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I.C. STATALE RACHELINA AMBROSINI VENTICANO - MONTEMILETTO Piano Triennale Dell’ Offerta Formativa ANNO SCOLASTICO 2017/18

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INDICE

Capitolo I : Il contesto………………………………………………………………...pag. 3

I.C. STATALE RACHELINA AMBROSINI VENTICANO - MONTEMILETTO

Piano

Triennale

Dell’ Offerta

Formativa

ANNO SCOLASTICO 2017/18

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Capitolo II : Priorità, traguardi ed obiettivi …………………………………………...pag. 8

Capitolo III Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI e alle richieste del territorio………………………………………………………………..pag.10 Paragrafo I: I risultati conseguiti nelle prove INVALSI 2016/17 Paragrafo II: Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza

Paragrafo III: Integrazione con il territorio

Capitolo IV Scelte conseguenti alla legge 107/2015……………………………..pag.15 Paragrafo I Organizzazione complessiva della scuola

Paragrafo II Organigramma del personale scolastico Paragrafo III Organigramma degli uffici Paragrafo IV Le finalità

Paragrafo V L’organizzazione didattica Paragrafo VI Visite guidate e viaggi d’istruzione Paragrafo VII La valutazione degli alunni Paragrafo VIII Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno e di personale ATA Paragrafo IX Fabbisogno di organico di posti di potenziamento

Paragrafo X Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali Paragrafo XI Obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla legge 107 Paragrafo XII Scelte di gestione e di organizzazione Paragrafo XIII Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale

Paragrafo XIV Piano di formazione Paragrafo XV Piano di inclusione Paragrafo XVI Autovalutazione d’Istituto Paragrafo XVII Azioni per la continuità e l’orientamento Allegati PdM………………………………………………………………………………… pag. 59 Progetti di ampliamento dell’offerta formativa……………………………….. pag. 83

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Premessa Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo Statale “Rachelina Ambrosini”, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”. Tiene pertanto conto delle indicazioni provenienti dall’Europa (Raccomandazioni sulle competenze chiave del 2006, strategia di Lisbona 20/20), dal legislatore nazionale (legge 107/2015, Indicazioni Nazionali del 2012..) e delle istanze provenienti dal territorio, oltre che naturalmente dei bisogni degli alunni concretamente rilevati, adottando una prospettiva che il Baumann, cogliendo i bisogni e la complessità delle società moderne, definisce di “glocalità”. Costituisce il documento fondamentale attraverso il quale l’istituzione dichiara all’esterno la propria identità esplicitando con chiarezza il proprio curricolo, le proprie scelte metodologiche, organizzative e didattiche. Il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo .Il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 30 ottobre 2017;il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 31 ottobre 2017 e sarà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

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Capitolo I IL CONTESTO

L’Istituto Comprensivo “Rachelina Ambrosini” ha assunto l’attuale configurazione nel corrente anno scolastico, a seguito del piano nazionale di dimensionamento.Comprende le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado dei comuni di Montefusco, Montemiletto, Pietradefusi, Torre le Nocelle e Venticano.La sede centrale dell’Istituto è situata in Montemiletto. Essa ospita l’ufficio di presidenza e la segreteria.

IL NOMERachelina Ambrosini, nata a Pietradefusi il  2 luglio 1925 e morta a  Roma il 10 marzo 1941, è stata dichiarata "Venerabile" dalla Chiesa cattolica il 10 maggio 2012 dal Santo Padre Papa Benedetto XVI.La sua vita fu ricca di esempi di cristiane virtù. Poco tempo dopo la sua morte vennero segnalate numerose grazie per sua intercessione a tal punto che , dal settembre del 1958, Rachelina riposa nella Chiesa Parrocchiale di Santa Maria e Sant'Alessio in Venticano

(Avellino). IL TERRITORIO

L’economia della zona è caratterizzata dalla presenza di piccole aziende a conduzione familiare di carattere agricolo ed artigianale, ma molte risultano essere le persone impiegate nel settore terziario.Neppure il nostro territorio si sottrae alle problematiche sociali tipiche dei nostri giorni e tutto ciò si riscontra in situazioni familiari sempre più complesse; tuttavia i genitori si dimostrano in generale vicini alla scuola e non si riscontrano fenomeni di dispersione scolastica.La maggior parte degli alunni ottiene un rendimento soddisfacente, raggiunge buoni risultati e nutre discrete aspettative nei confronti del proseguimento degli studi.

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MONTEMILETTOIl comune di Montemiletto, con un’estensione di 21,47 kmq e circa 5464 abitanti, ha subito negli ultimi decenni grandi trasformazioni. L'economia del paese si basa prevalentemente sul lavoro nel settore terziario anche se è praticata un’agricoltura a conduzione familiare. Sul territorio sono presenti diverse risorse: la Pro-loco, l'associazione di volontariato e protezione civile ANPAS, l'unità di pronto intervento 118, l'accademia musicale F. Guarente, l'associazione marinai ed altre associazioni. Il paese ha un pregevole centro storico medioevale e d’estate risulta essere centro turistico per i paesi limitrofi, per napoletani, casertani e turisti d’oltreoceano che ogni anno, soprattutto nel mese di agosto, godono della frescura e del bel paesaggio che offre.

VENTICANOIl Comune di Venticano dista circa venti chilometri dal capoluogo di provincia, ha una popolazione di 2537 abitanti (dati 2016), comprende, oltre al centro urbano, le frazioni di Castello del Lago, Passo di Venticano e

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Calore di Venticano. Gli stranieri residenti sul territorio sono il 6,5 % della popolazione totale.I settori occupazionali prevalenti sono l’agricoltura ed il lavoro dipendente, sia pubblico che privato. Le attività imprenditoriali presenti sul territorio comunale sono circa 80, la maggior parte delle quali è di tipo artigianale. La laboriosità degli abitanti ed il dinamismo di una efficiente classe imprenditoriale hanno consentito uno sviluppo economico di apprezzabile spessore.Sul territorio sono presenti varie associazioni a carattere sportivo, sociale e umanitario ed alcune strutture quali campi di calcio e di tennis, una palestra, una biblioteca comunale, spazi verdi attrezzati.Predispone efficaci iniziative di promozione del territorio la locale Pro Loco, che organizza la Fiera Campionaria ed il Me Gusta, nonché appuntamenti annuali per numerose imprese meridionali.La rassegna “Estate Venticanese” è un momento di promozione culturale con le rappresentazioni del teatro classico, gli eventi musicali, i cabarèt ed attività ludiche aventi per protagonisti abitanti di varie età.L’attività del volontariato assicura il funzionamento delle sezioni del WWF e della Protezione Civile.L’economia, fiorente soprattutto nel settore primario e nel commercio, è congruamente sostenuta dalla locale Banca di Credito Cooperativo. Notevole è, inoltre, il contributo dato alla comunità dalla fondazione “Rachelina Ambrosini”, che interagisce con la scuola in modo concreto e costante.

TORRE LE NOCELLEIl comune di Torre le Nocelle, posto in collina, a circa 15 Km da Avellino, conta 1.324 abitanti ( dati Istat a dicembre 2015).Gli stranieri residenti sul territorio sono circa il 2,3 % della popolazione totale.E’ sede di un rinomato Santuario dedicato al culto di San Ciriaco Martire, che richiama numerosi fedeli. Conserva la tipica struttura abitativa dei secoli passati, ben testimoniata dal centro storico, e la fisionomia di paese agricolo,nonostante che, in questi ultimi anni, siano sorte non poche piccole aziende, fabbriche di modeste dimensioni, e vada risvegliandosi l’attività artigianale, segno di un nuovo fervore economico. Poche risultano le strutture culturali e ricreative, benché la vita sociale sia abbastanza vivace e movimentata. Sul

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territorio operano la Pro Loco, la Protezione Civile e la Confraternita della Misericordia.

PIETRADEFUSIIl comune di Pietradefusi, posto in collina a circa 20 Km da Avellino, conta 2.348 abitanti ( dati Istat 2016). Gli stranieri residenti sul territorio sono circa il 7,2 % della popolazione totale.La sua economia risulta prevalentemente agricola; modesto è il numero di chi opera nel settore impiegatizio e/o svolge attività di libera professione. Particolarmente trainante è il settore artigianale che vanta una rinomata produzione di torrone.Le Associazioni presenti sul territorio sono diverse. Ricordiamo: la Pro-loco, la Confraternita della Misericordia, l’Associazione Circolo ACLI, l’associazione Amici del fusillo e New Stone.Nei pressi del Convento delle Suore Francescane Immacolatine è presente il museo della Beata Teresa Manganiello che contiene molti oggetti appartenuti alla Beata e al convento.

MONTEFUSCOIl comune di Montefusco, posto su un complesso montuoso di non eccessiva altezza (705 metri sul livello del mare ), conta 1338 abitanti ( dati Istat2016).Gli stranieri residenti sul territorio sono circa il 2,6 % della popolazione totale.Il comune fa parte della comunità montana Partenio .Conserva la tipica struttura abitativa dei secoli passati, ben testimoniata dal centro storico; diversi i monumenti e i luoghi d’interesse presenti tra cui il monastero di Sant’Egidio e il Castello longobardo.

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L’economia del paese è prevalentemente agricola, in fase di lento decollo; esiguo risulta il numero di abitanti che opera nel settore impiegatizio. Poche sono le attività artigianali a conduzione familiare. Negli ultimi anni si sta riscoprendo l'antica arte femminile della lavorazione del tombolo di merletti, coperte e tovaglie.

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I.C. RACHELINA AMBROSINI

VENTICANO

MONTEMILETTO

TORRE LE NOCELLEPIETRADEFUSI

MONTEFUSCO

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Capitolo II PRIORITA’, TRAGUARDI, OBIETTIVI

L'attuale Piano parte dall'analisi dei risultati dell'autovalutazione di Istituto, così come contenuta nelRapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato sul sito della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.Il nostro Istituto, all’inizio di questo anno scolastico, è stato oggetto di dimensionamento per cui si è cercato di armonizzare le priorità, i traguardi di lungo periodo e gli obiettivi di breve periodo dei due Istituti Comprensivi di Venticano e Montemiletto.Qui essi vengono ripresi in forma esplicita.Le priorità , ossia gli obiettivi generali che la scuola si prefigge di realizzare nel lungo periodo attraverso l'azione di miglioramento, sono le seguenti :

Migliorare, in generale, i risultati nelle prove INVALSI e degli esiti delle discipline cardine

Assicurare pari opportunità formative, riducendo l’insuccesso scolastico e favorendo i processi inclusivi

Elaborare e diffondere l’utilizzo di un curricolo trasversale per competenze.

Progettare unità di apprendimento per competenze Elaborare/adottare in via ufficiale strumenti formali per valutare e

certificare le competenze. Gli obiettivi di breve periodo sono i seguenti:

● Completare l'iter per l'approvazione e l'adozione del curricolo verticale per competenze.

● Progettare interventi formali e strutturati di recupero, consolidamento e potenziamento.

● Continuare nel processo di ottimizzazione delle risorse strutturali (soprattutto multimediali) sfruttando le risorse del PNSD.

● Costituire un gruppo di lavoro per l'inclusione che promuova un lavoro unitario tra i vari plessi e favorisca iniziative concrete dedicate.

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● Organizzare percorsi didattici di orientamento in uscita per favorire la conoscenza di sè e delle personali aspirazioni.

● Progettare attività di continuità educativa tra studenti e docenti nel passaggio all'ordine successivo di scuola.

● Lavorare per piccoli gruppi, favorendo la cooperazione e la circolazione delle buone pratiche.

● Promuovere momenti di formazione e/o autoformazione del personale.● Creare un archivio multimediale aggiornato delle competenze del

personale. ● Pubblicizzare la mission dell'istituto in forma digitale e cartacea.● Continuare a dare visibilità al lavoro promosso dalla scuola, attraverso

comunicazione formale, informale e istituzionale, oltre che con momenti di apertura agli stakeholders esterni.

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Capitolo III

SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI E ALLE RICHIESTE PROVENIENTI DAL TERRITORIO

Paragrafo I I risultati conseguiti nelle prove INVALSI 2016/17

La restituzione delle prove invalsi relativi all’a.s. 2016\17 ha confermato quanto già rilevato l’anno precedente. Rispetto alla media nazionale e regionale la nostra istituzione scolastica si attesta ad un livello medio, in taluni casi medio-alto e registra un cheating sensibile solo in alcune delle classi monitorate. Ciò induce a sostenere che le scelte fino ad ora operate dalla scuola in merito alle proposte metodologiche e alle attività opzionali sono state appropriate e realmente finalizzate ad intervenire su quelle criticità (lettura e comprensione, comprensione delle inferenze, logica) che ancora rappresentano , nella rosa degli ITEM, l’anello debole. Altro elemento su cui riflettere è la necessità di ridurre ulteriormente la differenza degli esiti tra le varie classi, sia all’interno della stessa scuola che tra plessi diversi. A tal scopo l’ I.C. Ambrosini sta già procedendo alla somministrazione, per classi parallele, di prove di verifica strutturate somministrate e valutate secondo modalità e criteri condivisi che riducono al minimo la discrezionalità e la soggettività nella valutazione.

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Paragrafo II Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza

Scuola, famiglia e territorio sono tre coordinate chiave nel percorso di crescita e di formazione del bambino.Lo ricorda la legge sull’Autonomia Scolastica la quale, prima ancora che essere un insieme di norme, è un modo diverso di concepire la scuola quale entità fortemente coesa con la comunità di appartenenza e recettiva rispetto alle più ampie sfide della società della conoscenza. L'autonomia ha consentito di dare più efficaci risposte alle esigenze e alle attese delle persone e dei territori interessati, con un inserimento più attivo delle famiglie nella partecipazione alla vita della scuola e il coinvolgimento e la responsabilizzazione delle autonomie locali nelle politiche dell'offerta formativa e dei servizi scolastici.Grazie all’autonomia ogni scuola progetta e realizza interventi di educazione, formazione e istruzione adeguati al contesto, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire il successo formativo degli studenti.In linea con quanto sottolineato, il nostro Istituto intende creare un clima relazionale che promuova una “scuola del benessere”, una scuola che condivida il progetto formativo con le famiglie ed il tessuto sociale.

SCUOLA E FAMIGLIA

La legge 107/2015 ha ribadito che la continuità delle esperienze viene garantita dalla scuola anche mediante un forte raccordo con le famiglie, per valorizzare il pieno sviluppo della personalità di ogni individuo. Inoltre, molte ricerche hanno attestato quanto la positiva relazione scuola-famiglia rappresenti un importante fattore di promozione dell’apprendimento per bambini e ragazzi. Al fine di dare concretezza alla fondamentale e imprescindibile missione formativa che le caratterizza, la scuola e la famiglia non possono sottrarsi al loro dovere istituzionale che, più di una semplice collaborazione, impone una profonda condivisione dei valori sui quali si fonda la convivenza civile e democratica, nel rispetto di competenze e ruoli.

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Il nostro Istituto si impegna a perseguire costantemente l’obiettivo di costruire una solida alleanza educativa con i genitori degli alunni, i quali a loro volta, riconoscono la diversità dei ruoli svolti. Tutto ciò è reso esplicito nel “Patto Educativo di Corresponsabilità” , il documento che, per la prima volta, ha messo in evidenza il contratto educativo che scuola e famiglia stipulano. Resta, inoltre, importantissima la partecipazione dei genitori agli organi collegiali. Sempre la legge 107, all’art.1 comma 2, recita: “le istituzioni scolastiche garantiscono la partecipazione dei genitori alle decisioni degli organi collegiali e la loro organizzazione è orientata alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico”. Nella fase di ricognizione preliminare alla revisione del Piano, sono stati sentiti rappresentanti dell’utenza come di seguito specificati:

• membri del Consiglio d’Istituto;• genitori nel corso di incontri informali.

Nel corso di tali contatti, sono state formulate le seguenti proposte:• potenziamento  delle competenze degli studenti per le discipline

concernenti la lingua madre e la lingua straniera, servendosi anche di docenti specialisti e/o madrelingua;

• potenziamento  nella scuola primaria dell’attività motoria con il supporto di personale specifico.

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Paragrafo III Integrazione con il territorio

Il principio di sussidiarietà orizzontale (art. 118 Costituzione ) si è rivelato in questi anni un potente strumento di innovazione delle politiche pubbliche a livello nazionale e locale. Esso mira a valorizzare l'apporto dei cittadini e delle formazioni sociali per una più efficace, efficiente, equa e democratica azione amministrativa.Come si legge in diversi documenti emanati dal MIUR negli ultimi anni, i nuovi scenari che si sono costituiti ( soprattutto grazie all’autonomia) hanno segnato il passaggio ad una moderna concezione del sistema di istruzione che vede negli enti locali, nelle agenzie formative , nelle associazioni e negli enti privati (imprese, enti bilaterali, terzo settore, ecc.) i soggetti capaci di interpretare i bisogni del territorio, la domanda dei giovani e del sistema sociale e produttivo e di trasformarli in un'offerta pubblica, diffusa e diversificata, di istruzione e di formazione.La scuola, nel suo rapporto con il mondo extrascolastico, ha ormai modificato il suo vecchio ruolo di corpo separato dal resto delle istituzioni formative e delle strutture sociali del territorio, si è aperta ad esse e con esse ha stipulato un rapporto di scambio, ponendosi nei loro riguardi come luogo capace di rispondere ai bisogni culturali e formativi di collettività determinate.Naturalmente in tali relazioni esterne la scuole deve essere in grado di effettuare delle scelte coerenti con la sua mission e mantenere sempre in maniera forte e salda il baricentro dell’azione educativa. Attraverso la gestione dell’autonomia organizzativa didattica (artt.3 e 4 DPR275/99) il nostro Istituto mira a:

• riconoscere la dignità formativa del territorio socioculturale e naturale esterno alla scuola;

• dare un’identità alla scuola sensibilizzando le realtà territoriali;• maturare nell’alunno la conoscenza e la consapevolezza della realtà in cui

vive;• integrare scuola e territorio nell’elaborazione di progetti educativi e

culturali; promuovere il collegamento con enti e strutture;

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• dimostrare attenzione e disponibilità alle proposte e programmare attività comuni.

