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P.O.F. 2015-2016
Piano dell’Offerta Formativa approvato dal Collegio dei Docenti il .. novembre 2015
e dal Consiglio d’Istituto il … 2015.
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SOMMARIO
PREMESSA .................................................................................................................. 3
TERRITORIALITA’ ....................................................................................................... 4
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ ............................................................ 6
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’ISTITUTO ............................................................ 7
LINEE GUIDA e FINALITA' GENERALI del P.O.F ........................................................ 11
LA SCUOLA DELL’INFANZIA dell’I.C. Molassana ........................................................ 16
LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO dell’I.C. Molassana .................................................... 16
CONTINUITA’, CURRICOLO VERTICALE E NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI ............ 17
ORIENTAMENTO: OLTRE IL PRIMO CICLO ................................................................. 18
ISTRUZIONE DOMICILIARE ...................................................................................... 18
FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE ................................................................. 19
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA .................................................................................. 19
VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE ....................................................................... 20
SEZIONE SPERIMENTALE .......................................................................................... 21
DIDATTICA PER COMPETENZE .................................................................................. 22
SPERIMENTAZIONE CLIL .......................................................................................... 22
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E P.A.I. 2015/2016 ................................................. 25
OFFERTA FORMATIVA SINGOLI PLESSI .................................................................... 35
ALLEGATO A – DISTRIBUZIONE CLASSI NEI PLESSI ................................................ 44
ALLEGATO B – PROGETTI E ATTIVITA’ ...................................................................... 44
ALLEGATO C - REGOLAMENTO................................................................................... 52
ALLEGATO D – PROTOCOLLO ACCOGLIENZA STRANIERI .......................................... 72
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PREMESSA
Il POF è il documento costitutivo dell'identità culturale e progettuale
dell’Istituto ed esplicita la progettazione curricolare, extra-curricolare,
educativa e organizzativa che la scuola adotta nell'ambito della propria
autonomia.
Dalle linee essenziali di tutte le attività e le finalità comprese nel Piano
scaturiscono tutti gli altri documenti su cui si basa la vita scolastica.
Il POF viene definito annualmente come piano di intervento in cui criteri
generali e specificità locali si integrano a vicenda, in vista dell'obiettivo
primario di rispondere adeguatamente ed efficacemente ai bisogni formativi dei
discenti (sulla base delle norme e delle indicazioni fornite dalla L. 59/97 sull'Autonomia, dal
Regolamento applicativo coi successivi Decreti e Circolari e della L. 53/2003 e dalle Nuove
indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione).
Il presente piano definisce il “patto formativo" che si intende stipulare con
l'utenza nell’intero corso di studi dei tre ordini di scuola: dalla scuola
dell’infanzia alla secondaria di I grado. Tale contratto vuol essere condiviso,
esplicito, flessibile, realizzabile e verificabile.
Il suo fine è quello di migliorare gli esiti del processo d'insegnamento-
apprendimento mediante l'introduzione di metodologie didattiche che,
attraverso la personalizzazione educativa e il ricorso alle nuove tecnologie,
favoriscano la crescita culturale e formativa degli allievi, ne riconoscano e
valorizzino le diversità e promuovano le potenzialità di ciascun alunno.
Nel triennio 2013-2015 il Collegio dei docenti ha lavorato per introdurre
cambiamenti migliorativi riguardo a tre obiettivi ritenuti fondamentali:
1. Realizzazione di un curricolo verticale che accompagnerà l’alunno dalla
scuola dell’infanzia alla secondaria di I grado. Il rapporto di un bambino con l’apprendimento organizzato comincia a costruirsi molto presto, dai tre anni
in poi: in questo contesto è vincente l’idea del curricolo verticale che rende
il più possibile costruttivo ed efficace il percorso di ogni alunno.
2. Sviluppo di una didattica per competenze che si fonda sul presupposto
che gli studenti apprendono meglio quando costruiscono il loro sapere in modo attivo attraverso situazioni di apprendimento fondate sull’esperienza
3. Riorganizzazione e sviluppo di: a. processo di accoglienza e integrazione/inclusione degli alunni con
BES, a rischio di emarginazione o di insuccesso scolastico; b. percorsi di potenziamento e di eccellenza.
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TERRITORIALITA’
L’ I.C. Molassana è costituito dalla sede di via S. Felice 19 e dai plessi di San
Giacomo e Pino.
Nel complesso di via S. Felice si trovano la Scuola statale dell’infanzia (2
sezioni), la Scuola primaria “Santullo” (233 alunni), la Scuola secondaria di I
grado “SMS Molassana” (240 alunni), gli uffici del Dirigente scolastico, del
DSGA, i servizi amministrativi e di segreteria (4 assistenti amministrativi).
Nel plesso di via Riomaggiore ha sede la Scuola primaria “San Giacomo” (90
alunni) e in quello di via di Pino la Scuola primaria “Pino” (69 alunni).
CONTESTO SOCIO-ECONOMICO-CULTURALE
La situazione della Valbisagno, in cui è inserito l’I.C., è quella tipica di un grande quartiere periferico metropolitano, le cui attività produttive sono rappresentate da commercio, piccola e media industria e artigianato. Dati caratterizzanti della
Circoscrizione sono, secondo i risultati di una recente indagine, una significativa carenza di legami tra le persone, con comportamenti di chiusura verso l'esterno, una
certa omologazione degli stili di vita e la mancanza di un'identità territoriale legata, secondo i ricercatori, a un diverso sentire il territorio tra giovani, adulti e, ancor più, anziani.
Il quartiere sembra assumere nella vita dei suoi abitanti una funzione secondaria rispetto all'ambiente privato e agli altri ambienti d'elezione. E' l'immagine di un luogo
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dove si svolgono attività necessarie ma non importanti dal punto di vista dell'identità
sociale [...] Emerge fortemente il senso di distacco dalla città, un distacco fisico e simbolico che si esprime in un senso di estraneità e alterità.
(tratto da Agenda 21 Valbisagno , N. 1, pp. 14 e 17).
La composizione sociale della popolazione non è omogenea ed è costituita da
un gruppo autoctono e da gruppi di immigrazione interna, in prevalenza
provenienti dal sud Italia e, più recentemente, extracomunitaria.
Gli spazi di aggregazione in Valbisagno sono insufficienti ed è assai marginale il
contributo della biblioteca comunale, che pure offre un valido servizio. E’
presente sul territorio il Teatro dell’Ortica, in via Allende, sede di laboratori
teatrali per adulti e bambini. Gli unici luoghi di incontro extra-scolastico sono
rappresentati dalle Parrocchie, dalla P.A.M e dal Nuovo Ciep. Alcuni ragazzi
fanno parte di società sportive calcistiche oppure utilizzano gli impianti del
complesso polisportivo "Sciorba". Molti sono, comunque, i preadolescenti che
non usufruiscono di alcuna delle suddette opportunità, andando a ingrossare le
fila dei giovani a rischio di disagio psico-sociale.
Spesso si evidenziano proprio a livello scolastico i primi segnali di tale disagio
che da latente si fa, con lo sviluppo dei soggetti, sempre più manifesto.
L’I.C. Molassana è frequentato da un’utenza di alunni provenienti da famiglie di
tipo nucleare, con una collocazione culturale medio-bassa. Vi è inoltre la
presenza di alunni stranieri, dovuta, come detto, alla recente immigrazione di
nuclei provenienti da Paesi extra-comunitari. Attualmente l’inserimento di
alunni stranieri è in crescita e pone alla scuola alcuni problemi organizzativi e
didattici.
Alla luce di quanto detto appare evidente che i bisogni formativi della gran
parte dei ragazzi iscritti nel nostro istituto, oltre a essere quelli specificamente
individuabili in talune aree disciplinari, sono sostanzialmente trasversali e
riguardano la socializzazione, il miglioramento delle condizioni di
apprendimento, il supporto alla costruzione progressiva e graduale della
propria identità e l’attivazione di forti processi di motivazione e di
orientamento.
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PATTO EDUCATIVO di CORRESPONSABILITA’
Il D.P.R. 235/07 ha introdotto il “Patto Educativo di Corresponsabilità”, con l’obiettivo di
definire i diritti, i doveri e gli impegni che sostengono il rapporto tra la Scuola, la famiglia e
l’alunno allo scopo di promuovere il successo scolastico e prevenire situazioni di disagio.
LA SCUOLA si impegna a ….
Fornire una formazione culturale qualificata, aperta alla pluralità delle idee nel
rispetto dell’identità di ciascun studente.
Creare un clima sereno in cui stimolare il dialogo e la discussione, favorendo la
conoscenza ed il rapporto reciproco tra studenti, l’integrazione, l’accoglienza, il rispetto di sé e dell’altro.
Promuovere la crescita consapevole e offrire iniziative concrete per il recupero.
Ascoltare e coinvolgere gli studenti e le famiglie, richiamandoli ad un’assunzione di responsabilità rispetto a quanto espresso nel patto formativo.
Comunicare costantemente con le famiglie, informandole sull’andamento didattico disciplinare degli studenti.
Fare rispettare le norme di comportamento e il regolamento.
Prendere adeguati provvedimenti disciplinari in caso di infrazioni in base a quanto stabilito nel regolamento di disciplina .
LA FAMIGLIA si impegna a …
Prendere visione del piano formativo, condividerlo, discuterlo con il proprio figlio,
assumendosi la responsabilità di quanto espresso e sottoscritto.
Sostenere e controllare il figlio nel mantenimento degli impegni scolastici.
Condividere con gli Insegnanti, anche attraverso i rappresentanti di Istituto e di
classe, linee educative comuni, consentendo alla scuola di dare continuità alla propria azione educativa.
Garantire spazi e tempi adeguati per l’esecuzione dei compiti assegnati a casa.
Rispettare l’istituzione scolastica, favorendo una assidua frequenza del proprio figlio alle lezioni, partecipando con regolarità ai colloqui e alle riunioni,
informandosi costantemente del percorso didattico e educativo dell’alunno.
Prendere visione e firmare tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola,
stimolando la riflessione sui comportamenti.
Giustificare tempestivamente assenze e ritardi del proprio figlio.
LO STUDENTE si impegna a …
Condividere con gli insegnanti e la famiglia la lettura del piano formativo.
Rispettare il Regolamento scolastico.
Rispettare l’ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti e situazioni.
Frequentare regolarmente le lezioni, svolgere i compiti assegnati per casa e
impegnarsi nello studio.
Favorire in modo positivo lo svolgimento dell’attività didattica e formativa,
garantendo costantemente la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe.
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Segnalare situazioni critiche, atti di prevaricazione o vandalismo che si dovessero
verificare nelle classi o nella scuola.
Esplicitare agli insegnanti le proprie eventuali difficoltà.
Favorire il rapporto e il rispetto tra i compagni sviluppando situazioni di integrazione e solidarietà.
Riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola e dagli insegnanti.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’ISTITUTO
Il Dirigente scolastico, prof. Maria Teresa Vacatello, che sovrintende e
coordina tutte le attività disciplinari e formative offerte agli alunni che
frequentano il nostro istituto, si avvale dell'ausilio di:
due collaboratori: Anna Stagnaro (docente della scuola secondaria I
grado), vicaria e responsabile per la sicurezza (RSPP); Stefania Procolo
(insegnante della scuola primaria Santullo) seconda collaboratrice;
fiduciari di plesso: Anna Stagnaro (SMSM Molassana), Paola Drago
(primaria Santullo), Lucia Ghinoi (primaria S. Giacomo) e Anna
Ercolani (primaria Pino);
figure strumentali per l'attuazione dell'offerta formativa;
coordinatori dei consigli di classe.
L’area amministrativa è invece coordinata dal Direttore dei Servizi generali e
amministrativi (DSGA), dott.ssa Stefania Sagoleo, che si occupa
dell’organizzazione del personale in servizio e degli aspetti finanziari della
gestione scolastica.
Le funzioni strumentali
Con l’intento di promuovere lo sviluppo qualitativo dei progetti didattici e
garantire il controllo sistematico delle attività, sono stati individuati incarichi di
coordinamento nelle seguenti aree funzionali:
Area 1 - POF, Nuove Indicazioni Nazionali, autovalutazione d’istituto e Invalsi.
Area 2 - Sostegno al lavoro docente (gestione sito; accoglienza nuovi docenti)
Area 3 – Interventi e servizi per gli studenti (integrazione alunni con bisogni
educativi speciali; prevenzione disagio; continuità; orientamento; CLIL)
Area 4 – Raccordi con il territorio
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I docenti
L’ I.C. Molassana intende favorire la ricerca di modalità di relazione e
collaborazione professionale tra i docenti dei tre ordini di scuola.
L’organizzazione si basa sulla valorizzazione delle competenze e degli specifici
interessi culturali degli insegnanti, in un contesto di lavoro collegiale/unitario
che favorisce la partecipazione attiva e l’operatività degli alunni.
Nell’Istituto Comprensivo si lavora per:
dipartimenti
gruppi di progetto
team e consigli di classe e interclasse
collegio docenti di settore
collegio docenti unitario
Nell’ambito del Collegio dei Docenti sono state costituite le seguenti
commissioni di lavoro, formate da un gruppo ristretto di docenti
rappresentativo dei plessi e dei gradi di scuola esistenti nell’Istituto:
Commissione Nuove Indicazioni Nazionali
GLIS d’istituto
Commissione continuità
Gruppo di lavoro CLIL
Gruppo di lavoro SicuraScuola/Unplagged
CSS
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Organigramma personale scolastico
Dirigente scolastico
collaborazione
vicari
collaboratori fiduciari di plesso
funzioni strumentali
coordinatori di classe
personale docente
scuola dell'infanzia statale
scuola primaria
Santullo
S.Giacomo
Pino
scuola secondaria I grado
SMS Molassana
DSGA
assistenti amministrativi
collaboratori scolastici
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GLI ORGANI COLLEGIALI
Alla costruzione del POF e al complesso funzionamento della scuola concorrono
diversi soggetti e organismi: i Consigli di Classe e di Interclasse, il
Collegio Docenti, la Giunta Esecutiva e il Consiglio d'Istituto.
I Consigli di Classe (nella scuola secondaria) e di Interclasse (nella scuola
primaria) si riuniscono secondo un calendario proposto all'inizio dell'anno scolastico e sono presieduti dal Dirigente scolastico o dal suo delegato. Partendo da
un’esplorazione delle capacità degli allievi, dovranno elaborare dei Piani di lavoro atti a favorire lo sviluppo graduale delle competenze educative e didattiche che dovranno
essere certificate in uscita dalla scuola secondaria di I grado così come previsto dalle Indicazioni nazionali.
I Consigli dovranno inoltre:
individuare gli alunni per i quali attuare percorsi didattici individualizzati (recupero/potenziamento);
elaborare il piano delle attività pluridisciplinari ed extracurricolari, visite didattiche e d’istruzione a cui parteciperà la classe;
verificare periodicamente il raggiungimento degli apprendimenti previsti e
adottare eventuali strumenti di correzione;
effettuare la verifica finale del raggiungimento degli obiettivi educativi e
cognitivi;
comunicare ai rappresentanti dei genitori nei consigli di classe le informazioni relative alla programmazione annuale e alla sua effettiva attuazione.
I rappresentanti dei genitori sono eletti durante un’assembla che si tiene nel mese di ottobre; in quell'occasione vengono illustrate alle famiglie le linee del POF e la
programmazione di classe.
Il Collegio dei Docenti si riunisce periodicamente per discutere e adempiere alle delibere relative ai diversi progetti presenti nel POF o per affrontare problemi di
carattere organizzativo. Il Collegio, per lo più articolato in Commissioni, si occupa anche di ideare, progettare e pianificare le varie attività.
La Giunta Esecutiva è formata dal Dirigente Scolastico, dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi di Segreteria (DSGA), dal Presidente del Consiglio d’Istituto, da 2 genitori e da 1 docente membri del Consiglio stesso. Questo organismo prepara
le proposte su cui il Consiglio è chiamato a esprimersi, predispone il bilancio e cura l'esecuzione delle delibere.
IL Consiglio d'Istituto è composto da 2 rappresentanti del personale ATA, 8 docenti e 8 genitori (tutti eletti dalle rispettive assemblee) e dal Dirigente Scolastico. Anche per questo organismo le riunioni periodiche sono funzionali alle delibere relative alle
scelte amministrative (conto preventivo, conto consuntivo, variazioni di bilancio), all'approvazione dei progetti presenti nel POF o servono per affrontare problemi di
carattere organizzativo. In Consiglio d'Istituto si stabiliscono le finalità della scuola e le scelte valoriali di fondo cui s'ispira il POF.
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SCELTE EDUCATIVE IN RELAZIONE AI BISOGNI DELLA
SOCIETA'
L'obiettivo educativo primario della scuola è di far raggiungere agli alunni quelli
che la Commissione internazionale sull'Educazione ha ritenuto debbano essere
i quattro fondamenti dell'educazione:
1. IMPARARE A CONOSCERE, ossia acquisire le competenze, gli strumenti
e i metodi necessari all’apprendimento permanente;
2. IMPARARE A FARE, cioè acquisire le competenze necessarie per
comportarsi efficacemente nelle situazioni sociali e professionali,
adattandosi all’evoluzione dell’economia e del lavoro;
3. IMPARARE A VIVERE CON GLI ALTRI, in modo da garantire la civile
convivenza, la solidarietà e la cooperazione;
4. IMPARARE A ESSERE, per dare a ciascuno quelle capacità di pensiero,
giudizio, sentimento e immaginazione, necessarie, insieme a un forte
senso di responsabilità, a sviluppare le attitudini individuali.
LINEE GUIDA e FINALITA' GENERALI del P.O.F
Sulla base del Regolamento per l'Autonomia si indicano le seguenti linee
guida del PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA dell’I.C. Molassana:
1. promuovere le potenzialità di ciascun soggetto, adottando tutte le iniziative
utili al raggiungimento del successo formativo e fornire ai ragazzi una
gamma differenziata di offerte formative (individualizzazione e
personalizzazione dell’insegnamento), che tengano conto delle diverse
motivazioni e interessi, per guidare ciascuno di essi al conseguimento degli
obiettivi di apprendimento essenziali per raggiungere i più alti gradi degli
studi e comunque realizzare pienamente le proprie potenzialità;
2. privilegiare all’interno dei curricoli e nell’ambito delle attività
extracurricolari, modalità di apprendimento centrate sulla partecipazione
attiva degli alunni, che stimolino il loro protagonismo e la loro capacità
collaborativa (didattica delle competenze).
3. ricercare collaborazioni con le agenzie educative extrascolastiche (Gruppi
sportivi, Cooperative sociali, PAM, UISP ecc.) tramite opportuni progetti di
rete, anche finalizzati alla promozione dei diritti dei bambini e dei
preadolescenti;
4. aprire i plessi, anche in orario extracurricolare, per attività che stimolino
l’aggregazione e la socializzazione e realizzino la funzione della scuola come
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centro di promozione culturale e sociale nel territorio, anche allo scopo di
prevenire il disagio e la dispersione scolastica, migliorare il livello di
socializzazione e promuovere i diritti e le opportunità per l’infanzia e
l’adolescenza;
5. favorire i processi educativi in collaborazione e sinergia con le famiglie.
Le finalità generali e le linee guida del P.O.F. del nostro istituto vogliono creare
condizioni favorevoli al raggiungimento del successo formativo e alla
prevenzione del disagio. A tal fine vengono realizzati interventi compensativi
personalizzati, tesi al recupero di handicap, svantaggi e disuguaglianze
culturali.
Il controllo del fenomeno “disagio” trova nell’istituto comprensivo un
osservatorio privilegiato che mette gli operatori nella condizione di verificare
responsabilmente il successo o il fallimento delle strategie compensative messe
in atto.
Le attività previste hanno lo scopo di garantire a tutti gli alunni momenti
significativi di accoglienza e individualizzazione didattica e tengono conto delle
seguenti indicazioni metodologiche:
accertamento dei requisiti cognitivi e affettivi di partenza
protocollo accoglienza e mediazione linguistica per alunni stranieri
riconoscimento diversità/uguaglianza, identità personale e culturale degli
alunni
diagnosi precoce di disagio, svantaggio, DSA
iniziative di recupero e sostegno
piano didattico personalizzato per alunni con DSA certificato
progetto educativo individualizzato (PEI) per gli alunni in situazione di
handicap
creazione di gruppi di alunni per livelli di competenza.
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LE SCUOLE
DELL’I.C. MOLASSANA
L’ I.C. Molassana è costituito dalla sede di via S. Felice, che ospita le due
sezioni di scuola dell’infanzia, la scuola primaria “Santullo” e la scuola sec. di I
grado “SMS Molassana”, e dai plessi di San Giacomo e Pino.
LA SCUOLA DELL'INFANZIA dell’I.C. Molassana
La Scuola dell’Infanzia si rivolge a tutti i bambini e le bambine dai tre ai sei
anni di età ed è la risposta al loro diritto all'educazione e alla cura, secondo i
principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della
Repubblica e nella Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e nei
documenti dell’Unione Europea.
Essa si pone le seguenti finalità:
Consolidare l'identità quindi vivere serenamente la propria corporeità,
stare bene e sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a
conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile e
sperimentare diversi ruoli e forme di identità (essere figlio, alunno,
compagno ecc)
Sviluppare l’autonomia avendo fiducia in sé e negli altri, provare piacere
nel fare da sé e saper chiedere aiuto, esprimere adeguatamente
sentimenti ed emozioni, sapere confrontarsi, assumere atteggiamenti
consapevoli e responsabili.
