compresenza

5/C 29/C

B-11 B-3 2*

Scienze integrate (Chimica)

12/A-13/A 57/A 58/A

A-34 A-03 A-51

3

di cui in compresenza

5/C 24/C

B-11 B-12 2*

Tecnologie dell’informazione e

della comunicazione

42/A 49/A 75/A-76/A

41-A A-27 A-66

2 2

Ecologia e Pedologia 58/A A-51 3 2

Laboratori tecnologici ed esercitazioni

5/C B-11 3 ** 2 **

Biologia applicata 60/A A-50

2 -

Chimica applicata e processi di

trasformazione

12/A-13/A 58/A

A-34 A-51 2 2 -

Tecniche di allevamento vegetale

e animale

58/A 74/A-

A-51 A-52 2 2 -

Agronomia territoriale ed

ecosistemi forestali

58/A A-51 3 2 2

Economia agraria e dello sviluppo

territoriale

58A A-51 3 3 4

Valorizzazione delle attività produttive e

legislazione di settore

58/A A-51

2 2 4

Sociologia rurale e storia dell’agricoltura

58/A A-51 - - 2

di cui in compresenza 5/C

B-11 4 8 4

65

QUALIFICHE PROFESSIONALI TRIENNALI: PROFILO GENERALE DELLO STUDENTE L'Istituto conferisce Diplomi di Qualifica con una preparazione confacente a favorire l'impiego presso

aziende pubbliche e private e, al termine del biennio post-qualifica, Diplomi di Stato che consentono l'accesso ai corsi di laurea e/o di lauree brevi, nonché diplomi regionali di II livello che permettono l'iscrizione al Registro degli Esercenti di Commercio (REC). L'allievo è educato al comportamento corretto, alla conoscenza del territorio, al senso della legalità, al rispetto e all'assunzione dei valori propri della convivenza civile e della diversità, ed ottiene una formazione professionale adeguata ad adempiere ai compiti che gli competono nel mondo del

lavoro. Il diploma di Qualifica triennale si consegue con il superamento di un esame finale, predisposto e gestito dalla scuola. E’ un titolo di studio avente valore legale, consente la continuazione degli studi nel biennio post-qualifica ai fini del conseguimento del Diploma conclusivo e l’iscrizione negli elenchi dei servizi perl’impiego.

Operatore della Ristorazione (Cucina e Sala Ricevimento)

Operatore ai Servizi di Promozione e Accoglienza Turistica Operatore della Trasformazione Agroalimentare Operatore Agricolo (Serale) Operatore della Ristorazione (Cucina Serale)

DENOMINAZIONE DELLA FIGURA: OPERATORE DELLA RISTORAZIONE Indirizzi della figura: 1. Preparazione pasti 2. Servizi di sala e ricevimento Descrizione sintetica della figura: L’operatore della ristorazione interviene nelle attività relative alla preparazione dei pasti e ai servizi di sala e di bar con competenze nella scelta, preparazione, conservazione e stoccaggio di materie prime e semilavorati, nella realizzazione di piatti semplici e allestiti, nel servizio di sala.

OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE ED ACCOGLIENZA Indirizzi della figura: 1. Strutture ricettive 2. Servizi del turismo Descrizione sintetica della figura: L’operatore interviene nel processo erogazione servizi di promozione e accoglienza utilizzando strumenti e informazioni in rapporto alle esigenze del cliente con competenze nella prenotazione e assistenza, e nella evasione delle relative pratiche amministrativo contabili. OPERATORE DELLA TRASFORMAZIONE AGROALIMENTARE Descrizione sintetica della figura: L’operatore della trasformazione agroalimentare interviene, a livello esecutivo, nel processo lavorativo di trasformazione, conservazione, confezionamento e stoccaggio dei prodotti alimentari.

OPERATORE AGRICOLO Indirizzi della figura: Coltivazioni Arboree, erbacee,ortofloricole

Descrizione sintetica della figura: L’operatore agricolo interviene nella gestione dell’azienda e svolge, a seconda dell’indirizzo, attività relative all’allevamento di animali, alle coltivazioni arboree, alle coltivazioni erbacee, all’ortofloricoltura, alla silvicoltura e alla salvaguardia dell’ambiente, nonché nell’esecuzione di operazioni nella trasformazione dio prodotti primari dell’azienda e nella tutela e protezione dell’ambiente naturale.

66

14. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

La scuola non è solo la sede privilegiata per l’acquisizione di adeguati livelli di conoscenze e di

competenze individuali, ma anche il luogo primario della crescita culturale, civile, sociale ed economica. Nessun percorso di studi secondario può oggi ignorare i caratteri fondamentali del mondo contemporaneo, la rilevanza del momento operativo, l’interazione tra cultura e professionalità, le nuove competenze richieste dall’incessante innovazione tecnologica, la disponibilità al cambiamento. L’offerta formativa dell’Istituto si adegua alla velocità di cambiamento delle figure professionali specifiche richieste dal mercato del lavoro.

L’Istruzione superiore erogata dal nostro Istituto intende corrispondere con la maggior coerenza possibile alle linee di evoluzione del sistema scolastico: la velocità di cambiamento delle figure professionali specifiche è molto più rapida dell’adeguamento dell’Offerta Formativa. Il mondo del lavoro chiede una formazione caratterizzata da una maggiore unitarietà, con un più solido possesso degli strumenti di base, sia linguistico-espressivi, sia scientifici, e con una maggiore enfasi sulle abilità cognitive generali e su quelle relazionali. L’introduzione di sistemi informatici, lo sviluppo e la complessità delle nuove tecnologie hanno

comportato una trasformazione dei processi produttivi e dei servizi. Si è così modificata la cultura tradizionale dei tecnici ed esperti dei diversi settori. Un punto di riferimento formativo è oggi rappresentato dall’intreccio tra cultura tecnica e cultura organizzativa sia per quanto riguarda le conoscenze, sia per quanto riguarda le abilità. All’importanza delle abilità comunicativo-relazionali, si uniscono quelle di interpretazione del contesto nel quale si opera e la capacità ad affrontare i problemi e ad elaborare le ipotesi risolutive con spirito creativo. In questo contesto non possono essere trascurati quei percorsi

formativi, ormai consolidatisi negli anni, che hanno sempre mirato l’I.I.S.S. Luigi Einaudi a rendere i nostri alunni protagonisti nella conoscenza dei valori costituzionali e dei temi connessi alla cittadinanza attiva, tramite l’educazione alla legalità, valore fondamentale della nostra società, al rispetto delle regole, alla partecipazione e fiducia nelle istituzioni, ad una sana mediazione interculturale e religiosa. Con il D. M. 22/agosto/2007 si estende l’obbligo di istruzione impartita per almeno 10 anni o fino al raggiungimento di una qualifica professionale triennale entro il diciottesimo anno di età, nell’ottica di offrire a tutti i giovani gli strumenti per

sviluppare le competenze linguistiche, matematiche, scientifiche e tecnologiche, sociali e civiche, a un livello tale che gli studenti siano preparati alla vita lavorativa e sia contrastato il fenomeno della dispersione scolastica. Alla base di tutto ciò emergono come peculiarità della nostra scuola:

• Il contenimento del fenomeno della dispersione • Il miglioramento dei risultati scolastici con particolare riferimento alle prove

standardizzate INVALSI • L’ ”Apprendimento” lifelong

a) Una scuola, che nasce e vive in un contesto come il nostro, non può non chiedersi come possa porsi in maniera propositiva e trainante rispetto a quel contesto sociale. Facendo che cosa? Elaborando un progetto che tenga conto della “vocazione territoriale”, del fenomeno

spesso trascurato, ma decisivo dell’abbandono e della “dispersione”, della preoccupazione di trasformare i suoi attori (discenti e famiglie, in primis) in altrettanti operatori di uno sviluppo sostenibile di quel particolare contesto: un progetto insomma che non ambisce al raggiungimento di traguardi che sconvolgono l’assetto socio-ambientale, ma ne valorizzi e potenzi l’esistenza e faccia crescere senso dell’appartenenza nei giovani.

b) Il miglioramento dei risultati scolastici, finalizzato soprattutto ad aumentare gli ammessi alla classe II, risulta essere una priorità ed un traguardo imprescindibile. Il successo formativo degli studenti è strettamente legato all’attivazione di processi di insegnamento/apprendimento in grado di stimolare l’attenzione e la partecipazione attiva, con effetti rilevanti sulla motivazione ad apprendere. A tale scopo diventa strategico l’utilizzo di metodologie innovative e alternative, in grado di stimolare l’interesse verso le

67

attività didattiche. Un altro aspetto strategico per il nostro istituto scolastico è migliorare ulteriormente i risultati delle prove standardizzate nazionali INVALSI sebbene i risultati degli anni scorsi, per i diversi ordini di scuola, professionale e tecnico ,non si discostino molto dalle medie regionali e dalle scuole con analoghi contesti socio-economici.

c) Il sistema formativo integrato, inteso come patto-alleanza pedagogica tra le agenzie

intenzionalmente formative, deve diventare il paradigma pedagogico che alimenta la qualità dell’educazione, attiva nuove motivazioni e impegni, costruisce senso di appartenenza, sostiene un costume di ricerca e di innovazione nella prospettiva di un “apprendimento di qualità lungo tutto l’arco della vita”, atto a soddisfare i bisogni e le esigenze del singolo e della società. Da strumento, l’apprendimento assume una sua autonomia ed uno spazio in

tutte le sue collocazioni: dalle esistenze individuali alla sua valenza sociale ed economica. Esso diventa il cuore pulsante della società della conoscenza e, come tale, non può rimanere privilegio di pochi, ma deve diffondersi fino a rappresentare per tutti, una componente essenziale del vivere e del formarsi nella società civile.

Il fenomeno dell’apprendimento lifelong finisce per interessare tutta la struttura e

l’organizzazione della società, in ogni ambito. La formazione continua, nella sua accezione più

ampia, insieme alle altre filiere formative, dà vita ad un progetto sociale di sviluppo di

professionalità diffuse, intese non solo come risorse produttive ma pure come progetto

educativo di vita e di lavoro. Il potenziamento sistematico delle professionalità delle persone è

pertanto un investimento che la società e la scuola debbono sostenere a beneficio dello

sviluppo culturale, economico e sociale del Paese.

Il nostro Istituto da sempre lavora sui bisogni formativi degli alunni e sulle priorità strategiche

emerse dal RAV. La rilevazione dei bisogni è possibile grazie ad un’attività di monitoraggio e

valutazione che ha come obiettivo l’analisi dei processi, orientata ad accertare la congruenza

delle azioni intraprese con le finalità e le caratteristiche programmate, valutando anche la

“soddisfazione” percepita dai destinatari e dagli operatori. La realizzazione di tutte le azioni

prevede una sistematica attivita di monitoraggio effettuata con la somministrazione di

questionari di formazione e soddisfazione a genitori, studenti, docenti, personale ATA e

stakehorders.

In correlazione alle aree di riferimento del RAV e di conseguenza del PdM, si riportano di seguito le attività già realizzate e da realizzarsi per ciascuna area. I progetti delle aree di potenziamento sono indicati nella Seconda Sezione- al paragrafo 19- titolato “Campi di potenziamento”. Le attività previste per l’anno scolastico 2018/2019 sono riportate in grassetto :

AREA DI RIFERIMENTO RAV

ATTIVITÀ ALUNNI/DOCENTI Rif. Alla priorità strategica

Curricolo, Progettazione e Valutazione

Progetto “Io-Noi” relativo all’Art.9 CCNL Comparto Scuola 2006-2009

Tutte le attività realizzate si prefiggono di favorire l’inclusione e il successo formativo degli alunni, sostenendo , altresì la formazione della loro personalità.

Teatro-drammatizzazione in Italiano

ALUNNi ITET-IPAA I e II BIENNIO A.S.2015/2016

“Give me five” ALUNNi ITET-IPAA I e II BIENNIO A.S.2015/2016

“CiclicaMente…Chimica” ALUNNi ITET-IPAA I e II BIENNIO A.S.2015/2016

68

Progetto Didattico: “Travel Game” Grimaldi Lines Tour Operator in partenership con Planet Multimedia.

CLASSI V^ A.S. 2016/2017

I progetti,oltre ad ampliare l’Offerta Formativa, si prefiggono di favorire l’integrazione, l’inclusione scolastica e il successo formativo degli studenti

Valorizzazione delle eccellenze: “IN PASTICCERIA CON IL PIÚ GRANDE PASTICCERE Antonio Daloiso”- Barletta

CLASSI IV^ Enog.Cucina, Sala e Pasticceria. A.S. 2016/2017

Gara Nazionale 6^ Festa Zampone e Cotechino di Modena IGP.

CLASSI IV^ Enog.Cucina A.S. 2016/2017

NEWSPAPER GAME; Articoli pubblicati: -6^ Festa Zampone e

Cotechino Modena IGP IISS Luigi Einaudi Tra i 10 finalisti Hamburger di zampone, mozzarella, cardi; -Dalla plastica al bio-logico / vi aiutiamo a capire; - L’Einaudi a “Notre Dame”; -ETICHETTA:CARTA D’IDENTITÀ DEI PRODOTTI

-3 OPEN DAYS per conoscere a fondo l’I.S.S.”L.Einaudi” -ORIENTAMENTO:” l’ITET punta in alto”; -l’ITET si tinge di rosa “sos femminicidio” -l’Amore al tempo del DOLCE STILE; -L’ITET in alternanza scuola lavoro

Classi triennio ITET-IPAA A.S. 2016/2017

Partecipazione alla “PROVA DEL CUOCO” sede RAI-ROMA

CLASSI II^ A.S.2015/2016-2016/2017

Attivita' opzionali che arricchiscono l'offerta curricolare, didattica e culturale della scuola

Partecipazione al salone “GOLOSITALIA” –MONTICHIARI BRESCIA

CLASSI IV^ e V^ ITET-IPAA A.S. 2016/2017

Gara internazionale di Cucina -ANGELO CONSOLI –Castellana Grotte

CLASSI V^ SERV.ENOGASTRONOMIA: CUCINA A.S. 2016/2017

69

Attività obbligatoria per gli studenti delle classi II Indirizzo Enogastronomico

Corso di formazione

per personale alimentarista HACCP

CLASSI II^

A.S.2015/2016-2016/2017-2017/2018 2018/2019 -Indirizzo Enogastronomia

Progetto “PIANETA BIRRA” Realizzazione

della birra nei laboratori didattici del nostro Istituto

CLASSI IV^ e V^ Serv. Enog. Sala e Vendita

A.S. 2016/2017

Progetto linguistico “REINFORCING ENGLISH AS A FOREING LANGUAGE”-

Quattro settimane all’estero

CLASSI IV^ A.S.2016/2017

L'azione ha offerto agli studenti iscritti alla classe IV, la possibilita di frequentare corsi di

lingua presso istituti di comprovata esperienza, con conseguimento di certificazioni finali riconosciute a livello internazionale e spendibili nel mercato del lavoro.

Concorso Regionale per gli Istituti Alberghieri – Settore Sala e Vendita e Settore

Enogastronomia – sul tema “La biodiversità alimentare: sapori speciali”, organizzato dall’I.I.S.S. “E. Majorana” di Bari (in collaborazione con le

associazioni di categoria F.I.B. e F.I.C.)

A.S. 2017/2018 4 studenti IPAA/docenti

La gara, finalizzata alla valorizzazione dei prodotti pugliesi, ha avuto un significato

speciale, in quanto destinata a promuovere occasioni di inclusione, contro ogni tipo di barriera, attraverso lo spirito di partecipazione e di condivisione

dell’esperienza scolastica nella sua interezza

Concorso con in palio 6 borse di studio di 500,00 Euro cadauna, dal titolo “L'Unione

Europea: le nuove sfide” promosso dalla Federazione dell'AICCRE della Puglia

A.s. 2017/2018 Lo Studente Marco Geremia Lenoci della classe VB ITET

È risultato I classificato.

Il concorso ha consentito di vaorizzare le eccellenze attraverso la tematica dell’Unione

Europea , che risulta oggi di grande attualità.

Didattica e

ambienti di apprendimento

Progetto: FSE/FESR-

PON 2014-2020"Per la scuola, competenze e ambienti per l'apprendimento

ALUNNI/DOCENTI

A.S.2016/2017

Utilizzo dei tablet in

classe come strumento di lavoro

Progetto : FESR-PON ALUNNI/DOCENTI Allestimento di

70

2014-2020”Laboratorio “New economy”

2017/2018 2018/2019

laboratori per lo sviluppo delle competenze di base

Progetto : FESR-PON

2014-2020”Laboratori Settore alberghiero”

ALUNNI/DOCENTI

2017/2018 2018/2019

Allestimento

laboratori professionalizzanti

Progetto “ Formarsi per una

professionalità competente” finanziato dal FSEPON “Per la scuola , competenze e ambiente per l’apprendimento”

2014-2020 Sottoazione 10.3.1°-FSEPON-PU-2017-1 .Il progetto si articola in 2 moduli:

Modulo “ECDL STANDARD Modulo “Professional skills”

Adulti iscritti presso il CPIA, comprese le sedi carcerarie A.S.2018/2019

Il progetto intende rispondere alle esigenze socio-economiche del territorio offrendo una formazione competenze certificate per l’inserimento nei percorsi d’istruzione nella formazione professionale e nel mondo del lavoro

Il modulo ha l’obiettivo di sviluppare le competenze digitali Il modulo ha l’obiettivo di rafforzare le favorire l’apprendimento permanente

Progetto “KEY COMPETENCIES” finanziato dal FSE PON 2014-2020- Sottoazione 10.2.2°-FSEPON-PU-2017-169 Il progetto si articola in 5 moduli:

1)Si va in scena 2)CompiMa@t 4)Ri-CompiMa@t 3)Laboratorio scientifico 2.0 5)#Talkingbooks

30 Studenti Classi III IPAA/ITET

30 Studenti I Biennio IPAA/ITET 30 Studenti I Biennio IPAA/ITET 30 Studenti I Biennio IPAA/ITET 30 Studenti II Biennio ITET/IPAA

Il progetto consentirà il potenziamento delle competenze di base degli studenti, il recupero di carenze formative ed il successo scolastico, attraverso attività creative e laboratoriali , atte a contrastare il

fenomeno della dispersione scolastica.

71

Visita Didattica SIGEP (Salone internazionale di gelateria e pasticceria)- RIMINI

CLASSI III^ Serv. Enog. Cucina-Sala e Vendita A.S. 2015/2016-2016/2017

La partecipazione a queste iniziative favorisce l’adozione, in alternativa alla quotidianità scolastica, di modelli didattici funzionali a quei processi di insegnamento-apprendimento attivo che consentono agli studenti di diventare protagonisti della

costruzione del loro sapere

Visione del MUSICAL “ NOTRE DAME DE PARIS” al Palaflorio di BARI

TRIENNIO ITET-IPAA A.S. 2016/2017

Partecipazione alla Performance teatrale”

Rose Spezzate”c/o il centro antiviolenza di Canosa di Puglia

CLASSI ITET-IPAA A.S. 2016/2017

Partecipazione presso il Teatro Lembo di Canosa di Puglia alla manifestazione

organizzata dal Comune sulla “GIORNATA DELLA MEMORIA”

CLASSI ITET-IPAA Gennaio 2016/2017

Giornata della Memoria: Incontro con la scrittrice Miriam Rebhun testimone di terza generazione delle vittime della Shoa

CLASSI ITET-IPAA Febbraio 2016/2017

Visita didattica EIMA (Rassegna Internazionale-Macchine Agricole)- Bologna

CLASSI V^ ISTR. Prof. Agricoltura e Ambiente

Visita didattica “Azienda agricola Posticchia-Sabelli”-Lavello

CLASSI IV^-V^ ISTR. Prof. Agricoltura e Ambiente

Visita didattica

“VINITALY”- VERONA

CLASSI V^ ISTR. Prof.

Agricoltura e Ambiente

Partecipazione alla gara Regionale “MEMORIAL FRANCO MISINO”-Molfetta

CLASSI IV^-V^ Serv. Enog. Sala e Vendita 2016/2017

Corso di formazione sulla prevenzione e sicurezza sul luogo di lavoro: Ai sensi dell’Art.37 e del DLGS 81./D.08e s.d.i.

Docenti A.S.2015/2016-2016/2017

Convegno Regionale” Dalle criticità della buona scuola al

sistema di valutazione

Docenti A.S.2016/2017

Progetto “Martina”: Lotta contro i tumori

Docenti e alunni A.S. 2014/2015-2015/2016

Manifestazione di A.S.2017/2018 L’iniziativa, organizzata

72

contrasto alle Dipendenze “Disconnessi”-Battistero di San Giovanni –Canosa di Puglia

Docenti/alunni classi del II Biennio e V anno

dal Comune di Canosa di Puglia, ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti sui rischi dell’uso e abuso di droghe.L’adesione e la partecipazione della nostra scuola rientra nelle azioni di educazione dei nostri

studenti alla legalità e all’adozione di comportamenti responsabili e consapevoli.

Progetto di contrasto alle dipendenze “UNPLUGGED”

A.S.2018/2019 Docenti/alunni classi I Indirizzo “Enogastronomia e ospitalità alberghiera

Iniziativa inserita nel piano strategico della promozione della salute nelle scuole 201/2019 promosso dalla Regione Puglia –Assessorato alla

Salute in collaborazione con il Miur e l’USR Puglia

70 anni della Costituzione. Donne e Assemblea Costituente tra Storia e Diritto”

Centro risorse IISS Einaudi in collaborazione con la FIDAPA

A.S. 2017/2018 Docenti/Alunni

L’iniziativa è stata organizzata dall’Associazione FIDAPA di Canosa ed ha dato la

possibilità di approfondire la conoscenza della Costituzione con particolare riferimento alla tutela della parità di genere

Dimenticare li fa tornare –Presso Centro Risorse “Einaudi”

A.S. 2017/2018 Docenti e alunni

L’iniziativa ha offerto agli studenti un approfondimento delle tematiche legate alla Shoah

Incontro formativo-

informativo di educazione alla sessualità- c/o Centro Risorse IISS “Einaudi”

A.S. 2017/2018

Alunni classi IV ITET/IPAA-Docenti-esperti

L’incontro è stato

organizzato in collaborazione con il Consultorio Canosa- Minervino M.- Spinazzola e ha visto la partecipazione della psicologa Antonella D’Ambrosio e del Ginecologo Luciano Varrese.

Progetto “Dall’Idea all’impresa” –incontro

A.S 2017/2018 Alunni classi IV

L’incontro è stato organizzato a

73

con alcuni imprenditori locali.

IPAA/ITET-Docenti -esperti

conclusione del progetto di educazione all’autoimprenditorialità e ha coinvolto alcuni imprenditori locali e un esperto in finanziamenti per le imprese.

Fondazione “ IL PESCIOLINO ROSSO”-Presso Centro sportive IISS “Einaudi”

A.S. 2017/2018 Docenti e alunni

L’azione rientra nelle azioni di educazione a stili di vità sani attraverso la

testimonianza di persone che hanno vissuto sulla propria pelle gli effetti di comportamenti sbagliati legati al consumo di sostanze stupefacenti

Spettacolo teatrale “U parrinu”-Teatro Lembo di Canosa di P.

A.S 2017/2018 CLASSI IV IPAA/ITET-Docenti

L’iniziativa è stata organizzata dal Comune di Canosa di Puglia nell’ambito delle manifestazioni di promozione della Legalità

Una giornata a Teatro: off-school, perché in fondo siamo tutti un

po' Peter Pan!- Compagnia Erasmus

musical Theatre- Cine Teatro royal-Bari

A.S. 2017/2018 Alunni classi II –III-IV ITET

Spettacolo teatrale “Il verso della vita” c/o

Teatro Comunale “Raffaele Lembo”.

A.S.2017/2018 Alunni classi IV IPAA/ITET

“Sugar Art” by Antonio Daloiso.- Associazione

Cuochi e Pasticceri della provincia BAT.

A.S. 2017/2018 Alunni classi III-IV-V Indirizzo Enogastronomico

“Travel game on board. Cultura-

Socializzazione-

Sicurezza” - BARCELLONA &

CATALUNYA - viaggio di istruzione

A.S. 2017/2018 Alunni classi V ITET/IPAA

Viaggio di istruzione a Modena – Parma -

Gradara.

A.S. 2017/2018 Alunni classi IV IPAA/ITET

Visita di Istruzione all’Archeodromo e città

di LECCE

A.S. 2017/2018 Alunni classi I Biennio ITET/IPAA

74

Inclusione e differenziazione

ASNOR (Associazione Nazionale Orientatori), Partecipazione al Seminario laboratoriale ”Bullismo e Cyber bullismo a scuola”. Marzo 2017 (Matera)

DOCENTI A.S. 2016/2017

Orientare i Docenti verso una strategia didattica ed educativa di bulli e vittime.

Incontro presso Biblioteca Comunale G.Bovio di Trani sul tema “Diritti al al

Punto! La violenza sul Web: Reale o Virtuale?”

ALUNNI V^ IPAA A.S. 2016/2017

Strategie adottate dalla scuola per la promozione dei processi di inclusione e il rispetto delle

diversità, adeguamento dei processi di insegnamento e di apprendimento ai bisogni formativi di ciascun allievo nel lavoro d'aula e nelle altre

situazioni educative.

Attivazione dello sportello di ascolto pedagogico

CLASSI ITET-IPAA A.S. 2016/2017

Incontro con la giornalista italo-siriana ASMAE DACHAN sul tema “ La speranza oltre la guerra”

CLASSI ITET-IPAA

A.S. 2016/2017

Iniziativa “Insieme contro la violenza sulle donne-Le differenze la nostra forza” promossa dal Club Unesco di Canosa di Puglia- Presso centro risorse dell’IISS Einaudi(22/11/2017)

A.S. 2017/2018 Classi III-IV-V ITET/IPAA

Le due iniziative rientrano delle azioni di educazione alla parità di genere e al rispetto delle differenze in contrapposizione alla discriminazione e prevaricazione che alimentano un’asimmetria di

rapporti che può sfociare nella violenza. Contrastare la disuguaglianza di genere a scuola può contribuire ad accrescere il livello di inclusività del contesto.

Iniziativa “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” in collaborazione con il centro risorse “Riscoprirsi” di Canosa di Puglia-Presso Centro Risorse dell’IISS

Einaudi.(25/11/2017)

A.S.2017/2018 Classi I-II ITET/IPAA

Visita alla mostra “Migranti- La sfida dell’incontro”organiz-zata dall’associazione Migrantes, presso il Centro servizi culturali di Canosa di Puglia(Ottobre 2017)

A.S.2017/2018 Classi VCE-IVES

Questa iniziativa rientra nell’attività di educazione al rispetto del principio di uguaglianza sancito dall’art. 3 della Costituzione, promuovendo l’apertura alla conoscenza, al dialogo e all’accettazione degli altri

Continuità e orientamento

ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO IN INGRESSO 2015/2016 – 2016/2017 - 2017/2018-

2018/2019

Le attività sono organizzate al fine di

informare docenti delle scuola secondaria di I grado,

OPEN DAY E LABORATORI TEMATICI ENOGASTRONOMIA

75

“Enjoy your working day”

alunni e genitori sull’offerta formativa della nostra scuola.

OPEN DAY E LABORATORI TEMATICI SERVIZI PER L’AGRICOLTURA

“Una scuola per crescere”

OPEN DAY E LABORATORI TEMATICI ITET

“Verso il Futuro”

ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO IN USCITA

Visita presso Salone dello studente di Bari

CLASSI V^ ITET-IPAA A.S.2016/2017

Iniziativa organizzata

dalla Regione Puglia e dall’U.S.R.Puglia allo scopo di promuovere tra i ragazzi l’esercizio della democrazia diretta e la partecipazione attiva alle scelte politiche che ricadono su tutti i cittadini.

Visita presso Università LUM sede di TRANI

CLASSI V^ ITET-IPAA A.S.2016/2017

Incontro con la Guardia di Finanza

Classi V^ ITET-IPAA A.S.2016/2017

Partecipazione al seminario “ Dialoghi su …Come scoprire la sacralità e la bellezza

del lavoro” con la partecipazione dell’Attore Pietro Sarubbi e Luciano Papagna (presidente Sistema Impresa Bat-Foggia) Presso Centro

Risorse L.Einaudi.

CLASSI IV^-V^ ITET-IPAA A.S.2016/2017

Incontri con associazioni di categoria (F.I.C.-A.M.I.R.A.-A.I.B.E.S.)

Classi V^ IPAA A.S.2016/2017

Consultazione on-line di Università e valutazioni delle offerte formative e piani di studio.

CLASSI IV^-V^ ITET-IPAA A.S.2016/2017

“Nel Cuore della democrazia - Il Consiglio Regionale

della Puglia si fa conoscere”. Visita al Consiglio Regionale e alla Cittadella Mediterranea della

CLASSI IV^ ITET-IPAA A.S.2016/2017

76

Scienza- Bari. Attraverso l’incontro con Enti di formazione

, Enti territorial, i Associazioni di categoria e rappresentanti delle Forze Armate si offre la possibilità agli studenti di conoscere le varie possibilità formative e lavorative che meglio rispondono alle aspettative future.

Partecipazione al Bando “Giovani in Consiglio: da

osservatori a protagonisti”-

A.S.2017/2018 A.S. 2018-2019 Studenti IPAA/ITET

Visita presso Salone dello studente di Bari- Fiera del Levante-Bari

A.S. 2017/2018 A.S 2018/2019 Classi V ITET/IPAA

Incontro con l’Ente”Professione militare” che fornisce consulenza sul funzionamento dei

concorsi banditi dalle forze armate- Tenuto presso Centro Risorse dell’IISS Einaudi

A.S.2017/2018 Gruppi alunni classi V IPAA/ITET

Incontro con I

referenti dell’

Università di

Foggia- Presso

Centro risorse IISS

“Einaudi”

A.S.2017/2018 A.S. 2018/2019 Gruppi alunni classi V IPAA/ITET

Incontro con I

referenti Università

LUM “Jean Monnet”-

A.S.2017/2018

A.S. 2018/2019 Gruppi alunni classi V IPAA/ITET

Incontro con i referenti

Capitaneria di Porto di

Barletta- Presso Centro

Risorse IISS Einaudi

A.S.2017/2018 Gruppi alunni classi V IPAA/ITET

Incontro con i referenti

Guardia di Finanza-

Presso Centro Risorse

IISS Einaudi

A.S.2017/2018 Gruppi alunni classi V IPAA/ITET

Incontro con i referenti

Università “Niccolò

Cusano- Presso Centro

Risorse IISS Einaudi

A.S.2017/2018 Gruppi alunni classi V IPAA/ITET

Open Day c/o

Università LUM “Jean

Monnet

A.S.2017/2018 Gruppi alunni classi V IPAA/ITET

Visita ad “’Agrilevante “ A.. 2017/2018

77

–Esposizione internazionale delle macchine agricole, impianti e tecnologie per la filiera agricola” presso la fiera del Levante di Bari.

Partecipazione al workshop intitolato: “Agricoltura innovativa e Formazione: Sfide e opportunità per gli Istituti ad indirizzo agrario”

3°, 4° e 5° classi del settore Agro/Docenti

Progetto FSEPON-2018-8

“Orientationlab”

Sotto –Azione “Azioni di orientamento

30 studenti classi V ITET/IPAA A.s.2018/2019

Il progetto si pone l’obiettivo di orientare gli studenti nella scelta di percorsi formativi rispondenti alle richieste del

mercato del lavoro e delle innovazioni tecnologiche in una dimensione locale, nazionale ed internazionale.

Orientamento strategico e organizzazione

della scuola

ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO:

I^ ANNUALITÀ (2015-2016) CLASSI III

Si ritiene che il successo formativo di tutti gli alunni si possa raggiungere formando classi eterogenee e adottando una certa flessibilità organizzativa. La conoscenza del territorio e del mercato del lavoro contribuirà attraverso l

L’ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO ad accrescere le motivazioni degli

“STUDENTI IN AZIENDA”

III AA.F.M.

“STUDENTI AL LAVORO ALLE TERME DI MARGHERITA DI

SAVOIA”

III C

”STUDIO A SCUOLA…IMPARO IN AZIENDA”

III B SIA

”OPERATORE DELLA

RISTORAZIONE”

III AE-BE-CE DP-ES-

OPRATORE DELLA RISTORAZIONE-

“LA SCUOLA IN AZIENDA: Il mondo dell’agricoltura

IIIAA

78

sostenibile” studenti, consentendo agli stessi una maggiore consapevolezza delle future scelte formative e professionali.

Attività tendenti a migliorare l'occupabilita dei nostri studenti con

azioni di orientamenti ed accompagnamento attraverso stage focalizzati prioritariamente all'acquisizione di competenze specialistiche e qualificanti, da svolgere presso aziende operanti in uno specifico settore/comparto produttivo di locale e regionale. Le Attività

concorrono ad aumentare la dotazione di competenze formali ed informali attraverso un approccio learning by doing.

ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO: (V.PROGETTI I^

ANNUALITÀ)

II^ ANNUALITÀ (2016-2017) CLASSI IV

ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO:

I^ ANNUALITÀ (2016-2017) CLASSI III

“IL LAVORO…UN VALORE AGGIUNTO ALLA MIA FORMAZIONE”

III AFM

“SUVVIA…METTIAMOCI AL LAVORO”

III B SIA

“I FUTURI CHIMICI AL LAVORO ALLE TERME DI MARGHERITA DI

SAVOIA”

III C

“ALTERNIAMOCI IN CUCINA”

III DE

“CULTURA E PROFESSIONALITÀ:

ALTERNIAMOCI IN AZIENDA”

III ES

“STUDIAMO E IN AZIENDA PRATICHIAMO”

III BE

“SAPERI E SAPORI:IN AZIENDA PRATICHIAMO”

III AE- CE

ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO

I Annualità classi III (A.S. 2017/2018)

ALT SCUOLA, ORA LAVORO

IIIAE

“L’ALTERNANZA E’ SERVITA”

IIIBE

“THANKS FOR THE CULINARY ART”

IIICE

”TROIS E’TOILE: L’ART DE LA RESTAURATION”

III DS

L”AGRICOLTURA E LA SOSTENIBILITA’ AZIENDALE

IIIAA

“LAVORANDO S’IMPARA

IIIA AFM

“DAL SAPERE DELLA SCUOLA ALLE COMPETENZE DEL LAVORO”

IIIB SIA

“I FUTURI CHIMICI AL

LAVORO”

III C

ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO

II Annualita’ Classi IV (A.S.2017/2018) II ANNUALITA’

(A.S.2018/2019)

79

CLASSI IV

ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO

III ANNUALITA’ CLASSI V (A.S.2018/2019)

ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO

I ANNUALITA’ (A.S.2018/2019) CLASSI III

STAGE DI OTTO SETTIMANE ALL’ESTERO ALLE “GOING TO WORK ABROAD”

15 STUDENTI CLASSI IV IPAA/ITET A.S.2016/2017

Progetto “E.G.C-(Education to global

citizenship) finanziato nell’ambito del FSE-PON-Sottoazione “10.2.5.A “Sviluppo delle competenze trasversali”. Ilprogetto si articola in 3 moduli: - Educazione ambientale -Cittadinanza economica -Democrazia partecipata

20 Studenti classi I Biennio ITET/IPAA 20 Studenti classi IV /V ITET/IPAA

20 Studenti classi III/IV

Il progetto ha l’obiettivo di formare

gli studenti alla cittadinanza globale , al fine di generare processi di educazione e rispetto ai valori : i diritti umani, uguaglianza, valorizzazione delle diversità, dialogo tra culture, sviluppo sostenibile in ambito economico, sociale e ambientale.

Progetto “Europe: a casket of history, culture and

democracy” finanziato nell’ambito del FSE-PON-Sottoazione 10.2.2.A- “Competenze di base”

15 Studenti classi IV/V ITET/IPAA

Il progetto si pone l’obiettivo di promuovere la

partecipazione degli studenti alla vita democratica in Europa.

Progetto”European young without language barriers” finanziato nell’ambito dei FSE-PON- Sottoazione 10.2.3C “Mobilità

transnazionale”

15 Studenti classi IV/V ITET/IPAA

Il progetto si pone l’obiettivo di avvicinare gli studenti alla Comunità irlandese per condividere e scambiare esperienza,

conoscenze e valori al fine di promuovere il dialogo interculturale e favorire la mobilità degli studenti.

80

Progetto”Alternanza :opportunità per lo studente, la scuola e l’impresa” finanziato nell’ambito dei FSE-PON “Per la scuola , competenze e ambiente per l’apprendimento” - Sottoazione 10.6.6A-FSEPON-PU-2017-70. Il progetto si articola in tre moduli: 1)“Progetto divino” 2)“Cuisinier, quelle passion” 3)“Young on the Job”

15 Studenti per ogni modulo delle classi III/IV ITET/IPAA A.S. 2018/2019

Il progetto, attraverso attività di stage presso aziende situate in aziende del territorio si pone l’obiettivo di favorire l’occupazione e potenziare la dotazione di competenze formali, non formali e informali, attraverso un approccio learning by doing.

Progetto “Internship in Europe for new skills Finanziato dal FSE-PON” Per la scuola , competenze e ambiente per l’apprendimento” 2014-2020 –Sottoazione 10.6.6B –FSEPON-PU-2017-54. Modulo “Internship in Europe for new skills”

Classi II Biennio Ipaa/Itet A.S. 2018/2019

Il progetto, attraverso attività di stage presso aziende situate in altri Stati membri dell'Unione Europea , si pone l’obiettivo di favorire l’occupazione, di potenziare le competenze linguistiche, di aumentare la dotazione di competenze formali,non formali ed informali attraverso un approccio learning by doing.

Progetto “Canosa: Città di Principi, Imperatori e Vescovi” FSE-PON.PU 2018-5 “ Sotto-azione 10.2.5A “Competenze trasversali”

Classi IPAA/ITET A.S. 2018/2019

L’azione mira a promuovere la conoscenza del patrimonio artistico, culturale e archeologico locale, in un ottica di promozione e valorizzazione

Sviluppo e

valorizzazione delle risorse umane

Progetto CLIL” Discovering the United Nation”

V^ AFM In un’ottica sistemica, la formazione dovrà diventare prassi e pratica consolidata, che coinvolge tutto il personale e non un fenomeno occasionale. Sarà opportuno formare i docenti per quel che riguarda l’insegnamento CLIL è promuovere il confronto tra docenti per condividere pratiche professionali.

Progetto “Reinforcing english as a foreign language

A.S. 2016/2017 18 STUDENTI CLASSI IV IPAA/ITET

Corso di formazione su valutazione e miglioramento

A.S. 2017/2018 Docenti Ipaa/Itet

Partecipazione a prova di A.S.2017/2018 L’iniziativa è finalizzata a

81

selezione per il “Campionato nazionale delle lingue”-VIII Ed. utilizzando la piattaforma digitale creata dal Centro linguistico d’Ateneo dell’Università “Carlo Bo” di Urbino

30 alunni classi V valorizzare le eccellenze

Progetto “Reinforcing english as a foreign language- Consegna certificazione linguistica B1 ESB

A.S. 2017/2018 18 Alunni partecipanti allo stage linguistico a Malta (A.S.2016/2017)

Il conseguimento delle certificazioni linguistiche consente l’acquisizione di competenze spendibili nella futura attività lavorativa

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

“ SOTTO L’OCCHIO DI FEDERICO” Preparazione Buffet per gara podistica a Castel del Monte per circa 400 persone.

3^-4^-5^ Indirizzo: Enog. Cucina e Sala A.s.2016/2017” A.S.2017/ 2018 A.S.2018/2019

Costituzione/adesione

a reti con altre scuole, con Enti territoriali ed Imprese. A tale scopo saranno stipulate Convenzioni e Protocolli d’Intesa per l’effettuazione di

attività comuni che possano coinvolgere attivamente gli studenti. Rendere le famiglie più partecipi delle scelte didattiche della scuola, attraverso una serie di incontri con i docenti, ma anche

“CORRIPUGLIA GARA PODISTICA ANDRIA” Preparazione Buffet per gara podistica ad Andria per circa 900 persone.

3^-4^-5^ Indirizzo: Enog. Cucina e Sala Ottobre 2016

“CORRIPUGLIA GARA PODISTICA CANUSIUM” Preparazione Buffet per gara podistica ad Andria per circa 900 persone.

