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Il modello utilizzato nella redazione del Bilancio Sociale è quello proposto dal Angelo Paletta “Il controllo di gestione a supporto dei processi di rendicontazione sociale nelle scuole”, (Bologna 2013).

Quattro sono le parti di cui si compone, precedute da una premessa.

I dati sono riferiti all’a.s. 2012/13, tranne alcuni relativi all’a.s. precedente.

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LE MOTIVAZIONI

La decisione di produrre il Bilancio sociale dell’Istituto Comprensivo “Manara Valgimigli” è nata dalla volontà di sperimentare nuove modalità di presentazione della vita e della realtà scolastica nel nostro territorio. Le varie sfaccettature delle azioni culturali promosse dalla scuola hanno infatti, col Bilancio sociale, una naturale collocazione nel territorio e nella sua società, chiarendo all’utenza, nella sua globalità, la concezione, l’essenza e gli obiettivi della nostra scuola, sia per quanto concerne le attività in fase di svolgimento, sia per quanto riguarda i traguardi futuri, da raggiungere con impegno nei prossimi anni scolastici.

IL BILANCIO SOCIALE

Tale documento, infatti, è un atto di responsabilità sociale, attraverso il quale l’Istituto rende conto alla società e alle realtà terrioriali delle attività svolte e dei loro risultati; nondimeno, il Bilancio Sociale è occasione per chiarire le risorse utilizzate per tali nobili scopi, favorendo la trasparenza e la solidità dell’operato della scuola nel territorio.

Si tratta di raccordare e rendere leggibile a tutti ciò che la scuola si prefigge di fare sulla base dei propri contesti, ciò che realmente fa e gli esiti conseguenti.

Un documento per la presentazione e la rendicontazione

sociale

Un documento per

la responsabilità sociale e per

il miglioramento

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LA STRUTTURA DEL BILANCIO SOCIALE

La scelta della struttura di questo bilancio sociale è volutamente semplice, affinchè tale documento non si presenti come mero e freddo elenco di dati, ma sia al contrario elemento di facile consultazione e comprensione.

Il fine è che questo strumento possa essere occasione di confronto e dibattito con soggetti che operano sia all’interno che all’esterno della scuola, per migliorare il servizio fornito.

Alla ricerca della

“leggibilità” e della

condivisione

Le nuvole

della condivisione

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IL “SISTEMA SCUOLA – TERRITORIO”

La redazione del Bilancio sociale, inoltre, favorisce la comunicazione tra le varie parti sociali che compongono la scuola, al fine di creare una buona sinergia che favorisca lo sviluppo delle attività nel territorio.

Sotto tale aspetto il bilancio sociale mira a creare un’attività strategica per l’evoluzione di un sistema, un “sistema scuola” che lavori in perfetta simbiosi con tutte le componenti territoriali della zona di Mezzano.

Grazie all’utilizzo di moduli google drive questo Istituto intende monitorare i contenuti messi on line e le proposte provenienti dall’esterno ai fini di migliorare i servizi offerti, avviare e consolidare un meccanismo di reciprocità progettuale e di condivisione dei risultari raggiunti.

Tale piattaforma sarà attivata durante la seconda annualità del progetto.

Una piattaforma permanen- te ai fini del

monitoraggio e del migliora-

mento.

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A CHI CI RIVOLGIAMO?

Il termine tecnico li definisce “gli stakeholder”: per noi sono tutti coloro che nell’ottica di una compartecipazione concorrono dall’interno o dall’esterno alla costruzione di un sistema scuola corresponsabile.

Nel caso del nostro istituto, il termine stakeholder riassume una fitta trama di collaboratori territoriali che nel corso di 13 anni di vita di questo contesto scolastico hanno cercato e trovato nella scuola non solo un “luogo” dove investire le proprie risorse economiche e professionali, ma soprattutto il luogo della corresponsabilità progettuale, nell’ambito del quale tutti sono “proponenti” e beneficiari.

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LA STORIA DELL’ISTITUTO

L’Istituto Comprensivo statale "Manara Valgimigli" raggiunge il traguardo dei suoi tredici anni d’esistenza.

Nato a seguito del processo di dimensionamento scolastico nell’anno scolastico 2000/2001, è stato uno dei primi Istituti a dover affrontare una completa ristrutturazione amministrativa e logistica, che ha comportato inevitabilmente una nuova idea di scuola volta alla creazione di un sistema educativo il cui centro non poteva che essere la continuità del percorso formativo dell’alunno e, contestualmente, per gli insegnanti la ricerca di un percorso professionale centrato sulla condivisione di strategie, metodi e finalità comuni.

L’Istituto ha quindi affrontato le innovazioni scolastiche mantenendo l’approccio collegiale da parte degli insegnanti, cercando di conservare quanto di valido era stato pensato ed agito negli anni precedenti.

Il nostro Istituto non ha quindi solo tredici anni, ma ha già tredici anni di storia.

Formatosi dall’unificazione di diverse scuole primarie provenienti dall’allora ottavo e secondo circolo didattico di Ravenna e dall’allora scuola media Manara Valgimigli con sedi distaccate anche a Piangipane e a Sant’Alberto, prese il nome dalla sede Manara Valgimigli, che si collocava centralmente nell’area territoriale di Ravenna nord e comprendeva allora anche la decima scuola di Casalborsetti.

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Nel corso di questi tredici anni l’istituto ha gradualmente costruito la propria identità trasformandosi in un’entita didattica e culturale che opera in sinergia con il proprio territorio e in raccordo con la propria storia, che ne identifica le ragioni dello stato attuale.

La storia dell’Istituto e l’origine del nome

L’Istituto di Mezzano porta il nome di Manara Valgimigli, filologo, grecista e poeta del Novecento. Tale scelta, avulsa dal contesto territoriale, riserva, nella sua essenza, un’altissima gamma di valori morali e culturali, dando un valore anche simbolico all’attività e all’efficacia dell’Istituto.

L’individuazione del nome cui dedicare il nascente Istituto comprensivo Ravenna Nord avvenne cronologicamente prima della sua nascita.

Il dirigente scolastico allora presente presso la scuola media che sarebbe poi divenuta sede di Presidenza interrogò l’allora Collegio dei docenti riguardo al nome da assegnare alla scuola. In un primo tempo i docenti proposero altissimi nomi della letteratura italiana, quali Giovanni Pascoli, Giosué Carducci ed altri, nobilissimi senz’altro, ma comuni a molti edifici scolastici italiani.

Prevalse la proposta più originale dell’insegnante Laghi, esperto di storia locale e amante delle lettere, di intitolare l’istituto a Manara Valgimigli, grande studioso del Novecento e già direttore della Biblioteca Classense di Ravenna. L’amore per la letteratura classica e per il Bello, inteso come armonia e benessere derivanti dallo studio e dal miglioramento personale conseguente che il grecista rappresentava era il simbolo di una scuola legata al territorio e portavoce di una cultura che ancora oggi va diffusa come baluardo della civiltà, del rispetto e del miglioramento delle persone.

Il primo settembre dell’anno 2000 vide ufficialmente la nascita dell’Istituto, con la Dirigenza scolastica di Ivana Ricci, che diede avvio a un nuovissimo funzionigramma, basato sulla condivisione della leadearship e volto alla creazione di un’identità d’Istituto.

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Sempre in quel primo anno di storia venne adottato come logo dell’Istituto l’immagine di una produzione ceramica della scuola primaria G. Rodari.

L’individuazione del logo sortì da un concorso interno, che per la prima volta “metteva insieme” oltre mille bambini provenienti da dieci scuole dislocate su 4 Circoscrizioni del Comune di Ravenna.

La Commissione giudicatrice ritenne quell’opera, derivante da un laboratorio di ceramica, simbolica di quell’idea del fare e di competenza che poi divenne portante nella vision di questo istituto.

Nei successivi anni altri Dirigenti si sono succeduti: per ben quattro anni Donata Utili si è prodigata alla ricerca delle strategie formative che potessero rendere possibile il confronto fra docenti provenienti da ordini di scuola diversi, fra metodi e strategie didattiche alla ricerca non più solamente di punti di arrivo e di prerequisiti d’ingresso, ma di vere e proprie modalità comuni; erano proprio quelli gli anni in cui la scuola italiana era ineressata dalla riforma Moratti e si stava consolidando l’idea di curricolo verticale. Nasce proprio in quel periodo, nel nostro Istituto, il primo curricolo di “Cultura della memoria”, sulla base del progetto nazione “I giovani e il 900” e il progetto di gemellaggio Ravenna-Ostia, che divennero entrambi i cardini e le idee portanti di tutti i Piani dell’Offerta formativa del nostro Istituto. Furono quelli anche gli anni in cui le attuali prove Invalsi entrarono nella scuola sotto forma di Progetto Pilota (PP1, 2 e 3) e si andava affermando l’idea di standard nazionali di apprendimento sulla cui base si confrontarono, non prive di scontri, le diverse idee di scuola presenti nell’Istituto e le diverse ottiche per la valutazione degli apprendimenti. Si facevano intanto largo gli assunti didattici e pedagogici derivanti dalla Riforma Gelmini, con, fra l’altro, l’introduzione o, meglio, la reintroduzione della valutazione numerica decimale nella scuola primaria e nella scuola secondaria. L’incessante operazione di confronto e di riflessione sui metodi e sugli aspetti del processo di insegnamento/apprendimento, così come la riflessione sulla normativa, sono stati un fattore costante e di complesso sviluppo nel nostro Istituto, anche perché quello che oggi può definirsi un organico stabile, in quegli anni segnalava un tasso di precariato superiore al 40%, specialmente nella scuola primaria, che rendeva estremamente difficile di anno in anno riprendere le fila di valutazioni e riflessioni da tradurre in specifiche prassi professionali. In quegli anni questo Istituto affrontò il susseguirsi di altri due dirigenti scolastici: Silvana Manzitti e Novella Morara, che operarono saggiamente e operosamente quali Reggenti d’Istituto. Questo Istituto vide poi l’assegnazione di un nuovo Dirigente, Rita Lugaresi, che ha assicurato per ben cinque anni, di cui i due anni terminali di reggenza, continuità alla guida dell’Istituto. Tale continuità ha consentito tempi più distesi per la realizzazione di formazione professionale, di ampie riflessioni di natura didattica e pedagogica in un’ottica integrata. Nell’anno scolastico 2012/2013 la dirigenza dell’Istituto è stata assegnata all’attuale Dirigente Giancarlo Frassineti, reggente, da quest’anno scolastico, anche dell’istituto comprensivo del Mare di Marina di Ravenna.

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Il territorio

L'Istituto comprensivo Manara Valgimigli è uno degli Istituti comprensivi più vasti della regione.

Collocato sulle aree territoriali dei Consigli territoriali (ex-circoscrizioni) di Piangipane, Mezzano e Sant'Alberto raggruppa nove sedi scolastiche di scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado.

Scuola dell'infanzia “M. G. Zaccagnini” di San Michele;

Scuola dell'infanzia “N. Bravi” di Sant'Antonio;

Scuola primaria “C. Balella” e scuola secondaria di I grado “F. Casadio” di Piangipane;

Scuola primaria “G. Rodari” e scuola secondaria di I grado “M. Valgimigli” (Presidenza) di

Mezzano;

Scuola primaria “M. Bartolotti” di Savarna;

Scuola primaria “G. Pascoli” e scuola secondaria di I grado “C. Viali” di Sant'Alberto.

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Dalla storiografia alla storia - Brevi note

L’estensione e la varietà del territorio nel quale è inserito l’I.C. Valgimigli rendono difficoltosa, soprattutto per quanto concerne i piccoli centri abitativi, una sintesi delle vicende storiche e delle realtà locali proprie del ravennate e del mezzanese.

Le origini dei paesini rurali attuali, il loro rapporto col territorio circostante e la loro stessa natura sono oggetto della storiografia locale, con una copiosa mole di studi a tema regionale, a cui si rinvia per un approfondimento. Per il Bilancio sociale si è ritenuto più opportuno inserire qui poche, ma sostanziali informazioni, con l’eccezione di uno stimolante raffronto storiografico con l’interessante saggio di Emilio Rosetti, dedicato al territorio romagnolo, dal titolo “La Romagna. Geografia e storia generale” – Milano, 1894, considerata la prima opera nella quale i confini della Romagna vengono definiti in modo razionale e documentato. Rosetti, nato a Forlimpopoli nel 1839, viaggiatore attento e curioso, visitò tanti Paesi (visse a lungo in Argentina), ma non dimenticò l’Italia ed il suo paese d’origine; nell'ultima parte della sua vita si dedicò infatti agli studi di storia locale e regionale, come testimoniano le sue opere. Il rapporto del libro con la cultura e dunque, seppur indirettamente, con il contesto scolastico, sin dalla sua introduzione è fortissimo. Le tante indicazioni fornite da Rosetti permettono, col “senno di poi”, di intuire lo sviluppo sul territorio della popolazione del forese ravennate. L’autore, infatti, avido di notizie e dati precisi come ogni storico locale, abbonda nei particolari con chiare e precise indicazioni, descritte peraltro con un italiano aulico (l’uso del nome dei venti come sostantivi sinonimi dei punti cardinali è un preziosismo che indica come la scuola dovrebbe favorire anche l’uso della lingua come patrimonio di quei significati che rendono la nostra cultura così alta e amante del bello), descrivendoci un territorio che “esonda” di storia e tradizione.

Qui di seguito, dunque, si passeranno in analisi gli aspetti peculiari e storici dei luoghi dove sono situati oggi i plessi.

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La piazza principale

L’antico teatro

La vecchia scuola elementare ( oggi ristrutturata)

Lo zuccherificio (foto d’archivio)

Lo zuccherificio oggi

Mezzano

Mezzano (Mzâ(n) in dialetto romagnolo), oggi sede della dirigneza dell’I.C. Valgimigli, è una frazione del comune di Ravenna, capoluogo dell’omonimo Consiglio territoriale comunale. Si trova a 11 km a nord di Ravenna, sulla destra del fiume Lamone. Quest’ultimo separa Mezzano da Glorie, frazione di Bagnacavallo, sulla sinistra del fiume. Il territorio comprende anche le località di Ammonite, Conventello, Grattacoppa, Savarna, Sant'Antonio e Torri.

Il testo sopracitato di Rossetti indica Mezzano come un paese di “4014 abitanti, di cui 1962 concentrati nelle due borgate di Mezzano e Glorie, la prima delle quali situata a 13 chilometri a maestro di Ravenna”. Mezzano, un tempo circondata da paludi, emerge come luogo di “fertilissima campagna”. In effetti, mentre si fa lezione, alunni e docenti, con un rapido sguardo fuori dalle finestre, soprattutto nel periodo autunnale e invernale, non possono che vedere una splendida e ricca campagna che ricorda, col morbido incalzare delle nebbie, quelle terre descritte dal Pascoli in “Arano”.

Mezzano già a quel tempo possedeva un “ufficio postale, un ufficio di stato civile, una società di mutuo soccorso, un teatrino e due muli a vapore”.

Il Rossetti cita anche l’ancora oggi presente linea ferroviaria e la stazione, lungo la via per Ferrara.

L'esistenza di Mezzano in epoca medievale è attestata nella relazione intitolata “Descriptio provinciæ Romandiolæ”, redatta del legato pontificio, cardinale Anglico de Grimoard, e datata 9 ottobre 1371. Nella suddetta relazione è citato un minuscolo paese con appena otto “focularia”. Fino a tutto il XV secolo Mezzano fu circondata dalle valli, le distese di acquitrini che si estendevano su larga parte della bassa Ravennate. Una di esse era denominata proprio “valle del Mizano”. Lo sviluppo di Mezzano fu sempre legato all'andamento del fiume Lamone, che costeggiava l'abitato e giungeva quindi nelle valli. Nel 1504, quando il territorio ravennate era sotto il dominio veneziano, il corso del fiume venne modificato e utilizzato per bonificare il terreno vallivo. Ulteriori bonifiche seguirono nel corso del XVI secolo, sotto il dominio pontificio.

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La piazza principale con gli uffici del decentramento Le banche, la posta

Nel XVIII secolo si diffuse, nelle terre bonificate, la coltura del riso. Nel 1813 erano in funzione a Mezzano due pilerie di riso. Nel 1871 Mezzano superò per la prima volta i mille abitanti. La Valle di Mezzano fu completamente bonificata alla fine del XIX secolo. Successivamente, il terreno fu adibito a colture in parte erbacee (cereali), in parte arboree (viti e frutteto).

Un impulso decisivo allo sviluppo del paese fu dato dalla costruzione, nel 1908, dello zuccherificio, il terzo in ordine di tempo di tutta la provincia di Ravenna, e destinato a lavorare 18.000 quintali di bietole al giorno. L'impianto assorbiva integralmente la produzione dei territori bonificati a nord e a nord-est dell'abitato (fino a Sant'Alberto).

Le strade nelle vicinanze di Mezzano erano in prevalenza orientate dall'interno verso la costa, ma nel XVIII secolo venne costruita la "via della Bonificazione" (oggi via Reale, tratto della strada statale 16 Adriatica). Lungo questa via sorsero le case dell'attuale abitato, a servizio del quale, negli anni sessanta, venne costruita in posizione più centrale la nuova chiesa parrocchiale. E’ proprio lungo questa via che si trova la sede principale del nostro istituto.

Il bracciantato ricoprì un ruolo importante nella storia del territorio mezzanese, così come la Cooperazione, i movimenti e i partiti della sinistra, insieme al mondo cattolico e repubblicano.

Alla fine dell’Ottocento ebbe luogo l'esodo a Ostia, per la bonifica dell’agro romano. Agli inizi del Novecento nacquero le cooperative dei braccianti, dei muratori, di consumo, dei falegnami; nacque la Cassa Rurale ed Artigiana, fu costruita una fornace e realizzato lo zuccherificio, che cessò l’attività alla fine del secolo.

Fu realizzato un teatro ad opera della Cooperativa Braccianti, che fu fino agli anni Ottanta punto di riferimento della vita artistico-ricreativa del paese. Dai primi del Duemila è di proprietà privata. Da paese prevalentemente agricolo Mezzano nel corso della sua storia si è trasformato in sito produttivo, con un’area artigianale-industriale, nella quale si sono insediate diverse realtà produttive.

La popolazione attuale conta circa 3500 abitanti.

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Scuole di S. Alberto

( veduta aerea)

La chiesa priorale

Il traghetto fra Comacchio e S.Alberto

Il paesaggio agricolo e vallivo

Sant’Alberto

Sant’Alberto, sede delle scuole “G. Pascoli” (scuola primaria) e “C. Viali” (scuola secondaria di primo grado), è un piccolo centro urbano ai margini delle Valli di Comacchio, posto a circa 14 km dalla città di Ravenna, e perfettamente inserito nella natura incontaminata del Parco del Delta del Po; insiste su un territorio di 105,46 Kmq e ha una popolazione totale, aggiornata al 31/12/2012, di n. 4.053 abitanti. Principale attrattiva del piccolo centro è il Palazzone, un edificio costruito dalla famiglia degli Estensi nella prima metà del XVI secolo come presidio militare. Oggi è sede del Museo NatuRa, una struttura museale dedicata alle Scienze Naturali, intitolata alla memoria di Alfredo Brandolini, naturalista ravennate dei primi anni del Novecento. Al suo interno sono conservati una preziosa collezione ornitologica donata dallo stesso Brandolini e numerosi altri reperti provenienti da donazioni avvenute nel corso degli anni. Il nostro Istituto collabora attivamente da anni con il museo, promuovendo il sapere e la conoscenza del territorio. Presso la chiesa priorale di Sant'Alberto, di età rinascimentale, sono inoltre conservate alcune pregevoli opere d’arte, quali L’incoronazione della Vergine di Luca Longhi, un’Addolorata del Ballanti Graziani e un Crocifisso ligneo.