Acquisire competenze imparando a riflettere sull'esperienza attraverso
l'esplorazione e l’osservazione, imparare a immaginare, raccontare,
rappresentare situazioni ed eventi attraverso una pluralità di linguaggi.
Vivere prime esperienze di cittadinanza nella scoperta degli altri e dei
loro bisogni, nella necessità di gestire la vita quotidiana attraverso regole
condivise implica dialogo, riconoscere diritti e doveri e significa porre le
fondamenta di un ambito democratico, aperto al futuro e rispettoso degli
altri, dell'ambiente e della natura.
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I bambini giungono alla Scuola dell’Infanzia con una storia: in famiglia, al
nido, hanno imparato a gestirsi con un certo grado di autonomia ed hanno
sperimentato le prime e più importanti relazioni. Essi riflettono la diversità di
ambienti e di stili di vita e sono alla ricerca di legami affettivi e punti di
riferimento, necessitano di serenità e stimoli culturali adeguati. Spetta alla
Scuola dell’Infanzia, attraverso la cura degli ambienti, l’organizzazione delle
situazioni di apprendimento, la gestione intenzionale del tempo scuola,
accogliere e promuovere le potenzialità di tutti i bambini.
Le famiglie sono il contesto più influente per lo sviluppo affettivo e cognitivo
dei bambini. Nelle diversità di stili di vita, di culture, di scelte etiche e religiose
esse sono portatrici di risorse che devono essere valorizzate nella scuola, per
far crescere una solida rete di scambi comunicativi e responsabilità condivise.
Le famiglie saranno stimolate a partecipare alla vita della scuola in un clima di
collaborazione per consentire ai piccoli di crescere, imparare, diventare
cittadini in grado di affrontare i cambiamenti continui che la nostra società
pone.
I docenti , affinché la scuola sia un ambiente educativo accogliente, sicuro,
ben organizzato, capace di suscitare la fiducia dei genitori e della comunità,
dovranno essere motivati, competenti ed attenti alle specificità dei bambini. La
professionalità si arricchisce attraverso la formazione continua in servizio, la
riflessione sulla pratica didattica, il rapporto adulto con i saperi e la cultura.
L'ambiente di apprendimento - Il curricolo della Scuola dell’Infanzia non
coincide con la sola organizzazione delle attività didattiche che si realizzano
nella sezione, negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambienti comuni, ma si
esplica in una equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di
apprendimento dove i momenti di routine (il pasto, il riposo, la cura del corpo)
svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e rappresentano
una base sicura per nuove esperienze e sollecitazioni. L’organizzazione degli
spazi e dei tempi diventano elementi di qualità pedagogica dell'ambiente
educativo e pertanto deve essere oggetto di progettazione e verifica.
I CAMPI DI ESPERIENZA
Il sé e l’altro: l'ambiente sociale, il vivere insieme, le domande dei bambini
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare,
confrontarsi con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell'identità personale, sa
controllare ed esprimere in modo adeguato esigenze e sentimenti. Conosce le
tradizioni della propria famiglia della comunità e le confronta con altre.
Il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute
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Il corpo come strumento di conoscenza di sé e del mondo che fa vivere
emozioni e sensazioni piacevoli, di rilassamento ma anche di tensione e di
dolore. Imparare a controllare i propri gesti, a coordinarli con quelli degli altri,
favorisce il senso di sicurezza e I'autonomia. Il corpo esprime e comunica
attraverso linguaggio. Il gioco, la mimica, i travestimenti costituiscono un
importante per una crescita sana ed equilibrata.
L'arte, la musica e i media: linguaggi, creatività, espressione
Il bambino si esprime attraverso il disegno, la pittura ed altre attività
manipolative, utilizza,a materiali e strumenti, tecniche espressive e creative,
esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Scopre il paesaggio sonoro
attraverso attività di percezíone e produzione musicale utilizzando la voce, il
corpo, gli oggetti.
I discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura
Il bambino usa la lingua, arricchisce il proprio lessico, comprende parole e
discorsi. Sperimenta rime, filastrocche, inventa nuove parole, ascolta
narrazioni, inventa storie, chiede ed offre spiegazioni, scopre la presenza di
lingue diverse. Si avvicina alla lingua scritta e incontra anche le tecnologie
digitali e i nuovi media.
Numeri e spazio, fenomeni e viventi: la conoscenza del mondo
Esplorando l'ambiente in cui vive, ponendo attenzione ai particolari di spazi,
oggetti, esseri viventi, il bambino conosce il suo mondo, si pone domande,
formula ipotesi, avverte cambiamenti. Comincia a raggruppare oggetti e
materiali, divide per categorie, classifica. Osserva i fenomeni naturali, pone
problemi, impara a trovare soluzioni.
Comincia a contare, distinguere i diversi pesi e le diverse dimensioni, colloca
gli oggetti negli spazi adeguati, segue correttamente un percorso su indicazioni
verbali.
Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento e
contribuisce allo stesso tempo a realizzare le tappe di sviluppo pensate per i
bambini dai tre ai sei anni.
Il percorso triennale della Scuola dell’Infanzia mette ogni bambino in
condizione di sviluppare e raggiungere competenze di base che strutturano la
sua crescita personale.
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LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO dell’I.C. Molassana
Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola
secondaria di primo grado, già scuola elementare e scuola media; ricopre
un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo della identità
degli alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le
competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo
l’intero arco della vita.
Oltre all’offerta formativa di ogni singolo plesso dell’I.C. Molassana (cfr. tabelle
allegate), attività di arricchimento dell’offerta stessa saranno organizzate in
orario scolastico ed extrascolastico per la promozione di interessi e attitudini
degli allievi, tenuto conto delle richieste e delle indicazioni dell’utenza, delle
risorse disponibili, delle opportunità garantite da soggetti esterni e dal
territorio.
In sintesi, le iniziative didattiche offerte all’utenza della scuola del
primo ciclo sono così articolate:
1. Attività comuni: orario settimanale minimo obbligatorio di lezione per tutti
gli alunni (27 ore nella scuola primaria; 30 ore nella scuola secondaria I
grado); curricolo verticale, pluralismo metodologico, differenziazione
didattica, personalizzazione dell’apprendimento, recupero, consolidamento,
potenziamento, forme di raggruppamento funzionale degli alunni.
2. Tempo pieno/tempo prolungato: orario settimanale con frequenza
obbligatoria di 40 h settimanali nella scuola primaria e 36 h settimanali nella
secondaria.
3. Attività integrative: attività sportive, viaggi d’istruzione, visite guidate,
partecipazione a eventi culturali del territorio, recupero, potenziamento,
partecipazione a concorsi e progetti.
4. Nelle classi a tempo normale della scuola primaria è stato organizzato il
3° rientro pomeridiano facoltativo.
5. Attività facoltative/opzionali: offerta ulteriore di laboratori in orario
aggiuntivo facoltativo/opzionale.
6. Multimedialità: la scuola è dotata, oltre che di aule-laboratorio per
informatica, anche di 6 lavagne interattive multimediali (LIM) che
permettono di interagire con il computer, arricchendo le lezioni di
informazioni, immagini, filmati.
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CONTINUITA’: CURRICOLO VERTICALE E NUOVE
INDICAZIONI NAZIONALI
La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad
un percorso formativo organico e completo: dalla scuola dell’infanzia all’esame
conclusivo della secondaria di I grado.
Ai fini della continuità didattico-educativa, il nostro Istituto ritiene
fondamentale la predisposizione di un curricolo verticale essenziale e
coerente sulla base delle Nuove indicazioni nazionali per il curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, che costituisca il punto di riferimento
di ogni docente per la progettazione didattica e la valutazione degli alunni.
Il nostro Istituto si pone l’obiettivo primario di perseguire, accanto alla
continuità orizzontale, anche quella verticale.
L’elaborazione del curricolo verticale permette di evitare frammentazioni,
segmentazioni, ripetitività del sapere e di tracciare un percorso formativo
unitario; inoltre contribuisce alla costruzione di una “positiva” comunicazione
tra i diversi ordini di scuola del nostro Istituto, favorendo un clima di benessere
psico-fisico che è alla base di ogni condizione di apprendimento e stimola la
libera espressione delle proprie emozioni e delle abilità cognitive e
comunicative.
Il curricolo verticale è quindi uno strumento operativo che aiuta a rinnovare il
modo di fare cultura e la stessa professionalità docente proponendo nuove
strategie metodologiche quali la didattica laboratoriale, partecipativa, ludico-
espressiva, esplorativa (di ricerca), collaborativa (di gruppo), interdisciplinare,
trasversale ( di integrazione). Il curricolo verticale, declinato nelle diverse
discipline, è pubblicato nell’apposita sezione del sito www.icmolassana.gov.it.
Sono favorite, inoltre, le azioni volte ad accompagnare gli alunni nel percorso
tra i tre diversi ordini di scuola: partecipazione a progetti comuni; visita alla
scuola secondaria da parte dei bambini delle classi quinte, che assisteranno
alle lezioni in svolgimento e prenderanno contatto con laboratori, attrezzature
e ritmi del nuovo ordine di scuola; visita alla scuola primaria da parte dei bimbi
della scuola dell’infanzia.
| I.C. MOLASSANA 18
ORIENTAMENTO: OLTRE IL PRIMO CICLO
Il nostro Istituto considera la funzione orientativa come funzione primaria
della scuola; quest’ultima è tenuta a garantire a ogni alunno, nell'armonia
del suo percorso didattico, la giusta consapevolezza di sé e dei suoi rapporti
con il mondo esterno.
Nella scuola secondaria di I grado tutte le discipline, ciascuna nella propria
specificità, sono orientative, in quanto favoriscono nell’allievo l’acquisizione
di conoscenze concettualmente organizzate che si esprimono mediante
linguaggi specifici e costituiscono, oltre che un patrimonio culturale
oggettivo, strumenti per una migliore analisi e conoscenza di se stessi e
della realtà esterna.
Nel nostro Istituto l’obiettivo dell'orientamento è perseguito attraverso:
l’adesione ai progetti gestiti dalla Provincia di Genova che forniscono
agli alunni strumenti per una scelta consapevole e una prima
definizione del progetto formativo futuro;
i contatti con le scuole secondarie di II grado del territorio;
la visita al Salone dell’orientamento allestito nei locali della
Circoscrizione Media Valbisagno e informazioni dettagliate sul salone
Orientamenti junior 2015 dove gli studenti delle scuole secondarie di I
grado e i loro genitori possono trovare informazioni sul loro percorso
futuro e sulle innovazioni della riforma scolastica;
le iniziative assunte dai singoli Consigli di classe.
ISTRUZIONE DOMICILIARE
L’I.C. Molassana predispone interventi formativi a domicilio per gli alunni che
non possono frequentare la scuola per un periodo superiore a trenta giorni,
purché presentino la certificazione medico-ospedaliera prevista dalle norme.
In tal modo l’I.C. Molassana garantisce a tutti i suoi iscritti la piena
possibilità di assolvere il diritto-dovere di istruzione e formazione.
La scuola fornirà alle famiglie interessate le informazioni dettagliate sulle
modalità per fruire di tale servizio e provvederà alla sua realizzazione con i
propri insegnanti o con insegnanti delle scuole viciniori.
| I.C. MOLASSANA 19
FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE
L’aggiornamento costituisce un diritto-dovere fondamentale del personale
direttivo e docente. L’I.C. Molassana presta particolare attenzione a tale
attività, dato che essa offre all’insegnante l’occasione di conoscere e
confrontarsi con le più recenti metodologie didattiche, di esaminare nuovi
percorsi didattici, di rielaborare contenuti e programmi.
Sono dunque previsti:
autoaggiornamento (mediante lettura personale di testi e riviste
specialistiche);
scambio di esperienze didattiche e materiali tra docenti della stessa
scuola o di altre scuole (sono state costituite reti territoriali, regionali e
interregionali)
partecipazione a conferenze e seminari realizzati da università ed enti
vari;
partecipazione a corsi di aggiornamento gestiti da MIUR, U.S.R. e U.S.P.,
enti e università;
formazione a distanza (corsi di aggiornamento on-line);
organizzazione di corsi di aggiornamento all’interno della nostra scuola.
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
In relazione ai rapporti scuola-famiglia, anche per quest’anno, si prevedono le
seguenti iniziative:
pubblicazione sul sito web dell’IC Molassana della versione integrale del
POF e del regolamento;
pubblicazione sul diario scolastico di una sintesi del POF e del
regolamento;
incontri collettivi (in occasione della nomina dei rappresentanti nei
Consigli di classe e della consegna schede) e individuali dei genitori con
gli insegnanti;
diffusione delle informazioni con comunicazioni apposite;
collaborazione su iniziative didattiche;
partecipazione dei rappresentanti dei genitori ai Consigli di Classe, di
Interclasse e al Consiglio di Istituto.
| I.C. MOLASSANA 20
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Il regolamento d’istituto dell’Istituto Comprensivo Molassana è contenuto
nell’allegato C.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI nella scuola del primo ciclo
La valutazione degli apprendimenti e del comportamento, effettuata dai
Consigli di Classe e di Interclasse, è riferita unitariamente ai livelli di
competenza conseguiti dagli alunni.
Il processo di personalizzazione degli interventi didattici, previsto per l’intero
percorso scolastico di ciascun alunno, trova la sua espressione formale nella
scheda di valutazione, documento essenziale con funzioni certificative dei
risultati conseguiti.
Il Collegio dei Docenti ha stabilito che il voto di condotta concorre alla
determinazione del giudizio d’idoneità all’esame di stato I ciclo. Il voto viene
attribuito in modo collegiale dal Consiglio di classe e determina, se inferiore a 6
decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame.
VALUTAZIONE DI SISTEMA
Nell’IC Molassana opera un Nucleo di autovalutazione che collabora con il
Dirigente scolastico per la stesura del RAV.
Il Collegio dei Docenti sta lavorando con criteri e modalità di verifica del POF,
che non sono solo autoreferenziali, ma danno informazioni sui risultati dei
processi di apprendimento attivati e sulla qualità del sistema, al fine di
calibrare strutture e modalità di intervento, in vista di un sempre più pieno
raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati.
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SPERIMENTAZIONE
Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre,
ma nell’avere nuovi occhi (M. Proust)
Con questo spirito il Collegio dei docenti ha mantenuto la parte storica del
P.O.F. caratterizzante l’I.C. Molassana e, in forza degli indirizzi prioritari dettati
dalla recente normativa (Nuove Indicazioni Nazionali e Bisogni Educativi
Speciali), ha costruito una parte dinamica, a carattere sperimentale,
attraverso percorsi di Ricerca-Azione (il percorso illustrato nella premessa di
pag. 3 è chiaramente un lavoro pluriennale, per cui il capitolo “Sezione
sperimentale del POF” sarà soggetto a integrazioni periodiche).
NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI
Il Collegio dei docenti, consapevole che tutte le discipline devono concorrere a
sviluppare le otto competenze-chiave per l'apprendimento permanente,
definite dal Parlamento e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione
del 18 dicembre 2006) e assunte dalle Nuove Indicazioni Nazionali come
“orizzonte di riferimento verso cui tendere”, ha operato nei seguenti gruppi di
lavoro:
Comunicazione nella madrelingua
Comunicazione nelle lingue straniere
Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
Competenza digitale
Imparare a imparare
Competenze sociali e civiche
Spirito di iniziativa e imprenditorialità
Consapevolezza ed espressione culturale
Strategie e percorsi personalizzati degli studenti a rischio di emarginazione e/o di insuccesso scolastico.
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DIDATTICA PER COMPETENZE
I docenti dell’IC Molassana, suddivisi nei rispettivi dipartimenti, hanno
declinato le competenze base di ciascuna disciplina: il raggiungimento delle
stesse sarà monitorato al termine di ciascun quadrimestre mediante prove
standard per classi parallele e criteri di valutazione uniformi e condivisi.
Nella didattica per competenze l’insegnante non si limita a trasferire le
conoscenze, ma deve essere una guida in grado di porre domande, sviluppare
strategie per risolvere problemi, sostenere gli alunni nel trasferimento e uso di
ciò che sanno e sanno fare in nuovi contesti.
Obiettivi di questa sperimentazione sono:
aumento della didattica non frontale in tutte le classi
organizzazione delle attività per gruppi/a classi aperte
organizzazione di attività laboratoriali
Quanto prodotto dal lavoro dei singoli dipartimenti e dalla Commissione Nuove Indicazioni Nazionali è pubblicato - e costantemente aggiornato – sul sito
dell’IC Molassana all’indirizzo: www.icmolassana.gov.it.
SPERIMENTAZIONE CLIL
Presupposti teorici del CLIL
(Cfr. “Content and Language Integrated Learning : apprendere un contenuto in lingua straniera” di Gisella Langé)
Il CLIL (Content and Language Integrated Learning), apprendimento integrato di lingua e contenuti, è un’espressione generale usata per riferirsi a qualunque
insegnamento di una materia non linguistica per mezzo di una lingua seconda o straniera (L2). La denominazione di questo approccio suggerisce un equilibrio
tra l’apprendimento delle varie discipline e quello della lingua straniera. Il contenuto disciplinare non linguistico viene acquisito attraverso la L2 e la L2 si
sviluppa attraverso il contenuto disciplinare non linguistico.
Con il CLIL si intende migliorare sia la competenza nella seconda lingua, sia le conoscenze e le abilità nelle aree non linguistiche. Perché ciò avvenga , è
necessario creare le condizioni più adeguate da un punto di vista organizzativo e didattico: ad esempio, quando viene introdotto l’apprendimento integrato di
lingua e contenuti si rende necessario un riordinamento dei contenuti, dell’insegnamento della lingua o della distribuzione delle ore.
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Il CLIL fornisce numerose opportunità per imparare la lingua in modo
incidentale, ossia spostando l’attenzione dell’allievo dall’oggetto di apprendimento, che rimane sullo sfondo e viene acquisito in assenza di una
consapevolezza esplicita. E’ stato dimostrato che l’apprendimento incidentale
della lingua straniera, così come di altre conoscenze, è molto efficace, profondo e duraturo e completa positivamente l’apprendimento intenzionale della L2 che
avviene nei contesti tradizionali. A questo riguardo è importante sottolineare che questo approccio non va visto come sostitutivo dell’insegnamento
curricolare della lingua straniera. Ricerche su vasta scala hanno dimostrato, infatti, che, in assenza di un apprendimento formale, gli allievi non
raggiungono la completa padronanza della seconda lingua.
Obiettivi
aumentare il tempo di esposizione alla lingua seconda
potenziare e ampliare la competenza lessicale e comunicativa
acquisire consapevolezza del carattere veicolare della lingua
Organizzazione delle attività CLIL
Studio della fattibilità
a) Le classi interessate sono le seguenti: scuola dell’infanzia; scuola
primaria: I A e I B Santullo, II A e II B Santullo, III A Santullo,III B Santullo, IV A Santullo, IV B Santullo, IV C Santullo, V A Santullo, V B
Santullo, I, II e IV Pino, I, II e IV San Giacomo, III e V San Giacomo; scuola secondaria di I grado: I A tempo prolungato.
b) logistica- In aggiunta all'uso delle aule destinate a ciascuna classe, è allo studio la possibilità di attrezzare uno spazio specifico per le attività CLIL nel
quale disporre i materiali recentemente acquistati (scaffali, stampante) oltre a tavoli, libri, attrezzature multimediali. Il plesso Santullo dispone di alcune
opportunità attualmente al vaglio dei docenti, mentre nei plessi San
Giacomo e Pino, per carenza di spazi, si renderà necessario attrezzare le aule di ogni classe interessata con i materiali indispensabili ogni volta che
verranno svolte le attività oggetto di sperimentazione.
Scelta degli argomenti di studio e metodologia
Le azioni della sperimentazione riguarderanno nello specifico: NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA attività in L2 legate al curricolo e sviluppate
in lingua orale NELLA SCUOLA PRIMARIA
classi I, II e III: attività in L2 collegate al curricolo, propedeutiche all'avvio del CLIL, in relazione all' ambito disciplinare di educazione
musicale; nelle classi III tali attività saranno relative ad un primo semplice approccio allo studio di un aspetto del curricolo di scienze;
classi IV e V : sperimentazione CLIL con l'attuazione di unità didattiche del curricolo di scienze veicolate in lingua inglese.
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NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO continuità della
sperimentazione CLIL iniziata lo scorso anno scolastico attraverso lo sviluppo di unità didattiche del curricolo di scienze veicolate in lingua inglese
La scelta degli argomenti da presentare o approfondire in lingua inglese tiene conto dei moduli linguistici da utilizzare e sviluppare e delle conoscenze
pregresse degli studenti sia a livello linguistico che scientifico. La selezione dei contenuti tiene anche in considerazione l'importanza di
utilizzare le modalità di presentazione più adatte al contesto educativo: le attività verranno sviluppate spesso con modalità laboratoriale, sarà favorito e
facilitato il lavoro in coppia e/o piccolo gruppo, il linguaggio sarà presentato con l'ausilio di mezzi gestuali, visivi, audiovisivi, multimediali.
Piano delle attività per il primo quadrimestre
Le attività in lingua inglese verteranno sulla presentazione di vocaboli relativi
al tempo atmosferico.
SCUOLA DELL'INFANZIA
TEMPO E STAGIONI
MODULO TEMATICO “ WEATHER AND SEASONS”
SCUOLA PRIMARIA
CLASSI QUINTE EDUCAZIONE ALIMENTARE/ ALLA SALUTE
MODULO TEMATICO “KEEPING HEALTHY”
Le attività, svolte sia in forma orale sia in forma scritta, saranno mirate
all'acquisizione del linguaggio relativo all'individuazione di gruppi alimentari e alimenti necessari per una dieta bilanciata.
