IC di Corniglio - Buone Vacanze · 2011-08-27 · grosso “in bocca al lupo” per l’esame di...

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LA VOCE DEI BAMBINI Le Scuole della Val Cedra e della Val Parma Trimestrale dell’Istituto Comprensivo di Corniglio Anno II - Numero 2 Giugno 2011 disegno realizzato dalla primaria di Tizzano GITE pp. 7, 9, 13, 14, 15 ITALIA: 150 ANNI pp. 4, 5, 7, 8, 9, 10, 13 PROGETTO PARCO pp. 2,4, 9, 10, 12, 16 PRIMAVERA pp. 2, 5, 6 Buone Vacanze Ai lettori grazie per i materiali interes- santi che avete inviato. Erano talmente tanti che abbiamo dovuto scegliere e ridurre. Speriamo che il nostro lavoro di redazione non abbia rovi- nato i vostri elaborati. Grazie a tutti, in particolare alle famiglie, per la prezio- sa collaborazione a sostegno della scuola. Invitiamo tutti a visitare il sito internet della scuola (ic- corniglio.gov.it): troverete, in particolare nei blog didat- tici, materiali che dimostrano l’impegno, l’intelligenza, la creatività di alunni ed inse- gnanti. E’ possibile inoltre scaricare il giornalino dal sito della scuo- la. Approfittiamo per augurare agli studenti di 3° media un grosso “in bocca al lupo” per l’esame di stato! Buona lettura e... BUONE VACANZE La redazione Sommario - Scuole dell’Infanzia p. 2 - Scuole Primarie p. 7 - Scuole Sec. di 1° gr. p. 13 Appuntamenti di fine anno 9 maggio: spettacolo teatrale “Uno più uno fanno uno” della scuola sec. di 1° gr. di Tizzano, al teatro della Scuola Corazza nell’ambito della rassegna te- atrale sul Valore del dono “La gabbianella fortunata 2010/2011”, ore 9,30 14 maggio: spettacolo teatrale “Uno più uno fanno uno” della scuola sec. di 1° gr. di Tizzano, a Grosse- to nell’ ambito del premio nazionale Giorgio Gaber 19 maggio: spettacolo teatrale “Uno più uno fanno uno” della scuola sec. di 1° gr. di Tizzano, al teatro al parco di Parma nell’ambito della rassegna “La Gabbianella Fortunata”, ore 20,30 21 maggio: cena con i genitori, a Monchio sala Don Bosco 24 maggio: - giochi tradizionali, a Palanzano, per gli alunni di Palanzano e Monchio - Festa delle scuole dell infanzia dell’istituto a Mon- chio 6 giugno: pranzo insieme delle scuole di Lagrimo- ne 7 giugno: pic-nic alla fontana “Ructì” della scuola primaria di Palanzano 9 giugno: rappresentazione “Vaffilissa e la Baba Jada” della scuola primaria di Palanzano, ore 15 10 giugno: - Lagrimone primaria spettacolo teatrale e mostra dei lavori ore 10 - Beduzzo primaria e infanzia pomeriggio: merenda e mostra lavori - Tizzano infanzia e primaria: canti e giochi insieme 11 giugno: Spettacolo finale delle scuole di Corni- glio, ore 20,30 Complimenti: - Alla scuola secondaria di 1° gr. di Tiz- zano per lo spettacolo teatrale “Uno più uno fanno uno”, che ha partecipato alle rassegne teatrali “La Gabbianella Fortunata 2010/2011” e al premio nazionale Giorgio Gaber - Alle scuole secondarie di 1° gr. di Corni- glio, Monchio , Palanzano e Tizzano per la partecipazione al concorso AIDO - Agli alunni che hanno partecipato e vinto al concorso “L’emozione di scivolare sulla neve”: * Lorenzo Attolini,Thomas Madureri e Rachele Vescovi della scuola dell’infanzia di Lagrimone, * Michele Schianchi della scuola dell’in- fanzia di Tizzano, * Tanasa Raluca Joana della scula pri- maria di Palanzano, * Fabio Bottazzi della scuola primaria di Lagrimone, * Andrea Rozzi scuola primaria di Tizza- no realizza- zioni della Scuola di Monchio prodotti della Scuola di Corniglio

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LA VOCE DEI BAMBINIAnno II - N. 2 - Giugno 20111

LA VOCE DEI BAMBINILe Scuole della Val Cedra e della Val Parma

Trimestrale dell’Istituto Comprensivo di Corniglio

Anno II - Numero 2 Giugno 2011

disegno realizzato dalla primaria di Tizzano

GITEpp. 7, 9, 13, 14, 15

ITALIA: 150 ANNI

pp. 4, 5, 7, 8, 9, 10, 13

PROGETTO PARCO

pp. 2,4, 9, 10, 12, 16

PRIMAVERApp. 2, 5, 6

Buone VacanzeAi lettorigrazie per i materiali interes-santi che avete inviato. Erano talmente tanti che abbiamo dovuto scegliere e ridurre. Speriamo che il nostro lavoro di redazione non abbia rovi-nato i vostri elaborati.Grazie a tutti, in particolare alle famiglie, per la prezio-sa collaborazione a sostegno della scuola.Invitiamo tutti a visitare il sito internet della scuola (ic-corniglio.gov.it): troverete, in particolare nei blog didat-tici, materiali che dimostrano l’impegno, l’intelligenza, la creatività di alunni ed inse-gnanti.E’ possibile inoltre scaricare il giornalino dal sito della scuo-la.Approfittiamo per augurare agli studenti di 3° media un grosso “in bocca al lupo” per l’esame di stato!Buona lettura e...BUONE VACANZE

La redazione

Sommario- Scuole dell’Infanzia p. 2

- Scuole Primarie p. 7

- Scuole Sec. di 1° gr. p. 13

Appuntamenti di fine anno9 maggio: spettacolo teatrale “Uno più uno fanno uno” della scuola sec. di 1° gr. di Tizzano, al teatro della Scuola Corazza nell’ambito della rassegna te-atrale sul Valore del dono “La gabbianella fortunata 2010/2011”, ore 9,3014 maggio: spettacolo teatrale “Uno più uno fanno uno” della scuola sec. di 1° gr. di Tizzano, a Grosse-to nell’ ambito del premio nazionale Giorgio Gaber 19 maggio: spettacolo teatrale “Uno più uno fanno uno” della scuola sec. di 1° gr. di Tizzano, al teatro al parco di Parma nell’ambito della rassegna “La Gabbianella Fortunata”, ore 20,3021 maggio: cena con i genitori, a Monchio sala Don Bosco 24 maggio: - giochi tradizionali, a Palanzano, per gli alunni di Palanzano e Monchio - Festa delle scuole dell infanzia dell’istituto a Mon-chio 6 giugno: pranzo insieme delle scuole di Lagrimo-ne7 giugno: pic-nic alla fontana “Ructì” della scuola primaria di Palanzano 9 giugno: rappresentazione “Vaffilissa e la Baba Jada” della scuola primaria di Palanzano, ore 1510 giugno: - Lagrimone primaria spettacolo teatrale e mostra dei lavori ore 10- Beduzzo primaria e infanzia pomeriggio: merenda e mostra lavori- Tizzano infanzia e primaria: canti e giochi insieme11 giugno: Spettacolo finale delle scuole di Corni-glio, ore 20,30

Complimenti: - Alla scuola secondaria di 1° gr. di Tiz-zano per lo spettacolo teatrale “Uno più uno fanno uno”, che ha partecipato alle rassegne teatrali “La Gabbianella Fortunata 2010/2011” e al premio nazionale Giorgio Gaber - Alle scuole secondarie di 1° gr. di Corni-glio, Monchio , Palanzano e Tizzano per la partecipazione al concorso AIDO- Agli alunni che hanno partecipato e vinto al concorso “L’emozione di scivolare sulla neve”:

* Lorenzo Attolini,Thomas Madureri e Rachele Vescovi della scuola dell’infanzia di Lagrimone, * Michele Schianchi della scuola dell’in-fanzia di Tizzano, * Tanasa Raluca Joana della scula pri-maria di Palanzano, * Fabio Bottazzi della scuola primaria di Lagrimone, * Andrea Rozzi scuola primaria di Tizza-no

realizza-zioni della Scuola di Monchio

prodotti della Scuola di Corniglio

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LA VOCE DEI BAMBINI Anno II - N. 2 - Giugno 20112

Scuola dell’Infanzia di Beduzzo

PREPARIAMO LE FARFALLINE PER FARE BELLA LA NOSTRA SCUOLA

ABBIAMO FATTO TANTI PUN-TINI COLORATI DI TUTTI I COLORI. POI ABBIAMO PIEGA-TO IL FOGLIO ED E’ VENUTA LA MAGIA: I PUNTINI SONO VENUTI ANCHE DI LA’. POI

ABBIAMO RITAGLIATO E AB-BIAMO FATTO LE FARFALLINE E ADESSO VOLANO IN ALTO NELLA NOSTRA SCUOLA

EVVIVA EVVIVA ! E’ TORNATA LA PRIMAVERA!