3^-4^-5^ Indirizzo: Enog. Cucina e Sala Novembre 2016

-Centro Sportivo Scolastico Pietro Mennea dell’Einaudi -Partecipazione alle gare di Pallavolo M./F. fasi provinciali e regionali -Partecipazione alle gare di Basket M. fasi provinciali -Partecipazione alle gare di Atletica Leggera: Corsa campestre, su pista:corse e concorsi con risultati eccellenti – due primi e un terzo posto alle fasi regionali. -Organizzazione della Partita del cuore incasso destinato ad associazioni di ricerca scientifica -Organizzazione e

A.S. 2015/2016 A.S. 2016/2017 A.S. 2017/2018 A.S. 2018/2019 3^-4^-5^ ITET-IPAA

82

partecipazione del/al progetto Edugioco calcio M. Lagrasta (calcio a 5) -Partecipazione a progetti MIUR Organizzazione e partecipazione alla 11^edizione delle Canosiadi:Vivi in città lo sport.

attraverso il coinvolgimento di alcuni genitori nelle attività.

7° TROFEO FEDERICIANO 10 Km al PALAZZETTO dello

A.S.2016/2017 ALUNNI ITET-IPAA

SPORT di ANDRIA PROJECT MANAGEMENT, ORGANIZZAZIONE E

GESTIONE DELLA

SCUOLA: N° 5 MODULI

A.S.2016/2017 Docenti

Docenti Progetti in rete

1 PROJECT MANAGEMENT, ORGANIZZAZIONE E

GESTIONE DELLA

SCUOLA: LA SEGRETERIA

DIGITALE- NORME E

APPLICABILITÀ

A.S.2016/2017 Docenti

Progetti in rete

PROJECT MANAGEMENT, ORGANIZZAZIONE E

GESTIONE DELLA

SCUOLA: FORMAZIONE

TEAM PER

L’INNOVAZIONE

DIGITALE

A.S.2016/2017 Docenti

Progetti in rete

PROGETTO VALUTAZIONE E

MIGLIORAMENTO

A.S. 2017/2018 Docenti

Progetti in rete

Progetto per la legalità “Elezione Consiglio Comunale dei giovani”

CLASSI V^ ITET-IPAA A.S.2016/2017

Incontro con i Volontari dell’OER per imparare le tecniche di primo soccorso, presso Centro Risorse L.Einaudi.

CLASSI ITET-IPAA A.S.2016/2017

Iniziativa “La mela di AISM” contro la Sclerosi multipla. Attraverso l’acquisto di un sacchetto di mele, ognuno ha contribuito a sostenere la ricerca e l’implementazione di servizi per i pazienti affetti dalla patologia..

A.S. 2017/2018 Docenti/Alunni

Natale con Ant –Raccolta fondi per la ricerca. L’iniziativa concorre ad educare gli alunni ,

A.S. 2017/2018 Docenti /Alunni

83

coinvolgendo anche le famiglie, alla solidarietà e alla partecipazione attiva

Manifestazione “Io prevengo…..e tu?- Maratona di sensibilizzazione”Giornata di prevenzione del tumore della Tiroide promossa dall’associazione FI.DA.PA. in collaborazione con ANT-Presso Centro risorse dell’IISS Einaudi

A.S.2017/2018 Classi III-IV ITET/IPAA Alunni/Docenti

Giornate di prevenzione finalizzata a sviluppare negli studenti comportamente e stili di vita sani

Il respiro è vita.......... scopri l'età dei tuoi polmoni!- Presso Centro Risorse IISS “Einaudi

A.S.2017/2018 Classi III-IV ITET/IPAA Alunni/Docenti

VIVI D’ANTICIPO-Progetto di prevenzione tumori “Myriam Giordano”Il collaborazione con ANT-Centro risorse “Einaudi”

A.S.2018/2019 Alunni /docenti

Manifestazione intitolata “IO LOTTO MARZO" in collaborazione con Club Unesco con la partecipazione dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili e dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Canosa di Puglia

A.S. 2017/2018 Gruppo di studenti delle classi II-III-V

La manifestazione è stata realizzata In

occasione della Giornata Internazionale della Donna,e ha coinvolto gruppi di studenti di tutte le Scuole Superiori di Canosa. , Obiettivo dell’iniziativa è stato quello di stimolare negli studenti una riflessione sulla lunga strada verso la conquista dei diritti delle donne e l’emancipazione femminile.

Festa “Madonna della Fonte e delle primizie”- Sagra delle orecchiette di grano arso-promossa dall’Associazione “IDAC”- Imprenditori d’arte ultura di Canosa di Puglia

A.S. 2017/2018 Gruppi studenti IPAA/Docenti

L’iniziativa ha rappresentato un’attività formativa consentendo agli studenti dell ’Istituto Alberghiero di mettere in pratica le competenze acquisite e di collaborare attiviamente alle iniziative del territorio

IV Trofeo “Boemondo “ dedicato alla memoria di Paolo Minerva

A.S. 2017/218 Gruppo studenti IPAA/Docenti

84

14.1 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

L'Alternanza scuola-lavoro(A.S.L.) viene introdotta nell’ordinamento scolastico come metodologia didattica per la realizzazione dei corsi del secondo ciclo, dall’art. 4 della legge 28/3/2003 n. 53 (legge Moratti) e disciplinata dal successivo decreto legislativo 15/4/2005 n. 77 .Ha l’obiettivo di assicurare ai giovani, tra i 15 e i 18 anni, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato di lavoro. I percorsi formativi in Alternanza vengono richiamati e valorizzati dai “Regolamenti sul Riordino dei diversi istituti secondari di II grado” (DPR 15 marzo 2010, n. 87, 88, 89), come metodo sistematico da introdurre nella didattica curricolare e declinati a seconda dei diversi indirizzi di studio. La legge 107 del 13 luglio 2015 (La Buona Scuola) pone tra gli obiettivi formativi la valorizzazione dell'Alternanza scuola-lavoro (A.S.L.)nel secondo ciclo di istruzione. La legge dedica all’A.S.L. un’attenzione

rilevante nei “commi dal 33 al 43”.Nell’Ottobre 2015 il MIUR dirama la Guida Operativa per la scuola che fornisce orientamenti e indicazioni per la progettazione, organizzazione, valutazione e certificazione dei percorsi di A.S.L., alla luce delle innovazioni normative introdotte dall’articolo 1, commi dal 33 al 43 della legge 13 luglio 2015, n. 107.Infine il D.lgs 81/2015 attuativo del Jobs Act(l. 183/2014) prevede all’art. 43 c. 5 la possibilità di assumere con contratto di apprendistato gli studenti iscritti negli istituti professionali, negli istituti tecnici e

nei licei a partire dal secondo anno del corso di studi, nonché gli studenti iscritti ai percorsi di istruzione per gli adulti di secondo livello. L’Alternanza scuola-lavoro diventa obbligo di legge a partire dall’anno scolastico 2015/2016 per tutti gli studenti delle classi terze del secondo ciclo di istruzione. A partire dal corrente anno scolastico(2017/2018) , l’alternanza è entrata a regime definitivamente, diventando obbligatoria per tutti gli studenti degli ultimi tre anni di scuola secondaria di secondo grado. Non si tratta, quindi di un progetto, ma di una modalità didattica, in accordo con il profilo culturale, educativo e professionale degli indirizzi di studio.Si

tratta di una proposta formativa che viene continuamente rinnovata, in quanto tiene conto delle trasformazioni in atto sia nel mondo della scuola sia in quello del lavoro e che considera un valore aggiunto l’ipotesi formativa integrata: si offre quindi allo studente una modalità innovativa che assicuri oltre alle conoscenze di base l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro e che coinvolge le imprese nella formazione dello studente. Nel nostro istituto l’attività è rivolta alle CLASSI III – IV – V , con percorsi differenziati in base al diverso indirizzo di studio. L’attività didattica è organizzata in collaborazione con gli Enti pubblici e

privati, e con le diverse aziende e studi professionali del territorio. Con la Legge 107/2015 questo approccio alla didattica prevede obbligatoriamente un percorso di orientamento utile ai ragazzi nella scelta che dovranno fare una volta terminato il percorso di studio. Il periodo di alternanza scuola-lavoro si articola in 400 ore per gli istituti tecnici e professionali così distribuite orientativamente: 200 nelle classi terze; 120 nelle classi quarte ed 80 nelle classi quinte. L’alternanza potrà anche essere svolta all’estero, durante il periodo di sospensione dell’attività didattica o con le modalità dell’impresa simulata. La legge, inoltre, prevede

l’istituzione di una Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola lavoro che prevede anche la possibilità per lo studente di esprimere una valutazione sull’efficacia e sulla coerenza con il proprio indirizzo di studi dell’esperienza formativa realizzata in alternanza. Tutte le competenze acquisite attraverso le esperienze di alternanza scuola lavoro saranno certificate e inserite nel curriculum dello studente. Tale tipologia di attività confluisce e prosegue con il progetto “Garanzia giovani” destinato agli alunni dopo il conseguimento del diploma.

85

14.2 ORIENTAMENTO PREMESSA La scelta di un adeguato corso di studi da intraprendere dopo la scuola media inferiore e

dopo il ciclo delle superiori è un problema molto più complesso di quanto può apparire a prima vista, perché in essa entrano in gioco fattori personali (le risorse, le aspettative, gli interessi, i valori) e sociali (le appartenenze socio-familiari, i messaggi dei mass-media, il legame delle relazioni amicali, ecc.). I soggetti che intervengono nella vita del giovane in qualità di orientatori sono innumerevoli: prima di tutto la famiglia e la scuola. Quest’ultima deve garantire lungo il percorso scolastico dello studente un orientamento continuo per preparare il ragazzo a prendere decisioni autonome e responsabili. In questa prospettiva

l’orientamento non diventa soltanto un insieme di informazioni circa l’area più consona a ciascuno, ma anche un intervento di supporto a conoscersi, ad individuarsi e ad affrontare le difficoltà. Scopo dell’attività di orientamento quindi è fornire i più completi e dettagliati strumenti di orientamento agli studenti, per orientarsi nella selva di prospettive per il futuro che gli si offrono da più parti, in modo da riconoscere il percorso più idoneo da intraprendere. Inoltre i profondi mutamenti sociali e culturali che si sono verificati negli ultimi anni e che

sono andati velocizzandosi hanno posto in primo piano il problema della disponibilità al cambiamento Quindi le nuove generazioni devono attrezzarsi a mutare per rispondere in modo funzionale alle sollecitazioni ambientali e per affrontare il tema della flessibilità. Al fine di accompagnare e sostenere i ragazzi nella loro crescita individuale e nel passaggio da un percorso scolastico ad un altro, il progetto orientamento si pone gli obiettivi che sono successivamente indicati e che ovviamente cambiano in base ai destinatari. I progetti di orientamento in ingresso delle scuole secondarie si propongono di realizzare una serie di iniziative rivolte agli studenti delle scuole medie per orientarli nel momento della scelta della Scuola Superiore. In tali progetti si cerca di operare in modo che questo passaggio sia sentito dagli studenti e dalle famiglie come un momento importante all'interno di un percorso formativo di continuità con la scuola media, tenga conto delle attitudini, potenzialità, aspirazioni e motivazioni dei ragazzi e sia una scelta consapevole e responsabile.

ATTIVITA’ “ORIENTAMENTO”: corsi-percorso di orientamento scolastico

Funzioni Strumentali responsabili dell’attività: Docenti Funzioni Strumentali Area2

• Obiettivi principali dell'orientamento • Offrire una informazione chiara e completa che illustri le caratteristiche

dei corsi di studio e gli aspetti più rilevanti del Piano dell'Offerta

Formativa degli Istituti, attraverso momenti di incontro con gli studenti e le loro famiglie;

• Concordare e realizzare insieme alle scuole medie iniziative condivise che permettano agli allievi di scegliere l'istituto che più risponde ai propri bisogni formativi;

• Promuovere e far conoscere nel territorio l’Istituto e i relativi corsi di studio;

• Promuovere strategie operative efficaci per la promozione e la realizzazione delle attività.

• Destinatari • Alunni delle terze medie • Alunni del biennio • Alunni in uscita (classi V)

86

TEMPI Il periodo individuato dal nostro Istituto per tale attività è il mese di Gennaio 2017, le date saranno concordate preventivamente dal nostro referente con la scuola di riferimento. MODALITÀ Il progetto si propone di far vivere in ANTEPRIMA una giornata di "Scuola Superiore" agli

alunni delle terze medie, affinché, la proiezione di se stessi e degli altri in una realtà possibile, aiuti il percorso di scelta consapevole, che ognuno di loro dovrà compiere entro il mese di Gennaio p.v. RISORSE UMANE Sarà essenziale la collaborazione sinergica, tra le varie figure che ruotano intorno all'alunno, in questo periodo delicato della sua vita, a tal proposito oltre ai docenti referenti per l'orientamento della Vostra Scuola e ad altri docenti accompagnatori (docenti di sostegno per

esempio), la scuola intende allargare l'iniziativa anche a una rappresentanza genitoriale, qualora fosse interessata, per seguire da vicino le attività che saranno proposte agli alunni. MEZZI Il nostro Istituto garantirà il trasporto in nostra sede degli alunni e dei loro docenti accompagnatori, che intenderanno, prendere parte al progetto. FINALITÀ Instaurare un rapporto collaborativo tra le Istituzioni scolastiche coinvolte, al fine di rendere

un servizio di qualità alla comunità, non soltanto sotto il profilo meramente pratico, ma anche e soprattutto sotto quello educativo, affinché l'attività di orientamento diventi un fase dell'apprendimento in cui sviluppare una maggiore coscienza di sé da parte degli alunni coinvolti. A tal proposito la scuola pianifica le seguenti attività:

ISTRUZIONE PROFESSIONALE: Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera. “ENJOY YOUR WORKING DAY”Laboratori di orientamento didattico Il progetto "Enjoy your working day" nasce dall'esigenza di mettere in contatto il mondo della scuola Secondaria di Primo grado, con la realtà di quella di secondo grado, nel momento più delicato, appunto del passaggio da una dimensione all'altra. Per facilitare gli alunni a compiere insieme alla famiglia una scelta ponderata, il Nostro Istituto di Istruzione Superiore L. Einaudi, intende, di comune accordo con le Scuole di Primo grado, intraprendere un rapporto di collaborazione, che offrirà agli alunni interessati ai nostri indirizzi di studio, l'opportunità di poter vivere una giornata da alunni della Secondaria Superiore, effettuando dei brevi corsi e svariati laboratori pratici, accompagnati dai propri Docenti orientatori e con dei Tutor della nostra scuola a loro disposizione per ogni necessità.

ISTRUZIONE PROFESSIONALE: Agricoltura e Ambiente. “UNA SCUOLA PER CRESCERE”Laboratori di orientamento didattico Il percorso di orientamento si avvale della grande esperienza di docenti e della collaborazione

degli alunni frequentanti che insieme si impegnano a presentare un percorso alternativo di studi che miri a salvaguardare e valorizzare i nostri campi e il territorio. Dalle filiere agro-alimentari, attraverso nuove tecniche di produzione e trasformazione agrarie, alla promozione e marketing dei prodotti agroindustriali. Capacità di conservazione e potenziamento dei parchi, di aree protette e ricreative.

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ISTRUZIONE TECNICA

“VERSO IL FUTURO” (Laboratori di orientamento didattico) Sono stati attivati laboratori pomeridiani di orientamento calendarizzati per gruppi di scuola e per micro moduli disciplinari, privilegiando quelli professionalizzanti del nostro corso di studi. Pertanto, dopo aver contattato i Dirigenti delle Scuole Medie del territorio e le relative

funzioni strumentali, per poter ottimizzare tutta l’attività laboratoriale, ai ragazzi delle terze medie sono stati consegnati per tempo sia il calendario dei laboratori che il foglio di adesione con il quale essi potevano scegliere liberamente il/i laboratorio/i a cui partecipare. La gestione dei vari gruppi è stata possibile grazie alla collaborazione di molti colleghi che spontaneamente hanno offerto il loro contributo.

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15. PROGRAMMAZIONI PER COMPETENZE (Dal D.Lgs 87/2010 al D.Lgs 61/2017)

Il D.lgs 87/2010 introduce ,a partire dalle classi prime,una nuova didattica che privilegia un approccio per competenze interdisciplinari e pone al suo centro l’integrazione tra le conoscenze e le competenze stesse, ovvero tra ciò che si è appreso e l’attitudine permanente ad utilizzare, con un’adeguata carica motivazionale quanto si conosce, in contesti diversificati. Questo percorso ha il suo esito nell’acquisizione di competenze chiave di cittadinanza comuni ai giovani dell’Unione. Implicito nel nuovo modello di insegnamento, che per le classi prime soggette al Riordino dei Cicli è strutturale all’applicazione della Riforma medesima, è l’attenzione a modelli didattici innovativi tra cui la prassi della pratica laboratoriale, il problem solving e il cooperative learning che diventano centrali, anche per valorizzare stili di

apprendimento induttivi, favorire l’orientamento progressivo e, gradualmente, l’analisi e la soluzione dei problemi relativi al settore produttivo di riferimento, il lavoro cooperativo per progetti, la personalizzazione dei prodotti e dei servizi attraverso l’uso delle tecnologie e del pensiero creativo, la gestione di processi in contesti organizzati. Il secondo ciclo di istruzione e formazione ha come riferimento unitario il profilo educativo, culturale e professionale definito dal decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, allegato A. Esso è finalizzato a: -la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni; -lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio; -l’esercizio della responsabilità personale e sociale. Il Profilo educativo, culturale e professionale (PECUP) sottolinea, in continuità con il primo ciclo, la dimensione trasversale ai differenti percorsi di istruzione e di formazione frequentati dallo studente, evidenziando che le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e le

abilità operative apprese (il fare consapevole), nonché l’insieme delle azioni e delle relazioni interpersonali intessute (l’agire) siano la condizione per maturare le competenze che arricchiscono la personalità dello studente e lo rendono autonomo costruttore di se stesso in tutti i campi della esperienza umana, sociale e professionale. Le competenze, come noto, riguardano un’organizzazione didattica strutturata su quattro assi culturali (insieme di materie affini) in cui le discipline dialogano sia all’interno dell’asse di appartenenza che con gli altri sistemi. Ciascun asse è declinato in competenze abilità e conoscenze da raggiungere solo al termine del secondo anno e perciò la prima classe costituisce una semplice tappa, pur significativa, del percorso. Il Profilo nel secondo biennio e quinto anno, si articola metodologicamente per competenze di insegnamenti comuni di area generale e di indirizzo professionalizzanti. Le prime comprendono: Area linguistica, area matematica, area storico sociale. Le seconde: Competenze del trienni di qualifica (per i professionali), competenze di indirizzo e competenze di fine quinquennio.

L’attuale programmazione vede i docenti coinvolti in una pratica educativa e progettuale che dovrà discostarsi radicalmente dalla semplice e sterile lezione frontale. Lavorare per progetti induce la conoscenza di una metodologia di lavoro di grande rilievo sul piano dell’agire, la sensibilità verso di essa e la capacità di utilizzarla in vari contesti. Il progetto, infatti, è un fattore di motivazione, in quanto ciò che viene imparato in questo contesto prende immediatamente, agli occhi degli studenti, la figura di strumenti per comprendere la realtà e agire su di essa. Per questa ragione, la pedagogia del progetto è utile all’acquisizione di competenze complesse, perché dà agli allievi l’abitudine di vedere i procedimenti appresi a scuola come strumenti per raggiungere degli scopi che possono percepire e che stanno loro a cuore, anche nella vita extra scolastica. I percorsi di istruzione professionale, come ridefiniti dal decreto legislativo 61/2017, in relazione ai profili di uscita e ai risultati di apprendimento di cui all’articolo 3, assumono, a partire dalle classi prime funzionanti nell’anno scolastico 2018/2019, un modello didattico improntato al principio della personalizzazione educativa volta a consentire ad ogni studentessa e ad ogni studente di rafforzare e innalzare le proprie competenze per l’apprendimento permanente, a partire da quelle chiave di cittadinanza, nonché di orientare il proprio progetto di vita e di lavoro, anche per migliori prospettive di occupabilità.

Ai fini della personalizzazione del percorso di apprendimento a norma dell’articolo 5, comma 1, lettera a), del decreto legislativo, ciascun consiglio di classe redige, entro il 31 gennaio del

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primo anno di frequenza, il P.F.I e lo aggiorna durante l’intero percorso scolastico, a partire dal bilancio personale. Il P.F.I. costituisce lo strumento per:

a) evidenziare i saperi e le competenze acquisite da ciascuna studentessa e da ciascuno studente, anche in modo non formale e informale;

b) rilevare le potenzialità e le carenze riscontrate, al fine di motivare ed orientare ciascuna studentessa e ciascuno studente nella progressiva costruzione del proprio progetto formativo e professionale utilizzando una quota del monte ore indicato all’articolo 4, comma 2, del decreto legislativo. Il modello didattico aggrega le discipline negli assi culturali e fa riferimento a metodologie di apprendimento di tipo induttivo ed è organizzato per unità di apprendimento. (comma 3) In sintesi l’assetto didattico dei nuovi istituti professionali è caratterizzato da • Personalizzazione (fino a 264 ore nel biennio)

• Progetto formativo individuale (PFI) • Aggregazione discipline per assi culturali nel I Biennio e aggregazione delle discipline di istruzione generale nel Triennio • Utilizzo di metodologie didattiche induttive, esperienze laboratoriali e operative • Possibilità ASL anche nel secondo anno • Organizzazione per Unità di apprendimento (anche per il riconoscimento dei crediti) • Certificazione delle competenze

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16. METODOLOGIA E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Il rapporto tra docente e studente sarà improntato al rispetto dei ruoli, alla correttezza di comportamento, alla trasparenza dei risultati. A tal fine si è deciso di predisporre e porre

all’attenzione della nostra utenza il Patto Educativo di Corresponsabilità5 tra docenti –

studenti – genitori. I genitori concorreranno alla formazione dei loro figli affiancando la scuola nell’azione educativa, prospettando situazioni e necessità specifiche, esprimendo pareri e proposte collaborando a tutte le attività. "La scuola è fatta per raggiungere obiettivi. Per raggiungere gli obiettivi, la scuola utilizza risorse, mezzi e strumenti materiali e umani, secondo procedure organiche definite. Si può allora asserire che il controllo serve per verificare se, e fino a che punto, gli obiettivi sono stati raggiunti”. Spesso si centra la programmazione didattica sulla definizione degli obiettivi e delle risorse necessarie per raggiungerli, senza dare la stessa importanza alle procedure di controllo per verificare il reale raggiungimento degli obiettivi. Capita così che gli insegnanti credano che gli alunni abbiano acquisito certe conoscenze, abilità e competenze e proseguano verso nuovi obiettivi; per contro, gli alunni che non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati, sono scoraggiati, demotivati e non possiedono gli strumenti idonei per progredire nel loro apprendimento. Si può creare un'impasse che porta alla rottura della comunicazione tra insegnante e alunno. È la valutazione che dà valore all'intero processo di istruzione- apprendimento: verifica fino a che punto lo studente è arrivato nel percorso scolastico, ma evidenzia anche le lacune per attivare strategie di recupero, controlla la qualità del proprio metodo di insegnamento per apportare eventualmente modifiche al percorso programmato ed evidenzia la validità o meno degli obiettivi prefissati. La conoscenza delle diverse funzioni della didattica, nonché la preventiva pianificazione delle condizioni e delle strumentazioni necessarie per la loro concretizzazione, contribuiscono a

determinare la qualità della proposta formativa, e di conseguenza, il suo grado di pertinenza, di efficacia e di efficienza La valutazione è una delle fasi centrali del processo insegnamento/apprendimento e prevede momenti di tipo diagnostico, formativo e sommativi.

Valutazione diagnostico-iniziale: all'inizio dell'anno scolastico e prima di introdurre un nuovo modulo è necessario verificare la presenza e il livello di determinati prerequisiti cognitivi, ben sapendo che il possesso di tali abilità è la condizione necessaria affinché gli studenti possano comprendere e integrare il percorso che stanno iniziando. Nella pratica spesso tale verifica è poco utilizzata e spesso si risolve in un banale test d'ingresso. Ma il tempo speso per avere una più precisa conoscenza dello studente e del bagaglio culturale e per la compensazione precoce delle carenze è quello che nel lungo periodo dà i maggiori frutti, perché le nuove conoscenze, per divenire stabili, devono ancorarsi ai vissuti e agli apprendimenti precedenti.

Valutazione formativa: la traduzione più corretta sarebbe "costruttiva" (dall'inglese to

form), ma nell'uso comune si è affermata l'espressione "formativa". È una valutazione che si attua in itinere con il preciso scopo di controllare lo sviluppo del processo didattico, sia da parte dell'insegnante (al fine di rendere la sua azione più efficace), sia da parte dell'allievo (che può prendere coscienza dei suoi punti di forza e delle eventuali lacune). Si tratta quindi di un'azione orientante, che aiuta a fare il punto della situazione fornendo un'informazione continua e analitica sulle modalità di apprendimento e che non ha alcun intento giudicante. Prevede attività atte ad individuare le debolezze e le difficoltà di apprendimento, le analizza con lo studente; l’insegnante è cosi in grado di intraprendere iniziative di recupero in itinere e di dare indicazioni specifiche allo studente per migliorare i suoi risultati scolastici.

Valutazione sommativa: consiste in un bilancio pubblico, intermedio o finale, degli esiti di un periodo di formazione, che mira a valutare il livello di effettivo raggiungimento dei traguardi formativi. esprime un giudizio complessivo relativo al raggiungimento, da parte dello studente, degli obiettivi fissati per un segmento definito del curricolo. Considerando una prova pratica di fine periodo,individuale o per piccoli gruppi(2-3allievi),impostata assegnando

un compito specifico da svolgere in laboratorio essa serve a verificare il grado di autonomia raggiunto, il grado di manualità nell’esecuzione e le capacità creative personali che denotano il livello di padronanza delle tecniche acquisito. Gli elementi che sono alla base della valutazione sono molteplici, in parte legati alle conoscenze, abilità e competenze acquisite dagli studenti nel loro percorso scolastico, in parte

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legati alla dimensione formativa dello studente. La dimensione formativa della valutazione fa riferimento a: applicazione: è legata alla disponibilità al lavoro scolastico, alla regolarità con cui lo

studente segue il suo svolgersi; è fortemente sostenuta da una frequenza assidua; motivazione: si esprime in un atteggiamento attivo e propositivo in classe, stimolato da

interessi anche personali; partecipazione: si esprime nel rapporto con gli insegnanti e con il gruppo classe; ha a che

fare con la partecipazione attiva, le relazioni di studio, l’adeguamento alle regole della classe.

L’aspetto cognitivo della valutazione, invece, fa riferimento a: apprendimento: è legato alla padronanza delle conoscenze acquisite nel percorso

curricolare e al loro utilizzo nei vari contesti scolastici;

profitto: si esprime nei risultati conseguiti nelle prove scritte e nelleverifiche orali/scritte/pratiche.

La valutazione che concerne l'aspetto cognitivo si traduce in un giudizio espresso attraverso una scala di voti da 2 a 10: l'attribuzione del voto è pertanto la misurazione del profitto dello studente in relazione alle conoscenze, competenze e capacità, così come richiesto dalla programmazione degli insegnanti per le singole discipline e del Consiglio di classe per il profilo globale.

Le prove scritte e le verifiche orali/scritte/pratiche sono, sia nei contenuti che nella forma, strettamente legate alle programmazioni delle discipline; la loro tipologia e la scansione temporale sono stabilite dai singoli insegnanti in coerenza con le linee guida concordate all’interno dei vari Dipartimenti nelle riunioni di inizio anno. La valutazione deve essere chiara (indica i criteri con cui è stata condotta) e progressiva (deve permettere allo studente di correggersi e migliorare). Inoltre vanno garantite la tempestività e la trasparenza. Nel caso di prove scritte, anche valide per l’orale, la prova corretta va consegnata entro 15 giorni dalla somministrazione e viene messa a disposizione dello studente. Nel caso delle interrogazioni, il voto conseguito va comunicato al termine della prova e nella forma con cui è riportato nel registro. Parametri di valutazione Tenendo conto della situazione di partenza degli alunni si ritiene che, per ottenere la sufficienza, sia necessario il raggiungimento minimo degli obiettivi stabiliti nei piani di lavoro di ogni singola disciplina. Si giudicherà l’intero processo di apprendimento e si valuteranno: - i comportamenti scolastici; - le abilità acquisite; - le capacità logiche sviluppate; - il livello di preparazione raggiunto; - la padronanza del linguaggio; - il modo di esporre e di correlarsi;

- gli eventuali progressi nella personalità. Prove scritte - Capacità di capire, interpretare e rielaborare un testo. - Capacità di utilizzazione delle conoscenze acquisite per la risoluzione di problemi e/o

quesiti. - Capacità di esprimere le conoscenze con linguaggio tecnico appropriato. Prove pratiche

- Competenze professionali specifiche ed applicative. - Abilità tecnico-operative.

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Prove orali - Possesso delle conoscenze generali e specifiche. - Comprensione, esposizione e rielaborazione di testi. - Applicazione (analisi —sintesi). Fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale

La valutazione terrà conto di: Livello di partenza; Impegno e progressi; Partecipazione attiva e costruttiva; Acquisizione di un metodo di lavoro; Conseguimento di obiettivi minimi. Carichi massimi di lavoro settimanale

In relazione all’orario, si propone di: Evitare l’accumulo di verifiche alla fine del quadrimestre; Diluire nel tempo il carico di lavoro; Evitare l’effettuazione di più prove scritte nello stesso giorno; Definire le consegne per tempo, per consentire agli alunni di gestire meglio il carico di

lavoro. Attività di supporto e di recupero Sostegno nelle conoscenze e abilità di base in cui risultano delle carenze Metodologia di "apprendimento cooperativo" Recupero individualizzato, in itinere durante la normale attività didattica Recupero con pausa didattica, con interruzione del programma Recupero con attività aggiuntiva pomeridiana (corsi IDEI). Rientrano nella valutazione anche il comportamento (il rispetto delle persone, delle regole e dell'ambiente scolastico), e i fattori che influiscono sull'apprendimento (frequenza

scolastica4, partecipazione e impegno). La valutazione del comportamento si esprime nel voto di condotta. A partire dall’anno scolastico 2008/2009, la valutazione sul comportamento concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente; pertanto, ai fini dell’esame del corrente anno scolastico, il voto sul comportamento incide sulla determinazione del credito scolastico riferito all’ultimo anno di corso e, in caso di ammissione per abbreviazione, su quello riferito al penultimo anno. Esso comporta, se inferiore a sei decimi, la non ammissione all’Esame di Stato (art. 2, comma 3, decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169; art. 2, comma 3 del D.M. 16/01/2009, n. 5). Tempi della valutazione - valutazione infraquadrimestrale La valutazione degli altri fattori che concorrono nell'apprendimento coincide con le valutazioni infraquadrimestrali e quadrimestrali ed è comunicata alle famiglie:

- I valutazione infraquadrimestrale a novembre/dicembre e I incontro Scuola/Famiglia;

- I valutazione quadrimestrale a gennaio/febbraio (pagella) - II incontro Scuola/Famiglia; - III incontro Scuola/Famiglia a aprile/maggio per monitorare l’andamento didattico-

disciplinare dell’alunno nel II Quadrimestre; - II valutazione quadrimestrale a fine anno scolastico (con la pagella e prospetto affisso

all'albo della scuola). Valutazione infraquadrimestrale: nel Consiglio di classe di novembre/dicembre i docenti attuano una valutazione degli esiti formativi raggiunti dagli alunni, che viene trasmessa alle

famiglie, in forma scritta, attraverso la consegna della Scheda di valutazione infraquadrimestrale e gli incontri Scuola/Famiglia. Nel caso in cui si presenta un quadro didattico preoccupante, i genitori dell'alunno possono essere convocati per un colloquio con il coordinatore di classe attraverso un'apposita lettera.

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IL DEBITO FORMATIVO Con l’Ordinanza Ministeriale n. 92, Prot. n. 11075 del 5.11.2007 è stato disciplinato il recupero dei debiti formativi degli studenti. Negli allegati si prevede che le attività di recupero dei debiti devono prevedere interventi di durata non inferiore a 15 ore. In aggiunta a questi si potrà utilizzare anche la quota del 20% delle ore riservate all’autonomia delle scuole; è prevista la sospensione del giudizio per chi allo scrutinio finale di giugno riporti insufficienze e la formulazione del giudizio finale dopo il superamento delle verifiche disposte dal Consiglio di classe entro l’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo. Ecco in sintesi i punti principali: Attività di recupero: sono parte integrante del lavoro scolastico, sono programmate dai

consigli di classe.

Tempi e modalità: le attività si realizzano durante tutto l’anno e le scuole hanno l’obbligo di attivare corsi di recupero individuando le materie in cui gli studenti sono più carenti. Gli studenti sono tenuti alla frequenza a meno che le famiglie intendano non avvalersene e in questo caso dovranno comunicarlo formalmente e per iscritto alla scuola. Sia che ci si avvalga o no dei corsi gli studenti hanno l’obbligo di sottoporsi alle verifiche organizzate dal Consiglio di classe che mantiene comunque la titolarità del processo valutativo: individuare carenze, obiettivi di recupero e certificazione del superamento. Al termine delle attività si effettueranno, dunque, le verifiche e le famiglie verranno avvisate dei risultati.

Per chi volesse optare per lo “studio individuale” è prevista l’attivazione di uno “sportello” di consulenza e assistenza che verrà affidato a uno o più docenti: toccherà al consiglio di classe individuare gli insegnanti e le modalità.

Le scuole potranno scegliere per il recupero anche modalità diverse e più innovative, utilizzando docenti della scuola o anche soggetti esterni esclusi gli “enti profit”.

Scrutinio finale: per chi, anche allo scrutinio finale, riportasse insufficienze, il Consiglio di classe valuterà la possibilità di un ultimo appello e nell’albo dell’istituto verrà riportata l’indicazione sospensione del giudizio. Si predisporranno altri corsi e attività da realizzare nel corso dell’estate. Le verifiche finali, che si dovranno svolgere entro l’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, dovranno tener conto dei risultati conseguiti anche nelle altre fasi del percorso di recupero.

Il consiglio di classe, quindi, delibera l’integrazione dello Scrutinio finale, sulla base di una

valutazione complessiva dello studente, che si risolverà in ammissione o non ammissione alla classe successiva. Le attività di recupero prevedono interventi di durata non inferiore alle 15 ore ciascuno. In aggiunta si potrà utilizzare anche la quota del 20% del monte ore riservato all’autonomia scolastica.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE

La scala da 2 a 10 è stata concordata dai docenti secondo la seguente griglia:

Assolutamente insufficiente --- voti fino a 3.9

Competenze Conoscenze Abilità Non riesce ad applicare le sue conoscenze e commette gravi errori

Nessuna conoscenza o Poche/pochissime conoscenze

Non è capace di effettuare alcuna analisi né di sintetizzare le conoscenze acquisite

Gravemente insufficiente --- voti dal 4 al 4.9

Competenze Conoscenze Abilità Riesce ad applicare le conoscenze in compiti

semplici, ma commette errori anche gravi nell’esecuzione

Frammentarie e piuttosto superficiali

Effettua analisi e sintesi solo parziali ed imprecise. Sollecitato e guidato effettua

valutazioni non approfondite

Insufficiente --- voti dal 5 al 5.9

Competenze Conoscenze Abilità

Commette qualche errore non grave nell’esecuzione di compiti

piuttosto semplici Superficiali e non del tutte complete

Effettua analisi e sintesi ma non complete ed approfondite. Guidato e sollecitato

sintetizza le conoscenze acquisite e sulla loro base effettua semplici valutazioni

Sufficiente --- voti dal 6 al 6.9

Competenze Conoscenze Abilità

Applica le conoscenze acquisite ed esegue compiti semplici

senza fare errori Complete ma non approfondite

Effettua analisi e sintesi complete, ma non approfondite. Guidato e sollecitato riesce

ad effettuare valutazioni anche approfondite

Discreto – voti dal 7 al 7.9

Competenze Conoscenze Abilità Esegue compiti complessi e sa applicare i contenuti e le procedure, ma commette qualche errore non grave

Complete ed approfondite

Effettua analisi e sintesi abbastanza approfondite. Effettua valutazioni autonome, parziali ma non del tutto approfondite.

Buono ---- voti dal 8 al 8.9

Competenze Conoscenze Abilità Esegue compiti complessi e sa applicare i contenuti e le procedure, ma commette qualche imprecisione.

Complete, approfondite e coordinate Effettua analisi e sintesi complete ed approfondite. Valuta autonomamente anche se con qualche incertezza

Ottimo/eccellente ---- voti dal 9 al 10

Competenze Conoscenze Abilità

Esegue compiti complessi, applica le conoscenze e le procedure in nuovi contesti e non commette errori

Complete, approfondite, coordinate, ampliate, personalizzate

Coglie gli elementi di un insieme, stabilisce relazioni, organizza autonomamente e completamente le conoscenze e le procedure acquisite. Effettua valutazioni autonome, complete, approfondite e personali.

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CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA

VOTO DECIMALE

INDICATORI DESCRITTORI

9/10

Comportamento.

MOLTO CORRETTO

L’alunno/a è sempre corretto nei comportamenti con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Non si rende responsabile di assenze, di ritardi ingiustificati e non partecipa ad astensioni dalle lezioni di massa.

Atteggiamento IRREPRENSIBILE Ineccepibile negli atteggiamenti tenuti a scuola.

Note disciplinari NESSUNA

Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari

Uso del Materiale e delle strutture della scuola

APPROPRIATO Utilizza in maniera responsabile il materiale e le strutture della scuola.

Frequenza, Assenze e Ritardi

REGOLARE Frequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari

Rispetto delle Consegne

PUNTUALE E COSTANTE Assolve alle consegne in maniera puntuale e costante

8

Comportamento

CORRETTO Il comportamento dell’alunno nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è sostanzialmente corretto. Talvolta, tuttavia, si rende responsabile di qualche assenza e/o ritardo non giustificato ma non partecipa ad assenze di massa.

Atteggiamento ADEGUATO Non sempre irreprensibile

Note disciplinari

SPORADICHE ammonizioni verbali e/o scritte non superiori a due nell’arco del quadrimestre.

Uso del Materiale e

delle strutture della scuola

RARAMENTE INAPPROPRIATO

Non sempre utilizza in maniera diligente il materiale e le strutture della scuola

Frequenza, Assenze e/o ritardi

RARAMENTE IRREGOLARE Frequenta con assiduità le lezioni ma non sempre rispetta gli orari

Rispetto delle consegne

NON SEMPRE PUNTUALE E COSTANTE Talvolta non rispetta le consegne

7

Comportamento

POCO CORRETTO L’alunno/a ha spesso comportamenti poco corretti nei confronti dei docenti, dei compagni, e del personale della scuola. Si rende responsabile di assenze e ritardi ingiustificati e partecipa ad assenze di massa.

Atteggiamento

REPRENSIBILE L’alunno viene spesso richiamato ad un atteggiamento più

consono

Note disciplinari

FREQUENTI Ammonizioni verbali e scritte superiori a due nell’arco di ciascun quadrimestre

Uso del Materiale e delle strutture della scuola

INADEGUATO Utilizza in maniera poco diligente il materiale e le strutture della scuola.

Frequenza, Assenze e Ritardi

IRRREGOLARE La frequenza è connotata da assenze e ritardi

Rispetto delle Consegne

CARENTE Non assolve alle consegne in maniera puntuale e costante

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VOTO DECIMALE

INDICATORI DESCRITTORI

6

Comportamento.

NON CORRETTO Il comportamento dell’alunno nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è spesso connotato da azioni sconvenienti Si rende spesso responsabile di assenze e/o ritardi non giustificati e partecipa ad assenze di massa.

Atteggiamento

BIASIMEVOLE L’alunno viene ripetutamente ripreso per l’arroganza con cui si atteggia nei confronti dei

docenti e dei compagni e del personale ATA.

Note disciplinari

RIPETUTE E NON GRAVI ammonizioni verbali e/o scritte e/o allontana- mento dalla comunità scolastica per violazioni non gravi.

Uso del Materiale e delle

strutture della scuola

NEGLIGENTE Utilizza in maniera trascurata il materiale e le

strutture della scuola

Frequenza, Assenze e Ritardi

DISCONTINUA Frequenta in maniera discontinua le lezioni e non sempre rispetta gli orari.

Rispetto delle Consegne MOLTO CARENTE Rispetta le consegne solo saltuariamente.