CLASSI QUARTE CATENE ALIMENTARI
MODULO TEMATICO “ FOOD CHAIN”
Le attività, svolte sia in forma orale sia in forma scritta, saranno mirate
all'acquisizione del linguaggio relativo all'individuazione di inter-relazioni tra regno animale e vegetale e alla descrizione di catene alimentari
CLASSI TERZE TEMPO E STAGIONI
MODULO TEMATICO “ WEATHER AND SEASONS”
Le attività, svolte prevalentemente in forma orale, pur senza escludere la presentazione della forma scritta di strutture linguistiche e lessico relativo all'argomento trattato, saranno mirate al consolidamento quotidiano del linguaggio
relativo a tempo atmosferico , stagioni, giorni della settimana, mesi dell'anno.
CLASSI SECONDE MUSICA
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MODULO TEMATICO “SING AND PLAY”
Le attività si svolgeranno esclusivamente in forma orale: durante alcune delle attività programmate per MUSICA, le insegnanti forniranno istruzioni in lingua inglese.
CLASSI PRIME MUSICA
MODULO TEMATICO “ LET'S SING”
Le attività si svolgeranno esclusivamente in forma orale: durante alcune delle attività
programmate per MUSICA, le insegnanti forniranno istruzioni in lingua inglese.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Le attività, svolte sia in forma orale sia in forma scritta, saranno mirate al consolidamento di alcuni aspetti del programma di scienze ( gli stati della materia,
temperatura e calore...) attraverso l'acquisizione di lessico e strutture linguistiche in L2.
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI e P.A.I.
Le linee scelte dal Collegio dei docenti per la definizione del P.A.I., cioè per
l’integrazione scolastica degli alunni con bisogni educativi speciali, sono quelle
riportate sinteticamente di seguito:
1. Non disperdere le buone pratiche consolidate all’interno dell’I.C. Molassana in materia di integrazione scolastica degli alunni con handicap o
con altri bisogni educativi speciali.
2. Declinare le misure adottate per garantire l’esercizio del diritto allo
studio di tutti gli alunni e la personalizzazione degli interventi in
relazione ai bisogni di apprendimento di ciascun “bambino/preadolescente”:
a) curare la documentazione dei progetti e delle forme particolari di sostegno
già attive e consolidate, utilizzando l’anno di sperimentazione per chiarire i
nodi critici della normativa e sviluppare un percorso capace di guardare con
“nuovi occhi” le prassi dell’istituto in termini di accoglienza, integrazione,
inclusione;
b) “non categorizzare” gli alunni;
c) approfondire i principi ispiratori dell’integrazione scolastica (Documento
Falcucci e L. 517), ancora oggi attuali e validi per sviluppare le potenzialità
di ogni alunno;
d) sperimentare strumenti utili ad orientare la riflessione all’interno delle classi
e dei consigli di classe ai fini di individuare le soglie di rischio (disagio,
emarginazione, insuccesso scolastico) e attivare misure e strategie per la
promozione e lo sviluppo delle potenzialità di ogni alunno.
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P.A.I. anno scolastico 2015/16
Integrazione scolastica degli alunni con bisogni educativi
speciali
(oggetto di Ricerca/Azione; predisposto dal GLIS e deliberato dal Collegio dei Docenti
e dal Consiglio di Istituto)
Al fine di non disperdere le buone pratiche consolidate all’interno dell’istituto
comprensivo di Molassana negli ultimi anni in materia di integrazione scolastica degli alunni
con handicap o con altri bisogni educativi speciali e di declinare le misure adottate
dall’istituto scolastico per garantire l’esercizio del diritto allo studio di tutti gli alunni e la
personalizzazione degli interventi in relazione ai bisogni di apprendimento di ciascun
“bambino/adolescente , il modello per la stesura del P.A.I. inoltrato dall’USR Liguria viene
modificato come segue.
INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON BES
Premessa storico pedagogica sull’esperienza di accoglienza, integrazione e inclusione
maturata dall’I.C. Molassana
“In tutte le decisioni riguardanti i fanciulli che scaturiscano da istituzioni di
assistenza sociale private o pubbliche, tribunali, autorità amministrative o organi
legislativi,l'interesse superiore del fanciullo deve costituire oggetto di primaria
considerazione”.(Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia del 1989)
La logica dell’integrazione così come espressa dal Documento Falcucci nel 1975 e con
L. 517/1977, è stata e continua ad essere un punto di riferimento nella scuola italiana. Il
tema, “integrazione di alunni con H.”, è stato un elemento forte dell’esperienza scolastica,
perché ha messo lo studente al centro dei processi educativi e di apprendimento,
promuovendo la ricerca di “una scuola di tutti con tutti”; ha invitato la comunità a guardare
la diversità in termini di risorsa e non di limite; i principi di accoglienza, rispetto,
valorizzazione delle differenze, integrazione a ciò sottesi non sono necessariamente legati allo
stato di handicap, ma riguardano lo “star bene di tutti con tutti” e implicano l’assunzione di
un impegno educativo soprattutto quando, per varie situazioni individuali, culturali o sociali,
sia presente, anche all’interno della scuola, il rischio di “emarginazione”.
Fare inclusione a scuola e nella società, oggi, è sempre più attuale e complesso; la
complessità è data dal particolare momento storico, di forte mutamento, e dalle dimensioni
che il processo di inclusione stesso richiama: disabilità, diversa cittadinanza, intercultura,
disturbi specifici dell’apprendimento, ADHD, altri bisogni educativi speciali, insuccesso
scolastico, ecc. L’attualità è determinata dalla convinzione che la via italiana all’inclusione,
l’integrazione appunto, abbia favorito lo sviluppo di un concetto alto di comunità solidale.
L’esperienza scolastica di integrazione, nella nostra scuola, come in altre realtà, è da
sempre intesa come una opportunità di crescita, di sviluppo delle potenzialità individuali,
anche “prescindendo dal raggiungimento di mete comuni”, come affermato nella normativa
scolastica dalla L. 517 in poi. La realizzazione dell’integrazione ha richiesto una duplice
attenzione: da una parte al singolo alunno, per una presa in carico educativa che faccia
riferimento alle caratteristiche individuali, alle capacità e risorse del singolo; dall’altra al
| I.C. MOLASSANA 27
contesto ambientale, favorendo quindi un ambiente accogliente, inclusivo per tutti: una
scuola che consenta a ciascuno, qualunque sia la situazione personale, di stare bene ed al
contempo di sentirsi protagonista della propria crescita.
Per intervenire positivamente sui bisogni educativi speciali e promuovere il successo
scolastico di tutti gli alunni, nel corso degli anni l’I.C. Molassana, da solo e in rete con le
scuole del territorio, ha costruito interventi di tipo globale che coinvolgono le risorse presenti:
le persone (famiglia, docenti, ATA, operatori), le conoscenze (culturali, legislative, didattiche,
pedagogiche e psicologiche) e gli strumenti (tradizionali, convenzionali, compensativi,
dispensativi).
PARTE PRIMA: PUNTI DI FORZA E CRITICITÀ
1. DESTINATARI DEL P.A.I.
I destinatari del presente piano sono, in primis, gli alunni portatori di handicap ai
sensi della L. 104/92 (3,6 % degli studenti), gli alunni certificati con D.S.A. ai sensi della L.
170/2010, alunni certificati con B.E.S ai sensi della Direttiva 27 dicembre 2012, per i quali, ai
sensi della normativa vigente, è predisposto il P.E.I. (alunni h.) o il PdP (altri B.E.S.
certificati).
Sono inoltre destinatari del P.A.I. gli alunni che, per ragioni diverse anche
temporanee (di cittadinanza non italiana e recente immigrazione, in situazione di disagio,
svantaggio socio economico, difficoltà cognitive, ecc.) risultano essere particolarmente deboli
sotto il profilo dell’apprendimento, con problemi relativi sia alla sfera affettivo - relazionale,
sia a quella strettamente cognitiva. Per alcuni di questi allievi la Scuola ha accompagnato le
famiglie nella richiesta di consulenza psicodiagnostica presso le strutture sociali e sanitarie
del territorio e/o ha attivato percorsi istituzionali di sostegno con il coinvolgimento del
Municipio IV Media Val Bisagno, dell’ATS, di enti ed associazioni sul territorio (p.e. ALPIM,
centri educativi, ecc). Più in generale, è prassi consolidata di questo istituto attivare,
compatibilmente con le risorse umane e strumentali disponibili, forme particolari di sostegno
all’apprendimento e di prevenzione dell’insuccesso scolastico e della dispersione per
promuovere la crescita serena e lo sviluppo delle potenzialità di ognuno, anche in situazioni
di bisogni educativi speciali non attestati.
1.1 ALUNNI CON HANDICAP (L. 104/92)
“(…) È tutta la struttura scolastica, particolarmente quella della fascia dell’obbligo,
che può e deve contribuire in modo decisivo al superamento di ogni situazione
di emarginazione umana e culturale e sociale che abbia la sua radice nel mancato
sviluppo delle potenzialità del soggetto” (Documento Falcucci, 1975)
Il diritto allo studio è un principio garantito costituzionalmente (Art. 3 e 34) e non può
essere ostacolato, per cui la scuola, per essere davvero inclusiva, deve saper rispondere ai
bisogni educativi speciali di tutti gli alunni e in particolare dei disabili. La via italiana
all’inclusione dimostra così che non esistono motivi legati alla disabilità che possano essere
ostativi alla scolarizzazione (L. 104/92)
La condivisione dei principi dell’integrazione ha riguardato il personale docente e ATA
della scuola, creando condivisione sul piano attuativo dei progetti di accoglienza, continuità e
integrazione nelle classi. Insieme hanno accolto la sfida di dover dare risposta ad esigenze
assolutamente particolari nel contesto di tutti, nella convinzione che è la scuola che deve
attrezzarsi per accogliere chiunque, qualunque sia la sua condizione, e non l’alunno a dover
dimostrare di poter stare a scuola.
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Se da una parte vi è attenzione ai percorsi individuali, si è considerato il processo di
integrazione essenzialmente un fatto culturale, del quale tutti i protagonisti sono partecipi e
devono beneficiarne. Il processo di integrazione trova realizzazione nelle classi perché a tutti
i livelli si è condiviso il principio dell’inclusione e si sono cercate le soluzioni più idonee in
rapporto alle esigenze dei singoli studenti ed alle opportunità del territorio (Servizi sanitari,
ATS, Municipio IV, associazioni ed enti sul territorio).
In sintesi, quindi, l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità è un percorso che
coinvolge tutta la scuola, in particolare tutti i docenti (curricolari e di sostegno), che
contribuiscono secondo il proprio ruolo e le proprie competenze alla definizione di un Piano
Educativo Individualizzato (P.E.I.) per ogni alunno e concorrono, insieme alla famiglia e alla
rete dei servizi sanitari e sociali e del tempo libero, alla costruzione di un progetto di vita
realizzato attraverso lo sviluppo delle potenzialità, nell’apprendimento, nella comunicazione,
nelle relazioni e nella socializzazione. Nella convinzione che si è “integrati” in un contesto
quando si effettuano esperienze e si attivano apprendimenti insieme agli altri, la
programmazione delle attività didattiche ed educative è realizzata da tutti i docenti
curricolari che, insieme all’insegnante di sostegno, definiscono gli obiettivi di apprendimento
e le strategie di lavoro per gli alunni h. in correlazione con quelli previsti per il gruppo
classe.
1.2 ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (L. 170/2010 e
successivi decreti attuativi)
Nell rispetto della normativa vigente si prevede, in presenza di un riconoscimento
clinico, l’attuazione di interventi didattici ed educativi che assicurino il successo scolastico
degli alunni con DSA ed il ricorso all’uso di strumenti compensativi e, ma solo quando
ritenuto strettamente indispensabile, all’adozione di misure dispensative finalizzate ad
evitare situazioni di affaticamento e di disagio in compiti direttamente coinvolti dal disturbo,
senza peraltro ridurre il livello degli obiettivi di apprendimento previsti nei percorsi didattici
personalizzati. I docenti di classe, supportati dalla consulenza dei docenti specializzati
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(referenti per i DSA e di sostegno), concorrono alla costruzione di un PdP per ogni alunno e,
insieme alla famiglia – e, quando presente, alla rete dei servizi sanitari ed educativi-, alla
rimozione degli ostacoli all’apprendimento.
Ai fini della diagnosi precoce, l’I.C. Molassana: aderisce al progetto di ASL 3 Genovese
“diagnosi precoce disturbi apprendimento letto scrittura” (scuola primaria), finalizzato alla
individuazione precoce di fragilità affini al DSA e all’individuazione di strategie didattiche
tese a rinforzare/ fornire strategie di apprendimento compensative ai bambini in difficoltà;
- realizza uno screening per la diagnosi di DSA nelle classi prime della scuola
secondaria di I grado.
1.3 ALUNNI CON ALTRI B.E.S. (Direttiva 27 dicembre 2012, C.M. n.8/2013 e note
succ.)
In analogia a quanto già previsto per gli alunni con DSA, supportato dalle recenti
disposizioni ministeriali sui B.E.S., il team docente di classe/ Consiglio di classe predispone
un PdP per gli alunni:
- con diagnosi di altro bisogno educativo speciale certificata dai servizi sanitari o
su indicazione di uno stato di disagio segnalato dal servizio sociale;
- di cittadinanza non italiana di recente immigrazione.
Con riferimento a studenti in situazione, anche temporanea, di bisogno educativo
speciale non segnalata dai servizi sociali o sanitari, i consigli di classe e i team docenti
sperimentano procedure interne di individuazione e di interventi didattico-educativi
personalizzati (cfr. paragrafo “Modalità interna di individuazione e intervento per i bisogni
educativi speciali non segnalati dai servizi”).
1.4 ALUNNI DI CITTADINANZA NON ITALIANA
Il sistema scolastico italiano è influenzato dal fenomeno della presenza sempre più
massiccia di alunni di cittadinanza non italiana, talvolta di recente arrivo e, quindi, inseriti
in classe ad anno scolastico già iniziato. A differenza di altri paesi europei di più lunga
tradizione multiculturale, il cambiamento per la nostra scuola è stato rapidissimo, perciò, la
realtà degli studenti delle nostra scuola è sempre più variegata, anche se il contesto socio-
ambientale in cui questi cambiamenti si presentano, è quello dei piccoli comuni, legati alle
loro tradizioni e alla loro cultura.
La scuola conosce i suoi alunni stranieri, “quanti sono”, “da quali nazioni provengono”,
“come procede il loro percorso scolastico” e progetta e realizza interventi necessari alla piena
partecipazione, anche degli alunni stranieri, alla vita della comunità scolastica.
La provenienza degli alunni stranieri, o meglio i tanti e diversi paesi di origine, in una
scuola o in una classe, si esprimono con una varietà di appartenenze, un fenomeno che se pur
complesso, costituisce una risorsa nella sua tensione fra identità e differenza.
La consapevolezza del patrimonio di civiltà europea, insieme all’incontro aperto con
altre culture e modelli di vita diversi, garantisce a tutti i cittadini, italiani e non, di compiere
nella nostra scuola una reale esperienza di apprendimento e di inclusione sociale.
“Una scuola aperta a tutti”, è l’obiettivo del nostro Istituto, motivando tutti i ragazzi,
nel valorizzare le diversità, come valore aggiunto.
Il progetto accoglienza e integrazione alunni di cittadinanza non italiana prevede il
“protocollo di accoglienza (iscrizione, prima conoscenza, determinazione della classe,
accoglienza, valutazione, orientamento)” (cfr. allegato M al P.O.F.).
| I.C. MOLASSANA 30
2. MODALITA’ INTERNA DI INDIVIDUAZIONE E INTERVENTO PER I
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NON SEGNALATI DAI SERVIZI
Ogni alunno, sia esso in situazione di handicap o meno, ha diritto ad un percorso
formativo personalizzato per quanto riguarda i traguardi da raggiungere e le strategie
metodologiche da adottare perché la scuola dell’autonomia deve assicurare a tutti gli alunni
(disabili, svantaggiati o iperdotati) il successo formativo, individuando e potenziando
inclinazioni ed attitudini personali di ciascun alunno e valorizzando le loro diversità. Alla
luce di quanto sopra esposto, la presenza all’interno della classe di alunni a rischio di
emarginazione, insuccesso e dispersione richiede una particolare “presa in carico” delle
difficoltà da parte del team docente, sia attraverso l’analisi delle diverse concause che
contribuiscono a determinare una situazione di rischio, sia attraverso la progettazione di
percorsi didattici ed educativi mirati a rimuovere gli ostacoli all’apprendimento o alla
demotivazione e a promuovere la crescita personale e lo sviluppo delle potenzialità di ogni
studente. Le nuove disposizioni in materia di BES rappresentano per i Docenti l’occasione per
guardare con “nuovi occhi” le prassi di “accoglienza, inclusione e integrazione” storicamente
agite dai consigli di classe/ team docenti, e sperimentare, attraverso un percorso di Ricerca/
Azione, strumenti nuovi per l’individuazione e la presa in carico del “disagio”.
3. MODALITA’ DI ATTUAZIONE DEL P.A.I.
Se i riferimenti normativi italiani all’integrazione di alunni disabili o con altri BES
sono ancora oggi considerati all’avanguardia, è ancor più vero che non sono le norme che
determinano il successo di una iniziativa o di un processo, ed in particolare, di un processo
complesso e delicato come è quello dell’integrazione. Come affermato in occasione del
convegno regionale conclusivo del Piano nazionale di Formazione e R/A “I CARE” in Liguria
(2010) dall’allora Direttore Generale A.M. Dominici, L’integrazione non ha bisogno di
esecutori, ma di artefici. Concetto ancora più attuale, se applicato ai Bisogni Educativi
Speciali: al di là delle disposizioni normative, occorre promuovere la cultura dell’integrazione
e credere nei valori che la sottendono. I principi posti dal legislatore alla base
dell’integrazione resterebbero un interessante approccio teorico, se nella prassi scolastica non
fossero costantemente tradotti in azioni ed esperienze di continua ricerca, sperimentazione,
riprogettazione, in un’ottica di miglioramento della qualità del progetto educativo
individualizzato o personalizzato e, in senso più ampio, del progetto di vita degli studenti con
bisogni educativi speciali e delle loro famiglie. Progettualità e condivisione, flessibilità ed
articolazione delle risorse, quindi, sono per noi elementi fondamentali perché l’inclusione,
anche in un momento difficile di riforme e di trasformazioni sociali come l’attuale, possa
continuare ad essere un elemento che caratterizza positivamente la nostra scuola.
Particolare attenzione è dedicata all’accoglienza, all’organizzazione di un ambiente
volto a promuovere lo sviluppo delle potenzialità di ogni alunno e ad una valutazione
sensibile “al grado di maturazione raggiunto dall’alunno sia globalmente sia a livello degli
apprendimenti realizzati, superando il concetto rigido del voto o della pagella.” (Rel. Falcucci)
Punti cardine del progetto di integrazione (qui intesa come “via italiana”
all’inclusione) attivo nel nostro istituto sono corresponsabilità e collegialità nella gestione dei
progetti individualizzati, formulati in collaborazione con i servizi sanitari ed educativi e
condivisi con le famiglie; ove possibile, compatibilmente con le risorse disponibili, si favorisce
il lavoro di gruppo e a “classi aperte”.
I docenti del Consiglio di classe/interclasse o intersezione a cui appartiene l’alunno con
BES condividono:
corresponsabilità/collegialità nella gestione dei progetti individualizzati (PEI) e
personalizzati (PDP),
| I.C. MOLASSANA 31
flessibilità (gruppi laboratoriali ecc.),
condivisione di procedure e prassi,
progettazione, documentazione,
monitoraggio, valutazione.
Risorse professionali
In chiave organizzativa, presso la scuola sono attivi:
Il G.L.I.S. di Istituto, presieduto dal D.S. e formato da: tutti i docenti di sostegno, i
docenti referenti per i DSA, docenti curricolari. A seconda delle esigenze, il GLIS è allargato
ai docenti coordinatori di classe/interclasse, ad una rappresentanza dei genitori e degli
operatori dei servizi. Il GLIS ha compiti di consulenza al Dirigente scolastico e agli Organi
Collegiali in tema di Bisogni educativi Speciali, promuove iniziative e pone temi di riflessione
inerenti l’integrazione e l’inclusione. I docenti specializzati e/o esperti su specifiche tematiche
svolgono consulenza ai consigli di intersezione, interclasse, classe sulle strategie educative e
didattiche da attivare in presenza di bambini o gruppi di bambini in situazione di difficoltà di
apprendimento o a rischio di emarginazione/ insuccesso scolastico. In particolare, alcuni
docenti referenti per i DSA e per il Sostegno attiveranno un gruppo di consulenza all’interno
dell’istituto per affiancare i Docenti nell’applicazione di strumenti compensativi/dispensativi
e nell’organizzazione di attività laboratoriali integrate: classi aperte, cooperative-Learning,
attività individualizzate e a piccolo gruppo.
Il GLIS studia e attiva ulteriori misure per il sostegno all’apprendimento (p.e. lavori a
gruppi laboratoriali con alunni della stessa classe o di classi diverse, forme di tutoraggio e di
peer education, ecc.). L’organizzazione di tali misure tiene conto delle valutazioni didattiche
ed educative e delle esigenze espresse dai consigli di classe; pertanto, sono adottate strategie
organizzative flessibili, con riferimento sia alla composizione dei gruppi, sia alla cadenza
temporale e all’organizzazione. Nei gruppi sono inseriti alunni in situazione di handicap e
alunni che presentano difficoltà di apprendimento e necessitano di consolidare gli
apprendimenti o di acquisire/ migliorare il metodo di studio, ma anche alunni deficitari sul
piano motivazionale, spesso coinvolti con ruoli attivi (p.e. di tutoraggio). Inoltre il GLIS
organizza n. 2 incontri annuali con le famiglie degli alunni per i quali è stato attuato il PEI o
il PdP.