Proseguendo nella nostra indagine storiografica, “La Romagna” di Rosetti recita così: “Sant’Alberto, (Sant’Albert), frazione del Comune di Ravenna con 2662 abitanti, di cui 2033 concentrati nel paese situato tra la sponda destra del Reno-Primaro e la sinistra del Lamone abbandonato, 16 chilometri a borea-maestro di Ravenna. Sembra che qui fosse quell’Isola Perea, una delle Elettridi di Aristotile, posta alla foce dell’antico Primaro. Per questo, anche Sant’Alberto pretende rappresentare l’antica Spina, come pure crede essere l’Augusta della Tavola di Peutinger, mentre nelle carte antiche non si parla che di Fossa Augusta o Fossa Messanica, una delle foci del Po. In questo luogo, verso il Mille l’imperatore Ottone III fabbricò la chiesa di San Adalberto ed un monastero camaldolese, che poi verso il 1231 fu annesso a quello di Comacchio e quindi scomparve già da molto tempo”. Anche in questo caso è interessante notare come i nostri istituti, apparentemente situati in piccoli paesini

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Il palazzone

La scuola primaria

Piangipane (veduta aerea)

Le scuole

della provincia, si trovino invece in luoghi ricchissimi di storia. La toponomastica proposta dallo stralcio precedente è altisonante e degna di zone ben più celebri. L’alone dell’importanza storica di Ravenna infatti, si rivela nei suoi territori settentrionali. Emilio Rosetti sosteneva che “il paese va sempre più estendendosi ed abbellendosi. Nella piazza hanvi la Torre dell’Orologio, l’ufficio telegrafico […] V’hanno buone scuole […] e una biblioteca circolante”. I dettagli sopra citati ci fanno ancora riflettere sulla natura di Sant’Alberto e della sua popolazione. Quest’ultima, infatti, è unita e attiva nel promuovere la cultura e la tradizione della propria terra. La partecipazione con le attività dell’Istituto è molto sentita ed è stato ampiamente dimostrato in un ambizioso e coraggioso progetto messo in atto e realizzato nel 2012, quando una selezione di alunni del nostro Istituto e della Scuola Media “Damiano Novello”, partendo proprio dal Museo Natura di Sant’Alberto, ha attraversato le Valli di Comacchio in canoa, dando vita ad una straordinaria avventura educativa dei nostri giovani nel loro territorio.

Piangipane

Piangipane, storico grande borgo rurale ravennate, è un tipico insediamento a sviluppo lineare lungo la strada che conduceva da Faenza a Ravenna, attraverso le Valli, dopo aver toccato Russi e San Michele. Fin dal X secolo abbiamo notizia della presenza di una Pieve di Santa Maria in Furculis, mentre l’attuale chiesa di San Maria è stata invece ricostruita in veste ottocentesca e riconsacrata l’8 settembre 1954. Poche le notizie storiche di Piangipane, riassumibili nelle poche parole espresse in “La Romagna” di Rosetti: la luce riflessa della città di Ravenna, infatti, ha tolto spazio ai paesi “satellite” nella storiografia locale. “Piangipane (Pianzpan), frazione del comune di Ravenna con 2043 abitanti, dei quali 1412 concentrati nella lunghissima borgata situata in pianura tra il Lamone e il Montone, 9 chilometri a Ponente di Ravenna. Nel 1317 viene indicata come Villa Corporis Plebatus Furculi, con soli 9 focolari, poi fu Pieve di Parrocchia di Santa Maria in

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Teatro Socjale

Furculis della Diocesi faentina, ed ora dell’Archidiocesi di Ravenna. A Piangipane vi sono due scuole elementari ed un Ufficio di Stato Civile”. Alla fine dell’Ottocento ebbe luogo l'esodo a Ostia, per la bonifica, di quattrocento braccianti ravennati (1884).

Agli inizi del Novecento fu costituita la Cooperativa di Piangipane, a conclusione della prima fase di espansione della economia italiana; il borgo si divideva in «Piangipane in su», di ascendenza sociale e politica repubblicana e rivolto verso Russi, e «Piangipane in giù», di ascendenza socialista e comunista, rivolto verso la statale 16.

Piangipane dovrebbe derivare il proprio nome da plange (batti, trebbia) e panem (frumento). In un territorio prevalentemente paludoso e incolto l’azione dell’uomo ha trasformato il territorio, rendendolo dal XV al XX secolo luogo ideale per l’agricoltura.

Piangipane è oggi sede dei plessi “C. Balella” e “F. Casadio”, rispettivamente di scuola primaria e di scuola secondaria di primo grado. Il paese conta, oltre alle sedi scolastiche, gli uffici del Consiglio territoriale, nel cui edificio è situata una preziosa biblioteca, punto di ritrovo erogatore di sapere per la cittadinanza e per i nostri alunni. Storicamente legato a Ravenna, il piccolo gruppo di case nasconde un gioiello del territorio, il teatro “Socjale”, frutto dell’operosità dei braccianti locali, poco acculturati, ma nobilmente desiderosi di assicurarla alle future generazioni. La “j” è un vezzo filologico- creativo del pittore del 1920; il teatro fu realizzato nel 1920-21 con lo scopo di creare un punto di aggregazione sociale a scopo didattico ricreativo.

Oggi, l'area territoriale di Piangipane insiste su un territorio di 46,07 Kmq e di una popolazione totale, aggiornata al 31/12/2012, di 6.610 abitanti, fungendo da riferimento per gli abitanti delle frazioni di Piangipane, Camerlona, Santerno e San Michele.

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La scuola primaria prima dei successivi

ampliamenti

La chiesa e il monumento ai caduti

Mondine nella valle

Le distrutte torri

Savarna

La frazione di Savarna, che ospita la scuola primaria “M. Bartolotti”, fa parte del Comune di Ravenna. La frazione dista 14 chilometri da Ravenna; conta una popolazione di 1.815 abitanti. Citando “La Romagna”: “Savarna: frazione del Comune di Ravenna con 1512 abitanti, molti concentrati in una borgata, situata a destra e sinistra del fiume Lamone abbandonato, 16 km a maestro di Ravenna. La parrocchia della Natività di Maria Vergine di Savarna sta alla destra e fa parte dell’Archidiocesi ravennate. Le così dette Valli di Savarna furono già colmate dalle piene del Lamone”. Il fiume e la vicinanza ad Alfonsine ci ricordano le tragiche vicende vissute da questo paese e da questo territorio durante la Seconda Guerra Mondiale.

Ricca di storia Savarna ha saputo, soprattutto recentemente valorizzare il proprio patrimonio culturale. Il nome Savarna pare derivi dal greco sub-arna, che significa più basso. Erano infatti queste le terre più basse di un vasto territorio situato a nord di Ravenna, a sud dell’isola del Pereo (Sant’Alberto) e confinante con la celebre Fossa Augusta che, secondo alcuni studiosi , partiva dal porto romano di Classe e giungeva fino alla città di Augusta, da individuarsi nelle valli di Comacchio circa a 6 km dalla vecchia chiesa di Savarna. La vera storia della località inizia con l’inalveamento del fiume Lamone avvenuto dal 1411 al 1500 ad opera della Repubblica Veneziana, la quale cedette le terre a destra del fiume al conte Ostasio Rasponi in cambio di aiuti ricevuti. I Rasponi sfruttarono questa via fluviale trasportando i materiali per la costruzione di vari edifici. Nel 1576, dopo la strage della famiglia Diedi di Ravenna, papa Gregorio XII fece distruggere alcuni edifici dei Rasponi.

Alla fine dell’Ottocento ebbe luogo l'esodo a Ostia, per la bonifica dell’agro romano.

Nel 1952 iniziarono i lavori di costruzione dell’attuale chiesa inaugurata ne l 1953: la chiesa di Santa Maria Assunta è ubicata sulla piazza principale del paese. Fin dal XVIII secolo il territorio ravennate extraurbano era diviso in 11 regioni, due delle quali si chiamavano Savarna di qua e Savarna di là, a seconda della loro posizione rispetto al fiume Lamone. La prima sulla destra era sotto il dominio della famiglia

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Pechabou (Tolosa - Francia)

Documento attestante San Michele conservato

nella Biblioteca Classense di Ravenna

Rasponi, mentre l’altra, sita a sinistra, era dei canonici regolari di Santa Maria in Porto, che avevano il loro convento nella località tuttora denominata Conventello. Le due località erano collegate con un traghetto situato nella borgata che ancora oggi è chiamata «la barca». Fino a metà del ‘900 le strade di Savarna avevano i bordi assiepati in prevalenza di biancospino e filari di gelso, le cui foglie servivano per la bachicoltura esercitata in casa da molte famiglie mentre il legno veniva utilizzato per la costruzione di botti, tini e per l’intelaiatura delle sedie. Ricostruita dopo la guerra, grazie ai progetti di Achille Antonellini, Savarna ha subito, negli anni, un notevole incremento demografico. Con una scuola materna, un asilo nido, le scuole elementari, dei commerci e un centro sociale per le persone anziane, Savarna si presenta a oggi un paese capace di fornire tutti i servizi necessari ai suoi abitanti. Il paese ha avviato proprio nell’anno in corso le prime fasi di un gemellaggio con il villaggio francese di Pechabou (Tolosa - Francia).

San Michele

San Michele, borgo rurale a sviluppo lineare lungo la strada che conduceva da Faenza a Ravenna, attraverso le Valli, dopo aver toccato Russi e San Michele, ospita oggi il nostro plesso “Maria Grazia Zaccagnini”, dedicato all’infanzia. In questo caso le informazioni storiche, in relazione alla limitata estensione dell’agglomerato di case di San Michele, si sono rivelate sorprendenti e cariche di curiosità. Emilio Rosetti infatti dice: “San Michele in Lancimago (San Michil), frazione del comune di Ravenna con 1024 abitanti, di cui 258 concentrati in varie case situate presso la ferrovia Ravenna – Russi, 7 chilometri a ponente-libeccio di Ravenna. La parrocchia attuale della diocesi di Ravenna viene detta anche San Michele in Lancinago, ma si vede che è un errore, perché nelle carte più antiche viene indicata col nome di Lanzimago, Lanzimachi o Lancimago, perché si trovava forse sul margine Laci della laguna ravennate. Essa è di origine antichissima, poiché gli avanzi della vecchia chiesa, senza dubbio dell’epoca di Teodorico, si possono ancora osservare alla distanza di circa 400 metri a

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La chiesa

La scuola

mezzogiorno della chiesa attuale nell’alveo dello scolo Giannello, affluente del Valtorto. Nel 1890, nell’allargare detto scolo si trovarono anche vari frammenti di marmo greco, di giallo antico, di rosso di Verona, nonché un capitello, un tronco di colonna e varie tessere di mosaico, indicanti un monumento splendido. Nel 1371 Villa Lanzimachi conteneva solo venti focolari, mentre ora è molto più popolata per la bonificazione di quella zona”. Ancora una volta, dunque, il nostro territorio si frega di antiche e nobili rimembranze, segno del passaggio di tante e diverse culture che devono entrare a far parte del bagaglio culturale dei nostri alunni.

Sant’Antonio

Sant’Antonio, piccolo agglomerato di abitazioni poco al di fuori della periferia ravennate, ospita oggi la scuola dell’infanzia “N. Bravi”. La mancanza di notizie storiche è dovuta alla vicinanza con la città, quasi come se la storiografia considerasse Sant’Antonio un’estrema appendice di Ravenna.

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PARTE PRIMA: IDENTITÀ DELLA SCUOLA

Come ogni Istituto scolastico, anche l’I.C. Valgimigli è inserito in una dinamica socio-ambientale all’interno della quale agisce ed interagisce, rispondendo alle sollecitazioni esterne e proponendone delle proprie. Si può quindi affermare che l’Istituto è un “sistema organizzativo aperto e profondo”. Infatti:

rileva al proprio interno i bisogni e pianifica le strategie per il loro soddisfacimento; raccoglie le istanze del tessuto sociale; pensa e realizza le sinergie fra esterno ed esterno; “si racconta” al proprio interno e rende chiara la propria identità all’esterno.

Tuttavia ciò non deve condurre a pensare che la relazione fra la vision e la mission di questo istituto possa descrivere un processo di mera strategia imprenditoriale di programmazione pedagogica solo perché mette in gioco la cultura dell’obiettivo e del risultato. Mission della scuola e vision dirigenziale costituiscono piuttosto gli assi portanti che regolano con sistematicità e flessibilità al contempo il cammino di una comunità educante al fine del miglioramento dei propri percorsi. Nel caso specifico dell’istituzione scuola la rendicontazione sociale vuole mettere in evidenza l’equilibrio tra la mission educativa, la vision dirigenziale e la disponibilità delle risorse per poter dare continuità nel tempo ai propri percorsi educativo-formativi.

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La mission e i valori costituiscono la ragione d’essere della scuola. Non descrivono solo gli output della scuola e il target degli studenti, ma ne colgono “l’anima”.

Questo Istituto, pertanto, individua quali principali obiettivi del proprio agito:

la capacità di accogliere ogni alunno favorendone l’inserimento e la dimensione dinamica degli apprendimenti, proponendo opportunità per la socializzazione, l’interazione e la collaborazione;

i percorsi individuati devono motivare alla conoscenza e fornire occasioni esperenziali generanti autonomia personale, padronanza delle competenze, assicurando a tutti e a ciascuno, secondo le individuali potenzialità, i livelli minimi delle competenze disciplinari e trasversali e la valorizzazione delle eccellenze, secondo indicatori individuati e concordati collegialmente dai docenti;

le attività programmatorie e progettuali sono tese ad orientare verso scelte consapevoli, a promuovere la riflessione critica e l’assunzione di responsabilità individuali;

la prevenzione della dispersione scolastica, l’agio e il benessere di ciascuno e di tutti si configurano quali indicatori pedagogici precipui; si individuano, pertanto, le attività performative quali mezzi di scopo per la valorizzazione dei talenti individuali;

in quanto Istituto comprensivo questa comunità educante mira a realizzare percorsi formativi graduali e tesi a promuovere la continuità fra i diversi ordini di scuola;

la corresponsabilità educativa scuola-famiglia è uno degli assi regolativi del proprio agito e tende quindi a favorire il dialogo costruttivo e cooperativo con le famiglie, contribuendo anche attraverso azioni di sostegno a un recupero e valorizzazione della loro azione educativo–partecipativa;

la scuola favorisce atteggiamenti positivi verso le differenze e realizza percorsi di educazione interculturale, secondo i bisogni dell’attuale società;

l’Istituto promuove ogni iniziativa atta a favorire tutte le forme di integrazione e di inclusione quali occasioni di arricchimento e valorizzazione di tutti gli studenti;

la scuola riconosce il valore e le potenzialità delle nuove tecnologie nella didattica, attivando i laboratori multimediali, con particolare attenzione al linguaggio informatico, come previsto nelle indicazioni ministeriali.

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La mission individuata segnala in coerenza il sistema di valori di riferimento di questo Istituto, che:

fa proprio il fine generale che ispira l’azione di ogni scuola italiana: la formazione dell’uomo e del cittadino;

richiama i valori fondamentali della Costituzione, la democrazia, la tolleranza, il lavoro, la

giustizia, il merito, la libertà, la solidarietà e la pace;

garantisce agli allievi il pieno sviluppo delle loro potenzialità e della capacità di orientarsi

nel mondo in cui vivono;

favorisce il raggiungimento di un equilibrio attivo e dinamico con la realtà sociale.

Con questi obiettivi, che si traducono in azioni concrete nel curricolo, l’Istituto declina il Piano dell’Offerta Formativa che, sentiti i genitori, gli studenti e le realtà del territorio, insieme al Piano annuale delle attività predisposto dal Dirigente scolastico, sentito il Direttore dei Servizi generali e Amministrativi e il personale Ata, devono trovare nel Collegio dei docenti, vero cuore pedagogico della scuola, una larga condivisione.

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IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF)

Fin dalla sua nascita, nell’anno 2000, l’Istituto ha individuato nella stesura di questo documento la possibilità di rappresentare se stesso al proprio interno e agli interlocutori esterni, cogliendo l’opportunità di esplicitare non solo la propria identità di Istituto complesso, ma anche i principi condivisi e le strategie operative, tentandone il difficile racconto.

Furono quelli gli anni di un documento articolato e ricco, che risentiva però della propria ponderosità e denotava scarsa leggibilità e carenza comunicativa sia interna che esterna.

Fu una felice intuizione il primo tentativo di rappresentarsi attraverso un ipertesto, che consegnò a docenti e genitori un POF di più agile lettura e di immediata comunicazione in virtù della fisiologica immediatezza delle nuove tecnologie.

Tale soluzione trovò però il proprio limite in una alfabetizzazione informatica ancora incipiente, non largamente condivisa.

Fu necessario pertanto mantenere la formula di un documento cartaceo, che però doveva “svestirsi” di quel tecnicismo che non facilitava la sua comprensione presso i non addetti ai lavori.

Negli anni a seguire, perciò, la finalità è sempre stata la medesima: la ricerca della semplificazione e della leggibilità quale esigenza sortita dai monitoraggi annuali.

Si arrivò così a definirne l’impianto che ha avuto, per oltre un quinquennio, maggior stabilità di rappresentazione del Piano dell’Offerta Formativa: un POF articolato in due volumi. Il primo che forniva le informazioni relative all’organizzazione ed alla funzionalità dell’istituto, il secondo che lo racconta nella sua parte pedagogica e didattica.

La società muta rapidamente e suoi mezzi di comunicazione la precedono; si è perciò reso necessario far ordine in questo incalzante profluvio di informazioni senza lasciarsi dominare dalla velocità con le quali corrono.

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I docenti hanno fatto conoscenza con strumenti professionali elettronici e i più curiosi hanno da tempo iniziato il cloud computing nella scuola.

Le famiglie iscrivono i propri figli on line, si rivolgono al sito d’istituto per trarre informazioni, approcciano gli uffici di segreteria e di presidenza via e-mail; insomma il web è divenuto il “non luogo” attraverso il quale transitano moltissime informazioni.

Non è questa la sede per l’apologia delle nuove tecnologie; tuttavia, senza dimenticare il profumo di carta e inchiostro, da esse va tratta una lezione di efficacia comunicativa.

Occorre che anche il POF smetta gli abiti consueti e riprenda la ricerca della semplificazione comunicativa.

Che senso ha l’elaborazione di un documento che “copiaincolla“ in relazione di mutuo soccorso informazioni che già viaggiano sul web o su altre produzioni cartacee della scuola?

Su queste basi, per non dimenticare che docenti e bambini devono ancora camminare su strade di parole e di carta stampata nasce la nostra “idea” di Piano dell’Offerta formativa che prevede:

un documento cartaceo in fascicolo unico, di spedita lettura, che racconti in poche pagine

la nostra idea di scuola, corredato di un semplice glossario per i non addetti ai lavori; un POF costruito “nella nuvola” che consenta la condivisione e la sincronia

dell’elaborazione; la visibilità sul sito di Istituto; la reale flessibilità, poiché modificabile sulla base delle necessità emergenti; il monitoraggio su ampia scala, grazie all’inserimento di moduli per la creazione di indagini

statistiche mediante google drive.