5

Comportamento

DECISAMENTE SCORRETTO Il comportamento dell’alunno è improntato sul mancato rispetto dei docenti, degli alunni e del personale della scuola. Si rende responsabile di continue assenze e/o ritardi non giustificati e promuove o partecipa alle astensioni dalle lezioni di massa.

Atteggiamento

RIPROVEVOLE L’alunno viene sistematicamente ripreso per la spavalderia con cui si atteggia nei confronti dei docenti e dei compagni e del personale ATA

Note disciplinari

RIPETUTE E GRAVI ammonizioni verbali e/o scritte e/o allontanamento dalla comunità scolastica per violazioni gravi.

Uso del Materiale e delle strutture della scuola

IRRESPONSABILE Utilizza in maniera assolutamente irresponsabile il materiale e le strutture della scuola

Frequenza, Assenze e/o ritardi

DISCONTINUA E IRREGOLARE Frequenta in maniera discontinua le lezioni e

molto spesso si rende responsabile del mancato rispetto degli orari.

Rispetto delle consegne INESISTENTE Non rispetta le consegne .

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CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO E SCOLASTICO (Tabella inserita nell’Allegato A del D.Lgs n. 62/2017)

Ai candidati agli Esami di Stato, a partire dall’anno scolastico 2018-2019, relativamente all'attribuzione del punteggio per il credito scolastico, si applica la tabella ai sensi del D.Lgs

62/2017, allegato A che ha sostituito quella del D.M. n. 42 del 22/05/2007. Il credito formativo sarà valutato per i candidati interni dal Consiglio di Classe. Per i candidati interni verrà assegnato da 0 a 1 punto, all'interno della banda di oscillazione della fascia di punteggio conseguita in base alla media dei voti. Il credito scolastico sarà attribuito in base alla Tabella A prevista dal D.Lgs. N. 62/2017 e tiene conto del:

• profitto

• assiduità della frequenza1 • interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo • attività complementari e integrative ed eventuali crediti formativi.

N.B. Si precisa, comunque, che nell'attribuzione del punto, in nessun caso l'eventuale credito formativo può far conseguire un punteggio ricadente nella fascia superiore rispetto a quella della media dei voti riportati nello scrutinio finale. A sensi dell’art. 15 comma 1 del D.LGS 62/2017 in sede di scrutinio finale il consiglio di

classe attribuisce il punteggio per il credito scolastico maturato nel secondo biennio e nell'ultimo anno fino ad un massimo di quaranta punti, di cui dodici per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici per il quinto anno. Partecipano al consiglio tutti i docenti che svolgono attivita' e insegnamenti per tutte le studentesse e tutti gli studenti o per gruppi degli stessi, compresi gli insegnanti di religione cattolica e per le attivita' alternative alla religione cattolica, limitatamente agli studenti che si avvalgono di questi insegnamenti. Il comma 2 stabilisce che con la tabella di cui all'allegato A del presente decreto e' stabilita la corrispondenza tra la media dei voti conseguiti dalle studentesse e dagli studenti negli scrutini finali per ciascun anno di corso e la fascia di attribuzione del credito scolastico. Il credito scolastico, nei casi di abbreviazione del corso di studi per merito ai sensi dell'articolo 13, comma 4, e' attribuito, per l'anno non frequentato, nella misura massima prevista per lo stesso. La tabella di cui all'allegato A si applica anche ai candidati esterni ammessi all'esame a seguito di esame preliminare e a coloro che hanno sostenuto esami di idoneita'. Per i candidati che svolgono l'esame di Stato negli anni scolastici 2018/2019 e 2019/2020 la stessa

tabella reca la conversione del credito scolastico conseguito, rispettivamente nel terzo e quarto anno di corso e nel terzo anno di corso. Ai sensi del comma 3 per i i candidati esterni il credito scolastico e' attribuito dal consiglio di classe davanti al quale sostengono l'esame preliminare di cui al comma 2 dell'articolo 14, sulla base della documentazione del curriculum scolastico e dei risultati delle prove preliminari.

1Max cinquanta giorni di assenza in base all’art. 14 comma 7 D.P.R. 122/2009 riportato nell’Art. 5 del

Regolamento di Istituto - a. s. 2018/2019.(Allegato 6)

98

Allegato A

(di cui all'articolo 15, comma 2, D.Lgs.62/2017)

TABELLA

Attribuzione credito scolastico

==================================================================

|Media dei |Fasce di credito III | Fasce di credito |Fasce di credito|

| voti | ANNO | IV ANNO | V ANNO |

+==========+====================+==================+=============+

| M < 6 | - | - | 7-8 |

+----------+--------------------+------------------+-------------+

| M = 6 | 7-8 | 8-9 | 9-10 |

+----------+--------------------+------------------+-------------+

| 6< M ≤ 7 | 8-9 | 9-10 | 10-11 |

+----------+--------------------+------------------+-------------+

| 7< M ≤ 8 | 9-10 | 10-11 | 11-12 |

+----------+--------------------+------------------+-------------+

| 8< M ≤ 9 | 10-11 | 11-12 | 13-14 |

+----------+--------------------+------------------+-------------+

|9< M ≤ 10 | 11-12 | 12-13 | 14-15 |

+----------+--------------------+------------------+-------------+

Regime transitorio

Candidati che sostengono l'esame nell'a.s. 2018/2019:

Tabella di conversione del credito conseguito

nel III e nel IV anno:

=============================================

| Somma crediti | Nuovo credito |

|conseguiti per il III|attribuito per il III|

| e per il IV anno | e IV anno (totale) |

+=====================+=====================+

|6 | 15 |

+---------------------+---------------------+

|7 | 16 |

+---------------------+---------------------+

|8 | 17 |

+---------------------+---------------------+

|9 | 18 |

+---------------------+---------------------+

|10 | 19 |

+---------------------+---------------------+

|11 | 20 |

+---------------------+---------------------+

|12 | 21 |

+---------------------+---------------------+

|13 | 22 |

+---------------------+---------------------+

|14 | 23 |

+---------------------+---------------------+

|15 | 24 |

+---------------------+---------------------+

|16 | 25 |

+---------------------+---------------------+

99

Candidati che sostengono l'esame nell'a.s. 2019/2020:

Tabella di conversione del credito conseguito

nel III anno:

=============================================

| | Nuovo credito |

| Credito conseguito |attribuito per il III|

| per il III anno | anno |

+=====================+=====================+

|3 | 7 |

+---------------------+---------------------+

|4 | 8 |

+---------------------+---------------------+

|5 | 9 |

+---------------------+---------------------+

|6 | 10 |

+---------------------+---------------------+

|7 | 11 |

+---------------------+---------------------+

|8 | 12 |

+---------------------+---------------------+

Criteri per l’attribuzione del credito formativo e scolastico ai sensi della

previgente normativa (Tabella ai sensi del D.M. n. 42 del 22/05/2007)

Ai candidati agli Esami di Stato a conclusione, rispettivamente, dell'anno scolastico 2015-2016 relativamente all'attribuzione del punteggio per il credito scolastico, si applica la tabella ai sensi del D.M. n. 42 del 22/05/2007 che ha sostituito quella prevista dall’art. 11, comma 2 del DPR 23/07/1998 n.323.

Il credito formativo sarà valutato per i candidati interni da questo Consiglio di Classe. Per i candidati interni verrà assegnato da 0 a 1 punto, all'interno della banda di oscillazione della fascia di punteggio conseguita in base alla media dei voti. Il credito scolastico sarà attribuito in base alla Tabella A prevista D.M. n. 42 del 22/05/2007 e tiene conto del:

• profitto • assiduità della frequenza2

• interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo • attività complementari e integrative ed eventuali crediti formativi.

Pertanto il Consiglio di Classe, stabilita la media dei voti comprensiva del voto di condotta, assegna il punteggio all'interno della banda di oscillazione in base ai punti a), b), c), d). N.B. Si precisa, comunque, che nell'attribuzione del punto, in nessun caso l'eventuale credito formativo può far conseguire un punteggio ricadente nella fascia superiore rispetto a quella della media dei voti riportati nello scrutinio finale.

2Max cinquanta giorni di assenza in base all’art. 14 comma 7 D.P.R. 122/2009 riportato nell’Art. 5 del

Regolamento di Istituto - a. s. 2017/2018.

100

TABELLA A (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323)

(Candidati interni)

Media dei voti Credito scolastico (Punti)

III anno IV anno V anno

M=6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6

7<M ≤ 8 5-6 5-6 6-7

8<M ≤ 9 6-7 6-7 7-8

9 <M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella

partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. All'alunno che è stato promosso alla penultima classe o all'ultima classe del corso di studi con un debito formativo, va attribuito il punteggio minimo previsto nella relativa banda di oscillazione della tabella. In caso di accertato superamento del debito formativo riscontrato, il consiglio di classe può integrare in sede di scrutinio finale dell'anno scolastico successivo il punteggio minimo assegnato, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione cui

appartiene tale punteggio. Nei confronti degli alunni che abbiano saldato nell'ultimo anno di corso i debiti formativi contratti nel terzultimo anno non si procede alla eventuale integrazione del credito scolastico relativo al terzultimo anno. Gli alunni che non abbiano saldato i debiti formativi contratti nel terzultimo e nel penultimo anno di corso non sono ammessi a sostenere l'esame di Stato. Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5).

TABELLA B (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 7 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323)

CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni - Esami di idoneità

Media dei voti inseguiti in esami di idoneità Credito scolastico (Punti)

M = 6 3

6 < M ≤ 7 4-5

7 < M ≤ 8 5-6

8 < M ≤ 10 6-8

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità. Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in un unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l'ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno.

101

TABELLA C (sostituisce la tabella prevista dall'art. 11, comma 8 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323)

CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni - Prove preliminari

Media dei voti delle prove preliminari Credito scolastico (Punti)

M = 6 3

6 < M ≤ 7 4-5

7 < M ≤ 8 5-6

8 < M ≤ 10 6-8

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari. Il punteggio, da

attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2

o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va

espresso in numero intero.

6Max cinquanta giorni di assenza in base all’art. 14 comma 7 D.P.R. 122/2009 riportato nell’Art. 5 del

Regolamento di Istituto - a. s. 2017/2018 (Allegato 6)

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SECONDA SEZIONE

La scuola del futuro

17. RAV 2017/2018

SCHEMA RIASSUNTIVO DEL RAV Le parti scritte in grassetto indicano le scelte delle priorita e degli obiettivi di processo per l’A.S.2018/2019, sulla base dei risultati dell’autovalutazione

1 Contesto e risorse

• Popolazione scolastica

• Territorio e capitale sociale • Risorse economiche e materiali

• Risorse professionali

2 Esiti

• Risultati scolastici

• Risultati nelle prove standardizzate nazionali

• Competenze chiave e di cittadinanza

• Risultati a distanza

3 A) Processi – Pratiche educative e didattiche

• Curricolo, progettazione e valutazione

• Ambiente di apprendimento • Inclusione e differenziazione

• Continuità e orientamento

3 B) Processi – Pratiche gestionali e organizzative

• Orientamento strategico e organizzazione della scuola

• Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane • Integrazione con il territorio e rapporto con le famiglie

5.1.1 Priorità e traguardi

• Risultati scolastici

• Risultati nelle prove standardizzate • Competenze chiave e di cittadinanza

• Risultati a distanza

5.2.1 Obiettivi di processo

• Curricolo, progettazione e valutazione

• Ambiente di apprendimento • Inclusione e differenziazione

• Continuità e orientamento • Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

• Orientamento strategico e organizzazione della scuola • Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

CONSIDERAZIONI EMERSE DAL RAV: 1. CONTESTO E RISORSE (VINCOLI)

• Background familiare mediamente basso, studenti con cittadinanza non italiana, presenza di alunni con DSA E BES;

• Un elevato numero di alunni provenienti da realtà scolastiche diverse, che impediscono una

preparazione di base uniforme e richiedono un maggior impegno nell’organizzazione del lavoro;

• Studenti pendolari che presentano difficoltà nello svolgere le attività extrascolastiche; • Scarsa valorizzazione del settore primario e turistico del territorio, con particolare

riferimento agli alimenti a filiera corta e alimenti tipici a Km 0, bellezze paesaggistiche e

103

storico artistiche, con ricadute negative sull’occupazione; • La contrazione della spesa degli Enti locali per l’istruzione non consente una

programmazione progettuale a lunga scadenza nell’ambito territoriale e ne consegue una carenza di stimoli culturali;

• Adeguamento alla sicurezza degli edifici e delle barriere architettoniche;

• Rendere efficienti i laboratori di chimica- fisica, informatica, cucina sala e vendita e accoglienza turistica con la collaborazione degli enti locali;

• Rendere adeguati gli spazi delle attività laboratoriali e manuali per gli alunni diversamente abili;

• Mancanza di lavagne interattive in tutte le aule; • Carenza di aule per ospitare tutte le classi attivate; • Urgenza di una nuova sede IPAA, la cui area di cantiere, ferma da tempo;

• Mancanza di palestre regolamentari e attrezzi in entrambe le sedi; • Mancanza di suppellettili e arredi, più volte richiesti agli Enti preposti e mai consegnati; • Limitato impegno degli Enti locali; • Significativa precarietà del corpo docente ed una scarsa stabilità dello stesso; • Formazione del personale docente che consentono di ampliare le attività didattiche in

relazione ai bisogni particolari degli utenti attraverso certificazioni linguistiche e informatiche;

2. ESITI (PUNTI DI DEBOLEZZA) -Le percentuali degli alunni che non sono ammessi alle classi seconde sono in aumento a causa della mancanza di scolarizzazione di partenza adeguata e del disinteresse da parte delle famiglie.

- Nonostante gli sforzi nell’orientamento in ingresso, i risultati rispecchiano a volte scelte

superficiali non congruenti alle caratteristiche e volontà degli studenti, ma fortemente condizionate dalle indicazioni dei docenti della scuola media inferiore e dei familiari - Dall’analisi dei dati disponibili emerge una certa variabilità dei risultati dentro le classi, sia in italiano che in matematica. I valori sono significativamente condizionati dai risultati degli alunni dell'indirizzo agro che sono concentrati nel livello 1 sia per l'Italiano che per la Matematica

- Mancanza di stimoli e motivazioni provenienti dall’esterno o dall’ambiente familiare;

- Criticità nel proseguimento degli studi universitari e di scuole professionalizzanti di settore;

3 A) PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE (PUNTI DI DEBOLEZZA)

- Il forte turn-over dei docenti rallenta l’attuazione concreta delle attività di programmazione e valutazione;

- Si ravvisa la necessità di intensificare gli incontri di analisi delle scelte adottate e di revisione

della progettazione sia dei Consigli di Classe che dei Dipartimenti e per classi parallele al fine di favorire l’efficacia dell’azione didattica nel suo complesso ;

- Mancanza di aule dotate di supporti multimediali funzionali orientate verso una didattica inclusiva;

- Difficile coinvolgimento globale della classe docente e limitata condivisione e socializzazione delle buone prassi;

- Chiusura delle famiglie alle sollecitazioni della scuola ad avere informazioni più circostanziate

sul disagio scolastico di alcuni studenti;

- Scarso coinvolgimento nelle operazioni di valutazione da parte dei docenti curriculari con l’insegnante di sostegno;

- La correlazione tra svantaggio sociale e insuccesso scolastico rende talvolta difficile contrastare efficacemente il fenomeno della dispersione, perché mancano figure professionali esterne, intermediari tra l'istituzione scolastica e il contesto familiare

- Mancanza di incontri con gli insegnanti della scuola secondaria di I grado per definire le competenze in uscita e in entrata non istituzionalizzati ma occasionali;

- Scarsa la conoscenza, da parte della scuola secondaria di I grado, delle potenzialità e opportunità reali del nostri indirizzi scolastici.

- Difficoltà della scuola nel monitorare tutti gli studenti dopo il Diploma di maturità per la bassa

104

percentuale di alunni che decidono di proseguire gli studi universitari. - Le aziende presenti sul territorio non sono sempre preparate ad accogliere gli alunni in

alternanza. -Diverse famiglie non hanno ancora compreso che tali percorsi non sono più facoltativi ma obbligatori e rientrano nelle normali attività curricolari.

3 B) PROCESSI-PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE (PUNTI DI DEBOLEZZA)

- Mancanza di monitoraggio nella efficienza della comunicazione e della diffusione delle informazioni relative alle attività e ai progetti (nonostante venga reso pubblico e trasparente sul sito web dell’istituto); - Migliorare l'analisi sistematica dei punti di forza e di debolezza interni attraverso diagnosi

basate su modelli definiti.

- Incrementare la raccolta di informazioni relative ai bisogni di portatore di interesse;

- Migliorare la partecipazione alla valutazione dei risultati ed al processo di miglioramento anche alle partnership e al territorio;

- Insufficienti le risorse messe a disposizione della scuola per il miglioramento formativo degli alunni;

- Carenze nella formazione del personale ATA non sempre predisposto agli aggiornamenti influendo negativamente sulle esigenze reali dell’istituto;

- Scarso impegno del personale amministrativo per il continuo turn-over del DSGA;

- Criticità nelle relazioni programmatiche e progettuali con enti pubblici e portatori di interesse presenti sul territorio e delle famiglie;

- Scarse conoscenze sulle competenze ed esperienze del personale docente per mancanza di presentazione di curricula aggiornati;

- L’uso poco frequente dello spazio online;

- Potenziare le relazioni programmatiche e progettuali con gli Enti pubblici e altri portatori di interesse presenti sul territorio;

- Insufficiente la partecipazione delle famiglie ai momenti istituzionali;

- Bassa la percentuale di famiglie che ritirano le credenziali di accesso al registro elettronico

5.1 PRIORITÀ E TRAGUARDI

Priorità (RAV 2015/2016): I Somministrazione effettiva delle Prove Standardizzate Nazionali; II Acquisizione dei livelli essenziali di competenza III Implementare il livello delle prestazioni

Traguardi(RAV 2015/2016): I Individuare somministratori potenzialmente a rischio sciopero; II Ridurre le assenze degli alunni che devono sostenere le prove; III Migliorare il livello di competenze rispetto alle scuole con background socio-economico e culturale simile; IV Diminuire ulteriormente il divario tra i due ordini di scuola Priorità (RAV A.S. 2016/2017) I Migliorare i risultati scolastici attraverso la riduzione del numero degli studenti non ammessi

alle classi successive e contenere il numero delle sospensioni di giudizio II Migliorare i risultati nelle prove standardizzate nazionali , implementando il livello delle

prestazioni. Traguardi(RAV A.S.2016/2017):

I Migliorare la percentuale degli alunni ammessi alla classe seconda cercando di raggiungere il 70%;

II Ridurre il divario tra gli esiti del’indirizzo agro e gli esiti degli altri indirizzi.

105

Priorità(RAV 2017/2018)

1) Ridurre il numero degli studenti non ammessi alle classi successive e contenere il numero delle sospensioni di giudizio.

2) Implementare il livello delle prestazioni nello svolgimento delle prove INVALSI

Traguardi(RAV 2017/2018)

1) Migliorare la percentuale degli alunni ammessi alla classe seconda cercando di raggiungere il 70%.

2) Ridurre il divario tra gli esiti delle prove INVALSI dell'indirizzo agro e gli esiti degli altri indirizzi.

5.2 OBIETTIVI DI PROCESSO

Di seguito sono indicati gli obiettivi di processo già indicati negli anni scolastici precedenti. Quelli da perseguire per l’A.S. 2018/2019 sono indicati in grassetto . Area di processo Descrizione dell’obiettivo di processo

Curricolo, progettazione e valutazione Partire dagli esiti delle prove INVALSI per progettare UDA pertinenti all'accostamento del traguardo a lungo termine Contenimento della dispersione scolastica attraverso una progettazione che utilizzi metodologie didattiche alternative e innovative. Tenere conto, nella progettazione didattica, degli esiti delle prove INVALSI. Potenziamento delle competenze informatiche e linguistiche che consentano l'acquisizione delle relative certificazioni

Continuità e orientamento Formalizzare incontri tra insegnanti di ordine di scuola diversi per illustrare lo sviluppo verticale del curricolo e le prospettive future. Creare un sistema di monitoraggio del percorso degli studenti dopo il diploma al fine di migliorare le attività di orientamento in uscita.

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Promuovere attività progettuali mirate per coinvolgere gli studenti meno motivati per contenere la dispersione scolastica Creare un gruppo di docenti di Italiano e Matematica delle classi seconde che analizzi e studi gli esiti delle prove INVALSI. Consolidare il gruppo degli insegnanti di Italiano e Matematica delle classi seconde che analizzi e studi gli esiti delle prove INVALSI

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie.

Consolidare i rapporti con il territorio costruendo una rete con Enti, Associazioni ed Aziende.

106

Migliorare la comunicazione con le famiglie, coinvolgendole nel processo di corresponsabilità educativa e gestionale. Maggiore coinvolgimento delle famiglie nei momenti decisionali e progettuali.

PUNTI DI FORZA PRESENTI DA SEMPRE NELL’ISTITUTO

Un gruppo di docenti stabile e ben radicato nel territorio; Buone relazioni con le Istituzioni e gli Stakeholder; Capacità di intercettare le risorse finanziarie, umane, tecnologiche, offerte o disponibili sul

territorio, a livello nazionale ed europeo;

Situazione logistica buona, con spazi adeguati alla didattica e alla ricerca; Buona la dotazione laboratoriale; Ampia offerta formativa per studenti, docenti e personale ATA; Offerta formativa innovativa in termini di flessibilità didattico-organizzativa; Adozione di metodologie educativo-didattiche innovative (PNSD); La scuola promuove e attua percorsi di educazione alla legalità, coinvolgendo figure

istituzionali del territorio; Scuola certificata; Incremento numero d’iscrizioni alunni; Riduzione di trasferimenti e abbandoni in uscita al termine del primo anno scolastico; Riduzione del numero degli studenti sospesi in giudizio rispetto agli standard; Azzeramento di studenti in sospensione di giudizio, al terzo anno, dovuto al percorso di

“Qualifica Professionale Regionale” in regime di sussidiarietà integrativa; I voti conseguiti dagli alunni agli Esami di Stato, si allineano ai dati provinciali, regionali e

nazionali; Diffusione di strumenti ICT (Educazione digitale nella didattica). Applicazione modello CAF (Modello autovalutazione scuola);

OPPORTUNITÀ OFFERTE DALL’ISTITUTO

Contesto favorevole a sperimentazioni (utilizzo e riapertura di laboratori); Possibilità di dare rilievo regionale e nazionale ai progetti sviluppati in sede locale; Integrazione in un modello organizzativo che miri a ridurre gli sprechi e ad ottimizzare le

risorse ricorrendo anche alla compartecipazione alla spesa da parte dell’utenza; Organizzazione di attività formative e laboratoriali con approccio “personalizzato”; Miglioramento delle azioni didattico- amministrative anche attraverso la costruzione di Reti

a supporto delle problematiche rilevate; Arricchimento del PTOF con progetti innovativi; Ulteriori possibilità di sviluppo del partenariato a livello locale e regionale; Possibilità di collaborazione nell'ampliamento dell'offerta formativa e dei servizi grazie ad

accordi con Fondazioni ed Enti locali

18.PIANO DI MIGLIORAMENTO Il PdM è un percorso per il raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate dal

107

Rapporto di Autovalutazione (RAV). Il miglioramento è un processo dinamico, in quanto si basa sul coinvolgimento di tutta la comunità scolastica; è un percorso di pianificazione e di sviluppo di azioni educative e didattiche.

PREMESSA Per una corretta “gestione” del miglioramento dell’Istituzione Scolastica si è deciso di pianificare, a livello previsionale, le aree di intervento correlate a tutte le aree di processo ritenendo che, fatte salve le priorità/traguardi emerse dal RAV, non si può non avere una visione d’insieme di tutte le azioni sottese al miglioramento globale dell’Istituto. Lo sforzo è stato quello di descrivere, per quanto possibile, le varie fasi dell’intera gestione del PdM. Si specifica che le aree di processo con i relativi obiettivi ed azioni da realizzare per l’A.S. 2018/2019, desunte dalle priorità/traguardi del RAV, sono evidenziate in grassetto.

Dal RAV alle linee strategiche di miglioramento.

ESITI DEGLI STUDENTI

DESCRIZIONE DELLE PRIORITA’

DESCRIZIONE DEI TRAGUARDI

MOTIVAZIONE DELLE PRIORITA’

Risultati scolastici

Risultati nelle prove standardizzate nazionali

1)Ridurre il numero

degli

studenti non ammessi alle classi successive e contenere il numero delle sospensioni di giudizio.

2)Diminuzione dell’abbandono scolastico.

3)Innalzare il tasso di successo scolastico.

Implementare il livello delle prestazioni.

Migliorare la percentuale degli alunni ammessi alla

classe seconda cercando di raggiungere il 70%. Diminuire il numero di assenze considerato che

oltre gli abbandoni in corso d’anno, tanti alunni non sono stati scrutinati in base al D.P.R. 122/09.

Alzare la percentuale degli ammessi alla classe successiva e aumentare il livello culturale e professionale dei diplomati.

Ridurre il divario tra gli esiti dell'indirizzo agro e gli esiti degli altri indirizzi

Relativamente ai risultati scolastici, per ridurre i non

ammessi dalla classe prima alla classe seconda, la scuola si propone di incentivare iniziative che coinvolgano maggiormente gli

alunni e che stimolino il loro interesse per le attività didattiche, utilizzando metodologie alternative e

innovative

Relativamente ai risultati delle prove standardizzate nazionali, anche se i per diversi ordini di scuola, professionale e tecnico, gli

esiti non si discostano molto dalle medie regionali e dalle scuole con analoghi contesti

108

socio-economici, riteniamo che possano essere ulteriormente migliorati

AREA di PROCESSO DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI

di PROCESSO RELAZIONE TRA GLI OBIETTIVI di PROCESSO E LE PRIORITA’ INDIVIDUATE

A.Curricolo, Progettazione e Valutazione

A.1 Diminuzione dell’abbandono

scolastico. (Diminuire il alunni non sono stati scrutinati in base al D.P.R. 122/09.)

A.2 Innalzare il tasso di

successo scolastico numero di assenze considerato che oltre gli abbandoni in corso d’anno, tanti (Alzare la percentuale degli ammessi alla classe successiva e aumentare il livello culturale e professionale dei diplomati.)

A.3.Tenere maggiormente conto, nella progettazione didattica, degli esiti delle prove INVALSI A.4 Utilizzare criteri di valutazione

omogenei e condivisi da tutti i Consigli di Classe.

A.5. Partire dagli esiti delle prove INVALSI per progettare UDA pertinenti all'accostamento del traguardo a lungo termine. A.6.Contenimento della dispersione scolastica attraverso una progettazione che utilizzi metodologie didattiche alternative e innovative. A.7 Potenziamento delle competenze informatiche e linguistiche che consentano l'acquisizione delle relative certificazioni.

Si ritiene che l’abbandono scolastico rappresenti la causa principale della devianza sociale e del degrado socio- culturale, ed inoltre la lotta contro la dispersione rappresenti l’elemento fondamentale della mission della nostra scuola. . Adeguare la programmazione didattica, partendo dagli esiti delle prove Invalsi , al fine di favorire l'acquisizione delle competenze necessarie per un miglioramento dei risultati delle prove standardizzate. Per diminuire l’abbandono scolastico e migliorare gli esiti, si ritiene opportuno diversificare la progettazione didattica con una maggiore flessibilità organizzativa, coinvolgendo più discipline e utilizzando criteri di valutazione omogenei e condivisi Dall’analisi sistematica degli esiti delle prove Invalsi si possano ricavare elementi utili per adeguare la programmazione. L’utilizzo di metodologie alternative e innovative potrà motivare maggiormente gli alunni che si sentiranno soggetti attivi e non passivi della didattica. Risulta strategico per aumentare l’interesse e la motivazione degli studenti l’acquisizione delle certificazioni linguistiche e informatiche favorendo, in tal modo, l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro

B.Ambiente di apprendimento B.1. Favorire la didattica

laboratoriale e l’utilizzo delle

attrezzature informatiche.

Sarà opportuno implementare la didattica laboratoriale e collaborativa ed effettuare un uso funzionale di tutti gli spazi e le

109

B.2. Favorire e potenziare lo sviluppo di competenze digitali (docenti, Ata),

.

attrezzature informatiche.

C.Inclusione e differenziazione C.1Programmare un piano d’inclusione degli alunni disabili che tenga conto delle diverse esigenze e delle diverse attitudini. C.2Elaborare un percorso educativo individualizzato, per realizzare il “diritto all’apprendimento” per tutti gli alunni in situazione di difficoltà.

Per realizzare il “diritto all’apprendimento” per tutti gli alunni in situazione di difficoltà e disabilità, verranno elaborati dei percorsi educativi individualizzati che tengano conto delle diverse esigenze ed attitudini. Il loro inserimento sarà favorito dai percorsi laboratoriali e di Alternanza scuola-lavoro.

D. Continuità e orientamento D.1Formalizzare incontri tra insegnanti di ordini di scuola diversi per illustrare lo sviluppo verticale del curricolo e le prospettive future. D.2 Creare un sistema di monitoraggio del percorso degli studenti dopo il diploma al fine di migliorare le attività di orientamento in uscita

I processi della continuità e dell'orientamento sono fondamentali per migliorare i livelli in ingresso e in uscita degli studenti e consentire una adeguata curvatura della programmazione e progettazione didattica.

E.Orientamento strategico e organizzazione della scuola

E.1 Creare un gruppo di docenti di Italiano e Matematica delle classi seconde che analizzi e studi gli esiti delle prove INVALSI E.2Consolidare il gruppo degli insegnanti di Italiano e Matematica delle classi seconde che analizzi e studi gli esiti delle prove INVALSI . E.3Promuovere attività progettuali mirate per coinvolgere gli studenti meno motivati per contenere la dispersione scolastica

Dall’analisi sistematica degli esiti delle prove Invalsi si possono ricavare elementi utili per adeguare la programmazione. L’utilizzo di metodologie alternative e innovative potrà motivare maggiormente gli alunni che si sentiranno soggetti attivi nel processo di insegnamento/apprendimento

F.Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

F.1Valorizzare le risorse umane con opportuni corsi di formazione ed attribuire incarichi rispondenti alle loro capacità e abilità.

In un’ottica sistemica, la formazione dovrà diventare prassi e pratica consolidata, non un fenomeno occasionale. Sarà opportuno formare i docenti per quel che riguarda l’insegnamento CLIL è promuovere il confronto tra docenti per condividere pratiche professionali.

G.Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

G.1 Migliorare la comunicazione con le famiglie, coinvolgendole maggiormente nel processo di corresponsabilità educativa, gestionale e progettuale. G.2Maggiore coinvolgimento delle famiglie in momenti decisionali e nelle Progettualità

Un maggiore coinvolgimento di genitori e studenti è strategia ineludibile per il raggiungimento degli obiettivi prioritari della formazione, quale fattore di crescita culturale e umana. Il raggiungimento delle priorità indicate passa attraverso il consolidamento dei rapporti di collaborazione , con le altre scuole, con gli Enti territoriali e le Imprese.

110

7

G.3 Consolidare i rapporti con il territorio incrementando le reti con enti, associazioni ed aziende

A tal scopo saranno stipulate Convenzioni e Protocolli d’Intesa per la realizzazione di attività comuni che possano coinvolgere attivamente gli studenti.

Il Piano di Miglioramento si articola in 4 sezioni :

16.2 Scegliere gli obiettivi di processo più utili e necessari alla luce delle priorità individuate nella sezione 5 del RAV.

16.3 Decidere le azioni più opportune per raggiungere gli obiettivi scelti. 16.4 Pianificare gli obiettivi di processo individuati. 16.5 Valutare, condividere e diffondere i risultati alla luce del lavoro svolto dal Nucleo Interno

di Valutazione. E’ stato oggetto di approfondimento e di elaborazione dettagliata ed è depositato agli atti della scuola.

111

19.CAMPI DI POTENZIAMENTO Il potenziamento dell’offerta formativa, pertanto, può essere attuato mediante: un’articolazione per moduli dell’orario di ciascuna disciplina, compresi gli insegnamenti

interdisciplinari; l’incremento del tempo scuola; la programmazione dell’orario complessivo del curriculo e delle singole discipline in modo da monitorare costantemente il processo di potenziamento delle competenze degli studenti. Sulla base delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili e in base alla normativa vigente (comma 7 della legge 107/2015), sono stati individuati i campi di potenziamento su cui strutturare il PTOF secondo un ordine di preferenza deciso in sede collegiale, raccordandoli con quelli stabiliti a livello europeo:

CAMPI DI POTENZIAMENTO Obiettivi FORMATIVI COMMA 7

1 Potenziamento Umanistico

“ a)”

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione

europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning;

“ l)”

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi

speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore;

“n)”

apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con

potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n.89;

“p)” valorizzazione dei percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

“q)”

individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;

“r)”

alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l’apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;

“s)” definizione di un sistema di orientamento.

7 In allegato Parte III del PDM “Dal RAV alle linee strategiche di miglioramento (All. 2)

112

CAMPI DI POTENZIAMENTO Obiettivi FORMATIVI COMMA 7

2 Potenziamento Scientifico

“ b)” Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

“n)”

apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n.89;

“p)” valorizzazione dei percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

“q)” individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;

“s)” definizione di un sistema di orientamento.

CAMPI DI POTENZIAMENTO Obiettivi FORMATIVI COMMA 7

3

Potenziamento Socio Economico e per la Legalità

“ d)”

Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto

delle differenze e il dialogo tra culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico- finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità;

“e)”

Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;

“l)”

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore;

113

CAMPI DI POTENZIAMENTO Obiettivi FORMATIVI COMMA 7

4 Potenziamento Laboratoriale

“h)”

Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

“i)” Potenziamento delle metodologie laboratoriali di settore e delle attività di laboratorio;

“m)”

Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e

aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;

“o)” incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione ;

CAMPI DI POTENZIAMENTO Obiettivi FORMATIVI COMMA 7

5 Potenziamento Linguistico

“a)”

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning;

“r)”

alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l’apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;

CAMPI DI POTENZIAMENTO Obiettivi FORMATIVI COMMA 7

6

Potenziamento

Artistico e Musicale

“c)”

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale, nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche il coinvolgimento dei musei e degli istituti pubblici e privati operanti in tali

settori;

“m)”

Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;

CAMPI DI POTENZIAMENTO Obiettivi FORMATIVI COMMA 7

7 Potenziamento Motorio

“g)”

Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto

allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.

114

20.PROGETTI DI POTENZIAMENTO / MIGLIORAMENTO

Potenziamento Umanistico Verso l’Invalsi (A.S.2015-2016/2016-2017)

Legge 107/2015 comma 7 lett. p)q)

FINALITA Obiettivo dell’intervento e quello di: -sviluppare la consapevolezza individuale alle problematiche connesse con il processo formativo; -favorire forme di protagonismo degli studenti

nella costruzione del proprio percorso scolastico; -incrementare l’abilita degli studenti nella disciplina; -migliorare le abilita logiche degli studenti. La proposta progettuale e fondata sulla necessita di ridurre al minimo il

fenomeno della ripetenza e quello dell’abbandono, consentendo al/alla partecipante di sviluppare al meglio le proprie potenzialita in campo linguistico, logico e relazionale, anche in vista delle prove INVALSI. Attraverso l’adozione di opportune strategie

didattico-metodologiche si intende: -favorire l’apprendimento nel rispetto degli stili e dei ritmi di comprensione di ciascun alunno/alunna; -essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri, per

contribuire con il proprio apporto personale alla realizzazione di una societa migliore; -promuovere un’autentica educazione alla convivenza civile e democratica, il radicamento dei valori civili, una maggiore

consapevolezza dei bisogni fondamentali dei cittadini, che li aiuti a costruire il proprio futuro mediante scelte responsabili; -ridurre il fenomeno delle assenze scolastiche strategiche, migliorando la relazione tra i componenti del gruppo classe,

agendo sulla motivazione, sull’entusiasmo, sui bisogni degli adolescenti -mettere gli studenti nelle condizioni di affrontare la prova INVALSI di italiano con maggiore consapevolezza e, quindi,

con esiti migliori; -acquisire un’organica conoscenza della lingua italiana; -favorire una maggiore conoscenza dei procedimenti logici necessari

115

per la risoluzione di test di logica di vario tipo.

DESTINATARI Alunni I Biennio Istruzione Tecnica e Professionale TEMPI Febbraio – Aprile (triennale)

RISORSE UMANE Docenti Asse Linguistico Personale ATA

MEZZI Aule – Laboratori Multimediali – Materiale di consumo

POTENZIAMENTO UMANISTICO

”Scriviamo le emozioni”( (A.S.

2017/2018) “Non solo Invalsi” –Percorso di potenziamento linguistico e preparazione alle prove Invalsi-2018/2019)

Lettere p)q

FINALITA’ Il progetto si pone l’obiettivo di: -stimolare gli alunni ad una maggiore motivazione allo studio; -offrire l’opportunità agli alunni di recuperare alcune abilità di tipo disciplinare; -Innalzare il tasso di successo scolastico; -elevare i livelli dei risultati delle prove INVALSI in Italiano; -consentire un’esperienza di lettura di gruppo fortemente socializzante e comunicativa; -potenziare la riflessione linguistica e l’analisi dei testi; -incrementare la padronanza dello strumento linguistico cogliendo le potenzialità comunicative ed espressive;

-valorizzare le capacità logiche alla base dell’apprendimento nell’area linguistica.

DESTINATARI Alunni Classi II Istruzione tecnica e professionale

TEMPI Febbraio-Maggio (In compresenza in orario antimeridiano)

Modalità -Focus group -Apprendimento individuale -Apprendimento a coppie e per piccoli gruppi -Approccio sensoriale

RISORSE UMANE Docenti Asse Linguistico Personale ATA

MEZZI Aule, laboratori multimediali, materiali didattici vari

116

Potenziamento Scientifico

Math Lab(2015/2016

2016/2017-2017/2018-2018/2019 20172017/2018(Triennale)

Lettere b/q

FINALITÀ

Il progetto di potenziamento delle competenze in ambito matematico rivolto agli alunni frequentanti il primo biennio di questo Istituto, è principalmente rivolto a:

innalzare il tasso di successo scolastico; migliorare la qualità dell’offerta formativa, con particolare

riferimento a una didattica laboratoriale e radicata nell’esperienza;

elevare gli standard formativi e rafforzare le competenze chiave ai fini della verifica dell’andamento dell’offerta formativa dell’Istituto;

contenere il fenomeno della dispersione; valorizzare l’orientamento formativo degli alunni verso

scelte consapevoli, riconoscendo punti di forza e competenze favorendo l’acquisizione di nuovecompetenze.

DESTINATARI Alunni classi II Istruzione Tecnica e Professionale

TEMPI Febbraio – Maggio

MODALITÀ

Lezione frontale – Interattiva Lavori di gruppo Role playing Esercitazioni

RISORSE UMANE Docenti Asse Matematico Personale ATA

MEZZI Aule – Laboratori Multimediali – Materiale di consumo

“La luce del mattino”(A.S.2016_2017) Lettere p) q)

FINALITÀ

Il progetto mira a potenziare le competenze in ambito scientifico. E’ rivolto agli alunni frequentanti il quinto anno; si pone come obiettivo la maggiore consapevolezza in termini di sicurezza igienica ambientale che gli alunni devono acquisire. L’abbandono dei rifiuti per strada, raccolta dei rifiuti non corretta e tanto altro rappresentano i principali pericoli per innalzare il tasso di inquinamento ambientale a discapito della salute dell’intera cittadinanza.

DESTINATARI Alunni V anno del Professionale

TEMPI Marzo – Maggio (annuale)

MODALITÀ

Lezione frontale – Interattiva Lavori di gruppo Role playing Esercitazioni

RISORSE UMANE Docenti Asse Scientifico Personale ATA

MEZZI Aule – Laboratori Multimediali – Materiale di consumo

117

Potenziamento Socio-Economico e della legalità

Potenziamento di Economia(2016/17) -20172017)((aziendale(2016-2017

Lettere b),p) FINALITÀ Far conoscere agli studenti il mercato del lavoro, con particolare

riferimento al territorio e alle figure professionali di settore.

