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I.I.S. “G. Leopardi - E. MajoranaClassico - Scientifico Scienze Umane P O R D E N O N E COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015 - 2016 2^ D SCIENTIFICO MATERIA DI INSEGNAMENTO DOCENTE ITALIANO / LATINO BRIGUGLIO STEFANO STORIA E GEOGRAFIA MARCUZ LAURA INGLESE BOZZOLA GIULIA MATEMATICA LOVISA ANNA FISICA ROMEO MARIANGELA SCIENZE NATURALI (chim. biol. scienze della terra) DEL PIERO ROSA DISEGNO E STORIA DELLARTE ZANELLA ANTONIO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE DI IORIO ELISABETTA RELIGIONE TAGLIAPIETRA MARCO COORDINATORE DI CLASSE BRIGUGLIO STEFANO VERBALIZZANTE LOVISA ANNA STUDENTI RAPPRESENTANTI DI CLASSE PIERINI ELENA ROSPANT DEMIAN MATTIA GENITORI RAPPRESENTANTI DI CLASSE GARCIA MICHAEL ZIVEC FRANCESCA

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I.I.S. “G. Leopardi - E. Majorana” Classico - Scientifico – Scienze Umane

PP OO RR DD EE NN OO NN EE

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2015 - 2016

2^ D SCIENTIFICO

MATERIA DI INSEGNAMENTO

DOCENTE

ITALIANO / LATINO BRIGUGLIO STEFANO

STORIA E GEOGRAFIA MARCUZ LAURA

INGLESE BOZZOLA GIULIA

MATEMATICA LOVISA ANNA

FISICA ROMEO MARIANGELA

SCIENZE NATURALI (chim. biol. scienze della terra) DEL PIERO ROSA

DISEGNO E STORIA DELL’ARTE ZANELLA ANTONIO

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE DI IORIO ELISABETTA

RELIGIONE TAGLIAPIETRA MARCO

COORDINATORE DI CLASSE BRIGUGLIO STEFANO

VERBALIZZANTE LOVISA ANNA

STUDENTI RAPPRESENTANTI DI CLASSE PIERINI ELENA ROSPANT DEMIAN MATTIA

GENITORI RAPPRESENTANTI DI CLASSE GARCIA MICHAEL ZIVEC FRANCESCA

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CLASSE 2ªDs

PREMESSA ALLA VERIFICA DEL PIANO DI LAVORO Anno scolastico 2015-2016

Coordinatore di classe: Stefano Briguglio 1. PRESENTAZIONE GENERALE La classe 2ª Ds è composta da 18 elementi (13 ragazze e 5 ragazzi),

avendo perso un elemento per trasferimento ad altro istituto, e risulta piuttosto unita; i tre nuovi inserimenti in elenco hanno ricevuto sin dall’inizio dell’anno un’amichevole accoglienza e si sono ben integrati. Nel corso del secondo quadrimestre, da gennaio a marzo, la classe ha ospitato tre ragazzi spagnoli, provenienti da un liceo di Soto del Real, nell’ambito del progetto di mobilità studentesca, che hanno vissuto la normale e regolare vita di classe, frequentando quotidianamente le lezioni, ad eccezione delle ore di Latino e IRC e che sono stati puntualmente valutati dal C.d.C. La loro integrazione è avvenuta in modo decisamente positivo.

La classe non si è avvalsa dell’attività di sostegno. Per quanto riguarda gli interessi extrascolastici, come già rilevato in

avvio d’anno, la classe non è risultata particolarmente attiva: per meglio dire, diversi elementi praticano regolarmente attività pomeridiane di tipo sportivo o musicale, sottoponendosi ad allenamenti e sedute di esercitazione piuttosto frequenti, ma pare che solo una di loro lo faccia in misura così assidua e con risultati agonistici così rilevanti da poter, nel corso dell’anno, condizionare il regime pomeridiano di studio. A tal riguardo, per altro, neppure da parte di questa allieva è giunta comunicazione ufficiale dalla rispettiva società sportiva sul calendario degli appuntamenti agonistici e delle assenze.

Sotto il profilo disciplinare, la classe ha presentato e continua a presentare tratti di moderata vivacità, che però i ragazzi sanno perlopiù frenare in quasi tutte le situazioni; tale condotta non esime del tutto gli insegnanti da qualche sonoro richiamo all’attenzione né da qualche invito a lavorare più assiduamente a casa (per questi motivi, sono state assegnate due note disciplinari, da due docenti diversi, estese a quasi tutta la classe), ma va detto che gli allievi non si sono mai comportati in maniera maleducata salvo in qualche sporadica occasione, in cui l’allievo o l’allieva ha dato all’insegnante una risposta inappropriata o ha assunto un atteggiamento irrispettoso (tre note disciplinari individuali).

Le relazioni all’interno del gruppo sono divenute amichevoli e, rispetto al precedente anno scolastico, sono parse essersi consolidate; nel corso dell’anno, non si sono mai registrati episodi “forti” e, stando a quanto affermano gli studenti stessi nella loro “Relazione dei rappresentanti degli studenti”, «all’interno della classe, i rapporti sono stati positivi»; nella

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conduzione della vita scolastica, i compagni si sono rispettati e, per quanto riguarda le relazioni interpersonali tra allievi, la classe è apparsa molto ben disposta alla pacifica convivenza. In generale, comunque, i ragazzi hanno mostrato di saper andare d’accordo e lavorare assieme. In generale, durante

il tempo trascorso in aula, negli studenti è risultata più diffusa la tendenza a distrarsi che a disturbare ma il fenomeno è parso contenuto: ci sono state risatine tra compagni di banco e cicisbeismo diffuso; di conseguenza, è stato spesso necessario sollecitare l’attenzione dei più, come pure la partecipazione attiva, carente in alcuni.

Limitatamente ai rapporti coi docenti, il gruppo s’è dimostrato perlopiù collaborativo con la maggior parte di essi ma il gruppo, a detta di alcuni insegnanti, è parso tiepido, necessitando talvolta di essere stimolato; a tal riguardo, gli allievi stessi confermano che «i rapporti con i docenti sono stati generalmente positivi e sono migliorati rispetto all’inizio dell’anno». S’è registrato tuttavia il caso isolato di un’allieva, impudentemente recidiva, caratterizzata dall’antipatico uso di tentare di agire slealmente durante le verifiche scritte.

Nulla di rilevante da segnalare circa assenze e ritardi, tranne il caso di un allievo ed un’allieva che hanno avuto, per molta parte dell’anno, la sgradevole abitudine di arrivare a scuola in breve ma persistente ritardo.

Dal punto di vista degli insegnanti, nel corso dell’anno, il rapporto con gli allievi non ha evidenziato eccessivi problemi gestionali (come dimostra la mancanza di 7 in condotta, assegnati nel primo quadrimestre, pur a fronte di qualche nota disciplinare sul registro elettronico). Il C.d.C. ha apprezzato il lavoro svolto dai due rappresentanti degli studenti, solerti ed attivi quando richiesto, pronti nel gestire le assemblee e la raccolta di documenti e denaro (permessi, quote di partecipazione, etc.), capaci di mediare tra il gruppo ed il C.d.C. e di riferire efficacemente in sede di Consiglio.

Sotto il profilo delle capacità espressive, la classe ha mostrato progressi ma, altresì, di avere ancora un percorso di consolidamento da attuare: i livelli di autonomia ed efficacia espositiva, raggiunti dai singoli, sono stati diversi da allievo ad allievo ma, in generale, comuni sono risultate le voci più carenti: qualche incertezza nell’applicazione delle regole di morfosintassi, una certa stringatezza espositiva, ripetitività lessicale ed una non ancora adeguata padronanza dei lessici disciplinari.

Sotto il profilo dell’autonomia operativa, l’acquisizione di un metodo di studio efficace a casa, per la maggior parte degli allievi, è parso un traguardo conseguito; però, per quanto ci sia stata una parte molto maggioritaria del gruppo disposta a seguire proficuamente le indicazioni ed i suggerimenti metodologici degli insegnanti, è rimasto tuttavia qualche caso isolato (soprattutto tra i maschi) di studente che ha agito pigramente, ha avuto poca cura nella tenuta dei quaderni ed è stato poco puntuale e piuttosto sbrigativo nella realizzazione del materiale di studio; questo gruppo, molto minoritario, ha sottovalutato l’impegno ed il carico di lavoro necessari per affrontare con

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profitto una seconda classe di liceo scientifico e non ha compreso che quantità e qualità dello sforzo richiesto, per superare con profitto l’anno scolastico, sarebbero stati nettamente superiori a quelli del precedente. Tale condotta, ovviamente, si è tradotta in un’applicazione discontinua ed in forme

di studio saltuario, opportunistico, che hanno mostrato tutta la loro inefficacia proprio nelle materie in cui, al contrario, l’esercizio costante ed il lavoro metodico di riordinamento delle conoscenze sono necessari al conseguimento degli obiettivi didattici: la Matematica ed il Latino, in particolar modo, ma anche la Fisica e la Storia.

Degli aspetti didattici e contenutistici che hanno raccolto il maggior gradimento, la classe ha fatto una mappatura precisa: «gli aspetti che la classe ha ritenuto più interessanti sono: il laboratorio di traduzione di Latino, le attività di laboratorio di Fisica e Scienze, lo studio dei “Promessi sposi” e le lezioni intrattenitive [sic] di Inglese».

Dal punto di vista del livello di preparazione nelle varie discipline, il gruppo ha chiuso l’anno attestandosi su valori nella media più che sufficienti o quasi discreti, con punte anche buone; ma esso ha visto persistere una minoranza (in vero, minima) di elementi scolasticamente fragili, in qualche caso poco ricettivi dei consigli, perlopiù o pigri o caratterizzati da alcuni limiti nella comprensione delle consegne e nella formulazione di risposte pertinenti, che non solo non hanno mostrato significativi progressi nel corso dell’anno ma, addirittura, un’inflessione di rendimento nel secondo quadrimestre (come dimostra l’aumento del numero di segnalazioni, da una a tre, tramite lettera alle famiglie nel passaggio dalla fine del primo quadrimestre alla “pagellina” infraquadrimestrale). Questa minoranza problematica, di conseguenza, ha concluso l’anno presentando un quadro di valutazioni ancora pesante, in verità, più per la diffusione delle lacune che per la loro gravità, ma tale comunque da configurare il rischio di sospensione ed assegnazione di debiti in più discipline e, forse, di bocciatura.

Dal punto di vista del raggiungimento finale degli obiettivi, il lavoro svolto dal C.d.C. ha prodotto un risultato generalmente positivo (come ampiamente attestato dal quadro finale degli esiti), anche se il grado di consapevolezza dell’importanza della scuola ed il senso di responsabilità - ancora solo parzialmente posseduti dagli allievi, pur trattandosi di studenti ormai del 2° anno - hanno impedito loro il completo e pieno conseguimento di tutti gli obiettivi. Le premesse rimangono comunque nettamente positive, soprattutto se valutate in prospettiva, e cioè tenendo conto delle potenzialità rilevate, e possono ancora costituire un valido punto di partenza per svolgere un’efficace azione didattica.

Dal punto di vista dei rapporti Scuola-Famiglia, il coordinatore ha messo a disposizione di genitori più della sola ora settimanale di ricevimento, ricorrendo alle proprie ore “buche” in orario ed accettando di incontrare i genitori (che ne facessero richiesta o quelli convocati) anche al di fuori dell’orario di servizio. In particolare, in occasione della consegna delle pagelle

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del 1° quadrimestre e di quelle infraquadrimestrali di fine marzo, le famiglie degli allievi segnalati hanno ricevuto una lettera di convocazione cui è seguito sempre un colloquio coi genitori.

2.1 OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI GENERALI Se sul piano didattico, si può affermare che la 2^Ds abbia compiuto il

percorso formativo, previsto per il 2° anno di liceo scientifico, nella sua globalità (pur con qualche riserva e, certamente, non da tutti in egual misura); così pure, sul piano educativo, gli obiettivi di inizio anno, a cui puntualmente si rimanda per una lettura proficua del presente paragrafo, sono da considerare sì globalmente raggiunti, ma necessitano tuttavia di qualche puntualizzazione. Infatti, per quanto qui di sopra riportato, sarebbe oggettivamente contraddittorio affermare che gli obiettivi sono stati raggiunti tutti e compiutamente. Ecco dunque il quadro delle puntualizzazioni.

Uno degli obiettivi più saldamente conseguiti è stato “promuovere la consapevolezza di sé e l’autostima, aiutando a vincere eventuali paure, ansie

e ritrosie”: alcuni componenti della classe hanno mostrato un significativo e positivo mutamento in questa direzione.

