Icaro
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Transcript of Icaro
In punta di piedi col sorriso sulla fac-
cia. Siamo così, quando entriamo
in un ambulatorio o in un reparto di
ospedale, coi camici colorati e la borsa degli
attrezzi.
Siamo gli imbrattamani, i raccontastorie,
i maghi della costruzione di giocattoli low
cost, i signori dei giochi che si fanno in pan-
tofole e pigiama, tra uno sciroppo e una
puntura, con la flebo attaccata o mentre si
aspetta un esame o la visita del dottore.
Noi, operatori del servizio/progetto “Attività
ludiche, artistiche ed espressive negli ospe-
dali pediatrici” del Comune di Bari a cui ab-
biamo dato il nome di “OspedALE’’’, abbia-
mo sperimentato in cinque anni, dal 2007,
diversi moduli ludico-laboratoriali, e il “Club
dei falsari” è uno di quelli che proponiamo
abitualmente.
L’attività con i bambini e le bambine nasce
ogni volta dalla presentazione (attraverso
libri di arte, cartoline o fotografie digitali sca-
ricate su un computer) e dalla riproduzione
delle opere di un artista, in un catalogo in
continuo arricchimento che comprende tra
gli altri: Matisse, Van Gogh, Mirò, Pollock, Pi-
casso, Klee, Arcimboldo.
I nostri non sono laboratori in cui si impara l’
arte, la tecnica. In ogni laboratorio-atelier si
gioca, invece, il gioco dell’ arte: i partecipanti
possono sperimentare la consistenza e l’o-
dore dei colori, la loro capacità di fondersi in
meravigliose, stravaganti alchimie, la possi-
bilità di usare come strumenti i pennelli ma
anche le dita e come campo di lavoro non
solo fogli e tele ma anche il proprio corpo
Icaro vola, danza e affonda in mare…
(come la serie dei lavori di “Blu alla Mirò” rea-
lizzati direttamente sulle mani) oppure ma-
teriali ospedalieri come le scatole dei farma-
ci, le lenzuola consumate o i vecchi camici
dei dottori.
Ogni opera viene letta e interpretata con i
bambini, si cercano nelle immagini titoli,
personaggi, storie, suggestioni.
Si racconta e ci si racconta: Icaro di Matisse
è presentata con la narrazione del mito del
Minotauro, del labirinto costruito da Dedalo
e della fuga nel cielo, con bellissime e fragili
ali, dell’ architetto e del figlio.
I bambini e le bambine, mentre riproducono
l’ opera che hanno davanti, raccontano cosa
succede ad Icaro nel momento in cui il pit-
tore (Matisse prima e poi Marco, Francesco,
Catrina, Rebecca e tutti gli altri) gli dispiega
le braccia-ali in un movimento che ad alcuni
sembra una danza, ad altri un gioco, ad altri
ancora una reazione impotente, il tentativo
di frenare la discesa ma anche la folle gioia
del volo e dell’ altezza, in un blu che può es-
sere cielo rigato di stelle e frammenti di ali o
mare con asterie fluttuanti.
Ogni bambino, dipingendo il suo Icaro ci ha
raccontato una parte di se’. Queste sono le
storie che abbiamo raccolto.
Gina Depalma
Sull’isola di Creta la regina Pasifae aveva partori-to un figlio mostruoso, con il corpo di uomo e la testa di toro: il Minotauro.Il Minotauro si cibava di uomini, donne e bambini e gli abitanti dell’isola lo odiavano. Il re e la regina decisero di rinchiudere il Minotauro in un palazzo circondato da un labirinto inaccessibile, costru-ito dal geniale architetto Dedalo. Molti uomini cercarono di sperare il labirinto e di uccidere il Minotauro, ma invano.Dopo alcuni anni, però, Teseo, grazie ad un go-mitolo di lana che srotolò abilmente lungo gli in-tricati percorsi del labirinto, riuscì ad entrare nel castello, uccidere il Minotauro e fuggire. La regina Pasifae, furiosa, fece rinchiudere Dedalo e suo figlio ICARO in un’altissima torre senza acqua e cibo. Dedalo però costruì delle ali con la cera di alcune candele e le penne degli uccelli che venivano a posarsi sulla finestra della cella.Dedalo e ICARO indossarono le ali e si prepararono a volare dalla torre e fuggire lon-tano. Molte volte Dedalo raccomandò al figlio di non volare troppo in alto. Ma quando furono in volo ICARO felice, si avvicinò troppo al sole . La cera delle ali si sciolse e il ragazzo precipitò in mare. Ma cosa fa ICARO quando perde le ali?
Icaro, H. Matisse
Il concetto di salute non è, in generale, solo legato alla presenza o meno di malattia o ad una lettura in chiave puramente sanitaria. Specie tra i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, entrano potentemente in gioco anche altre componenti più sociali e culturali. Un corpo è sano se riesce a stare in armonia con gli altri e con sè stesso, se si alimenta in modo corretto ma anche se può esprimersi con competenza, se può sperimentare i propri limiti ed esplorare le proprie potenzialità in modo gratificante e plurale. Ci sono, dunque, terapie a disposizione di tutti, che i ragazzi più immediatamente riescono a percepire e usare, capaci di prevenire, ridurre o addirittura cooperare alla cura di uno stato di disagio determinato da una patologia: il gioco, l’arte, la creatività. La sperimentazione di questi “farmaci” è da alcuni anni proposta e verificata con risultati positivi e straordinari dall’Amministrazione Comunale di Bari attraverso l’Assessorato al Welfare con il servizio “Attività Ludiche, Artistiche ed Espressive” in tutti e tre gli Ospedali cittadini in cui sono presenti bambini e ragazzi.
Questa collana di piccoli grandi libri ne è testimonianza concreta.Il piacere di stare insieme e di porre il proprio pensiero e le proprie mani a inventare, raccon-tare, creare è quello che, attraverso l’impegno di operatori esperti e motivati, proponiamo ai ragazzi e ai loro accompagnatori adulti anch’essi spesso coinvolti, insieme al personale sani-tario, medico e ai volontari nelle attività presso gli ambulatori e nei reparti pediatrici. Un ser-vizio offerto gratuitamente all’utenza di minori e famiglie, riconosciuto e apprezzato anche a livello nazionale, che garantisce in modo concreto e partecipato il diritto dei bambini a vivere e ad essere rispettati come persone intere e uniche; sempre.
Ludovico AbbaticchioAssessore al Welfare
Servizio finanziato con fondi della Legge n. 285/97
ATTIVITÀ LUDICHE ARTISTICHE ED ESPRESSIVE NEGLI OSPEDALI PEDIATRICI
Capofila Cooperativa Sociale Progetto Città onlus In ATI con Associazione Granteatrino onlus
www.giocospedale.org giocospedale @giocospedale
I disegni e i testi presenti in questo volume sono stati realizzati all’interno
dei laboratori del servizio Attività Ludiche-Artistiche ed Espressive
negli Ospedali Pediatrici del Comune di Bari – Assessorato al Welfare
condotti da: Gina Depalma, Nicola Lupoli,
Nicola Ranieri, Costanza Solazzo
Si ringraziano tutti i bambini, le bambineche ci hanno regalato la loro creatività e fantasia,i loro genitori e parenti, tutto il personale medico,
paramedico e volontario operante pressoi Reparti di Onco-Ematologia Pediatrica
del Policlinico di Bari
Stampato a Modugno (Ba) da “Pubblicità & Stampa” nel mese di maggio 2012
EDIzIONI OSPEDALéè una collana di libri per guarire giocando con l’arte e la creatività
Ideata e diretta da Andrea Mori