L’immagine che segue rappresenta efficacemente l’idea di piano dell’offerta formativa che questo istituto ha elaborato, intitolandolo “Fra carta e nuvole”, tradotto in modello procedurale.

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Il Piano dell’Offerta formativa precisa che “l’elemento centrale di tutte le attività della scuola è il processo di insegnamento/apprendimento”. L’attenzione al curricolo rappresenta perciò un aspetto fondamentale della progettazione educativa e didattica. Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione definiscono:

le finalità generali dell’azione educativa e didattica; i traguardi di sviluppo delle competenze da raggiungere al termine della scuola

dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienze ed alle discipline;

gli obiettivi di apprendimento, che individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle relative competenze.

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La valutazione degli alunni è un processo che ha prevalentemente scopi promozionali di impegno, motivazione, apprendimento e sviluppo. Essa risponde a esigenze individuali (singolo alunno) e a istanze sociali (equità). Per tali ragioni, il POF prevede:

forme di valutazione interna;

forma di valutazione esterna.

Definisce inoltre i criteri generali per la definizione dei voti nelle diverse discipline, individuando i vari livelli di padronanza delle competenze e i relativi descrittori.

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Nell’anno scolastico 2013-2014 sono state attivate sette funzioni strumentali al POF, con compiti inerenti la realizzazione di questo documento, gli interventi per l’integrazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali per l’agio, la continuità, l’orientamento, la Cultura della memoria.

Accanto alle grandi progettualità d’Istituto, i progetti delle nove laboratorialità raccontano l’anima, l’etica, il carattere e l’identità di ogni singola scuola dell’Istituto. La laboratorialità di sede consente, infatti, l’attivazione di percorsi finalizzati alla valorizzazione della diversità e alla costruzione di un ambiente scolastico positivo, nei quali l’accoglienza, l’integrazione e il recupero costituiscono linee guida fondamentali. Tali percorsi vengono esplicitati all’interno del “Poffino di sede” o “Programmazione di plesso”, che documenta in fase progettuale le intenzionalità. La programmazione di plesso diviene quindi il documento attraverso il quale la scuola documenta la propria organizzazione e rende noto ciò che fa, in che modo agisce e in funzione di che cosa; in questo modo si impegna dunque nei confronti dei risultati che intende promuovere di fronte all’utenza e alle altre istituzioni del territorio.

FUNZIONE AGIO

FUNZIONE DSA-INTERCULTURA

FUNZIONE INTEGRAZIONE ALUNNI DISABILI

FUNZIONE CULTURA DELLA MEMORIA

FUNZIONE CONTINUITA’ E SOSTEGNO AGLI ALUNNI

FUNZIONE ORIENTAMENTO E SOSTEGNO AGLI ALUNNI

POF E AUTOVALUTAZIONE

L’ampliamento dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2013-2014 si articola in sette macroaree di intervento, delle quali sette seguite da docenti funzioni strumentali e una da docenti coordinatori di sede.

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AGIO E BENESSERE SCOLASTICO

Questo aspetto della progettualità d’istituto, diventato dallo scorso anno area autonoma, nasce dalla convinzione, confermata da anni di esperienza, che quando gli alunni e le alunne si trovano bene a scuola le loro motivazioni e predisposizioni all’apprendimento aumentano e che una buona motivazione è lo strumento più efficace per fronteggiare la dispersione scolastica e per raggiungere soddisfacenti livelli di apprendimento.

In che modo l’AREA AGIO può favorire il successo scolastico e la crescita positiva di ciascuno e come cerca di creare le condizioni per la realizzazione di “pari opportunità”?

Per la realizzazione delle proprie finalità l’area Agio mette in atto due progetti capofila, con la collaborazione di Enti pubblici e privati del territorio.

Come è strutturato il progetto capofila Ben-essere (per star bene a scuola)?

Il progetto, pensato per tutte le scuole, prevede laboratori e attività tra loro molto diverse, per le quali si utilizzano le aule, i laboratori delle diverse sedi scolastiche e gli spazi messi a disposizione dal territorio. Comprende le seguenti azioni:

Laboratori teatrali e Laboratori musicali; Educazione alla salute; Laboratorio di Educazione all'Affettività; Corpo giochi; Laboratorio Artistico Manipolativo.

Come è strutturato il progetto capofila HELP?

Il progetto si articola attraverso quattro azioni principali:

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CULTURA DELLA MEMORIA

Da tredici anni a questa parte, nel Piano dell’Offerta Formativa del nostro Istituto è presente un’area “dedicata” che si occupa dello stretto e indispensabile intreccio fra storia e memoria. In essa si dichiara l’intenzionalità di condurre gli alunni alla costruzione di una memoria critica, capace di andare oltre la semplice erudizione e che abbia per guida il “senso dell’umano”.

La memoria e la storia sono elementi costitutivi del nostro stesso presente, sia perché vi si radicano le origini e i valori della nostra convivenza democratica, sia perché l'esercizio della memoria, rivolto non solo al passato, ma anche all'epoca in cui viviamo, è una pratica essenziale per una cittadinanza vigile e partecipe.

Esiste, quindi, una pluralità di memorie (familiari, di gruppi sociali, territoriali, di appartenenze religiose, culturali, ecc..), la cui ricchezza non deve andare perduta, in quanto tutte assieme concorrono alla costruzione della memoria comune.

Di qui l’importanza della storia delle tradizioni dei diversi territori.

La progettualità presentata permette alla didattica della Storia di lasciare ampio spazio all’esperienza, alla problematizzazione ed alla discussione; offre agli alunni molteplici opportunità per lavorare singolarmente e in gruppo, di realizzare progetti comuni, maturando la capacità di decentrare il proprio punto di vista, comprendere altre mentalità e altri comportamenti più o meno vicini nel tempo e nello spazio.

I PROGETTI presenti in questa area hanno come obiettivi prioritari:

suscitare negli studenti l’interesse e la voglia di conoscere e di conoscersi, attraverso la propria storia e le storie degli altri;

far rivivere in modo critico lo stretto rapporto fra storia e memoria, riconoscere i meccanismi della discriminazione e, allo stesso tempo, far individuare le forme di relazione positiva tra gli individui e le culture nel tempo e nello spazio;

saper individuare i segni e i segnali che il territorio ancora conserva, in modo più o meno evidente; seguire le tracce lasciate da chi, prima di noi, ha camminato sullo stesso suolo, ha contribuito ad arricchirne la storia, con piccoli o grandi gesti, sempre comunque significativi di un determinato periodo storico;

valorizzare ciò che il territorio “racconta”, le narrazioni di chi ha vissuto i “fatti”, di chi era presente e ancora può darne testimonianza;

recuperare in memoria episodi e personaggi/figure resistenti e solidali per la costruzione di una memoria collettiva che rispetti e salvaguardi anche le memorie dei singoli;

sentirsi protagonisti indispensabili di una storia ancora da costruire, fondata sui valori della nostra Carta costituzionale, frutto del sacrificio gratuito e generoso di tante persone che hanno saputo guardare oltre l’orizzonte della propria vita, per immaginare e veder realizzati la libertà e i diritti civili di cui noi oggi dobbiamo cercare di essere degni.

I CONTENUTI proposti mettono gli alunni di fronte ad alcuni avvenimenti, anche drammatici, che hanno trasformato il Mondo e hanno creato una cesura potentissima con il passato meno recente quali:

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il Risorgimento, processo storico che ha segnato sia la formazione di una coscienza nazionale sul versante politico e culturale, sia la realizzazione di uno Stato nazionale unitario (17 marzo 1861);

la Resistenza, movimento politico, culturale, sociale nel quale vanno individuate le origini stesse della Repubblica italiana, sintesi tra le diverse idee politiche ispiratrici dei princìpi della democrazia e dell'antifascismo;

il 25 aprile, l'anniversario della liberazione dal nazifascismo (25 aprile 1945); la nascita della Costituzione, legge fondamentale dello Stato (1° gennaio 1948), nata dopo

un periodo storico tragico, risposta forte ai sei anni della seconda guerra mondiale e i venti anni della dittatura fascista;

il 27 gennaio, Giorno della Memoria, in cui il mondo intero ricorda la tragicità della Shoah; il 2 giugno, con il referendum istituzionale del 2 giugno del 1946, momento in cui gli

Italiani, chiamati a scegliere la forma di governo del paese, decretarono la fine della monarchia e la nascita della Repubblica Italiana.

Al fine di approfondire le tematiche sopra elencate, i docenti e le funzioni strumentali hanno individuato le azioni che seguono.

Esperienza di gemellaggio fra città ed istituti scolastici - “Ravenna–Ostia: Storie d’acque e di terre”. Esperienza, avviata nell’a.s. 2003–2004, di conoscenza-confronto-scambio tra le scuole Primarie dell’I.C. di Mezzano e quelle dell’I.C. “Piero della Francesca” di Acilia (Roma). Attraverso la scoperta di “radici” storico-culturali condivise, nasce la consapevolezza di far parte di una comunità ben più vasta di quella del proprio ambiente scolastico, familiare e territoriale. Si configura come progettualità singolare che caratterizza l’Istituto.

La memoria del territorio, attraverso le azioni seguenti:

“Fare storia con le storie”: esperienze atte a motivare lo studio della Storia, attraverso una concreta didattica laboratoriale, che permette lo sviluppo di autentiche capacità di ricerca–azione e l’acquisizione del concetto di evoluzione storica;

“Laboratorio didattico di mosaico”: arte come pretesto per rivivere attivamente la storia del nostro territorio;

“Recupero delle tradizioni”: incontri con anziani e testimoni per recuperare usi e costumi del passato del territorio;

“Adotta un nonno” - “Quando mio nonno era bambino”: iniziative per avvicinare i ragazzi a un’età che offre grandi risorse umane per capire l’importanza di chi ha vissuto prima di noi e mettersi a confronto. Letture dei nonni, per i nonni. Incontro con l’autore: dare motivazioni per una lettura consapevole ed educativa;

“Di festa in festa”: momenti di incontro per favorire la partecipazione e la condivisione tra i componenti di una comunità; comparazioni fra passato e presente.

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CELEBRAZIONI

Celebrazione della Giornata della memoria: iniziative finalizzate a ricordare la persecuzione degli ebrei, culminata nella Shoah, per diffondere e rafforzare nelle giovani generazioni sentimenti di solidarietà, di pacifica convivenza, di rispetto della libertà e della dignità umana;

“Le 100 Anne Frank”: biografie al femminile; “Rosa bianca”: percorso storico, attraverso l’arte e la lettura. Realizzazione di un ipertesto

cartaceo sui temi dello sterminio; “Incontro con il testimone”: testimonianze di sopravissuti alle deportazioni (o di loro

familiari) per avvicinare gli studenti alla storia della Shoah e alle vicende delle “foibe” nell’immediato dopoguerra, nell’ottica del superamento di ogni logica di odio e di vendetta;

“Vietato esistere – Le stelle dovrebbero rimanere in cielo”: spettacolo teatrale proposto da alcuni attori ravennati e discussione finale, rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie di I grado, per rinnovare il pensiero sugli anni bui della dittatura nazifascista;

“Liberazione dell’Italia”: iniziative volte alla celebrazione del 25 aprile, e all’approfondimento della conoscenza di chi praticò diverse forme di resistenza ai regimi nazisti e fascisti. Cerimonie con deposizione di fiori presso monumenti ai caduti e ai cippi presenti nel territorio. Collaborazione con Comitati antifascisti;

“Scenari della Memoria – Identità al femminile”: progetti finalizzati a fornire consapevolezza del ruolo dei “civili” e, in particolare, delle donne nel periodo della Resistenza (le staffette partigiane – le Madri costituenti), in collaborazione con testimoni degli eventi;

“Don Minzoni, un martire antifascista”: intervento di un rappresentante dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Ravenna e della provincia per offrire ai giovani un esempio concreto di militanza umanistica, in nome della libertà e dell’educazione dei giovani;

“Libertà senza tempo”: laboratorio di riflessione sul tema della libertà, partendo da “parole–chiave” di grandi personaggi che hanno fatto la Storia; approfondimenti di esperienza concreta sul territorio.

VIAGGI NEI LUOGHI DELLA MEMORIA

Viaggi di conoscenza del passato, prossimale e più distante nel tempo, attraverso la visita a “luoghi della Memoria”. Momento di grande esperienza conoscitiva (“Sono stato proprio dove, quello che mi raccontano in classe, è accaduto”).

EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ e ALLA CITTADINANZA ATTIVA

Consulta dei ragazzi e delle ragazze: incontri organizzati presso la sala consiliare del Comune di Ravenna per esperire pratiche di convivenza civile e democratica, attraverso la conoscenza diretta delle Istituzioni; a seguire, incontri all’interno di ogni plesso per replicare il clima della Consulta anche a scuola, in modo che l’esperienza non resti

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circoscritta ad un numero limitato di alunni e/o di classi, ma diventi patrimonio dell’intero Istituto;

“Liberi dalle mafie”: riflessioni guidate sul fondamentale ruolo rivestito dalla società civile nella difficile lotta contro ogni forma di mafia, educando all’impegno democratico, responsabile e contrario ad ogni forma di corruzione. Testimonianze, dibattiti, proiezioni video, giochi di ruolo e dinamiche relazionali per cogliere le diverse implicazioni degli atteggiamenti mafiosi nella quotidianità. Spettacoli teatrali;

Laboratori sulla Costituzione: percorsi per conoscere, raccontare e praticare la Costituzione italiana;

Educazione alla mondialità: “Ravenna 2019: CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA”, piano di attività a sostegno della candidatura di Ravenna a Capitale Europea della cultura, coinvolgendo gli alunni dei diversi ordini di scuola nelle diverse iniziative proposte nel corso dell'anno scolastico.

DSA E INTERCULTURA

Quest’area si articola in due percorsi: il primo si occupa di organizzare le iniziative a supporto della individuazione precoce delle difficoltà d’apprendimento e di promuovere e coordinare le iniziative ad esse dedicate.

La seconda si occupa di pedagogia interculturale, ponendo l'accento sull'intercultura, sul processo di confronto e di scambio, di cambiamento reciproco, di "ibridazione", i cui punti essenziali sono: il riconoscimento della differenza e l’ascolto.

Il tempo che occorre offrire agli alunni stranieri o con peculiarità dell’apprendimento è lo stesso tempo di cui tutti, anche noi, abbiamo diritto: il tempo delle opportunità. La scuola deve rispecchiare il tipo di società che si desidera ed essere ascensore sociale anche per chi attraversa una fase di difficoltà. Spesso le opportunità sono legate a circostanze fortuite che dipendono da dove si nasce e da chi si incontra nel proprio percorso di crescita; noi dovremmo costruire un tipo di educazione che regga il divario sociale e la peculiarità degli individui, non dimenticando che l’accoglienza può e deve diventare un’opportunità collettiva.

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Occorre dare fiducia ai docenti affinché con il loro operato realizzino un’impronta didattica centrata sull’interazione, lo scambio, l’apertura e la solidarietà. Favorire l’interazione significa riconoscere le diversità, permettere una crescita culturale diffusa e un’integrazione sociale. La scuola ha il compito di sostenere la persona nella sua unicità, originalità ed autenticità. Nell’apprendimento vanno introdotti il rapporto con l’altro e la relazione, fino a superare i concetti stessi di intercultura o diversità di qual natura si voglia trattare.

Anche i disturbi specifici dell’apprendimento possono essere visti come il risultato di un’impostazione metodologica che privilegia certi codici piuttosto che altri, ma altro non sono che una caratteristica della persona che necessita di essere accolta e rispettata.

Ognuno di noi porta con sé un ideale di scuola che ci permette di sopravvivere alle fatiche del quotidiano; il tipo di scuola che sottende all’area interculturale e a quella dei disturbi specifici dell’’apprendimento è un’ipotesi di educazione alle comunicazioni orizzontali, del tempo dell’ascolto e delle pari opportunità.

La diversità e il nostro rapporto con essa rimangono il primo punto su cui confrontarci, per perseguire poi una corretta analisi dei bisogni, un sostegno alla motivazione verso l’acquisizione di un saper essere che concili unità e diversità.

Ogni sostegno al lavoro dell’alunno deve partire dal dialogo e dall’arricchimento reciproco, valorizzando le peculiarità personali. L’accoglienza dell’alunno nella sua unicità parte da un ascolto che non deve essere passivo, ma modalità interattiva che si realizza con l’osservazione, la creazione di condizioni affettive che consentano il riconoscimento e l’accettazione delle specificità di ognuno, la valorizzazione di ogni soggetto come portatore di saperi.

Per quanto riguarda l’area dei disturbi specifici dell’apprendimento occorre valorizzare le diversità e promuovere il benessere scolastico, sia rimuovendo ostacoli, che promuovendo un complesso di azioni integrate (screening, osservazioni, laboratori linguistici e utilizzo di software didattici compensativi) atte a calibrare sui bisogni degli alunni le occasioni di insegnamento-apprendimento. Ciò nasce dalla necessità di identificare precocemente i disturbi specifici di apprendimento e prevenire i disturbi psicologici e comportamentali secondari al DSA.

Le azioni che l’Istituto pone in essere per l’area intercultura sono rappresentate dalla collaborazione con la “Casa delle culture” sede di Ravenna circa gli strumenti in dotazione, gli interventi di mediazione e le attività di formazione e a ciò si affianca un monitoraggio quantitativo e qualitativo degli alunni migranti, degli strumenti utilizzati in tutti i plessi (protocollo d’accoglienza, Piani Didattici Personalizzati) e delle esigenze che scaturiscono in corso d’anno.

Le attività che sono state attivate nei precedenti anni scolastici e costituiscono il patrimonio storico della funzione spaziano invece dai laboratori interculturali, sempre in collaborazione con la “Casa delle culture”, ai laboratori di plurilivello di Italiano gestiti dai docenti, fino ai laboratori di facilitazione linguistica condotti da esperti esterni.

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INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Il progetto non si configura rivolto essenzialmente agli alunni diversamente abili, bensì come la concreta opportunità di sperimentazione e realizzazione di iniziative ed esperienze importanti per tutti, all’interno di un contesto caratterizzato dalla cooperazione, dall’aiuto reciproco, dal rispetto della specificità di tutti e di ciascuno.

Il Progetto mira all’offerta/attivazione di un ventaglio di “opportunità”, in cui ciascuno individuo e ciascuna “mente” trovi spazio di realizzazione e di crescita.

Nel corrente anno scolastico 2013-2014 frequentano l’Istituto Comprensivo complessivamente 34 alunni disabili, con deficit riferiti ai tre ambiti: psicofisico, uditivo e visivo.

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Scuola Primaria diciassette alunni

Scuola Secondaria di I grado diciassette alunni

Il progetto integrazione si configura come una concertazione di iniziative che mirano all’inclusione degli alunni diversamente abili, avvalendosi del contributo delle diverse figure professionali coinvolte. Il progetto comprende un ventaglio di opportunità offerte agli alunni per migliorare il loro benessere e metterli nella condizione di potersi sentire attivi, capaci e coinvolti. La finalità generale del progetto Integrazione d’Istituto è quindi, per ciascun alunno, il raggiungimento del benessere psicofisico e lo sviluppo degli apprendimenti.

TUTELA

Salvaguardia dei diritti:

Progetti per posti di sostegno in deroga; Attenzione alla normativa; Rapporti con l’UST per la richiesta di personale; Sfruttamento delle risorse disponibili.

