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I I . . C C . . M M O O L L A A S S S S A A N N A A Istituto comprensivo di scuola dellinfanzia, scuola primaria e scuola secondaria di I grado Via S. Felice, 19 16138 GENOVA (GE) tel. 010 8361174 fax 010 8468448 e-mail: [email protected] P.O.F. 2015-2016 Piano dell’Offerta Formativa approvato dal Collegio dei Docenti il .. novembre 2015 e dal Consiglio d’Istituto il … 2015.

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Via S. Felice, 19 – 16138 GENOVA (GE)

tel. 010 8361174 – fax 010 8468448

e-mail: [email protected]

P.O.F. 2015-2016

Piano dell’Offerta Formativa approvato dal Collegio dei Docenti il .. novembre 2015

e dal Consiglio d’Istituto il … 2015.

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SOMMARIO

PREMESSA .................................................................................................................. 3

TERRITORIALITA’ ....................................................................................................... 4

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ ............................................................ 6

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’ISTITUTO ............................................................ 7

LINEE GUIDA e FINALITA' GENERALI del P.O.F ........................................................ 11

LA SCUOLA DELL’INFANZIA dell’I.C. Molassana ........................................................ 16

LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO dell’I.C. Molassana .................................................... 16

CONTINUITA’, CURRICOLO VERTICALE E NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI ............ 17

ORIENTAMENTO: OLTRE IL PRIMO CICLO ................................................................. 18

ISTRUZIONE DOMICILIARE ...................................................................................... 18

FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE ................................................................. 19

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA .................................................................................. 19

VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE ....................................................................... 20

SEZIONE SPERIMENTALE .......................................................................................... 21

DIDATTICA PER COMPETENZE .................................................................................. 22

SPERIMENTAZIONE CLIL .......................................................................................... 22

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E P.A.I. 2015/2016 ................................................. 25

OFFERTA FORMATIVA SINGOLI PLESSI .................................................................... 35

ALLEGATO A – DISTRIBUZIONE CLASSI NEI PLESSI ................................................ 44

ALLEGATO B – PROGETTI E ATTIVITA’ ...................................................................... 44

ALLEGATO C - REGOLAMENTO................................................................................... 52

ALLEGATO D – PROTOCOLLO ACCOGLIENZA STRANIERI .......................................... 72

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PREMESSA

Il POF è il documento costitutivo dell'identità culturale e progettuale

dell’Istituto ed esplicita la progettazione curricolare, extra-curricolare,

educativa e organizzativa che la scuola adotta nell'ambito della propria

autonomia.

Dalle linee essenziali di tutte le attività e le finalità comprese nel Piano

scaturiscono tutti gli altri documenti su cui si basa la vita scolastica.

Il POF viene definito annualmente come piano di intervento in cui criteri

generali e specificità locali si integrano a vicenda, in vista dell'obiettivo

primario di rispondere adeguatamente ed efficacemente ai bisogni formativi dei

discenti (sulla base delle norme e delle indicazioni fornite dalla L. 59/97 sull'Autonomia, dal

Regolamento applicativo coi successivi Decreti e Circolari e della L. 53/2003 e dalle Nuove

indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione).

Il presente piano definisce il “patto formativo" che si intende stipulare con

l'utenza nell’intero corso di studi dei tre ordini di scuola: dalla scuola

dell’infanzia alla secondaria di I grado. Tale contratto vuol essere condiviso,

esplicito, flessibile, realizzabile e verificabile.

Il suo fine è quello di migliorare gli esiti del processo d'insegnamento-

apprendimento mediante l'introduzione di metodologie didattiche che,

attraverso la personalizzazione educativa e il ricorso alle nuove tecnologie,

favoriscano la crescita culturale e formativa degli allievi, ne riconoscano e

valorizzino le diversità e promuovano le potenzialità di ciascun alunno.

Nel triennio 2013-2015 il Collegio dei docenti ha lavorato per introdurre

cambiamenti migliorativi riguardo a tre obiettivi ritenuti fondamentali:

1. Realizzazione di un curricolo verticale che accompagnerà l’alunno dalla

scuola dell’infanzia alla secondaria di I grado. Il rapporto di un bambino con l’apprendimento organizzato comincia a costruirsi molto presto, dai tre anni

in poi: in questo contesto è vincente l’idea del curricolo verticale che rende

il più possibile costruttivo ed efficace il percorso di ogni alunno.

2. Sviluppo di una didattica per competenze che si fonda sul presupposto

che gli studenti apprendono meglio quando costruiscono il loro sapere in modo attivo attraverso situazioni di apprendimento fondate sull’esperienza

3. Riorganizzazione e sviluppo di: a. processo di accoglienza e integrazione/inclusione degli alunni con

BES, a rischio di emarginazione o di insuccesso scolastico; b. percorsi di potenziamento e di eccellenza.

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TERRITORIALITA’

L’ I.C. Molassana è costituito dalla sede di via S. Felice 19 e dai plessi di San

Giacomo e Pino.

Nel complesso di via S. Felice si trovano la Scuola statale dell’infanzia (2

sezioni), la Scuola primaria “Santullo” (233 alunni), la Scuola secondaria di I

grado “SMS Molassana” (240 alunni), gli uffici del Dirigente scolastico, del

DSGA, i servizi amministrativi e di segreteria (4 assistenti amministrativi).

Nel plesso di via Riomaggiore ha sede la Scuola primaria “San Giacomo” (90

alunni) e in quello di via di Pino la Scuola primaria “Pino” (69 alunni).

CONTESTO SOCIO-ECONOMICO-CULTURALE

La situazione della Valbisagno, in cui è inserito l’I.C., è quella tipica di un grande quartiere periferico metropolitano, le cui attività produttive sono rappresentate da commercio, piccola e media industria e artigianato. Dati caratterizzanti della

Circoscrizione sono, secondo i risultati di una recente indagine, una significativa carenza di legami tra le persone, con comportamenti di chiusura verso l'esterno, una

certa omologazione degli stili di vita e la mancanza di un'identità territoriale legata, secondo i ricercatori, a un diverso sentire il territorio tra giovani, adulti e, ancor più, anziani.

Il quartiere sembra assumere nella vita dei suoi abitanti una funzione secondaria rispetto all'ambiente privato e agli altri ambienti d'elezione. E' l'immagine di un luogo

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dove si svolgono attività necessarie ma non importanti dal punto di vista dell'identità

sociale [...] Emerge fortemente il senso di distacco dalla città, un distacco fisico e simbolico che si esprime in un senso di estraneità e alterità.

(tratto da Agenda 21 Valbisagno , N. 1, pp. 14 e 17).

La composizione sociale della popolazione non è omogenea ed è costituita da

un gruppo autoctono e da gruppi di immigrazione interna, in prevalenza

provenienti dal sud Italia e, più recentemente, extracomunitaria.

Gli spazi di aggregazione in Valbisagno sono insufficienti ed è assai marginale il

contributo della biblioteca comunale, che pure offre un valido servizio. E’

presente sul territorio il Teatro dell’Ortica, in via Allende, sede di laboratori

teatrali per adulti e bambini. Gli unici luoghi di incontro extra-scolastico sono

rappresentati dalle Parrocchie, dalla P.A.M e dal Nuovo Ciep. Alcuni ragazzi

fanno parte di società sportive calcistiche oppure utilizzano gli impianti del

complesso polisportivo "Sciorba". Molti sono, comunque, i preadolescenti che

non usufruiscono di alcuna delle suddette opportunità, andando a ingrossare le

fila dei giovani a rischio di disagio psico-sociale.

Spesso si evidenziano proprio a livello scolastico i primi segnali di tale disagio

che da latente si fa, con lo sviluppo dei soggetti, sempre più manifesto.

L’I.C. Molassana è frequentato da un’utenza di alunni provenienti da famiglie di

tipo nucleare, con una collocazione culturale medio-bassa. Vi è inoltre la

presenza di alunni stranieri, dovuta, come detto, alla recente immigrazione di

nuclei provenienti da Paesi extra-comunitari. Attualmente l’inserimento di

alunni stranieri è in crescita e pone alla scuola alcuni problemi organizzativi e

didattici.

Alla luce di quanto detto appare evidente che i bisogni formativi della gran

parte dei ragazzi iscritti nel nostro istituto, oltre a essere quelli specificamente

individuabili in talune aree disciplinari, sono sostanzialmente trasversali e

riguardano la socializzazione, il miglioramento delle condizioni di

apprendimento, il supporto alla costruzione progressiva e graduale della

propria identità e l’attivazione di forti processi di motivazione e di

orientamento.

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PATTO EDUCATIVO di CORRESPONSABILITA’

Il D.P.R. 235/07 ha introdotto il “Patto Educativo di Corresponsabilità”, con l’obiettivo di

definire i diritti, i doveri e gli impegni che sostengono il rapporto tra la Scuola, la famiglia e

l’alunno allo scopo di promuovere il successo scolastico e prevenire situazioni di disagio.

LA SCUOLA si impegna a ….

Fornire una formazione culturale qualificata, aperta alla pluralità delle idee nel

rispetto dell’identità di ciascun studente.

Creare un clima sereno in cui stimolare il dialogo e la discussione, favorendo la

conoscenza ed il rapporto reciproco tra studenti, l’integrazione, l’accoglienza, il rispetto di sé e dell’altro.

Promuovere la crescita consapevole e offrire iniziative concrete per il recupero.

Ascoltare e coinvolgere gli studenti e le famiglie, richiamandoli ad un’assunzione di responsabilità rispetto a quanto espresso nel patto formativo.

Comunicare costantemente con le famiglie, informandole sull’andamento didattico disciplinare degli studenti.

Fare rispettare le norme di comportamento e il regolamento.

Prendere adeguati provvedimenti disciplinari in caso di infrazioni in base a quanto stabilito nel regolamento di disciplina .

LA FAMIGLIA si impegna a …

Prendere visione del piano formativo, condividerlo, discuterlo con il proprio figlio,

assumendosi la responsabilità di quanto espresso e sottoscritto.

Sostenere e controllare il figlio nel mantenimento degli impegni scolastici.

Condividere con gli Insegnanti, anche attraverso i rappresentanti di Istituto e di

classe, linee educative comuni, consentendo alla scuola di dare continuità alla propria azione educativa.

Garantire spazi e tempi adeguati per l’esecuzione dei compiti assegnati a casa.

Rispettare l’istituzione scolastica, favorendo una assidua frequenza del proprio figlio alle lezioni, partecipando con regolarità ai colloqui e alle riunioni,

informandosi costantemente del percorso didattico e educativo dell’alunno.

Prendere visione e firmare tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola,

stimolando la riflessione sui comportamenti.

Giustificare tempestivamente assenze e ritardi del proprio figlio.

LO STUDENTE si impegna a …

Condividere con gli insegnanti e la famiglia la lettura del piano formativo.

Rispettare il Regolamento scolastico.

Rispettare l’ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti e situazioni.

Frequentare regolarmente le lezioni, svolgere i compiti assegnati per casa e

impegnarsi nello studio.

Favorire in modo positivo lo svolgimento dell’attività didattica e formativa,

garantendo costantemente la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe.

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Segnalare situazioni critiche, atti di prevaricazione o vandalismo che si dovessero

verificare nelle classi o nella scuola.

Esplicitare agli insegnanti le proprie eventuali difficoltà.

Favorire il rapporto e il rispetto tra i compagni sviluppando situazioni di integrazione e solidarietà.

Riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola e dagli insegnanti.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’ISTITUTO

Il Dirigente scolastico, prof. Maria Teresa Vacatello, che sovrintende e

coordina tutte le attività disciplinari e formative offerte agli alunni che

frequentano il nostro istituto, si avvale dell'ausilio di:

due collaboratori: Anna Stagnaro (docente della scuola secondaria I

grado), vicaria e responsabile per la sicurezza (RSPP); Stefania Procolo

(insegnante della scuola primaria Santullo) seconda collaboratrice;

fiduciari di plesso: Anna Stagnaro (SMSM Molassana), Paola Drago

(primaria Santullo), Lucia Ghinoi (primaria S. Giacomo) e Anna

Ercolani (primaria Pino);

figure strumentali per l'attuazione dell'offerta formativa;

coordinatori dei consigli di classe.

L’area amministrativa è invece coordinata dal Direttore dei Servizi generali e

amministrativi (DSGA), dott.ssa Stefania Sagoleo, che si occupa

dell’organizzazione del personale in servizio e degli aspetti finanziari della

gestione scolastica.

Le funzioni strumentali

Con l’intento di promuovere lo sviluppo qualitativo dei progetti didattici e

garantire il controllo sistematico delle attività, sono stati individuati incarichi di

coordinamento nelle seguenti aree funzionali:

Area 1 - POF, Nuove Indicazioni Nazionali, autovalutazione d’istituto e Invalsi.

Area 2 - Sostegno al lavoro docente (gestione sito; accoglienza nuovi docenti)

Area 3 – Interventi e servizi per gli studenti (integrazione alunni con bisogni

educativi speciali; prevenzione disagio; continuità; orientamento; CLIL)

Area 4 – Raccordi con il territorio

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I docenti

L’ I.C. Molassana intende favorire la ricerca di modalità di relazione e

collaborazione professionale tra i docenti dei tre ordini di scuola.

L’organizzazione si basa sulla valorizzazione delle competenze e degli specifici

interessi culturali degli insegnanti, in un contesto di lavoro collegiale/unitario

che favorisce la partecipazione attiva e l’operatività degli alunni.

Nell’Istituto Comprensivo si lavora per:

dipartimenti

gruppi di progetto

team e consigli di classe e interclasse

collegio docenti di settore

collegio docenti unitario

Nell’ambito del Collegio dei Docenti sono state costituite le seguenti

commissioni di lavoro, formate da un gruppo ristretto di docenti

rappresentativo dei plessi e dei gradi di scuola esistenti nell’Istituto:

Commissione Nuove Indicazioni Nazionali

GLIS d’istituto

Commissione continuità

Gruppo di lavoro CLIL

Gruppo di lavoro SicuraScuola/Unplagged

CSS

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Organigramma personale scolastico

Dirigente scolastico

collaborazione

vicari

collaboratori fiduciari di plesso

funzioni strumentali

coordinatori di classe

personale docente

scuola dell'infanzia statale

scuola primaria

Santullo

S.Giacomo

Pino

scuola secondaria I grado

SMS Molassana

DSGA

assistenti amministrativi

collaboratori scolastici

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GLI ORGANI COLLEGIALI

Alla costruzione del POF e al complesso funzionamento della scuola concorrono

diversi soggetti e organismi: i Consigli di Classe e di Interclasse, il

Collegio Docenti, la Giunta Esecutiva e il Consiglio d'Istituto.

I Consigli di Classe (nella scuola secondaria) e di Interclasse (nella scuola

primaria) si riuniscono secondo un calendario proposto all'inizio dell'anno scolastico e sono presieduti dal Dirigente scolastico o dal suo delegato. Partendo da

un’esplorazione delle capacità degli allievi, dovranno elaborare dei Piani di lavoro atti a favorire lo sviluppo graduale delle competenze educative e didattiche che dovranno

essere certificate in uscita dalla scuola secondaria di I grado così come previsto dalle Indicazioni nazionali.

I Consigli dovranno inoltre:

individuare gli alunni per i quali attuare percorsi didattici individualizzati (recupero/potenziamento);

elaborare il piano delle attività pluridisciplinari ed extracurricolari, visite didattiche e d’istruzione a cui parteciperà la classe;

verificare periodicamente il raggiungimento degli apprendimenti previsti e

adottare eventuali strumenti di correzione;

effettuare la verifica finale del raggiungimento degli obiettivi educativi e

cognitivi;

comunicare ai rappresentanti dei genitori nei consigli di classe le informazioni relative alla programmazione annuale e alla sua effettiva attuazione.

I rappresentanti dei genitori sono eletti durante un’assembla che si tiene nel mese di ottobre; in quell'occasione vengono illustrate alle famiglie le linee del POF e la

programmazione di classe.

Il Collegio dei Docenti si riunisce periodicamente per discutere e adempiere alle delibere relative ai diversi progetti presenti nel POF o per affrontare problemi di

carattere organizzativo. Il Collegio, per lo più articolato in Commissioni, si occupa anche di ideare, progettare e pianificare le varie attività.

La Giunta Esecutiva è formata dal Dirigente Scolastico, dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi di Segreteria (DSGA), dal Presidente del Consiglio d’Istituto, da 2 genitori e da 1 docente membri del Consiglio stesso. Questo organismo prepara

le proposte su cui il Consiglio è chiamato a esprimersi, predispone il bilancio e cura l'esecuzione delle delibere.

IL Consiglio d'Istituto è composto da 2 rappresentanti del personale ATA, 8 docenti e 8 genitori (tutti eletti dalle rispettive assemblee) e dal Dirigente Scolastico. Anche per questo organismo le riunioni periodiche sono funzionali alle delibere relative alle

scelte amministrative (conto preventivo, conto consuntivo, variazioni di bilancio), all'approvazione dei progetti presenti nel POF o servono per affrontare problemi di

carattere organizzativo. In Consiglio d'Istituto si stabiliscono le finalità della scuola e le scelte valoriali di fondo cui s'ispira il POF.

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SCELTE EDUCATIVE IN RELAZIONE AI BISOGNI DELLA

SOCIETA'

L'obiettivo educativo primario della scuola è di far raggiungere agli alunni quelli

che la Commissione internazionale sull'Educazione ha ritenuto debbano essere

i quattro fondamenti dell'educazione:

1. IMPARARE A CONOSCERE, ossia acquisire le competenze, gli strumenti

e i metodi necessari all’apprendimento permanente;

2. IMPARARE A FARE, cioè acquisire le competenze necessarie per

comportarsi efficacemente nelle situazioni sociali e professionali,

adattandosi all’evoluzione dell’economia e del lavoro;

3. IMPARARE A VIVERE CON GLI ALTRI, in modo da garantire la civile

convivenza, la solidarietà e la cooperazione;

4. IMPARARE A ESSERE, per dare a ciascuno quelle capacità di pensiero,

giudizio, sentimento e immaginazione, necessarie, insieme a un forte

senso di responsabilità, a sviluppare le attitudini individuali.

LINEE GUIDA e FINALITA' GENERALI del P.O.F

Sulla base del Regolamento per l'Autonomia si indicano le seguenti linee

guida del PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA dell’I.C. Molassana:

1. promuovere le potenzialità di ciascun soggetto, adottando tutte le iniziative

utili al raggiungimento del successo formativo e fornire ai ragazzi una

gamma differenziata di offerte formative (individualizzazione e

personalizzazione dell’insegnamento), che tengano conto delle diverse

motivazioni e interessi, per guidare ciascuno di essi al conseguimento degli

obiettivi di apprendimento essenziali per raggiungere i più alti gradi degli

studi e comunque realizzare pienamente le proprie potenzialità;

2. privilegiare all’interno dei curricoli e nell’ambito delle attività

extracurricolari, modalità di apprendimento centrate sulla partecipazione

attiva degli alunni, che stimolino il loro protagonismo e la loro capacità

collaborativa (didattica delle competenze).

3. ricercare collaborazioni con le agenzie educative extrascolastiche (Gruppi

sportivi, Cooperative sociali, PAM, UISP ecc.) tramite opportuni progetti di

rete, anche finalizzati alla promozione dei diritti dei bambini e dei

preadolescenti;

4. aprire i plessi, anche in orario extracurricolare, per attività che stimolino

l’aggregazione e la socializzazione e realizzino la funzione della scuola come

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centro di promozione culturale e sociale nel territorio, anche allo scopo di

prevenire il disagio e la dispersione scolastica, migliorare il livello di

socializzazione e promuovere i diritti e le opportunità per l’infanzia e

l’adolescenza;

5. favorire i processi educativi in collaborazione e sinergia con le famiglie.

Le finalità generali e le linee guida del P.O.F. del nostro istituto vogliono creare

condizioni favorevoli al raggiungimento del successo formativo e alla

prevenzione del disagio. A tal fine vengono realizzati interventi compensativi

personalizzati, tesi al recupero di handicap, svantaggi e disuguaglianze

culturali.

Il controllo del fenomeno “disagio” trova nell’istituto comprensivo un

osservatorio privilegiato che mette gli operatori nella condizione di verificare

responsabilmente il successo o il fallimento delle strategie compensative messe

in atto.

Le attività previste hanno lo scopo di garantire a tutti gli alunni momenti

significativi di accoglienza e individualizzazione didattica e tengono conto delle

seguenti indicazioni metodologiche:

accertamento dei requisiti cognitivi e affettivi di partenza

protocollo accoglienza e mediazione linguistica per alunni stranieri

riconoscimento diversità/uguaglianza, identità personale e culturale degli

alunni

diagnosi precoce di disagio, svantaggio, DSA

iniziative di recupero e sostegno

piano didattico personalizzato per alunni con DSA certificato

progetto educativo individualizzato (PEI) per gli alunni in situazione di

handicap

creazione di gruppi di alunni per livelli di competenza.

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LE SCUOLE

DELL’I.C. MOLASSANA

L’ I.C. Molassana è costituito dalla sede di via S. Felice, che ospita le due

sezioni di scuola dell’infanzia, la scuola primaria “Santullo” e la scuola sec. di I

grado “SMS Molassana”, e dai plessi di San Giacomo e Pino.

LA SCUOLA DELL'INFANZIA dell’I.C. Molassana

La Scuola dell’Infanzia si rivolge a tutti i bambini e le bambine dai tre ai sei

anni di età ed è la risposta al loro diritto all'educazione e alla cura, secondo i

principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della

Repubblica e nella Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e nei

documenti dell’Unione Europea.

