iAble Usability Day 2013

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Anche quest’anno, in occasione della giornata mondiale dell’usabilità, SR Labs ha deciso di condividere un proprio progetto: lo studio della progettazione del software iAble, che rende possibile la comunicazione a controllo oculare. Le interfacce di iAble sono state sviluppate con l’intento di renderlo il più accessibile ed intuitivo possibile e l’esperienza ci ha dato ragione. Un Sistema di Interfacce per il Controllo Oculare: iAble

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Anche quest’anno, in occasione della giornata mondiale dell’usabilità, SR Labs ha deciso di condividere un proprio progetto: lo studio della progettazione del software iAble, che rende possibile la comunicazione a controllo oculare. Le interfacce di iAble sono state sviluppate con l’intento di renderlo il più accessibile ed intuitivo possibile e l’esperienza ci ha dato ragione.

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Anche quest’anno, in occasione della giornata mondiale dell’usabilità, SR Labs ha deciso di condividere un proprio progetto: lo studio della progettazione del software iAble, che rende possibile la comunicazione a controllo oculare. Le interfacce di iAble sono state sviluppate

con l’intento di renderlo il più accessibile ed intuitivo possibile e l’esperienza ci ha dato ragione.

Un Sistema di Interfacce per il Controllo Oculare: iAble

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COS’È L’INTERFACCIA

L’interfaccia di un artefatto digitale è il mediatore della comunicazione tra individuo edelaboratore, è lo strumento attraverso il quale avviene l’interazione.

Nel 1985, Gui Bonsiepe fornisce la seguente definizione: “l’interfaccia non è un oggetto, ma uno spazio in cui si articola l’interazione tra corpo umano, utensile (artefatto inteso sia come artefatto oggettuale sia come artefatto comunicativo) e scopo dell’azione” [1985].

L’interfaccia assolve tre funzioni:

- Rappresenta le caratteristiche del medium attraverso un modello;- Rende visibili gli oggetti digitali che contiene;- Facilita l’uso mediante la funzione di filtro e selezione.

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EXCURSUS SULL'USABILITÀ

Alla fine degli anni 80’ inizia ad affermarsi il modello “user centered”, che riconoscel'importanza delle capacità, dei vincoli fisici e cognitivi dei singoli uten ti .

Il modello riconosce inoltre il peso delle relazioni culturali, sociali e organizzative, nonché degliartefatti cognitivi (computer) distribuiti nell'ambiente nell’influenzare il modo di lavoraredell’uomo.

Nasce l’esigenza di abbandonare la ricerca di linee guida valide per tutti e di accettare diconfrontarsi con la complessità che deriva dalla progett azione di strumenti dedicati a persone diverse tra loro , ognuna impegnata nei propri scopi e immersa nel proprioambiente, come sostiene la teoria generale dell’usabilità (Di Nocera, 2000 ), in linea con la teoria dell’interazione situata.

Ogni volta che si parla di usabilità, oggi, ci si riferisce anche al contesto d’uso del prodottostesso. Contesto evidenziato sia dalla particolare classe di utenti sia dal particolare tipo dicompito svolto con l’ausilio del prodotto stesso. E’ importante non dimenticare chel’interazione riguarda una persona, con tutto quello che comporta il concetto . Ogni uomoè diverso dall’altro, ed è caratterizzato da una propria forma fisica, da un proprio bagaglio diconoscenze, d'esperienze, che rendono la “relazione” sempre unica.

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COME NASCE iAble®

Una tecnologia è chiamata ausilio quando è utilizzata per compensare limitazioni funzionali, per facilitare la vita indipendente e per raggiungere la massima autonomia.

Nel 2005 SR Labs inizia a progettare un sistema di interfacce , il software iAble®, per unaspecifica modalità interattiva, il controllo oculare, al fine di risolvere i problemi dicomunicazione di persone affette da moderati o gravi disturbi neuromotori.

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L'ANALISI DEI MOVIMENTI OCULARI TRAMITE L'EYE-TRACK ING

L’eye-tracking è una tecnica di registrazione ed analisi dei movimenti oculari utilizzata in areequali la Human-Computer Interaction, le scienze cognitive, la psicologia, le ricerche dimercato, la ricerca medica, ed altre ancora.La maggior parte degli eye-tracker utilizzano la “VideoOculoGrafia” (VOG), ovvero la registrazione della posizione dell’occhio nell’orbita e dei suoi movimenti attraverso l'utilizzo diuna camera digitale. Un sistema di illuminazione del volto basato su luce infrarossa (IR) o vicina all’infrarosso (NIR) consente inoltre di delineare il contorno della pupilla ed ottenere unoo più riflessi, noti come “riflessi corneali” (Corneal Reflex).

Nella successione di immagini

catturate dalla telecamera, la

pupilla si muove mentre il

riflesso è costante.

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L'ANALISI DEI MOVIMENTI OCULARI TRAMITE L'EYE-TRACK ING

La direzione dello sguardo viene quindi determinata comparando le posizioni della pupilla e dei riflessi corneali. Una procedura detta calibrazione è infine utilizzata per ottenere una piùprecisa posizione dello sguardo rispetto ad un determinato elemento del display.

Nell’ eye-tracking PASSIVO l'analisi della posizione dello sguardo viene utilizzata come diagnosi del comportamento esplorativo.

Con l'eye-tracking ATTIVO lo sguardo viene utilizzato per controllare un dispositivo .