CONDIVISIONE

Coinvolgimento delle diverse figure, nel rispetto delle specifiche competenze professionali:

Incontri con i medici; Incontri con gli esperti coinvolti nei progetti a favore degli alunni diversamente abili; Incontri tra docenti di sostegno ed educatori, incontri di team e/o Consigli di Classe; Costruzione di rapporti di fiducia con le famiglie.

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APPRENDIMENTO Sviluppo delle autonomie, delle conoscenze, delle competenze e delle potenzialità in senso lato:

Proposta di Laboratori e Progetti specifici condotti da esperti; Progettazione individualizzata, caratterizzata da interventi didattico-educativi mirati; Attività laboratoriali ed iniziative di classe; Richiesta di ausili; Utilizzo di strumenti, strategie, tempi di lavoro personalizzati.

Prerequisito fondamentale allo sviluppo degli apprendimenti è “vivere serenamente la scuola”, sviluppando interesse verso gli altri (saper relazionare), migliorando la consapevolezza di sé e l’autostima (saper essere), sviluppando autonomie, abilità (saper fare), ampliando le conoscenze (sapere). La scelta delle iniziative e dei percorsi didattici da proporre agli alunni è strettamente connessa alla specificità dei deficit, all’opportunità di creare il contesto adatto all’interiorizzazione di vissuti positivi e al piacere di “vivere la scuola”. La presenza nelle classi di alunni con differenti abilità sollecita e favorisce la ricerca di modalità di lavoro “fruibili” da tutti, stimola l’attuazione di nuovi “percorsi” e la messa in atto di una didattica flessibile.

L’integrazione degli alunni diversamente abili rappresenta perciò una concreta opportunità di sperimentazione e realizzazione di iniziative ed esperienze importanti per tutti, all’interno di uno “spazio” in cui gli allievi possano lavorare e collaborare insieme in un clima di rispetto, cooperazione e solidarietà.

Il grado e il tipo di disabilità è specifica per ciascun allievo e richiede risposte a bisogni individuali, ma si possono individuare obiettivi, di tipo trasversale, che mirano al raggiungimento delle autonomie e dei traguardi possibili per ciascuno:

Poter trovare spazi di lavoro accoglienti e personale in grado di garantire attenzione, rassicurazione e contenimento, con cui sviluppare rapporti di fiducia e condivisione;

Ricevere l’adeguato supporto educativo-didattico attraverso la predisposizione, da parte della Scuola, del Profilo Dinamico Funzionale (in collaborazione con le diverse figure professionali coinvolte nel processo di integrazione dell’alunno) e del Piano Educativo Individualizzato;

Poter disporre di sussidi ed ausili funzionali allo sviluppo degli apprendimenti; Poter sperimentare sia insieme al gruppo classe, sia in modo individualizzato, sia con

il piccolo gruppo, attività finalizzate al miglioramento delle autonomie, delle relazioni e delle competenze, in un sereno contesto di collaborazione, ricco di stimoli e di opportunità varie e flessibili;

Migliorare la conoscenza di sé e delle proprie capacità, nonché il coinvolgimento, il senso di responsabilità, la concentrazione e l’autonomia di lavoro relativamente ad alcuni compiti;

“Documentare” le esperienze vissute mediante l’utilizzo del canale comunicativo preferenziale (grafico, corporeo, orale scritto ..) e sviluppare le potenzialità nei diversi ambiti (cognitivo, comunicativo, relazionale ..).

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Il progetto Integrazione si articola sostanzialmente in due linee di lavoro:

1. Attività indirettamente rivolte agli alunni - INFORMA TECNICA

2. Attività direttamente rivolte agli alunni - DIVERSA……MENTE

INFORMA TECNICA - Sinergia di competenze

Incontri con gli specialisti per una progettazione mirata ed efficace; Riunioni di Commissione e partecipazione a Corsi di aggiornamento per condividere e

migliorare la qualità del lavoro; GLH d’Istituto, Incontri di Team, Consigli di Classe per progettare, monitorare,

proporre, verificare; Rapporti con il territorio per un migliore sfruttamento delle risorse; Scambi di informazioni in occasione di passaggi tra ordini di Scuola per una migliore

conoscenza; Rapporti con le famiglie per conoscere meglio gli alunni e creare una continuità di

intervento “casa-scuola”; Incontri con gli esperti impegnati nella conduzione dei laboratori per attuare

interventi calibrati in relazione agli utenti. DIVERSA……MENTE - La progettazione laboratoriale mirata

Proposta di Laboratori specifici condotti da esperti che vedono coinvolto tutto il gruppo classe, per favorire lo sviluppo di scambi relazionali e la collaborazione/cooperazione tra i pari;

Proposta di laboratori specifici condotti da esperti che vedono coinvolti gli alunni diversamente abili secondo percorsi individualizzati appositamente individuati per rispondere ai bisogni degli alunni;

Proposta di Laboratori condotti dai docenti di sostegno o dagli educatori che vedono coinvolti gli alunni diversamente abili all’interno di piccoli gruppi costituiti da altri alunni diversamente abili e/o da compagni di classe;

Proposta di attività con il gruppo classe per favorire la socializzazione e l’integrazione nel gruppo di riferimento;

Individualizzazione e personalizzazione dei percorsi didattici comuni (semplificazione dei contenuti, previsione di tempi più lunghi, diversificazione della modalità di lavoro o delle prove di verifica);

Acquisto di sussidi o materiale specifico.

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CONTINUITA'

La continuità del percorso educativo è la condizione essenziale per assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell’istruzione e attuare il raccordo pedagogico curricolare ed organizzativo con gli ordini di scuola precedente e successivo. Il concetto di continuità raccoglie in sé, ne è costituito e le collega, molte istanze pedagogiche fondamentali: individualizzazione, formazione, collegialità, rispetto, autostima, motivazione, patto di reciprocità scuola-famiglia.

Progetti principali di quest’area del POF sono:

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ORIENTAMENTO

Le attività di orientamento offerte dal nostro Istituto procedono in due direzioni, anche se entrambe pongono al centro le alunne e gli alunni, visti nella loro interezza e complessità di persone. L'Orientamento come "Continuità" comprende l'insieme delle iniziative volte ad aiutare gli alunni dell'ultima classe della Scuola Primaria ad intraprendere il nuovo percorso all'interno della scuola media e ad approfondire la collaborazione fra i docenti. L'Orientamento come "Accoglienza e accompagnamento" comprende l'insieme delle iniziative volte ad ascoltare le esigenze delle alunne e degli alunni e a favorirne il confronto con la futura realtà delle superiori o del mondo del lavoro, in modo da agevolarle e agevolarli nel successivo processo di inserimento.

La scuola media mette a disposizione dei ragazzi tanti momenti per conoscere meglio e approfondire quelle che sono le opportunità formative e scolastiche che il nostro territorio offre:

Incontri con psicologi che possono guidare ragazzi e genitori a conoscere meglio le proprie potenzialità e a metterle a frutto;

Banchetti informativi per incontrare nelle aule scolastiche i professori delle superiori;

Visite alle scuole superiori durante la mattinata con laboratori e prove pratiche;

Informazioni sugli open day dei differenti Istituti;

Organizzazione di micro stage in collaborazione con alcune scuole superiori;

Riflessioni in classe sulle proprie attitudini e sui fattori che possono guidarli verso una scelta consapevole.

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ENTI E ISTITUTI SCOLASTICI COINVOLTI:

Liceo Scientifico "Oriani", Liceo Artistico "Nervi-Severini", Liceo Classico-Linguistico-Scienze umane "Dante Alighieri", Liceo Artistico per il design "Gaetano Ballardini" di Faenza; Liceo Musicale di Forlì, Alberghiero di Cervia, Alberghiero di Lido degli Estensi; Alberghiero di Riolo Terme, Istituto Tecnico Commerciale e per il Turismo "Ginanni", Istituto Tecnico Agrario Statale "L. Perdisa", Istituto Tecnico Statale per Geometri "Camillo Morigia", Istituto Tecnico Industriale Statale "Nullo Baldini", Istituto Tecnico Aeronautico Statale di Forlì ‘Francesco Baracca’, Ipsia "Callegari", Ipssct "Olivetti", Istituto Professionale per Odontotecnici “Ugo Foscolo”; Istituto Professionale Agrario “Persolino” di Faenza, Istituto Professionale "Stoppa" di Lugo; Istituto d'Istruzione Superiore "Saffi-Alberti" (FO).

LABORATORIALITA’ DI SEDE

Quest’area raccoglie in un unico progetto capofila le progettualità specifiche di ogni singola sede e mira a contestualizzare obiettivi condivisi con l’intero Istituto a scelte di contenuto o iniziative specifiche della scuola.

Ogni singola aree è declinata in specifici progetti capofila che concorrono a costruire per gli alunni un percorso formativo unitario completo e complesso che affianca i percorsi disciplinari, li integra, li declina in una visione che mantiene quale unico obiettivo la valorizzazione dei talenti individuali degli alunni.

Cerca, inoltre, di garantire a tutti gli alunni il massimo sviluppo delle loro potenzialità.

Ogni scuola dell’Istituto realizza il proprio piano dell’offerta formativa di contesto e varie sono le agenzie territoriali che con esse collaborano.

Fra le numerose azioni proposte per questo a.s. vi è inoltre quella che i docenti tutor hanno indicato come “Assolvo l'Obbligo formativo”. Il nostro Istituto ha infatti sottoscritto nuovamente una convenzione con ALFA Centro di Formazione Professionale di Piangipane, Ravenna, che prevede una sinergia tra i due Istituti al fine di garantire l'assolvimento dell'obbligo formativo agli alunni interessati che ne fanno richiesta. I due obiettivi individuati dai docenti e dai responsabili del Centro Alfa sono da una parte garantire un'azione di tutoraggio ai ragazzi coinvolti nel progetto, dall’altra contrastare la dispersione scolastica.

Le modalità di realizzazione consistono nello svolgere attività di tutoraggio, conoscendo gli alunni, incontrandoli sul luogo di formazione, fungendo da raccordo con la responsabile del CFP e svolgendo relazioni di monitoraggio. Al termine dell’a.s. si produce quindi una relazione finale e si procede alla verifica del registro delle presenze e dei moduli didattici.

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GLI STUDENTI

I grafici che seguono pongono in evidenza i principali dati numerici del nostro Istituto.

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Proiezioni numeriche alunni per il prossimo anno:

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IL PERSONALE DOCENTE E TECNICO-AMMINISTRATIVO

Gli insegnanti a tempo indeterminato costituiscono l'83,12% nella scuola dell'infanzia e primaria, il 75% nella secondaria, ma con stabilità medio-bassa. I 7 docenti a tempo determinato della scuola dell’Infanzia non sono forniti di laurea, né di certificazione informatica e/o linguistica, con un’età media di 49 anni. I docenti della scuola primaria (74 in totale, di cui 9 di sostegno, il 17% a tempo determinato) sono in possesso di laurea per il 31,4% (contro l'8,2% provinciale), di cui l'11,8% con seconda laurea (2% la media provinciale), il 3,9% con certificazione linguistica ed informatica, con età mediana di 46 anni (12,5% con meno di 35 anni, contro la media provinciale del 6,5%). Il 25% dei docenti della Secondaria di I grado é a tempo determinato (in totale 40 docenti, di cui 6 di sostegno). L’80,6% é laureato (di cui il 3,2% con seconda laurea), il 3,2% possiede una certificazione informatica o linguistica, con età mediana di 51 anni.

IL CONTESTO Ambiente

L’I.C. “Valgimigli", comprendente 2 scuole dell’infanzia (“Zaccagnini" di San Michele e "Bravi" di Sant'Antonio), 4 scuole primarie (“Rodari" di Mezzano, "Pascoli" di Sant'Alberto, "Balella" di Piangipane e “Bartolotti" di Savarna) e 3 scuole secondarie ("Valgimigli" di Mezzano, "Viali" di Sant'Alberto e "Casadio" di Piangipane), serve un bacino d'utenza caratterizzato da eterogeneità, con flussi migratori negli ultimi dieci anni, locali ed extracomunitari, che hanno modificato il quadro socioeconomico originario. L'eterogeneità delle situazioni comporta famiglie con elevate aspettative nei confronti della scuola e situazioni di svantaggio socioeconomico e culturale anche gravi. L'attuale riduzione di opportunità occupazionali sta producendo una minore appetibilità del territorio, con flussi migratori drasticamente ridimensionati. Capitale sociale

L’istituto comprensivo é ben inserito nel territorio, in un'interazione proficua con gli Enti Locali, con le emanazioni decentrate (i tre Consigli territoriali di Mezzano, Sant'Alberto e Piangipane) e con la definizione, d'intesa con le scuola del territorio, di un POF del territorio; ASL di Ravenna; ASP di Ravenna; Università di Bologna e di Ferrara; la Casa delle culture di Ravenna; Comitati cittadini e Pro Loco; Associazioni, Fondazioni, Società commerciali, con finalità sociali, culturali e sportive (Fondazione Cassa di Risparmio, Società di Mutuo Soccorso, Confesercenti, Parrocchie, Circoli, Società commerciali, Uisp, Arci, Sentieri, Fracabà, ecc..). Questo determina un arricchimento dell'offerta formativa dell'I.C., con un gradimento elevato nella percezione delle famiglie (90,2%).

Le risorse economiche e materiali

Ambiente

Capitale sociale

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Per l'arricchimento dell'offerta formativa le famiglie versano un contributo per alunno pari a 12,60 euro, con una partecipazione economica medio-alta. Lo Stato fornisce il 97,5% dei finanziamenti, di cui il 10,1% gestiti direttamente dalla scuola per il funzionamento generale e le spese di pulizie, l'87,4% gestiti dal Ministero per gli stipendi del personale scolastico. Le famiglie contribuiscono tramite il contributo volontario, la mensa, le uscite/viaggi di istruzione per l'1,2%. Il Comune contribuisce per lo 0,9%, la Provincia (stanziamenti regionali) per lo 0,1%, altri privati per lo 0,2%. L’Amministrazione Comunale sta completando la messa a norma degli edifici scolastici, per la sicurezza e il superamento delle barriere architettoniche, già soddisfacenti. I servizi delle biblioteche sono medi, con un alto numero di volumi. Il numero di laboratori non é alto (meno di 1 ogni 100 studenti), come delle palestre (meno di 1 palestra per sede).

Le risorse economiche e

materiali

FINANZIAMENTI A.S. 2012/13 (sett. 2012/agosto 2013)

FINANZIAMENTI MIUR

IMPORTO PROGETTO DESCRIZIONE

4326,67 A01

Spese di funzionamento amministrativo e didattico sett/dic 2012, soprattutto per acquistare materiale igienico-sanitario.

6.983,33 A01

Spese di funzionamento amministrativo e didattico gennaio/agosto 2013, soprattutto per acquistare materiale igienico-sanitario.

430,00 A01 Spese di funzionamento accantonato nel Fondo di riserva.

1.000,00 P76 Spese di funzionamento impegnate per corsi di formazione del personale sulla sicurezza.

240,00 P72 Spese di funzionamento impegnate per alunni diversamente abili con acquisto materiale.

110.652,73 A01 Spese per appalto di pulizie sett/dic 2012.

165.979,05 A01 Spese per appalto di pulizie genn/giug 2013.

3.000,00 P76 Spese per corsi di formazione del personale sulla sicurezza.

1.837,77 A01 Spese per acquisto materiale per la sicurezza.

1.940,65 A01 Spese per visite fiscali.

28.828,92 A03

Spese per supplenze docenti ed ATA sett/nov 2012 € 30.459,34. Dall'1-1-2013 la retribuzione si effettua con le modalità del cedolino unico.

6.913,00 A02

Fondi per dematerializzazione usati per acquistare computer per l'uso del registro elettronico e per retribuire il personale.

332.132,12 TOTALE

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FINANZIAMENTI DA ENTI LOCALI O ALTRE ISTITUZIONI

PUBBLICHE

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

800,00 P74 Fondi regionali per progetti di educazione stradale assegnati dall'UST di Ravenna.

19.500,00 P77 Contributo regionale per la realizzazione del progetto Sport (Questo Istituto funge da scuola cassiera).

20.300,00 TOTALE

PROVINCIA DI RAVENNA da REGIONE EMILIA-

ROMAGNA

964,38 P 74

Contributo L.R. 26/01 e L.R. 12/03 Progetto in rete nel "Mondo di Apollo"(Progetto in rete scuola capofila il nostro Istituto).

1.000,00 P71 Contributo L.R. 12/2003 utilizzato per l'integrazione alunni stranieri.

4.394,14 P72 Contributo L.12/2003 utilizzato per l'integrazione alunni diversamente abili.

8.000,00 P77 Contributo Provinciale per la realizzazione del progetto Sport (il nostro Istituto funge da scuola cassiera).

14.358,52 TOTALE

UST - Ufficio XV – Ravenna

3.000,00 P70 Contributo per nomina educatore

3.000,00 TOTALE

COMUNE DI RAVENNA

9.480,27 A02 Fondi per acquisto materiale di facile consumo e materiale informatico per i plessi dell'Istituto.

748,73 P69 Contributo per progetto Ravenna-Ostia.

697,56 A03 Contributo del Comune di Ravenna per l'uso dell'aula multimediale.

600,00 P70 Contributo per progetto "Nutrimenti per la crescita".

16.067,00 P79

Contributo per il POF nomina educatore per la scuola dell’Infanzia Zaccagnini di San Michele, spese per segreteria e acquisto materiale.

200,00 P74 Contributo per progetto scacchi scuola primaria Balella di Piangipane.

20.562,00 P77

Contributi da Comuni vari aderenti all'accordo di programma per la realizzazione del progetto Sport (il nostro Istituto funge da scuola cassiera).

3.797,69 A02 Fondi per acquisto sussidi e audiovisivi per le scuole primarie dell'Istituto.

52.153,25 TOTALE

Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna

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5.000,00 P70 Contributo per il Progetto Agio.

5.000,00 P73 contributo per il Progetto Talk to the world.

10.000,00 TOTALE

Collegio Provinciale IPASVI di Ravenna

300,00 A02 Premio per il concorso l'Infermiere Classe IB Scuola secondaria Viali Sant’Alberto.

Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo

2.500,00 P78 Contributo per progetto rendicontazione sociale

102.611,77 TOTALE enti locali e altre Istitutzioni

CONTRIBUTI DA PRIVATI

GENITORI ALUNNI

2.000,00 A02 Contributi genitori della Scuola secondaria Valgimigli di Mezzano per acquisto LIM.

10.000,00 A02

Contributo genitori per viaggi di istruzione.

9.000,00 P69

351,77 P74

3.000,00 P70

Contributo genitori per esperti progetti del POF.

1.000,00 P73

597,34 P74

14.243,10 A02 Contributo volontario per fotocopie e acquisto materiale.

9.843,70 A02 Contributo per assicurazione.

50.035,91 TOTALE GENITORI

CONTRIBUTI DA PRIVATI NON VINCOLATI

HERA SpA

1.764,00 P74 Contributo per il Progetto Riciclandino.

ALEGRA Società Cooperativa Agricola

347,50 P74 Contributo per il Progetto Frutta nelle scuola.

LIONS CLUB RAVENNA

200,00 A02 Contributo per concorso Poster per la pace, vinto dagli alunni della scuola secondaria "Valgimigli" di Mezzano.

Parrocchia di S. Alberto

200,00 A02 Contributo per acquisto LIM Scuola secondaria Viali di Sant’Alberto.