Essa si pone le seguenti finalità:

Consolidare l'identità quindi vivere serenamente la propria corporeità,

stare bene e sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a

conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile e

sperimentare diversi ruoli e forme di identità (essere figlio, alunno,

compagno ecc)

Sviluppare l’autonomia avendo fiducia in sé e negli altri, provare piacere

nel fare da sé e saper chiedere aiuto, esprimere adeguatamente

sentimenti ed emozioni, sapere confrontarsi, assumere atteggiamenti

consapevoli e responsabili.

Acquisire competenze imparando a riflettere sull'esperienza attraverso

l'esplorazione e l’osservazione, imparare a immaginare, raccontare,

rappresentare situazioni ed eventi attraverso una pluralità di linguaggi.

Vivere prime esperienze di cittadinanza nella scoperta degli altri e dei

loro bisogni, nella necessità di gestire la vita quotidiana attraverso regole

condivise implica dialogo, riconoscere diritti e doveri e significa porre le

fondamenta di un ambito democratico, aperto al futuro e rispettoso degli

altri, dell'ambiente e della natura.

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I bambini giungono alla Scuola dell’Infanzia con una storia: in famiglia, al

nido, hanno imparato a gestirsi con un certo grado di autonomia ed hanno

sperimentato le prime e più importanti relazioni. Essi riflettono la diversità di

ambienti e di stili di vita e sono alla ricerca di legami affettivi e punti di

riferimento, necessitano di serenità e stimoli culturali adeguati. Spetta alla

Scuola dell’Infanzia, attraverso la cura degli ambienti, l’organizzazione delle

situazioni di apprendimento, la gestione intenzionale del tempo scuola,

accogliere e promuovere le potenzialità di tutti i bambini.

Le famiglie sono il contesto più influente per lo sviluppo affettivo e cognitivo

dei bambini. Nelle diversità di stili di vita, di culture, di scelte etiche e religiose

esse sono portatrici di risorse che devono essere valorizzate nella scuola, per

far crescere una solida rete di scambi comunicativi e responsabilità condivise.

Le famiglie saranno stimolate a partecipare alla vita della scuola in un clima di

collaborazione per consentire ai piccoli di crescere, imparare, diventare

cittadini in grado di affrontare i cambiamenti continui che la nostra società

pone.

I docenti , affinché la scuola sia un ambiente educativo accogliente, sicuro,

ben organizzato, capace di suscitare la fiducia dei genitori e della comunità,

dovranno essere motivati, competenti ed attenti alle specificità dei bambini. La

professionalità si arricchisce attraverso la formazione continua in servizio, la

riflessione sulla pratica didattica, il rapporto adulto con i saperi e la cultura.

L'ambiente di apprendimento - Il curricolo della Scuola dell’Infanzia non

coincide con la sola organizzazione delle attività didattiche che si realizzano

nella sezione, negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambienti comuni, ma si

esplica in una equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di

apprendimento dove i momenti di routine (il pasto, il riposo, la cura del corpo)

svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e rappresentano

una base sicura per nuove esperienze e sollecitazioni. L’organizzazione degli

spazi e dei tempi diventano elementi di qualità pedagogica dell'ambiente

educativo e pertanto deve essere oggetto di progettazione e verifica.

I CAMPI DI ESPERIENZA

Il sé e l’altro: l'ambiente sociale, il vivere insieme, le domande dei bambini

Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare,

confrontarsi con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell'identità personale, sa

controllare ed esprimere in modo adeguato esigenze e sentimenti. Conosce le

tradizioni della propria famiglia della comunità e le confronta con altre.

Il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute

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Il corpo come strumento di conoscenza di sé e del mondo che fa vivere

emozioni e sensazioni piacevoli, di rilassamento ma anche di tensione e di

dolore. Imparare a controllare i propri gesti, a coordinarli con quelli degli altri,

favorisce il senso di sicurezza e I'autonomia. Il corpo esprime e comunica

attraverso linguaggio. Il gioco, la mimica, i travestimenti costituiscono un

importante per una crescita sana ed equilibrata.

L'arte, la musica e i media: linguaggi, creatività, espressione

Il bambino si esprime attraverso il disegno, la pittura ed altre attività

manipolative, utilizza,a materiali e strumenti, tecniche espressive e creative,

esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Scopre il paesaggio sonoro

attraverso attività di percezíone e produzione musicale utilizzando la voce, il

corpo, gli oggetti.

I discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura

Il bambino usa la lingua, arricchisce il proprio lessico, comprende parole e

discorsi. Sperimenta rime, filastrocche, inventa nuove parole, ascolta

narrazioni, inventa storie, chiede ed offre spiegazioni, scopre la presenza di

lingue diverse. Si avvicina alla lingua scritta e incontra anche le tecnologie

digitali e i nuovi media.

Numeri e spazio, fenomeni e viventi: la conoscenza del mondo

Esplorando l'ambiente in cui vive, ponendo attenzione ai particolari di spazi,

oggetti, esseri viventi, il bambino conosce il suo mondo, si pone domande,

formula ipotesi, avverte cambiamenti. Comincia a raggruppare oggetti e

materiali, divide per categorie, classifica. Osserva i fenomeni naturali, pone

problemi, impara a trovare soluzioni.

Comincia a contare, distinguere i diversi pesi e le diverse dimensioni, colloca

gli oggetti negli spazi adeguati, segue correttamente un percorso su indicazioni

verbali.

Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento e

contribuisce allo stesso tempo a realizzare le tappe di sviluppo pensate per i

bambini dai tre ai sei anni.

Il percorso triennale della Scuola dell’Infanzia mette ogni bambino in

condizione di sviluppare e raggiungere competenze di base che strutturano la

sua crescita personale.

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| I.C. MOLASSANA 16

LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO dell’I.C. Molassana

Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola

secondaria di primo grado, già scuola elementare e scuola media; ricopre

un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo della identità

degli alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le

competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo

l’intero arco della vita.

Oltre all’offerta formativa di ogni singolo plesso dell’I.C. Molassana (cfr. tabelle

allegate), attività di arricchimento dell’offerta stessa saranno organizzate in

orario scolastico ed extrascolastico per la promozione di interessi e attitudini

degli allievi, tenuto conto delle richieste e delle indicazioni dell’utenza, delle

risorse disponibili, delle opportunità garantite da soggetti esterni e dal

territorio.

In sintesi, le iniziative didattiche offerte all’utenza della scuola del

primo ciclo sono così articolate:

1. Attività comuni: orario settimanale minimo obbligatorio di lezione per tutti

gli alunni (27 ore nella scuola primaria; 30 ore nella scuola secondaria I

grado); curricolo verticale, pluralismo metodologico, differenziazione

didattica, personalizzazione dell’apprendimento, recupero, consolidamento,

potenziamento, forme di raggruppamento funzionale degli alunni.

2. Tempo pieno/tempo prolungato: orario settimanale con frequenza

obbligatoria di 40 h settimanali nella scuola primaria e 36 h settimanali nella

secondaria.

3. Attività integrative: attività sportive, viaggi d’istruzione, visite guidate,

partecipazione a eventi culturali del territorio, recupero, potenziamento,

partecipazione a concorsi e progetti.

4. Nelle classi a tempo normale della scuola primaria è stato organizzato il

3° rientro pomeridiano facoltativo.

5. Attività facoltative/opzionali: offerta ulteriore di laboratori in orario

aggiuntivo facoltativo/opzionale.

6. Multimedialità: la scuola è dotata, oltre che di aule-laboratorio per

informatica, anche di 6 lavagne interattive multimediali (LIM) che

permettono di interagire con il computer, arricchendo le lezioni di

informazioni, immagini, filmati.

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| I.C. MOLASSANA 17

CONTINUITA’: CURRICOLO VERTICALE E NUOVE

INDICAZIONI NAZIONALI

La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad

un percorso formativo organico e completo: dalla scuola dell’infanzia all’esame

conclusivo della secondaria di I grado.

Ai fini della continuità didattico-educativa, il nostro Istituto ritiene

fondamentale la predisposizione di un curricolo verticale essenziale e

coerente sulla base delle Nuove indicazioni nazionali per il curricolo della scuola

dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, che costituisca il punto di riferimento

di ogni docente per la progettazione didattica e la valutazione degli alunni.

Il nostro Istituto si pone l’obiettivo primario di perseguire, accanto alla

continuità orizzontale, anche quella verticale.

L’elaborazione del curricolo verticale permette di evitare frammentazioni,

segmentazioni, ripetitività del sapere e di tracciare un percorso formativo

unitario; inoltre contribuisce alla costruzione di una “positiva” comunicazione

tra i diversi ordini di scuola del nostro Istituto, favorendo un clima di benessere

psico-fisico che è alla base di ogni condizione di apprendimento e stimola la

libera espressione delle proprie emozioni e delle abilità cognitive e

comunicative.

Il curricolo verticale è quindi uno strumento operativo che aiuta a rinnovare il

modo di fare cultura e la stessa professionalità docente proponendo nuove

strategie metodologiche quali la didattica laboratoriale, partecipativa, ludico-

espressiva, esplorativa (di ricerca), collaborativa (di gruppo), interdisciplinare,

trasversale ( di integrazione). Il curricolo verticale, declinato nelle diverse

discipline, è pubblicato nell’apposita sezione del sito www.icmolassana.gov.it.

Sono favorite, inoltre, le azioni volte ad accompagnare gli alunni nel percorso

tra i tre diversi ordini di scuola: partecipazione a progetti comuni; visita alla

scuola secondaria da parte dei bambini delle classi quinte, che assisteranno

alle lezioni in svolgimento e prenderanno contatto con laboratori, attrezzature

e ritmi del nuovo ordine di scuola; visita alla scuola primaria da parte dei bimbi

della scuola dell’infanzia.

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| I.C. MOLASSANA 18

ORIENTAMENTO: OLTRE IL PRIMO CICLO

Il nostro Istituto considera la funzione orientativa come funzione primaria

della scuola; quest’ultima è tenuta a garantire a ogni alunno, nell'armonia

del suo percorso didattico, la giusta consapevolezza di sé e dei suoi rapporti

con il mondo esterno.

Nella scuola secondaria di I grado tutte le discipline, ciascuna nella propria

specificità, sono orientative, in quanto favoriscono nell’allievo l’acquisizione

di conoscenze concettualmente organizzate che si esprimono mediante

linguaggi specifici e costituiscono, oltre che un patrimonio culturale

oggettivo, strumenti per una migliore analisi e conoscenza di se stessi e

della realtà esterna.

Nel nostro Istituto l’obiettivo dell'orientamento è perseguito attraverso:

l’adesione ai progetti gestiti dalla Provincia di Genova che forniscono

agli alunni strumenti per una scelta consapevole e una prima

definizione del progetto formativo futuro;

i contatti con le scuole secondarie di II grado del territorio;

la visita al Salone dell’orientamento allestito nei locali della

Circoscrizione Media Valbisagno e informazioni dettagliate sul salone

Orientamenti junior 2015 dove gli studenti delle scuole secondarie di I

grado e i loro genitori possono trovare informazioni sul loro percorso

futuro e sulle innovazioni della riforma scolastica;

le iniziative assunte dai singoli Consigli di classe.

ISTRUZIONE DOMICILIARE

L’I.C. Molassana predispone interventi formativi a domicilio per gli alunni che

non possono frequentare la scuola per un periodo superiore a trenta giorni,

purché presentino la certificazione medico-ospedaliera prevista dalle norme.

In tal modo l’I.C. Molassana garantisce a tutti i suoi iscritti la piena

possibilità di assolvere il diritto-dovere di istruzione e formazione.

La scuola fornirà alle famiglie interessate le informazioni dettagliate sulle

modalità per fruire di tale servizio e provvederà alla sua realizzazione con i

propri insegnanti o con insegnanti delle scuole viciniori.

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| I.C. MOLASSANA 19

FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE

L’aggiornamento costituisce un diritto-dovere fondamentale del personale

direttivo e docente. L’I.C. Molassana presta particolare attenzione a tale

attività, dato che essa offre all’insegnante l’occasione di conoscere e

confrontarsi con le più recenti metodologie didattiche, di esaminare nuovi

percorsi didattici, di rielaborare contenuti e programmi.

Sono dunque previsti:

autoaggiornamento (mediante lettura personale di testi e riviste

specialistiche);

scambio di esperienze didattiche e materiali tra docenti della stessa

scuola o di altre scuole (sono state costituite reti territoriali, regionali e

interregionali)

partecipazione a conferenze e seminari realizzati da università ed enti

vari;

partecipazione a corsi di aggiornamento gestiti da MIUR, U.S.R. e U.S.P.,

enti e università;

formazione a distanza (corsi di aggiornamento on-line);

organizzazione di corsi di aggiornamento all’interno della nostra scuola.

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

In relazione ai rapporti scuola-famiglia, anche per quest’anno, si prevedono le

seguenti iniziative:

pubblicazione sul sito web dell’IC Molassana della versione integrale del

POF e del regolamento;

pubblicazione sul diario scolastico di una sintesi del POF e del

regolamento;

incontri collettivi (in occasione della nomina dei rappresentanti nei

Consigli di classe e della consegna schede) e individuali dei genitori con

gli insegnanti;

diffusione delle informazioni con comunicazioni apposite;

collaborazione su iniziative didattiche;

partecipazione dei rappresentanti dei genitori ai Consigli di Classe, di

Interclasse e al Consiglio di Istituto.

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REGOLAMENTO D’ISTITUTO

Il regolamento d’istituto dell’Istituto Comprensivo Molassana è contenuto

nell’allegato C.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI nella scuola del primo ciclo

La valutazione degli apprendimenti e del comportamento, effettuata dai

Consigli di Classe e di Interclasse, è riferita unitariamente ai livelli di

competenza conseguiti dagli alunni.

Il processo di personalizzazione degli interventi didattici, previsto per l’intero

percorso scolastico di ciascun alunno, trova la sua espressione formale nella

scheda di valutazione, documento essenziale con funzioni certificative dei

risultati conseguiti.

Il Collegio dei Docenti ha stabilito che il voto di condotta concorre alla

determinazione del giudizio d’idoneità all’esame di stato I ciclo. Il voto viene

attribuito in modo collegiale dal Consiglio di classe e determina, se inferiore a 6

decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame.

VALUTAZIONE DI SISTEMA

Nell’IC Molassana opera un Nucleo di autovalutazione che collabora con il

Dirigente scolastico per la stesura del RAV.

Il Collegio dei Docenti sta lavorando con criteri e modalità di verifica del POF,

che non sono solo autoreferenziali, ma danno informazioni sui risultati dei

processi di apprendimento attivati e sulla qualità del sistema, al fine di

calibrare strutture e modalità di intervento, in vista di un sempre più pieno

raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati.

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| I.C. MOLASSANA 21

SPERIMENTAZIONE

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre,

ma nell’avere nuovi occhi (M. Proust)

Con questo spirito il Collegio dei docenti ha mantenuto la parte storica del

P.O.F. caratterizzante l’I.C. Molassana e, in forza degli indirizzi prioritari dettati

dalla recente normativa (Nuove Indicazioni Nazionali e Bisogni Educativi

Speciali), ha costruito una parte dinamica, a carattere sperimentale,

attraverso percorsi di Ricerca-Azione (il percorso illustrato nella premessa di

pag. 3 è chiaramente un lavoro pluriennale, per cui il capitolo “Sezione

sperimentale del POF” sarà soggetto a integrazioni periodiche).

NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI

Il Collegio dei docenti, consapevole che tutte le discipline devono concorrere a

sviluppare le otto competenze-chiave per l'apprendimento permanente,

definite dal Parlamento e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione

del 18 dicembre 2006) e assunte dalle Nuove Indicazioni Nazionali come

“orizzonte di riferimento verso cui tendere”, ha operato nei seguenti gruppi di

lavoro:

Comunicazione nella madrelingua

Comunicazione nelle lingue straniere

Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

Competenza digitale

Imparare a imparare

Competenze sociali e civiche

Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Consapevolezza ed espressione culturale

Strategie e percorsi personalizzati degli studenti a rischio di emarginazione e/o di insuccesso scolastico.

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DIDATTICA PER COMPETENZE

I docenti dell’IC Molassana, suddivisi nei rispettivi dipartimenti, hanno

declinato le competenze base di ciascuna disciplina: il raggiungimento delle

stesse sarà monitorato al termine di ciascun quadrimestre mediante prove

standard per classi parallele e criteri di valutazione uniformi e condivisi.

Nella didattica per competenze l’insegnante non si limita a trasferire le

conoscenze, ma deve essere una guida in grado di porre domande, sviluppare

strategie per risolvere problemi, sostenere gli alunni nel trasferimento e uso di

ciò che sanno e sanno fare in nuovi contesti.

Obiettivi di questa sperimentazione sono:

aumento della didattica non frontale in tutte le classi

organizzazione delle attività per gruppi/a classi aperte

organizzazione di attività laboratoriali

Quanto prodotto dal lavoro dei singoli dipartimenti e dalla Commissione Nuove Indicazioni Nazionali è pubblicato - e costantemente aggiornato – sul sito

dell’IC Molassana all’indirizzo: www.icmolassana.gov.it.

SPERIMENTAZIONE CLIL

Presupposti teorici del CLIL

(Cfr. “Content and Language Integrated Learning : apprendere un contenuto in lingua straniera” di Gisella Langé)

Il CLIL (Content and Language Integrated Learning), apprendimento integrato di lingua e contenuti, è un’espressione generale usata per riferirsi a qualunque

insegnamento di una materia non linguistica per mezzo di una lingua seconda o straniera (L2). La denominazione di questo approccio suggerisce un equilibrio

tra l’apprendimento delle varie discipline e quello della lingua straniera. Il contenuto disciplinare non linguistico viene acquisito attraverso la L2 e la L2 si

sviluppa attraverso il contenuto disciplinare non linguistico.

Con il CLIL si intende migliorare sia la competenza nella seconda lingua, sia le conoscenze e le abilità nelle aree non linguistiche. Perché ciò avvenga , è

necessario creare le condizioni più adeguate da un punto di vista organizzativo e didattico: ad esempio, quando viene introdotto l’apprendimento integrato di

lingua e contenuti si rende necessario un riordinamento dei contenuti, dell’insegnamento della lingua o della distribuzione delle ore.

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| I.C. MOLASSANA 23

Il CLIL fornisce numerose opportunità per imparare la lingua in modo

incidentale, ossia spostando l’attenzione dell’allievo dall’oggetto di apprendimento, che rimane sullo sfondo e viene acquisito in assenza di una

consapevolezza esplicita. E’ stato dimostrato che l’apprendimento incidentale

della lingua straniera, così come di altre conoscenze, è molto efficace, profondo e duraturo e completa positivamente l’apprendimento intenzionale della L2 che

avviene nei contesti tradizionali. A questo riguardo è importante sottolineare che questo approccio non va visto come sostitutivo dell’insegnamento

curricolare della lingua straniera. Ricerche su vasta scala hanno dimostrato, infatti, che, in assenza di un apprendimento formale, gli allievi non

raggiungono la completa padronanza della seconda lingua.

Obiettivi

aumentare il tempo di esposizione alla lingua seconda

potenziare e ampliare la competenza lessicale e comunicativa

acquisire consapevolezza del carattere veicolare della lingua

Organizzazione delle attività CLIL

Studio della fattibilità

a) Le classi interessate sono le seguenti: scuola dell’infanzia; scuola

primaria: I A e I B Santullo, II A e II B Santullo, III A Santullo,III B Santullo, IV A Santullo, IV B Santullo, IV C Santullo, V A Santullo, V B

Santullo, I, II e IV Pino, I, II e IV San Giacomo, III e V San Giacomo; scuola secondaria di I grado: I A tempo prolungato.

b) logistica- In aggiunta all'uso delle aule destinate a ciascuna classe, è allo studio la possibilità di attrezzare uno spazio specifico per le attività CLIL nel

quale disporre i materiali recentemente acquistati (scaffali, stampante) oltre a tavoli, libri, attrezzature multimediali. Il plesso Santullo dispone di alcune

opportunità attualmente al vaglio dei docenti, mentre nei plessi San

Giacomo e Pino, per carenza di spazi, si renderà necessario attrezzare le aule di ogni classe interessata con i materiali indispensabili ogni volta che

verranno svolte le attività oggetto di sperimentazione.

Scelta degli argomenti di studio e metodologia

Le azioni della sperimentazione riguarderanno nello specifico: NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA attività in L2 legate al curricolo e sviluppate

in lingua orale NELLA SCUOLA PRIMARIA

classi I, II e III: attività in L2 collegate al curricolo, propedeutiche all'avvio del CLIL, in relazione all' ambito disciplinare di educazione

musicale; nelle classi III tali attività saranno relative ad un primo semplice approccio allo studio di un aspetto del curricolo di scienze;

classi IV e V : sperimentazione CLIL con l'attuazione di unità didattiche del curricolo di scienze veicolate in lingua inglese.

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NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO continuità della

sperimentazione CLIL iniziata lo scorso anno scolastico attraverso lo sviluppo di unità didattiche del curricolo di scienze veicolate in lingua inglese

La scelta degli argomenti da presentare o approfondire in lingua inglese tiene conto dei moduli linguistici da utilizzare e sviluppare e delle conoscenze

pregresse degli studenti sia a livello linguistico che scientifico. La selezione dei contenuti tiene anche in considerazione l'importanza di

utilizzare le modalità di presentazione più adatte al contesto educativo: le attività verranno sviluppate spesso con modalità laboratoriale, sarà favorito e

facilitato il lavoro in coppia e/o piccolo gruppo, il linguaggio sarà presentato con l'ausilio di mezzi gestuali, visivi, audiovisivi, multimediali.

Piano delle attività per il primo quadrimestre

Le attività in lingua inglese verteranno sulla presentazione di vocaboli relativi

al tempo atmosferico.