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A CHI E' RIVOLTO iAble®

L'interfaccia grafica risulta intuitiva e accessibile , utilizza caratteri ed icone grandi ed offre la possibilità di variare contrasti e colori . L'ausilio per la comunicazione nel quale è inseritoiAble® permette di utilizzare con facilità i più diffusi canali di comunicaz ione (e-mail, sms, telefono e Internet) e consente di scrivere testi, salvare e scambiare file con altri utenti.

I fruitori delle interfacce di iAble® sono persone affette da Tetraparesi e Tetraparesi distonica, dovute principalmente a patologie quali la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), la DistrofiaMuscolare, la Sindrome Locked-in, le Paralisi Cerebrali Infantili.

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STUDIO DELLE INTERFACCE DI iABLE

Il concepimento del software e la sua realizzazione risponde ad una precisa logica di lavoro :

a modalità interattiva diversa deve corrispondere sistema di interfacce diverso.

Se la modalità di interazione motoria con un dispositivo informatico viene a mutare, occorreche mutino di conseguenza anche le interfacce che permettono di accedere alle funzioniinformatiche per adattarsi alla nuova modalità di accesso.

Nell' interazione a controllo oculare l’occhio assume una duplice funzione: esso è organo disenso e dispositivo di comando. I due ruoli possono entrare in conflitto in quanto sia per esplorare che per comandare un eye-tracker viene effettuata la stessa operazione, ossia unafissazione oculare prolungata.

� Le interfacce di iAble® presentano alcuni accorgimenti ch e evitano tale conflitto.

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OCCHIO CHE VEDE VS OCCHIO CHE AGISCE

Distinzione spaziale tra macro-zone esplorative e zone di comando.

Per spiegare tale aspetto, èesemplificativo il modulo di iAble®che permette di navigare in Internet. Esso è costituito da una finestraall’interno della quale l’utente puòvisualizzare la pagina internet desiderata senza rischio diazionamento involontario dicomandi. Tale esplorazione innocuaprovoca, in tempo reale, la comparsa, sotto forma di comandisensibili allo sguardo e in un’areaspazialmente distinta da quellaesplorativa, dei links via via osservatidurante la navigazione. Solo se l’utente fisserà tali links, procederàad eseguire il “click”.

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PERSONALIZZAZIONE DELLE INTERFACCE

Durante la creazione delle interfacce grafiche di iAble sono stati tenuti in considerazionealcuni fattori che dipendono dalle patologie sopracitate e dalla loro evoluzione.

Lo studio di questi fattori, che influenzano l'interazione dell'utente con l'ausilio a controllooculare, ha portato alla creazione di alcuni accorgimenti atti a rendere il prodotto accessibile a quanta più utenza possibile.

Esempio 1: colori e luminosità. Oltre alla possibilità, per l'utente, di variare in manieraautonoma la luminosità del monitor del sistema, è stata in primo luogo scelta una gamma cromatica con bassa saturazione e bassa tonalità per tutte le interfacce. Questo al fine di non influire sulla dilatazione della pupilla e di non creare affaticamento della vista dell'utente, in particolar modo in caso di disturbi della vista, quali la neurite ottica.

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PERSONALIZZAZIONE DELLE INTERFACCE

Esempio 2: ingrandimento Aree Attive e Regolazione dei Tempi di Inte razione.Per le persone che soffrono di Nistagmo è stata inserita un'opzione che consente di allargarel'area sensibile allo sguardo. In questo modo potrebbe essere più facile commettere delleoperazioni involontarie ma diventa più semplice la selezione dei comandi desiderati. Per facilitare la selezione oppure ridurre gli errori è anche possibile, rispettivamente, diminuire o alzare I tempi di interazione, ovvero I tempi che sono necessari per attivare un comando.

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DIFFUSIONE DI iABLE

Proprio per la sua intuitività e accessibilità, iAble ha raggiunto circa 1000 utenze e saràesportato in Europa sulla spinta del successo ottenuto in Italia e della richiesta da parte diaziende e strutture straniere. Le interfacce saranno quindi disponibili in quattro lingue: inglese, francese, tedesco e spagnolo.

Inoltre, grazie alla sua semplicità d’uso, iAble è utile anche a persone con un’alfabetizzazioneinformatica scarsa o addirittura nulla, come molti anziani. In questo caso iAble è applicato ad un sistema touchscreen con un ampio schermo e permette l’utilizzo di Internet e Posta Elettronica tramite moduli semplificati ed accessibili.

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IL CASO DI MICHELE

“Mi chiamo Michele Riva e sono un malato SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) da 12 anni. Il 21 maggio del 2007 ho ricevuto in comodato d’uso dalla ASL di Torino il mio primo comunicatore oculare iAble-MyTobii. Ricordo come se fosse oggi il giorno della consegna, finalmente potevo di nuovo parlare e comunicare con gli altri in qualsiasi momento. Animato da nuova forza, la prima cosa che ho desiderato fare è stata scrivere un libro, “Il Ramarro Verde”, primo libro in Italia scritto grazie alla tecnologia eye-tracking.Un altro aspetto che mi stava a cuore era recuperare le amicizie perdute e grazie ad iAble ho potuto farlo, come anche riprendere a lavorare e a occuparmi dei miei interessi economici, perché con questo ausilio si può “lavorare” da casa come da qualsiasi computer.”

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Grazie!