GLI ANIMALETTI DAL LUNGO SONNOSI SONO SVEGLATIE GIA’ SI RINCORRONO NEI BOSCHI E NEI PRATI,VOLANO NEL CIELO BLU’CON LE COCCINELLECHE SON ROSSE ANCOR DI PIU’! RIT..QUANTI FIORI, CHE PROFUMI,CHE ARIA TIEPIDA LA SERA …EVVIVA, EVVIVAÈ TORNATA LA PRIMAVERATUTTI QUANTI STANNO FUORII BAMBINI CON LE MAMMETRA PROFUMI E BUON ODORINON E’ MAI ORA DELLE NANNE.IL PRATO VERDE E LUCCICANTETRA MARGHERITE E VIOLESTARE FUORI E’ L’IMPORTANTEOGNI ORA SOTTO IL SOLE.

INSIEME AI BAMBINI GRANDI FACCIAMO IL NOSTRO PICCOLO ORTO.ABBIAMO SPIANATO LA TERRA CON LE PALETTE POI NOI ABBIAMO MESSO NELLA TERRA I FAGIOLINI E ANCHE L’INSALATA.DOPO TANTO TEMPO NEL NOSTRO ORTO SONO CRESCIUTE DELLE PIANTINE DI INSALATA E ANCHE DI SPINACI.

NEL PRATO C’ERA L’ERBA ALTA. MI ARRIVAVA ALL’OM-BELICO. ABBIAMO CERCA-TO L’ERBA CIPOLLINA CHE SA DI CIPOLLA. E’ VERDE, E’ UN FILO E IO L’HO TROVATA COL RICCIOLO. POI ABBIAMO CERCATO E ASSAGGIATO LE FOGLIE DEL DENTE DI LEONE CHE HA IL FIORE E’ GIALLO E LA FO-GLIA VERDE. AVEVA IL SA-PORE DI INSALATA BRUSCA. VICINO ALL’ACQUA C’ERA LA MENTA CHE HA FOGLIE VER-DI. LA SIGNORINA BIONDA CON I RICCIOLI HA DETTO CHE CI SI PUO’ FARE IL THE. PRIMA DI PARTIRE ABBIA-

MO BEVUTO UNA TISA-NA FATTA CON I DENTI DI LEONE: ERA DOLCE E FRESCA. PER ME SAPEVA UN PO’ DI MEDICINA.

IN FATTORIA FACCIAMO AMICIZIA CON I CAVALLI E SCOPRIAMO CHE NEI PRATI POS-SIAMO TROVARE ALCUNE ERBE BUONE DA MANGIARE

SIAMO ANDATI DAI CAVALLI A BALLONE. C’ERANO I CA-VALLI. BELLISSIMI! C’ERA UN PULEDRINO AP-PENA NATO, PICCOLO, MAR-RONCINO CHE NON AVEVA ANCORA IL NOME. SULLA PORTA C’ERA UN FIOC-CO AZZURRO. LUI DORMIVA E POI CIUC-CIAVA IL LATTE DALLA TETTA DELLA SUA MAMMA CHE ERA TUTTA NERA. POI NOI ABBIAMO ACCAREZ-ZATO UNA CAVALLA CHE SI CHIAMAVA STELLA.

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LA VOCE DEI BAMBINIAnno II - N. 2 - Giugno 20113

Scuola dell’Infanzia di Corniglio

Prepariamo il Vestito di Cappuccetto Arlecchino

Stampiamo i rombi con le veline colorate.

Rappresentiamo la storia ai bimbi “gran-di” e ci vestiamo tutti da Arlecchino

Laboratorio della Creta

La creta era grigia e mor-bida...Abbiamo fat-to le formelle e le abbiamo disegnate con le “spatoline”.Agnese ha portato le formelle a cuo-cere e quando ce le ha riportate era-no diventate dure e “rosse”.Le abbiamo colorate e sono diventa-te dei quadretti.

Laboratorio del colore

Osserviamo il prof. Giovanni a dipingere... pro-viamo anche noi

Con la bibliotecaria Francesca giochiamo con i colori

Impiamo i colori in inglese con Gabriella e mr. Crocodile

Carnevale

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LA VOCE DEI BAMBINI Anno II - N. 2 - Giugno 20114

Scuola dell’Infanzia “Codarossa” di Lagrimone

UTILIZZANDO MATERIALI E TEC-NICHE DIVERSE ABBIAMO PARTE-CIPATO CON SUCCESSO AL C O N C O R -SO DISE-GNI SULLA NEVE DI SCHIA

150° DELL’UNITA’ D’ITALIA:

FESTA CON CANTI POESIE E RINFRE-

SCO TRICOLORE

IL PROGETTO P.A.R.C.O. HA PERMESSO AI BAMBINI DI “ESPLORARE” IL PRATO E I SUOI ABI-TANTI ATTRAVERSO LA LENTE D’INGRANDIMENTO E DI REALIZZARE IN SEZIONE SIMPATICHE ATTIVI-TA’ COME LA TRASFORMAZIONE DI UNA MATITA IN UN FIORE DI CARTA

REALIZZAZIONE DEL PROGETTO “NATURAL…MENTE CREATIVI” I BAMBINI HANNO AVUTO L’OP-PORTUNITA’ DI CREARE CON FANTASIA USANDO MATERIALI NATURALI E DI RECUPERO

CON IL PROGETTO “I LIKE EN-GLISH” I BAMBINI HANNO IMPARA-TO TANTI VOCABOLI IN LINGUA INGLE-SE LEGATI AL PERCORSO DIDATTICO.

PROGETTO DI CONSAPEVOLEZZA CORPOREA “LA FIABA ANIMA IL SEGNO E IL LINGUAGGIO”I BAMBINI IN QUESTO PERCORSO HANNO SCOPERTO E ACQUISITO CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO CORPO, IMPARAN-DO A METTERSI IN RELAZIONE CON SE STESSI E CON GLI ALTRI ATTRAVERSO LINGUAGGI DIVERSI.

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LA VOCE DEI BAMBINIAnno II - N. 2 - Giugno 20115

Scuola dell’Infanzia di Monchio

E’ passato tanto tempo dall’ultimo numero e sono successe tante cose. Siamo entrati nel castello del signor Inverno. Quanta neve

nelle sue stanze!Così abbiamo fatto la Settima-na bianca…l’unica cosa che si riusciva a vedere su a Pra-tospilla, oltre alla neve e alla nebbia erano le medaglie sul petto dei bambini il giorno del-la gara!

Nel frattempo il Signor Inverno si è trasferito e al suo posto è arrivata una princi-pessa. Si chiama Primavera. Il suo castello è bellissimo!!!