Un altro obiettivo, centrato da molti, è stato “favorire la ricerca di motivazione personale all’apprendimento ed al successo scolastico”: alcuni allievi ed allieve, consapevoli dei propri limiti in determinate discipline, hanno insistentemente chiesto (ed ottenuto) aiuti supplementari, soprattutto mediante attività di sportello, compiti di recupero ed attività laboratoriali in classe.

Tra gli obiettivi invece, che rappresentano ad oggi traguardi solo parzialmente raggiunti dalla classe, c’è “incentivare la partecipazione attiva e pertinente”: pur favoriti da metodi didattici appositamente scelti (lezioni “a ruoli invertiti”, esposizioni, lavori di gruppo, etc.), ancora troppi allievi ed allieve vivono la lezione in modo poco attivo.

Un altro obiettivo conseguito soltanto parzialmente è “colmare le lacune di tipo espressivo”: questo rimane, per alcuni componenti della 2^Ds, ancora il punto più debole.

Per tentare di dare maggior trasversalità possibile all’azione del C.d.C., in avvio d’anno gli insegnanti avevano individuato in un “giornale-diario di classe” uno degli strumenti praticabili per attuare una didattica per competenze. La condivisione e la trasversalità, garantite dal prodotto comune a cui molte delle discipline insegnate avrebbero potuto concorrere, si sono concretizzate in buona parte. Il prodotto finale, il cosiddetto “giornale-diario di classe”, è stato confezionato, in un numero unico, cui hanno contribuito tutti i cinque gruppi, pubblicato a fine anno e formato da circa una decina di pagine. Tale “giornale-diario di classe” ha raccontato e sviluppato tutte le occasioni e le iniziative didattiche che gli studenti hanno vissuto al di fuori dell’aula, nelle più svariate forme (articoli di cronaca, di commento, testi espositivi,

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elaborazioni grafiche di tipo statistico, disegni a mano libera, ricerche di approfondimento, etc.). La realizzazione finale del “prodotto”, attuata in totale autonomia dai ragazzi, è stata effettivamente il frutto di un lavoro pluridisciplinare, che ha coinvolto i contenuti di molte materie (Italiano,

Geo/Storia, Disegno e storia dell’arte, Scienze naturali, Inglese e Scienze motorie) e che ha concretizzato ed idealmente portato a compimento il lavoro intrapreso dalla classe nel precedente anno scolastico, sotto la guida dell’insegnante d’Italiano.

2.2 OBIETTIVI DISCIPLINARI SPECIFICI Per la visione d’insieme degli obiettivi disciplinari, si rimanda a quanto

indicato da ciascun insegnante nel rispettivo documento di Verifica al Piano di Lavoro curricolare.

3.1 STRATEGIE, STRUMENTI DIDATTICI E DI VERIFICA

Gli insegnanti si sono attenuti alle indicazioni metodologiche fornite nella “Premessa” al Piano di Lavoro Annuale, alla cui lettura si rimanda. Prevalente è risultato l’impiego della lezione frontale su quella “a ruoli invertiti”.

Compatibilmente con la distribuzione dell’orario giornaliero nelle singole discipline, le verifiche scritte ed orali sono state frequenti e diversificate. Per la valutazione del rendimento allo scritto, si sono effettuate prove periodiche, cercando – per quanto possibile – di evitare sovrapposizioni almeno nello stesso giorno. Tranne qualche rarissimo caso, ci si è sempre riusciti. Per la valutazione del rendimento all’orale, s’è fatto ricorso alla tradizionale interrogazione sommativa o all’esposizione individuale o per gruppi di argomenti specifici, preparati a casa.

Ciascun allievo è stato condotto a fine anno con un congruo numero di valutazioni in ciascuna disciplina.

La classe, infine, ha regolarmente preso parte alle Prove Invalsi (12 maggio 2016).

Quanto alle strategie attuate per il recupero, la classe ha seguìto un corso di Latino, è ricorsa a lezioni sportello ed ha attuato forme di recupero in itinere come il laboratorio di traduzione latina. In particolare, sulle strategie di recupero, la classe s’è espressa così: «i corsi di recupero sono stati considerati poco produttivi, mentre gli sportelli sono stati altamente soddisfacenti».

3.2 CRITERI DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE

Il voto è stato attribuito coerentemente ai criteri riportati nella “Premessa” al Piano di Lavoro Annuale, alla cui lettura si rimanda. Nella fase di valutazione, gli insegnanti hanno tenuto conto delle seguenti voci

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significative: il livello di preparazione (attestato dai voti ottenuti durante l’anno) anche in relazione al progresso compiuto nell’apprendimento, l’impegno e la partecipazione. La valutazione finale è stata fatta, evidentemente, tenendo conto della media aritmetica di tutti i voti riportati a

registro senza che, per questo, essa divenisse parametro esclusivo e vincolante bensì voce prioritaria d’orientamento.

4. ATTIVITÀ EDUCATIVE, AGGIUNTIVE E/O INTEGRATIVE IN

ORARIO CURRICOLARE ED EXTRACURRICOLARE La classe ha partecipato alle seguenti iniziative: - Uscita a “Pordenonelegge” (rassegna di letture poetiche: “Trieste e

dintorni” + conferenza-dibattito con Umberto Ambrosoli su “Il coraggio”); - Spettacolo teatrale “L’elogio del povero fante” (Rizzardi); - Spettacolo teatrale “Il ritratto della salute” (Stoppa); - Spettacolo di tema scientifico “INCO-scienza” (i “Papu”); - Visita all’Expo di Milano; - Lettorato d’Inglese con lezioni di argomento scientifico; - “Olimpiadi d’Italiano”; - “Olimpiadi della Matematica”; - “Olimpiadi di Fisica”; - Uscita a Miramare al laboratorio sull’ambiente marino; - Progetto “Sport” (difesa personale, canoa, atletica, calcio a cinque); - Conferenza sui cetacei; - Uscita a Praglia/Padova. Il gruppo, appositamente interpellato su questo punto, ha espresso un

giudizio generico di soddisfazione, affermando che «la classe ha assistito a conferenze e rappresentazioni teatrali ritenute alcune più altre meno

interessanti e coinvolgenti». Quanto all’attività sportiva, la classe ha mostrato netta soddisfazione: «le attività sportive svolte dalla classe, cioè corso di difesa personale e canoa, sono state apprezzate». Ugualmente soddisfacente è risultato il giudizio sulle uscite: «il viaggio d’istruzione a Padova e all’Expo e le visite guidate come quella a Miramare sono state giudicate positivamente». Il giudizio complessivamente favorevole sulle iniziative proposte alla classe è stato ribadito anche dai genitori, nella “Relazione dei rappresentanti dei genitori”, che hanno parlato di «riscontro positivo».

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CLASSE 2ª Ds VERIFICA DEL PIANO DI LAVORO

Anno scolastico 2015-2016 ITALIANO

Insegnante: Stefano Briguglio 1. RIFLESSIONI SULLA SITUAZIONE DELLA CLASSE

Per il profilo della classe, si rimanda alla “Premessa”. Si ritiene utile precisare soltanto poche sfumature, legate alla specificità della disciplina: rispetto allo studio dell’Italiano, la classe è parsa decisamente interessata ai contenuti e ben disposta e ricettiva nei confronti degli argomenti proposti, come attestato dalle affermazioni ospitate nella “Relazione dei rappresentanti degli studenti” («tra gli aspetti che la classe ha ritenuto più interessanti […] lo studio dei “Promessi sposi”»).

Dal punto di vista del comportamento, nelle ore di Italiano, la classe non è risultata problematica da gestire; semmai, facile alla distrazione. Comunque, la condotta della classe in aula è risultata, durante l’anno abbastanza attiva, seppur non diffusamente, e collaborativa.

Dal punto di vista delle conoscenze culturali e disciplinari, la classe ha acquisito una preparazione di livello mediamente discreto, con diverse punte buone (un terzo del gruppo). Distinguendo più specificamente i singoli comparti della preparazione, è emerso con evidenza che i ragazzi sono un po’ meno sicuri in quello denominato “Riflessione sulla lingua”, cioè nelle conoscenze teorico-grammaticali (permangono casi di allievi/e cui sfuggono ancora errori di ortografia e di sintassi), da cui consegue – talvolta, nelle prove scritte - una minor sicurezza espressiva ed una minor efficacia espositiva, legate anche alla limitatezza, in certi casi, del lessico specifico (ripetizioni, vocaboli inadeguati, etc.). Questa “fragilità” formale è legata anche ad un altro fattore: la poca abitudine alla lettura spontanea di alcuni di loro, soprattutto tra i maschi. Nel comparto denominato ”Educazione letteraria”, invece, i risultati sono parsi più sicuri: nella tecnica d’analisi del testo poetico e nello studio de “l promessi sposi”, gli esiti hanno raggiunto livelli soddisfacenti, con valutazioni anche ottime. Infine, nel comparto delle “Abilità linguistiche”, gli allievi sono stati sottoposti ad un lavoro massiccio di esercitazione che li ha portati a confrontarsi molte volte coll’azione correttiva dell’insegnante. Anche in quest’àmbito, gli esiti di classe sono stati nella media più che sufficienti, con una parte maggioritaria del gruppo autonoma ed in grado di realizzare compiutamente un elaborato rispettoso dei criteri di pertinenza alla consegna, coerenza interna e correttezza formale.

Nel trarre un bilancio conclusivo, l’insegnante è giunto ad un sentimento di generale compiutezza e di netta soddisfazione, che nascono dalla consapevole fierezza per il percorso compiuto coi ragazzi e per la fatica

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condivisa (tale riflessione nasce da una constatazione di tipo anche aritmetico: in termini di compiti scritti, compiti scritti validi per l’orale e compiti di recupero, ai 18 componenti effettivi della classe sono state corrette come minimo 16 prove ciascuno), cui va aggiunto il considerevole risultato didattico

di aver fatto leggere a casa e di aver analizzato e commentato in classe, per intero, il romanzo de “I promessi sposi” e di aver dotato gli allievi di un metodo d’analisi del testo poetico, strutturato ed ordinato.

2.1 OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI GENERALI

Per la valutazione sul raggiungimento degli obiettivi, si rimanda al paragrafo corrispondente contenuto nella “Premessa” a questo documento.

2.2 OBIETTIVI DISCIPLINARI SPECIFICI

Sinteticamente, si può affermare che la classe 2^Ds ha conseguito gli obiettivi disciplinari previsti – ripartiti in conoscenze, competenze e capacità – per il 2° anno di corso di un liceo scientifico.

ARGOMENTO 1 – ABILITÀ LINGUISTICHE (LAB. DI SCRITTURA)

CONOSCENZE: Definizione dei concetti di base di: - pertinenza alla traccia - coerenza interna o principio di non-contraddizione - correttezza formale (tipologia di errore: ortografico, grammaticale, lessicale, sintattico) Definizione e nozioni teoriche di: - testo argomentativo - testo narrativo - riassunto - analisi del testo narrativo - analisi del testo poetico - parafrasi - commento - articolo di cronaca/commento COMPETENZE: Saper fare: - testo argomentativo - testo narrativo - riassunto - analisi del testo narrativo - analisi del testo poetico - parafrasi

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- commento - articolo di cronaca/commento CAPACITÀ: Nell’ambito delle abilità linguistiche: - capacità di cogliere il senso fondamentale di un testo scritto o orale con attenzione alle modalità espressive, alle intenzioni dell’emittente, alla situazione comunicativa; - capacità di riconoscimento delle differenze, nel registro linguistico, tra comunicazione scritta e orale; - capacità espositiva sia scritta che orale, che risponda ai requisiti della pertinenza, della coerenza, della chiarezza, della precisione lessicale, della correttezza ortografica e morfosintattica; - capacità di riconoscimento e di produzione scritta di varie tipologie testuali, in relazione ai differenti scopi comunicativi. ARGOMENTO 2 – RIFLESSIONE SULLA LINGUA (GRAMMATICA)

CONOSCENZE: Analisi del periodo: Definizioni e nozioni teoriche su: - principale, dipendente, reggente - il rapporto di coordinazione - il rapporto di subordinazione - i più importanti tipi di subordinate (oggettiva, soggettiva, dichiarativa, interrogativa indiretta, relativa, temporale, causale, finale, consecutiva, concessiva, ipotetica). COMPETENZE: Saper fare: - analisi del periodo, con rappresentazione simbolica dell’”albero delle reggenze” e classificazione delle subordinate (tipo, grado, forma) CAPACITÀ: Nell’ambito della riflessione sulla lingua: - capacità di comunicare con correttezza e precisione grazie ad un uso ragionato e consapevole delle strutture grammaticali e logiche; - capacità di individuare analogie e differenze tra il Latino e l’Italiano. ARGOMENTO 3/A – ED. LETTER. (STUDIO DE “I PROMESSI SPOSI”) CONOSCENZE: Definizioni e nozioni teoriche degli elementi di: - analisi del testo in prosa Lettura (individuale), analisi e commento (collegiale) de “I promessi sposi”: - studio capillare dell’intero romanzo (capp. I-XXXVIII).