SCUOLA DELL'INFANZIA

TEMPO E STAGIONI

MODULO TEMATICO “ WEATHER AND SEASONS”

SCUOLA PRIMARIA

CLASSI QUINTE EDUCAZIONE ALIMENTARE/ ALLA SALUTE

MODULO TEMATICO “KEEPING HEALTHY”

Le attività, svolte sia in forma orale sia in forma scritta, saranno mirate

all'acquisizione del linguaggio relativo all'individuazione di gruppi alimentari e alimenti necessari per una dieta bilanciata.

CLASSI QUARTE CATENE ALIMENTARI

MODULO TEMATICO “ FOOD CHAIN”

Le attività, svolte sia in forma orale sia in forma scritta, saranno mirate

all'acquisizione del linguaggio relativo all'individuazione di inter-relazioni tra regno animale e vegetale e alla descrizione di catene alimentari

CLASSI TERZE TEMPO E STAGIONI

MODULO TEMATICO “ WEATHER AND SEASONS”

Le attività, svolte prevalentemente in forma orale, pur senza escludere la presentazione della forma scritta di strutture linguistiche e lessico relativo all'argomento trattato, saranno mirate al consolidamento quotidiano del linguaggio

relativo a tempo atmosferico , stagioni, giorni della settimana, mesi dell'anno.

CLASSI SECONDE MUSICA

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MODULO TEMATICO “SING AND PLAY”

Le attività si svolgeranno esclusivamente in forma orale: durante alcune delle attività programmate per MUSICA, le insegnanti forniranno istruzioni in lingua inglese.

CLASSI PRIME MUSICA

MODULO TEMATICO “ LET'S SING”

Le attività si svolgeranno esclusivamente in forma orale: durante alcune delle attività

programmate per MUSICA, le insegnanti forniranno istruzioni in lingua inglese.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Le attività, svolte sia in forma orale sia in forma scritta, saranno mirate al consolidamento di alcuni aspetti del programma di scienze ( gli stati della materia,

temperatura e calore...) attraverso l'acquisizione di lessico e strutture linguistiche in L2.

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI e P.A.I.

Le linee scelte dal Collegio dei docenti per la definizione del P.A.I., cioè per

l’integrazione scolastica degli alunni con bisogni educativi speciali, sono quelle

riportate sinteticamente di seguito:

1. Non disperdere le buone pratiche consolidate all’interno dell’I.C. Molassana in materia di integrazione scolastica degli alunni con handicap o

con altri bisogni educativi speciali.

2. Declinare le misure adottate per garantire l’esercizio del diritto allo

studio di tutti gli alunni e la personalizzazione degli interventi in

relazione ai bisogni di apprendimento di ciascun “bambino/preadolescente”:

a) curare la documentazione dei progetti e delle forme particolari di sostegno

già attive e consolidate, utilizzando l’anno di sperimentazione per chiarire i

nodi critici della normativa e sviluppare un percorso capace di guardare con

“nuovi occhi” le prassi dell’istituto in termini di accoglienza, integrazione,

inclusione;

b) “non categorizzare” gli alunni;

c) approfondire i principi ispiratori dell’integrazione scolastica (Documento

Falcucci e L. 517), ancora oggi attuali e validi per sviluppare le potenzialità

di ogni alunno;

d) sperimentare strumenti utili ad orientare la riflessione all’interno delle classi

e dei consigli di classe ai fini di individuare le soglie di rischio (disagio,

emarginazione, insuccesso scolastico) e attivare misure e strategie per la

promozione e lo sviluppo delle potenzialità di ogni alunno.

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P.A.I. anno scolastico 2015/16

Integrazione scolastica degli alunni con bisogni educativi

speciali

(oggetto di Ricerca/Azione; predisposto dal GLIS e deliberato dal Collegio dei Docenti

e dal Consiglio di Istituto)

Al fine di non disperdere le buone pratiche consolidate all’interno dell’istituto

comprensivo di Molassana negli ultimi anni in materia di integrazione scolastica degli alunni

con handicap o con altri bisogni educativi speciali e di declinare le misure adottate

dall’istituto scolastico per garantire l’esercizio del diritto allo studio di tutti gli alunni e la

personalizzazione degli interventi in relazione ai bisogni di apprendimento di ciascun

“bambino/adolescente , il modello per la stesura del P.A.I. inoltrato dall’USR Liguria viene

modificato come segue.

INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON BES

Premessa storico pedagogica sull’esperienza di accoglienza, integrazione e inclusione

maturata dall’I.C. Molassana

“In tutte le decisioni riguardanti i fanciulli che scaturiscano da istituzioni di

assistenza sociale private o pubbliche, tribunali, autorità amministrative o organi

legislativi,l'interesse superiore del fanciullo deve costituire oggetto di primaria

considerazione”.(Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia del 1989)

La logica dell’integrazione così come espressa dal Documento Falcucci nel 1975 e con

L. 517/1977, è stata e continua ad essere un punto di riferimento nella scuola italiana. Il

tema, “integrazione di alunni con H.”, è stato un elemento forte dell’esperienza scolastica,

perché ha messo lo studente al centro dei processi educativi e di apprendimento,

promuovendo la ricerca di “una scuola di tutti con tutti”; ha invitato la comunità a guardare

la diversità in termini di risorsa e non di limite; i principi di accoglienza, rispetto,

valorizzazione delle differenze, integrazione a ciò sottesi non sono necessariamente legati allo

stato di handicap, ma riguardano lo “star bene di tutti con tutti” e implicano l’assunzione di

un impegno educativo soprattutto quando, per varie situazioni individuali, culturali o sociali,

sia presente, anche all’interno della scuola, il rischio di “emarginazione”.

Fare inclusione a scuola e nella società, oggi, è sempre più attuale e complesso; la

complessità è data dal particolare momento storico, di forte mutamento, e dalle dimensioni

che il processo di inclusione stesso richiama: disabilità, diversa cittadinanza, intercultura,

disturbi specifici dell’apprendimento, ADHD, altri bisogni educativi speciali, insuccesso

scolastico, ecc. L’attualità è determinata dalla convinzione che la via italiana all’inclusione,

l’integrazione appunto, abbia favorito lo sviluppo di un concetto alto di comunità solidale.

L’esperienza scolastica di integrazione, nella nostra scuola, come in altre realtà, è da

sempre intesa come una opportunità di crescita, di sviluppo delle potenzialità individuali,

anche “prescindendo dal raggiungimento di mete comuni”, come affermato nella normativa

scolastica dalla L. 517 in poi. La realizzazione dell’integrazione ha richiesto una duplice

attenzione: da una parte al singolo alunno, per una presa in carico educativa che faccia

riferimento alle caratteristiche individuali, alle capacità e risorse del singolo; dall’altra al

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contesto ambientale, favorendo quindi un ambiente accogliente, inclusivo per tutti: una

scuola che consenta a ciascuno, qualunque sia la situazione personale, di stare bene ed al

contempo di sentirsi protagonista della propria crescita.

Per intervenire positivamente sui bisogni educativi speciali e promuovere il successo

scolastico di tutti gli alunni, nel corso degli anni l’I.C. Molassana, da solo e in rete con le

scuole del territorio, ha costruito interventi di tipo globale che coinvolgono le risorse presenti:

le persone (famiglia, docenti, ATA, operatori), le conoscenze (culturali, legislative, didattiche,

pedagogiche e psicologiche) e gli strumenti (tradizionali, convenzionali, compensativi,

dispensativi).

PARTE PRIMA: PUNTI DI FORZA E CRITICITÀ

1. DESTINATARI DEL P.A.I.

I destinatari del presente piano sono, in primis, gli alunni portatori di handicap ai

sensi della L. 104/92 (3,6 % degli studenti), gli alunni certificati con D.S.A. ai sensi della L.

170/2010, alunni certificati con B.E.S ai sensi della Direttiva 27 dicembre 2012, per i quali, ai

sensi della normativa vigente, è predisposto il P.E.I. (alunni h.) o il PdP (altri B.E.S.

certificati).

Sono inoltre destinatari del P.A.I. gli alunni che, per ragioni diverse anche

temporanee (di cittadinanza non italiana e recente immigrazione, in situazione di disagio,

svantaggio socio economico, difficoltà cognitive, ecc.) risultano essere particolarmente deboli

sotto il profilo dell’apprendimento, con problemi relativi sia alla sfera affettivo - relazionale,

sia a quella strettamente cognitiva. Per alcuni di questi allievi la Scuola ha accompagnato le

famiglie nella richiesta di consulenza psicodiagnostica presso le strutture sociali e sanitarie

del territorio e/o ha attivato percorsi istituzionali di sostegno con il coinvolgimento del

Municipio IV Media Val Bisagno, dell’ATS, di enti ed associazioni sul territorio (p.e. ALPIM,

centri educativi, ecc). Più in generale, è prassi consolidata di questo istituto attivare,

compatibilmente con le risorse umane e strumentali disponibili, forme particolari di sostegno

all’apprendimento e di prevenzione dell’insuccesso scolastico e della dispersione per

promuovere la crescita serena e lo sviluppo delle potenzialità di ognuno, anche in situazioni

di bisogni educativi speciali non attestati.

1.1 ALUNNI CON HANDICAP (L. 104/92)

“(…) È tutta la struttura scolastica, particolarmente quella della fascia dell’obbligo,

che può e deve contribuire in modo decisivo al superamento di ogni situazione

di emarginazione umana e culturale e sociale che abbia la sua radice nel mancato

sviluppo delle potenzialità del soggetto” (Documento Falcucci, 1975)

Il diritto allo studio è un principio garantito costituzionalmente (Art. 3 e 34) e non può

essere ostacolato, per cui la scuola, per essere davvero inclusiva, deve saper rispondere ai

bisogni educativi speciali di tutti gli alunni e in particolare dei disabili. La via italiana

all’inclusione dimostra così che non esistono motivi legati alla disabilità che possano essere

ostativi alla scolarizzazione (L. 104/92)

La condivisione dei principi dell’integrazione ha riguardato il personale docente e ATA

della scuola, creando condivisione sul piano attuativo dei progetti di accoglienza, continuità e

integrazione nelle classi. Insieme hanno accolto la sfida di dover dare risposta ad esigenze

assolutamente particolari nel contesto di tutti, nella convinzione che è la scuola che deve

attrezzarsi per accogliere chiunque, qualunque sia la sua condizione, e non l’alunno a dover

dimostrare di poter stare a scuola.

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Se da una parte vi è attenzione ai percorsi individuali, si è considerato il processo di

integrazione essenzialmente un fatto culturale, del quale tutti i protagonisti sono partecipi e

devono beneficiarne. Il processo di integrazione trova realizzazione nelle classi perché a tutti

i livelli si è condiviso il principio dell’inclusione e si sono cercate le soluzioni più idonee in

rapporto alle esigenze dei singoli studenti ed alle opportunità del territorio (Servizi sanitari,

ATS, Municipio IV, associazioni ed enti sul territorio).

In sintesi, quindi, l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità è un percorso che

coinvolge tutta la scuola, in particolare tutti i docenti (curricolari e di sostegno), che

contribuiscono secondo il proprio ruolo e le proprie competenze alla definizione di un Piano

Educativo Individualizzato (P.E.I.) per ogni alunno e concorrono, insieme alla famiglia e alla

rete dei servizi sanitari e sociali e del tempo libero, alla costruzione di un progetto di vita

realizzato attraverso lo sviluppo delle potenzialità, nell’apprendimento, nella comunicazione,

nelle relazioni e nella socializzazione. Nella convinzione che si è “integrati” in un contesto

quando si effettuano esperienze e si attivano apprendimenti insieme agli altri, la

programmazione delle attività didattiche ed educative è realizzata da tutti i docenti

curricolari che, insieme all’insegnante di sostegno, definiscono gli obiettivi di apprendimento

e le strategie di lavoro per gli alunni h. in correlazione con quelli previsti per il gruppo

classe.

1.2 ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (L. 170/2010 e

successivi decreti attuativi)

Nell rispetto della normativa vigente si prevede, in presenza di un riconoscimento

clinico, l’attuazione di interventi didattici ed educativi che assicurino il successo scolastico

degli alunni con DSA ed il ricorso all’uso di strumenti compensativi e, ma solo quando

ritenuto strettamente indispensabile, all’adozione di misure dispensative finalizzate ad

evitare situazioni di affaticamento e di disagio in compiti direttamente coinvolti dal disturbo,

senza peraltro ridurre il livello degli obiettivi di apprendimento previsti nei percorsi didattici

personalizzati. I docenti di classe, supportati dalla consulenza dei docenti specializzati

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(referenti per i DSA e di sostegno), concorrono alla costruzione di un PdP per ogni alunno e,

insieme alla famiglia – e, quando presente, alla rete dei servizi sanitari ed educativi-, alla

rimozione degli ostacoli all’apprendimento.

Ai fini della diagnosi precoce, l’I.C. Molassana: aderisce al progetto di ASL 3 Genovese

“diagnosi precoce disturbi apprendimento letto scrittura” (scuola primaria), finalizzato alla

individuazione precoce di fragilità affini al DSA e all’individuazione di strategie didattiche

tese a rinforzare/ fornire strategie di apprendimento compensative ai bambini in difficoltà;

- realizza uno screening per la diagnosi di DSA nelle classi prime della scuola

secondaria di I grado.

1.3 ALUNNI CON ALTRI B.E.S. (Direttiva 27 dicembre 2012, C.M. n.8/2013 e note

succ.)

In analogia a quanto già previsto per gli alunni con DSA, supportato dalle recenti

disposizioni ministeriali sui B.E.S., il team docente di classe/ Consiglio di classe predispone

un PdP per gli alunni:

- con diagnosi di altro bisogno educativo speciale certificata dai servizi sanitari o

su indicazione di uno stato di disagio segnalato dal servizio sociale;

- di cittadinanza non italiana di recente immigrazione.

Con riferimento a studenti in situazione, anche temporanea, di bisogno educativo

speciale non segnalata dai servizi sociali o sanitari, i consigli di classe e i team docenti

sperimentano procedure interne di individuazione e di interventi didattico-educativi

personalizzati (cfr. paragrafo “Modalità interna di individuazione e intervento per i bisogni

educativi speciali non segnalati dai servizi”).

1.4 ALUNNI DI CITTADINANZA NON ITALIANA

Il sistema scolastico italiano è influenzato dal fenomeno della presenza sempre più

massiccia di alunni di cittadinanza non italiana, talvolta di recente arrivo e, quindi, inseriti

in classe ad anno scolastico già iniziato. A differenza di altri paesi europei di più lunga

tradizione multiculturale, il cambiamento per la nostra scuola è stato rapidissimo, perciò, la

realtà degli studenti delle nostra scuola è sempre più variegata, anche se il contesto socio-

ambientale in cui questi cambiamenti si presentano, è quello dei piccoli comuni, legati alle

loro tradizioni e alla loro cultura.

La scuola conosce i suoi alunni stranieri, “quanti sono”, “da quali nazioni provengono”,

“come procede il loro percorso scolastico” e progetta e realizza interventi necessari alla piena

partecipazione, anche degli alunni stranieri, alla vita della comunità scolastica.

La provenienza degli alunni stranieri, o meglio i tanti e diversi paesi di origine, in una

scuola o in una classe, si esprimono con una varietà di appartenenze, un fenomeno che se pur

complesso, costituisce una risorsa nella sua tensione fra identità e differenza.

La consapevolezza del patrimonio di civiltà europea, insieme all’incontro aperto con

altre culture e modelli di vita diversi, garantisce a tutti i cittadini, italiani e non, di compiere

nella nostra scuola una reale esperienza di apprendimento e di inclusione sociale.

“Una scuola aperta a tutti”, è l’obiettivo del nostro Istituto, motivando tutti i ragazzi,

nel valorizzare le diversità, come valore aggiunto.

Il progetto accoglienza e integrazione alunni di cittadinanza non italiana prevede il

“protocollo di accoglienza (iscrizione, prima conoscenza, determinazione della classe,

accoglienza, valutazione, orientamento)” (cfr. allegato M al P.O.F.).

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2. MODALITA’ INTERNA DI INDIVIDUAZIONE E INTERVENTO PER I

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NON SEGNALATI DAI SERVIZI

Ogni alunno, sia esso in situazione di handicap o meno, ha diritto ad un percorso

formativo personalizzato per quanto riguarda i traguardi da raggiungere e le strategie

metodologiche da adottare perché la scuola dell’autonomia deve assicurare a tutti gli alunni

(disabili, svantaggiati o iperdotati) il successo formativo, individuando e potenziando

inclinazioni ed attitudini personali di ciascun alunno e valorizzando le loro diversità. Alla

luce di quanto sopra esposto, la presenza all’interno della classe di alunni a rischio di

emarginazione, insuccesso e dispersione richiede una particolare “presa in carico” delle

difficoltà da parte del team docente, sia attraverso l’analisi delle diverse concause che

contribuiscono a determinare una situazione di rischio, sia attraverso la progettazione di

percorsi didattici ed educativi mirati a rimuovere gli ostacoli all’apprendimento o alla

demotivazione e a promuovere la crescita personale e lo sviluppo delle potenzialità di ogni

studente. Le nuove disposizioni in materia di BES rappresentano per i Docenti l’occasione per

guardare con “nuovi occhi” le prassi di “accoglienza, inclusione e integrazione” storicamente

agite dai consigli di classe/ team docenti, e sperimentare, attraverso un percorso di Ricerca/

Azione, strumenti nuovi per l’individuazione e la presa in carico del “disagio”.

3. MODALITA’ DI ATTUAZIONE DEL P.A.I.

Se i riferimenti normativi italiani all’integrazione di alunni disabili o con altri BES

sono ancora oggi considerati all’avanguardia, è ancor più vero che non sono le norme che

determinano il successo di una iniziativa o di un processo, ed in particolare, di un processo

complesso e delicato come è quello dell’integrazione. Come affermato in occasione del

convegno regionale conclusivo del Piano nazionale di Formazione e R/A “I CARE” in Liguria

(2010) dall’allora Direttore Generale A.M. Dominici, L’integrazione non ha bisogno di

esecutori, ma di artefici. Concetto ancora più attuale, se applicato ai Bisogni Educativi

Speciali: al di là delle disposizioni normative, occorre promuovere la cultura dell’integrazione

e credere nei valori che la sottendono. I principi posti dal legislatore alla base

dell’integrazione resterebbero un interessante approccio teorico, se nella prassi scolastica non

fossero costantemente tradotti in azioni ed esperienze di continua ricerca, sperimentazione,

riprogettazione, in un’ottica di miglioramento della qualità del progetto educativo

individualizzato o personalizzato e, in senso più ampio, del progetto di vita degli studenti con

bisogni educativi speciali e delle loro famiglie. Progettualità e condivisione, flessibilità ed

articolazione delle risorse, quindi, sono per noi elementi fondamentali perché l’inclusione,

anche in un momento difficile di riforme e di trasformazioni sociali come l’attuale, possa

continuare ad essere un elemento che caratterizza positivamente la nostra scuola.

Particolare attenzione è dedicata all’accoglienza, all’organizzazione di un ambiente

volto a promuovere lo sviluppo delle potenzialità di ogni alunno e ad una valutazione

sensibile “al grado di maturazione raggiunto dall’alunno sia globalmente sia a livello degli

apprendimenti realizzati, superando il concetto rigido del voto o della pagella.” (Rel. Falcucci)

Punti cardine del progetto di integrazione (qui intesa come “via italiana”

all’inclusione) attivo nel nostro istituto sono corresponsabilità e collegialità nella gestione dei

progetti individualizzati, formulati in collaborazione con i servizi sanitari ed educativi e

condivisi con le famiglie; ove possibile, compatibilmente con le risorse disponibili, si favorisce

il lavoro di gruppo e a “classi aperte”.

I docenti del Consiglio di classe/interclasse o intersezione a cui appartiene l’alunno con

BES condividono:

corresponsabilità/collegialità nella gestione dei progetti individualizzati (PEI) e

personalizzati (PDP),

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flessibilità (gruppi laboratoriali ecc.),

condivisione di procedure e prassi,

progettazione, documentazione,

monitoraggio, valutazione.

Risorse professionali

In chiave organizzativa, presso la scuola sono attivi:

Il G.L.I.S. di Istituto, presieduto dal D.S. e formato da: tutti i docenti di sostegno, i

docenti referenti per i DSA, docenti curricolari. A seconda delle esigenze, il GLIS è allargato

ai docenti coordinatori di classe/interclasse, ad una rappresentanza dei genitori e degli

operatori dei servizi. Il GLIS ha compiti di consulenza al Dirigente scolastico e agli Organi

Collegiali in tema di Bisogni educativi Speciali, promuove iniziative e pone temi di riflessione

inerenti l’integrazione e l’inclusione. I docenti specializzati e/o esperti su specifiche tematiche

svolgono consulenza ai consigli di intersezione, interclasse, classe sulle strategie educative e

didattiche da attivare in presenza di bambini o gruppi di bambini in situazione di difficoltà di

apprendimento o a rischio di emarginazione/ insuccesso scolastico. In particolare, alcuni

docenti referenti per i DSA e per il Sostegno attiveranno un gruppo di consulenza all’interno

dell’istituto per affiancare i Docenti nell’applicazione di strumenti compensativi/dispensativi

e nell’organizzazione di attività laboratoriali integrate: classi aperte, cooperative-Learning,

attività individualizzate e a piccolo gruppo.