DESTINATARI Alunni Classi V Istruzione Professionale -Tecnica

TEMPI Marzo – Maggio (annuale)

MODALITÀ Problem solving “learning by doing”

RISORSE UMANE Docenti di economia aziendale

MEZZI Aule – Laboratori Multimediali – Materiale di consumo

“Sulla strada della legalità”(2016-2017) Lettere d),e) FINALITÀ Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica

attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il

rispetto delle differenze e il dialogo tra culture, il sostegno dell’assunzione di

responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri.

DESTINATARI Alunni Classi I -II Biennio Istruzione tecnica e professionale

TEMPI Marzo– Maggio (annuale)

MODALITÀ Problem solving “learning by doing”

RISORSE UMANE Docenti di Diritto con ore di potenziamento , esperti esterni, personale ATA Personale ATA MEZZI Aule – Laboratori Multimediali – Materiale di consumo

AULA STUDIO DI ECONOMIA AZIENDALE (A.S.2017/2018)

Lettere d), l)

FINALITÀ -Potenziare le conoscenze dei contenuti disciplinari, interdisciplinari e padroneggiare i linguaggi Specifici;

- Potenziare le capacità di ascolto, comprensione e sintesi dei vari contenuti

-Potenziare abilità di calcolo, anche con l’uso consapevole di strumenti

- Potenziare le capacità logiche e critiche - Perfezionare il metodo di studio e acquisire la

capacità di trovare percorsi diversi per la risoluzione dello stesso tipo di problema

- Offrire agli alunni che presentano una positiva preparazione di base, ulteriori possibilità di arricchimento culturale

- Sviluppare il senso di responsabilità rispetto al processo di apprendimento

-Cercare il recupero motivazionale ed il potenziamento delle abilità di base

DESTINATARI Alunni classi I-II-IIII dell’indirizzo AFM-SIA

TEMPI Febbraio- Maggio (Corsi pomeridiani)

MODALITÀ Lezione frontale – Interattiva, Lavori di gruppo Esercitazioni

RISORSE UMANE Docentedi Economia aziendale; - Personale ATA

MEZZI Aule – Laboratori Multimediali – Materiale di consumo

118

“IO COME TE” (A.S.2018/2019)

Lettere d), l)

FINALITÀ Il progetto si propone di sensibilizzare gli studenti su un tema di estrema

attualità come quello dell’immigrazione al fine di promuovere una cultura

dell’accoglienza finalizzata all’integrazione sociale, nella Comunità ospitante,

delle persone con diversa etnia, in un’ottica di rispetto e valorizzazione delle differenze, finalizzati al reciproco arricchimento. Si propone, inoltre, di

educare alla cultura civile, alla legalità e alla solidarietà. DESTINATARI Alunni Classi I-II Biennio Istruzione tecnica e professionale

TEMPI Marzo – Maggio (annuale, da ripetersi per tutti e tre gli anni )

MODALITÀ

Lezione frontale – Interattiva Lavori di gruppo Role playing Esercitazioni

RISORSE UMANE Docenti di Diritto con ore di potenziamento -docenti curricolari

Personale ATA Docenti Organico dell’Autonomia Personale ATA

MEZZI Aule – Laboratori Multimediali – Materiale di consumo

NET-BULLY E CYBER-PUPE (A.S. 2015/2016 – 2016/2017)

Lettere d) l)

FINALITÀ L’obiettivo è quello di far riflettere sulle definizioni e sul fenomeno del Bullismo e del Cyberbullismo, di

far comprendere i pericoli della rete e dei social

network e promuovere maggiore consapevolezza rispetto alla comunicazione, in armonia con quanto

stabilito dalle Linee Guida impartite dal Miur nell’Aprile

2015 e dalla Legge 107/2015 c.d. “Buona

Scuola”nonché dal Protocollo d’Intesa, siglato

nell’ottobre 2016 tra Miur e Camera dei Deputati, per la diffusione nelle scuole dei principi della Dichiarazione dei diritti e doveri in Internet

DESTINATARI Alunni I Biennio Istruzione Tecnica e Professionale

TEMPI Marzo – Maggio(Corsi pomeridiani)

MODALITÀ Lezione frontale – Interattiva Lavori di gruppo Esercitazioni

RISORSE UMANE Docenti di Diritto con ore di potenziamento –Docenti curricolari; - Personale ATA

MEZZI Aule – Laboratori Multimediali – Materiale di consumo

DON’T BULLY…BE A FRIEND (A.S.2017/2018

Lettere d) l),

FINALITÀ’ L’obiettivo è quello di informare per prevenire e contrastare i fenomeni del Bullismo e del

Cyberbullismo, di far comprendere i pericoli della rete

e dei social network;e promuovere maggiore consapevolezza rispetto alla comunicazione, in armonia con quanto stabilito dalle Linee Guida

impartite dal Miur nell’Ottobre 2017 in applicazione della legge 71/2017 per prevenire e contrastare il fenomeno del Cyberbullismo.

DESTINATARI Alunni classi I Biennio Istruzione Tecnica e Professionale

TEMPI Febbraio-Marzo(Corsi in compresenza in orario antimeridiano)

MODALITÀ Lezione frontale – Interattiva, Lavori di gruppo

119

Esercitazioni

RISORSE UMANE Docenti di Diritto con ore di potenziamento –Docenti curricolari; - Personale ATA

MEZZI Aule – Laboratori Multimediali – Materiale di consumo

RESPONSABILI IN CLASSE E ONLINE (A.S.2018/2019)

Lettere d) l),

FINALITÀ’ L’obiettivo è quello di informare per prevenire e contrastare i fenomeni del Bullismo e del

Cyberbullismo, di far comprendere i pericoli della

rete e dei social network;e promuovere maggiore consapevolezza rispetto alla comunicazione, in armonia con quanto stabilito dalle Linee Guida

impartite dal Miur nell’Ottobre 2017 in applicazione della legge 71/2017 per prevenire e contrastare il fenomeno del Cyberbullismo.

DESTINATARI Alunni classi I Istruzione Tecnica e Professionale

TEMPI Febbraio-Marzo(Corsi in compresenza in orario antimeridiano)

MODALITÀ Lezione frontale – Interattiva, Lavori di gruppo Esercitazioni

RISORSE UMANE Docenti di Diritto con ore di potenziamento –Docenti curricolari; - Personale ATA

MEZZI Aule – Laboratori Multimediali – Materiale di consumo

GENERALMENTE DIVERSI (A.S.2017/2018- 2018/2019)

Lettere d) l)

FINALITÀ’ Gli obiettivi del progetto sono: Far emergere nei minori la consapevolezza di sé e del proprio genere ,per garantire le pari opportunità fra uomo e donna;

Promuovere la cultura della valorizzazione delle differenze di genere e delle pari opportunità in tutti i contesti (scolastico, sociale ed economico) in conformità con le politiche locali ed europee..

Rimuovere gli ostacoli, che limitano la consapevolezza del proprio sé, delle proprie capacità e della propria soggettività,

Contrastare pregiudizi e stereotipi legati ai ruoli maschili e femminili.

Educare alla lettura critica del ruolo femminile nei libri di testo e nelle immagini pubblicitarie.

Sensibilizzare sui temi della funzione dello stereotipo in pubblicità.

Prevenire fenomeni di discriminazione che concorrono all'insuccesso e all'abbandono scolastico.

Sensibilizzare e prevenire la violenza di genere

Valorizzare le differenze di genere ( culturali, etniche, religiose, ecc).

DESTINATARI Alunni classi III Istruzione Tecnica e Professionale

TEMPI Febbraio – Marzo(Corsi in compresenza in orario antimeridiano)

120

MODALITÀ Lezione frontale – Interattiva, Lavori di gruppo, focus group- Esercitazioni

RISORSE UMANE Docenti di Diritto con ore di potenziamento –Docenti curricolari; - Personale ATA - Personale ATA

MEZZI Aule – Laboratori Multimediali – Materiale di consumo

DALL’IDEA ALL’IMPRESA-Percorso di educazione all’autoimprenditorialità (A.S.2017.2018)

Lettera d)

FINALITÀ Obiettivi del progetto sono: -Favorire lo sviluppo di una mentalità imprenditoriale al fine di tradurre le idee in azione -sviluppare la creatività, l’innovazione e il lavoro autonomo secondo gli obiettivi di crescita economico-sociale del territorio e della comunità. -favorire l’autonomia di pensiero e il desiderio di cambiamento -Conoscere la realtà economica e sociale del proprio territorio attraverso l’incontro con imprenditori locali.

DESTINATARI Alunni classi IV Istruzione Tecnica e Professionale

TEMPI Febbraio-Aprile(Corsi in compresenza in orario antimeridiano)

MODALITÀ Lezione frontale – Interattiva, Lavori di gruppo Esercitazioni

RISORSE UMANE Docenti di Diritto con ore di potenziamento –Docenti curricolari; - Personale ATA

MEZZI Aule – Laboratori Multimediali – Materiale di consumo

“HUMUS FECUNDA”-Produzione di compost (A.S. 2018/2019)

Lettere d)e)

FINALITÀ’ Gli obiettivi del progetto sono: Il progetto è finalizzato a coinvolgere e motivare gli alunni, attraverso la realizzazione di un compito di realtà consistente nella produzione di compost da lombrichi, con l’utilizzo di una didattica laboratoriale in grado di mettere in risalto i diversi stili cognitivi e nello stesso tempo le conoscenze e competenze caratterizzanti il proprio indirizzo di studio.Il progetto , inoltre , si propone di fornire conoscenze e abilità utili per un futuro lavorativo oltre che formare i giovani cittadini alla responsabilità civica e al modello di sviluppo sostenibile.Obiettivi del progetto sono :

-Ideare e progettare un’ azienda di produzione e

vendita del compost -Conoscere la normativa di settore nazionale ed europea

-Relazionarsi con le risorse umane e del territorio

-Incentivare spirito di iniziativa e

imprenditorialità

-Valutare rischi/opportunità d’impresa -Educare al rispetto dell’ambiente e alla sua salvaguardia -Portare a conoscenza dei temi relativi “dell’economia circolare” (rifiuto/risorsa). -Sensibilizzare allo sviluppo sostenibile

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DESTINATARI Alunni classi IV/V Istruzione Tecnica e Professionale

TEMPI Gennaio – Marzo(Corsi in compresenza in orario antimeridiano)

MODALITÀ Lezione frontale – Interattiva, Lavori di gruppo, focus group- Esercitazioni

RISORSE UMANE Docenti di Diritto, Economia aziendale, Scienze e Biologia con ore di potenziamento, docenti curricolari, personale ATA

MEZZI Aule – Laboratori Multimediali – Materiale di consumo

UNI-VERSUS (A.S. 2018/2019)

Lettere d)l)

FINALITÀ’ Gli obiettivi del progetto sono: -l’obbligo del rispetto dei Diritti Fondamentali ed umani e di prevenire le varie forme di violazione, discriminazione e di conflitto. In particolare il progetto si propone di: -conoscere e diffondere i principi basilari della Dichiarazione universale dei diritti umani; -promuovere uno studio comparato e una riflessione sui principi della nostra Costituzione; -conoscere le varie forme di violazione dei diritti, di discriminazione e di conflitto dopo le due precedenti esperienzre belliche; -comprendere l’esistenza della stretta interdipendenza traa diritti ed doveri, tanto da far diventare un dovere il diritto di conoscere, rispettare ed esercitare i propri diritti; -comprendere ol messaggio rivoluzionario della D.U.D.U. avendo posto per la prima volta al centro degli ordinamenti legislativi di molti paesi, la condizione umana come nuova soggettività di diritto; -conoscere e relazionarsi con quesiti e riflessioni con testimoni provilegiati, operanti e appartendenti ad organizzazioni attive in tutto il mondo nel rendere concreti tali diritti; -migliorare le conoscenze, competenze e abilità sociali, la relazione, la comunicazione e il confronto fra esseri umani.

DESTINATARI Alunni classi IV/V AFM-SIA

TEMPI Novembre – Marzo(Corsi in compresenza, anche con esperti esterni, in orario antimeridiano)

MODALITÀ Lezione frontale – Interattiva, Lavori di gruppo, focus group- Esercitazioni

RISORSE UMANE Docenti di Diritto con ore di potenziamento , esperti esterni-Docenti curricolari; - Personale ATA

MEZZI Aule – Laboratori Multimediali – Materiale di consumo

122

CRESCERE PARTECIPANDO(PROGETTO DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE) (A.S. 2018/2019)

Lettere d)l)

FINALITÀ’ La società in cui viviamo è attraversata da profondi mutamenti e il cittadino di oggi si trova sempre più spesso a dover affrontare fenomeni civili, sociali ed economici di estrema complessità. In questa nuova dimensione dell’uomo e del cittadino si innesta il processo educativo che se da un punto di vista strettamente didattico richiede lo sviluppo ed il potenziamento di contenuti disciplinari specifici, sotto l’aspetto valoriale implica il riconoscimento del pluralismo, il rispetto dell’identità dell’altro e dei suoi diritti fondamentali, ma coinvolge anche l’educazione alla convivenza, all’affettività e alla tolleranza. Il progetto che viene proposto si pone come obiettivo principale quello di contribuire alla formazione socio-culturale degli studenti, fornendo loro le chiavi di lettura – in termini di competenze sociali, giuridiche ed economiche – della realtà in cui deve svolgersi la loro vita di cittadini. Approfondire argomenti di carattere giuridico, sociale ed economico, infatti significa:

indicare i principi e i valori che sono alla base della convivenza civile per consentire agli alunni di sviluppare la propria maturazione sociale e politica, in modo da poter partecipare responsabilmente alla vita dello Stato;

far comprendere che l’educazione alla cittadinanza e alla legalità è educazione o ai diritti umani o alla democrazia o al giudizio critico o all’intercultura e alla convivenza o alla solidarietà o alla non violenza.

dare le indicazioni indispensabili relative alle regole che sono alla base dello sviluppo economico e sociale.

DESTINATARI Alunni classi V IPAA

TEMPI Marzo-Aprile(Corsi in compresenza, anche con esperti esterni, in orario antimeridiano)

MODALITÀ Lezione frontale – Interattiva, Lavori di gruppo, focus group- Esercitazioni

RISORSE UMANE Docenti di Diritto con ore di potenziamento , esperti esterni-Docenti curricolari; - Personale ATA

MEZZI Aule – Laboratori Multimediali – Materiale di consumo

Potenziamento laboratoriale LABORATORIO PRATICO DI « ARTI E MESTIERI » (A.S.2017.2018)

Lettere m) i)

FINALITÀ Il progetto si pone di raggiungere i seguenti obiettivi: -agevolare il raggiungimento da parte degli alunni delle competenze, conoscenze e abilità -limitare la dispersione scolastica puntando sulla valorizzazione delle attitudini e propensioni naturali di ciascuno -valorizzare le tipicità del proprio territorio -promuovere il rispetto per l’ambiente

123

-Sviluppare conoscenze e competenze utili per eventuali attività lavorative. -Conoscere la realtà socio-economica locale e rafforzare le relazioni con il territorio e le famiglie.

DESTINATARI Alunni classi I Istruzione Tecnica e Professionale-

TEMPI Febbraio-Marzo(Corsi in compresenza in orario antimeridiano)

MODALITÀ Didattica laboratoriale

RISORSE UMANE Docenti Asse Scientifico- Personale ATA

MEZZI Laboratorio di Chimica

Potenziamento Artistico-musicale

Progetto di musicoterapia A.S. 2017/2018 Lettere c)m)

FINALITÀ

La musicoterapia mira a sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell’individuo in modo tale che questi possa meglio realizzare l’integrazione intra e interpersonale ed di conseguenza possa migliorare la qualità della vita grazie a un processo preventivo, riabilitativo, psicoeducativo. L’obiettivo principale della musicoterapia è dare la possibilità all’utente di trovare la sua modalità espressiva individuale, attraverso la quale mettersi in rapporto con il mondo. La musica quindi si propone come mezzo per contribuire allo sviluppo della personalità, permettendo al destinatario di scaricare le tensioni emotive, relazionarsi con gli altri e migliorare il funzionamento generale nella vita. Anche all’interno del confine dato dall’handicap, la musica favorisce il potenziamento dell’equilibrio psicofisico, l’autonomia, la partecipazione e l’integrazione, attraverso canali diversi e aree d’intervento quali : Area Sensoriale e Psicomotrice, Area Percettivo-Cognitiva, Area Psico-affettiva, Area Socio-Comunicativa

DESTINATARI Classi II Istruzione professionale

TEMPI Gennaio-Aprile 2018

MODALITÀ

Incontri pomeridiani settimanali con durata di 45-60 minuti per gruppo classe

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RISORSE UMANE Esperto in musicoterapia (Prof. Palumbo) Docenti di sostegno delle classi coinvolte

MEZZI Laboratorio musicale e Centro risorse

Potenziamento Pluridisciplinare

“Tutta farina del…. mio studio”-

Materie alternative alla Religione(A.S.2016/2017-2017/2018) (cattolica(A.s.2016_2017/2017-2018

Potenziamento di alcune materie in orario scolastico per

alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica.

FINALITÀ

pianificazione e attuazione di un efficace metodo di studio personale;

costruzione consapevole del proprio processo di apprendimento;

complementarietà tra studio individuale e studio guidato;

rafforzare lo sviluppo delle abilità di studio

individuale, migliorandone il metodo di lavoro.

DESTINATARI Alunni I e II Biennio Istruzione Tecnica e Professionale

TEMPI Gennaio– Maggio (annuale)

MODALITÀ

Lezione frontale – Interattiva Lavori di gruppo Role playing Esercitazioni RISORSE UMANE Docente Asse: Socio- Economico Personale ATA

MEZZI Laboratori Multimediali – Materiale di consumo

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21.PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PNSD)

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di

innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale. È un pilastro fondamentale della Buona Scuola (legge 107/2015), una visione operativa che rispecchia la posizione del Governo rispetto alle più importanti sfide di innovazione del sistema pubblico: al centro di questa visione, vi sono l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale. Questo Piano non è un semplice dispiegamento di tecnologia: nessun passaggio educativo

può infatti prescindere da un’interazione intensiva docente-discente e la tecnologia non può distaccarsi da questo fondamentale “rapporto umano”. Questo Piano risponde alla chiamata per la costruzione di una visione di Educazione nell’era digitale, attraverso un processo che, per la scuola, sia correlato alle sfide che la società tutta affronta nell’interpretare e sostenere l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita (life-long) e in tutti contesti della vita, formali e non formali(life-wide). Si tratta prima di tutto di un’azione culturale, che parte da un’idea rinnovata di scuola,

intesa come spazio aperto per l’apprendimento e non unicamente luogo fisico, ma come piattaforma che mette gli studenti nelle condizioni di sviluppare le competenze per la vita. In questo paradigma, le tecnologie diventano abilitanti, quotidiane, ordinarie, al servizio dell’attività scolastica, in primis le attività orientate alla formazione e all’apprendimento, ma anche l’amministrazione, contaminando, e coinvolgendo tutti gli ambienti della scuola: classi, spazi comuni, laboratoriali, individuali e informali. Gli obiettivi non cambiano, sono quelli del sistema educativo: le competenze degli studenti, i loro apprendimenti, i loro risultati, e l’impatto che avranno nella società come individui, cittadini e professionisti. Questi obiettivi saranno aggiornati nei contenuti e nei modi, per rispondere alle sfide di un mondo che cambia rapidamente, che richiede sempre di più agilità mentale competenze trasversali e un ruolo attivo dei giovani. La “scuola digitale” non è un’altra scuola ma la sfida all’innovazione per utilizzare meglio le risorse disponibili e per attivarne di nuove. Le strutture interne alla scuola devono essere in grado di fornire, attraverso cablaggio

LAN o wireless, un accesso diffuso, in ogni aula, laboratorio, corridoio e spazio comune. I laboratori scolastici dovranno essere trasformati in luoghi per l’incontro tra sapere e saper fare, ponendo al centro l’innovazione.

Sarà necessario: passare da una didattica unicamente “trasmissiva” a una didattica attiva, promuovendo

ambienti digitali flessibili completare la digitalizzazione dell’amministrazione scolastica e della didattica e diminuire i

processi che utilizzano solo carta potenziare i servizi digitali scuola-famiglia-studente definire una matrice comune di competenze digitali che ogni studente deve sviluppare sostenere i docenti nel ruolo di facilitatori di percorsi didattici innovativi, definendo con loro

strategie didattiche per potenziare le competenze chiave (la competenza digitale “arricchisce la possibilità di accesso ai saperi, consente la realizzazione di percorsi individuali di apprendimento, la comunicazione interattiva e la personale espressione

creativa”) promuovere innovazione, diversità e condivisione di contenuti didattici e opere digitali rafforzare la preparazione del personale in materia di competenze digitali, raggiungendo

tutti gli attori della comunità scolastica sviluppare standard efficaci, sostenibili e continui nel tempo per la

formazione all’innovazione didattica rafforzare la formazione all’innovazione didattica a tutti i livelli (iniziale, in ingresso, in

servizio) propagare l’innovazione all’interno di ogni Scuola e in ogni scuola. Saranno gli “animatori digitali” di ogni scuola (per il nostro istituto è stato individuato il prof. CATALANO Gennaro), insieme ai dirigenti scolastici e ai direttori amministrativi, adeguatamente formati su tutti i suoi contenuti, ad animare ed attivare le politiche innovative contenute nel Piano e a coinvolgere tutto il personale, oltre che gli studenti e le

126

loro famiglie. Per tenere alta l’attenzione sui temi dell’innovazione, nell’ambito della realizzazione delle azioni previste nel POF triennale, si potrà sviluppare una progettualità su tre ambiti: FORMAZIONE INTERNA:

fungere da stimolo alla formazione interna alla scuola sui temi del PNSD, sia organizzando

laboratori formativi (ma non dovrà necessariamente essere un formatore), sia animando e coordinando la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle altre attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi;

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche aprendo i momenti formativi alle famiglie e altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale

condivisa; CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE:

individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta

da altre figure.

127

22.FORMAZIONE Il Piano di Formazione e Aggiornamento rappresenta un supporto utile al raggiungimento di obiettivi trasversali attinenti la qualità delle risorse umane ed è pertanto un’azione tendente a

migliorare il clima nell’organizzazione, per creare condizioni favorevoli al raggiungimento degli obiettivi del PTOF oltre che al tentativo di dare corpo ad attività di confronto, di ricerca e sperimentazione previste dall’Autonomia; il Collegio dei Docenti riconosce l’aggiornamento, sia individuale che collegiale, come un aspetto irrinunciabile e qualificante della funzione docente, funzionale alla promozione dell’efficacia del sistema scolastico e della qualità dell’offerta formativa e deve essere inteso come un processo sistematico e progressivo di consolidamento delle competenze; FINALITA’ E OBIETTIVI DEL PIANO Acquisire conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo e alla facilitazione degli

apprendimenti, oltre a riflettere sui vissuti e sulle pratiche didattiche; Favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità

professionale;

Migliorare la comunicazione tra i docenti, aumentando contestualmente conoscenza e stima reciproca;

Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline in vista della loro utilizzazione didattica.

Il Piano di Formazione e Aggiornamento tiene conto delle linee generali indicate annualmente dal MIUR e degli orientamenti strategici della politica di Qualità del ns. Istituto finalizzata al miglioramento continuo e si avvarrà di corsi organizzati dall’ USR, da altri enti territoriali o istituti, delle iniziative progettate dall’Istituto, autonomamente o in rete con altre scuole. Nell’ambito di ciascun corso proposto saranno privilegiati momenti di cornici teoriche e di confronto, sia pratiche laboratoriali, nonché forme di aggregazione per grandi aree di significato tematico affine. Sono compresi nel piano di formazione annuale dell’Istituto:

- i corsi di formazione organizzati da MIUR e USR per rispondere a specifiche esigenze connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di carattere strutturale o metodologico decise dall’Amministrazione;

- i corsi proposti dal MIUR, Ufficio Scolastico Regionale, Enti e associazioni professionali, accreditati presso il Ministero, coerenti con gli obiettivi sopra enunciati;

- i corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce; - gli interventi formativi, sia in autoaggiornamento sia in presenza di tutor esterni o interni,

autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di Istituto previsti dal PTOF;

- gli interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge (Decreto Legislativo 81/2008).

Per garantire l’efficacia nei processi di crescita professionale e l’efficienza del servizio scolastico offerto, il Collegio favorisce iniziative che fanno ricorso alla formazione on-line e all’autoformazione. Le tematiche saranno inerenti ai bisogni rilevati, in coerenza con le specifiche esigenze dell'Istituzione scolastica e dei docenti.

128

22.1 CORSI DI FORMAZIONE Nel corso del triennio di riferimento, l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle

seguenti attività formative che sono qui specificate nei tempi e modalità nella programmazione dettagliata per anno scolastico 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019.

A. Scolastico Attività Formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata

2016/2017 Sicurezza – 2 h Docenti e ATA Formazione obbligatoria, art. 20, comma 2, lett. h D. Lgs. n. 81/2008

2016/2017 Sicurezza – 12 h Docenti e ATA neo trasferiti e non formati

Formazione generale h 8 e Formazione specifica h 4 art. 20, comma 2, lett. h D. Lgs. n. 81/2008

2016/2017

Potenziamento delle competenze digitali. (Snodi Formativi)

24 h 1 Animatore digitale Accompagnare l’innovazione

digitale

18 h 3 Docenti team digitale Soluzioni per una didattica digitale

18 h 10 Docenti Strategie per una didattica digitale

36 h 2 Ass. Amm.vi Amministrazione digitale

36 h 1 Ass. Tecn. Tecnologie per la scuola digitale

2016/2017

Innovare i processi organizzativi e didattici – 20 h

10 Docenti 10 Personale ATA

Miglioramento della governance della scuola nei servizi e nell’apprendimento continuo

2016/2017

Facilitare l’acquisizione delle competenze di base di Italiano e Matematica – 20 h

20 Docenti

Migliorare il livello di competenze rispetto alle scuole con background socio-economico e culturale simile

2016/2017 Inclusione, disabilità, DSA e BES

– 20 h

20 Docenti

Estendere a tutti i docenti le competenze specifiche per

l’inclusione dei diversamente abili, DSA e BES.

2016/2017 Corso Inglese Livello B1 – 40 h

10 Docenti

Conseguire competenze finalizzate all’insegnamento con metodologia CLIL

2016/2017

Competenze civiche

e di cittadinanza – 10 h

10 Docenti

Prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo

A. Scolastico Attività Formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata

2017/2018

Sicurezza – 2 h Docenti e ATA Formazione obbligatoria, art. 20, comma 2, lett. h D. Lgs. n. 81/2008

2017/2018 Sicurezza – 12 h Docenti e ATA neo trasferiti e non formati

Formazione generale h 8 e Formazione specifica h 4 art. 20, comma 2, lett. h D. Lgs. n. 81/2008

129

2017/2018

Le nuove tecnologie digitali nella didattica – 20 h

20 Docenti

Competenze tecniche di base per l’utilizzo in classe degli strumenti digitali Progettazione di una UdA con l’ausilio di strumenti digitali e

di risorse Web.

2017/2018 Strategie per una didattica inclusiva – 20 h

20 Docenti

BES e DSA: dalla filosofia dell'accoglienza alla didattica dell'inclusione. Strumenti compensativi e misure dispensative per DSA. Approccio trasversale alle conoscenze. Insegnare a imparare: strategie per apprendere.

2017/2018

Consolidare le competenze di base di Italiano e

Matematica – 20 h

20 Docenti Innalzare il livello di competenze rispetto agli esiti delle prove INVALSI

2017/2018

Dalla valutazione alla certificazione delle competenze – 20 h

20 Docenti

I riferimenti normativi per la certificazione delle competenze. Progettazione, attività didattica in classe e valutazione per competenze.

Pratiche e strumenti per la valutazione delle competenze.

2017/2018 Corso Inglese Livello B2 – 40 h

10 Docenti

Conseguire competenze finalizzate all’insegnamento con metodologia CLIL

2017/2018

Innovare i processi organizzativi e didattici – 20 h

10 Docenti 10 Personale ATA

Miglioramento della governance della scuola nei servizi e nell’apprendimento continuo

2017/2018

Implemento delle competenze digitali;

Potenziamento dell’attività del personale – 20 h

Personale ATA

Migliorare la formazione e i processi di innovazione

dell’istituzione scolastica. Incremento sull’utilizzo di contenuti e piattaforme digitali per l’auto formazione.

A. Scolastico Attività

Formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata

2018/2019 Sicurezza – 2 h Docenti e ATA Formazione obbligatoria, art. 20, comma 2, lett. h D.Lgs. n. 81/2008

2018/2019 Sicurezza – 12 h Docenti e ATA neo trasferiti e non formati

Formazione generale h 8 e Formazione specifica h 4 art. 20, comma 2, lett. h D.Lgs. n. 81/2008

130

2018/2019

Compiti di realtà: dal sapere scolastico al sapere reale – 20 h

20 Docenti

Maturazione delle competenze e loro utilizzo in situazioni reali

2018/2019 L’apprendimento cooperativo – 10 h

20 Docenti

Arricchire l’attività didattica con esperienze cooperative, stimolanti e inclusive

2018/2019

Costruire una scuola inclusiva: l’index per l’inclusione e il piano annuale per l’inclusività (PAI) – 20 h

20 Docenti

Superare gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione per favorire la realizzazione di ogni studente e per creare comunità solidali.

2018/2019

Innovare i processi organizzativi e didattici – 20 h

10 Docenti 10 Personale ATA

Miglioramento della governance della scuola nei servizi e nell’apprendimento continuo

2018/2019 Corso Inglese Livello C1 – 40 h

10 Docenti

Conseguire competenze finalizzate all’insegnamento con metodologia CLIL

Per ciascuna delle iniziative deliberate, lo Staff di Presidenza (il Dirigente Scolastico, i Collaboratori e le altre Funzioni Strumentali) avrà cura di: mettere a disposizione del personale interessato la programmazione dell’attività formativa

con la definizione degli obiettivi e del percorso logico dei contenuti; coordinare le attività di formazione previste dal piano, in particolare, collaborare con i

direttori di corso affinché vengano definite e organizzate le attività formative (relazioni, lavori di gruppo, laboratorio, data degli incontri e articolazione oraria);

pubblicizzare i programmi predisposti, completi di tutte le indicazioni utili e dei criteri di selezione dei partecipanti, al personale interno e alle altre scuole in rete per la formazione;

acquisire le schede di partecipazione al singolo corso e di predisporre gli elenchi dei partecipanti per le firme di presenza.

MODALITA’ DI REALIZZAZIONE E VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DELLA FORMAZIONE E DELLA RICADUTA NELL’ATTIVITA’ CURRICULARE

Per ciascuna attività formativa: il direttore del corso provvederà alla documentazione delle modalità di realizzazione e

partecipazione; i docenti partecipanti ad attività esterne all’Istituto dovranno mettere a disposizione dei

colleghi il materiale prodotto o distribuito durante il corso. Per le iniziative di formazione la verifica di efficacia è costituita dalla realizzazione di materiali inerenti allo specifico o alla dimostrazione del possesso di competenze documentate sul campo. Il D.S. accerta l’avvenuta formazione mediante “Attestato di partecipazione” o “Diploma di competenze acquisite” rilasciato dall’Ente formatore. Si ricorda che la formazione deve essere certificata, cioè erogata da un soggetto accreditato dal MIUR. Tutte le scuole statali e le Università sono automaticamente soggetti accreditati.

131

Tutti gli altri devono riportare in calce agli attestati gli estremi del decreto ministeriale che conferisce loro l’accreditamento. Il presente Piano può essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta in volta proposte a livello nazionale, regionale e provinciale, cui l’Istituto aderisce.

Documento integrale (All.3)

132

22.2. FABBISOGNO DI ORGANICO

Ripartizioni Classi così ripartite (previsione di massima a.s. 2016/2017):

I.T.E.T.

Classi Numero Classi

Numero Alunni

Descrizione

I 3 72 AMMINISTRAZIONE – FINANZA – MARKETING

1 20 CHIMICA – MATERIALI – BIOTECNOLOGIE

II 3 61 AMMINISTRAZIONE – FINANZA – MARKETING

1 20 CHIMICA – MATERIALI – BIOTECNOLOGIE

III 1 22 AMMINISTRAZIONE – FINANZA – MARKETING

1 22 SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI

1 22 BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI

IV

1 20 AMMINISTRAZIONE – FINANZA – MARKETING

1 20 SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI

1 20 BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI

V

1 18 AMMINISTRAZIONE – FINANZA – MARKETING

1 18 SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI

1 18 BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI

Totali 17 353

I.P.A.A.

Classi Numero Classi

Numero Alunni

Descrizione

I 6 150 SERVIZI DI ENOGASTRONOMIA E OSPITALITÀ ALBERGHIERA

1 16 SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE

II 6 110 SERVIZI DI ENOGASTRONOMIA E OSPITALITÀ ALBERGHIERA

1 12 SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE

III

3 66 OPERATORE DELLA RISTORAZIONE

ENOGASTRONOMIA

1 12 PRODUZIONI DOLCIARIE

1 28 SERVIZI SALA E VENDITA

1 10 OPERATORE DELLA TRASFORMAZIONE AGROALIMENTARE

IV

3 60 SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA

1 20 SERVIZI SALA E VENDITA

1 12 PRODUZIONI DOLCIARIE

1 10 SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE

V

3 54 SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA

1 22 SERVIZI SALA E VENDITA

1 10 SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE

Totali 31 592

133

I.P.A.A. – SERALE - Percorsi di Istruzione di secondo livello

Classi Numero Classi

Numero Alunni

Descrizione

III 1 30 SERVIZI PERL’ENOGASTRONOMIA E OSPITALITÀ ALBERGHIERA

IV 1 20 SERVIZI PERL’ENOGASTRONOMIA E OSPITALITÀ ALBERGHIERA

V 1 12 SERVIZI PERL’ENOGASTRONOMIA E OSPITALITÀ ALBERGHIERA

Totali 3 62

posti comuni (previsione di massima a.s. 2016/2017)

Classe diconcorso

Sede ITET Sede IPAA SERALE TOTALE

cattedre ore cattedre ore cattedre ore cattedre ore

A013 2 3 1 3 3

A017 2 15 3 9 6 6

A019 2 13 1 8 4 3

A020 5 5

A029 1 14 2 16 4 12

A038 1 16 1 16

A039 1 6 1 6

A042 1 15 4 2 A047 1 4 15 9 5 15

A048 2 6 2 6

A050 5 6 8 12 15 14 15

A057 3 16 7 4 5

A058 3 3 A060 1 16 1 9 3 7

A071 6 6

A246 1 9 3 12 7 5 10

A346 2 12 4 15 6 7 15

C029 2 2

C050 1 10 1 10

C300 11 11

C320 2 2

C350 1 11 3 1 14

C500 6 2 11 6 13

C510 4 4 4 4

C520 1 6 1 6

RELIGIONE 16 1 8 2 6

posti di sostegno

AD01

9+1/2

AD02 2

AD03 3 AD04 1

FABBISOGNO DI PERSONALE ATA

DSGA 1

Assistenti Amministrativi 7 Assistenti Tecnici 16 (vedi organico per aree specifiche) Collaboratori Scolastici 9 Addetti Azienda agraria 2 Lavoratori Socialmente Utili 3

134

Ripartizioni Classi Previsione di massima A.S.2017/2018- 2018/2019

I.T.E.T.

ITET

I 1 23 AMMINISTRAZIONE – FINANZA – MARKETING

1 29 CHIMICA – MATERIALI – BIOTECNOLOGIE/AFM

II 1 25 AMMINISTRAZIONE – FINANZA – MARKETING

1 27 CHIMICA – MATERIALI – BIOTECNOLOGIE/AFM

III 1 34 AMMINISTRAZIONE – FINANZA – MARKETING/Art. SIA

1 17 BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI

IV

1 22 AMMINISTRAZIONE – FINANZA – MARKETING

1 16 SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI

1 18 BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI

V

1 18 AMMINISTRAZIONE – FINANZA – MARKETING

1 20 SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI

1 21 BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI

Totali 12 270

I.P.A.A.

Classi Numero Classi

Numero Alunni

Descrizione

I 4 89 SERVIZI DI ENOGASTRONOMIA E OSPITALITÀ ALBERGHIERA

1 25 SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE

II 3 72 SERVIZI DI ENOGASTRONOMIA E OSPITALITÀ ALBERGHIERA

1 19 SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE

III

3 59 OPERATORE DELLA RISTORAZIONE

ENOGASTRONOMIA

PRODUZIONI DOLCIARIE

SERVIZI SALA E VENDITA

IV

2 45 SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA

1 24 SERVIZI SALA E VENDITA

// // PRODUZIONI DOLCIARIE

1 25 SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE/SERVIZI ENOG.

ENOGASTRONOMIA

V

3 60 SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA

1 17 SERVIZI SALA E VENDITA

1 23 SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE/SERV. ENOG.

Totali 21

21

458

I.P.A.A. – SERALE - Percorsi di Istruzione di secondo livello

Classi Numero Classi

Numero Alunni

Descrizione

III 1 28 SERVIZI PERL’ENOGASTRONOMIA E OSPITALITÀ ALBERGHIERA

Totali 1 28

135

ORGANICO DELL’AUTONOMIA previsione di massima A.S. 2017/2018-2018/2019 Classe di concorso Posti potenziamento Totale cattedre Ore residue

A012 1 11 0

A020 0 1 0

A021 0 1 0

A026 0 4 0

A031 0 2 7

A034 0 3 0

A037 0 0 6

A041 0 2 0

A045 2 7 4

A046 3 6 5

A047 1 3 0

A048 0 4 0

A050 1 3 0

A051 0 2 5

AA24 0 4 0

AB24 0 6 0

B003 0 0 2

B011 0 1 4

B012 0 2 0

B016 0 1 0

B017 0 0 2

B019 0 1 0

B020 0 5 0

B021 0 3 0

RELIGIONE 0 2 0

AD01 0 4

0

AD02 0 2 0

AD03 0 5 0

AD04

0 1

0

FABBISOGNO DI PERSONALE personale ATA

DSGA 1

Assistenti Amministrativi 7

Assistenti Tecnici 16 (vedi organico per aree specifiche) Collaboratori Scolastici 7 Addetti Azienda agraria 2 Lavoratori Socialmente Utili 3

136

ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO

Unità di personale in organico di potenziamento 2015/16: 11 (solo 4 hanno assunto servizio)

richiesti

2016/17: 13

Classe di concorso

Ore da prestare

Semi Esonero vicario

Supplenze brevi

Corsi di recupero

Progetti potenziamento

Ore di utilizzo

A017 (1) 600 60 240 300 600

A019 (1) 600 60 240 300 600

A047 (1) 600 60 240 300 600

A048 (1) 600 300 150 150 600

A050 (2) 1200 120 480 600 1200

A060 (1) 600 60 240 300 600

A246 (1) 600 60 240 300 600

A346 (1) 600 60 240 300 600

C500 (1) 600 60 240 300 600

C510 (1) 600 60 240 300 600

Sostegno(2) 1200 160 240 800 1200

TOTALE 7800 300 760 2790 3950 7800

il Piano triennale dell’offerta formativa viene inviato all’Ufficio Scolastico Regionale competente ai fini delle verifiche di cui al comma 13, art. 1 della Legge n. 107/2015.

L’effettiva realizzazione del Piano resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa Istituzione scolastica delle risorse umane e strumentali ivi individuate.

Il Dirigente scolastico assicurerà la pubblicità di legge all’unito Piano triennale dell’offerta formativa (mediante pubblicazione all’albo on line dell’Istituto Scolastico, “Scuola in Chiaro”, ecc.).

ALLEGATI

All.1

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “Luigi EINAUDI”

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “Luigi EINAUDI”

Dirigente Scolastico Tel. 0883661496 – Direttore SS. GG. AA. Tel. 0883666007 - Segreteria Tel/Fax 0883666007 Via Luigi Settembrini, 160 - 76012 - CANOSA DI PUGLIA (BT) - Cod. Fisc. 05635270720

E-mail: [email protected]

Prot. n°8295/A19 CANOSA DI PUGLIA 03/10/2015

Al Collegio dei docenti

E.p.c. Consiglio di Istituto D.S.G.A. Personale A.T.A. Famiglie

ATTO D’INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PTOF

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

in conformità al D.Lgs n. 165 del 2001, così come modificato dal D. lgs n. 150 del 2009 ai sensi del comma 14.4 della legge 107/2015, che recita: “Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio di Istituto”, nel quale è previsto che il D.S. assegni gli obiettivi da conseguire e impartisca direttive di massima per l’anno scolastico,

VISTI - il D.P.R. n.297/94 ; - il D.P.R. n. 275/99;

il D.P.R. 15 Maggio 2010, N.88, recante il Riordino dei licei, degli Istituti tecnici e professionali

gli artt. 26 - 27 - 28 - 29 del CCNL Comparto Scuola; l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi1.2.3;

- la Legge n. 107/2015; TENUTO CONTO

delle linee guida per gli Istituti Tecnici e Professionali;

del Piano Annuale d’Inclusione per l’a.s. 2015-16;

degli interventi educativo – didattici e delle linee d’indirizzo fornite dal Consiglio

d’Istituto nei precedenti anni scolastici;

delle risultanze del processo di autovalutazione dell’istituto esplicitate nel RAV

(Rapporto di Autovalutazione) e delle conseguenti priorità e traguardi in esso individuati;

delle proposte formulate dall’assemblea dei genitori, degli alunni, degli stakeholder come da verbale dello 01/10/2015.