Tutte le componenti della comunità scolastica sono impegnate a favorire il rapporto fra la scuola e le altre agenzie educative del territorio, anche allo scopo di far diventare la scuola stessa centro di promozione culturale, sociale e civile. Nel concreto questo progetto si realizza attraverso:

• un uso razionale dei locali scolastici anche al di fuori dei giorni e degli orari di lezione;

• la promozione di iniziative culturali rivolte a genitori, alunni e insegnanti, anche mediante intese, accordi o convenzioni con associazioni culturali e enti pubblici;

• un uso programmato delle risorse ambientali e culturali del territorio;• la partecipazione ad iniziative educative e culturali promosse da organismi

esterni;• incontri e scambi fra i plessi ed altre scuole anche in occasione di

manifestazioni;• organizzazione di visite guidate nel territorio .

Le agenzie/ associazioni presenti sul territorio con cui la scuola interagisce sono:ASL - piano di zona n. 5;le pro- loco;le parrocchie;i carabinieri;la polizia municipale;associazioni di volontariato e solidarietà;unità di pronto intervento e Misericordia;Associazione Nazionale Marinai (Montemiletto);ANPAS (Montemiletto);Accademia musicale F. Guarente (Montemiletto);Forum delle donne ( Pietradefusi /Venticano);New Stone (Pietradefusi) Progetto garanzia giovaniIl nostro Istituto partecipa per la seconda annualità al progetto “Garanzia giovani”.

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Capitolo IV

SCELTE CONSEGUENTI ALLA LEGGE 107/2015

Paragrafo I Organizzazione complessiva della scuola

L’Istituto Comprensivo “Rachelina Ambrosini” ha assunto l’attuale configurazione nel corrente anno scolastico, a seguito del piano nazionale di dimensionamento. Comprende le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado dei comuni ubicati nella provincia di Avellino di Montefusco, Montemiletto, Pietradefusi, Torre le Nocelle e Venticano.Scendendo nel dettaglio:

Comune di Montefusco scuola dell’infanzia n. 1 classe = 15 alunni

scuola primaria classe 1ª- 2 ª= 9 alunni classe 3 ª- 5 ª= 16 alunni classe 4 ª= 19 alunni

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I.C. RACHELINA AMBROSINI

Agenzie formative presenti sul territorio/ Enti localiFamiglie

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scuola secondaria di primo grado classe 1ªA= 14 alunni classe 2ªA= 9 alunni classe 3ªA= 14 alunni

Comune di MontemilettoPlesso di Montemiletto

scuola dell’infanzia n. 4 classi = totale alunni 72

scuola primaria classi 1ªA- 1ª B = 11 + 13 = 24 alunni classi 2 ªA- 2 ªB = 12+ 11 = 23 alunni classi 3 ªA- 3 ªB = 15+ 14 = 29 alunni classi 4 ªA- 4 ªB = 16+ 20 = 36 alunni classi 5 ªA- 5 ªB = 16+ 13 = 29 alunni

scuola secondaria di primo grado classi 1ªA- 1ª B – 1ª C= 18 + 16 + 17 = 51 alunni classi 2 ªA- 2 ªB - 2ª C = 18+ 14 = 47 alunni classi 3 ªA- 3 ªB = 24+ 19 = 43 alunni

Plesso di Montapertoscuola dell’infanzia n. 2 classi = totale alunni 29

scuola primaria classe 1ªA= 14 alunni classe 2 ªA= 19 alunni classe 3 ªA = 10 alunni classe 4 ªA = 16 alunni classe 5 ªA = 9 alunni

Comune di Pietradefusiscuola dell’infanzia n. 1 classe = 10 alunni

scuola primaria classe 2ª- 3 ª= 18 alunni classe 4 ª- 5 ª= 13 alunni

scuola secondaria di primo grado classe 1ªA= 16 alunni classe 2ªA= 16 alunni classe 3ªA= 12 alunni

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Comune di Torre le Nocellescuola dell’infanzia n. 1 classe = 27 alunni

scuola primaria classe 1ª- 2 ª= 17 alunni classe 3 ª- 4 ª= 11 alunni classe 5 ª= 11 alunni

scuola secondaria di primo grado classe 3ªA= 13 alunni

Comune di Venticanoscuola dell’infanzia n. 2 classi = totale alunni 43plesso di Castel del Lago n. 1 classe = totale alunni 13

scuola primaria classi 1ªA- 1ª B = 15 + 15 = 30 alunni classi 2 ªA- 2 ªB = 12+ 13 = 25 alunni classe 3 ªA= 16 alunni classe 4 ªA= 19 alunni classi 5 ªA- 5 ªB = 14+ 15 = 29 alunni

scuola secondaria di primo grado classe 1ªA= 22 alunni classe 2 ªA= 18 alunni classi 3 ªA= 24 alunni

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Paragrafo II Organigramma del personale scolastico

Dirigente Scolastico

Dott.ssa Adele Passaro

Collaboratori del D.S.

Petrillo Fiorella Puzo Franca

Responsabili dei plessi

Scuola dell’infanzia Montefusco: Di Marzo Amelia Montemiletto: Musto Patrizia Pietradefusi: Colantuono Silvana Torre le Nocelle: Ciarcia Silvana Venticano: Sarracino Margherita Scuola Primaria Montaperto: Gambino Virginia Montefusco: Pistorio Stefania Montemiletto: Puzo Franca Pietradefusi: Colucciello Rosa Torre le Nocelle: Dente Carmela Venticano: Gnerre Sabina

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Scuola secondaria di primo grado Montefusco: Pirone Costantina Montemiletto: Petrillo Fiorella Pietradefusi: Nardone Gino Torre le Nocelle: Merone Margherita Venticano: Petruzziello Gerardino Sergio

Funzioni strumentali

AREA 1 Gestione Piano dell'Offerta formativa - coordinamento progettazione curricolare ed extracurricolare; - Coordinamento del NIV/Gruppo di Miglioramento - Gestione somministrazione prove lnvalsi - Autovalutazione di istituto - Raccordo con altre funzioni strumentali- Colella Fulvia Liucci Annarita

Area 2 Sostegno al lavoro dei docenti - Sostegno ai docenti per utilizzo del registro elettronico (unitamente ai docenti PNSD) - Costruzione di un archìvio digitale per la conservazione e diffusione delle buone pratiche - Cura della documentazione didattica, soprattutto in occasione di manifestazioni scolastiche - Costituzione di una biblioteca d' istituto –Rilevazione bisogni formativi del personale e predisposizione Piano di Formazione.Sostegno docenti neoimmessi in ruolo Raccordo con altre funzioni strumentali - Guida Maria Assunta Polcaro Armando

Area 3 Attività di sostegno agli studenti - Coordinamento delle attività del GLt - Attività inerenti alla rilevazione degli alunni BES- - Rilevazione delle criticità inerenti alla gestione delle classi con alunni BES e sostegno ai docenti per eventuale progettazione ad hoc - Diffusione e cura di progetti per la valorizzazione delle eccellenze (olimpiadi, certamina, giochi matematici) - Raccordo con altre FFSS - Ciarcia Giuseppina Pucillo Giuseppina Area 4 Continuità e orientamento - Predisposizione di progetti continuità - Raccordo e orientamento - Organizzazione visite didattiche e uscite sul territorio - Raccordo con associazioni ed enti presenti sul territorio - Raccordo con altre funzioni strumentali- Politano Angela De Luca Donatella

Referenti

Nell’ambito delle attribuzioni inerenti alle sotto aree FF SS sono individuati i seguenti referenti:Colella F. Liucci A. : referenti Invalsi e ProgettazioneGuida M. A. Polcaro A. : referenti formazione e manifestazioni d’istitutoCiarcia G. Pucillo G. Petrillo F. F., De Cristofaro C.: referenti BESPolitano A. De Luca D.: referenti visite guidate

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Coordinatori dipartimenti

Scuola dell’infanzia Tordiglione Rosa Scuola primaria Area umanistica: Pesaturo Colomba Area scientifica: Ciarcia Giuseppina Area espressiva: Pesa Annamaria Scuola secondaria di primo grado Area umanistica: Alois Camilla Area scientifica: Caterina Roberta Area espressiva: Russo Daniela

NIV/Gruppo di Miglioramento

Alois Camilla, Caruso Graziella, Caterina Roberta, Colella Fulvia, Colucciello Rosa, Liucci Annarita, Micera Antonella

Comitato di valutazioneComponente esterno: dott. Petrillo AntonioComponente docenti: Caruso Graziella, Liucci Annarita, Nardone Gino.Componente genitori: Carpenito Annalisa

Animatore digitale Guida Maria Assunta

Team digitale Caruso Graziella, Liucci Annarita, Petruzziello Gerardino Sergio

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Paragrafo III Organigramma degli uffici

Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: sovrintende con autonomia operativa ai servizi generali, amministrativo – contabili e ne cura l’organizzazione; svolge funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti dal personale ATA posto alle sue dirette dipendenze.

Assistenti amministrativi: nella dotazione organica è prevista l’assegnazione di assistenti amministrativi. Il DSGA affiderà agli assistenti compiti specifici, consentendo però la rotazione degli incarichi, anche in maniera integrata e flessibile secondo i principi della “learning organization”.Ciò al fine di rendere sempre eseguibile ogni tipo di attività anche in assenza dell’assistente a ciò preposto, secondo criteri di efficienza, efficacia e di ottimizzazione delle risorse.

Collaboratori Scolastici Nell’Istituto sono presenti 21 collaboratori scolastici.

Servizi amministrativi

L’Istituto garantisce celerità, trasparenza, efficacia ed efficienza dei servizi scolastici secondo la contestualità delle seguenti disposizioni: l’orario di servizio del personale ATA fissato dal C.C.N.L. in 36 ore settimanali, verrà attuato in sei giorni lavorativi utilizzando orario flessibile, turnazioni, rientri pomeridiani, attività aggiuntive da retribuire o compensare con permessi e giornate libere.

Presso l’ingresso sarà presente un operatore scolastico in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio.

I certificati degli alunni verranno rilasciati di norma:

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- “a vista” per i certificati di iscrizione e di frequenza;- entro due giorni lavorativi dalla data di presentazione della domanda per

le certificazioni con votazione e con giudizio.Le certificazioni di servizio verranno rilasciate entro cinque giorni dalla data di presentazione della domanda.La scuola garantisce all’utente la tempestività del contatto telefonico stabilendo al proprio interno modalità di risposta che comprendono il nome della scuola, la persona o l’Ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.

Paragrafo IV Le finalità

L’analisi del contesto territoriale, i risultati del RAV elaborato lo scorso anno scolastico , “Le Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 “ , emanate dal Ministero della Pubblica Istruzione, la legge 107/2015 hanno determinato le seguenti finalità che il nostro Istituto intende perseguire:

• Promuovere l’alfabetizzazione culturale di base, mirando alla costruzione di un sapere organico e critico, fondato sulla conoscenza, sulla capacità di interpretazione di una molteplicità di linguaggi, in uno scenario caratterizzato da crescente complessità (società liquida).

• Partire dall’idea di centralità della persona che apprende, vista nella sua unicità ed irripetibilità, con realizzazione per ciascuno del suo personale successo formativo.

• Realizzare l’idea di classe come “comunità di apprendimento”, all’interno della quale si promuovono tra gli alunni “legami cooperativi”, con conseguenti momenti di costruzione collettiva del sapere e canalizzazione dei conflitti.

• Assumere la “diversità” come paradigma dell’identità stessa della scuola costruendo ponti di integrazione e sostegno ed evitando che le differenze culturali, sociali e di ogni genere si trasformino in disuguaglianze

• Garantire la continuità del processo educativo, agevolando il passaggio degli studenti da un ordine di scuola all’altro, prevenendo fenomeni di dispersione scolastica anche attraverso attività di orientamento.

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• Promuovere forme di cittadinanza attiva, affiancando al compito “dell’insegnare ad apprendere e al fare” quello di “insegnare ad essere”.

Dirigente scolastic

Paragrafo V L’organizzazione didattica

Per raggiungere tali finalità, l’istituto adotta l’ organizzazione didattica di seguito riportata.

Scuola dell’infanzia

Garantisce quaranta ore settimanali distribuite in cinque giorni con il seguente orario: Plessi di Venticano, Torre le Nocelle, Pietradefusi, Montefusco8.20 -13.20 (lun., mar., mer., gio., ven. ) orario antimeridiano senza refezione; 8.20 -16.20 (lun., mar., mer., gio., ven. ) orario pomeridiano con refezione. Ingresso flessibile: 8,20 – 9,10.Uscita flessibile: 12,30 – 13,10 per i bambini di prima iscrizione.

Plessi di Montemiletto, Montaperto8.30 -13.30 (lun., mar., mer., gio., ven. ) orario antimeridiano senza refezione; 8.30 -16.20 (lun., mar., mer., gio., ven. ) orario pomeridiano con refezione. Ingresso flessibile: 8,30 – 9,15.

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Alfabetizzazione culturale di base

Centralità della persona che apprende

Classe com e “com unità di apprendim ento ”

Costruire ponti di integrazione e sostegno

Garantire la continuità del processo educativo

Cittadinanza atti va

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Uscita flessibile: 12,30 – 13,15 per i bambini di prima iscrizione.

Tenuto conto dei problemi e delle aspettative, in coerenza con le esigenze del territorio e con le precedenti scelte operate dell’Istituto, allo scopo di utilizzare proficuamente le risorse esterne ed interne alla scuola, l’offerta formativa risulta così composta:

• attività quotidiane e settimanali, strettamente legate ai campi di esperienza;

• laboratori.

L’articolazione delle attività giornaliere e settimanali osserva il criterio della regolarità ( pur salvaguardando la necessaria flessibilità) dei tempi di attività e di vita nella sezione e nei momenti di incontro negli spazi comuni; ci permette di sviluppare nei bambini la fondamentale consapevolezza dello scorrere del tempo e, al tempo stesso, dei ritmi soggettivi e del gruppo.

Il rispetto dei tempi dei bambini è il principio fondamentale su cui si basa la strutturazione della giornata scolastica. In particolare, il tempo dell’apprendimento, all’interno di ogni percorso, viene così organizzato:

• tempo dell’esplorazione, in cui l’informazione viene ricercata formulando ipotesi secondo le situazioni che le strategie metodologiche adottate favoriscono;

• tempo della rielaborazione, dedicato alla raccolta ed alla rielaborazione in gruppo delle informazioni raccolte;

• tempo dell’approfondimento individuale, momento in cui l’insegnante organizza attività che rispettino e sostengano i percorsi individuali;

• tempo della produzione, ricostruzione delle tappe eseguite ed apprezzamento degli esiti conseguiti.

Il team docente organizza la propria attività applicando i criteri della collegialità, della flessibilità dei compiti, della specificità degli interventi. Vengono, inoltre, sempre salvaguardati la con titolarità, la corresponsabilità e l’unitarietà dell’insegnamento.

I laboratori della scuola dell’infanzia

Per evitare i rischi della sezione chiusa, sono state programmate attività di intersezione (laboratori).Esse, infatti, creano rapporti più stimolanti fra gli insegnanti e fra i bambini e consentono una più articolata fruizione degli spazi, dei materiali, delle attrezzature e dei sussidi didattici.Con i laboratori si supera la sterile contrapposizione sezioni-miste e sezioni omogenee, poiché si riducono gli inconvenienti e si accrescono i possibili vantaggi di ciascuno dei due moduli. Naturalmente, le attività di laboratorio si innestano e trovano giustificazione solo assumendo come punto di riferimento fondamentale la sezione, che garantisce sicurezza, evita disagi e facilita i processi di identificazione.

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Nelle diverse sedi della scuola sono presenti, considerate le esigenze dei bambini e le risorse umane disponibili (insegnanti e personale ausiliario), i seguenti spazi laboratori:laboratorio grafico – pittorico – plastico; laboratorio motorio – musicale

Scuola primaria

Le scuole primarie di Montemiletto e Montaperto garantiscono trenta ore settimanali (ventisette curriculari + tre ore opzionali di laboratorio); le scuole primarie di Montefusco, Pietradefusi, Torre le Nocelle e Venticano garantiscono ventinove ore settimanali ( ventisette curriculari + due ore opzionali di laboratorio). Esse risultano così distribuite:

Plessi di Montefusco, Torre le Nocelle e Venticano 8.20 - 13.20 ( lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ) 8.20 – 12.20 ( sabato )

Plesso di Pietradefusi8.25 - 13.25 ( lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ) 8.25 – 12.25 ( sabato )

Plesso di   Montemiletto8.30 - 13.30 ( dal lunedì al sabato)

                                                           Plesso di   Montaperto8.20 - 13.20 ( dal lunedì al sabato)

L’organizzazione didattica della scuola primaria è basata su una logica di tipo prevalentemente modulare, con assegnazione ai docenti di ambiti disciplinari definiti in sede Collegiale. Tale scelta, ai sensi dell’Atto d’Indirizzo del 2009, basata sulla pluralità degli apporti educativi, appare la più rispondente ai bisogni formativi degli alunni, oltre quella che garantisce maggiore collegialità e corresponsabilità all’interno del team docente. Il monte ore disciplinare è il seguente:

Disciplina Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe v

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Italiano 8 7 6 6 6

Storia 2 2 2 2 2

Geografia 2 2 2 2 2

Arte e immagine

1 1 1 1 1

Musica 1 1 1 1 1

Educazione fisica

2 2 2 2 2

Matematica 5 5 5 5 5

Scienze 2 2 2 2 2

Tecnologia 1 1 1 1 1

Inglese 1 2 3 3 3

Religione 2 2 2 2 2

I laboratori della scuola primaria

Le ore opzionali e facoltative, scelte dalle famiglie, non risultano una semplice ”appendice” al curricolo obbligatorio, ma sono pienamente inserite nella progettazione educativa e didattica al fine di contribuire al pieno sviluppo cognitivo, relazionale ed affettivo degli allievi. Esse, coerentemente con quanto previsto dai bisogni formativi e dagli esiti delle prove INVALSI, sono dedicate ad attività laboratoriali di potenziamento e recupero delle discipline cardine e/o attività artistiche.

