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1 Studio di caso adattato da D’Alonzo L. (2012) Come fare per gestire la classe nella pratica didattica, Giunti, Firenze IL GIOCO ELETTRONICO (scuola primaria) STUDIO DI CASO G Se ben progettate, le attività proposte ai bambini della scuola primaria sono accolte senza difficoltà, ma a volte la vita di Studio di caso adattato da D’Alonzo L. (2012) Come fare per gestire la classe nella pratica didattica, Giunti, Firenze VOGLIO LA MIA MAMMA! (scuola dell’infanzia) STUDIO DI CASO H Giulia è un bambina di 4 anni. Come ogni mattina la sua mamma la accompagna alla scuola dell’infanzia dove frequenta una sezione mista. Non appena la mamma esce dalla sezione, Giulia corre verso la maestra, inizia a piagnucolare e dice che vuole la sua mamma. La maestra interviene prontamente dicendole “Giulia non piangere”, “non fare la bambina piccola”, “siediti al tavolo con gli altri e gioca con le costruzioni”, “tutti i tuoi compagni sono già arrivati e pronti per lavorare”. Giulia, rassegnata, si siede al tavolo e controvoglia inizia a giocare con i mattoncini. La maestra nota che oggi i bambini sono particolarmente agitati. Li fa sedere per terra

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Studio di caso adattato da D’Alonzo L. (2012) Come fare per gestire la classe nella pratica didattica, Giunti, Firenze

IL GIOCO ELETTRONICO (scuola primaria) STUDIO DI CASO G

Se ben progettate, le attività proposte ai bambini della scuola primaria sono accolte senza difficoltà, ma a volte la vita di classe riserva delle sorprese …

Studio di caso adattato da D’Alonzo L. (2012) Come fare per gestire la classe nella pratica didattica, Giunti, Firenze

VOGLIO LA MIA MAMMA! (scuola dell’infanzia) STUDIO DI CASO H

Giulia è un bambina di 4 anni. Come ogni mattina la sua mamma la accompagna alla scuola dell’infanzia dove frequenta una sezione mista. Non appena la mamma esce dalla sezione, Giulia corre verso la maestra, inizia a piagnucolare e dice che vuole la sua mamma. La maestra interviene prontamente dicendole “Giulia non piangere”, “non fare la bambina piccola”, “siediti al tavolo con gli altri e gioca con le costruzioni”, “tutti i tuoi compagni sono già arrivati e pronti per lavorare”. Giulia, rassegnata, si siede al tavolo e controvoglia inizia a giocare con i mattoncini. La maestra nota che oggi i bambini sono particolarmente agitati. Li fa sedere per terra formando un cerchio, prende un libro e inizia a leggere loro un racconto d’avventura. La maestra è molto impegnata nella lettura, ma Giulia e alcuni bambini parlottano tra loro. La maestra non se ne accorge e a voce alta e ritmo serrato continua a leggere la storia. Un brusio di sottofondo accompagna la lettura della storia, per poi aumentare quando altri due bambini si uniscono alle chiacchiere. L’insegnante si accorge del disturbo, oramai esagerato, solo quando è a metà della storia e molti bambini si sono distratti. Molto arrabbiata decide di intervenire: “quante volte vi ho detto che quando leggo

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una storia non dovete parlare tra di voi!” I cinque bambini indisciplinati vengono fatti sedere ai tavolini in fondo all’aula e la maestra continua a leggere la storia.

LAVORO DI GRUPPO Scegliete uno studio di caso e analizzatelo con molta attenzione. Individuate gli eventuali punti di forza e criticità del docente nel gestire la classe e le attività didattiche. Per ogni criticità individuata, suggerite una strategia per una più efficace gestione della classe. Presentate in plenaria lo studio di caso analizzato, evidenziate gli eventuali punti di forza e le criticità individuate. Suggerite alcune strategie per una più efficace gestione della classe.

Eventuali punti di forza:

Criticità individuate:

Strategie suggerite:

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LAVORO INDIVIDUALE (facoltativo) Sei stato nominato funzione strumentale per il supporto al lavoro dei docenti. L’insegnante che si è trovato in una delle situazioni esposte nei casi presentati ti scrive un messaggio di posta elettronica per spiegarti quello che è accaduto in classe e per chiederti dei consigli. Rispondi al collega scrivendogli una mail di almeno dieci righe evidenziando le criticità che hai riscontrato nel suo comportamento e suggeriscigli alcune strategie per una più efficace gestione della classe.

Caro collega …

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ATTENZIONE L’elaborato del lavoro di gruppo deve essere inviato al conduttore del

laboratorio all’indirizzo [email protected] riportando nell’oggetto della mail la

città presso la quale si è svolto il laboratorio e la data dell’incontro (es. Firenze

08/01/2019).