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COMPETENZE: Saper fare:

- riassunto del capitolo

- analisi e commento del capitolo - analisi e commento dei personaggi principali

ARGOMENTO 3/B – ED. LETTER. (ANALISI DEL TESTO POETICO) CONOSCENZE: Definizione dei concetti di base del testo poetico: - verso/metro - rima/ritmo - strofa - lessico poetico - sintassi poetica - figure retoriche (di senso, di suono, di posizione e metriche) - contenuti (parole-chiave/campi semantici) - tema/messaggio - destinatario/pubblico Tipologie di testo poetico: - lirica classica - lirica moderna COMPETENZE: Saper fare:

- riconoscimento e classificazione degli elementi del testo poetico - parafrasi - analisi e commento di un testo poetico

CAPACITÀ: Nell’ambito dell’educazione letteraria: - capacità di leggere, analizzare, interpretare un testo narrativo in prosa, in poesia, applicandovi le procedure di analisi del testo; - capacità di “interrogare” i testi e di metterli a confronto con le proprie esperienze e convinzioni personali, nell’intento di assumere un atteggiamento critico di fronte ad essi; - capacità di argomentare e sostenere il proprio punto di vista o giudizio con pertinenza e coerenza.

Come già detto, gli obiettivi disciplinari specifici sono stati ottenuti, coerentemente a quanto attestano i risultati finali delle verifiche ed il copioso materiale di studio prodotto dagli allievi nel corso dell’intero anno scolastico;

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tuttavia, s’è dovuta registrare a fine percorso qualche limitata esclusione: 1) la definizione dei concetti di base del testo teatrale e la loro classificazione.

Questa esigua porzione conclusiva di programma non è stata svolta per una serie di concause oggettive e riscontrabili: in primo luogo, la

concomitanza imposta da alcune attività complementari, di interesse comune anche ad altre materie, svolte dalla classe in orario curricolare, insieme alla coincidenza d’orario di iniziative o eventi estemporanei, legati ad àmbiti disciplinari diversi dall’Italiano (6 ore); poi, nella doppia veste di insegnante di Italiano e coordinatore del C.d.C., la necessità imprescindibile di concedere ore per assemblee e di dedicare ore al dibattito ed al confronto in classe per affrontare occasionalmente qualche tema di stringente attualità ma, soprattutto, per comunicare sistematicamente agli allievi, anche tramite i rappresentanti, le risultanze dei vari C.d.C., nell’intento preciso di discutere e affrontare con loro le questioni emerse in essi, soprattutto nella prospettiva di abituare la classe all’abito mentale dell’autovalutazione e della valutazione professionale dei propri docenti (7 ore); inoltre, l’importanza e lo spazio accordàti in classe alla fase di correzione delle prove scritte, mediante numerosi momenti di restituzione, analisi e revisione collettivi degli elaborati (11 ore); e, ancora, la volontà precisa e programmatica, da parte del docente, di sottoporre i suoi allievi ad un’azione di verifica in classe, puntuale ed assidua, sia tramite compiti scritti (11 ore) sia prove orali (48 ore, miste di interrogazione e spiegazione); in aggiunta, l’attività laboratoriale, concentrata nella parte finale del secondo quadrimestre e finalizzata, soprattutto, alla stesura del “giornale-diario di classe” tramite lavoro di gruppo (7 ore); infine, la scelta di privilegiare sempre e comunque il criterio qualitativo su quello meramente quantitativo, nella selezione degli argomenti, e l’esercitazione in classe con correzione collettiva degli esercizi assegnati per casa.

Considerato che la materia dell’Italiano afferisce prevalentemente all’asse dei linguaggi ma presenta anche forti addentellati con altri, il contributo specifico della disciplina al lavoro trasversale e pluridisciplinare s’è concretizzato soprattutto nell’uso dello strumento linguistico al servizio di spazi disciplinari condivisi.

Non di meno, in linea con le priorità educative fissate dal C.d.C., l’insegnante di Italiano ha investito tempo e risorse per perfezionare alcuni aspetti metodologici della tecnica di studio degli allievi, proprio nell’intento di metterli nelle condizioni di porre in parallelo gli argomenti, in modo che dall’”allineamento” di argomenti simili derivasse l’individuazione di analogie e differenze. Circa le capacità interpretative e l’autonomia di giudizio, l’insegnante di Italiano ha lavorato utilizzando anche lo strumento del libero dibattito, che è stata occasione di raffronto tra posizioni contrastanti e di confronto, con formulazione di un giudizio motivato finale, costruito sulla base di argomentazioni; ed ha caldamente suggerito agli studenti la diversificazione delle fonti, quale elemento di garanzia del pluralismo

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intellettuale, e li ha invitati ad elaborare idee proprie sulla base di un percorso di analisi e di approfondimento delle varie realtà oggetto di studio.

3.1 STRATEGIE DIDATTICHE

L’insegnante ha adottato le seguenti modalità operative:

- lezione frontale (introduttiva); - lezione “a ruoli invertiti” (come prassi settimanale di esposizione dei capitoli de “I promessi sposi”): questa strategia ha posto l’allievo al centro dell’azione didattica, “attore” della propria performance, ad illustrare i contenuti ai compagni, con la classe intenta ad ascoltare ed integrare con eventuali interventi aggiuntivi e correttivi e col docente impegnato a sorvegliare l’esposizione, la correttezza e la completezza della lezione e ad istituire e suggerire eventuali analogie e differenze tra argomenti affini; - lavoro di gruppo (come prassi saltuaria e solo alla fine del secondo

quadrimestre, in occasione della fase di rifinitura del “giornale-diario di classe”, da parte dei mini-comitati redazionali (di quattro o cinque elementi), in totale autonomia e senza la supervisione dell’insegnante d’Italiano che invece, durante l’anno scolastico precedente, era stata pressoché esclusiva, capillare e molto assidua.

3.2 STRUMENTI DIDATTICI L’insegnante ha impiegato i seguenti strumenti didattici: - libri di testo e materiale in fotocopia; - dizionario ed opere di consultazione; - computer di classe. 3.3 STRUMENTI DI VERIFICA

Le verifiche sono state molto frequenti e diversificate: ogni allievo ha affrontato – come minimo - undici compiti in classe di Italiano (compresa la prova nazionale Invalsi) per la valutazione allo scritto; tali prove possono essere diventate anche tredici nel caso in cui l’esito primo, valutato insufficientemente, ne abbia richiesto la ripetizione a scopo di recupero; infine, alcune allieve, particolarmente volonterose, hanno partecipato a concorsi facoltativi vari: le “Olimpiadi d’Italiano (4) e “Raccontinclasse” (3). In generale, ogni allievo ha poi dovuto sostenere una massiccia dose di esercitazioni ed assegnazioni domestiche (da un minimo di cinque fino a nove) che, realizzate e consegnate a scadenza, sono poi state puntualmente valutate ed i cui esiti sono stati inseriti tra i voti validi per l’orale.

Nel novero delle prove scritte, in classe o per casa, sono state richieste tipologie di elaborato piuttosto diversificate: tema (in base al genere: argomentativo o riflessivo; in base all’argomento: d’attualità o personale);

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prove più creative, come il sonetto di pura invenzione, ed altre più oggettive, come prove strutturate, quali questionari a risposta multipla, a risposta aperta, test di grammatica (analisi logica con esercizi di conversione forma attiva/passiva o forma implicita/esplicita; analisi del periodo; etc.); e, ancora,

questionari di comprensione ed analisi del testo poetico; questionari di materia manzoniana; esercizi di parafrasi. La classe ha anche affrontato tre prove “speciali”: 1) il concorso nazionale “Olimpiadi d’Italiano” (quattro studentesse sono state selezionate per partecipare alla fase d’istituto ed una è approdata alla fase provinciale); 2) il concorso annuale di scrittura creativa “Raccontinclasse” (tre studentesse hanno aderito facoltativamente alla prova e i racconti di due di esse sono state selezionati tra i migliori quindici dell’istituto); 3) la prova nazionale Invalsi per la valutazione delle competenze di comprensione del testo, che ha dato esito decisamente positivo (nessuna insufficienza, 2 sufficienze, 8 valutazioni discrete, 6 buone e 2 ottime).

Le verifiche orali sono coincise con le quotidiane lezioni “a ruoli invertiti”, alle quali si sono aggiunte interrogazioni tradizionali; sono stati registrati con valutazione positiva anche gli interventi, se giudicati particolarmente pertinenti e puntuali; ha costituito momento di valutazione anche il saltuario controllo dei quaderni, di cui sono stati giudicati l’ordine e la completezza.

Questo “sistema” di monitoraggio ad ampio spettro ha garantito all’insegnante un congruo (ed elevato) numero di valutazioni sull’allievo, registrate all’orale (undici, in media), riducendo sensibilmente la possibilità di errori di valutazione e gravi fraintendimenti ed ha consentito all’allievo stesso – per contro – di avere a disposizione più momenti di verifica e, quindi, maggiori possibilità di recupero.

3.4 CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE Il voto è stato attribuito riportando il punteggio ottenuto dall’allievo su una

scala da 2 a 10: si sono usate tanto valutazioni di eccellenza (10) quanto valutazioni scarsissime (2 e 3). In particolare, s’è usato il voto minimo (2), solo per sanzionare eventualmente una condotta sleale durante le verifiche; oppure, s’è usato l’altro voto minimo (3): all’orale, per registrare una condizione di impreparazione assoluta; allo scritto, in caso di un compito ufficiale consegnato in bianco o completamente ed assolutamente sbagliato o, infine, di una mancata consegna domestica. In avvio d’anno, s’era anche concordato cogli allievi che, nel corso di ogni quadrimestre, la presenza di una sola valutazione scarsissima (3) non avrebbe avuto effetto sulla media finale; al contrario, tale valutazione pesantemente negativa avrebbe avuto peso nella media finale, qualora l’allievo fosse risultato recidivo, cioè nel caso di ripetute mancate consegne. Quando l’esito delle prove scritte in classe è risultato insufficiente, è stata attuata – compatibilmente coi tempi a disposizione - una prassi di recupero, concordando cogli allievi una nuova

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sessione di verifica ed una nuova prova di “riparazione” (anche pomeridiana). Al voto, ottenuto dall’allievo nella prova di “riparazione”, è stato assegnato un peso specifico pari a quello riportato in occasione della prima. Nel corso nell’anno, non sono stati attuati corsi di recupero in Italiano; in compenso, gli

allievi hanno avuto a disposizione l’insegnante a scuola, in orario pomeridiano per l’attività di sportello, di cui per altro hanno usufruito solo minimamente per fare esercizio supplementare e per sottoporsi a prove di recupero su un argomento specifico di Grammatica.

Per quanto riguarda la comunicazione dei voti alla famiglia, il docente ha suggerito espressamente agli allievi di tenere aggiornata una sorta di personale rubrica delle valutazioni (con voti e giudizi per esteso), riportate da ciascuno nelle singole prove. In vero, risulta che pochi tra gli studenti abbiano seguito questo suggerimento. Tuttavia, la presenza del registro elettronico, da un lato, e l’abitudine di inviare a casa una fotocopia del compito insufficiente, per lavorare al recupero, dall’altra, hanno garantito quasi sempre la puntualità e trasparenza della comunicazione.

Dal canto suo, l’insegnante ha mantenuto gli impegni assunti in avvio d’anno: comunicare con trasparenza i voti e, su richiesta dell’interessato, spiegarne le motivazioni, in aggiunta al giudizio riportato per iscritto; programmare le prove con adeguato anticipo, evitare la coincidenza di più prove scritte di verifica nello stesso giorno e riconsegnare gli elaborati, oggetto della prova scritta, corretti e corredati di un apparato di indicazioni “positivo”. L’insegnante infine, salvo qualche eccezione, è riuscito a restituire le prove corrette entro le due settimane dalla data di conclusione della prova stessa.

Merita fornire qualche dato statistico, relativo al presente anno scolastico: ogni singolo componente della 2^Ds ha avuto in restituzione, come minimo, 17 prove corrette di Italiano, per un totale di 344 elaborati valutati (mediamente 19 a testa).