La scuola secondaria di primo grado

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L’offerta formativa della Scuola Secondaria di primo grado si svolge in orario antimeridiano e pomeridiano per una quota di trentasei ore settimanali, di cui 34 di insegnamento e 2 di mensa.L’ orario è il seguente: Plesso di Montemiletto7,50 – 12,50 ( senza refezione) 7,50 – 15,50 il martedì e il giovedì con refezione Plesso di Venticano8,15 – 13,15 ( senza refezione)8,15 – 16,15 il martedì e il venerdì con refezione

Plessi di Torre le Nocelle, Montefusco, Pietradefusi8,20 – 13,20( senza refezione)8,20 – 16,20 il martedì e il venerdì con refezione

Il Collegio dei docenti , tenendo presenti le indicazioni del D.L 19/3/2003 n.59, del Decr. Miur n.37 del 26/3/2009 e del D.P.R. 20/3/2009 n.89 , che hanno comportato la revisione dei quadri orari e della composizione delle cattedre, ha delineato ed articolato i tempi di insegnamento delle singole discipline con il relativo monte ore settimanale per ogni classe così come segue:

DISCIPLINEMONTE ORE SETTIMANALE

CLASSI I CLASSI II CLASSI IIIItaliano 6 ore + 5

laboratorio6 ore + 5 laboratorio

6 ore + 5 laboratorio

Storia 2 ore 2 ore 2 ore Geografia 2 ore 2 ore 2 ore

Lingua straniera( Inglese )

3 ore 3 ore 3 ore

Lingua straniera( Francese)

2 ore 2 ore 2 ore

Matematica e Scienze 6 ore + 2 laboratorio

6 ore + 2 laboratorio

6 ore + 2 laboratorio

Tecnologia 2 ore 2 ore 2 oreArte e immagine 2 ore 2 ore 2 ore

Musica 2 ore 2 ore 2 ore Educazione fisica 2 ore 2 ore 2 ore

Religione cattolica* * 1 ora 1 ora 1 oraMensa 2 ore 2 ore 2 ore

Totale monte ore sett.

36 ore 36 ore 36 ore

Durata anno scolastico 33 settimane

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Totale monte ore annuo* * *

1188 ore 1188 ore 1188 ore

Note * Si precisa che le attività di laboratorio vengono svolte in contemporaneità su gruppi di alunni.* * Agli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione cattolica, in alternativa, vengono offerte attività diversificate. Si tratta di attività di recupero e potenziamento, laddove sia possibile, nella classe parallela dello stesso plesso e/o di attività di cittadinanza e costituzione somministrate dall’insegnante di storia dell’alunno.* * *D.L. 62 art. 5 “Ai fini della validita' dell'anno scolastico, per la valutazione finale delle alunne e degli alunni e' richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, definito dall'ordinamento della scuola secondaria di primo grado, da comunicare alle famiglie all'inizio di ciascun anno. Rientrano nel monte ore personalizzato di ciascun alunno tutte le attivita' oggetto di valutazione periodica e finale da parte del consiglio di classe. Le istituzioni scolastiche stabiliscono, con delibera del Collegio dei Docenti, motivate deroghe al suddetto limite per i casi eccezionali, congruamente documentati, purche' la frequenza effettuata fornisca al consiglio di classe sufficienti elementi per procedere alla valutazione. Fermo restando quanto previsto dai commi 1 e 2, nel caso in cui non sia possibile procedere alla valutazione, il consiglio di classe accerta e verbalizza, nel rispetto dei criteri definiti dal Collegio dei Docenti, la non validita' dell'anno scolastico e delibera conseguentemente la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale del primo ciclo di istruzione. “

Le Attività di laboratorio della Scuola Secondaria di primo gradoIl Collegio dei docenti, al fine di realizzare la personalizzazione del piano di studi, ha inteso integrare il curricolo con un monte ore annuo da dedicare ad attività di laboratorio finalizzate:

Al recupero e, al consolidamento e al potenziamento delle competenze linguistiche e matematiche anche in vista delle Prove INVALSI;

a promuovere e sviluppare tutte le forme di intelligenza degli alunni, aiutandoli a raggiungere obiettivi appropriati al particolare profilo educativo di ognuno;

a favorire l’apprendimento collaborativo, attraverso il lavorare per gruppi; a favorire il recupero delle diversità, dello svantaggio culturale e delle

difficoltà individuali, sia attraverso l’attività individualizzata e di piccolo gruppo;

a valorizzare attitudini e interessi .Tali attività vengono svolte prevalentemente in orario pomeridiano, in contemporaneità, su gruppi di alunni all’interno della stessa classe o tra classi diverse secondo un principio di flessibilità che consente di diversificare i gruppi nel corso dell’anno e di alternare le attività, tenendo in massimo conto gli interessi e i livelli di competenza degli alunni e le attese dei genitori.

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Ne deriva così, un’apertura della classe che non può essere considerata l’unica modalità di aggregazione degli alunni. Saranno, quindi, favorite le aggregazioni per gruppi di livello, elettivi e di compito in modo che ciascun alunno possa trarre vantaggio dal misurarsi con impegni adeguati alle proprie possibilità e alle proprie attitudini, recuperando le proprie carenze e valorizzando le proprie eccellenze in una prospettiva che possa definirsi davvero “orientante” Attività di laboratorio

Classi I - II – III Lab. matematico - scientifico Lab. linguistico-espressivo per il recupero delle abilità di base Lab. linguistico- espressivo per il potenziamento e l’ampliamento delle

competenze linguistiche ed artistiche Lab. storico-sociale

Paragrafo VI Visite guidate e viaggi d’istruzione

Per quanto concerne le visite guidate e i viaggi d’istruzione di una sola giornata, l’impulso propositivo avverrà in sede di consiglio di intersezione/ interclasse / classe sulla base dei criteri generali fissati dal Consiglio d’Istituto.Dette iniziative avverranno in via prioritaria, quando possibile, con l’utilizzo degli scuolabus messi a disposizione dagli Enti locali e potranno riguardare le seguenti tematiche :▪ orientamento verso scelte di studio (tali attività sono rivolte esclusivamente agli allievi delle classi terze della scuola secondaria di primo grado); ▪ conoscenza del territorio in questo caso le attività possono prevedere la partecipazione di tutti gli allievi della scuola primaria e secondaria di primo grado;▪ partecipazione a mostre, concorsi ecc. ;▪ viaggi con specifiche finalità educative e didattiche come la partecipazione a spettacoli teatrali ecc.▪ manifestazioni varie.

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Come sopra precisato le visite guidate saranno proposte in sede del Consiglio di interclasse e di Consigli di classe e di Intersezione, con l’apporto della componente genitoriale.Per tutte le altre opportunità formative i docenti decideranno tenendo conto dalle proposte dalle agenzie operanti a vario titolo sul territorio.Circa le modalità di svolgimento si terrà conto di quanto deliberato in sede di Consiglio d’Istituto:

- è previsto l’obbligo di un accompagnatore ogni 10 alunni per la scuola dell’infanzia e primaria, ogni 15 per la scuola secondaria di primo grado (nel caso di partecipazione di alunni portatori di handicap deve essere prevista la presenza di un insegnante di sostegno, o di un genitore o, al limite, di un altro insegnante della classe o della scuola);

- La visita guidata sarà effettuata se la domanda di partecipazione perverrà almeno dai due terzi della classe.

Paragrafo VII La valutazione degli alunni

La verifica e la valutazione sono atti imprescindibili della prassi didattica, presenti in tutti i momenti del percorso curricolare; hanno lo scopo, infatti, di monitorare l’intero processo in relazione agli apprendimenti degli studenti e all’efficacia dell’azione educativo-didattica; offrono altresì la possibilità di “riorientare” la programmazione. La legge 107/2015 riprende e riassume i contenuti del DPR n. 80/2013, individuando le priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione e i criteri per la valorizzazione delle scuole nel processo di autovalutazione. La valutazione è opportunamente connessa all’attuazione di una vera autonomia delle scuole. Il monitoraggio e la valutazione, acquistano pertanto, una importanza decisiva all’interno di una scuola che progetta e che confronta la propria offerta formativa in ambito nazionale ed europeo. Essi costituiscono strumento indispensabile per il controllo in itinere ed il miglioramento continuo. Una scuola autonoma che progetta in modo innovativo, deve rispondere alle

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caratteristiche identitarie e dotarsi degli strumenti di misura dell’efficacia della sua azione, in modo da poter apportare le necessarie correzioni sia in itinere che a conclusione delle attività didattiche e dei progetti.

La valutazione nella scuola dell’infanzia La valutazione nella scuola dell’infanzia, è intesa come importante strumento della programmazione delle attività educativo-didattiche, in quanto serve all’insegnante per capire se il bambino sta progredendo in conoscenze e competenze o se è invece il caso di soffermarsi e sviluppare in altri modi le varie proposte: serve infatti all’insegnante per adeguare e rendere sempre più incisivo l’intervento didattico-educativo. L'attività di valutazione nella scuola dell'infanzia risponde ad una funzione di carattere formativo, che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini, perché è orientata ad esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le potenzialità. L'osservazione sistematica nelle sue diverse modalità, rappresenta lo strumento fondamentale per conoscere e accompagnare il bambino nel suo percorso di crescita. I docenti, per i processi valutativi degli alunni, fanno riferimento a griglie di osservazione al fine di verificare il globale raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze relative ai Campi di esperienza. Alla fine dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia, tali valutazioni sono formalizzate in una apposita scheda che viene consegnata alle insegnanti della classe prima della scuola primaria per il passaggio delle informazioni.

La valutazione nel primo cicloIl Decreto Legislativo n. 62 , attuativo della legge n. 107 , ha apportato sostanziali cambiamenti alle modalità di valutazione per gli alunni del primo ciclo.Viene, innanzitutto, ribadita la funzione formativa ed educativa della valutazione, la quale“…concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli stessi, documenta lo sviluppo dell’identità personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze”.Importanti modifiche sono state apportare riguardo alla valutazione del comportamento “che si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilità e i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali.”Per la valutazione del comportamento sono state introdotte tre novità: la prima riguarda il sopra citato criterio di valutazione, che viene riferito “allo sviluppo delle competenze di cittadinanza“; la seconda riguarda il ritorno al giudizio nella scuola secondaria di primo grado (come nella scuola primaria);

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la terza riguarda la sterilizzazione delle conseguenze del giudizio negativo di comportamento rispetto all’ammissione alla classe successiva (art. 2, c. 5).

Il Decreto Legge specifica poi che “….la valutazione è integrata dalla descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto. “Viene anche sottolineato che ”… la valutazione è effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe ovvero dal consiglio di classe. Sono oggetto di valutazione le attività svolte nell’ambito di «Cittadinanza e Costituzione».”

Per quanto concerne l’ammissione alla classe successiva nella scuola primaria viene specificato che “…Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. 3. I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunna o l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. E’ compito della scuola segnalare tempestivamente e opportunamente alle famiglie eventuali livelli di apprendimento parzialmente raggiunti e, al contempo, attivare percorsi e/o attività di recupero.

Riguardo alla validità dell’anno scolastico nella scuola secondaria di primo grado, come in precedenza è richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore personalizzato; tuttavia è possibile nel Collegio dei Docenti stabilire delle deroghe. A tal riguardo il Collegio dei Docenti del nostro istituto ha deliberato la seguente deroga: in casi eccezionali, per gravi motivi documentati ( es. stato di salute), è possibile derogare a tale limite purchè i consigli di classe abbiano elementi sufficienti per la valutazione.

Per l’ammissione alla classe successiva nella scuola secondaria di primo grado, come per la scuola primaria, l’alunno viene ammesso alla classe successiva anche se in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con un voto inferiore a 6/10 in una o più discipline.Il consiglio di classe, con voto a maggioranza, può non ammettere alla classe successiva l’alunno nel caso di mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline oppure nel caso di presenza di sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio finale.Il Collegio dei Docenti ha deliberato che la mancata acquisizione della sufficienza in tutte le discipline cardine comporta la non ammissione tout court. Permane naturalmente la facoltà dei consigli di classe di decidere la non ammissione degli alunni nel caso vi siano gravi insufficienze in più discipline oltre quelle cardine.

Riguardo all’ammissione all’esame distato conclusivo del primo ciclo di istruzione, sono necessari i seguenti requisiti:frequenza di tre quarti del monte ore annuale personalizzato;

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assenza di sanzione disciplinare della non ammissione all’Esame di Stato;partecipazione, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall’INVALSI.Per ciascun alunno il consiglio di classe predispone un voto finale sulla base del percorso effettuato dall’alunno e in conformità con i criteri definiti dal Collegio dei Docenti.

Sono, quindi, oggetto di valutazione periodica e finale:• i livelli raggiunti dagli alunni riguardo agli obiettivi di apprendimento e ai

traguardi di competenza, individuati nel PTOF e nella progettazione disciplinare delle varie attività;

• il comportamento.

La valutazione al termine dei quadrimestri terrà presente in particolare i seguenti criteri:

• progressi rispetto ai livelli di partenza;• eventuali e particolari difficoltà;• impegno personale;• risposta agli obiettivi delle singole discipline;• esiti delle verifiche periodiche;• livello di competenza raggiunto.

Nell’ottica di una valutazione formativa e in considerazione dell’età evolutiva degli alunni s’intende promuovere il più possibile l’autostima e la fiducia in sé degli allievi senza fermarsi esclusivamente all’esito delle singole verifiche. Le verifiche saranno periodiche e sistematiche, orali e scritte, e si articoleranno sui contenuti e sulle metodologie espresse nelle programmazioni disciplinari. In ogni prova saranno chiare le richieste e così la verifica servirà anche a rendere l’alunno consapevole del suo progresso o delle eventuali difficoltà e del lavoro necessario per conseguire gli obiettivi.In base a quanto emerge in fase di verifica e di valutazione, i docenti terranno in considerazione l’adeguatezza dei piani d’intervento e delle

scelte didattiche, al fine di apportare eventuali correzioni al progetto educativo e didattico.La valutazione quadrimestrale ha un valore documentativo, nel senso che ogni docente fa il punto, esaminando tutti i dati osservabili degli alunni (impegno, elaborati scritti, interrogazioni, osservazioni sistematiche e spontanee ecc.) della situazione scolastica di ciascuno sul piano degli apprendimenti, dei processi e del comportamento. Risultato della valutazione quadrimestrale delle discipline è l’attribuzione di un voto, espresso in decimi, per ciascuna di esse. La valutazione dell’insegnamento della religione cattolica, per entrambi gli ordini di scuola, è espressa con giudizio sintetico (non sufficiente-sufficiente-buono-distinto-ottimo).Nell’istituto, al fine di stabilire un’omologazione di massima in merito all’attribuzione dei voti numerici, sono stati stabiliti dei parametri di valutazione. I docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado nella valutazione

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delle verifiche per classi parallele ed in itinere, faranno riferimento alla griglia delle prove valutabili in percentuali.Riguardo agli alunni per i quali è prevista una programmazione specifica (P.E.I. o PDP) stilata in base alle loro potenzialità e alle particolari esigenze, la valutazione terrà conto dei progressi registrati rispetto ad obiettivi specifici sia di tipo educativo sia di tipo didattico; le verifiche saranno mirate ad accertare il raggiungimento degli stessi.I risultati delle valutazioni saranno comunicati:agli alunni in modo trasparente e tempestivo, analizzando i vari risultati e discutendo sulle strategie da mettere in atto per un profitto sempre migliore;ai genitori, non solo con il documento di valutazione quadrimestrale, ma anche con una informazione più tempestiva nei vari momenti del percorso scolastico attraverso i colloqui periodici e ogni qualvolta se ne ravvisi necessità.

SCUOLA PRIMARIA

STANDARD DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI PER LE CLASSI PRIMA E SECONDA

Giudizio in riferimento a: conoscenze, abilità, competenze. Voto

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Abilità eccellenti di lettura e di scrittura.Capacità eccellenti di comprensione di testi, con osservazioni personali e pertinenti.Esposizione chiara, precisa e ben articolata.Applicazione delle nozioni nelle diverse discipline sicura ed autonoma.Eccellente analisi di situazioni problematiche ed eccellente ricerca di opportune strategie risolutive.

10

Abilità corrette e complete di lettura e di scrittura.Capacità ottime di comprensione di testi.Esposizione corretta, chiara e precisa.Applicazione delle nozioni nelle diverse discipline sicura e corretta.Ottima analisi di situazioni problematiche ed ottima ricerca di opportune strategie risolutive.

9

Abilità buone di lettura e di scrittura.Capacità buone di comprensione di testi.Esposizione chiara, ordinata e pertinente.Applicazione delle nozioni nelle diverse discipline sostanzialmente sicura.Buona analisi di situazioni problematiche e buona ricerca di opportune strategie risolutive.

8

Abilità più che sufficienti di lettura e di scrittura.Capacità più che sufficiente di comprensione di testi.Esposizione abbastanza precisa, semplice e pertinente.Applicazione delle nozioni nelle diverse discipline abbastanza sicura, senza gravi errori.Più che sufficiente analisi di situazioni problematiche e più che sufficiente ricerca di opportune strategie risolutive.

7

Abilità essenziali di lettura e di scrittura.Capacità non sempre sicura di comprensione di testi.Esposizione non sempre ordinata e guidata.Applicazione delle nozioni nelle diverse discipline con qualche incertezza.Essenziale analisi di situazioni problematiche ed essenziale ricerca di opportune strategie risolutive.

6

Abilità non sufficienti di lettura e di scrittura.Capacità scarsa di comprensione di testi.Esposizione disordinata anche se guidata.Applicazione delle nozioni nelle diverse discipline con molte incertezze.Non sufficiente analisi di situazioni problematiche e non sufficiente ricerca di opportune strategie risolutive.