Ditta DAEM

701,97 A01 Premio annuo per uso distributori.

CAMST

1.100,00 A02 Contributo per retribuire i collaboratori scolastici e per l’acquisto di materiale didattico. 2.850,00 A03

Associazione Musicale E. Pinza

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50,00 A02 Contributo per utilizzo dell’aula magna, utilizzato per l’acquisto di materiale informatico.

Istituto Oncologico di Faenza

200,00 P69 Premio concorso regionale "liberi di scegliere" per la Scuola secondaria Viali di Sant’Alberto.

7.413,47 TOTALE

CONTRIBUTI DA PRIVATI VINCOLATI

ANPI di S. Alberto

500,00 P69 Contributo per progetto "Cultura della Memoria".

SOCIETA' OPERAIA MUTUO SOCCORSO

1.200,00 A02

Per progetto doposcuola e acquisto LIM. 2.800,00 P70

ASSOCIAZIONE CULTURALE RICREATIVA DI SANTERNO

953,38 A02

Donazione in occasione della manifestazione Giovanissima musica d'estate per le scuole di Piangipane

Sig.ra Balducci Stefania

150,00 P70 Contributo per supporto allo Sportello d'ascolto Scuola secondaria Casadio di Piangipane.

Sig. Tassinari Silvano

801,00 P75 Donazione per la Scuola primaria Pascoli di Sant’Alberto.

Sig. Pirini Giovanni e Sig.ra Ugolini Raffaella

1.561,00 P75

Donazione in memoria dell'ins.te Casavecchia Marcella per il progetto "La stanza di Anna" per la scuola primaria Pascoli di Sant’Alberto.

Comitato Genitori di S. ALBERTO

1.100,00 A02 Contributo per acquisto di una LIM per la scuola Viali di Sant’Alberto.

CAB TER RA Soc. Agricola

200,00 P74 Contributo per il Progetto Orto per la Scuola primaria Balella di Piangipane.

ANPI di Mezzano

100,00 P69 Contributo per il Progetto "Cultura della Memoria".

ANPI di Piangipane

134,78 P69 Contributo per il Progetto "Cultura della Memoria".

COOP ADRIATICA S.C.A.R.L.

500,00 P69 Contributo per il Progetto di gemellaggio Ravenna-Ostia.

CIRCOLO ARCI di Mezzano

1.500,00 P69 Contributo per il Progetto di gemellaggio Ravenna-Ostia.

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CAB TER RA Soc. Agricla

800,00 P69 Contributo per il Progetto di gemellaggio Ravenna-Ostia.

Membri del Consiglio di Istituto

40,00 A01 Assicurazione patrimoniale del Consiglio di Istituto I.C. Valgimigli.

PERSONALE DOCENTE ED ATA ISTITUTO

976,80 A01 Assicurazione RC del personale docente ed ATA.

400,00 A02 Contributo per il materiale didattico Scuola primaria e secondaria di Piangipane.

13.716,96 TOTALE

Altre entrate

Tesoreria dello Stato

12,56 A01 Interessi attivi utilizzati per spese postali/bancarie.

Cassa di Risparmio di Ravenna

32,66 A01 Interessi attivi utilizzati per spese postali/bancarie.

45,22 TOTALE

505.955,45 TOTALE COMPLESSIVO GESTITO NEL BILANCIO DELL'ISTITUTO

RIEPILOGO FONTI FINANZIAMENTI A.S. 2012/13 (sett. 2012/agosto 2013)

%

Finanziamenti MIUR € 332.132,12 65,64

Finanziamenti da Enti Locali o da altre istituzioni pubbliche € 102.611,77 20,28

Contributi genitori € 50.035,91 9,89

Contributi da privati non vincolati € 7.413,47 1,47

Contributi da privati vincolati € 13.716,96 2,71

Altre entrate € 45,22 0,01

TOTALE FINANZIAMENTI A.S. 2012/13 € 505.955,45 100,00

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RIEPILOGO FONTI FINANZIAMENTI A.S. 2012/13 (sett. 2012/agosto 2013) PER ALCUNE ATTIVITA’ E PROGETTI

A01 - Spese per Funzionamento Amministrativo Generale:

%

Finanziamenti MIUR 292.150,20 99,40

Finanziamenti da Privati non vincolati 701,97 0,24

Finanziamenti da Privati vincolati 1016,8 0,35

Altre entrate 45,22 0,02

TOTALE 293.914,19 100,00

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A02 - Spese per Funzionamento Didattico Generale:

%

Finanziamenti MIUR 6.913,00 11,19

Finanziamenti da Enti locali o altre Istituzioni pubbliche 13577,96 21,98

Finanziamenti da Privati vincolati GENITORI 36086,80 58,41

Finanziamenti da Privati non vincolati 1550,00 2,51

Finanziamenti da Privati vincolati 3653,38 5,91

TOTALE 61.781,14 100,00

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I PROGETTI INSERITI NEL POF ED ATTUATI NELL’A. S. 2012/13 SONO I SEGUENTI:

PROGETTI

Progetto P69 CULTURA DELLA MEMORIA - Il progetto organizza in uniche finalità progetti di educazione alla cittadinanza.

Progetto P70 PROMOZIONE ALL’AGIO - Il progetto declina varie azioni per il benessere scolastico e la valorizzazione delle eccellenze.

Progetto P71 INTERCULTURA - Il progetto organizza i progetti per l’integrazione degli alunni migranti e delle loro famiglie.

Progetto P72 INTEGRAZIONE - Il progetto organizza interventi per l’integrazione degli alunni diversamente abili. Gruppo lavoro e autoformazione.

Progetto P73 CONTINUITA ORIENTAMENTO - Il progetto realizza attraverso vari percorsi e azioni il concetto di curricoli formativi.

Progetto P74 LABORATORIALITA’ DI SEDE - Il progetto raccoglie le scelte di ogni sede, contestualizzando contenuti diversi in un’unica finalità.

Progetto P75 LA STANZA DI ANNA - Il progetto identifica una serie di attività realizzate con fondi vincolati alla scuola primaria Pascoli di Sant’Alberto.

Progetto P76 LA FORMAZIONE - Piano dell’I.C. per l’aggiornamento. Corsi per la sicurezza in base al Decreto Lgs. 81/08. Rete Interattiva per personale ATA.

Progetto P77 PROVINCIALE SPORT - Progetto Provinciale di consulenza e attività motoria fisico-sportiva. La nostra Istituzione Scolastica funge da Istituto cassiere.

Progetto P78 BILANCIO SOCIALE - Percorso di rendicontazione sociale patrocinato dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, in collaborazione con l’USR dell’Emilia-Romagna.

Progetto P79 PROLUNGAMENTO ORARIO SCUOLA INFANZIA - Il progetto offre l’estensione del tempo scolastico nella scuola dell’Infanzia Zaccagnini di San Michele.

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La progettualità dell’Istituzione Scolastica è finanziata principalmente da Regione ed Enti locali (64,50%), Genitori (16,76%) e Privati (13,65%). Il MIUR contribuisce, per i progetti, per il 5,09%: %

Finanziamenti MIUR 4.240,00 5,09

Finanziamenti da Regione, Enti locali o altre Istituzioni pubbliche 53677,73 64,50

Finanziamenti da Genitori vincolati 13949,11 16,76

Finanziamenti da Privati non vincolati 2311,50 2,78

Finanziamenti da Privati vincolati 9046,78 10,87

TOTALE 83.225,12 100,00

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RIEPILOGO FONTI FINANZIAMENTI PER ALCUNI PROGETTI A.S. 2012/13 P69 CULTURA DELLA MEMORIA - Il progetto Cultura della memoria organizza in uniche finalità progetti di educazione alla cittadinanza.

%

Finanziamenti da Enti locali o altre Istituzioni pubbliche 748,73 5,55

Finanziamenti da Privati vincolati GENITORI 9000,00 66,75

Finanziamenti da Privati non vincolati 200,00 1,48

Finanziamenti da Privati vincolati 3534,78 26,22

TOTALE 13.483,51 100,00

P 70 PROMOZIONE ALL’AGIO - Il progetto declina varie azioni per il benessere scolastico e la valorizzazione delle eccellenze.

%

Finanziamenti da Enti locali o altre Istituzioni pubbliche € 8.600,00 59,11

Finanziamenti da Privati vincolati GENITORI € 3.000,00 20,62

Finanziamenti da Privati vincolati € 2.950,00 20,27

TOTALE € 14.550,00 100,00

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P72 INTEGRAZIONE - Il progetto organizza interventi per l’integrazione degli alunni diversamente abili – Gruppo lavoro e autoformazione

%

Finanziamenti MIUR 240,00 5,18

Finanziamenti da Enti locali PROVINCIA DI RAVENNA 4394,14 94,82

TOTALE 4.634,14 100,00

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P73 CONTINUITA-ORIENTAMENTO - Il progetto realizza attraverso vari percorsi e azioni il concetto di curricoli formativi.

%

Finanziamenti da FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO

€ 5.000,00 83,33

Finanziamenti da Privati vincolati GENITORI

€ 1.000,00 16,67

TOTALE € 6.000,00 100,00

P 74 LABORATORIALITA DI SEDE - Il progetto raccoglie le scelte di ogni sede contestualizzando contenuti diversi in un’unica finalità. %

Finanziamenti da Enti locali o altre Istituzioni pubbliche € 1.964,38 25,75

Finanziamenti da Privati vincolati GENITORI € 3.351,77 43,94

Finanziamenti da Privati non vincolati € 2.111,50 27,68

Finanziamenti da Privati vincolati € 200,00 2,62

TOTALE € 7.627,65 100,00

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Dopo aver analizzato i fondi gestiti nel Bilancio dell’Istituto si prendono in esame i fondi gestiti direttamente dal MIUR, tramite l'erogazione su SICOGE - Applicazioni SPT, tramite il portale SIDI - Sistema cedolino unico.

Già dall'a.s. 2012/13 per il finanziamento del MOF (Miglioramento dell’Offerta Formativa) e dal 1° gennaio 2013 per il finanziamento dei compensi per gli stipendi dei supplenti brevi, il MIUR ha gestito i sotto indicati compensi:

COSTI MEDI DEL PERSONALE DOCENTE ED ATA IN SERVIZIO RELATIVAMENTE ALL'A.S. 2012 - 2013

N. QUALIFICA Importo stipendiale medio (*)

TOTALE

7 Docenti Scuola INFANZIA a tempo INDETERMINATO 21.454,06 150.178,42

65 Docenti Scuola PRIMARIA a tempo INDETERMINATO 21.454,06 1.394.513,90

15 Docenti Scuola PRIMARIA a tempo DETERMINATO 19.324,27 289.864,05

34 Docenti Scuola Sec. I Gr. a tempo INDETERMINATO 23.444,75 797.121,50

15 Docenti Scuola Sec. I Gr. a tempo DETERMINATO 20.973,22 314.598,30

1 DS a tempo INDETERMINATO 43.310,90 43.310,90

1 DSGA a tempo INDETERMINATO 24.707,17 24.707,17

13 Collaboratori a tempo INDETERMINATO 16.242,79 211.156,27

3 Assistenti Amministrativi a tempo INDETERMINATO 18.411,10 55.233,30

5 Assistenti Amministrativi a tempo DETERMINATO 16.696,06 83.480,30

Ore eccedenti effettuate per sostituzione di colleghi assenti 4.704,05

Supplenze personale docente e ATA brevi e temporanei 148.151,95

TOTALE SPESA PER STIPENDI 3.517.020,11

FIS ATA + Incarichi specifici 25.879,61

FIS DOCENTI incarichi 30.049,92

FIS DOCENTI Commissioni e gruppi di lavoro 9.265,78

Funzioni Strumentali a.s. 2012/2013 12.327,17

TOTALE COMPENSI ACCESSORI - MOF 77.522,48

TOTALE 3.594.542,59

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(*) Si precisa che gli importi relativi alle spese degli stipendi del personale sono stati calcolati in modo presunto su un importo medio tratto dalle tabelle stipendiali.

Dall’analisi dei dati sopraesposti, essendo 1376 il numero totale degli alunni, si evince che il costo medio annuo del personale docente ed ATA in servizio ha inciso per circa 2.612,00 euro ad alunno.

INCIDENZA DEI FONDI MINISTERIALI UTILIZZATI NELL'OFFERTA FORMATIVA PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI A.S. 2012/13.

DESCRIZIONE IMPORTO

P69 CULTURA DELLA MEMORIA 4.760,62

P70 AGIO 4.412,28

P72 INTEGRAZIONE DISABILI 1.786,74

P73 CONTINUITA' – ORIENTAMENTO 3.924,61

P74 LABORATORIALITA' DI SEDE 4.063,94

ORE PER PRATICA SPORTIVA 2.552,14

TOTALE 21.500,33

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Assegnazioni e Pagamenti MOF a.s. 2012-2013 (Lordo dipendente):

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Nell’ottica di far divenire il Bilancio Sociale dell’Istituto Valgimigli attività di reporting utile per valutare obiettivamente i risultati ottenuti nella loro dimensione sociale, ambientale ed etica, è necessario individuare i vari stakeholders intesi come soggetti (individui, gruppi, organizzazioni, ecc..) portatori di interesse e i cui interessi sono a vario titolo coinvolti dall’attività svolta dalla scuola.

Le risorse umane hanno nella vita e nel business aziendale uno dei maggiori e più complessi interessi tra tutti gli stakeholder. Risultato della relazione dell'Istituto con questo particolare stakeholder restano molti aspetti etico-sociali che possono essere giustificati solamente da un efficiente sistema di responsabilità sociale condivisa e da un attento monitoraggio dei relativi parametri.

La collettività nel suo insieme è uno stakeholder con cui la comunità educante si relaziona in molti modi e forme, diretti e indiretti. La collettività, in tutte le sue declinazioni associative, istituzionali e dapprima individuali gioca un ruolo decisivo di influenza nei processi decisionali e formativi che stanno alla base della collaborazione, progettazione e realizzazione di proposte del nostro Istituto. Tenuto conto di un’opinione pubblica sempre più vasta, attiva e informata, gli investimenti e le responsabilità che ne conseguono interessano il corpo docente e l’Istituto nel suo insieme e li espongono ad un giudizio critico.

L’ambiente e il territorio rappresentano infine lo stakeholder con cui la nostra realtà scolastica vanta uno dei rapporti più antichi e consolidati in termini di collaborazioni, conoscenze e investimenti di risorse umane ed economiche. Gli enti pubblici e privati coinvolti, con modalità differenti, sostengono i progetti dell'area della Cultura della Memoria. Senza queste risorse economiche ed umane, molti nostri percorsi non potrebbero realizzarsi o verrebbero attuati solo in parte.

Il nostro Bilancio

Sociale

Risorse umane

La collettività

L’ambiente

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Gruppo HERA Ravenna - Progetto “Le avventure di Skizzo”, Importanza e preziosità dell’acqua. - Progetto “Riciclandino”, Educazione al riciclo consapevole. - Progetto “La grande macchina del mondo: per la cultura della sostenibilità: Meno peso alla mia spesa (classi I secondaria di I grado); Com’è l’acqua che beviamo (classi II secondaria di I grado); Il teleriscaldamento (classi III secondaria di I grado); Rifiuti: 10 e lode (tutte le classi della secondaria di I grado).

COOP Adriatica di Ravenna – Mezzano - Savarna – Progetto “L’omino della pioggia”, L’acqua nei suoi aspetti e nelle sue forme; conoscenza utilizzando tutti i sensi. CONAD di Piangipane e di Sant’Alberto.

ATLANTIDE SOC. COOP. SOCIALE P.A. Ravenna – Laboratori di educazione ambientale.

NatuRa - Museo Ravennate di Scienze Naturali "Alfredo Brandolini", sede di Sant’Alberto. Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo. Comune di Comacchio; Assessorato alla Cultura di Comacchio. Museo della Nave Romana; Museo delle Valli di Comacchio. Museo del Capanno di Garibaldi.

Soc.Coop. IMPRONTE, nella persona della dott.ssa Sara Lunghi. AGRISFERA di Sant’Alberto, nella persona del dott. Andrea Gambi. Soc. TOZZI SUD di Mezzano, nella persona del dott. Andrea Bassi.

Museo Civico Luigi Varoli di Cotignola – Progetto e uscita “Sperimentazione dell’uso della cartapesta”.

Esperto esterno: Alice Iaquinta – Progetto “Alice delle meraviglie”, laboratorio di arte e immagine. Fila group Italia – Progetto “L’arte del sogno”, laboratorio interattivo d’arte.

Esperto esterno: Roberto Papetti (La lucertola) – Progetto “Laboratorio di ecologia e manualità creativa, dalla spazzatura ai giocattoli”.

Ambiente Natura

Sostenibilità

Progetti sull'acqua e

zone vallive di Ravenna

Arte Immagine Creatività

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- Progetto “Il piccolo museo della didattica: i mezzobusti delle materie scolastiche”.

Curia di Ravenna - Entrate gratuite degli alunni ai Musei della città di Ravenna.

RavennAntica - Visite gratuite e laboratori per i ragazzi.

A.L.F.A. Centro di Formazione Professionale di Piangipane – Progetto “Assolvo l'obbligo formativo”.

Cooperativa Sociale Zerocento Onlus, Faenza – Progetto “DSA”. - Progetto di doposcuola FRA.CA.BA, presso sede di Piangipane.

Associazione “La Lucertola”, A promozione della cultura ludica partecipata, Ravenna - Visita alla mostra giocattoli e laboratorio.

Biblioteca di Sant'Alberto "Olindo Guerrini" – Progetto “Educazione alla lettura”.

Biblioteca Comunale Decentrata di Piangipane – Progetto “Lettori dentro”.

Il resto del Carlino, Ravenna – Progetto “Cronisti in classe”.

Avv. F. Fanelli – Progetto “Educazione alla convivenza civile”.

Corpo della Polizia di Stato/Polizia Municipale – Progetto “Educazione alla legalità”.

Corpo di Polizia Municipale – Progetto di “Educazione stradale”.

