Ichino e Terlizzese. Un commento critico

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Ma è possibile scegliere? Alcune riflessioni su I&T Alberto Baccini (DEPS e ROARS) Bologna, 17 aprile 2013

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Ma è possibile scegliere? Alcune riflessioni su I&T

Alberto Baccini (DEPS e ROARS)

Bologna, 17 aprile 2013

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Alberto Baccini, Commento a I&T

I&T

L’istruzione è un investimento individuale

Gary Becker, Human Capital, 1964

http://www.becker-posner-blog.com/2012/05/is-student-debt-too-great-

becker.html

http://www.becker-posner-blog.com/2013/03/higher-education-is-still-a-

very-good-investment-becker.html#comments

Ogni individuo decide di laurearsi se i benefici di più elevati

redditi futuri ripagano i costi (investimento in capitale umano)

Si potrebbe quindi eliminare qualsiasi supporto pubblico

all’educazione universitaria e lasciarla al mercato

L’investimento iniziale viene finanziato con prestiti

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I&T

«Il diritto allo studio in senso proprio riguarda la scuola primaria

e secondaria, non necessariamente l’università» (p. 18)

«Finanziare l’università quasi interamente con le tasse sul reddito

implica, almeno nella situazione attuale, un trasferimento di risorse

dai più poveri ai più ricchi» (p. 18 corsivo aggiunto)

«L’università pubblica dovrebbe essere pagata autonomamente

da chi la frequenta (così come ogni cittadino si paga il ristorante,

il cinema e l’automobile» (p. 19)

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I&T: assenza di esternalità

«Pur non essendo molte le analisi empiriche che

cercano di misurare direttamente gli effetti esterni della

sola istruzione universitaria, non stupisce che

nell’opinione prevalente essa abbia un rendimento

sociale modesto.[nota Arrow 1993] In ogni caso è

plausibile affermare che l’entità di questi effetti non sia

così elevata da giustificare un finanziamento pubblico

del sistema universitario di dimensione pari a quello che

osserviamo nel nostro paese» (p. 40)

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Giustizia

«… Il prestito [è] offerto solo agli studenti che hanno ottenuto

risultati accademici migliori: fino a quando questi saranno più

facili da raggiungere per le famiglie che vengono dalle famiglie

più abbienti (…) l’opportunità offerta dal prestito sarà più

difficilmente dai ragazzi provenienti dalle famiglie più povere.

Ma (…) l’università non è la scuola di Barbiana: soltanto

coniugando la qualità con la selezione basata sul merito possiamo

garantire che essa dia il contributo maggiore possibile alla società:

sarà poi compito della politica decidere in che modo redistribuire

le risorse create» (p. 126)

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Eccellenza ed equità

«Equità sembra essere un valore più controverso. Alcuni negano

che le considerazioni egualitarie debbano avere un ruolo nelle

politiche pubbliche. […] Semplicemente dichiaro i miei valori, e

tra questi l’equità ha un rango molto elevato. Mi spingo anche

oltre dicendo che se non ci fossero perdite o di efficienza o di libertà nella

redistribuzione del reddito, l’obiettivo della società dovrebbe essere la

completa eguaglianza.»

K.J. Arrow, «Excellence and equity in higher education», Journal of

Education Economics, 1993

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Gratis per tutti?

«Qualcuno potrebbe obiettare che in molte altre

nazioni, per esempio nei paesi scandinavi e in

Austria, l’università è gratis. Ebbene vuole solo dire

che l’iniquità è diffusa, il che non la rende meno

odiosa e paradossale. […] lo slogan tipico dei partiti

di sinistra, che invoca un’università gratis per tutti,

non solleva obiezioni tra quelli di destra che

sentitamente ringraziano per il regalo offerto al loro

ricco elettorato» p. 68

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Una visione alternativa

L’educazione compresa la terziaria è un bene primario:

«I beni primari sono ciò di cui persone libere e eguali hanno bisogno in

quanto cittadini» (Rawls)

Problema di equità nella distribuzione dei beni primari

Nello specifico: “equity is defined as providing equal

opportunities to access and succeed in tertiary education” World

Bank. http://web.worldbank.org/WBSITE/EXTERNAL/TOPICS/EXTEDUCATION/0,,contentMDK:22614893~menuPK:617592~pagePK:148956~piPK:216618~theSitePK:282386~isCURL:Y,00.html

Obiettivo primario (World Bank): offrire raccomandazioni per

politiche efficaci, sia monetarie che non finanziarie, per ampliare

la partecipazione e migliorare le probabilità di successo per

giovani non privilegiati

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Un possibile indicatore

iniqui

equi

Equità limitata

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Appendice: fonti affidabili?

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Le esternalità non sono rilevanti, ma…

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A quanto ammonta il bottino?

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Ci sono troppi laureati in Italia?

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Le fonti: Come vengono sprecati i soldi

nell’università italiana? (p. 74)

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Per fare ordine

http://www.roars.it/online/spesa-risultati-efficienza-miti-

leggende-e-realta-delluniversita-italiana/