Le pareti sono fatte con petali di fiori!Ha spazzato le nubi dal cielo, ha chiamato il sole, ha vestito di verde i prati e gli alberi di tanti colori. Guardate, anche noi ci abbiamo provato.Adesso siamo un po’ stanchi, ma le maestre ci hanno detto che ci saranno ancora tante sorpre-se: i cuochi che torneranno a scuola e così po-tremo cucinare ancora, Paolo che tornerà a farci cantare, la festa di fine anno con i bimbi delle altre scuole dell’infanzia e altro ancora…

Al ritorno ci aspettava la festa di Carnevale e il COMPLEANNO DELL’ITALIAVestiti di verde bianco e rosso abbiamo formato la nostra bandie-

ra abbiamo ascoltato i gran-di recitare abbiamo cantato l’Inno come i calciatori e poi abbiamo mangiato una su-per torta.

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LA VOCE DEI BAMBINI Anno II - N. 2 - Giugno 20116

Scuola dell’Infanzia di Tizzano

Sboccia la primavera

Pasqua

PASQUA DEI FIORIUna primula disse a una violetta:“Svegliati, che il sole ti aspetta.Oggi è festa, è la Pasqua del Signore,apri la tua corolla, per favore!”La violetta aprì i petali, assonnata,e guardò la primulina appena nata,scrollò via la rugiada lesta lesta,poi si fece bella per la festa.

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LA VOCE DEI BAMBINIAnno II - N. 2 - Giugno 20117

Scuola Primaria di BeduzzoUNA GIORNATA VERAMENTE DA ITALIANIIl 16 marzo, per festeggiare il 150° anniversario dell’Uni-tà d’Italia, insieme ai bambini di Corniglio, ci siamo riu-niti nella loro scuola. Alcuni di noi avevano le magliette verdi, altri bianche, altri ancora rosse, come il tricolore, in modo da formare, tre a tre, tante “bandierine uma-ne”.La scuola era adornata con bandiere italiane, grandi e piccole. Ci siamo riuniti nell’atrio e il Preside e il Sindaco hanno fatto un discorso introduttivo.Sono seguite le esibizioni: prima i bambini di Corniglio hanno cantato alcuni canti, noi ci siamo uniti al coro, cantando con loro “Va pensiero “ e” Fratelli d’Italia”. Poi

abbiamo recitato, con un po’ di timore, le canzoni e la poesia che avevamo preparato: “Addio mia bella addio” poi “Viva l’Italia”. Du-rante questa canzone, alcuni bambini hanno composto il puzzle che raffigurava l’Italia. Per ultimi i bambini più piccoli hanno recitato una filastrocca e tutti abbiamo sventolato le bandierine tricolori. Finite le esibizioni, abbiamo fatto un giro in piazza, tutti gli alunni portavano una bandiera. Al ritorno nella scuola di Corniglio c’era un rinfresco, dove abbiamo preso un pezzettino di torta, fatta con gli stessi colori del tricolore: il kiwi il verde, le ba-nane il bianco e le ciliegie il rosso. Poi siamo tornati a scuola.Avremo sempre il ricordo di questo giorno così im-portante per noi e per la nostra nazione. Solo una volta si festeggiano 150 anni dell’unità d’Italia e noi abbiamo avuto l’onore di farlo!!!

Al Museo archeologico di Parma.Nei mesi scorsi siamo andati al Museo archeologico di Parma. Il museo era bellissimo. Ci ha accolto una gui-da che ci ha fatto delle domande e ci ha mostrato dei bellissimi fenomeni naturali: l’aurora boreale, l’eclissi di sole totale, le saette, le nuvole nere e un miscuglio di fenomeni atmosferici impressionante, un vulcano che eruttava lava, un cielo stellato… e altre cose che non ricordo. Ci ha mostrato questi fenomeni strabilianti per farci riflettere su come si dovevano sentire gli uomi-ni primitivi, quando si imbattevano in queste cose che non sapevano spiegare. Allora hanno inventato gli dei, esseri soprannaturali in grado di fare delle cose strabi-lianti. Lo sciamano era il tramite tra gli dei e gli uomini, gli sciamani si ornavano con pelli di animali diversi per-ché nello sciamano si incarnava un animale.Poi siamo entrati nelle sale in cui erano esposti i resti degli attrezzi degli uomini primitivi: le pietre levigate, le giade, le pietre nere, le ossidiane, resti di vasi, di collane, di lance….Poi c’erano le statuette delle grandi madri: donne in-cinte, perché la donna dà la vita. C’erano poi anche grandi madri con gli occhi chiusi, senza la bocca e con le braccia incrociate. Rappresentavano il giro infinito della vita e della morte. Poi abbiamo visto delle sepolture: i morti vi erano posti come se fossero nella pancia della mamma, in posi-zione fetale. Alcune sepolture erano finte, erano state ritrovate nella nostra zona, ma quelle esposte erano delle ricostruzioni. C’era però la “numero uno” uno scheletro ritrovato ed esposto al pubblico così com’era; la guida ci ha detto che loro la chia-mavano così perché era molto importante. Poi abbiamo visto dei vasi con l’imboccatura quadrata… gli ogget-ti rotti dagli sciamani dopo il rito… fotografie della vasca di Noceto…Peccato dover venir via!!!!! La storia è più interessante vista al Museo.

Abbiamo letto e commentato la can-zone, poi abbiamo guardato i corto-metraggi , tratti dal libro di R. Lori “C’era un ragazzo… un partigiano” dedicati a due ragazzi un po’ più grandi di noi: Ercolina e Marco.Ercolina era una ragazza di circa 17 anni, abitava vicino a Vallerano. Dimostrando molto coraggio, affronta i fascisti e si unisce ai partigia-ni.

Marco aveva circa 17 anni nel 1944, quando si unisce ai partigiani “Lupi Rossi”, per combattere i fascisti e i nazisti.Muore in uno scontro con i fascisti e il suo corpo mutilato resta per tre giorni, per ordine dei fascisti, nella piazza senza sepoltura.

What do you want ?I want… many real friendsI want … to be strongI want… to be braveI want… to be happy every daysI want… to be a fairy with super powerI want… a friend and she stay with meI want… a good and real friendI want… to be thinI want… to enjoy myselfI want… to be thinI want… many faithful, real and nice friends I want… to have a magic potion for my father’s illness I want… to recover my two dogsI want… to recover my killed catI want… my little cats are wellI want… to have many Great Dane dogsI want… to have a litter of Border Collie I want… to go too much with my father and our dogsI want… many faithful, real and nice friends and they don’t tell lies.

Oltre il ponte.O ragazza dalle guance di pesca,O ragazza dalle guance d’aurora,Io spero che a narrarti riesca,La mia vita all’età che tu hai ora.Coprifuoco, la truppa tedescaLa città dominava: siam prontiChi non vuole chinare la testa,Con noi, prenda la strada dei monti.Avevamo vent’anni e oltre il ponte,Oltre il ponte che è in mano nemica,Vedevamo l’altra riva, la vitaTutto il bene del mondo oltre il ponte.Tutto il male avevamo di fronte,Tutto il bene avevamo nel cuore,A vent’anni la vita è oltre il ponte,Oltre il fuoco comincia l’amore.Silenziosi, sugli aghi di pino,Su spinosi ricci di castagna,Una squadra, nel buio mattino,Discendeva l’oscura montagna.La speranza era nostra compagna,Ad assaltar caposaldi nemici,Conquistandoci l’armi in battaglia,Scalzi, laceri eppure felici.

Non è detto che fossimo santi, L’eroismo non è sovrumano,Corri, abbassati, dai, balza avanti,Ogni passo che fai non è vano.Vedevamo a portata di mano,Dietro il tronco, il cespuglio, il canneto,L’avvenire d’un mondo più umano,E più giusto, più libero e lieto.Ormai, tutti han famiglia, hanno figli,Che non sanno la storia di ieri,Io son solo e passeggio tra i tigli,Con te cara, che allora non c’eri.E vorrei che quei nostri pensieri,Quelle nostre speranze di allora,Rivivessero, in quel che tu speri,o ragazza color dell’aurora.(I.Calvino, S.Liveroci)

25 APRILE

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LA VOCE DEI BAMBINI Anno II - N. 2 - Giugno 20118

Scuola Primaria di Corniglio

17 febbraio 2011: festa per l’Unità d’Italia.Giovanna: abbiamo cantato l’Inno d’Italia, Va’ pensiero e La bandiera tri-colore.Veronica: abbiamo recitato le poesie che parlavano dell’Italia … che è dolce, grande, bella, antica, valorosa e come una “grande mamma”.Andrea: c’erano i bambini di Beduzzo: hanno cantato con noi, hanno detto delle poesie e ci hanno ascoltato.Alessio: tutti i bambini della scuola, grandi e piccoli, siamo andati a fare una sfilata con tutte le bandiere fino alla piazza del Castello.Flavio: alla fine siamo ritornati a scuola e la cuoca Mary aveva preparato una torta “tricolore” con fragole, banane, e kiwi.