PREMESSO

che la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla Leggen.107/2015;

che l’obiettivo del documento è fornire una chiara indicazione sulle modalità di elaborazione, dei contenuti indispensabili, degli obiettivi strategici, delle priorità, degli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, e sugli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente;

che le competenze del collegio dei docenti, risultanti dal combinato disposto dell’art. 7 del T.U. 297/74, dai successivi provvedimenti normativi e dalle disposizioni del CCNL si riferisconoa:• elaborazione del Piano dell’offerta formativa ai sensi dell’art. 3 del D.P.R.

08.03.1999, n. 275 e della Legge di Riforma n. 107/2015 che introduce il PTOF (triennale), elaborato dal Collegio, sulla base delle linee di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico e dell'adeguamento dei programmi d’insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare (art. 7, comma 2, lett. a T.U. 297/94 e D.P.R. n.275/99);

• adozione delle iniziative per il sostegno di alunni diversamente abili e di figli di lavoratori stranieri (art. 7, comma 2, lett. m ed n T.U.);

• adozione di iniziative secondo quanto indicato da Linee Guida sull’integrazione degli alunni con disabilità 2009, Legge n.170/2010, Direttiva MIUR del 27.12.2012 sui B.E.S., Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri2014;

• studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti delle rispettive classi e sentiti, eventualmente, gli esperti (art. 7, comma 2, lett. o T.U.);

• identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al P.O.F. (art. 28 del CCNL 26.05.1999 e art. 37 del CCNI 31.08.1999), con la definizione dei criteri d’accesso, della durata, delle competenze richieste, dei parametri e delle cadenze temporali per la valutazione dei risultati attesi;

EMANA

il seguente atto di indirizzo rivolto al Collegio dei Docenti, considerato che gli elementi da tenere insieme sono:

e che le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015 mirano alla valorizzazione dell’autonomia scolastica, che trova il suo momento più importante nella definizione e attuazione del piano dell’offerta formativa triennale;

Risultanze del

RAV in termini di cose che “devono”

migliorare

Richieste del

territorio e dell’utenza,in termini di

“priorità”

PTOF

PianoTriennale dell’Offerta Formativa

per il triennio 2016/17 2017/18 2018/19

mira alla valorizzazione dell’autonomia

scolastica

DEVE TENER CONTO

prioritaritariamentedelle esigenze

formative individuate a

seguito dellalettura comparata del RAV

“ Rapporto di

Autovalutazione

Previsionidei percorsi di alternanza scuola-lavoro Previsione azionicoerenti con il Piano nazionale per la

scuola digitale

Risorse dell’organico

dell’autonomia

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è da intendersi non solo quale documento con cui l’istituzione dichiara all’esterno la propria identità, ma soprattutto costituisce il programma completo e coerente di:

strutturazione precipua del curricolo; attività ben definite di logistica organizzativa; impostazione metodologico-didattica; utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane, con cui la scuola

intende perseguire gli obiettivi dichiarati nell’esercizio di funzioni che sono comuni a tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali, ma al contempo la caratterizzano e ladistinguono;

coinvolgimento, motivazione e fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’istituto;

identificazione e senso di appartenenzaall’istituzione; clima relazionale e benessereorganizzativo; consapevolezza delle scelte operate e delle motivazioni di fondo; partecipazione attiva e costante; trasparenza;

L’assunzione di un modello operativo vocato al miglioramento continuo di tutti i processi di cui si compone l’attività della scuola non possono darsi solo per effetto delle azioni poste in essere dalla dirigenza, ma chiamano in causa tutti e ciascuno, quali espressione della vera professionalità che va oltre l’esecuzione di compiti ordinari, ancorché fondamentali, e sa fare la differenza. Essi sono elementi indispensabili all’implementazione di un Piano che superi la dimensione del mero adempimento burocratico e ne faccia reale strumento di lavoro, in grado di canalizzare l’uso e la valorizzazione delle risorse umane e strutturali, di dare un senso ed una direzione chiara all’attività dei singoli e dell’istituzione nel suo complesso. Nell’esercizio della sua discrezionalità tecnica, pertanto, il Collegio Docenti è chiamato ad elaborare il Piano per il triennio 2016/2017 – 2017/2018 – 2018/2019. In attesa dell'elaborazione compiuta del piano triennale si riconferma l'impianto generale, le finalità e gli obiettivi del POF 2014-15 e che dovranno costituire la base del nuovo PTOF.

Ai fini dell’elaborazione del documento, il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si ottemperi alle seguenti indicazioni:

L’elaborazione del PTOF deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per il miglioramento della qualità del servizio di istruzione offerto da questa istituzione;

L’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma facendo anche riferimento a vision e mission condivise e dichiarate nei piani precedenti, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine della scuola.

È necessario pertanto:

rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto caratterizzante dei due ordini (tecnico eprofessionale);

strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle Indicazioni Nazionali ed ai Profili di competenza, tenendo presente che con esse il MIUR esplicita i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), dunque non il punto di arrivo per gli studenti migliori, bensì i livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell’esercizio del diritto-dovereall’istruzione;

prendere atto del nuovo Regolamento sul Sistema Nazionale in materia di Istruzione e Formazione ai fini della implementazione del Piano di Miglioramento della qualità dell’Offerta Formativa;

predisporre il Piano Annuale d’Inclusione per l’ A.S.2015-16; istituire uno sportello di ascolto psico-pedagogico per supportare particolari

situazioni di disagio. Da ciò deriva la necessità di:

migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio;

superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze specifiche degli ambiti disciplinari ed alle dimensioni trasversali.

operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze;

monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/dispersione);

abbassare le percentuali di dispersione e di abbandono e aumentare la percentuale di alunni diplomati che continua con un percorso universitario;

integrare funzionalmente le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali;

potenziare ed integrare il ruolo dei dipartimenti, dei gruppi disciplinari e delle Funzioni Strumentali al POF;

migliorare il sistema di comunicazione, socializzazione e condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie;

migliorare il sistema delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti;

promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’internodell’istituzione;

generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza;

sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico-didattica;

implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa; accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio:

reti, accordi,progetti; operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere

organizzativo.

LINEE DI INDIRIZZO A.

Indirizzi per le attività della scuola

Gli obiettivi formativi per le attività della scuola:

1. Successo formativo:

- Sviluppare tutte le azioni possibili, dal punto di vista motivazionale, relazionale e disciplinare, per garantire il successo formativo, attraverso il raggiungimento degli obiettivi da parte del maggior numero degli studenti;

- Realizzare azioni di recupero per alunni con difficoltà nel metodo di studio e nelle competenze disciplinari;

- Attivare percorsi personalizzati per alunni svantaggiati, DSA e BES, attivando gli strumenti necessari;

- Fornire strumenti a supporto dell’orientamento personale in vista delle scelte presenti e future;

- Realizzare attività di potenziamento per la valorizzazione del merito scolastico e dei talenti (legge n.107/15,comma29);

- Garantire, alla fine del quinquennio, l’acquisizione delle competenze, almeno quelle minime necessarie, per il proseguimento degli studi e/o l’inserimento in attività lavorative; in particolare realizzando l’obiettivo pluridisciplinare dell’”imparare a imparare”, declinato in specifiche competenze trasversali.

2. Promozione e sviluppo di scelte, azioni e comportamenti di cittadinanza responsabile e di prevenzione dei comportamenti arischio:

- Promuovere in ogni momento del percorso scolastico il rispetto verso sè stessi, gli altri e l’ambiente;

- Promuovere l’acquisizione delle competenze di cittadinanza e favorire la realizzazione di percorsi di cittadinanza attiva in collaborazione con famiglie, altre scuole, enti e associazioni, anche di volontariato;

- Promuovere la conoscenza e l’acquisizione delle “life skill” in percorsi che formino docenti estudenti;

- Favorire la partecipazione degli studenti a progetti europei, scambi linguistici e/o culturali, gemellaggi;

3. Accoglienza e inclusione:

- Favorire l'accoglienza degli alunni, il loro inserimento, la loro inclusione e quella delle loro famiglie;

- Realizzare azioni specifiche per consentire l’accoglienza e sostenere l’apprendimento dei DSA e dei BES;

- Realizzare azioni specifiche volte all’integrazione di alunni diversamente abili; - Realizzare per gli studenti stranieri azioni volte alla loro integrazione e al loro

proficuo inserimento nel percorso scolastico; - Attuare principi di pari opportunità, parità dei sessi (teoria del Gender), lotta alla

violenza di genere e alle discriminazioni.

4. Potenziamento e promozione dell’innovazione

- Favorire e potenziare lo sviluppo di competenze digitali nelle persone (studenti, docenti, Ata, genitori) che operano nell’istituto e favorire il conseguimento di certificazioni;

- Dotarsi di strumenti e servizi sempre più adeguati alla realizzazione di una scuola digitale;

- Realizzare azioni specifiche per consolidare e potenziare competenze linguistiche, in Italiano e nelle lingue straniere, anche attraverso CLIL, compatibilmente con la formazione di docenti qualificati;

- Potenziare le competenze logico-matematiche escientifiche; - Estendere il più possibile l’alternanza scuola-lavoro a tutti gli indirizzi di studio; - Promuovere la formazione e la ricerca didattica interna all’istituto, in particolare

nelle discipline di indirizzo.

LINEE DI INDIRIZZO B.

Scelte generali di gestione ed amministrazione

1. Qualità dell’insegnamento: - Sviluppare una didattica per competenze, sulla base degli assi culturali dell’obbligo

d’istruzione e delle linee guida degli istituti tecnici eprofessionali; - Potenziare per tutte le discipline una didattica il più possibilelaboratoriale; - Adottare metodologie di insegnamento/apprendimento diversificate, di tipo attivo e

partecipativo, atte a promuovere la formazione del senso critico (nel biennio privilegiare attività di gruppo, problem solving, metodi cooperativi, percorsi di

ricerca rispetto alla lezione frontale); - Potenziare e diffondere l’utilizzo delle tecnologie digitali a

sostegnodell’apprendimento.

2. Partecipazione e Collegialità:

- Coinvolgere tutte le componenti, nei processi di elaborazione del PTOF, dei Regolamenti e nella verifica dell’efficacia delle azioni intraprese, nel rispetto delle competenze e dei ruoli di ciascuno;

- Sviluppare la cooperazione e la collaborazione tra scuola, studenti efamiglie; - Sviluppare il senso di appartenenza al gruppo, alla comunità, alla scuola; - Procedere collegialmente all'elaborazione dei curricoli, alla definizione degli

obiettivi minimi di apprendimento, dei criteri di valutazione e degli strumenti di verifica;

- Sviluppare un monitoraggio e un confronto periodico sui risultati di apprendimento e sulla valutazione, anche attraverso prove per classi parallele all’interno di ogni indirizzo.

3. Continuità e Orientamento: - Perseguire strategie di continuità scuola secondaria di 1° grado/scuola secondaria

di 2° grado/Università; - Prevedere azioni di riorientamento interno ed esterno degli studenti; - Realizzare per gli studenti delle classi quarte e quinte attività strutturate di

orientamento alla prosecuzione degli studi e/o all’inserimento nel mondo del lavoro attraverso percorsi informativi e formativi che sviluppino la consapevolezza delle proprie attitudini e potenzialità anche in rapporto con le richieste esterne;

- Promuovere l’informazione e l’orientamento alle scelte e al lavoro attraverso percorsi di alternanza scuola-lavoro nelle classi del secondo biennio.

4. Apertura e interazione col territorio:

- Incrementare le azioni di raccordo con il territorio, miranti a migliorare, aggiornare e approfondire conoscenze e competenze curricolari (realizzazione di incontri, convegni, progetti, attività di stage, alternanzascuola-lavoro,ecc.);

- Favorire la stesura di convenzioni, accordi di rete, ecc. tra scuole, tra scuola ed enti locali, università, agenzie culturali, economiche e formative,ecc.;

- Sviluppare un rapporto collaborativo e consultivo con esperti, enti, associazioni legate agli indirizzi di studio presenti nell’Istituto, che comporti una riflessione sui curricoli, sull’organizzazione delle aree di indirizzo e sull’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità;

5. Efficienza e trasparenza:

- Attivare azioni volte a diffondere l’informazione e la comunicazione tra scuola e famiglia all’interno di tutto il personale

- Adottare criteri di efficienza ed efficacia, anche attraverso le possibilità fornite dalSNV

- Semplificare le procedure amministrative e proseguire nel processo di digitalizzazione e de materializzazione

6. Qualità dei servizi:

- Potenziare il sistema di valutazione dei servizi, anche attraverso indagini sulla soddisfazione dei soggetti coinvolti, definendo parametri condivisi;

- Individuare azioni volte a migliorare il clima della scuola, il benessere degli studenti, la soddisfazione delle famiglie e degli operatori;

- Rafforzare le strutture didattiche e potenziare la strumentazione a disposizione dell'Istituto, anche attraverso la partecipazione a bandi PON -POR;

- Realizzare il monitoraggio periodico e sistematico delle principali attivitàdell’Istituto.

7. Formazione del personale:

- Organizzare e/o favorire attività di formazione e di aggiornamento a sostegno del progetto educativo-didattico e/o della gestione amministrativa e degli uffici nella prospettiva della formazione permanente e continua, non solo del personale docente, ma anche del personale ATA, del DSGA e dellaDS;

- Organizzare e/o favorire attività di formazione volte a migliorare la qualità dell’insegnamento, negli aspetti disciplinari specifici, ma anche negli aspetti più generali dell‘accoglienza e dello stilerelazionale.

Il Piano dovrà inoltre includere ed esplicitare:

gli indirizzi del DS e le priorità delRAV; il fabbisogno di posti comuni, di sostegno e di potenziamento dell'offerta formativa; il fabbisogno di personaleATA; il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzaturemateriali; il piano di miglioramento (riferito alRAV); la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti.

Queste direttive sono fornite anche al DSGA ai sensi dell'art. 25 comma 5 del D. Lgs. n. 165/2001, perché, nel rispetto della discrezionalità propria dell'ambito della sua direzione, costituiscano le linee di guida, di condotta e di orientamento preventivo allo svolgimento della diretta attività sua e del personale ATA posto alle sue dipendenze. Il lavoro che ci attende sarà impegnativo, ma utile a dare alla nostra scuola risalto e valore aggiunto. Per questo desidero anticipatamente ringraziare tutto il personale docente e ATA che, con impegno e senso di responsabilità, permetterà la realizzazione degli obiettivi fissati.

Il presente Atto, costituisce, per norma, atto tipico della gestione dell'istituzione scolastica in regime di autonomia ed è:

acquisito agli atti della scuola; pubblicato sul sito web; affisso all'albo; reso noto ai competenti Organi collegiali

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Maddalena TESORO

ALL. 2

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “Luigi EINAUDI”

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “Luigi EINAUDI”

Dirigente Scolastico Tel. 0883661496 – Direttore SS. GG. AA. Tel. 0883666007 - Segreteria Tel/Fax 0883666007 Via Luigi Settembrini, 160 - 76012 - CANOSA DI PUGLIA (BT) - Cod. Fisc. 05635270720

E-mail: [email protected]

Prot. n° 8625/C12 Canosa di Puglia, 27/10/2016

PIANO TRIENNALE DELLA FORMAZIONE

DOCENTI E PERSONALE ATA aa.ss. 2016/2017 – 2017/2018 – 2018/2019

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTO l’atto di indirizzo per il PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA; VISTO il regolamento di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013 n. 80 VISTO il DPR 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica; VISTO il D. L.vo 165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni; VISTO il CCNL comparto scuola 2006/2009 art.66; VISTA la Leggen. 107 del 2015,Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione; VISTA la nota MIURprot. n. 2805 dell’11/12/2015: “Orientamenti per l’elaborazione del PTOF

– Piano di Formazione del Personale – Reti di scuole e collaborazioni esterne”; VISTA la nota MIUR prot. n. 35 del 07/01/2016: “Indicazioni e orientamenti per la definizione

del Piano Triennale per la Formazione del personale; VISTA la nota USR Puglia prot. n. 12585 del 03/08/2016: “Obiettivo Regionale” VISTA la nota MIUR prot. n. 2915 del 15/09/2016: “Prime indicazioni per la progettazione

delle attività di formazione destinate al personale scolastico”; VISTA la ricognizione dei bisogni formativi dei docenti e delle azioni di formazione da

realizzare; CONSIDERATE

le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015 che mirano alla piena attuazione dell’autonomia scolastica, prevedendo a tal fine che le istituzioni scolastiche, con la partecipazione di tutti gli organi di governo, definiscano il Piano Triennale dell’Offerta Formativa per il triennio 2016-17, 2017-18, 2018-19, la cui realizzazione è connessa ad un Piano della Formazione

le priorità nazionali indicate nel Piano Nazionale della Formazione adottato ogni tre anni con Decreto del ministro dell’istruzione, dell’Università e della ricerca;

le risultanze del confronto con gli organi collegiali, con tutto il personale interno alla scuola e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio;

gli interventi formativi avviati e conclusi nell’a.s. 2015/2016

AL FINE DI:

Promuovere l’offerta formativa, dirigendo attività progettuali curriculari ed extracurriculari verso l’affermazione del curricolo per competenze;

Sostenere l’ampliamento e la diffusione dell’innovazione didattico-metodologica;

Favorire il sistema formativo integrato sul territorio mediante la costituzione di reti, partenariati, accordi di programma, protocolli d’intesa;

Potenziare la comunicazione intra ed extrascolastica (sito web, posta elettronica, area riservata, ecc) per migliorare l’azione della scuola sul territorio;

Promuovere azioni funzionali allo sviluppo della cultura della sicurezza

TENUTO CONTO

delle linee guida per gli Istituti Tecnici e Professionali;

del Piano Triennale d’Inclusione;

degli interventi educativo – didattici e delle linee d’indirizzo fornite dal Consiglio d’Istituto nei precedenti anni scolastici;

delle risultanze del processo di autovalutazione dell’istituto esplicitate nel RAV (Rapporto di Autovalutazione) e delle conseguenti priorità e traguardi in esso individuati;

delle proposte formulate dall’assemblea dei genitori, degli alunni, degli stakeholder come da verbale dello 01/10/2015.

ATTESO CHE Il Piano triennale di formazione e aggiornamento del personale docente è

finalizzato all’acquisizione di competenze per l'attuazione di interventi di miglioramento e adeguamento alle nuove esigenze dell’Offerta Formativa Triennale;

Le priorità di formazione che la scuola intende adottare riflettono le Priorità, i Traguardi individuati nel RAV, i relativi Obiettivi di processo e il Piano di Miglioramento;

I nuovi bisogni formativi emersi dal RAV evidenziano la necessità di una formazione centrata sulle competenze: potenziamento, certificazione, valutazione autentica e suoi strumenti, e sulla conoscenza dei processi e delle metodologie necessarie a raggiungere i risultati di potenziamento: didattica laboratoriale e uso sistematico di pratiche innovative, anche basate sulle Nuove Tecnologie, e idonee a promuovere apprendimenti significativi.

propone al Collegio Docenti di organizzare,

sia singolarmente che in Rete con altre scuole, corsi di formazione che concorrono alla formazione sulle tematiche sopra individuate. La misura minima di formazione (in termini di ore) che ciascun docente, a partire dal prossimo anno scolastico 2016/17, dovrà certificare a fine anno,è di almeno 20 ore di formazione annuale, salvo diverse indicazioni fornite dal Piano Nazionale di

Formazione per la realizzazione di attività formative. Oltre alle attività d’Istituto, è prevista la possibilità di svolgere attività individuali di formazione scelte liberamente ma in piena aderenza al RAV, al Piano di Miglioramento e alle necessità formative individuate per questa Istituzione Scolastica. Si riconosce e si incentiverà la libera iniziativa dei docenti, da “ricondurre comunque a una dimensione professionale utile ad arricchire le competenze degli insegnanti e quindi la qualità dell’insegnamento” - nota MIUR prot. n. 35 del 07/01/2016 Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione del personale, la quale

definisce la politica formativa di Istituto e di territorio, fondata sulla dimensione di rete di scuole, e incentrata sui seguenti temi strategici: o competenze digitali e per l’innovazione e per l’innovazione didattica e

metodologica; o competenze linguistiche; o inclusione, disabilità, integrazione, competenze di cittadinanzaglobale; o potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e

alla comprensione, alle competenze logico-argomentative degli studenti e alle competenze matematiche;

o lavalutazione. Un progetto efficace di innovazione strutturale e curricolare del sistema scolastico non si realizza senza i docenti, ovvero senza la loro partecipazione e condivisione. Valorizzare il lavoro docente e l'ambiente scolastico come risorsa per la didattica, significa favorire la comunicazione tra docenti, diffondere la conoscenza di significative pratiche didattiche, con scambio di esperienze e pianificazione dei programmi di intervento per giungere, infine, alla valutazione promozionale del progetto formativo promosso collegialmente. In sostanza, ciò significa trasformare la nostra scuola in Laboratori di Sviluppo Professionale per tutto il personale. Il Piano di Formazione e Aggiornamento rappresenta un supporto utile al raggiungimento di obiettivi trasversali attinenti la qualità delle risorse umane ed è pertanto un’azione tendente a migliorare il clima nell’organizzazione, per creare condizioni favorevoli al raggiungimento degli obiettivi del PTOF oltre che al tentativo di dare corpo ad attività di confronto, di ricerca e sperimentazione previste dall’Autonomia; il Collegio dei Docenti riconosce l’aggiornamento, sia individuale che collegiale, come un aspetto irrinunciabile e qualificante della funzione docente, funzionale alla promozione dell’efficacia del sistema scolastico e della qualità dell’offerta formativa e deve essere inteso come un processo sistematico e progressivo di consolidamento delle competenze; FINALITA’ E OBIETTIVI DEL PIANO

Acquisire conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo e alla facilitazione degli apprendimenti, oltre a riflettere sui vissuti e sulle pratiche didattiche;

Favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità professionale;

Migliorare la comunicazione tra i docenti, aumentando contestualmente conoscenza e stima reciproca;

Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline in vista della loro utilizzazione didattica.

Il Piano di Formazione e Aggiornamento tiene conto delle linee generali indicate annualmente dal MIUR e degli orientamenti strategici della politica di Qualità del ns. Istituto finalizzata al miglioramento continuo e si avvarrà di corsi organizzati dall’ USR, da altri enti territoriali o istituti, delle iniziative progettate dall’Istituto, autonomamente o in rete con altre scuole. Nell’ambitodiciascuncorsopropostosarannoprivilegiatimomentidicorniciteoricheediconfronto, siapratichelaboratoriali,nonchéformediaggregazionepergrandiareedisignificatotematicoaffine. Sono compresi nel piano di formazione annuale dell’Istituto:

- i corsi di formazione organizzati da MIUR e USR per rispondere a specifiche esigenze connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di carattere strutturale o metodologico decisedall’Amministrazione;

- i corsi proposti dal MIUR, Ufficio Scolastico Regionale, Enti e associazioni professionali, accreditati presso il Ministero, coerenti con gli obiettivi sopraenunciati;

- i corsi organizzati dall’Ufficio Scuola della Diocesi di Andria (BT) rivolti ai docenti di Religione;

- i corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istitutoaderisce; - gli interventi formativi, sia in autoaggiornamento sia in presenza di tutor esterni o interni,

autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di Istituto previsti dal PTOF;

- gli interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge(Decreto Legislativo 81/2008).

Per garantire l’efficacia nei processi di crescita professionale e l’efficienza del servizio scolastico offerto, il Collegio favorisce iniziative che fanno ricorso alla formazione on-line e all’autoformazione. Le tematiche saranno inerenti ai bisogni rilevati, in coerenza con le specifiche esigenze dell'Istituzione scolastica e dei docenti.

CORSI DI FORMAZIONE

Nel corso del triennio di riferimento, l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti attività formative che sono qui specificate nei tempi e modalità nella programmazione dettagliata per anno scolastico 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019.

A. Scolastico Attività Formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata

2016/2017 Sicurezza – 2 h Docenti e ATA Formazione obbligatoria, art. 20, comma 2, lett. h D. Lgs. n. 81/2008

2016/2017 Sicurezza – 12 h Docenti e ATA neo trasferiti e non formati

Formazione generale h 8 e Formazione specifica h4 art. 20, comma 2, lett. h D. Lgs. n. 81/2008

2016/2017

Potenziamento delle competenze digitali. (Snodi Formativi)

24 h 1 Animatore digitale Accompagnare l’innovazione digitale

18 h 3 Docenti team digitale Soluzioni per una didattica digitale

18 h 10 Docenti Strategie per una didattica digitale

36 h 2 Ass. Amm.vi Amministrazione digitale

36 h 1 Ass. Tecn. Tecnologie per la scuola digitale

2016/2017

Innovare i processi organizzativi e didattici – 20 h

10 Docenti 10 Personale ATA

Miglioramento della governance della scuola nei servizi e nell’apprendimento continuo

2016/2017

Facilitare l’acquisizione delle competenze di base di Italiano e Matematica – 20 h

20 Docenti

Migliorare il livello di competenze rispetto alle scuole con background socio-economico e culturale simile

2016/2017

Inclusione, disabilità, DSA e BES – 20 h

20 Docenti

Estendere a tutti i docenti le competenze specifiche per l’inclusione dei diversamente abili, DSA e BES.

2016/2017 Corso Inglese Livello B1 – 40 h

10 Docenti

Conseguire competenze finalizzate all’insegnamento con metodologia CLIL

2016/2017 Competenze civiche e di cittadinanza – 10 h

10 Docenti

Prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo

A. Scolastico Attività Formativa Personale coinvolto Priorità strategicacorrelata

2017/2018 Sicurezza – 2 h Docenti e ATA Formazione obbligatoria, art. 20, comma 2, lett. h D. Lgs. n. 81/2008

2017/2018 Sicurezza – 12 h Docenti e ATA neo trasferiti e non formati

Formazione generale h 8 e Formazione specifica h4 art. 20, comma 2, lett. h D. Lgs. n. 81/2008

2017/2018

Le nuove tecnologie digitali nella didattica – 20 h

20 Docenti

Competenze tecniche di base per l’utilizzo in classe degli strumenti digitali Progettazione di una UdA con l’ausilio di strumenti digitali e di risorse Web.

2017/2018 Strategie per una didattica inclusiva – 20 h

20 Docenti

BES e DSA: dalla filosofia dell'accoglienza alla didattica dell'inclusione. Strumenti compensativi e misure dispensative per DSA. Approccio trasversale alle conoscenze. Insegnare a imparare: strategie per apprendere.

2017/2018

Consolidare le competenze di base di Italiano e Matematica – 20 h

20 Docenti Innalzare il livello di competenze rispetto agli esiti delle prove INVALSI

2017/2018

Dalla valutazione alla certificazione delle competenze – 20 h

20 Docenti

I riferimenti normativi per la certificazione delle competenze. Progettazione, attività didattica in classe e valutazione per competenze. Pratiche e strumenti per la valutazione delle competenze.

2017/2018 Corso Inglese Livello B2 – 40 h

10 Docenti

Conseguire competenze finalizzate all’insegnamento con metodologia CLIL

2017/2018

Innovare i processi organizzativi e didattici – 20 h

10 Docenti 10 Personale ATA

Miglioramento della governance della scuola nei servizi e nell’apprendimento continuo

2017/2018

Implemento delle competenze digitali; Potenziamento dell’attività del personale – 20 h

Personale ATA

Migliorare la formazione e i processi di innovazione dell’istituzione scolastica. Incremento sull’utilizzo di contenuti e piattaforme digitali per l’auto formazione.

A. Scolastico Attività Formativa Personale coinvolto Priorità

strategicacorrelata

2018/2019 Sicurezza – 2 h Docenti e ATA Formazione obbligatoria, art. 20, comma 2, lett. h D.Lgs. n. 81/2008

2018/2019 Sicurezza – 12 h Docenti e ATA neo trasferiti e non formati

Formazione generale h 8 e Formazione specifica h4 art. 20, comma 2, lett. h D.Lgs. n. 81/2008

2018/2019

Compiti di realtà: dal sapere scolastico al sapere reale – 20 h

20 Docenti

Maturazione delle competenze e loro utilizzo in situazioni reali

2018/2019 L’apprendimento cooperativo – 10 h

20 Docenti

Arricchire l’attività didattica con esperienze cooperative, stimolanti e inclusive

2018/2019

Costruire una scuola inclusiva: l’index per l’inclusione e il piano annuale per l’inclusività (PAI) – 20 h

20 Docenti

Superare gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione per favorire la realizzazione di ogni studente e per creare comunità solidali.

2018/2019

Innovare i processi organizzativi e didattici – 20 h

10 Docenti 10 Personale ATA

Miglioramento della governance della scuola nei servizi e nell’apprendimento continuo

2018/2019 Corso Inglese Livello C1 – 40 h

10 Docenti

Conseguire competenze finalizzate all’insegnamento con metodologia CLIL

Per ciascuna delle iniziative deliberate, lo Staff di Presidenza (il Dirigente Scolastico, i Collaboratori e le altre Funzioni Strumentali) avrà cura di: mettere a disposizione del personale interessato la programmazione dell’attività

formativa con la definizione degli obiettivi e del percorso logico dei contenuti; coordinare le attività di formazione previste dal piano, in particolare, collaborare con i

direttori di corso affinché vengano definite e organizzate le attività formative (relazioni, lavori di gruppo, laboratorio, data degli incontri e articolazione oraria);

pubblicizzare i programmi predisposti, completi di tutte le indicazioni utili e dei criteri di selezione dei partecipanti, al personale interno e alle altre scuole in rete per la formazione;

acquisire le schede di partecipazione al singolo corso e di predisporre gli elenchi dei partecipanti per le firme dipresenza.

MODALITA’ DI REALIZZAZIONE E VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DELLA FORMAZIONE E DELLA RICADUTA NELL’ATTIVITA’ CURRICULARE

Per ciascuna attività formativa:

il direttore del corso provvederà alla documentazione delle modalità di realizzazione e partecipazione;

i docenti partecipanti ad attività esterne all’Istituto dovranno mettere a disposizione dei colleghi il materiale prodotto o distribuito durante il corso.

Per le iniziative di formazione la verifica di efficacia è costituita dalla realizzazione di materiali inerenti allo specifico o alla dimostrazione del possesso di competenze documentate sul campo. Il D.S. accerta l’avvenuta formazione mediante “Attestato di partecipazione” o “Diploma di competenze acquisite” rilasciato dall’Ente formatore. Si ricorda che la formazione deve essere certificata,cioè erogata da un soggetto accreditato dal MIUR. Tutte le scuole statali e le Università sono automaticamente soggetti accreditati. Tutti gli altri devono riportare in calce agli attestati gli estremi del decreto ministeriale che conferisce loro l’accreditamento. Il presente Piano può essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta in volta proposte a livello nazionale, regionale e provinciale, cui l’Istituto aderisce. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Maddalena TESORO

All.3

REGOLAMENTO VIAGGI E USCITE DIDATTICHE Ai sensi della C.M. n.623 del 2.10.1996 e successive integrazioni. Visto il Piano di Offerta Formativa 2018/2019. Tenuto conto del precedente "Regolamento d’Istituto per visite guidate e viaggi di istruzione".

Art. 1 — PRINCIPI GENERALI Il Consiglio d’Istituto dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale (I.I.S.S.) “Luigi Einaudi” – Canosa di Puglia considera parte integrante e qualificante dell’offerta formativa e momento di

arricchimento culturale e di socializzazione: i viaggi d’istruzione e le visite di integrazione culturale, finalizzati a promuovere negli

studenti una maggiore conoscenza dell’Italia e dei paesi esteri; i viaggi di integrazione del curricolo dell’indirizzo, finalizzati al raccordo tra la scuola e il

mondo del lavoro; le visite guidate a musei, a mostre, a parchi e a riserve naturali; la partecipazione a concorsi e a manifestazioni culturali, di interesse didattico o

professionale; gli scambi con istituzioni scolastiche estere; la partecipazione ad attività sportive, a campionati e a gare provinciali, regionali

enazionali; la partecipazione ad attività teatrali;

Art. 2 — MODALITÀ DI SVOLGIMENTO Conformemente alle esigenze educative e didattiche dell’I.I.S.S. "Luigi Einaudi" – Canosa di Puglia: le classi prime e seconde di ogni indirizzo possono effettuare uscite didattiche e visite

guidate di un giorno in località italianelimitrofe; le classi terze e le classi quarte di ogni indirizzo possono recarsi verso mete italiane per la

durata massima di tre giorni; le classi quinte di ogni indirizzo possono recarsi verso mete italiane ed estere per la

durata massima di cinque giorni feriali; la partecipazione ai viaggi d’istruzione, alle uscite didattiche e alle visite guidate, proposte

dai Consigli di Classe, sono un diritto–dovere per tutti gli studenti i viaggi d’istruzione devono essere effettuati preferibilmente nei mesi di febbraio, marzo e

aprile. Gli scambi con le istituzioni estere devono essere programmati prioritariamente nel rispetto dell’organizzazione oraria dell’istituto. Il Collegio Docenti e il Consiglio di Istituto

concedono eventuali deroghe solo in casi eccezionali e sostenuti da motivazioni serie;

Art. 3 — IL CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di Classe: esamina, all’inizio di ogni anno scolastico, le proposte di attività extrascolastiche

presentate da docenti e studenti e ne verificano la coerenza con gli obiettivi educativi e formativi del Piano Annuale dell’Offerta Formativa(PAOF) e l’effettiva possibilità di svolgimento;

delibera, in accordo con i rappresentanti degli studenti e dei genitori, i viaggi d’istruzione e le uscite didattiche che si intendono realizzare nel corso dell’anno scolastico, ne definisce la durata e il momento di svolgimento;

designa gli insegnanti accompagnatori, compreso un docente supplente; propone, sentiti i rappresentanti degli studenti e dei genitori, la non partecipazione a viaggi

d’istruzione di più giorni di alunni il cui comportamento a scuola non è conforme ai principi

della convivenza civile.

Art. 4 — IL COLLEGIO DEI DOCENTI Il Collegio Docenti: esamina i progetti di viaggi d’istruzione e uscite didattiche e di visite guidate presentati dai Consigli di Classe ed esprime parere favorevole o contrario dopo averne verificata la coerenza con il Piano dell’Offerta Formativa (POF) e con la normativa vigente.

Art. 5 — I DOCENTI ACCOMPAGNATORI I docenti accompagnatori: Gli accompagnatori devono essere docenti della classe o delle classi interessate, in

numero di almeno un accompagnatore ogni quindici studenti. Per ogni visita o viaggio è obbligatorio che il Consiglio di classe proponga un docente accompagnatore di “riserva”, pronto a subentrare in caso di improvviso impedimento dell’accompagnatore “titolare”, o di uno degli accompagnatorititolari.

Per ogni viaggio, è necessario che un docente accompagnatore svolga anche la funzione di responsabile, cioè mantenga i rapporti con l’Istituto durante il viaggio (comunicazione dell’arrivo a destinazione e del regolare svolgimento delle attività

partecipano obbligatoriamente, in qualità di insegnanti di sostegno, al viaggio d’istruzione, all’uscita didattica e alla visita guidata nel caso di adesione da parte di alunni

diversamente abili; devono appartenere al Consiglio della Classe coinvolta nel viaggio d’istruzione, nell’uscita

didattica e nella visita guidata e, solo in caso di impedimento motivato alla partenza di uno o di più docenti designati dai Consigli di Classe, possono essere individuati tra i Consigli di altre Classi, alla condizione di conoscere gli studenti ad essi affidati;

collaborano, in qualità di docenti referenti, con il docente referente incaricato, nel rispetto scrupoloso della proceduraprevista.

È altresì stabilito che: è preferibile che almeno uno degli accompagnatori sia esperto della disciplina

maggiormente coinvolta nel viaggio o uscita di istruzione. Per le uscite a carattere sportivo, è richiesta la presenza di un docente di educazione fisica. Per i viaggi d’istruzione all’estero, è auspicabile che almeno uno degli accompagnatori conosca la lingua del paese visitato o della lingua inglese;

al fine di evitare interruzioni ripetute dell’attività didattica, nel corso dell’anno scolastico i

docenti possono partecipare a un solo viaggio d’istruzione di più giorni, in Italia oall’estero;

per viaggi verso paesi non appartenenti all’Unione Europea, i docenti accompagnatori devono essere in possesso di un passaporto in corso di validità;

i docenti accompagnatori firmano la dichiarazione di assunzione di responsabilità, mediante la quale dichiarano di essere a conoscenza dell’obbligo di sorveglianza di loro competenza;

prima della partenza i docenti accompagnatori richiedono alla Segreteria Didattica il modello per la denuncia di eventuali infortuni;

al ritorno i docenti accompagnatori presentano una relazione dettagliata sull’andamento complessivo del viaggiod’istruzione.

i docenti accompagnatori non devono avere al seguito parenti e conoscenti.

È compito dei docenti organizzatori fornire agli studenti:

istruzioni, accordi chiari e precisi sul programma del viaggio; il materiale necessario per non perdersi (telefono, piante, luoghi di ritrovo,ecc,); informazioni sull’abbigliamento e il materiale da portare.

Art. 6 — LE STUDENTESSE E GLI STUDENTI Le studentesse e gli studenti: sono tenuti a partecipare alle iniziative extracurricolari programmate dai rispettivi Consigli

di Classe nell’ambito del PAOF (Piano Annuale dell’Offerta Formativa). L’autorizzazione allo svolgimento del viaggio d’istruzione, dell’uscita didattica e della visita guidata è concessa se i partecipanti sono almeno pari ai due terzi degli alunni frequentanti della classe. Eventuali deroghe sono di esclusiva competenza del Dirigente Scolastico, sentito il Collegio Docenti. Nelle uscite didattiche connesse con attività sportive e gli scambi culturali,

considerata la composizione particolare dei gruppi di Educazione Fisica (per squadre e non per classi), si deroga dal limite dei due terzi degli alunni partecipanti;

versano un anticipo pari a 50 euro per il viaggio d’istruzione in un paese straniero e a 25 euro per una località italiana, salvo eventuali integrazioni valutate dal Consiglio di Istituto. Al fine di garantire la regolare organizzazione e realizzazione del viaggio d’istruzione, tale

somma intende vincolare, senza possibilità di recesso, coloro che hanno aderito alla proposta didattica. In caso di impedimenti oggettivi, l’anticipo sarà restituito solo se il

recesso motivato viene comunicato prima della richiesta dei preventivi di spesa, da parte della Segreteria Amministrativa.

sono tenuti a mantenere un comportamento corretto durante tutta la durata del viaggio d’istruzione, dell’uscita didattica e della visita guidata e a collaborare in modo propositivo;

esprimono le loro impressioni e i loro giudizi sulle attività svolte attraverso un questionario

di gradimento anonimo.

Art. 7 — REGOLE PER LA SICUREZZA All’importante e indeclinabile necessità di garantire la massima sicurezza, a tutela dell’incolumità dei partecipanti, attengono le seguenti regole: la necessità di evitare spostamenti nelle ore notturne; non è escluso però chi ci possano

essere delle eccezioni, motivate in ragione della prevista durata complessiva dello

spostamento. Pertanto nel caso di viaggi a lunga percorrenza con utilizzo del treno, nave o aereo (ad es. per destinazioni all’estero) può risultare più conveniente applicare il principio esattamente inverso, cioè effettuare il viaggio appunto nelle orenotturne.