Assegnazione degli insegnanti di sostegno alle classi: Con esclusivo riferimento agli
alunni disabili, il Dirigente Scolastico, sentito il GLIS e valutati i bisogni formativi degli
alunni h. e il contesto del gruppo classe di riferimento, tenuto conto che il docente di sostegno
è docente della classe, non del singolo alunno, assegna, nei limiti del contingente attribuito
dall’USR, le ore di sostegno e i docenti alle classi secondo criteri di proporzionalità, continuità
e flessibilità. Seguono verifiche intermedie finalizzate a monitorare i P.E.I. e a valutare
l’insorgere di eventuali diverse o nuove esigenze;
Il GLH sul singolo alunno H., interistituzionale (docenti di sostegno e curricolari,
genitori, operatori sanitari e, se presenti, sociali). Per l’anno in corso, compatibilmente con la
disponibilità degli operatori sanitari e sociali, il GLH è esteso a tutti gli alunni certificati
(handicap, DSA, altro BES). La componente docente del GLH progetta e monitora il PEI/ PdP
dei singoli alunni h. o con altri BES e cura la relazione con le famiglie, i servizi e eventuali
altri soggetti coinvolti nel progetto di vita.
Risorse professionali interne ed esterne all’Istituto Comprensivo:
a) n. 3 docenti con Funzione strumentale sui BES (accoglienza, integrazione/
inclusione): collaborano con il Dirigente scolastico, organizzano incontri (GLIS, Gruppo H.
ecc.), promuovono iniziative in materia di integrazione, accoglienza, inclusione, coordinano le
attività legate a: accoglienza, progettazione, didattica, continuità didattico educativa.
| I.C. MOLASSANA 32
Organizzano con il Dirigente scolastico gli orari degli insegnanti di sostegno assegnati alle
classi, ponendo particolare attenzione alle esigenze dei singoli alunni h. e all’integrazione
oraria con l’OSE, se presente. Supportano i docenti di sostegno di nuovo arrivo,
accompagnandoli nella conoscenza dell’organizzazione e delle prassi di istituto. Curano con il
Dirigente scolastico le relazioni con Enti/ servizi/ Associazioni sul territorio;
b) Insegnanti di sostegno specializzati e non: assegnati alle classi con alunni h. e
non ai singoli alunni h, coordinano la redazione del P.E.I., redatto con il coinvolgimento
diretto del Consiglio di Classe/ Team docente; progettano con i docenti curricolari anche gli
interventi per il sostegno realizzati nelle ore scolastiche in cui non sono presenti, affinché
l’iter formativo possa continuare per tutto il tempo scuola. Il PEI è dunque inteso come uno
strumento operativo, pragmatico, comprensivo delle indicazioni su: bisogni formativi del
singolo alunno, strategie che si intendono attivare per sviluppare le potenzialità presenti o
residue in rapporto alle risorse della scuola, metodi e modalità di verifica, organizzazione
delle attività educative e didattiche.
c) Docenti curricolari referenti per i DSA. Partecipano al GLIS e offrono
consulenza ai consigli di classe/ team docenti ai fini della individuazione delle strategie
didattiche e delle eventuali misure compensative/ dispensative.
d) Team docente (scuola primaria/ infanzia) e consigli di classe (SMS): i docenti
curricolari sono corresponsabili degli interventi didattici e della valutazione degli alunni H.
(P.E.I.); in presenza di alunni segnalati dai servizi con altri B.E.S. e/o di recente
immigrazione, redigono i PdP avvalendosi della consulenza del GLIS. Attivano misure per il
sostegno all’apprendimento per gli alunni più fragili sia interne alla classe sia per classi
parallele o gruppi laboratoriali. Il PdP presenta finalità e struttura similari ai PEI di cui al
punto b.
e) Docenti tutor per l’attivazione di “progetti ponte” di integrazione condivisi fra
gradi di scuola/ istituti scolastici, scuola e formazione professionale, scuola e altri enti
formativi/ di recupero sul territorio (p.e. progetti di accompagnamento alla scuola di futura
frequenza; percorsi misti per il consolidamento delle competenze e l’orientamento;
collaborazione con ATS e ALPIM per il recupero di alunni in situazione di grave e particolare
rischio di dispersione e/o devianza).
f) Servizi alla persona. Con esclusivo riferimento ad alcuni alunni in situazione di
handicap grave (art. 3 c. 3) il Comune ha riconosciuto alcune ore di operatore socio educativo
(OSE) che concorrono alla realizzazione del P.E.I. con intervento individualizzato sul singolo
alunno, generalmente all’interno della classe. Con esclusivo riferimento ad alunni di recente
immigrazione, è stato richiesto il mediatore culturale.
g) Personale ATA (collaboratori scolastici e segreteria): il personale ATA concorre
alla realizzazione del P.A.I. attraverso incarichi specifici di assistenza agli alunni in
situazione di handicap, di supporto organizzativo alla realizzazione dei gruppi laboratoriali,
di gestione della relazione con le famiglie per quanto di propria competenza.
h) Studenti. Nelle classi di scuola sec. di I grado sono attive forme di “peer
education” e di “cooperative Learning” che concorrono alla realizzazione degli obiettivi di
accoglienza ed integrazione degli alunni più fragili.
i) Studenti di scuole sec. di II grado (stage). È attualmente allo studio la
possibilità di organizzare attività di consolidamento del metodo di studio per piccoli gruppi
di alunni della scuola sec. di I grado, attraverso forme di stage con studenti di scuola sec. di II
grado.
j) Genitori. Il GLIS incontra periodicamente i genitori per garantire una
informazione consapevole e stabilire forme di collaborazione attiva alla realizzazione del
presente PAI. Il GLH e i docenti di classe condividono con i genitori degli alunni destinatari
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del progetto individualizzato o personalizzato la corresponsabilità educativa, finalità e
obiettivi didattici.
k) Territorio: La scuola partecipa al tavolo “disagio” coordinato dal Municipio IV
Media Val Bisagno (tavolo interistituzionale) e aderisce a Rete di Scuole Val Bisagno con cui
condivide linee e finalità legate alle politiche di integrazione. Aderisce ai progetti di
intervento su situazioni a rischio di dispersione/ devianza minorile in collaborazione con rete
Val Bisagno e ALPIM. Partecipa alle attività organizzate da Sportello Sicurascuola ai fini
della promozione di un buon clima scolastico e della costruzione di un ambiente di
apprendimento sereno e stimolante per la crescita di ogni alunno (USR Liguria e Rete di
scuole Sicurascuola).
4. SINTESI DEI PUNTI DI FORZA E CRITICITA’ RILEVATI
La scuola riconosce propri punti di forza:
- l’esperienza maturata in tema di integrazione, che ha consentito di mettere a
punto, all’interno di un’organizzazione flessibile, forme per il sostegno all’apprendimento;
- la flessibilità come elemento caratterizzante l’organizzazione e la gestione dei
processi legati all’integrazione di tutti gli alunni, che ha consentito lo sviluppo di molte forme
per il sostegno all’apprendimento;
- la continuità didattica ed educativa nel passaggio da un grado di scuola al
successivo e con le agenzie educative e la formazione professionale presenti sul territorio;
- la corresponsabilità e la collegialità con cui, negli anni, la comunità scolastica
nel suo complesso ha preso in carico le situazioni di alunni in situazione di disagio o a rischio
di emarginazione/insuccesso;
- l’attivazione di un percorso di R/A finalizzato a promuovere la realizzazione di
un curricolo verticale attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
- la valorizzazione delle risorse esistenti, interne (Collegio dei Docenti) ed esterne
(agenzie educative e servizi presenti sul territorio.
PARTE SECONDA - OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INTEGRAZIONE
(qui intesa quale via italiana all’inclusività) proposti per l’a.s. 2015/16
Le risorse professionali interne ed esterne alla scuola concorrono alla realizzazione di
un percorso di Ricerca Azione orientato a:
a) esplicitare la prospettiva teorica di riferimento a fondamento delle politiche di
inclusione adottate dall’istituto scolastico;
b) documentare i progetti e le forme per il sostegno e l’inclusione in atto,
utilizzando un anno di sperimentazione per chiarire i nodi critici della normativa e
sviluppare un percorso capace di guardare con “nuovi occhi” le prassi consolidate di
accoglienza, integrazione, sviluppo delle potenzialità;
c) impostare un processo di autovalutazione delle politiche interne di accoglienza
e integrazione.
d) Implementare il ricorso a programmazione ed interventi individualizzati in
relazione alle esigenze dei singoli alunni evitando, per quanto possibile, quelle
categorizzazioni (tipologie di B.E.S.) che a volte costituiscono inutili stigmi;
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e) gestire con risorse scolastiche qualificate le problematiche inerenti esigenze
educative particolari: qualificare tutti gli insegnanti per interventi di individualizzazione su
problemi di apprendimento, prevedendo l’intervento di consulenza dei docenti specializzati
e/o psicopedagogisti interni alla scuola.
Tale percorso prevede:
I) per la presa in carico dei BES:
1) attività individualizzate finalizzate al consolidamento delle competenze
disciplinari dei singoli alunni disabili (insegnante di sostegno e insegnanti curricolari) o con
altri BES (insegnanti curricolari);
2) altre forme per il sostegno all’apprendimento e al successo scolastico quali:
attività in piccolo gruppo (con allievi di una stessa classe o di classi diverse), attività
laboratoriali a classi aperte (gruppi trasversali), ecc;
3) attivazione di progetti di “Peer Education” e di “Cooperative Learning”, con il
coinvolgimento attivo di alcuni alunni “tutor” interni alla scuola e/o in stage;
4) attivazione di progetti educativi con il territorio (p.e. pet terapy, ecc.).
5) Adesione al progetto ASL 3 Genovese di “diagnosi precoce disturbi
apprendimento letto scrittura” nella scuola primaria e Attivazione di uno screening per la
diagnosi di DSA nelle classi I della scuola sec. I grado.
II) per la formazione/aggiornamento dei docenti
1) attivazione di un percorso di Ricerca/Azione teso a:
- Documentare le prassi agite e storicamente consolidate nell’istituto ai fini di
promuovere il successo scolastico e prevenire il rischio di emarginazione/ insuccesso degli
alunni;
- Evidenziare i nodi critici e le eventuali incongruenze;
- Sperimentare strumenti utili ad orientare la riflessione all’interno delle
programmazioni di classe (sc. Primaria e sc. Infanzia) e dei consigli di classe (sc. Sec. di I
grado) sui singoli alunni e promuovere l’individuazione delle soglie di rischio (disagio,
emarginazione, insuccesso scolastico) e l’attivazione di misure e strategie per la promozione e
lo sviluppo delle potenzialità di ogni bambino/ adolescente. A tal fine, per l’a.s. in corso, il
Collegio è orientato ad adottare in fase sperimentale il questionario elaborato nell’ambito del
tavolo sul disagio (Municipio IV Media Val Bisagno).
- Sperimentare nuove forme per il sostegno all’apprendimento e estendere la
conoscenza e l’uso di metodologie innovative all’interno del Collegio.
- Attivare un settore di “autovalutazione” di istituto legato alla competenza della
scuola in materia di inclusione/integrazione degli alunni e costruire una analisi
personalizzata degli apprendimenti degli alunni certificati secondo modalità già in uso per la
valutazione degli apprendimenti degli studenti (INVALSI).
2) organizzare azioni informative e formative on line per il Collegio dei docenti
(sito web di istituto).
Il percorso di R/A rientra nel carattere “sperimentale” assunto dal P.O.F. per il
corrente a.s., descritto nella “Premessa al P.O.F.” (cfr. pag.3) e si realizza anche attraverso
l’attivazione del progetti di recupero e potenziamento consolidati e divenuti prassi all’interno
delle attività di ampliamento dell’offerta formativa del nostro istituto, attualmente in fase di
rielaborazione da parte del Collegio dei Docenti per il corrente anno scolastico.
| I.C. MOLASSANA 35
OFFERTA FORMATIVA
dei
SINGOLI PLESSI
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SCUOLA STATALE DELL’INFANZIA Via S. Felice, 19 B
16138 Genova - Tel. 010/8380857
La Scuola statale dell’infanzia ospita due sezioni: “Il Quadrifoglio” e “I Girasoli”. Ha un
ingresso indipendente nel quale sono collocati armadietti-spogliatoio (contrassegnati con nome, per riporre gli indumenti dei bambini) e una bacheca aggiornata
periodicamente, per le comunicazioni con le famiglie. E' collocata inoltre la postazione per le collaboratrici scolastiche con l'apparecchio telefonico. Nell'ingresso è stato allestito un angolo per la lettura guidata.
Previo accordo con il personale della scuola infanzia comunale, è stato stabilito l’uso comune dei seguenti spazi: refettorio, servizi igienici e a rotazione l’accesso al
giardino, ai laboratori (pittura, sabbiera e spazio scientifico), al salone per l'attività motoria e allo spazio del “sogno” attrezzato con strutture morbide componibili, di diverse forme e colori.
Lo spazio
classe
E’ molto luminoso e arredato per ospitare 26 bambini, con finestre
predisposte in alto e una porta finestra che accede al giardino. Ogni aula prevede uno spazio per l’angolo della “casetta”, che
riproducendo l'ambiente familiare stimola la relazione tra i bambini e le figure adulte, all'interno del gioco simbolico. Sono inoltre predisposti angoli dedicati alle attività didattiche e al gioco con
materiale strutturato e non. I tavoli e le attrezzature didattiche sono utilizzati per eseguire attività grafico-pittoriche e logico-
matematiche.
ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA
7.50 – 930: ingresso 9.30 – 10.00: - appello e comunicazione presenze pasto - utilizzo dei servizi igienici
- consumazione della frutta (progetto Fruttometro) 10.00 - 11.30: attività programmate in piccoli gruppi
11.30 – 12.00: - uscita per chi non usufruisce del servizio mensa - riordino della sezione e routine per la mensa
12.00 – 12.45: ristorazione scolastica 12.45: gioco libero (in sezione, in salone, in giardino) 13.00 – 14.00: seconda uscita
14.00 – 15.30: attività ludiche e programmate 15.30 -15.50: riordino della sezione e routine ai servizi igienici
15.50 – 16.50: uscita
COMPOSIZIONE DELLA CLASSE
Lo staff docenti è composto da quattro insegnanti di classe, che a rotazione svolgono attività laboratoriali, l’insegnante di religione cattolica. Nell’organico della classe sono
presenti due collaboratrici scolastiche, che ruotano su due turni.
| I.C. MOLASSANA 37
MODALITA’ DI INSERIMENTO E ACCOGLIENZA
Cura dell'inserimento in modo graduale in compresenza delle 2 insegnanti al
momento dell'accoglienza orario ridotto di permanenza scolastica dei bambini , per la prima settimana di
frequenza, per meglio curare la fase dell'inserimento. accoglienza scadenzata e personalizzata in giorni diversi in presenza dei genitori al
primo giorno comunicazioni chiare ed esaurienti per le famiglie, con particolare riguardo agli
utenti stranieri
conoscenza delle insegnanti e del personale ausiliario esplorazione guidata dell'ambiente, spiegazione dell'utilizzo degli spazi
il tempo di permanenza a scuola del bambino sarà valutato dalle insegnanti in funzione delle risposte emotive di ciascun bimbo e del suo benessere.
ATTIVITA’ SPECIFICHE
per i bambini
di 3 anni
gioco libero e in gruppo, in sezione, in salone, in giardino giochi cantati in cerchio, ascolto di canzoni e filastrocche manipolazione di vari elementi
attività grafico-pittorica giochi guidati di movimento motorio
ascolto di racconti letti ad alta voce uscite in biblioteca interviste
per i
bambini di 4/5
anni
interviste: i bambini raccontano
lettura di immagini osservazione dei cambiamenti collegati alle stagioni, in riferimento agli
alberi del giardino e sensibilizzazione ad avere cura e rispetto per la natura
raccolta, seriazione, classificazione di vari materiali (foglie,
castagne,…) produzione di elaborati e sperimentazione di tecniche grafico-pittoriche
e manipolative il piacere e l'ascolto di letture ad alta voce scoperta di forme e colori e loro combinazioni
giochi spazio-temporali e attività motoria con l'ausilio della musica giochi di drammatizzazione
attività manuali di motricità fine (es. infilare perline) approccio alla letto-scrittura attraverso l'attenzione ai suoni delle
lettere
costruzione delle lettere e dei numeri con il corpo canti, poesie, conte e giochi cantati
discussione di gruppo, raccolta di ipotesi utilizzo di ausili e materiali vari per vivere lo spazio in modo totale uso della palestra, per l'attività motoria
il racconto e la lettura nella biblioteca scolastica attività di laboratorio in lingua inglese
continuità con la scuola primaria uscite nel quartiere e in biblioteca
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METODOLOGIA E VALUTAZIONE
ascolto iniziale delle esperienze dei bambini basate principalmente sulle scoperte
di gioco con attività grafiche, pittoriche manipolative organizzazione didattica, che predispone un ambiente accogliente e motivante,
ricco di stimoli e suggestioni che favoriscono una pratica basata su attività sia libere che strutturate
risposte agli interessi di ciascun bambino tenendo conto delle fasce d'età studio di percorsi differenziati, personalizzati per casi gravi o particolari raccolta sistematica della documentazione, come memoria del lavoro svolto e
come indicatore prezioso di verifica. organizzazione della documentazione prodotta con DVD, fotografie, elaborati,
libretti, interviste giochi di verifica valutazione del raggiungimento degli obiettivi previsti
VERIFICA
organizzazione della documentazione prodotta con DVD, fotografie, elaborati,
libretti, interviste giochi di verifica
valutazione del raggiungimento degli obiettivi previsti
| I.C. MOLASSANA 39
Scuola primaria statale “P. SANTULLO” Via S. Felice, 19
16138 Genova - Tel. 010/8360421
STRUTTURA DELL’EDIFICIO
Edificio articolato su 4 piani, con ascensore interno
Palestra per l’educazione fisica e attività sportiva pomeridiana
Aula informatica
Lavagne interattive multimediali (LIM)
Biblioteca per alunni
Salone multifunzionale
Ampi spazi esterni
Giardino d’inverno
Salone mensa
SERVIZI
Ristorazione scolastica con pasti veicolati
Pre-scuola
Pedibus
AREE DISCIPLINARI
Informatica
Attività di biblioteca
Esperienze ambientali e scientifiche
Attività motoria/sportiva
Attività di recupero/potenziamento
ORARIO (articolato su 5 giorni settimanali)
tempo normale
(solo IV A)
mar/merc/ven: dalle 8.30 alle 12.30
lun e giov: dalle 8.30 alle 16
tempo pieno tutti i giorni dalle 8.30 alle 16.30
(mensa: 5 ore settimanali)
ATTIVITÀ CURRICOLARI
Italiano - Storia - Geografia - Inglese - Arte e immagine -Musica – Educazione
fisica - Tecnologia - Matematica – Scienze – Religione/Attività alternativa
| I.C. MOLASSANA 40
Scuola primaria statale “PINO” Viale a Pino Sottano, 20
16138 Genova Tel. e fax 010/8365307
STRUTTURA DELL’EDIFICIO
Edificio articolato su un unico piano
Spazi educativi: aule e laboratorio di informatica
Biblioteca per alunni
Spazi esterni agibili: ampio giardino, con spazio dedicato al giardinaggio e alle osservazioni
scientifiche
SERVIZI
Servizio di ristorazione scolastica con pasti veicolati
Pre-scuola con intervento esterno
Terzo rientro facoltativo (gestito dal Teatro dell’Ortica)
ATTIVITÀ LABORATORIALI
Informatica
Attività di biblioteca
Studio dell’ambiente naturale circostante
Attività motoria
Attività individualizzata di recupero e/o potenziamento
ORARIO (articolato su 5 giorni settimanali)
tempo normale (27 ore):
lun e merc dalle 8.30 alle 16.00
mart, giov e ven dalle 8.30 alle 12.30
3° rientro facoltativo: giovedì dalle 12.30 alle 16
ATTIVITÀ CURRICOLARI
Italiano - Storia - Geografia - Inglese - Arte e immagine -Musica – Educazione
fisica - Tecnologia - Matematica – Scienze Religione cattolica/Attività alternativa
| I.C. MOLASSANA 41
Scuola primaria statale “SAN GIACOMO” Via Riomaggiore, 1B
16138 Genova Tel. 010/8365421
STRUTTURA DELL’EDIFICIO
Edificio su due piani, locali accessori al piano terreno
Spazi educativi : oltre alle aule, le classi possono disporre di un laboratorio attrezzato
Biblioteca per alunni
Palestra per l'educazione motoria
Spazi esterni agibili: cortile
SERVIZI
Servizio di ristorazione scolastica con pasti veicolati
Possibilità di sostare nell'atrio della scuola prima dell'inizio delle lezioni
Terzo rientro facoltativo gestito dalla società sportiva Trionfo Ligure (atletica)
ATTIVITÀ LABORATORIALI
Informatica
Attività di biblioteca
Esperienze ambientali
Attività motoria/sportiva
Attività individualizzata di recupero e/o potenziamento
ORARIO (articolato su 5 giorni settimanali)
tempo normale (27 ore):
lun merc e ven: dalle 8.30 alle 12.30
mar e giov: dalle 8.30 alle 16
terzo rientro facoltativo: lunedì dalle 12.30 alle 16
ATTIVITÀ CURRICOLARI
Italiano - Storia - Geografia - Inglese - Arte e immagine -Musica – Educazione fisica - Tecnologia - Matematica – Scienze - Religione cattolica/attività
alternativa
| I.C. MOLASSANA 42
Scuola secondaria statale di I grado “S:M.S. MOLASSANA”
Via S. Felice, 19 - 16138 Genova
Tel. 010/8361174 - Fax 010/8468448
STRUTTURA DELL’EDIFICIO
Edificio articolato su 4 piani, con ascensore interno
Palestra
Aula informatica e lavagne interattive multimediali (LIM)
Laboratorio scientifico
Biblioteca
Salone mensa
Ristorazione scolastica con pasti veicolati
Area verde
DISCIPLINE
Italiano, Storia, Geografia
Matematica e Scienze
Inglese
Seconda lingua comunitaria: spagnolo/francese
Tecnologia
Arte e immagine
Scienze motorie
Musica
Religione cattolica/Attività alternativa
LABORATORI PROPOSTI
Conversazione in lingua inglese
Laboratorio artistico
Laboratorio scientifico
Laboratorio di latino
Laboratorio di giochi matematici
Laboratorio musicale e teatrale
Laboratorio fotografico
ORARIO
delle classi
a TEMPO NORMALE (ore 30 settimanali)
da lunedì a venerdì:
8÷14
DISCIPLINE n° ore settimanali
Italiano, Storia e Geografia 10
Matematica e Scienze 6
Inglese 3
Spagnolo o Francese 2
Tecnologia 2
Arte e immagine 2
Musica 2
Scienze motorie 2
Religione cattolica 1
delle classi a
TEMPO PROLUNGATO
(ore 36 settimanali)
mar e ven: 8÷13
lun e giov: 8÷17
merc: 8÷16.