“ E adesso tocca a noi…” Visita all’area di recupero GhirardiÈ un luogo dove la carta raccolta viene selezionata, ripulita e imballata.Questa ditta fa parte del gruppo CO-MIECO(Consorzio Nazionale Recupero e Rici-clo degli imballaggi a base cellulosica) L’area è suddivisa in tre diversi magaz-zini di lavoro.Nel primo arriva la carta proveniente dalla raccolta differenziata; nel secon-do arriva la carta dalle cartotecniche o dalle ditte (sono ritagli oppure serie di carte stampate per sbaglio o avanza-te); nel terzo magazzino viene lavorata la carta proveniente da diversi archivi che deve essere sminuzzata La selezione avviene inizialmente con dei macchinari detti vagli rotanti e poi anche a mano tramite varie operaie.In quest’area vengono lavorate 70.000 tonnellate di carta all’anno di 14 tipi diversi.In commercio, però, esistono più di 40 tipi diversi di carta.Le balle di carta confezionate vengono vendute alle cartiere: il 30% resta in Italia e il 70 % viene spedito in Cina

con viaggi in nave di ben 3 mesi!Oltre alla carta in quest’area viene se-parata e trattata anche la plastica (ma soltanto quella da imballaggi che arriva dalle ditte) e bancali di legno usati per trasporti.

La carta a scuolaCosa occor-re:Carta usata una bacinel-la grandecolori a temperatelaio del formato de-siderato

mlti stracci o canovacci per asciugare i fogli di carta Come si fa:1. Si raccoglie la carta in classe: deve essere pulita anche se scritta o disegnata.2. si strappa a pezzi piccoli piccoli…3 … e si mette in ammollo in abbondante ac-qua per una o due notti.4. Si manipola ben bene per separare i fioc-chi di cellulosa e si può anche passare con un frullatore.5. Si prende un poco di questo composto per volta, vi si aggiunge un po’ di colla da parati già diluita e un po’ di colore a tempera.6. Si amalgama bene il tutto e si versa in una bacinella grande con molta acqua, dove possa entrare il telaio apposito.7. I fiocchi di carta (o cellulosa) si mantengono a galla e basta raccoglierli con il telaio badan-

do che siano disposti in modo uni-forme. 7. I fiocchi di carta (o cellulosa) si mantengo-no a galla e basta rac-coglierli con

il telaio badando che siano disposti in modo uniforme. 8. Si fa scolare per un po’ il telaio poi si ro-vescia il contenuto su un telo pulito facendo attenzione che il foglio bagnato resti integro.9. A questo punto si può appendere ad asciu-gare il telo (a cui resterà attaccato il foglio di carta) oppure si lascia adagiato su di un ri-piano.10. Dopo due o più giorni il foglio di carta sarà asciugato e si potrà staccare dal telo. . Se il bordo risulta un po’ incompleto non fa niente, anzi sarà garanzia di “fatto a mano”! Abbiamo usato la carta prodotta per originali biglietti e per quadretti decorativi. Per Pasqua abbiamo rita-gliato scatoline per ovetti pa-squali.

PROGETTO TUTORLe nostre impressioni:- Era un esperienza nuova;- Abbiamo imparato meglio matematica e geografia;- Abbiamo imparato come si sta alle medie;- I nostri tutor sono stati bravi e quando sba-gliavamo ci correggevano;- Io spero che si possa ripetere il prossimo anno;- Durante questo tempo ci sono diventati simpatici e gli abbiamo conosciuti di più.

I nostri tutor

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LA VOCE DEI BAMBINIAnno II - N. 2 - Giugno 20119

Scuola Primaria di oLagrimone

La fiaba e noi(progetto di consapevolezza corporea con Andrea Centi)Andrea ci fa fare il gioco delle macchi-ne. Ci raggruppa per sei e ci dice di mimare delle macchine immaginarie o

reali. Noi ci mettiamo d’accordo e cer-chiamo di rappresentare la macchina con i nostri movimenti.

Leo

Garibaldi in una poesia

Folta barba rossa criniera in ogni occasione lui sempre c’era.Occhi piccoli, naso affilato, lui ha l’aspetto di un uomo fidato.Fronte spaziosa, sguardo sicuro lui contro gli Austriaci è stato un “duro”.Fazzoletto al collo, giubba rossa lui per l’Italia ha studiato un’abile mos-sa.Anita, il grande amore della sua vita accanto a lui è fuggita.Forte e coraggioso, sempre battagliero di lui ogni Italiano ne va fiero.Deposte le armi, da uomo generoso, se ne andò in modo silenzioso, vicino alla Sardegna p r o p r i o nell’ isola di Capre-ra.Classe 4a

Una lunga passeggiata in mezzo… alla primavera! (Progetto P.A.R.C.O.)Lunedì, 18 aprile, Elena Fabbi, la nostra guida naturalistica ci ha accompagnati a Moragnano. Durante la passeggiata abbia-mo scoperto fiori, alberi, colori e profu-mi primaverili perché abbiamo osservato attentamente il paesaggio e con l’aiuto di Elena sembravamo veri esploratori!Arrivati a Moragnano, ci siamo diretti ver-so la Pieve, poi abbiamo proseguito verso la fontana e lì Elena ci ha spiegato come potevamo disegnare i sassi facendo atten-zione alle ombre e ai giochi di luce.Rispetto alle altre passeggiate svolte in Au-tunno e in Inverno, questa è stata la più bella perché ho scoperto la vegetazione che mi circonda.Questa esperienza ci è piaciuta un mondo!

TESTO COLLETTIVO

Il 19 aprile siamo andati a Mamiano per visitare la mostra del pittore Antonio Liga-bue. Nei giorni precedenti per conoscere meglio questo pittore abbiamo fatto alcune ricerche; le nostre maestre hanno anche scaricato da internet alcuni suoi dipinti, noi dovevamo riprodurne uno. Siamo partiti alle 9 c., e in poco tempo sia-mo arrivati a Mamiano, infatti, eravamo ad-dirittura in anticipo! Così abbiamo aspettato nel parco. Era tutto verde e curato, c’erano anche due pavoni femmine ed uno ma-schio, tutto bianco, meraviglioso! Eravamo talmente impegnati a fargli un “servizio fo-tografico perfetto” che non ci siamo accorti dell’arrivo della nostra guida. La guida era un ragazzo non troppo alto con i capelli scu-ri. Al primo impatto mi sembrava il cantante

Marco Carta anche per via della sua voce rauca. Lui ci ha detto che Ligabue nella sua vita ha disegnato più di 800 quadri, ma nel museo ce ne sono solo 160 c. La guida ha fatto notare che nei suoi primi quadri, Liga-bue disegnava i soggetti che sembravano “spiaccicati” e usava dei colori spenti. Con il passare degli anni, ha migliorato la tecni-ca, disegnando i soggetti in prospettiva e usando colori più accesi, caldi. Quando di-pingeva non faceva il disegno a matita, ma usava direttamente il pennello e gli acque-relli. Oltre a dipingere, Ligabue disegnava, ma solo con la matita. Queste bozze, però, rimanevano grigie. L’artista era anche uno scultore, prendeva la terra vicino al Po, poi la modellava masticandola... Che “schifo”! Il pittore quasi sempre rappresentava ani-mali in scene violente. Le uniche persone che ritraeva erano: se stesso e le persone che gli avevano voluto bene. Il momento che mi è piaciuto di più è stato quando la guida ci ha raccontato qualche “chicca” su Antonio Ligabue, tipo: ai suoi tempi c’erano i cinema all’aperto e lui andava a vederli con la sua moto, solitamente guardava film in cui c’erano lotte tra uomini e animali. Quando vinceva l’uomo, egli se ne anda-va triste, invece quando vinceva l’animale girava con la moto intorno al cinema esultando. Questa esperienza mi è servita per conoscere un pittore famoso, vissuto nella mia zona, che, an-che se un po’ “matto”, era molto creativo e aveva delle grandi capacità. Per la prima volta, ho ca-pito il “senso” dei quadri. Non avevo mai visitato una vera mostra di un artista famoso.