Il GLIS studia e attiva ulteriori misure per il sostegno all’apprendimento (p.e. lavori a

gruppi laboratoriali con alunni della stessa classe o di classi diverse, forme di tutoraggio e di

peer education, ecc.). L’organizzazione di tali misure tiene conto delle valutazioni didattiche

ed educative e delle esigenze espresse dai consigli di classe; pertanto, sono adottate strategie

organizzative flessibili, con riferimento sia alla composizione dei gruppi, sia alla cadenza

temporale e all’organizzazione. Nei gruppi sono inseriti alunni in situazione di handicap e

alunni che presentano difficoltà di apprendimento e necessitano di consolidare gli

apprendimenti o di acquisire/ migliorare il metodo di studio, ma anche alunni deficitari sul

piano motivazionale, spesso coinvolti con ruoli attivi (p.e. di tutoraggio). Inoltre il GLIS

organizza n. 2 incontri annuali con le famiglie degli alunni per i quali è stato attuato il PEI o

il PdP.

Assegnazione degli insegnanti di sostegno alle classi: Con esclusivo riferimento agli

alunni disabili, il Dirigente Scolastico, sentito il GLIS e valutati i bisogni formativi degli

alunni h. e il contesto del gruppo classe di riferimento, tenuto conto che il docente di sostegno

è docente della classe, non del singolo alunno, assegna, nei limiti del contingente attribuito

dall’USR, le ore di sostegno e i docenti alle classi secondo criteri di proporzionalità, continuità

e flessibilità. Seguono verifiche intermedie finalizzate a monitorare i P.E.I. e a valutare

l’insorgere di eventuali diverse o nuove esigenze;

Il GLH sul singolo alunno H., interistituzionale (docenti di sostegno e curricolari,

genitori, operatori sanitari e, se presenti, sociali). Per l’anno in corso, compatibilmente con la

disponibilità degli operatori sanitari e sociali, il GLH è esteso a tutti gli alunni certificati

(handicap, DSA, altro BES). La componente docente del GLH progetta e monitora il PEI/ PdP

dei singoli alunni h. o con altri BES e cura la relazione con le famiglie, i servizi e eventuali

altri soggetti coinvolti nel progetto di vita.

Risorse professionali interne ed esterne all’Istituto Comprensivo:

a) n. 3 docenti con Funzione strumentale sui BES (accoglienza, integrazione/

inclusione): collaborano con il Dirigente scolastico, organizzano incontri (GLIS, Gruppo H.

ecc.), promuovono iniziative in materia di integrazione, accoglienza, inclusione, coordinano le

attività legate a: accoglienza, progettazione, didattica, continuità didattico educativa.

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Organizzano con il Dirigente scolastico gli orari degli insegnanti di sostegno assegnati alle

classi, ponendo particolare attenzione alle esigenze dei singoli alunni h. e all’integrazione

oraria con l’OSE, se presente. Supportano i docenti di sostegno di nuovo arrivo,

accompagnandoli nella conoscenza dell’organizzazione e delle prassi di istituto. Curano con il

Dirigente scolastico le relazioni con Enti/ servizi/ Associazioni sul territorio;

b) Insegnanti di sostegno specializzati e non: assegnati alle classi con alunni h. e

non ai singoli alunni h, coordinano la redazione del P.E.I., redatto con il coinvolgimento

diretto del Consiglio di Classe/ Team docente; progettano con i docenti curricolari anche gli

interventi per il sostegno realizzati nelle ore scolastiche in cui non sono presenti, affinché

l’iter formativo possa continuare per tutto il tempo scuola. Il PEI è dunque inteso come uno

strumento operativo, pragmatico, comprensivo delle indicazioni su: bisogni formativi del

singolo alunno, strategie che si intendono attivare per sviluppare le potenzialità presenti o

residue in rapporto alle risorse della scuola, metodi e modalità di verifica, organizzazione

delle attività educative e didattiche.

c) Docenti curricolari referenti per i DSA. Partecipano al GLIS e offrono

consulenza ai consigli di classe/ team docenti ai fini della individuazione delle strategie

didattiche e delle eventuali misure compensative/ dispensative.

d) Team docente (scuola primaria/ infanzia) e consigli di classe (SMS): i docenti

curricolari sono corresponsabili degli interventi didattici e della valutazione degli alunni H.

(P.E.I.); in presenza di alunni segnalati dai servizi con altri B.E.S. e/o di recente

immigrazione, redigono i PdP avvalendosi della consulenza del GLIS. Attivano misure per il

sostegno all’apprendimento per gli alunni più fragili sia interne alla classe sia per classi

parallele o gruppi laboratoriali. Il PdP presenta finalità e struttura similari ai PEI di cui al

punto b.

e) Docenti tutor per l’attivazione di “progetti ponte” di integrazione condivisi fra

gradi di scuola/ istituti scolastici, scuola e formazione professionale, scuola e altri enti

formativi/ di recupero sul territorio (p.e. progetti di accompagnamento alla scuola di futura

frequenza; percorsi misti per il consolidamento delle competenze e l’orientamento;

collaborazione con ATS e ALPIM per il recupero di alunni in situazione di grave e particolare

rischio di dispersione e/o devianza).

f) Servizi alla persona. Con esclusivo riferimento ad alcuni alunni in situazione di

handicap grave (art. 3 c. 3) il Comune ha riconosciuto alcune ore di operatore socio educativo

(OSE) che concorrono alla realizzazione del P.E.I. con intervento individualizzato sul singolo

alunno, generalmente all’interno della classe. Con esclusivo riferimento ad alunni di recente

immigrazione, è stato richiesto il mediatore culturale.

g) Personale ATA (collaboratori scolastici e segreteria): il personale ATA concorre

alla realizzazione del P.A.I. attraverso incarichi specifici di assistenza agli alunni in

situazione di handicap, di supporto organizzativo alla realizzazione dei gruppi laboratoriali,

di gestione della relazione con le famiglie per quanto di propria competenza.

h) Studenti. Nelle classi di scuola sec. di I grado sono attive forme di “peer

education” e di “cooperative Learning” che concorrono alla realizzazione degli obiettivi di

accoglienza ed integrazione degli alunni più fragili.

i) Studenti di scuole sec. di II grado (stage). È attualmente allo studio la

possibilità di organizzare attività di consolidamento del metodo di studio per piccoli gruppi

di alunni della scuola sec. di I grado, attraverso forme di stage con studenti di scuola sec. di II

grado.

j) Genitori. Il GLIS incontra periodicamente i genitori per garantire una

informazione consapevole e stabilire forme di collaborazione attiva alla realizzazione del

presente PAI. Il GLH e i docenti di classe condividono con i genitori degli alunni destinatari

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del progetto individualizzato o personalizzato la corresponsabilità educativa, finalità e

obiettivi didattici.

k) Territorio: La scuola partecipa al tavolo “disagio” coordinato dal Municipio IV

Media Val Bisagno (tavolo interistituzionale) e aderisce a Rete di Scuole Val Bisagno con cui

condivide linee e finalità legate alle politiche di integrazione. Aderisce ai progetti di

intervento su situazioni a rischio di dispersione/ devianza minorile in collaborazione con rete

Val Bisagno e ALPIM. Partecipa alle attività organizzate da Sportello Sicurascuola ai fini

della promozione di un buon clima scolastico e della costruzione di un ambiente di

apprendimento sereno e stimolante per la crescita di ogni alunno (USR Liguria e Rete di

scuole Sicurascuola).

4. SINTESI DEI PUNTI DI FORZA E CRITICITA’ RILEVATI

La scuola riconosce propri punti di forza:

- l’esperienza maturata in tema di integrazione, che ha consentito di mettere a

punto, all’interno di un’organizzazione flessibile, forme per il sostegno all’apprendimento;

- la flessibilità come elemento caratterizzante l’organizzazione e la gestione dei

processi legati all’integrazione di tutti gli alunni, che ha consentito lo sviluppo di molte forme

per il sostegno all’apprendimento;

- la continuità didattica ed educativa nel passaggio da un grado di scuola al

successivo e con le agenzie educative e la formazione professionale presenti sul territorio;

- la corresponsabilità e la collegialità con cui, negli anni, la comunità scolastica

nel suo complesso ha preso in carico le situazioni di alunni in situazione di disagio o a rischio

di emarginazione/insuccesso;

- l’attivazione di un percorso di R/A finalizzato a promuovere la realizzazione di

un curricolo verticale attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

- la valorizzazione delle risorse esistenti, interne (Collegio dei Docenti) ed esterne

(agenzie educative e servizi presenti sul territorio.

PARTE SECONDA - OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INTEGRAZIONE

(qui intesa quale via italiana all’inclusività) proposti per l’a.s. 2015/16

Le risorse professionali interne ed esterne alla scuola concorrono alla realizzazione di

un percorso di Ricerca Azione orientato a:

a) esplicitare la prospettiva teorica di riferimento a fondamento delle politiche di

inclusione adottate dall’istituto scolastico;

b) documentare i progetti e le forme per il sostegno e l’inclusione in atto,

utilizzando un anno di sperimentazione per chiarire i nodi critici della normativa e

sviluppare un percorso capace di guardare con “nuovi occhi” le prassi consolidate di

accoglienza, integrazione, sviluppo delle potenzialità;

c) impostare un processo di autovalutazione delle politiche interne di accoglienza

e integrazione.

d) Implementare il ricorso a programmazione ed interventi individualizzati in

relazione alle esigenze dei singoli alunni evitando, per quanto possibile, quelle

categorizzazioni (tipologie di B.E.S.) che a volte costituiscono inutili stigmi;

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e) gestire con risorse scolastiche qualificate le problematiche inerenti esigenze

educative particolari: qualificare tutti gli insegnanti per interventi di individualizzazione su

problemi di apprendimento, prevedendo l’intervento di consulenza dei docenti specializzati

e/o psicopedagogisti interni alla scuola.

Tale percorso prevede:

I) per la presa in carico dei BES:

1) attività individualizzate finalizzate al consolidamento delle competenze

disciplinari dei singoli alunni disabili (insegnante di sostegno e insegnanti curricolari) o con

altri BES (insegnanti curricolari);

2) altre forme per il sostegno all’apprendimento e al successo scolastico quali:

attività in piccolo gruppo (con allievi di una stessa classe o di classi diverse), attività

laboratoriali a classi aperte (gruppi trasversali), ecc;

3) attivazione di progetti di “Peer Education” e di “Cooperative Learning”, con il

coinvolgimento attivo di alcuni alunni “tutor” interni alla scuola e/o in stage;

4) attivazione di progetti educativi con il territorio (p.e. pet terapy, ecc.).

5) Adesione al progetto ASL 3 Genovese di “diagnosi precoce disturbi

apprendimento letto scrittura” nella scuola primaria e Attivazione di uno screening per la

diagnosi di DSA nelle classi I della scuola sec. I grado.

II) per la formazione/aggiornamento dei docenti

1) attivazione di un percorso di Ricerca/Azione teso a:

- Documentare le prassi agite e storicamente consolidate nell’istituto ai fini di

promuovere il successo scolastico e prevenire il rischio di emarginazione/ insuccesso degli

alunni;

- Evidenziare i nodi critici e le eventuali incongruenze;

- Sperimentare strumenti utili ad orientare la riflessione all’interno delle

programmazioni di classe (sc. Primaria e sc. Infanzia) e dei consigli di classe (sc. Sec. di I

grado) sui singoli alunni e promuovere l’individuazione delle soglie di rischio (disagio,

emarginazione, insuccesso scolastico) e l’attivazione di misure e strategie per la promozione e

lo sviluppo delle potenzialità di ogni bambino/ adolescente. A tal fine, per l’a.s. in corso, il

Collegio è orientato ad adottare in fase sperimentale il questionario elaborato nell’ambito del

tavolo sul disagio (Municipio IV Media Val Bisagno).

- Sperimentare nuove forme per il sostegno all’apprendimento e estendere la

conoscenza e l’uso di metodologie innovative all’interno del Collegio.

- Attivare un settore di “autovalutazione” di istituto legato alla competenza della

scuola in materia di inclusione/integrazione degli alunni e costruire una analisi

personalizzata degli apprendimenti degli alunni certificati secondo modalità già in uso per la

valutazione degli apprendimenti degli studenti (INVALSI).

2) organizzare azioni informative e formative on line per il Collegio dei docenti

(sito web di istituto).

Il percorso di R/A rientra nel carattere “sperimentale” assunto dal P.O.F. per il

corrente a.s., descritto nella “Premessa al P.O.F.” (cfr. pag.3) e si realizza anche attraverso

l’attivazione del progetti di recupero e potenziamento consolidati e divenuti prassi all’interno

delle attività di ampliamento dell’offerta formativa del nostro istituto, attualmente in fase di

rielaborazione da parte del Collegio dei Docenti per il corrente anno scolastico.

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OFFERTA FORMATIVA

dei

SINGOLI PLESSI

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SCUOLA STATALE DELL’INFANZIA Via S. Felice, 19 B

16138 Genova - Tel. 010/8380857

La Scuola statale dell’infanzia ospita due sezioni: “Il Quadrifoglio” e “I Girasoli”. Ha un

ingresso indipendente nel quale sono collocati armadietti-spogliatoio (contrassegnati con nome, per riporre gli indumenti dei bambini) e una bacheca aggiornata

periodicamente, per le comunicazioni con le famiglie. E' collocata inoltre la postazione per le collaboratrici scolastiche con l'apparecchio telefonico. Nell'ingresso è stato allestito un angolo per la lettura guidata.

Previo accordo con il personale della scuola infanzia comunale, è stato stabilito l’uso comune dei seguenti spazi: refettorio, servizi igienici e a rotazione l’accesso al

giardino, ai laboratori (pittura, sabbiera e spazio scientifico), al salone per l'attività motoria e allo spazio del “sogno” attrezzato con strutture morbide componibili, di diverse forme e colori.

Lo spazio

classe

E’ molto luminoso e arredato per ospitare 26 bambini, con finestre

predisposte in alto e una porta finestra che accede al giardino. Ogni aula prevede uno spazio per l’angolo della “casetta”, che

riproducendo l'ambiente familiare stimola la relazione tra i bambini e le figure adulte, all'interno del gioco simbolico. Sono inoltre predisposti angoli dedicati alle attività didattiche e al gioco con

materiale strutturato e non. I tavoli e le attrezzature didattiche sono utilizzati per eseguire attività grafico-pittoriche e logico-

matematiche.

ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA

7.50 – 930: ingresso 9.30 – 10.00: - appello e comunicazione presenze pasto - utilizzo dei servizi igienici

- consumazione della frutta (progetto Fruttometro) 10.00 - 11.30: attività programmate in piccoli gruppi

11.30 – 12.00: - uscita per chi non usufruisce del servizio mensa - riordino della sezione e routine per la mensa

12.00 – 12.45: ristorazione scolastica 12.45: gioco libero (in sezione, in salone, in giardino) 13.00 – 14.00: seconda uscita

14.00 – 15.30: attività ludiche e programmate 15.30 -15.50: riordino della sezione e routine ai servizi igienici

15.50 – 16.50: uscita

COMPOSIZIONE DELLA CLASSE

Lo staff docenti è composto da quattro insegnanti di classe, che a rotazione svolgono attività laboratoriali, l’insegnante di religione cattolica. Nell’organico della classe sono

presenti due collaboratrici scolastiche, che ruotano su due turni.

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MODALITA’ DI INSERIMENTO E ACCOGLIENZA

Cura dell'inserimento in modo graduale in compresenza delle 2 insegnanti al

momento dell'accoglienza orario ridotto di permanenza scolastica dei bambini , per la prima settimana di

frequenza, per meglio curare la fase dell'inserimento. accoglienza scadenzata e personalizzata in giorni diversi in presenza dei genitori al

primo giorno comunicazioni chiare ed esaurienti per le famiglie, con particolare riguardo agli

utenti stranieri

conoscenza delle insegnanti e del personale ausiliario esplorazione guidata dell'ambiente, spiegazione dell'utilizzo degli spazi

il tempo di permanenza a scuola del bambino sarà valutato dalle insegnanti in funzione delle risposte emotive di ciascun bimbo e del suo benessere.

ATTIVITA’ SPECIFICHE

per i bambini

di 3 anni

gioco libero e in gruppo, in sezione, in salone, in giardino giochi cantati in cerchio, ascolto di canzoni e filastrocche manipolazione di vari elementi

attività grafico-pittorica giochi guidati di movimento motorio

ascolto di racconti letti ad alta voce uscite in biblioteca interviste

per i

bambini di 4/5

anni

interviste: i bambini raccontano

lettura di immagini osservazione dei cambiamenti collegati alle stagioni, in riferimento agli

alberi del giardino e sensibilizzazione ad avere cura e rispetto per la natura

raccolta, seriazione, classificazione di vari materiali (foglie,

castagne,…) produzione di elaborati e sperimentazione di tecniche grafico-pittoriche

e manipolative il piacere e l'ascolto di letture ad alta voce scoperta di forme e colori e loro combinazioni

giochi spazio-temporali e attività motoria con l'ausilio della musica giochi di drammatizzazione

attività manuali di motricità fine (es. infilare perline) approccio alla letto-scrittura attraverso l'attenzione ai suoni delle

lettere

costruzione delle lettere e dei numeri con il corpo canti, poesie, conte e giochi cantati

discussione di gruppo, raccolta di ipotesi utilizzo di ausili e materiali vari per vivere lo spazio in modo totale uso della palestra, per l'attività motoria

il racconto e la lettura nella biblioteca scolastica attività di laboratorio in lingua inglese

continuità con la scuola primaria uscite nel quartiere e in biblioteca

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METODOLOGIA E VALUTAZIONE

ascolto iniziale delle esperienze dei bambini basate principalmente sulle scoperte

di gioco con attività grafiche, pittoriche manipolative organizzazione didattica, che predispone un ambiente accogliente e motivante,

ricco di stimoli e suggestioni che favoriscono una pratica basata su attività sia libere che strutturate

risposte agli interessi di ciascun bambino tenendo conto delle fasce d'età studio di percorsi differenziati, personalizzati per casi gravi o particolari raccolta sistematica della documentazione, come memoria del lavoro svolto e

come indicatore prezioso di verifica. organizzazione della documentazione prodotta con DVD, fotografie, elaborati,

libretti, interviste giochi di verifica valutazione del raggiungimento degli obiettivi previsti

VERIFICA

organizzazione della documentazione prodotta con DVD, fotografie, elaborati,

libretti, interviste giochi di verifica

valutazione del raggiungimento degli obiettivi previsti

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| I.C. MOLASSANA 39

Scuola primaria statale “P. SANTULLO” Via S. Felice, 19

16138 Genova - Tel. 010/8360421

STRUTTURA DELL’EDIFICIO

Edificio articolato su 4 piani, con ascensore interno

Palestra per l’educazione fisica e attività sportiva pomeridiana

Aula informatica

Lavagne interattive multimediali (LIM)

Biblioteca per alunni

Salone multifunzionale

Ampi spazi esterni

Giardino d’inverno

Salone mensa

SERVIZI

Ristorazione scolastica con pasti veicolati

Pre-scuola

Pedibus

AREE DISCIPLINARI

Informatica

Attività di biblioteca

Esperienze ambientali e scientifiche

Attività motoria/sportiva

Attività di recupero/potenziamento

ORARIO (articolato su 5 giorni settimanali)

tempo normale

(solo IV A)

mar/merc/ven: dalle 8.30 alle 12.30

lun e giov: dalle 8.30 alle 16

tempo pieno tutti i giorni dalle 8.30 alle 16.30

(mensa: 5 ore settimanali)

ATTIVITÀ CURRICOLARI

Italiano - Storia - Geografia - Inglese - Arte e immagine -Musica – Educazione

fisica - Tecnologia - Matematica – Scienze – Religione/Attività alternativa

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| I.C. MOLASSANA 40

Scuola primaria statale “PINO” Viale a Pino Sottano, 20

16138 Genova Tel. e fax 010/8365307

STRUTTURA DELL’EDIFICIO

Edificio articolato su un unico piano

Spazi educativi: aule e laboratorio di informatica

Biblioteca per alunni

Spazi esterni agibili: ampio giardino, con spazio dedicato al giardinaggio e alle osservazioni

scientifiche

SERVIZI

Servizio di ristorazione scolastica con pasti veicolati

Pre-scuola con intervento esterno

Terzo rientro facoltativo (gestito dal Teatro dell’Ortica)

ATTIVITÀ LABORATORIALI

Informatica

Attività di biblioteca

Studio dell’ambiente naturale circostante

Attività motoria

Attività individualizzata di recupero e/o potenziamento

ORARIO (articolato su 5 giorni settimanali)

tempo normale (27 ore):

lun e merc dalle 8.30 alle 16.00

mart, giov e ven dalle 8.30 alle 12.30

3° rientro facoltativo: giovedì dalle 12.30 alle 16

ATTIVITÀ CURRICOLARI

Italiano - Storia - Geografia - Inglese - Arte e immagine -Musica – Educazione

fisica - Tecnologia - Matematica – Scienze Religione cattolica/Attività alternativa

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| I.C. MOLASSANA 41

Scuola primaria statale “SAN GIACOMO” Via Riomaggiore, 1B

16138 Genova Tel. 010/8365421

STRUTTURA DELL’EDIFICIO

Edificio su due piani, locali accessori al piano terreno

Spazi educativi : oltre alle aule, le classi possono disporre di un laboratorio attrezzato

Biblioteca per alunni

Palestra per l'educazione motoria

Spazi esterni agibili: cortile

SERVIZI

Servizio di ristorazione scolastica con pasti veicolati

Possibilità di sostare nell'atrio della scuola prima dell'inizio delle lezioni

Terzo rientro facoltativo gestito dalla società sportiva Trionfo Ligure (atletica)

ATTIVITÀ LABORATORIALI

Informatica

Attività di biblioteca

Esperienze ambientali

Attività motoria/sportiva

Attività individualizzata di recupero e/o potenziamento

ORARIO (articolato su 5 giorni settimanali)

tempo normale (27 ore):

lun merc e ven: dalle 8.30 alle 12.30

mar e giov: dalle 8.30 alle 16

terzo rientro facoltativo: lunedì dalle 12.30 alle 16

ATTIVITÀ CURRICOLARI

Italiano - Storia - Geografia - Inglese - Arte e immagine -Musica – Educazione fisica - Tecnologia - Matematica – Scienze - Religione cattolica/attività

alternativa

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| I.C. MOLASSANA 42

Scuola secondaria statale di I grado “S:M.S. MOLASSANA”

Via S. Felice, 19 - 16138 Genova

Tel. 010/8361174 - Fax 010/8468448

STRUTTURA DELL’EDIFICIO

Edificio articolato su 4 piani, con ascensore interno

Palestra

Aula informatica e lavagne interattive multimediali (LIM)

Laboratorio scientifico

Biblioteca

Salone mensa

Ristorazione scolastica con pasti veicolati

Area verde

DISCIPLINE

Italiano, Storia, Geografia

Matematica e Scienze

Inglese

Seconda lingua comunitaria: spagnolo/francese

Tecnologia

Arte e immagine

Scienze motorie

Musica

Religione cattolica/Attività alternativa

LABORATORI PROPOSTI

Conversazione in lingua inglese

Laboratorio artistico

Laboratorio scientifico

Laboratorio di latino

Laboratorio di giochi matematici

Laboratorio musicale e teatrale

Laboratorio fotografico

ORARIO

delle classi

a TEMPO NORMALE (ore 30 settimanali)

da lunedì a venerdì:

8÷14

DISCIPLINE n° ore settimanali

Italiano, Storia e Geografia 10

Matematica e Scienze 6

Inglese 3

Spagnolo o Francese 2

Tecnologia 2

Arte e immagine 2

Musica 2

Scienze motorie 2

Religione cattolica 1

delle classi a

TEMPO PROLUNGATO

(ore 36 settimanali)

mar e ven: 8÷13

lun e giov: 8÷17

merc: 8÷16.