Nella fase di valutazione, l’insegnante ha tenuto conto delle seguenti voci significative:

in generale, livello iniziale e progresso compiuto nell’apprendimento; in particolare, nelle verifiche scritte ed orali:

- pertinenza delle risposte; - coerenza delle risposte; - possesso dei contenuti; - chiarezza e correttezza espositive; - uso appropriato di terminologia specifica; - originalità e capacità di rielaborazione;

in particolare, nel lavoro in classe ed a casa: - impegno costante; - partecipazione attiva e proficua; - interesse specifico per la materia; - qualità e puntualità delle consegne;

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- tenuta del materiale didattico; - eventuale approfondimento personale.

4. ATTIVITÀ EDUCATIVE IN ORARIO CURRICOLARE

La classe ha partecipato alle seguenti iniziative: - visione dello spettacolo teatrale “L’elogio del povero fante” (07.10.2015); - concorso nazionale “Olimpiadi d’Italiano” (fase d’istituto: 20.10.2015; fase provinciale: 21.01.2016); - concorso di scrittura creativa “Raccontinclasse” (22.01.2016); - visione dello spettacolo teatrale “Il ritratto della salute” (23.02.2016); - prova nazionale Invalsi (12.05.2016). Tali iniziative hanno avuto una ricaduta didattica concreta poiché sono

divenute oggetto di esercitazioni o prove di vario tipo, nonché di effettiva valutazione.

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CLASSE 2ª Ds VERIFICA DEL PIANO DI LAVORO

Anno scolastico 2015-2016 LATINO

Insegnante: Stefano Briguglio 1. RIFLESSIONI SULLA SITUAZIONE DELLA CLASSE

Per il profilo della classe, si rimanda alla “Premessa”. Si ritiene di ribadire soltanto pochi concetti mirati: nel dettaglio della disciplina, la classe è parsa abbastanza interessata ai contenuti ed apprezzabilmente ricettiva nei confronti degli argomenti proposti; si è studiato il Latino con senso del dovere, magari senza particolare entusiasmo, ma è un fatto che in classe si sia lavorato serenamente e seriamente, quindi con profitto, per quanto sia risultato evidente che, in alcuni, non c’è vero trasporto nei confronti della materia, giudicata da alcuni aprioristicamente ostica ed arida. Il gruppo ha, comunque, serenamente “convissuto” col Latino.

Sotto il profilo del rendimento, a fine anno, è risultato evidente che la classe non è riconducibile ad un livello uniforme di preparazione ma che, nonostante il tentativo di uniformare la base di nozioni su cui impostare la conoscenza del Latino, essa s’è distribuita su più livelli: un primo gruppo (circa metà classe), formato da studenti sicuri, addestrati allo studio, dotati di conoscenze di grammatica italiana e morfosintassi latina adeguate, dal bagaglio di nozioni mnemoniche piuttosto saldo, muniti di una certa sicurezza procedurale e, quindi, di rapidità sia nella fase di riconoscimento dei casi latini sia nella ricerca sul dizionario sia, infine, nella fase di traduzione italiana; in questo gruppo, dal rendimento mediamente discreto o più, vi sono alcune individualità dal profitto ottimo; un secondo gruppo (pari a poco meno di

metà del totale), composto da allievi più insicuri sia nelle nozioni di grammatica italiana (e, in particolare, di analisi logica) sia nelle conoscenze di morfosintassi latina, di conseguenza meno pronti e meno precisi nel riconoscimento e nella resa italiana dei costrutti latini, spesso meno disinvolti nell’uso del dizionario e più approssimativi nella prassi di “ri-costruzione” sintattica della frase latina secondo l’ordine logico italiano; in questo gruppo, trovano posto sia realtà mediamente sufficienti sia quasi sufficienti; tuttavia, in esso, vi sono allievi ed allieve che, a dispetto delle difficoltà, hanno mostrato comunque un’apprezzabile dose di tenacia e di perseveranza; un terzo gruppo, molto minoritario, è risultato formato dagli allievi e allieve più “disarmati” in termini di capacità logico-applicative, quelle utili appunto ad applicare la regola grammaticale teorica alla pratica della traduzione, nonché meno motivati nei confronti della materia, disordinati nella procedura,

approssimativi nelle conoscenze; questo gruppo s’è attestato su un livello di

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profitto nella media insufficiente arrivando a mostrare solo di rado (e nei mesi finali) qualche limitato progresso.

Dal punto di vista del comportamento, si rimanda alla “Premessa”. Merita fare solo una puntualizzazione relativa all’atteggiamento che la classe ha

avuto nei confronti dello studio del Latino: dopo un primo quadrimestre chiuso non positivamente, con un’incidenza rilevante di insufficienze (il 28%), s’è affrontato il problema collegialmente ed il gruppo ha proposto di dare cadenza regolare ad un tipo di attività di laboratorio, che nel primo quadrimestre s’era solo saltuariamente sperimentata, che fosse così organizzata: sessioni di esercitazione di traduzione, in cui i più fragili lavorassero in coppia coi più capaci, e in cui la fase di correzione avvenisse, subito e in classe, già al termine della sessione di lavoro. Questa strategia, proposta dagli allievi stessi, alimentata dal docente con un po’ di sana competizione (che prevedeva la messa in palio di voti ai due componenti del mini-team di lavoro che per primi terminassero la traduzione del brano di versione assegnato) e realizzata fattivamente per lunga parte del secondo quadrimestre (13 ore) pare abbia sortito effetti positivi, se non altro nel

moltiplicare i momenti di esercizio sorvegliato. Dal punto di vista delle capacità espressive, pur permanendo diversità

anche marcate tra allievo ed allievo, l’uso sicuro della terminologia specifica è un requisito posseduto dai più ma, senza che la circostanza comprometta generalmente l’efficacia espositiva di nessuno, comunque la precisione lessicale non è requisito di tutti.

Sotto il profilo metodologico e dell’efficacia nello studio, la classe è cresciuta ma non è ancora divenuta autonoma: tabelle sinottiche di verbi, schemi riepilogativi di regole, declinazioni e paradigmi vengono trascritti con apprezzabile ordine e sistematicità ma non sempre studiati a dovere.

Nel trarre un bilancio conclusivo, l’insegnante è giunto ad un sentimento di moderata soddisfazione: tale risultanza è il prodotto dell’appagante rapporto tra impegno profuso nel lavoro per la classe e nella classe e risultati da essa conseguiti, soprattutto in relazione alla mole di compiti scritti ufficiali (in totale, 11 tra prove strutturate di morfosintassi latina e versioni tradizionali).

2.1 OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI GENERALI

Per la valutazione sul raggiungimento degli obiettivi, si rimanda al paragrafo corrispondente contenuto nella “Premessa” a questo documento.

2.2 OBIETTIVI DISCIPLINARI SPECIFICI

Sinteticamente, si può affermare che la classe 2^Ds ha conseguito gli obiettivi disciplinari previsti – ripartiti in conoscenze, competenze e capacità – per il 2° anno di corso di un liceo scientifico.

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Data la natura tecnicistica dello studio della grammatica latina, l’insegnante non ha potuto (né voluto) rinunciare ad impostare il lavoro della classe basandolo – almeno in parte – su uno studio rigoroso, di tipo mnemonico. Si è preteso, in sintesi, che i ragazzi imparassero a memoria

casi e desinenze e che fossero in grado di declinare e coniugare con sufficiente sicurezza, per altro fornendo loro tutti i “trucchi” utili a ridurre il più possibile il carico della memorizzazione e tutte le indicazioni metodologiche necessarie a cogliere la modularità e ripetitività di certi passaggi, in modo da comprendere il meccanismo regolatore alla base del fenomeno linguistico piuttosto che il solo fenomeno linguistico, in sé e per sé. Questa azione di “alleggerimento” dello studio del Latino è stata svolta – quando possibile - proponendo cenni elementari di linguistica comparata che consentissero ai ragazzi di individuare analogie e differenze tra lingua d’origine (Latino) e lingua d’arrivo (Italiano) e, quindi, che facilitassero negli allievi l’individuazione, la memorizzazione e l’apprendimento di certi fenomeni tipici delle lingue romanze. Quand’è stato possibile, s’è esteso questo metodo comparativo anche ad altre lingue non romanze (Inglese). La conoscenza della Grammatica italiana è stata usata strumentalmente come “stampella” per disporre ordinatamente quella della Grammatica latina. Evidentemente, questa prassi ha richiesto una fase massiccia di ripasso delle conoscenze di morfosintassi italiana (analisi logica e del periodo), cui è stata dedicata parte del primo quadrimestre.

RIPASSO (GRAMMATICA ITALIANA)

CONOSCENZE:

Definizione e concetti di base di analisi del periodo:

- principale, dipendente, reggente - coordinazione - subordinazione - i più importanti tipi di subordinate.

COMPETENZE:

Saper fare:

- analisi del periodo - “albero delle reggenze”

ARGOMENTI NUOVI (GRAMMATICA LATINA)

CONOSCENZE:

Morfologia:

- la 4^ e 5^ declinazione sostantivale; - il pronome relativo;

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- gli aggett./pron. (indefiniti, interrogativi); - i gradi dell’aggettivo e dell’avverbio; - le quattro coniugazioni del verbo regolare passivo: - i modi definiti (indicativo, congiuntivo)

- i modi indefiniti (infinito, participio) ed usi; - la coniugazione deponente e semideponente; - verbi particolari: Fero, Volo, Nolo, Malo, Eo (coniugazione completa e studio delle forme anomale); - il “caso” di Fio; - la forma impersonale;

Costrutti particolari:

- dativo di possesso; - perifrastica attiva; - imperativo negativo; - cum + congiuntivo; - ablativo assoluto;

Sintassi:

- modelli di frase latina ricorrenti; - casi e complementi (corrispondenze e sovrapposizioni); - subordinata relativa; - subordinata causale; - subordinata temporale; - subordinata completiva finale (esplicita e implicita); - subordinata completiva volitiva; - subordinata completiva consecutiva; - subordinata completiva dichiarativa; - subordinata infinitiva. COMPETENZE: Saper fare: - uso sicuro e proficuo del dizionario; - flessione e traduzione. CAPACITÀ: - riconoscere e tradurre il lessico latino; - riconoscere e tradurre in forma adeguata le strutture morfosintattiche

presenti nel testo latino; - rendere il testo latino in forma italiana corretta e accurata; - comprendere testi latini; - iniziare a cogliere i caratteri specifici di un testo letterario;

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- comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici attraverso il confronto linguistico tra epoche.

Come già detto, gli obiettivi disciplinari specifici sono stati ottenuti,

coerentemente a quanto attestano i risultati finali delle verifiche nel corso dell’intero anno scolastico; tuttavia, s’è dovuta registrare a fine percorso qualche limitata esclusione: non sono stati trattati il gerundio ed il gerundivo, con le rispettive applicazioni (né subordinata finale implicita col gerundio e gerundivo né la perifrastica passiva) né la subordinata interrogativa indiretta.

Questa porzione conclusiva di programma non è stata svolta per una serie di concause oggettive e riscontrabili: in primo luogo, la concomitanza imposta da alcune attività complementari, di interesse comune anche ad altre materie, svolte dalla classe in orario curricolare (4 ore); poi, nella doppia veste di insegnante di Latino e coordinatore del C.d.C., la necessità imprescindibile di concedere ore per assemblee e di dedicare ore al dibattito ed al confronto in classe per affrontare occasionalmente qualche tema di stringente attualità ma, soprattutto, per comunicare sistematicamente agli allievi, anche tramite i rappresentanti, le risultanze dei vari C.d.C., nell’intento preciso di discutere e affrontare con loro le questioni emerse in essi, soprattutto nella prospettiva di abituare la classe all’abito mentale dell’autovalutazione e della valutazione professionale dei propri docenti (4 ore); inoltre, l’importanza e lo spazio accordàti in classe alla fase di correzione delle prove scritte, mediante numerosi momenti di restituzione, analisi e revisione collettivi degli elaborati (19 ore); inoltre, la scelta di privilegiare sempre e comunque il criterio qualitativo su quello meramente quantitativo, nella selezione degli argomenti, e l’esercitazione in classe con correzione collettiva degli esercizi assegnati per casa; infine, alla suddetta serie di concause oggettive, va aggiunta una circostanza soggettiva ed imputabile ad un’erronea distribuzione del tempo da parte dell’insegnante: ancora una volta, il docente si è confrontato con la difficoltà di conciliare l’intero svolgimento del programma di Latino, da lui proposto alla classe secondo tempi e modalità tradizionali, con l’esiguità del monte-ore di un liceo scientifico “riordinato”, cioè successivo al riordino dei cicli, in cui - invece – lo “spazio” riservato all’insegnamento del Latino, al biennio, risulta essere sensibilmente ridotto rispetto all’ordinamento precedente (prima del riordino, al biennio, il Latino veniva impartito per 9 ore a settimana; dopo, per 6).