5

STANDARD DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI PER LE CLASSI TERZA, QUARTA E QUINTA

Giudizio in riferimento a: conoscenze, abilità, competenze. Voto

Possesso di conoscenze complete, approfondite, ampliate e rielaborate, anche

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grazie ad apporti personali.Ottime abilità per quel che concerne la lettura e la scrittura.Capacità di comprensione e di analisi precisa e pertinente.Esposizione ricca e ben articolata.Applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche anche in situazioni nuove.Ottimo utilizzo del linguaggio specifico delle discipline.Ottima capacità di sintesi e di rielaborazione personale ( con spunti creativi ed originali).

10

Possesso approfondito di conoscenze.Abilità complete per quel che concerne la lettura e la scrittura.Capacità di comprensione e di analisi pertinente.Esposizione articolata in maniera articolata e corretta.Applicazione autonoma delle nozioni matematiche anche in situazioni nuove.Uso corretto del linguaggio specifico delle discipline.Completa padronanza di conoscenze e di capacità di sintesi.

9

Possesso abbastanza sicuro di conoscenze .Abilità buone per quel che concerne la lettura e la scrittura.Buona capacità di comprensione e di analisi .Esposizione quasi sempre chiara.Applicazione abbastanza sicura e autonoma delle nozioni matematiche.Uso quasi corretto del linguaggio specifico delle discipline.Buona capacità di sintesi.

8

Discreto possesso di conoscenze.Abilità più che accettabili per quel che concerne la lettura e la scrittura.Buona capacità di comprensione e di analisi.Esposizione abbastanza precisa.Applicazione sostanzialmente corretta delle nozioni matematiche in situazioni note, senza gravi errori.Discreto utilizzo del linguaggio specifico delle discipline.Discreta capacità di sintesi

7

Accettabile ed essenziale possesso di conoscenze.Sufficiente abilità per quel che concerne la lettura e la scrittura.Capacità di comprensione e di analisi quasi sufficiente.Esposizione degli elementi essenziali.Applicazione quasi corretta delle nozioni matematiche in situazioni note.Elementare utilizzo del linguaggio specifico delle discipline.Capacità di sintesi sufficiente, anche talvolta guidata.

6

Conoscenza parziale dei minimi contenuti disciplinari, con buone prospettive per un recupero.Abilità di lettura e di scrittura ancora incerte ma in graduale miglioramento rispetto alla situazione di partenza.Capacità di analisi esigua.

5

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Applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con errori. Esposizione ripetitiva e imprecisa, povertà lessicale.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO STANDARD DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DESCRITTORI IN RIFERIMENTO A: CONOSCENZE – ABILITÀ -COMPETENZA

VALUTAZIONE PROVE OGGETT. IN PERC.

VOTO

Conoscenze complete, ampie, organiche e particolarmente approfondite. Sicurezza, precisione ed autonomia di applicazione di concetti, regole e procedure, anche in situazioni nuove e più complesse. Rapidità nella comprensione e spiccate capacità di analisi, di sintesi, di rielaborazione personale, di valutazione critica, creatività, originalità.

98%-100% 10

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Esposizione fluida, precisa, ricca, ben articolata, corretta e lessicalmente appropriata.Conoscenze complete, ampie e ben approfondite. Applicazione autonoma, sicura e precisa di concetti, regole e procedure, anche in situazioni nuove. Ottime capacità di comprensione, di analisi, di sintesi, di rielaborazione personale, di valutazione critica, con apporti originali. Esposizione chiara, precisa, ricca, ben articolata, corretta e lessicalmente appropriata.

88%-97% 9

Conoscenze complete e approfondite. Applicazione sicura e precisa di concetti, regole e procedure. Buone capacità di comprensione, di analisi, di sintesi, di rielaborazione personale, di valutazione critica. Esposizione chiara, precisa, articolata e corretta anche lessicalmente.

78%-87% 8

Conoscenze corrette, ordinate e ben strutturate. Applicazione sostanzialmente sicura di concetti, regole e procedure, in situazioni note. Capacità di comprensione, di analisi, di sintesi corrette, di rielaborazione personale con qualche spunto critico. Esposizione chiara, lineare e sostanzialmente corretta.

66%-77% 7

Conoscenze essenziali e sostanzialmente corrette. Applicazione di regole e procedure in situazioni semplici, senza gravi errori. Comprensione globale, analisi e sintesi elementari, ma pertinenti. Esposizione semplice e sostanzialmente corretta.

56%-65% 6

Conoscenze parzialiApplicazione di regole e procedure insicura e/o guidata, ma in miglioramento. Difficoltà nella comprensione, analisi esigua e schematica, modesta capacità di sintesi.Esposizione imprecisa e/o ripetitiva, non sempre corretta nel linguaggio e lessicalmente povera.

45%-55% 5

Conoscenze frammentarie e carenti. Applicazione incompleta e/o con gravi errori anche delle regole essenziali e più elementari. Gravi difficoltà nella comprensione, analisi scorretta o inconsistente. Esposizione scorretta, frammentaria e lessicalmente povera.

0-44% 4

NOTA Il Collegio ritiene non opportuno attribuire voti inferiori a 4 decimi, se non in casi gravissimi ed eccezionali.

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO

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La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilità e i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali.La valutazione del comportamento dell'alunna e dell'alunno viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico secondo quanto specificato nel comma 3 dell'articolo 1 D.Leg 62 /2017. Per le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo grado resta fermo quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica del 24 giugno 1998, n. 249.

COMPETENZE

COMUNICARE

IMPARARE A IMPARARE

AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE

COLLABORARE E PARTECIPARE

PROGETTARE

INDICATORI

POSSEDERE UN

LINGUAGGIO APPROPRIAT

O

UTILIZZARE UNA

MOLTEPLICITA’ DI

LINGUAGGI FUNZIONALI AI CONTESTI

E AGLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGER

E

ADOPERARE CON

CONSAPEVOLEZZA STRUMENTI

E DISPOSITIVI PER IL PROPRIO PROCESSO DI

APPRENDIMENTO

AUTOVALUTARE I PROPRI

COMPORTAMENTI NELL’OTTICA

DEL MIGLIORAMENTO

CONTINUO

POSSEDERE AUTOCONTROLLO E AUTONOMIA

CONOSCERE IL VALORE DELLE

REGOLE E DELLA RESPONSABILITA

’PERSONALE

RISPETTARE PERSONE , AMBIENTI E

MATERIALI NEI CONTESTI

SCOLASTICI

AVERE CONSAPEVOLEZZA DEI PROPRI

DIRITTI E DOVERI

SAPERE INTERAGIRE CON

GLI ALTRI COMPRENDENDO

NE I DIVERSI PUNTI DI VISTA

ASSUMERE ATTEGGIAMENTI CONSAPEVOLI E

COOPERATIVI CONTRIBUENDO A

COSTRUIRE LA CLASSE QUALE COMUNITA’ DI

APPRENDIMENTO.

SAPERE UTILIZZARE

LE CONSCENZE APPRESE IN CONTESTI OPERATIVI

ESSERE CAPACI DI PRODURRE

IDEE E PROGETTI

FUNZIONALI AI PROPRI

SCOPI

ORGANIZZARE IL LAVORO

IN MODO EFFICACE ED EFFICIENTEIN RAPPORTO

AGLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGE

RE

DESCR

•Usare un linguaggio chiaro, corretto ed efficace, appropriato al contesto- utilizzare diverse modalità comunicative con differenti registri e codici linguistici e

•Essere in grado di utilizzare accuratamente strumenti/ dispositivi. per acquisire informazioni e realizzare compiti. •Essere in grado di autovalutare le proprie attitudini e gli esiti raggiunti in relazione

•Reagire in modo adeguato e responsabile alle diverse situazioni, •Agire nel pieno e consapevole rispetto delle regole convenute e del Regolamento d'Istituto. •Avere un comportamento pienamente

•Avere cura di sé e porre piena attenzione ai punti di vista, ai tempi e agli spazi altrui•Promuovere all’interno di un gruppo di. lavoro partecipazione e collaborazione in vista della realizzazione di un obiettivo comune.•Partecipare

•Mettere a fuoco l’obiettivo da raggiungere e proporre percorsi creativi ed efficaci per il suo raggiungimento•Organizzare il lavoro in modo efficace,

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ITTORI

non all’argomento studiato. -acquisire consapevolezza dei processi ancora da compiere e dei traguardi ancora da raggiungere per completare il proprio personale successo formativo.

rispettoso delle persone e ordine e cura della propria postazione e degli ambienti e materiali della Scuola. •Dimostrare di avere assunto piena consapevolezza dei propri doveri scolastici; piena attenzione e puntualità nello svolgimento di quelli extrascolastici.

attivamente e in modo propositivo alla vita della classe e alle attività scolastiche. • Assumere atteggiamenti attenti , leali e collaborativi nei confronti di adulti e nel gruppo dei paripari.

individuando le varie fasi dell’attività da realizzare rispettando i tempi prefissati.

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO – GIUDIZI SINTETICIVALUTAZIONE - GIUDIZI SINTETICI

OTTIMO DISTINTO BUONO SUFFICIENTE INSUFFICIENTE

Competenze consapevolmente

e pienamente interiorizzate

Competenze pienamente raggiunte

Competenze acquisite in

maniera soddifacente

Competenze acquisite a livello

base

Competenze non ancora acquisite e/o acquisite in maniera

parziale

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE

DISCIPLINA: RELIGIONE CLASSI I II III

Competenze e/o Nuclei tematici

Obiettivo di apprendimento

Descrittori Voto

DIO E L’UOMO Scoprire che per la religione Cristiana Dio è creatore e padre Guardare e rispettare la natura e prendere coscienza che essa è dono di Dio

Esprime i contenuti in modo:

esauriente corretto abbastanza

corretto inadeguato

Distinto/Ottimo (9-10) Buono (7-8)Sufficiente (6)Insufficiente (5)

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SEGNI E SIMBOLI DEL NATALE E DELLA PASQUA

Individuare i segni del Natale nell’ambiente e nelle celebrazioni religiose Comprendere che la Pasqua è per i cristiani la festa più importante e il centro della loro fede

Riconosce i valori religiosi in modo:

esauriente corretto abbastanza

corretto inadeguato

Distinto/Ottimo (9-10) Buono (7-8)Sufficiente (6)Insufficiente (5)

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI

Conoscere usi, costumi e tradizioni dell’ambiente di Gesù Comprendere attraverso i racconti biblici delle origini che il mondo è opera di Dio

Legge e comprende le fonti bibliche in modo:

esauriente corretto abbastanza

corretto inadeguato

Distinto/Ottimo (9-10) Buono (7-8)Sufficiente (6)Insufficiente (5)

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE DISCIPLINA: RELIGIONE CLASSI IV V

Competenze e/o Nuclei tematici

Obiettivo di apprendimento

Descrittori Voto

IL LINGUAGGIO RELIGIOSO

Riconoscere nella vita di Gesù proposte di scelte responsabili anche per un personale progetto di vita

Riconosce i linguaggi espressivi della fede in modo:

esauriente corretto abbastanza

Distinto/Ottimo (9-10) Buono (7-8)Sufficiente (6)Insufficiente (5)

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corretto inadeguato

SEGNI E SIMBOLI DEL NATALE E DELLA PASQUA

Riconoscere la festa del Natale come esperienza di gioia, comunione e fratellanza Riconoscere la Pasqua come evento salvifico dell’uomo

Riconosce il senso religioso della Pasqua e del Natale in modo:

esauriente corretto abbastanza

corretto inadeguato

Distinto/Ottimo (9-10) Buono (7-8)Sufficiente (6)Insufficiente (5)

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI

Conoscere le origini e la diffusione dei testi più importanti per la vita di un cristiano Conoscere la figura di Gesù Conoscere gli elementi fondanti delle grandi religioni non cristiane Sapere che la Chiesa promuove il dialogo con le altre religioni.

Fa riferimento alle fonti bibliche in modo:

esauriente corretto abbastanza

corretto inadeguato

Distinto/Ottimo (9-10) Buono (7-8)Sufficiente (6)Insufficiente (5)

Scuola secondaria di primo grado

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE: RELIGIONE

Voto Partecipazione Conoscenze Competenze

Ottimo (9/10 )

Creativa. Gli interventi dello studente sono propositivi e di stimolo alla classe

Approfondite. Lo studente è in grado di rielaborare i contenuti disciplinari con quelli personali

Consolidate. Lo studente conosce e colloca i contenuti disciplinari in modo più che pertinente usando con sicurezza e padronanza le

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competenze Distinto (8)

Attiva. Lo studente mostra un’attenzione viva per gli argomenti proposti con un buon contributo

Corrette. Lo studente ha acquisito i contenuti proposti nel percorso didattico

Precise. Lo studente dimostra di saper applicare con costanza e sicurezza le competenze

Buono (7)

Adeguata. Lo studente mostra una buona attenzione agli argomenti proposti intervenendo in modo pertinente

Adeguate. Lo studente ha acquisito la maggior parte dei contenuti proposti

Pertinenti. Lo studente dimostra di sapere applicare le sue competenze

Sufficiente (6)

Scolastica. Lo studente dà il proprio contributo solo in relazione agli argomenti trattati e se stimolato

Generiche. Lo studente ha acquisito i contenuti essenziali che non sempre utilizza in modo adeguato

Essenziali. Lo studente dimostra di possedere solo le competenze fondamentali

Insufficiente (0-5)

Inadeguata. Gli interventi dello studente non sono pertinenti, rispetto al compito richiesto

Superficiali. Lo studente conosce solo alcuni contenuti che non utilizza in modo adeguato

Incerte. Lo studente non esplicita alcune competenze/ esplicate in parte

LE PROVE INVALSIPer quanto concerne la scuola primaria l’articolo 4 recita quanto segue:Rilevazioni nazionali sugli apprendimenti delle alunne e degli alunni della scuola primaria “L’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (INVALSI), nell’ambito della promozione delle attività di cui all’articolo 17, comma 2, lettera b) del decreto legislativo 31 dicembre 2009 n. 213, effettua rilevazioni nazionali sugli apprendimenti delle alunne e degli alunni in italiano, matematica e inglese in coerenza con le Indicazioni Nazionali per il curricolo. Tali rilevazioni sono svolte nelle classi seconda e quinta di scuola primaria, come previsto dall’articolo 6, comma 3, del decreto del

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Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, ad eccezione della rilevazione di inglese effettuata esclusivamente nella classe quinta. 2. Le rilevazioni degli apprendimenti contribuiscono al processo di autovalutazione delle istituzioni scolastiche e forniscono strumenti utili al progressivo miglioramento dell’efficacia della azione didattica. 3. Le azioni relative allo svolgimento delle rilevazioni nazionali costituiscono per le istituzioni scolastiche attività ordinarie d’istituto. — 73 — 16-5-2017 Supplemento ordinario n. 23/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 112 4. Per la rilevazione di inglese, l’INVALSI predispone prove di posizionamento sulle abilità di comprensione e uso della lingua, coerenti con il Quadro comune di riferimento Europeo per le lingue.

Per la scuola primaria lo svolgimento delle prove INVALSI 2018, che verranno somministrate con i tradizionali fascicoli cartacei, si articolerà secondo il seguente calendario:

• 3 maggio 2018: prova d’Inglese (V primaria); • 9 maggio 2018: prova di Italiano (II e V primaria) e prova

preliminare di lettura (quest’anno, la prova di lettura è svolta solo dalle classi campione della II primaria);

• 11 maggio 2018: prova di Matematica (II e V primaria).

Per la V primaria per la prova d’inglese, la prova riguarderà le competenze ricettive, cioè comprensione della lettura e dell’ascolto.

Per quanto concerne la scuola secondaria di primo grado all’art. 7 si legge:(Prove nazionali sugli apprendimenti delle alunne e degli alunni della scuola secondaria di primo grado) 1. L’INVALSI, nell’ambito della promozione delle attività di cui all’articolo 17, comma 2, lettera b) del decreto legislativo 31 dicembre 2009 n. 213, effettuano rilevazioni nazionali attraverso prove standardizzate, computer based, volte ad accertare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti in italiano, matematica e inglese in coerenza con le indicazioni nazionali per il curricolo. Tali rilevazioni sono effettuate nella classe terza della scuola secondaria di primo grado, come previsto dall’articolo 6, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, come modificato dall’articolo 26, comma 2, lettera b) del presente decreto. 2. Le prove di cui al comma 1 supportano il processo di autovalutazione delle istituzioni scolastiche e forniscono strumenti utili al progressivo miglioramento dell’efficacia della azione didattica. 3. Per la prova di inglese, l’INVALSI accerta i livelli di apprendimento attraverso prove di posizionamento sulle abilità di comprensione e uso della lingua, coerenti con il Quadro Comune di Riferimento Europeo per le lingue, eventualmente in convenzione con gli enti certificatori, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. 4. Le prove di cui al comma 1 si svolgono entro il mese di aprile e la relativa partecipazione rappresenta requisito di ammissione all’esame conclusivo del

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primo ciclo di istruzione. Per le alunne e gli alunni risultati assenti per gravi motivi documentati, valutati dal consiglio di classe, è prevista una sessione suppletiva per l’espletamento delle prove. 5. Le azioni relative allo svolgimento delle rilevazioni nazionali costituiscono per le istituzioni scolastiche attività ordinarie d’istituto. Il test Invalsi, che costituisce prova nazionale standardizzata, si svolgerà nel corso dell’anno scolastico e non più durante l’esame. La prova INVALSI comprenderà la lingua inglese e sarà considerata un requisito di ammissione all’esame, anche se non influirà più sul voto finale.

Per la scuola secondaria le prove computer based (CBT) si svolgeranno secondo il seguente calendario:• le classi III della scuola secondaria di primo grado sosterranno le prove di Italiano, Matematica e Inglese in un arco di giorni, indicati da INVALSI, tra il 04.04.2018 e il 21.04.2018.