DISCIPLINE n° ore settimanali

Italiano, Storia e Geografia 12 (+3 di compresenza)

Matematica e Scienze 6 (+ 3 di compresenza)

Inglese 3

Spagnolo o Francese 2

Tecnologia 2

Arte e immagine 2

Musica 2

Scienze motorie 2

Religione cattolica 1

Mensa 3

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| I.C. MOLASSANA 43

PREVISIONE COSTI

La previsione costi del presente Piano dell’Offerta Formativa viene allegata al

documento.

Il Dirigente scolastico

Maria Teresa Vacatello

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| I.C. MOLASSANA 44

ALLEGATO A – DISTRIBUZIONE CLASSI NEI PLESSI

SCUOLA STATALE DELL’INFANZIA

classi tempo scuola

I girasoli

I quadrifogli dal lunedì al venerdì dalle ore 7.50 alle ore 16.50

SCUOLA STATALE PRIMARIA “SANTULLO”

classi tempo scuola rientri obbligatori lingua

1a A tempo pieno da lun a ven

inglese

2a A tempo pieno da lun a ven

3a A tempo pieno da lun a ven

4a A tempo normale lun e giov

5a A tempo pieno da lun a ven

1a B tempo pieno da lun a ven

2a B tempo pieno da lun a ven

3a B tempo pieno da lun a ven

4a B tempo pieno da lun a ven

5a B tempo pieno da lun a ven

4a C tempo pieno da lun a ven

SCUOLA STATALE PRIMARIA “S. GIACOMO”

classi tempo scuola rientri obbligatori 3°rientro opzionale

lingua

1a, 2a , 3a , 4a e 5a tempo normale 27 h settimanali

martedì e giovedì lunedì inglese

SCUOLA STATALE PRIMARIA “PINO”

classi tempo scuola rientri obbligatori 3°rientro opzionale

lingua

1a, 2a , 3a , 4a e 5a tempo normale 27 h settimanali

lunedì e mercoledì giovedì inglese

SCUOLA SECONDARIA di I GRADO “MOLASSANA”

classi tempo scuola rientri obbligatori lingua

1a A 36 h settimanali lun/merc/giov inglese/spagnolo oppure francese

2a A - 3a A 36 h settimanali lun/merc/giov inglese/spagnolo

1a B 30 h settimanali

inglese/francese oppure spagnolo

3a B 30 h settimanali inglese/francese

1a – 2a - 3a C 30 h settimanali

inglese/spagnolo

1aD – 2a D inglese/spagnolo

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| I.C. MOLASSANA 45

ALLEGATO B: PROGETTI – ATTIVITA’ – LABORATORI

TORNEO RAVANO

Abstract Partecipazione a tornei sportivi come risposta alle esigenze di gioco e di

movimento in un clima di collaborazione e di cooperazione.

Plesso Pino, San Giacomo, Santullo

LEGGERE, CONTARE ED ESPRIMERSI GIOCANDO

Abstract

Coinvolgere gli alunni nel mondo delle discipline utilizzando il gioco come

risorsa privilegiata di apprendimento Sono previste attività di lettura animata

e drammatizzata con produzione grafica e rielaborazioni personali Giochi

logico-matematici con materiali strutturati e non.

Plesso Infanzia, Santullo

KANGOUROU DELLA MATEMATICA 2016

Abstract

Verifica internazionale delle abilità in matematica (65 paesi per 7 milioni di

studenti, 50000 in Italia per 768 istituti) svolta con il patrocinio e la

collaborazione del Dipartimento di Matematica dell'Università di Milano.

Adesione volontaria, costo ad alunno €4,50.

Plesso tutti

LABORATORIO GIOCHI MATEMATICI

Abstract

Attività individuali e/o di squadra in cui: si impara ad affrontare, con metodo,

quesiti di logica a difficoltà variabile; si conoscono giochi matematici; si

sperimentano tecniche risolutive che stimolano il pensiero laterale e il problem

solving; ci si confronta con quesiti tratti da diverse edizioni di gare

matematiche; si conoscono siti web dedicati ai giochi interattivi di logica.

Plesso Santullo, secondaria I grado

GIOCHI LINGUISTICI E LOGICI

Abstract

Formazione di piccoli gruppi per attività di osservazione/deduzione, gioco con

le parole, gioco con i testi, finalizzate a stimolare le attività mentali e

intellettive.

Plesso Santullo (cl.III-IV)

ALLESTIMENTO SPAZI COMUNI

Abstract

Creare un ambiente più accogliente e anche maggiormente ricco di materiali e

spazi di cui poter usufruire. Creazione di un angolo di lettura nello spazio

dell'atrio del plesso.

Plesso San Giacomo

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| I.C. MOLASSANA 46

BIBLIOTECA

Abstract Allestimento di una piccola biblioteca utilizzando testi che verranno catalogati

con l'uso di software.

Plesso San Giacomo

ORTO DIDATTICO

Abstract

L'orto didattico è nato nella primavera del 2015 nel cortile scolastico grazie

all'intervento di alcuni alunni e docenti dell'Istituto Marsano. Da quel momento

la cura dell'orto ha coinvolto solo gli alunni dell'IC Molassana che dovranno

garantire continuità al progetto nell'avvicendarsi degli anni scolastici.

Plesso tutte le classi della sede

L'ORTO A PORTATA DI VASO

Abstract

Creazione di un piccolo orto didattico attraverso la coltivazione nelle fioriere. I

raccolti verranno eventualmente trapiantati in un angolo del giardino della

scuola durante la stagione primaverile dopo che il terreno sarà stato

adeguatamente preparato a tale scopo. il progetto vuole anche essere uno

strumento di riflessione sull'ambiente naturale e i suoi elementi in chiave

educativa, oltre che un laboratorio di manipolazione.

Plesso San Giacomo

CLIMA SCOLASTICO

Abstract

Creare spazi di riflessione e condivisione all'interno delle classi dell'IC,

attivando risorse già presenti (es. docenti con competenze in didattica

cooperativa MNR ecc) o sostenere l'autoformazione di altri docenti che

possano dedicare 2 ore mese x ogni classe ad attività mirate. Prevede incontri

di formazione specifica e condivisione delle esperienze più significative.

Plesso tutte le classi della primaria e le classi prime della secondaria

BANCA DEL TEMPO

Abstract

Si propone agli alunni dell'IC l'adesione ad un progetto in cui potranno

condividere le loro competenze e abilità (non solo strettamente scolastiche)

con coetanei o altri allievi dell'Istituto. Settimanalmente, durante l'anno,

potranno indicare la loro disponibilità ad attuare scambi di attività con i

compagni. La concreta possibilità di offrire/ ricevere aiuto in ambito scolastico

o in altri campi di interessa sarà quindi affidata alla responsabilità e

autonomia degli alunni I docenti forniranno supporto organizzativo e

assistenza durante le diverse fasi.

Plesso Santullo, secondaria I grado

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| I.C. MOLASSANA 47

SPERIMENTANDO … PICCOLI SCIENZIATI ALL'OPERA

Abstract

Gli alunni delle classi IV e V si recheranno nelle scuole dell'infanzia del

territorio, proporranno con semplici spiegazioni, cartelloni, disegni ai bambini

"grandi" un argomento Verranno proposti degli esperimenti a piccoi gruppi per

validare quanto detto nelle spiegazioni di carattere teorico Organizzazione nei

plessi della scuola primaria di una festa finale di presentazione del progetto ai

genitori.

Plesso Pino, San Giacomo, Santullo (cl. IV e V)

CONCERTO DI NATALE

Abstract

Preparazione di un concerto di Natale arricchito di balletti per le famiglie, nel

quale poter sperimentare differenti strategie di comunicazione soprattutto a

livello corporeo.

Plesso Pino

TEATRO

Abstract

L’esperienza teatrale come momento di aggregazione volto a sviluppare

competenze di comunicazione ed interazione, imparare l'ascolto, favorire il

rispetto reciproco e la conoscenza di sé Attività laboratoriale pomeridiana

rivolta agli alunni di tutte le classi: giochi di ruolo, gestione dello spazio,

interpretazione di sentimenti.

Plesso Secondaria I grado

MA CHE MUSICA MAESTRE

Abstract

Progetto di educazione musicale che coinvolge le due sezioni della scuola

dell'infanzia poiché la musica è un linguaggio trasversale e come tale

abbraccia il linguaggio verbale e non verbale; cercare con le diverse attività di

velocizzare le attitudini di ognuno attivando così la capacità di usare suoni per

comunicare ed esprimersi.

Plesso Infanzia

CORPO E MENTE

Abstract Piccoli gruppi misti, a cadenza settimanale (1 ora per 3 mesi) svolgeranno

giochi senso motori, emozionali, simbolici, di rappresentazione.

Plesso Santullo (cl. I e III)

CORDE PIZZICATE

Abstract

Il percorso formativo propone una panoramica riguardante strumenti musicali

a corde pizzicate, considerandone aspetto, peculiarità e contesto di

applicazione.

Plesso Santullo (cl. V)

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| I.C. MOLASSANA 48

LABORATORIO ARTISTICO

Abstract

Collaborazione di un genitore esperto in attività espressive artistiche,

sviluppate con didattica laboratoriale (cadenza mensile) mirate alla

costruzione di elementi decorativi per l'aula in relazione a festività, stagioni,

eventi legati alla vita di classe.

Plesso Santullo (cl. III)

EMOZIONI IN MUSICA

Abstract

Creare uno spazio per l'espressione del sé, comunicando emozioni attraverso

la musica. Il metodo laboratoriale favorirà l'espressione del vissuto individuale

(comunicato e contenuto).

Plesso Primaria (cl. III, IV e V)

GIORNALINO SCOLASTICO "PROLUNGHIAMO IL PROLUNGATO"

Abstract

Produzione del giornalino. Organizzazione, definizione dei settori, produzione

dei testi, raccolta e selezione del materiale e in fase finale impaginazione e

edizione digitale/a stampa vedranno protagonisti gli alunni stessi. Il progetto è

aperto alla collaborazione con classi di altri corsi e a momenti di continuità con

la primaria.

Plesso Secondaria I grado

PAROLIAMO

Abstract

Il progetto ha l'obiettivo di avere un diverso approccio all'acquisizione

sensoriale dei suoni e mira alla compensazione di difficoltà ortografiche.

Attraverso la costruzione di procedure e cartellini di autocorrezione e l'utilizzo

di software per la discriminazione di suoni difficili o gruppi consonantici che

possono generare difficoltà.

Plesso Santullo (cl. III, IV e V)

LETTURA COME COMPRENSIONE

Abstract Attività laboratoriale a piccoli gruppi misti di alunni con brevi unità didattiche

incentrate sulla lingua come elemento costitutivo del pensiero.

Plesso Santullo (cl. III, IV)

COMUNICAZIONE EFFICACE

Abstract

Il progetto si propone di favorire lo sviluppo delle competenze di ascolto e

parlato, sviluppando la capacità di cogliere gli elementi comunicativi accessori

utili per l'interpretazione del messaggio orale e per una produzione orale

efficace. Il percorso si articola in: lettura, decodifica e riutilizzo in chiave

comunicativa di posture, movimenti delle mani e mimica facciale; scoperta

della versatilità e dei molteplici usi della voce; funzioni di contenuto di

messaggi orali.

Plesso Santullo (cl. III, IV e V)

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| I.C. MOLASSANA 49

LABORATORIO DELLE FAVOLE PER IMPARARE A PENSARE, SENTIRE, AGIRE

Abstract

Il progetto prevede l'ascolto di letture tratte da alcuni libri per l'infanzia e una

successiva riflessione sul tema emerso dal racconto. Si tratta di favole

monotematiche che offrono al bambino un modo alternativo di pensare,

necessario per sostituire un comportamento negativo con un altro adeguato e

funzionale al proprio benessere.

Plesso Santullo (cl. III, IV e V)

LETTURA

Abstract

Il progetto prevede l'organizzazione di gruppi trasversali di alunni

appartenenti alle classi del plesso, promuovendo l'interesse per la lettura e le

riflessioni dei singoli alunni su varie tematiche.

Plesso San Giacomo

METODO DI STUDIO

Abstract

Potenziare il metodo di studio, supportando tempi di attenzione e capacità

mnestiche attraverso attività su software. Costruzione di cartellini di

procedure. Costruire un quaderno con tavole di supporto per elementi di

grammatica, calcolo, mappe per studiare. Attività di simulazione di studio

autonomo.

Plesso Santullo (cl. IV e V), classi prime secondaria I grado

IMPARO GIOCANDO

Abstract

Il progetto prevede di lavorare sul potenziamento delle capacità di

autocontrollo nel bambino, interessando l'attenzione, i comportamenti

impulsivi, il controllo della memoria di lavoro e la turnazione in un qualsiasi

tipo di comunicazione.

Plesso Pino (cl. I, II, III e IV)

GIOCHIAMO CON I NUMERI

Abstract

Prevede l'organizzazione di gruppi trasversali di alunni appartenenti alle classi

del plesso al fine di sviluppare maggiori abilità logico-matematiche e limitare i

processi di sfiducia e/o demotivazione verso attività del mondo matematico.

Plesso San Giacomo

DIDATTICA TRASVERSALE

Abstract

Osservare la totalità delle classi per rilevare e condividere con il team docenti i

bisogni Attuare i progetti per inclusione/ integrazione Promuovere la didattica

laboratoriale Sostenere i docenti in situazioni problematiche (gruppo di

consulenza) dedicare momenti di ascolto per il superamento di situazioni di

disagio.

Plesso tutti

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| I.C. MOLASSANA 50

DIDATTICA LABORATORIALE E METODO DI STUDIO DELLA STORIA

Abstract

Il progetto propone l'approfondimento di alcune tematiche attraverso un

percorso di ricerca che prevede di analizzare in maniera critica e consapevole

diverse tipologie di fonti e di testi storici, anche di divulgazione, per ricavare

informazioni e produrre brevi testi informativi sugli argomenti presi in esame.

Plesso Santullo (cl. V), secondaria I grado (cl. I)

CONTINUITA' EDUCATIVO-DIDATTICA TRA SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA

SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Abstract Il progetto si realizza per favorire l'integrazione e la continuità nel passaggio

al successivo ordine di scuola.

Plesso secondaria I grado (cl. I)

PER UNA SCELTA CONSAPEVOLE

Abstract

Attraverso la compilazione di schede/questionari, letture, discussioni guidate,

gli alunni vengono aiutati a porsi le domande giuste e a cercare le risposte per

arrivare ad una scelta consapevole della scuola sec. di II grado. Un aiuto per

orientarsi tra le proprie passioni, motivazioni, attitudini e competenze.

Plesso secondaria I grado (cl.III)

PERCORSI CLIL SCIENZE-INGLESE

Abstract

Il progetto si articola in interventi settimanali di consolidamento e

ampliamento del programma di scienze veicolati in lingua inglese come

esperienza in continuità con la sperimentazione CLIL iniziata lo scorso a.s.

Plesso secondaria I grado (cl. I)

HELLO I'M GILL

Abstract

Creare le condizioni necessarie alla continuità educativa così da garantire un

percorso formativo unitario, introducendo un primo contatto con una lingua

straniera e favorendo lo scambio di informazioni tra i docenti di scuola infanzia

e primaria.

Plesso Infanzia (5 anni)

STAR BENE INSIEME

Abstract

Nasce dalla necessità di affrontare il disagio di alcuni alunni che si manifesta

nella non accettazione delle regole, nella difficoltà all'ascolto e a prendere

coscienza della scuola come comunità Affronterò argomenti che favoriranno la

discussione e il confronto su temi di cittadinanza in piccolo gruppo.

Plesso Santullo (cl. II e III)

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| I.C. MOLASSANA 51

CALCOLI-MISURE-COMPRENSIONE TESTO

Abstract

Potenziamento e recupero delle capacità di calcolo utilizzando opportune

strategie Tecniche di misurazione e comprensione di testi relativi a situazioni

problematiche.

Plesso Santullo (cl. IV e V)

UNPLUGGED

Abstract Il consumo di sostanze che inducono dipendenza: motivi per cui i giovani vi si

avvicinano analizzati attraverso giochi di ruolo, discussioni e attività di gruppo.

Plesso secondaria I grado (cl. II)

NOI TRA SOMIGLIANZA E DIFFERENZE

Abstract

Nella società odierna, in un clima culturale che esige uniformità e impone di

adeguarsi alle aspettative altrui è importante trasmettere un messaggio di

accettazione. Affermare l'importanza delle diversità, del rispetto per chi è altro

da noi. Formare un'idea di realtà che includa tutte le differenze.

Plesso Santullo (cl. IV e V)

IO E LA MIA CITTA'

Abstract

Si proseguirà un percorso di conoscenza della città di Genova, iniziato

nell'anno precedente, sia attraverso l'acquisizione e rielaborazione di

informazioni oggettive da varie fonti, sia valorizzando e promuovendo un

"incontro" personale degli alunni stessi con la loro città.

Plesso secondaria I grado (cl. II)

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| I.C. MOLASSANA 52

ALLEGATO C

ISTITUTO COMPRENSIVO

MOLASSANA

SCUOLA STATALE DELL’INFANZIA, PRIMARIA

e SECONDARIA DI I GRADO

REGOLAMENTO di ISTITUTO anno scolastico 2015/2016

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| I.C. MOLASSANA 53

NORME RELATIVE AGLI ORGANI COLLEGIALI

NORME GENERALI

Art. 1

Le competenze e le funzioni degli organi collegiali sono definite dal Testo Unico della scuola, D.Lgls. 275/94.

Sono convocati dai rispettivi presidenti, con preavviso scritto di almeno 5 giorni e con l’indicazione dell’O.d.G. previsto per la riunione.

In caso di urgenza, tale limite può essere ridotto a ventiquattro ore anche mediante comunicazione telefonica.

Art. 1.1

La validità delle riunioni dei vari organi collegiali è riconosciuta quando è presente la metà più uno dei componenti in carica.

Le deliberazioni degli organi collegiali sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi.

La votazione segreta può essere richiesta solo quando si faccia questione di persone.

Art. 1.2 Il verbale di ogni seduta, controfirmato dal presidente o da chi ne fa le veci e dal segretario, deve essere consegnato al dirigente scolastico.

COLLEGIO DEI DOCENTI

Art. 2

Il collegio dei docenti è l’organo deliberante sull’attività didattica e formula proposte sulle attività della scuola al consiglio di istituto

E’ convocato dal dirigente scolastico sulla base di una iniziativa autonoma, o su richiesta scritta di almeno un terzo dei componenti.

In caso di urgenza è possibile una convocazione straordinaria.

CONSIGLI DI CLASSE E DI INTERCLASSE

Art. 3

Sono composti di norma dal gruppo docente di classi parallele per la primaria e dai docenti di ogni singola classe per la scuola secondaria di primo grado. Ad essi si aggiungono:

un rappresentante dei genitori nella scuola primaria;

quattro rappresentanti dei genitori nella scuola secondaria di I grado.

Il Consiglio di classe si riunisce con la sola componente docenti al fine di procedere alla valutazione periodica e finale.

Art. 3.1 Sono presieduti dal dirigente scolastico o da un docente, membro del consiglio, delegato dal dirigente scolastico; si riuniscono in orari non coincidenti con l’orario delle lezioni e tali da consentire la partecipazione dei genitori.

Art. 3.2

Hanno il compito di:

- coordinare le attività didattiche della classe

- deliberare i provvedimenti disciplinari con sanzioni inferiori ai 15 giorni di sospensione;

- formulare al collegio dei docenti proposte in ordine alla programmazione educativa e didattica;

- agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni.

ASSEMBLEE DEI GENITORI

Art. 4 I genitori degli alunni iscritti hanno diritto a riunirsi in assemblea nei locali della scuola. Le

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| I.C. MOLASSANA 54

assemblee possono essere:

di classe, convocate su richiesta dai rappresentanti di classe ;

di Istituto, convocate su richiesta del presidente del Comitato dei genitori, della

maggioranza del comitato o di almeno 200 genitori

Possono partecipare il dirigente scolastico e i docenti con diritto di parola .