A supporto dei Progetti inerenti l’Area Pari Opportunità “CULTURA DELLA MEMORIA”

1) Progetto gemellaggio “Ravenna – Ostia …”: Società “MARINE CONSULTING” di Mezzano Circolo “A.R.C.I.” di Mezzano COOP “ADRIATICA” di Mezzano

Formazione e

Agio

Educazione alla lettura

Convivenza Civile

Cultura della Memoria

Enti pubblici e privati

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CAB – TERRA di Piangipane FEDERAZIONE delle COOPERATIVE di Ravenna Società “OFRA” di Ravenna, Sig. Montanari Luciano - Savarna COMUNE di Ravenna: U.O. Progetti e Qualificazione Pedagogica

Esperto esterno: Maestro Matteo Unich Gruppo CANTERINI ROMAGNOLI, Ravenna Famiglie degli alunni dei plessi di Piangipane – Mezzano – Savarna 2) Progetti legati alla “Storia e Memoria rurale” del Territorio MUSEO DIDATTICO di San Pietro in Campiano MUSEO ETNOGRAFICO SEGURINI di Savarna ECOMUSEO DELLA CIVILTA’ PALUSTRE di Villanova di Bagnacavallo Associazione culturale “PERCORSI” di Mezzano 3) Progetti legati alla “Storia Orale” del Territorio Centro Sociale AUSER “La Pioppa” di Savarna Biblioteca Classense c/o “CASA GUERRINI” di Sant’Alberto Esperti esterni: Sara Panzavolta (autrice) – Lucia Calfapietra (illustratrice) CASA RESIDENZA “Mons. Zalambani” di Sant’Alberto 4) Progetto “Laboratorio didattico di MOSAICO” (“Memoria culturale”) Fondazione “RAVENNANTICA” di Ravenna 5) CELEBRAZIONI (1° e 2° Risorgimento) - VIAGGI NEI LUOGHI DELLA MEMORIA A.N.P.I. sezioni di Piangipane – Mezzano – Savarna – Sant’Alberto DECENTRAMENTO TERRITORIALE: Uffici decentrati dei vari territori COMITATI CITTADINI

Associazioni di

volontariato

Cittadinanza

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Esperto esterno: prof. Gianluigi Melandri - ISTITUTO STORICO DELLA RESISTENZA E DELL’ETA’ CONTEMPORANEA di RAVENNA e PROVINCIA COOP “AGRISFERA” di Sant’Alberto Società di MUTUO SOCCORSO e SOCIETA’ OPERAIA di Sant’Alberto Associazione “COMBATTENTI E REDUCI” di Ravenna e Sant’Alberto ESPERTI ESTERNI: Rabbino Dott. Luciano Caro – Dott. Cesare Moisè Finzi ESPERTI ESTERNI: Signor Egidio Errani (ex- partigiano); signora Tania Eviani di Savarna 6) Progetti di EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ e alla CITTADINANZA ATTIVA “LIBERA” Associazione Pereira di Ravenna – Progetto “Liberi dalle Mafie” Esperto esterno: Maria Paola Pattuelli - COMITATO IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE di Ravenna COMUNE di RAVENNA (Consulta dei Ragazzi e delle Ragazze) Dott. Paolo Tarlazzi – Progetto “Educazione alla salute e al benessere” (Medico cardiologo Ospedale di Ravenna). Dott. Gianluca Danesi – Progetto “Educazione alla salute e al benessere” (Medico pneumologo Ospedale di Ravenna). Dott.ssa Lorenza De Paoli – Progetto “Educazione alla salute e al benessere” (Ginecologa).

Dott. Amedeo Rossetti – Progetto “Educazione alla salute e al benessere” (Medico Ausl di Ravenna). Dott. Mauro Gherardi – Progetto “Le droghe, l’alcool e i giovani” (Medico Legale Ausl di Forlì). Dott. Jacopo Casadei – Progetto “Sportello d’ascolto” (psicologo). Dott.ssa Ricci Roberta, responsabile Associazione Zebragialla per Pet therapy e Pet education – Progetto “Pet therapy: un’amicizia speciale”.

Educazione alla salute e al benessere

Esperti

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IOR Faenza – Progetto “Lasciateci puliti” - Prevenzione al fumo. AVIS Ravenna – Emosolidarietà. AUSL di Ravenna – Collaborazioni con medici di Neuropsichiatria infantile, Psicologi, Logopedisti, medici specialisti del Progetto Autismo.

Centro socio-riabilitativo diurno "L'Isola" di Ravenna – Progetto “incontri con l’equipe psicopedagogica”. ASP (Azienda Servizi alla Persona) di Ravenna – Collaborazioni con Assistenti Sociali ed educatori della Cooperativa Progetto Crescita sede di Ravenna. Casa delle culture sede di Ravenna – Progetto con mediatori culturali per l’integrazione di alunni stranieri. Comune e Provincia di Ravenna – Progetto “Torneo di Geografia”. - Progetto “La Costituzione del non” (il 25 aprile), percorsi di educazione all’immagine per le scuole secondarie di I grado. - Progetto “Guardiamoci dentro”, percorsi di educazione all’immagine per le scuole secondarie di I grado.

Associazione Zebragialla per pet Therapy e pet Education – Progetto “Pet Therapy: un’amicizia speciale”.

Scuderia del Borgo, Ravenna - Esperto Esterno: Cristiana Ravaioli, fisioterapista della riabilitazione equestre.

Centro sociale AUSER "La Pioppa" , Savarna

Coop Romagna Marche di Ravenna

Pro Loco di Sant’Alberto – Progetto “I buoni propositi si fanno a Natale” Pro Loco di Piangipane Consiglio Territoriale di Sant’Alberto Consiglio Territoriale di Piangipane Consiglio Territoriale di Mezzano ANPI di Sant’Alberto, di Piangipane, di Mezzano Casa Residenza Don G. Zalambani di S. Alberto – Progetto “I buoni propositi si fanno a Natale”. - Progetto “Adotta un nonno”.

Educazione alla salute e al benessere

Enti

Associazioni territoriali

Enti

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Parrocchia di Sant’Alberto – Progetto “I buoni propositi si fanno a Natale”. Società Operaia di Mutuo soccorso di Sant’Alberto – Progetto “Lettorato di lingua inglese” . - Progetto “Alice delle meraviglie” Associazione Culturale Percorsi ONLUS di Mezzano – Progetto “A scuola di orto”. - Progetto “Natale in piazza; alberi di pace”. - Progetto “Pittura estemporanea”. - Progetto “Un fiume di acquiloni”. - Progetto “Faccio un salto in biblioteca”. Circolo ricreativo "La Cangina" di Grattacoppa, Savarna Banda musicale Città di Russi - Progetto “Incontriamo la banda”, lezione concerto. Esperto esterno: Andrea Lama – Atelierista sonoro-musicale con il Comune di Ravenna per le scuole dell’infanzia e come docente di musica per le scuole elementari, Progetto “Viaggio nei 5 sensi”. Esperto esterno: Giorgio Franchini – Progetto “Musicisti in erba”. Esperto esterno: Roberta Nardi – Progetto “Musica, corpo, movimento”. Esperto esterno: Elisabetta Pierotti – Progetto “Natale in Piazza”, supporto per la preparazione musicale degli alunni.

Esperto esterno: Caterina Pecoraro - Progetto “La musica dà da pensare”.

Associazione Lingue Senza Frontiere - Progetto “Theatre Together” (spettacolo in lingua inglese). Esperto esterno: Francesca Cesari – Progetto “Dal gioco alla scena”. Circolo Tennis di Sant’Alberto – Progetto “Uno sport anche per me”, corsi di tennis nella scuola. Associazione La mucca dance, Molinella – Progetto “La danza sportiva a scuola”. Società Sportiva Kajak La Standiana di Santerno – Docente Alessandra

Educazione musicale

Teatro e lingua straniera

Teatro

Attività motoria

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Ortolani, Progetto “Corpo, educazione, sport”. Società ciclistica “Pedale Azzurro”, Ravenna – Progetto “Gimkana di fine anno”.

ASD MEZZANO Centro Sportivo "Sabino Di Nunno": esperto esterno Andrea Cimatti – Progetto “Motoria calcio” per la Scuola Primaria.

Teodora Pallavolo Ravenna: esperto esterno Stefania Pignataro – Progetto “Pallavolo Teodora”. Esperto esterno: psicomotricista Fiorenza Paganelli Centro Sociale il Salice, Mezzano: collaborazione relativa ai trasporti. Polisportiva di Mezzano, trasporti per l'ambiente, per le terapie e per uscite mirate a laboratori nei Plessi di Savarna e Mezzano. Consorzio di Ravenna - Autista volontario Bruno Pazzi, marito della docente Loretta Salsi, accompagnamento alunni Progetto Ippoterapia. Esperto esterno: Pietro Barberini, Storico Pubblicitario ex dipendente della Lega delle Cooperative. Liceo Scientifico "Oriani" di Ravenna; Liceo Artistico "Nervi-Severini" di Ravenna; Liceo Classico-Linguistico-Scienze Umane "Dante Alighieri" di Ravenna; Liceo Artistico per il Design "Gaetano Ballardini" di Faenza; Liceo Musicale di Forlì; Istituto Professionale Alberghiero di Cervia; Istituto Professionale Alberghiero di Lido degli Estensi; Istituto Professionale Alberghiero di Riolo Terme; Istituto Tecnico Commerciale e per il Turismo "Ginanni"; Istituto Tecnico Agrario "L. Perdisa"; Istituto Tecnico per Geometri "Camillo Morigia"; Istituto Tecnico Industriale "Nullo Baldini"; Istituto Tecnico Aeronautico di Forlì “Francesco Baracca”; Ipsia "Callegari" di Ravenna; Ipssct "Olivetti" di Ravenna; Istituto Professionale per Odontotecnici “Ugo Foscolo” di Faenza; Istituto Professionale Agrario “Persolino” di Faenza; Istituto Professionale "Stoppa" di Lugo; Istituto d'Istruzione Superiore "Saffi-Alberti" (FO). Fondazione Cassa di Risparmio, Ravenna

Cassa di Risparmio di Ravenna, sede di Mezzano

Volontari per trasporti

Attività di

orientamento alunni classi III

Scuola secondaria di I grado

Enti

Istituti

scolastici

Dotazioni

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CONAD Emilia Romagna, sedi di Piangipane, Sant’Alberto e Mezzano - Progetti “dotazioni Multimediali.

Prof.ssa. Barbara Mazzolani, Scuola di Musica Musicabus, Santerno di Ravenna - Progetti dotazioni Multimediali.

Sig. ra Maria Luccaroni e famiglia Viali - Donazione di dotazioni Multimediali.

O.n.l.u.s Marco Pietrobono, Associazioni di Volontariato e Solidarieta, Roma (RM) - Web: www.marcopietrobono.com. Unipol di Mezzano Coop. CAB-TERRA di Piangipane Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna

C.S.R.C. Portuali Ravenna – Circolo Sportivo, ricreativo, culturale Marine Consulting di Mezzano Fruttagel di Alfonsine

multimediali

Enti

Associazioni finanziatrici

Cittadinanza

Collegio Provinciale IPASVI di Ravenna - Premio per il concorso l'Infermiere, Classe IB, Scuola secondaria Viali di Sant’Alberto. Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo - Contributo per Progetto “Rendicontazione sociale delle scuole”. Contributi genitori della Scuola secondaria Valgimigli di Mezzano per acquisto LIM. LIONS CLUB RAVENNA - Contributo per concorso un Poster per la pace, vinto dagli alunni della scuola secondaria "Valgimigli" di Mezzano. Parrocchia di Sant’Alberto - Contributo per acquisto LIM Scuola secondaria Viali di Sant’Alberto. Ditta DAEM - Premio annuo per uso distributori. CAMST - Contributo per retribuire i collaboratori scolastici e per l’acquisto di materiale didattico. Associazione Musicale E. Pinza - Contributo per l’utilizzo dell’aula magna, utilizzato per acquisto materiale informatico.

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ASSOCIAZIONE CULTURALE RICREATIVA di SANTERNO- Donazione in occasione della manifestazione Giovanissima musica d'estate per la scuola secondaria di Piangipane. Sig.ra Balducci Stefania - Contributo per supporto allo Sportello d'ascolto Scuola secondaria Casadio di Piangipane. Sig. Tassinari Silvano - Donazione per la Scuola primaria Pascoli di Sant’Alberto. Sig. Pirini Giovanni e Sig.ra Ugolini Raffaella - Donazione in memoria dell'insegnante Marcella Casavecchia per il Progetto "La stanza di Anna", per la scuola primaria Pascoli di Sant’Alberto. Comitato Genitori di S. ALBERTO - Contributo per acquisto di una LIM scuola secondaria Viali di Sant’Alberto. CAB TER RA Società Agricola - Contributo per progetto "Cultura della Memoria".

CIRCOLO ARCI di Mezzano - Contributo per progetto di gemellaggio Ravenna-Ostia. CAB TER RA Società Agricola - Contributo per Progetto di gemellaggio Ravenna-Ostia. Membri del Consiglio di Istituto - Per assicurazione patrimoniale del Consiglio di Istituto Valgimigli. ALEGRA Società Cooperativa Agricola - Contributo per Progetto frutta nelle scuole.

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ESITI FORMATIVI

SUCCESSO SCOLASTICO

Gli esiti degli scrutini (a.s.2011/12) rilevano che l’Istituto assicura un buon successo scolastico degli studenti, con esiti di ammissione all'anno successivo in media col dato provinciale, regionale e nazionale, così come per l'ammissione e l'esito positivo all’Esame di Stato, senza differenze significative.

Le votazioni conseguite dai licenziati nell’Esame di Stato 2011/2012 rilevano un dato superiore alla media provinciale, regionale e nazionale per la fascia di voto 6 (38,7%, contro il 33,8%, 31,2% e 31,0% provinciale, regionale e nazionale), un dato inferiore per la fascia di voto 7 (21,8%, contro il 27,3%, 26,7% e 27,4% provinciale, regionale e nazionale) e un dato superiore con voto 10 e lode (3,4%, contro l'1,4%, 1,6% e 1,6% provinciale, regionale e nazionale), che consigliano una riflessione, pur nel buon esito complessivo.

Non si registrano studenti che hanno abbandonato gli studi in corso d'anno.

I RENDIMENTI SCOLASTICI NEI TEST INVALSI

Competenze di base

Per le competenze di Italiano nelle III classi della scuola secondaria i dati Invalsi 2011/12 rilevano valori superiori a quelli di scuole con ESCS simile (del 3,8%) e ai punteggi medi regionali e nazionali (+3,3% e 8,1%).

Per matematica i valori sono inferiori a quelli di scuole con stesso ESCS (-0,4%), pari a quelli regionali e inferiori a quelli sovraregionali (-0,7%).

Per le I classi della scuola secondaria si registrano in Italiano dati superiori a quelli di scuole con ESCS simile (del 1,1%), ma lievemente inferiori a quelli regionali e sovraregionali (-1,2% e -1,9%).

In Matematica i dati sono comunque inferiori (-1,9%, -0,5%, -1,8%) a quelli con scuole con ESCS simile e ai dati regionali e sovraregionali.

La percezione della coerenza tra POF e realizzazione didattica su un campione significativo di genitori registra dati positivi del 90,2% e del 85,1% dei docenti.

Equità degli esiti

La percentuale degli alunni con ritardo scolastico nelle scuole primaria e secondaria registra dati migliori rispetto ai valori medi provinciali, regionali e nazionali (nella V classe primaria 3,8%, nella III classe secondaria 13,4%). I risultati Invalsi rilevano una varianza contenuta di esiti tra le classi nelle

Successo scolastico

I rendimenti scolastici nei test

Invalsi Competenze di

base

I rendimenti scolastici nei test

Invalsi Equità degli esiti

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prove Invalsi di Matematica, in particolare nelle classi III della scuola secondaria e nelle classi V di scuola primaria.

CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO. RISULTATI A DISTANZA

La Funzione Strumentale per la continuità predispone attività in verticale (fra Nido e scuola dell’infanzia, scuola dell’infanzia e scuola primaria, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado) e in orizzontale, attraverso laboratori fra classi parallele dello stesso ordine di scuola e attività di confronto sulla didattica e nel passaggio di informazioni da un grado di scuola all’altro.

Obiettivi specifici sono oggetto dei progetti "Classi-ponti" e dei progetti in lingua inglese. Vengono svolti degli Open Day. Per l'orientamento la Funzione Strumentale predispone banchetti informativi, open day, micro stage, laboratori, visite, incontro con esperti e con ex-studenti.

La qualità delle azioni per la continuità e l'orientamento é percepita dai docenti buona-ottima per il 60%, dai genitori per il 76%.

Il 95,8% degli alunni iscritti al I anno della scuola secondaria provengono dalle V classi della scuola primaria dello stesso I.C. Il 42,5% degli iscritti al I anno della primaria provengono dalle due scuole dell’Infanzia. Il livello di continuità é quindi buono nella progressione dalla scuola primaria alla scuola secondaria. Il 100% degli studenti in uscita dalla scuola secondaria prosegue gli studi effettuando l’iscrizione al secondo ciclo.

Nessuna iscrizione all’IeFP; equamente distribuite le iscrizioni alle tre tipologie di scuola superiore, Licei, Istituti Tecnici ed Istituti professionali.

Non sono, al momento, disponibili dati sugli esiti scolastici a lungo termine per verificare il successo scolastico a distanza; é auspicabile un progetto provinciale delle scuole in rete per rilevare i dati sugli esiti degli apprendimenti nel secondo ciclo.

Continuità e Orientamento

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QUALITÀ DELL’INSEGNAMENTO

Il POF dell'Istituto prevede un'offerta formativa con curricoli

fondamentali e attività opzionali rispondenti alle richieste

provenienti dal territorio.

Gli obiettivi e i traguardi di apprendimento sono correlati alle nuove

Indicazioni nazionali per il curricolo.

L'ampliamento dell'offerta formativa, gli interventi didattici per il

recupero, consolidamento e potenziamento hanno principalmente

luogo, ma non solo, in orario curricolare, nelle ore di lezione.

I progetti, dal benessere all'integrazione scolastica, dalla continuità

e orientamento alla cultura della memoria, hanno ampiezza

temporale annuale o pluriennale, con contributi provenienti dal

territorio.

Sono definiti, in tutto o in parte, un curricolo di scuola verticale, un

profilo delle competenze in uscita, itinerari comuni per alunni

diversamente abili e per alunni stranieri, programmazione per classi

parallele e per ambiti disciplinari e in continuità verticale.

La collaborazione tra docenti, le scelte curricolari effettuate, la

capacità di progettazione della didattica, il tempo scuola (27/40 ore

settimanali per la scuola primaria, 30/36 per la scuola secondaria,

40 per la scuola dell'infanzia), le unità di insegnamento della durata

di 60 minuti (flessibile nella scuola dell'infanzia) soddisfano la

percezione dei docenti e dei genitori (90% nel questionario interno).

Gli studenti della scuola primaria e della secondaria svolgono prove

strutturate comuni a più classi per valutare le conoscenze e le

competenze degli studenti, in stretta connessione con la

programmazione didattica, in Italiano, in Matematica e in altre

materie sia in entrata, sia intermedie (monitoraggio ed eventuale

rimodulazione della programmazione) e finali (per la valutazione del

raggiungimento degli obiettivi).

Selezione dei saperi, scelte

curricolari e offerta

formativa

Progettazione della

didattica e valutazione

degli studenti

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La percezione della qualità dell'insegnamento é dell'84,7%.

La percezione dei genitori registra una buona comunicazione scuola-

famiglia (gradimento del 77%), nella comunicazione del profitto

(gradimento dell'84%).

Minore gradimento sull'efficacia dei colloqui scuola-famiglia (46%).

Ottima condivisione del POF (90%) e della sua realizzazione (90%).

Gradite anche le scelte riferite al calendario scolastico (92%),

all'organizzazione oraria dell'Istituto (78%), al servizio reso dalla

segreteria (71%).

Per gli insegnanti la collaborazione con le famiglie é buona-ottima

per il 67,3% e la comunicazione efficace per il 68,6%; la risposta

fornita ai bisogni degli alunni é buona-ottima per il 64,4%; la qualità

dell'integrazione scolastica é buona-ottima per per il 79% e la

qualità dell'inclusione degli alunni con cittadinanza straniera é

buona-ottima per il 68,9%. La gestione del conflitto docenti-studenti

ha registrato lo 0,21% quale numero medio di sospensione.