DISCIPLINE n° ore settimanali
Italiano, Storia e Geografia 12 (+3 di compresenza)
Matematica e Scienze 6 (+ 3 di compresenza)
Inglese 3
Spagnolo o Francese 2
Tecnologia 2
Arte e immagine 2
Musica 2
Scienze motorie 2
Religione cattolica 1
Mensa 3
| I.C. MOLASSANA 43
PREVISIONE COSTI
La previsione costi del presente Piano dell’Offerta Formativa viene allegata al
documento.
Il Dirigente scolastico
Maria Teresa Vacatello
| I.C. MOLASSANA 44
ALLEGATO A – DISTRIBUZIONE CLASSI NEI PLESSI
SCUOLA STATALE DELL’INFANZIA
classi tempo scuola
I girasoli
I quadrifogli dal lunedì al venerdì dalle ore 7.50 alle ore 16.50
SCUOLA STATALE PRIMARIA “SANTULLO”
classi tempo scuola rientri obbligatori lingua
1a A tempo pieno da lun a ven
inglese
2a A tempo pieno da lun a ven
3a A tempo pieno da lun a ven
4a A tempo normale lun e giov
5a A tempo pieno da lun a ven
1a B tempo pieno da lun a ven
2a B tempo pieno da lun a ven
3a B tempo pieno da lun a ven
4a B tempo pieno da lun a ven
5a B tempo pieno da lun a ven
4a C tempo pieno da lun a ven
SCUOLA STATALE PRIMARIA “S. GIACOMO”
classi tempo scuola rientri obbligatori 3°rientro opzionale
lingua
1a, 2a , 3a , 4a e 5a tempo normale 27 h settimanali
martedì e giovedì lunedì inglese
SCUOLA STATALE PRIMARIA “PINO”
classi tempo scuola rientri obbligatori 3°rientro opzionale
lingua
1a, 2a , 3a , 4a e 5a tempo normale 27 h settimanali
lunedì e mercoledì giovedì inglese
SCUOLA SECONDARIA di I GRADO “MOLASSANA”
classi tempo scuola rientri obbligatori lingua
1a A 36 h settimanali lun/merc/giov inglese/spagnolo oppure francese
2a A - 3a A 36 h settimanali lun/merc/giov inglese/spagnolo
1a B 30 h settimanali
inglese/francese oppure spagnolo
3a B 30 h settimanali inglese/francese
1a – 2a - 3a C 30 h settimanali
inglese/spagnolo
1aD – 2a D inglese/spagnolo
| I.C. MOLASSANA 45
ALLEGATO B: PROGETTI – ATTIVITA’ – LABORATORI
TORNEO RAVANO
Abstract Partecipazione a tornei sportivi come risposta alle esigenze di gioco e di
movimento in un clima di collaborazione e di cooperazione.
Plesso Pino, San Giacomo, Santullo
LEGGERE, CONTARE ED ESPRIMERSI GIOCANDO
Abstract
Coinvolgere gli alunni nel mondo delle discipline utilizzando il gioco come
risorsa privilegiata di apprendimento Sono previste attività di lettura animata
e drammatizzata con produzione grafica e rielaborazioni personali Giochi
logico-matematici con materiali strutturati e non.
Plesso Infanzia, Santullo
KANGOUROU DELLA MATEMATICA 2016
Abstract
Verifica internazionale delle abilità in matematica (65 paesi per 7 milioni di
studenti, 50000 in Italia per 768 istituti) svolta con il patrocinio e la
collaborazione del Dipartimento di Matematica dell'Università di Milano.
Adesione volontaria, costo ad alunno €4,50.
Plesso tutti
LABORATORIO GIOCHI MATEMATICI
Abstract
Attività individuali e/o di squadra in cui: si impara ad affrontare, con metodo,
quesiti di logica a difficoltà variabile; si conoscono giochi matematici; si
sperimentano tecniche risolutive che stimolano il pensiero laterale e il problem
solving; ci si confronta con quesiti tratti da diverse edizioni di gare
matematiche; si conoscono siti web dedicati ai giochi interattivi di logica.
Plesso Santullo, secondaria I grado
GIOCHI LINGUISTICI E LOGICI
Abstract
Formazione di piccoli gruppi per attività di osservazione/deduzione, gioco con
le parole, gioco con i testi, finalizzate a stimolare le attività mentali e
intellettive.
Plesso Santullo (cl.III-IV)
ALLESTIMENTO SPAZI COMUNI
Abstract
Creare un ambiente più accogliente e anche maggiormente ricco di materiali e
spazi di cui poter usufruire. Creazione di un angolo di lettura nello spazio
dell'atrio del plesso.
Plesso San Giacomo
| I.C. MOLASSANA 46
BIBLIOTECA
Abstract Allestimento di una piccola biblioteca utilizzando testi che verranno catalogati
con l'uso di software.
Plesso San Giacomo
ORTO DIDATTICO
Abstract
L'orto didattico è nato nella primavera del 2015 nel cortile scolastico grazie
all'intervento di alcuni alunni e docenti dell'Istituto Marsano. Da quel momento
la cura dell'orto ha coinvolto solo gli alunni dell'IC Molassana che dovranno
garantire continuità al progetto nell'avvicendarsi degli anni scolastici.
Plesso tutte le classi della sede
L'ORTO A PORTATA DI VASO
Abstract
Creazione di un piccolo orto didattico attraverso la coltivazione nelle fioriere. I
raccolti verranno eventualmente trapiantati in un angolo del giardino della
scuola durante la stagione primaverile dopo che il terreno sarà stato
adeguatamente preparato a tale scopo. il progetto vuole anche essere uno
strumento di riflessione sull'ambiente naturale e i suoi elementi in chiave
educativa, oltre che un laboratorio di manipolazione.
Plesso San Giacomo
CLIMA SCOLASTICO
Abstract
Creare spazi di riflessione e condivisione all'interno delle classi dell'IC,
attivando risorse già presenti (es. docenti con competenze in didattica
cooperativa MNR ecc) o sostenere l'autoformazione di altri docenti che
possano dedicare 2 ore mese x ogni classe ad attività mirate. Prevede incontri
di formazione specifica e condivisione delle esperienze più significative.
Plesso tutte le classi della primaria e le classi prime della secondaria
BANCA DEL TEMPO
Abstract
Si propone agli alunni dell'IC l'adesione ad un progetto in cui potranno
condividere le loro competenze e abilità (non solo strettamente scolastiche)
con coetanei o altri allievi dell'Istituto. Settimanalmente, durante l'anno,
potranno indicare la loro disponibilità ad attuare scambi di attività con i
compagni. La concreta possibilità di offrire/ ricevere aiuto in ambito scolastico
o in altri campi di interessa sarà quindi affidata alla responsabilità e
autonomia degli alunni I docenti forniranno supporto organizzativo e
assistenza durante le diverse fasi.
Plesso Santullo, secondaria I grado
| I.C. MOLASSANA 47
SPERIMENTANDO … PICCOLI SCIENZIATI ALL'OPERA
Abstract
Gli alunni delle classi IV e V si recheranno nelle scuole dell'infanzia del
territorio, proporranno con semplici spiegazioni, cartelloni, disegni ai bambini
"grandi" un argomento Verranno proposti degli esperimenti a piccoi gruppi per
validare quanto detto nelle spiegazioni di carattere teorico Organizzazione nei
plessi della scuola primaria di una festa finale di presentazione del progetto ai
genitori.
Plesso Pino, San Giacomo, Santullo (cl. IV e V)
CONCERTO DI NATALE
Abstract
Preparazione di un concerto di Natale arricchito di balletti per le famiglie, nel
quale poter sperimentare differenti strategie di comunicazione soprattutto a
livello corporeo.
Plesso Pino
TEATRO
Abstract
L’esperienza teatrale come momento di aggregazione volto a sviluppare
competenze di comunicazione ed interazione, imparare l'ascolto, favorire il
rispetto reciproco e la conoscenza di sé Attività laboratoriale pomeridiana
rivolta agli alunni di tutte le classi: giochi di ruolo, gestione dello spazio,
interpretazione di sentimenti.
Plesso Secondaria I grado
MA CHE MUSICA MAESTRE
Abstract
Progetto di educazione musicale che coinvolge le due sezioni della scuola
dell'infanzia poiché la musica è un linguaggio trasversale e come tale
abbraccia il linguaggio verbale e non verbale; cercare con le diverse attività di
velocizzare le attitudini di ognuno attivando così la capacità di usare suoni per
comunicare ed esprimersi.
Plesso Infanzia
CORPO E MENTE
Abstract Piccoli gruppi misti, a cadenza settimanale (1 ora per 3 mesi) svolgeranno
giochi senso motori, emozionali, simbolici, di rappresentazione.
Plesso Santullo (cl. I e III)
CORDE PIZZICATE
Abstract
Il percorso formativo propone una panoramica riguardante strumenti musicali
a corde pizzicate, considerandone aspetto, peculiarità e contesto di
applicazione.
Plesso Santullo (cl. V)
| I.C. MOLASSANA 48
LABORATORIO ARTISTICO
Abstract
Collaborazione di un genitore esperto in attività espressive artistiche,
sviluppate con didattica laboratoriale (cadenza mensile) mirate alla
costruzione di elementi decorativi per l'aula in relazione a festività, stagioni,
eventi legati alla vita di classe.
Plesso Santullo (cl. III)
EMOZIONI IN MUSICA
Abstract
Creare uno spazio per l'espressione del sé, comunicando emozioni attraverso
la musica. Il metodo laboratoriale favorirà l'espressione del vissuto individuale
(comunicato e contenuto).
Plesso Primaria (cl. III, IV e V)
GIORNALINO SCOLASTICO "PROLUNGHIAMO IL PROLUNGATO"
Abstract
Produzione del giornalino. Organizzazione, definizione dei settori, produzione
dei testi, raccolta e selezione del materiale e in fase finale impaginazione e
edizione digitale/a stampa vedranno protagonisti gli alunni stessi. Il progetto è
aperto alla collaborazione con classi di altri corsi e a momenti di continuità con
la primaria.
Plesso Secondaria I grado
PAROLIAMO
Abstract
Il progetto ha l'obiettivo di avere un diverso approccio all'acquisizione
sensoriale dei suoni e mira alla compensazione di difficoltà ortografiche.
Attraverso la costruzione di procedure e cartellini di autocorrezione e l'utilizzo
di software per la discriminazione di suoni difficili o gruppi consonantici che
possono generare difficoltà.
Plesso Santullo (cl. III, IV e V)
LETTURA COME COMPRENSIONE
Abstract Attività laboratoriale a piccoli gruppi misti di alunni con brevi unità didattiche
incentrate sulla lingua come elemento costitutivo del pensiero.
Plesso Santullo (cl. III, IV)
COMUNICAZIONE EFFICACE
Abstract
Il progetto si propone di favorire lo sviluppo delle competenze di ascolto e
parlato, sviluppando la capacità di cogliere gli elementi comunicativi accessori
utili per l'interpretazione del messaggio orale e per una produzione orale
efficace. Il percorso si articola in: lettura, decodifica e riutilizzo in chiave
comunicativa di posture, movimenti delle mani e mimica facciale; scoperta
della versatilità e dei molteplici usi della voce; funzioni di contenuto di
messaggi orali.
Plesso Santullo (cl. III, IV e V)
| I.C. MOLASSANA 49
LABORATORIO DELLE FAVOLE PER IMPARARE A PENSARE, SENTIRE, AGIRE
Abstract
Il progetto prevede l'ascolto di letture tratte da alcuni libri per l'infanzia e una
successiva riflessione sul tema emerso dal racconto. Si tratta di favole
monotematiche che offrono al bambino un modo alternativo di pensare,
necessario per sostituire un comportamento negativo con un altro adeguato e
funzionale al proprio benessere.
Plesso Santullo (cl. III, IV e V)
LETTURA
Abstract
Il progetto prevede l'organizzazione di gruppi trasversali di alunni
appartenenti alle classi del plesso, promuovendo l'interesse per la lettura e le
riflessioni dei singoli alunni su varie tematiche.
Plesso San Giacomo
METODO DI STUDIO
Abstract
Potenziare il metodo di studio, supportando tempi di attenzione e capacità
mnestiche attraverso attività su software. Costruzione di cartellini di
procedure. Costruire un quaderno con tavole di supporto per elementi di
grammatica, calcolo, mappe per studiare. Attività di simulazione di studio
autonomo.
Plesso Santullo (cl. IV e V), classi prime secondaria I grado
IMPARO GIOCANDO
Abstract
Il progetto prevede di lavorare sul potenziamento delle capacità di
autocontrollo nel bambino, interessando l'attenzione, i comportamenti
impulsivi, il controllo della memoria di lavoro e la turnazione in un qualsiasi
tipo di comunicazione.
Plesso Pino (cl. I, II, III e IV)
GIOCHIAMO CON I NUMERI
Abstract
Prevede l'organizzazione di gruppi trasversali di alunni appartenenti alle classi
del plesso al fine di sviluppare maggiori abilità logico-matematiche e limitare i
processi di sfiducia e/o demotivazione verso attività del mondo matematico.
Plesso San Giacomo
DIDATTICA TRASVERSALE
Abstract
Osservare la totalità delle classi per rilevare e condividere con il team docenti i
bisogni Attuare i progetti per inclusione/ integrazione Promuovere la didattica
laboratoriale Sostenere i docenti in situazioni problematiche (gruppo di
consulenza) dedicare momenti di ascolto per il superamento di situazioni di
disagio.
Plesso tutti
| I.C. MOLASSANA 50
DIDATTICA LABORATORIALE E METODO DI STUDIO DELLA STORIA
Abstract
Il progetto propone l'approfondimento di alcune tematiche attraverso un
percorso di ricerca che prevede di analizzare in maniera critica e consapevole
diverse tipologie di fonti e di testi storici, anche di divulgazione, per ricavare
informazioni e produrre brevi testi informativi sugli argomenti presi in esame.
Plesso Santullo (cl. V), secondaria I grado (cl. I)
CONTINUITA' EDUCATIVO-DIDATTICA TRA SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Abstract Il progetto si realizza per favorire l'integrazione e la continuità nel passaggio
al successivo ordine di scuola.
Plesso secondaria I grado (cl. I)
PER UNA SCELTA CONSAPEVOLE
Abstract
Attraverso la compilazione di schede/questionari, letture, discussioni guidate,
gli alunni vengono aiutati a porsi le domande giuste e a cercare le risposte per
arrivare ad una scelta consapevole della scuola sec. di II grado. Un aiuto per
orientarsi tra le proprie passioni, motivazioni, attitudini e competenze.
Plesso secondaria I grado (cl.III)
PERCORSI CLIL SCIENZE-INGLESE
Abstract
Il progetto si articola in interventi settimanali di consolidamento e
ampliamento del programma di scienze veicolati in lingua inglese come
esperienza in continuità con la sperimentazione CLIL iniziata lo scorso a.s.
Plesso secondaria I grado (cl. I)
HELLO I'M GILL
Abstract
Creare le condizioni necessarie alla continuità educativa così da garantire un
percorso formativo unitario, introducendo un primo contatto con una lingua
straniera e favorendo lo scambio di informazioni tra i docenti di scuola infanzia
e primaria.
Plesso Infanzia (5 anni)
STAR BENE INSIEME
Abstract
Nasce dalla necessità di affrontare il disagio di alcuni alunni che si manifesta
nella non accettazione delle regole, nella difficoltà all'ascolto e a prendere
coscienza della scuola come comunità Affronterò argomenti che favoriranno la
discussione e il confronto su temi di cittadinanza in piccolo gruppo.
Plesso Santullo (cl. II e III)
| I.C. MOLASSANA 51
CALCOLI-MISURE-COMPRENSIONE TESTO
Abstract
Potenziamento e recupero delle capacità di calcolo utilizzando opportune
strategie Tecniche di misurazione e comprensione di testi relativi a situazioni
problematiche.
Plesso Santullo (cl. IV e V)
UNPLUGGED
Abstract Il consumo di sostanze che inducono dipendenza: motivi per cui i giovani vi si
avvicinano analizzati attraverso giochi di ruolo, discussioni e attività di gruppo.
Plesso secondaria I grado (cl. II)
NOI TRA SOMIGLIANZA E DIFFERENZE
Abstract
Nella società odierna, in un clima culturale che esige uniformità e impone di
adeguarsi alle aspettative altrui è importante trasmettere un messaggio di
accettazione. Affermare l'importanza delle diversità, del rispetto per chi è altro
da noi. Formare un'idea di realtà che includa tutte le differenze.
Plesso Santullo (cl. IV e V)
IO E LA MIA CITTA'
Abstract
Si proseguirà un percorso di conoscenza della città di Genova, iniziato
nell'anno precedente, sia attraverso l'acquisizione e rielaborazione di
informazioni oggettive da varie fonti, sia valorizzando e promuovendo un
"incontro" personale degli alunni stessi con la loro città.
Plesso secondaria I grado (cl. II)
| I.C. MOLASSANA 52
ALLEGATO C
ISTITUTO COMPRENSIVO
MOLASSANA
SCUOLA STATALE DELL’INFANZIA, PRIMARIA
e SECONDARIA DI I GRADO
REGOLAMENTO di ISTITUTO anno scolastico 2015/2016
| I.C. MOLASSANA 53
NORME RELATIVE AGLI ORGANI COLLEGIALI
NORME GENERALI
Art. 1
Le competenze e le funzioni degli organi collegiali sono definite dal Testo Unico della scuola, D.Lgls. 275/94.
Sono convocati dai rispettivi presidenti, con preavviso scritto di almeno 5 giorni e con l’indicazione dell’O.d.G. previsto per la riunione.
In caso di urgenza, tale limite può essere ridotto a ventiquattro ore anche mediante comunicazione telefonica.
Art. 1.1
La validità delle riunioni dei vari organi collegiali è riconosciuta quando è presente la metà più uno dei componenti in carica.
Le deliberazioni degli organi collegiali sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi.
La votazione segreta può essere richiesta solo quando si faccia questione di persone.
Art. 1.2 Il verbale di ogni seduta, controfirmato dal presidente o da chi ne fa le veci e dal segretario, deve essere consegnato al dirigente scolastico.
COLLEGIO DEI DOCENTI
Art. 2
Il collegio dei docenti è l’organo deliberante sull’attività didattica e formula proposte sulle attività della scuola al consiglio di istituto
E’ convocato dal dirigente scolastico sulla base di una iniziativa autonoma, o su richiesta scritta di almeno un terzo dei componenti.
In caso di urgenza è possibile una convocazione straordinaria.
CONSIGLI DI CLASSE E DI INTERCLASSE
Art. 3
Sono composti di norma dal gruppo docente di classi parallele per la primaria e dai docenti di ogni singola classe per la scuola secondaria di primo grado. Ad essi si aggiungono:
un rappresentante dei genitori nella scuola primaria;
quattro rappresentanti dei genitori nella scuola secondaria di I grado.
Il Consiglio di classe si riunisce con la sola componente docenti al fine di procedere alla valutazione periodica e finale.
Art. 3.1 Sono presieduti dal dirigente scolastico o da un docente, membro del consiglio, delegato dal dirigente scolastico; si riuniscono in orari non coincidenti con l’orario delle lezioni e tali da consentire la partecipazione dei genitori.
Art. 3.2
Hanno il compito di:
- coordinare le attività didattiche della classe
- deliberare i provvedimenti disciplinari con sanzioni inferiori ai 15 giorni di sospensione;
- formulare al collegio dei docenti proposte in ordine alla programmazione educativa e didattica;
- agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni.
ASSEMBLEE DEI GENITORI
Art. 4 I genitori degli alunni iscritti hanno diritto a riunirsi in assemblea nei locali della scuola. Le
| I.C. MOLASSANA 54
assemblee possono essere:
di classe, convocate su richiesta dai rappresentanti di classe ;
di Istituto, convocate su richiesta del presidente del Comitato dei genitori, della
maggioranza del comitato o di almeno 200 genitori
Possono partecipare il dirigente scolastico e i docenti con diritto di parola .