L’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE

Le prove dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione sono finalizzate a verificare le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite dall'alunna o dall'alunno, anche in funzione orientativa, tenendo a riferimento il profilo dello studente e i traguardi di sviluppo delle competenze previsti per le discipline dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione.Secondo il D.M. 741 del 3/10/2017 il nuovo esame di Stato è costituito da tre prove scritte e da un colloquio.Le prove scritte sono:a) prova scritta relativa alle competenze di italiano ;b) prova scritta relativa alle competenze logico matematiche;c) prova scritta relativa alle competenze nelle lingue straniere studiate, articolata in due sezioni.

La prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento accerta la padronanza della lingua, la capacità di espressione personale, il corretto ed appropriato uso della lingua e la coerente e organica esposizione del pensiero da parte delle alunne e degli alunni. La commissione predispone almeno tre teme di tracce, formulate in coerenza con il profilo dello studente e i traguardi di sviluppo delle competenze delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, con particolare riferimento alle seguenti tipologie:a) testo narrativo o descrittivo coerente con la situazione, l'argomento, lo scopo e il destinatario indicati nella traccia;b) testo argomentativo, che consenta l'esposizione di riflessioni personali, per il quale devono essere fornite indicazioni di svolgimento;

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c) comprensione e sintesi di un testo letterario, divulgativo, scientifico anche attraverso richieste di riformulazione.La prova scritta relativa alle competenze logico matematiche accerta la capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite dalle alunne e dagli alunni nelle seguenti aree: numeri; spazio e figure; relazioni e funzioni;dati e previsioni.La commissione predispone almeno tre tracce, ciascuna riferita alle due seguenti tipologie:a) problemi articolati su una o più richieste;b) quesiti a risposta aperta.Nella predisposizione delle tracce la commissione può fare riferimento anche ai metodi di analisi, organizzazione e rappresentazione dei dati, caratteristici del pensiero computazionale. Qualora vengano proposti più problemi o quesiti, le relative soluzioni non devono essere dipendenti l'una dall'altra, per evitare che la loro progressione pregiudichi l'esecuzione della prova stessa. Nel giorno di effettuazione della prova la commissione sorteggia la traccia che viene proposta ai candidati.La prova scritta relativa alle lingue straniere accerta le competenze di comprensione e produzione scritta riconducibili ai livelli del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d'Europa, di cui alle Indicazioni nazionali per il curricolo e, in particolare, al Livello A2 per l'inglese e al Livello Al per la seconda lingua comunitaria. La prova scritta è articolata in due sezioni distinte, rispettivamente, per l'inglese c per la seconda lingua comunitaria. La commissione predispone almeno tre tracce in coerenza con il profilo dello studente e i traguardi di sviluppo delle competenze delle Indicazioni nazionali per il curricolo, con riferimento alle tipologie in elenco ponderate sui due livelli di riferimento:a) questionario di comprensione di un testo a risposta chiusa e aperta;b) completamento di un testo in cui siano state omesse parole singole o gruppi di parole, oppure riordino e riscrittura o trasformazione di un testo;c) elaborazione di un dialogo su traccia articolata che indichi chiaramente situazione, personaggi e sviluppo degli argomenti;d) lettera o email personale su traccia riguardante argomenti di carattere familiare o di vita quotidiana;e) sintesi di un testo che evidenzi gli elementi e le informazioni principali.                                                                      (Colloquio)Il colloquio è finalizzato a valutare il livello di acquisizione delle conoscenze. abilità e competenze descritte nel profilo finale dello studente previsto dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola del!"infanzia e del primo ciclo di istruzione. Il colloquio viene condotto collegialmente dalla sottocommissione, ponendo particolare attenzione alle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento organico e significativo tra le varie discipline di studio. Il colloquio tiene conto anche dei livelli di padronanza delle competenze connesse all'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione.

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(Voto finale e adempimenti conclusivi) Ai fini della determinazione del voto finale dell'esame di Stato di ciascun candidato, la sottocommissione procede preliminarmente a calcolare la media tra i voti delle singole prove scritte e del colloquio, senza applicare, in questa fase, arrotondamenti all'unità superiore o inferiore. Successivamente procede a determinare il voto finale, che deriva dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove scritte e del colloquio. Il voto finale così calcolato viene arrotondato all'unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5 e proposto alla commissione in seduta plenaria. La commissione delibera il voto finale per ciascun candidato espresso in decimi. L'esame di Stato si intende superato se il candidato raggiunge una votazione finale non inferiore a sei decimi. La valutazione finale espressa con la votazione di dieci decimi può essere accompagnata dalla lode, con deliberazione assunta all'unanimità della commissione, su proposta della sottocornmissione, in relazione alle valutazioni conseguite dal candidato nel percorso scolastico del triennio e agli esiti delle prove d'esame. (Candidati con disabilità e disturbi specifici di apprendimento)Per lo svolgimento dell'esame di Stato la sottocommissione predispone, se necessario, sulla base del piano educativo individualizzato relativo alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza eventualmente prevista per l'autonomia e la comunicazione, prove differenziate idonee a valutare i progressi del candidato con disabilità in rapporto ai livelli di apprendimento iniziali. Le alunne e gli alunni con disabilità certificata ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104, sostengono le prove d'esame con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché ogni altra forma.

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZEll Ministero dell’Istruzione, con il D. M. 3 ottobre 2017, numero 742, ha reso disponibili i modelli ufficiali di certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione, comprese le istruzioni operative per la compilazione, come previsto dall’articolo 9 del Dl 62/2017. Nella certificazione delle competenze vengono descritti i livelli relativi all’acquisizione delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza da parte degli alunni, al termine di percorsi curricolari progettati secondo le “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione” del 2012. La valutazione complessiva riguarda la capacità degli alunni di utilizzare le conoscenze acquisite per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati.Per gli studenti con disabilità certificate ai sensi della legge 104/1992, come prevede l’art.3 comma 2 e l’art. 4 comma 5 del DM n.742/2017, il modello nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa che

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rapporti il significato degli enunciati relativi alle competenze del Profilo dello studente agli obiettivi specifici del Piano educativo individualizzato.Per la scuola Secondaria I grado il modello di certificazione delle competenze che deve essere rilasciata al termine del primo ciclo di istruzione agli studenti che superano l’esame di Stato, è integrato da una sezione, predisposta e redatta a cura dell’Invalsi, che descrive i livelli conseguiti nelle Prove nazionali di Italiano e Matematica e da un’ulteriore sezione predisposta e redatta sempre dall’Invalsi, che certifica le abilità di comprensione e uso della lingua Inglese ad esito della Prova nazionale.

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Paragrafo VIII Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno –

Fabbisogno di organico di personale ATA

Scuola dell’infanzia Annualità Fabbisogno

Posto comune Posto di sostegno 2017/18 2018/19

24 1

Scuola primaria

Annualità Fabbisogno Posto comune Posto di sostegno

2017/18 2018/19

42 9

Scuola secondaria di primo grado Annualità 2017/18 2018/19

Classe di concorso

Fabbisogno

A001 2A022 15A028 9A030 2A049 2A060 2AA25 2AB25 3

Sostegno 6

Personale ATA Annualità Tipologia Numero

50

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2017/18 Assistente amministrativo 5 2018/19 Assistente amministrativo 6 2017/18 Collaboratore scolastico 21 2018/19 Collaboratore scolastico 23

Paragrafo IX Fabbisogno di organico di posti di potenziamento

Annualità

Tipologia

Numero docenti

Motivazione

2017/18 Docente primaria 4 Per rispondere alle richieste dell’utenza.

2018/19 Docente primaria 4 Per rispondere alle richieste dell’utenza.

2018/19 Docente sostegno Per rispondere alle criticità emerse dal RAV.

2017/18 A001 1 Per rispondere alle criticità emerse dal RAV.

2018/19 A001 1 Per rispondere alle criticità emerse dal RAV.

2017/18 A049 1 Per rispondere alle criticità emerse dal RAV.

2018/19 A049 1 Per rispondere alle criticità emerse dal RAV.

2017/18 AB25 1 Per rispondere alle richieste dell’utenza.

2018/19 AB25 1 Per rispondere alle richieste dell’utenza.

2018/19 A030 1 Per rispondere alle richieste dell’utenza.

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Paragrafo X Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali

Nell’ Istituto Comprensivo “Rachelina Ambrosini” sono presenti i seguenti laboratori realizzati negli scorsi anni con i Fondi Europei FESR.

Plesso di VenticanoN. 1 Laboratorio multimediale ( scuola infanzia - primaria)N. 1 Laboratorio multimediale ( scuola secondaria di primo grado)N. 1 Laboratorio musicale ( scuola secondaria di primo grado)N. 1 Laboratorio scientifico ( scuola secondaria di primo g.)N. 1 Laboratorio multimediale per il personale scolastico

Plesso di Torre le NocelleN. 1 Laboratorio multimediale ( scuola primaria)N. 1 Laboratorio multimediale ( scuola secondaria di primo grado)N. 1 Laboratorio musicale ( scuola secondaria di primo grado)N. 1 Laboratorio scientifico ( scuola secondaria di primo grado)

Plesso di PietradefusiN. 1 Laboratorio multimediale N. 1 Laboratorio linguisticoN. 1 Laboratorio musicale

Plesso di MontefuscoN. 1 Laboratorio multimediale N. 1 Laboratorio linguisticoN. 1 Laboratorio scientifico

Plesso di MontemilettoN. 1 Laboratorio multimediale N. 1 Laboratorio linguistico

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Le aule delle scuole secondarie di primo grado dei vari plessi dell’Istituto sono, nella maggior parte dei casi, dotate di LIM; tali strumenti multimediali sono, invece, assenti nella scuola primaria, se non in casi sporadici.

La Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) svolge un ruolo chiave per l’innovazione della didattica: è uno strumento “a misura di scuola” che consente di integrare le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione nella didattica in classe e in modo trasversale alle diverse discipline.

Considerando ciò , l’Istituto ha in programma nel corso del corrente anno scolastico di dotare anche le classi della scuola primaria di LIM , aderendo a progetti eventualmente proposti dal MIUR . Inoltre, considerando che molte attrezzature risultano non perfettamente funzionanti, si cercherà di rinnovarle anche in questo caso aderendo a progetti di varia natura.

La scuola ha anche in programma di consolidare, ampliare o adeguare le infrastrutture di rete LAN/WLAN in tutte le sedi per permettere all’utenza di utilizzare i contenuti multimediali senza problemi. Le strutture interne alla scuola devono essere in grado di fornire, attraverso cablaggio LAN o wireless, un accesso diffuso alla rete internet in ogni aula, laboratorio o spazio comune.

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Paragrafo XI

Obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla legge 107 /2015

Gli obiettivi prioritari adottati dall’Istituto “Rachelina Ambrosini” sono menzionati nell’ atto di indirizzo del Dirigente Scolastico per la predisposizione del piano triennale dell’offerta formativa.Eccoli elencati:

- La coerenza con le priorità, i traguardi, gli obiettivi individuati nei RAV ;- Lo sviluppo delle competenze linguistiche e nelle discipline cardine;- Il potenziamento nelle attività espressive, di educazione fisica, artistiche e

musicali quali fattori determinanti per lo sviluppo integrale della persona;- Il rafforzamento delle competenze di cittadinanza attiva, attraverso

l’assunzione di comportamenti autonomi e responsabili ( ad es. assegnazione di ruoli e responsabilità, attività di cura degli spazi comuni, sviluppo del senso di legalità e di un’etica della responsabilità…..);

- La previsione della classe come “comunità di apprendimento” all’interno della quale gli alunni imparano a lavorare insieme sviluppano competenze sociali (lavori di gruppo, apprendimento cooperativo tra pari, tutoring …);

- La creazione di ambienti di apprendimento che favoriscano, attraverso attività laboratoriali, l’utilizzo delle TIC e metodologie didattiche attive, una didattica orientativa. Naturalmente occorrerà prevedere anche attività individualizzate e personalizzate che valorizzino stili di apprendimento e modalità cognitive individuali, oltre che approcci metacognitivi.

- La riorganizzazione delle attività di Cittadinanza e Costituzione, dei relativi criteri di valutazione ai sensi del D.lgs 62/2017;

- La previsione di strategie orientate all’inclusione degli studenti con disabilità , degli alunni portatori di bisogni educativi specifici (BES) considerando la possibilità di progettazioni concertate tra docenti curricolari, di sostegno, famiglie, Enti Locali e associazioni;

- La revisione di tutti gli aspetti legati all’inclusione , anche in attuazione del D.lgs 66/2017;

- La revisione dei criteri e modalità di valutazione comprese la certificazione delle competenze;

- La previsione di attività di monitoraggio e di momenti di riflessione sullo sviluppo delle attività previste, al fine di migliorare processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione ;

- Eventuali deroghe al limite minimo di frequenza per accertare la validità dell’anno scolastico e criteri generali per la non ammissione alla classe successiva e all’esame di stato per gli alunni che non abbiano conseguito la votazione di 6/10 in una o più discipline (secondaria di I grado).

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Paragrafo XII

Scelte di gestione e di organizzazione

Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, Il Dirigente Scolastico si avvale dell’aiuto di due collaboratori ai quali è attribuita la delega a sostituire il capo d’istituto in caso di assenza e/o impedimento.

Inoltre in ogni plesso è istituita la figura del coordinatore di plesso. Ciascun coordinatore di plesso è consegnatario dei beni e sussidi presenti nel plesso ed è preposto ai sensi del T.U. sicurezza (D.lgs 9 aprile 2008,n.81) con funzioni di intervento immediato per questioni di emergenza e di sicurezza.E’ altresì istituita, per ogni consiglio di classe, la figura del coordinatore di classe; egli ha i seguenti compiti in relazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola:▪Coordina e cura, in collaborazione con gli altri membri del Consiglio di Classe, la stesura, la realizzazione e la verifica del piano didattico della classe, del PEI e del PDP per i casi previsti dalla normativa vigente. ▪ Si tiene regolarmente informato sul profitto e il comportamento della classe tramite frequenti contatti con gli altri docenti del consiglio; ▪ È il punto di riferimento circa tutti i problemi specifici del consiglio di classe; ▪ Ha un collegamento diretto con la presidenza e informa il dirigente sugli avvenimenti più significativi della classe facendo presente eventuali problemi emersi; ▪ Mantiene, in collaborazione con gli altri docenti della classe, il contatto con la rappresentanza dei genitori. In particolare, mantiene la corrispondenza con i genitori di alunni in difficoltà; ▪ Controlla regolarmente le assenze degli studenti ponendo particolare attenzione ai casi di irregolare frequenza ed inadeguato rendimento. ▪ Presiede le sedute del CdC, quando ad esse non intervenga il dirigente.

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Paragrafo XIII Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale

Il 27 ottobre 2015 è stato presentato dal MIUR il Piano Nazionale della Scuola Digitale - PNSD -, documento di indirizzo per il lancio di una strategia di innovazione della scuola italiana e del suo sistema educativo nell’era digitale.Si tratta di una delle linee di azione più ambiziose della legge 107 e prevede tre grandi linee di attività in merito a miglioramento dotazioni hardware, attività didattiche e formazione degli insegnanti. Ciascuna di queste mette in campo finanziamenti importanti, quasi tutti tramite bandi di progetti a cui le scuole possono aderire. Nell’Istituto è presente l’animatore digitale nella figura della prof.ssa Maria Assunta Guida coadiuvata dal team digitale costituito dai seguenti docenti: Caruso Graziella, Liucci Annarita, Petruzziello Gerardino.Inoltre nell’Istituto sono state individuati diversi docenti appartenenti ai vari ordini di scuola che hanno seguito o stanno seguendo un corso di formazione sull’innovazione didattica e il rapporto tra attività didattica e PNSD.Al fine di favorire il processo di digitalizzazione nelle scuole e di realizzare obiettivi coerenti con il PNSD, l’istituto “Rachelina Ambrosini” ha deliberato la partecipazione a due reti di scuole realizzate con le istituzioni scolastiche viciniore e della provincia di Avellino. Grazie a ciò verrà rafforzato l’utilizzo scolastico delle tecnologie multimediali, utile supporto al processo di insegnamento – apprendimento, favorendo la motivazione degli studenti grazie allo svolgimento delle attività di un ambiente più idoneo alle loro esigenze generazionaliParagrafo XIV

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Paragrafo XIV Piano di formazione

Con la legge 107/2015 la formazione del personale è divenuta “obbligatoria strutturale e permanente”.Il personale docente parteciperà alle azioni di formazione previste dalla rete di ambito. Le FFSS area 2 effettueranno monitoraggio dei bisogni formativi per organizzare eventualmente anche formazione interna. Si ritiene necessaria formazione sui temi della sicurezza e sui bisogni educativi specifici(BES). Il personale ATA dovrà invece effettuare corsi per il corretto utilizzo di ARGO.Per le unità formative specifiche si fa riferimento al progetto numero tre del Piano di Miglioramento.

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Paragrafo XV Piano di inclusione

Il Piano per l'inclusione viene predisposto annualmente  per individuare e rendere esplicite le azioni e strategie che la scuola adotta al fine di rispondere alle diverse esigenze degli alunni e delle alunne con bisogni  educativi speciali. Il Piano di Inclusione si propone di facilitare l’inserimento degli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES) e di sostenere/promuovere tutte le iniziative volte alla comunicazione e alla collaborazione tra Scuola, ASL, Istituzioni ed Enti Locali. Nel PAI si trovano protocolli condivisi di carattere amministrativo/burocratico, comunicativo/relazionale, educativo e didattico e sociale. Esso è proposto dal Gruppo di lavoro per l’inclusione ( GLI) e viene approvato dal Collegio dei docenti. Una volta deliberato, va inviato ai competenti UUSSRR, nonché ai GLIP e al GLIR; va anche inviato alle altre istituzioni territoriali, come proposta di assegnazione delle risorse di loro competenza, considerando anche gli Accordi di Programma in vigore o altre specifiche intese sull’integrazione scolastica sottoscritte con gli Enti Locali.