La particolare attenzione nella scelta dell’agenzia viaggi (che deve essere in possesso di licenza di categoria A-B) o della ditta di autotrasporti (che deve produrre un’analitica e nutrita documentazione attestante tutti i requisiti prescritti dalla legge in relazione all’automezzo usato) onde verificarne documentalmentel’affidabilità.

La presenza del doppio autista quando l’automezzo sia tenuto in movimento per un periodo superiore alle ore 9 giornaliere; l’obbligo nel caso di autista unico, di riposi non inferiori a 45 minuti ogni quattro ore e mezzo di servizio.

La necessità che tutti i partecipanti siano garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni.

Art. 8 — PROCEDURE PER LA SICUREZZA: Fase organizzativa: è necessario accertarsi di avere il nome e il numero di telefono di un referente sempre

raggiungibile in agenzia e in loco sia in Italia, siaall’estero. In viaggio: i docenti accompagnatori, durante il viaggio, si preoccupinodi: controllare che il pullman sia confortevole e non presenti problemi evidenti (finestrini rotti,

impianto di riscaldamento non funzionante,ecc.) assicurarsi delle sempre buone condizioni psico-fisiche dell’autista e controllare che non

superi i limiti di velocità; richiedere almeno una sosta ogni tre ore di viaggio. in albergo: I docenti accompagnatori sono tenuti a: controllare le camere all’arrivo in albergo, che siano funzionanti e che non ci sia nulla di

rotto omancante. Verificare le vie di fuga e i percorsi di esodo, il piano di evacuazione, i sistemi antincendio,

la pulizia degli ambienti, la mappa della dislocazione delle camere degli alunni. Prendere accordi sugli orari della prima colazione, sveglia,cene. Indicazioni per gli studenti: Preparare un bagaglio comodo ed adeguato alla stagione, alle situazioni climatiche e ai

mezzi di trasporto utilizzati; pur essendo obbligo per l’agenzia l’assistenza sanitaria all’estero, è comunque opportuno

avere con sé copia dell’apposito modulo rilasciato dall’ASL per l’assistenza sanitaria

all’estero, elencando eventuali allergie e farmaci o particolari problemi sanitari; avere sempre con sé il numero di telefono dell’hotel, o dei professori, conoscere il

programma del viaggio e avere pianta della città che sivisita Indicazioni per i docenti: È compito dei docenti accompagnatori controllare:

che la salita e la discesa dai mezzi di trasporto avvenga in modo ordinato che gli alunni non si allontanino mai dal gruppo da soli; che il gruppo, durante gli attraversamenti stradali, rispetti la segnaletica specifica

Art. 9 — LE AGENZIE DI VIAGGIO E I VETTORI Le agenzie di viaggio e i vettori La scelta delle agenzie e dei vettori viene effettuata anche sulla base delle relazioni

presentate dai docenti accompagnatori nel corso dell’ultimo anno scolastico, dalle quali è possibile evincere se le agenzie vincitrici delle precedenti gare d’appalto, hanno dato prova di serietà e professionalità, nel rispetto delle norme che governano la materia dei viaggi d’istruzione;

nel presentazione dell’offerta l’agenzia proponente si impegna all’osservanza del vigente

capitolato sui viaggid’istruzione.

Art. 10 — TRASPARENZA ATTI AMMINISTRATIVI Resta fissata la piena trasparenza di tutti gli atti amministrativi relativi ai viaggi e il diritto degli studenti e delle famiglie di prenderne visione in ogni momento.

Art. 11 — DURATA DEL REGOLAMENTO Il presente Regolamento entra in vigore il giorno della sua approvazione da parte del Consiglio d’Istituto e scade il giorno 31 Agosto 2013. Dopo tale data è prorogato tacitamente fino all’approvazione di un nuovo Regolamento. Per quanto non menzionato nel presente regolamento hanno valore la C.M. n° 291 del 14/10/92, la C.M. N° 36 del 27/01/95, la C.M. n° 623 del 2/10/96, il D.P.R. n° 275/99, ilD.P.R. n° 347/00, e successive integrazioni.

All.4

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “Luigi EINAUDI”

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “Luigi EINAUDI”

Dirigente Scolastico Tel. 0883661496 – Direttore SS. GG. AA. Tel. 0883666007 - Segreteria Tel/Fax 0883666007 Via Luigi Settembrini, 160 - 76012 - CANOSA DI PUGLIA (BT) - Cod. Fisc. 05635270720

E-mail: [email protected]

Piano Annuale per l’Inclusione a.s. 2017/2018 Tutti gli alunni con BES richiedono alla Scuola una capacità di risposta calibrata e specifica che

esige, tra l’altro, competenze psicopedagogiche e didattiche, organizzazione, lavoro di rete interno

ed esterno alle Istituzioni, capacità di analisi, risorse, mediatori, sostegni, tecnologie, spazi, ecc.

L’offerta formativa della Scuola deve prevedere, nella quotidianità delle azioni da compiere, degli

interventi da adottare e dei progetti da realizzare, la possibilità di dare risposte diverse a esigenze

educative differenti. In tal senso, la presenza di alunni disabili o in difficoltà non è un incidente di

percorso, un’emergenza da presidiare, ma un evento per il quale il sistema si riorganizza, avendo

già previsto, al suo interno, forme di flessibilità o adattamenti in grado di rispondere alle varie

richieste educative.

Nel pieno rispetto delle leggi che regolano il diritto allo studio delle persone diversamente abili e/o

con Disturbi Specifici di Apprendimento, il nostro Istituto è in grado di organizzare le attività, in

modo che il corso di studi possa offrire una efficiente e valida occasione di realizzazione personale.

Quando si parla di B.E.S. si intende l’area comprendente:

a) le disabilita certificate – o in fase di certificazione - ai sensi della L104/92

b) i disturbi specifici di apprendimento certificati – o in fase di certificazione – ai sensi della

L.170/2010

c) lo svantaggio sociale e culturale

d) lo svantaggio derivante dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perchè

appartenenti a culture diverse.

e) i disturbi attinenti alla sfera relazionale e alla sfera cognitiva.

I riferimenti normativi in ordine ai B.E.S. sono sostanzialmente i seguenti:

1. DIRETTIVA MINISTERIALE del 27 dicembre 2012;

2. CIRCOLARE MINISTERIALE n.8 del 6 marzo 2013;

3. NOTA prot.1551 del 27 giugno 2013 Piano Annuale per l’Inclusivita;

4. BOZZA DI CIRCOLARE DEL 20 SETTEMBRE 2013 Strumenti di intervento per alunni con

BES.

LA DOCUMENTAZIONE

A. Per gli studenti con disabilità certificata ai sensi della legge quadro 104/92:

la documentazione è raccolta nel FASCICOLO PERSONALE e comprende:

1. La Diagnosi Funzionale

2. Il Profilo Dinamico Funzionale

3. Il Piano Educativo Personalizzato

4. La relazione di fine anno scolastico

5. Altri documenti (relazioni,verbali, verifiche, copia della scheda di valutazione finale….).

Il fascicolo può essere consultato, all’interno dell’edificio scolastico,da tutti gli operatori coinvolti

nel processo educativo. Tutti gli operatori sono tenuti al rispetto della privacy.

B. Per gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)

La documentazione è raccolta nel FASCICOLO PERSONALE e comprende:

1. Diagnosi e relazione clinica del neuropsichiatra, dello psicologo esperto dell’età evolutiva

2. Il Piano Didattico Personalizzato.

C. Per gli studenti in situazione di svantaggio

La documentazione comprende:

1. Un documento accertante il parere di uno specialista in psicologia o neuropsichiatria e della

famiglia in merito all’opportunità di istituire un percorso personalizzato.

2. Piano Didattico Personalizzato.

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

minorati vista 0

minorati udito 0

Psicofisici 25

2. disturbi evolutivi specifici

DSA 12

ADHD/DOP 0

Borderline cognitivo 0

Altro 0

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico 1

Linguistico-culturale 0

Disagio comportamentale/relazionale 0

Altro 0

Totali 38

% su popolazione scolastica 4,7 %

N° PEI redatti dai GLHO 25

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 12

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 1

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di si

piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

si

AEC Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

si

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

si

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

no

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

no

Funzioni strumentali / coordinamento si

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) si

Psicopedagogisti e affini esterni/interni si

Docenti tutor/mentor si

Altro:

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI si

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi

a prevalente tematica

inclusiva si

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI si

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi

a prevalente tematica

inclusiva

si

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI no

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi

a prevalente tematica

inclusiva

si

Altro:

D. Coinvolgimento personale

ATA

Assistenza alunni disabili si

Progetti di inclusione / laboratori

integrati si

Altro:

E. Coinvolgimento famiglie Informazione /formazione su

genitorialità e psicopedagogia dell’età si

evolutiva

Coinvolgimento in progetti di

inclusione si

Coinvolgimento in attività di

promozione della comunità educante si

Altro:

F.Rapporti con servizi

sociosanitari territoriali e

istituzioni deputate alla

sicurezza. Rapporti con CTS /

CTI

Accordi di programma / protocolli di

intesa formalizzati sulla disabilità si

Accordi di programma / protocolli di

intesa formalizzati su disagio e simili no

Procedure condivise di intervento sulla

disabilità si

Procedure condivise di intervento su

disagio e simili si

Progetti territoriali integrati si

Progetti integrati a livello di singola

scuola si

Rapporti con CTS / CTI si

Altro:

G. Rapporti con privato sociale e

volontariato

Progetti territoriali integrati no

Progetti integrati a livello di singola

scuola no

Progetti a livello di reti di scuole no

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-

didattiche / gestione della classe si

Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica inclusiva si

Didattica interculturale / italiano L2 no

Psicologia e psicopatologia dell’età

evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) si

Progetti di formazione su specifiche

disabilità (autismo, ADHD, Dis.

Intellettive, sensoriali…)

si

Altro: Formazione sulla metodologia

ABA si

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e

aggiornamento degli insegnanti x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della

scuola x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della

scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel

partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle

attività educative; x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di

percorsi formativi inclusivi; x

Valorizzazione delle risorse esistenti x

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la x

realizzazione dei progetti di inclusione

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso

nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il

successivo inserimento lavorativo.

x

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di

responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

FUNZIONE STRUMENTALE - Formulazione di criteri condivisi per l’identificazione delle necessità di personalizzazione

dell’insegnamento

- Raccolta e analisi dei PEI e PDP

- Elaborazione del Piano Annuale per l’Inclusione e verifica dei risultati ottenuti

- Consulenza ai colleghi in relazione alle nuove disposizioni di legge e ai nuovi ambiti di ricerca e

di didattica inclusiva

- Coordinamento degli insegnanti di sostegno e degli educatori

-Individuazione degli alunni BES secondo i criteri stabiliti dalla normativa

- Progettazione degli interventi educativo/didattici individualizzati e personalizzati per gli alunni

DSA e BES non certificati

- Predisposizione dei PDP per gli alunni BES

- Condivisione dei PEI e PDP con le famiglie

- Partecipazione ad iniziative di formazione

COLLABORATORI SCOLASTICI: - Assistenza all’igiene personale.

- Assistenza negli spostamenti.

PERSONALE ATA: - Aggiornamento e riordino della documentazione

- Comunicazione delle variazioni relative alla documentazione alla Funzione Strumentale

ASL: - Valutazione, diagnosi, certificazione

- Condivisione PEI

- Incontri di verifica con genitori e docenti .

- Stesura del PDF in collaborazione con la scuola

FAMIGLIA: - Passaggio di informazioni alla scuola

- Partecipazione ad incontri con la scuola ed i servizi del territorio, condivisione del progetto e

collaborazione alla sua realizzazione

AIUTO EDUCATIVO:

- Condivisione dei PEI

- Collaborazione nelle attività didattiche, supporto nello sviluppo e nel consolidamento delle

competenze relazionali e comunicative

- Progettazione di attività per l’acquisizione delle autonomie personali e sociali

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Incontri di formazione su metodologie di intervento didattico in favore degli alunni con BES

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

- Valutazione riferita ai livelli di partenza e ai traguardi programmati

- Valutazione attenta ai contenuti piuttosto che alla forma

- Utilizzo degli strumenti compensativi/misure dispensative anche in fase di verifica

- Predisposizione di prove di verifica di diverse tipologie (scelta multipla, completamento, ecc) e

possibilità di sostituire le prove scritte con prove orali

- Calendarizzazione delle prove di verifica

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Gli insegnanti di sostegno e il personale di aiuto educativo promuovono:

- Attività individualizzate

- Attività con gruppi omogenei di alunni per affinità di bisogni

- Attività con gruppi eterogenei di alunni

- Attività laboratoriali da realizzare con il gruppo classe

La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie

quali l’apprendimento cooperativo, l’attività laboratoriali, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il

tutoring, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi

specifici.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai

diversi servizi esistenti

Coinvolgimento delle seguenti figure/Enti per il supporto degli alunni BES:

- Supporto Educativo Provinciale

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che

riguardano l’organizzazione delle attività educative

Adesione delle famiglie al Patto di Corresponsabilità scuola-famiglia: promozione di una forte

alleanza educativa scuola/famiglia

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi

inclusivi;

-Elaborazione di un PEI, nel caso di alunni con disabilità, o di un PDP a partire dallo strumento

della check list degli apprendimenti

- Costruzione di un percorso finalizzato a costruire un progetto di vita attraverso le seguenti azioni:

rispondere ai bisogni individuali, monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni,

favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità, potenziare le

abilità, individuare stili cognitivi e di apprendimento, rispondere ai bisogni espressi da stili

cognitivi e di apprendimento diversi

- Incremento nella didattica di esperienze di tutoring, di gruppi cooperativi, di attività laboratoriali

e su problemi reali.

Valorizzazione delle risorse esistenti

- Realizzazione di un archivio del materiale educativo-didattico presente

- Implemento dell’uso delle LIM

- Presenza di risorse strutturali come aule-laboratorio

- Disponibilità di tablets

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti

di inclusione

L’eterogeneità dei soggetti con BES e la varietà delle relative proposte progettuali e metodologiche

ad essi indirizzate, necessitano di risorse aggiuntive non completamente presenti nella scuola.

L’Istituto necessita di:

- finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da ottimizzare gli

interventi di ricaduta su tutti gli alunni

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico,

la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

- Colloqui tra docenti dei due ordini di scuola per la continuità educativa

- Orientamento, per dotare l’alunno di competenze che gli permettano di fare scelte consapevoli, a

partire dalle proprie capacità e abilità

- Attuazione di attività di prevenzione del bullismo

Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 14/06/2018

All. 5 PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE (PRIMO BIENNIO) PER

TUTTI GLI INDIRIZZI DI STUDIO.

Settore: Economico. Indirizzo: Ammistrazione Finanza e Marketing, art. Sistemi informativi aziendali.

PROFILO D'USCITA DEL 1° BIENNIO

Competenze d'uscita del biennio rilevate dal docuemnto tecnico del decreto DM 139-22 agosto 2007 con aggiunta delle competenze tecnico-professionali derivate dalla riconduzione al biennio delle competenze tecnico professionali del profilo d'uscita

L

M G

S C P

CD

ASSE Linguistico Coordinatore

CD

ASSE Matematico Coordinatore

CD ASSE Storico-sociale Coordinatore

CD

ASSE Scientifico-tecnologico Coordinatore

CD

Competenze di Cittadinanza

CD

ASSE Tecnico-professionale

(competenze di indirizzo)

L1

Padronanza della lingua italiana: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l'interazione comunicativa verbale in vari contesti

M1

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

G1

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.

S1

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

C1

Imparare ad imparare. Abilità: Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

P1

Utilizzare software applicativo nelle sue funzioni avanzate (Word, Excel, Power Point), internet e servizi di rete (posta elettronica, motori di ricerca)

L2

Padronanza della lingua italiana: Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo

M2

Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.

G2

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

S2

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legatialle trasformazioni di energia apartire dall’esperienza

C2

Progettare. Abilità: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

P2

Individuare il “problema economico” nella complessità delle sue relazioni e nella diversità delle sue soluzioni

L3

Padronanza della lingua italiana: Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

M3

Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

G3

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

S3

Essere consapevole delle potenzialitàdelle tecnologie rispetto al contestoculturale e sociale i cui vengono applicate

C3

Comunicare. 1 Abilità: Comprendere i messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) 2 Abilità:

P3

Riconoscere nel tessuto economico di appartenenza (e non) variabili inerenti alle dinamiche e al funzionamento del mercato

Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d'animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali)

L4

Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi

M4

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

C4

Collaborare e partecipare. Abilità:Interagire in gruppo, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all'apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri

P4

Raccogliere dati attraverso l'osservazione diretta ed indiretta dei fenomeni economici

L5

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico

C5

Agire in modo autonomo e resposabile. Abilità: Sapersi inserire in modo attivo e consaopevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscento al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

P5

Costruire ed interpretare grafici inerenti i risultati dell'attività economica

L6

Utilizzare e produrre testi multimediali

C6

Risolvere problemi. Abilità: Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

P6

Utilizzare codici e sottocodici riferibili a registri comunicativi scritti ed orali in lingua madre e straniera con riferimento al QCER (B1-B2)

C7

Individuare colegamenti e relazioni. Abilità:Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.nze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

C8

Acquisire ed interpretare l'informazione. Abilità: Acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

ISTITUTO TECNICO Settore: TECNOLOGICO . Indirizzo: Chimica, Materiali e Biotecnologie

PROFILO D'USCITA DEL 1° BIENNIO

Competenze d'uscita del biennio rilevate dal docuemnto tecnico del decreto DM 139-22 agosto 2007 con aggiunta delle competenze tecnico-professionali derivate dalla riconduzione al biennio delle competenze tecnico professionali del profilo d'uscita

L

M G

S C P

CD

ASSE Linguistico

CD

ASSE Matematico

CD

ASSE Storico-sociale

CD

ASSE Scientifico-tecnologico

CD Competenze di

Cittadinanza CD

ASSE Tecnico-

professionale (competenze di

indirizzo) Chimica,

Materiali e Biotecnologie

L1

Padronanza della lingua italiana: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l'interazione comunicativa verbale in vari contesti

M1

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

G1

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.

S1

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

C1

Imparare ad imparare. Abilità: Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

P1

Comprendere il ruolo essenziale della chimica e biologia quale strumento autonomo d’intervento sui materiali, l’energia e l’ambiente

L2

Padronanza della lingua italiana: Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo

M2

Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.

G2

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

S2

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

C2

Progettare. Abilità: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

P2

Misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche utilizzando la strumentazione di laboratorio

L3

Padronanza della lingua italiana: Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

M3

Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

G3

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

S3

Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale i cui vengono applicate

C3

Comunicare. 1 Abilità: Comprendere i messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) 2 Abilità: Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d'animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali)

P3

Essere in grado di redigere relazioni e documentare le procedure adottate durante le misurazioni

L4

Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi

M4

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

C4

Collaborare e partecipare. Abilità:Interagire in gruppo, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all'apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

P4

P4. Possedere conoscenze di base su proprietà, composizione, struttura e trasformazioni della materia

L5

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico

C5

Agire in modo autonomo e resposabile. Abilità: Sapersi inserire in modo attivo e consaopevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

P5

P5. Saper scegliere e usare semplici apparecchiature di base, saper prelevare e manipolare prodotti chimici e biologici di uso comune osservando scrupolosamente le norme di sicurezza previste

L6

Utilizzare e produrre testi multimediali

C6

Risolvere problemi. Abilità: Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

P6

Utilizzare i principali programmi applicativi; comunicare con strumenti informatici; analizzare, elaborare e rappresentare informazioni.

C7

Individuare collegamenti e relazioni. Abilità:Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.nze, cause ed effetti e la loro natura

probabilistica.

C8

Acquisire ed interpretare l'informazione. Abilità: Acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

Settore: Servizi. Indirizzo: enogastronomia e ospitalità alberghiera

Competenze in uscita del primo biennio rilevate dal documento tecnico del DM 139-22 agosto 2007 con aggiunta delle competenze tecnico-professionali del profilo d'uscita.

L

M G

S C

P

CD

ASSE Linguistico Coordinatore

Prof.ssa Di Stasi Lucia

CD

ASSE Matematico

Coordinatore Prof Gennaro

Catalano

CD ASSE Storico-sociale Coordinatore Prof Alfonso Di Donato

CD ASSE Scientifico-

tecnologico Coordinatore Prof Francesco Balestrucci

CD Competenze di

Cittadinanza CD

Competenze professionali in uscita

(ACCOGLIENZA TURISTICA-ENOGASTRONOMIA-SALA E VENDITA)

L1

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed

argomentativi indispensabili

per gestire l'interazione comunicativa verbale in vari

contesti.(ITALIANO-SALA)

M1

Utilizzare le tecniche e le

procedure del calcolo

aritmetico ed algebrico,

rappresentandole anche sotto forma grafica

G1

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi

storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto

fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e

culturali.(STORIA-GEOGRAFIA GENERALE

ED ECONOMICA-CUCINA)

S1

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni

appartenenti alla realtà naturale e artificiale e

riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema

e di complessità. (ALIMENTAZIONE-

BIOLOGIA-CHIMICA-FISICA-GEOGRAFIA

GENERALE ED ENOGASTRONOMICA)

C1

Imparare ad imparare. Abilità: Organizzare il proprio

apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie

fonti e varie modalità di informazione e di formazione

(formale, non formale ed informale), anche in funzione

dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

P1 Agire nel sistema di qualità relativo alla

filiera produttiva di interesse

L2

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. (ITALIANO)

M2

Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.

G2

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. (DIRITTO-STORIA)

S2

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legatialle trasformazioni di energia apartire dall’esperienza. (ALIMENTAZIONE-BIOLOGIA-CHIMICA-FISICA)

C2

Progettare.Abilità: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

P2

Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di

servizi e prodotti enogastonomici, ristorativi e di

accoglienza turistico-alberghiera.

L3

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. (ITALIANO-INGLESE-FRANCESE)

M3

Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

G3

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.(DIRITTO-CUCINA-SALA)

S3

Essere consapevole delle potenzialitàdelle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale i cui vengono applicate(Scienze biologiche)

C3

Comunicare. 1 Abilità: Comprendere i messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) 2 Abilità: Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d'animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali)

P3

Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e

relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi.

L4

Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi.(FRANCESE-INGLESE)

M4

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

C4

Collaborare e partecipare. Abilità:Interagire in gruppo, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all'apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri

P4

Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali

individuando le nuove tendenze di filiera

L5

utilizzare gli strumenti

fondamentali per una fruizione

consapevole del patrimonio artistico e

letterario.(ITALIANO-

RICEVIMENTO)

C5

Agire in modo autonomo e resposabile. Abilità:Sapersi inserire in modo attivo e consaopevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscento al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

P5 Applicare le normative vigenti, nazionali e

internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.

L6

Utilizzare e produrre testi multimediali.(SALA-RICEVIMENTO)

C6

Risolvere problemi. Abilità:Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

P6

Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per

ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al

contesto.

C7

Individuare colegamenti e relazioni. Abilità:Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.nze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

C8

Acquisire ed interpretare l'informazione.Abilità: Acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

PECUP Settore: Servizi. Indirizzo: Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale. Art. esperto delle pratiche ecosostenibili nell a gestione e valorizzazione delle attività agricole e agrituristiche del territorio.

PROFILO D'USCITA DEL 1° BIENNIO

Competenze d'uscita del biennio rilevate dal docuemnto tecnico del decreto DM 139-22 agosto 2007 con aggiunta delle competenze tecnico-professionali derivate dalla riconduzione al biennio delle competenze tecnico professionali del profilo d'uscita

L M G S C P

CD ASSE Linguistico Coordinatore Prof.ssa Distasi Lucia

CD ASSE Matematico Coordinatore Prof Gennaro Catalano

CD ASSE Storico-sociale Coordinatore Prof Alfonso Di Donato

CD ASSE Scientifico-tecnologico Coordinatore Prof.Francesco Balestrucci

CD Competenze di Cittadinanza

CD ASSE Tecnico-professionale/Qualifica: "Operatore della trasformazione agroalimentare" (competenze di indirizzo)

L1 Padronanza della lingua italiana: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l'interazione comunicativa verbale in vari contesti

M1 Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

G1 Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.

S1 Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

C1 Imparare ad imparare. Abilità: Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

P1 Riconoscere i principali gruppi di piante e le relazioni tra esse e gli altri fattori ambientali (I e II anno)

L2

Padronanza della lingua italiana: Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo

M2

Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.

G2

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

S2

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legatialle trasformazioni di energia apartire dall’esperienza

C2

Progettare.Abilità: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

P2

Interpretare e misurare i parametri ambientali e climatici (I anno)

L3

Padronanza della lingua italiana: Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

M3 Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

G3

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

S3

Essere consapevole delle potenzialitàdelle tecnologie rispetto al contestoculturale e sociale i cui vengono applicate

C3

Comunicare. 1 Abilità: Comprendere i messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) 2 Abilità: Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d'animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali)

P3

Analizzare le caratteristiche fisiche e chimiche del suolo (II anno)

L4 Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi

M4 Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

C4 Collaborare e partecipare. Abilità:Interagire in gruppo, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all'apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri

P4 Riconoscere il ruolo dei cicli della materia sulla fertilità dei suoli (II anno)

L5

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico

C5

Agire in modo autonomo e resposabile. Abilità:Sapersi inserire in modo attivo e consaopevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni

P5

Misurare, identificare e interpretare le superfici (I e II anno)

riconoscento al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

L6 Utilizzare e produrre testi multimediali

C6

Risolvere problemi. Abilità:Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

Q1

Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e/o della documentazione di appoggio (schemi, disegni, procedure, distinte materiali, ecc.) e del sistema di relazioni.

C7

Individuare colegamenti e relazioni. Abilità:Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.nze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

Q4

Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali.

C8

Acquisire ed interpretare l'informazione.Abilità: Acquisire ed interpretare criticamente

Q5

Operare secondo i criteri di qualità stabiliti per le specifiche operazioni di trasformazione sulla base degli standard prefissati di processo.

l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (I BIENNIO)

“E’ importante superare il concetto di disciplina fine a se stessa; considerare i saperi settoriali punti di vista che spiegano insieme una realtà complessa e varia che va affrontata con strumenti diversi. Le “competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; sono descritte in termini di responsabilità eautonomia”. Con riferimento alle competenze-chiave di cittadinanza citate nel documento tecnico, le discipline vengono ricomprese in quattro assi culturali, dove esse sono raggruppate per affinità epistemologica e per comunanza di linguaggi: 1. imparare adimparare; 2. progettare; 3. comunicare;

4. collaborare epartecipare; 5. agire in modo autonomo eresponsabile; 6. risolvere problemi; 7. individuare collegamenti erelazioni 8. acquisire e interpretarel’informazione.

1.Asse dei linguaggi 2.Asse matematico 3.Asse scientifico- tecnologico 4.Asse storico-sociale

Al completamento dell’obbligo di istruzione, viene rilasciato allo studente un certificato delle “competenze di base” acquisite per ciascun asse, descritte secondo tre livelli: base, intermedio e avanzato.

All. 6 PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE (SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO)

Settore: Economico. Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing,

PROFILO D'USCITA DEL 2° BIENNIO E 5° ANNO articolazione AFM

Competenze d'uscita del secondo biennio e quinto anno rilevate dalla Direttiva n.4 del 16/1/2012 - ex art. 8 comma 6 del D.P.R. 15/3/2010, n. 88

L M G P

CD ASSE Linguistico CD ASSE Matematico CD ASSE Storico-sociale CD ASSE

Tecnico-professionale

L1

individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working piu appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento;

M1

utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative

G1

correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

P1

riconoscere e interpretare: - le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto; - i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un’azienda; - i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse

L2

· redigere relazioni tecniche e documentare le attivita individuali e di gruppo relative a situazioni professionali;

M2

utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni;

G2

stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;

P2 individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali

L3

utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.

M3 · utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;

P3 interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese.

L4

padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria, per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER)

P4 riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date

L 5 Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici tecnologici.

P5 individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane

L6

P6 5 ANNO SIA gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata

P7 5 ANNO applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati

P8 inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato

P9 orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose

P10 utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti

P11

5 ANNO AFM analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa

P12 5 ANNO identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti

Settore: Economico. Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing, PROFILO D'USCITA DEL 2° BIENNIO E 5° ANNO articolazione SIA

Competenze d'uscita del secondo biennio e quinto anno rilevate dalla Direttiva n.4 del 16/1/2012 - ex art. 8 comma 6 del D.P.R. 15/3/2010, n. 88

L M G P

CD ASSE Linguistico CD ASSE Matematico CD ASSE Storico-sociale CD ASSE

Tecnico-professionale (competenze di indirizzo)

L1

individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working piu appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento;

M1

utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative

G1

correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

P1

riconoscere e interpretare: - le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto; - i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un’azienda; - i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse

L2 · redigere relazioni tecniche e documentare le attivita individuali e di gruppo relative a situazioni professionali;

M2

utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni;

G2

riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

P2 individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali

L3

utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.

M3 · utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;

G3

analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio

P3 interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese.

L4

padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria, per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER)

G4

sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale

P4 riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date

P5 individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane

P6 gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata

P7

5 ANNO applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati

P8

inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato

P9 orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose

P10

utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti

P11

5 ANNO AFM analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa

P12 5 ANNO identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti

P13 5 ANNO utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.

I.I.S.S. "Luigi EINAUDI" - Canosa di Puglia

PROFILO D'USCITA DEL 2° BIENNIO e 5° ANNO Settore: Tecnologico. Indirizzo: Chimica, Materiali e Biotecnologie. Articolazione: Biotecnologie Ambientali

Competenze d'uscita del secondo biennio e quinto anno rilevate dalla Direttiva n.4 del 16/1/2012 - ex art. 8 comma 6 del D.P.R. 15/3/2010, n. 88

L M G S P

CD Area Linguistica CD Area Matematica CD Area Storico-sociale CD Area Scientifico-tecnologica CD AREA

Tecnico-professionale

L1

Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.

M1

Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.

G1

Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

S1

Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.

P1

Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate. (IV e V anno)

L2

Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.

M2

Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

G2

Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

S2

Riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono.

P2 Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali. (IV e V anno)

L3

Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete

M3 Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.

G3

Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.

S3

Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

P3

Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni. (IV e V anno)

L4

Padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER)

M4

Utilizzare e valorizzare, in modo argomentato, il tessuto concettuale e i fondamentali strumenti della matematica per comprendere la realtà ed operare nel campo delle scienze applicate. (IV anno)

S4 Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. (V anno)

P4 Elelaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio. (IV e V anno)

5

Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.

P5

Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza.

P6

Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. ( IV e V anno)

P7

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate. (IV e V anno)

P8

Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e biotecnologici. (V anno)

PECUP Settore: Servizi. Indirizzo: Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale.

Qualifica: Operatore della Trasformazione agroalimentare

PROFILO D'USCITA TRIENNIO (2° BIENNIO CON QUALIFICA PROFESSIONALE A FINE TERZO ANNO E QUINTO ANNO)

Competenze d'uscita della qualifica professionale, II biennio e quinto anno rilevate dall'Accordo stato regioni del 27/07/2011 e dalle linee guida pubblicate con direttiva n° 5 del 16/01/2012, completate con le competenze di cittadinanza

Competenze insegnamenti comuni area generale Competenze di Indirizzo

CD

Asse Linguistico - Comunicativo

CD

Asse Matematico - Scientifico

CD

Asse Storico-sociale

CD

Competenze tecnico professionale qualifica

triennale: Operatore della trasformazione agroalimentare

CD Competenze di Indirizzo a fine

quinquennio

Ag7 (L7)

Ag profilo uscita-utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative dei vari contesti (sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici): utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete

Ag10 (M5)

utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative

Ag5 (G4)

riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo

Q1

Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e/o della documentazione di appoggio (schemi, disegni, procedure, distinte materiali,ecc) e del sistema di relazioni

I1

definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agroproduttive di una zona attraverso l’utilizzazione di carte tematiche (Agronomia, Valorizz. Attività produttive,

Ag8 (L8)

padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria, per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER) Ag11

(M6)

Ag Profilo Uscita: applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti: utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni

Ag16 (G 5 /M9)

Ag profilo uscita: stabilire collegamenti fra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro: correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento (Storia, Matematica, Biologia, Tecniche di allev. , Sociologia

rurale,

Q2

Approntare strumenti, attrezzature e macchinari necessari alle diverse fasi di lavorazioni e sulla base della tipologia dei materiali da impiegare delle indicazioni /procedure previste, del risultato atteso.

I2

collaborare nella realizzazione di carte d’uso del territorio ( Agronomia, Valorizz. Attività produttive,

Ag18 (L9)

redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali (Italiano, Inglese)

Ag13 (M8)

utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare

Q3

Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchinari, curando le attività di manutenzione ordinaria. I3

assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione (Biologia, Chimica appl. , Tecniche di all. , Economia, Sociologia rurale,

Ag 19 (L10)

individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento (Italiano, Inglese)

Q4

Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali.

I4

interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi (Tecniche di all., Agronomia, Economia, Valorizz. Attività produttive, Sociologia rurale,

Ag 9

Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo (Scienze motorie e sportive)

Q5

Operare secondo i criteri di qualità stabiliti per le specifiche operazioni di trasformazione sulla base degli standard prefissati di processo.

I5

organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità (Biologia, Chimica apl. ,Tecniche di all. , Economia, Valorizz. Attività produttive,

Q6

Eseguire attività di approviggionamento, stoccaggio e conservazione delle materie prime e semilavorati, applicando i profili normativi di igiene.

I6

prevedere ed organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse forme di marketing (Economia, valorizz. Attività produttive, Sociologia rurale,

Q7

Eseguire operazioni di trasformazione, confezionamento, conservazione e stoccaggio dei prodotti, applicando i profili normativi di igiene

I7

operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle situazioni di rischio (Biologia, Chimica appl. , Agronomia, valorizz. Attività produttive,

I8

operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazioni di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico (Agronomia, Economia, valorizz. Attività produttive, Sociologia rurale,

I9

prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni delle aree protette, di parchi e giardini (tecniche di allev. , Agronomia,

I10

collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica ( Economia, Valorizz. attività produttive, Sociologia rurale,

Ag14

analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio (Chimica appl. ,

Ag15

utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi ( Agronomia, Economia,

TRASVERSALI

Ag12 (M7)

utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati; (Matematica, Chimica appl.,

Ag12

utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati (Matematica, Biologia, Chimica appl. ,

Ag16 (G 5 /M9)

Ag profilo uscita: stabilire collegamenti fra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro: correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento

Ag16 (G 5 /M9)

Ag profilo uscita: stabilire collegamenti fra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro: correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli

Ag16 (G 5 /M9)

Ag profilo uscita: stabilire collegamenti fra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro: correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento (Storia, Matematica, Biologia,

(Storia, Matematica, Biologia, Tecniche di allev. , Sociologia rurale,

specifici campi professionali di riferimento (Storia, Matematica, Biologia, Tecniche di allev. , Sociologia rurale,

Tecniche di allev. , Sociologia rurale,

Qu

alifica - Q8

Comunicare in lingua Italiana, in contesti personali, professionali e di vita

Q9

Padroneggiare concetti matematici e scientifici fondamentali, semplici procedure di calcolo e di analisi per descrivere e interpretare sistemi, processi, fenomeni e per risolvere situazioni problematiche di vario tipo legate al proprio contesto di vita quotidiano e professionale

Q10

Identificare la cultura distintiva, il sistema di regole e le opportunità del proprio contesto lavorativo, nella loro dimensione evolutiva e in rapporto alla sfera dei diritti, dei bisogni e dei doveri

Codici

Legenda competenze: Ag Area generale

Q Qualifica professionale alla fine del I° anno del II° biennio

I Area indirizzo quinquennale

P Professionalizzanti

Trasversali: già previste per più discipline

PECUP Settore: Servizi. Indirizzo: Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale. (SERALE)

Qualifica: OPERATORE AGRICOLO

PROFILO D'USCITA TRIENNIO (2° BIENNIO CON QUALIFICA PROFESSIONALE A FINE TERZO ANNO E QUINTO ANNO)

Competenze d'uscita della qualifica professionale, II biennio e quinto anno rilevate dall'Accordo stato regioni del 27/07/2011 e dalle l inee guida pubblicate con direttiva n° 5 del 16/01/2012, completate con le competenze di cittadinanza

Competenze insegnamenti comuni area generale Competenze di Indirizzo

CD Asse Linguistico - Comunicativo

CD Asse Matematico - Scientifico

CD

Asse Storico-sociale

CD

Competenze tecnico professionale qualifica triennale: Operatore

agricolo

CD

Competenze professionali

(competenze di indirizzo)

CD Competenze di Indirizzo a fine

quinquennio

Ag7 (L7)

utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete

Ag10 (M5)

utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative

Ag5 (G4)

riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo

Q1

Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del sistema di relazioni, ottimizzando i processi lavorativi e l'uso dei mezzi di produzione

P1

gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive: agro-ambientale, agroindustriale, agri-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei sistema di qualità

I1

definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agroproduttive di una zona attraverso l’utilizzazione di carte tematiche

Ag8 (L8)

padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria, per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER)

Ag11 (M6)

utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni

Q2

Predisporre e avere cura degli spazi di lavoro in generale, al fine di contrastare affaticamento e malattie professionali.

P2

individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie I2

collaborare nella realizzazione di carte d’uso del territorio

Ag18 (L9)

redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali Ag13

(M7)

utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare

Q3

Collaborare nella scelta dell’indirizzo produttivo e nella gestione dell’azienda.

P3

utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di sviluppo, e ai processi di produzione e trasformazione

I3

assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione

Ag 19 (L10)

individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento

Q4

Collaborare nella redazione e archiviazione di documenti fiscali e amministrativi specifici del settore.

P4

assistere singoli produttori e strutture associative nell’elaborazione di piani e progetti concernenti lo sviluppo rurale

I4

interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi

Q5

Pianificare l’impiego, approntare e utilizzare in autonomia e sicurezza macchine, attrezzi, impianti e strutture nei vari processi di produzione di natura zootecnica, agricola, flori-colturale, forestale.

P5

organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari e agroindustriali;

I5

organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità

Q6

Effettuare la cura, la pulizia e la manutenzione di macchine, attrezzi, impianti e strutture, nonché l'alloggiamento delle macchine e degli attrezzi.

P6

rapportarsi agli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere di riordino fondiario, miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche

I6

prevedere ed organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse forme di marketing

Q7

Effettuare trasformazioni agro-industriali e alimentari di prodotti primari dell’azienda, adattando le tecniche alle diverse circostanze.

P7

gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di strutture a difesa delle zone a rischio

I7

operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle situazioni di rischio

Q8

Eseguire il confezionamento e la conservazione dei prodotti.

P8

recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici

I8

operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazioni di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico

Q9

Eseguire lo stoccaggio e la vendita dei prodotti.