La data di convocazione deve essere comunicata al dirigente scolastico con almeno sette giorni di anticipo, al fine di poter ottenere l’utilizzazione dei locali scolastici.
COMITATO DEI GENITORI
Art. 5 I rappresentanti dei genitori eletti nei Consigli di classe e di interclasse possono costituire un Comitato genitori per esprimere proposte e pareri al collegio dei docenti e al Consiglio di istituto
CONSIGLIO DI ISTITUTO
Art. 6 Il Consiglio di istituto è convocato dal Presidente oppure su richiesta della Giunta esecutiva o della maggioranza dei membri del Consiglio stesso.
Alla riunione del Consiglio d’Istituto possono assistere ed eventualmente intervenire il dirigente scolastico, rappresentanti degli enti locali ed esperti esterni, per trattare argomenti di loro competenza.
Il pubblico può assistere, ma non ha diritto di parola.
Per le sedute del consiglio di istituto valgono le disposizioni del regolamento dei consigli
comunali.
Art. 6.1 Il Consiglio di istituto è l’organo collegiale rappresentativo di tutte le componenti della scuola: genitori, docenti, personale ATA, Dirigente scolastico; è rinnovato ogni tre anni. Il presidente del Consiglio di istituto è un genitore. Le attribuzioni del Consiglio di istituto sono regolamentate dall’art. 10 del decreto legislativo 16/4/94 n. 297.
In particolare il Consiglio di istituto:
a) elabora gli indirizzi generali per le attività della scuola e per la stesura del POF;
b) adotta il POF elaborato dal Collegio Docenti;
c) adatta il calendario scolastico alle esigenze dell’Istituto;
d) elabora il Regolamento interno;
e) regolamenta le visite guidate e i viaggi di istruzione;
f) approva il bilancio di previsione e il conto consuntivo;
g) gestisce i fondi e le spese;
h) indica i criteri generali per la programmazione educativa, la formazione delle classi, l’adattamento dell’orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche in relazione alle esigenze del POF;
i) esprime parere sull’andamento generale, didattico ed amministrativo dell’Istituto.
Art. 6.2 L’organo collegiale è validamente costituito anche nel caso in cui venga a mancare la
rappresentanza di alcune componenti.
I membri eletti e quelli designati, i quali non intervengono a tre riunioni consecutive senza giustificati motivi, decadono dalla carica e vengono sostituiti secondo le modalità stabilite dalle norme ministeriali
Art. 6.3 Il segretario redige, su apposito registro a pagine numerate, un verbale che verrà letto ed
approvato nella seduta successiva e firmato dal Presidente e dal segretario stesso.
L’elenco degli atti conclusivi e le deliberazioni sono pubblicati in apposito albo entro sette giorni dalle deliberazioni.
| I.C. MOLASSANA 55
GIUNTA ESECUTIVA
Art. 7 E’ eletta in seno al consiglio di istituto ed è composta da 1 docente, 1 ATA, 2 genitori. Della Giunta fanno parte di diritto il dirigente scolastico, che la presiede, ed il DSGA, che svolge anche le funzioni di segretario.
La Giunta:
a. prepara i lavori del Consiglio di istituto e cura l’esecuzione delle delibere dello stesso,
b. redige apposita relazione sul Programma annuale predisposto dal D S. da sottoporre al Consiglio di istituto per l’approvazione.
Dura in carica tre anni scolastici.
NORME RELATIVE AGLI ALUNNI
Il primo ciclo dell’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, già
elementare e media. Esso ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e la costruzione
della identità degli alunni, nel quale si pongono le basi per lo sviluppo delle competenze indispensabili per
continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.
La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. La scuola accompagna gli
alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza
attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura.
Fin dai primi anni del percorso scolastico, l’educazione svolge un fondamentale ruolo di orientamento,
fornendo all’alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consapevolezza delle sue potenzialità e
risorse, per progettare percorsi esperienziali e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese.
La scuola favorisce quel primario senso di responsabilità che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e
nel portarlo a termine, nell’aver cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia naturali
sia sociali.
Sollecita gli alunni ad un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo al fine di promuovere la dignità
della persona e il rispetto reciproco, di sperimentare contesti di relazione dove sviluppare atteggiamenti
positivi e realizzare pratiche collaborative.
Segue con attenzione le diverse condizioni di sviluppo e di elaborazione dell’identità di genere, che nella
preadolescenza ha la sua stagione cruciale.
Ne discende che l’alunno verrà condotto a percorrere un cammino di sempre maggiore consapevolezza
dei valori civili. Pertanto la scuola ritiene indispensabile, nel pieno esercizio dei diritti e dei doveri di ogni
componente, che il giovane condivida in modo responsabile le norme di convivenza civile e di
funzionamento adottate dalla scuola stessa.
SCUOLA PRIMARIA
Art. 1 Ingresso antimeridiano - I docenti ricevono gli alunni 5 minuti prima dell’’orario di inizio
delle lezioni. Atrio e corridoio sono vigilati dal personale ATA.
Gli alunni in ritardo saranno ammessi in classe accompagnati dal personale ausiliario.
Il dirigente scolastico a partire dal quinto ingresso tardivo convoca i genitori e li invita a
osservare scrupolosamente la puntualità dell’orario stabilito per ciascun plesso
| I.C. MOLASSANA 56
Art. 2 Ingresso pomeridiano - Gli alunni che nelle giornate di attività pomeridiane pranzano a
casa e poi rientrano a scuola nel pomeriggio, devono rispettare l’orario comunicato dalle
scuole.
Art. 3 Entrate posticipate –Sono permesse entrate posticipate per motivi eccezionali e giustificati
per iscritto dai genitori. Sussiste a carico delle famiglie l’obbligo di preavviso in tempo utile,
giorno precedente o entro le ore 9 del giorno stesso, per usufruire della mensa scolastica,
anche in caso di entrate tardive per assemblea sindacale, sciopero, ecc.
La sorveglianza fino all’aula è affidata al personale ausiliario.
Art. 4 Uscite anticipate - La richiesta di singola uscita anticipata deve essere presentata per
iscritto dai genitori, che devono ritirare personalmente l’alunno.
Uscite anticipate permanenti possono essere autorizzate soltanto per comprovati motivi di
salute o per cure mediche.
Riduzioni dell’orario di lezione possono essere concesse ad alunni con bisogni educativi
speciali per trattamenti ambulatoriali.
Art. 5 Uscita pomeridiana - I docenti accompagnano le rispettive classi all’uscita della scuola e
riconsegnano gli alunni ai genitori. In caso di riconsegna a persona diversa dai genitori, è
necessaria una delega scritta valida per l’intero anno scolastico, o per il periodo necessario,
corredata da qualifica, firma e numero del documento di identità della persona delegata. A
tutela dei minori e dei docenti, si comunica che non è consentito agli alunni tornare a casa da
soli o accompagnati da minorenni.
Per il plesso “Santullo”, i genitori devono ritirare gli alunni all’uscita nei rispettivi spazi
segnalati dalla striscia rossa, in modo da consentire ai docenti la vigilanza e la verifica
dell’avvenuta riconsegna di ciascun bambino ai familiari.
Art. 6 Uscite tardive - In caso di ritardo nel ritiro degli alunni in uscita, trascorsi 10 minuti si
avvisano telefonicamente i genitori e gli alunni sono affidati al personale ATA. Se i genitori
non si presentano comunque, prima della chiusura della scuola vengono avvisate le autorità
di P.S.
Il Dirigente scolastico a partire dal terzo ritardo nel ritiro degli alunni convoca i genitori e li
invita a osservare scrupolosamente la puntualità dell’orario stabilito per ciascun plesso.
Art. 7 Spostamenti all’interno o all’esterno della scuola - Gli alunni non possono spostarsi
all’interno o all’esterno della scuola senza adeguato controllo diretto del personale docente o
ausiliario.
Art. 8 Attività motorie - In palestra o cortile secondo modalità organizzative predisposte
direttamente dai docenti; si dovranno evitare attrezzi ginnici ed esercizi particolarmente
pericolosi come cavallo, pertica, fune, salto in alto.
In palestra è obbligatorio l’uso di apposite scarpette in gomma.
Art. 9 Attività interclasse - Durante lo svolgimento di attività didattiche a classi aperte
regolarmente programmate, ogni docente è responsabile della vigilanza del gruppo
interclasse di alunni con il quale effettivamente opera.
Art. 10 Riunioni scolastiche - Durante lo svolgimento di colloqui con le famiglie o assemblee di
classe in orario extra-scolastico, responsabili della vigilanza di alunni eventualmente presenti
a scuola sono i genitori; se necessario, i docenti sono tenuti a richiamare le famiglie al
dovere di vigilanza e controllo. In particolare, in occasione di assemblee e di riunioni, gli
alunni non possono rimanere incustoditi all’interno dell’edificio.
| I.C. MOLASSANA 57
Art. 11 Prescuola - Il servizio è organizzato sulla base delle richieste provenienti dalle famiglie. Le
modalità di prestazione del servizio variano da plesso a plesso.
Art. 12 Classi scoperte - In attesa del supplente, gli alunni vengono divisi tra le classi vicine o
parallele.
Art. 13 Assenze - Le assenze sono giustificate dall’insegnante della prima ora in servizio il giorno del
rientro, nell’apposita sezione del diario.
Per assenze superiori a cinque giorni, conteggiando anche la domenica e i giorni festivi
intermedi, gli alunni devono presentare certificato medico attestante la possibilità di
riprendere le lezioni. Se l'alunno rientra senza certificato, è accettato a scuola ma non è
ammesso in classe fino alla presentazione del certificato.
Per assenze programmate, è necessaria una preventiva giustificazione-informazione.
Art. 14
Uso del cellulare - E’ vietato portare a scuola il telefono cellulare; in caso di violazione della
presente norma, l’apparecchio sarà trattenuto e riconsegnato ai genitori.
Art. 15 Materiale non scolastico - E’ rigorosamente vietato introdurre e far circolare a scuola
pubblicazioni o altro materiale non inerente alle attività scolastiche. Le famiglie sono inoltre
invitate a vigilare perché gli alunni non portino a scuola denaro e oggetti di valore.
Art.16 Infortuni - In caso di infortunio i genitori devono mettersi in contatto con la segreteria della
scuola nel più breve tempo possibile e far pervenire eventuali certificati medici e/o di ricovero
entro le 24 ore, per consentire gli adempimenti di legge (comunicazione all’Assicurazione,
all’Inail e all’autorità di Pubblica sicurezza).
art. 17 Medicinali. I docenti e il personale ATA non possono, per nessun motivo, somministrare
farmaci agli alunni.
Sono previsti appositi protocolli di intesa con le autorità sanitarie per i casi di estrema
necessità.
Art. 18 Scioperi - In caso di sciopero la Scuola comunicherà alle famiglie, tramite circolare dettata
sul diario, le date previste, avvertendo contestualmente che per tale motivo non potrà essere
garantito il normale servizio.
In caso di partecipazione del docente allo sciopero, gli alunni presenti a scuola verranno
vigilati dal personale presente, quelli che risulteranno assenti dovranno comunque
giustificare l’assenza sul libretto con la dicitura “per motivi di sicurezza”.
Art.19 Cura della persona - Gli alunni devono presentarsi a scuola ordinati nella persona e con
abbigliamento adeguato e decoroso. Qualora sia richiesto il grembiule è opportuno
indossarlo.
Art. 20 Spazi esterni - I genitori sono responsabili della vigilanza dei propri figli negli spazi esterni
agli edifici scolastici prima e dopo l'orario delle lezioni.
SCUOLA SECONDARIA di I GRADO
Art. 1 Inizio delle lezioni - Le lezioni cominciano alle h. 8:00. La campanella suona alle h. 7:55 e
gli alunni entrano ordinatamente a scuola, raggiungono la propria classe, prendono posto nel
banco e preparano l’occorrente per le lezioni della giornata. Gli insegnanti attendono gli
alunni in classe. Nella zona antistante l’ingresso, negli atri, nelle scale e nei corridoi i ragazzi
sono vigilati dai Collaboratori scolastici e dai docenti.
| I.C. MOLASSANA 58
Art. 2 Termine delle lezioni - Nei giorni con attività esclusivamente antimeridiana, le lezioni
terminano di norma alle h. 14:00. Gli alunni escono educatamente per classe, lasciando in
ordine il banco e l’aula; saranno accompagnati dal docente dell’ultima ora fino al portone
della scuola. Per motivi di sicurezza va mantenuta tra una classe e l’altra un’adeguata
distanza.
Art. 3 Rientri pomeridiani - Nei giorni in cui è previsto il rientro pomeridiano, le attività
pomeridiane avranno inizio alle h. 14:00 e si concluderanno di norma alle ore 17 il lunedì e il
giovedì, alle ore 16 il mercoledì. Le modalità di entrata e di uscita saranno le stesse del
mattino.
Art. 4 Comportamento durante l’orario scolastico - Gli alunni sono tenuti a un comportamento
corretto con i compagni e con tutto il personale della scuola, docenti e non docente, e a
partecipare alle lezioni con impegno e diligenza.
Durante le lezioni nessun alunno può uscire di classe senza permesso.
In attesa del cambio dei docenti gli alunni devono restare ordinatamente in classe e
preparare il materiale per l’ora successiva.
Art. 5 Intervallo mattutino - Durante la mattina gli alunni usufruiscono di due intervalli: il primo,
per tutte le classi, di circa 10 minuti, alle ore 9.55 con accesso ai servizi differenziato; il
secondo, di circa 10 minuti, per le classi a tempo ordinario, alle ore 12. Durante gli intervalli
è assolutamente vietato correre, giocare a palla o tenere comportamenti che possano
comportare rischi per sé e per gli altri, nonché spostarsi da un’ala all’altra della scuola. Dopo
l’intervallo, per circa un’ora, i servizi igienici vengono chiusi per consentirne la pulizia.
Durante il primo intervallo gli alunni possono sostare nei corridoi sotto la sorveglianza dei
rispettivi docenti, mentre il secondo si svolge in classe a porta chiusa.
Art. 6 Intervallo mensa - Gli alunni che usufruiscono della mensa aspettano il loro turno in classe,
vigilati dall’insegnante incaricato. Si ricorda che quello della mensa è un momento educativo
che deve abituare al rispetto per il cibo e per gli altri commensali, pertanto gli alunni, durante
tutto l’intervallo mensa sono tenuti a un comportamento corretto. In caso contrario saranno
presi nei loro confronti provvedimenti disciplinari che potranno arrivare fino alla sospensione
del servizio. Durante l’intervallo mensa sono previsti anche libere attività ricreative che,
tempo permettendo, potranno svolgersi all’esterno. Qualora un alunno che usufruisce della
mensa effettui, per giustificati motivi famigliari, un’entrata posticipata, è comunque tenuto ad
avvertire la scuola entro le h. 9:00 della sua intenzione di usufruire del servizio. Agli alunni
che non usufruiscono della mensa è vietato inserirsi nelle libere attività ricreative e sono
ammessi a scuola solo all’ora d’inizio delle lezioni pomeridiane (vedi art.3).
Art. 7 Assenze - Il giorno del rientro, gli alunni che sono stati assenti devono presentare la
giustificazione, scritta nell’apposita sezione del diario, all’insegnante della prima ora. Per
assenze superiori a cinque giorni, gli alunni devono presentare certificato medico attestante
la possibilità di riprendere le lezioni. Se l'alunno rientra senza certificato, è accettato a
scuola ma non è ammesso in classe fino alla presentazione del certificato. Nel caso di
assenze di più giorni per motivi familiari, di cui la scuola sia stata preventivamente
informata, il certificato non sarà richiesto. Ogni cinque assenze è necessaria la giustificazione
personale dei genitori. Per legge l’anno scolastico è valido solo se l’alunno frequenta almeno
il 75% delle ore di lezione.
Art.8 Ritardi - Gli alunni sono ammessi alle lezioni dal Docente della prima ora, previa
giustificazione scritta. In caso contrario, il giorno successivo devono presentare
giustificazione scritta del ritardo. Gli alunni che non hanno giustificato il ritardo il giorno
successivo dovranno essere accompagnati a scuola da un genitore.
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Assenze e ritardi non giustificati costituiscono comportamento sanzionabile, come previsto
nel regolamento disciplinare.
Art. 9 Mancato rientro dopo la pausa pranzo - L’alunno/a che non rientra a scuola dopo la
pausa pranzo deve essere segnato assente sul registro di classe; il giorno successivo
l’assenza deve essere giustificata nell’apposita sezione del diario.
Art. 10 Entrate posticipate/Uscite anticipate - Qualora, per giustificati e certificati motivi, gli
alunni debbano entrare posticipatamente a scuola o uscirne prima della fine delle lezioni, il
Dirigente scolastico (o chi ne fa le veci) valuta le motivazioni che devono essere ben
specificate dai genitori e concede l’autorizzazione solo se gli allievi sono in possesso di
giustificazione (in caso di entrata) o prelevati dai genitori o da persona maggiorenne
autorizzata (in caso di uscita).
In caso di reiterate entrate o uscite i genitori sono convocati dal dirigente scolastico.
I permessi di entrata posticipata o di uscita anticipata permanenti o per più lezioni possono
essere autorizzati soltanto per comprovati motivi di salute o per cure mediche.
Art. 11 Uscite anticipate per rinuncia temporanea al pasto - Gli alunni possono recarsi a
mangiare a casa autonomamente presentando, debitamente firmato, il foglio di rinuncia al
pasto; gli alunni che non dovessero rientrare alle ore 14, dovranno portare giustificazione
scritta dell’assenza alle lezioni pomeridiane.
Art. 12 Orario differenziato in caso di scelta alternativa alla religione - Gli alunni che non si
avvalgono dell’insegnamento della religione e i cui genitori hanno chiesto un orario
differenziato, possono uscire/entrare a scuola autonomamente.
Art. 13 Mancata fruizione della mensa - I genitori degli alunni iscritti alla mensa che per motivi
contingenti non possano usufruirne, devono compilare preventivamente l’apposito modulo di
rinuncia giornaliera. In caso contrario il pasto verrà comunque loro addebitato. Qualora
invece i genitori decidano che i figli non usufruiscano più della mensa, dovranno consegnare
in segreteria l’apposito modulo. In entrambi i casi, alla fine delle lezioni, gli alunni potranno
uscire autonomamente da scuola.
Art. 14 Frequenza ai laboratori pomeridiani - Gli alunni che si iscrivono alle attività pomeridiane
opzionali sono obbligati alla frequenza delle medesime per tutto il periodo previsto e
dovranno giustificare eventuali assenze nell’apposita sezione del diario.
Non essendo possibile assicurare la vigilanza, gli alunni che frequentano i laboratori non
possono fermarsi a scuola per il pasto o anche per attendere l'inizio del laboratorio.
Art. 15 Diario e materiale scolastico - Il materiale scolastico a uso personale (libri, quaderni,
ecc.) deve essere tenuto con ordine e cura. Il diario dovrà essere utilizzato unicamente come
strumento scolastico per annotare le lezioni e i compiti assegnati le comunicazioni scuola-
famiglia, le circolari e le valutazioni. Deve essere cura dei genitori controllare frequentemente
il diario dei figli, firmando le eventuali comunicazioni. Il diario deve essere sempre portato a
scuola.
Per responsabilizzare gli alunni non è consentito alle famiglie portare materiale scolastico
dopo l’inizio delle lezioni.
Si invitano i genitori a rispettare la disposizione e a non porre ingiustificate richieste al
personale ATA, che deve fare osservare il regolamento a tutti.
Art.16 Materiale non scolastico - E’ rigorosamente vietato introdurre e far circolare a scuola
pubblicazioni o altro materiale non inerente alle attività scolastiche. Le famiglie sono inoltre
invitate a vigilare perché gli alunni non portino a scuola denaro e oggetti di valore.
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Art. 17 Uso del telefono della scuola - L’uso del telefono della scuola sarà consentito agli alunni
solo in caso di effettiva urgenza.
Art.18 Telefoni cellulari - E’ assolutamente vietato l’uso dei telefoni cellulari all’interno della
scuola. I cellulari devono essere rigorosamente spenti. Il divieto vale anche durante gli
intervalli e la pausa mensa, compresi eventuali spostamenti all'esterno della struttura
scolastica. L'insegnante della prima ora ricorderà ai ragazzi di spegnere i cellulari, pertanto
non vi potranno essere dimenticanze.
Chiunque contravverrà a tali disposizioni sarà soggetto a sanzioni disciplinari.
Art. 19 Fumo - E’ rigorosamente vietato fumare nei locali della scuola.
Art. 20 Attività sportive - La scuola richiede per gli alunni che intendono partecipare a gare
sportive un certificato medico di sana e robusta costituzione per attività sportive non
agonistiche a uso scolastico. Il certificato deve essere consegnato al docente di Scienze
motorie che ne verifica la durata e la validità.
Art. 21 Cura della persona - Gli alunni devono presentarsi a scuola ordinati nella persona e con
abbigliamento adeguato e decoroso.
I docenti si riservano di segnalare alle famiglie casi in cui non è osservato il rispetto di se
stessi e degli altri.
Art. 22 Lezioni di scienze motorie - Per lo svolgimento dell’attività fisica è previsto l’uso di: (a)
maglia bianca in cotone; (b) calzoni corti blu o neri; (c) calze bianche; (d) scarpe da
ginnastica (non artistica); (e) tuta. Gli indumenti, scarpe comprese, devono essere portati a
scuola nella borsa e non indossati (questo vale, per evidenti ragioni igieniche, soprattutto per
le scarpe).