Classe 5a

Alla mostra di Ligabue

fontana di Moragnano

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LA VOCE DEI BAMBINI Anno II - N. 2 - Giugno 201110

Scuola Primaria di Monchio

N i c o a l c a r t o c c i oTre volontari della Croce Rossa di Monchio sono venuti a scuola con l’ambulanza nuova per farcela vedere e per dimostrarci come funziona il soccorso anche in caso di gravi traumi. Dentro l’ambu-lanza ci sono: tre tipi di barella; la sedietta pieghevole per portare gli infermi giù dalle scale; due seggiolini per gli assistenti; le stecco-bende; l’aspiratore; i caschi di protezione per i barellieri; i collari di varie misure appesi a un tubo; le bombole di ossigeno; gli accessori per la rianimazione; alcuni apparecchi con i quali hanno misurato a ciascuno di noi la pressione sanguigna, i battiti cardiaci e l’ossi-genazione del sangue. Per fortuna eravamo tutti in ottima salute!

I volon-tari han-no simu-lato poi un in-tervento di primo soccor-so. Ni-c h o l a s ha fatto da cavia, f a c e v a finta di

avere perso i sensi. Gli hanno messo il collare della sua misura, gli hanno infilato sotto il corpo la barella a cucchiaio che è fatta di due parti, una destra e una sinistra, da questa barella lo hanno spostato sulla spinale che è più rigida, gli hanno immobilizzato la testa e il corpo con il ragno, l’hanno coperto con il telo termico che è argentato da una parte per fare freddo e dorato dall’altra per fare caldo. A questo punto è successo un inconveniente per-ché, anche se eravamo ai primi di aprile, faceva piuttosto caldo e i barellieri hanno messo il telo dalla parte dorata così che il povero Nico, dopo un po’, ha iniziato a cuocere a fuoco lento … sembrava un pesce al cartoccio, poverino!!!! Era diventato tutto rosso e forse abbiamo corso il rischio di doverlo portare davvero all’ospedale!!!

LA PROVA DEL CUOCO“Un pasticcio di sapori antichi” è il titolo del laboratorio di cuci-na che stiamo facendo quest’anno. Quattro ristoratori del comune vengono a scuola e ci insegnano a cucinare utilizzando alimenti a chilometro zero, prodotti cioè nel nostro territorio. Ci divertiamo tantissimo a impastare, a mescolare, a fare la pasta, a tagliare le verdure, a preparare le creme per i dolci. Siamo orgogliosi di noi stessi e quando ci sediamo a tavola a mangiare cose preparate da noi, quasi non crediamo al nostro palato! Abbiamo già fatto i tortel-li, la torta di patate, le frittelle di castagne e anche una magnifica torta tricolore per il compleanno dell’Italia che i nostri ospiti hanno apprezzato molto. Forse a fine anno prepareremo una cena per tutti i genitori. Chissà che cosa diranno?

BUON COMPLEANNO, ITALIA!Ci sentiamo importanti perché abbiamo una bella terra, originale anche nella forma. Come diceva Giuseppe Giusti “Io non sono uno stivale da contadino…e chi mi lavorò non fu un ciabattino..”. La no-stra Italia è stata conquistata con il sangue e questa unità è stata consolidata dalla Costituzione che tutti dobbiamo rispettare. Per capire meglio il Risorgimento abbiamo scelto dei brani di Mazzini, di Garibaldi, di Cavour e di un Carbonaro e li abbiamo recitati di fronte al pubblico. Quel giorno ci siamo vestiti da garibaldini per-ché ci è piaciuto il loro coraggio e abbiamo cantato Fratelli d’Italia con la mano sul cuore. Alla festa c’erano il vicesindaco che ci ha ringraziati e il Preside che ci ha ricordato quanto siamo fortunati a vivere in questo Stato.

QUANDO PENSO AL MIO FUTURO…

Mi viene la malinconia, perché non posso sapere se succederan-no cose belle o brutte nelle mia vita. Penso a come sarebbe bello lavorare nella macelleria di mio papà, attaccherò un campanello alla porta per sentire i clienti.Il futuro vicino è domani e allora penso che andrò in bici o a giocare a calcio. Il futuro lontano è quando prenderò la patente o quando diventerò papà: dev’essere una gioia immensa!Vedo il bello e il brutto. Nel bello io penso a paesaggi immensi e a vallate verdi, nel brutto vedo guerre che non finiscono mai e troppo inquinamento che danneggerà la Terra.Dovrò trovare un lavoro con cui guadagnare dei soldi per sfa-mare i miei figli e comprare le medicine per i miei genitori. Ma prima di trovare un lavoro dovrò aspettare tanto e allora adesso faccio il lavoro di andare a scuola. Poi andrò in tanti posti con il mio papà: voglio visitare l’India, l’America, la Cina, la Russia e la Corsica.

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LA VOCE DEI BAMBINIAnno II - N. 2 - Giugno 201111

Scuola Primaria di Palanzano

PRONTI AL SALTO...I bambini di 5^ salutano la Scuola Primaria

Questi 5 anni sono stati belli. E’ un capitolo della mia vita che si chiude, ma non sono triste perchè sono pronta ad aprirmi ad una nuova avventura: la scuola media! (ELENA)Porterò sempre nel mio cuore la maestra Daniela che è stata con noi dalla 1^ alla 5^ e nelle orecchie il fischietto della maestra Carla!!! (THOMAS)In questi cinque anni sono stato molto bene e spero che i tre che verranno siano altrettanto belli e pieni di soddisfazioni! (EDOARDO)Io sono contento di andare alle medie e di lasciare la scuola primaria. Però mi mancheranno la maestra Daniela e la maestra Melina perchè sono brave ad insegnare le loro materie! (ANDREA)Ciao, scuola elementare! Quando sarò alle medie mi mancherai, ma so che potrò venire qui di sopra quando ne avrò voglia! (GIORGIA)Ho vissuto questi 5 magnifici anni nel migliore dei modi, assieme alla maestra Daniela e a tutti i miei compagni. Sono triste all’idea di lasciare, dopo un lustro trascorso qua dentro, la mia aula, dove ho tanti ricordi bellissimi, sono comunque felice di andare alle medie e vivere una nuova avventura! (DAVIDE)Non vedo l’ora di andare alle medie, però mi dispiace lasciare la Daniela (la Dany!) e di non poterla rivedere seduta dietro alla cattedra l’anno prossimo! (FRANCESCA)In questi 5 anni ho vissuto esperienze belle e meno belle. Mi mancheranno in modo particolare le maestre e la mia bella e cara aula. (MATTIA)In questi 5 anni mi sono divertito molto. Mi dispiace lasciare la scuola primaria perchè qui si può giocare e uscire di più e poi mi dispiace lasciare la Dany che ci ha portato fino in 5^! (EMANUELE)

VISITA ALLA CENTRALE

IDROELETTRICA DI ISOLA

Mercoledì 20 aprile siamo andati a visitare la Centrale di Isola di Palanzano. E’ stato bello perché abbiamo visto come funziona e capito come fa l’acqua a trasformarsi in energia elettrica!

TABLET... ...QUESTI SCONOSCIUTI!

Gli alunni di 5^ prendono confidenza con i Tablet...

Negli ultimi mesi di scuola i futuri alunni della Prima Media di Palanzano hanno preso confidenza con un nuovo strumento di studio: i tablet (l’anno prossimo saranno utilizzati a sostegno della didattica e sostituiranno alcuni libri di testo).I tablet sono stati accolti con entusiamo e gli allievi hanno facilmente imparato ad utilizzarli.