Considerato che la materia del Latino afferisce prevalentemente all’asse dei linguaggi ma presenta anche forti addentellati con l’asse storico-sociale, il contributo specifico della disciplina al lavoro trasversale e pluridisciplinare è stato svolto, quando c’è stato, nei suddetti due assi; tuttavia, esso è stato inevitabilmente limitato, proprio a causa della natura tecnicistica dell’insegnamento della disciplina, che non consente grandi spazi condivisi o d’intersezione nell’azione didattica.

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Non di meno, in linea con le priorità educative fissate dal C.d.C. (le competenze-chiave di cittadinanza “Individuare collegamenti e relazioni” ed “Interpretare l’informazione”), l’insegnante di Latino ha dato spazio allo studio dell’etimologia latina delle parole italiane, per ceppi o famiglie di

parole, in modo da legare il lavoro in Latino il più trasversalmente possibile a quello delle altre discipline.

3.1 STRATEGIE DIDATTICHE

L’insegnante ha adottato le seguenti modalità operative: - lezione frontale (come prassi quotidiana).

3.2 STRUMENTI DIDATTICI L’insegnante ha impiegato i seguenti strumenti didattici:

- libri di testo e materiale in fotocopia; - dizionario di latino.

3.3 STRUMENTI DI VERIFICA

Le verifiche sono state frequenti e diversificate: ogni allievo ha affrontato – come minimo - dodici compiti in classe per la valutazione allo scritto; tali prove possono essere diventate anche quattordici nel caso in cui l’allievo sia stato indirizzato al corso di recupero. In generale, ogni allievo ha poi dovuto sostenere anche esercitazioni in classe (provette di verbi, etc.) ed assegnazioni domestiche che, corrette collegialmente in aula (14 ore), hanno

poi fornito occasioni di valutazione, registrate quali voti orali. Nel novero delle prove scritte, in classe, sono state richieste tipologie di elaborato piuttosto diversificate: nella parte di grammatica, domande teoriche a risposta aperta, esercizi di riempimento, traduzione di frasi dal Latino all’Italiano e viceversa, analisi e classificazione di voci verbali, traduzione di brevi versioni dal Latino all’Italiano, esercizi di riconoscimento e completamento su singoli lessemi latini, prove strutturate con esercizi di declinazione di sostantivi ed aggettivi, di concordanza sostantivo/aggettivo e di traduzione in ogni modo possibile di un singolo sintagma latino; e, ancora, alternanze vero/falso o esercizi di individuazione della forma corretta in un novero di forme sbagliate. Tra le tante formule adottate, prevalenti sono state le verifiche consistenti nel richiedere di classificare e tradurre in Italiano qualche decina di forme verbali latine coniugate o nel tradurre in Italiano una versione o frasi dal Latino o, infine, nel tradurre vocaboli o sintagmi latini in tutti i modi possibili.

Le verifiche orali sono sempre coincise con le lezioni quotidiane: in altre parole, l’interrogazione tradizionale ha sempre avuto la forma dell’esercizio di traduzione in classe, in cui all’allievo in esame era chiesto di correggere collegialmente i compiti assegnatigli per casa; sono stati registrati con

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valutazione positiva anche gli interventi, giudicati particolarmente pertinenti e puntuali, di altri allievi seppur in quel momento non interrogati; ha costituito un momento di valutazione anche il saltuario controllo dei quaderni, di cui sono stati giudicati l’ordine e la completezza.

Questo “sistema” di monitoraggio ad ampio spettro ha garantito all’insegnante un congruo numero di valutazioni sull’allievo (cinque, in media), riducendo sensibilmente la possibilità di errori di valutazione e gravi fraintendimenti ed ha consentito all’allievo stesso – per contro – di avere a disposizione più momenti di verifica e, quindi, maggiori possibilità di recupero.

3.4 CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE Il voto è stato attribuito riportando il punteggio ottenuto dall’allievo su una

scala da 2 a 10: sono state assegnate tanto valutazioni di eccellenza (10) quanto valutazioni scarsissime (2 e 3). In particolare, s’è usato il voto minimo (2), solo per sanzionare eventualmente una condotta sleale durante le verifiche; oppure, s’è usato l’altro voto minimo (3): all’orale, per registrare una condizione di impreparazione assoluta; allo scritto, in caso di un compito ufficiale consegnato in bianco o completamente ed assolutamente sbagliato o, infine, di una mancata consegna domestica. In avvio d’anno, s’era anche concordato cogli allievi che, nel corso di ogni quadrimestre, la presenza di una sola valutazione scarsissima (3) non avrebbe avuto effetto sulla media finale; al contrario, tale valutazione pesantemente negativa avrebbe avuto peso nella media finale, qualora l’allievo fosse risultato recidivo, cioè nel caso di ripetute mancate consegne. Nel corso nell’anno, sono stati attuati due corsi di recupero in Latino (9 ore tra novembre e dicembre; 10 ore tra aprile e

maggio, entrambi tenuti da un docente diverso da quello curricolare e caratterizzati da una verifica finale con registrazione del voto ed inserimento nella media); in compenso, gli allievi hanno avuto a disposizione l’insegnante a scuola, in orario pomeridiano per l’attività di sportello, di cui – per altro – non hanno mai usufruito.

Per quanto riguarda la comunicazione delle valutazioni scritte alla famiglia, il docente ha suggerito espressamente agli allievi di tenere aggiornata una sorta di personale rubrica delle valutazioni (con voti e giudizi per esteso), riportati da ciascuno nelle singole prove. In vero, risulta che pochi tra gli studenti abbiano seguito questo suggerimento. Tuttavia, la presenza del registro elettronico, da un lato, e l’abitudine di inviare a casa una fotocopia del compito insufficiente, per lavorare al recupero, dall’altra, hanno garantito quasi sempre la puntualità e trasparenza della comunicazione.

Dal canto suo, l’insegnante ha mantenuto gli impegni assunti in avvio d’anno: comunicare con trasparenza i voti e, su richiesta dell’interessato, spiegarne le motivazioni, in aggiunta al giudizio riportato per iscritto; programmare le prove con adeguato anticipo, evitare la coincidenza di più

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prove scritte di verifica nello stesso giorno e riconsegnare gli elaborati, oggetto della prova scritta, corretti e corredati di un apparato di indicazioni “positivo”. L’insegnante, infine, con poche eccezioni è riuscito a restituire le prove corrette entro le due settimane dalla data di conclusione della prova

stessa. Merita fornire qualche dato statistico, relativo al presente anno

scolastico: ogni singolo studente della 2^Ds ha avuto in restituzione, come minimo, 12 prove corrette di Latino, per un totale di 215 elaborati valutati (mediamente 12 a testa).

Nella fase di valutazione, l’insegnante ha tenuto conto delle seguenti voci significative:

in generale, livello iniziale e progresso compiuto nell’apprendimento; in particolare, nelle verifiche scritte ed orali:

- pertinenza delle risposte; - coerenza delle risposte; - possesso dei contenuti; - chiarezza e correttezza espositive; - uso appropriato di terminologia specifica; - originalità e capacità di rielaborazione;

in particolare, nel lavoro in classe ed a casa: - impegno costante; - partecipazione attiva e proficua; - interesse specifico per la materia; - qualità e puntualità delle consegne; - tenuta del materiale didattico; - eventuale approfondimento personale.

4. ATTIVITÀ EDUCATIVE IN ORARIO CURRICOLARE

La classe non ha partecipato ad iniziative specificamente legate all’àmbito disciplinare del Latino.

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IIS “G. Leopardi-E. Majorana”

Liceo classico-scientifico-scienze umane

Classe: 2 DS

Materie: Storia e Geografia

a.s.: 2015-2016

VERIFICA FINALE DEL PIANO DI LAVORO La classe 2DS ha dimostrato, nel complesso, interesse e impegno nello studio della Storia e della Geografia, raggiungendo quindi risultati generalmente positivi. Alcuni alunni hanno acquisito un metodo di studio abbastanza efficace, laddove altri presentano ancora evidenti incertezze nel compiere i processi di selezione e di rielaborazione logica dei materiali, limitandosi quindi al semplice dato mnemonico; qualche studente ha manifestato pure uno studio discontinuo, pertanto lacunoso. Per quanto riguarda lo svolgimento delle lezioni sono state adottate alcune tipologie, dalla lezione frontale al cooperative learning; mentre, in relazione alla valutazione delle prestazioni, si sono effettuate, nel corso dell’anno, sia verifiche scritte sia interrogazioni. Il programma di Storia ha riguardato il periodo compreso fra il Principato di Augusto e il Sacro Romano Impero Germanico (dal 31 a. C. al X secolo circa). L’ambito della Geografia ha poi considerato, mediante l’attività di cooperative learning, lo studio di diversi Stati che hanno partecipato all’EXPO di Milano 2016.

STORIA E GEOGRAFIA

Programma svolto

- L’Impero romano

1. Augusto e la nascita del Principato - Esaurimento della repubblica - I poteri di Augusto - Riforme dello Stato e politica estera - La cultura - La dinastia giulio-claudia (Tiberio, Caligola, Claudio, Nerone) - La dinastia flavia (Vespasiano, Tito, Domiziano)

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2. L’apogeo dell’impero - Gli imperatori per adozione - L’ultimo conquistatore: Traiano - Adriano e la difesa dei confini - Gli Antonini

- La crisi dell’impero

3. L’età della crisi e delle riforme

- L’impero nel II secolo d. C. - Gli ultimi Antonini (Marco Aurelio, Lucio Vero, Commodo) - I fattori della crisi - La dinastia dei Severi (Settimio Severo, Caracalla Elagabalo,

Severo Alessandro) - Sull’orlo della catastrofe - L’anarchia militare - La controffensiva degli imperatori illirici (Claudio II, Aureliano,

Valerio Probo, Diocleziano) - Le riforme di Diocleziano

- Il tramonto dell’impero (1^)

3. L’impero cristiano

- La pace religiosa - Ortodossi ed eretici - Costantino e il cattolicesimo

- Il Cristianesimo

4. Le origini del Cristianesimo - Le regioni orientale dell’impero romano - La Palestina da provincia persiana a provincia romana - Le sette giudaiche - La vicenda di Gesù - San Paolo e la diffusione del Cristianesimo - Catastrofe del giudaismo - L’organizzazione ecclesiastica - Pagani e cristiani

- Il tramonto dell’impero (2^)

5. Il crollo dell’Occidente - La tragedia di Giuliano - Nuovo assalto all’impero

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- Teodosio e l’abolizione del paganesimo - La divisione dell’impero e il Sacco di Roma - Il crollo dell’impero d’Occidente e il Medioevo - Le cause della catastrofe - I motivi della sopravvivenza dell’Oriente

- Fra Oriente e Occidente

6. L’impero bizantino - Fra Oriente e Occidente - Il progetto universalistico di Giustiniano - La riconquista dell’Occidente - L’Italia dai Goti ai Bizantini - L’area orientale - L’opera di Giustiniano - L’impero bizantino dopo Giustiniano

7. L’Italia dei Longobardi e di Gregorio Magno

- La spartizione dell’Italia - Prime vicende del regno longobardo - Lo stanziamento dei vincitori e i rapporti con i Romani - La società longobarda - L’età di Gregorio Magno - Il monachesimo e la sua diffusione - La fine del regno longobardo e l’emergere del papato

- L’Islam e il suo mondo

8. Nascita ed espansione dell’Islam - L’Arabia preislamica - Origine di una religione - La successione al profeta e le lacerazioni del mondo islamico - Gli Omayyadi e la ripresa dell’espansione islamica - Dagli Abbasidi alla fine dell’unità politica islamica

- La società feudale

9. L’impero carolingio - Le origini del regno franco - La dinastia carolingia e il crollo del regno longobardo - In nome di Cristo: le conquiste di Carlo Magno - Il Sacro Romano Impero - L’ordinamento dell’impero: il sistema beneficiario vassallatico o

feudale

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- Il declino dell’impero carolingio

10. Il sistema feudale - Le ultime invasioni - La nascita del feudalesimo - La curtis - La dinastia degli Ottoni: il Privilegium Othonis; la nascita del

Sacro Romano Impero Germanico.