Art. 23 Uso degli spogliatoi - Negli spogliatoi, maschile e femminile, è prevista la presenza di un
adulto (Insegnante o Collaboratore scolastico) solo quando si presentino particolari problemi
rilevati dal Docente di Scienze motorie e segnalati al Consiglio di Classe.
Art. 24 Esoneri dalle attività pratiche di Scienze motorie - Ogni volta che gli alunni, per motivi
di salute, non possono partecipare alle attività fisiche, i genitori devono comunicarlo sul
libretto scolastico. Le richieste di esonero da tali attività, di durata superiore ai 15 giorni,
devono essere inoltrate al Dirigente scolastico, corredate da documentazione medica con
diagnosi e prognosi. L’esonero comporta l’obbligo di assistere alle lezioni e di partecipare alle
attività teoriche.
Art. 25 Svolgimento delle attività fisiche all’esterno - Le attività fisiche possono essere svolte
nel cortile della scuola o in altri spazi appositamente individuati, sotto la responsabilità del
Docente.
Art. 26 Infortuni - In caso di infortunio i genitori devono mettersi in contatto con la segreteria della
scuola nel più breve tempo possibile e far pervenire eventuali certificati medici e/o di ricovero
entro le 24 ore, per consentire gli adempimenti di legge (comunicazione all’Assicurazione,
all’Inail e all’autorità di Pubblica sicurezza).
Art. 27 Medicinali. I docenti e il personale ATA non possono, per nessun motivo, somministrare
farmaci agli alunni.
Sono previsti appositi protocolli di intesa con le autorità sanitarie per i casi di estrema
necessità.
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Art. 28 Attività esterne - La partecipazione alle attività didattiche esterne (uscite, viaggi
d’istruzione, ecc.), specie qualora comportino spese accessorie, benché raccomandata, è
facoltativa.
Per le attività svolte durante il normale orario scolastico è richiesta all’inizio dell’anno una
dichiarazione che autorizza i docenti ad accompagnare gli alunni fuori dalla scuola; per
attività specifiche (viaggi, settimana bianca, ecc.) verrà invece richiesta un’apposita
autorizzazione.
Lo svolgimento di ogni attività verrà comunque comunicato in anticipo alle famiglie mediante
diario e tale comunicazione dovrà essere firmata dai genitori; in caso contrario l’alunno
resterà a scuola e verrà inserito in un’altra classe.
Art. 29 Scioperi - In caso di sciopero la Scuola comunicherà alle famiglie, tramite circolare dettata
sul diario, le date previste, avvertendo contestualmente che per tale motivo non potrà essere
garantito il normale servizio.
In caso di partecipazione del docente allo sciopero, gli alunni presenti a scuola verranno
vigilati dal personale presente, quelli che risulteranno assenti dovranno comunque
giustificare l’assenza sul libretto con la dicitura “per motivi di sicurezza”.
SANZIONI DISCIPLINARI
Art. 1 E' da considerarsi mancanza il venir meno ai seguenti doveri previsti dall’art. 3 dello Statuto:
Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente
agli impegni di studio.
Durante l'orario delle lezioni, in tutti gli spazi della scuola e all'esterno, durante le attività
parascolastiche compresi i viaggi d'istruzione, gli studenti sono tenuti ad avere nei
confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro
compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. Il comportamento
degli alunni, anche nelle adiacenze dell'edificio scolastico, deve sempre essere rispettoso
dei principi di buona educazione nei confronti di persone e cose.
Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai
regolamenti dell’Istituto.
Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture e i sussidi didattici e a
comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e
averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
SCUOLA PRIMARIA
La disciplina è regolata da norme di comportamento generale di cui gli alunni hanno discusso con gli
insegnanti. In caso di mancata osservanza di tali regole, gli insegnanti si riservano le seguenti modalità di
intervento:
allontanamento temporaneo dal gioco o dall’attività per far riflettere il bambino sulle conseguenze del
suo comportamento; in caso di recidività, gli insegnanti si riservano di far impiegare tale tempo con lo
svolgimento di un compito scritto;
comunicazioni scritte alle famiglie;
convocazione dei genitori;
in caso di eccezionale gravità è prevista la sospensione dalle attività didattiche.
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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Art. 1 : E' da considerarsi mancanza il venir meno ai seguenti doveri previsti dall’art. 3 dello Statuto delle
Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria (DPR 249/98 con modifiche DPR 235/07):
a. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.
b. Durante l'orario delle lezioni, in tutti gli spazi della scuola e all'esterno, durante le attività
parascolastiche compresi i viaggi d'istruzione, gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. Il comportamento degli alunni, anche negli spazi verdi e nelle adiacenze dell'edificio scolastico, deve sempre essere rispettoso dei principi di buona educazione nei confronti di persone e cose.
c. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a
mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1 dello Statuto.
d. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento dell'I.C. Molassana.
e. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
f. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 2 : I provvedimenti disciplinari avranno finalità educativa e tenderanno al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero
dello studente anche attraverso attività di natura sociale e culturale.
Le sanzioni saranno sempre temporanee, proporzionate all'infrazione disciplinare e ispirate al principio di
gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse terranno conto della
situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso
derivano.
Le sanzioni verranno sempre comunicate per iscritto ai genitori.
Allo studente potrà essere offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.
COMPORTAMENTO SANZIONABILE
ORGANO COMPETENTE
SANZIONE PREVISTA
Assenza o ritardo non giustificati
Insegnante
Ammonizione verbale e presentazione della giustificazione il
giorno successivo; in caso di reiterazione, (l’alunno/a avviserà con il proprio telefono) i genitori (che) dovranno presentarsi a scuola per giustificare di persona.
Mancanza del materiale Insegnante Ammonizione verbale ed eventuale attività alternativa; in caso di reiterazione, annotazione scritta sul diario e sul registro di classe
Disturbo al regolare svolgimento delle lezioni
Insegnante
Dirigente scolastico
Consiglio di classe
In funzione della gravità e del principio di gradualità:
ammonizione verbale
annotazione sul diario e sul registro di classe
convocazione dei genitori
provvedimento del Consiglio di classe
Mancato rispetto delle regole interne o comportamento lesivo della propria o altrui incolumità
Insegnante
Dirigente scolastico
Consiglio di classe
Consiglio d'istituto
In funzione della gravità e del principio di gradualità:
ammonizione verbale
annotazione scritta sul diario
annotazione sul diario e sul registro di classe
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convocazione dei genitori
provvedimento del Consiglio di classe
provvedimento del Consiglio d'istituto
Uso di telefoni cellulari
Insegnante
Dirigente scolastico
Consiglio di classe
Consiglio d'istituto
In funzione della gravità e del principio di gradualità:
ammonizione verbale
annotazione scritta sul diario
annotazione sul diario e sul registro di classe
convocazione dei genitori
provvedimento del Consiglio di classe
provvedimento del Consiglio d'istituto
Danneggiamento delle cose proprie o altrui o danneggiamento a strutture o attrezzature scolastiche
Insegnante
Dirigente scolastico
Consiglio di classe
Consiglio d'istituto
In funzione della gravità e del principio di gradualità:
annotazione su diario e registro di classe
convocazione scritta dei genitori
eventuale riparazione economica del danno
provvedimento del Consiglio di classe
provvedimento del Consiglio d'istituto
Scorrettezze, offese, molestie verso compagni o sottrazione di oggetti personali
Insegnante
Dirigente scolastico
Consiglio di classe
Consiglio d'istituto
In funzione della gravità e del principio di gradualità:
annotazione su diario e registro di classe
convocazione scritta dei genitori
provvedimento del Consiglio di classe
provvedimento del Consiglio d'istituto
Scorrettezze o offese verso insegnanti o personale ATA
Insegnante
Dirigente scolastico
Consiglio di classe
Consiglio d’istituto
In funzione della gravità e del principio di gradualità:
provvedimento del Consiglio di classe
provvedimento del Consiglio d'istituto
Falsificazione di firme e/o valutazioni
Insegnante
Consiglio di classe
Consiglio d’istituto
accertamento telefonico immediato
provvedimento del Consiglio di classe (con sospensione dalle lezioni almeno un giorno)
provvedimento del Consiglio d'istituto
Art. 3 Il coordinatore di classe, dopo tre note sul registro, segnala la situazione al dirigente scolastico, che valuta i provvedimenti da adottare.
Art. 4
Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo inferiore a quindici giorni sono adottati dal Consiglio di classe, comprendente anche i
rappresentanti dei genitori.
Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio di istituto.
Gli studenti sottoposti a procedimento disciplinare hanno il diritto di esporre le proprie ragioni, verbalmente o per iscritto, anche con l’assistenza dei genitori.
Il provvedimento di sospensione dalle lezioni può essere convertito in attività socialmente utile, quale l’assistenza ai docenti impegnati nel sostegno. In caso di comportamento scorretto, si applica comunque la sospensione dalle lezioni.
In attesa delle decisioni del Consiglio d'istituto, il Dirigente scolastico può, a suo giudizio,
disporre l’allontanamento precauzionale dell’alunno/a in questione.
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Art. 5
Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni sarà previsto un rapporto con lo
studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.
Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuoverà un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.
Art. 6 Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
ORGANO DI GARANZIA
Art. 1
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso a un Organo di Garanzia insediato
con delibera del Consiglio d’Istituto. Tale Organo è composto da:
- il dirigente scolastico;
due genitori, designati dai genitori membri eletti del Consiglio d’Istituto;
un docente eletto dal Collegio dei docenti.
Il dirigente scolastico assume la funzione di Presidente dell’Organo di Garanzia, il
quale si riunisce e decide entro dieci giorni dal ricorso e dura in carica un anno; i
suoi membri possono essere confermati per non più di un triennio. Qualora il
Coordinatore della classe interessata sia uno dei docenti eletti dal Collegio, sarà
sostituito dal primo dei docenti non eletti.
Qualora uno dei due genitori sia parte in causa, viene sostituito da un supplente
designato sempre dai genitori membri eletti del Consiglio di istituto.
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NORME RELATIVE AI RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
Art. 1
Accesso degli adulti all’edificio scolastico - L’accesso alla scuola delle persone estranee e
dei genitori sarà limitato alle aree adibite al ricevimento e alle attività amministrative e sarà
comunque sospeso durante l’intervallo.
Per evidenti motivi di sicurezza dei minori e per non intralciare il normale svolgimento
dell’attività didattica, l’accesso alle aule in orario scolastico è consentito solo in caso di
convocazione da parte dei docenti; in casi urgenti, i genitori ricorreranno a comunicazioni
scritte sul diario.
Solo per i casi di eccezionalità e di urgenza, dopo l’entrata degli alunni e previa autorizzazione
dei docenti, i genitori potranno conferire con gli insegnanti durante l’attività didattica.
Art. 2
I genitori hanno diritto di conferire con gli insegnanti e il Dirigente scolastico negli orari stabiliti
ufficialmente o concordati telefonicamente.
I genitori possono formulare pareri e proposte tramite la propria rappresentanza eletta nei
Consigli di classe e nel Consiglio d’Istituto, per il miglioramento dell’offerta formativa.
Art. 3
I genitori si impegnano ad assicurare la frequenza regolare e la puntualità dello studente alle
lezioni, limitando al massimo le richieste di ingressi posticipati e uscite anticipate degli allievi
dall’istituto.
Art. 4 I genitori sono tenuti a controllare sistematicamente il diario e a giustificare sempre le assenze
e i ritardi del proprio figlio nei tempi indicati dal regolamento.
Art. 5 Le comunicazioni della scuola alla famiglia devono essere riportate firmate il giorno seguente la
dettatura. L’inadempienza sarà annotata sul registro di classe.
Art. 6 Nel caso di comunicazione della scuola relativa a uscita anticipata, la mancanza della firma
comporterà la permanenza dell’alunno a scuola fino al normale termine delle lezioni.
NORME RELATIVE AGLI INSEGNANTI
Art. 1
Gli insegnanti sono tenuti al rispetto della Costituzione, delle leggi dello Stato, delle norme
emanate dagli organismi della scuola, dei Indicazioni nazionali per il curricolo e del POF
approvato dal collegio dei docenti e dal Consiglio di istituto
Art. 2
I docenti hanno diritto ad un preciso orario di servizio previsto dalle leggi, dal contratto di
lavoro e dal POF.
L'orario delle lezioni è fissato con finalità didattiche dal dirigente scolastico, tenendo conto dei
criteri generali stabiliti dal collegio dei docenti; nel corso dell’anno scolastico, l’orario potrà
subire adattamenti derivanti dall’attuazione dell’autonomia didattica ed organizzativa e dagli
adeguamenti derivanti da situazioni particolari (gite, assemblee, ecc.).
L'orario di entrata e di uscita da scuola sarà fissato dal Consiglio di istituto, tenuto conto delle
esigenze degli alunni.
Art. 3 La scuola favorisce il diritto dei docenti all'aggiornamento e alla formazione, sia permettendo la
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partecipazione ai corsi specifici, sia promuovendo iniziative interne.
Art. 4
Gli insegnanti devono partecipare attivamente alle riunioni dei vari organi collegiali.
In proposito, la scuola non assume responsabilità alcuna per l’omessa presa visione delle
circolari da parte del personale. A tale scopo le circolari saranno disponibili in un apposito
registro in sala insegnanti; i docenti assenti, al loro rientro, prenderanno visione delle circolari
eventualmente pervenute e le firmeranno.
Art. 5
Il docente impossibilitato a essere presente a scuola all’orario di inizio delle lezioni, deve
comunicarlo tempestivamente in modo che la scuola possa organizzarsi. In caso di malattia
deve fare esplicita richiesta di congedo secondo la normativa vigente.
Art. 6
Scuola primaria: Gli insegnanti impegnati nella prima ora di lezione si presenteranno a scuola
cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni e accoglieranno gli alunni: atrio e corridoio saranno
vigilati dal personale ATA.
Scuola secondaria: Gli insegnanti impegnati nella prima ora di lezione si presenteranno a
scuola cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni, recandosi nell’aula della classe loro
assegnata per vigilare sull'ingresso degli alunni.
Art. 7
Gli insegnanti impegnati nella prima ora hanno il compito di annotare gli assenti nel giornale di
classe, registrare le giustificazioni degli alunni che sono stati assenti e annotare gli alunni
sprovvisti di giustificazione.
Art. 8
Gli insegnanti non lasceranno la classe affidata se non in caso di forza maggiore; per necessità
improvvise, potranno avvalersi del personale ausiliario.
Il cambio delle ore di lezione avverrà di norma secondo la seguente procedura:
l'insegnante prima di lasciare la classe si accerterà che sia già pronto a subentrare un altro
collega;
qualora ciò non fosse, egli si accerterà che sia presente un collaboratore scolastico, al
quale chiederà di vigilare sulla classe.
Art. 9 Gli insegnanti accompagneranno gli alunni negli spostamenti interni alla scuola e fino all'uscita
nell'ultima ora di lezione, controllando che tutta la classe esca ordinatamente.
Art. 10
Il personale della scuola può essere chiamato ad accompagnare gli alunni in spostamenti fuori
della scuola (viaggi d’istruzione, visite guidate, gare sportive etc.). È assicurata la presenza di
un accompagnatore ogni 15 alunni.
Art. 11
11.1 Un docente può allontanare un alunno dalla classe solo se è in grado di garantirgli il
diritto allo studio e la vigilanza.
11.2 Qualora si verifichino infrazioni gravi da parte di alunni, il docente informerà il
dirigente scolastico il quale provvederà a convocare il consiglio di classe o di interclasse.
Art. 12
I docenti devono conoscere il regolamento interno degli alunni, che devono illustrare agli
stessi all’inizio dell’anno scolastico, vigilando poi sulla sua applicazione. L'illustrazione del
regolamento verrà annotata sul registro di classe.
Art. 13
I docenti devono conoscere il piano di emergenza, rispettarlo e farlo rispettare; in particolare,
devono conoscere le disposizioni per l’evacuazione dell’edificio, che devono illustrare agli alunni
all’inizio di ogni anno scolastico e devono collaborare nell’esecuzione delle prove di
evacuazione.
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Art. 14
Durante tutte le attività scolastiche ed extra scolastiche, nell’edificio scolastico o al di fuori
dello stesso, i docenti dovranno prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e
di quella delle altre persone presenti.
Art. 15 E’ fatto assoluto divieto ai docenti di fumare all’interno dei locali scolastici e in presenza di
minori.
Art. 16 Non è consentito utilizzare il telefono cellulare durante le ore di lezione e durante le riunioni
collegiali.
NORME RELATIVE AI COLLABORATORI SCOLASTICI
Art. 1
Il collaboratore scolastico esegue, nell'ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità
connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzate da procedure ben
definite che richiedono preparazione professionale non specialistica. In particolare svolge le
seguenti mansioni:
sorveglianza degli alunni nelle aule, nei laboratori e negli spazi comuni, anche in occasione
di momentanea assenza degli insegnanti;
concorso in accompagnamento degli alunni in occasione del loro trasferimento dai locali
della scuola ad altre sedi anche non scolastiche;
pulizia dei locali scolastici e degli arredi e relative pertinenze;
compiti di carattere materiale inerenti al servizio, compreso lo spostamento delle
suppellettili;
servizi esterni inerenti la qualifica;
ogni altra mansione prevista dal contratto di lavoro.
Art. 2
Il primo diritto-dovere del personale A.T.A. è quello connesso allo svolgimento dell'attività
inerente alle proprie mansioni; ha diritto al riposo settimanale e festivo nei giorni previsti dal
calendario; deve inoltre:
- rispettare il segreto d'ufficio;
- rispettare l'orario di servizio.
Art. 3
Il personale A.T.A. è tenuto a sostituire i colleghi assenti nelle forme e nei limiti previsti dal
contratto di lavoro, dalle disposizioni di legge e dalle norme emanate dal MIUR. È dovere del
personale dare alla scuola tempestiva comunicazione dell'assenza.
Art. 4
Il personale A.T.A. è tenuto a conoscere, a rispettare e a far rispettare il piano di emergenza,
eseguendo correttamente tutte le mansioni previste; deve inoltre aver cura della propria
sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti nella scuola. Lo stesso
personale, insieme al dirigente scolastico e ai docenti, contribuisce all’adempimento di tutti gli
obblighi imposti dalle autorità competenti, e comunque necessari per tutelare la sicurezza e la
salute di tutte le persone che a qualunque titolo siano presenti nell’edificio scolastico.
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ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
FORMAZIONE CLASSI SCUOLA PRIMARIA
Si procede alla formazione di classi parallele dopo il perfezionamento delle iscrizioni, nel mese di luglio, tenendo conto delle indicazioni delle Scuole dell’infanzia da cui provengono gli alunni.
FORMAZIONE CLASSI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Il collegio dei docenti nomina una commissione per la formazione classi la quale, secondo le direttive del Collegio dei docenti I., opererà in base ai criteri di seguito elencati:
richiesta del tempo-scuola
segnalazione di casi problematici
informazioni ricevute dalle insegnanti della scuola primaria durante le riunioni della commissione
continuità
fasce di livello compatibili con le informazioni ricevute
ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI
Il Dirigente scolastico procede all’assegnazione dei docenti alle classi secondo i seguenti criteri:
rispetto della continuità didattica, salvo particolari esigenze organizzative dovute alle disposizioni
sull'organico.
graduatoria d’istituto
docenti a tempo indeterminato
docenti supplenti
CRITERI PER LA SCELTA DI EVENTUALI ESPERTI
S ricorrerà alla individuazione di esperti esterni non appartenenti al mondo della scuola quando, a fini formativi e/o di intervento educativo e didattico nelle classi, in coerenza con il P.O.F. dell’istituto, risultino necessarie specifiche competenze che non possono essere soddisfatte dai componenti del Collegio dei
Docenti. In tali casi è dato mandato al Dirigente scolastico di valutare i curriculum vitae e verificare titoli ed esperienze.
NORMATIVA SU FOTOCOPIE
L’estrazione di copie di atti tramite riproduzioni fotostatiche è sottoposta al rimborso spese nella misura di 20 centesimi a copia, fatto salvo quanto previsto dalla norma di legge in materia di bollo.
REGOLAMENTO USCITE, VISITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Art. 1
Il consiglio di istituto, vista la normativa vigente, indica i criteri per l’effettuazione delle
uscite e viaggi di istruzione, il collegio dei docenti programma il piano annuale delle uscite proposto dai singoli Collegio dei docenti e Consiglio di istituto
Le uscite e i viaggi saranno comunicati alle famiglie, che autorizzano la partecipazione degli alunni
Dovrà essere garantita la presenza di un insegnante di sostegno o di un operatore idoneo (collaboratore scolastico, OSE) per gli alunni diversamente abili che partecipano a uscite didattiche o a viaggi di istruzione.
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Art. 2
Uscite didattiche a classe intera:
si svolgeranno all’interno dell’orario curricolare
i docenti accompagnatori saranno preferibilmente docenti di classe ( almeno 2 e
comunque 1 ogni 15 alunni)
devono essere deliberate dal Collegio dei docenti o dal Consiglio di istituto e
comunicate al dirigente scolastico
Viaggi di istruzione:
NELLA SCUOLA PRIMARIA:
Le classi della Scuola Primaria potranno effettuare viaggi d’istruzione della durata di uno o
più giorni; a tali attività dovranno partecipare almeno i 2/3 della classe.