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LA VOCE DEI BAMBINI Anno II - N. 2 - Giugno 201112

Scuola Primaria di Tizzano

Un’esperienza in bibliotecaVi vorremmo raccontare l’esperienza in biblioteca insieme agli alunni della classe quinta di Lagrimone che il prossimo anno frequenteranno la scuola Secondaria di 1° insieme a noi. Ci siamo incontrati con loro due

mercoledì con-secutivi nel mese di Mar-zo. La biblio-tecaria Fran-cesca, per far si che potes-simo fare co-noscenza, ci ha disposti in due tavoli in gruppi misti, cioè ognu-no di noi era con alcuni compagni di classe ed al-cuni bambini

di Lagrimone. Francesca ha letto la fiaba intitolata i sette cigni. Poi ci ha fatto delle domande inerenti la storia per stimolare la conversazione. Alcuni di noi erano molto imbarazzati e alcuni invece come per esempio Alessandro hanno tranquillamente parlato. In seguito abbiamo costruito ciascuno un acchiappasogni. Abbiamo disegnato su stoffa i sette cigni, li abbiamo ritagliati e incollati ad alcuni fili che a loro volta abbiamo annodato ad un bastoncino che serviva come sostegno. Durante la realizzazione del lavoretto abbiamo avuto modo di conversare, collaborare e conoscerci meglio. I bambini di Lagrimone ci sono sembrati molto svegli, preparati e anche simpatici. Anche se abbiamo passato poco tempo insieme, ci è sembrato di poter in futuro instaurare con loro una buona amicizia.

Alla cartiera Ghirardi.La carta un materiale che si recupera. Noi abbiamo visita-to l’azienda Ghirardi a Parma che raccoglie e recupera carta e cartone, che sono materiali riciclabili. La carta viene sepa-rata dal cartone con l’aiuto di macchine, nastri trasportatori e persone. I materiali sono poi pressati e legati in balle dal-

la forma di gigan-ti mattoni. Questi vengono poi caricati su dei grandi auto-mezzi e portati alle cartiere per fare della “carta nuova”. Abbiamo capito che riciclare è molto importante perché dalla carta utilizzata si fa della carta nuo-va e poi si rispetta l’ambiente.

Le piante di casa nostraVenerdì scorso, siamo usciti e ci siamo recati nei campi vicini alla scuola con l’agronomo che collabora con il Parco dei Cento Laghi, con il quale svilupperemo il progetto di quest’anno: “Le piante di casa nostra”. Sia-

mo andati là perché dobbiamo imparare a conoscere le erbe pre-senti nel campo stabi-le, un campo lasciato in natura dove le erbe crescono spontanea-mente. Il campo sta-bile è caratteristico del nostro territorio, collina e montagna, come abbiamo potu-to osservare l’anno scorso quando siamo usciti con la pittrice a dipingere. Le erbe

del campo stabile sono l’alimento principale delle mucche da latte, le vaccine, con il quale si produce il Parmigiano Reggiano. Il Parmigiano Reggiano è un formaggio di cui parlava già il Boccaccio. Il Parmigiano deve stagionare due anni prima di essere marchiato, una forma pesa circa 30 kg e per farne una ci vogliono 500 – 600 litri di latte. Cinquanta, sessanta anni fa il Parmigiano era nero perché era cosparso di cenere. Le erbe che abbiamo preso in considerazione sono: il trifoglio, una pian-tina con tre foglie; l’erba medica, così chiamata non perché curativa, ma perché proveniente dalla Persia (Media); la stellaria un’erba particolare perché ha delle piccole spine all’estremità della foglia, è dolce e ricca di zucchero; il lamio, detto anche falsa ortica, un’erba piena di oli

essenziali ed è una delle tante piante che dà colore al latte; il tarassaco, un’erba da mangiare non cruda ma cotta, ricca di proteine e consumata in abbondanza dai nostri nonni; la veccia una pianta “pigra” che non riesce a stare in piedi da sola, ma tramite i cirri, specie di piccole mani con i quali si ag-grappa ad altre piante; la malva che contiene tanti polifenoli e fa bene alla salute delle mucche; l’euforbia; le graminacee; il crepis o asprella simile al tarassaco solo che è un po’ più ama-ro e la piantaggine che ha delle nervature che si sfilano come seta. Abbiamo preso queste erbe e le abbiamo portate a scuo-la, le abbia-mo messe a dimora nei vasi per os-servare da vicino la loro crescita.

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LA VOCE DEI BAMBINIAnno II - N. 2 - Giugno 201113

Scuola Secondaria di Corniglio 17 marzo 2011: 150° dell’ Unità d’ItaliaIl 17 marzo in tutta Italia si è festeggiato il 150° dell’unità del nostro paese.Anche noi abbiamo voluto commemorare la nostra patria e per l’occasione abbiamo pre-parato canti e poesie. È stato emozionante intonare l’Inno di Mameli tutti insieme, alunni, professori, dirigente, autorità e ge-nitori. È stata per noi anche l’occasione per conoscere altri testi patriottici come l’Inno di Garibaldi e il Coro “Va pensiero” del Na-bucco di Verdi. Poi con le bandiere abbiamo

sfilato per le vie del paese, cantando Fratelli d’Italia. È stato molto bello e ci siamo sentiti fieri di essere italiani. (Mattia 3°)

Un pomeriggio all’oratorio di BoscoQualche tempo fa il prof. Fornari ci ha proposto un’uscita pomeridiana all’oratorio di Bosco, per trascorrere qualche ora tutti insieme svolgendo

attività di educazione fisica e civica.Noi siamo stati molto contenti ed entusiasti di questa idea. Abbiamo atteso, trepidanti, che il tempo permet-tesse l’uscita e, finalmente giovedi 28 aprile, al rientro dalle vacanze pasquali, siamo andati a Bosco.Siamo usciti da scuola alle 13 e, con il pulmino scolastico, siamo arrivati all’oratorio accompagna-ti dal prof. Fornari e dalle prof. Pizzo e De Ste-fano. Abbiamo mangiato al volo una buonissima pizza, perchè avevamo molta voglia di divertirci, e abbiamo iniziato a giocare. Alcuni di noi hanno fatto una partita a calcio nel campetto dell’orato-rio, altri hanno utilizzato i giochi (tavolo ping-

pong, videogiochi, calciobalilla), altri, ancora, hanno giocato a pallavolo. Le due ore sono volate, ci siamo molto divertiti. Spero di tornarci ancora prima della fine dell’anno scolastico, perchè è l’ultimo anno, se sono promosso, che trascorrerò nella scuola di Corniglio.

Matteo 3°

CONCORSO “FRATELLI D’ITALIA -150 ANNI

DALL’UNITÀ” Il 150° anniversario dell’Unità d’Italia è stato al centro di molte delle attività didattiche della nostra scuola, ma l’esperienza più entu-siasmante per me è stata la partecipazione ad un concorso nazionale rivolto a tutte le scuole.La nostra insegnante di lettere, prof.ssa De Stefano, ci ha invitato a gareggiare.Tutti noi abbiamo iniziato a pensare a un’idea “speciale” per meritare un premio: slogan, frasi ad effetto, alle realtà più importanti del nostro paese, alle più conosciute e rappresentative nel mondo.Alla fine si è deciso per un disegno, che doveva essere realizzato da me e Mattia, per fortuna con l’aiuto del prof. Costi, che è l’artista della scuola e che ha già realizzato tante cose stupende.Il disegno realizzato secondo noi è fantastico. Raffigura una cartina dell’Italia animata da alcuni dei monumenti più importanti: il Colosseo, San Pietro, la Torre di Pisa, il Duomo di Firenze e altri. I nostri monumenti pren-dono vita sollevandosi dal piano e poggiando su dei cavalletti installati sul retro degli edifici.Eravamo decisamente soddisfatti del nostro lavoro.Abbiamo spedito il lavoro con la certezza di vincere.La nostra delusione è stata enorme: non ci siamo classificati neanche tra i primi 6 e il nome della nostra scuola non figura da nessuna parte. Il nostro lavoro era bellissimo e noi siamo molto orgo-gliosi di averlo realizzato; anche se forse siamo arrivati tra gli ultimi noi ci sentiamo primi lo stesso: il disegno era piaciuto a tutti e noi ce l’abbiamo messa tutta perché fosse speciale. Non lo dimenticherò mai questo concorso: riuscire a fare una cosa speciale ha fatto sentire speciale anche me.ROCCO III