11. Studio di alcuni Stati che hanno partecipato all’EXPO

TESTO IN ADOZIONE: - G. GENTILE - L. RONGA - A. ROSSI - P.CADORNA, Intrecci geostorici, vol. 2, La Scuola 2014 - Appunti dalle lezioni. Pordenone, 2-6-2016

Il docente

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PIANO DI LAVORO DELLA CLASSE 2DS

DISCIPLINA: INGLESE

Docente: Giulia Bozzola

Presentazione della classe e situazione in uscita:

Il gruppo-classe della 2D è un gruppo abbastanza omogeneo, corretto dal punto di vista comportamentale, anche se non molto vivace. Gli studenti accolgono le iniziative dell’insegnante come un dovere da compiere, ma contribuendo in maniera attiva e personale alle lezioni in modo discontinuo e non sempre con un’attenzione critica che costituirebbe uno spunto utile per lo scambio di idee e la crescita di tutti. Ci si augura che il passaggio al triennio, con materie diverse e una maggiore maturazione complessiva, possano portare la classe a interagire maggiormente nel dialogo educativo, fornendo quegli spunti personali e quel contributo attivo che sono il sale di ogni apprendimento.

Per la programmazione svolta durante l’anno, si rimanda a quella preventivata dal dipartimento di lingue straniere, che è stata trattata in maniera regolare, benché con notevoli integrazioni da parte dell’insegnante.

Al di là del materiale proposto dal libro di testo, la classe ha svolto le seguenti attività:

• 6 ore di lettorato di inglese con Cathy Underwood, insegnante di matematica presso la Embry-Riddle Aeronautical University della base americana di Aviano, sul metodo statistico;

• Hanno partecipato ad un progetto, “The Italian Indian smile exchange”, in cui hanno condiviso una corrispondenza con i ragazzi della Junior Dwarakanath Naidu di Bangalore, una scuola indiana per adolescenti disagiati sostenuta dal volontariato;

• Gli studenti hanno lavorato alla lettura del racconto “Babette’s Feast”, e letto e imparato la poesia “Desiderata” di Max Ehrmann;

• Gli studenti hanno cominciato a lavorare alla costruzione di una “timeline” in sinergia con un’altra classe seconda e con altre due classi quarte. Questo lavoro dovrà trovare realizzazione pratica all’inizio del prossimo anno scolastico, fornendo uno strumento di lavoro per loro e

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per gli altri studenti della scuola.

Strategie e strumenti didattici:

Le lezioni si sono svolte in buona misura attraverso attività di gruppo, sia per favorire l’acquisizione di competenze e abilità di comunicazione, sia per rendere più centrale la figura dello studente rispetto a quella dell’insegnante, che vuole essere una guida al lavoro più che un dispensatore di conoscenze.

Strumenti di verifica

Le verifiche hanno avuto strutturazione diversa a seconda del lavoro proposto. Per questo anno scolastico, è prevalsa la somministrazione di test atti a misurare le conoscenze strettamente linguistiche, anche se si è sempre dato spazio anche alla composizione e quindi alla capacità di esprimersi in lingua straniera. Ampio spazio è stato dato alle verifiche orali, atte all’accertamento del personale progresso di ogni studente.

Criteri di verifica e valutazione

Il voto assegnato ha fatto riferimento a quei criteri assoluti che consentono di attestare il livello di conoscenza acquisito sulle questioni affrontate.

Si è tenuto conto anche dell’impegno, della partecipazione e della progressione nell’apprendimento, sempre con attenzione a eventuali condizioni personali, ambientali o familiari particolari.

Pordenone, 8 giugno 2016

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PIANO DI LAVORO DELLA CLASSE 2 DS

DISCIPLINA: MATEMATICA

Docente: Lovisa Anna

Presentazione della classe:

La classe, dopo un avvio di anno scolastico difficoltoso, ha intrapreso un percorso scolastico più sereno. Tuttavia, persiste, talora, in molti allievi la difficoltà di collaborare, individuare collegamenti e relazioni e di acquisire ed interpretare le informazioni. Durante tutto il corso dell’anno gli allievi hanno avuto bisogno di essere continuamente sollecitati ad intervenire durante il lavoro in classe, in quanto si è notata una costante mancanza di curiosità intellettuale. Alcuni studenti hanno lavorato con assiduità e costanza, raggiungendo ottimi risultati, altri hanno lavorato in maniera saltuaria e superficiale, per questi il lavoro sia in classe che a casa è stato scarso e poco proficuo. Le situazioni non sufficienti dipendono, infatti, da uno studio inadeguato, non approfondito e da uno impegno domestico mancante di rielaborazione. D’altro canto invece è emersa la presenza in classe di alcuni elementi dotati di brillanti capacità logico-matematico-deduttive. Il comportamento degli alunni sia tra di loro che con la docente è stato corretto.

Programmazione per competenze:

Sono di seguito riportati gli obiettivi specifici della disciplina individuati per il biennio in sede di riunione di disciplina in relazione al D. M.n.139 del 2007 che comprende il documento “Saperi e Competenze per il biennio delle superiori”. Competenza 1: Utilizzare le tecniche e procedure di calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica. Competenza 2: Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. Competenza 3: Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. Competenza 4: Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

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a.s. 2015-2016

PROGRAMMAZIONE DEL PERCORSO DIDATTICO Unità Competenze Conoscenze Abilità

TITOLO 1 2 3 4

Frazioni algebriche, equazioni fratte Modulo di raccordo

x x x Le frazioni algebriche. Le operazioni con le f.a. Le condizioni di esistenza.

Saper determinare le condizioni di esistenza di una f.a. Saper operare con le f.a. Saper risolvere e discutere equazioni fratte anche letterali. Saper utilizzare le equazioni per risolvere problemi.

Le disequazioni lineari

x x x Le disuguaglianze numeriche. Le disequazioni e i principi di equivalenza. Disequazioni sempre verificate o impossibili. I sistemi di disequazioni.

Saper applicare i principi di equivalenza alle disequazioni. Saper risolvere disequazioni intere e fratte. Saper risolvere sistemi di disequazioni. Saper utilizzare le disequazioni per risolvere problemi.

Il piano cartesiano, la retta e la parabola

x Coordinate di un punto. I segmenti nel piano cartesiano. L’equazione della retta, il concetto di pendenza e intercetta. Rette parallele e perpendicolari. La parabola con asse parallelo all’asse delle ordinate. Il vertice di una parabola.

Saper riconoscere l’equazione di una retta. Scrivere l’equazione della retta date alcune caratteristiche. Saper rappresentare una retta data la sua equazione. Saper calcolare la pendenza di una retta e comprenderne il significato. Saper calcolare le intersezioni con gli assi di una retta. Determinare la retta parallela e perpendicolare ad una retta data. Saper individuare la concavità, le intersezioni con gli assi ed il segno di una parabola. Saper rappresentare la parabola nel piano cartesiano.

I sistemi lineari

x x x Definizione e caratteristiche. Sistemi determinati, indeterminati e impossibili. Sistemi interi, frazionari e letterali.

Riconoscere sistemi determinati, indeterminati e impossibili. Risolvere un sistema con il metodo di sostituzione,di riduzione, del confronto e grafico.

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Saper utilizzare i sistemi per risolvere problemi.

I numeri reali e i radicali

x x L’insieme numerico R. I radicali e i radicali simili. Le operazioni con i radicali. Le potenze con esponente razionale.

Saper semplificare un radicale e trasportare un fattore fuori o dentro il segno di radice. Saper eseguire le operazioni tra radicali. Saper eseguire elevamento a potenza ed estrazione di radice di un radicale. Saper razionalizzare il denominatore di una frazione. Saper risolvere equazioni, disequazioni e sistemi a coefficienti irrazionali. Saper trasformare un numero irrazionale in potenza ad esponente razionale e viceversa.

Equazioni di secondo grado

x

x x La forma normale di un’equazione di secondo grado. La formula risolutiva. Le equazioni frazionarie, letterali e parametriche.

Riconoscere e risolvere equazioni di secondo grado intere e fratte. Risolvere e discutere equazioni di secondo grado letterali. Saper scomporre il trinomio di secondo grado. Saper utilizzare le equazioni di secondo grado per risolvere problemi. Saper discutere equazioni parametriche.

Complementi di algebra

x x x Equazioni di grado superiore al secondo.

Saper risolvere equazioni di grado superiore al secondo mediante la legge dell’annullamento del prodotto. Saper risolvere equazioni biquadratiche, binomie e trinomie.

Le disequazioni di secondo grado

x x x Le disequazioni di secondo grado. Le disequazioni di grado superiore al secondo. Le disequazioni fratte. I sistemi di disequazioni.

Saper risolvere disequazioni di secondo grado. Saper risolvere disequazioni di grado superiore al secondo. Saper risolvere disequazioni fratte. Saper risolvere sistemi di

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disequazioni.

Sistemi di secondo grado e di grado superiore al secondo

x x x I sistemi di secondo grado. Sistemi di grado superiore al secondo.

Saper risolvere sistemi di secondo grado. Saper interpretare graficamente un sistema di secondo grado. Risolvere un sistema di grado superiore al secondo con il metodo di sostituzione, addizione – sottrazione, mediante opportune scomposizioni. Saper risolvere problemi utilizzando sistemi non lineari.

Dati e previsioni

x x I dati statistici. La frequenza e la frequenza relativa. Rappresentazione dei dati. Media aritmetica, media ponderata, moda e mediana. Indice di variabilità: campo di variazione, varianza e scarto quadratico medio.

Raccogliere, organizzare e rappresentare dati statistici. Leggere e rappresentare grafici. Calcolare media, moda e mediana. Calcolare la varianza e lo scarto quadratico medio.

I quadrilateri Modulo di raccordo

x x Il parallelogramma. Il rettangolo. Il rombo. Il quadrato. Il trapezio. Il piccolo teorema di Talete.

Dimostrare teoremi sui parallelogrammi e le loro proprietà. Dimostrare teoremi sui trapezi e loro proprietà. Dimostrare e applicare il piccolo teorema di Talete.

La circonferenza

x x La circonferenza e il cerchio. I teoremi sulle corde. Le posizioni reciproche di retta e circonferenza. Le posizioni reciproche di due circonferenze. Angoli al centro e alla circonferenza. I poligoni inscritti e circoscritti. I punti notevoli di un

Applicare le proprietà degli angoli al centro e angoli alla circonferenza e il teorema delle rette tangenti. Utilizzare le proprietà dei punti notevoli di un triangolo. Dimostrare teoremi sui quadrilateri inscritti e circoscritti ad una circonferenza.

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triangolo.

Equivalenza delle superfici piane

x x Equiestensione ed equiscomponibilità tra poligoni. Equivalenza tra parallelogrammi, rettangoli, trapezi, rombi, poligoni regolari e triangoli. Le aree dei poligoni. Teoremi di Euclide. Teorema di Pitagora.

Saper applicare i teoremi sull’equivalenza tra parallelogramma, rettangolo, trapezio, rombo, poligono regolare e triangolo. Saper applicare i teoremi di Euclide e di Pitagora. Saper applicare le relazioni sui triangoli rettangoli con angoli di 30°,45°,60°.

Le grandezze proporzionali

x x x La misura di una grandezza. Le proporzioni tra grandezze. Il teorema di Talete. La similitudine tra triangoli e tra poligoni. Similitudine e circonferenza: teorema delle corde, secanti e della secante-tangente. La sezione aurea.

Saper utilizzare il teorema di Talete nelle dimostrazioni. Saper applicare la similitudine tra triangoli. Saper risolvere problemi di algebra applicata alla geometria.

Saperi minimi Alla fine del secondo anno l’alunno deve:

saper risolvere disequazioni intere, fratte e sistemi di disequazioni a

coefficienti in R

;

saper rappresentare rette nel piano;

riconoscere e saper individuare le posizioni reciproche di due rette;

conoscere il concetto di sistema e saperlo risolvere con un metodo qualsiasi;

saper utilizzare i numeri irrazionali nei diversi contesti algebrici (coefficienti di equazioni, disequazioni, sistemi);

saper individuare le condizioni di esistenza in R delle funzioni utilizzate;

saper risolvere equazioni e disequazioni di secondo grado intere e fratte;

saper risolvere problemi di natura varia utilizzando i metodo risolutivi studiati;

conoscere gli elementi essenziali della circonferenza e del cerchio;

conoscere e saper applicare, in semplici casi, i teoremi di Euclide, Pitagora e Talete.