La data di convocazione deve essere comunicata al dirigente scolastico con almeno sette giorni di anticipo, al fine di poter ottenere l’utilizzazione dei locali scolastici.

COMITATO DEI GENITORI

Art. 5 I rappresentanti dei genitori eletti nei Consigli di classe e di interclasse possono costituire un Comitato genitori per esprimere proposte e pareri al collegio dei docenti e al Consiglio di istituto

CONSIGLIO DI ISTITUTO

Art. 6 Il Consiglio di istituto è convocato dal Presidente oppure su richiesta della Giunta esecutiva o della maggioranza dei membri del Consiglio stesso.

Alla riunione del Consiglio d’Istituto possono assistere ed eventualmente intervenire il dirigente scolastico, rappresentanti degli enti locali ed esperti esterni, per trattare argomenti di loro competenza.

Il pubblico può assistere, ma non ha diritto di parola.

Per le sedute del consiglio di istituto valgono le disposizioni del regolamento dei consigli

comunali.

Art. 6.1 Il Consiglio di istituto è l’organo collegiale rappresentativo di tutte le componenti della scuola: genitori, docenti, personale ATA, Dirigente scolastico; è rinnovato ogni tre anni. Il presidente del Consiglio di istituto è un genitore. Le attribuzioni del Consiglio di istituto sono regolamentate dall’art. 10 del decreto legislativo 16/4/94 n. 297.

In particolare il Consiglio di istituto:

a) elabora gli indirizzi generali per le attività della scuola e per la stesura del POF;

b) adotta il POF elaborato dal Collegio Docenti;

c) adatta il calendario scolastico alle esigenze dell’Istituto;

d) elabora il Regolamento interno;

e) regolamenta le visite guidate e i viaggi di istruzione;

f) approva il bilancio di previsione e il conto consuntivo;

g) gestisce i fondi e le spese;

h) indica i criteri generali per la programmazione educativa, la formazione delle classi, l’adattamento dell’orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche in relazione alle esigenze del POF;

i) esprime parere sull’andamento generale, didattico ed amministrativo dell’Istituto.

Art. 6.2 L’organo collegiale è validamente costituito anche nel caso in cui venga a mancare la

rappresentanza di alcune componenti.

I membri eletti e quelli designati, i quali non intervengono a tre riunioni consecutive senza giustificati motivi, decadono dalla carica e vengono sostituiti secondo le modalità stabilite dalle norme ministeriali

Art. 6.3 Il segretario redige, su apposito registro a pagine numerate, un verbale che verrà letto ed

approvato nella seduta successiva e firmato dal Presidente e dal segretario stesso.

L’elenco degli atti conclusivi e le deliberazioni sono pubblicati in apposito albo entro sette giorni dalle deliberazioni.

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| I.C. MOLASSANA 55

GIUNTA ESECUTIVA

Art. 7 E’ eletta in seno al consiglio di istituto ed è composta da 1 docente, 1 ATA, 2 genitori. Della Giunta fanno parte di diritto il dirigente scolastico, che la presiede, ed il DSGA, che svolge anche le funzioni di segretario.

La Giunta:

a. prepara i lavori del Consiglio di istituto e cura l’esecuzione delle delibere dello stesso,

b. redige apposita relazione sul Programma annuale predisposto dal D S. da sottoporre al Consiglio di istituto per l’approvazione.

Dura in carica tre anni scolastici.

NORME RELATIVE AGLI ALUNNI

Il primo ciclo dell’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, già

elementare e media. Esso ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e la costruzione

della identità degli alunni, nel quale si pongono le basi per lo sviluppo delle competenze indispensabili per

continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.

La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. La scuola accompagna gli

alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza

attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura.

Fin dai primi anni del percorso scolastico, l’educazione svolge un fondamentale ruolo di orientamento,

fornendo all’alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consapevolezza delle sue potenzialità e

risorse, per progettare percorsi esperienziali e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese.

La scuola favorisce quel primario senso di responsabilità che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e

nel portarlo a termine, nell’aver cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia naturali

sia sociali.

Sollecita gli alunni ad un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo al fine di promuovere la dignità

della persona e il rispetto reciproco, di sperimentare contesti di relazione dove sviluppare atteggiamenti

positivi e realizzare pratiche collaborative.

Segue con attenzione le diverse condizioni di sviluppo e di elaborazione dell’identità di genere, che nella

preadolescenza ha la sua stagione cruciale.

Ne discende che l’alunno verrà condotto a percorrere un cammino di sempre maggiore consapevolezza

dei valori civili. Pertanto la scuola ritiene indispensabile, nel pieno esercizio dei diritti e dei doveri di ogni

componente, che il giovane condivida in modo responsabile le norme di convivenza civile e di

funzionamento adottate dalla scuola stessa.

SCUOLA PRIMARIA

Art. 1 Ingresso antimeridiano - I docenti ricevono gli alunni 5 minuti prima dell’’orario di inizio

delle lezioni. Atrio e corridoio sono vigilati dal personale ATA.

Gli alunni in ritardo saranno ammessi in classe accompagnati dal personale ausiliario.

Il dirigente scolastico a partire dal quinto ingresso tardivo convoca i genitori e li invita a

osservare scrupolosamente la puntualità dell’orario stabilito per ciascun plesso

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Art. 2 Ingresso pomeridiano - Gli alunni che nelle giornate di attività pomeridiane pranzano a

casa e poi rientrano a scuola nel pomeriggio, devono rispettare l’orario comunicato dalle

scuole.

Art. 3 Entrate posticipate –Sono permesse entrate posticipate per motivi eccezionali e giustificati

per iscritto dai genitori. Sussiste a carico delle famiglie l’obbligo di preavviso in tempo utile,

giorno precedente o entro le ore 9 del giorno stesso, per usufruire della mensa scolastica,

anche in caso di entrate tardive per assemblea sindacale, sciopero, ecc.

La sorveglianza fino all’aula è affidata al personale ausiliario.

Art. 4 Uscite anticipate - La richiesta di singola uscita anticipata deve essere presentata per

iscritto dai genitori, che devono ritirare personalmente l’alunno.

Uscite anticipate permanenti possono essere autorizzate soltanto per comprovati motivi di

salute o per cure mediche.

Riduzioni dell’orario di lezione possono essere concesse ad alunni con bisogni educativi

speciali per trattamenti ambulatoriali.

Art. 5 Uscita pomeridiana - I docenti accompagnano le rispettive classi all’uscita della scuola e

riconsegnano gli alunni ai genitori. In caso di riconsegna a persona diversa dai genitori, è

necessaria una delega scritta valida per l’intero anno scolastico, o per il periodo necessario,

corredata da qualifica, firma e numero del documento di identità della persona delegata. A

tutela dei minori e dei docenti, si comunica che non è consentito agli alunni tornare a casa da

soli o accompagnati da minorenni.

Per il plesso “Santullo”, i genitori devono ritirare gli alunni all’uscita nei rispettivi spazi

segnalati dalla striscia rossa, in modo da consentire ai docenti la vigilanza e la verifica

dell’avvenuta riconsegna di ciascun bambino ai familiari.

Art. 6 Uscite tardive - In caso di ritardo nel ritiro degli alunni in uscita, trascorsi 10 minuti si

avvisano telefonicamente i genitori e gli alunni sono affidati al personale ATA. Se i genitori

non si presentano comunque, prima della chiusura della scuola vengono avvisate le autorità

di P.S.

Il Dirigente scolastico a partire dal terzo ritardo nel ritiro degli alunni convoca i genitori e li

invita a osservare scrupolosamente la puntualità dell’orario stabilito per ciascun plesso.

Art. 7 Spostamenti all’interno o all’esterno della scuola - Gli alunni non possono spostarsi

all’interno o all’esterno della scuola senza adeguato controllo diretto del personale docente o

ausiliario.

Art. 8 Attività motorie - In palestra o cortile secondo modalità organizzative predisposte

direttamente dai docenti; si dovranno evitare attrezzi ginnici ed esercizi particolarmente

pericolosi come cavallo, pertica, fune, salto in alto.

In palestra è obbligatorio l’uso di apposite scarpette in gomma.

Art. 9 Attività interclasse - Durante lo svolgimento di attività didattiche a classi aperte

regolarmente programmate, ogni docente è responsabile della vigilanza del gruppo

interclasse di alunni con il quale effettivamente opera.

Art. 10 Riunioni scolastiche - Durante lo svolgimento di colloqui con le famiglie o assemblee di

classe in orario extra-scolastico, responsabili della vigilanza di alunni eventualmente presenti

a scuola sono i genitori; se necessario, i docenti sono tenuti a richiamare le famiglie al

dovere di vigilanza e controllo. In particolare, in occasione di assemblee e di riunioni, gli

alunni non possono rimanere incustoditi all’interno dell’edificio.

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Art. 11 Prescuola - Il servizio è organizzato sulla base delle richieste provenienti dalle famiglie. Le

modalità di prestazione del servizio variano da plesso a plesso.

Art. 12 Classi scoperte - In attesa del supplente, gli alunni vengono divisi tra le classi vicine o

parallele.

Art. 13 Assenze - Le assenze sono giustificate dall’insegnante della prima ora in servizio il giorno del

rientro, nell’apposita sezione del diario.

Per assenze superiori a cinque giorni, conteggiando anche la domenica e i giorni festivi

intermedi, gli alunni devono presentare certificato medico attestante la possibilità di

riprendere le lezioni. Se l'alunno rientra senza certificato, è accettato a scuola ma non è

ammesso in classe fino alla presentazione del certificato.

Per assenze programmate, è necessaria una preventiva giustificazione-informazione.

Art. 14

Uso del cellulare - E’ vietato portare a scuola il telefono cellulare; in caso di violazione della

presente norma, l’apparecchio sarà trattenuto e riconsegnato ai genitori.

Art. 15 Materiale non scolastico - E’ rigorosamente vietato introdurre e far circolare a scuola

pubblicazioni o altro materiale non inerente alle attività scolastiche. Le famiglie sono inoltre

invitate a vigilare perché gli alunni non portino a scuola denaro e oggetti di valore.

Art.16 Infortuni - In caso di infortunio i genitori devono mettersi in contatto con la segreteria della

scuola nel più breve tempo possibile e far pervenire eventuali certificati medici e/o di ricovero

entro le 24 ore, per consentire gli adempimenti di legge (comunicazione all’Assicurazione,

all’Inail e all’autorità di Pubblica sicurezza).

art. 17 Medicinali. I docenti e il personale ATA non possono, per nessun motivo, somministrare

farmaci agli alunni.

Sono previsti appositi protocolli di intesa con le autorità sanitarie per i casi di estrema

necessità.

Art. 18 Scioperi - In caso di sciopero la Scuola comunicherà alle famiglie, tramite circolare dettata

sul diario, le date previste, avvertendo contestualmente che per tale motivo non potrà essere

garantito il normale servizio.

In caso di partecipazione del docente allo sciopero, gli alunni presenti a scuola verranno

vigilati dal personale presente, quelli che risulteranno assenti dovranno comunque

giustificare l’assenza sul libretto con la dicitura “per motivi di sicurezza”.

Art.19 Cura della persona - Gli alunni devono presentarsi a scuola ordinati nella persona e con

abbigliamento adeguato e decoroso. Qualora sia richiesto il grembiule è opportuno

indossarlo.

Art. 20 Spazi esterni - I genitori sono responsabili della vigilanza dei propri figli negli spazi esterni

agli edifici scolastici prima e dopo l'orario delle lezioni.

SCUOLA SECONDARIA di I GRADO

Art. 1 Inizio delle lezioni - Le lezioni cominciano alle h. 8:00. La campanella suona alle h. 7:55 e

gli alunni entrano ordinatamente a scuola, raggiungono la propria classe, prendono posto nel

banco e preparano l’occorrente per le lezioni della giornata. Gli insegnanti attendono gli

alunni in classe. Nella zona antistante l’ingresso, negli atri, nelle scale e nei corridoi i ragazzi

sono vigilati dai Collaboratori scolastici e dai docenti.

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| I.C. MOLASSANA 58

Art. 2 Termine delle lezioni - Nei giorni con attività esclusivamente antimeridiana, le lezioni

terminano di norma alle h. 14:00. Gli alunni escono educatamente per classe, lasciando in

ordine il banco e l’aula; saranno accompagnati dal docente dell’ultima ora fino al portone

della scuola. Per motivi di sicurezza va mantenuta tra una classe e l’altra un’adeguata

distanza.

Art. 3 Rientri pomeridiani - Nei giorni in cui è previsto il rientro pomeridiano, le attività

pomeridiane avranno inizio alle h. 14:00 e si concluderanno di norma alle ore 17 il lunedì e il

giovedì, alle ore 16 il mercoledì. Le modalità di entrata e di uscita saranno le stesse del

mattino.

Art. 4 Comportamento durante l’orario scolastico - Gli alunni sono tenuti a un comportamento

corretto con i compagni e con tutto il personale della scuola, docenti e non docente, e a

partecipare alle lezioni con impegno e diligenza.

Durante le lezioni nessun alunno può uscire di classe senza permesso.

In attesa del cambio dei docenti gli alunni devono restare ordinatamente in classe e

preparare il materiale per l’ora successiva.

Art. 5 Intervallo mattutino - Durante la mattina gli alunni usufruiscono di due intervalli: il primo,

per tutte le classi, di circa 10 minuti, alle ore 9.55 con accesso ai servizi differenziato; il

secondo, di circa 10 minuti, per le classi a tempo ordinario, alle ore 12. Durante gli intervalli

è assolutamente vietato correre, giocare a palla o tenere comportamenti che possano

comportare rischi per sé e per gli altri, nonché spostarsi da un’ala all’altra della scuola. Dopo

l’intervallo, per circa un’ora, i servizi igienici vengono chiusi per consentirne la pulizia.

Durante il primo intervallo gli alunni possono sostare nei corridoi sotto la sorveglianza dei

rispettivi docenti, mentre il secondo si svolge in classe a porta chiusa.

Art. 6 Intervallo mensa - Gli alunni che usufruiscono della mensa aspettano il loro turno in classe,

vigilati dall’insegnante incaricato. Si ricorda che quello della mensa è un momento educativo

che deve abituare al rispetto per il cibo e per gli altri commensali, pertanto gli alunni, durante

tutto l’intervallo mensa sono tenuti a un comportamento corretto. In caso contrario saranno

presi nei loro confronti provvedimenti disciplinari che potranno arrivare fino alla sospensione

del servizio. Durante l’intervallo mensa sono previsti anche libere attività ricreative che,

tempo permettendo, potranno svolgersi all’esterno. Qualora un alunno che usufruisce della

mensa effettui, per giustificati motivi famigliari, un’entrata posticipata, è comunque tenuto ad

avvertire la scuola entro le h. 9:00 della sua intenzione di usufruire del servizio. Agli alunni

che non usufruiscono della mensa è vietato inserirsi nelle libere attività ricreative e sono

ammessi a scuola solo all’ora d’inizio delle lezioni pomeridiane (vedi art.3).

Art. 7 Assenze - Il giorno del rientro, gli alunni che sono stati assenti devono presentare la

giustificazione, scritta nell’apposita sezione del diario, all’insegnante della prima ora. Per

assenze superiori a cinque giorni, gli alunni devono presentare certificato medico attestante

la possibilità di riprendere le lezioni. Se l'alunno rientra senza certificato, è accettato a

scuola ma non è ammesso in classe fino alla presentazione del certificato. Nel caso di

assenze di più giorni per motivi familiari, di cui la scuola sia stata preventivamente

informata, il certificato non sarà richiesto. Ogni cinque assenze è necessaria la giustificazione

personale dei genitori. Per legge l’anno scolastico è valido solo se l’alunno frequenta almeno

il 75% delle ore di lezione.

Art.8 Ritardi - Gli alunni sono ammessi alle lezioni dal Docente della prima ora, previa

giustificazione scritta. In caso contrario, il giorno successivo devono presentare

giustificazione scritta del ritardo. Gli alunni che non hanno giustificato il ritardo il giorno

successivo dovranno essere accompagnati a scuola da un genitore.

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Assenze e ritardi non giustificati costituiscono comportamento sanzionabile, come previsto

nel regolamento disciplinare.

Art. 9 Mancato rientro dopo la pausa pranzo - L’alunno/a che non rientra a scuola dopo la

pausa pranzo deve essere segnato assente sul registro di classe; il giorno successivo

l’assenza deve essere giustificata nell’apposita sezione del diario.

Art. 10 Entrate posticipate/Uscite anticipate - Qualora, per giustificati e certificati motivi, gli

alunni debbano entrare posticipatamente a scuola o uscirne prima della fine delle lezioni, il

Dirigente scolastico (o chi ne fa le veci) valuta le motivazioni che devono essere ben

specificate dai genitori e concede l’autorizzazione solo se gli allievi sono in possesso di

giustificazione (in caso di entrata) o prelevati dai genitori o da persona maggiorenne

autorizzata (in caso di uscita).

In caso di reiterate entrate o uscite i genitori sono convocati dal dirigente scolastico.

I permessi di entrata posticipata o di uscita anticipata permanenti o per più lezioni possono

essere autorizzati soltanto per comprovati motivi di salute o per cure mediche.

Art. 11 Uscite anticipate per rinuncia temporanea al pasto - Gli alunni possono recarsi a

mangiare a casa autonomamente presentando, debitamente firmato, il foglio di rinuncia al

pasto; gli alunni che non dovessero rientrare alle ore 14, dovranno portare giustificazione

scritta dell’assenza alle lezioni pomeridiane.

Art. 12 Orario differenziato in caso di scelta alternativa alla religione - Gli alunni che non si

avvalgono dell’insegnamento della religione e i cui genitori hanno chiesto un orario

differenziato, possono uscire/entrare a scuola autonomamente.

Art. 13 Mancata fruizione della mensa - I genitori degli alunni iscritti alla mensa che per motivi

contingenti non possano usufruirne, devono compilare preventivamente l’apposito modulo di

rinuncia giornaliera. In caso contrario il pasto verrà comunque loro addebitato. Qualora

invece i genitori decidano che i figli non usufruiscano più della mensa, dovranno consegnare

in segreteria l’apposito modulo. In entrambi i casi, alla fine delle lezioni, gli alunni potranno

uscire autonomamente da scuola.

Art. 14 Frequenza ai laboratori pomeridiani - Gli alunni che si iscrivono alle attività pomeridiane

opzionali sono obbligati alla frequenza delle medesime per tutto il periodo previsto e

dovranno giustificare eventuali assenze nell’apposita sezione del diario.

Non essendo possibile assicurare la vigilanza, gli alunni che frequentano i laboratori non

possono fermarsi a scuola per il pasto o anche per attendere l'inizio del laboratorio.

Art. 15 Diario e materiale scolastico - Il materiale scolastico a uso personale (libri, quaderni,

ecc.) deve essere tenuto con ordine e cura. Il diario dovrà essere utilizzato unicamente come

strumento scolastico per annotare le lezioni e i compiti assegnati le comunicazioni scuola-

famiglia, le circolari e le valutazioni. Deve essere cura dei genitori controllare frequentemente

il diario dei figli, firmando le eventuali comunicazioni. Il diario deve essere sempre portato a

scuola.

Per responsabilizzare gli alunni non è consentito alle famiglie portare materiale scolastico

dopo l’inizio delle lezioni.

Si invitano i genitori a rispettare la disposizione e a non porre ingiustificate richieste al

personale ATA, che deve fare osservare il regolamento a tutti.

Art.16 Materiale non scolastico - E’ rigorosamente vietato introdurre e far circolare a scuola

pubblicazioni o altro materiale non inerente alle attività scolastiche. Le famiglie sono inoltre

invitate a vigilare perché gli alunni non portino a scuola denaro e oggetti di valore.

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Art. 17 Uso del telefono della scuola - L’uso del telefono della scuola sarà consentito agli alunni

solo in caso di effettiva urgenza.

Art.18 Telefoni cellulari - E’ assolutamente vietato l’uso dei telefoni cellulari all’interno della

scuola. I cellulari devono essere rigorosamente spenti. Il divieto vale anche durante gli

intervalli e la pausa mensa, compresi eventuali spostamenti all'esterno della struttura

scolastica. L'insegnante della prima ora ricorderà ai ragazzi di spegnere i cellulari, pertanto

non vi potranno essere dimenticanze.

Chiunque contravverrà a tali disposizioni sarà soggetto a sanzioni disciplinari.

Art. 19 Fumo - E’ rigorosamente vietato fumare nei locali della scuola.

Art. 20 Attività sportive - La scuola richiede per gli alunni che intendono partecipare a gare

sportive un certificato medico di sana e robusta costituzione per attività sportive non

agonistiche a uso scolastico. Il certificato deve essere consegnato al docente di Scienze

motorie che ne verifica la durata e la validità.

Art. 21 Cura della persona - Gli alunni devono presentarsi a scuola ordinati nella persona e con

abbigliamento adeguato e decoroso.

I docenti si riservano di segnalare alle famiglie casi in cui non è osservato il rispetto di se

stessi e degli altri.

Art. 22 Lezioni di scienze motorie - Per lo svolgimento dell’attività fisica è previsto l’uso di: (a)

maglia bianca in cotone; (b) calzoni corti blu o neri; (c) calze bianche; (d) scarpe da

ginnastica (non artistica); (e) tuta. Gli indumenti, scarpe comprese, devono essere portati a

scuola nella borsa e non indossati (questo vale, per evidenti ragioni igieniche, soprattutto per

le scarpe).