…Un mese all’esame: cosa ne pensano i miei amici

• Lela = per me sarà dura e spero di farcela senza grossi problemi• Elena = ho paura di non superare l’esame perché per me non è facile, (incrocia le dita) spero di farcela• Matteo = anche se la paura non manca sono convinto che supererò l’esame. Spe-riamo con buoni voti!• Cristian = l’esame mi fa molta paura ma se penso che dopo sono libero tutt’estate riesco a trovare anche un po’ di serenità • Mattia= quando penso all’esame provo già tanta emozione e paura. Speriamo bene!• Rocco = voglio dimostrare di essere un ragazzo in gamba e lo farò proprio il giorno dell’esame• Kevin = non sono preoccupato per l’esame perché sono sicuro che impegnandomi e studiando questo non sarà, poi, così difficile. • Debora = penso che gli esami non sono difficili se si studia ma l’ansia e la paura sono tanta.• Alessio = non temo l’esame perché so che passerò con 10 e lode. Magari!• Partick = se penso all’esame mi viene la tremarella, ma so che con un po’ di vo-lontà e studiando riesco a vincere questa ansia e a superarlo.

Patrick 3°

Al Vivaio Forestale ScodognaIl 31 Marzo siamo anda-ti a visitare il Vivaio Forestale Scodogna la cui attività principale è la produzio-ne e vendita di alberi ed arbusti. È anche presente un impianto di compostaggio in cui viene raccolto il verde di Collecchio, Felino e Sala Baganza. Qui il compost prodotto viene riutilizzato all’interno del vivaio o vendu-to. Assieme alla guida abbiamo svolto una bella attività: osservare i decompositori del compost. Lo sapevate che oltre a lombrichi, larve, formiche e millepiedi, nel com-post sono presenti microrganismi non visibili ad occhio nudo, indispensabili perché scavano delle piccole galle-rie che permettono la circolazione dell’aria nel terreno? Per alcuni di noi è stata una vera scoperta.. Kevin 3°B

A TORINO“Aprite bene le orecchie e statemi a sentire!!!Quest’anno gli alunni della secondaria di Corni-glio partiranno per un’ avventurafantastica a Torino.Vogliamo augurare loro buon viaggioe invitare i ragazzi a portarsi dietro un libretto PER SCRIVERE!!!!!(idea quest’ultima delle prof. Teresa Iafelice e Rosanna De Stefano) Bye Alessio

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LA VOCE DEI BAMBINI Anno II - N. 2 - Giugno 201114

Scuola Secondaria di Monchio REPORTAGE DI VIAGGIOSiamo partiti alle 6.20 del 6 aprile per andare in Umbria. Prima di ar-rivare a Perugia abbiamo visto il lago Trasimeno!Siamo arrivati alle 11 :30. Alle 15 abbiamo conosciuto la nostra guida, che però nelle sue spiegazioni saltava, “di palo in frasca” e quindi abbiamo avuto un poco di difficoltà a seguire. Le tre cose che più mi hanno colpito sono state: il racconto della “guerra del sale”, svoltasi tra i perugini e il Papa quando quest’ultimo aveva alzato le tasse sul sale; le prigioni di San Francesco; il Grifone, simbolo di Perugia, che sta a significare la fede e la forza della città.Verso le 18.30 siamo arrivati in albergo. Il secondo giorno abbiamo visitato Assisi e Gubbio. Assisi mi ha fatto un effetto strano, mi dava quasi la sensazione di essere più vicino a Dio: in particolare, questo è avvenuto entrando nella basilica di Santa Chiara, vedendo il Crocifisso di San Damiano che aveva parlato a San Francesco e quando sono passato vicino alla tomba di Santa Chiara e quando ho visto i vestiti dei due san-ti. Anche nella basilica di San Francesco ho avuto le stesse sensazioni, con la differenza che in più di un punto mi è sembrato come di soffocare per-ché i soffitti erano bassi e con molti affreschi. Mi ha molto colpito vedere gli affreschi di Giotto così da vicino. A Gubbio, invece, mi ha fatto effetto passare da-vanti alla chiesa dove si svolge la serie TV “Don Matteo”. Molto belli an-che gli stemmi araldici di un borgo di Gubbio, che ho fotografato. Finita la visita guidata, siamo andati a vedere le reli-quie di Sant’Ubaldo, non avevo mai visto il corpo mummificato di un santo e mi ha colpito molto. Per raggiungere la chiesetta, abbiamo preso la funi-colare. La sera, prima di rientrare, siamo andati a prendere il cioccolato a Perugia.Il terzo giorno siamo an-dati a Spello. Mi reste-ranno in mente le scale e le salite massacranti.Al pomeriggio siamo andati alle grotte di Fra-sassi. All’entrata la gui-da ci ha informati che all’interno c’è un’umidi-tà compresa tra il 95 e il 98%. Qui si trovano le stalagmiti più grandi del-la grotta: i “giganti” (il più alto è di 21m). C’era-no anche botti di vino Verdicchio messo lì ad in-vecchiare! La guida ci ha spiegato che nelle grotte si perde il senso della mi-sura perché non ci sono punti di riferimento (una cosa che pare piccola può invece esser grande e viceversa)

SPECIALE GROTTE DI FRASASSIDentro le grotte era tutto bellissimo! Eravamo sbalorditi dalla grandezza delle stanze (nella prima che abbiamo visto poteva starci dentro il duomo di Milano…E in altezza la torre di Pisa!). la guida ci ha indicato un ammasso di calcare che somigliava ad una madonnina, infatti era det-ta “madonnina delle rocce”…era alta 2 metri e 40 cm! Le prospettive ingannano perché, dal nostro punto di vista poteva al massimo essere mezzo metro!). Non potevamo toccare nulla, tranne una colonna ormai “morta”, che era stata toccata da tutti. Valentina Lazzari e Federica Priori

La stanza che mi è piaciuta di più è stata la stanza det-ta “delle candele”, con queste piccolissime stalagmiti che sembravano proprio candele con sotto il loro piattino!Inoltre, ho scoperto che gli unici animali che possono vi-

vere qui sono delle spe-cie di tri-tone e, ov-viamente, i pipistrelli.Francesco Rozzi

L’ANGOLO DELLA POESIAIL NOCETe ne stai lìSolitarioImmerso nel si-lenzioDietro di te l’im-mensoSotto di te il vuotoDavanti a te l’ignoto.

Il tuo manto, come dipintoDa verdi pen-nellate,Getta nere mac-chie d’ombra.D’autunno spogliato da un soffio di ventoSotto di te un tappeto immenso.Di primavera rivestitoCon mille foglie verdi. Sembra che tu non abbia altezzaIl tuo seme è stato portato dal vento…

I tuoi rami sembrano infinite stradeChe si confondono nell’azzurro del cielo,In te gli uccellini possono giocareE nel silenzio ad-dormentare…

Valentina Lazzari

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LA VOCE DEI BAMBINIAnno II - N. 2 - Giugno 201115