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Paragrafo XVI Autovalutazione d’istituto

L’autovalutazione è una conseguenza necessaria dell’attuazione dell’autonomia scolastica. Infatti il decentramento di poteri e responsabilità a livello di scuola comporta la necessità di attivare sistemi interni di analisi e di verifica. L’autovalutazione d’istituto può essere definita proprio come un’analisi esauriente, sistematica e periodica delle attività e dei risultati dell’organizzazione scolastica, con lo scopo di individuare aree e modalità di miglioramento. Il suo significato più profondo risiede nella cultura della trasparenza e della responsabilità, che già da alcuni anni caratterizza il panorama legislativo italiano ed europeo. Come già detto in precedenza, la scuola autonoma è un sistema complesso, in cui si trovano a interagire soggetti con funzioni molto diverse; risulta pertanto indispensabile monitorare la qualità dell’offerta formativa e didattica, come anche dell’organizzazione e del funzionamento.All’interno del nostro Istituto Comprensivo opera un Nucleo di autovalutazione costituito dal Dirigente Scolastico e da alcuni docenti rappresentativi di più ordini di scuola (primaria e secondaria). Esso provvede alla revisione annuale del RAV (Rapporto di autovalutazione) e del PDM (Piano di miglioramento). Il RAV si trova pubblicato sul portale Scuola in chiaro.La verifica che coinvolge tutti i soggetti della scuola è il monitoraggio attuato per mezzo di questionari rivolti a studenti, genitori, docenti, personale amministrativo, collaboratori. La lettura e l’analisi dei questionari, permette l’osservazione delle criticità, dei bisogni e anche la percezione degli aspetti organizzativi e formativi da parte di chi ne fruisce (in particolare studenti e famiglie). Al termine dell’anno scolastico l’attività di autovalutazione compiuta e i risultati ottenuti verranno illustrati agli stakeholders nel Bilancio sociale.Tale documento raccorda e rende leggibile a tutti ciò che la scuola si prefigge di fare sulla base dei propri contesti, ciò che realmente fa e gli esiti conseguenti.

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Paragrafo XIII Azioni per la continuità e l’orientamento

L’Istituto Comprensivo “R. Ambrosini” promuove la continuità dei processi educativi e di apprendimento in senso verticale (continuità tra i diversi ordini di scuola) e orizzontale (il raccordo fra scuola, famiglia e contesto territoriale di cui si è già parlato in precedenza), in modo da garantire al suo interno un percorso formativo unitario, organico, coerente e completo.La continuità educativa investe l'intero sistema formativo di base e si pone i seguenti obiettivi:

attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola;

favorire negli alunni la presa di coscienza delle proprie competenze per operare scelte consapevoli e consone al proprio percorso formativo e alle proprie attitudini.

Continuità educativaGli interventi che vengono messi in atto dall’Istituto nell’ottica della continuità del percorso formativo sono i seguenti:

trasmissione da parte dei docenti della scuola dell’infanzia a quelli della scuola primaria di un documento sui traguardi raggiunti dagli alunni in uscita;

passaggio di informazioni fra i tre ordini di scuola dell’Istituto grazie a incontri formalizzati del personale docente;

attività con fini di conoscenza tra gli alunni e i docenti dei vari ordini di scuola;

individuazione di prove di verifica a classi parallele finalizzati a costruire un linguaggio comune e a favorire la comunicazione e il rapporto tra le diverse scuole;

formulazione di uno specifico consiglio orientativo riportato ai genitori di classe terza.

Al fine di organizzare meglio la didattica ed allo scopo di una migliore diffusione interna della documentazione educativa (scambi di informazioni, di esperienze e di materiale didattico ), per il corrente anno scolastico sono stati organizzati i seguenti dipartimenti disciplinari: il dipartimento per la scuola dell’infanzia;il dipartimento di scuola primaria area umanistica;il dipartimento di scuola primaria area scientifica;il dipartimento di scuola primaria area espressiva.

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il dipartimento di scuola secondaria di primo grado area umanistica;il dipartimento di scuola secondaria di primo grado area scientifica;il dipartimento di scuola secondaria di primo grado area espressiva.Negli incontri già calendarizzati, a garanzia di una maggiore uniformità tra i diversi ordini di scuola, i docenti della scuola dell’infanzia metteranno a punto delle griglie di osservazione relative ai diversi campi di esperienza; tutti saranno, inoltre, impegnati nell’ adozione del curricolo verticale per competenze elaborato lo scorso anno scolastico grazie all’attività di ricerca – azione svolta con i componenti della rete d’ambito di cui l’Istituto fa parte.L’adozione del curricolo verticale permetterà di prevenire il disorientamento e il disagio nel passaggio da un ordine all’altro e riportare i molti apprendimenti che il mondo oggi offre entro un unico percorso ben delineato. Un percorso che inizia con i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia, prosegue con l’emergere delle discipline nella scuola primaria ed arriva alle discipline intese in forma più strutturata nella scuola secondaria di I grado.

Orientamento scolasticoNell’intero corso di studi i docenti sono tenuti a guidare gli alunni a conoscere se stessi, riflettere sui propri interessi, valorizzare attitudini e risorse personali, conoscere e utilizzare opportunità in vista della piena realizzazione di sé come parte della comunità.Questa attività aiuta a prevenire forme di dispersione o insuccesso scolastico soprattutto nel momento della scelta del percorso da seguire al termine del primo ciclo di istruzione.A tale scopo, oltre al lavoro che viene svolto in classe (distribuzione di schede di orientamento e questionari, discussioni), nel nostro Istituto sono programmati incontri tra gli alunni di classe terza della scuola secondaria di primo grado e i docenti di diversi istituti superiori.

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PIANO DI MIGLIORAMENTOPRIMA SEZIONE

ANAGRAFICA

Istituzione ScolasticaNome ISTITUTO COMPRENSIVO "R. AMBROSINI"Codice meccanografico AVIC85200V

Responsabile del Piano (Dirigente Scolastico)Cognome e Nome Dott.ssa Passaro AdeleTelefonoEmail

Referente del Piano Cognome e Nome Dott.ssa Passaro AdeleTelefonoEmailRuolo nella scuola Dirigente Scolastico

Comitato di miglioramento

Nome Cognome Ruolo nell’organizzazione scolastica

Ruolo nel team di miglioramento

Adele Passaro Dirigente Scolastico Responsabile del Piano

Camilla Alois Docente Componente GAV Resp. Gruppo lavoro Formazione Docenti

Graziella Caruso Docente Componente GAV Resp. Gruppo lavoro Curricolo/Valutazione

Roberta Caterina Docente Componente GAV Resp. Gruppo lavoro Formazione Docenti

Fulvia Colella Docente FS Ptof /Compon. GAV

Resp. Gruppo lavoro Curricolo/Valutazione

Rosa Colucciello Docente Fiduciaria Plesso Resp. Gruppo lavoro Invalsi/Esiti Formativi

Annarita Liucci Docente FS Ptof /Compon. GAV

Resp. Gruppo lavoro Curricolo/Valutazione

Antonella Micera Docente Componente GAV Resp. Gruppo lavoro Invalsi/Esiti Formativi

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Durata dell’intervento per la seconda annualità in mesi: 8 mesi

Periodo di realizzazione: Novembre 2017 - Giugno 2018

SECONDA SEZIONE ELABORARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO BASATO SUL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE

COMITATO DI MIGLIORAMENTO E GRUPPI DI PROGETTO

Indicare le modalità e i criteri con cui sono state individuate le persone che compongono il comitato di miglioramento e i gruppi di progetto

I componenti del Comitato di Miglioramento dell’ IC Rachelina Ambrosini di , nominati con delibera collegiale nell’a.s. 2014/15, sono stati individuati, dal Dirigente Scolastico in base al possesso di competenze professionali richieste dal Piano di Miglioramento, all’appartenenza ai vari ordini e plessi dell’Istituto, nonché in rapporto alla disponibilità ed alla motivazione evidenziate dai docenti ad impegnarsi in un percorso progettuale particolarmente impegnativo. All’inizio dello scorso anno scolastico la Dirigente Scolastica Reggente, subentrata in seguito al dimensionamento dell'Istituto, ha integrato il comitato di miglioramento con altri componenti motivati, in possesso di idonee competenze, tenendo presente il contesto socio-economico e culturale in cui l’Istituzione opera, con i suoi bisogni diversificati nonché le linee progettuali del PTOF. Per il corrente anno scolastico i componenti sono stati confermati ( uno ha lasciato il gruppo per trasferimento ad altro incarico).All’inizio del corrente anno scolastico l’I.C Rachelina Ambrosini di Venticano si è unito all’I.C. di Montemiletto.La nuova Dirigente Scolastica ha quindi integrato il NIV dell’IC di Venticano con quello dell’IC di Montemiletto.

Il comitato di miglioramento, che si riunisce periodicamente con incontri dedicati e istituzionali, oltre ad occuparsi della stesura, revisione annuale del piano e all’individuazione delle risorse umane coinvolte nella realizzazione dei progetti (Gruppi di progetto) ha il compito di presiedere, monitorare, valutare, comunicare e rendicontare il Piano di Miglioramento.I componenti dei gruppi di progetto sono stati individuati in base a competenze, attitudini e disponibilità del personale nell'ottica dell’ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie. Per ogni gruppo di progetto sono stati individuati responsabili di progetto che avranno cura di coordinare e coinvolgere il personale la cui competenza contribuirà al successo del progetto stesso e avranno il compito di relazionare al comitato di miglioramento lo stato di avanzamento di ciascun progetto, evidenziandone le criticità e l'eventuale modifica delle strategie.

RELAZIONE TRA RAV E PDM

Indicare le motivazioni della scelta dei progetti, il collegamento con gli esiti dell’autovalutazione, tenendo conto dei vincoli e opportunità interne ed esterne

Per la scelta dei progetti è stata effettuata un'analisi accurata del processo di autovalutazionesoffermandosi, in particolare, sui risultati dello stesso.In una prima fase sono stati analizzati i vincoli e le opportunità da cui sono scaturiti, all'interno del RAV, le priorità dell'Istituto intese come piste di miglioramento a lungo periodo.

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In una seconda fase sono stati considerati gli obiettivi di processo, obiettivi operativi a breve periodo consequenziali ai vincoli emersi, valutando, in particolare, in che modo essi possono contribuire al raggiungimento delle priorità strategiche.In una terza ed ultima fase, valutata anche la fattibilità degli interventi in termini di economicità, di risorse, sia umane sia finanziarie, di tempi di realizzazione, sono state individuate le tre iniziative di miglioramento che vanno a costituire il PdM.Per il corrente anno scolastico 2017-18 , sulla base di quanto pianificato e sviluppato lo scorso anno e alla luce della fusione dei due Istituti, si è proceduto ad una revisione del Piano.

Iniziative dimiglioramento

Aree di processo Opportunità Vincoli

Dalla revisione del curricolo verticale

d’Istituto alla valutazione e

certificazione delle competenze

Curricolo, progettazione e valutazione

L’istituto lo scorso anno scolastico ha concluso l’elaborazione di un curricolo verticale per competenze.

Risultando l’istituto dimensionato dal corrente anno scolastico, i documenti vanno socializzati e condivisi , il curricolo va revisionato, approvato e adottato.

Continuità e orientamento

Gli insegnanti dei vari ordini di scuola si incontrano in gruppi formalizzati per scambiarsi Informazioni utili anche per la formazione delle classi.

Agli studenti vengono presentati i diversi indirizzi di s. sec. di secondo grado e viene loro consegnato un modulo per il consiglio orientativo.

Non sono stati attivati nella sc. sec. di primo grado specifici percorsi di orientamento.

Non sono state effettuate attività educative sistematiche tra studenti e docenti nel passaggio all'ordine successivo di scuola

Orientamento strategico ed organizzazione della scuola

Mission e obiettivi dell’Istituto trovano una formulazione nel PTOFLa progettualità dell'Istituto è supportata dal FIS.Le spese dei progetti si concentrano sulle tematiche ritenute prioritarie.

La mission dell'istituto non è pubblicizzata in maniera diffusa.

La cooperazione e la circoLazione delle buone pratiche va incrementata.

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Recupero e potenziamento

attraverso il miglioramento

dell’ambiente di apprendimento

Ambiente di apprendimento

Nelle prove standardizzate nazionali, i risultati conseguiti dagli studenti di scuola primaria e secondaria di primo grado nelle prove INVALSI sono nel complesso soddisfacenti.L’istituto, per venire incontro agli alunni in difficoltà, ha incluso nell’offerta formativa alcune ore dedicate al recupero.

In alcuni casi, emergono livelli leggermente discostanti dalla media nazionale riguardo le prove di italiano e matematica.

Gli interventi di recupero, consolidamento e potenziamento,pur se realizzati, non sono sufficientemente formalizzati e strutturati.

Inclusione e differenziazione

La scuola organizza gruppi di livello all’interno delle classi, in linea con il riferimento nazionale.

Manca una progettazione unitariae dedicata all’inclusione tra i vari plessi.

Risorse professionali e obiettivi di miglioramento

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

La scuola è sensibile alle esigenze formative dei docenti e del personale ATA .

Il personale docente sente la necessità di un supporto per una formazione continua e flessibile.

Integrazione con il territorio e rapporto con le famiglie.

La scuola è aperta al dialogo con il territorio, il coinvolgimento delle famiglie nelle scelte didattiche e decisionali dell’Istituto viene assicurato con la partecipazione agli organi collegiali e gli incontri scuola-famiglia. La scuola partecipa a reti e ha collaborazioni con soggetti esterni. Le collaborazioni attivate sono integrate in modo adeguato con l'offerta formativa.

La visibilità del lavoro promosso dalla scuola va incrementata anche con momenti di apertura agli stakeholders esterni.

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INTEGRAZIONE TRA PIANO E PTOF

Indicare gli elementi di coerenza tra il piano e le attività, i progetti e gli obiettivi inseriti nel PTOF Il presente Piano di Miglioramento si colloca su una linea di stretta correlazione e coerenza con le attività, i progetti e gli obiettivi inseriti nel PTOF, essendone parte integrante e fondamentale. Il PDM rappresenta la politica strategica dell’Istituzione per intraprendere un’azione di Qualità, per il miglioramento della performance dell'istituto, alla luce di quanto emerso dal RAV ed in sintonia con la vision e mission dell'Istituto.

QUICK WINS

Indicare le eventuali azioni di rapida attuazione e ad effetto immediato poste in essere nel periodo tra l’autovalutazione e la definizione del piano

Ø Pubblicazione del RAV aggiornato ;Ø Disseminazione di informazioni nei riunioni dei Collegi dei docenti e del Consiglio di Istituto;Ø Discussioni e informazioni nei Dipartimenti disciplinari, nel Consiglio di Intersezione (Scuola dell’Infanzia), nei Consigli di Interclasse (Scuola Primaria) e nei Consigli di Classe (Scuola Secondaria di I Grado).

ELENCO PROGETTI

PROGETTO DEL PIANO N°1 "Dal curricolo verticale d'Istituto alla valutazione per competenze"

PROGETTO DEL PIANO N°2 "Dall’ambiente di apprendimento al recupero e al potenziamento"

PROGETTO DEL PIANO N°3 "Risorse professionali e obiettivi di miglioramento”

PROGETTO DEL PIANO N°1

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Titolo del progetto Dal curricolo verticale d'Istituto alla valutazione per competenze

Responsabili del progetto:

Livello di priorità Data prevista di attuazione definitiva:

Caruso Graziella Liucci Annarita Colella Fulvia

Alto Novembre – Giugno 2018

Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

1. Descrivere il problema che si vuole affrontare con il progetto, la soluzione che si intende adottare e le ragioni della scelta di tale soluzione (perché costituisce una soluzione vantaggiosa rispetto ad altre possibili).Come emerso dal RAV, il nostro Istituto Comprensivo possedeva un curricolo per ordini di scuola organizzato negli ultimi anni sulla base delle Indicazioni Nazionali 2012 ; mancava , però, una verticalizzazione che permettesse una maggiore continuità tra i diversi livelli scolastici .Organizzare il curricolo secondo le competenze chiave europee significava far trovare alle diverse competenze specifiche una organizzazione unitaria e far emergere nella giusta misura le fondamentali competenze metacognitive e metodologiche (raggruppate intorno alle competenze chiave “imparare a imparare” e spirito di iniziativa e imprenditorialità”) e le competenze sociali e civiche.Anche le metodologie didattiche richiedevano una maggiore esplicitazione e la valutazione necessitava di un’attenta condivisione e riflessione: non venivano impiegate rubriche di valutazione , né si utilizzavano valutazioni autentiche.Per questo motivo il presente progetto ha inteso raggiungere in un triennio i seguenti obiettivi:anno scolastico 2016-17

●riprogettazione del curricolo d’istituto in un’ottica innovativa, prestando particolare attenzione alla verticalizzazione e coinvolgendo i docenti dei tre ordini di scuola ( scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado) ;

●uso in modo sperimentale delle rubriche di valutazione;●innovazione dei processi di insegnamento – apprendimento con l’intento di migliorare la capacità

di apprendimento degli alunni e di favorire metodologie quali la didattica laboratoriale;●lavoro armonico intorno ad una tematica comune, seguendo linee guida condivise dai colleghi dei

diversi ordini di scuola;● adozione ufficiale del modello ministeriale di certificazione delle competenze al temine della

classe quinta e terza secondaria di primo grado;● costruzione di un documento da passare ai docenti del grado successivo.

a. s. 2017 -18● riflessione condivisa su quanto attuato nei progetti del piano di miglioramento negli anni

precedenti;● riesame e approvazione/ adozione del curricolo verticale;● riesame, socializzazione e diffusione dei documenti alla luce del dimensionamento scolastico ;● adozione di rubriche valutative come strumenti di valutazione autentica;● promozione, miglioramento e consolidamento delle competenze chiave di cittadinanza

attraverso la formalizzazione di uno strumento condiviso di misurazione dei livelli.

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2. Elencare i destinatari diretti (personale docente, personale ATA, famiglie, studenti, altri portatori di interesse) del progetto.