Art. 23 Uso degli spogliatoi - Negli spogliatoi, maschile e femminile, è prevista la presenza di un

adulto (Insegnante o Collaboratore scolastico) solo quando si presentino particolari problemi

rilevati dal Docente di Scienze motorie e segnalati al Consiglio di Classe.

Art. 24 Esoneri dalle attività pratiche di Scienze motorie - Ogni volta che gli alunni, per motivi

di salute, non possono partecipare alle attività fisiche, i genitori devono comunicarlo sul

libretto scolastico. Le richieste di esonero da tali attività, di durata superiore ai 15 giorni,

devono essere inoltrate al Dirigente scolastico, corredate da documentazione medica con

diagnosi e prognosi. L’esonero comporta l’obbligo di assistere alle lezioni e di partecipare alle

attività teoriche.

Art. 25 Svolgimento delle attività fisiche all’esterno - Le attività fisiche possono essere svolte

nel cortile della scuola o in altri spazi appositamente individuati, sotto la responsabilità del

Docente.

Art. 26 Infortuni - In caso di infortunio i genitori devono mettersi in contatto con la segreteria della

scuola nel più breve tempo possibile e far pervenire eventuali certificati medici e/o di ricovero

entro le 24 ore, per consentire gli adempimenti di legge (comunicazione all’Assicurazione,

all’Inail e all’autorità di Pubblica sicurezza).

Art. 27 Medicinali. I docenti e il personale ATA non possono, per nessun motivo, somministrare

farmaci agli alunni.

Sono previsti appositi protocolli di intesa con le autorità sanitarie per i casi di estrema

necessità.

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Art. 28 Attività esterne - La partecipazione alle attività didattiche esterne (uscite, viaggi

d’istruzione, ecc.), specie qualora comportino spese accessorie, benché raccomandata, è

facoltativa.

Per le attività svolte durante il normale orario scolastico è richiesta all’inizio dell’anno una

dichiarazione che autorizza i docenti ad accompagnare gli alunni fuori dalla scuola; per

attività specifiche (viaggi, settimana bianca, ecc.) verrà invece richiesta un’apposita

autorizzazione.

Lo svolgimento di ogni attività verrà comunque comunicato in anticipo alle famiglie mediante

diario e tale comunicazione dovrà essere firmata dai genitori; in caso contrario l’alunno

resterà a scuola e verrà inserito in un’altra classe.

Art. 29 Scioperi - In caso di sciopero la Scuola comunicherà alle famiglie, tramite circolare dettata

sul diario, le date previste, avvertendo contestualmente che per tale motivo non potrà essere

garantito il normale servizio.

In caso di partecipazione del docente allo sciopero, gli alunni presenti a scuola verranno

vigilati dal personale presente, quelli che risulteranno assenti dovranno comunque

giustificare l’assenza sul libretto con la dicitura “per motivi di sicurezza”.

SANZIONI DISCIPLINARI

Art. 1 E' da considerarsi mancanza il venir meno ai seguenti doveri previsti dall’art. 3 dello Statuto:

Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente

agli impegni di studio.

Durante l'orario delle lezioni, in tutti gli spazi della scuola e all'esterno, durante le attività

parascolastiche compresi i viaggi d'istruzione, gli studenti sono tenuti ad avere nei

confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro

compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. Il comportamento

degli alunni, anche nelle adiacenze dell'edificio scolastico, deve sempre essere rispettoso

dei principi di buona educazione nei confronti di persone e cose.

Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai

regolamenti dell’Istituto.

Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture e i sussidi didattici e a

comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.

Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e

averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

SCUOLA PRIMARIA

La disciplina è regolata da norme di comportamento generale di cui gli alunni hanno discusso con gli

insegnanti. In caso di mancata osservanza di tali regole, gli insegnanti si riservano le seguenti modalità di

intervento:

allontanamento temporaneo dal gioco o dall’attività per far riflettere il bambino sulle conseguenze del

suo comportamento; in caso di recidività, gli insegnanti si riservano di far impiegare tale tempo con lo

svolgimento di un compito scritto;

comunicazioni scritte alle famiglie;

convocazione dei genitori;

in caso di eccezionale gravità è prevista la sospensione dalle attività didattiche.

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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Art. 1 : E' da considerarsi mancanza il venir meno ai seguenti doveri previsti dall’art. 3 dello Statuto delle

Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria (DPR 249/98 con modifiche DPR 235/07):

a. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.

b. Durante l'orario delle lezioni, in tutti gli spazi della scuola e all'esterno, durante le attività

parascolastiche compresi i viaggi d'istruzione, gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. Il comportamento degli alunni, anche negli spazi verdi e nelle adiacenze dell'edificio scolastico, deve sempre essere rispettoso dei principi di buona educazione nei confronti di persone e cose.

c. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a

mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1 dello Statuto.

d. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento dell'I.C. Molassana.

e. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.

f. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

Art. 2 : I provvedimenti disciplinari avranno finalità educativa e tenderanno al rafforzamento del senso di

responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero

dello studente anche attraverso attività di natura sociale e culturale.

Le sanzioni saranno sempre temporanee, proporzionate all'infrazione disciplinare e ispirate al principio di

gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse terranno conto della

situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso

derivano.

Le sanzioni verranno sempre comunicate per iscritto ai genitori.

Allo studente potrà essere offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.

COMPORTAMENTO SANZIONABILE

ORGANO COMPETENTE

SANZIONE PREVISTA

Assenza o ritardo non giustificati

Insegnante

Ammonizione verbale e presentazione della giustificazione il

giorno successivo; in caso di reiterazione, (l’alunno/a avviserà con il proprio telefono) i genitori (che) dovranno presentarsi a scuola per giustificare di persona.

Mancanza del materiale Insegnante Ammonizione verbale ed eventuale attività alternativa; in caso di reiterazione, annotazione scritta sul diario e sul registro di classe

Disturbo al regolare svolgimento delle lezioni

Insegnante

Dirigente scolastico

Consiglio di classe

In funzione della gravità e del principio di gradualità:

ammonizione verbale

annotazione sul diario e sul registro di classe

convocazione dei genitori

provvedimento del Consiglio di classe

Mancato rispetto delle regole interne o comportamento lesivo della propria o altrui incolumità

Insegnante

Dirigente scolastico

Consiglio di classe

Consiglio d'istituto

In funzione della gravità e del principio di gradualità:

ammonizione verbale

annotazione scritta sul diario

annotazione sul diario e sul registro di classe

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convocazione dei genitori

provvedimento del Consiglio di classe

provvedimento del Consiglio d'istituto

Uso di telefoni cellulari

Insegnante

Dirigente scolastico

Consiglio di classe

Consiglio d'istituto

In funzione della gravità e del principio di gradualità:

ammonizione verbale

annotazione scritta sul diario

annotazione sul diario e sul registro di classe

convocazione dei genitori

provvedimento del Consiglio di classe

provvedimento del Consiglio d'istituto

Danneggiamento delle cose proprie o altrui o danneggiamento a strutture o attrezzature scolastiche

Insegnante

Dirigente scolastico

Consiglio di classe

Consiglio d'istituto

In funzione della gravità e del principio di gradualità:

annotazione su diario e registro di classe

convocazione scritta dei genitori

eventuale riparazione economica del danno

provvedimento del Consiglio di classe

provvedimento del Consiglio d'istituto

Scorrettezze, offese, molestie verso compagni o sottrazione di oggetti personali

Insegnante

Dirigente scolastico

Consiglio di classe

Consiglio d'istituto

In funzione della gravità e del principio di gradualità:

annotazione su diario e registro di classe

convocazione scritta dei genitori

provvedimento del Consiglio di classe

provvedimento del Consiglio d'istituto

Scorrettezze o offese verso insegnanti o personale ATA

Insegnante

Dirigente scolastico

Consiglio di classe

Consiglio d’istituto

In funzione della gravità e del principio di gradualità:

provvedimento del Consiglio di classe

provvedimento del Consiglio d'istituto

Falsificazione di firme e/o valutazioni

Insegnante

Consiglio di classe

Consiglio d’istituto

accertamento telefonico immediato

provvedimento del Consiglio di classe (con sospensione dalle lezioni almeno un giorno)

provvedimento del Consiglio d'istituto

Art. 3 Il coordinatore di classe, dopo tre note sul registro, segnala la situazione al dirigente scolastico, che valuta i provvedimenti da adottare.

Art. 4

Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo inferiore a quindici giorni sono adottati dal Consiglio di classe, comprendente anche i

rappresentanti dei genitori.

Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio di istituto.

Gli studenti sottoposti a procedimento disciplinare hanno il diritto di esporre le proprie ragioni, verbalmente o per iscritto, anche con l’assistenza dei genitori.

Il provvedimento di sospensione dalle lezioni può essere convertito in attività socialmente utile, quale l’assistenza ai docenti impegnati nel sostegno. In caso di comportamento scorretto, si applica comunque la sospensione dalle lezioni.

In attesa delle decisioni del Consiglio d'istituto, il Dirigente scolastico può, a suo giudizio,

disporre l’allontanamento precauzionale dell’alunno/a in questione.

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| I.C. MOLASSANA 64

Art. 5

Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni sarà previsto un rapporto con lo

studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.

Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuoverà un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.

Art. 6 Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

ORGANO DI GARANZIA

Art. 1

Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso a un Organo di Garanzia insediato

con delibera del Consiglio d’Istituto. Tale Organo è composto da:

- il dirigente scolastico;

due genitori, designati dai genitori membri eletti del Consiglio d’Istituto;

un docente eletto dal Collegio dei docenti.

Il dirigente scolastico assume la funzione di Presidente dell’Organo di Garanzia, il

quale si riunisce e decide entro dieci giorni dal ricorso e dura in carica un anno; i

suoi membri possono essere confermati per non più di un triennio. Qualora il

Coordinatore della classe interessata sia uno dei docenti eletti dal Collegio, sarà

sostituito dal primo dei docenti non eletti.

Qualora uno dei due genitori sia parte in causa, viene sostituito da un supplente

designato sempre dai genitori membri eletti del Consiglio di istituto.

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| I.C. MOLASSANA 65

NORME RELATIVE AI RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

Art. 1

Accesso degli adulti all’edificio scolastico - L’accesso alla scuola delle persone estranee e

dei genitori sarà limitato alle aree adibite al ricevimento e alle attività amministrative e sarà

comunque sospeso durante l’intervallo.

Per evidenti motivi di sicurezza dei minori e per non intralciare il normale svolgimento

dell’attività didattica, l’accesso alle aule in orario scolastico è consentito solo in caso di

convocazione da parte dei docenti; in casi urgenti, i genitori ricorreranno a comunicazioni

scritte sul diario.

Solo per i casi di eccezionalità e di urgenza, dopo l’entrata degli alunni e previa autorizzazione

dei docenti, i genitori potranno conferire con gli insegnanti durante l’attività didattica.

Art. 2

I genitori hanno diritto di conferire con gli insegnanti e il Dirigente scolastico negli orari stabiliti

ufficialmente o concordati telefonicamente.

I genitori possono formulare pareri e proposte tramite la propria rappresentanza eletta nei

Consigli di classe e nel Consiglio d’Istituto, per il miglioramento dell’offerta formativa.

Art. 3

I genitori si impegnano ad assicurare la frequenza regolare e la puntualità dello studente alle

lezioni, limitando al massimo le richieste di ingressi posticipati e uscite anticipate degli allievi

dall’istituto.

Art. 4 I genitori sono tenuti a controllare sistematicamente il diario e a giustificare sempre le assenze

e i ritardi del proprio figlio nei tempi indicati dal regolamento.

Art. 5 Le comunicazioni della scuola alla famiglia devono essere riportate firmate il giorno seguente la

dettatura. L’inadempienza sarà annotata sul registro di classe.

Art. 6 Nel caso di comunicazione della scuola relativa a uscita anticipata, la mancanza della firma

comporterà la permanenza dell’alunno a scuola fino al normale termine delle lezioni.

NORME RELATIVE AGLI INSEGNANTI

Art. 1

Gli insegnanti sono tenuti al rispetto della Costituzione, delle leggi dello Stato, delle norme

emanate dagli organismi della scuola, dei Indicazioni nazionali per il curricolo e del POF

approvato dal collegio dei docenti e dal Consiglio di istituto

Art. 2

I docenti hanno diritto ad un preciso orario di servizio previsto dalle leggi, dal contratto di

lavoro e dal POF.

L'orario delle lezioni è fissato con finalità didattiche dal dirigente scolastico, tenendo conto dei

criteri generali stabiliti dal collegio dei docenti; nel corso dell’anno scolastico, l’orario potrà

subire adattamenti derivanti dall’attuazione dell’autonomia didattica ed organizzativa e dagli

adeguamenti derivanti da situazioni particolari (gite, assemblee, ecc.).

L'orario di entrata e di uscita da scuola sarà fissato dal Consiglio di istituto, tenuto conto delle

esigenze degli alunni.

Art. 3 La scuola favorisce il diritto dei docenti all'aggiornamento e alla formazione, sia permettendo la

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| I.C. MOLASSANA 66

partecipazione ai corsi specifici, sia promuovendo iniziative interne.

Art. 4

Gli insegnanti devono partecipare attivamente alle riunioni dei vari organi collegiali.

In proposito, la scuola non assume responsabilità alcuna per l’omessa presa visione delle

circolari da parte del personale. A tale scopo le circolari saranno disponibili in un apposito

registro in sala insegnanti; i docenti assenti, al loro rientro, prenderanno visione delle circolari

eventualmente pervenute e le firmeranno.

Art. 5

Il docente impossibilitato a essere presente a scuola all’orario di inizio delle lezioni, deve

comunicarlo tempestivamente in modo che la scuola possa organizzarsi. In caso di malattia

deve fare esplicita richiesta di congedo secondo la normativa vigente.

Art. 6

Scuola primaria: Gli insegnanti impegnati nella prima ora di lezione si presenteranno a scuola

cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni e accoglieranno gli alunni: atrio e corridoio saranno

vigilati dal personale ATA.

Scuola secondaria: Gli insegnanti impegnati nella prima ora di lezione si presenteranno a

scuola cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni, recandosi nell’aula della classe loro

assegnata per vigilare sull'ingresso degli alunni.

Art. 7

Gli insegnanti impegnati nella prima ora hanno il compito di annotare gli assenti nel giornale di

classe, registrare le giustificazioni degli alunni che sono stati assenti e annotare gli alunni

sprovvisti di giustificazione.

Art. 8

Gli insegnanti non lasceranno la classe affidata se non in caso di forza maggiore; per necessità

improvvise, potranno avvalersi del personale ausiliario.

Il cambio delle ore di lezione avverrà di norma secondo la seguente procedura:

l'insegnante prima di lasciare la classe si accerterà che sia già pronto a subentrare un altro

collega;

qualora ciò non fosse, egli si accerterà che sia presente un collaboratore scolastico, al

quale chiederà di vigilare sulla classe.

Art. 9 Gli insegnanti accompagneranno gli alunni negli spostamenti interni alla scuola e fino all'uscita

nell'ultima ora di lezione, controllando che tutta la classe esca ordinatamente.

Art. 10

Il personale della scuola può essere chiamato ad accompagnare gli alunni in spostamenti fuori

della scuola (viaggi d’istruzione, visite guidate, gare sportive etc.). È assicurata la presenza di

un accompagnatore ogni 15 alunni.

Art. 11

11.1 Un docente può allontanare un alunno dalla classe solo se è in grado di garantirgli il

diritto allo studio e la vigilanza.

11.2 Qualora si verifichino infrazioni gravi da parte di alunni, il docente informerà il

dirigente scolastico il quale provvederà a convocare il consiglio di classe o di interclasse.

Art. 12

I docenti devono conoscere il regolamento interno degli alunni, che devono illustrare agli

stessi all’inizio dell’anno scolastico, vigilando poi sulla sua applicazione. L'illustrazione del

regolamento verrà annotata sul registro di classe.

Art. 13

I docenti devono conoscere il piano di emergenza, rispettarlo e farlo rispettare; in particolare,

devono conoscere le disposizioni per l’evacuazione dell’edificio, che devono illustrare agli alunni

all’inizio di ogni anno scolastico e devono collaborare nell’esecuzione delle prove di

evacuazione.

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| I.C. MOLASSANA 67

Art. 14

Durante tutte le attività scolastiche ed extra scolastiche, nell’edificio scolastico o al di fuori

dello stesso, i docenti dovranno prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e

di quella delle altre persone presenti.

Art. 15 E’ fatto assoluto divieto ai docenti di fumare all’interno dei locali scolastici e in presenza di

minori.

Art. 16 Non è consentito utilizzare il telefono cellulare durante le ore di lezione e durante le riunioni

collegiali.

NORME RELATIVE AI COLLABORATORI SCOLASTICI

Art. 1

Il collaboratore scolastico esegue, nell'ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità

connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzate da procedure ben

definite che richiedono preparazione professionale non specialistica. In particolare svolge le

seguenti mansioni:

sorveglianza degli alunni nelle aule, nei laboratori e negli spazi comuni, anche in occasione

di momentanea assenza degli insegnanti;

concorso in accompagnamento degli alunni in occasione del loro trasferimento dai locali

della scuola ad altre sedi anche non scolastiche;

pulizia dei locali scolastici e degli arredi e relative pertinenze;

compiti di carattere materiale inerenti al servizio, compreso lo spostamento delle

suppellettili;

servizi esterni inerenti la qualifica;

ogni altra mansione prevista dal contratto di lavoro.

Art. 2

Il primo diritto-dovere del personale A.T.A. è quello connesso allo svolgimento dell'attività

inerente alle proprie mansioni; ha diritto al riposo settimanale e festivo nei giorni previsti dal

calendario; deve inoltre:

- rispettare il segreto d'ufficio;

- rispettare l'orario di servizio.

Art. 3

Il personale A.T.A. è tenuto a sostituire i colleghi assenti nelle forme e nei limiti previsti dal

contratto di lavoro, dalle disposizioni di legge e dalle norme emanate dal MIUR. È dovere del

personale dare alla scuola tempestiva comunicazione dell'assenza.

Art. 4

Il personale A.T.A. è tenuto a conoscere, a rispettare e a far rispettare il piano di emergenza,

eseguendo correttamente tutte le mansioni previste; deve inoltre aver cura della propria

sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti nella scuola. Lo stesso

personale, insieme al dirigente scolastico e ai docenti, contribuisce all’adempimento di tutti gli

obblighi imposti dalle autorità competenti, e comunque necessari per tutelare la sicurezza e la

salute di tutte le persone che a qualunque titolo siano presenti nell’edificio scolastico.

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| I.C. MOLASSANA 68

ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

FORMAZIONE CLASSI SCUOLA PRIMARIA

Si procede alla formazione di classi parallele dopo il perfezionamento delle iscrizioni, nel mese di luglio, tenendo conto delle indicazioni delle Scuole dell’infanzia da cui provengono gli alunni.

FORMAZIONE CLASSI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Il collegio dei docenti nomina una commissione per la formazione classi la quale, secondo le direttive del Collegio dei docenti I., opererà in base ai criteri di seguito elencati:

richiesta del tempo-scuola

segnalazione di casi problematici

informazioni ricevute dalle insegnanti della scuola primaria durante le riunioni della commissione

continuità

fasce di livello compatibili con le informazioni ricevute

ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI

Il Dirigente scolastico procede all’assegnazione dei docenti alle classi secondo i seguenti criteri:

rispetto della continuità didattica, salvo particolari esigenze organizzative dovute alle disposizioni

sull'organico.

graduatoria d’istituto

docenti a tempo indeterminato

docenti supplenti

CRITERI PER LA SCELTA DI EVENTUALI ESPERTI

S ricorrerà alla individuazione di esperti esterni non appartenenti al mondo della scuola quando, a fini formativi e/o di intervento educativo e didattico nelle classi, in coerenza con il P.O.F. dell’istituto, risultino necessarie specifiche competenze che non possono essere soddisfatte dai componenti del Collegio dei

Docenti. In tali casi è dato mandato al Dirigente scolastico di valutare i curriculum vitae e verificare titoli ed esperienze.

NORMATIVA SU FOTOCOPIE

L’estrazione di copie di atti tramite riproduzioni fotostatiche è sottoposta al rimborso spese nella misura di 20 centesimi a copia, fatto salvo quanto previsto dalla norma di legge in materia di bollo.

REGOLAMENTO USCITE, VISITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

Art. 1

Il consiglio di istituto, vista la normativa vigente, indica i criteri per l’effettuazione delle

uscite e viaggi di istruzione, il collegio dei docenti programma il piano annuale delle uscite proposto dai singoli Collegio dei docenti e Consiglio di istituto

Le uscite e i viaggi saranno comunicati alle famiglie, che autorizzano la partecipazione degli alunni

Dovrà essere garantita la presenza di un insegnante di sostegno o di un operatore idoneo (collaboratore scolastico, OSE) per gli alunni diversamente abili che partecipano a uscite didattiche o a viaggi di istruzione.

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| I.C. MOLASSANA 69

Art. 2

Uscite didattiche a classe intera:

si svolgeranno all’interno dell’orario curricolare

i docenti accompagnatori saranno preferibilmente docenti di classe ( almeno 2 e

comunque 1 ogni 15 alunni)

devono essere deliberate dal Collegio dei docenti o dal Consiglio di istituto e

comunicate al dirigente scolastico

Viaggi di istruzione:

NELLA SCUOLA PRIMARIA:

Le classi della Scuola Primaria potranno effettuare viaggi d’istruzione della durata di uno o

più giorni; a tali attività dovranno partecipare almeno i 2/3 della classe.