L'Istituto ha attivato con i Gruppi di Lavoro (Commisione Diverse

abilità, GLH) laboratori ed attività per gli alunni diversamente abili,

con l'acquisto di strumenti facilitatori dell’apprendimento, con

percorsi individualizzati organizzati nel progetto "Diversa...mente",

con ritmia, ippoterapia, teatro, in collaborazione con la fisioterapia

della riabilitazione equestre, col Centro di Psicomotricità di

Ravenna, con i Gruppi di Lavoro dell’UST, con il Centro di

Documentazione di Faenza, con educatori. I referenti per i DSA

hanno interagito con le famiglie, fornendo strumenti tecnologici,

predisponendo un modello di PDP; l'inclusione degli alunni

provenienti da altre culture si realizza con protocolli di accoglienza,

PDP, mediatore culturale-linguistico, collaborazione con la Casa

delle culture di Ravenna.

La qualità dell'integrazione e dell'inclusione é percepita dai docenti.

La varietà degli argomenti per i quali è stato attivato un gruppo di

Sviluppo della relazione

educativa e tra pari

Inclusione, integrazione,

differenziazione

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lavoro è alta (più di 6 argomenti): definizione dei criteri comuni per

la valutazione degli studenti, curricolo verticale, competenze,

orientamento, raccordo con il territorio, POF, temi multidisciplinari.

L'ampiezza dell'offerta di formazione per il personale é in media con

le altre scuole (3, in relazione al numero medio di progetti, con

tipologia curricolo e discipline, aspetti normativi, inclusione studenti

con disabilità), ma la percentuale media di insegnanti coinvolti é

bassa (il 4,42%), con una spesa media per insegnante per progetti di

formazione di soli 6,82 euro e un numero medio di ore di

formazione per insegnante di solo 0,14, anche se la percezione dei

docenti sulla propria progettazione della didattica registra una

valutazione buona-ottima dell'87,25% (le risposte fornite ai bisogni

degli studenti del 63,46%).

Sviluppo professionale

delle risorse

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QUALITÀ DELL’ORGANIZZAZIONE

Identità strategica e capacità di direzione della scuola (leadership)

Modi e luoghi dei processi decisionali stimolano la partecipazione di

tutte le componenti professionali dell’Istituto, con i suoi organi:

Collegio dei Docenti, Consiglio d’Istituto, Consiglio di

Classe/Interclasse, Dirigente scolastico, staff del Dirigente

scolastico, gruppi di lavoro, insegnanti.

La ripartizione dei fondi si definisce maggiormente nel Consiglio

d’Istituto e dal Dirigente scolastico; la valutazione degli studenti, le

modalità di lavoro, i contenuti del curricolo, l'articolazione oraria, i

metodi didattici maggiormente nel Collegio dei Docenti e nei

Consigli di Classe/Interclasse; i criteri per la formazione delle classi

nel Consiglio d’Istituto, la scelta delle attività per ampliare l'offerta

formativa e gli argomenti per l'aggiornamento nel Collegio dei

Docenti e dal Dirigente scolastico.

Il Dirigente scolastico dedica alle questioni educative il 20% del

proprio tempo, a compiti amministrativi e di coordinamento del

personale il tempo restante. La leadership é partecipativa, con

deleghe a collaboratori e coordinatori di plesso. La capacità di

direzione della scuola é percepita buona-ottima dai docenti per il

72,8%.

Questo istituto organizza quindi in un quadro di risorse umane e

professionali il proprio funzionigramma nell’ambito del quale tutti i

soggetti hanno peso decisionale, rispettando rigorosamente le

procedure nella trasparenza, attraverso modalità efficaci.

Il funzionigramma prevede:

1. Figure istituzionali;

2. Incarichi individuali di referenza e coordinamento;

3. Commissioni e gruppi di lavoro.

Identità strategica e

capacità di direzione della

scuola (leadership)

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Gestione strategica delle risorse

La modalità di distribuzione delle risorse per le Funzioni Strumentali

é diffusa (sono 8 le Funzioni Strumentali, di cui 4 ripartite tra due

docenti), con una suddivisione per ottavi dell'importo spettante alle

Funzionin Strumentali (l'11,79% dell'intero MOF, Miglioramento

dell’Offerta Formativa), con conseguente minore individuazione dei

ruoli di responsabilità. I docenti hanno una percezione buona-

ottima della gestione delle Funzioni Strumentali dell'80,5%, pur

valutando le risorse economiche e materiali insoddisfacenti (il 37,5%

percepisce come buone-ottime le risorse economiche e materiali).

La gestione del FIS (Fondo dell’Istituzione Scolastica) per il personale

docente costituisce il 79,80% del fondo; il 50,85% dei docenti

usufruisce del Fondo e di questi il 47,06% percepisce più di 500

euro. Al personale ATA é destinato il 20,20% del FIS: l'82,61% ne

usufruisce (poco premiante) e di questo il 78,95% percepisce più di

500 euro. Elevata l'ampiezza dei progetti, con una percentuale di

frammentazione doppia rispetto alla media delle Scuole aderenti al

Progetto di valutazione nazionale Vales.

Capacità di governo del territorio e rapporti con le famiglie

Numerose sono le reti di scuole a cui l'Istituto partecipa (6, su

curricolo e discipline, formazione e aggiornamento del personale,

metodologia e didattica generale), anche se solo per l'a.s.

2013/2014 ne assumerà il ruolo di capofila. Buona l'apertura a

soggetti diversi dalle scuole, con principali entrate di finanziamento

Regione (2), altre scuole (2), Stato, Ente locale. Il principale motivo

di partecipazione alle reti é stato il miglioramento delle pratiche

didattiche ed educative, meno il conseguimento di economie di

scala. Medio-bassa la tipologia di soggetti con cui la scuola ha

attivato accordi (Università, Enti di formazione accreditati,

Associazioni). L'Istituto prevede gruppi di lavoro formalizzati

Gestione strategica delle

risorse

Capacità di governo del

territorio e rapporti con le

famiglie

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allargati al territorio. Il livello di coinvolgimento dei genitori nelle

attività della scuola é medio-basso, anche se il 76% dei genitori non

sente la necessità di ulteriori attività.

Attività di autovalutazione

L’Istituto possiede un grado di valutazione interna di alto livello, con

una pratica consolidata nel tempo, condotta dalle Funzioni

Strumentali (FS) POF e Valutazione e dallo staff del Dirigente

scolastico, senza destinarvi risorse specifiche. Nella valutazione

interna non collabora un soggetto esterno. In questo a.s., il

2012/13, è stato istituito un Nucleo di autovalutazione, secondo le

linee guida del Regolamento sul Sistema nazionale di valutazione,

composto da: Dirigente scolastico, Presidente del Consiglio

d'Istituto, Direttrice dei Servizi Generali e Amministrativi, primo e

secondo collaboratore del Ds, FS POF e Autovalutazione, referenti

Invalsi, assistente amministrativo. Il progetto per la redazione del

Bilancio sociale risponde anche alla necessità dell’autovalutazione.

La percezione dei docenti sull'autovalutazione d'Istituto é buona-

ottima per il 67,01%.

Attività di autovalutazione

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LA VISION

Esaminati mission, valori, impianti organizzativi e progettuali, la visione della scuola ne determina

la tensione creativa, la motivazione intrinseca al cambiamento.

La capacità di offrire prestazioni pienamente corrispondenti ai bisogni ed alle attese del territorio

è la risposta di una scuola ricca di professionisti preparati e valorizzati.

La visione comune del futuro della nostra scuola prevede l’assunzione di ruoli specifici, funzioni e

responsabilità e genera un’adesione consenziente e progressiva ad un medesimo progetto di

scuola.

Si configurano in tal modo assunzioni di responsabilità da parte dei componenti della comunità

educativa, con professionisti dell’educazione e dell’istruzione progettisti, educatori, promotori e

coordinatori.

Una decisionalità diffusa nel perimetro di un’idea condivisa di scuola, in una leadership dirigenziale

regista e promotrice di una leadership partecipata, che configuri l’Istituto come una comunità di

lavoro per progettare, governare, educare, organizzare e pianificare, nell’ottica di una pedagogia

per la persona proiettata verso un futuro di bene comune.

Una scuola protagonista nel territorio, in un’interiezione proficua e fertile con tutta la comunità

alla quale si rivolge e si apre nell’erogare un servizio di educazione e istruzione trasparente e

rendicontato; una scuola costantemente protesa alla costruzione di una comunità educante.

Nella nostra “pre-visione” di scuola vi è un progetto a lunga durata i cui assi portanti sono:

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Nella nostra scuola “pensata per e nel futuro” interrogarsi sull’adeguatezza dell’offerta

formativa, integrare valutazione interna ed esterna, superare l’impasse

dell’autoreferenzialità devono qualificarsi come una necessità per azioni concrete di

miglioramento.

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BREVE GLOSSARIO

AGENZIA EDUCATIVA Ciascuna delle istituzioni o gruppi che contribuiscono all'integrazione sociale dell'individuo, mediante la trasmissione di valori, modelli, norme di comportamento: la scuola e la famiglia come agenzie educative. A.L.F.A. Nell'a.s. 2012-13 l'I.C. Valgimigli ha sottoscritto una convenzione con A.L.F.A. (Centro di Formazione Professionale di Piangipane), che prevede una sinergia tra i due Istituti al fine di garantire l'assolvimento dell'obbligo formativo a tutti. ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Quando diciamo "diversamente abili", parliamo di alunni che, a causa del deficit, hanno abilità diverse da quelle dei loro compagni: abilità, un valore positivo! AMBITI DISCIPLINARI Raggruppamenti di discipline ai fini di agevolare l’insegnamento a livello superiore nell’ordinamento italiano. I settori sono stati stabiliti dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con il DM 4 ottobre 2000 e poi rivisitati successivamente. ATA Abbreviazione personale Amministrativo Tecnico Ausiliario – Assistente Tecnico, Amministrativo e Collaboratore Scolastico. BANCHETTI INFORMATIVI E’ questa un'iniziativa dedicata ai genitori e agli alunni dell’ Istituto al fine di agevolare l'incontro e la conoscenza delle Scuole Superiori di Ravenna. Vi partecipano docenti dei licei ed istituti richiesti dai nostri allievi. Tali docenti, oltre a rispondere a domande e curiosità, forniscono materiale illustrativo relativo ai vari indirizzi. BILANCIO SOCIALE Il Bilancio Sociale è un documento con il quale un'organizzazione, che sia un’impresa o un ente pubblico o un’associazione, comunica periodicamente in modo volontario gli esiti della sua attività, non limitandosi ai soli aspetti finanziari e contabili. B.E.S.: BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è diventata di uso comune con l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“. La Direttiva stessa ne precisa succintamente il significato: “L’area dello svantaggio scolastico è

Agenzia educativa

ALFA

Alunni diversamente

abili

Ambiti disciplinari

ATA

Banchetti informativi

Bilancio sociale

BES

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molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. L’utilizzo dell’acronimo BES indica quindi una vasta area di alunni per i quali il principio della personalizzazione dell’insegnamento, sancito dalla Legge 53/2003, va applicato con particolari accentuazioni in quanto a peculiarità, intensività e durata delle modificazioni. BUSINESS AZIENDALE Rappresenta l’attività dell’impresa che contribuisce maggiormente al fatturato. E’ il settore principale in cui agisce una società che fa della diversificazione la propria strategia di mercato. CdD (COLLEGIO dei DOCENTI) Il Collegio dei Docenti è composto dal personale insegnante di ruolo e non di ruolo in servizio nell’Istituto, ed è presieduto dal Dirigente scolastico. CdC (CONSIGLI DI CLASSE) Scuola secondaria di I grado - Consiglio di classe, composto da tutti i docenti della classe e da quattro rappresentanti dei genitori; presiede il dirigente scolastico, o un docente da lui delegato. Il Consiglio di Classe ha fra le sue funzioni l’analisi delle condizioni di partenza della classe, la programmazione didattica ed educativa, la valutazione degli apprendimenti e del comportamento. Inoltre esprime parere, non vincolante, sull’adozione di libri di testo e sugli strumenti didattici. CdI (CONSIGLIO DI ISTITUTO) Il CdI è l’organo di indirizzo e di gestione degli aspetti economici e organizzativi generali della scuola. In esso sono rappresentate tutte le componenti dell’Istituto (docenti, genitori e personale non docente), con un numero di rappresentanti variabile a seconda delle dimensioni della scuola. Nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500 alunni i componenti sono 19: otto rappresentanti del personale docente; due rappresentanti del personale A.T.A.; otto rappresentanti dei genitori. Il Dirigente scolastico è membro di diritto del CdI che, secondo l’attuale normativa, è presieduto da un genitore e si rinnova con cadenza triennale tramite elezioni. CFP Centro di Formazione Professionale. CLASSI APERTE Rispetto alle classi tradizionali, caratterizzate da un gruppo fisso di alunni, le classi aperte permettono di spezzare temporaneamente l’unità di tale gruppo, indirizzando gli alunni in classi diverse o appositamente progettate, tenendo conto delle conoscenze individuali maturate da ciascun alunno e dalle rispettive capacità di apprendimento.

Business aziendale

CdD

CdC

CdI

CFP

Classi aperte

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CLASSI PARALLELE Classi dello stesso ordine. CLOUD COMPUTING In informatica con il termine cloud computing (in italiano nuvola informatica) si indica un insieme di tecnologie che permettono di memorizzare/archiviare e/o elaborare dati, grazie all’utilizzo di risorse hardware/software distribuite e virtualizzate in rete. COMPETENZE Insieme di risorse (conoscenze, abilità, attitudini) di cui una persona deve disporre per poter essere inserito adeguatamente in un contesto lavorativo e, più in generale, per realizzare il proprio sviluppo personale e professionale. CONSIGLI TERRITORIALI Il Consiglio Territoriale, quale organismo di partecipazione a base territoriale, costituisce il riferimento per i cittadini che risiedono nel territorio comunale o che sono comunque impegnati nell'ambito di Associazioni, di organizzazioni di volontariato e di realtà sociali, sportive, culturali ivi operanti. I Consigli Territoriali promuovono la partecipazione dei cittadini, degli organismi e delle libere forme associative. Il Consiglio Territoriale si compone di 20 (venti) consiglieri effettivi; rimane in carica per un periodo di cinque anni, comunque non superiore al mandato del Consiglio Comunale in carica, ed esercita le sue funzioni, in regime di prorogatio, fino all'insediamento del nuovo Consiglio Territoriale. CONSULTA DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE La Consulta dei Ragazzi e delle Ragazze è stata costituita dal Comune di Ravenna nel 1999, all'interno del Progetto "Città Educativa". E' un organo di consultazione del Sindaco sulle tematiche che coinvolgono i bambini ed i ragazzi, nonché uno strumento di partecipazione dei cittadini più giovani alla vita amministrativa della città. L'obiettivo è quello di offrire anche ai bambini ed ai ragazzi la possibilità di sperimentare forme di partecipazione che favoriscano il passaggio dalle aspirazioni e dai desideri di ciascuno, all'impegno comune per realizzarli. CONTINUITA’ Comprende l'insieme delle iniziative volte ad aiutare gli alunni nei passaggi dalle ultime classi dei tre ordini di scuola, Infanzia, Primaria, Secondaria e ad approfondire la collaborazione fra i docenti dei diverso ordini. CONTROLLO DI GESTIONE Il controllo di gestione (o controllo direzionale) è il sistema operativo volto a guidare la gestione verso il conseguimento degli obiettivi stabiliti in sede di pianificazione operativa, rilevando, attraverso la misurazione di appositi indicatori, lo scostamento tra obiettivi pianificati e risultati conseguiti e informando di tali scostamenti gli organi responsabili, affinché possano decidere e attuare le opportune azioni correttive

Classi parallele

Cloud Computing

Competenze

Consigli territoriali

Consulta dei ragazzi e delle

ragazze

Continuità

Controllo di gestione

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COORDINATORI DI SEDE I docenti coordinatori di sede ricevono dal Dirigente un incarico fiduciario. Ad essi spettano i compiti di rappresentare il capo d'istituto nei rispettivi contesti scolastici, assolvendo l’obbligo di vigilanza sul buon funzionamento del plesso, promuovendo le relazioni fra colleghi e facilitando le relazioni scuola-famiglia. CURRICOLO Piano di studi proprio di ogni scuola. Nel rispetto del monte ore stabilito a livello nazionale, ogni istituzione scolastica compone il quadro unitario in cui sono indicate le discipline e le attività fondamentali stabilite a livello nazionale, quelle fondamentali alternative tra loro, quelle integrative e gli spazi di flessibilità. CURRICOLO VERTICALE E’ l’insieme delle attività didattiche progettate, realizzate e valutate nell’ambito dell’esperienza formativa degli allievi. Il curricolo d’Istituto è il “cuore didattico” del Piano dell’Offerta Formativa, di cui costituisce la descrizione in forma essenziale dell’applicazione di quanto previsto dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo (Primo Ciclo). DIDATTICA Parte della pedagogia che ha per oggetto di studio i metodi d'insegnamento. DOCENTI TUTOR Il docente tutor è un particolare lavoratore della conoscenza (knowledge worker), che, operando all'interno di un'istituzione di educazione formale in base ad uno specifico progetto educativo, accompagna gli allievi di un corso di formazione nel processo di apprendimento. Il tutor deve saper padroneggiare le metodologie e le tecniche di apprendimento per aiutare il docente nella scelta delle metodolgie più adatte agli obiettivi formativi e alle caratteristiche delle persone in fomazione. DS (DIRIGENTE SCOLASTICO) Il Dirigente scolastico è un dirigente pubblico preposto al vertice di una istituzione scolastica autonoma. “Il Dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli Organi collegiali scolastici, spettano al Dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare, il dirigente scolastico, organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali” (Testo Unico sul Pubblico Impiego, D. Lgs. 165/01, art. 25, co. 2). DSA (DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO) Si tratta di disturbi nell'apprendimento di alcune abilità specifiche che non permettono una completa autosufficienza nell'apprendimento, poiché le difficoltà si sviluppano sulle attività che servono per la trasmissione della

Coordinatore di sede

Curricolo

Curricolo verticale

Didattica

Docenti tutor

DS

DSA

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cultura, come, ad esempio, la lettura, la scrittura e/o il far di conto. I disturbi specifici di apprendimento si verificano in soggetti che hanno intelligenza almeno nella norma, con caratteristiche fisiche e mentali nella norma. DSGA (DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (ex Segretario scolastico), sovrintende ai servizi amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione. Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione ed esecuzione degli atti amministrativo-contabili, di ragioneria e di economato, anche con rilevanza esterna. EDUCAZIONE INTERCULTURALE Per educazione interculturale si intende l'individuazione, all'interno di un progetto educativo, di uno specifico percorso di interazioni fra soggetti appartenenti a diverse culture e mirante a favorire il superamento del monoculturalismo. Ciò viene sviluppato attraverso l’acquisizione di strumenti che portano al riconoscimento dei valori appartenenti alle diverse culture, a un confronto finalizzato alla comprensione delle differenze favorendo la verbalizzazione e l’empatia. FIS (FONDO D’ISTITUTO) Il Fis (Fondo d’Istituto) è l’insieme di risorse finanziarie che arrivano alla scuola per retribuire attività aggiuntive e l’intensificazione delle attività. Riguarda sia docenti che personale ATA. L’art. 26 del CCNL del 31 agosto 1999 istituì, in conseguenza dell’autonomia scolastica, entrata in vigore il 1° settembre del 2000, per tutte le scuole di ogni ordine e grado il Fondo dell’istituzione scolastica, destinato a retribuire le prestazioni del personale finalizzate a sostenere esigenze didattiche e organizzative derivanti dalla concretizzazione del Pof e dalla qualificazione e dall’ampliamento dell’offerta di istruzione e formazione, anche in relazione alla domanda proveniente dal territorio. FUNZIONIGRAMMA Il Funzionigramma d'istituto è l'insieme degli incarichi ad personam e delle commissioni che il collegio individua quali necessari per il suo funzionamento. Per ogni incarico, referenza o commissione vengono individuati dei docenti o per diretta designazione del Dirigente scolastico o con propria autocandidatura. Tale funzionigramma viene poi deliberato dal Collegio dei docenti. FS (FUNZIONI STRUMENTALI) I docenti incaricati di Funzione Strumentale si occupano di quei particolari settori dell'organizzazione scolastica per i quali si rende necessario razionalizzare e ampliare le risorse, monitorare la qualità dei servizi e favorire formazione e innovazione. I docenti FS vengono designati dal Collegio dei docenti in base alle loro competenze, esperienze professionali e capacità relazionali. La loro azione è indirizzata su due aree di intervento: - realizzazione e gestione del Piano dell'Offerta Formativa dell'Istituto; - realizzazione di progetti formativi con enti ed istituzioni esterni alla scuola.