▫ Docenti in quanto fruitori dei materiali.▫ Alunni sui quali ricadono in positivo tutte le migliorie portate dal Piano di Miglioramento▫ Famiglie in quanto a loro si offre maggiore chiarezza per quanto concerne i percorsi educativi affrontati dai propri figli.

3. Definire per ciascuna attività obiettivi e indicatori.

Attività N.1 Obiettivi (Risultati attesi)

Indicatori

Il gruppo incaricato si occuperà di riesaminare il lavoro concluso lo scorso anno, soffermandosi soprattutto sugli anni di passaggio degli alunni da un ordine di scuola all’altro e sulle competenze trasversali di cittadinanza.

Revisionare/integrare il curricolo attraverso scelte condivise.Socializzare e condividere pienamente il curricolo verticale d’Istituto.

Massima condivisione sulle scelte effettuate.Chiarezza nei contenuti.Ampia diffusione dei documenti.

Attività N.2 Obiettivi(Risultati attesi)

Indicatori

Realizzazione di rubriche valutative disciplinari e di griglie per le osservazioni sistematiche da utilizzare per la valutazione periodica e finale degli apprendimenti.

Pervenire ad una modalità descrittivo narrativa della valutazione, del processo di apprendimento degli alunni e del livello globale da essi raggiunto in sintonia con i più recenti riferimenti normativi.

Indicatori disciplinari del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti.Condivisione della terminologia descrittiva.Uniformità nell’ azione valutativa.

Attività N. 3 Obiettivi(Risultati attesi)

Indicatori

Progettazione di una udainterdisciplinare in relazione alle competenze chiave di cittadinanza con la realizzazione di compiti autentici.

Favorire lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza attraverso la formalizzazione di uno strumento condiviso di misurazione.Utilizzo della didattica laboratoriale.Promuovere l'acquisizione delle competenze di cittadinanza

Condivisione nel lavoro con l’utilizzo delle rubriche di valutazione.Accordo tra i docenti sulle modalità con cui effettuare e registrare le osservazioni sistematiche.Condivisione da parte dei docenti di metodologie comuni.

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attraverso iniziative finalizzate alla valorizzazione di comportamenti positivi negli alunni.Effettuare le valutazione e certificazione delle competenze.Garantire la massima efficacia all’azione educativa e didattica.

4. Evidenziare l’impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente, sulla performance della scuola

La condivisione di un curricolo verticale permetterà all’Istituto di migliorare la propria performance grazie all’ organicità ed alla sistematicità degli interventi educativi e formativi messi in atto da ciascuno dei tre gradi di scuola, garantendo la gradualità e la completezza dell’intero percorso di studi.La valutazione mediante l’adozione sistematica delle rubriche di valutazione e delle griglie per l’osservazione sistematica non è solo finalizzata alla certificazione delle competenze ma anche alla comprensione del percorso formativo del singolo alunno. La valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, ne documenta lo sviluppo dell’identità personale, ha finalità formative ed educative concorrendo, nel contempo, al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo.L’adozione di metodologie quali la didattica laboratoriale e la condivisione di strumenti e modalità di insegnamento, permetterà di favorire l’apprendimento degli alunni e lo sviluppo di competenze sociali e civiche.

5. Definire l’elenco delle varie azioni/attività in cui è articolato il progetto (e mantenere le stesse azioni/attività per la fase di monitoraggio)

Attività Responsabile Data prevista di conclusione

Attività n. 1

Caruso GraziellaColella Fulvia

Liucci Annarita

Giugno 2017

2 Attività n.2 Caruso GraziellaColella Fulvia

Liucci Annarita

Giugno 2017

3 Attività n.3 Caruso GraziellaColella Fulvia

Liucci Annarita

Giugno 2017

Fase di DO - REALIZZAZIONE

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Descrivere le modalità con cui il progetto viene attuato, evidenziando anche l’eventuale apporto delle parti interessate esterne e, più in dettaglio descrivere il contenuto delle diverse azioni/attività in cui la pianificazione è suddivisa (vedi “fase di Plan”)

Attività Descrizione

1. Riesame e condivisione del curricolo verticale per competenze

Incontri per dipartimenti e per ordine di scuola al fine di confrontarsi sulle scelte progettuali e didattiche a base del curricolo concepito come strumento di ricerca flessibile.

Riesame e verifica del curricolo, considerando, in particolare, la continuità del percorso educativo e la promozione delle competenze di cittadinanza.

Diffusione, condivisione collegiale e approvazione.

Monitoraggio dell’adozione del curricolo da parte dei docenti e percorsi di ricerca-azioni nelle classi.

2.Realizzazione di rubriche valutative disciplinari e di griglie per le osservazioni sistematiche da utilizzare per la valutazione periodica e finale

ProgettazioneCostruzione, attraverso attività dipartimentale, di rubriche valutative disciplinari che consentiranno di accompagnare la votazione numerica con la descrizione dei processi e dei livelli globali di sviluppo degli apprendimenti raggiunti.Definizione di indicatori condivisi dei differenti livelli di apprendimento in relazione agli obiettivi e alle competenze. Costruzione di griglie per le osservazioni sistematiche da utilizzare durante il processo di apprendimento.

RealizzazioneAdozione ed utilizzo, da parte di tutti i docenti, del materiale prodotto nella pratica didattica.

Sperimentazione delle rubriche.

Monitoraggio al termine del percorso quadrimestrale.

Valutazione, in base al monitoraggio effettuato, dell’idoneità degli strumenti predisposti o se necessaria una loro revisione.

3. Progettazione di uda interdisciplinare sulle competenze chiave di cittadinanza con compiti di realtà

Progettazione1 faseProgetto di massima dell’Uda da parte del gruppo di lavoro NIV responsabile del progetto.Costruzione della scheda di progetto dell’unità di apprendimento in relazione alle competenze chiave di cittadinanza così articolata:denominazione dell’uda, individuazione delle competenze prevalenti da

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sviluppare, specificazione dei destinatari, indicazione delle evidenze, descrizione del/dei prodotto/i da realizzarsi, risorse umane da impiegarsi, gli strumenti necessari e le modalità di attuazione (oggetti, criteri, strumenti di valutazione).Costruzione di griglie per l’ osservazione sistematica eDei modelli da utilizzare sia per la consegna agli studenti che per la relazione finale dell’alunno.2 fasePiano di lavoro dell’uda (progetto esecutivo), da definire insieme a tutti i docenti, che illustrerà nel dettaglio ogni fase, declinando le attività, gli strumenti, le evidenze osservabili gli esiti attesi, i tempi previsti, i criteri utilizzati.

MonitoraggioMonitoraggio dell’’unità di apprendimento durante la fase di realizzazione ossia nel secondo quadrimestre.

Valutazione,Valutazione dell’efficacia dell’uda realizzata al finedella certificazione delle competenze.

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

Descrivere il sistema e le modalità con cui si intende monitorare l’andamento del progetto, in modo da far sì che proceda secondo quanto stabilito, individuando gli eventuali problemi o potenzialità di ulteriori miglioramenti di relativi a singole azioni/attività o al progetto nel suo complesso.

Definire in particolare:

• Le modalità (incontri periodici, schede di rilevazione, ecc…)

• La frequenza del monitoraggio

• I dati che dovrà produrre in funzione dei risultati e dei target da raggiungere

• Eventuali dati di feedback (anche informali) provenienti dall’esterno del progetto)

Per monitorare il progetto verranno valutati alcuni indicatori desunti da:

● incontri del gruppo di miglioramento;

● questionario per docenti;

● questionario per alunni;

● raccolta e valutazione del materiale per un riesame complessivo del Progetto.

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PROGETTO DEL PIANO N°2

Titolo del progetto Dall’ambiente di apprendimento al recupero e al potenziamento

Responsabili del progetto:

Livello di prioritàalto

Data prevista di attuazione

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definitiva:

Colucciello RosaMicera Antonella

Migliorare i risultati per la concretizzazione del successo formativo e diminuire la varianza fra le classi.

Novembre – Giugno 2018

Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

1. Descrivere il problema che si vuole affrontare con il progetto, la soluzione che si intende adottare e le ragioni della scelta di tale soluzione (perché costituisce una soluzione vantaggiosa rispetto ad altre possibili).

Dal RAV, redatto dal Gruppo di Autovalutazione di Istituto, sono emerse alcune criticità legate in modo particolare alla scarsa e disomogenea assimilazione delle competenze trasversali all’interno delle classi della Scuola Primaria e Secondaria di 1° Grado. E’ diventata, quindi, idea guida la necessità di migliorare gli assi portanti delle competenze trasversali logico/cognitive, che attraverso l’area linguistica e matematica l’alunno deve assimilare.

Obiettivo strategico sarà quello di innovare i processi di insegnamento/ apprendimento capaci di incidere efficacemente sulla capacità di apprendimento, favorendo lo sviluppo delle nuove metodologie didattiche, quali la Didattica laboratoriale, il Cooperative learning, il Tutoring, al fine di rendere coinvolgente e motivante il processo di apprendimento.

Anche se i risultati delle prove Invalsi sono stati eccellenti, soprattutto per la scuola Primaria di Montemiletto, al fine di innalzare i livelli di istruzione e competenze per tutti gli alunni, si ritiene opportuno rispondere ai seguenti bisogni formativi:

-Fornire agli studenti strumenti cognitivi e capacità di valutazione sufficienti per essere in grado di lavorare in modo autonomo.

- Migliorare la capacità di attenzione e concentrazione.

- Potenziare lo sviluppo delle abilità di ascoltare, comunicare, leggere, comprendere e decodificare.

- Rafforzare le capacità logiche.

- Programmare in modo corretto le fasi di un lavoro.

A tal proposito il Dirigente Scolastico e il Collegio dei Docenti hanno ritenuto prioritario e strategico per tutto l’Istituto programmare, quindi, dei Percorsi formativi di Consolidamento e Potenziamento in tutte le discipline cardine ma soprattutto di Matematica e Italiano.

2. Elencare i destinatari diretti (personale docente, personale ATA, famiglie, studenti, altri portatori di interesse) del progetto.

▫ Docenti in quanto fruitori dei materiali. ▫ Alunni sui quali ricadono in positivo tutte i miglioramenti previsti dal Piano di Miglioramento ▫ Famiglie in quanto a loro si offre maggiore chiarezza per quanto concerne i percorsi educativi

affrontati dai propri figli.

3. Definire per ciascuna attività obiettivi e indicatori.

Attività previste Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori

1)L’attività del recupero/consolidamento/potenziamento, risponde alla finalità della

Per gli anni scolastici successivi gli obiettivi da raggiungere sono i

Accordo all’interno dei gruppi di docenti incaricati di strutturare le prove da

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prevenzione al disagio e vuole offrire risposte ai bisogni differenziati degli alunni, per garantire loro pari opportunità formative, nel rispetto dei tempi e delle modalità diverse di apprendimento. L’Obiettivo è l’acquisizione di un metodo di studio insieme al recupero e al rafforzamento delle abilità linguistiche e logico- matematiche, con un percorso didattico diversificato, individualizzato e personalizzato, attuato con apposite strategie, lavorando per gruppi di livello al fine di recuperare , consolidare e potenziare le competenze degli alunni :

• In italiano negli aspetti che riguardano la lettura, la comprensione e la rielaborazione scritta e/o orale di differenti tipologie testuali…….

•In matematica nell’uso di strumenti, procedure e conoscenze relativamente alle abilità di base ma anche nella comprensione e risoluzione di situazioni problematiche.

2)Individuazione di criteri generali di valutazione, prove di verifica strutturate, standard da raggiungere, strategie di intervento, etc,.).

3)Verifica dei risultati e ricaduta sul territorio del lavoro svolto.

seguenti:

a. s. 2017-18

➢ Operare in modo che le classi dei vari plessi scolastici raggiungano gli stessi risultati nelle prove Invalsi e innalzino il livello di competenze nelle discipline cardine quali italiano e matematica.

➢ Strutturare un orario scolastico in funzione degli interventi di recupero / consolidamento / potenziamento

➢ Ottimizzare le risorse strutturali (soprattutto multimediali) per una didattica innovativa;

➢ Elaborare un piano di formazione atto a garantire l’omogeneità tra le classi e maggiore coordinamento tra gli insegnanti nella progettazione e nella verifica;

➢ Creare un quadro di sintesi delle

competenze trasversali e disciplinari che rispondano agli obiettivi generali che il sistema nazionale di valutazione ha promosso.

somministrare agli allievi.

Massima condivisione sulle scelte effettuate.

Chiarezza nei contenuti.

Reperibilità e fruibilità dei materiali prodotti da parte di tutti.

Condivisione nel lavoro per le attività svolte.

Accordo tra i docenti sulle modalità in cui effettuare e registrare le osservazioni sistematiche.

Condivisione da parte dei docenti di metodologie comuni.

4. Evidenziare l’impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente, sulla performance della scuola

La condivisione di prove strutturate uguali per tutte le classi parallele è finalizzata al raggiungimento di un unico obiettivo e cioè di elaborare un piano di formazione atto a garantire:1) L’omogeneità fra le classi e all’interno delle classi;2) maggiore coordinamento tra gli insegnanti nella progettazione, nella verifica e valutazione3) Maggiore capacità di autovalutazione da parte degli alunni quale base necessaria per ogni processo di

miglioramento

5. Definire l’elenco delle varie azioni/attività in cui è articolato il progetto (e mantenere le stesse azioni/attività per la fase di monitoraggio)

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Attività Responsabile Data prevista di conclusione

Monitoraggioprimo

Qquadrimestre

Colucciello RosaMicera Antonella

Febbraio 2018

2 MonitoraggioSsecondoQquadrimestre

Colucciello Rosa

Micera AntonellaGiugno 2018

3 Verificafinale

ColuccielloRosa

Micera Antonella

Giugno 2018

Fase di DO - REALIZZAZIONE

1. Descrivere le modalità con cui il progetto viene attuato, evidenziando anche l’eventuale apporto delle parti interessate esterne e, più in dettaglio descrivere il contenuto delle diverse azioni/attività in cui la pianificazione è suddivisa (vedi “fase di Plan”)

Attività Descrizione

1) Concordare prove d’ingresso unificate per classi paralleleIncontri per dipartimenti e per ordine di scuola al fine di confrontarsi sulle scelte progettuali e didattiche in base ai contenuti da accertare.Tabulazione e monitoraggio delle prove effettuate.Diffusione e condivisione collegiale dei risultati.

2)Progettare piani di lavoro in base alle criticità emerse.Costruzione, attraverso attività dipartimentali, di piani annuali attraverso la definizione di obiettivi condivisi in relazione alle criticità emerse.

Adozione ed utilizzo da parte di tutti i docenti del materiale prodotto.

2.3) Pianificare prove strutturate per la verifica degli apprendimenti di fine primo quadrimestre.

Messa a punto di prove di verifica strutturate di italiano, matematica e inglese da somministrare agli alunni della scuola primaria del nostro istituto.

4) Correzione del piano annuale in base alle criticità emerse.

Correzione, attraverso attività dipartimentali, dei piani annuali in base alle criticità emerse.

Adozione ed utilizzo da parte di tutti i docenti del materiale prodotto

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4) Pianificare prove strutturate per la verifica degli apprendimenti di fine secondo quadrimestre.

Messa a punto di prove di verifica strutturate di italiano, matematica e inglese da somministrare agli alunni della scuola primaria del nostro istituto.

5) Rendicontazione delle tabulazioni delle prove. Condivisione e diffusione degli esiti finali di italiano, matematica e inglese.

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

Descrivere il sistema e le modalità con cui si intende monitorare l’andamento del progetto, in modo da far sì che proceda secondo quanto stabilito, individuando gli eventuali problemi o potenzialità di ulteriori miglioramenti di relativi a singole azioni/attività o al progetto nel suo complesso.

Definire in particolare:

• Le modalità (incontri periodici, schede di rilevazione, ecc…)

• La frequenza del monitoraggio

• I dati che dovrà produrre in funzione dei risultati e dei target da raggiungere

• Eventuali dati di feedback (anche informali) provenienti dall’esterno del progetto)

Per monitorare il progetto verranno valutati alcuni indicatori desunti da:

1. Elaborazione di verifiche formative e sommative secondo criteri condivisi e oggettivi.

2. Verifiche, esiti e valutazione.

3. Elaborazione di eventuali percorsi individualizzati e personalizzati

4. Valutazione e riesame delle metodologie e dei criteri di valutazione adottati .

5. Registrazione degli esiti e delle valutazioni.

6. Bilancio finale delle attività.

PROGETTO DI PIANO N°3

Titolo del progetto Risorse professionali e obiettivi di miglioramento

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PIANO DI ISTITUTO PER LA FORMAZIONE E L’AGGIONAMENTO

DEL PERSONALE

Responsabile del progetto:

Livello di priorità Data prevista di attuazione definitiva:

Alois Camilla

Caterina Roberta

alto Ottobre 2017– Giugno 2019

La formazione del personale scolastico, durante tutto l’arco della vita professionale, non solo nella fase iniziale di introduzione al mondo del lavoro, è oramai un fattore decisivo per il Miglioramento e l’innovazione del sistema scolastico. Il MIUR, in data 03 /10/2016, ha presentato un piano triennale per la formazione in servizio dei docenti (2016 – 2019) per cui la formazione in servizio, divenuta “obbligatoria, permanente e strutturale” come sancito dalla legge 107/2015, comma 124, è parte integrante della funzione docente, fondamentale per lo sviluppo professionale e il miglioramento delle istituzioni scolastiche. Il piano individua, a livello nazionale ed unitario, ambiti tematici e priorità per la formazione che vanno ad orientare la progettualità delle scuole.