NELLA SCUOLA SECONDARIA:
a) Gite di classe: si svolgeranno nell’ambito del territorio nazionale per 1 giorno (classi
prime della secondaria) o uno o più (massimo 3 di cui 2 di lezione) giorni (classi seconde
e terze della secondaria); è obbligatoria la presenza di docenti di classe come
accompagnatori e la partecipazione di almeno i 2/3 degli alunni di ogni singola classe.
b) Gite di istituto: per le classi terze della secondaria si svolgeranno nell’ambito del
territorio nazionale o internazionale per uno o più giorni (massimo 5 di cui 4 di lezione)
Settimana bianca:
La settimana bianca è aperta a tutti gli alunni dell’I.C. Molassana, a partire dalla classe terza
primaria, e può essere attivata con almeno 35 iscrizioni e in presenza di un adeguato
numero di docenti accompagnatori.
NELLA SCUOLA PRIMARIA:
Potranno partecipare gli alunni delle classi terze, quarte e quinte; non è previsto un numero
minimo di partecipanti per ogni singola classe.
Gli alunni saranno affidati ai docenti accompagnatori; gli insegnanti delle singole classi
informeranno i colleghi in caso di particolari problematiche.
NELLA SCUOLA SECONDARIA:
a) Possono partecipare alunni di tutte le classi.
b) Si svolgerà durante l’anno scolastico (febbraio/marzo) comportando eventuale
adattamento dell’orario scolastico.
Art. 3
Norme riguardanti gli alunni:
Possono partecipare tutti gli alunni, in possesso del consenso scritto di chi esercita la
patria potestà, secondo le modalità delle singole attività.
Tutti i partecipanti devono essere in possesso di un documento di identificazione.
Se si tratta di gita di classe è indispensabile la partecipazione di almeno due terzi degli
alunni.
E’ vietato effettuare gite durante l’ultimo periodo di lezioni: maggio e giugno.
Gli alunni che non partecipano alla gita devono comunque frequentare le lezioni. In caso
di assenza, devono giustificare l’assenza.
Tutti i partecipanti devono sempre essere accompagnati e controllati da un docente per
tutta la durata dell’attività.
Tutti i partecipanti devono essere assicurati per gli infortuni e la responsabilità civile.
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Art. 4
Norme riguardanti i docenti accompagnatori:
E’ necessario un docente per ogni 15 alunni, aumentato a 12 per i viaggi all’estero e per
la settimana bianca sportiva ed eventualmente aumentato in caso di circostanze
particolari e se sussiste la disponibilità della scuola.
E’ necessario prevedere un docente sostituto per le uscite brevi, due per le gite di
istruzione di più giorni e per la settimana bianca.
La disponibilità degli accompagnatori e dei sostituti deve essere acquisita al momento
della programmazione del viaggio stesso.
Per i viaggi all’estero deve essere presente almeno un docente di lingue straniere o di
altra materia, che conosca la lingua.
Ogni docente accompagnatore dovrà provvedere alla vigilanza dei partecipanti.
Art. 5
Organizzazione:
Il collegio dei docenti delibera le gite di istruzione per l’anno scolastico in base alle
proposte dei singoli Collegio dei docenti e Consiglio di istituto
La commissione viaggi cura l’organizzazione dei viaggi, prendendo i contatti con le ditte fornitrici e fornendo i preventivi richiesti secondo la normativa vigente. La commissione
quindi raccoglie le adesioni e la documentazione necessaria per la realizzazione dei viaggi.
Il Collegio dei docenti o il Consiglio di istituto illustrerà ai rappresentanti dei genitori
tutte le attività previste.
La mattina della partenza i docenti accompagnatori devono verificare la presenza dei
partecipanti segnalando alla segreteria della scuola eventuali assenti.
Art. 6
Documentazione
Programma analitico del viaggio con relazione illustrativa degli obiettivi culturali e
didattici.
Elenco nominativo degli alunni per classe di appartenenza.
Autorizzazione delle famiglie, con eventuali segnalazioni di carattere sanitario.
Elenco nominativo dei docenti accompagnatori con le dichiarazioni previste.
Relazione finale dei docenti accompagnatori.
Art. 7
Spese
Il versamento del contributo dei genitori dovrà essere effettuato sul ccp intestato a I.C.
MOLASSANA Per i viaggi di più giorni la quota di partecipazione potrà essere versata in due
rate, di cui l’ultima almeno 30 giorni prima della partenza. In caso di mancata
partecipazione, si potranno restituire solo le quote non trattenute dalle ditte fornitrici e che
non gravano sulle quote degli altri partecipanti, secondo le clausole previste nel contratto
stipulato. L’iscrizione al viaggio si ritiene confermata dopo il versamento della quota o della
prima rata.
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SICUREZZA ED EMERGENZA
Art. 1
Come da normativa vigente ogni persona coinvolta nel funzionamento dell’istituto scolastico
deve essere a conoscenza del piano di valutazione dei rischi e del piano di emergenza
dell’Istituto stesso e deve rispettarne le norme; inoltre ogni anno deve essere effettuata
almeno due prova di evacuazione a simulazione del comportamento di emergenza o pericolo,
secondo le procedure previste dal piano di emergenza dell’Istituto scolastico.
In caso di situazioni impreviste di pericolo reale il personale dovrà provvedere per garantire
l’incolumità di tutti i presenti e la sicurezza dell’edificio stesso seguendo le procedure più
idonee acquisite durante la formazione,informandone immediatamente la Direzione e, in caso
di impossibilità, assumendo autonomamente le decisioni urgenti.
Art. 2
Norme di sicurezza esterne:
Feste, attività ed iniziative varie organizzate dalla scuola devono essere sempre
effettuate sotto il controllo di docenti accompagnatori e dopo comunicazione alle famiglie.
Deve essere nota l’area sicura individuata all’esterno dell’edificio dal piano di sicurezza.
Art. 3
Norme di sicurezza interne:
Spettacoli, interventi ed attività varie organizzate dalla scuola devono essere effettuate
sotto il controllo dei docenti in servizio e in condizioni numeriche di sicurezza (max 100
persone).
Le porte di sicurezza devono sempre essere sgombre e funzionanti.
Nelle aule le vie di transito devono essere libere.
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ALLEGATO D
ISTITUTO COMPRENSIVO MOLASSANA
Via S. Felice, 19 – 16138 GENOVA (GE)
tel. 010 8361174 – fax 010 8468448
e-mail: [email protected]
PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI
STRANIERI
PREMESSA AL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
Il presente Protocollo di Accoglienza, che si propone come parte integrante del
P.O.F., definisce pratiche condivise all'interno dell'istituto in tema di accoglienza dì alunni stranieri e, attraverso modalità comuni corrette e pianificate, vuole facilitarne
l'inserimento, promuovendo un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni capace di rimuovere eventuali ostacoli per una effettiva integrazione.
Il lavoro ha lo scopo di indicare comportamenti omogenei per tutto il personale,
aspetti burocratici e relazioni educative e didattiche, tenendo conto delle problematiche scaturite dalle esperienze sviluppate all'interno della nostra scuola.
Il presente documento è da intendersi, pertanto, come supporto al lavoro dei docenti e come ulteriore e garanzia per gli studenti stranieri.
COMMISSIONE ACCOGLIENZA
La Commissione di accoglienza è formata dal Capo d'Istituto e da alcuni docenti, uno
o due per ogni plesso, possibilmente di diverse discipline. Essa è un'articolazione del Collegio ed ha competenze di carattere consultivo, progettuale e deliberativo per quanto riguarda l’inserimento dell’alunno.
Alcuni compiti della Commissione saranno i seguenti:
individuazione di materiali adatti all'apprendimento dell’italiano L2;
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monitoraggio dei progetti;
raccordo tra le diverse realtà del territorio.
ISCRIZIONE
La scuola individua nell'ufficio di segreteria un incaricato che segua questo tipo di iscrizioni in modo continuativo e che curi i primi contatti con la famiglia; il
collaboratore incaricato accoglie i familiari, convoca (se necessario) il mediatore linguistico-culturale e procede alla acquisizione della documentazione di prassi.
Inoltre:
1. Procede all'adempimento delle pratiche d'iscrizione facendo riferimento alla normativa vigente
2. Fornisce il fascicolo per l’iscrizione e affianca i familiari nella compilazione utilizzando il supporto di moduli in linea, se necessario.
3. Fotocopia il documento di identità o passaporto dell'alunno; in sostituzione verifica l’iscrizione dell'alunno sul documento del genitore oppure si procede all'autocertificazione.
4. Fotocopia il codice fiscale dell'alunno.
5. Fotocopia i certificati attestanti le vaccinazioni o, in attesa di perfezionamento,
richiede una dichiarazione resa tramite autocertificazione del genitore, attestante presso quale ASL le vaccinazioni sono state effettuate in Italia.
6. Fotocopia il permesso di soggiorno, se rilasciato (in sua assenza, l’iscrizione di un
minore va in ogni caso eseguita in base alle norme vigenti).
7. Acquisisce i documenti scolastici pregressi o, in attesa di perfezionamento, una
dichiarazione tramite modulo da parte dei genitori o di chi ne fa le veci sul percorso compiuto dal figlio/a.
8. Fornisce una prima essenziale informazione sul sistema scolastico italiano e sulla
scuola di inserimento tramite materiale informativo in più lingue.
9. Fornisce una indicazione orientativa sulle modalità e i tempi di inserimento
effettivo nella classe.
COLLOQUIO INIZIALE
Il colloquio può essere realizzato all'atto dell'iscrizione, o in un momento successivo,
tra il Dirigente scolastico, il referente interculturale, o un docente della stessa commissione, e la famiglia.
Il referente vaglia la documentazione presentata; acquisisce le informazioni necessarie per conoscere la situazione scolastica pregressa; si consulta preventivamente per formulare la proposta da rivolgere al Dirigente Scolastico e al
C.d.C. della futura classe di inserimento.
Nel corso del colloquio, svolto possibilmente alla presenza di un rappresentante del
futuro Consiglio di classe:
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si raccolgono informazioni sulla situazione familiare e sulla storia personale e
scolastica dell'alunno, sulle aspettative scolastiche a breve e a lungo termine;
si raccolgono informazioni sulle lingue straniere studiate o sull'eventuale
conoscenza;
si forniscono informazioni più dettagliate sull'organizzazione della scuola e si consegna il diario illustrandone le parti più significative;
si presenta alla famiglia l'offerta formativa dell'istituto con particolare attenzione ai corsi di Italiano come lingua seconda attivati presso l'istituto e/o ad attività
tese ad agevolare il percorso scolastico e l'apprendimento della nuova lingua;
viene fatta presente la necessità di una collaborazione continuativa tra scuola e famiglia;
ci si informa sull’opzione relativa alla fruizione del servizio mensa e sulla scelta circa I'I.R.C.;
si prende atto del progetto migratorio della famiglia;
si propongono le modalità di inserimento del nuovo alunno.
ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE/SEZIONE
La Commissione di accoglienza, esaminato il fascicolo per l'iscrizione, assegna
l'alunno alla sezione o classe in base alla normativa vigente (DPR 31/8/99 n. 391, art. 45) seguendo alcuni criteri.
Criteri per l'inserimento nella classe scelta tra I e II secondaria di I grado:
età anagrafica;
scolarità pregressa; diverso ordinamento degli studi del paese di provenienza dell'alunno; lontananza della lingua conosciuta dall'alunno neo-arrivato rispetto all'italiano
e tempi necessari per l'apprendimento della lingua italiana L2; evitare situazioni destinate a sfociare in ripetenze;
periodo scolastico nel corso del quale viene effettuata l'iscrizione: a) iscrizione a inizio anno: l'alunno sarà iscritto, di preferenza, alla classe
corrispondente all'età anagrafica.
b) iscrizione a inizio II quadrimestre: quando sussistano le condizioni, scegliere la
classe corrispondente all'età anagrafica.
c) iscrizione a fine anno: l'alunno sarà inserito nella classe precedente a quella
corrispondente all'età anagrafica, per permettergli di ritrovare lo stesso gruppo
classe, di allacciare rapporti stabili con i compagni e con gli insegnanti, consentirgli
di familiarizzare con la lingua italiana.
Criteri per l'inserimento in III secondaria di I grado:
a) Iscrizione nel corso dell'anno scolastico (II quadrimestre e, ovviamente, a fine anno): l'alunno neo-arrivato sarà inserito nella classe precedente a quella corrispondente all'età anagrafica.
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b) Iscrizione all'inizio dell'anno scolastico: si procederà all'inserimento in una
classe terza soltanto dopo aver opportunamente e scrupolosamente valutato le possibilità di affrontare l’esame di stato conclusivo del primo ciclo, ovvero
saranno state testate molto accuratamente le conoscenze della lingua italiana; in assenza dei prerequisiti, l'alunno andrà inserito nella classe inferiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica (il DPR 31 agosto 1999, art. 45
attribuisce al Collegio la possibilità di derogare alla normativa con apposita delibera che stabilisce l'inserimento dell'alunno sia in una classe precedente,
sia in una successiva).
Criteri per la scelta della sezione:
Evitare concentrazione di alunni stranieri in una classe e in un solo corso, favorire l'equa distribuzione in tutte le classi e in tutti i corsi (non superare, se possibile, i 4
studenti stranieri per classe, come consigliato dal DPR 31 agosto 1999, n°391).
Ove le condizioni della classe lo permettano, inserire in classe con un altro studente della stessa lingua d'origine, meglio se già in grado di parlare l'italiano.
Tenere conto della complessità del gruppo classe (presenza di alunni in situazione di handicap o con altri BES, situazioni di svantaggio non certificato, numero di alunni
non italofoni già inseriti, numero di alunni ripetenti, dinamiche di gruppo particolari).
ACCOGLIENZA NELLA CLASSE/SEZIONE
Per l'arrivo del nuovo alunno sarà opportuno preparare il gruppo classe all'accoglienza in modo da creare un clima favorevole all’incontro e alla prima
conoscenza.
Di fondamentale importanza sarebbe, se possibile, la presenza di un mediatore o di un parlante della lingua madre o di una seconda lingua conosciuta dal neo-arrivato.
PRIMO INSERIMENTO
Allo scopo di educare all’incontro, al rispetto e alla convivenza delle diversità e di
rispondere al senso di confusione e smarrimento, gli insegnanti della classe cercheranno di trovare forme di comunicazione e modi per facilitare l'inserimento
attraverso un atteggiamento di disponibilità che possa comunicare al nuovo arrivato un senso di appartenenza alla classe e permetta di evitare che si formino atteggiamenti rigidi sia sul piano emotivo, sia su quello cognitivo. Saranno pertanto
individuati percorsi di facilitazione didattica e relazionale.
A. Percorso di facilitazione didattica, uso di materiali visivi, musicali, grafici;
allestimento biblioteca multiculturale; semplificazione linguistica; predisposizione di un glossario contenente le parole chiave delle diverse discipline; adattamento dei programmi curricolari; istituzione di laboratori intensivi di lingua italiana;
selezione di attività e temi che possano essere trattati con forti riferimenti al
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contesto e al concreto, con approcci operativi e attivi che accompagnino l'uso delle
parole e diano l'occasione di sperimentare abilità già possedute.
B. Percorso di facilitazione relazionale; programmazione di attività curricolari rivolte a tutti gli alunni; utilizzo di materiali nelle diverse lingue (quando sia presente un mediatore); individuazione di compagni di classe che, a rotazione, svolgano la
funzione di tutor; promozione di attività in piccoli gruppi.
CURRICOLO
Dopo l'inserimento, avrà inizio un periodo di osservazione (indicativamente due settimane) durante il quale i docenti del C.d.C. provvederanno a:
somministrate prove d'ingresso opportunamente predisposte e diversificate (livello A1 e livello d2) tenendo conto dell'arrivo più o meno recente;
rilevare competenze e abilità, bisogni specifici di apprendimento allo scopo di individuare al meglio gli obiettivi linguistico-comunicativi e gli obiettivi disciplinari da programmare.
La Commissione di accoglienza metterà a disposizione dei docenti del Consiglio di Classe prove d'ingresso atte a testare le competenze relative alle seguenti voci:
1. competenze nelle lingua di origine (in presenza di un mediatore culturale); 2. competenze disciplinari; 3. livello di conoscenza di una seconda lingua;
4. competenze in italiano L2 solo per quegli alunni che si trovano in Italia già da alcuni mesi.
Sarà opportuno somministrare i test volti a rilevare le competenze in italiano L2 nell'ordine di seguito indicato:
1. comprensione scritta
2. comprensione orale 3. produzione scritta
4. produzione orale 5. conoscenza strutture morfo-sintattiche solo per gli alunni che si trovino al
livello A2.
La commissione provvederà, inoltre, a fornire i criteri per la valutazione dei test di produzione orale e scritta e metterà a disposizione i seguenti materiali:
- scheda - dati alunno - scheda per la valutazione delle competenze in ingresso
Per gli alunni neo arrivati senza alcuna competenza della lingua italiana, l'accertamento delle competenze, delle abilità e del livello di preparazione riguarderà
essenzialmente l'area logico-matematica e altre abilità trasversali, anche grafico pittoriche e manipolative. Le rilevazioni effettuate potranno offrire suggerimenti utili
allo scopo di individuare strategie di intervento da privilegiare, grazie alle quali promuovere le carenti abilità linguistiche.
Accertate le competenze dell'alunno neo-arrivato, il Consiglio di Classe provvederà
all'elaborazione di un curricolo dell'Italiano L2 e a predisporre una programmazione
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individualizzata per ogni ambito disciplinare nella quale ciascun docente dovrà
indicare:
obiettivi di base non generici e coerenti con la situazione di partenza dell'alunno;
contenuti essenziali; criteri di valutazione.
VALUTAZIONE
Tenendo conto della situazione di partenza, si dovranno adottare criteri particolari di
valutazione considerandone soprattutto l'aspetto formativo.
Nel passaggio da una classe all'altra o da un grado scolastico al successivo, si rende, quindi, necessario attenersi a quanto segue:
- prendere in considerazione il percorso dell'alunno, i progressi compiuti, gli obiettivi possibili, la motivazione, l'impegno;
- fare una previsione di sviluppo" dell'alunno in relazione ad età, motivazioni, interessi;
- collegare ogni valutazione iniziale, in itinere, finale al percorso di apprendimento
personalizzato; - accertarsi che i risultati conseguiti possano iscriversi in una fascia di essenzialità e
di accettabilità; - quando si debba decidete il passaggio ad un ordine superiore di studi, vagliare
molto scrupolosamente il livello di competenza raggiunto dall'alunno nell'ambito
della lingua italiana L2.
Alunni iscritti all'inizio dell'anno scolastico:
la valutazione sarà riferita al percorso individualizzato messo in atto: nella prima fase (I quadrimestre) avrà per oggetto i progressi compiuti nell'apprendimento della lingua italiana L2 e quindi lo sviluppo della competenza comunicativa; nella fase
successiva (II quadrimestre) saranno valutati anche gli aspetti disciplinari, avendo sempre come punto di riferimento gli obiettivi e i contenuti programmati e le
strategie di apprendimento messe in atto; sarà cura di ogni Consiglio di Classe che gli studenti stranieri possano avere, nel corso del primo quadrimestre, una valutazione nelle discipline meno legate alla conoscenza della lingua (arte, musica,
scienze motorie, in alcuni casi anche seconda lingua quando sia già conosciuta dall'alunno neo arrivato); le materie i cui contenuti hanno carattere discorsivo
(storia, geografia, scienze, tecnologia) possono non essere affrontate nel corso del primo quadrimestre, ma la valutazione di fine anno dovrà necessariamente essere formulata.
Sarà compito del Consiglio di Classe:
1) preparare una scheda di valutazione personalizzata, da allegare a quella ufficiale,
in cui indicare: a) funzioni, strutture linguistiche e temi trattati;
b) competenze raggiunte nelle quattro abilità in italiano L2; c) stadio di apprendimento in cui l'alunno si trova.
Il giudizio sintetico sarà, ovviamente, omesso laddove non ci siano elementi di
valutazione, riportando la seguente motivazione "la valutazione non viene espressa perché l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in lingua italiana".
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2) indicare un giudizio sintetico in corrispondenza di ogni singola disciplina; la
valutazione sarà accompagnata dalla frase "la valutazione si riferisce al percorso individuale dell'alunno".
Alunni iscritti nel corso del secondo quadrimestre
Per gli alunni iscritti nell'ultimo periodo dell'anno scolastico ricorrere, eventualmente e se possibile, ad un mediatore linguistico-culturale (o a docenti di lingua straniera
che parlino le lingue dei neo-arrivati), per la traduzione di …. che consentano la valutazione almeno in alcuni ambiti disciplinari.
Si valuteranno, in ogni caso, i seguenti elementi:
- progressi minimi in italiano L2; - impegno e motivazione;
- regolarità della frequenza; - disponibilità (collaborazione);
- comportamento; - opportunità di progredire adeguatamente con il passaggio ad una classe
successiva (potenzialità di apprendimento dimostrate).
Il lavoro svolto dagli alunni nell'ambito dei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico sarà considerato parte integrante della valutazione di italiano e sarà
oggetto di verifiche, orali e scritte, da svolgere in classe concordate tra il docente di italiano della classe e quello del corso.
LABORATORI ITALIANO L2
Ogni Consiglio di Classe, in base alla situazione accertata, stabilirà quante ore l'alunno straniero dovrà passare fuori dalla classe, nell'ambito di quali discipline e
quale dovrà essere la durata della prima alfabetizzazione.
Sarà comunque opportuno prevedere almeno 6 ore settimanali di laboratorio linguistico, evitando di farle coincidere con gli insegnamenti che più si prestano ad
organizzare attività pratiche.
La prima fase di alfabetizzazione potrà avere la durata di 4 mesi, coincidendo
quindi con il primo quadrimestre; successivamente, valutando i progressi e le
potenzialità dell'alunno, si introdurranno gradatamente altre discipline.