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Strategie didattiche:

Sono state adottate diverse metodologie didattiche e si è cercato di scegliere quelle più idonee all’argomento trattato, alle diverse fasi di apprendimento ed alle competenze da sviluppare. L’approccio alle argomentazioni è stato di tipo modulare in modo che l’organizzazione del percorso didattico sia stata di volta in volta adattata alle esigenze degli studenti ed alle scelte del docente. Gli allievi hanno lavorato sia da soli che in gruppo in modo da sviluppare in loro la riflessione, il confronto ed il controllo autonomo del livello di apprendimento raggiunto. Di preferenza sono stati adottati i metodi induttivi. Gli argomenti sono stati presentati attraverso specifici problemi analizzati dagli allievi. I dati emersi dal lavoro di ricerca della classe sono stati raccolti e sistematizzati attraverso una lezione frontale. Per aiutare la memorizzazione e la sintesi, alla fine di ogni unità, o parte definita di essa, si è provvisto a riassumerla con scalette, schemi e/o algoritmi.

Strumenti didattici:

Per lo svolgimento dell’attività didattica verrà utilizzato principalmente il libro di testo in adozione: Nuova matematica a colori – Algebra 1 – Edizione blu – Leonardo Sasso – Petrini La matematica a colori - Algebra 2 – Edizione blu - Leonardo Sasso – Petrini. Nuova matematica a colori – Geometria – Edizione blu – Leonardo Sasso – Petrini Strumenti di verifica

Per verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati sono stati utilizzati: verifiche scritte, che si sono basate su risoluzione di esercizi e problemi,

dimostrazioni di teoremi, domande aperte; verifiche orali, per potere valutare la profondità delle nozioni acquisite da

ciascun allievo, nonché le capacità logiche e la proprietà di linguaggio; controllo e correzione del lavoro domestico; esercitazioni individuali o di gruppo, per approfondire alcuni concetti o per

colmare le lacune riscontrate. Le verifiche, destinate al controllo del raggiungimento delle finalità che l'insegnamento della matematica promuove, sono state eseguite, in itinere alla fine di ciascuna unità didattica. Nel corso dell’anno scolastico sono state somministrate quattro prove scritte nel I quadrimestre e sei nel II quadrimestre. A queste si sono affiancare costanti controlli dello svolgimento dei compiti assegnati per casa, domande orali aventi l’intento di verificare la continuità della preparazione degli allievi anche in fase di completamento di un'unità didattica in modo da monitorare il processo di apprendimento, al fine di

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IIS Leopardi Majorana

ottenere tempestivamente le informazioni circa il processo di sviluppo dell’allievo necessarie per adattare in modo efficace l’azione didattica alle esigenze individuali e per attivare le opportune attività di recupero.

Criteri di verifica e valutazione

La valutazione delle prove si è basata sui seguenti criteri: livello di conoscenza degli argomenti trattati;

uso corretto del linguaggio e del formalismo;

chiarezza, precisione e completezza della procedura utilizzata;

chiarezza e correttezza nell'esposizione orale e scritta;

capacità di applicare le conoscenze acquisite allo svolgimento di esercizi, consegne varie e alla risoluzione di problemi;

capacità di formulare con originalità ipotesi di risoluzione di problemi;

capacità di individuare collegamenti fra diversi contenuti, con altre discipline e con la realtà quotidiana;

lettura critica dei risultati ottenuti. La valutazione finale ha tenuto conto anche di: metodo di studio; puntualità nelle consegne; impegno dimostrato; partecipazione al dialogo educativo; interesse per la disciplina e per le attività didattiche; autonomia ed organizzazione del lavoro domestico; progressione nell’apprendimento.

Attività di recupero

Per favorire il recupero delle situazioni di insufficienza, a ciascun alunno interessato sono stati indicati di volta in volta, a partire dall'esito delle prove di verifica, gli elementi su cui doveva concentrare il suo lavoro di recupero e il tipo di lavoro da svolgere. Sono stati inoltre messi in atto interventi di recupero in itinere tramite esercitazioni e ripasso in classe.

L'insegnante

Anna Lovisa

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I.I.S. Leopardi-Majorana

VERIFICA PIANO DI LAVORO DELLA CLASSE 2 DS

DISCIPLINA: FISICA

Docente: Mariangela Romeo

Situazione della classe:

Gli allievi hanno mostrato attenzione ed interesse accettabili; hanno preso appunti durante le spiegazioni e svolto quasi sempre il lavoro domestico. Il clima in classe è stato sereno e gli allievi, se sollecitati, hanno partecipano al dialogo educativo senza, tuttavia, dimostrare curiosità verso gli argomenti trattati e in modo sostanzialmente esecutivo. La situazione è migliorata nel secondo quadrimestre. I risultati delle verifiche non sempre sono stati adeguati forse a causa di uno studio superficiale e/o di un metodo di studio non ancora acquisito. Alcuni allievi si sono distinti all’interno della classe ottenendo dei risultati di buon livello. Rispetto a quanto indicato nella programmazione iniziale è stata svolta una unità di apprendimento aggiuntiva sull’energia. La classe ha partecipato ai giochi di Anacleto, classificandosi seconda nella gara a squadre.

Programma svolto:

La velocità:

Conoscenze:

Il punto materiale in movimento e la traiettoria.

I sistemi di riferimento.

Il moto rettilineo.

La velocità media.

I grafici spazio-tempo.

Caratteristiche del moto rettilineo uniforme.

Analisi di un moto attraverso grafici spazio-tempo e velocità-tempo.

Il significato della pendenza nei grafici spazio-tempo. Abilità:

Utilizzare il sistema di riferimento nello studio di un moto.

Calcolare la velocità media, lo spazio percorso e l’intervallo di tempo di un moto.

Interpretare il significato del coefficiente angolare di un grafico spazio-tempo.

Conoscere le caratteristiche del moto rettilineo uniforme.

Interpretare correttamente i grafici spazio-tempo e velocità-tempo relativi a un moto.

L’accelerazione:

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a.s. 2015-2016

Conoscenze:

I concetti di velocità istantanea, accelerazione media e accelerazione istantanea.

Le caratteristiche del moto uniformemente accelerato, con partenza da fermo.

Il moto uniformemente accelerato con velocità iniziale.

Le leggi dello spazio e della velocità in funzione del tempo Abilità:

Calcolare i valori della velocità istantanea e dell’accelerazione media di un corpo in moto.

Interpretare i grafici spazio-tempo e velocità-tempo nel moto uniformemente accelerato.

Calcolare lo spazio percorso da un corpo utilizzando il grafico spazio-tempo.

Calcolare l’accelerazione di un corpo utilizzando un grafico velocità-tempo.

I moti piani Conoscenze:

I vettori posizione, spostamento e velocità.

Il moto circolare uniforme.

Periodo, frequenza e velocità istantanea nel moto circolare uniforme.

L’accelerazione centripeta. Abilità:

Applicare le conoscenze sulle grandezze vettoriali ai moti nel piano.

Operare con le grandezze fisiche scalari e vettoriali.

Calcolare le grandezze caratteristiche del moto circolare uniforme I Principi della dinamica: Conoscenze:

I principi della dinamica.

L’enunciato del primo principio della dinamica.

I sistemi di riferimento inerziali.

Il principio di relatività galileiana.

Il secondo principio della dinamica.

Unità di misura delle forze nel SI.

Il concetto di massa inerziale.

Il terzo principio della dinamica. Abilità:

Analizzare il moto dei corpi quando la forza risultante applicata è nulla.

Riconoscere i sistemi di riferimento inerziali.

Studiare il moto di un corpo sotto l’azione di una forza costante.

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I.I.S. Leopardi-Majorana

Applicare il terzo principio della dinamica.

Proporre esempi di applicazione della legge di Newton

Le forze e il movimento: Conoscenze:

Il moto di caduta libera dei corpi.

La differenza tra i concetti di peso e di massa.

Il moto lungo un piano inclinato.

La forza centripeta Abilità:

Analizzare il moto di caduta dei corpi.

Distinguere tra peso e massa di un corpo.

Studiare il moto dei corpi lungo un piano inclinato, noti i i suoi lati o l’angolo alla base, anche in presenza di forze d’attrito

Determinare la forza di tensione di più corpi collegati

L’energia: Conoscenze:

La definizione di lavoro.

La potenza.

Il concetto di energia.

L’energia cinetica e la relazione tra lavoro ed energia cinetica.

L’energia potenziale gravitazionale ed elastica

La conservazione e la non conservazione dell’energia Abilità:

Calcolare il lavoro compiuto da una forza.

Calcolare la potenza.

Ricavare l’energia cinetica di un corpo, anche in relazione al lavoro svolto.

Risolvere problemi su energia cinetica e potenziale.

Applicare la conservazione dell’energia meccanica a problemi reali La temperatura e il calore:

Conoscenze:

I termometri.

La definizione operativa di temperatura.

Le scale di temperatura Celsius e assoluta.

La dilatazione lineare dei solidi.

La dilatazione volumica dei solidi e dei liquidi

Calore e lavoro come forme di energia in transito.

Unità di misura per il calore.

Capacità termica e calore specifico.

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a.s. 2015-2016

Quantità di energia e variazione di temperatura.

Il calorimetro e la misura del calore specifico.

La temperatura di equilibrio

Il calore latente di fusione e di evaporazione. Abilità

Calcolare la variazione di corpi solidi e liquidi sottoposti a riscaldamento.

Comprendere come riscaldare un corpo con il calore o con il lavoro.

Distinguere fra capacità termica dei corpi e calore specifico delle sostanze.

Calcolare il calore specifico di una sostanza con l’utilizzo del calorimetro e la temperatura di equilibrio.

Calcolare il calore necessario per i passaggi di stato.

Strategie didattiche:

Sono state usate diverse modalità di svolgimento delle lezioni:

lezione frontale;

lezione dialogata;

lavori di gruppo;

relazioni e approfondimenti individuali;

attività di laboratorio. Le attività di laboratorio, sono state utilizzate anche come strumenti di supporto all’introduzione teorica degli argomenti.

Strumenti didattici:

Laboratorio di fisica

Libro di testo

Appunti del docente

Dispense e/o fotocopie

Strumenti di verifica

Sono state effettuate almeno quattro verifiche scritte, pratiche o orali per quadrimestre. Le prove scritte sono state strutturate in domande relative agli argomenti studiati (domande aperte, completamento di frasi, risposta multipla) ed esercizi applicativi. I risultati delle prove sono stati comunicati e discussi in classe entro due settimane dall'effettuazione della stessa. Le verifiche pratiche sono consistite nella stesura di relazioni sulle attività di laboratorio quelle orali in brevi interrogazioni, nella correzione di lavori svolti a casa, nello svolgimento delle attività di laboratorio.

Criteri di verifica e valutazione

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I.I.S. Leopardi-Majorana

La valutazione delle prove si è basata sui seguenti criteri:

livello di conoscenza degli argomenti trattati;

uso corretto del linguaggio e del formalismo;

chiarezza, precisione e completezza della procedura utilizzata;

capacità di applicare le conoscenze acquisite allo svolgimento di esercizi e alla risoluzione di problemi;

capacità di formulare con originalità ipotesi di risoluzione di problemi;

lettura critica dei risultati ottenuti.

Nel formulare il giudizio teorico si è tenuto conto della partecipazione al dialogo educativo, del progresso rispetto alla situazione di partenza e della tenuta del quaderno per verificare l'impegno in classe e l'esecuzione del lavoro.

Attività di recupero

Per il recupero degli alunni in difficoltà sono state adottate le seguenti strategie: • Interventi didattici in itinere • Lavoro di gruppo • Attività di tutoraggio • Sportelli didattici

Attività di approfondimento

Sono stati assegnati tramite registro elettronico esercizi e problemi aggiuntivi.

Pordenone, 08 giugno 2016 Mariangela Romeo

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VERIFICA DEL PIANO DI LAVORO DELLA CLASSE: 2^ D s

DISCIPLINA: SCIENZE NATURALI

Docente: Del Piero Rosa

La classe complessivamente ha raggiunto una preparazione adeguata;

un gruppo possiede buone conoscenze e ha partecipato alle attività con

interesse e impegno costanti; durante il corso dell'anno c'è stato un

miglioramento nell’applicazione e nel metodo di studio, alcuni allievi devono

ancora essere guidati nell’organizzazione del lavoro scolastico e nella

rielaborazione dei contenuti.

Programmazione per competenze:

Competenze scientifiche e abilità sviluppate :

- individuare informazioni, raccogliere dati attraverso l’osservazione dei

fenomeni naturali o la consultazioni di testi o media;

- organizzare e rappresentare i dati raccolti;

- interpretare i dati, in base a semplici modelli;

- applicare principi e leggi che regolano i fenomeni chimici;

- comprendere e comunicare un’indagine di tipo scientifico;

- essere capaci di riportare e commentare argomenti inerenti la chimica e la

biologia;

- utilizzare correttamente il linguaggio scientifico, anche in forma simbolica e

grafica;

- operare in ambito scolastico e in ambito naturale nel rispetto delle norme di

sicurezza;

- utilizzare le conoscenze acquisite per analizzare fenomeni naturali, relazioni

tra viventi e ambiente.