NELLA SCUOLA SECONDARIA:

a) Gite di classe: si svolgeranno nell’ambito del territorio nazionale per 1 giorno (classi

prime della secondaria) o uno o più (massimo 3 di cui 2 di lezione) giorni (classi seconde

e terze della secondaria); è obbligatoria la presenza di docenti di classe come

accompagnatori e la partecipazione di almeno i 2/3 degli alunni di ogni singola classe.

b) Gite di istituto: per le classi terze della secondaria si svolgeranno nell’ambito del

territorio nazionale o internazionale per uno o più giorni (massimo 5 di cui 4 di lezione)

Settimana bianca:

La settimana bianca è aperta a tutti gli alunni dell’I.C. Molassana, a partire dalla classe terza

primaria, e può essere attivata con almeno 35 iscrizioni e in presenza di un adeguato

numero di docenti accompagnatori.

NELLA SCUOLA PRIMARIA:

Potranno partecipare gli alunni delle classi terze, quarte e quinte; non è previsto un numero

minimo di partecipanti per ogni singola classe.

Gli alunni saranno affidati ai docenti accompagnatori; gli insegnanti delle singole classi

informeranno i colleghi in caso di particolari problematiche.

NELLA SCUOLA SECONDARIA:

a) Possono partecipare alunni di tutte le classi.

b) Si svolgerà durante l’anno scolastico (febbraio/marzo) comportando eventuale

adattamento dell’orario scolastico.

Art. 3

Norme riguardanti gli alunni:

Possono partecipare tutti gli alunni, in possesso del consenso scritto di chi esercita la

patria potestà, secondo le modalità delle singole attività.

Tutti i partecipanti devono essere in possesso di un documento di identificazione.

Se si tratta di gita di classe è indispensabile la partecipazione di almeno due terzi degli

alunni.

E’ vietato effettuare gite durante l’ultimo periodo di lezioni: maggio e giugno.

Gli alunni che non partecipano alla gita devono comunque frequentare le lezioni. In caso

di assenza, devono giustificare l’assenza.

Tutti i partecipanti devono sempre essere accompagnati e controllati da un docente per

tutta la durata dell’attività.

Tutti i partecipanti devono essere assicurati per gli infortuni e la responsabilità civile.

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| I.C. MOLASSANA 70

Art. 4

Norme riguardanti i docenti accompagnatori:

E’ necessario un docente per ogni 15 alunni, aumentato a 12 per i viaggi all’estero e per

la settimana bianca sportiva ed eventualmente aumentato in caso di circostanze

particolari e se sussiste la disponibilità della scuola.

E’ necessario prevedere un docente sostituto per le uscite brevi, due per le gite di

istruzione di più giorni e per la settimana bianca.

La disponibilità degli accompagnatori e dei sostituti deve essere acquisita al momento

della programmazione del viaggio stesso.

Per i viaggi all’estero deve essere presente almeno un docente di lingue straniere o di

altra materia, che conosca la lingua.

Ogni docente accompagnatore dovrà provvedere alla vigilanza dei partecipanti.

Art. 5

Organizzazione:

Il collegio dei docenti delibera le gite di istruzione per l’anno scolastico in base alle

proposte dei singoli Collegio dei docenti e Consiglio di istituto

La commissione viaggi cura l’organizzazione dei viaggi, prendendo i contatti con le ditte fornitrici e fornendo i preventivi richiesti secondo la normativa vigente. La commissione

quindi raccoglie le adesioni e la documentazione necessaria per la realizzazione dei viaggi.

Il Collegio dei docenti o il Consiglio di istituto illustrerà ai rappresentanti dei genitori

tutte le attività previste.

La mattina della partenza i docenti accompagnatori devono verificare la presenza dei

partecipanti segnalando alla segreteria della scuola eventuali assenti.

Art. 6

Documentazione

Programma analitico del viaggio con relazione illustrativa degli obiettivi culturali e

didattici.

Elenco nominativo degli alunni per classe di appartenenza.

Autorizzazione delle famiglie, con eventuali segnalazioni di carattere sanitario.

Elenco nominativo dei docenti accompagnatori con le dichiarazioni previste.

Relazione finale dei docenti accompagnatori.

Art. 7

Spese

Il versamento del contributo dei genitori dovrà essere effettuato sul ccp intestato a I.C.

MOLASSANA Per i viaggi di più giorni la quota di partecipazione potrà essere versata in due

rate, di cui l’ultima almeno 30 giorni prima della partenza. In caso di mancata

partecipazione, si potranno restituire solo le quote non trattenute dalle ditte fornitrici e che

non gravano sulle quote degli altri partecipanti, secondo le clausole previste nel contratto

stipulato. L’iscrizione al viaggio si ritiene confermata dopo il versamento della quota o della

prima rata.

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| I.C. MOLASSANA 71

SICUREZZA ED EMERGENZA

Art. 1

Come da normativa vigente ogni persona coinvolta nel funzionamento dell’istituto scolastico

deve essere a conoscenza del piano di valutazione dei rischi e del piano di emergenza

dell’Istituto stesso e deve rispettarne le norme; inoltre ogni anno deve essere effettuata

almeno due prova di evacuazione a simulazione del comportamento di emergenza o pericolo,

secondo le procedure previste dal piano di emergenza dell’Istituto scolastico.

In caso di situazioni impreviste di pericolo reale il personale dovrà provvedere per garantire

l’incolumità di tutti i presenti e la sicurezza dell’edificio stesso seguendo le procedure più

idonee acquisite durante la formazione,informandone immediatamente la Direzione e, in caso

di impossibilità, assumendo autonomamente le decisioni urgenti.

Art. 2

Norme di sicurezza esterne:

Feste, attività ed iniziative varie organizzate dalla scuola devono essere sempre

effettuate sotto il controllo di docenti accompagnatori e dopo comunicazione alle famiglie.

Deve essere nota l’area sicura individuata all’esterno dell’edificio dal piano di sicurezza.

Art. 3

Norme di sicurezza interne:

Spettacoli, interventi ed attività varie organizzate dalla scuola devono essere effettuate

sotto il controllo dei docenti in servizio e in condizioni numeriche di sicurezza (max 100

persone).

Le porte di sicurezza devono sempre essere sgombre e funzionanti.

Nelle aule le vie di transito devono essere libere.

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| I.C. MOLASSANA 72

ALLEGATO D

ISTITUTO COMPRENSIVO MOLASSANA

Via S. Felice, 19 – 16138 GENOVA (GE)

tel. 010 8361174 – fax 010 8468448

e-mail: [email protected]

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI

STRANIERI

PREMESSA AL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

Il presente Protocollo di Accoglienza, che si propone come parte integrante del

P.O.F., definisce pratiche condivise all'interno dell'istituto in tema di accoglienza dì alunni stranieri e, attraverso modalità comuni corrette e pianificate, vuole facilitarne

l'inserimento, promuovendo un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni capace di rimuovere eventuali ostacoli per una effettiva integrazione.

Il lavoro ha lo scopo di indicare comportamenti omogenei per tutto il personale,

aspetti burocratici e relazioni educative e didattiche, tenendo conto delle problematiche scaturite dalle esperienze sviluppate all'interno della nostra scuola.

Il presente documento è da intendersi, pertanto, come supporto al lavoro dei docenti e come ulteriore e garanzia per gli studenti stranieri.

COMMISSIONE ACCOGLIENZA

La Commissione di accoglienza è formata dal Capo d'Istituto e da alcuni docenti, uno

o due per ogni plesso, possibilmente di diverse discipline. Essa è un'articolazione del Collegio ed ha competenze di carattere consultivo, progettuale e deliberativo per quanto riguarda l’inserimento dell’alunno.

Alcuni compiti della Commissione saranno i seguenti:

individuazione di materiali adatti all'apprendimento dell’italiano L2;

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monitoraggio dei progetti;

raccordo tra le diverse realtà del territorio.

ISCRIZIONE

La scuola individua nell'ufficio di segreteria un incaricato che segua questo tipo di iscrizioni in modo continuativo e che curi i primi contatti con la famiglia; il

collaboratore incaricato accoglie i familiari, convoca (se necessario) il mediatore linguistico-culturale e procede alla acquisizione della documentazione di prassi.

Inoltre:

1. Procede all'adempimento delle pratiche d'iscrizione facendo riferimento alla normativa vigente

2. Fornisce il fascicolo per l’iscrizione e affianca i familiari nella compilazione utilizzando il supporto di moduli in linea, se necessario.

3. Fotocopia il documento di identità o passaporto dell'alunno; in sostituzione verifica l’iscrizione dell'alunno sul documento del genitore oppure si procede all'autocertificazione.

4. Fotocopia il codice fiscale dell'alunno.

5. Fotocopia i certificati attestanti le vaccinazioni o, in attesa di perfezionamento,

richiede una dichiarazione resa tramite autocertificazione del genitore, attestante presso quale ASL le vaccinazioni sono state effettuate in Italia.

6. Fotocopia il permesso di soggiorno, se rilasciato (in sua assenza, l’iscrizione di un

minore va in ogni caso eseguita in base alle norme vigenti).

7. Acquisisce i documenti scolastici pregressi o, in attesa di perfezionamento, una

dichiarazione tramite modulo da parte dei genitori o di chi ne fa le veci sul percorso compiuto dal figlio/a.

8. Fornisce una prima essenziale informazione sul sistema scolastico italiano e sulla

scuola di inserimento tramite materiale informativo in più lingue.

9. Fornisce una indicazione orientativa sulle modalità e i tempi di inserimento

effettivo nella classe.

COLLOQUIO INIZIALE

Il colloquio può essere realizzato all'atto dell'iscrizione, o in un momento successivo,

tra il Dirigente scolastico, il referente interculturale, o un docente della stessa commissione, e la famiglia.

Il referente vaglia la documentazione presentata; acquisisce le informazioni necessarie per conoscere la situazione scolastica pregressa; si consulta preventivamente per formulare la proposta da rivolgere al Dirigente Scolastico e al

C.d.C. della futura classe di inserimento.

Nel corso del colloquio, svolto possibilmente alla presenza di un rappresentante del

futuro Consiglio di classe:

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si raccolgono informazioni sulla situazione familiare e sulla storia personale e

scolastica dell'alunno, sulle aspettative scolastiche a breve e a lungo termine;

si raccolgono informazioni sulle lingue straniere studiate o sull'eventuale

conoscenza;

si forniscono informazioni più dettagliate sull'organizzazione della scuola e si consegna il diario illustrandone le parti più significative;

si presenta alla famiglia l'offerta formativa dell'istituto con particolare attenzione ai corsi di Italiano come lingua seconda attivati presso l'istituto e/o ad attività

tese ad agevolare il percorso scolastico e l'apprendimento della nuova lingua;

viene fatta presente la necessità di una collaborazione continuativa tra scuola e famiglia;

ci si informa sull’opzione relativa alla fruizione del servizio mensa e sulla scelta circa I'I.R.C.;

si prende atto del progetto migratorio della famiglia;

si propongono le modalità di inserimento del nuovo alunno.

ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE/SEZIONE

La Commissione di accoglienza, esaminato il fascicolo per l'iscrizione, assegna

l'alunno alla sezione o classe in base alla normativa vigente (DPR 31/8/99 n. 391, art. 45) seguendo alcuni criteri.

Criteri per l'inserimento nella classe scelta tra I e II secondaria di I grado:

età anagrafica;

scolarità pregressa; diverso ordinamento degli studi del paese di provenienza dell'alunno; lontananza della lingua conosciuta dall'alunno neo-arrivato rispetto all'italiano

e tempi necessari per l'apprendimento della lingua italiana L2; evitare situazioni destinate a sfociare in ripetenze;

periodo scolastico nel corso del quale viene effettuata l'iscrizione: a) iscrizione a inizio anno: l'alunno sarà iscritto, di preferenza, alla classe

corrispondente all'età anagrafica.

b) iscrizione a inizio II quadrimestre: quando sussistano le condizioni, scegliere la

classe corrispondente all'età anagrafica.

c) iscrizione a fine anno: l'alunno sarà inserito nella classe precedente a quella

corrispondente all'età anagrafica, per permettergli di ritrovare lo stesso gruppo

classe, di allacciare rapporti stabili con i compagni e con gli insegnanti, consentirgli

di familiarizzare con la lingua italiana.

Criteri per l'inserimento in III secondaria di I grado:

a) Iscrizione nel corso dell'anno scolastico (II quadrimestre e, ovviamente, a fine anno): l'alunno neo-arrivato sarà inserito nella classe precedente a quella corrispondente all'età anagrafica.

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b) Iscrizione all'inizio dell'anno scolastico: si procederà all'inserimento in una

classe terza soltanto dopo aver opportunamente e scrupolosamente valutato le possibilità di affrontare l’esame di stato conclusivo del primo ciclo, ovvero

saranno state testate molto accuratamente le conoscenze della lingua italiana; in assenza dei prerequisiti, l'alunno andrà inserito nella classe inferiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica (il DPR 31 agosto 1999, art. 45

attribuisce al Collegio la possibilità di derogare alla normativa con apposita delibera che stabilisce l'inserimento dell'alunno sia in una classe precedente,

sia in una successiva).

Criteri per la scelta della sezione:

Evitare concentrazione di alunni stranieri in una classe e in un solo corso, favorire l'equa distribuzione in tutte le classi e in tutti i corsi (non superare, se possibile, i 4

studenti stranieri per classe, come consigliato dal DPR 31 agosto 1999, n°391).

Ove le condizioni della classe lo permettano, inserire in classe con un altro studente della stessa lingua d'origine, meglio se già in grado di parlare l'italiano.

Tenere conto della complessità del gruppo classe (presenza di alunni in situazione di handicap o con altri BES, situazioni di svantaggio non certificato, numero di alunni

non italofoni già inseriti, numero di alunni ripetenti, dinamiche di gruppo particolari).

ACCOGLIENZA NELLA CLASSE/SEZIONE

Per l'arrivo del nuovo alunno sarà opportuno preparare il gruppo classe all'accoglienza in modo da creare un clima favorevole all’incontro e alla prima

conoscenza.

Di fondamentale importanza sarebbe, se possibile, la presenza di un mediatore o di un parlante della lingua madre o di una seconda lingua conosciuta dal neo-arrivato.

PRIMO INSERIMENTO

Allo scopo di educare all’incontro, al rispetto e alla convivenza delle diversità e di

rispondere al senso di confusione e smarrimento, gli insegnanti della classe cercheranno di trovare forme di comunicazione e modi per facilitare l'inserimento

attraverso un atteggiamento di disponibilità che possa comunicare al nuovo arrivato un senso di appartenenza alla classe e permetta di evitare che si formino atteggiamenti rigidi sia sul piano emotivo, sia su quello cognitivo. Saranno pertanto

individuati percorsi di facilitazione didattica e relazionale.

A. Percorso di facilitazione didattica, uso di materiali visivi, musicali, grafici;

allestimento biblioteca multiculturale; semplificazione linguistica; predisposizione di un glossario contenente le parole chiave delle diverse discipline; adattamento dei programmi curricolari; istituzione di laboratori intensivi di lingua italiana;

selezione di attività e temi che possano essere trattati con forti riferimenti al

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contesto e al concreto, con approcci operativi e attivi che accompagnino l'uso delle

parole e diano l'occasione di sperimentare abilità già possedute.

B. Percorso di facilitazione relazionale; programmazione di attività curricolari rivolte a tutti gli alunni; utilizzo di materiali nelle diverse lingue (quando sia presente un mediatore); individuazione di compagni di classe che, a rotazione, svolgano la

funzione di tutor; promozione di attività in piccoli gruppi.

CURRICOLO

Dopo l'inserimento, avrà inizio un periodo di osservazione (indicativamente due settimane) durante il quale i docenti del C.d.C. provvederanno a:

somministrate prove d'ingresso opportunamente predisposte e diversificate (livello A1 e livello d2) tenendo conto dell'arrivo più o meno recente;

rilevare competenze e abilità, bisogni specifici di apprendimento allo scopo di individuare al meglio gli obiettivi linguistico-comunicativi e gli obiettivi disciplinari da programmare.

La Commissione di accoglienza metterà a disposizione dei docenti del Consiglio di Classe prove d'ingresso atte a testare le competenze relative alle seguenti voci:

1. competenze nelle lingua di origine (in presenza di un mediatore culturale); 2. competenze disciplinari; 3. livello di conoscenza di una seconda lingua;

4. competenze in italiano L2 solo per quegli alunni che si trovano in Italia già da alcuni mesi.

Sarà opportuno somministrare i test volti a rilevare le competenze in italiano L2 nell'ordine di seguito indicato:

1. comprensione scritta

2. comprensione orale 3. produzione scritta

4. produzione orale 5. conoscenza strutture morfo-sintattiche solo per gli alunni che si trovino al

livello A2.

La commissione provvederà, inoltre, a fornire i criteri per la valutazione dei test di produzione orale e scritta e metterà a disposizione i seguenti materiali:

- scheda - dati alunno - scheda per la valutazione delle competenze in ingresso

Per gli alunni neo arrivati senza alcuna competenza della lingua italiana, l'accertamento delle competenze, delle abilità e del livello di preparazione riguarderà

essenzialmente l'area logico-matematica e altre abilità trasversali, anche grafico pittoriche e manipolative. Le rilevazioni effettuate potranno offrire suggerimenti utili

allo scopo di individuare strategie di intervento da privilegiare, grazie alle quali promuovere le carenti abilità linguistiche.

Accertate le competenze dell'alunno neo-arrivato, il Consiglio di Classe provvederà

all'elaborazione di un curricolo dell'Italiano L2 e a predisporre una programmazione

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individualizzata per ogni ambito disciplinare nella quale ciascun docente dovrà

indicare:

obiettivi di base non generici e coerenti con la situazione di partenza dell'alunno;

contenuti essenziali; criteri di valutazione.

VALUTAZIONE

Tenendo conto della situazione di partenza, si dovranno adottare criteri particolari di

valutazione considerandone soprattutto l'aspetto formativo.

Nel passaggio da una classe all'altra o da un grado scolastico al successivo, si rende, quindi, necessario attenersi a quanto segue:

- prendere in considerazione il percorso dell'alunno, i progressi compiuti, gli obiettivi possibili, la motivazione, l'impegno;

- fare una previsione di sviluppo" dell'alunno in relazione ad età, motivazioni, interessi;

- collegare ogni valutazione iniziale, in itinere, finale al percorso di apprendimento

personalizzato; - accertarsi che i risultati conseguiti possano iscriversi in una fascia di essenzialità e

di accettabilità; - quando si debba decidete il passaggio ad un ordine superiore di studi, vagliare

molto scrupolosamente il livello di competenza raggiunto dall'alunno nell'ambito

della lingua italiana L2.

Alunni iscritti all'inizio dell'anno scolastico:

la valutazione sarà riferita al percorso individualizzato messo in atto: nella prima fase (I quadrimestre) avrà per oggetto i progressi compiuti nell'apprendimento della lingua italiana L2 e quindi lo sviluppo della competenza comunicativa; nella fase

successiva (II quadrimestre) saranno valutati anche gli aspetti disciplinari, avendo sempre come punto di riferimento gli obiettivi e i contenuti programmati e le

strategie di apprendimento messe in atto; sarà cura di ogni Consiglio di Classe che gli studenti stranieri possano avere, nel corso del primo quadrimestre, una valutazione nelle discipline meno legate alla conoscenza della lingua (arte, musica,

scienze motorie, in alcuni casi anche seconda lingua quando sia già conosciuta dall'alunno neo arrivato); le materie i cui contenuti hanno carattere discorsivo

(storia, geografia, scienze, tecnologia) possono non essere affrontate nel corso del primo quadrimestre, ma la valutazione di fine anno dovrà necessariamente essere formulata.

Sarà compito del Consiglio di Classe:

1) preparare una scheda di valutazione personalizzata, da allegare a quella ufficiale,

in cui indicare: a) funzioni, strutture linguistiche e temi trattati;

b) competenze raggiunte nelle quattro abilità in italiano L2; c) stadio di apprendimento in cui l'alunno si trova.

Il giudizio sintetico sarà, ovviamente, omesso laddove non ci siano elementi di

valutazione, riportando la seguente motivazione "la valutazione non viene espressa perché l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in lingua italiana".

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2) indicare un giudizio sintetico in corrispondenza di ogni singola disciplina; la

valutazione sarà accompagnata dalla frase "la valutazione si riferisce al percorso individuale dell'alunno".

Alunni iscritti nel corso del secondo quadrimestre

Per gli alunni iscritti nell'ultimo periodo dell'anno scolastico ricorrere, eventualmente e se possibile, ad un mediatore linguistico-culturale (o a docenti di lingua straniera

che parlino le lingue dei neo-arrivati), per la traduzione di …. che consentano la valutazione almeno in alcuni ambiti disciplinari.

Si valuteranno, in ogni caso, i seguenti elementi:

- progressi minimi in italiano L2; - impegno e motivazione;

- regolarità della frequenza; - disponibilità (collaborazione);

- comportamento; - opportunità di progredire adeguatamente con il passaggio ad una classe

successiva (potenzialità di apprendimento dimostrate).

Il lavoro svolto dagli alunni nell'ambito dei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico sarà considerato parte integrante della valutazione di italiano e sarà

oggetto di verifiche, orali e scritte, da svolgere in classe concordate tra il docente di italiano della classe e quello del corso.

LABORATORI ITALIANO L2

Ogni Consiglio di Classe, in base alla situazione accertata, stabilirà quante ore l'alunno straniero dovrà passare fuori dalla classe, nell'ambito di quali discipline e

quale dovrà essere la durata della prima alfabetizzazione.

Sarà comunque opportuno prevedere almeno 6 ore settimanali di laboratorio linguistico, evitando di farle coincidere con gli insegnamenti che più si prestano ad

organizzare attività pratiche.

La prima fase di alfabetizzazione potrà avere la durata di 4 mesi, coincidendo

quindi con il primo quadrimestre; successivamente, valutando i progressi e le

potenzialità dell'alunno, si introdurranno gradatamente altre discipline.