P9

intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell’agriturismo, anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici

I9

prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni delle aree protette, di parchi e giardini

P10

gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e ricreative

I10

collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica

Ag14

analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio

Ag15

utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi

TRASVERSALI

Ag12 (M8)

utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati;

Ag12

utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati

Ag16 (M9)

correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento

Ag16 (G5)

correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento

Ag16

correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento

Qu

alifica - Q1

0

Comunicare in lingua Italiana, in contesti personali, professionali e di vita

Q11

Padroneggiare concetti matematici e scientifici fondamentali, semplici procedure di calcolo e di analisi per descrivere e interpretare sistemi, processi, fenomeni e per risolvere situazioni problematiche di vario tipo legate al proprio contesto di vita quotidiano e professionale

Q12

Identificare la cultura distintiva, il sistema di regole e le opportunità del proprio contesto lavorativo, nella loro dimensione evolutiva e in rapporto alla sfera dei diritti, dei bisogni e dei doveri

Codici

Legenda competenze: Ag Area generale

Q Qualifica professionale alla fine del I° anno del II° biennio

I Area indirizzo quinquennale

P Professionalizzanti

Trasversali: già previste per più discipline

PROFILO DI USCITA DEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO Settore: Servizi Indirizzo: Enogastronomia e Ospitalità alberghiera Articolazione - Servizi di ENOGASTRONOMIA

Competenze d'uscita del secondo biennio e del quinto anno rilevate dal docuemnto tecnico del D.P.R. 15 marzo 2010, n.87, articolo 8, comma 6 con aggiunta delle competenze tecnico-professionali derivate dalle Linee Guida per il Triennio negli Istituti Professionali e del profilo d'uscita

Competenze insegnamenti comuni area generale Competenze di Indirizzo professionalizzanti

Co

mp

eten

za

AREA Linguistica

Co

mp

eten

za

AREA Matematica

Co

mp

eten

za

AREA Storico-sociale

Co

mp

eten

za

Competenze del triennio di qualifica,operatore della ristorazione, indirizzo: PREPARAZIONE

PASTI

Co

mp

eten

za

(Competenze di indirizzo in uscita a fine quinquennio)

L7

Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini dell’apprendimento permanente: individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. (ITALIANO-INGLESE-FRANCESE)

M5

Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative

G4

Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. (STORIA-SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE-CUCINA-MATEMATICA)

QS

Realizzare la preparazione di piatti semplici, secondo gli standard di qualità definiti e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti.(CUCINA)

P1

Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi (FRANCESE-DIRITTO-CUCINA-INGLESE-SALA)

L8

Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.(ITALIANO-INGLESE-DIRITTO-FRANCESE)

M6

Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti: utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni

G5

Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro: riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. (STORIA-ALIMENTAZIONE)

Q1

Definire e pianificare le fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del sistema di relazioni.(COMP.CARATTERIZZANTI LA FIGURA)

P2

Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera (CUCINA-FRANCESE-ALIMENTAZIONE-SALA-INGLESE)

L9

Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. (ITALIANO)

M7

Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati

.

Q2

Approntare strumenti, attrezzature e macchine necessari alle diverse fasi di attività sulla base delle procedure previste e del risultato atteso.(COMP.CARATTERIZZANTI LA FIGURA)

P3

Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto: agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.(ALIMENTAZIONE)

L10

Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria, per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER). (INGLESE-FRANCESE)

M8

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare (DIRITTO-SALA-MATEMATICA)

Q3

Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchine, curando le attività di manutenzione ordinaria.(COMP.CARATTERIZZANTI LA FIGURA)

P4

Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza alimentare, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.(ALIMENTAZIONE-DIRITTO-CUCINA)

Q4

Predisporre e curare gli spazi di lavoro, eseguendo le operazioni di pulizia, al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali. (COMP.CARATTERIZZANTI LA FIGURA)

P5

Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico.(ALIMENTAZIONE-SALA-CUCINA)

Q5

Effettuare le operazioni di preparazione per la conservazione e lo stoccaggio di materie prime e semilavorati alimentari in conformità alle norme igienici-sanitarie.(COMP.CARATTERIZZANTI LA FIGURA)

P6

Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.(CUCINA-SALA-SCIENZA E CULTURA DEGLI ALIMENTI)

Q6

Scegliere e preparare le materie prime e i semilavorati secondo gli standard di qualità definiti e nel rispetto delle norme igienico-sanitaqrie vigenti.(COMP.CARATTERIZZANTI LA FIGURA)

P7

Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastonomici ,ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.(DIRITTO-CUCINA)

P8

Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.(DIRITTO-CUCINA-SALA)

P9

Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.(SALA)

* LE CASELLE EVIDENZIATE IN GIALLO SONO RIFERITE ALLE COMPETENZE DI CERTIFICAZIONE IN USCITA EUROPASS (QUINTO ANNO)

PROFILO DI USCITA DEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO Settore: Servizi ARTICOLAZIONE: Enogastronomia - OPZIONE : Prodotti dolciari, artigianali e industriali.

Competenze d'uscita del secondo biennio e del quinto anno rilevate dal documento tecnico del D.P.R. 15 marzo 2010, n.87, articolo 8, comma 6 con aggiunta delle competenze tecnico-professionali derivate dalle Linee Guida per il Triennio negli Istituti Professionali e del profilo d'uscita

Competenze insegnamenti comuni area generale Competenze di Indirizzo professionalizzanti

Co

mp

eten

za

AREA Linguistica

Co

mp

eten

za

AREA Matematica

Co

mp

eten

za

AREA Storico-sociale

Co

mp

eten

za

Competenze del triennio di qualifica,operatore della ristorazione, indirizzo: PREPARAZIONE

PASTI

Co

mp

eten

za

(Competenze di indirizzo in uscita

alla fine del quinquennio)

L7

Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini dell’apprendimento permanente: individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. (ITALIANO-INGLESE-FRANCESE)

M5

Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative

G4

Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. (STORIA-MATEMATICA)

QS

Realizzare la preparazione di piatti semplici, secondo gli standard di qualità definiti e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti.(CUCINA)

P1

Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali delle produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno individuando le nuove tendenze di filiera (PASTICCERIA-FRANCESE-INGLESE-SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE, ANALISI E CONTROLLI MICROBIOLOGICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI-DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE)

L8

Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.(ITALIANO-INGLESE-FRANCESE-SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE,ANALISI E CONTROLLI MIC.DEGLI ALIMENTI-ANALISI E CONTROLLI CHIMICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI-DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE)

M6

Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni

G5

Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro:riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. (STORIA-ALIMENTAZIONE)

Q1

Definire e pianificare le fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del sistema di relazioni.(COMP.CARATTERIZZANTI LA FIGURA)

P2

Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva delle produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno.(SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE,ANALISI E CONTROLLI MICROBIOLOGICI DEGLI ALIMENTI-ANALISI E CONTR.CHIMICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI-TOGPP)

L9

Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici: utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. (ITALIANO)

M7

Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati

.

Q2

Approntare strumenti, attrezzature e macchine necessari alle diverse fasi di attività sulla base delle procedure previste e del risultato atteso.(COMP.CARATTERIZZANTI LA FIGURA)

P3

Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza alimentare, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.(SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE,ANALISI E CONTR.MICROBIOLOGICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI-ANALISI E CONTROLLI CHIMICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI-DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE-PASTICCERIA-TOGPP)

L10

Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria, per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER). (INGLESE-FRANCESE)

M8

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare

Q3

Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchine, curando le attività di manutenzione ordinaria.(COMP.CARATTERIZZANTI LA FIGURA)

P4

Controllare i prodotti sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, igienico, nutrizionale e gastronomico.(SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE,ANALISI E CONTR.MICROBIOLOGICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI-ANALISI E CONTROLLI CHIMICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI-PASTICCERIA)

L11

Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi.(INGLESE-FRANCESE)

Q4

Predisporre e curare gli spazi di lavoro, eseguendo le operazioni di pulizia, al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali. (COMP.CARATTERIZZANTI LA FIGURA)

P5

Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche: adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando e innovando i prodotti dolciari e da forno.(DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE-PASTICCERIA-TOGPP)

Q5

Effettuare le operazioni di preparazione per la conservazione e lo stoccaggio di materie prime e semilavorati alimentari in conformità alle norme igienici-sanitarie.(COMP.CARATTERIZZANTI LA FIGURA)

P6

Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. (SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE,ANALISI E CONTR.MICROBIOLOGICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI-ANALISI E CONTROLLI CHIMICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI-TOGPP)

Q6

Scegliere e preparare le materie prime e i semilavorati secondo gli standard di qualità definiti e nel rispetto delle norme igienico-sanitaqrie vigenti.(COMP.CARATTERIZZANTI LA FIGURA)

P7

Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.(DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE-TOGPP)

P8

Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi.(DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE-TOGPP)

P9

Condurre e gestire macchinari e impianti di produzione del settore dolciario e da forno.(PASTICCERIA-TOGPP)

P10

Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti: utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastonomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera (PASTICCERIA)

* LE CASELLE EVIDENZIATE IN GIALLO SONO RIFERITE ALLE COMPETENZE DI CERTIFICAZIONE IN USCITA EUROPASS (QUINTO ANNO)

PROFILO D'USCITA DEL 2° BIENNIO E DEL QUINTO ANNO Settore: Servizi Indirizzo: Enogastronomia e Ospitalità alberghiera Articolazione - Servizi di Sala e Vendita

Competenze d'uscita del secondo biennio e del quinto anno rilevate dal documento tecnico del D.P.R. 15 marzo 2010, n.87, articolo 8, comma 6 con aggiunta delle competenze tecnico-professionali derivate dalle Linee Guida per il Triennio negli Istituti Professionali e del profilo d'uscita

Competenze insegnamenti comuni area generale Competenze di Indirizzo professionalizzanti

Co

mp

ete

nza

AREA Linguistica C

om

pet

en

za

AREA Matematica

Co

mp

ete

nza

AREA Storico-sociale

Co

mp

ete

nza

Competenze del triennio di qualifica,operatore della ristorazione, indirizzo: SERVIZI DI SALA E DI BAR

Co

mp

ete

nza

(Competenze di indirizzo in uscita alla fine del quinquennio)

L7

Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini dell’apprendimento permanente: individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. (ITALIANO-INGLESE-FRANCESE)

M5

Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative

G4

Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. (STORIA-SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE-CUCINA-MATEMATICA)

QS Predisporre la comanda/ordine secondo lo standard aziendale richiesto.(SALA e BAR)

P1

Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi (FRANCESE-DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE-CUCINA-SALA E VENDITA)

L8

Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.(ITALIANO-INGLESE-DIRITTO-FRANCESE)

M6

Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti: utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni

G5

Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro:riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. (STORIA-ALIMENTAZIONE)

QS Servire in sala pasti e bevande nel rispetto delle norme igienico sanitarie vigenti.(SALA e BAR)

P2

Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera (CUCINA-FRANCESE-SCIENZA E CULTURA DEGLI ALIMENTI-SALA E VENDITA-INGLESE)

L9

Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. (ITALIANO)

M7

Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati

QS Somministrare bevande, gelati, snack, prodotti di caffetteria e pasticceria nel rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti.(SALA e BAR)

P3

Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto: agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.(ALIMENTAZIONE)

L10

Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria, per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER). (INGLESE-FRANCESE)

M8

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare (DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE-SALA E VENDITA-MATEMATICA-)

Q1

Definire e pianificare le fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del sistema di relazioni.(COMP.CARATTERIZZANTI LA FIGURA)

P4

Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza alimentare, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.(SCIENZA E CULTURA DEGLI ALIMENTI-DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE-CUCINA-SALA E VENDITA)

Q2

Approntare strumenti, attrezzature e macchine necessari alle diverse fasi di attività sulla base delle procedure previste e del risultato atteso.(COMP.CARATTERIZZANTI LA FIGURA)

P5

Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico..(SCIENZA E CULTURA DEGLI ALIMENTI-SALA E VENDITA-CUCINA)

Q3

Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchine, curando le attività di manutenzione ordinaria.(COMP.CARATTERIZZANTI LA FIGURA)

P6

Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.(CUCINA-SALA E VENDITA-SCIENZA E CULTURA DEGLI ALIMENTI)

Q4

Predisporre e curare gli spazi di lavoro, eseguendo le operazioni di pulizia, al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali. (COMP.CARATTERIZZANTI LA FIGURA)

P7

Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastonomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.(SALA-DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE)

Q5

Effettuare le operazioni di preparazione per la conservazione e lo stoccaggio di materie prime e semilavorati alimentari in conformità alle norme igienici-sanitarie.(COMP.CARATTERIZZANTI LA FIGURA)

P8

Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.(DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE-CUCINA-SALA E VENDITA)

Q6

Scegliere e preparare le materie prime e i semilavorati secondo gli standard di qualità definiti e nel rispetto delle norme igienico-sanitaqrie vigenti.(COMP.CARATTERIZZANTI LA FIGURA)

P9

Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.(SALA E VENDITA)

P10

Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.(SALA E VENDITA)

* LE CASELLE EVIDENZIATE IN GIALLO SONO RIFERITE ALLE COMPETENZE DI CERTIFICAZIONE IN USCITA EUROPASS (QUINTO ANNO)

PROFILO DI USCITA DEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO Settore: Servizi Indirizzo: Enogastronomia e Ospitalità alberghiera Articolazione - Accoglienza turistica

Competenze d'uscita del secondo biennio e del quinto anno rilevate dal documento tecnico del D.P.R. 15 marzo 2010, n.87, articolo 8, comma 6 con aggiunta delle competenze tecnico-professionali derivate dalle Linee Guida per il Triennio negli Istituti Professionali e del profilo d'uscita

Competenze insegnamenti comuni area generale Competenze di Indirizzo professionalizzanti

Co

mp

ete

nza

AREA Linguistica C

om

pet

en

za

AREA Matematica

Co

mp

ete

nza

AREA Storico-sociale

Co

mp

ete

nza

Competenze del triennio di qualifica,operatore ai servizi di promozione e accoglienza, indirizzo:

Strutture ricettive-Servizi del turismo

Co

mp

ete

nza

(Competenze di indirizzo in uscita alla fine del quinquennio)

L7

Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini dell’apprendimento permanente: individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. (ITALIANO-INGLESE-FRANCESE)

M5

Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative

G4

Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. (STORIA-MATEMATICA)

QT Definire e pianificare le fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del sistema di relazioni.(TURISTICO)

P1

Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi (FRANCESE-INGLESE-TECNICHE DI COMUNICAZIONE-ACCOGLIENZA TURISTICA)

L8

Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.(FRANCESE-DIRITTO-ITALIANO-TECNICHE DI COMUNICAZIONE-ACCOGLIENZA TURISTICA-INGLESE)

M6

Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti: utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni

G5

Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro:riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. (STORIA-ALIMENTAZIONE)

QT

Approntare strumenti, attrezzature e macchine necessari alle diverse fasi di attività sulla base delle procedure previste e del risultato atteso.(TURISTICO)

P2

Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera (FRANCESE-ALIMENTAZIONE-TECNICHE DI COMUNICAZIONE)

L9

Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici: utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. (ITALIANO-ACCOGLIENZA TURISTICA)

M7 Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati

.

QT Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchine, curando le attività di manutenzione ordinaria.(TURISTICO)

P3 Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.(ALIMENTAZIONE-)

L10

Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria, per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER). (INGLESE-FRANCESE)

M8

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.(DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE-MATEMATICA)

QT

Predisporre e curare gli spazi di lavoro, eseguendo le operazioni di pulizia, al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali. (TURISTICO)

P4

Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza alimentare, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.(ALIMENTAZIONE-DIRITTO)

QT Acquisire ed archiviare informazioni sul prodotto servizio offerto, secondo criteri dati di fruibilità e aggiornamento.(TURISTICO)

P5

Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio.(SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE-DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE-TECNICHE DI COMUNICAZIONE-ACCOGLIENZA TURISTICA)

QT Evadere le pratiche amministrativo contabili relative al prodotto /servizio offerto.

P6

Applicare le metodologie e le tecniche della gestione dei progetti.(SCIENZA E CULTURA DEGLI ALIMENTI)

Q1

Effettuare le operazioni di preparazione per la conservazione e lo stoccaggio di materie prime e semilavorati alimentari in conformità alle norme igienici-sanitarie.(COMP.CARATTERIZZANTI LA FIGURA)

P7

Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastonomici,ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.(DIRITTO-ACCOGLIENZA TURISTICA)

Q2

Scegliere e preparare le materie prime e i semilavorati secondo gli standard di qualità definiti e nel rispetto delle norme igienico-sanitaqrie vigenti.(COMP.CARATTERIZZANTI LA FIGURA)

P8

Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela.(DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE-SCIENZA E CULTURA DEGLI ALIMENTI-ACCOGLIENZA TURISTICA)

P9

Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastonomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera: utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico - alberghiera.(DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE-TECNICHE DI COMUNICAZIONE-ACCOGLIENZA TURISTICA)

P10

Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico.-alberghiere.(DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE-ACCOGLIENZA TURISTICA)

P11

Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.(ACCOGLIENZA TURISTICA)

*

LE CASELLE EVIDENZIATE IN GIALLO SONO RIFERITE ALLE COMPETENZE DI CERTIFICAZIONE IN USCITA EUROPASS (QUINTO ANNO)

All. 7

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

Visto il D.P.R. dell’8 marzo 1999 “Regolamento recante norme in materia di autonomia

delle istituzioni scolastiche”; Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 "Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità"; Visto il D.P.R. n. 249 del 24/6/1988 e D.P.R. n. 235 del 21/11/2007 "Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria"; Visto il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 "Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo"; Visto il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 "Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l'attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti"; Vista la delibera n. 12 a. s. 2012/13 del Consiglio d’Istituto;

PREMESSO

- che la formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la

cooperazione tra i componenti della comunità scolastica; - che la scuola è l’ambiente in cui si realizza l’apprendimento in una comunità

organizzata che necessita di interventi complessi di gestione, nonché di partecipazione e di rispetto delle regole in un’ottica di reciprocità nei diritti edoveri

i soggetti componenti la comunità scolastica (Scuola, Famiglia, Studenti) si assumono gli impegni sotto descritti, affinché la scuola sia ambiente di crescita civile e culturale della persona

Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria

L’Istituzione scolastica

La famiglia Lo studente/La studentessa

Diritti: Garantisce un’ offerta Conosce l’offerta Si impegna in prima

Art. 2 comma 1: formativa basata su formativa e collabora persona ad essere "Lo studente ha diritto ad curricoli ordinari e per il raggiungimento soggetto attivo del

una formazione culturale e specifici e promuove degli obbiettivi fissati proprio percorso professionale qualificata attività che valorizzino dal progetto educativo. formativo, essendo

che rispetti e valorizzi, l’Autonomia in funzione Ha il dovere di consapevole degli anche attraverso del successo formativo sorveglianza e di aiuto obbiettivi educativi che

l'orientamento, l'identità di dello studente e della sua nei confronti dei propri la Scuola si prefigge, nel ciascuno e sia aperta alla crescita come persona, figli. reciproco rispetto delle pluralità di idee." anche mediante il diverse opinioni e delle

sostegno di iniziative identità personali.

liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni. Art. 2 comma 2: Pone progressivamente in Condivide con gli Riconosce la solidarietà

"La comunità scolastica essere le condizioni per insegnanti linee come valore nell’ambito

promuove la solidarietà tra assicurare un ambiente educative comuni, della comunità i suoi componenti e tutela il favorevole alla crescita consentendo alla scolastica e si impegna

diritto dello studente alla integrale della persona, Scuola di dare ad una fattiva riservatezza". valorizzando azioni continuità alla propria reciprocità di

solidali e di reciproco azione educativa in atteggiamenti e

aiuto. una prospettiva di comportamenti.

Rispetta la privacy di crescita solidale. Rispetta l’ altrui

alunni e famiglie, non riservatezza come

divulgando informazioni reciproco della propria.

sulla vita privata. Art. 2 comma 3: Divulga, discute e Controlla in modo Conosce le norme e le

"Lo studente ha diritto di pubblicizza i regolamenti sistematico le decisioni che regolano la

essere informato sulle interni. Con l’ausilio del comunicazioni; collabora vita dell’Istituto.

decisioni e sulle norme che sitowww.iisseinaudi.eu e di attivamente per mezzo Riferisce e trasmette regolano la vita della altro materiale, fornisce degli strumenti messi a puntualmente in famiglia le scuola". avvisi e informazioni sulla disposizione dall’Istituto, comunicazioni

vita dell’Istituto. informandosi provenienti dalla Scuola.

costantemente e partecipando alle riunioni.

Art. 2 comma 4: Crea tempi e spazi di Sostiene il valore del Partecipa attivamente

"Lo studente ha diritto alla ascolto per il dialogo tra rendimento scolastico alla vita scolastica ed al partecipazione attiva e studenti e con gli studenti e del buon comportamento proprio percorso

responsabile alla vita della per riconoscere e informandosi educativo. Si dimostra scuola...in tema di valorizzare i loro costantemente sul percorso disponibile all’ analisi

programmazione e contributi. Coinvolge gli didattico-educativo dei della propria situazione

definizione degli obiettivi studenti richiamandoli ad propri figli. scolastica alla luce dei didattici....ha inoltre diritto un’assunzione di giudizi espressi dai

ad una valutazione responsabilità rispetto docenti e assume con trasparente e tempestiva, alle scelte di loro responsabilità gli

volta ad attivare un competenza. impegni previsti per il processo di autovalutazione Esplicita i criteri di raggiungimento di

che lo conduca ad valutazione. determinati obiettivi individuare i propri punti di Comunica allo studente didattici. forza e di debolezza e a gli esiti delle verifiche in migliorare il proprio tempi adeguati a favorire rendimento." il processo di

autovalutazione ed in linea con la programmazione del Consiglio di classe. Fornisce informazioni alla famiglia sul rendimento scolastico e sul comportamento secondo i modi e i tempi deliberati dagli organi competenti e, qualora se ne ravvisi la necessità, anche con altre modalità. Art. 2 comma 7: Promuove e favorisce Riconosce e condivide Favorisce il rapporto e il

“Gli studenti stranieri iniziative di accoglienza e l’impegno della rispetto tra i compagni,

hanno diritto al rispetto supporto per gli studenti comunità scolastica ad impegnandosi per lo

della vita culturale e stranieri; realizza attività di operare come ambiente sviluppo di un ambiente religiosa della comunità alla scambio e interculturali, di integrazione culturale. accogliente libero da quale appartengono. La contrastando ogni forma di discriminazioni.

scuola promuove e discriminazione. favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali." Art. 2 comma 8: Propone un’ offerta Conosce l’offerta Conosce l’offerta

"La scuola si impegna a formativa ampia, flessibile formativa della scuola, formativa della scuola

porre progressivamente in e innovativa basata su la condivide e la per poter esercitare in essere le condizioni per progetti ed iniziative volte sostiene anche autonomia il diritto di assicurare: a promuovere il economicamente attraverso scelta tra le attività

benessere e il successo il contributo curricolari integrative e tra a. un ambiente favorevole dello studente, la sua d'iscrizione deliberato le attività aggiuntive

alla crescita integrale valorizzazione come dal Consiglio di Istituto. facoltative.

della persona e un persona, la sua Esprime pareri e proposte Partecipa alla progettazione servizio educativo- realizzazione umana e nelle sedi proprie delle

didattico di qualità; culturale, anche attraverso (Consigli di classe, attività che lo coinvolgono

attività aggiuntive e assemblee dei genitori, con ruoli attivi

b. offerte formative integrative rispetto alle Consiglio di Istituto), nel aggiuntive e curricolari. rispetto delle reciproche integrative..." competenze.

Art. 2 comma 8 : Tutela la salubrità e la Collabora segnalando Si impegna a rispettare

"La scuola si impegna a sicurezza degli ambienti, tempestivamente alla l’ambiente scolastico porre che devono essere Scuola rischi per la inteso non solamente

progressivamente in essere adeguati alle esigenze di salute e la sicurezza come spazi e oggetti, ma

le tutti gli utenti. della comunità anche come insieme di

condizioni per assicurare: Promuove la diffusione di scolastica. persone e situazioni e a d. la salubrità e la sicurezza un’articolata cultura della sfruttare adeguatamente

degli ambienti, che sicurezza. le tecnologie messe a debbono essere adeguati Dà la disponibilità di disposizione dalla

a tutti gli studenti, anche un’adeguata Scuola.

con handicap: strumentazione Corrisponde e. la disponibilità di tecnologica nell’ambito all’obbiettivo di

un'adeguata delle risorse finanziarie diffondere una cultura strumentazione disponibili della sicurezza, della tecnologica-" salute e dell’

integrazione.

Art. 2 comma 8 : Garantisce iniziative Nel rispetto del diritto Coglie le opportunità di

"La scuola si impegna a concrete per il recupero di alla riservatezza, recupero offerte dalla porre progressivamente in situazioni di ritardo e di condivide con la Scuola e si rende

essere le condizioni per svantaggio al fine di scuola eventuali disponibile al dialogo assicurare: favorire il successo e situazioni di disagio formativo, per far fronte

combattere la dispersione che coinvolgano i figli. agli insuccessi ed alle

c. iniziative concrete per il scolastica. Si coordina con la difficoltà. recupero di situazioni di Scuola per Conosce e utilizza i

ritardo e di svantaggio. l’attivazione di servizi di sostegno e

strategie di recupero e promozione della salute

f. servizi di sostegno e sostegno. e di assistenza promozione della salute psicologica, che la Scuola

e di assistenza predispone. psicologica."

Doveri: Comunica con le famiglie, Esercita il dovuto Frequenta regolarmente

Art. 3 comma 1: informandole controllo sulla le lezioni e assolve " Gli studenti sono tenuti a sull'andamento didattico e regolarità della quotidianamente agli frequentare regolarmente i disciplinare degli studenti. frequenza; controlla il impegni di studio a scuola

corsi e ad assolvere Provvede a far rispettare le libretto delle assenze e a casa, rispettando i assiduamente agli impegni norme di comportamento. contattando la scuola tempi previsti per le

di studio." per eventuali verifiche.

accertamenti e Favorisce lo svolgimento

chiarimenti. delle attività garantendo

Prende visione di tutte la propria attenzione e

le comunicazioni partecipazione.

provenienti dalla Osserva le norme di

Scuola. comportamento

Attribuisce rilevanza contenute nei regolamenti

alla frequenza regolare interni.

e allo studio assiduo ai fini del successo scolastico. Art. 3 comma 2: Crea un clima sereno in Condivide con la Mantiene

" Gli studenti sono tenuti ad cui stimolare il dialogo e la Scuola i nuclei fondanti costantemente un avere nei confronti del capo discussione, favorendo la dell’azione educativa, comportamento d'istituto, dei docenti, del conoscenza ed il rapporto pur mantenendo il ruolo corretto e positivo.

personale tutto della reciproco tra studenti, principale Si impegna a costruire scuola e dei loro compagni l'integrazione, nell’educazione dei con tutti i partecipanti

lo stesso rispetto, anche l'accoglienza, il rispetto di figli. alla vita scolastica un formale, che chiedono per sé e dell'altro. Instaura un positivo rapporto basato sul se stessi." Costruisce comportamenti clima di dialogo in rispetto e sul dialogo.

ispirati alla partecipazione coerenza con le scelte solidale e al senso di educative e didattiche appartenenza all’istituzione condivise. scolastica. Assicura il Favorisce un corretto sviluppo e la atteggiamento di relazione tra i diversi reciproco rispetto e di organi di rappresentanza collaborazione con tutti democratica. i soggetti della comunità scolastica. Art. 3 comma 4: Garantisce a tutti gli Concorre al processo di Condivide con le altre

" Gli studenti sono tenuti ad operatori ed utenti sensibilizzazione e componenti lo osservare le disposizioni un'adeguata informazione responsabilizzazione sviluppo della”cultura

organizzative e di sicurezza sulle disposizioni per promuovere la cultura della sicurezza e della dettate dai regolamenti dei organizzative e di della sicurezza e della salute” consapevole singoli istituti sicurezza dettate dal salute, stimolando i figli a che il mancato rispetto

Piano di Sicurezza, dal comportamenti corretti e delle regole può

Regolamento di Istituto e responsabili. comportare danni a sé

dagli altri regolamenti e agli altri.

interni. Sviluppa nei modi possibili ogni utile azione preventiva e attua gli accorgimenti più idonei ad evitare conseguenze negative. Art. 3 comma 5 Adotta ogni utile iniziativa Concorre a sviluppare il Ha cura dell’ambiente

" Gli studenti sono tenuti ad per assicurare all'utenza le senso civico dei figli scolastico come utilizzare correttamente le migliori condizioni sensibilizzandoli ad un segno di riconoscimento

strutture, i macchinari e i logistiche e operative per il uso corretto e della propria appartenenza sussidi didattici e a lavoro scolastico. rispettoso di quanto è alla scuola, comportarsi nella vita Predispone regolamenti fornito dall'istituzione condividendo con

scolastica in modo da non d’uso delle strutture e dei pubblica. l’istituzione scolastica

arrecare danni al patrimonio della scuola."

Comma 6: " Gli studenti condividono la

responsabilità di rendere accogliente l'ambiente

scolastico e averne cura come importante fattore di

qualità della vita della scuola."

servizi. Assume la responsabilità del

rispetto che i figli devono mostrare nei confronti

dell’ambiente scolastico anche con la riparazione o il

risarcimento del danno, sia a livello individuale che

collettivo.

la responsabilità di mantenerlo il più

possibile gradevole e accogliente.

Utilizza con attenzione e correttezza le

strutture, le attrezzature, i macchinari e

i materiali.

Art.4 comma 1 Fa rispettare le norme di Conosce e condivide il Conosce le norme di

“I regolamenti delle singole comportamento, i Regolamento di Istituto comportamento e le istituzioni scolastiche regolamenti ed i divieti. e il Regolamento di categorie delle individuano i Prende puntuali ed disciplina. mancanze che danno

comportamenti che adeguati provvedimenti Discute con i figli di luogo a sanzioni configurano mancanze disciplinari in caso di eventuali decisioni e disciplinari; si impegna

disciplinari…” infrazioni. provvedimenti a rispettarle.

disciplinari, stimolando una riflessione sugli episodi di conflitto e di criticità.

All.8

REGOLAMENTO DI ISTITUTO a. s. 2018/2019 PREMESSA

La scuola si richiama alla Costituzione della Repubblica Italiana ed è il primario centro d’istruzione nonché luogo d’incontro ove tutte le sue componenti godono della libertà di opinione, di espressione, di associazione e di riunione, , secondo quanto stabilito anche dai decreti delegati. Essa costituisce, inoltre, un centro di promozione umana, culturale e sociale al cui fine tutte le sue componenti sono tenute a collaborare. Il presente Regolamento d’Istituto, come espressione del patto formativo, è inteso a stabilire impegni in base a regole concordate e condivise.

ART. 1 MODULAZIONE DELL’ORARIOSCOLASTICO

A) Le lezioni hanno inizio alle ore 8.00 e le unità didattiche sono tutte di 60minuti. B) Gli studenti entrano in classe dopo il suono della campana; i docenti accolgono gli

studenti e fatto il regolare appello, annotano gli assenti sul registro diclasse.

ART. 2 RITARDI A) È fissato il limite massimo di N. 1 entrata in ritardo e N.1 ingresso alla seconda ora per

settimana, con normale giustificazione dalibretto. B) Nessun ritardatario potrà essere ammesso in classe o dovrà entrare alla 2a ora sprovvisto

di autorizzazione del Preside o dei suoi Collaboratori e in loro assenza, del docente dell’ora incorso.

C) Nel caso in cui il ritardo o l’entrata alla seconda ora si verifichi per la seconda volta all’interno della settimana, l’alunno potrà essere ammesso in classe solo se accompagnato

da uno deigenitori. D) In caso di ritardo causato dai mezzi di trasporto o da eventi eccezionali, gli alunni saranno

ammessi al loro arrivo a scuola senza la necessità di giustifica e la veridicità del ritardo sarà accertata dallaPresidenza.

ART.3 USCITE ANTICIPATE

A) Solo in casi eccezionali è consentita l’uscita anticipata dall’Istituto. L’alunno potrà uscire solo se prelevato dal genitore e dovrà essere autorizzato dal Preside o dai suoi Collaboratori. L’autorizzazione all’uscita, debitamente motivata, sarà trattenuta nel registro di classe. Dopo 3 uscite anticipate nell’arco di un mese, (a meno che non se ne conoscano i giustificati ed inderogabili motivi), in tutti i casi dubbi e/o non giustificabili, la circostanza sarà comunicata alla Presidenza affinché si adottino i comportamenti ritenutiopportuni.

ART.4 CONTEGGIO DELLE ASSENZE PER GLI INGRESSI IN RITARDO E LE USCITE ANTICIPATE

Le ore di lezione perse a causa di ingressi in ritardo e di uscite anticipate verranno debitamente conteggiate e cinque ore di assenza dalle lezioni costituiranno un giorno di assenza che verrà sommato alle altre effettuatedall’alunno.

ART. 5 MASSIMO 50 GIORNI DI ASSENZE

In base al comunicato 02/09/10 allegato 8 del MIUR “da quest’anno non si potranno superare i cinquanta giorni di assenza. Pena la bocciatura.”

ART. 6 GIUSTIFICAZIONI DI ASSENZE E RITARDI

A) La giustificazione delle assenze, anche a seguito di astensione di massa dalle lezioni e la giustificazione dei ritardi sono attiobbligatori.

B) Gli alunni devono giustificare tutte le assenze e i ritardi e coloro che, ammessi con riserva

il primo giorno, non presentano neanche nel secondo regolare giustificazione, verranno ammessi alle lezioni, ma ne verrà presa nota sul registro di classe con l'avvertenza che il giorno successivo non saranno più accettati se non accompagnati dai genitori. Similmente, per giustificare le astensioni di massa, è richiesta la presenza delgenitore.

C) Le assenze saranno giustificate dal docente della 1a ora utilizzando l’apposito libretto che dovrà essere ritirato presso la Segreteria Didattica entro la data stabilita dal comunicato della Presidenza. All’atto del ritiro dovrà essere depositata la firma di uno deigenitori.

D) Non saranno accettate giustificazioni non compilate sul libretto di cui non sarà rilasciato duplicato se non a seguito di denuncia di furto o dismarrimento.

E) In ogni caso dovrà essere corrisposto il costo del duplicato fissato in Euro2.58. F) Le assenze per malattia necessitano di certificato medico qualora superino i 5giorni. G) L’irregolare frequenza, non giustificata da situazioni oggettivamente documentate, sarà

tempestivamente comunicata all’ufficio di Dirigenza per gli adempimenti previsti dalla normativavigente.

ART. 7 USCITE DALLA CLASSE

A) Gli alunni, durante il cambio delle ore, devono rimanere in classe fino all’arrivo dell’insegnante dell’ora successiva; chi ha necessità di allontanarsi, deve chiedere l’autorizzazione all’insegnante dell’orasuccessiva.

B) Nel lasso di tempo che va dalle ore 10,00 alle ore 13,00, le uscite ai bagni vanno normalmente consentite ad un solo alunno per volta, indipendentemente dal sesso, purché il docente non si opponga conmotivazione.

ART.8 COMPORTAMENTO

A) Gli alunni non devono correre, schiamazzare, spingere o fare scherzi pericolosi per sé e per gli altri durante gli spostamenti da un luogo all’altro dell’Istituto, durante il cambio dei docenti; non devono fumare in tutti i locali della scuola; devono deporre i rifiuti nei contenitori; non devono sedersi sui radiatori o intervenire sui termostati degli stessi; non devono entrare nella sala docenti, non possono introdurre nell'Istituto i telefoni cellulari.

ART. 9 PARCHEGGIO A) Gli alunni possono parcheggiare moto e ciclomotori negli appositi spazi segnalati, avendo

cura di non arrecare danni alle macchine insosta. B) Non si assicura alcuna custodia delle moto parcheggiate negli spazi circostanti l’edificio

scolastico.

ART.10 PROVE SCRITTE E VERIFICHE ORALI

A) Non può essere assegnato più di un compito in classe nella stessa giornata e senza preavviso scritto di almeno cinque giorni sul registro diclasse.

B) Non rientrano in tale categoria brevi test o semplici verifiche in itinere che, pur valutate come prove, riguardano aspetti della preparazione che non richiedono approfondito lavoro domestico.

C) Saranno svolte almeno tre prove scritte e almeno due verifiche orali aquadrimestre. D) I compiti in classe, debitamente corretti con un breve giudizio sul livello di preparazione e

sul modo di migliorarlo, verranno consegnati agli alunni entro 15 giorni dallo svolgimento e, se il Consiglio di classe lo riterrà opportuno, fatti visionare dallefamiglie.

E) L’alunno deve essere informato, al termine della verifica orale, circa il giudizio positivo o negativo della verifica stessa.

ART. 11 COMUNICAZIONI SCUOLA FAMIGLIE

A) I docenti si impegnano ad instaurare un clima di dialogo e curano i rapporti con i genitori

degli alunni delle rispettive classi.; le attività di insegnamento – apprendimento ruotano intorno alla centralità dello studente e agli obiettivi del corso distudi.

B) I rapporti con le famiglie si svolgono in un’ora fissata dagli insegnanti in un giorno della settimana e comunque su prenotazione; sono previsti inoltre 3 incontri collegiali scuola- famiglia.

C) I docenti sono tenuti ad avvertire tempestivamente, tramite la segreteria, le famiglie in caso di scarso profitto o comportamenti indisciplinati degli allievi, al fine di ricercare le più opportune soluzioni mirate ad un recupero individualizzato.

D) La scuola si impegna a comunicare alle famiglie i risultati conseguiti dagli alunni nelle prove scritte ed orali in due momenti intermedi dei quadrimestri.

ART. 12 ASSEMBLEE DI CLASSE A) È previsto lo svolgimento di un’assemblea di classe per un massimo di due oremensili. B) I rappresentanti di classe devono inoltrare ai Docenti Coordinatori richiesta scritta di tale

assemblea controfirmata dai docenti delle ore nelle quali la si intende svolgere, con almeno 5 giorni di anticipo.

C) Dette assemblee possono essere sostituite con altre iniziative debitamenteprogrammate. D) Si svolgeranno, di norma, alla presenza del docente dell’ora delegato dallaPresidenza. E) Non potranno svolgersi in due ore consecutive della stessa disciplina e non potranno

essere tenute sempre lo stesso giorno della settimana durante l’anno scolastico.

ART. 13 ASSEMBLEE D’ISTITUTO A) I rappresentanti del comitato studentesco richiedono al Preside, con almeno cinque giorni

di anticipo, le assemblee mensili di istituto, della durata non superiore a quattro ore, che potranno svolgersi anche in forme articolate (per classi, sezioni, piani, ecc.) e prevedere iniziative culturali o sportive.

B) Non possono aver luogo assemblee di classe o di istituto nel mese conclusivo dellelezioni. C) Di dette assemblee (di classe e di istituto) dovrà essere redatto verbale sugli appositi

registri.

ART. 14 SOSPENSIONE DELLE ASSEMBLEE A) Le assemblee di classe e di istituto sono un diritto deglistudenti. B) Tale diritto tuttavia sarà sospeso in relazione a particolari forme di sottrazione ai doveri

scolastici, per cui, al fine di salvaguardare la validità dell’anno scolastico in corso, tutte le volte che si verificano astensioni di massa dalle lezioni (con assenze degli alunni superiori al 50% ), sarà sospesa per il mese in corso (o per il successivo), l’assemblea di classe o di istituto in relazione all’astensione dalle lezioni di alcune classi o dell’interoistituto.

ART. 15 ACCESSO ED UTILIZZO DELLE STRUTTURE E AULE SPECIALI

A) I docenti possono utilizzare individualmente laboratori e attrezzature scolastiche, purché autorizzati dallaPresidenza.

B) Gli alunni non devono accedere ai laboratori o alla palestra se non in presenza dell’insegnante.

C) Della Biblioteca, dei Laboratori scientifici, delle Aule speciali sono consegnatari i docenti nominati dal Preside in Collegio; essi propongono l’orario di utilizzo (del quale sarà curata la pubblica affissione) di concerto con i colleghi interessati, aggiornano l’inventario, segnalano eventuali danni e/o mancanza di materiale, custodiscono arredi, strumentazioni, apparecchiature e libri indotazione.

D) Alla fine di ogni anno scolastico i consegnatari presenteranno al Preside una relazione sul funzionamento dei locali di cui sono responsabili con eventuali suggerimenti per

migliorarne l’utilizzazione, segnalando mancanze e/o danni che si fosseroverificati. E) Il servizio fotocopie per docenti sarà effettuato previa autorizzazione del Capo diIstituto. F) Agli alunni è vietato l’uso della fotocopiatrice.

ART. 16 INIZIATIVE FORMATIVE E RICREATIVE

A) Gli studenti possono svolgere iniziative formative e ricreative in orario extrascolastico utilizzando locali dell’Istituto, se autorizzati preventivamente dalla Presidenza o dal Consiglio d’Istituto e sempre in relazione alla disponibilità del personaleATA.

B) Il comitato dei genitori può riunirsi e promuovere iniziative nei locali della scuola, in forma programmata.

C) Il Preside favorisce e facilita tutte le iniziative che arricchiscono la formazione dei ragazzi.

ART. 17 CONSIGLIO D’ISTITUTO ( RIUNIONI ORDINARIE) A) Il C.di Istituto si riunisce di norma ogni mese, ad eccezione di luglio edagosto.

B) Le date, gli orari, gli ordini del giorno vengono fissati dal Presidente, d’intesa con la Giunta Esecutiva e sono comunicati con almeno 5 giorni di anticipo.

ART. 18 CONSIGLIO D’ISTITUTO (RIUNIONI STRAORDINARIE) A) Il C.di Istituto si riunisce in seduta straordinaria ogni volta che ne faccia richiesta il

Presidente o un terzo dei suoi membri o la Giunta Esecutiva. Il Presidente convoca allora la riunione entro 6 giorni con un preavviso ai consiglieri di almeno 48ore.