LE AREE INDIVIDUATE SONO LE SEGUENTI

AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA DIDATTICA PER COMPETENZE, INNOVAZIONE

METODOLOGICA E COMPETENZE BASE VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO

COMPETENZE DI SISTEMA

COMPETENZE DIGITALI E NUOVE AMBIENTI DI APPRENDIMENTO

COMPETENZE DI LINGUA STRANIERANO SCUOLA E LAVORO

COMPETENZE PER IL XXI SECOLO

COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO GIOVANILE

INCLUSIONE E DISABILITÀ; INTEGRAZIONE, COMPETENZE DI

CITTADINANZA E CITTADINANZA GLOBALE

COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA

Nel piano di formazione verranno coinvolti, in tempi e modi differenti, tutti i docenti. Il nostro Istituto, in linea con il suddetto piano di formazione, cerca di rispondere alle esigenze nazionali e, al contempo, mira al miglioramento della scuola e allo sviluppo personale e professionale dei docenti. Pertanto predispone un piano di formazione e aggiornamento del personale, in continuità con il lavoro intrapreso nei precedenti anni scolastici. Il piano intende essere un’ integrazione delle

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Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

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attività svolte nel corso dello scorso anno scolastico, alla luce della nuova realtà scolastica determinatasi a seguito dell’ accorpamento dell’ I.C. Rachelina Ambrosini di Venticano e I.C. di Montemiletto.

Le FINALITÀ da perseguire con il presente piano sono così definite:

SUPPORTARE IL PERSONALE DOCENTE NELLA FORMAZIONE

FAVORIRE LA CRESCITA PERSONALE E PROFESSIONALE DI OGNI DOCENTE

PREDISPORRE UN SISTEMA DI PARI OPPORTUNITÀ FORMATIVE PER IL PERSONALE DELLA SCUOLA

RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI PREFISSATI NEL RAV

DETERMINARE IL MIGLIRAMENTO DELLE PERFOMANCE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

Nella prima fase dell’ anno scolastico è stato effettuato, tra tutti i docenti dell’ Istituto, un monitoraggio on line volto a rilevare i bisogni formativi e le preferenze per la formazione e l’ aggiornamento per l’ anno scolastico 2017 – 18. Gli esiti (risposte totali 114) hanno mostrato che:

la maggioranza dei docenti in servizio ha effettuato l’ ultimo aggiornamento nel precedente anno scolastico (98%);

la tematica sulla quale si sono concentrati i corsi è stata Didattica per competenze , innovazione metodologica e competenze base (63%);

la maggior parte dei docenti ha seguito corsi di aggiornamento per oltre 20 ore annue (86%).

Sulla base delle esigenze formative espresse dai docenti nel suddetto monitoraggio, si rileva che:

le aree di formazione con un maggior numero di preferenze sono

COMPETENZE DIGITALI E NUOVI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO (32%)

DIDATTICA PER COMPETENZE, INNOVAZIONE METODOLOGICA E COMPETENZE BASE (19%)

COMPETENZE DI LINGUA STRANIERA (13%)

la maggioranza dei docenti preferirebbe seguire corsi in presenza nel proprio istituto (65%)

Il periodo scolastico maggiormente indicato è Febbraio- Marzo (34%)

Il progetto 3 , nato nel 2014-15 sulla scorta delle esigenze dal Rav, andava ad intervenire su due aree di processo, SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE ED INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE. Intendeva perseguire diversi obiettivi di processo quali affidare incarichi in base a competenze, attitudini e disponibilità del personale; incentivare adeguatamente il lavoro svolto; promuovere momenti di formazione finalizzati agli obiettivi da raggiungere. Con il lavoro operato in questi anni i parametri del RAV risultano migliorati e, tuttavia, sempre rilevante e attuale rimane il tema della formazione che, dal 2016, ha visto l’intervento ministeriale (piano formazione

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2016-2019). Nell’ultimo aggiornamento del RAV del nostro istituto, 2016-17, nell’area Risorse professionali e obiettivi di miglioramento compare ancora la necessità di promuovere momenti di formazione e autoformazione e creare un archivio multimediale aggiornato delle competenze del personale.

DIFFUSA E SENTITA È LA NECESSITÀ, DA PARTE DEI DOCENTI, DI AVERE UN SUPPORTO PER LA FORMAZIONE CONTINUA E FLESSIBILE, UNA GUIDA NELLA SCELTA DEI PERCORSI E NELLA CONSAPEVOLE GESTIONE DI UN CURRICOLO PROFESSIONALE.

Il presente progetto, proposto per l’anno scolastico in corso, potrà essere modificato e/o integrato con altre iniziative di volta in volta proposte.

1° FASE: PIANIFICAZIONE sensibilizzazione del corpo docente verso il nuovo PIANO DI FORMAZIONE DEI DOCENTI 2016/2019 e verso la conoscenza e uso della Piattaforma SOFIA. Pianificazione di momenti di autoformazione, incontri di formazione e aggiornamento rivolti al personale della scuola.

2° FASE: ATTUAZIONE Incontri di formazione- aggiornamento- autoaggiornamento; formazione di AMBITO; Unità Formativa dell’ I.C.; incontri – convegni di formazione con le famiglie.

3° FASE: MONITORAGGIO finale e VALUTAZIONE delle attività svolte

2. Destinatari

▫ Docenti di ogni ordine dell’ I.C.

▫Alunni sui quali ricadono in positivo tutti portate dal i processi innovativi previsti dal Piano di Miglioramento.

▫ Famiglie in quanto sono coinvolte sempre più nei percorsi educativi vissuti dai propri figli.

3. Definire per ciascuna attività obiettivi e indicatori.

Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori

1.INCONTRI DI AUTOFORMAZIONE, FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO, IN LINEA CON IL NUOVO PIANO DI FORMAZIONE DEI DOCENTI 2016/2019 E CON LE ESIGENZE FORMATIVE DELL’ISTITUTO.

Diffondere tra i docenti la consapevolezza della necessità di formazione continua e flessibile

Incrementare la formazione dei docenti e la diffusione delle competenze.

Formare i docenti su strategie didattiche innovative

Miglioramento delle performance dell’ Istituto.

Miglioramento della qualità e dell’efficacia dell’attività didattica.

Utilizzo di strumenti tecnologici che favoriscono il processo di innalzamento dei livelli scolastici e la comunicazione con tutti gli

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2.FORMAZIONE DI AMBITO 2

3.UNITÀ FORMATIVA DELL’ I.C.

4.INCONTRI – CONVEGNI DI FORMAZIONE CON LE FAMIGLIE.

5.INCONTRI DI FORMAZIONE LABORATORIALE E PRODUZIONI DI MATERIALE.

finalizzate all’innalzamento degli esiti scolastici e al raggiungimento del successo formativo di tutti gli alunni.

Puntare su un più diffuso protagonismo dei docenti nella vita della scuola e sull’utilizzazione di più risorse professionali per obiettivi di cambiamento.

Aprire la scuola al territorio con il coinvolgimento delle famiglie.

stakeolders.

Riduzione delle insufficienze nei risultati scolastici degli alunni.

Partecipazione alle attività della scuola.

Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori

AVVIAMENTO ALL’ UTILIZZO DELLA PIATTAFORMA SOFIA

INDIVIDUAZIONE E AFFIDAMENTO DI INCARICHI.

Agevolare il personale docente nella predisposizione di un proprio curricolo professionale per raccogliere le attività svolte e per impostare la successiva formazione.

Migliorare la gestione del personale.

Evitare il rischio di dispersione di competenze diffuse.

Consapevolezza della propria professionalità docente.

Valorizzazione di attitudini e competenze.

Trasparenza negli affidamenti di incarichi.

4. Evidenziare l’impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente, sulla performance della scuola

Il progetto mira all’ incremento delle competenze personali e professionali dei docenti che, da formatori responsabili, saranno indotti a formarsi ed aggiornarsi, riflettendo sul proprio bagaglio di competenze e su quelle da incrementare.

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5. Definire l’elenco delle varie azioni/attività in cui è articolato il progetto (e mantenere le stesse azioni/attività per la fase di monitoraggio)

Progetto n. 3 Responsabili

Tempi Note

Aggiornamento progettoAlois CamillaCaterina Roberta

O

X

N D G F M A M G Revisione PDM

a.s. 2016/17

Adeguamento

nuovo I.C.

Venticano –

Montemiletto

Formazione on line Circolare prot. n 2950/07

Monitoraggio docentiX Somministrazio

ne di un questionario on line per la rilevazione dei bisogni formativi

Diffusione del progettoX Presentazione

PDM in Collegio docenti

Attività di autoaggiornamento

X X X X X X X X Inizio attività di aggiornamento tramite formazione on line (webinar)

Aggiornamento/formazione in presenza

Unità Formativa da definireFormazione di Ambito da definireFormazione necessaria sui BES****

Approfondimento collegiale Ricerca azione

X X X X Dipartimenti per approfondimento curricolo verticale- griglie

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valutazioneRicerca azione gruppi di lavoro

Raccolta datiX X Raccolta file con

autocertificazione attività formative svolteModello unico

Monitoraggio finale /Autovalutazione attività svolte

Valutazione

X X

Diffusione dei risultatiX

PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE DOCENTE

ATTIVITÀ FORMATIVA PERSONALE COINVOLTO PRIORITÀ STRATEGICA CORRELATA

ANNO SCOLASTICO

-COMPETENZE DIGITALI E NUOVI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO-BES UNITÀ FORMATIVA DEDICATA

Tutti i docenti dell’I.C. Innovazione e diffusione per la scuola digitale (legge 107/2015) Analisi dei bisogni degli insegnanti ed esigenze dell’IstitutoEsiti del RAV

2017/2018

DIDATTICA PER COMPETENZE – COMPETENZE DIGITALI – VALUTAZIONE EMIGLIORAMENTOCORSI DI AMBITO

Tutti i docenti dell’I.C. FORMAZIONE DI AMBITO 2

2017/18

REGISTRO ELETTRONICO

Tutti i docenti dell’I.C. Adozione del registro elettronico

2017/18

PNSD Gruppi di docenti individuati dal D.S.

Innovazione e diffusione per la scuola digitale (legge107/2015)

2017/18

SICUREZZA Tutti i docenti dell’I.C. Formazione obbligatoria 2017/18EMERGENZA – ANTINCENDIO

Gruppi di docenti individuati dal D.S.

Formazione obbligatoria 2017/18

COMPETENZE DI LINGUA STRANIERAUNITÀ FORMATIVA DEDICATA

Tutti i docenti dell’I.C. Analisi dei bisogni degli insegnanti ed esigenze dell’Istituto

2018/2019

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NECESSITA’ DI INSERIRE UNITA’ FORMATIVA SUI BES

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

Per monitorare il progetto verranno valutati alcuni indicatori come:

Verifica dello stato di avanzamento dei lavori;

Somministrazione di un questionario ai docenti partecipanti per rilevare il gradimento e il livello di ricaduta nella pratica didattica.

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

Il Team di Miglioramento, a conclusione del Progetto ed entro la fine di giugno, effettuerà le seguenti azioni per la revisione del Progetto stesso, ai fini del miglioramento:

1) Valutazione della coerenza e integrazione tra tutti gli interventi messi in campo in un'ottica multidimensionale dei problemi organizzativi e gestionali;

2) Valutazione dei risultati ottenuti rispetto al target, indicando le possibili cause dell’eventuale non raggiungimento degli obiettivi;

3) Valutazione delle modalità di lavoro dei gruppi, in rapporto ad efficienza ed efficacia (rispetto dei tempi, presenza costante dei docenti, suddivisione equa e condivisa del lavoro, rispetto delle scelte operate in partenza; rapporti tra gruppi e con il Dirigente Scolastico; utilizzo delle osservazioni e delle proposte inviate dai docenti);

4) Valutazione delle azioni di monitoraggio (strumenti utilizzati, tempi di attuazione e di restituzione delle osservazioni ai gruppi, efficacia delle comunicazioni);

5) Valutazione delle modalità utilizzate per comunicare le varie fasi del Progetto e dell’efficacia di tali modalità (conoscenza da parte di tutti i docenti del Progetto, numero di contributi inviati durante la stesura dei materiali, numero di osservazioni effettuate in itinere e nelle riunioni finali); 6) Valutazione del grado di soddisfazione di tutti gli attori coinvolti nella realizzazione del Progetto;

Quanto emerso dalle valutazioni sopra indicate verrà riportato in un verbale, che verrà spedito via mail a tutti i plessi e discusso in sede di Collegio dei Docenti. Le proposte di miglioramento che verranno indicate, sia dal Team di Miglioramento che dal Collegio dei Docenti, verranno riesaminate all’inizio del prossimo anno scolastico, per essere attuate, se fattibili, già nel corso delle prossime azioni. D’altra parte, il Piano previsto non si conclude a giugno, ma prevede azioni che dovranno essere nuovamente indicate in un ulteriore Piano di Miglioramento.

Il Miglioramento sarà attuato mediante:

- Aggregazione di tutte le proposte raccolte in base alla rilevanza per l’Istituto, calcolata in rapporto al

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contributo che ogni iniziativa dà agli obiettivi strategici (o Fattori Critici di Successo) e all’inerenza di ognuna di esse con i Processi Chiave.

- Scelta delle azioni anche in relazione alla fattibilità delle stesse, in termini di economicità di risorse sia umane sia finanziarie, di autonomia di realizzazione da parte della scuola e di tempi di realizzazione.

Progetti di ampliamento dell’offerta formativa

Scuola dell’infanziaTitolo progetto: Hello childrenReferente: De Luca Donatella Destinatari: alunni scuola dell’infanzia / primaria di MontemilettoEsperto: Paudice Giacomo

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Ore extrac.richieste : 20 ore extracurricolari

Titolo progetto: Hello childrenReferente: De Luca Donatella Destinatari: alunni scuola dell’infanzia / primaria di MontemilettoEsperto: Paudice GiacomoOre extrac.richieste : 20 ore extracurricolari

Titolo progetto Progetto prelettura, prescrittura, precalcoloReferenti De Luca Donatella, Marchitelli Destinatari: alunni scuola dell’infanzia sez. C di MontemilettoOre ex. richieste : orario curriculare

Titolo progetto Strada facendo scopro il mio paeseReferenti Mattia M. LuisaDestinatari: alunni scuola dell’infanzia sez. B di MontapertoOre ex. richieste : orario curriculare più visite guidate sul territorio

Scuola primariaTitolo progetto: Sport in classe Referente: Il progetto viene svolto in collaborazione del CONI e prevede un esperto esterno.Destinatari: Gli alunni della scuola primaria

Titolo progetto: Siamo pronti per l’INVALSIReferente: Ferrarese Giovanna Destinatari: alunni scuola primaria Venticano-Montemiletto classi secondeOre ex. richieste : 15 ore extracurricolari

Titolo progetto: Il giornalinoReferente: Micera Antonella Destinatari: alunni scuola primaria classi quinte Venticano MontemilettoOre ex. richieste : -

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Titolo progetto: English for young-learnersReferente: Micera Antonella Destinatari: alunni scuola primaria classi quinteEsperto: esperto in orario antimeridiano curricolareOre ex. richieste : 20 ore extracurricolari

Titolo progetto: Progetto: “ Natale con noi “Referenti: Responsabili dei plessiDestinatari: alunni scuola primaria Venticano-MontemilettoOre richieste : 4 ore extracurricolari per manifestazione natalizia a ciascun docente coinvolto

Titolo progetto: Un pensiero d’ amore…come vivere un Natale solidaleReferenti: I docenti del plesso di PietradefusiDestinatari: alunni scuola primaria PietradefusiOre richieste : 6 ore extracurricolari per manifestazione natalizia a ciascun docente coinvolto

Titolo progetto: Progetto gioco sportReferenti: Di Vito Antonio Destinatari: alunni scuola primaria dei plessi di Montefusco, Pietradefusi e Torre le Nocelle Ore ex. richieste : in orario curricolare è previsto lo svolgimento di 1 ora settimanale di gioco sport.

Titolo progetto: Frutta nelle scuoleReferenti: Puzo Franca Destinatari: alunni scuola primaria Venticano-Montemiletto Ore ex.richieste: -

Titolo progetto: Progetto potenziamento scuola primaria Venticano- Montemiletto Referenti: Responsabili dei vari plessi Destinatari: alunni scuola primaria Venticano-MontemilettoOre ex. richieste: -

Titolo progetto: Le francais? C’est plus facile

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Referenti: Petrone Lucia -Sole MilenaDestinatari: alunni scuola primaria di classe quintaOre ex. richieste: 20 ore extracurricolari a docente

Titolo progetto: “ NATALE “Referenti: Ciarcia GiuseppinaDestinatari: alunni scuola primaria di MontapertoOre ex. richieste: 50 ore extracurricolari complessive

Titolo progetto: “ Facciamo musica”Referenti: Ciarcia GiuseppinaDestinatari: alunni scuola primaria classi terzeOre ex. richieste: da definire –supporto docente esperto

Scuola secondaria di primo grado

Titolo progetto: La classe virtualeReferente: Giordano Bruno MorenoDestinatari: alunni scuola sec. di primo grado della III di Torre Le Nocelle Ore Extracurricolari richieste: -

Titolo progetto: Epicarte labReferente: Caruso GraziellaDestinatari: alunni scuola sec. di primo grado della I di Venticano PietradefusiOre Extracurricolari richieste: -

Titolo progetto: Sapere audeReferente: D’Amelio TizianaDestinatari: alunni scuola sec. di primo grado della III Ore Extracurricolari richieste: 30 ore

Titolo progetto: “ Improve your english”Referente: Struzziero M. NicolettaDestinatari: alunni scuola sec. di primo grado della

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II- III Ore Extracurricolari richieste: 30 ore più 10 h docente madrelingua. Si prevede certificazione linguistica “Cambridge”

Titolo progetto: Potenziamento in arte Referente: Russo DanielaDestinatari: alunni scuola sec. di primo grado delle III del plesso Di Montemiletto Ore Extracurricolari richieste: alcune ore da definire

Titolo progetto: Potenziamento in arte e immagineReferente: Fabrizio AnnamariaDestinatari: alunni scuola sec. di primo grado delle I - II del plesso Di Montemiletto Ore Extracurricolari richieste: -

Titolo progetto: “ Cogliamo il Natale”Referente: Petrillo Finicola Fiorella (coordinatrice) Fabrizio Anna Maria, Russo DanielaDestinatari: alunni scuola sec. di primo grado di MontemilettoOre Extracurricolari richieste: -

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