DSGA

Educazione interculturale

FIS

Funzionigramma

Funzioni strumentali

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Le due aree vengono articolate da ogni Istituto scolastico a partire dalle indicazioni contenute nelle norme contrattuali, in base alle proprie necessità e secondo quanto stabilito nel proprio Piano dell'Offerta Formativa. GLH d’ ISTITUTO (GRUPPO DI LAVORO SULL’HANDICAP) L’art. 15 della L. 104/92 prevede che presso ogni scuola di ordine e grado il Dirigente scolastico nomini il GLH di istituto, per affiancare i gruppi GLH Operativi sui singoli allievi diversamente abili. I GLH di Istituto hanno compiti di organizzazione e di indirizzo, e sono “gruppi di studio e di lavoro composti da insegnanti (di sostegno e curricolari), operatori dei servizi (degli Enti Locali e delle ASL), familiari (di tutti gli alunni e di quelli con disabilità), con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal piano educativo”. Il GLH di Istituto nell’esplicazione dei propri compiti può avanzare proposte al Collegio Docenti per l’elaborazione del POF e per programmare le risorse, per creare rapporti con il territorio e gli Enti locali per la risoluzione di tutte le problematiche relative alla diversa abilità. Il GLH Operativo è invece composto dal Consiglio di Classe (insegnanti curricolari e di sostegno), operatori ASL che seguono il percorso educativo dell’alunno con disabilità, i genitori dell’alunno, oltre eventualmente ad un esperto richiesto da questi ultimi. Ha il compito di predisporre il Profilo Dinamico Funzionale e il Piano Educativo Individualizzato e di verificarne l'attuazione e l'efficacia nell'intervento scolastico. GOOGLE DRIVE Google Drive è un servizio di client–server fornito da Google Inc., che permette il salvataggio di dati sui propri server, nonché l’elaborazione di tutti i documenti testuali e di calcolo e la progettazione e visualizzazione di monitoraggi. IeFP (ISTRUZIONE e FORMAZIONE PROFESSIONALE) L’Istruzione e Formazione Professionale è uno dei due sistemi del Secondo ciclo di Istruzione e Formazione previsti dal sistema educativo di istruzione e formazione

del nostro Paese. Propone percorsi formativi gestiti dalle Regioni. INCLUSIONE Con questo termine si intende il processo attraverso il quale il contesto scuola, attraverso i suoi diversi protagonisti (organizzazione scolastica, studenti, insegnanti, famiglia, territorio) assume le caratteristiche di un ambiente che risponde ai bisogni di tutti gli alunni e in particolare di quelli con bisogni speciali. INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo sono un testo di riferimento unico per tutte le scuole autonome che sostituisce quelli che, un tempo, si chiamavano “programmi ministeriali”. Il decreto ministeriale n. 254 del 16 Novembre 2012 ha introdotto le attuali Indicazioni, sostituendo sia quelle del 2004 che quelle del 2007.

GLH

Google Drive

IeFP

Inclusione

Indicazioni nazionali per il

curricolo

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INTEGRAZIONE L'integrazione di una cultura in un'altra, o altre, significa apportare elementi mancanti che favoriscano un percorso di cambiamento sia nella cultura originaria, sia in quella di destinazione. INVALSI L’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione è l’Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico che effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni di istruzione e di istruzione e formazione professionale, anche nel contesto dell'apprendimento permanente; in particolare gestisce il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV); studia le cause dell'insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto sociale ed alle tipologie dell'offerta formativa; effettua le rilevazioni necessarie per la valutazione del valore aggiunto realizzato dalle scuole; predispone annualmente i testi della nuova prova scritta, a carattere nazionale, volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti nell’esame di Stato al terzo anno della scuola secondaria di primo grado; fornisce supporto e assistenza tecnica all'amministrazione scolastica, alle regioni, agli enti territoriali, e alle singole istituzioni scolastiche e formative per la realizzazione di autonome iniziative di monitoraggio, valutazione e autovalutazione; svolge attività di formazione del personale docente e dirigente della scuola, connessa ai processi di valutazione e di autovalutazione delle istituzioni scolastiche; svolge attività di ricerca, sia su propria iniziativa che su mandato di enti pubblici e privati; assicura la partecipazione italiana a progetti di ricerca europea e internazionale in campo valutativo, rappresentando il Paese negli organismi competenti; formula proposte per la piena attuazione del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici, definisce le procedure da seguire per la loro valutazione. IC (ISTITUTO COMPRENSIVO) L’Istituto Comprensivo aggrega in un solo organismo le Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di primo grado di uno stesso territorio. Nell’Istituto Comprensivo si costituiscono una sola Presidenza, un solo Consiglio di Istituto, un Collegio dei Docenti unitario. Tali Enti educativi, dotati di una sempre maggiore autonomia, sono diretti da un dirigente scolastico, che ha preso il posto delle precedenti figure del direttore didattico e del preside. LABORATORIO La didattica laboratoriale prevede la realizzazione di contesti efficaci dal punto di vista della relazione, dei luoghi, degli strumenti e dei materiali usati per lo sviluppo dei processi formativi. Questi contesti di apprendimento, i "laboratori", dovrebbero avere come esito prodotti significativamente rilevanti ed essere caratterizzati da situazioni formative operative, dove la competenza da acquisire è il risultato di una pratica, di una riflessione e di una interiorizzazione del processo di apprendimento laboratoriale. Questa metodologia si prefigge di coinvolgere docenti e studenti in un processo di costruzione delle conoscenze e di sviluppo di abilità e competenze, che tengano conto delle variabili che influenzano i processi di insegnamento-

Integrazione

INVALSI

Istituto Comprensivo

Laboratorio

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apprendimento: le modalità con le quali il materiale da apprendere viene strutturato; le interazioni che si svolgono tra allievo e ambiente; le caratteristiche personali dell’allievo (ad esempio i processi e le strategie usate di preferenza per la risoluzione di un compito); gli strumenti di valutazione. MICRO STAGE Il nostro istituto organizza in collaborazione con gli Istituti di scuola superiore stage mattutini o pomeridiani al fine di mostrare ai futuri allievi delle scuole superiori alcuni esempi di lezione e attività che si troveranno a svolgere l'anno successivo. Gli istituti sono in relazione al fine di organizzare al meglio tali esperienze e di individuare giornate di accesso specifiche, così da garantire la massima partecipazione e il buon esito dell'iniziativa. Il trasporto degli allievi presso i singoli istituti è organizzato autonomamente ed è a carico delle famiglie. MISSION La mission è l’affermazione fondamentale dello scopo dell’organizzazione e risponde alla domanda “perché esistiamo”?. In particolare, la mission dell’Istituto Comprensivo “Valgimigli” di Mezzano individua quali principali obiettivi del proprio agito: garantire agli allievi il pieno sviluppo delle loro potenzialità; far proprio il fine generale che ispira l’azione di ogni scuola; richiamare ai valori fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana; favorire il raggiungimento di un equilibrio attivo e dinamico con la realtà sociale. MIUR (MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA) Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca è il dicastero del Governo Italiano preposto all’amministrazione dell’Istruzione, dell’Università, della ricerca e dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica. MOF (MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA) Il Miglioramento dell’Offerta Formativa consiste in risorse assegnate dallo Stato agli Istituti scolastici autonomi, risorse ripartite per il Fondo d’istituto (FIS), per il compenso delle funzioni strumentali (FS), per il compenso degli incarichi specifici del personale ATA, per retribuire le ore eccedenti utilizzate alla sostituzione dei docenti assenti, per retribuire le attività complementari di educazione fisica. OPEN DAY Gli Open day sono visite guidate alle strutture di scuole del territorio ed istituti superiori, visite che permettono a chi ha intenzione di iscriversi di conoscere i luoghi, vedendo personalmente aule, laboratori, biblioteche. Sono anche occasione per i futuri studenti di incontro con studenti che già stanno vivendo l’esperienza, con i quali confrontarsi su dubbi e curiosità. ORIENTAMENTO Comprende l'insieme delle iniziative volte ad ascoltare le esigenze degli alunni e a favorirne il confronto con la futura realtà delle scuole superiori o

Micro stage

Mission

MIUR

MOF

Open day

Orientamento

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del mondo del lavoro, in modo da agevolare il successivo processo di inserimento. PEDAGOGIA La pedagogia è la scienza che studia l'educazione e la formazione dell'uomo nella sua interezza; essa ha come oggetto del proprio studio l'uomo nel suo ciclo di vita. PDF (PROFILO DINAMICO FUNZIONALE) Il Profilo Dinamico Funzionale indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed affettive dell'alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate nel rispetto delle scelte culturali della persona portatrice di hand Per un Profilo Dinamico Funzionale esatto occorre una corretta formulazione del Piano Educativo Individualizzato, ed è perciò indispensabile una programmazione degli interventi, frutto di una collaborazione interdisciplinare in ogni settore: docenti curricolari e specializzati, operatori ASL e collaborazione della famiglia. La conoscenza puntuale, estesa e approfondita della situazione individuale permetterà di trovare utili indicazioni operative per poter sviluppare le capacità dell'individuo con handicap, per raggiungere un suo possibile traguardo. PDP (PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO) Il Piano Didattico Personalizzato è un atto predisposto per alunni con DSA, alunni stranieri, alunni con BES. Viene redatto collegialmente dal team/consiglio di classe, completato dalle programmazioni curricolari e concordato con la famiglia. Deve essere consegnato alle famiglie all’inizio di ogni anno scolastico e deve essere consultabile dai docenti che sostituiscono i titolari delle classi. PEI (PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO) Il Piano educativo individualizzato è il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro predisposti per l'alunno in situazione di handicap, in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all'educazione e all'istruzione, di cui ai primi quattro commi dell'art. 12 della legge n. 104 del 1992. POF (PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA) Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento con cui la singola istituzione scolastica rende nota la propria proposta formativa, tenendo conto delle aspettative sociali. In esso vengono descritte le scelte didattiche, culturali, tecniche e organizzative operate dalla scuola. Oltre alle discipline e alle attività facoltative, nella proposta sono esplicitati gli eventuali accordi di rete e i percorsi formativi integrati. Con il POF ogni scuola si propone di stabilire con la propria utenza un contratto, che deve essere condiviso, trasparente, flessibile, credibile e verificabile. “POFFINO DI SEDE “ o “ PROGRAMMAZIONE DI PLESSO”

Pedagogia

PDF

PDP

PEI

POF

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La programmazione di plesso è il documento attraverso il quale ogni singola scuola all’interno dell’Istituto Comprensivo documenta la propria organizzazione e rende noto ciò che fa, in che modo agisce e in funzione di che cosa. In questo modo si impegna nei confronti dei risultati che intende promuovere di fronte all’utenza e alle altre istituzioni del territorio. OD (ORGANICO DI DIRITTO) L’Organico di diritto costituisce la dotazione di posti per il personale educativo, docente ed Ata assegnata annualmente alle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, in riferimento al numero di alunni iscritti o previsti e di classi da costituire, tenendo conto delle dotazioni organiche che vengono attribuite a ciascun Ufficio Scolastico Regionale dal Ministero dell’Istruzione. OF (ORGANICO DI FATTO) L’Organico di fatto costituisce la dotazione di posti per il personale educativo, docente ed Ata assegnata alle Istituzioni scolastiche adeguata, dopo la definizione dell’organico di diritto, con integrazioni o diminuzioni di posti rispetto alle situazioni di fatto che possono verificarsi come, ad esempio, la necessità di costituire una nuova sezione per un incremento di alunni. RA (RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE) Il Rapporto di Autovalutazione (RA) è un documento redatto dal Dirigente scolastico, in collaborazione con il Nucleo di autovalutazione e con la partecipazione della Comunità professionale. RENDICONTAZIONE SOCIALE Il Bilancio Sociale rappresenta il veicolo attraverso il quale le Amministrazioni possono comunicare ai propri interlocutori gli impatti prodotti dalle proprie scelte gestionali e operative sulla qualità della vita all’interno della propria comunità, nonché valutare la coerenza tra quanto programmato e quanto, invece, operativamente realizzato. REPORTING Il Reporting è un documento costituito da visualizzazioni tabellari e grafiche esposte sin otticamente. SOFWARE DIDATTICI COMPENSATIVI O STRUMENTI COMPENSATIVI Parlando di dislessia e di DSA, gli strumenti compensativi sono tutti quegli strumenti che permettono di compensare difficoltà di esecuzione di compiti automatici derivanti da un disturbo specifico, mettendo il soggetto in condizioni di operare più agevolmente. STAKEHOLDER Letteralmente stakeholder ("to hold a stake") significa possedere o portare un interesse. Lo stakeholder è un soggetto (una persona, un'organizzazione o un gruppo di persone) le cui opinioni o decisioni, i cui atteggiamenti o comportamenti possono oggettivamente favorire od ostacolare il raggiungimento di uno specifico obiettivo dell'organizzazione. Per l’Istituto

Programmazione di plesso

Organico di diritto

Organico di fatto

RA

Rendicontazione sociale

Reporting

Software didattici compensativi

Stakeholder

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“Valgimigli” di Mezzano stakeholder sono considerati tutti coloro che nell’ottica di una compartecipazione concorrono dall’interno o dall’esterno alla costruzione di un sistema scuola corresponsabile. TIMING La gestione del tempo (o time management) è l'atto o il processo di pianificare ed esercitare un controllo sul tempo utilizzato per specifiche attività, in particolare per aumentare l'efficacia, l'efficienza e la produttività. La gestione del tempo può essere migliorata da una serie di competenze, strumenti e tecniche utilizzate al fine di realizzare specifiche attività, progetti ed obiettivi entro uno specifico periodo di tempo. Un sistema di gestione del tempo è una determinata combinazione di processi, strumenti, tecniche e metodi. Solitamente il time management è una necessità in ogni progetto di sviluppo in quanto determina il tempo di completamento del progetto ed il campo di applicazione. USR (UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE) L’Ufficio Scolastico Regionale è un ufficio periferico del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca italiano, presente in 18 capoluoghi di regione. Le funzioni dell'ufficio scolastico regionale sono elencate all'art. 7, comma 3, del DPR 260/2007. In particolare: vigila sul rispetto delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni, sull'attuazione degli ordinamenti scolastici, sui livelli di efficacia dell'azione formativa e sull'osservanza degli standard programmati; cura l'attuazione delle politiche nazionali per gli studenti; vigila sulle scuole non statali paritarie e non paritarie; assegna alle istituzioni scolastiche le risorse finanziarie ed umane; verifica e vigila al fine di rilevare l'efficienza dell'attività delle istituzioni scolastiche e di valutare il grado di realizzazione del piano per l'offerta formativa; esercita le attribuzioni in materia di contenzioso del personale della scuola e del personale amministrativo in servizio presso gli uffici scolastici periferici, assumendo legittimazione passiva nei relativi giudizi. UST (UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE) L’Ufficio Scolastico Territoriale è un ufficio periferico del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca italiano, presente nei capoluoghi di provincia. Le funzioni dell’Ufficio sono in particolare: fornisce assistenza per le procedure amministrative ed amministrativo-contabili degli Istituti scolastici autonomi; gestisce le graduatorie Provinciali del personale scolastico; propone al Direttore regionale l’assegnazione delle risorse umane alle Istituzioni scolastiche; ricerca collaborazioni, interlocuzioni raccordi con Enti, soggetti ed Organismi coinvolti ed interessati nel settore Istruzione e Formazione; fornisce supporto alla progettazione ed alla innovazione dell’ offerta formativa curando l’integrazione con gli attori locali; contribuisce allo sviluppo e fornisce supporto alle reti di scuole; stipula accordi quadro con gli Enti locali, la Regione, le associazione degli studenti e degli ex studenti, dell’utenza e del volontariato, con le organizzazioni del mondo del lavoro e della produzione (DPR 260/2007, art. 7, comma 3).

Timing

USR

UST

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VALUTAZIONE La valutazione costituisce azione fondamentale della prassi didattica, presente in tutti i momenti del percorso curricolare. VISION Il termine visione (vision) è utilizzato nella gestione strategica per indicare la proiezione di uno scenario futuro che rispecchi gli ideali, i valori e le aspirazioni di chi fissa gli obiettivi e incentiva all’azione. Con il termine vision si intende l'insieme degli obiettivi di lungo periodo che il Top Management (il Dirigente scolastico) vuole definire per il proprio Istituto. La dichiarazione della Vision esplicita “ciò che vogliamo essere”.

Valutazione

Vision

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BREVE GLOSSARIO RENDICONTO ECONOMICO

A

A01 Funzionamento amministrativo generale

A02 Funzionamento Didattico generale

A03 Spese di personale

A04 Spese di investimento

A05 Manutenzioni Edifici

P

P69 Progetto P69: Cultura alla Memoria

P70 Progetto P70: Promozione All’Agio

P71 Progetto P71: Intercultura

P72 Progetto P72: Integrazione

P73 Progetto P73: Continuità e Orientamento

P74 Progetto P74: Laboratorialità

P75 Progetto P75: La Stanza di Anna

P76 Progetto P76: Formazione

P77 Progetto P77: Provinciale Sport

P78 Progetto P78: Rete Ravennate

P79 Progetto P79: Prolungamento orario scuola infanzia

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ISTITUTO COMPRENSIVO "M. Valgimigli"

Via Reale, 280 - 48123 Mezzano di Ravenna e-mail: [email protected]/C.F. 80100110396

www.icvalgimigli.gov.it Cod. Mecc. RAIC81900L

Tel. 0544/521518 - Fax 0544/520930

Il Bilancio Sociale dell’Istituto Comprensivo Valgimigli di Mezzano (RA) è stato possibile grazie alla partecipazione dell’Istituto al progetto di Rendicontazione sociale, realizzato dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo di Torino, d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna; la Fondazione per la Scuola ha messo a disposizione della scuola un consulente, Ugo Zambello, che si ringrazia, e un contributo economico di 2500 euro.

Il documento è stato prodotto dalla Commissione Bilancio Sociale dell’Istituto, composta dal Dirigente scolastico Giancarlo Frassineti, dal Direttore dei servizi generali e amministrativi Teresa Francesca Locecere, dai collaboratori del Dirigente scolastico Laura Minguzzi, Eleonora Bevilacqua, Matteo Bendandi, dalla docente referente della valutazione Cristina Montanari, dalla docente funzione strumentale POF Ornella Grilli, dalle assistenti amministrative Maria Laura Missiroli, Lisa Nanni.