Scuola Secondaria di PalanzanoViaggio al centro della Terra!Quest’anno in gita con la scuola abbiamo visitato bellissime città quali Perugia, Assisi e Gubbio ma il luogo che ha colpito maggiormente noi ragazzi sono state le Grotte di Frasassi, che si trovano nelle Marche. Per entrare abbiamo percorso una lunga galleria, scavata nel monte Valmontagnana poco illuminata, umida e con una temperatura molto più bassa rispetto all’esterno. Finita la galleria ci si è aperto un ‘nuovo mondo’, magico e diverso da qualsiasi luogo a noi conosciuto: spazi enormi costellati di stalattiti e stalagmiti di varie forme e dimensioni. È affascinante anche la storia che ci ha raccontato la guida sul modo in cui sono state scoperte le grotte: nel luglio 1971 una corrente d’aria, che sbocca da una piccola apertura cattura l’attenzione di sette ragazzi che dopo aver ampliato la dimensione del passaggio per renderlo praticabile, si inoltrano in una fitta rete di gallerie e cunicoli che li conduce in una grande grotta al buio. Le attrezzature non permettono loro di scendere fino alla base della cavità sottostante, quindi lanciando un sasso e misurando il tempo di caduta, calcolano un’inaspettata altezza di oltre 100 m. Successivamente si dotano di attrezzature adeguate e esplorano l’immenso spazio che viene chiamato “Abisso Ancona” in onore della città degli scopritori. Le scoperte continuano negli anni e al momento il complesso delle grotte di Frasassi ha una lunghezza di oltre 13 km. L’Abisso Ancona è una delle grotte più grandi al mondo ed è paragonabile al Duomo di Milano.Altre sale che ci hanno particolarmente colpito sono la “Sala delle Candeline” per le nu-merose stalagmiti cilindriche di piccole dimensioni, la “Sala Bianca” il cui colore è dovuto a strati di calcite pura, la “Sala dell’Orsa” per il masso che grazie all’erosione millenaria dell’acqua ha casualmente assunto la vaga forma di un’orsa e la “Sala dell’Infinito”, così chiamata perché ha una forma irregolarmente circolare e durante le prime esplorazioni gli speleologi persero l’orientamento e si ritrovarono a girare intorno alla sala diverse volte prima di trovare un’uscita, come se fossero in un percorso infinito.

Simona Ferrari e Davide Maggiali

SI CHIUDE UN PERCORSO…Non riesco ancora a realizzare che questi tre anni si stiano concludendo. In questo nostro percorso sono accadute molte cose, alcune belle e alcune brutte… le difficoltà ci sono state, ma con l’aiuto dei nostri mitici professori le abbiamo superate. Oltre alle difficoltà abbiamo fatto tantissime attività interessanti e non sono certo mancate le situazioni in cui abbiamo riso. Credo che mi mancheranno i miei professori, la mia scuola e alcuni dei miei compagni. Da un altro punto di vista, però, sono contenta di iniziare un nuovo percorso che non so cosa mi riserverà. Gli anni passati qui credo che mi abbiano formata e mi abbiano aiutata a crescere. Ora ci aspetta l’esame del quale, a dire la verità, ho un po’ di timore. Ringra-zio i miei professori, che mi hanno sempre aiutata e faccio un in bocca al lupo a tutti i ragazzi di terza!!!Romela Rotaru

Traduci in inglese e trova le seguenti nazionalità nel wordsquare:. Polacco. Americano . Tedesco. Australiano. Portoghese . Francese . Gallese . Spagnolo. Tedesco

. Indiano

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LA VOCE DEI BAMBINI Anno II - N. 2 - Giugno 201116

Scuola Secondaria di Tizzano

Lo sport per noi giovaniA noi ragazzi piace molto giocare a pallavolo.Per giocare a pallavolo ci vogliono sei persone per squadra ed è uno sport molto semplice. Ci deve es-sere sempre un battitore, davanti alla rete degli alzatori. In questo sport si cambiano sempre i ruoli, cioè si fà sempre il giro quando fanno punto.Quando si gioca a pallavolo per vincere bisogna arrivare a 25 punti.Noi giochiamo a pallavolo in cer-chio e facciamo dei palleggi op-pure giochiamo due contro due.Però non guardiamo le partite di pallavolo sulla televisione perché a noi piace molto di più giocare con le amiche a questo sport .Quando giochiamo a pallavolo ci divertiamo moltissimo e parliamo an-che dei nostri problemi.

Giada Galvani, Veronica Zin, Maryam El Orchi

IL SENTIERO DEI SENSI…In questo ultimo scorcio d’anno, abbiamo raccolto alcune descrizioni ed alcu-ne emozioni che scaturi-scono dal progetto seguito durante tutto il periodo sco-lastico..

Quest’anno abbiamo par-

tecipato al Progetto PARCO, impe-gnandoci a capire cosa la natura possa offrirci…. Abbiamo visitato più volte il sentiero che porta fino al Ca-stello ed al Fontanello ed abbiamo scoperto come una passeggiata fatta in un posto da noi frequentato tan-te volte possa diventare materia di studio… Così in italiano abbiamo de-scritto il sentiero, concentrandoci su quello che ci trasmettevano i nostri sensi, in scienze abbiamo scoperto ed annotato le varie specie di flora e fauna, in arte abbiamo disegnato quello che i nostri occhi vedevano, in tecnologia abbiamo progettato dei leggi e realizzato un plastico, in in-glese e in francese abbiamo tradotto alcuni testi, dando il nostro contribu-to alla ristrutturazione del sentiero e del Parco del Fontanello…. Che bel modo di studiare!!!

Ci dispiace vedere così rovinato il Castello che è stato distrutto nel tempo. Lo immaginiamo ritto in cielo com’era un tempo…. Ora noi lo pos-siamo studiare ed ammirare e ci pos-siamo ritenere fortunati ad avere un monumento così antico e bello.

Proponiamo questo breve testo di invito, per invogliare i lettori a fare questo percorso:“Ecco il sentiero delle emozioni, final-mente una vista completa della flora appenninica ma non solo… potrete ammirare le rovine di un castello me-dioevale! Infine vi ritroverete nello splendido Parco del Fontanello dove potrete ristorarvi all’ombra di enormi pini e sarete accompagnati dal canto melodico di centinaia di uccellini. Provatelo in estate, la brezza fresca vi attraverserà tutto il corpo rinfrescan-dovi dal caldo torrido della città!!!”

Jonathan, Andrea, Gabriele, Michael, Silvia, (cl. 2^ )Sonia, Luca (cl. 1^),Mohamed (cl. 3^)

dal Wall Street Journal del 28/4/’11Nicoli Marina e Zini Veronica

Nicolas Sarkozy (presidente francese) (...), sostenendo per l’incarico di Presidente della Banca Europea Mario Draghi, ha bloccato di fatto qualsiasi opportunità di un confronto su questo argomento.Ha sfidato Angela Markel a preparare un’alternativa, sapendo che lei non ne ha una. Entrambi sono consapevoli di quanto sarebbe danno-sa una disputa pubblica in questo momento, e l’unica via realistica che rimane ora alla Germania è accettare l’inevitabile ed andare avanti.

dal Financial Times del 27/4/’11Bumbac Alexandru e Manici Michael III° A

Mario Draghi, governatore della banca d’Italia, deve aspettare ancora un po’ per avere il sostegno pubblico della Germania per diventare il pros-simo presidente della banca centrale Europea, ma la benedizione di Angela Marchel, cancelliere della Germania, è vista a Berlino come sempre più probabile.Steffen Seibert portavoce del governo ha detto mercoledì che la scelta di un successore di Jean Claude Trichet al timone della ECB, in periodo di continue crisi finanziarie, è d’importanza fondamentale per Berlino. Ha detto ai giornalisti che l’insufficienza della discussione pubblica delle idee (sulla questione) non dovrebbe essere confusa con la man-canza di idee.Mr Seibert ha detto che sebbene Nicolas Sarkozy, presidente della Francia, martedì abbia appoggiato la candidatura del signor Draghi la presidenza della ECB, non verrà occupata senza l’accordo con la Ger-mania; ma lui non ha parlato di candidati tedeschi.Guy Danmore da Roma scrive che “stiamo cercando qualcuno che ab-bia l’esperienza internazionale per esercitare questo importante ruolo” dice il portavoce “ qualcuno che condivida la nostra convinzione nella stabilità monetaria. Questo è il criterio decisivo”.Jean-Claude Trichet ha ancora circa 6 mesi da rimanere a Francoforte, ma con Mario Draghi che è il favorito alla successione al timone della banca centrale Europea, è gia cominciata la corsa su chi occuperà il posto del capo della banca d’Italia.

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