Contenuti disciplinari:

Biologia

Caratteristiche della biodiversità e degli ecosistemi

Teoria dell’evoluzione di Darwin

Caratteristiche e strutture delle cellule procariote ed eucariote

Struttura e funzioni della membrana cellulare

Osmosi, trasporti passivi e attivi

Ciclo cellulare, mitosi, meiosi.

Introduzione alla genetica, leggi di Mendel.

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Chimica

Elementi e composti, reazioni chimiche.

Leggi ponderali, conservazione della massa, legge di Proust.

Molecole biologiche, caratteristiche di alcuni composti organici: carboidrati,

lipidi, proteine, acidi nucleici.

Strategie e strumenti didattici

Sono stati utilizzati metodi e strumenti di laboratorio per misurare, osservare,

raccogliere dati e informazioni, l’analisi e lo studio guidato di testi, tabelle,

grafici, immagini, materiali multimediali. Il lavoro in piccoli gruppi ha permesso

di sviluppare la collaborazione e di valorizzare le competenze e le capacità di

ciascuno.

La classe ha partecipato a :

progetto di ed. ambientale con l’attività di studio e analisi

dell’ambiente marino al Laboratorio di Miramare (TS),

conferenza sullo studio dei delfini e dell'ambiente marino

(dott.Bearzi),

spettacolo i Papu e la scienza

Criteri di verifica e valutazione

Per valutare il grado di raggiungimento delle abilità e competenze

richieste sono state assegnate verifiche secondo le seguenti modalità:

- prove d’ingresso ed indagini informali in itinere,

- prove a risposte singola o multipla,

- interrogazioni orali,

- relazioni scritte e presentazioni multimediali su attività sperimentali

Nella valutazione sono stati considerati il livello di partenza, la partecipazione

e l’impegno, la puntualità nelle consegne.

Attività di recupero

Durante tutto l'anno scolastico sono state predisposte attività di

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recupero con esercitazioni in classe oppure con la modalità dello sportello

pomeridiano.

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ZANELLA Antonio MATERIA: Disegno e Storia dell'Arte CLASSE: 2^D Liceo Scientifico A.s. 2015/2016

SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE

Sufficiente la partecipazione della classe al dialogo educativo e discreta l'attitudine per la disciplina sia per quanto riguarda il disegno che la storia dell'arte. Il clima di lavoro si è caratterizzato per impegno e partecipazione non sempre adeguate in relazione alle proposte dell'insegnante. PROGRAMMA SVOLTO IN STORIA DELL’ARTE

L’arte della tarda romanità:Terme di Diocleziano, Palazzo di Diocleziano, Basilica di Massenzio, Statua equestre di Marco Aurelio, Arco di Costantino L’arte paleocristiana L’architettura paleocristiana: Basilica di San Pietro in Vaticano, Mausoleo di Santa Costanza. Il mosaico: Volta anulare di Santa Costanza La scultura: Sarcofagi di Santa Elena e Costantina L’arte a Ravenna: Masuleo di Galla Placidia, Battistero degli Ortodossi, Battistero degli Ariani, Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, Mauseleo di Teodorico, Basilica di San Vitale I Longobardi: Altare del duca Ratchis, Pluteo del patriarca Sigualdo, Tempietto di S. Maria in Valle a Cividale del Friuli Il libro miniato I Monasteri: Monte Cassino, San Gallo, Cluny La necessità di una nuova arte. I caratteri generali dell’architettura Romanica L’archittetura Romanica in Italia: Sant’Ambrogio a Milano, San Geminiano a Modena, San Marco a Venezia, Battistero di Firenze, San Miniato a Monte a Firenze La scultura Romanica: Portale di Vzelay, Wiligelmo Pittura Romanica: i Crocifissi, Christus Triumphans, Christus Patiens Il Gotico, l’arte Gotica, L’architettura Gotica: Il disegno tecnico e l’architettura, Il Carnet di Villard de Honnecourt, Cattedrale di Notre-Dame a Parigi, Sainte-Chapelle di Parigi, la Basilica di San Francesco ad Assisi, Basilica di Santa Maria Novella a Firenze, Basilica di Santa Croce a Firenze, Cattedrale di Santa Maria Fiore a Firenze La pittura gotica: Cimabue: Crocifisso di S. Domenico, Maestà Giotto: Il ciclo di Assisi, Capella degli Scrovegni a Padova DISEGNO GEOMETRICO Dal solido alle proiezioni ortogonali, dalle due viste ricavare la terza Sezioni Intersezione di solidi Assonometria: Generalità sulle proiezioni assonometriche, Assonometria cavaliera e monometrica (planometrica)

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RISULTATI CONSEGUITI E CRITERI DI VALUTAZIONE Per la verifica del livello di padronanza della materia sono state impiegati il saggio breve (riflessione su uno o più concetti) oppure prove strutturate con domande a scelta multipla, Vero Falso, risposta multipla, corrispondenze, completamento e domande aperte. Nel corso delle attività svolte in classe, nelle ricerche condotte, nelle verifiche scritte, gli studenti hanno dimostrato in genere di: 1)possedere le conoscenze specifiche relative ai moduli didattici proposti, 2)usare un adeguato lessico specifico, 3)cogliere lo stile dell'opera Rimane da sviluppare la capacità di operare collegamenti tra arte, storia, letteratura, scienza e tecnica, per individuare le coordinate storiche, sociali e culturali ed il rapporto artista – committente, in relazione alla specifica destinazione dell'opera. Resta anche da sviluppare la consapevolezza sulla necessità d’intervenire ognuno per difendere e valorizzare il patrimonio culturale ed artistico del proprio territorio. METODOLOGIE E SUSSIDI IMPIEGATI

Testo: Il Cricco di Teodoro Itinerario nell'Arte vers. gialla vol. 1, ZANICHELLI

Testo: S. Sammarone, Disegno e Rappresentazione, ZANICHELLI

Risorse multimediali: canali youtube (scuolainterattiva, 500 courses);

Lavagna e videoproiettore. ATTIVITA’ DI SOSTEGNO E RECUPERO I contenuti della Storia dell’arte svolti in precedenza sono stati costantemente ripresi ad ogni inizio di lezione. Ogni ragazzo è stato ascoltato individualmente ed aiutato a valutare e correggere il proprio prodotto grafico, soprattutto in merito alla correttezza dei contenuti e alle rielaborazioni delle conoscenze acquisite. MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Per accertare il livello di padronanza della materia stati valutati: • le verifiche scritte • i prodotti grafici

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MATERIA: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE DOCENTE: Elisabetta Di Iorio CLASSE: 2D scientifico A. S. 2015/2016 Presentazione della classe La classe, costituita da tredici elementi di sesso femminile e da cinque di sesso maschile, si è comportata in maniera generalmente corretta e si è dimostrata sufficientemente disponibile verso le attività proposte; nella maggior parte dei casi gli alunni hanno avuto bisogno di continue sollecitazioni e motivazioni esterne per svolgere le attività proposte affrontate tuttavia in modo non sempre adeguato. La maggioranza della classe ha raggiunto un grado di padronanza motoria discreto anche in presenza di buone potenzialità motorie e sportive. Gli obiettivi educativi-formativi e didattici prefissati all’inizio dell’anno sono stati in linea di massima raggiunti.

Competenze di ambito, competenze trasversali e di cittadinanza In relazione alla Programmazione curricolare sono state raggiunte: Conoscenza e utilizzo di un linguaggio specifico essenziale Conoscenza di alcune nozioni di base sull’apparato muscolare Conoscenza del significato dei test di verifica delle capacità condizionali e coordinative e il significato delle esercitazioni utili per lo sviluppo di alcune di esse Capacità di utilizzare le qualità fisiche e le funzioni neuromuscolari in diverse situazioni operative Conoscenza della tecnica di esecuzione e il regolamento di alcuni gesti specifici delle discipline sportive individuali e di squadra praticati nel corso dell’anno Capacità di collaborare con l’insegnante e compagni durante le attività Capacità di rispettare le regole e il ruolo assegnato durante i giochi di squadra Conoscenza delle fondamentali norme di comportamento per prevenire gli infortuni e per tutelare la propria salute Capacità di trovare piacere ed emozionarsi nello svolgere un'attività fisica In relazione alla Premessa del Piano di lavoro di classe sono state potenziate le competenze trasversali e di cittadinanza perseguite lo scorso anno. Contenuti disciplinari Lo sport e la prevenzione degli infortuni Apparato scheletrico Test attitudinali Le capacità motorie: condizionali e coordinative

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Esercizi di allungamento, di potenziamento muscolare, di mobilizzazione generale, di coordinazione generale a corpo libero e con utilizzo di piccoli attrezzi in circuito e in percorso Atletica leggera: velocità e staffetta 4x100 Calcetto, Pallavolo, Pallatamburello e Rugby : fondamentali individuali, gioco e regole essenziali Difesa personale: progetto a livello di Istituto teorico e pratico per individuare comportamenti altrui sospetti ed evitarli e per conoscere tecniche di difesa personale Lezioni di avviamento alla canoa Metodologie Per la parte pratica: Spiegazione verbale seguita da dimostrazione pratica dall’insegnante o da allievi Principio della gradualità Approccio globale-analitico-globale Lavoro di gruppo, individuale e a coppie Esercitazioni per scoperta guidata Lavoro di recupero individualizzato Per la parte teorica: Lezione frontale nel corso dell’attività pratica Materiali didattici Spazi: palestra di Borgomeduna, di Villanova, Palazen, campo di atletica e Lago della Burida Attrezzature: piccoli attrezzi presenti in palestra Criteri e strumenti di valutazione Prove pratiche per moduli Prove di valutazione per verificare il grado di acquisizione e stabilizzazione delle abilità rispetto alla situazione di partenza Osservazione da parte dell’insegnante dei gesti tecnici e strategie di apprendimento Domande orali per verificare le conoscenze teoriche Per la valutazione finale ho tenuto conto oltre ai risultati tecnici e ai progressi fatti oggettivi soprattutto della partecipazione, dell’impegno, interesse, della frequenza alle lezioni, della collaborazione tra compagni e con l'insegnante e del rispetto delle consegne in palestra e degli spazi altrui. Pordenone, 6 giugno 2016

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RELIGIONE CATTOLICA

Classe: 2 D scientifico Prof. Tagliapietra Marco

La classe, composta da 16 alunni che si avvalgono dell’insegnamentodell’ora di religione, ha dimostrato un buon interesse e impegno. Lapartecipazione al dialogo è stata presente ma solo se sollecitata daldocente. Gli alunni, attenti e impegnati, faticano ad intervenire in modospontaneo e a interagire con l’insegnante. Nonostante questa fatica laclasse ha dimostrato un buon impegno anche se non sempre costanteda parte di tutti. Il comportamento e l’atteggiamento sono stati corretti e positivi.Il clima positivo e sereno ha permesso un regolare svolgimento dellelezioni.

Competenze

Le competenze del primo biennio si possono considerarecomplessivamente raggiunte per la quasi totalità degli alunni.

Contenuti trattati

Gli interrogativi universali dell'uomo: origine e futuro del mondo edell'uomo, il senso della vita e della morte, speranze e pauredell'umanità, e le risposte che ne dà il cristianesimo. Desideri e attese del mondo giovanile, identità personale ed esperienzareligiosa. Amare ed essere amati: personalità e affettività nell’adolescenza. Il Gesù storico e il Cristo della fede. Gesù, il Figlio di Dio che si è fattouomo: vita, annuncio del Regno, morte e risurrezione, mistero della suapersona nella comprensione della Chiesa. La Sindone. La proposta di salvezza del cristianesimo realizzata nel misteropasquale di Cristo. Cenni storici e dottrinali di: Induismo, Buddismo, Islam, Confucianesimo,Taoismo e Shintoismo.

Metodologia di lavoro

Lezione frontale, lezione dialogata, lavori di gruppo, lettura di fonti,testi ed articoli; schematizzazione concetti; riflessione personale e digruppo, orale e scritta; ricerche; visione di filmati o documentari;ricerca personale di materiali a tema, brainstorming.

Criteri e strumenti adottati per la valutazione

Interesse alle lezioni e partecipazione al dialogo educativo; rispondereadeguatamente e liberamente alle domande; intervenire liberamente;

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proporre argomenti per la riflessione; conservare il materiale fornito;disporre del libro e del quaderno; dialogare in modo corretto colgruppo; eseguire i compiti richiesti dall'insegnante; collaborare allacostruzione di un buon clima in classe; usare un linguaggio corretto ecreativo; offrire aiuto e sostegno ai compagni; verifiche.