B) Il C.di I. favorisce la pubblicità delle sue sedute mediante affissione della sua

convocazione all’albo della Scuola. Le delibere vengono pubblicate allo stessoalbo.

ART. 19 DOCUMENTI E CIRCOLARI A) Il Preside rende pubblici, con comunicati e affissioni agli albi, il materiale culturale e

sindacale entro 3 gg. dalla data di arrivo, i verbali degli oo. cc. entro 10 gg.

ART. 20CERTIFICAZIONI A) La segreteria è tenuta a favorire le certificazioni entro 3 gg. dalla richiesta.

ART. 21 ORARIO DI SEGRETERIA E DI PRESIDENZA A) IlDirigenteScolasticoriceveilLunedì,ilMercoledìeilVenerdìdalleore10.00alleore

12.00. In caso di assenza il Dirigente Scolastico è sostituito dai suoi collaboratori. B) Lo sportello della Segreteria è aperto tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore12.00. C) L’apertura pomeridiana potrà effettuarsi compatibilmente con la disponibilità delPersonale.

ART. 22 COLLABORATORI SCOLASTICI

A) I collaboratori scolastici garantiscono cortesia, contribuiscono all’igiene dei locali e all’efficienza del servizio.

ART. 23 ENTRATA IN VIGORE E VALIDITÀ DEL REGOLAMENTO A) Il presente regolamento viene approvato all’unanimità e avrà validità fino a quando il

Consiglio di Istituto non vi apporterà modifiche.

ART. 24 PUBBLICIZZAZIONE A) Questo regolamento deve essere allegato al registro di classe e il personale docente e non

docente deve impegnarsi a rispettarlo e a farlorispettare. B) È opportuno che tutti, docenti e non docenti, alunni e famiglie ne prendanovisione. C) Per quanto attiene le mancanze disciplinari, le relative sanzioni, gli organi collegiali

competenti ad irrogarle ed il relativo procedimento, si rimanda al Regolamento di Disciplina (All7PTOF).

ART. 25 ORGANO DI GARANZIA L’Organo di Garanzia (a.s. 2018/2019) è costituito da N. 4 componenti così suddivisi: Dirigente Scolastico (membro di diritto che lo presiede); N. 1 rappresentante della componente docenti (designato dal Consiglio di Istituto); N. 1 rappresentante della componente genitori (eletto tra i rappresentanti dei Consigli di Classe); N. 1 rappresentante della componente alunni (eletto tra i rappresentanti dei Consigli diClasse). La Prof.ssa Faustina Di Molfetta viene confermata come rappresentante per la componente docenti, mentre la Prof.ssa Daniela Di Bari viene indicata come membro supplente in caso di incompatibilità del membro effettivo. I rappresentanti della componente genitori ed alunni in seno all’organo di garanzia saranno eletti dai già designati rappresentanti della componente alunni e genitori dei consigli di

classe con il criterio succitato in concomitanza con le elezioni del Consiglio di Istituto.

All. 9 REGOLAMENTO DELLE SANZIONI DISCIPLINARI

A.S. 2018-2019

Sanzioni e organi competenti alla irrogazione Sulla base dei precedenti articoli e con elencazione descrittiva e non tassativa, si individuano i principali comportamenti che si configurano come violazioni disciplinari e le relative sanzioni, nonché gli organi competenti a irrogarle. Nei casi non previsti in modo esplicito, il Dirigente Scolastico e i docenti procederanno per analogia, ispirandosi ai principi dello Statuto delle studentesse e degli studenti (All. 8 PTOF) (DPR 24.06.1998 n. 249) e alle successive modifiche

previste dal DPR 21.11.2007 n. 235.

SANZIONI INDIVIDUALI Comportamenti

sanzionabili Tipologia delle sanzioni Sanzioni per reiterazione

A. Assenze o ritardi non giustificati entro il termine di tre giorni.

Oltre alla non ammissione in classe, come previsto dal regolamento d’istituto: 1. Annotazione sul registrodi

classe. 2. Convocazione deigenitori.

1. Censura da annotare sul registro diclasse.

2. Compitiaggiuntivi. 3. Convocazione deigenitori.

B. Azioni di disturbo nei corridoi, uscite non

autorizzate, uscite non motivate oppure uscite per un tempo superiore ai 10 minuti.

1. Censura da annotare sul registro di classe.

1. Censura da annotare sul registro diclasse.

2. Convocazione deigenitori. 3. Compitiaggiuntivi. 4. Allontanamento di un giorno

dalla comunità scolastica alla quartaannotazione.

C. Allontanamento arbitrario dalla scuola.

1. Censura da annotaresul registro diclasse.

2. Convocazione deigenitori.

1. Censura da annotare sul registro diclasse.

2. Convocazione deigenitori. 3. Allontanamento dalla comunità

scolastica per un periodo da 1a 3 giorni(1).

D. Turbamento delle lezioni. 1. Censura da annotare sul registro di classe.

1. Censura da annotare sul registro diclasse.

2. Convocazione deigenitori.

3. Compitiaggiuntivi. 4. Allontanamento di un giorno

dalla comunità scolastica alla terzaannotazione.

E. Produzione e presentazione di dichiarazioni false per sottoscrizione o contenuto.

1. Censura da annotaresul registro diclasse.

2. Convocazione deigenitori.

1. Censura da annotare sul registro diclasse.

2. Convocazione deigenitori. 3. Compitiaggiuntivi. 4. Allontanamento di un giorno

dalla comunità scolastica alla terzaannotazione.

F. Abbandono di rifiuti di vario genere nella propria aula .

1. Censura annotaresul registro diclasse.

2. Obbligo dipulire.

1. Censura da annotare sul registro diclasse.

2. Obbligo dipulire 3. Convocazione deigenitori. 4. Compitiaggiuntivi. 5. Allontanamento di un giorno

dalla comunità scolastica alla terzaannotazione.

Comportamenti sanzionabili

Tipologia delle sanzioni Sanzioni per reiterazione

G. Violazione del divieto di utilizzo del cellulare e di qualsiasi apparecchiatura di registrazione nei locali della scuola:

a) Chiamate e ricezioni di telefonate e utilizzodelle funzioneSMS.

b) Utilizzo per registrazioni vocali, foto e /o filmati (videotelefoni, fotocamere,videocamere registratori).

c) Rifiuto di consegnareil cellulare o altra strumentazione.

1. Annotazione sul registrodi classe.

2. Sanzione economica di€ 2.50 (2) con sequestro del telefonino e ritiro da parte dei genitori presso l’ufficio dei collaboratori del Dirigente Scolastico.

1. Annotazione sul registrodi classe.

2. Sanzione economica di€ 5.00 (2) con sequestrodel telefonino o dell’apparecchio utilizzato

e ritiro da parte dei genitori presso l’ufficio dei collaboratori del Dirigente Scolastico.

3. Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo da 1 a 3 giorni (1).

1. Annotazione sul registrodi

classe. 2. Allontanamento dalla

comunità scolastica perun periodo da 1 a 2 giorni

(1).

1. Annotazione sul registrodi classe.

2. Dopo la seconda annotazione sanzione economica di €5.00 (2) con sequestro del telefonino e ritiro da parte dei genitori presso l’ufficio dei collaboratori del Dirigente Scolastico.

3. Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo da 1a

2giorni. 1. Annotazione sul registrodi

classe. 2. Dopo la seconda annotazione

sanzione economica di €10.00 (2) con sequestro del telefonino e ritiro da parte dei genitori presso l’ufficio dei collaboratori del Dirigente Scolastico.

3. Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo da 3a 10 giorni(1).

1. Annotazione sul registrodi

classe. 2. Allontanamento dalla comunità

scolastica per un periodo da 3a 10 giorni(1).

H.Violazione del divieto di utilizzo di lettori MP3 o simili nei locali della scuola:

1. Annotazione sul registrodi classe.

2. Sanzione economica di€ 2.50 (2) con sequestrodel lettore MP3 o simili e ritiro da parte dei genitori

presso l’ufficio dei collaboratori del Dirigente Scolastico.

1. Annotazione sul registrodi classe.

2. Dopo la seconda annotazione sanzione economica di €5.00 (2) con sequestro del lettore MP3 o simili e ritiro da parte dei

genitori presso l’ufficio dei collaboratori del Dirigente Scolastico.

3. Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo da 1a 2giorni.

I. Violazione del divieto di

fumo nei locali della scuola.

1. Sanzione economica

prevista dalla normativa vigente.

1.Sanzione economica prevista

dalla normativa vigente.

J. Utilizzo non autorizzato della Rete Internet dell’Istituto Scolastico

1. Censura da annotaresul registro diclasse.

2. Convocazione deigenitori. 3. Allontanamento dalla

comunità scolastica perun periodo da 1 a 5 giorni (1).

1. Censura da annotare da annotare sul registro diclasse.

2. Convocazione deigenitori. 3. Allontanamento dalla comunità

scolastica per un periodo da 3a 8 giorni(1).

K.Comportamenti o espressioni irriguardosi o lesivi dell’altrui

1. Censura da annotaresul registro diclasse

2. Convocazione deigenitori

1. Censura da annotare sul registro diclasse

2. Convocazione deigenitori

personalità, del nome, dell’immagine, dell’onore, della reputazione nei confronti di tutti i componenti della comunità scolastica, anche se compiuti fuori dell’ambito strettamente didattico (cortili, bagni, scale, atri) ) o con la diffusione attraverso la rete INTERNET.

3. Esclusione dalla partecipazione ad iniziative extradidattiche (ivi compresi film, teatro, visite aziendali, visite e viaggi d’istruzione,ecc.).

4. Allontanamento dalla comunità scolastica perun periodo da 1 a 6 giorni (1)(2).

5. Eventuale risarcimentodel danno all’immagine delle

persone e/o dellascuola.

3. Esclusione dalla partecipazione ad iniziative extradidattiche(ivi compresi film, teatro, visite aziendali, visite e viaggi d’istruzione,ecc.).

4. Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo da 3a 15 giorni(1)(2).

5. Eventuale risarcimentodel danno all’immagine delle persone e/o dellascuola.

L. Deterioramento, danneggiamento o sottrazione di cose o documenti della scuola non meramente accidentali o in violazione delle disposizioni organizzative e di sicurezza (resta fermo l’obbligo del risarcimento del danno).

1. Censura da annotaresul registro diclasse.

2. Convocazione deigenitori. 3. Esclusione dalla

partecipazione ad iniziative extradidattiche (ivi compresi film, teatro, visite aziendali, visite e viaggi d’istruzione,ecc.).

4. Allontanamento dalla comunità scolastica perun periodo da 1 a 10 giorni (1)(2).

1. Censura da annotare sul registro diclasse.

2. Convocazione deigenitori. 3. Esclusione dalla partecipazione

ad iniziative extradidattiche(ivi compresi film, teatro, visite aziendali, visite e viaggi d’istruzione,ecc.).

4. Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo da 3a 15 giorni(1)(2).

M. Commissionedireatiche comportino gravi violazioni della dignità e del rispetto della persona umana.

1. Allontanamento dalla comunità scolastica perun periodo da 1 a 30 giorni (1)(2).

2. Esclusione dalla partecipazione ad iniziative extradidattiche (ivi

compresi film, teatro, visite aziendali, visite e viaggi d’istruzione,ecc.).

1. Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore ai 15 giorni(1(2).

2. Allontanamento per l’interoanno scolastico.

3. Esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione all’esame di

Stato conclusivo del corso di studi.

4. Voto 5 incondotta.

(1) Convertibile in attività a favore della comunità scolastica secondo quanto previsto dall’allegato alla tabella delle sanzioni disciplinari (1 giorno di sospensione corrisponde a 5 ore di attività in favore della comunità scolastica).

(2) Nel caso di comportamenti sanzionabili, previsti dalle lettere K, L, M, delle sanzioni individuali, il Dirigente scolastico previo invito anche verbale allo studente a esporre le proprie ragioni può cautelativamente allontanarlo dalle lezioni per un periodo fino a giorni tre, fatte salve le determinazioni del consiglio di classe all’uopo convocato”.

(3) Le somme raccolte a titolo di sanzione per la violazione dei divieti costituiranno un fondo, la cui destinazione sarà decisa annualmente con delibera del Consiglio d’Istituto.

Organi competenti ad irrogare le sanzioni:

per le censure, annotazioni sul registro e convocazione dei genitori: insegnante che ha accertato il comportamento;

per le sanzioni economiche: il Dirigente Scolastico o i suoi collaboratori; per le violazioni del divieto di fumo: il personale all’uopo delegato per l’esclusione dalla partecipazione ad iniziative extradidattiche: il Consiglio di classe; per l’allontanamento dalle lezioni fino a 15 gg.: il Consiglio di classe; per il voto “cinque” in condotta: il Consiglio di classe; per l’allontanamento dalle lezioni oltre i 15 gg.: il Consiglio d’Istituto.

SANZIONI DI GRUPPO

Comportamentisanzionabili

Tipologia delle sanzioni Sanzioni per reiterazione

N. Azioni di disturbo nei corridoi, uscite non

autorizzate, uscite non motivate oppure uscite per un tempo superiore ai 10 minuti.

1.Censura da annotare sul registro di classe

1. Censura da annotare sul registro di classe.

2. Convocazione dei genitori 3. Compiti aggiuntivi. 4. Allontanamento di un giorno

dalla comunità scolastica alla quartaannotazione.

O. Allontanamento arbitrario dalla scuola

1. Censura da annotare sul registro di classe.

2. Convocazione dei genitori. 3. Allontanamento dalla

comunità scolastica per un periodo da 1 a 3 giorni(1)

1. Censura da annotare sul registro di classe.

2. Convocazione dei genitori. 3. Allontanamento dalla comunità

scolastica per un periodo da 3 a 5 giorni(1).

P. Turbamento delle lezioni: - assenze ingiustificate

o entrate posticipate di

gruppo; - assenza in coincidenza

di verifiche; - disturbo in classe; - allontanamento dalla

classe; - astensione in

massa dalle lezioni.

1. Annotazione sul registrodi classe.

2. Convocazione deigenitori.

3. Esclusione dalla partecipazione ad iniziative extradidattiche (ivi compresi film, teatro, visite aziendali, visite e viaggi d’istruzione,ecc.).

4. Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo da 1 a 3 giorni(1)

1. Annotazione sul registrodi classe.

2. Convocazione deigenitori.

3. Esclusione dalla partecipazione ad iniziative extradidattiche(ivi compresi film, teatro, visite aziendali, visite e viaggi d’istruzione,ecc.).

4. Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo da 2a 6 giorni(1).

Q. Abbandono di rifiuti di vario genere nella propria aula.

1. Censura da annotare sul registro di classe.

2. Obbligo di pulire.

1. Censura da annotare sul registro di classe.

2. Obbligo di pulire. 3. Convocazione dei genitori. 4. Allontanamento di un giorno

dalla comunità scolastica alla terza annotazione.

R. Comportamenti o espressioni irriguardosi o lesivi dell’altrui personalità, del nome,

dell’immagine, dell’onore, della reputazione nei confronti di tutti i componenti della comunità scolastica, anche se compiuti fuori dell’ambito strettamente didattico ( cortili, bagni, scale, atri ecc,.) o con la diffusione attraverso la rete INTERNET.

1. Censura da annotare sul registro di classe.

2. Convocazione dei genitori. 3. Esclusione dalla

partecipazione ad iniziative extradidattiche (ivi compresi film, teatro, visite aziendali, visite e viaggi d’istruzione,ecc.).

4. Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo da 1 a 6 giorni (1)(2)

5. Eventuale risarcimento del danno all’immagine delle persone e/o dellascuola.

1. Censura da annotare sul registro di classe.

2. Convocazione dei genitori. 3. Esclusione dalla partecipazione

ad iniziative extradidattiche (ivi compresi film, teatro,visite aziendali, visite e viaggi d’istruzione,ecc.)

4. Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo da 3a 15 giorni(1)(2).

5. Eventuale risarcimento del danno all’immagine delle persone e/o della scuola.

S. Deterioramento, danneggiamento o sottrazione di cose o documenti della scuola non meramente accidentali o in violazione delle disposizioni organizzative e di

1. Censura da annotare sul registro di classe.

2. Convocazione dei genitori. 3. Esclusione dalla

partecipazione ad iniziative extradidattiche (ivi compresi film, teatro, visite aziendali, visite e

1. Censura da annotare sul registro di classe.

2. Convocazione dei genitori. 3. Esclusione dalla partecipazione

ad iniziative extradidattiche(ivi compresi film, teatro, visite aziendali, visite e viaggi d’istruzione,ecc.).

sicurezza (resta fermo l’obbligo del risarcimento del danno).

viaggi d’istruzione, ecc.). 4. Allontanamento dalla

comunità scolastica perun periodo da 1 a 10 giorni (1)(2).

5. Eventuale riparazione del danno.

4. Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo da 3a 15 giorni(1)(2).

T. Commissione di reati che comportino gravi violazioni.

1. Censura da annotare sul registro di classe.

2. Convocazione dei genitori. 3. Esclusione dalla

partecipazione ad iniziative extradidattiche (ivi compresi film, teatro, visite aziendali, visite e viaggi d’istruzione,ecc.).

4. Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo fino a 30 giorni

(1)(2). 5. Eventuale riparazione

del danno.

1. Censura da annotare sul registro di classe.

2. Convocazione dei genitori. 3. Esclusione dalla partecipazione

ad iniziative extradidattiche (ivi compresi film, teatro,visite aziendali, visite e viaggi d’istruzione,ecc.)

4. Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore ai a 15 giorni(1)(2).

5. Allontanamento per l’intero anno scolastico.

6. Esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi.

7. Voto 5 in condotta.

(1) Convertibile in attività a favore della comunità scolastica secondo quanto previsto dall’allegato alla tabella delle sanzioni disciplinari (1 giorno di sospensione corrisponde a 5 ore di attività in favore della comunità scolastica).

(2) Nel caso di comportamenti sanzionabili, previsti dalle lettere R, S, T, delle sanzioni individuali, il Dirigente scolastico previo invito anche verbale allo studente a esporre le proprie ragioni può cautelativamente allontanarlo dalle lezioni per un periodo fino a giorni tre, fatte salve le determinazioni del consiglio di classe all’uopo convocato.

(3) Le somme raccolte a titolo di sanzione per la violazione dei divieti costituiranno un fondo, la cui destinazione sarà decisa annualmente con delibera del Consiglio d’Istituto.

In merito agli organi competenti ad irrogare le sanzioni si prevede quanto segue:

• per le censure, annotazioni sul registro e convocazione dei genitori: insegnante che ha accertato il comportamento;

• per le sanzioni economiche: il Dirigente Scolastico o i suoi collaboratori;

per le violazioni del divieto di fumo: il personale all’uopo delegato

per l’esclusione dalla partecipazione ad iniziative extradidattiche : il Consiglio di classe;

per l’allontanamento dalle lezioni fino a 15 gg.: il Consiglio di classe;

per il voto “cinque” in condotta: il Consiglio di classe;

per l’allontanamento dalle lezioni oltre i 15 gg.: il Consiglio d’Istituto.

All. 10 Statuto delle studentesse e degli studenti

DPR 24 giugno 1998, n. 249

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto l'articolo 87, comma 5, della Costituzione; Visto l'articolo 328 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297; Visto l'articolo 21, commi 1, 2, e 13 della legge 15 marzo 1997,n.59; Vista la legge 27 maggio 1991, n.176, di ratifica della Convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989; Visti gli articoli 104, 105 e 106 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n.309; Visti gli articoli 12, 13, 14, 15 e 16 della legge 5 febbraio 1992, n.104;

Visto l'articolo 36 della legge 6 marzo 1998, n.40; Visto il D.P.R. 10 ottobre 1996, n.567; Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n.400; Visto il parere espresso dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione nella Adunanza del 10 febbraio 1998; Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti

normativi nella Adunanza del 4 maggio 1998; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri adottata nella riunione del 29 maggio 1998; Sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione Adotta il seguente regolamento: "Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria"

Art. 1 (Vita della comunità scolastica) 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle

conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori

democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla

Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano.

3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante- studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il

raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.

4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.

Art. 2 (Diritti) 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e

valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità

delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.

2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi elementi e tutela il diritto dello

studente alla riservatezza. 3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la

vita della scuola. 4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I

dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di

criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.

5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli

stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.

6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.

7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.

8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-

didattico di qualità; b. Offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative

liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; c. iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la

prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; d. la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli

studenti, anche con handicap; e. la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; f. servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.

9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.

10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.

Art. 3 (Doveri) 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente

agli impegni di studio.

2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.

3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cuiall'art.1.

4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti.

5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.

6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

Art. 4 (Disciplina) 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che

configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni

specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.

2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.

3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del

profitto. 4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera

espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. 5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate,

per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.

6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da un organo collegiale.

7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.

8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.

9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma 8.

10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.

11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame

sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche

ai candidati esterni.

Art. 5 (Impugnazioni) 1. Per l'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 4, comma7, e per i relativi ricorsi si

applicano le disposizioni di cui all'articolo 328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 febbraio 1994, n.297.

2. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso ricorso, da parte degli studenti nella scuola secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola

media, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.

3. L'organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano

all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento. 4. Il dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami

proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia composto

per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dalla consulta provinciale, da tre docenti e da un genitore designati dal consiglio scolastico provinciale, e presieduto da una persona di elevate qualità morali e civili nominata dal dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.

Art. 6 (Disposizioni finali) 1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle disposizioni vigenti in materia

sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.

2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione.

3.È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli

atti normativi della Repubblica

All.11

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “Luigi EINAUDI”

Dirigente Scolastico tel. 0883/661496 – Direttore SS. GG. AA. Tel. 0883/661496 – Segreteria Tel/fax 0883/666007

Via L. Settembrini, 160 – 76012 – CANOSA DI PUGLIA (BT) – Cod. Fisc. 05635270720 E-mail:[email protected] Sito: www.iisseinaudi.eu

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI

PREMESSA

“… ...................... La lingua per comunicare può essere appresa in un arco di tempo che può

oscillare

da un mese a un anno, in relazione all’età, alla lingua d’origine, all’utilizzo in ambiente

extrascolastico. Per apprendere la lingua dello studio, invece, possono essere necessari alcuni

anni, considerato che si tratta di competenze specifiche. Lo studio della lingua italiana deve

essere inserito nella quotidianità dell’apprendimento e della vita scolastica degli alunni

stranieri……. L’apprendimento e lo sviluppo della lingua italiana come seconda lingua deve

essere al centro dell’azione didattica. Occorre, quindi, che tutti gli insegnanti della classe, di

qualsivoglia disciplina, siano coinvolti …..”

[Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri- Febbraio 2014]

Il presente Protocollo è un documento deliberato dal Collegio Docenti in ottemperanza alla

normativa ministeriale in materia di accoglienza e integrazione scolastica degli allievi

stranieri.Esso nasce dall’esigenza di rispondere in modo adeguato ai bisogni formativi delle

nostre classi, sensibilmente mutate, nella loro composizione, dai flussi migratori degli ultimi anni.

Contiene le indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni stranieri, definisce

compiti e ruoli degli operatori scolastici, traccia le fasi dell’accoglienza e delle attività di

facilitazione per l’apprendimento della lingua italiana, stabilisce i criteri per la valutazione degli

apprendimenti e delle competenze.

Si tratta dunque di uno strumento di lavoro, adottato dall’Istituto e condiviso dai Consigli di

classe, in quanto tale può essere integrato e modificato secondo le esigenze e le risorse della

scuola, e va aggiornato in base alle eventuali modifiche normative.

DESTINATARI

Prioritariamente gli studenti CNI (Cittadinanza non Italiana) neoarrivati o di recente

immigrazione; più in generale a tutti gli studenti stranieri con difficoltà scolastiche riconducibili

a una limitata padronanza della lingua italiana.

FINALITA’

definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza degli alunni

stranieri;

facilitare l’ingresso e l’inserimento a scuola degli alunni stranieri e sostenerli

nell’adattamento al nuovo ambiente scolastico e sociale;

fare acquisire e/o migliorare le competenze linguistiche degli studenti stranieri;

limitare i casi di dispersione scolastica;

valorizzare le diversità etniche e culturali, incentivando l’educazione

interculturale dentro e fuori della scuola;

migliorare la collaborazione con i genitori stranieri;

promuovere approcci didattici interculturali;

OPERATORI SCOLASTICI

Dirigente scolastico:

garantisce l’effettivo esercizio dell’obbligo scolastico (L. 296/06) e del diritto- dovere

all’istruzione e alla formazione (DLgs 76/05)

stipula eventuali accordi di collaborazione e/o convenzioni con gli Enti locali, con altre

istituzioni scolastiche o associazioni che promuovano l’integrazione culturale.

Collegio Docenti

approva il Protocollo di accoglienza per la parte di propria competenza

Segreteria Didattica:

effettua le pratiche relative all’iscrizione

collabora, per la parte di sua competenza, nella preparazione della documentazione

richiesta dalle Istituzioni

Consiglio di Classe:

favorisce l’inserimento e l’inclusione nella classe dell’allievo non italofono

individua modalità di semplificazione e facilitazione linguistica per ogni disciplina da

usare appena l’alunno acquisisce una minima conoscenza dell’italiano

prende informazioni sui percorsi di alfabetizzazione o consolidamento linguistico che

sono attuati sulla base delle risorse disponibili in orario scolastico ed extrascolastico,

assicurando l’uscita dal gruppo classe dello studente per interventi individualizzati di

supporto

segnala gli studenti con difficoltà linguistiche e, attraverso il proprio coordinatore, tiene

i contatti con il referente

Staff di Presidenza

assegna la classe

assegna la sezione nell’indirizzo scelto dall’allievo

ISCRIZIONE

Per l’iscrizione degli alunni stranieri la normativa vigente (Linee Guida 2014) prevede quanto

segue:

I minori stranieri hanno diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, indipendentemente

dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno e al possesso di qualsiasi

documentazione, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani

L’iscrizione dei minori stranieri può essere richiesta in qualunque periodo dell’anno

scolastico

I minori stranieri privi di documentazione anagrafica ovvero in possesso di documentazione

irregolare sono iscritti con riserva; ciò non pregiudica il conseguimento dei titoli conclusivi

dei corsi di studio di ogni ordine e grado.

Incontro di accoglienza

Successivamente all’atto dell’iscrizione, all’occorrenza viene fissato un incontro di accoglienza

tra il referente, l’allievo e la sua famiglia (o chi ne fa le veci) e, se necessario e nei limiti delle

risorse disponibili, un facilitatore linguistico, per:

compilare un “Foglio notizie” attraverso:

l’esame della prima documentazione raccolta dalla segreteria all'atto dell'iscrizione e una

prima valutazione delle competenze linguistiche rilevabili dai fascicoli personali;

la raccolta di informazioni sull’allievo (scolarità precedente, situazione familiare, progetto

migratorio, ……)

fornire informazioni sull’organizzazione della scuola e sul percorso di studi(docenti, orari,

regolamento, responsabilità delle famiglie, materie previste, carico di studio,…)

fornire ai genitori la modulistica per facilitare la comunicazione con gli insegnanti (uscite,

assenze, discipline, progetti, materiali necessari, presenza del genitore a scuola...)

facilitare la compilazione dei moduli di iscrizione

Assegnazione della classe

I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico (infra sedicenni) sono iscritti alla classe

corrispondente all’età anagrafica, salvo che il Collegio dei Docenti deliberi una classe diversa (non

oltre quella immediatamente inferiore o superiore), tenendo conto:

- dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno

- del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di provenienza (regolarità,

irregolarità, mancanza della scolarizzazione …)

- del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno

- i minori stranieri provenienti da scuole italiane sono iscritti all’anno di corso per il quale hanno

acquisito il titolo all’iscrizione

- gli allievi stranieri che si iscrivono in corso d’anno possono essere inseriti nella classe inferiore

rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica

Distribuzione nelle classi

La normativa prevede l’inserimento di tutti gli alunni nelle classi ordinarie, a prescindere dalla

cittadinanza, dalle competenze linguistiche e da ogni altra circostanza.

A fronte di ciò, e se possibile, la distribuzione avverrà tenendo conto anche:

del superamento del criterio numerico;

delle condizioni maggiormente favorevoli all’allievo;

delle dinamiche relazionali (anche dal punto di vista etnico) e della complessità delle classi;

della classe che, per le sue caratteristiche, potrebbe trarre maggior beneficio

dall’inserimento dell’allievo straniero, al fine di creare un’armonizzazione del gruppo-classe;

INSERIMENTO NELLA CLASSE

L'accoglienza non può essere una fase definita nel tempo, ma dovrebbe corrispondere ad una

modalità di lavoro atta ad instaurare e mantenere un clima accettabile e motivante per tutti i

protagonisti dell'azione educativa ( genitori, alunni, docenti, collaboratori scolastici).

L’assegnazione ad una determinata classe deve essere pertanto accompagnata

dall’individuazione dei percorsi di facilitazione predisposti a favore dell’alunno straniero, nella

consapevolezza che l’apprendimento della lingua italiana, in particolare quella dello studio,

avviene in tempi lunghi e coinvolge i docenti di tutte le discipline.

Per un inserimento positivo dell’alunno in classe, si suggerisce ai docenti del C.d.C. di:

dedicare del tempo ad attività di benvenuto e conoscenza

promuovere il coinvolgimento attivo, consapevole e costruttivo di tutti i compagni, al

fine di creare un clima relazionale e di collaborazione (gli alunni stranieri sono una

risorsa all’interno della classe e possono diventare uno stimolo per uno scambio

interculturale tra pari

individuare modalità di semplificazione o di facilitazione linguistica per ogni disciplina

utilizzare un linguaggio chiaro e semplificato

dare indicazioni chiare sugli aspetti organizzativi della scuola e sull’attività didattica

rispettare la fase del silenzio, senza forzare i tempi della comunicazione

prestare molta attenzione alla comunicazione non verbale.

non dare all’alunno una quantità eccessiva di messaggi, ma utilizzare poche espressioni

ricorrenti e ben scelte che favoriscano l’interazione.

Facilitare la possibilità di uscita dell’allievo straniero dal gruppo classe per interventi

individualizzati di supporto linguistico

Mantenere i contatti con i docenti che seguono l’alunno nelle attività di recupero

favorire la conoscenza degli spazi, dei tempi e dei ritmi della scuola

facilitare la comprensione dell'organizzazione delle attività

rivedere e aggiornare gli obiettivi nel corso dell’anno

individuare, per ogni nuovo alunno straniero, se possibile, uno studente italiano/immigrato

di vecchia data/nato in Italia da genitori stranieri, che svolga la funzione di tutor (il C.d.C.

potrebbe riconoscere allo stesso, nel triennio, un credito formativo).

AZIONI DI FACILITAZIONE

L’acquisizione della lingua è lo strumento fondamentale del processo di comunicazione e di

integrazione, di conseguenza l’apprendimento e lo sviluppo dell’Italiano come seconda lingua,

deve essere al centro dell’azione didattica. È prevista, fin dall’inizio dell’anno scolastico,

l’organizzazione di un laboratorio linguistico con corsi di livello tenuti da docenti della Scuola,

idoneamente formati:

Corsi Obiettivi Destinatari

Intensivo

Italiano + microlingua

(frequenza obbligatoria)

Attuare interventi di prima

alfabetizzazione per

l’acquisizione degli elementi

linguistici minimi per

comprendere e comunicare in

situazioni di vita quotidiana.

Gli allievi stranieri di recente o

recentissima immigrazione (neo

arrivati) con limitata o nulla

conoscenza della lingua italiana

indicati dal referente attraverso le

schede informative individuali

Livello A1

Italiano + microlingua

(frequenza facoltativa,

a discrezione dei docenti

del C.d.C. con orario di

lezione coincidente con

quello del Lab. L2)

Facilitare l’acquisizione di

strumenti linguistici più

complessi ed adeguati per

comprendere e comunicare in

situazioni più articolate e

formali (la lingua italiana non

più riferita al solo contesto

della quotidianità e delle

interazioni di base, ma usata

anche per narrare, esprimere

stati d´animo, riferire

esperienze personali,

raccontare storie, desideri,

progetti)

Gli allievi stranieri che hanno

frequentato il Corso Intensivo e per

quelli che hanno già maturato una

conoscenza di base della lingua

italiana, ma incontrano ancora

difficoltà legate all’uso del codice

linguistico come strumento di

comunicazione indicati dai rispettivi

Consigli di Classe

VALUTAZIONE

Indicazioni generali

La valutazione degli alunni stranieri, soprattutto nella prima fase di inserimento, deve avere un

carattere prevalentemente orientativo e formativo finalizzato alla promozione della persona

nell'interezza della sua storia e del suo progetto di vita. In questa prospettiva vanno dunque

rilette le fasi e gli scopi normalmente previsti dalle vigenti disposizioni ministeriali e integrati

dai riferimenti normativi specifici per gli alunni stranieri.

La valutazione iniziale coincide, per gli alunni stranieri neo-arrivati, con la prima fase

dell'accoglienza che vede i docenti impegnati nella rilevazione delle competenze in ingresso per

mezzo di diverse azioni come colloqui con familiari e alunno/a, esame del Foglio notizie

L'adattamento del programma si concretizza nella valorizzazione delle conoscenze pregresse

per coinvolgere e motivare l'alunno/a e i docenti di classe indirizzeranno il percorso di studi

verso gli obiettivi comuni mediante scelte quali:

l'attribuzione di priorità all'apprendimento della lingua italiana;

la sospensione temporanea di alcuni insegnamenti, al momento valutati inaccessibili agli

allievi, da riprendere e riproporre successivamente con contenuti essenziali;

la selezione dei nuclei essenziali delle singole discipline, nonché la selezione e la

declinazione delle competenze ritenute adatte in riferimento alla specifica situazione

dell’allievo.

l’individuazione di strategie didattiche coerenti con l’effettiva situazione di partenza

dell’allievo/a e con l’efficace gestione di classi eterogenee;

è anche da considerare l’opportunità di una rimodulazione dei contenuti

Inoltre, vista l’eterogeneità degli alunni stranieri, tra cui spesso si annoverano casi di minori

non accompagnati o in affido o in situazioni di particolare disagio sociale ed economico, o

anche la non conoscenza da parte delle famiglie, di alcuni aspetti relativi al sistema scolastico,

si auspica che i docenti verifichino, all’inizio dell’anno, che gli alunni siano in possesso degli

strumenti didattici pertinenti a ciascuna disciplina.

Criteri generali

La valutazione è strettamente connessa alla didattica e alla gestione della classe, non si può

pensare di valutare a prescindere da ciò che si è fatto, per gli allievi e con gli allievi.

È fondamentale privilegiare la valutazione formativa, che considera e misura i progressi

formativi tenendo conto della situazione di partenza, della motivazione, dell'impegno e,

soprattutto, delle potenzialità di apprendimento dimostrate. Nell’ottica formativa della

valutazione, è opportuno considerare indicatori comuni che concorrono alla valutazione:

il percorso scolastico pregresso

la motivazione ad apprendere

la regolarità della frequenza

l’impegno e la partecipazione alle diverse attività scolastiche

la progressione e la potenzialità di sviluppo nel percorso di apprendimento

Nell’ottica di una verifica efficace è opportuno considerare tipologie diverse di prove da

somministrare:

prove oggettive

vero-falso

scelta multipla con una sola risposta corretta

scelta multipla con più risposte corrette

completamento

un numero di items ridotti

tempi di svolgimento più lunghi

possibilità di consultare testi durante le prove

In proposito si evidenzia che le prove chiuse svolgono una funzione fondamentale per la

valutazione anche nelle fasi in cui le abilità di comprensione sono superiori a quelle di

produzione.

Nella valutazione degli alunni stranieri è necessario considerare la situazione di svantaggio

linguistico e rispettare i tempi di apprendimento dell’italiano come L2, prospettando il

raggiungimento degli obiettivi in termini che possono non essere a breve termine.

L’acquisizione della lingua adeguata allo studio è un traguardo alto, che va perseguito con

costanza e determinazione, ma è valutabile, soprattutto, nei progressi conseguiti rispetto ai

livelli di partenza, nella progressiva acquisizione di un metodo di studio, nell’impegno e nella

partecipazione costante ai corsi L2.

Per quanto riguarda gli apprendimenti disciplinariè indispensabile tener conto dei risultati e

delle abilità raggiunte nei corsi di alfabetizzazione di italiano L2 che costituiscono parte

integrante della valutazione di italiano, intesa come materia curricolare.

Valutazione intermedia (si ricorda, che è ammissibile usare la lingua straniera, in un primo

tempo, come lingua veicolare): è possibile non valutare alcune discipline (Sospensione del

Giudizio), con motivazione espressa:

“La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di

alfabetizzazione”

Valutazione finale: Indipendentemente da lacune presenti, i docenti valutano positivi i

progressi compiuti e le potenzialità di sviluppo di ciascun alunno (il raggiungimento del livello

A14riferito al QCER5può essere considerato uno degli indicatori positivi, ma non vincolanti, per

la continuazione del percorso scolastico) e dispongono il passaggio alla classe successiva.

Gli esami: La normativa non permette di differenziare formalmente le prove per gli studenti

stranieri, ma solo per gli studenti con bisogni educativi speciali certificati. È importante che

nella relazione di presentazione della classe all’esame di Stato vi sia un’adeguata

presentazione degli studenti stranieri e delle modalità con cui si sono svolti i percorsi di

inserimento scolastico e di apprendimento. Per l’esame di Stato al termine del secondo ciclo

sono da considerarsi crediti formativi eventuali percorsi di mantenimento e sviluppo della

lingua d’origine.

STRUMENTI

All’inizio dell’anno scolastico vengono monitorate le risorse rispetto ai materiali didattici

esistenti e vengono fatte, se necessario, altre richieste di acquisti di materiali utili all’attività di

facilitazione.

I tipi di sussidi maggiormente utilizzati sono:

testi specifici per l’apprendimento della lingua straniera

testi semplificati

schede riassuntive

materiali scaricati da Internet

Siti specifici on line che prevedono la funzione di autocorrezione

4A1 - Livello base

L’allievo riesce a comprendere e utilizzare espressioni di uso quotidiano e frasi basilari tese a soddisfare bisogni di

tipo concreto. Sa presentare se stesso e gli altri ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a

domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede…). È in grado di interagire in

modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare.

5QCERIl Quadro comune di riferimento per la conoscenza delle lingue

PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI PER STUDENTI NON ITALOFONI

ll presente protocollo, specifico e coordinato per talune azioni con la nostra prolungata

esperienza, fa riferimento ai seguenti testi sulla normativa attualmente vigente in materia di

integrazione scolastica di alunni stranieri:

Nota Ministeriale MIUR n. 5535 del 9 settembre 2015 – trasmissione del documento

DIVERSI DA CHI? – Raccomandazioni per l’integrazione degli alunni stranieri e

l’Intercultura.

Legge n. 107 del 13 luglio 2015 MIUR

Circolare Ministeriale n. 4233 del 19 febbraio 2014, Linee guida per l’accoglienza e

l’integrazione degli alunni stranieri 6

Circolare Ministeriale novembre 2013 Strumenti di intervento per studenti con Bisogni

educativi Speciali.

DPR n. 122 del 22 giugno 2009 Norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori

modalità applicative in materia

CM n.4/2009 Iscrizioni 09/10 7

CM, 1 marzo 2006, n. 24 Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni

stranieri sostituite da quelle del 2014

DPR n. 394 del 1999

Decreto Legislativo n. 286 del 25 luglio 1998 art. 45 Testo unico delle disposizioni

concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero

Legge n. 40 del 6 marzo 1998 Disciplina dell’immigrazione e condizione giuridica dello

straniero art. 38 Istruzione degli stranieri8.

6)Aggiorna le precedenti Linee guida del 2006

7Nell’anno scolastico 2007/08 il sistema informatico del Ministero introduce per la prima volta la

distinzione tra alunni stranieri nati in Italia e alunni stranieri di recente immigrazione (entrati da un anno

nel sistema scolastico italiano)

8Integrata con successiva Legge 30 luglio 2002, n. 189 (Legge Bossi-Fini)

[….i minori stranieri presenti in Italia sono soggetti all’obbligo di istruzione e hanno diritto

all’istruzione e alla formazione “nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani, nelle scuole di ogni

ordine e grado”…]